Nighttime Diary

di DreamsHolder
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** One} Arrabbiarsi talvolta... ***
Capitolo 2: *** Two} Solitudine. ***
Capitolo 3: *** Three } Cosa si è. ***
Capitolo 4: *** Four } Sii il tuo successo. ***
Capitolo 5: *** Five} Pensieri di te, scritti tra le pagine dei libri universitari. ***
Capitolo 6: *** Six} Entità delle idee originali. ***
Capitolo 7: *** Seven} Pensive. ***
Capitolo 8: *** Eight} Surprise. ***
Capitolo 9: *** Nine} La chitarra rotta. ***



Capitolo 1
*** One} Arrabbiarsi talvolta... ***


Arrabbiarsi, talvolta, è assurdo. C'è chi soffre di rabbia come si può soffrire di un'inguaribile malattia, ci si droga di ira per sentirsi vivi o attirare su di sé l'attenzione altrui. In verità, penso che la gente, che si arrabbia per ogni singolo cazzo storto, si senta infelice. Insicura. Insignificante. Alcuni sono come i chihuahua: hanno l'aria feroce perché timorosi di essere schiacciati dagli animali più grossi. Altri sono come certi vecchi: sono iracondi perché passano l'intera giornata soli, chiusi in casa. Molti assomigliano agli adolescenti, che inveiscono contro il prossimo che dà consigli: perché convinti di esser giusti e capaci, quando poi son chiusi in una morsa di fatti ed eventi indecifrabili, che solo gli adulti sembrano capire. 
Arrabbiarsi, talvolta, ti porta a vedere le cose in modo diverso - distorto - e a sprofondare in un caos da cui niente e nessuno ti tirerà mai fuori... E se in quel caos ritagli uno spazio uterino in cui adagiarti, il mondo esterno ti appare così distante da non sembrare vero. Perché è questa l'effettiva piaga di chi passa la vita a dannarsi l'anima; la sua giustizia e le sue preoccupazioni sono isole lontane in un nero oceano, brulicante di presenze squalidi.
Arrabbiarsi rende la vita rigida come una partita a scacchi; rischiosa e devastante come una guerra. E si cerca, per sempre, quello spiraglio di luce irraggiungibile, percorrendo una strada avulsa dalle grazie della vita concretamente vissuta, respirata fino in fondo come l'aria, il profumo di un fiore o di una canna. Perché la vita è come 'Uno, Nessuno e Centomila', ed offre trilioni di strade che paradossalmente portano sempre a Roma. O a Milano, Napoli, Forio. La vita è una maglia lavorata ai ferri ed ha i colori e la forma che le diamo, non il perfido sceneggiatore delle nostre vittorie e disfatte. Arrabbiarsi, talvolta, è praticamente inutile. 

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Capitolo 2
*** Two} Solitudine. ***


La solitudine è come un osso rotto. Pur risaldatosi dolerà sempre, nonostante le migliori terapie.

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Capitolo 3
*** Three } Cosa si è. ***


Lo hai notato? È in ogni decisione che prendiamo. Le canzoni che ascoltiamo, i libri che leggiamo, la gente che frequentiamo... È come se avesse viaggiato per secoli, fino a reincontrarci, riallacciarsi ai bordi sgualciti della nostra anima, e vi aderisce così bene che quasi sembra essersene separato in precedenza; ed ora l'abito è di nuovo integro, non si strapperà mai più. È il sapore di noi.
Come faccia, a volte, il mondo a conoscerci meglio dei nostri amici, dei nostri genitori, persino di noi stessi, è un mistero. Che esista un collegamento? Un qualcosa che unisce noi a tutto ciò che ci circonda? O è davvero come dicono gli psicologi... La nostra personalità è modellata, come la forma dei sassi dal mare, da questo stesso mondo che sembra conoscerci così bene? Resto, tuttavia, dell'idea che una miriade di sapori viaggino attraverso tutte le anime dell'Universo. Che un campo magnetico colleghi quelle affini, quasi fili d'erba dello stesso prato, cellule dello stesso corpo. Penso che il parere degli psicologi si addica a coloro che lo hanno dimenticato: di essere, tutto sommato, figli e non padroni di questa enigmatica esistenza. La consapevolezza di sé e la smania di potere sono realtà spesso confondibili; se non per la tendenza della seconda di farsi confusamente carico di mille realtà, per la prima riducibili ai minimi termini, in base all'effettiva importanza di ognuna. Non esistono sapori incontaminati; esistono menti pure, menti critiche, in grado di individuare in essi il giusto e lo sbagliato.

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Capitolo 4
*** Four } Sii il tuo successo. ***


Facci caso; la maggior parte delle volte, chi vince è sempre colui che è stato sicuro di farcela sin dall'inizio... Perciò smettila di abbatterti e credi in te stesso!

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Capitolo 5
*** Five} Pensieri di te, scritti tra le pagine dei libri universitari. ***


Più non ho bisogno di te e più sento di volerti ancora.

* * *

Non esiste secondo che non si congeli, quando la mente è in alto mare...

* * *

Stringi il tutto fra le dita e, un attimo dopo, non esiste più nulla.

* * *

Erano distanti anni luce, intenti eternamente a contemplarsi, e a pensarsi, volersi... Finché uno dei due non si tuffò in un buco nero.

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Capitolo 6
*** Six} Entità delle idee originali. ***


L'originalità è, in sé, una menzogna agli occhi di chi possiede la matrice dell'idea... Quella impura matrice.
Non esistono idee nuove, ma elaborazioni di idee. Noi stessi siamo elaborazioni di idee; e se piacciamo, da noi germoglieranno nuove mode, nuove storie, nuovi perché, demiurgi dell'universo che incarniamo.

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Capitolo 7
*** Seven} Pensive. ***


Avrei voluto vedere i tuoi occhi brillare, come il sole a mezzoggiorno d'estate, almeno una volta. Eliminare quell'ombra, che ne filtra la luce come una zanzariera.

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Capitolo 8
*** Eight} Surprise. ***


Avevo giusto l'impressione che non fosse ancora finita; che rovesciando il piatto sarebbero cadute altre briciole. Mi sento davvero felice.

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Capitolo 9
*** Nine} La chitarra rotta. ***


La gente crede di avere la verità. La gente non capisce. Il perché di un gesto o di una frase risiede nella nostra volontà: che essi siano sbagliati o meno, non è compito della verità determinarlo. Lo sbaglio è nella nostra manifestazione di volontà stessa; quando vacilla. Non importa che cosa la gente pensi: ciò che si fa è creatura dei propri intenti, ed ogni creatura è la benvenuta in quest’universo. Finché questa ci sta bene, così com’è, non c’è bisogno di porsi o porre alcuna domanda. Finché ciò che facciamo ci piace, agire è l’unica verità.


Ispirato alla performance dei Placebo al Festival di Sanremo, il 2 Marzo 2001}

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