Let's go crazy,crazy crazy till we see the sun I know we only met but let's pretend it's love

di STRONGER_1D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un sogno,due ragazze, il destino ***
Capitolo 2: *** Tu la chiami coincidenza! Io lo chiamo amore ***
Capitolo 3: *** Tu sei come un vento gelido che fa volare via tutti i problemi. ***



Capitolo 1
*** Un sogno,due ragazze, il destino ***


Era una giornata di Primavera, ero seduta sulla panchina giocherellando con un gelsomino che avevo appena raccolto, ascoltavo 'Live while we're young' sorridevo come un ebete pensando al modo in cui eravamo venute a conoscenza di quella canzone, una fan l'aveva rubata e ancora oggi non si sapeva come possa essere accaduta una cosa del genere. Era uscita prima del previsto e anche se i sensi di colpa ci assalivano un po tutte, eravamo eccitate e tutte guardammo il video. Portai il gelsomino vicino al naso odorandolo, era cosi delicato, cosi morbido però allo stesso tempo cosi carico di profumo. Passavo le ultime ore qui in Italia, tra poco il mio sogno si sarebbe realizzato, finalmente avrei visitato la bellissima Londra, l'avevo amata fin da piccola e finalmente avevo la possibilità di realizzare questo mio piccolo ma grande sogno. Come avrete potuto capire sono una directioner e si, ne vado fiera. Mi chiamo Natalie,17 anni, capelli lunghi e mossi di un color cioccolato, occhi verdi con degli evidenti riflessi castani, non sono perfetta ma dopo tutto chi lo è? Ah già, la mia migliore amica! Frankie, 17 anni, capelli neri corti fino alle spalle,occhi castani e un carattere a volte fin troppo chiuso e devo dire che io sono una delle poche persone con cui si confida davvero.
I minuti passavano e sentivo sempre più lo stomaco sotto tortura, si muoveva in continuazione, l'eccitazione saliva sempre di più. Volevo che quei momenti non passassero mai, credevo fermamente di non essere pronta per Londra ma il desiderio copriva di gran lunga la ragione, ma come dice una band che amerò per sempre 'We'll never ever stop not for anyone
Tonight let's get some and live while we're young'.

Frankie era a casa intenta a fare le valigie, gli dispiaceva lasciare la bella Milano ma per lei queste due settimane era vitali. Ascoltava 'I want' mentre accavallava una maglietta sopra l'altra, pantaloni su pantaloni e scarpe sparse dappertutto, sua madre bussò allo stipite della porta, girò il viso verso di lei sorridendole.
-ciao mamma- disse sorridente, si limitò a sorriderle, notò il nervosismo negli occhi di sua figlia, torturava una maglietta provando a piegarla perfettamente.
-ci penso io- appoggiò le mani sopra le sue , le sorrise dolcemente per poi lasciare la maglia nella madre di Michelle.
-intuisco il tuo nervosismo- Frankie non disse niente
-Londra, mi sembrava impossibile da realizzare questo sogno- guardò fuori dalla finestra
-e pure...- sospirò -te ne vai per due settimane- Frankie si girò guardandola, vide il suo sugardo piantato sulle valigie
-mamma- si avvicinò a lei mettendole una mano sulla schiena
-non sei stata mai cosi lontana da me- l'abbracciò
-sono solo due settimane- le accarezzò i lunghi capelli neri
-hai detto poco vero?- rise staccandosi da lei
-starò bene- le accarezzò il viso
-le sai già le regole vero?- Frankie roteo gli occhi per poi alzarmi sbuffando
-singorina, non ci siamo proprio- Michelle incrociò le braccia
-si mamma, conosco le regole, non dare confidenza agli sconosciuti, non aprire la porta a nessuno, stare sempre incollata a Natalie e telefonarti più di 10 volte al giorno- incrociò le braccia
-hai scordato la più importante- si avvicinò a lei
-non fare sesso?- chiese ironicamente
-a parte quello- le prese le spalle -divertiti- la sua espressione si addolcì
-ti voglio bene mamma- l'abbracciò
-anche io tesoro- le passò la mano sulla schiena -anche io- chiuse gli occhi.

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Capitolo 2
*** Tu la chiami coincidenza! Io lo chiamo amore ***


Le valigie erano pronte, le fissavo da più di mezzora, erano nel sotto-scala pronte per essere prese, messe in macchina e poi in un aereo. -Natalie tutto bene?- Jake mi mise una mano sulla spalla -si- dissi poi sorridendo -non si direbbe- -sto bene fratello- -se lo dici tu- mi sorrise andando in cucina. La grande pendola in cucina suonò, il cuore cominciò a battermi più velocemente. -sei pronta?- mi urlò mio padre dal piano di sopra. Ero pronta? lo ero davvero? -si- urlai dopo, sorrisi subito dopo, scese dalle scale fischiettando -sei molto felice che tua figlia se ne vada vero?- incrociai le braccia -se mando tuo fratello a New York posso ritenermi in pace- sorrise sarcastico -se mi dai i soldi parto anche ora- Jake corse in salotto -vai in auto- puntò il dito verso la porta -ora- disse poi in tono severo -lei va a Londra ed io non posso andare a New York- borbottò uscendo -non sarai stato un po troppo duro con lui?- chiesi ridendo -i soldi per partire glieli dai tu?- -mi eclisso- andai verso l'auto, entrai e vidi subito mio fratello alle prese con il suo amato cellulare -e vai la banana- urlò poi -Jake mi sto preoccupando- scoppiai a ridere -Fruit ninja- rispose, non staccava mai lo sguardo dal cellulare -tu sei strano- appoggiai le testa al finestrino -sei tu quella asociale- -io ho una vita sociale, con i miei idoli- -ah già quei 5- -quei 5 hanno un nome- -sai che sono idioti vero?- -chi ha mai detto il contrario- Frankie entrò in auto sorridendo -credevo non arrivassi più- sorrisi abbracciandola -mia madre e i suoi piagnistei- roteò gli occhi, risi -pronta per Londra?- chiesi con un filo di nervosismo -prontissima- fece un sorrisone, la sua sicurezza mi disarmava, lei era cosi contenta di andarci, io lo ero per cento mila volte più di lei ma tutto questo mi spaventava.Sorrisi falsamente, mio padre prese la giacca e la gettò in testa a Jack -pronte?- si girò, annuimmo entrambe,ci sorrise, mise in moto e sentivo che ero di un centimetro più vicino al mio primo vero attacco di panico. Eravamo ormai dentro l'aereo, le hostes stavano spiegando tutte le norme di sicurezza che già conoscevo quasi a memoria, il mio sguardo girava per i sedili e non si fermava mai, Frankie appoggiò la sua mano sulla mia -Natalie tutto bene?- annui frettolosomante -Sai sono nervosa- aggiunse, voltai lo sguardo velocemente verso di lei -davvero?- annui -capisco, io no- girai lo sguardo verso il finestrino -per questo stai stringendo la mia mano cosi forte da farmi male?- spostai lo sguardo verso la mia mano, gliela lasciai, rise -che sei nervosa lo puoi anche dire- -mi sento come se avessi tutti la pressione di questo mondo a dosso- sospirai -è una cosa normalissima- -però non rinuncerei mai a Londra- sorrisi subito dopo -vedrai che quando arriveremo li tutto sarà migliore- fece un lungo respiro -l'ansia sparirà- -spero che sia davvero cosi- Mi sorrise rassicurandomi, forse nemmeno lei era convinta delle sue parole ma per tranquillizarmi avrebbe detto anche che babbo natale esisteva. L'aria fresca di Londra ci diede quell'ennesima svegliata che ci serviva, eravamo mano nella mano guardando a bocca aperta l'immensa Londra che si estendeva davanti a noi, intravedevamo i palazzi,le auto, il London eye.. Ma tutto questo veniva interrotto regolarmente dall'enorme massa di gente che passava davanti ai nostri occhi. -wow- le nostri voci si trasformarono in un unico suono. Strinsi la sua mano, girò il viso verso di me -andrà tutto bene- mi sussurrò per poi abbracciarmi, la strinsi chiudendo gli occhi -Forza- mi staccai da lei in un impeto di gioia -abbiamo tanti posti da visitare- mi sorrise. Presimo un taxi e cominciammo a scattare foto, alcune vennero sfuocate ma quelle per noi erano sempre le migliori, Frankie parlava con sua madre mentre io mandavo un messaggio a mio fratello per avvertire i miei che stavo bene e che non avevano dirottato il nostro volo per immensi deserti. L'auto si fermò proprio davanti ad un enorme palazzo, il nostro piccolo appartamento all'ultimo piano, era un piccolo attico che mio padre ci aveva prestato visto il nostro viaggio. Mio padre viaggiava molto e veniva molto spesso a Londra e vista la disponibilità dell'attico abbiamo ritenuto superfluo prenotare un hotel. Uscimmo prendendo le valigie,l'auto riparti cosi veloce da alzare una folata di vento. Strinsi il manico delle valigie per poi salire il piccolo gradino del marciapiede.Presi le chiavi e mi dirissi alla porta mentre Frankie salutava suo padre per telefono. Mi precedette un ragazzo che uscii dal portone, tirai indietro il braccio, vidi un ragazzo alto, occhi verdi e capelli ricci, mi sembrava vagamente familiare ma era come se qualcosa mi impedisse di riconoscerlo. Mi sorrise facendomi intravedere le fossette, qualcosa mi ritornava alla mente, c'ero appena arrivata ma qualcosa interruppe i nostri sguardi -Harry muoviti, - alzò lo sguardo, d'istinto mi girai anche io, vidi un ragazzo dai capelli mori e occhi azzurri chiamarlo da dentro l'auto -arrivo- urlò lui, mi fece l'occhiolino lasciandomi la porta aperta e entrando in auto. Restai li a fissare la porta con gli occhi sbarrati, Frankie sorridente mi raggiunse -Natalie tutto bene?- -io, io ho appena visto Louis e Harry- alzai lo sguardo verso di lei -tu hai fatto cosa?- urlò guardandomi con gli occhi sbarrati, annui. Mi prese le spalle scrollandomi, salendo le scale le raccontai tutto,nella sua espressione si estendeva una piccola nota di rabbia, avrebbe voluto vederli anche lei. Il suo sguardo, era magnetico. I suoi occhi, erano centomila volte più belli visti da vicino. Le sue labbra, erano una specie di calamita. I suoi ricci, oh avrei tanto voluto toccarli ma in quella piccola frazione di secondi non capii nemmeno chi avevo davanti. Uscimmo, Frankie rigirava una cartina e si lamentava non capendone il verso. Mentre cercavo le maggiori attrazioni su internet Frankie ebbe un illuminazione -Andiamo da Harrods e poi in un teatro li vicino, visto che è lunedi non c'è nessuno- disse in tono soddisfatto -appunto- dissi io -è aperto al pubblico- -non voglio finire nei gua..- -oh ma andiamo, non ci arresteranno mica se andiamo in uno stupido teatro- mi interruppe lei -se nella vita non rischi non vivrai mai davvero- mi zittii, annui subito dopo. -Bene- sorrise prendendomi per mano e trascinandomi per le strade di Londra, quelle scene mi sembravano tanto quelle di un film, avevo LWWY nella mente, rivedevo quelle scene e si! potevo dire che stavo vivendo perchè ero giovane! Passammo più di due ore dentro a quel benedetto negozio, era immenso e non c'era una singola maglia che non mi piacesse. Iniziammo a camminare verso questo teatro, era un famoso teatro di Londra, il lunedi non c'era mai nessuno, la maggior parte delle persone erano a lavoro o in qualsiasi altro luogo, spiegò Frankie. Arrivammo dopo un paio di minuti. -vedrai che sarà divertente- fece per aprire la porta, sbattè contro la porta quasi cadendo a terra, scoppiai a ridere -tutto bene?- -un po- appoggiò la mano sopra la tempia -stonata- aggiunse scuotendo la testa -è chiuso, ritorneremo domani- feci per andarmente -ferma li- mi immobilizai per poi girarmi -c'è sempre la porta sul retro- sorrise maliziosamente -ma sei pazza- quasi urlai -finiremo nei guai- aggiunsi dopo, incorciò le braccia. -Vivi Natalie, vivi cavolo- non era da me pensare troppo alle cose ma non era nemmeno da me pensarci troppo poco, decisi che per una volta avrei dato ascolto all'istinto. Girammo l'angolo, c'era una porta verde, leggermente arruginita -se non si apre nemmeno questa ce ne andiamo okay?- -okay okay- sbuffò, appoggiò la mano sopra la maniglia, la porta si aprii lasciandoci intravedere un enorme tenda rossa e il palco nero. Mi sorrise beffarda, la spinsi dentro sbuffando, chiuse la porta sbattendola -ma cazzo Frankie, meno casino?- esclamai io -disse la donna che urlò- la fulminai con lo sguardo. Le luci erano accese e facevano intravedere l'enorme teatro, levai la borsa ammirando il tutto e lasciandola cadere sul palco di parquet -è enorme- esclamai io sorridendo -e tu che non volevi nemmeno venire-

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Capitolo 3
*** Tu sei come un vento gelido che fa volare via tutti i problemi. ***


-è il mio primo giorno a Londra, non voglio finire in galera-
-come vuoi- prese l'i-pod dalla borsa, prese anche le casse bianche, inserii l'i-pod e lo accese
-che stai facendo?- incrociai le braccia
-voglio cantare un po- rispose in tutta calma, sbrarrai gli occhi
-ma sei pazza? ci butteranno sicuramente fuori-
-cosa ti ho detto prima? vivi- Fece partire la base di LWWY, girai lo sguardo verso di lei, sorrisi automaticamente
-sai che a quella canzone non resisto-
-appunto- sorrise
-Hey girl I'm waiting on ya,I'm waiting on ya
c'mon and let me stick you out
and have a celebration,a celebration,the music up the windows down- cominciò a cantare incitandomi a continuare, scossi la testa.
-Yeah,we'll be doing what we doing,let's pretend that we're cool 'cause we know we're too Yeah,we'll be doing what we doing,let's pretend that we're cool 'cause tonight- continuò avvicinandosi a me e incrociando le braccia, la guardai crucciata per poi sorridere abbassando lo sguardo.
-Let's go crazy,crazy crazy till we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
We'll never ever stop not for anyone
Tonight let's get some and live while we're young
oh oh oh oh oh oh oh
and live while we're young
oh oh oh oh oh
tonight let's get some- Mi unii a lei, sul mio viso si estese un enorme sorriso, quella canzone era una delle mie preferite e non c'era regola che potesse tenere, quando la sentivo dovevo cantare.
-and live while we're young- cantai appoggiandomi una mano sul petto e chiudendo gli occhi.
-hey girl it's now or never,it's now or never
don't know what think just let it go
and if we get together,let's get together,don't let the pictures leave it- Battei le mani nella parte che lasciai cantare a Frankie
-Yeah,we'll be doing what we doing,let's pretend that we're cool 'cause tonight- Cantai io permettendole di riprendere fiato.
-Let's go crazy,crazy crazy till we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
We'll never ever stop not for anyone
Tonight let's get some and live while we're young
oh oh oh oh oh oh oh
and live while we're young
oh oh oh oh oh
tonight let's get some- Ci misimo a saltare ridendo continuando a cantare a squarcia gola la nostra canzone preferita.
-and live while we're young- indicai Frankie
-and girl you and I we're about to make some memories tonight- Alzò lo sguardo al cielo
-I wanna live while we're young,we wanna live while we're young- Spostai il ciuffo dal lato destro a quello sinistro cantando la parte di Louis e andando verso Frankie
-Let's go crazy,crazy crazy till we see the sun
I know we only met but let's pretend it's love
We'll never ever stop not for anyone
Tonight let's get some and live while we're young
oh oh oh oh oh oh oh
and live while we're young
oh oh oh oh oh
tonight let's get some- le saltai sulle spalle alzando una mano al cielo cantando con tutta la voce che avevo, eravamo dell'opinione che se qualcuno ci avesse viste ci avrebbe rincquise in manicomio e avrebbe buttato la chiave ma i nostri idoli ci facevano questo effetto.
-and live while we're young- Mi calmai alzando entrambe le mani e indicando con un dito il cielo. Persi l'equilibrio, caddi all'indietro sbattendo il sedere per terra, portai con me anche Frankie, ci guardammo negli occhi e subito dopo scoppiammo a ridere. Si alzò in piedi dandomi una mano, l'afferrai alzandomi
-vedi le mie idee geniali, ti diverti sempre con me-
-quando torneremo a casa mia madre mi chiederà: cosa avette fatto a Londra? di certo non siamo entrate in un teatro completamente vuoto e ci siamo messe a cantare Live While We're young a squarcia gola-
-vogliamo il bis- Sgranammo gli occhi, girammo lo sguardo, vidi una testa bionda intenta a mangiare pop corn seduta in prima fila
-ottimo lavoro Niall- Liam si fece avanti dai sedili dietro.
-se svengono gliele porti tu all'ospedale- Louis si fece avanti subito dopo Liam
-tutto per due directioner- Harry uscii da dietro le quinte
-ciao ragazze- disse poi scendendo le scale,sedendosi accanto a Niall e stappandogli i pop corn dalle mani
-riccio molla i miei pop corn- incrociò le braccia
-vatteli a comprare- ne prese uno e lo lanciò in aria,aprii la bocca ma il pop corn gli rimbalzò sul naso, mi ripresi per un brevissimo momento ridendo
-vedi Harry, anche le directioner ridono di te- Zayn uscì dal bagno
-cos'hai fatto per 10 minuti in bagno?- Liam incrociò le braccia guardandolo male
-dovevo sistemarmi il ciuffo, Malik deve essere sempre perfetto no?- Si sedette accanto ad Harry, risero dividendosi i pop corn, Frankie si girò verso di me, mi prese la mano
-L'aereo è precipitato vero?- scoppiai a ridere
-No Frankie- risposi sorridendo.
-allora, cioè tu vuoi dirmi che...- indicò i ragazzi, poi noi, e poi il teatro
-si- dissi sorridente, emesse un grido che infastidi perfino me, le tappai la bocca e mentre continuava a saltare e dimenarsi i ragazzi guardavano come scioccati
-Scusatela, è un po troppo gasata- la strinsi evitando di saltare per tutto il teatro
-vedi Niall, l'avevo detto di uscire fuori con più calma ma tu devi sempre rovinare tutto-Louis gli diede un piccolo schiaffo in testa
-ti calmi?- le sussurrai all'orecchio, mi abbracciò continando a piangere, la strinsi
-dai cavolo, stai facendo una pessima figura- continuò a piangere
-ci rinuncio- l'allontanai, mi sedetti sul palco
-come diavolo fai a restare calma?- disse tra un urlo e l'altro
-semplice autocontrollo-
-ottima idea- Liam mi sorrise
-però anche voi siete geniali, spuntate dal nulla- sorrisi
-vedi Niall, avevo ragione-
-si abbiamo capito Louis- gli tirò un pop corn, risi
-no davvero, come fai a restare calma- Harry si alzò, si sedette accanto a me
-so che odiate le ragazze che urlano, Louis stava restando sordo da un orecchio, sai non voglio peggiorare le cose-
-io e il mio orecchio ti ringraziamo- sorrise buttandosi di peso sulle poltrone. Guardai Harry per un paio di secondi, mi fissava senza mai levare lo sguardo
-ho qualcosa in faccia?- sorrisi, spostò lo sguardo sulle mie labbra e sul mio sorriso e poi di nuovo sui miei occhi
-ti ho già vista- disse poi
-stamattina- affermò poi, annuì
-sei la ragazza della porta, di quel palazzo-
-si sono io-
-Harry almeno presentati- Niall gli tirò un pop corn, Harry lo guardò alzando un sopracciglio
-ah si, scusa è un po ovvio- disse poi ridendo
-allora presentatevi voi- Louis si sedette sopra al palco
-lei è Frankie- la indicai, era seduta sul palco che asciugava le lacrime
-io sono Natalie- aggiunsi sorridendo
-non siete di Londra vero?- chiese Liam
-il vostro accento è strano- aggiunse Zayn
-vedi Frankie, abbiamo un accento che fa schifo-
-che caspita vuoi da me, studia di più- risi
-siamo italiane comunque- sgranarono gli occhi
-davvero?- chiese Harry, annui.
-Noi amiamo l'italia- Sul suo viso comparì un sorrisone
-lo sappiamo- dissimo all'unisono
-ah già- rise, era strano come il suo sorriso accendesse anche il mio.
-avete davvero delle belle voci- Zayn si alzò salendo sul palco e sedendosi poi accanto a me
-grazie- dissimo all'unisono
-voi cosa ci fate qui?-
-Natalie saranno anche cavoli loro- Frankie mi rimproverò
-non ti preoccupare- Zayn le sorrise -il lunedi non viene mai nessuno qui, ci veniamo per stare un po con noi stessi, per essere ancora i 5 ragazzi che non erano famosi- aggiunse sospirando dopo
-la celebrità non è cosi vista da fuori- Louis abbassò lo sguardo
-mi dispiace- abbassai lo sguardo di conseguenza
-perchè? non è mica colpa tua- Harry appoggiò una mano sul mio viso alzandomelo
-In parte si, cioè siamo due directioners. Siamo noi che vi sommergiamo di tweet dalla mattina alla sera, siamo noi che ci intromettiamo troppo nelle vostre vite e solo ora mi rendo conto che siamo delle grandi rotture di scatole.- feci un finto sorriso -non so come facciate a sopportarci- A loro poteva semnbrare anche una cosa strana ma ero realmente dispiaciuta per il grande peso che dovevano sopportare ogni giorno. Louis mi appoggiò una mano sulla spalla
-non è di certo colpa vostra, ne tanto meno tua. Si è vero, arriviamo esausti a fine giornata ma amiamo voi directioners, amiamo cantare e stare insieme, amiamo farvi felici- sorrise, sorrisi anche io
-grazie- dissi poi sorridendo
-verità-
-okay sono calma- Frankie prese un lungo respiro e si sedette dietro di me
-e voi? cosa ci fate qui?- Liam accavallò le gambe
-Mi ci ha trascinato lei- puntai con un pollice Frankie
-quindi a chi devi il merito di tutto questo? a me signorina-
-oh certo- dissi incrociando le braccia, Liam rise
-no, intendevo cosa ci fate a Londra?-
-ah- dissimo all'unisono per poi ridere
-una piccola vacanza- rispose Frankie
-da dove venite di preciso?- Niall interruppe il suo 'pranzo'
-Milano- rispose frettolosamente Frankie, annuirono. Stavo per aprire bocca per dire qualcosa di sensato ma la porta interruppe i miei pensieri. Voltai lo sguardo verso la porta, sentivo dei passi ma prima che potessi capire di chi si trattasse Harry mi tirò per il braccio trascinandomi dietro i sedili
-ma cos...- mi tappò la bocca avvicinando il suo viso al mio, mi girò il viso verso il palco, vidi una guida intenta a spiegare le decorazioni e la storia di quel teatro
-capisci ora?- sussurrò dopo rigirandomi il viso verso di lui, annui. Mi sorrise per poi levarmi la mano dalla bocca. Notai Louis e Liam appostati due file dietro di noi mentre Zayn, Niall e Frankie vicino l'uscita, eravamo soli e non so se il cuore mi stsse scoppiando per la paura dell'essere scoperti o pure semplicemente per la sua presenza.
-Bel primo giorno a Londra vero? Incontrate i vostri idoli che vi costringono a nascondervi- Sussurrò sorridendo
-credimi- sorrisi -è il miglior giorno della mia vita- Sul suo viso si allargò un enorme sorriso.
-bene, ora vi mostrerò i dietro le quinte di questa teatro seicentesco-annunciò con voce pacata la guida, vidimo comparire quell'enorme massa di turisti dietro al palco, ci alzammo. Scoppiammo tutti i una risata abbastanza silenziosa vista la presenza dei turisti. Uscimmo dalla porta sul retro.
-che inizio giornata- Frankie si appoggiò alla porta con respiro affannoso.
-E questa è una nostra tipica giorata normale- Ridacchiò Liam, sorrisimo. Li avevamo davanti, in carne ed ossa, avevamo desiderato per tutta la nostra vita di poterli vedere e ora.... sembrava tutto cosi dannatamente semplice. La loro presenza era come una ventata fresca che ci rinfrescava l'anima.

Nel cielo non c'erano tante nuvole, per lo più erano piccoli frammenti gassosi delle grandi nuvole della sera scorsa, ricordo ancora le risate della sera scorsa, al parco guardando le nuvole e provando ad indovinarne le forme.Stavolta ero sola non ero con i miei 6 amici, ne avevo bisogno, avevo bisogno di stare per conto mio. Ero sul tetto di quell'enorme palazzo, seduta a gambe incrociate a fissare l'enorme paesaggio che si estendeva davanti a me, ascoltavo Fighter mentre battevo il ritmo col dito sul marmo del cornicione. Vari pensieri mi sfioravano la mente, finchè il mio cellulare non squillò, un messaggio
'ciao Natalie, come va a Londra? Un baacio Marco' Sorrisi.Marco... Lui era il mio migliore amico fin dai tempi dell'asilo, a lui potevo dire qualsiasi cosa mi passasse per la testa, ma tutto era cambiato un po di settimane fa. Mi aveva confessato di essere innamorato di me da un bel paio d'anni e mi spezzava il cuore doverlo rifiutare, per lui non provavo altro che un gran bene.
'Ciao bellissimo, benissimo! Londra è fantastica, sono già trascorsi tre giorni ed è come se fossero solo pochi secondi' risposi in modo veloce, avrei voluto averlo li in quel momento, avevamo deciso di tenere come prima il nostro rapporto ma nulla era come sembrava.
'bellissimo? A cosa devo questo complimento bellezza?' Sorrisi
'è la veriità no?'
'se lo dici tu'
'smettila,vengo fino a li e ti picchio' risi
'mi manchi' Anche se ci separava un ocenao,potevo sentire il suo dolore
'ho bisogno di te' una lacrima mi solcò il viso cadendo poi sul cellulare,feci scorrere il dito nello schermo liscio fino ad arrivare al tasto 'invio'. Avevo realmente bisogno di lui, lo volevo accanto a me, mi mancava la mia famiglia e anche lui era la mia famiglia. Non rispose a quel messaggio, sospirai posando il cellulare sul marmo fresco. Sentii una mano calda posarsi sulla mia pelle ormai gelida, subito dopo sentii una coperta, girai il viso per trovare poi il sorriso rassicurante di Harry. Mi mise una coperta sulle spalle e si sedette accanto a me, levai le cuffie attorcigliandole intorno al cellulare.
-come mai qui?- chiesi guardandolo
-ti cercavo- Il cuore mi sobbalzò
-cioè in verità Frankie ti cercava- Il mio battito si fermò di colpo
-capisco- girai il viso verso l'enorme paesaggio
-cosa ci fai qui tutta sola?-
-rifletto-
-posso sapere su cosa?- Risposi con una smorfia di indifferenza
-su tutto- aggiunsi dopo.
-Ti manca la tua famiglia vero?- Aveva centrato il punto.
-Un po-
-So cosa si prova a stare lontani dalla propria famiglia, se vuoi parlarne io ci sono- Mi ricordava tanto Marco, anche lui me lo diceva sempre, 'se hai bisogno io ci sono'
-grazie- sorrisi. Mi domandavo sempre perchè quando lo guardavo il mio cuore sobbalzava, forse la verità è che io mi stavo innamorando ogni giorno di più e in quell'istante l'unica cosa che mi passava per la testa era l'enorme sbaglio che stavo per fare. Calò il silenzio, il mio sguardo era fisso a terra e ora il pensiero della mia famiglia non mi assillava più, ora era lui ad assillarmi. Appoggiò la testa sulle mie gambe, sbarrai gli occhi ma fortunatamente non vide questo mio piccolo e furtivo gesto. Sospirò mettendosi comodo, appoggiò la mano sopra la mia gamba, automaticamente la mia mano andò sul suo viso, sentii le sue labbra incurvarsi in un sorriso. Gli accarezzai i capelli, passavo tra le dita i suoi ricci morbidi sorridendo e guardando il panorama ma infondo i miei pensieri erano annebbiati dalla sua presenza. Non sentivo più alcun suono, non sentivo più il brusio della gente che ridacchiava e parlava, non sentivo più i clarkson che suonavano come impazziti, erano stati sostituiti dal suo respiro e dal battito del suo cuore.


SPAZIO AUTRICE
Finalmente ho posato il secondo capitolo :) Inizio col dirvi grazie di aver letto fino a qui, grazie a chi continuerò a leggere la mia FF, metto l'anima in ogni parola che scrivo e per me è importante che voi la leggiate. Sicuramente non sarò a livello dei grandi scrittori e sicuramene molte persone penserano che non so scrivere ma spero di migliorare sempre di più. Questa è una FF di quelle semplice ma chissà... magari si complicherà dopo.. Ho mille idee e spero che vi piaceranno tutte. Spero che fino a qui non vi abbia annoiato e che questa piccola storia vi piaccia..
TANTOAMORE
-Carla


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