a coincidence have changed my life di GovGov (/viewuser.php?uid=219365)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12 ***
Capitolo 13: *** capitolo 13 ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14 ***
Capitolo 15: *** Epilogo ***
Capitolo 1 *** Capitolo 1 ***
" Harry, sono le otto devi andare a lavoro". Già il lavoro. Io mi chiamo Harry Styles, sono un normalissimo ragazzo di 16 anni di Doncaster che lavora come tutti i ragazzi che vogliono avere una vita sociale e vive con una madre che ha deciso di togliergli definitivamente la paghetta. Non fraintendetemi, io adoro mia madre, infatti molti dei miei amici mi chiamano mammone perchè le sono molto attaccato. Insomma so che non ve ne frega niente della mia vita quindi evito di raccontarvela per filo e per segno, considerato che siete coraggiosi se siete arrivati fino qui. Vorrei dirvi lo stesso che ho il piccolo difetto di divagare e di perdermi nei pensieri, se non si fosse notato. Ultima cosa piccola piccola, lavoro in un forno e quella che avete appena sentito urlarmi dal piano di sotto e che qualche minuto fa mi ha svegliato in un modo a dir poco inumano(secchio d'acqua ghiacciata) con l'aiuto di mia sorella è la mia adorata madre, Anne.
Ora però è ora di andate a lavoro sennò Mark, il mio capo, potrebbe seriamente arrabbiarsi e se si arrabbia per me e le mie finanze potrebbero essere guiai veramente molto seri, per non parlare della mia vita socila che andrebbe a pezzi, niente più feste, ragazze, amici... no, non è veramente il caso di fare arrabbiare Mark. Esco velocemente di casa e In cinque minuti mi trovo al forno dove Mark mi aspetta. Già si immaginava un ritardo ma ancora una volta l'ho stupito e sono arrivato giusto giusto all'ultimo secondo.
Entro, mi metto la divisa, composta da un grembiule che potrebbe benissimo usare mia nonna per cucinare, ma dico, una divisa normale no? comunque, dopo essermi cambiato mi metto subito al lavoro. La mattina di solito è il momento più caotico, tutti comprano qualcosa per la colazione o so io cosa. L'unica cosa buona è che ormai ho fatto amicizia con alcuni ragazzi che vengono qui quasi tutte le mattine così chiacchero un po' con loro.
Mezzoretta dopo entra Niall, compagno di scuola nonchè mio migliore amico, insieme a Liam e Zayn, loro sono un'anno più grandi di me quindi ovviamente non siamo in classe insieme e quest'anno non saremo neanche più allo stesso piano.
"Ehi Nialler! Come sono andate le vacanze?"
"Molto bene! Te?"
"A parte il fatto che mi sono sempre dovuto svegliare presto per venire qui a lavorare, tutto ok"
"A proposito, parlando di lavoro, com'è che sei qui anche l'ultima settimana di vacanze? non dovevi averla libera?"
"Piccolo inconveniente durante l'estate, quindi ho perso una settimana e la devo recuperare."
"Inconveniente di che genere?"
"Lascia perdere" gli dico ormai scocciato, ogni tanto quel biondino fa un po' troppe domande per i miei gusti. Sento un cellulare squillare e Niall guarda il suo, segno che gli è arrivato un messaggio.
"Liam mi ha mandato un messaggio, devo andare! Quando stacchi chiamami così ci vediamo! Ciao"
"Ciao biondino!" esclamo con un sorriso, quel ragazzo è fantastico, mi fa sempre tornare il sorriso, gli voglio veramente un bene dell'anima.
Dopo un ora il casino maggiore finisce e poco dopo entra un ragazzo che non ho mai visto prima, neanche a scuola. Forse si è trasferito da poco.
" ciao!" gli dico cercando di instaurare una conversazione, a primo impatto mi sembra simpatico. Poi a quest'ora non c'è nessuno quindi anche se chiacchero un po' non dovrebbe succedere nulla, o almeno spero.
"ciao!" Bhè, di sicuro timido non è visto l'esuberanza con cui mi ha appena risposto.
"Non ti ho mai visto prima, ti sei appena trasferito?" Il ragazzo mi intriga, eh già
"Prima vivevo dall' altra parte della città e ora ci siamo trasferiti qui per questioni di lavoro di mio padre."
" verrai a scuola alla McKey High School?"
"si, farò l'ultimo anno." Fantastico almeno andremo a scuola insieme e potrò vederti tutti i giorni... Ma che cazzo di pensieri fai Styles! Lui è un ragazzo! Un maschio! Non sei gay non devi pensare a queste cose! Do ragione alla mia coscienza non posso pensare queste cose su un ragazzo che, a pensarci bene, non so neanche come si chiama. Magari glielo chiedo, si mi pare la soluzione migliore.
" beh allora ci vedremo a scuola! Io vado in terza. Come ti chiami? Io Harry Styles."
" Louis Tomlinson "
Devo dire che per la prima volta in tutta la mia vita non vedo l'ora di tornare a scuola, per poterti rivedere e sapere ogni cosa di te. Per ora mi accontento del nome che è veramente un bel nome.
In quel preciso istante, mentre ancora penso a lui, lo vedo uscire dalla porta di quel forno che presto diventerà uno dei posti più importanti della mia vita.
Angolo della pseudoautrice.
Ed eccomi qui con la mia prima FF yuppi!
se leggete questo affare comunemente chiamato capitolo, mi farebbe veramnte taaaanto piacere se lasciaste una piccola recensioncina, anche solo per dirmi che mi devo ritirare.
Visto che sono una persona molto intelligent (?) pubblico prima di fare i compiti quindi mi defilo.
*fa ciao ciao con la manina e se ne va*
-Emma
|
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Capitolo 2 *** Capitolo 2 ***
*
la settimana dopo*
È
arrivato il momento di tornare a scuola e la cosa che più mi
eccita
è che finalmente posso vedere Louis di nuovo. Ho passato la
ultima
settimana a sperare di rivedere Louis al forno ma non è
più
tornato. Sembro una ragazzina alla sua prima cotta ma questo non ha
senso, voglio dire, io non sono gay, quindi perché dovrei
avere una
cotta per quel ragazzo? Vabbè, meglio non pensarci e
c'è modo
migliore per farlo se non andare a scuola? si c'è
però non ho
scelta e arrivare in ritardo proprio il primo giorno non è
proprio
un'ottima idea, a meno che non voglia andare dritto-dritto in
presidenza già ora...
Guardo
la sveglia e... Cazzo sono le 8.00, devo correre fuori se non voglio
avere un'incontro ravvicinato con quell'essere pelato che
può
rovinarti la vita, comunemente noto come preside. Mi tiro dietro la
porta e esco correndo di casa, accidenti a me e alla mia abitudine di
divagare sempre e comunque su qualsiasi cosa dica.
Arrivo
a scuola con ben 10 minuti di anticipo. Adesso vi starete chiedendo
come ho fatto ad arrivare in anticipo senza usare qualche trucco
magico, ebbene signori la risposta è semplice oggi essendo
il primo
giorno si entra alle 8.30 invece che alle 8.15 e io me ne ero
completamente scordato. Viva me e la mia ottima capacità di
memoria!
forza esultate con me!
Mi
riprendo dalla corsa assurda che ho fatto e entro. Appena varcata la
soglia alzo lo sguardo e chi mi trovo subito di fronte a me che sta
parlando con un ragazzo? Mi pare alquanto ovvio signori e signore
davanti a me c'è proprio lui in tutta la sua bellezza, il
nuovo
arrivato in questo liceo, il ragazzo a cui penso da una settimana,il
fantastico Louis Tomlinson!
"
Allora novellino, come ti è sembrata la scuola al primo
impatto?"
Louis si voltò di scatto verso di me e quando mi vide il suo
viso si
aprì in un sorriso a dir poco stupendo. Harry, basta
fantasticare
su Tomlinson!
"
La scuola mi è sembrata bella il problema ora sono i
professori."
"Spero
per te che non ti capiti la Smith, è una vera strega, la
odio con
tutto il mio giovane cuore."
"Ho
controllato l'orario e mi sembra che non dovrei averla e da come ne
hai parlato mi sembra di essere piuttosto fortunato a non averla. Ah
Harry un'ultima cosa e poi ti lascio andare in classe, che ne dici di
pranzare insieme? Altrimenti starei da solo e stare solo non era
esattamente la cosa per cui puntavo per questo giorno."
"Certo!
Ti faccio conoscere anche qualche mio amico. A dopo Tomlinson! " e me
lo chiedi anche Louis? Ti avrei detto sempre e comunque si, se
ci aggiungiamo poi la voce dolce e la faccia da cucciolo sei proprio
irresistibile. Ma che pensieri del cazzo faccio? se mi sentisse Zayn,
che non è esattamente la persona più mielosa di
questo mondo, peso
che mi avrebbe già minacciato di tirarmi un pugno o qualcosa
del
genere perchè gli stavo facendo venire il diabete.
Vabbè, meglio
andare in classe nella speranza che queste cinque ore passino in
fretta...
*cinque
ore dopo*
Finalmente,
dopo qualche interminabile ora di storia e di matematica è
finalmente arrivato il momento del pranzo. Entro nella sala e al
solito posto trovo Niall, Zayn e Liam che mi aspettano.
"
Ehi piccoletto! Come hai passato le vacanze? Qualche nuova fiamma?
Stamattina non ti ho visto in giro!"
Lui
è Zayn, il classico truzzo che all' apparenza sembra
scontroso ma
che se lo conosci meglio si rivela un ragazzo simpatico e dolce con
l'unico difetto di aver sbattuto la testa contro qualcosa, povero
piccolo...
"Come
al solito, niente ragazze quest'estate. Stamattina ero dove ero tutte
le mattine di questi due interminabili. Siete voi che avete cambiato
piano, idiota."
"È
vero il piccolino è rimasto con i nanetti. Che carino!"
Grazie
a questa affermazione il caro Zayn ha appena ricevuto un occhiataccia
e uno scappellotto da parte mia.
"
Ah, un'altra cosa. Oggi con noi mangia anche un ragazzo nuovo si
chiama Louis fa l'ultimo anno."
"lo
abbiamo visto davanti alla classe oggi" dissero Liam e Niall che
finora erano rimasti in silenzio godendosi la scena tra me e Zayn.
penso che se avessero potuto si sarebbero presi i pop-corn. peccato
che a mensa non li vendano.
"ok.
Eccolo sta arrivando" dico mettendo fine a quella conversazione
e salutando Lou.
"ehi
Harry! Lori devono essere i tuoi amici di cui mi parlavi." dice
Lou con la sua voce estremamente sexi... La pianti di fare pensieri
perversi su Tomlinson? Quante volte te lo devo ripetere? Tu NON sei
gay! Peró, cazzo, se non è sexi lui chi lo
è? Ok perfetto sto
anche contraddicendo me stesso, sono proprio da ricovero! E poi sono
io quello sexy, l'ottava meraviglia del mondo, il dio greco fatto
persona... lo so sono molto modesto. Ma comunque non posso pensare
che un ragazzo nuovo sia più sexy di me, non è
umanamente
concepibile! CHE CAZZO MI STA SUCCEDENDO?? Mentre io mi faccio tutte
queste seghe mentali guardando imbambolato Tomlinson (ops) lui e i
ragazzi hanno già fatto amicizia e si stanno avviando al
tavolo.
"ehi
nano! Tu non vieni?" la voce di Zayn mi riscosse dai miei
pensieri e mi avviai al tavolo dove ho già posato il cibo.
Il pranzo
trascorre tra un risata e l'altra e naturalmente Niall si abbuffa
come un maiale mangiando tutta la sua gigantesca porzione e
sgraffignando un po' di cibo anche agli altri.
Quando
si avvicina l'ora di tornare in classe Lou mi fa promettere che ci
saremo visti all'uscita per tornare a casa insieme. Ma quanto
sarà
mai dolce quel ragazzo? Ok ormai sono un caso senza speranza, ci
mancano gli occhi a cuoricino e divento una perfetta dodicenne alla
sua prima cotta...
Spazio
della Pseudoautrice
Hey!
come va?
Allora,
volevo aggiornare venerdì ma quando ho saputo che i ragazzi
sarebbero venuti in italia l'ispirazione ha fatto *Puff*
e
se è andata a spasso con la mia voglia di studiare.
Inoltre
la pubblicazione del capitolo è stata più simile
ad un travaglio
che a un'aggiornamento.
Insomma,
parlando della storia, che ne dite di harry versione gay represso?
Lo
so che questo capitolo è corto e che fa un po' schifio ma vi
ho già
spiegato il perchè.
Vorrei
ringraziare per la recensione (Yeahhhh!!), le 2 persone che hanno
messo la storia tra le preferite e le 2 che l'hanno messa tra le
seguite.
Ringrazio
anche tutti quelli che hanno letto la storia e nulla, se volete
contattarmi questo https://twitter.com/tommosvoice__
è ilo mio twitter. mi farebbe molto piacere se mi lasciaste
una
recensione per sapere cosa ne pensate.
Ciaooo
-Emma
|
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Capitolo 3 *** Capitolo 3 ***
Oddio,
Oddio! Lo so che vi sterete chidendo cosa sta succedendo ma datemi un
attimo il tempo di riprendermi. Allora, sono appena arrivato a casa
dopo aver fatto il tragitto con Louis e indovinate un po'? Abita a
due case di distanza da me! Non so come ho fatto a non accorgermene
ma va bene lo stesso... comunque non sono così eccitato per
questo
ma, rullo di tamburi... mi ha chiesto se stasera possiamo andare a
cena fuori, per stare un po' insieme e mi ha abbracciato! Oddio!!
Mi
sto stupendo di me stesso e della reazione che ho avuto ma ormai devo
ammettere che forse un po' mi piace, non nel senso che lo amo,
è
solo un'infatuazione passeggera e resto comunque etero al 100 per
100. Ma perchè mi sto dilungando a parlare di queste stupide
e
inutili cose quando devo prepararmi per uscire con Lo.. No apetta
prima devo dirlo a mia mamma, sì mi pera un'ottima idea!
Vedete sono
un genio!
“MAMMAAA!”
“Che
c'è tesoro di così importante da farti rischiare
l'osso del collo
corendo giù dalle scale?”
“Oggi
Louis, il ragazzo nuovo mi ha chiesto andare a cena fuori. Non mi
risulta che oggi c'è qualcosa o qualcuno di importante
quindi posso
vero?” tutto questo detto ad una velocità che non
sapevo di
possodere.
“ Va
bene tesoro. Però sta attento, non ti ubriacare, non
prendere
sostan...”
“sisi
mamma lo so! Starò attento” Ormai quel discorso lo
so a memoria,
me lo dice ogni volta!
“Ti
voglio bene, Harold. Però ora corri a prepararti che
sennò fau
tardi!” La mia dolce e premusosa mamma.
Mi
fiondo ad una velocità supersonioca sulle scale e poi in
camera mia
a cercare cosa mettermi per sembrere quantomeno decente e non un
barbone capitato lì per caso.
Opto
per un paio di jeans, un maglietta colorata e le mie amate All Star.
Per chi non lo sapesse, anzi, sono sicuro che non lo sapete ma di
solito si dice così quindi... vabbè dicevo, io
sono abbastanza
fissato con i vestiti e le scarpe e la moda...
Lasciamo
perdere che è meglio, sento il campanello suonare, e, oddio,
forse è
Lou, ma che dico forse, è ovvio che è lui, non
aspettavamo nessun
altro.
Saluto
mia mamma e vado ad aprire ritrovandomi davanti quello splendore che
è Lou.
“Allora
Harreh, hai idea di farmi entrare o mi lasci qui fuori al
freddo?”
Oh cazzo, ero rimasto imbambolato! Che figura di merda!
“Certo
Lou, scusa. Ero un attimo sovrappensiero.” si, un pensiero
chiamato
Tomlinson... Ma che cavolo sto dicendo! No vabbè, ora inizio
a
contraddire anche me stesso, Sto diventando pazzo, sisi, fra qualche
anno mi ritroverete in un manicomio tutta colpa di quel ragazzo che
si sta presentando a mia madre... Aspetta, sta parlando con mia
madre?! Oa è meglio andare prima che inizi a parlare di come
ero
carino da piccolo e di tutte le peggio figure di merda.
“Lou!
Io direi di andare sennò arriviamo in ritardo!”
“Va
bene Harreh! Arrivederci signora Styles!” e usciamo.
Decisamente
molto meglio! Almeno così evito di farmi sputtanare.
Ci
avviamo a piedi verso il ristorante e intanto parliamo delle cose
più
disparate, scuola, sport, hobby... Ho scoperto che Lou è un
ragazzo
decisamente interessante (questo già me lo immaginavo, sono
preveggente!), divertente ed è un fanatico del calcio, parla
sempre
di calcio calcio e ancora calcio. É veramente adorabile
quando fa
così...Ma perch... vabbè orami ci rinuncio anche
io a capirmi.
Uh,
siamo arrivati al ristorante. Finalmente posso mangiareee! Voglio
dire sono a digiuno da cin 5 ore e aspettare Lou mi ha veramente
stressato quindi adesso ho una fame da lupi!
Ci
sediamo e la cameriera ci porta il menù. Devo dire che la
camerira
non è male anzi, è proprio carina ma, aspetta
un'attimo, sta
flirtando con Lou? Lei non può flirtare con Lou, lui
è mio! Cioè
,non è proprio mio ma fino a che non mi passa questa
sottospecie di
cotta, che spero passi in fretta, nessuno può toccare Lou
davanti a
me, non glielo permetto!
Finalmente
quella sottospecie di troglodita se ne va e possiamo scegliere con
calma cosa ordinare.
“te
cosa prendi?”
“penso
che prenderò la pasta. Adoro la cucina italiana.”
Oddio! Anche a
me piace la cucina italiana! Lou sta lentamente (forse anche
velocemente) guadagnando punti nella categoria perfezione...
“Guadagni
punti, Tomlinson.” Oh cazzo! L'ho detto davvero? Ogni tanto
mi
stupisco di me stesso.
“Cosa?”
“Niente.
Intendevo che anche a me piace la cucina italiana. Penso che
prenderò
anche io la pasta.”
Quella
specie di cameriera/troglodita ritorna e ordiniamo.
Passiamo
il quarto d'ora successiva a chiaccherare di quello che ci passa per
la testa fino a quando quell'essere che ormai non so neanche
più
come descrivere ci porta i piatti provandoci con Lou. Che oca!
Mangiamo
in santa pace senza essere interrotti dalla cameriera mentre
chiacceriamo.
Andiamo
a pagare, la cena è ovviamente offerta da me, e quell'oca
che fa?
Chiede il numero a Lou dicendo di vedersi e lui accetta! Ma voglio
dire se oggi è uscito con me ci sarà un motivo o
credeva che Lou
sperasse solo di rimorchiare qualche ragazza insieme al suo amico? Ci
stà anche la seconda opzione ma lui comunque non
è uscito con me
per rimorchiare, lui voleva passare una serata con me (o almeno
spero)!
Meglio
se ritorno al presente sennò quella se lo porta a letto
sotto i miei
occhi.
“Ehi
Lou, che ne dici di andare?” mentre andiamo via il troglodita
gli
fa segno di chiamarla. E no, quando è troppo è
troppo! Sembrerò
anche una fidanzatina gelosa ma devo sapere se ci vuole uscire.
“Ho
sentito che la cameriera ti ha chiesto il numero...”
“Sì,
è davvero carina quella ragazza!” fammi finire il
discorso
Tomlinson!
“Comunque
dicevo, hai intezione di uscirci?” Di di no, dì di
no...
“Sì,
perchè volevi uscirci te?” Ah...
“ No
no, non ti preoccupare, è tutta tua!” e secondo te
potrei davvero
prendermi un'oca del genere? Pff!
Arriviamo
davanti a casa mia nel silenzio più totale.
Mi
saluta con un semplice “ciao” e se ne va. Speravo
quasi che mi
salutasse con un'abbraccio ma ormai è andato.
Entro
in casa e mi butto sul letto addormentendomi di schianto.
Avrei
seriamente dovuto parlare con Lou quando lo avrei rivisto, doveva
sapere che mi ero preso una sbandata per lui (o forse anche
innamorato, ormai non lo nsapevo più nemmeno io),
sperando
di non perderlo per sempre.
Angolo pseudoautrice
Ehii I'm back!
Scusate per il ritardo ma sono tipo
sommersa di compiti. In realtà speravo anche che le
recensioni salisserò un po' ma lasciamo stare.
Bhè, sinceramente non so che
dirvi, quello che dovevo dirvi l'ho scritto sopra quindi niente.
Rigrazio Lily_98 per aver recensito il
capitolo,
le 2 ragazze che l'hanno messa tra le
preferite,
le 2 ragazze che l'hanno messa tra
le ricordate,
e le 7 ragazze che l'hanno messa tra le
seguite.
Sappiate che vi adoro tutte!
Vi lascio il mio twitter
magari aveste(?) voglia di contattarmi: https://twitter.com/tommosvoice__
-Emma
|
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Capitolo 4 *** Capitolo 4 ***
É passata una
settimana da quando sono
uscito con Lou. Stiamo legando sempre di più, come amici
ovvio,
anche se prima o poi mi dovrò decidere a dirgli di questa
benedettissima sbandata o dite che non è il caso?
Vabbè se mai
glielo dirò spero che la prenderà bene...
Intanto è
arrivata l'ora di andare a
scuola, che palle! Ma le vacanze non ci sono mai? Ok che non
è
neanche un mese che sono ritornato a scuola ma ho seriamente bisogno
di staccare dalle voci stridule dei prof che cercano di spiegare
qualcosa che dubito riuscirò mai ad imparare.
Esco di casa e chi trovo?
Louis
Tomlinson! In una macchina (?)
“ ehi Lou! Che ci
fai qui?”
“ Sono venuto a
prenderti così ti
risparmio la camminata fino a scuola!” Aww ma quanto
è dolce quel
ragazzo? Harry, basta! Contieniti, evita di sembrar e una ragazzina
alla sua prima cotta! Aspetta un attimo, perché ha la
macchina?
“ ma tu hai la
macchina?”
“No, questa
è la macchina di mio
padre comunque io ho la patente, non sono mica un piccoletto come
te!” Sorrido. Quel ragazzo è veramente fantastico,
riuscirebbe a
farmi tornare il sorriso con una semplice fase anche nei giorni
peggiori.
Salgo in macchina e in
cinque minuti
siamo a scuola. Devo decisamente ringraziarlo per avermi risparmiato
la camminata.
Lo sto per ringraziare
quando sento una
voce, “ Ecco qua la nostra checca preferita! Come va
Louise?” la
frase viene urlata, molto probabilmente per farsi sentire da tutti.
Vedo Louis irrigidirsi
improvvisamente
e tutta la scuola, me compreso, lo inizia a guardare leggermente
stranita.
“Perché
ti stanno guardando tutti?
Forse non sanno che sei gay? Non glielo hai detto? Oh, sentite
ragazzi” dice parlando ai suoi, penso, amici dietro di lui.
“la
nostra piccola checca non ha avuto il coraggio di dire a tutti che
è
gay. Allora vuol dire che glielo dovrò dire io. Ebbene
sì ragazzi,
avete sentito bene! LOUIS TOMLINSON È GAY!”
L'ultima frase viene
urlata e dopo questo Louis scappa non so bene dove piangendo.
Ho davvero tanta voglia di
prendere a
botte quel bastardo che ha ostato fare soffrire il mio Louis ma sono
ancora sotto shock da questa “confessione” e
inoltre mi rendo
conto che sarebbe del tutto inutile mettersi contro cinque colossi, a
meno che il tuo obbiettivo non sia quello di andare all'ospedale.
Vado a cercare Lou anche se
non so
veramente da dove iniziare.
Sto ancora correndo per i
corridoi
vuoti della scuola ancora chiusa quando sento dei singhiozzi
provenienti dal bagno. Entro e trovo Lou raggomitolato vicino alla
tazza a piangere disperato. Mi fa veramente male vederlo
così.
“ Ehi Lou. !
Calma!”
“ No...non ce la
faccio! Per...per
una v-volta, una s-sola v-volta, v-volev-vo essere accettato...
Adesso fa-faccio schifo a tutti e tutti mi odiano... ne sono sicuro.
E sono sicuro a-anche che faccio schifo a-anche a te! Se-se sei
venuto qui p-per picchiarmi o q-quello che vuoi, f-fai pure, basta
che f-fai veloce.” Tutto questo detto singhiozzando, no,
decisamente non ce la faccio a vederlo in quello stato.
“Lou...”
cerco di consolarlo ma non
mi fa parlare.
“ P-per una volta
speravo d-di aver
t-trovato un amico, q-qualcuno c-che mi accettasse... e invece loro
mi devono sempre rovinare la vita. P-per colpa loro s-sono sempre
stato un emarginato, s-speravo d-di essermi l-liberato di loro e
invece ec-coli qui a rovinarmi la vita un'altra volta...”
“Lou calmati! Io
ci sono e ci sarò
sempre! Non mi fai schifo, per me rimarrai per sempre Lou! Fregatene
degli altri, dovrebbero imparare a farsi un po' di cazzi loro invece
di giudicare le persone solo per queste cose!” Lo abbraccio
di
slancio e sento un “Grazie” sussurrato contro la
mia spalla.
“Tu porto a casa
così mi racconti
quello che ti hanno fatto.” lo vedo annuire.
Ci avviamo a piedi a casa
mia e appena
usciamo dal giardino della scuola ormai vuoto Lou fa una delle sue
tipiche ed intelligentissime domande.
“Perché
non prendiamo la macchina?”
Appunto.
“Perché
tu non mi sembri nelle
condizioni giuste per guidare e perché io non ho la
patente.”
“ è
vero! Te sei ancora piccolino!”
“E tu sei
impossibile!” E ride. La
sua risata è qualcosa di fantastico, mi fa stare meglio
sentirlo
ridere, soprattutto se sono io a farlo ridere, soprattutto dopo
quello che è successo.
Arriviamo a casa mia in una
decina di
minuti, ovviamente non c'è nessuno, mia mamma è a
lavoro e Gemma è
nello stesso posto dove dovrei essere anche io, la scuola.
Entriamo e faccio sedere
Lou al tavolo
della cucina mentre io gli preparo un the nella speranza che si possa
calmare del tutto. Porto il the al tavolo e mi siedo con lui.
“ Hai voglia di
raccontarmi quello
che hai passato per colpa di quei cinque?”
Anche se con un po' di
esitazione,
inizia a raccontare.
Alla fine del racconto sono
quasi sotto
shock e guardo il the, ormai freddo, quasi nella speranza che non
vedendo le sue labbra pronunciare quelle parole esse diventino meno
vere, ma non funziona.
Se quello che è
successo prima mi
sembrava terribile, questo non posso descriverlo perché mi
sembra
anche peggio.
Che razza di persona
può fare una cosa
del genere ad un ragazzino di 16 anni?
Angolo della pseudo-autrice
Ma cciao!
se sono di nuovo qui a
postare dovete ringraziare (o dare la colpa, a seconda dei punti di
vista) a quel fantastico cantante che è Ed Sheeran che con
la sua musica mi ha aiutato a scrivere questo capitolo per il quale
l'ispirazione era sotto-zero.
Lo sapete che mi fareste
tanto, ma tanto, ma taaanto piacere se mi lasciaste una piccola
recensioncina, anche per dire che faccio schifo. Detto questo passo ad
i ringraziamenti, tanto lo so che mi odiate.. :(
Ringrazio Lily_98 che ha
usato il tempo che avrebbe dovuto dedicare al francese
É passata una
settimana da quando sono
uscito con Lou. Stiamo legando sempre di più, come amici
ovvio,
anche se prima o poi mi dovrò decidere a dirgli di questa
benedettissima sbandata o dite che non è il caso?
Vabbè se mai
glielo dirò spero che la prenderà bene...
Intanto è
arrivata l'ora di andare a
scuola, che palle! Ma le vacanze non ci sono mai? Ok che non
è
neanche un mese che sono ritornato a scuola ma ho seriamente bisogno
di staccare dalle voci stridule dei prof che cercano di spiegare
qualcosa che dubito riuscirò mai ad imparare.
Esco di casa e chi trovo?
Louis
Tomlinson! In una macchina (?)
“ ehi Lou! Che ci
fai qui?”
“ Sono venuto a
prenderti così ti
risparmio la camminata fino a scuola!” Aww ma quanto
è dolce quel
ragazzo? Harry, basta! Contieniti, evita di sembrar e una ragazzina
alla sua prima cotta! Aspetta un attimo, perché ha la
macchina?
“ ma tu hai la
macchina?”
“No, questa
è la macchina di mio
padre comunque io ho la patente, non sono mica un piccoletto come
te!” Sorrido. Quel ragazzo è veramente fantastico,
riuscirebbe a
farmi tornare il sorriso con una semplice fase anche nei giorni
peggiori.
Salgo in macchina e in
cinque minuti
siamo a scuola. Devo decisamente ringraziarlo per avermi risparmiato
la camminata.
Lo sto per ringraziare
quando sento una
voce, “ Ecco qua la nostra checca preferita! Come va
Louise?” la
frase viene urlata, molto probabilmente per farsi sentire da tutti.
Vedo Louis irrigidirsi
improvvisamente
e tutta la scuola, me compreso, lo inizia a guardare leggermente
stranita.
“Perché
ti stanno guardando tutti?
Forse non sanno che sei gay? Non glielo hai detto? Oh, sentite
ragazzi” dice parlando ai suoi, penso, amici dietro di lui.
“la
nostra piccola checca non ha avuto il coraggio di dire a tutti che
è
gay. Allora vuol dire che glielo dovrò dire io. Ebbene
sì ragazzi,
avete sentito bene! LOUIS TOMLINSON È GAY!”
L'ultima frase viene
urlata e dopo questo Louis scappa non so bene dove piangendo.
Ho davvero tanta voglia di
prendere a
botte quel bastardo che ha ostato fare soffrire il mio Louis ma sono
ancora sotto shock da questa “confessione” e
inoltre mi rendo
conto che sarebbe del tutto inutile mettersi contro cinque colossi, a
meno che il tuo obbiettivo non sia quello di andare all'ospedale.
Vado a cercare Lou anche se
non so
veramente da dove iniziare.
Sto ancora correndo per i
corridoi
vuoti della scuola ancora chiusa quando sento dei singhiozzi
provenienti dal bagno. Entro e trovo Lou raggomitolato vicino alla
tazza a piangere disperato. Mi fa veramente male vederlo
così.
“ Ehi Lou. !
Calma!”
“ No...non ce la
faccio! Per...per
una v-volta, una s-sola v-volta, v-volev-vo essere accettato...
Adesso fa-faccio schifo a tutti e tutti mi odiano... ne sono sicuro.
E sono sicuro a-anche che faccio schifo a-anche a te! Se-se sei
venuto qui p-per picchiarmi o q-quello che vuoi, f-fai pure, basta
che f-fai veloce.” Tutto questo detto singhiozzando, no,
decisamente non ce la faccio a vederlo in quello stato.
“Lou...”
cerco di consolarlo ma non
mi fa parlare.
“ P-per una volta
speravo d-di aver
t-trovato un amico, q-qualcuno c-che mi accettasse... e invece loro
mi devono sempre rovinare la vita. P-per colpa loro s-sono sempre
stato un emarginato, s-speravo d-di essermi l-liberato di loro e
invece ec-coli qui a rovinarmi la vita un'altra volta...”
“Lou calmati! Io
ci sono e ci sarò
sempre! Non mi fai schifo, per me rimarrai per sempre Lou! Fregatene
degli altri, dovrebbero imparare a farsi un po' di cazzi loro invece
di giudicare le persone solo per queste cose!” Lo abbraccio
di
slancio e sento un “Grazie” sussurrato contro la
mia spalla.
“Tu porto a casa
così mi racconti
quello che ti hanno fatto.” lo vedo annuire.
Ci avviamo a piedi a casa
mia e appena
usciamo dal giardino della scuola ormai vuoto Lou fa una delle sue
tipiche ed intelligentissime domande.
“Perché
non prendiamo la macchina?”
Appunto.
“Perché
tu non mi sembri nelle
condizioni giuste per guidare e perché io non ho la
patente.”
“ è
vero! Te sei ancora piccolino!”
“E tu sei
impossibile!” E ride. La
sua risata è qualcosa di fantastico, mi fa stare meglio
sentirlo
ridere, soprattutto se sono io a farlo ridere, soprattutto dopo
quello che è successo.
Arriviamo a casa mia in una
decina di
minuti, ovviamente non c'è nessuno, mia mamma è a
lavoro e Gemma è
nello stesso posto dove dovrei essere anche io, la scuola.
Entriamo e faccio sedere
Lou al tavolo
della cucina mentre io gli preparo un the nella speranza che si possa
calmare del tutto. Porto il the al tavolo e mi siedo con lui.
“ Hai voglia di
raccontarmi quello
che hai passato per colpa di quei cinque?”
Anche se con un po' di
esitazione,
inizia a raccontare.
Alla fine del racconto sono
quasi sotto
shock e guardo il the, ormai freddo, quasi nella speranza che non
vedendo le sue labbra pronunciare quelle parole esse diventino meno
vere, ma non funziona.
Se quello che è
successo prima mi
sembrava terribile, questo non posso descriverlo perché mi
sembra
anche peggio.
Che razza di persona
può fare una cosa
del genere ad un ragazzino di 16 anni?
Angolo
della Pseudo-autrice
Ma
cciao! Se sono qui a pubblicare dovete ringraziare (o dare la colpa,
dipende dai punti di vista) a quel fantastico cantante che è
Ed Sheeran che con la sua musica mi ispira sempre.
La
storia di Louis verrà svelata nel prossimo capitolo, intanto
sono aperte le scommesse!
Per
scommettere basta lasciare una piccola recensione od un messaggino alla
"scrittrice" qui presente. A proposito di recensioni, lo
sapete che mi fareste tanto, ma tanto, ma taaaanto piacere se lasciaste
una recensione? Vabbè, tanto lo so che mi odiate (
:( ) quindi passo ad i ringraziamenti.
Ringrazio:
Lily_98
che invece di studiare francese mi recensisce, grazie tesoro.
Le
3 persone che hanno messo la storia tra le preferite,
Le
2 persone che hanno messo la storia tra le ricordate,
Le
10 persone che hanno messo la storia tra le seguite.
Sappiate
che vi adoro tutte!
Bene,
mi defilo.
-Emma
P.s.:
Fuck the calm and fangirl for tour dates! vabbè adesso me ne
vado sul serio! :)
|
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Capitolo 5 *** Capitolo 5 ***
Ancora non riesco a credere
a quello
che mi ha raccontato Louis, come può una persona fare una
cosa del
genere ad un ragazzino di sedici anni?
Flashback
“Allora, ne vuoi
parlare?” mi fa
male vederlo così e voglio sapere cosa è a farlo
stare così male.
“Si,
però non dire a nessuno ciò
che ti dirò, non mi interrompere e soprattutto non
abbandonarmi dopo
che ho finito.”
Cosa può essere
di così brutto da
fargli pensare che avrei potuto abbandonarlo?
“Louis,
io...”
“Promettimelo, ho
bisogno di avere
qualcuno accanto, che mi sopporti e che mi consoli.”
“Te lo
prometto.”
“Grazie. Allora,
la mia vita ha
iniziato a rovinarsi l'anno scorso, più o meno all'inizio
della
scuola ed ho fatto la più grande cazzata della mia vita.
Prima ero
popolare, avevo tanti amici, quelli definibili falsi amici, ero amato
dalle ragazze ed invidiato dai ragazzi. Ovviamente nessuno sapeva che
ero gay, lo sapevo a malapena io! L'anno scorso, durante la prima
settimana di scuola, subito prima che tutta la mia vita andasse in
pezzi, conobbi Peter, il ragazzo di oggi, era simpatico e legai molto
con lui e con la sua banda di amici. Forse aveva sospettato qualcosa
sul fatto che fossi gay, ma sinceramente non lo so, comunque, un
giorno, quando eravamo a casa sua a studiare mi baciò. Io
ero
felicissimo perchè avevo una cotta molto segreta per lui e
ci
mettemmo insieme, sembravamo due perfetti fidanzatini che si
conoscono da una vita.
Ero assolutamente euforico,
mettermi
con quello che pensavo essere l'amore della mia vita mi faceva
felice, così decisi di parlarne con Josh, il mio migliore
amico che
conoscevo praticamente da quando ero nato. Facendo così
pensai che
avrei potuto in qualche modo ferire Peter che mi aveva detto di non
dirlo a nessuno ma avevo bisogno di dirlo a Josh quindi gli feci
promettere di non dirlo a nessuno. Josh mi disse di stare attento
perchè lui conosceva Peter molto meglio e sapeva che era
solito
ingannare e rovinare la vita alle persone per un suo puro piacere
personale. Io, troppo invaghito di Peter, non gli diedi minimamente
ascolto, anzi ero sicuro che Peter era cambiato per me , ero sicuro
di averlo fatto cambiare. Lui si arrabbiò, mi disse che ero
solo un
cretino che non riusciva a vedere l'ovvietà e cose del
genere.
Ovviamente litigammo e io, da perfetto cretino scappai da Peter per
farmi consolare. Da quel giorno non parlai più con Josh.
Dopo un paio di settimane
di settimane
passate con Peter ero convinto di essermene innamorato e che lui
ricambiasse, fino a quando, un giorno durante l'assemblea di
istituto, alla presenza di tutta la scuola, professori compresi,
Peter prese la parola e iniziò a parlare di quello che lui
riteneva
il peggiore problema nella scuola: l'omosessualità.
Usò me come
esempio di quel “problema”
facendomi fare una specie di coming-out forzato che io ovviamente non
volevo fare.
La cosa che mi
ferì di più però non
fu questo coming-out ma il fatto che lui disse di essere
completamente etero e di aver finto di stare con me solo per
smascherarmi perchè aveva qualche sospetto.
Scappai dall'assemblea e da
quel giorno
venni ignorato da tutti tranne da ergli schi mi insultava. Josh non
mi volle più parlare, provai a chiedere scusa ma non ne
volle sapere
di perdonarmi. Mi disse che non voleva avere più a che fare
con me.
Da quel giorno non ci siamo più parlati ed è tre
mesi che non lo
vedo. Lui era il ragazzo con cui ho trascorso la maggior parte della
mia vita, il mio consigliere fidato, il mio compagno di giochi, il
mio migliore amico e adesso non mi parla più...
Quindi Peter oltre ad aver
rovinato la
mia vita e la reputazione, ha anche rovinato l'unica vera amicizia
che ho mai avuto.” Appena finisce di raccontare scoppia a
piangere
ed io non posso fare a meno di prenderlo, stringerlo tra le mie
braccia e cullarlo cercando di farlo calmare, mentre lui si aggrappa
a me come un bambino piccolo, come se io fossi sua madre e la sua
unica ancora di salvezza.
“Tranquillo Luois
adesso ci sono io.
Adesso hai un nuovo amico che non ti abbandonerà
mai.”
“Grazie”
No, non l'avrei
sicuramente abbandonato, avrei mantenuto per sempre la mia promessa.
Fine
Flashback
Non
avrei mai più permesso che qualcuno lo facesse soffrire
così, che
lo facesse piangere. Avrebbe dovuto sempre essere felice, con quel
suo bellissimo sorriso stampato su quelle labbra che mi avevano fatto
innamorare. Perchè si, ero innamorato di Louis dal primo
giorno in
cui lo avevo visto in quella panetteria che pensavo fosse solo una
condanna, non pensavo mi avrebbe portato della cose così
belle. Quel
giorno mi sono innamorato di Louis, di quel suo splendido sorriso e
dei suoi occhi azzurri, anche se fino ad ora non lo volevo ammettere.
Salgo
le scale per arrivare in camera mia, dove ho portato Luois per farlo
calmare.
Quando
l'ho lasciato stava dormendo, si era addormentato tra le mie braccia,
come un bambino piccolo.
Entro
in camera mia cercando di non fare rumore per non svegliarlo e lo
trovo raggomitolato su sé stesso ed è
così dolce che faccio fatica
a descriverlo.
Mi
siedo sul letto vicino a lui e lo vedo aprire lentamente gli occhi.
Mi dispiace di averlo mostrato ma appena vedo il suo sorriso mi
dimentico di tutto e sorrido a mia volta.
“Ehi!”
La sua voce ancora impastata a causa del sonno è
terribilmente
sexy...
“Ehi.
Mi dispiace averti svegliato.”
“Non
importa. Grazie per essermi rimasto accanto.”
“Perchè
mi ringrazi? Pensavi davvero che me ne sarei andato solo
perchè sei
gay? Oppure perché dei bulli ti maltrattavano? Non potrei
mai
abbandonarti, resterò al tuo fianco per sempre o almeno
finché tu
mi vorrai. Ti farò sorridere e non permetterò mai
più che qualcuno
ti faccia soffrire così o che ti tolga quel fantastico
sorriso che
ti fa risplendere gli occhi.” Le parole escono, qualcuna per
mia
volontà qualcuno no, ma ormai quello che è detto
è detto.
“Sembrava
quasi una dichiarazione d'amore” Il suo tono è
quasi speranzoso e
questo mi rende decisamente felice.
“Magari
lo è” e lentamente le nostre labbra si uniscono
nel bacio che
aspetto dal giorno in cui mi ha riaccompagnato a casa.
Spazio Peseudo-autrice
lo
so che ve lo starete chiedendo ma no, non sono morta ma ho
ristrutturato acsa e non avevo a disposizione il computer.
Il
capoitolo racconta la storia di Luois e alla fine, scena che per altro
che per altro mi gusta mucho (?), c'è il bacio Larry! *cori
da stadio*
Allo
scorso capitolo ho ricevuto due recensioni, per me è un
record. se riusciste anche a questo capitolo a lascarmene due (o anche
tre...) mi fareste mooooooolto felice!
rigrazio
come al solito le due recensitrici, e tutti quelli che anno messo la
storia tra preferite/seguite/ricordate. Grazie, mi fate sentire
realizzata!
Adesso
vi lascio che vado a cibarmi!
Ciaooooooo
-Emma
|
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Capitolo 6 *** capitolo 6 ***
Apro gli occhi e vedo Louis
sorridere
con quel sorriso che mi scalda il cuore.
“Questo significa
che ricambi?”
sorrise di nuovo, il suo sorriso mi illumina la vita.
“Ti amo dal primo
giorno in cui ti ho
visto in quella panetteria, sai, sei veramente sexy con il
grembiule!” Rido, rido perchè riesce sempre a
rovinare i momenti
di dolcezza, ma lo fa in un modo così suo che non posso
arrabbiarmi,
posso solo sorridere divertito.
“Ma se sembra
quello di mia nonna!”
Ormai il momento magico è andato, tanto vale stargli al
gioco e
scherzare con lui.
“Allora tua nonna
indossa grembiuli
molto sexy, me la fai conoscere?”
“Lou!”
“Scherzavo, non
ti preoccupare
piccolo. Amo solo te e poi, sono gay, non potrei mai fidanzarmi con
una ragazza, soprattutto se la sua età è compresa
tra i 70 ed i 90
anni.”
“Guarda che mia
nonna è molto
giovane e poi anche io fino ad un mese fa credevo di essere etero e
ora scopro di essere gay, magari anche te ora scopri di essere
etero...”
“Gay, etero,
bisex, non importa, io
sono innamorato di te e lo sarò per sempre.” Lui
sa come
infondermi sicurezza, lui in poco tempo è riuscito a
conoscermi
meglio di come io conosca me stesso.
Riprendiamo a baciarci
dolcemente e,
proprio quando la dolcezza inizia a trasformarsi in passione, il
campanello di casa inizia a suonare. Chi mai potrebbe essere a quest'
ora?
Vado ad aprire e mi ritrovo
davanti
Gemma, mia sorella.
“Ma te le chiavi
di casa non le hai?”
“Certo che le ho,
però stamattina ti
ho visto andare via di scuola e presumendo tu fossi a casa, ho
preferito suonare perchè non avevo voglia di tirare fuori le
chiavi
di casa. Però ora fammi entrare.”
“Che sorella
sfaticata che ho” mi
sposto un po' per farla entrare.
“A proposito,
cucina per tre, oggi
abbiamo un ospite.”
“ E questo ospite
sarebbe...”
“ Tanto ora lo
vedi, che te lo dico a
fare.” corro su senza dare a Gemma la possibilità
di ribattere,
della serie aspetta e vedrai... aspetta e vedrai...
Ok, no, salgo a chiamare
Lou che è
meglio.
“Lou!
È tornata mia sorella, vieni
giù che si mangia.”
“ok...”Si
alza con fare molto
pigro, ma sono circondato da sfaticati?
Scendiamo le scale per
andare in cucina
e quando siamo quasi arrivati mi viene un dubbio.
“Lou, i miei non
sanno che sono gay,
fino ad un mese fa non lo sapevo neanche io, quindi devo prendermi un
po' di tempo per capire come dirglielo. Questo non vuol dire che ti
lascio, ma per ora è meglio presentarti come amico se non
vogliamo
far prendere un infarto a i miei ed a mia sorella.” dico
subito
perchè lo vedo preoccupato ed alle mia parole si rilassa.
Forse non
è stata un'ottima idea iniziare il discorso in quel modo,
sembrava
lo volessi lasciare. Stupido, stupido me.
Arriviamo in cucina dove
Gemma ci
aspetta con la tavola apparecchiata e tre piatti di pasta fumante
sopra. Io amo la pasta che prepara mia sorella!
“Lui chi
è?” impicciona di una
sorella.
“Lui è
Louis Tomlinson, un mio
compagno di scuola che fa l'ultimo anno, si è trasferito qui
quest'anno, prima abitava dall'altra parte di Doncaster.”
“Piacere, io sono
Gemma, sorella di
questa sottospecie di torglodito impedito che a volto dubito che sia
mio fratello.”
“Grazie sorella!
Tu si che mi vuoi
bene!”
“Certo
fratellino, io ti voglio
taaanto bene.” Ma come sei simpatica sorella.
“si si, certo,
andiamo a mangiare che
è meglio.” dopo questa patetica scenetta che Lou
ha guardato con
fare molto divertito (stronzo!) andiamo a mangiare.
Il pranzo è
accompagnato dalle battute
di Lou, se non ci fosse Gemma sarebbe un pranzo perfetto.
Quando finiamo lascio Gemma
a pulire e
salgo a “fare i compiti” con Lou, ovviamente faremo
tutto tranne
i compiti ma sono dettagli, tanto un insufficienza in più,
una in
meno, che mi cambia?
Adesso non ce la faccio
proprio a
pensare alla scuola, riesco solo a pensare alle sue labbra, i suoi
capelli, il suo corpo... ok, fermiamo i pensieri perversi che stanno
per arrivare. Stiamo insieme da nemmeno due ore e già ho
voglia di
farci sesso, non è normale, no, forse lo è...
Harry, basta! Basta
farti tante seghe mentali! Forse dovrei dare ragione alla mia mente.
“Harry ci
sei?” vedo una mano
passarmi davanti agli occhi e sobbalzo. Cazzo mi sono incantato.
“si si, tutto
apposto, stavo solo
pesando.”
“ Ok, allora, che
ti va di fare? Vuoi
una mano con i compiti?”
“Ma mi prendi per
il culo? Secondo te
ho voglia di fare i compiti?”
“Chiedevo...”
Sorride e si avvicina
lentamente a me, troppo lentamente. Per me che sono già in
astinenza
dalle sue labbra è un'attesa infinita quindi prendo
l'iniziativa e
incollo le mie labbra alle sue. Dopo qualche minuti di baci e morsi,
si stacca improvvisamente. Lo guardo interdetto.
“Mi hai rovinato
il momento magico,
devo punirti.”
“COSA?”
“Si,
ciao.” prende le sue cose e
esce da camera mia.
“Dove cazzo vuoi
andare?”
“A
casa” risponde con voce ovvia
“devo punirti”
“Mi prendi per il
culo?”
“Nah, io direi di
aspettare ancora un
po' per fare questo genere di cose, stiamo insieme solo da due ore e
non sono pervertito come te.” la sua voce fin troppo calma mi
urta
i nervi, me li urta tanto.
Non può
andarsene! Mentre è sulla
porta di casa a metà tra il dentro ed il fuori lo fermo
baciandolo.
“Tu non vai da
nessuna parte,
capito?”
“Si
capo” risponde facendo il
saluto militare. Ma quanto mai sarà stupido quel ragazzo?
Saliamo di corsa in camera
mia e
continuiamo a baciarci finchè per lui non arriva l'ora di
tornare a
casa.
Ovviamente avrei saputo
solo dopo che
Gemma aveva visto tutta la scena che avevo fatto con Lou sull'uscio
di casa appoggiata al bancone della cucina.
Spazio
pseudo-autrice
Premetto
che per la fretta di pubblicare non ho riletto quindi se ci sono orrori
ditemelo e li correggerò in modalità flash (?)
Il
capitolo se così si può chiamare è
stato scritto durante l'ora di scienze con le mie amiche impiccione che
sbirciavano ma finora non ho mai avuto modo di pubblicarlo.
A me
personalmente di questo robo piace solo la scena tra Harry e Gemma.
Ahhhh amore fraterno.............. troppi puntini.
Ultima
cosa prima dei ringraziamenti. Non dimenticatevi quello stronzo di
Peter #MissFinezza
Riiiiiiiiiingraaaaaziaaaameeeentiiiiiiii
( dite che la devo smettere di scrivere alla Liam Payne?)
Allur
(?) ringrazio chi ha messo questa storia tra le
seguite/preferite/ricordate. Un grazie Mucho special alle persone che
recensiscono ( 3 recensioni wow) ed in particolare a quella santa dell'
Erica ( Louiss_ ) che legge tutte le mie cagate trovamndo anche il
coraggio di dire che sono belle e che mi sopporta. Ti vogli Bbene!
<3
Detto
questo mi ritiro ciaoooooo
-Emma
P.s.
qualcuno avrebbe voglia di cagarsi le due OS che ho scritto?
|
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Capitolo 7 *** capitolo 7 ***
“che cosa hai
fatto ieri?” “Perchè
non eri a scuola?” “Come mai sei così
felice oggi Styles?”Sono
appena arrivato e già Zayn, Liam e Niall mi hanno
intercettato e
hanno iniziato un interrogatorio degno dell' FBI.
“Calma ragazzi,
calma. Ieri non ero a
scuola perchè sono tornato a casa subito perchè
Lou non stava bene
e l'ho accompagnato a casa. E perchè sono felice sono fatti
miei, ok
Malik?”
“Va
bene.” vorrei ribattere ma non
posso perchè in quel momento arriva Lou trafelato, penso si
sia
fatto una bella corsetta a giudicare dal fiatone..
“Come mai tutto
questo affanno?”
“Mi sono
dimenticato di aver lasciato
la macchina qui e sono uscito alla solita ora quindi quando mi sono
accorto di essere senza auto ho iniziato a correre per cercare di
arrivare in tempo.” ma quanto sarà dolce il mio
amore sbadato che
mi sorride mentre parla? Che amore...
“Tu si che hai
una memoria di ferro,
è Lou? Dai andiamo che sei arrivato giusto in tempo. Ci
vediamo a
pranzo, per favore non dimenticarti anche di questo.” non
potevo
non prenderlo un po' in giro, tanto con me non si sarebbe mai
arrabbiato.
“Ma come sei
divertente, Styles? Ci
vediamo a pranzo piccolo.” mi da un bacio sui capelli e se ne
va
tra gli sguardi perplessi di Niall, Liam e Zayn. Penso che adesso
inizierà un lungo e doloroso interrogatorio.
“c'è qualcosa che ci devi dire?”
Appunto. Fortunatamente in quel
momento suona la campanella che ci costringe a precipitarci in
classe, non ho mai amato la prima campanella così tanto.
Finalmente è
arrivata la pausa
pranzo, altri cinque minuti di filosofia ed avrei strangolato la
professoressa.
In sala pranzo vado in un
angolino ad
aspettare Lou. É in ritardo, magari si è
dimenticato della pausa
pranzo... no, ok questa era triste.
Lo vedo arrivare di fretta
e guardarsi
in torno alla mia ricerca. Mi faccio vedere e lui sorride, gli vado
incontro e, senza farmi notare da nessuno, gli lascio un piccolo
bacio a stampo sulle labbra.
“Ehi
piccolo.”
“Ehi Lou, tutto
bene?”
“Adesso che sono
con te si” oddio
quanto è dolce...
“Nessuna
tristissima battuta sul
fatto che sono arrivato in ritardo perchè magari mi sono
dimenticato
la pausa pranzo?”
“nah, non mi
va... hai visto Niall,
Zayn e Liam? È da stamattina che non li vedo in giro e non
so dove
possano essere finiti.”
“Ok, vado a
cercarli, te intanto mi
predi da mangiare? Se c'è voglio la pizza, sennò
una qualsiasi cosa
non sia grigia o marrone...”
“Che non sia
grigio o marrone?”
“difficile dici?
Ok, alla peggio
prendimi quello che prendi te così ti uso da cavia, se te la
mangi e
non muori vuol dire che è commestibile e mi potrei azzardare
a
mangiarla anche io...”
“Ma quanto sei
divertente? Ora
muoviti a cercare quei tre che io ho fame.”
“Sto andando
capo!” faccio una
sottospecie di saluto militare e me ne vado accompagnato dalle nostre
risate.
Chissà dove si
saranno cacciati quei
tre? Secondo me stanno facendo una sottospecie di orgia gay in
bagno... meglio cercarli, magari non in bagno almeno così se
la mia
ipotesi è vera non corro il rischio di interromperli.
Improvvisamente sento una
voce urlare e
il grido mi sembra decisamente terrorizzato e spaventato... Oh cazzo,
quella e la voce di Niall.
Subito si sovrappone alla
sua una
seconda voce che mer mia sfortuna conosco fin troppo bene, Peter.
Corro in direzione delle
voci e mi
ritrovo davanti un Niall terrorizzato spiaccicato tra la mano di
Peter e l'armadietto e Liam e Zayn tenuti fermi da due scagnozzi di
Peter.
OH MERDA...
Spazio
Pseudo-autrice
Eccomi
qui dopo un mese ma ho delle spiegazioni, lo so sono imperdonabile ma
vogli scusarmi. Mia mamma non vuole che stia al computer quando
è a casa quindi durante le vacanze non ho potuto fare
niente...
poi tra
la scuola il pianoforte e gli scout sono in punto di morte. Ho anche
pensato di cancellare la ff tanto mi pare che faccia schifo a tutti.
L'unica persona che mi recensisce è Louiss_ e sono sicura
che lo faccia per pietà della sua povera em... ma alla fine
mi sono affezzionata ai miei ragazzi, mi confortano durante le lezioni
(si, scrivo a lezione su un quaderno...)
Questo
capitolo è più corto perchè ho pensato
che magari scrivendo cose più corte ce la faccio a
pubblicare più velocemente..
la fine
non doveva essere così e mi dispiace per Niall, sappiate che
il capitolo dopo è peggio (lo so perchè
è già scritto *cori dell'alleluja*)
ok, vi
lascio perchè non so scrivere i miei spazi, mi chiamo
pseudo- autrice apposta, perchè nun me riesce scrivere ma ci
provo...
addio a
tutti. vi amo anche se voi odiate questa ff...
Se vi va
potete passare dalle mie due OS: Still the one (het su harry) e
Underwater (Larry) vi pleeeegooo...
-Emma
|
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Capitolo 8 *** Capitolo 8 ***
Piuttosto che stare qui a
guardare
questa scena mi faccio picchiare io, Niall è il mio bimbo
non lo può
toccare nessuno senza passare prima sul mio cadavere.
“Lascia stare
Niall, ora.”
“Huhu, ecco qua
la mia checca
preferita, dopo Louise ovviamente... sei qui per proteggere il
biondino? Ma che gesto eroico e coraggioso, sai non me lo sarei mai
aspettato da una checca come te, ti consideravo un rammollito, ma
forse un briciolo di spina dorsale la hai anche te.” Tira un
pugno
a Niall che si piega su sé stesso dal dolore. A quel punto
non ci
vedo più dalla rabbia e mi scaglio contro di lui senza
pensare al
fatto che è tre volte più grosso di me, che
è altamente palestrato
con due amici se possibile ancora più grossi e palestrati.
Sento Zayn urlarmi qualcosa
come
“Harry, no” o qualcosa del genere ma non lo sento
veramente o
forse non gli voglio dare ascolto, fatto sta che adesso sono addosso
a Peter. “ Tre cose. Primo, non chiamarmi più
checca che qui
l'unico che merita questo appellativo sei te. Secondo, non chiamare
mai più Louis, Louise. Terzo, non osare più
toccare Niall.”
“La nostra checca
si sta facendo
aggressiva...”
Cerco di tirargli un pugno
ma lui
essendo più forte di me, mi ferma. Inizia a tirarmi pugni e
calci. A
questo punto non connetto più, riesco solo a sentire dolore.
Finalmente dopo non so
quanto tempo
smette, anche se quel dolore acuto non ha intenzione di andarsene, e
cerco i ragazzi con lo sguardo perchè certamente il corpo
non lo
posso muovere.
L'unica cosa che riesco a
vedere è
Peter andarsene velocemente con i suoi scagnozzi, sembra quasi che
abbiano paura dei prof, e poi sarei io il rammollito senza spina
dorsale... Ormai il dolore sta prendendo il sopravvento e riesco solo
a sentire Liam dire a qualcuno “Corri a chiamare Lou e un
prof,
ora.” sussurrato o magari urlato, ormai non so più
se fidarmi o no
dei miei sensi, ormai non so più nulla. E poi, il nero caldo
e
confortante mi avvolge.
POV
Louis
Mentre Harry va a cercare Liam, Niall e Zayn gli
prendo il pranzo e mi
siedo al solito tavolo aspettandolo impaziente. Ho veramente una fame
da lupi ma mi sembra scortese mangiare senza di lui, e poi questo
sarebbe il primo pranzo alla mesa della scuola da fidanzati... no
vabbè meglio smetterla, sembro una ragazzina alla prima
cotta che è
fidanzata con il figo della scuola (?)
Ma
quando arrivano gli altri? Io ho fame voglio mangiare...
Ok,
sono passati 15 minuti da quando Harry è andato a cercare
gli altri,
sto iniziando seriamente a preoccuparmi, che gli sia successo
qualcosa? É alquanto improbabile ma non so perchè
ho la terribile
sensazione che sia successo qualcosa a Harry...
Alzo
lo sguardo e vedo Niall corrermi incontro. Finalmente ma, gli altri
dove sono?
“Gli
altri?”
“Lou,
vieni! Corri, forza!”
“Niall,
adesso ti siedi, ti calmi e mi dici dove sono gli altri e che sta
succedendo. Sembri una povera anima in pena!”
“No
Lou, non posso calmarmi, non posso sedermi e sembro un anima in pena
perchè effettivamente lo sono. Gli altri sono tutti di
là e adesso
dobbiamo andare da loro. Muoviti!”
“Niall
dimmi cosa è successo!”
“Harry...”
“Harry
cosa? Parla Niall!”
“Va
bene! Harry è stato picchiato da Peter e ora è
svenuto in
corridoio: Eccoperchè non posso calmarmi e sembro una povera
anima
in pena. Quindi adesso muovi il culo e vieni da Harry!” Crack
Spazio
per me
Sono in
anticipo rispetto al solito vero? ok, no....
Scusa
per eventuali errori ma non ho avuto il coraggio di rileggere questo
obrobio....
Passiamo ai
ringraziamenti, ringrazio as usual chi ha recensito e messo la storia
tra preferiti/ricordati/seguiti e in particolare ringrazio l'Erica
(Louiss_) che ha il coraggio di leggere e recensire ogni capitolo e che
mi sopporta tutti i giorni quando ho voglia di sclerare o quando sono
triste.
mi ritiro a studuiare le
costituzione italiana. goodbye pipol!
-Em <3
|
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Capitolo 9 *** Capitolo 9 ***
Un crack all'altezza
del petto, non sono riuscito a proteggerlo, il mondo mi è
crollato
addosso ma adesso non posso pensare a cosa sento io, devo pensare
solo ad Harry. Corro a perdifiato per il corridoio insieme a Niall,
devo vedere Harry, lo devo vedere. Vedo Zayn arrivare a corsa con
una professoressa vicino e Liam piegato ad un corpo che mi sembra
apparentemente senza vita.
Non
può essere Harry, non può essergli successo
questo, non a lui, lui
che è la persona più dolce, buona, sensibile e
gentile di questo
mondo.
Appena
vedo la chioma riccia e spettinata del corpo a terra la faccia
biancha e le labbra spaccate a causa dei colpi non ce la facci a
contenermi e scoppio a piangere buttandomi accanto al corpo svenuto
ed a Liam che mi abbraccia cercando di consolarmi. Non ho neanche il
coraggio di guardare il resto del corpo di Harry per non vedere come
è ridotto. Ieri appena tornato a casa dopo avergli
raccontato la
storia di Peter mi sono ripromesso che non l'avrei mai fatto soffrire
come ho sofferto io che sarei stato forte per lui e che l'avrei
protetto. Ed invece oggi eccomi qui, impotente, a piangere sul suo
corpo coperto dai segni che i pugni di Peter hanno lasciato. Mi sento
la persona più ridicola del mondo che non riesce neanche il
bullo
che vuole solo me e che per altro è di un altra scuola,
lontano dal
mio ragazzo ed evitare che lui si faccia male. Ci dovrei essere io
steso sul pavimento, non lui, non Niall, non qualcun altro di questa
scuola, solo io perché in fondo Peter voleva me.
Sento
delle voci confuse intorno a me, forse forse i senti di colpa o forse
sono i ragazzi che cercano di portarmi via di qui, ma io non riesco
ad alzarmi. Improvvisamente sento due paia di braccia forti e sicure
sollevarmi da terra, penso siano Liam e Zayn ma non ne sono sicuro,
non sono sicuro di niente.
Niall
è appoggiato all'armadietto a piangere sconvolto, vorrei
consolarlo
ma non ce la faccio. Sento il rumore di un ambulanza arrivare a
scuola e delle persone vestite di rosso portare via Harry di corsa su
una barella.
“Dove
lo stanno portando? Non possono portarmelo via, ho bisogno di sapere
come sta!”
“Lou
calmati, lo stanno portando all'ospedale. Starà bene, non
gli è
successo nulla di grave, solo qualche contusione, non
morirà, domani
lo rivedrai sano come era stamattina. Ok?”
“Ok,
avete chiamato Anne?”
“Si,
sta andando all'ospedale, se vuoi puoi andare in ambulanza
te.”
“Si,
corro”
“Bravo
Tommo, Zayn, vieni con me ad avvertire la preside?”
“Certo”
Detto questo se ne vanno e io mi avvio a prendere le mie cose per
correre all'ambulanza. Sono ancora completamente sconvolto quando
Niall mi abbraccia forte.
“Mi
dispiace Lou, è tutta colpa mia. Peter aveva preso me ma
Harry ha
deciso di fare l'eroe e di salvarmi.”
“Non
ti preoccupare, non è colpa tua. È colpa solo di
Peter” E mia...
“Grazie
Lou, corri in ospedale te. Noi arriviamo dopo”
“ Ok
a dopo!”
Spazio
per me
Global
Success, One way or Another Live, One Way Or Another video.
Questo
è appena diventato lo spazio più bello che abbia
mai scritto e per non rovinare tutto corro a fare i compiti. Bye
-Em
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Capitolo 10 *** Capitolo 10 ***
POV Harry
Bip.. bip... bip...
Dove sono?
Che rumore... Ho un mal di testa lancinante.
Apro gli occhi e l'unica
cosa che mi
salta agli occhi (forse perchè è l'unica cosa
presente nel mio
campo visivo al momento...) è quel bianco verdognolo tipico
dei muri
tristi degli ospedali.
Forse sono in ospedale... Davvero?
Perspicace Styles! Zitta vocina! Oddio, sono proprio messo
male
se mi metto a parlare con me stesso..
Peter deve essersi proprio
sdato, non
pensavo mi avesse picchiato così forte da mandarmi
all'ospedale...
Cerco di girare la testa
verso la mia
destra ma non faccio in tempo a muovere un muscolo, che qualcuno con
una voce squillante che riconoscere tra miliardi mi salta addosso
urlando, non buono per il mio mal di testa, e stringendomi forte,
anche questo non buono per il mio povero corpo ammaccato (?).
“Oddio Harry!
Finalmente ti sei
svegliato! Come stai? Stai bene?”
“Lou, calmati,
contieni il tuo
entusiasmo... E smettila di stringermi. Per quanti mi piacciano i
tuoi abbracci, mi stai seriamente facendo male.”
“ok,
scusa”
Improvvisamente mentre ci
stiamo
godendo il nostro momento di pace ritrovata Ma che cazzo di
pensieri fai, manco fossi un poeta dell' Ottocento! Zitta te!
Comunque, dicevo, a quel punto una simpatica personcina a cui voglio
tanto bene nonostante sia un rompipalle di nome Liam Payne, decide di
farci registrare la sua presenza con un colpo di tosse rigorosamente
finta.
“Ehi ragazzi,
come va?” cerco di
svincolarmi dalla situazione imbarazzante che si sta venendo a creare
tra me e Lou che praticamente spalmato accanto a me e i ragazzi.
“Saremo noi che
dovremmo chiederlo a
te, ma se proprio vuoi saperlo bene, anche se ci hai fatto prendere
un bello spavento, soprattutto a Anne, era terrorizzata...”
“Parlando di mia
madre, dove è?”
“Era andata un
attimo fuori a
prendere qualcosa a Lou per farlo calmare. Comunque ora dovrebbe
tornare.”
“Ok”
tenero Lou che si preoccupa
per me...
“Sicuro di stare
bene?”
“Si Liam, sono
solo un po'
indolenzito, ma è normale. Sto davvero bene Liam”
Cerco di
convincerlo ma alla fine non so se mi riesce visto che un po' sono
agitato, non so neanche il perché, solo che mi sento che
potrebbe
accadere qualcosa di non esattamente bello da qui alla fine della
giornata. Lou deve aver notato la mia agitazione perché
inizia ad
accarezzarmi i ricci, gesto che rilassa un sacco. Mi stupisco di come
mi conosca bene quel ragazzo, ha imparato più cose su di me
in
qualche mese che i ragazzi in tre anni, a volte penso mi conosca
meglio di mia madre. E, avete presente il detto Parli del diavolo e
spuntano le corna? Appunto, in questo momento mia madre sta entrando
dalla porta, neanche l'avessi chiamata. Hai appena dato a tua
madre, che è anche mia perché io sono parte di
te, del diavolo
No, è solo un modo di dire Fai come ti pare, ma
secondo me le hai
appena dato del diavolo...
“Finalmente
Harry! Stai bene piccolo?
Ero così preoccupata!”
“Sto bene mamma.
Da quanto è che
sono qui?”
“penso da un paio
d'ore..” Ora ho
la conferma che quel ragazzo sa picchiare, e forte anche..
“mm.. Mi fa male
tutto..”
“ci credo
piccolo, hai due costole
incrinate e una micro frattura al braccio.”
“Aspetta, hai
appena detto frattura?
Quindi... mi dovrò mettere il gesso?” Una risata
si diffonde per
la stanza.
“Piantatela di
ridere che poi ve lo
tiro in testa il gesso, vedete come ridete poi!” Nonostante
le mie
minacce nessuno smette di ridere e io non posso non lasciarmi
contagiare dalle risate dei miei migliori amici, di mia madre e da
quella cristallina del mio fidanzato. Sembra quasi che tutti i
problemi spariscano, bhe, forse non proprio tutti... non so
perché
ma ho ancora questa strana sensazione....
Look at me.
Che ne dite della vocina
interiore di Harry? io la amo, lo fa sembrare più sclerato
di quanto sia...
Ok, in questi giorni sono
seriamente sclerata, peggio di Harry e la sua vocina. La scuola mi
uccide...
Oggi non è
giornata per scrivere uno spazio decente quindi Byyyeeee.
One last thing: se mi
lasciate qualche recensione non mi dispiace, potete offendermi, dirmi
di tutto, intimarmi di darmi all'ippica, ma vi prego, lasciate una
recensione... non mordo c:
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Capitolo 11 *** Capitolo 11 ***
“Vado a chiamare
l'infermiera così
scopriamo anche quando potrai uscire.”
“Va bene,
mà”
Lei esce e mi lascia da
solo con i
ragazzi e Lou che ha una faccia più che eloquente...
“Però
tua madre non mi ha portato
niente da bere...” dice Lou guardandomi. Ok forse mi sogno le
cose
e non aveva una faccia eloquente certo che ti sogni le cose,
Styles! Sei completamente rincoglionito! Gentile come al
solito...
“Mi pari
abbastanza calmo anche
senza....” dice Liam con una voce... dura?
“Sisi
però avevo voglia di tè...”
“Ok, sorvolando
sulle voglie di Lou
di tè, non c'è nulla che ci dovreste
dire?” ok, adesso ne sono
sicuro, la voce di Liam non è per nulla rassicurante....
che
abbia capito qualcosa? Forse, non lo so... era una
domanda
retorica, cretino! Certo che ha capito qualcosa! Ma perchè
ti devo
spiegare sempre tutto? Dopotutto io sono te e se io ho capito
qualcosa dovresti averla capita anche te... No! E
pare pure a
me!
“Harry?
Ti sei
incantato?” accidenti a te vocina di merda! Ti amo
anche io.
“Allora”
Lou
prende la parola, ora gli dice tutto, me lo sento... “Liam ha
ragione, vi dobbiamo dire qualcosa” Appunto, le mie
sensazioni non
sbagliano mai...
“In
pratica, ieri
sera sono andato a casa di Harry per fare i compiti e in pratica
abbiamo fatto tutto tranne quello...”
“Vuoi
dirci che
ti senti in colpa per aver giocato alla Playstation invece di fare i
compiti? Mica sono tua madre, me ne frega il giusto...?” la
faccia
di Niall è un punto di domanda vivente.
“No,
non intendo
quello.... si, insomma noi...”
“Ci
siamo messi
insieme!” urlo a quel punto.
“Ma
ti sei
completamente rimbecillito? Lo dici così? Si saranno presi
un colpo
poverini!”
“Te
eri troppo
lento..”
“Ok,
magari se
finite di litigare come una coppia di vecchietti e ci fate parlare
magari è meglio.” Si intromette Liam, la sua
faccia non è
arrabbiata, delusa, schifata o sconvolta, solo sorpresa, forse posso
sperare per il meglio...
“Grazie
per
esservi chetati. Dicevo, sono solo sorpreso ma in fondo sono contento
per voi.” Detto questo viene ad abbracciarci. E uno fatto!
Ora devo
solo aspettare la reazione degli altri due sperando che sia positiva
come quella di Liam.
Improvvisamente
Niall si aggiunge all'abbraccio “Anche io sono contento per
voi”
e due fatti! Sono molto più sollevato se non fosse per Zayn
che è
ancora piantato al pavimento. Neanche l'avessero incollato, sembra
una statua... giochiamo alle belle statuine? Secondo me vince
Zayn! Zitta te! E smettila di introdurti nei miei pensieri! Mi
dispiace tesoro ma io sono te quindi i tuoi pensieri sono i miei, so
tutto ciò che pensi, fattene una ragione. Ma
perchè sei
spuntata ora? Ho vissuto bene sedici anni senza di te e ora devi
spuntare a rompere i coglioni! Perchè l'amore
manda in pappa il
cervello, bello mio, e non so te, anzi lo so, ma comunque io ci tengo
al mio cervello. Sono un essere pensante pure io! Ma
piantala e
vattene! Mi dispiace, non posso, a meno che non ti suicidi,
in
quel caso potrei... ma non stavamo parlando di Zayn? Zitta
egocentrica che non sei altro. Per la precisione, sono un
maschio. Il fatto che vocina sia femminile e che io abbia una voce
squillante non significa che sia femmina! Dettagli...
“Zayn,
tutto
bene?” ok, mi sto preoccupando.
“s-si”
e
scappa, decisamente in contrasto con le sue parole.
In quel
momento
entra mia madre con l'infermiera al seguito con una faccia strana...
“Perchè
Zayn è
scappato?”
“Me
lo sto
chiedendo anche io mà....” e in quel momento corre
fuori pure Lou.
Ma che hanno tutti oggi?
Spazio
autrice
Oggi
non ho lo scazzo e il tempo di scrivere lo spazio autrice, sappiate
solo che vi amo <3
-Em
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Capitolo 12 *** Capitolo 12 ***
POV Louis
Appena
vedo Zayn
correre fuori mi precipito a cercarlo. Vorrei veramente sapere cosa
gli è preso e se fosse che non rischia di ferire Harry
ne sarei veramente più felice. Mi ritrovo fuori
dall'ospedale e
inizio a cercare Zayn con lo sguardo trovandolo poco dopo appoggiato
al muro a fumare la sua consueta sigarette antistress. Penso che da
quando ci conosciamo Harry gli avrà detto almeno un
centinaio di
volte di smettere ma Zayn continua ad ignorarlo come se niente
fosse...
Mi
avvicino a Zayn cercando di capire cosa abbia ma la cosa mi risulta
impossibile visto
che ha la testa girata dall'altra parte quindi se voglio sapere cosa
ha devo parlargli. Sembro Capitan Ovvio, dettagli...
“Hey
Zayn, che ti
è preso?” si volta di scatto verso di me e nei
suoi occhi vedo
tristezza, non paura o ribrezzo, solo tristezza che in parte mi fa
sperare nel meglio.
“Nulla
Louis, non
ti preoccupare, è tutto apposto. Avevo solo bisogno di
aria.”
“Una
persona
normale non scappa da una stanza solo perchè ha bisogno di
aria.”
“E
chi ti dice
che io sia normale?” sulle sue labbra compare un sorriso
velato di
tristezza, la stessa tristezza che vedo nei suoi occhi... Devo
assolutamente capire cosa gli è preso.
“Zayn,
ti
conosco. È quasi impossibile dire uno cosa del genere visto
che ci
conosciamo da poco, ma ormai ho capito quando sei triste, e ora lo
sei. Mi spieghi il motivo?”
“Non
è molto
semplice da spiegare il motivo visto che potrebbe far stare male
alcune persone intorno a me, me compreso.”
“Riguarda
me e
Harry?”
“Si,
soprattutto
Harry. Ma non fraintendermi, non ho niente contro di voi, anzi io
sono felice per voi. Harry è il mio migliore amico e sono
felice che
abbia trovato una persona fantastica come te. Il problema sono i miei
genitori, anzi, la mia famiglia in generale. In realtà il
vero
problema che influenza la mia famiglia è la mia religione,
ma questi
sono dettagli.” la mia faccia è palesemente
perplessa quindi Zayn
decide di spiegarsi meglio. “In pratica per la mia religione
gli
omosessuali sono contro natura e anche secondo la mia famiglia visto
che sono tutti molto credenti. Per farti capire ti racconto la storia
di mio zio. Io ho un solo ricordo di mio zio, lo ricordo solo nel
giorno in cui mia madre disse che non si meritava più di
essere suo
fratello perchè era andato contro la religione. Puoi capire
che a
dieci anni sentire tua madre parlare così a tuo zio ti
sconvolge e
volli capire cosa l'aveva spinta a parlare così. Dopo un po'
di
tempo scoprì che mio zio si era fidanzato con un ragazzo che
ci
aveva fatto conoscere, presentandolo sempre come suo amico. Io
adoravo quel ragazzo, ma a quanto pare a mia madre non la pensava
come me. Io sono sempre stato dalla parte di mio zio e quando mia
madre lo venne a sapere mi mise in punizione dicendomi che non mi
mandava a vivere con mio zio solo perchè aveva paura che
diventassi
come lui. Lei non riusciva a sopportare di avere una persona che
supportasse mio zio in casa, per lei non era concepibile una cosa del
genere. Per questo ho paura che se mia madre e la mia famiglia, che
l'hanno sempre sostenuta, venisse a sapere di te e Harry non mi
lascerebbe più vedere Harry. Per questo sono scappato,
dovevo
riflettere.” La storia mi aveva sconvolto. Inizialmente
pensavo che
Zayn fosse un coglione che non aveva le palle per parlare con il suo
migliore amico ma questo cambia le cose.
“Oh,
ok. Devo
parlare con Harry anche se penso di sapere cosa
dirà.”
“Cosa?”
“
Va benissimo
Zay, va bene tutto l'importante è che non mi lasci solo, non
mi
lasci vero? Io come faccio senza di te?” dico imitando la
voce di
Harry, imitazione che mi riesce particolarmente bene. Ormai lo
conosco meglio di mè stesso. Sento Zayn ridere, sono felice
di
avergli sollevato il morale almeno un pochino.
“Ok
Zay, parlando
di cose serie. Dobbiamo rientrare che conoscendolo quell'altro si
sarà fatti i filmini più tragici.”
E con
la risata di
Zayn in sottofondo ci avviamo verso l'entrata.
Spazio
per me
eeeccomi!
internet ha finalmente deciso di funzionare! ringrazio tutti quelli che
hanno recensito questa roba. Sappiate che vi amo tanto c:
Ammettetelo
che non vi aspettavate questa reazione da Zayn! (?)
Ora
mi ritiro a piangere in un angolino ascoltando It is what it is,
Wouldn't it be nice e Make it stop.
Ciàà
-Em
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Capitolo 13 *** capitolo 13 ***
“Louuu! Ho
sete!”
“Alza il culo e
vattelo a prendere in
cucina.” nel contempo la faccia scocciata di lou compare da
dietro
la porta della camera dove sta cercando di studiare.
“Ma il dottore ha
detto che devo
stare a riposo e che non mi devo sforzare troppo. E poi sono qui per
un motivo, se potevo fare tutto da solo mia madre non mi mandava
qui.” la sua faccia diventa se possibile ancora
più scocciata,
adoro farlo innervosire.
“Harry, tesoro
caro, hai il gesso al
braccio, non sei in coma, penso tu riesca ad arrivare in cucina senza
morire o collassare durante il tragitto!”
“No lou, non ci
riesco. Vuoi avermi
per sempre sulla coscienza?” tiro fuori la migliore faccia da
cucciolo smarrito che riesco a fare e... “ Va bene, vado a
prendarti l'acqua, ma non abituarti troppo a questo
trattamento!”
il mio piano è andato a buon fine.
Dopo pochi secondi Lou
ritorna con la
mia tanto agognata acqua. “Vedi tesoro, non era molto
difficile.”
“Cosa non capisci
del fatto che sto
cercando di studiare? Lo so che per te è un verbo
sconosciuto perché
non studieresti neanche sotto tortura, ma io quest'anno ho
l'esame!”
è troppo divertente guardarlo mentre si arrabbia,
è così tenero...
“Lo sai che sei
carino quando ti
arrabbi?” probabilmente Lou, a giudicare da come mi guarda,
avrebbe
preferito dei laser al posto degli occhi al momento...
“Se non mi lasci
studiare vedrai
quanto sono carino anche mentre ti sbatto fuori casa. Che ne dici,
vuoi provare il brivido di essere buttato fuori casa del tuo
fidanzato? Penso di no, quindi zitto e lasciami studiare!”
stento a
trattenere una risata, sembra una donna con le mestruazioni in questi
momenti.
Sto tranquillamente, e in
silenzio,
bevendo la mia acqua e mi sento arrivare un libro addosso. Alzo lo
sguardo e mi ritrovo davanti Lou con le mani sui fianchi. Una donna
con le mestruazioni...
“E adesso che ho
fatto? Sono stato
anche zitto!” avrà anche le mestruazioni ma questa
me la deve
spiegare.
“Lo so!
Però mi devi aiutare con i
compiti. Devo ripetere storia e mi sento un coglione a ripetere allo
specchio, soprattutto visto che sei qui a non fare nulla quindi te mi
aiuti!”
“Sissignore!”
“Ok, bravo
soldato!” ma che
problemi seri ha questo ragazzo? “Dicevo, capitolo 23,
seconda
guerra mondiale!”
“Ok, visto che il
capitolo riguarda
la seconda guerra mondiale, vorresti parlarmi, che so.... della
seconda guerra mondiale?”
“Non mi prendere
per il culo Styles.
Non sei nella posizione adatta a farlo!”
“Dovrei cogliere
il doppio senso
oppure ti lascio ripetere in pace?”
“Lasciami
ripetere questo
fottutissimo o ti sbatto fuori di casa!”
“Sissignor
capitano!”
“Zitto
Styles!” che avevo detto io?
Una donna con le mestruazioni, irritabile, sclerata, irascibile,
insomma avete capito. Penso di aver trovato il primo essere umano di
sesso maschile con le mestruazioni, dovrei portarlo un qualche
laboratorio scientifico... Secondo me quello mestruato sei
te...
non è normale pensare queste cose. Sempre gentile
te vero? A
proposito, dove eri finita in questi giorni? Mi sei quasi mancata.
Si, avevo ragione, sei te quello da laboratorio scientifico..
e
comunque io sono sempre qui, sono la tua coscienza, sfortunatamente
non me ne posso andare. Grazie, te si che metti sempre il
buon
umore. Di nulla!
“Harry?
Mi stai
ascoltando?” Lou mi risveglia dalla mia interessante
conversazione
con la vocina, forse ho davvero bisogno di uno psicologo, non
è
normale parlare da soli...
“Allora,
dicevo,
durante la seconda guerra mondiale...”
So you know
that I'll carry you
Questo
capitolo è più fluffoso perchè mi va,
non mi andava più di scrivere cose depresse.
questo
spazio è finito perchè sto male e ora me ne torno
sul divano a ascoltare Carry you.
Vi
amo tutte/i adios.
-Em
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Capitolo 14 *** Capitolo 14 ***
La fine della
scuola si sta avvicinando
e con essa anche il ballo di fine anno. Ormai mi sono tolto il gesso da
un
po' di tempo e con Lou sta andando tutto bene, secondo i ragazzi
sembriamo una “coppia di adorabili sposini”
testuali parole.
Peter è sparito dalla circolazione e non saprei se per
grazia divina
concessa oppure grazie ed i ragazzi, ma l'importante è che
sia
sparito e che non provi mai più ad avvicinarsi a Lou od ai
ragazzi.
Non sono mai stata una persona gelosa o possessiva ma nessuno
può
toccare le persone a cui tengo pensando di passarla liscia ed io
tengo troppo ai ragazzi per permettere che un qualche deficiente che
si crede chissà chi gli faccia del male. Loro sono
praticamente
tutto ciò che ho di più caro oltre alla mia
famiglia.
Il suono del
campanello mi distoglie
dai miei pensieri, ma è un autostrada o cosa questa casa?
Sono
sempre tutti qui, non si può mai avere un istante di pace o
di
privacy se si vive qui. Non pensavo di essere così
richiesto. Zitto
e apri quella porta che è meglio.
Sempre nel mezzo devi essere te, eh? È
il mio lavoro
tesoro.
Come
richiesto dalla mia voce interiore mi alzo e apro la porta e mi trovo
davanti Lou bellissimo, come sempre. “Ma te ce l'hai una casa
oppure hai deciso di trasferirti qui?”
“Ciao
anche a te amore.” e mi schiocca un bacio sulle labbra. Sappi
che
non sarà così facile comprarmi, qualunque cosa tu
voglia fare, non
ci riuscirai. Sei sicuro di quello che stai
dicendo o stai
cercando di convincere te stesso?
Sono sicuro. Non sono così debole da dovermi auto-convincere
a non
cedere alle moine di Lou. Voglio vedere quando t
chiederà
quello che ti deve chiedere che faccia farai. Della serie 'certo
amore, tutto quello che vuoi' con la tua solita faccia da ebete. Sai
cosa mi deve chiedere? Io sono te, se non lo sai
te non lo
posso sapere neanche io. Allora
che ne sai che risponderò così? Non sei
preveggente. No,
ma ti conosco e quando si parla di Louis la reazione è
più o meno
sempre la stessa. Mi
risveglio
dai miei pensieri, di nuovo, e vedo Lou già seduto sul
divano della
sala quindi chiudo velocemente la porta e mi avvicino a lui e appena
mi siedo mi tira a sedere sopra le sue gambe.
“Allora,
che ci fai qui?” gli chiedo intervallando ogni parola con un
bacio
tra i capelli.
“Che
ne dici di uscire fuori a cena?” mi guarda sorridente,
probabilmente nemmeno gli passa per l'anticamera del cervello che
potrei rispondergli di no. Ed effettivamente è
così, non potrei mai
rispondergli di no. Io l'avevo detto!
Sta zitta e fammi godere il momento.
“Certo
tesoro, dove mi porti?”
“Ti
ricordi il ristorante della nostra prima uscita?” annuisco
“mi fa
piacere perché andremo lì.” dicendolo
sorride con quel suo
sorriso speciale.
“Ok,
fantastico, vado a cambiarmi, ciao!” corro in camera per
cambiarmi
e dopo aver rivoltato l'armadio e aver deciso cosa mettermi torno
giù
correndo. Sembro quasi una ragazzina al suo primo appuntamento con il
campione di football della scuola per cui ha una cotta da secoli,
come in quei film americani terribilmente sdolcinati e assurdamente
poco realistici.
“Sei
tornato! Pensavo avessi tipo scoperto Narnia e non volessi
più
uscirne.”
“Sai
di non essere simpatico, vero?”
“Lo
dici solo perché sei invidioso che sia io quello simpatico
nella
coppia e non te.” mi sorride, mi da un bacio tra i capelli e
mi
trascina fuori da casa mia chiudendosi la porta alle spalle.
“L'importante
è crederci” mormoro sottovoce mentre mi fa salire
in macchina e
mette in moto.
Il
viaggio fino al ristorante non è molto lungo e grazie alla
simpatia
naturale di Lou (ha ragione, è lui quello simpatico nella
coppia)
sembra tutto durare meno.
Entriamo
nel ristorante e ci avviciniamo al bancone dove Lou richiede il
tavolo per due che ha prenotato prima di venirmi a prendere a nome
Tomlinson. La cameriera ci scorta al tavolo e ci porta i
menù. Dopo
qualche minuto torna per chiederci se avevamo deciso e per prendere
le ordinazioni, fortunatamente non c'è la stessa cameriera
dell'altra volta, non penso che stavolta sarei stato calmo come
l'altra volta se avesse chiesto di nuovo il numero al mio
Lou.
La
cena procede bene, tra scherzi e battute, la maggior parte da parte
di Lou, come sempre d'altronde ma mi sembra sempre che Lou non sia
calmo e spensierato come al solito, sembra quasi che mi debba
chiedere qualcosa me che abbia paura di farlo.
Finiamo
di mangiare e Lou insiste per pagare il conto. Appena usciti dal
ristorante Lou si gira verso di me come per dirmi qualcosa, lo sapevo
che voleva parlarmi.
“Ehm,
Harry? Dovrei chiederti una cosa, so che è una cosa stupida
ma ci
tengo...”
“Era
per questo che eri nervoso prima?” piccolo, tanto sa che gli
direi
si a tutto perché è nervoso?
“Mi
chiedevo, visto che tra un po' c'è il ballo di fine anno se
volessi
venire insieme a me.” chiede velocemente, quasi balbettando e
l'unica risposta che riesco a dare è un
“si” sussurrato. “
Posso capire se non vuoi venire al ballo con me perché dopo
la cos
adi Peter non vuoi farti vedere tanto in giro con me e lo cap-...
aspetta, hai detto si?”
“Certo
Lou, certo che voglio venire al ballo con te anzi, sono molto felice
che tu lo abbia fatto e probabilmente se non l'avessi fatto, lo avrei
fatto io.” improvvisamente non capisco più nulla e
l'unica cosa
che sento è l'asfalto dietro la schiena e il corpo di Lou
spiaccicato sopra il mio “Ti ho mai detto che ti amo,
piccolo?” mi guarda con quello sguardo pieno di amore che
riserva solo a me ed
alla sua famiglia. “Si amore, me lo hai già detto
almeno un
milione di volte. Ti amo anche io tesoro” improvvisamente si
alza e
mi tira con sé e mi dà un dolce bacio sulle
labbra ed in questo
momento mi sento sopra le nuvole, mi sento terribilmente innamorato e
sento che tutto andrà bene in un modo o nell'altro
perché io e Lou
siamo fatti per vivere insieme e finalmente ne ho avuto la conferma.
Spazio per me
lo so, lo so che tanto mi odiate
ma ho avuto tipo blocco della scrittore e sono stata molto impegnata a
studiare per evitare di doverlo fare quest'estate, se poi il mio
computer decide di non collaborare e di non aprirmi il documento con la
fic e di non pubblicarla, sono messa sempre peggio.
Tornando a noi, questo
è l'ultimo capitolo prima dell'epilogo...*cori di gioia*
Ringrazio as usal
tutti quelli che leggono anche se non lasciano recensioni, tutti quelli
che lasciano recensioni (come se ce ne fossero) e tutti quelli che la
hanno preferita seguita o ricordata.
Ora
torno ad ascoltare Don't Let Me Go, come sto facendo da tre
giorni. Quella canzone è troppo bella e troppo
larry!
Forse
è meglio se mi defilo. Addio babies! (me la lasciate una
recensioncina piccina picciò? per favore *puppy face*)
-Em
|
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Capitolo 15 *** Epilogo ***
“Ieri
sera avevamo lasciato in sospeso cosa era accaduto al ballo
vero?”
Darcy scuota la piccola testolina in segno di assenso
“Allora...
sicura di voler sapere che è successo” un altro
segno di assenso
“Allora, vediamo... Il ballo è stato qualcosa di
magico, era il
nostro momento, non dovevamo pensare a niente, niente impegni, niente
problemi, solo noi. Per una volta non dovevamo preoccuparci di nulla,
non dovevamo preoccuparci se qualcuno ci avesse visto o cose varie,
eravamo insieme e questa era l'unica cosa importante, l'unica cosa di
cui dovevamo preoccuparci. Penso di avere ancora qualche foto che ci
hanno fatto i ragazzi...”
“Le
voglio vedere, le voglio vedere, le voglio vedere!” mi
interrompe
Darcy con la classica voce supplicante dei bambini quando vogliono
qualcosa, anche se mi sembra un po' grandina per fare una voce del
genere.
“Domani
le cerco, se le trovo le guardiamo insieme” annuisce eccitata
costringendomi a soffocare la piccola risata che mi scaturisce a
quella vista, infinitamente tenera, deve aver sicuramente preso dal
padre.
“Poi
cosa è successo?! Dopo che è
successo?!” chiede eccitata
“Calmati
piccola, tutta questa eccitazione non ti fa bene, sembra che tu abbia
mangiato chili di zucchero, calmati. Hai voluto che ti raccontassi la
storia di come ci siamo conosciuti io e papà ma se ti fa
questo
effetto smetto, altrimenti non dormi mai.”
“Nononono,
ora faccio la brava e continui” detto questo si butta distesa
sul
letto e si copre fino a sopra la testa con il piumone. “Ora
continui?” non riesco a resistere alla faccia implorante di
Darcy e
sto per acconsentire quando si apre la porta.
“Che
sta succedendo qui? Perchè Darcy ha quella
faccina?” dice Louis
rivolgendosi a me “Papà Harry è
cattivo, vero Darcy?” continua,
rivolgendosi a Darcy che annuisce, da brava lecca-culo.
Come
mai in questa casa, qualsiasi cosa succeda, è sempre colpa
mia?”
dico fingendomi esasperato.
“Sei
il nostro capro espiatorio, vero Darcy?” lei annuisce e gli
batte
il cinque.
“Ma
perchè ti ho sposato?” continuo a fingermi
esasperato ma non ce la
faccio a non sorridere vedendo Lou che coccola nostra figlia.
“Ha,
hai sorriso!” urla Lou, facendomi salire qualche dubbio su
chi sia
il bambino tra i due. “E comunque mi hai sposato
perchè mi ami,
babe.” e mi lascia un bacio veloce sulla labbra.
“Forse
hai ragione.” rispondo perdendomi nei suoi occhi.
Perchè ogni
volta che lo guardo sembro ancora una quattordicenne alla sua prima
cotta? Perchè ogni volta che lo guardo deve farmi sempre lo
stesso
effetto?
“Poi
voglio che mi raccontiate anche del matrimonio!” dice Darcy
“Certo
amore, tutto ciò che vuoi.” le risponde dolcemente
Lou riprendendo
a coccolarla. Sono così dolci insieme, sono la perfezione.
“Prima
però devi finire di raccontarmi del ballo!” dice
Darcy staccandosi
da Lou e iniziando a guardarmi ansiosa.
“Ehm...
non c'è altro da raccontare, non è stata un
esperienza tanto
eccitante, non è successo
granché...”mentre lo dico Lou si
avvicina al mio orecchio dicendo qualcosa del tipo “stai
distruggendo le aspettative di nostra figlia” e poi ridendo.
Quanto
amo la sua risata. Appena si stacca me guarda e sussurra “la
nostra
canzone, l'abbiamo sentita lì per la prima volta.”
e si mette a
canticchiare A Thousand Years di Christina Perri. La nostra canzone.
“Io
ho sonno.” mormora la piccola Darcy.
“Ok
piccola, notte.” le do un bacio e poi io e Lou andiamo in
camera
nostra.
“Ti
amerò per cento anni ed anche di più Lou, ti
amerò per sempre.”
lo abbraccio forte.
“Ti
amo anche io piccolo. Non ti lascerò mai andare.”
mi bacia, un
bacio estremamente dolce, traboccante di amore, dell'amore che
proviamo l'uno per l'altro.
“Sai,
oggi stavo pensando a come ci siamo incontrati e mi sono accorto che
è stata praticamente solo una coincidenza.” dice
dolcemente.
“Hai
ragione, è stata solo una coincidenza, la coincidenza
migliore della
mia vita, una coincidenza che mi ha cambiato la vita.” e
detto
questo ci addormentiamo, l'uno tra le braccia dell'altro.
Spazio
autrice
Questo
era l'ultimo capitolo, oddio. Questa ff mi mancherà troppo.
Scusate
se vi ho fatto aspettare tanto ma non ho avuto internet per una
settimana e ci stavo troppo male a scrivere l'ultimo capitolo.
Inoltre lo avevo tutto in mente ma l'ho dovuto modificare per
wearefriends che
voleva il ballo, scusa se non ho descritto proprio tutta la sera ma
se no non mi tornava nulla.
Vorrei
ringraziare tutti quelli che hanno seguito la FF, sappiate che non so
con che coraggio siete arrivati fin qui ma vi amo tanto per averlo
fatto c:
Vi
chiedo solo di lasciare un parere, almeno qui che è l'ultimo
capitolo, per favore.
Mi
ritiro, per l'ultima volta, ciaoooooooo
-Em
<3
http://www.youtube.com/watch?v=yJA1o2BzIpk&list=PLZ9nF7-EHvW7_MgN32OQUBu35jP-MCHsj&index=4
link della canzone c:
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