Where's Izzy?

di QuinnRose
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Where's Izzy? ***
Capitolo 2: *** Don't you cry tonight ***
Capitolo 3: *** You're an angel ***
Capitolo 4: *** I'm always here for you ***



Capitolo 1
*** Where's Izzy? ***


Where’s Izzy?


Dove sei, Izzy?
Perché te ne sei andato, Jeff? Perché mi hai lasciato solo, Jeff? Sai che odio stare senza te, Jeff. Divento pericoloso e rischio di farmi del male da solo, e tu lo sai fin troppo bene Jeff. Tanto ormai l’ho già fatto, ma questo non puoi saperlo perché sei lontano, Jeff. Sono ormai giorni, forse settimane, che me ne sto chiuso in camera, al buio, a piangere… A pensare a te, Jeff. Più di una volta la Bella Signora* mi ha sussurrato all’orecchio, con quella sua voce suadente, di tornare a farle visita, ma non le ho dato ascolto, non l’ho fatto per te Jeff: so che tu non vorresti, perché tu mi ami Jeff. E ti amo anch’io Jeff.
Quando eravamo appena dei ragazzini, dopo che abbiamo fatto l’amore insieme per la prima volta, ci siamo giurati che ci saremmo amati per sempre, te lo ricordi Jeff? Per me questa promessa è ancora valida e lo sarà per l’eternità, mio amato Jeff. Lo è anche per te, Jeff? Sì, lo è anche per te, mi ami anche tu, io lo so Jeff. Deve essere così cazzo, altrimenti ti ho sempre amato a tempo perso, Jeff.
E se mi ami torna indietro, torna indietro Jeff. Torna da me, ti prego, mi manchi, mi manchi fottutamente tanto Jeff. Nessuno mi è mai mancato tanto quanto mi manchi tu in questo momento, Jeff. Mi mancano i tuoi occhi che mi perforano l’animo, le tue mani morbide che stringono le mie, mi manca in tuo sorrisetto sghembo, la tua risata cristallina e vera, la più bella che abbia mai udito, mi manca la tua voce roca e profonda che sento ogni notte in sogno. Mi manca tutto di te… Mi manchi tu, terribilmente, Jeff. Il mio cuore è ferito e perde sangue, non farlo dissanguare del tutto: torna indietro Jeff.
Mi sono comportato di merda e lo so Jeff. Non me lo perdonerò mai Jeff, perché questo mio comportamento stronzo e meschino ti ha allontanato da me, ha spinto via il mio unico grande amore, e questo proprio non posso accettarlo Jeff. Perciò ti chiedo scusa, con le lacrime agli occhi ti domando perdono Jeff. Accetto la sua decisione di non tornare più nei Guns N’ Roses, anch’io al posto tuo lo farei, ma almeno torna da me Jeff, torna a dormire accanto a me la notte e ad abbracciarmi durante il giorno Jeff.
Perché continuo a ripetere il tuo nome? Onestamente non lo so nemmeno io. Forse perché è l’unico modo rimasto per sentirti un po’ più vicino, per non farti fuggire ancora più lontano di quanto tu abbia già fatto, Jeff.
Con immenso, sconfinato ed eterno amore,
il tuo Will.




 
*la Bella Signora = l’eroina (piccola licenza poetica che mi sono permessa di prendere ^-^)
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Ecco cosa il mio cervello avariato partorisce per ammazzare la noia. Un po’ (tanto) sentimentale e tragica, I know. Dovrebbe essere una lettera che Axl scrive ad Izzy dopo che lui ha lasciato il gruppo ed io ho immaginato che sia sparito, senza lasciare traccia di sè, lasciando il povero cantante da solo. Per ora è una one-shot, però se l’ispirazione e la noia rimangono è probabile che si trasformi in una brevissima fiction, so stay tuned! :D

PS: Sono sempre iLARose, solo che ho creato un altro account perché è successo un casino con l’altro, ho perso la password e l’indirizzo mail col quale ero registrata :/

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Capitolo 2
*** Don't you cry tonight ***


Don’t you
cry tonight.


Lei è una grandissima testa di cazzo, Mr. William Axl Rose, spero ne sia consapevole.
Ti odio. In questo momento di sto odiando profondamente, mio caro Will. Mi hai strappato delle lacrime traditrici, una cascate di lacrime calde e salate che nel momento in cui ho varcato la porta di casa con la valigia in mano mi ero promesso di non versare, e ci ero riuscito fino al momento in cui ho trovato quel pezzo di carta riempito dalla tua inconfondibile calligrafia. Però si sa, non sono bravo a mantenere le promesse, non sei l’unico ad avere dei difetti, Mr. Perfettino. L’unica promessa che sono riuscito a mantenere fino ad ora e che, lo giuro con tutta l’anima, manterrò fino alla fine, anche dopo la morte, è di amarti. Lei è una grandissima testa di cazzo, Mr. Axl Rose, te lo ripeto. Non devi nemmeno domandarmi se mi rammento quella promessa. Come potrei minimamente dimenticare quella notte? E’ stata semplicemente la più bella della mia vita. C’erano le stelle, le abbiamo contante; abbiamo fatto l’amore, ci siamo amati e da quella sera non abbiamo più smesso. Sì, ti amo Will, e te lo ripeterò fino a che, nauseato, non mi supplicherai di tacere, ma io non lo farò comunque, non cesserò mai di dichiararti il mio amore.
Però no, non posso tornare indietro, non ora. Non immagini nemmeno quanto mi manchi e quanto, in questo momento, vorrei stringerti forte tra le mie braccia e asciugare le tue lacrime, ma devo rimanere solo con me stesso per un po’. Sono successe troppe cose in questi ultimi mesi, troppi fatti che ancora mi perseguitano nei sogni, svegliandomi di soprassalto facendomi urlare, e non voglio svegliare anche te che dormi placido, accoccolato accanto a me con i tuoi bellissimi capelli sparsi sul cuscino, per colpa dei miei incubi. Mi ribolle dentro ancora troppa rabbia: rabbia, prima di tutto, verso di te, e non riesco a guardarti negli occhi se sono arrabbiato con te. Rabbia verso di te perché, te l’ho già detto, sei una grandissima, abnorme, gigantesca testa di cazzo: per colpa del tuo ego bastardo e presuntuoso e del tuo orgoglio che ti acceca hai mandato tutto in frantumi, hai ucciso i Guns N’ Roses, quel sogno per cui abbiamo lottato per anni insieme. E questo ancora devo perdonartelo. Sono sicuro che prima o poi riuscirò ad accettare le tue scuse perché non sono capace a tenerti il broncio, però adesso devo ancora digerirle. Ovviamente non è unicamente colpa tua, ci sono innumerevoli altri fattori che mi hanno indotto ad abbandonare la band, fattori che non sto a spiegarti in questa misera lettera, forse te li racconterò con calma quanto tornerò da te, accarezzando i tuoi capelli e le tue dolci guance, quando avremo fatto di nuovo l’amore e saremo di nuovo sdraiati uno accanto all’altro.
Mi manchi anche tu William. Nonostante per un istante i ruoli si siano invertiti e per una volta sia io il duro –o almeno sto cercando di esserlo- e tu a piangere, devo ammetterlo: mi manchi. Mi manchi fottutamente tanto, amore mio. Ho scalato montagne, ho camminato per ore, ho corso fino a farmi esplodere la milza, eppure uscire da quel portone lasciandomi alle spalle i tuoi occhi imploranti e le tue suppliche è stata un’impresa ardua e quasi impossibile. Lasciare casa, la nostra casa, è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto.
Non so come la tua lettera sia arrivata fino a me, forse nemmeno tu speravi che io riuscissi a leggerla. Dici che è stato il destino a portarla fino alla mia finestra, accompagnandola con un soffio di vento? No, io dico che è stato il tuo amore: senza che tu te ne sia reso conto il tuo cuore l’ha spinta fino al mio. Quando l’ho letta il mio cuore non ha retto e la maschera di finta indifferenza che ho indossato mentre litigavamo e iniziavo a gettare le mie cose nella valigia è caduta, e il vecchio Jeff a te tanto caro è tornato e si è sciolto in lacrime. Ho pianto, ho pianto per ore, ho pianto tutta la notte pensandoti, immaginandoti rannicchiato nell’ angolo più buio della stanza come facevi da piccino dopo che eri stato massacrato dalle botte di tuo padre. Non voglio che tu pianga per me, non posso tollerare l’idea che quei tuoi bellissimi occhi smeraldo in cui annego ogni volta che li guardo siano tristi a causa mia. Don’t you cry tonight, there’s an heaven above you baby. Mi pare le abbia scritte tu queste parole, perciò mettile in atto. Non piangere, asciuga quelle fottute lacrime; alzati, sorridi, va’ alla finestra e tieni gli occhi puntanti all’orizzonte*, presto o tardi tornerò ad abbracciarti. Non preoccuparti amore mio, mio piccolo Will, medicherò la ferita che ho causato a quel tuo cuoricino pulsante d’amore, dammi solo il tempo di riaggiustare il mio e di riordinare le idee. Ti amo.
Con immenso, sconfinato ed eterno amore,
il tuo
Jeff.



*tieni gli occhi puntati all'orizzonte: frase rubata a Pirati dei Caraibi ^-^
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Come dicevo, sono riuscita a continuare a scriverla :D ho mantenuto lo stesso tono depresso/malinconico/tragico/romantico/diabetico/e chi più ne ha più ne metta. Secondo voi quei due sono davvero così incredibilmente dolci?
Vi avverto che non sarà un ff lunga, proprio per niente: dopo questo capitolo ce ne saranno solamente altri quattro. Breve ma intenso? Beh, si spera ^-^
Confido in qualche recensione e critica, anche negativa, no problem, accetto il parere di tutti!
Un bacio,
Quinn.

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Capitolo 3
*** You're an angel ***


You’re an angel.

 

Mio Dio Jeff.
Quando ho riconosciuto la tua calligrafia sulla busta, dopo tante lacrime di dolore, finalmente ho pianto di gioia. Tremavo quando ho squarciato con foga la carta della busta e ho pianto fino a non respirare più mentre leggevo le tue parole. Ti amo Jeff, cazzo se ti amo.
In effetti hai ragione: non speravo nemmeno che tu leggessi la mia lettera. L’ho lasciata sul davanzale della finestra proprio dove da piccolo lasciavo la letterina per Babbo Natale, poi la mattina dopo non l’ho più trovata: che l’avesse presa davvero Babbo Natale? Un po’ mi è dispiaciuto, ma non ci ho dato troppo peso. Ma ancora meno mi aspettavo che tu mi rispondessi. Se lo hai fatto vuol dire che non sei incazzato con me, Jeff? No, lo sei, me lo hai scritto, ma forse non così tanto… Giusto? Dimmi di sì, per favore, mi faresti piangere un po’ di meno. Perché sì, l’ho scritta io quella canzone, ma non riesco a non piangere. Piango, sorrido ripensando alla tua lettera, poi un’incontrollabile voglia di abbracciarti mi travolge e torno a disperarmi.
Nel mio cuore si è ormai scavata una voragine immensa, voragine che solo il tuo ritorno potrà colmare. Capisco che tu voglia stare un po’ per conto tuo, però almeno dimmi dove sei. Saperti lontano mi distrugge, ma non sapere dove sei, non sapere dove indirizzare i miei pensieri, le mie preghiere, le mie lacrime, mi uccide. Dove sei, Jeff, che posto hai scelto per nasconderti dalle mie ingiustizie e dal mio fottuto carattere di merda che in questo momento più di ogni altro desidererei non avere?
Where’s Izzy? Hai notato quel frammento di secondo in cui Gilby mostra quel cartello? Non immagini nemmeno quanto ho dovuto pregare, supplicare il regista perché lo mettesse nel video, e quanto ho urlato e mi sono incazzato perché non mi dava ascolto. Ma alla fine ho vinto io, come sempre. Dov’è Izzy? Volevo che ti arrivasse questo messaggio partito dal mio cuore, che sapessi che ti sto disperatamente cercando e che mi manchi.
Mi chiedo come una persona possa far sentire così tanto la sua mancanza, come si possa desiderare così tanto qualcun altro. L’amore è davvero un sentimento estremamente complesso che io, povero ottuso umano, non ho la capacità di concepire a pieno. Però forse tu puoi comprenderlo: la tua mente è così arguta e sensibile… Proprio per questo ti amo: sei tutto ciò che non sono, sei la metà perfetta che mi manca per poter completare il magnifico quadro di cui facciamo parte. Sei semplicemente Jeff, il mio Jeff.
La piccola Wendy lasciava la finestra della cameretta sempre aperta per Peter Pan, io la lascerò per te, così che non appena deciderai di tornare potrai entrare ed io sarò qua ad aspettarti, a braccia aperte per poterti accogliere nell’abbraccio più forte e caldo che ti abbia mai regalato. Voglio baciarti Jeff, voglio mordicchiarti il labbro e voglio sentire le tue mani che mi accarezzano il volto. Ciò che mi manca di più però è la tua presenza al mio fianco la notte. Che sensazione orribile sentire il letto vuoto e freddo! Non vedo l’ora che tu torni a riempirlo e scaldarlo e scaldare me con i tuoi abbracci. Mi manca svegliarmi nel pieno della notte e rimanere ore a guardarti dormire, con i capelli che ti si appiccicano alla bocca e il petto che si solleva e si abbassa lentamente; spesso gioco a cercare di indovinare i tuoi sogni ed ogni volta desidero ardentemente di essere proprio io il protagonista di quei sogni. Di notte sei proprio un angelo Jeff, con la luce argentea della luna che si riflette sulla tua pelle candida. Ma non solo di notte.
A volte mi capita di domandarmi perché ti amo così tanto, perché l’amore più grande della mia vita sia un uomo. Io, il grande e cazzutissimo William Axl Rose che per anni ha quasi avuto paura degli omosessuali e li ha anche insultati pubblicamente in una canzone, io, il virile William Axl Rose, che per anni ha bighellonato negli strip-club in cerca di belle ragazze da portare a letto, proprio io ora mi ritrovo ad amare più di quanto ami me stesso un uomo. Guarda che bislacchi scherzi può giocare a volte il destino. Tu per me, però, sei molto più di un semplice uomo: tu per me sei il chitarrista, il migliore amico, il fratello, l’amante, il mio più grande amore, la mia ragione di vita e la mia ragione di morte. Per me sei semplicemente tutto, Jeff.
Per questo ti chiedo ancora una volta di tornare presto: come posso vivere senza il mio tutto?
Con immenso, sconfinato ed eterno amore,
il tuo Will.



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Mmmm, noto, con un po' di dispiacere, che i poveri Axl e Izzy non hanno riscosso molto successo questa volta, ma ce ne faremo una ragione, vero cari? v.v
Io continuo comunque a pubblicre, sperando che qualche lettore in più si aggiunga insieme a qualche recensione ^-^
Grazie comunque a tutti coloro che hanno avuto la pazienza di leggere :)
Baci,
Quinn.

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Capitolo 4
*** I'm always here for you ***


I’m always
here for you.

 


Amore mio, mio piccolo William, mi chiedi come puoi vivere senza il tuo tutto; io ti rispondo che non stai vivendo senza di me, stai solo vivendo lontano da me, e la differenza è abissale: io ci sono sempre amore mio, puoi fare affidamento su di me e ti amo ancora con ogni parte di me. Sono solo un po’ più lontano; ma credimi, ogni mio pensiero, ogni mio sogno, ogni mio respiro, ogni battito del mio cuore è ancora per te e così sarà per sempre.
Più il tempo passa più la rabbia iniziale, il risentimento, il rancore vanno svanendo e la tua mancanza si fa sentire sempre più. Aumenta, aumenta, aumenta, aumenta ancora fino a che penso scoppierò e allora tornerò da te. E spero che questo accada presto.
Sai a me cosa manca maggiormente? La vita quotidiana che facevamo a casa, come due vecchietti sposati da sempre: alzarmi la mattina, preparare il caffè, aspettare che ti svegli anche tu per fare colazione insieme; urlarti dietro perché hai lasciato il bagno in disordine dopo la doccia ma poi avvolgermi nel tuo dolce profumo che impregna gli asciugamani; arrabbiarmi di nuovo e maledirti perché hai fatto bruciare la pasta o hai dimenticato il sale e doverla rifare da capo, ma sentirmi soddisfatto quando la mangi con gusto e mi fai i complimenti; andare a fare la spesa e doverti tenere d’occhio come un bambino altrimenti compri tutto; andare alle prove con i ragazzi, dover nascondere il nostro amore, e poi tornare a casa e poter ricominciare a viverlo; litigare perché io vorrei guardare una cosa in tv e tu un’altra, però poi alla fine discutere ancora di più perché entrambi vogliamo accontentare l’altro; doverti svegliare perché ti sei addormentato  con la testa sulle mie gambe e sgridarti perché piagnucoli come un bimbo che vuole rimanere a dormire sul divano. Mi mancano le piccole cose di te, amore, quelle a cui non presti attenzione mentre le vivi e ti rendi conto di quanto siano importanti e di quanto ti manchino solo quando non le hai più e ti ritrovi solo. Mi manca terribilmente addormentarmi abbracciato a te e sapere che la mattina seguente sarai ancora lì, affianco a me. Ti do ragione: è orribile sentire il letto vuoto. Io mi sento perso: è uno spazio troppo grande per me, devo assolutamente condividerlo con qualcuno, e voglio che questo qualcuno sia tu, per tutta la mia vita. Non riesco ad immaginare nessun altro viso angelicamente addormentato sul cuscino accanto a me che non sia il tuo.
Capisco che probabilmente queste parole ti possano sembrare alquanto stupide e forse anche non veritiere scritte proprio da me, io che ti ho abbandonato tra le lacrime e le suppliche. Però ti prego credimi, le sto scrivendo con il cuore: la mano e la penna sono solo mezzi intermedi,  è il mio cuore che scrive queste parole e le farcisce di amore; sta venendo fuori la parte più sentimentale di me, la parte zuccherosa e mielosa che magari a te fa venire il vomito o il diabete, ma forse la mia parte più autentica: il vero Jeff, quello che non mostro mai alle persone e che nascondo sotto la maschera di Izzy Stradlin. E questo mio lato, amore, è tutto per te: sei tu che lo fai tornare in vita grazie al tuo amore perciò lo meriti tutto: ti regalo il mio cuore. E’ tuo Will, te lo dono, amalo come solo tu sai fare.
Con immenso, sconfinato ed eterno amore,
il tuo Jeff.




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Ok, eccoci di nuovo qua. Non ho molto da dire, in realtà. A parte che il prossimo sarà già l'ultimo capitolo, buaaaaa ç____ç
Ringrazio ancora una volta tutti coloro che hanno letto in silenzio (lasciatela un recensione però, pleeeease!) e un grazie speciale va a NovemberQueen che ha recensito ^-^
Alla prossima, un bacione :3

Quinn

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