Il richiamo dell'amore

di FedePayne_1
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** My angel ***
Capitolo 2: *** The escape ***
Capitolo 3: *** Arrivo a Londra ***
Capitolo 4: *** Un emozione mai provata ***



Capitolo 1
*** My angel ***


                                                                                  My angel

DRIIIIIIIIIINNN...suonò la sveglia.-Cazzo,incomincia un'altra giornata di merda!-affermai assonnata.Mi alzai e mi avviai verso il bagno,mi diedi una

sistemata e vòila!! Ero pronta.Andai in cucina dove c'era mio padre che faceva colazione.-Ciao papino!-esclamai io -Buongiorno- disse freddamente.

Mio padre,da quando mia madre se ne andò, si distaccò da me.Non capisco ancora il perchè i giudici mi affidarono a lui,forse perchè Londra era

lontana e avrebbe sconvolto la mia vita sociale.Suonarono alla porta.-Papà è Alessio sto andando!-informai mio padre,-Ok ciao- rispose.Andai alla

porta e vidi il mio angelo custode,l'unico al mondo che mi capiva di più,-HELLO BABY!-esclamò lui sorridendo,-Weeeii my angel!-lo salutai.-Come

mai tutta questa dolcezza peperina?-domandò lui,-Ho bisogno d'affetto-.                                                                                                                  

Salimmo in macchina per andare a quel carcere minorile che gli adulti chiamavano scuola.Parcheggiammo ed entrammo.-Cos'hai in prima ora?-mi

chiese Alessio -Inglese tu?- domandai -Matematica.Beata te che sei Italo-inglese e ti viene più facile-esclamò invidioso,-Ok scemo!Ora vado in classe

-dissi io ridacchiando.Mi sedetti nel mio banco e incominciò la lunga e noiosa lezione.Fortunatamente le due ore di francese e l'ora di storia dell'arte

passarono velocemente.Uscì dalla scuola e il mio cellulare squillò.-Pronto Alessio!-dissi,-Ehi vieni in macchina che ti do un passaggio!-si offrì lui-Sto

arrivando-esclamai accettando l'offerta.Salì in macchina e in un micro secondo ci ritrovammo davanti casa mia.Gli sganciai un bacio in guancia e me

ne andai.Entrai in casa e mi buttai sul divano,fortunatamente ero da sola in casa.Andai in cucinae preparai qualcosa da mettere sotto i denti.Mi

sbrigai a fare i compiti a lavoro.Non era tanto faticoso,anche se al bambino a cui facevo la Baby-sitter era molto irrequieto.

-Silvio stai fermo!-ordinai al bambino pestifero che mi ritrovavo davanti.-Non mi prendi,non mi prendi!-mi disse facendomi i dispetti,-AAhh...vieni

subito! Ti lego in una sedia e non ti libero più!-gli urlai contro.Silvio si fermò e si sedette nel divano.

Erano le 19:00 e finalmente era ora di andare a casa.Apri la porta.Sentì delle urla provenire dalla stanza di mio padre.Ma che stava facendo?Mi

avvicinai alla porta per ascoltare meglio.Si sentiva che era veramente incazzato.-NO..NON TE LA MANDO!- Cosa significa?Con chi stava parlando

mio padre?


Ehiiii ragazziiii!!
E' la nostra prima FF e volevamo chiedervi di essere clementi!Comunque ci presentiamo,noi siamo:Fede e Lea.
Speriamo che vi sia piaciuto questo capitolo anche se non ce ancora niente di particolare!
Perfavore lasciate qualche recensione,greziee :DD
UN BACIOOOO <3



















 

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Capitolo 2
*** The escape ***


The escape -No,non te la mando!-Cosa significa?Con chi stava parlando mio padre al telefono? Presi coraggio ed entrai nella stanza.Quando mi vide staccò il cellulare.-Con chi stavi parlando al telefono?-chiesi incuriosita io-NON TI INTERESSA!-mi urlò contro lui -Si che mi interessa!era la mamma vero?-,-Si,ma tanto non ci andrai mai!- esclamò sempre alzando la voce,-Ma perchè? Lei è sempre mia madre e ho diritto di andarci!-gli dissi decisa-No,tu non hai nessun diritto di vederla-mi sgridò-Sei il padre più stronzo del mondo!-esclamai infuriata.Lui si alzò e mi diede uno schiaffo in piena faccia.La rabbia stava salendo alle stelle.-Non ti permettere più!Non è colpa mia se tua madre è una troia!-affermò più incazzato che mai.Io con le lacrime agli occhi mi voltai e correndo uscii da quella maledetta stanza!.Questa se la poteva veramente evitare.Andai in camera mia e chiamai l'unica persona che in quel momento mi avrebbe ascoltato.-Pronto?rispose lui,-Pronto Ale! A mezza notte a casa mia,ok?-gli dissi decisa mentre le lacrime mi rigavano le guance.-Cosa è successo Caroline?Hai litigato di nuovo con tuo padre?-chiese lui preoccupato-Si,ma questa è l'ultima volta,vedrai!A dopo.-.Posai il telefono e aspettai che mio padre si addormentasse.Erano le 23:45 quando lui andò a letto,così mi racai in salotto e aprii la sua preziosa cassaforte.Presi circa 2.000€.Tornai in camera,presi la valigia che avevo già preparato e uscii da casa cercando di non fare rumore.Già Alessio era fuori ad aspettarmi.Si vedeva da lontano che era preoccupato.Mi avvicinai e lo abbracciai.-Che cosa è questa valigia?- chiese perplesso,-Ale me ne vado da qui!Portami velocemente all'aereoporto-dissi.Gli spiegai tutto quello che era successo,-COOOOSAAAA?? MA SEI PAZZAAAA?!?!? Ma non hai paura di come reagirà tuo padre quando domani mattina non ti troverà a letto? No io non ti ci porto,mi dispiace!-Disse lui.-Fallo per me!Ti prego qua sto male con lui,devo andare da mia madre,è da 4 anni che non la vedo!-esclamai convincendolo.Arrivammo in aereoporto che erano l'1:00 di notte e mi avviai verso la biglietteria.Chiesi un biglietto per Londra.Il mio arereo partiva alle 6:00 di mattina.Tornai da Alessio che mi aspettava seduto su una panchina poco distante da me.Mi sedetti accanto a lui e gli buttai le braccia al collo e insieme cominciammo a piangere.-Parto alle 6:00,se vuoi puoi anche andare a casa!-dissi io singhiozzando,-Ma sei cretina?non se ne parla nemmeno-mi rispose Alessio urlandomi in faccia.Mi addormentai nel suo petto e i miei pensieri svanirono.

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Capitolo 3
*** Arrivo a Londra ***


-Ehii!Sveglia cucciola...sono le 5:45!-mi strillò il mio migliore amico.Mi stiracchiai tutta e mi alzai in piedi.Mi incamminai e mi ritrovai davanti alla scaletta che portava dentro l'aereo.-Quindi le nostre strade si dividono qui?-mi chiese con gli occhi lucidi Alessio,-Sai che non mi sono mai piaciuti gli addii...-abbassai lo sguardo e continuai-Ritorno,non ti preoccupare!-lo rassicurai,dopodichè lo strinsi in un abbraccio.-Mi raccomando,non fare cazzate a Londra!-gridò per farsi sentire essendo che già mi trovavo nell'aereo. Non posso crederci che stavo andando in quella favolosa città.Però lasciare le persone che adoravo più al mondo mi faceva tanto male.Alessio è stato sempre accanto a me e ora non ci rincontreremo per non so quanto.Passarono due ore e finalmente ero arrivata a Londra.Non persi tempo a chiamare mia madre.-Pronto?-rispose lei,-Mamma vienimi a prendere!-,-Dove sei?-chiese preoccupata,-All'aereoporto Awardsworld di Londra-dissi agitata al solo pensiero di cosa avrebbe detto o fatto,-COOOOOSAAA??Ma che ci fai là?...tuo padre non ti voleva mandare!-Mi sgridò mia madre-Comunque arrivo,non muoverti!-disse infine.Aspettai un'ora e finalmente vidi mia madre in lontananza.Camminava con un passo veloce...Oh cazzo!Sono morta! Si avvicinò a me e PAAAM...mi arrivarono 5 dita in faccia.-CAROLINE ANDIAMO!L'HAI FATTA GROSSA STAVOLTA...FACCIAMO I CONTI A CASA!-.Per tutta la strada il silenzio incombeva l'auto.Arrivata alla destiazione notai Josh che teneva in braccio Alyce,la loro figlia di due anni,davanti al portone.Scesi dalla macchina ed ecco che mia madre ricominciò a urlare.-MI HA DELUSO IL TUO COMPORTAMENTO! SE VOLEVI VENIRE QUA ME LO DICEVI E TI VENIVO A PRENDERE! NON DOVEVI SCAPPARE e ora cosa dirà tuo padre?-Mi urlò anche se verso la fine della frase mi sembrò preccupata,-Ah si?Ma se papà non voleva farmi venire...non mi interessa cosa dirà!-risposi a tono.Andai a salutare Josh e Alyce.-Eh certo,ti dovrei preoccupare di cosa farà!-aggiunse infine mia madre. Passarono due giorni.Londra era magnifica e gli inglesi molto cordiali.Qua a casa stavo bene.Mia madre si era dimostrata come un'amica,il mio patrigno Josh era molto disponibile e la piccola Alyce era troppo dolce. -Caroline,stasera mio nipote da una festa...ci vuoi andare?-mi chiese Josh mentre guardava la TV,-Non lo so!-risposi-Eh dai,in questi giorni sei rimasta a casa,vatti a divertire!-,-Ci penserò!-dissi infine.Andai in cucina e presi un succo di mela.Mi buttai nel divano e incominciai a guardare la Tv.-Vatti a preparare,và...ti vado a lasciare io!-,costretta andai di sopra a scegliere l'abbigliamento adatto.Aprii l'armadio e scelsi un paio di jeans aderenti,una maglia larga che mi scopriva metà spalla e un paio di zeppe.Mi truccai per bene e andai di sotto.-Jooosh..SONO PRONTAAA!-urlai io,sembravo la mia sveglia di mattina.-Woow,sei bellissima!-quelle furono le parole che disse appena mi vide e che mi fecero arrossire. C'era molta confusione alla festa.Tutti si scatenavano,tranne io.Stavo seduta in un angolo a guardare gli altri ballare.Quando un ragazzo si avvicinò.Era biondo,con gli occhi chiari,era molto carino.-Vuoi ballare?-mi porse la mano il ragazzo,-No,grazie!-,-Non puoi rimanere qui da sola a non fare niente.-,-Ti ho detto che non voglio ballare,grazie lo stesso!-,-Eh Dai!-mi disse afferandomi la mano e facendomi alzare.Mi stava stringendo troppo i polsi,mi faceva male.-Vai via,non ballo!-gli dissi facendogli lasciare la presa e correndo.Lui mi seguiva,avevo paura.A quest'ora era un maniaco pervertito di seria A.Non sapevo dove andare,c'era troppa confusione.Il ragazzo mi stava raggiungendo.Ed ecco che vidi la mia salvezza,"il bagno dei ragazzi".Entrai senza pensarci.Per fortuna nn c'era nessuno.La mia prima festa a Londra es ero seguita da un maniaco,wow non è da tutti! Ero nervosa,e ora come faevo?anche se uscivo lui mi avrebbe vista e raggiunto.All'improvviso si aprì la porta,'Oddio è qua!' pensai.Il mio battito cardiaco era aumentato sorprendemente.Entrò un riccio e feci un sospiro di sollievo.-Ehii..ma che ci fai qua?-mi chiese,-Il bagno delle ragazze era pieno!-mentii io,-Non mi è sembrato pieno!-,-Ma i cazzi tuoi?-gli dissi infine io scocciata.Mi guardò per l'ultima volta ed entrò in una di quelle cabine dove c'era il gabinetto,di cui non ricordo il nome. Non volevo uscire da quel bagno anche se c'era una puzza da morire.Ma che mangiano questi ragazzi?!? -Sei ancora qua.-Chiese il riccio,-Si e non mi muovo finchè il maniaco fuori non se ne andrà-,-Maniaco?Dai vieni con me-disse il riccio,-Sei pazzo?Non sto con gli sconosciuti!-,-Piacere Harry!-mi porse la mano,io gliela strinsi-Piacere Caroline!-,-Ora non siamo sconosciuti! Dammi la mano e usciamo!-.Così usci mano nella mano con Harry.

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Capitolo 4
*** Un emozione mai provata ***


-Dammi la mano e usciamo-. Uscì dal bagno mano nella mano con Harry.
-Perché stai tremando Caroline?-mi disse lui sorridendomi.
-Ho freddo.-mentii io. Non volevo che mi prendesse per una fifona,anche se dicendola tutta forse un po’ lo ero.-Ma se si sta morendo dal caldo! Comunque lo vedi a questo?-mi chiese lui osservando per bene la folla.
-Hai già fatto colpo,vedo,Harry?-domandò una voce femminile.Mi girai e vidi una ragazza tutta sorridente.-Si,lo sai che sono irresistibile,piccola!-disse lui vantandosi.La bionda diede uno spintone al riccio e quest’ultimo fece una smorfia scherzosa.
-Comunque oltre passando la stupidità contenente in questa piccola testolina..-indicò Harry-piacere,io sono Christine!-.Quella ragazza era così carina,assomigliava tanto a puffetta.Non perché era nana,ma perché era carina.Non dico che chi è nano non è carino,però..si,vabbè,avete capito.
-Siete fidanzati?-chiesi io poi maledicendomi mentalmente. Ma che razza di domande faccio? So cazzi loro se lo sono o no.Harry mise un braccio intorno alle spalle della ragazza e disse-Vedi,lei mi ama follemente e non può vivere senza di me,ma io purtroppo la vedo solo come un’amica SEXY!-appena finì leccò la guancia dell’amica.-Smettila Harry! Oh,ma tu sei proprio malato!-si allontanò Christine ridendo.
Incominciammo a ballare. La serata non stava andando niente male.Essendo che ballavamo da più di un’ora,mi decisi di andare a prendere un po’ da bere.Mi avviai verso il bancone e ordinai un bicchiere d’aqua.Sono tirchia,lo so,ma non ditelo in giro.Mi sentì prendere la mano,aspettandomi Harry,ma appena mi voltai riconobbi subito quel maniaco.-Avevi detto che non volevi ballare! Ora balla con me.-ordinò il ritardato.-Tom,ti ha detto che non vuole ballare,quindi evita di fare il rompi minchie e lascia la ragazza!- intervenne Harry togliendo la mano del ragazzo dalla mia.-Si prega di farti i cazzi tuoi!-sorrise falsamente Tommino il tonnino.-Non sai accettare un rifiuto dalle belle ragazze,com’è il fatto?-la risposta di Harry non tardò ad arrivare. In quel momento ero intenta a mangiare le unghie,per capire il complimento indiretto del riccio.-Andiamo!-aggiunse il riccio portandomi all’uscita del locale.
Nemmeno una traccia di nuvole.Il cielo era decorato da stelle.Dalla più piccola alla più grande,era una meraviglia.Dopo che Harry mi aveva difeso,la serata era più tranquilla.D’un tratto pensai a mio padre.Che avrebbe fatto in questi due giorni? So che era alla mia ricerca ma per ora non ne volevo sapere.Ero pazza,ma se non siamo pazzi a questa età.-Sai,questo è il momento scottante della serata. C’è silenzio,i nostri occhi si incrociano,scatta la scintilla e BUM,tu mi baci.-disse con convinzione Harry.-Beh..ineffetti è da una serata che non aspetto altro-Gli risposi a tono. Lui si avvicinò,le nostre labra distavano pochi centimetri e i nostri fiati diventarono un tutt’uno.Harry fece una mossa in più per avvicinarsi ma io lo fermai in tempo.-Guarda che stavo scherzando.-affermai io seria.-io no!-rispose posando le sue labbra sulle mie.Mi prese per i fianchi e mi tirò a sé. Io incomincia a scompigliargli i capelli.Anche se non lo conoscevo ,era come se ci fosse una calamita tra noi.Era più forte di me. Le nostre labbra si staccarono e comparì subito dopo uno splendido sorriso nel viso di Harry. Le mie guance stavano avvampando  e lo stomaco era sottosopra. Era una sensazione bellissima.Notai che il colore dei suoi occhi erano uguali ai miei.
-Ora ti sei pentita?-disse con aria di sfida.-No,però un po’ umido!-affermai sfottendolo.-Senti,Harry fa baci da favola.Chiedilo in giro.-rispose vantandosi,-Peccato che io non sia Biancaneve!-risposi facendo provocare un risolino da parte del ragazzo fossetta.
-Comunque ora devo andare,Piccola!-mi salutò dandomi un bacio in guancia e andò via.
Guardai il cielo e mi spuntò un sorriso da ebete. Non avevo provato mai questo tipo di sensazione,dato che era stato il mio primo bacio.Pensare che poteva dire mia madre quando lo veniva a sapeva mi metteva una certa fame.Non era il momento,ma il cibo era il mio unico consolatore. Una mano mi toccò la spalla e mi girai di scatto.Era Harry con il fiatone.Ma che è successo?-Che ci fai qui?-chiesi inarcando un sopraciglio.
-Dopo un bacio da favola,mi merito il tuo numero!-.Io scoppiai a ridere e gli dettai il mio numero.Mi fece uno squillo e salvai il suo. Avendo ottenuto quello che voleva se ne andò,augurandomi la buona notte.
Nemmeno il tempo di rientrare,mia madre era fuori dal locale che mi aspettava.-Ti sei divertita?-mi chiese appena salita in macchina.Curiosona di una mamma,non saprai quello che è successo.-Si,molto!-sorrisi.
-E il ragazzo di prima? Lo visto di spalle ma sembrava carino-ammiccò mia madre.Oh,cazzo,aveva visto.Vabene,non ho altra scelta,hai vinto tu.-Ma niente..ci siamo baciati!-risposi sorridendo al ricordo.Dai,che per essere la prima volta non è andata così male.Mia madre si girò di scatto e con gli occhi sbarracati mi chiese sussurandomi –Tu cosa??-.

 

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