In the end

di Perviglia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 01.Cancellato ***
Capitolo 2: *** 02.Troppo anche per me ***
Capitolo 3: *** 03.Bentornata a Neptune! ***
Capitolo 4: *** 04.Marshmallow e promesse ***
Capitolo 5: *** 05.Tutto come prima ***
Capitolo 6: *** 06.Ripetizioni ***
Capitolo 7: *** 07.Come tu mi vuoi, come non sarò mai ***
Capitolo 8: *** 08.Lacrime e lampioni ***
Capitolo 9: *** 09.E tutti non vissero felici e contenti ***
Capitolo 10: *** 10.Beccato ***
Capitolo 11: *** 11.Strade ***
Capitolo 12: *** 12.I pensieri che vanno ***



Capitolo 1
*** 01.Cancellato ***


-Veronica.Sono io, Logan.
Ascolta, ho bisogno di parlarti, ma non posso aspettare, quindi...non partire.Ti prego, non partire.Molla quell'idiota e molla il tuo stage.Lo so che ti sto chiedendo molto, ma fallo per me.Anzi, per noi.Non ho mai smesso di amarti.E vederti con Piz, lui che il tuo amore forse lo merita davvero, non come me, mi distrugge.Ma io lo so che non ti sono del tutto indifferente.Forse non mi ami più, e...lo capirei.Ma noi abbiamo condiviso il nostro dolore, noi siamo diventati quello che siamo ora insieme.E per questo sono sicuro che tu non puoi avermi dimenticato.Noi ci apparteniamo.La nostra storia è epica Veronica.Epica.Solca anni e continenti.Morti e distruzione, vite bruciate e carneficine, ricordi?Il giorno del ballo alternativo nel mio appartamente tu mi hai fatto una domanda Veronica."Pensi davvero che una relazione debba essere così difficile?".Credo di non averti risposto quella sera.Probabilmente per tutto l'alcool che avevo in circolo, infartti non ricordo realmente la tua domanda, solo il tuo riassunto.Ma adesso, Veronica, mi è chiaro.
No.Non deve essere così difficile.Sono pronto a riprovarci.Nonostante tutto il male che ci siamo fatti io ti amo Veronica.E ti voglio.Cambierò per te.Voglio...voglio davvero che funzioni.Questa volta.Mi manchi.Appena senti il messaggio richiamami.O...passa da me.Io ti aspetterò.-
Un dito si allungò premendo un piccolo tasto su quel telefono che stava appoggiato sul comodino, sotto quella luce soffusa.
Una voce un po' gracchiante confermò:-Il messaggio è stato cancellato.-



-Spazio autrice...-
Vi prego...recensite, recensite, RECENSITE!!
Spero vi piaccia.Ho cercato di rimanere un po' -tanto- sul vago in modo da stimolare un minimo la vostra curiosità.Parecchi capitoli sono già pronti, quindi cercherò di postare con regolarità!
Ciao,
G.

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Capitolo 2
*** 02.Troppo anche per me ***


La tessera scattò nella serratura meccanica e una minuta ragazzetta bionda aprì lentamente la porta entrando in quella lussuosa camera d'albergo.Si guardò intorno leggermente disorientata.La stanza era grande circa quattro volte la sua a Neptune.
Veronica si tuffò su quel letto matrimoniale troppo grosso e vuoto per una sola persona -e per una persona sola- e ci sprofondò.La trapunta era morbida e color avorio, le lenzuola di soffice seta le ricordavano le notti trascorse nel letto di quella suite al Neptune Grand.
Troppo anche per me.
Improvvisamente qualcosa vibrò sul fondo della sua borsa riportandola alla realtà dai suoi pensieri.Veronica immerse una manina nella tracolla che ne riemerse vittoriosa con il cellulare in pugno.
-Pronto?-
-Ehi, Veronica!Come va?- domandò la voce dall'altro capo del telefono.La biondina riconobbe all'istante quella voce fin troppo conosciuta.
-Ehi, Piz...da quanto tempo!Come va chiedi?Beh...direi esattamente come cinque minuti fa quando mi hai chiamata, solo che adesso sono riuscita a raggiungere la mia camera da letto senza interruzioni!Tu?- lo informò la ragazza divertita.
-Beh, mi preoccupo per te.- si giustificò Piz.La ragazza inarcò leggermente un sopracciglio colpita dalla realtà della sua frase.
Si preoccupa troppo per me.
-Credevo che mi conoscessi!So cavarmela piuttosto bene anche da sola!-
-Hai ragione...sono io che non riesco a stare senza di te.Lo sai che ti amo vero?-
Il sorriso della biondina si trasformò in una piccola smorfia.Certo che lo so.Fin troppo bene, non fai altro che ricordarmelo.
-Sì.- fu il suo piatto commento.-Beh, adesso ti saluto.Devo ancora disfare i bagagli, ma ti richiamo dopo una doccia.E ti prometto che non uscirò dalla mia stanza fino ad allora!Vorrà dire che sarà il camerire sexy a venire da me.- concluse con una punta di malizia per irritare il ragazzo.Ma Piz non sembrò notare il commento sarcastico.
-Aspetta V!Solo un minuto, devo...dirti una cosa.-
Veronica sedette sul letto sbuffando.-Se vuoi dirmi un'altra volta che ti manco la conversazione termina qui!- protestò lei tentando di rimanere sul sarcastico, ma probabilmente lo avrebbe fatto davvero, attaccargli il telefono in faccia.
-No, non si tratta di questo.-
La ragazza notò un accenno di angoscia nella voce di Piz.-Ehi, parla...puoi dirmi tutto, lo sai...-
-Ricordi...ecco, ricordi il pomeriggio prima che partissi?-
Un accenno di sorriso si dipinse sulle sue labbra rosee.-Sì...mi pare di ricordare qualcosa.Movimenti sospetti sotto alle lenzuola, gemiti...- disse concludendo con una risatina.
-Sì , appunto...siamo stati insieme.Beh, dopo...- e Piz fece una breve pausa che irritò leggermente la detective.
-Piz.Arriva al dunque per favore.Diretto e indolore.Problemi tecnici?Il preservativo si è rotto?Potrei essere rimasta incinta?- domandò allarmata la ragazza.
Lo sapevo che eri troppo perfetto.Troppo anche per me.Che cosa nascondi Piz?Qual'è il tuo scheletro nell'armadio?
-No, no...sei fuori strada.Mentre eri sotto la doccia il tuo cellulare ha squillato.-
La ragazza si alzò, iniziando a camminare nervosamente su e giù per la stanza.
-E...perchè non me lo hai detto quando sono uscita?-
-Perchè era Logan.-
Logan.Quel nome tornava sempre.
-Perchè?-
Piz dall'altro capo del telefono, a troppi km di distanza, corrugò leggermente la fronte.-Cosa "perchè", Veronica?-
Effettivamente, notò la bionda, la sua domando centrava davvero poco con il filo del discorso.
-No, ecco...mi chiedevo perchè avesse chiamato.-
Già.Veronica non riusciva proprio a spiegarselo.Logan non era suo amico.Non lo era mai realmente stato negli ultimi tre anni.Odio o amore.E a volte anche odio e amore.Mai una via di mezzo.Perchè nel loro rapporta non c'era assolutamente nulla di giusto, facile o razionale.Neanche una parvenza di normalità.
Veronica fece un profondo respiro.-Beh...ti sarai dimenticato.Insomma...se era VERAMENTE importante richiamerà.Giusto?-
-No...non credo che richiamerà.Lui...ha lasciato un messaggio sulla tua segreteria telefonica.-
La detective sedette su una poltrona in un angolo, di fianco al camino spento, ma si rialzò all'istante.Non riusciva a stare ferma, seduta e composta.Non riusciva a stare calma.
-E perchè io non l'ho mai sentito quel messaggio?- domandò la ragazza temendo la risposta e tentando profondi respiri.
-Perchè l'ho cancellato.-



-...Spazio autrice...-

Salve carissimi e amatissimi 88 lettori e 4...recensitori?!xD
Sappiate che è la fan fic che mi hanno commentato di più quindi non deridete il mio scarso risultato di interessare la gente perchè per me è un gran successo!xDxD
Okey, scemenze e sceme -me- a parte...

Per bellezza88---> se continui a leggere la mia storia scoprirai se sono stata clemente con loro!Comunque anche io l'altro giorno ho visto quella puntata e concordo pienamente.In fondo si erano lasciati!Piz è un rimpiazzo scadente...come dice V...perchè accontentarsi di ciò che non è bello se si può avere ciò che è bello?xD

Per Dragon88---> ed ecco il tanto atteso secondo capitolo!=) felice di averti incuriosita!Come facilmente intuibile era Piz che faceva l'antipatico...Kith per una volta non centra e V era all'ignaro del messaggio, quindi...
Comunque grazie per la recensione e continua a seguirmi!^^

Per ele85---> aggiornato!!^^ spero sufficientemente presto, non mi andava di farvi aspettare!Per fortuna non è stata V a cancellare il messaggio...comunque sentivo il bisogno di dare un finale decente perchè quello che abbiamo visto non è degno di Veronica Mars!ù_ù Grazie per la recensione, spero di leggerne altre tue!

Per bale86---> la mia prima "recensitrice"!!xD
come hai potuto vedere è quel pallone gonfiato di Piz...puah!Vabbè, continua a leggere sennò mi offendo!xD

Grazie a tutti per...la pura curiosità di esservi chiesti "ehi, un'altra che ha deciso di far continuare Veronica Mars, vediamo che aveva in mente...." e per la voglia di scrivere due righe di recensione facendomi mooolto felice!^^
G.

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Capitolo 3
*** 03.Bentornata a Neptune! ***


Veronica si guardò intorno.Finalmente a Neptune.Yeaaaah!Ma cosa si può desiderare di più al mondo.
I corsi sarebbero ricominciati tra circa una settimana, e già il campus si popolava di studenti dei volti stressati e dall'aria impegnata.La ragazza tentò di riconoscere qualche faccia conosciuta, ma inutilmente.In realtà, più che cercare facce conosciute stava tentando di evitare quelle indesiderate, e la lista era troppo lunga perchè la biondina riuscisse ad aggirarle a lungo.Ma quest'oggi la fortuna -almeno per il momento- sembrava dalla sua parte.
-Ti sei persa biondina?O stavi cercando me...?-
Veronica sorrise sentendo quella voce maschile così confortante, e finalmente sentì di essere tornata a casa.Si voltò e con un grosso abbraccio avvolse l'amico.
-Wallace!Sempre a caccia di prede, eh?-
-Puoi contarci!E così sei tornata?Beh...bentornata a Neptune Veronica!- disse il ragazzo liberando la detective dalla stretta.
-Già...non vedevo l'ora...- esclamò con falso entusiasmo, -Pronta per assegnarti qualche nuovo lavoruccio non esattamente legale!-
-Stai scherzando?Speravo che lo stage all'FBI avesse fatto accrescere il tuo senso per la giustizia!-
La ragazza sorrise sinceramente.-L'unica legge è la mia boss!- esclamò imitando una pistola con la mano e fingendo di prendere la mira.
-Ehi, andiamo...Piz sarà felicissimo di rivederti!- la informò Wallece.
-Piz?-
-Sì, beh...Piz.Il tuo ragazzo ricordi?Dolce, romantico e iperprotettivo!-
La ragazza tentò di imitare quello che sarebbe dovuto essere un sorriso.-Già, proprio come me lo ricordo...-
Okey...rilassati Veronica.E'...felicissimo di riabbracciarti, quindi...non è arrabbiato per tutte le telefonate a cui non ho risposto e per i messaggi alquanto poveri di parole che gli mandavo una volta al giorno per fargli sapere che ero ancora viva e stavo bene...potrebbe essere un possibile inizio tutto sommato.

______________________________


-Tu cosa?-, ma la ragazza non diede a Piz il tempo di rispondere.-No Piz, tu non puoi averlo fatto.Eri...eri così perfetto, così giusto!Perchè?Perchè diavolo ti è passato per la testa di cancellare quel messaggio?Insomma, sei il mio ragazzo, ma questo non ti da il diritto.E' la mia vita e vorrei poter essere sicura di avere libero arbitrio sulle decisioni che devo prendere da sola.Non puoi decidere tu per me, lo capisci?-
Finalmente la ragazza si lasciò cadere sul letto, rilassando i muscoli tesi che fino ad un attimo prima percorrevano la stanza in lungo e in largo tentando piuttosto inutilmente di mettere in pratica gli esercizi di respirazione imparati ad una stupida lezione di yoga durante il pedinamento dell'ennisima moglie insoddisfatta e infedele.
-E tu perchè te la prendi tanto Veronica?Non volevo che sentissi quel messaggio perchè sei ancora innamorata di lui.Mi è chiarissimo.Saresti corsa all'istante da lui abbandonando me e rinunciando al tuo sogno dello stage.Ti senti?Basta nominare il suo nome che diventi isterica, mi accusi e diventi iperprotettiva nei confronti di lui.Ammettilo prima di tutto a te stessa Veronica.Tu sei ancora innamorata di Lui?Tu ami Logan?-
Già Veronica.Perchè te la prendi tanto...perchè lo ami?E' così?
La ragazza indugiò qualche istante.Forse aveva ragione Piz.Forse se avesse sentito quel messaggio avrebbe commesso qualche follia pur di stare con Lui.In fondo Veronica lo aveva sempre saputo che per via di come si era chiusa la sua storia con Logan non era mai riuscita realmente a dirgli addio.Spesso lo pensava, e a volte lo sognava.Altre improvvisamente aveva l'istinto di chiamarlo solo per sentire la sua voce dire "Pronto?", per poi riattaccare.Ma lei, Veronica Mars, lo amava?Amava Logan Echols?
-No.-
No?!
-Cosa?-
-No.Non lo amo.Ma se tu metti in dubbio il mio amore per te forse non sono io quella che non è del tutto sincera con se stessa.- lo accusò la ragazza invertendo gli ruoli.Generalmente funziona.
La voce di Piz si fece meno dura.-Ehi,ehi...piccola...V, non dire sciocchezze.Lo sai benissimo che io ti amo.Perdonami, davvero, se ho cancellato il messaggio.Io...sono sempre stato un po' geloso di Logan, lui è stato il tuo grande amore, e io non posso cancellarlo.Ma hai visto?Trascorsi due giorni te l'ho detto...io non riesco a mentire con te, ti amo.Probabilmente sono stato preso da un attacco di panico, temevo che avresti potuto abbandonarmi, ma non metterò mai più in dubbio il tuo...Veronica?Sei ancora lì?-
Ma lei non c'era più.Premette quel piccolo tasto che prima di allora le era sempre sembrato tanto insignificante e terminò quella telefonata durata anche troppo.Era stufa di sentire spiegazioni.
Veronica si raggomitolò su quel letto sconosciuto.Sola.
Sospirò.Avrebbero chiarito tutto quando sarebbe tornata, come facevano sempre.Lui era il ragazzo perfetto.Se commetteva un errore sapeva farsi perdonare e Veronica avrebbe sempre ceduto.Pronta a perdonarlo.
E il messaggio di Logan?Perchè l'aveva chiamata?Ma lo vuoi davvero sapere Veronica?

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La biondina seguì l'amico fino al suo dormitorio.Di fronte a quella porta riconobbe facilmente la scrittura di Piz.
Wallace spalancò la porta annunciando:-Amico, ho una sorpresa per te!- , ma nella stanza non c'era traccia del ragazzo.Anzi, notò Veronica, non c'era proprio traccia di vita.Era tutto perfettamente in ordine e la detective stentò a riconoscere la stanza del suo migliore amico e di quello che evidentemente era ancora il suo ragazzo.
-Mmm...strano.Non è in camera.- poi notando lo sguardo perplesso di Veronica spiegò, -Beh, quest'estate si è un po'...annoiato.Si sentiva solo senza di te.Ho provato a convincere a uscire e fare un po' di baldoria, ma ha impiegato il suo tempo...mettendo in ordine.- osservò il giovane.
-Già, l'ho notato.- disse perplessa lei.
-Wallece, finalmente...dove diavolo.- ma troncò la frase improvvisamente accorgendosi della bionda presenza della ragazza.-Veronica!-esultò.
La ragazza sorrise quasi timidamente e si lasciò avvolgere da un caloroso abbraccio nonostante il disagio.
-Credevo che arrivassi solo domani...-
Le braccia del ragazzo liberarono Veronica.-E invece...eccomi qua.Che dire, sorpresa!-
Piz sorrise.-Già, una gran bella sorpresa...beh, che dire, bentornata a Neptune amore!- disse scoccando un tenero bacio sulla fronte della fidanzata.


-...Spazio autrice...-

Carissimi/e lettori/lettrici,
mi dispiace, ma questa volta non mi metterò a fare un commento per ogni persona che mi ha recensita nell'ultimo capitolo!xD sei sono già troppi...(ovviamente sto scherzando, continuate pure a recensire che mi farà sempre assolutamente piacere!^^)
Sono felicissima che la mia ff stia avendo anche un minimo successo...!Finalmente si è scoperto come ha reagito V alle parole di Piz...non reagendo!xD
Per vedere Veronica e Logan dovremo aspettare ancora un po', ma già dal prossimo capitolo avranno un incontro molto...personale!^^
Vi saluto, recensite sempre numerosi!(Arriverò alle dieci recensioni in un solo capitolo?!Bah...speriamo!Sicuramente il prossimo lo gradirete parecchio!)
Ciao,
G.

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Capitolo 4
*** 04.Marshmallow e promesse ***


Toc.Toc.Toc.
-Arrivo!- esclamò una voce apparentemente indaffarata.La porta si spalancò e Veronica sorrise all'amica che non vedeva da troppo tempo.
-Veronica.Oh...ciao.-
La biondina imitò un espressione offesa.-E' così che mi saluti?Non sembri troppo felice di vedermi!- protestò facendosi largo in quella che era la camera di Parker e Mac.-Disturbo per caso?-
La moretta seguì l'amica nella camera.-No, assolutamente!Ero sola, Parker è uscita.Sono felicissima di rivederti, sei tornata...- indugiò qualche secondo sbirciando il calendario sulla scrivania, -...con un giorno di anticipo!-
-Due...-precisò Veronica guardandosi sospettosa intorno.E finalmente trovò con lo sguardo quello che cercava.-Sai Mac...mi sei sempre stata simpatica perchè non eri come tutte le altre smorfiosette della nostra scuola.Tu eri un maschiaccio, un po' come me...- si interruppe raccogliendo una camicia da uomo semi nascosta sotto al letto dell'amica e sventolandogliela in faccia -Ma questa mi sembra un po' troppo da maschio per te!-esclamò.
Mac si arrese.-Okey Bronson...esci fuori, siamo stati beccati.- disse al ragazzo mentre usciva dal bagno nudo dalla vita in su.
-E'...un piacere rivederti Veronica.- la salutò lui.La detective alzò gli occhi al cielo:-Certo Bronson, anche per me.Adesso sparisci, ho bisogno di parlare con la mia amica.E ricordati questa.- gli ordinò lanciandogli la camicia e osservandolo sparire oltre alla porta.
Mac si voltò verso la biondina minacciosa:-Veronica, non puoi venire e cacciare i miei amanti dalla mia camera!- protestò.
-Sì certo, certo...- boffonchiò sedendosi sul letto di Parker.-Ma ho bisogno di parlarti.E credo che tu sia più o meno l'unica amica che ho.-
-Grazie per la considerazione Veronica!- esclamò una voce facendo irruzione nella camera.
-Parker!- la rimproverò Mac, -Ti avevo chiesto di stare fuori per due ore!-
Veronica guardò l'amica sconvolta:-Due ore?- domandò perplessa.
L'altra biondina si giustificò:-Ma ho visto Bronson uscire dalla camera!-
-Okey...-borbottò la moretta che aveva tutta l'aria di uccidere chiunque mettese in pericolo la segretezza della sua relazione con Bronson.
-Comunque...bentornata Veronica!- la salutò allegramente Parker...-Posso unirmi a voi?Ho sentito che hai bisogno di parlare con una amica e io ci terrei a ricordarti che anche io sono tua amica!-
Veronica inarcò imperccettibilmente un sopracciglio, visti i precedenti non del tutto amichevoli.-Certo, vieni...anzi, forse tu mi saprai dare un consiglio più da...esperta, visto che la nostra qui presente Mac sembra avere qualche difficoltà a far funzionare una relazione...per volta.-


_______________________________


-Amico!- esclamò una testa folta e bionda.
-Dick...-
-Ascoltami bene.Sera.Piscina.Ragazze.Bikini.Alcool.Sesso, droga e rock n'roll!Che ne pensi?- domandò il biondino lasciandosi cadere sulla sedia del nuovo bar del campus vicino al suo compagno.
Logan inarcò un sopracciglio. -Penso che sia il solito programma.Nulla di nuovo nelle tue parole...”amico”.-
Dick riflette leggermente deluso, ma in una frazione di secondo tornò quello di sempre.-Falò sulla spiaggia?-
-Ritenta.-
-Mmm...amico, io ho esaurito le idee!- ammise il poveretto che aveva avuto la sfortuna di diventare la vittima di Logan quel giorno.
-Propongo...- disse solennemente l'altro, -Una festa nei dormitori maschili.-
-Ma non è tipo proebito?- domandò l'ingenuo Dick.
-Assolutamente.- confermò Logan.


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-Sicuramente non è una situazione facile...- sentenziò Mac.
-Per me Veronica, è chiarissimo quello che devi fare!Anzi, quello che NON devi fare!Piz è un ragazzo fantastico, non puoi lasciarlo per un attacco di gelosia!Si vede che ci tiene a te...- intervenne l'altra amica, anche se Veronica non era del tutto convinta che il suo commento fosse imparziale o dovuto dal fatto che Logan era il suo ex ragazzo.
-Io...non lo voglio lasciare.Insomma, se lo amo sarebbe una follia lasciarlo per...Logan.- commentò cercando di convincere più se stessa che le due amiche.Poi continuò:-E' solo che è strano stargli vicino adesso.Abbiamo litigato all'inizio dell'estate e tuttora non abbiamo risolto.Abbiamo...lasciato tutto com'era fingendo che sia tutto perfetto come sempre.Mio Dio, quante volte ho tipetuto la parola "tutto"?-
-Mmm...circa quattro volte!Comunque ti ha chiesto di vedervi al nuovo bar del campus dopo, giusto?Magari ha intenzione di chiederti scusa e tutto il resto.- Veronica riflettè qualche secondo in silenzio su quella possibilità.-Sì.Sì, probabilmente hai ragione tu.Che ora è adesso?-
Mac si voltò dando un occhiata all'orologio appoggiato sul comodino alle sue spalle.-E' ora che tu mia cara vada all'appuntamento con Piz, e che tu Parker sparisca per altre due ore...sta per arrivare Max...!-
La seconda bionda sbuffò alzando gli occhi al cielo, la prima invece rimproverò con lo sguardo l'amica e raccogliendo la borsa abbandonata sul pavimento si allontanò verso la porta.-Dacci dentro ragazza!Io vado...grazie per i consigli...mi siete mancate!- salutò abbandonando la stanza e avventurandosi alla ricerca del "nuovo bar".
Trovarlo non fu affatto difficile.Bastava seguire la corrente.
Un fiume di ragazzi avvolse la ragazza che si lasciò guidare fino alla fonte di quel fiume.Una grossa insegna.
Epic.
La ragazza sollevò un sopracciglio leggermente irritata.
Quella parola.Quell'aggettivo.Era il termine più vicino alla definizione, sempre che ne esistesse una, della relazione tra...di quello che c'era stato con...
Maledizione.Tutto mi obbliga a pensare a Lui.
Mi ero ripromessa di non parlare di Lui.
Non parlare con Lui.
Non pensare a Lui.
Non avere assolutamente, volontariamente ancora a che fare con Lui.

Veronica sbuffò rassegnata a quella sua condanna e spinse la porta trasparente del caffè.Piz ancora non si vedeva, così decise di abbandonarsi su una sedia vicino all'entrata, sicura che l'avrebbe vista.

-Okey...ma siamo sicuri che riusciremo ad organizzare tutto per domani sera?- domandò Dick che ormai si era fatto prendere dall'entusiasmo per l'imminente festa.
-Se ci impegnamo...- borbottò Logan sorseggiando la sua bibita ghiacciata.
La porta dell'Epic si aprì per l'ennesima volta e nel bar entrò una figura femminile.Il ragazzo non si preoccupò di alzare lo sguardo, troppo impegnato a non considerare il resto del mondo.
La ragazza si fermò di fronte al loro tavolo, prendendo posto.-Ciao Dick!-
Poi si sporse verso l'altro ragazzo catturandogli un leggero bacio sulle labbra.-Amore...-
-Ehi bellezza!- dissero contemporaneamente i due amici con il risultato che Dick ricevette un calcio da sotto il tavolo.
-Che combinate voi due?Sempre a complottare?- domandò la biondina avvicinandosi con la sedia a Logan.
-Ehi, tesoro...riponi troppa poco fiducia in noi!Sei libera domani sera?- domandò il ragazzo.
La ragazza lo inchiodò con lo sguardo.-Stai scherzando vero?-
Logan la guardò accigliato.-Che cosa sto dimenticando questa volta?-
-La cena con i miei genitori Logan!La cena!-
Il ragazzo si illuminò improvvisamente.-Merda!Hai ragione...mi dispiace piccola me ne ero dimenticato.Dick, la festa è rimandata a...giovedì.-
La bionda sorrise soddisfatta.-Grazie amore!-
-Certo, certo...è evidente chi preferisce tra i due!- borbottò Dick fingendo di essere offeso, -Ma anche io ho dei bellissimi capelli biondi sai!?-
Logan ridacchiò sinceramente divertito.-Già, ma tu non hai qualcosa che la qui presente- disse indicando la ragazza -Melanie decisamente...ha.-
-Già!- concordò l'amico terminando con una stretta di mano.-Scusate, ma io vi abbandono...ho notato una biondina entrare...l'ho vista solo di spalle, ma...ragazzi che spalle!- sentenziò Dick alzandosi e raggiungendo una ragazza a neanche un metro di distanza da dov'era prima.
-Buongiorno...!- disse chiamando la ragazza da una "spalla".Dal tavolino Mel e Logan si divertirono ad osservare la scena pronti ad immaginarsi uno schiaffo in risposta, o qualcosa del genere.
Veronica si girò pronta ad uccidere con il suo sguardo migliore, ma notando l'interlocutore non riuscì a trattenere una risata.-Ciao anche a te Dick!-
-Ehm...ciao Veronica...e...scusa.- disse imbarazzatissimo il ragazzo tornando a sedersi al suo posto con la coda tra le gambe.Veronica lo seguì con lo sguardo e inevitabilmente intercettò quello di Lui.
Lui che non la guardava, la vedeva.
Lui che era seduto vicino ad un'altra ragazza che gli teneva la mano.
Lui che un tempo si era seduto vicino a lei e aveva stretto la Sua mano.
Veronica si voltò.Raggiungendo quello che fin dall'inizio era stato il suo obbiettivo.La sedia.

-Non ci credo!La conoscevi!Come hai fatto a non accorgertene!- lo canzonò Melanie che sembrava l'unica ad aver trovato divertente la scenetta.
-Beh...personalmente non la conosco così bene.La conosce meglio lui.- dichiarò passando il testimone a Logan.
La ragazza si voltò verso il ragazzo, fingendo un sorriso.-Ah sì?E come l'hai conosciuta?- domandò sinceramente incuriosita, ma soprattutto sinceramente insospettita.
-Una vecchia compagna di liceo.- borbottò Logan senza darle troppa importanza.
Dick lo fissò sconvolto.-Stai scherzando?E' stato l'amore della tua vita per quanto, tre anni?!Prima migliori amici, poi migliori nemici, poi migliori amanti, poi migliori fidanzati, di nuovo nemici, fidanzati, nemici, fidanzati, nemici, anime solitarie e infelici, di nuovo felicemente fidanzati, nemici, fidanzati, nemici, fidanzati e...quello che siete ora.- terminò prendendo finalmente fiato.
Logan lo fulminò con lo sguardo.-La fai più lunga di quel che è.Siamo stati insieme e poi è finita.Io la riassumo così.-
-Tre anni Logan?Beh, mi sembra un po' più di "siamo stati insieme e poi è finita".Mi sembra una storia importante.Perchè non me ne hai mai parlato?- domandò la ragazza.
-Merda.Ho fatto litigare la coppia felice?- domandò per precauzione Dick.
-No, amico, assolutamente.La coppia felice non litiga.Ma adesso torna dalla tua biondina per favore.Magari non QUELLA ma un'altra, che ne dici?-
-Ricevuto.- rispose il biondino allontanandosi verso un'altra ragazza bionda e solitaria seduta ad un tavolino all'angolo.Notò che stava leggendo un libro.Troppo colta per me.Pensò cambiando immediatamente meta e raggiungendo Veronica al suo tavolo.
-Ehi, bellezza.Aspetti qualcuno?- domandò sedendosi di fronte alla ragazza.
-Non te.-
-Come siamo gelidi...centra con il fatto che hai visto Logan con un'altra?-
-No.-
-Sei proprio sicura?!- domandò il biondino con l'aria di chi è un esperto a riconoscere le delusioni in amore.
-Dick, che cosa vuoi da me?-
-Sai Veronica, lui ti ha aspettata.Davvero.Ma tu hai preso la tua scelta, e lui deve andare avanti.-
Veronica esitò qualche istante a rispondere.
-Lui chi?- domandò improvvisamente una voce.
-Piz, finalmente!- esclamò la ragazza.
Dick salutò con un cenno del capo.-Immagino che stessi ASPETTANDO Lui.Vi salutò!-
-Grazie per la conversazione Dick!- urlò Veronica osservandolo sparire oltre alla porta del locale.
-Di che e di chi avete parlato?- domandò Piz predendo posto davanti a Veronica.
La ragazza imitò una faccia annoiata.-Nulla di importante.Vuoi qualcosa da bere tu?-
-Mmm...- meditò qualche secondo sbirciando il menù, -Un...caffè.-
Veronica lo guardò scettica.-Piz, tu non bevi caffè.-
-Sì beh, hai ragione...- concordò. -Allora un frullato!Al cocco.-
-Torno subito!-

-Hai ragione, avrei dovuto parlartene...non dobbiamo avere segreti noi.-
-Appunto.- commentò l'altra un po' irritata.
-Già beh...la nostra è stata una storia compliata, come puoi capire dal riassunto di Dick, ma per me è un capitolo chiuso da molto tempo...solo che non mi andava di parlarne.- concluse Logan guardando Mel negli occhi con l'espressione più pentita del mondo.
-Oooh!Il mio amoruccio è sensibile!- lo prese un po' in giro lei con voce troppo zuccherosa.
-Non sono un cane okey?-
Melanie sorrise e diede un bacio sulle labbra del ragazzo.-Certo che non lo sei.Sei il mio fidanzatino geloso di Dick e sensibile!-
-Finiscila "amoruccio".-
La bionda non trattene una risatina.-Okey.Promesso.- concluse solennemente. -Comunque lo capisco.Non importa se non me ne hai voluto parlare prima.- -Okey...tutto risolto?- La ragazza annuì sorridendo. -Allora io vado a prendere qualcosa da bere.- concluse Logan allontanandosi verso il bancone.

-Un frullato al cocco e...un caffè.-
-Il caffè lo pago io.- intervenne una voce conosciuta.
Veronica si voltò.Sul volto nessuna espressione decifrabile.-Grazie.-
-Beh, se preferisci puoi pagarlo tu.Il mio era un regalo di "bentornata".-
-Nessuno te lo ha chiesto.- disse spazientita la ragazza, che mentalmente stava meledicendo la lentezza di quelle dannate macchinette per il caffè.
-Devo chiederti il permesso per farti un regalo?-
-Non a me, io li accetto sempre volentieri i regali.Ma forse alla tua ragazza.- comcluse voltandosi appena verso il tavolo dove una Melanie decisamente irritata osservava la scena.
Logan seguì lo sguardo di Veronica fino alla sua ragazza e sorrise.-Non ha un così buon udito, non saprà mai che te l'ho pagato io.-
-Non sei cambiato per niente Logan.- sentenziò Veronica che ormai minacciava di scavalcare il bancone e prendere il suo dannato caffè e quello stupido frullato.
-Neanche tu, profumi ancora di marshmallow e promesse.- concluse lasciando una mancia un po' troppo abbondante e allontanandosi con il caffè di Veronica in mano.
-Il mio caffè!- protestò Veronica tornando a sedersi con in mano solo il frullato che aveva addebitato a Logan.


-...Spazio autrice...-

Buongiorno!Spero che abbiate gradito questa semi LoVe...insomma, non è che Logan e Veronica si scambino esattamente parole dolci, ma è il loro primo incontro dopo lo stage di lei...non saprei cosa aggiungere, quindi, beh...continuate a recensire numerosi che voi siete i miei tesori!!^^
Vi saluto al prossimo capitolo!xDxD
G.

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Capitolo 5
*** 05.Tutto come prima ***


-Papà!Sono a casa!- dichiarò la ragazza.Ma non ricevette alcuna risposta.-Papà?-
Silenzio.
Nessun cane che mi assale sbavandomi addosso e nessuno sceriffo felice di vedermi a casa viva e vegeta?Strano.

Veronica raggiunse la sua staza nel semi buio in cui si trovava.Non accese nessuna luce.Si lacsiò cadere sul letto a riflettere e meditare sulla conversazione avuta con Piz.


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-Ecco il tuo frullato!-
-Tu non hai preso nulla?- domandò Piz.
-Sono stata derubata del mio caffè quotidiano, ma il ladro è stato così gentile da pagare il tuo frullato.-
-Ah...Logan.- concluse Piz.Veronica abbassò istintivamente lo sguardo.
-Beh, V...credo che noi due dovremmo parlarne, giusto?- disse prendendo un sorso del suo frullato al cocco.
La ragazza non rispose e si limitò ad annuire.
-Ascolta.Io ci tengo veramente a te, e vorrei davvero che le cose funzionassero tra di noi.Mi dispiace per la faccenda del messaggio.-
Veronica fece un profondo respiro.Ecco, era arrivato quel momento, quello in cui facevano pace e tornavano a vivere felici e contenti.
-Anche a me.Ma, insomma...ti capisco.Io per prima sono la persona più gelosa del mondo.-
Piz indugiò qualche secondo, assicurandosi che non volesse aggiungere altro.-Allora è...tutto come prima?-
-Assolutamente.Tutto come prima.- concluse la detective sporgendosi oltre il tavolo per dare un bacio al suo ragazzo.
-Allora raccontami.Com'è andato lo stage.-
Veronica sorrise.Si preparò a mentire come solo lei sapeva fare e rispose:-Benissimo!-


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-Veronica?-
La ragazza aprì gli occhi, destata dai suoi pensieri.-Eccomi papà!- esclamò raggiungendo il padre all'ingresso.Gli prese la valigetta dalle mani e la posò sul tavolo della cucina, schioccandogli un bacio sulla fronte.
-Mi ero abituato a non averti sempre tra i piedi!-
La ragazza si imbronciò.-Vuoi dire che la mia gigantografia che ho messo in corridoio, punto strategico, non ti ha tenuto compagnia?-
L'uomo fece cenno di no con la testa.-In realtà era piuttosto inquietante...Mi sentivo continuamente spiato!- ammise.
-Allora ha decisamente svolto il suo compito!-
Veronica apparecchiò la tavola per loro due mentre il padre faceva scongelare due pizze.-Mi dispiace tesoro, ma non ho proprio voglia di cucinare.- annunciò Keith.
-Giornata pesante al lavoro?- domandò la figlia dello sceriffo.
L'uomo fece spallucce.-Ricordi il caso di quei due spacciatori che avevano detto di lavorare per i Fitzpatrick?Hanno mentito...e sai chi mi ha aiutato a stanarli?- -Winnie the Poo?-
Il padre alzò gli occhi al cielo mentre metteva in forno la cena.-Non esattamente...Weevil.-
Veronica lo guardò siceramente stupita.-Hai visto che tutti i miei discorsi da figlia dello sceriffo hanno avuto una certa influenza?- esclamò soddisfatta.
-Certo, certo...a te com'è andata la giornata?-
La bionda fece una smorfia impercettibile.-Puah...niente di nuovo.- commentò pessimista come pochi.
-Dieci minuti e la cena è servita.- annunciò l'uomo.
-Perfetto!-
-Mmm...Veronica, sapresti spiegarmi perchè la tua tasca dei pantaloni sta lampeggiando?-
-Cosa?Ah...avevo messo il silenzioso.Scusa solo un attimo papà.- rispose Veronica allontanandosi e rintanandosi nella sua stanzetta.
-Pronto?-
-Veronica, ho bisogno di te.- disse una voce agitata.
-Mac?Okey, rilassati e raccontami tutto.-
-Hai presente la mia storia perversa con Bronson?Ecco, oggi abbiamo superato i limiti della perversione.-
-Vai al punto, tralascia i dettagli.-
-Lo hanno rubato.-
Per qualche istante tra le due amiche regnò il silenzio.
-Mac...cosa hanno rubato?-
-Hai detto di tralasciare i dettagli!- protestò la moretta in preda al panico e allo sconforto.
-Ma non è un dettaglio quello!E' l'informazione essenziale per sapere COSA devo cercare!-
La voce di Keith giunse dalla cucina:-A tavolaaa!-
-Mac, veloce, devo andare.- la incitò la detedtive.
-Ma...mi vergogno!-
-MAC!-
-Oggi pomeriggio io e Bronson abbiamo...fatto un video.Di noi due.E adesso non lo trovo più.Veronica, mi devi assolutamente aiutare, se per caso lo trovasse Max, o se qualcuno lo facesse vedere in giro...- la ragazza non riuscì a terminare la frase.
-Tranquilla, ti aiuterò.-
-VERONICA!!- insistetette il padre.
-Non posso certo lasciare che sia tu a spodestarmi come reginetta del porno!-
-Grazie Veronica, ci vediamo domani!-


-...Spazio autrice...-

Ed eccomi nuovamente qui miei cari lettori!^^ Lo so, ho postato incredibilmente presto, ma è per farmi perdonare del mio precedente ritardo...u.u
Vabbuò, questo capitolo l'ho buttato giù di getto, non mi piace particolarmente ma era essenziale per smuovere un pochino la storia...
Volevo solo chiarire -visto che mentre scrivevo i dubbi sono venuti anche a me!xD- che il capitolo "Bentornata a Neptune" è ambientato a domenica.La cena di Logan con i genitori di Mel è lunedì e la festa è stata rimandata quindi a mercoledì.Teoricamente.Boh, se nei prossimi capitoli trovate qualche incoerenza vi prego di farmelo notare!xDxD
Okey...credo di aver terminato.Come al solito ringrazio le persone che con tanto affetto persistono nel seguire i miei esperimenti letterari e vi saluto al prossimo capitolo!^^
G.

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Capitolo 6
*** 06.Ripetizioni ***


-State chiamando Logan Echols e questo è il mio messaggio ispiratore del giorno:"Ciò che chiamiamo rassegnazione non è altro che disperazione cronica."-
-Logan...sono io.Ma dove diavolo sei?Ti volevo solo ricordare che questa sera abbiamo la cena con i miei.Non mancare, e sii puntuale per favore.Ciao.-
Il ragazzo scaraventò il cellulare contro la parete opposta.-Fai tacera quella tua vocetta odiosa!Stavo dormendo!- protestò gettando le coperte al fondo del letto.
-Logan?E'...tutto a posto?- domandò Dick affacciandosi dalla porta socchiusa.
-Sì.- borbottò il ragazzo raggiungendo il bagno.Aprì il rubunetto e fece scorrere l'acqua per un po'.Si rinfrescò, e alzando il viso incontrò quella che era la sua immagine riflessa nello specchio.Una piccola cicatrice lo sfregiava vicino al labbro inferiore, quasi impercettibilmente, e le occhiaie gli segnavano gli occhi ad indicare la nottata trascorsa in bianco.Sul balcone della sua suite, a bere birra e a deprimersi.


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Toc.Toc.Toc.
-Arrivo Veronica!- esclamò una voce che non era decisamente nè di Mac, nè di Parker.
Un ragazzo aprì la porta e la detedtive si ritrovò davanti Bronson.-Oh, ciao.Anche tu qui.-
-Già.Veronica, abbiamo davvero bisogno del tuo aiuto.- le confessò lasciandola entrare nella stanza.Veronica si sedette sulla scrivania dell'amica.
-Ed è per questo che io sono qua!Raccontatemi tutto.Cioè, non proprio tutto.Solo...dove e quando avete posato il filmato...sostanzialmente.-
Mac e il ragazzo si scambiarono uno sguardo e lei iniziò a raccontare:-Beh...dopo averlo fatto, il filmato intendo...ho inserito il cd e lo abbiamo rivisto sul mio computer.Erano circa le tre meno un quarto quando abbiamo finito di vederlo.Tu sei arrivata da noi alle tre giusto?Sei rimasta un oretta a parlare perchè alle quattro avevi il tuo appuntamento.Parker era uscita all'una e trenta per pranzo e le avevo chiesto di tornare due ore dopo., ma è rientrata in anticipo perchè aveva visto Bronson uscire.Beh...il filmato è scomparso tra le due e quarantacinque che abbiamo finito di vederlo e le sei.Mi sono accorta che era scomparso appena Max se n'è andato.-
-Okey...-commentò Veronica.-Beh, io non sono stata e voi siete le vittime quindi lo escludo.Le uniche due persone che sono entrate a nostra saputa sono Parker che è rimasta qui dentro solo un ora e sotto i nostri sguardi.Credo che fosse troppo impegnata a risolvere i miei problemi sentimentali per rubare un anonimo cd come tanti sulla tua scrivania Mac.L'ultimo candidato è Max.Tu lo hai per caso lasciato in stanza solo?O lo hai visto nascondere furtivamente qualcosa?-
La moretta ci riflettè qualche istante e poi fece cenno di no con il capo.-Siamo stati tutto il tempo insieme, assolutamente tutto e non mi pare averlo visto fregarsi il mio cd.E poi quale sarebbe il movente?-
-Non lo so, magari lo ha scambiato per un altro cd...non aveva scritte nè null'altro?-
-No.-intervenne Bronson che fino a quel momento era rimasto in silenzio.
-Mmm...okey.Beh, ci penso e vi faccio sapere.Potrebbe anche esserci la possibilità che qualcuno sia entrato di nascosto.Però a questo punto ci si potrebbe aspettare un...ricatto immagino.- riflettè ad alta voce la detedtive.
I due amanti si gaurdarono leggermente perplessi questa volta.
-Va bene Veronica...- concluse Mac spingendo l'amica fuori dalla porta, -Mi chiami appena scopri qualcosa.-

-Indovina chi sono?-
-Un bambino di cinque anni che ha perso la mamma.- rispose divertita Veronica riconoscendo la voce di Piz.Il ragazzo tolse le mani da davanti gli occhi della fidanzata, la fece voltare e la baciò con trasporto sulle labbra.La bionda ricambiò un po' distrattamente.
-Dove stai andando?-
-A prendermi un caffè all'Epic e a riflettere un po'.Mac mi ha assegnato un nuovo caso, le cose non cambiano mai!-
Piz affiancò la ragazza accompagnandola lungo il suo tragitto.-Allora io ti saluto qua, devo andare in biblioteca a prendere un libro che credo avrei dovuto leggere durante le vacanze-
-Bambino cattivo!- lo sgridò lei dandogli un buffetto sulla gauncia e salutandolo.
Veronica raggiunse il bar e non potette evitare di notare una figura ben nota seduta ad un tavolino.Solo.
La ragazza entrò nel locale e dopo aver preso il terzo caffè della mattinata si diresse verso al tavolo di Logan.
-E' diventata la tua seconda casa?- domandò la biondina prendendo posto.
-No, fanno un buon caffè e mi piace fare colazione qua.- rispose lui alzando appena lo sguardo.Non gli serviva guardarla per capire che era Lei.Aveva riconosciuto la sua voce e prima ancora il suo profumo.-Per non parlare del nome del posto.Sai, riesuma vecchi ricordi.-
-Già.- fu il piatto commento di lei.
Logan prese a sfogliare un giornale e la bionda a giocherellare con il bicchiere fumante, troppo in imbarazzo per aggiungere qualcosa.
-Giovedì sera c'è una festa.Pensi di venire?-
Veronica sorrise.-Stai scherzando?Una festaiola come me che si perde una festa organizzata da te?- rispose scherzando solo fino ad un certo punto.Aveva bisogno di svago, ma non era sicura che Piz e Logan nella stessa stanza sarebbero stati una cosa buona.-Dove e quando?-
-Nel dormitorio maschile qui al campus.Per le dieci inizieranno ad arrivare anche le ragazze e gli alcoolici immagino.-
Veronica sorrise.Un po' le mancava dialogare civilmente con Logan.Ma adesso lei stava con Piz, e non aveva intenzione di cedere.Aveva ragione Parker.Piz era un ragazzo fantastico, che le dava appoggio e solidarietà -il più delle volte-, ed era tutto ciò di cui lei avesse bisogno dopo una tormentata storia come quella tra lei e il ragazzo che le stava di fronte.
-Perfetto!- esclamò -Allora sono pronta a folleggiare!Dispiace se porto qualcuno?-
-Veronica, la festa sarà nel dormitorio machile, Piz sarà già là.-
-Infatti non mi riferivo a lui.Sai, ho anche io degli amici!Mac, Parker...-
Logan annuì sorridendo per la prima volta da quando si erano incontrati.-Credo di dovermi ancora abituare all'idea che Veronica Mars abbia degli amici!-
Ma quello non era il suo vero sorriso.Era evidente che non avesse alcun motivo per sorridere.Lo faceva più per cortesia.
-Va bene.- decretò in fine non avendo ricevuto risposta dalla biondina.Alzandosi e abbandonando ancora una volta la ragazza.Buffo come le storie si ripetano sempre.
-Ciao Veronica.-
Davvero buffo.



-...Spazio autrice...-
Buongiorno!^.^ O buona sera, dipende a che ora avete avuto l'assurda idea di avventurarvi in una delle mie fan fiction.Ma io vi sto scrivendo alle 10.53 del mattino perchè non ho di meglio da fare e quindi....Buongiorno!^.^
Sorvolando sulla mia follia cronica...Spero che il capitolo vi sia piaciuto.In origine non era neanche quello il suo capitolo...Era una cosa tipo "Again" mi pare di ricordare, ma visto che c'erano tutti i titoletti in italiano stonava uno solo inglese e quindi l'ho modificato!u.u
Non ho molto da aggiungere...
Personcine adorate vi ricordo puntualmente di recensire!^.^ E anche i capitoli precedenti che fa sempre piacere!!
Vi saluto,
G.

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Capitolo 7
*** 07.Come tu mi vuoi, come non sarò mai ***


Toc.Toc.Toc.
-Veronica!- esclamò la voce di Mac spalancando la porta, -Hai già scoperto qualcosa?- domandò stupita.
La biondina si fece largo nella stanza.-Veramente no, stavo per andare a casa, sono passata solo per chiederti una cosa...- si guardò intorno con aria smarrita, -Non c'è Parker?-
Mac richiuse la porta alle sue spalle e guardò l'amica dubbiosa.-E'...questo che mi dovevi chiedere?-
-Non esattamente...allora, non c'è Parker?-
La mora fece cenno di no con la testa e si sedetta alla scrivania riprendendo a fare qualsiasi cosa stesse facendo prima.
-Vi andrebbe di venire ad una festa giovedì sera?A te e Parker intendo.-
-Beh, Parker sicuramente...io...può darsi.Che festa?-
Veronica sedette sul letto dell'amica dando un occhiata all'orologio da polso.Erano gia le sette e trenta e sicuramente suo padre la stava aspettando per la cena.-Una festa "proibita" nei dormitori maschili.E se ti può consolare non sarai l'unica a trovarti in un imbarazzante triangolo tuMaxeBronson.Ci saremo anche ioLoganPiz a tenervi compagnia.E...Dick e Wallace.Okey, quest'ultima coppia sarebbe da rivedere, ma si può fare!-
Mac ci pensò su qualche secondo.-Va bene!-
-Va bene?-
L'amica annuì.-Ehi, tra le due sei tu quella asociale!- protestò.
-Okey, hai vinto!Ti passo a prendere io verso le dieci...ma credo che ci vedremo prima se riesco a scoprire qualcosa del tuo filmino...ehm...filmato.-
-Certo, certo..."filmato"!Vai Veronica o ti ci butto fuori io!Devi smetterla di fare queste battutine!-
-Mi arrendo!- esclamò la detedtive abbandonando la stanza.-Ci si sente!-

-Papà?Sono io Veronica.Sì, scusa per il ritardo.No, non sono nei guai!Arrivo subito, sono in auto...ciao!-
La ragazza ricacciò il cellulare in fondo alla borsa e si concentrò sulla guida.Questo almeno per un minuto scarso.
-Papà, ho detto che sto arrivando!-
-Mmm...Veronica?-
-Dick?-
La ragazza rimase interdetta per qualche secondo.
-Così sembra!-
-Scusa, credevo che fossi mio padre...se stai passando in rassegna i numeri sul tuo cellulare per invitare la gente alla festa stai pure tranquillo...Mi ha già avvisata Logan.-
-No.Non si tratta di questo.Avrei bisogno di te...come detective.-
-Oh...beh, ho già un altro caso per le mani il quale tra l'altro sto leggermente ignorando, quindi non so se avrò tempo per te, ma dimmi pure.-
-E' una questione leggermente...delicata.E' davvero importante Veronica.-
-Va bene, vedrò cosa posso fare.-
-Incontriamoci adesso nella mia suite al Neptune Grand.-
-Uhm...va bene, mi hai convinta.Arrivo!-
-So essere persuasivo!-
La ragazza compose il numero di suo padre per la seconda volta in meno che cinque minuti.
-Papà, sono di nuovo io.-
-Tesoro, il polpettone si raffredda!- protestò Keith.
-Mi dispiace, ma credo che il polpettone dovrà essere mangiato solo da te.-
-Non ci sei per cena?-
Veronica sbuffò.Il polpettone di suo padre era famoso per essere il migliore.-No, mi dispiace.Un imprevisto.Credo che cenerò al Neptune Grand, se mi cerchi sono là.-
Keith tacque qualche istante, nell'attesta che fosse la figlia a dargli spiegazioni, ma ciò non avvenne.-Logan?-domandò quindi.
-No.Dick.- ammise la ragazza.
Adesso quell'uomo era seriamente preoccupato e confuso.-Veronica, come me lo spideghi?Adesso tu...- ma la ragazza si affrettò a interromperlo:-No, no...si tratta di lavoro, mi ha chiesto di dargli una mano con un caso.Ora ti devo salutare, scusa.-
-Va bene.Ciao Veronica!- disse chiudendo la telefonata Keith.

Le porte dell'ascensore si aprirono e Veronica ebbe una strana fitta nel rivedere quel corridoio così conosciuto e percorso tante volte in passato.Fece un profondo respiro, come per prendere coraggio e raggiunse LA porta.Il pugno alzato, esitante.
Toc.Toc.Toc.
Logan infilò la camicia, lasciandola aperta sul petto e si affrettò ad aprire la porta.
-Veronica.Non riesci proprio a starmi lontana.- osservò il ragazzo.
La biondina indugiò qualche secondo sul suo fisico.Quanto le mancava quel corpo.
-C'è Dick?- domandò lei.
Logan si fece da parte indicando a Veronica di entrare.-Veronica...non fingere che non volessi vedermi.Comunque Dick lo cerchi nel posto sbagliato.-
La ragazza lo seguì all'interno.-Mi ha detto di venire qui perchè mi doveva parlare, quindi immagino stia arrivando.Dispiace se lo aspetto o avevi altri programmi?- lo punzecchiò lei sedendosi sul divano come fosse perfettamente a suo agio.Fatto, tra l'altro, assolutamente falso.La biondina si sentiva a disagio e non riusciva a spiegarselo.
-Accomodati.- rispose il ragazzo con sarcasmo notando che Veronica non aveva certo aspettato un suo invito ufficiale.Sparì oltre la porta della sua camera, alla ricerca delle sue scarpe.Diede una svelta occhiata all'orologio.Mel non glielo avrebbe perdonato facilmente.Era in ritardo di circa venti minuti.Veronica lo seguì silenziosamente osservandolo di spalle, senza che lui si accorgesse della sua presenza.Si appoggiò allo stipite della porta e domandò:-Vai da qualche parte?-
Logan si voltò di scatto.-No.Nessun posto in particolare.- mentì lui.
Perchè?Perchè non le ho detto la verità?Sarebbe stato più semplice."Sì Veronica, sto andando a conoscere i genitori della mia fidanzata, quindi se ti levi dai piedi...".
Ma non riuscì a terminare la frase neanche tra i suoi pensieri, perfettamente consapevole che non glielo avrebbe mai rivelato.
-Allora, come si chiama Lei?-
Logan la fissò.Il suo sguardo la penetrò, guardandola dentro, ferendola.
Perchè me lo chiedi Veronica?Perchè lo vuoi tanto sapere?Non ti dovrebbe importare più nulla di me, hai fatto la tua scelta.
-Melanie.-
Silenzio.
-Bel nome.- commentò Lei.
Logan alzò gli occhi incontrando il suo sguardo.Veronica era una bravissima bugiarda.Ma non quando parlava con lui o di lui.Era l'unico in grado di metterla in difficoltà.L'unico in grado di vedere la vera Veronica.La Veronica fragile e sensibile.La Veronica senza quella maschera.La suaVeronica.
-Stai mentendo.- la smascherò lui.
Lei sorrise nervosamente.-Era per essere gentile.- precisò.
Logan si avvicinò alla ragazza.La guardò negli occhi.La vide per la prima volta dopo tanto tempo veramente.
-Veronica, perchè mi fai questo?Perchè ti interessa?Perchè ancora ti interesso?-
La ragazza indugiò qualche secondo.Non riuscì a dire nulla.
Logan ridusse nuovamente la distanza tra loro.A separarli un respiro.
-Ti prego Veronica.Lo devo sapere.Tu mi hai lasciato.Tu hai fatto la tua scelta.Tu hai deciso di partire senza richiamarmi.Adesso, ti prego, fammi andare avanti.Io...devo andare avanti.Lo sappiamo entrambi che non cambierò.Non sarò mai come tu mi vuoi e questo senso di inadeguatezza mi ha distrutto.Mi rimane da chiedermi come ci feriremo questa volta.E mi dispiace.Lo sai e lo so che tra di noi sarà sempre così difficile, così doloroso.Quindi Veronica, perchè non la facciamo finita qua, adesso, come avremmo dovuto fare tanto tempo fa?Perchè?- e in quelle parole tutto il suo dolore.
-Io...non lo so.Immagino che sia perchè di te mi importa.Semplicemente.-
Le lacrime iniziavano a pungerle dietro agli occhi come tanti spilli, ma lei le respinse.Lacrime che non avrebbe versato.Il ragazzo la guardò per qualche istante ancora.Sì.Era la sua Veronica.La Veronica che lo aveva amato.
Accadde tutto in modo confuso.Le labbra di lui furono su quelle di lei.Fu un bacio dolce, lento.
Silenzioso.
Come il loro dolore.Come il loro amore.Come il loro odio.
Le loro labbra si divisero.Logan la guardò per qualche secondo.La vide.
Indugiò.Sapeva di amarla, ma non sapeva se lei lo amava.E aveva già sofferto così tanto lui.Aveva già odiato tanto.Aveva versato troppo lacrime e tirato troppi pugni.Aveva urlato il suo nome con disprezzo, aveva guardato il suo viso con disgusto.Ma ogni volta ci ricadeva.E adesso era stufo.Avrebbero continuato a ferirsi a vicenda.
E nonostante tutto lui l'amava.E non poteva farci nulla se ogni volta quella trappola mortale chiamata Veronica lo tirava dentro con tutte le sue forze.Si chinò sul suo volto triste e bagnato e la baciò.La baciò come tanto -troppo- tempo fa.La baciò con amore, passione, nostalgia, odio, rimorso.La baciò, ed era troppo perso per essere salvato.Troppo innamorato per pentirsi di quel bacio.
E lei ricambiò.Per quel breve attimo fu tutto perfetto come non era mai stato.
Così sbagliato da sembrare giusto.Anzi, perfetto.
Il ragazzo raccolse il volto di lei tra le mani.Lei gli circondo il collo, alzandosi sulle punte dei piedi e appoggiandosi al muro alle sue spalle.Ma quel breve attimo terminò e in quel momento Logan pensò che la sua vita era questo: un susseguirsi di attimi, perchè tra tanti anni sarebbero stati veramente pochi i momenti che avrebbe voluto ricordare.E quelli avrebbero senza dubbio contenuto tutti Veronica.Avrebbe dovuto costruirci un bel collage tralasciando alcuni -molti- pezzi.
La biondina si allontanò di qulache centimetro da lui.Abbassò lo sguardo, schiuse la bocca come per dire qualcosa, ma Logan la precedette.Non voleva che anche quell'istante finisse tra quelli da scartare.Non era sicuro delle parole che avrebbe voluto dire Veronica, ma non avrebbe rischiato, non le avrebbe permesso di rovinare tutto.
-Scusa.- le bisbigliò all'orecchio.Le diede un breve ma tenero bacio sulla fronte, come era solito fare quando stavano ancora insieme e si allontanò.Uscì dalla suite e l'abbandonò come aveva fatto tante altre volte.Scappava per non soffrire.Scappava nonostante sapesse che avrebbe sofferto.Schiacciò ripetutamente il bottone per chiamare l'ascensore che finalmente arrivò, e aprendosi gli presentò di fronte il volto pensieroso del suo amico Dick.
-Ehi, Logan...Veronica è già arrivata?- domandò incosapevole di ciò che era appena accaduto con la sua voce perennemente spensierata.
Il ragazzo fece un respiro profondo obbligandosi a trattenere le lacrime.Annuì.-Già da un po'.-

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Capitolo 8
*** 08.Lacrime e lampioni ***


Veronica chiuse gli occhi e le lacrime iniziarono a scorrere.Si lasciò cadere a terra, accasciandosi al muro.Le gambe portate contro il petto, il volto basso a voler racchiudere in sè tutto il dolore, consapevole di meritarselo.
Un brivido le percorse la schiena e i singhizzi la invasero.Piangeva.Piangeva e urlava.Si disperava, perchè tutto quel male in una persona sola è impossibile da sopportare.Sapeva di aver sbagliato.Lei stava con Piz.Ma sapeva bene che quella era la sua parte razionale a parlare perchè in realtà tutto quel dolore che sputava fuori con tanta violenza era il dolore per aver visto Logan voltarsi e andarsene.Per averlo perso l'ennesima volta.E per l'ennesima volta era confusa e disorientata.Si stava imponendo di non voler Logan, di non amarlo, e credeva di esserci riuscita fino a quella sera.Sapeva di non voler tornare con lui.La sua parte razionale e saggia lo aveva deciso quando si era accorta di non voler più dover sopportare quel male, ma adesso che non stavano più insieme quel male tornava.Combattivo, deciso a distruggerla un'altra volta, e un'altra volta ancora.
Sentì la porta dell'ingresso aprirsi e richiudersi.
Era tornato?
Veronica tentò inutilmente di asciugare quelle lacrime che risorgevano ogni volta.Alzò il visino e davanti a sè trovò Dick.
Il ragazzo esitò dubbioso.Poi si sedette al suo fianco.E rimasero così per qualche minuto.In un silenzio assoluto, rotto solamente dai gemiti della ragazza.
-Stai bene?- 
-No.-
Ma già lo sapeva Dick.Le si leggeva sul volto.E ancora prima aveva riconosciuto lo stesso dolore sul volto del suo amico.
-Vuoi parlarne?-
-No.- la ragazza sorrise e le fuggì una risatina isterica.
-Mio Dio Veronica, adesso perchè ridi?-
La biondina scosse il capo.-Ho finito le lacrime.- rispose quasi ingenuamente.
Il ragazzo corrugò la fronte leggermente confuso.
La ragazza si alzò.Lui la imitò.
-Scusa per il pessimo spettacolo.- 
-Non...non devi scusarti sai.Logan a volte sa essere un vero stronzo.-
Veronica sorrise guardando il ragazzo negli occhi.-Non è stato stronzo.Davvero.-
Dick annuì non troppo convinto delle parole della ragazza.-Okey.-
Veronica fece un respiro profondo e si diresse verso il divano per raggiungere la sua borsa che precedentemente aveva abbandonato là.
-Allora, per quale motivo avevi così bisogno di me?- domandò.La sua crisi passeggera era apparentemente passata.
-Sei sicura?Insomma, potremmo rimandare.-
Veronica inarcò un sopracciglio leggermente irritata da tutta quella premura nei suoi confronti.Soprattutto perchè l'origine era Dick.
-Ehi, lo vuoi il mio aiuto o no?Mi era sembrato che fosse una cosa urgente!- 
Il ragazzo annuì con la sua chioma bionda.-Sì.-
La detective si sedette sul divano facendo cenno al nuovo cliente di fare altrettanto.
-Ti dispiace se ordino solo la cena?Sai, non ho mangiato nulla.-
Solo in quel momento Veronica si rese conto di avere un vuoto nello stomaco che non si sarebbe colmato solo con il ritorno di Logan.
Sorrise soddisfatta.-Ordini anche per me?-
 
Qualche minuto dopo un carrello era posizionato davanti al divano ed entrambi si stavano saziando a piacere.Veronica prese un bicchiere d'acqua e iniziò a sorseggiarlo.Osservando il volto deformato di Dick attraverso il vetro domandò:-In cosa posso aiutarti allora?-
-Beh, vedi...da quando mio padre si è costituito mia madre è praticamente scomparsa dalla faccia della Terra.Seriamente.Si è volatilizzata, non vuole più avere nulla a che fare con mio papà.Secondo me ha anche cambiato nome...-
Dick fece una breve pausa, così la ragazza ne approfittò per intervenire.Sapeva già esattamente cosa avrebbe dovuto fare.-E io devo trovarla...-
-Sostanzialmente...sì.Lo scorso fine settimana sono andato nella villa di mia madre per cercare dei documenti che servivano a mio padre e ho...trovato due buste.-
Veronica inarcò un sopracciglio non ancora del tutto convinta.-Però Dick...in effetti non capita di trovare tutti i giorni delle buste in mezzo a dei documenti!!- commentò terminando in un ghigno.
-Non è questo il punto.Sulla prima busta c'era scritto il mio nome, così l'ho aperta.Dentro c'era una chiave.La seconda era identica solo che era vuota e...per Cassidy.- disse facendo quasi fatica a pronunciare l'ultima parte della frase.La ragazza notò all'istante come il volto di Dick si rabbuiò nel pronunciare quel nome.Ricordò di non aver mai visto Dick triste come il giorno del suicidio del fratello.Anzi, non ricordava affatto di averlo visto triste in qualsiasi altra occasione.
Veronica annuì come per fargli cenno di continuare.
-La chiave appartiene ad una cassetta della banca di Neptune, ma mi hanno detto che non posso vederne il contenuto se non ho l'altra chiave.Che immagino avrebbe dovuto essere il contenuto della seconda busta.-
Ci fu un attimo di silenzio.Veronica doveva assimilare le notizie.-Allora devo trovare quella chiave?- domandò.In fondo non era una richiesta così strana.In passato le era già capitato di dover ritrovare una scimmia e delle cavie da laboratorio.Le chiavi per lo meno non sono vive.Non respirano, non mangiano e non sono pelose.
-Esattamente.Ma visto che con ogni probabilità l'ha presa mia madre...era corretta la prima opzione.Devi trovare lei.Accetti il caso?-
Veronica fece finta di riflettere, in realtà aveva già preso la sua decisione.-Sì.-
 
                                                                       ___________________________________
 
 
Fuori dal Neptune Grand gli ultimi raggi di luce stavano accogliendo la notte.Logan camminava senza meta per la sola voglia di allontanarsi ancora da Lei.
Per le vie di Neptun non incrociò nessuno.Si alzò una brezza estiva e Logan si costrinse a convincersi che era il vento a fargli lacrimare in quel modo gli occhi.Non aveva più alcun senso recarsi all'appuntamento con Melanie.Sul display del suo cellulare regnavano ben diciassette chiamate senza risposta dallo stesso numero, e un messaggio di Dick."E' a pezzi.Cosa è successo?"
Ma Logan non aveva voglia di dare spiegazioni, probabilmente perchè non sarebbe stato in grado di darne.
In quell'esatto istante tutti i lampioni della via si accesero, illuminando la strada di una luce calda e soffusa.
Una smorfia di dolore sul viso.
Ancora una volta si era lasciato andare, e ancora una volta ne era uscito distrutto.Ormai ne era convinto.Era impossibile far funzionare le cose tra lui e Veronica.Inoltre c'era Melanie.Che Logan, lo sapeva ogni neurone del suo cervello, non aveva mai minimamente, realmente amato o qualcosa di anche leggermente simile.Il giorno seguente l'avrebbe sicuramente lasciata.Non per Veronica, assolutamente no.Solo per lei.Perchè non si meritava il suo non-amore, perchè era una brava ragazza, perchè Logan non voleva farla soffrire come stava soffrendo lui.Perchè almeno un po' le voleva bene.Perchè per qualche mese era riuscita ad illuderlo di essere riemerso da quell'abisso.
Ma non per Veronica.Di lei era stufo.Di loro era stufo.Avrebbe continuato ad amarla in silenzio al fondo del suo cuore, ma sapeva che mai sarebbero tornati insieme.Insieme e felici.Si sarebbe limitato a rimanere in panchina come orami faceva da tanto tempo.L'avrebbe sempre sostenuta, protetta, ma non poteva permettersi di soffrire, e soprattutto di farla soffrire ancora.Era questo adesso l'unico diritto che aveva su di lei.Assicurarsi che fosse felice.Possibilmente senza di lui.
Avevano entrambi il diritto e il dovere di andare avanti.

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Capitolo 9
*** 09.E tutti non vissero felici e contenti ***


Gli azzurri occhioni di Veronica lentamente si aprirono nel semibuio della sua camera.Si obbligò a buttare le gambe giù dal letto e infilarsi le ciabatte.Dal corridoio arrivava un invitante profumo di uova e pancetta.La ragazza sorrise istintivamente.
Circa mezz'ora dopo Veronica stava percorrendo quel corridoio vestita, lavata e profumata.
-Buon giorno tesoro.- esclamò Keith Mars.
Veronica si lasciò baciare sulla fronte e con la borsa già in spalla prese un piatto di uova e pancetta.-Come mai così di buon umore?-
-E tu come mai così mattiniera?- 
-Ho tante cose da fare oggi.Ho due casi per le mani.- annunciò fiera lei mangiando l'ultimo boccone della sua colazione.
-Veronica Mars non si smentisce mai.Ma te la prendi una vacanza ogni tanto?- domandò.
-E tu sceriffo?-
Keith non rispose sospirando rumorosamente e alzando le spalle.
-Oh ma certo, colui che ferma i criminali di Neptune non può permettersi vacanze!-
-Esattamente!Sai, sono una persona importante io.-
-E' un offesa alla mia persona questa!- protestò lei fingendo di essersi arrabbiata.-Me ne vado.- annunciò mantenendo il suo broncio da bambina capricciosa.
-E dove se mi è concesso saperlo?-
-Al Neptune Grand, te l'ho detto, ho tante cose da fare.-
Il padre annuì e salutandola con un secondo bacio sulla fronte la osservò dalla finestra mettere in moto l'auto e allontanarsi.
 
-Pronto?-
-Ciao Dick.Sono...-
-Veronica!-
-Già.-
La ragazza si fermò di fronte ad un semaforo rosso.
-Hai scoperto già qualcosa?-
-Uhm...Logan è lì con te?- domandò.Bisognava prendere certe precauzioni obbligatorie a volte.
-No.-
-Allora sono da te tra cinque minuti.-
-Va bene Mars!-
Il semaforo fu verde e il piede di Veronica scivolò sull'accelleratore.
 
Toc.Toc.Toc.
La maniglia della porta si abbassò.La porta si spalancò.
Logan.
Quel biondino l'avrebbe sicuramente pagata.
-Oh...buon giorno, come mai così mattiniera?-
Veronica indugiò qualche secondo, indecisa sulle parole da usare.
-Non sono qui per te.- annunciò osservando di nascosto il suo fisico, nudo dalla vita in su.
Ma brava Veornica!Hai avuto anche il tempo per pensarci e sei riuscita a dire solo questo?Probabilmente la cosa peggiore che avresti potuto dire.
-Veronica Mars non si smentisce mai!- esclamò Logan facendosi da parte per lasciar entrare la ragazza.Lei lo guardò leggermente perplessa.
Banale e scontato.Parla come mio padre.
Tentò di sorridere ed entrò nella suite.
-Ah, Veronica.Hai fatto in fretta!- esclamò la voce di Dick.
La ragazza lo uccise, lo resuscitò e lo riuccise con lo sguardo.-Già.-
-Vieni pure nella mia camera.- la invitò lui ancora in pigiama.Un pigiama che consisteva nei suoi boxer e occasionalmente anche in un paio di pantaloni.
-Guarda che caso.In un modo o nell'altro la tua proposta è sempre la stessa!- lo canzonò lei.
-Ah.Ah.Ah.Già, molto divertente.-
Veronica lo seguì all'interno della stanza senza regalare un ultimo sguardo a Logan.
La ragazza chiuse la porta della stanza alle sue spalle, assicurandosi che Logan non potesse sentire, vedere o qualsiasi altra cosa.
-Brutto impostore doppiogiochista a tradimento!Mi avevi detto che non era qui!- sbraitò evidentemente irritata.
-Beh...in effetti quando mi hai chiamata ero in camera mia e tu mi hai chiesto se era con me e lui non era qui con me.-
Veronica aveva una voglia folle di prendere a pugni quel ragazzo, ma si trattenne.-Devi prendere tutto alla lettera?
-Eddai, pensavo che aveste bisogno di vedervi e parlarvi, non te la devi prendere.Era per farti un piacere!-
Veronica si avvicinò a lui pericolasamente con aria alquanto minacciosa.A separarli pochi centimetri.
-Se vuoi farmi un favore Dick...non farmi più favori.-
-Va bene, rilassati però.- la stuzzicò lui separando ulteriormente la distanza che li divideva.
Veronica inarcò un sopracciglio.-Sono.Perfettamente.Rilassata.-
-Lo vedo.- rispose ironico.
Rimasero qualche istante a guardarsi negli occhi con un aria di sfida ma allo stesso tempo divertita da quel loro giochetto.Alla fine cedettero entrambi ad una risatina trattenuta.
Veronica si sedette su quel letto morbido sul quale sprofondò.La camera era molto simile a quella di Logan.Solo meno ordinata e meno luminosa.Davanti al letto troneggiava un enorme armadio e specchiera.
Dick si sedette al suo fianco.-Allora, che cosa hai scoperto?-
Veronica sospirò.-Veramente nulla.- annunciò un po' delusa da se stessa.
-Allora sei venuta solo perchè avevi voglia di vedermi?-
Veronica finse di non aver colto l'ultima frase e continuò:-Ho messo sotto controllo le sue carte di credito, ma sfortunatamente sembra che ultimamente privilegi i contanti.Ha fatto disattivare anche la carta sim del suo cellulare, quindi immagino che usi telefoni pubblici o cellulari usa e getta.Se per qualche assurdo motivo ricevi una sua telefonta non esitare a chiamarmi, sarò da te in un secondo.Forse potrei riuscire a rintracciare il segnale, ma non ne sono troppo convinta.-
Dick annuì pensieroso.La sua vena ironica era appena finita nel cesso e Veronica aveva provveduto a tirare lo sciaquone.
-Okey...- il ragazzo tacque per qualche secondo, -Beh, se noti dei...movimenti sospetti avvertimi.Grazie per quello che stai facendo per me, e...scusa per Logan.-
Veronica fece spallucce.-Dolce e ingenuo Dick.Non lo faccio per te, ma per i soldi!- disse scherzando solo a metà.
-Se hai finito possiamo andare.- concluse il ragazzo.
Lei annuì seguendolo oltre la porta.-Ti do un passaggio al campus?-
-Volentieri...mi vesto in un secondo, ma per i capelli...beh, quelli li devo spettinare a regola d'arte, quindi ci vorrà un po' di più.- 
-Posso usare un attimo il bagno?- domandò educatamente Veronica.
-Sai dov'è!- esclamò Dick facendole cenno di andare.
Improvvisamente qualcuno bussò con un po' troppa violenza sulla porta.Il biondino corse ad aprire ed una Melanie infuriata fece irruzione.
-Dov'è quel bastardo?- domandò spingendo Dick in un angolo e guardandosi intorno.
-Il bastardo è qui.- disse Logan riconoscendo all'istante la voce di Mel e uscindo dalla sua camera con l'espressione più annoiata del mondo.
-Dove diavolo eri finito?Lo sai quante volte ti ho chiamato?Almeno una ventina se non più!-rispose con l'aria di chi non ammette repliche.
-In tutta la serata ventitrè...- commentò acido lui.
-Hai anche il coraggio di intervenire con queste tue battutine sempre fuori luogo?Voglio sapere dov'eri.E sappi che ti perdonerò solo se eri in ospedale o in prigione!- sbottò Melanie.
La porta del bagno si aprì e tutti si voltarono contemporaneamente verso Veronica, inconsapevole di essere al centro dell'attenzione.
Melanie socchiuse la bocca, ma rimase in silenzio per un momento che a tutti sembrò interminabile.Nessuno osò muoversi o respirare.
Lo sguardo di lei si spostò ripetutamente da Veronica a Logan e da Logan a Veronica.Lui a torso nudo, lei a casa sua alle nove di mattina mentre esce dal bagno.
-Eri con lei...- sussurrò quasi paralizzata Mel.-Ma certo!Torna la tua vecchia fiamma, "l'amore della tua vita" e tu non esiti a tradirmi con lei vero?-
-Melanie...- intervenne Veronica, -Non è successo nulla tra di noi, io sono arrivata adesso, dovevo vedermi con Dick...- tentò di spiegare.
-Ah, quindi sa anche il mio nome?Mentre te la scopavi le hai raccontato di quanto sia stupida io a riporre un minimo di fiducia in te?E per favoreVeronica.Non ti intromettere.-
La detective abbassò lo sguardo sentendosi terribilmente colpevole.
-Mi dispiace.- disse infine Logan.Non tentò neanche di negare le accuse di Melanie o di discolparsi.
-Oh, lo immagino.Tra noi è finita.- concluse Melanie uscendo dalla stanza.

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Capitolo 10
*** 10.Beccato ***


-Brutta storia quella di Melanie eh?- commentò Dick che per tutto il tragitto era rimasto in silenzio a sistemarsi i capelli nello specchietto dell'auto.Veronica aveva preferito andarsene all'istante trascinandosi dietro il ragazzo piuttosto che dover respirare ancora per un secondo la stessa aria di Logan.
-Imbarazzante.Molto.- fece una breve pausa mentre si impegnava nella manovra per parcheggiare e poi annunciò:-Okey, siamo arrivati.Adesso dileguati, non voglio che si pensi che arriviamo a scuola insieme.-
-Certo, certo...vado a recuperare la mia dignità frequentando gente...più popolare.-
Veronica scesa dall'auto gettando le chiavi in fondo alla borsa.-Ci tengo a ricordarti che da quando un idiota ha pensato di inoltrare a tutto il campus il mio video sono decisamente molto popolare!- ribattè mentre oramai Dick si allontanava.
 
Toc.Toc.Toc.
-Eccoti!- esclamò Mac.
-In persona!- esclamò Veronica senza dare tempo all'amica di rispondere, -Vai e fai il tuo lavoro...Metti questo in mezzo alla serratura...la porta non si chiuderà e io potrò entrare.Tienilo occupato per almeno mezz'ora.- le disse offrendole un pezzo di skotch nero.
-Okey...-
Veronica attese circa dieci minuti, poi si affretto a raggiungere la camera di Max.Aveva chiesto a Wallace di intrattenere il suo compagno di stanza, così quando entrò con fare furtivo ebbe campo libero.
Richiuse la porta alle spalle e iniziò a frugare in tutti i cassetti cercando di mantenere il disordine che già regnava in quella stanza.Non trovò nessun cd sospetto, quindi decise di affrontare la sfida peggiore.Si avvicinò alla enorme pila di cd che regnava di fianco alla scrivania di Max.
-Okey...mettiamoci al lavoro.-
Ma nell'istante in cui iniziò a squadrare ogni cd, uno alla volta, sentì un rumore sospetto alla porta.Veronica si affrettò a nascondersi nel bagno, lasciando la porta socchiusa in modo da riuscire a vedere chi fosse ad entrare, ma nella stanza non fece il suo ingresso proprio nessuno.
Una busta gialla scivolò sotto alla porta e subito dopo la ragazza udì dei passi allontanarsi.Indugiò qualche istante.Se avevano consegnato la busta in quella stanza sicuramente non era per lei, ma in fondo Veronica non aveva mai considerato più di tanto quest'etica.
Prese la busta.La scosse nel tentativo di indovinare il contenuto.Sorrise.Probabilmente aveva già indovinato.La aprì e come volevasi dimostrare ne uscì un cd assolutamente anonimo che la detective immaginò essere quello perso da Mac.
Aprì la porta, ma il misterioso messaggero era già scomparso.Veronica sbuffò insoddisfatta.Ecco ritrovato l'oggetto del desiderio che si presenta un ambiguo corriere dall'identità sconosciuta.
Si guardò intorno.Aveva lasciato tutto come prima, nessuna prova della sua intrusione.
Sgusciò fuori dalla camera ansiosa di riconsegnare il video nelle mani corrette e nascondendolo nella sua tracolla.Superato l'angolo notò Bronson appoggiato ad una porta intento a parlare con un ragazzo mai visto prima da Veronica.O probabilmente lo aveva già visto, ma non se ne ricordava affatto.Richiede troppa fatica associare nome-volte dopo le trenta al massimo persone memorizzate.
-Bronson!- esclamò cogliendolo di sorpresa.Il ragazzo si voltò:-Ehi, Veronica...-
-Che stai facendo esattamente?La tua camera è nell'ala opposta a questa.- osservò la biondina.
-Beh, stavo parlando con Tay.Non so se vi conoscete, comunque...Veronica Tay, Tay Veronica.- concluse presentandomi al ragazzo.
Una massa di capelli scuri gli circondavano il viso ricadendogli disordinatamente sulla fronte, come per nascondere i suoi pensieri.La ragazza si tuffò inevitabilmente nello sguardo di Tay quasi annegandoci.I suoi occhi erano di un colore indistinto.Quasi grigi, ma grigi non erano.
-Piacere!- la salutò l'ex ragazzo sconosciuto tendendo un mano.La detective la afferrò notando come la mano di Tay fosse incredibilmente vellutata e fredda, e ricambiò con un sorriso.
-Beh, ci si vede Tay.Scusa ma sono un po' di fretta.- poi rivolse un ultimo sorriso anche all'altro ragazzo salutando.-Bronson.-
Veronica raggiunse velocemente la camera di Mac.
Toc.Toc.Toc.
Ma non ricevette nessuna risposta.Sapeva che l'amica sarebbe rientrata solo tra circa venti minuti, ma sperava in Parker, che invece evidentemente era anche lei fuori.Alzò gli occhi al cielo.Di aspettare non le andava.Estrasse il suo cellulare dall'inevitabile tracolla e digitò il numero.
-Mac.Torna subito, scaricalo con qualche scusa, ho quello che cercavo.-
-E' stato...Lui?- domandò Mac dall'altro capo del telefono e dall'altra parte del campus tentando di non sembrare troppo sospetta.Doveva dosare le parole in presenza di Max, ancora non sapeva se il colpevole era lui.
-Vieni e basta, ti racconto dopo.-
La breve telefonoata terminò all'istante.Veronica prese a passeggiare avanti e indietro lungo il corridoio, corrosa dall'attesa.Finalmente notò la figura di Mac correrle incontro.
La biondina estrasse la busta gialla dalla borsa e la mostrò all'amica.-Cercavi questo?-
 
Circa venti minuti dopo Veronica aveva raccontato come aveva trovato l'anonima busta recapitata alla porta di Max a Mac, che ora era impegnata a comporre il numero del suo ragazzo.Quello non ufficiale.
-Ehi, sono io...senti, Veronica crede di aver trovato il cd, passi di qua un attimo?-
-Ehm...okey, arrivo.-
Esattamente un minuto dopo la moretta aprì la porta a Bronson per farlo entrare.Veronica gli mostrò uno dei sorrisi migliori.
-Che velocità!Cavolo Bronson, dall'altra parte del campus, dove ti ho visto prima, a qui ci vogliono come minimo dieci minuti se corri.Bizzarro come tu sia già arrivato.A meno che...non mi stessi seguendo.-
Il ragazzo sorrise cercando di nascondere l'evidente imbarazzo.-Veronica, perchè dovrei seguirti.Non ho alcuna mania di persecuzione, giuro.- concluse voltandosi verso Mac alla ricerca di sostegno e senza trovarne.
-Beh, non lo so...magari perchè temevi che avessi preso qualcosa che ti appartiene?- domandò sospettosa.Era inutile negarlo, il suo lavoro le veniva estremamente bene.
Il ragazzo si sforzò di sorridere, ma il risultato fu una debole smorfia.-Non dire sciocchezze.-
Veronica alzò gli occhi al cielo già stufa del suo stesso giochetto.-Okey Bronson.Sei stato beccato, è inutile negare.-
Il biondino tentò esattamente di replicare, ma la detective non gli permise di soffiare una sola parola.
-Hai rubato tu il cd di te e Mac.Volevi che Max lo vedesse in modo che chiudesse la sua storia con te, Mac.Glielo hai consegnato in forma anonima nella sua stanza, ma sfortunatamente per te c'era io dentro quella camera.Sai, è strano come qualcuno rubi un cd con delle prove incriminanti di tradimento e...non avanzi una richiesta, un ricatto.Tipico di un principiante come te il quale scopo era semplicemente mostrarlo a Max, tu avresti tratto guadagno da questo semplice gesto.In oltre...mi ha fatto riflettere trovarti proprio in quel luogo, subito dopo che il corriere misterioso era scomparso dietro all'angolo.In fine, ciliegina sulla torta, come ti ho fatto notare non quadrano i tempi.Ci hai impiegato meno, molto meno, di cinque minuti ad arrivare qua dalla chiamata di Mac.-
Bronson esitò indietreggiando di qualche passo.-Sono solo supposizioni, non hai le prove!-
-Non ne ho bisogno mio caro.Fortunatamente io e Mac siamo amiche da tanto tempo e...beh, lei mi crede sulla parola, ha molta fiducia nella mie capacità di detective.Bronson, sei stato beccato.-

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Capitolo 11
*** 11.Strade ***


Dopo aver abbandonato la stanza di Mac, lei e Bronson avevano bisogno di chiarire alcuni punti fondamentali del loro rapporto, Veronica si affrettò a tornare a casa.Non aveva voglia di bighellonare per il campus senza una meta precisa, avrebbe potuto incontrare facce non troppo desiderate.
Dopo un pomeriggio di dolce far nulla, scaricando musica non del tutto legalmente e controllando di tanto in tanto i tabulati telefonici della signora Casablancas la ragazza decise che i suoi occhi avevano retto troppo a lungo il duello giornaliero con il monitor del computer, avevano bisogno di svago proprio come lei.
Afferrò il cellulare e compose velocemente il numero di Piz.
-Pronto?- 
-Piz, sono io.- 
-Ehi, piccola...avevi voglia di sentire la mia voce?-
Veronica sorrise.
-Non esattamente, ma sentirla mi fa sempre piacere!Hai voglia di uscire questa sera?-
-Assolutamente.Cenetta romantica e poi cinema?-
La biondina indugiò qualche secondo.-Pensavo più a qualcosa del tipo...bowling con Wallace e Mac.-
-Appuntamente a quattro?-
-No.- rispose troppo velocemente lei.-Cioè...loro mica stanno insieme.-
-Sì, certo...lo so.Vabbè, allora confermato per questa sera.Avverto io gli altri.-
-Alle nove?-
-Non fare tardi, ti amo.-
-Anche io ti...- ma Piz aveva già chiuso la conversazione.
 
Dopo la cena a base di arrosto con contorno di patatine trascorsa in solitudine a causa del solito contrattempo al lavoro del padre Veronica si preparò ad uscire.Sfilò i pantaloni della tuta per indossare un paio di jeans a fasciarle le gambe snelle e infilò una maglietta viola dalle maniche corte.Si affrettò a raccogliere la borsa, ma prima di uscire di casa prese carta e penna.
"La cena è nel forno, devi solo farla scaldare.
Non dovrebbe essere troppo difficile.
Io sono uscita con Piz, Mac e Wallace.
Siamo al bowling, chiamami sul cellulare 
se hai bisogno di me.
Ti voglio bene,
V."
Rilesse distrattamente il biglietto che presto abbandonò sul tavolo della cucina per raggiungere gli amici.
 
-Veronica, finalmente!- esclamò una Parker leggermente irritata.-Non mi fare mai più aspettare un secondo ancora con questi due!- protestò venendole incontro.
-Parker!L'invito è stato esteso anche a te?- domandò la detective.
-Oh, no.Ma Mac non aveva voglia di uscire, credo che abbia litigato con Bronson, e mi ha implorata di sostituirla.-
Veronica annuì dirigendosi verso gli altri due ragazzi.-Capisco...- borbottò a bassa voce.
-Inutile dirti di non fare tardi vero tesoro?- domandò Piz venendole incontro e accogliendola con un leggero bacio sulle labbra.Una pressione che a Veronica diede quasi fastidio.
-Volevo aspettare mio padre, ma alla fine si è dovuto fermare al lavoro...- si giustificò lei scivolando dall'abbraccio del ragazzo.
-Allora, come sono le coppie?- domandò Wallace nel tentativo di alleggerire l'atmosfera.
-Io voglio stare con te!- si affrettò a rispondere Veronica gettandosi praticamente sull'amico.-Non ti offendere e Piz, ma noi due stiamo sempre insieme!-
-Per me va bene!- aggiunsero contemporaneamente il ragazzo e una Parker un po' troppo entusiasta per la serata che li attendeva.
 
-Vi stiamo stracciando, dovreste proprio arrendervi!- esclamò Parker osservando vittoriosa i punteggi delle due squadre.
-Animo Veronica!!- si lamentò Wallace scuotendo la ragazza dalle spalle.
-Beh, se volete proprio arrendervi potremmo concordare un trattato di pace più tardi io e te!- concordò Piz ammiccando a Veronica.
Lei sorrise leggermente imbarazzata per la frase del ragazzo e si limitò ad intervenire con una risatina nervosa.
-Avrei...bisogno di una pausa.Qualcuno vuole da bere?- domandò alla ricerca di un'ancora di salvezza a cui aggrapparsi, desiderosa di allontanarsi qualche minuto di quel gruppo di ragazzi sempre perennemente, apparentemente, felici e spensierati.
-Oh, sì...perchè il bowling è uno sport così massacrante!- la canzonò Wallace.
-Ti accompagno?- domandò invece Piz subito al fianco della ragazza.
-No, grazie.Credo di sapere dove posso trovare una Sprite.- puntualizzò Veronica allontanandosi.
Giunta al bar ordinò la bibita abbandonando qualche spicciolo sufficiente sul bancone.Ottenuta la lattina si diresse nuovamente verso gli amici.
Amici con cui non aveva nessunissima voglia di stare in quel momento, amici a cui aveva chiesto lei di uscire.
Lunatica.
-Veronica!- esclamò Piz vedendola tornare.Nella mano destra il suo cellulare.La ragazza allungò il passo.
-Ti stanno chiamando...Wallace ha sentito la suoneria e così...-
La biondina afferrò all'istante il cellulare.Lesse il nome sul display: Dick.
-Sì?- domandò incuriosita dall'improvvisa telefonata e ancora un po' irritata dall'immagine di Piz con il suo telefonino in mano.Non avevano certo un benl rapporto quei due.
-Veronica...hai visto Logan oggi?Intendo, dopo questa mattina.-
La ragazza indugiò qualche secondo ripensando alla sua giornata, anche se in realtà non le andava molto di ricordarla.
-No...- poi corrosa dal dubbio si affrettò a domandare:- Perchè?-
-Beh, non lo vedo da un po'.Non è tornato a casa, ma non importa, non è un tuo problema.Lo troverò, tornerà.Chiedevo solo se per caso lo avevi incrociato in giro.-
Veronica osservò di nascosto i volti dei suoi amici.Stavano tutti facendo qualcosa, anzi, fingendo di fare qualcosa, ma in realtà tutti origliavano la telefonata.
Fece attenzione alle parole da utilizzare.-Non si è presentato a lezione?- chiese un po' allarmata.
-No.Vabbè, ciao Veronica, grazie dell'aiuto.-
-No, aspetta Dick!-
Il ragazzo che dall'altra parte del capo stava per terminare la telefonata si fermò, attendendo una qualche reazione da parte di lei.
-Voglio...essere davvero di aiuto.Insomma, dimmi cosa posso fare.-
-Nulla Veronica, davvero.A meno che tu non abbia installato uno dei tuoi giocattoli sulla sua auto non credo tu possa fare molto.-
La biondina si maledisse all'istante per non aver messo alla fine il localizzatore nell'auto di Logan quel giorno di troppo tempo fa.
-Io....no, non l'ho messo.-
-Allora non mi puoi essere di aiuto.-
La risposta fredda di Dick turbò la ragazza che decise che non le importava di quello che i suoi amici avrebbero sentito o avrebbero voluto capire di quella telefonata.
-E se è in pericolo?- domandò con una punta di agitazione fin troppo evidente e che non tentò neanche di mascherare. -Potrebbe aver fatto un incidente, essere ferito.- 
-Veronica...perchè ti preoccupi ancora per lui?-
Quella domanda la spiazzò.Lo sguardo della ragazza si perse nel nulla.
E' il momento Veronica.
Devo decidere.Mi trovo ad un bivio.Logan o Piz.Piz o Logan.
Era vero.Era tutta l'estate che aveva negato a se stessa la possibilità anche solo di pensare a questo suo dilemma, ma adesso era arrivato il momento.Quel bacio con Logan le aveva allo stesso tempo schiarito le idee e appannato la vista.
Non sapeva se lo amava o meno.Non era più sicura di nulla, ma non poteva continuare a vivere in questo limbo auto distruttivo.
E decise.Fece la sua scelta, imboccò la sua via, la sua strada.
-Immagino che sia per la mia mania di vedere catastrofi, delitti e pericoli ovunque, scusa.Beh, fammi sapere quando lo trovi, io ti devo lasciare.-
Dick tentennò un poco, si aspettava una di quella smielate e fuori luogo comfessioni di amore, ma non ne ricevette alcuna.
Ad accoglierlo un gelido muro che circondava quella ragazza per proteggerla da tutto e da tutti.
-Va bene.Ciao Veronica.-
...
-Ciao Dick.- concluse Veronica sistemendo il cellulare nella tasca posteriore dei jeans.Si voltò preparando il suo miglior sorriso.
-Allora, riprendiamo la partita?-
Tutti si scambiarono sguardi pieni di significati nascosti, escludendo Veronica che di conseguenza domandò nuovamente:- Allora, siete pronti a essere stracciati da una Mars?-
-Sei...insomma, sicura che vada tutto bene?- chiese Wallace avvicinandosi.
Questo loro trattarla con i guanti, come una bambina sperduta bisognosa di affetto e comprensione infastidiva parecchio la ragazza.
-Certo.Va tutto benissimo.-

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Capitolo 12
*** 12.I pensieri che vanno ***


Logan socchiuse gli occhi.Il luogo in cui si trovava non gli era affatto familiare.Si obbligò a sedersi.La testa gli girava e gli facevano male muscoli che non immaginava di avere.
Faticosamente riuscì a distinguere le linee della sua auto.Sparse sui sedili posteriori un po' troppe bottiglie di birra vuote.Ricordava di aver guidato a lungo senza sapere dove andare, ricordava di aver ascoltato la musica al punto da non sentire altro.
Ricordava di aver desiderato non pensare a nient'altro.Anzi, proprio a nulla.
Strizzò gli occhi e concedette uno sguardo all'orologio.
Mezzogiorno passato.
Logan sbuffò e sbirciò fuori dal finestrino.Non aveva idea di dove fosse.
 
 
                                                                    _______________________________________
 
 
Veronica sbuffò nervosamente.
Ultimamente si era trovata di fronte a quella porta un po' troppe volte.Il pugno a mezz'aria poi si decise e diede tre pugni secchi.
-Arrivo!- esclamò una voce al di là della porta.Finalmente spuntò il volto di Dick.
-Ah, Veronica ciao.Scusa se non ti ho più chiamato, ma...Logan non l'ho trovato.Non è tornato a casa, ha spento il cellulare e non ho la minima idea di dove abbia trascorso la notte.- disse tutto d'un fiato accogliendo così la ragazza.
Veronica sorrise leggermente a disagio.-Veramente volevo solo parlarti di alcune novità.-
-Ah...certo, certo, entra pure.- e ancora una volta a sorprendere Dick fu la teatrale freddezza con cui Veronica aveva ignorato le informazioni su Logan.
La biondina si sedette sul divano, seguita dal ragazzo.
-Allora...ho buone notizie, tua madre ha usato la carta di credito in un motel.La stanza l'ha pagata in contanti, ma si è dimenticata del servizio in camera.-
Dick rimase in silenzio.
-L'ho rintracciata Dick.Si trova in un motel a Sacramento.-
Il ragazzo inizialmente non ebbe alcuna reazione, ma lentamente un sorriso prese forma sul suo viso.
-Grazie Veronica.Mi sei stata davvero di aiuto.-
La ragazza estrasse carta e penna dalla sua borsa e ci scribacchio sopra qualcosa commentando.-Qui ti ho scritto il nome del posto, il numero della sua camera e qualche altra informazione che ti potrà tornare utile.Tieni.- concluse porgendogli il foglietto.
Il ragazzo lo accettò sorridendo di rimando.-Beh, credo che sarà la mia prossima meta allora.-
 
Pochi minuti dopo Veronica aveva abbandonato la camera.
Aveva deciso che non le interessava sapere dove fosse Logan.Non voleva saperlo e non desiderava volerlo sapere.
Salendo in auto sintonizzò la radio sul canale sul quale trasmetteva Piz.Il suo programma era ricominciato una settimana esatta prima delle lezioni e lui sembrava essere sempre troppo impegnato, quindi l'unico modo per sentirlo era ascoltare la radio.
Ma Veronica ascoltava senza sentire.
I pensieri volavano e lei cercava di dirigerli lontano da quel nome.
 
 
                                                             ____________________________________________
 
 
Logan aveva ripreso il viaggio di ritorno da circa un'ora.La fuga non programmata doveva terminare subito, era da codardi scappare abbandonando tutto alle spalle.
Una mano fuori dal finestrino ad accarezzare l'aria, l'altra distrattamente posata sul volante.Il ragazzo accese la radio, ma appena riconobbe la voce di Piz la spense.Era l'ultima voce che desiderava sentire.
E nonostnate si proibisse di pensarici in cima alla lista stava la voce di lei.
Desiderava ascoltarla, toccarla, sentire il suo profumo.Ma sapeva di non poter fare nessuna di queste cose, lei non gli apparteneva più.
Quindi, forse per soffrire meno, preferiva non pensarla affatto.
Anche se i pensieri volavano, andavano e irrimediabilmente tornavano sempre a lei.

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