Non si vede bene che col cuore di BadAngelAmelie (/viewuser.php?uid=22162)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Volpi e Spiritelli ***
Capitolo 2: *** Discussioni fin troppo tranquille ***
Capitolo 3: *** Che l'avventura abbia inizio ***
Capitolo 4: *** L'aiuto arriva dalle persone più inaspettate ***
Capitolo 5: *** Questa non me l'aspettavo...sei diverso ***
Capitolo 6: *** Mi sono preso una bella cotta ma... ***
Capitolo 7: *** Inizi e complicazioni ***
Capitolo 1 *** Volpi e Spiritelli ***
harry e draco
Ciao a tutti quelli che,
anche se per sbaglio, sono capitati qui; questa è la
mia prima fanfic, doveva essere una one-shot, ma poi la storia mi
ha presa e si è evoluta.
Leggetela e fatemi sapere come vi
sembra come inizio, tenete conto che questa è una specie di introduzione,
la storia si svolgerà in seguito, spero non la tronerete pallosa e una perdita di tempo.
Voi commentate, accetto consigli, correzioni e ovviamente complimenti se vi
và...eheheh...grazie mille XD dalla vostra °Amelie°
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Il 6°anno di scuola era iniziato oramai da un pezzo, la vita a Hogwards
continuava tranquillamente…bhè diciamo che tranquillamente non è il termine più
appropriato, infatti il ritorno di Tu-Sai-Chi aveva sconvolto la vita di ogni
abitante del mondo magico e non.
Ormai accadeva quasi ogni mese che degli studenti venissero ritirati da
scuola dai genitori.
Ma tra tutti quello che più sentiva pesare la cosa era il nostro Harry, si
lui, il bambino sopravvissuto, colui che avrebbe sconfitto Lord Voldemort
salvato entrambe i mondi.
Era un peso molto grande per un ragazzo della sua età che, anche se sapeva al
suo fianco i suoi amici Ron, Hermione, Silente e tutto il resto dell’Ordine, si
sentiva solo, aveva infatti coscienza del fatto che nel momento dello scontro
finale sarebbe stato lui, e solo lui, a dover sfidare l’Oscuro Signore fino alla
morte di uno dei due.
Non gli piaceva pensare a queste cose, ma ciò gli succedeva spesso quando si
rifugiava nella sua camera vuota durante il giorno per stare lontano dallo
sguardo curiosi di tutti i ragazzi e ragazze, che sembravano non aver altri da
fare che consumarlo con gli occhi.
Bhè, Harry era conscio di essere un bel ragazzo, sarebbe stato un ipocrita a
non ammetterlo,
aveva il fisico scolpito a dovere dai lunghi allenamenti di Quidditch, un bel
sedere marmoreo da fare invidia al David di Michelangelo, delle braccia forti e
dei lineamenti molto più marcati.
Anche l’altezza non era niente male, aveva raggiunto 1.85 (diciamo che era da
bava alla bocca…NdAmelie).
Due cose non erano cambiate in questi anni, i suoi bellissimi occhi smeraldo
e quella chioma corvina, tutt’ora ribelle ma abbastanza lunga da poter essere
stretta in una coda bassa, che lasciava uscire alcune ciocche che gli scendevano
sul viso, dandogli quell’aria un po’ misteriosa ma molto dolce, poiché in
contrasto col bel sorriso che sfoderava spesso e che lo illuminava.
Come ho già detto, lui sapeva di essere affascinante, ma, a differenza di
qualcun altro di nostra conoscenza, il Grifondoro non usava ciò per far sentire
gli altri inferiori.
Questo era invece quello che faceva il bel cercatore di un'altra Casa, un bel
biondino con due occhi glaciali e un ghigno sempre stampato sul viso.
Draco Lucius Malfoy, unico erede della grande casata dei Malfoy, usava il suo
sex-appeal per ottenere quello che voleva (bhè….col fisico che si ritrovava si
poteva permettere questo ed altro….NdAmelie).
Anche il nostro Serpeverde era cresciuto, e giravano molte voci nella scuola
sulle sue numerose avventure di letto, con donne e uomini indistintamente, ma
sempre il meglio, dopotutto era sempre un Malfoy.
Una cosa rimasta invariata era invece la sua arroganza e la sua bravura nello
stuzzicare il re dei Grifoni, che ovviamente, non essendo da meno, rispondeva a
tono.
Si, erano entrambi cresciuti, anche il Futuro-Salvatore-Del-Mondo-Magico
aveva avuto le sue esperienze; in seguito al disastro con Cho, quell’estate si
era scatenato, e dopo l’inizio della scuola non aveva sicuramente smesso.
Le ragazze e i ragazzi di Hogwards erano divisi su due fronti:gli adoratori
del dolce e solare Potter e quelli del perfido e seducente Malfoy.
Mentre almeno la metà dei pensieri degli studenti erano rivolti a lui, il
nostro dolce moretto si trovava rintanato sul suo letto, con le tende tirate,
fissando il soffitto; era immerso completamente nei suoi pensieri che, per una
volta, non erano incentrati sull’imminente scontro finale, a dire il vero non
era la prima volta, da almeno 2 settimane gli capitava di perdersi in pensieri
rivolti ad una sola persona, la sua nemesi, il principe delle Serpi, il bel
Draco.
Settima ne prima si era scoperto a fissarlo involontariamente, come incantato
da ogni suo gesto.
Stupito di ciò aveva passato ogni momento libero a pensare a quello che era
successo, cercando di dargli una spiegazione.
Certo, il biondino era veramente affascinante, e gli avrebbe volentieri dato
una ripassata…ehi , non vi stupite, dovete sapere che il moretto aveva scoperto
da un po’ la bellezza del sesso etero, ma anche di quello gay; si, il nostro
eroe era dichiaratamente bisex.
I suoi amici avevano accolto la novità con un po’ di stupore e
preoccupazione, ma ora appoggiavano pienamente il loro compagno di Casa.
Tornando a noi, Harry immerso nei suoi pensieri si stava interrogando su quel
sentimento di tenerezza che aveva provato, diverso dalla semplice attrazione
fisica; come se sotto ci fosse di più, e senza accorgersene disse ad alta
voce:
-Non è possibile…-
-Cosa no è possibile?-chiese di rimando una voce facendo sobbalzare il
Grifone che dopo poco la collegò al viso del suo proprietario, il rosso Ronald
Weasley; perso nei suoi pensieri non aveva sentito l’amico entrare.
Ora però avrebbe dovuto inventarsi qualcosa, sapeva di non poter bloccare la
curiosità del portiere con un semplice "niente", l’avrebbe tartassato di domande
fino a che, stremato, non avrebbe confessato tutta la verità, e lui non voleva
ciò.
Si guardò attorno, sentiva i passi dell’amico avvicinarsi e, mentre iniziava
a pensare fosse troppo tardi, scorse qualcosa spuntare da una fessura tra il
materasso e la testata del letto; era un libricino.
Lo prese e si girò di scatto, mettendosi con la schiena poggiata sui cuscini
e aprendo a caso il libro.
Appena in tempo, dopo pochi secondi le tende vennero spostate facendo sbucare
la testa del portiere Grifondoro che subito disse:
-Allora?!? Cosa non è possibile?- il moro prontamente rispose
-nulla, stavo leggendo e ho commentato per sbaglio ad alta voce…-e vedendo
svanire dagli occhi dell’amico quella luce di curiosità sorrise mentalmente per
l’ottima pensata.
-Ah bhè, senti, ero venuto a chiamarti per scendere a cena, Herm, Ginny e gli
altri ci stanno aspettando in Sala Comune…dai andiamo…-
-No, senti, voi andate, io vi raggiungo subito, tenetemi libero il solito
posto- e detto questo gli fece un sorriso che non concedeva repliche.
-Ok, dai sbrigati, altrimenti iniziamo senza di te-
Il rosso uscì dalla camera e appena la porta si chiuse il cercatore tirò un
profondo sospiro di sollievo.
Ora ad aver attratto la sua attenzione era il piccolo libro che teneva tra le
mani, era tutto bianco con raffigurato sulla copertina un bambino; lesse il
titolo…"Il Piccolo Principe".
Si picchiò una mano sulla fronte, quello era il libro che Herm gli aveva
regalato a Natale con i nuovi guanti da cercatore, era un libro babbano che lei
adorava, doveva essere rimasto incastrato lì da allora…meglio che l’amica non lo
sapesse, immaginava già i suoi musi chilometrici.
Il suo sguardo cadde sulla pagina aperta davanti a lui, curioso iniziò a
leggere.
Era il XXI° capitolo, il protagonista stava parlando con una volpe…
In quel momento apparve la volpe.
-Buon giorno-, disse la volpe
-Buon giorno-, rispose gentilmente il piccolo
principe, voltandosi: ma non vide nessuno.
-Sono qui-, disse la voce, -sotto al
melo…-
-chi sei?- domandò il piccolo principe,
-sei molto carino…-
-Sono una volpe-, disse la volpe.
-Vieni a giocare con me-, le propose il
piccolo
Principe, -sono così triste…-
-Non posso giocare con te-, disse la volpe,
-non sono addomesticata-.
-Ah! Scusa-, fece il piccolo principe.
La storia l’aveva preso, ma sapeva che,se non fosse sceso subito, i suoi
amici sarebbero venuti a cercarlo, preoccupati per il suo ritardo.
Poggiò il libro sul cuscino e scese in Sala Grande.
Entrando dal portone vide ripetersi per l’ennesima volta la stessa scena;
metà delle teste si girarono nella sua direzione e alle sue orecchie giunsero i
risolini di gruppetti di ragazzine che lo fissavano ammaliate.
Dopo aver tirato un profondo respiro si diresse a passo spedito verso il
tavolo dei Grifondoro, dove Ron si stava sbracciando,per farsi notare da lui,
mentre un pezzo di pane sbucava dalla sua bocca.
Si sedette tra Dean e Herm, davanti a lui c’erano il rosso e un Seamus che
discuteva animatamente con una Ginny Weasley ormai rossa fino alla punta delle
orecchie…reazione comune a tutti i Weasley in situazioni di rabbia o vergogna…e
in questo caso si trattava proprio della prima).
Li fissò per un po’, ma non ricevendo attenzione si girò verso la sua
migliore amica che alzò semplicemente le spalle, per poi tornare a concentrarsi
sulle zucchine che aveva nel piatto.
Poi tornando a fissare i 2 litiganti il suo sguardo cadde sul tavolo più
lontano della sala, quello della casa più odiata della scuola, il tavolo dei
Serpeverde.
Percorse con lo sguardo tutto il tavolo fino a che non vide lui, il principe
delle serpi, che sghignazzava col suo migliore amico Blaise.
Lo fissò per un po’, ad un tratto Malfoy alzò lo sguardo incrociando quello
del moro per pochi attimi, ma che al nostro Grifone parvero un’eternità, prima
di distoglierlo infatti aveva avuto il tempo di perdersi in quegli occhi e
pensare…"Buona Sera volpe".
Questo lo aveva risvegliato e portato a volgere lo sguardo altrove.
Per il resto della cena pensò a quella frase…perché gli era venuta in
mente?come mai aveva paragonato il biondino alla volpe della storia?...a
scuoterlo dai suoi pensieri fù il portiere Grifondoro che gli lanciò un pezzo di
pane, colpendolo in pieno viso.
Harry rispose con un pezzo di torta di mele, che colpendo l’amico in pieno
petto gli s’infilò nella camicia.
Questa battaglia venne subito soppressa da un Piton abbastanza irritato, che
alle spalle del moro sussurrò:
-Volete obbligarmi a passare una serata in vostra compagnia nei sotterranei a
guardarvi pulire tutti i calderoni per punizione? O smetterla con questo gioco
infantile, che vi si addice fin troppo?-
Dopo questo gli amici decisero che era meglio andarsene, ed uscirono dalla
sala seguiti a ruota da Ginny e Herm che ridevano di gusto guardando la tonalità
di rosso raggiunta da Ron.
Prima di uscire il nostro eroe lanciò un’ultima occhiata al Serpeverde per
eccellenza, ciò che vide lo sconvolse alquanto; Malfoy infatti stava sorridendo
a Zabini, e il suo non era il solito ghigno sprezzante, ma un sorriso sincero,
ed era tutto per l’amico.
Harry sentì un senso di gelosia pervaderlo, che represse all’istante.
Seguì gli amici e arrivato in Sala Comune li salutò andando a dormire, era
stanchissimo e si addormentò subito.
La mattina si svegliò abbastanza presto e dopo la doccia andò a fare
colazione.
Le lezioni continuarono come al solito, ma il Grifone era particolarmente
distratto quel giorno, pensava ancora alla sera prima.
A distoglierlo dai suoi pensieri questa volta fù il professor Vitious, si era
infatti messo a raccontare una storia, una leggenda, quella dello spiritello che
poteva esaudire un desiderio.
Si racconta infatti che ogni volta che venere,plutone e marte si
allineano,nella foresta proibita,al centro di un piccolo laghetto con una
cascata cristallina, si può trovare un piccolo spiritello al quale chiedere ciò
che si vuole, qualsiasi cosa.
Ma queste particolari condizioni avvenivano solo ogni 100 o 200 anni…e il
caso volle che quello fosse proprio l’anno in cui lo spiritello si sarebbe
rivelato.
Molti studenti si guardarono e iniziarono a parlottare animatamente, tanto
animatamente che il professore dovette usare un incantesimo per riportare
l’attenzione su di sé:
-EhmEhm…ragazzi sono però spiacente di comunicarvi che il periodo dello
Spiritello, secondo i miei calcoli, corrisponde esattamente col ponte che
quest’anno il preside ha istituito per permettere ai ragazzi di rivedere i
propri genitori in questo periodo difficile per tutta la comunità magica.-
Molti parvero dispiaciuti a questa notizia, molti ad eccezione di Hermione
che girandosi verso l’amico, con un largo sorriso sul viso, disse:
-Peccato che noi dovremo passare il ponte qui a scuola, vero Harry?!?!- il
moro le sorrise a sua volta, l’amica gli stava proponendo un’avventura, cosa che
non avrebbe mai fatto fino all’anno scorso, ma lei era molto cambiata, come
tutti, e questa cosa la stuzzicava da matti.
-uff, non è per niente giusto, quest’anno io devo tornare a casa, i miei
hanno deciso di andare in Romania.- disse Ron girandosi dalla loro parte,
inducendo Hermione a fare gli occhi dolci e dire:
-Bhè sarà per la prossima volta…noi però ne approfittiamo, non ti offendi
vero Ron?-
-Nono tranquilli, almeno voi cercate quello spiritello…- ma la loro
discussione venne interrotta dal professore che,richiamata per l’ennesima volta
l’attenzione, riprese la lezione.
Ma qualcun altro aveva sentito la storia, qualcuno che passando davanti
all’aula si era fermato ad ascoltare molto interessato.
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Capitolo 2 *** Discussioni fin troppo tranquille ***
Grazie a chi ha letto il capitolo e commentato, anche per questo capitolo mi
aspetto molti commenti, in fondo che vi costa? Due parole e mi fate felice
XD…eheheh
Non vi posso assicurare che anche in futuro gli aggiornamenti saranno così
rapidi, ma farò comunque del mio meglio…grazie mille
LAKE:eheheh…scoprirai, probabilmente, in questo capitolo chi ha origliato,
non voglio anticiparti nulla; per Sirius bhè, sinceramente per ora in quello che
ho in mente non viene neppure nominato, quindi non mi sono posta il
problema…magari più avanti deciderò di tirarlo fuori, vivo o morto che sia…
YOANA: grazie mille per avermelo fatto notare…quando ho pubblicato il
capitolo era tardi e non mi sono accorta…comunque ora ho messo tutto a
posto…grazie ancora XD
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Dopo la storia di Vitious le lezioni proseguirono tranquillamente, all’ora di
pranzo Harry si aspettava di vedere i ragazzi della sua classe e di
Corvonero(che seguivano le lezioni di Vitious con loro…NdAmelie) correre tra i
tavoli della case raccontando ciò che avevano sentito; ma non fù così.
Gli studenti avevano pensato bene di non divulgare la notizia, d'altronde,
meno lo sapeva e più possibilità c’erano di trovare l’esserino e ottenere il
desiderio per i fortunati che erano al corrente della sua esistenza.
Per il resto della giornata il moro e i suoi amici parlarono della cosa il
meno possibile e in posti sicuri, fuori dalla portata di orecchie
indiscrete.
Dopo cena, e dopo aver stracciato per ben 4 volte Ron a Gobbiglie, il
cercatore se ne andò in camera, seguito da Dean e Seamus.
Si mise i pantaloni della tuta neri e la maglia rossa, che usava come pigiama
e augurando la buona notte a tutti chiuse le tende.
Aveva sonno, ma la curiosità prevalse sulla stanchezza, portandolo a riaprire
il libro.
Disse il Piccolo Principe: -Cerco degli
Amici. Che cosa vuol dire "addomesticare"?-
-È una cosa da molto dimenticata. Vuol dire "creare
legami"…-
-Creare legami?-
-Certo-, disse la volpe. -Tu, fino ad ora, per me, non sei
Che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non
Ho bisogno di te. E neppure tu hai bisogno di me. Io non
sono per te che una volpe uguale a centomila volpi. Ma se
tu mi addomestichi, noi avremo bisogno l’una dell’altro. Tu
sarai per me unico al mondo, e io sarò per te unica al
mondo-.
-Comincio a capire-, disse il Piccolo Principe.
Mentre era immerso nella lettura, Morfeo ebbe la meglio e si addormentò con
gli occhiali ancora addosso, e con il libro poggiato sul petto.
La mattina fù svegliato dall’urlo del suo migliore amico:
-SVEGLIA BELLO ADDORMENTATO…IL BAGNO è LIBERO!!!-
Un Harry in versione zombi si alzò dal letto e si diresse verso il bagno e,
dopo essersi spogliato (vollio vedere anche
ioooooo….ihihih…NdAmelie)(…sporcacciona di un Amelie…NdHarry)(ma no caro…è che
sei proprio bello….smack…NdAmelie), si infilò in doccia.
Nella stanza adiacente Seamus guardava Ron ridere sotto i baffi,
-Che c’è da ridere?-ma quello non ebbe il tempo di rispondere, si senti
provenire, dal bagno, un urlo agghiacciante, seguito a ruota dal cercatore dei
Grifondoro, ancora tutto bagnato e con solo un’ asciugamano in vita.
Si guardava attorno con gli occhi sgranati. Nessuno fiatava.
A rompere il silenzio fù il 6°figlio di Arthur e Molly Weasley, che, con aria
innocente disse:
-Scusa ma mi sono dimenticato di dirti che l’acqua calda è finita.-
Nel giro di 5 secondi il moro gli fù addosso, ci aveva messo un attimo ad
elaborare quelle parole, e aveva reagito subito d’istinto.
La lotta ingaggiata tra i 2 sul pavimento del dormitorio venne interrotta dai
compagni, che li divisero con la forza.
Dopo 20 minuti erano tutti a colazione, ma i 2 litiganti non accennavano a
volersi rivolgere la parola.
La prima lezione del giorno era trasfigurazioni, e anche lì la situazione non
migliorò, si erano messi ai lati di Hermione che, alzando gli occhi al soffitto,
aveva deciso di non prestare loro attenzione.
Finita l’ora, si diressero tutti verso i sotterranei per la doppia lezione di
pozioni che, anche quest’anno, seguivano con Serpeverde.
Il moro aveva anticipato gli altri, ed entrando in aula trovò il figlio di
Lucius Malfoy già seduto nel suo banco in prima fila, gli parve alquanto strano
trovarlo solo, senza quei 2 gorilla di Tiger e Goyle o Zaini o quella piattola
della Parkinson.
-Buongiorno Sfregiato…come mai solo? I tuoi amici si sono finalmente accorti
di quanto tu sia insopportabile?-Harry rispose meccanicamente:
-Buongiorno a te Vol…-si bloccò immediatamente, lo stava per chiamare Volpe,
e per la 2^ volta oltretutto; non capiva perché li collegava. Ricordandosi del
discorso lasciato in sospeso continuò dicendo:
-Potrei girarti la domanda Furetto, il tuo egocentrismo li ha fatti
definitivamente scappare?-
-Eheheh…-ghignò la Serpe -stamattina abbiamo notato che il "povero Potterino"
ha litigato con Lenticchia…come mai?-
-Fatti miei Malfoy!- rispose sbattendo i libri sul banco, ovviamente il più
lontano dalla cattedra.
-Uuu… siamo nervosi?-
-Si, e, se non ti spiace, non ho voglia di litigare con te, lasciami
stare-
-Ma IO ho voglia di litigare con te.- disse di rimando il biondo.
I 2 si fissarono negli occhi per parecchi secondi, il verde s’intrecciò con
il grigio; a distogliere lo sguardo per primo fù nuovamente Harry che, dopo aver
contato fino a 10 ad occhi chiusi, fece un profondo respiro.
Tornò a fissare il suo eterno nemico, che ora aveva uno sguardo incuriosito,
e disse:
-Rinfrescami la memoria, perché noi non facciamo altro che litigare?-
L’ennesimo ghigno si apri sul bel volto del platinato:
-Perché ti odio, e non poso sopportare la tua vista.-
-Non pensare che la cosa non sia reciproca- ma mentre diceva questo il
Grifone sentì un nodo alla gola, forse ciò che aveva appena detto non era
proprio vero; ma non importava in quel momento, voleva una risposta
dall’altro.
-Ma perché ci odiamo così tanto? Quando abbiamo iniziato? E perché perdiamo
il nostro tempo in continui litigi, che non portano altro che lividi e
punizioni?-.
-EhiEhi San Potter, il santone che c’è in te si è risvegliato? Sembri uno di
quegli sciocchi babbani che vanno in giro urlando "pace e amore fratello"…-
-Basta scherzare Malfoy, sono già abbastanza stanco di mio, non ti ci mettere
anche tu; per una volta, rispondi alle mie domande.-
-Potteruccio si stà scaldando, bhè, le prime domanda mi sembrano abbastanza
scontate, sai anche tu la risposta; il primo anno non hai accettato la mia mano,
e con quella anche la mia amicizia. Per la terza ti posso dire che lo trovo un
passatempo niente male, mi diverti, è quasi diventata un’ abitudine, qual è il
modo migliore di iniziare una giornata se non quello di irritare il grande Harry
Potter?.-
Il Grifone lo fissò per un po’, e l’unica parola che fuoriuscì dalle sue
labbra fù:
-…Volpe…-
Lo sguardo della Serpe si fece ancora più interrogativo, non capiva il
significato di ciò che lo Sfregiato aveva detto,
-Volpe? Cosa centra Potter? Il tuo, già malmesso, cervello ha ceduto
completamente?-
Harry non rispose, ma un largo sorriso si aprì sul suo viso.
-Perché diavolo fai quella faccia idiota?!- gli occhi del biondo erano ormai
2 fessure, odiava essere tenuto all’ oscuro.
-Pretendo una spiegazione, e SUBITO!!!- e dicendo questo incrociò la braccia,
come a dire, "non ci muoviamo fin’che non mi dici tutto".
Il figlioccio di Sirius fù salvato dall’ arrivo degli altri, Ron gli si fece
subito vicino:
-Ehi tutto bene Harry?-
-Si si nulla di cui preoccuparsi-
Draco si allontanò da loro e si diresse al suo banco dicendo: - Ciao ciao
Lenticchia- e, chinando leggermente il capo con fare sprezzante, aggiunse,
-Sfregiato-.
Il Grifone intanto stava ringraziando il cielo per l’arrivo dell’amico,
giusto in tempo.
Questo fatto sancì la loro riconciliazione, e Ron promise di non fare mai più
scherzi del genere, dopo ciò il suo stato d’animo era di molto migliorato, ma
questo non lo risparmiò dal passare il resto della lezione a pensare alla strana
discussione avuta con Malfoy.
Avevano parlato "quasi" tranquillamente, fatto molto strano conoscendo gli
interessati, in compenso aveva capito una cosa, il Furetto gli ricordava in modo
impressionante la Volpe, il suo bisogno di essere "addomesticata"; forse loro
due sarebbero riusciti ad andare d’accordo prima o poi; ma qualcuno doveva fare
il primo passo…
Si girò verso il diretto interessato, i loro sguardi si incrociarono per
l’ennesima volta, ma ciò che più stupì Harry fù quello che vide in quegli
occhi.
Per la prima volta non vide disprezzo ma quasi delusione e tristezza, pensava
di esserselo sognato, provò a ricontrollare nella sua direzione per
intercettarlo nuovamente, ma quello si era girato ed ora era intento a scrivere
su una pergamena.
Lasciamo il nostro eroe intento a scervellarsi, e puntiamo la nostra
attenzione su un altro punto dell’aula, dove un ragazzo aveva appena ricevuto un
biglietto.
Nel modo più cauto possibile lo aprì, diceva:
"Dobbiamo definire i dettagli del piano, ci vediamo subito dopo
lezione
nel dormitorio, così staremo più tranquilli, in caso più
avanti
andremo in Biblioteca per cercare ulteriori informazioni…
dobbiamo essere pronti, non manca molto.
P.S. Ho delle novità,dopo ti spiego bene, dobbiamo scoprire una
cosa."
Non era firmato, ma il destinatario sapeva benissimo da chi proveniva,
scrisse un veloce si sul retro e lo rinviò al mittente.
Il resto della giornata, per il Re dei Grifondoro, passò tranquillamente,
dopo gli allenamenti di Quidditch venne letteralmente rapito da Hermione che,
gli volle mostrare le informazioni che aveva trovato in biblioteca sulla
leggenda.
-Allora, non ho potuto fermarmi molto, quindi, questo è tutto ciò che ho
trovato per ora, domani andiamo io e te e vediamo che altro ci possono dire i
libri.-
Sveglia come al solito, la ragazza si era messa subito all’opera, per non
farsi trovare impreparata, mentre quella parlava Harry si era bloccato a pensare
a come anche lei era cresciuta, ora era una gran bella ragazza.
Slanciata, con un bel seno e un sederino niente male; i suoi capelli erano
molto più ordinati di prima, merito probabilmente di qualche crema o
shampoo.
Aveva un vita "amorosa" molto attiva, questo lui lo sapeva perché si
confidavano tutto tra di loro, cose che neppure a Ron diceva, ma Herm era Herm,
erano veramente inseparabili, lui gli era stato vicino nel periodo in cui i suoi
2 amici avevano una specie di cotta l’uno per l’altra, ma la cosa non aveva
funzionato, e da allora lei correva da lui quando voleva farsi consolare.
Il moro era molto protettivo nei suoi confronti, ma non era gelosia, no tra
loro c’era solo una forte amicizia, bhè una volta si erano baciati, ma la cosa
non aveva avuto buoni risultati, dimostrando definitivamente quale tipo di
rapporto c’era tra di loro; qualche bacetto a stampo se lo davano comunque, era
una sorta di saluto, un segno della loro amicizia.
-Ehi…terra chiama Harry…ci sei?-disse la mora distogliendolo dai suoi
pensieri.
-Oh si scusa, mi ero distratto, senti sono stanco, e se rimandassimo tutto a
domani?-
-Ok dai, ma domani ricordati che dobbiamo andare in biblioteca a cercare
informazioni.-
-Si non ti preoccupare, buona notte.-
-‘notte-
E dopo aver salutato tutti andò a letto.
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Capitolo 3 *** Che l'avventura abbia inizio ***
cap.3
Grazie mille per i commenti che avete lasciato, sono
una grande soddisfazione per me….comunque ecco il terzo capitolo, che ho finito
appunto adesso di scrivere:
LAKE: mi spiace ma ieri ho steso la storia a grandi
linee e ho deciso di non inserire Sirius…ma ti posso assicurare che in caso lo
avrei messo come personaggio vivo, odio pensare che sia morto.
Spero che anche questo capitolo ti piacerà, col
prossimo avrà inizio l’avventura vera e proprio con i suoi amori e i suoi
pericoli.
BEL OLEANDER: ehi grazie mille, allora credo di
poterti fare felice, almeno in parte, come avrai capito gli altri due personaggi
non sono lì proprio per caso…diciamo che l’amore è nell’aria, continua a seguire
la storia e a commentare…(LO STESSO VALE PER TUTTI GLI ALTRI…VI
PREGO…COMMENTATE)
ARYVANO90: grazie anche a te…ora ti svelo un
segreto…io quel libro non l’ho mai letto…cioè…l’ho letto a pezzi poi l’altro
giorno a scuola, per un lavoro sull’amicizia ci hanno fatto leggere quel brano e
ne sono rimasta folgorata.
Alcuni momenti mi ispiravano una storia con i miei
amori Draco e Harry, e quindi con l’aiuto della mia mente malata e del brano, è
nata questa fic…
Ci vediamo al prossimo aggiornamento…il prima
possibile ovviamente, penso che per venerdì troverete il 4°capitolo….ciao
ciao…continuate a recensire…baci la vostra °Amelie°
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-Harry sbrigati, non ho tutto il pomeriggio.- gli
urlò la mora dall’altra parte della sala - a differenza tua, io, ho intenzione
di fare i compiti e prepararmi per il prossimo test di
Trasfigurazione.-
-Ma Mione, è tra una settimana!- le rispose
sconcertato l’amico.
-E allora?!? Ti sembra una scusa valida? Io non mi
riduco a dover studiare la sera prima, come fate sempre tu e Ron.- ma dovette
interrompere la ramanzina, i suoi polmoni avevano bisogno di aria.(oddio proprio
una cosa da lei…ecco Miss Secchiona in azione…ma in fondo io le voglio bene
perché è anche così…NdHarry)
Arrivò alla porta della biblioteca per prima e,
mentre riprendeva fiato, venne raggiunta anche dal Grifone (non che lei fosse
più veloce, solo che era partita in netto vantaggio…NdAmelie)(uff questo potevi
anche non dirlo, pensa i lettori sconvolti dal fatto che quel figo del mio
migliore amico si fosse fatto sconfiggere da me, volevo il mio momento di
gloria…eheheh…NdMione)(non ti preoccupare…avrai il tuo momenti di
gloria…NdAmelie).
Dopo essersi ricomposti lui le prese la mano ed
entrarono, salutarono da Bibliotecaria, che li fulminò, come a dire "se osate
rovinare uno solo dei miei adorati libri ne pagherete le conseguenze", per poi
dirigersi a passo spedito tra gli scaffali.
Herm lo guidava, d’altronde quello era il suo mondo,
superarono 4 corridoi laterali tra gli scaffali, stavano per infilarsi nel 5° ma
l’amica si fermò.
Da lì provenivano delle voci, il cercatore ci mise
pochi secondi a capite a chi appartenevano, superò l’amica e girò l’angolo
trovandosi faccia a faccia con il caro Malfoy e il suo caro amico
Zabini.
-Ma bene Sfregiato, hai finalmente deciso di fare
qualcosa per la tua poca cultura?E di tua spontanea volontà! Meriti un
applauso…eheheh- sghignazzò il biondino, poi vide sbucare da dietro quello
Hermione che lo fulminò con lo sguardo tenendo stretta la mano
dell’amico.
- Ah…mi sembrava strano, ovviamente c‘è dietro la
zampino della Zannuta- Blaise al suo fianco sogghignò.
-Se ora hai finito Furetto noi avremmo da fare,
vieni Herm.-
- Non ti preoccupare Potterino, ora ce ne andiamo.-
detto questo fece un cenno all’amico, che posò il libro che aveva tra le mani, e
si allontanarono; ma passando accanto al Grifondoro gli sussurrò
nell’orecchio:
-Mi devi ancora una spiegazione, e un giorno o
l’altro ti farò sputare fuori tutto- questo provocò nel ragazzo una reazione
inaspettata, fece un sorrisetto maliziosò, che durò pochi attimi, ma non sfuggì
all’occhio attento della Caposcuola.
-Ehi Piccolo tu mi devi qualche spiegazione
vero?!?-
- Bhè vedi, ieri…-così le raccontò tutto quello che
era successo con Malfoy, le disse del libro, omettendo il fatto di averlo
trovato per caso, dato che non si ricordava neppure della sua
esistenza.
Alla fine del suo monologo il ragazzo si zittì
attendendo una reazione, ma dovette attendere qualche minuto, poi:
-Mmmm….bhè diciamo che finalmente voi 2, sembra, e
dico "sembra", abbiate deciso di crescere, appianare i diverbi, ma non vorrei
essere precipitosa, può essere una buona cosa sai!-
-e per la storia della Volpe?-
-Penso abbia ragione tu, hanno qualcosa in comune, o
sei tu a paragonarli su alcuni aspetti, sai…credo che in fondo tu voglia
essergli amico.- disse tranquillamente, lasciando l’altro a bocca
aperta.
- M-ma cosa ti salta in mente, perché dovrei
volerlo?-
-Ah questo dovresti saperlo tu.-
-Uff…senti non eravamo venuti qui a cercare
qualcosa?-disse cambiando discorso.
-Certo, ci siamo distratti e abbiamo perso
tempo…allora…vediamo…ah eccolo- e dicendo così estrasse un vecchio volume, Harry
lo riconobbe all’istante, era lo stesso che aveva visto tra le mani di quell’
odioso di Zabini.
-Ehm…non vorrei allarmarti, ma ho l’impressione che
qualcuno di nostra conoscenza, e che non era in quell’aula quel giorno, sia
venuto a sapere dello Spiritello- l’amica alzò gli occhi dal volume che stava
sfogliando e gli rivolse uno sguardo incuriosito e un po’
preoccupato.
-Quando siamo arrivati, quel volume era tra le mani
di una delle Serpi, potrebbe voler dire che anche loro hanno intenzione di
trovare il luogo ed esprimere il desiderio.-
-Oddio dobbiamo darci una mossa, dopodomani tutti
partiranno per tornare a casa durante il ponte, e noi quella sera stessa dovremo
partire.-
-Signor sì signora- fece di rimando il ragazzo
mettendosi sull’attenti.
-Scemo, smettila, sai che ho ragione, non prendermi
in giro-dopo questo fece un bellissimo broncio; il cercatore la guardo con occhi
tenerissimi e dopo averle dato un dolce bacio a stampo replicò:
-Dai piccola sai che scherzo.- si guardarono negli
occhi un po’ per poi scoppiare a ridere.
-Basta distrarsi!- lo riprese lei dopo essersi
ripresa dalla sana risata.
-Dobbiamo cercare le informazioni…- dopo 5 minuti -
ECCOLE!- esclamò lei.
-Grande…cosa c’è scritto?-
-Allora, oltre a quello che già sappiamo, qui spiega
meglio dov’è il posto, cavolo Harry, non è proprio a portata di mano, sarà una
lunga camminata.-
-Vada per la lunga camminata allora, hai capito dove
precisamente?-
-Precisamente no, dovremmo cercarlo un po’ ma in un’
area ben più ristretta, domani preparo la cartina.-
-Ti adoro, altre informazioni?-
-Si 2, allora, una è che lo spiritello si svelerà
per 4 giorni, e l’altra è che si può esprimere un solo desiderio, e io credo che
tu, da cavaliere quale sei, mi lascerai l’onore…vero?-
-Signorina, lei chiede troppo, dovremo valutare bene
la cosa.-
-Brutto st…- ma non finì la frase poichè si
scaraventò sull’amico iniziando a picchiarlo scherzosamente.
-Ehm..Ehm…vorrei ricordarvi che questa è una
biblioteca, non la vostra Sala Comune- disse la bibliotecaria che li aveva
trovati seguendo gli schiamazzi.
I 2 si fissarono un attimo, poi, dopo essersi
scusati, corsero fuori dalla Biblioteca ridacchiando e tenendosi ancora la
mano.
Mentre salivano la scale, però, non si accorsero di
due paia di occhi che li fissavano:
-I nostri sospetti erano fondati, anche loro sono
interessati.-
-Non saranno un problema, ce ne sbarazzeremo
facilmente.-
Il giorno seguente passò tranquillamente e in modo
abbastanza veloce, Hermione gli pareva tranquilla, anche troppo
conoscendola.
Ron volle sapere il loro piano nei minimi dettagli,
i 2 si erano guardati, rendendosi conto solo in quel momento che non avevano un
piano, non avevano proprio nulla, oltre alle bacchette e alla cartina preparata
dalla mora.
Subito lei entrò in panico, ma venne prontamente
calmata dal complice, così decisero di preparare lo stretto indispensabile, che
la Grifoncina rimpicciolì abilmente per farlo stare nella tasca interna del
mantello.
Ora era tutto pronto,ma per davvero…avevano deciso
di portare anche qualcosina da mangiare, bhè, il "qualcosina" di Mione non aveva
nulla a che fare col nostro, rimpicciolì una marea di cose dicendo:
-Su Harry, non si sa mai, per ogni evenienza.- e gli
regalò uno splendido sorriso che fece desistere il ragazzo dal protestare; andò
a finire che tutte quelle cose furono messe in una piccola borsa di cuoio che,
essendo l’uomo, dovette legarsi alla cintura lui.
La mattina seguente e il pomeriggio passarono tra
saluti e abbracci, tutti partivano, ma nessuno, ad eccezione di Ron, sapeva che
di lì a poco anche loro sarebbero partiti, e per un’ avventura molto
interessante e che gli avrebbe riservato grosse sorprese.
Appena l’ultimo Grifone se ne fù andato i 2 si
guardarono negli occhi, bastò quello, entrambi sapevano cosa fare, corsero nei
rispettivi dormitori per cambiarsi e prendere l’occorrente.
Harry optò per un paio di Jeans neri a vita bassa,
una maglietta a maniche corte e un’ maglione nero; lei, invece, per Jeans,
camicetta bianca e maglioncino con scollo a V.
-Ehi piccola stai benissimo…-
-Anche tu…quei Jeans fanno risaltare il tuo bel
fondoschiena- disse lei palpandoglielo.
-Eheheh…siamo quasi troppo eleganti per andare nella
foresta…-
- L’importante è essere comodi.-
-Allora…pronta?-
-Si, prendo il mantello e andiamo.-
Entrambi si infilarono il mantello, presero cartina
e borsa, e si diressero verso il buco del ritratto, attraversarono tutta la
scuola tranquillamente, senza che nessuno li vedesse e uscirono in
giardino,
mancavano almeno 3 ore al tramonto, ma la cosa non
interessava a nessuno dei 2, sapevano che tanto all’interno della foresta, che
fosse giorno o notte, il buio dominava incontrastato.
Fecero un lungo respiro, si rivolsero uno sguardo a
metà tra l’elettrizzato e il preoccupato:
-Si và- fece lui.
-…si và- rispose lei.
Dopo aver attraversato il prato si infilarono,
decisi, tra gli alberi della foresta proibita, seguendo il loro stinto e la
formidabile cartina di Herm.
Non era passata neppure mezz’ora da quando i 2 si
erano inoltrati nella foresta, che altre 2 figure vi entrarono.
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Capitolo 4 *** L'aiuto arriva dalle persone più inaspettate ***
4°cap
Scusate ma mi stanno riempiendo di compiti, in
teoria questo capitolo doveva essere più lungo, ma non sono riuscita a finire di
scriverlo.
Per non lasciarvi completamente a bocca asciutta ho
deciso di pubblicare intanto questa parte. Buona Lettura.
LAKE: grazie perché continui a seguirmi, in questo
capitolo scoprirai chi sono le due figure, sinceramente no so quanti capitoli
scriverò,ho buttato giù lo schizzo di ciò che deve succedere, ma mentre scrivo
spesso mi perdo via aggiungendo parti, quindi deduco che sarà più lungo del
previsto, io inizialmente immaginavo 5 o 6 cap.
Per Sirius…bhè si vedrà….questa era la prima fic che
scrivevo, e mi ha preso da matti, è un’emozione unica creare una storia, e credo
che la riproverò…magari nella prossima ce lo metto…VIVO
OVVIAMENTE!!!
ARYVANO90:qui verranno svelati i tuoi dubbi su
Blaise, anche io come te adoro vedere i 2 Grifoncini così coccolosi!!!!!!!!!E
penso anche che la cosa potrebbe essere fraintesa…ehehehe…grazie mille, continua
a leggere e commentare
PER TUTTI VOI…COMMENTATE DAI…CHE VI COSTA?SONO
CURIOSA DI SAPERE COSA NE PENSATE…PLEASE…BACI °Amelie°
Camminavano ormai da 3 ore, nessuno dei 2 parlava,
solo qualche frase ogni tanto; concentrati su ogni minimo rumore, in
allerta.
Fino a quel momento erano stati più fortunati del
previsto, avevano avuto a che fare solo con un paio dei figli "cresciutelli" di
Aragog (se li avesse visto Ron sarebbe morto sul colpo…eheheh…NdHerm) (mi
immagino la sua faccia….eheh…NdHarry) (ehi voi non vi distraete, ho appena detto
che eravate in allerta…su su…NdAmelie) (scusaaaa NdHarry-Herm) e con
un’affettuosa piantina, che aveva tentato di prendere la morettina coi suoi
lunghi rami.
Ora sembrava tutto calmo, il silenzio regnava
incontrastato, fino a che:
-Ehi cosa è stato?- la ragazza si era bloccata
sentendo uno strano brontolio.
-Scusa piccola, era il mio stomaco, sai, è quasi ora
di cena ed inizio ad avere fame-
-Ahahah, scemo mi hai fatta spaventare, dai
fermiamoci qui, mangiamo e poi ripartiamo-
-Ok, questo posto è abbastanza protetto, staremo
tranquilli-.
Si sedettero vicini, ma, mentre saziavano il loro
appetito, il moro si bloccò:
-Cosa c’è Harry?-
-Shhhh…- disse muovendosi lentamente verso un
albero, dietro il quale si nascose, seguito a ruota da lei; entrambi estrassero
la bacchetta, pronti all’azione.
-Sembrerebbero passi- fece lei, ma non ebbe il tempo
di aggiungere altro che comparvero 2 figure ammantellate.
Quelli li superarono senza neppure
notarli.
-EHI VOI!!!- a pronunciare queste parole fù il
rosso-dorato, che, uscito allo scoperto era stato subito affiancato
dall’amica.
Le figure reagirono immediatamente voltandosi,
bacchette alla mano, e rivelando la loro identità:
- Bene bene, chi abbiamo qui? Il principino e il suo
caro amico Zabini, che combinate nella foresta?-
- SanPotter- rispose il biondino, - potrei girarti
la domanda, cosa ci fate, tu e la Mezzosangue, lontano dal castello e dal vostro
protettore Silente?-
-Non chiamarla più così, non osare- ringhiò Harry,
venendo subito calmato dalla moretta, che prese la parola:
- Penso di sapere perché siete qui…-
-Illuminami- ghignò la Serpe.
- Come noi, siete alla ricerca dello Spiritello.-
poi girandosi verso l’amico - Bene piccolo, la cosa si fa interessante, dovremo
scontrarci con questi 2.-
- Allora non sarà un grande problema- ed entrambi
scoppiarono a ridere, lasciando gli avversari di stucco.
Il primo a reagire fù Zabini che, puntando i suoi
occhi di un blu intenso su di loro disse:
- Ehi ehi ehi…non credete di essere un po’ troppo
sicuri di voi stessi? Che è successo al vostro Grifondorismo? A fare così
dovremmo essere noi, non credete?!-
Lei gli si avvicinò piano, fissando gli occhi nei
suoi:
-Devi sapere che ciò che vogliamo noi lo otteniamo,
siamo molto determinati.-
-No cara, quella è ancora una caratteristica
Serpeverde a quanto mi risulta.-
-Potrebbe anche essere, ma noi 2 certamente
otteniamo sempre ciò che vogliamo, vero piccola?-
-Assolutamente.- fece lei di rimando andando con le
dita a sfiorare il volto di Zabini.
-Non ti illudere Sfregiato, il desiderio sarà
nostro-
La discussione continuò, e dopo poco i 4 si
ritrovarono distanti solo un metro gli uni dagli altri.
Due bellissimi occhi colore dell’oceano rimanevano
fissi sulla ragazza, l’aveva stupito, non credeva che lei potesse essere così
provocante, ma era comunque una Mezzosangue, e per di più una Grifondoro, con un
lato Serpeverde.
Preso da questi pensieri non si accorse che qualcosa
si stava muovendo sull’albero alla sua destra.
-ATTENTO!-fù l’unica parola che senti prima di
essere buttato a terra, qualcuno lo aveva placcato, ed ora quel qualcuno era
sdraiato su di lui.
Allungò le mani che toccarono una folta chioma lunga
e riccia, era Hermione, che però non sembrava volersi muovere:
-Ehi Zannuta, che c’è? Non hai saputo
resistermi?-
-Mione!-il cercatore accorse a soccorrere l’amica
che era svenuta prendendola fra le sue braccia.
-Ma che succede?-chiese quello ancora a
terra.
- Lei ti…ti ha salvato- balbetto uno stupito
biondino.
- E da cosa, se posso saperlo?-
-Da quello- fece indicando l’albero.
Il ragazzo si voltò, e ciò che vide lo lasciò
disarmato; un grosso bruco nero e peloso, con un lungo pungiglione sulla coda,
stava risalendo tranquillamente il tronco.
-L..lei mi ha salvato da quel coso?- era scioccato,
perché lo aveva fatto? Rivolse, ancora una volta, il suo sguardo sulla moretta,
ancora svenuta tra le braccia dell’amico.
Quello disse solo:
-L’ha punta-mostrando la ferita sulla spalla
sinistra, che sanguinava leggermente.-Ehi piccola…svegliati…ti prego…su apri gli
occhi-.
Ma quella non reagiva; non era la ferita in sé che
lì preoccupava, ma il veleno che era entrato in circolo, dovevano fare
assolutamente qualcosa.
La tensione venne spezzata dalla faccia stupita di
Harry, che esclamò:
-EHI!-
-…sodo come al solito e molto bello da toccare…-
disse una flebile voce, la ragazza si era svegliata e aveva allungato una mano
sul sedere del moro.
Sul viso di lui si aprì un largo sorriso, e anche i
2 alle loro spalle tirarono un sospiro di sollievo:
- Oddio piccola che paura che ho avuto- e una
lacrimuccia sfuggi ai suoi occhi, cominciò a darle una lunga serie di bacini sul
viso, per poi stampargliene uno sulle labbra.
I Serpeverde fecero uno sguardo stupito, ovviamente
fraintendendo il gesto di amicizia, infatto negli occhi blu del cacciatore si
poté vedere una punta di delusione.
Ad interrompere la scena fù il biondo:
-Sentite, poco più indietro c’è una casetta un po’
malandata, potremmo portarla là, e io potrei preparare un antidoto per il
veleno.
-Grazie, fammi strada.-disse solo Harry, prendendo
in braccio l’amica che essendo molto stanca si addormentò col viso nascosto
nell’incavo tra il collo e la spalla di lui.
Al suo risveglio notò subito che qualcuno la stava
fissando, ma quegli occhi non erano quelli verdi speranza
dell’amico:
-Ben svegliata-
-D…dove sono?-
-In una casa disabitata nel bel mezzo della Foresta
Proibita.-disse il ragazzo sorridendole dolcemente.
-Harry dov’è?-
-Fuori a raccogliere legna e Draco stà fumando, ti
ha preparato lui l’antidoto.-poi prendendosi la testa fra le mani
sussurrò:
-Mi spiace…è tutta colpa mia…se non mi fossi
distratto….Dio che scemo sono stato…hai rischiato la vita per colpa
mia-
-Ehi Ehi…frena-lo interruppe lei, regalandogli un
bellissimo sorriso e accarezzandogli il viso -non ti preoccupare, ora stò bene,
devo solo recuperare le forze.-
- Ma perché….perchè mi hai salvato? Sono un tuo
nemico!-
-"Nemico" che parola grossa, diciamo una specie di
rivale, e comunque, perché non avrei dovuto farlo?-
-Grazie- disse arrossendo leggermente e
sorridendo.
-Di nulla-.
Lui mise una mano su quella di lei, che ancora gli
carezzava il volto, e la tenne lì ferma, per sentirne il calore.
-Signorina Granger, mi stupisce, non la credevo così
coraggiosa-
-Abbiamo abbandonato i soprannomi? Basta Zannuta o
Mezzosangue?- il volto di lui si rattristò
-Scusa, mi spiace di averti trattato male, giuro che
non accadrà mai più.-
-Bhè anche io ti devo delle scusa…non che io si sia
andata leggera con gli insulti a volte.-
-Mi stupisco sempre di più…sei una continua
sorpresa-
-Grazie Blaise, lo prendo come un complimento-poi
vide l’espressione di lui sorpresa:
-Che c’è?-
Come mi hai chiamato?-
-Blaise…ah scusa forse non dovevo-
-No no và bene così, sono contento tu l’abbia
fatto-
-Allora tu chiamami Hermione-
-Ok Hermione, ma ora riposa un’altro po’.- si
scambiarono un altro sorriso.
-Và bene, ma tu non mi lasciare, stai qui con
me-
-Non la molla neppure per un secondo Signorina
Granger-
Lei ridacchiò, chiuse gli occhi e sprofondò tra le
braccia di Morfeo, con una mano tra quello grandi di lui.
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Capitolo 5 *** Questa non me l'aspettavo...sei diverso ***
5° CAP
Scusate se non ho più aggiornato, ma
ero in gita, ora riprenderò ad aggiungere capitoli abitualmente, tanto la storia
è già scritta, manca solo il tocco finale.
Ringrazio tutti quelli che hanno
recensito l’ultimo capitolo, quindi:
Lake
Bel Oleander
AryVano90
Grazie mille e continuate a lasciare
commenti, mi fanno molto piacere.
P.S. grazie per avermi segnalato
l’errore di pubblicazione.
ORA BUONA LETTURA!!!!
°Amelie°
-----------------------------------------------------------------------------------------------------
Fuori dalla porta, intanto, qualcun
altro si stava confrontando; tornando con la legna Harry vide il biondino
appoggiato alla porta della casa a fumare:
-Ehi che fai fuori?- ma quello ebbe una
reazione inaspettata, si voltò di scatto impugnando la bacchette e puntandola
verso la figura che aveva parlato(non so se rendo…ma la Foresta Proibita non è
il posto più luminoso di questo pianeta…NdAmelie).
-Ma che fai?!mettila giù, sono
io…Harry!-
-Dio…Sfregiato la prossima volta vedi
di non farlo più, stavo per schiantarti, non ti avevo riconosciuto-
-Bhè allora…che fai fuori?-
-Domanda stupida Potter- disse
sventolandogli la sigaretta sotto il naso.
Harry aprì la porta, ma, vedendo ciò
che stava accadendo all’interno della casa, decise di non entrare e la
richiuse.
-Perché non entri?-
-Non mi sembra giusto interrompere quei
due che stanno parlando così dolcemente.-
-Chi?!Zab e la Zannuta?- poi alzando
gli occhi al cielo -Ma che stà succedendo al mondo? Domani vedremo gli Schiopodi
volare e la McGranitt che balla il cancan in Sala Grande.-e si mise una mano sul
viso.
Il moro scoppiò a ridere, poi
chiese:
-Ne avresti una anche per me?-
indicando con la testa la sigaretta tra le dita dell’altro, che lo guardò
sbalordito:
-Da quando in qua San Potter
fuma?-
-Diciamo da circa 6 mesi-
Poi più nessuno parlò, il biondo gli
passò la sigaretta e quello se l’accese; non c’era bisogno di dire nulla, non
era uno di quei silenzi imbarazzanti, ognuno era immerso nei proprio pensieri,
l’atmosfera era tranquilla ed entrambi si trovavano a loro agio; nessuno dei due
credeva di poter stare così bene in presenza dell’altro.
Harry fissava il fumo andare verso l’alto, quando
gli venne in mente un passaggio del libro:
Ma la Volpe ritornò alla sua
idea:
-La mia vita è monotona, ma se tu
mi addomestichi,
la mia vita sarà come illuminata.
Conoscerò un rumore
di passi che sarà diverso da
tutti gli altri. Gli altri passi
mi faranno nascondere sotto
terra. Il tuo, mi farà uscire dalla
tana come una
musica.-
ora finalmente se ne rendeva conto, bramava un
rapporto diverso col Serpeverde, un amicizia…o forse qualcosa di
più….
Ma fù scosso dai suoi
pensieri:
-Non è da te…-
-Cosa non è da me?-
-Mi stupisci Sfregiato, come può il
Bambino-Sopravvissuto fare cose così lontane dalla sua reputazione? Sei il
paladino della giustizia, il ragazzo perfetto…ed ora scopro cose di te che
neppure pensavo possibili. Sei diverso da come credevo.-
-I tuoi sono solo pregiudizi Malfoy-
disse lui un po’ stupito.
-Forse-
-Bhè, devi sapere che non sono proprio
così perfetto, anche io sbaglio e faccio cose che non dovrei fare-poi rise-Sono
sicuro che anche tu hai qualcosa da nascondere, un volto di te che non mostri,
l’hai dimostrato prima, aiutando Herm. Sai che ti dico, un giorno o l’altro ti
svelerò un piccolo segreto, che non puoi neppure immaginare.-
-È no Potter…la tua stà diventando
un’abitudine, smetti di lasciare i discorsi in sospeso, non puoi lanciare il
sasso e poi ritirare il braccio!!!-
-Ah già, allora sono 2 i segreti che ti
devo svelare, ma tutto a tempo debito, quando te lo sarai meritato.- si stava
divertendo da matti a parlare con lui e avrebbe voluto continuare così per un
po’ ancora, "oddio Harry che stai pensando, quello è Draco Lucius Malfoy, colui
che ti ha tormentato per 6 anni, e negli ultimi tempi tu pensi a lui in modo
diverso…"
-Ehi Potter sveglia!- il Serpeverde gli
stava sventolando una mano davanti agli occhi.
-Ah si scusami.-
-Allora…mi dici in cosa consistono
questi tuoi segreti?-
-Mmmm, non saprei.- stava ghignando
come un vero Serpeverde.
-Non conoscevo questo tuo lato così da
Serpe-
-Eheheh…caro Malfoy…devi sapere che io
sono molto più simile a te di quello che credi- poi se ne andò, buttando il
moccino ed entrando in casa.
-Diavola Potter, non sei mica una
Sfinge…parla in modo chiaro-
-Dai tempo al tempo, prima o poi lo saprai.- detto
questo si girò verso il biondo, giusto in tempo per vedere quel velo di
tristezza che copriva per alcuni attimi i suoi bellissimi occhi:
La Volpe tacque e guardò a lungo
il Piccolo Principe:
-Per favore…addomesticami.-,
disse.
-Volentieri-, rispose il Piccolo
Principe.
Si… "volentieri", in quel momento pensava la
stessa cosa, lo voleva più vicino, voleva abbracciarlo e sentire il calore
emanato dal suo bel corpo, ma, facendosi violenza, si girò ed entrò nella
stanza.
-Si è addormentata di nuovo- fece
Blaise.
-Grazie per esserle stato vicino, ora
andate pure tutti e due a dormire, stò io con lei.-
I ragazzi annuirono silenziosamente
dirigendosi in un altro angolo della stanza, su dei materassi, anche se il moro
lo fece molto di mala voglia.
Dormirono per parecchie ore; ad un
certo punto, anche gli occhi di Harry cedettero e quello si assopì con la testa
vicina al braccio della ragazza.
A svegliarlo furono delle carezze tra i
capelli, aprì gli occhi e trovò a fissarlo quelli nocciola dell’amica, che gli
sorrideva dolcemente.
-Ben svegliato-
-Ehi piccola- disse con la voce ancora
impastata dal sonno -Come ti senti?-
-Meglio direi, solo un po’
fiacca-
-Devi riposare ancora un
po’-
-Ora non ho sonno, più tardi dovrò
anche ringraziare Malfoy-
-Si certo…- fece lui, ma la ragazza
vide l’ombra che era passata, anche se per pochi secondi, negli smeraldi del
Grifone quando aveva detto quel nome.
-Che succede?-
-Nulla perché?-
-Non mentirmi, ti conosco troppo bene e
so quando menti-
-Uff…và bene…ehm…bhè-
-Harry parla chiaramente, non si
capisce nulla!!!-
-Ok- si mise alle spalle dell’amica,
facendole poggiare la schiena sul proprio torace e intrecciando le loro
mani.
-Allora…hai presente quello che ti
avevo detto in biblioteca su Malfoy?-
-Si-
-Bhè penso di avere la idee più chiare,
anche se la cosa mi manda ancora più in confusione-
-La logica non fa una piega- lo schernì
lei.
-Non sfottere…-poi le sorrise-
vedi…credo che lui mi piaccia- disse tutto d’un fiato.
-Noooo, sono contentissima per te-
fece, girandosi e mettendosi in ginocchio tra le gambe di lui, e scoccandogli un
altro bacio a stampo.
-Ehi ehi calmati, non mi stò mica per
sposare!!!...e tu invece?-
-Io chè?-
Tu e Zabini…vi ho visto
prima-
Lei arrossì.
-Lo ammetto….credo mi
piaccia-
-Ora mettiamocela tutta per
conquistarli-
-Ovvio-
-In bocca al lupo-
-Anche a te-
-Crepi-
-Crepi-
Ma dentro di sé, sapeva di aver molta
paura, Draco era un DonGiovanni, non gl’ importava di niente e nessuno;
sicuramente non poteva interessarsi al Grifone per eccellenza, la sua nemesi;
questo lo rattristava, i suoi sentimenti non sarebbero stati ricambiati, ma non
voleva far preoccupare l’amica, allora finse, proprio come un vero Serpeverde,
quale era per Smistamento, stampandosi un sorriso sul volto.
Poi sorridendo si abbracciarono di
nuovo e si diedero un altro bacio.
Ma proprio in quel momento una Serpe
aprì gli occhi, e vide la scena; dopo aver sentito una forte stretta al cuore,
decise di continuare a fingere di dormire.
RECENSITE VI PREGO….AL PROSSIMO
CAPITOLO…BACI
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Capitolo 6 *** Mi sono preso una bella cotta ma... ***
6°cap
Ringrazio ancora quelli che hanno letto o commentato, mi ha fatto molto
piacere, spero di non avervi deluso fino ad ora, e se l’ho fatto mi dispiace…la
storia continua con altre complicazioni…ma non vi preoccupate da qualche parte
li aspetta un lieto fine…
Grazie a Nixy, Lake e Bel Oleander per i commenti….BUONA LETTURA
-Che ne dici…li svegliamo?-
-Si dai, hanno già dormito abbastanza, e voglio anche ringraziarli per
tutto.-
Lui si avvicinò ai 2 addormentati e scuotendoli gridò:
-Sveglia pigroni!!!Su dai in piedi-
Blaise fu il primo ad aprire gli occhi dopo un grosso sbadiglio, e per prima
cosa vide lo splendido sorriso che la moretta gli stava regalando.
-‘giorno-disse solo, con un tono distaccato.
-Buongiorno a te-risposero i Grifondoro.
Harry era ancora intento a svegliare Draco:
-Ehi Principino sveglia..-
-No…mamma dai ancora 5 minuti…-
I tre scoppiarono in una fragorosa risata che riuscì a destare il biondo:
-Che diavolo avete da ridere?-
Sconcertato fissava la scena che gli si presentava davanti agli occhi:Blaise
si rotolava a terra tenendosi lo stomaco, Hermione era piegata in due dal ridere
e Harry aveva grossi lacrimosi che scendevano dai suoi bellissimi occhi;
irritato si alzò e si diresse verso quest’ultimo prendendolo per il colletto e
sbattendolo contro il muro:
-Perché ridi?!- si stava alterando ma il moro non sembrava affatto
preoccupato della cosa…anzi…
-Niente figliolo niente- disse scatenando l’ennesima ondata di risate.
Il viso di Draco, da arrabbiato, si fece in un attimo serio, poi un sorriso
malizioso gli si aprì sul volto.
-Vediamo se avrai ancora voglia di ridere dopo questo…- e avvicinò la sua
bocca all’orecchio del moro, leccandone il contorno e mordicchiando il lobo.
Il Grifone si pietrificò, e lo stesso fecero gli altri due, che smisero di
ridere fissando la scena sbalorditi.
La Serpe si allontanò ghignando, poi, come se nulla fosse, disse:
-Io ho fame, qualcuno ha da mangiare?-
Ma nessuno fiatò.
-Ehi sveglia…ho fatto una domanda alla quale gradirei ottenere una
risposta.-
-Ah si scusa…noi abbiamo portato un po’ di cose…Harry passami la borsa.
Quello finalmente si mosse, anche se in maniera abbastanza meccanica, e dopo
aver recuperato la borsa, la svuotò sul tavolo.
-Ma quanta roba avete portato?-
-Bhè…sai com’è…sono una ragazza previdente io.-
-Ottimo lavoro Granger-
-Grazie, allora che vi và di mangiare?-
A loro si unì anche Blaise, che però evitava ogni tipo di contatto con la
ragazza, teneva la testa bassa e cercava di parlare solo se chiamato in causa,
non rivolgendo mai direttamente la parola a Hermione.
Oltre a lui qualcun altro era abbastanza silenzioso, perso nei suoi pensieri
Harry non aveva la minima idea di cosa parlassero gli altri e, sinceramente, non
gli interessava affatto.
Stava pensando a quello che era accaduto poco prima.
-Che bisogna fare?- domandò il Piccolo Principe.
-Bisogna essere molto pazienti-, rispose la Volpe.
"Su Harry, fai il bravo, sii paziente e non saltargli addosso davanti hai
tuoi amici per impossessarti di quella bocca impertinente, toccare i suoi
bellissimo capelli biondi e accarezzare con le mani ogni centimetro del suo
corpo…devi darti una calmata, altrimenti potresti impazzire, devo
distrarmi!"
Si costrinse a partecipare in modo attivo alla conversazione:
-Ma si può sapere come fai tu ad ascoltare le lezioni di Ruf?- stava dicendo
il biondo.
-Io le trovo interessanti-
-Per una volta sono d’accordo con lui, le lezioni di quel fantasma sono
altamente soporifere-
-E tu Blaise che ne pensi?- fece lei tentando per l’ennesima volta di
attirare la sua attenzione, non era stupida, si era accorta di come si stava
comportando, decisamente l’opposto della sera precedente, e si stava
preoccupando.
-Mmh…-mugugnò quello.
-Ehi Zab che ne dici di parlare in un modo un po’ più umano, così magari
riusciamo a capirti anche noi.-
-No Granger non mi piacciono le sue lezioni- lo disse in modo secco, per poi
riabbassare lo sguardo incupito.
Harry notò il volto triste dell’amica, stava succedendo qualcosa a Blaise che
la faceva soffrire, doveva fare qualcosa:
-Ehi ‘Mione, che ne dici di fare 4passi con me…una boccata di aria fresca ti
farà senz’altro bene, sei ancora pallida e devi recuperare le forze.-
-Ok dai andiamo- e un presi i mantelli, per proteggersi dal freddo,
uscirono.
FUORI:
-Ma che succede?-
-Non lo so…è da quando si è svegliato che non mi rivolge la parola, non mi
guarda neppure in faccia ed in più ha ricominciato a chiamarmi Granger- stava
per scoppiare a piangere.
-Forse faresti meglio a parlare con lui…così capirai il perché, chiarisci con
lui-
-Ma come faccio, potrei scoppiare a piangere, e se lui si mettesse a ridere e
ricominciasse a comportarsi come ha sempre fatto-
-Aspetta…ma che dici, sono sicuro che ci tenga a te, l’ho capito vedendovi
ieri sera, deve essere successo qualcos’altro…su Signorina Granger sfoderi il
suo coraggio da perfetta Grifondoro-
-Ok gli parlerò…ma credo che anche tu abbia qualcosa da fare…con un certo
biondino, che cos’era quello di prima?-
-Non lo so…ma giuro che non so come ho fatto a trattenermi, gli sarei saltato
addosso volentieri, Dio quanto mi eccita-
-E bravo il nostro Malfoy…il tuo lato Serpeverde è completamente sveglio;
chissà cosa direbbe se venisse a sapere qual è la tua vera casa di
appartenenza…eheheh.-
-Penso gli prenderebbe un colpo, credo che glielo dirò.-
-Vorrei vedere la sua faccia in quel momento.-
Risero entrambi, ora si sentiva un po’ sollevata, aver parlato con Harry le
aveva fatto più che bene; camminarono ancora un po’ parlando del più e del meno,
per poi riavviarsi verso la casa.
CONTEMPORANEAMENTE NELLA CASA:
-Si può saper che cazzo hai?!-
-Niente-
-Non mi mentire, perché ti comporti da Zombi burbero?-
-Senti Dray, non so come la prenderai, ma credo di essermi preso una bella
cotta…e grossa.-
-Per la Granger?-
-Ma si vede così tanto?-
-Bhè diciamo che basta stare un’poco attenti per capirlo…e poi io sono il tuo
migliore amico da un’eternità, ti conosco come le mie tasche…ora spiegami perché
stai tentando di farla scappare.-
Quello lo guardò sconcertato:
-NON VOGLIO FARLA SCAPPARE!!!-
-E allora perché ti comporti così?-
Abbassò nuovamente lo sguardo, prima di dire:
-Credo stia con Potter, li ho visti mentre si baciavano stamattina-
-Ma non ne hai la certezza, e poi a me è sembrata molto triste mentre tu non
la cagavi.-
Lo sguardo del ragazzo si illuminò.
-Dici davvero?!-
-Certo-
Tirò un sospiro di sollievo:
-Allora penso che le parlerò-poi lanciò un occhiata maliziosa all’amico -E tu
invece?-
-Cosa?-
-Non fare il finto tonto…cos’era quello di prima?-
-Mmmm…non so-
-DRAY!!!-
-Bhè diciamo che non mi dispiacerebbe più di tanto fare qualcosa con
lui…-
-Draco!!!-
-Ok si mi interessa…ieri abbiamo parlato un po’ e mi ha incuriosito da
matti…ha un lato nascosto che non conoscevo…mi intriga-
-Bene- fece l’altro felice- le coppie sono formate…ora mettiamoci
all’opera.-
-E sia-
Ma quello che sarebbe successo di lì a pochi secondi avrebbe rovinato per
l’ennesima volta i buoni propositi….forse non del tutto….
RECENSITE DAI…PLEASE…ANCHE UNA SOLA PAROLAAAAAAAAAAAA….BACI °Amelie°
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Capitolo 7 *** Inizi e complicazioni ***
7°CAP
Grazie per aver seguito la storia fino ad
ora, mi scuso ma essendo nel pieno delle ultime settimane di scuola(quindi
sommersa da verifiche e interrogazioni dell’ultimo minuto) non riesco ad
aggiornare come vorrei. Ringrazio chi ha commentato e vi auguro BUONA
LETTURA…
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Pochi minuti dopo la porta si aprì e il
cercatore Grifondoro entrò nella casa mano nella mano con una sorridente
Hermione alla quale la chiacchierata aveva fatto decisamente bene; la cosa prese
alla sprovvista il povero Blaise che si lasciò cadere nello sconforto più
totale.
Dopo aver fatto un respiro profondo lei
gli si avvicinò:
-Ehm, possiamo parlare per
favore?-
-Non ora, ho altro da fare- il tono con
cui lo disse fù molto più duro del dovuto, la ragazza sbarrò gli occhi che
iniziarono a riempirsi di lacrime, si girò di scatto e andò nell’altra stanza
con passo deciso.
Lui era rimasto lì stupito dalle proprie
parole e dalla propria voce, si ridestò solo quando Harry passandogli in parte
gli diede una spallata e lo fulminò con lo sguardo.
Appena quest’ultimo fù scomparso oltre la
porta Draco si avvicinò all’amico convinto che fosse improvvisamente
impazzito:
-Ma che cazzo ti
prende?!-
-Non lo so, dopo averli visti per mano
non ho più capito niente-
-Dio che amico cretino che ho…corri a
chiederle scusa.-
-Non posso…mi ucciderà, e se non lo fa
lei se ne occuperà Potter-
Poi si allontanò dall’amico e si sedette
vicino al fuoco fissando imbambolato le fiamme, non si mosse più da lì per il
resto della giornata, anche i 2 Grifoni non uscirono più dalla stanza adiacente,
ma ogni tanto si poteva sentire un singhiozzo soffocato provenire da
là.
La giornata era stata decisamente lunga,
era scesa la notte e lui si trovava ancora lì, non si era mosso di un
centimetro.
Come aveva potuto trattarla così?Basta,
aveva deciso, doveva parlarle e chiederle scusa alla faccia di ciò che poteva
accadere, 5 dita sulla faccia se le era proprio
meritate.
Si alzò di scatto e si diresse verso la
porta, varcata la soglia vide Hermione sdraiata su un materasso addormentata,
con le guance ancora rigate dalle lacrime;il moro le stava accarezzando
dolcemente i capelli; si avvicinò titubante, poi
chiese:
-Ti spiace lasciarmi un’ attimo solo con
lei? Vorrei scusarmi.-
Stranamente quello non fece storie ma si
avviò verso l’altra stanza.
Preso il posto di Harry, rimase a
fissarla per parecchi minuti, era bellissima, e lui si sentiva sempre più in
colpa; le carezzò il viso e gli occhi di lei si aprirono piano, mentre cercava
di mettere a fuoco le immagini.
-Ciao- disse lui
dolcemente.
Riconosciuta la voce scattò a sedere,
allontanandosi dalla mano, che rimase lì a mezz’ aria.
-Cosa vuoi-fece lei
dura
-Scusarmi per l’ennesima
volta…-
-E per cosa?!- disse
sarcastica.
-Ti ho trattata male, ma ti giuro che non
era mia intenzione…io….-si sentiva molto imbarazzato ma si fece coraggio- io ti
voglio bene…mi piaci da impazzire-
Herm sgranò gli
occhi:
-Cosa?-
-Hai capito bene, ho reagito a quel modo
preso da un attacco di gelosia, Potter ti teneva per mano-poi si bloccò e tornò
triste, abbassando lo sguardo -scusa se ti ho detto tutte queste cose, tu stai
con lui e io non mi dovrei impicciar…-
Le sue parole furono interrotte poiché
lei gli saltò al collo abbracciandolo forte, lui ricambiò la stretta, confuso,
ma godendosi quel calore che la ragazza emanava.
Herm si allontanò per prima e fissandolo
negli occhi disse:
-Scemo, anche tu mi piaci e ti assicuro
che tra me e Harry non c’è nulla, se non una grande amicizia; in soli 2 giorni
ho potuto scoprire lati di te di cui non sapevo l’esistenza, ti ho conosciuto
meglio che in 6 anni di scuola, e vorrei poter stare con te più a lungo
possibile per darti la possibilità di imparare tutto di me e viceversa.- poi il
suo sguardo si fece triste -ma questo è impossibile, un Grifondoro e un
Serpeverde, una Mezzosangue e un Purosangue, un’ accoppiata che non può avere un
futuro.-
-Shhh….basta preoccuparsi, io non ho
nessuna intenzione di rinunciare a te per via di ciò che gli altri pensano…sei
stata un fulmine a ciel sereno, hai riempito la mia vita…ma ora ti prego di
concedermi una cosa.-
-E sarebbe?-
-Un bacio-
Sul volto le si aprì un bellissimo
sorriso:
-Volentieri Signor
Zabini-
Le loro labbra si unirono in un casto
bacio che presto si tramutò in qualcosa di molto più
appassionato.
Restarono così, abbracciati a baciarsi e
parlare per il resto della nottata.
Un moretto di nostra conoscenza si
affacciò alla porta poi sorridendo disse tra sé:
-E vissero per sempre felici e
contenti-
-Sei impazzito Potter?-solo allora si
accorse che il biondino non stava affatto dormendo, anzi lo fissava con quel
bellissimi occhi, con un aria interrogativa.
-Io no, ma qui- dicendolo indicò la
stanza alle sue spalle- qualcuno è pazzo di gioia-
-Ah hanno chiarito
finalmente-
-Non sembri molto sorpreso…e neppure
scocciato-
-Sorpreso no di certo, era più che
prevedibile, ma perché dovrei essere scocciato?-
-Vuoi forse dirmi che accetti che una
Serpe e un Grifone stiano insieme? Oltretutto una Mezzosangue e un
Purosangue?-
-Bhè direi di
si-
-Mi sorprendi
Malfoy-
Draco era divertito dalla scena, il
Grifone era visibilmente stupito:
-Perché non dovrei accettarli? Stiamo
parlando del mio migliore amico, sa quello che fa; inoltre non penso che l’
appartenenza a case diverse dovrebbe allontanare due che si vogliono
bene-
"Come vorrei stesse parlando di noi"
pensò Harry.
-I vostri compari non credo sarebbero
d’accordo-
-Potter sei rimasto indietro…non ci
facciamo più condizionare dagli altri ormai da un
pezzo-
-Ottima scelta Malfoy.- poi più nessuno
parlò.
A rompere il silenzio fù il
moro:
-Bhè e ora che si
fa?-
-Ti và di giocare a
qualcosa?-
-A cosa?-
-Obbligo o Verità…dato che siamo solo noi
due ci alterneremo- gli lanciò uno sguardo di sfida -Sicuro di voler
accettare?-
-Certo- disse restituendogli lo stesso
sguardo.
-Bene, a te l’onore di fare la prima
domanda-
Presero posizione vicino al fuoco, uno di
fronte all’altro.
-Allora…obbligo o
verità?-
-Verità-
-Sai, me lo chiedo da un po’, ci sei mai
andato con la Parkinson?-
-Ovviamente no, siamo solo buoni
amici…obbligo o verità?-
-Verità-
-Vediamo se quello che si dice in giro è
vero…sei ancora vergine?-
-No-
-Bene bene Potter le voci allora erano
vere-
-Obbligo o
verità?
-Verità-
-Sei interessato a qualcuno in questo
momento?-
-Si-
-Verità- stavolta Harry non gli lasciò
neppure il tempo di fargli la domanda di rito, il gioco si stava facendo molto
interessante.
-Quali sono le tue preferenze
sessuali?-
-Una vale l’altra…sono
bisex-
-Mi dichiaro sbalordito, questa non me
l’aspettavo…comunque verità-
-Di che casa è?-
-Grifondoro…stupito
vero-
-Un po’…verità-
-Chi è stata la tua ultima conquista?
Quando e dove l’avete fatto-
-Ultimo vorrai dire, Gregory Johns,
venerdì scorso se non sbaglio, nel bagno dei prefetti-
-Quello del 7° di
Grifondoro?-
-Si lui-
-Divertito?-
-Direi di si, ma ora tocca a
me-
-Verità-
-Attivo o
passivo?-
-Attivo di solito, ma mi è capitato anche
di essere passivo-
-Verità-
-Giro la
domanda-
-Stessa risposta anche per
me-
-Verità-
-Con chi
passivo?-
-Theodore Nott-
-Bel ragazzo, non sapevo fosse gay, ci
farò un pensierino, verità-
-Tu passivo con
chi?-
-Bill Weasley-
-Il fratello di
Lenticchia?!?!?!?!-
-Si la scopata migliore della mia vita,
dio se è bravo-
-Vuol dire che non hai provato il
meglio-
-Fammi pensare, conoscendo la tua innata
modestia, il meglio saresti tu?!-
-Certamente-
-Ecco appunto…-
-È la pura verità Potter- mentre
parlavano, senza neppure accorgersene, avevano cominciato ad
avvicinarsi.
-Sai io sono fatto così, se non vedo non
credo, diciamo che in questo caso sarebbe meglio dire...se non provo non
credo-
-Siamo testardi- erano a meno di 2 spanne
uno dall’altro.
-Lo sono sempre stato, ma più che
testardo mi definirei diffidente verso alcuni-
-Bene Signor Diffidente la tua è una
proposta?-
-Dipende-
-Da cosa?-pochi centimetri dividevano le
loro labbra, potevano sentire il profumo inebriante della pelle l’uno
dell’altro.
-Da te…- non si capì chi prese
l’iniziativa, fatto stà che diedero inizio ad un lungo ed appassionato bacio, a
dividerli fù solamente il bisogno di ossigeno.
Si stavano fissando negli occhi, era
stato un momento travolgente, ma ora cominciavano ad assalirli un milione di
dubbi.
Spostarono lo sguardo imbarazzati, il
primo a parlare fu Draco:
-Io ora vado a
dormire…-
-Si vado anch’io- queste furono le ultime
parole che si rivolsero prima di rintanarsi ognuno nel proprio angolo, ma
nessuno dei due riuscì a dormire quella notte, erano entrambi troppo
confusi.
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