My own strange story

di JustABitchOnAStroll
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Wake up! The Hokage just wants to kill ya! ***
Capitolo 2: *** True fact: Hidan is an Idiot with a capital i ***
Capitolo 3: *** Training: mission impossible ***
Capitolo 4: *** Why does it alwais happen to me?! ***
Capitolo 5: *** Look what it takes for me to get asleep... ***
Capitolo 6: *** What a strange dream... ***
Capitolo 7: *** Savin' Sasori...Who am I kidding ?! ***
Capitolo 8: *** A strange scroll... ***
Capitolo 9: *** Is it really love that I'm feeling? ***
Capitolo 10: *** The cave and the dragon ***
Capitolo 11: *** Kekkei Genkai...So cool! ***
Capitolo 12: *** A terrible argument ***
Capitolo 13: *** Love can forgive everything after all... ***
Capitolo 14: *** The Hybrid has returned! ***
Capitolo 15: *** She has just...Evolved ***
Capitolo 16: *** A sand storm...Simply great! ***
Capitolo 17: *** The final battle ***
Capitolo 18: *** With Hidan, forever will be fun ***



Capitolo 1
*** Wake up! The Hokage just wants to kill ya! ***


Non chiedetemi il titolo cap 1 Cercando di scappare dai ninja che mi inseguivano ero giunta ad una conclusione illuminante.
La mia vita faceva schifo.
E non solo per il fatto che mi ero svegliata nell'ufficio dell'Hokage, che mi aveva quasi piantato nel pavimento con un pugno, ma anche perchè non avevo fatto in tempo a dire niente che mi ero ritrovata circondata da almeno una ventina di ANBU black ops.
Ma vaffanculo!
Mi rimisi bene in spalla lo zaino, per quanto fosse possibile con un braccio rotto.
Infatti oltretutto ero riuscita a procurarmi quella che credo fosse una frattura scomposta, data la discreta portzione di osso che spuntava dal mio avambraccio.
Che posso dire? I miei due neuroni si erano coalizzati contro di me e in un attimo di distrazione di uno degli ANBU mi ero buttata dalla finestra di Tsunade.
Pessima mossa, ero viva per miracolo perchè avevo preso il ramo di un albero che aveva rallentato la caduta.
Non faceva male, l'importante era non guardare l'osso, altrimenti svenivo.
Come se non bastasse un kunai si conficcò nell'albero davanti a me.
- IIIIIIIIK! - squittii, poi mi fiondai in un cespuglio.
Magari se speravo che non mi avrebbero trovato, riuscivo a uscirne viva.
Ceeerto, come no!
- Eccola, è in quel cespuglio! -
E io che credevo di essermi nascosta bene!
- Cazzo! - mi sfilai lo zaino dalle spalle e lo usai per colpire l'ANBU che mi stava davanti.
Il poveretto, colpito da almeno dieci chili di libri e quaderni cadde all'indietro, dandomi un varco dove correre.
Feci altri cento metri - esageriamo - e mi buttai in un altro cespuglio.
Lo so, sono ripetitiva, ma voi che avreste fatto se foste stati inseguiti da venti ninja con la sola missione di uccidervi?!
Vi sareste nascosti.
Solo che non ero mai stata brava a nascondino, anche da piccola ero sempre - E dico sempre - la prima a essere trovata, quindi dopo un po' mi mettevo direttamente a contare io.
ma qui se mi trovavano ero morta!
La mia fortuna del cazzo.
" Fortunam caecam est ", peccato che invece la mia sfortuna ci veda benissimo!
Ero già pronta per tirare una zainata alla prossima persona che mi si fosse parata davanti.
- Seguite la scia di sangue - sentii dire e guardai il mio braccio.
Effettivamente potevo anche pensarci prima.
Presi un fazzoletto di carta dal mio zaino, insieme con l'erogatore per l'asma.
- Eccola! -
Cazzo.
Tolsi il tappo e lo puntai contro il ninja che si immobilizzò, seguito a ruota dai cinque compari rimasti.
Gli altri o li avevo seminati -cosa molto improbabile - o erano ritornati a Konoha dopo aver capito che ero una mezza cartuccia di ninja.
Anzi, serebbe stato più corretto dire che avevano capito che era tanto se non ero ancora inciampata nei miei piedi.
- Se muovete un altro passo vi avveleno. E sarete morti nel giro di pochi minuti. -

Sembrava una così buona idea.
Uno di loro si avvicinò.
- Ho detto di non muoverti! Fermo, altrimenti... -
- Altrimenti cosa? Ci uccidi? Ti devo ricordare che siamo in cinque contro uno? -
Doveva proprio rigirare il coltello nella piaga, vero?
Aprii la zip della mia cartella, nella tasca dove stava la calcolatrice, estraendola sotto il loro sguardo attento.
- Altrimenti farò saltare la bombla che ho piazzato sotto la sedia dell'Hokage. -
Tolsi il coperchio della macchinetta e pigiai il bottone di avvio, digitando una sequenza di numeri a random, per poi mostrargliela.
Si immobilizzarono.
- Se premo questo bottone...Boom, niente più Hokage. - li guardai a uno a uno - E voi non volete essere la causa della dipartita di lady Tsunade...Vero? -
Dio, come avrei voluto essere così sicura come suonavo.
Un ANBU mosse due passi verso di me e senza pensare gli spruzzai negli occhi il ventolin.
Quello cominciò a urlare come un matto e si mise le mani in faccia, cadendo a terra.
Effettivamente sulle indicazioni per l'uso c'era scritto di non portare in contatto con gli occhi. Whops.
Pace, io lo avevo avvertito.
Cominciò a contorcersi sotto lo sguardo sbigottito dei suoi compagni.
- Sentite, se mi lasciate andare io vi darò la combinazione per disattivare la bomba, e forse farete anche in tempo a salvare il vostro amichetto, lì. - quelli mi guardavano con odio - Altrimenti muoiono tutti e due. A voi la scelta. -
Speravo che non si vedesse il distinto tremore delle mie mani, stavo crepando di paura.
- Va bene, dacci la combinazione. -
Gli dissi una serie di numeri e se ne andarono, lasciandomi sola nella foresta.
Rimisi la calcolatrice nella cartella e ricominciai a camminare, imbattendomi poco dopo in un ruscello.
Mi dovetti trattenere da fare un balletto per la mia piccola vittoria, ricordandomi poi del mio braccio.
Era in momenti come quello che ringraziavo di avere la disautonomia familiare di quarto tipo...In poche parole non potevo sentire il dolore.
Non che mi piacesse, ero in costante pericolo di autolesionarmi involontariamente e di dissanguarmi se non curavo le ferite - che non sentivo - , ma era utile quando dovevo disinfettarmi.
Nessuno se ne era mai accorto, infatti mi consideravo una brava attrice nel fare finta di provare dolore.
Poi era divertente far sforzare il mio compagno di banco a farmi male.
Sarebbe stato meglio che a fare quello che stavo per fare fosse stato un medico, ma mi dovevo arrangiare.
Mi presi il polso e con un colpo secco rimisi in sede l'osso, immergendo il braccio in acqua e lavando via il sangue che adesso stava uscendo allegramente dal taglio.
Come avevo letto in un articolo su internet.
Cazzo, mica pensavo che mi sarebbe tornato utile per davvero!
Fasciai il taglio, usando un ramo relativamente dritto come supporto per l'osso rotto e mi rimisi in marcia, raccogliendomi i capelli in una coda.
Tralaltro era pure uno dei giorni in cui avevamo ginnastica, quindi avevo dietro anche un cambio...Per una volta la ginnastica mi era tornata utile.
Arrancai tra vari cespugli, facendomi strada con il sacchetto delle scarpe, stile Rambo, e finalmente arrivai su un sentiero battuto.
Impiegai un buon quarto d'ora a togliermi foglie, rami e varie dai capelli e dai vestiti, per poi scegliere la direzione opposta a Konoha e incamminarmi.
Circa mezzora dopo cominciai a preoccuparmi: stava scendendo la notte e non sapevo dove dormire, senza contare che avevo una fame da lupo...
- Daaai Kakuzu...! Stiamo camminando da dodoci fottutissime ore ormai! -
- Silenzio Hidan, non ci fermeremo finchè non l'avremo trovata. -
- Come sei palloso! Jashin esige i suoi rituali, e oggi non mi hai nemmeno fatto finire le mie preghiere, brutto stronzo! -
Mi immobilizzai, vedendo le loro teste spuntare dalla salita che mi si parava davanti.
E feci l'unica cosa che mi venne in mente.
Rimasi imbambolata in mezzo alla strada, ci mancava il cartello con scritto " Hidan, usami pure come sacrificio a Jashin " e il gioco era fatto.
- Ehi Kuzu, non è lei quella che stiamo cercando? -
Deglutii rumorosamente.
- Sì. Ricordati che il capo la vuole viva. -
Sbarrai gli occhi notando l'albino che mi si avvicinava, mettendo le mani in avanti e formando una croce con gli indici.
- Vade retro Satana! Esci da questo corpo! Esci! - poi, vedendo che il mio esorcismo non funzionava, lanciai un urlo banshee e mi fiondai nella boscaglia.
Sentii vagamente un " Cazzo! " e poi dei passi correre verso di me, accompagnati da un passo più lento. Senza dubbio Kakuzu.
Velocemente guardai indietro, notando che Hidan era solo a pochi metri da me.
Chiaramente non vidi il grosso albero che mi si parava davanti e ci finii addosso.
Di riflesso misi davanti le braccia per proteggermi, completamente dimenticata dell'osso rotto, che in risposta alla troppa pressione re-uscì di sede.
- Cazzo, merda, porca pu...- la mia scia di imprecazioni fu interrotta da un voce che in quel momento trovai a dir poco irritante.
- Ma che bella facciata! Scommetto che anche un sasso potrebbe fare meglio di te! -
- Bastardo - sibilai a denti stretti
- Hidan, ti avevo detto che ci serviva sana. -
Oh, fantastico! La mia giornata non poteva finire peggio di così! 
- Tu vieni con noi. -
- NO! DAVVERO?! NON L'AVEVO CAPITO! - ok stavo leggermente sclerando, lo ammetto.
Mi persi in muta contemplazione dell'osso che gocciolava sangue,prima di prendermi il polso e di risistemarmelo come prima, facendo grande scena di dolore atroce.
Una volta finito di sparare parolacce li guardai negli occhi.
- E bhè? Non dovevate " portarmi al covo" ? - chiesi risistemandomi lo zaino in spalla.
- Cazzo sì! Domani devo fare i sacrifici per Jashin-sama! - diss...Urlò Hidan, girandosi verso Kakuzu, che era rimasto impassibile.
Annuì appena e cominciò ad avviarsi verso il sentiero.
Santo Dio...E tutto quello che avevo chiesto era un qualche modo per saltare l'interrogazione di matematica!
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Capitolo 2
*** True fact: Hidan is an Idiot with a capital i ***


Non chiedetemi il titolo cap 2 Se il buon giorno si vede veramente dal mattino avrei fatto meglio a far finta di essere morta.
- Secondo te è sveglia? -

- Stai zitto Hidan -
Sentii qualcosa punzecchiarmi la guancia.
- Hidan...-
- Dai Kakuzu...! -
Sentii qualcosa punzecchiarmi l'occhio, così lo aprii.
Pessima mossa.
La cosa che mi aveva punzecchiato fino a quel momento - e che ero riuscita a identificare come il dito di Hidan - scelse quel momento per ripetere il gesto.
- Dio, mi ha cavato un occhio! - esclamai tirandomi su di scatto e arrivando fin troppo vicina al suo volto, tirandogli una testata e ricadendo a peso morto contro le radici dell'albero che mi avevano fatto da brandina.
- Cazzo, la mia testa! -
- Cazzo, la mia testa e il mio occhio! -
Riaprii gli occhi, tenendomi una mano su quello che mi era quasi stato cavato e che probabilmente era già di un bel colorito pomodoro.
- Sei una testa di cazzo! Non si sveglia così la gente! - sibilai.
- Di solito la gente normale non si tira su così fottutamente veloce! -
- Grrrr...-
- Piantatela voi due. Dobbiamo muoverci, il tempo è denaro, e voi lo state sprecando. - Kakuzu ci gelò con un'occhiataccia.
O per lo meno, gelò me con l'occhiataccia, Hidan -essendo Hidan- cominciò a lamentarsi quasi subito.
E dopo circa tre ore di sentirsi Hidan da una parte che bestemmiava e si lamentava, mentre Kakuzu stava zitto e muto , anche il papa avrebbe avuto un esaurimento nervoso.
- Bastaa!!!!!!! Non ce la faccio più!! -
Per qualche secondo il mio urlo fece stare zitto l'albino, cosa di cui fui profondamente grata a Jashin.
Poi prese ad avvicinarsi alla mia faccia, guardandomi negli occhi, assottigliando lo sguardo, quasi ad esaminarmi.
- Ma... Non avevi gli occhi marroni ieri? -
- Brutto scimunito! Ho gli occhi così da una vita! -
- Guarda che ha ragione. - parlò Kakuzu per la prima volta, puntando a Hidan con il pollice.
- Che?! -
- Hai un'occhio rosso -
- Bhè, potrebbe essere che forse, e dico forse, tu mi abbia ficcato un fottuttissimo dito nel suddetto occhio? - replicai sarcastica
- Ah. Ah. Ah. Molto divertente, anche Jashin-sama sta ridendo. -
- Oddio, sei serio...! - lui inarcò le sopracciglia - Sei dannatamente serio! Oh cazzo. Ooooh cazzo! -
Mi specchiai in una pozzanghera li vicino e per poco non ci rimasi secca.
Effettivamente avevo sì un occhio rosso. E non nel senso che era infiammato.
Mi limitai a svenire. Nella pozzanghera.

Rinvenni incontrando uno sguardo verde smeraldo.
- AK! -
- Vedi Kakuzu? Non è un bello spettacolo vedere come prima cosa la tua faccia! - sghignazzò Hidan
- Guarda che se avessi visto te Hidan, ti avrei tirato un cazzotto come primo riflesso...- dissi, smorzando la sua risata.
- Fottiti! -
- Non posso da sola! -
E rimase a bocca aperta.
- Guarda che ci entrano le mosche -
- Non ci credo, qualcuno è finalmente riuscito a zittirti. - mormorò Kakuzu,poggiandomi a terra, mentre Hidan mi ridava il mio zaino.
- Ma che ci porti qui dentro? Pesa come un macigno! -
- Qualcuno mi dia la forza...Dopo ti spiegherò... - mi irrigidii quando il suo respiro mi solleticò il collo
- E comunque potrei sempre aiutarti io... -
Spalancai gli occhi allibita e gli lanciai una veloce occhiata, sembrava così soddisfatto della sua ribattuta che non vide arrivare la mia gomitata e si piegò in due boccheggiando.
- Preferirei rimanere vergine ancora per un po', grazie. - e detto ciò mi incamminai nuovamente, non badando alla risatina dell'albino.
Non parlammo per il resto della strada, e stavo cominciando a rimpiangere le noiosissime ore di matematica.
La cosa era grave.
Stavo per cercare di intavolare una conversazione con Hidan, quando mi scomparve davanti.
Mi fermai di botto.
Eppure era lì pochi secondi prima!
Oddio,  mi ci mancavano le allucinazioni.
Non c'era nulla di diverso in quel punto dal resto della foresta, c'erano sempre alberi...Era un pezzo di bosco come un altro!
- Uuh...Hidan? Kakuzu? -
Una mano spuntò dal nulla e mi prese per il polso -grazie a jashin non quello rotto- trascinandomi verso il punto dove poco prima era scomparso l'albino.
- Cazzo, ti muovi?! -
- Sì sì! Calmino! -
Kakuzu intanto era già arrivato ai piedi di una piccola cascatella e ci guardava con sguardo vuoto.
- Vi volete muovere? -
Ero mezza tentata di dire " No! " ma poi, ricordandomi come aveva fatto quasi fuori Kakashi ci ripensai...Anzi, avrebbe fatto fuori Kakashi.
- Certo! - dannata fifa!
Lo seguii un po' riluttante attraverso la cascata, per poi venire spinta malamente in avanti da Hidan, che mi fece finire con la faccia nella schiena di kakuzu.
Che. Figura. Di. Merda.
Il tesoriere si limitò a lanciarmi un'occhiataccia e riprese a camminare.
- Questa Hidan me la paghi -
- Cosa? Che ho fatto? - chiese tutto innocente.
lo guardai per un attimo.
- Sai, non ti si addice proprio quell'espressione da cucciolo bastonato. -
- Lo so, sono più una tigre selvaggia! -
Il rumore della manata che mi tirai in piena fronte rieccheggiò per il corridoio di roccia che stavamo percorrendo.
- Ma come siamo modesti...! -
- E' vero -
Va bene. Avevo capito che ragionare con Hidan era pressapoco impossibile, quindi scelsi l'approccio che mi sembrava più adatto.
Rimasi in silenzio tombale finchè non uscimmo di nuovo all'aria aperta.
Erano passati circa cinque secondi e l'albino mi aveva già bombardato con una raffica di domande.
Ma non domande degne di tale nome.
Erano pure cazzate.
Quindi era più che comprensibile che quando Kakuzu annunciò " Siamo arrivati " mi misi a fare quasi i salti di gioia.
- Grazie al cielo - mormorai, prima di spiccare un salto di due metri e atterrare in braccio a Hidan, per colpa di un masso che si era spostato a meno di due centimetri da me.
Altra. Figura. Di. Merda.
- Aaah...Sapevo che non potevi resistermi...-
Feci una faccia schifata. Anche se in verità ero tutto  tranne che schifata.
Mi tirai in piedi.
- Stai buono, tigre. Magari più avanti. - gli diedi un leggero spintone con il braccio sano e poi seguii Kakuzu nel passaggio che si era rivelato.

La base degli Akatsuki era moooolto grande.
- Tu devi essere la ragazza che Pain voleva vedere. -
- Konan! Sei il mio mito, non deve essere facile tenerli a bada! - dissi facendo un cenno con la testa a Hidan e Kakuzu.
Lei sospirò.
- Già, comunque vieni, ti porto dal capo. -
Mi limitai ad annuire, lanciando un'ultima occhiata ai due che mi avevano accompagnata.
Speravo di uscirne viva per lo meno...
Ci fermammo davanti a una porta.
- Capo...Hidan e Kakuzu hanno portato a termine la loro missione. La ragazza è qui. -
Qualcosa nel modo in cui lo disse mi fece accapponare la pelle. Sembrava che si riferisse a me come a una cosa proibita...
Boh, sarà stata la mia immaginazione che mi giocava brutti scherzi.
Mah...
- Falla entrare. - arrivò una voce monotona da dietro la porta.
Konan girò la maniglia e mi fece cenno di entrare, chiudendo subito dopo.
- Bene Shikyo. Ti stavo aspettando. -
- Veramente io non mi chiamo Shiky... -
Non mi lasciò finire.
- Prima di aprire questa parentesi, permettimi  di spiegarti un po' di cose. - mi fece cenno di sedermi su una sedia davanti alla sua scrivania.
- Tanto per incominciare non sei originaria del mondo nel quale hai vissuto fino a adesso. Sei stata mandata lì quando eri ancora in fasce, quindi manchi di tutte le nozioni basilari dell'essere ninja. Per via della tua..."Situazione" -
- C-come fai a... -
- So molte cose sul tuo conto, il rinnegan mi ha consentito di tenerti d'occhio per molti anni...Dopotutto non mi lascerei scappare un membro così utile alla mia organizzazione, che conosce esattamente gli avvenimenti futuri...E che non prova dolore. Quindi adesso ti cedo la parola, cosa succederà all'Akatsuki? -
Ero un po' troppo scossa per parlare.
Quindi gli unici suoni che uscirono dalla mia bocca furono dei gorgoglii poco definiti.
- Prego? -
- Uuh...Scusa! Comunque...Per metterla in termini non troppo crudi...Alla fine muoiono tutti... -

Dopo un'ora abbondante passata a raccontargli in gran dettaglio ogni singolo combattimento che vedeva la morte di uno degli Akatsuki avevo le gambe un po' intorpidite dallo stare seduta così a lungo.
- Grazie Shikyo è tutto quello che volevo sapere. Adesso considerati ufficialmente parte dell'organizzazione, prendi. Mi sono preso la libertà di scegliere un'arma per te, spero che non ti dispiaccia. -
Mi porse la cappa dell'organizzazione e una katana.
- Io invece spero di non uccidermi...-
Feci per uscire dalla porta quando mi fermò nuovamente.
- Un'ultima cosa. Sasori e Deidara partiranno per catturare il monocoda tra due mesi. Nel frattempo ti ho affidato a Kakuzu per l'allenamento nel taijustsu e a Hidan per quello con la spada. Kisame è in missione. Buona fortuna. -
Annuii e uscii dalla porta, trovando fuori Konan che mi sorrise e mi fece strada verso una stanza.
- Ecco, dormirai qui. Se hai bisogno di qualcosa fammi sapere. Hai un cambio di vestiti e un pigiama già sul letto. Buonanotte. -
- Grazie Konan. Ascolta, non è che c'è del disinfettante per caso? Ho un brutto taglio. -
- Certo, vieni con me che ti porto da Kakuzu. -
- E perchè mai? -
- Ti mette i punti, e poi se ne intende più di tutti con le medicazioni. -
- Ok, spero che non gli venga il raptus di uccidermi... -
- Non credo...A meno che non rubi i suoi soldi. -
- Non ho tendenze suicide, grazie. -
La blu ridacchiò e bussò ad una porta, sparendo alla vista prima che l'occupante della stanza apparisse e lasciandomi lì imbambolata.
- Che vuoi? -
Mi limitai ad alzare il braccio rotto - e che era ancora fasciato con il ramo -, socchiudendo un occhio.
- Entra -
Non me lo feci ripetere due volte e lo seguii nella sua stanza.
Mi fece sedere sul letto e si fece uscire un filamento dal braccio, senza neanche darmi il tempo di pensare che immensa figata fosse, e ficcarmelo nel taglio.
Ci misi un po' a registrare la cosa, ma non appena lo feci mi piegai in avanti per simulare il dolore, guardandolo truce e venendo ricompensata con lo stesso sguardo.
- Mamma mia, ma dovevi proprio farlo così forte? -
- Silenzio. -
- Sissignore -
Continuai a fare espressioni di dolore per tutta la durata dell'operazione, cercando di risultare il più credibile possibile.
- Fatto. Adesso stai ferma. - disse mentre prendeva delle bende più spesse di quelle che aveva usato per disinfettare i punti di sutura.
Come se mi fossi messa a ballare sul letto menre mi punzecchiava il braccio...Se avessi voluto morire l'avrei fatto.
Cominciò a avvolgere il mio braccio, facendo la fasciatura particolarmente spessa dove l'osso era rotto, per poi fermarla con un gancetto alla fine.
- Grazie. - feci, alzandomi ma venendo fermata da una mano che con presa ferrea mi aveva afferrato il polso.
- Non ho ancora finito. Se devo fare una cosa la faccio bene. Siediti. -
- Uh... - Kakuzu inasprì lo sguardo - Ok! -
Mi ri-sedetti sul letto e lo guardai torvo mentre mi tirava su la maglia.
- Whoooo!! Non ci provare! - 
- Stai sanguinando. -
Lanciai una veloce occhiata al punto che stava cercando di scoprire. Effettivamente il tessuto della cannottiera che stavo indossando, seppur nera, aveva un colorito più scuro in quel punto.
- Lo so, ma non puoi andare in giro a cercare di togliere la maglietta alla gente! -
- Ehi Kakuzu! Da quando strilli come una ragazzina? - arrivò una voce fuori dalla porta, facendoci girare, prima che la suddetta porta venisse aperta di scatto, rivelando una silouette nella luce del corridoio.
La scena doveva essere comica, infatti Hidan si mise subito a ridere, tenendosi lo stomaco.
- Dai Kakuzu, voglio vedere come va avanti! -
- Allora rimarrai deluso. - feci risoluta, chiudendo gli occhi e girando la testa.
- Togliti la maglietta -
Lo guardai scandalizzata.
- Adesso -
Deglutii rumorosamente e obbedii, sfilandomi la cannottiera.
Sentii Hidan fischiare dalla porta e gli scoccai un'occhiataccia che avrebbe potuto uccidere, mentre Kakuzu armeggiava con altri filamenti e ricuciva anche quella ferita.
La bendò e finalmente mi lasciò andare, affidandomi a Hidan perchè mi riportasse in camera mia.
- Quindi adesso sei una di noi...Pivellina. -
Lo scappellotto che gli tirai rieccheggiò per il corridoio vuoto.
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Allora, ecco il secondo capitolo!
Un GRAZIE gigante a:
Ilarya Kiki
 B_Jane
Che mi hanno recensito!!!
GRAZIEEE!!!

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Capitolo 3
*** Training: mission impossible ***


Non chiedetemi il titolo cap 3 - Svegliati -
- Cinque minuti...Non voglio andare a scuola...Oggi interroga...-
- Ho detto svegliati. -
- Mamma...Di al papà di smetterla...-
Una risata che non apparteneva a nessuno dei miei genitori mi fece spalancare gli occhi, per poi sprofondare la testa nel cuscino.
- 'Aso folefe? -
- Cosa?! Svegliati! La mammina Kakuzu ti chiama! -
No. Ditemi che NON avevo appena chiamato Kakuzu "mamma" !
- Che cazzo vuoi Hidan? -
- Vestiti, oggi cominci l'allenamento. -
Come poteva sperare che riuscissi con il braccio rotto?
- Il mio braccio...-
- Mai stato un problema. Ora muoviti, il tempo è denaro. E...-
- Voi lo state sprecando... Ho capito...Se gentilmente usciste dalla camera io mi cambierei. -
- Tu vai Kakuzu, io la tengo d'occhio -
- Non va contro la tua religione essere così pervertito?! -
- No, anzi...Allora, ti muovi? -
Veloce lo presi per un orecchio e lo trascinai fuori dalla porta, sbattendogliela in faccia.
- Che testa di cazzo...-
Andai verso la mia cartella e presi la roba di ginnastica, che consisteva in un paio di pantaloncini corti e una maglietta bianca, dovevo tenermi i jeans e il resto puliti, almeno non dovevo girare per il covo in mutande...Soprattutto per il fattore Hidan.
Uscii dalla mia stanza e mi portarono nella radura dalla quale eravamo passati il giorno prima.
- Fai cinque minuti di corsa, poi stretching. -
Ginnastica: la vendetta

Dopo lo stretching era la volta della tortura suprema.
Altrimenti detta flessioni.
Mi misi a terra, poggiando le mani con i palmi aperti, per poi sentire un peso enorme sulla schiena e cadere di faccia.
Va bene che non sentivo il dolore, ma non riuscivo nemmeno a muovermi!
- MPH!!! -
-Che? -
Feci leva sulle mani e riuscii a sollevarmi quel tanto che bastava per parlare 
- Cazzo Hidan! Levati, mi soffochi! -
- No! O mi riesci a sollevare o crepi. A te la scelta. -
- Il braccio...Mi fa male! -
Lo tolsi da sotto di me di botto, piegandomi di lato e facendomi cadere Hidan addosso.
Ci misi un po' a registrare il fatto che c'era qualcosa che premeva contro le mie labbra.
Era tiepido...E la sensazione era piacevole.
Almeno finchè non aprii gli occhi.
La prima cosa che registrai furono due occhi ametista che mi fissavano stupiti prima di rendermi conto che ero bloccata.
In primis dal corpo dell'albino che mi premeva al suolo e poi dalle sue mani che mi tenevano ferme le braccia e le sue gambe che tenevano ferme le mie.
Si staccò, lasciandomi libera di articolare parole di senso compiuto, anche se la mia capacità di dialogo era andata a farsi fottere.
Mi limitai ad incenerirlo con lo sguardo mentre si tingeva con una leggerissima tinta pesca.
- Allora? -
Allora? ALLORA?!
- Hidan, ma tu vuoi morire? -
- Certo, vorrei solo che ci provassi. E comunque perchè scaldarsi tanto? Non sarò stato mica il primo...? -
Certo che era stato il primo, ma non glielo avrei mai detto.
- Forse che sì, forse che no...Chi può dirlo? - lo guardai bene - Ma a giudicare dal tuo bellissimo colorito da pomodoro, potrei rigirarti la domanda...Non sarò mica stata la prima...? -
Il colore sulle sue guance diventò impercettibilmente più accentuato e capii di aver fatto centro.
- Ma che cazzo dici? Fanno la fila davanti alla mia porta! -
Mi limitai ad annuire.
Kakuzu scelse quel momento per parlare.
- Continua l'allenamento. Il tempo è denaro. -
Giuro che se lo avesse ancora una volta lo avrei ucciso. Se, come se ne fossi stata in grado....
Mi misi a fare i miei bravi piegamenti, cercando di essere convincente riguardo al mio braccio.
Dopo un tempo infinito arrivò il tramonto e ritornammo al covo.
- Allora sei tu quella nuova... - arrivò una voce mentre camminavamo per il corridoio.
- Ciao biondino! - salutò Hidan
Quello si mise a fumare di rabbia, ficcando le mani nelle tasche d'argilla che portava attaccate alla cintura e creando degli uccellini che prontamente lanciò verso Hidan, e quindi verso di me che ero dietro di lui.
- KATSU! -
Esplosero, mandandomi a volare in un muro, grazie a Dio senza sfondarlo. Altrimenti Kakuzu chi lo sentiva?
Feci per rialzarmi quando ci fu una seconda esplosione e vidi un oggetto non identificato volare verso di me e spiaccicarmi di nuovo contro il muro.
- Cazzo! - esclamò la cosa.
- L'aria sta...Diventando un...Problema! - annaspai, cercando di liberarmi.
Fallendo miseramente invocai l'aiuto dell'unica persona razionale nella stanza.
- Kakuzuuuu!!! Aiutoooo! -
Il diretto interessato mi guardò torvo, prima di avvicinarsi e levarmi Hidan di dosso che per la sorpresa sputò un " Vaffanculo stronzo! ".
- Deidara...- cominciai e quello sorpreso si voltò nella mia direzione - MA SEI DEFICIENTE?! -
Non fece in tempo a fare niente che mi ero già precipitata a strangolarlo, tenendogli le braccia ferme con le ginocchia.
- Chi sei...E come mi...Conosci?! -
Lo mollai, facendogli cadere la testa sul pavimento con un sonoro TOC!
- E' vero! Non ci hai mai detto il tuo nome! - esclamò Hidan.
Lo fulminai con lo sguardo
- Mi chiamo Shikyo. E per chi non lo sapesse...- guardai Deidara - Sono parte dell'Akatsuki ora. -
- Oh...Bhè...Comunque è stata colpa sua! - disse puntando a Hidan.
- Non sono io che ha fatto esplodere una bomba mandandoci nel fottutissimo muro! -
- Questo è vero. - puntualizzai
- Ma mi ha chiamato "biondino"! -
- Perchè, non sei forse biondo? - mi intromisi io.
- Sì, ma... -
- Adesso basta, tu - disse Kakuzu puntando un dito nella mia direzione - Fila a farti una doccia e voi due...Se non volete finire a pezzi...Smettetela subito. -
Deglutimmo in perfetta sincronia e io fuggii verso il bagno, fermandomi nella mia stanza per prendere il mio amatissimo pigiama.
Me l'ero vista brutta.

La doccia era stata incredibilmente rinvigorente e in poco tempo mi ritrovai sul letto, matita alla mano che scarabocchiavo sul mio fidato blocco per disegni.
Ero talmente assorta nel mio lavoro che quasi non sentii il bussare alla porta.
Me ne accorsi vagamente quando la persona dall'altra parte prese a bussare come se volesse sfondarla.
Borbottai un "arrivo" poco convinto e aprii la porta solo per ricevere un pugno in testa.
- Ma che cazzo...? - alzai lo sguardo, incontrando un paio di occhi color ametista - Hidan, che c'è? -
Non avevo la forza per arrabbiarmi.
- Posso dormire qui? -
Ci misi un po' a registrare la domanda, guardandolo come se gli fosse spuntata una seconda testa.
- Eh? Non credo di aver capito bene. - non poteva averlo chiesto veramente.
Notai allora un piccolo particolare, che fece evaporare magicamente ogni dubbio che potessi aver avuto.
Si era portato dietro quello che aveva tutta l'aria di essere un pigiama e un cuscino.
...
Come cazzo avevo fatto a non notarli prima?! Mi dovevo preoccupare...
Lui sbuffò - Ho detto : Posso- Dormire - Qui? -
Sospirai e mi passai una mano nei capelli, aprendo maggiormente la porta e facendomi da parte per farlo entrare.
Non ci mise molto a marcare il territorio.
Buttò il pigiama sul letto, insieme con il cuscino e prese a sfogliare il mio album.
- Ma questi siamo noi! -
Era arrivato alla pagina dove iniziavano i ritratti dei componenti dell'Akatsuki e pareva divertirsi un mondo. Sopratutto quando arrivò alla sua.
- Devo ammettere che hai saputo immortalare il mio lato migliore...- e contunuò a pavoneggiarsi con un disegno.
Ad un certo punto stavo cominciando a crollare dal sonno, così mi infilai sotto le coperte e mi rannicchiai in un angolino.
- Non mi dirai che hai già sonno! Conoscerei un modo per farti rimanere sveglia...-
- Provaci e ti giuro che ti ritrovi a farti ricucire la testa da Kakuzu. -
- Non provare a negarlo...Lo so che ti piaccio...-
- Ma qui sono tutti così pervertiti?! E comunque, adesso il sonno me lo hai fatto passare.Chissà che immagini mi verranno iin testa se chiudi gli occhi...Brrr - mi risedetti sul letto e ripresi in mano il blocco e la matita.
- Che stai facendo? Fammi vedere! -
Gli porsi il foglio e parve stupito nel ritrovarsi semi-disegnato.
- Vuoi provare? - gli chiesi porgendogli la matita con un sorrisetto.
Se era bravo a disegnare come lo era a squartare le persone, avevo trovato un artista.
Lo osservai mentre si concentrava, ogni tanto tirando qualche linea con la matita e lanciandomi qualche occhiata.
- Che stai disegnando? -
- Non puoi vedere! -
- Daaai! -
- Ho detto di no! -
- Mph! - me ne stetti buona buona, osservandolo con la coda dell'occhio e distogliendo lo sguardo quando mi guardava.
Certo che come pigiama poteva almeno sforzarsi di mettersi una maglietta...
Basta! Non devo farmi venire certi pensieri per la testa!
Non che mi dispiacesse...
Ho detto basta!
Dopotutto era un gran bel ragaz-
AAAARRRRGGH!!!!
Decisi di distrarmi dai miei stessi pensieri facendo qualche domanda
- Come mai sei venuto proprio qui, a dormire? Non potevi andare da Kakuzu? -
- Se domani mattina volessi vedere la mia testa per terra, vado. - rispose, ancora in fase " disegno duro ".
Aveva un punto. Neanche io sarei andata come primo riflesso dal banchiere, men che meno dormirci assieme.
Brrr...
Anche se poverino, pareva che al covo nessuno volesse stargli vicino.
- E che cosa è successo esattamente alla tua camera? -
- Deidara ci ha fatto esplodere dentro una fottutissima bomba! Ti rendi conto?! -
- Che cazzo gli hai detto questa volta? -
- Niente! -
Sollevai un sopracciglio.
- Davvero? -
- Davvero! - sollevò il blocco da disegno e mi fece vedere la sua opera d'arte.
Non sapevo se ritenermi offesa o mettermi a ridere.
- Uuuh....W-Wow! -
Forse l'unica cosa che aveva fatto bene erano gli occhi, anche perchè i capelli erano una specie di blob castano con una striscia rossa e la faccia...Meglio non parlarne.
- Sono o non sono un artista? -
- Ceeerto, sono sicura che Sasori e Deidara smetteranno di arrovellarsi su quale arte sia la migliore e diventeranno tuoi discepoli. Comunque mi piacciono gli occhi. -
- Grazie tante... - sibilò lui
- Dai, a parte la faccia va benone per essere la prima volta! -
- Ho disegnato solo la faccia! -
- Dettagli, dettagli... - feci io sventolando una mano per dire di lasciar stare
- Mph...Io vado a dormire. -
- Ti seguo a ruota. -
Spense la luce e mi rinfilai sotto le coperte, schiacciandomi in un angolino, onde evitare spiacevoli situazioni al mio risveglio, sapevo che mi muovevo peggio che ballare la break dance mentre dormivo quindiii...
E poi non avevo voglia di svegliarmi tra le braccia di Hid-
CAZZO SHIKYO, DATTI UNA CONTROLLATA!!!!
Dopo questo urlo mentale mi accoccolai comodamente nel mio spazietto e cercai di addormentarmi.
Mai impresa fu così ardua e inutile.
Dubito che anche Hercoles con le sue dodici fatiche avesse fatto uno sforzo maggiore di quello che feci io per dormire, senza contare che ad un certo punto qualcosa mi si appoggiò alla schiena.
Era relativamente pesante e riuscii a girare il collo appena da vedere che parte del corpo dell'albino era.
Era più corretto dire che parte del corpo dell'albino non era, considerando che mi si era spalmato addosso come del philadelphia -oddio che paragone terribile- e dovevo anche essere parecchio comoda, perchè quando cercai di scollarmelo di dosso la sua risposta fu di portare le braccia sui miei fianchi e stringere, come se fossi stata un cuscino.
Non che mi dispiacess-
CERVELLO. SMETTILA DI INVIARMI QUESTI PENSIERI OSCENI!!
Anche se era il mio cervello dopotutto...
Ok, conversare con me stessa non era nella lista delle mie cose da fare.
E quindi, non badando al dolce peso di Hidan sulla mia povera schiena mi addormentai.
Come ho fatto è un mistero ancora adesso.
......................................................................
Hey people!
Come va? Alla fine sono riuscita a aggiornare anche con tutti i compiti! Esultiamo!
Ne approfitta per ringraziare tutti qualli che hanno recensito, e anche quelli che leggono e basta!
Grazie ragazzi e ragazze!
Ciauuu!!
Alice_

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Capitolo 4
*** Why does it alwais happen to me?! ***


Non chiedetemi il titolo cap 4 Gli allenamenti andarono avanti tranquillamente per un mesetto, e i miei progressi erano indicibili, ero talmente brava che i miei progressi ammontavano allo O%...Anzi, ero quasi certa di essere peggiorata.
E peggio di qualcosa che già di per sè è inesistente è una cosa abbastanza grave.
Tra l'altro era la settimana dove toccava a Hidan allenarmi, e i suoi allenamenti non erano proprio sicuri...Va bene, neanche quelli di Kakuzu lo erano, considerando che mi mandava contro una delle sue maschere, e di solito finiva sempre con me che mi arrampicavo su un albero e  poi farmi tirare giù perchè ero bloccata...Che tristezza.
Hidan aveva un approccio completamente diverso.
Mentre Kakuzu almeno aveva la decenza di avvertire prima di attaccare, lui prendeva la sua bella falce a tre lame e cominciava a menar fendenti a destra e a manca.
Se riuscivo a schivarli o pararli bene, altrimenti...
Altrimenti finivo da Kakuzu a farmi ricucire ferite e varie.
E non è che lui fosse particolarmente contento di ritrovarmi nella sua stanza tutte le santissime sere.
Il che ci riporta al momento presente.
- Cazzo! - schivai un fendente che era passato pericolosamente vicino alla mia testa, cadendo in malo modo sul mio lato B e rotolando goffamente fuori dalla traiettoria di un altro colpo - Ma così mi ammazzi! -
- Non c'è bisogno che mi ringrazi, lo faccio volentieri -
Lo guardai strana per un momento, poi la mia già scarsa attenzione- tutta colpa sua - venne richiamata dallo schivare un fendente particolarmente forte che tagliò l'albero dietro di me.
- Ma mi vuoi morta?! -
- Fai talmente schifo che anche se mi trattenessi saresti morta in meno di tre secondi! Quindi non ne vedo il motivo. -
- KYAH! -
Adesso mi stava rincorrendo cercando di appendermi come una tenda ad uno degli alberi lì attorno.
Una tenda umanoide, che grondava sangue...Che probabilmente non avrebbe fatto una gran figura sugli alberi.
Inciampai su una radice e caddi di faccia.
Come se non mi fosse capitato abbastanza nell'arco degli allenamenti.
Borbottai qualcosa che sembrava vagamente un " cazzo " e mi tirai in piedi, tenendo pollice e indice per tappare il naso dal quale stava uscendo un po' di sangue.
- Tutto...Bene? -
- Ti pare bene? -
Sospirò e appoggiò la falce su un albero, sedendosi di fianco a me, che sembravo un pesciolino con un amo in bocca.
Alla faccia del poco sangue! Usciva a fiumi!
- Stai sanguinando... -
- La fiera dell'ovvio...Ma fai appost-
- Ah, eccovi. -
Ci girammo in contemporanea verso Kakuzu che sembrava apparso dal nulla.
- Venite, il capo ha una missione per noi -
Ook...Strano.

Arrivammo nella base e ci trovammo davanti una scena che avrei preferito non vedere.
Non pensavo che una ragazza bella come Konan potesse avere espressioni così inquietanti. Quasi rivaleggiavano quelle di Gai. E dicevo tutto.
Mi guardava come se fossi stata un bocconcino.
- Dovete recuperare dei rotoli -
Ok, dove stava la fregatura?
- La tenuta dove sono custoditi è molto ben sorvegliata, fortunatamente Zetsu ci ha informato che il proprietario ha organizzato una festa, e quella sera le guardie saranno sicuramente presenti in minor numero. -
Stavo cominciando ad avere una mezza idea del perchè Konan fosse lì.
E non mi piaceva.
- E allora capo? Non possiamo semplicemente ammazzare le guardie e prendere i rotoli? - chiese Hidan, impaziente come al solito, mentre Kakuzu mi guarrdava mentre cambiavo colore. Nell'arco di cinque minuti ero diventata da un pallido cadavere a un rosso fuoco, per poi essere ritornata al pallido cadavere.
- Abbiamo bisogno di un paio di infiltrati, nessuno deve sapere che siamo stati noi. Altrimenti avranno un grosso vantaggio, dato che i kage conoscono il segreto custodito in quei rotoli. -
- Per questo abbiamo creato per voi delle false identità e andrete alla festa per rubare i rotoli. -
- Bene, io me ne chiamo fuori! Ciao!! -
Prima che potessi anche solo fare un passo venni bloccata da un turbine di foglietti di carta che mi presero per un braccio e mi trascinarono verso Konan.
- Non così in fretta cara mia. Pain, ci penso io a lei...-
E detto così mi trascinò in camera sua.
Uscii circa tre ore dopo, con un'involucro abbastanza pesante in mano e molto traumatizzata.
Probabilmente si doveva vedere molto, a giudicare dagli sguardi preoccupati che mi arrivavano sia da Hidan che da Kakuzu mentre eravamo in viaggio.
- Ho quasi paura a chiederle che cosa le ha fatto fare...- sentii dire Hidan
- Forse non ti conviene - rispose Kakuzu
Non dissi niente, cercando di cancellare dalla mia mente i terribili momenti passati con Konan a scegliere un dannatissimo kimono.
Esatto, tre ore della mia vita buttate fuori dalla finestra solamente per scegliere un kimono.
MONDO CRUDELE!

Ci impiegammo tre giorni ad arrivare alla città, piegando i mantelli dell'Akatsuki prima di entrare dalle porte.
Sapete com'è, non tutte le persone amano vedersi arrivare due fighi pazzeschi dell'Akatsuki - e sottolineo Akatsuki -, sopratutto se i fighi pazzeschi in questione erano il team zombie.
Io chiaramente ero tra quelli che avrebbero dato un rene per un simile incontro.
Mi tastai la schiena per verificare se i miei reni c'erano ancora.
- Siamo arrivati. Tu vai dentro e chiedi che ti preparino. - mi ficcò in mano quello che aveva tutta l'aria di essere una specie di tesserino.
Lo guardai con un'espressione a punto interrogativo, prima di avvinghiarmi al suo braccio.
I miei due neuroni mi volevano far morire.
Un conto era se Kakuzu cercava di uccidere Hidan, che era immortale e quindi gli faceva solo perdere tempo, ma se cercava di uccidere me, che ero una comune mortale, e soprattutto se mi mozzava la testa, non c'erano le stesse probabilità che c'erano con Hidan che anche con la testa mozzata mi sarei messa a parlare e a urlargli dietro.
- Staccati. Ora. -
- No se uno di voi non viene con me! - piagnucolai stringendomi ancora di più al suo braccio.
- Mocciosa, lo dico per te. Staccati o ti uccido. -
Fortunatamente Hidan decise di intervenire in mio soccorso, offrendosi spontaneamente di accompagnarmi nell'edificio.
E quando mai gli ricapitava di entrare in un posto con così tante belle ragazze?
Mi staccai da Kakuzu e mi buttai al collo di Hidan.
- Grazie Hi-Sempai! -
- Oook, chi ti ha drogato mentre non guardavo? -
- Uh? -
- Andiamo, " Hi-Sempai" ? Puoi fare molto meglio! -
- Bhè, se preferisci potrei chiamarti testa di cazzo...Oppure cretino...Opp-
- Hi-Sempai va più che bene -
- Vedi che andiamo d'accordo alla fine? -
Kakuzu si diresse verso l'hotel più economico che riuscì a trovare, dopotutto anche loro avrebbero dovuto prepararsi.
Volevo proprio vederlo con uno yukata.
Mi lasciai andare in una grossa risata al pensiero e Hidan mi guardò strano, praticamente trascinandomi dentro il palazzo dove si sarebbe tenuta la festa perchè mi preparassero.
Portarmelo dietro si rivelò un GROSSO errore.
Tutte le ragazze che stavano chiaccherando amabilmente nella sala d'attesa si zittirono di colpo e cominciarono a ridacchiare sommessamente, lanciando occhiate...Fameliche, oserei dire a Hidan.
Che chiaramente non se ne accorgeva e sorrideva alle ragazze, non capendo che in quel modo le istigava ancora di più.
- Salve, in che modo possiamo aiutarvi? - chiese una commessa, camminando verso di me.
- Oh, bene! - esclamò Hidan - Voglio che la prepariate, mi raccomando, fate in fretta - e con ciò mi lasciò lì, a maledirlo mentre con un movimento della mano mi salutava, scomparendo in strada.
- Posso sapere il suo nome signorina? -
- Uh...Certo! E' Tora. - Speravo di averlo azzeccato, quando Kakuzu me lo aveva detto ero nel pianeta Hidan.
- Tora Moori? -
- Esatto, scusate la totale mancanza di tatto del mio amico prima... - dissi, lievemente imbarazzata.
- Non si preoccupi signorina. Se vuole seguirmi la condurrò dai nostri specialisti, a quanto sembra per lei è stato pagato un trattamento completo. Resterà qui per quasi tutto il pomeriggio, se vuole consegnarmi il suo kimono provvederò affinchè venga lavato e riconsegnato a lei entro sera. - senza dire niente le consegnai la borsa nella quale Konan aveva messo il mio kimono - La ragazza vicino alla porta la porterà ai bagni. Buona permanenza! -
Mi inchinai in segno di rispetto e mi incamminai verso la porta dove una ragazza mi aspettava sorridendo.
Se Kakuzu avesse saputo che Pein aveva pagato per un trattamento completo...Forse non ne sarebbe uscito vivo.
Ecco perchè decisi di mettere questo piccolo paticolare nella lista di cose " Che Kakuzu non dovrà mai sapere manco cadesse il mondo".

Il resto del pomeriggio fu un incubo.
Un orrendo, terribile incubo.
Per prima cosa mi avevano trascinato nel bagno, e fin lì nulla di strano. Poi mi avevano praticamente cosparsa di profumi, il che di per sè mi faceva venire il mal di testa, anche se alla fine era diventato sopportabile.
La cosa ridicola era che mi avevao tenuto lì dentro tre ore solamente per farmi i capelli, il trucco e le unghie.
Senza contare l'ora che avevano impiegato a mettermi il kimono.
In poche parole mi avevano veramente tenuto dentro tutto il pomeriggio e avevano pure mandato qualcuno a dire a Hidan e Kakuzu che mi avrebbero rivisto direttamente alla festa.
Che giornata merrrrravigliosa!
Ma parlando d'altro...Il kimono per farla breve era bianco, lungo fino a sopra le ginocchia con una fascia in vita rossa. Grazie a Jashin come trucco mi avevano messo solo qualcosa che sembrava vagamente eyeliner e  mi avevano raccolto i capelli un uno chignon, impiegando un buon tre quarti d'ora a cercare di lasciar fuori la ciocca rossa.
- Non possiamo non metterla in risalto! - mi avevano detto.
Sto cazzo!
Mi portarono in una grossa stanza con tutte le altre ragazze, e sopratutto tappezzata distrumenti musicali di tutti i generi.
Quindi non mi sorpresi poco quando vidi anche un pianoforte, credevo che non ne esistessero nel mondo di Naruto.
- Ciao! - una ragazza mi si avvicinò sorridente.
- Erm...C-ciao! -
- Non devi essere timida, a proposito, io mi chiamo  Hikari. -
- Io sono Shi- oh cazzo - Tora! -
- Bene! Credo che ti starai chiedendo il perchè di tutti questi strumenti... - grazie a Dio non se ne era accorta.
- Ma sei veggente? -
Lei rise di gusto, mettendosi una mano davanti alla bocca.
- Mi piaci, sei simpatica! - ma se mi conosceva da neanche un minuto! Questa era tutta pazza... - Comunque è perchè non ti avevo mai visto a queste feste. Quindi ti spiegherò un po' come funziona la cosa...Il signor Kozumi è un grande amante della musica e ha fatto costruire ai suoi  artigiani una vasta gamma di stumenti per intrattenerlo...E si dà il caso che questa festa sarà anche un grosso debutto di musicisti. -
La guardai scettica.
- Sì, siamo solo ragazze.  Hai ragione...Diciamo che ha..."preferenze" per l'altro sesso. -
- Avevo immaginato. E esattamente che cosa vuole che facciamo? -
- Vuole che lo intratteniamo suonando per lui. -  mi guardò strana per un momento - Perchè tu sai suonare, vero? -
Non credo di essere mai stata così felice di aver fatto circa dieci anni di pianoforte.
- Sì. - bella risposta, suppongo che avrei potuto includerci anche lo strumento.
- E che cosa? -
- Il piano. -
La sua espressione a punto interrogativo mi fece capire che, effettivamente, in quel mondo il pianoforte non esisteva.
- Quello là in fondo - indicai sospirando e lei mi guardò ancora più stupita se possibile.
Ad un certo punto ero addirittura preoccupata che gli occhi le uscissero di sede.
- M-ma nessuno è mai stato capace di suonarlo...Nessuno ha mai trovato un pezzo adatto a essere suonato con quello strumento...Con tutti quei tasti poi... -
strizzò gli occhi in modo sospetto - Da dove vieni? - la domanda era fatta con un tono moooolto diffidente.
Ma porca pu...zzola! Sì, puzzola, puzzola.
Cervello! Ti prego, non ti ho mai chiesto nulla in tutta la mia vita, ti costerebbe tanto darmi un aiutino?!
- Da oltre le montagne. Mio zio mi ospita, la mia casa è stata distrutta in un incendio e quindi...Eccomi qui! -
Jashin, quanto amo il mio cervello!
- Oh...Mi dispiace...-
" Sfortunatamente " la nostra illuminante conversazione venne interrotta da un vociare piuttosto concitato da dietro una grossa porta.
- Si comincia - disse Hikari, guardando la porta che si spalancava e due energumeni che camminavano nella stanza.
Fan culo.
Mano a mano la sala dove ci trovavamo cominciò a svuotarsi, Hikari era tra le prime ad andarsene e rimase nell'altra stanza, e in quel modo mi giocai l'ultima possibilità di conversazione prima che fosse il mio turno.
- Tora Moori ? - ma c'era bidogno di chiederlo? Dai, ero l'ultima nella sala, non ci voleva mica un genio a dedurre che io fossi Tora.
- Sì -
- Che strumento suonerai per il nostro signore? -
Gli indicai il piano e quello mi guardò stranito, per poi confabulare animatamente con altre due guardie.
- Certo signorina, se vuole accomodarsi... -
Sospirai e li seguii nella stanza adiacente.
Mi bloccai dopo due passi, vedendo che cosa mi si parava davanti.
- Vai Shi... OUCH! TORA! -
Kakuzu, ma quanto ti voglio bene!
Mi limitai a fulminare con lo sguardo Hidan e mi sedetti al piano, cominciando a pigiare i tasti, producendo una dolce melodia.
La suddetta melodia era una cosa che avevo impiegato un anno a studiare, quindi se non mi veniva lì mi sarei leggermente sparata.
Leggermente.
Dopo la mia terribile performance, cominciò il rinfresco.
Ma quando mai!
Io sono una persona che persino ai matrimoni regge solo una mezzora scarsa, prima di correre e chiudermi in uno dei bagni per le signore, evitando accuratamente in questo modo ogni singolo pallosissimo incontro con remoti parenti e amici che non si vedevano da anni.
A volte penso che anche persone totalmente sconosciute si spacciassero per amici dei miei e che loro ci cascassero come pere cotte.
Comunque, dopo un po' fui salvata da uno dei miei sempai e dovetti trattenermi dal buttarmi al suo collo.
Effettivamente Kakuzu stava bene con uno yukata.
Ok, ok! Stava molto bene.
Ma comparato a Hidan sfigurava.
Va bene, tutti comparati a Hidan sfiguravano.
- Perchè cazzo non me lo avete detto! -
Cercai di spaventarli con il mio sguardo killer, ma dovevo più sembrare un cucciolo che stava per essere pestato perchè Kakuzu fece una cosa totalmente inaspettata.
Cominciò a strofinarmi i capelli.
La mia mascella arrivò quasi a terra per la sorpresa e spalancai gli occhi, guardandolo con un'espressione da baccalà fuor d'acqua, ferma come uno stoccafisso con gli occhi da cernia -ok, basta pesce -
- Che. Cosa. Stai. facendo. - cominciai a tremare di rabbia, cercando di farlo evaporare con lo sguardo.
- Stai al gioco...Le guardie ti osservano -
- Zio! - mi sarei vendicata per le minaccie di morte quando la suddetta povera pulzella aveva chiesto aiuto al qui presente Kakuzu - Ho paura di non aver suonato bene! Cosa ti è sembrato? -
Fingendo una crisi isterica mi buttai fra le sue braccia e simulai a regola d'arte dei singhiozzi.
Lo sentii muoversi e diedi una sbirciatina, notando che mi stava portando in una parte dove c'era un grosso cartello " Vietato entrare. I trasgressori saranno severamente puniti. "
- Questa me la paghi... Letteralmente. - disse dopo un po' di girovagare per i corridoi.
- Sì, certo... A proposito, dov'è finito Hidan? -
- E' già andato avanti, in teoria dovrebbe aver già ucciso le guardie alle porte che conducono alla stanza dei rotoli, quindi abbiamo via libera. -
Mi guardai intorno, tutto sembrava calmo.
- AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH! - un urlo straziante tagliò il silenzio e in brave tempo si sentì un sonoro rimbombare di porte e un rumore assordante di passi.
Guardai preoccupata Kakuzu, che cominciò a correre attraverso una serie di porte, tenendomi saldamente per un braccio, fino a raggiungere Hidan che stava immobile nell'ideogramma di Jashin con affianco un ninja che ancora faceva movimenti convulsi.
- Idiota! La tua stupida religione ha fatto in modo che tutto il corpo delle guardie ci stia cercando! -
- Kakuzu, fottiti, non vedi che sto pregando?! -
- No. - e con questo i suoi tentacoli presero Hidan e lo usarono per sfondare la porta. - Dovrei farlo più spesso, la tua testa è perfetta come ariete. -
- Ah ah ah. Sei spiritoso come un pugno in faccia, Kakuzu. - disse l'albino, rimettendosi in piedi per poi guardarmi con sguardo indecifrabile - Che stai aspettando?  Non dovevamo mica prendere i rotoli e fuggire? -
- Brutto cretino, almeno aiutami a cancellare il simbolo di Jashin-sama! -
- Sama?! Allora sei una Jashinista anche tu? -
- Per ora no, ma è comunque una divinità e la rispetto...Ok, lo rispetto -
Ora mi guardava con uno strano ghigno.
- Allora dovrò convertirti io. -
Lo presi per il colletto dello yukata e, seppur fosse alto almeno una testa più di me, riuscii ad abbassarlo a livello con i miei occhi.
- Pulisci. Questo. CASINO! - mi presi la briga di scandire bene le parole, accompagnandole con una tirata dello yukata.
Lui deglutì, ma alla fine si mise con me a cercare per lo meno di cancellare le tracce più ovvie del nostro passaggio...Come i cadaveri che disseminavano i corridoi , o le porte scardinate, o... Il sangue che usciva dal fottutissimo buco che si era fatto nel petto per uccidere i sacrifici al suo Dio.
Ammetto che per le porte e i cadaveri io, che avevo la muscolatura di una formica anziana non potevo fare molto, e nemmeno Hidan, visto che in un momento di funzionamento del suo cervello aveva pensato bene di rompersi una gamba.
- Aiutami, no? -
- Meglio Kakuzu. -
- Perchè? -
- Toccami il muscolo... - lui fece come gli era detto.
- Ah. - mi guardò dal punto dove era in equilibrio precario contro il muro - Provaci lo stesso, sono vicini. Le guardie intendo. -
Sospirai e mi inficcai sotto il suo braccio sano, l'altro se lo era bucherellato allegramente per ricavare il sangue necessario a tracciare i simboli del suo rituale.
- Cazzo se pesi! -
- Tutti muscoli mammoletta! Cazzo, cammina più veloce! -
- Eccoli lì! -
Non so da dove presi la forza, o da dove era sbucata quella porta- contro la quale mi schiantai - ma cominciai a correre con Hidan in spalla.
- Sempaiii! - mi misi a urlare, sperando che Kakuzu, in un atto di compassione si sarebbe degnato di salvarci la pellaccia.
Mai speranza fu peggio riposta.
Una guardia mi tagliò la strada e la sua spada mi si conficcò nel fianco, trapassandolo
- La prego signore! Ci stanno inseguendo! -
La faccia combattuta del tipo mi disse chiaramente che avevo fatto centro e, il suo colorito cadaverico nel constatare che non avevo detto "bhè " con una spada di dimensioni ragguardevoli che mi trapassava, si fece ancora più accentuato quando la rimossi, senza fare un suono.
- C-che cosa sei tu?! -
Hidan era svenuto, probabilmente per la perdita di sangue e io ne approfittai,tanto non ci avrebbe creduto nessuno.
- Io sono un demone...Non posso sentire alcun dolore, e potrei scegliere di mettere fine alla tua patetica esistenza in pochi secondi. Anzi, prima squarterò la tua famiglia davanti ai tuoi occhi e posso garantire che non ti scorderai mai le loro grida disperate... -
- I tuoi occhi! Stammi...Lontano! STAMMI LONTANO! -
Mi stava venendo benissimo questa parte, alla fine guardare così tanti film aveva avuto un uso.
YAY!
- Corri. Corri e forse, forse ti risparmierò. -
A dir la verità se non si metteva veramente a correre sarei ceduta l' davanti a lui, schiacciata dal dooolce peso del mio caro amico Hidan.
Dato che la guardia non accennava a muoversi la superai e notai una grossa finestra.
Lasciai l'albino appoggiato al muro della veranda e andai a vedere dove era finito Kakuzu.

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Capitolo 5
*** Look what it takes for me to get asleep... ***


Non chiedetemi il titolo cap 5 Grazie a tutti per le fantastiche recensioni! Vi sto volendo un mondo di bene!
Senza ulteriore indugio ecco il 5° capitolo!
Godetevelo!
E' un po' cortino forse, ma mi rifarò con il prossimo! Chiedo umilmente scusa!!!
_________________________________________________________-
Kakuzu era molto organizzato normalmente.
Quel giorno doveva avere un brutto virus, altrimenti perchè tutto quel casino in uno dei suoi piani a prova di b omba normalmente????
Mah.
Al momento comunque non era il mio pensiero principale, mentre venivo inseguita da una ventina di guardie armate fino ai denti.
Schivai per puro...Culo, una spada che si conficcò vibrando nel muro davanti a me.
Deglutii forte abbaastanza da farlo sentire anche a tutte le guardie, che adesso mi avevano circondata e stavano stringendo sempre di più il cerchio.
Ecco delle altre persone che volevano appendermi come una tenda.
EEEHHYYY!! C'è nessuno in quelle piccole testoline bacate che vi ritrovate attaccate al collo? NON sono una tenda cazzo!
Una seconda spada volante mi bloccò la manica del kimono sul muro.
NO, non avevano compreso il significato delle mie parole così forbite.
- Andate a quel paese, brutti stronzi, figli di buona donna, ma porco Giuda, perchè devono capitare tutte a me! Andata tutti a fan culo! Fottetevi! Brutti...Brutti...- avevo esaurito gli insulti... - Brutti bastardi!!! -
Adesso mi guardavano a bocca aperta.
- Non credevo che da una ragazza bella come te, potesse uscire un tale fiume di insulti... - disse uno, troppo vicino per i miei gusti, così presi un kunai dalla cintola che tenevo legata ad altezza coscia e lo ficcai in profondità nel suo braccio.
Decisi di tentare il tutto e per tutto.
Un piano su cui avevo lavorato sin di quando mi avevano accerchiato.
Puntai un dito alle loro spalle e urlai : - Guardate! Un asino che vola! -

Mi svegliai all'alba del giorno dopo, premuta contro qualcosa di caldo.
Inutile dire che mi ci spinsi contro.
- Penso che si sia svegliata. -
Uh?
- D-dove cazzo sono? - mi sentivo la nausea e tutto quel sobbalzare non migliorava certo la mia situazione.
Aprii impercettibilmente gli occhi, distinguendo una silouette mascherata in contrasto con la luce del sole.
- Ka-Kakuzu? -
Tutti gli avvenimenti della sera precedente ritornarono in un lampo e mi rizzai a sedere, cadendo malamente a terra.
- Era anche ora brutta addormentata -
Ok, Hidan - e il suo senso dell'umorismo - era salvo.
- Grazie mister Mi-devo-far-portare-perchè-mi-sono-rotto-una-gamba ! -
- Ehy! Quel bastardo si meritava di soffrire! Aveva insultato Jashin-sama! -
Sospirai, tirandomi in piedi e facendo cadere le spalle, rimettendomi a camminare dietro Kakuzu, ignorando abilmente le proteste del Jashinista.
Praticamente, dopo il mio abilissimo diversivo le guardie mi avevano preso per il dannatissimo fiocco del kimono e menata a sangue.
Non che lo potessi sentire, ma almeno credevano che fossi morta...Poi dopo che mi avevano lasciata lì per cercare i miei compari, mi ero alzata e buttata da una finestra, finendo per una volta in un posto più morbido della terra.
Capirai, stavolta ero finita in un lago...Goia e tripudio!
Almeno aveva cancellato tutte le prove che mi avessero malmenato, a parte i lividi, che però si nascondevano con il kimono.

Ritornammo al covo tre giorni dopo, stanchi morti e con urgente bidogno di una lavata -sopratutto Hidan, che si era fermato a fare qualche sacrificio a Jashin e non si era nemmeno preoccupato di pulirsi un po' dal sangue -
Entrammo, praticamente spingendo Hidan nel bagno per darsi una ripulita e andammo a consegnare il rapporto a Pain.
- Ah, bene, avete fatto ritorno...Vedo che avete i rotoli. -
Kakuzu glieli porse e li mise in una cassaforte dietro la sua scrivania.
- Potete andare. -
Mi diressi verso la mia stanza, pregando di non venire fermata da nessuno.
Mi sentivo leggermente in procinto di svenire e suppongo che il fatto che avessi tossito e avessi sputato sangue non fosse proprio un buon segno.
- Oh merda, non di nuovo! - non era nella mia lista di cose da fare svenire, quindi aumentai il passo e mi fiondai in camera mia, solo per ricordarmi nel peggiore dei modi che Deidara aveva fatto esplodere la stanza di Hidan.
Ma porca di quella tro*a!
Oltretutto era appena uscito dalla doccia e era coperto solamente da un asciugamano -piuttosto largo, oserei dire - in vita e si stava asciugando i capelli.
Avrei potuto morire lì, e sarei comunque stata felice.
Che figo pazzesco...WOW!
Onde evitare una plausibile figura di "emme" davanti a lui, presi dei vestiti puliti, un asciugamano e corsi in bagno a mia volta, accendendo l'acqua e entrando in doccia.
In poco tempo capii perchè non mi sentivo troppo bene.
Sul fianco destro c'era una grossa ferita seghettata, incrostata di sangue raggrumato e con un colorito nerastro; la stessa cosa era sulla schiena.
Sia dannata la guardia che aveva avuto la bella idea di usarmi come uno spiedino.
Presi il sapone e cominciai a lavare via lo sporco dalla mia pelle, prendendo particolare cura nel lavarmi i capelli che sembravano una profumeria dopo la festa.
Uscii e mi misi in intimo, poi presi il disinfettante e ripulii il taglio alla bell'è meglio, raschiando via ogni grumo di sangue rappreso e sporco.
Il risultato finale non era molto incoraggiante, la carne attorno alla ferita aveva un colorito poco...Poco...Che termine potevo usare...Sembrava che un pezzo di Kisame si fosse impantato sulla mia pancia.
Era di un fottutissimo colore bluastro!
Avevo letto che capitava solamente quando c'era un'infezione e il sangue smetteva di affluire nell'area.
Una parola.
Kakuzu.
Non appena mi aprii la porta, cominciai seriamente a pensare di correre via, non tanto per lo sguardo killer che mi stava rivolgendo, più che altro era per la grossa chiazza di sangue che si intravedeva dalla sua maglietta.
- Che vuoi? - strano a dirsi, ma le sue domande sembravano tutto - minaccie di morte ecc... - ma mai domande.
- Err... - pensa Shikyo, una scusa plausibile...
....
....
- Avevobisognodeltuoaiutoperunacosa! -
Patetica.
Mi guardò sconcertato per un momento.
- Eh?! -
- Avevo bisogno del tuo aiuto Kuzu -
Mi ero firmata la sentenza di morte, chissà che cose grandiose si sarebbe inventato...Peccato che erano tutte mirate alla mia uccisione.
- Entra -
Ok, c'era qualcosa di strano.
- Non ti fa male quella ferita? - gli chiesi dopo un po' di tempo che avevamo passato a guardarci nelle palle degli occhi.
- Mi pare ovvio. Adesso fammi vedere la tua ferita. Che cosa ti sei fatta? Se ti sei rotta un'unghia non posso farci niente, devi andare da Konan. -
Ma per chi mi aveva preso?! Mica ero come tutte le mie compagne di classe, che se si rompevano un'unghia sembrava che il mondo stesse per esplodere.
Ecco perchè amavo definirmi un maschio mancato.
- Ma che ridere, non sapevo che avessi un senso dell'umorismo. - dissi sollevando il tessuto della maglietta e sentendo chiaramente il *gasp* da parte di Kakuzu.
- Ti pare un'unghia rotta? - chiesi piccata.
- Muoviti e stenditi, sta andando in cancrena. -
Yuppieyay!
Cercai di fingere che mi facesse male, urlando quando vedevo che mi punzecchiava con un filamento.
- Puoi anche risparmiare la voce, so che non provi dolore. -
Gli diedi uno sguardo da Ma-come-cazzo-fai-a-saperlo.
- Nessuno, tra tutti quelli che ho mai curato, quando comincio a suturare le ferite si muove verso di me. La normale reazione del corpo è di allontanarsi dalla fonte di dolore. Per il resto sei molto attenta. I miei complimenti. -
- Wow, e sei stato capace di capirlo solo con quello? -
Lui annuì, sollevando lo sguardo dalla sutura per guardarmi negli occhi.
- Non lo dirò a nessuno. Anche perchè altrimenti Pain avrebbe la mia testa. - tagliò il filamento e mi fece alzare - Buonanotte -
- 'Notte Sempai! -
Mi stupii dandogli un veloce abbraccio e correndo giù per il corridoio, verso camera mia.
Trovai Hidan sul letto, spaparanzato su più di metà del materasso.
Mi misi nell'angolino libero che rimaneva e contemplai per qualche minuto di tirargli un calcio con la "c" maiuscola e lasciarlo agonizzante a terra, ma poi mi venne in mente che forse non sarebbe stata un agrande idea per il mio povero fianco, quindi mi accontentai.
- Certo Jashin-sama...Glielo dirò...Domani...Sì...I sacrifici...Certo... -
Oh cazzo, vaffanculo. Allora parlava veramente nel sonno!
Disperata, dopo un'ora di sentirlo che parlava con Jashin la disperazione prese il sopravvento e cominciai a tirare testate al muro, fino a perdere i sensi.
Ma guardate fino a che punto si doveva arrivare per dormire!

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Capitolo 6
*** What a strange dream... ***


Non chiedetemi il titolo cap 6 Una bambina sta piangendo...Dove sono?
Perchè non c'è nessuno?
Sto muovendo alcuni passi incerti verso la fonte dei singhiozzi.
Ci sono cadaveri ovunque, inciampo e cado in una pozza di sangue.
Inorridita mi pulisco le mani sulla cappa e continuo a camminare, seguendo il pianto.
Se qualcuno è sopravvissuto a questa strage lo devo aiutare...
Ecco, vedo la bambina...
- Ferma dove sei! Non muovere un muscolo! -
Oddio, sono morta...
Mi giro lentamente e vedo un'intera squadriglia di ANBU, armati fino ai denti che mi guardano attraverso.
Tutto d'un tratto capisco che non stanno parlando con me.
Parlano con la bambina.
Mi rendo conto che non sta più piangendo.
Sta ridendo sadica, alzandosi sulle gambe minute e ricoperte di tagli sanguinanti, muovendo qualche passo tremolante verso gli ANBU che si mettono in stanza da combattimento.
Ma cosa possono mai volere da questa bambina?!
- Il sommo pontefice ha parlato, abbiamo ordini di portarti da lui per il rito. -
Pontefice? Rito?
La bambina adesso si sta tenendo la pancia dal ridere. Ha persino le lacrime agli occhi.
- E voi..Ahaha!! Credete ehehe! ... davvero di potermi ahaha! Sconfiggere? - smette di ridere e solleva il volto
- Fate attenzione...A quanto pare Ke...-
Tutto sta diventando buio.


Mi svegliai in un bagno di sudore, vagamente conscia dei miei dintorni.
BOOM!
Spiccai un salto non indifferente e atterrai di faccia, mandando giù un buon, gustoso boccone di...sabbia?
Ah già...

Flashback
- Bene Shikyo, Sasori e Deidara sono partiti tre giorni fa. La tua missione la conosci. Vai adesso. -
Wow, che discorso illuminante, mi sentivo un'altra persona adesso.
Andai subito in camera mia, per preparare lo zaino e ci trovai dentro Hidan.
- Che ti ha detto Pain? -
Strano, di solito non gli importava quando Pain mi convocava nel suo ufficio per discutere dei miei allenamenti - che fra parentesi, procedevano da schifo - o quant'altro.
- Devo raggiungere Deidara e Sasori a Suna. Non ti pare divertente? -
- Mph...Ancora non ho capito perchè deve farti andare. Insomma, non è che saresti di molto aiuto a quei due... -
Smisi di mettere roba nello zaino e lo guardai truce.
- Grazie Hidan, grazie tante. Adesso se non ti dispiace dovrei andare, sono già in ritardo. - replicai acida, lanciandomi la cartella in spalla e uscendo dalla porta.
Lo sentii sbuffare, aprire la porta e venirmi dietro.
Eravamo diventati amiconi nelle poche settimane che ero stata al covo, ma a volte faceva dei commenti veramente cattivi e di solito risultavano con me che gli tiravo un pugno in faccia, oggi comunque ero di fretta e non ne avevo il tempo.
- Ehy Shi! - mi trattenni dal tirarmi uno schiaffo -Non sei arrabbiata vero? -
- No Hidan che cosa te lo fa pensare?! -
- Ehehe... Dai che non sei così male. Err... - si mise una mano tra i capelli e cominciò a grattarsi la nuca - Buona fortuna Shi! - disse ghignando.
Gli diedi un pugno amichevole sulla spalla e gli sorrisi, avviandomi fuori dalla porta.

Fine flashback
E adesso avevo trovato Sasori e Deidara, non era stato un viaggio facile, avevo rischiato di venire accoppata a multiple riprese.
Compreso ora, quando l'onda d'urto di una delle "opere d'arte " del bombarolo mi aveva fatto fare una buonissima e nutrientissima cena a base di sabbia.
Alzai lo sguardo giusto per vedere Gaara che cadeva inerme nella coda del gufo di Deidara.
Allora avevano finito...
Maglio, anche perchè non avrei sopportato di vedere il combattimento, soprattutto perchè Gaara era -insieme a tutta l'Akatsuki, chiaramente - il mio personaggio preferito.
- Era anche ora Deidara, lo sai che odio aspettare -
- Andiamo Danna! Non era esattamente deboluccio come credevo... -
Feci capolino da una duna e li osservai venire verso di me.
Per fare un minimo di bella figura mi incamminai, ma non tenni conto della mia scoordinatezza micidiale e inciampai nei miei stessi piedi.
Presi a rotolare giù per la duna, acquistando velocità e incontrando nell'ordine:
Varie rocce aguzze, un bellissimo e spinosissimo cactus e taaaaaanta sabbia.
Per poi mancare di pochissimo la coda di Hiruko e sfracellarmi ai piedi della suddetta marionetta.
Che posso dire, io ci avevo provato.
Ci fosse stato Hidan si sarebbe spanciato dal ridere.
- Quindiii...Tu dovresti essere quella che ci salverà la vita?...Incoraggiante. Un! -
Spalancai la bocca per dirgliene quattro, ma, realizzando che probabilmente la prima impressione che avevano avuto di me non era tra le migliori, la richiusi subito, cercando di farlo sentire in colpa gli rivolsi un'occhiata da cane pestato.
- Non attacca. Un -
Dannazione!
- State perdendo tempo, odio aspettare -
Ah, già che c'era pure Sasori.
- Sì, sì! Andiamo! -
Mi misi a camminare e non fiatai più per un buon trenta minuti.
- Fermatevi voi! Ridateci il Kazekage! -
Oh merda, mi ero dimenticata di lui!
Tirai su il cappuccio della felpa che indossavo sotto la cappa per non farmi vedere in faccia e mi girai, incontrando lo sguardo truce di Kankuro.
Oh madonna, sembrava mia nonna quando l'avevo truccata da piccola.
Era venuto fuori un obrobrio, tanto che quando mio zio l'aveva vista le aveva chiesto se qualcuno le aveva tirato un pugno in un occhio.
Che tristezza...E l'immagine non mi era più uscita di testa! Povera me...
- Ho detto: Ridatemi Il Kazekage! -
Gulp!
Io ero diventata pallida come un lenzuolo, mentre Sasori e Deidara si stagliavano minacciosi davanti a me.
Beati loro che ci riuscivano...Sigh e sob.
Sperando di passare inosservata mi nascosi dietro ad un cactus veramente abnorme, sbirciando ogni tanto il confronto e allo stesso tempo levandomi le spine del cactus di prima.
Anche se dopo un po' rinunciai perchè mi stavo ricoprendo delle spine dell'altro, più grosse e appuntite.
In cinque minuti Kankuro era agonizzante a terra e Sasori si era già riavviato per raggiungere Deidara, con me alle calcagna.

Arrivammo alla caverna il giorno dopo, io personalmente ero sull'orlo dello svenimento e non aspettavo altro che trovare una roccia abbastanza grande da farmi da letto.
Quando entrai nella caverna cambiai subito idea.
Col cazzo che dormivo lì dentro con quella statua che mi guardava!
Nemmeno sotto tortura!
- Allora Shi, come te la cavi con in nostri due artisti? - rimbombò la voce di Hidan nella caverna, facendomi prendere un infarto.
- Hidan caro, io non ho cinque cuori come Kakuzu, e non sono nemmeno immortale, quindi ti prego, se ci tieni a rivedermi viva, SMETTILA ! -
Ero stata abbastanza convincente?
No?
- Come mai sei ricoperta di spine? -
- Incontro ravvicinato con un cactus -
Fece per rispondere ma venne interrotto da altre voci.
- Quindi lei è quella nuova? Non mi sembra un granchè... -
- Hn. -
Guardai Kisame ed Itachi scandalizzata.
Ma perchè la prima impressione che tutti avevano di me era quella di una completa inetta?
Probabilmente perchè era vero.
Depressa mi misi in un angolino, portandomi le ginocchia al petto e mettendomi a fare la muffa.
Letteralmente.
- Dai che non è così tanto male...Certo, è scoordinata, fa schifo a combattere e non sa fare quasi niente... -
- Hidan... -
- Ah già! Mi stavo dimenticando di... -
- HIDAN! - tuonai, già abbastanza incazzata.
- Che c'è?! -
- Non stai aiutando. -
E ritornai nel mio piccolo angolo di depressione.
Dopo un paio d'ore abbondante decisi che mi ero rotta le palle di vederli appollaiati sulle dita della statua, immobili.
E poi i lamenti di Gaara mi inquetavano a morte.
Mi alzai, facendomi scrocchiare abbondantemente la schiena e il collo.
Sembravo il mio gatto quando si svegliava che metteva su uno show da contorsionista...Quella gatta si vantava troppo...
- Dove vai? - arrivò la voce di Hidan
- In giro -
- Entro tre giorni fatti trovare qui -
E come potevo dire di no a Pain? Soprattuto quando me lo chiedeva così gentilmente?

Fu quando uscii dalla caverna che mi resi conto della mia totale mancanza di uno straccio di piano per salvare Sasori.
Ma porca di quella tr...! Trota, sì, trota, trota...
Ma porca trota!
* voce alla Fantozzi*E fu così che rimase sveglia i due giorni seguenti a pensare a un piano...
Era peggio di quando un prof ti chiama alla lavagna per correggere gli esercizi di compito e ti chiede l'unico che non sei riuscito a fare.
In quel momento la bestemmia è assicurata.
Allora Shikyo, ragiona...
Dato che Sasori ha lasciato vivo Kankuro, allora Sakura riuscirà a fabbricare l'antidoto...Quindi il veleno di Sasori non servirà a una cippola...Bene, e fin qui ci siamo.
Quindi per evitare che Sakura o Chiyo crepino tra atroci sofferenze, ma soprattutto perchè non dovevano ammazzare Sasori, avrei dovuto fregarle l'antidoto.
Possibilmente senza farmi uccidere.
Ok, scartiamo questo piano. Troppo complicato.
Cominciai a camminare avanti e indietro, mettendomi a calciare tutti i sassi che avevano la sfortuna di trovarsi sulla mia strada.
E dopo un'ora di rimuginare su come salvare Sasori - e anche me stessa possibilmente -, avevo la testa che minacciava di esplodere.
Vabbè, avevo ancora due giorni prima della battaglia, potevo pensarci anche in un secondo momento? No?
Per occupare tutto il pomeriggio rimanente decisi di allenarmi da sola.
AHAHAHA!!
Come no! Prima che mi fosse venuta la voglia di allenarmi avrei visto Kakuzu offrire spontaneamente a Hidan un soggiorno in un hotel a cinque stelle.
Il che significava all'incirca...Dunque...Considerando che oggi è Venerdì...
MAI.
_______________________________-
Hola chicos!!! Como estais?
E già, oggi lezione di spagnolo...E verifica di fisica!
C'è di buono che adesso so perfettamente come funziona un freno idraulico.
Comunque, riuscira Shikyo a farsi venire in mente uno straccio di piano per salvare la vita a Sasori? E riuscirà Hidan a fare dei sacrifici per Jashin? Riusciro io ad uscire viva dall'ora di matematica domani? Ma sopratutto, riuscirò a smettere di scrivere domande idiote?
Ciauuu!
Alice_

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Capitolo 7
*** Savin' Sasori...Who am I kidding ?! ***


Non chiedetemi il titolo cap 7 Sono ancora qui...
E la bambina ancora piange.
Dove sono gli ANBU?
Mi guardo in giro e lo sguardo mi cade su una spada dall'elsa molto lavorata.
Trattengo a stento un urlo, riconoscendo il braccio del proprietario dell'arma ancora attaccato all'impugnatura.
Uno degli ANBU.
Sarebbe tutto a posto se non fosse per un piccolo dettaglio.
Manca tutto il resto del corpo.
- Non vedi? Ci hanno minacciato! Dovevamo farlo! -
Mi immobilizzo, credendo che la bambina parli con me.
- Ne stanno arrivando altri! Perchè ci odiano così tanto?! -
Un tintinnio di metallo arriva da dietro una delle case in fiamme.
- State attenti, il suo aspetto può trarre in inganno...-
La bambina questa volta non smette di piangere mentre la squadriglia di ANBU sguaina le armi e la carica.
Non voglio guardare, ma poi delle urla agonizzanti mi fanno togliere le mani dagli occhi.
Davanti a me è rimasto un solo ANBU.
- LASCIATECI IN PACE! - urla la bambina prima che l'ANBU venga fatto a pezzi davanti a me.
Rimango per qualche secondo immobile, terrorizzata.
- Chi sei tu? -
Ancora sotto shock e tremante alzo lo sguardo, trovandomi faccia a faccia con la bambina.
- Sei una di loro? - sono troppo occupata ad osservare il buco che ha dove dovrebbe essere il cuore.
- Rispondimi! -
La guardo, muovendo la bocca ma non produco alcun suono.
- Sei una di loro! MUORI! - prima che possa reagire vengo schiacciata a terra e la forza dell'impatto mi fa vedere macchie nere per qualche secondo.
Quando riacquisto la vista spalanco gli occhi e comincio a tremare.
Non mi stava tenendo ferma con una tecnica della terra come credevo.
No. Mi stava tenendo ferma con una sostanza che proveniva dalle numerose ferite sul suo corpo.
....
Sangue.


- AAAAAH! - mi svegliai nella caverna e mi rizzai a sedere.
Desiderai quasi subito di non averlo fatto quando un'ondata di nausea mi fece venire voglia di liberarmi della mia colazione.
- Oi Shikyo! Stai bene? -
Ci misi un po' a riconoscere la voce di Hidan, disorientata com'ero.
- Tutto ben - non feci in tempo a finire la frase che una fitta dolorosissima mi attraverso la testa.
Non riuscii a trattenere un urlo di dolore, tenendomi disperatamente l'occhio destro che mi ero resa conto aveva cominciato a sanguinare.
Cosa diavolo mi stava succedendo?!
Così come era venuto il dolore se ne andò.
La mia prima esperienza dolorosa...E non guardavo avanti per ripeterla. Se prima la disautonomia aveva anche i contro adesso non li vedevo nemmeno più.
Cosa. Cazzo. Era. Successo.
Ancora parecchio scossa mi alzai su gambe di gelatina e ondeggiai fino all'uscita della caverna e mi accasciai a mo' di sacco della spazzatura in riva ad un piccolo ruscello.
Sporsi la testa sullo specchio d'acqua e rimasi a fissarmi stranita.
Dalla superficie dell'acqua due occhi che non erano i miei ricambiavano il mio sguardo.
O meglio, erano i miei, ma uno era rosso, mentre il destro...Era diventato color oro.
Ok, non bastava che un mio occhio impazzisse e cambiasse colore.
No! Ci si doveva mettere pure l'altro!
Sospirai e mi lavai la faccia, togliendo il sangue che ancora colava dall'occhio e osservandolo per un po'.
- Cominciamo bene... - dissi tra me e me.
La top priority al momento era trovare un fottutissimo piano per salvare Sasori.
Dai Shikyo che ci puoi riuscire!
...Un momento.
Ma quanto avevo dormito?
Mi fiondai di nuovo nella caverna, inciampando a più riprese nelle rocce e finendo la mia corsa folle rotolando ai piedi di una mano della statua.
Trafelata mi misi le mani sulle ginocchia e guardai in alto.
- Ma... - pensavo seriamente che un polmone si fosse seriamente compromesso - Quanto... Vi manca ...Per finire il rituale? -
Ok, il polmone era andato per davvero.
Ventolin, a me!
- Abbiamo quasi finito, ancora un'ora e poi potrò finalmente andare a fare dei sacrifici a Jashin-sama! -
Io che stavo respirando bel bella dall'erogatore per poco non mi soffocai e cominciai a tossire come una disperata.
- Coff...Porca ...Coff! Coff!... Vaffan Coff! Culo! -
Adesso ero diventata paonazza.
Considerando che poi avevo poco più di un'ora per pensare ad un piano decente...
L'attacco d'asma era assicurato.
Mi ci mancava.

Quando Sakura sfondò la parete di roccia mi sentii svenire, come cazzo avrei dovuto fare io, di tutti gli occupanti della caverna a metterla KO?!?!?
Bhè, se le spruzzavo negli occhi il ventolin...
La questione era che non sarei nemmeno stata capace di avvicinarmi, figuriamoci fare qualcosa di così complicato come spruzzarle negli occhi quello stupido coso...
Saremmo morti io e Sasori...
Sopratutto io, considerando la mia scoordinatezza micidiale.
Forse potevo farla ridere fino allo spasimo... Nah, probabilmente gli ANBU che avevo giocato con la mia beneamata calcolatrice - che adesso quasi veneravo per avermi salvato la vita - avevano fatto un bell'identikit...
E se tanto mi dava tanto Sakura era incazzata come una bestia con me per lo scherzetto della bomba.
Ma perchè capitano tutte a me!
Deidara intanto stava facendo incazzare pure Naruto.
Ero mezza tentata di prendere un sasso dalla mia postazione e tirarglielo in testa per vedere se faceva un suono vuoto...Molto probabile.
- E' morto da un po' oramai... -
Ok, Naruto che da in escandescenze in tre...due...Uno...
- RIDATECI GAARA! -
Prese un rotolo e lanciò uno shuriken a Sasori, che come da copione lo parò senza neanche guardare.
E fregandosene bellamente di Naruto che a momenti esplodeva, ritornarono a dibattere...Su...Quale arte fosse la migliore.
Ora, io riconosco di non essere molto paziente, ma dopo un buon dieci minuti di sentirli bisticciare, decisi di passare all'azione.
Presi una roccia che stava di fianco a me e la tirai con tutta la mia forza, riuscendo - miracolosamente oserei dire - a colpire il mio bersaglio.
Anche conosciuto come Deidara.
- OUCH! -
Speravo che il messaggio gli fosse arrivato per lo meno!
- Comunque l'arte è un'istante di effimero splendore! - e con ciò schivò abilmente un fendente della coda di Hiruko e saltò su un suo pennut - erm... - opera d'arte.
Naruto, essendo la testa di cazzo iperattiva che era, si fiondò subito all'inseguimento del bombarolo, seguito a ruota da Kakashi che raccomandò a Chiyo e a Sakura di stare attente a Sasori.
Veramente ero io lì l'unica sfigata che doveva temere per la propria vita.
E Sasori se il mio piano non funzionava.
- Allora nonna, non ti eri ritirata? -
- Oh, volevo solamente rivedere il mio nipotino... -
E fu così che la caverna divenne un vero inferno.
Sopratutto quando Sakura e la nonnetta cominciarono a confabulare per poi uscirsene con la grandissima frase ad effetto
- Quello che Sasori non sa, è che ho già fatto la prima mossa! -
- Ma cara nonna, anche io ho provveduto... -
Se alludeva a me stava fresco, col cazzo che sarei scesa lì in mezzo con quello che stava per succedere!
Infatti poco dopo le due kunoichi cominciarono a correre come due furie verso Hiruko che le tempestò di aghi
Ancora non capisco come cazzo avevano fatto a schivarli tutti.
Sporsi la testa giusto in tempo per venire colpita da uno dei pezzi di Hiruko in faccia.
Ok, Sakura era riuscita a far venire allo scoperto Sasori.
Ed ecco che il terzo Kazekage faceva il suo ingresso trionfale!
Mi stavo veramente godendo la battaglia, sopratutto perchè speravo che non avrei dovuto metterci piede.
Chiaramente non poteva andare come volevo io per una volta...Ma è troppo da chiedere?!
Ben presto la sabbia di ferro ( ? ) cominciò a prendere la forma della piramide e del parallelepipedo più spaventosi che avessi mai visto.
Non fraintendetemi, anche quelli che disegnava la mia prof di matematica erano spaventosi - per il semplice fatto che quella aveva il dono di interrogarti quando per una volta non avevi studiato - ma almeno non potevano ucciderti!
Il massimo danno che potevano farti era una bella lavata di testa dalla prof.
" Ma ragazzi, siete diventati deficienti?! E' una semplicissima equazione di secondo grado, fratta, elevata alla n in x ! Cosa c'è di così complicato?! "
E tutti l'avevano guardata come dire: ma qual è il tuo cazzo di problema?
In più lady Chiyo sembrava in una maniera inquietante mia zia.
Certo, forse - anzi, senza il forse - era molto più atletica di lei, ma la somiglianza c'era.
E non sto esagerando, seriamente, erano due gocce d'...
Oh mio Dio! Kishimoto ha preso l'ispirazione da mia zia!
Brrrr...
Fui riportata sulla terra dal parallelepipedo dell'orrore che, preso a pugni da Sakura, aveva sfondato la parete dove io ero appollaiata, facendomi cadere con addosso una ragguardevole pila di rocce.
Miracolo che non mi ruppi niente, solo qualche graffio.
E alla fine era la volta della trottola! Olè!
Peccato che nella foga del combattimento, sembrava essersi dimenticato che c'ero pure io nella caverna.
Evitai per una questione di millimetri di farmi triturare e mi nascosi dietro un'altra roccia, capirete, non è che facessi molto altro...
Aspettai... E aspettai...E aspettai... E -pensate un po'! - aspettai ancora, guardando Sakura deviare con pugni e calci qualunque attacco di Sasori.
Finchè non crollò la volta della caverna.
Feci giusto in tempo a mettermi sotto un masso sporgente che venni bloccata dai massi.
La mia solita sfiga micidiale.
Cominciai quasi subito a spostare le macerie, ricavando un piccolo buco delle giuste dimensioni per guardare la scena del combattimento senza essere vista.
Realizzai dopo che Sasori stava per cercare di fare degli spiedini da Sakura e Chiyo con quella tecnica.
Personalmente non avrei voluto nemmeno uscire dal mio stupendo nascondiglio, ma... Sinceramente, preferivo rischiare di morire adesso che non essere uccisa da Pain dopo perchè non ero riuscita a salvare la pellaccia del mio caro amico marionettista che aveva cercato a più riprese di accopparmi con una trottola!
Sospirai quando vidi la sabbia cominciare a prendere una forma vagamente simile ai rovi nel giardino a fianco al mio.
Una volte c'ero finita dentro cercando di recuperare un palla e non ne ero riuscita ad uscire prima di due ore.
Solo perchè alla fine mi avevano portato un paio di cesoie...
Quando quel...coso si schiantò a terra - anche qui, non ammazzandomi. Si vede che Jashin mi stava volendo bene - uscii dal mio nascondiglio e aspettai che Sakura facesse finta di svenire.
- Sakuraaa! -  urlò mia zia -sentite, ci assomiglia semplicemente troppo! - bloccata sotto un masso, prima che la ragazza chewingum toccasse terra con un sonoro *sploff* e una bella nuvoletta di polvere.
Io - che nel frattempo mi ero arrampicata ai bordi del cratere e sopra le punte aguzze di sabbia - cominciai a scendere piano piano, attenta a non far rumore.
E per una volta - udite, udite - riuscii a fare qualcosa senza fare figure di merda!
Avvenimento epico!
Quando Sasori scagliò il terzo Kage verso Sakura io mi buttai, fermando la marionetta ad un millimetro dal pugno ben mirato della rosa che ci mise qualche secondo a registrare il tutto.
E lì finì il mio piccolo momento di gloria.
Con un pugno, che mi fece finire nel muro opposto - facendoci anche un bel cratere, oserei dire - e cadere spappolata vicino a Sasori, che intanto si era ripreso la sua preziosissima marionetta.
- Non potevi semplicemente dirmelo? - disse il rosso. Sembrava quasi divertito.... Quasi - ci tengo a precisarlo -
Mi limitai a ringhiare e gli tirai una petra in testa.
Tanto non gli avrebbe fatto male comunque.
_________________________________________________
E rieccomi! Con un altro carico di cazzate assurde!
Spero che il chappy sia abbastanza divertente.
Ciauuu!
E grazie a tutti quelli che fino adesso si sono presi la briga di recensire questo obrObrio che io chiamo storia!
Graaaazieeee!!!
^.^
Alice_
Ps lo so che le mie scene di combattimento fanno semplicemente pena...XD e la sabbia...Io guardo l'anime in inglese, quindi sarebbe Iron sand, ergo sabbia di ferro... Se ho sbagliato fatemelo sapere! Grazie.

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Capitolo 8
*** A strange scroll... ***


non chiedetemi il titolo cap 8 Sinceramente non sapevo come ce l'avessimo fatta.
Ok, come Sasori ce l'avesse fatta.
Il mio ruolo era stato principalmente quello di far incazzare Sakura e diventare il suo tirapugni.
Bello, no?
Alzai a fatica la testa da sotto la pila di rocce che mi ricopriva e feci giusto in tempo a scansarmi che un pugno poderoso fece un cratere ENORME nel suolo già dissestato.
Cazzo, non riuscivo a fare neanche due passi di fila senza sfracellarmi!
Vabbè, anche normalmente non ci riuscivo, ma mi si presenta un capo espiatorio!!
Sakura intanto mi stava allegramente facendo rimbalzare da una parete all'altra, fin quando non riuscì a mandarmi addosso a Sasori - che dopo aver perso il terzo Kazekage per colpa di Sakura che aveva mascherato un clone con una roccia caduta, era ricorso a se stesso per finire in fretta il combattimento - facendomi infilzare da una delle lame che spuntavano dai suoi fianchi.
Ci guardammo nelle palle degli occhi per un buon cinque minuti, prima che qualcuno di noi si decidesse a fare una mossa.
Ergo Sasori, che senza farci nemmeno troppo caso mosse un passo di lato, facendo sfilare la lama dal mio fianco e aiutandomi a stare in piedi.
- Grazie. -
- Vedi di non rallentarmi -
Lo guardai scandalizzata, prima mi infilzava come uno spiedino, poi mi diceva di non rallentarlo.
Fottiti.
- Certo. -
Ecco un perfetto esempio di pensare una cosa e dirne un'altra.
Tipico di me.
Notai con la coda dell'occhio Sakura che mi guardava impallidita e che poi si precipitava da Chiyo.
Semplicemente perfetto!
La vecchia - vi sfido a dirmi che non è così - si mise a frugare nella sacca che portava al fianco e ne estrasse un rotolo piuttosto malconcio.
- Mi ero proibita di usare questo Justu...Ma contro di te devo. -
Sakura la guardava con fare interrogativo.
Io invece - che sapevo che cosa stava per arrivare - cominciai ad avere un leggero senso di nausea.
Quando poi aprì la pergamena la cosa stava raggiungendo livelli critici e avevo seriamente voglia di mettermi a vomitare.
Le dieci marionette erano già abbastanza inquietanti viste nell'anime, ma avercele di fronte, soprattutto quando hai un'esperienza in battaglia che ammonta a - 1000000000000000000000000000000 non puoi non essere un po' spaventata.
Ok, io ero terrorizzata, ma non rigiriamo il coltello nella piaga, Ok???
Bene.
Sasori mi stava ancora tenendo per il gomito, e non con molta delicatezza, oserei dire.
- Aah... Le dita multiple - e giù che faceva una spiegazione inutile della tecnica.
Poi evocò a sua volta le marionette.
Speravo che sapesse che se Sakura mi arrivava vicino ero pressapoco morta.
Ok, cancellate il pressapoco.
Se Sakura mi si avvicinava ero morta.
Ma lui lo sapeva vero? E non avrebbe lasciato che quella ragazza brutta e cattiva, con la fronte larga mi uccidesse come una zanzara...VERO?!?
- Come mi hai CHIAMATO?!? -
No.
No, vi prego, ditemi che non l'ho fatto.
- COME MI HAI CHIAMATO?! RISPONDI! -
Gulp.
Ora capisco cosa provava Naruto quando era in procinto di ammazzarlo.
Con la differenza del tutto irrilevante che io non ero sua amica e che probabilmente adesso si stava pianificando una serie di modi assurdamente elaborati e da cartone animato per farmi fuori.
E sapete che vi dico?
Probabilmente ci sarebbe pure riuscita.
Ma perchè?! Non ho mai fatto nulla di male!

Eravamo alla resa dei conti.
Sakura stava lottando con Sasori per la spada che la trapassava da parte a parte, e io potevo solamente stare a guardare mentre giocavano al tiro alla fune.
Vi starete chiedendo come mai ero ancora viva.
Risposta: Puro Culo!
Semplicemente, Sakura mi stava allegramente prendendo a pugni, calci, e qualunque cosa che vi fosse potuta venire in mente; io le prendevo, senza nemmeno provare a difendermi, l'avrei solo istigata di più.
E fidatevi se vi dico che era già una furia.
Comunque una marionetta aveva ferito Chiyo e Sakura si era voltata per vedere che cosa le fosse successo.
Quando poi si era rigirata le avevo spruzzato negli occhi...Il VENTOLIN!!
Peccato che poi avesse tirato un pugno infuso con il chakra alla ceca e era riuscita a colpirmi una gamba.
Quindiiii...CRAK!
E ecco perchè ero sdraiata a mo' di tappeto sulle rocce, senza potermi muovere.
Fancul0 Sakura!
Era questione di momenti prima che la vecchia sferrasse il colpo fatale al rosso, e si sbagliava se pensava che l'avrei lasciata fare solo per una gamba rotta.
Strisiciai dietro una roccia vicino alle marionette che avrebbero ucciso Sasori e mi rimisi a posto la gamba.
Di solito questa cosa mi supportava per qualche passo, poi no comment, ma avrebbe dovuto funzionare.
Il marionettista lasciò la spada nel fianco di Sakura e si preparò a colpirla.
Accaddero varie cose nell'arco di due secondi.
1) Io che mi paravo tra Sasori e le marionette
2) Sempre io che tiravo lo sgambetto al rosso - sapete com'è, non potevo fargli rischiare di ammazzare una dei protagonisti -
3) Le sciabole delle due marionette che mi si conficcavano nelle mani, fermandosi lì.
Come era mio solito feci finta di provare un GRANDE dolore, ma in verità mi trattenevo a stento da fare il medio alle due kunoichi che mi guardavano stralunate.
- Ok, adesso posso svenire... - mi voltai un attimo verso Sasori che mi guardava con occhi sbarrati - Non, e ripeto, NON ucciderle, per nessun motivo al mondo. Se non vuoi venire smontato pezzo per pezzo e venire divorato dai tarli mentre Hidan ti parla non stop di Jashin. E scriverò sulla tua tomba che secondo te l'arte è un momento di effimero splendore, come dice il tuo amatissimo partner. -
Sembrava abbastanza spaventato, quindi decisi di darla vinta al mio povero corpo e spappolarmi a terra dietro di lui.

Mi svegliai nella mi astanza al covo, con una gamba ingessata e varie bende.
Molte bende.
Troppe bende.
Ok, avete capito che non mi piacciono le bende.
- Ah, ti sei svegliata un! -
- Che cosa è successo? Dov'è Sasori?! -
- E' di là, a riparare le sue marionette. -
- Oh... - spalancai gli occhi e ringhiai - NON ha ucciso le due tizie che mi hanno semiammazzato, vero? -
- Uhm...No, non mi pare...-
- Fiuuu - sospirai di solievo - Sai dove sono Hidan e Kakuzu? -
- In missione per reclutare un nuovo membro. Un! -
- E quando dovrebbero tornare? -
- Ah bho. un! -
Bho, una sillaba ma un potere immenso.
- Ok, grazie Deidara...Posso...Alzarmi? -
- Sì un!! -
Si affrettò ad aiutarmi in piedi e mi porse un paio di stampelle che presi di buon grado.
Chissà, magari mi sarebbero potute servire per menare Hidan quando tornava!
Ci avviammo per la porta che si aprì e mi piantò nel muro, schiacciandomi a regola d'arte.
- Deidara, dov'è Shikyo? -
Era Pain.
Se avessi potuto ridere senza scoppiare in un colpo di tosse epico l'avrei fatto.
- Fono fi feto! -
La porta si aprì e caddi a terra, stampelle e tutto, guardando prima Deidara che se la rideva fino alle lacrime e poi Pain che mi guardava inespressivo.
- Ho bisogno di parlarti -
Non avevo fatto nemmeno in tempo ad alzarmi e già mi trovavo nella merda.
- Va bene-
Lo seguii nel suo ufficio, cercando di camminare supportandomi con le stampelle e evitando al massimo delle mie possibilità di cadere e spaccarmi la faccia.
Mi fece segno di sedermi e obbedii più che volentieri, afflosciandomi sulla poltrona con le mie fidate stampelle di fianco.
- Bene Shikyo... Hai completato con successo la tua prima missione. -
Io annuii.
- I miei complimenti, ma non è di questo che volevo parlarti... Nei rotoli che vi ho chiesto di ritirare dalla tenuta di Kozumi c'erano importanti informazioni che ti riguardano... - aprii uno dei rotoli che erano ammucchiati ordinatamente sulla sua scrivania, porgendomelo da leggere.
- Non ti aspetti veramente che io lo sappia leggere, vero? -
- Ci sono delle parti in una lingua che non sono riuscito a decifrare, magari tu potresti conoscerla. Guarda. -
Effettivamente oltre ai kanji giapponesi c'erano delle parti che riuscivo a capire. Mi sorse subito una domanda.
Come cazzo faceva ad esserci una parte scritta in inglese?!
Vedendo la mia espressione sbigottita, Pain parlò.
- Vedo che la riconosci, che cosa dice? -
Anche se in realta diceva, " Dimmi che cosa dice, altrimenti anche se non provi dolore, farò in modo di ucciderto nel modo più doloroso possibile "
Allora...
"Blood can be a very impressive weapon, it can heal as well as kill. You must not underestimate it or it will be your downfall.
This is one of the rules to master this power. Keep it in mind; and may Ketsueki, the great carnage dragon, watch over your path. Sh...
"*
era troppo sbiadito per leggere il resto.
Continuai a leggere, anche se non credevo che sarebbe stata una buona idea.
"The children are dead, not one of them was able to survive the surgery. I've been trapped here for a year now, I wonder how my family is doing...These people are forcing me to do horrible things...I've come to know that they want to create a Hybrid, so they kidnapped me from my world to use our superior technology...I don't know how much I can handle anymore."
Rabbrividii. Non ero la prima a venire portata nel mondo di Naruto allora...
" I tought they would have given up by now... But no! This morning they forced me to mix human DNA with an animal's...They haven't told me which one and it worked...I feel so ashamed that I've helped out to create such abomination. And I don't even know what they are going to use it for!"
Con il cuore in gola lessi l'ultima parte in inglese.
" Dear diary, this is the last time I write to you. I gave birth to the monster they dare to call savior just a week ago and today I helped it's mother to get rid of it. I've done at least a courageous thing in my life, I sent that monster in my world, with a note that said to kill it as soon as possible. Unfortunately they  seemed to knew about our plan and dispatched a ninja squad to retrieve the baby girl. They took the message and the second after the child was gone into the portal. God, what have I done... Please forgive me...
13 February 1997
"

Con mani tremanti gli riconsegnai il foglio, spiegandogli brevemente il contenuto, per poi scusarmi e andare in camera mia.
Certamente era solo una coincidenza...
Il gracchiare di un corvo fuori dal covo mi fece sussultare. Mia nonna diceva sempre che non portavano bene.
Va bene, adesso stavo diventando paranoica però.
Mi feci una doccia veloce e mi infilai nel pigiama, mettendomi sotto le coperte.
La parte della doccia mi aveva portato via praticamente quasi tutta la sera, cercando di non uccidermi e allo stesso tempo fare figure di cacca.
Mi addormentai con il pensiero della faccia che Hidan avrebbe fatto sapendo che ero sopravvissuta all'incontro ravvicinato con Sakura e Chiyo.

Da qualche parte nelle montagne dell'estremo nord

- Signore... - un ragazzo di sì e no vent'anni fece capolino da una porta metallica, fissando con sguardo impaurito la grossa sedia girevole davanti a lui.
- Aaah... Ho mandato a chiamare per te... Come procede il nostro soggetto? -
- B-bene signore, abbiamo registrato vari progressi...Siamo pronti per... Quel piano. -
- Bene, bene...Sparisci adesso. -
Il poveretto non aspettava altro e a passo svelto si lanciò fuori dalla porta, le suole delle sue scarpe ticchettando contro il pavimento lustrato di metallo.
- Bene...La pagheranno, la pagheranno tutti per quello che mi hanno fatto... -
Un kunai si conficcò sulla grossa cartina delle cinque nazioni, facendo un grosso buco sul villaggio dell'erba.
- Presto la pagheranno tutti-
___________________________________________
Allora, che ve ne pare?
Prima che mi dimentichi:
* "Il sangue può essere un'arma impressionante, può curare e uccidere. Non devi sottovalutarlo oppure sarà la tua disfatta. Questa è una delle regole per controllare questo potere. E possa Ketsueki, la dragonessa della carneficina, guardare il tuo cammino. "

"I bambini sono morti, nessuno di loro è riuscito a sopravvivere l'operazione. Sono itrappolato qui da un anno ormai, mi domando come stia la mia famiglia...
Queste persone mi stanno costringendo a fare cose orribili... Ho saputo che vogliono creare un ibrido, quindi mi hanno rapito dal mio mondo per utilizzare la nostra tecnologia superiore...Non so quanto posso sopportare ancora..."

"Pensavo che si sarebbero arresi adesso...Ma no! Questa mattina mi hanno costretto a combinare DNA umano a quello di un altro animale, non mi hanno detto quale...E ha funzionato. Mi vergogno così tanto ad averli aiutati a creare un tale abominio! E non so nemmeno per cosa lo useranno! "

"Caro diario, questa è l'ultima volta che ti scrivo. Ho fatto nascere il mostro che osano chiamare salvatore una settimana fa e questa mattina ho aiutato sua madre a liberarsene. Ho fatto almeno una cosa coraggiosa nella mia vita, ho mandato quel mostro nel mio mondo, con una nota che diceva di ucciderlo il prima possibile. Sfortunatamente sembrava che sapessero del nostro piano e hanno mandato una squadriglia di ninja per prendere la bambina. Hanno preso il messaggio e il secondo dopo la bambina era sparita nel portale. Dio, che cosa ho fatto...Perdonami!
13 Febbraio 1997"


Un grazie veramente ABNORME a Dragonmoon e Ilarya Kiki che si prendono sempre la briga di commentare tutte le cavolate che scrivo!!!
Al prossimo capitolo!
Ed ecco un'immagine di Shikyo: Image and
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Capitolo 9
*** Is it really love that I'm feeling? ***


Non chiedetemi il titolo cap 9 E rieccomi con i miei scleri!
Piccola domanda prima dell'inizio:
Ma l'immagine sìdi come dovrebbe essere Shikyo si vedeva????
Senza ulteriore indugio...
Rullo di tamburi....
Si comincia!
_____________________________________-
La mia pace spirituale non durò molto.
Knock knock.
Mormorai qualcosa di poco cortese e mi rigirai nel letto.
- Oi! Shikyo, lo so che sei lì dentro! -
Ma porca di quella vacca.
Buttai uno sguardo veloce all'orologio sulla parete opposta alla porta e cominciai a tremare. Di rabbia.
Prima che potesse bussare ancora mi precipitai alla porta e la fiondai aperta, pronta a fagli una bella lavata di capo.
- Hidan, adesso tu mi spieghi perchè cazzo mi hai svegliato alle tre di mattina! -
Mi accorsi solo dopo che dietro di lui c'era una ragazza.
Probabilmente aveva più o meno la mia età.
- Lei è Tsuki, la nuova recluta. Dormirà con te! Adesso io me ne vado a dormire. -
E me la mollò lì.
- Ciao! Io mi chiamo Shikyo! - dissi tutta allegra.
Ma cambiamento di personalità fu più repentino.
- Stammi lontana. E stai lontana anche da Hidan-san -
Se prima era tutta timida, con gli occhi giganti da cucciolo, adesso sembrava la brutta copia della prof di ginnastica quando non facevi un esercizio come diceva lei. Ed era tutto dire.
Dapprima non registrai la prima parte della frase - Hidan e San nella stessa frase?! Ma non prendetemi in giro! - ma poi...
- Ehy! Ma che ti ho fatto?! Ci siamo conosciute adesso! -
- Mi basta per capire che non vali il mio tempo. Fatti da parte per piacere. -
Io che ero rimasta imbambolata feci appena in tempo a scostarmi un secondo che entrò nella mia stanza e chiuse la porta a chiave.
Rimasi lì un bel po' con la bocca aperta, prima di decidermi a fare qualcosa, prima che qualche moscone cogliesse l'opportunita e si tuffasse a bomba nella mia bocca.
Vaffanculo ragazzina!
Mesta mesta mi misi a girovagare per i corridoi, fino a trovare le stanze di Hidan e Kakuzu.
Da Hidan non ci sarei andata a dormire, altrimenti quella lì mi ammazzava.
Non sto scherzando, quando mi aveva detto di stare alla larga da Hidan-san - mamma mia, è così difficile anche solo pensarlo! - mi aveva rivolto un'occhiataccia peggio di quelle di Kakuzu.
Ho reso l'idea?
E poi ammetto che forse - e dico forse- ero un pochino gelosa.
Ma non così tanto da sfidare una ninja fatta e finita come lei. Ci tenevo alla vita, quindi no, grazie!
Quindi, per scartaggio delle altre opzioni mi rimaneva solo una persona - capirete, le opzioni erano due -
Kakuzu.
Mai una porta mi aveva fatto così tanta paura.
Cercai di bussare il più piano possibile, ma nel silenzio del corridoio sembrava che un 'elefante stesse sradicando un albero.
Mi guardai in giro, per evitare che qualcuno mi scoprisse mentre bussavo alla porta di Kakuzu. E non sarebbe stata una bella situazione.
Knock knock thump
Mi immobilizzai e desiderai di non essere mai nata.
- Mi domandavo quando ti saresti decisa a bussare. -
Lo guardai con espressione interrogativa e mi fece entrare.
- Che ci fai qui a quest'ora di notte? - chiese, non sembrava particolarmente arrabbiato.
- La tipa nuova ha preso possesso della camera. Ti prego non fare domande! -
Mi guardò strano per qualche secondo, poi si mise a letto e spense la luce.
Vedendo che non mi muovevo si mise sui gomiti e mi guardò al buio.
- Allora? -
MI riscossi dal mio blocco mentale e mi infilai sotto le coperte di fianco a lui, cercando di rimanergli il più lontano possibile.
- Grazie -
- Silenzio, l'ho fatto solo perchè altrimenti saresti rimasta lì a blaterare di come il mondo fosse ingiusto. -
Veramente quello era Hidan, però decisi di stare al gioco.
- Grazie lo stesso -
- Hn. -

-Volevi vedermi Pain? -
Lo guardai mentre tirava fuori da uno dei suoi cassetti delle meraviglie - sentite, ci svevo visto comparire di tutto, dalla mia katana a libri giganteschi e polverosi-  un'altra spada.
- Che significa? -
- Che da ora in poi sarò io ad allenarti. -
....
.......
..........
CHE COOOOSA?!
Prima che potessi anche solo pensare di muovere un muscolo mi ritrovai anche l'altra spada in mano, lottando contro di essa perchè non mi cadesse malamente a terra.
Quando si dice mani di burro.
Le spade caddero a terra con un rumore metallico - sì, perchè oltretutto anche quella che avevo nel fodero legato in vita aveva trovato il modo di slegarsi e di cadere- e impacciatamente mi chinai a raccoglierle.
Quando finalmente recuperai la mia capacita di articolare parole di senso compiuto mi assicurai le due spade in vita.
- Come mai? -
- Semplicemente perchè reputo che tu sia pronta. Tuttavia... - ecco, c'è sempre un tuttavia in queste cose, e a giudicare dal tono con cui lo stava dicendo non sarebbe stata una bella cosa - Non devi dirlo a nessuno, non a Hidan, non a Kakuzu...Nessuno lo dovrà mai venire a sapere, ne vade la sicurezza dell'organizzazione. Hai capito? -
No, non ho capito un cazzo di niente Pain, perchè non dovrei dirlo a nessuno?
- Cristallino -
Devo seriamente smettere di fare così.
- Bene. Tra tre giorni partirai da sola per una missione nella terra della Neve. Ho finito di decifrare il rotolo che avete rubato e pare che in una caverna alle pendici del monte Aisu ci siano altre...Testimonianze. Uccidi chiunque si trovi nel perimetro e porta indietro qualunque cosa tu riesca a trasportare. Tutto chiaro?-
Veramente no.
- Tu sai vero che io non sono capace di uccidere? Mi farebbero a pezzi! -
Lui sorrise in un modo che mi fece accapponare la pelle.
- Sono certo che troverai il modo...-
Rimasi zitta e muta.
- Devi aver fatto la conoscenza di Tsuki. - era una domanda?
- Sì...Anche se potevate sceglierne una meno scorbutica... - l'ultima parte la dissi sottovoce, ma lui mi sentì lo stesso e ridacchiò.
Ok, non è che ridacchiò, sembrava più un suono divertito, ecco tutto.
- Ci sarà utile per il suo kekkei genkai...Adesso vai, e ricordati. - mi guardò negli occhi - Non lasciare testimoni -
- Certo -
Mi affrettai giù per il corridoio, entrando in quella che un tempo remoto era la mia camera e presi tutto quello di cui potevo avere bisogno.
Non è che avessi poi molta roba tra cui scegliere.
A meno che voi non consideriate un paio di jeans, una canottiera, una felpa e il mantello dell'Akatsuki "molta roba".
Quindi avevo fatto in poco tempo, facendo appena in tempo a incrociare Hidan e Tsuki che smisero di parlare di botto e cominciarono a fissarmi.
Non ero sicura di aver mai visto Hidan così incazzato in vita mia.
Considerando che poi erano solo tre mesi che ero lì non era poi molto...Ma sono dettagli, dettagli.
- Oi Shikyo! - il fatto che mi chiamasse con il nome intero non era mai una bella cosa - Cos'è questa storia che non hai fatto dormire Tsuki con te in camera?! E' venuta da me quasi in lacrime per colpa tua! -
Continuò a parlare, ma io mi ero focalizzata su un unico pensiero:
Brutta figlia di pu°§ç*°!!!
Quando poi cominciò ad abbozzare un sorrisetto non ci vidi più e cercai di ribattere.
- Whoooo! Calmo ragazzo! Per prima cosa, sono io quella che qui si dovrebbe lamentare, infatti, la signorina qui presente ha avuto la bellissima idea ( prego notare il sarcasmo ) di entrare nella "nostra" camera e chiudermi fuori, dopo avermi detto " Ho già capito che non vali il mio tempo!" - stavo ansimando per lo sforzo adesso, ma non mi fermai, notando la faccia scandalizzata di Hidan e quella leggermente seccata di Tsuki - E quindi sono dovuta andare a dormire da Kakuzu! Grrr... - stavo per continuare quando un singhiozzo da dietro Hidan ruppe il silenzio, facendoci concentrare sulla ragazza che faceva finta di piangere.
Sentite, con tutto il bene del mondo, ma si capiva lontano un miglio che fingeva.
Andiamo! Non stava nemmeno scendendo una lacrima!
Ma evidentemente Hidan era uno dei pochi che non riuscivano a distinguere tra finzione e realtà.
Mentalmente mi tirai uno schiaffo anche per averlo solo pensato. Insomma, Hidan è pur sempre Hidan!
- Non avevi qualcosa da fare? - chiese acido, prima di passare un braccio sulle braccia dell'azzura e pseudo-abbracciarla
Qualcosa
nel modo in cui lo disse mi procurò uno strano dolore, più o meno dov'era il cuore.
No, ti prego, non potevo essere caduta così in basso.
- Evidentemente non mi sono spiegato bene. Vattene! -
Con un'altra pugnalata al cuore mi dovetti ricredere.
Effettivamente ero sì caduta così in basso.
E il sorrisetto che adesso aveva preso posto sulle labbra di Tsuki mi faceva venire voglia di prenderla a pugni finchè non sveniva per la perdita di sangue o mi facevo male io.
E sarebbe stata la prima ipotesi, credetemi.
rimasi ancora un po' a guardarli, con un misto di gelosia e tristezza.
Qualcuno sarebbe così gentile da spiegarmi perchè mi ero dovuta innamorare di lui, tra tutti?!
Mi girai e uscii dal covo, incamminandomi nei boschi, con un cielo che minacciava pioggia. E pure abbondante.
E, come volevasi dimostrare, non appena misi il naso fuori io, cominciò a venire giù il diluvio universale.
Che giornata di merda.
____________________________
Hey guys!
Che ne pensate?? Dato che sono una good girl vi metto anche l'immagine di Tsuki:
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Capitolo 10
*** The cave and the dragon ***


Non chiedetemi il titolo cap 10 Sinceramente stavo seriamente considerando l'idea di rotornare al covo a mani vuote.
Inciampai in una radice sporgente dal terreno che mi fece finire lunga distesa, schivando miracolosamente un kunai che si conficcò nell'albero poco dietro di me.
Per una volta la mia goffaggine alla Fantozzi mi aveva salvato la pellaccia.
Domani il mondo sarebbe esploso.
Ricominciai a correre.
- Non è possibile, ho mancato ancora! - sentii urlare da poco lontano e accelerai il passo.
Cominciavo a sentire il rumore di una cascata e arrancai disperata tra la neve che fuori dal sentiero era ancora fresca per raggiungerla e trovare riparo.
Mi arrampicai sulle rocce, cercando in tutti i modo conosciuti all'uomo di non scivolare, altrimenti avre fatto da pasto a Zetsu.
E non era nella mia lista di cose da fare.
- Eccola! -
Ma andare a cercare di uccidere qualcun'altro no, eh?!
Un kunai rimbalzò sulla parete rocciosa, mancandomi per qualche millimetro.
Chiaramente tutto ciò mi fece andare più velocemente, fino a raggiungere la "cima".
Mi nascosi dietro una roccia piuttosto grande e misi le mani a formare i sigilli per  la moltiplicazione del corpo.
Certo, era molto complicato e avevo ancora i crampi alle mani mentre le mettevo in posizione, ma più o meno adesso le cose che riuscivo a produrre sembravano più una copia e non un manichino di carta pesta.
Gioia e tripudio.
Mandai il clone in un sentiero laterale, mentre io riscendevo lentamente sta volta, la parete di rocce aguzze.
Arrivai sotto la cascata con i palmi completamente squarciati.
E chi lo sentiva Kakuzu?!
Le misi sotto l'acqua corrente e estrassi delle bende, per poi avvolgermele belle strette attorno ai tagli.
Era ora di mettersi a cercare la caverna.
Secondo la mia fantasmagorica mappa...NO!
Mi rigirai il pezzo di carta tra le mani e contemplai l'idea di mettermi a sbattere la testa contro una delle rocce del fiume.
Per tutto quel tempo avevo guardato la mappa al contrario.
Sentite, noncapito una cippola dei kanji giapponesi, l'unica cosa che me lo aveva fatto capire era un piccolo alberello a testa in giù che mi aveva fatto accapponare la pelle.
Cercando di non mettermi a imprecare a tutto spiano cercai il vago disegno di una cascata, in modo tale da trovare un punto di partenza.
E miracolo dei miracoli la trovai! Ed era pure vicino a quello che un tipo nel villaggio precedente mi aveva indicato come il monte Aisu!
Che culo! Evvai!
Rimasi a gongolare per qualche secondo, poi mi aggiustai lo zaino in spalla e mi rimisi in cammino.
La camminata fino al monte Aisu mi portò via tre/ quattro ore, arrivai a notte inoltrata, siccome mi ero rifiutata categoricamente di dormire all'aperto dovetti cercare una piccola rientranza per passare la notte e possibilmente accendere un fuoco, dato che non avevo voglia di morire congelata.
E la neve che a quell'altezza mi arrivava alla vita non rendeva certo le cose più semplici.
Dopo una buona oretta passata a congelarmi mi appoggiai sconsolata ad una parete sgombera da neve e ghiaccio, poggiandomi contro la roccia per riprendere un minimo di fiato.
Ma quando mai!
Tutto quello che sentii fu un click e poi cominciai a cadere versò l'interno della montagna, spappolandomi varie volte su quella che doveva essere una bellissima e spigolosissima scalinata.
Prego notare lo " spigolosissima ".
Quando atterrai la mia faccia venne accolta amorevolmente dal duro pavimento di pietra.
- Ma porco di quel cacciavite! -
Dovevo pur sfogarmi in un qualche modo!

Dopo almeno un paio d'ore di girovagare per il labirino di corridoi nelle viscere della montagna, e dopo almeno tre delle cinque torcie che mi ero portata arrivai davanti ad una grande porta lavorata, dalla quale usciva una strana luce rossiccia.
Entrai con circospezione, attenta alla presenza di altre persone e venni subito abbagliata dalla brillantezza del magma.
Se prima stavo morendo di freddo adesso stavo desiderando ardentemente - bella la battuta, no? - un po' di neve per abbassarmi la temperatura corporea.
La volta era costellata di stalattiti, mentre due fiumi di lava si diramavano tra le rocce, in un angolo c'era un  altare e di fianco a esso una specie di libreria con vari rotoli.
Una grande statua di petra troneggiava imponente su tutta la caverna, le grandi ali da pipistrello spalancate come per spiccare il volo e la bocca aperta in un ruggito eterno. Talmennte dettagliate che sembrava che il grosso drago stesse per prendere vita.
Sulla base c'era un'iscrizione.
" Ketsueki"
Guardai un'ultima volta la grossa statua e mi diressi verso l'altare, con una sorta di timore reverenziale per il drago rampante.
L'ara non consisteva in altro che un blocco di granito lavorato con speroni che sembravano vagamente quelli della statua che con occhi di ossidiana mi fissava, tuttavia, a differenza di tutti gli altri munufatti umani questo era libero da ogni tipo di sporco e ragnatele, cosa di cui erano provvisti invece i rotoli che Pain voleva gli portassi.
Mi bloccai notando uno scintillio sulla lastra di pietra, che con ulteriore esamiazione si rivelò una piccola ciotola.
Mi cadde allora l'occhio su una serie di bassorilievi in due serie.
Nella prima si vedevano degli omini che prendevano i rotoli dalla scaffalatura dietro di me, per poi venire bruciati da un getto di fiamme.
La seconda serie invece, faceva vedere sempre degli uomini che prendevano la ciotola e si facevano un taglio nel braccio, facendo cadere il sangue al suo interno, per poi poggiarla in una cavità dell'altare e andare a prendere i rotoli, uscendone un po' più vivi e meno carbonizzati degli altri.
Senza pernsare, il mio corpo cominciò a muoversi da solo, presi un kunai dalla mia borsa e lo passai sul braccio, facendo scivolare il sangue nella ciotola e poggiandola come nel bassorilievo.
Con il cuore in gola presi uno dei rotoli e lo ficcai nella borsa.
E aspettai...
....
....
...
Bhè, se non ero ancora morta...
- Il capo si arrabbierà se ce la siamo persa... -
Mi irrigidii, sentendo i passi farsi sempre più vicini e cominciai a riempire convulsamente la borsa con rotoli di tutte le foggie e dimensioni.
Non volendo poi ripetere l'esperienza degli ANBU di Konoha mi slegai le bende dalle mani e le legai alla bell'è meglio sul profondo taglio che mi ero fatta.
Che cretina, non dovevo mica dissanguarmi!
Giusto prima che dieci ninja di prima facessero la loro comparsa, mi nascosi dietro alla statua mastodontica e pregai anche in cinese che non mi trovassero.
Ma evidentemente era chiedere troppo.
Un kunai si conficcò nella mia spalla e il mio sangue schizzò la scultura.
Vidi per ultima cosa gli sguardi terrorizzati dei ninja e poi il buio.
" Now you're immortal! " sentii dire vagamente, come in un sussurro.

Ripresi i sensi fuori dalla caverna.
Ma che cazzo era successo?!
Sollevai una mano per stropicciarmi gli occhi e fui inorridita di constatare che era completamente ricoperta di sangue rappreso, con uno strano sombolo che si diramava dal palmo fino a avvolgerla del tutto.
Sbattei le palpebre e non c'era più.
Se aggiungevo le allucinazioni alla lista arrivavo a un totale allarmante di motivi per suicidarmi.
E no stavo scherzando.
Non vedevo l'ora di mettere la più grande distanza possibile tra me e quel posto, quindi feci cinque giorni di marcia non stop per arrivare al covo.
Arrivata, mi fiondai nell'ufficio di Pain e gli diedi la borsa con tutti i rotoli.
- Hai fatto un buon lavoro. Ti meriti del riposo. -
No guarda, stavo per chiederti di andare di nuovo in missione dato che mi sono così divertita!
- Grazie capo -
E con ciò mi defilai, andando in camera mia e trovandoci dentro Tsuki.
E al momento no avevo voglia di iniziare una discussione inutile.
Mi buttai nella doccia, non sentendo neanche il suo lamentarsi e chiusi la porta a chiave, per riemergere poi un buon trenta minuti dopo.
Avevo ancora addosso la sensazione del sangue, sebbene mi fossi lavata praticamente subito dopo essere rinvenuta.
Uscii e mi misi in pigiama, pronta per chiedere asilo a Kakuzu per la notte, ma venendo fermata da Hidan nel processo.
- Hai almeno chiesto scusa a Tsuki per come ti sei comportata?! - chiese acido.
- Sì Hidan, sto benone, grazie di esserti preoccupato così tanto per me, visto che sono appena tornata da una missione dove non sono morta per miracolo! E se pensi che le chiederò scusa per qualcosa che non ho fatto - assottigliai lo sguardo, cercando di incenerirlo - te lo puoi anche scordare -
Detto questo mi girai, non volendo che vedesse i miei occhi stracolmi di lacrime.
Semplicemente gli importava più di Tsuki che di me. Era palese ora.
Che scema che ero stata a credere che forse potevo piacergli.
Che demente.

Nelle montagne dell'estremo nord

Il ragazzo non sapeva se era un bene o un male essere stato convocato per due volte nell'ufficio del capo nello stesso mese, visto come tutti quelli che avevano avuto quella fortuna erano morti.
Si morse il labbro inferiore fino a sentire il sapore del sangue in bocca.
- Allora...Cos'è questa storia che uno sei nostri migliori gruppi di pattuglia è stato trovato morto? E in uno dei nostri laboratori per giunta! -
- N-non lo s-sappiamo signore! Abbiamo trovato la caverna completamente ricoperta di sangue. Molti dei notri uomini hanno convenuto che nemmeno recidendo le arterie e le vene principali si sarebbe dovuto versare così tanto sangue. E non ci sono tracce che ci fosse un'undicesima persona... -
Il pugno dell'uomo che colpiva il tavolo lo fece trasalire e indietreggiò di un passo o due.
- Dannazione! Tu! -
L'interessato si irrigidì - Manda tutte le nostre migliori squadre a setacciare i maggiori villaggi, abbiamo bisogno dei rotoli che ci hanno rubato da sotto il naso.-
In un movimento fluido l'uomo si era alzato e aveva preso il ragazzo per il bavero della giacca, alzandolo contro la parete.
- E vedi di non fare errori questa volta. Altrimenti... - con un pollice tracciò una linea immaginaria sulla propria giugulare, in un gesto inconfondibile.
- C-certo Signore! -
______________________________________________
E ecco un altro capitolo, forse un po' più serio degli altri, ma un po' di suspence serviva, no?
Tanto nel prossimo Shikyo tornerà ad essere quella di sempre...
Viè piaciuto??
Siete curiosi??
Alla prossima allora!
Ciauuu!
Alice_
PS Ma le immagini si vedevano? Se no, ditemelo che vi mado il link via messaggio.

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Capitolo 11
*** Kekkei Genkai...So cool! ***


Non chiedetemi il titolo cap 11 No, ti prego, non di nuovo questo sogno!
Mi giro, cercando di localizzare la bambina che l'altra volta mi aveva quasi ammazzato.
- Sei tornata. -
Spicco un salto e mi giro spaventata, per venire salutata dagli occhi della bambina.
E' la prima volta che li vedo.
Sono come i miei, uno rosso e l'altro dorato.
- Tu sei come me! - dice lei, un sorriso inquietante le si dipinge sul volto e comincio a sudare freddo.
Muovo le labbra ma non esce alcun suono.
Faccio gesti concitati per farle capire che non riesco a parlare, non voglio mica che le venga il raptus di uccidermi come la volta scorsa.
Sembra comprendere il mio mutismo e mi prende per mano, trascinandomi tra case in fiamme e cadaveri.
Come fa a sorridere, pur passando davanti a tutto questo?!
- Hanno tutti cercato di ucciderci...- mormora ad un certo punto - il sangue è il nostro unico amico. 
Blood can be a very impressive weapon, it can heal as well as kill. You must not underestimate it or it will be your downfall.This is one of the rules to master this power. Keep it in mind; and may Ketsueki, the great carnage dragon, watch over your path. Shikyo, it's your turn now. Your unique power lies in the rage that consumes the human being. -
La bambina recita questa litania come se fosse l'unica cosa che la tenga in vita.
Mentre io sono semplicemente troppo scossa per muovere un muscolo, quindi quando non mi muovo più per seguirla mi rivolge uno sguardo strano.
Shikyo...
Tutto d'un tratto so dove sono, quello che prima era un cielo nero diventa quello metallico di un laboratorio e incrocio lo sguardo di una donna. Ha gli occhi color cioccolato e sta cullando un fagottino che strilla e strepita.
Mi giro, ma lo scenario di poco prima è completamente sparito, anche la bambina se ne è andata.
- Dai  Shiky! Smettila di piangere! -
La donna cerca in tutti i modi di far calmare la bambina che ho riconosciuto.
Sono io.
- Dai tesoro! - la sua espressione gioiosa comincia a disturbarmi - Tra poco sarà tutto finito. -
- Svegliati...Shikyo...Svegliati...SVEGLIATI! -


MI tirai su di scatto, trovando un modo totalmente idiota per farmi del male e cadere giù dal letto, con Kakuzu, vestito di tutto punto che mi guardava male.
- Ah...Era solo un sogno... -
Sono giunta alla conclusione illuminante che non mangerò più quello che cucina Hidan, a costo di sbruciacchiarmi per bene nel tentativo di fare un pasto decente!
Seriamente, aveva del ridicolo!
Mi tirai su borbottando cose senza senso, infilandomi velocemente nell'uniforme dell'Akatsuki e seguii Kakuzu fuori dalla porta, dritta dritta addosso a qualcuno che Kakuzu sapientemente aveva evitato.
Peccato che io non fossi lui.
- Uff! -
- Oddio, mi dispiace!-
- Ah! Con me ti scusi allora! -
- Veramente non mi dispiace più adesso che so chi sei... -
- Perchè sei così cattiva con Hidan-san?! -
- Non sono cattiva, sono diversamente buona! -
- Merita più rispetto di quello che gli stai mostrando! E anche io merito più rispetto di quello che mi hai mostrato fino adesso, considerando che, da quello che mi ha detto Hidan, non sei stata altro che una zavorra fin'adesso. -
Cominciai a ringhiare, chiudendo le mani a pugno.
Adesso se le stava cercando le botte però!
- Ma davvero?! - potevano vedere chiaramente che stavo lottando con me stessa per non saltarle addosso e cercare per lo meno di ammazzarla - Se non la smetti con questa tiritera giuro che ti picchierò finchè non sentirò io male. E credimi, passerà del tempo. -
Ok, forse era venuto fuori più duro di quello che non avressi voluto, a giudicare dalle facce stupite di Hidan e Tsuki.
Che c'è? Pensavano che fossi ancora la ragazza senza spina dorsale che era arrivata quasi sei mesi prima?
Ma prendetevela in quel posto!
Gli allenamenti con Pain procedevano benone, si era rivelato molto meno violento di quello che non mi fossi aspettata e fin'ora avevo fatto un buon lavoro a tenerli nascosti, ma quando è troppo è troppo.
Ebbene no, non era stata la prima cosa odiosa che mi diceva Tsuki, ce n'erano state a centinaia, una peggiore dell'altra.
A volte persino Kakuzu - rendetevo conto, Kakuzu - era intervenuto, vista la quantità mostruosa di insulti che mi arrivavano sia Da Tsuki che da Hidan poi.
E per far intervenire Kakuzu erano cose abbastanza pesanti.
Comunque questa volta avevo proprio voglia di fare a botte, quasi potevo definirla sete di sangue.
E considerando la mia natura generalmente pacifica non era una cosa normale.
Ruppi il contatto visivo con Tsuki e mi assicurai le due katane in vita.
- Ancora non capisco come tu faccia ad usarle, quelle due spade richiedono un'abilita di certo maggiore della tua per essere maneggiate correttamente e-
Cazzo, adesso basta!
Sfoderai una delle katane e gliela puntai alla gola.
- Vuoi dire così? - chiesi fingendo innocenza, per poi rinfoderarla con uno sguardo gelido e avviarmi giù per il corridoio.
- Si è permessa di puntarmi una spada alla gola!! - arrivò la voce indignata dell'azzurra e io ghignai.
- E lo rifarei anche!! - urlai di rimando, per poi uscire senza essere vista e andare da Pain per il mio allenamento.

- Shikyo, oggi l'allenamento sarà diverso dal solito, visto che hai imparato a padroneggiare l'arte del combattimento con le spade e il corpo a corpo, e in tempi record, oserei dire...Sono impressionato. -
- Grazie Pain-sensei - mi guardai in giro in cerca di un indizio per capire su che cosa sarebbe stato basato il mio allenamento.
- Quindi...Oggi che cosa dovrei fare? -
- Lavoreremo sui tuoi Kekkei Genkai -
Ci misi un po' a registrare quello che mi aveva appena detto.
- CHE COOOSA?! -
Io avevo delle abilità, oltre che ammazzarmi in modi orrendamente stupidi?!
Figata!
- Ho finito giusto ieri di decodificare i rotoli che ci hai procurato due mesi fa, e mi hanno rivelato parecchie cose utili per i tuoi prossimi allenamenti, contando che abbiamo solo tre settimane prima che Hidan e Kakuzu partano alla volta del tempio del Fuoco. -
Io, che ormai ero gasatissima annuii velocemente, impaziente di iniziare, ma soprattutto di sapere in cosa consisteva il mio potere speciale!
- Prima facciamo una piccola premessa, nessuno dovrà sapere quello che sto per rivelarti. Come ti ho detto tempo addietro, ne vade la sicurezza dell'organizzazione. -
- Certo, hai la mia parola. -
- Bene, da quanto risulta dai rotoli, tu possiedi due abilità, la prima è quella di creare e manipolare le ombre. -
- Come Shikamaru! - mi guardò con espressione interrogativa. - Ehm, volevo dire, come il clan Nara della Foglia! -
- Il funzionamento è simile, ma loro si limitano a piegare l'ombra al proprio volere, mentre tu, in teoria dovresti essere capace anche di crearle dal nulla. -
Ero troppo curiosa di sapere qual era la seconda abilità, già la prima era una figata assurda, se la seconda era anche lontanamente simile non vedevo l'ora!
- La tua seconda abilità è il primo caso che sia mai stato registrato, e i rotoli ne parlano in maniera terribilmente confusa, quindi non sono stato in grado di estrapolare molto... Le informazioni che ho ricavato hanno a che fare con il sangue, di questo sono certo, il problema sta nel modo di sbloccare questa tua unica abilità. -
Subito mi balenarono in mente le parole della bambina del sogno
Blood can be a very impressive weapon, it can heal as well as kill. You must not underestimate it or it will be your downfall.This is one of the rules to master this power. Keep it in mind; and may Ketsueki, the great carnage dragon, watch over your path. Shikyo, it's your turn now. Your unique power lies in the rage that consumes the human being...
- Forse...Forse so come sbloccarlo. Ma non ne sono sicura...Meglio non rischiare. -
Pain annuì e mi fece segno di mettermi in posizione di meditazione, per far confluire il chakra più liberamente.
- E' a causa delle tue abilità che i tuoi occhi hanno cambiato colore, quello dorato per le ombra, quello cremisi per il sangue. Oggi ti aiuterò a controllare le ombre, e diventerà la nostra priorità fino a nuovo avviso. Sono stato chiaro? -
Io annuii.
- Bene, adesso immagina di estendere il tuo chackra fuori dal corpo... -
La mia ombra cominciò a tremolare, non avevo gli occhi aperti, ma riuscivo a sentirlo, ed era una sensazione stranissima, come se mi stessero aspirando con l'aspirapolvere.
Bello,no?
- Stai andando molto bene, prova a aumentare la quantità di chakra, lentamente, non tutto in un momento solo. -
La sensazione di risucchio si fece più forte, ma poi la sentii fermarsi del tutto e osai aprire gli occhi.
Gli sgranai per la sorpresa.
Davanti a me fluttuava una sfera di colore nero, sembrava vagamente inchiostro.
Mantenendo il flusso di chakra invariato, provai a immergervi un dito, ritraendolo completamente asciutto.
Persino Pain non aveva niente da dire.
- Molto bene, adesso voglio che ne muti la forma. -
- Ma sei sicuro che posso farlo? -
Mi lanciò un'occhiataccia che mi fece capire di non contraddirlo mai più, altrimenti avevo il presentimento che sarebbe venuto a cercarmi con un modo dolorosissimo per uccidermi. Ed era tutto dire.
Riluttante misi le mani, infuse di chakra, attorno alla sfera e, prendendone le estremità cominciai a tirare.
Sembrava tanto una scultura di pongo...
Continuai a modellarla finchè non riuscii a farla somigliare vagamente ad uno shuriken, che lanciai verso un albero e si conficcò in profondità nella corteccia.
Wow, era una mia impressionem oppure andava più i profondità di quelli normali?
Quasi a leggermi nel pensiero Pain parlò - Penetra in profondità nella corteccia per due motivi, il primo è che è più resistente, e il secondo è il materiale. Usa quest'arma e se miri bene i tuoi nemici moriranno sul colpo. -
Probabilmente vide che usare così tanto chakra mi aveva spompato non poco, prechè poi mi disse di fare con lui un veloce combattimento e mi mandò a riposare.
Miracolo dei miracoli, quando tornai venni a sapere che Hidan e tsuki erano andati in missione.
Non fraintendetemi, ero contenta che Tsuki se ne fosse andata per un po' ma mi dispiaceva che anche il mio Hi-sempai -e che per la cronaca non potevo nemmeno più chiamare così, altrimenti quella mi ammazzava - fosse stato mandato con lei...Chissà come andavano d'accordo...Sembravano fatto l'uno per l'altra...
Gli occhi mi si riempirono di lacrime, io avevo provato a essere amica di Tsuki, ma lei non ne voleva sapere, si era convinta che fossi allo stesso livello delle formiche che calpestava.
E sinceramente non capivo perchè Hidan si fosse alleato con lei...Non capiva che mi faceva del male così?
....
AHAHAHAH!!!!
Hidan che capisce qualcosa!! Che bella battuta!!
Mi misi a ridere senza ritegno, arrivando al punto dove mi era accasciata per terra a causa della ridarella che mi aveva posseduto.
E fu così che mi trovò Kakuzu.
- Ma che... -
Io continuavo a ridere.
- Shikyo, che cosa stai facendo? -
- Pff...BWAHAHAH!! -
-....-
Cercai di calmarmi, ma più pensavo al pensiero idiota che mi aveva attraversato la testa pochi secondi prima più la risata aumentava.
Cercai di limitare la mia figura di Emmental cercando di spiegarmi per lo meno.
- Hidan...AHAH!! Che capisce! AHA! -
Il tesoriere sospirò, e aiutandomi a stare in piedi, mi riportò nella sua stanza, facendomi sdraiare sul letto.
Con tutto il tempo che passavo con lui, avevo capito che non era la cattiva persona avara che tutti lo facevano sembrare. A dir la verità era anche piuttosto protettivo nei miei confronti, cercando di darmi una mano contro le congiure di Hidan e Tsuki, senza contare che anche se non lo dava a vedere capiva come mi sentivo. E nella sua strana maniera mi faceva sentire meglio.
C'erano delle volte dove mi mettevo di fianco a lui mentre contava i suoi amati soldi e mi addormentavo, per poi risvegliarmi la mattina nel letto.
Ancora nelle grinfie della ridarola e probabilmente cercando disperatamente di ridere e non piangere, svenni lì dove mi aveva lasciato.

Nella terra della Neve

L'uomo entrò a grandi falcate nella caverna, non facendo neanche caso al calore emanato dai due fiumi di magma, concentrandosi solamente sulla pila di corpi al centro della stanza. I suoi uomini avevano fatto un buon lavoro a ripulire la scena da qualunque tipo di prova compromettente.
- Ci sono novità? -
- Sì signore, uno dei nostri scienziati ha trovato del sangue sulla statua di Ketsueki, e dalle analisi risulta essere lo stesso presente nella ciotola delle offerte. Chiunque fosse non può essere sopravvissuto alla perdita di una così grande quantità di sangue. -
L'uomo fece correre una mano sull'iscrizione, rimuovendo uno strato abbastanza consistente si polvere, rivelando così la seconda parte della scritta.
God of the carnage "
- A quanto sembra - cominciò l'uomo - Chiunque sia stato ha sicuramente guadagnato il favore della divinità. Dopotutto la profezia era vera allora. -
In quel momento entrò un uomo un camice da laboratorio, trafelato dalla lunga corsa dai laboratori.
- Signore...Sappiamo l'identità del ninja...Ma c'è un problema... -
- Parla -
- Il suo nome è....Shikyo. -
L'uomo contenne a stento il proprio stupore, per poi incurvare le labbra in un ghigno perverso.
- Allora il nostro miglior soggetto è tornato a casa... -

____________________________________
Whoooo e un altro pezzetto del passato di Shikyo si rivela!!
Restate sintonizzati per il salvataggio di Hidan e Kakuzu!!
Ciauuu!!
E grazie a tutti i lettori, in perticolare a quelli che recensiscono!!
Alice_

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Capitolo 12
*** A terrible argument ***


Non chiedetemi il titolo cap 12 Wow, Tsuki voleva veramente morire.
Aveva passato le ultime due ore di marcia a blaterare cose senza senso, con Hidan che la appoggiava.
Non sapevo per quanto sarei potuta andare avanti. Cominciavano a mancarmi i cambiamenti di umore della mia prof di matematica, che un momento era tutta carina e ti aiutava a fare gli esercizi, poi,quando avevi la mala sorte di capitarle a tiro quando le aveva un po' girate si trovava tutti gli esercizi più strani e impossibili di questo mondo.
Rabbrividii al pensiero della volta che ci aveva dato quaranta espressioni da un giorno all'altro solo perchè "parlavamo".
Brr...
Quindi quando arrivammo al tempio del fuoco mi misi quasi ad abbracciare Chiriku.
Come doveva succedere, Hidan e Kakuzu si lanciarono all'attacco del monaco e non nascondo che fu parecchio divertente vederli mentre venivano presi a cazzotti e rimanevano sospesi a mezz'aria!
Muahahah!!
Il combattimento durò relativamente poco, e mi godetti a pieno la faccia di Tsuki quando Hidan, nel bel mezzo di un suo rituale, si conficcò il picchetto nel cuore, stendendosi poi nel mezzo del simbolo di Jashin.
- Hidan-san! - corse l'oca -perchè era un'oca, avevo avuto modo di appurarlo - con le lacrime agli occhi per il suo maestro " in fin di vita "
Guardò me e Kakuzu che ce ne stavamo bel belli a guardarci la scena e ci urlò dietro qualcosa a proposito di essere dei pessimi compagni di squadra e che per colpa mia - neanche mia e di Kakuzu, no, mia - probabilmente Hidan era morto.
Kakuzu, probabilmente sentendo che se avessi risposto io le cose sarebbero degenerate, fu quello che le tappò la bocca con un tono gelido, che non ammetteva repliche.
L'azzurra ci guardò con un misto di odio e disprezzo e si mise subito a trafficare con bende e varie per curare il suo amatissimo sensei - ah, già, tralaltro, Pain aveva affibbiato Tsuki a Hidan per i vari allenamenti che doveva sostenere - con mia grande gioia.
- Hidan, dobbiamo muoverci per andare a riscuotere la taglia -
L'albino si mise sui gomiti, facendo quasi prendere un unfarto alla ragazza che lo stava curando.
Peccato che non le fosse venuto veramente...Sigh...
Mondo crudele!
- Cazzo Kakuzu! Dammi il tempo di finire le preghiere a Jashin-sama! Manda avanti lei che non sta facendo niente di niente e falle esplorare i dintorni per essere sicuri che non arrivi nessuno de proprio devi! - ok, potevo sopportare i continui insulti, ma che adesso non mi chiamasse nemmeno più per nome era troppo degradante.
- Sai fin troppo bene che non possiamo, non è capace di combattere. -
- E allora perchè cazzo dobbiamo portarcela sempre dietro!? -
Mi venne un nodo alla gola. Adesso parlavano come se neanche ci fossi...Anche se non mi persi l'occhiata malefica che mi lanciò Tsuki ad un certo punto.
I due zombie continuavano a discutere.
- Perchè ci serve. - Kakuzu avrebbe potuto fare benissimo l'avvocato, non perdeva mai il suo sangue freddo e rispondeva a tono.
- Ma a cosa ci serve se non sa fare un cazzo di niente!? -
- In teoria Hidan, dovrei salvarti il culo, ma sto seriamente avendo dei ripensamenti a riguardo. -
Non era vero chiaramente, ero troppo innamorata di quel babbeo con il quoziente intellettivo di Spongebob.
O forse era più appropriato dire Patrick?
Effettivamente allora potevo benissimo paragonare Kakuzu a Mr. Krab!
Oh mio Dio, non era Naruto! Era Bikini Bottom!!
- Non oseresti! - interruppe Tsuki
- Mettimi alla prova -
Prima che potessi fare anche solo una mossa delle radici spuntarono dal terreno, immobilizzandomi le braccia e le gambe.
- Lasciami subito - disse seria, guardandola così intensamente che per un momento la vidi indietreggiare.
- Costringimi -
- Speravo che lo dicessi -
Una cosa che ero diventata brava a fare era prendere il controllo delle ombre delle persone e, dopo una settimana di fare solo quello e lanciare shuriken d'ombra a dei poveri alberi, ero diventata piuttosto brava.
No, basta sminuirmi! Ero diventata un mito! Anche Pain mi aveva detto che ormai quella tecnica era stata affinata!
Quindi presi possesso della sua ombra, chiaramente senza farmi vedere da nessuno.
- N-non riesco più a muovermi...- la sentii dire, mentre io fecevo abilmente finta di soffocare per colpa della radice che mi si era avvolta attorno al collo pochi secondi prima che le prendessi l'ombra.
Feci un grande show di non respirare e kakuzu, probabilmente mosso da pietà per il  suddetto povero essere, recise le radici con un colpo preciso della sua mano indurita.
- Cough! Cough!...Potevi anche evitare di uccidermi... Cough!! -
Rilasciai la sua ombra e poco dopo un kunai mi passò rasente al viso.
Mi passai una mano sullo zigomo e la ritrassi sporca di sangue.
Mi alzai con le lacrime agli occhi e guardai uno per uno i miei compagni di squadra.
- Sapete che vi dico? Vado avanti a vedere se ci sono shinobi ostili - e con ciò li lasciai lì.
Trovai ben presto un modo di scaricare la mia rabbia.
Dei monaci che senza pensarci due volte cominciarono a corrermi incontro vedendo il mantello.
Io estrassi le mie katane e mi preparai al combattimento.
Nell'arco di cinque minuti al massimo erano tutti morti a terra con un buco nel petto.
Pain era riuscito a fare l'impossibile, mi aveva trasformato in una ninja di grado S.
E più lo tenevo nascosto, più mi sentivo una grande, immaginandomi le facce che avrebbero fatto tutti vedendomi combattere.
Era anche vero che in quel periodo, avevo sempre una strana sensazione, come se per sentirmi in pace con me stessa dovessi stare  a contatto con del sangue...E sinceramente mi dava i brividi...
Era da quando ero svenuta nella caverna che avevo questo strano bisogno, e ogni giorno si faceva più forte...
Mi scossi da quei pensieri e ritornai sul sentiero.
Improvvisamente mi accasciai sul sentiero e strane memorie cominciarono a confluire nella mia mente già provata.
Quindi svenni lì, in mezzo al nulla e alla mercè di chiunque avesse voluto uccidermi/rapirmi.
E visto il mantello sarebbe stata più la prima.

Osservavo la caverna con gli occhi della statua d'ossidiana.
Pareva avesse una mentalità tutta sua.
Ne stanno portando un'altro...
la voce sembrava quasi afflitta
Il mio sguardo cadde su due energumeni che portavano nella caverna un ragazzino, avrà avuto dieci anni al massimo.
Cercai di muovermi, ma mi accorsi con orrore che non ero sulla statua come credevo.
Io ero la statua.
Quante giovani vite...Tutto per colpa di quell'usurpatore...
Osservai atterrita mentre i due armadi prendevano una daga molto lavorata e effettuavano un'ìncisione poco profonda sul braccio del ragazzino che si dimenava, mettendo nella ciotola il sangue e disegnandoci un kanji sull'altare.
Ma se io ero stata lì, come avevano fatto a rifornire la scaffalatura con i rotoli in così poco tempo?
Entrò un medico che osservò il ragazzino con compassione e, prendendo con dei guanti  la ciotola con il sangue la posava ai piedi della statua.
Dapprima non successe nulla, poi il ragazzino cominciò a contorcersi e ad urlare, per poi cadere a terra esanime.
Quante giovani vite...


Lo scenariò cambiò, vidi le persone farsi solamente ombre nella caverna, poi tutto ritornò come prima.
La porta lavorata si aprì e per poco non svenni a vedere chi stava entrando nella caverna.
Ero io.
Sentii di nuovo la voce del drago di pietra.
Ancora? Pensavo che avessero smesso...Ma questa sembra diversa...
Mi osservai colare il sangue nella ciotola e posarla sull'altare, prima che arrivassero i ninja e facessero sporcare la stupenda statua con il mio sangue.
E lì era fino a dove mi ricordavo.
Sentii un tremito propagarsi per tutta la statua e in un baleno ero di nuovo nel mio corpo, ma ero collegata in un qualche modo all'entità presente nel drago.
You're immortal now...
Allora non me l'ero immaginato!
Non ero preparata tuttavia a quello che successe dopo.
Un mio bracciò cominciò a rivestirsi di scaglie dure, di colore nerastro e separate da filamenti che sembravano roccia fusa, che srrivarono a coprirmi metà volto, pur non sentendo il dolore, lo schiocco della mia mascella quando i miei denti aumentarono di dimensione mi fece leggermente spaventare e l'entità parlò di nuovo:
Non cercare di resistermi...Siamo una cosa sola adesso...Adesso e per sempre. Io sono Ketsueki, il drago della carneficina, e da ora in poi, tua umile servitrice per avermi restituito la libertà.
Trattenni a stento un urlo e cercai di mostrarmi forte di fronte alla presenza che per ora aveva il controllo del mio corpo e che stava letteralmente massacrando i ninja.
Il sangue è tuo alleato.


Mi svegliai con un sussultò sulle spalle di Kakuzu all'interno dell'ufficio di scambio, mi sbilanciai e caddi, pestando la testa sul pavimento con un sonore TOC!
-
Aaah, allora non è un'altra taglia quella ragazza...-
Mi guardai intorno spaesata, soprattutto per non essere ancora stata ricoperta di insulti nell'ultimo minuto, realizzando la mia collocazione nello spazio-tempo.
- Era anche ora che ti svegliassi, sei stata svenuta per gli ultimi tre giorni. -
TRE GIORNI!?
Com'era possibile?!
Mi resi conto che probabilmente il mio tempo per inventarmi un piano decente era probabilmente agli sgoccioli, quindi feci la prima cosa che mi venne in mente, mi congedai dai due, che stavano discutendo sulla somma da versare per il corpo di Chiriku e mi fiondai fuori dall'edificio, giusto per essere mancata di pochissimo dalla falce a tre lame di Hidan, e andai a sbattere contro qualcuno.
- Asuma-sensei! -
La mia fortuna del cazzo.
Per puro miracolo schivai un fendente delle sue lame e mi spiaccicai contro il muro, abbassandomi per evitare il secondo e trandogli un calcio alle gambe che però schivò senza neanche fare fatica.
Mi faceva sentire una tale inetta...
- Stanne fuori Shikyo! Non saresti l0 stesso capace di farcela! -
- Stai zitto brutto decelebrato! E io starei attenta ai detriti adesso. -
Infatti poco dopo uno dei poderosi pugni di Kakuzu sfondò una paret dell'ufficio e Shikamaru si piazzò nel mezzo della strada.
Sia Hidan che Asuma, Kotetsu e Izumo mi guardavano con gli occhi fuori dalle orbite.
Senza dire niente mi portai vicino a Kakuzu con un sospiro, e osservai Hidan di sottecchi.
Possibile che fosse così stupido da non accorgersi dei miei sentimenti?
...
Possibilissimo.
Quindi mi dilettai a guardarlo combattere con occhi sognanti, per lo meno finchè Asuma non gli mozzò la testa, mandandomela in mano.
- Wow, certo che per non avere un cervello la tua testa pesa parecchio... -
Tutti i ninja della foglia lo guardarono stupiti quando mi rispose a tono.
- Ah, taci tu! Altrimenti ti sarcrificherò a Jashin-sama! -
Ceeerto, come se avesse potuto.
Pain avrebbe avuto la sua testa. Letteralmente.
Tsuki scelse quel preciso momento per arrivare, fece uno più uno e arrivò alla conclusione sbagliata.
- COME HAI POTUTO CERCARE DI UCCIDERE HIDAN-SAN!! -
Lo disse con un tono tale che persino la testa del mio amatissimo Sempai ebbe un sussulto.
Lo consegnai a Kakuzu che procedette alla ricucitura della testa sotto lo sguardo attento di Tsuki che non tollerava che qualcuno -tantomeno me - si avvicinasse a Hidan.
Da lì in poi, grazie ai brillanti insulti di Tsuki, mi ero beccata tre belle trapassate di lame, cercando di rimanere nel mio standard, avevo avuto la buona idea per lo meno di togliermi la cappa prima di iniziare il combattimento, altrimenti non avrei avuto nulla con cui coprire le ferite sanguinanti.
Tsuki pure non aveva fatto scintille, era riuscita a farsi fare un taglio piuttosto profondo da Asuma quasi subito dopo che mi aveva aggredito, ma lei ne faceva certe scene... " Hidan-san! Non ci vedo più bene!! Mi viene da svenire! "
E Hidan chiaramente aveva finito il suo sacrificio e se l'era presa in braccio, non badando per niente a me che stavo ferma in una pozza di sangue.
Potevo praticamente sentire il mio cuore cominciare ad incrinarsi.
- ASUMA!! -
L'urlo di Shikamaru mi riportò con i piedi per terra e senza dire nulla mi portai vicino ai miei tre compagni di squadra che, accerchiati dai corvi della squadra di soccorso cercavano di allontanarli rispettivamente, agitando la falce a tre lame e prendendoli a pugni.
Peccato che quando svanirono in uno sbuffo di fumo - tutto molto coreografico, non c'era che dire - io rimasi lì come una mammalucca.
E mi venne un'ideona....Bwahahahah!!
Saltai sul tetto e osservai il Team 10 raccolto attorno al jonin.
Se riuscivo a curarlo, Shikamaru, Ino e Choji non avrebbero avuto tutta quella sete di vendetta nei confronti dei miei amici, no?
Il punto era...Come cazzo facevo a curarlo???
Blood can be a very impressive weapon, it can heal as well as kill... It can heal as well as kill!
- Eureka! -
Tutti i ninja sul tetto mi guardarono e si prepararono ad attaccarmi, ma io mi slegai le katane dai fianchi e le buttai a terra, facendole scivolare sul tetto dell'edificio.
- Non voglio farvi del male, ho solo bisogno dell'aiuto di Ino e posso curare il vostro maestro -
Mi guardarono come se avessi detto che Shikamaru era una capra.
- E come mai uno di voi  vorrebbe aiutare spontaneamente dei ninja nemici? -
- Oh, ma non è che non voglia niente in cambio...Solo che non uccidiate i miei amici. -
Shikamaru rimase a ponderare la cosa per qualche secondo, ma un potente colpo di tosse 
da parte di Asuma lo convinse e mi fece avvicinare.
Per puro istinto misi le mani sul petto del jonin e queste vennero avvolte da un alone rosso, fermando immediatamente ogni emorragia interna. Cazzarola, riuscivo a sentire il sangue che rispondeva ai miei comandi!
Feci un cenno a Ino e si mise a curare le ferite, fermando ciascuna di esse con veloci ricuciture mentre io tenevo fermo il sangue e allo stesso tempo guarivo i traumi interni che lei non riusciva a trattare.
Alla fine ci concentrammo tutte e due sull'area del cuore, ci lavorammo per due ore ininterrottamente e alla fine eravamo riuscite a fare un buon lavoro.
Asuma era salvo. E probabilmente avevo appena compromesso tutta la storia.
Ma non era per quello che Pain mi aveva addestrato?
- Ino...? -
La bionda mi guardò truce, poi sospirando disse: - Ha mantenuto la sua parola, Asuma-sensei è salvo -
Subito Choji avviluppò il suo sensei in un abbraccio poderoso, guadagnandosi un pugno portentoso da parte di Ino per tutto lo sballottamento del poveretto.
Io mi alzai barcollante, sotto lo sguardo attento dei ninja e, prendendo le mie Katane  mi dileguai nel bosco.

Quando il rituale per sigillare il demone  a due code fu terminato, mi feci trovare poco lontana da Hidan e Kakuzu, sentendo quasi subito l'albino lamentarsi del fatto che non aveva pututo muoversi per tre giorni filati.
- Ehy ragazzi! Come è andato il rituale?? -
- Curioso Shikyo, no? Ti importa così tanto di noi, ma non hai nemmeno pensato di curare le ferite di Tsuki, vero? -
Pugnalata in pieno petto.
- Ah, bhè, nemmeno lei si è fatta tante preoccupazioni per le mie di ferite! -
- E possiamo vederle? -
NO! Non volevo mica che Hidan, con la boccaccia grande che si ritrovava, andasse a spiattellare il mio segreto in faccia a ogni santo ninja che incontravamo!
- No, ci tengo alla mia privacy! -
- Hai visto Kakuzu! Questa dice solo balle! Non mi sorprenderebbe se si rivoltasse contro di noi ! -
- Non ti pare di esagerare? - chiesi io, leggermente scioccata.
Non aveva ancora imprecato! La cosa era gravissima.
- Stai zitta, io ti ODIO! -
Il respiro mi si bloccò in gola e sentii il - oh così familiare - distinto pizzicore della lacrime che stavano per cadere.
- Vattene, tutti qui ti odiano, fatti rivedere solo quando ci servi. - questa era Tsuki.
La causa di tutti i miei problemi.
Al momento avevo gatte da pelare più grandi comunque.
Ad esempio come impedire alle dighe che miracolosamente avevano impedito alle lacrime di scendere di cedere.
Vabbè, tutto sommato piangere è una cosa normale, no?
Soprattutto quando la persona che ami ti dice che ti odia, giusto?
E quando si mette ad abbracciare una ragazza che non ha fatto altro che trattarti male, il pianto è assicurato.
Mi voltai e con la voce più ferma che riuscii a fare parlai
- Bene, ci si vede allora -
- Oh, piagnucolona! - mi chiamò con fare provocativo Tsuki - Il capo ha detto che non devi più trattenerti. Anche se, se stesse parlando di combattimenti, non vedo cosa ci sarebbe da tratt-
- Ma per l'amor di Dio, vuoi stare zitta brutta bastarda?! -
Tutti mi guardavano sconcertati.
- C-come o-
- HO DETTO DI STARE ZITTA! NON AZZARDARTI A PARLARMI MAI PIU' ALRTIMENTI... -
- Altrimenti cosa?! - mi sfidò
- Altrimenti... - ripetei io con più calma voltandomi - Altrimenti ti ucciderò nel modo più doloroso possibile, non importa chi ti proteggerà - lanciai un'occhiata truce a Hidan che in risposta rafforzò la sua stretta sulle spalle dell'azzurra - Io ti ucciderò , e mantengo sempre le mie promesse. Non ho detto niente per troppo tempo, ma adesso basta, non mi farò mettere i piedi in testa più da nessuno -
E con ciò mi voltai, dovevo pur stare un momento da sole per rimettere insieme i cocci del mio povero cuoricino...

Con Hidan e Kakuzu

- Hidan...-
- Oi Kakuzu! - replicò lui tutto allegro, manco avesse fatto scappare pochi minuti prima una sua amica.
- Non pensavo che sarei mai arrivato a tanto - l'uomo sospirò - Ma sei un rincoglionito?! -
La potenza dell'urlo fecero fare un salto all'albino che, ripresosi dallo spavento cominciò ad inveire contro il nukenin.
- Hidan, ma non ti rendo conto che magari, oltre a i sentimenti di Tsuki, avresti dovuto tener conto anche dei sentimenti di Shikyo? -
Hidan si mise a ( avvenimento epico, segnatevi la data e mettetela nei libri di storia ) pensare e venne a capo con almeno qualche senso di colpa.
- Ma ha lasciato Tsuki a morire! Non fosse stato per te sarebbe morta sul serio! -
- E non hai notato che anche Shikyo era ferita?-
- Non è possibile, nessuno avrebbe potuto camminare, o addirittura arrivare correndo, cazzo Kakuzu, smettila di difenderla! -
Il tesoriere ringhiò e prese l'albino per la gola facendolo collidere con il tronco di un albero.
- Brutto idiota, lei non sente il dolore! -
In un millisecondo tutte le cattiverie che aveva detto alla ragazza lo fecero sentir male.
Possibile che, tutte le volte che la prendevano in giro perchè faceva così tante visite a Kakuzu fossero solo dovute a farsi controllare per eventuali ferite?
- Al palazzo dove ci hai quasi fatto ammazzare tutti, si è fatta trafiggere da ua spada per evitare che ti facessero del male, pur sapendo della tua immortalità! -
Hidan sgranò gli occhi. Si ricordava quella sera, eppure Shikyo non gli aveva mai detto niente.
Era stato un emerito cretino a trattarla così male.
Dal canto suo Kakuzu non sapeva nemmeno perchè si fosse messo a dire tutte quelle cose, forse era perchè almeno un pochino la ragazza gli piaceva, e che non era scappata via vedendolo.
Comunque, quando vide Hidan sgranare gli occhi, capì di aver fatto centro.
Per una volta ( anche questa è da segnare nei libri di storia gente ) era riuscito a far ragionare l'albino.

Nella montagne della terra del Fuoco
 
- Signore, siamo pronti a partire -
- Bene, molto bene -
L'uomo prese un apparechio dalla sua scrivania e si avviò dietro al ninja.
Presto la sua vendetta sarebbe potuta cominciare.
E il solo pensiero lo elettrizzava non poco.

_____________________________________-

Capitolo extra lungo oggi, perchè ieri non sono riouscita a postare...
MI DISPIACE!!!! :''-(
Comunque!! ( Si, mi riprendo in fretta )
Hidan! Sei una testa di cane!!!
Al prossimo chappy, ciauuuu!!
Alice_

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Capitolo 13
*** Love can forgive everything after all... ***


Non chiedetemi il titolo cap 13 Semplicemente non ci potevo credere.
Non ci potevo credere.
Diedi libero sfogo alla mia sofferenza interiore lasciando che le lacrime rigassero il mo volto.
Che bastardo.
Anzi, che bastarda!
Hidan non c'entrava quasi per niente!
Mi accucciai in un angolino, tra un albero e una roccia, cominciando a venire scossa dai singhiozzi.
Che cosa ti sta succedendo?
Sussultai, da dove era venuta quella voce?
Non ero stata chiara sul fatto che adesso siamo una cosa sola?
Ok, stavo solo impazzendo, niente di che.
Mi spiace di fare la guastafeste, ma no, non sei impazzita.
E allora stavo discutendo con me stessa. Era meglio l'impazzire sinceramente.
Senti ragazza, smettila di fare così
E esattamente tu chi saresti, o mio misterioso alter-ego?
Molto spiritosa, lo sai fin troppo bene chi sono.
Veramente no, rinfrescami la memoria...
Ketsueki ti dice niente?

Potevo praticamente immaginarmi la faccia del drago che mi stava prendendo per i fondelli.
Visti i recenti avvenimenti mi sembra che una spiegazione sia d'obbligo...
Ci stavo arrivando!

Fortuna che lei era la mia "umile servitrice" non fosse stata umile mi domando...
Che cosa eh?!
Non ti offendi vero se ti mando a quel paese?
Dimmi solo dov'è.
Stai scherzando vero?
Mai stata più seria.

BWAHAHAHAH!!!!!
Se non altro mi hai fatto tornare il buon umore, grazie!
Di nulla. Comunque ti devo davvero delle spiegazioni.
No, ma davvero?
Ebbene, io sono Ketsueki. Sono la divinotà delle carneficine, posta quasi sullo stesso piano del mio compare Jashin.
Jashin?! E Hidan non ti conosce?
E chi sarebbe, scusa? Comunque, vuoi sentire la mia storia o vuoi continuare ad interrompermi?!?
Sì, calmina!
Stavo dicendo...Quegli uomini...Hanno trovato il modo di evocarmi e mi hanno catturata. Ricordo solamente un leggero pizzicore e poi il buio...
Probabilmente hanno usato un sonnifero molto potente...
Sta di fatto che quando mi svegliai ero incatenata e per quanto provassi a liberarmi non riuscivo a rompere le maglie delle catene che mi tenevano bloccata. Presero alcune fiale del mio sangue e le portarono in laboratorio. Non so che cosa ne abbiano fatto, ma parlavano di genetica...Tu sai che cosa sia?
Sì, è la scienza che si occupa di capire come sono "fatte" le persone, più in generale gli esseri viventi...E comunque forse so io che cosa ne hanno fatto...Ho trovato dei rotoli dove era scritto che avevano combinato DNA umano a DNA animale, e ho il sospetto che l'animale in questione fossi proprio tu.
Oh. Parlavano di creare un vendicatore. Ma Jashin mi ha salvato, mi ha trasformato in pietra per evitare che sfruttassero i miei poteri, finchè un umano che avesse avuto la morte nel nome non mi avesse liberato.
Quelle persone lo sapevano e hanno cercato per sedici anni di farmi risvegliare e farmi infondere con il mio spirito i loro ninja più abili.
Ma io li ho uccisi tutti. Non ho risparmiato nessuno.
Poi sei arrivata tu. Hai un chakra molto simile al mio...Non fosse per il tuo aspetto direi che basandomi solo sulla tua aura ti identificherei come un cucciolo di drago... Anche se non capisco come tu abbia fatto a risvegliarmi...Aspetta un momento! Ragazza, come ti chiami?!

Shikyo.
Non può essere! Sei tu l'umano con la morte nel nome!
Devi aver preso una brutta botta in testa, io mi chiamo Shikyo, non cupo mietitore, morte o quant'altro!
Shikyo...Significa morte.
Ah! Fantastico, prima i miei amici mi cacciano e poi questo! E' la sfiga che parla allora...
Quindi questo mi da super poteri o cosa?
Wow...Sicuramente ti riprendi infretta... Comunque sì, ma penso che tu abbia capito un minimo, no?
Come nella caverna?
Come nella caverna.

BOOOM!

Wow, che esplosione!
Hidan! Kakuzu! Dobbiamo andare!
Guarda che non sono io che ho il controllo del corpo...
Anche tu hai ragione...


Mi alzai e cominciai a correre verso la fonte del rumore, raggiungendo anche abbastanza velocemente il luogo dell'esplosione, facendo appena in tempo a godermi la scena di Tsuki che si beccava un pugno nello stomaco da Hidan, sotto il controllo di Shikamaru.
Brutto bastardo, si era fatto curare Asuma e non rispettava la sua parte del patto?!
Ringhiai e mi arrampicai su un albero, volevo conservare la carta dell'effetto sorpresa per quando Shikamaru avrebbe cercato di separare Hidan dal resto del gruppo.
Quindi rimasi a guardare fino alla scena dovo Kakashi avrebbe dovuto trapassare uno dei cuori di Kakuzu.
Prima che ciò potesse accadere, presi possesso dell'ombra del tesoriere e gli feci muovere un passo lateralmente, pochi secondi prima che il chidori di Kakashi fendesse l'aria e rilasciai la sua ombra.
Dopo la mancata morte, kakuzu fece uscire le sue maschere, preparandosi alla sua mossa combo con Hidan.
Peccato che non sapesse che c'ero pure io in giro!!
Riuscii a scansare la cannonata d'aria per quastione di millimetri e comunque aprì un buco non da poco sia nella cappa che nella mia povera maglietta, che non aveva fatto nulla di male.
Tolsi la cappa con un suono esasperato, per poi appostarmi più in alto e vedere se riusciva a centrarmi con un attacco di nuovo.
Hidan e Tsuki lo raggiunsero poco dopo.
La maschera del fuoco, accoppiata con la maschera dell'aria cominciò ad attaccare i ninja che schivavano le fiammate con mosse abilissime, mentre io li osservavo attentamente.
- Dov'è il quarto membro eh? - chiese ad un certo punto Kakashi.
Ah, lui non mi aveva vista, quindi un piccolo vantaggino ce l'avevamo dopotutto...YAY!
Osservai Hidan fare a fette un clone di Kakashi e mancò poco che non cadessi dal ramo quando vidi la sua faccia quando si accorse che effettivamente era una copia.
Tsuki intanto se la stava vedendo con Ino, che stava affettando tutte le radici e i rami che l'azzurra le mandava contro, dopotutto il suo kekkei genkai era avvantaggiato con tutte quelle piante nella vicinanze.
Si riunirono un'altra volta al centro nel campo di battaglia e Shikamaru prese la fialetta di sangue di Kakuzu da Kakashi.
Ma quando cazzo l'aveva presa?!
Ah! Probabilmente quando aveva salvato la pelle a Choji che stava venendo strangolato...
Merda!
Osservai Hidan schivare le ombra come niente fosse.
- Ah ragazzo! Dovresti passare più all'azione e non nasconderti sempre nelle ombre! - disse l'albino conficcando la sua falce nel tronco dell'albero e fermando in questo modo la caduta verso la trappola del ragazzo ombra.
- Io non mi nascondo nelle ombre. Io le divento! - urlò il diretto interessato scagliandosi contro Hidan.
Mi ci buttai addosso, non ci sono mezzi termini.
Così prese il controllo della mia ombra.
- Ciao Shikamaru, pensavo che non ti fossi dimenticato del nostro patto... - cominciai con il tono più duro di cui fossi capace.
- Hn, non avrai creduto davvero che vi avremmo lasciato andare così facilmente! Abbiamo un villaggio da proteggere! -
- Allora cominciate a correre, perchè non vi darò una seconda opportunità -
- Sei sotto l'effetto della mia tecnica adesso, non puoi fare alcun tipo di movimento - sorrise vittorioso - Sei tu che dovresti arrenderti -
- Shi! Cosa cazzo ti è saltato in testa!?-
Adesso mi chiamava Shi?
- Hidan, sappi che sono veramente incazzata con te, quindi chiudi il becco e fammi fare quello che Pain vuole che faccia. -
- Non rispondere così a Hidan-san! -
Conta fino a 10 Shikyo ...1
- Rispondi quando la gente ti parla! -
2...3...4...5...6
- Piagnucolona buona a nulla? -
7..........8.......9.........
- Ma mi ascolti quando ti parlo?! -
10.
Sospirai e guardai gelida Shikamaru.
- Dammi quella fiala - lo vidi irrigidirsi e poi rilassarsi subito dopo.
- Non credo tu sia nella posizione di dare ordini -
- Ah, ma davvero? A proposito, alle spalle -
Venne centrato in pieno da Kakashi, che era stato tirato dai filamenti di Kakuzu.
Una volta ripresosi mi guardò stupito, parlando con Ino che era di fianco a lui.
- Dovrebbe aver ricevuto anche lei il mio stesso colpo, ma non si è nemmeno mossa! -
- Te l'avevo detto ananas - sfoderai le mie Katane giusto in tempo per parare una mossa dell'arte del legno.
Forse le spade e i pugni non sarebero stati abbbastanza...
Le riposi praticamente subito, guadagnandomi gli sguardi interrogativi dei miei compagni di squadra e praticamente di tutti quelli che mi stavano guardando.
- Avete capito che non potete farcela contro di noi? - disse Naruto. Non avevo un bel ricordo di lui, e tantomeno della ragazza che gli stava di fianco che mi guardò e esclamò: - Ah, non preoccupatevi di quella con i capelli castani, non sa fare niente. -
Le lanciai un kunai d'ombra che la prese di striscio.
Sorrisi.
- Era per aver quasi ucciso Sasori! - rimpiazzai il mio sorriso con un espressione sadica - E questo è per tutto il resto -
Feci dei veloci sigilli, come mi aveva insegnato il mio sensei e in un baleno tutte le ombre danzavano irrequiete attorno a me.
Yamato e Kakashi mi guardavano come se avessero appena visto un mostro, cosa che poteva anche essere concessa, visti i continui spostamenti delle ombre.
Mi voltai verso i miei compagni con sguardo interrogativo.
- Allora? Non volevate mica farli neri due seconi fa? -
- Cazzo sì! - rispose Hidan avvicinandosi e stritolandomi in un abbraccio - Mi dispiace... - mi sussurrò all'orecchio.
Lo abbracciai a mia volta - Non fa niente...Almeno ho la prova che qualcosa nella tua testa bacata c'è dopotutto...- in fin dei conti avevo sempre biasimato Tsuki per tutto quello che mi aveva detto anche Hidan, insomma, prima che arrivasse lei eravamo i due idioti dell'Akatsuki!
Quindi potevo tranquillamnte dire di averlo perdonato. Anzi, l'avevo perdonato quasi subito dopo che mi avevano cacciato.
In più ero troppo felice che non mi odiasse veramente e che fosse stato solo guidato dalla rabbia.
E poi si sa che l'amore perdona tutto, no?
- Adesso staccatevi piccioncini. - arrivò la voce di Kakuzu, facendoci staccare alla  velocità della luce e tornammo a concentrarci sul combattimento.

Vicino al sito del combattimento

BOOM!!

La squadriglia di ninja si arrestò, permettendo all'uomo di passare in testa.
Sentendo il rumore dell'esplosione si mise a ridacchiare fra se e se.
Quella ragazza sarebbe stato un ripiego eccezionale rispetto al suo piano originale...
Senza contare che era lei il piano originale.
- Preparate il dispositivo - disse con fare autoritario - Attaccheremo non appena sarà pronto -
E con ciò si ritirò nelle tende che avevano allestito i suoi scienziati a supervisionare la preparazione del suo esperimento sl campo.
Se avesse funzionato, si sarebbe trovato a capo di un'arma micidiale.
E non ne vedeva l'ora.

--------------------------------------------------------------
Yayyyy!!
....
YAYYYYY!!!
Perchè sto scrivendo queste cavolate???????
Vi è piaciuto?? Stiamo raggiungendo lo spannung!!
Al prossimo capitolo, ciauuu!!
Alice_

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Capitolo 14
*** The Hybrid has returned! ***


Non chiedetemi il titolo cap 13 Venni riportata sul pianeta terra da un kunai che mi si conficcò allegramente in un braccio, ma sta volta non feci nemmeno finta di aver male.
- Certo Sakura, sono anche io contenta di rivederti... - replicai sarcastica
- N-non è possibile! -
- Oh sì invece... -
Mandai delle ombre a combattere Naruto, che però con un rasengan ben piazzato creò un cratere e disperse le mie ombre.
Che cosa pretendevate? La perfezione più assoluta?!
Evidentemente sì, perchè fu solo grazie a Hidan che non mi trovai trapassata in più punti dalla cucitura d'ombra di Shikamaru.
Cazzo, me ne ero dimenticata...
- Parli tanto, ma fai ancora pena Shi - disse l'albino, atterrando su un ramo e continuando imperterrito a tenermi in braccio.
- Erm...Potresti anche mettermi giù ora... - dissi leggermente piccata, non che mi dispiacesse...Anzi!
Però lo sguardo di Tsuki mi stava facendo venire la pelle d'oca!
Veloce come un fulmine Hidan mi mollò a terra - su un ramo - per poi schivare agilissimamente una delle manone di Choji.
Fichè non lo chiamava grass-
- Ahaha! Grassone! -
Vidi Choji cambiare colorazione piuttosto velocemente e cominciai a temere per la vita dell'albino, pur essendo immortale e tutto...
- Hidan sei una testa di cazzo! - gli urlai, ma quello era già stato piantato in un albero poco lontano da una manata di Choji, che per la cronaca era grasso.
C'è dai, dire che Choji era magro sarebbe stato come dire che la terra fosse stata quadrata!
Non che mi aspettassi che Hidan sapesse che la terra era tonda...
Mi affrettai ad uscire dalla traiettoria di una tecnica del legno di Yamato, che si stava seriamente adoperando per infilzarmi come uno spiedino, con l'aiuto di Kakashi.
- AAAHHH!! - urlai, scappando dalla miriade di picchetti che mi inseguivano come serpenti - PERCHE' CAPITANO TUTTE A MEEEEE!!! -
E caddi di faccia.
Le figure di merda sono sempre in agguato...Devo ricordarmelo...
- AK! - schivai per puro miracolo il chidori di Kakashi e rotolai via.
Non sto scherzando, rotolai per almeno un minuto buono, schivando miracolosamente tutte le travi di legno appuntite e gli shuriken che mi lanciavano addosso.
- Ok, ci siamo divertiti, ma adesso è ora di fare sul serio - sentii dire a Tsuki, prima che varie radici dagli alberi intorno a noi prendessero vita e cominciassero ad attaccare i ninja di Konoha.
Quindi poteva controllare le piante...Fico!
Schivai per l'ennesima volta un pugno frantuma-roccia di Sakura, riuscendo ad atterrare indenne vicino a Kakuzu che se la stava vedendo con Naruto.
Oh no!
- Rasen-shuriken! -
Cazzo, merda....
Mi buttai a mo' di sacco di patate sul biondo, facendoci schiantare a terra.
Con un calcio mi fece letteralmente volare via e fui ripescata a mezzaria da una delle maschere di Kakuzu, che mi riportò a terra.
Giusto di fianco a Hidan che stava cercando di affettare Shikamaru.
Feci dei veloci sigilli e cercai di nuovo di rientrare in possesso delle ombre, succedendo giusto prima che una colpisse Tsuki.
Non mi pagavano abbastanza per rischiare così la pelle.
Anzi, non mi pagavano affatto!
- Prendetela! - fu tutto quello che riuscii a sentire prima di ricevere un violento colpo in testa mi facesse perdere i sensi.

Hidan POV

- Ehy scema! Avrei bisogno d'aiuto qui! -
Il cretinetto con i capelli ad ananas si fermò e guardò un punto imprecisato alle mie spalle.
Decisi di guardare anch'io, tanto anche se faceva finta non mi poteva uccidere.
Anche se il brutto presentimento che avevo non mi aiutava.
Mi girai completmente, solo per desiderare di non averlo fatto.
Shikyo, la solita scema che si era fatta cogliere impreparata, era tenuta in piedi da un energumeno che indossava il coprifronte della Neve.
Wow, non pensavo che potessero arrivare fino a qui.
Tuttavia, cosa cazzo gli faceva pensare che potessero tenere così la mia Shikyo?!
Presi la mia falce e cercai di mozzare la testa al tipo, ma quello alzò un braccio e colpii quello.
Peccato che non successe un cazzo di niente.
- Grrrr... - riprovai con la falce ma ottenni lo stesso risultato.
Intanto il tipo aveva preso Shikyo e se l'era caricata in spalla, preparandosi a saltare.
Se lo poteva anche scordare.
Gli colpii una gamba, che non sembrava essere rivestita con la stessa protezione del braccio, facendolo rovinare a terra.
- Insomma, non possiamo concludere la cosa senza per forza riccorrere alle armi? -
Un uomo camminò in mezzo al campo di battaglia, guardandomi con una strana espressione.
- Vogliamo solamente la ragazza. E ce ne andremo, altrimenti... -
- Altrimenti cosa? Sei solo un vecchietto decrepito! -
Quello si rabbuiò leggermente - Altrimenti sarò costretto ad usare la forza...- lanciò uno sguardo a Tsuki che per tutta risposta lanciò un kunai a Kakuzu e si portò al fianco dell'uomo.
Quella bastarda!

Shikyo POV

La mia solita fortuna.
Ti sono mancata?
NO! Non so se hai notato, ma siamo in una situazone non proprio rosea qui!
Guarda che non c'è bisogno di essere così acide! E comunque non è che sia stata qui a far niente! Ho parlato.
E di grazia, con chi avresti parlato se io non ti ho nemmeno sentito?!
Guarda che ho molte risorse...E comunque Jashin mi ha dato il permesso per usare i miei poteri che combinati con i tuoi naturali dovrebbero essere una combinazione micidiale!
Se lo di ci tu...Ma io non lo so controllare il sangue!
Ragazza, lascia che te lo dica, ma fai pena. Dai! E esattamente la stessa cosa che hai fatto fino adesso con le ombe, solo che al posto di convogliare il chakra fuori dal tuo corpo lo devi far confluire nel sangue...Più semplice di così si muore!
Che è quello che farò io tra poco, per la cronaca. Vabbè, che ho da perdere a provare?
Questo è lo spirito!

Anzi, a ripensarci ho molto da perdere, la vita tanto per cominciare.
Uff...Guarda che te l'avrò ripetuto almeno un centinaio di volte! Sei. IMMORTALE! E' chiaro il concetto?!
E se io ti dicessi di no?

Vidi il suo occhio farsi più sottile nella mia mente e mi rimangiai subito tutto.
Ok, va bene, ci provo!
Brava ragazza. Oh, e probabilmente ti trasformerai, adesso svegliati!
Ehy, aspetta, come?!


Ketsueki, ti odio con tutto il mio cuore.
Aprii un occhio in maniera impercettibile e mi ritrovai sulla spalla di qualcuno.
Manco fossi un sacco di patate.
- Vieni, figlia mia... -
Quella voce...Era...Familiare...
- Certo padre -
Tsuki?!?!?!?!?!?!
Lo sapevo che c'era qualcosa di strano- e un po' inquietante - in lei!
- Vedete, lei è il secondo di una fortuita serie di esperimenti ben riusciti...Tuttavia...Prima di lei avevamo creato l'arma per eccellenza...Un ibrido talmente potente che sarebbe stato in grado da solo di radere al suolo tutte le cinque nazioni...Ma ce l'hanno sottratto con l'inganno. -
Sul viso dell'uomo si aprì un sorrisone inquietante - Ma si da il caso che oggi il fato abbia voluto ricongiungerci con lui...O forse dovrei dire Lei? -
Mi alzai dalla spalla dell'uomo che mi teneva e gli urlai dietro - Ma che? Ti sei fumato prezzemol0 secco?! -
- Aaah, figlia, quanto tempo...Circa sedici anni. Ma adesso sei pronta per cominciare la tua missione! -
- CHE?! Tu sei tutto pazzo! Io sono nata a Vimercate e la mia vita è stata perfettamente normale! -
- Ah, devono averti cancellato la memoria allora...Ma il nome te l'hanno lasciato...Shikyo. -
Speravo che non lo dicesse.
Da qualche parte nel mio cuore sapeva che diceva la verità...
Prima che potessi fare qualsiasi altra cosa, venni buttata a terra e vidi l'energumeno iniettarmi qualcosa nel braccio.
In meno di due secondi mi addormentai.

Hidan POV

Ok, non ci capivo più niente.
- Chi sono questi tizi?! - disse il jinchuuriki della foglia.
- Guarda che è una novità anche per noi! - gli urlai di rimando, guadagnandomi una sua occhiataccia.
- Grrr...! -
- Naruto, per una volta ascolta! - gli urlò il ragazzo ombra - Dobbiamo aiutarli. -
- CHEEE?!!? - urlammo insieme io e il jinchuuriki per poi guardarci e sbuffare.
- E la stessa che ha salvato Asuma, quindi in un certo senso siamo in debito con lei - mi guardò gelido - Ma dopo questa piccola deviazione di percorso le ostilità ricominceranno, sappiatelo -
- Va bene -
- Oi Kakuzu! Non mi interpelli nemmeno più?! -
- No, avresti fatto solo osservazioni inutili. E poi non vuoi salvarla? -
Arrosii come un pomodoro. Dannato vecchiaccio!
- Sì - ammisi sconfitto, prima che un rumore di ossa che si spezzavano catturasse la mia attenzione.
Mi girai e la vista mi fece accapponare la pelle.
A me che vado in giro a squartare la gente.
Forse perchè era Shikyo, l'imbranata cronaca che non avrebbe fatto male ad una mosca se non strettamente necessario, che aveva rotto il collo ad uno dei ninja della neve con un ghigno sadico dipinto sul volto.
- E' cominciato! -  disse l'uomo, prima di essere circondato da una dozzina di ninja, poi iniettò la stessa cosa anche a Tsuki.
- Presto...Presto paggeranno! AHAHAHAH!!! -
______________________________________________

Ok, sono cattiva che vi ho lasciato proprio sulle spine con questo capitolo, ma sono finalmente riuscita a ricavare un po' di tempo per scrivere, dato che mi sono ammalata! Evvai, niente scuola!
Anche se dopo la mia beneamata prof di mate mi ammazzerà, però...
Sopravviverò, mettiamola così.
Allora, vi è piaciuto??
Ed ecco finalmente tutto il passato di Shikyo svelato, anche se scommetto quello che volete che ci eravate già arrivati!
Ciauuu!
Alice_

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Capitolo 15
*** She has just...Evolved ***


Non chiedetemi il titolo cap 15 TLING TLING
Spalancai gli occhi, rendendomi conto che mi avevano bendato e mi alzai.
Cercai di correre via da quel luogo pieno di sangue e oggetti accuminati, solo per venire strozzata da una catena e sentire il familiare bruciore delle corde di ferro che mi laceravano le zampe, ormai avevano formato dei solchi piuttosto profondi.
Ma che ci facevo io lì?!
Cercai di dimenare la esta in un vano tentativo di togliermi qualunque cosa mi impedisse di vedere dagli occhi.
E come se non bastasse mi sentivo anche piuttosto in alto.
Con un'ultima tirata il panno venne via e dovetti seriamente controllarmi per non mettermi ad urlare.


I ninja della foglia e i due Akatsuki si erano incamminati seguendo le tracce dei rapitori di Shikyo.
- Cazzo, ma quando mai! Fottutissima pioggia! -
- Ma non la smetti mai?! - sbottò Naruto, voltandosi per fronteggiare l'albino
- No! Sopratutto quando è una mia amica ad essere in pericolo! -
- Sicuro sia solo un'amica, non ti pare di esagerare se è veramente così? - disse Sai, completamente ignaro di aver centrato il punto, lanciando al Jashinista uno sguardo mentre continuava a camminare vicino a Sakura.
- CHEEE!? -
Per la prima volta la rosa parlò - Appunto -
- Che cosa vorreste insinuare?! - sbottò Hidan, cominciando a perdere la pazienza.
- Che sei un deficiente Hidan! - arrivò una voce alle loro spalle.
Tutti si girarono per la sorpresa, vedendo atterrare l'enorme penn - Erhm...Opera d'arte - di argilla poco più avanti nel sentiero.
- Per una volta sono d'accordo con questo sostenitore di un'arte orrenda - arrivò la monotona voce di Sasori.
- Vi ci mettete anche voi adesso?! - l'albino inarcò un sopracciglio banco - Vero biondino? -
- KATSU! -
E fu così che Hidan capì che forse era meglio se se ne rimaneva zitto zitto.
- Che cosa ci fate qui voi? - chiese Kakuzu, mantenendo la sua faccia stoica.
- Ci ha mandato il capo. Ha visto tutto. -
- Quindi che vi piaccia o no, ninja di Konoha, in questa missione siamo tutti alleati - finì la frase Sasori.
BOOM! BOOOOOOOM!
- WOW! - esclamò Deidara, guardando dove, dall'orizzonte, si levava una densa colonna di fumo nero - Qualcuno laggiù ha capito quale arte è la migliore! -
- Aspettate un momento... - disse Naruto, prima di spalancare gli occhi in un'espressione di puro terrore - Da quella parte c'è il villaggio della sabbia!!!!! -
- Salite, che vi piaccia o no, dobbiamo fare in fretta. - i biondo ghignò - E poi non abbiamo ancora chiesto a Shikyo quale arte pensa sia la migliore! -
Quando arrivarono sul posto furono subito accolti dal Kazekage e dai suoi fratelli.
- Naruto! - eslcamarono Temari e Kankuro, prima di vedere gli Akatsuki e mettersi davanti  Gaara per proteggerlo - Che ci fanno loro qui!? -
- Ci stanno, incredibile ma vero, aiutando... - disse il biondo con un tono che lasciava chiaramente trasparire un incredulità mostruosa - Ma voi che ci fate fuori dal villaggio?! -
- Ci hanno chiuso fuori e nemmeno Gaara con la sua sabbia riesce a penetrare la barriera che hanno eretto...In più c'è lei... -
- Lei chi? - si inromise Hidan
Kankuro lo guardò con un misto di odio e diffidenza - La ragazza che uccide chiunque cerchi di oltrepassare le mura. - sospirò, decidendo che era risposto a richiare per assicurasi la sicurezza del proprio villaggio - Se non fosse stato per la sabbia di Gaara saremmo tutti morti a quest'ora... -
- Ha per caso i capelli castani, con una ciocca rossa e gli occhi di colori diversi? -
- E' lei, la conoscete? -
- Cazzo sì! La bastarda, adesso mi sente - e con ciò l'albino si incamminò verso l'ingresso delle mura, borbottando insulti e varie contro tutto e tutti.
- E' cotto a puntino - disse Deidara quando l'albino fu fuori dal raggio della sua voce.
E tutti gli altri annuirono, tranne i nin della sabbia che non ci capivano una cippola.

Hidan POV

Trovai Shikyo seduta su una roccia, con lo stesso sguardo predatorio che aveva il giorno prima.
Non appena mi vide si alzò in piedi, stiracchiandosi per bene.
- Finalmente un po' di azione...E' da un po' che nessuno cerca di passare dopo quei tre... -
- Shikyo...Sono io testa di cazzo! - la verità era che mi faceva paura.
Ma più di tutto, avevo paura che non tornasse più come prima...Oh Jashin, ti prego, no...
- Aah... E cosa dovrebbe impedirmi di ucciderti adesso? -
- Sono immortale -
- Ma puoi comunque provare dolore... - lo disse con un ghigno sadico che avrebbe fatto impallidire anche quelli che facevo io quando dovevo sacrificare la gente a Jashin-sama.
- Io AMO il dolore. -
Accadde tutto fin troppo velocemente.
Posso solo dire che un momento era davanti a me, mentre il secondo successivo era alle mie spalle, pronta per un colpo che mi avrebbe mozzato la testa.
E dopo quel tipo con la barba, potevo affermare che non era una bella esperienza.
Affatto.
- KATSU! -
Shikyo venne sbalzata nelle mura, per poi cadere al suolo ricoperta da varie macerie.
- Deidara NO! - urlai, se l'aveva ammazzata giuro che l'avrei ucciso con le mie stesse mani, e sapevo esattamente dove colpire per fare più male.
Mi affrettai vicino alla pila di macerie, scavando per cercare di tirarla fuori e succedendo nell'impresa.
Aveva gli occhi chiusi, ma respirava.
Tutto d'un tratto dalla pietra rossa che portava al collo - e di cui non mi ero accorto, che cretino... - cominciò ad emanare una potentissima luce scarlatta e dovetti coprirmi gli occhi.
- Allora...Ami il dolore, no? - e con ciò mi tirò un pugno in pieno stomaco, facendomi volare parecchi metri più indietro.
Ok, ammetto che non me l'aspettavo.
Ma, ancora,  era la stessa ragazza che quando le avevo fatto una proposta del tutto vantaggiosa per ambedue le parti se ne era uscita con una gomitata inpieno stomaco.
E cazzo se mi aveva fatto male!
Venni fermato da una delle maschere di Kakuzu e vidi il biondino caricare Shikyo con svariati cloni.
- Ed ecco che arriva il futuro Hokage, Naruto Uzumaki... Patetico. - e con dei kunai d'ombra fece scomparire i cloni, per poi colpire il biondino con un calcio violentissimo e altrettanto veloce.
La collana con la pietra intanto continuava a diffondere la sua luce sanguigna.
Illuminazione.
- La collana! La collana! - mi guardavano come se mi fosse spuntata una seconda testa - Sono due parole! Quale non capite?! -
- Calmati cretino! Ci eravamo già arrivati! -
E infatti in quel preciso momento un filo di chakra di Sasori strappò la collana dal collo di Shikyo che si accasciò a terra ansimando.

Shikyo POV

Spalancai gli occhi e vidi la sabbia.
Almeno ero uscita da quell'incubo terribile...
Mi alzai sulle mie povere gambe tremolanti e ondeggianti, cercando di muovere qualche passo ma cadendo malamente a terra.
Di faccia.
E ti pareva.
Rotolai fino a sdraiarmi sulla schiena.
- Shikyo! -
Porca trota infame, che infarto!
Comunque dire che ero felice di vederlo sarebbe stato un eufemismo.
Mi stavo a stento trattenendo dall'abbracciarlo! E detto da una come me, consideratelo pure grave.
Mi guardai attorno e notai che c'erano anche Deidara e Sasori, senza contare il gruppo dell'offensiva dal quale avevo salvato Kakuzu e Hidan.
E poi c'erano i fratelli della sabbia.
Che mi guardavano malissimo.
- Uh...Mi sono persa qualcosa? -
- No, solo che probabilmente hai ucciso un bel po' di gente, ma niente di che... - mi rispose Hidan, aiutandomi ad alzarmi.
- Ah, per fortun-
Lo scappellotto che gli tirai era da classificare come terremoto di magnitudo 1000.
- OUCH! -
- Brutto cretino, ti pare il momento di scherzare!? -
- Sai che ti dico? Cammina da sola! -
- Va bene! -
Feci qualche passo e poi ricaddi di faccia, giusto davanti a Deidara.
- Uff... - guardai in alto - Ciao Deidei! -
- Non chiamarmi così!! -
- Deidei -
- KATSU! -
Feci giusto in tempo ad abbassarmi prima che l'uccellino mi facesse saltare in aria.
- Sei cattivo... - guardai verso il villaggio della sabbia - Ma cosa sta succedendo? -
- I tuoi amici hanno eretto una barriera attorno al villaggio, noi siamo chiusi fuori e non riusciamo ad entrare, mentre loro sono chiusi dentro e stanno facendo i loro comodi... - mi spiegò in poche parole Temari.
- Ok. E che si fa mo'? -
- Si entra! - disse Naruto, prima di mettersi a correre verso la barriera e prontamente rimbalzarci contro urlando di dolore.
Subito Sakure e Ino erano al suo fianco e lo stavano curando.
- E' molto strano...Non ci sono danni nè interni nè esterni...A quanto pare è un'illusione mandata al cervello che provoca il dolore...Non c'è modo di superarla... -
- Ok, fatevi da parte... - dissi prima di valicare la barriera e cacciar fuori la testa dall'altra parte, ritraendola per evitarmi un pugno da parte dei ninja di guardia.
- C-come hai fatto? - chiese aruto, ancora sotto gli effetti del campo di forza.
- Io non sento dolore. E' una malattia, ma non posso stare qui a raccontarvi tutti i dettagli altrimenti Suna non la salviamo. Mi sono spiegata?! -
- Sissignora! -
- Allora...Gaara! Ti prego, dimmi che sai dove si trova quel pazzo cronico che ama definirsi mio padre... -
- L'ultima volta che l'ho visto era sul tetto della torre del Kazekage, in compagnia di un'enorme bestia. -
- Io entro allora...Mi pare di aver visto una leva nel decimo di secondo che sono stata dall'altra parte, ci si vede! -
E prima che qualcuno avesse tempo di replicare ero già entrata nella barriera.

Ok. Ma quanti cazzo di uomini aveva quel decerebrato?
Sembravano api!
Scansai l'ennesimo affondo e mi portai a combattere vicino a Kakuzu, mentre Deidara sganciava delle bombe a forma di ragno ai ninja nemici sui tetti.
- Comandante Shikyo! -
Eh?!
- Presto! Venga con noi, il signore la sta aspettando per l'ultima fase del piano! -
- Lei non va proprio da nessuna parte ateo! - e con ciò Hidan lo scaraventò in un muro, facendolo svenire all'impatto.
- Dobbiamo muoverci! - esclamò Kankuro, portando Crow a coprire Temari sul fianco destro e cominciando a correre verso la torre del kazekage.
Lo scenario lì era apocalittico.
Dalla sommità del palazzo si levava un fascio di luce vermiglia che perforava le nuvole e la terrazza era interamente occupata da un enorme drago blu scurissimo, che ruggiva verso le nuvole.
Quella cosa...Era Tsuki.
Mi misi a correre verso l'entrata.
- LE PREPARAZIONI SONO COMPLETE ADESSO! INVOCO IL TUO POTERE DRAGO DELLA CARNEFICINA! -
Sbarrai gli occhi e mi immobilizzai, guardando gli altri passarmi oltre e entrare nel palazzo.
Non di nuovo!
C-cosa mi sta s-succedendo!?
Mi ha evocato, ma non sa che sono dentro di te...Ti stai trasformando...Nella mia vera forma
.
Fa MALE!!!!!!!

Hidan POV

Mi accorsi dopo varie rampe di scale che Shikyo non ci stava più seguendo e subito cominciai a preoccuparmi.
Quell'imbranata non sarebbe stata capace di difendersi!
Velocemente feci dietro-front e cominciai a correre giù dalle scale, sentendo un urlo che non mi fece presagire niente di buono.
Una volta fuori dal palazzo notai la cappa di Shikyo abbandonata nella polvere.
Non le è successo nulla mio fedele discepolo
Trasalii. Possibile che...
Esatto discepolo, sono il tuo Dio Jashin. La tua amica non è morta si è solamente...Evoluta.
Non feci neanche in tempo a chiedermi che cosa intendesse che un ruggito poderoso squarciò il silenzio che era calato sul villaggio e un enorme drago atterrasse su uno dei palazzi più grandi di Suna.
E riusciva a farlo sembrare piccolo.
La bestia ruggì di nuovo e persino il drago di zaffiro ebbe un moto di terrore alla sua vista.
Shikyo, cosa cazzo hai combinato?!
Il drago spalancò le ali e strani filamenti cremisi cominciarono a volteggiare per l'aria, staccandosi anche dal drago stasso e mischiandosi con le ombre.
Sentii ruggire anche il drago di zaffiro che si lanciò contro l'altro.
Che cosa stava succedendo?!
- Hidan, dobbiamo andare -
- C-capo?! Che ci fai tu qui!? E anche Konan! -
- Abbiamo finito di decifrare certi rotoli...E abbiamo informazioni essenziali. -
__________________________________
DUN DUN DUUUUUNNN!!!!
Suspence! Allora, lo so che son cattivissima per avervi lasciato così in sospeso, ma che ci posso fare...
Spero che vi piaccia, e recensite!
Ciauuu!
Alice_

Questa è Tsuki
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Questa è Ketsueki/Shikyo
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Capitolo 16
*** A sand storm...Simply great! ***


Non chiedetemi il titolo cap 15 Hidan POV

Aveva cominciato a piovere.
Cazzo, è un deserto qui! Perchè di tutto il tempo, proprio adesso doveva mettersi a diluviare?!
Mi affrettai con gli altri giù per la strada che portava al palazzo dove si erano alzati in volo i draghi e, sinceramente, mi stavo rompendo le palle.
ROOOOOAAAAR!
Un ruggito squarciò il silenzio e ci ritrovammo circondati dal fuoco del drago blu, mentre cercavamo di evitare di venire spappolati malamente dalle macerie che cadevano dai palazzi danneggiati.
- Dai cazzo! Mi basta una goccia di sangue e sta cosa sarà finita in men che non si dica! -
Lanciai la mia falce contro il drago, ma rimbalzò via, rompendo una lama.
- Oi Kakuzu! Dopo dovremo ripararla! -
- Non ci penso neanche. -
- Dai! Sei uno spilorcio! -
- Hidan, se ti costa così tanto salvare una nostra amica, posso fare in modo che ti svegli quando è tutto finito...Oppure che non ti risvegli affatto. Vedi tu. -
- Ma smettila! Muovi quel culo e andiamo a salvare Shikyo! -
Notai solo in quel momento che il drago blu stava guardando nella nostra direzione con uno sguardo che poteva essere descritto con due parole:
Puro odio.
- METTETEVI AL RIPARO! - urlò qualcuno di non meglio precisato e tutti ci buttammo dietro un palazzo, evitando per miracolo una bella e calda fiammata.
Non ci tenevo particolarmente a venire arrostito come un pollo.
Grazie tante ma passo per questa volta.
E poi, chi avrebbe slavato Shikyo se mi fossi fatto abbrustolire?
Probabilmente tutti gli altri...Anche se non so perchè, il solo pensiero di non essere io a salvarla mi riempiva di gelosia...
Che nervi! Jashin-sama, perchè dovevi farmi innamorare di lei?!
Perchè era giusto così...E poi hai fatto tutto da solo
Ok, mi ci dovevo ancora abituare a sta cosa...
Il drago blu spalancò le ali e si gettò alla gola di Shikyo, sotto il nostro sguardo atterrito, soprattutto quando si sentì il sonoro CRACK dell'osso del collo del drago rosso spezzarsi, seguito dalla bestia che si afflosciava al suolo.
Per la prima volta sentii il pizzicore delle lacrime agli occhi, ma le forzai indietro e cominciai a correre verso il punto dove il drago era caduto.
- SHIKYO! -
Il drago blu levò la testa, le mascelle ancora grondanti di sangue, e cominciò a caricare un attacco.
MI fermai di botto, comparando le varie soluzioni per quella bellissima situazione di merda.
E non mi venne in mente niente, quindi rimasi come un fottutissimo idiota ad aspettare il colpo.

Shikyo POV

Cazzo.
Morire faceva male...Almeno, in questo corpo.
Rimpiangevo la disautonomia del mio corpicino scrauso...Anzi, rimpiangevo tutto del mio piccolo corpicino imbranato, al posto di camminare e schiacciare case!
Riaprii un occhio, solo per trovarmi faccia a faccia con un Hidan pallido come un cencio che guardava qualcosa alle mie spalle.
Ancora non capivo come potesse trapassarsi da parte a parte con un picchetto e ancora insultare Kakuzu...E me, dopo.
Misteri della vita, che posso dire!
Senza far notare che ero effettivamente sveglia, mossi di poco il collo per cercare perlomeno di capire che cosa Hidan stesse guardando così intensamente...E mi saltò il cuore in gola.
Ma porca porta!
Veloce, presi Hidan in bocca e spiccai un salto, atterrando sull'ennesimo palazzo di Suna.
Gaara mi avrebbe ammazzato...Brr...
- Cazzo Shikyo METTIMI GIU' ! -
Io ringhiai -reazione che corrispondeva allo sbuffare avevo scoperto- e lo mollai poco carinamente sulla pietra del palazzo.
- Ma perchè mi hai salvato se mi volevi uccidere così?! -
- Avevo capito che non fossi una cima, ma questa le supera tutte... - prima volta che mi mettevo a parlare in questa forma e, probabilmente, anche l'ultima.
Mi ero spaventata da sola!
- Wow, certo che ci state veramente dando dentro, questo posto sembra una discarica! -
Mi guardai attorno e efettivamente per una volta Hidan aveva ragione.
- BWAHAHA!! - mi misi a ridere, facendo volare via i pochi falche che erano rimasti nella torre appositamente costruita.
Whops.
Ma dai, il fatto che Hidan abbia ragione è un avvenimento più unico che raro!
Tsuki intanto stava volando verso di no-
CAZZO!
Mi abbassai appena in tempo, facendola schiantare nel palazzo poco dietro che venne ridotto ad una pila di macerie.
Effettivamente se avessimo continuato così, ci sarebbe stato ben poco da salvare...
Quasi mi immaginavo Gaara assillato dai vecchiacci dell'assemblea di Suna...No, poverino, almeno dovevo provarci a non distruggere tutto il villaggio.
Per lui sarebbe stato come morire una seconda volta!
- Oi Shikyo, che cosa pensi di fare?! Stare lì impalata per tutto il giorno!? -
- E se ti dicessi di sì? - lo osservai e ritirai subito tutto.
La pila di macerie del "prima-palazzo " cominciò a muoversi e ne emerse Tsuki.
Mi scagliai addosso a lei io sta volta.
Prenditela in quel posto!
Cominciai a volare con le fra gli artigli, cercando di allontanarmi il più possibile da Suna, l'immagine di Gaara perseguitato dai membri del consiglio come deterrente dal tornare indietro.
Va bene che da piccolo era un pazzo assetato di sangue, ma nessuno meritava una tale rottura di biglie.
Mollai Tsuki nella sabbia, sperando ardentemente che un po' le andasse in gola e la affogasse.
Sì, che affogasse nella sabbia...
Ma evidentemente era troppo da chiedere, eh?
- O sei con noi o contro di noi...Sorellona -
No guarda, ho passato l'ultima ora a scappare da te perchè voglio essere tua alleata!
Risposi radunando delle ombre e lanciando il mio attacco. Fortuna che era quasi notte...
Lei ruggì di dolore, ma un attimo dopo mi aveva appiattito a terra.
Ma come facevano ad esserci così tante radici nel deserto?!
- Bene, bene Tsuki... - girai la testa e rimasi paralizzata.
Ma che cos'era, la riunione della famiglia drago!?
Un enorme drago bianco torreggiava sopra di me, insieme a Tsuki e, a giudicare dalle numerose cicatrici, negli stessi punti di quelle dell'uomo rompipalle che mi aveva fatto diventare un fenomeno da baraccone, dedussi che si era trasformato pure lui.
Ma le mie sofferenze avrebbero mai avuto fine?
- Hey palla di neve! - tutti e tre ci girammo all'unisono.
- RASENGAN! -
Il drago bianco rugg' di dolore, ritraendo la coda che adesso aveva una bella chiazza violacea.
- Tu! Piccolo insignificante insetto! - si girò alla velocità della luce e feci appena in tempo ad erigere un muro di ombre davanti a Naruto per evitargli una fine molto dolorosa e umiliante.
Dai, quale ninja vorrebbe dire di essere stato spiaccicato da una lucertola troppo cresciuta?
Esatto, nessuno.
Con uno strattone mi liberai e mi parai davanti al jinchuuriki, proprio nel momento che Tsuki aveva scelto per icornarlo.
Dannatissimo corpo senza la disautonomia familare!
Lanciai un urlo talmente potente che probabilmente anche i sordi l'avevano sentito.
Da classificare nella categoria dei primati che nessuno vorrebbe battere.
- SHIKYO! -
Era la voce di Hidan.
Ma ti pareva che arrivava sempre nei momenti in cui mi ammazzavano?!
Tu sai vero che saresti morta una ventina di volte di meno se ti fossi degnata di usare il mio potere?
Credo di essermi persa quella parte...
Usa. Il. Sangue. Sono tre parole, ma se vuoi posso semplificare ulteriormente il concetto...
E come?
SANGUE! ADESSO!
O-ok non c'è bisogno di urlare!
Se sei troppo idiota per capire il linguaggio civile non è mica colpa mia...
Lasciamo perdere...


Aveva detto che era come controllare le ombre, non può essere così difficile...Credo...Spero.
Provai a concentrare il mio chakra sulle ferite che avevo aperte sull'addome, laddove le corna di Tsuki si erano fatte strada attravarso le resistenti squame e notai del movimento.
Miracolo. Avevo fatto qualcosa di giusto!
La mia gioia non durò a lungo: venni presa per il collo, sollevata, e scagliata lontano, un sonoro "crack" come prova che nella mia leggiadra caduta, mi ero inevitabilmente rotta qualche cosa...Speriamo di non fondamentale importanza...
Un ruggito mi ricordò che forse- dico forse - dovevo aiutare i ninja.
Mi girai e rimasi a bocca aperta.
Non bastava che si fosse aggiunto il drago bianco adesso...No! Doveva pure ingrandirsi e mutare forma!
Ma vai a quel paese!
Lo caricai e lo feci rotolare nella sabbia, sentendo poi un'orrenda sensazione alle ali.
Erano...Fredde.
Realizzando che cosa stesse succedendo mi affrettai a chiamare a raccolta delle ombre e a rompere il ghiaccio che mi stava immobilizzando, riuscendo nel mio intento e portandomi ad una distanza di sicurezza.
- Oi Shikyo, stai bene? - urlò Hidan per farsi sentire sopra il frastuono di una tempesta di sabbia...
CHEEE?!
- La mia vita fa schifo -fu tutto quello che dissi prima di raccattare i ninja che guardavano sbigottiti il muro di sabbia e Gaara.
- Non sono io - disse lui, sentendosi gli occhi di tutti puntati addosso da sopra il mio dorso mentre volavamo sopra il muro di sabbia e schivavo al meglio delle mie -già scarse, aggiungerei - capacità gli attacchi dei due psicopatici che ci inseguivano.
Dovevo portarli lontano...
Le montagne!
__________________________________________
Mamma mia, mi dispiace tantissimo per il ritardo, me è stata una settimana di fuoco a scuola...Rabbrividisco anche al solo pensiero.
Comunque ci stiamo seriamente avviando alle battute finali...
Vabbè dai!
Spero che vi piaccia e che non ci siano orrori ortografici...Bho...
Ciauuuu!
Alice_
Ecco il "padre" di Shikyo e Tsuki
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Capitolo 17
*** The final battle ***


Non chiedetemi il titolo cap 17 - Shikyo, potresti evitare certi scossoni cazzo?! -
- Hidan, se vuoi farti sbranare da loro - mossi la testa nella direzione dei due draghi abnormi che ci stavano inseguendo  - Fai pure, ma c'è altra gente che credo voglia sopravvivere... -
Stavamo volando ormai da un'oretta ed eravamo arrivati nell'interno della regione delle montagne, circondati da terreni innevati.
Mi scansai per l'ennesima volta per evitare una raffica di ghiaccio mirata alle mie ali, facendo imprecare i jashinista di nuovo.
Non che avesse fatto molto altro per tutta la durata del volo.
Comunque gli attacchi del drago bianco e di Tsuki si stavano facendo più insistenti...E io dovevo atterrare, le mie ali mi stavano per lasciare a piedi... Bella la battuta, no?
E comunque rimanere a piedi a mezzo kilometro di altezza, non era una cosa che volevo provare sulla mia pelle.
E nemmeno gli altri credo.
Usai delle ombre per smuovere una parete di neve e causare una valanga, buttandomici dentro per far perdere le mie tracce.
- CAZZO! -
Whops.
Con il terrore di quello che mi potevo trovare davanti mi guardai sulla schiena.
- BWAHAHA!! - non ero riuscita a trattenermi.
Dai, chi non si sarebbe messo a ridere, vedendosi un Hidan zuppo dalla testa ai piedi che menava fendenti con la sua falce alla neve, cercando disperatamente di sacrificarla a Jashin.
- Che cazzo hai da ridere!? Vuoi che ti sacrifichi a Jashin-sama?! -
Mi zittii subito, sapendo che lo avrebbe potuto benissimo fare, non fossi stata immortale.
Anzi, ancora peggio! Avrebbe potuto farlo tutte le volte che gli pareva!
Notai un pendio dove potevo finalmente atterrare, perlustrando l'area per eventuali segni del passaggio di Tsuki o di mio " padre ".
Non appena toccai terra Kankuro si buttò nella neve urlando: - Terra, o beneamata terra! - guadagnandosi le occhiate basite di tutti.
- Cazzo Shikyo, ci dovevi proprio passare nella valanga, vero?! -
Mi accasciai a terra, arrotolandomi su me stessa - Primo non sono passata nella valanga, solo nella neve che si era sollevata e secondo...Avresti preferito non avere più le braccia o le gambe per fare i sacrifici a Jashin? - mi abbassai al suo livello - O mi sbaglio? -
Lui non rispose, si limitò a mettersi con gli altri che avevano acceso un piccolo fuocherello con l'argilla esplosiva di Deidara che, a quanto pare poteva pure essere usata come combustibile.
Wow, non l'avrei mai detto.
Tesi le orecchie per sentire eventuali rumori...Tutto calmo.
Mi paralizzai.
Avevo notato solo adesso l'occhio giallo sepolto nella neve dietro a Deidara.

- DEIDARA! GIU'! -
Lui parve non accorgersi all'inizio, ma dopo che almeno Sasori aveva capito il perchè del mio urlo, gli si buttò addosso e lo fece cadere nella neve, salvandolo dall'essere tranciato da una zampa artigliata.
- Ma che vista acuta che hai sviluppato mia cara Shikyo... - sentii un dolore lancinante alle ali - Peccato che non sia abbastanza! - lo vidi mutare forma, cambiando colore.
- Tsuki - sibilai, cercando di liberarmi dalla morsa del ghiaccio che mi aveva assicurato saldamente a uno sperone roccioso.
- Io non mi farei false speranze...Il mio ghiaccio non si scioglierà e non si romperà...Dillo anche ai tuoi amici -
Con orrore mi accorsi che effettivamente il loro trucchetto era riuscito a metterci nel sacco, tutti i miei amici erano intrappolati nel ghiaccio e il drago bianco si stava avvicinando pericolosamente.
No, non poteva finire così!
Calmati, forse possiamo giocare un'ultima carta...
E come?! Veloce Ketsueki, o non ci sarà nessuno da salvare!
Hai due opzioni...La prima: ti decidi ad usare il benedettissimo potere del sangue e li salvi tutti uccidendo i cattivi, oppure cerchi di ritornare normale e probabilmente morirai, e morirai ancora, e ancora, e ancora, e anco-
Ok, OK! Va bene, anche se non sono veramente delle opzioni!
-
Tsuki, adesso - prima che potessi anche solo provare a usare il potere del sangue sentii un distinto pizzicore nel collo e mi girai per vedere di cosa si trattasse.
Che cazzo, ma si divertirmano a punzecchiarmi con quelle siringhe?!
Cominciai a rimpicciolirmi e prima che potessi dire "Beh" mi ritrovai nel mio piccolo e debole corpo.
Che però aveva la disautonomia. E quello loro non lo sapevano...Potevo usare la cosa a mio vantaggio...
- SHIKYO! - sentii urlare, prima di venire colpita da una zampata e venir catapultata in una parete di ghiaccio, sfondandola e cadendo ai piedi dei miei compagni.
Mi rialzai, a dispetto della mia gamba rotta, che feci ritornare in sede con un sonoro crack.
- Non fare la stupida -
disse il drago bianco scoprando le sue zanne in un'espressione di scherno - Uccidila -
Tsuki mi si scagliò addosso, tagliando due solchi piuttosto profondi nel mio addome e facendomi cadere nella neve, macchiandola di rosso.
Hai bisogno di più sangue...
Più sangue?
Scorsi nella neve il picchetto che usava Hidan per pugnalarsi e dare alle sue vittime il colpo di grazia e, senza farmi notare, lo afferrai.
Ke-Ketsueki? Sei sicura che sono immortale?
Sicura come del fatto che sono un drago.

- Vuoi più sangue, e allora eccotelo! - veloce, alzai il picchetto in aria e, prima che Tsuki potesse chiudere le sue mascelle su di me, mi trapassai il cuore.
- NO! - quello era Hidan

Hidan POV

No, no, no, NO!
Feci ancora più forza sul ghiaccio che mi teneva bloccato finchè non sentii qualcosa rompersi.
Le costole, realizzai.
Ma che importava?
Osservai Shikyo con il picchetto in mezzo al petto con occhi sbarrati.
Tutto mi sembrò andare al rallentatore.
Cadde sulle ginocchia e poi cadde di lato.
Mi si chiuse la gola mentre la guardavo perdere sangue sulla neve candida.
Un contrasto a dir poco terribile.
Certo, se le circostanze fossero state diverse avrei persino applaudito per un così bello spettacolo, ma il fatto che fosse Shikyo che stava morendo smorzava non poco il mio entusiasmo.
Shikyo...No, non poteva morire così! Non avevo nemmeno avuto il tempo di dirle che cosa provavo, o di farle delle reali scuse per tutto quello che le avevo fatto passare con Tsuki!
Mi ero rotto qualcos'altro...Ma non ci prestai molta attenzione, ero più focalizzato sulla ragazza che davanti a me aveva ormai smesso di respirare.
E mi accorsi anche che avevo le guance bagnate.
Io, che non avevo mai pianto...
Presi fiato.
- SHIKYO! -

Shikyo POV

- SHIKYO! -
Uh?
E' una voce familiare...Hi...His, no, no, Hid...Hidan?
Tutti i miei ricordi mi ritornarono alla mente come un fiume in piena.
Sentivo freddo, ma non dolore, non l'avevo mai sentito il dolore.
Un momento...La montagna, mio padre, Tsuki!
Dovevo aiutarli! Ma come?
COME!?
Non ti agitare ragazzina e rispondi alle mie domande.
E tu chi cazzo sei?! Devo aiutare Hi- i miei amici!
Non ti conviene parlare in questo modo ad un Dio...
Non dirmi che sei...
Esatto, Jashin, il dio della distruzione...Ma dimmi...ami veramente il mio più fedele suddito?

Sentii le mie guancie cambiare repentinamente colore, ma risposi decisa.
Sì, con tutta me stessa.
Allora non ho altro da chiederti, come dono per aver liberato una mia sottoposta, concedo a te e al mio discepolo di trascorrere il resto della vostra immortalità insieme. Buona fortuna.

Grazie Jashin-sama.


Aprii gli occhi e il sangue che avevo perso prese a fluttuare attorno a me.
- N-non è possibile! -
- Oh sì invece. - sentivo il potere che si propagava per il mio corpo, e il resto mi venne naturale.
Sollevai le mani, che si erano ricoperte di marchi neri, intricati, ma con un significato preciso: Morte.
Misi una mano sulla ferita che mi ero procurata e la ritrassi subito, facendone fuoriuscire altro liquido vermiglio.
Feci dei veloci sigilli e il sangue cominciò a muoversi verso i due draghi, che si levarono in volo per evitarlo, sapendo bene che se li avesse anche solo toccati sarebbe stata la loro fine.
Con altri sigilli mentre i due non potevano vedere creai un clone, mandandolo a stanare i nostri nemici e riuscendo a fargli credere che fossi io.
Tsuki urtò con l'ala sinistra nel fianco della montagna che franò e la seppellì sotto una spessa coltre di neve e io, per ulteriore precauzione la bloccai anche con le ombre con l'aiuto di Shikamaru.
Mancava solo mio padre.
Lui l'avrei ucciso, non l'avrei risparmiato come Tsuki.
Doveva pagare anche solo per aver tentato di uccidere Hidan.
Lo vidi arrivare, inseguito da uno dei miei tanti " tentacoli " di sangue e gli lanciai contro una miriade di kunai d'ombra che lo colpirono e gli forarono le ali, facendolo rovinare a terra dove venne subito immobilizzato da dei lacci di ombre.
Con tutta la calma del mondo mi avvicinai alla bestia che ansimava, cercando di rompere i lacci che lo tenevano legato.
- Non sforzarti nemmeno, non puoi strappare una cosa che non puoi nemmeno toccare. -
- Che cosa stai aspettando?! Uccidimi! -
- Sai, a differenza tua, io non sono senza pietà... -
- Non ho chiesto la tua pietà - disse con odio e un ringhio profondo.
Le mie ombre intanto avevano distrutto il ghiaccio che teneva immobilizzati i ninja.
- E io non ho detto che ti avrei risparmiato. Tsuki merita una seconda opportunità, ma tu se irrecuperabile. -
- UCCIDIMI TI HO DETTO! Non voglio sentire prediche! -
- Con piacere, sarà una cosa veloce, come ho detto non sono senza pietà -
Gli appoggiai una mano sulla fronte e presi controllo del suo sangue.
Sentivo il cuore che batteva all'impazzata e per un attimo considerai l'ipotesi di lasciarlo vivere, ma poi,  un flash di memorie non mie mi fece vedere tutti i volti dei bambini che erano morti a causa di quel mostro.
Staccai la mano dalla sua fronte e la chiusi a pugno, fermendo il cuore e uccidendolo.
- E' tutto finito ora... - i marchi somparirono dal mio corpo e caddi all'indietro.
Mi aspettavo di colpire il suolo, ma la mia caduta venne frenata da qualcosa di tiepido e confortevole.
L'ultima cosa che vidi furono un paio di occhi ametista che mi guardavano preoccupati, poi il buio.
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Whoa! Questo capitolo è luuuungo!
Comunque il prossimo sarà l'ultimo, poi potrò considerare la storia finita!
YAY!
Recensite numerosi/e!
Ciauuu!!
Alice_

PS: se volete uccidermi per il ritardo fate pure, ma a mia discolpa dico che in una settimana mi hanno interrogato in due cose al giorno, quindi proprio non avevo tempo!! Pwease don't kill me!

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Capitolo 18
*** With Hidan, forever will be fun ***


Non chiedetemi il titolo cap 18 Spalancai gli occhi e mi guardai attorno, riconoscendo con immenso solievo la mia camera all'Akatsuki.
Grazie a Jashin.
Evitando di rovinare a terra nel faticoso processo di alzarmi, presi le due stampelle che mi erano state lasciate appoggiate al comodino -senza dubbio opera di Sasori- e mi avviai verso la porta.
SBAM!
Venni abilmente spiaccicata fra la porta ed il muro.
- Hidan! Shikyo non c'è più! UN! -
- COSA?! -
La porta che si era un minimo richiusa e mi aveva quasi liberato, venne sbattuta aperta di nuovo e indovinate?
Cercai di levarmi dalla pericolosissima traiettoria del pezzo di legno, inciampando nei miei piedi - Vi sfiderei a camminare dritti dopo aver ricevuto come minimo due traumi cranici da due idioti diversi - e cdendo rovinosamente a terra, sorprendendoli non poco.
- Cazzo, va bene, ho capito, torno a dormire! -
- Shi-chan! - urlò Deidara, prima di cominciare a stritolarmi in un portentoso abbraccio-spacca-vertebre.
- Deidei! A cuccia! Mi stai facendo caderEH! - troppo tardi.
Ci ritrovammo a terra in una pila scomposta.
- Ehm EHM! - si schiarì la voce il terzo occupante della stanza che riconobbi subito.
- HI-SEMPAI! - mi buttai al suo collo, non molto sicura di come avessi fatto a rialzarmi in quel breve lasso di tempo.
Bhè, dovevo pur aver imparato qualche cosa durante tutto il mio apprendistato da ninja, no?
Pff...Come no!
Hidan si mise a ridere di gusto, mettendomi le mani sotto le braccia e cominciando a farmi girare.
- Ah! Smettila! Mi hai già fatto diventare il ripeno di un sandwich di porta e muro, non vorrei diventare anche una gelatina spappolata sul pavimento! -
- Cazzo che pessimismo -
- Taci và - replicai stizzita, ma allo stesso tempo felicissima.
Poi mi ricordai la conversazione con Jashin.
Diventai più rossa dei capelli di Sasori.
I miei paragoni facevano schifo come sempre.
- Che hai? -
- N-niente -
- E io sono Kakuzu - si avvicinò al mio volto - Sputa il rospo -
- Sicuro di non essere veramente Kakuzu? - mi zittì con un'occhiataccia.
In un ultimo diperato tentativo di cambiare argomento mi accorsi che gli mancava il pendente di Jashin.
- Ehy, ma hai perso il tuo rosario? - chiesi genuinamente stupita, conoscendolo sarebbe morto piuttosto che separarsene.
- No, l'ho tenuto sempre sotto controllo -
Feci per replicare ma la sua mano si strinse attorno a qualcosa che pendeva dal mio collo, portandomelo davanti agli occhi.
- L'ho...Perchè... - era diventato un peperone e continuava a grattarsi la nuca,guardando da tutte le parti piuttosto che incrociare il mio sguardo.
Decisi porre fine alla sua miseria.
- Ti voglio bene anche io Hidan -
Mi guardò come avrebbe guardato Kakuzu se avesse detto che avrebbe spontaneamente pagato per qualcosa.
E ho detto tutto.
- Tu...Come...?!  - convenientemente decise di rimanersene zitto zitto.
Mi sfilai il rosario e glielo infilai al collo, dandogli un leggero bacio sulla guancia.
- Hai capito bene...Vado a salutare gli altri adesso...- mi voltai e raccattai le stampelle, per poi dirigermi verso la porta di nuovo.
Prima che potessi anche solo pensare di prendere il pomello della porta comunque venni presa io per un polso e tirata indietro, ritrovandomi appiccicata all'albino.
Il mio povero cuoricino mancò un battito.
 E il secondo dopo le sue labbra erano sulle mie.
Chiaramente la mia sanità mentale andò a farsi fottere.
Per uno come lui doveva essere un bello sforzo mantenere il bacio così delicato e mi ritrovai a rispondere.
Essendo il primo potevo solo indovinare quello che dovevo fare...Che figura del cavolo...

Ci staccammo dopo quelle che a me parvero ore e rimanemmo in silenzio, io che non ci potevo credere e lui che mi stringeva a sè.
- Allora...Penso che sio sia capito che mi piaci molto di più di un'amica...Credo di...Amarti Shikyo.... - ammise rosso peggio di prima.
- Ah, bene, perchè non avrei accettato nessun'altra risposta, mio sadico Jashinista - dissi dandogli un altro bacio a fior di labbra.
Lo sentii ghignare mentre mi prendeva per i fianchi e mi prendeva in braccio, passandomi un braccio sotto le ginocchia e uno dietro la schiena.
- E chi ti da il diritto di tenermi così? - chiesi leggermente piccata
- Il fatto che oramai sei mia. E mia soltanto. -
Sorrisi e gli picchiettai una spalla - Certamente mio prode ninja -
Si fece serio tutto d'un tratto.
- Prometti che non mi lascerai. Mai... Prometti che non te ne andrai...Mi dispiace per quello che ho detto e ho fatto con Tsuki, e poi quando sulla montagna ho visto che ti eri...Praticamente uccisa, mi sono sentito male. Prometti che non farai mai più una cosa del genere. -
- Hidan... - non sapevo cossa dire, quindi passai ai fatti.
Lo baciai di nuovo, cercando in qualche modo di fargli sentire che ero sincera e lui contraccambiò.
Ci separammo - Non me ne andrò mai. Sono tutta tua. -
Si mise a ghignare come un idiota.
- Magari per quello aspettiamo un attimo eh? -
Fece un'epressione delusa - Sei cattiva! Prima mi illudi e poi mi molli lì! -
- Vallo a dire a Jashin -
- Non so se approverà la nostra...Relazione. -
- Approva, approva. Mi ha parlato e ha detto che possiamo stare insieme. Per sempre. -
- Per sempre? - chiese con un ghigno che non prometteva nulla di buono.
- Per sempre - risposi io con la stessa espressione.
E con Hidan, "per sempre" sarebbe stato  tutt'altro che noioso.
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Buahahaha! Sono commossa!
La mia prima fiction finita! Sigh, sob!
Ok, forse farò una One-shot con un mini seguito...NON quello che pensate voi.
Allora, voglio tante recensioni per il primo bacio di 'sti due che potevano anche muoversi e non farmi scrivere 18 capitoli prima di...Ehm...Ci siamo capiti, no?
Hidan: Hey! Non è colpa mia se una certa autrice ha voluto rallentare la cosa, io le sarei saltato addosso din dal secondo capitolo!
Shikyo: ...Wow. Suppongo questo sia il momento dove io indietreggio lentamente...
Alice: Ti seguo a ruota...Il tuo ragazzo mi sta cominciando a fare paura!!

Ciauuu!
Alice_

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