Anonymous

di sherry adler
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Inviti da nessuno ***
Capitolo 2: *** Pronti a partire! ***
Capitolo 3: *** Cat Island ***



Capitolo 1
*** Inviti da nessuno ***


Anonymous


 

Capitolo I:
Inviti da nessuno



Era passato già un anno da quando Shinichi e Shiho avevano riacquistato le loro vere sembianze.
Era già passato un anno, ma Shinichi aveva deciso di lasciarsi il passato alle spalle: Gli occhiali, la cintura, le scarpe e l'orologio di Conan se ne stavano chiusi dentro uno scatolone di cartone a casa del dottor Agasa.
Era passato un anno da quando aveva trovato il coraggio di dichiararsi a Ran, tuttavia....
-Shinichi me lo avevi promesso! è una settimana che rimandi!!!- 
-Hai ragione Ran, ma lo sai che questo caso mi tiene molto impegnato.. e non posso perdere tempo!-
-Ahh.. e così uscire con me sarebbe una perdita di tempo?? Grazie mille!- disse la karateka furiosa guardando il giovane detective negli occhi.
-Noooo ma cosa capisci!- disse stando in allerta..nel caso sferrasse uno di quei calci che ti fanno girare la testa di trecentosessanta gradi, poi riprese - dai Ran, non ti arrabbiare.. ti prometto che mi farò perdonare!- e la guardò con gli occhioni dolci in attesa di una sua risposta.
-Si.. certo, come no! è una settimana che lo dici! Tonno di un detective!-
-Ehi.. ma il tonno era Heiji!-
-Beh, da oggi lo sei anche te! Divertiti.- Non appena ebbe terminato la frase allungò il passo e si diresse a casa, lasciando da solo Shinichi.
Un po' più indietro quattro persone avevano assistito alla scena e ora stavano discutendo.
-Ehi Shiho!- disse una bambina di otto anni con la passata, tirando appena la gonna azzurra della giovane liceale.
-Dimmi Ayumi.. che c'è?- rispose lei sorridendo.
-Ma Shinichi e Ran si sono lasciati?-
-Macchè Ayumi.. è normale che ogni tanto litigano, ma vedrai che tra un po' fanno la pace- la tranquillizzò l'ex scienziata dell'organizzazione.

La bambina le sorrise, e Shiho ricambiò con la stessa moneta.
Quando la squadra dei giovani detective aveva scoperto che i loro Conan e Ai, in realtà erano il famosissimissimo Shinichi Kudo e Shiho Miyano restò ovviamente un po' scombussolata.
Questo periodo di confusione, però, durò pochissimo: I bambini, infatti erano eccitatissimi di sapere che avevano lavorato per tutto quel tempo spalla a spalla con niente popò di meno che Shinichi Kudo.
-Ehi detective solitario!! Unisciti alla squadra dei giovani detective- gli urlò da lontano la bionda.
Lui si fermò e con la cartella appoggiata sulla spalla aspettò i quattro, che lo raggiunsero a corsa.
-Ehi Shinichi.. devi insegnarmi quale tecnica usi!- gli disse subito Genta non appena ebbe ripreso fiato, e Mitsuhiko confermò -Sì, ce lo devi assolutamente dire!-
Shinichi, Shiho e Ayumi li guardarono straniti.
-Ragazzi, quale tecnica dovrei insegnarvi, scusatemi?-
-Quella che usi per conquistare le ragazze!- Risposero i bambini all'unisono.
Shinichi e le ragazze li guardarono allibiti, poi rispose -Sinceramente.. dovrei imparare più io da voi che voi da me in quanto a donne!-
E poi, tra una risata e l'altra, come ai vecchi tempi, la squadra dei Giovani Detective si avviò a casa dopo una lunghissima giornata di scuola.

---°---

-Giuro che prima o poi quello stoccafisso di detective me la paga.. - disse Ran abbastanza alterata mentre rientrava a casa con la posta in mano.
Ovviamente arrivata a casa la situazione peggiorò:
-Papà!! quante volte devo dirti di non bere!! o almeno, di non bere quattordici lattine di birra!- urlava mentre cercava di strappargliene una dalla mano.
-Daìì Ran, guesta è l'ultima te lo giuroo!- disse Kogoro cercando di tenersela stretta tra le mani.
La karateka sospirò rassegnata, poi disse -Senti papà oggi non è giornata, quindi tieni la posta e io vado a preparare la cena!-.
La figlia del detective però non fece quasi a tempo ad arrivare davanti ai fornelli che il padre la richiamò.
-Cosà c'è papà!-
-Credo che questa sia per te.. Non dice chi la manda, ma c'è scritto Ran Mouri!- disse mentre la figlia osservava la busta completamente bianca.
-Tieni- le disse. Lei la prese e disse -Grazie papà, la leggerò mentre faccio da mangiare!-.
Chiuse la porta della cucina poi aprì la lettera e ne tirò fuori il foglio che diceva:

''Gentilissima signorina Mouri Ran,
La informiamo che lei è stata invitata il tredici maggio ad una speciale caccia al tesoro insieme al suo compagno di squadra Shinichi Kudo, presso l'isola di Cat Island, nell'arcipelago delle Bahamas.
La informiamo inoltre che ogni squadra avrà uno yacht privato all'interno del quale troverà le informazioni per questo gioco.
Allegati a questa lettera ci sono i due biglietti aerei per Cat Island.
Nella speranza che accettate l'invito...
Ossequi, Mr. Anonymous''


La studentessa rilesse più volte quella lettera, dopodichè prese il cellulare e compose il numero di Shinichi.


---°---

La scrivania del giovane Shinichi era sempre ripiena di libri, giornali e posta.
Era appena rientrato a casa, quando il cellulare cominciò a vibrare
Ran.
-Vabbè, speriamo che le sia passata la storia di prima- si disse nella mente.
-Pronto Ran, scus.. Cosa? Una lettera? No, non ho ancora guardato la posta.. aspetta eh..- disse mentre prendeva la busta bianca tra le mani.
-Una caccia al tesoro?? Waw.. sarebbe davvero bello! se non altro siamo su uno yacht, io e te.. a Cat Island.. cosa vuoi di più!!?? Ci andiamo no??!!-
L'entusiasmo di Shinichi contagiò anche Ran, che non se lo fece ripetere due volte: riattaccò e andò a preparare la valigia.

Il tredici maggio sarebbe arrivato velocemente..
Mancavano solo due giorni.





Sherry's Corner:

Sciaooooo Belli?? allora visto che sono tornata?!
Sinceramente speravo di tornare subito dopo l'altra ff, ma con il rientro a scuola ho avuto molto da fare!
Insomma, voi che mi raccontate di bello?
Shinichi: Scusa Sher, vorresti chiedere della storia invece di stare a ragionare del più e del meno?
Sherry: Ok ok scusa.. -.-'' chiederò!
Allora cosa ne pensate di questo nuovo inizio? Di questa storia??? cosa ve ne pare?? Insomma, fatemi sapereee in tantissimiiii :)
^^

xxx Sherry Regan

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Capitolo 2
*** Pronti a partire! ***


Anonymous





Capitolo II:
Pronti a partire!






Le ragazze sono lente a vestirsi, le ragazze sono lente a truccarsi e sono lente persino a fare la doccia.
Tuttavia non so se molti di voi sanno che sono tremendamente lente e indecise anche nel preparare le valige.
Ran, la mora liceale era chiusa in camera sua da più di due ore e non aveva intenzione di uscirne fino a quando la valigia non sarebbe sta chiusa e messa in salotto.
-Ma potrebbe fare freddo!- continuava a dire facendo su e giù davanti all'armadio, con il telefono all'orecchio.
Beh, non poteva certo pensare di preparare la valigia senza aver chiesto alcuni consigli alla consulente per eccellenza: la sua amica Sonoko Suzuki.
-Ho capito.. allora un cappottino tipo quello rosso può andare bene dici?-
continuò prendendo l'oggetto dall'armadio di legno e riponendolo ben ripiegato nella valigia.
-Ok Grazie Sonoko.. sii, ti prometto che Shinichi non mi sfiorerà per nulla al mondo- 
Rassicurò bugiardamente l'amica.
-Grazie allora! Prometto di inviarti una cartolina!-
concluse la Karateka, poi riagganciò.
In realtà stava pensando a Shinchi. Insomma, su uno Yacht, loro due, da soli..
Magari sarebbe stata la volta buona no?
Scacciò quei pensieri dalla testa arrossendo, tornando a concentrarsi sulla valigia ancora vuota.
 
---°---
 
-Senti, non ho voglia di arrabbiarmi con te, quindi.. per favore levati dai piedi se non vuoi finire male!-
-Te lo giuro Kazuha!! Ma perchè non mi credi mai!-
La ragazza di Osaka lo guardò inarcando un sopracciglio, poi rispose -Ahh.. e me lo chiedi pure?-
Heiji e Kazuha rimasero a guardarsi nelle palle degli occhi per alcuni secondi, poi il detective prese parola -Non mi credi?? Bene, allora ecco le prove!-
Porse, poi, nelle mani dell'amica un biglietto che recitava:
 
''Gentilissima signor Hattori Heiji,
La informiamo che lei è stata invitato il tredici maggio ad una speciale caccia al tesoro insieme alla sua compagna di squadra Kazuha Toyama, presso l'isola di Cat Island, nell'arcipelago delle Bahamas.
La informiamo inoltre che ogni squadra avrà uno yacht privato all'interno del quale troverà le informazioni per questo gioco.
Allegati a questa lettera ci sono i due biglietti aerei per Cat Island.
Nella speranza che accettate l'invito...
Ossequi, Mr. Anonymous''
 
Kazuha rilesse più volte quel biglietto. Come poteva essere?
Insomma.. che diavolo di roba era quella?
E poi.. Lei, con il tonno su uno Yacht??
Un paio di scene divertenti e romantiche le passarono nella mente.
-Ok scusa, hai ragione.. Mi dispiace, dovevo crederti!- furono le parole sincere della mora.
-Non ti preoccupare.. Piuttosto che facciamo? Andiamo vero?- chiese Heiji completamente esaltato dall'avventura che gli si era appena presentata.
-Beh, ecco io non so.. insomma, vorrei venire ma cosa dico a mio padre?-
-Don't worry Kazuha, ho già pensato io a tutto!- disse esultando Hattori.
Si potevano vedere gli occhi brillare dalla gioia.
L'amica lo guardò interrogativa: non capiva affatto le parole del giovane Hattori. Forse si era dimenticato di che uomo era suo padre?
Figuriamoci se l'avrebbe lasciata andare via su uno Yacht con Heiji.. 
-Sentiamo detective.. che stupidaggine hai inventato questa volta?- gli chiese lei abbastanza innervosita.
Heiji le prese la mano tra le sue e poi disse -bhe semplice no? Ho detto che siamo in gita? Nessuno scoprirà niente fidati!-
-Come scusa???-
-Si Kazuha, hai capito bene! Ma se non vuoi venire..- esordì il moro giocando una delle sue carte vincenti, -Vorrà dire che lo chiederò a Kumiko.. Anzi guarda, vado subito da lei..-
-Fermo qua! Tu non vai da nessuna parte senza di me! Ti cacceresti sicuramente in uno dei tuoi pasticci.. Va a preparare le valige!-
BINGO!!
Heiji sorrise soddisfatto, poi continuò -Ok, allora passo a prenderti domani alle 9.00 in punto! Sii puntuale!-
La liceale lo salutò e, non appena fu fuori di casa disse a se stessa -Giuro Hattori che se anche questa storia ci mette nei casini.. ti ammazzo!-
Poi si diresse in camera, pronta a partire per quel viaggio.

---°---


-Ran, tesoro dove credi di andare con quel coso?- 
-Oh, da nessuna parte papà..- mentì spudoratamente lei.
Kogoro si avvicinò a sua figlia dopodiché la guardò neglio occhi -Ehi.. non avrai mica intenzione di scappare con il tuo detectivuccio da strapazzo vero?-
La karateka rimase impietrita: sapeva quanto il padre fosse geloso di lei e di quanto non sopportasse Shinichi.
-Ohhh no! Sto semplicemente partendo con Sonoko.. Sai, mi ha invitato una settimana nella sua villa sulle montagne di Beika! Tanto papà settimana prossima non ho scuola, quindi non farò nemmeno assenze..-
si difese la ragazza dagli occhi color lilla.
Chiunque si sarebbe accorto che quella era una bella e buona bugia, tuttavia Kogoro no.. ma che volete fare.. c'era da aspettarselo.
-Bene, ma mi raccomando, fate le brave e soprattutto non cacciatevi in qualche pasticcio!-
Ran fece uno dei suoi sorrisi più belli e sinceri, poi disse -Sono sicura che non ci accadrà niente-
Ovviamente con lei c'era Shinichi. si fidava di lui. Si fidava di lui più di chiunque altro.
-Bene, allora ti devo accompagnare da lei?-
-Oh nono papà, partiamo domani! Stavo solo portando la valigia nel salotto, ma se da noia posso riportarla in camera!- rispose lei divertita.
-Nono figurati tesoro, lasciala pure qui.. Va a preparare la cena, che sento un languorino divorarmi lo stomaco!-
Kogoro, sempre il solito Kogoro. 
Così, mentre il detective privato si sistemò sul divanetto a guardare il suo sceneggiato preferito, Ran si chiuse in cucina, mise la pentola d'acqua a bollire dopodiché prese il cellulare.
Due erano i messaggi da inviare.
Il primo era a Sonoko:
''Se mio padre ti chiama reggimi il gioco''
Il secondo era per Shinichi:
''Papà ha accettato..domani ha un appuntamento con l'ispettore Megure.
8:30 a casa mia?''

Le risposte ai messaggi furono entrambe positive.
L'indomani sarebbe cominciata un'avventura.
Nessuno sapeva niente di nessuno.
Nessuno sapeva che sarebbero stati tanti gli incontri.
Altri quattro biglietti identici agli altri erano stati spediti in tutto il giappone.



Sherry's Corner:
Allora.. Sono mortificata e chiedo scusa a tutti per il tremendo ritardo nel pubblicare questo capitolo, ma ho delle buone scusanti che spero accettiate.. xD
Subito dopo aver pubblicato il primo capitolo il mio pc ha cominciato ad avere problemi, fino a morire prematuramente.
Di questi tempi c'è crisi e ho dovuto aspettare il mio compleanno per ricevere un altro Pc, quindi ora se mi volete sono tornata.. e sono più carica che mai..
Se qualche angelo mi ha perdonata, potrebbe passare a leggere il seguente commento al Chappy^^

Aaaaaaallora?? che ne pensate??
Kogoro broccolone come al solito non ha capito niente e si è fatto imbrogliare per l'ennesima volta!
Heiji che ha ricevuto lo stesso biglietto di Shinchi e Ran e che deve ''sopportare'' Kazuha.
Sherry:Si tesoro, lo sappiamo che in realtà sei te a dover sopportare quel tonno! ^^ Ti voglio bene Heiji!
Hattori: guarda un po'.. io punto Sher!
Poi, altri quattro biglietti??
Vi giuro gente, ho avuto un'idea talmente taaaanto contorta, perversa ed eccezionale che dovete assolutamente leggere il continuo!!

xxx
Sherry A.

 

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Capitolo 3
*** Cat Island ***


Anonymous



Capitolo III:
Cat Island


Il fatidico tredici maggio era arrivato e nel cielo di Tokyo il sole saliva alto, brillando ogni secondo di più.
Le strade della città cominciavano a riempirsi di auto che viaggiavano su e giù.
Autobus che già alle 7:30 di mattina erano pieni di ragazzi assonnati che dovevano affrontare l'ennesima giornata di scuola o di anziani signori che dovevano adare a fare la spesa per il pranzo.
Insomma, Tokyo si era svegliata ed era tornata tumultuosa.. come sempre, del resto.
Per otto persone, quella giornata non sarebbe stata monotona come le altre: tutt'altro, segnava l'inizio di una grande avventura.

Casa Mouri, 8:15

-Ran, tesorino di papà?!- La voce di Kogoro rimbombava nel corridoio di casa, voleva salutare quella che nonostante i suoi diciotto anni, lui chiamava ancora ''Piccola di papà''.
-Sono in bagno papà!! ora esco!- rispose una voce femminile, mentre la porta del bagno si apriva lentamente lasciando uscire la giovane karateka che reggeva in mano lo spazzolino da denti.
-Dove credi di andare conciata in quel modo?!- le chiese il detective fissandole gli abiti.
Effettivamente Ran si rese conto qualche attimo dopo di aver trascurato un piccolo particolare. A suo padre aveva detto che sarebbe andata in montagna, e allora qual era il motivo di quei jeans corti e di quella maglietta rossa sbracciata.
Ran rimase in silenzio meditando in cerca di una scusa, mentre il padre continuava a fissarla.
-Ran, sei sempre la solita distratta! Va bene che qui è molto caldo, ma se vai in montagna ti converrebbe vestirti con qualche maglia più pesante non credi?- Fortunatamente, all'ingenuo Kogoro non era nemmeno balenata per la testa l'idea che la sua ''piccolina'' gli avesse mentito; anzi, in modo del tutto involontario era stato lui a fornirle la scusa più giusta.
-Oh giusto! Me ne ero dimenticata, sono sbadata come sempre!- rispose prontamente Ran, arrossendo lievemente sulle guance.
Il detective le appoggiò una mano sulla spalla e poi, inarcando un sopraciglio disse -Non è che a questa scampagnata c'è anche Shinichi vero?-, il suo sguardo era quello di un classico padre geloso, che non sopporta il fidanzato della propria ragazza.
Ran si immobilizzò di scatto.
-Ma noo!! te l'ho già detto un miliardo di volte! è andato a trovare i suoi genitori a New York! Possibile non ti fidi di me?- chiese lei tra il divertito e lo scocciato.
Una cosa era certa, se Sonoko non le reggeva il gioco, Ran poteva pure ritirarsi in un monastero.
Kogoro si schiaffeggiò una mano sulla fronte, poi disse -Scusami Ran, hai ragione!! Ora scappo che ho un appuntamento con l'ispettore.. Mi raccomando, divertitevi tu e Sonoko.. ma non cacciatevi nei guai!- Le baciò la fronte e poi uscì di casa con un ultimo cenno.

-Maledetto.. vuoi vedere che mi ha fatto fare tardi?- si disse Ran guardando l'orologio, che ormai segnava le 8:20. 
Dieci minuti e Shinichi le avrebbe suonato alla porta.
Tornò di corsa in bagno e si finì di lavare, improfumare e truccare.
Nove minuti dopo, Ran Mouri era perfettamente perfetta: I capelli castani e lucenti erano raccolti in una treccia lunga, mentre gli occhi color lilla erano messi in risalto da un ombretto color pesca, che si intonava con il colore delle scarpe.
Stava andando a prendere la propria valigia, quando il campanello di casa suonò.
Corse a rispondere -chi è?-
-Il lupo mangia frutta!- rispose una voce a lei più che nota.
-Se non la smetti di fare il cretino non ti apro!-
-Dai scusa!! Hai bisogno che venga su a prenderti la valigia oppure la ''forzutissima Ran'' riesce a portarla giù da sola?- Ran diventò rossa di rabbia. La stava prendendo in giro per caso?
-Ehi Tonno.. la porto giù da sola, non ti preoccupare!- gli urlò riattaccando la cornetta del citofono.
Prese la pensante valigia ed uscì di casa.
Una volta arrivata giù, un radiante Shinichi Kudo in jeans e maglietta a maniche corte la aspettava appoggiato con il gomiti al taxi.
-Buongiorno tesoro!- le disse ammiccando.
-Buongiorno un tubo Tonno!- rispose lei con fare quasi nevrotico.
-Ehi, pensavo che sulla questione ''tonno'' avevamo chiuso! Il tonno è Heiji e basta!-
-Anche tu sei un bisbetico Tonno! Non so chi è più tonno tra tutti e due!- 
Il dibattito andò per le lunghe, fino a quando Shinichi le prese la valigia e la ripose nel bagagliaio della macchina.
Destinazione Aereoporto.

----°----

Casa Toyama, ore 9:10

-Datti una mossa Kazuhaaa!!!-
-Sto arrivando!!! Un attimo!!- rispose con un'alterazione di voce, tipica della ragazza di Osaka.
Heiji era con le braccia incrociate davanti alla porta della camera di Kazuha, che stava cercando tra le ''macerie'' il proprio cellulare, apparentemente disperso, fino a quando urlò dicendo di averlo trovato.
Uscì con mezzi capelli arruffati dalla propria stanza e guardò torva Heiji.
-Ce l'abbiamo fatta!-
-Sta zitto tonno.. zitto per almeno dieci minuti!!- disse lei superandolo e prendendo la propria valigia. 
Heiji prese la sua e tra una battuta e l'altra, tipico dei due, scesero le scale fino ad entrare nel taxi.
Eh già, anche loro  stavano andando all'aereoporto.. non quello di Tokyo, ma di Osaka.

Questi quattro ragazzi, però non sarebbero stati gli unici ad avere una giornata del tutto diversa dalle altre.
No, la ''vita'' sarebbe stata sconvolta da altre quattro persone.

---°---

Fukui, ore 8:50

Un alto ragazzo dal fisico scolpito, sui diciannove anni era uscito in quel momento dalla doccia e ora fissava, con le braccia appoggiate sul lavandino, l'immagine di sè riflessa nello specchio.
I suoi capelli castano chiaro grondavano ancora d'acqua e i suoi occhi verdi erano ancora incollati su quelli che mostravo l'ocggetto di vetro.
Non sapeva se accettare o no.
Ad ogni modo avrebbe dovuto scegliere subito.
Con l'asciugamano legato strettamente in vita, tornò in camera. Sul letto era ancora appoggiato l'invito che aveva ricevuto due sere prima.
 
 ''Gentilissimo signor Hayashi Nobuyuki,
La informiamo che lei è stato invitato il tredici maggio ad una speciale caccia al tesoro insieme alla sua compagna di squadra Shiho Miyano, presso l'isola di Cat Island, nell'arcipelago delle Bahamas. 
La informiamo inoltre che ogni squadra avrà uno yacht privato all'interno del quale troverà le informazioni per questo gioco.
Allegati a questa lettera ci sono i due biglietti aerei per Cat Island e una maglietta quadri rossi e blu, che dovrà indossare per farsi riconoscere dalla sua compagna: lei, invece indossera un vestito arancione con dei fiori di ciliegio.
Nella speranza che accettiate l'invito...

Ossequi, Mr. Anonymous''

 

 Il giovane ragazzo rilesse più volte quel biglietto, indeciso sul da farsi. 
''Perchè diavolo avevano scelto lui per questa caccia al tesoro?'' questa era la domanda che risuonava nella mente del giovane karateka dal giorno in cui aveva letto la lettera.
Poi si decise: avrebbe partecipato a questa ''caccia al tesoro'', così si vesti con un paio di pantaloni di jeans corti e con la maglietta che gli avevno spedito.
In dieci minuti era pronto.
Non gli restava altro che dirigersi all'aereoporto di Tokyo, speranzoso che anche la sua compagna ''shiho'' avesse accettato l'invito.

Casa Hagasa, ore 8:55

Una Shiho piuttosto turbata era distesa sul divano, i suoi azzurri incollati al soffitto.
Aveva ricevuto una strana lettera che la informava di essere stata scelta per una caccia al tesoro. Sarebbe pututa andare alle Bahamas.. si, ma con un tizio che non aveva mai visto.
Tuttavia aveva deciso di partecipare.
Qualche sera prima, la misteriosa chiamata di Shinichi che le diceva di voler andare a trovare i suoi genitori in America l'aveva un po'.. scombussolata.
Vi chiederete cosa c'era di strano.. Beh niente, se Ran non l'avesse chiamata appena qualche secondo prima di Shinichi diendole che sarebbe partita per una settimana.
Il tutto le risuonava un po' strano..
Molto strano, a dire la verità.
Così, quasi certa del fatto che anche Shinichi e Ran avessero ricevuto quell'invito, decise di vestirsi con quel tremendo e orribile vestito arancione mandatole da quell'anonymous.
Un quarto d'ora più tardi, la giovane ex scienziata dell'organizzazione era sull'uscio che salutava il dottor Hagasa - A presto dottore, le manderò una cartolina dalla Francia glielo prometto-.
Salì sul taxi e ''volò'' verso l'aereoporto di Tokyo.
Non sapeva che Shinichi e Ran avrebbero preso il volo prima, mandato solo per loro due.
E poi.. perchè nessuno dei tre aveva detto la verità?? perchè non si erano chiamati a vicenda??

Ultima, ma non per questo ultima per importanza era la coppia formata da due giovani ragazzi liceali.
La mascolina e ancora acerba in ambito ''investigativo'' Masumi Sera e l'altro detective, Saguru Hakuba, famoso per la sua continua caccia a Kaito Kid.
Entrambi i ragazzi, pur non conoscendosi, avevano accettato all'istante l'invito ricevuto dallo stesso Mr Anonymous degli altri.
Lei aveva indossato una camicia a pallini, come indicato nel  biglietto mentre lui aveva indossato una maglietta rosa.
Loro, si sarebbero incontrati all'aereoporto di Osaka. 
Prenderanno l'aereo privato dopo Hattori e Toyama.



---°---

Quattordici ore di Fuso Orario.
Sicuramente all'Aereoporto di Nassau qualcuno avrebbe dato di stomaco: I primi ad atterrare furono un assonnato Shinichi e una zombie Ran.
I due scesero dal proprio volo privato mano nella mano, simbolo del fatto che molto probabilmente non avevano passato tutto il tempo a litigare.
-Ehi.. è meraviglioso qui!- esordì Ran lasciando la mano di Shinichi per correre più avanti. 
Aveva sempre amato il mare.
-Già..- rispose Shinichi attonito.
La vista di quel meraviglioso paesaggio toglieva davvero il fiato.. e lui, poteva stare li con la sua Ran, da soli.. Con tanto di investigazione.
Chi era quel maledetto genio che gli voleva così bene, tanto da soddisfare i suoi bisogni in questo modo?
-Hei Shinichi, guarda la!- Urlò Ran al detective, indicandogli un insegna che lampeggiava in Rosso  ''Team Kudo-Mouri'' ''Team Kudo-Mouri'' ''Team Kudo-Mouri''.
I due corsero sotto l'insegna, dove li aspettava un simpatico vecchietto.
-Salve ragazzi! Siete voi il signor Kudo e la signorina Mouri?-
I due ragazzi sorrisero ed annuirono.
-Bene, qui fuori c'è un gommone per noi.. io vi accompagnerò fino al luogo in cui è situato il vostro Yacht.. ovvero, in mezzo all'oceano e vicino alle coste di Cat Island.. Quindi prego.. seguitemi!- disse il vecchietto ammiccando ai giovani e soffermandosi qualche secondo sull' ''Vostro Yacht'', come se sapesse che tra quei due ci fosse del tenero.
I due lo seguirono e dopo quaranta minuti di gommone e una vista dell'oceano pazzesca i due arrivarono al loro bellissimo e lussuosissimo Yacht.
-Allora ragazzi la mia corsa termina qui.. Ho altri passeggeri da portare ai loro Yacht e se non mi do una mossa rischierò di farli arrivare tardi.. E' giusto che tutti voi abbiate il vostro tempo.. Aaaarrivederci!!- urlò infine l'arzillo signore, ormai ripartito in direzione dell'aereoporto.
Ran lo salutò con la mano ed entrò dentro quella meraviglia di ''piccola nave''.
Era tutto a dir poco fantastico.
Due piani: al primo si trovava un piccolo salotto all'aperto con sdraie e tavolini, ombrelloni ed una piccola piscina con idromassaggio. Dentro vi era una cucina attrezzata di tutti i possibili strumenti, per poi approdare in un ampio e modernissimo salottino con tanto di televisione e biblioteca.
Al secondo piano, un altro salottino, all'aperto però, in più due camere singole ed una matrimoniale.. due bagni ed un posto che assomigliava ad una sorta di terme..
Insomma, se lo vogliamo chiamare in qualche modo, chiamiamolo ''Paradiso Terrestre''.
Ran era in preda ad una vera e propria crisi di Panico, mentre Shinichi era alla ricerca del prossimo indizio: quello che avrebbe dato inizio alle vera caccia al tesoro.
-Ehi Ran, non è che hai trovato un biglietto.. o qualcos'altro che riguarda la nostra caccia al tesoro?- Urlò il giovane detective di Beika, sperando in una risposta positiva di Ran.
-No, biglietti non ce ne sono, ma nel salottino dove sono io c'è un cd con i nostri nomi incisi sopra..- rispose con un tono alto di voce, in modo che Shinichi la potesse sentire.
Quando la ebbe raggiunta infilò il cd nell'apposito lettore e accese la televisione.

Un video, tipo documentario, che riguardava il posto in cui erano.. La voce che era stata registrata sopra diceva :''31 Luglio, 1715.. Un terribile uragano affonda la più grande flotta del tesoro della storia..Quaranta forzieri di gioielli e corone per la regina di Spagna..''
Poi le immagini cominciano a scorrere più veloci.. e ancora la voce che dice ''Un tesoro, quattro coppie e dunque tanta concorrenza..Ma sono tanti i segreti che circondano questo posto.. Per questo siete stati scelti voi: I migliori ragazzi giapponesi svegli e appassionati dell'avventura. La Gara comincera domani, alle 9:00 in punto.. Per adesso, cominciate a farvi una vostra idea.. e per questo c'è l'apposita biblioteca! Ossequi, Mister Anonymous!''

Ran e Shinichi si guardarono in un primo momento seri, per poi far comparire sui loro volti un'espressione euforica.
-Andiamo a frugare tra i libri!- decretò Ran, correndo rapida verso di essi.
Shinichi, euforico quanto lei invece cominciò a vagheggiare sui misteriosi segreti che poteva scoprire oltre a quelli relativi al tesoro.
E poi insomma, c'erano altre tre coppie oltre a loro.. e senz'altro gli avrebbero dato filo da torcere.
Strano però che non fosse stato invitato anche Hattori.. perchè ovviamente non era stato invitato.. Gli avrebbe telefonato altrimenti!

Alle 19:00 in punto tutte le squadre avevano raggiunto i propri yacht.
Conoscenze varie, litigi noti riecheggiavano nell'arcipelago di Cat Island.
Ma siamo sicuri che quella sarebbe stata solo una vacanza/avventura positiva? Non un piccolissimo intoppo?






Sherry's Corner:

Ciao Ragazzi!!!
Vi chiedo umilmente scsa per questo ritardo tremendo ma non ho davvero avuto modo di scrivere il capitolo..
Non trovo nemmeno le parole per scusarmi!
Vorrei solo dire che questa Fan Fiction la dedico a Lorenzo, un mio amico di 17 anni che purtoppo non c'è più!
Non so nemmeno dove ho trovato la forza per scriverlo..
''Ehi Lore, spero che questa ff ti piaccia.. è tutta per te!''

Ad ogni modo se c'è qualche buon'anima che lo vuole leggere sono contenta..
Sarei contenta anche se qualcuno recensisse.. anche solo per mandarmi a quel paese dicendomi che non gli interessa niente di questa storia!..
Poi, se per caso, tra alcuni di voi, c'è anche qualcuno che vuole darmi qualche consiglio.. 
Mi farebbe sicuramente felice..

xoxo
Sherry Adler



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