Un'ottima idea. di TheOnlyWay (/viewuser.php?uid=125619)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #Primo atto ***
Capitolo 2: *** #Secondo atto ***
Capitolo 3: *** #Terzo atto ***
Capitolo 4: *** #Ultimo atto ***
Capitolo 1 *** #Primo atto ***
#Primo atto, in cui Liam
capisce di
essere un completo idiota.
Certe volte, per
quanto io
mi ripeta di essere una persona intelligente, ponderata e parecchio
furba, mi
sento incredibilmente stupido.
Come in questo
momento,
tanto per fare un esempio calzante.
Sto qui a sentire
Cassidy
che suggerisce un piano assurdo per allontanare Jason da Melanie e
l’unica cosa
a cui riesco a pensare è che Melanie è mia.
Mia.
Non ho mai provato una
tale possessività per qualcuno. Soprattutto per una ragazza.
Insomma, lo sanno
tutti che le ragazze vanno e vengono e che quella giusta è
talmente rara che
l’opportunità di trovarla è
praticamente inesistente.
Eppure, mentre
immagino
Mel stretta tra le braccia di Harry, sento un fremito di rabbia
percorrermi le
braccia e fermarsi in prossimità dei pugni. Pugni che vorrei
tirare in faccia
ad Harry, in questo momento.
No, un attimo. Ma come
mi
viene in mente una cosa del genere? Harry è un mio amico,
non gli farei mai del
male. Però se non la smette di fissare Melanie in quel modo,
giuro che lo
faccio ricoverare.
O forse dovrei farmi
ricoverare io. Si, forse sarebbe meglio: sono pazzo.
Totalmente pazzo di
Melanie e talmente codardo da non trovare nemmeno il coraggio di
voltarmi verso
di lei e baciarla, come vorrei fare dal primo momento in cui mi si
è seduta
accanto.
E invece non faccio
niente, e sapete perché? Perché quando Cass
propone di affidare il ruolo di
pseudo - fidanzato ad Harry, Melanie non sembra tanto dispiaciuta
quanto vorrei
io. E non posso mica baciarla, se lei non mi vuole.
Perciò sto
zitto, stringo
i pugni e aspetto che lei risponda. Ma non lo fa. Sta zitta, in una
sottospecie
di trance.
Zitta. Immobile.
Se davvero le
piacessi,
dovrebbe perlomeno mostrarsi scandalizzata all’idea di stare
tra le braccia di
qualcuno che non sia io. Ho ragione o no? Lasciate stare, lo so che ho
ragione.
Devo per forza avere
ragione, perché altrimenti sarei un…
«Mi sembra un’ottima
idea.»
Un coglione. Sarei
proprio
un coglione.
E ora chi cazzo glielo
spiega a Melanie che non volevo dirlo davvero? Di certo non mi
crederà. Nemmeno
io mi crederei, al posto suo. Cielo, sono un tale idiota, certe volte.
E non devo essere
l’unico
a pensarla in questo modo, visto che Cassidy mi guarda quasi con
pietà. Rettifico:
senza il quasi.
Posso quasi sentire i
suoi
pensieri, sapete? Cassidy è cristallina, quando vuole. E in
questo momento
vuole farmi sentire un coglione. E ci sta riuscendo alla perfezione,
tra le
altre cose.
Oh, merda. Ma
perché devo
essere così deficiente? Cosa credevo? Che uscendomene con
questa cazzata
dell’ottima idea avrei ingannato qualcuno? Oppure cosa,
volevo dimostrare a me
stesso che non c’è nessuna ragazza in grado di
costringermi a pensare a lei
ventiquattr’ore su ventiquattro?
Stupido, stupido,
stupido.
Che poi, credo che
ormai
l’abbiano capito anche i sassi, che Melanie non mi
è indifferente. Ed io non
sono indifferente a lei, cazzo! È da me che è
venuta quando le è morto il
criceto.
A meno che…
Oh.
«Sono un
coglione.»
Colgo appena
l’occhiata
scettica di Niall, che fa per ribattere, salvo poi infilarsi le mani in
tasca e
tirare fuori il cellulare.
«È
Cass. Dice di dirti che
sei un povero pirla senza speranze.» ride, tranquillo.
Oh, ma certo.
Prendetemi
tutti per il culo. Come se non mi sentissi abbastanza deficiente di
mio. Che
razza di amici.
«Ora mi
sente.» borbotto,
strappando il telefono dalle mani di Niall. Premo furiosamente il tasto
di
chiamata e aspetto che Cassidy risponda. Ma non lo fa. Niente. Nemmeno
dopo
otto chiamate e dopo tredici messaggi minatori si degna di schiacciare
quel
cazzo di pulsante verde e di dirmi che minchia le passa per la testa!
Calma, Liam. Devi
darti
una calmata.
Niall, intanto,
continua a
ridacchiare.
«Mi sembra un’ottima
idea.» farfuglia, qualche istante dopo.
Alzo gli occhi al
cielo e,
in cuor mio, non posso che dar ragione a Cass: sono solo un povero
pirla senza
speranze.
#Primo atto, in cui Melanie
capisce che
Liam è
un vero idiota.
“Mi sembra un’ottima
idea.”
Vaffanculo, Liam
Payne.
Vaf-fan-cu-lo!
E no, eh. Questa volta
non
la passa liscia così. Ma con chi crede di avere a che fare?
Pensa davvero che
io sia una povera, stupida vittima del suo faccino dolce e della sua
aria da
cucciolo smarrito? Si, d’accordo, quando sorride mi sale il
cuore in gola e vorrei
tanto correre da lui, baciarlo e confessargli che lo amo e
che… stop!
“Mi sembra un’ottima
idea.” ha detto. Ed era tranquillo, pacato e
sereno come se stesse proponendo di andare tutti insieme a comprare un
gelato.
Lo ucciderò. Dico davvero, lo torturerò, gli
spezzerò le rotule e poi lo bacerò
e gli confesserò che lo amo e che… STOP!
Devo smetterla
immediatamente.
Ora. Subito.
Al diavolo. Ma
è possibile
che i maschi non capiscano mai niente? E dire che Liam, di segnali da
parte
mia, ne ha ricevuti parecchi. Certo, ha creduto a quella minchiata del
criceto,
ma cavolo, poteva anche arrivarci a capire che l’unico motivo
per cui piangevo
era che Jason vorrebbe ammazzarlo.
Stupido, adorabile
ottuso
che non è altro.
E Cassidy? Ah, lei si
che
è stronza. Sapeva tutto sin dall’inizio. Sono
sicura che non sia stato Louis, a
pensare a questo piano malefico. Gli voglio bene, okay, ma è
una cosa troppo
sottile per essere stata ideata da un ragazzo.
Solo Cass poteva
pensarci.
Che poi, dico io, non poteva chiedere direttamente a Liam?
Chissà, magari gli
sarebbe piaciuto così tanto baciarmi per finta che avrebbe
finito per volermi
baciare sul serio.
E invece no, ora mi
tocca
sorbirmi Harry e tutte le sue manie di protagonismo.
No, vacci piano, Mel.
Harry è
stato gentile e
poteva benissimo farsi i cavoli suoi e sbattersene completamente. E gli
converrebbe anche, visto che ha quella stangona di Patty Smith alle
costole.
Cielo, è così bella che io sembro il brutto
anatroccolo, al suo confronto.
Eppure ha accettato di
aiutarmi lo stesso.
Non piaccio ad Harry,
vero? Perché a me lui non piace. Cioè, mi piace,
ma non in quel senso.
In quel senso mi piace solo Liam ed è già
abbastanza
complicato di suo, senza che sto ad aggiungerci un fottuto triangolo
amoroso
che mi farà impazzire.
Tutto questo, mi
riporta a
Cass: che strega. Sapeva che sarebbe andata a finire così.
Prevede sempre
tutto, come una fottutissima maga. E la cosa che mi fa uscire di testa,
è che
so che sta facendo tutto questo per me. Perché non vuole che
Jason si avvicini
e perché spera che Liam impazzisca di gelosia.
L’ho capito, il suo piano.
E sarebbe stato
geniale,
se solo fosse stato rivolto ad una persona a cui io fossi interessata.
Perché a
questo punto, è evidente che non interesso affatto a Liam.
Oppure non se ne
sarebbe
mai uscito con quella cazzata.
“Mi sembra un’ottima
idea.”
‘Fanculo,
non ci posso
neanche pensare. Ma sai una cosa, Liam? Hai appena passato il segno.
Visto che
ti sembra così tanto un’ottima idea,
farò di tutto per renderla tale.
Tanto,
cos’ho da
perdere?
***
Ci
siamo, ecco qui il primo capitolo. Spero che vi sia piaciuto,
perchè mi sono impegnata davvero molto.
Indicativamente,
il capitolo si colloca all'interno del capitolo 12 di Like an
Hurricane.
Ecco,
quindi, cosa hanno pensato in realtà sia Liam che Melanie.
Bene,
non ho più niente da dire, se non che spero che vi sia
piaciuto.
Fatemi
sapere che ne pensate, per piacere.
Grazie
mille,
Fede.
Per chi non lo sapesse,
questa storia è lo Spin-Off dell'altra mia long.
P.s.
Se voleste seguirmi su Twitter, sono @FTheOnlyWay
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Capitolo 2 *** #Secondo atto ***
#Secondo atto, in cui
Liam mette a punto la sua strategia.
Ci
siamo.
Oggi avrà inizio la sceneggiata tra Harry e Melanie. Ieri
sera non ho mangiato,
questa notte non ho dormito e stamattina, quando mi sono guardato allo
specchio, avevo due occhiaie terrificanti.
Cristo
Santo, mi sto trasformando in una ragazzina isterica.
In
più,
Cassidy mi sta facendo impazzire. Continua a fissarmi di sottecchi,
cercando di
non farsi notare. Cosa crede, che sia scemo? Lo so che sta solo
aspettando una
mia reazione.
Ah,
ma
non l’avrà vinta tanto presto.
Se
pensa
che sia così idiota da fare una scenata di gelosia in piena
mensa scolastica,
si sbaglia.
Ho
una
reputazione da difendere, io! Faccio parte del gruppo più
popolare, ho mille
ragazze che pagherebbero pur di stare con me anche solo una notte, sono
figo – molto –
e… ma a chi voglio darla a bere?
Quando
cazzo arriva Melanie? Spero proprio che Harry non l’abbia
sfiorata nemmeno con
un dito, perché potrei davvero incazzarmi.
Gliel’ho detto, che Melanie è mia.
Cioè,
non
proprio apertamente, ecco, ma credo di averglielo fatto capire. Okay,
va bene.
Non gli ho detto niente, ma solo perché un amico certe cose
dovrebbe capirle da
solo. Mi sembra abbastanza ovvio che deve starle lontano e che deve
limitarsi a
fare finta di stare con lei. Il che implica niente baci, niente
abbracci,
niente carezze e nessun contatto ravvicinato.
Naturalmente,
visto che le sfighe non vengono mai da sole e visto che la sfiga vuole
che io
sia più sfortunato di una pecora, Harry e Mel entrano in
mensa, mano nella
mano, entrambi con un sorriso ebete stampato in faccia.
Ah,
come
vorrei andare da Harry e stampargli un bel calcio in culo.
Poi
guardo Mel: le sue guance sono rosse, segno che è
imbarazzata. La vera domanda
è questa: “Perché Mel è
imbarazzata?”. Ci si imbarazza per un sacco di motivi,
no? Perché il ragazzo che ti tiene per mano ti piace, oppure
perché ti vergogni
di farti vedere insieme a lui. Tuttavia, non credo che questo sia il
caso.
Nessuna ragazza si vergognerebbe mai di stare con Harry. È
assolutamente
impossibile.
«Cosa
vuoi per pranzo, dolcezza?»
Lo
uccido. Non ci sono alternative. Lo ammazzo. Come si permette, quel
porco di
Harry di chiamare dolcezza la mia Melanie? Appena lo becco da solo,
vede. Gli
faccio dimenticare anche come si chiama. Gli cambio i connotati, almeno
Mel non
potrà più stare con lui, perché se
Harry diventa Henrietta il piano và a
rotoli. Si, farò così.
Perciò,
ciao Harry e benvenuta Henrietta.
«Quello
che prendi tu, amore.»
ALT!
Amore? Oh, no, Mel. Non puoi farmi questo. Perché un conto
è che l’unico
stronzo sia Harry, ma che anche tu decida di farmi impazzire
è tutta un’altra
storia.
Non
lo
sopporto. Dico davvero, è una cosa che non riesco a
tollerare. Però, siccome
sono un ragazzo intelligente, ho appena deciso quale sarà la
mia strategia:
l’indifferenza.
Quando
ti
accorgerai che stai per perdermi, sarai tu a venire da me.
Perciò
vi
sorrido, fintamente entusiasta, quando vi sedete a tavola, troppo
vicini per i
miei gusti.
«Congratulazioni,
ragazzi. Siete una bellissima coppia.»
Volevi
la
guerra, Mel? Vediamo chi sarà il primo a cedere, allora.
#
Secondo atto, in cui
Melanie ed Harry scoprono la prima carta.
«Sei
pronta?» chiede Harry, rivolgendomi uno sguardo preoccupato.
Be’, per essere un
finto fidanzato, è perfetto. Ma non è lui che
voglio. Ho paura che se sbagliamo
qualcosa, o se
esageriamo, Liam si
allontanerà. E non è assolutamente il risultato
che voglio ottenere.
Quando
non rispondo, Harry mi trascina in un angolo e mi mette spalle al muro.
«Senti,
Mel. Io voglio aiutarti. E voglio aiutare Liam. Non credere che per me
sia
facile, fargli questo. È uno dei miei migliori amici e so
che mi vorrebbe
uccidere. Perciò, che ne dici di fare le cose per
bene?» propone, passandosi
una mano tra i capelli ricci.
Non
ha
tutti i torti, in effetti. Chissà come si sente,
all’idea di “tradire” Liam.
Perciò io posso fare solo una cosa: stare al gioco al
massimo delle mie
possibilità e portare Liam all’esasperazione. Solo
allora, quell’idiota si
deciderà a fare il primo passo.
Lo
sanno
tutti, no? Che sono i ragazzi, a doversi muovere per primi. E poi
dovrebbe
svegliarsi, santo cielo, io impazzirei, se lo vedessi insieme ad
un’altra.
Prima ammazzerei lei, poi lui. Ma solo dopo averlo baciato, avergli
detto che
lo amo e che… basta.
Perciò
annuisco, d’accordo con Harry.
«Va
bene.
Facciamolo.»
«Mi
raccomando, Mel. Stai al gioco e fai finta di essere al settimo cielo.
Anche se
Liam ti guarderà storto. Gli roderà il fegato in
una maniera allucinante. Sarà
più acido dell’acido e…»
«Harry.
Ho capito.» lo interrompo, divertita. Che bello avere degli
amici così. Che ti
sostengono, che ti aiutano a far ingelosire un altro amico. Wow, per lo
meno
potrò dire ai miei figli di aver vissuto
un’adolescenza piena di avventure.
Oh,
ma a
chi voglio darla a bere? Sono agitatissima, perché non so se
riuscirò a
sostenere lo sguardo di Liam. Non voglio che mi odi, e non voglio che
si
arrenda.
Poi
Harry
mi afferra per mano e mi sorride, ammiccante. Quando entriamo in mensa,
il
silenzio domina sovrano. L’unico rumore che si sente e il
picchiettare della
forchetta di Liam contro il suo piatto.
Non
ci
guarda neanche, sembra un pezzo di ghiaccio da quanto è
rigido, ma ha i pugni
contratti, così come la mascella. Ed è
così bello…
Arrossisco,
e so già che a tutti sembrerà che io
l’abbia fatto in reazione alla domanda di
Harry «cosa vuoi mangiare, dolcezza?»
Dolcezza.
Mi ha chiamato dolcezza! Ma che carino. Liam continua a far finta di
niente, come
al solito. Accanto a lui, Cass mi guarda con tanto d’occhi e
credo sia sul
punto di fare i segnali di fumo. Quando capisco cosa sta provando a
dirmi,
annuisco e sorrido.
«Quello
che prendi tu, amore.»
Eccoti
servito, Liam. Ma continua pure a mangiare quel cavolo che stai
mangiando. Così
impari, a fare la scena da grande indifferente. Io, almeno, ho provato
a fargli
capire che mi piace, non è colpa mia se lui è
così idiota da fingere che di me
non gli importi niente.
Perché
sta fingendo, vero?
«Abbiamo
giocato la prima carta, Mel. E siamo in vantaggio.» mi
sussurra Harry, mentre
ci sediamo a tavola. Annuisco, soddisfatta.
Poi
Liam
se ne esce con delle cazzo di congratulazioni che mi fanno venire da
piangere.
Non per la tristezza, sia chiaro, ma per la voglia di sbattergli quella
maledetta testaccia nel suo maledetto piatto.
Ti
sbagli, Harry. Non siamo in vantaggio.
Melanie/Harry: 1 –
Liam: 1.
Palla al centro.
Ecco qua il "secondo atto" che ve ne pare?
Comunque, vorrei ringraziare Ale, che ha recensito lo scorso capitolo e
che mi sostiene per ogni cosa che decido di scrivere.
Passate dalle sue storia, perchè è davvero brava (Alessgirl89)
E niente, per chi non lo sapesse, questo spin-off è tratto
dalla mia long "Like an Hurricane"
Potete cliccare sull'immagine per andare a leggerla :)
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Capitolo 3 *** #Terzo atto ***
# Terzo atto, in cui
Melanie capisce che tra tontaggine e coerenza non
c’è cervello che tenga.
La
verità? Sono depressa. Non solo. Sono sconsolata, abbattuta
e sull’orlo del
suicidio.
Anzi,
no.
Togliamo l’orlo del suicidio e mettiamoci l’orlo
dell’omicidio.
Volete
sapere di chi? Naturalmente di quel grandissimo, stupidissimo e
bellissimo
idiota di Liam James Payne.
Perché
dovevo innamorarmi di un cretino? Perché? Non mi
è bastato Jason? No, non era
sufficiente una sottospecie di bradipo arrapato, mi dovevo innamorare
anche di
un tonto.
Cielo,
Liam è la tontaggine
fatta persona.
Si, okay, lo so anche io che tontaggine non esiste, che credete? Ma
rende
perfettamente il concetto.
Preferite
cerebroleso? Chiamatelo come volete, ma di fondo sarà sempre
un’idiota.
Affondo
la faccia nel cuscino, fino a che mi manca il respiro. Ma che avete
capito? Non
voglio soffocarmi! Sto solo cercando di capire quanto tempo impiegherei
a
strangolare Liam. Perché ho contato fino a dieci e
ancora i miei polmoni non
si lamentano, perciò direi che venti sarebbe perfetto.
Soffoco
un grido. Merda, diventerò isterica, a furia di frequentare
questa brutta
gente.
«Ne
vuoi
parlare?» la voce di Cassidy arriva forte e chiara alle mie
orecchie, in tutta
la sua evidente preoccupazione. Poco dopo, mi accarezza i capelli con
delicatezza.
Perfetto,
mi viene anche da piangere. Porca puttana, oh. Non ho nessuna
intenzione di
versare la benché minima lacrima per quel deficiente. Zero,
perciò al diavolo,
niente piagnistei o lamentele da ragazzina depressa.
«Non
capisco, perché non gli importa di me?» oh, ma
certo. Sapete come mi
chiamavano? COERENZA.
E
sapete
un'altra cosa? Se non fossi troppo impegnata a fare la depressa, mi
manderei a
fare in culo da sola.
Sono
davvero conciata così male? No, ma davvero,
perché qualcuno non mi ha ammazzato
prima che arrivassi a questo punto? È chiedere troppo? A me
non pare.
Come
si
chiama? Qualcosa tipo la grazia per il condannato, o l’ultimo
desiderio, roba
simile.
«Non
penso sia così. Anzi, sono sicura che gli importa. Solo che
è un maschio, e i
maschi sono stupidi.»
Certo,
fosse solo quello. Se Liam fosse stupido come qualsiasi maschio, per me
non ci
sarebbe alcun problema. Il punto è che Liam non è
solo stupido. È proprio
rincoglionito. E cosa c’è di peggio di un
maschio rincoglionito? Una femmina innamorata di un rincoglionito.
Cento
punti per me, quindi. Dai, fatemi gli applausi, perché me li
merito. Sono
coraggiosa, sapete?
«Louis
non è stupido.»
Dio,
e
questa da dove mi è uscita? Certo che Louis è
stupido. Che idiota, ora magari
Cass si convince che il suo fidanzato è più
intelligente di Liam. Che
assurdità. Quei due sono uno più scemo
dell’altro. Messa sulla bilancia, la
loro tontaggine si equivarrebbe.
««Mel.
Louis è il più stupido di tutti.» ah,
ecco. Meno male che ne è consapevole,
perché mi dispiacerebbe doverle dire la verità.
«Ma
ti
ama.» continuo. Si, Melanie, vai così. Continua a
farti del male. che cazzo, o
sono scema anche io, o sono autolesionista, sadica, o semplicemente
rincoglionita. Vada per l’ultima, dai.
«Credo
di
sì.»
«Ti
ama.
Altrimenti non ti avrebbe mai invitato a cena a casa sua. Sai, non ci
ha mai
portato nessuna.» ed ecco come da depressa innamorata di un
tonto, sono passata
al Louis Tomlinson fan club. Proprio in pieno stile confrontiamo una
storia
d’amore tutta rose e fiori con questa mezza scacazzata che
sto vivendo io.
«Anche
Liam ti ama. Deve solo accorgersene. E capire che fare
l’orgoglioso non lo
porterà da nessuna parte. Non so te, ma io confido in lui.
È intelligente,
davvero.»
«Lo
pensi
sul serio?»
Non
ci
posso credere! Cass pensa sul serio che Liam sia intelligente. Santo
cielo, non
ha proprio capito che non è l’orgoglio ad
impedirgli di dire la verità. È la
tontaggine.
Sono
innamorata di un tonto.
#
Terzo atto, in cui
Liam capisce che essere uomo, spesso, equivale anche ad essere idiota.
Ci
sono
diversi motivi per cui potrei pensare di essere un completo idiota.
Ne
volete
qualcuno? Be’, tanto per iniziare, fino a mezz’ora
fa ero più che convinto di
avere la situazione in pugno. Certo, perché la strada
dell’indifferenza è,
senza ombra di dubbio la migliore.
Almeno,
pensavo che si sarebbe rivelata una strategia vincente. Invece, siccome
sono,
appunto, un grandissimo idiota, non ho fatto altro se non peggiorare le
cose
ancora di più.
Tanto
per
iniziare, se qualcuno gentilmente mi spiega cos’avevo in
testa quando me ne
sono uscito con quel “siete una bellissima coppia”
gliene sarei davvero grato.
E
sapete
qual è la cosa bella? Che ero seriamente
convinto che non sarei stato io, il primo ad arrendermi. Davvero.
Perché,
dopotutto, io sono un uomo. E come tale dovrei essere forte. Almeno,
è quello
che si presuppone quando si pensa al concetto di uomo.
La
verità, è che di uomo non ho nemmeno un capello,
perché in questo momento
continuo solo a pensare a Melanie, che probabilmente starà
raccontando a
Cassidy di quanto io sia stupido.
Come
darle torto, comunque? Sono stupido sul serio.
Tra
l’altro, non riesco a non pensare che forse Harry ha baciato
Melanie. Non mi
farebbe mai una cosa del genere, vero? Vero?
Se lo vengo a sapere, potrei ucciderlo.
Giro
per
la camera nervosamente, per qualche minuto. O forse è
qualche ora, non lo so.
Ma non riesco a pensare a nient’altro che Melanie.
Forse
c’è
una sola cosa, da fare: andare da lei e dirle la verità, e
cioè che non voglio
che finga di stare con Harry, ma che voglio che stia con me, per
davvero.
Indosso
velocemente la felpa, urlo a mamma che sto uscendo e mi incammino verso
casa di
Cassidy, con la speranza di trovarci dentro la mia futura fidanzata.
E
se mi
rifiutasse? No, non è possibile. Io lo vedo come mi guarda,
non gli sono così
indifferente come vuole farmi capire.
Ma
cosa
pensano, che sia scemo?
Non
hanno
proprio capito niente, questi qui. E neanche Melanie, visto che fino a
che non
ammetterà di essere innamorata di me, io non
aprirò bocca.
Si,
lo
so, due secondi fa ho detto che avrei parlato io, ma che volete farci?
Gli
uomini non rivelano mai i loro sentimenti per primi.
E
comunque non vorrete davvero che mi trasformi in una ragazzina
sentimentale,
no? Non esiste proprio.
Io
sono
Liam Payne e sono un uomo.
Non
solo,
sono anche un coglione, a giudicare dal sorrisino soddisfatto con cui
mi guarda
Cassidy, quando mi presento ansante e con fiatone davanti alla porta di
casa
sua.
«Melanie
è qui?» farfuglio, in imbarazzo.
Cass
ridacchia, mi scocca un’occhiata maliziosa e poi annuisce.
«Aspetta
un momento, te la vado a chiamare.» afferma, senza levarsi
quell’irritante
sorrisetto dalla faccia.
Ecco,
lo
sapevo io che mi avrebbe preso per il culo a vita. Però, in
fin dei conti, un
po’ è anche merito suo se mi sono svegliato dal
mio stato di deficienza, perciò
il minimo che posso fare è ringraziarla.
«Grazie,
Cass. Sono in debito con te.»
Be’,
ora
come minimo ho segnato la mia condanna a morte. Mi prenderà
per il culo finché
campo, lo so. Non sembra ma Cassidy è un po’
bastarda.
***
Eccomi di nuovo :)
Oggi, finalmente, sono riuscita a pubblicare il terzo capitolo dello
spin off di Like an Hurricane. Niente, spero vi piaccia e, se vi
và, fatemi sapere che ne pensate! Sarebbe davvero
importante, per me :)
Per chi volesse, su Twitter mi trovate come @FTheOnlyWay
A presto con il prossimo capitolo!
Con affetto,
Fede <3
|
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Capitolo 4 *** #Ultimo atto ***
# Ultimo atto, in cui
“Zero, niet, nisba e nada de nada” rappresentano il
numero esatto di neuroni di
Liam.
Silenzio.
Completo e totale silenzio. Il vuoto più assoluto. Zero,
niet, nisba. Nada de
nada. Capito il concetto?
Non
riesco a spiccicare una parola che sia una. Nemmeno se qualcuno mi
investisse
con un trattore, probabilmente, farei un verso.
Perché
vedere Melanie con gli occhi lucidi, camminarmi accanto, ha
completamente
azzerato ogni mia facoltà mentale.
Sono
un
idiota che cammina, ecco tutto.
Dovrei
dire qualcosa, probabilmente. Cosa credete, che non lo sappia? In
realtà, ho
pensato che sarebbe stata Melanie ad iniziare il discorso.
Perché di solito è
lei quella con le palle, tra noi due.
Cielo,
qualcuno mi dica che non l’ho pensato davvero. Melanie
è più uomo di me. No,
no, no! Che fine ha fatto la mia dignità?
Voglio
dire, non è normale pensare che una ragazzina indifesa come
Melanie possa avere
un tale ascendente su di me.
Be’, non che sia così indifesa –
l’ho vista tirare
un calcio sui gioielli all’ex-fidanzato di Cass con
così tanta forza che quello
probabilmente potrà diventare il miglior soprano del secolo
– né tantomeno la
si può definire ragazzina. Non per fare il porco, ma mi
è caduto l’occhio sulla
scollatura, quando alla festa di Louis ha messo quel vestito. E penso
che sia
caduto a tutti quanti. A proposito, se ribecco Scott Parker giuro che
lo uccido.
Comunque,
siccome l’idea che a condurre il gioco sia Mel mi
infastidisce alquanto, decido
di parlare.
«Non
mi
piace affatto, questa storia.» borbotto, in
difficoltà. Melanie mi guarda
appena, inarca un sopracciglio e sospira.
«Di
cosa
stai parlando, tanto per sapere?» oh, ma certo. Adesso fa
anche finta di
niente. Pensa un po’, ed io che davo per scontato che mi
avrebbe urlato addosso
di farmi i cavoli miei. Incredibile, quanto sia brava a fingere che sia
perfettamente a suo agio.
«Della
messa in scena con Harry.» spiego allora, spazientito e con
tono di ovvietà.
«Capisco.»
sibila Melanie. Per un attimo, mi sembra di vederle serrare il pugno
con forza,
ma forse è solo una mia impressione, perché un
istante dopo entrambe le sue
mani finiscono
nelle rispettive tasche
dei jeans.
«Sei
una
stupida.»
Uccidetemi
adesso, per favore. Prima che lo faccia Mel. Sei
una stupida? Dio, ma che cosa c’è che
non va nella mia testa?
Qualcosa di grave, sicuramente.
Che
ne
so, magari da piccolo mia madre mi ha offerto volontario per una
lobotomia. In
questo caso si spiegherebbe la mia deficienza congenita.
Mel
si
blocca di colpo e sul suo viso, di solito rilassato, compare
un’espressione che
proprio non saprei definire. Così, a primo impatto, mi viene
in mente
terrificante, ma anche da serial killer o da pazzo omicida rende il
concetto.
«Che
hai
detto?» sibila, fulminandomi. Ah, se gli sguardi potessero
uccidere,
probabilmente sarei già sotto terra da un bel pezzo.
«Ho
detto
che sei una stupida, Mel! E non guardarmi così, hai sentito
benissimo!» chissà
se esiste un filtro tra la mia bocca e il mio cervello. Qualcosa che mi
consenta di regolarmi e magari evitare di dire certe minchiate, tipo
questa.
«Ti
conviene spiegarti meglio, Liam, prima che mi incazzi sul
serio.» sostiene,
mortalmente seria. La bacio. Giuro su Dio che se non la smette di
guardarmi
così la sbatto contro il muro e la bacio.
Ovviamente,
siccome ancora un po’ ci tengo alla mia vita, mi affretto a
parlare. Sparo a
raffica tutto quello che mi sono tenuto dentro per gli ultimi giorni,
così da
farle capire, finalmente, che non sono un burattino a sua disposizione
e che
non aspetterò più che lei faccia i suoi beati
porci comodi con Harry. Non
potrei tollerarlo.
«Hai
creduto veramente che fingere di stare con qualcun altro fosse una
bella idea?
Dai, Mel, è assurdo! Nessuno crederebbe mai a te e ad Harry
insieme, neanche
Jason. È una gran cazzata! E, se proprio vuoi saperlo, Harry
ti spezzerà il
cuore ed io non ci sarò, quando piangerai perché
ti sarai innamorata di uno coglione!
Chiaro?»
Ora
sono
certo di non essermi immaginato Melanie stringere i pugni.
Così come sono
sicuro che stia sull’orlo del pianto ma che si stia
trattenendo per non farsi
vedere in questo stato. Ho davvero il potere di farla piangere?
È una cosa che
non mi piace. Non voglio che pianga per me.
Poi,
proprio quando sono convinto che stia per tirarmi uno schiaffo
– anzi, strano
che non l’abbia ancora fatto – Mel mi risponde con
una freddezza che non mi
sarei mai aspettato, ma che mi fa venire i brividi lungo la spina
dorsale.
«Si
dà il
caso che tu non abbia alcun diritto su di me. Capisci? Non sei mio
padre, mio
fratello e tantomeno il mio
fidanzato. Se sei geloso, sono solo fatti tuoi. La prossima volta
proponiti tu,
se vedermi con Harry ti dà così
fastidio.»
Fastidio?
Ah, ma per piacere. Non mi dà solo fastidio, mi fa salire il
sangue al cervello!
E sapete cosa succede, quando mi sale il sangue al cervello? Esatto,
proprio
quello: straparlo.
#
Ultimo atto, in cui
tra colpi bassi e schiaffi da manuale, si arriva alla fine.
«Non
ho
nessun motivo per farlo.»
Ahi,
questa fa male. Davvero, è la cosa più dolorosa
che qualcuno mi abbia mai
detto. Mi ha fatto meno male quando Jason mi ha detto che mi aveva
tradito con
la mia ex migliore amica. Mi ha fatto meno male quando mi ha dato della
puttanella.
Non
era
niente, in confronto al sentirmi sbattere in faccia dal ragazzo di cui
sono
innamorata che non avrebbe alcun motivo per stare con me.
Fa
così
male, che per un attimo la rabbia e il desiderio di farlo soffrire
quanto me,
prendono il sopravvento sulla voglia di piangere.
Con
le
lacrime agli occhi, resto immobile per qualche secondo, così
paralizzata dalla
delusione che non so nemmeno come reagire. Liam, da parte sua, si
limita a
mordersi un labbro, con un’espressione che non riesco a
decifrare.
Mi
sembra
di scorgere un po’ di pentimento e di incredulità
nei suoi occhi, come se
davvero l’ultima frase gli fosse uscita senza che riuscisse a
controllarsi, ma
prima ancora che me ne renda conto, la mia mano si muove da sola e si
abbatte
sulla sua guancia.
Signori
e
signore, questo è uno schiaffo da manuale. Mi complimenterei
con me stessa, se
solo riuscissi a pensare lucidamente.
Siccome
non ce la faccio, e siccome l’unica cosa che voglio
è mettermi a piangere in un
angolo e starmene sola e per i fatti miei, mi volto e do le spalle a
Liam, nella
speranza di riuscire a conservare quel poco di dignità che
mi è rimasta. Non
gli darò anche la soddisfazione di farmi piangere, oltre a
quella di avermi
praticamente spezzato il cuore.
La
mettiamo così, Liam Payne? Be’, se davvero di me
non ti interessa niente,
addio.
Mi
incammino verso una direzione qualsiasi – purché
sia opposta a quella che
prenderà quel cretino – e mi asciugo rabbiosamente
una lacrima.
Poi,
una
mano forte si serra intorno al mio braccio, in una presa salda, ma non
dolorosa, e in attimo vengo spinta contro il muro.
Il
tempo
di un battito di ciglia e Liam si avventa – letteralmente
– sulle mia labbra.
Mi
sta
baciando. Sul serio. Liam Payne mi sta baciando, come ho sempre
sognato, come
se non pensasse a nient’altro che a me, come se stesse
cercando di farsi
perdonare per essere stato così scemo.
Mi
stacco
per un secondo, senza fiato, ansimante e ancora troppo stordita. Liam
mi
guarda, confuso, ma con un sorriso dolce – il suo solito
sorriso, quello che
amo tanto – sul volto.
Così,
tanto per fargli capire che non mi sono dimenticata di quello che mi ha
detto,
gli tiro un altro schiaffo. Un po’ meno forte,
d’accordo, ma anche questo è
molto d’effetto, se devo essere sincera.
«E
comunque sono già innamorata di un coglione.»
mormoro, prima di baciarlo
un’altra volta.
Ecco,
adesso qualcuno di voi abbia il coraggio di dire che fingere di stare
con Harry
non sia stata un’ottima idea.
Devo
ricordarmi di ringraziare Cassidy.
Più
tardi, però, quando non sarò impegnata a baciare
il più bell’esemplare di tonto
che abbia mai visto.
***
Ora si che "Like an Hurricane" è definitivamente finita.
Oddio, proprio non ci credo, sapete? Voglio dire, non pensavo che
l'avrei finita davvero.
Comunque, adesso che anche Liam e Melanie hanno avuto il loro
più che meritato lieto fine, direi che posso segnare anche
lo spin-off come completo!
E be', niente, come al solito vi ringrazio per aver letto la mia
storia, per avermi sostenuto e per aver aspettato gli aggiornamenti,
che spesso sono incostanti al massimo. Lo so, ma il tempo è
quello che è e l'ispirazione a volte mi manca.
Quindi GRAZIE mille, davvero. Con tutto il cuore.
Come al solito, vi invito a farmi sapere che ne pensate, soprattutto
ora che è tutto concluso! E' sempre un piacere, per me,
leggere le vostre opinioni.
Ah, un'ultima cosa, per chi volesse, vi lascio il mio contatto di Facebook,
Twitter
e Ask
(se aveste qualche domanda.)
Con tanto tanto affetto,
Fede <3
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