at 11:11 everything can change in Doncaster

di Allie_Mayniac
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** The Nightmare change. ***
Capitolo 2: *** Keep calm and love your bestfriend. ***
Capitolo 3: *** Supernatural bitchies ***
Capitolo 4: *** Stay next to me, forever. ***
Capitolo 5: *** I want to forget, I can't forget ***
Capitolo 6: *** Friends will be friends ***
Capitolo 7: *** Happy Birthday part.1 ***
Capitolo 8: *** Happy Birthday part.2 ***
Capitolo 9: *** I'll be there when you're insecure ***
Capitolo 10: *** Forgive or forget? ***
Capitolo 11: *** Girl,let me love you. ***
Capitolo 12: *** fool girl ***
Capitolo 13: *** Shopping' man ***
Capitolo 14: *** Is it the destiny? ***
Capitolo 15: *** Drowing in my memories. ***
Capitolo 16: *** Letter to fix ***
Capitolo 17: *** The truth hurts. ***
Capitolo 18: *** Black and red. ***



Capitolo 1
*** The Nightmare change. ***


                                HELLOOO EVERYBODY!
 

Alex’

Ecco a voi,una nuova storia.. pensavo di farla durare un massimo di 30 capitoli. Questo non è un capitolo vero e proprio, più un introduzione …
Non ho ancora dato un nome alla protagonista. Spero in qualche consiglio nelle  possibili recensioni.
Per favore, cagatemi ç.ç
                                   
                                                             Un grande bacio, Alex












The  nightmare  change.
 


-DRIIIIIIIIN-
Oh ecco, per la strana,ennesima volta in vita mia sono felice di sentirla traforare i miei timpani e, in questo caso oscurarmi la vista dal mio incubo.
Si, sempre il solito incubo che mi perseguita.
Puntualmente almeno una volta al mese torna, a distruggermi. Questa volta però la scena era più luminosa, aveva una luce violetta,un po’ rosata. Che volesse significare qualcosa? Non lo so.
 
Mi alzo, vado in bagno e mi sciacquo  la  faccia con l’acqua fredda, ghiacciata.                                    
Mi lavo, tolgo quel pantaloncini e quella canottiera bianchi che uso per pigiama e li sostituisco con la solita divisa scolastica. Dio, quanto la odio. In Texas mi potevo vestire normale. In Germania pure, qui in Inghilterra mi ritrovo a indossare una scomoda gonna, una camicia orribile e ruvida, un cardigan e delle calze pungenti .
 
Almeno i capelli potevo tenerli a mio piacimento.  Li feci lisci come mio solito e li buttai sulle spalle.
Scendendo giù a fare colazione mi ricordai la data: 23 Gennaio. Wow. Siamo già arrivati? Fra 6 giorni compio 16 anni. Tutti dicono siano fantastici. Ma non avrebbero cambiato niente.
Trovo mia zia di spalle mentre fa qualcosa in cucina, prendo il giornale che  trovo sul tavolo e vado allo sport, niente che non sapessi. Bene.
Zia Cat: -Hey, vuoi del caffè?              Si grazie …-                                                                                                    

Zia Cat, bel mistero. Abita con noi da quando ci siamo trasferiti qui, l’abbiamo salvata da una marea di debiti tasse e problemi. Ci deve tanto. Più che “ci”, deve molto ai miei genitori.
Se solo mio padre fosse ancora qui con me magari mi preparerebbe lui il caffè la mattina.
E’ proprio inutile, il malumore si è insediato in me stamattina!
Prima faccio il mio incubo, poi medito su mia zia e ora penso a mio padre. E come se non bastasse mi aspetta un'altra noiosissima giornata di scuola. Aiuto!
Eccomi, mentre cammino annoiata verso scuola,quel dannato edificio di mattoni con dentro gente che ti sa solo criticare. Per mia fortuna ho un aspetto normalissimo, magra quanto basta,1.65, faccia credo normale e una media che non scende sotto il 7. Passerei inosservata, se non fosse per il mio strano accento.
Tutti ormai sanno che ho passato 6 anni in Germania e i seguenti, fino ai 15 appena compiuti  in Texas.  Origine dei miei problemi, dei miei incubi,ho detto origine.. Si, non sono ancora finiti.









 Bye guys.
 

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Capitolo 2
*** Keep calm and love your bestfriend. ***


                                                            ...Just a friendy face in a crowd of strangers...



Keep valm,and love you bestfriend



You make me live
Whatever this world can give to me
It's you you're all I see
You make me live now honey
You make me live

You're the best friend that I ever had
I've been with you such a long time
You're my sunshine and I want you to know
That my feelings are true
I really love you
You're my best friend
You make me live

Tu mi fai vivere
Qualunque cosa questo mondo possa darmi
Sei tu, tu sei tutto ciò che vedo
Tu mi fai vivere adesso, dolcezza
Tu mi fai vivere

Tu sei il migliore amico che io abbia mai avuto
Sto con te da tanto
Tu sei la mia luce del sole, e voglio che tu sappia
Che i miei sentimenti sono veri
Ti voglio davvero bene
Tu sei il mio migliore amico
Tu mi fai vivere


                               
[Best friend-Queen]



Cammino velocemente con lo sguardo in basso, conosco il paesaggio intorno a me. Sento qualcosa di umido ma piacevole e dolce sulla mia guancia.
-Buongiorno splendore, come va?-   
-Ciao Juz, una merda… a te?-
-Beh, diciamo che sono positivo come sempre, come mai? Incubi?-     
-Sempre lo stesso…però sta volta era un po’ diverso, aveva una luce violetta. Non te lo so spiegare.-
-Smettila di pensarci, ora pensa a me!Insomma hai un così bel ragazzo vicino!- 
-Certo, lo sai che sei sempre nei miei pensieri! Hahahah-
-Hey stai ridendo! Sono magico!Inchinati al mio cospetto BABY!-  
-Ora non montarti!-
-Zitta mostricciatola, solo perché hai quasi 16 anni non è che ti puoi fare figa eh!-
-Neanche me lo ricordavo! Pensa tu.-
-Sei impossibile ragazza, ma continuo a volerti bene come manco immagini!-

Gli do un bacio nella guancia. Se ora sono sorridente e quasi spensierata è solo merito suo.

-Oggi a che lezioni siamo assieme?-
-Biologia…mi pare tedesco e poi qualcosa che mi sfugge…-
-Al grande genio sfugge qualcosa? WOW! Comunque mi sembra chimica.-
-Si, chimica! Hai preso tutto d ame piccolo genietto!-
-Zitto scemo! Io ho preso da me stessa!-
 
*Julian.*

Non è da tanto che la vedo sorridente! Ogni volta che fa l’incubo rimane tutta la settimana completamente zitta se non per dire ‘Ciao’ o ‘Grazie’. Eppure sono qua,lei lo apprezza. Lei non apprezza nessuno tranne me. Ricordo quando le giravo intorno, all’inizio.

Ero completamente innamorato dei suoi lunghi capelli rossi. Ma è durata poco,una volta conosciuta mi sono innamorato in un modo diverso. Credo che sia la migliore amica che si possa desiderare. Non viviamo di smancerie e bugie. Viviamo di chiacchierate, comprensione reciproca, ci sveliamo segreti a vicenda solo se ci va, facciamo foto e le teniamo per noi, le appendiamo nella sua bacheca  e se ci chiedono se siamo fidanzati rispondiamo : -Sei invitato al matrimonio, si terrà il 30 febbraio!Ci siamo fidanzati lo scorso 30 novembre!-
In realtà quella che è una data importantissima è il 29 novembre. Il giorno in cui siamo andati in gita. Abbiamo passato, per folle sorte, 6 ore di pullman vicini, subito un black out, una sola sosta a ¾ del viaggio. Chiunque direbbe “una gita di merda”. No.
E’ stato li che mi sono dichiarato ufficialmente, le ho chiesto se voleva provare a essere mia amica, e lei ha risposto:- sei sarai davvero un buon amico, sarai il primo in questo posto, se durerai, sarò sempre pronta per te, è una promessa.-
E così fu. Si era trasferita da pochi mesi. Ma mai l’avevo vista parlare o ammiccare, filtrare con nessuno. Solo con me. Sta parlando, ma non sento la prima parte del suo discorso.

-..quindi credo di avere una macro frattura nella mano sinistra, forse giocando a tennis l’altro giorno.-
-Sopravviverai cara la mia Kurnicova!-
-Lo penso anche io, ok ora ho storia, ci vediamo a biologia! A dopo!-
-A dopo Panda!-







Alex’

Hi, hello.goooodbyee ok no.. Scusate se è cortissimo, ma apprezzate le gif e la citazione dei Queen *-* vi aspetto ai prossimi c: tanto love

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Capitolo 3
*** Supernatural bitchies ***


    ♦Supernatural bitchies

 





Ale'x

Chiedo perdono per essere sparita...causa scuola. Voi mi studiate fisica chimica e latino e io vi metto i capitoli ;)

Buona lettura cari u.u


Una normale giornata di scuola,finita la ricreazione (passata con una mia compagna)mi siedo sul banco mettendo i piedi sulla sedia e aspetto che entri il resto della classe, mentre sto su instagram col telefono.
Sento dei tratti di conversazione provenienti da Josh.
-…quindi Tomlinson è diventato famoso! Era compagno di mia sorella tre anni fa..-
E da Elle e Anne.
-…non è carino? Insomma,quegli occhi verdi,i capelli tutti sistemati,è alto,fa calcio,mi hanno detto che è il capitano! Poi so che ha origini italiane,che tu sappia è fidanzato?-
 -che io sappia no,ma sta sempre con quella la- Anne,la solita simpatica … continua sottovoce
-o guarda è seduta sul banco come una cogliona!-
Non resistetti..-Almeno io non sono talmente cogliona da parlare male di una persona seduta vicino a te!-
-Come cazzo ha fatto?- Ma è scema che lo dice davanti a me(?)
-Magari non stavo parlando di te!Ce ne sono di persone che non si sanno sedere!-
-Certo,stavi parlando della professoressa Jones allora!-
-Chi stava parlando di me,signorina?-
-Nessuno,mi scusi prof.-
-Si,ma ora siediti bene,sembri un maschiaccio.-
-Non sono l’unica a pensarlo allora!-
-Zitta Anne,non è giornata!-
-Ero zitta! Tu sei completamente pazza!-
Lascio perdere,per evitare vittime. Strano come certe frasi le sentivo anche se non riuscivo a vedere effettivamente le labbra di Anne muoversi …
Chi è Annie? Bene,non uso termini forti per classificare la gente. Io odio tutti. Ma lei è un'altra cosa,lei è una PUTTANA,ecco l’ho detto.
Da quando sono arrivata ha sempre cercato di mettermi da parte. Ma la classe semplicemente mi ignora,non mi odia. Penso.
 
Bene,alla quinta ora sono con Julian .




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Capitolo 4
*** Stay next to me, forever. ***


Stay next to me, forevah.


Non so che dirvi, Buona lettura :D

                                                                     



-Hey Juz-
-Si Karen?-
-Odio quando mi chiami così, sembri arrabbiato!-
-Scusa, non sono tutti delicati come te haha -
-Stupido.-
-Scusa Panda ,così va meglio?-
-Si, che cosa mi dovevi dire?-
-Sto sentendo una ragazza, si chiama Alisha- lo dice ciondolando come un bimbo, quanto è dolce!


No, non può essere dolce!
Perché?
E' Julian, è il tuo migliore amico!
Ma cosa ne puoi sapere tu!
Io so tutto!
La radice cubica di 234,34?
Non proprio tutto..
Ma poi, chi sei tu?
Non lo sai? Beh, tu puoi chiamarmi come vuoi!
Va bene Tommy?
No, Tommy no?
Ok Tommy!
Odiosa.
 

-Che bel nome, di dove è?-
-Della nostra scuola, è in classe con me nella lezione di matematica.-
-Non intendevo quello scemo! Va beh. E’ una bella notizia, mi fa piacere. Pensavo stessi diventando gay!-
-Hey, come osi? !-

Inizia a farmi il solletico e mentre inizio a ridere come una matta in mezzo alla strada fra scuola e casa sua, sento una voce urlare qualcosa simile ad un ‘Alex’ ma non è quel nome che mi ha colpito, ma la voce. Ne sono sicura. Sta chiamando il suo migliore amico, quello che una volta era anche il mio migliore amico nonché vicino di casa. Costancio. E’ la voce del ragazzo che mi ha ferito. Austin, Austin Carter Mahone. Forse non mi fa bene, ma devo ricollegare tutto e riuscire a rendermi conto che questa è un illusione. Non può essere. Devo smetterla di essere così certa e fiera. Ti prego no!
La stessa sera in cui l ho conosciuto mi aspettavo di averlo per sempre al mio fianco, come amico. Poi ci siamo innamorati l’uno dell’altro. Ricordo perfettamente la sera del mio primo bacio.
 Mi sento sudare le mani, diventa tutto nero.
 
*-Hey  Karen, devo dirti una cosa!-
-Dimmi Austin, scommetto che vuoi un altro hamburger!-
-No, voglio un'altra cosa, però.. guarda là!-
Indica un punto davanti alla panchina dove siamo seduti, io guardo .
Lui mi prende per un fianco, poi con l’altra mano mi gira il volto verso di lui, una frazione di secondo per guardarlo negli occhi ed ecco, sento le sue labbra, quelle fottute labbra che qualunque ragazza con un po’ di gusto desidera. Ho le farfalle allo stomaco, sono con la persona a cui tengo di più nel mondo. Ed eccomi. Forse sono diventata la ragazza di Austin Carter Mahone! *

Chiunque si  sentirebbe solo fortunata, io no. So che così stavo rovinando la migliore amicizia che si possa avere con un ragazzo così bello, non solo di aspetto. E’ perfetto in tutto, simpatico, rispettoso,muoio dal ridere con lui, ma soprattutto amo la sua voce. Sono stata io a scoprirla, convincerlo a fare cover…





Suspanse? Prometto di pubblicare presto il prossimo capitolo ..

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Capitolo 5
*** I want to forget, I can't forget ***


I want forget, I can't forget

 

 

Continua..


Ed è stata a causa di quella voce che l’ho perso. Si è montato. Non mi ha più cercata. Io ero e sono tuttora felicissima per lui. Si merita tutto questo. Ma sono io a non meritarmi tutto questo.
 
Ne sono sicura, quella è la sua voce.
Ma non mi importa, non mi deve importare. Io ho Julian, ho un... un bell’ aspetto? Ma cosa dico, mi manca da morire. Ogni tanto uso la sua felpa, che mi regalò una serata come tante, un felpone rosso, dei Chicago Bulls. Immagino il suo profumo, sento i suo capelli fra le dita. Vedo il suo apparecchio, i suoi occhi dove ci si perde…
Quando certe sere sono sola a casa, nella mia camera.
Mi metto sul letto, una bella playlist di iTunes e dimentico il buio mondo attuale e torno a Sat Antonio, la mia città, ecco. Odiavo la Germania. Odio l’Inghilterra. Amo San Antonio.
Mi mancano lui ed Alex, sebbene mi abbiamo abbandonata.
 

Mi ritrovo sul divano di casa di Julian.
-Che succede?-
-Devi smetterla di tagliarti. Sei svenuta di nuovo..m forse è stato meglio così-
-In che senso?-
-Beh Karen…-
-CHE CAZZO MI DEVI DIRE JULIAN MARCO JEX?-
-Karen…-
Entra sua madre spaventata.
-Ho sentito delle urla, tutto ok?
-Stia tranquilla signora, ora devo andare .. a presto..credo. Buona giornata! Julian, mi aspetto una chiamata prima di domani.-
 

*Austin*
Sto inseguendo Alex, mi ha fregato di nuovo il telefono per guardare le immagini.
Crede forse di trovare immagini compromettenti da pubblicare su twitter? Non ce la farà, non se c’è il Pin.
L ‘ho perso. Mi sono distratto ed è sparito.
Lo chiamo. Ma niente, tutto ciò che sento è un cane che abbaia e una voce familiare, anzi due voci. Che ridono. Un ragazzo e una ragazza.
Doncaster è davvero carina, ma non è il paese a rendermi così carico.
Voglio cercare quella voce. Confessarle di non averla mai dimenticata sul serio. Di aver fatto finta.
Ma ricompare dal niente Alex con una faccia delusa.
-Uffa Austin, non puoi mettere il Pin!-   
-Si che posso, dammi qua. E andiamo a mangiare.-
-Ok. Che dici se poi andiamo al cinema? Abbiamo ancora 3 settimane e già  mi annoio!-
-Beh..io non..ok, Cinema sia.-
-Bella brò –
Non ce la faccio, mi si è bucato lo stomaco. Ho 16 anni e non sopporto il fatto di aver perso una persona fantastica da mesi e mesi.
Sempre io vado per il meglio! Se non fosse stato per lei canterei ancora di nascosto in camera mia. Quanto mi distrugge la lontananza. Il non poter sapere neanche se è viva. Ma credo non sia quella la sua voce. Non può essere.
 

*Karen*
 
-Karen, se mi potessi sentire sapresti che  ho voglia di abbracciarti fortissimo e non lasciarti più-
Voce strana, bassissima, quasi un soffio.

-Julian, hai parlato tu?-
-No, sono zitto.-
-ma ho sentito una voce, una frase dolce-
-Che voce era?-
-Non lo so, ero distratta.-
-Era la tua immaginazione, stai tranquilla-
-Sarà…-
Sarà un cazzo, io l ho sentita,non mi prende in giro!
-Sta per iniziare How I met your mother! Facciamo una pausa dalla biologia e continuiamo dopo! Barney e Ted hanno la precedenza!-
-Ok  brò! SUUUUBITOOOO-
Mi butto correndo per il telecomando e poi nel pouf.
-Fammi spazio!-
-Vai sul divano!-
-Sti cazzi, voglio stare qua! Si vede meglio!-
-Tanto sai tutte le puntate a memoria!-
-Ma è più comodo!-
-E vieni!-
-Sei troppo grassa fammi spazio!-
-Stai scherzando?-
-Certo! Ora zitta e metti il 13.-
-Subito.-




                                                                                



Beh, era un capitolo orribile, ma i prossimi (spero) vi piaceranno di più ..spero.


                                         

                                                      besos
                                                                                     
                                                                                 xx Alex 

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Capitolo 6
*** Friends will be friends ***




Forse è meglio spiegare che,siccome Karen è stufa di essere sempre confusa,piena di dubbi, ha lasciato stare Julian,l ha lasciato in pace e ha evitato di pensare ad Austin ed Alex. E' un capitolo breve... ma recensite se vi va ;)
 

Friends will be friends

It's not easy love 
but you've got friends you can trust
Friends will be friends
When you're in need of love they give you care and attention
Friends will be friends
When you're through with life 
and all hope is lost
Hold out your hands cos friends will be friends right till the end
Now it's a beautiful day
The postman delivered a letter from your lover
Only a phone call away
You tried to track him down but somebody stole his number
As a matter of fact
You're getting used to life without him in your way.


Non è facile amare 
ma hai degli amici su cui contare
Gli amici sono amici
Quando hai bisogno d'amore loro ti danno cura e attenzione
Gli amici sono amici
Quando hai chiuso con la vita 
e tutta la speranza è persa
Stendi la mano perché gli amici sono amici fino alla fine
Ora è un bel giorno
Il postino ha portato una lettera del tuo amore
Lontano solo una telefonata
Hai provato a rintracciarlo ma qualcuno ha rubato il suo numero
In realtà
Ti stai abituando alla vita senza lui con te.

Ecco 28 Gennaio,domani compio 16 anni. Julian mi ha promesso che mi porta un regalo fantastico,e che mi dedica tutta la giornata. Quanto lo posso dorare?
Lo conosco da pochi mesi,ed è impressionante quanto ci tenga a me.
E’ un ragazzo fantastico..mi dispiace disturbarlo e rubargli il tempo che potrebbe passare con tutte le ragazze e gli amici che vuole.
Mi preparo,mentre mi trucco,sento una voce. Mi spavento tremendamente. La voce continua ma non riesco a capire cosa dice..si fa più chiara.
-Next to you è la più adatta a lei,il suo sorriso è perfetto. Ama Chris Brown,mi sembra apprezzi Bieber. E’ perfetta. Ascoltami.-
-Non sono convinto. Never say never?La ama,e non è l'unica.-
-E’ una delle sue canzoni preferite,ma non so il testo…magari la deprime.E non conosco il resto..senti..-
Come cazzo faccio a sentire la voce di Julian e di Deborah? E di che cazzo stanno parlando?
Sto impazzendo.

Metto velocemente il mascara e scappo dalla cucina dopo aver afferrato una pasta portata da Zia Cat stamattina.
Apro la porta d’ingresso e trovo Julian vestito con una bellissima Varsity Blu e le blazer rosse.
-Sei un figo oggi tesoro!-
Mi accorgo solo dopo aver parlato che è al telefono.
-Oh scusa Deborah,ci sentiamo ..ciao..-
 -Scusa,non sapevo fossi al telefono.-
-Tranquilla tesoro mio!-
Mi da un bacio nella guancia,si ferma un attimo come se si fosse appena ricordato qualcosa e mi abbraccia strettissimo mettendo la faccia nei miei capelli.
-OOOOOOH un abbraccio a koala! Quanto ti adoro!-
-Ti prego,ridimmelo!-
-Ti adoro Julian,ora andiamo sennò mi emoziono e divento un panda!-
-Ok,ok. Ma solo perché devi essere più che perfetta per domani!-
-Hahahaaa stupido.Dai andiamo-
 
Come dire,è stata una giornata normale.

Niente in questo momento mi avrebbe fatto sentire meglio di una playlist contenente i Blue(buoni e “vecchi” Blue) Believe e Contrast. Quei 4 sono stati la mia infanza, Conor è uno dei pochi su cui posso ancor contare,sebbene non sappia della mia esistenza. Bieber,beh… credo sia adatto a queste circostanze.
Parte Pictures  e alzo al massimo il volume rischiando di perdere l’udito.

*___________________________________________________________________________________________________________*

E’ il 29 sera,manca un ora per uscire con Julian e Deborah,e fin ora  come “16 anni” sono stati una merda.
E siccome sono talmente masochista,ripenso a tutto.


Mi sveglio svogliata come sempre.

Mi preparo. Zia Cat mi da il suo regalo,una t-shirt dei Guns’s Roses,fantastica!
Mi dice che la mamma sarebbe tornata per mezzogiorno in modo da preparare il pranzo,per stare assieme. Finalmente.
Esco di casa,con le auricolari,e stranamente un sorriso splendente e la maglia nuova.
Noto che ho le vans entrambe slacciate. Mi poggio un ginocchio per allacciarne una.
In quell’esatto momento passa Anne. Strano vero? Abita dall’altra parte della città  e non passa mai nel mio quartiere..
-Ah ma guarda qua! La novellina! Ora potrai passare dalle lamette all’alcol! Almeno magari capisci anche se sotto effetto sbornia,cosa vuol dire divertirsi!-
-Ah,ma che gentile! Non sapevo ti ricordassi il mio compleanno!-
-Il tuo amichetto,mi ha chiesto se per favore ti facevo gli auguri. Tanto sarò l’unica,ne sono sicura!-
Non rispondo ma mi limito a rimettermi le auricolari e a pensare ai Gorillaz in quel momento in play.
Arriva Julian proprio mentre mi sto rialzando dal marciapiede davanti a casa mia.
-Ciao Juz!-
-Tesoooorooooo!!!Auguri! Haiiii 16 anni! Non sei felice? A pranzo ti porto fuori!-
Mi abbraccia e mi riempie di baci nelle guancie,in fronte e sul naso senza controllo.
-Stop! A pranzo sono con mia madre.Mi dispiace..-
-Tranquilla! Vorrà dire che ti porto a cena fuori con Deborah,ti va?-
-Adoro quella ragazza…ma ora dimmi una cosa.-
-Cosa Bellezza di una mia adorata migliore amica!?-
-hahaha..beh. Perché hai detto ad Anne di farmi gli auguri! Sei impazzito?-
-Che troia….se ne inventa una al giorno- le sue labbra non avevano ancora iniziato a muoversi mentre lo diceva.
-No,non sono stato io. L’avrà letto su facebook..-
-Non ho facebook!-
-Su….Tumblr?-
-Non l’ho scritto. Solo su twitter..-
-Twitter?-
-Oh cazzo.-
-Perché?-
-Se è su twitter e mi segue sono fottuta!-
-Ma perché?-
Non capiva,non capiva ciò che significa quel social network per me.
-Scrivo tutto ciò che penso là dentro!-
-Oh cazzo!-
-Vero’Vabbè,ora vado a lezione..ci vediamo dopo tesoro..-
-A dopo,poi ne parliamo,ti voglio bene,e di nuovo auguri.-
-Anche io,grazie,di tutto.-


Me ne vado a lezione,pensando all’imminente scassamento di palle. 





Prima di tutto vorrei dirvi che adoro questo capitolo,ci stiamo avvicinando alla parte più ARRGGH(?)
E poi che trovo che la canzone (sempre dei Queen) sia perfetta a questa Fanfiction,o meglio..a questi primi capitoli.. Un bacio alla Harry Styles(?), xx Alex



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Capitolo 7
*** Happy Birthday part.1 ***





Happy Birthday!  part.1 



Passai 5  delle ore più imbarazzanti della mia vita. Tutti a farmi gli auguri con una tale falsità… arrivarono a cantarmi la canzoncina “Happy birthdayyy tooo you” almeno 8 volte.
Ma se pensavo che quella fosse la parte triste non avevo ancora finito di imparare da mia madre.
-Zia Cat dove è mamma?-
-Non è tornata, ma ha chiamato e ha detto che ha un in impegno, non torna per pranzo. Ti dispiace?-
-Tranquilla zia, sono abituata.-

Presi il telefono e senza pensarci chiamai Alex, non lo sentivo da tanto,troppo e mi mancava la sua voce.

-Questa è la segreteria telefonica del numero..-
-Ma che palle! Non posso proprio fare niente oggi!-

Neanche finito di dirlo che alla tv diedero un documentario su Rita Ora, una delle mie cantanti preferite, alzai il volume e PuF. Apparve la scritta “assenza di segnale”.
Mmmh bene.

Pranzai alla bene e meglio,come sempre, da sola. Ma mentre lavavo i piatti sentì le prime note della mia suoneria. Mi asciugai le mani e velocemente risposi senza guardare.
-AAAAAAAAAAAAAAUUUUUUUUUUUUGGGGGGGGUUUUUUUUUUUUUUUUUUURRRRRRRRIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!!!!!! Stasera ci sono anche io con te e Julian, scusami se magari ti do fastidio.. dimmelo in tal caso.-
-Ma tranquilla Deby! Sei sempre accetta per me!-
-Bene! Oggi a scuola non c’ero perché avevo un impegno, ma stasera sarò presente! A dopo bellezza!-
-A dopo Deborah!-

Chiusi la chiamata, sorrisi.
Dopo mezzora di noia totale mi preparai e andai a farmi una partita a tennis. Almeno quello non mi avrebbe delusa.

Finì dopo un’ora e mezzo.

Mi feci la doccia e appena finito di asciugare i capelli risento il cellulare squillare. Risposi nuovamente senza guardare. E forse feci bene.

-Ciao Karen, ti prego non chiudermi il telefono in faccia. Voglio parlarti un po’.-
-Beh..ok Alex.. ti ascolto.-

Ed era vero, cos’altro potevo fare? In realtà, l’avrei ascoltato per ore dire qualunque cosa solo per sentire il suono della sua voce.

-Allora, prima di tutto Auguri! Sono 16 eh? Mi ricordo ancora i tuoi 15! Che spasso!-

Mentre lo disse guardai il ciondolo dei doni della morte in oro con sopra incisa una scritta:

‘A-K-A forever’.

Me l’aveva tempo fa. Lo avevo tutti i giorni.
 
-Secondo, non ti ho dimenticato in questi mesi. E’ che ho avuto dei problemi, non poco gravi. Eri sempre fra i miei pensieri ma non ho mai avuto il coraggio di fare niente, neanche di mandarti un SMS. Sono distrutto Karen, mi manchi troppo, anche ad Austin . Ma è troppo orgoglioso per ammettere di essere una testa di cazzo. Ma anche io lo sono, ho dato retta solo a lui quando ti sei trasferita. Ma vi voglio bene. A tutti e due. Non faccio preferenze. Mi dispiace dirtelo ora, ma con te ho passato i migliori anni della mia vita. E’ uno schifo ora. Con Austin abbiamo fatto pace da poco. E’ diventato troppo orgoglioso, è cambiato davvero. So che non lo vuoi neanche sentire nominare. Ma mi devi aiutare. Se non vuoi fa niente. Ma sappi che tu sei l’unica che in realtà è sempre stata al mio fianco, anche se sono stato io a farti del male. Grazie, io….io ti amo Karen, sei la mia migliore amica. Lo sarai sempre, grazie a Dio .Ti ricordi no? Io quello che si faceva figo, Austin il coccolone che impazziva quando cantavamo assieme che ti chiedeva di insegnargli a giocare a tennis ma alla fine non lo faceva perchè si vergognava?Lui, l’Austin che evitava le attenzioni..qualcosa è cambiato e, non so se totalmente in meglio..-

Le lacrime stavano scendendo sulle mie guancie rosse. Credevo che non ci tenesse a me. Non mi importava più del mio orgoglio. Ma essendo testarda diedi una risposta forse troppo fredda per ciò che mi aveva appena detto, ma fin troppo dolce per ciò passato nei mesi precedenti.
-Senti Alex, fosse stato per me, saresti mio fratello. Io non ti prometto niente, nè ti posso dire niente. Niente oltre a questo..-

Mi venne da deglutire.

-Finche non starai benissimo, al meglio. Io starò male, più di te. Io ci tengo davvero. A te e purtroppo anche a quell’idiota di amico che ti ritrovi, vorrei fosse rimasto il solito. Mi mancate, ma sto cercando di abituarmi a questo inferno di debolezze. Grazie tante per gli auguri, non potevi farmeli in modo migliore. Ti voglio bene. Ci sentiamo.-

-Ciao Karen ,grazie. Credevo non mi avresti ascoltato, ne avevi tutti i diritti. Ci sentiamo..-

Chiusi la chiamata e iniziai a piangere in silenzio, pensando a ciò che avevo passato di bello con loro due, Austin e Alex. I migliori amici che una ragazza di San Antonio potesse desiderare.

Mi dedicai al far ritornare il mio viso alla felicità. Perché alla fine sono felice. Felice di aver risentito la voce di quello che potevo ancora definire amico. Di quel ragazzo che mi ha cambiato radicalmente.
Fosse per me giocherei a scacchi e infornerei biscotti a tutte le ore,come una pensionata.

Gli devo ancora qualcosa. Sono io la debitrice. Non sembra, ma è così.
Eppure ho una nostalgia pazzesca. Ma non è sola. C’è una grande speranza, come se li sentissi vicino a me.

Inoltre, Austin non si ricorda mai nessun compleanno oltre il suo.



  



Alex’
A essere sincera,mi sono impegnata molto in questo capitolo. Spero vo piaccia ç.ç
Inoltre manca davvero poco a un ..colpo di scena(?) troppo tenero adjkfl aspetterete..



SPOILER

-Hey Karen!Finalmente ti sei svegliata!-
Non identifico la voce.
-Mi sono spaventato tantissimo!-

Un'altra voce dice spaventata qualcosa che non afferro poi sento un “Sei diventata una meraviglia sempre più bella,mi dispiace così tanto non esserci stato!”


                                           
                                                                                                                Xx Alex

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Capitolo 8
*** Happy Birthday part.2 ***


Happy Birthday!  part.2



Passai una splendida serata. Cenammo,facemmo milioni di foto,ma la cosa più bella fu sicuramente Julian, cerca sempre di rendermi felice! E in quanto Deborah,beh forse senza volerlo sta diventando importante per me,un amica è ciò che ho sempre desiderato.
Ilregali? Di Deborah,è la nuova Wilson uscita a novembre (racchetta costosissima fantastica asdfjilhsuf) e Julian,qualcosa di fantastico,le tre Greatis Hits dei Queen, e 2 album di Chris Brown.
E poi,non lo dovrei venerare?
 
 
Nei cinque giorni successivi ,mi arrivarono un messaggio di buongiorno di mattina ,di buon pranzo nei pomeriggi ,di buona cena di sera  e di buona notte verso sera tarda. Da Alex. Dopo due giorni è facile abituarsi,rispondendo sempre.
Ma ci fu un altro fatto a colpirmi. Ricevetti anche un tweet.
“@******* vuoi assistere al concerto di Brighton il 23 febbraio? Ti aspettiamo comunque il 5 di  marzo  per le prove del video ;) xx”
Era un tweet di Chris, il cugino di Austin non che amico suo e di Alex. Non che (da quanto detto da Alex nei giorni scorsi) aiuto-manager di Austin.
Video?Stiamo scherzando? Non è uno scherzo divertente. Affatto.
_
Volevo avere conferma,chiamai Alex.
Rispose dopo qualche squillo.
-Pronto Karen?Come va?-
-Bene Alex,senti..sai niente su questa storia del video e del concerto di Brighton-
-Ti è arrivato l’avviso?Me l’hanno accennato,ma ero occupato a sistemare un corto .-
-Si..ma non ho capito niente..-
 
La confusione inizia ad aumentare,facendomi strofinare le mani sule gambe.
 
-Non sono adatto a spiegartelo.. aspetta che ti passo…-
Sentii urlare dall’altra parte un fragoroso  “AAUUUSTIIIN VIEENI UN ATTIIIMOO”
Dopo neanche 10 secondi mi parlò la voce più melodiosa che possa esistere.
-Pronto? Ti devo chiedere se accetti un ruolo molto importante,almeno per me lo è,vorresti interpretare la mia.. diciamo ..ehmm..”ragazza” nel video di 11:11?-
Non risposi,la mia mente si annuvolò.. mi tornò in mente il momento in cui Austin mi portò sulle montagne russe e per la paura nascosi la faccia sul suo petto. Quando registrai la sua prima cover,quando aiutai per il video di Someone like you. Quando sentii per l’ultima volta le sue labbra sopra le mie,il suo apparecchio contro i miei denti. A quando sentivo quella voce dal vivo ogni giorno,e non dopo mesi da un telefono. Mi arrivò una stretta allo stomaco.
-Ci sei? Ehy..-
-Senti…ehmm-
-Quanto sarai pagata?Beh,abbastanza fidati. Io non organizzo questo video,se non per l’idea iniziale. M a ti prometto che..-
Cerca di nascondere l’imbarazzo,si capiva da come cambiava la voce. Ma mi limito a rispondere con tutta la tranquillità possibile.
-Non voglio promesse … di do la conferma domani sera verso le..?-
-Verso le 9? Avvisami,puoi cercarmi anche a questo telefono.-
-Ok,A-a-austin.-
-Ciao bellissima. Mi manca troppo stare con te.-
*Bip.Chiamata terminata*
 
Non so quanto, due,tre,dieci secondi,forse minuti,ci vollero a farmi realizzare il significato di quella frase.
Restando seduta sul letto ancora col telefono in mano,guardando lo sfondo.

                                        


 
Me lo immaginai su quel divano,di casa mia. Mi venne in mente in come nel mese stesso in cui mi trasferii in Texas diventai amica di quell’angelo. Quell’angelo con cui in inverno mi guardavo i film stravaccati sul divano con mille copertine sopra e la cioccolata calda. Scambiandoci prima battute sul cartone animato,poi su gli Harry Potter,fino ad arrivare a scambiarci baci davanti a film che neanche ricordo.
Me lo immagino mentre mi bacia la guancia per la prima volta prima che io entrassi a casa mia a circa 12 anni.                                                                                                                                                        E’ come se ci sia sempre stato.
No,in realtà c’è sempre stato anche in questi mesi. Solo che non  lo sapevo.
 

A cena non mangio quasi niente.
Vado a letto ascoltando ‘Drowning’ e ‘The Scientist’ all’infinito. Come una droga.
 
Faccio incubi,incubi e ancora incubi. Sono le 6.52 quando mi sveglio urlando dopo aver avuto dopo una settimana il mio incubo. Sempre lui.
Non mancano neanche  10 minuti alla sveglia,quindi mi alzo . Il silenzio è inquietante come non mai. Mi preparo . Sento Zia Cat armeggiare con pentole e stoviglie varie. Per colazione non mi faccio preparare altro che un caffè. Esco  10 minuti prima dell’appuntamento da casa,immersa nel mio cappotto e nella sciarpa blu intrisa ormai del mio profumo.
Aspetto seduta sul gradino del vialetto di casa mia,leggendo distratta un libro di cui devo fare la relazione.
Vedo Julian arrivare con un enorme sorriso sulla faccia. Mi guarda e osserva i miei occhi mentre mi alzo e gli vado vicino senza guardarlo in faccia.

-ehmm..ok.-

Fa una pausa come per iniziare a recitare un monologo,poi con voce calma mi parla.

-Qualunque cosa tu abbia ora,quando vuoi,parlamene. Sono qui per te. E ti prego..-
 Guarda le mie mani,e io le nascondo fino a tutti e due i polsi nelle tasche.
-Smettila,sei fantasticamente fantastica(?) ma non devi rovinarti così-
 Rispondo fiacca chiedendomi se devo alzare lo sguardo.
-Si..-
-Guardami,e prometti che la smetterai di farti del male! Non te lo meriti! E ora fingi almeno un sorriso,che siamo quasi a scuola!-
 Nel momento stesso in cui decido di guardarlo negli occhi cambio idea come per istinto,e il mio sguardo finisce in due sagome alte,con due facce divertite,forse eccitate.
 Un ansia mi trafigge  il petto e mentre mi aggrappo al braccio del mio migliore amico  mi si oscura la vista ,sento la caviglia sinistra fare crac.
 
 


        

       

        


Emmh emmh , suspence? Godetevi le gift molto rawr (?) a presto ..forse..

                                                                                                          xx Alex

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Capitolo 9
*** I'll be there when you're insecure ***


 I'll be there when you're insicure..




-Hey Karen!Finalmente ti sei svegliata!-

Non identifico la voce.E' come un sogno,ma sento troppo dolore perchè lo sia.

-Mi sono spaventato tantissimo!-

Un'altra voce dice spaventata  qualcosa che non afferro poi sento un “Sei diventata una meraviglia sempre più bella,mi dispiace così tanto non esserci stato!”

-Sta arrivando tua madre!Era preoccupata!-

Apro gli occhi e mi ritrovo sul divano di casa di Julian,con davanti a me lui con un aria stressata.
Vedo Alex,si,Alex Costancio sul tavolo mentre guarda con uno strano interesse una penna. Il mio sguardo cade sulle mie mani non più congelate. E capisco perché, intrecciate alle mie,ci sono altre due mani, maschili, con al polso sinistro un braccialetto nero e uno rosso,uguale a quelli nel mio polso destro.

-Hey Karen,mi sono preoccupato tantissimo io ti dovrei fare mille e mille scuse,per tutto. Ma non trovo le parole..mi perdoni?Quei tagli?Insomma..puoi almeno far finta di conoscermi..non so. Oh mio Dio! Sto impazzendo!-

I miei occhi iniziano a riempirsi di lacrime. Si avvicina Julian preoccupato e guardando come desolato Austin mi abbraccia,per quanto possa essere possibile. Provo a mettermi seduta ma non trovo le forze,e la mia caviglia si lamenta.

-Stai giù tesoro..credo che questa volta non risolverai con una benda..aspetterai per il tennis.-

Vedo Alex alzarsi e avvicinarsi incerto mentre Austin per qualche strano motivo leva le mani come controvoglia dalle mie e collega il suo iPhone alle auricolari,tutte aggrovigliate . 
Con quella poca forza che mi sento parlo a voce bassa.

-Alex,è strano vederti di persona. Sei cambiato tantissimo!-

-Karen! Sei sempre più bella! Mi sei mancata!-

CI sono pause lunghe dopo le sue parole,in modo da farmi capire cosa sta dicendo,se è lui a dirle e se sto sognando.
Si siede in una sedia vicino a quella di Austin e mi chinandosi su di me mi da un bacio quasi impercettibile in fronte e sussurra.
-Ti voglio,vogliamo bene Karen.-

A quel punto,riuscendo a mio malgrado a non piangere,Austin mi passa delicatamente un auricolare,l’altra la mette lui. Mentre mi asciuga la lacrima che mi stava per uscire dall’occhio,sorridendo.
Parte la base di una canzone. Lui mi guarda il ciondolo dei doni della morte e sorride tirando fuori i denti,ormai perfetti. Io ascolto chiedendomi se è qualcosa di  che  conosco. Ma quando inizia a cantare la voce capisco qualcosa.
Austin vede la mia espressione,probabilmente stupita,e mi parla,sorridendo.

-Ti piace? Ho impiegato  un sacco a scriverla,ho sempre pensato a te. –

Rispondo ancora meravigliata dalla dolcissima canzone nel mio orecchio.

-E’..é stupenda!Sul serio,Austin!-

Mi riprende di nuovo le mani tra le sue e io sorrido,stregata dalla melodia nelle mie orecchie. Vedo le sue guancie farsi rosse.Il mio unico neurone finzionante fare le valige.

-Quindi questa è la famosa 11:11?-

-Esatto. Oh guarda,è arrivata tua madre.-

Mi sorride,e mentre prende delicatamente l’auricolare e sistema tutto si sente il campanello. Julian apre la porta. Entra mia madre,spaventata.

-Karen!Tutto a posto?Meno male c’eravate voi ragazzi! Come stai tesoro?-

Tesoro?era da quando avevo 7 anni che non mi chiamava così.

-Bene,cioè..mi fa un po’ male la caviglia e sono stanca. Ma un attimo.. perché sono qui?-

-Non lo so esattamente,mi ha chiamato il tuo amico dicendomi di venire a casa sua che eri svenuta..-

Julian si avvicina,rimane in piedi mentre Austin e Alex rimangono seduti. Tutti e tre mi guardano,con degli sguardi mai ricevuti da mia madre.

-Ora andiamo all’ospedale..non mi va giù questa storia che tu svenga così all’improvviso!-

Julian percepisce la mia richiesta di aiuto,forse nel mio sguardo,o in un mio sbiancamento.

-Stia tranquilla signora!La porto io,cioè noi all’ospedale!Lei torni a lavoro!-

-Sicuro ragazzo?E come la porti?-

Vedo Julian sbiancare a sua volta così rispondo io.

-In macchina..-

Mia madre mi guarda sospettosa.

-E di chi?-

Questa volta è Alex a rispondere.


-A 5 minuti da qui c’è lo studio in cui Austin (lo dice indicandolo) sta registrando,e c’è il suo manager.. è come il nostro autista ormai.-

Mia madre sembra ancora dubbiosa,ma più tranquilla.

-Sicuri? Mi posso fidare?-

-Mamma,li conosco da mesi-barra-anni. Se ti ricordi loro due sono di San Antonio e lui(indicando Julian) è il mio migliore amico! Stai tranquilla.-

-Ok,chiamatemi come arrivate e come avete notizie! Stammi bene tesoro!-

Mi da un bacio in fronte ed esce salutando con un ‘ciao’.

Sospiro.

-Grazie ragazzi!-

Alex si alza,mi sorride e mi tocca delicatamente la spalla.

-E’ meglio andare,chiamo Jessica.-

Al mio sguardo interrogativo Austin sospira.

-La mia trucattrice-barra-parrucchiera-barra-stilista,giusto per citarti,andiamo.-

-Vedo che non hai perso la tua simpatia Mahone!-

Sembr rimanerci male. Povero Carterino(?)

 

 


 HE HE HE HE HEEE! 

Quuiiindii...siete colpite ? Ne è valsa la pena aspettare 6 miseri giorni per questo? Io credo di no,ma spero di si.
Fuori il sole splende e c'è qualcuno gridando da 10 minuti come un assatanato. Non scherzo. Quindi se non troverete un nuovo capitolo potete venire al  mio funerale ;) tutti invitati!
YUPPYYY.. ok no basta.
Ora faccio la seria. PFF

Il prossimo capitolo arriverà moolto probabilmente anche dopo il 7,dato che questi giorni non sono mai a casa e poi inizia la scuola e devo anche studiare e bla bla bla.. RIngrazio chi ha recensito in passato e invito voi lettori clandestini(?) a dirmi cosa ne pensate qui sotto.. e non qua sopra(?)

Scusate ancora una volta i miei scleri,compreso questo stile DanieleDoesntMatter :') bacioniii xx Alex


 

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Capitolo 10
*** Forgive or forget? ***


I'm back,bitchieeeezzz
Ok,sparatemi,trucidatemi,impiccatemi,fatemi il solletico e se volete mettetemi a dieta(no,questo no).

Ma sul serio,non è colpa mia se vi ho fatto aspettare o: 
Vi dico solo che questo capitolo mi fa un po' cagare,ma vi spiegherò delle cose sotto c: 
Magari recensite u.u #tantolove

Ps non posso mettere una gift..nel prossimo ne metterò due u.u 


forgive or forget?



-Signorina lei ha i valori molto bassi,è sicura di avere un’alimentazione continua e regolare?-
Non posso mentire, non servirebbe  a nulla.
-In questo periodo no,mangio poco e bevo molto.-
Mi meraviglio di quanto la mia voce esca convinta,quasi quanto quella rassicurante del dottore.
-Alcolici?Non si sa controllare?-
-No,niente alcolici. Al massimo una mezza birra col kebab il sabato. Anche se ultimamente non vado neanche più a prenderlo,il kebab.-
-E allora cosa beve?-
-Caffè,orzo..a volte teh, limonate e tisane.-
-Ok,se è la verità si risparmierà una lavanda gastrica ed è un punto a suo favore. Dopo quest’ultimo esame avremo,si spera,delle conclusioni.-
-Wow.-
-Non è la prima volta che sviene a quanto pare.. le faremo sapere tra una settimana i risultati,può tornare a casa. Ha qualcuno ad accompagnarla?-
-Beh,si.-
-Non sembrano maggiorenni.-
-Hanno la mia età,ma sono affidabili.-
-Arrivederci!Siate prudenti,ma sembra una ragazza a posto. A presto.-
-Amm-arrivederci..dottore..-
 
Dopo 10 minuti di viavai(?) nei corridoi pieni di odore di igienizzante riesco a uscire scortata da una simpatica infermiera che mi fa il cervello a omogeneizzato a forza di chiacchere.             
Trovo un ansioso Julian ad aspettarmi,seduto con i gomiti sulle ginocchia,a poche poltroncine di distanza da Alex.
Appena quest’ultimo mi vede arrivare con le stampelle capisce al volo dal mio sguardo interrogativo e alzandosi,mi viene in contro per spiegare.
-Austin non ce la faceva più ed è uscito. Sai che odia gli ospedali.-
-Beh,non credo che ci sia una persona che li ama. Comunque,mi potete accompagnare a casa? Sono stanca,se volete vi offro il pranzo,tanto oggi Zia Cat è al ritiro in parrocchia.-
-Ora decidiamo,ma devi mangiare e riposare. Ti lasciamo tranquilla.-
-Ok,tu spera solo che mia madre non scopra che hai guidato tu. Odia vedere ragazzi alla guida,li reputa immaturi e pericolosi. Non ha tutti i torti ma tu,tu sei bravissimo Costancio..-
Mi rendo conto di star farfugliando,come sotto effetto di qualche strana droga o medicinale.
-Grazie Karen..Andiamo..-
Mi avvicino a Julian che mi prende a braccetto tenendomi con l’altra mano la stampella ormai inutile. Non vedo l’ora di mangiare. Ok,questa era ironia pura.
-Beh panda,mi farai morire!-
-Scusami,ma non abbandonarmi proprio adesso.-
-Io non ti abbandonerò mai. Sei tutto ciò di cui ho bisogno. Sei l’amore nella mia vita,sei troppo importante,abbandonando te abbandonerei la voglia di vivere e il vero me stesso.-
-Mi colpisci sempre con queste frasi dolci all’improvviso. Ora portami a casa e ti faccio una statua.-
-Sempre acida tu eh? Mi piaci così,andiamo brutta sfigghy(?)!-
-Magari avendo la forza riderei,o ti colpirei tra le gambe,probabilmente la seconda.-
Scorsi la figura di Austin poggiata alla portiera dell’autista,con lo sguardo sul marciapiede e una sigaretta accesa tra due dita,parlando con Anne guardandola mordendosi il labbro.
Momento,sigaretta?Anne?
-E meno male che non avresti mai ritoccato niente riguardante alcool e fumo!Meno male che ti ero mancata tantissimo. Ma non ti vergogni? Vieni qui dopo mesi di angoscia e malori,tagli,tristezza,malinconia e dolore non solo fisico,per causa tua. Non mi chiedi manco scusa in modo decente. Mi fai sentire in paradiso solo facendomi sentire la tua voce per poi sbattermi in faccia una delle tue promesse inutili e fartela con quella merda mentre io sto uno schifo! Non rivolgermi mai più la parola! Non osare!Avrei altre mille cose da dirti,ma ti dico solo questo: SEI STATO IL MIO TUTTO AUSTIN,TI HO AMATO COME NESSUNO OSEREBBE FARE A UN RAGAZZO DI 15 ANNI TRA L’ALTRO FAMOSO,grazie a me. MA IO L’HO FATTO E ME NE PENTO. Mi fai schifo Austin,mi dispiace. Esci dalla mia vita,o sarà la vita a uscire da me-
 
Senza dare attenzione alle braccia di Julian fermarmi,o a una possibile risposta di Austin corro via,per quanto le mie gambe me lo possano permettere. Ma a questo proposito,riesco a raggiungere solo l’ufficio postale a due isolati da casa mia. Non riuscendo più a rialzarmi mi rassegno all’idea di scappare e mi siedo sul marciapiede deserto,sperando di non sentire i passi di qualcuno meno che il mio migliore amico. E qui sorgeva il dubbio. Stavo pensando ad Alex o Julian?
-Hey panda,sei stanca,vieni a casa mia e ti riposi là,dove posso aiutarti se ti vengono gli incubi o ti senti male. Ti prego. Devi smettere di chiuderti in te stessa. Vieni con me ti prego. Non sarei ancora qui se non fossi disposto a sopportarti e aiutarti.-
-Scusa e..grazie.-
Senza alzare comunque lo sguardo dalla strada cerco di alzarmi ma un'altra voce mi blocca.
 
-Karen,so che forse per qualche strano motivo tu ora mi odi. Ma io come Julian,sono qui per te. Permettermi di aiutarti,tutto ciò che voglio e starti vicino. Aiutarti,amarti come mia migliore amica,come lo sei sempre stata. Anche se non mi merito questo prova a dimenticare,per quanto possa essere dura.-
-A,K,A, per sempre..-  prendo una manciata d’aria sentendomi i polmoni bruciare. .portatemi a casa ragazzi.-
-Karen,la mia casa è più vicina. Non osare discutere, Ho deciso io per te per una volta.-
Non riesco a trovare la forza e la voglia per discutere e protestare. Mi rassegno,mi faccio aiutare per alzarmi,mi faccio stringere in quelli che sono due degli abbracci più carichi di amore e tristezza di tutta la mia vita,mai donati dalla mia famiglia.
Mi rassegno e mi faccio portare in braccio da Julian,che dopo tutte quelle ore di palestra sembra prendermi come fossi una piuma. Mentre Alex mi parla del progetto di un nuovo video da fare con Robert.Poi mi lascia addormentare con la voce di Drake in ‘Marvins room’ nelle orecchie tra le braccia del mio Julian,mio. E di nessun’altro.
 


So che fa davvero cagare ma ho avuto dei problemi e ho perso TUTTI i capitoli. Quindi cambierà lo svolgimento da come me l'avevo prefissato prima.

-Se non si capisce (spero di si lol) a parlare dopo Julian è Alex.. lol 

-Io amo infinitamente Austin e alex(se non si era capito lol) quindi mi impegnerò in questa Fanfiction u.u 

-Pensavo di dare a Julian il volto di Paul Zimmer,quello degli Exlamation Point.. lol

-su twitter: @peetaismysoul ,ricambio il follow c; 

taaanto loveeeeeee 

                         la vostra(di Austin e Alex) appunto.. Alex ;) 


P.S. ogni riferimento a una Austin-Alex shipper è puramente casuale uu credo.. *crossedfingerz*
-

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Capitolo 11
*** Girl,let me love you. ***


Girl,let me love you.





Sento la porta aprirsi per forse la quarta volta,mentre qualcuno entrava nella mia(stanza  o meglio di Julian). Dice poche parole.
-In realtà te la volevamo cantare Austin,ma non voglio.-
Per l’ennesima volta non ho visto le sue labbra muoversi mentre parlava. Poi prende il respiro e piazzandosi davanti a me inizia a cantare.

 
Much as you blame yourself, you can’t be blamed for the way you feel
Had no example of a love, that was even remotely real
How can you understand something that you never had
Ooh baby if you let me, I can help you out with all of that
Girl let me love you
And I will love you
Until you learn to love yourself
Girl let me love you
And all your trouble
Don’t be afraid, girl let me help
Girl let me love you
And I will love you
Until you learn to love yourself
Girl let me love you
A heart of numbness, gets brought to life
I’ll take you there
 
Girl let me love you
Girl let me love you baby, oh
Girl let me love yo
Girl let me love you baby
Girl let me love yooou

Let me love you, let me love you, oh
I can see the pain behind your eyes
It’s been there for quite a while
I just wanna be the one to remind what it is to smile
I would like to show you what true love can really do

 

[Per quanto incolpi te stessa, non puoi incolparti per come ti senti
non hai mai avuto un esempio di cosa fosse l’amore, neanche remotamente vero
come puoi capire qualcosa che non hai mai avuto?
Oh piccola, se me lo permetti, posso aiutarti per tutto ciò.
Ragazza, lasciati amare da me
E io ti amerò
Finché non imparerai ad amare te stessa
Ragazza, lasciati amare da me
Assieme ai tuoi problemi
Non aver paura, ragazza, lascia che ti aiuti
Ragazza, lasciati amare da me
E io ti amerò
Finché non imparerai ad amare te stessa
Ragazza, lasciati amare da me
Un cuore offuscato, viene riportato in vita
Ed è proprio lì che ti porterò
Ragazza, lasciati amare da me
Ragazza, lasciati amare da me, piccola, oh
Ragazza, lasciati amare da me, hey
Ragazza, lasciati amare da me, piccola
Ragazza, lasciati amare da me
Lasciati amare da me, lasciati amare da me, oh
Riesco a vedere il dolore dietro il tuo sguardo
C’è stato per un bel po’ di tempo
Voglio solo essere colui che ti ricorda cosa sia sorridere
Vorrei mostrarti cosa il vero amore può realmente fare.]
 




-Hey,Julian. Sono..senza parole! Non sapevo sapessi cantare così bene!E io adoro questa canzone!

-Panda,in realtà questa canzone avevamo progettato di cantartela con Deborah e Austin,ma data la situazione mi è venuta voglia di cantartela. Ah,non lo sapevi perché non mi hai mai chiesto di cantarti qualcosa.-

Mi accorgo di qualcosa simile a una freccia da indiano conficcata nel cuore.

-Mi sono appena pentita di non averlo fatto.Sei doppiamente fantastico,uno dei migliori risvegli della mia vita. Ma che ore sono?-

Cerco il telefono e lo trovo sul comodino di Julian.

9.43 p.m.

-Ma è tardissimo!Mia madre si sarà preoccupata!Ora la chiamo.-

-Non rimani? Fuori c’è e devi ancora riposare,sei distrutta.-

-E cosa dico a mia mamma? Hey mammina stanotte rimango da quel figone single del mio migliore amico dormendo nel suo letto,tanto siamo soli soletti! Mi uccide.-

-Non chiamarla,se ti chiama lei bene sennò pace.-

In effetti non è che lei si preoccupi troppo di me quindi.

-Va bene,ma tu dove dormi?-

-Tu tranquilla,hai fame? Devi buttar giù qualcosa.-

-Non ho fame..-

-Ti porto qualcosa di secco?Craechers? Fette biscottate?Un toast?Non so..-

-Quello che vuoi..grazie mille Julian.-

-E’ il mio dovere, da migliore amico.-

Non mi da il tempo di rispondergli che dopo aver detto le ultime due parole in modo schifato scende a prepararmi qualcosa.

Risale dopo neanche cinque minuti con una tisana e dei biscotti.

-Mangia,sennò peggiori.-

-Tu non mangi?-

-Già fatto,scusa ma non resistevo!-

-Tranquillo!-

 
Mangiucchio qualche biscotto mentre sorseggio lentamente la tisana ai frutti di bosco ancora bollente.

-Sai,sei bellissima anche da moribonda e mentre mangi.-

-E tu sei gentilissimo,anche con chi non se lo merita.-

-Tu non te lo meriti?Ehy,mi hai migliorato la vita. In tutti i sensi!-

-Non è vero,vedi? Sei solo gentilissimo,troppo gentile!Sei adorabile!-

-Ahah,si vede che Alex e Austin non ti dicevano mai queste cose!-

-Ora a cosa serviva nominarli? Con Alex al massimo facevamo le gare a chi arrivava per primo a finire il pranzo. E tu non
 sai niente di Austin.Non puoi giudicarlo.-

-Da come lo hai giudicato tu stamattina posso farmi un idea!-

-Era uno sfogo,e non è sempre stato così egoista eh..eh.. attraentemente(?) figo. Ecco.-

-Sei gelosa di Anne quindi?-

-Non esattamente.-

-Va bene,non voglio continuare questa conversazione. Se lui è quello che conta di più per te me ne farò una ragione. Buonanotte Karen.-
 
Si avvicina e mi lascia un bacio sulla fronte,e io mi trovo a fissare il suo corpo scolpito. Poi mi guarda per mezzo secondo negli occhi e me ne da uno nella guancia,vicinissimo alla bocca. Chiude la luce per poi uscire dalla stanza portando via i resti della mia cena.

Li qualcosa si blocca per poi esplodere,non so se le mie ovaie o se il mio cuore,o la mia ragione. Decido che è il mio ultimissimo neurone decente rimasto in vita ad andare in fumo.
Ecco,il mio migliore amico,o almeno credo,mi odia perché penso ancora ad Austin. Si arrabbia. Mi da un quasi bacio e mi lascia intrappolata nella sua stanza tra mille incubi .




 

Bye everyone xx

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Capitolo 12
*** fool girl ***


Fool girl
 


Scusatemi,è davvero un capitolo orribile,ma prometto che tra poco inizierà la parte migliore(?) vi lascio..




L’ultima volta che lo sento è quando dopo avermi sentito gridare negli incubi è venuto ad abbracciarmi mettendosi sotto le mie(che poi sarebbero le sue) coperte per tranquillizzarmi.
Come Peeta con Katniss. E Peeta e Katniss stavano anche assieme.
NO NO NOOOPEEE!!

Ad un certo punto della dormiveglia mi ritrovo a immaginare come se Julian fosse il mio Peeta, e Austin,beh,Austin è il mio Gale.
Immagino come starei bene e sarei felice con Julian pur non amandolo come mio compagno.

Scuoto la testa facendo volare alcune lacrime.

E anche ciò che ancora provo solamente pensando a quel nome, quel “Austin Carter Mahone”.
E’ meglio stare con quel ragazzo che dedica la vita per me ma che io non amo,o con quel ragazzo che pur avendomi fatto soffrire,io amo ancora con tutta me stessa.
Ma la mia vita,purtroppo,non è un libro. E sono ancora sotto effetto febbre.
Indecisione e distruzione. Ma la mia conclusione dopo ore di insonnia è una e incerta.
Niente ragazzi in mezzo ai piedi nella mia vita,solo amicizia. Alex e Deborah ,le mie ultime ancore prima di affogare. Se non mi posso fidare di Julian?Se davvero prova qualcosa per me?Non può essere. Ma di nuovo mi vengono in mente cose stranissime.
Lui che mi tratta come una principessa,come fossi fragilissima e preziosa. Come io non lo tratti a suo pari. Come possa parlare di Alex e Austin davanti a lui facendolo soffrire,senza accorgermene.

Ma io nel cuore ho ancora quell’idiota, Austin. La mia ragione di vita. Il mio primo pensiero al mattino,l’ultimo alla sera. I ricordi collegati a lui sono gli unici motivi per cui respiro.Quello sguardo,quel sorriso timido,la sua risata.
 Lo sfogo di oggi ha ferito di sicuro più me che lui,ma cosa devo fare?
 

Secondo me staresti bene con Alex,siete rompiscatole allo stesso modo!
Ma dico io,che problemi hai?
Io?Io non mi faccio tutti sti filmini mentali.
Tommy fottiti.
Ma come siamo dolci stasera!
Devo smetterla di bere così tanto caffè.
Grazie,la dovrei reputare un’offesa?Guarda che sono sensibile.
Solo un’altra persona,o vocina(?) da ferire mi mancava.
Devi cambiare il tuo carattere.
Non mi rimane nessuno. Che schifo.
No,dai non voglio parlare con una depressa!A mai più!
Ciao Tommy.Merda,addio!
 

____________________________________________________________________________________________________
 
 
-Quindi,ti sei fratturata ieri mattina,sei andata all’ospedale,hai dormito fino a stamattina da quel tuo amico?-
-Per l’ennesima volta si zia,è così!-
-E nessuno mi ha detto niente?E tu credi che io sia d’accordo con tutta questa storia di frequentare maschi? E dormire a casa loro?-
-Sei seriamente preoccupata per quello?-
-Karen,hai quindici anni!-
-Sedici!- mi pentii subito di averlo detto.
-E’ la stessa cosa!Anzi peggio! Sei giovane!-
-Ma zia! Ero distrutta! Non sarei mai riuscita ad arrivare qua.-
-Si,rimane il fatto che hai un’altra ragione per non uscire di casa!-
-E la scuola?-
-Ti accompagnerà tua madre in macchina!-
-Questa storia è ridicola! Non ho intenzione di essere scortata da lei fino a scuola!-
-Finchè non avrai almeno un’amica femmina ad accompagnarti la questione rimane questa.-
-Ridicolo,chiamo Deborah e le chiedo se le va bene passare a prendermi a casa la mattina.-
-Fai come vuoi!-
 
Da che pulpito la predica!

-Pronto Deby? Mi fai un favore?-
-Certo bellezza,quale?-
-La mattina potresti passare per prendermi e andare a scuola assieme?- faccio una pausa e dopo aver deglutito continuo,spiegandole la conversazione..
-...A quanto pare per quella non va più bene Julian.-
-Certo,tenterò di arrivare in orario. Comunque mi sembra strano.-
-Cosa?Che ti stia chiamando?-
-Emmh,si anche quello ma io dicevo il fatto che non hai protestato fino ad avere ragione.-
-Quello è vero,ma,forse ho bisogno di allontanarmi da lui.-
-Ti piace ancora Austin vero?-
-No.-
-No?-
-Non mi piace…forse io lo amo Deborah.- lo dissi con voce strozzata,come se stessi per iniziare un pianto.
-Domani passo per andare a scuola,ma ora hai bisogno di parlare?Sono qui per questo.-
-No grazie Deby,sai,non lo dico a nessuno,ma io ti voglio davvero bene! Grazie per tutto!-
-Di niente Karen,io studio un po’,ma se hai bisogno hai il mio numero, ti voglio tanto bene! A dopo o domani.-
-A domani Deby.-
Dopo aver chiuso la telefonata zoppico fino alla stanza degli ospiti e mi sdraio a pancia in su sul letto a una piazza e mezzo,con le braccia aperte,a contemplare la stampa di Magritte appesa al muro di fronte a me. Magritte,il pittore preferito di mio padre,e forse anche il mio. Chiusi gli occhi,per poi non aprirli per qualche ora.
-Karen,Karen! E’ ora di cena!Scendi a mangiare!-
-Non ho voglia.-
Lo dissi nella voce impastata dal sonno,ancora in dormiveglia,mentre continuavo ad abbracciare un cuscino.
-Come vuoi,ma mi sembri dimagrita ultimamente.-
-Ho fatto molto sport.-
-Sarà..-

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Capitolo 13
*** Shopping' man ***


Pubblicare questo capitolo è stato un parto,ma quelli in arrivo saranno molto più belli,o per lo meno meno brutti c': 

Shopping' man


Voglio dedicare questo capitolo 
alla mia dolce @ehytravje
che mi sostiene sempre
e che io amo più di me stessa.


Due settimane,due settimane  andando a scuola con Deborah,tornando con lei,parlando solo con lei.
Ovvio,le voglio un mondo di bene ma manca qualcosa.
Niente Austin, qualche messaggio di Alex che mi spiega che è impegnato,come se mi leggesse nella mente.
Niente Julian,quando mi vede a scuola saluta col capo in direzione di Deborah per poi scappare a testa bassa con quelle dannate Beats nelle orecchie,manco fosse Dre in persona!
Al terzo o quarto giorno mi arrendo a provare ad avvicinarmi ,magari tutti quei mesi ci voleva solo provare,non è mai stato mio amico e basta,e quando gli ho detto che preferivo Austin ecco qua,sparisce.
Ora di biologia,ultimo banco. Julian è in primo con la testa sullo zaino.
 
Mi sento vibrare la tasca,Alex.

Stasera riesci a fare una passeggiata con me? Ho voglia di una boccata d’aria e di tranquillità :D
Risposi.
Perché no? Alle 5 passa a casa mia ;)
Neanche un minuto di attesa.
La caviglia? Riesci a camminare,sennò ti stanchi..
Che dolcino!
Guarita,lunedì riprendo tennis,ti aspetto alle 5 ;)
Ultima risposta.
Grazie,love you <3 a stasera
 
Torno a seguire la lezione con un sorriso stampato in faccia,forse non si era dimenticato anche lui di me.
 
Da quando sorridi se il tuo amico ti scrive love you
Da quando voglio io.
Magari c’è Austin
Perché mai?
Secondo me Alex vuole farvi risolvere
Non ci riuscirà,purtroppo.
Allora ci riuscirete voi due
Nemmeno..
Vedrai,siete troppo perfetti per non risolvere
Lo spero!
Per me è così.
Grazie Tommy.



Qualche ora dopo..

Sistemo i capelli per l’ennesima volta, metto il capotto con la sciarpa ed esco di casa con il cellulare in mano. Vedo subito Alex col sedere poggiata allo schienale della panchina del vialetto, appena mi nota si leva le cuffie e si avvicina sorridendo.

-Ciao Karen,come va?-
-Alex,bene dai..-

Mi bacia la guancia per poi abbracciarmi insicuro per poi stringermi un po’ a se.

-Hey Costancio! Non sei più tu!-

Lo dico ridendo,mentre ricambio l’abbraccio spettinandogli i capelli.

-Ok,ok. Ora mi sono ripreso. E’ stato un attimo di debolezza. Non succederà più. Non farci l’abitudine.-
-Va bene,va bene. Dove andiamo?-
-Che ne dici di andare al centro commerciale?Ne ho visto uno arrivando,sembrava carino.-
-Va bene.-
 
Arriviamo al centro commerciale,e mentre lui svaligia foot locker provandosi vestiti di ogni tipo, io guardo estasiata tutti negozi che non avevo mai notato in questi mesi,stranamente.

-Mi accompagni un attimo a quel negozio? Ho visto dei caps troppo belli!-
-Certo,andiamo.-

Mi trascina dentro correndo come un matto.
Sparisce appena entrati nel negozio,mentre io lo aspetto vicino alla cassa. Eppure pensavo che solo le donne impazzissero per lo shopping.. MAH!

Sento un tocco sulla spalla e stupita faccio per girarmi,ma vengo bloccata da un abbraccio strettissimo, mentre un profumo sin troppo familiare mi travolge lasciandomi imbambolata.

-Io e te,dobbiamo parlare.-
-Cosa ci dobbiamo dire?Ti ho già detto tutto.-
-Io no,è il mio turno.-
Non trovo la forza di rispondere ad Austin che continua a stringermi.

AAARGH!





Alex

La suspence alla fine ci sta bene eh eh OuO
Cooomunque, grazie mille all'unica recensione del capitolo scorso, lol.
Se voleve contattarmi( MA CHI MI CAGA!?) mi trovate su twitter:
@alliedonuts , qui su efp come Allie_Mayniac e,basta.
Non so cosa altro scrivere quindi vi lascio e non vi rompo più ;) 
Ancora GRAZIE MILLE  a tutte le mie lettrici e ai miei migliori amici, che ogni tanto leggono qualcosa di mio, che dolci <3
Arriverderzi pei pampini.


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Capitolo 14
*** Is it the destiny? ***



Is it the destiny?



*Austin's POV*


Sento il suo corpo diventare meno rigido tra le mie braccia,mentre i suoi capelli emanano una fragranza piacevole e delicata, le sue lacrime bagnano il mio collo e le sue ciglia me lo solleticano.

Le devo spiegare tutto,perché sono "sparito" dalla sua vita, perché crede che l’abbia abbandonata, ignorata e cosa è successo quel giorno all’ospedale. Ho passato due settimane a torturarmi cercando le parole,decidendo se lasciar perdere o no.

Ma come,come potrei lasciar perdere la mia ragione di vita?

Non sarei nulla senza lei.

-Senti Karen,ti prego dobbiamo parlare,non possiamo fuggire l’uno dall’altra,tu devi sapere!Non dovrei dirtelo io, o almeno non da solo, ma devi sapere!-
-Che cosa? Cosa Austin? Ho così tante domande nella mia testa, e appena credo di avere qualche sicurezza tu arrivi riuscendo a farle svanire via...Austin..-

Vedo i suoi occhioni sprigionare lacrime e ancora lacrime che scendono fino al mento senza che io possa asciugarle, mentre si tortura il labbro con i denti.
Mi trovo spiazzato,come iniziare a raccontare da quel 5 aprile a oggi? Quando neanche io so realmente cosa sia successo.

La vedo sussultare mentre prende il telefono che vibra. Schiarisce la voce e risponde.

-Si zia,stavo prendendo una boccata d’aria,arrivo..si…arrivo tra un quarto d’ora,non preoccuparti ho già cenato.-

Guardo il suo fisico,e la vedo ancora più magra dell’ultima volta,i muscoli tirati si riconoscono dai jeans che indossa.

-Devo andare,cazzo ora che mi hai promesso spiegazioni. Ciao Austin..ALEEEX!DOVE MINCHIA SEI?MI RIACCOMPAGNI?-
-Delicata come sempre..- sussurro sorridendo a ogni ricordo di figuracce legate alla sua lingua lunga.

-Cosa?-
-Niente,niente..-

Alex ne sbuca dal niente con mille buste e quasi salta dallo spavento come mi vede.

-Brò che minchia ci fai qui?-
-Ormai,più niente,riaccompagna Karen per favore, Dave è fuori che mi aspetta. Ciao.-
-Ci vediamo a cena allora. Ciao Austin.-

Credo che a questo punto sia evidente,il destino ci vuole fottere,a me e a Karen.
Vuole farci soffrire,privare la verità e non vuole farci stare assieme,neanche vicini per più di venti secondi. Cosa ho fatto per meritarmi tutto questo?





HEYYLAAA',
GIOVINCIUUUUEEELLLEEE
(?) 
Mi ci è voluto un casino di tempo per aggiornare, e questo capitolo è cortissimo. Ma devo ammettere che per ora è tra i mie preferiti(?)
Insomma, intrufolarsi nella testa di Austin, di questo Austin mi gasa troppo. *bolliccine everywhere*.
Scusate se stasera sono più esaurita del solito, ma ho Jussss in play che mi sta gasando *swagswagswagooonyouu*.
Grazzzzieee miiiillleee per le recensioni. Vi amo. Troppo. Il prossimo capitolo è un POV di Karen, ma è come dire... boh. Vi chiarirà alcuni aspetti e ne complicherà molti altri. Ma mentre lo scrivevo mi sentivo Dickens, e mentre lo rileggevo mi sentivo terribilmente stupida e geniale allo stesso tempo cwc
Va beh, sto parlando decisamente troppo.

SSSSO,
g
razie ancora per le recensioni e per aver inserito la storia nelle varie categorie.

Spero di aggiornare presto cwc

Mi trovate su twitter: @alliedonuts
Su instagram : @peetaismysoul
E, ovviamente qui su EFP: Allie_Mayniac

VI AMO TUTTI QUASI QUANTO AMO AUSTIN.

                                                                  xx Alex
 

P.S. il capitolo è in rosso perchè mi sapeva troppo di Austin c:
P.P.S. Da poco, ho creato il banner c: hope u like it.

 

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Capitolo 15
*** Drowing in my memories. ***



 

Drowing in my memories.

I don't want a life saver, no
but let's just gonna save this love?

Conor Maynard-Drowing




Il giorno dopo.


*Karen's POV*

-Deb, non capisco più niente della mia vita, credevo non esistesse niente peggio di questa merda di scuola, ma mi sbagliavo.-

-Hai bisogno di sfogarti?-

-Tranquilla, lo so che sei sempre disponibile e ti ringrazio per questo!-

-No no, dico sfogarti e dire ciò che non diresti mai neanche a me, a Julian, ad Alex, sfogarti fino a liberarti di ogni parola..-

-Mi servirebbe..-

-Conosco un posto e un modo. -
 

Un’ora dopo.
 

E questo sarebbe il posto perfetto per sfogarsi? E’ un fottuto parco dimenticato da Dio!

Metto in play ‘yellow raincoat’ come mi è stato consigliato e mi siedo davanti a una quercia. Dopo qualche minuto in cui farfuglio cose senza senso vergognandomi da morire inizio seriamente a sfogarmi.
 
-E’ un casino! Insomma, partiamo dal compleanno di Austin, mi ricordo che mio padre era vivo, mi aveva accompagnato lui a comprare i vestiti da indossare. Mi portava sempre in giro per  il Texas a vedere mostre d’arte. Aveva un rapporto distaccato con mia madre, ma erano come fratelli, non potevano divorziare, soprattutto sapendo come mi sarei sentita io dopo. E fin qui ci sono.
La festa di Austin era stata una festa normale per un quindicenne,un po’ di alcol, una pizza assieme …  si parla di quindicenne giusto? Quindi Austin ha ancora 15 anni? Insomma, ok che si cambia nell’adolescenza ma non credo che in meno di un anno possa essere cambiato così tanto!-

Mi blocco senza riuscire a capacitarmi di ciò che sto dicendo.

-Dal giorno del compleanno di Austin non ricordo nient’altro.. Solo che il giorno dopo sarei dovuta andare con mio padre a un mostra non so neanche di chi.-

Non so come continuare e mentre disperatamente cerco di ricordare,un senso d’ansia mi opprime facendomi annaspare per qualche secondo, il mio respiro torna regolare e chiudo gli occhi.

Sono in macchina,è mattina presto. Sento David Bowie cantare dallo stereo e vedo mio padre guardarmi e  sorridere. Riporta lo sguardo alla strada ma nel giro di pochi secondi un tir della coca cola invade la nostra corsia e poi buio, buio totale.

-NO NON PUO’ ESSERE! COSA E’ SUCCESSO?-

Apro gli occhi e un tubo è attaccato al mio braccio, le lenzuola bianche mi fanno caldo pur essendo congelate. Intorno a me nessuno, solo quattro mura vere chiaro e un mazzo di fiori: una rosa bianca e sei biancospini, che significano rispettivamente silenzio, purezza e dolce speranza. Mi si gela il sangue nelle vene e provo a urlare il nome di mio padre trovando la mia voce roca e debole inutilmente arriva un infermiera ma appena mi fa una domanda rivedo il buio intorno a me.

Sento il mio cuore muoversi più lentamente e per farmi coraggio seguo la canzone attualmente in play, ‘love me like you do’.
Penso alle poche informazioni,se così si possono definire, che ho di mio padre. Riprendo a parlare a voce bassa.

-‘Si è trasferito lontano,non ha senso dirti dove ’ ‘non ha senso dirti dove è, non tornerà’ ‘ è stato costretto ad abbandonarti, sai che ti vuole bene’ ‘ti adorava, cioè ti adora tutt’oggi ma non può tornare’ ‘ non aspettarlo’ e quindi, care mie brutte stronze di madre e zia che mi ritrovo, volete negarmi la verità? Lui non è partito, lui mi voleva troppo bene! Perché non posso sapere la verità? E’ mio diritto sapere cosa è successo nella mia vita. E’mio diritto sapere se mio padre è vivo, cosa di cui al momento mi trovo a dubitare seriamente.-
Infuriata mi blocco e non continuo, guardo quella quercia come se fosse stata lei a negarmi la verità e do dei pugni alla corteccia spaccandomi le nocche. Sento delle mani delicate prendermi per le spalle,inizialmente penso sia qualche guardia forestale rompipalle a dirmi di non maltrattare l’albero, ma come mi volto infuriata incontro degli occhi chiari e disperati che cercano i miei.
 
 Kaos mentale.
 
-Karen calma, calmati!-

Mi trascina vicino a lui e seduti sull’erba ci guardiamo finché un altro attacco di panico non minaccia di farmi impazzire.

-Austin! Cosa mi è successo? Perché sei qua? Sto impazzendo vero? Mi sto immaginando tutto? Dio , Austin rispondi! Sono pazza?-

-Sssh Karen, ci sono io qui! Non sei pazza, solo che non ti è mai stata detta la verità. Ho dovuto pregare Deborah in 100 lingue per sapere dove andavi e meno male sono arrivato in tempo, sentivo che stava per succedere qualcosa, per questo sono venuto, me lo sentivoa. Ho ascoltato tutto, mi sono perso nei tuoi attimi di silenzio, immagino tu abbia avuto dei ricordi..-

-Flashback. -

-Si, flashback..del tipo?-

-Un incidente, un tir, io e mio padre..il mio incubo rincorrente..-

-Poi?-

-Dei fiori in ospedale, sai, da piccola mi hanno insegnato il linguaggio dei fiori…-

-Chi? Cosa volevano dire?-

-Tua nonna. Una rosa e un biancospino.-

-Oh si, capisco, credo li abbia scelti lei.-

-Ti prego, voglio la verità.-

-Karen, non la so per intero neanche io, al momento posso solo dirti che quando mi hai visto all’ospedale,  qualche settimana fa, stavo tenendo la sigaretta alla ragazza perché me l’ha chiesto dato che voleva un autografo e stava cercando un foglio e una penna. E le tue parole mi hanno ucciso..capisco che in quel momento eri solo arrabbiata e fragile ma l’ho trovato esagerato.-

-Austin, quella è una puttana, e mi odia più di chiunque altro , scusami, non ero in me...posso chiederti solo un’altra cosa?-

-Si..?-

-Hai seriamente 15 anni? Ai tuoi quindici anni eri altro quanto me ora sei non so, venti centimetri più alto? Ormai non so più cosa pensare.-

-Ne ho quasi 17 Karen.-

-17? Che cazzo è successo?-

-Non sono io a dovertelo spiegare, per quanto vorrei poterlo fare.  Andiamo da tua madre.-

-Ok..-
 
Si alza mostrandomi dall’alto tutta la sua bellezza, i suoi lineamenti da uomo, la mandibola rigida, la sua forma muscolosa.
Mi tende un mano e mi sorride, cercando di nascondere l’agitazione e l’ansia.

Mi tiro su e d’istinto lo attiro a me, prendo tutta la forza rimasta e mi faccio abbracciare dalle sue braccia così potenti.
Dopo qualche minuto sono io stessa a sciogliere l’abbraccio, ma pur sempre tenendo il mio braccio intorno al suo fianco mi faccio trainare alla sua macchina parcheggiata a una decina d metri di distanza dalla quercia.

Una volta in macchina mi perdo nei suoi lineamenti per qualche minuto poi mi ordino di guardare altrove, guardo le sue mani, guardo i suoi braccialetti uguali ai mie, il suo anello al pollice sinistro.

Quando sto per ricascare nell’osservare il suo viso la macchina frena e scorgo dal finestrino casa mia.
Come una furia esco dalla macchina e mi attacco al campanello. Sento Austin alle mie spalle scendere a sua volta e venire al mio fianco, sento la sua mano sulla mia spalla.

-Dai, molla il campanello, ora aprono.-
 
La sua voce apparentemente tranquilla mi convince e faccio come mi è stato consigliato.
 
Viene ad aprire Zia Cat tutta agitata.

-Karen, tesoro che cosa è successo? Sono le 23! Oh, giovanotto entra pure, come ti chiami?-

-Io sono Aust..-

-Dove cazzo è mia madre? Se è a lavoro chiamala e dille di venire, SUBITO!-
 
Trascinandolo per un braccio, conduco Austin dentro assieme a me.

-Scusa la poca ospitalità, poggia il giubbotto, non credo che questa “ conversazione” possa durare poco.-

Enfatizzo la parola conversazione facendo le virgolette con le mani.

Butto sull’attaccapanni capotto e cappello per poi accasciarmi al fianco di Austin sul divano, tenendo le debite distanze per evitare di piangergli addosso come una bambina capricciosa.

-Karen, io..io.. chiamo il mio manager e Alex e gli dico che torno tardi?-

-Digli che non sai quando torni, ti prego, resta con me. Stay with me baby, stay with me tll the end of the this war-

Lo guardo negli occhi cercando di nascondere tutta l’ansia repressa in me.

-Io resto, oggi e per sempre.-

Mi prende la mano rimanendo alla sua distanza, e mi accarezza intorno ai segni del pugno all’albero
Poi guarda l'orario.

-Vorrei solo leggessi questa, è una specie di lettera.. volevo dartela appena arrivato ma non ho avuto occasioni.-

Tira fuori da una tasca interna della felpa un insieme di fogli piegati da cui scorgo scritte nere e rosse.

-Adoro le lettere.-

La prendo dalla sua mano sinistra mollandogli la destra e inizio a leggere, a leggere senza riuscire a smettere, senza staccare dalle parole stampate gli occhi ormai umidi neanche al suono di mia madre tornata  a casa. Leggo sentendo un sentimento strano dentro di me.
 
 


OOOOH-EEEM-GII


Amo questo capitolo, non sul serio, è raro che mi piaccia qualcosa scritto da me.
E' luuunghissimo e spiega delle cose, complicandole altre(?)

C'è la presenza di Austin e i pensieri/scleri di Karen.
AAAWR assieme sono così pucciosi *w*

Il prossimo capitolo sarà la lettera di Austin e, non ho idea di cosa sarà.


Grazie mille alle lettrici di questa storia, il primo capitolo è arrivato a 1000 visualizzazioni, WWWWWWWWWWWWOAH, vi amo.

Ho amato le vostre recensioni!

Inoltre, vi volevo avvisare che ho pubblicato tre storie, una OS e due prologhi ( o prologi?) che ora vi linko sotto.



Un'estate da cazzoni 


S
tuck in the moment


J
aden, a beautiful past








P.S. Metterei le gift o i banner, ma il pc va troppo lento e la rete gioca a nascondino :c

 baci,
xx Alex

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Capitolo 16
*** Letter to fix ***


Eventually..

Letter to fix



Cara Karen,

Sai che a parlare non sono esattamente bravissimo, ma a forza di scrivere testi di canzoni e di rispondere alle fan mi sono perfezionato nelle lettere. Infatti ho usato dei testi, ed essendo tu la mia prima Mahomie mi è venuto più facile esprimere chiaramente tutto ciò che tu devi sapere riguardo noi due.
 
Sono le 11:11, esprimi un desiderio, esprimi un desiderio , esprimi un desiderio, e dì "spero che possa diventare realtà."

Si, 1-2-3-4 appena tu cammini attraverso quella porta, contando, 5-6-7-8-9 un milione di pensieri mi vengono in mente.

Stai correndo?

Dove sei stata recentemente?

Tu sai che mi fai impazzire, che mi mancano i tuoi baci e odio il fatto che tu mi veda così.

Perché so che quando sei nella mia mente fai di tutto per fare in modo che funzioni tutto dentro di essa.

E so cosa sta succedendo stasera, visto che la mia mente lavora, è la sensazione giusta, ragazza tu mi hai sempre fato sentire bene.

E so che mi stai odiando, lascia che le cose che ti ho detto o fatto nella tua mente diventino solo storia.

Solo tu mi fai muovere in questo modo, tutto dentro me si muove nello stesso modo.

Ragazza, tu sai che è l’ora di esprimere un desiderio, è questo che devi fare, ragazza.

Quindi sono le 11:11, esprimi un desiderio, esprimi un desiderio , esprimi un desiderio, spero per te che possa diventare realtà.

Io canterò la tua canzone e la canterò tutta la notte.

Perché 4-3-2-1 non voglio cantare da solo.

Tu sei la perfetta melodia, ma ora l’armonia si sente fuori chiave.

Voglio solo sentire di nuovo il tuo amore.

Perché non dici che siamo più che amici?

Perché so che quando sei nella mia mente fai di tutto perché  funzioni tutto dentro di essa.

E so cosa sta succedendo stasera, visto che la mia mente lavora, è la sensazione giusta, ragazza tu mi hai sempre fato sentire bene.

E so che mi stai odiando, lascia che le cose che ti ho detto o fatto nella tua mente diventino solo storia.

Solo tu mi fai muovere in questo modo, tutto dentro me si muove nello stesso modo.

Ragazza, tu sai che è l’ora di esprimere un desiderio, è questo che devi fare, ragazza.

Perché tu sei tutto quello che sto cercando, lo so perché non sto più cercando e sono così fortunato con l’amore che ho trovato.

Sono le 11:11 no? Esprimi un desiderio piccola mia.







Ricordi, no? Le sere passate assieme aspettando le 11:11 per esprimere un desiderio, aspettando che la stella cadente ripassasse come la nostra prima sera assieme, quando io e te iniziammo a conoscerci davvero, a supportarci.

Sai qual erano i miei desideri?

Inizialmente che i Chicago vincessero, che nonna facesse i pancakes la mattina dopo.. ma dopo il nostro primo vero bacio ho iniziato a desiderare sempre la stessa cosa.

Desideravo e, desidero tuttora, di stare sempre al tuo fianco, oltre gli ostacoli.

Quindi ragazza, questa canzone l’ho scritta tempo fa, molto tempo fa, dopo un nostro litigio, ma ogni giorno diventa sempre più reale e concreta.



1: il nostro primo bacio, il primo gennaio, su quella panchina.

2: il numero di pizze a testa che ordinavamo nelle nostre serate-maratone di film.

3: il trio, Io te e Alex.. AKA(?)

4: 4 aprile, l’ultima volta che ti ho vista fino alla mia visita qua, a Doncaster.

5: i nostri viaggi assieme fuori dal Texas: Parigi, Roma, Orlando, Miami, New York.

6: il nostro numero preferito.

7: i libri di Harry Potter

8: i film di Harry Potter.

9: i nostri nove anni passati assieme da quando sei venuta qui.

Un milione: le volte in cui mi sono auto-ricordato di essere così fortunato ad averti, un milione di nostri abbracci, un milione di pizze sgranocchiate, un milione di canzoni ascoltate distesi su un prato, un milione di emozioni dentro di me a ogni tuo tocco, bacio, parola.




Che altro dire, amo tutto di te, ma sono le piccole cose a farmi impazzire.



Il tuo sorriso .. “you’ve got that smile that only heaven can make, I pray to God everyday that you keep that smile.”

Le tue labbra, così piccolo rispetto alle mie ma così perfette a ogni tocco. “ I found your lips, so kissable, and your kiss, unmissable.”
Giro il foglio ancora in lacrime sincere, per pochi secondi riesco a percepire la presenza di tre persone nella stanza, ma solo una mi importa davvero.



Bé, ora lasciami raccontare una storia
Su una ragazza e un ragazzo..
Lui si è innamorato della sua migliore amica,
Quando lei è in giro, lui non prova altro che contentezza
Ma lei è già afflitta, e questo l’ha resa cieca
Ma lei non poteva mai credere che l’amore potrebbe mai trattarla bene
Ma lo sapevi che ti amo? O non ne eri consapevole?
Tu sei il sorriso sul mio volto.
E io non sto andando da nessuna parte.
Sono qui per renderti felice, sono qui per vederti sorridere.
Sto aspettando di dirti questo da molto tempo.

Chi ti farà innamorare?
So che hai innalzato un muro tutto intorno al tuo cuore.
Non devi essere per niente spaventata, oh mio amore!
Ma non puoi volare se non ti lasci andare, non puoi volare se non ti lascia andare.

Bé, posso dirti che sei spaventata di cosa questo potrebbe fare.
Perché avevamo una così splendida amicizia e non la vuoi perdere.
Bé,non la voglio perdere neanche io.


Non credo posso stare seduto con le mani in mano mentre ti stai facendo del male tesoro!
Vieni ad afferrare la mia mano.

Bé, sapevi che sei un angelo, che ha scordato come volare?

Lo sapevi che questo ha rotto il mio cuore ogni volta che ti ho visto piangere.
Perché so che fa male se lui è andato via. ogni volta che lui si sposta tu piangi.
E spero che io sono alla fine con questa lettera che ho affrontato
Chi ti farà ri-innamorare.

So che hai hai innalzato un muro tutto intorno al tuo cuore.

Non devi essere per niente spaventata, oh mio amore!

Ma non puoi volare se non ti lasci andare, non puoi volare se non ti lascia andare.
Ti prenderò se cadi
Ti prenderò se cadi
Ti prenderò se cadi

Ma se spieghi le tue ali, puoi volare via con me.
Ma non puoi volare se non ti lasci andare, non puoi volare se non ti lascia andare.
Chi ti farà innamorare
So che hai innalzato un muro tutto intorno al tuo cuore
Non devi essere per niente spaventata, oh mio amore.
Ma non puoi volare se non ti lasci andare, non puoi volare se non ti lascia cadere.
Allora innamorati
So che hai innalzato un muro tutto intorno al tuo cuore
Non devi essere per niente spaventata, oh mio amore
Ma non puoi volare se non ti lasci andare, non puoi volare se non ti lascia andare.
Ti prenderò se cadi
Ti prenderò se cadi
Ti prenderò se cadi

Se spieghi le tue ali,
Ma non puoi volare se non ti lasci andare, non puoi volare se non ti lascia cadere.
Puoi volare via con me.


Karen, tutto questo tempo senza di te mi ha distrutto. Quando stavi male stavo male anche io, se stavi meglio mi sentivo rincuorato e riuscivo a scrivere qualcosa su di te. Ho percepito ogni tuo stato d'animo. Come l'imprinting(?) di Twilight. Ho fatto delle ricerche, chiesto a diversi esperti. È un rapporto forte. Come tra fratello e sorella, mamma e figlio. Insomma, non posso vivere senza di te e, credo sia lo stesso per te.
Ti amo Karen, non scordarti mai di ciò. Spero tu possa essere felice con Chiunque altro possa rimpiazzarmi, ma per me non sarà mai lo stesso.



Con tutta la forza che riesco a trovare chiudo la lettera e guardo il ragazzo davanti a me.

Mi fiondo fra le sue braccia sentendomi così vulnerabile ma al contempo al sicuro al suo contatto.
Ignoro completamente mia zia e mia madre. Sento la sua maglia bagnarsi al contatto con le mie ciglia e le sue braccia premere insicure sulla mia schiena.
Rimarrei così per sempre, a sentire il suo profumo e a pensare alle sue parole.
Ma non posso.
Mi ergerò dal suolo, come un grattacielo!



Spazio autrice:

Beh, che dire. Questa lettera è stato un parto e, se devo essere sincera, mi fa davvero schifo! Ma sono stata imoegnatissima e lasciarvi "in sospeso" mi spezzava il cuoricino :c

Ho usato quattro, anzi cinque canzoni:

  • 11:11
  • Next 2 You
  • Irresistible
  • Fall
  • Skyscapre
 11:11 e Fall le ho tradotte io, a modo mio in modo da farle centrare nel contesco della trama(?) e devo ammettere che sono assolutamente perfette! 

Bene, vi abbandono e vi ringrazio per le fantastiche recensioni! Vi amo tutte.

xx Alex

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Capitolo 17
*** The truth hurts. ***



 
The truth hurts.


Austin's POV

Percepisco le lacrime di Karen sulla mia maglia e sento qualcosa bruciarmi dentro, un boccone amaro e bollente scendere e bloccarsi nell'esofago. Quelle lacrime non dovrebbero scendere, perché continuano imperterrite? È triste o felice? Inizio a pensare che l'ho realmente fatta emozionare, per la prima volta in vita mia, dalla felicità.

La stringo tra le mie braccia imbarazzato.

Dopo qualche minuto è completamente in silenzio e svogliata si libera dalla mia presa e si siede sul divano al mio fianco.

Guarda con gambe e braccia incrociate le donne davanti a lei è ogni tanto si asciuga qualche lacrima.

-Beh, penso che dopo qualche tempo sia arrivato di dirmi TUTTA LA VERITÀ, niente più menzogne, niente più giochetti. -

La zia di Karen guarda confusa la cognata e la nipote, ignorandomi completamente.
É la mamma di Karen a prendere la parola per prima.

-Cat, vai a fare del caffè, molto caffè, ho paura che dovremmo passare una lunga notte. -

La zia sparisce dal salotto.

Senza farmi vedere mando un messaggio ad Alex.:
"Non credo di tornare stanotte, tranquillo, ti spiego domani, sono da Karen."

-Mamma, sempre se tu sei mia madre. Dove è tuo marito? Non dirmi che non posso saperlo, credo di averne il diritto.-

-Houston.-

-Houston?-

Sento uno strato di insicurezza e speranza nascondere per un momento tutta la sua determinazione.

-Cimitero di Houston.-

Sento Karen sussultare e annaspare, spaventato dall'idea di un nuovo attacco di panico le stringo la mano e lei si rilassa leggermente.
Sapevo che il padre era morto, ma mi era stato vietato di diglielo per "non danneggiarla".

-È morto.. Mi avete mentito per così tanto! Mio padre!-

-Karen, posso spiegare! Eri così scossa, quello psicologo mi ha fatto raccomandazioni importanti.-

-CAZZATE! Mentire non è mai la strada migliore!-

La madre ha gli occhi lucidi e abbandonandosi su una poltrona disperatamente cerca lo sguardo della figlia che, al contrario guarda me per trasmettermi i suoi sentimenti, per cercare sicurezza o semplicemente per chiederlo se rimarrò al suo fianco.

-Voglio la mia storia. Cosa è successo dal 4 aprile di due anni fa. -

-Bene, tu vuoi la verità. E la verità avrai.-

La zia arriva con un vassoio di caffè e tazzine, la madre ne afferra una e dopo un sorso si schiarisce la voce e inizia a parlare.

-Allora, il 4 aprile sei andata al compleanno di questo ragazzo qui presente. Il giorno dopo dovevi andare a una mostra a Houston con tuo padre. Nel viaggio, un tir ha fatto ribaltare la vostra auto, lasciandovi entrambi gravemente feriti. Appena sono stata avvisata dell'incidente io e sua madre, Michelle...-

Ingoia un probabile groppo in gola e mi indica debolmente.

-Beh, noi abbiamo saputo anche che c'erano probabilità di migliorare col tempo.. Tu entrasti in coma..e..-

Cedendo inizia a piangere facendomi risentire quel boccone caldo nel petto.

-Continua, non ti sei messa scrupoli a nascondermelo per due anni, credo sia arrivato il momento di mettere i sentimenti repressi e di capire come va la vita, che non puoi avere tutto sotto il tuo controllo.-

La donna trattiene le lacrime e ricomincia a parlare.

-Insomma, tuo padre era in situazioni critiche, ma poteva migliorare col tempo, pazienza e preghiere e sarebbe tornato come nuovo. Ci credeva anche lui, finché non ha chiesto di te e alla notizia del tuo coma è ceduto emotivamente. È morto nel giro di una settimana, chiedendo di trattarmi come una principessa e lasciarti in eredità le sue stampe preferite sapendo che le avresti apprezzate. Un'anno dopo, esattamente 11 mesi e 16 giorni dopo ti sei svegliata e, degli esperti mi hanno dato raccomandazioni come quella di non parlare di tuo padre, del Texas e del tuo passato. Avresti dovuto ricordare da sola, mi avevano avvisato che sarebbe potuto essere una reazione dolorosa e violenta. È stato difficile nasconderti tutto ciò.-

Prendendo tutto il coraggio che riesco a trovare prendo la parola.

-Karen, parlai anche io con tuo padre prima che se ne andasse, mi disse che sapeva che il nostro rapporto era molto forte così mi ha chiesto di tornare sempre da te, non ostante bisticci, fama e delusioni. Mi ha chiesto di renderti felice. Ci ho messo un bel po', ma ci sono riuscito, eccomi qua.-

Sul suo volto un'espressione enigmatica e impassibile.

- Credo sapesse che saresti uscita dal coma e diventata una fantastica ragazza, ma non sarebbe voluto sopravvivere senza la certezza di rivederti sorridente. E lo capisco.-


La sua mano si allontana dalla mia come se scottassi e i suoi occhi diventano di ghiaccio. Con uno scatto si alza dal divano e facendo ondeggiare pericolosamente i capelli rossi.

-Lo sapevate tutti. Mi avete nascosto tutto. Non posso  di nessuno, di mia madre, di mia zia, del mio migliore amico, di nessuno!-

Karen corre al piano di sopra.

Penso si sia chiusa  in camera sua finché non sento la madre squittire.

-In bagno no!-

-Perché?-

-L'altro giorno in bagno ho trovato delle garze e il disinfettante aperto, sotto di essi una lametta con del sangue rappreso.-

Scatto in piedi e corro verso le scale cercando di capire dove è il bagno. Apro tutte le porte finché non ne trovo una chiusa a chiave dall'interno.
Prego che tutto quel tempo in palestra possa rendersi utile a sfondare una porta.
Rischiando di romperemo la spalla destra, dopo tre colpi i cardini cedono e mi presentano uno spettacolo inquietante: l'anta dell'armadietto dello specchio aperto e il contenuto rovesiato per terra e sul lavandino, sul ripiano del lavandino del cotone e delle garze strappate e un rasoio smontato vicino ad essi.

La finestra è aperta e non c'è traccia di Karen. Provo ad affacciarmi ma nessuna sua traccia, noto solo il balcone adiacente al davanzale.
La madre é alle mie spalle.

-È scappata, credo di sapere dove possa essere. Ma non vuole vederci. La capisco e dobbiamo rispettare le sue scelte. -

-Ma sono sua madre!-

-Ma non ti vuole vedere! E anche io farei lo stesso al suo posto. L'ha.. L'abbiamo tradita! Domani mattina la cerchiamo, io torno domani. -

Faccio per andarmene ma non posso lasciare questa donna in simili condizioni.

-La aiuto a pulire e provo ad aggiustare la porta, le dispiace se "dormo" qui stanotte? È lontano il mio Hotel.-

-Si, grazie mille.-

Dato il danno fatto alla porta la appoggio  alla parete e seguo la madre che solo ora, ricordo chiamarsi Katrhin.

-Puoi dormire nella camera degli ospiti, vieni è da questa parte.-

Entriamo in una stanza a me quasi familiare. Il baldacchino al centro della stanza, la scrivania con schizzi e matite ovunque, una mezza parete di foto e altre tre di quadri e stampe varie. Mi ricorda terribilmente Karen, e suo padre.

Ringrazio e sorrido a Kathrin che sparisce dalla porta chiudendola.

Mi butto sul letto esausto per poi alzarmi a guardare i fogli sulla scrivania, pieni di bozze di ritratti. Quasi mi spavento quando vedo il mio una rappresetazione a pastello del mio stesso sguardo disegnato e colorato in modo impeccabile.
Leggo la data nel retro "26 agosto 2013".
Subito dopo scorgo delle parole scarabocchiate a matita: " Non so che occhio è, ma mi ispira dolcezza, mi sembra familiare."

Trovo un'altra raffigurazione particolare, tre figure che si tengono a braccetto. Non ci sono i tratti del volto, ma riesco a capire subito chi rappresenta.

Leggo la data "12 settembre" e una didascalia:"Sto ricordando tutto, credo di aver sbattuto la testa la scorsa primavera, per quello non ricordo bene tutto e mi sono risvegliata in un ospedale. Sono sicura di non essere mai stata sola in vita mia, ero felice, ma non lo potrò essere ancora, mai più felice. È il mio destino. Anche se so di amare qualcuno di sicuro nessuno mi ama."

Per la seconda volta in vita mia sono spaventato, terrorizzato.

Corro scendendo le scale e prendo il mio giubbotto di corsa.





PERDONATEMI 
TANTO PEL'ATTESA!
Anche se in realtà nessuno la legge, ma meglio se mi illudo!
Insomma, più di due mesi e solo due recensioni, è un po' triste contando che in tuto la storia ne ha 40 per 16 capitoli.

Anyway, questo capitolo è moooolto importante e ci ho messo un po' ascriverlo, per pubblicarlo idem, ma ci terrei a sapere cosa ne pensate e cosa crediate succederà! MU HA HA HA HA HA.

Va bene, sappiate che vi amo tutti!


Per contattarmi:

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tumblr: alelovespandas

 
xx Alex

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Capitolo 18
*** Black and red. ***


  

 




 


 It isn't the real end.




Black and red.


Due ore dopo aver cercato in tutti i posti in cui Karen, a sentire Deborah, frequenta, la trovo a casa di Julian, mentre dorme.
 
-Ciao, è qui?Come sta lei?-

-Tutto meno che bene.-

Fa una pausa e quando legge nei miei occhi la disperazione mi fa entrare e continua a parlare a bassa voce.
-Non ci parlavamo da febbraio, e oggi, dopo un mese e mezzo, viene a casa mia disperata, coi polsi sanguinanti e..e..-
Singhiozza e si butta su una sedia della cucina chiudendo gli occhi.

-Mi ha raccontato tutto, dalla sera dell’incidente alla vostra conversazione. Mi.. mi raccontava spesso di aver sognato un incidente in macchina con un uomo, ma realizzare che quell’incubo è la realtà l’ha segnata a vita. Quella ragazza ha bisogno.. bisogno di cominciare da capo, ora più che mai. E non credo di essere pronto ad aiutarla, e mi dispiace, mi dispiace da morire.-

Ha la voce ancora rotta dai singhiozzi.

-Dio, non posso credere di averle nascosto tutto per così tanto tempo. Le cose mi sono andate così ingiustamente bene. La fama mi ha distratto da una delle persone che amo di più in assoluto. Pensavo che nella musica avrei potuto ritrovare la felicità e scappare da questa realtà, ma mi sbagliavo, è chiaro.-

-Si è addormentata solo alla terza camomilla e dopo aver pianto per almeno un’ora e mezzo..-

C’è una pausa nella quale cerco di ordinare i miei pensieri.

-Senti, Julian… potresti avvertirmi, quando si sveglia? Ha bisogno di me quanto di te, e grazie, grazie per averla aiutata per così tanto, per esserle stata affianco quando ne aveva più bisogno. Sono stato semplicemente idiota, ma ho intenzione di rimediare, sto rinunciando a ciò a cui nessuno rinuncerebbe mai per lei, e lo sto facendo col cuore in mano. Tocca a me ora.-

-Certo, ti avverto, credo abbia davvero tanto bisogno di te. So che la ami, e lei ama te più di quanto tu possa solo immaginare.-

-Sì, è così. Grazie, ora tolgo il disturbo.-

Mi accompagna alla porta e con un sorriso tirato mi volto.

Dopo neanche cinque minuti di camminata succede ciò che non mi succedeva da diversi mesi.
Con l’immagine del viso distrutto dal dolore di Karen sento qualcosa fermarsi in gola e le lacrime agli occhi.

E a quel punto piango, piango come un bambino, o forse come un uomo distrutto dalla vita, come un disperato, come se a passare quella situazione fossi io e non quella santa ragazza. Con l’espressione insicura, gli incubi la notte, i polsi distrutti, la pelle tirata e le gambe sottili, i capelli sul viso e le labbra morsicate. Il suo colore cambia,è schiarita,  diventata da nera a bianca, una figura bianca che ha bisogno del rosso, il mio rosso, per tornare realmente in  vita.

Mi asciugo le lacrime e continuo a camminare sempre più veloce verso casa di Kathryn, ho qualche idea, ho una soluzione, l’ultima speranza.
Farò di tutto per il suo sorriso.           

Fine.




Alllllex
Sono enormemente dispiaciuta per il tempo impiegato, causa: scuola.
E' un capitolo corto, doveva essere il continuo dell'altro ma mi sembrava troppo noioso assieme.
E' una fine orribile, ma ho intenzione di far diventare il tutto una serie, o comuqnue di creare il sequel. 
Inoltre, vorrei ringraziare le fantastiche ragazze che hanno messo la storia tra le preferite e tra le seguite e che hanno recensito, quali:

                            
              Un abbraccio a tutte,
                                   a presto.
                                                  xx Alex

 

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