l'infanzia del Joker

di yolima90
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo : A scuola. ***
Capitolo 2: *** Scontro tra i prepotenti ***
Capitolo 3: *** colazione a letto ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo : A scuola. ***


Penna? Si

Matita? Si

Quaderni a quadretti e a righe? Eccoli!

Astuccio?Voilà!

Ombrello che se piove almeno non ti bagni i piedi? Tieni

Merenda? Eccome se c'è ! Guai a uscire senza di esso!

 

Ecco! Il piccolo Jack Napier futuro Joker,principe del crimine , pronto per andare a scuola con il suo zaino con dei fumetti europei disegnati ai lati.

Minny, guardò il piccolo uscire tutto felice e prendere la bici, lo salutò con la mano e gli urlò qualcosa del tipo " non fermarti al negozio di magia ,mi raccomando! Fila a scuola!" ma ormai era troppo lontano per sentirla per bene e quindi quello che gli arrivò alle orecchie fu soltanto " Fila a scuola! ".

Ma prima di andare a scuola aveva una meta a duecento metri , il negozio di magia del vecchio Sam! 

Quel negozio era un sogno per tutti i bambini di Gotham, ci trovavi di tutto, agli scherzi più innocenti a quelli che ti facevano venire un infarto se non ci stavi attento. Jack ci passava interi pomeriggi ad esplorare tutte quelle meraviglie, ormai il vecchio e il bambino erano diventati ottimi amici. E a volte lui lavorava per il proprietario portando delle consegne oltre la strada , per tenere sempre gonfio il suo maialino di porcellana .

Jack fissò un pagliaccio in pezza in vetrina , aveva le labbra rossa come il color delle fragole, e un sorriso maligno mentre due occhi neri come la notte lo stavano fissando

 

<< Ti presento Joker! l'ultima bambola che mi è arrivata ieri. Ti può interessare? >>

 

scosse la testa, Sam sorrise, aveva capito da' come lo guardava che il bambino ne avesse paura ma allo stesso tempo lo affascinava.

 

<< Due minuti fa mi è arrivato un sacco pieno di soldatini , penso che sarebbero felici se tu fossi il primo bambino a giocarci, così poi mi dirai come sono >> 

 

Jack spinse il suo esile corpo verso il bancone dove una sacca d'orata lo stava aspettando. Veloce sfilò il fiocco che lo teneva chiuso e mise tutto il volto dentro

 

<<  Wow! Sam sono bellissimi!  >>  esclamò il bambino 

 

li prese e se li mise sulle spalle 

 

<<   Lo sapevo che ti sarebbero piaciuti. Ma forse sarebbe meglio se li lasciassi qua..sai a scuola >>  alzo' gli occhi al cielo, così Jack li mise dentro a una scatola e dopo aver salutato Sam corse via a scuola.

 

Per arrivare a scuola Wayne , il ragazzino doveva percorrere un lungo viale alberato,che di giorno era una meraviglia e di notte era il covo dei drogati e delle puttane.

Voltò a sinistra e poi a destra, ed ecco che si presentò l'immensa scuola Wayne. Arrivò in tempo per la seconda chiamata della campanella, folla di studenti stavano salendo le scale con i loro zaini colorati ridendo e scherzando si avviarono verso le loro classi.

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Capitolo 2
*** Scontro tra i prepotenti ***


Parcheggiò la bicicletta vicino a quelle dei professori , con la zaino in spalla si avviò sulle scale ormai desolate, spinse l'immensa e pesante portone e fu nel corridoio, solo pochi studenti vi erano ormai in giro,  arrivò davanti alla classe dove proveniva schiamazzi e risate, in quella stanza stava volando tutto , Jack in silenzio senza farsi notare raggiunse il suo banco contro il muro in seconda fila, dietro c'era un chiacchierone di Harvey Dent che si era candidato come aiuto preside della scuola e non smetteva mai di andare in giro a darti la mano dicendoti " conto sul tuo voto vecchio mio! " prima di stringere altre mani e così via, alla sua sinistra c'era un ragazzino grassoccio di nome Matt  che mangiava in continuazione e se ti concentravi potevi sentire il rumore delle sua mandibole che distruggevano quei poveri panini giganteschi di sua madre.

Davanti a lui aveva la ragazza più carina di tutta la classe : Rachel Dawes.

 

 

<<  Jack ! >> 

 

Rachel mise lo zaino sul banco e guardò lui

 

<< Ciao Rachel >> mormorò timidamente, la ragazza non lo sapeva ma lui aveva una cotta terribile per lei.

 

<<   Sei passato davanti al negozio di magia e giocattoli ? >>

 

Jack annui mentre tirava fuori il suo astuccio

 

<< Hai visto quella nuova bambola? Mi mette una paura !  >>

 

<<  Anche  a me…>>

 

tirò fuori un quaderno con un soldato che guardava l'oceano

 

<< Hey guardate chi è arrivato  >>

 

Ahi…

 

Jack pensava che non l'avesse visto, pensava di passare una giornata diversa ..ma invece non fu così

 

<< Ciao sfregiato! Cosa mi racconti? >>

 

Bruce Wayne diede una patta così forte sulla schiena a Jack che per poco non lo mandò per terra, la classe rise escluso Rachel che guardò il ragazzino ricco con aria di sfida

 

<< Hey sfregiato ti ho fatto una domanda   >>

 

<<   Lascialo stare Bruce!  >> si alzò in piedi mentre Jack raccoglieva il suo astuccio che era finito per terra

 

<< Oh ciao Rachel!   >> le sorrise

 

<< Si chiama Jack! E no sfregiato!  >>

 

<<  Ma non dire …>>

 

avrebbero continuato se non fosse per l'arrivo della professoressa che li costrinse a ritornare al loro posto, Jack sorrise alla ragazza che ricambiò e la lezione ebbe inizio.

 

Le ore passarono veloce e l'ora di tornare per pranzo a casa arrivò finalmente, Jack riprese tutta la sua roba e sarebbe uscito come tutti gli altri se non  fuori sulle scale Bruce Wayne lo fece cadere e lui rotolò per terra facendosi male a un labbro.

 

<< Ops >> disse il ragazzo moro alzando gli occhi innocentemente al cielo  << Non ti avevo visto, ero così concentrato a guardare le tue cicatrici che proprio non ti ho visto >>

 

Jack si lanciò sù di lui ma lo mancò, Bruce gli diede un'altro spintone e fu di nuovo per terra 

 

<< Di nuovo ops Napier..>>

 

<< Bruce Wayne lascialo stare! >> gridò Rachel che corse ad aiutare Jack << Veditela con me >>

 

 

Bruce la guardò per un attimo poi si mise a ridere 

 

<< Cos'hai paura di picchiare una ragazza? Hai paura che ti mando per terra?  >>

 

<< Ci vediamo Dawes eh lascia stare lo sfregiato e pensa più a me >>

 

andarono via ridendo.

 

<< G-grazie >> mormorò Jack pulendosi i pantaloni dalla terra, Rachel si voltò 

 

<< Jack non meriti che quel antipatico ti prenda in giro, ti devi far rispettare!  >>

 

Jack fece un timido sorriso, era facile per lei dire questo, nessuno la prendeva in giro e non aveva l'incubo di Bruce Wayne che gli facesse i dispetti.  Almeno i dispetti di quel antipatico aveva portato ad avvicinarla a lui senza che prendesse in giro le sue cicatrici accanto alle labbra. Quello che lo rendeva agli occhi di tutti " lo sfregiato". 

Ma Rachel non le guardava mai o non le nominava quasi mai e quando lo faceva quelle rare volte non era per offenderlo o per avere pena per lui, le rispettava e non faceva tante domande sù di esse come il resto della gente. 

A Jack non piaceva parlare di com'era diventato così, lo metteva in imbarazzo.

Diede un passaggio alla ragazza dai capelli lunghi castani fino a casa sua e poi la salutò sorridendole mentre lei ricambiava e gli augurava una buona giornata.

Si Rachel Dawes rendeva le giornate migliori al nostro piccolo Jack.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

alla prossima :D

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Capitolo 3
*** colazione a letto ***


E domenica arrivò anche per il nostro piccolo protagonista dall’aria triste, Jack si svegliò di buon ora e scese giù, sapeva che Minny aveva fatto le ore piccole alla tavola calda e così senza che nessuno glielo dicesse iniziò a preparare caffè e biscotti al cioccolato.
Quando anche quest’ultimi uscirono dal forno,il bambino prese tutto e salii veloce in camera della donna che stava ancora dormendo,persa nel mondo dei sogni
 
<< Minny!  >> urlò tutto felice saltando sul letto << La colazione è servita >>
<<   Jack…cosa?  >> la povera donna si tirò su’ mentre con la mano sinistra si strofinava l’occhio ancora addormentato
<<  La colazione è servita  >> ripetè lui di nuovo paziente, la giovane ragazza non credette ai suoi occhi, quell moccioso di Jack aveva preparato la colazione, caffè più biscotti fatti a mano velocemente , ne prese uno e se lo portò sotto il naso per sentirse l’odore, quell ragazzino un giorno sarebbe diventato il più grande chef del mondo. Forse sarebbe stato giusto iscriverlo a qualche corso di cucina o chiedere a Lily di prenderlo come aiutante pasticcere nella sua bottega dietro l’angolo.
 
<< Sono favolosi    >> disse e lui s’illuminò , era un bimbo umile ma adorava i complimenti,lo rendevano fiero di se’ stesso e lo spronavano ad andare avanti nei suoi piccolo obiettivi quotidiani.
 
<< Che ne dici se facciamo una bella torta e poi ce la divoriamo al parco?   >>
 
<<  Bell’idea! Facciamo una torta con panna e fragole   >>  e prima che potesse replicare ,il bambino era giù in cucina a tirare fuori tutto il necessario.










P.S.: Minny era il nome della zia di john lennon

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