And my heart won't beat again, if I can't feel him in my veins.

di Onlyna
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** {Just keep holding my hand.} ***
Capitolo 2: *** {Save one breath for me.} ***
Capitolo 3: *** {Have I crossed the line?} ***



Capitolo 1
*** {Just keep holding my hand.} ***


IMPORTANTE! Questa è una raccolta mista, quindi i personaggi ricopriranno ruoli diversi a seconda dei capitoli e i capitoli stessi non avranno per forza le stesse lunghezze e gli stessi generi, soprannaturale, quindi i personaggi saranno umani, sì, ma anche vampiri e cacciatori (tipo Van Helsing, Buffy, Alec e Izzy Lightwood e compagnia bella, sì). I protagonisti sono quasi sempre Zayn e Niall, ma ci saranno anche capitoli incentrati su Harry, Louis, Liam, Eleanor, Perrie, Danielle, Josh e Ben (Devine) con varie combinazioni; le coppie saranno het, slash e femslash, e all'inizio di ogni capitolo sarà scritto anche il plot, quindi avrete la possibilità di saltare quelle con generi ed avvertimenti che non vi piacciono.




Plot: vampire!Zayn trasforma human!Niall, ma qualcosa va storto; angst, death!fic.


{Just keep holding my hand.}

Sei sicuro di volerlo fare? – domanda Zayn per l'ennesima volta, gli occhi scuri fissi in quelli celesti del ragazzo nudo accanto a lui; una mano ad accarezzargli un fianco, l'altra appoggiata alla sua guancia, il pollice che gli sfiora il labbro inferiore, Zayn non riesce a credere di essere stato così fortunato a trovare un ragazzo come lui: ha trascorso la sua intera esistenza nel buio assoluto, odiandosi per ciò che era ma non trovando mai la forza di mettere fine a quella che considerava la sua non-vita, sperando senza saperlo di trovare un po' di conforto, qualcuno che lo sostenesse, qualcuno che lo amasse nonostante tutto; sono passati più di duecento anni da quando si è svegliato in quel vicolo buio con un sapore sconosciuto nella bocca, la notte in cui la sua condanna perenne è cominciata, e per due secoli ha lottato per dimenticare la sua trasformazione, isolando i ricordi in un angolo nero della sua mente, ma adesso cerca disperatamente di portarli a galla, di capire com'è iniziato tutto, perché Niall gliel'ha chiesto.
Niall, quel ragazzo che ha incontrato una notte nel locale dove aveva deciso di cacciare; Niall, che gli ha sorriso quando si è avvicinato e che gli ha offerto una birra senza nemmeno conoscerlo; Niall, che si è fidato subito di lui, senza motivo; Niall, quel ragazzo che l'ha baciato, quello che non l'ha respinto quando ha scoperto la verità, quando l'ha visto, chino sul corpo di una giovane con i capelli castani, le labbra sporche di rosso e la bocca piena di sangue; Niall, che ha voluto rischiare e si è dato a lui con tutto se stesso; Niall, che ha sorriso tra le lacrime di dolore e gli ha accarezzato i capelli quando gli ha spezzato un polso stringendolo troppo forte; Niall, quel ragazzo che gli ha chiesto di farlo diventare come lui, di ucciderlo e riportarlo a una nuova vita, e che adesso sta annuendo e abbassando il viso per dargli un bacio sul petto, dove due secoli prima si sentiva il battito del suo cuore, e gli sta sorridendo con gli occhi tra le ciglia chiare.
Sì, sono sicuro, – sussurra, sfiorandogli una clavicola con la punta del naso, inspirando il suo odore freddo e morto, ma sempre intrigante e sensuale e amato, – voglio stare con te, ho bisogno di stare con te, sei tutto ciò che ho, – continua, un po' per rafforzare il concetto e un po' perché è la verità, sa che non riuscirebbe a vivere senza la presenza di Zayn al suo fianco.
E Zayn non dice più nulla, chiude gli occhi e lascia che i canini si allunghino nella sua bocca mentre i ricordi gli invadono la mente dopo tanto tempo; sa cosa deve fare, sa che sarà terribile, sa che Niall soffrirà, sa che desidererà morire finché non vedrà i suoi occhi celesti di nuovo nei propri, che l'attesa sarà terribile.
Stringimi la mano, – mormora, le lenzuola che si stropicciano ancora sotto il suo corpo mentre si sposta fino ad avere la gola del ragazzo di fronte a sé, e Niall esegue senza fiatare, intrecciando le loro dita in una stretta piena d'affetto e fiducia; piangerebbe, se potesse, perché Niall gli sta di nuovo affidando la sua vita senza riserve, nel momento più delicato, – sarà doloroso.
E il ragazzo ride, come se avesse detto una sciocchezza, e continua a farlo quando i denti di Zayn si chiudono sul suo collo lacerando la pelle, i muscoli, fino a penetrare nella giugulare; ride ancora, quando il sangue comincia a defluire dal suo corpo, ride finché un torpore mortale non si impossessa del suo corpo, finché anche la sua bocca non è piena del proprio sangue e la sua risata diventa un gorgoglio sinistro e macabro che non aveva mai udito.
Zayn ha gli occhi chiusi, una mano dietro la nuca di Niall per sorreggergli il capo e l'altra ancora stretta a quella del ragazzo che sta morendo a causa sua, che nascerà a una nuova vita grazie a lui, che lo ama e che ama in un modo che ha sempre ritenuto impossibile, e solo quando si allontana dalla sua gola solleva di nuovo le palpebre; scioglie l'intreccio delle loro dita, senza trovare la forza di guardare il suo viso, per portarsi il proprio polso alla bocca, ferendolo con i denti ancora sporchi del sangue di Niall, e poi avvicinarlo alle labbra spalancate del ragazzo che ormai non respira più.
Osserva il proprio sangue infetto scivolare sulla sua lingua, nella sua gola, la ferita che si rimargina in fretta e che riapre sfregandoci contro i canini, una, due, tre, quattro volte, non sa con certezza quanto tempo è necessario perché la trasformazione si compia.
Attende che il taglio si richiuda per la settima volta, prima di strisciare sul materasso fino ad appoggiare la schiena contro la testiera del letto, sollevando il corpo ancora immobile di Niall e facendogli posare il capo contro il proprio petto; le dita di una mano cominciano a giocare con i capelli sulla sua nuca, le altre si stringono sul bicipite del ragazzo per tenerlo su.
Passa un'ora, poi un'altra, e Zayn comincia a chiedersi se qualcosa non sia andato storto: è certo di essersi risvegliato presto, forse trenta minuti dopo la sua trasformazione, ed è strano che Niall non l'abbia ancora fatto. Due, tre, altre quattro ore, e la luce del sole comincia a filtrare dalle persiane abbassate quando la consapevolezza di aver sbagliato qualcosa colpisce Zayn dritto in quel cuore che non batte da due secoli.
Geme, un lungo lamento sofferente che rompe la quiete della stanza in cui si trova, ed entrambe le sue mani adesso sono sulle guance gelide di Niall, che gli sollevano il viso rivelando l'ombra della sua ultima risata a piegarli ancora le labbra, gli occhi chiari socchiusi, il celeste delle sue iridi vitreo attraverso le sue ciglia castane.
Niall, – singhiozza, un dolore atroce che gli attraversa il petto, l'orrore che si impossessa di ogni sua cellula quando ricorda, ancora una volta, e si rende conto di aver fatto tutto nel modo sbagliato, – Niall, Niall, – continua a mormorare in una litania piena di sofferenza, tra i singhiozzi asciutti che gli fanno bruciare i polmoni.
L'ha ucciso.
Non sentirà più la sua voce dall'accento marcato, dolce e a volte troppo veloce, non sentirà più il suo corpo premere contro il proprio, le sue mani sfiorargli i fianchi e il petto, la sua bocca non lo bacerà più, non avrà più il sapore del suo piacere sulla lingua, la sua risata non gli riempirà più le orecchie.
L'ha ucciso.

Perdonami, – geme, accartocciandosi sul suo petto come un pezzo di plastica vicino al fuoco, stringendo il suo cadavere in un abbraccio, le lacrime che non può versare che lo soffocano, – ti prego, perdonami.
E gli stringe di nuovo una mano, quella che non avrebbe dovuto lasciare, quella che avrebbe dovuto tenere nella propria tutto il tempo; le sue dita sono fredde, morte, ma ancora piegate come se l'avesse voluto trattenere quando ha scioccamente sciolto la loro stretta, come se Niall avesse saputo.
La stringe, e continua a farlo finché i raggi che filtravano dalla finestra non lambiscono il letto su cui lo sta ancora abbracciando; è un dolore lacerante quello che sente quando mordono la sua pelle, bruciandola, ma non è nulla in confronto a quello che gli squarcia il petto. Gli bacia un'ultima volta le labbra gelide, prima di lasciare che la morte, quella vera, lo prenda finalmente con sé.

La sua esistenza era vuota prima di Niall, era una non-vita che disprezzava ma da cui non riusciva a separarsi; con Niall ha scoperto l'amore, ha scoperto la bellezza in ciò che aveva; senza Niall, senza quel calore che lo riempiva quando vedeva il suo sorriso, baciava le sue labbra e si perdeva nei suoi occhi, nulla vale la pena di essere ancora vissuto.










Ebbene sì, gente, sono qui con l'ennesima raccolta; sì, questo è uno dei tanti capitoli Zayn/Niall, e no, non saranno tutti così schifosamente angst; oh, per carità, ne morirei. Ho pronti i plot per un'altra dozzina di storie, ma sono ancora solo plot, appunto, e credo che ci metterò un bel po' a pubblicare i prossimi capitoli. Non è un gran bel periodo, tra la partenza “per sempre” di un caro amico, la ricerca compulsiva di lavoro, il mio bipolarismo che peggiora giorno dopo giorno, un ricovero in ospedale, e altri problemi più o meno seri, quindi, be', ci metterò un po'. Pubblico questa perché sì, come al solito non so nemmeno io le mie ragioni, ma eccola qui.
Spero vi sia piaciuta, perché a me la parte subito prima del finale fa davvero schifo e so che non si capisce un cazzo di quello che volevo dire, ma ok, e spero soprattutto di non avervi annoiati.

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Capitolo 2
*** {Save one breath for me.} ***


IMPORTANTE! Questa è una raccolta mista, quindi i personaggi ricopriranno ruoli diversi a seconda dei capitoli e i capitoli stessi non avranno per forza le stesse lunghezze e gli stessi generi, soprannaturale, quindi i personaggi saranno umani, sì, ma anche vampiri e cacciatori (tipo Van Helsing, Buffy, Alec e Izzy Lightwood e compagnia bella, sì). I protagonisti sono quasi sempre Zayn e Niall, ma ci saranno anche capitoli incentrati su Harry, Louis, Liam, Eleanor, Perrie, Danielle, Josh e Ben (Devine) con varie combinazioni; le coppie saranno het, slash e femslash, e all'inizio di ogni capitolo sarà scritto anche il plot, quindi avrete la possibilità di saltare quelle con generi ed avvertimenti che non vi piacciono.




Plot: vampire!Eleanor e vampire!Perrie parlano della relazione tra vampire!Zayn e human!Niall; femslash, fluff, angst, friendship.


{Save one breath for me.}

Quando hanno scoperto la loro relazione, Perrie ed Eleanor non riuscivano a crederci; Zayn non è mai stato quel genere di persona che sbandiera i propri sentimenti, e di certo non lo sta facendo adesso, ma non l'hanno mai visto così preso da qualcuno. Da quando è entrato nella loro famiglia, e ormai sono passati più di quattro secoli, non si è mai comportato in quel modo: sembra uno stupido adolescente umano alla prima cotta, che sgattaiola fuori dalle finestre della dimora facendo tutto il possibile per non farsi scoprire; e c'è sempre riuscito, come se scappare fosse la sua specialità, tranne la notte in cui, era quasi l'alba, ha trovato le due vampire ad attenderlo nella sua stanza.
Perrie ridacchia piano, ricordando la sua espressione quasi mortificata quando gli avevano detto che puzzava come un umano, e in pochi secondi sente una mano di Eleanor accarezzarle il ventre nudo.
A cosa pensi? – sussurra, avvicinandosi fino a sfiorare le sue labbra con le proprie; le sue dita scivolano su un fianco, il pollice che segue la sporgenza marcata dell'osso del bacino. Perrie sorride ancora, voltandosi completamente verso la compagna.
A quando abbiamo beccato Zayn, – risponde, allungando a sua volta una mano per sfiorare il viso dell'altra; delinea con l'indice il contorno della sua bocca socchiusa, prima di allungarsi a baciarla. È strano come il rapporto tra di loro sia cambiato in così poco tempo; fino al secolo prima non riuscivano neppure a rimanere nella stessa stanza insieme, l'antipatia reciproca era così forte che non potevano far parte di uno stesso gruppo di caccia perché avrebbero mandato tutto all'aria, mentre ora, ora si è evoluto in qualcosa che nessuna delle due si aspettava, – te lo ricordi?
Eleanor ride, annuendo, e si stringe di più al corpo della compagna; lo ricorda benissimo, con la bocca spalancata e la stessa espressione sconvolta di quando gli hanno detto della loro relazione.
Come pensi che stia andando? – domanda piano, dopo qualche minuto di silenzio, il naso premuto contro il collo di Perrie. – Zayn non dice mai nulla, ma non dev'essere facile per loro, – continua, una nota di preoccupazione che proprio non riesce a nascondere nella voce; Zayn deve tenere tutto segreto, sta andando contro le leggi della famiglia, e trattenersi dal mordere un umano quando ci si avvicina così tanto è difficile, e lei lo sa fin troppo bene: nella sua vita prima di entrare nella famiglia, che ha trascorso vagando per l'Europa senza meta, ha avuto una relazione con un ragazzo francese estremamente dolce e romantico, durata qualche mese, ma la tentazione di morderlo era stata presto troppo forte. Sente ancora il sapore del suo sangue in bocca, quando pensa a lui e al suo sorriso, al suo profumo, e il senso di colpa la soffoca ogni volta. Chiude gli occhi, le mani che accarezzando la schiena nuda della compagna, e sente il sorriso di Perrie sulla propria fronte.
Abbiamo parlato un po', qualche notte fa, quando eri fuori a caccia con Ben, – rivela, chiedendosi per un momento perché non gliene abbia parlato prima, – era nel bel mezzo di una delle sue stupide crisi d'identità: perché sono un vampiro? Perché lui è umano? – continua, scuotendo appena il capo e facendo scivolare le dita lungo la colonna vertebrale di Eleanor, strappandole un brivido che la fa sorridere. – Il piccolo umano gli ha chiesto di trasformarlo, – aggiunge infine, e la compagna non è così sorpresa dalla notizia, perché era ovvio che prima o poi sarebbe successo, ma può immaginare come si sia sentito Zayn, e non è una bella sensazione; Perrie gioca con i suoi capelli, adesso, attorcigliando qualche ciocca scura tra le dita, e rimane in silenzio.
E lui non vuole farlo, – dice Eleanor, e non è una domanda; sanno entrambe cosa ne pensa Zayn di tutta la questione, sanno che la prima cosa che ha fatto dopo essersi risvegliato vampiro è stata uccidere il suo creatore, sanno che Zayn odia essere un vampiro.
Pare che il piccoletto sia insistente, – sussurra Perrie, e non sta più sorridendo, – Zayn ha bisogno di un compagno, non può rimanere solo per tutta l'eternità, ma è cocciuto, maledizione, e non vuole capire che questa è un'occasione che non gli ricapiterà presto.
Ha paura di fargli del male, – mormora Eleanor, i ricordi del ragazzo francese che tornano ancora una volta nella sua mente, insieme ad una stretta da qualche parte vicino allo stomaco, – ha paura di ferire la persona che ama, di ucciderla; per una volta posso dire di capirlo davvero.
Perrie scioglie l'abbraccio lentamente, sollevandole il viso e guardandola dritta negli occhi.
El, capisci che questo non ha niente a che vedere con Alain? – domanda con dolcezza, le mani chiuse a coppa sulle sue guance; Eleanor le ha parlato di lui, le ha raccontato tutta la loro storia, le ha detto dell'odio che ha provato per se stessa dopo essersi nutrita di lui e aver compreso ciò che aveva appena fatto. – Niall sa che Zayn è un vampiro, sa dei rischi che corre chiedendogli questo; sa che rischia la vita anche solo standogli accanto. Sa tutto.
Eleanor chiude gli occhi e annuisce, perché capisce che le loro storie sono diverse, ma nonostante questo non può biasimare Zayn per le sue paure: amava Alain e l'ha ucciso in un momento di follia, la sete che aveva preso il sopravvento, l'istinto che le aveva ordinato di bere, bere, ignorare i tentativi del ragazzo di sfuggire alla sua stretta...
Zayn dev'essere sicuro di riuscire a trattenersi, – sussurra, scossa dai ricordi dolorosi, tornando ad abbracciare la compagna e ringraziandola silenziosamente per essere al suo fianco nonostante fosse così difficile all'inizio sopportarsi a vicenda; Perrie annuisce, una mano che torna sulla sua schiena e l'altra che si posa con dolcezza sulla sua nuca, spingendola ad appoggiare il viso al suo seno. Le bacia i capelli con gli occhi chiusi, inspirando il loro profumo delicato, e sospira.
Ce la farà, – mormora, un ginocchio che si fa spazio tra quelle della compagna per poterla tenere ancora più vicina, – lo aiuteremo noi, se sarà necessario.










Femslash, yeah! La mia prima nel fandom e la quarta (credo) in tutta la mia carriera da fanwriter. Aw, sono emozionata.
Questa shot non ha nulla a che vedere con la precedente, non è un discorso avvenuto /prima/ del fallito tentativo di trasformazione di Niall da parte di Zayn, assolutamente; quasi tutti i capitoli della raccolta sono slegati l'uno dall'altro, anche se alcuni contengono riferimenti a quelle che saranno altre shot (tipo questo, lol). Perrie mi piace molto ed Eleanor non mi è mai stata antipatica, quindi sì, dal momento che Louis è sempre e comunque di Harry (e viceversa) e Zayn nella mia testa è di Niall, queste due balde giovani hanno fatto coppia. Non guardatemi così, sono carine insieme.
Spero che questa robetta vi sia piaciuta, personalmente mi ha fatta impazzire e sclerare malissimo un bel po' di volte (insieme a quella che sto ancora scrivendo, lol).
Alla prossima! :)

P.S.: il titolo di questa shot è preso (random, ma ssh) da Cadence of her last breath dei Nightwish, quello della precedente da Nirvana di Adam Lambert.

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Capitolo 3
*** {Have I crossed the line?} ***


IMPORTANTE! Questa è una raccolta mista, quindi i personaggi ricopriranno ruoli diversi a seconda dei capitoli e i capitoli stessi non avranno per forza le stesse lunghezze e gli stessi generi, soprannaturale, quindi i personaggi saranno umani, sì, ma anche vampiri e cacciatori (tipo Van Helsing, Buffy, Alec e Izzy Lightwood, i fratelli Winchester e compagnia bella, sì). I protagonisti sono quasi sempre Zayn e Niall, ma ci saranno anche capitoli incentrati su Harry, Louis, Liam, Eleanor, Perrie, Danielle, Josh e Ben (Devine), in varie combinazioni; le coppie saranno het, slash e femslash, e all'inizio di ogni capitolo sarà scritto anche il plot, quindi avrete la possibilità di saltare quelle con generi ed avvertimenti che non vi piacciono.




Plot: human!Niall e human!Harry vengono salvati da un attacco di vampire!Josh e vampire!Ben da hunter!Danielle e hunter!Louis; accenni Liam/Danielle e pre-Louis/Harry, azione (?).


{Have I crossed the line?}

E poi mi ha chiesto se volevo scopare, – conclude, gesticolando esasperato per tentare di nascondere l'imbarazzo: Harry è il suo migliore amico, ma nemmeno con lui si sente completamente a suo agio nel raccontare certe cose.
E hai risposto di sì, spero, – commenta quello, una mano infilata nella tasca dei jeans e l'altra ad arruffarsi i capelli ricci, già abbastanza disordinati, e le sue labbra si spalancano in un'espressione scioccata quando coglie un rossore sospetto sulle guance dell'altro; senza aspettare una risposta, si getta di slancio contro di lui per abbracciarlo, – cielo, Niall, non sei più vergine, sei diventato un uomo! Mi hai preso alla sprovvista, dannazione, dobbiamo assolutamente festeggiare e... – il suo entusiasmo si spegne dopo qualche secondo, perché Niall scuote la testa e si morde un labbro quasi per scusarsi.
Gli ho risposto di no, – dice infatti, gli occhi azzurri che fuggono quelli verdi di Harry per paura di leggervi un giudizio, – che non ero interessato e poteva cercare qualcun altro, – continua, strizzando le palpebre per un attimo, – non lo conosco, Harry, non potevo fare niente, – si giustifica poi, come a cercare l'appoggio dell'amico, ancora aggrappato al suo braccio come un koala, ma attento a ciò che Niall sta dicendo perché ha capito che qualcosa è successo, dopo, perché l'amico ha cominciato a tremare senza rendersene nemmeno conto, – e lui, be', lui non era contento del mio rifiuto, e ha iniziato ad insultarmi, e mi ha stretto il polso e allora l'ho spinto via, ma mi ha sbattuto contro un muro e non riuscivo a levarmelo di dosso finché il barista non si è accorto di quello che stava succedendo e l'ha buttato fuori.
Sente Harry irrigidirsi contro il suo fianco, e lo fa di riflesso, perché la parte razionale di sé gli dice che il suo amico è incazzato con il ragazzo del bar, ma quella irrazionale, la più forte, teme che invece lo sia proprio con lui.
Quel fottuto pezzo di merda, – sibila Harry dopo qualche minuto di silenzio teso, scostandosi di colpo dall'amico, le sopracciglia aggrottate e le labbra tese in una linea dritta e severa nella più seria delle espressioni che raramente si possono vedere sul suo viso infantile, – ti ha fatto male? Il polso, la schiena, senti dolore da qualche parte? – chiede subito dopo, a macchinetta, il tono allarmato e la voce troppo veloce per i suoi standard, spostando le mani sul volto dell'amico e poi lasciandole scivolare con attenzione sul busto, sulle braccia, come a cercare di captare possibili ferite al di sotto dei suoi vestiti (deformazione professionale, pensa, prima di darsi dell'idiota).
Niall sta quasi per mettersi a ridere per il comportamento di Harry, ma l'allegria gli muore in gola quando, dall'altra parte della strada su cui stanno camminando, scorge una figura fin troppo familiare: i capelli scuri, gli occhi maliziosi coperti appena dal ciuffo che cade sulla sua fronte, lo stesso sorriso sfacciato e compiaciuto che aveva nel bar la sera prima.
Ni? Niall, tutto bene? – domanda ancora Harry, preoccupato dal silenzio dell'amico, e quando si accorge che sta guardando da un'altra parte vi volta verso il punto in cui il suo sguardo è diretto; vede il ragazzo, vede l'occhiata che sta rivolgendo al biondo, e il suo cervello non impiega più di mezzo secondo per fare due più due. L'espressione preoccupata che aveva fino a un attimo prima svanisce, sostituita da una maschera di pura rabbia, e non ci pensa un attimo a mollare Niall sul marciapiede ed avvicinarsi a quello opposto, a quello dove quel tizio sta ancora fissando il suo migliore amico, senza dare ascolto alla voce di Niall che gli dice di tornare indietro, di lasciar perdere ed andare a casa.

Che cazzo sta facendo? – sbotta, affrettandosi a legare i capelli ricci in una crocchia, gli occhi fissi sul giovane che si sta avvicinando con una spavalderia fuori luogo a Ben, la sua preda, il vampiro che la sera prima non è riuscita ad uccidere. – Vuole farsi ammazzare?
Dani, è umano, – dice con ovvietà il ragazzo che l'accompagna, accucciato al suo fianco sul tetto dell'edificio, sistemandosi il ciuffo castano sulla fronte con un'espressione annoiata, – è probabile che non sappia nemmeno a cosa sta andando incontro.
Dobbiamo scendere, – ribatte lei, senza dar peso alle parole dell'altro; non è che Louis non le stia simpatico, ma il suo menefreghismo fasullo mentre cacciano è una cosa che non le è mai andata davvero giù: si tratta di salvare persone innocenti ed inconsapevoli da mostri, maledizione, non di discutere dell'ultimo profumo per uomo di Armani, – consapevole o no, quel ragazzino sta per farsi ammazzare.

Il suo odore è diverso da quello di Niall, è la prima cosa che pensa mentre il ragazzo riccio si avvicina a lui: è più deciso, forte, assomiglia vagamente a quello dell'uomo che ha sgozzato la notte precedente dopo essere stato cacciato dal bar in cui ha incontrato il biondino che in quel momento li fissa dall'altra parte della strada; indietreggia fino ad appoggiarsi di spalle al muro, incrociando le braccia sul petto ed attendendo che il ragazzo si avvicini senza interrompere il contatto visivo con la sua preda prescelta.
Come cazzo ti sei permesso di trattare Niall in quel modo? – esordisce quello, avvicinandosi minacciosamente a lui, finché non li separa altro che un misero passo; Ben sente il battito infuriato del suo cuore, adesso, e il profumo del suo sangue è ancora più penetrante, lo definirebbe quasi attraente, e senza accorgersene piega le labbra in un sorriso, che il ragazzo nota prima che un'insana voglia di prendere a calci quello sconosciuto si impossessi di lui.
Non credo che siano affari tuoi, – risponde calmo, un fremito che gli fa tremare appena una mano quando vede suo fratello emergere da un vicolo dall'altra parte della strada, gli occhi fissi su Niall e la bocca già socchiusa per lasciare spazio ai canini allungati; ringhia inconsciamente, senza badare allo sguardo omicida del ragazzo di fronte a lui, e fa per scansarlo per bloccare Josh, ma quello non lo lascia passare, spingendolo con forza contro il muro. Ben non è paziente, non è tranquillo e odia essere ostacolato, e l'unica cosa di cui gli importa in quel momento è essere il primo a mordere Niall, il primo e l'unico a bere il suo sangue, e non ha intenzione di cedere la sua preda al fratello. Socchiude appena le labbra per dare lo spazio ai canini di allungarsi, gli occhi accesi di un'ira mortale che però non frena il ragazzo davanti a lui dallo schiacciarlo ancora di più contro il muro con le mani sul suo petto; non gli importa nulla di quel ragazzino, è un impiccio, e sicuramente sarebbe stato meglio per lui stare fuori da quella storia, ma la pietà non è mai stata un'opzione nella sua vita, e nessun insano senso di colpa si impossessa di lui mentre si libera dalla sua stretta con una spinta e si lancia verso la sua gola con la bocca spalancata, i denti appuntiti pronti a squarciare la pelle per ucciderlo, ma viene bloccato a pochi millimetri dal suo collo.
Il lato sinistro del suo viso brucia, letteralmente, e un rantolo di puro dolore sfugge dalle sue labbra mentre balza lontano dal ragazzo pronto a difendersi dal suo aggressore. Era così preso dalla furia e dal timore di perdere la sua preda da non accorgersi dell'arrivo del cacciatore; l'acqua benedetta scava la sua carne senza sosta, gocciolando poi sul cappotto che indossa, impregnandone il tessuto.

Harry non capisce esattamente cosa sia successo: un attimo prima stava schiacciando contro il muro quel bastardo che la sera prima aveva molestato Niall, un attimo dopo era a terra, una presenza sconosciuta tra lui e l'altro e un dolore lancinante alla schiena, immobilizzato dalla sorpresa e dall'orrore per ciò che vede non appena riapre gli occhi, chiusi al momento dell'impatto con il marciapiede, gelido anche attraverso i vestiti; il ragazzo che stava fronteggiando è a qualche metro da lui, la pelle del volto che sfrigola come se bruciata da un acido, l'espressione furente mentre si disfa del cappotto nero che indossa. Deglutisce a vuoto, proprio nel momento in cui la figura di un giovane gli blocca la visuale; sente un urlo, e con un brivido di terrore riconosce la voce di Niall, ma il dolore lo tiene inchiodato a terra e non ha la forza di vedere come stia l'amico.
Non muoverti, riccio, – è lo sconosciuto a parlare, senza voltarsi verso di lui per non perdere di vista l'altro, una bottiglietta di plastica in una mano e quello che sembra un pugnale nell'altra; che diavolo sta succedendo?
Louis Tomlinson, – sibila il ragazzo con il viso sfregiato, stringendo i pugni ed emettendo poi quello che ha tutta l'aria di essere un ringhio; Harry sente un terrore gelido paralizzargli anche il cervello, perché il verso che ha sentito non può essere umano, e in un attimo, senza rendersene conto, si sta stringendo le ginocchia al petto in posizione fetale, steso su un fianco, la tempia sinistra premuta contro il marciapiede e gli occhi serrati.

Ben, quanto tempo, – ribatte Louis con un sorriso, stringendo le dita sull'impugnatura del coltello; adora cacciare con Danielle, quella ragazza ha una teatralità e un tempismo impeccabili, sceglie sempre i momenti migliori per entrare in scena e, anche se non sembra, a lui piace davvero uccidere quei mostri che quando era poco più che un bambino hanno massacrato la sua famiglia.
Il ragazzo steso alle sue spalle si muove, ma non ha il tempo di pensarci né di darsi pena per lui, perché Ben spalanca la bocca per mostrargli i denti in un gesto di pura sfida e si getta contro di lui con le dita piegate come artigli.
Il suo sorriso si trasforma in un'espressione decisa e concentrata, mentre solleva il coltello e la bottiglietta davanti al petto per difendersi dall'attacco del vampiro e tentare di attaccarlo un'altra volta. Fa un passo in avanti, pronto all'impatto col corpo di Ben, ma quello devia a destra e con un'imprecazione Louis è costretto a bilanciare il suo peso su una gamba sola, sollevando l'altra per sferrare un calcio al vampiro e continuare a fare scudo al ragazzo alle sue spalle. Mastica una bestemmia, scansando all'ultimo le zanne che stavano per ferirgli il braccio destro, e il pugnale nella sinistra saetta verso il volto sfigurato di Ben, mancandolo ma facendogli comunque riguadagnare il vantaggio perso.
Danielle urla qualcosa verso di lui, impegnata a combattere con l'altro vampiro, Josh, quello inaspettato e che ha attaccato il ragazzino biondo, ma Louis non riesce a comprendere cosa gli abbia detto e per un attimo perde la concentrazione e Ben è di nuovo su di lui, le dita serrate sul suo polso destro, e un dolore lancinante lo fa gridare quando le ossa vengono sbriciolate dalla sua stretta.
La bottiglietta con l'acqua benedetta scivola dalle sue dita, cadendo e rovesciando gran parte del suo contenuto sul marciapiede, ma Louis non può, non vuole arrendersi, e nonostante il polso rotto riesce a sorprendere il vampiro con una spallata, grossolana ma efficace; Ben ringhia quando la lama del pugnale penetra nella sua spalla, e con un balzo si allontana di nuovo di qualche metro dal cacciatore. Sono quasi in parità, la mano di Louis e il braccio di Ben inutilizzabili, e per un attimo rimangono fermi a studiarsi come per decidere la prossima mossa; Louis sa di essere in svantaggio, perché nonostante gli anni di allenamento non è perfetto nel maneggiare armi con la sinistra, ma Ben non lo sa e rimane fermo, acquattato sul marciapiede, in attesa.

Un liquido freddo arriva a bagnarli la tempia appoggiata al marciapiede e un grido raccapricciante gli giunge alle orecchie; non è la voce di Niall, né quella dell'essere spaventoso, e in un momento di spiazzante lucidità Harry capisce che è quella del ragazzo che si è messo tra loro, per difenderlo, e apre gli occhi per capire cosa sia successo.
La bottiglietta che il ragazzo aveva in mano è rovesciata, più di metà del suo contenuto a terra, ed è proprio quel liquido trasparente ad avergli bagnato il viso; il panico si impossessa di lui, perché ha paura di essere bruciato come quell'essere, ma il dolore non arriva, c'è solo freddo. Azzarda un'occhiata al ragazzo, Louis, e vede che la sua mano destra è molle, inanimata, e un enorme livido si sta creando sul polso, come se fosse stato rotto, e di nuovo il suo cervello fa due più due, associando quella vista al grido di dolore che l'ha risvegliato dalla sua apatia: Louis ha un polso rotto, non può più usare il contenuto della bottiglietta come arma, gli rimane solo il pugnale, mentre il suo avversario sembra completamente incolume.
Nota solo in quel momento la sostanza verdastra che bagna la lama del coltello, e la macchia dello stesso colore sulla camicia bianca dell'aggressore di Niall, e con un brivido di disgusto si rende conto che quello è sangue; verde, sì, ma senza dubbio sangue.
La voglia di chiudere di nuovo gli occhi ed isolarsi completamente dalla situazione è forte, ma non può lasciare il suo salvatore solo e ferito, deve fare qualcosa; la parte dell'eroe gli è sempre stata stretta in situazioni simili, Niall è l'unica persona che ha sempre difeso in ogni caso, perché lo considera un fratello minore nonostante sia qualche mese più grande di lui, e rischiare la vita per uno sconosciuto è una sciocchezza, ma quello sconosciuto sta rischiando la vita per lui, e decide di agire in qualche modo, racimolando il suo coraggio, per non essere solo un peso.

Il ragazzo con i capelli ricci si sta mettendo seduto, ma Ben non riesce a concentrarsi sui di lui: la spalla è ferita, la lama ha scavato a fondo nella sua carne, e si sente indebolito dalla perdita di sangue: è la prima volta dopo quasi cinquant'anni che viene colpito, in genere suo fratello fa tutto ciò che può perché non succeda, ma Josh adesso è dall'altra parte della strada a combattere con la compagna di caccia di Tomlinson, e di certo non può soccorrerlo.
Ben ringhia quando il ragazzino afferra la bottiglietta, mettendosi poi in piedi, ma vede l'espressione sorpresa sul volto del cacciatore, la sua distrazione di un momento, e capisce che è il momento giusto per attaccare di nuovo, sfruttare quell'attimo, perché forse è l'unica possibilità che ha di uccidere Tomlinson, di liberarsi di lui una volta per tutte, per poi aiutare Josh con l'altra cacciatrice e mordere la sua preda.

Harry si mette in piedi con la bottiglietta in una mano, il viso bagnato e freddo, e getta un'occhiata dall'altra parte della strada, verso Niall, e lo vede schiacciato contro il muro, una ragazza con i capelli castani e ricci di fronte a lui con un coltellaccio in mano e una borraccia nell'altra: ha un enorme livido violaceo sullo zigomo sinistro, e le labbra spaccate e gonfie, ma sul suo viso non c'è altro che concentrazione. Niall ha gli occhi sgranati, li vede anche a quella distanza e con la sola luce del lampione di fronte a lui, e fissa un ragazzo tarchiato, acquattato sul marciapiede come quello da cui Louis lo sta difendendo, e si chiede se sia possibile che tutto quello stia accadendo sul serio, perché non ha mai creduto alle leggende sui vampiri, ma le zanne che vede nella bocca del suo aggressore quando torna a guardare davanti a sé sono vere, reali, e spaventose.
In un secondo, il suo cervello torna ad essere completamente vuoto: il ragazzo che la sera prima ha aggredito Niall balza verso Louis, e Harry non ha bisogno di pensare per stringere più forte la bottiglietta e muoverla per bagnare il vampiro (cielo, non può credere di averlo pensato davvero) con il liquido al suo interno. È vicino a Louis, un passo li separa, e quella sostanza colpisce il vampiro in pieno volto, alcune gocce entrano nei suoi occhi e nella sua bocca spalancata, e il gemito che la creatura si lascia scappare mentre abbassa di scatto le palpebre è di puro dolore.

Le labbra di Louis si piegano in un sorriso crudele, non appena la sorpresa per il gesto del ragazzino svanisce: l'acqua benedetta è acido per i vampiri, e ha colpito sia la lingua che gli occhi di Ben. Sta sicuramente soffrendo. La tentazione di ridere e complimentarsi con il suo inaspettato aiutante è forte, ma il lavoro non è finito; con un movimento abituale del polso lascia che il pugnale cambi posizione nel suo pugno, la lama macchiata di sangue adesso rivolta verso l'alto, e in tre lunghe falcate è di fronte al vampiro, pronto a colpirlo al cuore per ucciderlo.

Ben ha gli occhi serrati e coperti dai palmi delle mani, sente la presenza di Tomlinson davanti a sé e cerca di fare un passo all'indietro per allontanarlo, ma non è abbastanza veloce: la lama del pugnale penetra nella sua gola, il dolore molto più forte di quanto si aspettasse, e per un attimo si sente soffocare dal suo stesso sangue; ma Josh è vicino, molto vicino, sente il suo ringhio infuriato nell'orecchio e la sua mano stringersi sulla sua spalla illesa. Probabilmente l'altra è sul petto del cacciatore, lo sta spingendo via, ma tutto ciò che Ben riesce a registrare, senza aprire gli occhi feriti, è la stretta di suo fratello, adesso sulla sua vita, e il fatto che i suoi piedi non toccano più terra.

Ben e Josh spariscono in un vicolo buio, e Louis geme frustrato, gettando il pugnale a terra, la lama viscida di sangue verde come la sua mano sinistra, e stringe i pugni salvo poi ricordarsi dell'osso rotto e lasciarsi sfuggire un lamento dalle labbra. Danielle è a terra, dall'altra parte della strada, accucciata accanto al ragazzo biondo che stava difendendo, per un attimo i loro occhi si incontrano e Louis stringe i denti.
Stai bene? – domanda una voce roca e sconosciuta, alle sue spalle, e il cacciatore ci mette un secondo di troppo a capire che appartiene al ragazzo con i ricci che l'ha inconsapevolmente aiutato ferendo Ben in modo irreparabile; si volta piano, grugnendo quando si rende conto che il ragazzino è molto più alto di lui, e lo guarda in viso per la prima volta.
Be', maledizione a lui, pensa quando i loro occhi si incontrano; è sicuro di non aver mai incontrato un ragazzo così bello nei suoi (quasi, sottolinea mentalmente, mancano ancora tre mesi a dicembre) ventisei anni di vita, e per qualche motivo la frustrazione per non essere riuscito ancora una volta ad ammazzare Ben sparisce, e di colpo si scopre estremamente attratto dalla piccola ruga tra le sopracciglia aggrottate del giovane. Che diavolo sta pensando?
Ho un polso rotto, – risponde semplicemente, sollevando il braccio destro e stringendo i denti quando cerca di piegare le dita; si dimentica di chiedergli lo stesso, semplicemente perché il dolore è forte e ora che non deve più concentrarsi sull'attaccare e difendersi è anche peggio.
L'avevo notato, – mormora il ragazzo, facendo un altro passo verso di lui e chiedendogli con lo sguardo se può toccarlo; Louis annuisce, divertito, ma la risposta maliziosa che aveva sulla lingua (qualcosa del tipo “puoi toccarmi quando e dove vuoi, ragazzino”) svanisce non appena le dita del ragazzo sollevano il suo polso per studiarlo da vicino. Maledizione, il dolore è lancinante.
Non credo che fissarlo in questo modo possa aiutarlo guarire, riccio, – sibila dopo qualche secondo con più acidità del voluto, ma il ragazzo scuote solamente il capo, accennando un piccolo sorriso, senza prendersela per il suo tono.
Harry, – risponde, tastando con delicatezza la pelle violacea, e Louis geme un'altra volta di dolore.
Potresti smetterla di trattarmi come se fossi una cavia da laboratorio, Harry? – sbotta il cacciatore, senza però far nulla per sottrarsi alla presa del ragazzo: ha le dita gelide, ed è quasi un sollievo.
Sono un medico, Louis, – risponde l'altro, semplicemente, e Louis sorride appena nel sentire il proprio nome pronunciato da quella voce bassa e calda, – ti sto trattando come si trattano i pazienti, non le cavie da laboratorio, e penso che tu abbia bisogno di andare in ospedale.
Il cacciatore soffoca appena un grugnito.
Non posso andare in ospedale, – borbotta, e le iridi verdi del ragazzo abbandonano per un attimo il suo polso per fissarsi nei suoi in una domanda silenziosa, – è una regola della confraternita.

E dove andate quando siete feriti? – domanda Harry, aggrottando di nuovo le sopracciglia; lo osserva mordicchiarsi la guancia, e i suoi occhi cadono sulla sua bocca senza che se ne renda conto.
Non posso dirtelo, – è la risposta di Louis, dopo qualche secondo di silenzio, – ma ci curiamo sempre tra di noi, anche se nessuno sa con esattezza quello che sta facendo, soprattutto all'inizio.
Harry si morde forte un labbro, scuotendo il capo come se avesse appena sentito un'eresia, e riporta gli occhi in quelli del ragazzo.
Venite a casa mia, tu e la tua ragazza, posso medicarvi io, – propone, senza doverci pensare nemmeno per un secondo; la risata di Louis gli penetra nelle orecchie prima che il suo cervello possa registrare la scintilla di divertimento nei suoi occhi azzurri, ed è un suono meraviglioso.

Danielle non è la mia ragazza, è felicemente fidanzata con un umano che canta nei piano-bar per guadagnarsi da vivere, – spiega in risposta alla sua espressione interrogativa, scuotendo appena il capo con la risata ancora sulle labbra, – e che tenterà sicuramente di uccidermi quando la vedrà in queste condizioni, – aggiunge, gettando un'occhiata alla sua compagna di caccia che sta attraversando la strada con un braccio intorno alle spalle del ragazzo biondo che stava difendendo.
Lou, tutto ok? – domanda non appena sono abbastanza vicini, preoccupata. Louis alza gli occhi al cielo, accennando con il capo al polso rotto ancora tra le mani e vicino al volto di Harry.
Fratturato, il bastardo mi ha preso di sorpresa, – risponde, lasciando correre gli occhi sulla compagna: entrambe le labbra e un sopracciglio spaccati, un livido a forma di mano sul collo e un altro sullo zigomo sinistro, e un orribile taglio sulla coscia destra, – tu sei messa molto peggio.
Josh è molto più grosso di Ben, – ribatte, gemendo appena nel sollevare le sopracciglia, – non ero preparata a battermi con lui, – continua, cercando di mettersi dritta ma fallendo e ricadendo a peso morto tra le braccia del biondo; la ferita alla gamba è seria, a quando pare, – grazie Niall, – sussurra rivolta al ragazzo, che scuote il capo e le passa un braccio intorno alla vita per sorreggerla meglio.
Dovete venire a casa mia, – annuncia Harry, gli occhi adesso fissi sulla ferita di Danielle, – quel taglio è orribile, e rischia di infettarsi se non ci diamo una mossa.
Louis sorride dell'occhiata interrogativa della ragazza, sollevando le spalle.
Ci è andata bene, il ragazzino è un medico, – spiega alla compagna con un sorriso, prima di aggrottare le sopracciglia in un'espressione corrucciata, – detesto ammetterlo, ma ho paura di incontrare Liam se ti succedesse qualcosa di grave.
Danielle ridacchia, dolorante, e porta una mano a sfiorarsi le labbra spaccate.
Credo che ormai il tuo destino sia segnato, Tommo, – commenta, divertita, scostandosi dal viso una ciocca di capelli sfuggita dalla crocchia durante lo scontro con Josh, – verrà a cercarti per ucciderti non appena mi vedrà.
Come se non bastassero quelle fottute sanguisughe a volermi morto, – commenta in un borbottio, voltandosi verso Harry, – bene, allora è deciso; portaci a casa tua, – sorride.










Seguendo come al solito la mia folle linea di pensiero, in questa fanfic il sangue dei due vampiri è verde, sì; è verde e denso e velenoso, e se un umano lo beve rimane soggiogato dalla volontà del vampiro stesso (a meno che prima non sia stato dissanguato, in quel caso si trasforma). Vi lascerei il link alla storia originale in cui ho elaborato la mia teoria (LOL), ma sono quasi più scazzata del solito e non ho voglia di cercarla, quindi se la volete leggere aprite il menu a tendina che c'è nella mia pagina autore e aprite la sezione “vampiri”; la storia s'intitola “Credi ancora che siano solo favole?”, o qualcosa del genere, in ogni caso mi pare che sia l'unica in quella sezione.
Ma tornando a noi.
Ben mi piace da matti, pur essendo particolarmente inutile nel fandom, quindi sì, dovevo metterlo come personaggio in questa raccolta, con il piccolo e puccioso Josh (che qui tanto puccioso non è, per l'Angelo, prima aggredisce Niall e poi fa del male alla mia Danielle, nh); avete visto quanto amore fraterno? Aw. No, ok, nella mia mente non è proprio amore fraterno; però lascio alla vostra immaginazione, non ho specificato nulla nella fic.
I POV sono alternati, sì, perché mi veniva più semplice raccontare questa roba cambiando focalizzazione; è tutta in terza persona, come avrete notato, ma dopo ogni riga vuota prendo in considerazione un personaggio diverso, dando più spazio a Harry, Louis e Ben per motivi tecnici (leggasi: se avessi dovuto scrivere di entrambi i combattimenti, gestendo sei personaggi in un'unica scena, probabilmente mi sarei suicidata).
Se ve lo state chiedendo, sì, Harry e Louis finiscono per mettersi insieme e fare cosacce, anche qui, mentre Niall rimane single e vergine per un altro po' di tempo, prima di incontrare l'amore della sua vita e dargli tutto se stesso. *corre a vomitare*
Spero vi sia piaciuta, nonostante sappia che è pessima (abbiate pietà di me ç_ç), e vi saluto ancora una volta per non so quanto tempo prima del prossimo aggiornamento; alla prossima!

P.S.: titolo preso random da All the things she said delle t.A.T.u., perché sì.

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