Ciò che mi è stato negato

di crazybulma
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Welcome Back ***
Capitolo 2: *** Revelations ***
Capitolo 3: *** Broken Hope ***
Capitolo 4: *** Sad but True ***
Capitolo 5: *** Goku's dream ***
Capitolo 6: *** About The Future ***
Capitolo 7: *** Strangelove ***
Capitolo 8: *** Fallen ***
Capitolo 9: *** Father and Son ***
Capitolo 10: *** In my place ***



Capitolo 1
*** Welcome Back ***


Ciò che mi è stato negato

1° CAPITOLO - Welcome Back

Il mondo è stato crudele con me.
I momenti in cui sono stato davvero felice si possono contare sulle dita di una sola mano.
Eppure capita, qualche volta, che nel sonno faccio strani sogni in cui vivo un'altra vita. Una bella vita che non vorrei mai lasciare. E provo una tale gioia!
So che non è la mia, so a chi appartiene. In un'altra dimensione esiste un altro me, ed è da lui che sto andando. Non solo perchè ne ho bisogno, ma anche per soddisfare una curiosità che mi divora dentro.
La domanda esistenziale è: cosa avrei potuto avere che invece non ho?
Quali sono le cose che mi sono state negate?

******************************************************************

"Trunks, me lo avevi promesso!"
Il piccolo Goten incrociò le braccia e mise il broncio, dinnanzi a quello che da sempre era stato il suo migliore amico.
"Sei sicuro? Io non ricordo proprio di averti promesso di usare i miei giochi" fu la risposta di Trunks che, seduto sul prato del giardino della Capsule Coorporation, era circondato da giocattoli di ogni forma e dimensione.
"Al torneo di Arti Marziali ti sei trasformato in Super Saiyan ed hai vinto in maniera sleale. Non ci credo che non ti ricordi più niente!" protestò Goten, sempre più imbronciato.
"Vedi... sono successe così tante cose! La comparsa di Majin Bu, la morte dei nostri genitori, le lezioni di fusione, le battaglie..."
"Ma una promessa è una promessa, e va mantenuta!" Ora Goten era davvero sul punto di scoppiare in lacrime. Così Trunks decise di porre fine a quella tortura e, ridendo di gusto, si alzò in piedi. "Va bene, va bene! Scegli pure il giocattolo che preferisci!"
"Davvero? Grazie Trunks!" Il bimbetto stava per precipitarsi sulla montagna di trenini e robot quando la Macchina del Tempo comparve nel giardino, poco distante da lui.
Goten rimase qualche istante perplesso e poi, indicando la Macchina, esclamò a gran voce "Voglio giocare con quello!"
"Che stai dicendo! Quello non è un mio giocattolo"
Trunks si avvicinò curioso alla Macchina, e nello stesso istante uno sportello di vetro si aprì rivelando il corpo di uno sconosciuto viaggiatore. Il piccolo Trunks si ritrovò così davanti a Future Trunks. Rimasero per interminabili momenti a fissarsi immobili.
"E tu chi sei?" domandò innocentemente Goten, intromettendosi tra i due.
Future Trunks si grattò il capo, vincendo lo shock di essersi rivisto bambino. "Oh, scusate! Ho interrotto i vostri giochi per caso?" Il ragazzo sorrise gentilmente a Goten poi, guardandolo con più attenzione, ebbe un altro fortissimo shock: il bambino era identico a Goku, una sua versione miniaturizzata!
"Tu... sei... figlio di Goku?" domandò, sbarrando gli occhi.
"Conosci il mio papà? Forse sei un suo amico!"
"Sì, io sono Tr..." Il giovane guerriero si interruppe e decise che era meglio non rivelare il suo vero nome per non confondere le idee del piccolo Trunks.
"Io sono un amico dei vostri padri. Ero venuto a chiedere un favore a Vegeta".
"Mio padre non fa favori a nessuno" fu la pronta risposta del piccolo saiyan.
"Tranne a te e a tua mamma" lo corresse Goten.
Future Trunks intanto aveva premuto un pulsante e trasformato la Macchina del Tempo in una capsula.
"Cos'era quella cosa? Non mi sembrava una nostra invenzione" osservò il piccolo Trunks, guardando in maniera sospettosa il nuovo arrivato.
"Era una Macchina del Tempo. Io vengo da un'altra epoca, e credimi... nel futuro tua madre costruirà molte cose interessanti come questa" rispose il ragazzo strizzando l'occhio.
Goten e Trunks scoppiarono a ridere, scambiandosi un'occhiata complice. "Certo, una macchina del tempo! Come no!" dissero all'unisono.
Con un sospiro, Future Trunks si diresse verso l'ingresso della Capsule Coorporation, e Trunks e Goten gli corsero dietro indispettiti "Ehy, ma dove vai! Aspettaci!"

Bulma si stava affaccendando intorno ai fornelli quando sentì la porta della cucina aprirsi.
"Trunks, vatti a lavare le mani che il pranzo è quasi pronto. Chiedi a Goten se vuole fermarsi a mangiare con noi" disse, senza staccare gli occhi dalle pentole.
"E' bello rivederti, mamma".
La voce di Future Trunks le giunse inaspettata e gradita, tanto da farla sobbalzare con conseguente rovesciamento di minestra.
"Trunks! Sei proprio tu!" Bulma gli corse incontro e lo abbracciò, sorpresa come sempre di constatare quanto suo figlio potesse essere alto, muscoloso e bello.
Goten e il piccolo Trunks entrarono in cucina poco dopo, e fissarono scandalizzati Bulma e il ragazzo misterioso che si abbracciavano con affetto.
"Papà non ne sarà per nulla contento" fu il commentò velenoso del bambino.
Bulma si staccò dal ragazzo per volgere lo sguardo al suo figlioletto più piccolo. "Non dire sciocchezze, Trunks. Lui è un nostro caro, carissimo amico". Poi riportò l'attenzione su Future Trunks, guardandolo in maniera interrogativa.
"Ti stai chiedendo perchè sono qua? Ero venuto a chiedere l'aiuto di pa... di Vegeta" rivelò il ragazzo.
"Un aiuto? E' forse successo qualcosa nella tua epoca?"
Future Trunks annuì, con un'espressione grave in volto. "Si tratta di un orribile mostro rosa, che si diverte a trasformare la gente in cioccolatini e caramelle".
Bulma portò istintivamente una mano alla bocca per trattenere un grido. Non poteva essere vero! Si era appena liberata da un incubo, ed ecco che quello tornava a rovinarle l'esistenza!
"Sapevo che prima o poi Majin Bu sarebbe apparso anche nella tua dimensione".
I quattro si voltarono di scatto nell'udire la fredda voce del principe dei saiyan.

CONTINUA...

Nda: Nuova fanfic a capitoli! Fatemi sapere se è di vostro gradimento e se vale la pena spendere un po' di tempo per continuarla. Baci, dalla vostra instancabile Cibbì.





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Capitolo 2
*** Revelations ***


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Ciò che mi è stato negato

2° CAPITOLO - Revelations



"Quindi anche voi conoscete Majin Bu?"
Future Trunks era seduto a tavola, ma non riusciva a ingoiare nemmeno un boccone del delizioso pasto preparato da Bulma. Goten e il piccolo Trunks invece si stavano abbuffando mentre Vegeta, poco distante da loro, fissava un punto lontano oltre la finestra.
"Nella nostra epoca Majin Bu è già stato sconfitto, ma è stata una battaglia terribile" raccontò Bulma, con un sorriso triste.
"Sul serio? E chi l'ha distrutto? Sei stato tu, Vegeta?"
Il principe dei saiyan non si voltò nemmeno a guardarlo, e con un sussurro rispose "E' stato Goku".
Future Trunks ebbe un sussulto. Era la prima volta che sentiva suo padre nominare Goku col suo nome terrestre, e non come Kakaroth. Poi ebbe un altro colpo ricordando che Goku in realtà era morto durante il torneo di Cell.
"Questo è impossibile..."
"Goku è tornato in vita grazie agli dei dell'aldilà" spiegò Bulma, leggendogli in volto la sua perplessità "E comunque non è solo merito di Goku se Majin Bu è stato distrutto. Anche Vegeta ha combattuto al suo fianco".
Il principe dei saiyan scattò verso la donna, digrignando i denti "Ma è stato Goku a dargli il colpo di grazia, quante altre volte te lo devo ripetere!"
Bulma gli diede la schiena, incrociando le braccia al petto e replicò "Ti ho sentito con queste orecchie pregare gli esseri umani di donare la loro energia a Goku per la Genkidama. Hai fatto molto più di quanto sei disposto ad ammettere".
Ora Future Trunks era veramente sconvolto e fissava entrambi i suoi genitori. Non poteva credere a quello che aveva appena udito, era impossibile che suo padre avesse rinunciato al suo ostinato orgoglio per combattere al fianco del tanto odiato Kakaroth.
Vegeta stava ancora guardando in cagnesco Bulma, quando Goten e Trunks si alzarono dalla tavola, finalmente sazi, ed esclamarono "E' stata una battaglia bellissima! Abbiamo persino imparato a fonderci, vuoi vedere?"
Prima che Future Trunks potesse rispondere, i due bambini si erano già messi in posa.
"FU - SIO -NE!"
Un'esplosione di luce costrinse il ragazzo a chiudere gli occhi, e quando li ebbe riaperti non riuscì a trattenere un grido di stupore. Davanti a lui c'era il guerriero più potente che avesse mai incontrato prima.
"Eccomi qua! Io sono Gotenks!" si presentò quello, con un teatrale inchino.
"Ragazzi, quante volte vi ho detto di non fondervi dentro casa!" fu l'ammonimento di Bulma, mentre si precipitava a raccogliere dei vasi di fiori caduti con lo sprigionamento dell'aura di Gotenks.
"Che forza, che energia potentissima!" esclamò Future Trunks, prima di diventare pensieroso e grattarsi il mento. "Se le cose stanno così... forse dovrei portare loro due con me nel futuro. Potremo socnfiggere Majin Bu in un attimo" mormorò a sé stesso.
"Mi sorprende che non ci sia riuscito tu, con le tue stesse mani" sibilò Vegeta, mostrandosi deluso del proprio figlio. "No, loro non sono abbastanza forti per quel mostro. E comunque la fusione dura per poco tempo... Sono certo che Kakaroth non si rifiuterà di venire con te nel futuro" aggiunse, col tono di chi non ammette repliche.
"In verità io speravo che saresti venuto tu..." sussurrò Trunks sottovoce. Ma Vegeta gli aveva già voltato le spalle, e se ne era andato dalla cucina.
Bulma si accorse dello sguardo infelice del ragazzo, e si affrettò a dire "Cerca di capirlo, tesoro. Noi siamo appena usciti da un terribile incubo, ed abbiamo sofferto molto. Non abbiamo ancora avuto il tempo di riprenderci da ciò che Majin Bu ha rappresentato per noi".
Intanto Gotenks aveva preso a mostrare a Future Trunks alcune delle sue mosse, ma il ragazzo sembrava più interessato alle parole della madre.
"Mi dispiace, io non ne avevo idea. Anzi, ero convinto che da voi Majin Bu non fosse ancora arrivato. A quanto pare qua le cose sono andate diversamente ed il mostro è stato risvegliato prima che nella mia epoca".
"Non dovresti sorprenderti di questo" disse Bulma "Sappiamo tutti che nel tuo futuro molte cose sono diverse dal nostro mondo".
Future Trunks sembrò ancora più demoralizzato, e mormorò "Già. Nella mia epoca non ho mai avuto un amico come Goten".
Bulma gli diede una leggere carezza sulla spalla e decise di cambiare argomento per tirarlo un po' su di morale. "Perchè non vai domani da Goku, e non ti fermi qui per la notte? Potresti dormire nella cameretta di Trunks, ne sarà molto felice".
Il ragazzo fece un cenno affermativo, e sorrise grato alla madre. L'unica cosa che non era cambiata, tra la sua dimensione e quella in cui si trovava ora, era proprio lei con il suo sorriso e la sua gentilezza.
"Ti ringrazio, ho proprio bisogno di riposarmi dopo il viaggio, ma soprattutto devo ancora riprendermi da tutte le rivelazioni avute oggi. Non riesco a capire se sto sognando o se è tutto vero..."


Quando la fusione si sciolse e Goten prese il volo verso casa, Bulma disse al piccolo Trunks che avrebbe dormito con il ragazzo venuto dal futuro.
"Uffa, devo proprio? Quel tizio dice cose strane, tipo che viaggia con una Macchina del Tempo... Per chi mi ha preso? Insomma, io sarò anche piccolo, ma non sono scemo!"
Bulma sospirò, mentre Trunks cominciava ad elencarle altri dieci motivi per non voler dormire nella stessa stanza di quel ragazzo.
"Trattalo bene, e non fare l'antipatico. Tu non lo sai, ma lui ha fatto molto per te, per me e per tuo padre" gli rivelò Bulma, con gli occhi lucidi. Il piccolo Trunks annuì obbediente, ma ancora non troppo convinto.
"E poi, non trovi che vi assomigliate molto?" domandò la donna, rivolgendogli un enigmatico sorriso.
"No. Non ci assomigliamo affatto" disse il bambino con ovvietà. Poi infilò le pantofole, dello stesso colore del pigiamino, e corse su per le scale.
Bulma rimase immobile, con lo sguardo perso nel vuoto, e pensò che Trunks aveva proprio ragione. I due non si assomigliavano affatto. Il suo bambino era stato coccolato e viziato, e circondato da un affetto smisurato. Ed era quindi cresciuto estroverso, spavaldo e un po' arrogante... come suo padre, che era sempre stato il suo eroe ed un esempio da seguire.
Future Trunks invece era timido, riservato e col viso segnato da mille sofferenze.

CONTINUA...

NdCibbì: Wow, quante recensioni positive. Devo ringraziarvi tutte, assolutamente!

- Sky Star - Eccoti un nuovo capitolo! Visto come aggiorno in fretta? Mi fa piacere che la trovi "diversa dalle altre", detesto scrivere cose già scritte. Baci.
- Simply91 - Il tuo commento mi ha fatto arrossire da capo a piedi. Ti ringrazio di cuore, e spero di restare una delle tue scrittrici preferite ancora a lungo perchè per me è un vero onore!
- Ciuiciui - E' vero, Trunks è proprio viziato, ma anche dolcissimo. Lo adoro, così come adoro Mirai Trunks, e spero di renderli al meglio anche nei prossimi capitoli. Grazie di seguirmi sempre, Chiaretta!
- Lorigeta - Sono proprio felice di averti "emozionata", e preparati perchè il tuo adorato Future Trunks sarà il protagonista assoluto in questa fanfic.

Grazie anche a monyveggy, martozza, emyc, santy886, e jame!



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Capitolo 3
*** Broken Hope ***


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Ciò che mi è stato negato

3° CAPITOLO - Broken Hope



Trunks aprì piano la porta della sua cameretta e notò che il ragazzo venuto dal futuro si era già messo a letto.
"Stai dormendo?"
Future Trunks si agitò tra le coperte e infine si mise seduto. "Non riesco a chiudere occhio".
"Sei preoccupato a causa di Majin Bu?" domandò il bambino, dirigendosi verso il proprio letto.
"Forse" rispose Future Trunks, e si voltò a fissarlo. Avrebbe voluto riempirlo di domande, ma allo stesso tempo aveva paura di quello che avrebbe potuto scoprire. Il piccolo Trunks sbadigliò rumorosamente, si sdraiò e poi prese a guadare il soffitto, dove le ombre notturne formavano immagini sinistre e in movimento.
Future Trunks decise che doveva chiedergli subito qualcosa prima che si addormentasse.
"Tu sei felice?"
Il bambino ridacchiò. "Forse tu non lo sai, ma io sono il bambino più ricco del mondo. Hai visto quanti giocattoli ho? Certo che sono felice!"
Future Trunks provò una certa amarezza nel sentire parlare sé stesso in maniera così superficiale, perchè lui non aveva mai dato tanto valore ai soldi e non aveva mai pensato che dessero la felicità.
La pace, la famiglia, l'amicizia erano la felicità, pensò con rabbia. Poi cercò di rilassarsi ricordando a sé stesso che infondo stava chiacchierando con un bambino.
"E parlami di Goten. Non l'ho mai conosciuto... Com'è?"
Il piccolo fu ben felice di rispondere a questa domanda. "Oh, Goten è il mio migliore amico! Facciamo tutto insieme. A volte è un po' noioso perchè non vuole mai fare gli scherzi che mi invento io. Ha paura che sua madre lo sgridi. Sì, perchè sua madre è tremenda!" e cominciò a raccontargli mille avventure e pasticci che avevano combinato insieme. Poi si accorse di aver parlato troppo, e guardò il ragazzo che giaceva poco distante da lui. Aveva un'espressione molto infelice in viso. "Che c'è?"
"Nulla. Solo... sei molto fortunato. Avrei voluto anch'io avere un amico speciale come il tuo". E non aggiunse che quando era piccolo non aveva mai avuto il tempo di dedicarsi ai giochi e alle amicizie, troppo occupato a nascondersi da due terribili cyborg e ad allenarsi per sconfiggerli.
"Mi dispiace" mormorò il piccolo Trunks che stava cominciando a provare un po' di simpatia per quel ragazzo dagli occhi tristi, ma anche azzurri e profondi come i suoi.
Future Trunks sospirò e si preparò a fargli la domanda che più gli stava a cuore.
"Parlami di tuo padre. Come si comporta con te? E' affettuoso?"
Il bambino scoppiò a ridere "Macchè! Credevo lo conoscessi... mio padre non è per niente affettuoso, mi sgrida sempre, e gli unici momenti in cui stiamo insieme sono quando ci alleniamo nella camera gravitazionale".
Allora Future Trunks tirò un sospiro di sollievo. Forse Vegeta aveva messo da parte le ostilità verso di Goku, e aveva salvato la Terra da Majin Bu, ma per lo meno in una cosa non era cambiato: era ancora freddo come il ghiaccio.
"In realtà..." continuò il piccolo Trunks socchiudendo gli occhi, come ad inseguire un ricordo lontano.
"In realtà, cosa?" domandò Future Trunks, preoccupato.
"In realtà papà non è poi così male! A volte, se faccio il bravo, mi accompagna al Luna Park. E poi... ecco, io non l'ho mai detto a nessuno. Solo Goten lo sa, perchè ci ha visto..."
Future Trunks cominciò a sudare freddo. Aveva la sensazione che un pesante macigno minacciasse di crollargli addosso.
"...ma devi sapere che una volta papà mi ha chiesto scusa, e mi ha abbracciato forte forte a sé".
Il macigno era crollato. Ora il cuore di Future Trunks era frantumato in mille pezzi.
All'improvviso prese a ridere nervosamente "Ho capito! Mi stai prendendo in giro, vero? Sei proprio un birbante!"
"Ti ho detto la verità!" protestò il piccolo Trunks, infuriato. "Uffa! Non avrei mai dovuto raccontartelo!" urlò girandosi dall'altra parte del letto.
*No. Non avresti dovuto* pensò Future Trunks mentre una lacrima solitaria scendeva a bagnargli il volto. Era il pianto disperato di chi non aveva mai ricevuto un abbraccio dal proprio padre.


Trascorse tutta la notte a pensare alle cose che gli erano state negate dal destino.
Il mattino dopo, due profonde occhiaie gli segnavano il suo bel viso, e Bulma se ne accorse mentre gli serviva la colazione. "Che brutta cera! Hai dormito male?" gli domandò apprensiva.
Future Trunks scosse il capo e non disse una parola. Consumò la colazione in silenzio, sotto lo sguardo preoccupato di sua madre.
Poco dopo arrivò Vegeta; indossava una giacca in pelle ed un paio di pantaloni neri, e sembrava più oscuro del solito, ma ora Trunks lo vedeva sotto una luce diversa. Gli appariva come una persona nuova, una persona che non aveva mai conosciuto abbastanza, una persona capace di abbracciare il proprio figlio. "Allora? Sei pronto?"
"Vieni con me da Goku?" esclamò Trunks, alzandosi di scatto dalla sedia.
"Sì. Muoviti, non ho tutta la mattinata da perdere..." borbottò il saiyan.
Insieme si diressero in volo verso i monti Paoz, dove Future Trunks avrebbe avuto nuove e tristi sorprese.

CONTINUA...

NdCibbì: Grazie, grazie, grazie! Non mi aspettavo così tanti commenti... Spero che questo nuovo capitolo non vi abbia deluso o rattristato troppo (povero Trunks ç_ç!)

- Viky4forever - Farò del mio meglio per dare risposta ai tuoi dubbi! Fammi sapere se gli sviluppi ti sono piaciuti.
- Ciuiciui e Sky Star - Se l'altro capitolo vi aveva commosso, quest'altro deve avervi fatto piangere come fontane! Scherzo. Grazie ancora di cuore per le vostre recensioni.
- Lilac - Anche secondo me i due Trunks sono simili solo d'aspetto ma poco nel carattere. Bisogna tener conto che uno è cresciuto con un padre e l'altro no - e non parliamo di un padre qualsiasi ma di Vegeta! Continua a *leggermi*, per me è molto importante il tuo parere!
- Lilly81 - Visto come sforno nuove storie in attesa di leggere le tue? Cosa ne pensi di questo nuovo capitolo? Non so se ho approfondito abbastanza il punto di vista di Trunks, ma spero di fare meglio nei prossimi capitoli.
- Vit - La tua curiosità mi fa venir voglia di anticiparti tutto quello che succederà! Perchè devi sapere che nella mia mente la storia è già finita. Però mi trattengo e non ti dico nulla, ma tu continua a seguirmi!

Grazie anche a jame, Topy, Lorigeta, martozza. Baci a tutte!



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Capitolo 4
*** Sad but True ***


Ciò che mi è stato negato

4° CAPITOLO - Sad but True



Il tempo scorre, e non c'è verso di fermarlo.
Io ho avuto la possibilità di cambiarlo. E l'ho fatto.
Credevo che viaggiando nel tempo avrei potuto anche cambiare il mio destino. In realtà la mia vita è rimasta sempre la stessa, ed un'altra persona ha avuto tutti i vantaggi dei miei sforzi.
Non dovrei detestarlo, ma lo detesto. E' come guardarsi in uno specchio e non riconoscerne il riflesso.
Vorrei rubargli l'esistenza, farla mia, perchè me la merito più di lui!
A me la pace, gli amici, i giochi che non ho mai fatto, l'affetto di mio padre.
Sono troppo grande per i Luna Park, papà? Perchè non ci porti pure me? Sono anch'io tuo figlio.
Sento crescere in me un odio che credevo di non poter mai provare.
Io... mi... odio.


L'aria era fresca e profumava di alberi in fiore. Era una perfetta giornata primaverile, ideale per studiare all'aperto. Videl e Gohan erano sdraiati nell'erba, ed entrambi avevano affondato la faccia sui libri di scuola. Ma se Gohan stava veramente studiando, Videl in realtà aveva il pensiero rivolto a ben altre cose.
"Sai, Gohan..."
Il ragazzo era talmente immerso nella lettura che non si voltò nemmeno a guardarla. Ma lei proseguì a parlare.
"...la settimana prossima ci sarà il ballo di Primavera, a scuola. Mi chiedevo se tu volessi... farmi da cavaliere?" immediatamente nascose il viso tra le mani, imbarazzata.
"Mmmh... sì... va bene" disse Gohan, che neanche l'aveva ascoltata.
"DAVVERO?" urlò la ragazza all'improvviso, facendolo sobbalzare.
"Davvero cosa?" domandò lui, confuso.
"Hai appena detto che mi accompagnerai al ballo di Primavera".
Gohan si grattò la testa, e poi le sorrise con affetto. "Ma certo. Però ti avverto: non so ballare!"
Videl gli gettò le braccia al collo, felicissima. "Non importa! Hai molti altri talenti..."
Proprio in quel momento Vegeta e Trunks atterrarono, a pochi passi da loro.
Gohan si alzò di scatto, rovesciando a terra la povera Videl.
"SEI PROPRIO TU?!" esclamò in direzione di Trunks. Il ragazzo fece un cenno affermativo col capo, ma non riuscì a proferire parola. Per un attimo aveva riconosciuto in Gohan il giovane che lo aveva allenato a combattere, il suo maestro, l'uomo che aveva perso prima un braccio e poi la vita. Ma subito si riprese dalla confusione iniziale... No. Non erano la stessa persona.
Quello era un altro Gohan, uno che non aveva cyborg da combattere, gente da salvare, genitori e amici morti da ricordare. Quello era un Gohan spensierato, studioso, e a fargli da compagna non era una cicatrice sul volto ma un dolce fanciulla.
"Che bel ragazzo!" fu la prima cosa che Videl disse, vedendo Trunks. "Gohan, è un tuo amico? Me lo presenti?"
Gohan s'imbronciò, mentre una freccia di gelosia gli trafiggeva il petto. "Lo conosci già. E' Trunks!"
Vegeta sbuffò per tutte quelle chiacchiere, mentre Trunks indietreggiava e diventava tutto rosso.
"Non dire sciocchezze! Trunks è un bambino..." obbiettò Videl, ma guardando meglio il ragazzo notò un'incredibile somiglianza con il figlioletto di Bulma e Vegeta.
"E' Trunks, ti dico. Viene da un futuro alternativo" spiegò Gohan, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
"Dal futuro?" ora la ragazza era veramente esterrefatta, ma aveva imparato che accanto a Gohan ogni cosa era possibile: imparare a volare, evocare magici draghi che esprimono desideri, teletrasportarsi e forse persino viaggiare nel tempo.
"Ciao, Gohan. Come sei cresciuto dall'ultima volta che ci siamo salutati! Lei è la tua fidanzata?" domandò Trunks, avvicinandosi all'amico.
I due innamorati s'irrigidirono all'istante. Poi Gohan mormorò, abbassando lo sguardo "Non le ho ancora chiesto se lo vuole diventare, ma credo che lo farò presto".
Future Trunks ridacchiò, mentre Videl si scioglieva in lacrime.
Vegeta, che non ne poteva più di tutte quelle smancerie, cambiò discorso con nervosismo "Allora, Gohan! Dove diavolo è finito tuo padre?"
"Oh, è andato con mamma e Goten a fare compere in città. Comunque dovrebbe tornare presto" spiegò il ragazzo, e pochi secondi dopo un elicottero enorme prese a sorvolare sopra le loro teste, creando un fracasso insopportabile. Quando atterrò sul prato, Trunks si sarebbe aspettato di vedere uscire da lì dentro chiunque al mondo tranne lui: Mister Satan.
"Videl, cara! Sono venuta a prenderti. Hai fatto la brava?" disse l'omone barbuto, guardando in maniera minacciosa il povero Gohan. "Oh, ciao Vegeta!" aggiunse poi accorgendosi della presenza del saiyan.
Vegeta lo salutò con un cenno del capo. Non aveva dimenticato che quel buffo e ridicolo uomo gli aveva salvato la vita in occasione della battaglia contro Majin Bu, ed anche se era stato un duro colpo per il suo orgoglio, non poteva non essergli riconoscente.
Trunks fissò la scena con la bocca spalancata per lo stupore. "Io ti conosco! Tu sei quello che ha osato sfidare Cell durante il torneo..."
"Sì, perchè? Vuoi un autografo, ragazzo?"
Videl avrebbe voluto scavarsi una fossa per la vergogna di avere un padre così egocentrico, ma comunque gli disse "Posso restare ancora un po', papà?"
Mister Satan fissò gli occhi imploranti di sua figlia, e in quello stesso istante qualcuno uscì dallo sportello dell'elicottero.
"Mister Satan, quando torniamo a casa? Ho fame, ho fame, ho fame!" canticchiò un mostro rosa che Trunks riconobbe subito con orrore.
"NON E' POSSIBILE! MAJIN BU! E' PROPRIO LUI!" gridò, incredulo e terrorizzato.
"Sta calmo" borbottò Vegeta, deluso dallo scarso coraggio dimostrato da suo figlio.
Mister Satan corse incontro al suo grasso amico "Majin Bu! Quante volte ti devo dire che non puoi farti vedere in giro! La gente non si è ancora dimenticata di te, scateni il panico! Torna dentro... Su!" lo spinse dentro l'elicottero, e Videl capì che era proprio il caso di andare via. Seguì il padre all'interno del veicolo, e Gohan sospirò di malinconia nel vederla sparire, poco dopo, lontano nel cielo.
"Insomma! Volete spiegarmi questa assurda storia? Da quando siete amici di quel mostro?" urlò Trunks, frustrato e sempre più depresso.

CONTINUA...

NdCibbì: nessuno lo sapeva ma io adoro la coppia Gohan / Videl. Non scrivo mai su di loro ma stavolta ho voluto fare un'eccezione. Grazie ancora di cuore per i bellissimi commenti, mi fate venir voglia di aggiornare subito! ^____^



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Capitolo 5
*** Goku's dream ***


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Ciò che mi è stato negato

5° CAPITOLO - Goku's dream



Non fu semplice per Gohan spiegare in poche parole a Future Trunks quello che era successo durante la battaglia contro Majin Bu. Vegeta ascoltava ogni parola in silenzio, mentre nella sua mente poteva rivivere ogni scena con incredibile nitidezza.
"...e alla fine Mister Satan si è offerto di prendersi cura della parte buona di Majin Bu, portandolo a vivere con sé" concluse Gohan, riprendendo poi fiato.
"E' una storia pazzesca..." disse Trunks, scuotendo il capo e domandandosi se anche nella sua dimensione Majin Bu nascondesse dentro di sé qualcosa di buono. Ma ne dubitava altamente, avendolo visto con i suoi occhi trasformare intere popolazioni in cioccolatini, senza alcuna pietà.
"Guarda papà! C'è il ragazzo che viene dal futuro!" Le urla festose di Goten annunciarono il ritorno a casa della famiglia Son. Il bambino uscì correndo fuori dalla macchina, lasciando cadere le buste di spesa che aveva tenuto in mano durante tutto il viaggio. Poco dopo anche Goku e Chichi spuntarono fuori dall'automobile, e Future Trunks li salutò agitando la mano.
"Ciao Trunks! Che piacere rivederti!" disse allegramente Goku, mentre Goten si guardava intorno, confuso. "Trunks? Dov'è Trunks? Io non lo vedo..."
"Anche per me è un piacere rivederti" disse il ragazzo, andandogli incontro e stringendogli la mano. "E' stata una piacevole sorpresa sapere che, dopo il tuo sacrificio al Cell Game, sei ritornato in vita. Vorrei tanto che succedesse anche nella mia dimensione..." aggiunse con voce rotta dall'emozione.
Goku gli sorrise, e si accorse d'un tratto della presenza del principe dei saiyan. "Ehy, Vegeta! Ci sei anche tu. Ma non sarà mica successo qualcosa?"
"Devi andare nel futuro con Trunks, e sconfiggere il Majin Bu di quella dimensione" disse Vegeta, senza troppi preamboli.
"Che cooosa?" esclamò Goku incredulo. Subito dopo il suo viso si illuminò di pura gioia, era il ritratto della felicità. "Quando si parte?"
Future Trunks non poteva credere alle sue orecchie. "Goku, non è un gioco".
"Lo so" rispose Goku, continuando a sorridere a quarantadue denti.
"Majin Bu, nella mia dimensione, sta seminando il panico. Proprio ora che ci eravamo liberati dei cyborg e stavamo cominciando a ricostruire le città, arriva quel mostro, con quel pazzo di Babidy! Io ho provato a combattere contro di lui, ma è troppo forte! E credo lo sia anche per te, Goku... Ho sentito i suoi poteri sulla mia pelle e so di cosa è capace!"
Goku gli poggiò una mano sulla spalla, per farlo tacere e fargli riprendere il controllo di sé. "Ti devo ringraziare, Trunks... perchè mi hai fatto un regalo bellissimo. Mi hai dato l'opportunità di combattere nuovamente col peggior nemico che io abbia mai affrontato, e credimi: era una cosa che desideravo con tutto il cuore. Grazie!"
Future Trunks sbarrò gli occhi, profondamente colpito da quelle parole così ingenuamente sincere.

Chichi, che era rimasta sino ad allora immobile ad ascoltare, si gettò su Goku come una furia "TU NON ANDRAI DA NESSUNA PARTE! Sei appena tornato in vita, e di nuovo vuoi rischiare la pelle? Nossignore, tu non ti muoverai da qui!"
"Suvvia, Chichi!" piagnucolò Goku, mentre Vegeta e Trunks assistevano perplessi alla sconfitta del guerriero più forte dell'universo.
"Devo partire per aiutare Trunks, non credi che glielo dobbiamo dopo tutto quello che ha fatto per noi?" disse Goku, giocando la sua ultima carta. Era ben conscio che Chichi, per quanto severa e irragionevole che fosse, sapeva anche farsi intenerire.
"Non prendermi in giro. Tu non lo fai per Trunks, ma solo per te stesso. Perchè ti sei stufato di questa pace!" ribatté la donna, incrociando le braccia al petto.
Allora fu Future Trunks a pararsi di fronte a lei, e a implorarla con occhi dolci. "Per favore, Goku è l'unico che può riportare la pace nel mio mondo..."
E a quel punto Chichi non poté più obiettare e si arrese. "D'accordo, d'accordo. Ma deve prima giurare che tornerà sano e salvo! Non sopporterei di diventare vedova una terza volta."
"Ma certo, tesoro. E poi ci sarà anche Vegeta che combatterà al mio fianco, vinceremo sicuramente!" disse Goku, facendo scattare Vegeta in avanti "Che diamine stai dicendo? Io non ho nessuna intenzione di viaggiare nel futuro, hai capito?"
"E perchè no? Non dirmi che hai perso la voglia di combattere, perchè non ci credo. E poi, non sappiamo quanto quest'altro Majin Bu sia forte e forse potrei non farcela da solo, forse sarà necessario fare la Fusione..." "La Fusione? Come quella che mi hanno fatto vedere Goten e Trunks?" domandò Future Trunks, sconvolto.
"Sì!" rispose Goku.
"No!" urlò Vegeta di rimando, digrignando i denti. "E comunque, anche se decidessi di partire con voi, nella Macchina del Tempo non ci sarebbe posto per tre persone".
Goku guardò Trunks cercando conferma di quanto detto da Vegeta, ma il ragazzo sorrise "Questo non è un problema, mamma ha allargato la postazione per due persone, perciò se ci facciamo stretti..."
Ci vollero diverse ore prima che Trunks e Goku riuscissero a convincere il principe dei saiyan, ma alla fine i loro sforzi vennero premiati.

E l'indomani mattina, lo strano trio era già pronto per partire nel futuro.


CONTINUA...

NdCibbi: Aggiornamento alla velocità della luce! Solo per le mie fedelissime lettrici (e perchè in questi giorni non ho niente da fare U_U ma immagino lo abbiate capito da soli).

Lilly81 - Grazie come sempre dei tuoi commenti, mi fanno tanto piacere. Dal mio punto di vista, Future Trunks prova del rancore verso il suo piccolo alterego solo perchè avrebbe voluto tutto quello che ha lui, e trova ingiusto che Vegeta abbia un atteggiamento diverso con lui dato che i due Trunks sono pur sempre la stessa persona! Ti abbraccio e ti ringrazio ancora di seguire le mie storie.

Lorigeta - E' la cosa più bella che mi abbiano mai scritto, davvero! Sapere che riesco così bene a far viaggiare la tua fantasia è una cosa che mi rende al settimo cielo. Vorrei che tutti, come te, chiudendo gli occhi vedessero quello che cerco di descrivere nelle mie storie.

Lilac - Il soggiorno nel passato per Trunks è quasi terminato, ha avuto già abbastanza sorprese! E nessuno gli ha detto che Crilin si è sposato con C18, altrimenti gli sarebbe venuto un altro colpo! (Ero tentata di farlo, ma ho voluto risparmiargli un'ennesima sofferenza. Vedi quanto gli voglio bene?) Hai avuto ragione, e alla fine Vegeta viaggerà nel futuro per restituire a Trunks il favore. Grazie per le tue lunghissime recensioni!

Simply91 - Spero continuerai a trovare la storia interessante, anche dopo questo capitolo un po' noioso (lo ammetto, non è successo granché di interessante! U.U)

Vegeta83 - Hai visto quante sorprese per il nostro Trunks? Ed ora ne vedremo delle belle!

Ciuiciui - Dici che vi vizio? Sì, sì. Bèh, se aggiorno così in fretta è perchè non vedo l'ora di arrivare ai capitoli più interessanti! Un bacione.

Viky4forever - Mi piace il termine "colorata" per definire la mia storia. Ti ringrazio.

Samaun - Se mi lasci un altro commento in sardo potrei diventare pericolosa, fratellino... Fai il bravo e ricorda che la tua sorellona preferita ti vuole un mondo di bene!


Al prossimo capitolo!

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Capitolo 6
*** About The Future ***


Ciò che mi è stato negato

6° CAPITOLO - About The Future

La mattina della partenza Bulma e Chichi avevano assunto un'espressione tesa e preoccupata mentre, al contrario, Goten e il piccolo Trunks saltellavano da una parte all'altra con evidente entusiasmo.
Chichi aveva dato a Goku, che si era già sistemato all'interno della Macchina del Tempo perchè non vedeva l'ora di partire, un cestino con dell'ottimo cibo.
"Tesoro, non c'è ne bisogno... Vado, sconfiggo Majin Bu, e torno!" le aveva detto lui per rassicurarla, restituendole il cesto da picnic.
"Va bene. Fai un buon viaggio, e torna tutto intero" mormorò Chichi con le lacrime agli occhi.
Bulma invece si avvicinò a Future Trunks e lo abbracciò forte. "Spero che la pace torni anche nel tuo mondo. Te lo meriti" gli sussurrò, con dolcezza.
"Andrà tutto bene, c'è papà con me" rispose lui raggiante, guadagnandosi un grugnito da parte di Vegeta. Trunks non poteva ancora credere che il principe dei saiyan avesse accettato di aiutarlo. Forse qualcosa di buono in tutta quella faccenda la stava ottenendo, si disse, aggrappandosi alla speranza che, se Vegeta era cambiato nei confronti di Goku e del piccolo Trunks, forse avrebbe potuto cambiare atteggiamento anche verso di lui.
"E tu..." continuò Bulma in tono minaccioso, rivolgendosi al marito. "Vedi di non farmi un altro brutto scherzo! Niente sacrifici inutili, stavolta". Vegeta salì sulla Macchina del Tempo senza degnare Bulma di risposta, e diede uno spintone a Goku che stava occupando tutta la postazione.
Future Trunks si chiese di quali sacrifici inutili stesse parlando sua madre ma, proprio mentre stava per formulare la domanda, il piccolo Trunks attirò la sua attenzione parandosi davanti a lui con insolenza.
Future Trunks indietreggiò di un passo. "Che... che c'è?"
"Perchè non mi hai detto che in realtà TU sei ME da grande?" domandò offeso il bambino, mettendo le mani ai fianchi come a pretendere una risposta.
"Allora lo hai scoperto!" esclamò Future Trunks, imbarazzato.
"Goten mi ha detto di aver sentito tutti chiamarti Trunks, e alla fine ho capito... Sarò anche piccolo, ma non sono scemo!" Ormai era diventato il suo motto, pensò Bulma afferrando il bambino per un braccio e scompigliandoli i capelli per fargli dispetto.
"C'è solo una cosa che non mi quadra" disse poi il piccolo Trunks puntando gli occhi sul ragazzo del futuro. "Perchè sei dovuto tornare indietro nel tempo? Non potevi chiedere a papà e al signor Goku della tua epoca di darti una mano contro Majin Bu?"
A quella domanda, i presenti abbassarono il capo, restando col fiato sospeso per quello che Future Trunks avrebbe potuto rispondere.
Il ragazzo fu tentato di sputargli addosso tutta la verità, di dirgli che nel suo mondo molte cose era diverse, che Goku, Crilin, Yamcha, Gohan, Piccolo e Vegeta erano morti orribilmente. Per un attimo sentì il macabro desiderio di fargli passare notti insonni in preda ai peggiori incubi, gli stessi che aveva avuto lui per anni.
Immediatamente però si sorprese di quel crudele pensiero. Come aveva potuto anche solo pensare una cosa tanto cattiva? Non era da lui, pensò stringendo i pugni. Che cosa gli stava accandendo?
"Ecco, Trunks..." disse, senza alzare gli occhi sul bambino "...devi sapere che nel futuro Goku e Vegeta sono... sono talmente vecchi da non reggersi più in piedi. Non sono per nulla forti!" concluse poi, sfoggiando un enorme sorriso.
"Che coooosa?!" esclamarono Goten e Trunks, spalancando gli occhi.
"Che coooosa?!" fu anche l'urlo di Goku e Vegeta, indignati per una tale diffamazione.
Future Trunks prese a ridere divertito, finché la gelida voce del principe dei saiyan non lo ammonì "Smettila di raccontare balle e sbrigati a salire! Prima mettiamo fine a questa storia e meglio sarà per tutti!"
Allora il ragazzo salutò tutti, salì a bordo della Macchina del Tempo, al fianco del padre, e pigiò i tasti per l'accensione.

Il viaggio fu breve, ma infinitamente scomodo. Quando Goku scese dalla navicella si sentiva tutto indolenzito, e si lamentava come un bambino.
"Non piagnucolare. E' tutta colpa tua se stavamo stretti!" disse Vegeta scivolando giù con eleganza dalla Macchina del Tempo, seguito da Future Trunks. Il giovane allargò le braccia di fronte al panorama che si presentò davanti a loro.
"Papà, Goku... Benvenuti nel futuro!"
E sapeva benissimo che nessuno dei due se lo era mai immaginato così. Dalla collina su cui erano atterrati si potevano vedere case in fumo, nuvole colme di pioggia e lampi, ed un silenzio innaturale che testimoniava la desolazione di un mondo di cui la popolazione era stata dimezzata.


CONTINUA...

NdCibbi: So che attendevate di vedere la reazione di Bulma nel rivedere Vegeta e Goku, ma dovrete aspettare il prossimo capitolo. Intanto mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate di quest'ultimo.

Vit - Il momento in cui Goku e Trunks cercano di convincere Vegeta... in realtà lo avevo scritto. Poi rileggendolo mi ha fatto schifo e l'ho cancellato U_U !! Ora però mi pento di non averlo tenuto, sigh!

Samaun - Io non sono Bossi =_=' Come ti permetti, piccola peste?! E poi io adoro la mia Sardegna! Grazie di leggere sempre le mie storie, è come sentirti più vicino a me anche se siamo lontani.

Lilac - Come vedi è stato il piccolo Goten a spifferare tutto a Trunks, e fargli scoprire di conseguenza l'identità del ragazzo venuto dal futuro. Sono contenta che hai trovato tutti in personaggi in parte ^.^! Baci.

Simply91 - Tranquilla! Scriverò soprattutto di Trunks e suo padre, anche perchè non sono molto brava a descrivere i combattimenti (anzi, sono proprio negata)! Un bacione!


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Capitolo 7
*** Strangelove ***


Nuova pagina 1

Ciò che mi è stato negato

7° CAPITOLO - Strangelove

Bulma era pronta.
Da quando Trunks le aveva annunciato che sarebbe tornato indietro nel tempo per chiedere l'aiuto di suo padre, lei non aveva fatto altro che prepararsi al giorno in cui avrebbe rivisto Vegeta.
Certo, non era certa che il saiyan avrebbe accettato di partire nel futuro, e conoscendo il soggetto dubitava che sarebbe accorso in aiuto di suo figlio. Eppure Trunks le era sembrato fiducioso, perciò a lei non restava altro che aspettare con ansia il momento in cui sarebbe tornato.
"Puoi farcela, Bulma! Puoi sopportare tutto questo" si ripeteva continuamente. "L'importante è che ricordi a te stessa che Lui non è il Tuo Vegeta! Lui appartiene ad un altro mondo e ad un'altra donna. Lui non è la stessa persona che tu hai visto morire". Ed era diventata come una filastrocca da imparare a memoria, veritiera per quanto dolorosa.
Era una giornata fredda e senza sole, proprio come il suo umore, pensò Bulma inginocchiata davanti alla tomba di Vegeta. Accanto c'erano anche quelle degli altri guerrieri Z, caduti in battaglia durante lo scontro con i cyborg, e tra tutte spiccava quella di Goku, una scultura di pietra che lo rappresentava con delle ali da angelo. Bulma aveva fatto costruire quel piccolo cimitero privato, non troppo distante dalla Capsule Coorporation, perchè non voleva dimenticare coloro che aveva amato e che avevano perso la vita ingiustamente. E c'era uno spazio vuoto tra la tomba di Goku e quella di Vegeta, lo spazio che aveva riservato per sé stessa. In attesa di raggiungere i suoi due grandi uomini, lei andava a trovarli.
Bulma baciò la lapide di Vegeta, accarezzando le lettere del suo nome scolpite nella pietra nera, e chiedendosi quanto facesse caldo laggiù all'inferno.
Lentamente si diresse verso casa, con la testa china e la sensazione di poter sentire ancora il profumo dei fiori lasciati in cimitero. Trovò Trunks ad attenderlo di fronte all'ingresso della Capsule Coorporation.
"Mamma! Ma dove ti eri cacciata? Ero preoccupato!" disse il ragazzo, andandole incontro.
"Bentornato a casa! Com'è andato il viaggio?" domandò la donna, dandogli una pacca affettuosa sulla spalla.
"Molto bene. Papà... è qui per aiutarci" disse Trunks, accompagnando la notizia con uno dei sorrisi più luminosi che Bulma avesse mai visto.
E prima che il ragazzo potesse aggiungere qualsiasi altra cosa, la donna si era già precipitata all'interno della casa. "Aspetta, mamma! Non ti ho ancoradetto che..." le urlò dietro Trunks, ma lei non gli diede ascolto, troppo felice ed ansiosa di rivedere Vegeta.
Quando ebbe spalancato la porta della cucina, sbarrò gli occhi e si pietrificò.
"Ehylà, Bulma! Non è che avresti qualcosa da mettere nello stomaco? Il viaggio nel tempo mi ha fatto venire fame!" esclamò Goku, irradiando la stanza con la sua ingenuità e bellezza.
La donna si coprì gli occhi con le mani, e prese a singhiozzare forte. Quello era proprio Goku! Com'era possibile? Si era preparata a rivedere Vegeta, ma non era pronta per questo! Sapeva che durante il Cell Game, Goku aveva perso la vita, per cui la sorpresa e la felicità furono tali da toglierle il fiato.
"GOKU!" gridò, gettandosi tra le sue braccia.
Lui guardò smarrito in direzione di Vegeta ma questo distolse lo sguardo, indignato e furioso d'essere stato messo in secondo piano proprio dalla sua compagnia.
Bulma stringeva la tuta di Goku, inondandola di lacrime disperate e mormorando parole soffocate. "Perchè te ne sei andato? Avevamo tutti bisogno di te..."
Per quanto cercasse di mostrarsi indifferente alla situazione Vegeta non riusciva a impedirsi, ogni tanto, di girare lo sguardo verso di lei. Trunks raggiunse la stanza, e quando vide sua madre piangere contro il petto dell'amico, si commosse profondamente.
"Su, dai... Non piangere" borbottò Goku, imbarazzato e per nulla abituato a certi slanci d'affetto da parte di Bulma. La staccò delicatamente da sé, e lei si asciugò gli occhi con la manica della camicia, vergognandosi di essersi lasciata andare alle sue emozioni.
"Ciao, Vegeta" disse poi, puntando gli occhi del colore del cielo, sull'uomo che aveva amato e che probabilmente amava ancora.
"Finalmente si è accorta di me..." pensò Vegeta, ricambiando lo sguardo.
"Sei rimasto sempre lo stesso" disse Bulma, e non era una domanda ma una constatazione.
"Invece tu..." borbottò il principe dei saiyan, stringendo gli occhi per guardarla meglio "...sei invecchiata parecchio!"
Bulma sorrise a quelle parole, tirando su col naso.
Per Trunks quella frase fu una prova di totale assenza di stima da parte di suo padre nei suoi confronti di sua madre. Lei non lo vedeva da anni e tutto quello che lui era in grado di dire era quanto fosse vecchia?! Strinse i pugni, arrabbiato e deluso. "Che stupido sono stato a pensare che fosse davvero cambiato in meglio! E' rimasto lo stesso uomo spietato e insensibile che ho conosciuto nella Stanza dello Spirito e del Tempo" pensò, trattenendo la voglia di urlagli contro il suo disprezzo.
Trunks era troppo sconvolto e infuriato per accorgersi dello sguardo colmo d'amore che Bulma e Vegeta si stavano scambiano. Non sapeva che il loro rapporto era, da sempre, fatto di silenzi e battutine velenose... e di sguardi che dicevano più di mille parole.

"Attenzione! Interrompiamo le trasmissioni per comunicarvi che Majin Bu è stato avvistato sopra i cieli di Lonely Town! Preghiamo chiunque abitasse da quelle parti di restare in casa e non uscire per nessun motivo al mondo!"
L'annuncio dato dalla piccola televisione della cucina, fece sobbalzare Goku. "Dobbiamo andare, forza!" Corse verso l'uscita della cucina, seguito a ruota da Trunks. Vegeta, invece, indugiò davanti alla soglia.
"Sei sempre bellissima" fu il saluto sussurrato che rivolse a Bulma.
E quando il guerriero corse dietro Goku e Trunks, la donna si abbracciò forte sentendosi perduta, e riprese a piangere per ciò che le era stato negato.



CONTINUA...

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Capitolo 8
*** Fallen ***


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Ciò che mi è stato negato

8° CAPITOLO - Fallen

Come osa?
Come può essere così insensibile nei confronti di mia madre, che lo ha sempre amato e ricordato?
Che in qualche modo gli ha salvato la vita, e ha cambiato il suo destino?
Avrebbe potuto abbracciarla, o dirle almeno un "Grazie", ma lui no! Lui è allergico a queste smancerie, lui è un uomo fatto di ghiaccio e orgoglio.
Il piccolo Trunks mi ha mentito, non è possibile che quell'uomo spregevole possa essere capace di abbracciare qualcuno.
Vorrei non aver mai conosciuto Vegeta! Avrei dovuto continuare a vivere nell'illusione che fosse un grande uomo, che lui e mia madre si amassero profondamente quando sono stato concepito. Avrei dovuto continuare a cullarmi di sogni e d'immaginazione, e non andare a cercarlo.
Non dovrei volergli bene. Vorrei odiarlo con tutto me stesso.



Future Trunks si dirigeva in volo verso Lonely Town, cercando di non perdere di vista Goku e Vegeta, davanti a lui. Era confuso e stordito. Ciò che aveva visto tornando indietro nel tempo gli aveva lasciato l'amaro in bocca, ma vedere suo padre mostrare totale indifferenza nei confronti di sua madre era stato il colpo di grazia.
Pochi minuti dopo i tre guerrieri atterrarono davanti ad una pasticceria, nella quale Majin Bu si stava rimpinzando di torte e gelati.
"Insomma, Majin Bu! Perchè diamine di sei fermato a mangiare? Abbiamo delle città da distruggere!" protestava il mago Babidy, cercando di spingerlo fuori da una vetrina in frantumi. Invano, perchè l'obeso essere non si spostava di un millimetro dal pavimento su cui era seduto.
Solo quando ebbe alzato lo sguardo, Babidy si accorse dei tre saiyan che lo stavano fissando perplessi. "Chi siete? Che volete?"
"Ciao Babidy!" lo salutò Goku, come se fosse un vecchio amico che non vedeva da tempo. "Siamo venuti a sconfiggere Majin Bu".
Il mostro rosa smise di mangiare, e puntò gli occhietti stretti sul saiyan. Babidy invece si mise a ridere di gusto per la stoltezza dell'uomo. "Evidentemente non avete ancora capito di cosa Majin Bu è capace, e siete..." non riuscì a terminare la frase perchè un fascio di energia luminosa gli sfiorò la testa. Era stato Vegeta a lanciarlo, deciso a farla finita con quei due il più presto possibile.
Babidy si nascose terrorizzato dietro ad un muro della pasticceria, ed ordinò a Majin Bu di farli fuori immediatamente. Dopodichè scappò, correndo per le strade deserte della cittadina e tenendo stretta tra le mani la sua preziosa sfera magica.
"Se la sta dando a gambe!" gridò Goku, prima di venir colpito in pieno volto da un pugno di Majin Bu.
"Trunks, occupati di lui" fu l'ordine di Vegeta. "A Majin Bu ci pensiamo noi due!"
Ma il ragazzo non si mosse. "Voglio restare a combattere con voi, papà. Potreste avere bisogno del mio aiuto, per quanto poco io possa fare..."
"No!" ribatté ostinato il principe dei saiyan. "Sei solo un inutile intralcio. Prendi il mago!"
Trunks continuò a fissare suo padre, visibilmente contrariato. Serrava le labbra così strettamente da farle diventare livide.
"Ma non capisci? Majin Bu fa tutto quello che gli ordina Babidy! Devi distruggerlo!" urlò Vegeta inflessibile, e alla fine Trunks scattò alla ricerca dell'orripilante mago.


Ancora una volta suo padre si era dimostrato insensibile e lo aveva trattato come una palla al piede. Trunks camminava per le vie di Lonely Town, con lo sguardo rivolto verso il basso. Avrebbe voluto combattere al fianco di Vegeta, dimostrargli che non era tanto inutile come pensava. La rabbia e l'odio, ora, erano tali da accecarlo, non sapeva nemmeno dove stava andando o cosa stava provando... Si sentiva perso in un limbo fatto di delusioni e rimpianti.
"Dove sei, Babidy? Avanti, fatti vedere..." disse senza troppa enfasi, senza nemmeno guardarsi attorno.
Il perfido mago lo intravide, da dietro un cumulo di macerie, e percepì qualcosa di negativo in lui.
"E' furioso, pieno di un odio pronto ad esplodere da un momento all'altro" mormorò sottovoce, decidendo alfine che sarebbe potuto diventare un valido combattente al suo servizio.
E con le mani poggiate sulla sua magica sfera, Babidy fece ricorso a tutti i suoi poteri per impadronirsi di un cuore puro e generoso, ma gravemente ferito nel profondo.



CONTINUA...

NdCibbi: Ebbene sì, presto vedrete in azione Majin Trunks! Sorpresi? Vi ringrazio ancora di tutto il cuore per le recensioni numerose, e di seguire la mia storia con tanta passione! Grazie davvero.

Per Lilly81 e Licac - Eheh, sì! In effetti ho esagerato un po' con quegli "sguardi colmi d'amore"! E' che non sapevo proprio come scrivere che, anche se Vegeta aveva fatto una battuta un po' cattiva, provava lo stesso dell'affetto per quella donna così simile alla sua Bulma, ma così sfortunata da non avere quello che ha lei. Forse è improbabile che Vegeta abbia una reazione affettiva, silenziosa e intima verso di lei, ma secondo me non può non esserle grato per aver costruito la Macchina del Tempo e averlo avvisato del pericolo che avrebbe corso. Spero mi perdonerete il fatto di essere una così inguaribile romantica. Baci.


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Capitolo 9
*** Father and Son ***


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Ciò che mi è stato negato

9° CAPITOLO - Father and Son

La notte stava arrivando, senza luna e senza stelle, portando con sé solo il presagio di non rivedere mai più l'alba.
Goku stava combattendo contro Majin Bu e sembrava anche divertirsi un mondo, mentre Vegeta semplicemente osservava ogni mossa, immobile e con le braccia conserte, in attesa del proprio turno.
Ad un tratto avvertì una presenza alle sue spalle, e riconobbe l'aura di Trunks.
"Allora? Hai preso Babidy?" domandò senza nemmeno voltarsi a guardarlo.
Trunks non rispose, e Vegeta si accorse che stava ansimando forte, come se avesse appena fatto una lunga corsa a piedi.
Finalmente si girò verso di lui, e vide Babidy dietro le spalle di Trunks, ghignante e soddisfatto.
"Cosa significa, ragazzo? Ti avevo detto di farlo fuori!" sbraitò, pretendendo spiegazioni.
"Fatti sotto, papà..." sibilò Trunks, e solo in quel momento suo padre si rese conto del suo giovane volto sfigurato dalla follia.
Una piccola luce si fece strada nel buio della sua ignoranza, e a poco a poco divenne una luce abbastanza forte per rischiararla e dissolverla. La M fiammeggiante sulla fronte del ragazzo non lasciava dubbi: Babidy si era impadronito della sua volontà. E Vegeta conosceva bene gli effetti di quel segno di potere, un mezzo per ottenere vendetta e cadere nell'oblio. Spalancò gli occhi increduli, e nello stesso istante Trunks si mosse freddo e rapido come la morte, sferrando un pugno ed un calcio che lo scaraventarono contro un palazzo.
"IO TI ODIO, PAPA'!" urlò Trunks, col cuore che batteva nel petto come un tamburo di guerra.
Vegeta si disse che quel suo figlio dal carattere ribelle aveva scelto il momento meno indicato per sputargli contro quanto lo detestava. Si liberò di alcune schegge di vetro e poi prese il volo verso di lui.
"Sei venuto a chiedere il nostro aiuto per sconfiggere Majin Bu, e poi ti schieri dalla sua parte? Sei ridicolo!" e scosse la testa per rafforzare le sue parole.
Sentendo dentro di sé l'esultanza e la tristezza per il suo potere, Trunks sferrò un altro pungo, con la forza di un fiume in piena, come se colpire Vegeta fosse in quel momento l'unico gesto possibile per aggrapparsi ancora alla vita. Il sangue del principe dei saiyan venne fuori rosso di furia ma, sebbene lo stesse malmenando, Vegeta sentì nel petto un moto d'orgoglio per quel figlio così simile a lui, così forte, così coraggioso da osare sfidare il suo stesso padre. E non era la prima volta che si sentiva fiero di lui, era successo molte altre volte... Ma Trunks non lo aveva mai saputo veramente.
Vegeta avrebbe voluto rispondere ai suoi colpi ma sarebbe stato troppo facile, come tutte le cose prive di onore, perciò cercò di non reagire con i pugni ma con le parole.
"Torna in te, Trunks!" lo implorò, ricevendo come risposta un'onda d'energia che lo colpì in pieno petto.
Sentì un dolore alle viscere, come se ferro rovente gli stesse attraversando le carni. Per resistere al dolore, si inclinò su un fianco. Poi il suo dolore divenne la sua collera, e masticò tra i denti una bestemmia.
Vegeta capì di trovarsi al cospetto di qualcosa che non poteva essere fermato.

"Tu non sai come ho sofferto, papà!" gridò Trunks, e strinse gli occhi colmi di lacrime. Nella sua mente passarono immagini del passato in cui era appena stato, scene di vita e d'amore, cieli azzurri, enormi città in continuo movimento, volti di umani e donne con occhi felici, persone che nel suo tempo erano invece morte e sepolte. O mai nate, come il piccolo Goten.
Riaprì gli occhi e quando Vegeta incrociò il suo sguardo, per un istante vide tutto il rimpianto di Trunks per quello che aveva perso.
Allora gli si avvicinò piano, mentre Trunks indietreggiava e mormorava "Cosa... vuoi fare? Non ti avvicinare di un altro passo a me!" Si affrettò ad assumere una posizione di difesa, ma ebbe un sussulto quando suo padre poggiò una mano sulla sua spalla.
Dopodichè lo avvicinò ulteriormente a sé e lo strinse in un timido ed impacciato abbraccio.
E non ci fu bisogno di altro, perchè era tutto quello che Trunks aveva desiderato, dal giorno in cui il suo piccolo alter ego gli aveva rivelato di essere stato abbracciato da Vegeta.
Si disse che quello era il momento più importante della sua vita, che lo avrebbe custodito per sempre nel cuore... ed anche se suo padre non pronunciò una sola parola seppe con certezza che gli voleva bene davvero, come ogni genitore ne vuole al proprio figlio.

Quando gli sembrò di aver dato a Trunks abbastanza tempo per piangere, Vegeta si piegò di lato e si accorse che la M sulla sua fronte si era magicamente dissolta.
"Scusami, papà" furono le ultime parole del ragazzo, prima di svenire tra le braccia di suo padre.



CONTINUA...

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Capitolo 10
*** In my place ***


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Ciò che mi è stato negato

10° CAPITOLO - In My Place

Quando Future Trunks aprì gli occhi, vide solo uno spiraglio di luce. Rumori lontani rimbombavano nella sua testa come martelli contro incudini, e tutto era faticosamente confuso.
"Guarda, Vegeta! Trunks si è ripreso!"
Riconobbe la voce di Goku, e dopo essersi strofinato gli occhi Trunks poté rivedere il volto sorridente dell'amico.
"Goku! Cosa ci faccio a letto? Cos'è successo?"
Facendo leva sulle braccia si mise a sedere e, alle spalle di Goku, vide Vegeta affacciato sulla finestra della camera da letto. Aveva uno sguardo assorto e insolitamente sereno.
"Ma allora... E' tutto finito?" mormorò, dando voce ai suoi presentimenti. E quella fu solo la prima di una lunga serie di domande.
"Ebbene sì! Abbiamo distrutto Majin Bu!" esclamò Goku, trionfante.
"Avete fatto la Fusione?"
Goku disse di sì e Vegeta disse di no. Trunks capì che il padre si vergognava ad ammettere di aver fatto quel ridicolo balletto, lo stesso che lui aveva visto fare ai piccoli Goten e Trunks. Cercò di trattenersi dal ridere.
"Immagino abbiate creato un guerriero potentissimo! Mi sarebbe piaciuto vederlo... Ma perchè non ricordo nulla?"
"Il mago Babidy si è impadronito della tua mente e della tua volontà. Eri diventato uno dei suoi scagnozzi" spiegò Vegeta, mentre suo figlio chinava il capo come uno sconfitto.
"Che figura ho fatto?! Non sono stato di nessun aiuto. Come ho potuto essere così sciocco da cadere in un simile incantesimo?"
"Non vergognartene, nel passato è successa la stessa cosa anche a Vegeta. Tale padre, tale figlio!" fece Goku, scatenando l'ira di Vegeta e lo stupore di Trunks.
"Perchè non ti impicci degli affari tuoi?" sbraitò il principe dei saiyan, mostrando un pugno.

Fortunatamente arrivò Bulma a salvare Goku dal guaio in cui si era cacciato.
"Trunks! Ti sei svegliato! Stai bene?" domandò premurosa, avvicinandosi al figlio e toccandogli la fronte.
"Sto bene, mamma" ridacchiò il ragazzo. "Anche se non ho nessun ricordo di quello che è successo..." aggiunse scuotendo la testa. In realtà c'era qualcosa... Qualcosa di così bello da sembrare più un sogno che non un ricordo vero e proprio. Alzò il capo in cerca degli occhi di suo padre, e quando li trovò vi lesse un disagio rivelatore. Forse era vero! Forse lo aveva davvero abbracciato, si disse col cuore in tumulto.
Per la prima volta dopo giorni Trunks capì che, anche se gli erano state negate moltissime cose, il desiderio che custodiva sin da piccolo nel cuore era stato finalmente realizzato, e senza l'aiuto delle Sfere del Drago!
"Bulma, io ho fame! Il combattimento mi ha fatto consumare molte energie. Se non ti spiace, andrei in cucina a riempirmi lo stomaco..." disse Goku, avviandosi verso la porta.
"A- Aspettami! Vengo con te!" gridò Trunks, balzando fuori dal letto. Probabilmente quella sarebbe stata l'ultima occasione per sua madre di restare sola in una stanza con Vegeta.
Bulma, che aveva capito le intenzioni di Trunks, si lasciò sfuggire dalle labbra un sospiro profondo.
"E' così bello avervi qui! Avrei voglia di smontare la Macchina del Tempo e non farvi partire mai più" disse quando lei e Vegeta rimasero soli.
"Questo non è il nostro mondo" ribatté lui, con durezza.
"Lo so". Bulma cercò di non pensare a come sarebbe stato bello riavere Goku e Vegeta, e alzò coraggiosamente lo sguardo ricacciando indietro le lacrime. "Lei com'è?"
Vegeta sapeva bene a chi si stava riferendo con quella domanda. Dovette riflettere un attimo prima di rispondere.
"Lei è imprudente, sciocca, e fa domande stupide... esattamente come te" concluse con un ghigno soddisfatto.

*************** POCHE ORE DOPO, IN UN'ALTRA DIMENSIONE... ****************



Dei passi profondi e sordi riecheggiarono nei vuoti corridoi della Capsule Coorporation. Vegeta si sentiva esausto dopo tutto quel viaggiare nel tempo, e non vedeva l'ora di denudarsi e infilarsi sotto le coperte, con la prospettiva di dormire durante le prossime ventiquattro ore.
Quando entrò in camera da letto, trovò Bulma intenta ad indossare una leggera vestaglia da notte. Vederla con così pochi indumenti addosso fece passare a Vegeta la voglia di dormire. Le si avvicinò furtivo cingendole i fianchi.
"Vegeta! Finalmente sei tornato... non credevo che tu e Goku ci avreste messo tutto questo tempo a sconfiggere Majin Bu" lo schernì Bulma, dandogli dei pizzicotti affettuosi sulle braccia muscolose. In tutta risposta Vegeta le mordicchiò il lobo dell'orecchio, ma Bulma lo allontanò da sé con fermezza. "Aspetta, c'è una cosa che vorrei chiederti..."
Vegeta sbuffò e si buttò nel letto matrimoniale, sfilandosi la maglietta. "Che c'è?"
"Lei com'è?" domandò Bulma, fissando il pavimento sotto i suoi piedi.
Vegeta trovò buffo il fatto che la donna le avesse fatto la stessa identica domanda dell'altra Bulma, ma capì che non c'era nulla di cui sorprendersi dato che, alla fine, erano pur sempre la stessa persona.
Cercò un aggettivo per descrivere la Bulma del futuro, e ne trovò uno che le calzava perfettamente.
"E' triste" disse semplicemente, e pensò che quella parola potesse riassumere anche l'intero contesto in cui si era trovato. "Ed è anche molto sola. Potresti andare a trovarla ogni tanto" aggiunse, lanciandole la capsula oplà contenente la Macchina del Tempo.
Bulma l'afferrò al volo, la osservò con attenzione tenendola tra le mani come un prezioso tesoro, e infine la ripose dentro un cassetto del suo comodino.
"Non scherzare, Vegeta. Non si può viaggiare nel tempo con così tanta leggerezza!"
In quel momento, sull'uscio della porta, arrivò il piccolo Trunks. Aveva un peluche in una mano ed un cuscino in un'altra, ed indossava un pigiama troppo grande per lui.
"Ciao, papà..." Accompagnò il saluto con uno sbadiglio.
"E tu che ci fai qui?" domandò Vegeta, incrociando le braccia. Gli faceva uno strano effetto rivedere suo figlio così piccolo...
"Faccio compagnia alla mamma. Quando tu non c'eri mi faceva dormire nel lettone con lei" spiegò Trunks, avvicinandosi a loro.
"Bèh, grazie tante ma adesso ci sono io a fare compagnia a tua madre. Fila in camera tua!"
Il bambino ignorò completamente le parole del padre, e si arrampicò sopra il letto.

Quella notte il piccolo Trunks trascorse la notte più serena della sua vita, stretto tra il corpo morbido e sinuoso della madre e quello ruvido e protettivo del padre.
Vegeta, invece, ebbe qualche difficoltà ad addormentarsi e rimase a fissare il soffitto per diverso tempo.
"Buonanotte, Trunks..." sussurrò nel buio della notte, con la mente rivolta ad un altro figlio.
Ed in quello stesso istante, in una dimensione temporale differente, un ragazzo generoso e forte chiudeva gli occhi e si abbandonava ad una meritata pace.
"Buonanotte, papà".



THE END

NdCibbi: Finito! ^__^ Non c'è che dire, sono veramente esterrefatta per tutti i commenti ricevuti. Vorrei acchiapparvi tutti e riempirvi di baci, ma immagino non gradireste!
Inoltre sono felice di sapere che, in qualche modo, con la mia storia vi ho fatto sognare, commuovere e sorridere... Che gioia per me! Questa fanfiction è voluta essere anche un mio personale modo per dirvi che non dovete mai smettere di usare la vostra fantasia, perchè anche quando credete che tutto sia già stato scritto, dovete aprire gli occhi, il cuore e la mente e non perdere mai la capacità di sognare.
Con affetto, vostra Cibbina! ^o^

- Dedicata al mio papà, che anche se è un orso sempre imbronciato e burbero, ha saputo dimostrarmi in più occasioni il suo affetto per me.

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