Amici Immaginari.

di TheFlyingPaper
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Parola di Tricheco! ***
Capitolo 2: *** Lacrime ***
Capitolo 3: *** Troppo Facile. ***
Capitolo 4: *** Che belle le sigarette! ***
Capitolo 5: *** Ma perché?! ***
Capitolo 6: *** Here comes the sun king. ***
Capitolo 7: *** Click. ***
Capitolo 8: *** Confidence ***
Capitolo 9: *** Other (fab) people ***
Capitolo 10: *** Beer and Biscuits. ***
Capitolo 11: *** Kama e Prem ***



Capitolo 1
*** Parola di Tricheco! ***


Amici?


Non mi capita spesso di camminare da sola. . .
Penso sia più rilassante che avere di che parlare con qualcun'altro.
E' solo più difficile riuscire ad essere se stessi con se stessi perché sai quando menti.
Comunque stavo camminando per andare a trovare un'amica e rimuginavo senza troppa profondità su ciò che mi riserbava il futuro, fatto sta che la mia cara amica non c'era e mi toccava tornare a casa senza niente da fare.
Così mi fermai a guardare il vuoto per qualche minuto ascoltando nella mia mente le canzoni che mi stavano più a cuore.
Mai mi sarei sognata di vedere quello che avevo visto: davanti a me nell'ombra c'era un ragazzo alto appoggiato a un muro con un ghigno di comprensione adorabile e antipatico allo stesso tempo.
-Una ragazzina come te non dovrebbe stare da sola.
-Pare non lo sia più scocciatore!
-Perché non sei con qualcuno?
-Questi sono affari miei!
-Come siamo tranquille, eh!
-Smettila!Lasciami in pace!Stavo pensando e per colpa tua...-non credevo ai miei occhi.
-Per colpa mia cosa?
-Ma tu non sarai mica...
-John piacere di conoscerti. Strana come prima conversazione, non trovi?
-Strana sul serio m-ma tu non sei nato nel 40???????
-Dovrei esserlo ma forse è solo un'illusione della tua mente.
-Ma resta il fatto che mi hai distolto dai miei pensieri e ciò è molto fastidioso!
-Mi perdoni?
-NO!
-E se ti promettessi che potrai confidarmi tutti i tuoi segreti senza che nessuno possa saperne niente?
-Lo faresti? Non mi conosci neppure!
-Parola di Tricheco!
-Allora sia!
-Sia!
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Siate clementi! E' la mia prima FF... 
Spero vi abbia interessati!

Ciao ciao!

TheFlyingPaper

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Capitolo 2
*** Lacrime ***


 

Lacrime


John è appena entrato nella mia via e già lo vedo come un amico fidato.Penso che la mia mente mi stia giocando qualche scherzo.E' una cosa così strana!!!

-A cosa stai pensando?

John mi guarda di traverso,sa cosa sto pensando non avrebbe bisogno di chiedermelo, ma me lo chiede lo stesso...

-A niente.

-Bugiarda!

-Penso che...-mi sento calda e a rinfrescarmi ci ha già pensato una lacrima

-Che c'è?

-Niente è solo ...posso farti una domanda?

-Me l'hai già fatta- un sorriso mi si è aperto in pieno viso e non a pensare alla cosa giusta

-E' difficile amare?

-Sai questa è una domanda a cui non so risponderti bene.Amare in se' non è difficile, almeno per me. Poi c'è l'amore complesso perché non ricambiato e quello, ne sono certo è difficile da superare.Per il resto vale ciò che ho detto prima.

-Ma credi che allora doloroso e difficile siano diversi?

-Penso siano alquanto simili.Ma se poi l'amore deve essere doloroso conviene dimenticarsene.

-Sai, non ci avevo mai pensato seriamente.Piangevo e basta. Mi arrabbiavo con me stessa e basta... Grazie

-Di cos...

Senza accorgermene gli ho dato un bacio sulla guancia e lui è arrossito,è arrossito parecchio.

-Sai, non ci avevo mai pensato seriamente .-gli ho sussurrato.

John si è spostato, sembra arrabbiato.

Sono sicura che non c'entra con quello che ho appena fatto.

E' lì seduto che si asciuga lacrime infinite. Mi chiedo sia il caso di parlargli.

-Ma se poi l'amore deve essere doloroso conviene dimenticarsene.-era stato lui a rivolgermi per primo la parola

-Perché non mi spieghi?

-Perché non c'è niente da spiegare!- si è girato di scatto e mi ha guardata dritto negli occhi.

-...

-...

Tra i nostri occhi passarono fiumi di parole.

Il buio è forse l'elemento che mi attrae di più.

Forse perché riesco a ragionarci meglio.

Nel giardino è buio. E John è qui accanto a me.

Mi sono appena girata quando lui comincia a cantare.

"Is there anybody going to listen to my story all about the girl who came to stay..."

Lo ascolto in silenzio.

La sua voce ha qualcosa di strano.

Sembra che si sta liberando da un peso.

E alla fine ha un sorriso beffardo sul volto che non mi spiego.

-Ti è piaciuta?

-No.

-Perché?

-Non lo so.

-Dillo!

-Prima dimmi perché avevi quella faccia quando hai finito di cantare!

-Perché questa canzone mi ricorda la mia ex ragazza.

-Lei com'era?

-Era gelosa e voleva tutto. Io le avrei dato tutto ma a quanto pare prima di un paio di mesi si era innamorata di qualcun'altro.

Per sfogarsi ha tirato un pugno all'albero al quale era vicino.

-Come si chiamava?

-Anna.

-Dev'essere stato devastante.

-Non voglio più pensare a lei.

Detto questo si avvicina a me e mi sussurra:-Aiutami tu.

Sento il suo respiro dolce sui capelli.

Una sua mano si posa sulla mia spalla destra mentre l'altra mi abbraccia.

Le sue labbra sfiorano la mia guancia.

Le sento tendere in un sorriso.

-Non mi hai detto perché non ti è piaciuta la mia canzone.

Penso di non essere mai stata così rossa in tutta la mia vita.

La sua reazione mi ha sconvolta. Si è girato e si è messo a ridere.Ridere a crepapelle.

-Così impari a manipolare le emozioni altrui!

-Cosa intendi dire?

-Sai, essendo il tuo amico immaginario, come dire, io ti conosco molto. E lo so che ti piace vedere le emozioni degli altri plasmandole tu stessa. E' crudele.

-Lo so mi faccio schifo. Ma tu sei uno stronzo comunque!

-Grazie, non mi sono accorto della tua gentilezza.

-Non c'è di che!

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Allora? è un po' meglio? Recensite, vi prego!

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Capitolo 3
*** Troppo Facile. ***


Troppo Facile

-Sei una fottutissima scema!-ribatte

-E tu un fottutissimo cascamorto!-rispondo io
-Fanculo!
-Vacci tu, merdaccia!
-Lo sai che se veniamo alle mani io sono più forte, vero?

-Fammi vedere!
-Non ti tiri indietro.
-E chi lo farebbe! Per farti uscire il sangue dal naso mi basta un pugnetto.
-Provaci! Tu non ne hai il coraggio.
In effetti non sono sicura di farcela.
Ma chiudo la mano e tiro un pugno.
Lo becco in pieno viso.
Cade all'indietro.
Si asciuga il sangue che gli esce dal naso con la camicia bianca e mi guarda stralunato.
Si alza. Si avvicina.
-Non credevo ne saresti stata capace.
-La vita è imprevedibile.
-E' la prima volta che prendo un pugno da una ragazza.
-Non sperare sia l'ultimo.
-Stronza.
-Vendicati.
-No, scommetto che stai friggendo nella colpa.
-Cosa te lo fa pensare?
-Chiedi perdono.
-No.
-Chiedi perdono o faccio una cosa che ti lascerà di stucco.
-Falla. Non mi fai paura.
Mi afferra per i capelli e comincia a toccarmi i fianchi mentre preme le sue labbra sulle mie forzando con la lingua.
-Porco!- mi stacco e lui fa:
-Adesso ti faccio paura?
-No! Mi fai ribrezzo! Pervertito!
-La vita è imprevedibile!
-No, sei tu che sei un maniaco! Bastardo!
-Uhuhuuu! Ci stiamo scaldando parecchio, eh?
-Ti odio 
-Anch'io.
-Decerebrato.
-Non offendere!
-E tu non provare a toccarmi un'altra volta che quel naso te lo rompo!
-Eddai!
-Ché, scherzi?
-Cosa rischio oltre al naso?
-La tua esistenza. Se voglio tu sei nessuno.
-Dì la verità. Riusciresti ad annullarmi?
-Sì.
-No. Mi ami troppo.
-Sì.
-No. Mi desideri troppo.
-Sì. Chi vorrebbe mai uno come te per amico? Sei un maniaco stronzo e pure antipatico.
-Ma sono attraente, sensibile e premuroso.
-Un fricchettone anoressico.
-Prego, un pacifista in linea.
-Vattene pure.
-Traduco: resta per sempre.
-Vaffanculo!
-Taci e vieni qui.
-Ma sentilo!
-Continua.
-Sei ridicolo.
-Grazie. Preferisco vivere da buffone che stare con te da serio e contare matite.
-Sei fottutamente adorabile.
-E tu sei troppo semplice.
 
_______________________________________
E' tornato IlFoglioVolante..... che non vi è mancato parecchio eh? 

Spero che vi piaccia. ^^

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Capitolo 4
*** Che belle le sigarette! ***


John è terribilmente angelico mentre dorme. Fra le dita ha ancora la sigaretta che aveva iniziato prima. Sento voglia di provare. Con delicatezza gliela sfilo e provo a fare un tiro dopo averla riaccesa.

Lo faccio come ho visto fare a lui. Mi siedo a terra.

Guardo la sigaretta.

E' rollata a mano.

E se dentro non ci fosse tabacco?

Cazzo.

Per quello si è addormentato. Ormai i pensieri scivolano via. Sento solo un desiderio matto di dormire, solo quello. E lascio che il sonno mi prenda.

Dopo un bel po'

-Hey!

-Uh?

-Ti sei divertita, eh?

-Ma di cosa stai parlando?

-Mah vedi tu... Quella che ti sei fumata non era una sigaretta.

-Cosa?- ancora non connetto.

-Benvenuta nel mondo da cui vengono le mie canzoni!

-Che cavolo! Potevi finirla così non mi veniva voglia!

-Uno non può fumare quanto gli pare? Siamo in un paese libero!

-Io non ci capisco più niente.

-E' normale la prima volta. Adesso ti conviene bere qualcosa. Vado a prendere un bicchiere d'acqua.

-Potevi dirmelo!

-Potevi chiedermelo!

Torna dalla cucina con due bicchieri enormi

Mi sorride. Posa il suo bicchiere a terra e mi fa bere. Lo sa che non distinguo il lontano dal vicino.

-Allora com'è stato il tuo primo viaggetto?- mi chiede come nulla fosse.

-Prima il tuo.

-Subito dopo il tuo.

-No!

-Certo che la tua testardaggine è peggiore della mia!

Quegli occhi da pesce lesso che mi ritrovo si stringono in un sorriso.

-Dunque, vediamo...

-Su! Voglio sapere tutto!

-Calmati! C'era un viale infinito che si snodava in mezzo a campi di fragole mastodontiche sul quale passeggiava un bruco giallo e nero enorme. C'eri tu sopra che mi salutavi e allora mi sono arrampicato sulla bestia per stare accanto a te. E poi. . .

-Poi cosa?

Ha le guance, anzi tutta la faccia totalmente invasa da un colore particolarmente prepotente: il rosso.

-P-poi mi sono seduto vicino a te e tu mi hai afferrato per il colletto della camicia e mi hai guardato negli occhi diciamo, intensamente. In quel momento siamo volati in cielo insieme alle stelle nel buio. Allora tu mi hai baciato molto forte e così quando ti sei staccata mi sentivo in estasi; Talmente forte che non aveva una durata precisa. Poco dopo ti ho presa per mano e siamo scesi a terra, ci siamo guardati e ci siamo messi a ridere fino a sentirci male. Ora tocca a te!

-Ahem... Il fatto è che... non mi ricordo niente.((#____#))

-Che strano. Io mi ricordo sempre tutto.

La verità è che... Mi ricordo fin troppo bene ciò che ho sognato. E' spaventoso quanto sia stato bello.

-Non dire cavolate! Lo so che non è vero.-è ritornato quello di prima: non timido e impacciato, ma pungente e così indulgente... Appunto per me: mai e poi mai mentire ad un'amico immaginario è impossibile non essere scoperti.

-Non ha senso.

-Perchè il mio? Io che mi lascio baciare da te? Ma siamo pazzi? Semmai sarei io a baciare. ù.ù

Sempre il solito. -.-''

Odio quando fa così. E' così irritantemente scemo.

-Dai racconta!

-Prometti di non ridere?

-Mi sforzerò.

-Bravo bambino! C'è buio, buio pesto e non si vede nemmeno da una spanna dal naso. Tutt'a un tratto vedo tutto colorato e distinguo una figura che muove le labbra in un “letto letto letto letto mano mano mano mano patto patto patto patto fare fare fare fare” ed altre parole che biascicava...- i tentativi di John di non ridere non funzionano più: scoppia in una fragorosa risata.

-“letto letto letto letto mano mano mano mano patto patto patto patto fare fare fare fare” AHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAAHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHA

Io lo guardo male e lui si ricompone dicendo in tono serio:

-Signorina, può andare avanti.

-Grazie signor pazzoide! Comunque, stavo dicendo prima che questo adorabile Teddy Boy mi interrompesse con le sue risate, questa figura si trasforma in una lepre e si mette a volare in quei colori radianti facendo evoluzioni. Poi d'un tratto mi ritrovo a testa in giù appesa a un ramo mentre qualcuno da sotto mi tocca le labbra con le sue. E intanto i suoi capelli cambiano colore continuamente. Il sangue mi va alla testa e al posto suo ci sei tu che non c'entri proprio un fico secco. Mi sleghi e mi fai cadere su un tappeto elastico.

-E...?

-E mi hai svegliata!!!

Mi tira un cuscino in faccia e la guerra è aperta. Finisce con me per terra e con lui sopra di me che mi tiene i polsi stando cavalcioni sulla mia povera pancia.

Cerco di divincolarmi ma lui è più forte e mi tiene a terra.

-Hai mai dato un vero bacio?

-No.

-Allora è meglio farti esercitare per il tuo povero ragazzo.

-Lennon non ci provare. Tieni i tuoi impulsi da maniaco a freno.

-Chi ti dice che sono da maniaco?

-Me lo dicono i tuoi occhi.

-Cosa ti hanno raccontato ancora di me?

-Che mi devo fidare di te.

-E quindi fidati.

Sento una leggera pressione umida sulla mia bocca. La apro appena e John ci è già entrato dentro. Chiudo gli occhi. E' proprio bravo a baciare. Sento uno strano calore percorrermi il corpo. Chissà cosa prova lui adesso...

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Beh... non che io abbia mai fumato, eh, non ne ho bisogno! XD
Ditemi se vi ho incuriositi! 

TheFlyingPaper.

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Capitolo 5
*** Ma perché?! ***


John mi lasci delicatamente i polsi. Ci accarezziamo i capelli a vicenda. Sono così morbidi... Ascolto il suo respiro... il suo odore è così dolce...
Ad un certo punto non credo a cosa sento sulla mia pelle: Le sue mani percorrono le mie braccia e mi sento sciogliere. Sì lo sta facendo. No, non lo voglio. Non voglio che faccia una cosa del genere. Allontano la mia bocca dalla sua e lo guardo n
egli occhi.. Nei suoi occhi così belli.
-Che stupido!- si è reso conto di ciò che stava facendo.
-Non è che non ti voglia bene, John
-Lo so.Sono solo uno scemo. Non me ne sono nemmeno reso conto.
-Io non ti amo.
-Neanch'io. Non so perché l'ho fatto. Scusa. MI odio per come sono fatto.ù-Mi ci abituerò alle tue scuse.
-Sei dannatamente bella quando menti
-Hey Lennon! Oggi basta!
-But I'm so sad and lonely
-N-O! Nemmeno per sogno! Non voglio rischiare, sei pericoloso!
-Cattiva!
-SpostatiSto soffocando! Sarai pure anoressico ma tutto questo tempo con pesi sui polmoni non è esattamente ciò che i medici definiscono salutare.
-Prima bacetto, oppure ti lascio soffocare!-caccia fuori la lingua come se avesse quattro anni. Gli do un frettoloso bacio sulla guancia. Si alza e mi aiuta a sedermi.
Respiro profondamente.
-Comunque io, dovrei andare...
-Perché?
-Tua madre sta tornando e se trova questo casino non imputabile a nessuno tranne che a te si arrabbia parecchio. Lo sai che diventa pericolosa e io non voglio assistere ad un omicidio!
-Aiutami invece di farneticare!
-Spero che così tu non comincera a usarmi come domestica cicci!
Gli lancio un'occhiataccia e lui si mette a fare ciò che gli ho chiesto.
Dopo aver messo tutto in perfetto ordine mi volto e non c'è più nessuno.
Che ci vuoi fare: è un'amico immaginario. Anzi il MIO amico immaginario.

Salto indietro all'inizio del capitolo con John.
Sto sbagliando, lo so.
Non m'importa, è solo un bacio. Capirà. Spero solo di controllarmi.
Le passo le mani tra i capelli, quei capelli così splendidamente disordinati. Ma che faccio?!
“John fermai, non lo fare”niente, è inutile! Per fortuna ci pensa lei ad allontanarmi. “Cazzo ma che fai?!” Solo adesso capisco perché è meglio che mi calmi: non ha mai baciato che cavolo combini?
Eppoi non la ami, la feriresti e basta. Le spezzeresti il cuore. Lo sai com'è doloroso. Meglio rimanere migliori amici. E' molto più facile, bello e felice.
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Boh, non piace più tanto :/
Perciooo.... Non so se continuerò a pubblicarla.

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Capitolo 6
*** Here comes the sun king. ***


-Non ti sei mai chiesto perché il genere umano non possa volare?

-Sì. E sono arrivato alla conclusione che se sapessimo volare desidereremmo di riuscire a vedere dentro le anime delle persone e chi più ne ha più ne metta. Troveremmo volare una stupidaggine, invece così la consideriamo una cosa fantastica. Sotto un certo aspetto è bello non poter fare una cosa ma sognare di riuscirci.-le sue risposte mi fanno sempre riflettere parecchio. 

Soffio nel bastoncino e faccio cadere le bolle di sapone sulla faccia di John che sbadiglia.

Sembra che la domanda di prima non lo abbia granchè turbato.

Pensi che sia bella?

-Che domanda è questa?!-forse questa lo ha turbato di più

-Una domanda come quella precedente 

-No.

-Oh.-non pensavo potesse essere tanto brutale.

-Io penso che tu sia una persona come le altre.

-Ah.

-Penso che tu sia...-un barlume di speranza mi scintilla negli occhi.

-...

-...stata di nuovo vittima di un mio geniale scherzo!

-John Wiston Lennon! Me la pagherai molto cara!- gli riempio i capelli di erba.
Solleva la testa dal mio grembo per scuotermeli addosso come un cane.

Si riappoggia a me e rivolge il viso al sole.

Mi sdraio sull'erba lasciando che John resti lì.
Chiudo gli occhi e cerco di addormentarmi.

-Golden slumbers, love.-mi bacia l'ombelico scoperto per il caldo.

 

-Thank you, honey.-gli rispondo dandogli la mano, mi sento bene con lui. E' così dolce. Così spiritoso. Cado nel sonno pensando a lui.

 

*racconta John

Si è appena addormentata.
Mi alzo, ho voglia di guardarla.
Sembra fatta di vetro.
Sembra sia impossibile persino da sfiorare.
Vorrei solo che non avesse quell'espressione turbata sul viso.
La prendo fra le mie braccia e le accarezzo le guance .
Distende il volto e dischiude gli occhi.
Mi guarda stranita e poi ride.

 

*racconto io

E' bello svegliarsi e trovarsi John lì che ti accarezza dolcementissimamente mentre ti osserva.

-Bentornata baby.

-Uhmm...grazie.

Il tuo John ti ha protetto dalle formiche e da tutti gli insetti di questo giardino!

-Ma smettila cretino! Io non ne ho affatto paura!

-Bene allora proteggi tu me!

-Cosa?! Tu hai paura degli insetti?

-Non ho paura: è che mi fanno un po' schifo.

-Oh guarda: una formica sul tuo braccio!

-C-cosa? D-dove???

-Uhuhuhuhuhuh! Il grande John è stato vittima di un nuovo scherzo della meravigliosa...-prima di finire la frase mi è addosso e comincia a farmi il solletico.

-Ragazza hai poco da fare!- mi urla ridendo.

 

Quest'amicizia necessita di un buon paio di polmoni!
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Spazio della cretina dell'autrice.

Scusatemi, scusatemi, scusatemi.
Io mi sto odiando più di quanto immaginiate .-.
E mi meriterei che nessuno lo leggesse più....

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Capitolo 7
*** Click. ***


Premetto che io abito in montagna, tra i boschi e con i lupi che bussano alle porte.

 

-Ma! Io vado a fare un giro qui dietro,eh! Giusto qui vicino!- Già mi infilo il cappotto scuro e tiro fuori i capelli incastrati fra la stoffa pesante e li impiglio nel cappello di lana intrecciata.

-Va bene, ma vedi di tornare per cena!

-Allora vado, ciao!

 

Chiudo la porta dietro di me, cammino a passi del tutto non misurati, guardando a terra, forse è la cosa più interessante osservare i miei scarponcini grigi calciare le foglie.

Alzo gli occhi al cielo plumbeo, per niente gravido di pioggia.

Alzo gli occhi agli alberi che fino a poco tempo fa erano profumati.

Ritorno ai toni di marrone della linfa che non c'è più.

Alzo ancora gli occhi per scrutare ai confini del sentiero quella figura scura ed avvolta in un ampio copriabito nero.

Mi viene in contro prima che io riesca a riconoscerlo.

 

-Finalmente! Mi hai fatto aspettare più di un ora!- mi prende a braccetto, e cammina spedito.

-Scusa è che dovevo finire i compiti per domani.- d'un tratto arresta la falcata e si volge contro di me.

-L'hai portata?

-Si.- apro la borsa che mi sono portata da casa e ne estraggo una custodia verde dentro alla quale c'è una macchina fotografica grigia, non vecchissima, ma che funziona ancora con i rullini.

-Posso?

Gli porgo la custodia e lui non esita ad afferrarla.

-Voglio imprimere la tua bellezza su una gelatina di mare!

Mi guarda ridere attraverso l'obbiettivo. CLICK!

-Tocca a me!- tento di togliergliela e lui per tutta risposta mi fotografa di nuovo-Non essere egoista!

-Sai il prezzo.

-No, non lo so.

-Avvicinati.-amo la fotografia, volevo solo scattare qualche foto, dannazione! Perciò faccio come dice.

-Di più! ...Ancoraaa.... Ecco. Adesso guarda la cima degli alberi. Così... Chiudi gli occhi. Resta immobile.-infila la fotocamera nella mia borsa ancora aperta, mi abbraccia. Mi stringe forte e poi mi guarda. Ho le lacrime agli occhi, il fiatone, caldo e freddo allo stesso tempo e una confusione in testa invidiabile perfino dalla mia camera.

-Perchè piangi?

-Perchè io non ti merito.

-Cosa vai farneticando?

-Io sono una persona orribile: rovino tutto e non copisco quando dovrei comportarmi e come. Tu sei fantastico: non mi hai mai lasciata sola quando ne avevo bisogno, anche se a modo tuo, sai rispondermi sinceramente e mi capisci.

-Tu sei così strana... Mi meriti eccome! Modestia a parte. Ti meriti una persona che ti faccia ridere. Una persona che tu possa liberamente odiare e amare allo stesso tempo. Una persona che viva per te e che non ti lascerà mai.

-E tu sei così?

-Sì. Ma devi promettermi di piangere quando devi e di non tenerti tutto dentro.

-Lo farò.

Comincio a scattare fotografie su fotografie alle foglie che cadono leziosamente sull'erba ancora verde.

L'autunno ormai è vicino.

-John?

-Sì?

-Se mi innamorassi di te, mi prometteresti di essere sincero, e di aiutarmi? Capito? Perchè sono già caduta una volta.

-E presto cadrai ancora.

-P...p...p...p..posso b..b..baciarti?

-Che domande sono queste?

Le mie labbra incontrano le sue, accarezzano il denti di quel qualcuno così vicino a me.

 

Ne sento il bisogno, sento il bisogno di lui.

 

 

IIt's only love and that is all
what should I feel the way I do.
It's only love and that is all
but is so hard loving you,
yes is so hard loving you,
loving yooouuuuuu”

________________________________________

Come rovinare una FF carina.
TheFlyingPaper L'ha appena fatto alla perfezione, no?
 

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Capitolo 8
*** Confidence ***


*8
 
Ormai l'inizio della scuola è vicino.
Ma non ne ho voglia. Non ho voglia di starmene dietro a un banco ascoltando gente che delira parlando di numeri, parole, fatti.
Non ho voglia di rivedere dei volti che non mi sono familiari ma che lo sono comunque.
Ho voglia solo di guardare ammuffire questo cazzo di soffitto.
Ho voglia di dormire. Sì, sono una persona piuttosto pigra, e con questo?
Tutti a correre dietro a impegni, spese e compiti.
-Oggi non siamo granchè attivi, eh?- Una figura snella dal naso un po' curvo e dai capelli quasi biondi è distesa accanto a me, sul lenzuolo bianco.
-Taci. Tu sei peggio di me.
-Mmmmmmh...... in effetti è impossibile battermi.
-Allora vedi di cucirti quella cavolo di bocca.
-Agli ordini sergente! Dove sono gli aghi?
-Che diavolo di deficiente!
-Sul serio, mi si è scucito un bottone.
-Oh povero piccolo!
-E tu non sai cucire un bottone?- si è catapultato dal bordo di legno al pavimento di parquet prima di alzarsi svogliatamente.
-Perchè dovrei farlo?
-Perchè te lo chiedo io.- intanto ha cominciato a rovistare in un cesto pieno di aghi e fili nascosta in un angolo della stanza.
-Ti avverto che rischi di rovinarti la camicia.
-Un po' me la cavo a cucire. Con te ha funzionato.
-Scusa?!
-Beh quando ti ho conosciuta avevi il cuore strappato. Penso di averlo rattoppato a dovere.
Mi si svuotano gli occhi. “Nooooooo! Tra poco riinizia la scuola! Non voglio rivederlo! Diaminerrimaccio! Lo odio! “ (Eh, già, qualcuno qui si era preso un bella cotta)
-Che c'è fiorellino?
-I fiori appassiscono in autunno...- mi sono seduta anch'io, stringo forte il tessuto per non far scappare qualcosa dagli occhi.
-Hey, ma che dici? Tu non appassirai mai e poi mai: Guardami!
Prende le mie mani tra le sue e mi osserva. Appoggia la sua fronte alla mia. Ricambio lo sguardo con forza.
-Tu sei speciale.-mi perdo nel suo abbraccio caldo ed inconsistente allo stesso tempo, così leggero e così importante.
-Cosa vuol dire?- ho ancora il viso che affonda il suo petto, mentre ormai l'acqua che non avevo voluto mostrare ancora faceva capolino dai miei occhi.
-Vuol dire che le persone che non ti considerano non ti meritano soprattutto quando ti fanno soffrire.
Vuol dire che le persone che ti amano non sono molte, ma ti amano veramente con tutto il loro cuore.
Vuol dire che nessuno ti vorrebbe perdere anche se non ti considera.
Perciò asciugati le lacrime bambina.
Il mondo ti aspetta. Io ti amo, lo stesso.
Io ti aspetterò anche quando sarai a centimetri da me.
-Sei proprio pigro! Non mi verresti nemmeno incontro?- alzo lo sguardo bagnato nei suoi occhi semichiusi nel mettere a fuoco le immagini.
-Non ci riuscirei. Sarei paralizzato.
-Balle! Non faresti in tempo! Io ti sarei già addosso!
La sua risata dilaga fra i pensieri.
-Hey John! Lasciami!- urlo come avessi 5 anni. Mi ha afferrata e tirata su come niente fosse.
-Nemmeno per sogno. Non mi lascio scappare bocconcini come te.
-Dai! Lo sai che non mi piace!
-Voglio il riscatto.
Strofino il mio naso contro il suo tenendogli la testa tra le mani e ridendo come una matta. Anzi, non come una matta, io lo sono.
-Sei proprio pazza. Non era questo il riscatto.
-E qual'era?
Le sue labbra fini incontrano le mie piccole e morbide.
Mi bacia come non ha mai fatto.
Più a fondo di quanto avessi desiderato, meno di quanto avessi voluto, così da lasciarmi stordita e felice.
C'è qualcosa di diverso.
Non so se in me o in lui.
Gli sussurro i miei sentimenti fra i capelli, piangendo, ridendo, sentendomi morire e liberandomi da pesi impossibili da portare da soli.
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I miei saranno poi gli aggiornamenti più lenti di Efp....
Chiedo venia.
Ma non avevo voglia... almeno... non così tanta, e poi ci sono così tante canzoni da ascoltare....

TheFlyingPaper.

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Capitolo 9
*** Other (fab) people ***


-I tuoi amici?
-Cosa?
-Quando me li farai conoscere di persona?
-Mai.
-Perchè?

-Perchè non mi va.
-Che mi innamori di qualcun'altro?
-In effetti... Sì
-Ah grazie, non ti fidi di me? Credi che mi innamori di qualcun che non sia tu?
-Sì. Sei fragile. Paul non ci metterebbe molto. George anche se è timido non esiterebbe. Per non parlare di Richard...
-Bene, quindi niente più contatto fisico.
-Scusa!?!? Questo si chiama ricatto!
-Il corpo è mio e me lo gestisco io.
-Hai vinto, demonio!
-Bene, quindi quando me li presenterai?
-Non ne ho idea. Sai che hai dei piedi grandi?
-Fin troppo bene T.T (sì ragazzi, un bel 41!)
-Adesso sei tu quella triste!
-ok, ok. Così siamo pari.
-No. Tu sei in vantaggio. Ti farò ingelosire da matti.
-Vuoi vedermi soffrire?
-Sì, e tanto, quanto mi farai soffrire tu.
-Io morirei.
-Non sei l'unica.- lo stringo a me con tutta la mia forza (e non è che sia proprio una pappamolla, eh)
-Se te li presentassi ora sarebbe un problema?
-No, per niente.
-Bene allora aspettami nel giardino fra 5 minuti.
-A dopo!

*racconta John 
Ci mancava solo questa! Spero di trovarli quei deficienti. Svolto l'angolo ad entro in un locale piuttosto squallido.
E infatti...Eccoli lì che ci provano con ogni forma vivente. Beh, ad essere onesti lo farei anch'io, ma non ora.
-Hey ragazzi, ecco Johnny!
-Ciao Paul. Ciao Ringo. Ciao George.
-Cos'è quel muso lungo?- mi fa George, con un sorrisetto isterico.
-Alzate il culo e seguitemi.
-Che modi sono questi?
-Ho una sorpresa per voi. Non vi aspettereste ma una cosa del genere da me e mi sfotterete fino alla morte.
-Ho un brutto presentimento...-Paul mi squadra per qualche secondo e poi mi dice:-Bene, guidaci verso l'impossibile!
Li conduco verso il giardino e la chiamo.

*racconto io
Sento John che mi chiama e delle risate.
Apro la porta lentamente ed esco nel buio portando una ciotola d'acqua con dentro qualche candela accesa. I capelli non sono riuscita a sistemarli, come al solito, e ricadono scomposti sulle mie spalle.
Appoggio l'unica fonte di luce presente in tutto il giardino su un tavolino. Mi sento molto osservata. In effetti Paul, George e Ringo mi fissano con un'espressione tra il compiaciuto, lo stupito e il beffardo.
-Bravo John. Sei sempre stato bravo a rimorchiare, ma questa volta ti sei superato.-penso sia stato Ringo a parlare.
-Ragazzi calmatevi. Io non l'ho abbordata come fate voi. Io...io... sono.. s...solo...
-Tenetevi forte, sta per sparare una cazzata enorme.-questo era Paul.
-Io... io la a...a..mo.

Le mascelle dei ragazzi si sono staccate dalle loro sedi.
-. . .
-. . .
-. . .
-. . .
(Per la cronaca ero rimasta così anch'io.)
-Complimenti ragazza. Questa volta sembra deciso. Qual è il tuo trucco? Voglio sedurlo anch'io.- Mi fa Paul da dietro.

...Continua...

___________________________________

Mmmmbah...
Come andrà avanti con quei pazzi?
Ma soprattutto quanto tempo ancora servirà per l'aggiornamento? =.=
Intanto cuccatevi un po' di gelosia.
E la foto della protagonista:
http://sphotos-g.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-ash4/285737_476188565767593_745052839_n.jpg

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Capitolo 10
*** Beer and Biscuits. ***


*10

-Non l'ho sedotto io. E' stato lui.

-Beh si vede che ha fatto un buon lavoro se sei così rossa.
John non mi perdeva di vista un secondo.
-Sai una cosa? Io ho sete. Non hai qualcosa...?
-Credo che ci sia una birra in frigo. Vado a prenderla.
-Brava ragazza!
Dopo aver portato la birra al tavolo mi sono seduta sulle gambe di John.
-Non ci siamo ancora presentati! James Paul McCartney, lieto di fare le vostra conoscenza.
Ricambio la stretta di mano.
-George Harrison, per servirla.
-Non mi hi detto che erano dei gentiluomini, John.
-Richard Starkey, per te Ringo.- mi fa l'occhiolino amichevolmente sfoderando i suoi bei dentini.
-E tu come ti chiami?- mi fanno in coro tutti e tre.
-Mi chiamo Cora, anche Runi se per questo... Ma non usatelo, suona strano.
-Hanno un significato?- Harrison sembra interessato.
-Beh, "Cora" vuol dire Fanciulla in greco antico e "Runi" Pietra.
-La MIA fanciulla di pietra!- (indovinate chi l'ha detto... =.=)
-Ah no! Io mi muovo quanto voglio!
-Come siamo possessive Joan!
-Uhmmm... io preferisco sempre te Paulienne!
-Preferisci lei??? Ok. Dimenticami!- Incrocio le braccia portandole al petto e mi volto, scherzando.
Mi prende in braccio per rialzarsi e mi posa sulla sedia, mentre va a sbaciucchiare Paul (o Paulienne?) che schiva gli attacchi con destrezza. La scena era piuttosto ridicola, ma presto è degenerata quando John ha tentato di far tracannare a Paul la birra versandogliela sui pantaloni.
Si è guardato attorno con espressione smarrita.
John fu afferrato per i capelli e colpito all'addome dalla mano serrata di Paul.
Era rissa.
Io osservavo la scena preoccupata, mentre George e Ringo sghignazzavano.
Dopo venti minuti buoni si sono ritrovati accanto sfiniti con la testa vicino ai piedi dell'altro.
-Avete finito?
Un'unanime e sussurrata conferma mi assicura della vita dei contendenti.
Dopo quella forsennata attività fisica i due sembrano due stracci zuppi di sudore.
-Avete bisogno di una gru o riuscite ad alzarvi da soli?
-Cora, vieni qui vicino a me, ti piacciono le stelle?
-Sì, mi stupisce non avertelo detto.
Mi appoggio a lui ascoltando i battiti del suo cuore. 
-Volete farci diventare diabetici?
-George, mi stupisco che tu non lo sia già, con tutti quei dolci che ingurgiti.
-A proposito... Io avrei un po' di fame... Non è che hai qualcosa da mangiare? 
-Mia sorella ha la sua scorta personale di biscotti, ma se ne prendo qualcuno non succede niente... Almeno spero. . .
Ritorno in giardino con qualche pacco di biscotti e un'altra birra.
Harrison mi salta addosso carpendo i biscotti, mentre sono assalita anche da Ringo che non era riuscito a bere nemmeno una goccia della prima e che sembra piuttosto assetato. John e Paul sono sdraiati dove li avevo lasciati che si dividono una sigaretta.
-Permettete?- mi siedo fra i due non aspettando nemmeno una risposta.
-Vuoi?- Paul mi offre quel che resta della sigaretta.
-Grazie.- faccio un paio di tiri in silenzio guardando il cielo così terso e immenso.
-Noi ce ne andiamo, eh. John, immagino che resterai ancora un po' perciò a dopo.
Seguo con lo sguardo i tre ragazzi mentre scavalcano il muretto di pietra.
-Allora? Come ti sembrano?
-Mi sembrano speciali.
-Non quanto me.
-Mister Modestia ha colpito ancora.
Mi apposto sopra di lui.
Sfioro i suoi occhi cin i miei capelli.
Lascio avanzare felpatamente le sue mani sulla mia schiena
La mia bocca sul suo mento.
Salgo di pochi millimetri allavolta, con baci sospirati tra promesse effimere.
Addento le sue labbra.
I nostri nasi si toccano.
____________________________________________________

Uhm.... non so c'è qualcosa che non quadra... non mi piace no!

Cora non si fanno queste cose! 

*Ma...ma io... SEI TU CHE ME LE FAI FARE!* indignata

*Non che le dispiaccia vero?*you know what he means

*Pervertito tu e pervertita lei.* =.=

Peace love biscuits and stardust!

ThePaper.

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Capitolo 11
*** Kama e Prem ***


Il costato, le spalle, il petto si levavano e discendevano piano.
Nulla di più normale nel battito cardiaco.
Kama1 scendeva piano tra la pelle.
Si insinuava nei nostri occhi.
Ci faceva suoi.
Ma Prem2 infilando la mano fra i due petti che si sfioravano bruciando, intraprende la strada più difficile nella mente di John.

Mi viene chiesta la conferma del mio amore.
Mi viene imposto di rispondere di sì.
Kama è sconfitto, Prem posa i piedi leggeri vicino alla carcassa bianca un tempo rossa e piena d'impeto.
-Io... Penso non ti convenga stare con me, non che ti sia convenuto innamorarti di me...- I fili argentei muovono le labbra del mio amato.
Chiedo qualcosa per capire questo cambiamento repentino.
-Nel senso che io finirei per ferirti. Non voglio che tu soffra a causa mia.
Mi guarda dal basso, gli occhi nei miei occhi.
-Tu non potresti mai ferirmi.
Sono queste le uniche parole che riesco a formulare, le soffio dalle labbra, le lascio correre via.
-Sì, l'ho già fatto altre volte, con altre persone.
La voce ruvida mi graffia con dolcezza malinconica.
-Se farmi del male potrebbe far si che tu sia felice, allora fallo.
Non mi importa quanto dolore si possa provare amando.
Voglio provarci.
-Ma...
-Shhh! Io sono conscia di ciò che faccio. Non c'è bisogno che tu dica altro.
-Io...- Lo bacio violentemente, troppo forse?
-E' questo l'unico modo di zittirti?
-No, ma gli altri sono più complicati.
Ho le risa sugli occhi.
-Sento freddo.
-Cavolo! Sei sdraiato sul prato, con tutta quell'umidità!
-Aheemm! Se magari ti sposti riesco ad alzarmi.
-Scusa!- mi scaravento di lato immediatamente, lasciando che un John intirizzito e annebbiato si sollevi dall'erba, ancora tenera, per essere alla fine d'agosto.
-Vieni dentro. Ci sono delle coperte.
Mi segue all'interno della casa dove mi accorgo che c'è solo una coperta.
Tanto peggio, morirò assiderata.
Gli porgo la coperta senape che era imboscata a fianco del divano sul quale si era posato.
La lana mi scivola tra le dita mentre quelle di John tentano di scaldarsi fra il tessuto. Mi siedo vicino a lui, cercando con le mani un po' di tepore, sto letteralmente congelando.
Un braccio alato mi tira a sé.
Sono in paradiso.
Mi ha permesso di provare che non mi avrebbe mai fatto soffrire.
Almeno non volontariamente.
E' così freddo, estremamente.
Tremo.
John, seppur la sua essenza di riflesso della mia mente, mi scalda cantando.

Love is real, real is love 
Love is feeling, feeling love 
Love is wanting to be loved 

Love is touch, touch is love 
Love is reaching, reaching love 
Love is asking to be loved 

Love is you 
You and me 
Love is knowing 
We can be 

Love is free, free is love 
Love is living, living love 
Love is needing to be loved 

...Continua...

Note
1.
il Deva del piacere sessuale nella religione e nella mitologia induista.
2.il Deva, in contrapposizione a Kama, dell'amore spirituale.
__________________________________

Eccoci qui.... nulla di importantemente fantastico.... 
rivisto in un'ora solo per voi.

ThePaper.

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