You're my only reason for leaving

di Jojo love Harry Styles
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - The bad news ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 - No!!! Your socks no!!! ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - The promise ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - The bad news ***


5 Maggio 2010
(Punto di vista di Louis)
DLIN DLON!!!
«Louis va ad aprire tu, io sono al telefono!!!» gridò mia sorella dalla sua camera. Mi alzai dal divano e aprii la porta. Davanti a me vidi un poliziotto in divisa con pistola, manganello, manette e tutto l'occorrente per prendere un criminale in fuga. «Salve» dissi strabuzzando gli occhi. Non mi aspettavo di trovare la polizia a casa mia. «Salve. Lei è il signore Louis Tomlinson???» mi chiese con una vociona roca. Annuii. «E qui vive anche la signorina Giorgia Tomlinson???». Annuii ancora. «Potrebbe dirle di venire? Vi devo dire una cosa molto importante». «Subito signore». Mi avvicinai alle scale che portano al piano di sopra e gridai: «Giorgia, vieni giù!!! E' importante!!!». Poi mi girai verso il poliziotto e lo invitai ad entrare. In quel momento arrivò Giorgia e, io e lei, ci sedemmo sul divano, mentre l'agente si sedette in una poltrona davanti a noi. «Vuole che le porti un tè?» chiese Gio cortesemente al poliziotto. «No, grazie. Magari dopo, ma ora dobbiamo parlare di una cosa molto seria». Io e mia sorella ci scambiammo un'occhiata preoccupata e le misi un braccio attorno alla vita portandola molto vicina a me. L'agente cominciò a farci varie domande: «I vostri genitori sono Cristina Bianchi e Lucas Tomlinson?». Annuimmo. «E sono partiti due settimane fa per un viaggio di lavoro?». «Sì» risposi. «E sarebbero dovuti tornare questa sera con l'aereo, giusto?». «Esatto» disse Giorgia. «Ebbene, vi devo comunicare che l'aereo su cui erano i vostri genitori è precipitato causando la morte di tutti i passeggeri, compresi loro due» disse l'agente guardando il suo block notes scarabocchiato e scrivendo qualcosa. Ci fu un momento di silenzio. «Come scusi?» chiese Gio con un filo di voce e iniziando a tremare. «Eh sì, da oggi siete orfani». Io e mia sorella ci guardammo con gli occhi pieni di lacrime e scoppiammo a piangere abbracciandoci. Non so per quanto tempo rimanemmo lì così. Intanto il poliziotto guardava senza dire niente il pavimento e ogni tanto spostava lo sguardo su noi due, ma lo riabbassava subito.
(Punto di vista di Giorgia)
Il primo che smise di piangere fu Louis che poi iniziò ad accarezzarmi i capelli e a darmi dei baci sulla guancia sussurrandomi all'orecchio frasi dolci e rassicuranti.
Quando smisi anche io mi asciugò le lacrime con la sua manica e mi chiese di andare a preparare il tè mentre chiedeva informazioni più dettagliate al poliziotto. Andai in cucina e tornai cinque minuti dopo con tre tazze di tè caldo, biscotti, zucchero e limone. Li poggiai sul tavolino davanti al divano e andai velocemente in bagno a sciacquarmi la faccia ancora inumidita dalle lacrime. Finito di bere il tè il poliziotto se ne andò salutandoci e facendoci le condoglianze. Quando chiudemmo la porta io tornai ancora una volta ad abbracciare Louis e lui mi accarezzò la schiena con la mano. Quanto bene voglio a mio fratello. Non abbiamo mai litigato, nemmeno da piccoli, e ci aiutiamo sempre. Ci diamo consigli a vicenda e, se uno ha preso un brutto voto o ha rotto qualcosa, affrontiamo (anzi affrontavamo) insieme i nostri genitori e subiamo insieme la punizione.
Non ci consideriamo solo fratelli, ma anche migliori amici.
«Ti voglio bene Louis» sussurrai ancora stretta a lui. «Ti voglio bene anche io sorellina» mi disse dandomi un bacio sulla testa. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2 - No!!! Your socks no!!! ***


La mattina seguente...
“Ehi piccola. Svegliati” mi disse una voce dolcemente. Aprii gli occhi e vidi Louis che mi sorrideva. Ancora mezza addormentata gli chiesi: “Che ore sono?”. “Le dieci”. “Ah, così presto? Svegliami quando saranno le undici e, se non mi sveglio, prova a mezzogiorno” dissi riappoggiando la testa sul cuscino e chiudendo gli occhi. Mio fratello all’inizio rimase sbalordito ma poi sulla sua faccia comparì un sorrisetto maligno e mi disse: “Sai che cosa succede a chi non si sveglia quando glielo dice suo fratello?”. “Cosa?” dissi sbadigliando e tendendo gli occhi chiusi. “Succede che il fratello maggiore fa il solletico alla sorellina minore” disse saltando sul mio letto e iniziando farmi il solletico. “Hahahahahaha!!! Louis ti prego smettila!!! Hahahahaha!!! Piantala!!!” gridai continuando a ridere e, a volte, tirando urli acutissimi. Forse l’altro giorno non dovevo dirgli che soffro terribilmente il solletico. Lui rideva come un matto nel vedere me che mi dimenavo per sfuggire da lui. Quando mi diede un secondo di tregua gli dissi: “E sai cosa succede ai fratelli maggiori che fanno il solletico alle sorelline minori?”. “No, cosa succede?” disse sorridendomi. “Succede che gli arriva una bella cuscinata in faccia!!!” e gli tirai il cuscino su cui prima appoggiavo la testa per dormire. Allora Louis si alzò per andare a prendere un cuscino sulla poltrona di camera mia e me lo tirò facendomi ricadere sul letto dopo che mi ero appena alzata. “Louis!!!” gridai e lo presi dalla maglietta facendo cadere anche lui sul letto. Stavamo ridendo come due pazzi. Rimanemmo lì sul letto una accanto all’altro per un po’ in modo da riprendere fiato. A un certo punto Tommo si rialzò e mi allungò la mano per aiutarmi a rialzare, ma io, una volta giù dal letto, caddi per terra come un sacco di patate. “Hahahahahaha!!!”. “Louis che ti ridi!!! Aiutami!!!” gli dissi sorridendogli. Andammo a far colazione e rimanemmo tutta la mattina ad oziare in casa. Nel pomeriggio sarebbe arrivata la mia migliore amica Bella, anche lei nata a Londra e con la madre italiana. Non la vedo da tantissimo tempo perché era partita per un viaggio con i suoi genitori e sarebbe tornata oggi. Bella è poco più bassa di me, capelli neri, occhi verdi, magra. Ci conosciamo da sempre e ha stretto una grande amicizia anche con mio fratello. Ieri l’ho chiamata per informarla della morte dei miei genitori e lei, che gli era molto affezionata, si è messa a piangere al telefono (awww :3) così ho deciso di invitarla da me per passare un pomeriggio insieme e dimenticare i momenti tristi.
Dopo pranzo…
DLIN DLON!!!
Aprii la porta e una ragazza, che non riuscii neanche a identificare tanto fu veloce, mi abbracciò dicendomi: “Giorgia!!! Da quanto tempo!!!”. Quando si staccò da me la squadrai da cima a fondo e gridai: “Bella!!!” riiniziando ad abbracciarla. Mi ero dimenticata che doveva venire. La feci entrare in casa e, appena Louis la vide, la prese in braccio e la buttò sul divano. Scoppiammo tutti a ridere. Passammo tutto il pomeriggio insieme e, io e Tommo, la invitammo a rimanere per la notte. Accettò felice. Dopo cena ci guardammo un film horror e, dato che Louis era l’unico “uomo” in quella stanza e io e Bella avevamo una fifa tremenda, ci accoccolammo vicine vicine a lui, il quale ci mise un braccio attorno alle spalle per rassicurarci. Ci addormentammo in quella posizione (awwww :3).
Il giorno dopo mi svegliai grazie a un raggio di sole penetrato dalla finestra che mi finì dritto in faccia. Mi alzai delicatamente senza svegliare gli altri due che stavano ancora dormendo abbracciati e mi diressi verso il bagno. Mi lavai velocemente, mi vestii e riscesi in salotto. In quel momento il mio viso si illumino. Svegliai Bella, facendo sempre attenzione a Louis, e le dissi di lavarsi velocemente perché dovevamo fare una cosa. Cinque minuti dopo scese pronta e mi aiutò ad alzare Tommo dal divano, ovviamente lasciandolo dormire. Salimmo le scale, entrammo in bagno e buttammo il mio fratellone nella vasca da bagno piena di acqua gelida. “Oh c_ _ _o è gelida!!!” iniziò ad urlare. Intanto io e la mia best eravamo a terra dalle risate. A un certo punto Louis uscì dalla vasca e con un sorrisetto maligno ci disse: “Ah, siete state voi. Ma brave. E ridete pure. Ma non sapete che…”. Fece una breve pausa e poi urlò: “ADESSO SUBIRETE LA MIA IRA!!!”. A quel punto io e Bella ci alzammo dal pavimento e iniziammo a correre mentre Louis, ancora tutto bagnato, ci rincorreva gridando: “SE VI PRENDO SIETE MORTE!!!” e poi sorrideva. A un certo punto ci acciuffò entrambe, ci portò in camera sua e ci piazzò davanti agli occhi i suoi calzini puzzolenti. Io e Bella gridammo: “NO, I TUOI CALZINI NO!!!” e intanto continuavamo a ridere. Quando poi Tommo iniziò ad avvicinarli sempre di più ai nostri nasi gridammo: “No Louis please!!! Ci pentiamo e ci scusiamo per quello che ti abbiamo fatto ma questa punizione è troppo malefica!!!” e continuavamo a ridere come tre pazzi senza un preciso motivo. “Ok, per questa volta vi risparmio, ma solo perché vi voglio bene” disse Louis sbattendo i calzini a terra. Ci abbracciammo e scendemmo a fare colazione.
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Allora??? Com'è??? Vi è piaciuto??? Metto il prossimo solo se arrivo a tre commenti. E, cosa importantissima, dite a tutti i vostri conoscenti di leggere la mia storia. Please!!! Voglio diventare una scrittrice perciò mi servono recensioni. Bacioni.
Giorgia ;)

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - The promise ***


“Ehi? Giorgia?”. “Che vuoi Louis?” dissi un po’ scocciata. “Come che voglio? Svegliati che oggi ti devo far conoscere gli altri componenti della mia band”. “ *sbadiglia* E a che ora dobbiamo incontrarli?”. “Tra mezz’ora”. “What?” saltai giù dal letto e mi infilai in bagno in tutta fretta. Mi misi un vestitino tipo questo (http://www.google.it/imgres?um=1&hl=it&biw=1024&bih=575&tbm=isch&tbnid=pPhyS3rjd_naqM:&imgrefurl=http://news.segnalafeed.it/46905-liu-jo-abbigliamento-donna-primaveraestate-2012/&docid=Aiv5cTOdClfDkM&imgurl=http://www.ondenews.it/wp-content/uploads/2012/04/Liu-Jo-Collezione-Primavera-Estate-2012-10.jpg&w=600&h=403&ei=xigVUKHKM7KM4gTU-4DAAQ&zoom=1&iact=hc&vpx=710&vpy=273&dur=2027&hovh=184&hovw=274&tx=167&ty=99&sig=117590287197031098293&page=1&tbnh=110&tbnw=145&start=0&ndsp=21&ved=1t:429,r:13,s:0,i:109), mi truccai leggermente e mi raccolsi i capelli in una coda alta. Scesi a fare colazione con mio fratello e poi salimmo in macchina per andare… Dove? Mi accorsi che non sapevo dove stavamo andando così lo chiesi a Tommo: “Lou, ma dov’è che ci dobbiamo incontrare con gli altri della band?”. “A quel bar” disse indicandomi un baretto piazzato tra un centro estetico e un minimarket. Da fuori sembrava non troppo costoso ma neanche lasciato al caso. Louis parcheggiò ed entrammo. Wow. È arredato benissimo. Sembra la hall di uno di quei lussuosissimi hotel che si trovano nel centro delle grandi città. Il colore che si vede ovunque (fidatevi, OVUNQUE) è il bianco. Un bianco chiaro, pulito, brillante. Non quei bianchi opachi e smunti che io non sopporto. Questo tipo di bianco mette serenità e tranquillità. A distogliermi dai miei pensieri arrivò Louis: “Ehi Gio vieni. Sono laggiù li vedi? Raggiungiamoli”. Guardai verso il punto indicato da Lou e vidi 4 ragazzi seduti su di un divanetto bianco (un colore mai visto -.-) che si sbracciavano per farsi notare da noi. Il primo era un brunetto con una camicia a quadri. Mi sembrava il più serio dei 5 (comprendendo mio fratello che è un pazzo sclerato ;P ) e aveva una faccia da cucciolo. Il secondo era un biondino con gli occhi azzurro cielo. Indossava una maglietta rossa e dei jeans. Aveva una faccia simpatica e sembrava un tenerone. Il terzo era un ragazzo con la cresta e gli occhi marroni. Aveva una bellissima felpa blu e mi sembrava straniero dai lineamenti. E il quarto ragazzo… Wow. Solo questa parola per descriverlo. Era un ragazzo con i capelli castani ricci e due bellissimi occhi verdi. Aveva indosso una giacca blu aperta (assomigliava a quelle usate nello smoking), un maglietta rossa con un ampia scollatura (il che è molto asbgfriwyilhofihoifhdihf :Q__ ) e dei jeans stretti che risaltavano le sue bellissime gambe. Poi il suo sorriso… Bè, non è descrivibile a parole perché è troppo bello, troppo perfetto, troppo wow. Ok. È definitivo. Questo è il tipico ragazzo che chiunque vorrebbe avere e che magari flirta con tutte. Va bene. Data la mia ultima storia sentimentale finita male, se si comporta da “I’m sexy and I know it” e pensa di farmi cadere ai suoi piedi solo con un sorriso (il che è vero ma non deve saperlo), io gli darò del filo da torcere fino a quando non scoprirò per bene com’è il suo carattere. È una promessa con me stessa e la manterrò da…bè, da ora. Ci avvicinammo a loro e Louis fece le presentazioni: “Ragazzi lei è Giorgia, la mia sorellina minore che adoro. E, Giorgia, loro sono Liam, Niall, Zayn ed Harry”. Ah quindi il bellissimo ragazzo si chiama Harry. Ma com’è possibile che anche il suo nome sia perfetto?! Vuoi vedere che anche il suo cognome lo è. Mio fratello continuò: “Gio ti dico anche i cognomi per iniziare a conoscerli meglio: Liam Payne, Niall Horan, Zayn Malik ed Harry Styles”. …io ero ironica… È contro natura che uno sia così perfetto. È da carcere per la troppa perfezione. “Ehi sorellina. Io,  Liam, Niall e Zayn andiamo un attimo di là perché ci hanno richiesti. Ma non ti preoccupare, non ti lasciamo da sola. Harry ti farà compagnia e magari potreste iniziare a conoscervi meglio” mi disse mio fratello facendomi l’occhiolino. Oh, perfetto. Mi lascia da sola con l’unica persona con cui non vorrei rimanere da sola. La giornata va di bene in meglio -.- “Ok fratellone. Ci vediamo tra un po’ ” gli dissi con un finto sorriso sulle labbra e, allo stesso tempo, guardandolo male per avermi fatto l’occhiolino. Pff, come se mi piacesse Harry………. Ok forse solo un pochino ma perché dovrebbe farmene una colpa. Comunque sia adesso sono da sola con Harry e sto mandando mentalmente maledizioni a mio fratello. Come ha potuto farmi questo? Lo so che non l’ha fatto apposta e che non è colpa sua se adesso mi trovo da sola con uno schianto di ragazzo che per mia totale sfiga devo probabilmente respingere, ma come ha potuto? Lo so che sto incolpando una persona senza un buon motivo per farlo ma sono talmente nervosa che inizio a dire cose senza senso. “Ehi baby. Sei pensierosa?” disse il bellissimo riccio con un sorriso da latin lover stampato in faccia distogliendomi dai miei pensieri. Oh mio dio! Harry Styles mi ha parlato! Adesso gli dovrei rispondere di sì, che sto pensando al fatto che ce l’ho a morte con mio fratello senza un motivo valido e che il cognome Styles è veramente sexy… Oh ma che sto dicendo. Mi vorrei prendere a schiaffi ma sarebbe strano vedere una che si schiaffeggia da sola perciò evito. Giorgia, ricordati la promessa. È uno di quei ragazzi, si capisce dal fatto che ti ha chiamata baby con un sorrisetto da cascamorto in faccia. È uno di quelli. Non devi cedere. E adesso comportati da donna matura (per quanto si possa essere una donna matura a 13 anni) e affronta il ragazzo sexy a testa alta. “No e comunque non sono affari tuoi” gli risposi impassibile e aggiunsi: “In più non osare chiamarmi baby ancora una volta altrimenti ti spalmo al muro”. “Wow. Che caratterino. Mi piace. Senti, ti va di uscire qualche volta?”. Certo che sì amore mio <3 “Pff. Nemmeno morta. Poi, se vuoi vedere il “caratterino” che ti piace tanto te lo mostro con un paio di pugni in faccia ok?”. Wow, sono una brava attrice. Mi stimo da sola. “No, i pugni non mi interessano” disse alzandosi dal divanetto e venendo verso di me: “ma le tue labbra sì”. Era vicinissimo, pochi centimetri dividevano le nostre labbra e io stavo per cedere. Ma, grazie al cielo, la mia coscienza si risvegliò in tempo e mollai un sonoro schiaffo sulla guancia rosea (adesso rossa con 5 dita stampate) di Harry. Gli feci voltare la testa da un lato tanta fu la potenza con cui gli diedi quello schiaffo. Povero cucciolo. In quel momento arrivarono mio fratello e i ragazzi e iniziò una conversazione molto divertente:
Liam: “Perché la guancia di Harry assomiglia a un pomodoro?!”.
Niall: “Mmmm. Che buoni i pomodori. Ho fame”.
Louis: “Niall, non mi sembra il momento adatto per pensare al cibo. Però in effetti anche io ho fame”.
Liam: “Niall! Louis! Non ve ne frega un fico secco del fatto che il nostro amico ha mezza faccia rossa?!”.
Niall: “Mmmmm. I fichi. Che buoni che sono”.
Zayn: “Niall, piantala. Cerca di fare il serio. Uh, adoro questa canzone! Dj Malik all’attacco!”.
Liam: “Zayn, un po’ di collaborazione!”.
Niall: “Sì. Anche io non ho fatto colazione. Dai andiamo a farla che ho fame”
Liam: “Ma chi ha parlato di colazione?! Ho detto che serve un po’ di collaborazione da parte di tutti voi cretini!”
Louis: “Cretini. Cretino. Creta. Cretone. Ehi Liam esiste il termine cretone?”
Liam: “Ma che caspita di domanda è?! Ti sembra adatta al momento?!”
Zayn: “Grazie per l’idea Liam. Penso che andrò dal DJ e gli dirò di mettere Moments in nostro onore”
Liam: “Oh no caro! Tu non andrai da nessuna parte perché altrimenti da Dj Malik diventi Dj Ti Castro!”
Zayn: “Auch. Sei convincente Liam. Comunque è un nome molto fico Dj Ti Castro”
Liam: “Oh santissimi numi! I babbuini sanno ragionare meglio di voi!”
Niall: “Ehi Liam. Secondo te i babbuini sono commestibili? E se lo sono, li posso fare alla griglia o poi fanno schifo?”
Liam: “Ma, Niall! Te le sogni di notte o ti vengono spontanee queste domande?!”
Niall: “Spontanee dato che di notte sogno solo pollo fritto e patatine”
Liam: “Puoi non pensare un attimo al cibo o chiedo troppo?!”
Niall: “Mmmmmh. Chiedi troppo”
Liam: “Oh ma uccidetemi!”
Louis: “Ma ne sei sicuro? La tua è una così bella vita…”
Zayn: “Dj Malik. Uh uh. Dj Malik. Uh uh”
Niall: “Ho faaaaaaaaaaameeeeeeeeeeeeeeee!”
Louis: “Senti Liam. Esiste il termine sbarucchicificchiare?”
Liam: “Adesso BASTA! Tutti zitti! Seduti entro cinque secondi sul divanetto in ordine di nascita. ORA!”
Zayn: “L’ho detto io che sa essere molto convincente”
Liam: “Zitto Zayn!”
Zayn: “...”
Liam: “Grazie! E adesso vorrei sapere come mai Harry ha una guancia rossa come un pomodoro!”
Niall: “Mmmm che buoni i po...”
Liam: “Zitto Niall!”
Niall: “...”
“Bè, io ho provato a rendere Giorgia la ragazza più felice del mondo e lei mi ha rifiutato...ma penso che cederà molto presto” disse Harry prima con fare triste, sfregandosi la guancia che a quanto pare gli faceva ancora male, e poi facendomi l'occhiolino. “Oh, ma fammi il piacere di chiudere quella bocca” gli risposi arrabbiata. Ovviamente stavo ancora recitando. “Ma come mai ha cinque dita stampate sulla guancia?” disse Niall esaminando l'impronta della mia mano sul viso di Harry. “Perchè mi ha tirato uno schiaffo” disse Harry come se non gli importasse. “Gio! Perchè l'hai fatto?!” intervenne mio fratello alzandosi di colpo dal divano. “Mi stava per baciare contro la mia volontà” risposi indicando Harry con fare stizzito. “Dai piccola. Lo sappiamo entrambi che ti sarebbe piaciuto e che speravi lo facessi” disse Harry con il suo solito sorrisino conquistatore. Lo fulminai con lo sguardo. “Harry! Come ti è venuto in mente?!” disse Louis iniziando a gesticolare senza senso. “C'è una sola cosa da dire: tua sorella è un vero schianto” disse Harry e mi fece un altro occhiolino. Questa volta fu Louis a fulminarlo con lo sguardo. Lui è sempre stato iperprotettivo quando si trattava di ragazzi ed è sempre stato pronto a picchiarli se mi avessero fatto soffrire. Diceva sempre che ero solo sua e di nessun altro. In certi casi avere un fratello così è una buona cosa, in altri, invece, è una cosa pessima. “Ma dai Louis. Perchè non posso baciare quella pupa di tua sorella?!” disse Harry. Lou avvicinò la bocca all'orecchio di Harry e gridò: “Lei è mia!!!”. Lo sapevo che l'avrebbe fatto :). Harry si sfregò l'orecchio e disse: “Non è tua. È mia e molto presto se ne accorgerà”. Louis, che stava perdendo le staffe, mi prese per il polso e disse, prima rivolto ai ragazzi e poi rivolto a me: “Noi ce ne andiamo. Vieni Gio” e mi portò fuori. Il viaggio in macchina fino a casa lo passai a guardare Louis che, mentre guidava, farfugliava cose a me incomprensibili ancora arrabbiatissimo. Arrivati a casa io andai in camera mia mentre Lou si mise sul divano a guardare la TV. A un certo punto mi chiamò. Io scesi le scale e mi sedetti sul divano accanto a lui che, quando mi vide, spense la TV e si girò verso di me per guardarmi negli occhi. Iniziò a parlare lui e mi fece una domanda che mi spiazzò: “Gio, a te piace Harry, vero?”.

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