Una Storia un po’ confusa, II parte

di Echelon90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** La Nuova Missione ***
Capitolo 2: *** Pelati Alla Riscossa (e non parlo di pomodori) ***
Capitolo 3: *** The Bloody Creations ***
Capitolo 4: *** C'è Posta Per Spike ***
Capitolo 5: *** Di Investigatori Farlocchi e Inopportune Intromissioni (Il Fumo Uccide!) ***
Capitolo 6: *** Di Concerti Saltati… In Aria ***



Capitolo 1
*** La Nuova Missione ***


N.d.A.

 

He… Hem… Prova, Prova… Mi sentite… Ah, già… sto scrivendo… Hehe…

Allora… Rieccomi a voi… Speravate che con la prima FF avessi finito di scrivere boiate. Ma ecco… Ci ho preso gusto quindi ecco a voi l’imperdibile (seeee… chiudete finchè siete intempo) seguito (perché una FF non bastava, no?) di Una Storia Un Po’ Confusa (per chi è così coraggioso e volesse aggiornarsi qui troverete la prima parte)

Questo seguito, differenza della prima FF, scritta in tenera età,  è del tutto innovativo e moderno. Dotato delle più sofisticate tecnologie e avanguardia da telefilm dipendente (e non solo telefilm!!!) quale sono.

Quindi un PuffAbbraccio ai fedelissimi che ritornano a leggere sta ‘Roba’ e ai nuovi coraggiosi lettori… quindi…

Allons-y!!!

 

 

Una Storia un po’ confusa, II parte

 

 

 

La Nuova Missione

 

 

I giorni corrono e passano… e le storie non cambiano… Eeeee… Vi piacerebbe! Sono spiacente di arrecarvi questo dolore ma la pura verità è che le storie qui cambiano eccome.

Dopo il super Party della Voce, ovvero Miss Grapp, ovvero l’Autrice, tutti si preparavano a tornare ai loro mondi ma successe una cosa inaspettata…

 

Quel buontempone di Locke, che si era portato dietro un po’ di dinamite dall’isola, fece esplodere qualche candelotto… Giusto tre o quattro… così che tutti i personaggi si persero nei mondi sbagliati e anche quelli che erano tranquilli nei loro mondi si persero in altri. Tutto sarebbe andato per il meglio se non si fossero abituati tutti a stare in mondi che non corrispondevano al loro. In più la cosa divertiva tanto l’Autrice che li lasciò fare per un po’ ignorando le lamentele di alcuni membri dalla finta missione. In effetti era tutto sottosopra…

Allora vediamo: tanto per cominciare Pollon, Eros e Sampei erano evasi e si erano uniti al Gruppo per la Liberazione dei Nani da Giardino. Harry Potter ormai si era trasferito a puffolandia, ora che aveva imparato il puffese, e deliziava i puffi con le sue avventure: con la Puffa Pufisofale, con la Puffa dei Segreti, con il Puffo di Azkapuf, con il Puffo Trepuffi, con l’ordine della Puffice, con il Puffo Mezzopuffo e con le Pufrelique della Pufmorte… e raccontando delle sue innumerevoli battaglie con Puffemort e i Mangiapuffi. Ma alla fine pochi puffi rimasero lì perché era veramente troppo logorroico e allora si imbarcarono con Jack Sparrow sulla Perla Nera, visto che quando era ubriaco marcio anche lui parlava puffese. Ken il guerriero, accorgendosi del suo scarso quoziente di intelligenza e del fatto che il suo vocabolario non era molto vario, si iscrisse a Hogwarts sperando che essendo più intelligente Giulia potesse lasciare Iron Man e Capitan America e tornare con lui. Le Bau Bau avevano fondato un gruppo Country con gli Aristogatti. Piper trasformò il P3 in un ristorante di lusso e si mise in affari con Hannibal, uscito dal manicomio, e L’ex di Superman. Spike dopo la missione ebbe un periodo di crisi mistica e di identità per poi decidere che sarebbe diventato stilista per fare concorrenza alla Forrester Creations. I Naufraghi dell’Oceanic decisero di cambiare mezzo di trasporto, dato che gli aerei continuavano a cadere quando ci salivano loro, quindi si imbarcarono sul Titanic.

Era logico quindi che all’Autrice non andasse tanto di riportare tutto alla normalità, ma dopo un po’ si rese conto che se non avesse messo ogni cosa al suo posto non avrebbe mai saputo il finale di alcune storie, quindi ritornò in modalità Voce è convocò loro…

A chi ha lasciato la patata bollente di cercare di riportare tutti al loro posto? Ma… QUATTRO AMICHE… no… KEN SEI T… no… forse… no, l’unica rimasta era…

 

“Ma tra tutti i protagonisti di questa storia proprio io devo avere ‘ste Missioni?” disse Buffy. “Cioè… per queste faccende c’è Chi l’ha vitsto o Senza traccia…”

“Dai che ti do io una mano…” disse Dean Winchester di Supernatural entrando, ammiccando alla bionda.

“Ma tu da dove sei saltato fuori?” chiese Buffy.

“L’Autrice è una mia grande fan… cosa credi di avere l’esclusiva come Cacciatrice?” fece con tono di sfida.

“Ok, ok… non ti scaldare… ma l’ultima volta c’era pure Spike, ma non risponde più nemmeno su Twitter quindi mi pare ingiusto che ci siamo solo noi due. Che cavolo fa tuo fratello?” fece Buffy contrariata.

“Beh… sai che in questo periodo prima di Supernatural c’è la Champions League… Beh, Sam è diventato un fan del Barcellona e visto che oggi gioca contro in Milan non voleva perdersela… Allora io sono rimasto solo e la Voce mi ha mandato in tuo aiuto!” spiegò l’acchiappa demoni.

“Eh, no… Eh, no… Io protesto… Autrice? AUTRICE!”

Dal nulla apparve Miss Grapp, ovvero la Voce, ovvero l’Autrice, con una terrina in mano dove mescolava con foga un impasto dall’odore invitante con faccia e capelli coperti di farina.

“Si, si, eccomi? Dai sbrigati che sto facendo i muffin di Benedetta Parodi su La7 e fra poco finisce la pubblicità…” fece Miss Grapp irritata continuando a mescolare.

“Benedetta Parodi???” boccheggiò Buffy poi scosse dalla testa quel pensiero e continuò con la sua protesta. “Senti Miss Grapp… qua non va proprio! Come credi che riusciamo in due a portare tutti al proprio posto… Sono troppi, troppi!”

“Mmm… forse hai ragione Buffy” fece smettendo di mescolare per poi sorridere come se le si fosse accesa una lampadina. “So già chi fa al caso vostro!!!”

Detto questo schioccò le dita e dalla porta della biblioteca di Sunnydale entrò Sherlock Holmes abbigliato con solamente un lenzuolo bianco.

“Oddio!!!” fece Dean. “Ma è… è… Sherlock!!! Sono un grande fan… giuro! Ho visto ‘Scandal in Belgravia’ tantissime volte. Ho costretto Sam a scaricarmi tutte le puntate in lingua originale… Pilot compreso… ah, il Pilot è eccezionale!” fece Dean emozionato.

Sherlock lo guardò per qualche secondo prima di decretare: “Gay!”

Dean rimase impalato con la bocca semi aperta: “Come scusa?”

“Ok, ok…” si frappose Buffy. “Miss Grapp, grazie di aver esaudito la mia richiesta… Ora sì che troveremo tutti e li porteremo al loro posto! Hem… Miss Grapp?”

Buffy pungolò con un dito la spalla dell’Autrice perché era del tutto incantata dalla figura di Sherlock in lenzuolo. Il Consulting Detective d’altra parte si sentiva del tutto a suo agio nonostante Dean continuasse a guardarlo in malo modo per l’affermazione di poco prima.

“Come sarebbe a dire ‘Gay’?” ripeté Dean stringendo la Colt in mano.

“Oh, Dean, ancora… dai… finiamola qui che è meglio… MISS GRAPP!” fece Buffy frapponendosi nuovamente tra i due e poi urlò alle orecchie del’Autrice per avere di nuovo la sua attenzione. “Grazie dell’aiuto… Penso che la pubblicità sia finita. Non vorrai perderti la ricetta, no?”

“Ma no… ma figurati… posso sempre trovare la ricetta su Internet…” fece buttando per aria la terrina e spargendone ovunque il contenuto. “Anzi… se volete posso…”

“No, no, credo sia meglio che tu ci segua dall’alto… no… se non scrivi come fai a farci rimettere tutto a posto?” fece Buffy ragionevole.

“Ah… sì…” si rattristò Miss Grapp. “Allora io vado… lo avete il mio Maialino Portafortuna, no?… Eh… Buona Fortuna… Ciao, Sherlock!”

“Hem… prima che tu te ne vada?” fece Sherlock.

“Sì, ti serve qualcosa?” fece Miss Grapp che se ne stava per andare e fiondandosi vicino a Sherlock sbattendo le ciglia in modo che avrebbe dovuto essere ammiccante ma pareva solo uno sguardo da Stalker.

“Potrei avere qualcosa di più consono per la ricerca?” chiese Sherlock imperturbabile.

“Ma perché?… Stai benissimo così… No, Buffy?” fece Miss Grapp. “Poi... vorresti deludere le care lettrici e le tue fan?”

“Per fan intendi quel gruppo di Facebook in cui 170 e passa provette Stalker che mi idolatrano come un Dio e pregano Santi Moffat e Gatiss che nella terza serie ci sia un confronto di tipo sessuale tra me e John?”

Miss Grapp prese a fischiettare guardandosi intorno e camminando all’indietro. Ma non ricordandosi della pastella dei Muffin e ci scivolò cadendo a terra con la grazia di un sacco di patate.

“Tutto bene?” fecero Dean e Buffy pungolandola con la punta delle scarpe.

“S… shi… i vestiti sono lì… Buona Fortuna!” rantolò Miss Grapp prima di volatilizzarsi nel nulla.

“Va bene, allora partiamo… dove possiamo andare?” chiese Buffy.

“Direi che non fa nessuna differenza…” fece Sherlock rivestendosi e infilandosi il cappotto nero e la sciarpa blu. “Seguiamo gli indizi e vediamo dove ci portano… The game is on!”

 

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Capitolo 2
*** Pelati Alla Riscossa (e non parlo di pomodori) ***


Pelati Alla Riscossa (e non parlo di pomodori)

 

 

Prima Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:

 

Buffy si ritrovò insieme a Dean e Sherlock in una sala enorme affollata di… ebbene si… di pelati.

Su di un palco si ergeva un cartellone con su scritto:

 

CONVEGNO SUI PELATI PRESENTI IN CINEMA, TV, LIBRI…

ORDINE DEL GIORNO:

-      I PELATI SONO PIU’ ATTRAENTI E INTELLIGENTI DEI NORMALI ESSERI UMANI PER CUI HANNO PIU’ SUCCESSO

 

“Ma che cavolo… Dove siamo finiti, e come?” chiese Dean.

Sherlock sbuffò: “E così ovvio, andiamo!”

“Cosa è ovvio?”

“Essendo esseri umani nessuno di noi ha il potere di spostarsi velocemente da un luogo all’altro e per evitare di rallentare il flusso della storia con lunghi viaggi in mezzi di trasporto alternativi, l’autrice ha deciso di omettere la parte del trasporto da Sunnydale a Los Angeles!”

“Los Angeles?” fece incerto Dean.

Sherlock prese il suo iPhone dal cappotto: “I vestiti e la carnagione abbronzata della maggior parte dei presenti fanno capire chiaramente che ci troviamo in una località dal clima mediterraneo-subtropicale. Inoltre le palme e la spiaggia che si intravedono da quella finestra” fece, indicando un grosso finestrone che faceva vedere uno scorcio mozzafiato di una spiaggia costeggiata da grandi palme, “e il livello di umidità dell’aria mi hanno dato la possibilità di capire dove ci troviamo in maniera esatta” e mostrò lo schermo dell'iPhone dove si vedeva la schermata di Google Maps. “Los Angeles!”

Dean rimase a bocca aperta. Aveva visto Sherlock fare mille volte deduzioni simili nella serie ma non aveva realizzato quanto potesse essere veloce.

“In altre parole…” aggiunse Buffy. “La prima lezione per rimanere sani di mente in questa ff è non fare domande che prevedono una risposta logica!”

In quel momento sul palco avanzò un uomo bassino, completamente pelato e senza naso e si fece silenzio tutto attorno.

Inizio a parlare: “Amici, pelati… siamo qui riuniti per dimostrare e far valere i nostri diritti… chi si credono tutti quei capelloni che prendono in giro noi? Poveri stolti! Non sanno che davanti a loro hanno dei geni. Tutti i pelati nelle storie hanno avuto un ruolo importante… tutti i pelati nelle storie sono intelligenti… tutti i pelati nelle storie hanno belle donne… tutti i pelati nelle storie conquistano il mondo… o quasi…

La storia è percorsa da grandi menti pelate. Vi siete mai chiesti perché gli egiziani erano tutti pelati? Perché se no… come le inventavano le piramidi…?

I capelli si infilano nel cervello e lo opprimono… Ahimè… il mio grande amico, Goku… era un capellone ma di cervello ne aveva poco… I concetti fondamentali per avere un’istruzione gli sfuggivano via ed invece io, Tensing, Junior, il Genio, il Supremo, re Kaio… grandi menti... Ma anche Falcon di City Hunter, Mahatma Gandhi, Claudio Bisio… Purtroppo molti di noi sono giudicati per la nostra calvizie…”

Quello che - ormai credo sia ovvio - era Crilin di Dragon Ball face un segno con la mano alla scaletta da dove salirono sul palco L’ex di Supermen, Voldemort di Harry Potter e Locke di Lost.

Il microfono venne passato a Voldemort. Ci fu un tripudio di applausi mentre il caro Voldy ringraziava.

Fu chiesto il silenzio, così si mise a parlare: “Sì, io per la mia calvizie sono considerato da tutti il cattivo…” a quelle parole si alzarono cori di protesta. “Sì, è dura! E per questo sono emarginato ingiustamente!”

Voldemort si mise a singhiozzare sulla spalla di Crilin e per questo gli toccò inginocchiarsi. Crilin, L’ex e Locke gli fecero comprensivi pat pat sulla spalla.

“Vedete!” disse infervorato Crilin. “Anche i pelati hanno un cuore!”

“Su questo ho qualcosa da ridire!” bisbigliò Buffy a Dean e Sherlock.

Non l’avesse mai fatto, tutti i pelati della sala si girarono verso gli unici muniti di capelli guardandoli in cagnesco.

“Oh-oh!” fecero i tre.

 

 

 

N.d.A.

Hem… Chiedo scusa per il pauroso ritardo. Purtroppo sono stata un po’ impegnata in questi giorni.

Come vedete continua a esserci una baraonda assurda di personaggi qui. E sono solo al secondo capitolo, eh!!!!

Quindi che dire… Grazie sempre a chi legge e a chi commenta *commossa*. Spero che vi continui a piacere.

 

PuffCiao, PuffCiao dalla vostra Demenziale Autrice!!!

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Capitolo 3
*** The Bloody Creations ***


The Bloody Creations

 

 

 

Seconda Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:

 

 

Buffy, Dean e Sherlock erano circondati da un'orda di pelati inferociti. E di certo Sherlock non aiutava visto che, del tutto tranquillo, nonostante la situazione fosse decisamente critica, continuava ad argomentare i motivi per cui la teoria appena esposta dal portavoce dei Pelati fosse del tutto infondata e priva di qualsiasi fondamento scientifico.  

Dean aveva già sfoderato la sua Colt e Buffy cominciava a pensare che l’Autrice fosse affetta da qualche strana patologia mentale per affiancarle sempre compagni di avventura che non facevano che metterla nei guai.

“A dire il vero sei stata tu a scatenare tutto questo con il tuo commento!” disse Sherlock.

Buffy lo guardò sbarrando gli occhi: “Ma come… Io non ho parlato!”

“Ma pensi… ed è alquanto fastidioso!” commentò Sherlock.

Buffy lo guardò con una strana luce assassina negli occhi, tanto che questa volta fu il turno di Dean di trattenerla dallo scannare Sherlock che intanto sembrava quasi ignaro di tutto quello che aveva intorno e scriveva sul suo iPhone dicendo che tanto presto sarebbe arrivato John Watson a salvarlo come sempre, dati gli inetti che si era ritrovato accanto per quella missione.

A salvarlo ulteriormente dall’assalto di Buffy e Dean, a loro volta assaliti dai pelati, fu un provvidenziale arrivo. Le porte della sala conferenze si spalancarono e Angel fece la sua entrata trionfale e decretò:

“Ora basta, pelatoni! Il tempo per il vostro convegno è finito. La sala ora è nostra.”

Sherlock sbuffò quasi annoiato: “Era ora! Io nel frattempo ho risolto 10 casi per Lestrade!”

“Ma… Non abbiamo ancora finito!” disse Locke, disperato perché non era ancora riuscito a parlare.

“Poche storie” fece il vampiro-investigatore trafficando con il Blackberry con aria professionale. “Abbiamo pagato una cifra assurda per questa sala. Spike, sostituisci il cartellone!” ordinò Angel a Spike, comparso dietro di lui con le braccia ricolme di rotoli di stoffe e cartelloni..

“Non trattarmi da facchino… Qui il capo sono io!” disse Spike, offeso, allargando le braccia e facendo cadere tutto a terra.

Intanto erano entrati una serie di gorilla vestiti come Man In Black che cominciarono a sgombrare la sala dai pelati più insistenti.

“Hey, Spike, Angel…” richiamò la loro attenzione Buffy avvicinandosi seguita da Dean e Sherlock. “Che ci fate qui di bello? Di chi state parlando?”

“Oh, ciao, Buffy… Stiamo allestendo la sfilata della nuova linea di moda creata da Spike, la Bloody Creations. Io sono il suo Manager” spiegò Angel con aria pomposa.

“Ma tu lo sapevi?” fece Dean puntando il dito verso Sherlock.

“Ma siete idioti o vi mancano solo tutti i neuroni?” chiese Sherlock indicando un grosso cartello alle sue spalle che a caratteri cubitali riportava il programma del giorno di quella sala.

Dean e Buffy non poterono che rispondere con un imbarazzato: “Ah!”

Spike intanto, dopo aver battibeccato ancora un po’ con Angel su chi avesse più autorità tra i due, scoppiò in una serie di improperi e andò al cartellone che avevano messo i pelati spaccandolo in due con un calcio per poi sostituirlo con uno dal design più figo, sfondo nero e scritte rosso sangue.

“Ecco fatto… ora La Forrester Creations dovrà temermi… muhahahahahahaha…” fece soddisfatto Spike mentre in un angolino della sala l’intera famiglia Forrester, completa di tutti i figli illegittimi, legittimi, adottati, morti e poi resuscitati, tramava qualcosa contro il nuovo stilista.

“Ma… Spike, smettila di fare il cretino e torna a Sunnydale!” gli disse Buffy esasperata.

“Non ci penso nemmeno!” fece il vampiro indignato. “Qui io sono veramente accettato e valorizzato. Nessuno mi picchia più”. In quello gli arrivò in testa un rotolo di scotch. “SMETTILA, CAPELLI A PUNTA, CHIEDI A QUALCUN ALTRO DI ATTACCARE I CARTELLONI” urlò dietro al suo manager. “Dicevo…” fece poi schiarendosi la voce. “Sì… ecco…  e credo che Brooke ci stia provando con me!” fece Spike con una faccia da maniaco sessuale.

“Figurati… quella ci prova con qualsiasi uomo che respiri…” fece Dean ridacchiando.

“Mi sa che l’apparato respiratorio non sia di suo primario interesse!” disse indicando Brooke Logan che pomiciava senza ritegno con Angel.

In quello arrivarono Darla, Cordelia e le Furie che. dopo averlo preso a ceffoni, trascinarono Angel via con loro.

“No, ma voi non capite… Io… ma dai… pensavo fesse una di voi...” lo sentirono blaterare mentre veniva trascinato via.

Buffy incrociò le braccia con sguardo ovvio.

“Dai, Buffy…” la supplicò Spike. “Qui finalmente non sono visto solo come il vampiro cattivo… Buffy, unisciti a me!” gli disse prendendola per una mano e trascinandola tra le sue braccia. “Non abbiamo bisogno di Angel. Lui e solo capace di pavoneggiarsi e atteggiarsi a leader indiscusso. Ma noi due insieme…” fece portandola in cima la palco. “Vedi…” fece indicando con un ampio gesto del braccio tutta la sala. “Un giorno tutto questo sarà tuo. Noi sbaraglieremo la concorrenza con la nostra linea.  Faremmo un baffo a Edward Cullen!”

“Ma fammi il piacere… Te lo do io il talento!” sbottò Buffy spingendolo via di malo modo tirando fuori da una tasca uno dei martelli da 100 tonnellate che le aveva prestato Kreta di City Hunter, e glielo diede in testa per farlo rinsavire, trascinandolo giù dal palco.

Pochi secondi dopo il palco esplose facendo volare da dietro le quinte i resti bruciacchiati della collezione di moda si Spike. I Forrester uscirono saltellando dal loro nascondiglio gridando vittoria.

Spike osservò il falò del suo lavoro con labbro tremulo per poi riprendersi e alzando le spalle: “Va beh… ho imparato la lezione! La moda non è il mio campo. Ma potrei provare a sfondare nel campo ciclistico!” ragionò mentre Buffy cominciava a picchiare la testa sul muro.

“Forse è meglio se continui a fare il vampiro, eh?” gli suggerì Dean.

Arrivano in quel momento dei tipi bellissimi. Quattro uomini e tre donne che alla luce del sole cominciarono a sbriluccicare come se fossero fatti di swarovsky.

“Devi andare a dire a i tuoi modelli che la sfilata e saltata… letteralmente!” disse Sherlock che intanto era tutto preso ad analizzare i resti dell’esplosione. “Interessante! Hanno utilizzato una delle bombe di Moriarty” fece prendendo poi l’I-Phone, facendo una foto e mandandola a qualcuno.     

“Ah!” fece secco Spike guardando con astio i nuovi arrivati. “Sono solo Edward Cullen e la sua famiglia. Avevo chiesto specificatamente a Angel di ingaggiare solo le tre vampire. Si crede tanto efficiente e poi guarda... Si credono chissà chi solo perché la loro autrice li ha fatti belli… tze… ma io rimango il più fico per Buffy… Vero, Buffy? Hem… Buffy ci sei?”

Buffy non ascoltava ormai più Spike perché si era come incantata a fissare Edward Cullen.

“Buffy?” chiese Dean guardando la sua compagna di avventure confuso. “Ma che le è successo?” chiese poi a Spike e Sherlock.

“E’ ovvio, no? Battito cardiaco scellerato, ginocchia che tremano, sguardo tra le nuvole. Si è innamorata di quel vampiro glitterato!” fece Sherlock elencando i sintomi ai due..

“Come? No, dai… non è possibile… Buffy?” fece Spike passando una mano davanti agli occhi di Buffy.

Non ricevendo risposta si  inginocchiò ai suoi piedi disperato: “Nooooooooo… lo sapevo…. Non dovevo chiamare quei tizi… Buffy, ti prego riprenditi. Immaginavo già me e te a gareggiare al Tour de France in Tandem!!! ”

“Seh…” fece Dean, dopotutto i matti bisogna sempre assecondarli, poi si rivolse a Sherlock. “Piuttosto ora come facciamo a farla rinsavire? Dobbiamo continuare la missione!”

“Una botta in testa sarà sufficiente!” fece sbrigativo Sherlock.

“No, no… vi basterà tornare a Sunnydale, andare poi al MagicShop di Anya e prendere una pozione per farle passare la cotta per Edward!” propose Angel, che intanto era tornato anche se decisamente scarmigliato con i capelli spettinati e la camicia stropicciata.

Sherlock lo guardò male per aver bocciato la sua idea: “Vedo che ti sei fatto perdonare dalle tue donne per la tua scappatella con Brooke… O almeno è quello che mi dicono i segni rossi sui polsi e sul collo…”

“He… hem…” fece Angel guardando altrove.

“Ok, ok… ma io vado con loro!” decretò Spike. “Non posso permettere che Buffy resti innamorata di quello pseudo vampiro. Occupati tu di sistemare questo macello… Ho speso tutti i soldi della caparra a una partita di Poker con Timon, Pumba, lo Stregato e Maga Magò!” disse Spike rivolgendosi a Angel.

“NO PROBLEM, CI PENSO IO!” disse Angel. “Voi andate, presto!”

Dean prese di peso Buffy nonostante le proteste della bionda che, ripresasi, prese a tirar pugni e calci a desta e manca, e insieme a Spike e Sherlock partirono alla volta di Sunnydale, di nuovo.

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Capitolo 4
*** C'è Posta Per Spike ***


C’è Posta Per Spike

 

 

Terza Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte

 

Si ritrovarono, come sempre non si sa come, al MagicShop ma lì ad aspettarli c’era qualcuno di veramente inaspettato.

“Lei è il signor Spike?” chiese un tizio vestito di blu con una borsa di cuoio a tracolla.

“E tu chi saresti?” disse Spike sospettoso.

Sherlock lo guardò come se fosse il primo degli scemi e questa volta era chiaro anche a Dean chi fosse lo sconosciuto.

“Ma dai, Spike, è un postino!” fece Dean.

“Ma và,” fece Sherlock. “Non ci sarei mai arrivato!”

Dean non lo menò solo perché era troppo impegnato a sorvegliare Buffy, che si lamentava ancora per non essere stata lasciata in pace con Edward.

“Allora cosa vuoi da me?” tagliò corto Spike rivolgendosi al postino che nel frattempo aveva mantenuto un sorriso ampio verso il vampiro.

“Io sono il postino inviato per il programma di Maria De Filippi ‘C’è posta per te’. Devo essere sicuro che lei sia lo Spike che cerco” fece il postino cominciando a fare le domande a raffica. “Lei è un vampiro con più di 100 anni? Era famoso con il nome di William The Bloody? Lei è innamorato di Buffy?”

“Sì, sì, tutto vero! L’ultima in particolare” disse Spike guardando poi Buffy compiaciuto.

“Aspetta, aspatta…” fece Dean guardando Spike con sguardo minaccioso. “Tu sei un vampiro?”

Buffy e Sherlock si schiaffarono una mano sulla fronte e Sherlock fece per rispondere a tono ma fu preceduto dal postino, con suo grande disappunto.

“Allora, se, lei e il Signor Spike che cercavo…” il postino aprì la sua borsa di pelle estraendone una grossa busta bianca. “C’è posta per te! Questo e un invito ufficiale che le manda la signora Maria de Filippi per venire allo studio a Roma e vedere chi la manda a chiamare.”

“Sì, sì… conosco il programma. Ci sarò di sicuro!” fece Spike tutto contento.

“Ma se conosci il programma come hai fatto a non riconoscere il postino?” gli chiese Dean.

Spike non rispose, tanto era euforico con la busta tra le mani, e Sherlock borbottò qualcosa sull’idiozia dilagante.

“Bene se vuole può portare la sua ragazza e il suoi amici!” continuò il postino indicando Buffy Sherlock e Dean.

“Hey! IO NON SONO LA SUA RAGAZZA!” disse furibonda Buffy.

“Ed io non ci tengo ad essere amico di un vampiro!” fece Dean ancora offeso per non essere stato informato di quel fondamentale particolare.

“Oh, santo cielo… possiamo andare avanti con questa farsa? Qua stiamo solo perdendo tempo… Mi sto annoiando!” fece Sherlock

“Ok, ok!” disse il postino riportando l’attenzione su di sé. “Ma si ricordi che… C’è posta per te!”

“Che figata ho sempre sognato di dirlo… C’è posta per te!” disse felice Spike.

Il postino se ne andò via con la bicicletta scampanellando allegramente mentre Spike, del tutto partito per la tangente, stava aggiornando Twitter, Facebook, Tumbler e tutti i suoi vari profili su Internet.

“E ora?” fece Dean allargando le braccia.

“C’è da chiedere?” fece Spike interrompendo l’operazione. “Andiamo… dai, Deanny, Sherly… è sempre stato il mio sogno!” fece implorante. “Beh, in realtà mi sarebbe piaciuto andare anche al Grande Fratello o a Uomini e Donne… ma non mi hanno accettato… chissà perché?”

“Forse perché sei un sanguinario vampiro!?!” fece Dean

“Forse perché sei morto!?!” aggiunse Sherlock. “E chiamami ancora Sherly e ti impaletto con l’ombrello di Mycroft!”

“Oh, che palle che siete… dai muoviamoci!” fece Spike noncurante. “Da che parte è Roma?”

Sherlock e Dean fecero schioccare le nocche delle mani in modo inquietante e Buffy scosse la testa rassegnata: “Non ne usciremo vivi!”

Il tempo di battere le ciglia e si ritrovarono in uno studio televisivo dove furono invitati da Maria a sedersi sul pouf verde, accolti dal pubblico con fragorosi applausi e urli da parte delle varie fangirls di Supernatural, Buffy e Sherlock accorse per l’occasione. Sherlock diede un’occhiata alla sala per poi sbuffare annoiato. Si sedette accavallando le gambe e riprese a mandare messaggi a non si sa chi.

“Allora, Spike, immagini chi ti abbia invitato a ‘C’è posta per te’?” chiese con voce da trans Maria De Filippi.

“Hem… no!” fece Spike del tutto all’oscuro.

“In realtà è del tutto ovvio chi ti ha mandato a chiamarti. Per esclusione possiamo dire che…” prima che potesse continuare Maria schioccò le dita e da ovunque sbucarono gli Amici di Maria improvvisando balletti e cantando e si portarono via Sherlock prima che gli altri del gruppo potessero far altro.

“Scusate l’interruzione…” fece Maria del tutto atona come se in realtà non fosse per niente stata interrotta. “Spike, vuoi vedere chi ti manda a chiamare?”

“Sì, Maria!” rispose il vampiro sembrando improvvisamente tutto timido.

Buffy e Dean temevano per la sorte del loro compagno di viaggio, soprattutto nel sentire i rumori sinistri proveniente da dietro le quinte che Maria De Filippi ignorava del tutto. Ma a quel punto la busta si aprì e poterono vedere sullo schermo un confuso Draco Malfoy e un vittorioso Harry Potter.

“Hey, guarda chi si vede…” fece Buffy riconoscendoli subito. “Ciao, Harry! Come va, Draco?”

“Te lo aspettavi?” chiese Maria ignorando completamente Buffy e rivolgendosi a Spike.

“Veramente no… Anche perché non e passato molto dall’ultima volta che ci siamo visti alla festa della Voce!” fece Spike grattandosi la testa confuso.

“Vuoi ascoltare quello che hanno da dire?” chiese Maria imperterrita.

“Certo che sì!” confermò Spike.

Maria fece cenno ai due di parlare.

“Hai capito, Malfoy? Ora devi spiegargli perché l’hai chiamato!” lo incitò Harry dandogli delle piccole gomitate sul fianco.

“Veramente sei stato tu a…” disse Draco confuso e timoroso passando lo sguardo da Harry a Spike.

Harry scoppiò a ridere in modo molto inquietante coprendo le parole del biondo: “Ovviamente stava scherzando. E’ solo mooolto timido! VERO?” fece dandogli un’altra gomitata, ma quando Draco fece gli occhi lucidi Harry sospirò e continuò: “Beh, allora spiego io! Allora…” si schiarì la voce. “Praticamente suo padre e sua madre sono stati arrestati perché hanno cercato di ammazzarmi. Gli hanno sequestrato tutto: la casa, la villa alle Maldive, la casa a Cortina, la Maserati e le tre Porche… Draco si è beccato solo due mesi di servizi sociali e poi si è trasferito alla mia casetta a forma di fungo a Puffolandia… CON ME!” fece con una leggerissima punta di isteria. “Da allora la mia vita è un inferno! Non è più il Draco di una volta ed è una vera noia. Quindi ho fatto un po’ di ricerche e ho scoperto un fatto incredibile. A quanto pare Draco ha uno zio, e questo zio è proprio Spike… Che coincidenza, eh!?! Ho pensato che era giusto che si ricongiungessero…” disse Harry con un largo sorriso mentre il pubblico era in lacrime per la storia.

“Ma daiiii… Sei figlio di Lucius!!! Toh, guarda come è piccolo il mondo…” commentò Spike tutto contento. “Sapevo che dovevamo essere in qualche modo imparentati, Fratello di Tinta!”

“No… aspetta… Hai un fratello? Ma come e possibile che tu abbia un fratello? Sei un vampiro!” disse sconcertata Buffy. “E’ non ti è venuto il dubbio che un mago di nome Draco Malfoy potesse essere veramente tuo parente?”

“Sì, beh… ecco…” tentennò Spike.

“Tze… come sempre sono circondato da gente incredibilmente ottusa!” fece Sherlock ritornando da dietro le quinte sistemandosi la giacca leggermente spiegazzata e seguito dal suo amico John Watson.

“Sherlock, la prossima volta che interrompi la mia maratona di Tempesta d’Amore con Mrs. Hudson potresti anche dirmi che devo affrontare un orda di ballerini e cantanti assetati di sangue!” fece John rimettendo a posto la pistola. “Sono dovuto accorrere proprio sul punto cruciale dove Horatio Caine scopriva chi è stato a mettere la bomba al Furstenhof!”

“Ma John, è palese che è stata Barbara Von Heidenberg. I gioielli trovati da Werner nella baita, le evidenti tracce che ha lasciato tra i cespugli nei quali si è nascosta per far esplodere l’ordigno, senza contare gli ovvi moventi…”

“Ma perché devi sempre rovinarmi i finali delle serie tv!” fece il dottor Watson irritato.

“He-hem… scusate l’interuzione… ma come è possibile che Spike sia lo zio di Draco?” chiese Dean incuriosito.

 “Oh, e va bene… La verità è che io e Lucius siamo gemelli. Ma Lucius era il gemello cattivo e io quello buono. Una vera onta per la famiglia Malfoy. Per questo motivo mio padre prese una Giratempo e mi portò indietro nel tempo!”

“Tu il gemello buono?” fece scettica Buffy.

“Perché indietro nel tempo?” chiese Dean.

“Perché perdersi in certe piccolezze, certi dettagli, certe quisquilie…” fece Spike. “Era un mago cattivo, no? Comunque nel futuro sono cresciuto e diventato un poeta di fama mondiale poi Drusilla mi ha trasformato in un vampiro. Così sono potuto tornare da mio padre e dirgliene 4…”

“Certo che tuo padre è stato proprio sfigato! Credeva di essersi liberato di te e invece tu ritorni. Deve essere una maledizione” commentò Buffy.

“Ma noooo… è stato anche contento quando ha conosciuto la mia fama!” disse Spike orgoglioso.

“Di poeta?” chiese John.

“Ma no… di spietato e sanguinario assassino!” rispose ovvio Spike. “Ma a quel punto è arrivato mio fratello e mio padre si è messo a vantarsi di lui. Che bravo mangiamorte che era diventato, quanta gente aveva ucciso e torturato, e Lucius di qua, e Lucius di là… Insomma non ci ho visto più!”

“L’hai ucciso…” disse scandalizzato Dean.

“No, l’ho messo in casa di riposo!” disse Spike.

“Va beh, non divaghiamo in inutili discorsi ora" si intromise Harry esasperato. "C’è un motivo se ho lasciato la mia amata Puffolandia per venire qui. Ora che vi siete ritrovati potrete riunire la famiglia, e tutti vissero felici e contenti!”

“Come??????? No, no… non ci penso proprio!” fece Buffy alzandosi. “Non ti puoi prendere tu Spike in offerta due per uno? Neanche alla Lidl trovi una convenienza del genere!”

“In effetti in questa compagnia ci sono già troppi biondi!” fece Dean occhieggiando Buffy, Spike e John.

“Aspetta perché lui è dei nostri?” chiese Spike indicando il dottor Watson.

Sherlock fulminò il vampiro con lo sguardo: “Certamente… la vostra ignoranza, incompetenza, inettitudine sta uccidendo la mia materia celebrale e stravolgendo il mio palazzo mentale! Senza John io non mi muovo di qui!”

“Beh, non c’è problema perché tanto Spike se ne va con Harry a Puffolandia!” fece sicura Buffy incrociando le braccia.

Spike la guardò con il labbro tremulo e Dean gli fece Pat Pat sulla spalla.

“Ora basta!” fece Harry infuriato alzandosi e superando la busta gigante. “Sono venuto qui apposta per liberarmi di un Malfoy e ora non me ne porterò a casa due. Ma siamo fuori!”

Draco si alzò anche lui singhiozzando davanti ad Harry dicendogli: “Vuoi dire che non mi vuoi bene?”

“Aspetta… fammici pensare…. Ehhhhhhmmmmm… NO!” disse sadico Harry. “Ti sei rincoglionito… con le tue storie di giochi della felicità, unicorni, polvere di fata e arcobaleni…”

Draco scoppiò in lacrime e si accucciò a terra dondolando avanti e indietro completamente impazzito dal dolore tanto che gli infermieri del manicomio della Terra di Mezzo arrivarono con la camicia di forza.

“Hey, Hey, no” fece Spike cacciando via gli infermieri. “non prenderete mio nipote. E tu, Santo panino, sei un Malfoy. Dove è finito il mio Fratello di Tinta?”

“E’ colpa di Pollyanna e Anna dai capelli rossi…” fece Draco asciugandosi gli occhi per poi scoppiare di nuovo in lacrime. “e Candy Candy. Erano ai servizi sociali con me… Tutto quello zucchero filato, bontà e pensiero positivo mi hanno rovinato…”

“Vabbè a tutto c’è rimedio” fece Sherlock prendendo il suo iPhone e avviando la chiamata. “Pronto, Jim? Sì, sì… Ok, solito posto solita ora… tu porti le bombe e i cecchini e io porto John! Comunque ti serve uno stagista? Perché ho qui un ragazzo. Un giovane mago biondo. No, no… tinto. Sì, sì… ok, a buon rendere!” Sherlock chiuse la chiamata e si rivolse a Draco: “Dice che se tra cinque minuti non sei da lui ti scuoia vivo!”

Senza aspettare altro Draco si smaterializzò da Jim Moriarty.

“Ok, uno lo abbiamo sistemato… ma ora te lo porti via tu Mr. Capelli Ossigenati Senior…” disse sognante Buffy. “Così posso esaudire i miei piani di fuga d’amore con Edward…”

“Ma… Spike, sei una capra… La pozione per disinnamorare Buffy del Glitteroso! Ce la siamo dimenticata” disse Dean dandosi una pacca sulla fronte. “Tu e le tue fisse per i programmi trash!”

“No, voi non riuscirete a impedirmi di raggiungere il mio amore… Finalmente ho trovato un vampiro da amare che non si disintegra se volgiamo andare in vacanza al mare…” disse Buffy dando una ginocchiata a Dean e scappando via.

Spike, Sherlock, John e Dean, ancora dolorante, imprecarono in tutte le lingue conosciute e si affrettarono a seguire la cacciatrice mentre Harry decisamente soddisfatto per essersi liberato di Draco ritornava a Puffolandia:

“E così io me la puffo e ripuffo alla mia puffamata Puffolandia! Puffaddio… PufPufPufPufPufPuf…” disse Harry prima di smaterializarsi.

Rimasta sola Maria De Filippi si rivolse pubblico e disse: “Un’altra storia ha avuto un suo lieto fine… arrivederci alla prossima puntata e…”

Ma la conduttrice fu interrotta dall’arrivo di Enrico Ruggeri: “… ti è mai capitato di trovarti davanti un bivio? QUANTE VITE AVREI VOLUTO, QUANTE VITE AVREI VIS… AHHHHHHHHHRG!”

“BRUTTO BACAROSPOOOOOOO!” urlò indemoniata Maria cominciando a pestare a sangue il presentatore del Bivio.

L’Autrice, intanto, assisteva al tutto dal suo PC ingozzandosi di polenta pucciata nella nutella.

“Mmm… forse sto un po’ esagerando…” fece pensosa. “Naaaaah…” e iniziò a scrivere la quarta puntata.

 

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Capitolo 5
*** Di Investigatori Farlocchi e Inopportune Intromissioni (Il Fumo Uccide!) ***


Di Investigatori Farlocchi e Inopportune Intromissioni (Il Fumo Uccide!)

 

 

 

Quarta Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:

 

Si ritrovarono in un campo di battaglia dove dei ragazzoni strafighi tutti belli muscolosi, grondanti di sudore e decisamente da Bavetta lottavano contro degli esseri informi emettendo suoni disumani.

“E ora dove ci troviamo? Qui non troveremo Buffy e pura pazzia…” disse Dean.

In quel momento uno dei 300 Spartani venne avanti e urlò: “NO, QUESTA NON è PAZZIA… QUESTA – E’ – SPARTAAAAA!!!!!!!!”

“Ok, ok… non c’era bisogno di urlarlo…” disse Spike. “Comunque: è passata di qua una ragazza bionda e bellissima?…”

“AHU, AHU, AHU!” risposero in coro tutti gli Spartani indicando un punto alle loro spalle.

“Credo sia un sì…” fece titubante John.

I quattro lasciarono gli Spartani ai loro combattimenti, evitando gli schizzi di sangue, le braccia e le teste che volavano. Anche se John dovette trascinare Sherlock a forza perché voleva intascarsi qulche resto umano.

“Dai, Jwaaaaan… Solo una testa e gualche arto. Mi servono per i miei esperimenti!” diceva il consulente detective cercando di divincolarsi dalla presa dell’amico.

Camminando e camminando si ritrovarono ad un bivio.

“E adesso?” fece Dean. “Da che parte sarà andata?”

“Secondo le tracce lasciate sul terreno è andata a sinistra!” fece sicuro Sherlock. “Sì, può vedere chiaramente della grandezza e la profondità delle impronte sul terreno rispetto all’altezza e il peso di Buffy.”

Dean e Spike lo guardarono stralunati mentre John, che lo conosceva bene, continuava a dirgli quanto fosse brillante, ma prima che girassero a sinistra la loro strada fu bloccata da Enrico Ruggeri, tutto fasciato ed ingessato dopo la lotta con Maria De Filippi.

“… ti è mai capitato di trovarti davanti un bivio? QUANTE VITE AVREI VOLUTO, QUANTE VITE AVREI VIS…”

“Ancora? Ma togliti dai piedi… dobbiamo recuperare Buffy!” lo interruppe Spike.

Ruggeri non si mosse e continuò a parlare: “La storia di oggi ha inizio in una piovosa giornata d'inverno, quando una donna diede alla luce una piccola frugoletta. Subito la piccola si distinse per la sua purezza e la sua ingenuità, strappata senza pietà dalle avide mani di un destino da millenarie guerriere. La tenera ragazzuola si trasformò in una ragazza psicolabile. Imparò a risolvere i problemi con la violenza e cercò relazioni con uomini più grandi…”

“E chi lo ferma più questo?” fece Dean stancamente.

Sherlock lanciò un’occhiata a John che con un sospiro tirò fuori la sua pistola, ma prima che facesse qualcosa apparve una donna di mezza età accompagnata da un bambino con gli occhiali e il bow tie.

“Oh, cielo…” fece la donna ridacchiando. “Devo aver scambiato gli appuntamenti… Non mi sembra questa la trasmissione a cui dovevo presenziare per presentare il mio nuovo libro!!!”

“O forse si è solo presa la Teresina!*” bisbigliò Spike a Dean.

“Chi mi vuole?” chiese una donna diversamente giovane con un grembiule rosso e uno scialle ad uncinetto.

“Cosa?” chiese Spike.

“Ho sentito qualcuno che mi chiamava!” fece la vegliarda. “Io sono Teresina!”

“Oh…” fece Spike con nonchalance. “Deve aver fatto un errore!”

“Ah, sti strafanti de tosi!!!**” commentò Teresina andandosene via.

Intanto Enrico Ruggeri aveva cambiato abito: da completo nero a completo nero. E dopo aver assunto un’aria ‘Misssscteriosssa’ cominciò a parlare: “Benvenuti alla nostra nuova puntata di Misssssssctero…” Un urlo agghiacciante si levò da un luogo imprecisato.

E un uomo arrivò loro incontro urlando come un ossesso: “Oddio, oddio, l’ha viscto anche lei…”***

“Cosa?”

“Haaaaaaaaaaaargh… ah, no niente, mi scon scbagliato…” e con questo se ne andò.

Dopo un’attomo di sbigottimento generale il conduttore riprese: “Quest’oggi risolveremo il Missssscteriossso alone di sfiga che circonda questa donna e questo bambino!”

I riflettori puntano sui due nuovi arrivati. La donna spalancò gli occhi stupita per poi darsi ad una risatina, mentre il bambino guardò il conduttore incazzato nero.

“Hey, ma che stai dicendo!” gli fece, minaccioso.

“Abbiamo qui la nota scrittrice di gialli, Jessica Fletcher, e il noto giovane Conan Edogawa. Entrambi abili detective” Fece Enrico Ruggeri, imperterrito. “Sembra, però, che ovunque vadano muoia qualcuno!”

“Ah, allora sono salvo… io sono già morto!” fece Spike tranquillo prendendo una sigaretta di cioccolata e infilandosela in bocca.

“Ma non è vero!” fece Conan indignato, mente Jessica continuava a ridacchiare.

“Certo che non è vero!” fece Sherlock infervorato. “Detective voi? Ci mettete secoli per risolvere il caso più semplice che anche gli uomini di Lestrade a Scotland Yard riuscirebbero a risolvere ad occhi chiusi!”

Jessica ridacchiò ancora: “Oh, caro ragazzo, non capisco di cosa tu stia parlando!”

Sherlock si arrabbiò ancora di più e prese a battibeccare con la Fletcher e Conan. Nel frattempo arrivò Sayid con la sua indistruttibile maglia nera**** e kalashnikov, e sparò un colpo in testa a Enrico Ruggeri.

“Ma che fai!!!” fece Dean accorrendo per salvare l’uomo, anche se data la pallottola in testa non poteva di certo essere ancora vivo.

“E’ stato il Fumo Nero… Mi ha detto che se volevo rivedere la mia amata Nadia dovevo ucciderlo!!!”

“Ma perché?” chiese sconvolto Spike.

I due iettatori a domicilio lasciarono Sherlock a sbollire la rabbia con John e presero a girare attorno al cadavere osservandolo con aria saputa.

“Secondo me gli hanno sparato!” fece la Fletcher.

“Mh… bella deduzione… e secondo me gli hanno sparato in testa… e dal rigor mortis non ancora sopraggiunto deve essere successo qualche secondo fa…”

“Ohhhh!” fece Jessica battendo le mani. “Complimenti, io non ci sarei arrivata!!!”

Dean, Spike e Sayid guardano i due, perplessi, mentre Sherlock e John ritornavano con il gruppo.

“Allora che aspettiamo? Sono stanco di questi fenomeni da baraccone!” fece il consulting detective.

“Sherlock, c'è stato un omicidio!” fece John facendo appello al senso del dovere -inesistente- del compagno.

“Sì, e che divertimento! Insomma... E' stato Sayid, intossicato dal Fumo Nero, cioè la controparte cattiva di Jacob nell’isola. Lo abbiamo visto tutti. Ora possiamo andarcene?”

Fecero per muoversi, ma furono nuovamente interrotti da un forte rumore e una colonna di fumo nero, da cui provenivano fulmini e rumori metallici, che poi prese forma con le sembianze di Locke.

“Muhahahahahahahahahahahaha… Bravo Sayid… Ora nessuno scoprirà il Missssctero dell’Isola!” fece con aria inquietante. Poi puntò lo sguardo su Sherlock, Dean e Spike con aria minacciosa: “Sayid... uccidi anche loro!”

“No, perché?… che ti abbiamo fatto?” fece Dean usando la Fletcher come scudo.

“Avete interrotto la convenction sui pelati prima che potessi parlare io… Ora mi vendicherò!!! Muhahahahahahahahahahaha…”

“BANZAIIIIII!!!” fece Jack Sheppard apparendo in scena con un lungo impermeabile di pelle nera e un paio di ray ban e compiendo alcune acrobazie aeree al rallentatore prima di precipitare addosso a Fumo Nero e suonarlo come una zampogna durante una rappresentazione del presepe umano.

“Ah, lo sapevo!” fece una voce alle spalle di Spike e Dean.

I due si girarono verso Jacob, il nuovo guardicaccia e custode delle chiavi di Hogwarts dopo che Hargrid aveva deciso di prendersi una vacanza in Costa Smeralda: “Lo sapevo, io, che Jack si montava la testa!”

Poi entrò in una stanza rossa e si sedette su uno sgabello: “Sì, Grande Fratello, ho preso una decisione… Nomino Jack! Non è adatto per vincere l’Isola… E secondo me la Talpa è il Grande Puffo!”

In quel momento un uomo con i capelli alla Bill Kaulitz dei Tokio Hotel, ovvero Goku, arrivò su di una nuvola gialla e atterrò vicino a Sayid: “Hey, amico… Ho sentito che vorresti rivedere la tua amata che però è morta… Beh… guarda che non serve che ammazzi tutti come ti ordina il Fumo Nero… Basta che cerchi le sette sfere del drago e chiedi al Drago Shenron di farla resuscitare!”

“Davvero?… Grazie mille…” fece Sayid, e con questo si mise il kalashnikov alle spalle e corse via.

“Co… come?” fece Fumo Nero, liberatosi temporaneamente di Jack. “nuuuuuooooooo… era uno dei miei migliori sicariiiii… Claireeeeeee…”

La ragazza dall’aria da pazza fece la sua comparsa: “Che vuoi?” chiese scontrosa.

“Vai a riprendere quell’idiota!”

“E perché dovrei farlo?”

“Ha rapito tuo figlio!”

“COSAAAAAA????” fece la ragazza furiosa. “MALEDETTOOOOOO… IO TI UCCIDOOOOOOO!” e si mise a correre dietro all’iracheno.

Spike decise di rivolgersi al capellone: “Scusami… non è che hai visto una ragazza bionda con occhi azzurri, l’aria omicida e che picchia forte?”

“Urca se l’ho vista… Ha sposato il mio migliore amico Crilin!” rispose Goku.

Spike, Dean e John sbarrarono gli occhi sconvolti

“COOOOOOSA? Lo sapevo io che quel pelato lo dovevo far fuori quando ne avevo la possibilità!” e detto questo prese a correre via.

Sherlock si schiaffò una mano sulla fronte: “Ma voi non lo usate il cervello!!! Non è possibile che Buffy abbia sposato Crilin! Prima di tutto lei è andata da quella parte” fece indicando la via a sinistra del bivio. “e l’Isola del Genio è da tutt’altra parte…”

“Aspettate... Buffy?” lo interruppe Goku. “Potevate dirmelo prima, il nome… la moglie di Crilin è C-18!”

“Cacchio, e ora ci tocca andare a cercare pure Spike!” fece esasperato Dean.

“Beh, se volete vi posso teletrasportare io da lui!” si offrì Goku, scendendo dalla nuvola.

I tre, non avendo altra scelta, si avvicinarono al Sayan che si posò due dita sulla fronte e sparì insieme a loro.

 

 

N.d.A.

* Avere ‘la Teresina’ è un modo di dire veneziano. Si dice in tono scherzoso quando uno, per colpa della vecchiaia o dell'arteriosclerosi, si dimentica le cose.

**“Ah, sti strafanti de tosi!!!” Può essere tradotto come “Questi ragazzi dai modi stravaganti!” Infatti, Strafanti, vuol dire ‘cose inutili’. E’ un altro modo di dire veneziano in cui si vuole indicare un giovane dai modi stravaganti. Mia nonna, per esempio, dice ‘ Che strafanto de toso!’ quando vede un ragazzo pieno di pircing e tatuaggi.


***Ho voluto far comparire anche il grande Mariello Prapapappo, personaggio di Colorado interpretato da Gianluca Impastato, che fa appunto il verso alla trasmissione ‘Mistero’. Lo potete vedere qui.

 

****Chi conosce Lost e lo ha seguito fino alla fine non so si è accorto della prodigiosa canottiera di Sayid. Parlo di questa. Per tutta l’ultima stagione gliene capitano di tutti i colori. Viene quasi ucciso, diventa cattivo, poi buono, poi cattivo, poi non si sà… Poi si rotola per terra, salta in acqua,viene ferito più o meno gravemente… eppure quella canottiera rimane integra e pulitissima… Cioè… o è fatta di Mithril o di Adamantio… oppure anche lui ha un sarto personale coperto dal mantello dell’invisibilità.

 

Ok, dopo queste interessantissime note, ringrazio di cuore chi legge, chi continua a seguirmi dalla prima parte della FF e chi commenta. <3 <3 <3

 

Grazie davvero e tantissimi baci dalla vostra Autrice!!!

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Capitolo 6
*** Di Concerti Saltati… In Aria ***


Di Concerti Saltati… In Aria

 

 

Quinta Puntata Inedita di una Storia un po’ confusa seconda parte:

 

Questa volta i nostri eroi furono teletrasportati, grazie a Goku, in un minuscolo atollo dove sorgevano una casetta rosa e una palma. E lì, su una sdraio, se ne stava un vecchio con occhiali da sole e un guscio di tartaruga attaccato alle spalle, intento a sonnecchiare con l’ultima uscita di PlayBoy abbandonata accanto, sulla sabbia.

“Toh, guarda: una tartaruga ninja. Un po’ invecchiata però!” fece Dean.

“Ora che manca Spike toccano a te le uscita idiote, vero?” gli disse John, inarcando un sopracciglio.

Dean boccheggiò: “E’ tu come fai a saperlo… sei con noi solo da due capitoli!!!”

“So tutto perché seguo ‘Una Storia un Po’ Confusa' dall’inizio!” fece il dottore.

“A ok!” fece Dean con un’alzata di spalle.

“In ogni caso, Dean, le tartarughe ninja sono tartarughe e quello è un vecchio maniaco. Per la precisione un vecchio maestro di arti marziali, molto potente a suo tempo” fece Sherlock. “Surclassato da alieni superdotati che si trasformano in Scimmie Giganti con la luna piena!”

John e Dean lo guardarono con occhi e bocche spalancate, poi John bisbigliò a Dean: “Non è incredibile!?!”

Sherlock sbuffò e si preparò ad insultarli, soprattutto Dean. In quella Spike venne scaraventato fuori dalla finestra chiusa, rompendo il vetro e lasciandovi la sua perfetta sagoma con tanto di mantello svolazzante. Subito dopo la finestra si aprì e saltò fuori una furia bionda che prese il vampiro per il colletto, strattonandolo con violenza.

“Avvicinati ancora a me e sei morto!” fece la bionda, aggressiva.

“Ma veramente…” fece per dire Dean ma fu fulminato, letteralmente, dallo sguardo del cyborg. “Volevo dire che Spike è già morto. Tutto qua… che suscettibile!” pigolò invece, rivolto agli altri due.

Crilin uscì allora: “C-18… lascialo perdere, si tratta solo di un errore!”

“Tu taci, pelato!” fece Spike puntandogli contro il dito.

C-18 gli diede una potente testata mettendolo definitivamente KO. Dean si fece avanti con un certo timore: “Hem… non per contraddirti, ma ci servirebbe Spike!”

“Non è che sia così indispensabile. Non fa niente se non blaterare cose inutili di tanto in tanto” fece Sherlock.

Dean lo guardò pensoso per poi sorridere allegramente: “Beh… In effetti… Un vampiro biondo in meno. Può sempre seguirci Goku. E’ molto più utile perché ci teletrasporta dove vogliamo! Sì, sì… Procedi pure biondina!” concluse incrociando le braccia al petto, soddisfatto del suo ragionamento.

Ma prima che C-18 sferrasse il suo colpo finale contro il vampiro esanime, un jet privato atterrò sull’isola. Ne scese una donna dagli improbabili capelli azzurri.

“Qui fanno a gara a chi ha la pettinatura più strana!” commentò John.

“Goku, eccoti qui… devi aiutarmi!” fece la donna avvicinandosi al cappellone.

“Bulma, che succede?”

“Vegeta stamattina stava guardando il Jersey Shore alla tv, quando è passata la pubblicità del concerto di un tizio. L’ha scambiato per te e si è parecchio arrabbiato perché perdi il tempo a fare concerti invece di allenarti, quindi è volato via per darti una lezione!!!” spiegò Bulma.

“Urca, vado subito a fermarlo prima che uccida un’innocente!” fece Goku preparandosi per teletrasportarsi.

“No, un momento… veniamo con te.” disse Sherlock lasciando tutti di sasso. “Ma dopo dovrai venire con noi!”

“Ok, forza avvicinatevi!” fece il sayan. “Non abbiamo tempo da perdere!”

Così Dean e John recuperarono Spike ancora svenuto e insieme a Sherlock si avvicinarono a Goku, che li teletrasportò al concerto prima che Vegeta commettesse una strage.

Comparirono troppo tardi su di un palco gremito di gente dove un ragazzo dall’assurda capigliatura era a terra esanime.

“Vegeta, che hai fatto?” fece Goku passando lo sguardo dal suo sosia a terra al principe dei Sayan appollaiato ad un angolo del palco con aria indifferente.

“Io proprio niente… Ho solo fatto esplodere qualche luce con la mia aura sproporzionatamente potente, e quel tipo e svenuto!” rispose Vegata con noncuranza.

“Ma anche tu… Vegeta, come hai fatto a scambiarlo per me?” chiese Goku tirando fuori il sacchetto dei fagioli magici e portandolo dal gruppo che cercava di far rinvenire il cantante dei Tokio Hotel, Bill Kauliz. “Tenete sono fagioli magici lo faranno riprendere in un baleno!” disse, ficcando in bocca al ragazzo uno dei fagioli e facendoglielo ingoiare a son di scossoni, rompendogli pure qualche costola.

“Hey, hey, fermo… ma che fa?” ansimò il manager del gruppo in preda ad una crisi di nervi, facendosi avanti di corsa.

Quando arrivò il giovane cantante, con un rantolo molto inquietante, schiattò davanti a tutti.

“Hem… che è successo?” chiese Dean.

“E ovvio che è allergico ai legumi!” fece Sherlock.

“Quindi è morto?” disse il manager impallidendo di brutto.

“Per favore, meno ovvietà. Mi state facendo venire il mal di testa!” continuò Sherlock.

“Ops!” fece Goku sentendosi decisamente in colpa.

“Kakaroth, combini sempre sti casini?”

“Ma Sherlock… E’ MORTO!” urlò John dopo essersene accertato di persona.

Intanto il manager e gli altri componenti del gruppo cominciavano a disperarsi per la prematura morte del cantante.

“Tumblr ci andrà a nozze con questa storia!” urlò il manager cedendo sulle ginocchia.  “Ucciso da un fagiolo!”

Intanto il fratello di Bill, Tom, piangeva disperato accanto al fratello cosi pure come gli altri due componenti del gruppo, Gustav a Georg.

Dean richiamò Sherlock, John e Spike che intanto si era ripreso: “Hem… ora che facciamo?”

“Beh, non è il primo incidente di percorso. Lasciamo stare e continuiamo con la missione!” disse Spike ricordando quando nella prima missione erano state uccise le Mew Mew e Gollum.

“Sono d’accordo con il vampiro!” fece Sherlock.

John li guardò sconcertato: “Ma non possiamo…”

“Cosa? Non è nemmeno colpa nostra. Sono stati quei due!” fece Sherlock indicando Goku e Vegeta che bisticciavano.

“E va bene!” disse John con un sospiro rassegnato.

“Goku, dai, ci avevi promesso che venivi con noi!”

“Ah, sì, ok!” fece il sayan avvicinandosi al gruppo.

“Hey, un attimo dove stai andando, Kakaroth!” li fermò Vegeta.

“Li devo aiutare a trovare la loro amica. Hanno detto che è molto forte!” spiegò Goku.

“Coooosa… è tu vorresti affrontarla senza di me? Vengo anche io!” sentenziò Vegeta.

Dean fece per parlare ma Spike lo fermò in tempo: “Zitto, non vedi che muscoli hanno? Se si arrabbiano siamo morti!”

Quindi Goku si preparò a teletrasportare tutti mentre il palco veniva sgombrato ed un gruppo di ragazzi di preparava per un’esibizione per intrattenere il pubblico che non aveva capito una mazza di cosa stesse succedendo sul palco. Ma il nostro gruppo venne di nuovo fermato dal manager dei Tokio Hotel: “Hey, non potete andarvene! Avete ucciso Bill Kaulitz!”

Goku allora si avvicinò al manager: “Non si preoccupi! Ho la soluzione. Vado a cercare le sfere del drago e lo resuscito!”

“Aspetta…” fece Dean. “Che sono ‘ste Sfere del Drago? Ne hai parlato anche prima a Sayid!”

“Oh, sono delle sfere magiche. Se le trovi tutte e sette ed invochi il drago Shenron puoi esaudire tre desideri!” spiegò Goku.

“Quindi potremmo cercare queste sfere per far tornare tutto come prima?” fece Spike.

“Ci siete arrivati finalmente!” disse Sherlock roteando gli occhi in un moto di esasperazione.

“Ma scusa perché non ce lo hai detto prima!” fece John.

Sherlock non fece a tempo a rispondergli che si vide arrivare un ragazzo basso con i capelli tirati indietro da kili di gel, con delle buffe sopracciglia triangolari e un farfallino rosa al collo che prese a cantargli: “When I Get you aloooone…”

“E questo che vuole?” fece John minaccioso parandosi davanti a Sherlock.

“Credo si sia preso una cotta per Sherlock!” fece Spike ridacchiando sotto i baffi finti che si era procurato chissà dove.

“No, Blaine, non di nuovo!” fece un ragazzo molto più alto vestito e pettinato alla perfezione raggiungendo il suo ragazzo e schiaffandosi una mano sulla faccia. “Jeremia, Rachel, Sebastian… Possibile che ogni volta ti prendi ‘ste sbandate?”

“Scusa ma è tuo amico il nano?” chiese Dean.

“Il mio ragazzo… ma ogni tanto si prende sta cotte improvvise!” fece il ragazzo. “Comunque io sono Kurt Hummel!”

“Interessante, sì… Ora c’è ne possiamo andare?” chiese Sherlock annoiato.

“Nooooo… perché… dai resta ancora un po’ qui… But you didn't have to cut me off
Make out like it never happened
And that we were nothing
And I don't even need your love
But you treat me like a stranger…”

“Ma se non vi conoscete nemmeno!” fece John sempre più irritato.

“Ok, lascia stare!” fece Sherlock. “Sono stufo di perdere tempo così!”

“Senti ho un’idea!” disse allora Dean.

Sherlock lo guardò scettico: “Impossibile!”

Dean fece per tirare fuori la Colt ma Blaine si parò davanti a Sherlock per fargli da scudo umano. Sherlock guardò Dean con un sorrisino sarcastico mentre John dietro di lui ribolliva di rabbia e Kurt gli faceva pat pat, comprensivo, sulla spalla.

“Lo so! Lo so! Siamo nella stessa situazione!” sentenziò infatti il giovane cantante del Glee Club.

“Ma che dici… io e Sherlock siamo solo amici!” si difese John anche se lo tradiva ancora lo sguardo da ‘I was a soldier. I killed people, if I had bad days!’.

“Stavo dicendo” fece Dean. “Ora andiamo tutti insieme a recuperare Buffy. Poi troviamo le sfere del Drago, così facciamo passare la cotta sia a Buffy che a Blaine!”

Spike annuì: “Ok, ma sbrighiamoci prima di combinare altri guai!”

Così tutti si avvicinarono a Goku che li teletrasportò via appena in tempo, prima che l’intero palco esplodesse in mille pezzi.

“Ottimo lavoro, Draco!” fece Jim Moriarty avvicinandosi al suo nuovo stagista. “Ancora poco e li avresti fatti saltare in aria tutti. Sarà per la prossima volta dai…” quindi gli mise un braccio attorno alle spalle e lasciarono le macerie del palco.

Il manager dei Tokio Hotel tornò in quel momento parlando al telefono: “No… Se devo decidere tra Justin Biber e Mily Cyrus scelgo le One Direction… No.. non ci siamo… E Bill Kauliz non è morto per aver ingerito un fagiolo… E stato l’effetto di una potente influenza intestinale!” Si bloccò vedendo il palco distrutto e il telefono gli cadde di mano. “E ora tutto questo chi lo paga?”

 

L’autrice si asciugò la fronte madida di sudore: “Oh… ce l’ho fatta a finirlo! SI-PUO’-FAAAAAARE! Muhahahahahahahahahaha…”

“Grapp, Grapp!” fece un bambinetto di un circa un anno arrivando di corsa e abbracciandola stratta.

Poi il bambino la guardò con uno sguardo criminale e corse via tenendo alto sopra la testa il portatile dell’autrice ridendo e urlando: “Bye, Bye, Grappy!”

L’Autrice dopo un momento di confusione prese a rincorrere il piccolo ladro urlandogli contro: “You've been hit by
You've been hit by

a smooth criminal”

 

 

N.d.A.

Allora… prima di tutto…. SCUSATEEEEEEEEE!!

Ho un motivo valido per questa luuunghissima assenza. Ho dovuto interrompere la scrittura di questa ff perché sono stata parecchio impegnata con i preparativi della mia fuga.

Ora infatti sono nella verde terra. Sì, vedete… La mia vena demente aveva raggiunto livelli preoccupanti quindi i miei hanno deciso di mandarmi nel manicomio della Terra di Mezzo. Quindi io sono scappata. Mi sono tinta i capelli di biondo e mi sono fatta crescere la barba e i baffi. Ma così sembravo Thor prima della cura e per poco Loki non mi uccideva credendomi suo fratello. Per questo mi sono imbarcata sul Titanic credendo fosse una semplice nave cargo offrendomi come vogatore. Quando ho capito l’errore ho chiesto un passaggio al Dottore sul suo Tardis, che mi ha portata nella terra verde. Ma lì ho speso i pochi soldi che avevo in Guinness . Quindi sono andata alla ricerca di un Lepricauno, che mi rivelasse dov’è la sua Pignatta D’oro. Purtroppo dopo la Crisi i Lepricauni hanno messo tutto il loro oro in banca. Ho tentato una rapina ma sono stata arrestata e messa a fare i lavori sforzati. In pratica tosavo pecore e raccoglievo patate da mattina a sera mangiando solo verze e bevendo l’acqua dei piatti. Poi però uscita di prigione sono stata ingaggiata come guardia del corpo della Nazionale di Calcio Irlandese dato che raccogliendo patate e tosando pecore sono diventata piuttosto forte e la barba incuteva timore. Quindi sono riuscita a procurarmi un computer per potervi scrivere.

XD

No, dai… sul serio… In realtà non trovando nemmeno mezzo lavoro in Italia ho cercato all’estero come ragazza alla pari. Quindi ora faccio la Babysitter per due bambini qui in Irlanda. Sono stata veramente incasinata tra i vari preparativi e poi arrivata qui ho dovuto ambientarmi e quindi ho trovato solo ora il tempo per scrivere. Mi dispiace davvero tanto ma spero che questo capitolo vi serva come primo risarcimento per tutto il tempo di attesa.

Vorrei precisare che l’ultimo pazzettino sull’Autrice e un omaggio al mio personalissimo Poltergeist. Ovvero il piccolo della famiglia Irlandese con cui vivo, Joseph. E’ un piccolo genio (criminale) e mi fa morire… in tutti i sensi ma lo adoro per questo. La scena con il Pc è successa realmente, ma al posto del Pc c’era il mio cellulare. Ripeto è un genio criminale!!!

 

Quindi… che altro dire…

Grazie a tutti quelli che leggeranno e buon divertimento,

dalla Vostra Autrice!!!! XD

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