Lui, lei e Reika

di STRAWBERRY
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** riscrittura ***
Capitolo 2: *** Capitolo due ***
Capitolo 3: *** Capitolo tre ***
Capitolo 4: *** legami ***



Capitolo 1
*** riscrittura ***


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aNCHE CON UN’ALTRO NIC SONO SEMPRE IO RORY

Cari lettori ho ripostato tutto....... con un’altro titolo ma ho ripostato tutto ....... bene ci sono alcune modifiche ..... .... e il seguito presto si vedrà..........

ECCO A VOI IL PRIMO CAPITOLO DELLA FANFICTION VINCITRICE DEL PREMIO SHOUJO FANFICTION 2004 INIZIALMENTE è UNA LETTERA MA POI DIVENTA UN DIALOGO TUTTO UN DIALOGO... E LE STORIA DI UN’AMORE PROIBITO ...
SPERO CHE APPREZIATE RECENSITE MI RACCOMANDO
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01/01/03

Mia cara e piccola Strawberry,


10 anni, 10 lunghi anni sono trascorsi da quando il mio cuore ha smesso di battere veramente ... la lontananza da te ha fatto si che crescessi e diventassi uomo con la consapevolezza di non poterti avere... di non poterti stringere tra e mie braccia ...Oggi vorrei almeno vedere la donna che sei diventata ma non credo riuscirei a guardarti negli occhi almeno non ora, non dopo la sera di 10 anni fa ...
Ricordo tutto di te: i tuoi occhi profondi color nocciola che erano capaci di guardare nell’anima delle persone, il tuo sorriso innocente che mi faceva stare bene; mi ricordo sai... mi ricordo tutto di quella sera quando ti dissi:

-domenica mattina lascerò il Giappone e tornerò in America la mia terra d’origine -
-... ... perché ? -mi domandasti con ansia

chiusi gli occhi, capendo che era giunto il momento di rivelarti la verità

-..io... ... ... - mi interruppi ma poi ripresi pur sapendo che quelle parole ti avrebbero fatto male - ho ... il cancro - mi azzittì
-come?..?. ...? ...?- eri incredula, i tuoi occhi spalancati in me; poi ancora pensando che ti prendessi in giro continuasti - non... è vero ... me lo dici apposta... dimmi che mi stai prendendo in giro ... giuro che non mi arrabbio...- lo avevi detto sapendo che rifiutavi la realtà

piegai la testa chiudendo gli occhi; dopo quelle parole il silenzio ci avvolse e i tuoi occhi si riempirono di lacrime, non so da dove io presi il coraggio ma ti abbracciai, ti strinsi, quasi a volerti far male, ti abbracciai pur sapendo che eri di un’altro, pur rendendomi conto che forse avrei perso la tua amicizia .poi sollevasti il capo e mi guardasti in un modo che poteva uccidermi...
in silenzio ... già in silezio, era così che eri entrata nel mio cuore; com’era tua consuetudine fare. c’erto tu parlavi e parlavi , alcune volte troppo ma anche stando in silenzio riuscivi a dirmi quello che dovevi. tu eri stata la prima, quello che provavo per te non era solo semplice attrazione, ma qualcosa che non avevo mai provato per nessuno.

-allora... questa sera lascia che io mi perda nei tuoi occhi color cielo-

quelle parole le udii anche se erano soffocate dai singhiozzi, sapevo che in fondo mi volevi bene ma io ti amavo e ti amo tutt’ora così pur sapendo che non mi appartenevi ti dissi:

-TI AMO-

gli istanti stavano diventando sempre più insostenibili e poi:
-i tuoi occhi lucidi dentro i miei ,
-le tue labbra a pochi centimetri dalle mie,
-i miei occhi che non si staccavano dai tuoi color nocciola
-il mio cuore che perdeva battiti in’attesa di una tua risposta
e dopo il momento della verità:

- Ryan... ... ... non complicarmi le cose ti prego... -

sai è strano, nello stesso momento in cui capii che il tuo cuore mi apparteneva ti dissi addio...

eravamo ancora vicini troppo vicini ... per mantenere il mio buon proposito.
-Ryan - sussurrasti il mio nome
-dimmi- feci io con finta indifferenza
-tienimi con tè, almeno questa notte- fu poco più di un sussurro ma io lo compresi ugualmente .
-sei così piccola- dissi baciandoti la fronte mezza coperta dalla frangia; stavi per interrompermi ma io ti precedetti - ... e ... bella - esclamai baciandoti sulla punta del naso - non voglio,cioè non fraintendermi io lo vorrei e solo che:non posso strapparti una cosa che devi perdere con l’uomo a cui ti concederai completamente - ti fissai , tu mi sorridesti in un modo che mi poteva uccidere. - il ragazzo di cui sono innamorata e con cui voglio fare l’amore sei tu, con un’altro sarebbe solo sesso...- lo esclamasti con una sicurezza che mi sorprendeva, dov’era finita la ragazza che pochi anni prima avevo incontrato .
-lo vuoi veramente?-
tu annuisti - anch’io lo desidero ... se tu sei sicura di volerlo allora non c’è nulla che mi trattenga.-

incominciai baciandoti e piano piano mi accorsi che in me la ragione stava scomparendo . con quante ragazze ero stato? non lo ricordo però sapevo per certo che quello che c’era stato con loro, si poteva solo definire un’avventura ; niente di più

Champagne
per brindare a un incontro
con te
che già eri di un altro
ricordi
c'era stato un invito
stasera si va tutti a casa mia


Champagne
per un dolce segreto
per noi
un amore proibito
ormai
resta solo un bicchiere
ed un ricordo da gettare via

quella notte consumammo il nostro amore. ma poi la mattina decisi di ferirti per allontanarti da me:
-buon giorno- mi dicesti dolcemente
-vai ... - ti dissi gelido
-Ryan ... - mi temevi
-Strawberry è stata solo una trombata niente di più, - quel giorno imparai a che basatava pochissimo per rovinare tutto - debbo ammettere che c’è più gusto ad andare con una vergine, che a farsi una già collaudata- ti stavo facendo piangere

- ora vado a farmi la doccia quando torno non ci devi essere più... capito...- mi allontanai ripetendomi che era la cosa migliore per te... detto fatto quando tornai indietro il letto, dove poche ore prima i nostri corpi erano diventati una cosa sola era vuoto.
la cosa che più mi sorprese era che il giorno della mia partenza tutti mi aspettavo di vedere tranne te... mi guardavi, cercavi di trattenere le lacrime ma non ci riuscivi... mi voltai ma tu
- Ryan... guardami ti prego...- ma non mi girai; volevo fare il duro anche in quella situazione

- lo so che probabilmente, per è stata solo com’è che l ‘ hai chiamata...?..?..?......- ti interrompesti riflettesti e poi continuasti:- ah... gia una “trombata” ma per me è stato qualcosa di più... non sono venuta a letto con te per provare un futile piacere fisico ... ecco io ...- ma ti interruppi - perché? devi sempre fare di testa tua ... ho cercato di ferirti per allontanarti da me eppure non ha funzionato... ... ...- tu mi guardavi compiaciuta ...

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NEI PRIMI CAPITOLI LE SCENE EROTICHE NN SONO DESCRITTE AD OK MA NEI PROSSIMI CAPITOLI QUANDO RYAN E STRAWBERRY SI INCONTRANO Bè DICIAMO CHE è UN Pò TROPPO EROTICA LA FACCENDA .............. RAGAZZE UN SALUTO CALIENTE VOSTRA STRAWBERRY PS: RECENSITE...
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tu mi guardavi compiaciuta ed io non potevo fare altrimenti, ti amavo ora non avevo più dubbi....
però fui solo in grado di ammetterlo a mest’esso .Ma riuscii a fare solo quello poiché chiamarono il mio volo . mi girai stavo per andare quando:

- mi farai sapere come stai dopo l’operazione - era una supplica più che una domanda

- se potrò si - mi incamminai quella fu l’ultima volta che ti vidi. oggi dopo 10 anni non sono ancora riuscito a farti quella famosa chiamata per dirti che stò bene ma tu fai parte del mo passato quel passato che non vuole lasciarmi, perchè sono io il primo ad esserne legato.

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BENE RAGA , QUESTA è LA FINE DELLA LETTERA DI RYAN ADESSO DIVENTA UNA VERA E PROPRIA FANFICTION
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AMERICA ANNO 02/01/04

- buon giorno - era mattino e la giovane ex mew rossa stava preparando una colazione per giovane figlia

-oggi e il tuo primo giorno di scuola in america- continuò rivolgendosi a quella bambina bionda, poi la osservo la tazza nella quale stava bevendo le copriva la visuale dei suoi meravigliosi occhi blu gli stessi di Ryan shirogane, gli stessi in cui anni prima si era persa.

- Strawberry, io vado a scuola e il primo giorno voglio arrivare in orario - ecco per un’ennesimo giorno l’aveva chiamata Strawberry. Reika perchè quello era il nome di sua figlia non l’aveva mai chiamata mamma. infondo era meglio così per evitare i pregiudizi delle gente

- allora buona giornata - disse sfoggiandole un sorriso pieno d’amore un sorriso degno di colei che era stata una mew mew

- dimenticavo .... -disse la bionda rivolgendosi alla giovane madre - buon lavoro, mi raccomando non fare arrabbiare qualche giovane sposa oggi - infatti Strawberry era diventata ormai da annI una disegnatrice di abiti da sposa alquanto famosa , infatti la conoscevano in tutto il mondo .
detto questo la biondina uscì saltellando , richiudendo la porta dietro di se .


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purtroppo nn posso inserire l’immi di Reika per chi la volesse è pregato di farmelo sapere
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PRIMO GIORNO DI SCUOLA :

- buon giorno signorina maestra - in coro gi alunni salutarono l’insegnante

- buon giorno ragazzi , da oggi avrete una nuova compagna di classe Reika arriva dal Giappone, ma sa leggere e scrivere benissimo la nostra lingua ...... entra pure Reika -

fece pochi passi, che la portarono nell’ aula gli studenti rimasero colpiti non si aspettavano una bionda che provenisse dal lontano Giappone . di bella era bella aveva il meglio delle madre e il meglio dal padre.

- ho notato che hai la media del 10 in tutte le materie ... Reika - intervenne la signorina dissuadendola dagli occhi della classe che gli erano tutti puntati addosso

- apprendo in fretta ...- disse accennando ad un semi sorriso

la mattinata trascorse in fretta arrivò presto l’ora di andare a casa Reika stava sistemando i libri assorta nei suoi pensieri quando notò che nel giardino un gruppetto di teppisti aveva accerchiato qualcuno subito Reika corse in soccorso di quel qualcuno

- Avanti Marysol perchè non scappi? - domandò uno di quelli alla ragazza all’interno del cerchio

- adesso, ti insegniamo noi a scrivere sul giornale della scuola ... i nomi dei nostri compagni teppisti-
disse un’altro
il biondino capo del gruppetto stava per tirare uno schiaffo alla ragazza ma la bionda fu pronta a fermarlo.

- tu non fai vedere niente a nessuno, - fermandogli il braccio con il proprio
- ehi!!!!!!! bionda lasciami in pace , io faccio quello che voglio - disse lui
- certo, puoi fare quello che vuoi ma su te stesso... e non chiamarmi bionda - ora Reika era arrabbiata se c’era una cosa che detestava era essere chiamata bionda
- lasciamo stare - disse quello mollando il bracco di Reika poi rivolgendosi a la ragazza protetta -diciamo che oggi hai avuto fortuna Marysol . se ne andarono lasciando le due ragazze da sole

- che tipaccio, mi ha chiamata bionda, la prossima volta non glie la faccio passare liscia - disse sorridendo a se stessa . poi si accorse della ragazza della quale aveva preso le difese

- grazie - disse lei - sei l’unica che è stato in grado di contrastarli finora, piacere sono Marysol Wolsh, la direttrice del giornale della scuola tu sei Reika se non mi sbaglio ??-
- esatto , piacere mio Marysol-

le due tornarono a casa insieme chiacchierando - come hai fatto a contrastare Heric - la bionda la guardò interrogativamete - Heric è il ragazzo dalla quale mi hai difeso- disse Marysol
- ahh, si chiama legittima difesa, cara mia e l’ho dovuta imparare se voglio continuare a mantenere i miei voti- poi guardò l’orologio - ora devo andare a casa - spiego Reika
-mi ha fatto piacere conoscerti ... seti ho una proposta da farti: vorresti diventare il mio braccio destro , io e te ne giornale della scuola faremo grandi cose...- reika accetto contenta dopotutto fare la giornalista non le dispiaceva .

INTANTO NELLA VILLA SHIROGANE:

una ragazza biondo scuro da gli occhi verdi entro di scatto in casa
- tesoro... - non ricevette risposta - Ryan ci sei...- chiamò più preoccupata
- si... - finalmente ricevette una risposta
- oh... tesoro guarda disse mettendogli davanti un foglio con il disegno di un’abito da sposa su una rivista. Ryan lo guardò distrattamente non accorgendosi da chi era “autografato “ .
- ci pensi Ryan tra 2 mesi saremo marito e moglie io e te insieme per sempre ..- saltello quella felice
-e a fare il mio abito da sposa sarà la grande Strawberry Momomina - a quel nome Ryan sbarro gli occhi, possibile che il destino voleva fargli rivedere colei che dieci anni prima gli era stata negata ???????????????????????????????????



- Strawberry sono tornata ci sei...- gridò la biondina richiudendo alle sue spalle la porta dell’appartamento .

- si!!!!!!! eccomi - usci dalla camera da letto con una scarpa nelle mani e l’altra al piede destro

- esci?...- chiese con aria un pò delusa la bimba

- si devo incontrare un cliente . immagino sia una di quelle con un’uomo straricco che nemmeno la ama e che la sposa solo per.... sono in ritardo... scappo- si avviò verso la porta con ancora la scarpa in mano ma poi si riavvicinò di gran fretta dalla figlia e le posò delicatamente un bacio sulla guancia morbida - ciao ... ah viene la zia Lory ( anche se non l’ho detto Lory ora lavora a New york dove è una fotagrafa di successo ) a farti compagnia visto che abita vicino a New York - richiuse la porta alle sue spalle lasciando la figlia un pò perplessa ( e ce credo con una mamma così --_-- )

dopo pochi minuti suonò il telefono

- si pronto qui parla Reika - rispose un pò scocciata dopotutto aveva dovuto sospendere i compiti per rispondere al telefono

- Reika .... come và oltre l’oceano - Reika avrebbe riconosciuto quella voce tra mille non c’era bisogno di capire chi fosse dopotutto era stata quella donna a crescerla quando sua madre non poteva - nonna Sakura ... qui tutto bene e lì com’è il mio Giappone - era felice nonostante le piacesse l’America la sua casa era pur sempre il la nazione nipponica - qui è una vera e propria noia senza la mia nipotina ... scherzi a parte com’è và lì ? tua madre dové ?- chiese un pò ansiosa

- veramente ... ora è fuori per lavoro ma presto verrà a farmi compagnia la zia Lory -affermò sapendo che a sua nonna non piaceva che la figlia lasciasse sola com’è che la chiamava ah... bambina si infondo era quello che era a dieci anni si è ancora bambini ma lei ...- ci sei? Reika c’è tuo nonno che vuole parlare con tè ... - in breve tempo Reika si ritrovò al telefono con quel mattacchione - COME STA LA MIA NIPOTINA PREFERITA ?????? - -io bene è il nonno più giovane del mondo?- suo nonno riusciva sempre a farla divertire Reika ricordava tutte le volte che erano stati al luna-park insieme ma poi la sua attenzione fu attratta dal campanello che suonò - ora devo andare-

disse lei un pochino dispiaciuta - TI RICORDI QUELLO CHE TI HO DETTO PRIMA CHE PARTISSI? - domandò l’uomo più che curioso ansioso - si certo : NON DARE CONFIDENZA AGLI ESTRANEI E TIENI TUA MADRE LONTANA DAI GIOVANOTTI- imitò suo nonno dopotutto l’aveva detto tante di quelle volte in precedenza, in quegli anni lo aveva ripetuto decine di volte. riattacco velocemente ed andò ad aprire .

come previsto era Lory ... ora era molto diversa portava le lenti a contatto e i capelli lunghi fino alle spalle sciolti... niente più occhiali, niente più treccine che definivano la ragazza timida che era un tempo : quella timida che aveva paura di aprirsi agli altri.

- ciao Reika - disse con voce allegra

- ciao Lory sono anni che non ci vediamo èh?- chiese Reika volendo subito instaurare un discorso con la giovane donna

la serata passo in fretta , cucinarono persino una torta ma poi a fine serata Reika si affaccio dal balcone da dove si godeva una splendida vista degli edifici più belli di New yorc sembrava pensierosa Lory decise di avvicinarsi e di farle una domanda

- tua madre frequenta qualcuno - Reika si girò le sorrise e guardò la ex Mew verde negli occhi. appena i suoi occhi si incrociarono con quelli della giovane donna giapponese . lex custode dell’acqua sobbalzo, non c’erano dubbi gli occhi di quella bambina erano quelli del ragazzo per cui lei aveva avuto una cotta tremenda e che forse non le era ancora passata. Non poteva farci niente ogni qual volta che vedeva quella bambina aveva bisogno di guardarla negli occhi per fare accettare a se stessa che Ryan aveva amato la sua migliore amica .

- no... ... lei non frequenta nessuno - ecco la risposta che Lory non voleva sentire non tanto per lei ma per l’amica che forse continuava ad amare quel ragazzo che anni prima l’aveva messa incinta ...

- non che le manchino le proposte si intenda e che... ... non lo so cos‘è....... ora che siamo in america c’è anche Mark (nb: Mark è qui da molto prima che venisse a viverci Strawberry ) che le fà le fusa dietro ... ma...- si interruppe poiché non sapeva cos’altro dire .

- sai...- cominciò con aria triste sempre lei

- Io credo che sia ancora innamorata di mio padre, bè non è che io n sappia molto di lui, non so nemmeno che faccia abbia e sinceramente non voglio nemmeno sapere chi sia... - fu interrotta da una domanda di Lory

- Tu lo odi ? - Reika pensò bene, sapeva di non odiarlo ma ...

- non posso odiare una persona che non conosco... e poi a me non deve niente non credo sappia della mia esistenza ma a mia madre bè a lei penso che doveva molto... è una donna meravigliosa fa tanto per gli altri, e lui l’ ha abbandonata - quelle parole erano esattamente quello che pensava, per un’attimo si sentì un meglio dopotutto sentire ad alta voce ciò che aveva sempre pensato l’aveva fatta stare un pò meglio. Lory la guardava esterrefatta, come poteva una bambina di soli 10 anni fare un ragionamento del genere. ( è figlia di Ryan Shirogane cosa pretendevi?) .

Reika diede la buona notte alla Mew verde tornando in camera sua .già lei non sapeva niente dell’uomo che aveva il suo stesso sangue , ne conosceva solo la scrittura poiché tutti gli appunti sul progetto mew mew erano ora in suo possesso, lei li aveva studiati ed aveva capito come elaborare il DNA umano con quello animale era un genio per avere solo 10 anni... si sedette davanti al suo fedele portatile e lo accese ... provando una connessione alla linea Com ma purtroppo si rese conto dopo svariati tentativi che la linea alla rete era impossibile visto che c’era un guasto nei fili interni -porco cane- si ritrovò a pensare possibile che proprio quando lei aveva deciso di fare una ricerca su suo padre la linea si doveva rompere - destino- sospirò prima di spegnere il “pc” e andare nel mondo dei sogni.

INTANTO:

Strawberry era lì, seduta in un bar che aspettava i suoi clienti con impazienza ;quanto all’improvviso se lo ritrovò davanti, lui, il ragazzo con gli stessi occhi del colore del cielo colui che aveva lo stesso sguardo di sua figlia. le sue attenzioni furono prese però dalla donna che gli stava accanto una Stangona alta con i capelli biondi, e gli occhi verdi come smeraldi.
- è un piacere conoscerla signorina Momomina; si ricorda di me vero? sono Janet ci siamo conosciuti telefonicamente ...-
- è un piacere incontrarla di persona, signorina Janet - esclamo Strawberry sorridendo
- lasci che le presenti il mio futuro marito Ryan Shirogane ...- disse come se niente fosse
Cosa strana Strawberry non sentì niente dentro di lei : né odio, né rabbia, e nemmeno risentimento nei confronti di quel ragazzo. Che il suo amore per lui si fosse dissolto con il tempo? no non era possibile l’amore vero è indissolubile e quello che lei aveva provato per Ryan Shirogane era amore puro; forse quello che l’aveva protetta in quel momento era la rassegnazione. Lei che non si arrendeva mai ;si era dunque rassegnata da tempo all’idea che comunque sarebbe andata per l’oro non esisteva futuro insieme. E poi era meglio così non aveva voglia di riprendere quel discorso vecchio dieci anni, già era meglio stare l’ontani da quel ragazzo che aveva la magia di incantarla e lei non poteva permettere che quel ragazzo la tenesse in pugno; troppe, troppe lacrime aveva sprecato in passato per lui, nonostante non se le meritasse anche se non aveva mai ricevuto da lui una chiamata aveva sempre saputo in cuor suo che fosse vivo e vegeto e che era guarito dal cancro. E poi se mai avessero dovuto parlare quale sarebbe stata la base del suo discorso?
* in quel momento Reika le tornò in mente. Forse avrebbe dovuto dire al biondo la verità... dirgli che lei aveva avuto una figlia da lui e che ... no non avrebbe detto niente se le sarebbe andata bene...
- ci conosciamo di già - affermò il biodo, vedendo che lei non dava segni di “vita”
-... ... come ... mai??? - domandò Janet temendo che lei fosse una sua ex conquista, sapeva che il biodo non le era proprio fedele infatti l’aveva pescato svariate volte con altre ma cosa ci poteva fare se quel ragazzo le piaceva , nonostante la facesse soffrire.
- amici di vecchia data ... - si sbrigò ad ammettere la rossa intuendo i dubbi della ragazza
- ahh... bene possiamo dunque discutere dell’abito??? - chiese lei come qualsiasi futura sposa
- si certo, sono pronta a disegnare qualsiasi modello tu voglia... -
la serata fortunatamente passo velocemente , e finalmente stava per giungere a termine...
- debbo ammettere che sei una persona meravigliosa Strawberry - affermò Janet dopo aver conosciuto quella ragazza. dopotutto era quello che dicevano tutti dopo averla conosciuta...
- bè ora devo veramente andare è tardi... - disse lei
- oh... mi dispiace non l’avremo mica trattenuta troppo? magari le abbiamo fatto saltare un’ appuntamento galante? - quella domanda stimolò la curiosità anche del biodo .
- oh... non preoccupatevi ... non era niente di importante ... solo che domani è l compleanno di una persona speciale ed io dovevo comprarle un regalo...- affermò ricordandosi di che giorno fosse domani ( Complex di Reika)
- ah... capisco- disse Janet. Strawberry non aveva dato la soddisfazione a nessuno dei due di dire se stava o no con qualcuno.
Tornò a casa velocemente dopo aver salutato la coppia . ma presto fu già mattina
- buon giorno - disse appena sua figlia entrò ella camera da pranzo
- oggi sono 10 anni che sei al mondo - continuò Strawberry elettrizzata dopo tutto era un giorno speciale anche per lei erano 10 anni che era mamma ...
- passando a cose più importanti ... oggi vado presto ...devo fare un’ articolo per il giornale -
mentì perla prima volta a sua madre, e questo non la rallegrò ma dopotutto era per una buona causa; lei voleva solo informazioni su quello che era suo padre.
si precipitò alla sede del giornale , dove già da tempo c’era Marysol che preparava articoli, su articoli,
- buon giorno - disse entrando con i libri in mano
- oh... buon giorno Reika ... cosa ci fai qui è presto...- disse non staccando gli occhi dal computer
- volevo solo sapere, se da questi computer è possibile accedere alla rete internet? - chiese
- certo ... fai pure... - disse sempre attenta al suo scritto
Reika si sedette alla scrivania vuota, e fece una ricerca sul progetto mew mew , è lì trovò un’articolo di giornale sulle mew mew, niente quel materiale era inutile , ma poi si illuminò perchè non cercare sotto la voce CAFFè MEW MEW infatti aveva letto molte volte di quel posto nel vecchio diario della madre. Uscì una cosa delle quale rimase esterfatta, uscì un nome : Ryan Shirogane .
subito la bionda fece un’altra ricerca : Ryan Shirogane uno degli uomini più ricchi degli stati uniti ...
ma lo stupore più assoluto lo assaporò quando vide la foto del ragazzo; BIONDO E DAGLI OCCHI CELESTI , già celesti come i suoi .
Reika decise che era tempo di fare una visita al ragazzo.
INTANTO:
Strawberry era a pranzo con Mark:
- bè allora come hai trovato Shirogane dopo 10 anni- chiese il ragazzo
la ragazza si chiuse nelle spalle .
- gli hai detto di Reika -chiese poi
- no - disse lei sicura
- ma è suo padre - lui aveva alzato la voce
- solo perchè 10 anni fà mi ha messo in cinta non significa nulla.... ed ora scusami - fu tutto quello che disse prima di scappare lasciando Mark come uno stupido



Reika aveva deciso che se voleva incontrare suo padre, doveva capire se era effettivamente vedere se lo fosse dopotutto solo perché avevano gli stessi occhi non significava che fosse sua figlia . Così prese una decisione, decise di fare una domanda alla madre; una domanda che forse avrebbe lasciato la donna un pò sconvolta.


-Mamma - disse alle spalle della rossa facendola sobbalzare

-si- rispose lei con amore materno

-anche se avevo deciso di non chiederti niente su mio padre ho pensato che è giusto che io sappia qualcosa di lui- disse tutto ad un fiato - non ti chiedo di dirmi il suo nome, voglio solo sapere com’era, se era forte , bello, se lo amavi- chiese poi

-Reika, - fece la donna prendendo coraggio - ho amato molto tuo padre, lui era lui, mi faceva stare bene , era alto, biondo e dagli occhi meravigliosamente celesti - ok ora Reika sapeva qualcosa su suo padre così pensò di cambiare argomento - hai dei nuovi clienti vero? - chiese - già ho come cliente la futura moglie di uno degli uomini più ricchi degli USA, Ryan Shirogane - no non era possibile ancora quel nome, ma dovette fare finta di niente la madre non sapeva che lei un tempo ammirava Ryan Shirogane per i suoi appunti sul mutamento del DNA ed ora era quasi certa che fosse suo padre . Così prese l’indirizzo di Ryan Shirogane dalla borsetta della madre ( Strawberry c’è l’ha perché ha un’ appuntamento con Janet lì. ) e ocn la scusa di dover aiutare Mary sol al giornale uscìì di casa.


al giornale:


- ciao Mary sol - disse entrando di fretta

- ciao Reika come mai sei qui - chiese lei

ma Reika non diede molta importanza a quella domanda - ho invitato qui Heric spero non i dispiaccia- disse aspettando una reazione da lei

- ah, ok... COSA??? hai invitato il diavolo qui ???????? perché??????- Mary sol era piuttosto preoccupate invitare Heric era stato come invitare un leone nella tana delle gazzelle

- mi serve uno scassinatore e mi hanno detto a scuola che lui è il migliore...- disse giustificandosi

- COSA questa è la peggiore che tu possa inventarti cosa dovresti scassinare? - chiese non aspettandosi una risposta

- davo fare una prova del DNA e senza qualcosa di suo non so come fare - ok ora aveva confuso ancora di più Mary sol

- prova del DNA ????ma di chi??? e poi a cosa ti serve??? -

- gia a cosa ti serve ???- una voce proveniva dalle spalle delle due ragazze era Herik il biondino che pochi giorni prima aveva quasi riempito di botte.

- DEVO VERIFICARE SE UNA PERSONA è MIO PADRE - ammise infine

- oh... io non sapevo fosse una cosa importante se è così ti aiuto anch’io - disse Mary sol da brava amica.

- sai già il suo nome ... di tuo padre intendo ... BIONDA- Heric la stava provocando e lei non poteva prendersela poiché lui aveva accettato di aiutarla .

- Si........................... si chiama- prese tempo perché i suoi amici l’avrebbero creduta pazza - Ryan Shirogane - disse

- cosa??????? sei figlia di Ryan Shirgane e non me lo hai mai detto?- chiese Marysol ora scattata in piede. - io... non lo so se lui è mio padre- spiegò - um... irrompere in villa Schirogane è un bel rischio...- Heric confabulava con se stesso - Però sarà una vera e propria sfida per me ci sto- Reika regalò a quel ragazzo un magnifico sorriso, dopotutto se lo meritava.

-andiamo?????- domandò Mary sol prendendo gli altri di sorpresa .


si recarono davanti a villa Shirogane

-è enorme ... mamma mia sarà impossibile entrare- disse scontenta Mar sol

-non per me - disse Heric avvicinandosi al cancello bene attacco un cavo al cancello ed un’altro al palmare, e quasi per magia il cancello si aprì

- uao- sei un genio- disse Mary sol eccitata

- lo ammetto- disse lui per vantarsi dopotutto aveva appena aperto il cancello di villa Shirogane non il cancello di una casa qualsiasi.

- ok ma ora piantala di gasarti ed entra- lei era agitata non lo era mai stata in tutta la sua vita


entrarono in villa Shirogane era difficile orientarsi ma trovarono presto la camera del ragazzo... la più semplice dove c’era solo un letto con una scrivania e la porta che dava sul bagno con un’armadio.


-non c’è che dire usa solo lo stretto necessario ...- affermò Mary sol

- gia- esclamò Heric - cosa cerchiamo esattamente ? - domandò sempre lui

-un capello, un’unghia -disse ma distrattamente la biondina infatti era concentrata sull’armadio

che proprio infondo aveva un filtro di componimento di codice

- un’ armadio a doppio fondo ... come pensavo...- disse toccando il cip - non indovinerò mai il codice- affermò poi

-l’ho trovato - disse scattante Mary sol distraendo Reika dai suoi pensieri.


uscirono di casa di fretta : fuori casa:


-finalmente fuori - disse porgendo a Reika il sacchetto con il capello biodo che conosceva la verità.

- Mary sol - disse Reika - ho un’altro favore o meglio un piano d’azione- disse lei guardandosi poi intorno

- allora... l’armadio aveva un doppio fondo e per aprirlo c’è bisogno di un codice ... ora tù visto che sei una giornalista... rimani qui aspetti che Ryan Shirogane torna e gli fai delle domande chiavi... in modo da indovinare il codice-

- oh no- disse Mary sol di fretta - oh si - disse Reika con aria da furbetta. A Mary sol non restò che accettare dopotutto Reika gli aveva salvato la vita una volta .

-grazie ... vado a casa ad elaborare la prova del DNA - la bionda scappo felice lasciando là MARY SOL in compagnia di Heric ad attende sulla soglia lui.


INTERVISTA:

Ryan fu gentile con loro li fece anche accomodare

-bene signor shirogane - fecce Mary sol -se non sbaglio molti anni fa lei abitava in Giappone...- Ryan rimase un pò intontito come facevano due ragazzini a conoscere il suo passato...

- si è cosi 10 anni fa con precisione- disse lui non dando caso alla domanda di prima

- Gia ...se non sono indiscreta quante volte è stato innamorato? - Mary sol era arrivata dove voleva arrivare

- però per essere dei piccoli giornalisti ... fate delle domande un pò personali- disse lui scompigliando i capelli della bimba

-mi risponda per favore -disse lei insistente

- due volte - affermò lui chiudendo gli occhi

a Mary sol squillo il cellulare

- pronto -rispose Mary sol

- sono io Reika ... ascoltami il test è risultato negativo... lui non è mio padre - disse lei abbassa voce

- Cosa????????????? com’è non è tu padre - aveva urlato anche Ryan ed Heric avevano sentito

- lo so.. mi ...mi... dispiace - disse tra i singhiozzi leciti la Bionda

- non ... piangere arrivo...- guardò Heric e quello annuì

- mi dispiace ma noi dobbiamo veramente andare - disse Heric


Ryan li accompagnò fuori pensando che i ragazzi di oggi erano veramente strani lui non ci capiva niente


poi rientrando gli venne un’idea chiamare lei


Ryan si diresse verso la cornetta compose il suo numero di cellulare ed attese una risposta ; di quella che era stata solo una notte tra le sue braccia :


-pronto??- rispose lei con aria seria e decisa

-sono io- a Strawberry non serviva un nome conosceva troppo bene quella voce

-che cosa vuole signor Shirogane? -chiese lei senza lasciar trapassare nessuna emozione

- Janet, si chiedeva se potevi passare di qui, sai come siete voi donne no... ha delle insicurezze- delle insicurezze Ryan stava raccontando una balla più grossa del mondo. Ma avrebbe dato qualsiasi cosa per parlare con lei

- da..d'accordo arrivo... - riattacco


e salutando Reika che come sempre era in camera sua si diresse verso villa Shirogane arrivata lì dopo un bel sospiro suonò ad aprirgli andò il biondo


-ciao -disse un pò imbarazzata -come mai hai aperto tu?non hai tremila camerieri?- domandò cercando di vedere in giro Janet che però non si vedeva da nessuna parte

-oggi e domani è il loro giorno di ferie - spiegò lui

-ah... e... dové Janet?- domando ancora più preoccupata

-lei non è qui è a casa sua...- disse lui osservandola, di bella era bella , nonostante gli anni era quasi la stessa solo che era bella, non che prima non lo fosse stata solo che ora aveva un non so che di diverso , già lei era diversa.

- ed allora perché io sono qui ?- domandò capendo che il ragazzo l’avesse presa in giro

- perché io dovevo vederti... e perché ho una voglia matta di scopare con te - (schietto il ragazzo eh?) lui la guardò e comprese che la stava mettendo in difficoltà ed il rossore che aveva sulle guance lo testimoniava

-io me ne torno a casa - dissa la rossa fece per girarsi ma lui la fermò prendendola per un braccio e facendole molto male .

-ehi ... mi fai male...- Strawberry iniziava davvero ad avere paura di lui ...

-dove credi di andare?- domandò lui con il suo solito sorriso beffardo dipinto sul volto

-via di qui, mi pare ovvio- disse lei dandosi delle arie facendo perdere ancora di più il controllo al biondo... l’afferro per il polso facendolo cadere sul costosissimo tappeto persiano davanti al divano. -Ryan ...- ecco dopo tanto tempo aveva detto il suo nome. lui la guardò con quegli occhi in cui 10 anni prima si era persa. -stai zitta altrimenti ti violento senza il profilattico!!!- disse il bionda quasi per minacciarla

-ne saresti capace??...- gli chiese guardandolo dritto negli occhi... aspettando da lui una risposta...

-vuoi che provi ...- chiese lui cercando di intimorirla . Non le avrebbe mai dato la soddisfazione di dirle che in realtà non sarebbe mai stato capace di violare il corpo della donna che amava. Tra i due piombò un lungo silenzio imbarazzante... Ryan però prese una decisione quella notte avrebbe fatto l’amore con la donna che amava (guarda che non dei decidere solo tu) costi che costi.

la spinse all’indietro, facendola cadere con le spalle sul tappeto, tenendole le mani sulla testa con la forza di un solo braccio . Mentre con l’altro le sollevò la gonna andando a spostarle lo slip che lo separava dalla sua femminilità; ma prima si sganciò la cerniera tirandone fuori solo la sua Virilità già pronta ad entrare in lei. Strawberry si dimenava, ma non era abbastanza Ryan era forte.

- puoi anche urlare qui non ti sentirà nessuno -disse lui guardandola e lasciandogli un succhiotto sul petto .Entrò in lei con violenza facendola urlare le gambe di lei si irrigidirono; Erano 10 anni che non faceva l’amore con nessuno e quello non era decisamente amore. Lui spinse dentro tutta la sua virilità fermandosi fino in fondo per godere ancora di più . La guardo in quel momento a lei venne in mente la loro lunga notte d’amore quando avevano fatto l’amore. Accarezzo il viso di Ryan . E lui si accorse che le gambe di lei non erano più tese e tanto meno gli impedivano di entrare in lei. La scrutò con lo sguardo arrivando a guardarla negli occhi,lei con la mano libera sbottonò la sua camicia . Facendogli capire che non aveva più niente in contrario in proposito ad una loro unione completa. Quando si furono completamente denudati lui rientrò in lei ma questa volta non fu una cosa violenta, era dolce e faceva godere entrambi lui cominciò ad accelerare ma allo stesso tempo a baciarla sempre con più voglia .

- non... ho ...il profilattico- disse ansimando sempre di più visto che quella loro unione lo stava facendo faticare non poco.

-non... importa... non ti fermare Ryan- finalmente Ryan aveva capito che non era l’unico a desiderarla ma anche lei come lui lo voleva. Spinta dopo spinta arrivò anche l’orgasmo; ma non si fermarono nemmeno lì. andarono avanti finche non furono propriamente esausti . poi lui si mise accanto lei, ma lei intanto si copriva diciamo quello che poteva con la camicia nera di lui .

-debbo ammettere che mi fai godere come non mi fa godere ness’un’altra - disse Ryan stremato accanto a lei . lei lo guardò poi si infilò la camicia di lui che le faceva da vestito (be insomma la copre fino alle cosce non mi sembra molto).

-DOVE VAI?- Disse lui con voce roca vedendola alzarsi

- dove posso andare vestita così... ... ... - disse lei un in tono scherzoso

-io una mezza idea c’è l’avrei - disse prendendola in braccio e portandola in camera da letto...


Erano le 5.00 del mattino e loro se ne stavano ancora a letto accoccolati l’uno nelle braccia dell’altro. I loro corpi nudi,e bagnati dal sudore che era la prova di un’ennesimo accoppiamento accaduto da poco tra di loro. (nb:io la parola accoppiamento l’ ho sempre usata per gli animali, ma la mia prof l’altro giorno l’ha usata per due persone quindi significa che si può usare) lei, si girava e rigirava tra le sue braccia e lui accarezzava la sua morbida pelle, ancora timoroso del dopo... gia cosa sarebbe successo dopo? cosa avrebbero fatto? dopotutto quella era stata solo una meravigliosa notte di follia. (si in effetti -_- ). lei si allontanò da lui, alzandosi dal letto e portandosi dietro una delle tre coperte che c’erano nel letto.




Bella ...Lei mi porta via con gli occhi e la magia. E non so se sia ancora mia. C'è sotto Venere e la gonna sua lo sa Mi fa scoprire il monte e non l'al di là Amore, adesso non vietarmi di tradire Di fare il passo a pochi passi dall'altare Chi È l'uomo vivo che potrebbe rinunciare Sotto il castigo, poi, di tramutarsi in sale? O Janet, vedi, non c'è fede in me Vedrò sul corpo di lei se c’è ne ( Cocciante certo un pò ritoccata)




- Strawberry... ... - esclamò lui titubante, lui che era sempre stato sicuro di quello che diceva ora aveva paura.

-diventa la mia amante... e ti...- ma il volto della ragazza lo interruppe. lei stava dicendo di no col capo. Eppure Ryan l’amore di quella notte non se l’era sognato, avevano fatto l’amore per tutta la notte consci di quello che stavano facendo, lei era coscia della verità mentre lo faceva con lui.


Mi dispiace Ryan anche se ho fatto l’amore con tè, non posso assolutamente permettere che io perda il controllo ancora una volta, Reika è troppo importante. Lei non si merita di soffrire ancora... anche se non si è mai lamentata di niente, anche se ha sempre ignorato il fatto che suo padre non le stesse vicino, lei soffre; anche se soffre in silenzio io non posso far finta di non percepire il suo tormento .



Strawberry si rivestì di fretta, doveva tornare prima che Reika si svegliasse per andare a scuola; ma appena lei stava per lasciare quella stanza lui fece un’affermazione che l’ ha lascio un pochino sorpresa? forse


-se esci da quella porta allora è un’ addio - disse lui gelido come il ghiaccio, gelido come l’acqua del mare in inverno


-allora è un’ addio - disse lei senza guardarlo negli occhi, non sarebbe riuscita ad dirgli addio guardandolo, non poteva e sopratutto non aveva il coraggio di fissarlo senza che cesse a lui dopotutto era pur sempre una donna innamorata.


uscì dalla stanza lasciandolo lì solo a fissare quella porta da cui pochi minuti prima era uscita lei...


Fatti forza Ryan, dopotutto eri già rassegnato ad averla persa .


si alzò dal letto infilandosi i boxer neri e i jeans (aiuto non mi ricordo come si scrive boooooooo) di Cavalli aprendo la stanza al didietro dell’armadio. (vi ricordate quella segreta... ... che Reika non era riuscita ad aprire) prese un quaderno, lo guardava e riguardava , poi lo aprì e cominciò a scriverci dentro come ogni volta che aveva un desiderio irrefrenabile di lei ... come ogni qual volta che aveva voglia di fare l’amore con lei oppure quando aveva voglia di parlarle; scriveva su quel diario lettere che non l’avrebbero mai raggiunta. In quel diario erano custoditi tutte le parole che non le aveva mai detto, tra cui quel ti amo mai sussurrato ... ...

incominciò quell’ultima lettera che gia sapeva che lei non avrebbe mai letto.


Strawberry rientrò in casa che Reika era gia svglia


-dove sei stata Strawberry?? - chiese la bambina in cucina intanto che preparava la colazione

- a comprare dei cornetti caldi per te - infatti supponendo che la bambina fosse sveglia era passata a comprare dei cornetti caldi per non farla insospettire

-ah grazie- disse lei prendendole la busta delle mani

-senti Reika... vorrei che tu provassi a chiamarmi ... MAMMA - disse osservandola


-em ...em... io ci proverò...- disse lei sorridendole -ma non oggi - finì la frase correndo in camera


Strawberry sorrise a se stessa un sorriso beffardo, non aveva mai chiesto a Reika niente, riguardo alla parola mamma eppure cominciava a desiderare che lei lo facesse. Al diavolo il giudizio della gente al diavolo tutti,

§ lei era sua madre,

§lei l’aveva tenuta nove mesi in grembo,

§lei l’aveva cresciuta .


sempre e solo lei aveva fatto tutto per sua figlia , per crearli un futuro solido si era persino trasferita negli stati uniti dove c’erano le migliori scuole del mondo, che le sarebbero servite un domani .

Apri la porta della sua stanza da letto, dove vi entrò e chiuse la porte alle sue spalle .

si butto sul letto e ripenso all’accaduto, il fatto di essere andata a letto con Ryan Schirogane la faceva stare male, al punto da versare sul cuscino calde lacrime di tristezza.immergendosi così in quei meravigliosi ricordi.che lei odiava.


Last kiss

ti ho

amato davvro

ma tu non sei qui
Il mio primo amore è finito

Per favore,non venire da me
continuando a sorridere nei miei sogni stanotte

Eri turbato prima che dicesti quell'ultima frase
e ancora,dopo che lo hai fatto,mi hai baciato

Solo sulle mie labbra,fermalo
il tuo calore rimaneva per sempre sulla mie labbra
il delicato te

Davvero non capisco niente
ti credevo ed è finita

Penso che domani proverò
a vestire qualcosa
di un colore che tu detesti

Ho cancellato il tuo indirizzo
e ho buttato via le tue foto
ho cancellato tutti i ricordi che avevo di te

Ma perchè solo sulle mie labbra
non importa quanto duramente provo a dimenticarti
l'ultima cosa di te rimane sulle mie labbra

Solo sulle mie labbra,fermalo
il tuo calore rimaneva per sempre sulla mie labbra
il delicato te

Ma perchè solo sulle mie labbra
non importa quanto duramente provo a dimenticarti
l'ultima cosa di te rimane sulle mie labbra


( tratto dalle sigle di Orphen lo stregone)


intanto a casa shirogane:

-Ryan sono venuta qui... ci sei???- domandò la bionda cercando il suo futuro sposo


-cosa ci fai qui? lo sai che lo sposo non può vedere la sposa il giorno prima delle nozze-


-lo so ... ... ma sono solo delle stupide tradizioni cosa vuoi che mi importi- disse lei posandogli un bacio a fior di labbra a cui il biondo però non rispose


- che cosa c’è Ryan? - gli domandò lei un tantino preoccupata


-niente - disse lui con la sua solita voce fredda -ora vai a casa anche se sono stupide tradizioni io le voglio mantenere- cosa? cosa? cosa? cosa avevano sentito le sue orecchie Ryan Shirogane che voleva mantenere delle stupide tradizioni il mndo allora stava veramente per cascare?




scuola di Reika :


-ciao - disse entrando nella sede del giornalino della scuola rivolgendosi a Mar sol e a Heric che da qualche tempo a questa parte aveva cominciato a lavorarci.


-guarda un pò chi c’è in prima pagina - disse facendogli ammirare la prima pagina di un giornale colmo di pettegolezzi dove in prima pagina c’era lui Ryan Shirogane con la donna che avrebbe sposato. Reika notò subito la giovane , di bella lo era ma i suoi capelli biondi scalati della giovane non gli piacevano erano diversi dai suoi e da quelli di Ryan, erano più scuri ecco dove stava la differenza .

poi le venne alla mente una cosa ...


-Mary sol siamo due idiote - disse scattando verso la cassettiera ed aprendola con altrettanta velocità prese il capello che aveva conservato come reperto, è notò la differenza quello che avevano trovato nel letto del ragazzo era leggermente più scuro dei suoi .


-Mary sol questi capelli sono diversi noti?- disse lei infuriata


-ma io cosa ne sapevo scusa che ne so che quello dorme con una...-disse lei per giustificarsi


-domani ci introdurremmo per un’ennesima volta in villa Shirogane e prenderò le prove di cui ho bisogno- disse lei con voce ferma e decisa


Era già mattina da qualche ora, erano almeno le 9.45 ma ancora Reika riposava tranquilla nel suo letto. Quando all’improvviso nel dormiveglia guardò la sveglia .

-MIO DIO.....- disse scaraventandosi giù dal letto, afferrando i primi vestiti che trovò alzandosi dal soffice letto.

-sono in ritardo, in un ritardo impossibile!!!!!!!!!!!!!!!- disse poi uscendo di casa afferrando il portatile sotto un braccio e chiudendo la porta dell’abitazione alle sue spalle.

presto si ritrovò dove prestabilito dagli accordi con i suoi amici

-Buon dì Reika sei in anticipo - lei li guardò... e per poco con la forza del solo sguardo non li ammazzava (tutta suo padre) .

-andiamo non perdiamoci in chiacchiere- disse dirigendosi verso la casa dove abitava il biondo.

come la volta scorsa entrarono cominciando a cercare un qualcosa che dimostrasse la parentela tra di loro......

poi Reika si ritrovò ancora davanti a quell’apertura di quella camera segreta... e le venne un’idea



1
2
3

4
5
6

7
8
9

CA
0
OK




- Marysol non è che per caso hai una matita - chiese lei all’amica

-certo una brava giornalista non và mai in giro senza una matita- disse passandogliela

-ed un temperino?- chiese guardando la punta della matita

- si ma la matita ha già la punta ...- disse passandole il temperamatite

-è questo il problema disse attemperandola su un fazzolettino

-ok- si diresse nel bagnetto che c’era nella camera prese uno dei mille dopobarba di Ryan e lo spruzzo sul l’affare per inserire il codice e dopo vi soffio la tempera .

ora tre di quei numeri sull’apertura erano segnati dalle impronte digitali.

-perfetto- disse lei scrivendo su un foglio i tre numeri

-ma cosa...- chiese Marysol osservandola

-vedi Mary sol se avesse provato una combinazione con tutti quei numeri la possibilità che la cassaforte si aprisse sarebbe stata 1 su 100000000000000 mentre adesso con solo tre numeri è più facile trovare la combinazione- spiego Heric - l’hai visto in Lupin the Movie vero?- chiese lui, ma quella non gli diede risposta e di tutta risposta compose la prima formula che fortunatamente era la giusta da subito.

-fortuna - sussurro prima di entrare.

era una vecchia camera nella quale c’era molto freddo, le pareti tutte piene di foto delle mew mew ma sopratutto di ei Mewberry, intanto che Reika si guardava intorno Marysol frugava nella cassettiera furtiva...

-che cosa significa ICHIGO in giapponese- chiese lei sfogliando un quaderno

- Ichigo è il nome di mia madre i giapponese perchè melo... - ma il suo corpo fu più veloce delle parole si ritrovò con quel quaderno in mano a leggere quell’ultima lettera scritta da lui Ryan:

Cara Ichigo,

questa probabilmente sarà la mia ultima lettera,

ti scrivo per mettermi l’anima in pace, per dirti addio un’altra volta ...

cara piccola Strawberry,

tu sei l’unica di cui si ci può innamorare due volte...



-tu sei l’unica di cui si ci può innamorare due volte- ripete Marysol

-riflettiamo nell’intervista aveva affermato di aver amato solo due volte nella sua vita questo significa che ... ... - disse Mary sol

- l’ama ancora...- concluse Reika .-quando hai detto che si sposa- chiese in seguito sempre la bionda

-oggi alle 11.00 - Mery sol esclamò distrattamente

- COSA OGGI ALLE 11.00 SONO ORA LE 11.00- sbraitò Reika

-andiamo.................- disse correndo fuori

-dove scusa?- chiese Marysol correndole dietro seguito da Herik

-ho un matrimonio da fermare- disse frettolosamente mentre correva

-ma scusa non sai nemmeno se è veramente tuo padre...- Mary sol stava cercando invano di farla ragionare

-a me non importa se è mio padre o meno, ama mia madre mi basta questo... per fermare il suo matrimonio. - disse la bionda con un tono nella quale nessuno dei due amici l’aveva mai sentita

correvano e ancora correvano da ormai venticinque minuti buoni. Fino a quando non si ritrovarono nella chiesa super affollata

.

-se qualcuno a qualcosa da ridire perché questa coppia non si unisca in matrimonio parli ora o taccia per sempre disse il prete guardando intorno ai sposi...-

-PARLO IO- disse Reika seguita dai suoi amici , dietro gli “sposi” .

-come scusa?- chiese il prete incredulo

-con tutto il rispetto eccellenza(cosa credete Ryan ha convocato un vescovo per farsi sposare) ma ho tutto il diritto di dire a Ryan Shirogane che sono figlia sua e della donna che ama - concluse lei voltandosi dall’altro di spalle

-tu sei figlia di... di... - cercava di dire ma per la prima volta non sapeva veramente cosa dire...

-di ICHIGO- ma il solo a spalancare gli occhi non fu Ryan anche Janet fece lo stesso molte volte dopo che avevano fatto l’amore sentiva il biondo blaterale una parola in un qualche lingua e quella parola era ICHIGO ma non avrebbe mai pensato che fosse una persona.



Ryan la fissava con impeto, non sapeva cosa fare; perché lei glie lo aveva nascosto? perché non le aveva detto di sua figlia? ma farsi tutti quei viaggi di cervello non l’avrebbe aiutato affatto.

e poi lì davanti a tutti si era bloccato, no che gli importasse qualcosa della gente ma ... ma.... non sapeva proprio cosa fare.

-Janet ti devo parlare ... ... in privato- disse prendendola per un braccio e portandola nelle camere private del prete.

-vedi io... ...- cercava di dirgli qualcosa

-si lo so ami un’altra non è vero? -

lui annui piano guardandola un pò dispiaciuto, dopotutto l’aveva più o meno ingannata .

-si solo che dopo 10 anni, pensavo di averla dimenticata, si insomma mi sono scordato di lei per 10 anni cosa posso pretendere da lei?-

- è ICHIGO il nome della donna della quale sei innamorato?- chiese lei sicura di se


-vedi tu non l’hai mai scordata veramente e non hai mai smesso di amarla, sai alcune notti quando io non riuscivo a dormire tu nel sonno dicevi ICHIGO, questo significa che la desideravi ardentemente, che la volevi lì al mio posto, Ryan io ti amo ma legarti a me mentre ami un’altra non mi sembra giusto- (che bel discorso allora non è proprio scema) lui la fissava silenzioso

-cos’aspetti va da lei...........- fu tutto quello che fù pronta a dirgli dopo che girò le spalle e corse via lasciando il biondino da solo. Anche lui corse verso qualcosa corse verso Reika.

-Ehi tu portami da lei ...- disse il biondino a Reika

Reika lo fisso sorpresa ed annuì col capo...

-usiamo la mia posh- (non so se scriva così) disse indicando una scappottabile grigia

durante il tragitto nessuno disse una parola, fu Ryan a spezzare quel silenzio

-così sei mia figlia- disse lui guardandola nei suoi stessi occhi

-senti mettiamo subito le cose in chiaro- cominciò Reika -solo perché uno stupido test dice che io ho a che fare con te, non significa che io voglio avere parentela con uno come te... non importa se sei o no mio padre ma Strawberry ti ama e si merita un pò di felicità- concluse lei

-non c’è che dire sei proprio mia figlia- sussurro lui rivolgendogli uno sguardo veloce e riportandolo poi di seguito sulla strada.

si fermarono davanti ad un’ appartamento .

-vai- disse Reika porgendogli il proprio mazzo di chiavi

Strawberry stava lavorando al computer intenta a scrivere qualcosa di sensato, quanto sentì la porta aprirsi.

regola numero 1) non fare mai capire a tua figlia che eri preoccupata per lei .

-Reika, quante volte ti ho ripetuto che prima di uscire di casa devi avvertirmi- disse lei con aria severa non staccando occhi dal computer -questa mattina mi hai fatto prendere un colpo, se continui così mi farai morire giovane- esclamò lei con un sospiro-non sono arrabbiata, non preoccuparti , del resto tu sei una bambina speciale io non mi arrabbio con le bambine speciali-

-Già hai ragione è proprio un bambina speciale- questa volta era stato il biondo a parlare e lei riconoscendo quella voce scatto in piedi

-cosa ci fai qui?- chiese lei incredula nel vederlo -oggi non dovevi sposarti...- chiese lei

-si ma poi ho conosciuto nostra figlia sai ha delle idee davvero bizzarre come interrompere un matrimonio nel momento più fatale- disse lui con aria beffarda

- scusala., MIA figlia alcune volte scappa alle mie attenzioni- disse lei fredda come mai nessuna l’aveva sentita.

-Strawberry lo sò benissimo che è mia figlia - disse lui cominciando ad alterarsi

-solo perché 10 anni fa mi hai “trombato “ e messa incinta non fa di te suo padre- disse lei più sicura che mai. -lei non ha bisogno di te , io non ho bisogno di te...- concluse poi sull’orlo delle lacrime

-Ma io ho bisogno di te- disse lui guardandola

-ma per favore, non prendermi in giro, a proposito ti sei divertito l’altra notte con me? a si come che hai detto : “mi fai godere come nessun’altra” - ma fu interrotta quando lui la piantò direttamente contro il muro .

-sei forse pazzo?- chiese lei dimenandosi

-stai zitta almeno 5 minuti- disse lui sospirando e prendendo coraggio

-quando l’altra sera ti ho chiesto di diventare la mia amante,, non l’ho fatto perché mi fai godere a letto, l’ho detto perché se Janet ci avesse trovati a letto avrei evitato di dire a tutti che SONO INNAMORATO DI TE, non ho mai avuto nemmeno la forza di ammetterlo a me stesso figuriamoci a qualcun’altro... Ti ho mai detto che sei l’unica cosa che mi rende veramente felice?- le domando lui osservandola lei era Bellissima anche mentre le lacrime rigavano il suo viso.

-e no mi rendi felice perché mi fai godere a letto come pensi tu ma perché ogni tuo movimento, ogni tuo sorriso conta più di mille parole ti amo perché tu sei tu , Unica, bella, e sopratutto perché mi accetti come sono- tu mi sorridesti mentre ancora le calde lacrime scorrevano.


-Ryan anch’io ti amo ma ... ora sono prima di tutto una madre- disse lei guardandolo

-Se me lo permetterai io diventerò suo padre- disse lui guardando i suoi magnifici occhi color nocciola....

da allora trascorse ben un mese, un mese in cui Strawberry è Reika si erano trasferite a villa Shirogane e tutta la loro vita stava diciamo cambiando:

Ryan e Strawberry ormai dividevano costantemente un’ unico letto, si stavano ancora coccolando a vicenda, Ryan non faceva altro che pensare a come aveva fatto a stare lontano da lei tutto quel tempo ...

-buon giorno- disse lui sedendosi sul letto

-dove vai?- chiese lei sbadigliando buffamente

-ho da lavorare...-disse ora lui sfiorandole il viso con la propria bocca

-no... non andare...-era incredibile a 24 anni sembrava ancora una bambina quando si lamentava .

-anch’io vorrei stare con te- disse lui ora infilandosi i boxer

-se esci da quella porta questa sarà stata l’ultima notte che hai trascorso con la sottoscritta- il suo tono era fermo è deciso ma anche scherzoso, che fece ridere il biondo.

-mi minacci di andartene???- chiese lui ridendo

-no io rimango ma tu comincerai una lunga astinenza da sesso-la rossa era sicura di se, il sesso era il punto debole del biondo sapeva che non sarebbe resistito più di 3 giorni senza sesso.

-affare fatto- uscì lasciando la rossa perplessa, e facendole fare lunghi e pericolosi viaggi di mente.

si alzò anche lei andando in cucina, dove incontro Reika e Kail (anche se non abbiamo mai arlato di lui, egli -_^ ha sempre abitato con Ryan e vi abita tutt’ora)

-buon giorno- fu la prima cosa che Kail le disse non appena entrò in cucina.

-Reika sei già sveglia? non è presto per andare a scuola?- chiese lei come qualsiasi madre

-si ma dovevo ripassare la riproduzione , sai non ho avuto molto tempo di studiarla- spiegò la bambina.

-Ryan stamane è sceso prima come mai?-chiese Kail

-aveva da lavorare- disse lei ripensando a quella specie di discussione che avevano avuto poco prima.

-devo tenermelo stretto- disse Strawberry guardando di sottecchi Kail, che sorrise a quella affermazione.

-non preoccuparti; tu sei dove lui vuole stare-quella affermazione era un pò contorta possibile che dopo tanto tempo ancora non capiva le affermazioni di quell’uomo???

-domani arriva la “zia”mina?- chiese Reika alla madre

-no ha rimandato dovrebbe essere qui tra un’ ora circa- rispose la rossa fissando l’orologio

-uao!!!! mi è proprio mancata .- disse la bionda a sua madre

ma il campanello suonò in quel momento Kail con una tazza in mano andò ad aprire..

-Kail!!!!- ad abbracciarlo era stata una ragazza bionda,eduna dai capelli blu mentre un’altra con un gran bel fisico osservava la scena.

-Paddy,Mina ,Pam-???- chiese lui con il timore di aver errato

-già siamo proprio noi- disse lex mew blu

-zia mina- una ragazzina bionda le si butto tra le braccia

-Reika!!! fatti vedere da zia come sei cresciuta tutto questo tempo...-a parlare era stata sempre l’ex mew uccello.

dopo poco le ragazze spiegarono che erano tutte lì per fare una sorpresa a strawberry.

dopo poco rientrò anche Ryan.

-ragazze cosa ci fate tutte qui??????- chiese molto curioso

-non preoccuparti biondo siamo qui per la tua Strawberry - disse mina sorridendo ma felice .

-aggiornatevi lei da questa mattina non è più la mia- disse lui sarcastico guardandola, ridente.

-non avrete mica litigato??? ???-chiese Reika preoccupata, ma non troppo sapeva bene che i loro litigi erano sempre buffi e stupidi, si amavano troppo per stare lontani nemmeno una sola notte. Anche se aveva 10 anni non significava che non sapesse cosa i suoi genitori facessero la notte , invece di dormire.Aveva 10 anni ma era più che intelligente e sopratutto sapeva come arrivavano i bambini.(be...è pur sempre figlia di Ryan Shirogane)

-be passando a cose più serie- intervenne mina

-quando sarete novelli sposi?-domandò Pam precedendo la ballerina

-chi vi ha messo in testa queste cose?-domandò Strawberry esterrefatta

-be noi pensavamo che ... dopo esservi riappacificati vi sareste sposati ed avreste vissuto felici e contenti- a concludere il discorso fu Paddy

-ma tu guarda queste- disse Ryan perplesso -mi sembra di essere nel film delle YAYA sister-

-ti troviamo luminosa Strawberry dicci sei incinta...-Mina come al solito dava i numeri

-Ma voi siete pazze altro che sorelle yaya qui è più che un manicomio... io incinta ancora di questo cretino ma figuratevi-esclamò addentrandosi nella propria camera .

-Devi proprio averla fatta arrabbiare Ryan cosa le hai fatto?- chiese Kail mettendosi a ridere

-vado a parlarle e da un pò che è starna- il biondo si diresse da Strawberry, ma dopo aver bussato diverse volte alla sua porta e non ricevendone risposta entrò

-ehi- la chiamò con dolcezza, la stessa che Strawberry sentiva solo quando erano da soli, o quando il biondo si rivolgeva alla giovane figlia.

-...-non si mosse

-ehi sai che ti amo ma non sopporto quando non mi trasmetti le tue emozioni-ora il suo tono era severo e arrabbiato comprensibile era vero quello che aveva detto

-Ryan tu mi ami?- chiese la rossa girandosi verso di lui

- altrimenti perché condividiamo un letto e una figlia?-le spiegò lui paziente

-dimmelo ho bisogno di sentirmelo dire- lo implorò

-ehi cosa mi stai nascondendo?-chiese lui

ma vedendo il suo sguardo si sciolse

-Ti amo-disse semplicemente accarezzandole il viso e facendola sorridere

-vuoi ancora farmi fare l’astinenza da sesso?- chiese inseguito

-AH...!!! ERA A QUESTO CHE MIRAVI- chiese la rossa scaldandosi

-d’accordo potrò sempre chiedere alla mia segretaria qualcosina dopotutto la pago bene- la fisso ma lei non era arrabbiata anzi tutt’altro sorrideva.

-non mi preoccupo io sono dove tu vuoi stare - sussurrò al biondo, spiazzandolo

-ehi ti sei incantato- lo guardò lei

-no io...io-furono interrotti dal cel di lui che sqiullò

-si pronto...-rispose educatamente

Strawberry quasi per dispetto si sedette delicatamente su di lui, sbottonandosi la camicia e facendolo eccitare.

-si ne.. riparliamo domani signore ora avrei un impegno-stacco la chiamata ritrovandosi sopra la compagna , e immergendo la sua bocca nei suoi seni più sodi del solito.

-ehi Ryan che fai- disse lei alterata

-mi pare ovvio- disse Ryan

-ASTINENZA DA SESSO TI RICORDA QUALCOSA- domandò scrollandoselo di dosso e dirigendosi verso la specchiera

-ma hai cominciato tu-fece come un bambino

-io volevo solo farti eccitare ed da quanto vedo ci sono riuscita- si ritrovò col biondo alle spalle che le mise le mani nel turgido seno...palpandolo, facendola arrossire ...

-dio se sei bella- le sussurrò in un orecchio facendola sussultare

-attenderò anche tutta la vita se questo significa fare l’amore con te- disse lui baciandola a fior di labbra e riallacciandogli la camicetta.

-ti aspetto di sotto- detto questo uscì lasciandola a contemplarsi

per la prima volta notò che la sua pancia si stava ingrossando allora i suoi sospetti erano fondati?


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ho riaggiustato tutto che fatica -_-

ReCENSITE

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Capitolo 2
*** Capitolo due ***


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bene eccovi l’aspettatissima nuova versione del


 

 

 

 

per la prima volta notò che la sua pancia si stava ingrossando allora i suoi sospetti erano fondati?

poi i decise scese le scale e tornò al piano di sotto... scusandosi del suo comportamento azzardato...

-scusatemi ragazze per come mi sono comportata prima....-

-non ti preoccupare Strawberry anche noi abbiamo esagerato...-spiegò Pam la più adulta...

-ma ragazze dovè Ryan....???- chiese la consorte non vedendolo in giro...

-ha avuto un problema sul lavoro ed è dovuto scappare ... ma ormai è uscito da più o meno 40 minuti buoni- rispose Paddy

-capisco...-

era un pò delusa... improvvisamente il telefono suonò....

-si pronto? casa Shirogane- rispose

-salve vorrei parlare con la signora Shirogane...-

-si sono io...- mentì; non era chissà quale bugia e lui e lei erano sposati...

-signorina suo marito è ricoverato qui...all’ospedale santa Agata ...-

la cornetta le cadde dalle mani cosa?cosa?cosa? le ginocchia si piegarono non lasciandogli altra scelta che cadere al suolo, sul parche caldo che in quel momento sembrava soffocante, dalla cornetta si sentiva ancora la signorina parlare ma quelle parole non avevano senso, nulla lo aveva a parte il rimbombo di passi ... era Kail davanti a lei la guardò, la vide lì per terra accanto alla cornetta e qualcuno che continuava a parlare, intuì qualcosa dallo sguardo della donna; afferrò la cornetta ed anche se le parole appena udite le erano costate fatica, riuscì a concludere quella conversazione. così poco gradevole .

-arriviamo subito... la ringrazio-

posò la cornetta, quel suono parve assordante alle orecchie di Strawberry, Kail rimase a fissarla per qualche secondo, eccola lì per terra fra le lacrime la donna tanto amata da Ryan Shirogane... l’unica ragazza che era riuscita a fare breccia nel cuore di ghiaccio del biondo.Prese un pò tanto coraggio...e la chiamò

-Strawberry... andiamo in ospedale...-

lei lo guardo anche se la sua vista era annebbiata dalle lacrime, e dal timore con sguardo pieno di gratitudine. L’ospedale era a pochi chilometri nessuno dei due parlò per tutto quel tempo stettero li in silenzio pieni di timore, quei pochi minuti parvero ore... giorni... con lo stesso silenzio percorsero il lungo corridoio ... era pieno di infermiere e c’era puzza di medicinali... era orribile vedere tutte quelle persone in sala d’aspetto; tutti quegli occhi pieni di speranza le facevano male più o meno. Era difficile camminare, sentiva le gambe tremargli, i tacchi per la prima volta le parvero una brutta invenzione... si sedette su una sedia nella sala d’aspetto appena odiata. mentre Kail si diresse verso l’ufficio informazione... nella sua mente pensieri orribili affollavano la sua mente riempiendola di dubbi e di paure il suo primo pensiero fu Reika la figlia come avrebbe fatto? ora che aveva trovato l’amore di un padre sarebbe stata pronta a rinunciarvi di nuovo? avrebbe sofferto come prima o forse di più? Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da kail.

-vieni ... andiamo nella camera-

Strawberry prese il coraggio tra le mani, e seguì il moro lungo e scale. Solo quando si ritrovò davanti la sua porta non riuscì più a muoversi e si accorse che le forze cominciavano a mancarle. entrò con la stessa fatica con cui tratteneva le lacrime... ma se fece forza e guardo Ryan. Era in un letto, il suo torso ben scolpito con tanti cavi attaccati, privo di sensi i suoi occhi color cielo non si vedevano erano chiusi. Gli occhi che l’avevano guardata tante e tante volte... quegli occhi l’avevano vista in tutte le forme, nuda priva di ogni indumento intimo... l’avevano vista fare la madre, preoccuparsi come una madre e come una moglie con ogni tipo di abito anzi non esattamente con tutti. ed ora stavano lì e lei era del tutto impotente... per la prima volta si sentì inutile ... ogni cosa ke ti accade, accade perchè ha un senso! ed anche quello lo aveva ma per ora quella realtà era ignorata dai suoi pensieri... senti poi qual cuno entrare alle sue spalle non si girò non si mosse da quella posizione.

-Ha il cancro- disse quella voce femminile alle sue spalle

-ma non è possibile... noi qualche anno fa avevamo sconfitto il cancro-

Kail aveva ragione il cancro era astato sconfitto ma...

-non bisogna credere che aver vinto una battaglia significhi aver vinto la guerra-

il cancro è la guerra, il cancro si può sconfiggere oggi ma bisogna avere una certa forza e in quei momenti capisci che non c’è capisci che... non si vive nè nel passato, nè nel futuro. Possediamo soltanto il presente, ed è il presente che interessa perché se non riesci a combattere per quello allora non combatti per niente.... perchè talvolta nella vita le cose cambiano nel tempo di un sospiro, ancor prima che riusciamo ad abituarcene.Ma l’amore sconfigge anche esso? ci sono cose per cui amare non basta... vorresti tornare indietro e fare mille cose e ti accorgi che il giorno più bello della tua vita è l’ultimo in cui sei stato bambino ... ma Ryan era cresciuto sempre troppo in fretta se a in terza elementare gli altri imparavano le tabelline lui le imparava in prima, se la verginità si perdeva a 16 lui la perdeva a 14 se si smetteva di essere bambini a 12 anni lui aveva finito a 10.

Strawberry decise che non era pronta a perderlo ancora non più almeno... e si maledisse per tutte le volte che aveva pensato: "che cosa sciocca è l'amore! non vale la metà della logica: non dimostra niente, fa sperare in eventi che non succedono mai e fa credere cose che non sono vere... in effetti è poco utile, mentre in quest'epoca tutto deve essere utile. ma senza l’amore non si vive ... ora era pronta.

-Ryan...-

e quando quella mano fredda come la pietra si ferma sulla sua guancia, lei sa che lo amo, come non ho mai amato nessuno.

 

 

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Ognuno deve lasciarsi qualche cosa dietro quando muore, diceva sempre mio nonno: un bimbo o un libro o un quadro o una casa o un muro eretto con le proprie mani o un paio di scarpe cucite da noi. O un giardino piantato col nostro sudore. Qualche cosa insomma, che la nostra mano abbia toccato in modo che la nostra anima abbia dove andare quando moriamo, e quando la gente guarderà l’albero o il fiore che abbiamo piantato, noi saremo là. Non ha importanza quello che si fa, diceva mio nonno, purché si cambi qualche cosa da ciò che era prima in qualcos’altro che porti poi la nostra impronta. La differenza tra l’uomo che si limita a tosare un prato e un vero giardiniere sta nel tocco, diceva. Quello che sega il fieno poteva anche non esserci stato, su quel prato; ma il vero giardiniere vi resterà per tutta una vita.

dedicato a tutti quelli che mi seguono :

-a pfepfer che mi segue

-a Kashia la mia autrice preferita

-a Ele ed Isa

-a Gaia e Dodochan

-Ysi

-a mint

-a mina

-a Lori che sempre sarà con me

-a little angel e alla sua cattiveria

-ad anonima che non ha avuto il fegato di firmarsi

 

 

baci

 

 

 

 



 


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Capitolo 3
*** Capitolo tre ***


già scusate ma mi sono scordata di dirlo l’ultimo pezzo è tratto da non ti muovere : vi metto anche il pezzo originale :

“è quando quella mano fredda, come la pietra dov'era posata, si ferma sulla mia guancia, io so che la amo, figlia mia, come non ho mai amato nessuno. La amo come un mendicante, come un lupo come un ramo di ortica perchè non amo che lei, le sue ossa il suo odore di povera.
E voglio urlare a tutta quell'acqua che non c'è la farà a portarmela via.

 

 

 

 

 

 

 

 

-Ryan...-

e quando quella mano fredda come la pietra si ferma sulla sua guancia, lei sa che lo amo, come non ho mai amato nessuno.

-sei sveglio?-

qualcosa ne suoi occhi era diverso, non erano i suoi occhi, no i suoi soliti occhi la guardavano diversamente, la facevano sentire desiderata, amata, ma ora qualcosa era cambiato ma cosa? il suo sguardo era quello di un cucciolo smarrito

come se non ricordasse... nulla...

-mi scusi signorina lei chi è...-

i suoi occhi si spalancarono. Allora lui non ricordava niente non ricordava chi era lei? non ricordava che il oro era stato un amore sempre ostacolato fino alla fine? non ricordava di quando quella volta avevano consumato il loro amore proibito? non ricordava che per lei aveva rinunciato al matrimonio.... che avevano una figlia meravigliosa insieme che... tutte quelle cose che avevano affrontato insieme quelle piccole discussioni... niente.

-Strawberry... forse è meglio farlo visitare dai dottori-

uscirono lasciandolo con la dottoressa.

-Kyle... lui deve ricordare... kyle..-

-lui ricorderà... ... ... -

-Kyle deve ricordare... c’è Reika... e poi c’è l’altro...-

Kyle rimase spiazzato quale altro? o mio dio Strawberry aveva appena rivelato tutto quello che aveva tenuto nascosto...

-Strawberry... quale altro?-

-ecco io sono incinta... di... di Ryan -

chiuse gli occhi... ecco lo aveva detto... meno un peso in meno...

-Vedrai che si riprenderà vedrai...-

l’abbracciò con la sicurezza che le sue parole non fossero vere... quell’abbraccio doveva confortare entrambi ma sapevano che quello era l’inizio di un lungo periodo lungo per entrambi...

-devo fare una chiamata...-

detto questo la rossa si allontanò lasciando solo Kyle .... prese il cellulare e compose un numero interurano ...

-pronto-

una voce femminile ferma e decisa... rispose al telefono... dela lontana casa nipponica

-mamma-

-strawberry figlia mia... dimmi...-

-saresti disposta ad occuparti di Reika? per un po...-

-certo a me fa sempre molto piacere.... ma cos’hai qualche problema con Ryan?-

-no... non ti preoccupare...-

chiuse la conversazione... e chiamò subito la figlia...

una marea di pensieri affollavano la sua mente mentre quei bip d’attesa ...

-pronto casa Shirogane...-

-Reika sono mamma... ... senti... pensavo se ti piacerebbe tornare in giappone da nonna... per un pò almeno...-

-se mi va di tornare in giappone? e me lo chiedi? certo ma papà come sta ...--

-si riprenderà vedrai... parla con la zia mina penserà lei al viaggio...-

la conversazione finì lì e lei non poté che pensare che la vita era stata crudele con quella bambina ma un giorno forse si sarebbero rifatti... forse... forse... l’amore avrebbe vinto ancora una volta? chi lo sa forse un giorno... forse un domani ...

-Strawberry... ... -

la chiamò una voce maschile infondo alla sala...

-si? dimmi Kyle...-

esclamò con voce distrutta di circostanza

-ora Ryan può ricevere visite... vieni?-

cosa avrebbe detto ora al ragazzo guardandolo negli occhi? niente non poteva dirgli niente... “ciao sono Strawberry effettivamente ora come ora non so che cosa sono per te

 

 

 

 

 

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Capitolo 4
*** legami ***


MEMORY

 

 

 

 

 

 

Cosa avrebbe detto ora al ragazzo guardandolo negli occhi? niente non poteva dirgli niente... “ciao sono Strawberry effettivamente ora come ora non so che cosa sono per te”.

 

 

 

 

 

Tornando a villa Shirogane nemmeno un ricordo tornò nella mente del ragazzo. Le camere erano solo posti come un altro che non gli suscitavano nessun ricordo. Eppure Strawberry non poteva fare altro che amarlo suo malagrado. Quello era Ryan Shirogane il grande amore della sua vita o no? Mentre in una frangente di secondi questo ragionamento occupava la sua mente. Lo sguardo di Ryan non si distoglieva da lei. Lei... nella sua mente aveva poco più di un ricordo vago. Eppure nonosatnte l'abbandono imminente della memoria lui sentiva di essere legato a lei. La cosa peggiore era quel desiderio che occupava la sua mente. Il desiderio lo legava a lei. Il biondo dagli occhi chiari si soffermò per pochi istanti su una foto che ritraeva Reika.

“Chi è?” Sussurò, suscitando un sorriso in Strawberry. Prese la cornice tra le mani piegando inclinando legegrmente, la testa verso destra.

 

“Mia figlia...” Attese un momento, daltro canto come si poteva dire ad un uomo in modo poco scioccante di avere una figlia di undici anni? “Nostra figlia..” Sussurò infine lei.

“Non mi hai ancora detto, che genere di rapporto ci lega.”

Questa era una domanda molto più complicata del previsto. Affermare di non sapere cosa li legava, era come affermare che ci fosse qualcosa di poco serio tra di loro. Invece tra loro non c'era mai stato “qualcosa” che non fosse stato importante. Anche quando erano stati amanti erano legati dalla misteriosa forza dell'amore. Reika ne era la prova concreta che l'amore non era solo una fede al dito.

 

“Una figlia, un passato, una storia, l'amore.”

“Quindi non siamo sposati legalmente...”

 

“No.”

E poi... solo silenzio. Solo parole represse, e perse in qualche angolo della memoria che Ryan aveva smarrito. Forse per mesi, forse per giorni o forse... per sempre? Il “sempre” spaventa sempre chissà perché? In qualsiasi contesto si inserisca l'avverbio di tempo “sempre” spaventa. Forse perché siamo comuni mortali. Per noi il “per sempre” non esiste, ogni cosa che nasce in questa terra non ha una durata eterna e nemmeno una durata determina, è la bellezza di stare al mondo e di sentirsi vivi quella di non sapere per quanto tempo ci rimarrai. Perché il destino a volte è strano, altre volte crudele e meschino. Eppure ogni cosa da noi viene invidiata fermamente dagli esseri divini, perché la bellezza della vita è unica come il suo mistero. Vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo concesso è divinamente meraviglioso. Strawberry suo malgrado lo sapeva. Amare Ryan ora come ora era un suicidio vero e proprio, ma doveva farlo in nome dell'amore.

E i giorni si succedevano senza una data, senza uno scopo, senza la voglia di essere realemente vissuti. Perché quando perdi lo scopo perdi anche la voglia di viverli e passi le ore ad aspettare in ansia che torni il motivo per cui vivevi. Ma non si può chiedere troppo al fato. Per ricevere in cambio a riavere semplicemente quello che possedevi bisogna lottare. Perché quando non c'è nulla per cui valga la pena lottare non ha senso vivere, però bisogna ricordarsi, prima di arrendersi, che quando ci sembra che non abbiamo nulla da perdere ci rimangono gli aritgli!

“Sai..” Si ritrovarono a parlare una mattina di fine mese. “Io non ricordo chi tu sia... nemmeno quello che provavo per te.  Ma so di avere sbagliato tutto...”

 

Cosa stava cercando di dire Ryan? Che la loro storia poteva rimanere smarrita nei ricordi che non erano più tali? O che non era più importante? Senza rendersene conto le lacrime avevano cominciato a fremere per uscire. Ryan si blocco, nonostante tutto, nonostante non ricordasse quali sentimenti provasse per la donna che gli stava di fronte sapeva che erano legati da qualcosa che nemmeno il tempo avrebbe potuto cancellare. Le sue lacrime, provocavano dolore a lui eppure nel sue elemento non era compreso l'altruismo.

 

“Non fraintendermi... mi ritengo stupido per non averti mai chiesto di diventare mia moglie.”

 

E non sapeva nemmeno lui come faceva ad essere a conoscenza di una cosa simile. Ma lo sapeva. Sapeva solo che lei era... Strawberry la sua gattina da difendere. Si avvicino alle sue labbra rosee ed è un bacio. Nient'altro che un bacio

 

Sono passatti quasi due anni dal mio ultimo aggiornamento, non nascondo di aver riceveto diverse mail da voi lettori. In questi lunghi mesi passati a ritrovare l'amore di Ryan e Strawberry dentro di me, ammetto di essere cambiata. Di aver riletto questa fanfiction e di non essermi ritrovata in queste parole, nel loro amore che ormai sentivo troppo lontano da me e da quello che sono ora. Poi mi sono innamorata di un ragazzo. E ho notato solo mentre cercavo di cambiarlo che era sempre più simile, da tanti punti di vista a Ryan. In lui ho ritrovato la fanfiction, ed ora dopo che l'ho perso posso dire con certezza assoluta che stavo cercando qualcosa che mi facesse tornare la voglia di scrivere. Mi sono venuti in mente i vostri i commenti, le vostre mail. Mi sono resa conto che per avere nuovamente vicino questa persona, che purtroppo mio malgrado non tornerà più. Potrei parlare solo di Ryan. Parlare del suo amore indissolubile per Strawberry e, fare un regalo a me stessa e a voi lettori... dare un seguito e un finale a questa storia d'amore. In questi mesi il mio modo di scrivere e di pensare è fortemente cambiato, come potete notare. Penso che in un futuro, magari questa estate ricomporrò l'inbtera fanfiction. Riscriverla secondo i parametri che ho ora significherà renderla più piacevole. Mi sono accorta leggendo fino alla nausea questa fanfiction che spesso ho parlato d'amore con sottigliezza incredibile, senza descrivere che effettivamente le persone non sono né muri vuoti privi di emozioni e né, tantomeno burattini. Voglio parlare d'amore e voglio farlo nel migliore dei modi possibile. Questa fanfiction la dedico a voi che mi seguite, la dedico all'amore perduto, la dedico all'amore indissolubile di Ryan per Straberry. La dedico all'amore e alle persone come gli amici che ti sorreggono sempre. Non mi sento di chiedere recensioni. Recensite se e solo se vi và.

 

Strawberry

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