Non si vede bene che col cuore

di BadAngelAmelie
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Volpi e Spiritelli ***
Capitolo 2: *** Discussioni fin troppo tranquille ***
Capitolo 3: *** Che l'avventura abbia inizio ***
Capitolo 4: *** L'aiuto arriva dalle persone più inaspettate ***
Capitolo 5: *** Questa non me l'aspettavo...sei diverso ***
Capitolo 6: *** Mi sono preso una bella cotta ma... ***
Capitolo 7: *** Inizi e complicazioni ***



Capitolo 1
*** Volpi e Spiritelli ***


harry e draco

 

Ciao a tutti quelli che, anche se per sbaglio, sono capitati qui; questa è la mia prima fanfic, doveva essere una one-shot, ma poi la storia mi ha presa e si è evoluta.

Leggetela e fatemi sapere come vi sembra come inizio, tenete conto che questa è una specie di introduzione, la storia si svolgerà in seguito, spero non la tronerete pallosa e una perdita di tempo.

Voi commentate, accetto consigli, correzioni e ovviamente complimenti se vi và...eheheh...grazie mille XD dalla vostra °Amelie°

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Il 6°anno di scuola era iniziato oramai da un pezzo, la vita a Hogwards continuava tranquillamente…bhè diciamo che tranquillamente non è il termine più appropriato, infatti il ritorno di Tu-Sai-Chi aveva sconvolto la vita di ogni abitante del mondo magico e non.

Ormai accadeva quasi ogni mese che degli studenti venissero ritirati da scuola dai genitori.

Ma tra tutti quello che più sentiva pesare la cosa era il nostro Harry, si lui, il bambino sopravvissuto, colui che avrebbe sconfitto Lord Voldemort salvato entrambe i mondi.

Era un peso molto grande per un ragazzo della sua età che, anche se sapeva al suo fianco i suoi amici Ron, Hermione, Silente e tutto il resto dell’Ordine, si sentiva solo, aveva infatti coscienza del fatto che nel momento dello scontro finale sarebbe stato lui, e solo lui, a dover sfidare l’Oscuro Signore fino alla morte di uno dei due.

Non gli piaceva pensare a queste cose, ma ciò gli succedeva spesso quando si rifugiava nella sua camera vuota durante il giorno per stare lontano dallo sguardo curiosi di tutti i ragazzi e ragazze, che sembravano non aver altri da fare che consumarlo con gli occhi.

Bhè, Harry era conscio di essere un bel ragazzo, sarebbe stato un ipocrita a non ammetterlo,

aveva il fisico scolpito a dovere dai lunghi allenamenti di Quidditch, un bel sedere marmoreo da fare invidia al David di Michelangelo, delle braccia forti e dei lineamenti molto più marcati.

Anche l’altezza non era niente male, aveva raggiunto 1.85 (diciamo che era da bava alla bocca…NdAmelie).

Due cose non erano cambiate in questi anni, i suoi bellissimi occhi smeraldo e quella chioma corvina, tutt’ora ribelle ma abbastanza lunga da poter essere stretta in una coda bassa, che lasciava uscire alcune ciocche che gli scendevano sul viso, dandogli quell’aria un po’ misteriosa ma molto dolce, poiché in contrasto col bel sorriso che sfoderava spesso e che lo illuminava.

Come ho già detto, lui sapeva di essere affascinante, ma, a differenza di qualcun altro di nostra conoscenza, il Grifondoro non usava ciò per far sentire gli altri inferiori.

Questo era invece quello che faceva il bel cercatore di un'altra Casa, un bel biondino con due occhi glaciali e un ghigno sempre stampato sul viso.

Draco Lucius Malfoy, unico erede della grande casata dei Malfoy, usava il suo sex-appeal per ottenere quello che voleva (bhè….col fisico che si ritrovava si poteva permettere questo ed altro….NdAmelie).

Anche il nostro Serpeverde era cresciuto, e giravano molte voci nella scuola sulle sue numerose avventure di letto, con donne e uomini indistintamente, ma sempre il meglio, dopotutto era sempre un Malfoy.

Una cosa rimasta invariata era invece la sua arroganza e la sua bravura nello stuzzicare il re dei Grifoni, che ovviamente, non essendo da meno, rispondeva a tono.

Si, erano entrambi cresciuti, anche il Futuro-Salvatore-Del-Mondo-Magico aveva avuto le sue esperienze; in seguito al disastro con Cho, quell’estate si era scatenato, e dopo l’inizio della scuola non aveva sicuramente smesso.

Le ragazze e i ragazzi di Hogwards erano divisi su due fronti:gli adoratori del dolce e solare Potter e quelli del perfido e seducente Malfoy.

Mentre almeno la metà dei pensieri degli studenti erano rivolti a lui, il nostro dolce moretto si trovava rintanato sul suo letto, con le tende tirate, fissando il soffitto; era immerso completamente nei suoi pensieri che, per una volta, non erano incentrati sull’imminente scontro finale, a dire il vero non era la prima volta, da almeno 2 settimane gli capitava di perdersi in pensieri rivolti ad una sola persona, la sua nemesi, il principe delle Serpi, il bel Draco.

Settima ne prima si era scoperto a fissarlo involontariamente, come incantato da ogni suo gesto.

Stupito di ciò aveva passato ogni momento libero a pensare a quello che era successo, cercando di dargli una spiegazione.

Certo, il biondino era veramente affascinante, e gli avrebbe volentieri dato una ripassata…ehi , non vi stupite, dovete sapere che il moretto aveva scoperto da un po’ la bellezza del sesso etero, ma anche di quello gay; si, il nostro eroe era dichiaratamente bisex.

I suoi amici avevano accolto la novità con un po’ di stupore e preoccupazione, ma ora appoggiavano pienamente il loro compagno di Casa.

Tornando a noi, Harry immerso nei suoi pensieri si stava interrogando su quel sentimento di tenerezza che aveva provato, diverso dalla semplice attrazione fisica; come se sotto ci fosse di più, e senza accorgersene disse ad alta voce:

-Non è possibile…-

-Cosa no è possibile?-chiese di rimando una voce facendo sobbalzare il Grifone che dopo poco la collegò al viso del suo proprietario, il rosso Ronald Weasley; perso nei suoi pensieri non aveva sentito l’amico entrare.

Ora però avrebbe dovuto inventarsi qualcosa, sapeva di non poter bloccare la curiosità del portiere con un semplice "niente", l’avrebbe tartassato di domande fino a che, stremato, non avrebbe confessato tutta la verità, e lui non voleva ciò.

Si guardò attorno, sentiva i passi dell’amico avvicinarsi e, mentre iniziava a pensare fosse troppo tardi, scorse qualcosa spuntare da una fessura tra il materasso e la testata del letto; era un libricino.

Lo prese e si girò di scatto, mettendosi con la schiena poggiata sui cuscini e aprendo a caso il libro.

Appena in tempo, dopo pochi secondi le tende vennero spostate facendo sbucare la testa del portiere Grifondoro che subito disse:

-Allora?!? Cosa non è possibile?- il moro prontamente rispose

-nulla, stavo leggendo e ho commentato per sbaglio ad alta voce…-e vedendo svanire dagli occhi dell’amico quella luce di curiosità sorrise mentalmente per l’ottima pensata.

-Ah bhè, senti, ero venuto a chiamarti per scendere a cena, Herm, Ginny e gli altri ci stanno aspettando in Sala Comune…dai andiamo…-

-No, senti, voi andate, io vi raggiungo subito, tenetemi libero il solito posto- e detto questo gli fece un sorriso che non concedeva repliche.

-Ok, dai sbrigati, altrimenti iniziamo senza di te-

Il rosso uscì dalla camera e appena la porta si chiuse il cercatore tirò un profondo sospiro di sollievo.

Ora ad aver attratto la sua attenzione era il piccolo libro che teneva tra le mani, era tutto bianco con raffigurato sulla copertina un bambino; lesse il titolo…"Il Piccolo Principe".

Si picchiò una mano sulla fronte, quello era il libro che Herm gli aveva regalato a Natale con i nuovi guanti da cercatore, era un libro babbano che lei adorava, doveva essere rimasto incastrato lì da allora…meglio che l’amica non lo sapesse, immaginava già i suoi musi chilometrici.

Il suo sguardo cadde sulla pagina aperta davanti a lui, curioso iniziò a leggere.

Era il XXI° capitolo, il protagonista stava parlando con una volpe…

In quel momento apparve la volpe.

-Buon giorno-, disse la volpe

-Buon giorno-, rispose gentilmente il piccolo

principe, voltandosi: ma non vide nessuno.

-Sono qui-, disse la voce, -sotto al melo…-

-chi sei?- domandò il piccolo principe, -sei molto carino…-

-Sono una volpe-, disse la volpe.

-Vieni a giocare con me-, le propose il piccolo

Principe, -sono così triste…-

-Non posso giocare con te-, disse la volpe,

-non sono addomesticata-.

-Ah! Scusa-, fece il piccolo principe.

La storia l’aveva preso, ma sapeva che,se non fosse sceso subito, i suoi amici sarebbero venuti a cercarlo, preoccupati per il suo ritardo.

Poggiò il libro sul cuscino e scese in Sala Grande.

Entrando dal portone vide ripetersi per l’ennesima volta la stessa scena; metà delle teste si girarono nella sua direzione e alle sue orecchie giunsero i risolini di gruppetti di ragazzine che lo fissavano ammaliate.

Dopo aver tirato un profondo respiro si diresse a passo spedito verso il tavolo dei Grifondoro, dove Ron si stava sbracciando,per farsi notare da lui, mentre un pezzo di pane sbucava dalla sua bocca.

Si sedette tra Dean e Herm, davanti a lui c’erano il rosso e un Seamus che discuteva animatamente con una Ginny Weasley ormai rossa fino alla punta delle orecchie…reazione comune a tutti i Weasley in situazioni di rabbia o vergogna…e in questo caso si trattava proprio della prima).

Li fissò per un po’, ma non ricevendo attenzione si girò verso la sua migliore amica che alzò semplicemente le spalle, per poi tornare a concentrarsi sulle zucchine che aveva nel piatto.

Poi tornando a fissare i 2 litiganti il suo sguardo cadde sul tavolo più lontano della sala, quello della casa più odiata della scuola, il tavolo dei Serpeverde.

Percorse con lo sguardo tutto il tavolo fino a che non vide lui, il principe delle serpi, che sghignazzava col suo migliore amico Blaise.

Lo fissò per un po’, ad un tratto Malfoy alzò lo sguardo incrociando quello del moro per pochi attimi, ma che al nostro Grifone parvero un’eternità, prima di distoglierlo infatti aveva avuto il tempo di perdersi in quegli occhi e pensare…"Buona Sera volpe".

Questo lo aveva risvegliato e portato a volgere lo sguardo altrove.

Per il resto della cena pensò a quella frase…perché gli era venuta in mente?come mai aveva paragonato il biondino alla volpe della storia?...a scuoterlo dai suoi pensieri fù il portiere Grifondoro che gli lanciò un pezzo di pane, colpendolo in pieno viso.

Harry rispose con un pezzo di torta di mele, che colpendo l’amico in pieno petto gli s’infilò nella camicia.

Questa battaglia venne subito soppressa da un Piton abbastanza irritato, che alle spalle del moro sussurrò:

-Volete obbligarmi a passare una serata in vostra compagnia nei sotterranei a guardarvi pulire tutti i calderoni per punizione? O smetterla con questo gioco infantile, che vi si addice fin troppo?-

Dopo questo gli amici decisero che era meglio andarsene, ed uscirono dalla sala seguiti a ruota da Ginny e Herm che ridevano di gusto guardando la tonalità di rosso raggiunta da Ron.

Prima di uscire il nostro eroe lanciò un’ultima occhiata al Serpeverde per eccellenza, ciò che vide lo sconvolse alquanto; Malfoy infatti stava sorridendo a Zabini, e il suo non era il solito ghigno sprezzante, ma un sorriso sincero, ed era tutto per l’amico.

Harry sentì un senso di gelosia pervaderlo, che represse all’istante.

Seguì gli amici e arrivato in Sala Comune li salutò andando a dormire, era stanchissimo e si addormentò subito.

La mattina si svegliò abbastanza presto e dopo la doccia andò a fare colazione.

Le lezioni continuarono come al solito, ma il Grifone era particolarmente distratto quel giorno, pensava ancora alla sera prima.

A distoglierlo dai suoi pensieri questa volta fù il professor Vitious, si era infatti messo a raccontare una storia, una leggenda, quella dello spiritello che poteva esaudire un desiderio.

Si racconta infatti che ogni volta che venere,plutone e marte si allineano,nella foresta proibita,al centro di un piccolo laghetto con una cascata cristallina, si può trovare un piccolo spiritello al quale chiedere ciò che si vuole, qualsiasi cosa.

Ma queste particolari condizioni avvenivano solo ogni 100 o 200 anni…e il caso volle che quello fosse proprio l’anno in cui lo spiritello si sarebbe rivelato.

Molti studenti si guardarono e iniziarono a parlottare animatamente, tanto animatamente che il professore dovette usare un incantesimo per riportare l’attenzione su di sé:

-EhmEhm…ragazzi sono però spiacente di comunicarvi che il periodo dello Spiritello, secondo i miei calcoli, corrisponde esattamente col ponte che quest’anno il preside ha istituito per permettere ai ragazzi di rivedere i propri genitori in questo periodo difficile per tutta la comunità magica.-

Molti parvero dispiaciuti a questa notizia, molti ad eccezione di Hermione che girandosi verso l’amico, con un largo sorriso sul viso, disse:

-Peccato che noi dovremo passare il ponte qui a scuola, vero Harry?!?!- il moro le sorrise a sua volta, l’amica gli stava proponendo un’avventura, cosa che non avrebbe mai fatto fino all’anno scorso, ma lei era molto cambiata, come tutti, e questa cosa la stuzzicava da matti.

-uff, non è per niente giusto, quest’anno io devo tornare a casa, i miei hanno deciso di andare in Romania.- disse Ron girandosi dalla loro parte, inducendo Hermione a fare gli occhi dolci e dire:

-Bhè sarà per la prossima volta…noi però ne approfittiamo, non ti offendi vero Ron?-

-Nono tranquilli, almeno voi cercate quello spiritello…- ma la loro discussione venne interrotta dal professore che,richiamata per l’ennesima volta l’attenzione, riprese la lezione.

Ma qualcun altro aveva sentito la storia, qualcuno che passando davanti all’aula si era fermato ad ascoltare molto interessato.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 2
*** Discussioni fin troppo tranquille ***


Grazie a chi ha letto il capitolo e commentato, anche per questo capitolo mi aspetto molti commenti, in fondo che vi costa? Due parole e mi fate felice XD…eheheh

Non vi posso assicurare che anche in futuro gli aggiornamenti saranno così rapidi, ma farò comunque del mio meglio…grazie mille

LAKE:eheheh…scoprirai, probabilmente, in questo capitolo chi ha origliato, non voglio anticiparti nulla; per Sirius bhè, sinceramente per ora in quello che ho in mente non viene neppure nominato, quindi non mi sono posta il problema…magari più avanti deciderò di tirarlo fuori, vivo o morto che sia…

YOANA: grazie mille per avermelo fatto notare…quando ho pubblicato il capitolo era tardi e non mi sono accorta…comunque ora ho messo tutto a posto…grazie ancora XD

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Dopo la storia di Vitious le lezioni proseguirono tranquillamente, all’ora di pranzo Harry si aspettava di vedere i ragazzi della sua classe e di Corvonero(che seguivano le lezioni di Vitious con loro…NdAmelie) correre tra i tavoli della case raccontando ciò che avevano sentito; ma non fù così.

Gli studenti avevano pensato bene di non divulgare la notizia, d'altronde, meno lo sapeva e più possibilità c’erano di trovare l’esserino e ottenere il desiderio per i fortunati che erano al corrente della sua esistenza.

Per il resto della giornata il moro e i suoi amici parlarono della cosa il meno possibile e in posti sicuri, fuori dalla portata di orecchie indiscrete.

Dopo cena, e dopo aver stracciato per ben 4 volte Ron a Gobbiglie, il cercatore se ne andò in camera, seguito da Dean e Seamus.

Si mise i pantaloni della tuta neri e la maglia rossa, che usava come pigiama e augurando la buona notte a tutti chiuse le tende.

Aveva sonno, ma la curiosità prevalse sulla stanchezza, portandolo a riaprire il libro.

Disse il Piccolo Principe: -Cerco degli

Amici. Che cosa vuol dire "addomesticare"?-

-È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare legami"…-

-Creare legami?-

-Certo-, disse la volpe. -Tu, fino ad ora, per me, non sei

Che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non

Ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non

sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se

tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’una dell’altro. Tu

sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al mondo-.

-Comincio a capire-, disse il Piccolo Principe.

Mentre era immerso nella lettura, Morfeo ebbe la meglio e si addormentò con gli occhiali ancora addosso, e con il libro poggiato sul petto.

La mattina fù svegliato dall’urlo del suo migliore amico:

-SVEGLIA BELLO ADDORMENTATO…IL BAGNO è LIBERO!!!-

Un Harry in versione zombi si alzò dal letto e si diresse verso il bagno e, dopo essersi spogliato (vollio vedere anche ioooooo….ihihih…NdAmelie)(…sporcacciona di un Amelie…NdHarry)(ma no caro…è che sei proprio bello….smack…NdAmelie), si infilò in doccia.

Nella stanza adiacente Seamus guardava Ron ridere sotto i baffi,

-Che c’è da ridere?-ma quello non ebbe il tempo di rispondere, si senti provenire, dal bagno, un urlo agghiacciante, seguito a ruota dal cercatore dei Grifondoro, ancora tutto bagnato e con solo un’ asciugamano in vita.

Si guardava attorno con gli occhi sgranati. Nessuno fiatava.

A rompere il silenzio fù il 6°figlio di Arthur e Molly Weasley, che, con aria innocente disse:

-Scusa ma mi sono dimenticato di dirti che l’acqua calda è finita.-

Nel giro di 5 secondi il moro gli fù addosso, ci aveva messo un attimo ad elaborare quelle parole, e aveva reagito subito d’istinto.

La lotta ingaggiata tra i 2 sul pavimento del dormitorio venne interrotta dai compagni, che li divisero con la forza.

Dopo 20 minuti erano tutti a colazione, ma i 2 litiganti non accennavano a volersi rivolgere la parola.

La prima lezione del giorno era trasfigurazioni, e anche lì la situazione non migliorò, si erano messi ai lati di Hermione che, alzando gli occhi al soffitto, aveva deciso di non prestare loro attenzione.

Finita l’ora, si diressero tutti verso i sotterranei per la doppia lezione di pozioni che, anche quest’anno, seguivano con Serpeverde.

Il moro aveva anticipato gli altri, ed entrando in aula trovò il figlio di Lucius Malfoy già seduto nel suo banco in prima fila, gli parve alquanto strano trovarlo solo, senza quei 2 gorilla di Tiger e Goyle o Zaini o quella piattola della Parkinson.

-Buongiorno Sfregiato…come mai solo? I tuoi amici si sono finalmente accorti di quanto tu sia insopportabile?-Harry rispose meccanicamente:

-Buongiorno a te Vol…-si bloccò immediatamente, lo stava per chiamare Volpe, e per la 2^ volta oltretutto; non capiva perché li collegava. Ricordandosi del discorso lasciato in sospeso continuò dicendo:

-Potrei girarti la domanda Furetto, il tuo egocentrismo li ha fatti definitivamente scappare?-

-Eheheh…-ghignò la Serpe -stamattina abbiamo notato che il "povero Potterino" ha litigato con Lenticchia…come mai?-

-Fatti miei Malfoy!- rispose sbattendo i libri sul banco, ovviamente il più lontano dalla cattedra.

-Uuu… siamo nervosi?-

-Si, e, se non ti spiace, non ho voglia di litigare con te, lasciami stare-

-Ma IO ho voglia di litigare con te.- disse di rimando il biondo.

I 2 si fissarono negli occhi per parecchi secondi, il verde s’intrecciò con il grigio; a distogliere lo sguardo per primo fù nuovamente Harry che, dopo aver contato fino a 10 ad occhi chiusi, fece un profondo respiro.

Tornò a fissare il suo eterno nemico, che ora aveva uno sguardo incuriosito, e disse:

-Rinfrescami la memoria, perché noi non facciamo altro che litigare?-

L’ennesimo ghigno si apri sul bel volto del platinato:

-Perché ti odio, e non poso sopportare la tua vista.-

-Non pensare che la cosa non sia reciproca- ma mentre diceva questo il Grifone sentì un nodo alla gola, forse ciò che aveva appena detto non era proprio vero; ma non importava in quel momento, voleva una risposta dall’altro.

-Ma perché ci odiamo così tanto? Quando abbiamo iniziato? E perché perdiamo il nostro tempo in continui litigi, che non portano altro che lividi e punizioni?-.

-EhiEhi San Potter, il santone che c’è in te si è risvegliato? Sembri uno di quegli sciocchi babbani che vanno in giro urlando "pace e amore fratello"…-

-Basta scherzare Malfoy, sono già abbastanza stanco di mio, non ti ci mettere anche tu; per una volta, rispondi alle mie domande.-

-Potteruccio si stà scaldando, bhè, le prime domanda mi sembrano abbastanza scontate, sai anche tu la risposta; il primo anno non hai accettato la mia mano, e con quella anche la mia amicizia. Per la terza ti posso dire che lo trovo un passatempo niente male, mi diverti, è quasi diventata un’ abitudine, qual è il modo migliore di iniziare una giornata se non quello di irritare il grande Harry Potter?.-

Il Grifone lo fissò per un po’, e l’unica parola che fuoriuscì dalle sue labbra fù:

-…Volpe…-

Lo sguardo della Serpe si fece ancora più interrogativo, non capiva il significato di ciò che lo Sfregiato aveva detto,

-Volpe? Cosa centra Potter? Il tuo, già malmesso, cervello ha ceduto completamente?-

Harry non rispose, ma un largo sorriso si aprì sul suo viso.

-Perché diavolo fai quella faccia idiota?!- gli occhi del biondo erano ormai 2 fessure, odiava essere tenuto all’ oscuro.

-Pretendo una spiegazione, e SUBITO!!!- e dicendo questo incrociò la braccia, come a dire, "non ci muoviamo fin’che non mi dici tutto".

Il figlioccio di Sirius fù salvato dall’ arrivo degli altri, Ron gli si fece subito vicino:

-Ehi tutto bene Harry?-

-Si si nulla di cui preoccuparsi-

Draco si allontanò da loro e si diresse al suo banco dicendo: - Ciao ciao Lenticchia- e, chinando leggermente il capo con fare sprezzante, aggiunse, -Sfregiato-.

Il Grifone intanto stava ringraziando il cielo per l’arrivo dell’amico, giusto in tempo.

Questo fatto sancì la loro riconciliazione, e Ron promise di non fare mai più scherzi del genere, dopo ciò il suo stato d’animo era di molto migliorato, ma questo non lo risparmiò dal passare il resto della lezione a pensare alla strana discussione avuta con Malfoy.

Avevano parlato "quasi" tranquillamente, fatto molto strano conoscendo gli interessati, in compenso aveva capito una cosa, il Furetto gli ricordava in modo impressionante la Volpe, il suo bisogno di essere "addomesticata"; forse loro due sarebbero riusciti ad andare d’accordo prima o poi; ma qualcuno doveva fare il primo passo…

Si girò verso il diretto interessato, i loro sguardi si incrociarono per l’ennesima volta, ma ciò che più stupì Harry fù quello che vide in quegli occhi.

Per la prima volta non vide disprezzo ma quasi delusione e tristezza, pensava di esserselo sognato, provò a ricontrollare nella sua direzione per intercettarlo nuovamente, ma quello si era girato ed ora era intento a scrivere su una pergamena.

Lasciamo il nostro eroe intento a scervellarsi, e puntiamo la nostra attenzione su un altro punto dell’aula, dove un ragazzo aveva appena ricevuto un biglietto.

Nel modo più cauto possibile lo aprì, diceva:

"Dobbiamo definire i dettagli del piano, ci vediamo subito dopo lezione

nel dormitorio, così staremo più tranquilli, in caso più avanti

andremo in Biblioteca per cercare ulteriori informazioni…

dobbiamo essere pronti, non manca molto.

P.S. Ho delle novità,dopo ti spiego bene, dobbiamo scoprire una cosa."

Non era firmato, ma il destinatario sapeva benissimo da chi proveniva, scrisse un veloce si sul retro e lo rinviò al mittente.

Il resto della giornata, per il Re dei Grifondoro, passò tranquillamente, dopo gli allenamenti di Quidditch venne letteralmente rapito da Hermione che, gli volle mostrare le informazioni che aveva trovato in biblioteca sulla leggenda.

-Allora, non ho potuto fermarmi molto, quindi, questo è tutto ciò che ho trovato per ora, domani andiamo io e te e vediamo che altro ci possono dire i libri.-

Sveglia come al solito, la ragazza si era messa subito all’opera, per non farsi trovare impreparata, mentre quella parlava Harry si era bloccato a pensare a come anche lei era cresciuta, ora era una gran bella ragazza.

Slanciata, con un bel seno e un sederino niente male; i suoi capelli erano molto più ordinati di prima, merito probabilmente di qualche crema o shampoo.

Aveva un vita "amorosa" molto attiva, questo lui lo sapeva perché si confidavano tutto tra di loro, cose che neppure a Ron diceva, ma Herm era Herm, erano veramente inseparabili, lui gli era stato vicino nel periodo in cui i suoi 2 amici avevano una specie di cotta l’uno per l’altra, ma la cosa non aveva funzionato, e da allora lei correva da lui quando voleva farsi consolare.

Il moro era molto protettivo nei suoi confronti, ma non era gelosia, no tra loro c’era solo una forte amicizia, bhè una volta si erano baciati, ma la cosa non aveva avuto buoni risultati, dimostrando definitivamente quale tipo di rapporto c’era tra di loro; qualche bacetto a stampo se lo davano comunque, era una sorta di saluto, un segno della loro amicizia.

-Ehi…terra chiama Harry…ci sei?-disse la mora distogliendolo dai suoi pensieri.

-Oh si scusa, mi ero distratto, senti sono stanco, e se rimandassimo tutto a domani?-

-Ok dai, ma domani ricordati che dobbiamo andare in biblioteca a cercare informazioni.-

-Si non ti preoccupare, buona notte.-

-‘notte-

E dopo aver salutato tutti andò a letto.

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Capitolo 3
*** Che l'avventura abbia inizio ***


cap.3

Grazie mille per i commenti che avete lasciato, sono una grande soddisfazione per me….comunque ecco il terzo capitolo, che ho finito appunto adesso di scrivere:

LAKE: mi spiace ma ieri ho steso la storia a grandi linee e ho deciso di non inserire Sirius…ma ti posso assicurare che in caso lo avrei messo come personaggio vivo, odio pensare che sia morto.

Spero che anche questo capitolo ti piacerà, col prossimo avrà inizio l’avventura vera e proprio con i suoi amori e i suoi pericoli.

BEL OLEANDER: ehi grazie mille, allora credo di poterti fare felice, almeno in parte, come avrai capito gli altri due personaggi non sono lì proprio per caso…diciamo che l’amore è nell’aria, continua a seguire la storia e a commentare…(LO STESSO VALE PER TUTTI GLI ALTRI…VI PREGO…COMMENTATE)

ARYVANO90: grazie anche a te…ora ti svelo un segreto…io quel libro non l’ho mai letto…cioè…l’ho letto a pezzi poi l’altro giorno a scuola, per un lavoro sull’amicizia ci hanno fatto leggere quel brano e ne sono rimasta folgorata.

Alcuni momenti mi ispiravano una storia con i miei amori Draco e Harry, e quindi con l’aiuto della mia mente malata e del brano, è nata questa fic…

Ci vediamo al prossimo aggiornamento…il prima possibile ovviamente, penso che per venerdì troverete il 4°capitolo….ciao ciao…continuate a recensire…baci la vostra °Amelie°

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-Harry sbrigati, non ho tutto il pomeriggio.- gli urlò la mora dall’altra parte della sala - a differenza tua, io, ho intenzione di fare i compiti e prepararmi per il prossimo test di Trasfigurazione.-

-Ma Mione, è tra una settimana!- le rispose sconcertato l’amico.

-E allora?!? Ti sembra una scusa valida? Io non mi riduco a dover studiare la sera prima, come fate sempre tu e Ron.- ma dovette interrompere la ramanzina, i suoi polmoni avevano bisogno di aria.(oddio proprio una cosa da lei…ecco Miss Secchiona in azione…ma in fondo io le voglio bene perché è anche così…NdHarry)

Arrivò alla porta della biblioteca per prima e, mentre riprendeva fiato, venne raggiunta anche dal Grifone (non che lei fosse più veloce, solo che era partita in netto vantaggio…NdAmelie)(uff questo potevi anche non dirlo, pensa i lettori sconvolti dal fatto che quel figo del mio migliore amico si fosse fatto sconfiggere da me, volevo il mio momento di gloria…eheheh…NdMione)(non ti preoccupare…avrai il tuo momenti di gloria…NdAmelie).

Dopo essersi ricomposti lui le prese la mano ed entrarono, salutarono da Bibliotecaria, che li fulminò, come a dire "se osate rovinare uno solo dei miei adorati libri ne pagherete le conseguenze", per poi dirigersi a passo spedito tra gli scaffali.

Herm lo guidava, d’altronde quello era il suo mondo, superarono 4 corridoi laterali tra gli scaffali, stavano per infilarsi nel 5° ma l’amica si fermò.

Da lì provenivano delle voci, il cercatore ci mise pochi secondi a capite a chi appartenevano, superò l’amica e girò l’angolo trovandosi faccia a faccia con il caro Malfoy e il suo caro amico Zabini.

-Ma bene Sfregiato, hai finalmente deciso di fare qualcosa per la tua poca cultura?E di tua spontanea volontà! Meriti un applauso…eheheh- sghignazzò il biondino, poi vide sbucare da dietro quello Hermione che lo fulminò con lo sguardo tenendo stretta la mano dell’amico.

- Ah…mi sembrava strano, ovviamente c‘è dietro la zampino della Zannuta- Blaise al suo fianco sogghignò.

-Se ora hai finito Furetto noi avremmo da fare, vieni Herm.-

- Non ti preoccupare Potterino, ora ce ne andiamo.- detto questo fece un cenno all’amico, che posò il libro che aveva tra le mani, e si allontanarono; ma passando accanto al Grifondoro gli sussurrò nell’orecchio:

-Mi devi ancora una spiegazione, e un giorno o l’altro ti farò sputare fuori tutto- questo provocò nel ragazzo una reazione inaspettata, fece un sorrisetto maliziosò, che durò pochi attimi, ma non sfuggì all’occhio attento della Caposcuola.

-Ehi Piccolo tu mi devi qualche spiegazione vero?!?-

- Bhè vedi, ieri…-così le raccontò tutto quello che era successo con Malfoy, le disse del libro, omettendo il fatto di averlo trovato per caso, dato che non si ricordava neppure della sua esistenza.

Alla fine del suo monologo il ragazzo si zittì attendendo una reazione, ma dovette attendere qualche minuto, poi:

-Mmmm….bhè diciamo che finalmente voi 2, sembra, e dico "sembra", abbiate deciso di crescere, appianare i diverbi, ma non vorrei essere precipitosa, può essere una buona cosa sai!-

-e per la storia della Volpe?-

-Penso abbia ragione tu, hanno qualcosa in comune, o sei tu a paragonarli su alcuni aspetti, sai…credo che in fondo tu voglia essergli amico.- disse tranquillamente, lasciando l’altro a bocca aperta.

- M-ma cosa ti salta in mente, perché dovrei volerlo?-

-Ah questo dovresti saperlo tu.-

-Uff…senti non eravamo venuti qui a cercare qualcosa?-disse cambiando discorso.

-Certo, ci siamo distratti e abbiamo perso tempo…allora…vediamo…ah eccolo- e dicendo così estrasse un vecchio volume, Harry lo riconobbe all’istante, era lo stesso che aveva visto tra le mani di quell’ odioso di Zabini.

-Ehm…non vorrei allarmarti, ma ho l’impressione che qualcuno di nostra conoscenza, e che non era in quell’aula quel giorno, sia venuto a sapere dello Spiritello- l’amica alzò gli occhi dal volume che stava sfogliando e gli rivolse uno sguardo incuriosito e un po’ preoccupato.

-Quando siamo arrivati, quel volume era tra le mani di una delle Serpi, potrebbe voler dire che anche loro hanno intenzione di trovare il luogo ed esprimere il desiderio.-

-Oddio dobbiamo darci una mossa, dopodomani tutti partiranno per tornare a casa durante il ponte, e noi quella sera stessa dovremo partire.-

-Signor sì signora- fece di rimando il ragazzo mettendosi sull’attenti.

-Scemo, smettila, sai che ho ragione, non prendermi in giro-dopo questo fece un bellissimo broncio; il cercatore la guardo con occhi tenerissimi e dopo averle dato un dolce bacio a stampo replicò:

-Dai piccola sai che scherzo.- si guardarono negli occhi un po’ per poi scoppiare a ridere.

-Basta distrarsi!- lo riprese lei dopo essersi ripresa dalla sana risata.

-Dobbiamo cercare le informazioni…- dopo 5 minuti - ECCOLE!- esclamò lei.

-Grande…cosa c’è scritto?-

-Allora, oltre a quello che già sappiamo, qui spiega meglio dov’è il posto, cavolo Harry, non è proprio a portata di mano, sarà una lunga camminata.-

-Vada per la lunga camminata allora, hai capito dove precisamente?-

-Precisamente no, dovremmo cercarlo un po’ ma in un’ area ben più ristretta, domani preparo la cartina.-

-Ti adoro, altre informazioni?-

-Si 2, allora, una è che lo spiritello si svelerà per 4 giorni, e l’altra è che si può esprimere un solo desiderio, e io credo che tu, da cavaliere quale sei, mi lascerai l’onore…vero?-

-Signorina, lei chiede troppo, dovremo valutare bene la cosa.-

-Brutto st…- ma non finì la frase poichè si scaraventò sull’amico iniziando a picchiarlo scherzosamente.

-Ehm..Ehm…vorrei ricordarvi che questa è una biblioteca, non la vostra Sala Comune- disse la bibliotecaria che li aveva trovati seguendo gli schiamazzi.

I 2 si fissarono un attimo, poi, dopo essersi scusati, corsero fuori dalla Biblioteca ridacchiando e tenendosi ancora la mano.

Mentre salivano la scale, però, non si accorsero di due paia di occhi che li fissavano:

-I nostri sospetti erano fondati, anche loro sono interessati.-

-Non saranno un problema, ce ne sbarazzeremo facilmente.-

Il giorno seguente passò tranquillamente e in modo abbastanza veloce, Hermione gli pareva tranquilla, anche troppo conoscendola.

Ron volle sapere il loro piano nei minimi dettagli, i 2 si erano guardati, rendendosi conto solo in quel momento che non avevano un piano, non avevano proprio nulla, oltre alle bacchette e alla cartina preparata dalla mora.

Subito lei entrò in panico, ma venne prontamente calmata dal complice, così decisero di preparare lo stretto indispensabile, che la Grifoncina rimpicciolì abilmente per farlo stare nella tasca interna del mantello.

Ora era tutto pronto,ma per davvero…avevano deciso di portare anche qualcosina da mangiare, bhè, il "qualcosina" di Mione non aveva nulla a che fare col nostro, rimpicciolì una marea di cose dicendo:

-Su Harry, non si sa mai, per ogni evenienza.- e gli regalò uno splendido sorriso che fece desistere il ragazzo dal protestare; andò a finire che tutte quelle cose furono messe in una piccola borsa di cuoio che, essendo l’uomo, dovette legarsi alla cintura lui.

La mattina seguente e il pomeriggio passarono tra saluti e abbracci, tutti partivano, ma nessuno, ad eccezione di Ron, sapeva che di lì a poco anche loro sarebbero partiti, e per un’ avventura molto interessante e che gli avrebbe riservato grosse sorprese.

Appena l’ultimo Grifone se ne fù andato i 2 si guardarono negli occhi, bastò quello, entrambi sapevano cosa fare, corsero nei rispettivi dormitori per cambiarsi e prendere l’occorrente.

Harry optò per un paio di Jeans neri a vita bassa, una maglietta a maniche corte e un’ maglione nero; lei, invece, per Jeans, camicetta bianca e maglioncino con scollo a V.

-Ehi piccola stai benissimo…-

-Anche tu…quei Jeans fanno risaltare il tuo bel fondoschiena- disse lei palpandoglielo.

-Eheheh…siamo quasi troppo eleganti per andare nella foresta…-

- L’importante è essere comodi.-

-Allora…pronta?-

-Si, prendo il mantello e andiamo.-

Entrambi si infilarono il mantello, presero cartina e borsa, e si diressero verso il buco del ritratto, attraversarono tutta la scuola tranquillamente, senza che nessuno li vedesse e uscirono in giardino,

mancavano almeno 3 ore al tramonto, ma la cosa non interessava a nessuno dei 2, sapevano che tanto all’interno della foresta, che fosse giorno o notte, il buio dominava incontrastato.

Fecero un lungo respiro, si rivolsero uno sguardo a metà tra l’elettrizzato e il preoccupato:

-Si và- fece lui.

-…si và- rispose lei.

Dopo aver attraversato il prato si infilarono, decisi, tra gli alberi della foresta proibita, seguendo il loro stinto e la formidabile cartina di Herm.

Non era passata neppure mezz’ora da quando i 2 si erano inoltrati nella foresta, che altre 2 figure vi entrarono.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** L'aiuto arriva dalle persone più inaspettate ***


4°cap

Scusate ma mi stanno riempiendo di compiti, in teoria questo capitolo doveva essere più lungo, ma non sono riuscita a finire di scriverlo.

Per non lasciarvi completamente a bocca asciutta ho deciso di pubblicare intanto questa parte. Buona Lettura.

LAKE: grazie perché continui a seguirmi, in questo capitolo scoprirai chi sono le due figure, sinceramente no so quanti capitoli scriverò,ho buttato giù lo schizzo di ciò che deve succedere, ma mentre scrivo spesso mi perdo via aggiungendo parti, quindi deduco che sarà più lungo del previsto, io inizialmente immaginavo 5 o 6 cap.

Per Sirius…bhè si vedrà….questa era la prima fic che scrivevo, e mi ha preso da matti, è un’emozione unica creare una storia, e credo che la riproverò…magari nella prossima ce lo metto…VIVO OVVIAMENTE!!!

ARYVANO90:qui verranno svelati i tuoi dubbi su Blaise, anche io come te adoro vedere i 2 Grifoncini così coccolosi!!!!!!!!!E penso anche che la cosa potrebbe essere fraintesa…ehehehe…grazie mille, continua a leggere e commentare

PER TUTTI VOI…COMMENTATE DAI…CHE VI COSTA?SONO CURIOSA DI SAPERE COSA NE PENSATE…PLEASE…BACI °Amelie°

 

 

Camminavano ormai da 3 ore, nessuno dei 2 parlava, solo qualche frase ogni tanto; concentrati su ogni minimo rumore, in allerta.

Fino a quel momento erano stati più fortunati del previsto, avevano avuto a che fare solo con un paio dei figli "cresciutelli" di Aragog (se li avesse visto Ron sarebbe morto sul colpo…eheheh…NdHerm) (mi immagino la sua faccia….eheh…NdHarry) (ehi voi non vi distraete, ho appena detto che eravate in allerta…su su…NdAmelie) (scusaaaa NdHarry-Herm) e con un’affettuosa piantina, che aveva tentato di prendere la morettina coi suoi lunghi rami.

Ora sembrava tutto calmo, il silenzio regnava incontrastato, fino a che:

-Ehi cosa è stato?- la ragazza si era bloccata sentendo uno strano brontolio.

-Scusa piccola, era il mio stomaco, sai, è quasi ora di cena ed inizio ad avere fame-

-Ahahah, scemo mi hai fatta spaventare, dai fermiamoci qui, mangiamo e poi ripartiamo-

-Ok, questo posto è abbastanza protetto, staremo tranquilli-.

Si sedettero vicini, ma, mentre saziavano il loro appetito, il moro si bloccò:

-Cosa c’è Harry?-

-Shhhh…- disse muovendosi lentamente verso un albero, dietro il quale si nascose, seguito a ruota da lei; entrambi estrassero la bacchetta, pronti all’azione.

-Sembrerebbero passi- fece lei, ma non ebbe il tempo di aggiungere altro che comparvero 2 figure ammantellate.

Quelli li superarono senza neppure notarli.

-EHI VOI!!!- a pronunciare queste parole fù il rosso-dorato, che, uscito allo scoperto era stato subito affiancato dall’amica.

Le figure reagirono immediatamente voltandosi, bacchette alla mano, e rivelando la loro identità:

- Bene bene, chi abbiamo qui? Il principino e il suo caro amico Zabini, che combinate nella foresta?-

- SanPotter- rispose il biondino, - potrei girarti la domanda, cosa ci fate, tu e la Mezzosangue, lontano dal castello e dal vostro protettore Silente?-

-Non chiamarla più così, non osare- ringhiò Harry, venendo subito calmato dalla moretta, che prese la parola:

- Penso di sapere perché siete qui…-

-Illuminami- ghignò la Serpe.

- Come noi, siete alla ricerca dello Spiritello.- poi girandosi verso l’amico - Bene piccolo, la cosa si fa interessante, dovremo scontrarci con questi 2.-

- Allora non sarà un grande problema- ed entrambi scoppiarono a ridere, lasciando gli avversari di stucco.

Il primo a reagire fù Zabini che, puntando i suoi occhi di un blu intenso su di loro disse:

- Ehi ehi ehi…non credete di essere un po’ troppo sicuri di voi stessi? Che è successo al vostro Grifondorismo? A fare così dovremmo essere noi, non credete?!-

Lei gli si avvicinò piano, fissando gli occhi nei suoi:

-Devi sapere che ciò che vogliamo noi lo otteniamo, siamo molto determinati.-

-No cara, quella è ancora una caratteristica Serpeverde a quanto mi risulta.-

-Potrebbe anche essere, ma noi 2 certamente otteniamo sempre ciò che vogliamo, vero piccola?-

-Assolutamente.- fece lei di rimando andando con le dita a sfiorare il volto di Zabini.

-Non ti illudere Sfregiato, il desiderio sarà nostro-

La discussione continuò, e dopo poco i 4 si ritrovarono distanti solo un metro gli uni dagli altri.

Due bellissimi occhi colore dell’oceano rimanevano fissi sulla ragazza, l’aveva stupito, non credeva che lei potesse essere così provocante, ma era comunque una Mezzosangue, e per di più una Grifondoro, con un lato Serpeverde.

Preso da questi pensieri non si accorse che qualcosa si stava muovendo sull’albero alla sua destra.

-ATTENTO!-fù l’unica parola che senti prima di essere buttato a terra, qualcuno lo aveva placcato, ed ora quel qualcuno era sdraiato su di lui.

Allungò le mani che toccarono una folta chioma lunga e riccia, era Hermione, che però non sembrava volersi muovere:

-Ehi Zannuta, che c’è? Non hai saputo resistermi?-

-Mione!-il cercatore accorse a soccorrere l’amica che era svenuta prendendola fra le sue braccia.

-Ma che succede?-chiese quello ancora a terra.

- Lei ti…ti ha salvato- balbetto uno stupito biondino.

- E da cosa, se posso saperlo?-

-Da quello- fece indicando l’albero.

Il ragazzo si voltò, e ciò che vide lo lasciò disarmato; un grosso bruco nero e peloso, con un lungo pungiglione sulla coda, stava risalendo tranquillamente il tronco.

-L..lei mi ha salvato da quel coso?- era scioccato, perché lo aveva fatto? Rivolse, ancora una volta, il suo sguardo sulla moretta, ancora svenuta tra le braccia dell’amico.

Quello disse solo:

-L’ha punta-mostrando la ferita sulla spalla sinistra, che sanguinava leggermente.-Ehi piccola…svegliati…ti prego…su apri gli occhi-.

Ma quella non reagiva; non era la ferita in sé che lì preoccupava, ma il veleno che era entrato in circolo, dovevano fare assolutamente qualcosa.

La tensione venne spezzata dalla faccia stupita di Harry, che esclamò:

-EHI!-

-…sodo come al solito e molto bello da toccare…- disse una flebile voce, la ragazza si era svegliata e aveva allungato una mano sul sedere del moro.

Sul viso di lui si aprì un largo sorriso, e anche i 2 alle loro spalle tirarono un sospiro di sollievo:

- Oddio piccola che paura che ho avuto- e una lacrimuccia sfuggi ai suoi occhi, cominciò a darle una lunga serie di bacini sul viso, per poi stampargliene uno sulle labbra.

I Serpeverde fecero uno sguardo stupito, ovviamente fraintendendo il gesto di amicizia, infatto negli occhi blu del cacciatore si poté vedere una punta di delusione.

Ad interrompere la scena fù il biondo:

-Sentite, poco più indietro c’è una casetta un po’ malandata, potremmo portarla là, e io potrei preparare un antidoto per il veleno.

-Grazie, fammi strada.-disse solo Harry, prendendo in braccio l’amica che essendo molto stanca si addormentò col viso nascosto nell’incavo tra il collo e la spalla di lui.

Al suo risveglio notò subito che qualcuno la stava fissando, ma quegli occhi non erano quelli verdi speranza dell’amico:

-Ben svegliata-

-D…dove sono?-

-In una casa disabitata nel bel mezzo della Foresta Proibita.-disse il ragazzo sorridendole dolcemente.

-Harry dov’è?-

-Fuori a raccogliere legna e Draco stà fumando, ti ha preparato lui l’antidoto.-poi prendendosi la testa fra le mani sussurrò:

-Mi spiace…è tutta colpa mia…se non mi fossi distratto….Dio che scemo sono stato…hai rischiato la vita per colpa mia-

-Ehi Ehi…frena-lo interruppe lei, regalandogli un bellissimo sorriso e accarezzandogli il viso -non ti preoccupare, ora stò bene, devo solo recuperare le forze.-

- Ma perché….perchè mi hai salvato? Sono un tuo nemico!-

-"Nemico" che parola grossa, diciamo una specie di rivale, e comunque, perché non avrei dovuto farlo?-

-Grazie- disse arrossendo leggermente e sorridendo.

-Di nulla-.

Lui mise una mano su quella di lei, che ancora gli carezzava il volto, e la tenne lì ferma, per sentirne il calore.

-Signorina Granger, mi stupisce, non la credevo così coraggiosa-

-Abbiamo abbandonato i soprannomi? Basta Zannuta o Mezzosangue?- il volto di lui si rattristò

-Scusa, mi spiace di averti trattato male, giuro che non accadrà mai più.-

-Bhè anche io ti devo delle scusa…non che io si sia andata leggera con gli insulti a volte.-

-Mi stupisco sempre di più…sei una continua sorpresa-

-Grazie Blaise, lo prendo come un complimento-poi vide l’espressione di lui sorpresa:

-Che c’è?-

Come mi hai chiamato?-

-Blaise…ah scusa forse non dovevo-

-No no và bene così, sono contento tu l’abbia fatto-

-Allora tu chiamami Hermione-

-Ok Hermione, ma ora riposa un’altro po’.- si scambiarono un altro sorriso.

-Và bene, ma tu non mi lasciare, stai qui con me-

-Non la molla neppure per un secondo Signorina Granger-

Lei ridacchiò, chiuse gli occhi e sprofondò tra le braccia di Morfeo, con una mano tra quello grandi di lui.

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Capitolo 5
*** Questa non me l'aspettavo...sei diverso ***


5° CAP

Scusate se non ho più aggiornato, ma ero in gita, ora riprenderò ad aggiungere capitoli abitualmente, tanto la storia è già scritta, manca solo il tocco finale.

Ringrazio tutti quelli che hanno recensito l’ultimo capitolo, quindi:

Lake

Bel Oleander

AryVano90

Grazie mille e continuate a lasciare commenti, mi fanno molto piacere.

P.S. grazie per avermi segnalato l’errore di pubblicazione.

ORA BUONA LETTURA!!!! °Amelie°

-----------------------------------------------------------------------------------------------------

Fuori dalla porta, intanto, qualcun altro si stava confrontando; tornando con la legna Harry vide il biondino appoggiato alla porta della casa a fumare:

-Ehi che fai fuori?- ma quello ebbe una reazione inaspettata, si voltò di scatto impugnando la bacchette e puntandola verso la figura che aveva parlato(non so se rendo…ma la Foresta Proibita non è il posto più luminoso di questo pianeta…NdAmelie).

-Ma che fai?!mettila giù, sono io…Harry!-

-Dio…Sfregiato la prossima volta vedi di non farlo più, stavo per schiantarti, non ti avevo riconosciuto-

-Bhè allora…che fai fuori?-

-Domanda stupida Potter- disse sventolandogli la sigaretta sotto il naso.

Harry aprì la porta, ma, vedendo ciò che stava accadendo all’interno della casa, decise di non entrare e la richiuse.

-Perché non entri?-

-Non mi sembra giusto interrompere quei due che stanno parlando così dolcemente.-

-Chi?!Zab e la Zannuta?- poi alzando gli occhi al cielo -Ma che stà succedendo al mondo? Domani vedremo gli Schiopodi volare e la McGranitt che balla il cancan in Sala Grande.-e si mise una mano sul viso.

Il moro scoppiò a ridere, poi chiese:

-Ne avresti una anche per me?- indicando con la testa la sigaretta tra le dita dell’altro, che lo guardò sbalordito:

-Da quando in qua San Potter fuma?-

-Diciamo da circa 6 mesi-

Poi più nessuno parlò, il biondo gli passò la sigaretta e quello se l’accese; non c’era bisogno di dire nulla, non era uno di quei silenzi imbarazzanti, ognuno era immerso nei proprio pensieri, l’atmosfera era tranquilla ed entrambi si trovavano a loro agio; nessuno dei due credeva di poter stare così bene in presenza dell’altro.

Harry fissava il fumo andare verso l’alto, quando gli venne in mente un passaggio del libro:

Ma la Volpe ritornò alla sua idea:

-La mia vita è monotona, ma se tu mi addomestichi,

la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore

di passi che sarà diverso da tutti gli altri. Gli altri passi

mi faranno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla

tana come una musica.-

ora finalmente se ne rendeva conto, bramava un rapporto diverso col Serpeverde, un amicizia…o forse qualcosa di più….

Ma fù scosso dai suoi pensieri:

-Non è da te…-

-Cosa non è da me?-

-Mi stupisci Sfregiato, come può il Bambino-Sopravvissuto fare cose così lontane dalla sua reputazione? Sei il paladino della giustizia, il ragazzo perfetto…ed ora scopro cose di te che neppure pensavo possibili. Sei diverso da come credevo.-

-I tuoi sono solo pregiudizi Malfoy- disse lui un po’ stupito.

-Forse-

-Bhè, devi sapere che non sono proprio così perfetto, anche io sbaglio e faccio cose che non dovrei fare-poi rise-Sono sicuro che anche tu hai qualcosa da nascondere, un volto di te che non mostri, l’hai dimostrato prima, aiutando Herm. Sai che ti dico, un giorno o l’altro ti svelerò un piccolo segreto, che non puoi neppure immaginare.-

-È no Potter…la tua stà diventando un’abitudine, smetti di lasciare i discorsi in sospeso, non puoi lanciare il sasso e poi ritirare il braccio!!!-

-Ah già, allora sono 2 i segreti che ti devo svelare, ma tutto a tempo debito, quando te lo sarai meritato.- si stava divertendo da matti a parlare con lui e avrebbe voluto continuare così per un po’ ancora, "oddio Harry che stai pensando, quello è Draco Lucius Malfoy, colui che ti ha tormentato per 6 anni, e negli ultimi tempi tu pensi a lui in modo diverso…"

-Ehi Potter sveglia!- il Serpeverde gli stava sventolando una mano davanti agli occhi.

-Ah si scusami.-

-Allora…mi dici in cosa consistono questi tuoi segreti?-

-Mmmm, non saprei.- stava ghignando come un vero Serpeverde.

-Non conoscevo questo tuo lato così da Serpe-

-Eheheh…caro Malfoy…devi sapere che io sono molto più simile a te di quello che credi- poi se ne andò, buttando il moccino ed entrando in casa.

-Diavola Potter, non sei mica una Sfinge…parla in modo chiaro-

-Dai tempo al tempo, prima o poi lo saprai.- detto questo si girò verso il biondo, giusto in tempo per vedere quel velo di tristezza che copriva per alcuni attimi i suoi bellissimi occhi:

La Volpe tacque e guardò a lungo il Piccolo Principe:

-Per favore…addomesticami.-, disse.

-Volentieri-, rispose il Piccolo Principe.

Si… "volentieri", in quel momento pensava la stessa cosa, lo voleva più vicino, voleva abbracciarlo e sentire il calore emanato dal suo bel corpo, ma, facendosi violenza, si girò ed entrò nella stanza.

-Si è addormentata di nuovo- fece Blaise.

-Grazie per esserle stato vicino, ora andate pure tutti e due a dormire, stò io con lei.-

I ragazzi annuirono silenziosamente dirigendosi in un altro angolo della stanza, su dei materassi, anche se il moro lo fece molto di mala voglia.

Dormirono per parecchie ore; ad un certo punto, anche gli occhi di Harry cedettero e quello si assopì con la testa vicina al braccio della ragazza.

A svegliarlo furono delle carezze tra i capelli, aprì gli occhi e trovò a fissarlo quelli nocciola dell’amica, che gli sorrideva dolcemente.

-Ben svegliato-

-Ehi piccola- disse con la voce ancora impastata dal sonno -Come ti senti?-

-Meglio direi, solo un po’ fiacca-

-Devi riposare ancora un po’-

-Ora non ho sonno, più tardi dovrò anche ringraziare Malfoy-

-Si certo…- fece lui, ma la ragazza vide l’ombra che era passata, anche se per pochi secondi, negli smeraldi del Grifone quando aveva detto quel nome.

-Che succede?-

-Nulla perché?-

-Non mentirmi, ti conosco troppo bene e so quando menti-

-Uff…và bene…ehm…bhè-

-Harry parla chiaramente, non si capisce nulla!!!-

-Ok- si mise alle spalle dell’amica, facendole poggiare la schiena sul proprio torace e intrecciando le loro mani.

-Allora…hai presente quello che ti avevo detto in biblioteca su Malfoy?-

-Si-

-Bhè penso di avere la idee più chiare, anche se la cosa mi manda ancora più in confusione-

-La logica non fa una piega- lo schernì lei.

-Non sfottere…-poi le sorrise- vedi…credo che lui mi piaccia- disse tutto d’un fiato.

-Noooo, sono contentissima per te- fece, girandosi e mettendosi in ginocchio tra le gambe di lui, e scoccandogli un altro bacio a stampo.

-Ehi ehi calmati, non mi stò mica per sposare!!!...e tu invece?-

-Io chè?-

Tu e Zabini…vi ho visto prima-

Lei arrossì.

-Lo ammetto….credo mi piaccia-

-Ora mettiamocela tutta per conquistarli-

-Ovvio-

-In bocca al lupo-

-Anche a te-

-Crepi-

-Crepi-

Ma dentro di sé, sapeva di aver molta paura, Draco era un DonGiovanni, non gl’ importava di niente e nessuno; sicuramente non poteva interessarsi al Grifone per eccellenza, la sua nemesi; questo lo rattristava, i suoi sentimenti non sarebbero stati ricambiati, ma non voleva far preoccupare l’amica, allora finse, proprio come un vero Serpeverde, quale era per Smistamento, stampandosi un sorriso sul volto.

Poi sorridendo si abbracciarono di nuovo e si diedero un altro bacio.

Ma proprio in quel momento una Serpe aprì gli occhi, e vide la scena; dopo aver sentito una forte stretta al cuore, decise di continuare a fingere di dormire.

 

RECENSITE VI PREGO….AL PROSSIMO CAPITOLO…BACI

 

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Capitolo 6
*** Mi sono preso una bella cotta ma... ***


6°cap

Ringrazio ancora quelli che hanno letto o commentato, mi ha fatto molto piacere, spero di non avervi deluso fino ad ora, e se l’ho fatto mi dispiace…la storia continua con altre complicazioni…ma non vi preoccupate da qualche parte li aspetta un lieto fine…

Grazie a Nixy, Lake e Bel Oleander per i commenti….BUONA LETTURA

 

-Che ne dici…li svegliamo?-

-Si dai, hanno già dormito abbastanza, e voglio anche ringraziarli per tutto.-

Lui si avvicinò ai 2 addormentati e scuotendoli gridò:

-Sveglia pigroni!!!Su dai in piedi-

Blaise fu il primo ad aprire gli occhi dopo un grosso sbadiglio, e per prima cosa vide lo splendido sorriso che la moretta gli stava regalando.

-‘giorno-disse solo, con un tono distaccato.

-Buongiorno a te-risposero i Grifondoro.

Harry era ancora intento a svegliare Draco:

-Ehi Principino sveglia..-

-No…mamma dai ancora 5 minuti…-

I tre scoppiarono in una fragorosa risata che riuscì a destare il biondo:

-Che diavolo avete da ridere?-

Sconcertato fissava la scena che gli si presentava davanti agli occhi:Blaise si rotolava a terra tenendosi lo stomaco, Hermione era piegata in due dal ridere e Harry aveva grossi lacrimosi che scendevano dai suoi bellissimi occhi; irritato si alzò e si diresse verso quest’ultimo prendendolo per il colletto e sbattendolo contro il muro:

-Perché ridi?!- si stava alterando ma il moro non sembrava affatto preoccupato della cosa…anzi…

-Niente figliolo niente- disse scatenando l’ennesima ondata di risate.

Il viso di Draco, da arrabbiato, si fece in un attimo serio, poi un sorriso malizioso gli si aprì sul volto.

-Vediamo se avrai ancora voglia di ridere dopo questo…- e avvicinò la sua bocca all’orecchio del moro, leccandone il contorno e mordicchiando il lobo.

Il Grifone si pietrificò, e lo stesso fecero gli altri due, che smisero di ridere fissando la scena sbalorditi.

La Serpe si allontanò ghignando, poi, come se nulla fosse, disse:

-Io ho fame, qualcuno ha da mangiare?-

Ma nessuno fiatò.

-Ehi sveglia…ho fatto una domanda alla quale gradirei ottenere una risposta.-

-Ah si scusa…noi abbiamo portato un po’ di cose…Harry passami la borsa.

Quello finalmente si mosse, anche se in maniera abbastanza meccanica, e dopo aver recuperato la borsa, la svuotò sul tavolo.

-Ma quanta roba avete portato?-

-Bhè…sai com’è…sono una ragazza previdente io.-

-Ottimo lavoro Granger-

-Grazie, allora che vi và di mangiare?-

A loro si unì anche Blaise, che però evitava ogni tipo di contatto con la ragazza, teneva la testa bassa e cercava di parlare solo se chiamato in causa, non rivolgendo mai direttamente la parola a Hermione.

Oltre a lui qualcun altro era abbastanza silenzioso, perso nei suoi pensieri Harry non aveva la minima idea di cosa parlassero gli altri e, sinceramente, non gli interessava affatto.

Stava pensando a quello che era accaduto poco prima.

-Che bisogna fare?- domandò il Piccolo Principe.

-Bisogna essere molto pazienti-, rispose la Volpe.

 

"Su Harry, fai il bravo, sii paziente e non saltargli addosso davanti hai tuoi amici per impossessarti di quella bocca impertinente, toccare i suoi bellissimo capelli biondi e accarezzare con le mani ogni centimetro del suo corpo…devi darti una calmata, altrimenti potresti impazzire, devo distrarmi!"

Si costrinse a partecipare in modo attivo alla conversazione:

-Ma si può sapere come fai tu ad ascoltare le lezioni di Ruf?- stava dicendo il biondo.

-Io le trovo interessanti-

-Per una volta sono d’accordo con lui, le lezioni di quel fantasma sono altamente soporifere-

-E tu Blaise che ne pensi?- fece lei tentando per l’ennesima volta di attirare la sua attenzione, non era stupida, si era accorta di come si stava comportando, decisamente l’opposto della sera precedente, e si stava preoccupando.

-Mmh…-mugugnò quello.

-Ehi Zab che ne dici di parlare in un modo un po’ più umano, così magari riusciamo a capirti anche noi.-

-No Granger non mi piacciono le sue lezioni- lo disse in modo secco, per poi riabbassare lo sguardo incupito.

Harry notò il volto triste dell’amica, stava succedendo qualcosa a Blaise che la faceva soffrire, doveva fare qualcosa:

-Ehi ‘Mione, che ne dici di fare 4passi con me…una boccata di aria fresca ti farà senz’altro bene, sei ancora pallida e devi recuperare le forze.-

-Ok dai andiamo- e un presi i mantelli, per proteggersi dal freddo, uscirono.

FUORI:

-Ma che succede?-

-Non lo so…è da quando si è svegliato che non mi rivolge la parola, non mi guarda neppure in faccia ed in più ha ricominciato a chiamarmi Granger- stava per scoppiare a piangere.

-Forse faresti meglio a parlare con lui…così capirai il perché, chiarisci con lui-

-Ma come faccio, potrei scoppiare a piangere, e se lui si mettesse a ridere e ricominciasse a comportarsi come ha sempre fatto-

-Aspetta…ma che dici, sono sicuro che ci tenga a te, l’ho capito vedendovi ieri sera, deve essere successo qualcos’altro…su Signorina Granger sfoderi il suo coraggio da perfetta Grifondoro-

-Ok gli parlerò…ma credo che anche tu abbia qualcosa da fare…con un certo biondino, che cos’era quello di prima?-

-Non lo so…ma giuro che non so come ho fatto a trattenermi, gli sarei saltato addosso volentieri, Dio quanto mi eccita-

-E bravo il nostro Malfoy…il tuo lato Serpeverde è completamente sveglio; chissà cosa direbbe se venisse a sapere qual è la tua vera casa di appartenenza…eheheh.-

-Penso gli prenderebbe un colpo, credo che glielo dirò.-

-Vorrei vedere la sua faccia in quel momento.-

Risero entrambi, ora si sentiva un po’ sollevata, aver parlato con Harry le aveva fatto più che bene; camminarono ancora un po’ parlando del più e del meno, per poi riavviarsi verso la casa.

CONTEMPORANEAMENTE NELLA CASA:

-Si può saper che cazzo hai?!-

-Niente-

-Non mi mentire, perché ti comporti da Zombi burbero?-

-Senti Dray, non so come la prenderai, ma credo di essermi preso una bella cotta…e grossa.-

-Per la Granger?-

-Ma si vede così tanto?-

-Bhè diciamo che basta stare un’poco attenti per capirlo…e poi io sono il tuo migliore amico da un’eternità, ti conosco come le mie tasche…ora spiegami perché stai tentando di farla scappare.-

Quello lo guardò sconcertato:

-NON VOGLIO FARLA SCAPPARE!!!-

-E allora perché ti comporti così?-

Abbassò nuovamente lo sguardo, prima di dire:

-Credo stia con Potter, li ho visti mentre si baciavano stamattina-

-Ma non ne hai la certezza, e poi a me è sembrata molto triste mentre tu non la cagavi.-

Lo sguardo del ragazzo si illuminò.

-Dici davvero?!-

-Certo-

Tirò un sospiro di sollievo:

-Allora penso che le parlerò-poi lanciò un occhiata maliziosa all’amico -E tu invece?-

-Cosa?-

-Non fare il finto tonto…cos’era quello di prima?-

-Mmmm…non so-

-DRAY!!!-

-Bhè diciamo che non mi dispiacerebbe più di tanto fare qualcosa con lui…-

-Draco!!!-

-Ok si mi interessa…ieri abbiamo parlato un po’ e mi ha incuriosito da matti…ha un lato nascosto che non conoscevo…mi intriga-

-Bene- fece l’altro felice- le coppie sono formate…ora mettiamoci all’opera.-

-E sia-

Ma quello che sarebbe successo di lì a pochi secondi avrebbe rovinato per l’ennesima volta i buoni propositi….forse non del tutto….

RECENSITE DAI…PLEASE…ANCHE UNA SOLA PAROLAAAAAAAAAAAA….BACI °Amelie°

 

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Capitolo 7
*** Inizi e complicazioni ***


7°CAP

Grazie per aver seguito la storia fino ad ora, mi scuso ma essendo nel pieno delle ultime settimane di scuola(quindi sommersa da verifiche e interrogazioni dell’ultimo minuto) non riesco ad aggiornare come vorrei. Ringrazio chi ha commentato e vi auguro BUONA LETTURA…

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Pochi minuti dopo la porta si aprì e il cercatore Grifondoro entrò nella casa mano nella mano con una sorridente Hermione alla quale la chiacchierata aveva fatto decisamente bene; la cosa prese alla sprovvista il povero Blaise che si lasciò cadere nello sconforto più totale.

Dopo aver fatto un respiro profondo lei gli si avvicinò:

-Ehm, possiamo parlare per favore?-

-Non ora, ho altro da fare- il tono con cui lo disse fù molto più duro del dovuto, la ragazza sbarrò gli occhi che iniziarono a riempirsi di lacrime, si girò di scatto e andò nell’altra stanza con passo deciso.

Lui era rimasto lì stupito dalle proprie parole e dalla propria voce, si ridestò solo quando Harry passandogli in parte gli diede una spallata e lo fulminò con lo sguardo.

Appena quest’ultimo fù scomparso oltre la porta Draco si avvicinò all’amico convinto che fosse improvvisamente impazzito:

-Ma che cazzo ti prende?!-

-Non lo so, dopo averli visti per mano non ho più capito niente-

-Dio che amico cretino che ho…corri a chiederle scusa.-

-Non posso…mi ucciderà, e se non lo fa lei se ne occuperà Potter-

Poi si allontanò dall’amico e si sedette vicino al fuoco fissando imbambolato le fiamme, non si mosse più da lì per il resto della giornata, anche i 2 Grifoni non uscirono più dalla stanza adiacente, ma ogni tanto si poteva sentire un singhiozzo soffocato provenire da là.

La giornata era stata decisamente lunga, era scesa la notte e lui si trovava ancora lì, non si era mosso di un centimetro.

Come aveva potuto trattarla così?Basta, aveva deciso, doveva parlarle e chiederle scusa alla faccia di ciò che poteva accadere, 5 dita sulla faccia se le era proprio meritate.

Si alzò di scatto e si diresse verso la porta, varcata la soglia vide Hermione sdraiata su un materasso addormentata, con le guance ancora rigate dalle lacrime;il moro le stava accarezzando dolcemente i capelli; si avvicinò titubante, poi chiese:

-Ti spiace lasciarmi un’ attimo solo con lei? Vorrei scusarmi.-

Stranamente quello non fece storie ma si avviò verso l’altra stanza.

Preso il posto di Harry, rimase a fissarla per parecchi minuti, era bellissima, e lui si sentiva sempre più in colpa; le carezzò il viso e gli occhi di lei si aprirono piano, mentre cercava di mettere a fuoco le immagini.

-Ciao- disse lui dolcemente.

Riconosciuta la voce scattò a sedere, allontanandosi dalla mano, che rimase lì a mezz’ aria.

-Cosa vuoi-fece lei dura

-Scusarmi per l’ennesima volta…-

-E per cosa?!- disse sarcastica.

-Ti ho trattata male, ma ti giuro che non era mia intenzione…io….-si sentiva molto imbarazzato ma si fece coraggio- io ti voglio bene…mi piaci da impazzire-

Herm sgranò gli occhi:

-Cosa?-

-Hai capito bene, ho reagito a quel modo preso da un attacco di gelosia, Potter ti teneva per mano-poi si bloccò e tornò triste, abbassando lo sguardo -scusa se ti ho detto tutte queste cose, tu stai con lui e io non mi dovrei impicciar…-

Le sue parole furono interrotte poiché lei gli saltò al collo abbracciandolo forte, lui ricambiò la stretta, confuso, ma godendosi quel calore che la ragazza emanava.

Herm si allontanò per prima e fissandolo negli occhi disse:

-Scemo, anche tu mi piaci e ti assicuro che tra me e Harry non c’è nulla, se non una grande amicizia; in soli 2 giorni ho potuto scoprire lati di te di cui non sapevo l’esistenza, ti ho conosciuto meglio che in 6 anni di scuola, e vorrei poter stare con te più a lungo possibile per darti la possibilità di imparare tutto di me e viceversa.- poi il suo sguardo si fece triste -ma questo è impossibile, un Grifondoro e un Serpeverde, una Mezzosangue e un Purosangue, un’ accoppiata che non può avere un futuro.-

-Shhh….basta preoccuparsi, io non ho nessuna intenzione di rinunciare a te per via di ciò che gli altri pensano…sei stata un fulmine a ciel sereno, hai riempito la mia vita…ma ora ti prego di concedermi una cosa.-

-E sarebbe?-

-Un bacio-

Sul volto le si aprì un bellissimo sorriso:

-Volentieri Signor Zabini-

Le loro labbra si unirono in un casto bacio che presto si tramutò in qualcosa di molto più appassionato.

Restarono così, abbracciati a baciarsi e parlare per il resto della nottata.

Un moretto di nostra conoscenza si affacciò alla porta poi sorridendo disse tra sé:

-E vissero per sempre felici e contenti-

-Sei impazzito Potter?-solo allora si accorse che il biondino non stava affatto dormendo, anzi lo fissava con quel bellissimi occhi, con un aria interrogativa.

-Io no, ma qui- dicendolo indicò la stanza alle sue spalle- qualcuno è pazzo di gioia-

-Ah hanno chiarito finalmente-

-Non sembri molto sorpreso…e neppure scocciato-

-Sorpreso no di certo, era più che prevedibile, ma perché dovrei essere scocciato?-

-Vuoi forse dirmi che accetti che una Serpe e un Grifone stiano insieme? Oltretutto una Mezzosangue e un Purosangue?-

-Bhè direi di si-

-Mi sorprendi Malfoy-

Draco era divertito dalla scena, il Grifone era visibilmente stupito:

-Perché non dovrei accettarli? Stiamo parlando del mio migliore amico, sa quello che fa; inoltre non penso che l’ appartenenza a case diverse dovrebbe allontanare due che si vogliono bene-

"Come vorrei stesse parlando di noi" pensò Harry.

-I vostri compari non credo sarebbero d’accordo-

-Potter sei rimasto indietro…non ci facciamo più condizionare dagli altri ormai da un pezzo-

-Ottima scelta Malfoy.- poi più nessuno parlò.

A rompere il silenzio fù il moro:

-Bhè e ora che si fa?-

-Ti và di giocare a qualcosa?-

-A cosa?-

-Obbligo o Verità…dato che siamo solo noi due ci alterneremo- gli lanciò uno sguardo di sfida -Sicuro di voler accettare?-

-Certo- disse restituendogli lo stesso sguardo.

-Bene, a te l’onore di fare la prima domanda-

Presero posizione vicino al fuoco, uno di fronte all’altro.

-Allora…obbligo o verità?-

-Verità-

-Sai, me lo chiedo da un po’, ci sei mai andato con la Parkinson?-

-Ovviamente no, siamo solo buoni amici…obbligo o verità?-

-Verità-

-Vediamo se quello che si dice in giro è vero…sei ancora vergine?-

-No-

-Bene bene Potter le voci allora erano vere-

-Obbligo o verità?

-Verità-

-Sei interessato a qualcuno in questo momento?-

-Si-

-Verità- stavolta Harry non gli lasciò neppure il tempo di fargli la domanda di rito, il gioco si stava facendo molto interessante.

-Quali sono le tue preferenze sessuali?-

-Una vale l’altra…sono bisex-

-Mi dichiaro sbalordito, questa non me l’aspettavo…comunque verità-

-Di che casa è?-

-Grifondoro…stupito vero-

-Un po’…verità-

-Chi è stata la tua ultima conquista? Quando e dove l’avete fatto-

-Ultimo vorrai dire, Gregory Johns, venerdì scorso se non sbaglio, nel bagno dei prefetti-

-Quello del 7° di Grifondoro?-

-Si lui-

-Divertito?-

-Direi di si, ma ora tocca a me-

-Verità-

-Attivo o passivo?-

-Attivo di solito, ma mi è capitato anche di essere passivo-

-Verità-

-Giro la domanda-

-Stessa risposta anche per me-

-Verità-

-Con chi passivo?-

-Theodore Nott-

-Bel ragazzo, non sapevo fosse gay, ci farò un pensierino, verità-

-Tu passivo con chi?-

-Bill Weasley-

-Il fratello di Lenticchia?!?!?!?!-

-Si la scopata migliore della mia vita, dio se è bravo-

-Vuol dire che non hai provato il meglio-

-Fammi pensare, conoscendo la tua innata modestia, il meglio saresti tu?!-

-Certamente-

-Ecco appunto…-

-È la pura verità Potter- mentre parlavano, senza neppure accorgersene, avevano cominciato ad avvicinarsi.

-Sai io sono fatto così, se non vedo non credo, diciamo che in questo caso sarebbe meglio dire...se non provo non credo-

-Siamo testardi- erano a meno di 2 spanne uno dall’altro.

-Lo sono sempre stato, ma più che testardo mi definirei diffidente verso alcuni-

-Bene Signor Diffidente la tua è una proposta?-

-Dipende-

-Da cosa?-pochi centimetri dividevano le loro labbra, potevano sentire il profumo inebriante della pelle l’uno dell’altro.

-Da te…- non si capì chi prese l’iniziativa, fatto stà che diedero inizio ad un lungo ed appassionato bacio, a dividerli fù solamente il bisogno di ossigeno.

Si stavano fissando negli occhi, era stato un momento travolgente, ma ora cominciavano ad assalirli un milione di dubbi.

Spostarono lo sguardo imbarazzati, il primo a parlare fu Draco:

-Io ora vado a dormire…-

-Si vado anch’io- queste furono le ultime parole che si rivolsero prima di rintanarsi ognuno nel proprio angolo, ma nessuno dei due riuscì a dormire quella notte, erano entrambi troppo confusi.

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