Strong Mother

di nephilim_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** capitolo 11 ***
Capitolo 13: *** capitolo 12 ***
Capitolo 14: *** capitolo 13 ***
Capitolo 15: *** capitolo 14 ***
Capitolo 16: *** capitolo 15 ***
Capitolo 17: *** capitolo 16 ***
Capitolo 18: *** capitolo 17 ***
Capitolo 19: *** capitolo 18 ***
Capitolo 20: *** capitolo 19 ***
Capitolo 21: *** capitolo 20 ***
Capitolo 22: *** capitolo 21 ***
Capitolo 23: *** capitolo 22 ***
Capitolo 24: *** capitolo 23 ***
Capitolo 25: *** epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***






 

Prologo
 
Tolgo gli occhiali e li metto nella borsa.
Spengo il computer, indosso il mio cappotto nuovo, per oggi il mio lavoro è finito.
Mi incammino per il lungo corridoio dove incontro Perry ed Eleanor che bevono un caffè accanto alla macchinetta.
- Sonny, rimani qui con noi a bere un caffè?- mi chiede Perry venendomi incontro.
- No ragazze non posso, devo andare a prendere Austin all’asilo, ci vediamo domani!- dissi salutandole con la mano.
Piacere, sono Sonia Felicite Miller ho ventidue anni.
Il mio secondo nome non è proprio appropriato alla mia vita, per il semplice fatto che un brutto stronzo mi ha messa incinta a diciotto anni per poi andarsene. Mio padre è morto quando avevo i soli quindici anni, mia madre fa un lavoro che la fa viaggiare ed è sempre via, per questo motivo mi sono trasferita da mio cugino Louis.
Come vi ho detto prima, ho un bambino, si chiama Austin ora a quattro anni ed appunto lo sto andando a prendere all’asilo.
Aspetto per qualche minuto davanti al grande cancello fin quando non vedo una massa di bambina correre verso le rispettive madri, poi vedo il mio piccolo ometto che corre verso di me e mi abbasso per abbracciarlo.
- Mamma!- urla buttandosi tra le mie braccia.
- Ciao tesoro! Cos’hai fatto oggi a scuola?- chiedo rialzandomi.
- Abbiamo fatto un disegno con i pennarelli, tieni!- mi porse un foglio con disegnato una specie di persona, dovrei essere io.
- Grazie diventerai un’artista, adesso, ti va se prendiamo un gelato ed andiamo al parco con zio Lou?- si mette a saltare, segno di approvazione, sorrido ed andiamo.
Mi siedo sulla panchina insieme a mio cugino e lascio che Austin vada a giocare con gli altri bambini.
- Allora come va?- mi chiede Louis.
- Come al solito Lou, maledico in tutte le lingue che so quel fottuto stronzo, ma lo ringrazio per avermi dato la cosa più bella della mia vita…- dico facendomi scappare un lieve sorriso.
- Uhm…dai cuginetta, sei andata avanti per quattro anni…- mi rassicura.
- Diventa sempre più grande, non voglio che diventi come…come lui…-
- Lo stai educando benissimo, è un bambino fantastico, mi sto ancora chiedendo come faccia ad essere così… tu eri una peste rompipalle!- disse iniziando a ridere, gli diedi una leggera sberla sul braccio.
- Vogliamo ricordarci com’era il signorino Tomlinson?-
- No, meglio di no…ora devo andare...ah…un mio amico verrà a stare da noi per un po’ di tempo, arriva tra una settimana…ciao peste!-
- Vai Lou, corri!- gli dico, abbasso lo sguardo sul cellulare per leggere al messaggio che mi era appena arrivato, vidi l’ombra di qualcuno di fronte a me.
- Credo che ti abbia perso qualcuno!- disse, alzai di poco lo sguardo e vidi il faccino di Austin, gli sorrisi e mi alzai, si aggrappò alla mia gamba.
- Ehm…grazie mille…- alzai ancora di molto il viso. Non può essere.
Di fronte a me c’era lui.
Il ragazzo con cui ero stata insieme per una settimana, il ragazzo che amavo, il ragazzo che ha diciott’anni ha cambiato la mia vita.
Harry Edward Styles.
 
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Sciaaaaaauuuuu!

Ed eccomi qui ad intasare il fandom dei One Direction!
Muahahhahahah.
Come vi avevo detto nell'altra FF ecco quella nuova...mi dispiace per chi avevo detto che la mettevo alle 17:00
se stai leggendo scusami, ma dovevo studiare.
Aniway, per chi ha letto le altre mie due storie sa che sono abbastanza regolare nel postare i capitoli e che faccio il prologo un po corto.
Comunque questa storia è diversa dalle altre due che ho scritto.
Spero vi piaccia tanto tanto.
Vi volevo ricordare che la ho scritta a Giugno, non so perchè ve lo ricordo LOL
Continuo a 4 recensioni.
Baci Monica.
PS. Immaginatevi Sonny come quella che avevo scelto per la mia prima FF :)

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Capitolo 2
*** capitolo 1 ***






 

Capitolo 1
 
- Austin mangia la minestrina!- dico rigida a mio figlio.
- No!- urla lui sbattendo le piccole manine sul tavolo.
- O la mangi ora o questa sera niente dolce che ha fatto zia Johanna!- lo sgrido.
È passata una settimana da quel giorno.
Appunto oggi doveva arrivare l’amico di Louis, faccio per prendere di nuovo un cucchiaio di minestra quando suona il campanello, mi alzo e mi dirigo verso la porta.
- Ciao tu devi essere…- dico aprendo la porta, rimango impallata.
Ancora lui! Ancora quello stronzo!
- Harry! Sono l’amico di Louis…ci siamo già visti?- mi chiede scrutandomi per bene.
- Mamma io ho fame!- urla Austin venendo verso di me.
- Ah si, al parco…è tuo figlio? Io non pensavo che l…- cercò di dire Harry ma lo interruppi prima che potesse finire la frase.
- Già…bè si…è mio figlio, si chiama Austin…- lo prendo in braccio.
- Sai, mi ricorda vagamente me da piccolo…diventerà sicuramente un bellissimo bambino!-
- Wow, anche modesto…sono Sonia!- dico porgendogli la mano, che lui strinse in segno di saluto.
- Sei la ragazza di Louis?- mi chiede entrando, aveva due enormi valigie blu. Mi spostai.
- No, sono sua cugina, ma vivo qui…hai già cenato? Sai che Louis arriverà tardi questa sera vero?-
- Calma…so già tutto…se non ti dispiace, io porterei su queste!- disse indicando i suoi enormi borsoni.
- C-certo, io sono in cucina…-
Dopo qualche minuto finalmente convinsi Austin a mangiare la minestrina, ormai fredda e schifosa, gli diedi il suo piccolo pezzetto di torta al cioccolato che lui prese e mangiò come se fosse stato a digiuno per anni.
Gli schioccai un bacio sulla guancia e poi lo vidi correre sul divano pronto per vedere il film che questa sera avrebbero messo alla TV, Toy Story.
Il mio amico Liam gli aveva dato la fissa di questo film.
Finita la mia minestra mi misi a lavare i piatti, la lavastoviglie non andava e il tipo che la sistema, del quale non ricordo il nome, deve venire dopodomani.
Presi un piatto avvolta nei miei pensieri.
- C’è qualcosa anche per me?- chiese Harry facendomi sobbalzare, infatti feci cadere il piatto, maledetta me ed i miei pensieri.
- Scusa non volevo farti prendere paura…- aggiunse venendo a raccogliere il piatto frantumato a terra.
- G-grazie…non dovevi- borbottai per poi buttare i piccoli pezzi nel cestino, così che Austin non potesse farsi male.
- Niente…senti non vorrei essere troppo indiscreto…ma il padre di Austin?- mi chiese sedendosi a tavola.
Sei tu idiota!
- È una lunga storia…non credo ti interessi…- dissi abbassando lo sguardo a terra.
- Sono un buon ascoltatore…e vedo che muori dalla voglia di dirmelo…-
- Siamo stati insieme pochi giorni, avevo diciott’anni, una sera è successo…però il giorno dopo mi sono svegliata, e lui…lui si era trasferito…- dissi per poi fare un lungo respiro.
- Ma sa di avere un figlio?- chiese interessato.
- No…lo ho scoperto dopo…lui se ne era già andato…la cosa peggiore è che lui non si ricorda di me…-
- Dev’essere brutto…quel ragazzo è davvero un coglione!-
Ma bravo allora lo ammetti di esserlo!
- Già…comunque…non c’è niente in casa…c’è della torta…-
- Sono tornato!- sentii urlare dal soggiorno, l’inconfondibile segno che il mio amato cugino era a casa.
Venne in cucina.
- Ciao Sonny! Ehi Hazza! Sei arrivato! Ci hai già provato con mia cugina? Bhè, non hai chance con lei…ha il cuore di pietra poverina…- scherzò.
- Grazie Lou, ti voglio bene anche io!- ironizzai.
- Ciao Tommo! No, non ci ho provato, o almeno non ancora…- disse Harry facendomi l’occhiolino.
Non fargli il dito, non farglielo. Alzai gli occhi al cielo ed andai di sopra in camera mia a leggere un libro.
Mia zia mi aveva prestato tutta la trilogia di 50 sfumature di grigio.
Diciamo che non è ne bella, ne brutta, è leggibile, lei proprio li ha letti in poco tempo…io sono ancora al primo, e sinceramente non so neanche se leggerò gli altri. Chiusi il libro e bussarono alla porta.
- Avanti…-dissi. Vidi mio cugino entrare.
- Sonny noi andiamo a fare un giro, vuoi venire? È arrivata mia madre, puoi lasciare a lei Austin!- mi chiese mio cugino.
Cercava in ogni modo di trovami un nuovo ragazzo, che sinceramente era l’ultima delle mie preoccupazioni, certo non vivrò come una zitella che al posto dei gatti ha un bambino, ma per ora preferisco essere single, o almeno finche per puro caso non trovassi l’anima gemella.
- No Lou, domani devo lavorare dai…- sbuffai.
- Dai cosa ti costa, almeno così conoscerai meglio Harry…-
- Lo conosco meglio di te!- sputai.
- Ma se è la prima volta che lo vedi, piantala di dire stupidate!-
- Non sto dicendo stupidate io lo conosco!-
- Senti ti ho detto che dato che hai avuto questo grande trauma per quello che è successo quattro anni fa, tu dovresti andare dallo psicologo!-
- Dove sono tutti? Comunque non ho bisogno di uno stupido tizio che si fa gli affari degli altri!-
- Harry mi sta aspettando in macchina e mamma e Austin sono andati a trovare un’amica di mia mamma.-
- E quando cazzo credevi di dirmelo?! È mio figlio quello non tuo!-
- Scusa, ma non cambiare discorso…tu Harry non lo conosci, quindi ora sistemati il trucco ed andiamo, e soprattutto piantala di dire cavolate!-
- Non sto dicendo cavolate!-
- Si, guarda che mi sto incavolando Sonia! Muoviti e non farmi perdere tempo! Non voglio che stai qui a deprimerti come la nostra vicina di casa che ormai a cinquant’anni crede ancora che un’ uomo vada a bussare alla sua porta!- sputò tutto d’un fiato Louis.
- No, non vengo!-
- Perché no Sonia, così conosci Harry, magari dopo lui ci prova e…- lo interruppi.
- Cazzo Louis! Quel coglione del tuo amico è il padre di mio figlio!- urlai facendomi scendere grandi lacrimoni sulle guance.


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Ciao ragaSSSSe!

Inanzitutto parto col ringraziarvi per le 6 recensioni, cavolo 6 al primo capitolo!!
So che parecchie storie ne hanno tantissime, ma per 6 è già tanto...anche se non mi dispiacerebbe trovarne 10 o 11, cosa che mi è già capitata e che mi ha motivata nello scrivere il continuo della storia.
Aniway, com'è il capitolo?
Spero bello, comunque mi servirebbe il vostro aiuto!
Allora, se vi va potete consigliarmi un nome assurdo, tipo Destiny (bradipo-nome assurdo-semi monociglio per chi ha letto la mia vecchia FF), da dare a un personaggio che sicuramente odierete.
Ok, mi dileguo...continuo a 4 recensioni!
Baci Monica :)



Passate se vi va! è mia in corso.

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Capitolo 3
*** capitolo 2 ***






 

Capitolo 2
 
- Cosa?!- urlò Lousi, forse più preoccupato di me. – Quindi lui è il padre di A-Austin?-
- Si, ma non dirgli niente di prego…- gli dissi asciugandomi velocemente l’ennesima lacrima.
- Tranquilla, allora non vieni?-
- Si…vengo…ma solo perché sono depressa a causa tua!-
Mi alzai ed andai in bagno a rifarmi il trucco, per poi scendere ed entrare in macchina, sedendomi nel sedile posteriore.
- Come mai ci avete messo così tanto?- ci chiese la causa di tutti i miei mali, alias Harry.
Louis continuava a guardarlo male.
- Niente, ero rimasta chiusa in bagno…dove andiamo?- cambiai discorso.
- Ad una specie di pub!-
- Uhm…solo noi tre?-
- No c’è anche la mia fidanzata…- deglutii lentamente, la sua f-fidanzata.
Abbassai lo sguardo e stetti zitta finche non arrivammo al locale.
Non ero mai stata in questo posto, sinceramente mi sarei aspettata di peggio, invece era un posto carino, c’era un piccolo pezzo con tavolini bianchi e divanetti dello stesso colore.
Ci sedemmo ed aspettammo che arrivasse quell’altra, ovvero la ragazza di Harry.
Arrivò dieci minuti dopo, era una ragazza bionda con i capelli fino alle spalle.
Si sedette accanto ad Harry schioccandogli un bacio.
- Tesoro non mi presenti i tuoi amici?- chiede.
- Sono Louis e Sonia, sono cugini!- disse sorridendo.
- Allora Harry, da quanto state insieme?- chiese Louis con fare sospettoso, gli mollai un calcio. Si forse un labbro per non dire “ahi” e mi guardò.
- Da due settimane!- quasi urlò la bionda.
- Come ti chiami tu invece?- chiesi.
- Sidney! Posso chiamarti Son?- oddio odio quando mi chiamano Son, è un nome stupido, già odio il mio nome e preferisco di gran lunga Sonny ed ora lei mi chiama così!?
- Preferirei Sonny! Ordiniamo?-
Poco dopo andammo a ballare, io stetti con Louis che continuava a guardare male Harry.
- Lou piantala di guardare Harry in quel modo!- lo rimproverai.
- Sono arrabbiato Sonny!- disse.
- Non mi interessa, ora calmati Lou, ti prego!-
- Il telefono!-
- Cosa?-
- Il cellulare Sonny! Ti stanno chiamando!-
- Pronto?- chiesi con fare dubbioso.
- Sonny sono Johanna, ti vuole salutare Austin!- disse mia zia.
- Passamelo!-
- Mamma!- urlò.
- Ciao tesoro dimmi!-
- Quando torni?-
- Tardi amore, vai a nanna che domani mattina ti porta la mamma all’asilo ok!-
- Va bene, ciao mamma!- disse, mia zia riattaccò, odiavo sentire mio figlio triste.
- Chi era?- mi chiese Louis.
- Austin, voleva salutarmi.- risposi facendo una piccola giravolta.
Tornammo a casa verso l’una.
Mi tolsi i tacchi per non far rumore e camminai cercando di non far rumore, nonostante la delicatezza da elefante stitico.
Entrai in camera mia e mi cambiai per andare a dormire, mi coricai e feci scendere la mano lungo il comodino, dove solitamente tenevo una bottiglia d’acqua nel caso durante la notte mi venisse sete.
Non c’era.
Di mala voglia mi alzai e scesi in cucina, nel tornare di sopra andai a sbattere contro qualcuno, il quale mi fece cadere dalle scale.
Mi massaggiai la testa e vidi una mano, la afferrai e mi alzai.
Sorrisi, era Harry.
- Dovresti stare più attenta!- mi avvertii.
- Già, ora, vado a dormire…ciao Harry!-
- Come ti è sembrata Sidney?- a parte che ha rubato il nome ad una città è abbastanza simpatica.
- È simpatica!- dissi per poi riuscire ad andare a dormire.
***
- Austin vieni qui che ti devo mettere i pantaloni! Non puoi andare a scuola in mutande!- urlai ad Austin che continuava a correre per casa con maglietta e mutande. Avrà preso sicuramente da Harry questo difetto.
- No no!- mi urlò facendo linguaccia.
- Austin non ti conviene far arrabbiare la mamma!- urlai. Mi fece di nuovo la lingua e continuò a correre.
Ci corsi dietro finche non lo presi e lo feci sedere sul divano.
- Mangia fettina di pane alla nutella e guarda i cartoni!- gli ordinai tornando di sopra per prepararmi.
Dopo circa dieci minuti tornai di sotto e trovai Austin con il cappottino, il berretto e la sciarpa davanti alla porta di casa.
Aveva i pantaloni.

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Ciao bella gente!
Come state?
Scusate per il ritardo nell'aggiornare, di nuovo -__-
Inanzitutto secondo me vi starete chiedendo da dove mi è venuta sta storia dei pantaloni...non lo so nemmeno io (LOL)
Va buè...faccio un pò di pubblicità a questa meraviglia " A year with you ".
Vi consiglio di leggerla perchè merita davvero!
Detto questo mi dileguo...ah no...vi ringrazio infinitamente per le 9 recensioni ad ogni capitolo, no cioè 9?!
Poi la io mi chiedo come posso non amarvi...bah...
Ok, ora me ne vado sul serio...baci.
Monica :)

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Capitolo 4
*** capitolo 3 ***






 

Capitolo 3
 
Rimasi per qualche minuto a fissare il mio bambino sorridente.
Chi poteva esserci riuscito, insomma, zia Johanna e Louis erano a lavorare e Harry…Harry non ho la minima idea di dove sia.
- Chi ti ha messo i pantaloni?- chiedo ad Austin.
- Harry!- risponde sedendosi per terra.
- Dov’è adesso?-
- A lavorare!-
- Uhm…andiamo dai…- mi metto il cappotto ed usciamo di casa.
 
***
- Quindi fammi capire bene…il padre di Austin è lì! In casa!- esclama Perry. Perry è una mia carissima amica, non che collega di lavoro.
- Esatto…- rispondo buttando nel cestino lo scatolino dove prima c’era il caffè.
- E non glielo hai ancora detto?- chiede Niall. Anche lui mio carissimo amico e collega. Annuisco.
- Wow! Che casino…- continua Perry.
- Già…ma sicuramente non glielo dirò…o almeno per adesso.-
- Non credo sia la scelta giusta…però se la tua decisione è questa…la rispetto! Ora andiamo che Liam ci aspetta al ristorante.-
Ci incontrammo tutti nel solito ristorante dove pranzavamo insieme ogni venerdì.
Ci sedemmo al nostro solito tavolo.
Mi guardai intorno.
- Zayn e mio cugino?- chiedo.
- Stanno arrivando!- mi risponde Liam. Un mio carissimo amico.
- Ok, intanto ordiniamo da bere così ci portano il pane perché sto morendo di fame!- esclama Niall.
- Tu che hai fame?! Non mi sembra vero…- ironizza Perry.
- Oh Perald…come sei dolce…-
- Non chiamarmi con il mio nome che è orrendo!-
- Eccoli là!- dice Liam indicando qualcuno, siccome ero seduta di fronte a lui non riuscivo a capire chi stesse arrivando, quindi mi girai.
Oh, erano solo Zayn, Harry e Louis…ma aspetta…loro sono in due! Non in (2+1) tre!
Bevvi un sorso d’acqua per poi attirare l’attenzione di Perry.
- È lui?- mi chiede. Annuisco  
Il pranzo peggiore di tutta la mia vita.
Perry e Niall continuavano a farmi domande a bassa voce, Louis guardava Harry poi me, Harry poi me.
Liam e Zayn guardavano tutti male.
Finalmente è finito tutto, tornai nel mio bellissimo ufficio a lavorare.
- Elimina…sbagliato…questo può andare…ma che scatole!- commentai ogni singolo articolo che mi passava davanti sullo schermo del mio pc portatile.
Guardai fuori dalla grande finestra del mio ufficio.
Londra era bellissima.
Pioveva e si vedevano tanti piccoli omini correre a destra e a sinistra con l’ombrello in mano.
Distolsi lo sguardo per una frazione di secondo verso l’orologio da muro, le 5:00 p.m .
No, no…un secondo…io devo andare a prendere Austin.
Porco cane stupida pioggia che attira la mia attenzione!
Riposi il computer nella borsa senza neanche spegnerlo ed in seguito corsi giù dalle scale.
Misi in moto la macchina e mi avventurai nel traffico di Londra.
5.10 p.m
5.15 p.m
5…ma muoviti traffico del cazzo!
Chiamo l’asilo? Si chiamo l’asilo.
- Biiiiiip….biiiiiip….biiiiiiip…pronto?-  chiede gentilmente una voce femminile. Come cazzo si chiama…
- Ehm si…l’asilo che sta su Green Street?- chiedo.
- Mi dica…-
- Sono la madre di Austin…ha presente il bambino…-
- Si signora…è qui la sta aspettando!-
- Ecco sarò in ritardo…-
- Non c’è problema!-
- Grazie mi…- riattacca. No ma l’educazione chi te l’ha insegnata!? Un bradipo?!
5.30 p.m arrivo a destinazione.
Entro e vedo Austin seduto su una sedia in segreteria.
- Oddio tato scusami!- dico correndo ad abbracciarlo.
Non mi risponde e lo prendo in braccio dove insieme andiamo alla macchina.
 
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Chi è ancora in ritardo a postare???
Io ovvio!
Mi dispiac e un sacco, so che prima aggiornavo ogni santissimo giorno, però adesso con la scuola davvero non ci riesco. Come vi ho già detto spero che voi rimaniate comunque delle mie amate lettrici.
Va be...il capitolo è un po corto? Non so chiedo a voi.
Comunque volevo avvertirvi che mi sto impegnando a farmi venire idee per le due FF perchè io ora ne ho a milioni, che però dovranno essere più avanti. *fa risata malvagia.
Eniuei, scappo a studiare tedesco!
Ciao #Stay Strong.
Monica.
 
 

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Capitolo 5
*** capitolo 4 ***






 

Capitolo 4
 
Arrivata a casa non poteva di certo mancare la solita scenetta di mio cugino coricato sul divano a guardare la partita e mia zia ai fornelli.
Scrutai per bene ogni singolo movimento delle persone presenti nella stanza. Nulla di interessante.
Austin tolse il cappottino che, ovviamente, buttò per terra.
Corse in cucina da mia zia che era solita a dargli una caramella appena tornava dall’asilo.
Raccolsi l’indumento gettato e lo poggiai delicatamente sull’appendiabiti accanto alla porta insieme al mio.
Andai anche io in cucina.
- Ciao Sonny! Come mai sei tornata così tardi?- mi salutò mia zia.
- Traffico…hai bisogno?- chiesi.
- Qui no…però dovresti andare a fare la spesa…portati dietro Louis…- annuii ed andai da Louis.
- Dobbiamo andare a fare la spesa!- lo avvertii.
- Ma sto guardando la partita!- si lamentò lui.
- Magari incontrerai la tua anima gemella…-
- Al supermercato certo…-
- Si, ti immagini, giri per i corridoi del supermercato e ti scontri con una bellissima ragazza che cercava le carote…- raccontai sorridendo.
- Vengo solo perché così la smetti di raccontarmi cavolate!-
Sbuffo ed usciamo insieme di casa.
Entriamo nel grande supermercato.
- Allora Louis…tu vai a prendere i biscotti…ti aspetto qui!-
Annuì e sparì dalla mia vista.
Cambiai corsia per andare a prendere la pasta e poi tornai indietro.
Diedi il carrello a Louis e ci incamminammo in avanti, finche non andammo a sbattere contro un altro carrello.
- Oh scusatemi tanto!- disse la ragazza arrossendo.
- T-tranquilla…- balbetto Lou.
- Eleanor?- chiesi.
- Sonny! Anche tu a fare la spesa!- esclamò lei.
- Già…cosa cercavi?-
- Le carote!- detto questo a Louis si illuminarono gli occhi. E poi diceva che il mio racconto era stupido…pff.
Gli diedi una leggera gomitata per farlo riprendere.
- Anche noi stiamo prendendo le carote! Mi piacciono!- la cavolata detta da Louis sonostupidoeforseloso Tomlinson.
- Ok, noi dobbiamo andare…ci vediamo a lavoro El!- la salutai.
- Ciao!- dissero all’unisono gli altri due.
Lei se ne andò, ed io non persi neanche un secondo a sfottere mio cugino.
- Ti piace Eleanor!- canticchiai.
- No…ma che dici…figurati se il tuo racconto era vero…- balbettò.
- Si si! Ti piace ti piace!-
- Questa storia finisce qui! Ora andiamo a prendere i twix!- ordinò ormai rosso come il peperone che stava nel cesto accanto a me.
 
***
- E vissero per sempre felici e contenti!- esclamai. Fine della storia.
- Mamma…ma Petere Pan esiste davvero?- mi chiese Austin.
- Nella fantasia…seconda stella a destra…ora dormi…buona notte!- mi avvicinai per dargli un piccolo bacio sulla fronte ed infine uscii dalla stanza.
“Isn't she lovely, Isn't she wonderful, Isn't she precious
Less than one minute old
I never thought through love we'd be
Making one as lovely as she
But isn't she lovely made from love.”
Chi aveva questa maledetta bellissima voce?
Proveniva dal bagno, si, qualcuno stava cantando sotto la doccia.
Mi avvicinai con cautela alla porta del bagno.
Si, proveniva da lì…ma era mio cugino oppure…oppure Harry?
Appoggiai delicatamente l’orecchio sulla porta finche non si aprì e caddi tra le braccia di qualcuno. Il così detto misterioso ragazzo con la bella voce.
 

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Sono proprio scema!!
Adesso voi vi starete chiedendo perchè ho messo prima il capitolo 5 e poi il 4, in teoria mi sono sbagliata quindi eccomi qui con il 4!
Scusatemi ancora baci
Monica.

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Capitolo 6
*** capitolo 5 ***






 


Capitolo 5
 
 
- Ti hanno mai detto che non si origlia?- mi chiese Harry.
- Ehm…in realtà io…io stavo per bussare…per vedere se il bagno era occupato…- mentii.
- Non sei brava ad inventare scuse al momento Sonny…ma ti perdono…solo se racconti anche  a me una storia…-
- Una storia?- chiesi confusa.
- Si! Come fai con Austin!-
- Buona notte Harry!- dissi entrando in camera mia.
Spensi la luce dell’ abat-jour  e mi accoccolai nel letto.
Delle gambe…come cavolo fanno ad esserci quattro gambe nel MIO letto!?
Accesi la luce e caddi dal letto per lo spavento.
- Che.Ci.Fai.Tu.Qui?- scandii bene ogni singola parola.
- Voglio la mia storia!- piagnucolò Harry.
- Hai ventidue anni, non credi di essere troppo vecchio per queste cose?-
- Pff…guarda che se sono vecchio io la sei anche tu! Abbiamo la stessa età!-
- Ma tu sei nato il 1 Febbraio io invece il 28 di Novembre…quindi tu sei più vecchio!-
- Come fai a sapere quando sono nato?-
- Louis…- mentii…di nuovo.
- Uhm…allora? Guarda che rimarrò qui finche non mi racconti una storia!-
- Allora in questo caso ci vediamo domani mattina!- dissi e mi riaccoccolai girata dalla parte opposta.
- Se è la guerra che vuoi…la guerra avrai!- quasi urlò Harry e dopo un battito di ciglia iniziò a farmi il solletico.
- Ahahahhaah oddio ahahhahahahahhahahah!-
D’un tratto si fermò, lo guardai stranita.
- Che c’è?- chiesi confusa.
- Bah…mi ricordi vagamente qualcuno…ma è impossibile…bo…comunque non sei obbligata a raccontarmi una storia se non vuoi…- mi raccontò. Mi sentii un’enorme senso di colpa addosso.
- Va bene…senti questa…c’era un volta un ragazzo riccio, qualche persona scambiava in suoi capelli per un cespuglio o per una marmotta, ma il riccio se ne fregava completamente e per farsi tornare il sorriso andava a rompere le scatole alle ragazze meravigliosamente meravigliose come la sottoscritta. FINE.-
- Bella storia…a parte quando hai paragonato i miei capelli a quelle robe lì…lo pensi veramente?-
- Certo che no! Sono stupendi!- ma che cosa sto dicendo?! Sonny non farti abbindolare da lui, non osare nemmeno pensarlo! Lo stai pensando Sonny smettila!
Oddio ora parlo anche da sola!
- Grazie! Ora vado a dormire…notte Sonny!- mi lasciò un piccolo bacio sulla guancia ed uscì dalla mia stanza.
Però devo ammetterlo…la mia era una storia fantastica.
Un’invitante odore di pancake proveniva dalla cucina.
Non ho mai, ma dico mai mangiato dei pancake da quando sono arrivata in questa casa.
Mia zia non li sa fare e tanto meno a l’intenzione di prendere uno dei suoi due libri di ricette, che per la cronaca saranno ricette del 1700.
Mio cugino, be…se cucina lui vai al ristorante se non vuoi morire intossicato. C’ero rimasta io, che sono famosa per la mia grande pigrizia.
Quindi addio colazione.
Mi sedetti a tavola accanto a quel bellissimo piatto di pancake.
Mi guardai in giro, nessuno, ne presi uno e lo addentai.
Delizioso.
- A volte sei peggio di Niall!- mi sgrida mio cugino.
- Oddio li hai cucinati tu?- chiedo facendo cadere il pancake nel piatto e bevendo subito un goccio di tè.
- Ah ah ah- scandì bene – Li hanno preparati Harry e mia mamma…te ne abbiamo lasciati un po’!-
- Grazie, grazie, grazie!-
- Figurati!-
- Austin?-
- Al parco con mia mamma, ed Harry e da Sidney!-
- Uhm…ok…tu cosa fai ora?-
- Vado al supermercato!-
- Vuoi che inviti Eleanor a pranzo?-
- Vai chiama!- disse lanciandomi il mio cellulare tutto in estasi.

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Ciuaoooo chicas!

Sono tornata a rompervi le scatole con questa storia qua! U.U
Allllora....com'è il capitolo? Io lo trovo carino, cosa strana perchè ormai chi segue le mie storie da tempo sa che a me fanno cagare quindi....andiamo avanti con le domande!
Perchè delle domande...ah già...non devo farvi una domanda...devo dirvi che d'ora in poi metterò le gif come facevo un tempo! *necessita gli applausi.
E sotto ogni gif metterò tipo due o tre righe che saranno nel prossimo capitolo...quindi ancora applausi a me *non applaudono e la mandano a fanc...ehm
Ok, scherzavo... *applaude a voi.
Vi adoro tanto tanto!
Ora scappo vi lascio il link di una OS che ho scritto e la gif, bacioni.
Monica.


ps: passate dalla storia di questa meraviglia----> qual'è la scelta giusta?


lasciatemi qualche recensione bellezze.

 


- Mamma guarda! Questi siete te ed Harry perché per me lui è come un papà!- mi spiega Austin. A vedere quel disegno mi scende una lacrima.
Come riusciva ad aver legato così facilmente? Anche se lui era il padre non si conoscevano da molto.



 

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Capitolo 7
*** capitolo 6 ***






 

Capitolo 6
 
 
- Meno male che non ti piaceva!-
- Ciao Sonny dimmi tutto!- rispose Eleanor.
- Ciao El! Ti va di venire a pranzo da me oggi?-
- Certo! A che ora?-
- A mezzogiorno! Ti aspetto!- riattacca.
- Ti voglio bene cuginetta!- esclamò Louis abbracciandomi.
- Ok Lou, ora mollami che devo prepararmi!- mi staccai da lui e corsi in camera.
Quando scesi notai una piccola dolce scenetta.
Harry che giocava con Austin con le macchinine e i personaggi di Toy Story, faceva un voce buffa che mi fece scappare una piccola risatina.
I due si girarono ed io mi andai a sedere per terra accanto a loro.
- Mamma gioca con noi!- esclama Austin.
- Ma se tu sei l’astronauta e Harry il cow-boy io chi sono?- chiesi.
- La femmina!- disse Harry passandomi la versione femminile del personaggio di Harry.
- Oh…ciao io sono…Sonny!- dissi imitando la voce buffa di Harry.
- Oh ciao Sonny io sono Harry!- si avvicina Harry con il suo personaggio.
- Ma voi non sapete niente di questo gioco! Mamma oggi chiama Liam!- si lamenta Austin.
- Va bene, allora oggi faccio venire qui Liam a fare la merenda !-
- Harry vieni a disegnare con me?- chiede Austin.
- Ma certo! E la tua mamma?-
- Si anche lei!- sorrido e lo seguo in cucina dove prendo la scatola con dentro fogli e pennarelli.
Cosa posso disegnare…bah…faccio un vaso di fiori così come schizzo.
Rimaniamo qui cinque minuti, Harry disegna Louis versione omino stilizzato con una testa strana.
- Io adesso devo andare a prendere Sidney, ho chiesto a tua zia se potevo invitarla a pranzo!- mi avverte Harry.
- Si…vai pure…- la porta sbatte e in casa siamo rimasti in due. Louis era andato a prendere una torta dal pasticcere.
- Mamma guarda! Questi siete te ed Harry perché per me lui è come un papà!- mi spiega Austin. A vedere quel disegno mi scende una lacrima.
Come riusciva ad aver legato così facilmente? Anche se lui era il padre non si conoscevano da molto.
- Mamma perché piangi?- mi chiede Austin sedendosi sulle mie gambe.
- Niente tesoro…adesso perché non vai di sopra che la mamma ti veste per bene che abbiamo ospiti!- sorride per non so quale motivo e corre di sopra.
Io senza nemmeno sapere il motivo presi il telefono e chiamai Liam.
In realtà lui non era solo un carissimo amico…bensì il mio migliore amico.
Con lui mi confidavo di ogni cosa e lui faceva lo stesso.
- Sonny dimmi!- chiese cortesemente.
- Viene da me a pranzo?- chiedo con decisione.
- Va bene, sai che mi fa piacere vederti, e poi tu mi devi raccontare un po’ di cose…-
- Ma tu sei un mostro o cosa? Come fai a capire che devo dirti qualcosa senza nemmeno vedermi?-
- Segreto professionale!-
- Ma che stai dicendo? Comunque ti aspetto qui a mezzogiorno! Sii puntuale!- riattaccai e corsi di sopra a vestire Austin, ed in seguito a cambiarmi.
Ho sempre pensato che se vengono degli ospiti a casa tua per un pranzo o una cena tu debba vestirti in qualche modo elegante, più o meno.
Quando scesi tenevo in braccio il mio bambino.
Corsi verso la porta per aprire.
- Ciao ciao! Siamo arrivati! Ma chi è questo bel bambino- Ed ecco a voi l’entrata teatrale della nostra cara Sidney.
Austin la guardò male e mi scappò un lieve sorriso, seguito da quello di Harry che si coprì la faccia.
- È mio figlio…Austin…- risposi.
- Che carino! Ti assomiglia sai! Però mi ricorda vagamente qualcuno…bah…-
- Ehm…non saprei…comunque se volete sedervi io vado a cucinare…-
Mi salutarono ed io andai a chiudermi in cucina.
- Mamma ma perché quella signora fa così?- mi chiese Austin iniziando a correre intorno al tavolo.
- Non lo so tesoro…-
Sinceramente sono leggermente irritata dalla presenza di Sidney.
E poi mi fa ancora più rabbia che faccia così con il MIO bambino.
La porta delle cucina si apre e con grande sorpresa vedo Liam.
- Liam!- urlai correndogli in contro, mi accolse tra le sue braccia.
- Ciao Sonny! Ma chi è quella tipa di là?- mi chiese Liam sedendosi su una sedia scostata.
- La ragazza di Harry…- ritornai seria.
- Uhm…non ti va a genio vero!-
- Pff…ma cosa dici…-
- Sei gelosa!-
- Pff…ma che stai dicendo…pff…io gelosa di quella…pff…-
- Piantala di fare quel verso!-
- Pff…ma quale verso!-
- PFF!-
- Ah…scusa…mi aiuti ad apparecchiare?- annuì.
 
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PFF!

Ahahahahaah no ok, la pianto...
Sieto troppo dolci, non so...posto la mia prima OS e BOOM! (si ringrazia directionerzm per il boom)
5 recensioni!
Quanto vi amo??! Segreto segretoso...ahahah no scherzo...vi voglio bene!
Tipo che adesso io ieri ho fatto yoga a scuola ed ho la schiena  a pezzi e mi sembra di morire!
E fin qui voi vi starete chiedendo perchè sto parlando di me...non lo so nemmeno io!
Comunque...spero che il capitolo vi piaccia...come al solito sono felice se recensite...e...ah si...
Ho già in mente qualche idea per un'altra FF per quando una di queste due in corso finirà.
Aahahahahah no vi sbarazzerete mai di me MAI! Muaaahahahhahaha *le lettrici si spaventano.
Dopo questo poema mi dileguo...bacioni.
Monica.

 

( fate finta che ci sia una gif ajsndfbh)
 

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Capitolo 8
*** capitolo 7 ***


LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ATTENTAMENTE!






 

Capitolo 7
 
 
Guardavo Harry e poi Sidney.
Guardavo Louis e poi Eleanor.
Guardavo Liam e poi Liam.
Erano arrivate le 6:40 p.m e, che il signore sia lodato, se ne stavano tornando tutti a casa loro.
- Mi piacerebbe restare ma…- disse ruboinomiallecittà.
- Oh che dispiacere…ci si vede!- dissi io sbattendo la porta.
E l’ultimo se ne era andato, mi sedetti sul divano con il mio nuovo libro in mano.
- Tu e Liam formate una bella coppia!- disse Harry d’un tratto, inarcai un sopracciglio.
- Io e chi?!- chiesi chiudendo il libro.
- Voi n-non state i-insieme?-
- No! È il mio migliore amico! Harry ma che dici!-
- No credevo solo che…-
- Credi troppo…-
Gli scappò un sorriso e poi camminai saltellando fino camera mia.
 
***
Sinceramente odio la domenica pomeriggio.
Sono sempre sola, per esempio oggi: Louis è uscito con Eleanor e Zayn (Zayn sarebbe il terzo incomodo), mia zia è stata così gentile da portarsi Austin dalla sua amica che ha un nipotino della stessa età di mio figlio.
Risultato: anche oggi sola ad annoiarmi.
Sentendo un rumore mi voltai distrattamente verso la porta dove vidi una chioma riccioluta far capolino da sotto un cappellino di lana blu.
- Harry!- urlai – Vieni qua!- continuai battendo una mano sul divano.
Si avvicinò e si sedette sul divano accanto a me.
- Dimmi Sonny!- disse sempre sorridente.
- Non te ne vai ora…giusto?-
- No…perché?-
- Benissimo allora andiamo in spiaggia!- esclamai.
- In spiaggia?! Ma sei scema o cosa! È dicembre e tu vuoi andare in spiaggia!?-
- Profumi di limone!- dissi.
- E tu di menta!- mi rispose.
- Andiamo a fare un giro? Mi annoio…-
- Va bene! Ai una vaga idea di dove ti voglia portare?- mi chiese mentre uscivamo di casa.
- No…però dimmelo muoio dalla voglia di saperlo!-
- Sorpresa…-
- Harry…-
- Si…-
- Odio le sorprese!-
Parcheggiò la macchina vicino ad Hyde Park.
Mi prese per mano ed iniziò a correre.
Appena si fermò mi fermai anche io, eravamo tutti e due senza fiato.
- Spero per te che tu abbia un buon motivo per avermi fatto correre!-
- Certo!- si difese lui.
Alzai gli occhi al cielo.
Una pista di pattinaggio, voleva portarmi a pattinare!
Ci mettemmo in fila, ci saranno state trenta persone davanti a noi.
- Allora…ti piace pattinare?- mi chiese.
- Lo adoro! Io e Louis da piccoli ci andavamo sempre in questo periodo dell’anno. Mi ricordo che lui cadeva sempre perché cercava di prendermi, ma ero troppo veloce per lui.- mi spuntò un lieve sorriso seguito da quello di Harry che mi abbracciò.
- Sei una ragazza forte Sonny, insomma nonostante tu abbia sofferto per colpa di un completo idiota sei sempre felice e sorridente, se fossi stato in lui non ti avrei fatta scappare così facilmente…- disse, arrossii.
- Nessuno mi aveva mai detto una cosa del genere prima d’ora…- confessai – Sei stato gentile…-
- Figurati Sonny…ho detto solo quello che penso di te…-
- È un pensiero molto carino…- sorrise.
- Allora…sei pronta a cadere tu questa volta?- mi chiese.
- Non credo proprio Styles!-
- Non ne sarei così convinta Miller!-
Prendemmo i pattini ed andammo a sederci sulle panchine per metterli.
Harry sembrava un ritardato agli occhi della gente.
Non riusciva ad infilare il pattino destro, così andai lì e lo aiutai.
Entrammo in pista, andai prima io che mi mischiai tra la folla.
Harry dov’era, con tutta questa gente non lo vedo.
Cerca una chioma riccioluta tra la folla Sonny.
Mi guardai intorno finche non sentii due braccia legarsi intorno ai miei fianchi.
Alzai la testa per vedere chi poteva essere, incontrai  due occhi color verde smeraldo e due adorabili fossette.
- Ti sono mancato?- sussurrò, sentivo il suo respiro caldo sul mio piccolo naso.
- Non dovevi farmi cadere?- chiesi girandomi verso di lui.
- Ah be se vuoi…-
- No no no! Preferisco stare in piedi!-
- Allora, vuoi ancora andare in spiaggia?-
- Si…ma fa niente signor al limone.-
- È la prima ragazza che conosco che vuole andar in spiaggia a Dicembre signorina alla menta.- incominciammo a ridere così da attirare gli occhi di qualche persona su di noi, ma non ce ne importava più di tanto.   
 
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Ciao bella gente!
Questo capitolo è ,tra quelli che ho scritto fin ora, il mio preferito.
è tanto dolce *-*
Comunque togliendo tutto il fatto di dolcezza ci terrei a dirvi una cosa:
Vi chiedo gentilmente di NON COPIARE le mie Fan Fiction!
Se c'è una cosa che dio più in assoluto è quando qualcuno fa così, il cervello ce lo avete, cosa costa usarlo?!
Non ce l'ho con nessuno, ma siccome ho trovato una FF molto, ma molto simile non vorrei che una cosa così accadesse di nuovo, siccome ho notato che quella FF è uscita il giorno dopo della mia.
Se la scrittrice sta leggendo, voglio informala che non ce l'ho con lei e che per questa volta chiuderò un'occhio. 
Bene, finito questo discorso molto importante vi lascio un'annuncio:
"Se qualcuno di voi segue la mia altra FF ci tengo a dirvi che so che ci sto mettendo una vita ad aggiornare, ma non ho tempo di scrivere. Oggi e domani mi impegnerò e cercherò di scrivere più capitoli.
Quindi vi chiedo di scusarmi per il ritardo."
Baci Monica.

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Capitolo 9
*** capitolo 8 ***






 

Capitolo 8
 
 
Pattinammo per un’ora.
Poi al mio bellissimo pancino venne fame e quindi andammo da Starbucks.
- Cosa vi porto ragazzi?- ci chiese la cameriera.
- Due caffè ed un muffin, grazie!- rispose Harry. – Ti sei divertita?-
- Tantissimo! Grazie Harry.- risposi giocherellando con il tovagliolino di carta.
Avevamo preso il tavolo accanto alla vetrata e così guardai fuori.
Un sacco di persone correvano verso la metropolitana.
La cameriera ci portò i due caffe ed il muffin, che dividemmo a metà.
Finito ci alzammo ed ci dirigemmo alla cassa.
Pagò Harry.
- Cosa vuoi fare ora?- mi chiese.
Alzai gli occhi al cielo sentendo qualcosa cadere sul mio braccio.
Piccoli fiocchi bianchi cadevano lentamente. Nevicava.
- Andiamo al London Eye?- chiesi.
- Con la neve?-
- Si, voglio vedere se con la neve è più bello! Dai muoviti che c’è sempre tanta fila!-
Entrai subito dentro.
La ruota iniziò a girare, adoro il London Eye, è una delle cose più belle di Londra, a mio parere.
Appena arrivò in alto mi avvicinai al vetro per guardare fuori.
Avevo ragione, era tutto molto più bello.
Scendemmo insieme per mano fino a tornare all’auto.
- È stato bellissimo! Ora sai che cosa facciamo?- dissi appena mise in moto l’auto.
- No…dimmi tutto!-
- Ordiniamo la pizza e la mangiamo a casa con Louis e Austin, sicuramente mia zia cenerà dalla sua amica, ora mi faccio dire la via e passiamo a prendere Austin!- annuì e chiamai mia zia Johanna che mi spiegò la strada.
Non era molto lontana da dove eravamo.
Suonai al campanello con dietro Harry.
Una signora ci aprì la porta.
- Ciao! Tu devi essere Sonia, entrate!- ci accolse la signora. Mi aveva detto come si chiama ma non me lo ricordo…Amanda, Adelle, Amber, Angie…ah si Angie vero.
Ci fece sedere sul divano, porgendoci una tazza di tè caldo, sul tavolino c’erano dei biscotti e dei pasticcini.
Devo venire qui più spesso.
Austin corse verso di me e mi venne in braccio, gli lasciai un bacio sulla guancia.
Harry era seduto affianco a me.
- Che bella famiglia che siete!- si complimentò Angie. Deglutii lentamente.
- Be in verit…- dissi ma fui interrotta da mia zia.
- Si, che carini vero…- ma che cosa dice! Va bene che lui è il padre, ma lui non lo sa, che casino.
Sorrisi imbarazzata.
- Bene, noi dovremmo andare, grazie di tutto!- dissi per poi alzarmi facendo scendere Austin.
- Certo…Harry vai in macchina con Austin, devo dire una cosa a Sonny…- disse mia zia che mi portò in cucina.
- Sonny, tu devi dirlo ad Harry…-
- Zia non posso…ti spiego a casa ok…ciao zia, ciao!- dissi abbracciandola.
Mi scontrai con Harry che mi guardò come e fosse deluso.
Non ci feci caso e salii di nuovo in macchina.
Arrivati a casa mi sedetti sul divano, erano solo le 5.00 p.m , quindi avrei aspettato ancora un po’ prima di ordinare le pizze.
- Harry perché non accendi il camino?- chiesi.
- Va bene…senti Sonny…c’è qualcosa che vorresti dirmi…?- mi chiese poi lui.
- No no…-
- Mamma anche io voglio accendere il camino!- esclama Austin.
- Chiedi ad Harry se va bene tato…-
- Posso?- chiese attaccandosi alla gamba di Harry.
- Ma certo che puoi!-
- Va bene, ma stai attento che non si faccia male! Vado in cucina…-

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Ciao!

Eccomi qui che aggiorno!
Ci sono rimasta un pò male quando ho visto che le recensioni all'altra storia sono diminuite :'(
Però va be...da una parte è anche colpa mia che ci ho messo otto anni prima di aggiornare
#chiedo perdono
 Qui inizia un pò diciamo la parte clou (non so se è scritto giusto LOL) della storia.
Però poi o nel prossimo capitolo e in quello dopo ancora ci sarà una cosa davvero sdhuvfggvbfehvbh però non vi anticipo niente #malvagia muahahahha
Ora saluto tutte! Anche la Visi che so che sta leggendo ed ora mi sta intasando i messaggi di Facebook!
#ciao visi. :)
Ciao ciao belle.
Monica.


PASSATE DA QUESTE SE VI VA E LASCIATE QUALCHE RECENSIONE :)



mia OS non su Harry ahahahah almeno una :')



Altra mia FF in corso :)
 

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Capitolo 10
*** capitolo 9 ***






 

Capitolo 9
 
 
Dopo qualche minuto uscii con un vassoio con su tre bicchieri e l’acqua.
Lo poggiai sul tavolino del salotto e mi sedetti sul divano accanto ad Harry, mise un braccio dietro di me.
Austin era seduto per terra che stava colorando un libro che con dei disegni da colorare che gli aveva dato l’amica di mia zia.
- Mamma!- disse d’un tratto Austin.
- Dimmi…- risposi.
- Ti piace?- chiese mostrandomi il disegno tutto scarabocchiato.
I bambini a quattro anni colorano così, presi in mano l’album e lo sfogliai, aveva colorato tre disegni, ognuno con colori diversi.
Sorrisi e gli ridiedi l’album.
Pensai a cosa mi avevano detto tutti, dovevo dirglielo.
Ma non ne ho il coraggio.
Insomma non posso alzarmi e dire “ senti Harry Austin è tuo figlio, quello stronzo di cui tutti parlano sei tu, ora se non ti dispiace fai finta che io non ti abbia detto niente ok?!”.
Mi strinsi ad un cuscino e feci cadere la testa sulla spalla di Harry.
Bevvi un po’ d’acqua dal mio bicchiere ormai semi vuoto.
Vidi Austin alzarsi e poi andare via.
Tornò dopo qualche minuto con una scatola di matite in mano, spostò i pennarelli.
Sentii il rumore di una porta che si apriva, voltai lo sguardo e vidi Louis entrare in casa.
Ci guardò sorridente.
- Sonny! Sono contento che abbia detto tutta la verità ad Harry!- esclama Louis, mi staccai leggermente da Harry, ero preoccupata, Harry guardava Louis in un modo alquanto strano.
- Sonny cosa devi dirmi?- chiese alzandosi dal divano.
- Austin perchè non vai di sopra a giocare?- dissi alzandomi. Louis rimase immobile.
- Allora?! Sto aspettando?- disse Harry.
- Harry...Austin è...- sussurrai abbassando lo sguardo.
- Cos'è Sonny?!-
- Harry io...-
- Non mi interessa dimmi la verità cosa mi nascondi?!- urlaò.
- Austin è...- aggiunsi senza finire nuovamente la frase.
- Allora?!-
- CAZZO HARRY AUSTIN E' TUO FIGLIO!- urlò d'un tratto Louis.
- Sonia?- alzai gli occhi e vidi Harry che mi guardava, abbassai lo sguardo facendo scivolare qualche lacrima sulle mie guance.
- Vai via Harry, per favore…- dissi passando velocemente una mano sul volto.
- È tutto vero?- annuii e singhiozzai.
- TU!- disse mettendosi una mano sulla bocca – Tu dovevi dirmelo!- continuò, aveva gli occhi lucidi.
- Harry io…-
- Dovevi dirmelo!- mi puntò un dito contro e uscì di casa sbattendo la porta.
- Non voglio più vederti!- urlai a Louis per poi correre in camera mia.

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CIAO!

Tipo che oggi sto postando tutte cose che centrano con dei litigi...per lo più al capitolo nove in tutte e due...giuro che me ne sono appena accorta. ahahahahahahah
Va be...spero vi piaccia e se qualcuno mi sta ammazzando mentalmente per le cose che faccio succedere alla protagonista...vi capisco assai bene.
Non mi ricordo se vi ho già chiesto cosa ne pensate di Little Things...io appena sono entrata in casa, il giorno che è uscita, ho acceso il computer e la sono andata a sentire...e devo dire che è bsdvjhcbvsdbhbcdhvhvchvyscbcvg!!!!!
Mi è venuta un'idea bellissima per questa storia...ma non so se metterla o no...voi cosa mi consigliate, il bello che non sapete cosa intendo quindi ora i starete prendendo per scema ahahahhahaha. : D
Va be...scappo.
Ciao Ciao.
Monica.

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Capitolo 11
*** capitolo 10 ***






Capitolo 10
 
 
Ero in camera mia, coperta dalle coperte azzurrine del mio letto.
Louis bussò più volte alla porta ma io non risposi.
Bussò un’altra volta e poi vidi la porta aprirsi.
Liam entrò in camera mia e si sedette accanto a me sul letto.
Lo guardai e poi mi strinse in un abbraccio caldo.
- Come stai?- mi chiese appena mi staccai da lui.
- Be…come vuoi che stia?- dissi asciugandomi per la milionesima volta l’ennesima lacrima.
- Sonny io non permetterò che tu stia male ancora!-
- Tu sei uno dei pochi di cui mi fido, ma su questo stento a crederti…-
- E Louis?-
- La mia fiducia nei suoi confronti è andata a farsi fottere due ora fa…- spiegai.
- Senti Louis è disperato…non credi che dovresti perd…- lo interruppi.
- Non provare a finire quella parola!- squittii tornando sotto le coperte.
Si alzò dal mio letto fino ad arrivare allo stipite della porta, mi salutò con la mano e poi svanì.
Mi coricai a pancia in su guardando il soffitto.
Come poteva essere così la mia vita, perché proprio a me.
Chiusi leggermente gli occhi dai quali uscì una piccola lacrima che scivolò repentina sulla mia guancia fino a cadere sul lenzuolo.
 
***
Mi svegliai dopo qualche ora, presi in mano il cellulare.
“Lei ha tre messaggi vocali non ancora ascoltati”disse la voce della segreteria telefonica.
Mi strofinai gli occhi e misi in vivavoce.
Sonny sono Louis t… grugnii eliminando il messaggio.
Sono di nuovo io…Son…cacchio ma stai zitto, elimina. Giuro che se è ancora lui lancio il telefono contro l’armadio.
Sonny sono Zayn… si ferma, inarcai un sopracciglio e mi misi comoda, …senti Harry è qui da me… si ferma di nuovo, come mai tutta questa suspense?!
…ci sta di merda, potresti venire a parlarci tu? Grazie un bacio, ciao Sonny.
Mi alzai di scatto dal letto, indossai gli stivali e corsi fuori casa dove salii in macchina e partii.
Parcheggiai sul vialetto davanti la casa di Zayn e corsi a bussare alla porta.
Toc toc…
Niente
Toc toc toc…
Niente
Provai di nuovo, ma qualcosa mi fermò, Zayn.
- È in camera mia…- disse incerto, annuii e camminai lentamente fino alla camera di Zayn.
Aprii la porta con fare incerto e preoccupato, Harry era coricato sul letto di Zayn, la TV era accesa con il volume basso, quasi non si sentiva, trasmetteva un programma di cui non sapevo l’esistenza.
Chiusi la porta e mi appoggiai contro la porta.
Solo ora notai, grazie allo specchio appeso al muro, che avevo tutto il trucco colato.
- Sonny…ho scoperto che…posso avere paura…- si confidò. Mi avvicinai di più a lui. Cercavo di non piangere.
- Mi dispiace di non avertelo detto prima, ma…quando sono rimasta incinta ero…io ero spaventata…poi tu te ne eri andato- dissi tirando su con il naso, mi sedetti accanto a lui.
- Sono stato un coglione…m-mi dispiace Sonny!-
- La cosa peggiore è che tu mi hai usata…quando io ero veramente innamorata di te! Non ero come una di quelle troiette che ti portavi appresso ogni santo giorno!-
Sentii premere il mio viso contro il petto di Harry, inserii una mano tra i suoi folti ricci. Sentii il suo cuore andare a mille, quando mi staccai eravamo tutti e due completamente coperti di lacrime che colavano dal viso.
- I-io voglio rimediare…voglio fare il papà!- disse convinto, forse troppo convinto.
Sentii un senso di felicità scorrere dento di me, non so perché.
Forse perché finalmente Austin avrà avuto un padre e non solo me che occupavo tutti e due i ruoli.
 
***
Eravamo seduti sul divano con il camino acceso, esattamente come il giorno prima, non avevo ancora parlato con Louis.
Stavo facendo vedere a Harry qualche foto mia e di Austin di quando era nato, voltai pagina quando ne capitò una. Nel vederla mi scese una lacrima.
Il mio vestito turchese, quella sera.
Mi trattenni al far scendere una lacrima, Harry capì subito e voltò pagina.
 Sentii il braccio di Harry cingermi le spalle, e poi mi avvicinò a lui stringendomi.
- Come abbiamo fatto a fare un bambino così simpatico…come lui…è meraviglioso…davvero…- disse lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia. - Non riesco ancora a crederci…quanto sono stato stronzo…-
- Se ti può importare prima di quel giorno tu per me eri importante…- dissi con una certa incertezza appresso.
- Sarò un buon padre! Te lo prometto!-

- Ne sono sicura!-
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I'm here!

Ciao ragazze! No cioè io vi aodoro! La Fan Fiction è arrivata già a 100 recensioni! Ha superato "As a tenant can mess up your life" che quella la amo ed ho sempre creduto che fosse il mio massimo una cosa che non sarei mai riuscita a superare! Invece guarda te! Ieri sera vado con il cellullare su EFP e mi trovo 100 recensioni e1000 visite!!!!
Io non so davvero come rigranziarvi... :')
Poi il bello è che io arrivo e metto sto capitolo che è corto e orrendo...ma mi farò perdonare : D
Va bene...ora scappo che devo studiare chitarra...andare a chitarra...tornare e fare i compiti...e poi infine andare a Zumba...
Diciamo che ho il martedì incasinato...che poi domani ho anche la verifica di Spagnolo (vai così : D )
Ciao Ciao.
Monica.

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Capitolo 12
*** capitolo 11 ***





 

 

Capitolo 11

 
 
Vidi Harry avvicinarsi sempre di più, in quel momento la paura invadeva il mio corpo.
La porta si aprì, la mia ancora di salvezza, Louis entrò con Austin per mano.
Mi spostai velocemente ed andai dal mio bambino lasciando Harry da solo sul divano.
Lo presi in braccio dandogli un bacio sulla guancia, lui mi guardò e sorrise.
Stavo per metterlo giù quando sentii due mani cingermi i fianchi, deglutii lentamente e vidi la testa riccioluta di Harry appoggiata alla mia spalla.
- S-Sonny…- disse Louis. Non risposi, continuò la frase – M-mi puoi perdonare?-
Passai ad Harry Austin e mi buttai tra le braccia di Louis che con grande sorpresa mi strinse forte.
 
***
Camminavo per il corridoio che portava al mio ufficio quando mi scontrai con Eleanor che mi fece cadere la carpetta per terra.
La raccolse e la appoggiò sul mucchio di fogli che tenevo in mano, mi sorrideva, un sorriso strano…troppo strano…molto strano…st…basta.
- Perché mi guardi così?- chiesi.
- Mi ricordi tanto tuo cugino…poi hai la maglietta a righe, proprio come la sua di quando abbiamo pranzato insieme, sai no quella che aveva con anche i pantaloni rossi…le scarpe blu…le br…- mi descrisse mio cugino in modo troppo dettagliato e quindi la fermai.
- Si…mi ricordo…e ti piace mio cugino…- dissi facendo schioccare le dita per poi avviarmi nel mio ufficio.
Mi sedetti sulla bellissima sedia blu girevole ed accesi il computer, sistemai i fogli, aprii la carpetta, si aprii la porta…un secondo…la porta?!
- Si vede molto?- mi chiese a bassa voce Eleanor.
- Cosa?- chiesi.
- Che mi piace tuo cugino Sonny!- questa volta lo disse con un tono di voce abbastanza alto che mi fece sobbalzare.
- Abbastanza…ma non ti preoccupare…credo che tra poco voi due starete insieme…- spiegai picchiettando le dita sulla scrivania bianca con qualche scritta fatta a penna (opera mia).
- Non capisco…gli piaccio?-
- Non so…prova a chiederglielo tu!-
- Ma se poi non gli p…-
- Diglielo!- urlai poggiando con molta forza il cellulare sul tavolo.
- Ok ok…stai tranquilla…ti vedo abbastanza stressata…vuoi che controlli io l’articolo sulla nuova collezione invernale?- chiese indicando la massa di disegni di abiti sulla mia sinistra.
- No…faccio da sola…se passi dalla segreteria potresti chiedere a Roxanne se mi porta un caffe macchiato, grazie?- annuì e se ne andò.
Iniziai a controllare il primo articolo.
Lavorare per una rivista di moda era alquanto complicato, soprattutto se, come me, devi controllare che tutti gli articoli vadano bene prima di essere stampati.
Passai un’ora davanti ad uno stupido articolo scritto male, davvero male.
Toc Toc.
E chi rompe adesso. Urlai un’ “avanti” e la porta si aprì leggermente, facendo vedere l’inconfondibile faccia di Liam.
- Liamuccio! Meno male che ci sei tu!- dissi facendo cenno di sedersi sul divanetto, sempre bianco.
- Tutto bene?- mi chiese dandomi un pacchettino bianco, perché tutto è bianco oggi?! Lo aprii e ci trovai tre pacchettini di twix. Ho già detto che adoro Liam?
Ne addentai uno prima di rispondere alla domanda.
- Si…per ora si…Harry ha detto che vuole fare il padre…- spigai buttando la carta dorata nel cestino, non dico il colore altrimenti sclero.
- Quindi lo dovrete dire ad Austin!- disse mettendo le mani in tasca. Oddio non ci avevo pensato. Come farò a dirglielo.
- Mi odierà a vita…ne sono sicura…- dissi continuando a far picchiettare le dita sul tavolo.
- Come potrà odiarti Sonny? Ha solo quattro anni e dopotutto sei sua madre!-
- Sono una pessima madre…pessima…-
- Ma cosa stai dicendo? Sei la madre migliore del mondo Sonny!- disse battendo le mani.
- Uhm…se lo dici tu…va be…ora devo continuare a correggere sti robi qua…ne ho ancora dieci…ciao Liam!-
- Ciao Sonny!-
Finalmente arrivarono le 4.49 p.m
Dovevo andare a prendere il mio bambino all’asilo.
Uscii dall’edificio, che cazzo anche questo è bianco, e i diressi verso la scuola.
Quando arrivai vidi Harry ed Austin camminare insieme verso una macchina…corsi verso di loro.

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I'm here!

Questa volta sono stata abbastanza veloce ad aggiornare!
In teroria avrei voluto aggiornare ieri sera, solo che non avevo tempo, chiedo scusa -.-"
Nonostante tutto eccomi qui che aggiorno ed intanto studio inglese e...cacchio devo fare i compiti! Oh merda.
Scusate per il momento di sclero ma me ne son ricordata ora e devo fare un tema ecc....
Quindi sarò veloce...su Radio Kiss Kiss oggi dicono il vincitore del bringmeto1D credo si scriva così...bo...non me lo ricordo..ahhahahaha :')
Spero di vincere...qualcuna di voi ha partecipato al concorso ed ha vinto?? Se si....le chiedo...PORTAMI CON TEEEEEEEEEEEE :'(
Nel caso vincessi io (cosa impossibile a parere mio) mi preparo già ora! ahahhahahah
Ah....vi avverto che non lo ho riletto quindi se ci sono degli errorri chiedo scusa! : D
Mi sto dilungando troppo e devo andare! Dai vi saluto che questa sero ho anche zumba quindi non so se starò ancora al PC oggi...un bacio.
Ciao Ciao.
Monica.

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Capitolo 13
*** capitolo 12 ***






 
Capitolo 12
 
 
Presi in braccio Austin da dietro, stampandogli un bacio sulla guancia.
Appena si accorse chi fossi sorrise e mi abbracciò.
Gli lasciai un altro bacio sulla guancia per poi metterlo giù.
- Dove stavate andando?- chiesi.
- Da Starbucks!- rispose Harry.
Annuii e continuai a camminare con loro.
Entrammo nel bar.
Tolsi il cappellino e la sciarpa ad Austin e li inserii nella borsa.
Ordinammo tre cioccolate calde.
- Mamma guarda!- disse il mio bambino indicando un ragazzo fuori dal locale. - È zio Lou!- disse battendo le mani.
Picchiettai contro la vetrata cercando di farmi notare.
Appena si accorse di noi sorrise ed entrò.
- Ciao ometto!- disse prendendo in braccio Austin. - Ciao anche a voi!- aggiunse.
- Ciao Lou!- fu la risposta di Harry. Sorrisi in segno di saluto.
Bevemmo insieme le nostre cioccolate e in più Louis ed Harry presero anche un muffin alle gocce di cioccolato da dividere con Austin.
Harry mi guardò per un secondo, poi distolse lo sguardo prendendo fiato.
- Austin io sono il t…- non riuscì a finire la frase perché lo interruppi.
- I-io…devo andare un bagno…- dissi alzandomi e correndo.
Mi appoggiai al muro, non so perché piangevo.
Mi asciugai frettolosamente una lacrima per poi andare verso lo specchio per sistemarmi un po’, quando si aprii la porta.
Un ragazzo si avvicinò a me.
- Perché sei scappata?- mi chiese avvicinandosi sempre di più.
Sentivo qualche suo riccio sfiorarmi la fronte, il respiro caldo soffiava contro il mio viso con un accenno di rosso sulle guance.
- Non lo so Harry…- dissi cercando di eliminare le distanze fra noi, ma la cosa fu impossibile, siccome lui mi cinse i fianchi attirandomi a se.
- Non devi aver paura Sonny…io non voglio farti soffrire…o almeno non più…so di essere stato un completo idiota…ma spiegami perché hai paura ogni volta che mi avvicino a te…non credo sia per il fatto che io sia il padre di nostro figlio…- spiegò staccandosi un po’.
- È una cosa…che…non voglio raccontarti Harry…- riuscii solamente a dire per poi liberarmi dalle sue braccia ed uscire dal bagno.
Mi seguii fino al tavolo.
- Tutto bene mamma?- chiese Austin assumendo un faccino preoccupato.
- Si…è tutto ok…- mentii.
- Credo sia il momento giusto per dirlo…- disse Harry.
- Oddio vi sposate!- esclamò Louis abbracciandomi.
- NO!- strillai staccandomi da lui assumendo una smorfia di disgusto.
- Torniamo a casa…- disse Harry.
Entrammo insieme in casa.
Louis corse in camera sua mentre io mi sedetti sul divano con Harry e Austin.
Il camino era acceso, rimasi per un secondo incantata nel rimanere a vedere il colore acceso del fuoco.
- Austin…Harry è il tuo papà…- dissi d’un tratto coprendomi il viso con le mani cercando di non far scappare qualche lacrima difronte a tutti.
Harry mi guardò sorridente con qualche lacrima sulle guance.
Infondo ce l’avevo fatta, avevo superato la mia strana paura di trovare per una volta la famiglia al completo, riunita.
L’unica cosa che mi preoccupa è che ora Austin si aspetterà di vedere una mamma e un papà che si abbracciano e dormono insieme, però questa cosa…non succederà mai.
- Il mio papà?- chiese Austin aprendo leggermente la piccola bocca.
Annuii coprendomi di nuovo la faccia.
Schiusi leggermente le mani per intravedere la scena.
Austin era in braccio ad Harry.
Si stavano abbracciando come sarebbe solito veder fare da un padre e un figlio. Sorrisi cercando di non farmi vedere.
Ora mi odierà ne sono certa.
- Si Austin…sono il tuo papà!- disse.
- E non sei felice? Perché piangi?- chiese con quello sguardo innocuo.
- Io sono felicissimo!- disse abbracciandolo.
Mi stavo sentendo come il terzo incomodo, quello che se ne doveva andare.
- Anche io…papà…- ora piango, aspetta sto già piangendo.
Mi alzai pronta per correre via.
- Mamma tu non vieni qui con noi?- mi chiese Austin.
Senza pensarci due volte mi sedetti di nuovo sul divano, avvolgendomi nella forte e calda stretta dei due.
---------------------------------------------------------------------------

I'm here. 

Eccomi qui ad aggiornare per il mio bene, altrimenti qualcuno (visara,elena,sara) mi avrebbe ammazato. -.-"
Anche se avrei aggiornato comunque oggi...solo che sono cattiva non glielo dico : D
Finalmente il nostro Austin ha scoperto che Harry è il suo papà...aww che dolci *-* : 3
Adesso nessuno potrà più minacciarmi per quello per scrivo...almeno che io non abbia in mente altre cose diaboliche per questi due poveri esseri....e per poveri esseri intendo Sonny e Harry. muahahahhahah *faccia diabolica
Aniway...vi ringrazio per le recensioni...vi voglio tanto bene *-*
Vi volevo dire anche un'altra cosa ma non me la ricordo..ah si...
Ho scritto 3 OS...ma non so se postarle...ho paura di intasare il sito con le mie cavolate ahahhahaha
Voi cosa mi consigliate??? Aspetto vostre risposte : D
Ciao Ciao.
Monica.


 

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Capitolo 14
*** capitolo 13 ***




 

 

Capitolo 13

 
 
- Liam muoviti!- strillai da fuori il camerino del negozio.
Oggi avevo lasciato Austin e Harry da soli per conoscersi meglio, così decisi di andare a comprare i regali di Natale, siccome mancano pochi giorni.
Sbuffai osservando l’ora sul mio telefono.
Finalmente Liam uscì.
- Liam è cinque minuti che sei lì dentro! Sei peggio di una donna!- dissi.
- Sonny voglio vedere te in un buco a cambiarti!- ribatte facendo una giravolta su se stesso. - Come sto?-
- A parte la giravolta devo dire che ti sta bene Liamuccio!-
- Non puoi farne a meno di chiamarmi Liamuccio vero?!-
- Hai afferrato il concetto! Ti meriti un premio!- dissi stringendogli una guancia.
Rientrò nel camerino per cambiarsi.
Questa volta per fortuna ci mise meno.
Devo comprare ancora un regalo per Louis e la zia.
Presi un carinissimo maglione a righe per poi darlo a Liam, che fortunatamente aveva la stessa taglia di Louis.
Uscii dal negozio con qualche borsa che poi misi nella macchina di Liam.
- Dove vuoi andare adesso?- mi chiese.
- Non lo so…and…oddio si! Devo prendere il regalo di Natale per Harry!- strillai sedendomi nel posto accanto a quello di Liam in macchina.
Arricciai con le dita una ciocca i capelli.
Cosa potevo comprare ad uno come Harry per Natale.
- Potresti prendergli un profumo…oppure un dopobarba…- costatò Liam.
- Non sarebbe una cattiva idea...dai andiamo in profumeria!- dissi scendendo dall’auto di Liam per poi dirigermi nella profumeria dall’altra parte della strada.
Mi diressi nel reparto con i profumi.
Dio che buon profumo questo.
- Liam! Guarda questo!- dissi spruzzandogli il profumo addosso. Tossì.
- È da donna Sonny!- urlò facendo aria con la mano. Risi mettendolo nel ripiano.
Andai un po’ più avanti trovando con mia grane sorpresa Eleanor.
- El cosa ci fai qui?- chiesi correndo verso di lei con Liam dietro.
- Oh, ciao Sonny. Stavo prendendo un regalo per mia cugina, è fissata con i profumi, ne avrà due ripiani nella sua camera!- disse annusando il cartoncino dove aveva spruzzato il profumo. - Tu invece?- chiese buttando il cartoncino nella borsetta. - Come mai qui con Liam?-
- Ho detto tutta la verità ad Harry, ed ora è in giro con Austin…quindi io e Liam siamo andati a prendere i regali per Natale…- spiegai - Che buon profumo! Liam sen..- mi fermò.
- Si si! Buonissimo!- alzai gli occhi al cielo.
- Ehi Sonny…sai cosa potrebbe piacere a Louis per il suo compleanno?-
- Non saprei…io opterei per qualche vestito…è malato dello shopping poverino…- dissi abbassando lo sguardo.
La salutai con la mano per poi tornare alla ricerca del profumo barra dopobarba perfetto.
 
***
- Sono a casaaaaaaaaaaaa!- urlai appoggiando le buste per terra.
Appoggiai la giacca e mi girai verso Liam che guardava in giro.
- Rimani qui per cena?- chiesi.
- Non sapr…-
- Zia Liam rimane qui a cenaaaaaaaaa!- strillai interrompendolo.
Alzò gli occhi al cielo e mi aiutò a mettere i regali sotto l’albero di Natale.
Lo avrà fatto mia zia, a parte che io non lo faccio quasi mai perché non ne ho voglia, mi dedico di più a fare dolci o cose del genere.
Andai in cucina a preparare due tazzine di caffe per me e Liam, salutai con un cenno mia zia per poi tornare sul divano con le tazze fumanti.
Mi sedetti accanto a lui dandogli anche un biscotto glassato.
Mi voltai verso la porta che fece uno strano rumore dalla quale entrarono tre  persone.

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I'm here!

Eccomi qui meraviglie meravigliose!
Cacchio ma avete sentito Take Me Home?? nxbdchfchf h hc hccf *-*
Si può amare una cosa così tanto? Si, si può :)
Passando alla storia, lo so che non è il massimo questo capitolo ma è di passaggio.
Però d'ora in poi succederanno certe cose mlmlmlmmlmlm
Ahahahahhaha ok scusate ma ora sto ascoltando il CD e ho la testa da un'altra parte *-*
PRIMA VOLEVO CHIEDERVI SE VI ANDAVA DI PASSARE DALLA MIA NUOVA OS!!!
VI LASCIO IL BANNER CON IL LINK QUI SOTTO, SE VI VA LASCIATEMI QUALCHE RECENSIONE :)
Ciao Ciao.
Monica.

                                                



 

 



 
 
 
 
 

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Capitolo 15
*** capitolo 14 ***







 

Capitolo 14

 
 
Entrò Austin in braccio ad Harry, dietro di loro…Sidney.
Un senso incontrollabile di rabbia pervadeva in me.
Strinsi la mano di Liam.
- Ciao mamma! Oggi mi sono divertito tantissimo con papà! Siamo andati in tantissimi posti e abbiamo anche mangiato la cioccolata calda!- disse Austin correndo in braccio a me. Lo strinsi e gli schioccai un bacio sulla guancia sorridendogli.
- Ne ero certa…non lo hai fatto arrabbiare vero?- chiesi facendolo sedere tra me e Liam.
- No, Austin è un bambino così dolce!- strillò Sidney stringendogli la guancia, alla quale venne un segno rosso. Lui si spostò tornandomi in braccio, lo strinsi a me. Gli diedi un bacio sulla guancia.
- Sidney vuoi restare a cena?- chiesi zia Johanna spuntando dalla cucina.
- Forse è meg…-
- Certo!- strillò interrompendo Harry che sembrava stesse per contraddire.
Mi alzai per poi andare in camera mia con Austin.
Lo feci sedere sul letto mentre io cercavo qualcosa nell’armadio per cambiarmi.
- Mamma…- mi chiamò lui a bassa voce.
- Dimmi piccolo…-
- Ma a te non sta simpatico papà?- mi chiese facendo diventare le guance ancora più paffutelle le quali fecero illuminare gli occhi dello stesso colore verde smeraldo intenso del padre. Mi avvicinai a lui.
- Non è che non mi sta simpatico…solo che non ci vado più d’accordo come un po’ di tempo fa…- spiegai scostandogli la frangetta.
- Ma a me non sta simpatica la strega che è con noi! È cattiva!- disse mettendo il broncio.
- Ma no Austin…-
- Si invece! Quando papà non c’era mi ha detto di non fare il bambino cattivo perché lei vuole portarsi via papà!- disse con gli occhi lucidi.
In quel momento mentre mi stavo dirigendo verso la porta la vidi aprire.
Una testa riccia varcò la soglia venendosi a sedere accanto a Austin.
- Veramente ha detto questo?- chiese Harry.
- Si…ma tu non c’eri...stavi prendendo la tortina…- disse Austin incrociando le braccia.
Harry sembrava alquanto turbato, ma anche arrabbiato.
Si alzò di scatto sbattendo la porta.
- Austin vai a chiamare zio Lou…vi aspetto di sotto!- dissi correndo giù dalle scale.
Notai una scena orripilante, cioè non posso crederci.
Il mio migliore amico che si stava baciando con quella.
Voglio dire quella?! Harry spuntò da dietro di me trascinandomi in cucina.
- Vedo che al tuo migliore amico piace la MIA ragazza…- disse sedendosi su una sedia.
- Nah…secondo me è colpa della tua ragazza…ha un po’ l’aria da…si insomma…hai capito…- dissi gesticolando. Si alzò.
- Quindi vuoi dire che la mia ragazza è una troia?- soffiò ad un centimetro da me.
Eravamo vicini, troppo vicini.
- Dovremmo imparare a conoscerci meglio…per il bene di Austin…- continuò.
- Harry…-
- Si?-
- Scordatelo…ah…la troietta ti aspetta!- dissi incenerendolo con lo sguardo.
Uscii dalla cucina battendo le mani.
Mi sedetti sul divano accanto a Liam che ormai si era staccato dalla presa mortale di Sidney.
Lo guadai male.
- Ah! Non mi prenderai mai Austin!- squittì mio cugino correndo giù dalle scale seguito da Austin che teneva in mano un soldatino che non avevo mai visto.
Appena scesero Austin si aggrappò alla sua gamba iniziando a colpirlo leggermente con la testa del soldatino.
Scoppiai a ridere prendendo in braccio Austin che fece cadere Louis per terra, appunto si sentii un gran tonfo.
- Ok…mi arrendo…- disse lui alzandosi. - Liam, Sidney! Rimanete per cena?- chiese.
- Si…- grugnii.
- Oh che bello! Ah Liam! Domani vieni al pub per il mio compleanno vero?- chiese Louis.
- Certo! Che domande!- ce l’ho a morte con Liam.
- Ragazzi è pronta! Andate a tavola!- urlò mia zia dalla sala da pranzo, quando c’è tanta gente di solito mangiamo lì.
- Posso sedermi vicino ad Austin?- chiese Sidney con quella vocina stridula.
- NO!- strillai. - Cioè…no…ci devo stare io…-
- Va bene! Mangia bene è piccolino!- disse stringendogli di nuovo la guance.
Alzai gli occhi a cielo.
- Liam tu dove ti siedi?- chiesi.   
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I'm here! *-*
Da notare che ho cambiato il banner, adhdjcbfhvbfhvbfhvbfhvbhf *-*
Cavolo ma avete visto quanto è bello??? Quindi ringrazio CUTIE XOXO per avermelo fatto, un applauso *tutti applaudono.
Ringrazio anche voi stupende lettrici che mi avete lasciato 14 recensioni al capitolo precedente, ajbchcfvfv *-*
Ok, ora che ho finito con la serie di ringraziamenti passiamo al capitolo.
Vi piace? Sideny deve sparire a parere mio U.U #da notare che sono io quella che scrivo e che dovrei farla sparire -.-"
In ogni caso se il capitolo vi fa vomitare il vomito (?) potete ammazarmi, ma se lo farete non saprete mai il seguito della Fan Fiction.
Ora vi lascio il link di una mia nuova OS, si, non mi sono ancora stufata di scriverle.
Mi fareste un piacere se magari passate a lasciarci una recensione :)
Ciao Ciao. 
Monica.



cliccate sopra questo banner animato al dir poco stupendo auwdhhcbfhvfv 
e magari lasciatemi qualche recensione alla OS.

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Capitolo 16
*** capitolo 15 ***






"Strong Mother"

Capitolo 15 


 

Mi guardò per un attimo non sapendo cosa rispondere.
Inarcai un sopracciglio sedendomi al mio solito posto accanto ad Austin.
- Allora?- chiesi iniziando a tagliere la carne nel piatto di mio figlio.
- Ehm…credo…credo che mi siederò accanto a Louis!- balbettò imbarazzato.
- Risposta esatta!- commentai sarcastica facendogli l’occhiolino.
Uscii in giardino con Liam e mi sedetti sul dondolo con lui, mentre Austin giocava a palla con Louis.
- Prima mi hai visto vero?- domandò arrossendo.
- Si…- risposi abbassando lo sguardo.
- Senti mi dispiace…-
- Non devi chiedere scusa a me…- dissi indicando con un cenno Harry che ci fissava dalla finestra di camera sua.
Sorrisi spostando lo sguardo verso gli occhi penetranti del ragazzo alla finestra.
Sorrise spostando la tenda, solo dopo vidi due ombre farsi sempre più vicine, spostai lo sguardo verso Liam che pensava.
Feci una smorfia di disgusto.
- Non l’hai baciata tu…- dissi convinta - Ma lei ti ha pregato di mentire…tu da ragazzo dolce che sei…hai accettato…o sbaglio?- continuai guardandolo.
- Come fai a saperlo?- chiese confuso.
- Ipotizzavo…e poi si vede da lontano tre milioni di metri che è una specie di troia…-
- Ma non ti stava simpatica?-
- Non ho mai detto questo…-
- Se lo dici tu, io devo andare a casa...prima mi è arrivato un messaggio…è tornata mia sorella…ci sentiamo domani, Sonny?-  domandò.
- Uhm…ah si…- mi diede un bacio sulla guancia per poi andarsene.
- Ehi Liam!- lo chiamai.
- Si?-
- Stai attento alle tr…-
- Ciao Sonny!- mi interruppe correndo fuori dal cancello.
Chiamai Austin per tornare in casa siccome stava iniziando a piovere.
Lo feci addormentare per poi tornare di sotto.
Mia zia era ancora in cucina a lavare i piatti. Scossi la testa.
- Zia lascia…faccio io…- le dissi prendendo in mano la spugna ed un piatto.
- Grazie Sonny!- disse abbracciandomi e andando di sopra a dormire.
Scossi la testa di nuovo per poi iniziare a sfregare la spugna sul piatto.
Passò un po’, mi mancava solo un piatto.
Sentii una porta chiudersi, il rumore mi fece sussultare per lo spavento.
Spostai lo sguardo verso la porta della cucina notando Harry appoggiato allo stipite.
Feci cadere il piatto nel lavello.
Harry, mutande, cosa non buona.
- Cazzo vestiti! Cosa giri in mutande per casa! Potrebbero esserci Austin o mia zia!- strillai schizzandolo con l’acqua che mi era rimasta sulle mani prima di asciugarle.
- Stanno dormendo tutti tranne noi due…- spiegò avvicinandosi a me.
- Harry vatti a mettere qualcosa…prendi freddo!-
- Un’altra scusa ce l’hai?-
- No…quindi cerca di farti bastare questo!- dissi appiccicandomi completamente alla dispensa.
Si avvicinò sempre di più fino a prendermi in braccio e correre su per le scale.
Mi aggrappai a lui.
Sarei caduta, ne sono sicura.
E dopo sarei morta, ne ero certa.
Mi appoggiò delicatamente sul letto coricandosi accanto a me iniziando a ridere.
- Cosa c’è da ridere?- chiesi ridendo anche io.
- Sei buffa!- disse accarezzandomi i capelli, girandosi poi verso di me.
- Devo cambiarmi…- dissi solamente alzandomi dal letto.
- Hai bisogno di aiuto?- chiese alzandosi avvicinandosi a me.
- Vai via scemo!- urlai spingendolo fuori da camera mia per poi scivolare fino a sedermi davanti alla porta sbuffando ed alzando gli occhi al cielo.


I'm here! *-*
Ciao ragazze!! Ho aggiornato dopo due giorni, il che mi fa sentire importante, ahahahahahah NO.
Tornando al noi, sto finendo la scaletta di questa FF e credo durerà sui 25 capitoli o giù di lì :)
Vi ringrazio infinitamente per le 11 recensioni al capitolo precendente, spero vivamente che queto ne abbia altrettante :)
Aniway, domani parto per Londra snbhbfvhfhvghfbvh *-*
Sono felicissima!!!
Appunto volevo postare nel weekend però dato che non ci sono ho deciso di non farvi aspettare da brava racazza che sono :D
Sapete che sono un biscotto!?!?! Yes, I'm a cookie U.U
Lo sto dicendo a tutti, appunto mi sto facendo chiamare cookie ahahah.
Ora scappo che devo ancora fare la valigia ed in più devo passare da 3833756764836586 FF.
Mi raccomando lasciatemi qualche recensione :) :) :) :) :)
Ciao Ciao.
Monica. (Cookie U.U)

 

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Capitolo 17
*** capitolo 16 ***





"Strong Mother"

Capitolo 16



 

 
***
Ero incasinata.
Mia zia mi aveva appena avvertito che non poteva stare a casa con Austin perché doveva andare al funerale della madre di una sua cara amica.
E proprio questa sera c’è il compleanno di Louis.
Ovvero la serata al pub.
Ci tenevo tantissimo, oltre per il fatto che non sono mai mancata a nessun suo compleanno e lui mai ai miei, mi faceva star male sapere che questa sera non sarei potuta stare con lui.
Ormai era ora di andare, erano tutti pronti mentre io invece ero a casa seduta sul divano a guardare, bè…Toy Story 3.
Gentilmente prestato da Liam ad Austin.
Quest’ultimo stava finendo di mangiare la torta aspettando con ansia la fine del film per sapere che fine avrebbero fatto i giocattoli.
Accompagnai Louis alla porta.
Gli diedi un bacio sulla guancia e dopo si mise la giacca.
- Sei sicura di non volermi a casa con te?- chiese.
- Si Louis! È il tuo compleanno! Hai il diritto di divertirti con o senza di me!- dissi salutandolo con la mano.
La porta si chiuse ed allo stesso tempo sentii una strana musichetta provenire dalla televisione.
I titoli di coda.
Andai di nuovo da Austin e spensi la TV.
Rimisi il CD nella custodia e lo appoggiai sopra al mobile con i film.
- Forza Austin! A nanna!- dissi battendo le mani.
Lui sbuffò alzandosi in piedi e camminando lentamente verso le scale, speranzoso che cambiassi idea e lo farei restare sveglio quanto lo sarei stata io.
Assolutamente no.
Oltre per il fatto che domani è Natale e quindi non voglio un bambino insonnolito che gira per casa addormentandosi in ogni angolo.
Anche perché si notava lontano un miglio che era stanco morto, sbadigliava in continuazione.
Lo presi in braccio e lo preparai per la notte.
Gattonò sul letto fino ad accomodarsi sotto le coperte, mi avvicinai a lui per coprirlo e dargli il bacio della buonanotte.
- Mamma stai un po’ con me?- mi chiese facendo illuminare gli occhi ed assumendo un faccino dolce.
Come potevo dirgli di no.
Mi sedetti accanto a lui accoccolandomi sotto alle coperte.
Strinse il mio braccio come se fosse un peluche e dopo tanto tempo, si addormentò, insieme a me.
Quando i svegliai diedi uno sguardo veloce all’ora sul cellullare.
22.30.
Ed io dovevo ancora cenare, questo spiega il continuo brontolio della mia pancia.
Andai in corridoio notando una scia di candele lungo le scale.
Inarcai un sopracciglio.
Che ci fosse qualcuno in casa?!
Scesi le scale fino ad andare in cucina.
Il tavolo era apparecchiato, ed i piatti pronti con la cena.
Sentii una mano appoggiarsi delicatamente sulla mia spalla, mi voltai incrociando lo sguardo con due occhioni verdi penetranti che assumevano uno sguardo dolce, lasciando un piccolo sorriso sul viso e due piccole fossette.
- Harry?- dissi - Cosa ci fai qui?-
- Sono rimasto a farti compagnia…siccome eri sola…- spiegò venendo difronte a me.
- Non dovevi essere al compleanno di Louis?-
- Non ci sono andato…ma per una buona causa…come vedi…- disse indicando il tavolo apparecchiato. - Ho chiamato poco fa il take away, mentre dormivi, ho trovato appeso al frigo quello del ristorante cinese ed ho pensato che fosse perfetto…ti piace vero il cinese?- domandò infine.
- Lo adoro!- dissi andando a sedermi.
Iniziai a mangiare gli spaghetti.
Harry mi guardò in modo strano.
- Come fai ad usare le bacchette?- domandò provando ad usarle, ma con scarsi risultati. Fece cadere gli spaghetti.
- Dai stai fermo…si fa così!- dissi appoggiando una mano sulla sua spiegandogli come si fa.
- Non ci riesco! È impossibile!- si lamentò. Sbuffai e gli diedi la forchetta.
Finito di cenare ci sedemmo tutti e due sul divano.
Inserii un CD ed accese la TV.
- Love Actually!- esclamò lui.
Ne avevo sentito parlare, siccome me ne avevano parlato bene avrei sempre voluto vederlo, ma ogni volta che trovavo del tempo me ne dimenticavo completamente.
- Lo hai mai visto?- mi chiese. - È in assoluto il mio film preferito!- continuò sedendosi accanto a me sul divano.
Lo vidi prendere qualcosa che era accanto al divano, una ciotolina e due bicchieri.
- Haribo e…-
- …succo di mela! Ho indovinato vero?!- lo interruppi sorridendo.
È sempre stato il mio spuntino preferito mentre guardavo i film.
Sono sorpresa del fatto che lo sappia.
- Come fai a sapere il mio spuntino preferito?- chiese inarcando un sopracciglio.
- Ah ah…vuoi dire il, mio, spuntino preferito!- ribattei io.
Iniziammo a ridere per poi guardare il film.
Ci distendemmo sul divano, appoggiai la testa sul suo petto mentre mi accarezzava i capelli lentamente.
Dopo due ore e quindici minuti di film mi alzai dal divano andando verso le scale.
Feci per fare il primo gradino e poi, tutto buio.
Harry aveva spento le luci.
- Harry cos’hai intenzione di fare?- chiesi preoccupata.
- Shhh…dimmi che profumo senti nell’aria…- disse.
Annusai l’aria. Oddio ma cosa stavo facendo.
- Uhm…sento profumo di torta al cioccolato e…il tuo profumo Harry…- risposi - ma cosa stiamo facendo?- domandai dopo.
- Continua a dirmi cosa senti…- disse.
Tremavo. Non so perché, ma tremavo.
Sentii le sue mani prendere le mie, le sue grandi e morbide mani calde, che facevano sembrare le mie minuscole.
Erano maledettamente belle.
- Ora cosa senti?- chiese.
- Le tue mani, sono morbide.- dissi. Si avvicinò sempre di più e mise la sua faccia vicino alla mia, i suoi ricci mi sfioravano la fronte.
- Ora?- domandò.
- I tuoi ricci…-
Si avvicinò sempre di più, tanto che ormai sentivo le sue labbra sfiorare le mie. Sentivo i battiti del mio cuore accelerare sempre di più. Le sue labbra erano, forse, troppo vicine.
- E adesso?- domandò - Cosa senti?- soffiò sulle mie labbra.
- Le tue labbra Harry…- dissi deglutendo lentamente.
Mi cinse i fianchi avvicinandosi ancora di più, fin quando non si accese la luce e io, sobbalzai all’indietro. 

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I'm here *-*
Ciao bellissime meraviglie!
Sono tornata da Londra, dio se amo quella città *-*
In ogni caso cioè io torno è BOOM.
203 recensioni, 61 preferite, 12 ricordate, 89 seguite. Vi adoro *-*  *balla la conga insieme al suo bradipo Destiny*
Volevo aggiornare ieri, ma invece ho aggiornato oggi perchè...E' IL MIO COMPLEANNO U.U
Sono felicissima, tutti mi hanno fatto gli auguri.
A parte per il fatto che due mie compagne si sono messe a cantare urlare la canzone di buon compleanno, oddio ahahahahaha :)
Ora scappo, ma mi raccomando, recensite come al capitolo scorso.
Ciao Ciao.
Monica.

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Capitolo 18
*** capitolo 17 ***





"Strong Mother"

Capitolo 17


 

Mi voltai di scatto verso la porta quando vidi mia zia e Louis entrare insieme.
Arrossi imbarazzata mettendo le mani in tasca.
- Abbiamo interrotto qualcosa?- chiese Louis.
Brutto scemo.
- No, no tranquilli…stavamo andando a dormire…il film è appena finito…- mentii salendo le scale, guardando per un attimo Harry negli occhi lucidi con un certo senso di delusione.
Mi chiusi in camera mia indossando il pigiama per poi andare in per prepararmi per la notte.
Quando uscii Harry mi seguii fino in camera mia chiudendo la porta.
Mi sedetti sul letto, mentre lui rimase fermo appoggiato alla porta.
- Sonny…io volevo proporti una cosa…- disse abbassando lo sguardo.
- S-si…certo, dimmi pure…- dissi sbadigliando.
- Tu sai che mia mamma è ancora a Parigi, ed anche mia sorella…- disse gesticolando con le mani.
- Si lo so Harry…arriva la punto…-
- Be…volevo andare a trovarle, il giorno dopo Natale e vorrei che tu ed Austin veniste con me…- spiegò.
Cosa, cosa, cosa?!
Avevo sentito bene?
- Non se ne parla proprio!- dissi alzandomi da letto. - Ed ora, se non ti dispiace…vorrei dormire! Buonanotte Harry!-
- Promettimi che ci penserai su!- disse appena fuori dalla porta.
- Uhm…ok…ma tanto la risposta è no!- dissi chiudendo la porta per poi finalmente andare a dormire.
 
La mattina seguente mi svegliai grazie ad Austin che iniziò a saltare sul mio letto a mezzogiorno urlando “è Natale mamma!”.
Mi preparai per bene.
Scesi di sotto trovando il tavolo della sala da pranzo pieno di roba da mangiare.
La cosa migliore era sicuramente la torta di carote di zia Johanna, la adoro.
Non c’è mai stato un anno senza che io e Louis la finiamo in un giorno.
Appena finito di pranzare andai in camera mia per prendere qualche regalo che non avevo messo sotto l’albero, perché me ero dimenticata.
Venni fermata sulle scale.
- Ci hai pensato?- mi chiese Harry.
- No!- risposi.
- No cosa?-
- No non veniamo!- dissi scendendo le scale.
Mi sedetti sul divano per guardare zia e Lou scartare i regali.
È  bello vedere che quando qualcuno scarta il tuo regalo sorride e ti ringrazia sorridendo ancora di più.
Io e Louis aprimmo il regalo di zia Johanna insieme, dal pacchetto estraemmo un maglione, per tutti e due bianco a righe blu.
Condividiamo la passione per le carote e le maglie a righe.
Appunto proprio mentre scartiamo i regali mangiamo la torta di carote che avevo visto questa mattina. Buonissima.
Quando arrivò il turno di Austin sorrisi.
Appena vide il regalo che gli avevamo fatto io ed Harry iniziò a correre da tutte le parti sorridendo, per poi buttarsi tra le mie braccia ed inseguito tra quelle di Harry.
- Grazie mamma! Grazie papà!- disse.
Gli avevamo regalato la sua prima bicicletta, era bassa, blu con le rotelle.
- Allora ometto! Ti insegnerò ad usare la tua nuova bicicletta!- esclamò Harry prendendolo in braccio facendogli il solletico alla pancia.
Erano davvero carini insieme, soprattutto Harry.
Che indossava un capello grigio con il muso di un gatto e le orecchie, gentilmente regalatogli da Austin che appena lo vide nel negozio mi supplicò di comprarlo a suo padre.
Finito si scartare i regali misi tutte le carte in una borsa di plastica per poi uscire a buttarle.
La buttai nel cassonetto.
Tornai a casa per poi girarmi e sbattere contro qualcuno.
- Ti sei dimenticata il mio regalo!- disse Harry sedendosi sulle scale di casa.
Mi sedetti accanto a lui aprendo la piccola scatolina.
Era di Tiffany & Co.
- Harry ma è di Tiffany, cioè…dovrà essere costosissimo!- dissi sorpresa.
- Shhh…dai aprila!- disse sorridendo.
La aprii estraendone un braccialetto con un ciondolo a forma di cuore.
Lessi l’incisione.
“Harry & Austin”
Sorrisi e lo abbracciai forte.
Le sue calde braccia mi avvolsero ricambiando l’abbraccio.
Gli lasciai un bacio sulla guancia, asciugandomi una lacrima.
- È stupendo…davvero…- dissi.
- Sono contento che ti piaccia! Sono rimasto mezz’ora in quel negozio per sceglierti il regalo perfetto!- disse sorridendo dandomi una leggera pacca sulla spalla.
Sorrisi.
- Si!- dissi alzandomi.
- Si cosa Sonny?- chiese confuso.
- Domani verremo a Parigi con te!-

 

    ***

I'm here! *-*
Ciao personcine più che stupende :)
Per prima cosa mi scuso per non aver risposto a tutte le recensioni...
Ma siccome è venuta a trovarmi una mia amica di Modena perchè sabato sera sono andata con i miei amici a mangiare la pizza per il mio compleanno :D
Però ora prometto che rispondo. Poi siamo a 235 recensioni!! Cioè io che pensavo di non riuscire ad arrivare nemmeno ai 100! Vi adoro già per questo. 
Parlando del capitolo o meglio anche sempre delle recensioni quasi tutte mi avete detto che avreste voluto il bacio tra Sonny e Harry e qualcuna ha capito che lui non sta più con Sidney. Allora per mettere in chiaro le cose:
- Per il bacio dovrete aspettare ancora...perchè come sapete io sono molto crudele muahahaha U.U
- Sidney ed Harry STANNO ANCORA INSIEME.
Ok? Bene.
Ah...volevo anche chiedervi se qualcuna sa qualcosa su questa storia che Perrie e Zayn si sono lasciati...ma è vero si o no?!?! Non ci ho capito niente...bah...voi fatemi sapere.
Ora vado a cenare belle :)
Ciao Ciao.
Monica.

 

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Capitolo 19
*** capitolo 18 ***





"Strong Mother"

Capitolo 18



 

 
- E stai attenta Sonny!- mi ricordò per l’ennesima volta zia Johanna mentre mi dirigevo verso la rampa che portava all’aereo.
Devo ancora capacitarmi di come abbia detto di si a Harry.
Già del fatto di stare un’ora in aereo con lui mi faceva venire in mente diecimila filmini mentali, tutt’altro che positivi.
Per non parlare che passerò un intera giornata con lui in giro per Parigi, ma almeno sono sicura che già domani sera mi ritroverò tra le calde coperte del mio amato letto di casa.
Abbracciai tutti prima di prendere per mano Austin e correre verso l’aereo.
Mi sedetti accanto al finestrino per vedere fuori.
Appena decollammo vidi Londra dall’alto, uno spettacolo.
- Mamma cosa facciamo?- mi chiese Austin strattonandomi il braccio.
Lo guardai un attimo, poi gli diedi il suo libro da colorare con i pennarelli, intanto presi una rivista e la sfogliai.
Niente di interessante.
Presi il cellulare e solo ora notai il messaggio di Liam, arrivato prima che partissi.
“Sonny, non ho ancora parlato con Harry, a parte che al compleanno di Louis non c’era, sarà stato con Sidney, comunque chiamami quando atterri. Un bacio Liamuccio (odio questo nome xx)”
Mi scappò un sorriso.
Dopo mezz’oretta Austin si addormentò, mi voltai verso di Harry, mi stava fissando, perché mi stava fissando.
Inarcai un sopracciglio.
- Che c’è Harry?- chiesi alzando le braccia.
- Niente, mi piace guardarti…- disse stritolandomi una guancia, arricciai il naso.
- Dai Harry!-
- Sono contento che tu abbia deciso di venire con me a Parigi, altrimenti sarei andato a solo e a proposito, volevo parlarti del gior…- lo interruppi.
Sicuramente voleva parlare della sera del compleanno di Louis.
- Se io non fossi venuta avresti potuto portare Sidney…- dissi picchiettando le dita sulle gambe.
- Non credo…non siamo più molto affiatati come prima…-
- Se è per Liam ti giur…- questa volta mi interruppe lui.
- No, so che è stata lei a baciarlo…- disse abbassando lo sguardo. - Sai Sonny…non lo ho mai detto a nessuno, ma all’inizio ero innamorato molto di una ragazza…si chiamava Carly…- bene, anche questa un nome di merda. Fece un lungo respiro. - …dopo però lei mi tradì con un altro, credo che tu lo conosca…ti ricordi Logan…il capitano della squadra di football…e Carly era la rossa…-
- La sua ragazza…si lì conosco…ma non mi sono mai andati a genio, la mia migliore amica è sempre stata Tess, non so se te la ricordi, be sono sempre stata con lei…comunque dicevi…- dissi sospirando.
- Si…ehm…da quel giorno divenni quel completo stronzo che sono stato, quello da una botta e via, mi avevano spezzato il cuore e questo mi sembrava il modo migliore, ma evidentemente mi sbagliavo…-
- Già…qualcuno ti chiamava il puttaniere della scuola…e per qualcuno intendo Tess, è da tanto che non la vedo ora che ci penso…- dissi.
 
Flashback:
- Sonny come può piacerti il più rinomato puttaniere della scuola!- mi disse Tess battendo una mano sulla testa.
- Senti Tess a me piace, cosa ci posso fare…- dissi continuando a fissarlo da dietro l’anta dell’armadietto.
- Si, e dopo che ti avrà portata a letto e poi scaricata dirai ancora così?- domandò con aria di una che se ne intende.
- Non succederà mai Tess!- invece eccome se succederà.
Fine Flashback.
 
- Ti manca?- mi chiese accarezzandomi i capelli.
- Tantissimo.- risposi chinando il viso.
- In ogni caso, dopo che sono andato a Parigi sono come dire…cambiato, insomma ero lontano da tutti, il nuovo arrivato. Poi credo di essermi innamorato veramente, di nuovo, però credo che questa volta sia qualcosa di più, perché provo cose che con Carly non ho mai provato.
Sonny, quella person…-
- Volete qualcosa?- ci chiese l’hostess interrompendo il discorso di Harry, fantastico ora non lo saprò più.
Maledetta hostess.
- Per me un caffe!- disse Harry prendendo il portafoglio dalla tasca.
- Lei signorina vuole qualcosa?- chiese rivolgendosi a me.
- Ehm…no grazie…- risposi voltandomi di nuovo verso il finestrino.
Stavamo per atterrare.


 

* * *

I'm here! *-*
Ok...sto aggiornando guys *-*  [come se non lo aveste notato ç-ç ]
In ogni modo voi mi volete morta...cioè 101 seguite! Ripeto 101 seguite!
Per poi non parlare delle 66 preferite e 12 ricordate...e...BOOM! 245 recensioni *-*
Per ringraziarvi ho aggiornato prima, anche se io avevo intenzione di aggiornare lunedì, però ieri ho visto tutte queste cose e mi sono messa a finire di scrivere il capitolo :D
Ah...ricordatevi di Tess perchè non scapperà (?)
Ora scappo e vi lascio sotto i miei profili twitter e ASK.fm anche se ho pochi follower...lòl
Se volete farmi delle domande o volete parlare con me non esitate :)
Ciao Ciao.
Monica.

 

TWITTER & ASK.fm

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Capitolo 20
*** capitolo 19 ***





"Strong Mother"

Capitolo 19

 


 
 
Il taxi si fermò davanti ad una grande casa bianca.
Sgranai gli occhi.
Era davvero quella la casa dei genitori di Harry, cavolo.
Presi la valigia e mi feci avanti prendendo per mano Austin.
Harry suonò al campanello, ci venne ad aprire una ragazza.
- Harry!- urlò quest’ultima abbracciandolo, credo sia la sorella.
- Ciao Gemma! Mi stai stritolando! Possiamo entrare?- chiese Harry.
La ragazza si staccò osservando me ed Austin sorpresa.
Sorrisi entrando in casa.
Una donna ed un uomo ci vennero incontro.
- Harry che bello sei venuto a trovarci!- lo accolse la donna.
- Ciao mamma, ciao Robin!- salutò Harry. - Vi vorrei presentare Sonny ed Austin, ovvero mio figlio e…la madre.- disse deglutendo mentre diceva l’ultima parola.
Tutti lo guardarono sorpresi, che non glielo avesse detto.
Preparati Harry, perché se non gli hai detto niente la mia ira si abbatterà su di te come quando Niall ha fame e non gli danno del cibo.
- Piacere! Austin saluta, forza!- dissi. Lui sorrise correndo imbraccio ad Harry.
- Ciao!- disse poi.
- Ciao bello! Io sono la tua nonna e lei è zia Gemma!- disse indicando la figlia.
L’uomo si avvicinò a me. Deglutii debolmente, ma che mi prendeva.
- S-salve signor Styles…sono Sonny!- dissi allungando il braccio verso di lui. Mi strinse la mano.
- Oh, non sono il signor Styles, chiamami pure Robin…- disse indietreggiando.
Bene, prima figura di merda fatta.
- Piacere Sonny! Io sono Gemma e lei è mia madre Anne!- mi sorrise la sorella di Harry.
- Piacere!-
- Bene, noi portiamo su le valigie, potete controllare Austin un secondo?- chiese Harry.
Tutti annuirono, presi una valigia e salii con Harry.
Mi accompagnò in una stanza. Un letto, perché c’era solo un letto.
- H-harry, io dove dormo?- chiesi appoggiando la valigia.
- Lì, insieme a me…va bene?-
Annuii, scendendo di sotto per mano con Harry.
Gemma stava giocando con Austin, si divertivano tantissimo insieme e non erano nemmeno dieci minuti che si conoscevano.
Sorrisi andando verso di loro.
- Mamma lo sai che zia Gemma fa ridere!- disse ingrandendo gli occhi. Sorrisi prendendolo in braccio dandogli un bacio sulla guancia, dopo il quale lui fece un bleah. Sorrisi novamente e lo misi giù.
- Posso tenerlo qui con me, se magari voi volete fare un giro per Parigi…- disse Gemma.
- Si mamma papà! Per favore!- chiese Austin.
- Per me va bene…per te?- chiese Harry guardandomi.
- Se non ti da alcun problema tenerlo…- dissi solamente mettendo le mani dietro la schiena.
- No, anzi ne sarei felicissima!- disse sorridendo.
- Allora andiamo! Ci si vede questa sera!- esclamò Harry.
Tutti ci salutarono e poi uscimmo.
- Hai una minima idea di dove ti voglia portare?- chiese facendomi un attimo il solletico alla pancia. Sorrisi.
- No…ma sono curiosa!- sorrise prendendomi per mano ed iniziando a correre.
Mi portò in una piazza piena di artisti che dipingevano quadri.
Ho sempre sognato andare a Parigi, appunto io e Tess sognavamo di andare a fare una vacanza qui insieme quando avremmo compiuto i nostri vent’anni. Però il sogno si frantumò.
Sorrisi.
- Benvenuta a Montmartre!- disse aprendo le braccia in modo da illustrarmi tutto il posto.
Scossi la testa ridendo.
- Oggi sarai la mia guida?- chiesi.
- Esatto…ma prima mi deve pagare…- disse ammiccando un sorriso che fece spuntare quelle adorabili fossette che aveva anche Austin. Lo guardai confusa, notando la mia smorfia si indicò la guancia. Alzai gli occhi al cielo per poi avvicinarmi a lui dandogli un lieve bacio sulla guancia.
- Andiamo?- chiesi. Mi prese per mano facendomi girare per tutta la piazza.
Passammo per un viale alberato.
Mi stavo divertendo come non mai, e il che era strano siccome ero sola con Harry.
Riusciva a farmi sorridere ogni singolo della giornata.
Forse avevo fatto proprio bene a venire con lui a Parigi.
Ci fermammo di fronte ad una gelateria.
- Vuoi prendere il gelato a dicembre?- chiesi arricciando il naso.
- Si, oggi è una bellissima giornata! Dai entra!- disse spingendomi nel negozio.
- Salve! Vorremmo due gelati! Uno alla fragola e uno al…-
- Pistacchio!- dissi. Presi il portafoglio ma Harry mi fermò.
- Lascia…faccio io!- disse pagando per poi prendere i gelati.
Ci sedemmo fuori su una panchina.
 - Senti Sonny…mi faresti sentire il tuo gelato?- chiese. Spostai il gelato verso di lui.

 

* * *
 

I'm here people!
Non ho fatto passare una settimana prima di aggiornare. Mi merito un premio!
Ok no...scusate se faro questo spazio autrice un po da malata mentale ma è tutta colpa della mia amatissima prof che come passatempo a deciso di farci solo verifiche a sorpresa. #god why?!
Aniway, ci stiamo avvicinando al mio capitolo "preferito" *fa le virgolette con le dita* della storia, ovvero il prossimo capitolo guys! :D
Mi ricordo che ho lasciato un anagramma scemo a directionerzm *animamia* che oggi deve aggiornare la sua Fan Fiction e vorrei chiedervi di lasciarle una piccola recensione se vi va...vi lascio il link sotto.
Aniway2 ringrazio tutte quelle che mi hanno fatto i complimenti su twitter, siete dolcissime babes.
Però ho un dubbio enormamente (esiste questa parola???) enorme...qualcuna di voi legge i mie spazi autrice? Perchè io scrivo cose importanti e non stupide.
Quindi se avete letto questo spazio autrice (facciamo un sondaggio *-*) scrivete nella recensione
BRADIPO
Chi da sempre a seguito le mie FF sa della mia mania per i bradipi e ok...ho finito. Vi aspetto nelle recensioni e ....scappo via che devo andare a vedere il nuovo ufficio di mio padre, tanto perchè mi hanno esplicitamente obbligata...va bueno...
Ciao Ciao.
Monica. 
♥ ♥ ♥ ♥ ♥  

PS. io la chiamo faccina spastica lòl: 
ʘ‿ʘ
PPS. passate qui----> Only girl in the world. ci sono anche io nella storia, quindi votate Monica e non      quell'altra  

 

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Capitolo 21
*** capitolo 20 ***




"Strong Mother"

Capitolo 20




 

 
 
- Che ore sono?- chiesi dopo un po’ che giravamo a vuoto.
Si stava facendo tardi.
- Sono quasi le 8.00 p.m…andiamo a cena da qualche parte?- mi chiese.
Proprio mentre stavo per rispondere mi squillò il cellulare.
- Pronto?- chiesi.
- Sonny ma quando cavolo avevi intenzione di chiamarmi! Mi sono preoccupato!- urlò Liam dall’altra parte del telefono.
- Oddio è vero me ero dimenticata! Scusa Liam!- dissi.
- Tranquilla, comunque tutto bene lì?- domandò.
- Si benissimo…stavo giusto andando a cenare.-
- Bene… ciao Sonny!- lo salutai anche io ed attaccai.
Entrai subito dopo Harry in un ristorante poco lontano dalla Torre Eiffel.
Anche la serata si prospettava magnificamente.
Parlai con Harry del più e del meno.
Ci alzammo ed uscimmo dal ristorante con due crepes nel cartoncino da mangiare.
Camminammo mangiando la crepes fino alla Torre Eiffel.
- È davvero buona! Rimarrei qui a Parigi vivendo di crepes se potessi!- dissi ridendo.
- Esagerata…-
- Non è vero!-
- Ti vibra il cellulare!-
- Cosa?-
- Il cellulare Sonny!- mi diedi un piccolo colpetto in testa per poi prendere il cellulare e rispondere. Lessi sullo schermo il nome di Louis.
- Ciao Lou!-
- Ehi Sonny! Come va lì a Parigi? Mi ha preso un regalo vero?- domandò dicendo con tono serio l’ultima frase.
- No Lou, me ne sono completamente dimenticata!- dissi.
- Ti sei divertita?-
- Moltissimo! Harry mi ha fatto da guida per tutta la città!-
- Fantastico, ehi Sonny…posso farti una domanda?- domandò.
- Certo dimmi!-
- Ti piace Harry?-sussurrò
- Non ho capito, alza la voce!- dissi scuotendo la testa.
- Ti piace Harry?- domandò. In quel momento deglutii lentamente inarcando un sopracciglio.
- Ma no! Che cosa ti viene in mente! Ora devo scappare Louis! Oppure il mio giro sulla Torre Eiffel me lo sogno! Un bacio! Salutami la zia!- dissi riattaccando il cellulare prima che potesse dire qualcos’altro di imbarazzante.
Cioè era più che ovvio che a me NON piaceva Harry.
Riposi il cellulare in tasca e mi guardai in giro.
Dove cazzo era andato Harry.
Camminai a vanvera qui in giro per poi trovarlo sotto la Torre Eiffel che guardava in su.
Corsi verso di lui saltandogli sulla schiena da dietro, intanto scompigliandogli i ricci.
- Come hai osato lasciarmi sola!- dissi ridendo saltando giù.
- Oddio sei tu! Per colpa di questo spavento ho perso vent’anni di vita! Ne sei contenta?!- disse lui sospirando appoggiando una mano sul cuore.
- Pff…come sei esagerato Harry!- dissi.
- Dove vuole che la porti signorina?- mi chiese. Sorrisi.
- Titanic…- dissi sospirando. - Il mio film preferito…-
- Allora?-
- Be…non su una maledettissima stella!- dissi battendo le mani.
- Sali tu salgo io!- disse poi.
- Ma non era salti tu salto io?!- dissi ridendo.
- Almeno che tu non ti voglia buttare giù dalla Torre Eiffel io direi di salire…- spiegò lui ridendo.
- Si, hai ragione! Dai andiamo!- dissi prendendolo per mano.
Salimmo e corsi ad affacciarmi.
Vedere Parigi illuminata era qualcosa di spettacolare.
Harry mi venne dietro prendendomi per i fianchi, quando un colpo di vento soffiò.
- Ora dovrei dire: “Sto volando Harry! Sto volando”? - chiesi ironica.
- Se vuoi trasformare la serata in alcune scene di Titanic…dire di si…- rispose scompigliandomi ancora di più i capelli.
- Grazie…- dissi.
- E per cosa?- chiese vicino al mio orecchio.
- Per tutto, Harry. Sono stata benissimo oggi, e nonostante tutte le cose orrende che ho pensato di te in questi anni devo proprio arrendermi e credere che tu sia cambiato…non sei più il puttaniere, come venivi chiamato, sei un ragazzo dolce…e davvero credimi, ne sono felice…- dissi tirando un  sospiro di sollievo.
- Sonny, non so se ti ricordi, ma una sera ti avevo seguito fino in camera…-
- Si cantavi qualcosa simile a Isn't she…- mi tappò la bocca.
- Isn't she lovely, Isn't she wonderful, Isn't she precious
Less than one minute old
I never thought through love we'd be
Making one as lovely as she
But isn't she lovely made from love.- canticchiò a bassa voce accanto al mio orecchio facendomi venire i brividi.
- Quella…-
- Si…e poi oggi ti avevo detto che mi sono innamorato di nuovo…- disse poi.
- Si…mi ricordo anche quello…-
- Posso farti volare?- mi chiese.
- Volare?- domandai.
- Si!- mi prese in braccio facendomi girare come si fa con i bambini da piccoli.
- Oddio Harry non farlo mai più!- continuò a farmi girare ed io ridevo come una pazza. Appena mi mise giù avevo le mani appoggiate sulle sue spalle, mi morsi il labbro.
- Vuoi volare ancora?-
- No!-
- Preferisci il solletico ragazza?- chiese avvicinandosi ancora di più.
- No!-
Ormai sentivo i ricci sfiorarmi la fronte.
Cosa aveva in mente.
- Hai della nutella lì!- disse guardando a lato delle mie labbra. Lo guardai negli occhi. Brillavano, era come se quel verde smeraldo intenso mi stesse ipnotizzando.
Si avvicinò sempre di più fino a darmi un bacio all’angolo della bocca.
- C’è ancora? La nutella intendo…- chiesi guardandolo di nuovo negli occhi.
- Se non vuoi fermami…- disse avvicinandomi sempre di più.
Chiusi gli occhi e in una frazione di secondo sentii le sue soffici labbra posarsi sulle mie.


 

* * *
 

I'm here babes!
E finalmente oggi potrò dirvi....AMATEMI.
Ok, finalmente sti due scemottoli qui hanno deciso di baciarsi.
No cioè mi commuovo da sola :')
Questo è il mio capitolo preferito ed io lo vado a postare alle 21:00 di sera quando non c'è anima viva..bah.
Spero che qualcuno lo legga e legga anche lo spazio autrice...oggi chiunque lo abbia letto scriva...LITTLE THINGS...lòl
Sto gioco qua mi piace...oltre per il fatto che sono andata al ristornante ed appena sono entrata c'era Little Things...dio che bello *-*
Aniway, spero che questo capitolo vi piaccia perchè ci ho messo todo mi corazon. Già...oggi avevo spagnolo.
Ora vado prima che la mia crissima amica Visara mi fucili perchè non sto rispondendo hai suoi messaggi.
Nel caso stessi leggendo...visi ti lovvo pure io lòl.
Ciao Ciao.
Monica.

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Capitolo 22
*** capitolo 21 ***




"Strong Mother"

Capitolo 21





 


 
 
Ormai erano passati tre giorni da quando ero tornata da Parigi.
Da quella sera non avevo più parlato con Harry.
Sinceramente, non so perché, ma ogni volta che mi passava vicino mi veniva l’istinto di evitarlo…come se provassi un certo senso di, vergogna.
Entrai da Starbucks e mi sedetti nel primo posto libero.
Una ragazza riccia si avvicinò per prendere l’ordinazione.
- Ciao! Cosa ti porto?- mi chiese sorridente.
- Un caffe…ed…un muffin al cioccolato…grazie!- disse alzando lo sguardo.
La riccia mi guardò un attimo negli occhi per poi sorridere.
- Non ci posso credere!- urlammo all’unisono.
- Tess!- gridai abbracciandola.
- Oddio Sonny! Da quanto è che non ci vediamo!- disse per poi staccarsi e sedersi nel posto di fronte al mio.
- Da tantissimo tempo! Che mi racconti?- domandai.
Ancora non ci potevo credere. La mia migliore amica qui, con me.
Quando ero con lei la vita mi si prospettava magnificamente, mi aveva sempre aiutata nei momenti di sconforto, come se fosse la sorella che non ho mai avuto.
La sorella gemella che ognuno di noi desidera.
- Niente di che…mi sono appena trasferita a Londra ed ora lavoro qui!- disse allargando le braccia. - Invece tu? Cosa ci fai nella grande Londra? Mi ricordo che dopo che hai preso il diploma te ne sei andata perdendo i contatti con tutti quelli del nostro paese in culo ai lupi…-
Tess era famosa per il suo linguaggio fine.
In ogni caso, lei non ha mai saputo di quello che mi è successo quella sera e nemmeno che ho un figlio.
- Lavoro per una rivista, ma ora sono in vacanza.- dissi.
- Uhm…hai accaparrato qualche inglese sexy?- chiese facendomi l’occhiolino.
- Sei la solita Tess, comunque no…o almeno credo…tu?-
- No…ma sono all’attacco arrrrr! Allora, dopo che il puttaniere se ne è andato, come è andata?-
Mi sentii il cuore in gola.
Come poteva ricordarsi di…di Harry.
E comunque come potevo dirle che il suo nemico numero uno mi aveva messa incinta a diciott’anni e poi se ne era andato.
Ma come potevo dirle che lui era…a casa mia.
- Quando finisci il turno?- chiesi per cambiare discorso.
- Esattamente…- guardò l’orologio al polso. - Ora! Quindi sono pronta per venire da te a cena!- disse alzandosi.
- Come scusa?-
- Si andiamo!- appoggiò il grembiule sul bancone per poi prendere la sua borsa e uscire dal bar a braccetto con me.
Ed il mio caffe?!
Entrammo a casa mia, Austin mi venne incontro.
- Ma ciao bel bambino! Come ti chiami?- chiese Tess avvicinandosi a lui.
- Austin! Ciao mamma!- disse per poi rivolgersi a me.
- Mamma?!- strillò Tess.
- Austin…torno subito…- dissi.
Vidi correre Tess fuori dalla porta. Guardai a terra per poi correre fuori.
Feci sbattere la porta e guardai a destra e sinistra.
Abbassai lo sguardo, era seduta a terra.
Mi sedetti accanto a lei.
- Ehi Tess…- dissi mettendo un braccio dietro di lei per abbracciarla.
- Perché non mi hai detto niente! Ti avrei aiutata con piacere!- disse giocherellando con i pollici.
- Scusa, ma dopo che ho saputo di essere incinta non sapevo come fare! Cavolo Tess, avevo diciott’anni! Ero giovane!- dissi trattenendo una lacrima.
- Cosa?! Chi è stato Sonny!? Non dirmi che è stato lui!- disse puntandomi un dito contro. Abbassai lo sguardo. - Dov’è quel bastardo?!- disse alzandosi.
- A proposito di questo…- dissi, quando vidi Tess sbattere contro qualcuno che stava per salire le scale.
- Ciao Sonny! Piac…Tess?!- strillò Harry appena vide la faccia arrabbiata di Tess.
- Tu! Brutto stronzo! Come hai potuto!- urlò puntandogli un dito contro
- No Tess…lascialo stare…-  dissi mettendomi in mezzo a loro.
- Tess smettila! So che mi odiavi e mi odi ancora però contieniti! Ora sto cercando di essere un padre modello e tutto per mio figlio e Sonny! Quindi se non ti dispiace prima di urlare contro la gente, ascolta meglio la versione dei fatti! E tu!- sputò tutto d’un fiato per poi indicarmi con una sguardo di delusione, profonda delusione, come se avesse perso la fiducia nei miei confronti.
Si avvicinava sempre di più a me minaccioso, ed io arretravo sugli scalini quasi sull’orlo di cadere.
Sentii una lacrima rigarmi il viso.
- Come hai potuto dirle tutto così! Gli avrai raccontato la storia sotto il tuo punto di vista, fregandotene di me completamente! Le avrai raccontato di quella sera, quando ero solo uno stronzo ubriaco, be spero che tu ora ne sia contenta! Mi stai facendo odiare da tutti per di sbarazzarti di me!- continuò alzando la voce.
In quel momento cominciai a piangere, come se tutto quello che avevo creato mi stesse crollando addosso. Tess rimaneva immobile spaventata, forse più di me. Guardai negli occhi Harry, nei quali riuscii ad intravedere qualche lacrima che lottava per uscire, ma che lui teneva rinchiuse per cercare di sembrare forte, cosa che in questo momento non era affatto.
- Sai un’altra cosa Sonny…ora ho capito! Sei stata tu a dire a Liam di baciare Sidney, che scemo…perché non lo ho capito subito, infondo potevo aspettarmelo. Ma la cosa che mi fa più male è che io mi ero innamorato di te Sonny, volevo cercare di creare una famiglia così che tutti potettero essere felici, ma…lasciamo perdere. Ho chiuso con te Sonny, ho chiuso.- disse per poi correre via.
Mi sedetti di nuovo sugli scalini abbracciando forte Tess, che era l’unica persona vicina a cui potessi chiedere un abbraccio. 


 

* * *
 

Buon Natale babes!...I'm here.
Ed ecco a voi il capitolo che aspettavate da una vita #sarcasmomodeon
No cioè...la storia doveva finire al capitolo 20...però mi sono detta..."Fanculo tutti io la storia la finisco dopo".
E siccome non ce la faccio a fare una storia dove due stanno insieme...amo i litigi...no scherzo :p
Però non sapevo che fargli fare allora ho fatto così.
In ogni modo qualcuna di voi mi ha chiesto se ci saranno parti pervy nella mia storia.
Rispondo qui...io non so descrivere scene dove due fanno bunga bunga come dei conigli in astinenza da mesi.
Quindi magari potrebbe esserci l'inizio, ma poi finirebbe che non lo fanno. Sorry guys.
Va be...vado via che sono arrivati i miei cugini #godhelpme
No sono qui da mezzogiorno e già mi hanno urtato le ovaie -.-" ed io ho allungato la strada così non arrivavo in anticipo, da scuola, e me li sono trovata davanti casa...fuck.
Aiutatemi lasciandomi delle recensioni ahahhahahah :*
Vi voglio bene e...in caso non ci sentissimo in questi giorni.
BUON NATALE AMORI MIEI!
Ciao Ciao.
Monica.

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Capitolo 23
*** capitolo 22 ***




"Strong Mother"

Capitolo 22







 

 
 
Entrai nel negozio di abiti con Austin, Liam, Louis e Tess.
Girai per tutti i piani cercando tra gli infiniti capi uno che ne andasse bene per me, uno che rientrasse nei miei gusti, per la serata di capodanno.
Amavo le serate di fine anno.
Solitamente andavo con Louis da qualche nostro amico per festeggiare tutta la sera.
Avevo sempre optato per dei jeans ed una camicia, anche se quest’anno, Tess , mi aveva esplicitamente obbligata a mettermi un abito adatto per le serate di questo genere.
Arrivai all’ultimo piano notando una sorta di manichino in un angolo, nessuno andava lì, forse perché non era esposto proprio in modo visibile.
Tolsi l’abito sperando che fosse della mia taglia siccome, a mio parere, era l’unico abito decente del negozio.
Non ho mai amato indossare vestiti o gonne, se non per feste importanti, dove venivo obbligata a mettere quegli insulsi vestitini bianchi e le ballerine.
Presi un golfino bianco esposto sullo scaffale ed entrai nel camerino.
Era della mia taglia, perfetto oserei dire.
Mi diedi un ultima occhiata allo specchio per poi annuire soddisfatta ed uscire dal camerino per chiedere agli altri il loro parere.
- Sonny è bellissimo!- esultò Tess battendo le mani, mentre saltava sotto lo sguardo divertito di Louis. Abbassai lo sguardo e vidi Austin aggrapparsi alle mie gambe sorridendo. Ricambiai il sorriso prendendolo in braccio.
- Lo prendo!- dissi decisa, per poi posare Austin a terra e rientrare nel camerino per rimettermi i vestiti puliti.
Tornati a casa mi fiondai sul divano accendendo la TV.
Tess era andata a lavoro, mentre Liam era tornato a casa sua per accompagnare sua sorella alla stazione.
Mi guardai in torno per poi afferrare una fetta di torta lasciata incustodita sul tavolino del salotto. Ne addentai un pezzo.
- Che carina Sonny!- disse Louis saltando sul divano, per poi mettere un braccio intorno alle mie spalle. - Hai assaggiato la mia torta!- continuò.
Sbarrai gli occhi e la sputai nel piatto. Mai mangiare quello che cucina Louis.
- Louis non devi lasciare il veleno dove Austin potrebbe prenderlo!- dissi bevendo un goccio d’acqua.
- Come sei spiritosa cuginetta…in ogni caso, sono qui per dirti che mi piace di nuovo Tess…- ammise coprendosi la faccia con le mani.
Aspetta...
- Ti è mai piaciuta Tess?- chiesi inarcando un sopracciglio.
Che scema, perché non me ne sono accorta prima. Ora si spiegano tutte quelle occhiatine strane che si davano ogni volta che invitavo Tess a casa quando ero al liceo. Scoppiai a ridere. - Ed Eleanor?-  continuai.
- Cotta momentanea…comunque sono qui per dirti che domani Super Lou andrà all’attacco e conquisterà Tess, una volta per tutte!- disse alzandosi in piedi per poi correre su per le scale facendo finta di volare come Superman.
 A volte mi chiedo, dove mio cugino abbia lasciato l’intelligenza.
Scossi la testa per poi dirigermi in cucina per mettere su l’acqua per la pasta.
Mi sedetti su una sedia bevendo un po’ di tè mentre aspetta che iniziasse a bollire.
Guardai fuori dalla finestra.
Che cazzo ci faceva Sidney insieme a Liam. Spensi sotto al fuoco e corsi fuori di casa verso di loro.
Probabilmente in questo momento sarò rossa dalla rabbia.
Sidney puntò maliziosa un dito sul petto di Liam, come per chiedergli di uscire, lui la guardava confuso e spaventato. Attraversai la strada e corsi in mezzo a loro, diminuendo le distanze dai due.
Lei mi guardò scioccata, mentre cercava di spingermi via per tornare da Liam. Proprio mentre stavo per mollarle un sonoro schiaffo in faccia qualcuno mi prese in braccio per fermarmi.
Lo abbassai notando Harry piuttosto arrabbiato.
- Poi vi chiedete perché io sia sempre arrabbiato…- disse Harry chinando il viso verso il marciapiede. Liam mi strinse la mano per poi lasciarla appena Harry rialzò il viso.  - Così mi tradisci per il suo migliore amico è Sidney…- continuò guardando la ragazza.
- Harry mi dispiace tanto io…- disse Sidney cercando di difendersi, anche se era dalla parte del torto. - è colpa sua!- continuò indicando Liam.
- Anche bugiarda!- commentai io a bassa voce.
- Stai zitta Sonny! Tra tutte due non so chi sia la peggiore! Una che mi tradisce e una che non capisce un cazzo di quello che sto passando!- disse Harry con tono minaccioso.
- Senti amico lascia stare Sonny…non credi che abbi già sofferto abbastanza a causa tua!- disse Liam con la più totale calma.
Come faceva ad essere sempre così calmo.
- Oh no, è perché tu non sai niente! Nessuno di voi sa niente!- disse infine Harry andandosene. Quando ormai stavo per tornare in casa Harry si fermò. - Ah Sidney…è finita!- disse per poi girarsi di nuovo e andare via.
Abbracciai forte Liam per poi lasciarlo lì e tornare in casa.
Avevamo mangiato tutti insieme, questa sera Tess rimaneva a dormire da noi sotto grande richiesta di Louis. Quel ragazzo era davvero pazzo.
Mentre i due piccioncini parlavano allegramente andai al piano di sopra per cercare qualcosa da mettere da lavare.
Entrai nella stanza di Harry.
Presi una maglietta, emanava il suo profumo. La appoggiai dove l’avevo presa e mi diressi verso la scrivania, c’era un foglio con scritto qualche riga.
They don’t know about the things we do
They don’t know about the I love you’s
But I bet you if they only knew
They will just be jealous of us
They don’t know about the up all night’s
They don’t know I waited all my life
Just to find a love that feels this right
Baby, they don’t know about
They don’t know about us
Lo appoggiai sulla scrivania per poi correre fuori da quella stanza e andare in camera mia per dormire, senza pensare a nulla. 


 

* * *
 

I'm here babesssssss!

CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER QUESTO LUNGO RITARDO!
No sul serio, sono una stronza...vi ho fatto aspettare 16 giorni= 2 settimane e 2 giorni :(
Perdonatemi :(
In ogni modo Buon Anno (in ritardo) e buona epifania :)
Harry e Sonny non hanno ancora fatto pace, e tutti ci sono rimasti male per la litigata...sorry for all the people :D
Per vederli insieme vi farò penare fino all'ultimo, cioè a breve perchè per la fine di questa storia mancano 1 capitolo + l'epilogo.
Dio mi mancherà troppo :'(
Aniway, vi faccio un po di domandine in stile directionerzm ( *-* )
1- vi è piaciuto il capitolo?
2- a quante di voi dispiace per la fine della storia?
3- chi non vede l'ora che posti le mie due nuove Fan Fiction?
4- chi pensa che io sia stronza perchè non li faccio stare insieme?

Ho finito :) Ed ora me ne vado che devo ancora studiare inglese e devo finire dei compiti per giovedì che finirò durante la settimana...ditemi che non sono l'unica >.<
Ciao Ciao.
Monica. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx ( oggi mi sento tanto trasgry da mettervi le xxx U.U )

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Capitolo 24
*** capitolo 23 ***




"Strong Mother"

Capitolo 23









 

 
***
Passai il mascara sulle ciglia dell’occhio destro.
Ero pronta per andare da Zayn a festeggiare. Indossai le nuove scarpe con il tacco e scesi giù con Austin per mano.
Avevo fatto i boccoli infondo ai capelli, indossavo il vestito nuovo e mi ero truccata sotto i consigli di Tess, la ho sempre sfruttata come mia truccatrice personale siccome era molto brava, e lei di questo ne andava più che fiera.
Aprii la porta di casa Malik ed entrai.
Perrie mi corse accanto mentre faceva il trenino con Zayn e Niall ed una bottiglia in mano. Scossi la testa ridendo.
- Siete già ubriachi?- domandai mentre Louis e Tess si aggregarono al trenino iniziando a ballare, ovvero, a fare mosse strane.
- Più o meno si!- urlò Niall prendendo una manciata di patatine. Presi in braccio Austin e andai dietro Tess per continuare con loro il trenino.
Dopo un po’ mi andai a sedere sul divano con Tess, mentre avevo lasciato mio figlio a Liam, andavano molto d’accordo quei due.
- Ehi Sonny, ieri ti ho vista scappare fuori dalla stanza di Harry, per terra c’era un foglietto con qualche riga…una canzone penso…- disse Tess avvicinandosi a me con fare interrogativo.
- Si, è di Harry…ma non so per chi sia…- dissi facendo spallucce per poi bere un altro sorso di birra che mi avevano versato prima.
- Ma sei scema o cosa? Era per te!- disse dandomi una pacca sulla spalla.
La guardai confusa. Era impossibile, ne sono più che certa.
Insomma Harry mi odia, lo ha ammesso lui stesso esattamente ieri e pochi giorni fa. Non poteva dedicarmi una canzone…d’amore.
Bevvi un altro sorso di birra.
- Ma cosa stai dicendo? Lui mi odia, io non lo sopporto da quando mi ha detto quelle cose, non siamo compatibili.- dissi per poi portare di nuovo il bicchiere alla bocca. Tess me lo tolse e lo appoggiò sul tavolo lontano da me. Non dovevo usare la birra come antistress.
- Senti Sonny, so che sono sempre stata contraria a questo tuo feeling con Harry, lo ho sempre definito un puttaniere ed altre cose del genere. Ma poi pochi giorni fa lo ho visto giocare con Austin, mi sono immaginata anche te insieme a loro, poi Louis mi ha parlato di voi, di tutto quello che è successo.- disse tutto d’un fiato per poi riiniziare a parlare  - Fin qui non ci credevo ancora, ma quando ho visto te e la canzone ho immaginato lui che te la cantava, è per te quella canzone Sonny, sei tu la ragazza che ama!- disse abbracciandomi come per trasmettermi tutte l’emozioni che ha provato nel raccontarmi tutto questo.
Proprio mentre mi staccai guardai il cellullare che si illuminava.
- Pronto?- chiesi.
- Parliamo con una certa Sonny?- chiese una signora cortesemente.
- Si sono io, cosa le serve?- chiesi guardando Tess confusa.
- Abbiamo trovato il suo numero nelle ultime chiamate di Harry Styles, se lo conosce deve venire subito in ospedale…ha fatto un’incidente!- disse.
Riattaccai subito guardando Tess, che si era avvicinata a me per sentire tutta la conversazione. Mi alzai correndo da Louis.
- Lou devo correre in ospedale! Controlla Austin, ti prego…- dissi prendendolo per un braccio.
- Cosa!? Sonny!?- strillò correndomi dietro. Non gli risposi e andai vero la porta, ma venni fermata da qualcuno che mi chiamava.
- Mamma dove vai?- chiese Austin preoccupato.
- No amore, devo andare un attimo via perché c’è un piccolo problema, ma dopo torno, non preoccuparti.- disse dandogli un bacio sulla guancia.
- Ma non mi lascerai mai?- chiese abbracciandomi.
- Mai!- dissi per poi salutarlo e correre fuori da casa Malik e salire sul primo taxi libero.
Appoggiai la testa, ci avrebbe messo un po’ a causa dal traffico.
Ma era capodanno, cosa potevo aspettarmi.
Passai tutto il viaggio a guardare fuori dal finestrino, ripensando continuamente al discorso di Tess. Chissà, forse aveva ragione.
Forse era vero, quell’idiota che mi ha messa incinta a diciott’anni, quell’idiota che mi ha dato la cosa più bella della mia vita, quell’idiota che per una sera mi ha fatto sentire speciale.
Chiusi gli occhi appoggiando la testa in avanti facendo scendere qualche lacrima.
Quando li riaprii eravamo davanti all’ospedale, presi dei soldi dalla borsetta e li diedi al taxista.
- Tenga il resto!- dissi per poi correre dentro all’edificio fino alla reception. Mi guardai intorno.
Ho sempre odiato l’ospedale. Mi avvicinai alla signora dietro la scrivania bianca che scrutava qualcosa sulla lista che teneva in mano.
- Salve, cerco Harry Styles, in che stanza è?- chiesi scostandomi una ciocca di capelli dal viso. Quest’ultima alzò lo sguardo verso di me facendo una smorfia strana, probabilmente sarà il mascara colato.
- Solo i parenti possono andare…- disse tornando a guardare la cartella.
- Se le dico che sono la madre di suo figlio mi dice dove cazzo è?!- sbottai leggermente irritata, sicuramente non sarei restata qui ferma a non far niente mentre la cara e vecchia signora qui davanti faceva scena muta fregandosene completamente di me  - Sa, per me non c’è problema a girare per tutto l’ospedale fino a trovare la sua stanza, aprirò tutte le porte, arrivederci signora!- dissi dirigendomi verso la prima stanza.
- 228!- disse la signora per poi correre verso di me mettendosi davanti alla porta che stavo per aprire. Sorrisi soddisfatta e corsi verso l’ascensore.
Davanti alla stanza c’era un dottore che si guardava in torno con una certa fretta.
- Cos’ha Harry?- chiesi.
- Ha fatto un’incidente in macchina, secondo me aveva bevuto troppo ed o…- non finì di ascoltarlo e corsi dentro.
Harry era disteso sul lettino, aveva un piccola taglio sulla fronte ed un livido sul braccio, aveva gli occhi chiusi. Mi sedetti accanto a lui iniziando a piangere.
Gli strinsi la mano e mi feci coraggio.
- Probabilmente non vorresti avermi qui…- dissi scostandogli un po’ di ricci che aveva sul taglio  - Ma appena mi hanno detto che stavi male sono corsa qui.- abbassai lo sguardo facendo scivolare una lacrima lungo le guancia.
- Ti odio per avermi fatto soffrire quando ero solo una ragazzina, ti odio per essere tornato e per aver sconvolto tutta la mia vita, proprio tu dovevi essere l’amico di mio cugino che si sarebbe trasferito da noi?! Odio il tuo modo di fare…cosa ti è saltato in mente?! Ubriacarti per dimenticare tutto, non funziona così, e lo so perché anche io prima lo stavo facendo.
Ti sei messo in un enorme pasticcio, se solo non fossi stato così idiota da portarmi con te a Parigi e baciarmi sulla torre Eiffel. Sei insopportabile, ma è possibile cambiare idea su una persona? Forse le persone non sono proprio come uno si aspetta che siano, sei stato importante per me, per quanto mia dia fastidio ammetterlo.- dissi sorridendo.
Stavo parlando da sola, come una stupida. Parlare con uno che non mi sta nemmeno ascoltando che magari ora è in coma ed io non ho ascoltato il dottore mentre me lo diceva. Speriamo di no.
Gli strinsi la mano più forte, come se volessi passargli cosa sto provando in questo momento, come se volessi sentirlo vicino a me più di ogni altra persona.  - Vorrei trovare dei motivi per odiarti, anche se mi sembra impossibile da quando Tess mi ha detto tutte quelle cose, e poi la tua canzone…ok adesso sai che sono entrata in camera tua senza permesso. Cavoli rimarrai sempre nella mia testa, è impossibile non volerti bene! Devo ammetterlo, credo di essermi di nuovo innamorata di te…- continuai per poi chiudere gli occhi, sorridere e piangere.
- Sono innamorato anche io di te, Sonny…- senti dire con un filo di voce. Sgranai gli occhi e mi voltai verso Harry che sorrideva soddisfatto.
- Hai sentito tutto?- chiesi intrecciando le mie dita con le sue. Lui annuì guardandomi divertito.
- Non avrei mai interrotto il tuo discorso…- disse per poi alzarsi di poco e sedersi. Mi avvicinai a lui mordendomi il labbro. Ora sapeva che lo amavo, e mi sentivo una sciocca per non essermene accorta prima.
Sentii delle urla provenire da fuori dalla finestra, il conto alla rovescia per il nuovo anno. Mi avvicinai sempre di più, e mentre tutti applaudivano per l’arrivo del nuovo anno, feci coincidere la mia bocca con la sua, baciandolo con foga.
Mi staccai rimanendo vicina alle sue labbra.
- Ti amo Sonny!- soffiò sulle mie labbra.
- Ti amo anch’io Harry!- sorrisi sulle sue labbra, poi gli diedi un bacio un’ altro interminabile bacio.

 

* * *
 

I'm here babesssss!
Ammettetelo che non mi aspettavate così tardi presto lòl
A parte gli scherzi...sono qui che sto bevendo una tazza di te alla fragola...andatemi a capire...bevo il te prima di cena.
E poi oggi durante la lezione ho urlato alla mia vicina di banco: "Visi c'è la NEVAAAAAAA!!!" sarebbe neve in versione Pakistano, nel mio pakistano :3 
Sorvolando le mie stranezze, vi è piaciuto questo capitolo?
A me è piaciuto tantissimo scriverlo...mi sembrava di essere Sonny...poi nel momento del bacio sdbfuvbfvhvbdhv *-*
Però devo anche darvi una brutta notizia...manca solo l'epilogo. Che non ho ancora scritto, quindi non so quando lo posterò.
Per la mia nuova storia, vi volevo avvertire che la posterò prima di postare l'epilogo di tutte e due le mie FF in corso...quindi presto :D
Vi lascio qualche domandina:
1- Vi è piaciuto il capitolo?
2- Siete ancora incavolate con me per i capitoli precedenti? lòl :P
3- Parte preferita?
Ok, sono finite :)
Ora scappo che sono qui con l'asciugamano in testa a modo di turbante perchè devo asciugarmi i capelli :3
Ciao Ciao.
Monica. xxxxxxxxxxxxxx

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Capitolo 25
*** epilogo ***




"Strong Mother"

Epilogo









 

 
 
* * *
Qualche anno dopo…

- Mamma dai scendi!- urlò Austin mentre metteva il suo nuovo zaino blu sulle spalle.
Scesi giù correndo con i miei tacchi vertiginosi mentre mi mettevo il cappotto, afferrai la borsetta e venni bloccata da qualcuno.
Alzai lo sguardo fino ad incontrare quegli occhi smeraldo inconfondibili di cui mi ero innamorata. Sorrisi non appena notai quelle piccole e graziose fossette apparire sul suo volto.
- Dobbiamo andare!- urlò di nuovo Austin tirandomi il vestito dal fondo.
Aprii la porta per poi uscire e salire in macchina.
Oggi sarebbe stato il primo giorno di scuola per il mio bambino, non riesco a realizzare ancora il tutto.
Poi bisogna precisare che in questi anni sono cambiate molte cose.
Liam si trasferì in Spagna per lavoro dove trovò una graziosa ragazza spagnola che lavora come cameriera in un bar.
Louis e Tess si sono fidanzati, in questo momento sono in Grecia in vacanza, anche se a poco sarebbero tornati.
Niall e Zayn rimasero qui. Il moro rimase un po’ addolorato dopo la rottura con Perrie, ed appunto è ancora alla ricerca della famosa anima gemella insieme all’Irlandese.
Poi ci sono io.
Finalmente sono riuscita a riempire il vuoto che si era costantemente stabilito in me. E tutto grazie ad Harry. Dopo quella sera di Capodanno decidemmo di stare insieme e questa nostra scelta rese felice anche Austin.
Ci fermammo davanti alla scuola, era vicina ad Hyde Park e questo la rendeva accettabile. Salutai con una bacio sulla guancia Austin per poi vederlo correre dentro l’edificio tutto in estasi.
Sorrisi asciugandomi una lacrima di gioia che era scesa per qualche motivo lungo la mia guancia, un braccio forte mi attirò al petto caldo di Harry, che mi lasciò un bacio sulla testa.
Mi spostai facendo unire le nostre mani mentre pian piano intrecciavo le sue dita con le mie.
Camminammo per mano verso il parco, verso quella panchina.

Flashback:
- Credo che tu abbia perso qualcuno!- disse, alzai di poco lo sguardo e vidi il faccino di Austin, gli sorrisi e mi alzai, si aggrappò alla mia gamba.
- Ehm…grazie mille…- alzai ancora di molto il viso.
Fine Flashback.

Mi sedetti sulla panchina osservando Harry.
Muoveva continuamente la gamba destra e si mordeva il labbro come se stesse per fare qualcosa, qualcosa di cui aveva…paura.
Gli girai il viso verso il mio concentrandomi sui suoi occhi, come se potessi trasmettergli tranquillità.
Lui si voltò subito dopo alzandosi in piedi e correndo dietro ad un albero, un albero grande che ti copriva il cielo di Londra una volta sotto.
Anche se non c’era un gran sole, probabilmente da lì a poco sarebbe cominciato a piovere.
Mi appoggiai dalla parte opposta del tronco di dove era appoggiato lui. Aveva le mani portate alle testa e continuava sempre a mordersi il labbro inferiore.
Senza farmi sentire camminai verso di lui per poi poggiare l’indice sul suo labbro, smise subito di morderlo ed aprì gli occhi.
Sorrise a stento e poi corse di nuovo dalla panchina. Chinai il viso notando che qualche goccia scendeva dal cielo. La gente stava pian piano andando via dal parco. Mi maledissi mentalmente perché proprio oggi avevo deciso di lasciare l’ombrello a casa.
Quando andai anche io via dall’albero pioveva più forte, Harry aveva tutti i ricci bagnati che gli ricadevano sulla fronte mentre io ero un poco più asciutta di lui, per il semplice fatto che ero stata là sotto.
Si avvicinò verso di me per poi alzarmi il mento per incastrare il suo sguardo al mio.
- Scusa per prima…- mormorò con la sua voce roca ed altrettanto attraente. Alzai di poco le spalle per fargli capire che non era niente.
Si avvicinò di poco facendo sfiorare le sue labbra all’angolo della mia bocca, si staccò.
- Sonny, sono alquanto spaventato oggi.- si confidò stingendo le mie mani con le sue. - Sono preoccupato perché penso che dopo un mio atto tutto potrebbe svanire, tutto questo potrebbe frantumarsi in piccoli pezzi.- continuò. Annuii mordendomi leggermente il labbro inferiore.
- Non trovo le parole adatte, vorrei uscirne con una frase speciale apposta per una persona più che speciale, ma come sai non sono bravo in questo…o forse un pochino si.- disse facendomi sorridere. Lo incitai a continuare stringendogli di più le mani. Si staccò da me mollando la presa per poi mettere le mani in tasca, nella tasca del cappotto.
- Sonny…- si inginocchiò a terra mentre le piccole gocce d’acqua continuavano a cadere sopra di noi. Prese la mia mano sinistra per poi fare un lungo rispiro. - Sonia Felicite Miller…vuoi sposarmi?- chiese tirando fuori dalla tasca della giacca un cofanetto con dentro un’ anello.
Sorrisi non appena si alzò in piedi. Annuii tutta in estasi saltando allegramente, smisi dopo poco.
Harry mi attirò a se lasciandomi baci umidi sulla mascella e infine uno all’angolo della bocca. Chiusi gli occhi facendo scivolare la mia mano tra i suoi capelli e stingerli tra di essa.
- Voglio sapere che tutto questo è reale.- sussurrai.
Sentii il suo respiro caldo soffiare contro il mio naso. Mi tolse quasi il respiro sentirlo sempre più vicino a me.
- Sono tuo…- sussurrò. - Se mi vuoi, io sono tuo.-
 

Fine.

 

* * *
 

I'm here babessssss!
Non riesco ancora a realizzare il tutto :'(
La storia è finita, non scriverò più di Sonny e Harry, cioè mi sono affezzionata tantissimo a questa storia!
Ha avuto ottimi risultati, cavolo quasi 400 recensioni! è un traguardo enorme per me!
All'inizio credevo che questa storia non sarebbe arrivata nemmeno a 100 recensioni...invece...
Boh vi adoro tutte, dalla prima all'ultima.
Ringrazio tutte voi per aver seguito la storia capitolo per capitolo :)
Ci sentiamo nelle ultime recensioni a questa storia.
Intanto volevo dirvi che ho postato la mia nuova Fan Fiction, vi lascio il link sotto.
Ciao Ciao.
Monica.

NUOVA FAN FICTION, CLICCATE O SUL TITOLO O SULLA GIF SOTTO:
(magari passate a lasciarmi una recensione)

 

Thirteen things about the British girl:

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