Arranged marriage

di Lulu_Tommo22
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** Capitolo 6 ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** Capitolo 8 ***
Capitolo 10: *** Capitolo 9 ***
Capitolo 11: *** Capitolo 10 ***
Capitolo 12: *** Capitolo 11 ***



Capitolo 1
*** Prologo ***



 




Prologo


Melody aspettava suo padre seduta in una delle sedie decorate nella sala grande. Suo padre l'aveva convocata, per darle una notizia, e lei attendeva con ansia il suo arrivo. Melody era una ragazza, composta, una ragazza gentile e con una buon educazione, aveva ormai raggiunto i sedici anni, ed era moglie ambita per tutti i feudatari della zona, data la sua grande bellezza e il grande feudo in possesso di suo padre.
"Padre" disse alzandosi leggermente per fare un bell'inchino
"Melody, lo sai che stai crescendo, lo vedo. Non sei più una bambina" disse l'uomo guardando la figlia con gli occhi leggermente lucidi
"lo so padre" rispose lei con grazia sedendosi
"tua madre sarebbe stata fiera di te" disse l'uomo, scorgendo una scompostezza nello sguardo della figlia, che subito però tornò ad essere dolce e sorridente
"hai già sedici hanni, e una numerosa fila di pretendeti, ma ho trovato il tuo giusto compagno" esordì il padre cercando di scorgere delle emozioni nel viso vuoto della figlia, la quale annuì debolmente. Melody, già da tempo cercava di abituarsi all'idea di doversi legare a qualcuno, ma mai avrebbe pensato che il momento sarebbe arrivato così presto. A lei non importava molto chi fosse il suo futuro marito, anche perchè era certo che non sarebbe mai riuscita ad amare nessun uomo all'infuori di suo padre. Il matrimionio certo non era un unione d'amore, ma solo un contratto per ottenere più terre, più potere e a lei anche questo non importava. L'unica cosa che importava a Melody era quella di rendere felice suo padre, l'unico uomo che l'aveva tirata su, e l'aveva fatta diventare la splendida donna ammirata da tutti, la quale era diventata.
"figlia mia, domani ti passerà a prendere una carrozza, e andrai a conoscere il tuo futuro marito"
"la prego padre, non potrebbe venire anche lei con me?"
chiese Melody speranzosa
"no piccola mia, quando ti sposerai non vivrai più in questa casa, vivrai in un'altra ancora più grande e sfarzosa e sarai felice" il cuore di Melody si ruppe nello stesso istante che capì che dopo la chiacchierata con suo padre, il loro rapporto non sarebbe stato più come prima, lei lo avrebbe rivisto soltanto poche volte in tutta la sua vita.




Eccomi con una nuova storia in una nuova categoria, per ora ho pubblicato in questo sito altre due storie, una nella sezione romantica "Can you speak english" ed un'altra nella sezione artisti musicali-Cody Simpson "I need the silence of our music"


 
Can you speak english: Tratto dal capitolo due: -Buon giorno, Io sono Sam...- disse il moro-...e lui è Chak- io sorrisi e pensai che in fondo non potevano essere così terribili come diceva Cody.
-Insomma te la sei scelta bene!- esclamo Chak io guardai Cody che scosse la testa
-Io non l'ho scelta per l'aspetto Chak, mica possono fare vedere la foto, mi sembrava solo strano il nome- io risi e poi mi rivolsi a Chak
-Cosa vorresti dire con la frase "te la sei scelta bene?"- dissi mimando le virolette
-Hai delle belle tette- rispose lui con noncuranza



 
I need the silence of our music: La voce di un ragazzo accompagnata dal suono del piano catturò completamente l'attenzione di Luisa che incantata da quelle note che scorrevano delicate e sicure sui tasti del piano. La ragazza si avviò lentamente insicura verso la fonte di quella melodia. Il ragazzo stava suonando al di là di una porta a vetri e Luisa riusciva a scorgere solo una chioma bionda che si muoveva ritmicamente seguendo seguendo il picchiettare delle sue dita su quello splendido pianoforte a coda. Solo quando la musica cessò Luisa si riscosse dalla fase di estasi in cui era entrata e quando vide che il ragazzo si stava per alzare la paura si impossessò di lei e fuggì via. *** I wish you were here
 
Mi farebbe piacere che passaste a dare un'occhiata anche alle altre mie storie, comunque parlando di questa storia, non sono sicura di continuarla o meno, ditemi cosa ne pensate, se vi incuriosisce o meno, So che il prologo è corto e quindi è difficile valutare, anche se mi piacerebbe veramente vedere un vostro commentino, anche per indirizzarmi sulla "retta via", a presto!
Un bacio,
Lulu_Tommo22



 

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


 




 




Capitolo 1


 
"La carrozza è pronta signorina" disse un ragazzo biondo, all'apparenza bello e orgoglioso, ma sotto sotto impacciato e indeciso. Si notava a colpo d'occhio che non era abituato a stare nella società cortese, forse era uno schiavo o comunque un ragazzo povero e non di nobili origini, non che a Melody importasse più di tanto, anzi, stimolava ancora di più la sua curiosità. L'idea di passare del tempo con un ragazzo giovane e non viziato, l'attirava molto più di conoscere il suo futuro marito, descritto da tutti come un affascinante cavaliere dalla pelle ambrata. Il ragazzino in questione si sarebbe detto che avesse più o meno l'età di Melody, forse un anno più e i suoi profondi occhi azzuri trasmettevano un senso di tranquillità, di libertà, come se nell'attimo in cui Melody lo guardava negli occhi, tutto il mondo scompariva e ne nasceva uno nuovo, un mondo in cui le guerre ed il potere non erano i principi più importanti.
"grazie, qual'è il suo nome signore?" chiese lei con gentilezza, aveva violato per la prima volta in vita sua, una delle regole fondamentali che la sua nutrice le aveva imposto.
"Mai rivolgere parola ad uno sconosciuto, rivolgere la parola solo a chi è del proprio rango signorina, a meno che non sia autorizzata da suo padre"
Le sembrava quasi di sentire ancora le parole della sua vecchia nutrice nella sua mente. La sua scomparsa era stata per lei dolorosa, perchè non potendo uscire di casa per parlare con chi le pareva, la sua nutrice era sempre stata la sua unica amica, non confidente, perchè seppur essendo importate per lei, non avrebbe mai egualiato la figura paterna. Il ragazzo comunque restò spiazzato dalle parole di Melody, in quanto sapeva, che seppur era una ragazza giovane, rispettava molto i suoi obblighi.
"mi chiamo Niall signorina, ma lei non dovrebbe rivolgermi la parola" disse lui, rattristandosi alla fine della frase.
"forse non dovrei, ma nessuno può controllarmi in questo momento" disse Melody più per autoconvincersi, aveva sempre sognato di potersi esprimere liberamente, e in quel momento, con quel ragazzo, era sicura di poterci riuscire. Niall annuì debolmente, sorridendo un po' imbarazzado per la strana situazione.
"Niall" disse lei per far capire al ragazzo che lo aveva ascoltato, e che non era superficiale come molte ragazze con il suo stesso stile di vita. "voi pensate che potrò essere felice con il vostro padrone?" chiese sospirando.
Niall le sorrise rassicurante, non sapendo se era il caso o meno di prenderle la mano per rassicurarla, ma comunque gliela prese, facendole imporporare le guance.
"è un bravo signore, non è il mio padrone, è uno dei miei migliori amici, è davvero una bella persona, e poi penso che suo padre, signorina, abbia voluto scegliere il meglio per lei" con quelle semplici parole, Melody si rianimò, era vero, suo padre non avrebbe mai scelto per lei un ragazzo che non fosse davvero degno di lei. Aveva rifiutato centinaia di pretendenti forse anche più potenti, quindi perchè non pensare che suo padre aveva scelto il suo consorte per il suo bene e non per il potere?
"è suo amico?" chiese lei spinta dalla curiosità, appena ebbe finito di rielaborare la frase precedente del giovane. Niall sorrise.
"Zayn non avrebbe mai lasciato la sua futura sposa nelle mani di una persona non fidata" rispose il biondo rilassandosi, stava iniziando a piacergli la confidenza con la quale la ragazza si rivolgeva a lui e soprattutto la libertà con cui lui poteva rivolgersi a lei, senza rischiare di essere ripreso.
"Zayn?" chiese Melody "è questo il nome del signor Malik?"
"non sapete molto sul vostro consorte vero?"
chiese Niall indugiando sulla parola consorte. Lei scosse la testa, nessuno le aveva mai parlato apertamente del signor Malik, in giro si diceva che era un signore che nascondeva dei misteri, affascinante, forse anche troppo, e questo influenzava anche i pensieri e le voci negative degli invidiosi.
"ne avrete di tempo per conoscerlo signorina – disse Niall guardando fuori dalla carroza – ma non basatevi su quello che sentite in giro" precisò.
Melody non ebbe il tempo di ribattere, che la carrozza oltrepassò il grande cancello, fermandosi davanti ad un enorme casa, la più grande che lei aveva mai visto. Quasi fremette difronte a quella grandiosità, sentendosi fuori luogo, ed ebbe veramente paura di non essere all'altezza del suo futuro marito,il signor Malik.

 



Finalmente ho pubblicato anche il secondo capititolo, non vedevo l'ora di pubblicarlo per sapere cosa ne pensavate dello sviluppo della storia, questa è una dello poche storie che la mia piccola testolina elabora, che mi piace veramente, forse perchè la ritengo un po' originale e diversa dalle solite storie che se ne trovano a centinaia, che per l'amor del cielo, a me piacciono, però molte sono copiate. Comunque volevo ringraziare alcune ragazze che hanno aggiunto questa storia alle preferite e alle seguite, grazie davvero, mi date la motivazione per andare avanti :3


Can you speak english
: Tratto dal capitolo due: -Buon giorno, Io sono Sam...- disse il moro-...e lui è Chak- io sorrisi e pensai che in fondo non potevano essere così terribili come diceva Cody.
-Insomma te la sei scelta bene!- esclamo Chak io guardai Cody che scosse la testa
-Io non l'ho scelta per l'aspetto Chak, mica possono fare vedere la foto, mi sembrava solo strano il nome- io risi e poi mi rivolsi a Chak
-Cosa vorresti dire con la frase "te la sei scelta bene?"- dissi mimando le virolette
-Hai delle belle tette- rispose lui con noncuranza



 
I need the silence of our music: La voce di un ragazzo accompagnata dal suono del piano catturò completamente l'attenzione di Luisa che incantata da quelle note che scorrevano delicate e sicure sui tasti del piano. La ragazza si avviò lentamente insicura verso la fonte di quella melodia. Il ragazzo stava suonando al di là di una porta a vetri e Luisa riusciva a scorgere solo una chioma bionda che si muoveva ritmicamente seguendo seguendo il picchiettare delle sue dita su quello splendido pianoforte a coda. Solo quando la musica cessò Luisa si riscosse dalla fase di estasi in cui era entrata e quando vide che il ragazzo si stava per alzare la paura si impossessò di lei e fuggì via. *** I wish you were here


 
Fatemi sapere cosa ne pensate, un bacio Lulu_Tommo22

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


 
 
 


Capitolo II



 
"Prego" disse un servo apparendo alla porta della villa, facendo un grande inchino. La ragazza da canto suo lo ringraziò piegandosi un po' sulle gambe
"Melody cosa stai facendo?" chiese Niall al suo fianco
"ringrazio – disse lei scuotendo la testa – non si vede?"
"lo farai impazzire" disse Niall sorridendo
"non penso che gli schiavi possano impazzire" sussurrò lei riflettendo
"non mi riferivo a lui" indicò con un breve cenno di testa Niall. Melody ci pensò su, e arrivando alla conclusione che ogni tanto Niall diceva cose assurde e senza senso, almeno per lei, decise di lasciare perdere.
"allora, vogliamo andare o preferisci morire vergine" chiese il biondo di fianco a lei
"non sarebbe una cattiva idea" borbottò lei fra sé e sé ma non troppo piano da impedire a Niall di sentirla. I due si avviarono lungo il corridoio, arrivando davanti alla porta in mogano di una stanza.
"questa sarà la sua stanza signorina – le disse Niall tornando a rivolgersi a lei con rispetto – o almeno lo sarà fino alla vostra prima notte di nozze" completò la frase strizzandole l'occhio.
Melody entrò nella grande stanza de letto. La stanza era color crema, con un letto a baldacchino anch'esso color crema. Ai lati del letto vi erano due comodini in legno e poco più il la un piccolo scrivario sotto la grande e unica finestra della stanza. Forse era stato suo padre a dire di dover mettere uno scrivario nella stanza della figlia, dato che lei era molto studiosa rispetto alle persone della sua età, e soprattutto sapeva scrivere, qualità di pochi e quasi tutti chierici. Sul lato opposto della camera vi era invece un grande armadio, contenete un centinaio di capi pregiati. Melody fu distratta da una giovane ragazza che entrò spedita nella sua stanza privandole della sua privacy

"signorina – disse la ragazza di fronte a lei, la quale la stava osservando con curiosità e circospezione, poi le sue labbra si distesero in un sorriso – le voci non rendono giustizia alla vostra bellezza"
"mi scusi, lei chi sarebbe?" chiese Melody stranita da quel comportamento così diretto e poco rispettoso, la ragazza parve rattristarsi, ma subito dopo il suo viso s'illuminò nuovamente.
"sono Waliyha – disse lei facendo un piccolo inchino – la sorella minore di Zayn"
Melody spalancò la bocca senza un po' di dignità, ma poi si ricompose subito
"il signor Malik ha una sorella?" chiese lei sorpresa. Waliyha alzò gli occhi al cielo
"lo so, mio fratello non parla spesso della famiglia – disse lei sosprirando – ha altre due sorelle, ma non vivono qui con lui" precisò lei. Melody sorrise e s'inchino a lei, rendendosi conto che aveva sbagliato tutto
"cioè – riprese Waliyha – nemmeno io abito qui, ero venuta solo per conoscere la futura sposa di mio fratello" Melody sorrise non sapendo cosa dire
"spero sarete felici" disse Waliyha
"io non credo alla felicità nell'unione forzata" si rivelò Melody. Waliyha sospirò
"Zayn è una brava persona" disse Waliyha prima di uscire dalla stanza e lasciare Melody da sola con sé stessa. Era sicura che il signor Malik era una brava persona, ma non era sicura di poter essere felice. Melody prese un abito lungo, che si apriva in una lunga gonna senza cerchio, color turchese. Dopo averlo indossato, raccolse i capelli in un chignon e si diresse ad esplorare la villa. Il corridoio era deserto, Melody si sentiva fuori luogo, aveva paura che quella sarebbe diventato il suo nido. Camminò un'altrò po', fino a raggiungere una grande porta in legno, alta fino al soffitto, la curiosità la investì e non potè fare altro che aprire la porta ed entrare in quella stanza piena di libri. L'odore che arrivò alle sue narici non appena aprì la porta, era un odore di buono, un odore di carta vecchia e ingiallita, l'odore migliore che un libro poteva avere. Melody si avvicinò furtivamente ad uno scaffale, passando il libro sulle copertine dei vari libri.
"cosa ci fa lei qui?" senti chiedere ad una voce dura proveniente da dietro di lei.
Melody si voltò di soprassalto iniziando a balbettare "mi-mi scusi"
Disse ritrovandosi ad una decina di passi da un ragazzo color ambra, e con due occhi neri che la fissavano insistentemente.
Quello era Zayn Malik.


Eccomi con il terzo capitolo, o meglio il secondo tralasciando il prologo, Cosa ne pensate? Ancora non ho ricevuto punte recensioni tranne un messaggio da OneDirectionItalia il quale mi ha fatto veramente piacere. mi dispiace di non aver ricevuto commenti, soprattutto perchè ho notato che come storia è molto seguita, e sono entusiasta di questo! Spero di sentirvi presto xxx Lulu_Tommo22

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 Stelle cadenti: Dal testo: Era lui, il mio migliore amico quando eravamo bambini, il bambino sempre presente nella mia infanzia che mi aveva coccolata e resa felice.
Era lui, il bambino che quando piangeva mi faceva rifugiare tra le sue braccia.
Era lui, il bambino i cui occhi mi trasmettevano accoglienza, un senso di famiglia.
Era lui, il bambino a cui avevo dato il mio primo bacio.
Era lui, il bambino con il quale avevo stretto un patto.
Era lui, il bambino che mi aveva lasciata.

 





 

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***





 
 
 

Capitolo III

 
"cosa ci fa lei qui?" senti chiedere ad una voce dura proveniente da dietro di lei.
Melody si voltò di soprassalto iniziando a balbettare
"mi-mi scusi"
Disse ritrovandosi ad una decina di passi da un ragazzo color ambra, e con due occhi neri che la fissavano insistentemente.
"non volevo guardare tra le sue cose" disse cercando di rompere quel silenzio che si era venuto a creare
"lo ha appena fatto" ribattè lui con lo sguardo ancora serio
"non volevo farla arrabbiare" disse Melody chinando la testa
"lei è una ragazza molto curiosa"
"sono una donna signore"
dissieprendendo coraggio e alzando la testa per guardarlo negli occhi
"non dovresti, non ancora almeno – disse facendo imporporare alla ragazza le guance – però se vuole potremmo rimediare subito, non crede?"
"penso che aspetterò"
disse Melody con voce rotta, che le stava succedendo? Lui scoppiò a ridere, venendole accanto
"forse non ci siamo conosciuti nel modo migliore, non crede signorina?" Melody lo guardò negli occhi stranita. Lunatico. Una caratteristica del signor Malik che aveva appreso dopo neanche dieci minuti che si era ritrovata in quella stanza a parlare con lui
"lei vorrebbe conoscermi?" chiese sorpresa
"perchè non dovre, diventerà mia moglie" disse calmo e lei annui silenziosamente. Il signor Malik le si avvicinò prendendole la mano
"non sono mai stato un uomo che rispetta le regole – disse guardandola attentamente, come se stesse cercando di leggerle in faccia le sue emozioni – lei invece credo di sì"
senza aver avuto tempo di ribattere si ritrovò tra le sue braccia ad un soffio dal suo viso
"Zayn – disse – mi chiamo Zayn"
"io sono Melody signore"
disse allontanandosi da lui per fare un breve inchino
"sarai mia moglie non la mia cameriera – le fece notare stranito – non c'è bisogno che ti inchini, le persone dovranno inchinarsi a te"
"non pensavo che mi avrebbe mai considerato tale – spiegò sorpresa – pensavo che fosse solo un patto economico" il signor Malik iniziò a ridere
"non mi interessa molto dei soldi, ho scelto te perchè sei una persona vera – disse – e perchè voglio innamorarmi di una persona vera, e poi, la tua bellezza non ha paragoni all'interno di questo mondo fino a ora conosciuto"
"lei pensa che ci siano altri territori inesplorati?" chiese affascinata da quella figura intellettuale che le si era presentata davanti
"penso solo che non può essere tutto qui, ci deve essere un posto felice nella vita, un posto dove non ci siano guerre, a che scopo vivere e morire altrimenti"
disse sorridendole e prendendole la mano, facendola voltare nuovamente verso gli scaffali pieni di libri
"adesso questo è anche suo – disse baciandole i capelli – la aspetto a cena"
detto questo se ne andò, lasciandola confusa in quella stanza immensa con una fioca luce proveniente dalle grandi finestre. Melody si avvicinò alle finestre. Voleva osservare il giardino, quel meraviglioso giardino che aveva visto prima di entrare nella villa. Si affacciò e vide il signor Malik parlare affettuosamente con una donna, la giovane donna arrossiva ad ogni sua parola e cercava di nascondersi il viso, forse imbarazzata, ma nonostante tutto Malik continuava, cercando e trovando anche il contatto fisico con lei. Melody si ritirò oltraggiata dalla finestra, e camminando svelta, si diresse verso la propria camera.

 
"Zayn vuole la chiama per la cena" disse un cameriere bussando leggermente alla porta di Melody, la quale se ne stava davanti al grande specchio a pettinarsi
"gli dica che non ho fame" rispose lei
"mi ha detto di insistere, mi dispiace signorina" insistette il cameriere.
Melody si alzò e dopo aver indossato la sua vestaglia da notte, costituita da un abito semi-trasparente sotto al quale si vedevano chiaramente uno slip di seta bianca e una piccola fascia che le nascondeva parzialmente il seno, si diresse verso la sara. Sapeva di essere volgare vestita in quel modo sconveniente, ma poco le importava.

"finalmente – disse Malik sentendo dei passi risuonare vicino a lui – pensavo non sarebbe più venuta" dopo essersi voltato nella direzione di Melody ammutolì sconvolto
"le sembra questo il modo di venire vestita a cena? - le chiese lui visibilmente agitato e Melody alzò le spalle – si copra, i camerieri la potrebbero vedere" il signor Malik era veramente geloso di ciò che possedeva e tra queste cose rientrava anche la sua futura moglie
"mi scusi se lei mi ha obbligata a venire a cena" ribattè lei
"ma quel modo di vestire non va contro le sue regole?" chiese Malik sconvolto
"da quando lei fa fede alle regole?" controbattè Melody, facendo restare il signor Malik in silenzio
"lei è già uomo?" gli chiese Melody
"è questo il problema? - rispose Malik – lei si è vestita così solo perchè oggi parlavo con quella ragazza?" chiese soddisfatto di se stesso
"come fa lei a sapere che l'ho vista?- chiese Melody indignata – non può dirlo"
"lei non lo smentisce" insistette il signor Malik alzandosi da tavola
"non si preoccupi, da oggi sarò tutto suo – le sussurrò quando fu a pochi passi da lei – però lei si vesta in questo modo solo per me"
Detto questo si allontanò, lasciando Melody da sola a finire di cenare, con mille dubbi che le ronzavano in testa.

 
Goodmorning directioners!
vorrei iniziare con il rinraziare alcune ragazze che hanno aggiunto la storia alle preferite, alle seguite o alle ricordare

 Cele_1D 
EnglandLover 
kikkai 
Miley_Malik
Mylove_ispure 
myri96 
Serena1D 
The_Simple_Girl 
robertajbieber
directioner_malik
Justine 
Louis4E
marzietta23
OneDirectionItalia

e anche alle ragazze che hanno recensito:
Mari_7
Serena1D
Directioner_malik


fanno sempre piacere le recensioni :) quindi non avete paura di dirmi cosa ne pensate
 
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I need the silence of our music: La voce di un ragazzo accompagnata dal suono del piano catturò completamente l'attenzione di Luisa che incantata da quelle note che scorrevano delicate e sicure sui tasti del piano. La ragazza si avviò lentamente insicura verso la fonte di quella melodia. Il ragazzo stava suonando al di là di una porta a vetri e Luisa riusciva a scorgere solo una chioma bionda che si muoveva ritmicamente seguendo seguendo il picchiettare delle sue dita su quello splendido pianoforte a coda. Solo quando la musica cessò Luisa si riscosse dalla fase di estasi in cui era entrata e quando vide che il ragazzo si stava per alzare la paura si impossessò di lei e fuggì via. ***I wish you were here

Stelle cadenti: Dal testo: Era lui, il mio migliore amico quando eravamo bambini, il bambino sempre presente nella mia infanzia che mi aveva coccolata e resa felice.

Era lui, il bambino che quando piangeva mi faceva rifugiare tra le sue braccia.
Era lui, il bambino i cui occhi mi trasmettevano accoglienza, un senso di famiglia.
Era lui, il bambino a cui avevo dato il mio primo bacio.
Era lui, il bambino con il quale avevo stretto un patto.
Era lui, il bambino che mi aveva lasciata.

Stay Strong: "Stay Strong" penso che sarà una storia forte, una storia che prenderà. Spero che vi appassionerà come ha appassionato me. questa storia parla di un'amore dimenticato a causa di un incidente. Un incidente che ha portato una ragazza a stare in coma per due mesi ed a dimenticarsi completamente di tre anni della sua vita, gli anni più belli forse, gli anni felici passati con un ragazzo stupendo di cui non si ricorda nemmeno il nome. Questa storia parla della sua nuova vita e di quella che questo ragazzo le farà vivere cercando di tornare nella sua vita, con calma perchè ogni tanto ricordare può far male
*** 

 

xxx Lulu_Tommo22



 

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***





 
 
 
Capitolo IV


 
Ogni tanto accadeva che una bella fanciulla fosse destinata a delle casate con dei signori stravaganti, e quando questo succedeva, tutto il villaggio spettegolava sul futuro della coppia. I cavalieri più potenti e affascinanti iniziavano a dirigere i pensieri non molto casti verso le giovani fanciulle in questione.
Le bramavano.
Le ottenevano fisicamente.
Ma non sempre riuscivano a scappare al padrone, molto spesso le malelingue diffuse in ogni paese, in ogni corte, in ogni casa o castello che sia, non nascondevano ciò che è meglio tacere. Il buon amante come sappiamo ha delle regole ma forse buona parte del volgo non conosceva ancora il De Amore (1).
Tra le contadine quindi ben presto si diffonde la notizia che il signor Malik ha scelto la sua futura sposa, molte di loro piansero molto, altre presero ad inforcare la paglia o a mungere violentemente le mucche, ogni persona del sesso femminile nel villaggio e quelle che avevano conosciuto personalmente e fisicamente il signor Malik se la presero a male. D'altra parte è difficile riconoscere di dover condividere il proprio uomo, signore con altre e soprattutto è difficile poter credere che forse non lo potrà più condividere.
Dall'altra parte sempre un po' delusa dalla situazione vi era Melody. La giovane donna, ancora ragazza, si sentiva offesa nell'orgoglio, come se fosse stata calpestata. Il signor Malik si era voluto assicurare che lei fosse ancora vergine, quando lui invece era già maturato, era costretta a vivere la sua vita con un uomo che non aveva vissuto con lei un passagio importante nella sua. Non poteva rattristarsi però solamente per questo, in quanto fuori vi era una bella giornata e la sua voglia di vivere e di essere felice poteva spazzar via l'intero gruppo di gallinelle intorno al suo signore.

"signorina" disse Zayn entrando nella stanza di Melody ancora sotto le calde coperte.
"se sapevo che lei mi aspettava sarei venuto da lei molte ore fa" disse Zayn con un tono soddisfatto nella voce.
"si ricreda signor Malik" disse la ragazza ancora tra il sonno. Zayn alzò le spalle e si andò a sedere sul letto della ragazza all'altezza della sua vita.
"potrei anche ricredermi se non la vedrò mezza nuda sutto queste coperte" disse lui scoccandole un occhiata.
"allora non mi guardi"
Zayn rimase sorpreso dal botta e risposta, rimanendo un po' spiazzato ma subito si riprese sorridendo. Melody invece un po' imbarazzata era però desiderosa di essere desiderata. Si alzò dal letto lentamente lasciando scivolare pian piano la coperta. Indossava la vestaglia della sera prima, quella per cui il signor Malik aveva perso la testa.
"vedo che allora ha seguito il mio consigno" disse lui rifacendosi alla sera prima.
"non si preoccupi, da oggi sarò tutto suo
– le sussurrò quando fu a pochi passi da lei –
però lei si vesta in questo modo solo per me"
Melody rabbrividì ma continò a farsi ammirare.
Il signor Malik si alzò quasi come un autonomo e dopo averle circondato la vita le lasciò una scia di baci dal collo fino alla spalla.

"non mi provochi signorina – disse lui interrompendo la scia di baci per avvicinarsi a sussurrarle all'orecchio – io sono il lupo in questa favola, e lei l'agnellino"
"questa non è una favola"
si lasciò sfuggire lei
"ah no? - disse lui alzando un sopracciglio – molte donne avrebbero pagato per essere al suo posto"
"peccato che io non sia una donna"
rispose lei, ricordandosi di come l'aveva chiamata lui in biblioteca, signorina non donna
"vogliamo provvedere" disse Zayn alzandola di peso e adagiandola sul letto
"non mi provochi" lo beffeggiò lei
"altrimenti?" chise il signor Malik iniziando ad accarezzarle le coscie con dei movimenti circolari. Quando arrivò fino all'inguine Melody trattenne il respiro, ma per fortuna la mano di Malik scese dandole il tempo di controbattere sperando che la sua voce non la tradisse
"altrimenti... - disse lei avvicinandosi ulteriormente al suo volto – potrebbe pentirsene"
Era la prima volta che Melody prendeva l'iniziativa per baciarlo, il signor Malik acora sopra di lei prese ad accarezzarle i suoi capelli setosi, facendoci passare attraverso le sue dita come se fossere dei pettini. I due ragazzi iniziarono a gemere di piacere, Malik cercava di approfondire il contatto non facendo sembrare più nulla di casto e lecito, premette il suo bacino su quello di lei, facendo aderire la sua erezione all'intimmità di Melody che fremette. Sul volto della ragazza spuntò un sorriso diabolico poco prima di affondare i suoi denti sui labbri teneri del giovane già rigonfi a causa dei battiti. Il signor Malik si scostò quel poco che bastò a Melody a sgattaiolare via
"la prossima volta – disse Melody facendo gli occhi dolci – non mi provochi signor Malik"
La ragazza lasciò la sua stanza ancora in vestaglia da notte, sotto lo sguardo di uno sconvolto signor Malik.
Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana,
ma riguardo l’universo ho ancora dei dubbi.”
Albert Einstein

 
Hola! Scusate il ritardo ma come ho scritto anche nelle mie altre storie ho avuto dei problemi ad aggiornare, un po' per malattia e un po' per scuosa. Spero che questo capitolo nasconda un po' il mio immenso ritardo. Sarò più puntuale promesso! (giustificata forze maggiori).

(1) De Amore, trattato di Andra Cappellano sull'amore, Andrea Cappellano risale all'età feudale. Ha scritto due libri dove racconta l'amore extra coniugale come unico e vero amore. D'altra parte viveva in un'epoca in cui i matrimoni erano combinati proprio come in questa storia. Nel terzo libro invece ritratta tutto ciò che aveva detto in precedenza, scrivendo le regole del buon amante.
 
Dopo questa piccola parentesi storica vorrei ringraziare tutte voi che mi seguite e che lasciate i commenti. Continuate a farmi sapere se vi piace, siete lo stimolo principale per continuare!
Xxx Lulu_Tommo22




 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***






Capitolo V


 

La vita avvolte è breve, bisogna sperimentare anche i più nascosti desideri. Disse qualcuno tanto tempo fà. E naturalmente Melody era ancora giovane, ma in ogni momento avrebbe potuto cessare di respirate ed il suo cuore di battere. Non che battesse per qualcos'altro oltre che per la propria vita in sè. Però lei si sentiva già un po' più adulta, dato il gran passo all'orizonte. Ogni attimo poteva essere l'ultima ed ogni nuova esperienza era quindi importante e necessaria per lei. Non che non le piacesse vivere nella tranquillità, ma qualvolta si annoiava, ricercava l'avventura, un'avventura negata al genere femminile dell'epoca. Si sentiva una ragazza che noi oggi potremmo paragonare a Mulan. Chi di noi non ha amato le avventure e la storia di quella giovane ragazza che per suo stesso volere si distacca dalla vita che ogni signola ragazza del suo tempo dovrebbe avere, per avvicinarsi ad una vita piena di intrighi e pericoli. Mulan però non apparteneva allo stesso periodo storico di Melody, quindi il confronto può risultare banale, però le due ragazze sono pur sempre accomunate dal loro spirito libero e battagliero, che non si arrende alle prime difficoltà.
"allora pronta per la cavalcata mia signora? "" chiese il biondino a Melody
"già signora? - chiese lei ridendo – il signor Malik mi da della ragazzina, a lei sembro già così matura?"
"non avevamo detto niente formalità?"
chiese Niall ridendo
"hai cominciato tu" si giustificò la ragazza tirando fuori la lingua. Niall scosse la testa ridendo, non si sarebbe mai aspettato che il suo migliore amico scegliesse una ragazza del genere come sua futura sposa, anche se però il fatto non gli dispiaceva proprio per niente, anzi, ne era contento e sollevato. Niall non avrebbe sopportato un'altra ragazza frivola a cui importa solo di come appare il proprio marito. Il compito di Niall quindi era quello di aiutare le future sposine dei propri migliori amici ad adattarsi, certo il lavoro se lo era scelto lui, in quanto loro avrebbero preferito che lui restasse con loro nel proprio territorio. Ma lui non poteva certo scegliere tra Zayn o Liam! Lui come gli altri non avrebbero sopportato di schierarsi in una fazione. Non che le due fazioni fossero rivali, anzi molto spesso si aiutavano a vicenda, però comunque sarebbe stato un brutto tiro per gli amici. Louis ad Harry invece, pur non essendosi schierati erano rimasti liberi e girovaghi, non che lui non lo fosse, ma se Louis si divertiva a raccontare storie ed aneddoti divertenti come un vero e proprio giullare, Harry invece si occupava di altre cose, un po' più particolari.
"ma se te sei amico del signor Malik – iniziò a chiedere la ragazza incuriosita – perchè stai sempre con me?"
"te l'ho detto, Zayn mi ha affidato a te"
rispose lui scrollando le spalle
"si ho capito, perchè te sei il suo migliore amico e di te si fida, e cose varie" disse lei sbuffando
"l'ho scelto io, diciamo che mi occupo di mettere a proprio agio le donzelle i difficolta"
"ed io sarei in difficoltà?"
chiese lei con ironia
"bhè non sei ancora riuscita a montare il cavallo, quando pensi di salirci?" chiese lui innocentemente per sviare il discorso e Melody sbuffò
"posso salire anche senza la montatura" e detto questo saltò il groppa al cavallo, il quale sentendo improvvisamente un peso in più su di sè, si alzò sulle zampe posteriori facendo cadere all'indietro la ragazza.
Una risata più lontana si unì a quella di Niall il quale guardava Melody ancora a terra e sporca di fango.

"sei caduta proprio in basso" disse una voce alle spalle della ragazza
"ma sempre tra i piedi è lei?" chiese Melody accigliata a Zayn. Lui alzò una sopracciglia incrociando le braccia al petto.
"cioè a Horan dai del tu mentre al tuo futuro consorte dai del lei?" chiese lui stranamente serio
"a chi?"
"a Horan – ripetè lui, ma vedendo che lei continuava a non capire, specificò meglio – a Niall"
"ah, ti chiami Horan?"
chiese lei al diretto interessato, il quale annuì
"guarda che stavi parlando con me" intervenne Zayn
"guarda che ero qui fuori con Horan" ribattè lei guardandolo male
"ti sei scelto proprio un bel tipino, amico" disse Niall dando una pacca sulla spalla a Zayn.
"preferivi Danielle?" chiese lui, ricordandogli del suo periodo passato con la moglie di Liam. Niall sbiancò sul colpo facendo ridere di gusto Zayn. Melody però stava zitta a cercare di capire chi fosse quella ragazza, che tanto aveva traumatizzato il povero Niall, che con le sue fattezze quasi angeliche non si poteva quindi rammaricare per una normale ragazzina che niente aveva di sbagliato.
"ragazzina, noi comunque bisogna parlare" disse Zayn tornando serio subito dopo essersi ricordato di lei
"riguardo a cosa, di grazia?" chiese lei alzando gli occhi al cielo
"non mi rispondere così – se la prese a male lui – e comunque dei nostri futuri ospiti"
"nostri?"
chiese lei interrogativa
"certo futura mogliettina – la sbeffeggiò lui – mentre io sarò con i miei amici te ti occuperai delle loro ragazze o mogli"
Melody spalancò la bocca, aveva sempre odiato le ragazze vanitose, e chi può essere più vanitosa di una moglie di un signore? Sperava di non diventare mai così, abbassandosi al livello di quella subdola popolazione che si vendeva e si trasformava per raggiungere i propri scopi.



Hola! ragazze mi sento un po' sola, non state più cagando di striscio la storia (?) fatemi sapere se ci siete ancora :)
xxx Lulu_Tommo22


ps: se vi interessa passate dalla mia Os:

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Capitolo 7
*** Capitolo 6 ***




Capitolo VI

I famosi ospiti di cui Zayn aveva parlato giorni prima erano finalmente giunti al palazzo. Per fortuna senza mogli o altro al seguito. Melody si sentiva confortata da questa scoperta, perchè il pensiero di condividere il suo tempo con altre donne la turbava e non poco. Non voleva aprirsi o almeno non più di come già aveva fatto. Un po' come i girasoli che la mattina decidono di aprirsi per essere baciati dal sole, ma non tutti. Perchè alcuni non sono sicuri che sarà veramente una giornata di sole, non sono sicuri che le lo spreco delle loro energie potrà essere ricompensato in qualche modo. Restano chiusi. Chiusi su sè stessi.
Hanno paura.


 

Melody stava seduta già da qualche minuto davanti allo specchio, indecisa sul da farsi. Non voleva conoscere gli amici di Zayn, perchè era un modo per lei per avvicinarsi di più alla sua vita. Alla loro futura vita di coppia. La porta alle sue spalle si aprì.
"madamigella giù in sala la stanno aspettando tutti" le disse Niall inchinandosi scherzosamente.
"devo proprio scendere?" chiese lei guardandolo attraverso lo specchio.
"altrimenti sembrerai capricciosa Melody – le consigliò Niall, sicuro che giocando la carta dell'infantilità lei si sarebbe convinta – inoltre Zayn ci tiene"
Melody avrebbe voluto chiedergli a cosa tenesse Zayn. A lei oppure a fare bella figura con i suoi amici mostrando lei stessa come proprio trofeo.
La ragazza sospirò ormai rassegnata a prendere parte ai suoi doveri. Ogni cosa per lei era rappresentato come un dovere, solo così era disposta ad accondiscendere alle richieste del signor Malik. Melody si alzò lentamente per poi andare verso Niall il quale afferrò il braccio da lei offerto, ed insieme scesero verso il luogo in cui ero seduti a parlare il signor Malik e la sua bella compagnia.

"Zayn ho recuperato la tua bella" disse Niall facendo scoppiare delle risa generali.
Melody si sentiva imbarazzata, consapevole di essere vista come un oggetto posseduto. Si strinse maggiormente al braccio di Niall al quale era ancora attaccato il proprio. Gesto che non sfuggì a Zayn che subito si alzò facendo segno a Niall di sedersi e a Melody di raggiugerlo. Gesto che Melody intese come sottomissione.

"piacere io sono Melody" si presentò la ragazza inchinandosi agli altri prima di raggiungere il signor Malik. Con questa presa di parola, lei voleva rivendicare la sua indipendenza. Zayn sorrise. Era per questo lato del suo carattere che lui l'aveva scelta. Lui non voleva farla sua. Sottometterla alle passioni che lui voleva farle provare. Voleva che lei s'innamorasse di lui e non che lo trattasse con distacco, apparente certo, perchè lei infondo già provava qualcosa per lui.
"signorina – disse Liam alzandosi per baciarle la mano – Zayn non faceva altro che parlare di lei. Sono contento di averla conosciuta"
Melody si voltò verso di Zayn, che aveva iniziato a guardare in cagnesco l'amico che con semplicità le aveva rivelato un suo aspetto nascosto.
"anche io sono contenta di averla conosciuta" rispose Melody.
"perchè tutti questi formalismi? - disse un ragazzo con gli occhi verdi – tanto appena Zayn se la scoperà sarà di famiglia"
Zayn lo guardò storto, mentre a Melody le si imporporarono le guance. Quello doveva essere Harry Styles, il ragazzo da cui Niall l'aveva messa in guardia il giorno prima. Le aveva detto di non dar peso alle cose che diceva, perchè molto spesso si divertiva a scherzare. Era molto diretto e pungente. E questo a Melody non era certo sfuggito.
"tu saresti Harry Styles - disse lei guardandolo negli occhi – Niall mi aveva detto che parlavi sempre a sproposito, ma allora quante ragazze considerate della vostra famiglia? Se basta così poco per farne parte"
Zayn quasi si strozzò con la saliva. Ma chi le aveva donato tutta quella forza di controbattere e di mettersi in gioco?
"mi piace! - disse un ragazzo affiancandola – io sono Louis, e queste battute dovrebbero essere mia"
Melody le sorrise. Le piacevano quei ragazzi. Non avrebbe mai pensato che potesse essere possibile una cosa del genere. Ma era avvenuta.
Dopo un' oretta di allegre chiacchiere Melody si era congedata per stare un po da sola, ma subito dopo che era giunta nella propria camera il signor Malik l'aveva raggiuta.

"Melody posso?" chiese prima di entrare nella stanza della ragazza
"da quando mi chiedi il permesso di fare le cose?" gli chiese lei
"non so... da ora?" tentò di farla sorridere, sorridendo poi a sua volta.
Zayn avrebbe sempre cercato di far sorridere la sua piccola Melody, perchè stava diventando piano piano indispensabile per lui. Forse si stava innamorando. Ma il loro amore non sarebbe mai dovuto diventare il solito clicchè presente in tutte le storie. Doveva essere diverso, perchè loro erano diversi.

"che te ne pare dei miei amici?"
Melody lo guardò negli occhi, per poi voltare il suo sguardo verso la finestra. Zayn la osservò avvicinarsi e quando lei indicò un qualcosa all'esterno, lui la affiancò cingendole la vita da dietro, sperando di non essere stato inopportuno per colpa di quel contatto tanto bramato.
"vedi quegli alberi? - chiese lei – si sorreggono a vicenda, stanno gli uni affiancati agli altri. Se cade uno, cadono tutti"
Zayn si voltò verso di lei per ammirarla. Seguiva il suo ragionamento, come un alunno ascoltava il suo maestro a bocca aperta.
"voi siete come quegli alberi, legati gli uni con gli altri, e insieme ridete quando il vento fruscia in mezzo a voi"
"e te non vuoi essere uno di quegli alberi?"
le chiese Zayn accarezzandole una guancia per costringerla a girarsi verso di lui. Lei scosse la testa.
"io non sarò mai uno di quegli alberi, non abbiamo radici comuni, ma potrò essere il vento che soffierà incessantemente tra di voi"
Zayn le sorrise e le diede un piccolo e tenero bacio a stampo prima di tornare dai propri amici. Da quel momento iniziò ad amare il vento, imparandone a conoscere i suoi mille volti. Il vento non è sempre distruttivo, ma può produrre anche una musica piacevole se soffia attraverso i giusti alberi.



Grazie a chi nonostante tutto continua a seguirmi e a commentare :)
xxx Lulu_Tommo22



 

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***




Capitolo VII

"Melody? Non pensavo di trovarti qui" disse Zayn arrivando alle spalle della ragazza. Melody arrossì rendendosi conto di essere stata colta con le mani nel sacco. Chiuse rapidamente il libro cercando di non far vedere a Zayn ciò che stava leggendo.
"si mi- mi scusi non dovevo essere qui" disse lei ancora rossa in volto, cercando di coprirsi con i lunghi capelli. Zayn rise spostandoglieli dietro le orecchie.
"scherzi? Per me se vuoi istrurti non c'è problema, mi sembra di avertelo già detto"
Melody timiorosa, le sembrava di vivere in un deeja-vu,
"cosa ci fa lei qui?" senti chiedere ad una voce dura proveniente da dietro di lei.
Melody si voltò di soprassalto iniziando a balbettare
"mi-mi scusi"
Disse ritrovandosi ad una decina di passi da un ragazzo color ambra, e con due occhi neri che la fissavano insistentemente.
"non volevo guardare tra le sue cose" disse cercando di rompere quel silenzio che si era venuto a creare.
"cosa stavi leggendo?" chiese curioso il signor Malik.
Melody arrossì nuovamente, balbettando parole del tipo,
non importa, niente,...
"leggiamo insieme?" continuò lui, voleva creare una sorte di rapporto con quella ragazza che in certi momenti le sembrava così vicina, mentre in altri, le sembrava quasi una sconosciuta Zayn non aspettando una sua risposta le prese il libro che era ancora poggiato sul piccolo lettoio e dopo essersi poggiato a ridosso di una parete, lo aprì, esattamente dove lei aveva lasciato il segno con un piccolo rametto di rosmarino.
"Al centro di una sala buia come la notte c'era il trono su cui sedeva il dio che aveva al suo fianco la bellissima regina Proserpina. A lei Orfeo rivolse la sua invocazione: - O dolce regina che dal volto emani il chiarore della luna - cominciò - abbi pietà del mio dolore. Il fato crudele ha strappato alla vita la mia sposa diletta. Ho cercato di placare la mia disperazione, ma invano. Abbi pietà di me. Esaudiscimi, ti prego, rendimi Euridice oppure trattieni anche me' quaggiù. Preferisco morire piuttosto che vivere senza di lei..."
Melody ascoltò la voce di Zayn proseguire là dove lei si era interrotta. Non aveva mai letto il mito di Orfeo e Euridice, ma molte persone vissute in un epoca precedente alla sua, e forse anche alcune che vivevano a quel tempo, professavano la religione Orfica seppur in segreto. Per questo aveva sempre visto con curiosità la storia. Storia che non avendo mai letto ora le sembrava magnifica e coinvolgente. L'amore di Orfeo per Euridice era così forte, che lo ha spinto nell'oltre tomba. Luogo lugubre, spaventoso, triste. Ma lui non sembra accorgersene. Lui è guidato nell'averno solo dalla sua musica e dal suo amore, non sopporta l'idea di aver perso la sua amata per sempre per colpa del morso di una vipera durante il rito nuziale.
"... Voglio accontentarti: Euridice tornerà con te sulla terra. Sarai tu stesso a condurla fuori dall'Averno. Ma bada: non dovrai né guardarla né toccarla finché non avrai raggiunto la luce del sole. Se ti volterai, la perderai per sempre.
oglio accontentarti: Euridice tornerà con te sulla terra. Sarai tu stesso a condurla fuori dall'Averno. Ma bada: non dovrai né guardarla né toccarla finché non avrai raggiunto la luce del sole. Se ti volterai, la perderai per sempre..."
Zayn continuava nella lettura, incurante degli occhi della ragazza constantemente puntati su di lui.
"...E proprio quando la luce del sole cominciava a filtrare tra le tenebre, Orfeo non fu più capace di resistere. Si girò. La fanciulla gli stava di fronte e con le mani si tolse il velo che ancora la ricopriva. Era bella più che mai, ma gli occhi erano tristi. Fu un attimo. Una nebbia fitta e grigia avvolse la giovane che scomparve negli abissi per sempre..."
Egoista. Pensò Melody. Orfeo non è riuscito a trattenersi, nonostante mancassse poco all'uscita, mancasse poco alla realizzazione del loro lieto fine. Forse non era destino. Forse il fato gli ha fatto pagare il fatto di aver strappato Euridice dall'Averso, o forse è solamente colpa di Orfeo, figlio della musa Calliope. Si è comportato come un essere umano, è stato debole. Non è riuscito ad aspettare il momento giusto, facendo sì che quel momento non giungerà mai più.
"...Orfeo tornò sulla terra, vagò per mesi attraverso boschi e praterie. A poco a poco la sua profonda disperazione trovò conforto nella musica, di cui tracciò le note su una corteccia d'albero.
In Grecia non c'è cantore che non abbia una copia di quella magica musica che riuscì a lenire lo straziante dolore dello sposo infelice..
"
quando Zayn concluse la lettura, calde lacrime scesero dagli occhi di Melody. Zayn sorrise davanti all'immensa dolcezza della sua futura sposa. Il loro destino sarà diverso, loro saranno felici insieme. O almeno così Zayn pensava. La ragazzo guardava il signor Malik con occhi nuovi, con occhi compassionevoli. Lei non voleva essere come Orfeo. Lei non voleva affrettare le cose, ma neanche rinviarle all'infinito. Melody si accorse di volere il suo momento giusto, ma non doveva essere egoista, non doveva rischiare di non averlo per sempre.
"a cosa pensi?" le chiese Zayn dolcemente, quando Melody si fù ripresa un poco. Sorrise.
"a noi" disse semplicemente lei lasciandolo di stucco. Subito dopo arrosì quando vide un sorriso spuntare sulle labbra del ragazzo.
"cioè... volevo dire..." cercò di mediare lei in imbarazzo, lui scosse la testa.
"a noi" ripetè lui poggiando il libro nel giusto posto nella libreria.
Melody sorrise conscia che Zayn aveva capito ciò che intendeva. Lui le sorrise a sua volta, prima di ritornare serio mentre si allontanava da lei.
"allora ci vediamo a cena" disse lui con il suo solito tono autoritario che lei tanto odiava. La ragazza accennò un sì, anche se in cuor suo rideva del tono che al signor Malik era uscito. Un falso tono autoritario ma dolce.


Grazie a tutte voi che avete recensito, ma anche alle meravigliose persone che seguono in silenzio la storia. non ho ancora perso le speranze di vedere e leggere un vostro commento prima o poi. grazie anche perchè avete atteso così tanto per questo capitolo, sono sommersa da compiti e compiti, la sera arrivo sfinita e non ce la faccio a scrivere, ciò che mi viene fuori è solo questa roba qui.
prima cosa, lo so il capitolo è corto e fa schifo. ma mi piaceva l'idea di inserire un mito per me fantastico e molto conosciuto come Orfeo ed Euridice.
seconda cosa, nel prossimo capitolo cercherò di dare una svolta alle cose, come avete già capito, questo è solo un capitolo di transizione.
terza cosa, non mi aspetto tante recensioni per questo capitolo, ma almeno tre spero di sì, data la media degli scorsi capitoli e soprattutto visto che siete in più di 50 persone che seguite la storia C:
Ora vado, alla prossima!
xxx Lulu_Tommo22

Ps: piccola domanda per hugmeHoran_17 
mi hai aggiunta agli autori preferiti, per come scrivo le storie o le recensioni? lol comunque grazie bella! C:



 

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Capitolo 9
*** Capitolo 8 ***





 

 

Capitolo VIII
Erano già passate due settimane, ed il matrimonio si stava avvicinando in modo impensabile. Mancavano appena tre giorni, ed era già tutto pronto. Zayn non vedeva la sua Melody già da quattro giorni, d'altra parte lo sposo non poteva vedere la futura moglie la settimana prima delle nozze. Sarebbe stato vietare una tradizione di famiglia, una tradizione di casa Malik, ma lui gliene importava il giusto. A Melody invece importava, era importante per lei rispettare le tradizioni, anche se in fondo un po' di mancanza del signor Malik la sentiva. Quando Melody entrò per osservare gli ultimi preparativi ne restò meravigliata. Le stanze erano perfette, li striscioni dorati erano perfetti. Tutto era perfetto. Le sembrava un sogno, e aveva paura che da un momento all'altro si sarebbe svegliata. Anche se non si era ancora innamorata completamente del signor Malik, era sicura di quello che voleva, del passo che stava per compiere, ma stava iniziando a pensare che le tradizioni servissero per essere infrante, doveva essere forzatamente così, altrimenti come avrebbe fatto a far cessare la sua voglia? A saziare il suo desiderio?
 
"Niall ho bisogno di te" disse Melody avvicinandosi al biondo che stava dando le ultime indicazioni alla sarta per il vestito da sposa, un vestito da sposa rosso fuoco, che a parer suo avrebbe fatto sicuramente impazzire Zayn.
"per che cosa?" chiese lui a bassa voce.
Lei per rispondere al biondo, si avvicinò all'orecchio di lui, per non far sentire tutto alle persone che gli osservavano accigliti dall'enorme confidenza dei due.
"Melody non puoi farlo davvero!" le disse lui ad alta voce, lei si rattristò.
"Okey okey – disse lui, non sopportando di vedere la faccia triste della ragazza – ti copro io" la ragazza sorrise felice e riconoscente a Niall esclamando di volta in volta un grazie, mentre si dirigeva, verso la stanza a cui stava pensando.
 
Bussò alla porta piano piano, un po' titubante, ma appena sentì un avanti provenire dall'interno, entrò rapidamente per paura di essere beccata in fragrante. Il cuore le batteva forte. Forse per paura, forse per tensione.
"Niall sei tu? - chiese Zayn che essendo voltato di spalle non poteva vedere la ragazza – dovevi passare tra un oretta"
Melody guardò il suo futuro sposo in tutto il suo splendore. Non poteva ancora credere di essere lì. Non poteva ancora credere di aver infranto una regola.
Stai diventando ua bimba cattiva, le avrebbe detto la nutrice, ma lei adesso non era lì. Zayn si voltò, non avendo ricevuto risposta, ma quello che vide lo spiazzò. Davanti a lui, non vi era il suo migliore amico, vestito di tutto punto, davanti a lui vi era la sua futura sposa, la ragazza di cui si era innamorato.
"Melody?" disse lui ancora sotto shock.
Lei sorrise. Non imbarazzata, ma sorrise felice, un sorriso vero, un sorriso naturale, per niente forzato.
"cosa ci fai qui?" chiese lui prendendole la mano per accertarsi che fosse reale quella statua di inestimabile bellezza.
"odio le tradizioni" disse lei prima di avvicinare e poi unire le loro labbra.
Quattro giorni.
Quattro giorni erano passati dall'ultima volta che aveva assaporato quella bocca, eppure le sembrava un tempo infinito. Lui sorrise ancora baciando la ragazza. Con un gesto veloce ma delicato la prese in braccio, e dopo essersi avvicinato ad un comodino poco distante, la poggiò delicatamente sopra. Poteva sembrare una posizione volgare, rude, ma a nessuno dei due importava. Melody cinse con le gambe i fianchi di Zayn, il quale per attirarla più vicino a sè, le mise le mani sulle natiche con fare possessivo. La ragazza gemette quando il signor Malik si discostò dalla sua bocca, per lasciare baci lungo il collo, fino a giungere al petto, semi coperto da un vestitino che però ne risaltava le forme. Le mani di Melody andarono a finire tra i capelli di Zayn, il quale non pensò alle conseuenze, non penso che le sue mani lo stavano spettinando, si limitò a pensare alla voglia che lui aveva di lei e a quella che lei aveva di lui. Le sue mani si spostarono nell'interno coscia della ragazza, la quale continuava a sosprirare ad ogni singolo cerchio che lui tracciava sulla sua pelle. Poi la sua mano si spinse un po' più su.
Era bagnata.
Tremendamente bagnata.
Zayn guardò in faccia la ragazza, gli occhi le brillavano, ma non ne era sicuro, erano così trasparenti che potevano essere un riflesso dei suoi. La ragazza lo abbracciò sospirando e lui capì, capì che non poteva andare oltre, non ora, non prima del matrimonino.
Zayn la prese nuovamente tra le braccia, per poi depositarla sul letto e le si sdraiò di fianco, restando sempre abbracciato alla sua piccola Melody.
 
"Se qualcuno è contrario parli ora o taccia per sempre"
disse il prete
"io"
e tutti i presenti compresi i due sposini si voltarono verso la voce che aveva dato sfogo ai suoi pensieri
Allora voglio fare qui tutti i ringraziamenti possibili immaginari...
Grazie alle due meravigliose ragazze che mi hanno aggiunta tra gli autori preferiti: 
Directioner_Vanessa e hugemeHoran_17
Grazie a tutte voi che avete aggiunto la mia storia in una delle tre categorie C:

Preferite:

1 -Alex1D
2 -directioner_malik
3 -Dj Malik16
4 -freedreamer0101
5 -Justine
6 -Louis4E
7 -NYapple
8 -OneDirectionItalia
9 -poopey

Ricordate:

1 -Directioner_Vanessa
2 -robertajbieber
3 -ueppas

Seguite:

1 -Cele_1D
2 -Demi_Cyrus
3 -Directioner_Vanessa
4 -EnglandLover
5 -Giuggiola__
6 -Horan_Marry_Me1D
7 -kikkai
8 -Little_Flox
9 -Lucy_1D
10 -Mylove_ispure
11 -myri96
12 -NYapple
13 -savazzzz
14 -Serena1D
15 -Sono_un_panda
16 -The_Simple_Girl
17 -zara_onedirection


Un ultima cosa e poi vi lascio... se cercate delle Os, ne ho scritte giusto giusto tre!
Het: 

Run away

 

 

Slash: 

La magia del Natale
 
Otherworldly I love you
 

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Capitolo 10
*** Capitolo 9 ***


 

 

 

Capitolo IX

 
"Se qualcuno è contrario parli ora o taccia per sempre"
disse il prete
"io"
e tutti i presenti compresi i due sposini si voltarono verso la voce che aveva dato sfogo ai suoi pensieri

 

 
"Papa?" chiese Melody sorpresa. Non se lo aspettava. Proprio lui che l'aveva sempre spronava verso che fidanzamento, verso quel matrimonio forzato, adesso lo voleva impedire.
Intanto nella sala si stavano iniziando a spargere mormorii e voci al riguardo. Nessuno si sarebbe immaginato una svolta del genere. Tutti avevano dato già per buona la loro unione il loro futuro.
Intanto il signor Malik fremeva di rabbia. Nessuno gli avrebbe portato via la sua Melody, nemmeno il padre di lei. Aveva faticato non poco per arrivare a quel punto, anche se all'apparenza poteva sembrare solo un piccolo capriccio, un piccolo accordo preso in dieci minuti scarsi, non lo era. Zayn aveva faticato per anni per arrivare al punto in cui era ora. Si era infatuato di lei nella sua pubertà, ed aveva continuato ad osservarla nelle poche volte che il padre e la nutrice le permettevano di andare in città, o comunque di uscire di casa. Adesso era diventato più forte, era diventato un signore. E ciò che lui voleva sempre lo otteneva.
 
L'uomo può infinitamente molto, se si è liberato della pigrizia e
confida che gli debba riuscire ciò che seriamente vuole.”
Ernst Moritz Arndt
 
Melody tesoro, lo so che non è quello che vuoi, lo so che hai sempre voluto innamorarti veramente di un uomo ed io te l'ho negato. Mi dispiace figlia mia, mi dispiace di aver pensato che con questa unione saresti stata felice. Sei stata te ad insegnarmi che i soldi, i possedimenti non fanno la felicità. Per questo sono disposto a rinunciare a tutti gli accordi, a tutti i possedimenti per lasciarti libera, per farti vivere la tua vita come avresti realmente voluto. Perché so che è quello che desideri da sempre. Mi dispiace figlia mia. Mi dispiace di non essere il padre che avrei voluto essere per te”
quando il padre di Melody si fermò, tutto tacque. Nessun brusio in quella chiesa. Nessun sospiro. Sembrava quasi che il tempo si fosse fermato. Sembrava che Melody, il padre e Zayn si fossero estraniati dalla realtà. Esistevano solo loro in quel momento.
Il signor Malik strinse la mascella, e con i muscoli del corpo contratti si voltò verso la sua futura sposa, che forse non lo sarebbe più stata.
Melody” disse lui accarezzandole una guancia delicatamente, per far si che scostasse lo sguardo dal padre, per rivolgerlo verso di lui.
mi dispiace” disse la ragazza non riuscendo a trattenere le lacrime, ed inginocchiandosi a terra.
Zayn avrebbe voluto abbracciarla, dirle che sarebbe andato tutto bene, ma non se era capace. Qualcosa si era rotto nello stesso momento che la ragazza aveva formulato ad alta voce quelle due semplici parole.
Forse il matrimonio non era la cosa giusta da fare.
La ragazza dopo svariati minuti si alzò nuovamente in piedi ricomponendosi al meglio, come poteva.
continuiamo?” chiese rivolta al parroco.
Melody – iniziò Zayn guardandola sorpreso – non devi farlo se non vuoi” finì toccandole amorevolmente un braccio.
ma io lo voglio fare – disse la ragazza guardando il suo sposo – anche se all'inizio odiavo il fatto di doverti sposare, odiavo te, odiavo anche me stessa perché in fondo è colpa anche della ricchezza della mia famiglia se dovevamo unirci in matrimonio. Adesso però ho capito che è stata una fortuna questa imposizione. Zayn sei l'unico che mi ha trattato da donna e non da bambina. Sei l'unico che non mi ha visto come un oggetto. Mio padre ha ragione, da piccola sognavo un matrimonio tutto rose e fiori, con accanto la persona che amavo. Ma sono cresciuta e ho capito che non tutto può andare sempre secondo i nostri calcoli. Sono cresciuta accanto a te Zayn. Ed è vero, ancora non posso dire di amarti, ma mi sto innamorando di te, e non voglio rovinare tutto solo per un capriccio. Solo perché all'inizio di odiavo. Zayn mi vuoi sposare?”
Ed in quel momento alla ragazza non le importava di sovvertire tutte le regole della società. Non le importava se andava contro i canoni del corteggiamento. Non le interessava niente. Per lei l'importante era solo il potersi sposare con l'uomo che era certa, l'avrebbe resa felice.
dio quanto ti amo Mel” disse il signor Malik prima di baciarla davanti a tutti, come se ci fossero solo loro.



Eccomi tornata :)
ho da aggiornare altre due storie quindi non mi trattengo molto.
volevo solo dirvi che penso che  ci saranno altri 2 capitoli e poi considererò
la storia completa. Anche se ho già in mente qualche missing moment e penso di scrivere un continuo.
Ma tutto dipenderà dal numero di recensioni e da quante siete a seguirmi. non avrebbe senso scrivere solo per me stessa.
Non subito però. Penso che dopo questi due capitoli andrò un po' in pausa, perchè voglio concentrarmi sulle altre due storie.
BUON 2013 A TUTTE
xxx Lulu_Tommo22

ps: non mi ricordo a chi avevo promesso di passare a leggere le storie. mi dispiace se non sono passata, lasciatemo scritto nuovamente, ma passo solo dalle OS al momento.




 

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Capitolo 11
*** Capitolo 10 ***


 


 

Capitolo X

Il matrimonio era passato, così come il piccolo, grande ricevimento che vi era stato dopo a cui tutto il paese, felice per i due sposini, aveva partecipato. Ognuno aveva regalato qualcosa alla sposa, da dei tendaggi, ai lenzuoli, dal servizio con tanto di bicchieri soffiati artigianalmente a delle raccolte di libri. Insomma tutti, compresi i più poveri, si erano adoperati per donare quel poco che potevano permettersi, al signore e alla signora Malik, che a detta di Melody, quel cognome le stava da dio.
 
I balli erano da poco iniziati ed il signor Malik non era riuscito a ritrovare la sua donzella in tempo per il primo, non che gli interessasse aprire le danze, anzi forse sotto sotto si vergognava un poco, data la sua scarsa bravura e la sua scarsa fluidità nei movimenti. In fondo l'importante era l'ultimo ballo no? Quello più romantico, quello più coinvolgente, quello indimenticabile. Comunque pur non dando importanza al primo ballo, era sempre alla ricerca di Melody, che a detta della gente si era volatilizzata. Malik scuoteva di tanto in tanto la testa, la sua Melody non sarebbe mai scappata, gliel'aveva detto, lei ancora non l'amava, ma si stava innamorando pian piano di lui, e questo a Zayn bastava. Anche perché aveva una vita intera davanti per insegnarle ad amarlo.
 
Melody riguardava per la trentatreesima volta l'abito rosso della sera del matrimonio, quello che aveva usato durante il banchetto, e continuava a pensare alle infinite emozioni provate, brividi che poteva sentire ancora addosso, semplicemente tornando indietro nel tempo con i ricordi.
 
La ragazza in abito rosso stava ballando con un bel giovanotto, figlio di un taglialegna locale, che timidamente le aveva chiesta di concederle quel ballo. A Melody piaceva ballare e soprattutto a lei piacevano i bambini, così quando quel giovanotto di dieci anni le aveva fatto la fatidica domanda non si era tirata indietro, anzi aveva sorriso raggiante e dopo essersi chinata un poco, che rimediare leggermente a quell'incredibile differenza d'altezza, avevano incominciato a ballare. A fine ballo delle mani le si erano poggiate sui fianchi, facendola irrigidire, ma si sciolse poco dopo, quando l'uomo misteriose le aveva sussurrato all'orecchio.
Mia cara dove credevi di scappare?” le chiese e lei liberò una grande risata prima di voltarsi e farsi stringere in un abbraccio da quelle braccia possenti.
Sai, scappare non sarebbe una cattiva idea” disse lei poggiandosi al petto dell'amato o quasi.
e dove vorrebbe fuggire la mia piccola principessa?” chiese lui accarezzandole i capelli, e cercando di mantenere lucidità.
dove vorrebbe portarmi il mio rapitore?” chiese lei reggendo il gioco ed alzando la testa per guardare in volto Zayn, il quale sorrise prima di trascinarla fuori dalla calca di gente. In quel momento a nessuno dei due importava avere il loro ultimo ballo, a nessuno dei due importava che quella festa non aveva più la sua coppia di sposini. In quel momento ad entrambi, importava solo fuggire insieme, e non importava il posto, perché qualunque sarebbe andato bene.
 
La ragazza sorrise a quel ricordo, e finalmente decise di alzarsi perché altrimenti avrebbe passato quella giornata interamente a ricordare, e non se lo poteva permettere, aveva troppi impegni. Con l'unificazione delle due proprietà, lei ed il signor Malik controllavano un vasto territorio, che almeno nei primi giorni aveva bisogno di essere controllato e gestito direttamente da loro, non potevano permettersi che si venisse a creare scompiglio in paese o anche semplicemente nella loro dimora.
Melody scese al piano sottostante dove Zayn stava ricontrollando per la terza volta le carte, le quali scomparvero all'interno di un cassetto della scrivania color mogano non appena la ragazza varcò la soglia della stanza.
che programmi abbiamo oggi mio principe?” chiese lei ricordandosi come Zayn l'aveva chiamata alla festa. Mia piccola principessa.
Lui le sorrise scuotendo le spalle.
credo che oggi potremo non fare niente, sono pochi i giorni in cui possiamo stare insieme tranquilli” disse lui prendendola per mano trascinandola fuori dallo studio. Lei corrugò le sopracciglia.
Zayn abbiamo tutto il tempo del mondo avanti a noi” disse lei sicura, ma ciò che vide nel volto del suo amato, perché sì adesso era sicura di amarlo, non fu un sorriso rassicurante, un sorriso felice, ma fu u sorriso falso, triste, stanco.
va tutto bene Zayn?” chiese lei
certo amore, andiamo a divertirci e basta – disse lui baciandola – fammi dimenticare di tutto piccola mia”
lei rise felice baciandolo a sua volta non sapendo che quella felicità non sarebbe durata per sempre, ma un futuro buio bussava alle porte di quei due innamorati che piano piano si stavano amando non più solo spiritualmente, ma ben presto anche carnalmente.

 
Eccomi tornata :)
questo è il penultimo capitolo anche se può essere considerato come ultimo,
in quanto il prossimo sarà un corto epilogo, nel quale esprimerò il vero finale.
Vi anticipo che una parte di rilievo la avranno quelle carte che Zayn
ha nascosto dopo l'arrivo di Melody. Avevo intenzione di
scrivere un seguito, ma non sono sicura che ciò avverrà in breve
anche perchè ho enormi problemi ad aggiornare e non vorrei farvi aspettare
molto come state facendo per questi capitoli. Credo però che scriverò delle Os
nel frattempo. Grazie a tutti voi che non mi avete ancora abbandonato
nonostante tutto. Non so se l'avevate capito, ma Melody l'ho fatta interpretare da
Karen Gillan, attrice presente nella serie tv Doctor Who, serie che io personalmente
amo profondamente.
Melody alla cerimonia:



 

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Capitolo 12
*** Capitolo 11 ***






 

Capitolo XI

Tutta casa Malik era in piena agitazione, i dipendenti si sbrigavano per finire le loro faccende prima dell'alba in modo di essere presenti al grande evento. Tutti volevano partecipare, nessuno escluso. Dare l'ultimo saluto ad un personaggio di un certo prestigio non era cosa da poco, nemmeno per dei semplici contadini che si stavano già adoperando per preparare i propri figlioletti a festa. In poche parole tutto il paese era in subbuglio, tranne una persona, una giovane ragazza che era all'oscuro di tutto ciò che sarebbe successo al suo risveglio.
Melody fu svegliata dal suo bel sonno dai continui chiacchiericci e dal passeggiare dei dipendenti. Al suo risveglio sentiva che sarebbe stata una brutta giornata, che qualcosa sarebbe andato storto, ma non ci fece molto caso, e decise di scendere data la mancanza del marito al suo fianco. Non che volesse disturbare Zayn dai suoi lavori, ma quando lei si era sentita male, in passato, lui c'era sempre stato a rassicurarla ed ormai per lei, la sua presenza era diventata indispensabile. Non trovando però il marito da nessuna parte, si avviò verso Niall, dopo averlo scorto in cucina.
Niall dov'è Zayn?” chiese Melody dopo averlo abbracciato.
Niall scosse le spalle. “è uscito presto” disse solamente, rivolgendo nuovamente l'attenzione alla brioches calda nel piatto davanti a lui. Melody si sorprese delle sue parole. Nonostante nell'ultimo periodo Zayn fosse davvero molto impegnato, non si era mai alzato prima dell'alba per svolgere i suoi incarichi, e soprattutto non se ne era mai andato senza lasciar detto a nessuno qualcosa per lei. Allora Melody si ricordò dei misteriosi fogli visti qualche settimana addietro, i quali suo marito aveva cercato di nasconderli alla sua vista. E quale momento migliore per guardarli, se non quello della strana assenza del diretto interessato? Non voleva ficcare il naso negli affari di Zayn, ma dentro di se sentiva che il suo essere strano nell'ultimo periodo era legato a quelli, così si diresse nello studio dove l'ultima volta aveva visto quei fogli, e dopo aver trovato una piccola chiave bronzea sull'armadio più altro, aprì il cassetto, tirando fuori le lettere.
 
Caro signor Malik,
le ricordiamo del suo impegno presso la casata del re di Francia.
Abbiamo saputo che il matrimonio da lei riferitoci si è già da tempo svolto,
per questo non vediamo più il motivo di aspettare a richiamarla agli ordini,
qualora lei trasgredisse il giorno ultimo dell'arrivo a palazzo,
sarà inviata una carrozza a prendere ciò che è giusto che lei paghi per non aver rispettato il contratto. Detto questo il re spera che potrà contare
nuovamente su di lei per questa missione.
...
L'altra lettera era più o meno uguale se non perché datata precedentemente, e con molti altri riferimenti al suo incarico. Melody ancora stordita tornò in cucina, sperando di trovare lì Niall, disposto a darle spiegazioni. Mentre percorreva i corridoi, sembrava che tutto intorno a lei fosse divenuto ghiaccio. Persino gli sguardi delle persone erano spenti e freddi, ma niente intorno a lei contava molto, ora che lei aveva un'unica missione.
Horan – disse entrando in cucina – esigo che mi spieghi cosa sono queste lettere”
mise le lettere davanti al ragazzo che sbiancò letteralmente. Il suo tono non ammetteva repliche, era così autoritario, e lui doveva darle una risposta.
Mel – disse lui cercando di essere più delicato possibile – ci sono cose che nessuno eccetto lui ha il diritto ed il dovere di dire”
Melody era impassibile, non era mai stata nemmeno una volta in vita sua così fredda e distaccata, eppure adesso le veniva così naturale.
quando?” disse solamente, stringendo le palpebre per non far fuoriuscire nessuna lacrima.
Oggi” rispose Niall, un attimo prima che le trombe iniziarono a suonare e che tutto il palazzo si dirigesse in cortile.
 
All'esterno Melody vide Zayn, suo marito, già con l'armatura in dosso, che stava fiero sopra il suo bel cavallo nero. Sorrise percettibilmente, perché in cuor suo sapeva già da quando si era svegliata che quella sarebbe stata una brutta giornata, ed adesso vedendo suo maritò così seduto, ne ebbe la conferma. La tromba continuava a suonare ad intervalli regolari, era già suonata sette volte, mancavano altri tre richiami e poi non avrebbe più rivisto Zayn. Fu allora che Zayn la vide, lì in mezzo alla gente, con le sue due lettere in mano, vestita ancora da notte. Lei gli sorrideva tristemente, ed al solo desiderio di Zayn, si mosse verso di lui, poggiando le mani sulle sue cosce. Zayn sollevò di poco l'elmo, tanto da potere farsi vedere da Melody. I suoi occhi erano lucidi come quelli di lei, ed al suono della nona tromba si abbassò verso di lei per lasciarle un leggero bacio a stampo. Ormai il tempo a loro disposizione era finito.
lo sapevi prima vero? - disse lei tristemente – lo hai sempre saputo”
quelle parole suonavano come accuse senza volerlo. Zayn si adagiò nuovamente bene l'elmo sulla testa ed al suono della decima tromba partì, senza più voltarsi indietro. E nell'attimo che la ragazza urlò per la prima volta “ti amo” al suo grande amore, in quello stesso attimo, una lacrima solitaria solcò la guancia ambrata di lui.


 
Buona domenica!
è passato un po' di tempo, ma finalmente sono riuscita a finire l'ultimo capitolo,
un po' mi dispiace per questo finale, ma come ho già detto, la storia avrebbe bisogno di un continuo,
ma dato il mio scarso tempo, e soprattutto la mia scarsa puntualità nel pubblicare,
ho deciso che il continuo non ci sarà.
o meglio non per ora. anche se ho già in mente delle Os per non lasciare la storia così.

dato che è l'ultimo capitolo mi dedicherò ad un po' di ringraziamenti C:
voglio ringraziare le maglifiche 17 persone che hanno aggiunto la storia tra le preferite,
le 5 che hanno aggiunto la storia alle ricordate,
e le 23 che l'hanno aggiunta alle seguite.
vi vorrei ringraziare tutte, una per una, ma penso che non finirei mai.

spero che questo capitolo lo commentiate anche tutte voi che avete seguito la mia storia in silenzio,
così, per farmi sapere cosa ne pensate della storia in generale.
grazie a tutte di nuovo.
a presto!
xxx Lulu_Tommo22



 

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