I promise...

di vale563
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** A-M-I-C-I! ***
Capitolo 3: *** Gelosia? No, solo senso di protezione... ***
Capitolo 4: *** Le cose che amo e odio di Bells ***
Capitolo 5: *** La baby sitter ***
Capitolo 6: *** La scelta... ***
Capitolo 7: *** Il momento che aspettavo... ***
Capitolo 8: *** Il tradimento... ***
Capitolo 9: *** E' solo un sentimento più forte... ***
Capitolo 10: *** Il piano del grande Jacob! ***
Capitolo 11: *** Miami ***
Capitolo 12: *** Strani pensieri alle 7 del mattino! ***
Capitolo 13: *** Rivelazioni a Bella... e Emmett! ***
Capitolo 14: *** Il segreto rivelato ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


 

Forks, piccola cittadina. Solo 3.221 abitanti. Ci sono due famiglie, che si conoscono da tempo. I Cullen e gli Swan.

Sulla veranda di casa Cullen, chiacchierano amorevolmente Renèe ed  Esme, rispettivamente le madri di Bella e Edward. Si stanno bevendo un bel thè, cosa obbligatoria e ormai rito ogni qual volta che Renèe mette piede in casa di Esme.

Chiacchierano sui loro figli.

''Guarda come giocano.'', esclama Renèe emozionata.

Renèe guarda Edward e Bella giocare, litigare e fare pace. Ogni giorno la stessa storia!

Si sono conosciute al loro viaggio di nozze a Tenerife. Praticamente si sono scelte. E' stata pura fortuna. Ricordano ancora che avevano bisogno di informazione e appena scoperto che erano della stessa cittadina, da allora hanno viaggiato sempre insieme. Da allora le due coppie non si sono più perse di vista. Un esempio sono i loro 4 figli.

Reneè guarda con gioia la sua unica figlia. Purtroppo non ha potuto dare un fratellino a Isabella, infatti ne è molto triste.

Esme, invece, ha tre figli: Emmett, Edward e Alice.

Emmett, il più grande, ha solo 1 anno in più ad Eward ed Alice, che sono gemelli.

''Già, come sono carini.'', ribatte Esme.

''Per fortuna c'è Edward con lei.'', sussurra Renèe, triste.

Esme sa a cosa si riferisce.

''Non è colpa tua se non hai potuto fare altri figli.'' Esme usa un tono duro, ma la deve smettere di sentirsi sempre in colpa.

Ora Isabella ed Edward giocano ad acchiapparello e anche Alice si unisce a loro.

Casa Cullen ha un enorme giardino e i bambini sono abbastanza maturi, anche se hanno solo 10 anni, che non devono allontanarsi.

 

Ormai è quasi sera. Charlie e Carlisle, rispettivamente padre di Bella e Edward, hanno promesso che stasera si vedrà un film.

Bella, Edward, Alice e Emmett attendono con ansia. Stanno scomettendo da 3 ore quale film sarà.

''Spero che sia una commedia romantica...che ne dite di Dirty Dancing?'', mormora Alice con gli occhi lucidi.

''Basta con questo film, Alice!'', ammonisce subito Edward. ''Vorrei rivedere l' Esorcista.'' Edward è sempre stato amante dei film horror.

Bella ed Emmett, però, non sono dello stesso parere.

''Noi vogliamo un film che faccia ridere, o magari l'ultimo film che è uscito di Harry Potter.'', Emmett annuisce alle parole di Bella.

Sentono il campanello e subito si precipitano giù alle scale, direzione salotto.

''Papà, che film è?'', domandano i quattro bambini.

''Sì, quale film?'', incita Esme, forse più emozionata di loro.

''Abbiamo noleggiato Innamorarsi a Manhattan.'', rispondono all' unisco Charlie e Carlisle.

I quattro bambini sono sorpresi, ma con poca convinzione annuiscono.

Emmett e Alice si siedono sulla poltrona, mentre Edward e Bella si siedono per terra. Fa troppo caldo e il pavimento è più fresco, così si giustificano ogni volta, Renèe ed Esme ormai ci hanno fatto l'abitudine.

La visione inzia e vediamo subito due bambini Gabe di soli 10 anni e Rosemary una bambina di 11. Gabe, il bambino, decide di prendere lezioni di Karate e Rosemary gli fa ''ripetizioni''. Gabe, con il passare del tempo, si innamora di Rosemary e alla fine glielo confessa.

Il film finisce, dopo circa un'ora e mezza e Edward e Bella sono sconvolti. Come è possibile che due migliori amici possano innamorarsi? Sono disgustati da tutto ciò!

Renèe si alza dal divano ed esclama subito: ''Bellissimo questo film, magari può succedere a voi.'' Indica subito Edward e Bella, e si mette subito a ridere. Edward fa subito una faccia spaventata. Non può accadere!

''Ti posso parlare un attimo, Bells?'', chiede Edward.

''Certo.''

Bella ed Edward salgono nella stanza di lui e si siedono sul letto.

''A noi non dovrà mai succedere. E' una cosa disgustosa!'', esclama Edward, indignato.

''Verissimo, cioè quei due bambini sono amici e si sono anche baciati. Hai ragione tu, è disgustoso!'', mette il broncio Bella.

''Per questo ti dico che io e te dobbiamo rimanere per sempre amici.'', sorride Edward porgendole la mano.

''Noi saremo amici per sempre.'' A sua volta, Bella gli stringe la mano.

''Promesso?'', domanda Edward.

''Promesso, questo sarà il nostro patto.''

 

Angolo autrice:

Concludo una storia e me ne ritrovo con un'altra...ma l'ispirazione, che ci vuoi fare xD

Credo che non ci siano molte storie di questo conto, cioè Bella che si innamora di Mike Newton e Edward geloso...o almeno ce ne sono pochissime. Io, personalmente non le ho mai lette, ah è una Edward-Bella :D. Per continuare la storia, vorrei avere un vostro parere, altrimenti la cancello. Nessun problema. Recensite in tanti :D

baci :3

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Capitolo 2
*** A-M-I-C-I! ***


Pov Bella

 

7 anni dopo...

 

''Bella alzati subito!'', urla mia madre.

I miei occhi lottano. Non voglio alzarmi! Questo sarà il primo giorno di scuola e quindi...per i prossimi 9 mesi dovrò alzarmi sempre alle 7. Che mazzata in fronte!

Decido di non sentire ancora di più le lamentele di mia madre e controvoglia mi levo le coperte e decido di affrontare questo maledetto primo giorno di scuola.

Scendo lentamente le scale e vedo mamma preparare la mia colazione, mentre papà legge il suo giornale, sulle notizie di football.

''Ben svegliata, dormigliona. Finalmente ti sei decisa!'', mi dice Reneè.

Mia madre dice così perchè lei non ha un orario fisso. E' arredatrice di interni, come Esme, quindi non ha orari precisi di lavoro.

Mio padre prende la sua tazza di caffè, mentre con la sua mano destra si tocca il mento. Quando fa così significa che ha letto qualcosa che non gli piace. Infatti la notizia arriva subito.

''Non è possibile che il presidente voglia comprare questo giocatore. E' scarsissimo!'', sbatte il giornale sulla tavola con tutta la rabbia in corpo.

Charlie è un poliziotto ed è un papà eccezionale. Il mio carattere l'ho preso da lui; anche io sono timida e riservata e non riesco ad esprimere i miei sentimenti. Renèe si lamenta sempre di questa parte, infatti lei è esuberante ed estroversa. Ma quando si parla di sport, è meglio non discutere con Charlie e dargli sempre ragione. Altrimenti...ti ritrovi sotto terra.

''Dai Charlie. Basta! Se il presidente compra questo giocatore significa che è forte.'', ribbatte mia madre.

Charlie le rivolge uno sguardo omicida e mia madre subito si ricompone.

''Ma sì, in fin dei conti hai ragione tu, amore. E' fin troppo scarso quel giocatore.'', esclama mia madre.

''Brava tesoro.''

Mio padre chiude il giornale, si alza da tavola e prende le sue chiavi.

''Io vado, amori miei.'' Mi da un bacio sulla fronte, mentre a mia madre le da un bacio sulle labbra.

Amo vederli così innamorati, anche dopo 21 anni. Quanto vorrei anche io un amore come il loro!

''Ciao, papà.''

Mio padre sorride ed esce dalla porta.

''Siamo tra donne.'', afferma mia madre.

''Già.'' E ora sono cazzi. E' un guaio stare sola con Renèe.

''Allora...devi iniziare il tuo terzo anno di liceo...''

''Già...'', la guardo torva.

''E ancora non ti piace nessun ragazzo...''

''Già.'', ora non la guardo nemmeno in faccia.

''Ma solo già sai rispondere?'', chiede brusca.

''Già.'', la guardo e rido.

''Come sei spiritosa. Ah-ah-ah.''

''Mamma vai al dunque, cosa vuoi dirmi?''

Già so cosa mi vuole chiedere, ma è meglio se la lascio parlare.

''Senti, ma Edward neanche un po' ti piace?''

Sbuffo, mentre ingoio il mio biscotto.

''Ancora con questa storia? Io e Edward siamo amici. Ti devo fare lo spelling? A-M-I-C-I. Basta tutti quanti. Mi avete stufato.'', sbotto.

''Okay, calmati, tesoro. Ora dici così, ma chissà.''

Finisco la mia colazione e decido di andare a prepararmi.

''Ho finito, vado a prepararmi, altrimenti faccio tardi a scuola.''

Prendo la mia tazza, la schiacquo e salgo su per le scale ed entro nella mia bellissima camera.

Vedo cosa c'è nel mio armadio e decido di prendere una maglietta semplice rossa e un paio di jeans. Visto che fa un po' freschetto prendo un piccolo giacchettino.

Poi mi dirigo nel bagno e mi lavo velocemente i denti e visto che ho dei capelli orribili, decido di legarmeli in una coda di cavallo, con qualche ciocca che mi copre il viso.

''Mamma, allora io vado. Ci vediamo per le 14:30.''

''Sì, ciao amore.'' Mi dirigo verso di lei e le scocco un bacio sulla guancia.

Esco da casa mia e vado vicino al mio Pick up...molto anziano, ma io amo questa auto!

Dopo circa 10 minuti di strada, sono arrivata alla mia scuola: La Forks High School.

Metto la mia auto nel parcheggio e scorgo una figura maschile che mi sta aspettando all'ingresso: il mio migliore amico Edward Cullen.

''Ciao scricciolo.''

Allarga le braccia e io mi fiondo in esse.

''Buongiorno.'', gli rispondo. ''Dove sono Alice e Emmett?''

Alice, come me ed Edward deve frequentare il terzo anno di liceo, mentre Emmett il quarto ed ultimo. Durante tutta l'estate ci ha martellato con la storia che quest'anno è l'ultimo e si deve diplomare! In poche parole è stata una palla assoluta!

''Sono dentro con i nostri amici, solo io sono rimasto ad aspettarti.'', dichiara con finto tono altezzoso.

''Oh era tuo dovere, signor Cullen.'', gli sussuro in risposta.

''Cioè neanche ringrazi. Tsè!'', mormora fintamente offeso.

''Okay...grazie.'', rido.

''Non c'è niente da ridere, stronza!'', gira la testa dall'altra parte.

''Stronzo ci sarai tu!'', gli do un pugnetto. Poi ci guardiamo e scoppiamo a ridere.

''Ricordati che sabato dobbiamo vedere il film.'', mi fa presente Edward.

''Me lo stai dicendo da due mesi, ti ho detto che ci sono sabato.'', esclamo esasperata.

''Ci tengo, lo sai.'', sussurra.

''Lo so.'', rispondo.

 Lo guardo e un sorriso spontaneo mi spunta sul viso. Come fanno a dire gli altri che io e lui siamo destinati a stare insieme? Chi potrebbe mai rinunciare alla sua amicizia?

In lontananza vedo Alice con Jasper, il suo ragazzo, ed Emmett con Rosalie, la ragazza di cui è perdutamente innamorato...ma lo scemo non si dichiara.

Corro vicino ad Alice e Rose e le abbraccio, ma non vedo Jessica.

''Jess dov'è?''

''Ma credo che tra poco dovrebbe venire, sai che è la solita ritardataria!'', pronuncia Rose.

''Anche io lo sono, ma cazzo, anche il primo giorno di scuola?''

''L'ha fatto sempre!'', esclama Rose.

''Avete ragione!''

Jessica è la ex fidanzata di Edward. Sono stati insieme un anno e mezzo, poi dopo varie incomprensioni Jessica l'ha lasciato dicendogli che in realtà lui non era realmente innamorato di lei, almeno non al 100%. Edward all'inizio ci rimase talmente male, che per i primi mesi, iniziò a ''conoscere'' sotto tutti i punti di vista altre ragazze. Poi col passare del tempo diede ragione a Jessica e ora sono ottimi amici.

Tutti e sei andiamo a prendere gli orari dei corsi di quest'anno e vedo con gioia che oggi per le prime due ore abbiamo inglese, quindi saremo io, Edward, Alice e Jessica insieme. Mentre Rose, Emmett e Jasper inizieranno con matematica.

''Che cazzo, dobbiamo partire già dalla matematica!'', annuncia Emmett leggermente arrabbiato...anzi meglio togliere il leggermente...

''Dai, l'importante è stare insieme, no?'', chiede Rose ad Emmett e subito si tranquillizza.

Ci dirigiamo io, Alice e Edward nell'aula di inglese e troviamo subito i posti a sedere.

Appena ci sediamo entra il nostro professore e fa subito l'appello.

''Stanley?...in ritardo come al solito.''

Ridiamo, ormai anche il professore si è imparato.

Appena finito l'appello ci inizia a parlare.

''Rgazzi siamo maledettamente indietro col programma. Oggi iniziamo con Jane Austen.''

Jane Austen. Jane Austen. La amo, l'ammiro quella donna. Per me sarà una passeggiata, visto che so tutto di lei e ho letto tutti i suoi libri.

''Jane Austen è nata nel 1775 a Steventon ed è morta nel 1817 a Winchester. E' sicuramente una delle più grandi scrittrici inglesi...Come credo che sappiate il suo romanzo più importante è Orgoglio e Pregiudizio...'', ascolto affascinata il professore, ma la lezione viene interrotta.

''Scusate professore...'', c'è Jessica fuori la porta, con la faccia tesa.

''Stanley, anche il primo giorno di scuola?'', domanda il professore arrabbiato.

''Mi scusi...''

Jessica con testa bassa si va a sedere vicino ad Alice, mentre il professore continua.

Sento qualcuno toccare la mia schiena e vedo Jessica che mi manda un foglietto di carta, lo apro per vedere cosa c'è dentro.

 

SAI FUORI C'è UN SACCO DI MOVIMENTO!

 

Aggrotto le sopracciglia e le rispondo:

 

PERCHè?

 

Le do il fogliettino con sopra scritta la mia domanda. Poi dopo pochi secondi mi manda la sua risposta.

 

C'è UN NUOVO RAGAZZO QUI FUORI ED è UN FIGO DA PAURA! DOVREBBE FREQUENTARE IL QUARTO ANNO, SI è TRASFERITO DA POCO, O ALMENO COSì HO CAPITO. HO SENTITO DIRE CHE SI CHIAMA MIKE NEWTON.

 

Ci mancava solo questa!

 

NE PARLIAMO A FINE LEZIONE, ORA STO SEGUENDO IL PROFESSORE.

 

Le mando il foglio di carta e lei annuisce. Alla fine delle due ore ci dividiamo, mentre io e Edward andiamo al corso di biologia.

''Perchè tutte queste ragazze in calore vedo?'', domanda Edward.

''Credo che sia per il nuovo ragazzo.''

''Come fai a saperlo?'', chiede.

''Me lo ha detto Jessica durante l'ora di inglese. Dice che è un figo pazzesco.'', confesso.

''Sarà il solito belloccio, puttaniere.'', ribadisce Edward.

''Senti chi parla...'', scuoto la testa e rido.

''Senti, signorina Swan a me è stato solo un periodo.''

''Vabè, sì. Andiamo.''

Entriamo nell'aula di biologia, la materia preferita mia e di Edward.

 

Angolo autrice:

Abbiamo capito che per Bella, Edward è solo un amico e lo ha detto anche tramite spelling xD

Abbiamo visto anche Edward e Bella grandicelli :D

Aggiornerò una volta a settimana :)

Grazie per aver letto quel piccolo prologo, fatemi sapere in numerosi, baci <3

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Capitolo 3
*** Gelosia? No, solo senso di protezione... ***


Pov Edward

 

Adoro la biologia. Adoro il fatto che molte volte si lavora in gruppo. Adoro il mio professore. Adoro che sia anche la materia preferita della mia migliore amica Bella.

Corro verso il nostro banco e il nostro professore entra. Ci parla un po' del programma di quest' anno e subito iniziamo. Parliamo di cellule e degli organismi viventi.

Io e Bells, il soprannome che fin da piccolo le ho dato, siamo i migliori di questo corso. Prendiamo quasi sempre A e qualche volta io e Bella ci sfidiamo sui voti.

Subito dopo aver finito la nostra ora di biologia, dobbiamo andare a fare educazione fisica. Per Bella è una mazzata in fronte. Purtroppo la ragazza, non sa  fare una battuta di pallavolo, non sa fare una schiacciata o un tiro semplice. A basket...meglio non parlarne. Ancora più negata della pallavolo. Di solito stiamo sempre in squadra insieme e mi tocca giocare per due.

''La prossima è...'', guarda l'orario. ''Educazione fisica. Noooo!'', urla forte.

''Dai su, Bells.'', le dico prendendola in giro e dandole una pacca sulla spalla.

Bella mi lancia uno sguardo omicida. Uno sguardo che metterebbe in ginocchio anche il più pericoloso degli uomini.

''Magari posso fingere di stare male.'', dice Bella e nei suoi occhi vedo delle stelle.

Come fa a non piacere educazione fisica se è l'unica materia in cui ti puo sfogare? E' strana la ragazza!

''Sì, con il professore che ci troviamo? Sarebbe capace di farti un esame.'', affermo con fare ovvio.

''Lo so.'', Bella abbassa subito lo sguardo.''Quello mio odia!''

Okay, Bella è diventata una furia. Infatti mi strattona vicino la finestra.

''Io lo denuncio per violenza fisica e psicologica.''

Si gratta il mento. Okay, amici è confermato. Isabella Marie Swan è diventata pazza!

''Bells, ma sei pazza?''

''No davvero, cioè è ingiusto che io debba sempre fare sport se io sono negata! Sono un pericolo pubblico!'', controbbate, infastidita.

Sto in una posizione leggermente scomoda perchè tutti ci fissano e io per colpa sua sto facendo una grande figura di merda! Che Isabella Swan sia maledetta...

La faccio mettere vicino la finestra e la faccio calmare un po'.

''Ma perchè non fai un certificato in cui dici che non puoi fare sport e ti levi il pensiero?'', chiedo sperando di farla smettere.

''Gliel'ho proposto a mia madre, ma non mi vuole dare questa soddisfazione. Dice che devo affrontare le mie paure. Credo che dopo questi 4 anni sarò tramautizzata.'' Bella si appoggia sulla mia spalla e fa finta di piangere.

La situazione è peggiorata perchè tutti ci guardano storti. Vedo il mio orologio e sono passati esattamente 5 minuti. Bene, ora anche la cazziata mi prendo. Maledetta, maledetta.

''Sì, Bella. Non voglio interrompere il tuo monologo all' Amleto, ma credo che ci prendiamo anche un cazziata e tutto per colpa tua, stupida!''

Mi metto al mio posto e la prendo per mano trasportandola con me.

''Non ho capito nemmeno perchè è una materia obbligatoria. Uno se vuole tenersi in forma va in palestra. E che cazzo!''

Le metto una mano davanti la bocca.

''Zitta, ora cammina. Dammi la manina e andiamo.''

Bella si zittisce all'istante e cammina in silenzio.

Arriviamo subito in palestra e il professore, come se aspettase solo noi o meglio come se aspettasse solo Bella, si gira e ci fa un sorrisetto...non molto grazioso.

''Signorina Swan, speriamo di iniziare bene quest'anno scolastico. Prendi sempre C nella mia materia. Vogliamo una A?''

Bella sta per ribattere e magari farsi espellere e intervengo subito.

''Professore, scusi per il ritardo. Purtroppo ci ha fatto perdere un po' di tempo il professore  Banner.'' Spero che non chieda altro.

''Per oggi può andare. Non tollererò altri ritardi. Bene, formate due squadre che giochiamo a pallavolo.''

Tutti si riuniscono per decidere le squadre, mentre Bella tutta infuriata, che va dritta dal professore, le afferro subito il braccio.

''Che vuoi fare?'', le domando.

''Gliene dico quattro, anzi dieci!'', sbotta.

''Bella, dagli uno schiaffo morale. Dai, non prendere questione.'', le sussuro come un cucciolo bastonato.

''Okay, lo faccio solo per te.'' Mi abbraccia e svolta per vedere in quale squadra sto, perchè naturalmente lei sta con me. Lei sta sempre con me.

Bella e le altre ragazze, tra cui Alice e Jessica, si vanno a cambiare per la tuta.

Io starò nella squadra di Ben e di conseguenza Bella con me. Mentre Alice e Jessica staranno nell'altra squadra.

Le ragazze ritornano e vedo Bella abbassarsi per mettere il suo jeans dentro una busta.

Hmm... pantalone di colore grigio, aderente, tanto che non lascia nulla all'immaginazione. Ora che lo noto Bella ha un bel culo, piccolo e sodo. Oddio...che cazzo di pensieri faccio. Calmati Edward. Forse è troppo tempo che non fai del sesso, quindi ti vengono pensieri sconci anche su Bella. Ricorda...la tua migliore amica. Sì, deve essere solo questo. Cazzo, sono pur sempre un uomo, non faccio niente da 4 mesi. Porca zozza!

Volto subito lo sguardo e svolgiamo la nostra attività. Bella mi guarda e mi fa cenno e io subito annuisco, naturalmente mi sta chiedendo di fare la sua parte. L'altra squadra batte e riesco a fare un sacco di interventi e ogni tanto Bella mi passa anche il pallone...almeno questo. Alla fine, grazie al sottoscritto, vinciamo. Vabbene, ora non fatemi troppi complimenti, lo so che sono troppo forte. Okay, modalità scemo è attivata. Le ragazze vanno di nuovo a cambiarsi e vedo che l'ultima ora è matematica, poi dopo c'è la pausa pranzo.

 

L'ora di matematica è passata, per fortuna e mi sono posto l'obiettivo di avere almeno una A nella mia vita. Mission impossible.

Arriviamo a mensa, e io, Bella, Alice, Jasper, Rosalie, Emmett e Jessica ci sediamo al nostro solito tavolo.

Mentre gli altri prendono da mangiare per loro, io e Bella siamo soli.

''Tanto in matematica non la prenderai mai una A, a stento riesci a prendere una B.'', Bella inizia a ridere a crepapelle.

''Ah-ah-ah, spiritosa. Io ho un'arma in più.'', dico vantandomi.

''Sarebbe?'', chiede con aria di sfida.

''Il mio fascino.'', sbatto le sopracciglia e mi passo le dita tra i capelli.

''Sì, sì. Lo chiamavano Edward Anthony Capelli belli Cullen.''

Scoppiamo entrambi a ridere.

''Dammi un attimo il tuo specchietto.'', mi chiede.

Glielo passo e Bella fa una faccia moritifica.

''Già con il trucco sono brutta, figurati senza trucco...sembro un cadavere. Ho avuto quest'aspetto per tutto il tempo?'', domanda delusa.

''Perchè dici così?''

''Guardami.'', si indica.

''Tu sei più bella senza trucco, anzi...sei bellissima.''

La guardo e...non trovo le parole per descriverla. Bella si sottovaluta. Amo da impazzire la sua carnagione così chiara e i suoi occhi marroni cioccolato. Poi ora che ha i capelli legati, vengono esaltati ancora di più. Ma queste cose me le sono sempre tenute solo per me e le parole che le ho detto. Oddio.

''Edward...cosa ti sei bevuto?'', domanda con aria sorpresa.

Cazzo, quelle parole le ho dette ad alta voce.

''Ma io scherzavo, ci hai anche creduto.'' Inizio subito a ridere, Bella mangia la sua mela e mi da un pizzicotto.

''Aglia!'', esclamo.

''Così ti impari a prendermi in giro!''

Si gira dall'altra parte offesa. Gli altri proprio in quel momento arrivano, ma Jessica è entusiasta.

''Bella, Bella. L'ho visto di nuovo. E' lì.'', dice emozionata.

''Ma chi?'', chiede Bella confusa.

''Mike Newton.''

Bella segue l'indice di Jessica e lo nota, spontaneamente sorride.

''Hai ragione, è proprio figo!'', mormora Bella, sorridendo.

''Bè, se vuoi te lo lascio.'', le fa l'occhiolino.

''Oh grazie.'' Bella abbraccia Jessica.

Poi non sento più la loro conversazione. Forse non ho capito bene. Bella non può aver detto di volerlo conquistare, non gli sono mai interessati i ragazzi, non può essere così...incuriosita da un ragazzo che non conosce. Non capisco il motivo di tanto interesse. Forse, però, la reazione che non capisco è la mia. Perchè mi da così fastidio? Non è gelosia. E' solo il senso di protezione che ho verso Bella. Sì solo quello.

 

 

Angolo autrice:

Ciao belle *-* si inizia a vedere un po' la gelosia di Edward nei confronti di Mike? Cosa ne pensate di questo mini-capitolo? Siete team Edward, vero? u.u

Vi voglio ringraziare per le recensioni e per i preferiti, ricordati e le seguite. Siete già in tanti. Grazie, grazie. Ci vediamo la prossima settimana <3

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Capitolo 4
*** Le cose che amo e odio di Bells ***


 

Pov Bella

 

Ormai sono a casa e posso affermare che questo è stato un giorno fantastico, superlativo, magico e...altri aggettivi che ora non riesco a pensare. La cosa o molto più precisamente, la persona che ha reso questa giornata fantastica è stato Mike Newton. E' di una bellezza mozzafiato. Biondo e occhi azzurri, un fisico niente male, anche se dai tratti un po' infantili. Ho anche saputo che è al suo ultimo anno di liceo e che frequenta qualche corso con Emmett, infatti ha detto che è un ragazzo timido, ma abbastanza preparato.

Devo cercare di farmi notare, ma devo essere me stessa. Potrei farmi dare dei consigli...però da dei ragazzi, magari o da Emmett o Jasper...o...Edward, anche se non so se me li darebbe. E' sempre stato troppo protettivo nei miei confronti, anche se voglio indossare una gonna e ricordo che ho detto gonna, non quella mini-mini che non lascia nulla all'immaginazione! Sono frustata! Non è possibile che come migliore amico mi ritrovo un padre!

Sto girando avanti e indietro da un sacco di tempo, facendomi solo pippe mentali. Che sfiga, la sfortuna mi perseguita. Come dice Edward 'attiro disgrazie'...ed è vero!

Poi improvvisamente mi spavento e sento il cellulare squillare. Senza neanche leggere il numero rispondo.

''Pronto?''

''Bella.'' E che palle!

''Edward, che cazzo vuoi? Mi stai interrompendo da un mio monologo interiore!'', annuncio incazzata nera.

''Mamma mia. Come cazzo sei diventata pesante, eh! Scusa ora stacco.'', controbbatte offeso.

Vabè, dai. Ho esagerato.

''Scusa, scusa. E che ho un problema! Dimmi che succede.''

''Che è successo?'', chiede incuriosito.

''Prima parliamo del tuo di problema e poi del mio.'', affermo.

''Okay...ehm...sai che sono una frana in matematica ma...mi vuoi aiutare? Dai, Bella.'', chiede e visto che conosco Edward mooolto bene, so che sta con la faccia da cucciolo indifeso.

''Non può aiutarti Alice, Einstein?'', alzo un sopracciglio.

''Alice studia da Jasper perchè le deve far vedere...che ne so una materia. Dai Bells.''

Bastardo! Sa che quando mi chiama Bells non so resistere.

''Okay, okay...sei un bastardo!''

''Anche io ti adoro, little Bella.'', sussura con aria amorevole.

''Dove e a che ora?''

''Ti ho chiesto io aiuto, decidi tu!''

Visto che l'aria a casa mia è irresperibile, in quanto mia madre lancia sguardi su me e Edward, meglio andare a casa sua.

''Vengo da te tra poco, okay?'', chiedo.

''Sì, allora a tra poco...ah, ho una sorpresa per te!'', rivela.

''Cosa?''

''E' una sorpresa, a dopo.'' Si sta divertendo lo sbruffone!

''Dimmelo.'', avverto con tono minaccioso.

''Ciao Bella.''

E io rimango come una scema col telefono in mano!

 

Pov Edward

 

Sono sicuro che Bella appena vedrà la caprese, mi perdonerà. Adoro vederla arrabbiata, adoro vedere la sua faccia altezzosa, adoro vedere il suo sorriso quando vede il suo dolce preferito e adoro... ultimamente sto adorando troppe cose di Bella. Passiamo alle cose che odio: la odio perchè è ritardataria, la odio perchè vuole sempre avere ragione, la odio perchè si mette le gonne, la odio perchè... ha gli occhi che mi piacciono tanto. Sì, così può andare bene. Per tutte queste cose, io la dovrei odiare e sicuramente tra poco lo farò. Perchè il 'tra poco' di Bella, può equivalere anche ad un'ora. Sbuffo. Speriamo che entro un'ora la finiamo queste cazzo di equazioni esponenziali. Per fortuna ho un'amica che è un genio in matematica!

Guardo l'orologio e noto che sono le 16:30 e ho parlato con Bella 45 minuti fa.

Ora non le do nemmeno la caprese, non se la merita!

Dalle scale scende mio fratello Emmett.

''Bella deve venire qui?'', chiede.

''Sì.'', rispondo.

''Ah, ecco il perchè della caprese, allora.'', mormora con fare ovvio.

''E certo.'', ghigno. Poi noto che ha le chiavi in mano.

''Perchè hai le chiavi in mano?''

''Mi ha chiamato Rose, devo correre da lei.'', sussurra con aria sognante.

''Ah, quando cazzo ti dichiari, allora? Sei cotto a puntino!'', affermo deciso, mentre metto lo zucchero a velo sulla caprese.

''Fatti i fatti tuoi, ci sarà tempo!'', accusa.

''Sì, tempo. L'anno prossimo hai il college e potreste stare lontano. Emm, sono 4 anni che mi dici che glielo dici e poi non ti dichiari, razza di rincitrullito!''

''Tempo al tempo!'' Usa un tono di sfida.

''Sì... fammi pensare. Sono passati 4 anni, sì, fai passare altri 4 anni, certo!'', borbotto.

''Senti, chissà quando tu ti dichiari, quindi zitto. Ciao, bello.''

Che antipatico! Sulla caprese scrivo il nome BELLS e attendo il suo arrivo. Nel frattempo decido di giocare alla mia fantastica play station 3, che se potessi sposerei. Call of duty, sto arrivando. Ma proprio prima di mettere il gioco dentro la console, bussa la porta. Cioè è sempre una ritardataria, non poteva fare altri 55 minuti di ritardo? Un altro motivo per cui la odio: mi interrompe sempre mentre faccio qualcosa che mi piace.

Vado subito vicino alla porta e vedo che ha il nostro bel libro di matematica in mano. Bello si fa per dire, naturalmente!

''Lo so, sono in ritardo.'', entra sbuffando.

''E per una volta non potevi fare ancora più tardi? Stavo giocando a Call of duty!''

''Mamma mia tu e questo gioco, ci hai ucciso la salute!'', borbotta.

''Cioè io devo stare ai tuoi comodi e tu ti incazzi?'', le chiedo.

''Guarda, non posso perdere tempo. Se vuoi me ne vado!''

Va vicino alla porta.

''No, no. Stavo scherzando. Dai scusa.'', mi inginocchio e le bacio la mano.

Un' altra cosa che odio di Bella Swan? Il fatto che riesce sempre a girare la frittata!

''Okay.'' Fa un sorriso compiaciuto e sospira.

''Ho sempre ragione io!'', esclama allegra. Io le lancio un'occhiata omicida.

''Allora, dov'è la mia sorpresa?'', chiede con gli occhi a cuoricino.

''Di là.''

Corre subito nella cucina ed emette un urlo di gioia.

''Oddio, oddio. La caprese. Amore mio carnale.'' 

Prende subito un cucchiaio e un piatto e se ne mette una fetta molto grande nel piatto. Adoro vederla sorridere così. Sorrido anche io.

''Grazie, Ed. Sei il migliore amico del mondo.'' Mi da un bacio sulla guancia.

''Di n-nul-lla.'', balbetto.

Adoro renderla felice anche con le piccole cose e adoro quando mi bacia sulla guancia e...

''Ed, sei tutto rosso.'', ride Bella.

''Cosa?'', domando.

''Sì, ti giuro. Sei rosso come un peperone.'', ribadisce Bella.

''Ehm, fa un po' caldo...è la temperatura...'' Invento una scusa.

''Ma se fa un cavolo di freddo. Se lo dici tu...'' 

Addenta un altro pezzo della sua caprese e prende anche il nostro libro di matematica.

''Non hai capito niente niente?'', domanda tra un boccone e un altro.

''Secondo te?'' Alzo un sopracciglio.

''Naturalmente.'', commenta.

Scoppio subito a ridere.

''La prossima volta ti conviene ascoltare di più.'', mi consiglia.

''Mi conosci e sai che se anche ascolto non capisco un cazzo.'', affermo.

''Sì, lo so. Sei un pivello in matematica.'', scherza.

Che ragazza simpatica!

''Dai iniziamo!''

Prendo il mio bel quadernino e facciamo gli esercizi e devo dire che non sono tanti complicati.

''Capito ora? Edward è la centesima volta che ti dico che devi fare così, e che miseria!'', esclama.

''Ora ho capito, okay? Non ti agitare, little Bella.''

''Mi devo fidare?'', mi chiede.

''Oh yes.'', cantileno.

Dopo circa un'ora e mezza di esercizi, abbiamo finito.

''Tu mi distruggi.'', afferma sfinita.

Rido e chiudo il mio quaderno di matematica.

''Vado sopra a posarlo.'', le comunico.

Salgo sopra ed entro nella mia stupenda stanza. Poso il quaderno e mi soffermo sul mio letto. Se solo potesse parlare, quante cose direbbe. Tra cui una cosa che io e Bella abbiamo provato una volta. E come è stato bello, come è stato dolce! Mi soffermo sul pensiero, ma subito mi ammonisco e scendo giù.

Scendo giù e decido di non entrare subito in cucina, ma di osservare Bella. Vedo che è pensierosa e che sta scrivendo qualcosa sul suo diario. Quando sto per entrare in cucina, le squilla il cellulare. 

''Jess.'', risponde sorridendo.

''Davvero? Oddio, io ti amo.'' Pausa. ''Sì, ora lo segno.'' Prende il suo diario e segna qualcosa sopra. ''Sei un mito. Ti amo. Ora stacco perchè tra poco scende Edward. Ciao.'' Chiude in fretta e furia la chiamata e mi sento un po' strano. Perchè non vuole farmi sapere che Jessica l'ha chiamata?

Entro nella mia cucina e Bella chiude subito il suo diario. La osservo malinconico e arrabbiato.

''Edward, io dovrei andare. Ho un appuntamento con Jessica.''

Forse era questo il contenuto della chiamata. Si dovevo incontrare? Ma a fine chiamata avrebbe detto ''ci vediamo tra poco'', non ''ciao.'' E poi perchè avrebbe dovuto chiudere subito il diario? Se Bella si è comportata così, vuol dire che non mi vuole far sapere niente. E' inutile insistere. 

''Okay.'' Faccio finta di niente. ''Ci sentiamo stasera?''

''Ehm... stasera non so se ci sono a casa, casomai mi faccio sentire io, okay?''

''Vabbene. Ciao Bells.''

''Ciao.''

Mi abbraccia e corre vicino alla porta. Io resto come un fesso appoggiato al tavolo della cucina. Di tre cose sono certo: primo Bella mi nasconde qualcosa; secondo che di questa cosa non mi vuole far sapere niente; terzo...che per questo sto terribilmente male!

 

 

Angolo autrice:

Ciao ragazze *-* Come va la vita? :3

Oggi è la commemorazione dei morti e per chi ha perso un caro, come nel mio caso, spero che questo capitolo vi sia piaciuto e magari fatto un po' sorridere :)

Bene, bene. L'ultima parte è un chiaro riferimento a Twilight xD 

E secondo voi cosa hanno fatto i nostri beniamini su quel letto? Si accettano scommesse ahaahahah

Al prossimo capitolo e grazie di tutto <3

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Capitolo 5
*** La baby sitter ***


Pov Bella

 

Esco da casa di Edward come una ladra. Forse perchè mi vergogno un po' per aver detto una bugia ad Edward. Cioè in realtà è una mezza bugia. Devo realmente stare con Jessica, ma anche per secondi fini... Prendo il mio Pick up e dopo nemmeno 5 minuti sto a casa di Jessica. Busso alla sua porta e subito mi apre.

''Entra Bella.'', mi dice entusiasta.

Mi prende per mano...con molta forza, e non ho neanche il tempo di salutare la madre che subito saliamo le scale e entriamo subito nella sua camera.

''Non ti ho detto una cosa, però.'', mi comunica.

''Cosa?'', le chiedo insospettita.

''Ho parlato con Mike oggi.'', afferma.

''Cosa? Ma come, cioè subito ci hai fatto amicizia?''

''Sai come sono fatta, Bella.'' Mi fa l'occhiolino, mentre io scuoto la testa. ''Comunque, ho parlato un po' con lui e ho scoperto che ha un fratellino piccolo.'', butta lì la frase.

''E io cosa dovrei farci che ha un fratellino piccolo?'', chiedo infastidita. Veramente, cioè ha un fratello e a me sai quanto me ne frega!

''Ragiona Bella. Ha bisogno di una baby sitter e io ho detto che tu avevi bisogno di soldi, così gli ho dato il tuo numero.'' Si guarda le unghia e si butta sul suo letto.

''Tu cosa avere fatto?'' Bene, ora mi metto a parlare anche in modo sgrammaticato!

''Non ringraziarmi.'', sussurra entuasiasta.

''Io non ti ringrazio, ma ti uccido.''

Mi butto sul letto e le tiro il cuscino in faccia.

''Mi ringrazierai. Cioè, capisci Bella. Mike che si sbaciucchia e si scopa la baby-sitter di suo fratello di soli 5 anni. Mitico!''

Le rivolgo uno sguardo assassino e poi esclamo: ''Ma tu pensi sempre e solo al sesso?''

''Bella, una volta provato, non si smette più!''

''Da quando non fai niente?''

''Da quando mi sono lasciata con Edward, otto mesi fa.'', mormora sconsolata.

''Oh, povera piccola.'', le do una pacca sulla spalla.

''Ritornerei con Edward solo per fare del vero sesso selvaggio, anzi glielo domando se possiamo farlo. Da quando non scopa?'', mi chiede come se niente fosse.

''Hmm se non mi sbaglio 4 mesi, ma non so.'', confesso.

''Edward è un dio del sesso, quelle sue mani e la sua lingua.'', mormora con occhi sognanti.

''Hmm...sì, Jess. Ma non stavamo parlando di Mike?'', rido.

''Ah sì, giusto. Mi stavo ricordando i bei tempi.'' Si ricompone e prende il suo cellulare.

''Cosa fai?'', le domando confusa.

''Sto facendo degli squilli a Mike, così gli faccio capire che ti può chiamare.'', mi avvisa.

Sgrano gli occhi. C-c-osa?

''Tre-due-uno.'', dice Jessica.

E proprio in quel momento mi arriva la chiamata, guardo il display e vedo che è lui. Infatti quando Jess mi ha chiamato a casa di Edward mi ha dato il numero di Mike.

''Pronto?'', rispondo.

''Ehm... sei Isabella Swan?'' La sua voce al telefono, come è dolce!

''Sì, chi è?'', chiedo.

''Ciao, sono Mike Newton. Il ragazzo nuovo della Forks High School.'' Sì, so esattamente chi sei, baby. Ma meglio non dirglielo.

''Ah sì, ciao Mike. Dimmi è successo qualcosa?'', gli chiedo, facendo la finta disorientata.

''Bè, oggi ho parlato con la tua amica Jessica e avrei bisogno di una baby-sitter per mio fratello questo sabato. I miei genitori hanno aperto un negozio di articoli sportivi, mentre io ci sono a casa, soltanto che dovrebbero venire i miei amici di New York e io non mi posso occupare totalmente di lui.''

''Sì, ho capito la situazione. Guarda, casomai domani ci mettiamo d'accordo. A te va bene?''

''Certo. Grazie mille, Isabella.''

''Bella.'', rispondo automaticamente.

''Bella, sì. Ciao.''

Stacca il telefono e prendo un bel sospiro. Oddio questo sabato potrei andare a casa sua!

''Grazie, grazie.'', abbraccio la mia bellissima amica.

''Oh, dovere. Tu non mi hai aiutata quando mi ero accorta che mi piaceva Edward? A cosa servono le amiche?'' Mi lancia un occhiolino. E ora sto capendo che l'adoro sempre di più!

''Allora sabato sono impegnata. Farò la baby-sitter al fratellino di Mike. I'm so happy, baby.'' Ballo per la stanza e Jessica accende un po' di musica latino-americana.

 

Sono ormai le otto di sera ed è l'ora di tornare a casa. Mi precipito verso la porta di casa Stanley, saluto la madre di Jessica e lei.

Mi dirigo subito verso casa, altrimenti chi se la sente Renèe...

Entro e do un bacio sia a mia madre, sia a mio padre.

''Cosa si mangia?'', chiedo a mia madre.

''Un bel panino con wurstel e sottiletta.'', mi sorride.

''Okay, vado a lavarmi un attimo.''

Salgo su per le scale, vado nella mia stanzetta per prendere la mia roba intima e il mio pigiamino e corro subito in bagno.

Il mio primo pensiero, naturalmente è Mike Newton. Oddio, sabato potrei stare a casa sua e magari osservarlo!

Il getto d'acqua mi bagna e mi sento libera. E' la prima volta che mi piace un ragazzo e la prima volta che solo sentendo la sua voce a telefono mi sono emozionata.

E' la prima volta per tutto! Ci metto giusto un quarto d'ora per lavarmi, asciugarmi e prepararmi...è così tanta la mia emozione!

Scendo in cucina e trovo il mio bel panino pronto per me.

''Adoro la sottiletta squagliata!'', dico guastando il panino.

''Lo so.'', risponde Renèe sorridendomi.

''Come è andato il tuo primo giorno di scuola?'', chiede Charlie mentre si versa un po' di vino.

''Ma bene, benissimo!'', rispondo felice.

''Oh-oh. La faccia della felicità! Allora che è successo?'', mi chiede entusiasta.

Hmm...che faccio le dico di Mike? Così magari non mi parla più di Edward!

''Ho conosciuto un ragazzo.'', ammicco.

''Chi?'', mi chiede dispiaciuta.

''Mike Newton.''

''Il figlio di quelli che hanno aperto il negozio di articoli sportivi?'', domanda Charlie.

''Sì, lui.'', annuisco.

Charlie addenta un altro boccone e dice: ''Li conosco, sono brava gente. Brava figliola.''

Mi giro verso mia madre e noto che ha una faccia triste. Ben le sta, si deve mettere in testa che per me Edward è come un fratello.

 

Dopo una mezz'oretta ho finito la mia cena e per noia decido di mettermi su facebook e vedo se c'è anche lui su questo social network.

Che mi venga un infarto! Ha un'immagine del profilo che...oddio, fatevi i film più porno che potete!

Purtroppo la mia visione paradisiaca viene distolta da uno stronzo che mi sta chiamando sul cellulare. E chi poteva essere l'idiota se non Edward Cullen?

''Spero che sia una cosa importante, che c'è?'', rispondo al telefono.

''Oh, ciao anche a te. A me tutto bene, grazie per avermelo chiesto.'', dice sbuffando.

Metto il broncio. ''Dai dici, scemo.''

''Comunque ho preso i due biglietti per il cinema di Sabato. Guarda, non vedo l'ora di andarci e grazie perchè mi stai accompagnando. Sai quando ci tengo a vederlo...soprattutto con te.''

Cazzo, mi ero dimenticata che sabato dovevo vedere il film con Edward. Mi manca il respiro.

''Oh, grazie.'', degluitisco.

''Ti avevo chiamato solo per questo. Puoi tornare a fare quello che stavi facendo.'', scherza.

''Okay, grazie.'', sussurro.

''Notte little Bella.''

''Notte...''

Edward chiude la telefonata e mi sento vuota. Ora cosa faccio?

 

 

Angolo autrice:

Ciao ragazze :D

Prima di parlare della storia, mancano solo 6 giorni a BD... anche se ho pensieri contrastanti... non vedo l'ora che arrivi il 14, ma so che è la fine ç___ç, comunque...

 Piaciuto il capitolo? :D Completamente pov Bella. E ditemi un po' cosa ne pensate di quella pazzoide di Jessica? In questa storia l'ho voluta rendere bella e simpatica *-*

E passiamo alle scommesse. Bella, secondo voi, cosa sceglierà di fare sabato? Mike o Edward? Fatemi sapere con tante belle recensioni :3 

Baci <3

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Capitolo 6
*** La scelta... ***


POV EDWARD

 

Ho una brutta sensazione da quando mi sono alzato. Ieri ho sentito Bella strana al telefono, ho sentito di essere stato pugnalato una seconda, terza, quarta volta. Sono sotto la doccia da ormai una mezz'ora e sono le sei e mezza del mattino. Ora mi sto rendendo conto che non sono una persona normale! Però, ho altri 30 minuti di tempo. Sento che perderò Bella, per colpa di questo ragazzo, di questo puttaniere che sento che la farà soffrire. Devo trovare un modo per farlo morire in modo lento e doloroso. Magari potrei tagliarlo a fettine...come sono maligno, penso con gli occhi che mi brillano. No, perchè finire in carcere per molti anni, dopo non potrei vedere Bella, la MIA Bells!

''Edward, se non ti dispiace mi servirebbe il bagno.''

Quel rompicazzo di Emmett!

''Aspetta sto facendo la doccia.'', urlo.

''Da un'ora?'', mi chiede.

''Che ore sono?'', gli domando.

''Bè, sai sono le 7 e tu sei dalle 6 lì dento, non mi dire che anzichè innamorarti di una ragazza normale, ti sei innamorato di un bagno?'' Come lo odio, il mio dolce fratellone.

''Aspetta un attimo.''

Esco dalla doccia, controvoglia. Mi metto il mio accappatoio ed esco dal bagno. Emmett mi esclama un bel: ''Era ora!''

Non ci sto nemmeno più con la testa. Non riesco a capire tutto il mio comportamento... anche quello di pochi minuti fa, cazzo a me piace dormire e invece mi sono alzato alle 6 del mattino. Esme e Carlisle potrebbero festeggiare!

A colazione non riesco a proferire parola, mentre Alice parla di Jasper e mia madre la guarda con occhi a cuoricino. Ma, io non sento nulla, non sento le loro voci, non sento neanche quell' emozione che avevo prima di andare a scuola. Vuoto, sono vuoto.

 

Io, Alice ed Emmett andiamo nella mia macchina, usiamo la mia perchè quella di Emmett è troppo grande e noto le macchine di Bella e Rose. Emmett entra di corsa nella scuola, mentre io noto che Bella fuori non c'è. Di solito aspettiamo sempre che venga uno o l'altro. Abbasso lo sguardo ed entro anche io.

Guardo Bella, ma lei lo sguardo verso di me non lo posa proprio. Ma le ho fatto qualcosa? Ride e scherza con Jessica, che proprio oggi è puntualissima. Poi si gira verso di me e io sorrido, ma lo sguardo di Bella non è rivolto a me, ma ad un' altra persona che sta proprio dietro di me. Mi giro e vedo lui. L'odioso Mike Newton. Non lo conosco, ma già lo odio.

Mi volto di nuovo verso Bella e questa volta mi passa accanto, ma mi lancia uno sguardo triste, che sinceramente non so interpretare. Ecco, la mia Bells mi ha inferto un'altra pugnalata.

 

POV BELLA

 

Guardo Edward, solo dopo aver lanciato uno sguardo a Mike. Mi vergogno, mi vergogno perchè mi sono dimenticata completamente del nostro appuntamento di sabato. E mi vergogno ancora di più perchè non so cosa fare, mentre se fossi stata un altro tipo di amica, avrei già parlato con lui.

''Ciao...Bells...''

Anche se solo in un piccolo sussuro l'ha detto, ho sentito la sua voce. Mi devo mettere ancora più vergogna. Con questi pensieri, non mi sono accorta di essere proprio davanti Mike Newton.

''Ciao, Bella.'', mi sorride.

''Ciao.'', gli sorrido anche io, sperando che non si sia accorto del mio stato di prima.

''Che ne dici di parlare dopo a pranzo?'', mi chiede sorridendo.

''A me va bene.'', gli rispondo.

''A dopo.'', mi da una pacca sulla spalla e va via alla sua lezione.

Ho alla prima ora francese, naturalmente con Edward...

Corro subito verso Jessica ed Alice che chiacchierano animatamente.

''Jess, Jess. Ho bisogno di te. Ti devo dire una cosa. Ti puoi mettere vicino a me, per favore?'' Guardo lei e anche Alice per avere il consenso di entrambe.

''Se per Alice non è un problema...'', butta lì Jessica.

''A me nessun problema, però dopo lo devi dire anche a me.'', mi dice con tono minaccioso.

''Certo, grande donna.'' Mi metto sull'attenti. 

Alice sorride ed entriamo nell'aula, mentre Edward è già dentro. Mi guarda e io abbasso subito lo sguardo.

La lezione passa lentamente, la mia professoressa spiega, spiega...ma io non sento niente. Mi sento uno schifo, mentre Jessica mi guarda con la coda dell'occhio, sicuramente si starà chiedendo perchè mi sono messa vicino a lei. Decido di scriverle un biglietto.

 

JESS, MI SONO CACCIATA IN UN GRAN CASINO, IO IN REALTà SABATO DOVREI ANDARE AL CINEMA CON EDWARD...E CHE RAZZA D' AMICA SONO, STO UNA MERDA. E SE DOVESSI ACCETTARE L'INVITO DI MIKE, MI DEVI FARE UN FAVORE...

 

Strappo il foglio dal mio quaderno e lo passo a Jessica, che sgrana gli occhi. Scrive anche lei sul foglio e me lo passa.

 

CAZZO, IN CHE GUAIO TI SEI CACCIATA, BELLA? ATTIRI DISGRAZIE, HA RAGIONE EDWARD. CHE PALLE ME LO DICEVI! ORA CHE VUOI FARE? COSA DOVREI FARE?

 

Anche lei ora si mette a dire che attiro disgrazie, ma devo dare ragione, naturalmente.

 

CASOMAI SE ACCETTASSI L'INVITO DI MIKE DEVI FARMI DUE FAVORI:

1) NON DEVI DIRE A EDWARD CHE IO NON CI VADO...CASOMAI MI INVENTO CHE MI SENTO POCO BENE...

2) CI ANDRAI TU. EDWARD HA GIà PRESO DUE BIGLIETTI.

 

Le passo il biglietto e vedo il suo sorriso diventare ancora più triste. Guardo avanti a me e vedo che per un attimo Edward gira lo sguardo verso di me, ma subito lo abbassa. Jessica mi da una gomitata e mi passa un altro foglio.

 

COSAAAAAA? BELLA, IO TI CONSIGLIO DI DIRE NO A MIKE. CIOè...GLI SI SPEZZERà IL CUORE. SAI QUANTO CI TIENE A QUESTO CINEMA E SAI ANCHE IL PERCHè!

 

Lo so. Lo so. Scrivo di nuovo sul mio foglietto e questa volta le chiedo una risposta definitiva.

 

LO SO, JESS. SAI CAZZO CHE MI SENTO UNA MERDA, UNA VERA MERDA. ALLORA VUOI AIUTARMI?

 

Glielo do e lei dopo averlo letto e dopo aver girato la testa in segno di disapprovazione, annuisce.

 

TI AIUTERò, ANCHE SE MI SENTIRò PEGGIO DI TE!

 

Le ore seguenti passano subito, con Edward che ha cercato più volte di fermarmi, ora, finalmente c'è l'ora di mensa e parlerò con Mike e deciderò cosa fare.

Mi avvio al mio tavolo e noto Edward già seduto. Solo lui c'è. Mi inizia a prendere il panico. Deglutisco, ma lo devo affrontare, glielo devo.

Ha uno sguardo assente e si gira i pollici. Lo raggiunto e mi siedo al mio posto...naturalmente quello vicino al suo.

''Non ho capito perchè mi eviti.'', butta lì triste.

''Io non ti sto evitando.'', controbbatto.

''Ah sì? E allora cosa stai facendo, Bella? Dimmi, come si spiega il tuo comportamento?'' Alza il suo sguardo e lo punta su di me. Ha uno sguardo severo e il tono duro. Non sono abituata a quel tono, con me non l'ha mai fatto.

''Ti prego...non parlarmi così.'' Abbasso la testa.

''E cosa dovrei fare? Sai come mi sento? Male! Non so cosa ti ho fatto, non so per quale ragione tu mi stia evitando.'' Mi gira la sedia verso di lui. Lo guardo per un attimo e poi di nuovo abbasso il mio sguardo.

''Senti, non mi sento bene. Okay? Ci deve stare sempre una spiegazione a tutto?'', sbotto.

Edward mi prende con la sua mano il mento, in modo che io possa posare lo sguardo su di lui.

''Forse ho il diritto di sapere del perchè la mia migliore amica mi eviti, o no?'', mi chiede.

''Okay, okay. Hai ragione ma...''

''Ehilà, Bella.''

Al tavolo dove discutiamo io e Edward mi raggiunge Mike, che ha un sorriso accecante. Edward, invece, ha uno sguardo duro.

''Ehm, forse ho interrotto qualcosa...'', dice imbarazzato.

''No, ma quando mai. Ci stavamo solo guardando.'', risponde Edward sarcasticamente.

''Ah, scusate.'', mormora Mike.

''Non preoccuparti, dai.'', gli dico.

''No, ha ragione Isabella. Non preoccuparti. Sei venuto a parlarle? Guarda, te la lascio. Tanto con me non parla, te la puoi portare dove cazzo vuoi.''

Edward batte un pugno sul tavolo e si alza infuriato, prendendo il suo golfino e andandosene. Mike ha una faccia tipo spaventata e le mie emozioni non riesco neanche a dirle...

''Senti, Bella, scusami tanto...non ci avevo fatto caso.'' Il fatto strano è che ora dovrei essere arrabbiata con lui per aver interrotto un argomento importante, per aver interrotto le spiegazioni che dovevo di diritto al mio migliore amico, ma in realtà non è così. Gli sono grata. Così, magari, posso anche inventarmi una palla più plausibile.

''Non preoccuparti, Mike. Chiariremo...'', gli rispondo sorridente.

''Allora vogliamo parlare? Andiamo in quel tavolo.'' Indica un in fondo a tutto e io annuisco.

Jessica mi lancia uno sguardo d'intesa e vedo che porta tutti quanti al nostro tavolo.

Io, invece mi dirigo insieme a Mike a un tavolo più distante, ci sediamo e lui inizia a parlarmi.

''Bene, Bella. Cosa vorresti sapere?''

''Vorrei sapere...come si chiama tuo fratello, chi è la gente che viene a casa tua, dove si trova casa tua...magari informazioni generali.'', gli comunico.

''Okay.'' Mi fa un occhiolino. ''Allora, come tu credo che sappia mi sono trasferito da poco a Forks, prima abitavo nella grande New York.''

Spalanco gli occhi e lui annuisce.

''Sì, hai ragione, passare da New York a Forks non è il massimo.'' Fa un piccolo sorriso. ''Ma qui già conosco l'ambiente, infatti abitano i miei nonni. E ora mio padre e mia madre lavorano in un negozio di articoli sportivi. Sabato, appunto, dovranno essere al lavoro per ristrutturare il negozio. Io, invece, starò a casa, ma ci saranno per un po' dei miei amici. Mio fratello si chiama James, ha solo 5 anni e lo so...è abbastanza grandicello, ma non lo posso guardare tutto il tempo, avrei bisogno di una mano. Diciamo che non è tanto il lavoro, se così possiamo chiamarlo.'', mi risponde.

''Okay, molto bene. E dimmi dove abiti.'', gli chiedo passandomi una mano nei capelli.

''Bè, è facilissimo. Vicino al comando di polizia, dove lavora tuo padre.'', mi sussurra.

''Wau, allora in quella villetta gialla?'', gli domando entusiasta.

''Sì.'', mi sorride.

''Sono un genio.'', affermo con occhi sognanti.

''Lo sei.'' E mette la sua mano sulla mia. E cazzo... è un contatto bellissimo, mai provato prima. Nemmeno al mio primo bacio, che sinceramente è stato dato di comune accordo... Nel mio stomaco ci sono solo farfalle che mi fanno girare la testa. Non riesco a distogliere lo sguardo da Mike, quegli occhi azzurri come il mare di La Push. Bellissimi, meravigliosi. Non riesco a trovare altri aggettivi.

''Comunque nei prossimi giorni ci metteremo ancora più d'accordo. Allora sabato stai con me?''

Mike purtroppo mi risucchia dalla realtà. Ed ecco la mia scelta. Amore o amicizia? Deludere il ragazzo che mi piace o il mio migliore amico? Deludere una speranza riposta o una promessa fatta? Ma poi penso che appunto Edward è un mio amico, il mio migliore amico e lui capirà. Mi terrà il broncio, ma lo accetterà e mi incoraggerà di seguire questo mio sogno d'amore. Edward è fatto così. Mentre Mike tiene tesa la sua mano, io stringo la sua.

''Sì.''

Questo ormai è il nostro patto. Bè...la mia scelta l'ho fatta...Mike. Devo avvertire Jessica.

 

Angolo autrice:

Ciao, ragazze *-*

Ieri ho visto BD... e ho pianto, tanto... Non farò spoiler, ma dico solo che questo ultimo film merita, tanto. Bene, passando alla storia, avete visto la scelta di Bella. Avete indovinato quasi tutte xD

Chissà cosa farà il nostro Edward...

Bacioni e recensite *-*

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Capitolo 7
*** Il momento che aspettavo... ***


POV EDWARD

 

I giorni passano veloci, uno dietro l'altro. E sono ormai così simili da un bel po'. Bella da un po' di tempo, evita il mio sguardo. Lo evita dal giorno in cui abbiamo litigato. Ma non vedo la faccia di una persona ferita, vedo solo una faccia che non so decifrare... E come se avesse vergogna di se stessa. Conosco Bella... e so anche che ormai le piace Mike, ormai stanno sempre a parlare insieme e ogni giorno entro in un profondo baratro. Ormai è sabato mattina, la scuola per fortuna non c'è. C'è solo la mia malinconia. Neanche la mia famiglia non capisce il mio comportamento e soprattutto Alice e mia madre sono preoccupate. Ma stamattina ho deciso una cosa: dovrò parlare con Bella. Stasera dobbiamo uscire insieme e magari le chiedo il perchè del suo comportamento. Forse non mi vuole dire di Mike perchè... sa come sono fatto, ma sì. E' questo, lo so.

Carico di entusiasmo, prendo le chiavi della mia auto e urlo: ''Mamma esco.''

Casa Swan è a pochi passi da me, infatti neanche 5 minuti ci impiego, ma nel tragitto, vedo Jessica. Busso il clacson e la saluto, ma lei mi chiede di fermarmi con la sua mano. Aggrotto le sopracciglia, ma l'accontento e metto la mia macchina vicino al marciapiede.

''Ciao, Ed.'', mi dice con un sorriso a 32 denti.

''Jess, ciao.'', le rispondo.

''Hmm...stai andando da Bella?'', chiede appoggiandosi al finestrino.

''Sì, non si nota?'', le rispondo sarcastico.

''Bè, sono andata io e ... ha una brutta influenza. Infatti ha detto che ti dovrebbe chiamare per il fatto del cinema di stasera.'', mi sussurra dispiaciuta.

''Che ha?'', le chiedo allarmato.

''Ma un po' di febbre, niente di grave, comunque. Ma è meglio che stia a casa... o no, Ed?'', mi domanda.

''Bè, sì. Ora la vado a trovare.''

Sto per accendere l'auto, ma improvvisamente mi blocca il braccio.

''Nooooo.'', urla.

La guardo sbalordito.

''Cioè, sono andata a trovarla proprio ora, ma sono stata pochi minuti. Poverina, non stava affatto bene. Cioè, è meglio non distrurbare, Ed.'', mi mormora.

''Devo chiarire anche delle cose con lei. Ho passato una settimana di merda.'', le faccio presente.

Lei si gratta la testa e sembra che stia in difficoltà.

''Ed, chiarirai dopo. Non oggi, non si sente bene, dai.''

''Okay, casomai sposto la data del cinema... andiamo un altro giorno.''

''Ehm... lei mi ha chiesto di andare al posto suo. Sa quanto ci tieni... per questo ti chiedo se posso venire io con te.''

Vengo colto alla sprovvista. Non mi aspettavo una richiesta del genere, infatti rimango a bocca aperta.

''Vabè, ho capito. Non preoccuparti.''

Jessica parte, ma poi mi dico che lei è stata importante nella mia vita e nonostante tutto lo è ancora ora. Sì, ci andrò con lei.

''Jessica.'', la chiamo.

Lei si volta verso di me e con un gesto di mano, le indico di venire vicino a me.

''Scusa per prima e che... non mi aspettavo una richiesta del genere. Se vuoi, puoi venire.'', la informo.

''Oh, Ed, grazie.'' Mi abbraccia entusiasta.

''Okay, allora io vado a casa...vuoi un passaggio?'', le domando.

''No, grazie. Mi fa piacere fare quattro passi a piedi.'', mi conferma.

''Vabbene, ci vediamo stasera. Fatti trovare alle sette fuori casa tua.''

''Ciao, Ed.'' 

Si sporge dandomi un bacio sulla guancia e corre per ritornare a casa sua. Guardo nello specchietto retrovisore per vedere se è abbastanza lontana. Naturalmente non ho abbandonato il mio piano: andrò lo stesso a casa di Bella, almeno per vedere come sta. Sin da piccoli le piaceva quando l' andavo a trovare e si sentiva poco bene. Sono sicuro che le farà ancora piacere. Metto in moto la mia auto e parto per casa Swan.

Una volta arrivato, scendo e busso. Radiosa mi apre Renèe.

''Edward, che piacere vederti.''

''Salve, Renèe.'', le sorrido.

''Sei qui per Bella, vero?''

Annuisco. 

''Mai una volta che vieni per me.'' Si mette a ridere.

''Renèe, per te ci saranno altre occasioni.'', ammicco.

''Sta sopra, dai sali.'' Mi indica le scale.

''Grazie.''

Salgo le scale e busso la sua stanza.

''Mamma che c'è?'', chiede arrabbiata dall' altro lato della porta.

Appena sento la sua voce, mi blocco per un bel po'... da quanto non la sentivo?

''Ehm... sono Edward, posso entrare?''

''Edward?'', chiede con un tono fin troppo alto. ''Aspetta un attimo.'' Passa qualche secondo e poi mi dice di entrare.

La trovo a letto, con una faccia bianca, peggio di un vampiro o addirittura di un cadavere. Già è pallida la ragazza.

''Bella... ciao. Scusa se sono venuto qui senza avvisarti ma... mi sei mancata tantissimo.''

Dovrei essere arrabbiato con lei, prenderla a calci nel sedere solo perchè questa settimana è stata la peggiore della mia vita, naturalmente lo penso in tono figurato, ma appena la vedo lì, indifesa, che non sta affatto bene, mi passa tutta la rabbia e in questo momento voglio solo abbracciarla e farla sentire bene, a casa.

''Oh, Edward.''

Si mette seduta sul letto e allarga le braccia.

''Ho solo i decimi di febbre, più che altro mi fa male la gola eh... scusa Ed. Scusa se stasera non posso venire.''

Ricambio l' abbraccio e poi le rispondo: ''Mica è colpa tua se hai la febbre, no?'', le domando sarcastico.

''Già.''

Abbassa la testa dispiaciuta, poi appoggia la testa sulla mia spalla.

''Almeno stasera avrai una buona compagnia.'', mormora.

''Bè, sì. Ma io avrei voluto stare con te stasera. Sai che mi piace andare al cinema con te.'', la informo.

''Sarà per un' altra volta.'' Scrolla le spalle.

''Sì, però non sarà mai lo stesso, questo film era ed è speciale.'', sussuro.

''Lo so, Ed. Ma è andata così. Già mi sento in colpa per quello che sto facendo!'', esclama.

''Bella, ma cosa stai facendo, scusa? Ti ho già detto che non è colpa tua se hai la febbre.'', mi altero un po'. Non voglio che si senta in colpa.

''Hai ragione.'', abbassa di nuovo lo sguardo. E' come se non mi volesse guardare negli occhi. Bella poi fa uno sbadiglio.

''Riposati, Bells. Io vado, sono solo venuto per vederti.''

Bella annuisce, le do un bacio sulla fronte e scendo giù.

Vedo Renèe in cucina a fare i piatti.

''Renèe, perchè non fai una bella tazza di cioccolata calda a Bella?'', le domando sorridendo e appoggiandomi sul tavolo della cucina.

''Già te ne vai?'', mi chiede alzando lo sguardo verso di me.

''Bè, meglio lasciarla dormire in questa situazione, no?'', le chiedo con fare ovvio.

''Se lo dici tu...'', dice con aria smarrita.

''Comunque... fai la cioccolata calda. A lei piace, soprattutto quando non si sente bene.'', le rammento.

''Bella non si sente bene?'' Alza un sopracciglio.

''Hmm... ha i decimi.'', bisbiglio disorientato.

''Forse la scema non me l' ha detto. Ora gliela preparo. Grazie per la visita, Edward.''

Mi da un bel bacio sulla guancia e mi dirigo verso la porta ed entro subito nella mia Volvo.

Che cretina, Bella! Non ha detto a Renèe che è malata! Non ci sta niente da fare, Isabella Swan sorprende sempre.

Sorrido tra me e me e parto come un pazzo con destinazione casa.

 

 

Orami è sera e tra poco dovrò andare al cinema, con Jessica.

Sono nella mia auto e ora sto precisamente sotto casa sua. Prendo il mio cellulare e le faccio uno squillo. Guardo l' orologio e vedo che sono le otto, quindi dovrebbe essere pronta, perchè le ho detto che per le sette doveva farsi trovare tale. Ormai conosco bene Jessica Stanley, detta la ritardataria!

Infatti con un sorriso, vedo che esce dalla sua bellissima casa, è vestita in modo abbastanza semplice. Un jeans, una maglietta, un golfino e una sciarpa. La sciarpa che le ho regalato io.

''Ciao, Ed.'', dice mentre entra nella mia auto.

''Ehi, Jess.'' Ci diamo i soliti due baci sulle guance e parto per il cinema.

''Ho notato che porti la mia sciarpa stupenda.'', le dico ridendo.

''Oh-oh, ti ricordi!'' Mette le mani sulla bocca e la spalanca.

''Ah- ah. Io ricordo sempre tutto.'', dico serio.

''Sì, come il giorno dell' anniversario di fidanzamento.'' Scuote la testa.

''Ancora? Senti quello è stato solo un momento di confusione.'' Mi volto verso di lei e faccio uno sguardo dolce.

''Ed, ora non mi importa più.'' Scoppia a ridere.

''Menomale.'' Scoppio a ridere anche io.

''Se c'è una cosa che mi è sempre piaciuta di te è il senso dell' uomorismo, Ed.'' Si gira verso di me, mentre io guardo un po' la strada e un po' lei.

''Oh, ma come sei dolce, ex fidanzata.'' Le prendo una mano e le lascio un bacio leggero sul palmo della mano.

''Non fare lo scemo.'' Scoppia a ridere. ''Guarda la strada.'', mi consiglia, indicandola.

''Signor sì.'' Mi volto e vedo che siamo quasi arrivati.

''Sai, non so neanche il film che dobbiamo vederci.'', mi fa presente.

''Bella non te l'ha detto?'', le chiedo divertito.

''No.'' Scuote la testa.

''Bè, sappi solo che questo film è speciale.'' Mi commuovo e svolto all' angolo dove sta il nostro cinema.

Io e Jessica scendiamo dall' auto e ci dirigiamo subito dentro esso. Prendo i due biglietti che avevo prenotato e ci precipitiamo subito nella sala. Prima di iniziare la visione del film, però, penso a Bella. Alla mia Bells, che sta nel letto. Casomai dopo la chiamo...

 

POV BELLA

 

Respira, respira. Oddio, devo stare calma. Infondo, sto andando solo a casa di Mike Newton. Okay, ora svengo. Cioè devo per forza svenire, sto vicino casa sua. Devo solo aprire la portiera e bussare la sua porta. Ma sono una cazzo di fifona. In questa settimana abbiamo parlato e l'ho conosciuto un po' meglio. Anche se tra di noi c'è ancora molto imbarazzo. Secondo Jessica e Alice, a Mike piaccio e me ne sono accorta anche un po' io.

Coraggio, Bella, coraggio. Prendo un bel respiro e scendo dal mio Pick up rosso. Arrivo vicino alla sua porta e sento già delle chiacchiere. Almeno non saremo da soli... Busso e vedo che ad accogliermi con un sorriso smagliante c'è Mike.

''Ciao, Bella.''

''Ciao, Mike.'' Ci diamo i baci sulle guace ed entro in casa sua.

''Lui è mio fratello James.'' Vicino alla poltrona, infatti, noto un bambino con i riccioli biondi. ''James, questa è la ragazza che questa sera starà con te.'', dice rivolgendosi al bambino. James annuisce e si nasconde sotto le coperte. Un sorriso spontaneo mi esce sulle labbra.

Svoltiamo verso destra e vedo che in salotto c'è un bel po' di gente. Tutti si girano verso noi e tutti mi salutano. Io, imbarazzata, saluto con la mia mano.

''Lei è Bella.'', annuncia Mike a tutti i suoi amici, poi rivolgendosi a me dice: ''Loro sono: Lauren, Tanya, Victoria, Tomas, Tyler.'' Li indica uno a uno.

''Piacere di conoscervi.'', sussurro.

''Il piacere è tutto nostro, Bella.'', mi sorride la ragazza rossa, che da quello che ha detto Mike, dovrebbe essere Victoria.

''Bè, vi lascio da soli, allora.'', dico rivolgendomi a Mike.

''Non vuoi stare un po' con noi?'', mi domanda Mike.

''Bè, devo occuparmi di tuo fratello. Magari vi raggiungo dopo.'', mormoro osservando tutti quanti.

''Okay, Bella. Però fai presto. Noi non staremo per molto tempo.'', mi comunica Tyler.

Non staremo per molto tempo. O mio Dio!

''O-okay.'', balbetto un po', ma dopo mi ricompongo.

Ritorno di nuovo all' entrata e vedo di nuovo il bambino dai ricci sulla poltrona. Mi siedo anche io su di essa.

''Ciao, io sono Bella.'', gli sorrido.

''Io sono James.'', risponde.

''Hai proprio dei bei capelli.''

''Grazie, anche i tuoi sono belli.'', mi dice non guardandomi.

''Neanche mi hai guardato.'' Rido.

''E che bisogno c'è? Ho già visto che hai i capelli marroni.''

''Perspiace. E allora?'', gli chiedo.

''A me piacciono le ragazze che hanno i capelli come i miei, non come i tuoi.'', mi guarda con aria di sfida.

Io decido di stare al gioco.

''Ah-ah, ho capito.'' Metto le mie mani sui fianchi. ''Quindi non ti piaccio.'', attesto.

''No.'', sorride strafottente.

''Ora ho capito. E sai ora cosa faccio?'', gli chiedo sempre con tono di sfida.

''Cosa?'', domanda intimorito.

''Dov'è la tua stanzetta?''

''Sopra.'', mi risponde disorientato.

''Vado a rubarmi tutti i giocattoli.''

Inizio a correre e mi ritrovo vicino alle scale, mentre faccio le smorfie verso James. Dall' altra parte sento ridere. Ma non mi importa. Hanno detto che se ne devono andare presto, no?

Salgo le scale e vedo che ci sono varie stanze. Qual è quella del piccolo? Mentre mi interrogo, James arriva dopo poco. Lo guardo e anche lui mi fa una linguaccia. Va nella stanza in fondo a tutto e urla vicino alla porta: ''Sono arrivato prima io.''

''Ti ho voluto far vincere.'', ribbatto. Subito dopo lo raggiungo.

''Dicono tutti così, anche Mike fa così.'' Alza le spalle.

Allora anche Mike gioca con il fratellino. Questo me lo fece piacere ancora di più.

''A cosa vorresti giocare?'', gli domando dopo un po'.

''Che ne dici di giocare a westrling con me?'' Mi fa gli occhi come il gatto degli stivali di Shrek.

''Okay, piccolo gatto.'' Gli accarezzo la testa e prende i suoi giochini.

 

La serata sta passando velocemente. Mi sto divertendo un mondo a fare la baby-sitter. James è semplicemente fantastico!

Poco dopo aver finito, vedo gli amici di Mike salire sopra.

''Bella, noi ce ne andiamo.'', mi informa Lauren.

''E' stato bello conoscerti.'', dice Tomas.

''Anche per me è stato un piacere.'', rispondo, guardando tutti quanti.

''Ci vediamo una prossima volta, allora.'', mi sorride Tania.

Subito dopo, tutti quanti mi salutano e Mike li accompagna alla porta.

Guardo l'orario e noto che sono le dieci. E' passata velocemente questa serata! E divento improvvisamente triste. Quando avrei voluto stare ancora con lui!

''Ora devi andare a letto, piccola canaglia.'', mormora Mike a James.

Talmente che ero immersa nei miei pensieri, che non mi sono neanche accorta che era entrato in stanza.

''No, dai. Un altro po'.'', sussurra James.

''Guarda l' orario. Sono le 10!'', esclama Mike.

''Okay, però mi devi promettere che giocherai con me alla play.'' Mette il broncio.

''Siamo passati anche ai ricatti, ora! Okay, te lo prometto.''

Fanno mignolo e mignolo e dopo poco, James si mette sotto le coperte.

''Ciao, Bella. Grazie per aver giocato con me.'', mi dice.

''E' stato un piacere per me.'' Gli do un bel bacio ed esco dalla stanza.

Io e Mike ci dirigiamo verso le scale e lui mi sussurra:

''Grazie per stasera.''

Mi guarda e lo fa intensamente. Come è bello... me lo mangerei!

''L' ho fatto con piacere.''

Scendiamo le scale e ci ritroviamo seduti sul divano del salotto.

''Bè, ti devo pagare, scusa.'', mi dice Mike, imbarazzato.

''No, ma sei scemo? L' ho fatto con piacere, davvero.''

''Insisto.'' Mike mi porge i soldi.

Scuoto la testa. ''No, io l' ho fatto con piacere, non posso accettarli, sul serio.''

''Vabbene, significa che ti devo un favore.'', mi lancia un sorriso.

''Bè, questo sì.'' Sorrido anche io.

''Bè, a che ora devi stare a casa?'', mi domanda.

''Quando voglio io. Ho detto a mia madre che stavo al cinema con Jessica e... basta.''

Non so neanche il motivo per cui non ho voluto dire il nome di Edward...

''Ah, okay. Mi sento in colpa perchè hai detto una bugia a tua madre.'', mormora.

''No, quando mai. Non mi sento in colpa io! Sei assurdo!'', esclamo sorridendo.

''Forse un po' sì.'', mi conferma.

''Come mai ti sei trasferito qui a Forks?'' Voglio cercare di conoscerlo meglio.

''Bè, perchè i miei hanno trovato lavoro.''

''Giusto, che idiota.'', sussurro. Vorrei prendermi a botte.

''Forse un po'.'' Mike inizia a ridere.

''Grazie signor Newton per la sua onestà.''

Faccio la finta offesa.

''Dai, Bella. Sto scherzando.'', dichiara.

''Dicono tutti così.''

''Dai, girati e guardami.''

''No.''

Ma all' improvviso fa una cosa di inaspettata. Mi prende il viso tra le mani ed è a pochi centimetri dalla mia bocca. Il momento che sogno dalla prima volta che l' ho visto, ora si sta avverando. Ci avviciniamo sempre di più, sempre di più. Ma un telefonino, interrompe la magia. Guardo il display ed è Edward. Edward. Non ho proprio pensato a lui stasera...

''Ehi.'', rispondo al cellulare.

''Bells, ciao.'', mi risponde allegro.

''Ho appena accompagnato Jessica a casa, il film è stato bellissimo. Anche la compagnia era giusta... ma se c'eri tu.'', mormora dispiaciuto.

''Sarà per la prossima volta.''

Mike nel frattempo si è un po' distaccato.

''Mi sei mancata... casomai posso venirti a trovare.''

Vuole venire a trovarmi! Oh cazzo, ho una sfiga assurda!

''Ehm, ora sto a letto. Meglio la prossima volta, okay?'', dico sperando di essere convincente.

''Okay.'', acconsente di nuovo dispiaciuto.

''A domani, notte.'', mormoro.

''Notte, little Bella.'' Chiudo la telefonata.

''Chi era?'', mi chiede Mike.

''Hmm, era Alice. Voleva venirmi a trovare, lei non sa che sono qui.''

''Ah, ho capito.'' Annuisce. ''Vogliamo continuare da dove abbiamo finito?'', mi chiede.

Ancora di prima di farmi rispondere, preme le sue labbra sulle mie. 

 

 

Angolo autrice:

Ciao ragazze :D

No comment per l'ultima parte, non sapeta quanto è stato difficile scrivere... infatti, se vi può consolare non ho descritto nulla :)

Avete visto James, il fratellino di Mike? E' una piccola peste, l' adoro *-*

Vi anticipo che nel prossimo capitolo ci sarà un nuovo personaggio... a voi le scommesse :D

Bacioni, alla prossima settimana. Recensite, recensite, recensite :D

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Capitolo 8
*** Il tradimento... ***


Pov Edward

 

Domenica mattina, si può dire che questo giorno della settimana lo adoro, anche se un po' meno del sabato.

Lo amo perchè sono libero, i compiti li faccio il sabato mattina, perchè la domenica la voglio prendere tutta per me. C'è la partita di football, il pranzo in famiglia, e magari un' uscita la sera con gli amici, in modo molto tranquillo. Qui a Forks è tutto tranquillo.

Mi stiracchio ancora di più, osservando l' orario. Sono le 9 e mezza, eccellente! Scendo giù per le scale e sento la voce calda di Renèe. Il mio cuore inizia subito a scaldarsi e a battere ancora più forte. C'è anche lei, allora. Infondo aveva solo un leggero mal di gola. Lei c'è, lei ci deve essere. Appena svolto l' angolo, però, rimango deluso. Lei non c'è, non è venuta. La malinconia si impossessa di me e mi ritrovo ad osservare la sedia dove Bella di solito siede. La sua sedia.

''Edward!'', esclama Renèe. Ritorno nel mondo.

''Buongiorno, Renèe.'' La saluto.

''Ciao, Edward.'' Mi sorride mia madre.

''Ciao, mamma.''

Mia madre si alza e prende la mia solita tazza per il latte. Lo scalda. Io nel frattempo prendo i miei cereali preferiti. Dopo che mia madre ha versato il latte, prendo del cacao. Latte e cacao... che bontà, penso.

''Charlie dov'è?'', chiedo a Renèe.

''Lui e Carlisle stanno fuori a pesca.'', mi informa.

''Davvero? Oddio, allora stasera si mangia pesce del supermercato. Non ne acchiappano mai uno!'', borbotto.

''Probabile.'', mormorano entrambe sconsolate.

Giro il cucchiaio e inizio a masticare i miei favolosi cereali. Poi la domanda più importante.

''Come sta Bella?'', domando a Renèe.

''Bene, come è stato ieri il film?'', mi domanda a sua volta.

Mangio altri cereali e sussurro entusiasta: ''Molto bello, davvero.''

''Anche a Bella è piaciuto tantissimo il film.'', sussurra.

''Come le è piaciuto il film?'', le domando curioso.

''Scusa, ieri Bella è venuta con te e Jessica a vedere il film. Le è piaciuto.'', dice con fare ovvio.

''Eh, sì. E' vero.'' Abbasso lo sguardo sulla mia tazza di cereali. Bevo il latte rimasto e salgo subito in bagno.

Bella mi ha mentito. Bella mi ha mentito. Bella mi ha mentito! Non faccio che ripetermelo nella testa. Perchè lo ha fatto? Non voleva venire con me al cinema? Dove cavolo è andata? Perchè sicuramente non è stata a casa, altrimenti sarebbe stata con Renèe, Charlie e i miei genitori. Lei ieri è uscita. Lei mi ha tradito...

Ha tradito la mia fiducia, riempiendomi di balle! Furioso più che mai, prendo il mio cellulare. Ora sono le dieci meno cinque. Non me ne fotte niente se sta dormendo. Mi deve spiegazioni! Avanti, Cullen... prendi coraggio!

Uno squillo, due squilli, tre, quattro, cinque. Rispondi, traditrice. Sei...

''Pronto.'', risponde con voce assonnata.

''Ti voglio vedere. Subito!'', scandisco una a una le parole.

''Edward, stavo dormendo!'', sibila.

''Non me ne frega niente se stavi dormendo!'', esclamo infuriato.

''Cosa c'è? Perchè sei arrabbiato?''

''Oh, la little Bella, vuole fare la parte dell' ingenua! Cosa avevi meglio da fare ieri sera? Sapevi quanto ci tenevo, me lo dicevi se non ci volevi venire. Tanto il fissato sono io, no?'', sbotto.

''Okay, hai ragione. Ti ho mentito.'', mormora.

''Brava, brava. Vuoi un applauso? Che avevi di meglio da fare? Jessica era d' accordo con te?'', le domando alterato.

''Sì, lei sapeva. Ieri ho fatto... la baby sitter al fratellino di Mike.'' Lascia lì la frase.

Una lama, due lame... non so quante ferite questa frase mi ha inferto. 

''Tu... tu per quel lurido... Avevamo fatto una promessa a mia nonna. Ti ricordi che questo film l' avremmo dovuto vedere io, te e lei? Lo ricordi? Ma tu hai preferito lui a una promessa, ad un... amico.'' L' ultima parola mi esce come un insulto, come se non fosse una parola vera.

''Scusa, Ed. Ma voglio essere sincera con te. Ho sbagliato, tradito la tua fiducia, non ho mantenuto una promessa. Chiamami come vuoi, ma... è una scelta che rifarei mille volte. Ora... sto con Mike.''

Un' altra pugnalata. 

''Okay... non hai nient' altro da aggiungere?'', le chiedo immobilizzato, con voce automatica. Una voce non mia.

''Sì, solo scusa. Ed... ti voglio bene, io...''

Stacco la chiamata. Non voglio sentire niente. Voglio solo uscire, devo fare presto. Devo solo lavarmi i denti e trovarmi un paio di panni da mettere.

Voglio uscire così, voglio liberarmi da tutto. Faccio le cose che devo fare velocemente. Mi dirigo verso la porta e sussurro solo un ''Ciao, mamma e un ciao, Renèe.'' Poi, sbatto la porta di casa.

Dove posso andare? Dove posso sfogare il mio dolore? Parco di Forks? Sì, nel verde.

Prendo la mia Volvo grigio metalizzata e parto, anche se sono pochi minuti di macchina.

Nella mia testa risuonano ancora le parole di Bella: ''Scusa, Ed. Ma voglio essere sincera con te. Ho sbagliato, tradito la tua fiducia, non ho mantenuto una promessa. Chiamami come vuoi, ma... è una scelta che rifarei mille volte. Ora... sto con Mike.''

No, no, no! Mi rifiuto, non sono parole sue. Sto solo sognando.

Appena arrivato al parco, mi siedo su una panchina che sta vicino ad un albero. Mi prendo il viso tra le mani. Mi sento come se stessi dentro un baratro, dentro un vuoto oscuro. Un vuoto da cui non riemergo. Perchè sto così male? Per cosa sto male, poi?

''Scusa... hai una sigaretta?'', mi chiede una voce.

Alzo la testa e noto un ragazzo. Pelle bronzea e occhi neri. Il mio opposto, praticamente.

''No, non fumo.'', gli rispondo.

''Okay, posso sedermi?'', mi chiede ancora.

''Certo.''

Bella, Bella, Bella. Voglio sfogarmi, parlarne... dire a tutti quanto è stata stronza... con la sua amica Jessica, la mia ex fidanzata. Valuto tutte le ipotesi: Alice, no! Emmett mi prenderebbe per coglione, la mia famiglia no, Renèe farebbe la matta e potrebbe capire una cosa per un' altra... che faccio?

Mi volto verso il ragazzo che prima mi ha chiesto una sigaretta, che ora sta leggendo un libro. Ma sì, è uno sconosciuto. Dopo questa chicchiera chi lo vedrà più!

''Sai, sto male!'', sussurro piano.

Il ragazzo si volta verso di me, con una faccia strana.

''Ma dici a me?'', mi chiede.

''Sì, posso parlarti?'', gli domando.

''Certo.'' Alza le spalle. Mette un segnalibro per non perdere la pagina che stava leggendo e chiude il libro.

''Ah, che maleducato. Sono Edward Cullen.'' Gli porgo la mano.

''Sono Jacob Black.'' Anche lui mi stringe la mano, ma mi guarda come se fossi un pazzo.

''Sto male.'' Mi prendo il viso tra le mani.

''Che è successo?'', mi domanda.

''La mia migliore amica mi ha tradito. Ha tradito la mia fiducia, ha preferito un ragazzo che ha conosciuto da poco, che un ragazzo che la conosce da quando stavano in culla insieme.'' Abbasso lo sguardo, l' unica cosa che riesco a fare è guardarmi le mani.

''Bè, cosa ha fatto?''

''Io e lei avevamo un appuntamento questo sabato, ed era importante. Questo film lo dovevamo vedere con mia nonna. Lei era molto affezionata a nonna Elizabeth. Quando è mancata, ci eravamo promessi che ci saremo andati insieme. Purtroppo, lei non c'è più e Bella sabato mi ha tradito. Ha tradito la nostra promessa. Ha tradito me e mia nonna, per un ragazzo che ha appena conosciuto.'' Mi trema la voce mentre parlo.

''Mi dispiace.'' Mi da una pacca sulla spalla. E forse è l'unica cosa che mi consola. Mi sento come Emma Corrigan di 'Sai tenere un segreto?', che naturalmente mi ha fatto leggere Bella, quel libro. Perchè racconto tutto questo ad un estraneo? Perchè non ne posso fare a meno.

''Grazie per avermi ascoltato.'', dico voltandomi verso di lui.

''Bè, ti ringrazio per esserti confidato... anche se non so il motivo.'', mi dice divertito.

''Forse perchè non ne potevo fare a meno, dovevo dirlo a qualcuno. Magari con questa chiacchierata mi sono fatto un nuovo amico.'', sorrido.

''Magari.'', mi fa l' occhiolino.

''Quanti anni hai?'', gli chiedo interessato.

''20, tu?''

''17.'', rispondo.

''Sei un pivello, allora. Scommetto che vai ancora a scuola!'', esclama.

''Problemi?'', chiedo con tono di sfida.

''No, tanto mi piace avere dei cuccioli per amici.'', ride.

''Ah-ah-ah.'', brontolo.

''Vai alla Forks High School?''

''Sì, tu college?''

''Per carità! Chissà come ho finito la scuola della riserva.'', esclama divertito.

''Sei di La Push?'', gli chiedo con gli occhi che brillano.

''Sì, perchè?'', mi chiede curioso.

''Là ci vado sempre con... Bella.'' Il suo nome mi rimane in gola.

Jacob fa uno sguardo strano, poi distoglie lo sguardo.

''Faccio il meccanico, comunque.'', mi dice, come se volesse distogliere l' attenzione da un suo pensiero.

''Figo, mi è sempre piaciuto come lavoro.'', mormoro.

''Anche a me, poi la domenica è il mio giorno preferito perchè non faccio niente.''

''Fino a ieri credevo fosse il sabato.''

''Edward, io non ti conosco ma... sembra tanto che ti piace questa ragazza. La nomini sempre... perchè ci stai così male?''

''Piacere?'', urlo... forse con un tono fin troppo alto.

''Sì, ma non urlare.'', mi ammonisce.

''No, non può piacermi. Cioè, lei è sempre stata la mia migliore amica. E' impossibile, ci conosciamo dalla culla, abbiamo fatto l' asilo insieme e...e...''

''Sì, okay, okay. Calmati, non ti allarmare così tanto. Era solo una domanda!'', esclama.

''Non dire mai più una menzogna del genere.'', lo avverto.

''Certo, mai.'', dice sarcasticamente.

''Mai.'' Jacob guarda l'orologio. ''Cavolo, Billy! E' stato un piacere, Edward. Ti dico solo una cosa: rifletti.'' Mi fa un occhiolino e si alza dalla panchina. Io faccio altrettanto.

''E' stato un piacere per me... qualche volta posso venire nella tua officina?'', gli chiedo.

''Certo.'', mi sorride.

''Come si arriva?''

''Basta che domandi di Jacob Black e arriverai. La Push è piccola, mi conoscono tutti.'' Mi saluta e corre verso la sua Golf.

Mi siedo di nuovo sulla panchina e una parola mi rimbomba nella testa... piacere, piacere. No, no. Non è possibile, nella vita mi è piaciuta una sola persona, una volta e non è lo stesso sentimento... questo sentimento è solo più... forte. Nonostante i mille dubbi, mi sono almeno trovato un amico e questo amico... mi ha sconvolto.

 

 

 

Pov Bella 

 

E' scientificamente provato che quando a una donna piace un uomo e magari si è fidanzata anche, non sa cosa mettersi. Infatti sono le sette e mezza e sono uno di questi casi, io.

Sono davanti allo specchio da mezz' ora, con Alice e Jessica che mi guardano furiose.

''Cazzo, Bella. Ti abbiamo detto che stai un incanto con questo vestito!'', sbotta Alice.

''E se te lo dice lei, che è una patita di moda, significa che è vero.'', precisa Jessica.

''No, no, no!'' Riaprio il mio armadio e urlo: ''Non ho niente da mettermi.''

Alice e Jessica mi lanciano uno sguardo omicida.

''Non hai niente da metterti? Lo shopping di questa mattina dove lo metti?'', mi chiede Jessica.

Alice annuisce.

''Lo so, lo so. Questa mattina mi piacevano e... ora non lo so, non mi convincono.'', sussurro disperata.

''Sei un caso perso, Bella.'', borbotta Alice.

''Neanche lei è così esagerata.'', Jessica indica Alice.

''Ti posso dire una cosa?'', mi chiede Alice.

''Certo.'', mormoro.

''E' il primo appuntamento, non essere esagerata.''

''Ha ragione.'', dice Jessica, alzandosi dal letto.

''E' una faida contro di me?'', chiedo scherzando.

''No. Però, guarda questo jeans, questa maglietta scollata.''

''Non ho tette, Alice. Cazzo!''

Purtroppo ho solo una seconda, modalità disperata è attivata!

''Esistono i reggiseni imbottiti.'', afferma Jessica.

''Parli tu che hai una bella quarta?''

Odio quando fa così.

''Hai un bel culo, però.'', mi fa presente Jessica.

Bè, su questo non posso discutere. Se c'è una parte del mio corpo che mi piace... è proprio quella.

''E questo jeans te lo risalta.'', sorride Alice.

''Bè, avete ragione.''

Corro in bagno a mettermi il jeans... molto stretto, che mette in risalto le mie forme e una maglia con una scollatura a forma V, rossa.

Ritorno di nuovo nella mia stanzetta, Alice e Jessica fanno un sorriso spontaneo.

''Non c'è niente da fare. La semplicità è la cosa più bella.'', sussura Alice.

''Grazie.'', mormoro imbarazzata.

''Hmm...i capelli, come li facciamo?'', domanda Jessica a Alice.

''Da un solo lato, sicuramente ti staranno d' incanto e poi un trucco leggero, magari ti mettiamo sotto gli occhi la matita celeste, così da risaltarli.''

''Oh, grazie, grazie.'' Corro ad abbracciare Alice e Jessica.

Dopo avermi fatto i capelli e avermi truccato, però, noto che l' espressione di Alice è cambiata.

''Che c'è, Alice?'', le chiedo.

''Edward.''

Appena pronuncia il suo nome, mi si gelano le vene.

''E' successo qualcosa?'', le domando.

''Sì, lo vedo strano. Vedo che sta male... per caso avete litigato?''

''Sì... è colpa mia.'', rivelo.

''Cosa è successo?''

Jessica abbassa il capo, in un certo senso anche lei è 'colpevole', perchè è stata mia complice.

''Sabato ti ricordi che dovevamo uscire al cinema insieme?''

''A vedere il film di nonna Elizabeth? Sì. Lui è andato con Jessica, perchè non ti sentivi bene.'', mormora.

''In realtà non è andata così. Io stavo benissimo, sono andata a casa di Mike, ieri sera.''

''Cosa? Non era il vostro primo appuntamento oggi?'', chiede arrabbiata.

''In realtà no, ieri ci siamo messi insieme. Io non l'ho detto a Edward... perchè sapevo come avrebbe reagito.''

''Sai quanto cazzo ci teneva a quel film, con Mike altre volte ti potevi vedere.'', afferma brusca.

''Lo so, ma... Alice... secondo te per me è stato facile?'' Abbasso lo sguardo: non voglio incontrare i suoi occhi delusi.

''Tu lo sapevi?'', chiede rivolgendosi a Jessica.

''Sì.''

''Edward è il tuo migliore amico e per te è il tuo ex ragazzo. Sta male! Questa mattina è uscito di casa all' improvviso, ecco perchè. Quando è tornato... non ha mangiato nemmeno, aveva lo sguardo assente. Bella, tu gli devi parlare.''

''Gli parlerò... promesso, Alice. Però... ti prego... tutti sbagliano, non mi lasciare. Stammi vicino.'', le dico, fiondandomi su di lei.

Alice scioglie subito l' abbraccio, ma la capisco. Ha ragione lei, è suo fratello. Lui è più importante di lei. Anche io ho tradito Edward, il mio fratellone.

Gira per la stanza, pensierosa. Ogni tanto scuote la testa, ma dopo un po' mi fissa.

''Okay, tutti fanno degli errori... ma, devi promettermi che gli parlerai, gli devi parlare, Bella. Tu sei... fin troppo importante per lui!'', esclama Alice.

Con la coda dell' occhio vedo Jessica annuire, con fin troppa convinsione. E scorgo che dice con le labbra: 'ho avuto sempre ragione.' Decido di non farci troppo caso alle sue parole di sottofondo e ritorno di nuovo vicino ad Alice.

''Scusa.'' La abbraccio di nuovo.

''Non devi chiedere scusa a me... ma ad un' altra persona.'' Anche lei ricambia il mio abbraccio.

''Lo farò, Alice.''

 

 

Angolo autrice:

Bene, bene. Le cose si mettono male, Edward ha scoperto tutto! Cosa ne pensate... faranno già pace? In questo capitolo c'è la prima apparizione di Jacob, che ha già lanciato una bomba... la pensate come lui, no? xD

Ringrazio tutti perchè la storia vi piace, fatemi sapere in una piccola recensione, baci :D

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Capitolo 9
*** E' solo un sentimento più forte... ***


POV EDWARD

 

Ormai è passato più di un mese da quando io e Bella non ci parliamo, ed è anche più di un mese che sta con Mike. Li vedo felici, vedo lei felice. Quando avevo circa 15 anni mi misi con Jessica, mi ricordo quanto lei era felice per me, ricordo tutte le volte in cui mi confidavo su ogni singola cosa con lei. E sognavamo di fare la stessa cosa quando lei si sarebbe fidanzata, ma ora? Come abbiamo fatto ad arrivare fino a questo punto? Oltre al suo errore, oltre al suo tradimento, anche il mio orgoglio ci ha fatto arrivare a tutto questo.

 

1 mese prima

 

Il lunedì pomeriggio ormai è arrivato. Bella è in ansia perchè deve parlare con Edward, ma è fiduciosa in una riconciliazione. Deve solo bussare porta di casa Cullen. E' venuta alle quattro, perchè sa che solo Edward c'è. Alice ha organizzato tutto alla perfezione. Con la complicità di Esme e Rose.

Prende due bei respiri e suona il campanello. I battiti del suo cuore si fanno sempre più forti, infatti decide di contarli. Uno, due, tre... e dopo ben 10 battiti, Edward le apre la porta.

In un solo momento Edward fa due espressioni: la prima di stupore, infatti un piccolo sorriso gli spunta sul viso, ma dopo nemmeno due secondi, la sua espressione cambia, diventando totalmente diversa. E' furiosa, e ha la faccia nera come quella di un carbone.

''Ah, sei tu.'', constata.

Isabella prende un bel respiro e annuisce solamente.

''Capisco. Non ti voglio parlare, però.''

Edward fa per chiudere la porta, ma Bella mette un piede.

''No, per favore. Fammi entrare!'', esclama.

''Okay, solo perchè sono un gentiluomo.''

Edward fa entrare Bella e subito chiude la porta.

''Cosa vuoi?'', domanda brusco Edward.

Bella si trova un po' in difficoltà, certo non si aspettava di ricevere rose rosse, ma neanche questo tono così accusatorio. Ma subito dopo si ricompone e capisce. Ha creato lei questa situazione e ora deve risolverla.

''Vorrei chiederti scusa, io so di aver sbagliato ma...''

''Blà, blà, blà.'', Edward cantilena.

''Stammi a sentire.'', supplica Bella.

''Già so. Te ne sei pentita, vuoi ritornare ad essermi amica, Mike non è il ragazzo giusto per te. Sì so già come va la storia.'', afferma Edward.

''No, mi dispiace. Solo sul fatto di ritornare amica hai detto bene, sulle altre no.'', controbbate Bella.

''E allora che sei venuta a fare?'', Edward inizia ad alterarsi ancora di più.

''Per parlarti.'' Bella decide che vuole mantenere la calma.

''Solo perchè mi vuoi raccontare che vuoi fare chissà cosa con Mike Newton? Te ne pentirai, Isabella.''

Isabella, l'ha chiamata Isabella. Significa che vuole mantenere le distanze, ma Bella decide di insistere ancora di più.

''Edward. Io ti voglio bene, ho sbagliato e ti chiedo scusa, so quanto ci tenevi... ho infranto la promessa...''

''Non hai neanche pensato a nonna Elizabeth, che se ti vedrebbe si rivolterebbe nella tomba!'', esclama infuriato Edward.

Un altro colpo basso, pensa Bella. Ora basta!

''Nonna Elizabeth mi avrebbe capito. E mi avrebbe perdonato. Edward, ti prego... ritorniamo come prima.'' Bella non sa con quale parola esprimersi.

''Io con te ho chiuso!'', sbotta Edward. Ma subito un nodo si fa alla gola. Non è stato lui a dire quelle parole, è impossibile. Sta per cominciare a dire 'accetto le tue scuse, ritorniamo come prima', ma le parole non gli escono, gli muoiono subito in gola. La sua bocca non riesce a pronunciarle. Edward sta cadendo in un profondo baratro.

''Okay, nessun problema. Accetto la tua condizione.''

Bella esce subito dalla porta e nel suo Pick up, le scende anche una lacrima.

 

Da quel giorno ho smesso di vivere. Provo un dolore lancinante al petto, solo Jacob riesce un po' a farmi risollevare il morale. Per fortuna in questo mese c'è stato lui con me. Non riesco neanche a parlare con la mia adorata mammina, so che lei sa, solo che non mi chiede niente. Stessa cosa si può dire per Renèe.

Ogni qual volta che viene a casa nostra, seguo la direzione della porta per vedere se lei c'è, ma ogni esito è negativo, purtroppo.

A scuola è la stessa cosa. Cerca il più possibile di evitarmi e a mensa si siede al tavolo vicino Mike.

Tutti sono preoccupati, soprattutto Jessica.

Si sente in colpa perchè è stata complice di Bella, ma nonostante tutto, lei l'ho perdonata. Comportamento strano, si potrebbe pensare, ma non è così. Forse volevo un' altra dimostrazione da Bella. Riesco solo a respirare e andare a trovare Jacob, ultimamente.

Infatti, come faccio sempre nell' ultimo periodo, sto andando da lui.

Scendo dalla mia Volvo e appena metto piede a terra, sento l' aria fredda di La Push invadere i polmoni e farmi rabbrividire.

''Ti stavo dando per disperso.'' Mi viene incontro Jake, abbracciandomi.

''Non ti libererai di me!'', esclamo ridendo.

''Che palle!'' Alza gli occhi al cielo, mentre io scoppio a ridere. Ma dura poco.

''Allegro come sempre.'', dice sarcasticamente.

''Non iniziare a rompermi i coglioni.'', borbotto entrando nella sua officina.

''Scusa tanto, eh. Ma te lo devo dire. In questo periodo se faresti film drammatici, come Romeo e Giulietta, vinceresti l' Oscar.'', cantilena.

Romeo e Giulietta. Bella va pazza per William Shakespeare.

''Ho detto Romeo e Giulietta, ho detto qualcosa che riguarda Bella. Non so più cosa dirti!'', esclama esasperato.

''Purtroppo non so più cosa fare. Mi tratta con indifferenza, la cosa più brutta che c'è al mondo.'', sussurro.

''Quando la guardi... cosa provi?'', mi chiede.

''Mi batte forte il cuore, ogni volta che bussa la porta o magari ricevo una chiamata o un semplice messaggio, spero sia lei. Ogni volta che facciamo ed. fisica e la vedo inciampare, sorrido.'', rispondo tutto d' un fiato.

''E sessualmente?'', mi domanda ancora.

''Cosa?'', esclamo spaventato.

''Sì, ti piace sessualmente? Ti ecciti? Cazzo, Edward. Non è difficile!'', borbotta.

''Sì, me la sogno anche di notte. Proprio ieri mi sognavo lei sopra di me, che facevamo tanto sesso.'' Che visione paradisiaca, ma era solo un sogno.

''Hai confermato la mia tesi di un mese fa.'', butta li, mentre ripara una motocicletta.

''Cosa?'', domando.

''Che sei pazzamente innamorato di Bella! Santo cielo, sei anche un rimbambito!'', sbotta Jacob.

''No, è impossibile. Io già una volta mi sono innamorato, non è lo stesso sentimento. E' solo...'', mi muoiono le parole.

''Più forte?''

''S-sì.'', rispondo con un filo di voce. Non è possibile!

Mi prendo il viso tra le mani. Io, Edward Cullen, mi sono innamorato per la prima volta... di Bella. No!

''E' una tragedia!'', esclamo, scuotendo la testa.

''Dipende dai punti di vista.''

''Ma quali punti di vista! Sto sicuramente sbagliando!''

''Stai sbagliando a darla liscia a Mike Newton.'', dice Jacob, alzando la voce.

''Non pronunciare quel nome.'', mi arrabbio.

''Vedi? Sei geloso del suo successo. Lui ha Bella, tu no!''

Sto perdendo la mia calma, lui con lei.

''Immagina mentre si baciano, le loro lingue.'', Jacob fa dei gesti con la mano.

Sto per esplodere. 

''O magari ancora'', dice Jacob dietro di me, ''loro due a letto.''

''Basta.'' Mi metto le mani sulle mie orecchie. ''Lei è mia!''

Ho detto, le ho dette le due paroline. Lei è la mia Bells!

''Bene, sei innamorato, amico.'' Jacob mi da una pacca sulla spalla. ''Non l' hai capito subito, perchè con Jessica non hai mai provato questo sentimento.''

Jacob ritorna di nuovo ad aggiustare la motocicleta e fa un leggero sorriso. Ci credo, tanto ha ragione lui. Sono fottutamente innamorato... della mia migliore amica.

 

Forse non dovrei andare a casa di Jessica, infondo è stata la mia ex- ragazza. E' stata con me. Soprattutto se si deve parlare di Bella. Poi lei è anche la sua migliore amica... che cavolo di figura ci faccio? Però devo parlarne con qualcuno, meglio con lei che con la mia famiglia, con un leggero sorriso penso a Esme e Renèe. Sarebbero capaci di organizzare un matrimonio all' istante.

E immagino Renèe, con la faccia soddisfatta a dirmi un felice 'io lo sapevo, ho sempre avuto ragione.'

Chiamo Jessica per accertarmi che sia a casa... e per vedere anche se c'è lei...

''Edward?'', risponde con sorpresa.

''Sì, sono io.'', rispondo sarcastico.

''Ah, scusa. Non sempre mi chiami. Ricordo che non ti piace stare al telefono.''

''Infatti non ci voglio stare. Voglio chiederti solo se ci sei a casa.''

''Sì, sono a casa!''

''E c'è qualcuno lì con te?'', domando.

''No, non c'è nessuno.'', mi informa disorientata.

''Okay, ora ti busso.''

Neanche il tempo di chiudere la chiamata, che suono anche il suo campanello.

''Edward.'' Mi apre la porta.

''Ciao, Jess.'' Mi fiondo subito in casa.

Mi guardo in giro per casa per vedere se ci sono i genitori, voglio salutare i miei ex suoceri!

''I tuoi?'', chiedo.

''Non ci sono, ti ricordi che ti dissi che oggi partivano per New York?'', mi cantilena.

''E' vero!'', esclamo, battendomi una mano sulla fronte.

''Ultimamente non ci sei proprio con la testa.'', dice sedendosi sul divano, lo stesso faccio io.

''Sì, hai ragione.'', confermo.

''Prima di parlarmi, vuoi qualcosa da bere?''

''No, non voglio niente!''

''Okay, allora cosa è successo?'', mi chiede incuriosita.

''Mi sono innamorato.'' Decido di andare subito al sodo, mi scoccio di parlare con i giri di parole.

''Bene... e la fortunata?'', mi chiede... come se già sapesse la risposta.

''Bella.'' Un semplice nome, che nell' ultimo mese mi ha fatto vivere l' inferno.

''E ora te ne sei accorto?'', mi chiede sconcertata.

''Come ora me ne sono accorto?'', le chiedo di rimando.

''Io me ne sono accorta da quando stavamo insieme. Il modo in cui guardavi lei... con me non lo facevi. Per questo ti lasciai!'', mi informa.

''Non è possibile... io dopo che mi hai lasciato, ho passato un periodo di merda! Ero innamorato di te!'', borbotto.

''Non così fortemente. Guarda, non te ne faccio una colpa.'', mi guarda comprensiva.

''Comunque... ritornando al presente, lei... con quell' essere ...come sta?'' Sto talmente male che faccio fatica a finire la frase.

''Sta bene.'', mi risponde solo questo. ''Non ti racconterò niente di lei e Mike.''

''Non pronunciare quel nome.'', mi altero.

''Perchè mai?'', mi domanda ridendo.

''Perchè sono geloso, che cazzo, Jess!''

''Ora anche geloso sei!''

Improvvisamente suona la porta. Con uno sguardo interrogativo le chiedo chi è, lei scuote la testa, confermandomi che non è lei.

Vedo che in mano ha una pizza.

''Scusa, non sapevo che venissi. Se me lo dicevi, chiamavo una pizza anche per te.'', dice portando la pizza in cucina.

''Guarda, dopo quello che ho scoperto, non ho voglia di mangiare.'', le mormoro raggiungendola.

''E ora mi devi guardare mangiare?''

''E che fa?'', le domando di rimando.

''Okay.'' Guardo Jessica mangiare un boccone dietro l' altro. Bella va pazza per la pizza. Mi raccontava sempre che un giorno sarebbe voluta andare a Napoli, solo per assaggiare la vera pizza. Un viaggio che avremmo dovuto fare insieme. O magari, ora, è un viaggio che farà con quel verme di Mike!

Mi viene in mente mia madre e decido di chiamarla per avvisarla che stasera non ritorno a casa.

Esme, anche se con riluttanza mi dice di sì, le ho raccontato che stasera dormo da Jacob.

Ritorno in cucina e noto che Jessica deve mangiare solo l'ultimo pezzo.

''Stasera posso dormire con te?'', mi azzardo a chiedere.

''Cosa?'' Le va di traverso l' acqua.

''Hai sentito bene. Vorrei solo dormire. Non voglio ritornare a casa, ti chiedo quest' ultimo piacere. Dormo sul divano, non ti disturberò.'' Alzo le spalle.

''I miei se lo venissero a sapere, mi ucciderebbero.'', mi fa notare.

''Ma infatti non lo verranno a sapere. Ti prego, Jess.'', la supplico.

''Okay, però... mi raccomando.''

''Farò il bravo.'' Le faccio l' occhiolino.

Jessica mi da un bacio sulla guancia.

''Che ne dici di vedere un film?'', mi chiede.

''Okay.'' Le sorrido.

Una serata con un' amica non può farmi che bene.

 

Angolo autrice:

Salve a tutti :D

Le cose tra Edward e Bella non sono cambiate, ma... come avrebbero potuto cambiare? In questo capitolo abbiamo visto il punto di vista di Edward, nel prossimo quello di Bella :)

Cosa ne pensate di questo capitolo? Bacioni :3

E grazie perchè mi seguite e se volete recensite :D

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Capitolo 10
*** Il piano del grande Jacob! ***


POV BELLA

 

Io e Mike ci troviamo nella sua macchina, mi sta accompagnando a casa. Anche se ho una macchina bellissima, vecchia, lui dice che essendo il mio ragazzo, uno dei suoi doveri è quello di venirmi a prendere e accompagnare a casa. E' proprio un cucciolo!

L' unica nota dolente è che il tragitto è molto breve.

Poco prima di far partire l' auto, noto Edward e Jessica uscire insieme, sorridenti. Una piccola fitta si forma nel mio petto: la invidio. Vorrei essere io al suo posto. Distolgo subito lo sguardo. In questo mese, ho faticato tanto a stare senza Edward. Cerco il più possibile di evitarlo, di non guardarlo. Perchè so che ogni volta che farò queste azioni, mi verrà in mente un ricordo di quando eravamo noi due: Bella e Edward, amici di infanzia.

Formulando questi pensieri, non mi accorgo neanche che ormai non siamo più nel parcheggio della piccola scuola di Forks e che Mike mi sta chiamando.

''Bella?'', mi chiama scoccando le dita.

''Eh?'' Mi giro verso di lui.

''Finalmente, è un' ora che ti sto chiamando! A cosa pensavi?''

''A te.'' Mi sporgo verso di lui e gli do un bacio sulla guancia.

''Che dolce il mio amore.'', sussurra.

''Io sono sempre dolce.'', gli faccio presente.

''Lo so, piccola mia.'' Mi prende la mano e me la bacia.

''Guarda la strada.'', dico ridendo.

''Okay, Bella. Non posso mai fare niente.'', brontola.

''Scusa, ma non vorrei finire schiantata contro un camion, se permetti.''

''Con me sei sempre arrabbiata, ma quando guardi Cullen, sorridi sempre!''

''Io con Edward, perchè lui ha un nome, non ci parlo da più di un mese. Che cazzo, abbiamo litigato, lo sai!'', esclamo esasperata.

''Okay, inutile discutere con te.'' Alza le spalle e continua a guidare.

Dai, Swan. Ancora poco tempo e sarai a casa, solo un po'. Due minuti. E come si permette di chiamarlo Cullen, solo io posso farlo... o almeno potevo.

Decido, per distrarmi, di osservare un po' il panorama di Forks. Sicuramente una cosa che amo di questa piccola cittadina è il verde.

''Siamo arrivati.'', vengo risucchiata dai miei pensieri.

''Hmm.'' Mi volto verso di lui.

''Scusa per prima, amore. Sono geloso, mi devi perdonare.''

''Non ci parliamo da una vita, di cosa dovresti essere geloso?'', gli domando.

''Sì, ma in questo mese mi ha confermato un ipotesi. Si vede che gli piaci, Bella.''

Alzo gli occhi al cielo.

''Ma che palle che siete! Siamo amici e basta.'' O almeno lo eravamo.

''Okay, cambiando argomento... che ne dici se stasera vieni a casa mia? Non c'è nessuno a parte il piccolo James che vuole vederti.'' Mi sorride.

Adoro quel bambino.

''Sì, che bello! Da quanto non lo vedo?'', gli chiedo.

''Da un bel po', infatti è abbastanza offeso.'', mi fa presente.

''Bè, allora dovrò rimediare subito.'', mormoro.

''E certo.'' Mi da un bacio a fior di labbra.

''Così stasera parliamo un po'... c'è una cosa che voglio dirti.'', mi rivela.

''Cosa?''

''Dai, non devi andare dentro?''

''Non fare lo scemo, cosa mi devi dire?'' Mi infurio.

''Te lo dico stasera, amore. Per piacere.'' Mi prende il viso tra le mani e mi da un lungo bacio.

''Okay, però stasera me lo dirai. Prometti?''

''Promesso.'' Mette una mano sul cuore.

''Okay, allora vado.'' Gli do un ultimo bacio, esco dalla macchina ed entro a casa.

''Ciao, mamma.''

''Bella, bentornata.''

''Papà non c'è?'', le chiedo.

''No, è andato da poco a lavorare. Una cosa urgente.''

Mi avvicino a lei mentre lava i piatti.

''Vuoi una mano?''

''No, tanto ho quasi finito.'' Mi sorride.

''Okay. Ti devo chiedere una cosa.''

''Spara.'', sussurra.

''Stasera poco andare a casa di Mike Newton?''

''Il tuo fidanzato?'', mi chiede desolata.

''Sì.'', rispondo semplicemente.

''Okay.'', mi risponde gelida.

''Che palle, mamma! Ma che hai? Non ti posso proprio parlare di Mike, che subito diventi... fredda!'', esclamo, abbastanza adirata.

''Sai in che condizione sta Edward?'', mi domanda, mentre inizia ad asciugare i piatti.

''Perchè, secondo te io non soffro? Voi volete vedere solo quello che più vi fa comodo! Io sono andata a chiedere scusa al signorino!'', sbotto.

''Quante volte? Una sola volta? Il tuo orgoglio ha parlato? Mandare a puttane un' amicizia per un ragazzo?''

Non ho mai sentito mia madre parlare così. E' davvero arrabbiata.

''Basta, non voglio parlare di questo argomento.''

Faccio per salire in camera mia, ma mia madre mi ferma.

''Ho da dirti due cose: Bella, quello che hai fatto è grave. Tu e Edward siete fantastici insieme e ti sto sgridando perchè so che ci tieni anche tu a lui; secondo ti volevo dire che... tra una settimana, visto che avrete due settimane di festa a scuola, noi e Esme e Carlisle, abbiamo pensato di andare a fare una settimana a Miami.''

Chiude lì l' argomento e nel frattempo mette a posto i piatti. 

E' un' ingiustizia! Lo fanno apposta, ne sono sicura! Altrimenti non si spiegherebbe il perchè facciano questa cosa.

''Vengono anche Jasper e Rosalie?'', chiedo solamente.

''Jasper sì, Rose non si sa.''

''E perchè loro sì e Mike no?''

Mi incenerisce con lo sguardo.

''Sono domande da fare?''

Decido di non discutere e ritorno subito sopra nella mia amata stanza. La vita è ingiusta!

 

POV EDWARD

 

Ho saputo da mia madre che dovremmo passare una settimana a Miami con la famiglia di Bella.

Due sentimenti contrastanti si sono impossessati di me: il primo gioia, finalmente potrò stare con lei, senza quel rompipalle; ma il secondo sentimento è stato di paura. Come farò a reprimere i miei sentimenti verso di lei? Quale sarà la mia reazione ogni qual volta che la vedrò immersa nei suoi pensieri, naturalmente rivolti al suo... fidanzato? Che brutta parola! Sono sempre più convinto che quel ruolo spetti a me!

Sto aspettando Jessica che esca da casa sua. Guardo il mio orologio e vedo che sono 45 minuti che aspetto. Manaccia a me, le dovevo dare appuntamento più presto, così ora sarebbe in perfetto orario.

Squilla il mio cellulare.

''Pronto?'', risponde.

''Edward, ma dove cavolo siete tu e Jessica?'', mi domanda Jacob, preoccupato.

''Guarda, ti saresti dovuto preoccupare se Jessica fosse stata puntuale, fidati!'', esclamo, alzando gli occhi al cielo.

''Ah, è ritardataria?'', mi chiede freddo.

''Secondo te?'', dico sarcasticamente.

''E che palle! Dille di fare presto, altrimenti le farò fare una morte lenta e dolorosa.'', mormora con un ghigno.

Improvvisamente vedo la porta aprirsi e faccio un sospiro.

''E' pronta, sta vicino la porta.''

Esce imbarazzata e le rivolgo uno sguardo assassino.

''Okay, fate presto che ho da lavorare!''

Chiude la telefonata, mentre Jessica mi viene incontro.

''Lo so, sono in ritardo.'', borbotta.

''Ma dai, te ne sei resa conto!''

''Dai, Ed. Neanche quando eravamo fidanzati eri così infuriato!'', mi ricorda.

''Un conto è quando eravamo fidanzati, un conto è ora che siamo amici. Farai aspettare il tuo prossimo ragazzo, se permetti.''

Apro la portiera della sua macchina e sale.

''Okay, hai ragione.'', mi dice con voce sconfitta.

''Non ho ancora capito cosa ti costa prepararti un po' prima.''

La guardo, mentre prendo la strada per La Push.

''Purtroppo perdo la cognizione del tempo.'', constata.

''Sì, sì. Dicono tutti così.''

La guardo di nuovo, ma subito mi volto.

''Però, ti perdono.'' Sorrido.

''Grazie, Ed. Sei un grande amico. Ti voglio bene.''

Si appoggia sulla mia spalla.

''Anche io.''

 

Dopo dieci minuti siamo a La Push, io e Jessica scendiamo dalla mia Volvo, ed entriamo subito nell' officina di Jake.

Lo trovo sotto un auto.

''Buonpomeriggio, Jake.'' Mi abbasso.

''Dove sta la screansata della tua amica?'', mi domanda... leggermente arrabbiato.

Jessica sbianca all' istante.

''Qui vicino a me.''

Jacob esce subito da sotto la macchina, tutto sporco.

''Buonasera, signorina. Sono cose che si fanno?''

''Rompete proprio le palle, voi uomini.'', brontola Jessica.

''Un po' di trucco vi dovete mettere in faccia.'', dice Jacob.

''E il vestito e le scarpe da abbinare? I capelli? Sono cose importanti queste, non possono essere trascurate!''

''Meglio non discutere.''

Jacob si volta, sbuffando.

''Come siete antipatici voi uomini, non capite le esigenze di noi donne!'', borbotta.

''Hai proprio un' amica rompicoglioni, eh?'', mi chiede Jacob, sorridendo.

''Ah-ah-ah. Divertente.'' Jessica gli fa una linguaccia.

Jacob si volta verso di me. E fa una faccia scocciata.

''Non ho mai visto Edward felice. Mi spieghi com'è?'', domanda Jake a Jessica.

''Guarda, non lo vedo da un mese anche io felice.'', constata.

''Ho saputo che devo passare una settimana con Bella e la sua famiglia a Miami.'', informo sconsolato.

''E allora?'' Mi chiede Jacob, aggrottando le sopracciglia.

''Come allora? Me la ritroverò davanti tutto il tempo! Magari con lei che parla con Mike al telefono e si dicono cose sdolcinate.'', sbotto.

''Ma scusa. Vuoi usare una tattica che non fallisce mai?'' Jake si avvicina a me e fa la faccia di chi la sa lunga.

''Cosa?'', chiede Jessica, anche lei incuriosita.

''Ritorna ad essere amico.''

''Ma sei idiota? Io non voglio solo amicizia da lei!'', gli faccio presente.

''Ma infatti è solo una scusa, coglione!'', ribatte.

''Continua.'', dico.

''Tu ritorni ad essere amico, ma... devi far finta di approvare la relazione con Mike, dicendole che sei stato una stupido, magari. Ma, senza farti accorgere, le farai notare tutti i difetti di Mike.'' Mi fa l' occhiolino.

''Idea bellissima, complimenti.'', mormora Jessica.

''Lo so.'', dice e si controlla le unghia... come a dire 'non c'è bisogno di farmi tutti questi compliment, tanto sono un genio.'

''Okay, attuerò questo piano!''

 

POV BELLA

 

''Ti adoro, Bella.'', mormora il piccolo James.

''Oh, anche io, tesoro.'' Lo abbraccio mentre si mette nel suo letto.

''Che freddo che fa.'', dice.

''Lo so, infatti sono venuta a metterti le coperte addosso. Così non sentirai freddo.''

James mi lancia uno sguardo dolce, riconoscente, come solo un bambino sa fare.

''Ti voglio bene, buonanotte.''

''Notte e anche io te ne voglio.'', gli riferisco.

Gli do un bel bacio sulla fronte e ritorno nella stanza di Mike. 

''Si è messo a dormire?'', mi chiede sorridendo.

''Sì. Mi ha detto anche che mi vuole bene.'', sussuro, felice.

''Lo so, James ti adora. Questo è uno dei motivi per cui non mi dovresti mai lasciare.'', mormora.

''E infatti chi ti lascia...'' Lascio lì la frase.

''Ti amo così tanto, Bella.''

E' la prima volta che me lo dice, non sono ancora pronta per rispondergli. Cosa devo dire? Cazzo... io invece?

''Oh.'', abbasso il capo. Ma lo abbraccio.

''Cosa c'è, anzichè renderti felice ti preoccupa?'', mi domanda sconcertato.

''No... è che avrei voluto dirlo insieme a te... ma non so.''

''Non te la senti ancora, eh?'', mi domanda.

''Non lo so, Mike.'', mormoro triste.

''Io voglio che tu me lo dica con convinzione, non preoccuparti.''

Mi da un bacio sulle labbra.

''Ti devo dire una cosa.''

''Cosa?'', mi chiede.

''Bè, durante le due settimane di vacanza, starò 1 settimana con i miei genitori a Miami.''

''Ah...'' Non aggiunge niente.

''Ma c'è anche Edward, con la sua famiglia.'', sussurro a bassa voce.

''Cosa hai detto?'' Mike alza la voce di molto.

''Non urlare.'', lo zittisco.

''Cosa dici? Tu non hai pensato a me?'', non smette di alzare la voce.

''Mike, secondo te l' ho deciso io?''

Sto cercando di farlo ragionare... sperando di riuscirci.

''Come faccio a tollerare l' idea che tu stia con lui tutto questo tempo, cioè lui potrà vederti e io no!'', sbotta.

''Mike, ti prego non... la situazione è complicata. Ho litigato con mia madre, capisci!'' Alzo anche io un po' la voce.

''Lo sai che sono geloso!'', esclama infuriato.

''Volevi che te lo nascondessi?''

Talmente dalla voce alta, che sulla porta appare il piccolo James, spvantato. E' colpa sua! Infatti gli lancio uno sguardo omicida e alzo gli occhi al cielo.

''Che succede?'', ci chiede James.

''Non preoccuparti, James.''

Mike si alza e va vicino al fratello, prendendolo in braccio. Cosa del quale sono contraria, insomma ha 5 anni. E' grande!

Decido di non alzarmi, aspettandolo nella sua stanza.

Mi alzo dal letto e vado vicino alla sual scrivania, massaggiandomi le tempie. Che situazione di merda!

Che cazzo ci guadagno io? Ho perso Edward e ora rischio di perdere anche Mike.

Perchè la vita deve essere così cattiva e complicata? Secondo me, ci prova gusto. Non c'è altra soluzione...

Sento qualcuno entrare, lui è di nuovo qui.

''Scusa per prima... lo so che non dipende da te... ma devi capirmi, ti prego.''

Viene vicino a me, baciandomi il collo.

Che bella sensazione! Mi beo di tutto questo.

''Come ti desidero, Bella.''

Subito si sposta.

Rimango interdetta. Non me l' aveva mai detto.

''Non sono nessuno per dirti quelle cose. Quindi vai, ma pensami.''

Sorride e ritorna vicino a me.

''Ma quello che hai detto è scontato.''

Mi da un altro bacio a fior di labbra. Angolo autrice: Salve ragazze :D Avete visto cosa ho in mente? Una settimana solo loro, senza Mike :3 e Jacob? grande :3 Bacioni e recensite :)

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Capitolo 11
*** Miami ***


POV BELLA

 

Finalmente, dopo un bel po' di ore, mi ritrovo distesa su un' amaca, insieme ad Alice, a prendere il sole di Miami. Cosa che a Forks è un evento straordinario. Infatti se per più di due giorni non viene a piovere si deve gridare al miracolo. Ora, io e Alice, ci stiamo godendo il sole, il caldo, il calore di Miami. 

Città fantastica, anche se l' ho solo intravista.

L' appartamento che abbiamo affittato, cioè che hanno affittato, è a due piani. Il primo piano riservato ai miei genitori e la famiglia di Edward, mentre al piano di sopra ci siamo noi ragazzi. I nostri genitori sono dei geni. Infatti li loderò sempre per la decisione che hanno preso.

''Come è bello il sole qui.'', cantilena Alice.

''Già, potremmo incorniciare questa giornata con un po' di shopping!'', esclamo.

''Sì, sì, sì.'' Alice batte le mani. Quando si parla di shopping, sembra una bambina di 5 anni.

In questi ultimi giorni ci sono state delle grandi novità.

Emmett, finalmente, ha confessato il suo amore a Rosalie. La quale è venuta subito a parlare con me, Alice e Jessica. Si è emozionata, ma anche arrabbiata. Era così infuriata perchè glielo ha detto solo al loro ultimo anno, stessa cosa abbiamo fatto in seguito noi con Emmett.

Jessica mi ha confessato che lei e Edward si sono  riavvicinati, anche se mi ha subito specificato come amici. Però non ho capito il motivo di tale cosa. Mi ha anche confessato che le piace un ragazzo, il migliore amico di Edward, Jacob Black. Personalmente non lo conosco, ma dalle sue foto di facebook, si vede che è un figo.

E poi la novità più importante di tutte: Edward ha ripreso a guardarmi e sorridere. Cosa che ha fatto infuriare Mike. Anche Alice ha notato questo cambiamento e ne è felicissima. Mike, ultimamente è un po' triste perchè non gli ho ancora detto 'ti amo', purtroppo è come se qualcosa mi bloccasse!

 

Lo shopping con Rose e Alice è stato straziante: abbiamo comprato di tutto e di più. Un paio di magliette, jeans... ma il mio più grande amore sono le scarpe. Converse, Adidas, Nike... ma le scarpe col tacco, soprattutto le Louboutin, sono le mie amanti. Ci dormirei anche insieme.

Mentre formulo questi pensieri, sento un bip del mio cellullare. Mike! Cazzo, mi sono scordata che dovevo chiamarlo!

 

Amore, sei arrivata? 

Mica sei morta? Sai ti voglio tutta per me.

Fammi sapere che fine hai fatto. Ti amo.

Il tuo Mike <3

 

Ehm... mi devo inventare una palla!

 

Amore, scusa sono un po' indaffarata. 

Non ho un attimo libero, ora sto aiutando mia madre con la valigia.

Appena posso ti chiamo.

 

Digito velocemente la mia risposta e premo invio.

Siamo quasi arrivate a casa, ma sento di nuovo il suono del mio cellulare.

Non si arrende!

 

Amore, ma non puoi staccare per 5 minuti?

Ti voglio un po' salutare.

 

Alzo gli occhi al cielo e sbuffo.

''Che c'è, Bella?'', mi chiede Rose mentre posa le buste sul tavolo.

''Mike, mi sono dimenticata di chiamarlo e ora lui vuole chiamarmi.''

''E che fa?'', domanda Alice, aggrottando le sopracciglia.

''Ehm... ora non è il momento...'', butto lì la frase, sperando che non mi chiedano altro.

Per fortuna i miei salvatori sono Emmett Cullen e Jasper Whitlock, che siano sempre lodati, signore!

''Amore.'' Emmett corre verso Rosalie e le da un bacio... poco casto, per fortuna stiamo nel nostro piano.

Anche Jasper va vicino alla sua Alice... e io mi sento un terzo in comodo.

''Okay, vado a mettere la roba nell' armadio.'', dico ad alta voce, ma nessuno mi sente.

Alzo le spalle e vado nella mia cameretta, che condivido con Rose e Alice.

Mentre mi dirigo verso la nostra stanza, sento la voce di Edward provenire dalla sua camera.

''Ma non fare la scema.'', gli sento dire. Sta parlando al telefono o da solo?

''Jessica.'', la ammonisce.

Un tuffo al cuore si fa strada dentro di me... sta parlando con Jessica al telefono, cosa che facevamo noi tutti i giorni.

Non è me che vuole, non sono io la ragazza di cui vuole essere amico.

Negli ultimi giorni avevo creduto in un nostro riavvicinamento, ma forse è stata solo illusione.

Infondo non è mai venuto vicino a me a parlare, ma mi ha solo riso e guardato. Forse lo ha fatto per cortesia, per non farmi sentire in colpa.

Non si può avere tutto nella vita, Swan! Hai scelto Mike, Edward se vorrà, ritornerà a esserti amico.

Non volendo sentire altre cose, vado nella mia stanza.

 

 

POV EDWARD

 

Attuare il piano. Attuare il piano, devo attuare questo cazzo di piano!

Giro nervosamente per la stanza, Jessica prima mi ha fatto davvero incazzare! Mi da fretta, quella brava ragazza!

Le devi solo parlare, dire che vuoi ritornare ad essere suo amico. 'Così la inganni!' Stupida vocina interiore, smettila di parlare e dire la verità.

Ho diritto ad avere di nuovo Bella con me!

Prendo due lunghi respiri e mi dirigo verso la sua stanza.

Busso la porta e Bella dice che posso entrare.

Appena mi vede, rimane immobile. E' come se fosse una statua di cera, infatti non respira.

''Che succede? Hai visto un fantasma?'', le chiedo ridendo.

Spalanca gli occhi e subito arrossisce.

''Scusa, non mi aspettavo la tua visita.''

Oh, quanto mi è mancato il rossore del suo viso.

''Swan, tu da te ti devi aspettare tutto.'', lo dico con tono minaccioso. E' la verità, perchè io la voglio!

''Cullen, cos'è questo tono minaccioso?'' Mi guarda con aria di sfida.

''Abbassa la cresta, Swan!'', esclamo.

''Altrimenti che fai?'' Si avvicina a me, a mo di sfida.

''Altrimenti ti faccio il solletico o ti butto sotto la doccia. Decidi tu, sono un gentiluomo, io!'' Sbatto le sopracciglia.

Bella mi guarda interdetta, subito dopo poi si gira e si siede sul letto.

Non capisco il perchè, sinceramente.

Scoppia in lacrime.

Mi siedo anche io vicino a lei. Subito mi abbraccia.

''Scusa, scusa... mi sono comportata come una scema. Io non volevo dirti quella bugia... e non volevo non venire al cinema con te, perdonami!''

Mi piange il cuore sentire Bella in questo stato...

''Shh, Bella. Non preoccuparti. E' passato. Io ho capito.... e approvo la tua relazione con Mike, sono stato troppo duro con te.'' Mi vorrei mangiare la lingua sulla cosa che ho detto di Mike, tanto il prossimo fidanzato di Isabella Marie Swan sarò io!

''D-d-avvero?'' Alzo lo sguardo verso di me.

''Certo.'', le sorrido.

Squilla il cellullare di Bella e lei alza gli occhi al cielo.

''Che palle un messaggio di Mike.'', dice.

''Rispondigli, no? Significa che ti pensa!'' La parte del buono non mi si addice.

''Secondo te cosa dovrei fare?''

Vede che non le risponde e si spazientisce.

''Allora?''

''60 minuti''

Bella mi guarda in modo cagnesco, ma subito dopo sorride.

''Mi sono mancate anche le tue battute squallide, Cullen.''

''Invece a me sei mancata tu.'' Le do un bacio sulla fronte e mi alzo dal letto.

''Rispondi a Mike, Bells.'' Le faccio l' occhiolino ed esco dalla stanza.

Che la sfida abbia inizio!

 

 

Angolo autrice:

Salve ragazze :)

Avete visto? Edward e Bella si sono riavvicinati :)

Quanto mi sono mancati in questi capitoli ç_ç

Come pensate si svolgerà il seguito?

Volevo avvisarvi che la prossima settimana non potrò aggiornare perchè non starò a casa e non avrò internet. Lo so che state esultando u.u

Vi auguro un buon natale, belle.

Grazie ancora <3

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Capitolo 12
*** Strani pensieri alle 7 del mattino! ***


Pov Edward

 

In amore vince chi fugge, questo dice il proverbio. Quindi devo farmi anche un po' desiderare da Bella, nonostante ieri abbiamo fatto pace.

Ormai non sto più bene con la testa, perchè non è normale formulare questi pensieri alle... guardo la mia sveglia, oh cavolo! le sette del mattino! Mi sto rincitrullendo!

Decido così, dopo aver fatto pensieri molto intelligenti, di alzarmi dal mio letto e andare giù a fare colazione. Secondo i miei calcoli, dovrebbero essere sveglie Renèe ed Esme. Che bello, le due schiave mi faranno il latte!

Senza far rumore, scendo lentamente le scale e appena giro sulla mia destra per andare in cucina, noto che non c'è nessuno.

Rimango per un attimo interdetto. Cavolo sono delle mattinierie di prima categoria... le dovrò far causa!

Uova o latte? Questo è il dilemma! Hmm... andiamo sul leggero, anche perchè non ho proprio voglia di cucinare!

Prendo il latte dal frigo e inizio a riscaldarlo sul fuoco. Subito dopo prendo anche la mia tazza, che precisiamo ho da quando avevo 6 anni. E' dei Pokemon, il mio cartone d' infanzia preferito. 

E i miei gustosi cereali. Provo il latte, purtroppo ho dei gusti abbastanza particolari. Il latte per me non deve essere nè troppo caldo, nè troppo freddo. Sì, ragazzi, sono molto difficile.

Buono! Lo metto subito nella mia tazza dei Pokemon e butto i cereali Nesquik dentro.

Guardo il mio orologio e vedo che sono le 7 e mezza del mattino.

Hmm... a Forks dovrebbero essere le 4 e mezza e inizio a gongolare per la mia singolare idea.

Mentre addento altri cereali, prendo il mio cellulare e chiamo Jacob, giusto per divertirmi e per farlo incazzare.

Uno squillo, due squilli, tre, quattro, cinque... 

''Ma sei pazzo?'' Jacob risponde leggermente arrabbiato.

''Amore mio, mi mancavi e volevo sentirti un po'.'', gli dico per prenderlo per il culo.

''Ma vaffanculo tu e amore mio. Voglio dormire. Appena vieni qui, ti riduco in polpette.''

''Io non ti manco?'' Faccio la voce dell' offeso.

''Ora vorrei soltanto ucciderti. Lasciami dormire, bastardo.''

Attacca subito il telefono. Scoppio a ridere. E' il mio scherzo preferito.

Guardo il mio orologio e vedo che sono le 7:40. Decido di andare al mare. Finisco di bere il mio latte e vado a prepararmi, però lascio un bigliettino a tutti.

 

SONO ANDATO AL MARE, SE VOLETE RAGGIUNGETEMI!

 

Prendo le ultime cose e mi incammino. Dopo neanche 5 minuti, sono arrivato.

Ed è wow! E' bellissimo il mare qui! Limpido, infatti si vedono anche i pesciolini e poi la sabbia è stupenda.

Di solito sono abituato a vedere la spiaggia di La Push, che non può competere con questa meraviglia!

Noto che alle otto del mattino c'è gente di ogni tipo, ma ci sono soprattutto famiglie.

Infatti sorrido vedendo un bambino giocare a fare castelli. Quando eravamo piccoli io, Bella, Alice e Emmett li facevamo sempre!

E un lontano ricordo mi ritorna in mente.

 

 

Edward, Bella, Alice e Emmett sono intenti a fare castelli di sabbia.

E' estate e i genitori hanno deciso di non andare alla solita spiaggia di La Push, ma di andare in un luogo un po' più lontano.

I quattro bambini amano fare i castelli e di solito si sfidano, dividendosi in squadre, a chi lo fa più bello.

Le squadre sono sempre le stesse: Edward e Bella; Emmett e Alice.

Anzi si potrebbe specificare che Edward e Bella pretendono di stare in squadra insieme, cosa che agli altri due bambini non va giù, infatti si lamentano sempre.

Edward e Bella, lavorando di squadra, costruiscono un castello molto grande.

''Non è giusto però, voi siete bravi!'', brontola Emmett, lamentandosi.

Bella e Edward ridono di gusto, facendo ad entrambi la linguaccia. Alice e Emmett, invece, sbuffano.

Edward ride di gusto, ha solo 10 anni e si compiace del fatto che Emmett sembri più piccolo di lui.

 

Dopo una mezz'ora Edward e Bella hanno completato un altro castello.

''Ah, quanto vorrei essere una principessa!'', esclama Bella, sospirando.

''Voi donne siete così romantice.'', sbuffa Edward.

Bella gli fa una linguaccia.

''A me tutto questo volere essere per forza una principessa non piace, tu e Alice siete due... sognatrici.'' Edward fa una smorfia di disgusto.

''E' questo il bello! Ho deciso, sarò la principessa di questo castello.'', dice sognando ad occhi aperti.

''Eh?''

''E tu sarai il mio principe... cioè per finta, ricordiamolo!'', sussura Bella.

''Tu sei pazza!'' Edward scuote la testa.

''Dai per favore!'' Bella fa la faccia da cucciola, sa che questo lo farà cedere e infatti Edward sta formulando tutti i pensieri più maligni verso la sua migliore amica.

''Okay.'', acconsente Edward.

''Sei il miglior principe del mondo!'' Bella gli scocca un bacio sulla guancia.

 

 

Quel ricordo lo tengo ancora impresso nella mente. Mi manca essere bambino, quando non si conosceva ancora l' amore, quando ogni cazzata che fai è giustificata. Sì, mi manca tutto questo. In quest' ultimo mese ho sofferto come un cane, voglio cercare di far si che Bella si innamori di me. Ma se tutto questo sforzo che faccio dopo non servisse a niente? E se soffrissi ancora più di prima? Guardo il mare... lo scoprirò solo vivendo.

 

 

Pov Bella.

 

Mi sveglio di sopprassalto. Quanto odio la sensazione di cadere nel vuoto durante il sonno! Mi stiracchio e ho un forte mal di testa! Merda, secondo me ho dormito male. Guardo l' orologio e vedo che sono le nove. In casa mia c'è un gran silenzione, molto strano. Ma non tanto, alla fine ieri gli adulti sono ritornati molto tardi, quindi è tutto un po' giustificato.

Anche Alice e Rose dormono. Chissà se è lo stesso per Emmett, Jazz e Edward.

Edward... oddio quello che è successo ieri non mi sembra reale. Siamo ritornati ad essere amici. Quanto me lo merito questo?

Penso Mike e visto che sono passati solo 10 minuti, ora lì a Forks saranno le 6 del mattino. Lo chiamerò quando sarò andata in spiaggia.

Mi alzo, cercando di non far rumore e mi avvicino alla stanza dei ragazzi, sbircio la fessura della loro camera, e noto che Edward non c'è, cavolo di solito si sveglia sempre tardi quando può!

Aggrotto le sopracciglia, forse sarà giù in cucina.

Sempre senza far rumore, scendo le scale. Mi dirigo in cucina ed è deserta, completamente.

Dov'è Edward?

Mi avvicino e vedo che c'è il latte già consumato. Devo fare una colazione abbondante, se voglio resistere al mare.

Prendo fette a biscottate e la nutella. Un mix perfetto per iniziare bene la giornata.

Andando vicino al tavolo, noto un biglietto... di Edward. E subito mi batte forte il cuore, a chi è diretto?

 

SONO ANDATO AL MARE, SE VOLETE RAGGIUNGETEMI!

EDWARD.

 

Subito faccio un sospiro di solievo, che scema a pensare che fosse scappato!

Cambio programma!

Voglio subito andare lì in spiaggia, poi magari faccio colazione lì. Poso tutto e vado a prendere nella mia stanza, sensa far rumore, il mio costume bianco con delle foglie sopra.

Decido di mettere anche una gonna e una fascia. Aggiusto i miei capelli e posso dire che sto abbastanza bene. Prendo un bel respiro e mi incammino per la spiaggia.

 

Dopo neanche 5 minuti, sono arrivata.

Non vedo nessun ragazzo dai capelli ramati... non vedo nessun migliore amico. La tristezza si impossessa subito di me.

Purtroppo non so neanche orientarmi su dove possa essere. E' il primo giorno che vengo qui.

Giro lo sguardo a destra e sinistra, ma niente.

Prendo il mio cellulare e compongo il numero di Edward.

''Bells.''

Bells, mi era così mancato, che per un certo periodo mi ero quasi dimenticata il mio soprannome.

''Stronzo, ti sto cercando, dove sei?''

''Oh, sempre gentile.'', mormora con tono offeso.

''Dai scemo!'', esclamo.

''In un minuto mi ha dai chiamato con un sacco di insulti, quindi non meriti risposta.'', scherza.

''Dai, padrone.''

''Così mi piace il tuo tono, Bells.'', ridacchia.

''Allora?''

''Sempre 60 minuti.''

No. No. No. Questa non doveva dirla!

''Dovrei ridere? Spiegami!'', sbotto.

''Mamma mia, Bella.'', dice esasperato.

''Allora dove sei?'', gli chiedo.

''Vicino alle docce.''

Stacca il telefono.

Volto lo sguardo verso le docce e dopo un po' scorgo il viso di Edward.

Sorrido, avvicinandomi sempre di più. Cavolo, ma non poteva prendere un posto più vicino all' entrata?

''La nostra Bella si è svegliata!''

''Ciao.''

Vado vicino e lo abbraccio. Una piccola scossa mi attraversa.

Alzo lo sguardo verso di lui e i suoi occhi verdi sono ancora più luminosi.

Come sono belli!

Bella...ma cosa stai facendo?

Un bip mi risveglia.

''E' Mike?''

Nella voce di Edward c'è calma, forse troppa. E questo mi distrurba. 

Soprattutto mi distrurba che Mike ha interrotto la mia contemplazione verso Edward!

 

Amore mio, buongiorno.

Mi sono appena alzato dal letto, spero di ricevere una tua chiamata o messaggio.

Ti amo, Mike.

 

Oddio, però. Come è dolce!

Mi mordo subito il labbro per aver pensato quelle cose.

''Se devi parlare al telefono con Mike, vai pure.'' Mi sorride Edward.

''Non ti dispiace?''

''No, Bella. E' il tuo fidanzato.'' E mi fa un sorriso ancora più ampio.

''Okay.''

Mi allontano un po' da Edward e telefono Mike.

 

 

Il pomeriggio è arrivato. Ed è stata una giornata bellissima.

Dopo un po', ci hanno raggiunto tutti quanti. 

Renèe, scherzando, ha detto che si era messa paura perchè credeva si trattasse di una fuga d' amore, visto che non ci avevano visto più.

Io, anzichè rispondere come le altre volte, mi sono imbarazzata.

Sono appena uscita dalla doccia e mi sono asciugata i capelli. Devo solo andare in camera mia, ma voglio stare un po' con Edward.

La porta è aperta a metà, sbircio perchè non se si sta preparando.

Ma sento subito la sua voce, sicuramente sta al telefono.

Curiosa, mi avvicino ancora di più sentendo cosa sta dicendo.

''Ma sei pazzo Jake?''

C'è una bella pausa.

''Ma che mi interessa delle ragazze. Sì, tutte quelle che vorrei!... Non fare il cretino... Ti giuro ti odio quando fai così.''

Bene, ho capito che sta parlando con Jacob.

''Lo so che sono un bastardo... sì, ti ho chiamato alle quattro del mattino.''

A questa mi metto a sorridere, Edward lo ha fatto anche con me!

''Sì, poi mi uccidi!... Ancora con questo fatto?... Non ho bisogno di altre ragazze, lo sai che sono innamorato di una sola persona!''

Bum. Come un colpo a ciel sereno. Come un fucile quando spara. Oddio!

Edward è innamorato! Di chi? Quando l' ha conosciuta? Perchè non me lo ha detto? Devo far finta di non sapere nulla?

Ma questa scoperta, invece che migliorare la mia giornata, la peggiora.

 

 

Angolo autrice:

perdonate il mio immenso ritardo, ma si era rotto il computer, ora per fortuna si è aggiustato :)

Vi piace il capitolo? Cosa ne pensate della scoperta di Bella?

Bacioni e recensite :D

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Capitolo 13
*** Rivelazioni a Bella... e Emmett! ***


POV EDWARD

 

Siamo ormai al nostro penultimo giorno qui, non ci credo che siano passati già 5 giorni.

Ultimo giorno di mare, poi domani partiremo verso le nove del mattino.

Qui è meraviglioso, la gente è cordiale, fa caldo, anche se siamo in pieno Novembre, ma Forks è Forks.

In questi ultimi due giorni, però, ho notato che Bella nei miei confronti è totalmente un' altra persona.

Certe volte mi sorride, altre volte sfugge al mio sguardo, naturalmente non so nemmeno il motivo. Con questo il mio piano va a fottersi!

Ho chiesto anche consiglio a Jessica e Jake, ma neanche loro sanno darmi una spiegazione.

Come è possibile cambiare cambiamento in... così poco tempo? Non ci eravamo chiariti?

Forse ho fatto qualcosa di sbagliato?

Sono sempre stato un ragazzo che si fa mille problemi, ma Bella mi sta facendo uscire completamente pazzo!

Se nei primi giorni vedevo che Bella con Mike parlava poco e niente, ora invece sta in continuazione al telefono con lui.

Diciamo che dovrei essere contento e a lei lo faccio notare, ma, in realtà, mi irrita solo di più e non mi fa parlare con lei.

Un esempio è stasera, tutti si sono organizzati ad uscire, i nostri genitori, Jasper con Alice, Rose con Emmett, e visto che siamo gli unici due da soli, le avevo proposto di stare insieme, ma non c'è stato verso.

Voleva rimanere a casa, da sola, e dopo aver parlato con Renèe ed Esme, ho accordato che anche io starò a casa con lei a farle compagnia. Gongolo, ma allo stesso tempo sono in ansia.

 

Io e Emmett stiamo sulla spiaggia ed è pomeriggio.

Bella, Rosalie, Alice sono a fare shopping... e purtroppo anche Jasper ha dovuto partecipare.

Emmett, per non andare, le ha ricordato di quanto anche lei odi fare shopping con Alice, e così l' ha convinta.

Stiamo prendendo un bel po' di sole ed è troppo rilassante.

''Sai, ultimamente ti vedo un po' strano.''

Aggrotto le sopracciglia. E' stato Emmett a parlare?

Volto lo sguardo verso di lui.

''Cosa hai detto?'', gli chiedo.

''Sai di cosa parlo, non fare il finto tonto.'', mormora.

No, Emmett. Non so un cazzo di cosa vuoi parlare.

''Ma cosa, Emmett?'', sbaito.

''Senti, è un argomento un po' difficile da affrontare, ma sappi che qualunque cosa, ti vorrò sempre bene.''

E' pazzo!

''Emmett, ma spiegati bene!'', esclamo.

''Senti, ultimamente ti vedo sempre al telefono.''

Lo guardo come se parlasse arabo.

Alza il suo busto e si mette seduto, anche io faccio lo stesso per guardarlo.

''Sai non sono stupido, ho capito che ti sei innamorato, anche se è un po' difficile accettarlo...''

Come ha fatto a capirlo? E' così evidente?

''Cosa stai dicendo, Emm?'', domando preoccupato.

''Perchè non ti confidi con me? Credi che io abbia qualche pregiudizio su di voi?''

Pregiudizi?

''Hmm... credo di no, se due persone si amano...''

''Appunto... quindi sei innamorato?'', mi chiede sconcertato.

Ha lo sguardo... come se volesse a tutti i costi la verità. E' mio fratello, caspista! Opto per la verità.

''Sì.''

Che rivelazione che ho fatto! 

''O mio Dio! Davvero dici?'' Mette la sua mano sulla fronte.

''Bhè, non sei contento?''

Ha saputo che sono innamorato di Bella e non è contento, quando era il primo a dire che dovevamo stare insieme? La gente è strana.

''Emmett, stai bene? Eri il primo a dire che saresti stato felice!'', sbotto.

''Quando l' ho detto? Scusa è che mi hai sconvolto, non credevo che tu avessi altri gusti... cioè che hai cambiato completamente giusti.''

Bè, nella vita ho avuto una ragazza ufficiale, Jessica. E sono due bellezze completamente diverse lei e Bella. Ma a dire che ho cambiato gusti.

''Emmett, non credo che sia così diverso. Cioè sono passato da Jessica ad altro.''

''Appunto, come hai fatto?'', mi chiede sconcertato.

''Non è cambiato di molto, Emm!''

''No? Cazzo, Ed, ti sei innamorato di Jacob Black!''

Cosa ha detto? No. No.

Le labbra mi tremano e sto scoppiando.

Non mi trattengo più e mi esce una risata mai vista prima.

''Ma che ridi? Senti io non ho niente contro l' omosessualità, ma... è uno schok.'', fa a mo' di scuse.

Mi fa male la pancia talmente dalle risate.

''E ridi!'', mormora arrabbiato.

''Emmett, non sono gay.''

''No?''

''No.'', gli confermo.

''Ah, okay.''

Ritorna ad abbassare il busto e a riprendere il sole. E anche io a rilassarmi.

Sento il mare, le onde. E' tutto poesia. E sento anche una voce.

''Aspetta, aspetta. Se non sei innamorato di Jacob, di chi sei innamorato?'' Volta lo sguardo verso di me.

Ecco la domanda da un milione di dollari, in che guaio mi sono cacciato?!

 

 

Mi sono cacciato in un grande guaio, ora anche Emmett lo sa.

Ma cavolo, meglio che sappia questo che sono gay.

Comunque, Emmett è stato felicissimo di ciò, tanto che mi ha sussurrato: ''Hanno ragione tutti, voi siete fatti per stare insieme.''

Ora l' unica cosa, anche la più difficile, è convincere Bella di questa affermazione fatta da tutti.

Come faccio proprio ora che è distante?

Mi distendo sul letto, cercando di non pensarci, almeno per un po'.

 

 

''Edward, Edward.''

Sento qualcuno chiamarmi. Credo sia mia madre.

''Mamma non voglio andare a scuola, o almeno altri 5 minuti.''

''Edward.'' Urla e mi strattona.

Mi sveglio di soprassalto.

''Cosa? Cosa è successo?''

''Ti volevo dire che noi stiamo uscendo.''

''Ah, sì. E c'era bisogno di svegliarmi?'', chiedo incazzato nero.

''E vuoi rimanere Bella da sola?'', mi chiede.

''Può stare al telefono con il suo boyfriend.'', lamento.

''Oh, come sei carino quando fai il geloso.'', commenta mia madre.

''Io non sono geloso.'' Mi alzo e mi stiracchio.

''Sì, raccontalo a qualcuno che non sia tua madre.''

Va vicino alla porta, mi fa un occhiolino e chiude la porta.

Anche mia madre. Ora lo sanno tutti!

Cazzo, cazzo!

Decido di rinfrescarmi un po', infatti vado in bagno.

Apro la porta e ho davanti una visione paradisiaca.

Bella. Asciugamano. Lei tutta bagnata.

Sento il mio amico alzarsi.

Bella si volta e mi vede. Non sono in Paradiso, è la realtà.

Chiudo subito la porta alle mie spalle.

''Scusa, scusa, B-Bel-l-la.'', balbetto anche!

''Non preoccuparti, Edward.'', sussurra con una voce che non riesco a decifrare.

Mi allontano subito dalla porta. Devo calmarmi.

Sono tutto eccitato!

Cosa devo fare per distrarmi, cosa devo fare? Tutte le ipotesi che mi vengono in testa mi sembrano improponibili, tranne una... devo assolutamente mangiare, il cibo mi aiuterà, sono sicuro!

Corro subito giù in cucina e vengo assalito da un' ansia assurda.

Vado subito vicino al frigorifero, e lo guardo per un minuto intero.

Frigo, frigo... cosa posso prendere?

Un odore nelle narici... salame. Mi si illuminano gli occhi. Da quanto non lo mangio?

Prendo il salame e un coltello e inizio a tagliarlo.

Il sapore del salame si impossessa subito dentro di me, tanto da farmi chiudere gli occhi.

''Edward...''

Subito mi blocco. Apro i miei occhi e trovo Bella davanti a me. Le mie pupille si fanno ancora più grandi. Come è bella...

La amo così tanto e vederla tutta bagnata, mi ha fatto davvero impazzire.

''Senti, Bella, scusa per prima. Non sapevo che tu fossi in bagno.''

Mi volto di nuovo verso il mio salame.

''Lo so.''

Menomale che lo sa.

''Perchè non hai chiuso la porta a chiave?'', le chiedo aggrottando le ciglia.

''Avevo chiuso a chiave, ma Alice doveva entrare in bagno per aggiustarsi i capelli, quindi le ho aperto. Dopo, però, mi sono dimenticata di chiudere di nuovo la porta a chiave. Sono una sbadata, lo sai.'', mi sorride.

''Lo so.'', dico imitandola e scoppio a ridere.

Bella, però, rimane in silenzio. Ha lo sguardo basso, non mi guarda nemmeno. 

''Perchè in questi giorni ti sei comportata così freddamene con me?'', le chiedo.

Lei alza lo sguardo e mi fa un sorriso amaro.

''Credevo che noi fossimo amici, Edward.''

La guardo incredulo.

''Ma noi siamo amici!'', esclamo. Le sto dicendo una bugia, io vorrei qualcosa in più...

''Smettila, Ed.''

''Che c'è, Bella?'' Le corro vicino e le prendo la mano.

''Ti piace una ragazza?''

''Cosa?''

''Perchè non me lo hai detto? Non ti fidi di me?'', si altera.

''Come lo hai fatto a sapere?'', le domando, incredulo.

''Al telefono, con il tuo amico Jacob. A lui le cose le dici, a me no che sono tua amica da 17 anni!'', grida.

''Non sono affari tuoi, Bells!'' Mi volto.

Se sapesse la verità, perderei anche quel briciolo di speranza.

''Io voglio sapere!'', mi urla da dietro.

''No!'' Mi volto di nuovo verso di lei.

''Chi è? Io potrei aiutarti. Chi non vorrebbe un ragazzo come te...''

Dopo quest' ultima cosa che mi ha detto, decido di dirle la verità. Non ce la faccio più. O la va o la spacca!

''Vuoi sapere di chi sono innamorato? Sono innamorato di te, Bells!''

 

 

Angolo autrice:

 

Sono imperdonabile, sono due mesi che non aggiorno, ma è stato un periodo bruttissimo della mia vita questo. Circa un mesetto fa ho perso mio nonno... e sono stata male, poi ci sono stati altri problemi. Mi mancava solo l' ultima parte, ma non avevo tempo per mettermki  vicino al computer. Vi chiedo umilmente perdono, sperando che continuerete a seguirmi.

Purtroppo gli aggiornamente non saranno regolari, ma non vi farò aspettare due mesi. Sto attraversando davvero un brutto periodo.

Comunque ritornando al capitolo, cosa ve ne pare? Volevo precisare che non sono contro l' omosessualità, spero si sia capito, era per creare la situazione comica tra fratelli xD

Vi adoro, baci <3

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Capitolo 14
*** Il segreto rivelato ***


POV BELLA

 

E' stato un sogno, lo so per certo. Perchè deve esserlo stato!

Sono nell' aereo che mi porterà di nuovo a casa. Rincontrerò di nuovo Mike... glielo devo dire?

Sono seduta vicino ad una signora che nemmeno conosco. Io e Edward non abbiamo voluto sederci vicino, non dopo quello che mi ha rivelato.

Come ha potuto? Ci siamo fatti una promessa, si da quando eravamo piccini. Lui ha infranto tutto, mi ha lasciato da sola. E' un egoista, non poteva tenersi tutto per se?!

Diciasette anni di amicizia buttati nel cesso! Con la mia mente ritorno a ieri sera, subito dopo la rivelazione...

 

 

''Vuoi sapere di chi sono innamorato? Sono innamorato di te, Bells!''

Alzo gli occhi verso di lui. Sta scherzando.

Mi metto subito a ridere, fragorosamente.

Vedo però Edward serio, come non lo avevo mai visto prima.

''Stai scherzando, eh?'' Gli do una pacca sulla spalla.

''Sei un gran burlone.'', continuo... sperando che lui si metta a ridere con me.

''Bella... io purtroppo non sto scherzando...''

Si gira dall' altra parte, non degnandomi neanche di uno sguardo.

E' vero!

Vorrei urlare, fargli le più grandi torture. Sta rovinando tutto!

''Edward, tu non puoi. Come hai potuto?'', gli grido dietro.

''Credi che abbia deciso io di innamorarmi di te? E' successo, ed è stata la cosa più bella della mia vita.'' Si avvicina a me e mi prende per le spalle.

''Io ti amo, Bella.''

Non riesco a guardarlo negli occhi e guardo la mia unghia.

''Non riesci nemmeno a guardarmi, bene.'' Lascia la stretta sulle mie spalle.

''Ti voglio dire una cosa.'', mi alza il mento con la sua mano. ''Tu mi conosci meglio di chiunque altro, ti posso dare tutto l' amore del mondo. Ti conosco da 17 anni e Bella... sei la ragazza più fantastica che io conosca, sei semplicemente... la donna della mia vita. Non ti chiedo ora una risposta, ma sento, o almeno spero, che provi qualcosa anche tu. Sei nervosissima in questo momento, non riuscivi a guardarmi in faccia, perchè, Bella? Riesci a spiegarmelo?''

Le parole non escono dalla mia bocca. Vorrei dire tante cose, urlargli che in realtà amo Mike, ma nemmeno una silaba riesco a pronunciare.

Abbasso di nuovo lo sguardo, mi volto verso le scale e salgo su. Nella 'mia' camera.

Prendo il cellulare e chiamo Mike...

Mi risponde quasi subito.

''Amore.'', risponde dolce.

''Ciao...'', mormoro.

''Domani ritorni, finalmente.''

''Sì, non vedo l' ora di rivederti.'', sussurro, cercando di essere convincente.

''Bella, scusa se stacco subito... ma sai è un po' tardi da noi...''

Cazzo... sono le due e mezza da loro.

''Ehm sì, scusa.''

''Non preoccuparti, Amore.'', dice amorevole.

''Allora... buona dormita.''

''Anche a te... Bella, ti amo.''

Un tuffo nel cuore. Gli devo dire il fatto di Edward?

''Come sei dolce, quando vengo lì ti sprapazzo di coccole. Fai tanti bei sogni.''

''Anche tu.''

Stacco la chiamata, con un nodo al cuore.

 

 

POV EDWARD

 

 

Ho fatto bene, o ho fatto male? Questo è il mio piccolo, ma grande dilemma.

Credo che sarei stato un grande personaggio per Shakespeare!

La mia famiglia, insieme a Renèe, ha capito perchè io e Bella non siamo vicini. Soprattutto Emmett, che ha lo sguardo triste.

Io sto ancora più una merda!

Almeno potevo baciarla...

Provare il sapore delle sue labbra, anche se in realtà è già successo... ben 3 anni fa.

 

 

Edward si trovava in una situazione di merda. Stava per andare in prima superiore e non aveva baciato ancora nessuna ragazza!

Ormai aveva quattordici anni. Dio, era anche un bel ragazzo, si diceva, mentre si guardava nello specchio.

Mani nei capelli, sperando che con la gelatina, assumessero un buon aspetto.

Si ripeteva sempre nella mente 'oggi devo baciare una ragazza, oggi devo baciare una ragazza!' Il problema era... chi?

Aveva pensato sin da subito Bella, non aveva nemmeno lei mai baciato nessun ragazzo, quindi... ci sarebbe potuta stare.

Edward pensò subito che la sua idea era brillante, e pensò anche, non troppo modesto, che era un fottuto genio!

Scese subito in mezzo alla strada, a piedi, maledicendo il fatto di avere solo 14 anni e non 16 e quindi di non poter avere la macchina. Cazzo, altri due anni!

Dopo pochi minuti si ritrovò di fronte alla casa di Bella, con un gran sospiro, bussò alla sua casa. Vide la figura di Renèe aprire la porta.

''Ciao, Edwardino!''

Edward strizzò gli occhi, la odiava quando faceva così.

''Ciao, Renèe.'', disse sbuffando.

''Come sei permaloso.'', constatò.

''C'è Bells?''

''Sì, sta sopra. E' un po' in ansia perchè tra un po' di giorni inizieranno le superiori.''

''A chi lo dici.'', mormorò Edward.

Aveva anche lui una paura fottuta, solo che già il fatto che ci sarebbero stati con lui Alice, Emmett, ma soprattutto Bella, rendeva l' idea del liceo più... piacevole.

Edward salì le scale e con un po' d' ansia bussò alla porta di Bella.

''Avanti.''

Sentì la sua voce nervosa. Cavolo, brutto inizio!

''Okay, basta Alice!... Lo so che tra poco iniziamo il liceo, ma non voglio fare shopping con te, mi metti ancora più ansia... okay, però mi devi ripagare se ti faccio compagnia... ciao, baci!''

Chiuse la conversazione telefonica.

''Tua sorella è fin troppo irritante a volte.''

Edward alzò le mani e sorrise.

''Lo so.'', disse scherzando.

''La vorrei uccidere a volte.'' Si buttò a pancia in giù sul letto.

''Figuarati io che la sopporto 24ore su 24!'', esclamò Edward, mettendosi anche lui sul letto.

Bella guardò Edward e si chiese perchè fosse lì da lei... avevano un appuntamento che si era dimenticata?

''Ed, ma per caso dovevamo uscire? No, perch me ne sono dimenticata!''

''No, affatto.''

''E come mai sei qui?'', gli domandò.

''Non posso stare un po' a parlare con la mia migliore amica?'' Aggrottò le sopracciglia Edward, offeso.

''No, no, anzi... Ti chiedo scusa, è stata sicuramente la telefonota con tua sorella.'', gli sorrise.

Edward emise un profonfo sospiro.

Hmm... arrivare subito al dunque? Si chiese Edward... forse è meglio fare prima qualche giro di parola...

'Tra poco iniziamo il liceo.'', cominciò Edward.

''E già, non mi ci far pensare.'', borbottò Bella.

''Bè, invece dovresti iniziare a pensarlo. La scuola inizia il giorno prima del tuo compleanno!''

''Grazie per avermelo ricordato, Edward.'', mormorò irritata.

''Lo so che mi vuoi bene.''

''A volte ho seri dubbi.''

Edward iniziò a ridere, poi riprese a parlare.

''C' è qualcosa che tu non hai mai fatto, ma che vorresti fare prima di andare al liceo?''

Bella era confusa da quella domanda, si grattò le tempie e scosse la testa.

''Invece tu?'', gli domandò.

''Bè, ci sarebbe una cosa che vorrei fare.''

Bella ora era davvero incuriosita.

''Cosa?''

''Vorrei dare il mio primo bacio.'' 

Edward buttò lì la frase. Meglio andare subito al dunque!

''Ah... e io cosa c' entro?''

A Bella iniziava a girare la testa... cosa significavano quelle parole?

''Vorrei dare il mio primo bacio a... te.''

Edward chiuse gli occhi. 'Fa che dica sì, fa che dica sì', sperò con tutte le sue forze.

''Cooooosaaaaaaaaaaaaaaaaa?'' Bella balzò già dal letto e si mise le mani nei capelli.

Cazzo, non l' aveva presa bene! Mi maledico!

''Bella, pensaci. Saremo gli unici che non hanno mai baciato!''

''Neanche Alice ha mai baciato, Edward!''

''Ma lei farà la figura dell' idiota, Bells.''

''Non chiamarmi Bells! Che se potessi, ti butterei giù!'', disse arrabbiata.

''Lo so, Isabella.''

''Isabella è ancora peggio!''

Era furiosa. Cazzo, credeva che chiamandola Isabella le faceva un favore, invece aveva solo peggiorato la situazione. Mi maledico per la seconda volta!

''Ehm... Bella, ti supplico.'' Edward si giocò tutte le sue carte, feci gli occhi come il 'Gatto con gli stivali' del film Shrek.

Ebbe un effetto benefico, infatti Bella iniziò subito a calmarsi.

''Perchè dovrei dare il mio primo bacio a... te?'', gli chiese.

''Perchè sono il tuo migliore amico e nessuno può volerti più bene di me!'', constatò Edward.

''Ed, noi ci siamo fatti una promessa!'' Gli ricordò Bella.

''Ma se ci diamo un bacio, mica ci dobbiamo fidanzare! Tutti i ragazzi si baciano e poi non si fidanzano. Sarà un solo bacio, un bacio da migliori amici.'', le sorrise.

''Okay, però non dovrà saperlo nessuno.'', mormorò Bella, poco convinta.

''Te lo giuro.''

Ci era riuscito, aveva convinto Isabella Marie Swan a baciarlo!

Con un certo orgoglio, prese il viso della sua migliore amica e avvicinò le loro labbra, finchè non si toccarono.

Sono morbide, pensò Bella.

Edward, invece, era superemozionato. Con un certo orgoglio capì che il primo ragazzo che aveva baciato Bella era stato lui. Pensò che era davvero troppo figo.

Edward, dopo pochi secondi, le chiese il permesso di poter fare entrare la sua lingua dentro la sua bocca. Bella schiuse le labbra e le loro lingue si toccarono.

Erano tutti e due inesperti, tanto che si toccarono anche i loro denti, ma era il loro primo bacio. Quello che, bello o brutto che sia, sarà indimenticabile.

 

 

E' passato un altro mese e Bella sta ancora con quel ragazzo che si crede tanto figo, ma alla fine non lo è!

Sono disperato, sto male, neanche più Jessica sa cosa fare.

Bella evita qualunque mio sguardo o contatto.

E' ritornato tutto come prima.

Mi giro e rigiro nel letto, guardo il soffito, sperando che qualche luce divina entri nella testa di Bella, così può capire che io sono l' uomo giusto.

Arriva un messaggio con un numero che non conosco, recita così.

 

Alle 7 al parco di Forks

 

Chi è? Questo è il mio primo pensiero.

Chiamo questo numero, ma non mi risponde nessuno.

Mando un messaggio e chiedo a questo sconosciuto chi sia.

Sono le cinque del pomeriggio. Mi faccio un' oretta di sonno e andrò all' appuntamento.

 

Mi sveglio di soprassalto e mi accorgo con orrore che mancano solo 10minuti al misterioso appuntamento.

Mi alzo di soprassalto. Mi guardo allo specchio e mi dico che sono abbastanza presentabile.

Dico a mia madre che sto uscendo e con la mia Volvo sfreccio per il parco di Forks.

Guardo l' orologio e ho fatto solo un quarto d' ora di ritardo.

Esco dalla mia macchina e quello che vedo, mi lascia a bocca aperta.

 

 

Angolo autrice:

Lo so, aggiorno dopo 3 mesi. Non vi assicuro aggiornamenti regolari, purtroppo. Non voglio stare qui a giustificarmi, ma non sto attraversando un bel periodo. Solo voi potete farmi sorridere un po'.

Ta-ta-ta-ta. Edward e Bella si sono baciati già a 14 anni, questo era il piccolo segreto xD

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