Un'ottima idea.

di TheOnlyWay
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #Primo atto ***
Capitolo 2: *** #Secondo atto ***
Capitolo 3: *** #Terzo atto ***
Capitolo 4: *** #Ultimo atto ***



Capitolo 1
*** #Primo atto ***


#Primo atto, in cui Liam capisce di essere un completo idiota.
 
 
Certe volte, per quanto io mi ripeta di essere una persona intelligente, ponderata e parecchio furba, mi sento incredibilmente stupido.
Come in questo momento, tanto per fare un esempio calzante.
Sto qui a sentire Cassidy che suggerisce un piano assurdo per allontanare Jason da Melanie e l’unica cosa a cui riesco a pensare è che Melanie è mia.
Mia.
Non ho mai provato una tale possessività per qualcuno. Soprattutto per una ragazza. Insomma, lo sanno tutti che le ragazze vanno e vengono e che quella giusta è talmente rara che l’opportunità di trovarla è praticamente inesistente.
Eppure, mentre immagino Mel stretta tra le braccia di Harry, sento un fremito di rabbia percorrermi le braccia e fermarsi in prossimità dei pugni. Pugni che vorrei tirare in faccia ad Harry, in questo momento.
No, un attimo. Ma come mi viene in mente una cosa del genere? Harry è un mio amico, non gli farei mai del male. Però se non la smette di fissare Melanie in quel modo, giuro che lo faccio ricoverare.
O forse dovrei farmi ricoverare io. Si, forse sarebbe meglio: sono pazzo.
Totalmente pazzo di Melanie e talmente codardo da non trovare nemmeno il coraggio di voltarmi verso di lei e baciarla, come vorrei fare dal primo momento in cui mi si è seduta accanto.
E invece non faccio niente, e sapete perché? Perché quando Cass propone di affidare il ruolo di pseudo - fidanzato ad Harry, Melanie non sembra tanto dispiaciuta quanto vorrei io. E non posso mica baciarla, se lei non mi vuole.
Perciò sto zitto, stringo i pugni e aspetto che lei risponda. Ma non lo fa. Sta zitta, in una sottospecie di trance.
Zitta. Immobile.
Se davvero le piacessi, dovrebbe perlomeno mostrarsi scandalizzata all’idea di stare tra le braccia di qualcuno che non sia io. Ho ragione o no? Lasciate stare, lo so che ho ragione.
Devo per forza avere ragione, perché altrimenti sarei un…
«Mi sembra un’ottima idea.»
Un coglione. Sarei proprio un coglione.
E ora chi cazzo glielo spiega a Melanie che non volevo dirlo davvero? Di certo non mi crederà. Nemmeno io mi crederei, al posto suo. Cielo, sono un tale idiota, certe volte.
E non devo essere l’unico a pensarla in questo modo, visto che Cassidy mi guarda quasi con pietà. Rettifico: senza il quasi.
Posso quasi sentire i suoi pensieri, sapete? Cassidy è cristallina, quando vuole. E in questo momento vuole farmi sentire un coglione. E ci sta riuscendo alla perfezione, tra le altre cose.
Oh, merda. Ma perché devo essere così deficiente? Cosa credevo? Che uscendomene con questa cazzata dell’ottima idea avrei ingannato qualcuno? Oppure cosa, volevo dimostrare a me stesso che non c’è nessuna ragazza in grado di costringermi a pensare a lei ventiquattr’ore su ventiquattro?
Stupido, stupido, stupido.
Che poi, credo che ormai l’abbiano capito anche i sassi, che Melanie non mi è indifferente. Ed io non sono indifferente a lei, cazzo! È da me che è venuta quando le è morto il criceto.
A meno che…
Oh.
«Sono un coglione.»
Colgo appena l’occhiata scettica di Niall, che fa per ribattere, salvo poi infilarsi le mani in tasca e tirare fuori il cellulare.
«È Cass. Dice di dirti che sei un povero pirla senza speranze.» ride, tranquillo.
Oh, ma certo. Prendetemi tutti per il culo. Come se non mi sentissi abbastanza deficiente di mio. Che razza di amici.
«Ora mi sente.» borbotto, strappando il telefono dalle mani di Niall. Premo furiosamente il tasto di chiamata e aspetto che Cassidy risponda. Ma non lo fa. Niente. Nemmeno dopo otto chiamate e dopo tredici messaggi minatori si degna di schiacciare quel cazzo di pulsante verde e di dirmi che minchia le passa per la testa!
Calma, Liam. Devi darti una calmata.
Niall, intanto, continua a ridacchiare.
«Mi sembra un’ottima idea.» farfuglia, qualche istante dopo.
Alzo gli occhi al cielo e, in cuor mio, non posso che dar ragione a Cass: sono solo un povero pirla senza speranze.
 
 
 
 
#Primo atto, in cui Melanie capisce che Liam è un vero idiota.
 
 
Mi sembra un’ottima idea.
Vaffanculo, Liam Payne. Vaf-fan-cu-lo!
E no, eh. Questa volta non la passa liscia così. Ma con chi crede di avere a che fare? Pensa davvero che io sia una povera, stupida vittima del suo faccino dolce e della sua aria da cucciolo smarrito? Si, d’accordo, quando sorride mi sale il cuore in gola e vorrei tanto correre da lui, baciarlo e confessargli che lo amo e che… stop!
Mi sembra un’ottima idea.” ha detto. Ed era tranquillo, pacato e sereno come se stesse proponendo di andare tutti insieme a comprare un gelato. Lo ucciderò. Dico davvero, lo torturerò, gli spezzerò le rotule e poi lo bacerò e gli confesserò che lo amo e che… STOP!
Devo smetterla immediatamente.
Ora. Subito. 
Al diavolo. Ma è possibile che i maschi non capiscano mai niente? E dire che Liam, di segnali da parte mia, ne ha ricevuti parecchi. Certo, ha creduto a quella minchiata del criceto, ma cavolo, poteva anche arrivarci a capire che l’unico motivo per cui piangevo era che Jason vorrebbe ammazzarlo.
Stupido, adorabile ottuso che non è altro.
E Cassidy? Ah, lei si che è stronza. Sapeva tutto sin dall’inizio. Sono sicura che non sia stato Louis, a pensare a questo piano malefico. Gli voglio bene, okay, ma è una cosa troppo sottile per essere stata ideata da un ragazzo.
Solo Cass poteva pensarci. Che poi, dico io, non poteva chiedere direttamente a Liam? Chissà, magari gli sarebbe piaciuto così tanto baciarmi per finta che avrebbe finito per volermi baciare sul serio.
E invece no, ora mi tocca sorbirmi Harry e tutte le sue manie di protagonismo.
No, vacci piano, Mel.
Harry è stato gentile e poteva benissimo farsi i cavoli suoi e sbattersene completamente. E gli converrebbe anche, visto che ha quella stangona di Patty Smith alle costole. Cielo, è così bella che io sembro il brutto anatroccolo, al suo confronto.
Eppure ha accettato di aiutarmi lo stesso.
Non piaccio ad Harry, vero? Perché a me lui non piace. Cioè, mi piace, ma non in quel senso. In quel senso mi piace solo Liam ed è già abbastanza complicato di suo, senza che sto ad aggiungerci un fottuto triangolo amoroso che mi farà impazzire.
Tutto questo, mi riporta a Cass: che strega. Sapeva che sarebbe andata a finire così. Prevede sempre tutto, come una fottutissima maga. E la cosa che mi fa uscire di testa, è che so che sta facendo tutto questo per me. Perché non vuole che Jason si avvicini e perché spera che Liam impazzisca di gelosia. L’ho capito, il suo piano.
E sarebbe stato geniale, se solo fosse stato rivolto ad una persona a cui io fossi interessata. Perché a questo punto, è evidente che non interesso affatto a Liam.
Oppure non se ne sarebbe mai uscito con quella cazzata.
Mi sembra un’ottima idea.
‘Fanculo, non ci posso neanche pensare. Ma sai una cosa, Liam? Hai appena passato il segno. Visto che ti sembra così tanto un’ottima idea, farò di tutto per renderla tale.
Tanto, cos’ho da perdere? 




***




Ci siamo, ecco qui il primo capitolo. Spero che vi sia piaciuto, perchè mi sono impegnata davvero molto.
Indicativamente, il capitolo si colloca all'interno del capitolo 12 di Like an Hurricane.
Ecco, quindi, cosa hanno pensato in realtà sia Liam che Melanie.
Bene, non ho più niente da dire, se non che spero che vi sia piaciuto.
Fatemi sapere che ne pensate, per piacere.
Grazie mille,
Fede.


Per chi non lo sapesse, questa storia è lo Spin-Off dell'altra mia long. 




P.s. Se voleste seguirmi su Twitter, sono @FTheOnlyWay

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Capitolo 2
*** #Secondo atto ***





#Secondo atto, in cui Liam mette a punto la sua strategia.

 
 
Ci siamo. Oggi avrà inizio la sceneggiata tra Harry e Melanie. Ieri sera non ho mangiato, questa notte non ho dormito e stamattina, quando mi sono guardato allo specchio, avevo due occhiaie terrificanti.
Cristo Santo, mi sto trasformando in una ragazzina isterica.
In più, Cassidy mi sta facendo impazzire. Continua a fissarmi di sottecchi, cercando di non farsi notare. Cosa crede, che sia scemo? Lo so che sta solo aspettando una mia reazione.
Ah, ma non l’avrà vinta tanto presto.
Se pensa che sia così idiota da fare una scenata di gelosia in piena mensa scolastica, si sbaglia.
Ho una reputazione da difendere, io! Faccio parte del gruppo più popolare, ho mille ragazze che pagherebbero pur di stare con me anche solo una notte, sono figo – molto – e… ma a chi voglio darla a bere?
Quando cazzo arriva Melanie? Spero proprio che Harry non l’abbia sfiorata nemmeno con un dito, perché potrei davvero incazzarmi. Gliel’ho detto, che Melanie è mia.
Cioè, non proprio apertamente, ecco, ma credo di averglielo fatto capire. Okay, va bene. Non gli ho detto niente, ma solo perché un amico certe cose dovrebbe capirle da solo. Mi sembra abbastanza ovvio che deve starle lontano e che deve limitarsi a fare finta di stare con lei. Il che implica niente baci, niente abbracci, niente carezze e nessun contatto ravvicinato.
Naturalmente, visto che le sfighe non vengono mai da sole e visto che la sfiga vuole che io sia più sfortunato di una pecora, Harry e Mel entrano in mensa, mano nella mano, entrambi con un sorriso ebete stampato in faccia.
Ah, come vorrei andare da Harry e stampargli un bel calcio in culo.
Poi guardo Mel: le sue guance sono rosse, segno che è imbarazzata. La vera domanda è questa: “Perché Mel è imbarazzata?”. Ci si imbarazza per un sacco di motivi, no? Perché il ragazzo che ti tiene per mano ti piace, oppure perché ti vergogni di farti vedere insieme a lui. Tuttavia, non credo che questo sia il caso. Nessuna ragazza si vergognerebbe mai di stare con Harry. È assolutamente impossibile.
«Cosa vuoi per pranzo, dolcezza
Lo uccido. Non ci sono alternative. Lo ammazzo. Come si permette, quel porco di Harry di chiamare dolcezza la mia Melanie? Appena lo becco da solo, vede. Gli faccio dimenticare anche come si chiama. Gli cambio i connotati, almeno Mel non potrà più stare con lui, perché se Harry diventa Henrietta il piano và a rotoli. Si, farò così.
Perciò, ciao Harry e benvenuta Henrietta.
«Quello che prendi tu, amore
ALT! Amore? Oh, no, Mel. Non puoi farmi questo. Perché un conto è che l’unico stronzo sia Harry, ma che anche tu decida di farmi impazzire è tutta un’altra storia.
Non lo sopporto. Dico davvero, è una cosa che non riesco a tollerare. Però, siccome sono un ragazzo intelligente, ho appena deciso quale sarà la mia strategia: l’indifferenza.
Quando ti accorgerai che stai per perdermi, sarai tu a venire da me.
Perciò vi sorrido, fintamente entusiasta, quando vi sedete a tavola, troppo vicini per i miei gusti.
«Congratulazioni, ragazzi. Siete una bellissima coppia.»
Volevi la guerra, Mel? Vediamo chi sarà il primo a cedere, allora.
 
 
 
 
# Secondo atto, in cui Melanie ed Harry scoprono la prima carta.
 
 
«Sei pronta?» chiede Harry, rivolgendomi uno sguardo preoccupato. Be’, per essere un finto fidanzato, è perfetto. Ma non è lui che voglio. Ho paura che se sbagliamo qualcosa,  o se esageriamo, Liam si allontanerà. E non è assolutamente il risultato che voglio ottenere.
Quando non rispondo, Harry mi trascina in un angolo e mi mette spalle al muro.
«Senti, Mel. Io voglio aiutarti. E voglio aiutare Liam. Non credere che per me sia facile, fargli questo. È uno dei miei migliori amici e so che mi vorrebbe uccidere. Perciò, che ne dici di fare le cose per bene?» propone, passandosi una mano tra i capelli ricci.
Non ha tutti i torti, in effetti. Chissà come si sente, all’idea di “tradire” Liam. Perciò io posso fare solo una cosa: stare al gioco al massimo delle mie possibilità e portare Liam all’esasperazione. Solo allora, quell’idiota si deciderà a fare il primo passo.
Lo sanno tutti, no? Che sono i ragazzi, a doversi muovere per primi. E poi dovrebbe svegliarsi, santo cielo, io impazzirei, se lo vedessi insieme ad un’altra. Prima ammazzerei lei, poi lui. Ma solo dopo averlo baciato, avergli detto che lo amo e che… basta.
Perciò annuisco, d’accordo con Harry.
«Va bene. Facciamolo.»
«Mi raccomando, Mel. Stai al gioco e fai finta di essere al settimo cielo. Anche se Liam ti guarderà storto. Gli roderà il fegato in una maniera allucinante. Sarà più acido dell’acido e…»
«Harry. Ho capito.» lo interrompo, divertita. Che bello avere degli amici così. Che ti sostengono, che ti aiutano a far ingelosire un altro amico. Wow, per lo meno potrò dire ai miei figli di aver vissuto un’adolescenza piena di avventure.
Oh, ma a chi voglio darla a bere? Sono agitatissima, perché non so se riuscirò a sostenere lo sguardo di Liam. Non voglio che mi odi, e non voglio che si arrenda.
Poi Harry mi afferra per mano e mi sorride, ammiccante. Quando entriamo in mensa, il silenzio domina sovrano. L’unico rumore che si sente e il picchiettare della forchetta di Liam contro il suo piatto.
Non ci guarda neanche, sembra un pezzo di ghiaccio da quanto è rigido, ma ha i pugni contratti, così come la mascella. Ed è così bello…
Arrossisco, e so già che a tutti sembrerà che io l’abbia fatto in reazione alla domanda di Harry «cosa vuoi mangiare, dolcezza 
Dolcezza. Mi ha chiamato dolcezza! Ma che carino. Liam continua a far finta di niente, come al solito. Accanto a lui, Cass mi guarda con tanto d’occhi e credo sia sul punto di fare i segnali di fumo. Quando capisco cosa sta provando a dirmi, annuisco e sorrido.
«Quello che prendi tu, amore.»
Eccoti servito, Liam. Ma continua pure a mangiare quel cavolo che stai mangiando. Così impari, a fare la scena da grande indifferente. Io, almeno, ho provato a fargli capire che mi piace, non è colpa mia se lui è così idiota da fingere che di me non gli importi niente.
Perché sta fingendo, vero?
«Abbiamo giocato la prima carta, Mel. E siamo in vantaggio.» mi sussurra Harry, mentre ci sediamo a tavola. Annuisco, soddisfatta.
Poi Liam se ne esce con delle cazzo di congratulazioni che mi fanno venire da piangere. Non per la tristezza, sia chiaro, ma per la voglia di sbattergli quella maledetta testaccia nel suo maledetto piatto.
Ti sbagli, Harry. Non siamo in vantaggio.
Melanie/Harry: 1 – Liam: 1.
Palla al centro.






Ecco qua il "secondo atto" che ve ne pare?
Comunque, vorrei ringraziare Ale, che ha recensito lo scorso capitolo e che mi sostiene per ogni cosa che decido di scrivere.
Passate dalle sue storia, perchè è davvero brava (Alessgirl89)
E niente, per chi non lo sapesse, questo spin-off è tratto dalla mia long "Like an Hurricane"
Potete cliccare sull'immagine per andare a leggerla :)



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Capitolo 3
*** #Terzo atto ***










# Terzo atto, in cui Melanie capisce che tra tontaggine e coerenza non c’è cervello che tenga.

 
 
La verità? Sono depressa. Non solo. Sono sconsolata, abbattuta e sull’orlo del suicidio.
Anzi, no. Togliamo l’orlo del suicidio e mettiamoci l’orlo dell’omicidio.
Volete sapere di chi? Naturalmente di quel grandissimo, stupidissimo e bellissimo idiota di Liam James Payne.
Perché dovevo innamorarmi di un cretino? Perché? Non mi è bastato Jason? No, non era sufficiente una sottospecie di bradipo arrapato, mi dovevo innamorare anche di un tonto.
Cielo, Liam è la tontaggine fatta persona. Si, okay, lo so anche io che tontaggine non esiste, che credete? Ma rende perfettamente il concetto.
Preferite cerebroleso? Chiamatelo come volete, ma di fondo sarà sempre un’idiota.
Affondo la faccia nel cuscino, fino a che mi manca il respiro. Ma che avete capito? Non voglio soffocarmi! Sto solo cercando di capire quanto tempo impiegherei a strangolare Liam­. Perché ho contato fino a dieci e ancora i miei polmoni non si lamentano, perciò direi che venti sarebbe perfetto.
Soffoco un grido. Merda, diventerò isterica, a furia di frequentare questa brutta gente.
«Ne vuoi parlare?» la voce di Cassidy arriva forte e chiara alle mie orecchie, in tutta la sua evidente preoccupazione. Poco dopo, mi accarezza i capelli con delicatezza.
Perfetto, mi viene anche da piangere. Porca puttana, oh. Non ho nessuna intenzione di versare la benché minima lacrima per quel deficiente. Zero, perciò al diavolo, niente piagnistei o lamentele da ragazzina depressa.
«Non capisco, perché non gli importa di me?» oh, ma certo. Sapete come mi chiamavano? COERENZA.
E sapete un'altra cosa? Se non fossi troppo impegnata a fare la depressa, mi manderei a fare in culo da sola.
Sono davvero conciata così male? No, ma davvero, perché qualcuno non mi ha ammazzato prima che arrivassi a questo punto? È chiedere troppo? A me non pare.
Come si chiama? Qualcosa tipo la grazia per il condannato, o l’ultimo desiderio, roba simile.
«Non penso sia così. Anzi, sono sicura che gli importa. Solo che è un maschio, e i maschi sono stupidi.»
Certo, fosse solo quello. Se Liam fosse stupido come qualsiasi maschio, per me non ci sarebbe alcun problema. Il punto è che Liam non è solo stupido. È proprio rincoglionito. E cosa c’è di peggio di un maschio rincoglionito? Una femmina innamorata di un rincoglionito.
Cento punti per me, quindi. Dai, fatemi gli applausi, perché me li merito. Sono coraggiosa, sapete?
«Louis non è stupido.»
Dio, e questa da dove mi è uscita? Certo che Louis è stupido. Che idiota, ora magari Cass si convince che il suo fidanzato è più intelligente di Liam. Che assurdità. Quei due sono uno più scemo dell’altro. Messa sulla bilancia, la loro tontaggine si equivarrebbe.
««Mel. Louis è il più stupido di tutti.» ah, ecco. Meno male che ne è consapevole, perché mi dispiacerebbe doverle dire la verità.
«Ma ti ama.» continuo. Si, Melanie, vai così. Continua a farti del male. che cazzo, o sono scema anche io, o sono autolesionista, sadica, o semplicemente rincoglionita. Vada per l’ultima, dai.
«Credo di sì.»
«Ti ama. Altrimenti non ti avrebbe mai invitato a cena a casa sua. Sai, non ci ha mai portato nessuna.» ed ecco come da depressa innamorata di un tonto, sono passata al Louis Tomlinson fan club. Proprio in pieno stile confrontiamo una storia d’amore tutta rose e fiori con questa mezza scacazzata che sto vivendo io.
«Anche Liam ti ama. Deve solo accorgersene. E capire che fare l’orgoglioso non lo porterà da nessuna parte. Non so te, ma io confido in lui. È intelligente, davvero.»
«Lo pensi sul serio?»
Non ci posso credere! Cass pensa sul serio che Liam sia intelligente. Santo cielo, non ha proprio capito che non è l’orgoglio ad impedirgli di dire la verità. È la tontaggine.
Sono innamorata di un tonto.
 
 
 
 
# Terzo atto, in cui Liam capisce che essere uomo, spesso, equivale anche ad essere idiota.
 
 
Ci sono diversi motivi per cui potrei pensare di essere un completo idiota.
Ne volete qualcuno? Be’, tanto per iniziare, fino a mezz’ora fa ero più che convinto di avere la situazione in pugno. Certo, perché la strada dell’indifferenza è, senza ombra di dubbio la migliore.
Almeno, pensavo che si sarebbe rivelata una strategia vincente. Invece, siccome sono, appunto, un grandissimo idiota, non ho fatto altro se non peggiorare le cose ancora di più.
Tanto per iniziare, se qualcuno gentilmente mi spiega cos’avevo in testa quando me ne sono uscito con quel “siete una bellissima coppia” gliene sarei davvero grato.
E sapete qual è la cosa bella? Che ero seriamente convinto che non sarei stato io, il primo ad arrendermi. Davvero.
Perché, dopotutto, io sono un uomo. E come tale dovrei essere forte. Almeno, è quello che si presuppone quando si pensa al concetto di uomo.
La verità, è che di uomo non ho nemmeno un capello, perché in questo momento continuo solo a pensare a Melanie, che probabilmente starà raccontando a Cassidy di quanto io sia stupido.
Come darle torto, comunque? Sono stupido sul serio.
Tra l’altro, non riesco a non pensare che forse Harry ha baciato Melanie. Non mi farebbe mai una cosa del genere, vero? Vero? Se lo vengo a sapere, potrei ucciderlo.
Giro per la camera nervosamente, per qualche minuto. O forse è qualche ora, non lo so. Ma non riesco a pensare a nient’altro che Melanie.
Forse c’è una sola cosa, da fare: andare da lei e dirle la verità, e cioè che non voglio che finga di stare con Harry, ma che voglio che stia con me, per davvero.
Indosso velocemente la felpa, urlo a mamma che sto uscendo e mi incammino verso casa di Cassidy, con la speranza di trovarci dentro la mia futura fidanzata.
E se mi rifiutasse? No, non è possibile. Io lo vedo come mi guarda, non gli sono così indifferente come vuole farmi capire.
Ma cosa pensano, che sia scemo?
Non hanno proprio capito niente, questi qui. E neanche Melanie, visto che fino a che non ammetterà di essere innamorata di me, io non aprirò bocca.
Si, lo so, due secondi fa ho detto che avrei parlato io, ma che volete farci? Gli uomini non rivelano mai i loro sentimenti per primi.
E comunque non vorrete davvero che mi trasformi in una ragazzina sentimentale, no? Non esiste proprio.
Io sono Liam Payne e sono un uomo.
Non solo, sono anche un coglione, a giudicare dal sorrisino soddisfatto con cui mi guarda Cassidy, quando mi presento ansante e con fiatone davanti alla porta di casa sua.
«Melanie è qui?» farfuglio, in imbarazzo.
Cass ridacchia, mi scocca un’occhiata maliziosa e poi annuisce.
«Aspetta un momento, te la vado a chiamare.» afferma, senza levarsi quell’irritante sorrisetto dalla faccia.
Ecco, lo sapevo io che mi avrebbe preso per il culo a vita. Però, in fin dei conti, un po’ è anche merito suo se mi sono svegliato dal mio stato di deficienza, perciò il minimo che posso fare è ringraziarla.
«Grazie, Cass. Sono in debito con te.»
Be’, ora come minimo ho segnato la mia condanna a morte. Mi prenderà per il culo finché campo, lo so. Non sembra ma Cassidy è un po’ bastarda.




***




Eccomi di nuovo :)
Oggi, finalmente, sono riuscita a pubblicare il terzo capitolo dello spin off di Like an Hurricane. Niente, spero vi piaccia e, se vi và, fatemi sapere che ne pensate! Sarebbe davvero importante, per me :)
Per chi volesse, su Twitter mi trovate come @FTheOnlyWay

A presto con il prossimo capitolo!
Con affetto,
Fede <3

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Capitolo 4
*** #Ultimo atto ***









# Ultimo atto, in cui “Zero, niet, nisba e nada de nada” rappresentano il numero esatto di neuroni di Liam.

 
 
Silenzio. Completo e totale silenzio. Il vuoto più assoluto. Zero, niet, nisba. Nada de nada. Capito il concetto?
Non riesco a spiccicare una parola che sia una. Nemmeno se qualcuno mi investisse con un trattore, probabilmente, farei un verso.
Perché vedere Melanie con gli occhi lucidi, camminarmi accanto, ha completamente azzerato ogni mia facoltà mentale.
Sono un idiota che cammina, ecco tutto.
Dovrei dire qualcosa, probabilmente. Cosa credete, che non lo sappia? In realtà, ho pensato che sarebbe stata Melanie ad iniziare il discorso. Perché di solito è lei quella con le palle, tra noi due.
Cielo, qualcuno mi dica che non l’ho pensato davvero. Melanie è più uomo di me. No, no, no! Che fine ha fatto la mia dignità?
Voglio dire, non è normale pensare che una ragazzina indifesa come Melanie possa avere un tale ascendente su di me.
Be’, non che sia così indifesa – l’ho vista tirare un calcio sui gioielli all’ex-fidanzato di Cass con così tanta forza che quello probabilmente potrà diventare il miglior soprano del secolo – né tantomeno la si può definire ragazzina. Non per fare il porco, ma mi è caduto l’occhio sulla scollatura, quando alla festa di Louis ha messo quel vestito. E penso che sia caduto a tutti quanti. A proposito, se ribecco Scott Parker giuro che lo uccido.

Comunque, siccome l’idea che a condurre il gioco sia Mel mi infastidisce alquanto, decido di parlare.
«Non mi piace affatto, questa storia.» borbotto, in difficoltà. Melanie mi guarda appena, inarca un sopracciglio e sospira.
«Di cosa stai parlando, tanto per sapere?» oh, ma certo. Adesso fa anche finta di niente. Pensa un po’, ed io che davo per scontato che mi avrebbe urlato addosso di farmi i cavoli miei. Incredibile, quanto sia brava a fingere che sia perfettamente a suo agio.
«Della messa in scena con Harry.» spiego allora, spazientito e con tono di ovvietà.
«Capisco.» sibila Melanie. Per un attimo, mi sembra di vederle serrare il pugno con forza, ma forse è solo una mia impressione, perché un istante dopo entrambe le sue mani  finiscono nelle rispettive tasche dei jeans.
«Sei una stupida.»
Uccidetemi adesso, per favore. Prima che lo faccia Mel. Sei una stupida? Dio, ma che cosa c’è che non va nella mia testa? Qualcosa di grave, sicuramente.
Che ne so, magari da piccolo mia madre mi ha offerto volontario per una lobotomia. In questo caso si spiegherebbe la mia deficienza congenita.
Mel si blocca di colpo e sul suo viso, di solito rilassato, compare un’espressione che proprio non saprei definire. Così, a primo impatto, mi viene in mente terrificante, ma anche da serial killer o da pazzo omicida rende il concetto.
«Che hai detto?» sibila, fulminandomi. Ah, se gli sguardi potessero uccidere, probabilmente sarei già sotto terra da un bel pezzo.
«Ho detto che sei una stupida, Mel! E non guardarmi così, hai sentito benissimo!» chissà se esiste un filtro tra la mia bocca e il mio cervello. Qualcosa che mi consenta di regolarmi e magari evitare di dire certe minchiate, tipo questa.
«Ti conviene spiegarti meglio, Liam, prima che mi incazzi sul serio.» sostiene, mortalmente seria. La bacio. Giuro su Dio che se non la smette di guardarmi così la sbatto contro il muro e la bacio.
Ovviamente, siccome ancora un po’ ci tengo alla mia vita, mi affretto a parlare. Sparo a raffica tutto quello che mi sono tenuto dentro per gli ultimi giorni, così da farle capire, finalmente, che non sono un burattino a sua disposizione e che non aspetterò più che lei faccia i suoi beati porci comodi con Harry. Non potrei tollerarlo.
«Hai creduto veramente che fingere di stare con qualcun altro fosse una bella idea? Dai, Mel, è assurdo! Nessuno crederebbe mai a te e ad Harry insieme, neanche Jason. È una gran cazzata! E, se proprio vuoi saperlo, Harry ti spezzerà il cuore ed io non ci sarò, quando piangerai perché ti sarai innamorata di uno coglione! Chiaro?»
Ora sono certo di non essermi immaginato Melanie stringere i pugni. Così come sono sicuro che stia sull’orlo del pianto ma che si stia trattenendo per non farsi vedere in questo stato. Ho davvero il potere di farla piangere? È una cosa che non mi piace. Non voglio che pianga per me.
Poi, proprio quando sono convinto che stia per tirarmi uno schiaffo – anzi, strano che non l’abbia ancora fatto – Mel mi risponde con una freddezza che non mi sarei mai aspettato, ma che mi fa venire i brividi lungo la spina dorsale.
«Si dà il caso che tu non abbia alcun diritto su di me. Capisci? Non sei mio padre, mio fratello e tantomeno il mio fidanzato. Se sei geloso, sono solo fatti tuoi. La prossima volta proponiti tu, se vedermi con Harry ti dà così fastidio.»
Fastidio? Ah, ma per piacere. Non mi dà solo fastidio, mi fa salire il sangue al cervello! E sapete cosa succede, quando mi sale il sangue al cervello? Esatto, proprio quello: straparlo.
 
 
 
 
# Ultimo atto, in cui tra colpi bassi e schiaffi da manuale, si arriva alla fine.
 
 
«Non ho nessun motivo per farlo.»
Ahi, questa fa male. Davvero, è la cosa più dolorosa che qualcuno mi abbia mai detto. Mi ha fatto meno male quando Jason mi ha detto che mi aveva tradito con la mia ex migliore amica. Mi ha fatto meno male quando mi ha dato della puttanella.
Non era niente, in confronto al sentirmi sbattere in faccia dal ragazzo di cui sono innamorata che non avrebbe alcun motivo per stare con me.
Fa così male, che per un attimo la rabbia e il desiderio di farlo soffrire quanto me, prendono il sopravvento sulla voglia di piangere.
Con le lacrime agli occhi, resto immobile per qualche secondo, così paralizzata dalla delusione che non so nemmeno come reagire. Liam, da parte sua, si limita a mordersi un labbro, con un’espressione che non riesco a decifrare.
Mi sembra di scorgere un po’ di pentimento e di incredulità nei suoi occhi, come se davvero l’ultima frase gli fosse uscita senza che riuscisse a controllarsi, ma prima ancora che me ne renda conto, la mia mano si muove da sola e si abbatte sulla sua guancia.
Signori e signore, questo è uno schiaffo da manuale. Mi complimenterei con me stessa, se solo riuscissi a pensare lucidamente.
Siccome non ce la faccio, e siccome l’unica cosa che voglio è mettermi a piangere in un angolo e starmene sola e per i fatti miei, mi volto e do le spalle a Liam, nella speranza di riuscire a conservare quel poco di dignità che mi è rimasta. Non gli darò anche la soddisfazione di farmi piangere, oltre a quella di avermi praticamente spezzato il cuore.
La mettiamo così, Liam Payne? Be’, se davvero di me non ti interessa niente, addio.
Mi incammino verso una direzione qualsiasi – purché sia opposta a quella che prenderà quel cretino – e mi asciugo rabbiosamente una lacrima.
Poi, una mano forte si serra intorno al mio braccio, in una presa salda, ma non dolorosa, e in attimo vengo spinta contro il muro.
Il tempo di un battito di ciglia e Liam si avventa – letteralmente – sulle mia labbra.
Mi sta baciando. Sul serio. Liam Payne mi sta baciando, come ho sempre sognato, come se non pensasse a nient’altro che a me, come se stesse cercando di farsi perdonare per essere stato così scemo.
Mi stacco per un secondo, senza fiato, ansimante e ancora troppo stordita. Liam mi guarda, confuso, ma con un sorriso dolce – il suo solito sorriso, quello che amo tanto – sul volto.
Così, tanto per fargli capire che non mi sono dimenticata di quello che mi ha detto, gli tiro un altro schiaffo. Un po’ meno forte, d’accordo, ma anche questo è molto d’effetto, se devo essere sincera.
«E comunque sono già innamorata di un coglione.» mormoro, prima di baciarlo un’altra volta.
Ecco, adesso qualcuno di voi abbia il coraggio di dire che fingere di stare con Harry non sia stata un’ottima idea.
Devo ricordarmi di ringraziare Cassidy.
Più tardi, però, quando non sarò impegnata a baciare il più bell’esemplare di tonto che abbia mai visto.



***



Ora si che "Like an Hurricane" è definitivamente finita. Oddio, proprio non ci credo, sapete? Voglio dire, non pensavo che l'avrei finita davvero.
Comunque, adesso che anche Liam e Melanie hanno avuto il loro più che meritato lieto fine, direi che posso segnare anche lo spin-off come completo!
E be', niente, come al solito vi ringrazio per aver letto la mia storia, per avermi sostenuto e per aver aspettato gli aggiornamenti, che spesso sono incostanti al massimo. Lo so, ma il tempo è quello che è e l'ispirazione a volte mi manca.
Quindi GRAZIE mille, davvero. Con tutto il cuore.
Come al solito, vi invito a farmi sapere che ne pensate, soprattutto ora che è tutto concluso! E' sempre un piacere, per me, leggere le vostre opinioni.
Ah, un'ultima cosa, per chi volesse, vi lascio il mio contatto di Facebook, Twitter e Ask (se aveste qualche domanda.)
Con tanto tanto affetto,
Fede <3

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