Io e te per sempre

di elelove98
(/viewuser.php?uid=231779)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo inizio ***
Capitolo 2: *** Benvenuto bel Dio!! ***
Capitolo 3: *** Andrea ***
Capitolo 4: *** La vera faccia di Andrea ***
Capitolo 5: *** Soccorso ***
Capitolo 6: *** La amavo ***
Capitolo 7: *** Il ritorno di Andrea ***
Capitolo 8: *** Confessioni ***
Capitolo 9: *** Il mio principe azzurro ***
Capitolo 10: *** Il primo bacio ***
Capitolo 11: *** Io e te=Noi ***
Capitolo 12: *** La proposta di Dany ***
Capitolo 13: *** Baci e colazione ***
Capitolo 14: *** Il patto ***
Capitolo 15: *** La mia prima volta ***
Capitolo 16: *** Il risveglio ***
Capitolo 17: *** Gelosie e conferme ***
Capitolo 18: *** Il pomeriggio ***
Capitolo 19: *** Sorprese inaspettate ***
Capitolo 20: *** Piccola lezione ***
Capitolo 21: *** Belle sorprese ***
Capitolo 22: *** Cambiamento improvviso ***
Capitolo 23: *** Il giorno peggiore della mia vita ***
Capitolo 24: *** Piccolo spiraglio di luce ***
Capitolo 25: *** Sorridendo fai tornare il Sole ***
Capitolo 26: *** L'inizio della guerra ***
Capitolo 27: *** La ragazza misteriosa ***
Capitolo 28: *** Ancora tu?! ***
Capitolo 29: *** Non sempre c'è pace ***
Capitolo 30: *** Riconoscere i propri errori ***
Capitolo 31: *** Una giornata senza problemi ***
Capitolo 32: *** Una...sorella...? ***
Capitolo 33: *** Comprensione e sincerità ***
Capitolo 34: *** Mettere i pezzi a posto ***
Capitolo 35: *** Finalmente felice ***
Capitolo 36: *** Che casino! ***
Capitolo 37: *** Ci penso io ***
Capitolo 38: *** Piccolo litigio ***
Capitolo 39: *** Bastardo alla seconda ***
Capitolo 40: *** I personaggi ***
Capitolo 41: *** Tutto si aggiusta ***
Capitolo 42: *** Non ti ho mai dimenticato ***
Capitolo 43: *** Io e te per sempre-Epilogo ***



Capitolo 1
*** Un nuovo inizio ***


Un nuovo inizio

Lunedì mattina.
Sentii qualcosa suonare,ma non capii subito cosa era immersa nel sonno come ero,ma poi aprii bene gli occhi e capii che era un oggetto che avevo imparato ad odiare tutte le mattine:la sveglia. Me l'aveva comprata mia madre tornando da Los Angeles:era molto bella ma mi rompeva tutte le mattine e un giorno o l'altro l'avrei distrutta!! Alla fine mi arresi e la spensi,alzandomi per andare a farmi un doccia.Poi uscita,cercai vestiti pesanti perché i miei genitori mi sgridavano qualunque volta vedevano che non ero vestita adeguatamente alla stagione in corso: rompevano un sacco,erano molto esigenti,ma gli volevo comunque molto bene!! Alla fine della faticosa ricerca mi misi una felpa,jeans(di quelli alla moda da far rosicare chiunque) e le converse.Andai in cucina e mangiai al mio solito:cappuccino e cornetto.Guardai l'orologio attaccato al muro e vidi che erano le otto meno un quarto:accidenti!!Smisi di mangiare lentamente,come al mio solito,e iniziai da ingozzarmi con il cornetto mentre stavo prendendo lo zaino:tutte le mattine così!!! Uscii di casa come una pazza mentre controllavo se avevo tutto,mi fermai e controllai: chiavi,telefono,fazzoletti e trucco di emergenza,sì c'era tutto. Attraversai il classico cancello color avorio,che vedevo da tre anni e mi chiedevo ancora cosa aspettassero a riverniciarlo!! Salutai molte delle mie amiche e raggiunsi Meg, Meggie la mia migliore amica.
-Ciao Meg!-dissi abbracciandola.
-Ciao Any!!-disse lei a sua volta,abbracciandomi.
-Allora,i tuoi sono ancora fuori per lavoro??-mi chiese seria.
-Si,sono partiti da una settimana per Berlino e non sono ancora tornati.-dissi con il viso spento.-Dai,tranquilla vedrai che torneranno:avranno avuto qualche imprevisto!!! Cambiando discorso,hai studiato latino??-
-Tranquilla ho studiato e mi offro volontaria per farmi interrogare!!-le dissi sorridendole.
-Oh,grazie Any!!-disse abbracciandomi,quasi mi strozza.
-Di niente,sono o no la tua migliore amica?-dissi cercando di liberarmi dalla sua presa.
-Si...-prima che potesse continuare suonò la campanella e tutti gli studenti,come una mandria di bufali,entrarono.Erano tre anni che facevamo il linguistico e ancora mi chiedevo cosa ci fosse nel cervello di ogni studente.Lasciai questo pensiero sospeso nell'aria,per entrare. Arrivata in classe,mi sedetti vicino a Meg come stabilito dall'inizio dell'anno.Mi misi a ripassare quando entrò un ragazzo,doveva essere nuovo,sembrava un Dio:capelli biondo-castano perfetti,occhi di un azzurro mare profondo,muscoli ben scolpiti,alto una quaresima, insomma il Paradiso.Ripresi a ripassare mentre le mie compagne gli andarono tutte addosso,inclusa Meg. Alzai lo sguardo sbalordita per il comportamento di Meg,ma in mezzo a quel casino di oche,lui mi guardò e mi sorrise.Io sentii dentro di me un accampamento di farfalle e mi persi in quell'azzurro meraviglioso,sperando di non risvegliarmi mai più.
 
 
 
 
Angolo autrice:
è il mio primo capitolo della mia prima storia e spero vi sia piaciuto!!Recensite in molti,così vedrò se vale la pena che continui o meno.
A preso,
Eleonora. 

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Benvenuto bel Dio!! ***


Benvenuto bel Dio!!

Per un momento il tempo sembrò fermarsi,immersa in quel mare di azzurro,ma poi tornai alla realtà e continuai a ripassare latino. In classe c'era il casino delle mie compagne-oche,inclusa Meg,che mi fece di nuovo rialzare lo sguardo sbalordita perché gli chiese: -Sei fidanzato??-. Io rimasi come un ebete per ciò che avevo sentito,dato che la signorina era pure fidanzata.Quel ragazzo dagli occhi color mare sembrò aver cambiato il silenzio che si creava ogni santo giorno, neanche stessimo in Chiesa.Fortunatamente,entrò il professore di chimica che fece sedere tutti:in prima ora c'era chimica e in seconda la materia che odiava Meg, cioè il latino. Il ragazzo-Dio,come l'avevo soprannominato per quanto era bello e perfetto,si sedette vicino ad un mio compagno che si chiamava Filippo al banco dietro il mio e quello di Meg,dato che era l'unico posto vuoto.Il professore fece l'appello e dopo parlò con il ragazzo-Dio.-Allora,signor Richard si presenti alla classe per sapere qualcosa di lei!!-disse il vecchio prof di chimica.-Subito professore-sentii dire alle mie spalle,-Mi chiamo Daniele Cèlestin Richard,sono nato a Parigi perché i miei genitori sono di origini francesi,però mi sono trasferito qui per vedere com'era vivere in Italia.Spero di andare d'accordo con tutti.- disse tutto d'un fiato mentre io sono diventata più rossa del fuoco;il buffo è che non capivo il motivo di queste improvvise sensazioni.-Bene, signor Richard la ringrazio e detto questo iniziamo la lezione.-disse il professore distraendomi dai miei pensieri e riportandomi alla realtà.
L'ora passò molto in fretta e Meg,non la smetteva di ridere dalla felicità;io proprio non la capivo,era fidanzata con un ragazzo meraviglioso e guarda un altro:povero Gigi!!Bè,anche io non ero da meno,ero fidanzata anche io con un ragazzo meraviglioso e provavo queste sensazioni con un completo sconosciuto: bò,neanche io mi capisco!!! Suonò la campanella per il cambio dell'ora e sentii il banco dietro il mio affollarsi di oche starnazzanti assieme a Meg. Io,che mi immaginavo questo,mi alzai per andare a controllare compiti che eventualmente non ho preso.In realtà li avevo tutti,ma non mi volevo stare in mezzo al casino. Poi andai in bagno,per uscire un attimo e nel mentre sentii il casino di quelle sceme tramutarsi in un silenzio. Bevvi un po' d'acqua ed uscii,ma nel mentre venni presa per il braccio da mani forti,calde.Mi girai e diventai rossa riconoscendo Lui.-Ciao,ho visto che non mi parli,mi piacerebbe conoscerti.Io sono Daniele Cèlestin Richard,per gli amici Dany-disse porgendomi la mano.-Ciao,mi dispiace,ma quando sei arrivato stavo ripassando latino.I-io sono Anastasia Sheryl Jones,per gli amici Any-dissi un po' balbettando,porgendogli a mia volta mano.Ma lui invece di stringermela,me la girò,baciandomela.In quel preciso momento sentii il respiro diventare lento e il mio cervello andare in tilt. Il magico momento viene interrotto dalla dannata campanella:"grazie, ti ringrazio veramente"pensai arrabbiata nera.Tornammo in classe con il prof di latino dietro di noi.Tutta la classe ci guardò,mentre le mie compagne mi lanciavano sguardi talmente fulminanti che se avessero avuto un mitra mi sarei disintegrata subito. Tutte con gli stessi sguardi eccetto Meg che mi sorrideva e rideva.Solo quando mi sedetti,mi accorsi che Meg si è spostata vicino a Filippo mentre vicino a me c'è(OMG) Lui. Mentre il prof inizia a fare l'appello sentii sussurrarmi da Lui,per non farsi sentire: "Benvenuta,mia vicina di banco".Gli sorrisi di rimando e dentro di me pensai "Benvenuto bel Dio!!".
 
 
Angolo autrice:
Ecco il secondo capitolo:ho aggiornato subito per vedere se così recensite in tanti.Vi prego recensite per farmi capire se è un bene che continui o no.A presto,Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Andrea ***


                                                            Andrea

Entrato il professore di latino,fece come a suo solito: appello,spiegazione e interrogazione.Ero sempre attenta alle sue lezione perché pur essendo vecchiotto,il prof non perdonava la distrazione,ma non potevo smettere di immergermi,ogni volta che mi giravo,nell'azzurro degli occhi del ragazzo-Dio:per me guardarlo era come tornare a casa.Finito appello e spiegazione(che non avevo per niente seguito per colpa di Lui),arrivò il momento che odiava Meg: l'interrogazione di latino. -Allora, c'è qualcuno che si offre volontario??-chiese il prof come sempre aveva fatto. Io all'inizio sbuffai perché non mi andava di essere interrogata,ma poi mi girai e vidi che Meg mi supplicava e cedetti:ci riusciva sempre,ma le volevo troppo bene per farle prendere un brutto voto e farla disperare!!! Alzai la mano e dissi-Io professore vorrei essere interrogata!!-e vidi Meg sorridere da preoccupata com'era.-Bene, mi serve un altro volontario perché altrimenti chiamo io!!Chi si offre??-disse il prof sogghignando."Bene,ora solo un miracolo può salvare Meg dall'Apocalisse!!"mi dissi buttando il viso nelle braccia sul banco per non continuare a guardare."Vengo io,professore ho studiato tutto!!"sentii dire da una voce profonda e calda che avevo imparato a conoscere in due ore.Alzai il viso dal banco e Lo vidi, con la mano alzata appena pronunciate quelle parole,che mi ammiccava.-Bene,allora gli interrogati di oggi sono Jones e Richard.Venite qui con le sedie mentre voi altri non azzardatevi a chiacchierare e iniziate a studiare.-disse il prof con uno sguardo fulminante verso tutti noi.Ci alzammo con le sedie e mentre raggiungevo la cattedra, mi girai verso Meg con uno sguardo che diceva 'grazie' ma poi si mise a ridere e decisi che a fine lezione dovevo parlarle di tutto ciò che era successo in queste due lunghe ore.
 
L'ora suonò subito dopo che il prof mi mise nove sul registro mentre a Daniele aveva messo otto.Dopo latino c'era matematica e io non mi preoccupai di ripassare perché era facile studiarla;avevo qualcosa di più importante da fare: parlare con Meg. Così la presi e ci mettemmo in un angolo della classe dove nessuno ci potesse sentire.                                                                                                                                                                  -Mi vuoi dire perché mi hai messo vicino il nuovo arrivato??-le chiesi con finta calma.-Perché ho visto come ti ha guardata e si vede lungo un chilometro che ha avuto un colpo di fulmine per te.-disse fiera di se.-Ma sei impazzita,se lo viene a sapere Andrea,che si da il caso sia il mio ragazzo,succederà un casino e poi anche tu stai con Gigi,quindi,riassumendo non possiamo permetterci distrazioni!!-dissi tutto d'un fiato.                         -Io non ho nessuna distrazione,sto molto bene con Gigi,ma tu devi lasciare Andrea o vuoi che ti ricordi l'Inferno che hai passato a causa sua:sai prese in giro,umiliazioni in pieno pubblico!!Non capisco come puoi stare ancora con lui,una volta stava pure per picchiarti!!-mi disse fuori di se.Io mi ricordai ogni singolo momento e una parte di me diede ragione a Meg,ma poi sapevo che Andrea era cambiato e si era messo con me per dimostrarmi che mi avrebbe reso felice.-Andrea è cambiato-dissi secca-e non voglio tradirlo.Quindi rimarrò vicino al nuovo,ma non succederà nulla,al limite potrà essere mio amico niente di più!!- finii così perché suonò la campanella per matematica.
Durante l'ora ero distante,ricordandomi di tutto quello che mi aveva fatto Andrea,ma poi mi arrivò un biglietto di Daniele con scritto: "Cos'hai perché sei triste,Anastasia??". Sorrisi e risposi: <<1-Mi puoi chiamare Any,Daniele.2-Sono triste perché sto ricordando i brutti momenti che mi fece passare Andrea,il mio 'ragazzo'.>>Non ci posso credere: mi ero aperta con lui,ma che mi prendeva, ero matta??Non riuscii a continuare,che mi arrivò la risposta da Daniele che diceva: <<1-Anche tu puoi chiamarmi Dany. 2-Non posso credere che qualcuno possa aver trattato male tanta bellezza come la tua.Per qualunque cosa ci sono io.>>Divenni rossa e mi chiesi se non era un angelo:nessuno mi aveva mai detto che ero bella!! Mi girai verso di Lui e mi persi di nuovo in quell'azzurro e decisi che forse dovevo dare retta a Meg,cioè lasciare Andrea.
 
 
 
Angolo autrice:                                                                                                                                                                    ecco il nuovo capitolo!!Recensite e buona lettura.Eleonora.                                                                     

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** La vera faccia di Andrea ***


                                                       La vera faccia di Andrea

Stavo diventando matta:come potevo lasciare Andrea per uno sconosciuto compagno nuovo che ti fa provare bellissime sensazioni?Conclusi che ero confusa;no io amo Andrea,anche se lui non mi ha mai detto che ero bella!! In fin dei conti non mi definivo brutta:occhi verde-smeraldo,capelli castani mossi,altezza 1,70,insomma nella media. Decisi che dopo scuola avrei parlato con Andrea.
Suonò la campanella dell'ultima ora e come sempre,Andrea mi veniva a prendere a scuola ma ci misi troppo a preparare la cartella e rimasi sola,senza neanche Meg e solo dopo mi accorsi di Lui.,era rimasto lì apposta oppure no??Mi guardava molto profondamente,era strano.
-Perchè mi guardi così??-chiesi curiosa.
Esitò a rispondere,poi il suo sguardo si trasformò in un sorriso e parlò.-No,mi chiedevo solo perchè fossi così bella!!-disse riassumendo quello sguardo. Io divenni più rossa della felpa che portavo ma non so come, trovai la forza di parlare.-Ti ringrazio,nessuno mi aveva mai detto che ero bella!!! Ora però devo andare,c'è il mio ragazzo che mi aspetta-dissi,prendendo la cartella. Vidi il suo viso,spegnersi e assumere uno sguardo molto triste.-Vabbene,ciao Any-disse,prendendo il suo zaino su una spalla,che notai che lo faceva più bello:però che pensieri mi vengono?? Venne verso di me,mi prese la mano e me la baciò.In quel preciso momento sentì il mio cuore battere all'impazzata e le farfalle,che ormai abitavano in me iniziarono una danza così leggera,che mi sembrò di volare:Lui mi guardava con quegli occhi mare e mi sentì sciogliere. Riuscì appena a dire un flebile 'ciao' e vederlo sparire dietro la porta della mia classe.Io non ce la feci più,il mio respiro diventò più lento e mi sentì un dolore infinito al cuore quando se ne andò e così:svenni. L'ultima cosa che ricordai fu il rumore delle sedie le braccia calde che avevo riconosciuto e poi persi i sensi.

Quando mi svegliai,mi trovai sempre in classe però stesa su due banchi e riconobbi Lui,il motivo per cui ero svenuta e non avevo capito il perchè!!!
-Finalmente ti sei svegliata,ho sentito un rumore di sedie e mi sono subito precipitato qui e ti ho vista,stesa a terra e priva di sensi-disse lui tutto d'un fiato e porgendomi dell'acqua con zucchero.
La bevvi e lo guardai,Lui,il mio salvatore.-Ti ringrazio moltissimo per tutto,davvero sennò mi avrebbero trovato domani mattina le bidelle come minimo,grazie ancora!!-dissi,continuando a bere per non guardarlo.
-E' stato un piacere aiutare una ragazza bella come te,Any.Ora,con permesso ma devo andare a casa a fare i compiti.Ciao,principessa-disse con dolcezza.Mi prese la mano e me la baciò di nuovo,diventando rossa con le medesime sensazioni.Sparì dietro la porta.Un secondo mi aveva chiamata principessa??!! Vabbè,lasciai questo pensiero in aria e uscì dalla scuola,e sul cancello vidi Andrea:arrabbiato. Senza neanche farsi salutare,mi prese e mi portò in moto in un vicolo cieco:alla fine parlai.-Andrea,amore,cos'hai perchè mi hai portato qui cos....-neanche il tempo di finire,che mi inizia a prendere a schiaffi,troppo forti per essere sopportati.
Mi inizia pure a dare dei pugni e inizio a piangere,pregandolo di finirla,perchè mi fa male,tantissimo male!!Ma sembra non sentirmi perchè continua e alla fine mi stendo a terra,grondante di sangue e sento lui salire in moto andare via.Poi il buio e il dolore delle ferite mi fanno perdere i sensi e questa volta sono sicura che nessuno mi salverà.





Angolo autrice:
Eccomi,ho aggiornato.Lo so è triste ma ci sono ancora tante sorprese che devono accadere.Recensite in tanti e buona lettura!! Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** Soccorso ***


                                              Soccorso

Quando alzai la testa,vidi Andrea andarsene in moto e tutto intorno a me rosso:il mio sangue. Perché mi aveva picchiato??Cosa gli avevo fatto?? Meg aveva ragione dovevo lasciarlo,ma come sempre il mio orgoglio e la mia testardaggine avevano avuto la meglio. Mentre Andrea mi picchiava,non avevo avuto la forza di reagire,debole com'ero e lui lo sapeva:l'unica che ero riuscita a fare era piangere e pregarlo di smettere!!
Questa volta mi aveva picchiato veramente e io ancora non riuscivo a crederci:l'Andrea dolce e gentile che conoscevo non c'era più. C'era solo quella bestia che mi aveva ridotto così grondante di sangue. Iniziai a pensare che lui mi aveva sempre usato e che non mi aveva mai amato,come io non avevo mai amato lui,anzi:lo odiavo!!! Mi iniziai ad agitare e persi i sensi perché era troppo il dolore da sopportare. 'Nessuno mi troverà',il mio ultimo pensiero prima di perdere definitivamente i sensi.

Narra Daniele(per ora)
Finiti i compiti mi sdraiai sul divano a ripensare al suo sorriso e a quanto era bella:forse mi stavo innamorando!! Ma che stavo dicendo,lei aveva il fidanzato.Non feci in tempo a continuare,che mi squillò il cellulare. Guardai il display: era un numero sconosciuto; risposi, magari erano i miei.
-Pronto?-dissi ansioso.
-Pronto,Daniele?Sono Meggie, la migliore amica di Any,praticamente la sorella!!Ho avuto il tuo numero dalla lista di classe.-disse Meg. Si spense la speranza che fossero i miei.
-Ah,ciao Meg!! Si,me l'immaginavo!! Dimmi,vuoi i compiti di inglese?-dissi ansioso che Lei sia con Meg.
-Ehm,veramente no.Sto cercando Any,a casa non risponde e Andrea,il suo ragazzo neanche.Sono preoccupata.per caso sai dov'è??-mi chiese con voce tremante.
-No,Meg mi dispiace se lo sapessi,te lo direi subito.Mi dispiace.-dissi dispiaciuto di non esser d'aiuto.
-Oh,non ti preoccupare.Se la senti o vedi fammi sapere,ok?? Ciao-disse con voce spenta.
-Si,contaci.Ciao Meg-dissi,chiudendo la chiamata. Dove può essere finita??Boh. Conclusi così e accesi la Tv. Però nemmeno un po',che già non la seguivo più per un chiodo sul cuore che avevo: Dov'è Any??
Decisi di andare a cercarla: quindi presi il giubbotto ed uscii. Feci un po' di strada e niente,non la vedevo. Un po' più avanti niente.
Da un angolo isolato della strada vidi una stradina che doveva portare ad un vicolo cieco,ma mi insospettii perché vidi sangue.
Mi gettai lì e vidi da dove veniva il sangue. Dall'ultima persona che mi sarei immaginato,Lei: Any. No,non poteva essere!! Corsi a sentirle il polso e sentii che il cuore batteva: meno male,era ancora viva!! Chiamai subito il 118.
-Pronto,sì,mandate subito un ambulanza è grave.Grazie-dissi in più fretta che potevo. La idi,bella come sempre,ma piena di lividi: L'avevano picchiata!! Al solo pensiero,mi saliva una rabbia che avrei ucciso il primo che vedevo!! La vidi aprire a malapena gli occhi e dire un flebile 'Andrea'. Me lo sarei immaginato,mi chiesi come aveva potuto picchiare tanta bellezza.Nemmeno il tempo di rispondermi che arrivò l'ambulanza. Sperai che sopravvivesse,perché io senza Lei non vivevo!!


Angolo autrice:
ecco il nuovo capitolo!! Buona lettura e recensite!!

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** La amavo ***


                                                        La amavo

Narra ancora Daniele
Arrivata l'ambulanza,scesero due uomini con una barella e la caricarono dentro. Mi chiesero se potevo venire anche io e risposi un 'certo' con molta convinzione: non la volevo abbandonare neanche per un momento!!
Arrivati in ospedale,la portarono in una sala per controllarla.Io intanto aspettavo,divorato dall'ansia,dalla preoccupazione e dal senso di colpa per non essere riuscito a proteggerla. Poi mi ricordai che Meg la cercava e la chiamai.
Fece due squilli,poi rispose.-Pronto,Daniele?Sei tu??-disse Meg.
-Si,sono io,Meg.Ho trovato Any e ho brutte notizie. Vuoi sapere??-chiesi preoccupato.
-Si,assolutamente.Come sta? Tutto bene??-chiese ansiosa.
-Non esattamente, dopo che mi hai chiamato mi sono deciso ad andare a cercarla,preoccupato com'ero.Ho fatto molta strada e all'inizio non l'ho trovata. Poi ho visto che su una stradina,che portava ad un vicolo cieco, usciva del-feci un sospiro e continuai-sangue.Mi sono insospettito e sono andato lì. C'era Any distesa e il sangue era il suo. Mi sono avvicinato e ho sentito che era ancora viva,così ho chiamato un'ambulanza in più fretta possibile e ora sono qui in ospedale ad attendere sue notizie dai dottori.-dissi con voce molto spenta. Sentii Meg scoppiare in pianti e singhiozzi,come immaginavo,poi parlò.
-Ti ringrazio di tutto,ora vengo IMMEDIATAMENTE,e mi racconti meglio. Ciao,Daniele!!-disse con voce roca per il pianto.
-Ciao,ci vediamo tra un pò Meg.-dissi mentre lei riattaccò.

Una mezz'ora dopo vidi arrivare Meg. Aveva gli occhi gonfi per il pianto e un'espressione che comunicava tutto ciò che provava. Gli occhi di gelo.
-Ciao,Meg. Grazie per essere venuta.-dissi alzandomi dalla sedia dove mi ero seduto.
-Ciao,Daniele. Sarei venuta anche se fosse caduto il mondo. Allora si può sapere che cavolo è successo??-mi chiese con la rabbia nella voce. Le raccontai dei lividi che le avevo visto mentre aspettavo l'ambulanza, del flebile 'Andrea' pronunciato da Lei prima che perdesse i sensi. Le raccontai della mia rabbia nel capire che l'aveva picchiata il suo cosiddetto 'ragazzo',ma non le dissi dei miei sentimenti che provavo per Lei.
-Lo sapevo,lo sapevo,me lo sentivo che sarebbe successo,ma io non mi sono prevenuta nel proteggerla,che scema che sono.-disse incavolata nera.
-La colpa è anche mia perché lei mi aveva detto che era triste per ciò che le aveva fatto il suo ragazzo e non ho pensato che potesse farLe di nuovo del male. Lo scemo sono più io,ma ti giuro che se mi capita tra le mani lo riduco in briciole.-dissi,assumendo un sorriso maligno,pensando a ciò che potevo fare a quell'Andrea!!!
-Tranquillo,sono sicura che andrà tutto bene,conoscendo quanto è forte si riprenderà molto in fretta!!-disse illuminandosi improvvisamente.
-Speriamo.-dissi non con la convinzione di Meg.
-Io ho visto come la guardi e come ti preoccupi: provi qualcosa per lei??-disse lei sogghignando.
Silenzio tomba. Esitai moltissimo a risponderle,sapendo che erano come sorelle e che tra loro non c'erano segreti: se le avessi detto i miei sentimenti,avrei perso tutte le opportunità per avvicinarmi. Poi per non farla insospettire parlai. 
-Io..ecco..-venni interrotto dal dottore che usciva dalla stanza di Any.
-Allora,dottore,come sta??-chiesi ansioso.
-La paziente è molto evidente:è stata picchiata. Siamo riusciti a rimarginarle tutte le ferite,fortunatamente,non gravi. Ha rischiato un forte trauma cranico,ma lo siamo riusciti ad evitare. Ora ha solo qualche livido che potrà guarire e deve riposare. Tra due o tre giorni potremmo dimetterla.-disse tutto d'un fiato. Quando sentii quelle parole tutte le brutte sensazioni che avevo provato fino a quel momento sparirono e si trasformarono in gioia,felicità,libertà. La mia Any era salva e viva!! Mia ancora no,ma quasi quasi. Lasciai quel pensiero,che ci dissero che potevamo vederla,uno alla volta. Ringraziammo il dottore e lasciai andare prima Meg.

Meg uscì dopo un'ora,le doveva aver parlato molto.Poi entrai io. La vidi,attaccata a nessuna macchina,ma con solo il tubicino al naso. Era bella,estremamente bella. In ogni caso rimaneva sempre bella Mi sedetti vicino a lei,prendendole la mano e le parlai di tutto. 
-Ciao,Any. So che stai riposando,ma ti parlerò lo stesso solo per rilassarti.-dissi felice-Mi è preso un colpo quando ti ho visto stesa lì a terra e non ci ho pensato due volte a chiamare l'ambulanza. Mi chiedo come un cretino possa aver fatto del male ad una ragazza bella come te. Mi sorprendi sempre,con la tua intelligenza,la tua bellezza e la tua spontaneità. Meno male che ti ho trovato in tempo,non volevo e non voglio perderti,mia principessa. Se credi che nessuno ti ami,guardati intorno e vedrai che ce ne sono molte di persone a volerti bene. Tu hai bisogno di essere amata e lasciati amare,principessa.-le dissi accarezzandola piano, molto leggermente sulla guancia.
Poi il miracolo dei miracoli,Lei aprì gli occhi. -Buongiorno,Any!!-Le dissi con dolcezza.
-Buongiorno,mio salvatore!!-disse lei piano. Il mio cuore esplose e mi immersi nel verde dei suoi occhi,per non uscirne mai più. Lei mi aveva rubato il cuore.La amavo.




Angolo autrice:
eccomi,ho aggiornato subito!! Ho cambiato colore perchè ssennò con quello prima non si leggeva bene!! Recensite e buona lettura!! Eleonora ^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Il ritorno di Andrea ***


                                                  Il ritorno di Andrea

Narra Daniele(ancora)
A quelle parole mi sentii tre metri sopra il cielo,come disse il vecchio Federico Moccia. Volevo e dovevo proteggerla,non potevo permettere che le accedesse di nuovo il motivo per il quale era in ospedale. La guardai ancora un po',poi parlò.
-Ciao,sei tu che mi hai salvato?Dov'è Andrea??-chiese piano. Non potevo crederci,dopo quello che Le aveva fatto,lo cercava.
-Meg ti stava cercando perché non la chiamavi,così sono uscito a cercarti. Ho fatto un po' di strada e ti ho visto là,stesa piena di lividi e ferite. Ho chiamato immediatamente l'ambulanza. Poi ti hanno visitato e il dottore ha detto che stai bene: hanno rimarginato le ferite e i lividi andranno presto via. Hanno anche evitato un forte trauma cranico perché sei arrivata in tempo in ospedale per evitarlo. Ti dimetteranno tra due o tre giorni perché hai bisogno solo di riposo assoluto.Andrea non so dov'è, ma dopo quello che ti ha fatto non si è più presentato.-dissi senza che Lei mai mi interrompesse.
-Perché,cosa mi ha fatto Andrea??-chiese sorridendo.Non ci volevo credere,non è possibile,non ricordava.
-E' per colpa sua che sei qui,ti ha picchiata: hai tutti lividi sul corpo. Non ricordi??-chiesi speranzoso che stava solo scherzando.
                                                                                                                                                     
**Pensieri di Any**
Era vero,come avevo potuto dimenticarlo. Mi aveva ridotta così senza un motivo,senza una ragione. Avevo sopportato troppo dolore a causa sua e non mi ero mai messa a pensare a ciò che mi faceva, cioè che mi manovrava a suo piacimento. E Meg me l'aveva sempre detto. Già Meg: una volta ci avevo pure litigato per difendere Andrea,che scema!! Ogni volta che parlavamo di Andrea finiva male e se non cambiavamo discorso era una litigata, solo che lei aveva ragione e io torto per essere stata tanto cieca. E poi c'era Lui,che mi aveva salvato per l'ennesima volta: ma che era un angelo mandato dal cielo per aiutarmi ogni qualvolta io sia in difficoltà?? Poi era estremamente dolce e gentile con me. Non mi trattava male come faceva Andrea. Ed era anche molto bello,estremamente bello con quegli occhi mare!! Quando mi sarei ripresa avrei lasciato Andrea: avevo deciso.

Narra Daniele(ancora)
-Si,scusa mi ricordo perfettamente di ciò che mi ha fatto!!-disse con convinzione. Tirai un sospiro di sollievo.
-E cosa hai intenzione di fare con lui??-chiesi,nascondendo il desiderio che dicesse che lo lasciasse.
-Bè,è ovvio lo lascio,anzi per me era già finita!! Con questo ha dato il colpo di grazia alla nostra storia.-disse con orgoglio. Io a quelle parole non sapevo se iniziare a ballare o a saltare dalla felicità,ma il mio cuore lo stava già facendo. Ero così felice che l'avrei.....baciata: in futuro sì,ma ora no!!
Iniziammo a parlare fittamente,Lei dalla sua infanzia ad Andrea e a tutto il male che le aveva procurato,io di tutto,quasi tutto.
Passammo tre ore così,non accorgendoci delle ore passate a parlare. Poi ad un certo punto sentimmo un rumore e io Le dissi di fare finta di dormire(per precauzione),mentre andavo a controllare. Uscii e dentro la stanza di Any sentii un tonfo.Mi precipitai e vidi l'ultima persona che avrei voluto vedere: Andrea.
-Che cosa ci fai qui?? Sparisci subito!!-dissi con finta calma.
-Sono venuto a trovare la MIA fidanzata,quindi sparisci tu.-disse furioso. Almeno Lei stava dormendo,o meglio faceva finta,così Lei lo sentirà e lui penserà che stava dormendo!!
-Ti ha lasciato,dopo quello che le hai fatto: averla picchiata senza motivo. Dovresti imparare a trattare meglio le donne,quindi se vuoi evitare guai sparisci come sei apparso!!-dissi parandomi davanti al Suo letto in segno di difesa. Lui mi stava per dare un pugno quando Lei urla:"Fermoo Andrea!!". Lui si bloccò di colpo e io mi girai verso Lei, sorridendo,perché ora mi aveva salvato da un pugno,Lei,il mio angelo.





Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Recensite e buona lettura!! 
Eleonora. ^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Confessioni ***


                                                           Confessioni

Urlai talmente tanto,che dopo mi fece male la gola. Però era servito sennò Daniele mi veniva a fare compagnia per un naso fratturato. Stava di fatto che volevo chiudere con Andrea e capire finalmente se era un altro quello giusto: uno come Daniele. Sorrisi a quel pensiero,ma poi tornai alla scena reale: cioè due ragazzi che aspettavano,fermi,che dicessi loro qualcosa.
-Andrea,io e te dobbiamo parlare seriamente ed ora.-dissi decisa.
-Certo,amore. Sentito pivello,sparisci che devo parlare con la MIA fidanzata-disse sogghignando. Quante fitte mi arrivarono vedendo Daniele col viso spento.
-Va,bene,Any ci vediamo dopo.-disse cercando di andarsene.
-No,Andrea lui resta qui,dato che è mio amico e voglio che senta ciò che voglio dirti.-dissi felice,vedendo illuminarsi il viso di Daniele.
-Cosa?? Ma amore siamo una coppia,dobbiamo avere la nostra privacy..-disse Andrea,fulminando con lo sguardo Daniele.
-Amore niente.Eravamo una coppia,Andrea. E' finita,la nostra storia finisce qui!! Mi hai trattata molto,ma molto male in passato e ho accettato di stare con te solo per metterti alla prova.  Solo che da quel giorno non hai fatto altro che torturarmi,facendomi sentire uno schifo e poi hai dato il colpo di grazia picchiandomi senza motivo. E' finita,non cercarmi più,non telefonarmi perché io per te non esisto più.-dissi, tirando un sospiro di sollievo per essermi tolta un macigno che trasportavo da tempo.
-No,non può,essere. Io  ti amo!!NO,non mi puoi lasciare così..-disse preoccupato.
-Finiscila subito,ho detto e ripeto E' FINITA,non voglio più vederti, mai più,capito?? E non voglio neanche sapere il motivo per il quale mi hai picchiata,sarebbe solo una perdita di tempo. Sparisci dalla mia vista e, soprattutto,dalla mia vita!!!-esclamai con molta fermezza e rigidità. Mi annuì,ma vidi che stava per dare un pugno a Daniele e dissi:"Fermo,non picchiare qualcun'altro senza motivo!! HO DETTO SPARISCI DI QUI E DALLA MIA VITA SENZA CREARE PROBLEMI!!-gli tuonai incavolata nera come mai in vita mia. Lui se ne andò,anzi scappò e io e Dany rimanemmo soli,finalmente!!(ancora questi pensieri sdolcinati)
-Gliele hai cantate alla fine,eh?? E per fortuna che eri debole,l'hai tuonato così tanto che hai messo paura pure a me.-disse sorridendomi,il sorriso più bello e sincero del mondo. Sorrido anch'io.
-Hai un bel sorriso,sai? Quando sorridi risalti la tua bellezza.-disse guardandomi intensamente. Io iniziai a diventare super-rossa e le farfalle che abitavano dentro di me iniziarono la loro danza così leggera, così soave e morbida che mi sembrava di essere arrivata al massimo della felicità. Perché Lui era così bello e talmente buono con me?? Mi persi nei suoi occhi color mare per sentirmi a casa di nuovo.
Mai mi ero sentita così felice a stare con un ragazzo,anche che mi dicesse cose normali: al sentire la sua voce iniziava a battermi forte il cuore e quando mi faceva i complimenti,proprio a me mi sentivo le farfalle nello stomaco e sensazioni mai provate.
-Grazie,ti ringrazio molto!! Tu sei uno dei pochi che mi fanno i complimenti!! Ma perché proprio a me??-chiesi curiosa sperando,stranamente,in una sua risposta positiva nei miei confronti.
-Io dico sempre quello che penso e se dico che tu sei di una rara bellezza è perché è vero e se nessuno te lo dice ci sono due motivi:o sono invidiosi o non sanno riconoscere la vera bellezza,quella pura, sincera ed innocente. Quando ti vedo mi fai molto effetto,davvero!! E confessartelo,all'inizio è difficile, ma poi ti senti sollevato. Quando ti dimetteranno,ti piacerebbe uscire con me??-disse Lui, illuminandosi speranzoso di un sì.
-I-io...ecco..sono molto onorata di ciò che mi dici, mi fa molto piacere,davvero. Anche tu mi fai effetto e molto. Sei molto buono con me e anche molto...molto...bello!! E comunque sì,quando mi dimetteranno dall'ospedale vorrei con tutto il cuore uscire con te!!-esclamai liberandomi di un macigno. Aveva ragione,sembrava difficile,ma poi ti sentivi meglio. Vidi Lui illuminarsi e sfoggiare un sorriso a trentadue denti!! Quanto era bello e buffo,anche!! Mi stavo innamorando? Sì,mi stavo innamorando!!
-Grazie,signorina Jones-disse,mettendosi in ginocchio e prendendomi la mano,(il mio respiro rallentò)-la ringrazio per aver accettato e si prepari ad un'uscita fuori dal normale.-disse,tornando a sedersi vicino al mio letto.-Con uno come non si sa mai cosa possa accadere.-concluse,facendomi ridere veramente,seguita poi a ruota da Lui:quanto era bella la sua risata!!! Ma quanto diavolo ero sdolcinata!?
-Quanto sei bella,mia principessa.-disse riguardandomi così profondamente da farmi sentire strana!! Ci teneva proprio a farmi impazzire di sensazioni!! "Mia principessa",che dolce. Decisi, lo amavo!! Ecco il ragazzo giusto per me.


Si era fatta sera,erano le 21,quindi Lui dovrà andare a casa.
-Ehi,Dany,solo le 21 Ti ringrazio per la compagnia,ma dovrai andare?-chiesi preoccupata.
-No,i miei genitori sono in viaggio per lavoro a Parigi,quindi non mi aspetta nessuno. Resterò qui e veglierò sul tuo sonno o al limite dormirò poggiato qui allo schiena della sedia!!-disse,facendomi tornare contenta.
-Grazie,ma non dormirai sulla sedia. Vieni a dormire con me,è un ordine.-gli dissi,spostandomi e facendo spazio per Lui. Esitò, poi disse:"Grazie,ora veglierò meglio!!".
Si alzò e si sistemò sotto le coperte,insieme a me. Appoggiai la testa al suo petto e gli sussurrai "Buonanotte Dany".
-Buonanotte,principessa!!-mi sussurrò in risposta. Passai la più bella notte della mia vita,anche se all'ospedale: consapevole di aver rotto con Andrea e star abbracciata a Lui,il mio angelo custode!!



Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Recensite e buona lettura!!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Il mio principe azzurro ***


                                                        Il mio principe azzurro

Passai la più bella notte della mia vita: abbracciata al mio principe. Mi ero addormentata grazie al battito del suo cuore,così regolare,perfetto e dolce che mi sembrava una ninna-nanna: la più dolce del mondo!! Avevo dormito talmente bene che non volevo staccarmi mai più!!

Mi svegliai con un raggio del Sole che penetrò dalla piccola finestra che c'era nella stanza; solo dopo essermi svegliata,mi accorsi che Lui non c'era: oddio se n'era andato?!! Dentro di me provai un misto di dispiacere e preoccupazione,ma poi sparì con qualcuno che stava entrando: era Lui!! 
OH MIO DIO: colazione a letto!! Che dolce: si era alzato solo per prepararmi la colazione!!
Gli sorrisi.-Wow, colazione a letto!! Mi ero preoccupata che te ne fossi andato!! Grazie molte,ne avevo bisogno!!-dissi,guardando che c'era: due caffè,cornetto alla crema per me e al cioccolato per Lui. Wow,sapeva pure cosa amavo mangiare,: come cavolo faceva!?
-Non me ne andrei mai,per nulla al mondo!! Ho detto e promesso che ti avrei protetto e lo farò.-disse facendo quel sorriso che tanto amavo. Potevo essere la più depressa e triste del mondo,ma il suo sorriso mi metteva sempre di buon umore perché era una cosa che amavo di Lui.
Mangiammo tutto quello che c'era,chiacchierando e ridendo per qualche battuta che ci facevamo,poi finita la colazione entrò il dottore.
-Allora dottore,quando potrà dimettere la signorina qui presente??-disse Dany,ammiccandomi.
-Ho controllato il quadro generale della signorina Jones ed è tutto a posto:è sana come un pesce! Potrà tornare a casa quando vorrà e siamo a sua completa disposizione per qualsiasi cosa. Come sempre c'è un però a tutto.-disse il dottore. E ora che succedeva,mi faceva essere felice perché potevo tornare a casa e poi mi diceva che c'era un però?! Infatti,Dany aveva il viso preoccupato.
-Signorina Jones,il motivo per il quale lei è stata ricoverata qui non dovrà accadere MAI più,perché la prossima volta potrebbe essere peggio la situazione,capisce??-chiese. Annuii senza alcun dubbio.
-Non si preoccupi,dottore,a Lei ci penso. Le ho promesso che l'avrei protetta e così farò!! Stia pur tranquillo,che non accadrà mai più.-disse sicuro di se. Che dolce,si preoccupava per me!! Il dottore annuì e se andò. Restammo soli,ancora.
-Allora,principessa,dovevamo uscire insieme una volta che ti avessero dimesso,eh??-disse,avvicinandosi a me.
-Signorino Richard,come potrei dimenticarmene,te l'ho promesso e accetto se me lo chiedi ufficialmente!-dissi scherzando.
-Ok.-disse,inginocchiandosi e prendendomi la mano,come aveva fatto ieri.
-Lei,signorina Jones,accetta di uscire con il sottoscritto signorino Richard??-chiese,con un'espressione buffa.
Risi.-Accetto con piacere,signorino Richard. Quando sarà??-chiesi ansiosa che fosse il più presto possibile.
Si sedette vicino a me sul letto.-Io vorrei il più presto possibile,quindi che ne dici di stasera,tanto domani è sabato e non c'è scuola,eh??-mi chiese speranzoso di un sì.
Erano passati molti giorni per essere da mercoledì a venerdì e Lui era stato sempre con me,che dolce!!-Accetto molto volentieri anche perchè i miei genitori sono ancora a Berlino,quindi non voglio stare sola. In sintesi,accetto con tutto il cuore.-dissi felice. Lui si illuminò,come fosse accaduto un miracolo,quanto era bello!!
-Grazie,grazie ancora!! Forse ti chiederai perchè voglio uscire con te?? Bè..-disse,ma lo interruppi.
-Posso immaginare,ma non dirmelo. Vedremo come andrà stasera e se vorrai me lo dirai. Tranquillo,che se è quello che penso,credo di ricambiare.-dissi. Lo vidi saltellare di qua e di là per quello che avevo appena detto,poi si fermò e mi aiutò a portare le mie cose a casa.

Un'ora dopo ero arrivata sotto casa e ci dovevamo salutare.
-Allora,ti vengo a prendere stasera alle otto. Ciao,mia principessa-disse prendendomi la mano e baciandomela. Me lo dovevo aspettare. Persi il respiro e riuscii a dire un flebile 'Ok,ciao',come ormai facevo quando mi baciava la mano: di parlare flebilmente. Entrai in casa,sistemai tutto e dissi a Meg di venire a casa mia perché le dovevo parlare. Rispose 'Si,arrivo subitissimo'. La aspettai e nel mentre mi misi a guardare la TV.

Arrivò Meg,la salutai e la feci entrare. 
-Allora,di cosa mi devi parlare così urgente??-chiese curiosa.
-Di tutto quello che è successo!-dissi facendo un respiro e iniziando a raccontarle tutto.
Le raccontai dall'inizio di Andrea,come era andata,che l'avevo lasciato,che avevo chiacchierato per ore con Dany e mi ero resa conto che avevamo molte cose in comune,poi che aveva dormito con me,delle mille sensazioni che mi dava e che questa stessa sera uscivo con Lui. Insomma,le raccontai tutto.
-Oh,mio Dio!! Santo cielo ma perchè mi perdo sempre le cose migliori?? Perchè ti succedono tutte queste cose??-chiese spalancando gli occhi.
-E' semplice Meg: Lo amo!! Mi sono innamorata come mai di nessuno lo sono stata e stasera spero che ci diremo tutto perchè Lo amo!!-dissi pensando ai suoi bei occhi azzurri.
-Ok,allora ti aiuto a prepararti.-disse fiera.
Si,avrei dovuto essere perfetta per stasera:avrei fatto di tutto per Lui,il mio principe azzurro sceso dal cielo.



Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Recensite e buona lettura!! 
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Il primo bacio ***


                                                           Il primo bacio

Provai di tutto,dai vestiti firmati che mettevo sempre a quelli che non avevo mai messo. Siccome non sapevo dove mi portava,ne che facevamo volevo vestirmi all'altezza di qualsiasi sua scelta: non tanto esagerato,ma neanche troppo quotidiano. Meg stava per impazzire,lei aveva detto alcuni sì mentre io tutti no,ero distratta a pensare alla serata e a Lui.
Alla fine Meg ci aveva rinunciato,andandosene(giustamente)e dicendomi che potevo farcela da sola: dovevo farcela!! Sembrava che dovevo andare in guerra. Mamma mia,non ero mai stata così nervosa nell'uscire con un ragazzo. Forse perché questa volta era il ragazzo giusto per me: niente forse,ne ero stra-sicura che era Lui il ragazzo giusto per me!!!
Alla fine decisi di mettermi una maglietta presa a Londra,la mia città,ed era: tutta rossa,maniche mediamente lunghe con un cuore dove dentro c'è scritto 'I love ....'!! Era la giusta occasione per indossarla data la frase!!
Alla fine mi misi dei jeans lunghi,non molto stretti e le mie scarpe preferite: le converse blu che si abbinavano ai jeans e alla notte. Finito di vestirmi,rimisi tutti i vestiti tirati fuori per la scelta e andai in cucina. Vidi l'ora: erano le sette meno un quarto,giusto il tempo per pettinarmi e truccarmi. I capelli li avevo lavati,così erano belli profumati e ora li stavo pettinando anche se alla fin fine rimanevano un po' mossi. Poi misi l'ombretto blu molto molto leggero per non farlo sembrare troppo pesante,rimmel,e-liner e un filo di rossetto. In sintesi:vestiti non troppo quotidiani ne troppo esagerati,trucco leggero,capelli sciolti,tutto perfetto, o quasi. Mancava solo Lui a completare tutto con il suo sorriso e la sua perfezione!! Sette meno cinque!! Che nervoso: chiamai Meg. Neanche uno squillo,che rispose.
-Pronto signorina dalle facili lamentele,come va?? Mancano cinque minuti e moriremo tutti.-disse scherzando.
Risi di cuore.-Ciao,Meg. Va tutto bene,solo che mi sto divorando dall'ansia e volevo sentirti prima che muoio.-dissi,tornando a pensare al mio nervosismo. Mancavano tre minuti.
-Mi immagino. Io sto per vedermi con Gigi tra tre minuti e sono nervosa anche io.-disse.
-Ma tu e Gigi vi siete già dichiarati da un pezzo,e state insieme da molto. Con Lui è un altro conto,è la nostra prima uscita.-dissi,andando avanti e indietro.
-Tranquilla cara,mi hai detto che ne sei molto innamorata,quindi credi in questi sentimenti e fatti forza. Vedrai che andrà tutto bene.-disse. Suonò il citofono.
-Si,ok è arrivato ciao Meg.-dissi andando a rispondere.
-OK,calmati,buona fortuna e ciao.-disse riattaccando. Misi via il cellulare e aspettai che suonasse al campanello: Dio se ero nervosa!! Suonò il campanello,andai ad aprire e.............OH MY GOD!!
Cavolo quanto era bello: camicia bianca,jeans e converse,simili alle mie,ma celesti e con aggiunta di alcuni disegnini. Ero così presa da come era vestito,che non mi ero accorta cosa aveva in mano: un mazzo di rose rosse,per me! I fiori della passione,dell'amore,i miei preferiti in assoluto! Erano pure nove,dispari,portavano fortuna. Che tesoro!! Sembrava un'eternità che stava sulla soglia della porta,invece erano passati solo alcuni minuti. Alla fine ebbi il coraggio di parlare e lo feci entrare!! Entrato mi guardò e mi diede le rose!!
-Per te,ho provato a pensare cosa ti piacesse e ho intuito che ti piacciono le rose e il tuo numero preferito è il nove,dispari,quindi ho collegato le cose ed ecco una piccola parte di quello che ti aspetta.-disse, guardandomi intensamente.
-Grazie tanto,hai intuito entrambe le cose nel modo giusto!! Mi piacciono moltissimo,grazie!! Una piccola parte??-chiesi iniziando a battermi forte il cuore.
-Si,per te ho preparato qualcosa di speciale,romantico e indimenticabile.Ora andiamo però-disse.'OK',risposi flebilmente come sempre. Uscii,presi le chiavi e chiusi casa. Uscimmo e salimmo sul suo motorino. Mentre Lui guidava,io mi strinsi forte alla sua schiena,che mi faceva sentire protetta e mi godetti il vento che mi muoveva i capelli!! Arrivati,mi mise la mano davanti gli occhi,per non farmi vedere.
-Non aprire finché non lo dico io.-disse.Prendemmo un ascensore e salimmo molto in alto. Almeno questo è quello che credevo dato che non vedevo niente!! Arrivati,mi disse:"Ora puoi guardare!!". 
Vidi che eravamo su un'enorme terrazza,dove sembrava che potevi toccare il cielo con un dito. C'erano molti vasi di rose,notando bene per ciascun di essi,c'erano nove rose. Al lato sinistro c'era uno stereo e a quello destro c'era un cestino da pranzo poggiato sopra ad una tovaglia stesa a terra,con sopra disegnate rose!! Era un sogno che si avverava. Gli avevo detto che il mio appuntamento ideale con un ragazzo era su una terrazza con tutto quello che c'era qui,nella realtà, ma glielo avevo detto mentre chiacchieravamo,non sapevo che mi avesse presa sul serio. Io credevo che non si sarebbe mai realizzato ed invece,ecco qua il mio sogno fatto realtà.
Non sapendo che dire,Lui sembrò capirmi. Infatti mise un lento e mi prese per mano e ballammo:accidenti quanto ballava bene! Poi dopo andammo a mangiare ciò che aveva preparato,guardando le stelle.
Finito di mangiare,Lui si alzò e anche io lo feci d'istinto. Mi prese per mano e sentii il mio respiro rallentare. Lui mi guardò dritto negli occhi.
-Any,io devo dirti una cosa. Quando ti ho vista mi hai fatto provare sensazioni che non avevo mai provato. Mi sono preso una folgorata,o un colpo di fulmine,come si dice. Ho capito che volevo conoscerti e in questi giorni che ci siamo visti praticamente sempre,mi sono reso conto di........si,insomma........di essere innamorato di te,perdutamente. Si,mia piccola principessa ti amo.-disse ansioso.
-Anche io ti amo,fin da quando ti ho visto.-dissi anche io ansiosa. A queste mie parole mi prese il viso tra le mani e mi diede un bacio. Il mio primo vero bacio d'amore.




Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Recensite e buona lettura!!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Io e te=Noi ***


                                                  Io e te=Noi

Fu il bacio più bello e vero di tutta la mia vita. Per la prima volta sentivo di aver baciato veramente per amore!
All'inizio fu un bacio lento e dolce,per confermare che entrambi lo volessimo. Poi si fece più intenso,più profondo,più vero,per poi sentire i nostri cuori battere all'impazzata insieme. Quando ci staccammo,fu per riprendere fiato,e rimanemmo con la stessa vicinanza,a guardarci negli occhi mentre nelle nostre menti c'erano mille pensieri e i nostri cuori volavano insieme felici. Non mi ero mai sentita così viva,così vera e soprattutto molto felice. Mi aveva baciato. Lo avevo baciato. Ci eravamo baciati!! Era successo perché ci amavamo,Lui amava me,proprio me!! Era vero,non stavo sognando!!
Questo ragazzo dai capelli biondo-castano e dagli occhi mare mi aveva letteralmente rubato il cuore. Sembrava passato molto tempo che stavamo in silenzio,ma erano passati solo alcuni minuti,alla fine rompemmo il silenzio.
-Wow,finalmente sono riuscito a fare quello che volevo e sentivo da quando ti ho messo gli occhi addosso!! Io,Any, ti amo e non ho più alcuna paura o difficoltà a dirtelo.-disse guardandomi con molta più intensità.
-Anche io lo volevo,solo che non mi sono resa subito conto di essere innamorata di te,perché ero manovrata da Andrea.Mi dispiace tanto,avrai sofferto sentendomi dire che avevo un fidanzato. Io non vorrei mai fare male a nessuno,però a volte lo faccio senza rendermene conto. Mi dispiace,davvero,però ora sono certa di tutto,cioè che ti amo con tutto il mio cuore e non voglio perderti,Dany!-dissi,fiera di me.
-Tu non hai colpa di niente,eri debole e lui,invece di aiutarti,ne ha approfittato e ti manovrava a suo piacimento. Ma ora non ricordare tutto quello che ti ha fatto,sennò soffrirai e non devi per un pezzente simile. Ora voglio renderti felice,perché se tu sei felice,lo sono anche io,ma se sei triste lo sono anche io di conseguenza!!! Vieni a ballare con me,mia principessa.-disse,prendendomi per mano e impedendomi di rispondere.
Ballammo molto,avevamo una serata così speciale,che dovevamo godercela fino alla fine! Mentre ballavamo,ci guardavamo sempre negli occhi,era come una magia,non potevamo smettere. Ogni tanto ci fermavamo per darci qualche bacio,ma poi tornavamo a ballare e guardarci negli occhi.
Dopo aver ballato molto,ci fermammo per la stanchezza e ci sedemmo sulla tovaglia di fiori rossi,per riposare.
-Grazie per avermi fatto vivere la più bella serata della mia vita,davvero,non mi sono mai sentita tanto felice e in pace con me stessa.-dissi felice,cercando di rompere il silenzio.
-Tutto per la mia bellissima principessa.-disse mettendo le sua mano sopra la mia. Mi sembrò di svenire.
-Vorrei sapere una cosa,senza essere indiscreta: ma perchè hai scelto proprio me,tra tantissime altre ragazze che ti vengono dietro??-chiesi,provando una fitta al cuore di gelosia ricordando le tante spasimanti che gli andavano dietro,al MIO Dany.
-Ho scelto proprio TE perché ti distingui moltissimo da loro,sei diversa. Sei la purezza e la perfezione fatta persona. Mi fai provare tante di quelle sensazioni quando ti penso,quando ti bacio,quando sto con te,che non posso voler nessun altra al mondo. Io amo Te,adesso e per sempre,e non cambierò mai idea. Sei così bella ed estremamente dolce,che non posso e non voglio amare nessun'altra. Questo è solo una sintesi,perché potrei star a parlare tutta la notte di te,Any. Spero che sia la stessa cosa per te.-disse,facendola sembrare una domanda.
-Io voglio stare con te,perché mi hai aiutata molto anche se non ne avevi motivo,mi hai salvato la vita una volta e mi hai fatto aprire gli occhi con Andrea,nonostante Meg me lo dicesse anche da prima che mi mettessi con lui,ma io ero cieca e le andavo contro. Hai svegliato il mio cuore da un sonno profondissimo e hai riempito di serenità ogni giornata della mia vita. Sei così dolce e buono con me,grazie veramente!! Ti amo e non voglio mai più soffrire,ti prego,sono stanca.-dissi con il viso un po' spento,abbassando lo sguardo. 
Lui mi prese il viso tra le mani,alzandomelo,e costringendomi così a guardarlo negli occhi.-Non rattristarti,Any,io ti amo tantissimo,più di quanto tu immagini,e non farei mai nulla che possa farti soffrire. Io voglio il contrario,voglio farti stare bene,renderti felice. Quindi non incupirti più perché IO TI AMO.-disse,avvicinandosi di più al mio viso e baciandomi con dolcezza. Una dolcezza infinita,che ricambiai,rendendo più profondo il bacio. Una lacrima mi scese,rigandomi il viso,ma non era una lacrima di tristezza: era una lacrima di gioia,per aver trovato qualcuno che mi amava veramente per quello che ero! Ci staccammo,sorridendoci con gli occhi e poi mi misi a guardare le stelle,mentre Lui non tolse lo sguardo da me per niente. Mi voltai a guardarlo. Lo vidi trafficare con qualcosa nella tasca e poi passarsi la mano nei capelli,stava pensando: in classe lo faceva sempre. Se il professore gli chiedeva una cosa,Lui si passava una mano tra i capelli perché era segno che stava pensando a cosa rispondere.
-A cosa pensi,Dany??-chiesi un po' preoccupata.
-A niente di particolare.....penso a me e a te....!-disse ripassandosi la mano nei capelli.
Gli avevo detto che volevo stare con Lui,che lo amavo. Cosa dovevo fare di più?! -In che senso "a me e a te"??-chiesi sperando in niente di grave.(WOW,che ansia)
-Nel senso che vorrei rendere ufficiale il nostro rapporto tutto qui.....!!-disse guardandomi in modo curioso.
Tirai un sospiro di sollievo. Il nostro "rapporto"??,pensai felice.-Ah,capisco.-dissi,facendo la finta vaga.
Fatto sta che Lui si alzò e si mise davanti a me,in ginocchio e prendendo una piccola scatolina rossa dicendomi: -Any,mia principessa,accetti di essere la mia fidanzata??-disse,aprendo la scatolina: c'era un anello d'oro con un diamante incastonato sopra che brillava,molto. Oddio,l'anello di fidanzamento,ma era unico questo ragazzo! Gli presi la scatolina,la chiusi e la misi vicino in modo che potevo saltargli addosso senza far cadere l'anello e baciarlo con la stessa passione che mi trasmetteva con i suoi occhi. Lo baciai veramente,con tutta la mia felicità.- Questo è un sì?-mi chiesi,staccandosi leggermente. 
-Certo!-esclamai,riprendendo il controllo di me e ridandogli la scatolina.-Accetto di essere la tua fidanzata ora e per sempre.-dissi sorridendogli.
Mi mise l'anello.-Bene da oggi inizia la nostra storia: oggi 26 settembre! Io e te d'ora in poi siamo un Noi!!-disse baciandomi ancora e ancora.


Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** La proposta di Dany ***


                                                   La proposta di Dany

Passai la più bella serata della mia vita,aprendomi completamente a Lui,che mi aveva conquistata così facilmente,che ancora non credevo di essere amata da un ragazzo talmente bello e perfetto. Lo guardai meglio e sì,ero innamorata veramente di Lui. Avevo completamente dimenticato che era l'unico ragazzo ad avermi amato veramente. Conclusi che ero fortunata!!
Alla fine,si fece mezzanotte e così fummo costretti a tornare a casa. Senza dire niente Lui mi prese,delicatamente,per mano e mi portò al suo motorino.
Sempre non fiatando,salimmo e partimmo per casa mia. Io mi godetti un po' il panorama,perché avevo capito il suo silenzio: si stava preparando psicologicamente al momento in cui avremmo dovuto separarci. E anche io. Ero super-agitata perché non volevo salutarlo proprio nello stesso giorno nel quale ci eravamo fidanzati. Quest'ultimo pensiero mi fece sorridere,facendo sparire un po' di preoccupazione. Guardai l'anello. Alla luce della Luna il gioiello spendeva così tanto. Non me l'aspettavo perché l'anello di solito si dava quando si doveva fare una proposta di matrimonio ed invece Lui l'aveva fatto per far iniziare bene la nostra storia: che dolce!!
Arrivati,scendemmo dal motorino,ma nessuno poi si mosse. Decisi di rompere il silenzio.
-Ok,ora devo andare. E' vero che domani non c'è scuola,ma è tardi. Ciao D....-neanche il tempo di finire la frase,che Lui mi prese il viso tra le sue mani calde e mi baciò,trasmettendomi tutta la tristezza che provò quando gli avevo detto 'ciao'. Io per tutta risposta,resi il bacio più profondo,per dimostrargli che in verità non mi volevo separare da Lui e i suoi baci. Sembrò avermi capito perché quando ci staccammo, Lui mi sorrise,guardandomi con occhi da cane bastonato.

-Scusa se ti ho interrotto e ti ho baciato all'improvviso,ma avevo bisogno di sentirti vicina,perché non ho voglia di passare la notte senza di te.-disse guardandomi più intensamente.
-A me i tuoi baci,anche se improvvisi,non daranno mai fastidio perché te l'ho detto che ti amo con tutto il cuore,quindi non ti far problemi per nulla. Anche se a casa mia i miei non ci sono perché sono a Berlino,devo comunque rientrare. Sto crollando dal sonno. E neanche a me piacerebbe passare la notte senza te.-dissi sbadigliando. Mi misi subito la mano davanti alla bocca.
Lui rise di cuore.-Senti,siccome sia i miei genitori che i tuoi sono fuori per lavoro,ti andrebbe di trascorrere il weekend con me,dormendo a casa mia,eh?-chiese speranzoso di una conferma.
Io esitai a rispondere,anche se poi mi chiesi il motivo,dato che accettando,avevo l'opportunità di trascorrere il weekend con il MIO nuovo ragazzo.-Accetto con tutto il cuore. Fammi almeno preparare il borsone per portarmi qualcosa.-dissi. Lui annuì senza obiezioni.
Salimmo entrambi in casa mia,e Lui mi aiutò a preparare il borsone dalle cose principali alle cose di riserva. Finito,scendemmo e salimmo subito sul motorino molto felici.

Arrivammo dopo neanche dieci minuti e mi accorsi che casa mia dalla sua non era affatto lontana,anzi. Si mise a cercare le chiavi e le trovò.
Entrammo nel portone. Arrivati sulla porta di casa sua,entrammo e Lui la chiuse subito. Io ero subito pronta a posare il borsone,quando mi prese per il braccio e mi tirò a se, baciandomi con passione.
Ci staccammo. Poi mi mostrò dove mettere le cose e Lui andò in bagno a cambiarsi,mentre io mi preparai in camera. Dormivamo su un matrimoniale.
Finito tutto,Lui si sdraiò e si mise sotto le coperte dicendomi: - Vieni qui,mia principessa-. Mi misi sotto le coperte e mi appoggiai al suo petto come all'ospedale.
-Buonanotte Dany.-sussurrai mentre entravo nel sonno. -Buonanotte,amore mio.-sussurrò increspando un sorriso.
Io mi addormentai subito,felice di essere chiamata così.


Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo,so che è un pò corto ma aggiornerò domani!! Recensite e buona lettura!!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Baci e colazione ***


                                                         Baci e colazione

Concludere la serata dormendo abbracciata a Lui,era proprio quello che ci voleva. Ieri,anche se era mezzanotte,stavo crollando dal sonno: dopo tutto quel ballo e emozioni messe insieme,mettendoci anche l'anello. Chiaramente l'anello non me l'ero tolto,non volevo staccarmene neanche un secondo, ma dovevo stare anche attenta a come mi muovevo. Stare abbracciata a Lui mi faceva sentire al sicuro e felice allo stesso tempo perché sentire il suo cuore battere lo adoravo così tanto,era meraviglioso!!
Mi svegliai un pò con il Sole che entrava dalle belle finestre,con delle tende rosse di seta fine,e un po' perché qualcuno mi continuava a baciare con dolcezza sulle labbra. Era Lui. Ricambiai il bacio, nonostante ero ancora mezza addormentata. Alla fine ci staccammo e solo allora aprii bene gli occhi,svegliandomi anche se ancora non volevo.
-Ma che ore sono??-chiesi con la voce impastata dal sonno.
Lui rise di cuore e si sedette vicino a me sul letto.-Sono le dieci,amore,hai dormito parecchio!-disse sorridendomi raggiante.
-Ah.-feci con un espressione sciocca. -Tu quando ti sei alzato??-chiesi curiosa.
-Mi sono alzato alle nove,cioè un'ora fa e volevo svegliarti,ma dato che ti ho visto addormentata,ti ho lasciata dormire. Ieri sei crollata subito.-disse.
-Si,te l'avevo detto che stavo crollando dal sonno ieri. Quindi un po' la stanchezza e un po' lo starti abbracciata,mi ha fatta addormentare subito. Ora finito di parlare su come e quando mi sono addormentata,posso fare colazione?? Sto morendo di fame.-dissi sentendo il mio stomaco che se non gli davo qualcosa,andava in pensione.
Lui mi sorrise,alzando un sopracciglio.-Se puoi?? DEVI fare colazione!! Infatti,ti ho aspettata,così la facevamo insieme. Poi,alle nove e mezza volevo svegliarti,ma mi sono fermato a guardarti dormire,eri così bella che non volevo disturbare il tuo sonno.-disse guardandomi intensamente.
Io sentii le farfalle rialzarsi in volo,facendo la loro danza,come se qualcuno glielo avesse chiesto. Mi sembrò tutto ad un tratto di volare,perché questo non era un ragazzo,era un Dio,il MIO Dio!!
-Ti ringrazio per i complimenti. Tu sei bellissimo e anche molto dolce con me; ti ringrazio anche per avermi aspettata per la colazione! Ora,però andiamo sennò il mio stomaco dichiara sciopero!-dissi alzandomi  e prendendolo per mano,dato che era rimasto imbambolato a guardarmi!! Avevo fatto finta di niente,ma in fondo ero arrossita.
La casa era una meraviglia,una stanza dietro l'altra sembravano uscite da delle riviste di mobili super-moderni. Infatti,aprivo la bocca ad ogni passo che facevo,tanto che la mia bocca era diventata un porto per le mosche. Alla fine, trovai la cucina,con Lui sempre che mi seguiva perché lo tenevo per mano,sennò sembrava una statua: si era impallato a fissarmi!!
Quando guardai cosa c'era sul tavolo,non potei credere ai miei occhi,c'era di tutto: due caffè,due ciambelle accompagnate da due frittelle. Oddio!io mi bloccai,Lui rise per la mia espressione ebete.
-Sapevo che eri affamata,poi calcolando che ero di buon umore,mi sono messo a cucinare le frittelle e ne è uscito questo!! Le ciambelle le ho comprate però!!-disse smettendo di ridere. 
Io non sapendo che fare,gli saltai addosso,baciandolo.Lui ricambiò,rendendolo più profondo e appassionato: di prima mattina proprio il massimo!!
Poi,con suo dispiacere,mi staccai da Lui. Mi mise il broncio e mi fece gli occhi tristi come ad un bambino che gli avevano rubato le caramelle.
-Ora non mi fare gli occhi da cane bastonato,non è che non voglio baciarti,ma il mio stomaco non regge più.-dissi raggiante,baciandolo di nuovo per renderlo contento: mi faceva sempre cedere. 
Mi staccai ancora.-Bene,ora tavola,sennò se sto sempre ad accontentarti, va a finire che non mangiamo.-dissi raggiante. Fece il gentiluomo,spostandomi la sedia per farmi sedere. Gli risposi 'grazie'.
Ci sedemmo entrambi e mangiammo.
-Ora mangiamo,ma dopo non mi scappi mica!!-disse mentre iniziava ad addentare la sua ciambella. Io rimasi neutra,ma dentro di me provai ansia e felicità insieme.
Chissà cosa mi aspettava in giornata?? Qualcosa mi diceva che subito dopo aver finito,lo avrei saputo...


Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Recensite e buona lettura!!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Il patto ***


                                                             Il patto

-Vedremo se sarà come dici tu.-dissi dopo che Lui fece quell'affermazione tanto normale,quanto pericolosa!!
-Si certo,ora mangia sennò il tuo stomaco va in pensione.-disse,imitando la mia voce. Mi misi a ridere come una matta,poi mi calmai per tornare a mangiare.
Con molta lentezza e tranquillità mangiammo;io adoravo il sabato perché ti lasciava la libertà di fare quello che volevi senza dover pensare alla scuola! Lui finì prima di me. Come sempre ero l'ultima a finire,ma ero talmente felice e in pace con me stessa che mi andò di fare qualunque cosa con lentezza e calma!!
Finii di mangiare e mi stavo per alzare a lavare i piattini dove prima c'erano le frittelle e le tazzine dei caffè,ma Lui mi bloccò subito,senza farmi alzare e da bravo gentiluomo mi fece risedere; poi,con mio grande stupore,prese i piattini e tazzine per lavarle. Cavolo,ora sì che rimasi sorpresa completamente,anche se mentre prese le mie cose,mi aveva lanciato un sorriso malizioso come a dire: "Lascia lavare a me,così dopo ti sistemo per bene!!". Ora da stupita passai a sconvolta con molta ansia e un pizzico di felicità. Mentre Lui lavò i piatti,io mi misi a guardarlo,poggiando il viso sulla mia mano e pensando a cosa mi era successo ultimamente.
                                                                                                                                               *Pensieri di Any*
Pensai che fino a qualche giorno fa ero a baciare il peggior ragazzo del mondo,senza un motivo o una ragione. Credevo di amare una persona che mi considerava un oggetto da prendere,studiarlo e poi giocarci per un po' fino a che decideva di buttarlo,senza pensare alle conseguenze! Mi faceva così male sapere che lui mi stava usando solo per divertirsi,non avendo nulla da fare e mentre il mio cuore soffriva così tanto,l'unica che se ne accorgeva era Meg. Poi era arrivato Lui dal nulla,come sceso dal cielo per rendere ogni mia giornata una più bella dell'altra. Lui che conoscevo da appena una settimana e mi aveva fatto rivivere,facendomi provare sensazioni a me sconosciute. Lui mi aveva fatto sentire veramente importante,mi aveva fatto sentire donna come se fosse la prima volta. E me ne sono innamorata,come mai di nessuno in tutta la mia vita!! Mi sono innamorata dei suoi occhi mare,dei suoi capelli biondo-castani che sembrano indomabili come Lui; mi sono innamorata del suo sorriso che dedicava solo a me,unico in tutto l'Universo,delle sue passioni,della sua contagiosa allegria,della sua intelligenza che tendeva a non dimostrare e soprattutto della sua dolcezza. Mi sono innamorata di tutto di Lui perchè nessuno sarà mai come Lui. Pensavo anche che mi ero data una seconda opportunità,l'opportunità di essere veramente felice. Con Lui e con nessun altro.Io amo Lui e Lui ama me e questa non cambierà mai.
                                                                                                                                                       **
Mi ridestai dai miei pensieri,vedendo che Lui finì di lavare i piatti e prese a guardandomi intensamente,con un pò di malizia. Io divenni rossa e siccome quello sguardo non stava promettendo nulla di buono, mi alzai e correndo raggiunsi la camera per prendere i vestiti e andare a vestirmi in bagno. Sentì dei passi entrare nella camera e delle mani calde cingermi da dietro i fianchi,in segno di un abbraccio.
-Che fai scappi da me,piccola Any??-sussurrò nel mio orecchio destro.
Sorrisi e esitai a rispondere,dato che quel Suo contatto con me mandò in tilt il cervello.-N-no,n-non voglio scappare da t-te. Volevo solo vestirmi per non rimanere in p-pigiama-balbettai. Era riuscito a farmi balbettare.
Rise di cuore,poi mi girò costringendomi a guardarlo negli occhi.-Perchè devi vestirti?? Sei così bella con questo pigiama.-sussurrò prendendomi la mano e accarezzandola con il pollice.
Sorrisi ancora.-T-ti ringrazio ma non mi va di rimanere con il pigiama.-detto questo,mi liberai delicatamente da quella presa e mi spedìì in bagno che c'era in camera. Aprìì e chiusi alla svelta la porta,sentendo Lui bussare e ridere come un matto. Risi anche io ma poi mi vestì.

Finito di vestirmi,aprìì leggermente le porta e di Lui nessuna traccia,solo il silenzio della casa. Quella casa complice del nostro amore.
Uscì a passi lenti e girai per mezza casa senza ottenere alcuna traccia di Lui. Poi all'improvviso sentì un rumore nella cucina e mi diressi lì. Entrai lì,ma senza alcun risultato(ancora)mi stavo per dirigere verso la sala da pranzo quando delle mani calde mi afferrarono,facendomi finire tra le Sue braccia. Con i nostri visi a due centimetri di distanza.
Mi guardò con quegli occhi mare intensamente e poi mi baciò piano. Per tutta risposta lo approfondì,perdendo controllo del mio corpo. Mentre ci baciammo con più intensità,stava accarezzando i miei capelli dolcemente. Lui mi fece quasi spostare dalla cucina alla sala da pranzo ma io capendo le sue intenzioni,mi staccai leggermente. Lo feci anche per riprendere fiato.
-Scusa ma io non l'ho mai fatto e non mi credo pronta.-dissi,abbassando lo sguardo dalla vergogna.
Mi prese il viso tra le mani e mi baciò dolcemente la fronte.- Ehi tranquilla,quando sarai pronta succederà,non fa niente!!-disse.
Questo servìì ad allentare la tensione e sorrisi maliziosa.-Facciamo un patto: se tu mi acchiappi tre volte in un'ora facciamo tutto quello che vuoi,se vinco io invece si fa quello che voglio io. Ci stai??-chiesi,porgendogli la mano.
Corrugò la fronte,poi mi fece un sorriso sghembo,stringendo la mia mano.-Ci sto!-disse. Ora sì che ero nei guai!!!



Angolo autrice:
Ecco l nuovo capitolo,cambierò un pò il modo di scrivere!! Buona lettura e recesite!!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** La mia prima volta ***


                                                     La mia prima volta

-Ci sto-non avevo sentito male!! Ero veramente nei guai ma,essendo orgogliosa,non mi potei arrendere.
Lui,prima di iniziare,si andò vestire per non rimanere in pigiama. Sperai con tutta me stessa che ci mettesse un'eternità e invece,eccolo lì sbucare dalla camera più bello che mai,indossando: camicia a quadri blu, jeans e converse blu che davano la giusta intonazione. Lo trovai talmente bello vestito così,che persi qualsiasi capacità motoria fissandolo come una scema mentre Lui rideva!
-Ehi piccola,dov'è finita la ragazza combattiva che avevo prima davanti? Il gatto ti ha mangiato la lingua??-chiese avvicinandosi di molto.
-N-no,sto bene. Solo che ti trovo molto bello vestito così. Cos'è una provocazione??-chiesi,tornando in me.
Lui deglutì per chissa` quale assurdo motivo.-N-no,nient'affatto.-disse. Bene ora fu Lui a balbettare.
Lo guardai con molta determinazione. -Con molto piacere. Devi contare fino a venti e poi mi cerchi. Ricorda tre volte in un'ora devi prendermi.-dissi,cercando di soffocare l'ansia che mi era presa!!
-Ok,uno..-iniziò a contare e mi andai a nascondere.

Narra Daniele
-Ok,uno..-dissi,sentendola allontanarsi velocemente dalla cucina. Mentre contavo non potei non sorridere all'idea che Lei non era mi stata con nessuno,la MIA Any. All'inizio,quando si staccò da me,smettendo di baciarmi pensai che forse Lei non voleva fare niente con me: non voleva fare l'amore con me!! Infatti mi preoccupai ma Lei mi rassicurò subito,dicendo che non si sentiva pronta e che non era mai stata con nessuno. In quel momento potei scoppiare dalla felicità,insomma non era mai stata con NESSUNO.
Poi,ebbe quell'idea matta del nascondino-scommessa. Sì,l'avevo chiamato così perchè giocavamo a nascondino ma era una scommessa,un patto come lo chiamò Lei. A quegli occhioni dolci che mi dedicava solo a me,non potei rifiutare un bel niente. E poi l'idea mi piacque!! Con quegli occhi mi stregò fin dal primo che la vidi. Sembrano così innocenti,così veri che mi immergerei sempre nel suo verde senza far più ritorno. E oggi ci sarei riuscito,sarei riuscito ad averla mia a tutti gli effetti. Lo desiderai così tanto,che contò solo questo in quel momento.
-Diciannove,venti!-esclamai,finendo finalmente di contare. Iniziai a cercarla nel posto più vicino:la camera. Niente,nel bagno collegato alla camera. Aprì la porta e vidi che non toccò il muro,al contrario tornò indietro,come se avesse toccato qualcosa di troppo morbido. Non mi ci volle molto per capire,sicchè mi affacciai dietro la porta e la vidi mentre pregava che non mi fossi accorto nulla. Era tanto ingenua ma nche tanto bella,tanto. La presi per la mano e la tirai fuori dal bagno,in modo da finire tra le mie braccia.
-Trovataa!!-gridai come un pazzo.
-Siamo solo alla prima volta-disse con sicurezza. E scappò dalle mie braccia,andando per chisssà dove nella casa. Io rimasi lì per un pò come un ebete,affascinato come sempre da Lei. Poi riconobbi una cosa a me familiare,il suo profumo. Quello che sentivo sempre quando la baciavo. Lo seguì come un cane che fiuta l'osso. La trovai ancora sotto il tavolo della cucina con un mio:"Trovata!!".
Mi chiese di darle almeno cinque secondi per l'ultima possibilità e come al solito accettai. La sentìì correre all'impazzata mentre io conta. Erano passati solo venti minuti. Sì,venti minuti e tante emozioni forti.
Finito la cercai ancora e per l'ultima volta. Per farla breve,la trovai dietro il divano e lì Lei da sorridente iniziò a preoccuparsi.


Narra Any
Mi prese per tre volte e secondo il patto ora Lui potè fare quelllo che vuole,e io con Lui.
-Bene,siccome ho vinto ora si fa quello che dico io!! Allora voglio che questa signorina qui davanti a me,dato che è quasi sera,ceni con me e poi per una sera si lasci andare con me.-disse,avvicinandosi a me-Ci stai?-disse.
Mi sentìì un pò preoccupata per quel lasciarsi andare ma poi decisi. -Si accetto molto volentieri.-.
Accettai e non potei più tirarmi indietro.

Per cena ordinammo due pizze,per pigrizia di non voler cucinare.Poi finito,Lui spense tutte le luci lasciando solo una lampada vicina:eravamo in camera. Iniziai a preoccuparmi.
-Sei pronta?-chiese preoccupato.
-S-si-sussurrai. 
Detto questo,Lui si avvicinò e iniziò a baciarmi. In meno di pochi minuti mi trovai sul letto,con Lui sopra,scoprendo un mondo di sensazioni tutte nuove.
Come se sapessi già tutto,iniziai a fare l'amore con Lui capendo veramente quanto lo amavo!!




Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Spero chq questo capitlo piaccia e recensirete in molti!! Buona lettura!!
Eleonora!!^_^ 

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Il risveglio ***


                                                             Il risveglio

Il mattino seguente mi svegliai con il cinguettio degli uccellini,poi feci mente locale a cosa era successo la notte precedente: avevo fatto l'amore con Lui!! Il mio principe dagli occhi mare che mi ha fatto sentire donna!! 
Mi accorsi che ero abbracciata al suo petto,con i posti invertiti ma questa volta mi svegliai prima io perchè Lui stava ancora dormendo. Sul viso aveva un sorriso soddisfatto,gli occhi chiusi e il respiro regolare: mi sembrò la visione più angelica che abbia mai visto!! Mi trovai col dubbio se svegliarlo o lasciarlo dormire in santa pace dopo una notte d'amore così intensa. Guardai la sveglia che c'era sul comodino dalla mia parte e c'era scritto che erano le nove e mezza. Bene lo sveglio!!
Sorrisi all'idea su come potevo svegliarlo!! Allora iniziai a baciarlo sul collo e lo sentìì muoversi,segno che si stava iniziando a svegliare. Continuai per poi arrivare a baciarlo in bocca e per confermarmi che era sveglio lo rese più profondo,come solo Lui sapeva fare. Ci staccammo per prendere fiato dopo un bel pò di baci,guardandoci negli occhi ormai senza più vergogna.
-Buongiorno anche a te,amore mio.-disse illuminandosi con un sorriso.
-Buongiorno!-esclamai tutta raggiante. Si passò una mano tra i capelli,quindi stava pensando.
-A che pensi,Dany??-chiesi cuoriosa.
-Wow,mi conosci proprio bene,eh? Comunque stavo pensando a che notte meravigliosa abbiamo passato e a quanto sei bella tu e i tuoi occhi-disse guardandomi come fa sempre,intensamente negli occhi.
Io arrosì fino alle punte dei piedi,il che strappò una risata a Lui.-G-grazie come sempre riesci a farmi arrossire. I tuoi occhi sono i più belli che abbia mai visto,sembrano il mare più sicuro che ci sia. Questa notte è stata perfetta,la mia prima volta.-dissi vedendolo avvicinarsi di più.
-Lo so è stato tutto perfetto e quando arrossisci sei particolarmente bella. Ricordati Any,io non ti farò MAI soffrire neanche sotto tortura perchè sei troppo importante per me.-disse.
-Grazie di rassicurarmi sempre,mi aiuta. Anche tu sei troppo importante per me e non vorrò mai farti soffrire.Io ti ringrazio di tutto-dissi con gentilezza.
-Io ti amo-disse avvicinandosi a distanza di un millimetro da il mio viso,tanto che sentivo il suo respiro su di me.
-Anche io ti amo,amore-dissi senza fiato. L'avevo chiamato 'amore',infatti Lui assunse un'espressione felice sulla faccia. Io per fargli capire che non scherzavo con ciò che provavo per Lui,lo baciai. Dany contraccambiò rendendolo più intenso e importante. Ci baciammo per non si sa quanto tempo e ci fermammo solo quando sentìì il mio stomaco brontolare.
Si staccò leggermente da me.-Il tuo stomaco sta per andare di nuovo in pensione. Meglio andare a fare colazione.-disse,facendomi sorridere come avesse detto il Vangelo. Ci alzammo seguiti da un mio:"Siiiiiii!!" che lo fece scoppiare a ridere mentre andavamo in cucina.
-Bene,ora tu ti siedi buona che io ho già tutto pronto!!-disse spostandomi la sedia.
Mi sedetti.-Come sempre!-esclamai gioiosa.
Lui rise mentre preparava il caffè e mise in tavola due cornetti:uno al cioccolato uno alla crema. Proprio come la nostra prima colazione.
Finì di preparare i caffè e si sedette subito. Appena iniziò a bere il caffè,mi fiondai a mangiare il mio cornetto alla crema.
-Quanto sei mangiona,Any!!-mi ammonì bonariamente mentre io risi per baffi di caffè che si erano creati tra le sue labbra e il suo naso.
-Cosa c'è da ridere??-chiese.
-Hai i baffi di caffè!! Ahahahahahah-continuai a ridere mentre Lui si puliva alla svelta.
Continuammo a fare colazione mentre ci guardavamo con insistenza. Finito,questa lavai io i piatti mentre Lui si andò a guardare la Tv in sala da pranzo.
Gli vidi un'espressione da cane bastonato,capendo che avevo esagerato con le risate. Finìì di lavare i piatti e andai in sala da pranzo. Si stava vedendo non so cosa,qundi presi il telecomando e gliela spensi.
-Ehi!-esclamò Lui,fintamente arrabbiato.
Io mi sedetti vicino a Lui sul divano e si girò verso di me con lo sguardo un pò cupo.-Scusa.-dissi dispiaciuta.
Lui alzò un sopracciglio.-Per cosa scusa?-chiese.
-Ho riso troppo e quindi te la sei presa,scusa hai ragione.-dissi abbassando lo sguardo.-A volte so essere proprio pesante.-continuai.
Lui mi prese il mento e mi tirò su il viso,in modo da guardarlo negli occhi.-Tu per me non sarai mai un peso,sei un tesoro da amare e proteggere.Io non me la sono presa,era solo per vedere cosa facevi se ero triste.-disse.
-E cosa hai visto??-chiesi curiosa.
-La reazione che mi aspettavo,che ti scusavi. Sei così bella quando ti preoccupi.-disse avvicinandosi a me.
-Grazie ancora ma sono sempre bella?-chiesi.
-In qualunque momento della giornata. Senti,per cambiare discorso,ti va se oggi passiamo la domenica a casa?? Così domani mattina ci alziamo presto e ti accompagno a casa per prenderti i libri per scuola,ok??-chiese speranzoso.
-Certo che accetto!! Basta che sto con te e va bene tutto-dissi raggiante. A questa risposta,Lui mi baciò con passione mentre con le mani mi accarezzava il corpo. Dio quanto lo amavo!!
In pochi secondi mi trovai stesa sul divano,con Lui sopra!!! Qualunque cosa succeda,qualunque incomprensione non importa perchè noi ci ameremo per sempre!!


Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Spero vi piaccia. Recensite e buona lettura!! 
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Gelosie e conferme ***


                                          Gelosia e conferme

Baci,baci e ancora baci: cavolo quanto adoravo baciarlo!!
Dopo tutti quei baci d'amore,ci staccammo sedendoci sul letto e ci guardammo negli occhi.
-Certo che se ogni volta che ti dico 'ti amo',finiamo per baciarci a lungo lo farò più spesso-disse ironico.
-Bene,ora che hai fatto lo spiritoso potremmo andare a fare qualcos'altro?-chiesi scherzando.
-Comandi,capo.-disse con un'espressione buffa.-Vuoi vedere un film?-.
-Tu che stavi vedendo?-chiesi curiosa.
-Una partita di calcio che trasmettevano in diretta che ho perso per la chiamata di mia madre e pensando a te-disse con naturalezza. In viso diventai rossa,strappandogli una risata.
-Sei un appassionato di calcio e magari segui pure Inazuma Eleven?-chiesi.
-Un appassionato di calcio lo sono ma di Inazuma Eleven ho seguito solo qualche puntata. Perchè mi chiedi questo?-chiese,alzando un sopracciglio.
-Una mia grande amica è appassionata per Inazuma Eleven,ed è soprattutto innamorata di un personaggio che si chiama Xavier!-dissi allegra.
-Davvero? Xavier l'ho visto in qualche azione e gioca molto bene! Come si chiama la tua amica?-chiese con curiosità.
-Si chiama Jennifer Birmingale,è nata a Londra anche lei e frequenta la nostra stessa scuola però sta al primo anno di liceo classico con la sua migliore amica(pure lei nata a Londra). Anche lei è una mia grande amica e le voglio un mondo di bene!-dissi sorridendo.
-Bene,mi fa piacere che hai molte amiche che ti apprezzano per quello che sei!! Tornando a noi,che film vuoi vedere??-chiese.
-Ah,non lo so uno a caso, basta che facciamo qualcosa!-esclamai.
Lui annuì e mi afferrò,portandomi così in sala da pranzo in pigiama. Lui si avvicinò a una cassettiera che aveva molti DVD e cassette. 
-Che ne pensi di vedere "Che bella giornata"??-chiese prendendo in mano il DVD.
-Va bene ma non senza popcorn. Li vado a prendere.-detto questo mi diressi alla svelta in cucina e presi i popcorn da quella credenza,che quando la vidi la prima volta pensai che potesse contenere tutto il mondo.
Dany mi aveva raccontato che l'avevano portata da Parigi e che quando aveva fame,prendeva il cibo da quella credenza di nascosto dato che sapeva che lì ci stava di tutto e di più. Quando me l'aveva raccontato mi ero intenerita talmente tanto,che non potei non sorridergli.
E ora eccoci lì,a guardare un film abbbracciati con al centro un enorme pacco di popcon e,invece di seguire il film,stavamo a rubarci i popcorn come due bambini. Due bambini innamorati. Mi hanno sempre detto che l'amore ti fa soffrire tantissimo e quindi mi avevano sempre augurato di non innamorami,invece sono qui abbracciata ad un ragazzo che ha fatto nascere un amore così profondo ed ingenuo che non ha conosciuto alcuna sofferenza. Guardai bene il ragazzo che avevo di fianco a me e fui sicura che questa volta non avevo sbagliato.

Il film finìì troppo presto a mio parere però avevamo perso tutto il contenuto del film tra risate per qualche battuta e un continuare rubare popcorn l'uno all'altro. Lui si alzò e tolse il DVD,rimettendolo a posto.
-Amore,io vado un attimo al bagno! Tieni intano guardati qualcosa.-disse porgendomi il telecomando. Lo presi.
-Ok ma torna presto!-esclamai mentre Lui si abbassò per baciarmi,per poi sparire in bagno.
Io accesi il televisore,mettendo un canale a caso. Non feci in tempo a cambiare che sentìì il bip al mio cellulare per un messaggio arrivato. Lo lessi:
"Mi manchi tanto e so che mi hai detto che è finita ma per me non finirà mai perchè io ti amo e ti amerò per sempre,piccola mia. Ti amo. Andry" 
C'è fammi capire:mi hai sempre trattato male e considerato uno schifo,mi hai pure picchiato per chissà quale assurdo motivo mandandomi in ospedale e adesso mi dici che ti manco,etc.....
Ha la mente più contorta e malata del mondo,il suo non è amore è ossessione. Notai con mio stupore che Dany era dietro di me e aveva letto il messaggio. Forse aveva sentito lo squillo del mio telefono e senza farsi sentire,si era avvicinato per leggere. Il suo sguardo non prometteva niente di buono: era un misto di rabbia e gelosia!
-Che vuole quel pezzente?-chiese con finta calma.
-Ah,non lo capisco nemmeno io. Tranquillo,io non lo amo e non l'ho mai amato. Credimi ti prego.-dissi preoccupata.
- Di te mi fido cecamente,è di quel pezzente che non mi fido. Lui ti rivuole.-disse triste.
-Ehi,tranquillo lui mi rivorrà ma io non lo voglio affatto perchè amo te e soltanto te!-esclamai sicura di me.
-Certo,ora dici così ma chissà cosa dirai quando lo rivedrai perchè ti verrà a cercare!!-disse Lui nero di rabbia.
-Dany,non capisci che lui mi ha fatto del male e l'unico che amo veramente sei tu e sarai TU per sempre?!-chiesi con le lacrime che stavano per uscire. Non rispose,annuì e basta.
-Te lo devo dimostrare?-chiesi.
-Dimostra-disse sicuro di sè. Lo baciai con passione,cercando di confermargli tutti i miei sentimenti che provavo per Lui e soltanto per Lui,sembrò capire,perchè sorrise sulle mie labbra e ci perdemmo nei baci,ancora!
-Scusa,è che sono geloso.-sussurrò sulla mia bocca. Per tutta risposta lo baciai ancora e questa volta finimmo sul divano,io sopra Lui.Cavolo!
Si era arrabbiato solo perchè era geloso e io gli avevo confermato i miei sentimenti ancora! Voleva conferme e le aveva avute!!



Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!Lo dedico a due mie care amiche che ho appena accennato e verranno introdotte come nuovi personaggi tra qualche capitolo: v voglio un mondo di bene Claudia e Chiara!!Recensite e buona lettura come sempre!!
Eleonora^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 18
*** Il pomeriggio ***


                                                                          Il pomeriggio

Dopo quel meraviglioso risveglio,arrivò in fretta il pranzo e con grande sorpresa di Dany,preparai: pasta alla carbonara e budino. Arrivammo direttamente al dessert perchè il secondo non andava ad entrambi!! Per ringraziarmi del pranzo mi baciò appassionatamente e in seguito si mise a fare i piatti,seguito come sempre dal mio sguardo sbalordito: insomma,ragazzi che fanno i piatti non esistono più. Quando Lui finìì,io intanto mi ero andata a mettere il pigiama perchè ero molto stanca e con un altro bacio gli dissi che andavo a dormire. Mi misi sotto le coperte sentendo Lui che spense tutte le luci in camera e chiuse la porta per non disturbarmi,dato che Lui si andò a vedere la Tv. Mi girai su un fianco e,chiudendo gli occhi,sognai il suo sorriso perfetto e i suoi occhi meravigliosi e mi addormentai con questa stupenda immagine impressa nella mente.
Narra Daniele 
Guardando un'ultima volta il suo splendore mentre dormiva,chiusi la porta e mi diressi a passi svelti verso la sala da pranzo.Mi sedetti sul divano e prendendo il telecomando,accesi la Tv su un canale a caso. Girai poi su una partita che trasmettevano in diretta proprio adesso. La guardai,con l'ansia a ogni azione per una buona mezz'ora quando mi misi a ripensare alla sua bellezza che mi stregò dal primo giorno che la vidi. Ripensai a quanto era bella mentre domiva con i capelli mossi sul cuscino e quella pace interiore che aveva sempre quando dormiva,aggiungendoci quel sorriso magnetico che assumeva quando dormiva felice creava un'immagine perfetta. Sentìì un forte desiderio di spegnere tutto e andare in camera,sdraiandomi vicino a Lei e guardarla dormire.
Desiderio interrotto dallo squillare del mio cellulare. Guardai il display: era mia madre. Mi illuminai subito,mi era mancata.
-Ciao mamma,come state? Io bene.-dissi raggiante.
-Ciao Dany,noi anche stiamo bene. Allora,come ti trovi alla nuova scuola? Hai fatto nuove conoscenze?-chiese. Ecco la mia mamma curiosa.
-Si,va tutto alla stragande. Mi sono anche innamorato di una ragazza meravigliosa che si chiama Anastasia.-dissi senza problemi. Con mia madre non avevo segreti e mai ne avrei avuti.
-Davvero,che bello. Noi torniamo fra due giorni!! Non è che ce la fai conoscere a cena,dopo esser tornati,invitando anche i suoi genitori?-chiese.
-Certo,sono sicuro che accetterà.Bene mamma,ci vediamo martedì. Saluta papà!-dissi io gioioso.
-Ok,ciao Dany.Salutaci la tua Anastasia.-disse riattaccando. Posai il cellulare e andai in camera per vedere se era sveglia e dirle tutto.

Narra Anastasia
Mamma finalmente aveva chiamato dopo una settimana di niente passata a Berlino: tornavano martedì che bello!! Posai il cellulare sul comodino. A mia madre avevo detto che avevo un nuovo ragazzo e lei voleva conoscerlo. Le avevo detto sicuramente sì. Mi distolsi dai miei pensieri che entrò Dany.
-Amore,mi ha chiamato mia madre e martedì sera siete invitati a cena da noi per conoscerci tutti meglio,va bene?-chiese avvicinandosi. Gli misi le braccia intorno al collo.
-Pure io ho appena sentito mia madre e ha detto la stessa cosa.Ora le dico della cena,tanto tornano martedì pomeriggio-dissi,inviando il messaggio a mia madre.
-Bene così si conosceranno meglio anche i nostri genitori. Che bello!-disse Lui raggiante. Mi arrivò il messaggio di mia madre che accettò senza alcuna obiezione. Dany aveva letto.
-Ti amo-disse con dolcezza.
-Anche io e tanto-dissi. Lui mi baciò con passione,io ricambiai sdraiandoci sul letto e perdendoci ancora l'uno nell'altra.

Ritorna all'indice


Capitolo 19
*** Sorprese inaspettate ***


                                            Sorprese inaspettate

Avevo tanta paura di averlo perso dopo quel messaggio e dal suo sguardo accecato dalla gelosia. Aveva solo bisogno di conferme e io l'avevo accontentato!! Come diceva un vecchio detto: 'ogni tanto si ha bisogno di conferme dal proprio patner'!! Gli volevo far capire che ogni momento con Lui lo consideravo sacro,importante,magico: sensazioni che solo Lui mi sapeva dare. Avevo capito che una delle cose più importanti della mia vita era Lui: poterlo avere vicino sempre,poterlo baciare ogni secondo della mia vita senza vergogna e poter essere sempre me stessa.

Dopo molti,moltissimi baci c'eravamo addormentati: Lui sotto e io sopra,abbracciata al suo petto forte e caldo. Mi svegliai alzando un pò il viso e stropicciandomi gli occhi. Notai che Lui ancora dormiva e così mi alzai il più piano possibile per non svegliarlo: cavolo quant'era bello!! Andai a passi piccoli verso la cucina per vedere che ore erano. L'orologio segnava le cinque e mezza: ne presto ne tardi meglio! Ritornai in sala da pranzo e Lui stava ancora beatamente tra le braccia di Morfeo,solo che notai che faceva un pò freddo dato che ci stavamo avvicinando all'inverno,così decisi di andare in camera per prendere una coperta!
Andai in camera sempre molto piano,aprìì l'armadio e presi una coperta di pail leggero con un cuscino piccolo che stava ai piedi del letto matrimoniale. Ritornai di là e misi la coperta sopra Lui in modo da coprirgli dal collo ai piedi; poi gli alzai la testa piano,gli misi il cuscino e poggiai la sua testa piano: per mia fortuna non si era svegliato! Vederlo dormire era una visione angelica,così bello e tranquillo che ti trasmetteva tutto!
Decisi di andare di nuovo in camera per non disturbarlo e così mi diressi lì!! 
Vidi il mio cellulare sul comodino,così decisi di vedere se c'era qualche messaggio o chiamata. Eccome se c'erano: 3 chiamate senza risposta di Meg e un messaggio.  Non ci pensai due volte che chiamai Meg, fregandomene altamente del messaggio che dopo avrei letto. Due squilli poi rispose.
-Pronto carissima Any,grazie per avermi chiamato,eh? Il mio cellulare non la finiva di squillare per colpa tua-disse scherzando Meg. Ogni volta che salutava faceva una battuta che eri triste o felice non importava.
Risi di cuore.-Ciao Meg,scusa se non ti ho chiamato ma ho avuto 'da fare'.-dissi sottolineando le ultime due parole.
-Si,immagino il tuo 'da fare'. Allora tutto bene con Daniele? E' successo qualcosa che devo sapere?-chiese come al solito curiosa.
Iniziai a raccontarle di tutto dalla sua proposta alla notte d'amore con Lui e alla cena di martedì con i nostri genitori.
-Cavoli,la mamma di Daniele vi ha incasinati per bene,eh?-disse ridendo.
-No,spiritosa è solo per conoscerci meglio e soprattutto far conoscere i nostri genitori.-dissi.
-Va bene,va bene scusa non volevo di certo offenderti! Approposito ma Andrea si è fatto risentire?-chiese. Quella domanda mi colpì al cuore,mi ero scordata di raccontarle del messaggio.
Esitai un pò a rispondere però poi parlai.-Non mi hai offesa tranquilla. Andrea si è fatto risentire inviandomi un messaggio con scritto: "Mi manchi tanto e so che mi hai detto che è finita ma per me non finirà mai perchè io ti amo e ti amerò per sempre,piccola mia.Ti amo.Andry".-dissi un pò triste.
Meg esplose.-TI AMO?! PICCOLA MIA??!!!!! PER ME NON FINIRA' MAI??!! MA IO QUESTO LO UCCIDO,LO TRUCIDO VIVO,LO SQUARTO,LO METTO SOTTO GHIGLIOTTINA,GLI STACCO IL COLLOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!! Ok,calma! Ti prometto Any,anzi ti giuro che se questo brutto deficiente si azzarda a sfiorarti soltanto o a separarti dal tuo Daniele io non risponderò delle mie azioni e sarò costretta ad eliminarlo,chiaro?! E stavolta non scherzo affatto.-disse più seria che mai.
Io risi,tornando di buon umore.-Grazie Meg,grazie di tutto. Ora però devo andare, ho lasciato Dany dormire da solo e devo vedere che fa!! Ciao!-esclamai in fretta.
-Non mi ringraziare! Ok ciao,ci vediamo domani!-disse riattacando.
Mi ricordai che avevo un messaggio,oltre alle chiamate,quindi lo lessi:
"Solo due parole per te: Ti amo. Andry."  
Che pizza,ancora lui!! Non risposi e mi misi il cellulare nella tasca della vestaglia che mi ero messa appena svegliata per il freddo che faceva. Quand'è che capirà che io non lo amo più,che io non l'ho mai amato? "Mai lo capirà",mi risposi così.
Arrivata in sala da pranzo,vidi che Lui sul divando non c'era più,al contrario c'era solo la coperta disfatta e il cuscino lasciato dove l'avevo messo. Mi iniziai a preoccupare,quando delle mani mi abbracciarono da dietro,togliendomi così il respiro.
-Ciao Any,dov'eri finita?-sussurrò al mio orecchio destro.
-Ero in camera al telefono con Meg dato che avevo tre chiamate perse e.....e......un messaggio. Voleva sentirmi perchè le sono mancata e c'era anche questo.-dissi girandomi verso di Lui,mostrandogli dal display del mio cellulare il messaggio del pezzente. Lui aggrottò la fronte.
-Senti prima che mi dici una qualunque cosa,io c'ho provato ad ignorarlo ma lui continua. Mi dispiace perchè così tu soffri,solo che io non lo amo e non l'ho mai amato per il semplice fatto che mi trattava malissimo. Io amo te e non voglio perderti solo per dei simili messaggi,amore. Scusa ancora.-dissi abbassando lo sguardo come sempre quando ero triste o mi vergognavo.
Lui mi rialzò il viso e mi guardò negli occhi,sorridendo.-Ehi,non ti preoccupare non è colpa tua se ricevi i suoi messaggi,io non sono per niente arrabbiato e lo so che mi ami come amo te. Neanche io voglio rovinare la nostra storia per colpa sua,quindi non hai nulla da temere. Se continua,tu ignoralo anche se dovesse durare in eterno perchè perderà solo che tempo. Ti amo.-finì così e mi abbracciò stretta a sè.
-Anche io ti amo.-dissi convinta più che mai. Quell'abbracciò servì a farmi sparire tutta la tristezza e la preoccupazione che mi veniva appena pensavo ad Andrea.
Ci staccamo e Lui mi baciò con molta dolcezza e amore che mi persi di nuovo in Lui.

Quella sera,dopo quei baci,facemmo cena con pasta alla carbonara e poi dritti a letto perchè domani c'era scuola.
Ci svegliammo alle sette del mattino: ci lavammo e facemmo colazione solo con due caffè. Anche con un pò di baci. Si fecero le sette e mezza,allora ci dirigemmo a casa mia.
Dato che non era molto tardi,ce la prendemmo comoda. Preparai la cartella e sistemai le cose che c'erano nel borsone. Ora erano le otto meno dieci.
Lanciai l'ultima maglietta sul letto e corsi fuori casa con il mio zaino e le chiavi. Salimmo sul motorino e arrivammo a scuola con dietro i nostri zaini.
Arrivati,scendemmo tenendoci per mano con gli occhi di tutti puntati addosso. Mi sentìì importante e notai che alcune ragazze mi stavano uccidendo con lo sguardo ma me ne fregai alla grande.
Andammo verso Meg e la salutammo ma suonò subito la campanella ed entrammo in classe.
Arrivammo per primi e Dany,molto cavalleresco,prese il mio zaino e lo mise sul banco vicino al suo. Io mi diressi verso Meg tanto dovevano arrivare tutti,figuriamoci il prof di chimica.
-Meg,scusa se non sto vicino a te come stabilito dall'inizio dell'anno.-dissi.
-Oh,non ti preoccupare tanto sto dietro te e poi c'è Filippo che...-disse arrossendo.
-Filippo cosa?-chiesi curiosa.
-Bè,Gigi l'ho lasciato perchè è andato a letto con Bianca,la nostra cara compagna di classe.-disse.
-Cooosaaa? E quando me lo dici? Che stronza Bianca,non me l'aspettavo. Mi dispiace.-dissi furiosa.
-Oh,non ti preoccupare. Me l'ha detto ieri sera con molta tranquillità Bianca e di conseguenza ho lasciato Gigi. Ora però non sono affatto triste,anzi sto bene,poi mi piace Filippo,quindi..-disse arrossendo ancora.
-Va bene,ho capito.Buona fortuna con Filippo! Ora vado a ripassare chimica.-dissi,sedendomi al mio banco.
Entrò il prof di chimica con il preside e ci alzammo tutti.
-Buongiorno-dicemmo tutti insieme.
-Buongiorno ragazzi. Da oggi avrete un nuovo compagno che si è trasferito all'ultimo minuto proprio qui al linguistico e questa era l'unica classe con un posto disponibile. Vi presento Andrea Rossi.-disse il preside.
Io sbiancai come minimo: Andrea Rossi?? Quell'Andrea. Aiuto!! No,il mio peggior incubo era diventato realtà,infatti pure Dany assunse un'espressione preoccupata e Meg già dava fuoco dagli occhi.
-Bene,si metta qui al primo banco,è l'unico posto libero vicino a Montali.-disse il prof sorridente. Ma che ti sorridi,non capisci che hai davani a te il diavolo?!
Andrea si sedette a due banchi da me e Dany,mentre il preside se ne andò.
Mi lanciò uno sguardo maligno e allora capìì che miei i guai erano appena iniziati....




Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Spero sia piaciuto,nonostante il ritorno di Andrea!! Buona lettura e recensite!!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 20
*** Piccola lezione ***


                                                    Piccola lezione

Sapevo che dopo tutta la felicità che avevo provato ultimamente,sarebbe arrivato il momento nel quale avrei dovuto preoccuparmi e mi si era presentato così senza preavviso. A rivedere Andrea,dopo quello che mi aveva fatto,mi faceva gelare il sangue e so che se gli avrei parlato avrei pianto o semplicemente non avrei risposto delle mie azioni. Prima andavamo nella stessa scuola,adesso a condivedere addirittura la classe mi sembrò di morire. Se non ci fossero stati Meg e Dany con me,mi sarei immediatamente disperata!! Anche se avere la sue presenza ogni giorno della mia vita a scuola mi preoccupava molto seriamente! Dovevo solo pensare che ad aiutarmi c'erano il mio ragazzo e la mia migliore amica!!

Il professore di chimica era intento a spiegare,dopo aver fatto presentare Andrea a tutta la classe!!
"Non ci posso credere,per rendermi la vita impossibile si è addirittura trasferito nella classe dove sto io!".-mandai un bigliettino a Dany per il mio nervosismo che mi era preso.
Mi arrivò la sua risposta."Sta tranquilla,ci penso io a proteggerti da quel pezzente e anche Meg sembra dello stesso avviso. Non permetterò mai che ti faccia del male,amore."-sorrisi.
"Grazie per essermi vicino,è solo che la sua presenza mi rende nervosa perchè non mi lascerà mai in pace!!"-risposi ancora.
Lui mi rispose ancora."Ci sono io e ora non parlare solo di lui,sennò gli dai solo importanza. Ti amo mia principessa."-arrosì,diventando viola e facendolo ridere.
Risposi."Anche io e tanto."-e si girò a guardarmi negli occhi senza lasciarmi altra scelts,facendomi perdere nei suoi occhi azzurri.

FInalmente l'ora di chimica finì,in modo da lasciarci riposare e chiaccherare in santa pace almeno per poco.
Io e Dany ci girammo verso Meg mentre vedemmo Filippo andare a chiaccherare con altri suoi amici. Gli occhi con i quali lo guardava a ogni suo singolo movimento mi stavano per far commuovere,dato che neanche Gigi aveva mai guardato così.
-Ti piace proprio,eh?-chiesi,distogliendo Meg dai suoi pensieri e facendola girare verso di noi.
Arrosì,diagnosi: ne era stra-cotta.-Si,mi piace e tanto però non ho voglia di parlarne.-disse tranquilla.
-Ok,ok non fa niente! Scusa!-dissi,alzando le mani in segno di resa.
Rise.-Non devi chiedere scusa,ok? Solo che non lo sa nessuno e vorrei che così rimanga!-esclamò.
-Va bene,come vuoi!-dissi allegra.
Mentre continuavamo a chiaccherare e Dany ascoltava,vidi Andrea avvicinarsi al banco e il sorriso sui nostri volti sparì all'istante.
-Ciao,bellissima!-esclamò tranquillo mentre stava stendendo un braccio per accarezzarmi la guancia.
Gli diedi uno schiaffo sulla mano,in modo da far allontanare il braccio.-Non ho voglia di parlare con te e non chiamarmi 'bellissima'!! Sparisci!-dissi secca.
Andrea mi prese il polso,stringendolo con forza.-TU SARAI MIA!-sibilò a denti stretti. Fortuna che la classe era vuota perchè stavano tutti fuori a chiaccherare o stavano in bagno.
Meg si alzò e gli diede un calcio sui punti bassi,facendolo piegare in due dal dolore e un pugno forte sul viso che per non urlare,lui si morse il labbro inferiore.
-Ma che sei matta?-domandò dolorante Andrea.
-Per quello che le hai fatto questo è il minimo che ti possa fare. Ti giuro che se ti azzardi ancora ad avvicinarti,a toccarla,a picchiarla,io ti spezzo le ossa uno per uno senza pietà e taglio il tuo corpo in mille fettine,che poi brucio e le do in pasto ai piranha. CHIARO??-tuonò Meg,spaventano pure me.
-Si..-sussurrò Andrea molto piano.
-Scusa non Ho sentito bene?! NE VUOI UN ALTRO?-tuonò ancora.
-No,no ti prego!! Ho capito,giuro che neanche la guarderò più!!-disse pauroso e scappò via.
-Bene,va meglio!!-chiese a me.
-Certo,molto meglio!-esclamai felice.
Ora sono sicura che grazie a Meg e Dany avrei vissuto veramente più tranquilla.



Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Scusate se corto ma aggiornerò presto,promesso!!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 21
*** Belle sorprese ***


         Belle sorprese

Dopo quello che gli aveva detto Meg,ero più tranquilla ma la preoccupazione rimaneva sempre. Chi mi poteva assicurare che anche se a Meg gli aveva detto che neanhe mi guardava più,avrebbe fatto tutto il contrario??  Io,conoscendolo,ero sicura che non si sarebbe mai dato per vinto,neanche sotto tortura!!! Con Andrea nei paraggi ero certa che non potevo non essere preoccupata perchè chissà cosa gli passava per la testa in quel momento!! Tutta colpa mia,se non l'avessi mai ''amato'' tutto la sua ossessione per me non ci sarebbe mai stata. Era talmente pazzo da diventare mio compagno di classe,pur di rendere la mia vita un inferno. Era questo a cui puntava,in fondo non mi amava,voleva farmi rendere conto che avevo fatto male a lasciarlo ma chi non l'avrebbe fatto? Era l'unica persona su questo pianeta che era riuscita a guadagnarsi il mio odio e ce ne voleva per farmi odiare qualcuno. Solo lui aveva battuto il record.

In fondo però avevo chi mi voleva davvero bene e mi proteggeva,quindi mi chiedevo ancora perchè mi preoccupavo??
L'ora di chimica era finita da circa dieci minuti e il professore di latino non dava alcun segno di vita: che l'avessero rapito gli alieni? No,era troppo attento!!
La classe era rientrata e Andrea si era immediatamente seduto al suo posto senza guardarmi.Io non lo degnai della minima attenzione,anche perchè ero intenta a chiaccherare con Meg e poi Filippo stava ancora in piedi a chiaccherare con i suoi amici. Dovevo ammettere che come ragazzo non era male perchè era alto un pò più di Meg,capelli castani sul nero con un accenno di cresta,occhi verdi,''verdi intensi" come li definiva Meg. Insomma era accettabile e poi faceva battere forte il cuore al mia migliore amica,quindi doveva essere speciale.
Del professore ancora nessuna traccia,cominciai a pensare sul serio che l'avessero rapito gli alieni perchè di solito era puntualissimo.
Vabbè,meglio per noi.
-Any.-mi chiamò Meg,distogliendomi dai miei pensieri sul prof.
-Dimmi.-dissi.
-Ti puoi.....ecco......ti puoi far interrogare su latino?-chiese supplicante.
-Senti Meg,lo sai che io ti voglio tanto bene ma non ti potrai sempre nascondere. Oggi non mi va di farmi interrogare,anche perchè ho tanti di quei nove che il prof ne avrà fin sopra i capelli di me che mi offro!!-esclamai sbuffando.
-Dai ti prego fallo per me?!!-chiese con gli occhi dolci.
-No,ho detto di no!-esclamai.
-Invece sì!-.
-Invece no!-.
-Invece sììììììì!!-esclamò lei più convinta.
-Invece noooo!!-esclamai quasi urlando.
In quel momento vidi Filippo smettere di chiaccherare e venire verso di noi,forse aveva sentito le urla.
-Che succede qui?-chiese tranquillo.
Meg arrossì seduta stante,non riuscendo a spiccicare sillaba.-E' che Meg vuole che mi faccio interrogare volontaria perchè non ha studiato e a me invece non va!!-esclamai,dato che Meg stava quasi per svenire.
Lui sorrise,guardando Meg,e sentì morire la mia amica.-E' così Meg?-chiese tranquillo.
-S-si.-sussurrò appena,abbassando il viso per la vergogna perchè non aveva studiato.
Filippo le prese il mento tra le mani e le tirò su il viso,costringendola a guardarlo negli occhi. Mi sembrò un dejavu.
-Non ti devi vergognare,mi farò interrogare io,ok?-chiese con voce dolce. Io spalancai gl occhi per la dolcezza che dimostrò a Meg per una semplice interrogazione. Si piacevano entrambi,era evidente.
Lei diventò viola da rossa com'era.-Va ben-ne,gr-razie.-balbettò.
Dopo il loro momento romantico,mi girai per vedere cosa diavolo stava facendo Dany,dato che è da quando quello di chimica se ne era andato che si era messo a fare qualcosa.
-Che stai facendo?-chiesi curiosa.
-Una cosa.-rispose vago Lui.
-Dai me lo dici?!!-chiesi supplicante.
Mi fece cenno con la mano di aspettare e colorò di giallo un disegno,a mio parere doveva essere quello.
Poco dopo posò il colore.-Finito tieni è per te.-disse porgendomi un foglio F4.
Lo guardai ed era proprio un disegno. Spalancai gli occhi: c'era disegnato un prato vastissimo con molte margherite,rosa per la precisione,c'erano anche molti alberi di frutta come mele e ciliegie;poi c'era un sole di molte sfumature con le rondini,nere come la pece,che volavano felici tra le nuvole tra il bianco e celestino;infine c'era una panchina con lo schienale a forma di fiori dove c'eravamo io e Lui che ci baciavamo,l'uno abbracciati all'altro e gli occhi chiusi per le emozioni che potevamo provare.
Felice,sorpresa,allegra,gioiosa: furono queste le emozioni che mi colpirono.
Lui mi guardava tra l'allegro e il curioso della mia reazione. Io posai il disegno sul banco,gli presi il viso e lo baciai,con limite visto che eravamo a scuola ma non potei trattenermi.Lui ricambiò ma poi ci staccammo dato che in classe tutti dicevano ''ohhhhh'',''che carini'',etc..
-Ti amo!-esclamai.
-Anche e non sai quanto!!-esclamò anche Lui.
Poi arrivò,per nostra sfiga,il prof. di latino e tutta la felicità si dissolse.
 
Passò tutto tranquillo e Filippo,come promesso,si era fatto interrogare,prendendo otto.
Le ore passarono molto velocemente senza che Andrea interferisse con la mia felicità: infatti a lui non ci pensai più.
La solita giornata di scuola finì come sempre con la notizia che Filippo aveva chiesto a Meg di uscire domani pomeriggio,e come voi immaginerete ha accettato. Magari è il ragazzo giusto per lei questa volta. Speriamo.
 
Mi riaccompagnò a casa Dany,con il suo motorino e mi disse che mi sarebbe venuto a prendere domani mattina per andare a scuola,come sempre. Poi che mi avrebbe anche chiamata nel pomeriggio!!
Pranzai,allegra come non mai e mi misi a fare i compiti. Verso le quattro suonò qualcuno al campanello e andai ad aprire.
Aprìì e il sorriso che fino a prima avevo,sparì all'istante.
-Che cosa ci fai tu qui?!-tuonai.
 
 
 
 
Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! A me non piace molto ma spero che non vi deluda!! Recensite e buona lettura!!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 22
*** Cambiamento improvviso ***


                                                     Cambiamento improvviso

-Che cosa ci fai tu qui?-ripetei spazientita. Dopo tutto quello che mi aveva fatto,anche con le minacce di Meg,adesso osava pure presentarsi sulla porta di casa mia. Ma con quale coraggio si permetteva di venire qui con tranquillità?
-Senti,non sono venuto per assillarti per far sì che tu ritorni con me. Ho visto come guardi e baci Daniele,così dopo le minacce della tua amica e ciò che ho visto ho capito che è inutile combattere per te!! Se non mi credi hai tutte le ragioni del mondo.-disse Andrea con molta tranquillità,facendomi spalancare gli occhi dallo stupore.
-Va bene,ti credo ma non mi tornerò a fidare facilmente di te,lo sai?-chiesi.
-Si,non mi aspetto certo che torni tutto normale come se niente fosse accaduto ma non ti darò più fastidio!-esclamò convinto. Wow,e chi se l'aspettava questo cambiamento improvviso proprio da Andrea? Quello che mi aveva ridotta grondante di sangue e che mi faceva sentire debole ogni giorno di più,che si era guadagnato il mio odio e ora mi diceva che mi voleva lasciare in pace?? Stavo sognando,non poteva essere vero,era solo frutto della mia immaginazione tutto questo!! Eppure era realtà,perchè quel ragazzo che consideravo il più immaturo e pazzo del mondo stava qui davanti a chiedermi in un certo senso scusa.Parola che ero convinta che nel suo vocabolario non esisteva,fino ad adesso,ovviamente.Ci credevo,volevo crederci,provare a vedere fino a che punto era veramente cambiato e se non mi stava mentendo.
Solo dopo aver finito di pensare a questo suo improvviso cambiamento, mi ricordai che era ancora sulla soglia della porta,così lo feci entrare e ci andammo a sedere in sala da pranzo sul divano.
-Any,io sono venuto solo per dirti che d'ora in poi ti lascerò vivere in santa pace con Daniele,come è giusto che sia.-disse.
-Si,lo so ma sai che ho molte domande da farti no? Quindi perchè non ci chiariamo una volta per tutte?-chiesi sincera. Volevo una risposta a tutte le domande che mi ero posta dopo averlo lasciato,dato che non l'avevo neanche lasciato spiegare.
-Ok,hai ragione chiariamoci! Spara!-esclamò.
-Bene. Perchè mi hai picchiata?-chiesi,provando un colpo al cuore ogni qualvolta mi ricordavo di quel giorno,ma ero pronta per sapere perchè non potevo vivere per sempre con quell'incognito nel cuore.
Gli si irrigidì il corpo ed esitò a rispondere ma poi parlò.-Quel giorno ero venuto a prenderti come sempre e dei ragazzi mi dissero che tu andavi da tempo a letto con uno,di cui non mi dissero il nome,mi dissero che ero un illuso a continuare a credere che tu mi amassi e che mi avevi sempre usato considerandomi un tuo passatempo.Io sono sbroccato e quando ti ho visto uscire,ti ho fatta salire sul mio motorino e ti ho portata in quel vicolo cieco; poi tu mi hai detto 'amore' e io accecato dalla rabbia e dalla delusione mi sono sfogato in quel modo. Sapendo che poi stavo sbagliando,nel panico,ho preso il motorino e me ne sono andato,lasciandoti lì.Da quel giorno mi sono maledetto a vita perchè sapevo di averti persa definitivamente ma mi sentivo così sciocco ad aver creduto che tu mi avevi amato. Mi dispiace.-disse sospirando.
Io ero paralizzata per lo stupido motivo per il quale mi aveva ridotta in quello stato e io che credevo qualcosa di più grave!
-Hai sbagliato perchè quando quei ragazzi ti hanno detto così,prima di fare conclusioni fatte potevi parlarmene,avrei capito. Sai,pure a me avevano detto che stavi con altre ragazze e che io ero solo un'illusa ma nonostante questo,sì non te ne ho parlato ma non ti ho lasciato ne ti ho picchiato.Io ti perdono ma tu devi lasciarmi stare d'ora in poi,ok?-chiesi ansiosa.
-Ricevuto. Hai altre domande?-domandò curioso.
-Solo due. Sei ancora innamorato di me?-chiesi.
-Quando mi hai lasciato ho provato a dirti se volevi tornare con me con quei messaggi ma alla fine mi sono arreso e ti ho dimenticata,quindi ora io non sono innamorato di te. L'altra qual'è?-chiese.
-Mi immaginavo fosse così. La mia seconda domanda è: ti piace Angelica Montali?-chiesi ghignando. Angelica Montali era la sua compagna d banco,dove l'aveva messo appena arrivato il professore di chimica.Era anche un mia cara amica,era molto simpatica e anche molto bella con quegli occhi neri che ti studiavano da capo a piedi,i capelli lisci biondi e con il sorriso che trasmetteva solo allegria nessuno le poteva essere indifferente. 
A quella domanda Andrea arrossì all'istante.-Ma che domande sono? Non mi dovevi chiedere chiarimenti,cosa centra questo?-chiese agitato,poi si mise una mano sulla bocca perchè si era fregato da solo.
Io sorrisi soddisfatta.-Infatti,mi serve come chiarimento. Dai ti piace Angelica,eh?-chiesi supplicante.
Lui sbuffò scocciato e divenne dal rosso al viola.-Si,mi piace contenta?!-domandò seccato.
Risi.-Si,sono contenta ma come fa piacerti se la conosci da un giorno?-chiesi curiosa.
-In realtà la conosco da molto perchè abbiamo fatto asilo ed elementari insieme ma poi abbiamo preso strade diverse e non abbiamo vuto più modo di vederci. Siamo stati molto amici e oggi ci siamo messi a ricordare tutto ciò che facevamo insieme.-disse sognante.
-Che destino buffo il vostro! Comunque se viene a sapere che siamo stati insieme mi uccide,come minimo quindi ti consiglio di non fare la suocera,intesi?-chiesi.
-Va bene,va bene. Ora finito il salotto io dovrei andare..-disse alzandosi.
Mi alzai pure io.-Come mai di fretta,tu non ci vai mai se non hai qualcosa di importante da fare!! Esci con Angelica,vero?-domandai impicciona.
-Poi sarei io la suocera,eh? Si,esco con lei e ora posso andare?E' proprio vero che la curiosità è donna,eh?-chiese divertito.
-E uomo è seccatura! Vai sennò fai tardi,su!-esclamai spingendolo verso la porta. Ci bloccammo vicino alla porta.
-Almeno me lo dai il bacio d'addio?-chiese all'improvviso,cogliandomi impreparata.
-Io non posso e non voglio perchè poi se glielo a Dany,ti uccide senza pensarci,quindi no. Ciao Andrea!-esclamai convinta.
-Va bene hai ragione. Ciao Any!-esclamò anche lui convinto quanto me. Mi diede un bacio sulla guancia e poi aprì la porta e uscì.
In casa mia tornò il silenzio come prima che entrasse Andrea ma ero più allegra perchè avevo ritrovato,o meglio stavo ritrovando un amico,avevo ottenuto le mie meritate spiegazioni e per di più Andrea aveva incontrato una sua vecchia amica che gli piace,meglio di così? Questo periodo è tutto romantico,cioè prima io e Dany ci siamo innamorati,poi tra Meg e Filippo presto succederà qualcosa e adesso anche Andrea e Angelica,pazzesca la vita a volte,eh?

Dopo che Andrea se ne andò andai in camera mia,chiusi la porta e accesi il computer per andare su facebook. Trovai due richieste d'amicizia e quattro notifiche.
Andai a vedere la richiesta d'amicizia:Andrea Rossi ti ha richiesto l'amicizia. Conferma-Non ora. La accettai subito perchè quando l'avevo lasciato l'avevo pure cancellato dagli amici.
L'altra richiesta era: Daniele Cèlestin Richard si vuole fidanzare ufficialmente con te.Conferma-Rifiuta. E chi rifiuta? Accettai subito e in men che non si dica tra le mie informazioni si aggiunse pure: Fidanzata ufficialmente con Daniele Cèlestin Richard.26 settembre c'era scritto sopra il riquadro che mostrava la notizia.Felice per questo,battei le mani come una scema.L'amore a volte rende veramente pazzi,sì pazzi d'amore per una persona che ti fa provare mille sensanzioni.
Andai a vedere le notifiche e tre erano solo richieste di giochi. Sì,perchè quelli che giocavano inviavano a me le richieste di giocare e io stufa,le ignoravo sempre.L'unica notifica,e anche l'ultima,che mi colpì fu che Dany aveva scritto sulla mia bacheca pochi secondi fa.Ci cliccai sopra e lessi:
                                                                                                   Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata in tutta la mia vita.
                                                                                                   Ti amo come non ho mai amato nessuna.
                                                                                                   L'unico mio obbiettivo è renderti felice,sapere che lo sei grazie a me.
                                                                                                   Poterti baciare ogni giorno è come festeggiare sempre Natale.
                                                                                                   Con questo ti dico grazie di esistere ed essere la mia principessa
                                                                                                   perchè io ti amo alla follia e non smetterò mai di dirtelo!!
                                                                                                   Un bacio,Dany.

Mi era presa un paralisi generale,sia facciale che motoria. Non riuscivo a muovermi,a spiccicare parola per ciò che aveva scritto,era così perfetto,così dolce,così sincero,così reale.Cavolo,questo ragazzo era un Dio! L'ho già? Vabbè,lo ridico perchè era troppo perfetto. Quando conoscerò i genitori gli stringerò la mano e gli farò tantissimi complimenti per aver creato un figlio tanto bello quanto dolce e perfetto.Lo amavo,cavolo se lo amavo e non perchè era bello ma perchè mi faceva provare sensazioni bellissime,mi trattava benissimo e poi per come era,cioè perfetto.
Finita la mia ripresa dal bellissimo shock,cliccai sulla chat il suo nome dato che era online.
"Ciao,amore mio"
"Ciao mia principessa,come stai?"
"Io alla stragrande dopo quello che mi hai scritto e tu?"
"Sto bene anche io,molto penso sempre a te.L'ho scritto pensando al giorno nel quale ci siamo fidanzati e l'ispirazione è venuta da sè!"
"La tua ispirazione mi ha causata una paralisi sia facciale che motoria,lo sai?"
"Quindi ti è piaciuto?"
"Dire se mi è piaciuto è pochissimo. E' la cosa più bella,dolce,vera e perfetta che abbia mai letto in tutta la mia vita! Mi hai rallegrato ancora di più la giornata!"
"Sono felice che ti ho rallegrato,mi fa davvero bene saperlo! Io ho finito di fare i compiti,tu?
"Io pure"
"Bene,che ne dici di venire a casa mia'"
"Pur di stare con te,qualsiasi cosa. Volo,ciaoo"
"Ok,ciao amore ci vediamo tra un pò".

E così chiusi la chat,spensi il computer e mi fiondai sul mio armadio per essere almeno decente.
Guardai attentamente e scelsi una felpa bianca con su disegnato una grande scritta,cioè:"Love always wins everything",saggia felpa!! Mi misi poi dei jeans blu e le mie converse celesti,come sempre.
Presi la borsa e uscìì di casa,chiudendo a chiave.
Arrivata citofonai.
-Chi è?-chiese Lui.
-La tua bella con la paralisi facciale.-dissi scherzando. Lui mi aprì ed entrai arrivando così davanti casa sua con la porta aperta.
Mi fece entrare e chiuse dietro di sè la porta,poi io andai in sala da pranzo e mi sedetti sul divano.
-Bene,cosa vuoi fare?-chiesi spezzando il silenzio teso che si era creato.
-Non lo so,mi vuoi sposare?-chiese scherzando e sedendosi vicino a me.
-Che?-chiesi sorpresa.
-Ho chiesto se mi vuoi sposare adesso?-chiese divertito.
-Io ti sposerei volentieri ma sai ho quasi 17 anni e tutto il tempo per sposarmi con te!-esclamai.
-Vuoi dire che non mi sposeresti?-chiese preoccupato.
-Certo che ti sposerei,sto solo dicendo che è ancora troppo presto,tutto qua. E poi come ti è venuto in mente di chiedermi di sposarti,posso saperlo?-domandai perplessa.
Rise di cuore.-Era per vedere come rispondevi e poi anche io so che è troppo presto. Allora,che mi racconti di nuovo?-chiese,cambiando discorso.
DEcisi allora di raccontargli dell'arrivo di Andrea a casa mia per dirmi che ci avrebbe lasciato in pace,che era cambiato,che mi aveva parlato del motivo per il quale mi aveva picchiata e anche che non era più innamorato di me ma bensì gli piaceva Angelica,che la conosceva da tempo.
Gli dissi tutto perchè con Lui non volevo avere alcun segreto.
-Wow,insomma non è successo niente,eh?-chiese scherzando.
-Poi prima di andarsene voleva pure il bacio d'addio ma io ho rifiutato.-confessai,l'unica cosa che non gli avevo ancora detto.
-Davvero non gliel'hai dato?-chiese avvicinandosi pericolosamente al mio viso.
-Certo che no!-esclamai.
-E perchè?-chiese quasi in un sussurro.
Gli misi le braccia intorno al collo.-Perchè i baci lì dò solo ad una persona che amo più di me stessa!-esclamai.
Sorrise.Eh no,non si fa così, vuoi farmi morire prima del tempo?-E chi è?-chiese curioso. -Sei tu.-sussurrai a poca distanza dal suo viso,tanto che le nostre fronti si toccavano.
-E io ti amo più di ogni cosa al mondo.-sussurrò. Detto questo mi baciò con amore,dolcezza e trasporto come solo Lui sapeva fare. Sapevo che voleva baciarmi e io gli ero andata incontro.
Avrei fatto qualunque cosa pur di renderlo contento e poterlo baciare ogni secondo della mia vita. Perchè? Soluzione facile: perchè lo amavo e se un suo semplice sguardo sapeva farmi sentire bene,un suo bacio sapeva farmi sentire donna!!!





Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Spero vi piaccia e che recensirete!! Ringrazio chi mi segue sempre e anche chi mi segue in silenzio!! Buona lettura!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 23
*** Il giorno peggiore della mia vita ***


                                       Il giorno peggiore della mia vita

Dopo che passai tutto il pomeriggio con il mio bel fidanzato,me ne tornai a casa ormai alle sette e mezza. E' proprio vero che quando ti divertivi e stavi bene,il tempo volava senza che te ne accorgevi!!
Aprìì la porta di casa ed antrai senza aspettarmi che ci fosse qualcuno,invece con mia grande sorpresa,trovai la luce della sala da pranzo e della camera dei miei accese!! Senza fare il minimo rumore,mi avvicinai alla sala da pranzo e c'era mio padre intento a guardare una delle sue amate partite calcio. Mio padre non era un semplice appassionato di calcio,era un vero e proprio tifoso. Era un uomo che aveva 48 anni, i capelli corti (perchè stile hippy li odiava)di colore nero anche se per metà erano bianchi,alto una quaresima che l'avrebbero scambiato perfettamente per un giocatore di basket,con gli occhi verdi,infatti li avevo ripresi da lui!!
Non si era ancora accorto di me,così feci piano ad entrare solo che lui aveva più di mille orecchie e,per mia sfortuna,mi sentì. Allora si alzò e venne verso di me.
-Ciao papà!-esclamai con le lacrime agli occhi,era tanto che non lo vedevo e mi era mancato.
-Ciao,Any!-esclamò anche lui,abbracciandomi.
-Allora,ti sembra questa l'ora di tornare?-chiese con un sorriso,cioè stava scherzando.
-Scusa,ma ero da un amico..-mentiì.
-E pensi che io ci creda?Eri dal tuo nuovo fidanzatino?-chiese sempre sorridendo.Sapeva che odiavo che chiamasse "fidanzatino" il mio nuovo ragazzo ma continuava a farlo per sfottermi.
-Fidanzato,papà,fidanzato! Sai che odio che lo chiami così e poi non ho più dieci anni.-dissi cercando di farmi capire.
-Dai non te la prendere,che sto solo scherzando!!Tutto bene con la nostra assenza?-chiese curioso.
-Certo! Dov'è mamma?-chiesi girando con lo sguardo per vedere dov'era.
Mio padre a quella domanda sbiancò e si fece triste,ma cercò di non darlo a vedere.-Lei tornerà domani,deve stare ancora ad una riunione.-disse.Non seppi il perché ma pensai che mi stesse mentendo per non dirmi qualcosa di grave. Solo una sensazione ma di solito le mie sensazioni non mentivano mai.
-Sicuro,papà?-chiesi preoccupata.
Lui mi guardò e fece un sorriso,"sorriso finto",pensai.-Si,certo!-esclamò.
-Spero che tu mi stia dicendo la verità!! Ora vado a lavarmi e vado a letto.-dissi dirigendomi verso la mia camera.
-Non ceni?-mi chiese poco prima di uscire dalla sala da pranzo.
-No mi è passato l'appettito!-esclamai un pò distante.
Salìì in camera mia e poggiai la borsa sulla scrivania.Poi presi l'accappatoio e mi spedìì in bagno(collegato con la mia camera): un bagno era proprio quello che mi ci voleva. Così mi immersi nell'acqua schiumata,legandomi i capelli per non bagnarli,e tutte le preoccupazioni sparirono.Uscìì e mi misi l'accappatoio,cercando di non bagnare a terra,e tornai in camera mia per cercare un pigiama.Aprìì l'armadio e ne scelsi uno bianco con gli orsetti sulle nuvole: era infantile,lo so,ma lo adoravo perchè in fondo mi era rimasta la fantasia e l'allegria che avevo sin da bambina.
Richiusi l'armadio e andai a prendere il cellulare per spegnerlo ma trovai un messaggio ricevuto: era di Dany,il mio "fidanzatino"come diceva mio padre.Lo lessi:
"Ti volevo solo dire il buonanotte ma siccome non dormiamo insieme,ti scrivo. Buonanotte,mia principessa.Ti amo.Dany"
Sorrisi,finalmente qualcuno mi aveva fatta ritrovare il sorriso.Non potevo lamentarmi per la giornata che avevo avuto,trascorsa molto bene,ma se c'è una cosa che detestavo era che mio padre mi mentisse ed io ero sicura che mi avesse detto una bugia su mamma!! Non ci volevo pensare,così scacciai quel pensieri come se stessi scacciando una mosca e risposi a Dany: "Buonanotte amore. Anche io ti amo.Any." e spensi prima il cellulare,poi la luce della camera,mettendomi a dormire sotto le coperte più tranquilla che mai.
 
La mattina dopo mi svegliai con un sorriso ebete stampato in faccia: era per il messaggio di ieri da Dany. Ma quanto era dolce?
Scossi la testa come per dirmi che stavo diventando pazza e mi alzai per lavarmi.Sistemato anche i fattori vestiti,capelli e trucco,scesi in cucina a fare colazione con la cartella per portarla giù.
Poggiai la cartella all'ingresso e andai in cucina,dove mio padre stava facendo già colazione.
-Buongiorno Any!-esclamò. Si alzò e mi diede un bacio sulla guancia.
-Buongiorno papà.-dissi.Poi ci sedemmo a tavola,dove lui mi aveva preparato caffè con cornetto alla crema: sempre premuroso!
Mangiai tutto con calma e guardai l'orologio: le otto meno dieci!
-Accidenti,farò tardi!-esclamai quasi urlando mentre correvo verso l'ingresso per prendere la cartella.
-Vuoi che ti accompagno io?-chiese mio padre sbucando dalla cucina.
-No,tranquillo papà,mi accompagna Dany!!-esclamai dandogli un bacio sulla guancia.
-Va bene,ma una volta ti accompagnerò io sennò chissà cosa fate.-disse tranquillo.
-Non facciamo nulla di male,a scuola ci andiamo stanne certo! Vai a lavoro oggi?-chiesi mentre prendevo le chiavi.
-Si ma verso pranzo,quindi ti preparo il pranzo!-disse. C'era da preoccuparsi se cucinava lui,avrei trovato di sicuro la cucina un disastro.
-No,non ti preoccupare!! Faccio da sola.-dissi cercando di andarmene soddisfatta.
-Durante questa settimana ho imparato a cucinare le lasagne,quindi cucino io. Invita anche il tuo Dany,così vediamo se cucino ancora come prima,ok?-chiese speranzoso.
Io spalancai gli occhi per lo stupore ma poi,ricordandomi che ero in ritardo,mi sbrigai a parlare.-Va bene,ora devo sparire,ciao papà.-dissi sparendo dietro la porta e senza sentire che lui mi aveva salutata.
Uscìì dal portone e notai che c'era Dany,con il suo motorino che mi aspettava.Lo raggiunsi.
-Eccomi,scusami per il ritardo ma sono tornati i miei,o meglio solo mio padre e mi si è messo a dire che cucinava e che sei invitato a pranzo.-dissi tutto d'un fiato.
-Ok,non ti preoccupare,ma almeno sai che giorno è oggi?-chiese.
-Certo è martedì,perché?-chiesi confusa.
-C'è la cena a casa mia per far conoscere i nostri genitori,ti ricordi?-chiese preoccupato.
-Ah,è vero scusa ma credo che dovrà essere rinviata perché mia madre ha una riunione e torna domani.Mi dispiace.-dissi triste.
-Ehi,non fa niente!! I miei tornano oggi ma mi hanno chiesto di rinviarla perché quando tornano saranno più stanchi di quello che già sono.-disse sorprendendomi.
-Ok,andiamo che sono le otto meno cinque?-chiesi sorridente. Solo la sua presenza mi sapeva mettere allegria.
Lui annuì e mi diede un casco,me lo misi e partimmo diretti a scuola.
Arrivati a scuola,suonò la campanella e fummo costretti a dirigerci in classe.
Ci andammo a sedere al nostro banco e salutai Meg,che mi raccontò della sua agitazione per l'appuntamento ma anche che stava morendo dalla felicità.
Ad un certo punto si avvicinò Bianca,la classica barbie rifatta con le sue seguaci: Anna e Giulia.
-Che cosa vuoi?-chiese secca Meg.
-Niente,volevamo solo vedere come stavi dopo le corna che ti sono state messe,ma d'altronde non ti vuole nessuno.-squittì la sciacquetta malefica. La sua voce era una cosa insopportabile
Meg si mise a ridere fino alle lacrime e io la seguìì a ruota.
-Cosa c'è da ridere?-squittì nervosa.
Meg smise di ridere.-Mi fanno ridere le cavolate che dite!!-disse.
-E chi ti dice che stiamo dice che stiamo dicendo cavolate?Nessuno ti vuole e poi il tuo caro Gigi ti ha cornificata.-disse agitata con la sua irritante,da far venire istinti omicidi.
-1.Non c'è bisogno che mi ricordi che mi tradita.
2.Si vede che preferisce le ragazze facili.-disse Meg soddisfatta di sè.
-Ci stai dando delle puttane?-squittì sbalordita più che mai.
-E se pure fosse?-chiese sorridendo malefica.
Appena rispose Bianca tirò uno schiaffo sul viso di Meg,facendola alzare.Meg le tirò i capelli e le diede un pugno in piena faccia,accecata dalla rabbia.
-Riazzardati a darmi uno schiaffo e la prossima volta ti faccio volare dalla finestra,CHIARO?-chiese tuonando Meg.
-S-si-riuscì a dire Bianca,scappando in bagno seguita dalle sue seguaci,che ci fulminavano con lo sguardo.Anna disse:"Non finisce qua!",poi sparì in bagno,seguendo la barbie.
Io mi alzai e andai vicino a Meg per vedere come stava.-Come stai?-chiesi,infatti,preoccupata.
Lei mi guardò,sorridendo.-Tranquilla,sto bene. Ora più che mai visto che gliele ho suonate!-esclamò tutta contenta.Nel frattempo tutta la classe ci stava guardando,Dany con gli occhi spalancati e Filippo che sorrideva.Tornammo a sederci e la classe,distolse lo sguardo dato che poi entrò la professoressa di matematica con le tre galline dietro che ci guardavo in cagnesco.
Narra Meg
Finalmente a quella stupida gallina da strapazzo gliel'avevo fatta pagare. Era da quando avevo lasciato Gigi che desideravo darle una lezione,anche se non ero soddisfatta perché volevo sfogare tutto su di lei.Ad Any avevo detto che non stavo male per non farla preoccupare,in fondo stava da poco con Daniele ed era riuscita a trovarsi un pò di pace nella sua vita. Non volevo caricarla dei miei problemi,però se lo veniva a sapere mi avrebbe uccisa quindi cosa c'è di meglio che sfogarsi? Quella piccola stupida gallina non aveva neanche l'idea del dolore e delusione che era riuscita a darmi con quella semplice frase:"Io sono andata a letto con Gigi,cara,quindi non farti più illusioni". No,lei non sapeva e questo mi faceva arrabbiare ancora di più,infatti quello che le avevo fatto era solo un briciolo del mio sfogo perchè se avessi continuato,presto avremmo celebrato il suo funerale.Quando mi provocava,mi ispirava istinti omici.L'unico che riusciva a farmi battere il cuore forte era lui,Filippo.Ma perchè non me ne sono accorta subito? E' proprio vero quando dicevano: "l'amore lo trovi se non lo cerchi". Bé,non sempre ma nel mio caso era più che esatto.Poi,quanto era bello!!
Passarono le solite tre ore del mattino e finalmente arrivò la mia lezione preferita: la ricreazione! Adoravo quando la campanella suonava per confermarci che potevamo riposarci. L'intera classe uscì,come una mandria di bufali,fuori in corridoio mentre Any e Dany si baciavano,credendo di essere soli. Io tossìì,portandomi la mano alla bocca,e loro mi guardarono,mettendosi pure a ridere.
Poi,uscirono mano per mano dalla classe per andare a fare una passeggiata,anche se Any non voleva lasciarmi sola ma con un mio sguardo fulminante bastò per non farla insistere.
E così,rimasi sola a ripassare scienze per l'interrogazione che avevo dopo.Ad un certo punto sentiì qualcuno chiudermi il libro,facendomi alzare lo sguardo:era Bianca,ancora. Con le sue seguaci come sempre.
Mi alzai subito,facendo un faccia a faccia con la gallina.
-Che vuoi ancora?-chiesi acida.
-Ehi,ma come siamo alterate.Io volevo solo proporti un patto.-squittì con quella voce che già mi faceva venire voglia di picchiarla ma mi controllai.
-Che patto?-chiesi secca.Non ero interessata,volevo solo vedere dove voleva andare a parare.
-Facciamo una gara a chi conquista prima Gigi e chi vince decide con chi deve andare a letto quella che ha perso.Ci stai?-chiese.
Io misi a ridere fino alle lacrime,provocando il suo stupore.-1)Io non ho alcuna intenzione di riconquistare Gigi,non mi interessa più.
                                                                                                            2)Non faccio patti con il diavolo,specialmente se devi decidere la mia vita.
                                                                                                            3)Ho sempre sostenuto che il tuo cervello è equivalente a quello di un moscerino.-conclusi fiera di me.
-Ma come ti permetti piccola stronza?-sbottò lei arrabbiata.
-Stronza dillo alle tue amiche dalla coda di paglia e ora sparite,se non vuoi riassaggiare il pugno di prima.-dissi ghignando. 
-No,noi ora andiamo ma non finisce qui.-disse,alzando i tacchi e andandosene.
-Sono sempre disponibile se vuoi morire.-dissi malvagia.Lei si girò per guardarmi in cagnesco,come fecero le sue amiche,poi uscirono e io ritornai all'odiata scienze.
Poco dopo entrò qualcuno,che neanche alzai lo sguardo per vedere chi era.
-Non ne hai ancora avute abbastanza?-chiesi secca,senza allontanare lo sguardo dal libro.
-Ciao anche a te Meg.-disse una voce calda e tremendamente bella.Oh,cavolo era Filippo,ma che bella figura che ho fatto!!
Finalmente alzai il viso con un'espressione dispiaciuta.-Ehm...scusa pensavo fossi...-cercai di dire ma lui mi interruppe.-Pensavi che fossero quelle tre.Ce l'hanno con te?-chiese sorridendomi.
A quel punto la tensione se ne andò.-Si,in un certo senso dovrei essere arrabbiata io con loro dato che il mio ex-ragazzo mi ha bellamente cornificata con Bianca.-dissi quel nome come sputando veleno.
-Ah,mi dispiace,sapevo che non potevi odiare tre persone se non c'era un motivo valido e questo è più che valido.Però il tuo ex-ragazzo ti interessa ancora?-chiese ansioso.Nella sua domanda lessi la speranza che gli dicessi di no e l'idea mi rese più che felice.
-La verità è che non sto male,mi aspettavo una sofferenza totale ma ho pianto solo la sera che l'ho lasciato e poi più niente.-"perchè ho incontrato te e i tuoi occhi e ho capito di amarti" dissi dentro di me.
-Ok,mi fa piacere.Comunque ricordati che questo pomeriggio alle quattro sono sotto casa tua.-disse,sorridendomi ancora.
-Certo che me lo ricordo!-esclamai allegra.E chi se lo scordava?
Per mia sfortuna suonò la campanella,facendo rientrare tutti e quando lui si sedette vicino a me,sorridendomi,la mia felicità fu completa.


Narra Any
La giornata a scuola fu una delle migliori,tra i baci con Dany e l'espressione felice ed ebete che si era stampata sulla faccia di Meg dopo l'intervallo mi fece rallegrare molto.
Come chiesto da mio padre,invitai Dany a pranzo e accettò senza pensarci due volte.Tornammp a casa mia con il suo motorino,esattamente come eravamo partiti.

Entrammo dentro casa e con mia non sorpresa,mio padre non c'era. C'era solo un bigliettino sul tavolo e un profumo di lasagne proveniente dal forno.
Poggiammo le cartelle all'ingresso e ci spedimmo in cucina.Presi il bigliettino e lo lessi:
"Le lasagne sono nel forno.Mi sarebbe piaciuto conoscere il tuo fidanzato ma il lavoro chiama.Quando finite di mangiare,chiamami in ufficio che devo parlarti.
Buon appetito.Papà."

Presi le lasagne e le misi sul tavolo,già apparecchiato per due e le mangiammo con foga.
Quando finimmo,misi tutto nella lavastoviglie e andai a prendere il fisso per chiamare mio padre come mi aveva chiesto mentre Dany si andò a vedere la Tv in sala da pranzo.
Dopo che mi rispose la segretaria e aver chiesto di passarmi mio padre,riuscii a parlarci.
-Allora,di cosa devi parlarmi papà?-chiesi tranquilla.
-Ricordi,di tua madre che ti avevo detto che aveva una riunione?-chiese.
-Si.-dissi.
-Bene,lei non ne qui ne a Berlino.Lei è..-non riuscì a continuare perchè la voce gli tremava.
-Papà,che cosa vuoi dire?-chiesi preoccupata.
-Siamo venuti qui insieme però in macchina abbiamo avuto un incidente e lei ha avuto un infarto.L'ho portata in ospedale e mi hanno detto di tornare oggi.-disse tremante.
-E?-chiesi spronandolo a continuare.
-Lei aveva il cuore malformato e nessuno se ne era accorto,quindi con questo infarto oggi mi hanno detto che è..-disse senza finire.
Ormai mi sentivo morire,stavo per piangere me lo sentivo.-E' morta.-disse infine-
Quelle due parole le ripetei nella mia mente per cercare di capire se era un sogno realtà. "E' morta",mi ripetei,morta.La mia mamma,quella che mi aveva fatta nascere,che mi capiva sempre,che mi consolava,che mi aiutava era morta per un fottuto incidente!!! Lasciai cadere per terra il telefono fisso e mi sedetti,poggiando la testa sulle ginocchia,iniziando a piangere come mai avevo fatto in vita mia.Piansi così forte che mi feci paura,ma era troppo forte il dolore che provavo.Era più forte delle botte di Andrea,della delusione d'amore,della delusione di una amica,della menzogna di un padre,era troppo per me.
Tra tutte le persone della terra doveva morire proprio lei,mia madre!!Piansi finché iniziai ad urlare e fui sicura che da quel giorno la mia vita non sarebbe più stata la stessa!!




Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! So che è triste ma spero che vi piaccia lo stesso!! Fatemi sapere cosa ne pensate!! Buona lettura!
Eleonora.^_^

                                                                                                                                           

Ritorna all'indice


Capitolo 24
*** Piccolo spiraglio di luce ***


                                                     Piccolo spiraglio di luce

Piansi.Piansi così forte che per un attimo mi sembrò di essere nel nulla più totale,tutto intorno a me era buio e questo servì a farmi capire che la mia vita non l'avrei più chiamata vita!! Non potevo vivere senza la mia mamma che amavo tanto,colei che mi aveva fatta nascere,che mi aveva fatto vedere la prima volta la luce,che mi aveva cresciuto con tanti sacrifici,che mi aveva capita sempre,che mi aveva consolata in qualunque momento,che mi faceva stare bene nei momenti in cui sentivo che non potevo farcela. E ora se era andata così,senza che io potessi salutarla,dirle che non era giusto che mi abbandonasse,lasciando un enorme dolore nel mio cuore che sarebbe rimasto per sempre.
Non mi resi neanche conto che Dany si era precipitato da me appena mi aveva sentito piangere e mi stava abbracciando,tenendomi molto stretta,in modo da poggiare la mia guancia sul suo petto. Di conseguenza,io mi girai,affondando il viso nel suo petto e continuando a piangere a dirotto,anche molto peggio di come avevo fatto fino ad adesso.Il dolore era talmente forte che non riuscivo a smettere di piangere,era una cosa automatica.Mi passò anche la rabbia che avevo nei confronti di mio padre per avermi mentito,evidentemente voleva proteggermi dal dolore anche se poi,sentendosi in colpa,aveva sentito il dovere di dirmi la dolorosa e cruda verità.L'unica cosa che mi teneva collegata alla realtà era l'abbraccio stretto che mi stava dando Dany,ma fu anche l'unica cosa che mi fece sentire un briciolo meglio.Solo un briciolo perché era troppo il dolore che dovevo assimilare! Per il resto mi sembrava di essere entrata in una bolla d'aria dalla quale non si poteva uscire perché era tutta buia e vuota,come il mio cuore lo era ora.
Come potevo accettare la morte di mia madre per uno stupido incidente? Sì,per un fottuto incidente dove si era scoperto,solamente quando era troppo tardi,che mia madre aveva il cuore malformato. Ma perché? Mi chiedevo disperatamente perché proprio lei!! Mia madre,la persona alla quale non avevo mai mentito in vita mia,alla quale avevo detto sempre tutto e non mi aveva mai sgridata per qualche errore,al contrario lei mi aiutava a migliorarmi con i suoi saggi consigli,che ritenevo sempre molto importanti.
Come avrei fatto a continuare ad andare avanti,a poter avere sempre il sorriso per un mio buon voto in modo che quando lo dicevo a mia madre,lei mi regalava uno dei suoi sorrisi sinceri e una sfilza di complimenti che solo Dio sapeva come fermarla. Non c'era più la magia che c'era sempre quando era a casa a cucinare i suoi buoni piatti,fatti con il suo ingrediente speciale: tanto amore! Ad alcuni poteva sembrare banale,ma lei la considerava un'enorme dimostrazione d'affetto verso di noi,la sua famiglia.
Tutti questi pensieri frullavano nella mia mente,contrastandosi a vicenda.Ero ancora abbracciata a Dany,la mia ancora di salvezza per non cadere in un abisso di solitudine,vuoto e tristezza.
Alla fine,come un miracolo,smisi di piangere,creando intorno a noi un silenzio totale.Lui mi prese il viso,portandolo davanti al suo,asciugandomi le lacrime rimanenti.Poi,senza dire nulla,m baciò. Non uno di quei baci di passione e desiderio,ma bensì un bacio con il quale voleva infondermi pace,sicurezza,amore e dolcezza.Lo ricambiai senza pensarci,ne avevo tanto bisogno in quel momento.
Dopo un pò,si staccò leggermente da me.
-Ora mi puoi dire il motivo del tuo pianto? Sempre che vuoi....-disse cercando una risposta nel mio sguardo.
Io annuiì senza esitare,avevo bisogno d qualcuno con cui sfogarmi.Gli dissi di tutto quello che mi aveva detto mio padre,ma quando arrivai a  dire che mia madre era morta,scoppiai a piangere di nuovo,affondando il viso nel suo petto.Lui mi strinse a sè e mi accerezzò i capelli,cercando di trasmettermi sicurezza.
Allontanai il viso dal suo petto guardandolo negli occhi.-Scusa.-mormorai.
-Perché mi chiedi scusa?-chiese.
-Perché sto piangendo a dirotto da un pezzo e ti avrò stufato.-dissi.
Lui mi accerezzò il viso.-Ehi,non mi devi affatto chiedere scusa perché se tu stai male,io voglio e devo starti vicino.Non mi stuferò mai di te,anche se piangerai in eterno,non importa.Io ci sarò sempre per te.-disse con dolcezza.
Io feci un mezzo sorriso.-La tua dolcezza mi stupisce ogni giorno di più.-mormorai.
-E questo è niente.-disse scherzando.Quella battuta poteva sembrare banale ma a me fece ridere un sacco.
-Quanto è bella la tua risata!!-esclamò sorridendo.-Comunque,ora come ti senti?-chiese visibilmente preoccupato.
Io gli sorrisi.-La verità è che quando ho saputo questo da mio padre sono morta dentro,ma ora che mi sono sfogata e grazie a te,sto un pò meglio.Mi ci vorrà del tempo per tornare a sorridere come prima ma con te al mio fianco sento che sarà più facile.-dissi sicura.
-Mi fa piacere saperlo.Io ti starò sempre vicino e se avrai bisogno di qualcosa,basta che me lo dici.Per te ci sarò sempre perché ti amo.-disse,alzandosi e facendomi fare lo stesso anche a me.
-Anche io ti amo.-dissi incatenando i miei ai suoi.Poi mi prese il viso e mi baciò con la dolcezza e la passione del nostro amore.In quel momento capiì che triste o felice,arrabbiata o gioiosa,fredda o dolce,distaccata o sentimentale,sarebbe stato l'amore a legarmi a Lui,non un momento ne un luogo perché le nostre anime erano legate dal profondo dei nostri cuori e questo sarebbe rimasto immutato per sempre.



Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo!! Spero vi piaccia e che recensirete! Nel prossimo ci sarà un salto temporale. Buona lettura!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 25
*** Sorridendo fai tornare il Sole ***


Angolo autrice:
Ciao! Scrivo prima del capitolo il mio angolo per chiedere scusa a tutti quelli che mi seguono recensendo e anche silenziosi per il fatto che nel precedente capitolo ho fatto una confusione totale tra dolore e amore!! Chiedo ancora scusa perché se c'è una cosa che odio è deludere le persone!! Spero vivamente di non avervi annoiato e che questo capitolo sarà di vostro gradimento,lasciandomi una recensione per dirmi cosa ne pensate.Non metterò il titolo perché l'editor fa capricci.Buona lettura!
Eleonora.^_^

 
3 mesi dopo...
Erano passati tre mesi da quel pomeriggio solo pieno di dolore e confusione,nel quale prima avevo pianto e poi riso.Il ricordo di quel giorno mi perseguitava ogni qualvolta entravo nel discorso e il pianto era inevitabile.Poi una notte che non riuscivo a prendere sonno,avevo fatto un sogno,sembrava così reale....
Flash back del sogno
Tutto intorno a me era bianco,non c'era nulla eccetto io in pigiama con lo sguardo smarrito alla ricerca di qualunque segno di vita.Poi,all'improvviso compare una donna dal nulla,vestita tutta di bianco con le ali di angelo alle spalle,occhi verde acqua,capelli castani,volto familiare...Era mia madre,in tutto e per tutto era lei,infatti,spalancai gli occhi per lo stupore dato che stavo cercando di convincermi che fosse veramente lei.
Le lacrime che rigarono il mio volto vennero in automatico e,senza dire nulla,andai verso di lei e l'abbracciai. L'abbracciai come se fosse la realtà perché mi sembrava così vero,ma era solo un sogno e lei era un angelo.Volevo crederci che lei era vera e non era solo frutto della mia mente perché forse questo era l'unico modo di comunicare con mia madre: il sogno.
Sentii piangere pure lei e accarezzarmi i capelli con fare materno,come nessuno sapeva fare.
Poi,si asciugò le lacrime e si staccò da me,guardandomi con i suoi bellissimi occhi verde acqua lucidi per il pianto.Era la prima volta che vedevo mia madre piangere,dato che di solito lasciava cadere solo qualche lacrima perché si commuoveva,ma questa aveva pianto veramente.
-Mamma-mormorai con voce bassa.
-Tesoro mio,mi dispiace tanto per quello che stai passando a causa mia ma Dio mi ha chiamato a sè.-disse con un filo di voce.
-Non è colpa tua,mamma,è solo che quando penso che tu non sei più con me mi vengono le lacrime agli occhi e piango,piango per cercare di lenire il dolore ma non ci riesco.-dissi volgendo lo sguardo in basso.
-Quando stai per piangere,pensando a me,alza gli occhi al cielo e ricordati che lassù io vivo solo per un tuo sorriso.-disse con tono amorevole.
Io alzai il viso,asciugandomi le lacrime e guardando negli occhi mia madre.-Ma come faccio a sorridere se tu non ci sei più?-domandai con la voce tremante.
-Non è vero che io non ci sono più.Io non sono più umana ma sono con te in qualunque momento. Veglio ogni tuo movimento,ogni tuo respiro,anche i tuoi pianti per me nell'attesa che tu ti asciughi le lacrime,guardi il cielo e sorridi come hai sempre fatto.-disse con sicurezza.
-Cosa sei ora?-chiesi con voce meno tremante.
-Ora sono il tuo angelo custode.Ti apparirò solo quando mi sarà permesso ma veglierò sempre su di te,per farti cercare la tua verità.-disse.
Io feci una faccia perplessa.-Quale mia verità?-chiesi.
-La scoprirai a momento dovuto. Ora voglio solo dirti che non devi più piangere per me perché ricordati che io aspetto solo un tuo sorriso.Me lo prometti?-chiese con fare solenne.
-Mamma,io cercherò di non piangere più e di sorridere più spesso e sinceramente,ma sono sicura che qualche volta piangerò.-dissi.
-Bene,pensa che dove mi trovo,sto bene e che ogni tuo sorriso mi rende felice.-disse.
-Va bene,mamma.-dissi,facendo un mezzo sorriso.
-Così ti voglio,come ti ho sempre cresciuta.Ora devo andare e ricordati che devi cercare la tua verità.-disse e poi sparì,come era apparsa.
-No,aspetta mamma.Come faccio?Quale verità?-chiesi urlando,ma lei non c'era più. Non era vero,lei era accanto a me e lo sarebbe stata per sempre.
Fine flash back del sogno.


Dopo quel sogno,avevo urlato come un pazza,svegliandomi con una faccia sconvolta.Stranamente,nella giornata ero stata più aperta e avevo sorriso solo due volte: era un buon traguardo,dato che era da molto che andavo in giro con il viso rigato di lacrime e non parlavo con nessuno.
Le giornate che seguirono sorridevo sempre più spesso e sentivo che a mia madre faceva bene quanto lo faceva a me,anche se ogni tanto mi ritrovavo in bagno a piangere come una fontana.
Mi sentivo più grande,come se dentro di me qualcosa fosse maturato ed era così. Grazie a quel sogno mi ero riuscita a rendere conto che piangere non leniva il dolore,ma lo aumentava sempre di più.Era strano,di solito si diceva che lo sfogo faceva stare meglio ma con me non era così.Avevo capito che il dolore aumentava perché mia madre soffriva a vedermi così e la sua sofferenza la provavo anche io.Era il mio angelo custode e mi trasmetteva anche il suo dolore per farmi capire che sbagliavo ad essere triste.Dovevo sorridere e io le avevo dato retta: come sempre aveva ragione,anche se non era con me fisicamente lo era con il pensiero e con il cuore!!

In questi mesi si era anche formata una nuova coppia: Meg e Filippo,due settimane dopo il loro primo appuntamento!! Quando me l'aveva dovevo essere felice per lei ma l'unica cosa che riuscii a fare era anniure e scappare in bagno a piangere.Non ero triste per lei,al contrario ero felice,ma il dolore per mia madre era ancora troppo fresco per poter non piangere.Lei sembrò capirlo,infatti,spesso chiedevo di rimanere da sola per riflettere.Anche a Dany chiedevo di lasciarmi sola perché nessuno sarebbe riuscito a consolarmi veramente e a farmi sorridere.
Era stato difficile dover superare quel periodo,dato che più andavo avanti e più avevo nostalgia di mia madre,ma poi grazie a quel sogno è cambiato tutto.Poteva sembrare banale ma mi aveva aiutato tanto quella chiaccherata surreale con mia madre.
Ora,quando guardavo il cielo rivolegevo sempre un sorriso nella speranza di non deludere mai e poi mai mia madre.
Con le cuffie dell'ipod alle orecchie,la musica che mi trasmetteva pace e con la consapevolezza di essere cambiata,tornavo a casa dopo una lunga giornata di scuola,ma non più piangendo,bensì con il sorriso perché sapevo che mia madre mi aveva fatta crescere ancora.Tornavo a casa,cercando sempre di vivere ogni giorno come fosse il primo e per cercare la mia verità,l'unico mio incognito non risolto.

Ritorna all'indice


Capitolo 26
*** L'inizio della guerra ***


                                                   L'inizio della guerra

Tornai a casa e,senza aspettare mio padre,cenai con un semplice panino,poi mi misi il pigiama e andai dritta nella pace del mio letto.
Il mattino dopo suonò la sveglia e questo mi fece venire una crisi di nervi.Mi dovevano ancora dire chi era stato quel genio da aver inventato un oggetto così odioso come la sveglia!
Dopo il "dolce risveglio",mi diressi versione zombie in bagno e chiusi la porta dietro di me sbattendola.Mi guardai allo specchio ed urlai dal terrore: i capelli avevano preso natura propria e gli occhi erano spenti, insomma un orrore.Mi feci una doccia veloce,poi mi vestii con una maglietta blu più la sciarpa,dei jeas del medesimo colore e le Nike azzurre.Se non si era capito il mio colore preferito in assoluto era il blu perché circondarmi di questo colore mi aveva fatta sempre sentire sicura e in pace con me stessa. Poi mi andai a truccare e mi sistemai per bene quella specie di capelli che avevo. Finiti tutti gli urli che facevo ad ogni singolo nodo,scesi in cucina dove trovai un caffè e un cornetto alla crema apparecchiati sul tavolo: mio padre mi aveva preparato la colazione e poi era andato a lavorare.Senza pensarci due volte,mi fiondai a sedermi e a mangiare con foga.
Finito tutto,erano le otto meno dieci,così presi la cartella ed uscii di casa chiudendo con le chiavi.Mi chiusi il portone alle spalle e vidi che poco distante c'era Dany con il suo motorino.Mi diressi con un sorriso ebete stampato sulla faccia.
-Ciao Any!-esclamò e mi baciò.
-Ciao.-mi limitai a dire,sorridendo come una scema.
-C'è qualcosa di strano,tu devi essere la sosia della mia ragazza.-disse perplesso.
-Che cosa ho che non va?-chiesi confusa.
Rise.-No,niente.E' che erano giorni che avevi il volto rigato dalle lacrime e vederti sorridere per me è stupefacente.-disse.
-Ah,ok-dissi come una scema.-Possiamo andare?-chiesi.
-Certo!-esclamò più contento del solito.
Ci mettemmo il casco e ci dirigemmo verso scuola.Aveva ragione,negli ultimi tre mesi non avevo sorriso neanche per sbaglio e all'inizio stava male anche Lui,ma poi si era arreso nel consolarmi e ogni qualvolta chiedevo di essere lasciata sola,Lui esaudiva la mia richiesta senza obiezioni.
Arrivati a scuola,ci togliemmo i caschi e ci dirigemmo verso Meg.
-Ciao Meg!-esclamai contenta.
-Ciao..Any.-disse sorpresa.
-Qualcosa non va?-chiesi facendo la finta tonta.In realtà sapevo il motivo del suo sguardo sorpreso,lo stesso di Dany.
-No,solo che era tanto che non sorridevi e mi è mancato il tuo sorriso,sai.-disse in modo dolce.
-Si,perché Miss lacrime di coccodrillo piangeva per la sua mammina morta.-disse Bianca,comparendo davanti a noi con le sue seguaci.Dimenticavo di dire che qualche giorno dopo la morte di mia madre,la coordinatrice di classe voleva sapere il motivo dei miei continui pianti,così mi prese da parte e glielo spiegai tentennante,però Bianca aveva sentito tutto e in poco tempo tutta la classe sapeva del motivo del mio pianto. Alcuni della classe la fulminarono quando la videro ridere mentre lo raccontava,perché non era una cosa su cui ci si rideva mentre il suo gruppetto rise e mi soprannominarono "Miss lacrime di coccodrillo".
Le lacrime sentivo che mi stavano per scendere,ma non volevo dargliela vinta.-Disse l'arpia dalla coda di paglia.Ah,dimenticavo con le sue oche seguaci.-dissi,ridendo seguita a ruota da Meg.
Divennero paonazze tutte e tre.-Oh,bè a me non mi è morta la mammina.-disse Bianca ridendo seguita da quelle sceme delle sue seguaci.
-E io non sono una puttana senza cuore e senza cervello che rompe sempre i coglioni al prossimo.-dissi con le lacrime che stavano per scendere.Loro stavano per controbattere e io ero pronta a picchiarle,ma suonò la campanella.-Salvata dalla campanella.-sibilai a denti stretti.
Io e Meg entrammo in classe seguite dai rispetivi fidanzati e dalle galline,in particolare Bianca che non distoglieva lo sguardo da Dany.Sentivo che ero molto nervosa,pure arrabbiata e tra un pò sarei esplosa.
Ci sedemmo ai nostri posti,tranquilli,ma arrivarono le tre stupide e la pace finì.
-Che cosa volete ancora?-chiesi acida.
-No,da te non vogliamo niente.-disse Bianca guardandomi schifata.Poi rivolse il suo sguardo su Dany,sorridendo da cretina e lì capii che intenzioni aveva.
-Ehi,Daniuccio-"Daniuccio tua nonna"pensai-questa sera dò una festa a casa mia e mi piacerebbe che tu venissi.Ti va?-chiese apparentemente dolce.
Sentii Dany ridere di cuore.-No,non voglio venire alla tua festa.-disse tranquillo.
Bianca fece una smorfia.-Allora,se vuoi usciamo insieme un giorno che sei libero,eh?-domandò insistente.
Io stavo per esplodere,stava per arrivare il momento.-Veramente,oca senza cervello,lui è il mio ragazzo e quindi togliti dalla mente strane idee.-dissi sempre acida.
-Sta zitta...-disse ma venne interrotta da Dany-Zitta niente,tu non le parli così.E' vero io sto con lei e non sono intenzionato ad uscire con te ne ora ne mai.-disse convinto.
-Va bene,ma non finisce qua-detto questo se ne andò al suo banco seguita da quelle stupide che ci guardavano in cagnesco.Ero ancora arrabbiata.

Le prime tre ore passarono come fossero passati tre secoli,ma alla fine la santa campanella ci concesse la ricreazione.Uscirono tutti,pure Filippo e Meg per mano intenti ad andare a fare un passeggiata da soli.
Io mi stavo per alzare quando Dany mi bloccò per il braccio.
-Che cos'hai?-mi chiese.
-Niente sono solo arrabbiata.-dissi un pò distaccata.Lui si alzò e si mise di fronte a me.
-Perchè?-domandò.
-Perchè la scema ti vuole e io non lo mando giù,dato che mi rende la vita impossibile.
-Ma io ho già te e questo mi basta e avanza.-disse sorridendo.
-Tu non la conosci è capace di tutto pur di ottenere quello che vuole.-dissi.
-A me non importa perché io amo te.-disse dolce.
-Spero vivamente che tu abbia ragione.-dissi.Lui mi abbracciò e sperai con tutta me stessa che ciò che aveva detto fosse vero.

Dopo aver abbracciato Dany,decisi di andare al bar a prendermi la merenda mentre Lui ripassava.
Mi presi un altro cornetto alla crema.Sì,ero una mangiona e non potevate immaginare quanto adoravo il cornetto con la crema.
Me lo mangiai,chiaccherando con delle mie amiche e poi mi diressi in classe.Venni fermata,anzi strattonata per il corridoio e spinta in bagno.Era stata Bianca e c'erano anche le sue sceme con lei.
-Lui sarà mio.-sibilò cattiva Bianca.
-No,perché è già mio.-dissi soddisfatta.
-Ma quanto siamo maturate,eh?Cos'è la mammina ti ha sgridata. Oh,aspetta tu non hai la mamma!-esclamò provocandomi.Feci uno sforzo di mantenere la calma,ma sentivo già che stavo per esplodere,era solo questione di minuti.
-Di certo sono più matura di te,e ho qualcosa nel cervello.Oh,aspetta tu al posto del cervello hai la coda di paglia.-dissi.
Lei mi diede un calcio sullo stomaco e uno schiaffo,ma non dissi nulla.-Ti avverto che lui sarà mio,costi quel che costi.E non rivolegrti mai più a me così,stronza!-esclamò dirigendosi verso l'uscita del bagno.Intanto le sue seguaci si erano dileguate in classe,quindi non c'era nessun altro.Ero esplosa e,accecata dalla rabbia,le tirai i capelli così forte che si tappò la bocca per non urlare.Prima che si girasse e facesse qualunque  cosa,le assestai un calcio dove l'aveva dato a me e tornai in classe,tranquilla.Lei tornò poco dopo e non mi disse più nulla.

La giornata a scuola finì,così mi feci riaccompagnare a casa da Dany e poi dritta a pranzare.Poi feci i compiti e mi misi a guardare la Tv.
Si fece l'ora di cena,quindi sapendo che mio padre non sarebbe tornato,cenai.Poi mi misi il pigiama e presi il cellulare per spegnerlo,ma trovai un messaggio.Era da un numero anonimo,lo lessi:
"Ti ripeto che lui sarà mio.Oggi hai vinto una battaglia ma non la guerra. Ricordati che d'ora in poi sarò il tuo peggior incubo,quindi preparati.Bianca."
Sorrisi malefica.Ero stra-pronta,non aveva idea con chi aveva a che fare.Voleva la guerra?E l'avrei accontentata,ma se ne pentirà amaramente.Avrei tirato fuori il mio lato peggiore e dubito che ne uscirà illesa.
Spensi il telefono e poi le luci.Mi misi sotto le coperte e mi addormentai con l'immagine della faccia stravolta di Bianca.Oh sì,l'avrei proprio uccisa.



Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo,scusate per il lieve ritardo,ma l'ispirazione non ne avevo molta.Spero che vi piaccia,anche se a me non convince molto,e che recensirete.Buona lettura!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 27
*** La ragazza misteriosa ***


                                              La ragazza misteriosa

Risuonò ancora la maledetta sveglia,facendomi svegliare in un modo non tranquillo,ma ormai ci avevo fatto l'abituine.Mi sedetti sul divano e presi la sveglia tra le mani,mentre mi mettevo le ciabatte.
-Quando un giorno mi alzerò con il piede sbagliato,farai un volo di sola andata per l'America.-dissi guardando l'odioso oggetto.Potevo immaginare cosa stavate pensando,che ero pazza dato che parlavo con gli oggetti,ma mi faceva sentire sollevata minacciare un oggetto che mi svegliava in malo modo tutte le mattine.Poi,se mi dicevate che vi piaceva la sveglia,era un altro paio di maniche.Fatto sta,che mi sentii realizzata ad aver minacciato la sveglia,perché quella mattina avevo intenzione di uccidere quella sciacquetta,in modo da levargli quel sorrisetto strafottente che aveva sempre per provocarmi.
Finito il mio viaggio di pensieri quotidiano,riposai sul comodino la sveglia e andai in bagno per fare le solite cose che facevo ogni mattina.Poi mi vestii con i vestiti del giorno prima e,con la cartella sulle spalle,scesi di sotto.Lanciai con molta grazia lo zaino all'ingresso e notai che mio padre non mi aveva preparato la colazione:bene,cominciavo proprio bene!  Decisi di prepararmi un caffè al volo e poi andare a scuola,dato che erano le otto meno dieci: mai che fossi in anticipo.
Mi precipitai all'ingresso a prendere lo zaino e poi uscii di casa,chiudendo a chiave.Se qualcuno mi avesse vista,mi avrebbe presa per pazza,come minimo,ma ero in ritardo galattico e questa volta Dany si sarebbe arrabbiato.Uscii dal portone e notai che ne Lui ne il suo motorino c'erano.Mi arrivò un messaggio al telefono.Era di Dany,lo lessi:
"Buongiorno lumaca,che sei pure la mia ragazza.Volevo dirti che questa mattina non sono venuto a prenderti perché ci stavi mettendo troppo a prepararti e questa è una piccola lezione per farti diventare meno ritardataria.Sai che scherzo,comunque.Ci vediamo tra un pò.Dany."
Sbuffai,anche se in fondo aveva ragione,ero molto ritardataria,ma ero fatta così.Decisi di farmi la strada a piedi tanto non era molto lontana,prima di conoscere Dany la facevo sempre a piedi.
Camminai a passo svelto e guardai a terra,pensando a tutto ciò che mi aveva detto Bianca ieri.Ero arrabbiata e delusa: arrabbiata perché non capivo cosa ci fosse da ridere sulla morte di mia madre e delusa perché non capiva quanto mi faceva male quando me lo sottolineava,mi apriva una ferita che cercavo disperatamente di richiudere,ma con Bianca avevo seri dubbi che sarebbe successo.
Mentre pensavo a tutto questo,non mi ero resa conto di aver sbattuto contro qualcuno.Ci mancava solo questa!
-Ahia!-esclamò una donna,massaggiandosi la spalla.
-Scusi,non era mia intenzione farle male.-dissi guardandola in viso.
La donna giovane sorrise.Quel sorriso mi era familiare.-Non fa niente,tranquilla.Non mi avevi vista?-chiese.Aveva i capelli castani ondulati verso la fine,gli occhi verde acqua che alla luce si accendevano di più,era alta e magra al punto giusto.I suoi occhi esprimevano saggezza e molta allegria.Era l'esatta copia di...No,non poteva assolutamente.Era solo una mia sensazione.
Ritornai alla realtà.-No,non l'avevo vista.Ero sovrappensiero.-ammisi.
-Va bene,non fa niente.Comunque,io sono Ashley.-disse porgendomi la mano.Nome inglese...
-Piacere,Anastasia Sheryl.-dissi stringendole la mano.
-Anastasia...Sheryl?Sei davvero Anastasia Sheryl?-chiese sorpresa.
-Si,sono io perchè?-chiesi confusa.
-No,niente.Ora devo andare.Ci vediamo.-disse.
-Ok,arrivederci.-dissi salutandola con un cenno della mano.Mi incamminai verso scuola più confusa che mai.
Quella ragazza era così strana e il suo aspetto mi ricordava tanto...No,era solo una mia stupida sensazione.La assecondai ed entrai a scuola.
"Solo una mia sensazione",continuavo a ripetermi.Quanto mi sbagliavo.....



Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo! Spero vivamente che vi piaccia e di non aver fatto errori,dicendomi cosa ne pensate.Buona lettura!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 28
*** Ancora tu?! ***


                                                   Ancora tu?!

 
 Mille pensieri mi affolavano la testa. Chi era quella giovane ragazza? E perché mi ricordava tanto qualcuno con il suo aspetto fisico? Perché avevo avuto quella sensazione?
Ah,quanto ero stupida e terribilmente paranoica.Mi mettevo pure a giocare al piccolo detective.Solo che quella giovane ragazza aveva qualcosa di familiare per me.Scacciai quei pensieri come se stessi scacciando un insetto e,silenziosa,entrai nel cancello della scuola,cercando Dany.Mi irrigidii quando lo vidi intento a chiacchierare con Bianca,ma timorosa mi avvicinai a loro.
Lei non faceva altro che sorridere e Lui aveva uno sguardo scocciato,ma quando mi vide il suo viso s'illuminò.Si avvicinò a me,lasciando Bianca sola come una scema e,senza farmi parlare,mi baciò. Poi si staccò leggermente da me.Gli ero mancata così tanto? O era per far capire a Bianca che non era minimamente interessato a lei?
-Ciao,come va?-chiesi con il solito sorriso da ebete.
-Ciao.Non molto bene a quanto hai visto.E' stata una pessima idea non venirti a prendere questa mattina perché appena mi ha visto solo,senza te,mi è venuta incontro e ha inziato a farmi un lungo interrogatorio.-disse guardandola di sottecchi scocciato.Sospirai.
-Sapevo che sarebbe successo,ma oggi se ti si riavvicina giuro che faccio una rissa.-dissi irritata.
Lui rise.-Sei gelosa?-chiese.
-Sono la tua ragazza e ho tutto il diritto di esserlo.-dissi ancora irritata.Lui mi abbracciò,stringendomi a sè.-Sta tranquilla io amo solo te.-disse rassicurandomi.Mi sentivo più sollevata,ma ero anche consapevole che Bianca non si sarebbe mai arresa,neanche a pagarla oro.
Mi staccai da Dany e,prendendomi per mano,ci dirigemmo verso Meg e Filippo che intanto si stavano baciando felicemente.Beati loro,almeno non c'era nessuno che intralciasse la loro storia.
Appena ci videro,si staccarono arrossendo entrambi e questo fece scappare a me e a Dany una risatina.Poi Dany salutò Filippo e,salutandoci con un gesto della mano,andarono tranquillamente a chiacchierare,lasciandoci sole.Erano molto amici e questo mi rendeva molto felice perché almeno Bianca non osava avvicinarsi.
Rivolsi lo sguardo alla mia migliore amica.
-Ciao, Meg!-esclamai abbracciandola.
-Ciao,Any.-disse abbracciandomi a sua volta.Poi ci staccammo.
-Any,scusa se ultimamente non ci siamo viste,ma tra lo studio e le uscite con Filippo,non mi è rimasto mai tempo.-disse con tono dispiaciuto.
-Non ti preoccupare,non è assolutamente necessario che mi chiedi scusa.Piuttosto,come va tra voi due?-chiesi sorridendo.
Lei arrosì di brutto.-Ec-co,tra noi v-va tut-to ben-ne.-disse balbettando.
Io risi di cuore.-Non è necessario che balbetti.Sono la tua migliore amica,mica tua madre.-dissi scherzando.La sua mamma era molto dolce e gentile,le volevo molto bene,e anche con mia madre era molto amica... Mi scappò una lacrima e non riuscii a controllarla,infatti Meg assunse subito uno sguardo preoccupato.
-Ehi Any,perché stai piangendo?-chiese con tono preoccupato.
-Ripensando a tua madre,ho pensato all'amicizia che la legava a mia madre e di conseguenza..-dissi,ma scoppiai a piangere e Meg mi abbracciò con fare protettivo.
Come se non bastasse,suonò la campanella e fummo costrette ad entrare.Arrivate in classe,poggiai lo zaino sul mio banco e mi diressi al bagno per levarmi il trucco che ormai era colato per le mie lacrime.
Entrai nel bagno delle ragazze,guardandomi allo specchio,mi levai il trucco."Per oggi niente trucco",mi dissi e poi tornai in classe,dove per fortuna la professoressa non era arrivata.
Mi andai a sedere vicino a Dany,che mi guardava preoccupato.-Che cosa è successo?-chiese,infatti visibilmente preoccupato.Neanche il tempo di rispondere,che entrò la professoressa e tutto il chiacchericcio generale sparì.
Le prime tre ore passarono piuttosto in fretta e arrivò così anche la ricreazione.Tutti,quando sentirono il trillo della campanella,corsero fuori come pazzi.Rimanemmo solo noi tre: io,Dany e Meg.Filippo era uscito,con la promessa che Meg l'avrebbe poi raggiunto perché doveva prima parlare con me.Eravamo seduti nel nostro banco: io e Dany vicini,mentre Meg stava di fronte a noi.
-Allora,si può sapere che è successo?Prima ti ho vista piangere in bagno e poi correre in bagno.-disse Dany,rompendo il silenzio.
Io cercai di dire qualcosa,ma la voce mi morì in gola e rimasi zitta.Meg intervenne in mio aiuto e spiegò tutto quello che ci eravamo dette,mentre Lui non c'era.Dopo avergli spiegato tutto ed averla assicurata che stavo bene,uscì andando da Filippo che la stava aspettando.
Io,senza un motivo preciso,scoppiai di nuovo a piangere e Dany mi abbracciò forte.-Va tutto bene.Ci sono io.-disse,accerezzandomi i capelli.
Dopo un pò mi calmai.-Grazie.-sussurrai,asciugandomi le lacrime e facendo un mezzo sorriso.
-Di niente.-disse,poi mi baciò.Ad interrompere il bel momento ci pensò Bianca che entrò,non curandosi del fatto che volevamo stare soli.Si piazzò di fronte a Dany,fissandolo intensamente e io sentii una forte rabbia che si agitava dentro di me.Questa volta la volevo proprio uccidere,tanto la detestavo.
Dany la guardò scocciato.-Che vuoi?-chiese secco.Mi sorprese non poco perché era sempre gentile con tutti.Evidentemente,voleva farle capire che non era assolutamente interessato a lei.
Lei fece uno sguardo sorpreso,ma poi tornò ad assumere il suo solito sorriso strafottente.-Voglio che esci con me.-disse sicura di sè.
Lui sbuffò.-Quante volte te lo dovrò ripetere che non ho alcuna intenzione di uscire con te?-chiese secco.
-Andiamo Daniuccio,io sono meglio di qualunque ragazza tu conosca.-disse implorante.
Lui sbuffò ancora,era evidente che si stava stufando di lei.-A me non interessi.-disse indifferente.Io intanto stavo facendo diversi piani mentali su l'omicidio perfetto per l'oca senza cervello.
Lei fece uno sguardo perplesso.-Senti,tu mi piaci e molto.Sei un bel ragazzo e mi piacerebbe conoscerti perché sono molto interessata a te.Lei-disse indicandomi con lo sguardo schifato-non fa per te.Io sono più una alla tua altezza.Insomma,io almeno ottengo sempre tutto ciò che voglio e poi,in confronto a lei,i genitori ce li ho entrambi vivi.-concluse aspettandosi una risposta,ma non le arrivò perché io mi alzai e le diedi un pugno in pieno viso,facendola cadere a terra.-Sono stanca che continui sempre a ripetere la morte di mia madre,Tu non immagini neanche cosa vuol dire perdere un genitore,non ne hai la minima idea perché sei troppo impegnata a rovinarmi la vita insultandomi e cercando di rubarmi il ragazzo.Ma un minimo di cuore,di cervello ce l'hai? No,pensi solo a rendere la vita impossibile la vita degli altri.Ti consiglio di non dire altro perché potrei non rispondere delle mie azioni,puttana.-sbraitai accecata dalla rabbia più che mai.Lei si alzò e,saltandomi addosso,mi riempì di pugni e non riuscii a pararli.Però dopo poco Dany prese per un braccio Bianca e la strattonò via da me,venendo poi a vedere come stavo.
-Any,come stai?Dimmi qualcosa.-disse con tono preoccupato.
Io mi alzai d'istinto e Lui fece lo stesso.-Tranquillo sto bene.Grazie dell'aiuto.-dissi tranquilla.
-Era il minimo che potessi fare,dato che ti ha picchiato a causa mia.-disse dispiaciuto.
-Lo sai bene che non è solo per questo che ce l'ha con me.-disse sicura.Poi vidi che la coordinatrice era intenta a parlare,anzi sgridare Bianca data la sua faccia.
-Che cosa sta dicendo la prof. a Bianca?-chiesi tornando a guardare Dany.
-L'ha beccata che ti prendeva a pugni e credo che le stia dicendo di andare dal preside per essere sospesa.-disse.Infatti vidi Bianca uscire dalla classe e la prof. venire verso di me.
-Come stai cara?-chiese preoccupata.Ora vi chiedevate come mai tutta questa preoccupazione per un'alunna qualunque,eh? Semplice,perché io nella sua materia(matematica) riuscivo a prendere buoni voti e lei di conseguenza mi aveva presa in simpatia.
-Sto abbastanza bene prof.,grazie.-dissi.
-Come mai ti stava picchiando?-chiese perplessa.
-Perchè continuava ad insultarmi sulla morte di mia madre e io le ho risposto male,poi la situazione è degenerata.-dissi con un velo di tristezza.
-Bene,tanto la ragazza verrà sospesa per un'intera settimana,anche se credo sia poco.Questo avrà un forte influenzamento sul suo voto finale.-disse e poi se ne andò come era entrata.
Io tornai a guardare Dany.-La prof. l'hai chiamata tu,vero?-chiesi.
Lui sbuffò.-Non ti si può nascondere niente,eh?-chiese.
-No-dissi altezzosa-Allora,l'hai chiamata tu?-chiesi insistendo.
-Si,perchè così Bianca aveva quello che si meritava.Ecco perchè non ti ho aiutato subito,scusa.-disse.
-Avanti,non c'è bisogno che chiedi scusa.Io avrei fatto esattamente così.Una settimana senza Bianca: EVVIVA!-esclamai urlando come una pazza.
Dany rise di cuore e io lo seguii a ruota.
Per nostra sfortuna suonò la campanella ed entrò la professoressa,così la pacchia finì.

La santa campanella suonò,concedendoci finalmente di tornare a casa.Dany,dato che non aveva il motorino,mi accompagnò a piedi.
Parlammo di tutto e io intanto non guardavo avanti,ma guardavo Lui.
Quando poi mi degnai di portare lo sguardo davanti a me,colpii una persona.
-Ahia!-esclamò la ragazza.Ancora quella voce,ancora quella figura: ancora tu!
-Ashley-mormorai.Lei alzò lo sguardo verso di me sorpresa,ma poi sorrise.
-Anastasia,è solito che ci incontriamo così ormai,eh?-chiese allegra.Come faceva ad essere allegra?Poteva sembrare una ragazza qualunque,ma a me trasmetteva una certa familiarità,come se fosse legata a me...
-Già-dissi semplicemente.
-Abiti qua vicino?-chiese curiosa.
-Ehm...sì,a quel cancello lì.-dissi indicando il portone bianco poco distante da noi.
-Davvero?! Io abito due palazzi dopo.-disse sbalordita.
-Che bello.-dissi un pò ironica.L'idea di poter vedere sempre questa ragazza mi destabilizzava sempre,non per altro,ma per la sensazione che provavo sempre in sua presenza.
-Bè,io ora devo andare.E' stato bello rivederti.A presto.-disse andandosene.
-Ciao.-disse e,prendendo Dany per mano,lo trascinai verso il mio portone.
Arrivammo lì e Lui mi guardò perplesso.-Chi era quella ragazza?-chiese infatti.
-Una ragazza che ho incontrato,anzi,scontrato questa mattina.-dissi.
-Ah,ma la conoscevi già?-chiese.
-No,perché?-chiesi leggermente confusa.
-Perchè sarebbe la tua fotocopia se non fosse più grande.-disse pensieroso.Questa affermazione mi colpì molto,aveva ragione però non poteva essere.Era solo una ragazza normale.
-Caso,sarà solo caso.Ciao.-dissi e lo baciai teneramente.Poi ci staccammo.
-Salutami sempre così,eh?-chiese scherzoso.
-Ok,scemo.Ciao.-dissi ed entrai nel portone.
Aprii la porta con le chiavi,richiudendola poi.C'era un silenzio incredibile,sentii solo il tonfo del mio zaino lanciato in camera e poi più niente.
Ripensai a quello che mi aveva detto Dany:"Perché sarebbe la tua fotocopia se non fosse più grande.".Confusa,ecco ero confusa.
Io avevo risposto:"Caso,sarà solo caso."
Quanto stavo sbagliando.....



Angolo autice:
Ecco il nuovo capitolo! Sto cambiando un pò il contenuto di ogni mio capitolo perché sennò con tutto romanticismo diventava noioso.-___-"
Volevo ringraziare che ha sempre recensito e letto questa storia,cioè:
-Cla_Chia
-vale98sonohra
-Cla_7300
-minnie95
-pervinca95
Grazie di cuore per aver recensito la storia di una come me.Spero comunque che il capitolo vi piaccia e che recensirete,strappandomi un sorriso come sempre!
Ciao,
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 29
*** Non sempre c'è pace ***


                             Non sempre c'è pace

E arrivò di nuovo la mattina e ciò significava scuola.Suonò la sveglia e mi alzai svogliata come al mio solito.
Lavata,vestita e truccata,scesi in cucina come sempre.Con mia grande sorpresa trovai mio padre intento a preparare il caffè.Sorrisi amaramente quando pensai che al suo posto c'era mamma.
-Buongiorno papà-dissi tranquilla.
-Buongiorno tesoro.Il caffè è pronto,tieni.-disse allungandomi la tazzina piena di caffè.La presi e mi sedetti,guardando poi mio padre preoccupata.-E' commestibile?-chiesi.L'ultima volta che mi aveva preparato il caffè,ero stata costretta a bere un sacco d'acqua per quanto era amaro e senza sapore.Lui provava a cucinarmi qualcosa quando non c'era mamma,ma finivo sempre per mangiare fuori o freddo.
-Hai davvero così poca fiducia in me per ciò che cucino? Assaggia e vediamo.-disse deciso.Io tornai a guardare la tazzina esitante che non aspettava altro che essere bevuta.La presi e ne assaggiai un sorso.-E' davvero buonissimo.-dissi sbalordendomi.
Lui sorrise vittorioso.-Lo vedi che sono migliorato in cucina?Ora ti fidi?-chiese.
-Altrochè.-risposi,continuando a bere con più gioia il caffè.Lo finii e misi la tazzina nel lavandino.Guardai l'orologio e notai che erano le otto meno dieci.-O scendo o Dany mi fa allo spiedo.-dissi mentre andavo a prendere le chiavi e lo zaino.
-E non avrebbe torto.-concluse mio padre.
-Spiritoso-dissi sarcastica.-Ora vado ciao.-dissi aprendo la porta.
-Ciao,Any.-disse e mi chiusi la porta alle spalle,scendendo le scale come una pazza.
Mi chiusi il portone alle spalle e vidi che Lui era già lì in tutto il suo splendore,che mi aspettava impaziente.Gli andai vicino e gli rivolsi uno sguardo dispiaciuto.-Scusa,mi sono alzata tardi.-dissi scusandomi.
-Non fa niente,non avrò più l'idea di non venirti a prendere se poi Bianca mi assale come un falco.-disse con dolcezza e mi baciò.
-Bene,ora andiamo.-dissi mettendomi il casco e salendo dietro di Lui,con lo zaino alle spalle.
Arrivammo a scuola e non facemmo in tempo a salutare Meg e Filippo che suonò l'odiosa campanella.Entrammo svogliati in classe,mentre io ero più felice ricordandomi la sospensione di una settimana della serpe.-Non credere di stare in pace se non c'è Bianca,ci siamo ugualmente noi.-disse acida Anna,seguita da Giulia.
-Se non mi fa paura lei,figuratevi voi.-dissi sarcastica andando a sedermi al mio posto,dato che suonò la campanella.
Tre ore dopo l'odiosa campanella suonò la ricreazione: in fondo non era così odiosa. Dany e Filippo se ne andarono a chiacchierare fuori,salutando prima me e Meg. Quest'ultima invece mi disse che aveva da ripassare e che non poteva uscire: in sintesi ero da sola.Uscii dalla classe e mi diressi verso il cortile.Mi sentii strattonare alle spalle,in modo da farmi girare e farmi trovare la brutta faccia di Anna.-Che vuoi?-chiesi secca.Giulia non era qui,meglio.
-Concludere un discorso lasciato in sospeso.-disse.
-Cioè?-chiesi indifferente.
-Non mettere i bastoni fra le ruote a Bianca.-disse.
-Io lo faccio volentieri se si tratta del mio ragazzo.-dissi irritata.Il lato peggiore di me si stava ancora risvegliando.
-Stronza.-disse acida.
-Puttana.-dissi con la rabbia a mille.Lei mi tirò un pugno in pieno,facendomi istintivamente portare una mano alla tempia.Io non ci vidi e le diedi un pugno in pieno stomaco,facendola cadere e mi misi sopra di lei,dandole un sacco di pugni.Lei riuscì però a risollevarsi e darmi un altro pugno.Alla fine ci tirammo i capelli a vicenda. Poi sentii delle mani poggiarsi sulle mie spalle e tirarmi su per farmi smettere.
Mi alzai tremante,mentre Anna scappava,mi voltai a guardare chi mi avesse tirato su e vidi due volti estremamente seri.Erano Jennifer ed Alice,due mie grandi amiche del primo liceo classico.-Tutto bene?-chiese Jennifer preoccupata.
-Si grazie.-dissi semplicemente.
-Vieni,andiamo in infermeria.Hai molte ferite,ancora.-disse Alice piuttosto seria.
-Va bene.-dissi.Tutte e tre ci dirigemmo verso l'infermeria.Guardai i loro volti,erano estremamente seri.Mi sorprese dato che di solito erano di animo allegro che facilmente ti contagiava.Avevo la sensazione che non promettevano nulla di buono...
 
 
 
Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo! Sono stati introdotti due nuovi personaggi,dedicati a due mie grandi amiche che saluto.Spero che vi sia piaciuto e che recensirete.
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 30
*** Riconoscere i propri errori ***



Riconoscere i propri errori

Camminavamo immerse nel più completo silenzio,quel silenzio teso che non si poteva sopportare perché era pieno di ansia e preoccupazione. Avevo tanta voglia di dire qualunque cosa,pure una sciocchezza in modo da rompere quest'atmosfera,solo che i loro volti erano molto arrabbiati, e così preferii non proferire parola.
Arrivammo e ci fermammo davanti ad una porta bianca con una scritta in rosso che diceva: "Infermeria".
-Bene,tu entra. Noi diciamo alla bidella di avvertire la tua professoressa e poi dobbiamo in classe perché l'intervallo sta per finire. Poi parliamo di ciò che è successo,ok?-chiese Alice (con la pronuncia in inglese)sempre avendo il volto arrabbiato.
-Ok,grazie.-dissi annuendo. Detto questo si girarono e se ne andarono,lasciandomi lì costretta ad entrare in infermeria. Io odiavo l'infermeria,c'era un'infermiera un pò anziana e piuttosto burbera che faceva tutte le visite di fretta pur di farti andare via presto.
Feci un respiro profondo ed entrai con la speranza di uscirne presto.
Aprii la porta e vidi che l'infermiera era intenta a leggere il giornale. Mi schiarii la voce come ad annunciare che non era sola. Lei posò il giornale e rivolse il suo sguardo verso di me.
-Come mai sei qui?-chiese con tono indifferrente,alzandosi.
-Ho avuto una specie di rissa e sono piena di graffi e ferite.-spiegai.
-Fammi controllare.-disse,facendomi cenno di avvicinarmi e stendermi su un lettino lì vicino. Mi ci sdraiai e iniziò a controllarmi.
 
Dopo un pò mi disse che mi potevo alzare.
-Non sei molto grave,fortunatamente. I graffi che hai li ho disinfettati e ora devono solo guarire,mentre i lividi che hai sul petto e dietro la schiena devono essere trattati con questa crema.-disse porgendomi un tubetto di crema.-Mettila su tutti i lividi due volte al giorno,mattina e sera,così il dolore diminuirà e andranno via. Ti prego inoltre di non fare più una rissa perché la prossima volta potrebbe essere più grave,dato che hai un corpo molto debole, intesi?-chiese seria.
-Si,grazie di tutto. Arrivederci.-dissi aprendo la porta.
-Ciao,cara.-disse mentre chiusi la porta.Guardai l'orologio: le undici e quaranta. Tra venti minuti sarebbe suonata la campanella per il secondo intervallo,dove poi avrei dovuto parlare con Jennifer ed Alice.
Mi diressi a passo svelto verso la mia classe e,quando arrivai,la prof. di francese mi chiese come stavo e io le risposi "bene",per poi andarmi a sedere al mio posto.Dany mi guardava preoccupato,ma gli avrei spiegato in seguito.
 
L'ora di francese finì,per fortuna. Adoravo il francese,davvero,ma la mia testa era popolata da altri pensieri e per questa volta ringraziai la campanella di aver suonato il secondo intervallo.
La classe si svuotò in un attimo e rimasi sola con Dany. Anche io mi stavo per alzare ed uscire,ma me lo impedì. -Posso sapere perché sei stata in infermeria?-chiese.
-Ho avuto una specie di rissa con Anna perché mi ha detto che non devo ostacolare Bianca.-dissi.
-Senti,io lo so che Bianca mi vuole,ma già ti ho detto che lei non mi interessa.La ragazza di cui mi sono innamorato sei tu e non quella manesca che sei con quelle tre.-disse un pò irritato.
-Io ne ho tutto il diritto di essere manesca se loro insultano mia madre morta e vogliono portarti via da me,ok?-sbottai arrabbiata.
-Lo so,ma gli dai troppo peso.Se le ignorassi o risponderesti neutra,vedresti che non ti darebbero più fastidio.-disse.
-Facile dirlo a parole,difficile da metterlo in pratica.-dissi,andando verso la porta.
-Dove vai ora? Any,stiamo parlando.-disse.
-Vado a parlare a due mie amiche.Continuiamo dopo,ok?-chiesi.
-Ok,ma non alzare neanche un dito su nessuno,intesi?-chiese.
-Ok,papà.-dissi scherzando e uscendo finalmente dalla classe.

Uscii nel cortile e vidi venirmi incontro le due ragazze con le quali dovevo parlare.Ero super preoccupata.
-Bene,eccomi qua.-dissi quando me le trovai davanti.
-Dovevamo parlarti di ciò che è successo prima.-disse Alice.Era una ragazza alta un po' meno di me,con i capelli castani lunghi,gli occhi marroni scuro,con gli occhiali trasparenti.Aveva un carattere allegro e divertente,ma allo stesso tempo serio e testardo come pochi sulla Terra.
L'altra,Jennifer era una ragazza alta quanto Alice,con i capelli castani lunghi fino ad inizio schiena,gli occhi marrone acceso ed un sorriso che contagiava tutti.Aveva un carattere solare e pieno di pazzia,ma anche molto testardo e serio,come la sua migliore amica.Molte cose avevano in comune e una di queste era proprio la testardaggine,anche se Alice prevaleva su questo insieme al suo orgoglio.
-Ok,ditemi pure.-dissi nascondendo la preoccupazione.
-Ciò che abbiamo visto prima non ci è piaciuto affatto.La tua azione impulsiva di darle un pugno è stata molto immatura e infatti ha avuto gravi conseguenze.-disse Jennifer con tono molto arrabbiato.Se non fosse stata mia amica,mi avrebbe ucciso già da subito.
-Lo so che è stato immaturo,ma lei mi ha provocato e l'infermiera mi ha detto che le ferite non sono gravi.-dissi con tono dispiaciuto.
-Ma hai sempre i lividi che ti fanno male.-disse Alice.Colta sul fatto,questo era vero perché se mi venivano toccati sentivo molto dolore.
-Si,è vero.-confessai colpevole.
-Any,senti noi ti conosciamo bene e sappiamo che non sei così aggressiva come prima.So che loro cercano di prenderti il ragazzo e insultano tua madre,è molto grave tutto questo,ma devi capire che se continui così un giorno potresti riportare ferite più gravi.Te lo diciamo per il tuo bene,stai sbagliando a reagire in questo modo.Persone così le devi solo ignorare,capito?-chiese Alice.
-Lo so che sbaglio,altrochè se lo so.Solo che è difficile da mettere in pratica,ma la rabbia ci fa diventare ciò che non siamo.Ma prometto che ci proverò.-dissi convinta. 
-Bene,così ti vogliamo: sicura e decisa.-disse Jennifer e suonò la campanella.  Quanto la odiavo da uno a cento? Novanta.
-Ok,Any ci vediamo.Ciao.-dissero entrambe e se ne andarono in classe.
-Si,ciao.-dissi e tornai pure io in classe.La prof. non era ancora arrivata,così mi sedetti al mio posto e mi girai verso Dany.
-Dovevamo finire di parlare?-gli chiesi.
-Sì.-disse e si girò verso di me.-Hai capito ciò che ti ho detto prima,che devi ignorarle o rispondere neutro? E non alzare mai più un dito?-chiese.
-Sì e non sei l'unico ad avermelo detto,anzi ripetuto oggi.C'è qualcuno che me lo ripeteva da anni.-dissi sorridendo.
Sorrise anche Lui.-Sono felice che tu abbia capito.E' questa la ragazza della quale mi sono innamorato,che affronta tutto a testa alta e sorride sempre.-disse dolce.
-Dimmi una cosa,tu e Romeo vi fate concorrenza in dolcezza e frasi romantiche?-chiesi scherzando.
-Si,siamo grandi amici,sai.E' molto simpatico.-disse.Risi,seguita a ruota da Lui.
-Ti amo.-disse infine.
-Anch'io.-dissi e poi mi baciò.Cavolo,mi erano mancati i suoi baci,pieni di dolcezza e passione che solo Lui mi sapeva dare.
Arrivò la prof,appena in tempo di finire il bacio,per poi tornare alla noiosa realtà chiamata scuola.

La giornata si degnò di finire e dopo essere stata accompagnata a casa da Dany,entrai e pranzai nel più completo silenzio.
Verso le due suonò il telefono di casa e andai a rispondere.-Pronto?-dissi.
-Pronto Any,sono Dany.-disse.
-Ah,ciao amore che c'è?-chiesi contenta di sentirlo.
-Niente,hai da fare?-chiese.
-Ho appena  finito di pranzare e non ho niente da fare,perché?-domandai.
-Voglio vederti.-disse.Il mio cuore partì in quarta.
-Ah e dove andiamo?-chiesi.
-Credo che in giro non si possa andare dato che piove,ma potresti venire a casa mia a vedere un film,eh?-chiese in attesa.Io guardai dalla finestra ed in effetti stava piovendo,ma a me la pioggia mi era sempre piaciuta,quindi sorrisi.
-Va bene,tra un pò sarò lì da te.-dissi e riattaccai prima che dicesse qualcosa.In un qualche modo oscuro ero diventata euforica e felice,forse perché passavo un pomeriggio con Lui.
Mi misi il giacchetto,presi le chiavi e la borsa ed uscii,aprendo e chiudendo poi la porta.
Uscii dal portone e mi diressi a passi svelti verso casa sua,quando mi scontrai con una persona.Alzai subito lo sguardo ed era sempre lei,non era possibile,sempre a scontrarla era un incubo.
-Scusa ancora,Ashley.-dissi.
-Non ti preoccupare Anastasia,ci ho fatto l'abitudine.-disse scherzando.
-Cosa fai qui fuori con questo tempo?-chiese cuoriosa.
-Sto andando a casa del mio ragazzo.-spiegai semplicemente.
-Ah,ho capito.Bene ciao,ora devo andare.-disse andandosene.
-Ciao.-dissi e mi diressi verso casa di Dany con ancora quella sensazione.Ma chi cavolo era quella ragazza?
Lasciai quel pensiero ed arrivai a casa sua,così suonai.
Mi aprì e mi fece entrare.Mi tolsi il giacchetto e lo attaccai sull'attaccapanni,insieme alla borsa.Poi andai in sala da pranzo,dove Lui mi aspettava.
Le tende erano aperte in modo che si vedesse la pioggia che imperversava fuori,le luci erano spente e sul tavolino di fronte alla televisione c'era una grossa ciotola di popcorn.
-Ti sei organizzato al meglio,eh?-dissi quando mi trovai davanti a Lui.
-Si,so che sei una mangiona,quindi ecco qui.Rapunzel va bene?-chiese mostrandomi il DVD.
-Vuoi vedere un cartone animato della Walt Disney?-chiesi curiosa.
-Sì,a me piace e poi un pò fa ridere.Allora,ti va?-richiese.Mia madre diceva: "Se un ragazzo ti chiede di vedere un film della Walt Disney,invece del classico film noioso,vuol dire che è un ragazzo d'oro.".
"Saggia mamma!",pensai.
-Certo che va bene!-esclamai sedendomi.Lui inserì il DVD e poco dopo,il film iniziò.Poi si sedette vicino a me,tirandomi stretta a Lui con un braccio.Sembravamo una giovane coppia sposata che si vede un film in bianco e nero.
Durante il film ci rubavamo come sempre i popcorn come due bambini.
Due bambini innamorati.



Angolo autrice:
Ecco il uovo capitolo! Mi ci è voluto un intero pomeriggio per scriverlo,quindi spero che vi piaccia!!Recensite e buona lettura!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 31
*** Una giornata senza problemi ***


                             Una giornata senza problemi

Il bellissimo film era finito e quando avevo guardato l'orologio,mi era quasi venuto un colpo: erano le sette meno un quarto. Dany si alzò per levare il DVD,mentre io per andare all'ingresso per mettermi il giubbotto. Quando mi vide all'ingresso,si precipitò all'istante davanti a me.
-Non andartene.-disse triste.
-Devo andarmene,anche se vorrei restare. Se non torno a casa,mio padre non mi farà uscire per un pezzo.-dissi dispiaciuta.
-Uffa.-disse sbuffando.
Non ebbi il tempo di rispondere,che mi squillò il cellulare. Lo levai dalla tasca e vidi che era mio padre: ero nei guai. Risposi.
-Pronto?-dissi.
-Pronto Any? Senti,ti volevo dire che questa sera non torno a casa perché devo lavorare anche di notte. Ci vediamo domani a pranzo,va bene?-chiese mio padre. Sorrisi pensando alle coincidenze che si erano create: Dany che mi chiedeva di rimanere e io che rifiutavo perché mio padre mi avrebbe uccisa,mentre poi quest'ultimo mi chiamava e mi diceva che non dormiva a casa. Proprio vere e grandi coincidenze.
-Si,va bene papà. Ci vediamo domani,ciao.-dissi.
-Ok,ciao.-disse e riattaccò. 
Rimisi il cellulare in tasca e tornai a guardare Dany che aveva una faccia molto curiosa.
-Allora,mio padre adesso mi ha chiamato e mi ha detto che non dorme a casa,quindi...-neanche il tempo di finire,che si avvicinò al mio viso e mi baciò con velocità immediata. Io spalancai gli occhi per quella sua improvvisa reazione,ma poi sorrisi sulle sue labbra e ricambiai il bacio. I baci che ci davamo noi,erano i più perfetti che ci potevano essere e mi facevano sempre toccare il cielo con un dito. Gioia e felicità erano state racchiuse in questo nostro bacio come a farci comunicare i nostri pensieri senza le parole.
Dopo un po' ci staccammo e Lui mi sorrise.-Grazie,grazie di rimanere.-disse.
-Io non ho assolutamente detto che rimango. Ho solo detto che mio padre questa notte non dorme a casa per lavoro.-dissi scherzando.
-Ma io....Credevo che rimanessi,prima che ti baciassi tu eri rimasta con un "quindi".-disse.
-In che senso?-chiesi. Non aveva capito che stavo scherzando.
-Continua la frase che ti ho fatto lasciare a metà.-disse.
-Quindi torno a casa e ci vediamo domani mattina.-dissi sorridendo.
Lui sorrise,aveva capito.-Oh,certo vai allora.-disse.
Io mi misi a ridere e Lui mi seguì a ruota. Poteva sembrare una situazione banale,ma a me faceva ridere un sacco.
Smise di ridere.-Ok pace. Vuoi rimanere?-chiese.
Smisi anche io.-Ma i tuoi non vengono da lavoro?-domandai.
-No,i miei sono partiti ieri per un altro viaggio di lavoro.-disse triste.
Gli accarezzai una guancia.-Ehi,tutto bene?-chiesi preoccupata.
-Sì,solo che hanno sempre qualche viaggio da fare e mi lasciano da solo. Ecco perché ho sempre voglia di stare con te,in ogni istante.-disse,girando il volto e dandomi un bacio sul palmo della mano,ancora sulla sua guancia.
-Mi dispiace tanto e in un certo senso posso dire che ti capisco,però ora sei con me e non ci pensare,ok?-chiesi sorridente,cercando di vederlo sorridere.
Lui si illuminò.-Allora resti?-chiese con il sorriso che tanto amavo.
-Certo che resto,ma cucino io!-esclamai dirigendomi verso la cucina e sorridendo,sentendolo ridere.
Mi misi a cucinare la pasta in bianco,dato che andavo un po' di fretta e Lui apparecchiò.
Cotta al punto giusto la scolai e poi la servii a tavola. Mangiammo come se non avessimo mai mangiato in vita nostra e fui orgogliosa di me nel vedere che gli era piaciuta la mia pasta. 
Quando finimmo,mi misi a lavare i piatti e poi mi sedetti vicino a Dany sul divano,a vedere un programma a caso.
-Ma quale pigiama mi metto?-chiesi ad un certo punto,ricordandomene forse troppo tardi.
-Tranquilla,ci sono quelli di mia madre che puoi mettere.-disse tranquillo.
-E domani non c'è scuola?-chiesi ancora. Avevo davvero dimenticato tutte queste cose?
-No,perché c'è disinfezione,quindi domani mattina si fa tutto con comodo. L'hanno comunicato oggi quando eri in infermeria.-disse.
-Meno male.-dissi sollevata. Guardai l'orologio: si erano fatte già le dieci. 
-Andiamo a dormire,che ho sonno?-chiesi sbadigliando,portandomi subito la mano davanti la bocca.
-Certo!-esclamò e andò in camera ed io lo seguii. Lo vidi aprire un cassetto e prendere un pigiama pesante.
-Ecco,tieni così non avrai freddo.-disse dandomelo. Era blu,che bello! 
Lui andò in bagno a mettersi il pigiama,mentre io rimasi nella camera,vestendomi in fretta per il freddo che c'era.
Spensi tutte le luci e tornai in camera,dove vidi che Lui stava già sotto le coperte.
Mi ci misi anche io e spensi la lampada sul comodino. Tremai per il freddo che faceva nonostante il piumone: eravamo in dicembre e faceva  già tantissimo freddo!
Dany sentì che tremavo e mi strinse verso il suo petto,facendomi godere del suo calore: era un termosifone umano,il mio termosifone!
-Buonanotte Dany.-sussurrai,iniziando a prendere sonno come se il suo calore mi stesse cantando una ninna-nanna.
-Buonanotte amore.-disse con dolcezza e mi lasciò un bacio sui capelli. Con quello non riuscii a capire più nulla,presa dal sonno,ma ero consapevole che almeno avevamo trascorso una giornata tranquilla: una giornata senza problemi!
 
 
 
Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo! Spero che vi piaccia e che recensirete. Scusate comunque per il ritardo,ma non ho avuto molto tempo di aggiornare ultimamente. Buona lettura!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 32
*** Una...sorella...? ***


                                                Una...sorella...?

La notte trascorreva tranquilla ed entrambi dormivamo con molta tranquillità,quando tornai a fare un sogno strano.....
Sogno di Any.
Tutto intorno a me era nuovamente bianco,come nell'altro sogno,e c'erano soltanto delle nuvolette che volteggiavano felici come se fossero cuscini o zucchero filato volanti. Abbassai lo sguardo e capii in automatico che ero sopra le nuvole,spaventandomi non poco. Mi piegai sulle ginocchia e cercai di scavare nelle nuvole,dato che mi avevano sempre detto che erano morbide; infatti man mano che scavavo aprivo un buco. Quando sotto non c'era più bianco,mi aspettai di vedere la Terra da lontano,ma ciò che vidi fu soltanto nero. Mi aspettavo di vedere il verde dell'erba del mio pianeta da lontano,ma invece era tutto nero e questo stranamente non mi spaventava,anzi sembrava che già lo sapessi.
Mi guardai intorno con lo sguardo e non vidi nulla; all'improvviso davanti a me apparve la stessa donna che avevo già sognato,mia madre,e rivederla ancora mi fece scendere in automatico le lacrime. Era vero che questi ultimi mesi ero come rinata e sorridevo sempre di più,ma se ricordavo mia madre tramite una sua abitudine o una foto fatta insieme.il dolore prendeva ancora il controllo in me. Era molto difficile andare avanti sapendo che mia madre non era più con me. Era difficile da accettare la realtà.
-Mamma.-sussurrai.
-Tesoro mio,cosa ti ho detto: non devi più piangere per me,lo sai che non mi fa bene vederti così.-disse preoccupata.
Mi asciugai le lacrime con il polso e le feci un sorriso sincero.-Sì,lo so,però non è facile accettare la tua morte.-dissi.
-Io non sono morta,sono solo andata in un posto migliore e sto bene.-disse.
-Va bene,ti credo. Una domanda: ma perché ti sogno sempre a mia sorpresa?-chiesi curiosa.
-Sono io che decido quando mi sogni perché devo riferirti una cosa importante o almeno fartela capire,dato che non segui i segnali.-spiegò seria. Era sempre stata così misteriosa?
-Ok. E cosa devi dirmi?-domandai.
-La verità che devi scoprire. Ti voglio dar un indizio: si tratta di una ragazza.-disse.
-Ma perché dovrei scoprire questa mia verità? Cosa centra una ragazza? E cosa centro io?-chiesi confusa.
-E' strettamente legata a te questa ragazza e tu centri più di quello che pensi.-disse.
Io scossi la testa confusa.-Mamma,scusa ma continuo a non capire.-dissi.
Lei alzò il braccio destro e un potente fascio di luce uscì dal suo braccio,spaventandomi e sorprendendomi. Già mi ritenevo pazza perché credevo di poter comunicare con mia madre,che non c'era più,tramite il sogno; poi,oltre a scoprire che era un angelo,avevo scoperto che aveva i poteri magici. Ero completamente scioccata.
Da quel potente fascio di luce,apparve un'immagine di una ragazza che conoscevo bene ,che credevo avesse un volto familiare e che mi dava una strana sensazione quando la vedevo: Ashley. Il fascio di luce scomparve,lasciando sospesa vicino a mia madre quell'immagine apparsa dal nulla.
-Conosci questa ragazza?-chiese solenne mia madre.
-Sì,si chiama Ashley. L'ho scontrata un po' di volte per strada e ci ho fatto l'abitudine.-dissi.
-Questa ragazza so che ti provoca una strana sensazione quando la vedi. Cosa senti di preciso?-domandò. Era una situazione molto strana: mia madre che mi faceva queste domande,davvero insolito.
Ci pensai un po' perché in realtà non avevo mai dato molto credito a quella strana sensazione,anzi solo una volta ci avevo pensato un po' su.-Quando la vedo mi sento strana,diversa. Sento come se quella ragazza avesse un volto a me molto familiare e come se un qualcosa di molto forte ci legasse nel profondo. Solo che non ci ho mai pensato molto,dato che era solo una sensazione.-dissi.
-Quella sensazione è il mio indizio.-disse.
-Per farmi capire cosa?-chiesi. In quel momento apparve dal nulla un uomo anziano con la barba lunga,gli occhi azzurri e anche lui le ali da angelo. Guardava mia madre e sembrava molto arrabbiato,anzi lo era come se la conoscesse molto bene e qualcosa dentro di me,mi disse che avevo ragione.
-Lei non deve sapere.-disse l'uomo con voce potente.
-Sì,invece è abbastanza grande e matura per sapere ciò che avrei dovuto già dirle.-ribattè decisa mia madre.
-No,è già tanto che non ha vauto problemi psicologici per la tua morte,figurati se venisse a saperlo.-disse ancora l'uomo.
-E' mia figlia e so cosa è meglio per lei.-disse mia madre.
-Cosa dovrei sapere?-chiesi,cercando di far capire che c'ero,dato che parlavano di me in terza persona.
Loro due si voltarono,finalmente,verso di me e mi guardarono stralunati. Cosa avevo detto di male?
-Quella ragazza è...-iniziò mia madre,ma l'uomo la interruppe ancora.-LEI NON DEVE SAPERLO.-.
-Cosa?-chiesi quasi urlando. Se fossi stata nella realtà lo avrei urlato apertamente.
-Lo capirai da sola,figliola.-disse e sparì insieme a mia madre che riuscì a dire: "E' tua sor.....", e poi più niente.
Non vidi più niente da quel momento e capii questa dannata verità,che ancora mi pareva assurda. 
Fine sogno.

Sentii qualcuno scuotermi dolcemente le spalle e mi svegliai urlando come una pazza. Mi ero risvegliata come nel primo sogno,ma questa volta con una scoperta sconcertante.
Aprii gli occhi e vidi che era Dany che mi scuoteva.-Any,Any? Sei sveglia? Ti prego dì qualcosa.-disse.
Spalancai gli occhi e scossi la testa per svegliarmi per bene.-Sì,sono sveglia,ma come mai anche tu lo sei?-chiesi ancora stravolta.
-Hai iniziato a gridare "Cosaaaa?,"Mammaaa!","Nooo!", e così mi sono svegliato. Cosa è successo?-chiese.
In quel momento mi ricordai che quell'uomo aveva detto che non saperlo,ma io ormai avevo capito e collegato tutto e ancora non potevo crederci.-Ho sognato mia madre.-dissi.-E scoperto una cosa.-. Mi misi a fissare un punto indefinito della stanza,sconvolta più che mai.
-Cosa hai scoperto?-chiese curioso. Come poteva sapere cosa avevo scoperto? Non poteva capire che con quella domanda mi aveva aperto un dolore grande per non averlo capito prima. 
Sospirai e chiusi gli occhi,per desiderare che fosse solo un incubo.-Ho una sorella. Ed è Ashley.-.





Angolo autrice: 
Ecco il nuovo capitolo! Allora,piaciuta la sorpresa? Any ha una sorella e per chi avesse ragionato già da un po' si capiva. Bè,ora vi lascio sulle spine e aspetto i vostri pareri. Buona lettura.
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 33
*** Comprensione e sincerità ***


                     Comprensione e sincerità

 -Che cosa?-chiese sconvolto Dany.
-Sì, Dany hai capito bene. Ho sognato mia madre e mi ha detto questo.-dissi,anche se in verità era riuscita a dirmi solo le prime lettere e poi era sparita.
-Ma come,scusa? Perché siete state separate e lo vieni a sapere solo ora?-continuò sconvolto.
Io mi alzai di scatto dal letto e lo guardai.-Non lo so Dany,non lo so. Ok? Non so altro,so solo questo e così non mi aiuti per niente.-sbottai arrabbiata. Insomma,ero già scioccata per quella notizia e Lui mi si metteva a fare domande in un momento così? Non mi stava capendo.
Arrabbiata e sconvolta,presi i miei vestiti in un rapido movimento e mi chiusi in bagno. Mi guardai allo specchio e mi spaventai: avevo i capelli tutti spettinati,le occhiaie ed il viso bagnato per le lacrime scese. Cercai di sistemarmi alla meglio e mi vestii in fretta. Guardai l'orologio: erano le sette e mezza. Avevo completamente perso la cognizione del tempo e con questo sogno,la testa mi stava per esplodere,ma cercavo di non piangere tanto non sarebbe servito a niente.
Uscii dal bagno con molta fretta e vidi Dany che era di fronte al bagno,con una mano chiusa in pugno a mezz'aria. Lo riabbassò e mi guardò negli occhi.
-Senti,mi dispiace di averti detto così prima,ma sono nervosa. Se poi ti ci metti pure tu a farmi domande di continuo,sto a posto.-dissi.
-Sì,hai ragione scusa.-disse e poi mi abbracciò.
Affondai il viso nel suo petto ed iniziai a piangere,senza poterlo controllare. Era difficile affrontare una realtà dove accadeva di tutto e di più. Prima mia madre e adesso questo,mia sorella. Non potevo continuare così, ogni giorno ce n'era una e facevano sempre più male. Solo che se c'era una cosa che mi aveva insegnato mia madre era il non arrendermi mai,anche se ti sembrava che il mondo ti stesse crollando addosso. E io volevo continuare ad andare avanti perché nonostante tutto la mia era una vita tranquilla che era stata mossa dagli eventi,belli e brutti. Dany era stato l'evento più bello che mi potesse capitare,innamorarmi,mentre la morte di mia madre quello più brutto e difficile da accettare in assoluto. Nonostante tutto volevo continuare a vivere.
Dany mi accarezzò i capelli.-Tranquilla,andrà tutto bene.-disse a bassa voce.
I singhiozzi piano piano cessarono e così mi staccai da Lui,guardandolo negli occhi.
-Va tutto bene.-ripetè sorridendomi dolce e chinandosi a baciarmi la fronte. In quel momento non avrei avuto ne la forza ne la voglia per baciarlo ed infatti Lui l'aveva capito. Lo amavo anche per questo.
-Dany,io non vengo a scuola. Devo parlare con mio padre di questo e poi non mi sento molto bene.-dissi con voce tremante per il precedente pianto.
-Ok,tranquilla,capisco perfettamente. Vuoi che ti accompagni?-chiese.
Scossi la testa.-No,questa è una cosa che devo affrontare da sola. Poi ti dirò tutto dopo.-dissi.
-Va bene,ti chiamo nel pomeriggio.-disse e poi continuò.-Almeno un bacio per salutarti te lo posso dare?-.
Annuii. Si chinò con il capo e mi baciò con dolcezza. Non come faceva quando era felice con trasporto,ma con dolcezza e serenità,come a volermi trasmettere sicurezza.
Mi staccai prima io,sennò Lui sarebbe andato avanti volentieri.-Ti accompagno a casa.-disse.
-Ok.-dissi. Prendemmo tutto il necessario e uscimmo da casa sua. Salimmo sul suo motorino e andammo verso casa mia.
 
Poco dopo eravamo già davanti. Scesi e mi tolsi il casco,dandolo a Dany,che lo rimise a posto.
Scese anche Lui e si mise davanti a me.-Allora ci sentiamo oggi pomeriggio.-disse ed io annuii. Mi baciò la fronte e,montando sulla moto,con un ultimo sorriso se ne andò.
Salii dentro casa e andai a vedere se mio padre c'era. La casa era vuota,immersa nel silenzio,quindi era ancora al lavoro.
Non ci pensai due volte,che chiamai mio padre sul cellulare,anzichè in ufficio. Due squilli poi rispose.-Pronto?-disse.
-Pronto papà? Sono Any.-dissi con voce neutra.
-Ah,ciao tesoro come mai non sei a scuola?-chiese.
-Non mi sono sentita bene e non ci sono andata. Volevo dirti che devi tornare a casa perché devo parlarti.-dissi decisa.
-Ah,capisco. E' urgente perché io dovrei staccare verso pranzo...-disse,ma lo interruppi.-Papà,è già tanto che non urlo al telefono. Si,è urgente,quindi vieni per favore.-dissi.
-Ok,arrivo subito.-disse e riattaccò. Premetti il tasto rosso e mi misi sul divano ad aspettare che quella benedetta porta si aprisse. Ero decisa più che mai a sapere la verità.
 
Dieci minuti dopo la porta si spalancò ed entrò mio padre,alquanto agitato. Forse per quello che dovevo dirgli.
Venne in sala da pranzo e si sedette in una poltrona vicina al divano sul quale ero seduta.
-Allora Any,di cosa dovevi parlarmi?-chiese.
-E'una cosa molto seria e delicata,quindi ti chiedo la massima sincerità,sennò questa volta chiudiamo veramente.-dissi. Già alla morte di mia madre me l'aveva detto tardi,adesso questo non poteva mentirmi altrimenti mi arrabbiavo molto.
-Si certo. Dimmi pure.-disse.
Feci un respiro profondo ed iniziai a parlare.-Ho scoperto una cosa molto importante. Non ci girerò intorno. Ho scoperto di avere una sorella e che si chiama Ashley. Abita qui vicino a noi e l'ho scontrata un po' di volte per strada,ormai la conosco per questo. Vorrei sapere la sua vera storia e perché non l'ho mai conosciuta.-dissi sicura.
Dopo quelle parole,il volto di mio padre raggelò e il suo sorriso scomparve all'istante. Fece anche lui un respiro profondo e iniziò a raccontare.-Dunque,tua sorella è nata sempre per l'unione tra me e tua madre. Eravamo molto giovani e molto innamorati,quando per una notte ci amammo. Dopo quella notte,tua madre rimase incinta ed eravamo molto felici,oltre che commossi. Ci sposammo due mesi prima che la bambina nascesse,in Inghilterra come te. La chiamammo Ashley,nome scelto da tua madre,e decidemmo di vivere a Londra. Per quattro anni di fila siamo stati una famiglia molto felice e serena,senza nessun problema e Ashley cresceva nella più completa allegria. Solo che una notte la rapirono e chiesero un riscatto molto grande,ma io lo pagai lo stesso. Dopo aver pagato,la bambina non la rivedemmo più e ci dissero che l'avevano uccisa. Tua madre ed io cademmo in depressione,quando qualche giorno dopo alla televisione dissero che il rapitore era un amico di tua madre che aveva rapito nostra figlia perché aveva bisogno di soldi,ma fortunatamente l'avevano arrestato. Rimanemmo molto sconvolti e ci comunicarono che la bambina non era morta,ma l'avevano adottata qui in Italia. Così ci trasferimmo qui con l'intento di ritrovarla,ma dopo molte ricerche,non c'era più alcuna traccia di lei. Alla fine,in un certo senso,rinunciammo a cercarla,ormai data per dispersa dalla polizia. Non avevamo mai smesso di sperare che lei tornasse,ma eravamo stanchi di continuare a vagare nel niente con molto dolore sulle spalle. Ci stabilimmo qui e qualche anno dopo sei venuta alla luce tu,che hai riportato gioia ed allegria nelle nostre vite. Non credevamo più di poter essere felici,ma grazie a te siamo rinati. Perdonami se non ti ho raccontato subito questa storia,ma io e tua madre ci eravamo promessi di non ricordare il dolore lancinante che abbiamo provato per aver perso una figlia e non volevamo scaricartelo addosso. Perdonami,anzi perdonaci.-disse mio padre,scegliendo le parole giuste.
Stavo per scoppiare a piangere per averlo chiesto così,su due piedi,dopo tutto il dolore che avevano provato per aver perso una figlia. Ecco chi era quell'uomo dagli occhi azzurri,il rapitore. Ora mi era tutto più chiaro e si spiegava anche perché trovavo spesso mia madre a piangere in camera come se non la sentissi,con la foto di una bambina piccola in mano. Si spiegava anche perché con me era molto esigente e prima di farmi uscire con qualcuno mi faceva mille domande ogni minuto. Si spiegavano molte cose.
D'istinto mi alzai e lo stesso fece mio padre,che senza dire niente mi abbracciò. Ricambiai l'abbraccio e poche lacrime scesero sul mio volto. Era una di quelle giornate dove piangevo molto. Però con mio padre che era stato sincero e Dany che mi aveva confortata prima,capendomi al volo,mi sentivo più protetta e sicura.
Mi staccai e guardai mio padre negli occhi.-Grazie di avermi detto la verità-dissi sorridendo e asciugandomi le lacrime.
-Grazie a te di aver capito.-disse anche lui sorridendo.-Hai fame?-domandò poi.
Annuii.-Bene perché mi sono preso la giornata libera e cucino io.-disse.
-Ok,cucina per quattro portate papà.-dissi decisa.
-Chi viene?-domandò.
-Dany ed un altra persona.-dissi semplicemente.-Io esco,torno tra un po'.-dissi ed uscii.
Mi diressi verso casa di Ashley e mi fermai davanti al cancello che mi aveva detto che ci abitava. Era il momento di parlare anche con lei. Il momento di mettere a posto questa storia una volta per tutte.
 
 
 
 
Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo! Scusate l'abominevole ritardo,ma l'ho dovuto rielaborare più volte. Fatemi sapere ciò che ne pensate. Buona lettura!
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 34
*** Mettere i pezzi a posto ***


Mettere i pezzi a posto

Ero più decisa che mai ad entrare,anche se avevo un po' di paura. Forse lei non sapeva niente o,peggio ancora,non si ricordava niente. Poteva anche aver dimenticato tutto perché era troppo piccola o semplicemente perché voleva scordarsene e basta. Insomma,che volevo fare: entrare,parlarle e dirle che lei era mia sorella,quindi aveva un'altra famiglia? Tutta la determinazione che avevo fino a poco fa,se ne stava andando,lasciano posto all'ansia. Avevo paura che mi potesse prendere per pazza e cacciarmi di casa perché le stavo rivelando una verità troppo assurda,troppo grande per lei.
-Ah,basta! Così non risolvo niente!-esclamai ad alta voce. Fortuna che la strada era deserta,altrimenti mi avrebbero preso per pazza. Eppure,in quel momento il mio cervello mi diceva di muovere le mie gambe in direzione di casa mia,ma il mio cuore mi comandava di risolvere una volta per tutte questa storia perché faceva male. Cavolo se faceva male.
"Segui sempre la voce del tuo cuore." Una voce irreale aveva pronunciato questa frase e quando mi girai spaventata per vedere da chi provenisse,non trovai nessuno. Che strano,ero veramente diventata pazza!
Con quell'ultimo pensiero,mi diressi verso il cancello e,non feci in tempo a suonare al citofono,che qualcuno mi aprì. Entrai e vidi una signora un po' anziana venirmi incontro. Era bassina,con i capelli bianchi corti e gli occhi marrone chiaro. Indossava un magione bianco,jeans e delle scarpe da ginnastica bianche.
-Salve signorina,desidera?-mi chiese con tono gentile.
-Ehm....Potrei sapere chi è lei prima?-chiesi. Mica mi andavo a fidare della prima signora gentile che passava.
-Certo. Io sono la portiera di questo palazzo e aiuto chiunque vedo in difficoltà. Sono dieci minuti buoni che è là davanti al cancello e mi sono chiesta se cercava qualcosa. Cerca qualcuno?-chiese.
-Ah,la ringrazio. Sì,cerco una ragazza che si chiama Ashley,so solo il suo nome. Mi ha detto che abita in questo palazzo.-spiegai.
-Oh,sta dicendo la bambina orfana che ora è una bellissima ragazza,giusto?-domandò.
-Ragazza orfana? Ma di cosa sta parlando?-chiesi confusa.
-Venga con me.-mi ordinò ed iniziò a camminare. Io la seguii a ruota ed una volta entrate completamente nel palazzo,girammo a destra ed arrivammo nella portineria. Ci entrammo e chiuse la porta così che nessuno ci potesse sentire e si mise seduta. Mi invitò a sedermi di fronte a lei e ubbidii senza dire nulla.
Fece un respiro profondo ed iniziò a raccontare.-Allora,questo è sempre un condominio e le voci girano. Io non sono la classica vecchia portiera pettegola,ma a volte mi fermo ad ascoltare cosa ha da dire la gente. Spesso sono enormi sciocchezze o gravi problemi,ma li ascolto comunque. Sulla signorina Ashley so che venne adottata,anzi trovata dai Signori Raguso,una coppia sui cinquanta anni che non avevano figli. La trovarono per strada a quattro anni e decisero di tenerla perché non volevano lasciarla per strada e perché da tempo desideravano crescere una figlia. Così lei è cresciuta e qualche anno fa sono venuti a mancare per un infarto improvviso. Si dice che prima di morire la Signora Raguso abbia detto ad Ashley la verità e che la casa passava di diritto a lei. La ragazza pianse per molto tempo sia per la morte dei suoi genitori adottivi sia perché non si ricordava delle sue origini. Ora lei dice che ha trovato sua sorella,che le somiglia molto e che i suoi genitori biologici sono vivi. Va sempre in giro con il sorriso ed esce sempre per andare a lavorare al bar come cameriera o con il suo ragazzo, Kevin. Questo è tutto quello che so.-disse senza che la interrompessi una sola volta.
Quindi aveva capito tutto e credeva che i suoi,o meglio i nostri genitori fossero vivi entrambi. Avrei dovuto darle anche la brutta notizia di nostra madre morta. Sarebbe stato sicuramente doloroso per lei perché era come se avesse perso la madre due volte. In effetti era così.
-La ringrazio molto di avermi raccontato tutto quello che sa. Ora io dovrei andare a trovarla. Sa che piano e scala sta il suo appartamento?-chiesi,alzandomi dalla sedia.
-Scala A,quarto piano.-rispose alzandosi anche lei e continuò.-E' una sua amica?-.
-No,non sono sua amica. Sono una che deve chiarire molte cose con lei.-dissi decisa,uscendo dalla portineria e dirigendomi alla Scala A. Lasciai la signora con una faccia interrogativa e mille domande da chiarirle,ma non avevo tempo per spiegarle. Era stata gentile a raccontarmi tutte quelle cose,ma non volevo che sapesse altro. Per ora era meglio così.
 
Salii con l'asciensore fino al quarto piano,ansiosa e decisa allo stesso tempo. Arrivai al piano desiderato ed uscii dall'ascensore. Lo richiusi e mi guardai intorno. C'erano tre porte: una a destra,l'altra a centro e l'ultima a sinistra. Studiai il campanello di tutte e tre e alla fine trovai quella giusta,la porta a sinistra. Sul campanello c'era scritto: "Signori Raguso-Ashley Raguso".
Esitante,suonai il campanello e aspettai qualunque risposta.ansiosa più che mai.
Dopo due minuti che sembravano interminabili,la porta si aprì ed apparve il volto sorridente di Ashley.
-Ciao Anastasia,come mai qui?-chiese.
-Devo parlarti di una cosa importante.-le risposi sicura.
Lei annuì.-Ok,dai entra.-mi incoraggiò ed entrai un po' esitante. Quando stavo a casa di qualcun altro ero sempre a disagio,come se andassi in guerra.
Mi guidò fino alla cucina e si sedette su una sedia. Era una casa molto grande e piena di alcuni mobili antichi,altri in stile moderno. La cucina era abbastanza grande: aveva un angolo cottura da far invidia,super-tecnologico con tutto il necessario e anche di più,un frigorifero color acciaio molto alto e grande,vari quadri con disegni molto belli,una credenza lunga da poter contenere qualunque cosa e un mobiletto di legno con sopra un televisore al plasma; infine,c'era un tavolo bianco con quattro sedie intorno. Davvero molto bella.
Mi sedetti anche io,timorosa,su una delle sedie e mi misi di fronte a lei.
-Allora,di cosa mi devi parlare?-domandò. Eh,di cosa ti dovevo parlare? Bella domanda Ashley,davvero ottima. Come facevo a dirle tutto quello che mi era stato detto?
-Ehm...Allora,conosco la tua storia che ti ha portata qui e so anche le tue origini,chi sono i tuoi veri genitori.  E anche chi è tua sorella.-pronunciai quest'ultima parola con molta difficoltà,sperando che lei non mi urlasse contro per quello che le avevo appena detto.
Il suo sorriso scomparve all'istante e si irrigidì. Mi sembrava di vivere una dejavù(se si scriveva così).-In che senso?-chiese tremante.
-So cosa ti è successo quando sei arrivata qui in Italia,che ti hanno adottata i Signori Raguso quando avevi quattro anni perché ti avevano trovata per strada. Poi sono morti d'infarto e prima di morire,ti hanno detto la verità,cioè che ti avevano trovata e che l'appartamento passava a te di diritto.-spiegai.
-Te l'ha raccontata la portiera questa storia,vero?-chiese.
Annuii.-Lo sapevo. Quella donna è gentile ed altruista,ma anche molto pettegola. La storia che ti ha raccontato è vera e prima di arrivare qua ricordo solo grida di un uomo ed una donna che mi volevano molto bene,ordini di un uomo anziano e poi una barca che mi ha portata qua. So che è strano,ma è stata una cosa che ha segnato la mia vita per sempre. Tu sai chi è mia sorella?-domandò.
Ecco,era arrivato il momento della verità.-Sono io.-dissi flebilmente.
Lei sbarrò gli occhi.-Che cosa?-chiese quasi urlando.
-Sì,se guardi bene tu sei la fotocopia di me da grande.-spiegai.
Lei mi squadrò dalla testa ai piedi come se fosse la prima volta ed assunse uno sguardo sconvolto.-E'-è ve-e-ero.-riuscì a dire balbettando.-Com'è possibile? Cosa è successo?-domandò.
Allora,le iniziai a raccontare tutto ciò che mi aveva detto mio padre. Le parlai di come erano i nostri genitori e quando le dissi che nostra madre era morta,scoppiò a piangere. Io,che mi immaginavo questa reazione, le raccontai dei sogni che avevo fatto su di lei e che avevo solo raccontato a Dany. Dopo questo si era calmata e aveva sorriso,anche se difficilemente: aveva lo stesso sorriso di nostra madre. Le avevo raccontato praticamente tutto nei minimi dettagli.
-E questo è tutto.-finii così di raccontare tutto.
-Mi aspettavo tutte queste notizie,dopo aver saputo che ero stata trovata. E così tu sei mia sorella?! Che bello!-esclamò felice alzandosi e facendomi fare lo stesso,per poi abbracciarmi. Anzi mi stava stritolando.
-Ashley,mi stai stringendo troppo.-dissi con voce soffocata.
-Ah,no...cioè sì,scusa.-disse staccandosi da me e scoppiando in una grande risata.
-Niente.-dissi e guardi l'orologio:era l'una.
-Ashley,sei invitata a pranzo da me e non accetto un no.-dissi.
-Ok,va bene andiamo.-disse e ci dirigemmo all'ingresso. Prese tutto quello che le serviva e poi uscimmo.
Dopo pochi minuti arrivammo davanti casa mia. Mi fermai e presi il mio cellulare. Chiamai Dany.
Due squilli,poi rispose.-Pronto,amore?-disse. La sua voce già mi bastò per farmi battere forte il cuore.
-Ciao,amore. Dove sei?-chiesi.
-Sono all'uscita di scuola. Tu tutto a posto? Chiarito tutto?-domandò.
-Sì,tutto chiarito. Se non hai da fare,verresti a pranzo da me. Ci sarà mia sorella e mio padre,ti va?-domandai speranzosa.
-Sono già lì.-disse e riattaccò.
 
Pochi minuti dopo arrivò con il motorino. Si levò il casco,lo rimise a posto e venne verso si me. Bello come il Sole e il sorriso lo rendevano perfetto.
La voglia si saltargli addosso era tanta,ma mi fermai con un briciolo di lucidità che mi era rimasto. C'era pure mia sorella,non potevo fare la figura della ragazzina innamorata.
-Ciao.-dissi quando mi fu davanti.
-Ciao amore.-disse dolce. Ashley si schiarì la gola,guardandoci teneramente,per far sapere che anche lei era lì.
-Allora,lei è mia sorella Ashley e lui è il mio ragazzo Daniele. Daniele,Ashley. Ashley,Daniele.-dissi cercando di non impappinarmi con le parole.
-Piacere.-dissero e si strinsero la mano.
-Bene,ora andiamo.-dissi,entrando nel portone.
Entrammo dentro casa e feci poggiare lo zaino di Dany all'ingresso. Ci dirigemmo verso la sala da pranzo e come avevo chiesto a mio padre,era apparecchiato per quattro.
Mio padre ci raggiunse sorridente dove eravamo.-Ah,finalmente sei tornata. Mi stavo...-le parole gli morirono in gola quando incontrò gli occhi di Ashley. Il suo sorriso divenne un volto sconvolto e Ashley aveva le lacrime agli occhi. Io mi sentivo in enorme imbarazzo per averli fatti incontrare di sorpresa senza che si preparassero psicologicamente. Dany mi strinse la mano e quando mi voltai,vidi un sorriso che cercava di dirmi che dovevo essere forte. In quel momento mi bastò questo per credere di poter veramente riallacciare tutti i rapporti.
-Ehm...Papà,lei è Ashley,mia sorella. E lui Ashley,è mio,anzi nostro padre.-dissi guardando in alternanza entrambi.
-Ciao papà.-disse flebilemente Ashley.
-Figlia mia,finalmente ti ho ritrovato.-disse mio padre,andando ad abbracciarla. Lei ricambiò subito l'abbraccio e le uscirono lacrime di gioia,dato che sorrideva felice finalmente.
Uscirono anche a me le lacrime per la commozione. Finalmente sembrava che tutto andasse bene e i pezzi della mia storia si stavano ricomponendo mano a a mano. Potevo finalmente dire che la mia famiglia era riunita,era al completo.
-Lo dai anche a me un abbraccio?-chiese Dany. Mi voltai verso di Lui e vidi che mi fissava con un sorriso dolce sulle labbra. Non resistetti più e lo baciai d'impulso,senza pensari sopra. Già prima quando era sceso dal motorino mi ero trattenuta,con tutto l'autocontrollo che non sapevo di avere. Poi,con una giornata come questa piena di emozioni contrastanti,ne avevo proprio bisogno di un suo bacio.
Lui spalancò gli occhi perché non se l'aspettava,ma sorrise sulle mie labbra e ricambiò il bacio.
Dopo molto ci staccamo e vidi che sia mio padre che mia sorella ci guardavano inteneriti.
-Che c'è? Voi vi potete abbracciate e io non posso baciare il mio ragazzo?-chiesi con tono scherzoso,facendo scoppiare tutti in una risata generale,me compresa.
-Ah,papà. Lui è Daniele. Dany,lui è mio padre,Giuseppe.-dissi facendo per l'ennesima volta presentazioni.
-Piacere.-dissero,stringendosi la mano.
-Bene e da ora io non faccio più presentazioni a nessuno.-dissi,facendo ridere di nuovo tutti quanti. Era davvero così facile far andare via l'aria tesa e rendere tutto normale.
-E ora a tavola.-gridò mio padre,sedendosi a tavola,seguito a ruota da tutti noi. Pranzammo nella più completa allegria e intanto scoprivamo cose l'uno dell'altro. Sembravamo una vera e propria famiglia e così era.
Mi voltai verso Dany e il suo sorriso bastò per togliermi ogni dubbio e facendomi capire che la nostra felicità partiva proprio da lì. Ero in famiglia,finalmente mi sentivo veramente a casa.




Angolo autrice:
Ecco il nuovo capitolo,che ne pensate? Mi dispiace del ritardo,ma ero a corto d'ispirazione. Spero che questo capitolo vi piaccia e che mi farete sapere cosa ne pensate. Buon Natale a tutti! E buona lettura.
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 35
*** Finalmente felice ***



Dopo quel meraviglioso pranzo,che aveva rilegato tutti almeno un po',arrivò la sera e decidemmo che Ashley sarebbe rimasta a dormire. Mio padre concesse anche a Dany di rimanere,a condizione che non facesse nessuna mossa sospetta: ero ancora la sua bambina. C'era una camera in più e Ashley avrebbe dormito lì,mentre Dany con me. Si prospettava una bella nottata.

Ora erano le nove e mezza di sera; mio padre stava in cucina con Ashley a parlare,per recupare il tempo perso,mentre io stavo abbracciata a Dany sul divano,a guardare la TV. Durante il pomeriggio mi ero messa a conoscere mia sorella,chiaccherando fino allo svinimento,e avevo scoperto molte cose interessanti. Era una ragazza sveglia,divertente, intelligente ed altruista. Avevamo entrambe il vizio di mangiare troppo,soprattutto qualunque cosa fosse fatta di cioccolato. Il cornetto preferito era quello alla crema,per entrambe. E ci piaceva molto andare a fare shopping,vera condanna per i ragazzi. Era anche lei innamorata di un ragazzo di nome Kevin,che aveva conosciuto al bar dove lavorava. Beh,sperai per lui che non la facesse soffrire,altrimenti gli rompevo la schiena. Oppure le gambe,a libera scielta. Nessuno doveva far soffrire mia sorella. Sorella,quanto mi piaceva questa parola; da piccola avevo sempre sognato di avere una sorella maggiore che mi aiutasse,mi desse consigli e litigasse con me per un vestito rubato o uno smalto finito. Beh,finalmente il mio sogno si era realizzato e ora nella mia vita c'era solo pace. Stavo finalmente bene.

-Ehi,bella pensierosa,andiamo a dormire?-domandò Dany,ridestandomi dai miei pensieri.
-Mmh...Bella pensierosa....E' una presa in giro o un complimento?-scherzai.
-Entrambi,in un certo senso.-rispose.
-Stai forse insinuando di essere bello anche tu?-com'era bello scherzare con Lui?!
-Di questo non ne ho dubbi.-disse atteggiandosi.
Mi scappò una risata.-Sei pure modesto. Da quando in qua?-gli domandai,sorridendo.
-Da quando ho capito di amarti.-disse dolce,poggiando poi le sue labbra sulle mie,facendo così nascere un bacio di forte passione. Molto forte.
Dopo un po' mi staccai senza fiato.-Passi dall'ironia alla passione?-domandai curiosa.
-Sì,adoro fare l'ironico con te.-ripose,sorridendo sornione.
-Va bene. Ora per il Signor Ironico è arrivata l'ora di andare a dormire.-dissi alzandomi ed indicando la mia stanza.
-Agli ordini,padrona.-disse,facendo il saluto militare. Mi misi a ridere e poi mi diressi verso la mia stanza,seguita a ruota da Lui.
Entrammo nella mia camera,già in pigiama entrambi,e entrai nel letto,arrivando nella parte più interna. Gli feci spazio ed entrò anche Lui,beccandosi la parte sporgente del letto; non da cadere,ma in modo da alzarsi Lui per primo,scusa per dormire di più. Ero davvero un genio.
Lo vidi mettersi seduto e guardarmi in un modo strano,inquietante. Da far paura.
-Che succede?-chiesi preoccupata.
-Abbiamo una cosa in sospeso...-sorrise sornione ed iniziò a farmi il solletico,concentrandosi sulla pancia,mio grande punto debole. Iniziai a ridere e dimenarmi come un'ossessa,in modo anche da cercare di fermarlo,ma era più forte. Maledetto corpo debole da ragazza,così avrebbe sempre vinto Lui.
Cercavo di fermarlo,non volevo di certo fargli male,ma ogni tentativo era inutile. Con una forza inaspetta mi sfilai il cuscino da sotto la testa ed iniziai a prenderlo a cuscinare.
-Vendetta è fatta!-esclamai. Continuai a colpirlo per un tempo che sembrò infinito,ma non mi importava,mi stavo divertendo troppo. Alla fine,finii di colpirlo e glielo lasciai sulla faccia. Sentii le sue mani allontanarsi dalla mia pancia e togliersi il cuscino dalla faccia,mettendolo sotto la mia testa,ed infine scoppiando a ridere come uno scemo. La sua risata ricca e contagiosa mi avvolse come in un manto,facendomi dimenticare per un momento quello che era successo. Alzai una mano e con l'indice gli tappai la bocca,facendolo smettere di ridere.
-Sei così bello quando ridi.-dissi,facendo svanire il momento di solletico e risate. Mi faceva sempre Lui i complimenti,mentre i miei si potrebbero contare tranquillamente. Tre o quattro,boh.
Come se mi avesse capito,smise di ridere e poggiò di nuovo le sue labbra sulle mie. Come in automatico,iniziammo a baciarci con trasporto e ad esplorarci come la prima volta. Con amore e dolcezza;solo che Lui approfondì ed inziai a non capire più nulla. Sentivo che voleva qualcosa di più e capii anche cosa,ma non potevamo: nella stanza accanto c'era mia sorella e mio padre poco più in là. Continuò a baciarmi con passione e mi staccai a malincuore. Vidi i suoi occhi che ora di un azzurro intenso,come se l'oceano l'avessero racchiuso là dentro; i capelli erano in disordine e mi sorrise,creando due fossette che tanto adoravo. Mi incantai a quella visione angelica molto vicina a me e non riuscii a dire più nulla. Era incredibelmente bello. Ghignò soddisfatto e mi diede un ultimo bacio,per poi sdraiarsi e spegnere la luce della lampada. Mi accocolai al suo petto e mi mise un braccio intorno attorno alla vita.
-Buonanotte Dany.-sussurrai serena.
-Buonanotte amore.-rispose,dandomi un bacio sui capelli; poi entrambi cademmo nel sonno,stanchi.


-Any,svegliati!-gridò mio padre. Notai che Dany non era con me e con gli occhi socchiusi,vidi mia sorella che aveva in mano un bicchiere d'acqua. Me lo puntò contro e mi tirò l'acqua dritta in faccia. Cacciai un urlo e mi svegliai completamente. Io ero molto vendicativa e prima o poi doveva conoscere questo mio lato,no? Il momento era arrivato,me l'avrebbe pagata. Non c'era peggior modo di svegliare una povera persona che dormiva beatamente,buttandogli l'acqua addosso. Era una cosa che mi faceva saltare i nervi,ma stranamente scoppiai a ridere come una pazza. L'idea che mia sorella mi avesse fatto un dispetto doveva mandarmi ai gangheri,ma questa era una cosa che purtroppo fra sorelle accadeva.
Lei che si aspettava che sclerassi di prima mattina,spalancò gli occhi sorpresa. Non sapeva che avrei riso e non sapevo nemmeno io perché lo stavo facendo.
-Ok,tu non sei sana di mente.-confermò Ashley più a se stessa che a me.
-Il pensiero che è il primo dispetto che mi fai,essendo mia sorella,mi fa ridere un sacco. Non mi capisco neanche io e ti consiglio di scappare,prima che sclero di brutto.-la minacciai.
-Siamo vendicative,eh?-scherzò.
-Non immagini neanche quanto.-ghignai,poi scoppiammo entrambe a ridere. Di nuovo. Era come se ci conoscessimo da sempre,che fossimo sempre state sorelle inseparabili.-Ok,questa la passi liscia,ma la prossima ti faccio vedere io.-la minacciai di nuovo e poi mi diressi in bagno. Mi chiusi in bagno e mi feci una doccia,lavandomi anche i capelli ormai bagnati.

Dopo mezz'ora ero vestita ed asciugata,con i capelli più luminosi e che ora mi contornavano il viso: all'inizio lisci e verso la fine mossi. Non avevo mai capito perché avevo i capelli così strani e sinceramente non mi importava poi così tanto,non mi sentivo molto bella; solo quando me lo diceva Dany. Approposito di Dany,quando ero stata “dolcemente” svegliata,Lui non c'era. Mi diressi da mio padre,che stava guardando la TV,anzi facendo zapping.
-Scusa papà,ma Dany dov'è?-chiesi.
Lui si voltò verso di me e sorrise.- Si è alzato presto ed è andato via,dicendo che non voleva fare colazione qui e se lo potevi chiamare appena ti fossi svegliata.-rispose.
-Perché non ha voluto fare colazione qui?-chiesi confusa.
-Non lo so,ha detto che doveva andare e se potevi chiamarlo,tutto qua.-spiegò mio padre tranquillo. Mi dovevo forse preoccupare? Sperai proprio di no,non adesso che stavo bene.
-Ok papà,grazie. Io esco.-gli dissi e mi diressi all'ingresso. Mi misi il giubbotto,visto il freddo che faceva,presi la borsa,e senza aspettare una risposta uscii.
Mi chiusi il portone alle spalle e feci qualche,arrivando in posto che neanche conoscevo,ma non mi importava. Volevo sapere dov'era. Ok,sembravo esagerata,ma mi aveva sempre salutata e non era mai sparito così,senza dire nulla: era questo che mi lasciava un grande vuoto dentro. Decisa,presi il cellulare e,trovando il suo numero,lo chiamai.
Due,tre,quattro squilli. Niente,nessuna risposta. Ma dove diavolo era finito? Più testarda che mai,lo richiamai.
Questa volta contai gli squilli con il cuore in mano(certo che ero proprio esagerata): uno,due, al terzo rispose.
-Pronto?-fece con la voce agitata.
-Pronto, Dany? Ma dove sei finito?-chiesi visibilmente preoccupata.
-Sono a casa,tranquilla. Tutto bene,ti posso spiegare,ma non al telefono.-rispose,facendomi tirare un sospiro d sollievo.
-Va bene,incontriamoci.-.
-Dove?-.
-Ehm...-mi voltai con il telefono in mano e mi accorsi solo ora che ero davanti ad un bar,così decisi il luogo.-Al “Bar di Nino”,va bene?-chiesi. Era un nome abbastanza semplice,quello del proprietario,ed era la prima che lo vedevo in vita mia,pur stando nel mio quartiere. Ero proprio tonta!
-Ok,cinque minuti e sono lì.-riattaccò. Chiusi la chiamata e misi il cellulare in borsa,aspettandolo. Sperai davvero che non fosse successo niente. Finalmente c'era pace tra di noi e non volevo che ci fosse un altro problema.
Esattamente cinque minuti d'orologio e arrivò,bello come sempre.
-Buongiorno amore.-mi si piantò davanti e mi baciò. Il miglior buongiorno che potesse esistere.
Mi staccai.-Buongiorno. Mi spiegerai tutto davanti ad una bella cioccolata calda,dato che non ho fatto colazione,ok?-chiesi. Lui annuì sorridendo ed entrammo,sedendoci al primo tavolo che vedemmo. Uno di fronte all'altro. Arrivò il cameriere e ordinammo due cioccolate calde,che arrivarono poco dopo. Mi stupii della velocità,sembrava un semplice bar ed invece era molto servizievole,i clienti sembravano gentili ed i camerieri molto disponibili.
Rivolsi la mia attenzione a Dany,che senza farsi dire niente,iniziò a spiegare.
-Allora,questa mattina mi ha chiamata mia madre e mi ha chiesto dove ero finito. Mi ero scordato di avvertirla e così le ho risposto che per telefono non volevo spiegarle,quindi sono andato a casa. Non mi è mai piaciuto spiegare le cose per telefono,preferisco farlo di persona. Quando sono arrivato,mi ha tempestato di domande,senza farmi parlare,e quando le sono riuscito a spiegare tutto,si è rassicurata. Anche se non ti conosce,ha piena fiducia in te perché dice:”Non ho mai visto il mio bambino così innamorato,quindi questa ragazza deve essere davvero speciale,oltre che fortunata”. Ecco come è andata.-disse tutto d'un fiato. Arrossii per quello che aveva detto sua madre su di me e mi vergognai anche per essermi preoccupata per niente. Mi ero fatta problemi quando era solo una vera e propria sciocchezza. Che stupida!
-Ehm....ti chiedo scusa per essermi preoccupata per niente. E' che quando mio padre mi ha detto che te ne sei andato senza fare colazione o svegliarmi,mi sono sentita in colpa. Pensavo di aver fatto qualcosa di sbagliato.-spiegai imbarazzata.
Poggiai una mano sul tavolo e Lui me la prese dolcemente,accarezzandomela con il pollice.
-Amore,non mi devi chiedere scusa,ma neanche farti tutti questi problemi. Se c'era qualcosa che non andava,ti chiamavo immediatamente,stanne certa.-mi sorrise dolce.-Però non farti più problemi per niente,ok?-.
-Va bene,grazie.-sussurrai sorridendo ed iniziai a bere la mia cioccolata,diventata ormai tiepida,ma poco mi importava. Era tutto a posto e non c'era nessun problema.
Ad un certo punto un ragazzo si fermò davanti al nostro tavolo e mi guardò. Non sembrava un cameriere,quindi mi chiesi cosa voleva. Aveva i capelli e gli occhi castani,era alto e magro,con qualche accenno di muscoli. I lineamenti del viso sembravano perfetti e mi erano anche familiari.
-Non ci credo: Marco!-eclamai felice,abbracciandolo di slancio. Era un mio vecchio,nonchè ex-compagno delle elementari. Era da un sacco di tempo che non lo vedevo e dovevo ammettere che era cambiato un sacco.
Mi staccai e lo guardai sorpresa.-Come mai qui? Se non sbaglio,ti eri traferito.-.
-Non sbagli affatto,solo che mio padre è dovuto venire qui per lavoro e ho deciso di approfittarne per venirti a trovare. Ho fatto bene?-domandò sorridendo.
-Benissimo. Sei cambiato un sacco.-dissi.
-Beh,anche tu sei diventata più bella.-disse guardardomi meglio. Sentii qualcuno schiarirsi la gola e solo allora mi ricordai che c'era anche Dany: certo che ero proprio tonta!
-Oh,sì giusto.-dissi come se mi fossi appena risvegliata.-Dany,lui è Marco,un mio ex-compagno delle elementari; Marco,lui è Daniele,il mio ragazzo.-si strinsero la mano e vidi il sorriso sparire dal volto del mio vecchio amico. Che strano,prima sorrideva e subito dopo no...certe volte le persone non le capivo proprio.

POV Daniele

Già mi stava antipatico. Questo usciva dal nulla e si permetteva pure di abbracciarla,farle i complimenti. La domanda sorgeva spontanea: chi si credeva di essere? Solo perché era un suo vecchio amico e compagno di scuola,non tolleravo tutta questa confidenza. E va bene,ero geloso marcio. Amavo Any alla follia e mi fidavo cecamente di lei,ma non sopportavo che qualcuno avesse molta confidenza con lei. Mi mandava in bestia solo pensarlo. OK,ero esagerato,però era inevitabile che fossi geloso.
-Posso unirmi a voi?-chiese guardando solo Lei. Certo,mi pareva giusto,io ero un fantasma. Ero scomparso tutto d'un colpo. Calma,Daniele,calma. Avrei voluto tanto strangolarlo,ma per rispetto ad Any mi trattenni.
-Certo,ti vado ad ordinare una cioccolata,ok?-gli chiese.
-Si,andrà bene. Grazie.-e detto questo Any si diresse al bancone per ordinare una cioccolata al barista. Di conseguenza,rimanemmo soli.
Ci guardavamo con sfida,sembrava una gara a chi cedeva prima. Era davvero patetico quel ragazzo.-E così sei il suo ragazzo?-chiese,marcando le ultime tre parole.
-Sì.-risposi semplicemente.
-E da quanto?-ma che domande erano? Era un interrogatorio?
-Da quattro mesi.-ero sul punto di dirgli di farsi un pacco di affari suoi,ma non mi riuscì ed aggiunsi:-Ed è MIA.-sorrisi sorinione,sottolineando l'ultima parola. Ero anche possessivo,non ci potevo fare nulla.
-Vedremo...-disse sorridendo.
-Vedremo cosa? Cosa vuoi dire?-domandai. Ero furioso.
-Anche io la amo e non me la lascerò scappare.-ok,a quel punto avrei dovuto saltargli addosso,ma non lo feci.
-Guarda,non ti meno perché siamo in un bar,Any potrebbe agitarsi e io non sono un tipo manesco,ma se solo ci provi con lei,ti farò rimpiangere di essere nato.-lo minacciai e in quel momento Lei arrivò con una cioccolata fumante tra le mani. La mise sul tavolo,davanti allo stronzo(scusate,ma quando ci vuole,ci vuole),e ci guardò interrogativa.-Tutto bene?-.
-Certamente.-mentii.
-Certo,tranquilla.-le rispose con gentilezza quello.....quello..... Dio solo sapeva quante "belle parole" mi passavano nella testa per lui e quanto volevo picchiarlo,facendogli chiudere quella bocaccia. Non si notava che ero geloso,vero?


POV Anastasia

Qualcosa non quadrava da come mi avevano risposto entrambi,troppo sicuri,ma non gli diedi molto peso e mi sedetti. L'avrei scoperto più tardi.
Chiaccherammo di un po di tutto,anzi io chiaccherai con Marco. Dany era molto estraniato dalla conversazione e non aveva detto neanche un parola. Sembrava pensieroso.

Un'ora dopo pagammo le cioccolate e salutai Marco,che doveva tornarsene a casa. A Palermo,precisamente.
Con Dany ancora taciturno,entrammo in un parco vicino casa mia e ci sedemmo su una panchina.
Mi voltai a guardarlo preoccupata.-Si può sapere perché sei stato zitto tutto il tempo?-.
-Lui ti ama.-disse sospirando.
-Lui chi? Ma di che stai parlando?-.
Sospirò di nuovo.-Quando ci hai lasciato soli per prendergli la cioccolata,mi ha iniziato a fare domande su noi ed infine ha detto che ti ama e che non ti si lascerà scappare.-.
-Geloso?-chiesi sorridendo.
-Sì,cioè no...Ok,sì. Sono geloso marcio di quello là e ciò che ha detto mi fa preoccupare.-rispose.
-Ok,ora è tutto più chiaro. Comunque,a me non importa niente quello che dice e fa Marco. Io amo te e soltanto te,ficcatelo bene in testa.-dissi indicandogli la testa,facendolo di conseguenza ridere. Il mio obiettivo era questo e mi si scaldò il cuore averlo portato a termine.
Mi guardò e si avvicinò al mio volto,eliminando poi la distanza,baciandomi. Un bacio bello ed intenso che ricambiai senza ripensamenti.
Ci staccammo sorridenti e,senza dire nulla,ci dirigemmo verso casa.
Arrivati davanti casa mia,mi diede un ultimo bacio e con un cenno della mano,se ne andò. Rientrai in casa felice della mattinata appena trascorsa e poggiai la borsa sul mio letto fatto. Qui c'era lo zampino di mia sorella,ne ero certa.


Arrivò in fretta anche la sera e con il solito buonanotte di Dany,poi da mio padre e mia sorella,andai a dormire soddisfatta. Mi misi nel letto,con il solo pensiero che domani riniziava scuola ed io non avevo alcuna voglia di andarci. Finalmente ero felice.





Angolo autrice:
Salve,ecco il nuovo capitolo! Vi prego di scusarmi dell'enorme ritardo,ma prima le feste e poi la scuola mi hanno occupato a tempo pieno,senza la speranza di poter postare il nuovo capitolo. Comunque,spero che vi piaccia e che recensirete per farmi cosa ne pensate.
Grazie ancora.
Eleonora.^_^

Ritorna all'indice


Capitolo 36
*** Che casino! ***


Che casino!

 

-Any,svegliati che è tardi!-urlò mia sorella dall'altra stanza. Già,mi ero dimenticata che Ashley era rimasta da noi e che oggi iniziava nuovamente scuola. Francamente,speravo che sarebbe venuta a vivere con noi e quell'appartamento l'avrebbe tenuto nel caso servisse. Non era una idea così brutta,no?
Mi alzai svogliata,stropicciandomi gli occhi per svegliarmi bene e andai in bagno. Mi guardai allo specchio e,come ogni mattina,avevo un viso da morta: i capelli arruffati ed il viso assonato. Avevo sempre odiato la scuola; ogni santa mattina che ti dovevi alzare presto per arrivare in tempo,mentre sembravi uno zombie che camminava. E poi le interrogazioni e i compiti,quello era lo stress seguente.
Mi feci una piccola doccia e mi truccai leggera,non ero il tipo da quintali di trucco; infine mi vestii. Uscii dalla mia stanza e mi diressi in cucina,dalla quale proveniva un odore da me conosciuto ed amato. L'odore di caffè e cornetto.
Entrai sorridendo raggiante e vidi mia sorella seduta a fare colazione,anzi ad aspettarmi,visto che ciò che aveva davanti non l'aveva per niente toccato.
-Mi stavi aspettando?-domandai sedendomi al mio posto. Sul tavolo c'era il paradiso: il mio caffè e il mio amato cornetto alla crema.
-Sì,anche se in confronto a te,una lumaca è una ferrari.-scherzò.-Come dice il detto: la sera da leoni, la mattina da coglioni.-scoppiò a ridere.
-Ah-ah-ah.-risi ironica e anche molto sarcasticamente.-Quanto sei simpatica.-.
-Modestamente.-disse indicandosi e facendo un sorriso vittorioso. Poi scoppiammo a ridere entrambe come due matte di prima mattina. Perfetto come inizio.
Smettemmo di ridere e iniziò a bere il suo caffè.-Papà?-chiesi,iniziando anche io a bere.
-Oh,giusto. Si è alzato presto questa mattina perché doveva andare immediatamente a lavoro.-rispose.
-Perché non l'ha detto anche a me?-chiesi confusa.
Rise.-Non voleva svegliarti. Mi ha detto che la mattina ci metti ore per fare qualunque cosa e quindi era meglio lasciarti dormire. Non sapevo se credergli,ma ne ho avuto la conferma poco fa.-sorrise beffarda e finì la sua colazione,mentre a me mancava ancora il cornetto.
Lo iniziai a mangiare e mi guardò stupita.-Sei lenta anche a mangiare? Fantastico.-si rispose da sola.
Finii,anzi mi ingozzai per finire quel cornetto e poi mi alzai,andando all'ingresso. Mi misi il cappotto e mi misi sulle spalle lo zaino. Vidi Ashley venire da me.
-Ti devo accompagnare?-domandò.
-No,vado con Dany. Ciao.-le diedi un bacio sulla guancia ed aprii la porta.-Ah e comunque,chi va piano,va sano e lontano;chi va forte,va incontro alla morte.-sorrisi sorniona e chiusi la porta, sentendo mia sorella ridere sommessamente. Mi scappò una lacrima,aveva davvero la risata uguale a quella di mia madre.
Scesi le scale e mi chiusi il portone alle spalle. Come al solito,Dany era già lì e mi stava aspettando da chissà quanto. Mi avvicinai titubante.
-E' tanto che aspetti?-chiesi.
-Da circa dieci minuti,ma non importa. Andiamo?-domandò sorridendo.
Annuii senza rispondere e mi misi il casco. Poi salii sul motorino ed andammo verso scuola.


Arrivammo circa cinque minuti dopo ed entrammo mano nella mano. Tutto normale,anche se c'era qualcosa che mi mancava,qualcosa che avevo scordato. Lo zaino ce l'avevo,il cappotto pure,i libri anche e l'ombrello non credevo che servisse con il bel tempo. Quando ci avvicinammo a Meg e Filippo,capii cosa mi ero dimenticata. O meglio chi mi ero dimenticata.
Dany si mise a chiacchierare animatamente con Filippo,mentre io mi avvicinai a Meg.
-Ciao Meg.-la salutai abbracciandola.
-Ciao Any. Mi raccomando tieni spento il cellulare che mi hai chiamato troppe volte.-scherzò come sapeva fare solo lei.
Risi.-Sì,lo so scusa. E' che ho dovuto risistemare la mia famiglia,se così si può dire.-spiegai.
-Sì,Daniele me l'ha detto.-.
-Come?-chiesi confusa.
-Daniele me l'ha detto ieri pomeriggio perché era felice e l'ha detto anche a Filippo. Era così contento al telefono che ha voluto condividere con noi questa bella notizia. Per favore non ti arrabbiare.-disse preoccupata,prevedendo forse che mi sarei infuriata.
-Beh,non mi arrabbio,ma poteva dirmelo,ecco tutto. E' una cosa mia e ci tenevo a dirla tutta,ma va bene lo stesso.-risposi tranquilla.
-Bene. Allora,mi devi far conoscere Ashley poi,intesi?-chiese.
-Sì,naturalmente.-mi scappò una lacrima al mio controllo ripensando alla sua risata.
-Ehi,che hai? Tutto bene? Ti hanno ferita? Picchiata? Insultata?-come era drammatica Meg,Dio solo lo sapeva,ma il fatto che si preoccupava per me mi faceva molto piacere.
Me la asciugai,sorridendo.-No,niente di grave tranquilla.-risposi.
-E allora per cosa?-insistette.
-Niente. La risata di mia sorella è uguale a quella di...beh ecco....di mia madre. Anche il suo aspetto.-spiegai un po' malinconica.
Lei mutò la sua espressione,guardandomi tenera e allo stesso dispiaciuta. Mi abbracciò di slancio e ricambiai,iniziando a piangere senza un motivo ben preciso. Mi ero promessa che avrei sorriso sempre per mia madre ed ecco come andava a finire. Beh,prima o poi dovevo pur cedere no? Non si poteva sempre sorridere,almeno per me.-Va tutto bene,tranquilla. Ci sono io.-mi rassicurò Meg. Dio quanto mi era mancata.
Mi staccai delicatamente da lei e mi asciugai le lacrime. Sorrisi. Non avevo infranto la promessa,avevo avuto soltanto un momento di debolezza. Ero un essere umana dopotutto. Vidi il gruppo delle tre galline avvicinarsi. La sospensione non durava in eterno,purtroppo,però forse Bianca l'avrebbero bocciata. Il sogno di una vita.
-Oh,guarda chi abbiamo davanti? Le due sfigate.-cinguettò,facendo avvicinare i nostri ragazzi.
-Ti ci sveglia la mattina per essere una serpe?-chiesi retorica.-Mi sbaglio. Tu sei nata serpe.-non seppi cosa mi prendeva quella mattina,ma ero felice di avere tutta quella determinazione. O la lingua biforcuta al punto giusto.
Lei divenne paonazza,ma sembrò ignorarmi e guardò Dany.-Ciao Daniuccio.-la avrei ammazzata. Mi avrebbero mandata al riformatorio,ma almeno avrei fatto un favore all'umanità. Levare un peso morto dalla terra.
Entrò,seguita dalle sue seguaci,non prima di aver mandato un sorriso provocante al MIO ragazzo. Ora sapevo cosa aveva provato Dany con Marco,ma c'era una differenza: Marco stava lontano ed era almeno un po' civile,mentre Bianca era semplicemente da urlarle contro e vendicarsi di continuo, quindi stare molto attenti a ciò che faceva. Oh,però la signorina Grido se ho un'unghia rotta avrebbe conosciuto il mio lato peggiore e questa volta non avrei avuto pietà. Voleva portarmi via Day? Bene,che si facesse avanti,io ero più che pronta,ma doveva stare attenta con chi aveva a che fare. Probabilmente non ne aveva idea.
Ghignai malvagia e Meg mi guardò spaventata.-Io non se a Bianca convenga darti fastidio,anzi credo proprio che debba toglierselo dalla testa...-la interruppi.-Se non vuole finire male.-.
-Tu mi preoccupi e molto.-mi guardò ancora sconcertata.-Non sei sana di mente.-concluse.
-L'hai capito solo ora?-le chiesi,facendo un viso angelico.
-Sì,e mi preoccupa seriamente. Non fare sciocchezze,potresti cacciarti nei guai.-mi raccomandò.
-Sta tranquilla. So quello che faccio.-e ghignai ancora.
-Stai attenta lo stesso.-annuii e suonò la campanella. Bene,la prima rottura era superare la giornata noiosa di scuola. Entrammo scocciati e ci andammo a sedere ai nostri posti. Poco dopo entrò la prof e la lezione iniziò.

 

Tre ore dopo,suonò la campanella che ci permetteva di fare una pausa e chi venne a darmi? Sì,le tre galline alle quali avrei strappato i capelli,una in particolare.
-Ciao Dany.-cinguettò quell'arpia di Bianca.
-Ciao.-borbottò di risposta Dany,evidentemente infasidito.
-Senti-prese una sedia e si mise di fronte a Lui,poggiando i gomiti sul banco,facendo intravedere la scollatura. Davvero osceno,questa ora la uccidevo. Una morte rapida silenziosa o lenta e in dolore? La seconda mi colpì di più. Non mi credevo così aggressiva,ma solo lei riusciva a far emergere questo mio lato,che francamente non mi piaceva per niente.-So che sei fidanzato,felice e tutto. Però mi piacerebbe davvero uscire con te. Vorrei conoscerti. Mi piaci e poi sei un gran bel pezzo di ragazzo,quindi che ne pensi?-domandò Bianca,sorridendo angelica.
-Io questa la ammazzo.-sussurrai,ma mi sentì.
-Come scusa?-si voltò verso di me,guardandomi schifata.
-Che ti ammazzo.-risposi sorridendo angelica.
-Non mi interessa quello che pensi. L'unica che mi interessa di te è il tuo ragazzo,per il resto rimani una sfigata.-fece spallucce e tornò a guardare Dany.-Allora?-gli chiese.
-Assolutamente no.-rispose neutro.
-Come?-chiese spalancando agli occhi.
-Hai capito,non ripeto due volte le cose. Io non uscirò mai con te non solo perché sono già impegnato,ma anche perché non sei il mio tipo di ragazza. Sei carina si è vero,ma la maggior parte è solo trucco e vestiti troppo appariscenti. Sei cinica,antipatica,fanatica e anche egocentrica. Un'oca insomma. E ti ripeto,non sei il mio tipo,quindi smettila di insistere tanto e lasciaci vivere.-Bianca sbiancò all'istante e io avevo la bocca aperta,forse fino a terra. Non ci potevo credere che avesse finalmente detto quello che pensava a quella tr...stupida che gli andava dietro. Ero davvero sorpresa e stizzita.
Bianca gli lanciò uno sguardo fulminante senza parlare e se ne andò con quelle due dietro.-Ah e un'altra cosa.-la richiamò. Lei si fermò e girò lo sguardo scocciata.-Non ti azzardare a trattare male la mia ragazza,oppure ti farò fare un bel discorsetto dalla coordinatrice o dalla preside.-le intimò. Lei spalancò gli occhi,ma uscì subito come scottata da ciò che aveva appena sentito.
-Wow.-riuscii soltanto a dire.
Lui mi guardò sorridendo.-Cosa?-.
-Niente. Dopo tanto finalmente gliene hai dette quattro e poi mi hai difesa,minacciandola addirittura. Non me l'aspettavo davvero.-ammisi.
-Lo so. E' che non ce la facevo più ad averla tra i piedi,rompeva veramente le scatole lo ammetto. Mi dava fastidio anche come ti trattava tranquillamente sotto i miei e poi cambiava subito espressione. E poi perché diventavi gelosa da morire.-disse.
-Io gelosa?-chiesi indicandomi.-Affatto.-negai.
-Dai,ammettilo che eri gelosa.-insistette.
-Affatto.-.
-Sì-.
-No.-.
-Sì.-.
-No.- ghignai. Non avevo alcuna voglia di mollare.
-E allora perché la guardavi male e hai detto che volevi ammazzarla?-domandò sorridendo malizioso.
Colpita e affondata. Mi conosceva troppo bene il tizio qua presente,sapeva trovare sempre un mio punto debole o un modo per farmi cedere.-E va bene,sì.-sbuffai.
Rise,avvicinando il suo viso al mio.-Era così difficile?-chiese.
-Sì.-risposi senza fiato per la vicinanza.
Scosse la testa sorridendo ed eliminò la distanza,baciandomi. Primo bacio della giornata. Ricambiai senza esitare.
-Quanto sono carini.-sentii sussurrare a qualcuno davanti a noi.
-Sì,è vero.-confermò qualcun altro.
Mi staccai sorridendo e vidi che davanti a noi c'erano gli altri due innamorati,Meg e Filippo. Ci guardavano inteneriti.
-Che c'è? Non posso baciare la mia ragazza,adesso?-se ne uscì Dany,guardandoli interrogativo.
Questi ultimi risero e scossero la testa.-Sì,stavamo solo dicendo quanto eravate carini.-rispose Meg.
-Ci credo,io sono sempre carino.-scherzò Dany,battendosi poi un cinque con Filippo.
-Da quando in qua è modesto?-mi domandò la mia amica.
-Ah,non ne ho idea. E' una cosa nuova.-risposi.
-Ehi,guardate che sono qui.-esclamò imbronciato il biondo,facendo scoppiare tutti in una risata generale,se stesso compreso.
La campanella suonò e il professore entrò immediatamente interrompendo quel bel momento tra noi. Odiavo filosofia.

 

 

La giornata scolastica finì e come sempre fui accompagnata a casa dal mio ragazzo.
Pranzai nel più completo silenzio. Mia sorella non c'era ed ero nuovamente sola. Poi,sentii la porta di casa chiudersi sbattendo e vedere mia sorella correre nella sua stanza in lacrime. Non ci pensai due volte,che mi alzai dal divano e mi diressi con passo felpato nella sua camera.
Entrai e la vidi sdraiata,piangendo. Mi sedetti sul suo letto,cauta.
-Ash.-la chiamai,così l'avevo soprannominata. Alzò i suoi occhi verdi lucidi verso di me.-Cosa è successo?-.
-Un casino Any,un casino!-esclamò in preda al panico.
-Dai,ti prego dimmi. Sono qui per ascoltarti,insieme potremmo trovare una soluzione,ma se non mi dici niente,non so neanche da dove iniziare.-la incoraggiai.
-Al bar mi hanno licenziata e Kevin mi ha lasciata,mi ha chiesto una pausa.-disse tremante.
-Perché?-chiesi confusa.
-Al bar avevano trovato una migliore di me e dicevano che lavoravo poco,ma non è vero io lavoravo sempre,anche quando stavo male.-disse disperata.
-Sì,lo so e ti credo. Ma con Kevin che è successo?-.
-Quello è il casino peggiore.-disse singhiozzando.
-Ash,mi stai facendo preoccupare. Cosa è successo?-chiesi agitata.
-Nella mia pancia sta nascendo qualcosa.-disse a bassa voce.
-Cosa?-.
-Hai capito bene.-mi guardò ancora.-Any,sono incinta.-.

Ritorna all'indice


Capitolo 37
*** Ci penso io ***


                                                           Ci penso io

-Che cosa?-le chiesi sconvolta. Sperai vivamente di aver capito male,era troppo presto per lei e poi stava cercando di abituarsi a noi. Ad aver ritrovato sua sorella e suo padre dopo tanto tempo di separazione e dolore; mio padre e mia madre avevano sofferto molto per lei ed anche quest'ultima,quando era venuta a sapere la verità da quella coppia di anziani. Secondo me,già sospettava di non essere loro figlia biologica,ma forse non era mai andata a fondo di questa storia. Dovevo nascere e scoprirlo io,per far riemergere vecchi misteri mai risolti e mettere a posto le cose. Le ho dovuto dire io la verità ed anche che nostra madre era morta,prima che potesse riabbracciarla almeno un'ultima volta dopo tanti anni di lontananza. Ma perché stavo pensando queste cose dopo una notizia del genere? Boh,beato chi mi capiva.
-Sì Any,sì! Aspetto un bambino. Tutto mi è precicpitato addosso,proprio ora. L'unica cosa bella che ho siete tu e papà,per il resto sono fottuta. A lavoro non hanno bisogno di me,Kevin non mi vuole più sentire per questa cosa.-e si indicò la pancia,con le lacrime agli occhi.
-Ok Ash,calma. Innanzi tutto,ciò che porti in grembo non è una cosa,ma bensì una persona. Tuo figlio o tua figlia. Per il lavoro chissene frega,non ti trattavano bene,lo stipendio era troppo basso e il tuo capo era un tiranno. Per Kevin,sinceramente,mi aspettavo che capisse il tuo sgomento e che ti stesse vicino,nonostante non ne vuole sapere di diventare padre. Ma ha scelto di non aiutarti,quindi tanti saluti anche a lui.-ripresi fiato e continuai.-Ora ci siamo noi. Quello che ti consiglio di fare è di venirti a stabilire da noi,così staremo insieme e ti aiuteremo in tutto. Ed infine non pensare minimamente ad abortire.-la situazione di mia sorella non era delle migliori fra il suo ragazzo ed il lavoro perso,un bambino non era proprio il massimo,ma ero assolutamente contro l'aborto. Anche io,se fossi stata nella sua stessa situazione,la gravidanza l'avrei portata avanti,una cosa buona ci sarebbe stata: la nascita di un bambino. Per me nipote e per lei figlio. Per me era molto presto pensare alla famiglia,avevo a malapena sedici anni e mezzo,ma lei ne aveva venticinque,andava molto bene.
In ogni caso,non doveva assolutamente abortire,avrebbe fatto solo uno sbaglio,cioè uccidere una vita. Quello lo faceva chi era veramente disperato o semplicemente perché non sapeva che scelta prendere e cosa ne sarebbe conseguito. Pentimento e rimorsi di coscenza.
-A quello non ci avevo minimamente pensato,ne sono completamente contro,solo che un figlio ora era l'ultima cosa che volevo.-rispose affranta.
-Da quanto lo sai?-.
-Diciamo da ieri. E' da una settimana che non faccio altro che avere nausea e svenimenti o giramenti di testa. Sono andata dal medico ieri e mi ha fatto vedere che dentro di me qualcosa sta nascendo. Sono tre settimane che c'è.-.
-Hai l'ecografia?-.
-Sì,ma l'ho lasciata a casa.-fece una pausa e continuò.-Sai,ne avevo fatto fare una copia anche per Kevin,pensavo come te avrebbe cercato di capirmi,ma non che me l'avrebbe buttata nel cestino e lo rifiutasse.-e le uscirono ancora le lacrime. Che pezzente! Gli volevo spezzare le gambe,visto che stava facendo soffrire e piangere mia sorella,ma non lo facevo per rispetto di quest'ultima e del bambino.
-Forse ha avuto un momento di debolezza o di rabbia e,non ragionando,ha fatto tutto d'impulso. Non puoi sapere cosa stava pensando in quel momento.-provai ad essere ottimista.
Sorrise amara.-Lo conosco,so che è sempre stato impulsivo,ma non nelle situazioni serie e delicate come questa. Mi avrebbe detto che ci avrebbe riflettuto o almeno pensato. Invece,ha agito così,cacciandomi,anzi cacciandoci.-nonostante tutti i problemi,era bello pensare che fra nove mesi,mia sorella avrebbe dato alla luce il suo primo figlio,cioè il mio nipote. La cosa mi elettrizzava,ma mi rattristava al pensiero che non sarebbe cresciuto con una figura paterna.
-Sta tranquilla,tutto si sistemerà.-provai a rallegrarla.
-Sei sempre ottimista e speranzosa tu,eh? Cerchi di contagiare anche gli altri,sei proprio come mamma.-sorrisi dolce,al complimento che Ash mi aveva appena fatto. Mi era sempre piaciuto,sentirmi dire che assomigliavo molto a mia madre.
-Grazie,cerco solo di vedere il lato positivo,nel casino che hai.-sospirai,poi continuai.-A papà glielo diciamo?-.
-Questo è il problema minore,Any. Domani mattina glielo dirò perché sono sicura che questa sera tornerà stanco e distrutto,tanto che si rintanerà immediatamente in camera. Ti prego per ora di non dirgli nulla.-.
-Sta tranquilla,non dirò nulla. Sei tu a doverglielo comunicare. Comunque,che lavoro fa il tuo ex?-.
-Ehm...è proprietario di un negozio di musica qui vicino casa. Ma perché vuoi saperlo?-.
-Semplice curiosità.-mentii. In realtà avevo un piano in mente da mettere in atto,ma dovevo farlo da sola e Ash non doveva saperlo. Me l'avrebbe impedito o semplicemente mi avrebbe detto che non voleva coinvolgermi nei suoi problemi. Ero sua sorella e come tale dovevo darle una mano,cercando di risolvere alcuni suoi problemi.
-Che hai in mente?-possibile che mi conoscesse così bene? Per fortuna,lo squillo del telefono di casa interruppe la nostra conversazione e la domanda di Ash non ebbe risposta. 
Mi alzai dal letto ed arrivata in cucina,presi il telefono dal tavolo,che squillava imperterrito ed impazzito. Risposi.
-Pronto?-.
-Pronto amore? Sono io.-avevo benissimo capito di chi si trattasse dall'appellativo usato. Dany.
-Ah ciao,dimmi.-.
-Ehm...ti ho interrotto?-.
-Diciamo che in un certo senso mi hai salvata più che interrotta.-ed era vero,se non mi avesse chiamato,cosa avrei risposto ad Ash? Meglio non pensarci.
Lo sentii ridere.-Ok,questa poi me la spieghi. Comunque,hai da fare nella giornata?.
-No perché?-yeee,vuole uscire con me. Scossi la testa,non ero affatto normale. Stavamo insieme,grazie al cavolo che voleva vedermi. Solo che ogni volta che mi invitava diventavo felice come un Pasqua e gridavo dentro di me quel pensiero.
-Vorrei vederti. Casa mia,pop-corn e film della Walt Disney.-adoravo questo ragazzo,conosceva troppo bene i miei gusti.
-Ma io ti amo!-esclamai ad alta voce come una pazza.
Lo sentii ridere ancora.-Questo lo so,signorina. Allora questo è un sì?-. Guardai l'orologio: le tre e mezza. Prima volevo risolvere il problema di Ash e quindi mettere in atto il mio piano. Mezz'ora e tutto sarebbe andato per il meglio,me lo sentivo.
-Certo che vengo! Alle quattro va bene?-.
-Perché tra mezz'ora,non puoi venire ora?-.
-Poi ti spiego,ora non posso parlartene. Ci vediamo alle quattro,ok?-dì di sì,ti pregooo!
-E va bene. Poi,però voglio sapere perché sono curioso. Ciao amore.-.
-Sì,ok te lo prometto. Ciao amore,a dopo.-e riattaccai.
Rimisi il telefono al suo posto e mi diressi al bagno. Mi pettinai veloce e mi ripassai il trucco.
Finito,mi diressi all'ingresso e mi mi misi il cappotto. Sentii Ash seguirmi.
-Ok,ferma. Chi era e dove vai?-.
-Era Dany,mi ha invitato a casa sua per vedere un film insieme.-spiegai frettolosa. Stavo facendo tardi,come al mio solito.
-Ah,capisco. Ma perché ti sbrighi così tanto? Lui ti può aspettare.-accidenti a lei e a tutti i suoi sospetti.
-E' solo che sono in ritardo e questa cosa deve finire.-in effetti era vero,volevo diventare meno ritardataria o presto qualcuno mi avrebbe sclerato per tutti i miei ritardi.
-Ok,ciao.-.
-Tu mettiti sul letto a leggere o sul divano a guardare la Tv. In entrambi i casi,risposati.-presi la borsa e mi chiusi la porta alle spalle,non sentendo neanche per sbaglio la risposta di mia sorella. Scesi come una pazza le scale e mi diressi a quel negozio di musica.

Lo trovai ed entrai alla rinfusa. Il mio piano consisteva nel parlare con il padre di mio nipote,Kevin. Mi si presentò davanti agli occhi un ragazzo alto,dal corpo forte e muscoloso,magro,con gli occhi verdi ed i capelli biondi. Dovevo ammettere,però che mia sorella aveva ottimi gusti. Ovviamente,questo non lo avrebbe saputo mai.
-Salve signorina,posso aiutarla?-era anche molto educato ed il suo tono di voce era calmo,metteva a suo agio chiunque.
-Ehm sì,dovrei parlarle.-decisa e sicura.
-Ci conosciamo?-chiese,alzando un sopracciglio.
-No,questo mi sembra evidente,ma sono la parente di una persona che conosce molto bene.-quanto amavo divagare?
-E chi sarebbe?-.
-Sono la sorella di Ashley,la sua ex-ragazza.-specificai,facendogli spalancare gli occhi.
-Ah davvero? Non mi aveva mai parlato di una sorella,ma si vede perché vi assomigliate molto.-.
-Bh,comunque sono venuta qui per chiarire alcune cose con lei,visto che mia sorella sta male. Ci tengo a precisare che non mi ha mandata lei ne nessun altro,sono venuta di mia spontanea volontà e non sa neanche che sono qua.-presi fiato.-Comunque,è possibile parlarle?-.
-Sì,tanto qui non passa mai nessuno di lunedì. E' sempre deserto. Si sieda lì.-e mi indicò una sedia di fronte al bancone sul quale stava poggiato.-Per iniziare diamoci del tu,va bene?-.
Annuii senza dire una parola e mi sedetti.-Dunque,hai saputo della sua gravidanza?-volevo subito chiudere questa conversazione ed andare al nocciolo della questione.
-Sì,l'ho saputo.-.
-E mi hanno detto che hai reagito male,lasciando Ashley e rifiutando il bambino. E'stata un'azione impulsiva o semplicemente lo volevi?-.
Fece una pausa di riflessione e rispose.-Un'azione impulsiva,è successo tutto così in fretta. L'ho invitata a casa e poi,dopo aver guardato un film,mi ha fatto vedere un'ecografia e mi ha detto che diventerò padre. Io sinceramente non sapevo come prendere la cosa,un figlio richiede molte responsabilità e volevo cercare di assimilare la cosa. Solo che mi sono fatto prendere dal panico e li ho cacciati via.-sorrisi intenerita,anche lui diceva che erano due persone invece che una.-E' corsa via e mi sono subito pentito di quello che le ho fatto. Non l'ho chiamata perché tanto so che non mi vuole più vedere e che crescerà nostro figlio da sola. Ed ha ragione.-avevo ragione,aveva solo avuto paura e se non avesse questo rimorso, direbbe queste cose ad un suo amico invece che a me,alla sorella della sua ex.
-Dimmi una cosa,tu la ami?-.
-Alla follia. La amo molto e quando l'ho lasciata,mi si è distrutto il cuore a vederla piangere. Era così fragile ed io,invece di starle vicino,le ho distrutto il cuore. Sono proprio una testa di cazzo.-avevano anche in comune la finezza nelle situazioni drammatiche. Che coppia!
-Senti,io invece credo che tu possa essere perdonato. Va da lei e chiedile scusa,dille tutto quello che hai detto a me,delle tue paure e della tua azione impulsiva. Sono certa che capirà. E' Ashley,ti comprenderà.-.
Mi sorrise riconoscente.-Dici?-.
-Assolutamente. Forza ora chiudi prima,visto che non viene nessuno e va da lei. E' a casa mia,un cancello bianco,hai presente?-.
-Sì sì. E' qui vicino. Grazie seguirò il tuo consiglio.-.
-Ne sono felice.-guardai l'orologio:le quattro,ero in ritardo.-Ora devo andare,ho un appuntamento,ciao.-lo salutai ed alla rinfusa uscii dal negozio. Corsi come una pazza ed arrivata al suo palazzo,citofonai.
Salii più in fretta che potei e quando arrivai,la porta si aprì e comparve una donna. Era alta,magra,gli occhi azzurri come quelli di Dany,i capelli biondi,le labbra piccole increspate in un sorriso dolce. Ma chi era?
-Ciao,tu devi essere Anastasia.-ero famosa?
-Ehm,sì sono io. Con chi ho il piacere?-.
Rise.-Oh sì,non mi sono presentata. Io sono Charlotte,la mamma di Daniele.-mi porse la mano.
Spalancai gli occhi dallo stupore.
Oh.Cazzo.

Ritorna all'indice


Capitolo 38
*** Piccolo litigio ***


                                                   Piccolo litigio

Rimasi davvero sorpresa nel sapere che la donna davanti a me era la madre del mio ragazzo,ma era anche vero che si somigliavano un sacco. Ero felice di conoscere i suoi genitori,era da quando stavamo insieme che progettava di farmeli conoscere,ma mi aveva preso completamente alla sprovvista. Ok,un po' ero arrabbiata. Era vero che con mio padre lo avevo preso alla sprovvista,però almeno gli avevo lasciato libera scelta: se venire o no. Nella mia mente già avevo il pensiero “Uccidere Dany appena rimarremo da soli.”.
Charlotte mi sventolò davanti la faccia la mano che aveva teso,per capire se ero ancora viva o mi era presa una paralisi facciale. Diciamo entrambe,ma più la seconda. Scossi la testa ripetutamente ed anche molto velocemente,sorridendo angelica e facendo anche la figura della stupida.-Ehm...mi scusi,tutto bene. Comunque,piacere mio. Io sono Anastasia.-e questo lo sai già.
La donna rise sommessamente. Perfetto,avevano anche la stessa risata. Qualcos'altro?-Ah,meno male; pensavo ti fossi sentita male. Oh,ma sei ancora sulla soglia della porta,forza entra.-e mi fece spazio per farmi entrare. Sembrava che stesse ricevendo la visita di una star. Titubante entrai, sorridendo timidamente. Mi misi a cercare con lo sguardo Dany. Charlotte mi venne vicino.-Daniele è in camera sua,vai sempre dritto è l'ultima stanza.-e questo lo so benissimo.
-Grazie.-e mi diressi a passo felpato nella stanza del tizio,comunemente definito il mio ragazzo. Non ero arrabbiata con lui,non per una sciocchezza del genere. Solo infastidita,ecco. E mi doveva come minimo una spiegazione. Poi,ad un certo punto,sentii delle voci e mi fermai in prossimità della sua stanza. Qualcuno stava suonando e cantando,ma non era stonato,anzi. Sembrava la voce di un angelo. Proveniva dalla stanza di Dany,quindi era Lui che stava cantando.
Bussai alla porta di Dany e,senza attendere una risposta,entrai.
La scena che mi si parò davanti non seppi come definirla: Dany stava seduto sul letto e teneva tra le braccia una chitarra e suonava bene,cantando anche molto bene. Appena sentì che chiusi la porta,smise di fare quello che stava facendo e alzò lo sguardo su di me,incuriosito. Poi sorrise e mi fece sciogliere come ghiaccio al sole. Mi scordai persino di essere infastidita per sua madre.
Mi sedetti ancora accanto a lui.
-Non mi hai mai detto che suonavi.-notai,rompendo il silenzio.
-Lo so,era il mio segreto.-.
-Perché?-domandai confusa. Cantava e suonava benissimo,cosa c'era da nascondere?
Sorrise sghembo.-Le ragazze mi adorerebbero di più.-ok,fermi tutti. Da quando in qua era diventato così modesto con sé stesso? Boh,forse era un lato del suo carattere che veniva fuori solo adesso. Buono a sapersi.
-Cretino. Dai perché?-chiesi,facendo gli occhi dolci.
Ridacchiò per la mia espressione e poi sospirò affranto.-Sinceramente non ne ho idea. E' una cosa iniziata così,senza un motivo,e non ho mai sentito il necessario bisogno di dirlo a nessuno.-spiegò.
-Mi canti qualcosa?-chiesi tutto d'un tratto.
-Non mi va.-.
Sporsi il labbro inferiore in fuori.-E daii.-.
-No Any,non ne ho voglia.-ed abbasso testa,intristito.
Gli presi il mento tra le dita,costringendolo a guardarmi negli occhi.-Non fa niente se non vuoi,ma posso sapere almeno il motivo?-chiesi in modo dolce.
-Non mi sento pronto,tutto qua.-.
-Ma mica ti mangio e poi ti ho sentito prima,canti molto bene.-.
-Sì,lo so che hai sentito,ma non mi va.-.
-E va bene,come vuoi.-sbuffai rassegnata,mentre mi sorrise riconoscente.
-Grazie.-.
-Nulla. Comunque-non mi ero di certo scordata di sua madre.-Perché non mi avvertito che ci sarebbe stata tua madre?-.
Mi guardò confuso.-Di che parli?-ma non mi fece rispondere,che capì.-Ah sì,scusa. E' che è tornata oggi all'ora di pranzo e mi è completamente sfuggito.-oh,povero cucciolo.
-E siccome ti è completamente sfuggito,potevi almeno avvertirmi prima che arrivassi che c'era?-.
-Perché? Ti ha fatto qualcosa? E' stata sgarbata o maleducata?-.
-Niente affatto. Solo che quando mi ha aperto la porta,non mi aspettavo di certo che ci sarebbe stata tua madre. Si è presentata molto gentilmente,mentre io sono rimasta lì a fissarla come una stupida.-sbuffai,ripensando alla pessima figura fatta prima.
Scoppiò a ridere.-Avrei...tanto voluto...assistere alla...scena.-disse tra le risate. Lo guardai male. Cosa diavolo c'era da ridere? Io facevo una figuraccia con sua madre e Lui si metteva a ridere come uno scemo. Bell'aiuto.
Smise di ridere.-Ehi,ti sei offesa?-.
-Un po' sì. Ti dico che ho fatto una figuraccia con tua madre prima e tu che fai? Ridi.-.
-E dai,scusa. Mi ha fatto ridere solo la scena,mica è la fine del mondo.-.
-Mh.-dissi pensierosa.
-In che senso 'mh'? A cosa stai pensando?-.
-A nulla,perché?-.
-Perché quando voi donne state con qualcuno e quest'ultimo dice qualcosa di strano,iniziate a farvi i film mentali,ad essere paranoiche o a sospettare che vi tradisca.-disse,facendo un ragionamento tanto contorto.
Lo guardai confusa.-Non ho pensato a nulla di tutto questo.-.
-Bene.-.
-Ok.-.
-Ok cosa? Si può sapere che ti prende?-chiese.
-Niente,come te lo devo dire?-invece non era vero. Il ciclo,la condanna di tutte le donne. Mi chiedevo sempre perché dovesse rendermi sempre così intrattabile e scontrosa.
-E' solo che oggi mi sembri diversa...-.
-Insopportabile? Scontrosa? Acida?-sbottai,elencando i possibili aggettivi che definissero il mio umore.
-Veramente avrei detto lunatica,ma-mi prese il mento con le dita.-Penso che tu sia solo un po' più donna-.
Abbassai lo sguardo colpevole,ma Lui eliminò la distanza baciandomi.
Ricambiai come bisognosa di sentirlo il più vicino possibile,neanche stessi per morire. Fu un semplice bacio dolce,tenero,delicato come una carezza.
Mi staccai dopo un po' e lo guardai negli occhi.-Scusa.-.
-Scusa anche me per averti stressata ulteriolmente con le mia sciocchezze.-sospirò.
-Tranquillo,è che oggi è stata una giornata abbastanza pesante.-.
-Ah sì,è vero. Mi dovevi raccontare cosa è successo,visto che quando ti ho chiamato,mi hai detto che ti ho salvata.-tornò a sorridere divertito.
Sorrisi anche io e gli raccontai tutto quello che era successo dal dopo pranzo fino ad ora.
-Wow che casino. Poraccia tua sorella,stava così bene.-.
-E tornerà a stare ancora bene,visto che ho fatto un bel discorsetto al caro Kevin.-.
-Ah,allora sono proprio sfacciati.-scherzò ridacchiando.
-Scemo.-.
-Mia.-.
-Che centra?-.
-Niente,mi piace dire che sei mia.-fece spallucce.
-Mica è una partita di pallavolo.-.
Fece il broncio.-Cosa c'è di male nel dire che sei mia?-.
-Che non siamo in una partita di pallavolo.-.
-Ti dà fastidio che lo dica?-.
-Secondo te?-domandai,alzando un sopracciglio divertita.
-Non rispondermi con una domanda.-si avvicinò nuovamente al mio volto.
-Allora ripeto,secondo te mi dà fastidio?-.
-No?-sussurrò sulle mie labbra.
-Assolutamente no.-sussurrai,prima di baciarlo con foga. Finimmo stesi sul suo letto,Lui sopra di me,ma ero troppo presa dai suoi baci per capirlo. Era davvero incredibile l'attrazione che c'era tra noi due,anche se ogni tanto mi chiedevo perché avesse scelto proprio fra mille ragazze che gli andavano dietro. Era vero che me l'aveva tranquillamente spiegato quando abbiamo avuto il primo appuntamento,però mi chiedevo cosa trovasse di bello in me. Non mi definivo tanto al carattere o ai gusti,ma all'aspetto fisico. Non glielo avrei chiesto mai,neanche sotto tortura.
Lo vidi perdere il controllo quando tentò di alzarmi la maglietta,ma io lo bloccai. Mi guardò stranito, non capiva perché l'avevo fermato.
Scossi la testa.-Non possiamo,Dany. C'è tua madre.-dissi senza fiato per le emozioni represse.
-Ma tanto tra un po' va via. Aspettiamo e poi siamo soli.-.
-No Dany,non mi va. Scusa.-.
-Va bene,capisco.-.
-Ti sei offeso?-domandai preoccupata.
-No perché prima tu mi hai concesso di non cantare ed ora io ricambio,in un certo senso,il favore.-mi spiegò tranquillo.
Sorrisi riconoscente.-Grazie.-poi cambiai discorso.-Ma non dovevamo passare il pomeriggio-cinema?-.
-Sì certo. Ho scelto “La principessa e il ranocchio”,va bene?-.
-Non siamo più bambini.-.
-Tu lo sei,invece.-.
Risi.-Dai sul serio.-.
-E allora,cosa c'è di male nel vedere i cartoni animati? Se agli altri non piace,problemi loro,mica dobbiamo fare per forza quello che fanno loro. Siamo liberi e se noi vogliamo vedere la Walt Disney,non muore nessuno.-.
Mi sorprese ancora per i suoi ragionamenti intelligenti e con un certo senso logico. Annuii convinta.
Andammo in sala da pranzo e,mentre io mi sistemai alla bell'e meglio sul divano,Dany mise il DVD.
Sua madre venne da noi con il cappotto addosso.-Ciao ragazzi,io vado a lavoro.-.
-Ciao mamma.-la salutò il biondo di spalle.
-Arrivederci signora.-.
-Oh andiamo,puoi chiamarmi Charlotte.-mi sorrise.-Rimani a cena,vero?-.
-Ehm...non posso. Questa sera devo stare con mia sorella. Mi dispiace.-.
-Va bene,sarà per un'altra volta.-.
-Sì,arrivederci Charlotte.-la salutai.
-Ciao cara.-e si chiuse la porta alle spalle.
Tornai sul divano e Dany mi raggiunse,avviando il film.
Non avevo particolarmente fame e quindi mi sdraiai,poggiando la testa sulle gambe del mio bel ragazzo. Cercai di seguire il cartone più che potei,ma il sonno prese il sopravvento e così mi addormentai,sfinita.

Ritorna all'indice


Capitolo 39
*** Bastardo alla seconda ***


Bastardo alla seconda

Aprii lentamente gli occhi e cercai di capire dove mi trovavo. Mi guardai intorno e riconobbi la stanza di Dany,mentre ero sdraiata sul suo letto. Ma perché mi trovavo sul suo letto?
Stavamo tranquillamente guardando il film della Disney,ci rubavamo come due bambini i popcorn,poi mi sono sdraiata sulle sue gambe e mi sono addormentata. Ora capivo,ma almeno non mi poteva svegliare? Lasciamo stare.
Mi misi seduta e sentii qualcosa vibrare nella tasca dei miei jeans. Il cellulare. Ma chi poteva chiamare in quel momento?
Ashley.
Avvicinai il cellulare all'orecchio.-Pronto?-dissi un po' intontita.
-Pronto Any? Ma dove diavolo sei?-chiese preoccupata.
-Eh? Che?-.

-Anastasia Jones,ti voglio a casa,ORA!-tuonò perentoria mia sorella al cellulare,in modo da farlo allontanare dal mio povero orecchio. Ma insomma,mi sveglio tutta rintronata e sta cretina mi urla al telefono?
-Ehi! Stai calma,ci tengo ancora al mio timpano.-dissi offesa,riavvicinando quell'odioso oggetto elettronico.
-Era l'unico per farti ritornare sulla Terra. Sembrava che ti eri appena svegliata.-grazie per esserci arrivata,Capitan Ovvio.
-Infatti è così. Stavo vedendo un film con Dany e poi mi sono addormentata. Mi sono svegliata ora sul suo letto.-.
-Va bene,ma almeno sai che ore sono?-.
-No.-.

-Quanto sei stupida,cavolo! Sono le otto meno un quarto e se torna papà ammazza me che ti ho lasciata uscire e te che ci hai messo così tanto a tornare.-.
-Stupida tu,visto che sei mia sorella. E comunque non succede nulla,però stai tranquilla,che ora arrivo.-.
-Va bene,sbrigati. Ciao.-.
-Ciao.-dissi riattaccando e rimettendo il cellulare nelle tasche dei jeans.
Uscii dalla stanza del mio ragazzo e mi diressi nella sala da pranzo con molta naturalezza. Sembravo una di famiglia,come se avessi sempre vissuto in quella casa.
Era davvero stupefacente.
Lo trovai sul divano,intento a vedere una partita di calcio.
Uomini.

 

POV Daniele
Il cartone animato che stavamo vedendo,l'avevo rimesso a posto,appena Any si era addormentata sulle mie gambe. All'inizio,non avevo alcuna intenzione portarla di là,poi mi ero ritrovato a fissarla come un cretino ed infine l'avevo messa sul mio letto,senza cercare di disturbarla. Non ce l'avevo fatta a svegliarla,aveva uno sguardo così sereno ed angelico che...che...che sì,avevo ceduto.
Ovviamente non l'avrebbe mai saputo,nessuno l'avrebbe mai saputo,altrimenti la mia reputazione avrebbe preso un brutto colpo.
In seguito,avevo acceso la TV e la prima partita che avevo visto,mi ero incantato a guardarla. Ebbene sì,amavo anche il calcio,ma per me veniva prima Any.
Questo era scontato.
Me ne stavo beatamente seduto sul divano,quando sentii dei passi molto vicini e girando il volto,incontrai gli occhi verdi di Lei,quegli smeraldi che tanto amavo.
-Scoperta.-scoppiai a ridere per la sua espressione affranta ad essere stata beccata.
La vidi prendere il telecomando e spegnere la TV,interrompendo la mia amata partita. Poco male,Lei era molto più interessante.
-Ehi! Stavo guardando la partita! Stavano per segnare.-dissi fintamente offeso,alzandomi.
Incrociò le braccia al petto,indispettita.-Certo che voi uomini non cambiate mai! Era solo per attirare la tua attenzione è possibile?-.
-No.-ghignai.
-Vuoi dire che preferisci le partite a me?-chiese,allargando le braccia.
-Sì.-.
Mi guardò stralunata,ma sorrise. E li fu difficile mantenere il controllo.-Non importa,tanto devo tornare a casa che è tardi.-la vidi andare a passo felpato verso l'ingresso. Il mio sorriso si distrusse a quelle
parole. Doveva andare via? Certo,come no!

Andai anche io di là e la vidi,in tutta la sua bellezza con il cappotto,pronta ad aprire la porta. La bloccai prima che toccasse la maniglia con il braccio e la feci girare verso di me.
-Non voglio che te ne vai.-confessai,avvicinandomi a lei.
-Mi sembrava che preferissi guardare la partita,no? Allora ti lascio libero.-non ce la feci più,che d'impulso la baciai. Ma quali partite,preferivo diecimila volte di più lei ed i suoi baci,i suoi occhi...ok,stop,sennò non finisco mai.
-Preferisco molto più te..-sussurrai sulle sue labbra,aprendo gli occhi e scontrandomi con il verde dei suoi. Cavolo,quanto sono belli!
-Lo so,ma me ne devo andare veramente.-disse sconsolata.
-Perché?-.
-Sono quasi le otto e se mio padre non mi trova a casa,mi uccide,compresa mia sorella che mi ha fatto la predica al telefono prima.-roteò gli occhi,facendomi ridacchiare.
Il bel momento venne interrotto dallo squillo del suo cellulare.
-Pronto?-disse rispondendo,allontanandosi da me.-Ah Marco,sei tu! Ciao!-. Solo e soltanto il nome di quel cretino bastò per farmi ribollire il sangue nelle vene e sentir dentro di me una rabbia infinita.
Serrai la mascella. Bastardo.

-Vederci domani?-la vidi riflettere. Uscire domani? Ok che era suo amico,ma non era tornato a Palermo? Se fosse stato per me,l'avrei spedito dove sapevo io,ma per Any l'avevo lasciato stare. Che avessi fatto male?
Bastardo alla seconda.

-No,mi dispiace non posso.-evvai.-Devo uscire con il mio ragazzo e poi non ho molto tempo libero ultimamente perché devo aiutare la mia famiglia.-beccati questa,stupido.-Sì,ciao. Ci sentiamo.-e rimise il cellulare nelle tasche dei suoi pantaloni.
-Chi era?-chiesi,sorridendo falsamente.
-Non fare lo scemo che lo sai. Comunque,Marco voleva uscire con me per parlarmi,ma come hai sentito,ho rifiutato.-.
-Lo so.-.
-Non sei geloso?-.
Certo.-Chi,io?-chiesi indicandomi.-Affatto.-.
-Beh,perché ho rifiutato solo perché pensavo fossi geloso,ma se le cose stanno così,posso richiamarlo ed accettare.-mi sorrise con sfida.
-Fallo.-.
-Ok.-.tese una mano per riprendere il cellulare,ma la bloccai.
-Va bene,è vero sono geloso,geloso marcio. Non sopporto quel tipo e chiunque ti dedichi particolari attenzioni,ma non mi piace ammetterlo.-.
-Oh! Finalmente,ci vuole tanto?-rise.-Ora devo andare,sennò a casa mi uccidono.-.
-Va bene,ciao.-la baciai a lungo e la feci uscire dalla porta. Si era forse scordata che domani era San Valentino ed il giorno dopo il suo compleanno? Beh,io no e le avevo già organizzato qualcosa che speravo avrebbe reso quei due giorni indimenticabili.

Ritorna all'indice


Capitolo 40
*** I personaggi ***


                                                                 I personaggi

Ecco finalmente le immagini dei personaggi principali di questa storia.


Lei è Meg,la dolce e pazza migliore amica della protagonista.










Lui è il Filippo,il bel ragazzo di Meg.






















Lei invece è la nostra protagonista,che anche se non si sente bella,io la trovo meravigliosa. Lei è Anastasia.






















Dulcis in fondo,lui è Daniele,il gran figo ragazzo di Anastasia. Come la invidio! *-*










Ritorna all'indice


Capitolo 41
*** Tutto si aggiusta ***


                  Tutto si aggiusta

POV Anastasia.


Quando tornai a casa,trovai mio padre intento a preparare la cena in cucina e mia sorella a vedere la TV abbracciata a Kevin sul divano. Quindi avevano fatto pace. Perfetto!
Ero molto contenta per mia sorella,ma allo stesso tempo ero consapevole o di essere morta o di essere in un mare di guai,come minimo.
Poggiai la giacca sull'attaccapanni e andai a passo felpato nella mia stanza,cercando di fare meno rumore possibile.
-Finalmente sei tornata.-la voce di mia sorella mi fece sobbalzare proprio sulla soglia del salotto. Per fortuna che dovevo essere il più silenziosa possibile. Scossi la testa rassegnata,riuscivano sempre a beccarmi. Io e la furbizia,due pianeti separati.
-Sì,sono tornata. Contenta?-le chiesi ironica.
-Papà però non è del mio stesso avviso.-si alzò dal divano e si avvicinò come per fronteggiarmi.
-Gli avrai detto qualcosa per farmi mettere in punizione.-.
-E per quale motivo avrei dovuto farlo?-alzò un sopracciglio scettica.
-Forse perché sono in ritardo o per come ti ho risposto prima al telefono.-.
-Beh,per quello ti stavi per beccare un vaffanculo in pieno-dolce come sempre.-però non ho fatto nulla di tutto ciò che stai pensando.-.
-E cosa starei pensando?-ribattei imperterrita.
-Oddio! Ma la smetti di rompere il cazzo e vai a parlare con papà,piuttosto che stare qui a conversare con me che non so nemmeno cosa ti vuole dire!?-si vedeva proprio che la gravidanza la rendeva dolce e comprensiva con la sua innocente sorella minore. Ok che ero ritardataria,ok che ero disordinata e a volte anche un po' acida,ma cavolo,un po' di gentilezza nel parlarmi le costava così tanto?
-Ho voglia di ucciderti,ma non lo faccio per lo stato nel quale sei. Ricordati però che me la pagherai.-e detto questo,mi chiusi in camera mia. Sospirai felice almeno che mia sorella si era chiarita con il suo ragazzo,però per evitare mio padre mi chiusi in bagno e mi feci una doccia con capelli.
Quando finii,mi misi l'accappatoio,l'asciugamano sulla testa ed uscii per prendere i vestiti,ma qualcuno bussò alla porta della mia camera.
-Chi è?-chiesi guardando la porta.
-Any,sono io. Apri,forza.-non ci volle un genio per riconoscere la voce di mio padre.
-Papà,ora non ho tempo. Mi devo vestire e asciugare la testa. Parliamo in un altro momento,eh?-parlai mentre presi la biancheria che avevo lasciato sul letto e il pigiama che stava sotto il cuscino.
-No,tranquilla non ti devo dire niente. L'importante è che sei rientrata,anche se un po' in ritardo. Volevo solo dirti che c'è Daniele al telefono.-sospirai sollevata dal fatto che non era arrabbiato e con un movimento fulmineo,aprii la porta della mia camera,ritrovandomi davanti mio padre con il telefono di casa in mano.
-Dovrei usare più spesso questa scusa se ti fa essere così veloce a venire quando ti chiamo.-disse sorridendomi.
-Dai papà,dammi il telefono su.-gli chiesi sbrigativa e anche imbarazzata all'idea che Dany potesse star ascoltando tutto quello che stavamo dicendo. Me lo passò e io chiusi subito la porta della mia camera. Presi i panni che avevo abbandonato sul letto e mi chiusi in bagno. Poggiai i vestiti sul bordo della vasca e tirai fuori il fono,iniziando a pettinarmi i capelli.
Mi portai il telefono all'orecchio e sorrisi istintivamente.
-Pronto amore?-chiese forse insicuro che fossi io.
-Ti amo!-trillai felice più che mai,presa totalmente da un attacco di pazzia.
Lo sentii ridere.-Anche io,ma c'è un motivo per il quale l'hai detto così all'improvviso? Ti ho salvato un'altra volta da una situazione spiacevole?-.
-Più o meno. Avevo paura che mio padre mi uccidesse per il ritardo,ma per fortuna ha detto che non fa niente. Poi,mi sono fatta una doccia con la testa e ora mi sto asciugando i capelli.-riassumetti in breve tutto quello che avevo fatto fino ad ora.
-Ah,allora scusa per il disturbo1-.
-Ma quale disturbo'! Tu non mi dai mai fastidio.-lanciai un urlo per essermi tirata i capelli con la spazzola alla presenza di un nodo e lo sentii ridacchiare. Perfetto,io mi ammazzavo con i nodi dei miei capelli e lui rideva. Certo,tutto normale direi.-Tu che ridi tanto,piuttosto,perché mi hai chiamata?-.
-Perché,non posso?-.
-Certo che puoi,solo che ci siamo visti appena un'ora fa,eh! Tutto qua.-.
-Mi mancavi.-.
-Certo,e io sono il presidente della Repubblica.-borbottai contrariata,posando la spazzola al suo posto e sedendomi sul bordo della vasca.
-Oh,piacere di conoscerla. E' un onore per me.-.
-Non fare il cretino. Dai,perché mi hai chiamata?-insistetti sporgendo il labbro inferiore in fuori, come se lui potesse vedermi. Povero mondo ad avere un essere umano folle come me.
Sbuffò sonoramente.-Uffa,che piattola che sei! Volevo solo sentirti e vedere se eri arrivata a casa.-.
-Ehi,piattola tu,eh! Comunque,sto bene. Adesso devo andare,ciao amore.-.
-Ehi aspetta,dove devi andare? Con chi? Quando?-ma che cazzo gli prendeva?
-Con Marco a cena al ristorante.-mentii spudoratamente.
-CHE COSAAAA? E di grazie,perché non me l'hai detto?-.
-L'abbiamo deciso poco fa.-feci spallucce,ridendomela sotto i baffi per quanto si stava ingelosendo, per una cosa non vera.-Geloso?-chiesi poi.
-Noo,tu che dici? La mia ragazza esce con uno che ci vuole provare con lei,senza dirmi niente. Come pensi che posso essere?-mi domandò nervoso.
Non ce la feci più,che scoppiai a ridere di gusto. C'è,davvero lui c'aveva creduto! Vabbè,colpa mia, l'avevo detto in maniera troppo seria per far sì che capisse che era tutto uno scherzo.-Che cazzo ridi?-mi chiese poi.
-C'hai creduto veramente?-.
-Sì,perché?-.
-Ma certo che sei proprio stupido! Ti ho detto che non ci uscirò mai e mi credi quando te lo dico?! Tonto.-.
-Oddio,meno male! Mi hai tolto un peso dal cuore.-sospirò sollevato.
-Scusa amore..-.
-Dai,non fa niente,ma non farlo mai più. Mi è preso veramente un istinto omicida.-.
-Va bene. Ciao amore.-.
-Ti amo.-.
-Anche io,ciao.-.
-Ciao.-e riattaccai,sospirando felice come un cretina. Dany mi faceva proprio un bell'effetto,eh già!
Scossi più volte la testa,come per risvegliarmi dai miei pensieri e decisi di asciugarmi una volta per tutte quei benedetti capelli.

 

Quando furono ormai le dieci passate,mi chiusi in camera e mi misi sotto le coperte.
Immediatamente mi venne da sorridere a quello che era successo.
Ashley era incinta,aveva fatto pace con il suo ragazzo e notiziona,avevano intenzione di sposarsi. Oh yes,che bello! Ovviamente,me l'avevano detto quando mio padre era andato a dormire e io non mi ero potuta trattenere un grido di felicità per loro. Volevano poi andare a vivere nell'appartamento di Ash e costruire la camera per il/la bambino/a.
Domani lo avrebbero detto a papà.
Poi,Dany che si ingelosiva facilmente,anche per una cosa inventata. Molte ragazze detestavano i ragazzi troppo gelosi perché li ritenevano fastidiosi e troppo pressanti,ma io li adoravo, ovviamente solo Dany. Sapere che lui si ingelosiva,mi faceva sentire importante,amata e parte di qualcosa di bello e concreto,come l'amore. Certo,se avrebbe esagerato,mi sarei stufata e glielo avrei detto che mi dava fastidio,ma per ora andava bene così.
Tutto sembrava andare,ma domani ci sarebbe stata scuola e sarebbe stato tutto monotono e noioso. Tutto uguale,come sempre.
Con Bianca,con le oche.
Con Meg e Filippo.
Tutto sempre uguale. Ovviamente,come sempre,stavo sbagliando di grosso.

Ritorna all'indice


Capitolo 42
*** Non ti ho mai dimenticato ***


Angolo autrice: sì lo so,sono in un mega ritardo,ma la scuola mi ha preso tutto il tempo e l'ispirazione necessaria per buttare giù qualcosa che avesse senso. -.-
Questo capitolo farà pena e probabilmente mi vorrete uccidere,ma nella vita reale non può essere tutto rosa e fiori e fra loro serviva una ''svolta''. E poi sennò la storia diventava troppo noiosa,visto che i primi capitoli non erano granché.
Scusate il tempo rubato,ora vi lascio alla lettura.
Fatemi sapere cosa ne pensate,se volete.
Eleonora.

 

Non ti ho mai dimenticato

 

5 anni dopo...
POV Anastasia.
Cambiata.
Era così che mi potevo definire in confronto alla sedicenne gentile,dolce e innamorata che ero una volta. Quelli erano bei tempi,ma poi crescendo avevo capito che le cose belle sono sempre destinate a finire e spesso sono proprio quelle che ti facevano stare male; ti facevano imparare la lezione e dopo un po' di tempo ripartivi,come se nulla fosse successo,ma più attenta che mai a quello che ti accadeva intorno.
Era esattamente ciò che avevo fatto: ero stata felice,ero caduta,avevo pianto e poi mi ero rialzata. Per quale motivo?
Semplice,Daniele se n'era andato.
Tanto sembrava che andava di moda,a sentire alcune delle mie vecchie amiche anche i loro ragazzi le avevano lasciate per andarsene chissà dove o per un'altra.
La nostra,però era stata una separazione forzata.
Il ricordo di quando me l'aveva detto me lo portavo dentro al cuore,come una ferita aperta impossibile da chiudere.

Flash back...
Eravamo al quarto anno di liceo ed avevamo litigato un sacco di volte,ma alla fine avevamo sempre fatto pace. Una volta ci chiedemmo scusa nello stesso momento per quanto eravamo pentiti e avevamo nostalgia l'uno dell'altro.
Certo,non avrei mai immaginato di volere indietro le nostri liti,piuttosto che lui se ne andasse per sempre.
Comunque,erano giorni che a scuola non mi rivolgeva la parola,se non qualche monosillabo. Al telefono diceva il minimo indispensabile e non mi mandava più neanche un messaggio. Ok che ero paranoica,ma mi dovevo seriamente preoccupare?
Così,in un caldo giorno di maggio,a un mese dalla fine della scuola,misi da parte l'orgoglio e la rabbia,per andare sotto casa sua e chiarire così questa storia.
Uscii di casa,correndo come una pazza e non portandomi neanche un ombrello anche se in cielo c'erano enormi nuvole grigie che minacciavano solo pioggia,e in poco tempo arrivai sotto casa sua.
Citofonai la prima volta,ma non rispose nessuno. Io che non mi sarei arresa neanche morta,mi attaccai direttamente al bottone con il dito.
-Si può sapere chi è?-chiese la voce irritata di Dany.
Oh alleluia,si era deciso a rispondere!-Sono il postino,c'è una consegna per lei.-cercai di mascherare la voce,rendendola più calda e profonda come quella maschile e per fortuna mi uscì un suono credibile.
-Ok,la lasci lì che la farò venire a prendere da mia madre.-.
-Ehm,non è possibile. E' una consegna e serve una firma sua.-sapevo che avrebbe risposto così e mi ero preparata. Quanto ero intelligente.
-Uff,va bene,aspetti. Ora scendo.-e sentii riattaccare.
Saltellai come una cretina sul posto,felice,ma tornai poi subito seria e mi nascosi al lato del portone.
Due minuti dopo sentii dei passi vicini e poi il cancello si aprì,richiudendosi subito dopo. Buttai un occhio nella direzione del portone e vidi Dany che si guardava intorno alla ricerca dell'inesistente postino,ma poi scosse la testa e si girò forse per farsi riaprire dalla madre.
Uscii dal mio nascondiglio e gli acciuffai in tempo la mano,prima che premesse il bottone.
-Ma che cazzo..?-domandò,girandosi e spalancando gli occhi quando mi riconobbe.-Eri tu?-chiese poi puntandomi il dito contro.
In un primo momento mi mancò il respiro,sempre bello come il sole,ma poi la rabbia tornò a prendere il controllo di me e lo guardai male.
-Abbassa quel dito,per favore. Sarei quella che dovrebbe essere arrabbiata,visto che sono due settimane che praticamene mi eviti!-esclamai sicura.
-Si scusa,hai ragione..-abbassò lo sguardo.
-Tutto qua quello che sai dire?-.
-Che cosa dovrei dire? Tu non immagini neanche cosa sto passando!-.
-E come posso saperlo,genio!? Se non me ne parli,non ti posso mica aiutare. Non leggo nella mente.-.
-Ma vaffanculo va!-ah no,questo era troppo.
-Cosa? Io sto cercando di capire cosa diamine ti prende e tu mi mandi a quel paese? Sai che ti dico? Vacci tu a 'fanculo.-con la rabbia ormai a palla,lo sorpassai e presi la direzione per casa mia.
-Any aspetta!-esclamò,correndo e cercando di raggiungermi.
-Torna a poltrire sul divano,idiota!-ribattei,continuando per la mia strada.
Lui,che in velocità era peggio di un fulmine,mi raggiunse e mi prese per un braccio,facendomi finire dritta dritta sulle sue labbra.
No,cioè,prima mi mandava a quel paese e poi mi baciava? Qui uno dei due non stava bene per niente e quella,ora,non ero di certo io.
Cercai di divincolarmi dalla sua presa ferrea,ma lui era sempre stato il più forte fra i due e quindi mi arresi,circondandogli il collo con le mie braccia. Odiavo essere bassa,sempre a dovermi alzare sulle punte. Lui mi cinse i fianchi e così tornammo ad esplorarci l'un l'altro,dopo ormai troppo tempo. Aveva abolito anche i baci.
-Sei un incoerente però. Prima mi tratti male e poi mi baci..-sussurrai,staccandomi appena da lui per guardarlo negli occhi.
-Lo so,però mi fai innervosire.-scossi la testa più volte,sperando di aver capito male,ma lui continuava a sorridere sghembo. Mi staccai da lui e lo guardai male.
-Oh beh,allora mettiti con una delle oche che stravede per te,casanova!-rise e mi attirò a sé.
-Sai che scherzo..-.
-Non mi piace che scherzi per nascondermi un tuo problema.-appena dissi questo,lui si staccò subito da me e divenne serio.
Era una cosa grave allora...
-Dany,per favore,dimmi cosa succede. Tutto questo mistero mi sta facendo preoccupare.-se mi facevo un pacco di affari miei quel giorno,mi risparmiavo una ferita in più.
-Amore,non è semplice..-.
-'Amore' un corno,o parli,altrimenti lo chiedo a tua madre.-.
-Va bene,va bene.-mi guardò fisso negli occhi,rimanendo in silenzio per vari minuti,poi continuò.-Io..io mi trasferisco.-.
Mi continuò a guardare alla ricerca di una mi reazione,ma io rimasi immobile,sorridendo come una scema.-Che cazzo hai detto?-pronunciai flebilmente,con la voce rotta,segno che stavo per piangere.
-Mi trasfer..-non lo lasciai continuare,che lo interruppi.-E' uno scherzo vero? Ti prego,dimmi che è uno scherzo perché io non ci credo,non ci voglio credere.-dissi alzando la voce.
Panico,ero nel panico più totale.
-Any,non è uno scherzo! E' la verità,torno in Francia,hanno offerto un lavoro importante a mio padre e finirò la scuola là.-.
-Smettila di farmi male! Finiscila!-gridai,attirando l'attenzione di alcuni passanti.
-Neanche io voglio partire,cosa credi? Che sia facile per me ricominciare da capo,abbandonare te e tutti gli amici che mi sono fatto? Non stai male solo tu.-.
-Quando parti?-chiesi soltanto,con le lacrime che già rigavano il mio volto.
-Tra due ore.-.
-Mitico! Oltre il danno,pure la beffa: quando pensavi di dirmelo? Quando stavi sull'aereo con una semplice chiamata? O quando eri già arrivato? Quando,eh?-.
-Mi dispiace. Sapevo che avresti reagito così,te l'avrei detto quando sarei arrivato all'aereo-porto.-rispose,guardandomi più dispiaciuto che mai. Cosa me ne facevo del suo dispiacere,quando stavo patendo l'Inferno dentro di me?
-Bene,allora,addio.-dissi. Lui cercò di abbracciarmi o baciarmi,ma io mi scansai.-No. Sto già male di mio,non peggiorare le cose. Volevo solo dirti che sono stata bene con te,ho vissuto l'anno più bello della mia vita,anche se ora sta finendo tutto. Ti amo Dany, e ti amerò sempre,costantemente. Ti auguro ogni bene. Addio.-mi girai e corsi via,più forte che potevo mentre iniziavo a singhiozzare forte.
-Anche io ti amerò sempre!-lo sentii gridare in lontananza,ma non mi girai mai e continuai la mia strada.
Entrai dentro casa come un tornado e sbattei la porta più forte che potei,chiudendola. Attirai,purtroppo,l'attenzione di mio padre e mia sorella.
-Any,che succede?-chiese mio padre.
-Perché stai piangendo?-continuò mia sorella.
Io li guardai furiosa e disperata,ma non mi curai di loro e li sorpassai senza dire nulla,diretta verso la mia stanza.
Loro mi seguirono e continuarono a tempestarmi di domande,alle quali io non risposi mai.
Proprio sulla soglia della mia stanza,li guardai seccata.-Andate tutti al Diavolo!-esclamai e mi chiusi dentro,buttandomi sul letto a piangere a dirotto.
Da quel momento la mia vita cambiò radicalmente,ero diventata completamente assente e inespressiva. “La statua” mi chiamava Meg per farmi ridere e,ogni tanto,distrarre.
Avevo capito che soffrivo d'abbandono,siccome un anno prima avevo perso mia madre e in seguito ritrovato mia sorella.
Perdere Dany mi aveva distrutta,ma mi aveva anche cambiata.
Fine flash back...

 

Una lacrima mi scappò involontariamente,ma la asciugai subito e tornai alla realtà.
Mi guardai allo specchio ormai per la centesima volta e quando uscii sentii le solite grida. Sulla soglia della mia camera trovai un bimba di soli quattro anni,con la solita coda alta per tenere legati i suoi capelli castani e con gli occhietti vispi verde-acqua,uguali alla mamma.
-Zia zia! Mamma mi vuole fare i codini,ma io non voglio! Aiutamii.-mi gridò la piccola Sophie, disperata più che mai,mettendosi dietro a me.
Comparve mia sorella Ashley,con la faccia più omicida che aveva. Mi venne da ridere.
-Tu che ridi tanto,hai visto quel piccolo diavolo di tua nipote?-.
-Assolutamente no.-dissi scuotendo la testa.
-Bene,ma se la vedi dille che la vacanza con te al mare se la può anche scordare.-ghignò,cercando di farsi sentire. Era troppo intelligente,sapeva benissimo che sua figlia era dietro di me.
-Nooo!-gridò infatti la bimba,uscendo dal suo nascondiglio.
-Bene,eccoti piccola diavoletta. Forza,vieni di là,che ti faccio i codini.-.
-No,io rimango qua con zia. Non li voglio i codini!-esclamò stritolandomi il braccio.
-Dai Ash,lasciale la coda,sta molto meglio così.-la difendei.
-Uff,sempre a difenderla tu! Va bene,ma solo perché sennò facciamo tardi a scuola. Su forza signorinella,andiamo.-ordinò sua madre imperterrita. L'idea di mia sorella madre mi faceva ridere,ma era anche bello pensarlo. Sembrava così severa con sua figlia,mentre invece era una gran tenerona e le voleva un sacco di bene. Oh,e suo marito non era da meno. Anzi,il bel Kevin, strapazzava di baci lei e sua moglie appena tornava da lavoro.
-Any,tu ci accompagni?-mi chiese Ash,ridestandomi dai miei pensieri.
-Eh no,non posso anzi adesso scappo.-.
-Sì,lo so. Devi andare in studio. Beh,buona fortuna con l'articolo.-mi disse,prendendo per mano Sophie e uscendo dalla stanza.
-Grazie.-risposi,prendendo la borsa e mettendomi il cappotto.
Andai all'ingresso e mi sistemai per l'ennesima volta i capelli allo specchio,poi uscii.
Presi la macchina e parcheggiai,entrando poi nella grande edificio dove lavoravo. Facevo la giornalista. Ero riuscita ad avere un buon posto,anche se per ora mi toccava compilare qualche scartoffia e documenti vari,ma ogni tanto il mio capo mi dava l'incarico di scrivere qualche articolo. Ero solo agli inizi,ma puntavo di diventare una buona giornalista un giorno.
All'ingresso trovai come sempre Francesco,che poteva sembrare un uomo d'affari per come vestiva,ma era un tipo molto sbadato e goffo. Però era anche simpatico e divertente,ogni tanto ci scambiavo qualche parola,ma mai ero uscita con un mio collega.
Mi appoggiai al bancone bianco pulito impeccabilmente e gli sorrisi.-Buongiorno Francesco.-.
-Buon-giorno signor-rina Jon-nes.-balbettò, guardando poi la scollatura del mio vestito e facendosi cadere addosso così il caffè che sorseggiava tranquillo. L'avevo detto che era sbadato,anzi proprio maldestro. Per Dio,questi uomini! Bastava far vedere un po' di scollatura e si agitavano subito.
-Sta attento!-esclamai ridendo.-Senti,quando hai finito di pulirti me lo porti pure a me un caffè?-.
-Cer-to,signorina.-.
-Bene,a dopo.-e detto questo,me ne andai nel mio ufficio.
Quando entrai,pensai di aver visto doppio: un sacco di fogli da firmare e da compilare,aggiunti all'articolo da scrivere per domani avevo finito.
Mi spalmai una mano sulla faccia,ma mi ripresi subito e posai il cappotto sull'attacca panni.
Poggiai la borsa sulla scrivania e poi,facendo il giro,mi buttai sulla sedia comoda che tanto amavo.
Avevo un sacco di cose da fare e tutte in un solo giorno. Un incubo.
Presi un respiro profondo,e con la penna in mano,iniziai a compilare tutte quelle scartoffie.

 

Dopo circa dieci minuti,sentii bussare alla porta.
-Avanti.-dissi sempre continuando a scrivere.
Sentii aprire la porta e dei passi avvicinarsi. Alzai lo sguardo,riconoscendo Francesco.-Il vostro caffè,signorina.-forse si stava abituando a me,era la prima volta che non balbettava in mia presenza. Me lo poggiò sulla scrivania e aspettai che se andasse,ma rimase impalato a fissarmi.
-Scusa Francesco,qualcosa non va?-chiesi,alzando un sopracciglio.
-Ehm,sì...cioè no...cioè si...cioè no..Mi scusi,va tutto bene,però volevo chiederle una cosa.-.
-Dimmi.-dissi poggiando le braccia sulla scrivania.
-Una di queste sere vorr-ei u-usci-re con lei,magari per una cena. Sa per conoscerci meglio. Che ne pensa?-quella domanda mi lasciò di sasso. Era da circa 5 anni che non uscivo con un uomo. Con la rottura con Dany,mi ero chiusa a riccio e non avevo lasciato passare nessuno,ma forse stavo sbagliando. Infondo,quella era un storia sepolta,potevo uscire benissimo con chi volevo.
E poi,se Lui fosse tornato,io non ci sarei ricaduta di nuovo.
Non avevo ne la forza ne la voglia di tornare ad amarlo.

 

POV Daniele.
Ero appena entrato nel luogo dove lavorava.
A casa sua ero passato per vederla,ma mi avevano sbattuto la porta in faccia.
Sua sorella momenti mi uccideva.
Solo Meg mi aveva rivelato dove lavorava,forse perché credeva ancora che si potesse sistemare qualcosa tra noi,anche se mi aveva detto che era cambiata parecchio.
Le avevo fatto troppo male per far sì che quando sarei tornato,lei mi avrebbe accolto felicemente a braccia aperte,ma volevo tentare. Io l'amavo ancora,ora più che mai,e volevo riprendermela ad ogni costo. Forse mi aveva dimenticato,ma i suoi sentimenti si sarebbero risvegliati.
Forse.
Qualcuno finalmente mi ricevette e chiesi se potevo vederla,mi dissero di sì e seguii l'uomo fino al suo ufficio. Aspettai che mi annunciasse a lei e poi entrai.
Spalancai gli occhi alla visione che mi si parò davanti.
La donna che vidi non era la ragazza di una volta. I capelli erano più lunghi e più ricci,castani come li amavo io,gli occhi verde smeraldo sempre splendenti e quel vestito che le arrivava fino all'inizio del ginocchio che lasciava all'immaginazione. Stava parlando con un uomo e si poteva capire che c'era qualcosa tra loro.
Serrai la mascella,infastidito.
Ma non potevo tirarmi indietro ora,no.
Anche lei all'inizio fece fatica a riconoscermi,ma poi mi guardò seria.
-Daniele.-sussurrò fredda.
-Anastasia.-ribattei io,sorridendo appena.
L'avrei conquistata di nuovo,oh sì,e questa non l'avrei lasciata mai più.

Lei è la piccola Sophie. *^*
Adoro già questa bimba.












 

Ritorna all'indice


Capitolo 43
*** Io e te per sempre-Epilogo ***


Io e te per sempre

POV Daniele.

Non era cambiata affatto. Gli altri si sbagliavano: era rimasta sempre la stessa,solo che con quello che le avevo fatto era diventata più forte e crescendo,più matura.
Lei era l'unica che con un solo sguardo risvegliava in me sensazioni ormai sepolte. Nessuna ragazza in Francia era riuscita ad eguagliare la sua bellezza. Ero stato per ben 5 anni a cercare negli occhi di ogni ragazza qualcuna che le somigliasse,anche vagamente,ma avevo capito che al mondo come lei non c'era nessuna.
Mi ero rassegnato.
Una volta cresciuto,l'avrei cercata in lungo e in largo,e l'avrei ricondotta tra le mie braccia,da me: per sempre,stavolta.
Certo,avevo anche previsto che non sarebbe stata una cosa facile. Anzi,uno qualunque si sarebbe arreso subito,dandola per impossibile,ma era anche per quello che la amavo.
Sì,Daniele,tutto molto bello,ma se non agisci,non guadagni.
Sta zitta,coscienza dei miei stivali!
Anche se aveva ragione: o agivo o rischiavo di perderla ancora,stavolta definitivamente.
E poi quel pivello,come cavolo si chiamava non me fregava un fico secco,doveva allontanarsi o mi avrebbe conosciuto per bene.
-Ma voi due vi conoscete?-a riportarmi alla realtà fu proprio questo tizio,con una domanda non del tutto pertinente. Aveva anche una voce irritante,cavolo.
-Francesco,queste non sono cose che ti riguardano. Sono fatti miei,personali. E ora ti chiedo di lasciarci soli.-una versione di me minuscola nella mia testa stava festeggiando allegramente e saltando da una parte all'altra come un pazzo. Risi piano per quel pensiero idiota.
-Ma..la nostra uscita? Accetta?-disse. Questo tizio iniziava ad irritarmi sul serio. Come osava solo pensare di invitarla ad uscire così tranquillamente,per di più in mia presenza. Ah,questo avrebbe fatto un fine lenta e silenziosa come era giusto che fosse.
Perché tanto lei non avrebbe accettato...Giusto?

 

POV Anastasia.

Io non ci potevo credere.
Non ci volevo credere.
Lo amavo ancora. Non era possibile.
Era bastato un solo sguardo,il suo pronunciare il mio nome per far risvegliare in me quelle sensazioni che solo in sua presenza provavo e che credevo di averle dimenticate,sepolte. Ma non era così,Lui mi faceva ancora effetto e questo non era positivo.
Avevo promesso che l'avrei dimenticato;invece era bastata la sua riapparizione dopo 5 lunghi e freddi anni per farmi capire che i miei sforzi erano andati allegramente a farsi fottere,non erano serviti a nulla.
Mi ero persa ancora nei suoi occhi,in quel cavolo di mare che aveva al posto degli occhi e che sembrava non avesse mai fine. Il mio cuore aveva ripreso a battere forte,come quando ero ragazzina,con la sua sola presenza. Le farfalle,a quanto pare,avevano lasciato spazio a degli elefanti che si divertivano a saltare nel mio stomaco come se nulla fosse ogni volta che lo guardavo o che parlava.
Mi mancava ancora il fiato a guardarlo,così bello,così dannatamente attraente anche se vestito con una semplice camicia e jeans.
Ero un caso senza speranza.
C'ero ricaduta ancora e stavolta pensai fosse definitivamente.
Sospirai,cercando di riprendermi dai miei pensieri e guardai Francesco con la stessa pena con la quale si guarderebbe un poveretto.-Mi dispiace,ma non posso. Non ho alcuna di uscire con nessuno, ne ora ne mai.-.
-C'è già qualcuno?-.
-Questi non sono affari che ti riguardano. Ora,ti prego di uscire.-.
Lui mi guardò neutro.-Come si permette di rifiutarmi così? Fin da quando è arrivata ho solo cercato di attirare la sua attenzione,di far sì che si accorgesse di me. Ho fatto di tutto,anche di portarle un caffè ogni mattina,e lei mi ripaga così!?-esclamò furibondo.
Questo non stava bene,per niente. Era vero che cercava di attirare la mia attenzione in ogni modo, mi faceva anche molte gentilezze,ma non gli avevo mai dato motivo che fra me e lui potesse nascere qualcosa,nel modo più assoluto.-Senti Francesco,le cose stanno così e non ti permetto di mancarmi di rispetto in questo modo. Ora vattene,che oltre a parlare con Lui,ho anche molto lavoro da fare. Buona giornata.-ribattei seccata.
Lui alzò il dito per ribattere,ma Dany lo bloccò.-Ha sentito la signorina,no? Se ne vada.-disse alquanto infastidito anche lui. Che fosse geloso? Che assurdità,non stavamo più insieme! A meno che...
Francesco lo guardò in cagnesco,ma annuì e se andò,chiudendosi la porta alle spalle e lasciandoci finalmente soli.
Che la pensassi così era alquanto inquietante!
-Allora Daniele,come mai sei qui?-chiesi,avvicinandomi a Lui. Tanto valeva andare diretti al sodo,no?
Mi ritrovai a un metro da lui di distanza e questo per ora mi bastava. Il suo profumo di uomo mi stava già mandando in tilt il mio cervello,quindi meglio non rischiare.
-Per rivederti.-disse,squadrandomi dalla testa ai piedi.-Sei diventata più bella.-.
-Staresti insinuando che prima non ero bella!?-.
-No scema,stavo solo dicendo che crescendo sei diventata solo più bella.-.
-Ehi! ''Scema'' lo dici alle ochette che ti correvano dietro e che sono sicura ti corrono dietro anche a distanza di 5 anni.-ribattei infastidita.
Rise. Quella musica era tanto mancata alle mie orecchie e i suoi occhi che si illuminavano,beh sì,mi erano mancati anche loro.-Sai che non è affatto vero quello che dicono gli altri di te?-.
-Cioè?-.
-Che sei cambiata,che sei diventata fredda e distaccata. Non è vero. Sei solo cresciuta,ma hai lo stesso carattere della ragazzina di sedici anni della quale mi sono innamorato perdutamente.-disse, guardandomi intensamente.
Il mio cuore perse uno,due battiti. O erano tre?
Ma che ne so!
Lui e la sua dannata dolcezza,sempre a far prendere infarti alle persone.
-Beh,anche tu non sei cambiato per niente. Sei solo più egocentrico e più...alto.-notai,seccata soprattutto sull'ultima cosa.
-Rimarrai un'eterna nana.-mi schernì,il tizio.
-Non sono bassa. Sei tu che sei alto come una gru,gigante dei miei stivali.-.
-”Gigante dei miei stivali”...Mh,questa è nuova.-disse ridendo.
Risi anche io,ma tornai seria.-Senti,cosa volevi dire con la frase di prima?-.
Anche lui tornò serio e mi scrutò a fondo,prima di rispondere.-Ecco,vedi io...Io non ho mai dimenticata,o perlomeno non ci sono riuscito. Io ti ho continuato ad amare ed ora ti amo più che mai.-.
Cercò il mio sguardo,ma lo distolsi subito. Lui non sapeva cosa avevo passato,quanto avevo sofferto. Era vero che lo amavo,sì,ormai era chiaro a tutti,ma avevo paura e non volevo più soffrire. Mia madre,mia sorella,Lui...cose capitate tutte insieme e troppo forti per una fragile ragazzina di soli sedici o diciassette anni.
-Dany,io non lo so...Non so se ho voglia di riprovarci. Ho paura di soffrire e,sinceramente,mi sono stancata di farmi male. Per una volta nella mia vita voglio essere felice e essere sicura che non riceverò un altro colpo basso come nel passato.-dissi malinconica.-Ho bisogno di tempo per rifletterci.-.
Dall'altra parte il silenzio più totale.
Lo sapevo. Cosa mi aspettavo,che lui avrebbe capito e mi avrebbe aspettata fino a quando io non sarei stata disposta a stare con lui per sempre!?
Illusioni e balle,solo balle.
-Ok.-lo sentii dire. Alzai lo sguardo verso di Lui,che intanto cercava di sorridere.-Va bene,ho aspettato 5 anni,ce la farò per un altro po'. Facciamo così: ti do due settimane,due sole eh! Se entro quel lasso di tempo non avrai deciso,io me ne andrò per sempre dalla tua vita.-mi spiegò solo questo perché poi si aprì la porta e se ne andò,richiudendola e lasciando così il segno che lui era stato lì.
Sembrava un suo vizio: spariva e riappariva come se nulla fosse,ma ora era il momento di mettere le cose in chiaro.

 

 

Non lo rividi veramente per due settimane.
Da quel giorno,riflettevo sempre su quello che mi aveva detto e quello che era successo in passato. Li mettevo a confronto e non riuscivo mai a trovarne una soluzione.
Impazzivo per capire cosa fare,mi scervellavo per formularmi un discorso serio e conciso.
Mi veniva da ammazzarmi per quanto ogni volta che stavo per prendere una decisione,il ricordo di quei giorni bui e tristi vissuti senza lui si facessero largo nella mia mente come a volermi ricordare che mi aveva pur sempre ferito.
L'avevo detto a mia sorella e aveva sclerato,anche se poi mi aveva detto che dovevo decidere io e nessun altro.
A Meg l'avevo detto e aveva iniziato a saltellare come una scema per la felicità,dicendomi che ci amavamo troppo per stare ancora così lontani.
L'avevo detto a mio padre,il quale mi aveva detto che Lui era un caro ragazzo e che forse si meritava una seconda possibilità.
Insomma,nessuno mi aveva aiutato veramente e io continuavo ad essere in crisi,mentre i giorni passavano veloci,come volendo far arrivare quel maledetto lunedì.

 

Proprio domenica mattina,quando stavo per uscire a passeggiare da sola per riflettere,trovai una piccola lettera indirizzata a me. Rientrai in casa,troppo curiosa,e l'aprii.

Cara Any,
dopodomani è il giorno decisivo e come tu avrai visto non ti ho messo per niente pressione. Volevo che riflettessi da sola,con la tua testa e il tuo cuore, e spero tu abbia preso una decisione definitiva. Ti aspetto lunedì al tramonto,al parco vicino casa tua. Sarò seduto su quella panchina che ci piaceva tanto,dove quell'enorme quercia fa da ombra e l'estate si stava da Dio. Rimarrò lì per una ventina di minuti ad aspettarti,ma se non verrai prenderò un biglietto per la Francia e me ne andrò per sempre. Qualunque sia la tua decisione,io la rispetterò.
A presto,
Tuo Dany.''

Le lacrime scesero da sole e non mi accorsi nemmeno che dei passi si stavano avvicinando al divano sul quale ero seduta. Ripiegai la lettera e la poggiai vicino a me.
La mia decisione era quella di dire no,non avrei voluto riprovarci. L'avrei lasciato andare per sempre,così sarebbe stato più facile per entrambi e ce ne saremmo fatti una ragione. Non avevo più voglia di star male,avevo paura e non avevo alcuna intenzione di tornare indietro. Volevo buttarmi il passato alle spalle e ricominciare da zero.
Non avevo messo in conto,però,che qualcuno mi avrebbe convinto del contrario.
Infatti,quando alzai lo sguardo,trovai mia nipote Sophie che mi fissava preoccupata.
Ormai era tardi per nascondere che avevo pianto.
-Zia,chi ti ha scritto? Perché piangi?-.
Sorrisi per le sue domande ingenue.-Un vecchio amico che non sentivo da tempo e,beh,mi ha chiesto scusa per il tempo perso.-spiegai tranquilla.
-E tu l'hai perdonato?-.
-E' quello che sto cercando di decidere,Sophie. Sai,testa e cuore non sono mai d'accordo,anche se ho deciso di non perdonarlo.-perché stavo dicendo quelle cose a una bambina di soli quattro anni? Dovevo star veramente male e essere disperata da parlarne addirittura con lei.
-Sai zia,ieri ho visto un cartone animato carinissimo,dove c'erano due amichetti che avevano litigato e non volevano fare pace. Alla fine,decidono di seguire il loro cuore e così tutto torna come prima,e sono più felici che mai. Ecco zia,tu potresti seguire il loro esempio,perché anche la mamma mi ha detto che tante volte le decisioni bisogna prenderle con il cuore.-.
Ok,questa bambina non era normale,non era assolutamente umana. Come poteva a soli 4 anni,fare un discorso così lungo e,soprattutto,sensato? Era vero che era una grande chiacchierona,infondo tutti i bambini lo erano,ma aveva detto le cose che aspettavo che qualcuno mi dicesse da ormai troppo tempo. Doveva nascere mia nipote per farmi capire che stavo per fare l'ennesima cazzata.
Finalmente,avevo deciso e stavolta ero più sicura che mai. Tutto sarebbe andato per il meglio e non avrei sofferto più.
-Sophie?-.
-Si zia?-.
-Sei un genio!-esclamai ridendo.

 

Lunedì...
Raggiunsi il parco il prima possibile e come previsto Lui era ancora lì.
Mi avvicinai alla panchina e,vedendomi,si alzò.
Lo guardai ancora un attimo,indecisa se pentirmi di quello che avevo deciso,ma ormai era fatta. Volevo seguire il cuore perché sentivo che era la volta giusta,che non ne sarei rimasta ferita ancora. Era solo merito di mia nipote se avevo deciso così,altrimenti avrei fatto nuovamente un nuovo errore.
Infondo,mia madre mi aveva sempre insegnato che il passato bisognava sempre lasciarselo alle spalle perché le cose accadute non potevano essere cambiate. E poi mi aveva detto di non portare mai rancore,anche se era una cosa grave o delicata.
Lo guardai per bene e mi convinsi ancora di più che quella era la scelta giusta.
-Ti amo..-sussurrai.-Da sempre..-e mi fiondai direttamente sulle sue labbra che,ahimè,anche quelle mi erano mancate.
Inclinai la testa per assaporare a fondo il momento,il suo sapore e capii che non c'era migliore sensazione che stare tra le sue braccia,sentirlo nuovamente mio.
Tutti meritavano di essere felici e la gente spesso se ne accorgeva quando ormai era troppo tardi,ma io non l'avevo lasciato scappare e non l'avrei permesso mai più.
Dio quanto mi era mancato!
Si staccò,ancora senza fiato,e mi guardò sorridendo.-E ora?-.
-E ora che?-domandai stranita. Ma ci teneva sempre a rovinare i momenti belli?
-Sei mia?-.
-Per sempre.-sussurrai felice,innamorata.
-Pensavo mi rispondessi: “finché non mi dai il tempo di ammazzarti”.-.
-Che cretino!-esclamai ridendo. Era tanto che non lo facevo così spontaneamente.
Mi baciò ancora felice e tornò a guardarmi divertito.
-Any?-.
-Sì?-.
-Rimarrai lo stesso una nana.-.
-Dany?-.
-Eh?-.
-Comincia a correre: PERCHE' IO ORA TI AMMAZZO VERAMENTE!-visto,che vi avevo detto? Ma anche questo mi era mancato di lui. Mamma mia quanto ero sdolcinata!
Io assunsi una faccia inferocita perché odiavo che mi dicesse che ero nana e Lui,spaventato,iniziò a correre come un pazzo.-Torna subito qui,razza di cretino!-urlai come una pazza,continuando a correre.
Certe cose non sarebbero mai cambiate!

 

Oh,e per la cronaca,da adulto era ancora più sexy,ma non ditegli che l'avevo detto,sennò iniziava a darsi le arie e io sarei stata costretta a tentare di ammazzarlo,per azzittarlo.
Perché a Lui piaceva provocarmi,per farsi rincorrere.
-Scusa,hai detto che sono sexy per caso?- mi chiese,sorridendo divertito.
-Nient'affatto.-.
-Che nana!-esclamò. Visto,gli piaceva farsi ammazzare!
-Io. Giuro. Che. ti. Ammazzo.-sibilai a denti stretti,assumendo la mia faccia omicida,mentre Lui iniziò a correre come da copione.
-Torna qua,brutto idiota!-.

Tutto era tornato finalmente normale come era giusto che fosse.

 

                                                                                                                     Fine

Angolo autrice:
Dunque,da dove inizio?
Allora,siamo arrivati alla fine! Direi che era pure ora,visto che questa storia va avanti da settembre. E' la prima volta che completo una storia vera e fa uno strano effetto, specialmente se si tra tratta della mia prima ff.
Beh,è ovvio che tutti questi personaggi mi mancheranno. In particolar modo Anastasia e Daniele,perché anche se erano i protagonisti,in un certo senso,mi ci sono affezionata un sacco. Mi dispiace chiudere definitivamente questa storia,ma l'ho allungata anche troppo, quindi non ha più molto senso che continui.
Anche loro hanno avuto il loro finale felice e so che sembra scontato,ma sono un tipo al quale piace il lieto fine. Certo,non sempre è tutto rose e fiori,ma secondo me meritavano di finire così.
Volevo ringraziare chi ha recensito sempre,dandomi consigli e supporto per far sì che questa storia andasse avanti,ossia:
Pervinca95 ,che è una delle mie autrici preferite e anche una mia cara amica.
vale98sonohra ,anche lei,mia cara amica,mi ha aiutato tanto con le sue fedeli recensioni.
minnie95 ,che anche lei per un buon periodo ha recensito sempre e comunque.
Cla_7300 ,che è grazie a lei se sono qui su EFP e ho iniziato a scrivere.
chiaraelle99 ,che mi ha sempre spinto a dare il meglio di me e che spero continui a leggere ciò che scrivo.
Cla_Chia ,che insieme spesso mi hanno fatto notare i miei errori e hanno cercato sempre di migliorarmi.
Infine,ringrazio con tutto il cuore chi ha messo questa storia tra le preferite/seguite/ricordate,che è rimasto sempre in silenzio e magari ha letto soltanto. Grazie tante,per me è già un bel passo avanti che voi abbiate solo aperto la pagina della mia storia e abbiate speso tempo per leggerla.
Grazie davvero.
Se volete leggere qualcos'altro di mio,trovate già un'altra storia in corso “Io sono fredda,ma tu amami e ho già iniziato a scriverne un'altra che pubblicherò prossimamente.
Alla prossima,
Eleonora.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1287471