For you I'll be superhuman.

di JennySoul
(/viewuser.php?uid=203890)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Umiliata e Delusa. ***
Capitolo 3: *** Ed ora cosa faccio? ***
Capitolo 4: *** Visite inaspettate. ***
Capitolo 5: *** Troppo affetto gratuito... ***
Capitolo 6: *** Sei la parte migliore di me. ***
Capitolo 7: *** Non ho fatto altro per tutta la vita. ***
Capitolo 8: *** Senza te son perso. ***
Capitolo 9: *** Guarda che mi fai fare. ***
Capitolo 10: *** Trigonometria, Biologia, Cena fuori. ***
Capitolo 11: *** Guai in arrivo. ***
Capitolo 12: *** La quiete dopo la tempesta. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Bisogna assolutamente inserire la storia in codice html, altrimenti il testo verrà fuori tutto attaccat

Cosa succede quando il passato continua a bussare insistente alla nostra porta? Quando pensiamo di aver raggiunto il nostro equilibrio che poi viene scombussolato contro il nostro volere? Ma soprattutto, cosa succede quando da una piccola vendetta nasce un grande amore?

Alexandra frequenta il college, ha vuto un'infanzia ed un'adolescenza segnata dal dolore, per questo ora non riesce neanche a lasciarsi abbracciare dagli altri, se non da quei tre suoi unici e veri amici. Lei ed il suo gruppo sono conosciuti in tutto il college come ''quelli che non devi frequentare'', sono temuti da tutti, ma poi arriverà lui, il nostro Harry, che deciderà di mettersi a stizza con Alex... Piccolo problema, lei lo umilia pubblicamente, lui si vendica facendola sentire distrutta, ferita ed umiliata, ora... Cosa succede se da un errore nasce qualcosa di più?

Spero possa piacervi, è la mia seconda FF qui, ho tentato di ricreare una trama un pò particolare... Fatemi sapere cosa ne pensate eh, xx Nana.o. Per istruzioni guardare il riquadro azzurro sottostante e se non sapete cos'è l'html, utilizzate la prima delle due opzioni, l'editor di EFP.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Umiliata e Delusa. ***


CAPITOLO 1

-‘’odio questo stupidissimo e schifosissimo college’’ disse Alexandra sbuffando e portandosi una ciocca dei lunghi capelli neri dietro l’orecchio mentre con i suoi occhi verdi scrutava tutti quelli che passavano nel corridoio, qualcuno le andò a sbattere, facendole cadere il libro di Algebra che teneva in una mano
–‘’cazzo, ma vuoi stare più attenta?’’ imprecò contro una ragazzina del primo anno, che silenziosa le riprese il libro e le chiese ‘scusa’ timidamente
–‘’scusa un cazzo ’’ asserì Alex, per poi sorpassarla e andarsene. Una voce fastidiosa la fece bloccare quando si sentì chiamare
–‘’Alex…’’ si voltò di scatto e imprecò silenziosamente
–‘’non avrai esagerato con quella pivellina?’’ il riccio era fermo davanti a lei, teneva i libri in una mano, mentre l’altra ce l’aveva in tasca, Alex lo guardò in cagnesco e gli rispose con una voce alquanto stizzita
–‘’da quando in qua ti interessa delle pivelline?’’ lui sorrise malizioso e lei roteò gli occhi, per poi aggiungere
–‘’senti, me ne fotto di quello che dici tu o uno dei tuoi amichetti, adieu’’ disse per poi dileguarsi, lasciando il ragazzo lì a guardarla, scosse la testa e si ritrovò a pensare ad alta voce
–‘’ ma quanto può essere strana quella?’’ una seconda voce lo fece sobbalzare
–‘’chi ? ?’’ gli chiese il suo amico biondino
–‘’mah quella Alex… lei e quel suo gruppo di sfigati, sai che hanno praticamente litigato con mezza scuola?’’ Niall rise nel vedere il suo amico così nervoso
–‘’che c’è Harry, hai trovato una che è più stronza di te e ti da fastidio?’’ risero insieme ed Harry si affrettò ad aggiungere –‘’ma fammi il favore’’.

Finite le lezioni mattutine i ragazzi avevano finalmente la pausa pranzo, infatti tutti gli studenti si riversarono nella mensa, compresa Alex che iniziò ad innervosirsi in mezzo a tutta quella gente,
-‘’dai Alex, sii più paziente’’ le disse la bionda accanto a lei
–‘’Amanda, avanti, sai che è impossibile’’ le due amiche iniziarono a ridere, beccandosi qualche occhiataccia dalla gente in fila con loro, quando sentirono una voce a loro familiare
–‘’ehi ragazze, perché ridete?’’
–‘’Maaaalik, salve’’ Alex saltò in braccio al suo amico d’infanzia, che a sua volta la strinse forte a sé. Presero i loro vassoi e si avviarono a quello che di solito era il loro tavolo, tutti lo sapevano ed infatti da due anni a quella parte glielo lasciavano sempre libero. Tutti i giorni tranne quello, quando arrivarono al tavolo occupato la bocca di Zayn si aprì in una grande ‘O’, ad Amanda cadde la mela di mano e Alex si lasciò scappare un –‘’ma che cazzoooo?’’ si avvicinò a passi svelti al tavolo, posando violentemente il suo vassoio sotto il naso dei tre ragazzi, iniziò a picchiettare con la mano ma quando vide che nessuno la guardava decise di parlare
–‘’che cazzo state facendo?’’ Harry si alzò per puntare poi i suoi smeraldi verdi negli occhi colmi d’ira di Alex
–‘’è un paese libero, tu ed i tuoi amichetti non avete il monopolio della scuola’’ disse il riccio indicando con la testa gli amici della ragazza
–‘’no mio caro, ma tu stai rischiando grosso a metterti contro di me, cosa vuoi dimostrare eh?’’ lui sorrise ghignando
–‘’che sei una nullità’’ quasi sussurrò, Alex di tutta risposta gli diede un pugno in pieno viso, facendo portare ad Harry le mani in faccia, Niall e Liam si alzarono per vedere come stava l’amico e Liam quasi urlò
–‘’ma tu sei scema o cosa?’’ Alex rise sarcastica e poi disse
–‘’sarà meglio che lo portiate in infermeria’’ i ragazzi si dileguarono, ma appena gli passò accanto Harry ringhiò
–‘’me la paghi’’ lei di risposta gli mando un bacio volante e si sedette al tavolo, seguita poi da Zayn e Amanda che ridevano senza sosta. Dopo poco arrivò anche Louis, il più grande del gruppo, infatti lui era al terzo anno, al contrario degli altri che erano al secondo
–‘’ehi bellezze, Malik’’ salutò gli amici e si sedette anche lui. Finito il pranzo Amanda si alzò, prese la sua roba e se ne andò a lezione, lasciando i ragazzi a chiacchierare ancora un po’,
-‘’Lou, quando ti deciderai a chiederle d’uscire?’’ disse il moro dalla pelle ambrata, Alex sputò l’acqua che stava bevendo e sgranò gli occhi, provocando una risata ai due ragazzi, poi recuperò il suo autocontrollo e parlò
–‘’ok, ora mi spiegate tutto’’. Lois, all’inizio timidamente, raccontò ad Alex tutto quanto, del fatto che ormai erano due anni che aveva una cotta per l’amica dai capelli biondi come il grano, le raccontò anche di tutte le volte in cui aveva pensato di dirle tutto, ma poi a causa della timidezza aveva rinunciato, finito di parlare sospirò e si lasciò andare sulla sedia, seguito da Zayn e la mora
–‘’devi chiederle di uscire razza di idiota…’’ Louis la guardò per qualche istante, senza capir nulla e così l’amica continuò –‘’lei è pazza di te, ma tu sei troppo scemo per capirlo’’ lui si alzò di scatto dalla sedia ed iniziò a correre, dicendo solo
–‘’ho un’idea’’. Zayn ed Alex si alzarono lentamente,
-‘’ehi bella io vado in palestra, tu hai lezione?’’ Alex sorrise
–‘’no, vado in camera, devo sistemare delle cose’’ i due amici si salutarono con un bacio sulla guancia e poi ognuno andò nella sua direzione.

La mora si diresse verso la porta della sua camera, la 307, fischiettando dei motivetti a caso, senza accorgersi che qualcuno era appoggiato allo stipite della porta e la guardava, arrivò lì davanti e sobbalzò per la sorpresa
–‘’Evans…’’ lei sbuffò, odiava essere chiamata per cognome, troppi ricordi, troppi pensieri,
-‘’fa male la faccia Styles?’’ rispose non curante del ragazzo che continuava a fissarla, aprì la porta e fece per entrare, quando Harry la prese per il polso facendola girare
–‘’sei solo una stronzetta’’ lei rise forzatamente e cercò di levare il polso dalla stretta del ragazzo, senza riuscirci, iniziò ad agitarsi, le dava fastidio avere un contatto troppo ravvicinato con la gente,
-‘’lasciami’’ sibilò a denti stretti, lui sorrise e la spinse in camera, entrando con lei e chiudendosi la porta alle sue spalle -‘’esci subito’’ gli intimò Alex, ma Harry non voleva saperne di darle retta, lui doveva vendicarsi, voleva umiliarla come lei aveva umiliato lui a mensa. Le strinse entrambi i polis, sbattendola al muro ed iniziò così a baciarle il collo, si passò entrambi i polsi in una mano, ‘ha delle mani enormi’ si ritrovò a pensare Alex, mentre Harry iniziò a slacciarle i jeans, lei si dimenava, non voleva saperne di andare a letto con lui, soprattutto non voleva perdere la verginità con lui o almeno non così. Si aveva 20 anni ed era ancora vergine, non se ne vergognava, si vergognava solo del suo passato, che proprio non voleva saperne di lasciarle vivere la sua vita. Le sfilò velocemente jeans e slip, per poi abbassare anche i suoi boxer, portò una mano di Alex sulla sua erezione e premette affinché lei lo prendesse in mano, una lacrima rigò il viso di Alex, si sentiva vulnerabile, indifesa ed aveva promesso a se stessa che mai e poi mai sarebbe risuccesso. Lui la buttò violentemente sul divano, iniziando ad infilare due dita nella sua intimità, le faceva male, era aggressivo e le bruciava, la mora cacciò un urlo di dolore e per un attimo lui si fermò e la guardò negli occhi rossi e comi di lacrime
–‘’ti prego smettila’’ disse Alex con un filo di voce, Harry ritrasse la mano e per  un momento non seppe cosa fare, andiamo, lui non era un mostro, eppure in quel momento sentiva l’irrefrenabile desiderio di vendicarsi e di possederla, perso nei suoi pensieri non si accorse che lei si era divincolata e si era alzata, gli diede un calcio nelle parti basse e scappò in camera da letto, ma lui la inseguì afferrandola per i capelli e gettandola sul letto, senza più esitare entrò in lei, con rabbia e violenza, così forte da farla urlare dal dolore. Iniziò a spingere così forte che venne poco dopo, solo quando si alzò e notò un piccola macchia rossa sul letto ebbe un fremito e sussurrò
–‘’ma tu… tu eri vergine’’ lei iniziò a piangere, nascondendo il viso tra la coperta, rannicchiandosi per via delle fitte di dolore nel basso ventre, Harry si affrettò ad allacciarsi la cinta e salì bene sul letto, gattonò fino ad Alex e le prese il viso bagnato dalle lacrime tra le mani
–‘’mi dispiace’’ fu tutto quello che riuscì a dire, lei lo guardò con uno sguardo carico d’odio, paura e delusione
–‘’vattene, mi fai schifo ’’ e continuò a piangere, Harry non se lo fece ripetere una seconda volta e consapevole della verità di quelle parole, uscì dalla camera correndo, sì, si faceva schifo.

Alex passò tutto il pomeriggio a letto, con la borsa dell’acqua calda sulla pancia, avevano chiamato tutti i suoi amici, Louis, Amanda e Zayn, ma non aveva avuto la forza di rispondere, si sentiva così umiliata e sconfitta. Decise di chiudere gli occhi per un po’ e si ritrovò invece a dormire fino alla mattina dopo, fino a quando la fastidiosa sveglia suonò, strappandola dal mondo dei sogni, o meglio… degli incubi.

 

Holaaa girls...
Questa è la mia seconda FF, completamente diversa...
Ci saranno tanti colpi di scena...
Spero vi piaccia questo piccolo inizio, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate eh...
Per ora non ho nulla da dirvi...
Ringrazio chi leggeràààà <3
xx
Nana.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Ed ora cosa faccio? ***


CAPITOLO 2

Alex si alzò controvoglia, ma aveva lezione e nonostante tutti la reputassero una ‘’cattiva’’ ragazza e litigasse sempre con i professori, aveva ottimi voti. Prese degli shorts di jeans dall’armadio, una maglietta bianca a maniche corte ed una felpa dell’Abercrombie grigia con la scritta bianca e le converse bianche, prese la borsa e si diresse verso la porta per uscire, quando l’aprì il suo cuore perse un battito. Un mazzo di fiori colorati copriva una faccia, ma le converse bianche come le sue ed i jeans a vita bassa erano inconfondibili
–‘’cosa vuoi?’’ lui le porse i fiori, sorridendole triste
–‘’ volevo scusarmi come si deve’’ Alex afferrò i fiori, non sapendo bene cosa fare lo guardò negli occhi e vide delle lacrime silenziose scendere da quegli smeraldi
–‘’Harry, non piangere’’ gli disse asciugandogli una lacrime che stava per cadere sul colletto della maglietta, lui sorrise nervoso
–‘’incredibile, sei tu che consoli me, quando dovrebbe essere il contrario, allora sei davvero così forte come sembri’’ Alex rise di gusto
–‘’non credere sempre alle apparenze’’ chiuse la porta a chiave ed iniziò ad avviarsi verso l’aula dove avrebbe avuto lezione, ma lui la richiamò facendola sbuffare
–‘’ vieni a pranzo con me?’’
–‘’no’’ rispose secca e se ne andò, lasciandolo lì da solo, immerso nei suoi pensieri.

Alex seguì la lezione di architettura distrattamente, pensando a quanto sembrasse sincero Harry quando le aveva detto che era dispiaciuto, non sapeva davvero cosa fare, ma di certo non doveva abbassare la guardia con lui dopo quello che le aveva fatto. Finalmente l’ora finì ed Alex andò verso il suo armadietto dove vi trovò Zayn, Louis ed Amanda che esclamò –‘’ma che fine hai fatto?’’ Alex raccontò tutto, sempre con lo sguardo basso e quando finì un pugno contro gli armadietti la face sobbalzare
–‘’Zayn, calmati’’ gli disse un Louis tutto meno che calmo
–‘’ragazzi, smettetela di agitarvi, ormai è tutto andato, è passato’’ Zayn le prese il viso tra le mani e la guardò serio –‘’Alex, smettila, smettila di fingerti forte, smettila di dire che va tutto bene anche quando non è così… hai bisogno d’aiuto e noi siamo qui per questo’’ lei scoppiò a piangere, mentre lui la strinse a sé, accarezzandole i lunghi capelli neri. In quel momento una valanga di ricordi le riempì la mente.

FLASHBACK
-‘’Papà, ma così mi fai male ’’ disse la piccola tra una lacrima e l’altra, nel frattempo il padre continuava a picchiarla con la sua cintura, mentre la madre era chiusa nel bagno a fare non si sa cosa. La bimba di 6 anni continuava a piangere mentre i colpi non cessavano, guardò il padre negli occhi e per un attimo vi rivide i suoi, tentò di dire qualcosa ma una botta più forte delle altre le fece perdere i sensi.


-‘’Harry cos’hai?’’ gli chiese Liam preoccupato, vedendo che dall’inizio della mattinata l’amico non aveva detto neanche una parola
–‘’nulla’’ rispose vago il riccio
–‘’andiamo, qualcosa non va e si vede’’ insistette Niall e a quel punto Harry dovette cedere e raccontare tutto. Niall rimase sorpreso ed esclamò 
–‘’l’hai fatta grossa amico ’’ il riccio sbuffò, mentre Liam fulminò con lo sguardo il biondo che portò le mani in aria in segno di scuse, poi Liam parlò
–‘’allora, sicuramente ora lei ce l’avrà a morte con te e se davvero vuoi farti perdonare dovrai fare qualcosa di speciale, chiaro?’’ Harry annuì, un po’ più convinto, poi Niall aggiunse
–‘’ noi ti aiuteremo’’ così dicendo i ragazzi si recarono a mensa, parlottando tra loro sul come aiutare Harry. Gli occhi verde smeraldo del riccio vagavano per la mensa alla ricerca di Alex, dopo poco la vide arrivare e fece per alzarsi, quando qualcuno le posò la mano sulla spalla facendolo sedere rumorosamente
–‘’chi cazzo siete?’’ disse rivolto ai due dietro di lui
–‘’questo non ti interessa’’ disse il moro, mentre il castano si sedette accanto a lui
–‘’allora, spiegaci un po’… come ti sei permesso di far del male alla nostra Alex?’’ Harry balbettò qualcosa d’incomprensibile e Liam intervenne preoccupato  
–‘’ragazzi, gli dispiace, davvero… non facciamo casini dai, altrimenti ci sospendono’’ Louis e Zayn si guardarono per un momento e poi scoppiarono a ridere di gusto,  il moro si alzò e parlò
–‘’ sai cosa ce ne importa a noi di una sospensione in più o in meno? Guardati le spalle Styles.’’ i due se ne andarono lasciandoli lì senza saper cosa dire.

La giornata finì ed Alex uscì a fare una passeggiata per le vie di Londra con Amanda, aveva bisogno di prendere un po’ d’aria e le faceva piacere stare con la sua migliore amica, parlarono del più e del meno, quando la bionda le disse
–‘’ho un’idea su come vendicarti di Styles’’ Alex storse la bocca, non voleva vendicarsi, ne aveva abbastanza delle vendette
–‘’non so Dà, non credo sia il caso’’ l’amica alzò il tono di voce di un’ottava
–‘’sei pazza? Senti a me… tu ci esci, gli fai credere che state insieme e poi lo tradisci’’
–‘’no no e poi no’’.
Alex non sarebbe mai riuscita a fare una cosa del genere, ma infondo l’idea di farla pagare ad Harry era allettante, chiamò Zayn e Louis che le raggiunsero subito, parlarono anche con loro dell’idea e la trovarono geniale.

Alex si avviò verso la sua camera che erano già le 17.30, nel corridoio vi trovò Harry
–‘’ehi Hazza’’ lo salutò amorevolmente, forse troppo vista la faccia sorpresa che fece lui
–‘’Alex, che hai fatto di bello oggi?’’ lei sorrise e si avvicinò
–‘’un giro tra amici’’ lui annuì e poi timidamente provò a chiedere
–‘’ti andrebbe di andare a prendere un caffè?’’ lei sorrise sinceramente ed accettò. Andarono al bar all’angolo della strada e si sedettero in un tavolo appartato, passarono il resto del pomeriggio a chiacchierare e scoprirono nuove cose sul loro conto. Harry scoprì che Alex era solo al secondo anno, nonostante sembrasse più grande, aveva ottimi voti nonostante il suo caratteraccio ed amava la fotografia e la lettura, mentre la mora dal canto suo capì che infondo il riccio non era così male, gli piaceva giocare a calcio, era dolce e decisamente premuroso e per un attimo si ritrovò a pensare –‘’ma è lo stesso ragazzo che ieri ha abusato di me?’’. Tornarono al campus e per Alex fu difficile ammettere d’aver passato un bel pomeriggio
–‘’Alex, io ecco…’’ la suoneria del cellulare di lei bloccò la frase del ragazzo a metà, lei gli fece cenno di aspettare e senza spostarsi rispose
–‘’Pronto chi è?’’ Harry seguiva tutti i suoi movimenti e quando la vide serrare la mascella e i suoi occhi inumidirsi capì che qualcosa non andava.

FLASHBACK
-‘’Alex tesoro, andrà tutto bene’’ –‘’mamma ho 15 anni, capisco quando menti e so per certo che nulla andrà bene fino a quando lui sarà con noi’’ disse la ragazza con gli occhi lucidi, stava per andarsene da quella casa quando sentì la macchina del padre parcheggiarsi nel vialetto. La porta sbatté rumorosamente e l’imponente figura del padre fece ingresso nella sala -‘’dove credi di andare?’’ disse indicando la borsa accanto ai piedi di Alex che rispose sicura -‘’via da qui’’,  imboccò la porta ed uscì, lasciandosi alle spalle quella famiglia e quel dolore che l’avevano accompagnata per 15 anni.


Senza accorgersene Alex chiuse la chiamata ed iniziò a piangere, Harry non sapeva cosa fare e d’impulso l’abbracciò, stringendola forte a sé, accarezzandole i capelli e sussurrandole
–‘’ci sono io, va tutto bene’’ e forse era la verità, stare tra quelle braccia la faceva sentire incredibilmente bene.

-‘’Amanda aspetta…’’ Louis aveva corso per tutto il campus alla ricerca della bionda ed ora finalmente l’aveva trovata che gironzolava in giardino, Amanda si girò e gli occhi le si illuminarono nel vedere un Louis tutto trafelato che andava verso di lei
–‘’ehi Lou…’’ sorrise dolcemente, pensando a quanto fosse tenero con i rossi sulle guance dovuti ad una probabile corsa –‘’senti è un po’ che mi porto dentro questa cosa ed ora non ce la faccio più’’ esordì tutto d’un fiato il castano, la bionda sorrise speranzosa ed attese impaziente che Louis continuasse
–‘’ti va di uscire con me?’’ Amanda saltò al collo di Lou, il quale scoppiò a ridere
–‘’lo prendo come un sì’’ rimasero seduti in giardino a parlare per tanto di quel tempo che ormai si era fatto buio, ma loro non se ne curarono, finalmente erano insieme.

Era decisamente ora di cena ed Alex non aveva la minima voglia di cucinare, si buttò sul divano a fissare il vuoto, mentre la televisione accesa faceva da sottofondo ad i suoi pensieri contorti, era stata davvero bene con Harry? Era ancora il caso di continuare la sua ‘vendetta’?  Troppe domande e poche risposte, la mora sentiva la testa scoppiare, poteva giurare che stesse facendo il fumo dalle orecchie per il troppo pensare. Un trillò la fece saltare dal divano, facendola arrivare sul pavimento con la faccia contro il tappetto –‘’cazzo’’ esclamò non curante della poca finezza che aveva usato, prese il cellulare e vi trovò un messaggio, lo aprì sicura che si trattasse di uno dei suoi amici, ma appena lo lesse e notò il destinatario un sorriso le spuntò sul viso, con sua grande sorpresa si ritrovò felice nel leggere chi fosse.

‘’Ehi Alex… grazie per il bellissimo pomeriggio e x avermi dato una seconda possibilità. Mi farò perdonare, te lo giuro… Magari potrei iniziare portandoti a cena domani, che dici? Non accetto un no come risposta. xx Harry.’’

Rimase immobile con il cellulare in mano ed un sorriso sornione stampato sulle labbra, non sapeva cosa rispondergli ed i dubbi non fecero che aumentare. Si addormentò sul divano con un’unica domanda che le ronzava in testa  

COSA AVREBBE FATTO CON HARRY?

 


Yooo gente...
Allora ringrazio chi ha già recensito,
chi l'ha messa tra le

preferite-seguite-ricordate 
e
chi legge silenziosamente,

siete davvero eccezionali...

Passando alla storia, chi era al telefono da far scuotere tanto la nostra
Alex? 
Come avete visto inizia a venire fuori il suo passato,
non molto roseo...

Come andrò con Harry?
Se volete saperlo, ALLA PROSSIMA PUNTATA...
lol
GRAZIE ANCORA EEEEE
RECENSITE EH...
xx, Nana.

 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Visite inaspettate. ***


CAPITOLO 3

Finalmente era Domenica ed Alex non poté non svegliarsi allegra nonostante i ripetuti colpi alla porta
–‘’arrivo’’ gridò dalla sua camera da letto, corse ad aprire ancora in pigiama ed insonnolita, ma quando riconobbe la persona che si ritrovò davanti subito le saltò al collo urlando di gioia
–‘’Trishaaaa… che bello vederti’’ la donna l’abbracciò stringendola forte a sé
–‘’tesoro, quanto tempo, non ti fai più sentire eh’’ l’ammonì scherzosamente ed Alex rise
–‘’vieni entra’’.
Le due si sedettero al tavolo posto nella piccola cucina ed iniziarono a chiacchierare, bevendo del caffè appena fatto –‘’Zayn mi ha detto che è successo qualcosa’’ la mora sbuffò
–‘’tuo figlio non sa tenere la bocca chiusa’’
–‘’e mai imparerà’’ aggiunse Trisha ridendo  
–‘’bè diciamo che ho litigato con un ragazzo, dovrei fargliela pagare ma ora non so più cosa voglio davvero… insomma siamo usciti e sono stata così bene con lui ’’ spiegò Alex un po’ impacciata, passarono tutta la mattinata a cercare di venire a capo di quella spiacevole situazione. Trisha era la madre del suo migliore amico ed era un po’ come la sua seconda mamma, aveva fatto così tanto per lei che non se lo sarebbe mai potuto scordare.

FLASHBACK
-‘’ciao Zayn’’ –‘’ehi Alex, come stai?’’–‘’sono scappata di casa ed ora non so dove andrò a vivere’’ così dicendo la mora scoppiò a piangere ed il suo migliore amico non poté far altro che stringerla forte a sé, sapeva tutto quello che aveva passato ed era sempre stato lì per lei e di certo non l’avrebbe abbandonata ora. Le prese la mano e la portò a casa sua –‘’mamma, abbiamo ospiti’’ –‘’oh che bello, per quanto rimani tesoro?’’ Trisha era dolce e l’aveva sempre ospitata quando fuggiva di casa in preda a crisi di pianto, ma sta volta non sarebbe tornata indietro, infatti da ospite divenne ufficialmente un membro della famiglia, trasferendosi stabilmente lì.


Trisha la salutò, dicendole che doveva andare a recuperare quel ‘criminale’ di suo figlio, Alex rise di gusto consapevole di tutte le volte che Zayn faceva impazzire la povera donna, tutte le volte che fin da bambino si metteva nei guai a scuola o in giro, come quella volta che tirò un sasso ad una macchina spaccandole un vetro solo perché l’uomo al volante era passato troppo veloce schizzandolo con la pozzanghera vicino al marciapiede e rovinandogli, a detta del piccolo Zayn di 12 anni, la maglia nuova. La mora non poté trattenere le risate a quel ricordo e continuando a ridere andò a vestirsi, prendendo dei jeans attillati ed una maglia a maniche lunghe, dato che il tempo non prometteva nulla di buono, prese le blazer grigie ed una volta pettinata uscì dal piccolo appartamento.
Uscì con l’intenzione di andarsi a fare una bella passeggiata solitaria, così da poter far chiarezza nella sua mente ormai super affollata da pensieri, ricordi e domande, oltre ad Harry c’era ancora quella chiamata in sospeso, suo padre non poteva ripresentarsi ora dopo 5 anni che lei aveva lasciato quella casa. Dopo aver girovagato per un po’ senza meta decise di sedersi in una panchina dell’Hyde Park, estrasse un libro dalla borsa, ‘’Ho cercato il tuo nome’’, ed iniziò a leggere ma dopo un po’ una pallonata arrivata diretta sul suo viso la fece cadere con il sedere a terra ed iniziò ad imprecare
–‘’cazzo… merda…fanculocazzo’’ non si fermava più, massaggiandosi il naso dolorante, fino a quando una voce conosciuta la fece sobbalzare
–‘’ehi scusami’’ alzò gli occhi e si trovò davanti un Harry preoccupato, sudato e dannatamente sexy
–‘’Ha-harry’’ balbettò Alex, maledicendosi in mille lingue diverse per essersi mostrata così imbarazzata, il riccio le porse una mano e la tirò su con forza, così tanta forza da farla scontrare con il suo petto, il cuore d’entrambi perse un battito e rimasero a fissarsi negli occhi per qualche istante, quando la ragazza decise di parlare
–‘’che ci fai qui?’’
–‘’una partita tra amici’’ lei sorrise nel notare che Harry non le aveva ancora lasciato la mano, tra sé e sé pensò che era davvero il caso di lasciar stare quella stupida vendetta, non doveva più vederlo e tutto si sarebbe risolto, ma allora perché quando Harry le chiese
–‘’ti va di uscire sta sera?’’ lei non riuscì a far altro che dire
–‘’sì…’’ ?

Liam camminava distrattamente per le stradine del campus senza badare a nulla, quando un uomo imponente lo fermò –‘’senti scusa ragazzo, conosci Alexandra Evans?’’ Liam sembrò pensarci un attimo, il cognome gli era familiare ma non conosceva nessuna Alexandra, poi una lampadina si accese ed esclamò
–‘’Alex’’ l’uomo sorrise ed annuì
–‘’già, la mia Alex’’ Liam sorrise nel pensare che quello dovesse essere il padre della mora, effettivamente si assomigliavano molto, gli occhi verdi e profondi erano identici, così come le labbra sottili ed il sorriso
–‘’deve andare nell’edificio 7B, terzo piano camera 307’’ l’uomo diede una pacca sulla spalla del ragazzo e una volta ringraziato si dileguò. Liam si mosse in direzione del solito bar all’angolo della strada, dove poi l’avrebbe raggiunto Niall come sempre, sentì chiamarsi da qualcuno e si voltò curioso, ma quando vide chi lo cercava la sua espressione si incupì e le labbra si incresparono in una smorfia di disapprovazione, una volta che il moro gli fu accanto Liam parlò velocemente
–‘’cosa vuoi?’’ il ragazzo con ancora la sigaretta in bocca saltò i convenevoli ed arrivò subito al punto
‘’cosa voleva quel tizio?’’ Liam rimase sorpreso dalla strana domanda che Malik gli aveva appena rivolto
–‘’che ti importa?’’ Zayn si avvicinò minaccioso e in un sussurro disse
–‘’ tu ed i tuoi amichetti già non vi trovate in una buona posizione, ora parla perché la faccenda è più importante di quanto tu possa immaginare’’ il castano non sapeva cosa fare, doveva dirglielo che l’uomo cercava Alex o sarebbe successo un casino? Sapeva quanto fossero legati in quel gruppetto, soprattutto Alex e Zayn, alla fine parlò poco convinto
–‘’cercava Alex…’’ Zayn sgranò gli occhi, gettò la sigaretta ed imprecò
‘’merda’’ corse verso l’edificio nel quale si trovava la camera dell’amica e pregò ogni Santo che fosse uscita e non stesse in casa.

Alex gironzolava per la stanza canticchiando canzoni a caso, non sapeva cosa indossare e per questo aveva chiamato Amanda, infatti quando bussarono alla porta pensò che dovesse essere l’amica e con un sorriso enorme andò ad aprire –‘’ehi bellez…’’ le parole le morirono in bocca quando vide chi le stava davanti. L’uomo varcò la soglia lasciando la figlia ancora senza parole, chiuse la porta ed andò verso quell’uomo
–‘’David, che ci fai qui?’’ l’uomo sembrò sorpreso dal modo in cui l’aveva chiamato la figlia
‘’non mi chiami più papà?’’
–‘’non ti chiamo più papà da quando ho 8 anni, cosa vuoi?’’ lui sbuffò e si sedette sul divano
–‘’volevo vedere come stai, sono 4 anni che non ho tue notizie’’ Alex rimase impassibile
‘’5 anni, sono 5 fottutissimi anni in cui ne tu ne la mamma vi siete degnati di alzare un cazzo di telefono e chiamare per sentire se fossi ancora viva’’ David scattò in piedi preso da un attacco d’ira
–‘’sapevamo che stavi dai Malik e non volevamo problemi, Yaser mi aveva detto di starti lontano, è solo colpa sua’’ Alex aveva il viso bagnato dalle lacrime
‘’no, la colpa è solo tua, tua e di nessun altro, loro mi hanno protetta come una vera famiglia, mi hanno accolta in casa come una figlia, mentre voi mi avete rovinato la vita’’ l’uomo le afferrò un polso e la colpì in pieno volto con uno schiaffo
‘’ non puoi parlarmi così, sono pur sempre tuo padre’’
‘’no, non lo sei mai stato e non lo sarai di certo ora’’ stava per colpirla nuovamente quando qualcuno gli bloccò il braccio, si voltò e vide due occhi color nocciola colmi di rabbia che lo guardavano
–‘’lasciala stare e vattene’’
–‘’ragazzino, stai al tuo posto ’’
Zayn era rosso dalla rabbia, non poteva più permettergli di farla soffrire, prima era solo un bambino e non poteva far altro che asciugarle le lacrime, ma ora era diverso, era diventato un uomo e per nessun motivo al mondo avrebbe permesso che lei soffrisse ancora. Afferrò David dal colletto della camicia e lo scaraventò fuori dalla porta e puntandogli un dito contro gli disse
–‘’se torni non sarò così gentile’’ gli chiuse la porta in faccia e corse dall’amica per prenderla tra le sue braccia e lasciarle piccoli baci tra i capelli.

Harry se ne stava buttato sul suo letto a pensare a come sarebbe potuta andare la serata, l’avrebbe portata in un ristorante di lusso, di quelli con le luci soffuse e la candela sul tavolo, le avrebbe portato dei fiori, sì dei fiori colorati, avrebbe fatto le cose in grande e tutto questo solo per vederla sorridere, solo per farla stare bene. Qualcosa nella sua tasca vibrò e lo riscosse dai suoi dolci pensieri, estrasse il cellulare e lesse il messaggio, il sorriso che aveva fino a poco prima lasciò il posto ad un’espressione di dispiacere e delusione.

‘’Harry, non possiamo uscire questa sera… in realtà è meglio se non usciamo mai più, fidati è meglio così. xx Alex’’.


 

Yooo,
eccomi con il terzo capitolo...
Ok, non ho grandi cose da dirvi, solo fatemi sapere cosa ne pensate...
Cosa vi aspettate che succeda tra
Harry ed Alex?
Mmmh chissà...
Ringrazio ancora chi
recensisce,
chi la mette tra '
'preferite-seguite-ricordate''
e chi legge in silenzio...
Un megasuperextraiper bacio

Nana.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Troppo affetto gratuito... ***


CAPITOLO 4

Alex aprì gli occhi, odiava il lunedì, odiava quel college ed odiava la sua vita, ma più di ogni cosa odiava aver detto ‘addio’ ad Harry, pensava fosse la cosa giusta, infondo lei gli avrebbe creato solo problemi, lei e la sua stupida vita incasinatissima. Scrollò la testa ed andò a farsi una doccia, tornò in camera e mise l’intimo, prese dei leggins in eco pelle ed una maglia lunga fino ai fianchi bianca e nera, prese il suo giacchetto di pelle, i Ray Ban ed uscì dall’appartamento con la borsa in spalla ed il telefono in mano.
I lunghi capelli neri le ricadevano scompigliati sulle spalle, camminava a passo svelto lungo i corridoi, sotto gli occhi di tutti, anche se era considerata una di quelle da non frequentare non erano pochi i ragazzi che le andavano dietro e le chiedevano continuamente di uscire, come quella mattina. Aprì il suo armadietto per buttarci dentro il libro di chimica e prendere quello di algebra, quando richiuse lo sportello si ritrovò due occhi marroni ed un sorriso malizioso puntati addosso, sbuffò sonoramente quando riconobbe Mark Smith, il ragazzo più petulante ed insistente che avesse mai conosciuto. Senza dargli peso si girò per andare verso la sua aula, quando si sentì chiamare e maledisse quella fastidiosissima voce
‘’Alex, ti andrebbe di uscire con me sta sera?’’ lei si bloccò, voltandosi verso il biondo
–‘’no Mark, non volevo uscire con te l’altro ieri, ieri e tantomeno oggi’’ continuò per la sua strada ma lui insistette –‘’oh andiamo e perché?’’ Alex stava per dirgliene quattro quando una voce dal tono basso e pacato la precedette
–‘‘perché sta sera esce con me’’ la mora si girò di scatto riconoscendo il proprietario della voce sexy, sorrise involontariamente e Mark rispose infastidito
‘’cioè, esci con questo sfigato e non con me?’’ Alex si avvicinò minacciosa ma Harry la fermò, prendendola dolcemente per la mano, il suo cuore perse un paio di battiti, fece una capriola e poi riprese a battere quasi regolarmente, il riccio parlò
‘’sì esce con ME’’ calcò sull’ultima parola, per mettere in chiaro le cose, ma il biondo non accennava a rinunciare
–‘’ma dai, cos’ha in più di me? Scommetto che è anche impotente’’ fece una risatina sperando di coinvolgere anche Alex, che però di tutta risposta strinse ancor di più la mano di Harry, facendo sbiancare le sue nocche, per poi guardare Mark furiosa e dirgli
–‘’ si da il caso che Harry scopi da paura, mi da un piacere che tu neanche con 3000 scopate riusciresti a darmi’’ detto ciò si sentì subito vittoriosa, poiché vide il biondo diventare bianco come un panno slavato, girare sui tacchi ed andarsene. Harry scoppiò in una sonora risata, trascinando con lui anche la mora
‘’tu sei tutta matta…perché l’hai fatto?’’ Alex avvampò dalla vergogna, già, perché l’aveva fatto? Perché si era esposta così tanto per prendere le parti ad Harry? Il riccio sembrò notare l’imbarazzo della ragazza e le accarezzò dolcemente una guancia, Alex aveva paura che Harry potesse sentire il fuoco che stava sentendo lei nelle sue guance.
Le loro mani erano ancora intrecciate e non accennavano a slegarsi, fino a quando una voce li riportò alla realtà
–‘’ehi Harryyyy’’ corse verso di lui Niall, quando vide Alex si fermò di scatto, sorrise e rivolse un saluto anche alla ragazza, che subito contraccambio, lasciando immediatamente la mano del riccio. Il biondo cercò di spezzare l’evidente imbarazzo
–‘’andiamo al cinema sta sera?’’ Harry sorrise, sapeva che Alex non avrebbe mai accettato di uscire sola con lui, ma magari in compagnia avrebbe accettato, così provò ad aggiungere
–‘’ma sì, bella idea…’’ la mora li guardò per un attimo e poi aggiunse
–‘’bè ragazzi io vado, così voi potete organizzarvi per sta sera’’ il riccio spalancò gli occhi, se ne stava andando di nuovo e lui non sapeva cosa fare, per fortuna il suo angelo biondo quel giorno era in vena di idee salva-vita, infatti subito si precipitò a dire
–‘’ehi Alex, guarda che l’invito era anche per te.. andiamo tutti insieme, magari porti anche i tuoi amici’’ disse guardando Harry, in cerca di un suo consenso che non tardò ad arrivare, anzi aggiunse un ‘’grazie’’ mimato con le labbra e Niall non poté far altro che sorridergli. La mora non sapeva cosa fare, aveva una voglia matta di passare del tempo con Harry, ma aveva paura di soffrire, ma soprattutto non voleva far soffrire lui, però certo che un’uscita tra amici non avrebbe fatto male a nessuno, così con un sorriso enorme
–‘’ok va bene, grazie Niall’’ lui le fece l’occhietto, Alex li salutò e se ne andò quasi saltellando dalla felicità,
-‘’Niall sei un fottuto genio, io, io ti amo cazzo ’’ disse Harry abbracciando, anzi stritolando, l’amico che iniziò a ridere a più non posso, facendo girare tutti i passanti. Si diressero alla lezione di economia, dove vi trovarono un Liam amareggiato e pensieroso, il riccio si sedette al suo solito banco, ovvero vicino a Edward, loro compagno, e dietro a Liam e Niall,
-‘’cos’hai Lì?’’ chiese una volta seduto, il castano scosse la testa, ma dopo varie richieste di parlare, si decise a spiegare tutto
–‘’ieri un uomo si è fermato chiedendomi di una certa Alexandra e solo dopo ho capito si riferisse ad Alex’’ sospirò
–‘’e poi?’’ lo incitò Niall, così Liam riprese il discorso
–‘’bè era il padre, quando è andato via si è avvicinato Malik, l’amico di Alex, chiedendomi cosa volesse e quando gli ho detto che cercava lei lui ha iniziato a correre verso il suo appartamento, non so perché, ma mi sembrava così preoccupato’’ i ragazzi rimasero in silenzio, cercando di arrivare a capo di quella strana situazione, la professoressa che iniziò a fare l’appello però li obbligò a tralasciare per un momento il loro discorso, che avrebbero sicuramente ripreso a fine lezione.

-‘’Andiamo ragazzi, fatelo per me’’ disse con la faccia da cucciolo Alex, cercando di convincere gli amici ad andare al cinema con gli altri quella sera,
-‘’no no no no no’’ era l’unica cosa con cui seppe rispondere Zayn, mentre Amanda rimaneva seduta sulle gambe di Louis, che era pensieroso, probabilmente pensava se accettare o no, la bionda ruppe quel breve silenzio creatosi tra loro –‘’ma ti piace Harry o lo stai facendo per la vendetta?’’ Alex parve pensarci su, ma ormai sapeva perché volesse passare tutto quel tempo con il riccio, così con un sorriso timido rispose
–‘’mi piace davvero, solo voglio conoscerlo un po’ prima di uscirci da sola’’ la bionda annuì e guardò Louis, cercando la sua approvazione
–‘’okok, andiamo a questo benedetto cinema’’ Alex sorrise e stritolò i due in un mega abbraccio, mancava solo Malik
–‘’dai Zayn, sai che senza di te non ci vado ’’ disse con un tono triste, lui la guardò in quei suoi immensi occhi verdi e capì che ci teneva davvero a quell’uscita e a quel ragazzo
–‘’cazzo, mi devi un favore Alexandra’’ la mora scoppiò a ridere per il tono fintamente arrabbiato del migliore amico e subito gli saltò in braccio riempiendogli il viso di baci, facendo ridere tutti quanti,
-‘’deve tenerci proprio tanto a quell’Harry, non è mai così affettuosa, troppo affetto gratuito ragazzi…’’ scherzò Louis, facendoli ridere ancora di più. Per un momento sembrò scordarsi della visita del padre, di tutto il dolore provato, della violenza di Harry e del senso di disgusto che aveva provato, ora c’era solo speranza, felicità e amore, sentiva il cuore batterle forte, così forte che per poco non le uscì dal petto, pensò. Finito di ridere mandò un messaggio ad Harry per dirgli che loro ci sarebbero stati

‘’ehi ricciolino, noi ci saremo… cosa andiamo a vedere? A che ora?xx’’

La risposta non tardò ad arrivare, dal momento che il ragazzo era incollato al cellulare da tutta la mattina, in attesa che lei gli scrivesse per fargli sapere qualcosa

‘’ehi splendore, il film lo decidiamo una volta lì, ce ne sono parecchi ed iniziano tutti verso le 21, ci vediamo al bar all’angolo alle 20, andiamo al cinema tutti insieme e scegliamo il film. xx, ps non vedo l’ora di vederti’’

Alex arrossì visibilmente alla lettura del messaggio, lo fece leggere anche ad Amanda che rise vedendo l’amica così felice, era contenta per lei, sperava solo che andasse tutto per il meglio. Tra una risata e l’altra i ragazzi si andarono a preparare, Alex si era raccomandata di non fare ritardo e di non farle fare brutte figure, sì, quel ragazzo le aveva proprio dato alla testa, fu il pensiero generale che attraversò le menti dei suoi amici, che però erano contenti di vederla finalmente così felice dopo tanto tempo.




Eccomi qui, con questa cacata di capitolo... Perdonatemi, ma nel prossimo vedremo
tutta l'uscita di gruppo e chissà che non succeda qualcosa... lol
Allora, finalmente stanno venendo fuoir i sentimenti della nostra
Alex, alleluja... doppio-lol
Ok ora vi lascioooo, ametemi perchè aggiorno in super-fretta eh... ahahah scheeerzo....
UN GRAZIE GIGANTE A TUTTI...
RECENSITE MI RACCOMANDO...
xx Nana.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Sei la parte migliore di me. ***


Vorrei ringraziare subito tutti quelli che stanno seguendo la mia FF, grazie mille, non sapete quanto significhi per me...
Grazie ai lettori silenziosi, a chi manda messaggi personale e a chi recensisce... UN GRAZIE SPECIALE A ''TO INFINITY'' CHE C'è SEMPRE...xx

CAPITOLO 5

-‘’Siete pronti? Muovetevi’’ urlò per l’ennesima volta Alex seduta sul divano della stanza che Louis e Zayn dividevano già da un po’ di tempo ormai, il moro sbuffò sonoramente, già non voleva andarci a quella stupida uscita, per di più l’amica continuava a mettergli fretta in un modo spropositato
–‘’eccomi, sono pronto ’’ disse il ragazzo raggiungendo Louis ed Alex in sala, la ragazza si alzò di scatto e sfoderò uno dei suoi sorrisi migliori, prese la borsa ed andò verso la porta quasi saltellando
‘’ io ho paura, da quando in qua Alex, la nostra Alex, saltella come Heidi?’’ disse il castano quasi realmente preoccupare, il moro accennò una risatina, che cercò di trattenere
–‘’shh, se ci sente ci picchia’’ aggiunse Zayn, di tutta risposta però Alex ridacchiò e senza neanche girarsi disse
–‘’vi sento, ma non me ne frega niente…lalalalala’’ canticchiò, i due si guardarono negli occhi veramente spaesati, insomma, cosa ne avevano fatto della vera Alex? Scesero al primo piano e si avviarono all’uscita, dove vi trovarono Amanda con un vestitino color crema che le arrivava appena sopra al ginocchio, delle ballerine bianche abbinate al giacchettino che portava, Louis la guardò estasiato, poi le si avvicinò, le spostò una ciocca dei biondi capelli e le lasciò un bacio a fior di labbra, provocando in lei un dolce sorriso, si avvicinarono anche gli altri due e salutarono l’amica, poi Alex si guardò da capo a piedi e disse
–‘’ragazzi, io, io non sono presentabile’’ i tre amici si girarono a guardarla e alzarono tutti il sopracciglio in segno di disapprovazione, Alex aveva i lunghi e lisci capelli neri sciolti che le ricadevano dolcemente sulle spalle, i jeans chiari e aderenti mettevano i risalto le curve e le belle gambe che aveva, una canotta rossa le arrivava appena alla cintura dei jeans, aveva una felpa che ancora non indossava e le Nike rosse, infine un filo di matita risaltava i suoi bellissimi occhi verdi ed un po’ di lucidalabbra trasparente rendeva ancora più invitanti le sue dolci labbra, Louis scosse la testa e fu il primo a parlare –‘’o la smetti o la smetti, sei perfetta, non devi fingerti chi non sei, andiamo dai’’ lei sorrise e mandò un bacio volante al castano che scoppiò a ridere e ricambiò. Iniziarono a camminare e Zayn le prese la mano, vedendo l’amica particolarmente nervosa.

Harry faceva avanti ed indietro per quel viale da ormai un tempo che a lui sembrava indeterminato, anche se erano appena 5 minuti che aspettavano l’arrivo degli altri, Liam cercò di calmarlo
–‘’ehi su tranquillo, staranno arrivando’’ Harry sbuffò, non ne poteva più e inoltre era nervoso per la presenza degli amici di lei, soprattutto per il moro, era convinto che lui ed Alex avessero una storia, stavano sempre insieme, si dicevano cose all’orecchio e poi ridevano tra loro ed inoltre era l’unico ragazzo che Alex abbracciava o comunque a cui dava dimostrazioni d’affetto, se pur piccole che fossero
–‘’stai pensando ad Alex e Zayn vero?’’ lo ammonì Niall, consapevole delle paure dell’amico, il quale annuì silenziosamente, il biondo continuò
–‘’avanti, sai che sono solo a…’’ le parole gli morirono in bocca quando vide arrivare i quattro amici, Amanda e Louis quasi abbracciati, ok erano fidanzati ed era normale, poi spostò lo sguardo sugli altri due e subito sgranò gli occhi, voltandosi da Harry che boccheggiava alla vista delle mani di Zayn ed Alex intrecciate,
-‘’stai tranquillo sono sol…’’ il riccio interruppe Liam che cercava in vano di calmarlo
–‘’sono solo amici eh? E allora perché cazzo lui le tiene la mano? Ora vado lì e gliela stacco ’’ Harry fece un passo avanti e Niall dovette impiegare tutta la sua buona volontà per fermarlo e non ridere, nonostante la situazione fosse davvero troppo buffa.

Alex si avvicinò tutta sorridente e per un attimo giurò di poter sentire il cuore uscirle dal petto alla sola vista di quegli occhi così profondi, nei quali ogni volta amava perdercisi
–‘’ciao ragazzi’’ salutò con un cenno della mano, poi un po’ titubante si avvicinò ad Harry e gli lasciò un timido bacio sulla guancia, le era costato parecchio quel gesto, nessun a parte i suoi amici poteva immaginare quanto, si voltò verso Zayn che le fece ‘’ok’’ con la mano, poi tornò a guardare Harry, che senza darlo a vedere stava avvampando dalla vergogna per un gesto così piccolo eppure così importante per lui, l’aveva capito che Alex non voleva mai avere nessun tipo di contatto fisico con nessuno, eppure con lui si era lasciata andare, o almeno aveva iniziato a farlo.
Arrivarono al cinema a piedi, dal momento che era piuttosto vicino, durante il tragitto i ragazzi iniziarono a conoscersi meglio e, anche se non l’avrebbero mai detto, iniziavano a trovarsi davvero bene tra loro, infondo si erano sempre soffermati alle apparenze, alle voci di corridoio e ad un’idea sbagliata che si erano fatti gli uni sugli altri. Guardarono la programmazione dei film e subito Amanda trillò
–‘’vediamoci Ho cercato il tuo nome, vi prego ’’ fece gli occhi da cucciolo bastonato, sapendo che Louis non avrebbe resistito e sarebbe poi riuscito a convincere gli altri, con sua grande sorpresa però Niall e Liam subito accettarono euforici, Zayn sembrò pensarci un po’ su, poi si rivolse ad Alex, sfiorandole una mano
–‘’tu che dici, piccola?’’ in quel momento Harry sentì le guance andargli a fuoco per la rabbia, non sopportava vederlo così vicino a lei, per di più era sicuro che lui glielo facesse apposta. Alla fine si decisero e presero i biglietti per il film tratto dal romanzo di Sparks,
-‘’Harry non dovevi pagare tu’’ lo rimproverò Alex, dal momento che il riccio aveva insistito per pagare il suo biglietto e quello della mora, sorrise sghembo
–‘’ma l’ho fatto volentieri, davvero’’ lei gli lasciò un dolce bacio quasi all’angolo della bocca ed il ragazzo perse qualche battito e sentì gli elefanti ballare la Macarena nel suo stomaco. Entrarono in sala dove regnava il massimo silenzio ed iniziarono a prendere posto, Harry prese posto accanto ad Alex, la quale gli rivolse uno dei sorrisi più belli che il ragazzo avesse mai visto, per sua fortuna dall’altro lato, accanto alla mora non c’era Zayn ma Amanda.

Durante il film Louis, Zayn ed Alex non fecero altro che fare commenti sarcastici e poco carini su determinate scene, come quando Logan, il protagonista maschile, e la donna si stavano baciando appassionatamente in soffitta ed il figlio di lei la chiamò per dirgli
–‘’mamma, posso mangiare il gelato?’’ a quella scena Alex non riuscì a trattenersi e in un certo senso rispose al bambino
–‘’ma strozzatici con il gelato, non vedi che ho da fare con Zac Efron?’’ suscitando così una risata generale, contagiando un po’ tutti e beccandosi occhiatacce da chi sedeva avanti a loro o ai sedili accanto. Verso la fine però Alex posò la sua testa sulla spalla di Harry, il quale sorrise a quel contatto, alla scena finale la mora pianse silenziosamente e quando alzò il viso il riccio si preoccupò
–‘’ehi, che succede cucciola?’’ al suono di quelle parole dolci, dette dalla sua bocca, Alex arrossì visibilmente
–‘’nulla, è che, bè, ecco, mi sono commossa’’ lui sorrise dolcemente e l’abbracciò, lei, al contrario di quanto potesse pensare Harry, non si scansò, ma si strinse nell’abbraccio, sprofondando il suo viso nel petto del ragazzo.

-‘’Per una volta hai scelto un buon film…’’ scherzò Alex,
-‘’per una volta?’’ disse ridendo Niall,
-‘’si, di solito sceglie sempre film che ci fanno addormentare’’ aggiunse Louis, che si procurò un pizzicotto al braccio da parte della fidanzata, provocando una sana risata generale. Harry camminava al fianco di Alex, la quale si guardava intorno intenta a scrutare il bellissimo paesaggio Londinese
–‘’sono stata bene Harry’’ lui sorrise inconsapevole del fatto che il suo sorriso avrebbe scaldato il cuore della ragazza accanto a lui, forse per lei era arrivato finalmente il momento di sciogliersi e lasciarsi andare, lei ed Harry erano così diversi, lui era dolce, amava farsi coccolare e coccolare, era premuroso ed era sempre gentile con tutti. Lei invece, bè lei era una persona tendenzialmente fredda, non amava usare parole dolci, odiava il contatto fisico, come carezze, bacini ecc, era sempre scontrosa con tutti e non le importava essere gentile con il prossimo, anzi trattava sempre tutti malissimo, eppure c’era qualcosa in lui che la spingeva ad essere diversa, ad essere migliore e questo le piaceva.
Harry era la parte migliore di lei.
Arrivarono al solito bar e Niall propose di fermarsi a bere qualcosa
–‘’il biondo mi piace…’’ asserì Zayn, aveva proprio voglia di bersi una birra ed il biondo l’avrebbe appoggiato, Liam sorrise
–‘’anche per me va bene’’ disse, meritandosi una pacca amichevole sulla spalla da parte del moro, Louis ed Amanda però decisero di andare al campus, lei era piuttosto stanca e non si sentiva poi così bene
–‘’io vado con lei, vediamo se ha a la febbre’’ tutti annuirono, lei salutò tutti e poi aspettò che il suo ragazzo facesse lo stesso
–‘’bè, devo dire che è stato un piacere, ci si vede domani’’ sorrise e andò via, mano nella mano con la bionda. I cinque rimanenti entrarono e si sedettero ad un tavolo e quando arrivò la cameriera ordinarono, fu Alex a parlare
–‘’allora tre birre alla spina e due coca cole’’ la donna bassina e con i capelli quasi bianchi se ne andò e Zayn non esitò a dire
–‘’ehi piccola peste, non è che devi fare la santarellina davanti ad Harry che non bevi eh’’ sghignazzò, trascinandosi dietro anche Liam e Niall, mentre Harry non sapeva cosa dire e la mora divenne rossa per la vergogna
–‘’ma che dici idiota, non avevo voglia di birra, tutto qui’’ cercò di riprendersi. Passarono un po’ di tempo a chiacchierare, Harry pensò che Zayn avrebbe potuto stargli simpatico, se solo non fosse stato sempre così appiccicato alla sua Alex, in quel momento il riccio pensò ‘’ma andiamo, da quando in qua è tua?’’ scosse la testa, muovendo quella sua massa di ricci e facendo ridere la mora seduta accanto a lui.
Finito di bere si alzarono e andarono a pagare il conto, ma Zayn pagò per tutti, facendo alzare le proteste degli altri
–‘’allora domani pago io’’ asserì convinto Liam, tutti sorrisero consapevoli che forse era la volta buona che sarebbero diventati un unico gruppo.

Ognuno andò nella propria camera, dopo essersi salutati a dovere, ma Alex non riusciva a non pensare a quei ricci così buffi, a quegli occhi profondi e a quel sorriso dolce, per non parlare delle due adorabili fossette che gli si formavano sempre ai lati della bocca. Infilò la chiave nella toppa e fece per aprire, quando si sentì avvolgere da due forti e calde braccia, si girò lentamente ritrovandosi ad un palmo dal viso di Harry, quei due smeraldi le stavano puntati addosso e non volevano saperne di spostarsi
–‘’ehi Harry’’ sorrise lei, lui ricambiò il sorriso e poi aggiunse
–‘’non ti avevo dato la buonanotte’’ ecco di nuovo quella sensazione di calore pervaderle il petto, era sempre più convinta che lui fosse la sua parte migliore. Lo abbracciò forte, affondando il viso nell’incavo del collo di Harry, che a sua volta la strinse a sé, rimasero così per un po’, senza dir nulla, poi si salutarono definitivamente e andarono a letto. Una volta in pigiama Alex prese il cellulare e non esitò neanche un istante a mandare un messaggio al dolce Harry, che le faceva ogni volta battere forte il cuore

‘’Harry, grazie per farmi sentire così speciale, felice e spensierata, grazie per i tuoi sorrisi, gli sguardi, gli abbracci inaspettati, grazie soprattutto per essere la parte migliore di me. Buonanotte, ci vediamo domani, xx’’.

Posò il cellulare e chiuse gli occhi felice, finalmente qualcosa andava per il verso giusto e lei si sentiva come una bambina il giorno di Natale, impaziente che arrivasse la mattina seguente, per vedere il suo ‘’regalo’’, ovvero il suo Harry.








Yooo girlz...
Eccomi con un nuovo capitolo..e... SBEM... Finalmente
Alex la smette di 
nascondere i propri sentimenti... ALLELUJA.. lol
Chissà cosa risponderà
Harry alla nostra donzella... ok basta sto delirando e mi sono prolungata troppo... lol
Spero vi piaccia... mi fareste sapere cosa ne pensate e se avete dei consigli e-o critiche
? Grazie mille a tutti...
xx, Nana.
PS  RECENSITE SE VI VAAA...

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Non ho fatto altro per tutta la vita. ***


CAPITOLO 6

Gli incubi fecero svegliare Alex ancor prima che la sveglia suonasse, andò a lavarsi e guardandosi allo specchio rivide le scene di quando Harry aveva abusato di lei, sentì il dolore che aveva provato, il senso di abbandono e soprattutto ricordò di come si fosse sentita impotente. Come aveva potuto un ragazzo così farle del male? Non riusciva a togliersi dalla testa quanto accaduto ed iniziò a pensare che frequentarlo fosse solo un enorme e stupido errore del quale presto si sarebbe pentita. Scosse la testa ed andò a vestirsi, prese dei jeans strappati, una maglietta semplice, la felpa ed infilò le converse, si pettinò e legò i capelli in una coda alta, lasciando scoperto il collo, prese la borsa ed uscì da quell’appartamento che stava iniziando a soffocarla.

Aprì l’armadietto ed estrasse il libro di architettura, chiuse lo sportello quando si sentì afferrare dai polsi e soffiarsi sul collo
–‘’ehi piccola’’ si girò di scatto per lo spavento, ritrovandosi un Harry tutto sorridente, lei però non era in vena di parlargli
–‘’ mi hai messo paura, non farlo mai più’’ disse con un tono serio, lui la guardò preoccupato e provò ad indagare su cosa fosse successo
–‘’cos’è successo?’
–‘’è successo che io non me lo scordo che mi hai violentata Harry, non basterà un’uscita tra amici ed un mazzo di fiori profumati a farmi dimenticare del male che mi hai fatto, di quanto io mi sia sentita sporca, usata e delusa’’ lui la guardò in silenzio, era stato così stupido a pensare che fosse già passato tutto
–‘’cosa posso fare per farti dimenticare tutto?’’ Alex scosse la testa
–‘’lasciarmi in pace’’. Se ne andò lasciando il ragazzo lì, senza saper cosa pensare e più confuso che mai dal repentino cambio d’umore e d’atteggiamento della mora, non sapeva come si sarebbe dovuto comportare ora, sapeva che era solo intenzionato a far sorridere ancora Alex, ne aveva bisogno per star bene.

-‘’Ehi Alex, cos’hai?’’ Amanda era preoccupata per l’amica, la vedeva pensierosa e silenziosa, soprattutto non si era ancora lamentata per il casino a mensa e questo era un brutto segno, la mora si girò con gli occhi lucidi e l’amica si preoccupò davvero
–‘’Dà, io lo voglio…’’ inizialmente Amanda sembrò non capire, ma poi collegò il malumore dell’amica ad Harry –‘’raccontami tutto, ti va?’’ Alex annuì ed iniziò a parlare, ricacciando indietro le lacrime, non avrebbe pianto, non davanti a tutti
–‘’ io vorrei davvero stare con lui, ci sto bene… ma poi mi tornano alla mente tutte quelle scene, le sensazioni e non riesco nemmeno a guardarlo negli occhi, non ci riesco, e mi sento tremendamente in colpa per non riuscire a prendere una decisione’’ una lacrima silenziosa le scappò, ma veloce la asciugò con la manica della felpa. Amanda era furiosa, non sopportava vedere l’amica star  male, soprattutto se non ne aveva colpa –‘’Alex, ascoltami bene perché te lo dirò una volta sola… tu sei fantastica, non devi piangere per quello, è lui ad aver sbagliato alla grande e se non te la senti ancora di stare con lui, non ci stare, non voglio vederti piangere a causa sua’’ così dicendo abbracciò la mora, che mugugno qualcosa di incomprensibile, poi in silenzio presero i vassoi e si recarono al loro solito tavolo, dove vi trovarono Zayn e Louis intenti a mangiare e parlare con Liam e Niall. Li salutò con un sorriso finto, era brava a nascondere i proprio sentimenti, riusciva a nasconderli a tutti, ma non al suo migliore amico. Zayn la guardò negli occhi, sapeva che c’era qualcosa e quando la vide rabbuiarsi all’arrivo di Harry capì chi fosse la causa del malumore della migliore amica
–‘’Harry, mi accompagni a prendere una coca?’’ Harry annuì, pensando che gli facesse bene passare del tempo col moro, per capire meglio anche il tipo di rapporto che avevano lui e Alex. La mora guardò Zayn con gli occhi che lo supplicavano di non far casini, lui le sorrise per tranquillizzarla, ma lei ormai lo conosceva troppo bene, sapeva riconoscere uno Zayn arrabbiato, il suo sguardo cambiava, e quello che aveva ora non prometteva nulla di buono.
Zayn trascinò Harry fino in cortile, dove non c’era nessuno a causa della pausa pranzo iniziata da poco
–‘’devi dirmi qualcosa?’’ iniziò il moro, accendendosi una sigaretta, Harry sembrò non capire
–‘’no perché ? Pensavo dovessi prendere una coca’’ Zayn scosse la testa
–‘’cos’è successo con Alex? Cosa le hai fatto sta volta?’’ il riccio si rabbuiò, non voleva pensare ad un’Alex triste a causa sua, ma purtroppo era la verità
–‘’io…io niente, lei ti ha detto qualcosa?’’ il moro sputò una boccata di fumo
–‘’no’’ rispose secco
–‘’e allora che ne sai?’’ aggiunse Harry,  Zayn gli sorrise quasi soddisfatto, lui conosceva Alex ed Harry no, lui la conosceva meglio di chiunque altro e non aspettò a rinfacciarglielo
–‘’oh Harry caro, io la conosco dalla tenera età di 8 anni… ci sono sempre stato nella sua vita capisci?’’ il riccio annuì e deglutì rumorosamente, iniziava a spazientirsi, il moro continuò
–‘’ecco… io conosco ogni suo sorriso, ogni suo increspamento della fronte, ogni suo sguardo e non mi serve chiedere se c’è qualcosa che non va, glielo leggo in faccia e per lei è lo stesso’’
–‘’e con questo cosa vuoi da me?’’
chiese più sicuro di prima Harry, avanzando di qualche passo, Zayn gettò la sigaretta e gli sferrò un pugno nello stomaco
–‘’questo è per quello che le hai fatto’’ un altro pugno gli arrivò nello stesso punto –‘’questo è per averla fatta soffrire ancora oggi’’ ed infine un pugno più forte in viso, che lo fece cadere a terra –‘’e questo per quello che farai in futuro’’ Harry non reagì, non perché avesse paura di non tener testa al moro, ma perché infondo sapeva che quei pugni se li era meritati tutti,
-‘’e non una parola con lei’’ così dicendo Zayn rientrò, lasciando lì l’altro ancora dolorante.

Zayn tornò al tavolo come se nulla fosse successo, si sedette e bevve un sorso dalla sua bottiglietta d’acqua, gli occhi di Louis, Amanda ed Alex erano puntati su di lui, lo conoscevano bene e sapeva che doveva aver combinato sicuramente qualcosa, Alex stava per dirgli qualcosa quando Liam la precedette
–‘’ehi Zayn, dov’è Harry?’’ chiese tranquillo, non immaginava quello che poteva essere successo, il moro rispose calmo, anche troppo,
-‘’è fuori’’ Niall e Liam scattarono in piedi e andarono da lui, lasciando i quattro ancora seduti,
-‘’che hai combinato Zayn?’’ gli ringhiò contro Alex, non voleva che il suo migliore amico si mettesse nei guai a causa sua e nonostante tutto, non voleva che ad Harry fosse fatto del male
–‘’gli ho dato quello che si meritava, tutto qui’’ Louis ed Amanda rimasero in silenzio, sapevano che di lì a breve sarebbe iniziata una delle loro litigate storiche, non litigavano mai, era rarissimo che succedesse, ma quando accadeva era molto teatrale la litigata ed inoltre erano capaci di non parlarsi per giorni interi. Alex sbattè i pugni sul tavolo, facendo sobbalzare l’amica bionda, poi alzando la voce disse
–‘’Malik’’ brutto segno quando lo chiamava per cognome –‘’non metterti in mezzo cazzo ’’ Zayn scattò in piedi, fuori di sé dalla rabbia
–‘’se non ci penso io a te, chi lo farà?’’
–‘’IO’’ quasi gridò Alex, il moro se ne andò, in preda ad un attacco d’ira, Alex sbuffò, prese la sua borsa e se ne andò diretta in camera sua. –‘’Pronto ?’’ Louis rise, li aspettavano dei giorni, se non delle settimane, d’inferno.

Liam e Niall portarono Harry in infermeria per fargli medicare il labbro spaccato, quando entrarono l’infermiera piuttosto avanti con l’età lo guardò storto e disse
–‘’ ma hai fatto l’abbonamento?’’ Harry rise sarcasticamente
–‘’no, è che mi piace passare del tempo con lei’’. La donna lo medicò contro voglia, senza neanche preoccuparsi di chiedergli cosa fosse successo, ma ‘’meglio così’’ pensò Harry, che non vedeva l’ora di uscire da lì e correre da Alex e parlarle, non poteva permettere che soffrisse ancora per lui, avrebbe fatto di tutto per averla al suo fianco. Una volta fuori dall’infermeria Harry salutò i suoi amici e poi iniziò a correre, diretto al fioraio più vicino, questa volta avrebbe fatto le cose in grande.

Alex era nervosa, aveva litigato con il suo migliore amico ed era una cosa che odiava terribilmente, non accadeva quasi mai, ma quando succedeva era terribile, riuscivano a stare tanto di quel tempo senza parlarsi che ad Alex sembrava che smettesse di respirare fino a quando non facevano pace. Bussarono alla porta e sperò fosse Zayn per chiarire, ma sapeva che era praticamente impossibile, aveva anche lui bisogno di tempo per sbollire la rabbia, quello che però le si presentò davanti fu alquanto strano e curioso, non c’era nessuno, solo un una rosa rossa posata ai piedi della porta, la prese in mano e vide un biglietto, lo lesse

‘’sono…’’

L’unica parola presente nel biglietto, seguita poi da una freccia, Alex si girò e vide dei petali a terra, qualcuno le aveva lasciato una scia da seguire, corse dentro, prese una felpa e le chiavi di casa, chiuse la porta e con la rosa ed il biglietto in mano si incamminò, più curiosa che mai. Girò l’angolo e attaccata alla porta d’emergenza vi erano un’altra rosa, un altro bigliettino ed un nuovo indizio

‘’un coglione…’’

Due parole, seguite da una freccia, aprì la porta e salì le scale anti-incendio, seguendo il percorso rigorosamente delineato dai petali di rosa. Salì tutte le scale, cercando di non calpestare i petali, le dispiaceva rovinare quella cosa così romantica, odiava le sdolcinatezze, ma immaginava da chi provenisse quella e il solo pensiero la fece arrossire. Alex arrivò in cima alle scale e alla porta per uscire sul terrazzo vi era una terza rosa

‘’ma TU sei la parte migliore di me…’’

Aprì la porta e si catapultò fuori, cercando con lo sguardo Harry, arrivò al centro della terrazza e vide un vaso enorme con dentro almeno due dozzine di rose rosse, prese l’ultimo biglietto e lo lesse con fretta, non ce la faceva più, voleva stringere il riccio tra le sue braccia

‘’voltati… ‘’

Si girò di scatto, trovandosi un Harry con lo smoking nero, la camicia bianca ed il papillon, sorrise divertita nel vedere il ragazzo con una rosa in mano, le si avvicinò e le sorrise, come solo lui sapeva fare, le porse una rosa, che la ragazza aggiunse alle altre
–‘’tu sei pazzo’’
–‘’e tu sei bellissima’’
Alex arrossì ed Harry pensò che era davvero bellissima.
Le prese dolcemente il viso tra le sue grandi mani e poggiò delicatamente le sue labbra su quelle dolci della ragazza, inizialmente nessuno dei due sapeva cosa fare, Alex aveva paura, le gambe le tremavano e le farfalle nello stomaco non le davano tregua, Harry invece aveva paura d’aver sbagliato ancora, ma quando la ragazza premette di più le sue labbra sulle sue il ricciolino sorrise, l’abbracciò, prendendola dai fianchi e l’attirò a sé, facendola sentire finalmente a casa. Alex lasciò cadere le rose e gettò le braccia al collo di Harry, finalmente le loro bocche si schiusero, lasciando entrar in contatto le loro lingue, che danzavano felici insieme, si baciavano come se non avessero fatto altro per tutta la vita, le loro labbra combaciavano perfettamente, proprio come i loro corpi, mentre i loro cuori battevano ormai all’unisono
.









Yooo, eccomi...
Allora, ho approfondito un pò lo stato d'animo di Alex nei confronti dell'abuso,
ma quando si è innamorati il nostro cervello va in tilt, no?
Anyway, come andrà a finire tra
Alex e Zayn? Fatevi sentire... lol
RECENSITEEEE, MI RACCOMANDO...
xx, Nana.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Senza te son perso. ***


CAPITOLO 7

Zayn si buttò sul letto dopo essere andato a correre come di consueto, era una bella giornata e non aveva voglia di rinchiudersi in palestra, troppa gente, troppe chiacchiere e poco spazio per dar sfogo ai suoi pensieri. Il moro si accese una sigaretta, sebbene fosse consapevole che ora più che mai avrebbe dovuto evitare, dopo una bella corsa i polmoni erano aperti più che mai ed avrebbero aspirato al massimo il fumo, ma lui non se ne curò ed iniziò ad aspirare, ritrovandosi a pensare ad Alex, era una settimana che ormai non si parlavano, non riusciva a darsi pace, sapeva che era successo qualcosa con Harry, l’aveva capito dal modo in cui si guardavano, da come lui le sfiorava la mano o semplicemente di come la cercasse con lo sguardo ogni volta che non le era affianco, sì un po’ era geloso, era pur sempre la sua migliore amica da sempre, ma infondo voleva solo che fosse felice. Giunto a quella conclusione, Zayn si alzò e senza neanche farsi una doccia, prese le chiavi di casa ed uscì, per andare nell’altro edificio e correre a parlare con Alex. Una volta in cortile, stava per girare l’angolo, ma qualcuno lo prese da dietro e lo gettò in un vicolo buio
–‘’ma che cazzo succede?’’ esclamò il moro, davanti a sé c’erano tre uomini a dir poco enormi, con delle facce che non lasciavano trasparire le migliori intenzioni
–‘’tu devi essere la principessina di cui ci ha parlato David’’ il ragazzo per un attimo sembrò non capire, non conosceva nessun David, ma poi un lampo di genio gli fece capire cosa stesse accadendo
–‘’e così Mr Evans manda i suoi amichetti a fare il lavoro sporco per lui, eh?’’ disse Zayn, guardando gli uomini con disprezzo, uno dei tre, calvo, muscoloso e decisamente troppo tatuato si avvicinò e prendendolo per i lembi della maglietta lo strattonò, gettandolo a terra e facendogli sbattere il viso sul cemento
–‘’Mr Evans, caro mio, aveva un conto in sospeso con la tua adorata Alex’’ a quelle parole i tre risero, mentre Zayn si alzò con il volto dolorante per la botta ed un rivolo di sangue che gli usciva dallo zigomo
–‘’NO’’ urlò quasi più a se stesso, non doveva toccarla, avrebbe fatto qualsiasi cosa per evitare che succedesse qualcosa a lei
–‘’è così codardo da prendersela con una ragazza’’ disse, guardando gli energumeni con uno sguardo di sfida, un altro, si avvicinò e lo scrutò per un po’, e Zayn parlò ancora, forse troppo,
-‘’aveva paura di non riuscire a farcela da solo? Così ha dovuto mandare i suoi burattini?’’ a quelle parole l’uomo gli sferrò un pugno allo stomaco, facendolo piegare in due dal dolore, posò una mano sul cemento freddo, mentre si accasciava sulle ginocchia, un calcio lo colpì ancora, scaraventandolo a terra.
Lo picchiarono così tanto che per un momento pensò di non farcela, aveva la vista offuscata dal sangue, ogni parte del corpo gli faceva male e non aveva più il controllo di sé.
Dopo un po’ se ne andarono, lasciandolo lì sul bordo di un marciapiede, con le mani allo stomaco e piegato in due dalle fitte lancinanti che non gli davano tregua
–‘’ZAYN, ZAYN’’ sentì una voce urlare, l’avrebbe riconosciuta a km di distanza, era il suo angelo custode, l’aveva sempre tirato fuori dai casini ed anche sta volta era lì, allora stava bene? Alex si gettò sul corpo immobile dell’amico, aveva gli occhi serrati in una smorfia di dolore, il viso era conciato male ed immaginava che anche il resto del corpo fosse ridotto in modo pessimo
–‘’Zayn, sono qui, ti prego parlami’’ lui provò ad aprire gli occhi e quando la vide gli scappò un sorriso, lei iniziò a piangere come non faceva ormai da tempo, i singhiozzi le provocarono degli spasmi lungo tutto il corpo, prese il cellulare e chiamò un’ambulanza che per fortuna non tardò ad arrivare. Una volta al pronto soccorso i medici portarono via il moro su di una barella, aveva perso i sensi ed erano tutti abbastanza preoccupati, Alex si avvicinò ad un medico
–‘’vi prego, fatemi andare con lui ’’
–‘’signorina, non può, faremo il possibile, lei intanto si sieda qui e prenda qualcosa di caldo per calmarsi’’
l’uomo l’aiutò a sedersi in quelle scomodissime sedie e le fece compagnia fino a quando non smisero i singhiozzi. Non molto dopo arrivarono anche Louis ed Amanda
–‘’dite che li devo avvisare i suoi?’’ Louis annuì e le prese la mano per farle coraggio, Alex prese il cellulare e dopo averlo guardato qualche secondo fece partire la chiamata
–‘’Trisha ciao, dovete venire in ospedale, Zayn…Zayn sta male ’’ scoppiò di nuovo in lacrime e poco dopo ripose il telefono nella borsa.
Dopo un’ora più o meno arrivarono anche Yaser e Trisha, seguiti dalle sorelle di Zayn, Safaa la più piccola, Waliyha sempre più piccola di Zayn e Doniya, la più grande. Erano tutti preoccupatissimi e quando videro Alex piangere con la testa tra le mani corsero da lei, Trisha l’abbracciò forte, stringendola a sé, quando si fu calmata le raccontò di averlo trovato accasciato su un marciapiede e che ancora non sapesse cosa fosse successo.

Harry era al solito bar con Liam e Niall, stavano bevendo una birra tutti insieme e chiacchieravano del più e del meno quasi senza interesse, quando Niall chiese
–‘’allora con Alex come va?’’ il riccio sorrise involontariamente al solo sentire il nome della mora
–‘’bè, ora meglio, ma sai com’è particolare lei e credo che prima che possa dire che stiamo insieme o renderlo pubblico ne passerà di tempo’’ i ragazzi risero insieme e poi Liam aggiunse
–‘’ne vale la pena?’’ Harry annuì deciso, sì, ne valeva proprio la pena. Continuarono a parlare quando Beth, la capo cheerleader del college entrò parlando con le sue amiche a voce talmente alta che la sentirono tutti
–‘’avete sentito di quel ragazzo che hanno trovato massacrato sul marciapiede vicino all’edificio B?’’ Harry sussultò, l’edificio b era quello di Alex, ma Beth aveva parlato di un ragazzo, quindi per un secondo sembrò rilassarsi, quando una delle ragazze appena entrate disse
–‘’peccato, poverino, mi sembra così dolce lui ’’ le amiche risero
–‘’dolce ? Zayn Malik dolce? Lo dici solo perché ti piace’’ risero di nuovo, ma sta volta i tre ragazzi si alzarono di scatto, avvicinandosi a loro
–‘’è Zayn quello che è stato ritrovato sul marciapiede?’’ chiese Liam, Beth annuì confusa ed i tre scattarono fuori, diretti verso la macchina di Harry che senza indugiare aveva già messo in moto, non sapevano neanche dove l’avessero portato, ma decisero di provare al St. Spirit, d’altronde era quello più vicino ed essendo un’emergenza di sicuro l’avranno portato lì.
Parcheggiarono la macchina e in fretta e furia corsero all’entrata del pronto soccorso, quando si avvicinarono Harry vide una figura appoggiata al muro, una gamba piegata e la testa all’indietro, vide del fumo uscire dalla bocca della ragazza e solo una volta vicino vide Alex
–‘’ehi ciao’’ la salutarono Liam e Niall
–‘’ragazzi, cosa ci fate qui?’’ chiese sorpresa ma allo stesso tempo felice, Liam fu il primo a parlare
–‘’abbiamo saputo di Zayn e siamo venuti a vedere come sta’’
–‘’dentro ci sono Lou e Amanda con la famiglia di Zayn, se volete potete andare da loro’’
i due ragazzi non se lo fecero ripetere ed entrarono per raggiungere gli altri, Harry si avvicinò, prese la sigaretta che la mora si stava portando alla bocca e gliela buttò
–‘’che cazzo fai?’’ ringhiò Alex
–‘’ti ho allungato la vita’’ rispose lui calmò
–‘’e se non volessi allungare questa merda che chiami vita? E se l’unica cosa che volessi davvero fosse sparire per sempre? Credi che non sappia cosa sia successo a Zayn? Sono stati gli amici di mio padre e finché ci sarò io, ci saranno i problemi per le persone che amo ’’ si liberò di un peso, buttando fuori quelle parole, iniziò a piangere ed Harry non poté far altro che stringerla forte a sé
–‘’io non so cosa sia successo Alex, ma so solo che Zayn non vorrebbe vederti così, devi essere forte, per lui… e poi io non riuscirei più a vivere senza di te, non lasciarmi per nessun motivo al mondo ’’ le prese il viso tra le mani e la baciò dolcemente, gli erano mancate quelle dolci labbra che sapevano di fragola, Alex si aggrappò con le mani alla maglia di Harry, stringendosi forte a lui, le lacrime si placarono e per un po’ rimasero a guardarsi negli occhi –‘’grazie Harry’’ lui sorrise
–‘’per cosa?’’
–‘’per sopportare questo mio carattere di merda’’
–‘’come potrei non farlo? Senza te ed il tuo caratteraccio io sono perso’’
si baciarono di nuovo, Alex posò il suo viso sul petto di Harry, mentre lui le accarezzava dolcemente i capelli quando Doniya uscì di corsa per chiamare i due –‘’presto venite’’ Alex aveva le gambe che tremavano, cos’era successo ora?






Wooo, I'm back... lol
Sì sono stata mooolto cattiva, pardon...
Ma avete fatto caso che ha parlato anche una ragazza che p interessata a
Zayn
?? Mmmh, chi sarà?
Secondo, quando si decideranno
Harry ed Alex ad ammettere che sono innamorati?
Mah... quanti dilemmi eh? Bè non vi annoio più, vi dico solo che nel prossimo capitolo
molti di questi dilemmi verranno risolit... Voi, dal canto vostro, fatem sapere cosa ne pensate del capitolo...
E come vi immaginate che andranno le cose...

xx, Nana.
P.S. RECENSITEEEE <3

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Guarda che mi fai fare. ***


Volevo subito chiedere scusa per il capitolo, forse è venuto troppo schifoso... Speriamo non sia proprio pessimo... BUONA LETTURA...

CAPITOLO 8

I due ragazzi corsero dentro, seguendo Doniya, raggiunsero Trisha e Yaser ed Alex decise di chiedere cosa fosse successo –‘’allora ? che succede?’’ Trisha si aprì in un grande sorriso che rassicurò la mora
–‘’va dentro, ti accompagna Doniya’’ la ragazza non se lo fece ripetere due volte e si catapultò nella stanza del suo migliore amico, la sorella di lui li lasciò soli ed Alex s avvicinò al letto dove giaceva il ragazzo
–‘’Zayn, razza di idiota, mi hai messo così paura’’ disse lei abbracciandolo forte a sé, così forte da fargli emettere qualche mugolio di dolore
–‘’Alex, stai bene? Ti hanno fatto qualcosa?’’ il moro era preoccupato e scrutava l’amica con occhi impauriti
–‘’sto bene, tu piuttosto, come ti senti?’’ il ragazzo sospirò
–‘’sto bene, avevo solo paura che ti fosse accaduto qualcosa’’
–‘’Zayn, scusa, scusa se sono stata così cretina da arrivare a litigare con te ’’
le lacrime non cessavano di cadere e alla vista della sua migliore amica piangere Zayn cercò di tirarsi su a sedere e le fece cenno di mettersi accanto a lui, lei obbedì e si accoccolò tra le braccia che ormai erano casa sua.

Harry si avvicinò alla porta e sbirciò dal piccolo vetro che lasciava vedere all’interno della camera, una fitta allo stomaco lo colpì quando li vide lì, in quel letto abbracciati, così uniti, così fatti per stare insieme, iniziò a lasciare che i pensieri gli offuscassero la mente ‘’forse dovrei lasciarla con lui ’’ non sapeva cosa fare, la gelosia ormai lo possedeva, così come la convinzione che tra loro due ci fosse qualcosa, ma allora perché lei lo aveva baciato? Harry non riuscì a trovare una risposta, l’unica cosa che riuscì a fare fu andarsene da lei e scappare in camera sua al campus del college, rinchiudersi a chiave e gettarsi sul letto, pensando a tutto quello che era successo da quel giorno a mensa, da quante cose erano cambiate, poi un messaggio lo fece sussultare,

‘’Harry, ma dove sei finito? Te ne sei andato senza neanche salutarmi, xx’’

‘’Scusa Alex, ma tu stai bene con Zayn, è lui quello che c’è sempre per te, è lui quello che non ti vergogni d’abbracciare in pubblico, scusami, ma non posso fingere che non mi importi.’’


Una volta risposto al messaggio della ragazza spense il cellulare, non voleva essere disturbato, voleva solo chiudere gli occhi e non pensare a nulla, non pensare a quanto fosse bella Alex, a quanto gli mancassero le sue labbra sebbene fosse appena un’ora che non le baciava, a quanto gli scaldasse il cuore il suo sorriso, una lacrima scese dall’angolo dell’occhio, la lasciò scivolare lungo la guancia, dopodiché si addormentò senza neanche cenare.

Alex sapeva finalmente cosa fare, si diresse a passo svelto verso la mensa, erano tutti lì, tranne Zayn che era a casa a riposare, si precipitò all’interno della grande sala e per la prima volta in vita sua si ritrovò a pensare ‘’perfetto, è piena’’ scosse la testa e rise per poi sussurrare a se stessa ‘’guarda come ti ha ridotta’’ . Arrivò vicino al tavolo dove vi era tutto il suo gruppo al completo, Louis la vide e la salutò con la mano, Harry si girò per vedere chi fosse e quando incontrò i suoi occhi abbassò lo sguardo, lei gli si avvicinò, gli picchiettò su una spalla per richiamarlo e disse
–‘’puoi alzarti per favore? ‘’ il riccio rimase inizialmente sorpreso dalla gentilezza che emanava il tono di voce di Alex, così acconsentì, si alzò e si voltò verso di lei, guardandola negli occhi
–‘’dimmi’’ disse, cercando di essere il più freddo possibile
–‘’in realtà non c’è nulla da dire’’ rispose lei, sicura di sé, gli allacciò lentamente le braccia al collo e, mettendosi sulle punte per colmare la piccola differenza d’altezza, arrivò al suo viso e dolcemente posò le sue labbra sul quelle di Harry, il quale inizialmente rimase sorpreso, non capendo cosa stesse succedendo, i loro amici li guardavano sorridendo ed il riccio piano piano prese sicurezza, approfondendo il bacio e stringendo Alex a sé, prendendola dai fianchi, un ‘’wooo’’ generale si alzò in tutta la mensa ed Alex divenne rossa per la vergogna, poi si staccò e sussurrò ad Harry
–‘’guarda che mi tocca fare per te ’’ risero insieme e lui la strinse ancora in un abbraccio che sembrò non finire mai –‘’io…io pensavo che tu e Zayn aveste una storia’’ Louis, Amanda ed Alex scoppiarono a ridere  alle parole del ragazzo
–‘’ma davvero? ‘’ lui annuì
-‘’Harry, sai, credo che sia ora che tu sappia molte cose sul mio passato, che poche persone sanno’’ il riccio dal canto suo si sentì liberare di un peso non indifferente, non poteva crederci che aveva rischiato di perdere la ragazza per cui avrebbe fatto ogni cosa solo per una sua stupida convinzione e per di più si sentì davvero onorato nel sentire Alex che voleva condividere il suo passato con lui, sapeva quanto fosse importante per lei. Si sedettero tutti quanti a finire di mangiare, Alex accanto ad Harry, che ogni tanto le accarezzava una guancia e lei gli rispondeva sorridendo o posando la sua testa nella spalla del ragazzo, finalmente c’era riuscita, era riuscita a venir fuori da quella corazza che si era costruita nell’arco degli anni fatti di sofferenze e dolore, quella corazza mandata in frantumi dal sorriso innocente di un ragazzo che la faceva sciogliere con i suo occhi verdi come smeraldi.

-‘’Harry, ti va di andare al parco? ‘’ il riccio annuì, non sarebbe mai riuscito a dire di no a quei fantastici occhi che lo stregavano  
-‘’io passo prima da Zayn a vedere come sta, poi alle 17 ci vediamo davanti al bar ok?’’
–‘’perfetto, a dopo allora’’
il ragazzo lasciò un bacio frettoloso sulle labbra della ragazza e dopo scappò agli allenamenti di calcio della sua squadra, mentre la mora entrò in camera sua a cambiarsi e poi andare dall’amico, non vedeva l’ora di dirgli cosa fosse successo con Harry, nonostante il moro lo immaginasse, poiché era stato lui a consigliare ad Alex d’agire d’istinto e sorprenderlo, così una volta pronta si diresse verso l’appartamento di Zayn con un sorriso perfetto stampato in faccia. Una volta arrivata a casa dell’amico, Alex si buttò sul divano accanto a lui, ancora con il sorriso sulle labbra
–‘’mmh, credo proprio che sia andata bene’’ asserì il moro, lei rise di gusto, poi si gettò addosso all’amico
–‘’benissimo, dopo gli allenamenti di Harry usciamo’’ Alex non era più in sé dalla gioia, ma di punto in bianco il sorriso scomparve
–‘’cos’hai ?’’ chiese Zayn preoccupato
–‘’sai, gli ho detto che dobbiamo parlare del mio passato, ma ho paura che poi lui stia con me per compassione’’ abbassò lo sguardo iniziando a torturarsi le mani, il ragazzo prese il viso dell’amica tra le mani e lo tirò su –‘’ascoltami, tutti vorrebbero stare con una come te, ma tu sei così scema da non accorgertene, vorrebbero stare con te non per compassione, ma perché sei una delle migliori ragazze al mondo, devi solo avere più fiducia in Harry e soprattutto in te ’’ a quelle parole Alex strinse Zayn in un abbraccio caloroso, per poi continuare a chiacchierare del più e del meno.

Harry continuava a correre intorno al campo, l’allenatore aveva assegnato a lui, Liam e Niall 30 giri di campo extra perché durante l’allenamento avevano perso tempo in chiacchiere, come diceva lui. Harry iniziò a sbuffare, erano le 16.45 e doveva ancora andare a farsi la doccia, sarebbe di sicuro arrivato in ritardo e questo lo infastidiva, non voleva far aspettare Alex lì da sola al loro primo vero appuntamento, soprattutto oggi che avrebbero dovuto parlare,
-‘’Styles, muovi il culo ’’ lo incitò il suo allenatore vedendo un Harry perso nei suoi pensieri che rallentava il passo, il ragazzo sbuffò ed accelerò nuovamente il passo, mentre Niall gli arrivava accanto
–‘’ehi mi serve un consiglio ’’ il riccio guardò l’amico di sbieco, di solito era sempre il biondo a distribuire consigli ed era strano che questa volta fosse lui a chiedere aiuto
–‘’dimmi tutto Nialler’’ rispose tranquillo Harry
–‘’sai, credo mi piaccia Amanda, però lei sta con Louis, non so cosa fare’’ il riccio si fermò di colpo a quell’affermazione, non avrebbe mai pensato che a Niall potesse piacere Amanda, si erano molto simili su tante cose ed aveva notato come lui la guardasse o come andassero d’accordo, ma lei era pur sempre fidanzata e per di più con un ragazzo del loro gruppo
–‘’Niall, bè non è una situazione facile, innanzitutto devi capire se ti piace davvero’’ disse Harry riprendendo a correre, il biondo annuì, così il riccio riprese il suo discorso
–‘’ poi dovrai capire se lei è interessata a te ’’ Niall annuì di nuovo, sembrava non sapesse far altro
–‘’e poi se sarà che entrambi volete stare insieme, dovrai dirlo a Lou’’. Continuarono a correre in silenzio, seguiti da Liam che non aveva preso parte al discorso. Erano ormai le 17 ed Harry aveva perso davvero la pazienza, andò dal mister e gli disse
–‘’io devo andare via’’ l’uomo lo guardò dall’alto in basso
–‘’ti mancano i 20 addominali’’ rispose secco, provocando uno sbuffò da parte del ragazzo, che si sdraiò a terra ed iniziò, l’uomo si allontanò e mentre Harry era preso dal contare, una testolina mora fece capolino davanti al suo viso
–‘’ehi’’ disse la ragazza con un gran sorriso, Harry si alzò di scatto
–‘’ehi Alex, scusami, cazzo è tardissimo, ma l’allenatore oggi’’ non finì la frase poiché la ragazza posò le sue labbra su quelle di lui e lo sentì sorridere
–‘’non importa Harry, sono passata e ti ho visto qui, così ho fatto una deviazione’’ disse tranquilla, il ragazzo sospirò di sollievo, felice che lei non se la fosse presa, poi allacciò la sua mano a quella di Alex e la trascinò via dal campo –‘’mi faccio la doccia e sono subito da te ’’ le diede un bacio veloce e sparì negli spogliatoi.

Camminarono nell’Hyde Park per un tempo che sembrò infinito, Harry aveva le gambe che non se le sentiva più, aveva dovuto affrontare un allenamento più impegnativo del solito ed inoltre erano le 18.30 e loro ancora non smettevano di camminare, gli piaceva stare con lei, tenerle finalmente la mano, poterla baciare davanti a tutti senza paura che lei si arrabbiasse o lo rifiutasse, ma non ce la faceva davvero più, vide una grande quercia e, stringendo la mano di Alex, si avviò in quella direzione, per poi sedersi ai piedi del grande albero, lui appoggiò la schiena al tronco e divaricò le gambe, lasciando che la mora si sedesse lì, appoggiando poi la schiena al petto di Harry, lasciando che il suo respiro caldo le sbattesse sul collo
–‘’sai Harry, sono stata non bene, di più, grazie davvero’’ il ragazzo sorrise e le lasciò un bacio tra i capelli
–‘’grazie a te Alex, non so come farei senza il tuo sorriso’’ la ragazza girò la il viso e baciò il riccio, trasmettendogli tutto l’amore che sentiva per lui. Tornò a mettersi comoda ed iniziò il discorso che tanto la preoccupava  -‘’bene, dovrei parlarti di quella cosa… ma prima promettimi che non mi giudicherai’’
–‘’te lo giuro Alex’’
–‘’giurami anche che se ti stancherai di stare con me, me lo dirai e non continuerai a starci perché ti faccio pena’’
Harry l’abbracciò, stringendola forte a sé
–‘’ te lo giuro ’’ Alex sospirò ed iniziò
–‘’allora… i primi 3 anni della mia vita sembrava tutto tranquillo, almeno è quello che traspare dalle poche foto che ho della mia famiglia… all’età di 4 anni mio padre iniziò a bere perché aveva perso il lavoro, mia madre mi lasciava sempre con una baby-sitter, non riusciva a rimanere in casa, aveva paura, così passava le sue giornate in giro, mentre io ero lì, ogni volta che lui tornava e aveva bisogno di sfogarsi c’ero io a subirmi le botte, le grida e le parolacce’’ Alex non riuscì a voltarsi, sentiva la presa di Harry farsi più salda, lo sentiva che era nervoso, sospirò e continuò
–‘’ ogni giorno tornava a casa in quelle condizioni, mia madre si chiudeva in bagno a prendersi i suoi anti-depressivi mentre io non mi accorgevo di nulla perché ero presa dai cartoni o dai miei giochi e lui arrivava ed iniziava a sbraitarmi contro per ogni minima cosa, poi iniziava a picchiarmi e lei non faceva nulla per proteggermi… in tutto questo ad 8 anni ho conosciuto Zayn, ero scappata da casa ed ero seduta in strada sul marciapiede, lui era lì che giocava con il pallone e me lo tirò per sbaglio e da lì scoprimmo di abitare abbastanza vicino e siamo diventati migliori amici da subito, lui c’era sempre e mi rifugiavo a casa sua quando non ne potevo più. A 15 anni mio padre una notte entrò in camera mia, dicendo che doveva punirmi perché non gli avevo comprato la birra’’ la ragazza si interruppe, le lacrime presero a scendere, seguite dai singhiozzi, Harry la strinse forte a sé
–‘’se non vuoi parlarne lo capisco’’ Alex scosse la testa
–‘’no, devo finire, me lo sento… mi levò le coperte da dosso ed iniziò a prendermi a schiaffi, ormai c’ero abituata, chiudevo gli occhi e contavo, aspettando che tutto quell’inferno finisse, ma quella notte lui voleva di più, così iniziò a toccarmi e a farsi toccare, mi veniva da vomitare e sentivo che non avrei resistito ancora, quando tentò di ottenere di più, non so come riuscì a scappare da quella camera e passai tutta la notte fuori, con Zayn che cercava di farmi sorridere… il giorno dopo tornai a casa, feci le valigie e me ne andai, senza aver un posto dove andare, incontrai Zayn per strada e alla fine mi portò a casa sua, dove i suoi mi ospitarono per 3 anni, poi sono arrivata qui al college…’’ il silenzio era pesante, Harry non sapeva cosa dire, sentiva solo il bisogno di spaccare tutto, come avevano potuto far del male alla sua dolce ed innocente Alex? Le prese il viso e la baciò con tutto l’amore del mondo, poi a fior di labbra le sussurrò
–‘’ ora ci sono io e nessuno ti farà più del male ’’ si baciarono fino a sentir l’aria mancare ed i loro battiti accelerare, Alex si era liberata di un gran peso e sentiva che finalmente era pronta per vivere ciò che Harry era pronto a darle. 







Yeah, eccomi,
Che ve ne pare
?
E' un mix di dolcezza e depressione questo capitolo, lo so...
Chiedo umilmente perdono...
Finalmente Alex confessa tutto al suo dolce Harry... Cosa succederà da ora?
Avete visto il nostro Niall?? BOOOOM... 
Chi se lo aspettava eh? 
Nel prossimo capitolo ci sarà più spazio per gli altri e per un pochino metteremo da parte
HARRY-ALEX... Ma per poco poco...

Voi intanto RECENSITE e ditemi cosa ne pensate, sinceramente...
xx alla prossima, con tante cosine nuove, buaahaa...
Nana.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Trigonometria, Biologia, Cena fuori. ***


CAPITOLO 9

Niall lasciò i libri che non gli servivano nell’armadietto, prendendo solo i due delle prossime ore, dopodiché si avviò verso l’aula di architettura, con la testa tra le nuvole e lo sguardo perso andò a sbattere contro qualcuno, facendogli cadere i libri a terra. Quando alzò gli occhi notò Amanda
–‘’scusami, ero distratto’’ disse timidamente, mentre tratteneva l’impulso di prenderla e baciare le labbra carnose che aveva
–‘’colpa mia, non guardo mai dove vado ’’ rispose la bionda con un sorriso dolcissimo, Niall era perso negli occhi della ragazza, così intensi, così profondi, che quasi sussultò quando Amanda continuò a parlare
–‘’hai architettura anche tu?’’
–‘’sì, tu pure?’’ lei annuì ed il biondo contento
–‘’bè andiamo insieme?’’
–‘’volentieri’
’ rispose lei sfoderando un altro dei suoi sorrisi che fece incantare il ragazzo.
Si sedettero insieme a lezione, ma Amanda fu richiamata dalla sua solita compagna di banco
–‘’ehi, mi lasci sola?’’
–‘’Denise, zitta, dai solo per oggi’
’ rispose la bionda sorridendo, poi tornò a guardare Niall, aveva quegli occhioni azzurri profondi a tal punto da farti credere di poterci affogare dentro e la sensazione che provava Amanda era proprio quella, le mancava l’aria e sentiva il suo copro andare per conto suo, perdeva il controllo di sé ogni volta che lui le si avvicinava, non riusciva ad accettare tutto ciò, erano due anni che era innamorata di Louis e quando finalmente stavano insieme, non poteva farselo scappare per un ragazzo appena conosciuto, non avrebbe potuto. Passarono la lezione a prendere appunti e di tanto in tanto a farsi qualche dispetto, Amanda scarabocchiò sul braccio di Niall frasi senza senso e di tutta risposta lui la lasciava fare, adorava il contatto delle mani di lei sul suo braccio ed avrebbe fatto qualsiasi cosa per allungare quel momento. Finita la lezione ogni studente si precipitò fuori, per raggiungere la lezione successiva
–‘’bè, io ora ho trigonometria, ci si vede’’ disse Niall amareggiato, non aveva voglia di dividersi da Amanda, ma era costretto, anche se quel giorno sembrava che tutto l’universo stesse cospirando a suo favore
–‘’ma dai? Anche io, ma con la Jakson?’’ lui annuì incredulo, lei gli si mise sotto braccio ed insieme andarono ad una nuova lezione, dove anche lì si sedettero vicini. Liam che era già arrivato guardò sorpreso l’amico e fece cenno con le braccia come per dire ‘non fa niente’ poiché lo aveva lasciato solo, capiva che in quel momento Niall era stato dato per perso. Quando uscirono per dividersi definitivamente il biondo fu invaso da un’ondata di coraggio che probabilmente si era divertito a giocare a nascondino per tutto il resto del tempo trascorso
–‘’senti Am, ti andrebbe un caffè dopo scuola?’’ lei arrossì, ora sì che era un bel guaio, ma loro erano pur sempre amici e poi ‘Am’ detto da lui suonava così dolce che non riuscì a dir di no
–‘’certo, tanto Louis ha gli allenamenti di calcio anche oggi, ci vediamo all’uscita Nialler’’ gli mandò un bacio e se ne andò...
Ed ecco che il cuore di Niall perso uno, due, tre battiti per poi riprendere a battere più veloce che mai.

Zayn arrivò in palestra al solito orario, passò la tessera magnetica e si diresse verso gli spogliatoi quando qualcuno gli andò a sbattere
–‘’scusami’’ disse lei, Zayn sembrò un po’ scocciato inizialmente, si era svegliato dal suo sonnellino pomeridiano di soprassalto ed ancora non era riuscito a carburare, così bofonchiò qualcosa come un
–‘’fa niente’’ poi incrociò gli occhi di quella ragazza e la riconobbe
–‘’Stephanie vero?’’ disse titubante, lei si aprì in un sorriso
–‘’sì’’ fu l’unica cosa che riuscì a dire
–‘’io sono Zayn, abbiamo lo stesso corso di biologia’’
–‘’ah davvero?’
’ si finse sorpresa lei, in realtà non poteva dirgli che sapeva perfettamente chi fosse, non poteva dirgli che il suo cuore accelerava i battiti ogni qual volta lo vedeva e non poteva dirgli che quando aveva saputo che era al pronto soccorso si era sentita morir dentro
–‘’bè io vado, devo studiare per il test della Smith di domani’’ disse lei, il moro di risposta spalancò gli occhi
–‘’quale test? ‘’ chiese sorpreso ed impaurito
–‘’quello su tutto il primo modulo ’’ rispose con fare ovvio lei
–‘’cazzo’’ fu l’unica cosa che uscì dalla bocca di Zayn
–‘’se vuoi possiamo studiare insieme, io devo solo ripassare’’ disse lei, il volto del moro s’illuminò
–‘’sei la mia salvatrice Steph’’.
Così saltò gli allenamenti e andò con la ragazza dai capelli rossi a casa sua per studiare, anche se Zayn si ritrovò varie volte ad ammirarle il fondoschiena, pensando che avrebbe fatto volentieri altro anziché studiare, scrollò le spalle e pensò ‘magari dopo studiato’. Una volta arrivati al campus Steph lo fece entrare in camera sua, entrambi lasciarono le borse all’entrata e si sedettero sul divano
–‘’vuoi qualcosa da bere?’’ chiese lei premurosa
–‘’sì grazie, volentieri’’ rispose il moro sicuro di sé, la rossa sparì in cucina e torno nel piccolo ma accogliente saloncino poco dopo con un bicchiere di thè per lei ed una birra per lui
–‘’prendo i libri così iniziamo’’ Zayn si limitò ad annuire ed ancora una volta restò immobile a contemplare il sedere della ragazza, scosse la testa e cercò di autoconvincersi a concentrarsi sullo studio.
Passarono circa due ore da quando i due cominciarono a studiare, Zayn non ne poteva più, aveva il cervello che andava a fuoco, così scostando il libro e lasciando che la testa cadesse all’indietro sul divano sospirò
–‘’non ce la faccio più’’ sbottò, provocando una sana risata a Stephanie
–‘’abbia finito, guarda appena in tempo per cena’’ lui sorrise, era stata così gentile con lui, era sicuro che a lei sarebbe bastato un quarto di tutto il tempo che aveva sprecato con lui, aveva già studiato ed invece aveva scelto di perdere un intero pomeriggio a studiare con lui, ma lui non sapeva che lei non aspettava altro da tempo, non aspettava altro che poter passare del tempo con lui e nonostante pensasse che forse fosse uno di quei ragazzi con la puzza sotto al naso, in realtà aveva scoperto che Zayn era tutt’altro, era un ragazzo alla mano, tranquillo e simpatico, e vabbè, cosa che già sapeva da tempo, dannatamente sexy.
Zayn si appoggiò alla finestra, per fumarsi una sigaretta, mentre Stephanie rimetteva via i libri
–‘’mi scoppia la testa’’ asserì lui, facendo ridere ancora lei
–‘’dai, almeno ora sei preparato no?’’ chiese dolcemente lei
–‘’tutto grazie a te Steph, sei la migliore’’ le lasciò un timido bacio sulla guancia, all’improvviso la voglia di fare solo sesso con lei era scomparsa, sarà stato tutto quel parlare di molecole e corpo umano che lo aveva decisamente stancato –‘’ti andrebbe di andare a mangiare una pizza?’’ disse improvvisamente lui
-‘’mmh, domani dobbiamo alzarci presto ’’ protestò lei
–‘’oh andiamo, mangiamo e ti riporto a casa, vedilo come un modo per sdebitarmi’’ ammiccò lui e alla fine Stephanie si lasciò convincere, prese il giacchetto di pelle, come quello che aveva Zayn, la borsa con tutto l’occorrente dentro ed uscirono insieme, diretti alla macchina di lui.

Liam aspettava che Danielle uscisse di casa, era andato a prenderla per portarla a cena fuori, non si vedevano spesso, lui frequentava il college mentre lei era un’importante ballerina, questa distanza iniziava ad infastidire Liam, lui aveva bisogno di una persona che gli stesse vicino, non di qualcuno che vedeva sì e no una volta a settimana, quando lei era in città. Perso nei suoi pensieri quasi non si accorse che lei era entrata in macchina e lo stava salutando
–‘’ehi amore ciao’’ lui sorrise, ricambiando il saluto, mise in moto e sfrecciarono verso il ristorante in cui il castano aveva prenotato e dove aveva deciso che avrebbe finalmente lasciato Danielle. Arrivati al ristorante presero subito posto e poco dopo ordinarono i primi, Liam aveva deciso di aspettare almeno il dolce per parlarle, ma ormai non ne poteva più, da quando l’aveva presa a casa sua Danielle non aveva fatto altro che parlare di come fosse stato magnifico andare a Parigi a ballare e di quanto fossero magnifici i suoi compagni e di quanto fosse magnifico il tutù, Liam non ne poteva più
–‘’senti Danielle’’ disse freddo, interrompendo i monologhi della riccia che rimase alquanto sorpresa nel vedere il suo ragazzo così distaccato
–‘’io non ne posso più, non sopporto più il tuo lavoro, non sopporto più i tuoi discorsi, non sopporto più questa relazione, ma soprattutto non sopporto più TE’’ ecco, l’aveva detto, sospirò, come se si fosse tolto un macigno dal petto, non ce l’avrebbe fatta ad aspettare il dolce, la ragazza di tutta risposta divenne rossa dalla rabbia, si alzò di scatto e con aria minacciosa gli disse
–‘’mio caro Liam James Payne, mi stai lasciando?’’ lui roteò gli occhi
–‘’possibile che tutte quelle piroette ti abbiano rincretinita? Sì ti sto lasciando’’ la ragazza prese la sua giacca e prima di andar via
–‘’bene, sappi che te ne pentirai, oh se lo farai’’ senza aggiungere altro se ne andò, lasciando lì Liam tutto sorridente e soddisfatto di sé, ora si sentiva decisamente meglio.








Ejaaa... -lol-
Eccoci qui, allora mettiamo subito in chiaro che io NON odio Danielle, mi è solo venuta in mente così per la storia...
Ho voluto dedicare questo capitolo anche agli altri, non volevo che poi diventasse troppo monotono...
Avete capito chi è la ragazza che ha incontrato
Zayn
? Quella che era entrata nel bar con l'amica cheerleader... lol
Nel prossimo capitolo ci sarà più spazio per
Louis e torneranno anche Alex ed Harry...
Grazie a chi ha messo la storia tra le
seguite-ricordate-preferite, a chi legge silenziosamente e soprattutto a chi recensisce...
Non ho più nada da dirvi...    solo...
 

RECENSITE... xx

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Guai in arrivo. ***


Mi scuso per l'immenso ritardo, ma mi vergognavo a postare questo schifo, ma alla fine mi ero convinta, però poi non funzionava EFP, poi sono partita per Londra... Ed eccomi qui... Bè, buona lettura...

CAPITOLO 10

Alex voleva fare una sorpresa ad Harry, così iniziò a prepararsi, tirò fuori dei jeans chiari aderenti, una camicetta celeste con delle righe bianche, regalatale da Louis, poi prese le converse bianche ed andò in bagno a prepararsi. Una volta pronta si recò al campetto di calcio dove il riccio stava facendo i suoi allenamenti, si sedette silenziosamente nelle tribune cercando di non attirare l’attenzione su di sé, notò però due ragazze che parlavano, sedute ad un seggiolino avanti al suo, non ci diede peso ma quando sentì nominare ‘’Harry Styles’’ subito cercò di sporgersi in avanti per sentire, quando la rossa continuò
–‘’quanto è fico Harry’’ sospirarono le due ragazze, Alex iniziava a spazientirsi, si sentiva strana, una morsa allo stomaco, un fastidio al centro del petto, sarà forse gelosia? Scosse la testa e prese ad ascoltare nuovamente il discorso, ormai incuriosita
–‘’sì ma ora sta con quella strana’’ disse la rossa, l’amica scosse la testa
–‘’no, mio fratello gioca con Harry e mi ha detto che ci sta uscendo solo per compassione, non so che gli ha fatto lui e ora si sente in colpa, poi tipo lei è una mezza depressa’’ Alex scattò in piedi, era arrabbiata, delusa, sentiva le lacrime punzecchiarle gli occhi, non avrebbe pianto, non avrebbe versato altre lacrime per un altro uomo che l’aveva fatta soffrire. Scese veloce le scale delle tribune e fece per andarsene ma una voce la chiamò, facendola bloccare
–‘’Alex, piccola, aspettami’’ si voltò di scatto riconoscendo la voce della causa del suo dolore, lui la guardò preoccupato e con ancora indosso il completo da calcio le si avvicinò
–‘’cos’hai Alex?’’ provò a posarle una mano sulla guancia ma lei la scostò con uno schiaffo
–‘’non mi toccare’’ lui la guardò sconvolto
–‘’ma che diavolo hai?’’
–‘’non mi toccare che faccio pena, la gente prova solo compassione per me, io sono quella strana, la depressa’’
lui non capiva
–‘’mi dici cosa succede?’’ le lacrime avevano iniziato a bagnarle il volto
–‘’mi fai schifo Harry, stai con me solo per pietà, non farti più vedere’’ se ne andò lasciandolo lì, senza sapere cosa fare o pensare. Il riccio rimase qualche minuto a pensare, poi si colpì con il palmo della mano sulla fronte e corse dentro gli spogliatoi
–‘’Anthony, devo parlarti’’.

Stephanie si guardò intorno, cercando con lo sguardo una massa di capelli corvini, con un ciuffo biondo che dava all’occhio, sperava di vederlo uscire da quell’enorme edificio dove si trovava il suo appartamento e magari fingere di trovarsi lì per caso. Un ciuffo biondiccio attirò la sua attenzione, stava per chiamarlo ma si bloccò quando vide che stava abbracciando una bellissima ragazza dai lunghi capelli neri, che si stringeva forte a lui, una stretta allo stomaco la obbligò a voltarsi e tornare sui propri passi fino ad arrivare in camera sua. Entrò e si chiuse la porta alle spalle, era stata così stupida ad illudersi così facilmente, pensava che solo perché l’aveva aiutato a studiare e poi lui l’aveva portata a cena fuori allora ci potesse essere qualcosa tra loro due, scosse la testa e si gettò sul divano, accendendo la tv e facendo zapping.

Alex piangeva senza sosta tra le braccia del suo migliore amico, che la stringeva a sé, cercando di calmare la rabbia che aveva dentro, come aveva potuto farla soffrire così? L’accompagnò a casa e una volta tranquillo che Alex si sentisse meglio, tornò verso casa sua e mentre camminava pensò a Stephanie, erano passati due giorni dalla loro cena ed aveva voglia di sentirla e vederla, così decise di chiamarla, ma il telefono continuò a squillare a vuoto per un tempo che sembrò infinito, così riattaccò e lo rimise nella tasca dei jeans, ci avrebbe riprovato di sicuro più tardi, nel frattempo voleva trovare Harry e dirgliene quattro. Si avviò a passo svelto verso il campo da calcio e vide tutti i ragazzi della squadra che stavano andando via, cambiati e con le loro mega borse in spalla, cercò con lo sguardo il diretto interessato, fino a quando non vide una massa di ricci, si avvicinò e lo vide discutere piuttosto animatamente con uno della sua squadra, probabilmente per un passaggio sbagliato o altre stupidaggini del genere pensò Zayn, ma quando si avvicinò senti Harry dire
–‘’tu non devi impicciarti di queste cose’’ il moro rimase al suo posto, osservando la discussione, vide il castano posare la borsa ed avvicinarsi ad Harry in modo minaccioso
–‘’altrimenti ?’’ gli diede una spinta e per un momento Zayn si sentì soddisfatto, magari c’era qualcuno disposto a dare una lezione al ricciolino insieme a lui, Harry posò la borsa e rispose con una calma anormale
–‘’non devi immischiarti nella mia storia con Alex, a causa delle tue stronzate ora pensa che non voglio star con lei’’ Zayn s’irrigidì nel sentir parlare della sua migliore amica e decise d’intervenire
–‘’ehi Harry, dobbiamo parlare’’ il riccio sbuffò
–‘’ci mancavi solo tu guarda, già ha fatto casini questo coglione e la sua sorella idiota’’ il castano preso in considerazione lo spinse ancora ed alzando il tono di voce
–‘’non parlare così di mia sorella’’
–‘’è colpa vostra se Alex non vuole più vedermi’’
gridò Harry, recuperando la borsa ed andandosene, passò in silenzio, urtando la spalla del suo compagno Anthony, che rimase lì a fissarlo. Zayn intuì che probabilmente non era tutta colpa di Harry se la sua amica stesse soffrendo
–‘’dimmi un po’, cosa voleva dire Harry?’’ Anthony lo guardò dubbioso, conosceva la ‘fama’ di Zayn e del suo gruppo, non voleva casini, per questo decise di parlare subito
–‘’bè io, io volevo provarci con Alex, ma sapevo che c’era Harry in mezzo, così sapendo quello che era successo tra loro, ho usato mia sorella per mandare in giro delle voci false, sapevo come avrebbe reagito lei e così poi avrei potuto provarci’’ il moro non disse nulla, si limitò a guardarlo con disprezzo, gli si avvicinò e gli sputò, colpendolo in faccia, poi lo superò e se ne andò. Estrasse una delle sue adorate sigarette e prese a fumare, dirigendosi verso l’appartamento di Alex.

Liam guardava distrattamente il telegiornale, quando il suo cellulare iniziò a vibrare, rispose subito senza guardare neanche chi fosse, ma senza esitare riconobbe la voce di Harry
–‘’amico, dimmi’’ disse tranquillamente, ma il riccio dall’altra parte era tutto fuorché tranquillo
–‘’Anthony…me la paga’’ Liam non riusciva a capire
–‘’Anthony della squadra?’’ chiese titubante
–‘’sì, ha mandato in giro delle voci per farmi lasciare da Alex’’ rispose con tono secco e deciso l’altro,
–‘’Harry, non fare stronzate, dove sei?’’
–‘’sono fuori il mio appartamento, sto entrando ora, ci sentiamo dopo ’’
e senza neanche dargli il tempo di rispondere aveva già chiuso la chiamata. Liam scosse il capò, spense la tv e si alzò dal divano, sapeva che era meglio andare a controllarlo, Harry sapeva essere fin troppo imprevedibile quando era fuori di sé e questa era una di quelle volte. Avvertì anche Niall e dopo circa 15 minuti scarsi si trovarono entrambi davanti la camera di Harry
–‘’speriamo sia ancora in casa ’’ sbuffò il biondo, mentre l’amico iniziò a bussare. Bussarono per circa 10 minuti, ma nessuno dall’altra parte della porta sembrava voler rispondere, i due amici si guardarono un momento, poi come se si fossero letti nel pensiero esclamarono
–‘’chiama Zayn’’ risero per qualche secondo, ma poi Niall estrasse il cellulare e chiamò veloce il moro, che rispose al secondo squillo
–‘’sì ?’’ esordì
–‘’Zayn, abbiamo un problema, Harry non si trova e credo stia per ficcarsi nei casini’’
–‘’ci vediamo al bar all’angolo tra 5 minuti’’
rispose il moro per poi chiudere la chiamata. Niall riportò tutto a Liam e veloci si diressero al bar.

-‘’Louis, dove vai?’’ chiese preoccupata Amanda nel vedere che il proprio fidanzato si era alzato di scatto dal divano dopo aver letto un messaggio sul cellulare
–‘’tu vai da Alex, non fare domande, dopo ti spiegherò’’ fu l’unica cosa che disse il ragazzo, prima di uscire dalla porta con la felpa ancora in mano, senza troppi convenevoli. Amanda preoccupata, si infilò velocemente le scarpe, prese la giacca ed il cellulare e corse nell’edificio difronte per andare dalla sua migliore amica, che raggiunse nel giro di qualche minuto. Amanda bussò insistentemente per alcuni minuti, poi un’Alex tutta assonnata andò ad aprirle
–‘’che succede?’’ chiese la mora con gli occhi gonfi ed arrossati, l’amica entrò e gettò la giacca sul divano
–‘’Louis è uscito di corsa senza darmi spiegazioni e mi ha detto di venire da te ‘’ Alex non capiva, anche Zayn se ne era andato di corsa, senza troppe spiegazioni e per un attimo un brivido le percorse la schiena
–‘’HARRY’’ riuscì a dire in un sussurro. Prese la borsa contente tutto il necessario, il giacchetto di pelle e senza ulteriori indugi strattonò l’amica fuori di casa, senza badare alle mille domande che le stava facendo.

Zayn fumava una delle solite sigarette, con Louis al suo fianco che sbuffava infastidito dal fumo che gli arrivava in faccia –‘’quando smetterai di fumare?’’ sbottò ad un certo punto, facendo ridere l’amico
–‘’quando l’inferno ghiaccerà, ok?’’ rispose sarcastico e noncurante della smorfia di rimprovero che comparve sulle labbra dell’amico. Gettò la sigaretta ormai consumata e vide arrivare Niall e Liam a passo svelto, si salutarono e senza troppe chiacchiere decisero di andare da Anthony, sicuramente Harry sarebbe stato nei paraggi. Non volevano che commettesse stronzate, né che si rovinasse la reputazione per un coglione simile, mentre camminavano il cellulare di Zayn prese a squillare, guardo il display e lesse il nome ‘’Steph’’ riattaccò, non aveva tempo per nessuno ora, poi l’avrebbe richiamata.  
–‘’Come va con Amanda, Lou?’’ chiese Niall di punto in bianco, beccandosi un’occhiataccia dall’amico Liam
–‘’bene bene, perché ?’’ rispose cordialmente e sorridente Louis, Niall fece spallucce e sorrise a sua volta, lasciando cadere così il discorso. Erano a pochi passi da casa di Anthony, abitava fuori il college, con sua sorella Tiffany, una volta imboccato il vialetto videro la macchina nera di Harry parcheggiata in malo modo e la porta di casa spalancata, senza dirsi una parola iniziarono a correre verso l’ingresso, temendo per il peggio.






------------------------------------------------------------- <3 --------------------------------------------------------------------------------

Eccoci..
Mi scuso ancora per il pessimo capitolo...
Qualcuno ha idea di cosa possa essere successo
?
Cosa accadrà tra Alex e Harry?
Senza dimenricarci delle altre coppiette.... mmh...
Partono le scommesse... ahahha

RECENSITE please...

 

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** La quiete dopo la tempesta. ***


 CAPITOLO 11

Alex ed Amanda si erano precipitate a casa di Harry, ma nessuna risposta era arrivata quando avevano provato a bussare insistentemente, la stessa cosa da Liam e Niall, sembrava che quel giorno tutti avessero deciso di uscire. Alex iniziava a preoccuparsi davvero, dov’erano finiti tutti così di punto in bianco? L’ansia la stava logorando, aveva paura che potesse succedere il peggio, sapeva quanto fossero incontrollabili Zayn e Louis insieme, i due ‘’compagni di crimini’’ erano sempre pronti a cacciarsi nei guai ed il solo pensiero che potessero far del male ad Harry le fece attorcigliare lo stomaco, facendole pensare che era solo colpa sua e del suo stupido orgoglio. Amanda guardò l’amica e si accorse di quanto fosse preoccupata, erano ferme in mezzo alla strada, tra il bar ed il campus, senza sapere dove andare
–‘’chiamo Niall’’ esclamò la bionda, che si beccò un’occhiata interrogativa dall’amica, senza curarsene Amanda estrasse il cellulare e chiamò il biondo
...
–‘’sono Amanda, dove siete?’’

-‘’Niall, Alex è agitatissima, quindi per favore, dimmi dove siete’’
chiese con una voce tremolante e preoccupata, il ragazzo dall’altra parte del telefono sospirò e le diede l’indirizzo, senza aggiungere altro chiusero l chiamata, Amanda sorrise e prese la mano di Alex, iniziando a correre e provocando la risata dell’amica
–‘’credo che tu debba dirmi qualcosa’’ disse la mora con il fiatone provocatole dalla corsa , Amanda rise di gusto e con la voce spezzata dal respiro affannato
–‘’magari dopo tutto questo casino ’’.

Liam cercava di tenere fermo Harry, il quale si dimenava per ri-catapultarsi sul povero Anthony, seduto sul divano, affiancato da Niall che gli faceva qualche domanda. Zayn fumava una sigaretta, nonostante il biondo avesse detto più volte di non fumare in casa, lui se ne fregava e continuava a sputargli il fumo in faccia, quasi a farglielo apposta, Louis se ne stava in piedi accanto al moro, con gli occhi fissi su Anthony. ‘’All around the world’’ iniziò ad espandersi per tutta la sala, facendo sobbalzare i ragazzi per lo spavento, Niall si alzò e tirò fuori il cellulare, sorrise nel vedere il numero impresso sul display
–‘’pronto?’’

-‘’no sei matta? Non te lo dico ’’

-‘’cazzo, vi odio… Golders Green 155’’
riattaccò e si voltò verso i suoi amici
–‘’Amanda ed Alex stanno venendo qui ‘’ per un momento i ragazzi rimasero immobili, senza dire una parola, Liam lasciò Harry, che si sedette sulla poltrona, mettendo la testa tra le mani, Anthony lasciò cadere il ghiaccio che teneva sullo zigomo ferito dal pugno di Harry. Zayn non seppe cosa dire, fino a quando Louis ruppe il silenzio
–‘’chi ti ha chiamato?’’ Niall deglutì rumorosamente e balbettò
–‘’Amanda’’ sapeva che Louis si sarebbe infuriato ed infatti così fu
–‘’cosa ? e perché non avrebbe chiamato me?’’ il tono del castano era decisamente più alto del normale, infatti Zayn che era al suo fianco gli mise una mano sulla spalla bloccando il suo tentativo di andare verso il biondo
–‘’calmati Lou, non è il momento’’ il cellulare di Zayn squillò, ma rifiutò immediatamente la chiamata ed Harry scoppiò a ridere, tutti si voltarono di scatto a guardarlo con aria interrogativa e Liam, che si trovava alle sue spalle, gli chiese con un tono infastidito
–‘’cosa cazzo ridi? È colpa tua se siamo in questo casino, ora Alex si arrabbierà un casino, cazzo ’’
Niall ridacchiò, beccandosi un’occhiata truce di Louis, che subito lo fece tornare serio
–‘’è colpa di Anthony se siamo qui, non dimenticarlo’’ ringhiò Harry, scattando in piedi e puntando i suoi smeraldi negli occhi nocciola di Liam, l’amico sospirò e gli posò le mani sulle spalle
–‘’Harry, calmati, ormai il danno è fatto, parla con Alex e chiarite’’ lui sbuffò, sapeva ormai quanto fosse difficile convincere Alex, ma di certo non avrebbe rinunciato a lei.
La tensione era palpabile e ancora una volta fu Louis a rompere il silenzio imbarazzante
–‘’ora mi spieghi perché la MIA ragazza ha chiamato te?’’ disse con un tono fintamente calmo, Niall era in difficoltà, ma un lampo di genio lo colpì in pieno
–‘’ probabilmente pensava che tu e Zayn stesse cercando Harry e quindi sapeva che non gli avresti risposto ’’ per un momento i loro occhi rimasero a scrutarsi, quando Louis stava per replicare uno sbattere ripetuto alla porta li fece voltare tutti quanti, consapevoli di chi fosse.

Alex ed Amanda bussarono ripetutamente, fino a quando un Anthony mal ridotto gli aprì e le fece entrare
–‘’cos’è successo?’’ disse stupida la mora, alludendo alle varie ferite che riportava il biondo sul suo viso, lui non rispose e si limitò a scuotere la testa. Una volta arrivati in sala Alex ed Amanda rimasero per un attimo a fissare i ragazzi, erano tutti lì, al completo,  quando la mora vide Harry in piedi in mezzo alla stanza con gli occhi lucidi ed un labbro spaccato capì cosa fosse successo, perché però Harry aveva litigato con Anthony? Forse le idee iniziavano a schiarirsi, Alex prese coraggio e si avvicinò ad Harry
–‘’ cos’è successo?’’ chiese una seconda volta, con una voce ridotta ad un sussurro, nessuno osò parlare per una manciata di secondi, fu Anthony ad intromettersi
–‘’lui mi ha picchiato, guarda con chi esci, meriti di meglio’’ non fece quasi in tempo a finire la frase che Harry si catapultò su di lui
–‘’io ti ammazzo, coglione’’ gli gridò contro, stava per sferrargli un altro pungo quando si sentì afferrare il braccio, si divincolò e colpì in viso la persona che aveva tentato di fermarlo, sentì un urlo di dolore e si girò di scatto, rimase paralizzato quando vide Alex tenere una mano sulla guancia. La guardò con gli occhi che imploravano perdono e titubante fece due passi nella sua direzione, con la paura che lei scappasse via
–‘’scusami’’ le disse con la voce rotta dall’emozione, dalla paura di perderla per sempre, Alex scoppiò a piangere e si gettò tra le sue braccia, non piangeva per il dolore, non era la guancia a bruciare, si sentiva solo una stupida ad aver dubitato così di Harry, aveva rischiato di perderlo per sempre ed era dovuta arrivare a questo per capire che forse doveva dargli più fiducia
–‘’Alex, io sto con te perché mi piaci, quelle erano solo bugie messe in gi…’’ la mora lo baciò, lasciando la frase a metà, lo abbracciò, sentendo le braccia forti di Harry stringerla a sé, in quel momento capì cosa fosse realmente lui per lei, Harry era casa sua, solo tra le sue braccia si sentiva bene davvero.
Alex, Amanda, Niall, Liam ed Harry uscirono dalla casa, su richiesta degli altri, poi Zayn e Louis si avvicinarono ad Anthony e il moro parlò
–‘’tu prova ancora a metterti tra loro due e questo’’ disse indicando le ferite sul viso
–‘’in confronto a quello che ti faremo, ti sembrerà una gita a Disneyland’’, detto questo uscirono anche loro. Una volta raggiunti gli altri Louis vide la sua ragazza intenta a parlare amorevolmente con Niall, così, infastidito dalla situazione andò lì e le cinse le spalle con un braccio
–‘’tutto bene qui?’’ disse semplicemente, Amanda si voltò ed annuì, lasciandogli un leggero bacio sulle labbra, mentre il biondo davanti a loro abbassò lo sguardo
–‘’andiamo a mangiare una pizza ragazzi?’’ propose Liam per cercare di addolcire l’atmosfera
–‘’sì, ho una fame’’ asserì Alex massaggiandosi la pancia e beccandosi un bacio da Harry, Zayn rise ed annuì, come tutti gli altri, avevano tutti fame, forse a causa di tutto quello che era successo.

-‘’Niall aspetta’’ il ragazzo si girò e vide arrivare verso di lui Amanda, questo gli fece battere forte il cuore e per qualche momento ebbe paura di non riuscire a spiccicare parola una volta faccia a faccia
–‘’ehi’’ fu tutto quello che riuscì a dire
–‘’tutto bene? Mi sembri strano ’’ chiese preoccupata la ragazza, Niall si fermò, guardandosi intorno, non c’era nessuno, la campanella era suonata da un pezzo e tutti gli studenti erano a far lezione, tranne i ritardatari come lui ed Amanda. La ragazza lo guardava preoccupato, dalla cena di qualche giorno prima Niall sembrava diverso, la evitava e non era più allegro come prima, le rivolgeva la parola solo se obbligato, non la guardava, almeno lei non se ne accorgeva, perché lui la osservava ogni volta che ne aveva occasione, lui sospirò, facendo due passi verso la ragazza davanti a lui, ritrovandosi così ad un soffio dal suo viso
–‘’non va tutto bene Am, non va bene per niente, perché da quando ti ho conosciuta non c’è più nulla che vada per il verso giusto, non voglio uscire con nessuna, perché nessuna è TE’’ fece una piccola pausa, per studiare la reazione di Amanda, lei di tutta risposta abbassò lo sguardo, non sapeva cosa dire o fare, aveva paura, era confusa e soprattutto fidanzata, Niall non mollò e decise di fare il passo più lungo della gamba, le posò le mani sulle guance bollenti per l’emozione e dopo averla guardata per qualche secondo negli occhi, la baciò dolcemente, facendo aderire alla perfezione le loro labbra. Niall tracciò i contorni della bocca di Amanda con la lingua, le schiuse le labbra ed in un secondo le loro lingue si toccarono, una tempesta irruppe nei loro stomaci, altro che farfalle, lì c’erano veri e proprio uragani, si staccarono quando sentirono una porta sbattere e videro un ragazzo uscire da un’aula, che neanche si degnò di guardarli. Amanda si rese conto che quel bacio, le aveva fatto provare qualcosa di assolutamente bello, meglio dei fuochi d’artificio che tutti dicevano di dover sentire durante il bacio perfetto, ma soprattutto meglio di tutti i baci con Louis
–‘’Nialler, io…ehm…meglio che vada’’ se ne andò e lo lasciò lì, con le mani nelle tasche dei jeans ed un sorriso sulle labbra.

-‘’Alex, andiamo, facciamo tardi’’ sbuffò Harry mentre aspettava la sua ragazza seduto sul divano
–‘’Harry non rompere, non so neanche perché ci sto venendo a vedere questa stupida partita di calcio ’’ rispose la mora sbucando in sala, lui sorrise e si alzò, si avvicinò a lei e la strinse a sé
–‘’perché sei la mia ragazza e vieni a vedere quanto è bravo il tuo fidanzato’’ ironizzò lui, lei allacciò le sue braccia intorno al collo del proprio ragazzo e sorrise, per poi lasciargli un bacio a fior di labbra. Uscirono insieme dall’appartamento, mano nella mano, lei con la sua borsa ed Harry con il borsone da calcio, pronto per la partita. Alex camminava allegra accanto al riccio, ignara della sorpresa che l’aspettava.

Zayn prese il telefono, doveva richiamare Stephanie e darle delle spiegazioni, provò svariate volte ma nessuno rispose, così decise di andare a casa di lei, accelerò il passò ed arrivò finalmente, quasi con il fiatone, all’appartamento. Bussò ripetutamente e finalmente qualcuno si decise ad aprire, si ritrovò davanti un ragazzo alto, biondo e con dei grandi occhi azzurri, così intensi che per un momento rimase quasi intontito, scosse la testa e prese parola
–‘’ciao, cercavo Stephanie’’ il ragazzo lo guardò un attimo, sembrava sorpreso, come se gli avesse chiesto di infilare la testa nel freezer e sentire la temperatura
–‘’Stephanie non vive più qui, mi dispiace’’ gli disse cordialmente
–‘’ah, ha cambiato appartamento?’’ il biondo accennò un sorriso amaro
–‘’non lo sai? È partita sta notte per l’Australia, studierà un anno lì’’
Zayn sgranò gli occhi, quella notizia gli era arrivata con un impatto pari a quello di un pugno al centro dello stomaco, uno schiaffo in pieno viso, gli era scappata l’unica ragazza per cui avesse provato un interesse che andasse al di là della semplice attrazione fisica
–‘’grazie’’ disse con la voce ridotta ad un sussurro e se ne andò, camminando a testa bassa, con la sigaretta in bocca e la mano sinistra nella tasca dei jeans.
Se ne era andata, sarebbe stata via un anno e l’avrebbe dimenticato, ammesso che avesse mai pensato a lui almeno una volta, se n’era andata senza dirgli nulla, senza salutarlo, ne un biglietto ne uno stupido messaggio e Zayn si sentì maledettamente ferito, sentiva il cuore schizzargli fuori dal petto, era arrabbiato e deluso, se ne era andata come una codarda, senza prendersi la briga di dirgli almeno
–‘’ehi coglione vado in Australia per un anno’’, si fermò in un parco, si sedette su di una panchina ed iniziò a pensare
–‘’che stronza…è colpa sua, sì, io non ho fatto nulla di male…l’ho anche richiamata, ma chi si crede di essere…ne troverò subito un’altra’’. Con questa convinzione si alzò e si diresse al campo sportivo, sarebbe andato a vedere la partita dei ragazzi.






----------------------------------------------------- <3 ---------------------------------------------------------------

 

Eccomiiii.... Sta volta sono stata veloce a postare eeeh...
Comunque...

Harry ed Alex sono troooppo asdfghjk 
finalmente fanno pace e credo che questa ''quiete'' andrà avanti per un pò...

Liam e Louis in questo capitolo ci sono poco, sarebbe venuto un minestrone senza senso 
se ce li avessi messi... lol pazientate e nel prossimo faranno faville... doppio-lol
Che ne dite della coppia
Amanda-Niall?
Fatemi sapere cosa ne pensate...
Inoltre, il nostro
Zayn adorato pensava d'aver trovato qualcuna...e invece nooo....
Colpo di scena e
Stephanie se ne va a .....bip...... non credo rientrerà presto nella storia...
Credo d'aver detto tutto.... Datemi consigli o lasciate delle critiche costruttive...
Se c'è qualcosa da migliorare, provvederò....
PS. Mi trovate dei 'nomi' per le romance please...


RECENSITE...

GRAZIE A CHI SEGUE SEMPRE LA STORIA...VI AMO, DAVVERO....

xx Nana.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1219972