Così mi ferisci..

di Raven Callen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Così mi ferisci.. ***
Capitolo 2: *** Amici. Come non amarli? ***
Capitolo 3: *** Xana, quando serve non c'è mai.. ***
Capitolo 4: *** Le proposte idiote di Ulrich Stern ***
Capitolo 5: *** Ansie da appuntamento. Come gestirle? ***
Capitolo 6: *** Appuntamenti bagnati, appuntamenti (s)fortunati ***
Capitolo 7: *** Odd, se ti prendo ti uccido ***
Capitolo 8: *** Fine del mondo.. ***
Capitolo 9: *** Devi confessare! ***
Capitolo 10: *** Come in un film dell'orrore ***
Capitolo 11: *** Qualcosa sta cambiando in me ***
Capitolo 12: *** Crisi pre-appuntamento ***
Capitolo 13: *** Tutte le cose che Lei ha detto... ***
Capitolo 14: *** Cap 14: Sissy, dove sei?! ***
Capitolo 15: *** Cap 15: Point of No-Return ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16: Vai, vivi e sorridi ***



Capitolo 1
*** Così mi ferisci.. ***


Di nuovo.
Mi hai rifiutata, di nuovo.
La battuta del tuo amico, Odd, mi colpisce in pieno.
Mentre me ne vado via stizzita, seguita a ruota da quei due idioti di Herve e Nicolas, non posso fare a meno di chiedermi come fai a preferire lei.
Io sono molto meglio di quel sedano di Yumi:
Lei non fa altro che tenerti sulle spine mentre intanto frequenta William.
Lo so, li ho visti tante volte scambiarsi sguardi complici.
Lei non è una certezza.
Io lo sono:
tu hai la certezza del mio amore.
Proprio non ti basta?
 

Sono in camera mia, adesso.
Ho mandato via tutti, sono da sola.
E finalmente posso buttare via il mio orgolio, la mia aria di superiorità e arroganza.
Io sono perfetta, allora perchè sto così male?
Scoppio a piangere, affondando la faccia nel mio cuscino.
Eh si, io sto piangendo.
Chi l’avrebbe mai detto?
Io, la vanitosa, egoista, arrogante, superba Elisabeth Delmas, sono capace di piangere.
Eppure lo faccio, quando Ulrich mi rifiuta e mi schernisce:
solo che non lo do a vedere.
Sono brava, vero?
Sembra impossibile, qualche anno fa lo sarebbe stato anche per me, che sotto la Sissi antipatica ed egoista si nascondesse una ragazzina triste e sola.
Eppure è così, Lui mi ha fatto diventare così.
Prima era diverso. Ero felice, potevo avere tutto, da tutti, indiscriminatamente.
Tutto, ma lui no.
L'unica cosa che io abbia mai voluto veramente - il suo affetto, la sua attenzione.- non posso averla.
 
Hai capito, Ulrich, che anche io ho dei sentimenti?
Che anche io soffro quando mi umili, gioisco quando sei felice, mi arrabbio quando qualcuno osa farti del male?
No, penso di no.
 
Non ho mai sentito una parola dolce nei miei confronti, da parte tua. Mai.
Forse tu pensi che io sia una bambola indistruttibile, che per quanti insulti tu possa urlare io rimanga sempre la stessa, egoista e infantile ragazza che è abituata ad avere tutto e subito.
Ma non è così.
La tua compagnia è la cosa che più desidero e che mai potrò avere, per quanti tentativi io possa fare, per quanti piani io possa escogitare.
E io ci sto male per questo, non sai quanto.
Smettila di trattarmi come se io non valessi  nulla.

Così mi ferisci...





Angolo della pseudo-attrice:

Eh vai con la mia seconda ff! * balla contenta*
Spero che non sia venuta una schifezza, non del tutto.
Mi è venuta di getto, mentre guardavo l'ennesima puntata di Code Lyoko. Insomma, Sissi mi faceva particolarmente pena, poveretta, dopo l'ennesima figuraccia.
Anche se non l'ho mai sopportata per i suoi modo arroganti, mi dispiace per lei.
E poi ha una perseveranza ammirevole, non si arrende proprio mai.
*il popolo tira fuori torce e forconi*
Ehm.. io mi dileguo. 
*scompare in una nuvoletta di fumo*

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Capitolo 2
*** Amici. Come non amarli? ***


Capitolo dedicato a Gigi Chan. 
Grazie per il tuo entusiasmo e la fantasia :)



Fremo di rabbia.
William.
Come si permette di corteggiare in modo così spudorato la mia Yumi?
Possibile che lei preferisca quell’idiota a me?

A quanto pare..
Forse è per questo che lei insiste nel dire che siamo “solo amici”.
È sicuramente questo.
Ma io pensavo che per lei io non fossi solo un amico.
Mi sono sbagliato.
Che stupido, ad essermi illuso!
Ad aver creduto di essere ricambiato!
Mi allontano il più possibile da quei due, non riesco a sopportarli un secondo di più.
 
 


- Ehi, Ulrich, tutto bene?- domanda Jeremy, avvicinandosi a ne insieme a Odd e Aelita.
- Lascialo stare, Einstein. Non vedi che si sta struggendo per la sua amata Yumi?-
Evito di mollare un pugno sul naso di Odd, per questa sua uscita, solo perché Aelita mi precede, tirandogli energicamente un orecchio.
- Ahio! Ma che ho detto?- brontola, il chiodo, massaggiandosi la parte lesa.
- Grazie Aelita.- le sorrido complice.
- Figurati. E poi non sei l’unico ad avere problemi sentimentali.- e la rosa indica Sissi, Nicholas ed Hervè che stanno discutendo animatamente:
cioè, Sissi sta sciorinando una sfuriata colossale ai danni del “povero” Hervè, assestandogli anche un pugno sulla crapa.
Nicholas si limita a guardare, da una distanza di sicurezza.
- ahahah, forse vuole renderlo ancora più basso di quanto già non sia.- ridacchia Odd.
- Da che pulpito viene la predica! Non mi sembra che tu sia alto un metro e 80.-
- Ah - ah. Sempre simpatica, Principessa..-
La frecciatina si conclude con una risata - quasi.- generale.
I miei amici riescono sempre a sollevarmi il morale.
Non so che farei senza di loro.
- Hai ragione, Aelita. Hervè se la passa decisamente peggio di me. – osservo, mentre Odd e Jeremy hanno iniziato una vivace discussione sull’altezza del primo:
Odd sostiene che la sua capigliatura verticale gli faccia guadagnare qualche manciata di centimetri, Jeremy non è d’accordo.


- Io non mi stavo riferendo ad Hervè.-


Squadro la ragazza, confuso.
- ti riferivi a Nicholas?-
- No. -
- Kiwi?-
- Noo. E poi, aspetta.. Cosa centra Kiwi?-
Alzo le spalle, ho detto il primo nome che avevo in mente.

- Io mi riferivo a Sissi.-

Eh? Un attimo.
Ha detto veramente…?

- Sissi?!-
La rosa rotea gli occhi.
- Non ti accorgi che è nella tua stessa situazione? Eppure è da un pezzo che ti muore dietro senza essere minimamente ricambiata. Ti facevo più sveglio, Stern.-
Mentre rimango a bocca aperta per la rivelazione - perché, si, Aelita ha ragione e si, non me ne ero reso conto.-  la ragazza prende Jeremy per un braccio e lo trascina via.
- Vieni Jeremy, la ricerca di scienze non si scrive da sola.-
La ricerca di scienze?
Oh merda.
- Povero Einstein. Credo che Aelita lo metterà al guinzaglio, se non l’ha già fatto. Tsk, io non mi farei mai addomesticare così da una ragazza. Ho una dignità da difendere! Odd il magnifico è uno spirito libero.-
Silenzio.
- Odd?-
- Si?-
- Come sta Sam?-
A quel nome Della Robbia diventa improvvisamente nervoso e imbarazzato.
- Ehm.. io devo.. andare.. in camera. Ho scordato il libro del professor… Hertz!-
Detta questa tartagliata, nonché priva di logica, spiegazione Odd il magnifico si defila.
- Professor.. Hertz? Da quando la Hertz è diventata un uomo?- ridacchio tra me e me.
La cotta per Sam sta giocando dei brutti scherzi alla memoria di Odd.
Scuoto il capo, continuando a ridere, mentre mi dirigo verso il laboratorio di scienze.
 






Angolo del Corvo:

Salve a tutti, sono ancora io. ^^
*suono di grilli*
Si, ehm..
Questo capitolo è dedicato a Gigi Chan, che mi ha convinto ad "alluntare la mia Drabble sul lato "umano" di Sissi.
Beh, Gigi Chan, questo capitolo è tutto dedicato a te, e scusami il ritardo.
Ci ho messo un secolo per postarlo e chiedo venia.
Spero di non aver fatto errori o aver reso OOC alcuni personaggi (Odd no di sicuro, è il solito simpatico, ironico, pazzo Odd.)
Come ad esempio Ulrich. O Aelita.
Ditemi voi.
Spero che vi piaccia.
Che ne dite di lasciarmi una recensione?

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Capitolo 3
*** Xana, quando serve non c'è mai.. ***


Sbuffo, mentre passeggio per il bosco situato vicino alla Kadic.
La Hertz mi ha dato un’altra insufficienza.
Solo perché non ho portato nessun argomento per la ricerca di scienze.
Mio padre sarà furioso…
Come se non bastasse nella pausa pranzo ho visto di nuovo i “piccioncini”, con Yumi che sbatteva le ciglia a quel cretino.
Puah, rivoltanti.
Per non dover parlare con Yumi non ho neanche pranzato.
Che bella giornata..
 

All’ennesimo brontolio del mio stomaco, vuoto, sbuffo ancora, infastidito.
Non è il fatto di aver lo stomaco sconsolatamente vuoto che mi irrita, non quanto il motivo per il quale ho saltato il pranzo.
Stupido William, cos’ha più di me?
Calcio un sasso che si trova sul viottolo e lo osservo mentre scompare tra i cespugli.
 

- Ahi!-

 
Sobbalzo, allarmato.
C’è qualcuno nascosto tra le foglie.
A meno che le piante non abbiano preso vita, come nel film “Apocalipse: New World” .

Sto passando decisamente troppo tempo con Odd.
 


- Chi c’è là? Odd, se questo è uno dei tuoi scherzi, giuro che ti rado a zero quei capelli assurdi che ti ritrovi!-
Nessuna risposta.
Mi avvicino con cautela, i riflessi da Lyoko-Warrior pronti a scattare, e scosto le foglie.
Tutto, mi aspettavo di vedere.
Tutto tranne…
 

- Sissi?! Che ci fai qui?-

 
Tranne Sissi:
Sissi nascosta dietro i cespugli.
Sissi con le ginocchia al petto.
Sissi che sembra…triste?
Le parole di Aelita mi tornano alla mente:
 


 

- E poi non sei l’unico ad avere problemi sentimentali.-

 
- Io non mi stavo riferendo ad Hervè.-
 

- Non ti accorgi che è nella tua stessa situazione? Eppure è da un pezzo che ti muore dietro senza essere minimamente ricambiata. Ti facevo più sveglio, Stern.-

 


 
Cavolo, odio quando Aelita ha ragione!
 
 
- Ulrich? Cosa vuoi?- mi chiede, con la voce di una bambina che viene scoperta dai genitori con le mani nella marmellata.
- Passeggiavo. Tu piuttosto, perché ti nascondi dietro ai cespugli?-
La vedo incupirsi, evitando il mio sguardo.
- Volevo… restare un po’ da sola..-
 
Ok, questo è decisamente strano.
 

- Ma tu… tu sei venuto a cercarmi?- gli occhi tornano a brillare di quell’entusiasmo quasi inquietante con cui si rivolge a me.
- Beh…- biascico, colto alla sprovvista.
- Allora ti importa di me!-
Senza che possa dire altro me la trovo con le braccia attorno al mio collo in una morsa d’acciaio.
Peggio di una tagliola.
 

Va bene Xana, questo sarebbe il momento di attivare una torre.
Sul serio…
Ti prego!

 

- Sissi, per favore, sto soffocando!-
Lei sembra non sentirmi, ma almeno allenta la presa.
Grazie al cielo!
- Dopo tanti rifiuti finalmente mi dimostri che ti importa di me! Oh Ulrich, Sono così felice!-
Adesso mi sento in colpa.
Questo è un colpo basso, però!
- Ehm.. Sissi?- dico, prendendola per le spalle e staccandola da me.
- Si, mio dolce Ulrich?- mi fissa con uno sguardo speranzoso.
Come.. un cagnolino che prega di essere adottato.
È un esempio assurdo, soprattutto se paragonato a lei.
Argh! Non posso essere scortese, dirle di lasciarmi in pace con qualche battutina sarcastica, la mia coscienza non me lo permetterebbe.
Non dopo averla vista così fragile..
So che me ne pentirò.
Oh se me ne pentirò!
Ma..
- Perché non mi spieghi il motivo per cui ti eri nascosta nel bosco?-
- Ma certo!-
Con la sua solita esuberanza, che tante volte aveva sfiorato l’arroganza ma che ora è solo un entusiasmo quasi tenero, mi trascina verso la panchina più vicina.
 


Xana, dove accidenti sei finito?!

 
 
 


Angolo del Corvo:

Salve a tutti, bella gente :)
Si, sono ancora qui v.v
Qui si vede una Sissi più.. umana e meno antipatica e un Ulrich "incastrato" in un equivoco per lui fastidioso.
(detto tra parentesi, io penso che Sissi sia IC perchè lei con Ulrich è sempre esageratamente affettuosa ed esuberante. Almeno, lo è quando sono soli e ne ha l'occasione. è l'amore, che ci volete fare?)
Spero che vi sia piaciuto.
Anche questo capitolo è dedicato a Gigi Chan, che continua a sostenermi con il suo entusiasmo.
Grazie ^^
A presto popolo
Raven.

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Capitolo 4
*** Le proposte idiote di Ulrich Stern ***








- Allora..- mi passo una mano tra i capelli, imbarazzato.
Questa situazione è paradossale, sembra tutto così assurdo..
Non mi stupirei se fosse un sogno.
Spero che sia un sogno!
Sissi è perfettamente a suo agio, anzi, è addirittura euforica.
Non era così felice neanche al concerto dei SubDigitals.
 

- Vuoi sapere perché ero nascosta dietro dei cespugli, giusto?-
- Giusto.-
- Beh..- la vedo imbarazzarsi mentre lascia la presa sul mio braccio. – ho.. litigato con mio padre, in un certo senso, e.. volevo stare un po’ da sola. Tutto qui.- confessa, mentre io mi massaggio il braccio a cui era attaccata fino ad un momento fa.

 
Il tono che ha usato è..
Triste.
Mi crea uno strano peso sullo stomaco.
 

- E perché volevi stare sola? Si, insomma, non è da te. – commento, non sapendo bene come agire.
Mettetevi nei miei panni.
Già con le ragazze non ci so fare, se mettiamo in conto che questa non è una ragazza qualunque ma è come un’imprevedibile bomba ad orologeria che mi può scoppiare tra le mani da un momento all’altro..
- Credi che qualcuno, in questa scuola, vorrebbe stare ad ascoltare i miei problemi?-
Assimilo l’informazione, sconcertato.
 

Sissi soffre.

 

Sissi è sola.

 

Ed è in buona parte colpa mia.

 
 
Il peso sul mio stomaco diventa un’incudine.
Maledetti sensi di colpa!
- Ma adesso ci sei tu qui con me, non sai quanto io ne sia felice!-
Sorrido, appena, ad una tale dimostrazione d’affetto.
- Già, è così. Senti..- faccio per dirle che mi dispiace per lei quando il cellulare mi fa sobbalzare.
Forse Xana ha attivato una torre.
Perché adesso la cosa sembra scocciarmi?
 

- Rispondi pure..- dice lei, vedendomi esitare, e porta le ginocchia al petto.
Leggo il messaggio che ho appena ricevuto.
È di Yumi.
 

Riunione dei Lyoko-Warriors nella camera di Jeremy tra 10 minuti.

 

Sbuffo.
È per questo che mi chiama?
Una stupida riunione, tutto qui?
 

- Devi andare, non è vero?- commenta Sissi.
Sembra quasi sconsolata.
- Si, devo.. i ragazzi mi..- balbetto, combattuto tra andare o restare.
Non posso mancare ad una riunione però..
Però mi dispiace lasciare Sissi da sola.
Mi sento responsabile della sua tristezza.
C’è solo una soluzione.
 

- Sissi?-
- Si, Ulrich?-
- Che ne dici se domani.. andiamo a prendere un gelato?-
Ecco, l’ho detto. Bomba sganciata.
 

- Davvero? Tu ed io? Sul serio?!- i suoi occhi brillano come le luci di un albero di Natale.
Non l’ho mai vista sorridere così.
Non so se rallegrarmi o essere terrorizzato.

Forse la seconda.
- Si, sul serio. Ci vediamo nel cortile della scuola alle tre, ok?-
- Si! Sono così felice! Corro a prepararmi!- e scappa via, troppo veloce per permettermi di ribattere.


Prepararsi? Cioè, si prepara adesso per l’appuntamento di domani?!
Ho appena detto appuntamento?
Mi porto le mani tra i capelli.
Che cosa ho fatto?!
 
 









 
 
- Buahahaha! Non ci posso credere! Hai chiesto a Sissi di uscire per un gelato!-
- Odd! Un’altra parola, una sola maledetta parola, e giuro che ti butto nel mare digitale!-
Dopo questo scoppio d’ira torno a sbattere la testa contro il muro.
- Brutta bestia i sensi di colpa..- Jeremy mi batte una mano sulla spalla.
 
Entrambi torniamo col pensiero a quando Einstein, per farsi perdonare un anniversario mancato, aveva dovuto supplicare Aelita per una settimana prima che questa ricominciasse a parlargli.
Fu un mese di suppliche, regali romantici e almeno una dozzina di uscite al cinema.
Le “finanze” di Belpois risentivano ancora di quell’episodio.
In compenso la sua memoria ne aveva tratto giovamento.
Non si sarebbe dimenticato mai più niente, in vita sua.
 

- Già, sono i sensi di colpa a far muovere il mondo.- commenta con soddisfazione una certa ragazza dai capelli rosa.
Noi tre ragazzi sospiriamo, sconsolati.
Donne!
La nostra condanna, la nostra rovina.
 
 
 










Angolo del Corvo:


Salve a tutti ^^
Eccolo qui, appena sfornato, il quarto capitolo di questa long.
Devo ammettere che scriverlo mi è riuscito estremamente facile e il prossimo è già in laborazione.
Se c'è qualcosa che non avete capito, qualche imprecisione, fatemelo sapere, ok?
Spero che vi piaccia.
Buona lettura

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Capitolo 5
*** Ansie da appuntamento. Come gestirle? ***





Ok.
Calmiamoci.
Fai un bel respiro e rilassati.
Ho pettinato i capelli con più cura del solito, mettendo un filo di trucco sulle palpebre.
Indosso una camicetta rossa e il mio paio preferito di jeans.
Forse è troppo, per un gelato?
 


 
Non importa, ormai è ora e devo andare a prendere un gelato con il mio adorato Ulrich.
Ancora non ci credo che mi ha chiesto un appuntamento.
Lui a me.
È il giorno più bello della mia vita!
È da tantissimo tempo che aspetto questo momento. Anni, forse?
Quanti? Uno, due, tre? Non lo so più.
Cominciavo a credere che questo giorno non sarebbe arrivato mai.
E invece è successo.
Finalmente.
 


Esco dalla mia stanza tutta impettita, attraversando la scuola con un passo deciso e un’espressione soddisfatta e fiera.
Dopotutto ho una reputazione da difendere, io!
Dopo un lento incedere comincio a correre come una pazza, non voglio certo fare tardi.
Sono le 14:55, mancano solo 5 minuti!
 

 
Aspetta, forse arrivare in anticipo non è prudente.
Rallento il passo, cercando di controllarmi.
Forse sto esagerando, forse sto diventando isterica.
Ma è Ulrich! Il ragazzo per cui ho una cotta dalla prima volta che l’ho visto.
Con passo apparentemente calmo mi avvicino sempre più al luogo dell’incontro.
Diamine, sono agitata come una novellina.
Io, Elisabeth “Sissi” Delmas sono nervosa come una mocciosa alle prime armi.
Tze, che cosa ridicola.
Meno male che non mi vede nessuno..
 

Eccomi, sono arrivata.
In perfetto orario, per di più.
15:00 spaccate.
Ma dov’è Ulrich?
Mi guardo intorno tranquillamente, poi con scatti sempre più frenetici e febbrili.
Non c’è ancora..
 

Un minuto. Due. Tre. Quattro.
Al quinto vado in panico.
Non c’è. Il mio Ulrich non c’è.
Lo sapevo che non poteva essere vero!
Probabilmente mi ha dato buca, ora starà ridendo alle mie spalle con quel cretino di Odd mentre..
- Ehi, Sissi.-
Sobbalzo.
- U-Ulrich. Ciao. – sorrido, nervosa.
Come ho potuto dubitare di lui?
Fa che non mi abbia visto andare in paranoia.
- Allora, ehm.. andiamo a prendere quel gelato?-
Con gesto da cavaliere mi porge il braccio.
Wow!
Non potevo chiedere di meglio.
Appoggio delicatamente una mano sul braccio che mi sta porgendo e ci incamminiamo:
resistere all’impulso di stringerlo e urlare di gioia è difficile, ma devo contenermi.
Non voglio farlo scappare..
 
- Cosa preferisci?- mi domanda, mentre ci avviciniamo alla gelateria.
I ragazzi mori, un po’ misteriosi e tanto affascinanti.
- Un cono con fragola e cioccolato.- rispondo rapida, mordendomi la lingua per non far uscire i miei pensieri.
Lui alza un sopracciglio, perplesso.
- Fragola e cioccolato?- domanda, un filo ironico.
Lo so, questi due gusti sono impensabili insieme.
Hanno due sapori completamente opposti e, all’apparenza, è impensabile di accostarli.
Però a me piacciono, insieme formano un sapore completamente nuovo.
Qualcosa di dolce con un non-so-che di fresco e frizzante.
Ti prego, non fare battute su quanto sia assurdo questo abbinamento.
Ti prego!
- Non sapevo che fossi golosa.- mi sorride, facendomi avvampare per l’imbarazzo.
Mi sfugge una risatina.
Ulrich risponde con un sorrisetto appena accennato.
Poi cala il silenzio.
Percorriamo il resto del tragitto senza dire più niente.
 
 
Ho il cuore che mi batte forte.
Temo che tra un po’ mi uscirà dal petto.
È questo che si prova ad uscire con l’amore della tua vita?
 
 
Forse, dopo questo appuntamento, lui comincerà a frequentarmi, poi mi dirà che mi ha sempre amata, ci fidanzeremo, a 18 anni andremo a vivere insieme e poi ci sposeremo!
Avremo due figli, Lizzie e Mark, e poi..
 
- Sissi?-
- Eh?-
- Siamo arrivati.-
 
 
 
 





Angolo del Corvo:


Salve salvino!
*va a nascondersi in una trincea*
Ehm.. si, sono ancora io. Si, con un altro capitolo.
Si, non è un gran che. Però ci sto prendendo gusto, a muovere i fili di questa coppia (un po' Crack, ma forse neanche tanto).
Sembra una cosa in stile "Burattinaio malvagio".
Muahahaha
*si strozza*
Coff coff.
Ehm.. Buona lettura. n//n.

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Capitolo 6
*** Appuntamenti bagnati, appuntamenti (s)fortunati ***






 
- è buono?- domando, impacciato.
Siamo seduti su una panchina del parco e siamo in totale silenzio da dieci minuti, ormai.
La qual cosa sta diventando imbarazzante.
Molto più di prima, si intende.
- Uh uh. -

 
La vedo lanciare uno sguardo scettico al mio cono alla menta.
Ok, posso sopportare quell’espressione un po’ saccente se fatta da Aelita, da Jeremy e - se mi sforzo.- persino da Odd.
Ma se è Sissi a guardarmi così, facendomi sentire un idiota, allora no.
Non va affatto bene.


 
- Beh, che c’è?- commento, un po’ acido.
- Niente! È che.. mi sembra un po’…- dice, tornando con quell’espressione imbarazzata, incassando la testa tra le spalle.
- Un po’?- la incalzo, sinceramente incuriosito.
Per una volta che non si comporta come una fan assatanata..
- Non lo trovo un gran che, tutto qui..- fa spallucce e torna a concentrarsi sul suo gelato.
Questa risposta è così poco da Sissi..
Rimango ad osservarla, cercando di essere il più obbiettivo e distaccato possibile.
Cercando di non vederla come la ragazzina antipatica che continuamente mostra di essere.
Questa sua nuova personalità stona tremendamente con l’immagine che mi sono creato di lei in tutti questi anni.
E ne sono infastidito. Un pochino.

 
È come mischiare due cose completamente differenti, come la fragola e il cioccolato.
È qualcosa che, almeno nella teoria, è inconcepibile.

 
- Non ti piace la menta?-
- No, no! Non può non piacermi.. se piace a te..- le ultime parole le ha sussurrate, ma le sento lo stesso.
Mentre arrossiamo entrambi (per disagio, per imbarazzo) mi pento quasi di averglielo chiesto.
La sua ossessione per me è superata solo da quella che ha Odd per il cibo e il gel per capelli.
Essere l’oggetto di una fissa non è bello.
Fidatevi, non lo è.


 
Per togliermi d’impaccio le afferro d’istinto il polso.
- Posso assaggiare?- domando, avvicinando a me la mano che sorregge il suo cono.
Fingo di ignorare l’ondata di… vergogna? – che altro può essere?- che mi brucia sotto la pelle all’altezza delle guance.
Sissi, che già prima era scarlatta, arrossisce violentemente fino alla radice dei capelli quando avvicino il suo gelato alle mie labbra.


 
Sgrano gli occhi, sconvolto.
È buono.
È veramente buono!
- Avevi ragione, Sissi! Questo gelato è fantastico.- esclamo, nel più completo stupore.
Mi riprendo dallo stato mistico-contemplativo in cui ero caduto per accorgermi, non senza un certo terrore, che la ragazza accanto a me è prossima al collasso.
Ops..
 


- Ehm.. Sissi? Ci sei?- mi azzardo a chiedere, mollando la presa sul suo polso.
- Ha detto che è buono.. che avevo ragione..- sospira, con voce trasognata.
È talmente “fusa” che il gelato finisce irrimediabilmente al suolo.
Anche io lascio cadere il mio cono per evitare che Sissi si sfracelli sul sentiero battuto.
 
 
Xana, lo so che quando c’è bisogno di te non ci sei mai, ma per favore!
Cosa ti costa attivare una torre e creare un po’ di scompiglio?!
 

Mentre sto ancora cercando di far rinvenire Sissi qualcosa di freddo mi colpisce la fronte.
Alzo gli occhi solo per essere colpito nuovamente. Stavolta sul naso.
Oh no.
No.
No!
No, no, no, no!
Ti prego, tutto ma questo no!
La leggera pioggerella che sta candendo dal cielo diventa ben presto un acquazzone in piena regola.
- Ah! Mi sto bagnando tutta!-
Con un gesto secco mi sfilo la giacca e la uso per ripararmi.
- Su, vieni qua sotto.- la chiamo. - Torniamo al Kadic.-


 
Il viaggio di ritorno - una corsa sotto quello che sembra un vero e proprio diluvio universale.- mi scivola addosso in pochi minuti.
Con un ringhio soffocato alzo un pugno al cielo.
E sarebbe questo il tuo modo di creare scompiglio?!
 


Quando infine mi arresto davanti alle porte del dormitorio tiro un sospiro di sollievo.
- Ci vediamo in giro, allora.- la saluto.
- Si.. Grazie per lo splendido pomeriggio.-
- Bah, se non avesse cominciato a piovere sarebbe stato migliore, il pomeriggio.- borbotto, lanciando insulti a Chi-So-Io, mentre mi strizzo un lembo della maglia.
Nonostante la giacca siamo completamente fradici.
- Vorrà dire che la prossima volta andrà meglio.- ridacchia Sissi, per poi scappare via.
Mentre la vedo scomparire non posso fare a meno di esalare, sgomento:
- La prossima volta?!-
 
 
 
 





 
 
 
- Ehi, Ulrich, come mai già di ritorno?- commenta il mio compagno di stanza, al mio ritorno.
- Ha cominciato a piovere e..-
- E?-
- E… e…e…-
- “E” cosa? Non sarai mica diventato balbuziente?- si irrita, Odd.
- Eeeee…. EEEEETCHIUUUUU . -  
Un boato assordante fa tremare le pareti..
 
- Ragazzi, che succede?! Xana ha scatenato un terremoto?!- urla Jeremy, seguito da Aelita, entrando nella stanza.
-No, Einstein. Stavolta no. -  esala Odd, riemergendo dall’armadio in cui il mio starnuto l’aveva scaraventato. - il nostro Latin Lover qui presente si è preso il raffreddore…-
 
 





Angolo del Corvo:


Dedico il capitolo a Gigi Chan e a Nadynana che mi incoraggiano con le loro fantastiche recensioni ^^

Ehilà ^^
Salve a tutti.
Eccomi, come avevo promesso, a pubblicare il nuovo capitolo. (fresco fresco di stampa)
Sono una persona puntuale, no?
In questo capitoletto (che è il più lungo che io abbia scritto fino ad ora) c'è da divertirsi.
Secondo me è venuto una mezza schifezza. (ho le paranoie, non è che sto diventando ripetitiva? ditemi voi)
Ma il giudizio finale spetta a voi ^^

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Capitolo 7
*** Odd, se ti prendo ti uccido ***


 
 
- Come sta oggi il nostro malatino?-
- Umpf. -
Non ringhio solo perché ho un termometro in bocca.
- Ulrich sta guarendo, ragazzi, non dovete preoccuparvi. Vedrete che entro domani sarà completamente guarito.- rassicura Iolanda, mentre mi toglie il termometro di bocca.
- entro domani? Non è che potrebbe rimanere in infermeria un’altra manciata di giorni? Così, per sicurezza..-  propone Odd, speranzoso. – si sta così tranquilli senza di lui..-
Forse rammenta ancora il bernoccolo di ieri, quando si era avvicinato troppo al mio “letto d’ospedale” e io l’avevo centrato in quella zucca vuota con un pugno.
Non vi dico la soddisfazione..
Iolanda fa finta di non aver sentito.


- Mmmm.. 37 e 7. la febbre è scesa, vedo. Ottimo. -  
Si rivolge poi ai miei amici.
- Salutatelo pure, ma non restate troppo. Deve riposare.-
Non appena il suo camice bianco scompare oltre la porta, Odd sfodera il suo miglior sorriso ironico.

- Allora Ulrich, cuccioletto adorato, come ti senti oggi?- mi chiede, con voce falsamente smielata.
- Considerati fortunato perché non posso alzarmi, Odd il Magnifico.- ringhio, mettendomi a sedere.
L’unica cosa veramente magnifica sarà il momento in cui finalmente lo prenderò a calci nel sedere.
Aspetta solo che mi riprenda..

- Oh, andiamo, tesorino dolce, non fare lo scontroso.- e così dicendo mi afferra una guancia e comincia a tirarmela senza pietà.
- Molla la mia guancia!-
Rispondo al fuoco prendendogli a mia volta le guance e tirando forte.

- Ahio!-
- Mollami!-
- No, molla tu!-
- Fossi matto! Hai cominciato tu. -
- Mi stai rovinando la faccia! Come farò a conquistare le ragazze senza il mio viso?-
- Ma se te la sto migliorando! E poi così faccio un favore a quelle poverette.-
- Ulrich, mollami, accidenti! mi stai strappando la pelle!-
- Ok. -

Nel momento in cui molliamo la presa Odd finisce catapultato per terra.
Comincio a ridere sguaiatamente, mentre lui cerca di ritrovare la sensibilità alla faccia e si massaggia il suo sederino.
 

- Quando dovrebbe arrivare la tua affezionata infermiera?- ridacchia Aelita, controllando l’orologio.
La risata mi si incastra in gola.
La guance, già rosse per la febbre e per i pizzicotti del mio migliore amico, diventano incandescenti.
- tra venti minuti, più o meno.- commenta Jeremy, lanciandomi uno sguardo di puro compatimento.

È dal giorno dell’appuntamento - ovvero tre giorni fa. – che Sissi viene a trovarmi in infermeria, ogni pomeriggio alle quattro in punto.
Quando i miei amici erano passati a trovarmi, il giorno dopo essermi preso un febbrone titanico, l’hanno vista all’opera:
si comportava (e si comporta ancora) da perfetta fidanzata-crocerossina.
Non immaginate che umiliazione dover sopportare le battutacce di Odd e Aelita - perché anche lei, quando si mette d’impegno, è un vero genio del male.. Odd la sta traviando.- senza poter reagire.
 
- Volete piantarla? Non è affatto divertente!- sbotto, incrociando le braccia al petto.
- Piuttosto, Yumi dov’è?- domando, in un folle attimo di ingenuità.
Lo sguardo che si scambiano i miei tre migliori amici mi riporta con i piedi per terra.
- Beh, è molto occupata, ultimamente…- Jeremy tenta di giustificarla.
 
See, certo. Molto occupata.
So ben io con chi è molto occupata.
Sbuffo, abbandonandomi sul cuscino.
- Non fa niente. Davvero.-
Proprio mentre Aelita sta per dirmi qualcosa – per consolarmi come solo lei sa fare.- ritorna Iolanda.
- Tempo scaduto, ragazzi. Ulrich deve riposare.-
Tra saluti generali i tre lasciano la stanza.
Non appena i loro passi scompaiono lungo il corridoio butto uno sguardo all’orologio.
Mancano cinque minuti.
Decido di riposare nell’attesa, chiudo gli occhi.
 

La gelosia e il senso di abbandono mi bruciano nelle vene.
Vorrei poter spaccare qualcosa, per sfogarmi.
Ma il solo stare in piedi mi provoca delle fitte pazzesche alla testa, quindi è meglio evitare.
Odio essere ammalato!
Sono così stanco..


 
Una pezzuola bagnata mi viene poggiata sulla fronte, dandomi un po’ di sollievo.
Non posso impedirmi di sussultare, internamente.
- Va meglio, ora?-
- Sei in anticipo, oggi.-
- Veramente sono in perfetto orario.- esclama, orgogliosa della sua puntualità.
Sorrido, divertito.

- Allora, Sissi, racconta. Cosa mi sono perso, oggi?-
- La solita lezione di Jim. Arrampicata. Mi sono spezzata due unghie!-
Non posso fare a meno di ridacchiare al suo tono scocciato.
- Ehi, non c’è niente da ridere! Sai quanto ci vuole a far crescere un’unghia come si deve?!-
Domanda retorica.
- No, non ne ho idea. -
- Ecco, allora non ridere!- si imbroncia.
Cerco di contenermi, mordendomi il labbro.
Fallisco miseramente.
- E smettila!- mi tira un “affettuoso” pugno alla spalla.
 
- Elisabeth, sei pronta per il tuo turno di volontariato in infermeria?-
Le parole di Iolanda stroncano il mio umore gioviale.
- Si, sono pronta!-
Rabbrividisco.
Io lo sono un po’ meno..
 
 









Angolo del Corvo:


Salve salvino a tutti ^^
Come promesso ecco il capitolo 7. Sono stata puntuale.
( e dire che la puntualità non è mai stata il mio forte n//n)
In questo capitolo potrete vedere un esemplare di Ulrich Stern in cattività.
( segregato com'è, non lo invidio per niente, poveretto x.x)
Come avete notato, i momenti tra Ulrich e Sissi stanno diventando da comici a teneri.
Ma non preoccupatevi, ci penserà Odd a farvi piangere dalle risate :)
Piccola domanda per voi (vi prego di rispondermi, nelle recensioni):
Ma voi Xana lo immaginate maschio o femmina?
Beh, adeso vi saluto.
Baci baci ^^

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Capitolo 8
*** Fine del mondo.. ***







Sbuffo, irritato.
Guardo con astio l’esercizio di matematica davanti a me.
Non ci capisco niente. Quella serie di numeri mi è chiara quanto lo sono le spiegazioni di Jeremy sulla fisica quantistica.
Non so neanche cos’è, la fisica quantistica.
Non capisco l’esercizio.
Non capisco la matematica.
Non capisco perché sono ancora qui, in biblioteca, e non sono ancora corso fuori a bisticciare con Odd. O ad ascoltare le farneticazioni di Jeremy.
A fare qualsiasi altra cosa!
 
 

Andrebbe bene anche discutere con Aelita:
ultimamente la rosa va a farneticare che io mi stia innamorando di Sissi.
Che stupidaggini!
Certo, ho passato molto tempo con lei di recente.
Ho scoperto che non è poi così antipatica come appare.
Che può essere piacevole parlare con lei a volte, come quando si è presa cura di me.
Ma questo non vuol dire che lei mi piaccia!

A me piace Yumi!
Yumi che..
Yumi che non c’è mai..
Yumi che è innamorata di William. Almeno, così sembra.
Ah, che complicazioni!
Forse è meglio se torno al mio esercizio..
 
Vediamo un po’..

 





Due ore dopo…



 
Ok, mi arrendo.
Non lo risolverò mai, questo maledetto esercizio!
-Devi elevare quel numero al quadrato, poi dividere il risultato per due.-  commenta una voce alle mie spalle.
Mi volto e vedo Sissi che sta squadrando il mio quaderno come se ci capisse qualcosa.
È un po’ troppo vicina, però..
Una ciocca dei suoi capelli mi solletica l’orecchio.
Sento lo strano bisogno di arrossire.
- Come? Tu capisci questa roba?- domando, sconvolto.
La vedo sedersi accanto a me, con disinvoltura.
- Essere la figlia del preside ha i suoi svantaggi. Devo avere una buona media, altrimenti mio padre mi sta addosso e mi costringe a prendere ripetizioni tutti i pomeriggi.-
- E chi è che dovrebbe darti ripetizioni?-
Le guance di Sissi si imporporano, mentre lo sguardo vaga altrove.
- Beh, all’inizio mi aiutava Hervè.. ma non si ottenevano risultati apprezzabili. Passava tutto il tempo a sbavarmi dietro.- sbuffa, irritata.
- Quindi?-
- Quindi..-
Rimango in silenzio, in attesa della risposta.
Che però non arriva.
- Allora?-
- Non te lo posso dire!-
Rimango annichilito.
- E perché mai?-
- Fatti miei.-
Detto questo si alza e scappa via, con passo impettito ma straordinariamente veloce.
Mi lascia lì, come uno stupido.
Lei pianta in asso me!
Poveri noi!
Odd aveva ragione:
la fine del mondo è vicina!
Xana, mica c’è il tuo zampino?
 

 
Su una spiaggia tropicale il sole sta tramontando.
La sabbia è composta da cenere grigia, finissima.
Il cielo è incendiato da un enorme disco rosso sangue.
Il mare è di un nero così intenso e, a suo modo, luminoso da far male agli occhi.
Al centro di questo singolare paesaggio vi è una figura maschile comodamente spaparanzata su uno sdraio.
- Ehi, non prendetevela con me! Non ho fatto niente, io, stavolta!- sbotta uno Xana molto scocciato, sfilandosi gli occhiali da sole.

 
 








 
Angolo del Corvo:
 

Scusate questo tremendo ritardo!
Ho avuto alquanto da fare ultimamente.
*si scusa, mortificata*
Non temete, i prossimi capitoli verranno pubblicato più velocemente.
Qui vediamo Ulrich che vede messe in dubbio le sue qualità da Latin Lover e il suo sex appeal.
Povero! *spupazza Ulrich*
Sissi: Ehi! Giù le mani.
Me: ops *scappa, trascinando via Ulrich*
Sissi: Grrrr..

Il titolo apocalittico è perfettamente in tema, visto il periodo.
Personalmente io non credo alla balla della fine del mondo.
Ma almeno una citazione ci stava. Non credete?
Ci vediamo nelle recensioni, meraviglie ^^
Baci.
Una Raven particolarmente allegra.

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Capitolo 9
*** Devi confessare! ***



 
 
 - Presto, presto! È tardi, cavolo quanto è tardi!-
Osservo Odd correre come poche volte in vita sua. È uno spettacolo singolare.
E, lo ammetto, è anche molto divertente.
- Ulrich, dove sono le mie scarpe?- urla, isterico.
- Ce le hai addosso, messe al contrario.- commento, ironico.
 

Dolce è la vendetta..

 
- Ah. -
 
 
La pausa dura solo un secondo, poi il mio compagnio di stanza riprende a starnazzare come una gallina ubriaca. Ubriaca e isterica.
- Ho i capelli a posto? Dov’è la mia felpa?!-
Stufo di quella crisi – assolutamente pietosa.-, lo blocco per le spalle.
- Odd, i capelli sono a posto, per quanto possano esserlo i tuoi, e la felpa ce l’hai addosso. Stai calmo. So che devi uscire con Sam, ma datti una calmata, per Xana!-
- Lo so, Ulrich. Ma sono così nervoso! Lei riesce a farmi sentire un perfetto imbecille. E se poi combino un disastro?-
Alzo gli occhi al cielo, trattenendomi dal fare commenti. Potrei pentirmene.
Se uno come Odd – per cui gli appuntamenti sono come il pane quotidiano.- è nervoso per un semplice appuntamento alla pista di skate, allora non c’è davvero più speranza..
 


- Allora vado. Augurami buona fortuna.-
- Buona fortuna. Qualcosa mi dice che ce ne sarà bisogno.-
- Eddai, ho bisogno di supporto morale da parte tua! Sei il mio migliore amico, no?-
- Già, ma mi chiedo come sia possibile..-
- E’ perché tu mi vuoi taaaaanto beeeene.- ridacchia il mio pseudo - migliore amico.
Lo guardo di sbieco.


 
Un’idea maligna mi passa per la mente.
E se io non gli dicessi che…
La scaccio con una mano.
Naa, meglio di no. Sono troppo buono io, questa è la verità.
 

- Odd?-
- Si?- si gira lui, un piede già fuori dalla porta.
- Vuoi che ti accompagni?- domando, leggermente preoccupato.
- Cosa ti fa pensare che io abbia bisogno di essere accompagnato?- sbotta lui, con il suo solito tono strafottente.
- Il fatto che tu ti sia dimenticato i pantaloni.. Belli i gattini, scommetto che a Sam piaceranno.- alludo, con un ghigno malizioso.
Avrei scommesso sui cuoricini.
- Ehehe. – ridacchia Odd, imbarazzato. – In effetti sentivo che mancava qualcosa..-
 
 

Quando finalmente la porta si chiude tiro un sospiro di sollievo.
Non ho mai visto Odd così agitato.
Mi butto sul letto, stanco.
Sto per appisolarmi quando sento qualcuno bussare alla porta.
Sarà Odd che si sarà dimenticato qualcos’altro.
 
 

- Aelita!- il mio è qualcosa a metà tra un saluto e un’esclamazione di sorpresa. – Come mai sei qui?-
La rosa si chiude la porta alle spalle con un sorriso sinistro in viso.
Oh - oh.
Prevedo guai per me.
Guai seri.
La rosa mi si avvicina sempre più, sempre sorridendo.
Ho l’impressione che potrebbe estrarre un coltello in qualsiasi momento e sgozzarmi senza pietà.
Quando era posseduta da Xana la sua espressione era più rassicurante…
 


- Ulrich, c’è forse qualcosa che dovresti dirmi?- domanda, gongolando.
No, non avete capito male.
Sta proprio gongolando di soddisfazione.
Segno che pensa di avere la vittoria in pugno. Non chiedetemi di cosa.
 


- Mmm.. no, non mi pare. -
- Ne sei sicuro?-
Il sorriso si amplia ancora.
Gli angoli della bocca salgono su, sempre più su.
Ho paura. Decisamente.
Ha un’espressione davvero terrificante!
- S-sicuro. Perché?-
 


Sto indietreggiando.
Me ne rendo conto nell’istante in cui cado a sedere sull’ unica sedia presente nella stanza.
Aelita allora, in un ultimo balzo, appoggia le mani sui braccioli della sopracitata sedia e mi arriva spaventosamente vicina.
Le punte dei nostri nasi quasi si toccano.
Santo cielo, che caspita succede?


 
- Ulrich. Stern. Ti sei preso una cotta per Sissi!-  esclama trionfante.
- Eh? Ma sei impazzita?!- urlo, quasi, mentre la vedo ridere. - Mi hai fatto prendere un colpo!-
 

- Avresti dovuto vedere la tua faccia!- ride lei, per poi tornare seria.
Sempre che quell’espressione ironica e maliziosa possa definirsi seria.
- Allora è vero. Lei ti piace. Si vede da come ti comporti con lei. Le hai persino per più di cinque minuti, in biblioteca, senza avere crisi epilettiche.-
- Ehi, ma tu come fai a sapere che..- protesto, ma lei mi interrompe subito.
- Chi credi che sia a dare ripetizioni a Sissi?- commenta, serafica.
La mia testa ci mette qualche secondo a digerire l’informazione.
- No! Non può essere! Tu eri in combutta con lei fin dall’inizio! Ecco perché mi hai fatto tutte quelle osservazioni, la settimana scorsa!* -
Che imbrogliona! È proprio un genio del male, quella ragazza..
- Beh, non ero proprio in combutta con lei, anzi. È stata tutta una mia idea. Volevo mostrarti il suo lato umano.- confessa la rosa, fissandosi le scarpe.


- Questa me la paghi..- sibilo, risentito.
Non ci si può fidare più neppure dei propri amici..
- Ma ora non ha importanza. Devi ancora ammettere che sei innamorato di lei.-
- Non ci penso nemmeno!-
La vedo chiudere a chiave la porta.
- Ti esaspererò finché non cederai. Ammettilo subito, per risparmiarti sofferenze inutili.-
La fisso con cipiglio di sfida.
- Non contarci!-
 
 
 
 










 
 
Angolo del Corvo:
 
 
*riferimento al primo capitolo della ff.
 
 
Salve a tutti ^^
Per compensare il capitolo scorso (che era un po’ cortino) ho cercato di rendere super questo cappy. ^^
Spero vi piaccia.
Beh, io vado a dormire.
Domani sarò via tutto il giorno, quindi devo riposarmi per bene.
Buona lettura e buona notte.
Raven.

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Capitolo 10
*** Come in un film dell'orrore ***


 
- Ammettilo!-
- No!-
- Confessa Ulrich!-
- Neanche morto!-
- Confessa ora, sarà meglio per tutti.-
- Giammai! E liberami immediatamente!!-
 

Che scenario orribile:
Sono su una sedia, con mani e gambe legate, insieme ad una pazza isterica che mi sta puntando contro una torcia elettrica.
Credo che Aelita guardi troppi polizieschi.
Anche se questo sembra più un film dell’orrore.

 
- Solo quando avrai confessato.-
- Per favore, Aelita! Sto perdendo l’uso della vista.-
 

Ma quando torna Odd?

 
La rosa spegne la torcia, dandomi qualche attimo di tregua.
- Strepita quanto vuoi. È domenica, nessuno ti verrà a cercare prima dell’ora di cena. Posso tormentarti ancora per cinque ore filate.-
Deglutisco, terrorizzato, e decido di prendere tempo.
- Eddai, Aelita! Ti prego, liberami. Te lo chiedo in nome della nostra amicizia!- la supplico, sfoderando una faccia da cucciolo abbandonato.
Purtroppo per me, la ragazza si dimostra sorda e cieca di fronte alle mie preghiere.
Perdo la pazienza.
- Ma si può sapere perché lo vuoi sapere?! A te che importa?!-
Nonostante la collera, mastico ogni parola con cura.
Sono disperato, si vede?
 

- Ulrich..- con un sospiro melodrammatico mi appoggia una mano sulla spalla. – Io sono tua amica e voglio solo il tuo bene. Questo dovresti saperlo, no?-
- Non sono sicuro che questo. – indico con un cenno il mio stato di prigionia. – sia per il mio bene.- commento, ironico.
Lei continua a parlare, ignorando volutamente il mio sarcasmo.
- … Non devi vergognarti se ti sei innamorato di Sissi…-
- Ma io non mi sono innamorato di lei!- la interrompo, irritato.

 
Perché tutta la scuola si è convinta che mi piaccia Sissi?!

 
- Ma per favore! Non mentirmi, ho visto come la guardi..-
Mi acciglio, confuso.
- Com’è che la guarderei, scusa?-
- La guardi come se non l’avessi mai vista prima.. Come se la notassi solo ora per quello che è.. Sorridi più spesso con lei.-
La fisso come si fissa una pazza.
Sento un leggero calore alle guance.
Sono arrossito e non so neanche perché.
 

- Questo non è vero! A me piace Yumi. -
Aelita sospira nuovamente.
- Ulrich, lo so che hai una cotta per lei da.. sempre. Ma forse dovresti cercare di focalizzarti su altro e dare a Sissi almeno una possibilità.-
 

Rimugino sopra le sue parole.
- Se prometto di invitarla di nuovo ad uscire tu mi lascerai andare?- propongo, conciliante.
Non sento più i polsi, non mi stupirei se mi si fosse fermata la circolazione del sangue.
Il pensiero di uscire ancora con Sissi non mi dispiace neanche tanto.
A quella che dovrebbe essere la mia migliore amica però non lo dico.
 

Vedo Aelita soppesare la mia proposta, come se stesse valutando un investimento.
- Va bene, affare fatto. Tu la porterai al parco per una passeggiata romantica, domani sera, e io ti lascerò in piace.-
Mi scappa un sospiro di sollievo.
Adesso finalmente la rosa mi slegherà e..
Ehi!
- Aelita, dove vai?! Devi liberarmi, abbiamo fatto un patto!- la chiamo, vedendola aprire la porta.
- Io ho detto che ti avrei lasciato in pace, non che ti avrei slegato..- mi sorride e scappa fuori.



- AELITA!!!!-

 
 
 













 
Angolo del Corvo:
 
Lo so, lo so.
Non mi sono fatta sentire per due settimane (giorno più, giorno meno) ovvero per tutte le vacanze invernali. Ho scoperto che le vacanze ammazzano l’ispirazione.
(in compenso sono un toccasana per i nervi stanchi)
Sono in un ritardo galattico e assolutamente imperdonabile.
Chiedo venia a tutti!
*si prepara al linciaggio*
Vi sto chiedendo di perdonare l’imperdonabile.
Mi affido alla vostra clemenza.
Rae.

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Capitolo 11
*** Qualcosa sta cambiando in me ***






Deglutisco.
Aelita, io ti ucciderò prima o poi..
Mi passo una mano tra i capelli.
Questa carognata proprio non me la dovevi fare..
Busso leggermente alla porta.
Non ti perdonerò mai..
 






 
La porta si spalanca e mi trovo davanti Sissi.
- Ulrich! Proprio te cercavo.- esclama, allegra.
- Ah, davvero?- chiedo, fingendo disinvoltura.
Sto sudando freddo, mentre il mio istinto mi urla di fuggire.
Tremo al pensiero di ciò che la moretta sta per dirmi. Conoscendola.
Ma non è solo per questo.
Non ne sono sicuro, ma c’è un altro motivo per cui sono nervoso.
Non riesco ad identificarlo, però…
 

- Si! Ho trovato dei biglietti per il concerto dei SuDigitals di questo sabato! Mi chiedevo se.. si, insomma, se.. ti andasse di venirci… con… me. -
- Ah… Oh.. Ehm.. si, volentieri..- accetto, preso un po’ alla sprovvista.
Sissi mi porge il mio biglietto.

Aspetta un secondo..

Uno, due, tre, quattro, cinque, sei..

- Ma perché mi hai dato cinque biglietti in più?-
- Sono per i tuoi amici. Cioè, se vogliono venire anche loro al concerto..-
Rimango spiazzato.

Non me l’aspettavo.

- Sei davvero gentile, Sissi. Sono sicuro che i miei amici apprezzeranno il tuo gesto.-
Lei abbassa lo sguardo, imbarazzata.
- Spero solo che Odd non mi prenda in giro..- mormora, osservandosi le scarpe.
- Ti prometto che, se ci prova, lo prendo a calci.- ridacchio, mostrandomi spavaldo.

- Promesso?-
- Promesso.-

Sissi mi sorride, contenta e un po’ rincuorata.
Ci vuole poco per far felice una persona..
 

- Dopo il concerto, magari, potremmo andare a prendere un gelato tutti insieme..-
- Veramente non posso.-
Mi sento addosso il suo sguardo confuso e forse un po’ deluso.
- Dopo il concerto volevo fare due passi nel boschetto con una persona..-
Il suo cambio di umore è repentino quanto prevedibile.

- Ah, ok. Con chi?-

La risposta mi scappa prima che possa trattenermi.

- Con te. -

Ok, forse ho un po’ esagerato.
Forse sono stato un po’ troppo audace.

- Dici sul serio? Ma i tuoi amici non si offenderanno se..?-

Gli occhioni di Sissi brillano come stelle quando è felice.
Non me n’ero mai reso conto prima.


- Di loro non preoccuparti.-
Tempo due secondi e Sissi è appesa al mio collo.
- Ulrich, sei fantastico!- urla, entusiasta.
Cavolo, quando si dice “sommersi dall’affetto.”!
 

- Sissi, per favore… potresti evitare di saltarmi addosso?- domando, soffocato dal suo abbraccio.
La situazione è fraintendibile, mi sento parecchio a disagio.
- Ops. Scusami.-
Si allontana da me di qualche passo, mentre cala un silenzio pieni di imbarazzo.
Sono quasi certo di essere arrossito.


- Allora.. io vado.-
- Si, anche io..-
- Ci vediamo sabato.-
- Ok, a sabato.-



Mentre percorro il corridoio, sento il cuore battere furiosamente.
 
 









- Stai dicendo sul serio?!-
- Odd, tu mi vuoi sordo, vero?-
- Non particolarmente, perché?-
- Perché mi stai urlando nel timpano, idiota! E poi, si, sto dicendo sul serio. Sissi mi ha dato cinque biglietti per i SubDigitals, per voi. Anche se qualcuno, qui, non se li meriterebbe..-

La rosa sbuffa, cogliendo l’allusione.
- Oh, andiamo, Ulrich! Non sarai ancora arrabbiato con me?-
La fulmino con un’occhiataccia.
Mi sta prendendo in giro?
- Mi hai legato ad una sedia e te ne sei andata, abbandonandomi lì!-
- Ma poi sono tornata subito indietro a liberarti. Considerando tutto quello che ho fatto e farò per te, me lo merito questo biglietto!-


Detto questo acchiappa due biglietti dalla mia mano.
- Jeremy, ci andiamo, vero?- la sua espressione da cucciolo supplicante si abbatte sul biondo con tutta la sua forza. – Lo sai che adoro i SubDigitals, sono la mia band preferita. Per favoreeeee. -

Ovviamente Jeremy cede subito. Ovviamente. Ha il cuore tenero, lui.
Si, ha il cuore tenero solo quando Aelita gli fa gli occhioni dolci.
Quando si tratta di farmi copiare i compiti di scienze, invece..
 


- Piuttosto che farla arrabbiare, il nostro Einstein preferirebbe iscriversi al “Corso estivo di Sopravvivenza” di Jim. – commenta Odd, intuendo i miei pensieri. – Ma lo capisco, al confronto combattere Xana è un innocuo hobby pomeridiano.-
Tratteniamo le risate, poiché la rosa ci sta guardando davvero male.

Odd ha ragione. – wow, non credevo che l’avrei mai pensato!- non bisogna far arrabbiare Aelita.
Non ci credete?
Vi ricordo che la fanciulla che ora ha quello sguardo così tenero e innocente è la stessa che mi ha legato ad una sedia e interrogato senza pietà.
 





- Ehi, per chi sono gli altri due biglietti?- chiede Jeremy.
Il mio volto si contorce in una smorfia:
speravo che non me lo chiedesse..
- Questi..- comincio, a fatica. – sono per William e Yumi. -
 











Angolo del Corvo:


Salve a tutti ^^
Prima che tentiate di uccidermi (li ho visti quei forconi!) voglio scusarmi dell'ennesimo ritardo.
Lo so, sto diventando monotona e ripetitiva. 
Ma sul serio, mi dispiace di aver tardato di nuovo. La scuola mi sta uccidendo, ultimamente.
(complice la mezza influenza che mi ha messo al tappeto per 3 giorni e anche ancora non è passata.)
Poi:
volevo dire.
Non so più come proseguire, se concludere la ff subito dopo la sera del concerto o andare avanti.
Continuare con appuntamenti di questo genere mi sembra noioso.
Quindi se avete qualche idea/suggerimento/consiglio questo è il momento per dirlo.
Così aiuterete una povera autrice in crisi creativa.
Mi affido al vostro buon cuore.
Buona notte a tutti.
Rae.

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Capitolo 12
*** Crisi pre-appuntamento ***


 
 

--- Pov Sissy ---

 
 





 
 
Sono così felice!
Ulrich è stato così galante con me, non me lo sarei mai aspettata.
Mi sembra quasi di sognare..
 
- Ahia!-
Mmm.. no, non sto sognando.
 
Forse pizzicarsi una guancia non è stata proprio una grande idea...
Mi massaggio il punto leso.
No, decisamente non è stata una gran mossa.
Apro il mio super-meraviglioso-armadio e ne scruto il contenuto con occhio critico:
abbonda di vestiti di tutti i tipi, quasi tutti abbastanza appariscenti e alla moda.
Quale di questi andrà bene?
 

Estraggo un abito rosso brillante, lungo fino alle ginocchia e senza spalline.
- Forse è eccessivo per un concerto..- rifletto, gettandolo sul letto.

 Provo con un altro, verde mela e lungo fino ai piedi.
- Naah, decisamente non va bene! – borbotto, lanciandomi l’abito alle spalle.
 
- Forse così…- ragiono, provando un top di strass viola e una minigonna.
Uno spiffero mi fa capire che non è il caso di vestirmi così…
- Brr…- mi precipito a chiudere la finestra.
Ma chi diamine l’ha lasciata aperta?!
- Uffa. -
Fisso le ante aperte del mobile traboccante di vestiti aria truce.
Ho tantissimi vestiti, stipati qui dentro:
ci sarà qualcosa di adatto, no?
 
 








 
 

--- Pov Aelita ---

 

 
 
Lancio un’occhiata all’orologio.
Sono le cinque del pomeriggio..
Alle otto inizia il concerto.
Mmm.. forse è il caso che inizi a prepararmi?
Mi alzo dal letto e ripongo pigramente il libro che stavo leggendo fino a due secondi fa:
Informatica avanzata”. Un regalo di Jeremy.
E’ stato così carino a regalarmelo!
 
In quel mentre qualcuno bussa alla porta.
Cioè, dire che sta “bussando” è riduttivo.
Sta cercando di sfondare la porta della mia camera, invece.
Ma chi può mai essere?
Forse Odd inseguito da un Ulrich furibondo..
Non sarebbe la prima volta.
O Jeremy che ha appena realizzato un nuovo antivirus.
Oppure…
 
- Ho bisogno del tuo aiuto!-
- Ciao anche a te, Sissy.- rispondo, prima di venire travolta da un tornado scarmigliato.
- Cosa ti serve?-
La ragazza si butta in ginocchio in maniera alquanto melodrammatica, le lacrime agli occhi e un’espressione di pura disperazione dipinta in volto.
- Non so cosa mettermi per stasera! Ti supplico, solo tu puoi aiutarmi!-
Sgrano gli occhi fino all’inverosimile:
lei sta chiedendo aiuto a me. Lei. A me. Da non crederci.
 
- Ma perché proprio io?- tento una protesta, che viene troncata sul nascere.
- Tu sei amica di Ulrich, no? Potrai certamente darmi dei consigli per fare colpo su di lui.-
Ah ecco. Adesso si spiegano molte cose..
Ci penso su un momento, poi sulle labbra mi fiorisce un gran sorriso.
- Dai entra, che abbiamo poco tempo per prepararci.-
 



 

Fammi più bella e affascinante per cortesia…




Faccio accomodare Sissy davanti al mio armadio.
- Riuscirai a rendermi più bella davanti agli occhi di Ulrich?- domanda nervosamente, tormentandosi le mani.
Le sorrido, cercando di rincuorarla.
- Non ti preoccupare, sarai perfetta.- le assicuro, infilando la testa nell’armadio, alla ricerca di qualcosa di adatto.
 


Lo diventerai. Ora siedi, bimba sei mia…



 
Ritorno con un completo che dovrebbe andarle bene:
un paio di jeans sbiaditi perfettamente e una maglia viola che le lascia scoperta una spalla.
Semplice. Stile “Acqua e Sapone”.
Faccio per porgerle i vestiti ma non la vedo più.
- Sissy?- mi allarmo.
 

- Che ne dici?-
Rispunta all’improvviso – da dove, poi? Dove diamine aveva trovato lo spazio per nascondersi in quella stanzetta claustrofobica?- con addosso un abito lungo, fucsia acceso.
Capo d’abbigliamento che mi era stato regalato da una delle tante cugine di Odd secoli fa.
Capo che, per amor di precisione, avevo messo, si e no,… due volte?
Poiché non abbiamo esattamente la stessa taglia le sta anche un po’ attillato.
- Come mi sta?-
 

E ci penso. Penso seriamente a come risponderle per una decina di secondi.
Decido di essere onesta e scuoto il capo, molto poco convinta della sua scelta.
- Non se ne parla, scordatelo. E poi a Ulrich non piacciono i vestiti esagerati.-
- Ti faccio notare che era nel tuo armadio.-
Touchè.
- Io non esco con Ulrich.- ribatto, porgendogli la mia scelta. – dai, prova questi.-
 
 

Dammi il vestito, le scarpe, la bigiotteria..

 
 
- Non ne sono molto convinta..- la sento borbottare, mentre si rimira allo specchio.
Beh, in effetti quello non è lo stile di Elisabeth “Sissy” Delmas, proprio no.
Sembra quasi una ragazza normale!
Però non sta male, vestita così…
- Invece stai benissimo! Farai sicuramente colpo.-
- Ma non ti sembra un po’ poco?- ritenta.
Mi concedo uno sbuffo esasperato e la allontano dalla superficie riflettente.
- So che ti chiedo molto, ma per una volta fidati.-
 


Non si giudica dall’esteriorità, perché non fai mai centro.
La cosa che conta è quella che hai dentro!

 
 
 
- Ma non sarebbe meglio mettere dei braccialetti? O una collana?-
 
Mi sistemo meglio la gonna. Tra una lamentela e l’altra sono riuscita a cambiarmi pure io:
indosso una canottiera viola scuro con sopra la stampa di un teschio rosa pastello.
Sotto la minigonna - sono ingenua, mica stupida.-  ho indossato un paio di pantaloni che mi arrivano al ginocchio, color lavanda.
L’opera è completata da una giacchetta leggera.
 
- No, nessun gioiello. Ti sarebbero solo d’impiccio.- rispondo.
- Uff…-
 


Tu farai centro con quello che hai dentro!

 
 

 - Io continuo a pensare che ci vorrebbe una collana.- brontola, mentre si applica del fondotinta sul viso.
Roteo gli occhi e guardo l’orologio.
Manca mezzora all’appuntamento con i ragazzi.
- Cosa pensi di fare nei prossimi trenta minuti di attesa?-
- Mancano trenta minuti?!-
Forse ho fatto la domanda sbagliata..
 

Sissy prende a tormentare l’orlo della maglia con le dita, diventando improvvisamente nervosa.
- Ci ho ripensato, sai? Sto poco bene, mi gira la testa! Penso che passerò la serata sotto le coperte.- e fa per scappare via.
- Eh no!- la riacchiappo prima che scompaia. – Non pensarci nemmeno! Adesso fai un respiro profondo e ti calmi.-
Lei esegue i miei ordini – non credevo che avrei vissuto abbastanza per vedere un evento simile! Sono commossa! -  e ritrova la calma.
- Perfetto. Ora vai a recuperare una borsa e ci vediamo in cortile tra cinque minuti, va bene?-
- Ok..-
Le sorrido.
- Vai su. -
Sissy si avvia verso la porta.
Esita un momento, prima di uscire.
- Aelita? -
- Si?-
 

- Grazie…-
 











Angolo del Corvo:


Salve salvino a tutti!
Mi scuso ancora per il mostruoso ritardo, ma ormai dovreste esserci abituati.
Che dire, mi sono impegnata a finire questo capitolo prima di partire:
sarò via per tre giorni, causa gita scolastica.
Quindi, prima del micro-viaggio, volevo lasciarvi il capitolo.
Spero che vi piaccia, spero che mi sia venuto bene.
La canzone scritta a sinistra (e in corsivo) è questa:


http://www.youtube.com/watch?v=oSqlaHcRAWM&feature=related


Ok, sarà un po' infantile ma secondo me calza a pennello, la canzone.
Anche perchè io mi sono immaginata la scena di "vestiario" così.

Buona lettura, a giovedì!
Raven

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Capitolo 13
*** Tutte le cose che Lei ha detto... ***


 

Pov Sissy

 




Sono nervosa. Esageratamente nervosa.
Dopotutto… è solo un concerto, no? Non saremo neanche soli.
Mica mi deve chiedere in sposa, ecco!
Oddio, se mi metto a pensare a questa prospettiva potrei seriamente svenire.
Però…
 
Però è da tanto tempo che sognavo questo appuntamento.
Che sognavo le attenzioni di Ulrich.
Adesso il mio desiderio si sta avverando, non riesco quasi a crederci.
 

Alzo lo sguardo verso il cielo: il sole sta tramontando e l’aria si sta gradualmente rinfrescando.
Un venticello gentile dona sollievo alle mie guance bollenti.

 C’è un’atmosfera quasi magica: mi ricorda di quando, da bambina, mio padre mi raccontava le favole prima di dormire.
La mia favola preferita era quella di Cenerentola, anche se mia cugina Brinja mi prendeva in giro sostenendo che – più che alla protagonista.- assomigliavo ad Anastasia, la sorellastra.
Mi arrabbiavo sempre moltissimo quando faceva così. Era odiosa, ecco!
Non è cambiata molto, da allora.
Ma adesso l’indiscussa Cenerentola sono io.
 

 
Torno a passeggiare per il giardinetto della Kadic, aspettando il principe Ulrich.
Strano, di solito i principi sono sempre in anticipo…
 
 
 

- Oh andiamo, Ulrich! Non puoi essere serio.-

 
Mi gelo sul posto.
Questa voce… Io la conosco…
 
 

- Ti sembra che stia scherzando?-

 
 
Mi avvicino al capanno degli attrezzi – come ci sono finita, vicino al capanno?- cercando di non far rumore.
 
 

- Non ci credo. Tu… devi essere impazzito!-

 
 
Mi acquatto piano sotto la finestra rotta del lato nord e mi alzo in punta di piedi per riuscire a vedere le due figure che – all’interno. – stanno discutendo.
 
 

- Può anche darsi. Ma questo non è un tuo problema.-

 
 
Appoggiato ad uno scaffale sta Ulrich, vestito in modo sobrio e sportivo, come al solito.
È solo un pochino più elegante, con quella giacchetta verde oliva.
Anche così è bellissimo…
 
 

- Ma certo che è un mio problema!-

 
 
Al centro della stanza, con le braccia incrociate al petto, c’è quel sedano di Yumi che, per una volta, non è vestita come un impresario delle pompe funebri.
Che poi non so cosa cambi, dal nero al viola scuro.
Stringo i pugni: cosa ci fa lei con Ulrich?!
 
 

- No, io non credo proprio.-
- Sissy ti sta ricattando di nuovo, vero? - insinua, quella stangona.

 
 
Ma come si permette?!
 
 

- Ricattarmi? No, nessun ricatto. Mi ha semplicemente invitato ed io ho accettato. Di mia spontanea volontà.-

 
 
Il mio Ulrich è perfettamente tranquillo e mi sta difendendo!
 
 

- Accidenti, ma si può sapere cosa ti succede?- inveisce la giapponese, afferrandolo per una spalla.

 
 
Mi mordo la lingua per impedirmi di uscire dal mio nascondiglio e prenderla a sberle.
Levagli. Le. Mani. Di. Dosso.
 
 

- Adesso smettila, Yumi. Non comportarti come una bambina capricciosa.-

 
 
La faccia del sedano che diventa scarlatta è uno spettacolo impagabile!
Il suo viso chiaro ha assunto una colorazione rosso-violacea.
Chissà che colpo per lei essere rimproverata così.
Se lo merita, quell’antipatica.
 
 

- Io non sono capricciosa! Mi preoccupo solo per la squadra.-
- Ma di che stai parlando?-
- E’ un rischio passare tutto questo tempo con lei. E se scoprisse il nostro segreto? Ci ha già intralciato in passato e Xana potrebbe approfittarne.-

 
 
Xana? Segreto? In passato?
Ma di cosa sta parlando? Non capisco…
 
 

- Xana non attacca da settimane, ormai. E poi non vedo che male possa fare uscire con lei.-
- Ah, fantastico, adesso la difendi pure. E poi? La farai entrare nei Lyoko Warriors come membro onorario? Già la vedo mentre sconfigge Xana con la piastra per capelli!-

 
 
Ok, non ci sto capendo più niente.
Chi sono questi Lyoko Warriors? E chi diamine è Xana?
Per me quella stangona è impazzita, magari sbattendo la testa da qualche parte.
 
 

- Perché non ammetti, molto semplicemente, di essere gelosa invece di trovare le scuse più assurde?- insinua il tedesco.
- Gelosa? Io? E di cosa? Io sono felice con William.-

 
 
Vedere Ulrich perdere un po’ di colore fa male.
Vederlo ferito ferisce anche me. Forse anche di più.
E nonostante tutto non posso fare a meno di capire come si sente. Perchè è come mi sentivo io quando lui mi offendeva.
 
 

- E allora che ti importa se esco con Sissy?-
- Te l’ho detto, lei è un pericolo per noi. E poi sei tu quello che vuole farmi ingelosire. -
- Io? -

 
 
Lui?
 
 

- Che altro motivo avresti per uscire con Sissy?-

 
 
 


 
 

Crack.

 
 
No, non ho calpestato nessun ramo. Non ho fatto nessun tipo di rumore.
Penso che sia stato il mio cuore, nell’infrangersi…
 
 

- Non so di cosa tu stia parlando.-

 
 
Ci ha messo un secondo di troppo, a rispondere…
 
All’improvviso non sento più né Ulrich ne Yumi.
Mi sono accucciata a terra, la schiena contro la parete lercia del capanno.
Non mi importa di sporcarmi i vestiti, forse per la prima volta nella mia vita.
Non mi importa di essere scoperta.
Non mi importa più di niente.
 
Nascondo il viso tra le ginocchia e smetto anche di pensare.
 
 

All the things she said[ All the things she said ] running into my head[ Running into my head.. Running into my head ]
 
All the things she said[ All the things she said ] running into my head[ Running into my head.. Running into my head ]

 
 
 
Non so da quanto sono qui. Da un po’, penso.
Non sento più le voci proveniente dall’interno, probabilmente se ne sono andati.
Le uniche parole che sento sono quelle di Yumi, non mi danno tregua.
 
 

“- Che altro motivo avresti per uscire con Sissy?-“

 
 
La detesto! La detesto, quell’odiosa!
Ha rovinato tutto.
E… ha anche ragione…
Che altro motivo dovrebbe avere Ulrich per uscire con me?
Non… non mi ha mai sopportata, ecco…
Sono stata davvero una stupida.
Come ho potuto pensare di piacergli veramente?
 

It’s not enought!

 
 
Non sono abbastanza per lui…
 
 





Angolo del Corvo:


Lo so che volete uccidermi. 
Lo so che il mio ritardo è tremendo.
Lo so. 
Mi scuso umilmente con tutti.

E' un miracolo che sia riuscita a pubblicare, contando che questa è una settimana infernale.
(Perchè i professori devono ridursi alle ultime settimane per interrogare?!)
Però non potevo procrastinare fino a Giugno. Eh no.
Vorrei potervi dire che vi ripago dell'attesa con questo capitolo ma non posso, perchè questo capitolo è tremendo, praticamente un'ode alla depressione.

Il verso della canzone (in neretto a destra) è preso da All the things she said delle T.a.T.u. 
Mi piacciono molto le loro canzoni, anche se sono un po' cupe.
Qua il senso della canzone è completamente stravolto: diciamo che l'ho un po' ri-interpretato.
Ma mi pareva che quel versetto ci stesse proprio bene.
Poi ditemi voi che ne pensate.
A presto (spero. n.n'')

Rae

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Capitolo 14
*** Cap 14: Sissy, dove sei?! ***


--- Pov Ulrich --- 





Mi appoggio meglio al lampione.
Sissy è in ritardo. Strano.
Non è da lei.
Che mi abbia dato buca?
 
No, non è possibile. Ci teneva troppo a questa serata. I SubDigitals sono il suo gruppo preferito.
E poi…
Mi zittisco.
 
“E poi lei ha faticato tanto per ottenere questo appuntamento.”
 

Se penso alle parole di Yumi non posso fare a meno di sentirmi in colpa. Anzi, di più: mi sento proprio un verme.

 

“- Che altro motivo avresti per uscire con Sissy?-“

 
In parte…
In parte è anche vero: è difficile ammetterlo, ma è così.
Ho accettato il suo invito perché volevo far ingelosire Yumi. Volevo che lei la smettesse di stare appiccicata a William e mi guardasse. Che si rendesse conto della possibilità concreta di perdermi.
Che non sarei rimasto ad aspettarla in eterno e che era venuto il momento di scegliere.
È così, lo ammetto.
Ed è ironico ma è così che è andata. Ha scelto.
Ha scelto William ed è per questo che le sue accuse nei confronti di Sissy mi hanno dato tanto fastidio: non ha il diritto di continuare a infierire.
 

Che altro motivo…
Che altro motivo…

 
 
Però non è solo per quel motivo che ho accettato l’invito di Sissy, accidenti!
In sua compagnia sto bene.
La considero come…
Come un’amica, ecco.
Non è stata una scelta forzata o sofferta.
 
Per sdebitarmi – di cosa in particolare?- le farò passare una splendida serata.
Così magari questo senso di malessere, questi sensi di colpa spariranno.
 
Torno a guardare l’orologio.
Quasi trenta minuti di ritardo…
Che abbia avuto qualche problema?
 
 





 
- Aelita, hai visto Sissy?-
 
Incrocio per caso la rosa, a braccetto con Jeremy, mentre passeggio per ingannare l’attesa.
Lei è vestita in modo decisamente appropriato alla serata e sembra a proprio agio, appesa al braccio di Belpois.
Il caro Einstein invece è vestito come al solito: l’unica differenza è una felpa blu al posto del solito maglione.
Per completare l’opera il suo viso è color rosso fragola.
 
- No, è da un po’ che non la vedo. Pensavo che ti stesse aspettando in giardino.-
Mi impensierisco. – Lì non c’è. –
Vedo la mia migliore amica riflettere un secondo, una mano sotto il mento.
 

- Beh, forse si è stufata di attendere lì e ci sta aspettando davanti all’ingresso del concerto.- ipotizza, ignorando bellamente il mio “ho tardato solo di cinque minuti!”.
 - Si, probabilmente è così. Andiamo? -
 

Mentre ci incamminiamo mi accosto a Jeremy.
- Sei rosso come un gamberetto, Einstein.-
Lo vedo imbronciarsi appena, ancora più imbarazzato.
- Guarda che i gamberetti non sono rossi.-
Liquido la sua affermazione con un’alzata di spalle, come a sottolineare quanto il dettaglio sia irrilevante.
 
- E comunque per quanto riguarda gli appuntamenti non te la cavi meglio di me. - aggiunge, per ripicca.
- Touchè.- ridacchio, anche se la mia è una risata nervosa.
Sono inquieto.
- Beh, forse dovreste prendere entrambi delle lezioni da Odd. – si intromette la rosa.
 
- Ehilà, salve gente!-
Quando parli del diavolo…
Subito dopo il saluto vedo sfrecciarmi davanti Sam che trascina il nostro amico dalla pettinatura assurda.
- Dai, Odd, andiamo! Sta per cominciare!- sbuffa la ragazza, accelerando il passo.
- Ciao Sam. – sorridiamo.
- Ciao ragazzi! -
 


Non appena la coppietta
Sparisce dalla nostra visuale io, Aelita e Jeremy ci lanciamo un’occhiata significativa.
 
- Penso proprio che Odd abbia trovato una ragazza capace di tenergli testa.-
Dopo l’ennesima risata riprendiamo a camminare.
Spero solo di non incrociare Yumi…
 


 
***


 
 
 
Sono passati venti minuti, ma di Sissy non c’è traccia.
 
- Ulrich, calmati- Aelita mi appoggia una mano sulla spalla.
- Sono calmo.- ribatto, sbuffando.
- Allora potresti smettere di controllare che ore siano ogni trenta secondi?-
 
Sbuffo ancora, tornando a guardare l’ingresso.
Ormai il concerto sta per cominciare e sono preoccupato.
Dove sarà finita?
 
- Magari ti ha dato buca. - commenta ironico William, comparendo alle nostre spalle.
Aelita gli lancia un’occhiataccia inceneritrice che lo fa rabbrividire.
- Eclissati, Dumbar. Torna dalla tua dama, non vorrai che si senta sola… - soffia, come un gatto arrabbiato.
Vi ho già detto che adoro la mia migliore amica?
 

 
- E se fosse in giro per la scuola a cercarti?- propone improvvisamente Jeremy.
Cavolo, no!
- Ormai il concerto sta per cominciare, che facciamo?-
Ci penso un momento.
 
Potrei anche entrare e godermi la serata…
 
- Voi andate, io vado a cercarla.-
Aelita mi sorride, incoraggiante e le sorrido anche io di rimando.
Poi mi volto e corro via.
 
 



***


 
 
Corro, così riesco a scaricare meglio il mio nervosismo.
Non mi importa molto che il concerto sia già iniziato.
È che non riesco a trovare Sissy.
L’ho cercata praticamente ovunque: nella sua camera, in quella di Aelita, per i corridoi, nelle aule, in mensa…
Manca solo il giardino, ma perché sarebbe dovuta andare lì?
 
 
Faccio anche il giro del giardino, ma niente!
- Dove diavolo è finita?- mi chiedo, con il fiatone.
Muovo ancora qualche passo e la mia caviglia sinistra sbatte contro qualcosa di non ben definito.
Finisco con la faccia per terra, imprecando.
“Ma chi è che ha lasciato in giro una vecchia vanga?”
 

Maledico a bassa voce l’attrezzo di metallo rugginoso e tutto quello che mi viene in mente.
Dicono che aiuti ad alleviare il dolore.
Mi auguro solo che Jim non voglia costringerci a scavare una trincea per la prossima ora di educazione fisica.
 
- Ormai sono qui. Tanto vale che la riporti nel capanno.- convengo, rimettendomi in piedi.
Mentre mi incammino, un po’ zoppicante, mi accorgo di essermi strappato i pantaloni all’altezza delle ginocchia.
Fantastico.
 

 
Raggiunto il capanno degli attrezzi faccio per gettarvi all’interno quell’arnese malefico quando le mie orecchie captano un suono anomalo.
È basso, quasi un sussurro: assomiglia più ad uno squittio.
 
Cerco di aguzzare l’udito per capire da dove provenga.
Proviene da un lato del magazzino degli attrezzi…
 

Afferro saldamente la vanga, avanzando lentamente.
Per quel che ne so potrebbe essere una nuova minaccia mandata da Xana.
Meglio essere prudenti.
 
- Chi è là? Fatti vedere!-
 


Man mano che mi avvicino mi accordo che quel rumore non è uno squittio, ma un..
Un..
Un singhiozzo…
 
La vanga mi cade di mano quando vedo l’autore del suono misterioso.
 
Sissy.
Sissy è raggomitolata per terra, sull’erba umida.
Si volta per guardarmi, rivelando gli occhi rossi e gonfi.
 
- Sissy! Che è successo? Stai bene?!- mi allarmo, controllando che non sia ferita.
A parte i segni del pianto, è illesa.
 
- Vattene… via …- mugugna, dandomi le spalle.
- Cosa?-
Sbatto le palpebre, shockato.
 

- Vattene via!- 










Angolo del Corvo:

Salve!
Evvai, sono riuscita ad aggiornare in un margin tempo accettabile.
Temevate che vi lasciassi per tre mesi senza aggiornamenti, eh?
Ammettete di averlo pensato!
E invece eccomi qui ^^
Spero che il capitolo sia di vostro gradimento, vi aspetto nelle recensioni!
Kiss for everybody

Rae

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Capitolo 15
*** Cap 15: Point of No-Return ***



A tutti quelli che con infinita pazienza seguono questa long.
Siete i migliori, non vi ringrazierò mai abbastanza.

 



- Vattene… via …- 
- Cosa?- 
- Vattene via!-



*PoV Sissy*


Tra le lacrime riesco a intravedere la figura di Ulrich che si irrigidisce.
Un po’ appannata, mi giunge anche l’immagine del suo volto sconcertato e anche.. ferito, quasi.
Non mi interessa.
No, non mi interessa minimamente: può guardarmi con quell’espressione ferita quanto vuole, è stato lui a ferirmi per primo.
- Ma Sissy.. cosa succede? – il tono non è più urgente come poco prima, ma continua ad essere preoccupato.
La domanda che mi fa, sottintesa, è “Cosa ti ho fatto?”
Non mi farò impietosire dal suo tono, no, non succederà. Non sono una povera cretina, che cede ad un paio di occhi tristi e una voce da cucciolo bastonato.
Per quanto mi riguarda lui può fare tutto ciò che vuole, anche tornare da Yumi.
Mi fa soffrire. Non mi interessa.
 
Con un certo sforzo di volontà, alzo il volto dalle mie ginocchia e cerco di racimolare almeno un po’ di voce.
Fa freddo qui seduta e sono vestita molto leggera: ciononostante riesco ad evitare che le mie parole risultino tremanti e deboli.
- E’ stata tutta una presa in giro, vero? Tutto uno scherzo! Chissà quanto ti sei divertito a recitare, facendomi credere che avesse davvero cominciato a importartene qualcosa di me!- urlo, la gola che brucia a causa del sale, del gelo e delle lacrime.
Lui sgrana gli occhi, in quel modo particolare che mi piace – no, mi piaceva. – così tanto.
Ma è un idiota, è un grande grandissimo idiota.
Mi ha sempre preso in giro. Lo vedo solo ora.
Lui vuole Yumi, solo lei. Io non sarò mai alla sua altezza, anche se ci provassi cento anni.
Che sciocca, perché non l’ho capito prima?
- Ma di cosa parli?- si mette in ginocchio proprio di fianco a me e mi mette una mano sulla spalla.
- Smettila di fare il finto tonto! - lo spingo via, facendolo cadere con il sedere per terra. – Vi ho sentiti, sai? Ho sentito quello che vi siete detti tu e Yumi. Sei crudele, Ulrich! Perché ti sei preso gioco di me?! -
Piango e urlo, urlo e piango.
Non è giusto.
So di non essere una persona particolarmente facile da sopportare, ma…
Mi merito davvero tutto questo?
 
Ulrich cerca di toccarmi, ma lo respingo con gesti bruschi.
- Ehi, ehi! No, non è come pensi!-
Tenta di afferrarmi le mani ma glielo impedisco, cieca e folle di dolore.
- Vai via! Non ti voglio più vedere, vai via!-
Non mi riconosco più, della Sissy decisa e arrogante non è rimasto proprio niente. E come al solito è tutta colpa sua.
 
Lui questa volta non prova a cercare un contatto, mi lascia sfogare semplicemente.
E mi trovo ad odiare quella parte di che vorrebbe tanto un suo abbraccio.
Rimaniamo seduti sull’erba, io a piangere e lui ad aspettare.
- Perché non vai via? - piagnucolo dopo un po’, come una bambina piccola.
- Non me ne vado finché non mi hai fatto parlare.- ribatte deciso.
Cala di nuovo il silenzio, per un paio di minuti ancora.
 
- Senti… io non volevo ferirti, dico davvero. Non… non sapevo che fossi lì ad ascoltare, e… - si passa una mano tra i capelli, in imbarazzo – Non è vero che ti ho presa in giro. Forse non ho ancora chiuso completamente con Yumi, non lo nego, ma il tempo passato insieme a te è stato davvero bello. Su questo sono sincero. -
Gli lancio un’occhiata timida, sfregandomi gli occhi con il braccio.
- Come faccio a fidarmi? Mi hai preso in giro tante volte….-
So di aver colpito nel segno, perché incassa il colpo con una smorfia.
È vero, e lui lo sa. Lo so anche io, lo sanno tutti alla Kadic. Sono diventata lo zimbello di tutto il collegio più e più volte per questo, come dimenticarmene?
Eppure io ritentavo sempre, anche ora. Sono una stupida.
- Non lo so. Penso che dipenda da te decidere. Ma, te lo giuro, non sono mai stato così sincero.-
Non rispondo, pensandoci su.
 
 
Che situazione strana. Non credevo che mi sarei mai trovata seduta accanto a Ulrich, con la sua giacca sulle spalle, a cercare di decidere se fidarmi o meno di lui.
È tutto così surreale…
Non pensavo che il mio appuntamento sarebbe degenerato fino a questo punto.
- Allora ti piaccio davvero?- chiedo, esitante.
A questa domanda arrossisce un pochino, cercando di mantenere un’espressione da duro.
Annuisce impercettibilmente, senza neanche guardarmi. Mi basta. Sono troppo innamorata di lui per odiarlo per oltre una manciata di minuti.
Sono davvero una stupida.
- Va bene, mi fido.-
E prego silenziosamente di non dovermene pentire di nuovo…
 
 
 
- Sissy…-
Mi volto verso di lui, che sta scrutando il terreno davanti a sè.
- Mi dispiace davvero di tutto.
Forse, semplicemente, non sono ancora pronto ad uscire con una ragazza, anche se con te sono stato bene. Forse deve passare un po’ di tempo…-
Ecco, si sta tirando indietro.
Da che lo conosco fa sempre così.
Di questo passo non sarà mai pronto.
 
- Ma se io non volessi aspettare? -
Con un guizzo improvviso di vita torno ad essere la vecchia me, quella che si prende subito ciò che vuole, che non si lascia addomesticare da nessuno.
Quella che non esita ad afferrare Ulrich per la maglia e a baciarlo.
 
 
 





Angolo del Corvo:
 
Ehm… salve gente!
Ok, so che volete linciarmi e so che avete tutto il diritto di farlo.
Quanto tempo è passato? 4/5 mesi?
Oddio, sono da picchiare.
A mia difesa (anche se non conta molto, rimango imperdonabile) posso solo dire che questa è stata l’estate più brutta della mia vita! (io mi sono presa quasi un mese di broncopolmonite e mio padre 2 mesi di gesso – lacerazione del tendine d’Achille – più 1 mese di riabilitazione).
E la quarta superiore mi sta uccidendo, dico sul serio.
Quest’anno è cominciamo malissimo, ma mi sono rifiutata di abbandonare questa long. Non l’avrei mai fatto, per principio v.v
Quindi mi scuso con tutti e spero che questo capitolo (che è il penultimo) non sia proprio una schifezza totale.
Che altro dire… grazie per la pazienza.
Kiss
 
The Raven.
 
 
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16: Vai, vivi e sorridi ***


EPILOGO: 




[- Ma se io non volessi aspettare? - ]
 
 
***
**
*




- Beh, in verità aspettare non è mai stato il tuo forte…- commenta Ulrich, rispolverando quel vecchio e bellissimo ricordo.
Per risposta gli lancio un’occhiata di avvertimento.
- Se aspettavo te sarei ancora lì, piena di ragnatele, dietro al capanno degli attrezzi. – lo rimbecco, alzando altezzosamente il mento e gonfiando un po’ le guance.
- Vero. – sorride lui, scusandosi e afferrandomi un fianco. – Però mi sono fatto perdonare! –
Guardo l’anello che brilla al mio dito e il bimbo (Potremmo chiamarlo Ulrich II – Non pensarci nemmeno. Piuttosto, che ne dici di Jean Pierre? – Come tuo padre? Oh, no, credo che un Jean Pierre basti e avanzi!) che dorme nella culla proprio accanto a me.
- Si, posso dire che ti sei fatto perdonare.. – acconsento, lasciandomi baciare dolcemente da mio marito.
Non credo che mi abituerò mai ai suoi baci, ed è questa la cosa meravigliosa. Dopo averli aspettati tanto a lungo, voglio godermi al meglio ogni loro singolo istante.
 
Ulrich è cambiato, in tutti quegli anni. I tratti sono sempre quelli, duri e spigolosi, che si addolciscono solo con le persone che ama.
Si è alzato parecchio, ora abbiamo la stessa altezza.
Sarebbe stato imbarazzante essere più alta dell’uomo che ho sposato…
(Signora Stern, suona bene…)
E’ maturato tantissimo, tutti noi siamo maturati molto nel tempo.
E sono successe tante cose assurde…
Non credevo – mai nella vita – di poter trovarmi in sintonia con.. Yumi. Miracolo della solidarietà femminile. O forse merito dei due gemelli che le gonfiano la pancia.
Non sembra più un sedano, ora pare una balena!
 
Oppure il miracolo è avvenuto anni fa, dopo una litigata, la prima, con il mio (allora) ragazzo. Il vedermi piangere e imprecare deve averla convinta che era ora di buttar giù la nostra vecchia rivalità.
Lei e Ulrich sono tornati solo amici, sul serio questa volta. Li controllo personalmente, ma con discrezione, per evitare un qualsiasi ritorno di fiamma. Come si dice, la prudenza non è mai troppa.
Ulrich e William non si scannano più, ma rimangono costantemente in competizione. Si sfidano costantemente: gare di forza, di abilità, di abbuffate… a queste stupidate si unisce anche Odd, ogni tanto. E noi donne (e Jeremy) sulla veranda a scuotere il capo.
Bah, gli uomini…
Di quel buffon, ehm, di Odd non so molto. È in viaggio per il mondo con la sua bella, ogni tanto manda qualche cartolina. Non si è sposato, non ancora.
Nemmeno Jeremy e Aelita sono sposati, troppo impegnati nel loro lavoro di ricercatori informatici. Ma questo non significa che non passino molto tempo insieme..
Ridacchio tra me e me. Non riesco a credere di essere entrata a far parte del gruppo. E’ talmente strano e bello che mi viene da ridere.
 
Mentre mi alzo, sorridente, vedo il mio riflesso nello specchio della nostra camera da letto.
Sono una trentenne sposata con un figlio e un affiatato gruppo di amici.
Nonostante il tempo mi abbia resa più responsabile e consapevole, rimango sempre la magnifica e splendida Sissy!
Questa è la più meravigliosa delle favole e certe volte non posso credere che tutto questo sia vero…
È la vita (im)perfetta che ho sempre sognato.
 
- Sembra tutto un sogno, vero? –
Reclino la testa all’indietro, appoggiandolo al petto di mio marito e annuisco.
- Non svegliarmi. –
Mi bacia il capo (anni fa non l’avrebbe mai fatto) e mi accarezza la mano con la fede.
- Sono felice che tu mi abbia baciato, quel giorno. – lo sento sorridere contro i miei capelli.
- Beh, se aspettavo te… -
- Mi stai diventando ironica? Passi troppo tempo con Yumi e Aelita… -
- Che c’è, sei geloso? –
- Io? Figurati. Non è di certo con loro che sei legata per la vita. –
Sorrido, felice. Completamente ubriaca di gioia.
 
- Voglio che non finisca mai. –
Ulrich, voltandomi lentamente, mi bacia di nuovo.
- Non finirà. –
 
Molti mi danno della sdolcinata, ma non mi importa. Ho coronato il mio sogno, ho ottenuto più di quanto potessi mai immaginare.
Ho coronato il mio sogno…
 
Mentre il nostro album di fotografie rimane spalancato sul letto matrimoniale, il piccolo Jerome si agita nella culla.
 
Non può andar meglio di così…
 
 
 
 
 
Angolo del Corvo:
 
Ehi, salve gente!
Ehm, da quant’è che non mi faccio vedere? Un secolo, come minimo.
Chiedo a tutti – a quelli che ancora si ricordano di questa long – scusa, perché avevo detto che mi sarei sbrigata e invece mi sono persa tra le altre cose da fare. E perché sono pigra.
Mi dispiace tantissimo!
Che poi, tra l’altro, è pure corto, come capitolo.
Ma non è poi così strano, visto che è l’epilogo.
Avrei potuto far finire la long con lo scorso capitolo, ma volevo anche dare uno scorcio del futuro dei miei personaggi.
Spero che vi sia piaciuto e che sia tutto chiaro (nel caso non lo sia, chiedetemi pure)
Questo era l’ultimo dunque.
“Così mi ferisci” termina qui e non sono previsti sequel.
Scriverò qualcos’altro su Lyoko, più avanti.
Per  ora vi saluto e vi ringrazio tutti per la vostra presenza e pazienza!
Grazie mille, e arrivederci!
Kiss
 
The Raven
 

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