This Love

di AghyGD
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'arrivo ***
Capitolo 2: *** L'albergo ***
Capitolo 3: *** Il sogno ***
Capitolo 4: *** La serata ***
Capitolo 5: *** L'incontro-Scontro ***
Capitolo 6: *** Il ballo ***
Capitolo 7: *** Il video ***
Capitolo 8: *** L'amicizia ***
Capitolo 9: *** Il bacio ***
Capitolo 10: *** Il concerto ***
Capitolo 11: *** Il limite ***
Capitolo 12: *** La sorpresa ***
Capitolo 13: *** L'abbandono ***
Capitolo 14: *** La conoscenza ***
Capitolo 15: *** L'imbarazzo ***
Capitolo 16: *** La scoperta ***
Capitolo 17: *** Il cambiamento ***
Capitolo 18: *** L'amico ***
Capitolo 19: *** Il nuovo arrivato ***
Capitolo 20: *** La posticipazione ***
Capitolo 21: *** La fuga ***
Capitolo 22: *** Io la riconquisterò! ***
Capitolo 23: *** La confusione ***
Capitolo 24: *** Perdonami! ***
Capitolo 25: *** La telefonata ***
Capitolo 26: *** La ritroverò! ***
Capitolo 27: *** Il ritrovamento ***
Capitolo 28: *** Ti ho ritrovata! ***
Capitolo 29: *** Il litigio ***
Capitolo 30: *** La scelta ***
Capitolo 31: *** Il risveglio ***
Capitolo 32: *** La nebbia ***
Capitolo 33: *** Amore e Gelosia ***
Capitolo 34: *** Sei tremenda! ***



Capitolo 1
*** L'arrivo ***


- CAPITOLO 1 -
L'ARRIVO        

Uscì dalla porta, e finalmente mi trovaì nella caotica Corea del Sud!.
Era da anni che desideravo venirci, se ci ripenso! Non posso credere che siano passati 5 anni da quando io e la mia migliore amica, Lucia, ci eravamo fatte quell'assurda promessa, durante la lezione di geografia, mentre studiavamo l'Asia.
*flashback*
-Tu dove vorresti andare quando farai il tuo viaggio per i 18 anni?.
-Non saprei..., ma sicuramente lontano! tu?.
-Bhe... .
-Allora?.
-Pensavo... di andare in Corea, dicono sia bellissima!!!. 
-Ci pensavo anchio l'altro giorno, vedendo uno di quei volantini per i viaggi... .
-Perchè non ci andiamo insieme, ci divertiremo!.
-E' una stupenda idea!.
-Ok, fra quattro anni, andremo in Corea!!.
-Silenzio là sotto!.
...

E finalmente ciò che avevamo aspettato, desiderato, era successo, eravamo lì, finalmente!.
feci un passo avanti, ma mi accorsi di essere sola!.
-Aspettami Agata!.
-Certo, però Lucia, velocizzati!!.
Arrivò con il suo trolley blu (il suo colore preferito, e anche il mio!) e mi guardava in cagnesco, ma presto la sua espressione cambiò, l'irritazione diede posto alla felicità e alla sorpresa.
-Certo che questo areoporto è davvero MOLTO grande!.
-Già... .
-Finalmente, eccoci qui!.                                             
Io, ancora sotto shock, (forse la stanchezza o perchè ancora non potevo crederci), feci cenno di si con la testa, perchè, in quel momento, non sapevo cosa dire.
Vedevo un sacco di gente, una donna seduta insieme hai suoi figli, un anziano, due ragazzi che ridevano fragolosamente, G-Dragon,... .
Cosa? G-Dragon? Non è possibile! Forse la mia mente mi stava facendo brutti scherzi a causa della stanchezza.
Chiusi gli occhi e mi diedi un pizzicotto nel braccio destro, riaprì gli occhi, e lui era ancora lì, fermo e bellissimo!.
Indossava dei grandi occhiali da sole, un cappotto grande e beige, una semplice maglietta nera, dei jeans, sneakers nere e un cappello nero.
Rimasi immobile a fissarlo, non riuscivo a muovere un solo dito della mano.
Lucia se ne accorse.
-Agata, che hai, ti senti male?... e perchè ti sei data un pizzicotto?.
Non risposi, non senti più neanche le labbra!.
Decise di scoprire il mio blocco, e seguì il mio sguardo..., quando capì chi fissavo, rimase di sasso anche lei, ma per poco!.
Improvvisamente cominciò a spingermi verso di lui e iniziò a ripetermi:-Salutalo e fatti fare un autografo! un occasione del genere non puoi perderla!.
Mi misi in testa che aveva ragione!, insomma, Agata, sì per una volta coraggiosa! E' lui, LUI! Lo hai sognato, desiderato, voluto per tutti questi anni, e adesso non potevi tirarti indietro!
Cercai di fermarla (Dopo tutti questi anni, io rimasi quella più forte), gli feci cenno di stare ferma lì, mi preparai mentalmente, feci un grande respiro e mi avviai verso lui!
Camminavo lentamente, senza fretta, non volevo sembrare una di quelle VIPs fanatiche, e pensavo "Puoi farcela, puoi farcela".
Ed eccomi li, dietro di lui, allungai una mano, stavo per toccarlo, quando improvvisamente si girò, e mi guardò negli occhi, ma per poco!! .
Mi accorsi, solo un secondo dopo, che stava per assalirmi una folla improvvisa di paparazzi! G-Dragon si avviò velocemente al corridoio più vicino, lasciandomi sola.
Mentre i paparazzi mi passavano davanti, rimasi ferma, mi sentivo vuota e un senso di colpa mi avvolse, perchè non ero stata più veloce? Perchè?.
Lucia mi raggiunse insieme alle valigie, io la guardai, e capì dal suo sguardo che non avevo una bella espressione!.
Presi in silenzio il mio trolley, e mi avviai all'uscita. Lei mi seguì senza dire parola.








 

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Capitolo 2
*** L'albergo ***


- CAPITOLO 2 -
L'ALBERGO

 

Per tutto il viaggio in taxi non parlai, troppi pensieri e delusioni mi frullavano in mente, ero a Seul da neanche un giorno e già stavo male!.
Decisi di mettermi le cuffie e ascoltare BLUE, a volte quella canzone sapeva rendere le mie giornate migliori!.
Guardai fuori, vidi le strade di Seul stranamente vuote e pulite, pochi negozi aperti; guardai il cielo, era cupo, nuvoloso, sapevo che presto sarebbe venuto un temporale, ma non solo fuori! In giro c'era molto verde, dal finestrino leggermente abbassato entrava odore di muschio bianco!.
Era già passato un quarto d'ora da quando scappai da quell'areoporto... .
Improvvisamente, mi sentì osservata, mi girai, e vidi Lucia che mi scrutava, in viso aveva la stessa espressione di una madre preoccupata per sua figlia!.
Mi tolsi le cuffie.
-Perchè mi guardi?.
-Pensavo,... non credevo tenessi così tanto a lui, anche se non lo conosci fisicamente.
-Non lo avevi ancora capito?.- Risposi sarcastica.
-Si, certo che l'ho capito, e da anni che l'ho capito... solo, non lo avevi mai mostrato.
Mi girai dall'altra parte a guardare fuori, non ero MAI stata brava a mostrare le mie emozioni.
-Non c'è la faccio a vederti così, Agata! Vedrai che avrai altre occasioni! Insomma, siamo a Seul non in Italia!.
Non risposi, sapevo che aveva ragione, cosi cercai di calmarmi!.
-E comunque dovevi velocizzarti!- Disse il tutto con un sorriso malizioso.
Mi girai di scatto e la guardai nel modo più acido possibile, come poteva ricordarmelo! Forse si stava vendicando per l'episodio all'areoporto, prima che accadesse ciò che era successo..., e comunque lo sapevo benissimo, ma non potevo prendermela con lei, ma con me stessa!.
Infine, con mia grande sorpresa, risi, grazie alla sua faccia buffa quando scherzava.
-... hai ragione! dissi infine.
Passarono altri 20 minuti e finalmente arrivammo all'albergo che avevo prenotato una settimana prima della partenza. 
Erano le 14:00, ma non m'importava, l'unica cosa che desideravo fare appena sarei entrata in camera sarebbe stata una bella dormita.
Scendemmo dal taxi ed entrammo nell'albergo a 3 stelle, non era male, anzi, emanava una piacevole sensazione, forse perchè il colore delle pareti era blu, o forse perchè c'era molta quiete! 
-La vostra stanza è la numero 188, all'ultimo piano.- Disse l'uomo alla reception.
Prendemmo le scale mobili e arrivammo in un baleno all'ultimo piano, non fu per niente difficile trovare la camera. Entrammo e subito mi buttai nel letto all'angolo che già sentivo mio, lasciando a terra la valigia, lo stesso fece Lucia con l'altro letto. 
Restammo lì per un po'.
-Aaaah, che comodo, rimarrei qui per sempre, ma il mio stomaco reclama cibo, vieni con me?
Risposi di no con il dito, ero troppo stanca per parlare.
-Come vuoi.
Sentì la porta chiudersi.
"Finalmente sola" pensai "adesso posso lasciarmi andare...".
Ripensai a quello che passai prima di partire, a mia madre, i suoi occhi preoccupati, il suo viso contratto, come se non fosse ancora d'accordo della mia scelta... .
*flashback*
-Sei ancora sicura di voler partire?.
-Certo, perchè non dovrei?.
-Ecco.... . 
-Stai tranquilla!.
-Ci proverò, mi fido della mia bambina!.
-... Mamma, ti voglio bene!
-Anchio piccola!!
.....
Mio padre, anche lui preoccupato (anche se non lo dava a vedere), ma si fidava di me! Mia sorella, al contrario, era contentissima per me, tanto che insistette per rifarmi tutto il guardaroba... .
*flashback*
-Forza Agata, non abbiamo tempo da perdere, domani parti e dobbiamo ancora comprare un sacco di cose!.
-Aspettami Chiara, non correre così velocemente...
.....
 
...
 
Mentre pensavo a loro, scese lentamente una lacrima dal mio viso. 
Ripensai ai miei amici, alle persone che mi volevano bene, alla mia casa, la mia stanza...
Infine mi addormentai, lasciando ai sogni il posto dei pensieri. 









 

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Capitolo 3
*** Il sogno ***


- CAPITOLO 3 -

IL SOGNO

Quel pomeriggio lo sognai!.
Non ricordavo molto, ma ciò che avevo in mente bastava a farmi capire che la mia mente voleva vederlo, ma il mio cuore no!.
Inoltre, mi accorsi di aver pianto nel sonno!.
Ricordo che mi svegliai di botto, e in quel momento trovai Lucia, presa in contro piede, che camminava in punta di piedi, sicuramente per cercare di non svegliarmi.
-Agata, scusa, ti ho svegl.... .
Non finì neanche la frase che già era arrivata a lato del mio letto!.
-Agata, perchè piangevi?.
-Cosa?.
Mi toccai il viso, avevo occhi e orecchie bagnate.
-... non lo so.
-..., ricordi cosa hai sognato?.
-Non molto ma, diciamo di si.
Cosi gli raccontai del sogno.
Avevo sognato la stessa scena dell'areoporto, solo che eravamo solo io e lui, nessun'altro.
Nel sogno lo toccai, lui si girò, e mi guardò con un'intensità travolgente!.
Cercavo di abbracciarlo, toccarlo, sentirlo, cercavo le sue mani, il suo viso, ma lui era strano, non riuscivo ad afferrarlo, passavo la mano sulla sua, e lo trapassavo, com se fosse un fantasma, invisibile e impossibile.
Improvvisamente, scomparì davanti ai miei occhi, continuavo a supplicarlo di non andare via, di rimanere con me, ma non mi sentiva, e quando scomparì del tutto, caddì a terra a scoppiai a piangere... poi non ricordavo più niente!.
-Che sogno strano, secondo te cosa significa?.
-Non lo so, Lucia, ma sono sicura che c'era dell'altro, ma non ricordo... . 
-Non importa, non ci pensare.
-...Ok.
...
Si fecero le 20:00, decisi di farmi una doccia calda, per cercare di rilassarmi, e funzionò! Sotto il gettò d'acqua calda mi sentivo in paradiso, come se insieme all'acqua se ne andassero anche tutti i ricordi della giornata!.
Ma l'effetto non durò a lungo.
Appena tornai accanto al letto per vestirmi, sentì la SUA voce provenire dal televisore.
Era fuori da una discoteca, e lo stavano intervistando, chiedendogli se avesse adocchiato qualcuna.
-"Bhè, ci sono un sacco di belle ragazze, la scelta è ardua, ma troverò una soluzione, comunque è una bella serata, adesso però vado!".
Stavo per sentirmi male.
Presi il telecomando e spensi immediatamente la tv, il solo pensiero di lui con qualcuna mi dava la nausea!.
Addio effetto rilassante della doccia!.
Alla fine mi vesti semplice: camicetta bianca, jeans blu stretti e sneakers bianche. Uscì dalla stanza e mi diressi al piano di sotto.
Accanto ad una parete trasparente, vidi Lucia. La raggiunsi.
-Eccomi, possiamo andare.
-Agata?.
-Dimmi!.
-Secondo te cosa stanno facendo gli altri,cioè le nostre famiglie, ecc., adesso?
- ...non ne ho idea, sicuramente le solite cose! Sorrisi.
-A me un po' mancano, ci credi?
-...non sai quanto!... forza, andiamo, sto morendo di famee!!!.
-Ahahahaha, ci credo, e da prima del viaggio che non mangi!.
-Un motivo in più per andare!.
-Ahahaha, ok, andiamo!.
...
Finito di cenare, decidemmo di uscire per fare una passeggiata e vedere Seul di notte. Era bellissima!, tante luci la illuminavano, la rendevano splendida, mentre un odore molto forte di muschio e gelsomino m'invadeva.
Mi sentivo a casa, non avevo più nessuna nostalgia, nessun dolore, volevo solo godermi quel momento di tranquillità.
Verso le 11:30 rientrammo.
Tornammo in camera e andammo subito a dormire.
Io, naturalmente, non presi subito sonno, dopo il pisolino di quel pomeriggio, così, decisi di fare un riepilogo della giornata, e arrivai ad una conclusione: 
"La vita è strana, la MIA vita era strana", avevo incontrato il mio idolo, e non ho potuto farmi fare neanche un autografo, il pomeriggio lo avevo sognato, stasera lo avevo visto in tv, la mia vita era davvero strana, cerca sempre di farmi soffrire, ma decisi che da domani in poi avrei dovuto prendere possesso del mio presente e del mio futuro, senza lasciare niente al caso.
Dopo un paio di minuti, mi addormentai, un poì più serena!.






 

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Capitolo 4
*** La serata ***


- CAPITOLO 4 - 
LA SERATA

MI SCUSO CON TUTTI VOI PER IL RITARDO, MA NON HO AVUTO TEMPO PER SCRIVERE, E, SINCERAMENTE, IL QUARTO CAPITOLO, INVECE CHE ESSERMELO SCRITTO PRIMA, LO STO INVENTANDO ADESSO!!! XD, QUINDI VI PREGO DI ESSERE BUONI CON ME, E NE APPROFITTO PER RINGRAZIARE TUTTE LE PERSONE CHE HANNO ANCHE SOLO DATO UN'OCCHIATA A QUESTA FF!!!! SPERO VI PIACCIA, QUINDI, NON POSSO CHE DIRVI "BUONA LETTURA!!^^".

Per tutta la settimana visitammo da cima a fondo Seul, e devo dire che è una delle città più belle che io abbia mai visto!!! E' stupenda, dalle strade, alle vetrine, i palazzi illuminati la sera, fino ai centri commerciali, per non parlare della pulizia e il rispetto per la natura!! Enormi parchi immacolati, tante fontane e fiori, e la sera..., la sera, dall'albergo, Seul sembra multicolor, quella vista mi toglieva il fiato!!!!.
Finalmente arrivò sabato, gli ultimi due giorni per fare baldoria, visto che lunedì io e Lucia dovevamo rimboccarci le mani e cercare una casa per noi e un lavoro, non potevamo stare per sempre in quell'albergo!!!!.
Quel pomeriggio ero in camera a scrivere, mi piaceva molto farlo, mi rilassava! e, naturalmente, nelle orecchie non potevano mancare le mie adorate cuffie!!! ascoltavo Obsession, e scrivevo una storia drammatica (bhe, drammatica è dire poco, direi più da tagliarsi le vene)!.
Parlava di una ragazza che decise di andarsene dal suo paese perchè non riusciva a trovare la felicità, cosi partì per andare dall'altra parte del mondo in cerca di fortuna!, arrivata li, una sera, sentì cantare in un pub un ragazzo, era bravissimo, e bellissimo, ovviamente!, la sua voce, ciò che cantava, le parole, entrarono dentro di lei, raccontavano la sua storia, cosi decise di conoscerlo. Presto diventarono amici, passavano molto tempo insieme!.
Per lei ormai, lui era più che un amico, e sembrava provasse lo stesso anche lui, tanto che un giorno si baciarono!, finchè un giorno, lo vide con un'altra, la baciava appassionatamente e l'abbracciava forte! il cuore della giovane si spezzò, il suo unico punto di riferimento l'aveva abbandonata per sempre, cosi, si suicidò, non sapendo più cosa fare!.
Mentre scrivevo piangevo, ma mi asciugaì immediatamente il viso, perchè avevo scritto una storia così tragica?.
Improvvisamente entrò Lucia, tutta euforica, corse verso di me e mi tolse le cuffie, io nascosi subito la storia dietro la schiena, non volevo che la leggesse, altrimenti mi avrebbe tartassato di domande sul perchè avessi scritto una cosa simile, cosa che non sapevo neanche io... .
-Agata, non sai cosa è successo?.
-Cosa? Forza dimmelo, sono curiosa!
-Sono stata in un negozio di musicaa per comprare qualche CD dei BIGBANG, e, comprandone tre, ho avuto in omaggio due biglietti per entrare nella discoteca più stratosferica di Seul!!!!.
-Che cosaaa??? ODDIOO!!!
Cominciammo a saltare come due cretine per la felicità, non andavo in discoteca da mesi, avevo bisogno di sentire un po' di musica spaccatimpani e di ballare avvolta da luci fosforescenti!!!
Ma il mio entusiasmo finì appena mi ricordai di una cosa.
-Lucia?
-Si??
-Come cavolo ci vestiamo per stasera, non abbiamo neanche un vestito, NIENTE DI NIENTE!!!
-Oddio Agata hai ragione!! Come facciamo?
Ci pensai a lungo, finchè mi venne una specie di idea folle, visto l'orario!! 
-Senti, sono le 6 del pomeriggio, abbiamo un'ora di tempo per andare al centro commerciale e comprare qualcosa!!
Lucia mi guardò negli occhi e poi gridò: - SBRIGHIAMOCIIIIIIII!!!!!!!
Presi subito il portafoglio dentro il cassetto della scrivania (e ne approfittai per posare la storia "da tagliarsi le vene" in fondo), e uscimmo correndo dalla stanza, menomale che ero in felpa e jeans!!! 
Uscimmo dallìalbergo correndo come matte, mentre ci lasciavamo dietro tanti sguardi allibiti!!! Iniziammo a sbracciarci per far fermare un taxi, e finalmente ne arrivò uno!
-Dove vi porto?
-Al centro commerciale più vicino!, dissi ancora con il fiatone.
......

Erano le sette spaccate, quando entrammo a tutta velocità in camera e cominciammo a prepararci. Nel biglietto c'era scritto che la discoteca avrebbe aperto alle 21:00, bene, avevamo 2 ore buone per prepararci!
Comprammo gli indumenti più eleganti che trovammo!
Lucia comprò un vestito blu senza bratelle, tutto fasciato che le lasciava la schiena scoperta, e dei tacchi vertiginosi neri, semplici, le stavano divinamente!.
Per me invece fu più difficile comprare qualcosa di elegante, odiavo le gonne e i vestiti, ma ero pur sempre una ragazza, e per una volta potevo concedermi di indossare qualcosa di più femminile, cosi comprai un vestito nero largo, come se fosse una maglietta di 3 taglie più grande, che cadeva su una spalla, lasciandomi la schiena un po' scoperta, e arrivava a metà coscia, per mia sfortuna!, insieme a degli stivaletti neri in pelle, con qualche glitter.
Mentre Lucia si truccava, ed era bravissima, neanche una minima sbavatura, io mi piastravo i miei lunghi capelli marroni, quasi neri, che mi arrivavo a più della metà della schiena, non avevo il coraggio di tagliarli, erano troppo belli!!!
Io e Lucia fecimo cambio di armi: lei prese la piastra, e io i trucchi, feci in un attimo a truccare i miei occhi marroni/verdi, l'unica cosa che adoravo di me oltre i capelli! Avevano un taglio un po' a mandorla, ma non avevo origini asiatiche, e di certo non passavano inosservati quando vivevo in Italia, ricordo infatti che da piccola tutti si fermavano per strada e mi facevano i complimenti!, al ricordo, feci un piccolo sorriso!
Finalmente pronte, ci demmo un'ultima occhiata nello specchio, e poi uscimmo!!!
Arrivate lì, in taxi, si sentiva una musica assordante e fuori c'era molta confusione!, inoltre, quella non si poteva definire una grande discoteca, era troppo poco come aggettivo! era enorme, da fuori già lasciava a bocca aperta, chissà com'era dentro, bhe, lo avrei scoperto fra poco!!
Ci mettemmo in fila e aspettammo il nostro turno.
Passarono un quarto d'ora, e appena toccò a noi, mi ritrovai davanti un uomo enorme di colore, con una maglietta nera a maniche corte, una cuffia nell'orecchio sinistro e degli occhiali da sole!.
-Avete dei pass o siete in lista?. Mi chiese con voce dura,...  perchè mi vennero i brividi?
-A-abbiamo i pass! dissi quasi balbettando e glieli passai. Lui li prese, li guardò e poi li mise in una tasca posteriore, poi alzò la striscia rossa che bloccava il passaggio.
-Prego, e buon divertimento.
Io e Lucia ci scambiammo uno sguardo del tipo "Oddio c'è mancato poco!".
Arrivammo davanti alla porta, io e Lucia ci guardammo negli occhi con sguardo euforico, poi aprì la porta, ed entrammo nell'inferno!!!!








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Capitolo 5
*** L'incontro-Scontro ***


- CAPITOLO 5 -

L'INCONTRO-SCONTRO

 
Entrammo e rimanemmo con la bocca aperta!.
Quella non era una discoteca, era molto di più, non so come descrivervela, e inoltre era bellissima!! Quando entrammo partì la canzone di Miley Cyrus "Burned up the night", una delle mie preferite quando a andavo in discoteca in Italia!. Migliaia di luci fosforescenti blu, fucsia e verdi giravano per la sala, due baristi si esibivano davanti al banco con delle bottiglie, facendosi ammirare da molte ragazze!.
Un DJ era messo all'angolo in fondo che maneggiava tanti stereo e oggetti vari, ai lati della sala c'erano delle portrone e divanetti rossi, con davanti dei tavolini neri e sopra bajour rosse, piante tropicali ovunque.
Era la discoteca più bella, moderna e grande che io abbia mai visto!.
-Andiamo a sederci lì.
-Eccoci qui finalmente, era da tanto che volevo venirci!!.
-Mi piace.
-Vado a prendere qualcosa da bere, cosa vuoi?.
-Mmm, non lo so, scegli tu per me!.
-Ok, a dopoo!!.
Appena non la vidi più, mi guardai in giro, c'erano un sacco di ragazzi, anche carini, e notai che uno con i capelli marroni, credo, mi lanciava occhiate..., cercavo di non guardarlo, quella sera non volevo rimorchiare, volevo solo divertirmi, ballare come una matta, dimenticare tutto e tutti!!!.
-Eccomiii, ti ho preso un mohito, va bene??.
-E' perfetto. 
Lo bevvi tutto di un sorso e, posandolo con velocità sul tavolo, presi Lucia per il polso, che ancora stava finendo il suo drink.
-Hei, ma che fai?.
-Andiamo a ballare.
-Si, aspetta che finisco il mio... .
-Forzaaa.
Lo bevve tutto d'un fiato mentre la tiravo per andare a ballare, lo poso e poi andammo a scatenarci!.
Finalmente mi sentivo libera, la musica mi entrava dentro, nel corpo, nel cuore, nell'anima... .
Mi scatenavo, e anche Lucia si divertiva un mondo.
Improvvisamente mi accorsi che dietro di me c'era quel ragazzo che fino a pochi minuti fa mi guardava, e cercava di avvacinarsi, cominciò a ballare con me, era davvero carino, ma non mi interessava!.
-Hei dolcezza, come ti chiami?.
-A te che importa?. Dissi mentre continuavo a ballare.
-Uuuuhh, come siamo cattive!.
Mi prese per la mano e cominciò a tirarmi fuori dalla pista, io mi dimenavo perchè mi lasciasse, cosa voleva fare??.
-Hei, ma che fai? era davvero un maleducato.
-Vieni con me dolcezza, ci sarà da divertirsi!.
-Lasciami brutto... . 
-Eddai piccola, ci divertiremo!!.
-Non intendo divertirmi con TE!.
Tirai cosi forte che alla fine riuscì a liberarmi, ma persi l'equilibrio, e caddi di sedere!.
Atterai in qualcosa di morbido e che fece un "Ahi!".
Mi girai e vidi un ragazzo sotto di me, mi alzai di scatto.
-Oh, scusami non ti ho visto, ti sei fatt... . Mi bloccai!.
-No, niente, stai tranquilla, solo, stai più attenta!.
Non potevo crederci, non era possibile, il mio cuore cominciò a battere all'impazzata, avevo quasi l'impressione che stesse per uscirmi dalla gabbia toracica!, la mia mente era in tilt, non ragionavo più!.
Era LUI, proprio LUI in persona, G-DRAGON!!. 
Era bellissimo! Indossava una camicia nera, e dei pantaloni bianchi, aveva i capelli neri tutti scompigliati, ed era mille volte più bello di quando lo vedevo sul mio pc, più bello di quando lo incontrai all'areoporto!.
"la sorte ha voluto che cadessi proprio sopra di lui, chissa come mai!" pensai sarcastica.
Cercai di riprendermi, non potevo farmi vedere imbambolata davanti a lui!.
-Tu invece com stai? ti fa male qualc... .
Stavolta fu lui a bloccarsi, come mai?, ero cosi orrenda da far quell'effetto?.
-Ma io a te ti ho già vista da qualche parte... .
"O no!" pensai.
-Ma certo tu sei la ragazza che ho visto all'areoporto!.
-Ehmm... già!.
-Mi dispiace essermene andato in quel modo, pensavo non ti avrei più rivista, come posso sdebitarmi per averti lasciato in quel modo?.
-Ma no tranquillo, non c'è bisogno ch.., mi blocco la bocca con un dito, in quell istante diventai peggio di un pomodoro!.
-No no no, non se parla, sono stato un vero maleducato!,... vediamo... .
Prese una foto di lui insieme agli altri membri del gruppo, e scrisse qualcosa dietro, poi la firmò, e me la porse!.
"Per una ragazza molto timida, dolce e molto carina, con affetto GD!".
Non sapevo che dire, mi conosceva da 5 minuti, e già sapeva queste cose!.
-Sei sola? se vuoi, puoi unirti a me e agli altri!.
-O una amica con me..., ma non credo le dispiaccia accettare..., OK!!.
-Hei tu! disse il ragazzo moro, che purtroppo non s'e n'era andato. -Abbiamo una cosa in sospeso... .
-Lei con te non deve fare proprio un bel niente!, disse GD, con un espressione alla "She's Gone" e la voce secca e dura. -E ora smamma!.
Quel ragazzo rimase immobilizzato, quasi quasi mi fece pena, ma se l'era cercata!.
GD mi prese per mano e ci allontanammo, io diventai rossa, fortunatamente era buio, cosi lui non se ne sarebbe accorto.
-Ok, io sono in quel tavolino lì all'angolo, ti aspetto insieme alla tua amica!.
-OK!.
-Una domanda, ...come vi chiamate tu e la tua amichetta?.
-I-Io Agata!. 
-Agata? davvero un bel nome!.
-Grazie, la mia amica invece si chiama Lucia.
-Lucia..., ok, a dopo Agata!.
E scomparì tra la folla.
Corsi a cercare Lucia, avevo paura che fosse tutto architettato dalla mia mente, "forse è l'alcool! ma non importa!".








 

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Capitolo 6
*** Il ballo ***


- CAPITOLO 6 -

IL BALLO

IL TITOLO DI QUESTO CAPITOLO NON MI CONVINCE MOLTO... MA IN QUESTO PERIODO SONO CON SCARSA ISPIRAZIONE!!! XD, SPERO VI PIACCIA COME GLI ALTRI, ANCHE SE NE DUBITO!!! COMUNQUEE, VOLEVO RINGRAZIARE TUTTE LE PERSONE CHE STANNO SEGUENDO QUESTA FF E HANNO PAZIENZA NEL SEGUIRMI, GRAZIE ALLE VOSTRE RECENSIONI, MI DATE LA FORZA DI CONTINUARE A SCRIVERE!!! ^-^ !!! BUONA LETTURA! KOMAWOOOOOOOOOO!!! <3



Mi diressi ancora un po' scossa e con passo veloce nel divanetto dove eravamo sedute io e Lucy, ma lei non c'era.
Andai a controllare nei bagni, ma non era neanche lì.
Non rimaneva altra scelta, dovevo cercarla in pista, dove c'era una confusione bestiale! L'impresa sembrava impossibile!, ma dovevo sbrigarmi!.
Cominciai a passare tra la gente che ballava con energia e cercavo di scansarla senza farla irritare, in compenso, molte persone mi pestarono i piedi, "ci mancano solo loro!" pensai un po' irritata,"mi bastano le scarpe!".
-Luciaaa, Luciaaa, LUCIAAAA!!!!. Gridai sperando che mi sentisse, molta gente si girò, e io cercai di filarmela via tenendo la testa bassa: "Che figura di merda!".
"Non serve a niente chiamarla con questa musica!", 'I AM THE BEST' delle 2NE1!.
Continuai a cercarla per un altro minuto buono, quando finalmente la trovai, era in un angolo della pista, quello opposto al mio!!!
Quasi corsi pur di non perderla di nuovo di vista.
Arrivata lì, non si accorse neanche di me!, Stava ballando con due ragazzi, e sembrava si stessero divertendo molto!
"E' sempre la solita!" Pensai sarcasticamente.
-Ah, Agata, finalmente, dov'eri finita?
-Dov'eri finita tu, piuttosto! Forza, vieni con me!.
La presi per mano e la trascinai dall'altra parte della pista, ma lei mi lasciò la mano, quasi irritata.
-Agata, ma che fai? Perché mi ha portata via, mi stavo divertendo, e poi non voglio tornare all'albergo, e ancora presto, e tu non sei mia madre!.
Come potevo spiegargli in poche parole quello che mi era successo prima?, Avevo troppa fretta!.
-Senti,... non ce ne stiamo andando, non voglio andarmene..., ti ho portata via perchè... ci sono dei ragazzi che noi conosciamo MOLTO bene, e ci hanno invitate a stare con loro.
-Dei ragazzi? Posso sapere chi sono? E un po' strano che qui a Seul ci siano persone che conoscano molto bene, è la prima volta che veniamo qui!, E da come so, nessuna delle due a parenti a Seul!!.
-Ora lo scoprirai da te!, Adesso sbrighiamoci!.
Stavo impazzendo, camminavamo a passo veloce, eravamo quasi arrivate, girato l'angolo, ce li saremo trovati davanti!, Improvvisamente mi fermai di colpo, perchè mi ricordai di una cosa importante che dovevo dire a Lucia, non volevo fare brutte figure per colpa sua!.
-Aspetta.
-Che succede? siamo arrivate?.
-Quasi, prima di proseguire però, devo dirti una cosa..., ecco,... quando li vedraì,... non gridare, svenire o altro, anche se sò che per te sarà uno shock!.
-Ma di che parli? Sai benissimo che io non faccio cose simili!
-Vedremo!- Mormorai.
Girammo l'angolo, e li vidi, tutti e 5, seduti che ridevano e scherzavano. 
In quel momento partì TONIGHT, la mia canzone, la loro prima canzone che ho ascoltato, ero particolarmente legata a quella canzone, e in quell'istante era perfetta.
-Dove sono?.- Chiese Lucia, interrompendo i miei pensieri.
-Tranquilla, verrà LUI da noi!.
-LUI chi?.
GD si accorse di me e si alzò dal tavolo per venirmi a salutare.
Mentre camminava verso di noi, Lucia diventò un pezzo di marmo! "Lo sapevo,... bhè,... e comprensibile!".
-Oh, eccoti finalmente, cominciavo a chiedermi dove fossi finita!, E tu dovresti essere Lucia! Piacere, JiYong, ma puoi chiamarmi GD! - fece uno dei suoi sorrisi angelici.
-P-Piacere di c-conoscerti.
GD si fece scappare un risolino.
-Che ti avevo detto?- gli mormorai vicino, senza farlo notate a GD.
-Ma come hai fatto?.
-Poi ti spiego... .
-Forza ragezze, seguitemi! Vi presento agli altri! - Disse GD senza essersi accorto della mia silenziosa conversazione con Lucy.
Arrivate lì ci presentò agli altri, furono tutti molto gentili!.
-Ragazzi, loro sono Agata e Lucia, le ragazze di cui vi ho parlato!.
-Piacere, SeungRi.
-Io mi chiamo Daesung.
-Piacere! - rispondemmo io e Lucy contemporaneamente, i ragazzi fecero una piccola risata.
-Piacere di conoscervi, io sono T.O.P! 
Lucia fu più veloce di me a rispondere.
-Piacere mio! - disse con occhi luccicanti!.
-Ciao, mi chiamo Taeyang.
-Forza, sedetevi, non state lì alzate.
Ci fecero accomodare per prime, erano davvero educati!, poi accanto a me si sedette GD e TaeYang, mentre T.O.P si sedette vicino a Lucia, che continuava a stringermi con forza il braccio come se fosse fatto di gomma, e poi SeungRi e Daesung.
-Ragazze, perchè non ci parlate un po' di voi?, Per esempio,... da dove venite? Chiese TaeYang con uno sguardo incuriosito.
-Dall'Italia, siamo qui da neanche una settimana.
-Dall'italia eh?, Mi piacerebbe molto visitarla!.- Disse Daesung con voce da cucciolo.
-E molto bella! Ci sono molti posti affascinanti da vedere!.
-Ragazzi, la nostra prossima vacanza sarà in Italia!. - Disse GD come se fosse il giudice in un tribunale, mi fece venire un sorriso.
Finchè non partì FANTASTIC BABY, adoravo quella canzone, ogni volta che io e Lucy la sentivamo, cominciavamo a ballare, sempre!.
GD, avendo notato il mio sguardo illuminato, propose di andare a ballare. Io accettai subito, e con noi si aggiunse TaeYang, Daesung e SeungRi. 
-Lucia, vieni con noi?.- Proposi, come mai non si era alzata?.
-TOP non balli?.- chiese GD.
TOP e Lucy si guardarono e infine risposero con un cenno della testa per indicare no.
Arrivati in pista, SeungRi e Daesung adocchiarono due ragazze e ci lasciarono soli.
Io e GD ballammo come pazzi scatenati, continuavamo a cantare a squarcia gola BOOM SHAKALAKA, e a saltare come bambini!.
Poi però partì una canzone più lenta... .
-Vuole concedermi il piacere di ballare con me?- Stavo andando in iper-ventilazione:- Certo!.
Prese la mia mano e si avvicinò a me, mise le sue braccia attorno alla mia vita molto lentamente, abbracciandomi, avvicinandomi ancora di più a lui, e io, meccanicamente, avvolsi il suo collo in un abbraccio e poggia il mio viso nella sua clavicola, sentivo il suo profumo, sempre quello, muschio bianco, ormai quest'odore mi seguiva, accompagnandomi nei miei piaceri più perfetti.
Per qualche minuto non parlammo, ed io assaporavo quel momento che sicuramente non avrei mai più vissuto, ma che sarebbe rimasto nella mia memoria per sempre, quanto desideravo si fermasse il tempo, da poter rimane immobile cosi, io e lui, per sempre!.
-Hai un buon profumo, rosa e biancospino - disse, "il mio shampoo e bagnoschiuma" pensai divertita.
-Grazie, anche tu! Muschio Bianco.- risposi timidamente.
-Sai...- disse- tu mi dai l'impressione che non sei come le altre ragazze, tu... non so... sembri... diversa!.
-Bhè, forse perchè non mi piacciono i vestiti, peluche, o altre cose sdolcinate, se intendi questo, ci hai azzeccato!.
-No.- fece una piccola risata:-Io intendo come carattere, sei dolce, anche se ti conosco da poco..., mi piace stare con te!.
Arrossì violentemente e affondai di nuovo il mio viso nella sua spalla.
Continuammo a stare in quel modo, a barcollare a ritmo di lento, dimenticandoci del mondo.
 
 
 
 




 
 

 

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Capitolo 7
*** Il video ***


- CAPITOLO 7 -

IL VIDEO

SE OGGI NON FOSSE USCITO MONSTER, NON AVREI SCRITTO QUESTO CAPITOLO, OGGI!!! ADORO QUESTA CANZONE, LA SO A MEMORIA, E CREDO SIA PERFETTA!!! SPERO VI PIACCIA QUESTO CAPITOLO COME E' PIACIUTO A ME!!! KOMAWOOO!!! ^^

Non poteva essere vero, o si?
Cioè, era troppo bello per esserlo!, "stai sognando..., no?".
Adesso non sapevo se fosse vero, ma dovevo crederci! sapevo che se lo avessi fatto, sarebbe stato tutto più unico!!!
Continuava a stringermi a lui, e mi cantava dolcemente quella canzone, Haru Haru, all'orecchio, mentre sentivo dei fortissimi brividi corrermi lungo il contorno della mia schiena, e cercavo di non farglielo notare, ero già abbastanza imbarazzata!.
...
Prima di salutarci, ci scambiammo i numeri di telefono, non voleva perdermi di vista, e neanche io volevo perdere di vista lui, e cosi, io e Lucia tornammo a casa, contente e con un espressione da ebete in viso.
-Lucia?,... cosa avete fatto tu e... TOP?.
-Abbiamo parlato, molto, e basta.
-... Davvero? nient'altro?.
-No, nient'altro!- mi disse leggermente irritata.
-E tu? con GD?.
Di colpo diventai rossa e accaldata.
-Niente, abbiamo ballato e parlato, nient'altro.
-Davvero?.
-Si, DAVVERO!.
-Se lo dici tu... .
Quella sera fu la più bella, dolce e strana di tutta la mia vita, non la dimenticherò facilmente!.
Sfortunatamente, arrivò il temutissimo lunedì, ed era ora per me e Lucia di metterci all'opera e cercare una casa e un lavoro.
Quella mattina mi svegliai alle 9:00, e Lucia non c'era.
*Sicuramente sarà già alla ricerca di qualche casa*, e infatti avevo ragione, perchè trovai un biglietto soprà il comò che confermò la mia ipotesi: 

BUON GIORNO AGHY!!
SE AL TUO RISVEGLIO NON TROVI, SAPPI CHE SONO ANDATA ALLA RICERCA
DI QUALCHE AFFITTO CONVENIENTE. SPERIAMO TROVO QUALCOSA!!
A DOPO!. ^^ <3
 -LUCIA.

Decisi di alzarmi e uscire, cosi io, invece, sarei andata in giro a trovare qualche posto di lavora, cosi mi vesti con jeans, sneakers e maglietta, feci colazione e usci dall'albergo.
All'inizio cominciai a passeggiare, non avevo una meta precisa, speravo di trovare qualche vetrina con degli annunci con su scritto 'cercasi cameriera', o cose varie, ma neanche l'ombra!.
Si fecero le 10.00 di sera, ed io stavo tornando a piedi all'albergo, non avevo voglia di prendere un taxi, preferivo camminare, e inoltre Lucia era sicuramente in pensiero per me, visto che avevo dimenticato il cellulare in camera, lo so, sono inaffidable!!
Mentre camminavo trovai, in una cassetta della posta di quelle degli appartamenti messe fuori, insieme a tante riviste, dei giornali, ne presi uno e cominciai a cercare qualcosa negli annunci, nella prima pagina non trovai niente che faceva al caso mio, ma poi girai la pagina, e vidì una foto della stazione di Gangnam, dove si vedevano le scale ricoperte da una grande scritta, appena la lessi, il mio cuore andò a mille, c'era scritto BIGBANG gigante, le porte, tutto ricoperto dei loro visi e da quella scritta, e sopra all'immagine c'era scritto grande in grassetto: "STASERA A MEZZANOTTE, QUELLO CHE TUTTI STAVAMO ASPETTANDO, IL NUOVO MV DEI BIGBANG, MONSTER!".
MONSTER, un nuovo MV, quello che tutti aspettavamo?? Ma io non sapevo niente!!!
Erano le 10:30, per arrivare all'areoporto ci sarebbe voluta un'ora piena!!!.
L'ansia salì a mille, il cuore cominciò a battere fortissimo, la mia mente stava per scollegare i fili, stavo per svenire, ma cercai di riprendermi, dovevi vederlo, dovevvo vederli, sentirli, anzi, in realtà, SENTIRLO, ne avevo bisogno.
Feci fermare un taxi, arrivò al momento giusto, salì subito.
-Dove voule che la porti signorina?
-Alla stazione di Gangnam, per favore.
-Ma è a 10km da qui!!.
Usci tre banconote da 20.
-Questi bastano per portarmi li?.
-Sono perfetti.
E partì a tutta velocità.
Non vedevo l'ora!!!
...
Arrivai proprio li davanti alle 11:30, c'erà il casino più totale, e cominciai a farmi strada tra la folla, cercando un luogo adatto per potermi vedere li video perfettamente, era tutto bellissimo, tutto pieno di scritte e di loro immagini, e al centro della sala c'era uno schermo enorme, come quello dei cinema.
Passarono altri 20 minuti circa, "mannaggia a me che ho dimenticato il cellulare", pensai, e mi sentivo in colpa per Lucia, primo perchè la stavo facendo preoccupare, e poi perchè non l'avevo portata con me, mi avrebbe odiato per sempre!!!
Improvvisamente si fece tutto scuro, e un boato di felicità scoppiò tra la folla, e apparse il conto alla rovescia nello schermo.
5... 4..., gridavano tutti, compresa la sottoscritta, 3... 2... 1... .
E' partì.
...
Quel video era, era, era indescrivibile! non c'erano parole, era spettacolare, bellissimo, MOSTRUOSO!!! e la canzone, gridava il loro dolore nell'essere mostri, nell'amore, ho pianto come una fontana, se paragono il mio pianto alle cascate del Niagara, quelle non sono niente in confronto!.
Adoravo quella canzone, già la sentivo dentro di me.
Tornai all'albergo di fretta dopo aver visto l'orario, e Lucia mi fece una scenata bestiale, le raccontai una balla, gli avrei raccontato tutto l'indomani,
Andai a letto ancora sconvolta e piangevo silenziosamente, ma non per dolore o tristezza, ma per la gioia!!!
 











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Capitolo 8
*** L'amicizia ***


- CAPITOLO 8 - 

L'AMICIZIA

L'indomani mattina dovetti dare spiegazioni a Lucia, o non mi avrebbe fatto uscire da quella stanza!.
Inoltre raccontare un'altra balla non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione.
Vi lascio immaginare la sua reazione, anzi no!, ve la racconto. Immaginatela diventare prima bianca poi blu e infine rossa, stringeva forte i pugni per contenersi, mi lanciò un'occhiata assassina e cominciò ad inseguirmi lentamente camminando, aumentando la mia paura, quando faceva così, me la facevo addosso, era pericolosa!.
Cominciai a camminare all'indietro con le mani all'altez
za del collo e chiedevo ripetutamente scusa, ma sembrava non mi sentisse, salivo anche sopra i letti per cercare di stare il più lontano possibile da lei, continuava a ripetere TU, TU, TU, con una voce da farmi venire i brividi, cavolo se non succedeva qualcosa all'istante, entro un paio d'ore mi sarei ritrovata sotto terra!.
Fortunatamente squillò il mio cellulare, dio benedica la persona che in quel momento mi pensava!.
Chiesi TimeOut a Lucia, che accettò, controvoglia, "Dio, mi sono salvata".
Corsi a prenderlo, accesi il display, era un messaggio, e non un messaggio qualunque.

<< Ciao Agata, ti ricordi di me? ^_^
      Spero di si! XD , senti, che ne dici 
      domani di andare a fare colazione 
      insieme? Mi piacerebbe parlare con
      un'amica!! :) Spero accetterai!.
      Ci vediamo domani al bar di fronte
      al grande parco!!! 
      KOMAWOOO!!!! :D>>

GD voleva parlarmi, voleva parlare con me, con un'amica...
Rimasi per un po' a fissare lo schermo e a rileggere il messaggio per almeno una decina di volte, quando Lucia mi raggiunse, lo sapevo a memoria!.
Guardò anche lei il display, e dopo un po' fece un verso di sorpresa! Tutta la sua rabbia svanì, "Finalmente si è calmata!".
-Che bello, che bello, che bello, CHE BELLOOOO!!.
Mi prese per mano e cominciò a saltare euforica, la sua felicità mi contagiò subito e continuammo a comportarci come bambine per un po'!.
-Che bello, vuole incontrarti!!! e già so come andrà a finire!, voi diventerete inseparabili, poi qualcosa di più, stare per sempre insieme, vi sposerete, e...
-Adesso non esagerare!.
-Fammi continuare, e non ti dimenticherai di me, non è vero? farai di tutto per farmi fidanzare con...
-Con? - di colpo tutta la sua euforia svanì, e diventò lievemente rossa.
-Con TOP, vero?.
-Bhe,... si, tu lo sai che ho sempre avuto una cotta per lui... . 
L'abbracciai forte e gli sussurai all'orecchio - Non mi dimenticherò mai di te, farò di tutto, lo porterò da te anche con la forza, se è necessario!.
Scoppiammo a ridere immaginando la scena.
-Comunque, non sono sicura di andarci.... - anche se lo desideravo intensamente.
Lucia strabuzzò gli occhi - Per caso hai la febbre, ma che diavolo dici?-
-Il fatto è che,... o paura di non piacergli, cioè, per lui io sono un'amica, ma ci conosciamo da poco,... e poi non ho niente da mettere!.
-1° cosa te frega se vi conoscete da poco, 2° tu gli piacerai, poco ma sicuro, 3° questo pomeriggio usciamo a fare shopping!.
Odiavo fare shopping, ma questa volta c'è n'era bisogno per forza.
Fortunatamente Lucia, il giorno che uscì monster (non l'avevo dimenticata, infatti m'è l'ero già scaricata, e Lucia quella mattina se la sentì una marea di volte, se ne era innamorata!), aveva trovato lavoro in un negozio d'abbigliamento come commessa, e a fine settimana avrebbe ricevuto il primo stipendio, cosi, con quei soldi che ci erano rimasti, girammo per tutto il centro commerciale, io ero superannoiata, lei strafelice, cercava di trovare abbinamenti eleganti ma casual per "l'appuntamento", se cosi lo vogliamo chiamare, e alla fine comprai un paio di jeans stretti neri e una maglietta larga a righe bianca e rossa, insieme a delle converse rosse, indossavo sempre magliette larghe, ma non perchè fossi grossa, ero magra, ma avevo un po di curve, al punto giusto, ma che comunque mi facevano sentire in soggezzione.
L'indomani mi sveglia prima di Lucia, che dormiva beatamente, decisi di non svergliarla, così mi feci una doccia veloce, mi vestì e e uscì dall'albergo.
Mi incamminai con le mie cuffie e occhiali da sole, era una giornata splendida, e il bar non era lontano, anche se sinceramente avrei voluto, ero troppo nervosa, colpa della mia insopportabile timidezza!.
Arrivata al bar, mi sedetti accanto ad un tavolino fuori, e guardai l'orologio nel display, erano le 7:15, fra un po' sarebbe sicuramente arrivato.
Più volte un cameriere, ma mai lo stesso, mi chiedeva se volevo ordinare qualcosa, ed io rispondevo sempre di no.
Cominciavo a preoccuparmi.
Erano le 7:30, e speravo che non fosse tutto uno scherzo, quando improvvisamente diventò tutto buio, un paio di mani mi copriva la vista, ed io automaticamente portai le mani agli occhi.
-Indovina chi sono?
La sua voce l'avrei riconosciuta fra mille.
-GD!.
Tolse le mani e mi guardò
-Brava, hai indovinato-  sfoderò uno dei suoi sorrisi più belli - Oggi sei stupenda! - 
Ok, Agata, calmati.non.diventare.rossa.calmati.
Si sedette dall'altra parte del tavolino e un cameriere arrivò.
-Cosa prendete?
-Non lo so, faccio scegliere a lei. - poi mi guardò - fammi provare qualcosa di nuovo, di italiano.
-Ok, vediamo..., due cornetti al cioccolato e due caffè.
-Arrivano.
-Non so cosa siano, ma spero siano buonissimi.
-Aspetta e vedrai.
Dopo un po' arrivarò il cameriere con la nostra prenotazione, e GD sgranò gli occhi alla vista di quei cornetti fumanti.
Aspettò che cominciassi ad assaggiarlo e poi diede un morso nel suo, i suoi occhi si illuminarono.
-Ma è buonissimoo, mangiate cose simili a colazione in Italia?.
-Spesso.
Quella mattina parlammo molto, del più e del meno, dei nostri progetti, delle nostre vite, fecimo una passeggiata nel parco, e andammo in girò per le strade di Seul, naturalmente lui con il viso coperto, facemmo tante cose, ad esempio suonavamo a tutti i citofoni di un appartamento e scappavamo, andammo al parco giochi, e fecimo l'altalena e la giostra e passeggiammo lungo il fiume Han, scherzando e ridendo sull'erba profumata, quel giorno fu stupendo, mi divertì molto.
Era mezzogiorno, quando lui doveva andare a lavoro alla YG, e cosi mi accompagnò fino all'entrata dell'albergo.
-Mi sono divertito molto oggi.
-Anchio, e stato bello.
-Dovremmo farlo spesso, perchè non vieni a trovarmi qualche volta, abito nell'albergo vicino alla YG, sai, viene comodo vivere vicino al luogo di lavoro.
-Capisco.
-Abito insieme agli altri all'ultimo piano, vieni a trovarmi quando vuoi, e anche Lucia è invitata!.
-Senz'altro. "Si ricordava i nostri nomi" pensai sorpresa.
Improvvisamente mi abbracciò forte e mi sussurrò all'orecchio - Sono contento di averti conosciuta, e sappi che non ti lascerò tanto facilmente.
Il mio cuore perse un battito.
Senza accorgermene, lo abbracciai forte anchio, poi mi lasciò salutandomi da lontano con la mano.
E scomparì immezzo alla folla.
In stanza raccontai ogni singolo dettaglio della giornata, arrivata alla fine, mi trovai accaldata.
-LO SAPEVO, LO SAPEVO, tu gli piaci!.
-Ma quale! siamo solo amici. punto.
-Vedremo!.










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Capitolo 9
*** Il bacio ***


- CAPITOLO 9 -

IL BACIO

 
Passò un'altra settimana, e finalmente riuscì a trovare lavoro, commessa in un negozio di telefoni, dalle 16:00 alle 19:00, perfetto!.
Altra bella notizia, io e Lucia trovammo un appartamento, terzo piano, grande e con bella vista.
Questa settimana è stata stupenda.
Dopo la fantastica giornata che avevo passato con GD, ci sentimmo tutti i giorni, a volte anche per ore!, aveva anche invitato me e Lucia al loro nuovo concerto sabato prossimo!!!.
Era tutto perfetto, avevo una casa, un lavoro, il mio bias era mio amico.
Quella domenica io e Lucia decidemmo di andarli a trovare.
Erano le 18:00 quando arrivammo davanti al portone, eravamo leggermente in ansia, ma sicure di potercela fare, e felici.
Suonai il campanello, e mi rispose proprio chi mi aspettavo.
-Chi è?.
-GD, sono io, Agata.
-A-Agata! oh, aspetta che ti apro.
Il portone fece un rumore che non durò neanche mezzo secondo, entrammo.
Arrivate davanti alla porta del loro appartamento, sentimmo forti rumori venire da lì dentro, che stava succedendo?.
Improvvisamente aprì GD, aveva il fiatone e ciuffi di capelli rossi cadevano sulla sua fronte.
Indossava soltanto una cannottiera bianca e dei jeans neri, ai piedi scarpe da ginnastica, sembrava fosse appena tornato dalla palestra.
-Gasp! che fatica!. - Sussurrò ancora senza fiato.
-Ciao GD.
-Ciao Agata, Lucia, forza entrate!.
Appena entrai rimasi sbigottita, la casa era un vero gioiello! era stupenda!, panorama mozzafiato, casa e arredamento ultramoderno, con colori bianco, beige, rosso e nero.
-Guarda chi si rivede, ciao ragazze.- arrivò Taeyang con il suo solito sorriso da cucciolo.
-Che bello rivedervi.- SeungRi ci abbracciò.
-Chi non muore si rivede- Dal nulla sbucò TOP, Lucia per un attimo si bloccò.
-MA CIAOOOOOOOO. - Dae corse ad abbracciarmi, cosi forte, da strangolarmi.
-Dae....non...re..spiro!.
-Dai lasciala.-GD si tratteneva dalle risate.
Ci fecero accomodare sul divano, e cominciammo a parlare, e a parlare, e a parlare, che quasi non ci accorgemmo dell'orario.
-Perchè non mangiate con noi?.
Quando GD faceva quella faccia da cucciolo, non sapevo resistere, come potevo dirgli di no?.
-...OK, dai!.
Preparammo la cena tutti insieme, io e GD eravamo ai fornelli, Lucy, TOP e Dae preparavano la tavola, mentre Tae e Ri sceglievano le bibite, alcoliche a quanto pare, e un film.
Finito di cenare, tra una risata e l'altra, guardammo il film dell'orrore, che poi tanto dell'orrore non era, a parte per Dae, che stava letteralmente morendo di paura.
Finito anche quello decidemmo di giocare al gioco della bottiglia, che io odiavo, perchè c'era l'obbligo.
(La bottiglia gira.....si ferma su.... GD)
(La bottiglia gira.....si ferma su.... di ME!)
Naturalmente accadde ciò che temevo, e cioè che GD scegliesse obbligo.
-Ei, ei, voglio sceglierlo io.- Dallo sguardo di SeungRi, c'era qualcosa che non mi convinceva.
-Ok!. -GD era impassibile.
-Allora....vediamo un po'... .- SeungRi vece una di quelle sue espressioni da panda che pensa, poi mi guardò malizioso, che intenzioni aveva?.
-Deciso! GD, devi baciare Agata, in bocca!.
-COSA?- Cacchio, sospettavo bene! Odiavo SeungRi, non per davvero, ma non poteva farmi questo!.
-Agata, se per te è un problema non... .
-Nonononono e no, non si discute, forza!.
Non potevo tirarmi indietro, e sinceramente, non volevo farlo!:-....ok!.
GD allora si alzò piano, e venne lentamente verso di me, mi prese per mano per farmi alzare, ecco, adesso lo avevo davanti a me, a pochi centimetri da mio viso, dire che stavo per morire era poco, poi socchiuse gli occhi, e mi baciò.
Fu un baciò puro, era a stampo, ma mi aveva mandata alle stelle! Sentivo le sue labbra morbide e carnose premere nelle mie, la sua mano sinistra era dietro la mia testa per unire ancora di più le nostre labbra, era stupendo, stavo per impazzire, forse anche passare il limite, ma non potevo, c'erano gli altri, dovevo contenermi.
Quando staccò le sue labbra dalle mie, mi guardò preoccupato e mi chiese: -Tutto OK?.
"Per niente" pensai.
-Sisi, ...tutto a posto.
Dovevo sedermi.
Lucia si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio: -Sicura che vada tutto OK?.
-Sicurissima, tranquilla.- accennai un sorriso, il più convincente che potessi fare.
Quella sera passò velocemente, anche Lucy e TOP passarono i loro momenti imbarazzanti insieme, ma furono divertenti.
Alla fine eravamo così ubriachi, che ci addormentammo lì nel salone, gli unici ad essere rimasti svegli più a lungo fummo proprio io e GD.
Eravamo seduti svogliatamente sul divano bianco, le nostre spalle si toccavano e guardavamo TOP e Lucy che dormivano insieme accucciati.
-Certo che quei due formano proprio una bella coppia, non credi?- disse GD bevendo un altro sorso di birra dalla bottiglia.
-Già... .- risposi sussurrando svogliatamente.
Per qualche minuto calò il silenzio.
-...Anche noi formiamo una bella coppia, non ti pare?
Io mi bloccai, lui mi fissava.
-GD... forse hai bevuto troppo, dammi qua.
Allungai una mano per prendergli la birra, ma lui la allontanò, mentre con l'altra mano mi bloccò il braccio, e mi guardò negli occhi.
-Sono lucidissimo, cosa credi.- In quel momento sembrava sobrio.
Dal suo sguardo capì che era davvero sobrio, aveva riacquistavo più lucidità.
Poi, improvvisamente, mi prese il volto e mi baciò, facendo cadere la bottiglia mezza piena di birra nel tappeto, ma poco importava. Non fu un bacio puro come quello di prima, questo era tutt'altro, e mi piaceva, tanto!.
Le nostre lingue erano in completa sintonia, si cercavano timidamente, giocavano.
Stavo perdendo quella poca lucidità che avevo, mentre GD sembrava averne sempre più, continuando a baciarci, mi fece sdraiare sotto di lui, cingendomi la vita con le braccia, io portai le mie mani fra i suoi setosi capelli rossi.
Era bellissimo, ma improvvisamente mi ricordai che non eravamo soli, dovevo riprendermi
"non... posso... perdere... il controllo......non adesso!!".
Controvoglia dovetti staccarmi da lui, e guardandolo dritto negli occhi, ancora con il fiatone, dovetti dirgli di fermarsi.
-GD... non possiamo... .
-M-ma... .
-... Mi dispiace.
-... 
Sospirò e si spostò, sedendosi di nuovo.
-... Hai ragione..., non possiamo.
-GD, non fraintendere, anchio voglio..., ma non possiamo qui, con loro.
-Lo so.
Detto questo mi sorrise e si sdraiò accantò a me e mi abbracciò, io venni invasa da quel suo profumo di cui ormai non riuscivo più a separarmi, e lui, dolcemente, mi accarezzava i capelli.
Alla fine ci addormentammo lì, abbracciati.
A quanto pare il mio bias era appena diventato PIU' di un amico!.
 
ALLORA, SE VOLETE UCCIDERMI PER IL MIO ENORME RITARDO, AVETE ASSOLUTISSIMAMENTE RAGIONE, IL FATTO E' CHE CON GLI ESAMI, NON HO AVUTO TEMPO, E QUANDO C'E' LO AVUTO, NE HO APPROFITTATO PER SCRIVERE 2 ONE-SHOT: THE FRAGRANCE & MAKE LOVE, NON AVEVO NEANCHE ISPIRAZIONE PER QUESTO... COSO, CHE SINCERAMENTE NON MI E' PIACIUTO, SPERO PERO' CHE PIACCIA A VOI, E VEDREMO SE POTRO' FARVI UNA SORPRESA!! XD CIAOOOOO!!!








 

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Capitolo 10
*** Il concerto ***


- CAPITOLO 10 - 
IL CONCERTO

L'indomani mattina mi svegliai per prima, erano le 6:30, fra mezz'ora Lucia sarebbe dovuta andare a lavoro, e anchio, anche se avevo un mal di testa pazzesco, le palpebre faticavano a stare aperte.
Ero ancora abbracciata a GD, che dormiva con un espressione serena, era davvero bello.
Mi divisi da lui cercando di non svergliarlo, e mi avvicinai a Lucia, che invece dormiva beata accanto al suo T.O.P .
-Lucia..., Luciaa..., Luciaaa, svegliati, dobbiamo andare, è tardi!.
-Mmm, che vuoi!.
-Dobbiamo andare, fra meno di un'ora dovresti essere a lavoro.
-COSA? - si sedette di scatto, e subito si portò la mano in bocca, si era resa conto di aver parlato troppo forte.
-Shh, abbassa la voce, così li svegli.
-Si si, scusa.
Uscimmo da quell'appartamento in punta di piedi, e tornate di corsa a casa, ci preparammo, avevamo solo un quarto d'ora, uscimmo come razzi e ci salutammo da lontano, lei andò a sinistra, io a destra.
Appena arrivai a lavoro, il direttore mi fece una "piccola" sgridata, e per farmi perdonare, quel giorno lavorai il doppio.
La giornata per fortuna passò velocemente, e dopo essere tornata a casa, mi buttai nel letto della mia stanza, lasciando vagare la mia mente, poteva andare dove vuole, per questa volta gliel'ho concedevo, e naturalmente mi riportò alla sera prima.
Ricordavo perfettamente ogni istante di quel bacio.
Istintivamente posai le mie dita sulle mie labbra, immaginando ancora quel momento, non lo avrei dimenticato mai.
Mi addormentai, era troppa la stanchezza, e naturalmente avevo un mal di testa enorme, neanche mangiai.
Passò un'altra settimana, e passò tranquilla, a parte il fatto che io e GD ci vedevamo davvero poco, e quando capitava, ci salutavamo timidamente, diventando rossi come pomodori, e con un piccolo "ciao".
Così non poteva andare.
Dopo quello che era successo quella sera, dopo quello che ci eravamo detti, non potevamo andare avanti così, dovevamo chiarire, parlare, capire cosa si stava creando fra noi.
Naturalmente, sbadata com'ero, mi dimenticai del concerto.
T.O.P il giorno prima mi lasciò i pass per entrare, come mai non era venuto GD? mi sentì stranamente delusa.
Quel pomeriggio io e Lucy cercammo fra i vestiti più eleganti che avevamo.
Alla fine io indossai dei pantaloni attillati in pelle, con stivaletti con tacco 12, sempre neri, camicia bianca, cravatta sottile (lo so, sono un vero maschiaccio! XD), cappello nero e chiodino nero con borchie, capelli sciolti e trucco semplice, invece Lucy era tutto il contrario, aveva un vestitino viola con disegnato sopra scie nere e stelle, tacco 16 viola, scialle nero e borsettina, capelli raccolti in un'alta coda e trucco semplice, l'unica differenza era il suo ombretto viola.
Super eccitate, andammo davanti al luogo dove si sarebbe tenuto il concerto, era all'aperto, in una grande piazza, c'erano un sacco di gente, casino più totale, tante ragazze, gridavano BIGBANG mentre aspettavano il grande momento.
Scese dalla limousine, che qualcuno (chissà chi! XD) ci ha mandato, ci ritrovammo davanti due buttafuori enormi.
"Perchè i buttafuori devono essere sempre così grossi" pensai scettica.
-Voi siete le signorine Lucia e Agata? - rispondemmo di si con la testa: - Bene, vedo che avete i pass, forza, seguitemi.
Fecimo come ci venne chiesto senza emettere fiato.
Ci portò davanti a una porta con sopra una stella, il buttafuori bussò e dopo 5 secondi, aprì la porta.
C'erano tutti e cinque i ragazzi che si preparavano, si stavano dedicando ai capelli e agli accessori.
-Finalmente siete arrivate, pensavamo non veniste più! - Tae ci salutò con un gesto della mano: - Come vedete siamo abbastanza impegnati.
Intervenne Lucy: -Se volete vi diamo una mano!.
-Lucy, aiutami con questa.- T.O.P stava letteralmente combattendo con la sua collana.
Notaì GD messo in un angolo, non ci aveva neanche prestato attenzione, davanti ad uno specchio, si sistemava i capelli.
Dovevamo chiarire, e ne avremmo parlato quella sera stessa.
Mi avvicinai a lui: -Ciao GD,.. hai bisogno di aiuto?.
-Ciao Agata, ehm... si, avrei bisogno di aiuto con queste collane.- mi avvicinai e allungai le mani sul suo collo, cominciando a sistemargliele, erano una più particolare dell'altra.
Mentre pensavo a come sistemargliele per bene, lui mi fissava, il suo sguardo era fra lo stupore e la tristezza, chissà cosa pensava.
-Fatto, adesso andate dai, che è tardi.
Ci salutarono con la mano, e poi si diressero dalla parte opposta alla nostra, io e Lucy tornammo in piazza, e ci mettemmo nella prima fila, quando iniziò lo spettacolo, la gente esultò euforica, lo spettacolo fu stupendo, erano splendidi lì sopra, io e Lucy cantammo a squarcia gola tutte le canzoni, notai anche che GD mi lanciava strane occhiate, ma gli diedi poco peso, e alla fine, il tutto finì con una pioggia di brillantini e decorazioni.
Tornammo ai camerini per complimentarci con loro.
-Ragazzi, siete stati strepitosi, davvero.
Lucy parlava velocissima e continuava a saltellare dalla gioia, mentre gli altri ragazzi aveva dei sorrisi a 32 denti.
Mentre parlavamo fra noi, GD mi prese per il polso, e mi trascinò fuori.
-Ei, voi due, dove state andando?.
-Dobbiamo parlare, ciao.- In viso era stranamente serio. 
-Ehm...ciao ragazzi, Lucy, ci vediamo.
-...Ok, ciao.
Continuò a trascinarmi per tutto il corridoio:- GD, ma che fai, dove mi porti?- non rispose, e alla fine non feci più nessuna domanda.
Entrammo dentro una specie di sgabuzzino, ma non era tanto piccolo.
Mi lasciò al centro della stanza, si girò, chiuse la porta a chiave, ... poi sospirò.
-GD, perché mi hai portata qui!.
Sospirò di nuovo, ma più basso.
-... GD, è il momento di chiarire.
-Lo so..., per questo ti ho portata qui.
Rimasi leggermente spiazzata, allora anche lui voleva spiegazioni, e io gliele avrei date:-...Bene, allora... voglio sapere... cosa sta succedendo fra noi, cioè... cosa proviamo l'una per l'altro, e voglio anche sapere perchè questa settimana mi evitavi, perchè prima del concerto mi guardavi triste, e perchè ti metti sempre in disparte.
Sospirò di nuovo, poi prese un gran respiro, e si girò, guardandomi in un modo così intenso da offuscarmi per un attimo la mente.
Poi quasi non scoppiò ad urlare.
-Vuoi sapere perchè mi comporto così?, perché ti evito, perché ti tratto in modo freddo, lo vuoi davvero sapere? bene, la verità e che si, io provo qualcosa per te, e anche molto..., ma se da una parte vorrei poter stare con te, abbracciarti, baciarti, AVERTI MIA, dall'altra non posso, perchè se lo facessi, potrei causarti conseguenze che poi non potrei perdonarmi, come per esempio lasciarti sempre sola a causa del mio lavoro, e questo mi distrugge, e poi non so se provi qualcosa per me, e questo mi rende ancora più fragile.
Rimasi a bocca aperta, davvero lui provava qualcosa per me? ero senza respiro.
-Ma... tu non mi provocheresti niente di simile.
-Si invece.
-No.-gli presi il viso fra le mani:- GD.
-Chiamami JiYong, e quello il mio nome.
Feci una piccola risata:-Si, hai ragione, comunque, che ti piaccia o no, io sono completamente andata per te, sin dal primo istante, l'unica cosa che mi provocheresti, e che mi hai sempre provocato, sono i brividi che sento dietro la schiena quando sto con te.
Mi guardo negli occhi:-D-davvero?.
-Ti sembra la faccia di una che scherza?.
Rimanemmo per un po' in silenzio, a fissarci negli occhi..., finchè...:Oh, al diavolo tutto!. - prese il mio viso e mi baciò con foga. 


ECCO PER VOI IL 10 CAPITOLO!!! *-* UAO, GIA' SONO AL DECIMO, QUINDI, ECCO LA SORPRESA, OLTRE A CIO' CHE E' APPENA SUCCESSO (E A QUELLO CHE SUCCEDERA' DOPO! XD), LA SORPRESA E'..... (RULLO DI TAMBURI)....
LE FOTO DI GD E AGATA!!!! IN SEGUITO VI FARO' VEDERE T.O.P E LUCIA!! ^^ YUMUSEYO, SPERO LA SORPRESA VI SIA PIACIUTA!!! ^^ 













AGATA

G-DRAGON

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Capitolo 11
*** Il limite ***


- CAPITOLO 11 -

IL LIMITE 

Rimasi schioccata.
L'ultima cosa che in quel momento mi aspettavo non era di certo un bacio.
Io avevo gli occhi aperti, lui chiusi.
Alla fine dovetti arrendermi, ma sinceramente, volevo arrendermi.
Le sue mani passarono dal mio viso alla mia vita, stringendomi a lui, lì non riuscì più a trattenermi, portai le mie mani sulle sue forti spalle, anche da sotto la giacca di cotone bianca e dorata, si potevano percepire i suoi muscoli delle spalle, cominciavo a tremare.
Lui se ne accorse, e mi strinse ancora di più a lui, mi sentivo protetta, completa, una sensazione che non avevo mai provato in tutta la mia vita.
Le nostre labbra non accennavano a dividersi, erano unite, modellate l'una sull'altra, le nostre lingue erano in perfetta sintonia, continuavo a tremare, non ero pronta psicologicamente ad un bacio del genere, mi stava sfinendo... .
"Ma cosa dico!!!, sono accanto alla persona per cui ho provato per anni un amore platonico, e adesso che anche lui mi ama, faccio la fifona?", si avevo ragione, cosa stavo facendo?.
Se prima era solo lui a baciarmi con foga, adesso anchio baciavo con foga lui, quel bacio durò tanto, ma appena ci separammo per respirare, mi sembrò fosse durato troppo poco.
-ah..ah...A..Agata...i-io... .
-Shh, non...dire...niente!.
Ricominciammo a baciarci, iniziò a spingermi verso il muro, appena appoggiai la mia schiena al freddo muro, ebbi un sussulto, e questo mandò JiYong in estasi.
Mise le sue mani tra i miei fianchi, avvicinando il mio corpo al suo, contemporaneamente, portai le mie mani sui suoi capelli, e anche lui ebbe un piccolo sussulto, lasciò le mie labbra e mi guardò intensamente, facendo un sorriso malizioso.
Mi sentivo piccola piccola, cavolo, anche se provavo a fare la forte, con lui non ci riuscivo, mi rendeva vulnerabile.
Il mio sguardo si legò al suo, come se fossero legati da una catena invisibile, ma appena sbattè le palpebre, la catena si spezzò, e subito ricordai dove ci trovavamo.
Ma stavolta non ci saremmo fermati lì, stavolta avremmo superato il limite, eravamo pronti, o adesso, o mai più!.
-JiYong, non... credo sia il luogo adatto!. - ero completamente in imbarazzo a dire certe cose.
-Lo so, vieni, sbrighiamoci ad andare via di qui, so io dove portarti.
-O-ok.
Aprì piano la porta, e si affacciò, guardando a destra e a sinistra se ci fosse qualcuno, stranamente, non c'era nessuno, e con facilità alla fine, uscimmo da lì.
Prendemmo un vicolo e cominciammo a correre, nella paura che qualcuno potesse vederci.
GD si coprì il viso con la giacca e fermò un taxi, passò un foglietto al tassista e gli ordinò di portarci fuori città, nella parte nord-est.
Per tutta la durata del viaggio JiYong mi fece appoggiare la testa alla sua spalla e mi accarezzò i capelli dolcemente, sussurrandomi frasi dolci prese dalle sue canzoni.
Arrivammo davanti ad una grande villa, con un enorme cancello e un giardino stupendo, tutto al buio.
-E questa?.
-Me l'hanno data in eredità i miei zii che, al contrario dei miei genitori, hanno vissuto una bella vita. - Disse il tutto con un tono un po' malinconico.
Cercai di lasciar stare:- Bhe, che aspettiamo, entriamo.
-Uhh, la mia amata a fretta!.
Arrossì violentemente, allora lui mi diede un bacio sulla fronte e mi sussurrò:- Non sei l'unica.
Mi prese per mano ed entrammo.
Di dentro era mille volte più bella di fuori, sembrava una reggia, stile moderno, con tende e divani rossi, pavimento in parquet, lampadario costosissimo, e non continuo a descrivere perchè sennò non finisco più.
JiYong attaccò la luce: Perchè non ti fai un giro? tanto per vedere com'è il posto.
-Ok.
Girai per tutta casa, e ogni volta che entravo in una stanza, rimanevo sempre a bocca aperta.
Finchè non arrivai in salotto.
Invece che trovare la luce delle lampade, ad accogliermi vidi un salone tempestato da candele profumate e petali di rose, rimasi schioccata.
-Ho fatto tutto di fretta, ma spero che ti piaccia.
-S-Se mi piace?... è... è... è magnifico!.
-Davvero ti piace?.
-Scherzi, è bellissimo.
Si avvicinò a me e mi baciò dolcemente, ricambiai volentieri il bacio, finchè non mi prese in braccio e mi portò come una principessa in camera da letto.
Chiuse la porta con un calcio, continuando a baciarmi, e mi appoggiò al letto dolcemente.
Era sopra di me, sentivo i nostri corpi in fiamme, presto non solo le nostre labbra si sarebbero unite.
Dalle labbra, cominciò a lasciarmi una scia infuocata di baci, dal collo alla scapola, avanti e indietro, facendomi sussultare, e a quanto vedevo a lui piaceva.
Improvvisamente si fermò, e mi guardò negli occhi, insicuro.
-Sei... sicura di voler andare oltre?.
-Ji, d'ora in poi ti chiamerò così, - gli scappò una piccola risata:- Continui ad avere insicurezze inutili, io quando sono con te, mi sento sicura, e non ho paura di niente, perchè ho te accanto, tutto ciò che avrei voluto fare nella mia vita, avevo sempre sognato di farle con te, ma mi sembrava impossibile, e adesso... secondo te mi tirerei indietro?.
Continuò a guardarmi interdetto:-...Dio, come cavolo ho fatto a trovarti, ah? come ho fatto.
Non mi diede il tempo di rispondere, ci baciammo col sorriso, e cominciò a sciogliermi piano la cravatta, il cappello lo avevo perso da tempo : "ma chi se ne frega!".
Appena me la tolse, cominciammo a sbottonare piano la camicia dell'altro, lui a me, e io a lui.
Aveva addominali da urlo, quasi piansi, ma notai che lui sgranò gli occhi appena lanciò via la mia camicia e mi guardò.
Si sdraio di nuovo sopra di me, e cominciò a baciarmi petto e pancia, stavo morendo, mi torturava con i suoi baci, ma poi venne il mio turno, e baciai molto felice i suoi addominali, anche lui stava morendo.
Alla fine l'unica cosa che ci copriva furono le candide lenzuola.
Fu la notte più magica della mia vita.
Mentre eravamo uniti, sussurrava il mio nome, e mi baciava lobo e collo, mentre io lo abbracciavo forte, come se avessi paura che scomparisse.
Ci addormentammo con il sorrisso in bocca.

SCRITTO DI FRETTA, QUINDI SE CI SONO ERRORI DI SCRITTURA, PERDONATEMI, MA MI E' PIACIUTO MOLTO FARLO, SPERO DI AVER PLACATO LA SETE DI MOLTE LETTRICI, E FINALMENTE I MIEI ADORATI PROTAGONISTI HANNO VISSUTO UNO DEI MOMENTI PIU' BELLI DELLA FF, ADESSO VI LASCIO, AL PROSSIMO CAPITOLO, E MI RACCOMANTO RECENSITE, SE NO NON SO SE ANDRO' AVANTI!!! ç____ç, KOMAWO YUMUSEYO!!! ^^
 










 

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Capitolo 12
*** La sorpresa ***


- CAPITOLO 12 -

LA SORPRESA

 
L'aria fresca penetrava dalla finestra socchiusa, un raggio di sole illuminava la stanza, l'unico suono udibile era quello dei nostri respiri regolari.
Aprì piano gli occhi, cercando di abituarli alla luce, che non era forte, ma mi dava comunque fastidio.
Cercai di girarmi su un fianco, quando notaì un braccio che mi cingeva la vita, improvvisamente ricordai tutto, e spuntò involontariamente un sorriso sul mio volto.
Duntratto l'angelo dietro di me si girò dal mio stesso lato, avvicinò le sue labbra al mio orecchio.
-Buongiorno principessa mia.- mi diede un leggero bacio nella guancia.
-Mmm, buongiorno principe mio.- Quel baciò non mi bastò, così mi girai in cerca delle sue labbra, lui capì ciò che cercavo e si fece scappare un risolino, poi mi baciò, mentre mi abbracciavo a lui, infine mi diede un bacio nella fronte.
-Dormito bene?.-gli chiesi.
-Diciamo di si.
-Perchè dici "diciamo"?.
-Perchè soffro d'isonnia, non ho riposato molto, ma in compenso, ti ho osservata tutta la notte.
Arrossì violentemente, e lui mi accarezzò la guancia:- Sei bellissima quando arrossisci.
-Tu lo sei sempre.
Sorrise di nuovo e mi baciò.
Ci alzammo e facemmo la doccia insieme, quel giorno non riuscivamo a stare lontani, perchè dovremmo!, infine facemmo colazione.
Sembravamo una coppia di sposini, facevamo tutto insieme, sempre a baciarci e ad abbracciarci, era tutto fantastico, mi sentivo come una di quelle principesse delle fiabe che mi leggeva mia madre la sera, era appena incominciata la mia favola con il mio principe.
Mentre posavo l'acqua in frigo, mi ricordai dei ragazzi, di Lucia, del lavoro!!!. e adesso?. Avevo io le chiavi di casa, dove sarà stata Lucia stanotte? speravo con i ragazzi, di sicuro non l'avranno lasciata sola, e il lavoro!, a chi lo avrebbe sentito quel matto del direttore?.
-Ji, ci siamo dimenticati degli altri!.
Tranquillamente continuava a bere il suo bicchiere d'acqua e sorrise:- Tranquilla, ho pensato a tutto.
-Che intendi con "ho pensato a tutto?".
Posò il bicchiere sul tavolo e si avvicinò posando le mani nelle mie braccia penzolanti.
-Che ne dici di stare qui per un po'?.
Non ci pensai due volte:- Si!.
Fece un sorriso delicato:- Bene, allora adesso io chiamo TOP e gli spiego tutto, sia per calmare te che per non far preoccupare ulteriolmente gli altri.
-Grazie.- sorrisi.
-Di nulla.- mi baciò la fronte. 
Uscì dalla cucina e si diresse in giardino con il telefono in mano, dopo un po' lo raggiunsi, era in piedi vicino ad un albero, sembrava parlasse animatamente e a volte gesticolava con la mano... .
-Ho il diritto di prendere una pausa e di stare con chi voglio, tu non sei la mia mammina!....... cosa? e perchè non me lo avete detto prima? Sono il leader, dovrei essere il primo a saperlo!....... ah, bhe, comunque, non ho bisogno di provare, e ho solo una settimana, quindi ho ancora più diritto a rimanere dove sono....... senti, non voglio litigare, io rimango qui con lei, dì a Lucia di stare tranquilla....... e dov'è stata? Con voi vero?....... va bene, comunque gliel'è farò recapitare con l'autista....... ok, ci sentiamo, ciao.
Chiuse la chiamata, posò il cellulare dentro la tasca e sospirò, sussurrando "e adesso?", intanto io ero dietro di lui, ma non riuscivo a parlare, anche se volevo consolarlo, non volevo che litigasse con il suo Hyung per me, non era giusto.
Quando si accorse di me, si girò e mi accolse a sè, cingendomi la vita in un forte abbraccio, poggiai la testa nella sua spalla dopo un po' mi sussurrò all'orecchio "non c'è la faccio più.", lì lo abbracciai ancora più forte.
-Ti và di dirmi cos'è successo?.
-Agata... ecco... ho saputo una cosa... la prossima settimana... .
Chiusi forte gli occhi per prepararmi alla batosta che avrei sentito, sentivo aria di complicazioni, proprio ora? adesso che stavo vivendo la mia favola, adesso che il destino mi stava dando un motivo davvero valido per vivere?.
-... inizia il tour..... in Giappone, e dovrò restare lì per....... un mese.
Il mio cuore si fermò, sarei dovuta restare un mese senza di lui, senza la sua voce, il suo profumo, il suo corpo, la sua presenza in generale!?!..., ma dovevo farmi forte, perchè era proprio questa la sua paura, quella di farmi stare male, e io non volevo che lui soffrisse, quindi dovevo mostrarmi felice per lui e incoraggiarlo.
-... Agata?.
-Ji.- mi divisi da lui per guardarlo in faccia:- stai tranquillo, vai!.
-C-cosa? saresti davvero disposta ad aspettarmi per un mese intero?m-mha... .
Poggiai un dito nelle sue labbra, rimase sorpreso, poi baciò il mio dito:- Ti ho aspettato una vita intera, un mese non è niente, posso ancora aspettare, io mi fido di te, e fra un mese potremmo finalmente stare insieme, pensa questo, e quelle 3 settimane passeranno come se fossero un giorno.
-...Io non riesco a stare senza te neanche un giorno.- levò il mio dito e mi baciò con passione, poi mi prese in braccio e mi portò dentro.
Quei giorni furono la cosa più bella di questo viaggio, lì passai a giocare, ridere, amare insieme al mio principe, naturalmente i ragazzi furono così gentili da parlare con il direttore e ha convincerlo a non licenziarmi, immaginai la sua espressione alla vista dei famosi BIGBANG, bhe, non tutti però, visto che la colonna portante del gruppo era con me, e me lo sarei goduto in tutto e per tutto quella settimana.
Ancora non potevo crederci che non lo avrei visto per un mese, e non potevo tenere questo enorme dolore dentro a lungo, infatti a volte mi chiudevo in bagno e scoppiavo a piangevo come una cretina, senza farmi scoprire da lui ovviamente, perchè senno serebbe stato malissimo, e io non lo avrei permesso, avrei fatto di tutto perchè lui fosse stato felice, anche lasciarlo andare.
Arrivò la tanto NON aspettata domenica sera, e JiYong non voleva passarla di certo a non fare niente, stava organizzando qualcosa, ma non voleva dirmelo, diceva che sarebbe stata una sorpresa, così quella sera mi fece indossare un vestito elegante, scelto da lui, era bellissimo, un tubino nero con un po' di velo a fare da coda, scarpe con tacco 13 e trucco leggero, però non me lo vide addosso, perchè corse via dicendo che doveva prepararsi.
Quando scesi al piano di sotto, mi ritrovai da sola, lo cercai per tutta la villa, ma di lui non c'era niente.
Mi appoggiai al bancone della cucina, e per sbaglio feci cadere un foglio, lo raccolsi, era un messaggio di Ji, era una scrittura semplice ma elegante:
 
 
Mi precipitai fuori, e trovai una limousine bianca con un uomo che teneva aperto lo sportello della macchina ad aspettarmi, mi precipitai dentro.
Per tutta la durata del viaggio mi feci viaggi mentali su cosa sarebbe successo quella sera, cosa aveva preparato?, dove mi stava portando?, guardavo fuori, ma il posto continuava a non essermi familiare, e stava durando anche troppo.
-Scusi, ma dove siamo diretti?.
-Mi dispiace signorina, ma il capo ha detto che non posso dirle niente, posso solo dirle che siamo diretti a sud.
Capo? adesso si faceva chiamare capo? feci un piccolo risolino, ringraziai comunque l'autista e tornai ai miei pensieri, finchè non arrivammo.
Scesi dall'auto e mi ritrovai davanti ad una marciapiede di legno, come quello nei lidi, illuminato ai lati da candele, attorno a me c'era solo sabbia e qualche palma, cominciai a camminare seguendo il percorso, leggermente eccitata, ma con i tacci era difficile, così li tolsi e le tenni in mano, continuai a camminare, finchè mi ritrovai davanti una scena incredibile.
 
DOPO QUASI UNA SETTIMANA, ECCOMI QUI A POSTARE IL 12 CAPITOLO, SPERO VI PIACCIA, CI SONO COLPI DI SCENA E SORPRESE, GRAZIE PER LE RECENSIONI DEL CAPITOLO PRECEDENTE! (*-*)
MI RACCOMANDO CONTINUATE A RECENSIRE NON ABBANDONATEMI (TT^TT), AL PROSSIMO CAPITOLO, YUMUSEYOOOOOO!!!! ^o^
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 13
*** L'abbandono ***


- CAPITOLO 13 -

L'ABBANDONO


Rimasi senza fiato per non so quanti minuti, non sapevo se correre verso tutto ciò o svenire.
Era bellissimo.
Mi trovai davanti ad uno spettacolo, cercherò di descriverlo come meglio potrò, perchè in realtà non ci sono parole per descriverlo.
Il sole toccava il mare piatto e incolore, era come uno specchio, rispecchiava il cielo colorato di blu che pian piano andava a sfumare in un azzurro e fino a diventare arancione, infine rosso,  a destra del grande panorama c'era una grande scogliera, mentre alla mia sinistra, una casetta, all'apparenza vuota, aveva le pareti bianche, di un solo piano, stile moderna.
Feci un passo avanti, toccai con il piede la sabbia, era fresca e morbida, davvero piacevole.
In quella immensa spiaggia, c'era un piccolo tavolino con due sedie bianche, sopra delle candele e petali rossi tutti attorno al tavolo, la candida tovaglia sfiorava la sabbia.
Mi avvicinai e la sfiorai, poi alzai lo sguardo e mi incantai alla vista di quel tramonto, io li adoravo, ricordo di averglielo detto durante questa bellissima settimana, ne avevamo approfittato per conoscerci meglio, oltre che a stare insieme.
L'aria spostava di poco i miei capelli, era una bellissima sensazione, quando un profumo intenso m'invase, lo avrei riconosciuto fra mille, e due mani mi presero a loro, una mi cinse i fianchi, l'altra spostò i miei capelli da un lato, il suo viso si appoggiò alla mia spalla.
-Ti piace?- sussurrò,
-E' bellissimo!
-Sempre meglio della mia prima sorpresa in salotto.
Risi:- Anche quella è stata magica.
-Beh, ma questa è mille volte meglio, ed è solo per te.
Ogni volta che mi diceva cose dolci, mi abbracciava, mi sfiorava, il mio cuore perdeva il controllo di sè, le suo funzioni non andavano più bene, perdeva il controllo.
Lo guardai dritto negli occhi.
-...Ti prego non guardarmi così, mi fai impazzire.
Lo guardai ancora più intensamente, mi piaceva il fatto che impazzisse per me, mi faceva sentire unica.
-Sei davvero una cosa incredibile.-disse facendo il finto offeso.
Feci un risolino che venne fermato dalle sue labbra, così morbide, così carnose, così pure, mi sarebbero mancate, erano diventate la mia dose di eroina preferita, LUI era la mia eroina preferita.
Lasciò il bacio e mi portò a sedere, solo allora mi accorsi di com'era vestito, aveva una camicia aperta fin sotto i pettorali, jeans neri, scarpe eleganti, semre nere, i capelli rossi scompigliati, mi piacevano tanto quando li portava così.
Cenammo in tranquillità, a parlare e scherzare, ma anche in silenzio a guardarci negli occhi, al dolce facemmo quel gioco di imboccare l'altro, ridemmo tantissimo, ci fu un momento che mi macchiò la punta del naso, e la leccò con la punta della lingua per prenderla, in quel momento diventaì così rossa, che anche JiYong lo notò in piena sera e scoppiò a ridere, ma poi mi abbracciò e mi schioccò un bacio in guancia.
 Dopo la cena, facemmo una lunga passeggiata in riva al mare, naturalmente lui non aveva le scarpe, le lasciammo vicino al tavolino, e fece delle svolte ai pantaloni, fin sotto il ginocchio.
Mentre passeggiavamo mano nella mano, continuavo a fissarlo ammaliata, guardava il cielo pensieroso, un velo di amarezza ma anche di entusiasmo aveva invaso il suo viso, quella scollatura della camicia mi faceva morire, mi morsi un labbro, ma dovevo resistere, non potevo sempre cadere in pensieri perversi cacchio, lui era molto di più, certo che lo era, e io lo sapevo, ogni minuto che passavo con lui, mi confermava quanto fosse un ragazzo semplice e puro, tutto il contrario di come lo si vedeva nei live o in altri video simili, insomma quando era in pubblico, nella vita personale era tutto il contrario, e questo mi rendeva ancora più orgogliosa di lui.
Si accorse che lo guardavo, e mi girai svelta dall'altro lato, mi aspettavo la solita domanda 'perchè mi guardi?', sorrise e mi abbracciò, dandomi un bacio sulla nuca.
-Mi mancherai, mi mancerà parlarti, vederti arrossire...il tuo profumo.- mi annusò i capelli:- I tuoi abbracci, le tue labbra... .
Cominciavo ad avere i primi brividi, mi aggrappai forte alla sua camicia e lo guardai desiderosa, e mi baciò, iniziò normale, ma ad ogni secondo diventava sempre più passionale, schiudevamo le labbra sempre ad ogni tentato respiro, ma riprendevamo sempre le labbra dell'altro, c'è le mordevamo a vicenda, i nostri corpi era uniti ed eravamo una cosa sola, andavano a fuoco e si desideravano, ma non come le altre volte, questo... questo... era diverso.
Forse per il dolore e l'angoscia che nascondevamo dentro, forse per la paura dell'abbandono e della solitudine, le prime lacrime scesero dai miei occhi, bagnavano le nostre labbra ancora unite.
MI prese e mi portò nella casetta, che a quanto pare era solo per noi due, e passammo la notte insieme, facemmo l'amore con così tanta passione e allo stesso tempo dolore, che non volevamo dividerci, era più forte di noi.
Quella notte piansi mentre lo baciavo, lo abbracciavo, alla fine mi abbracciò e mi sussurrò:-  Ti amo.- avevo aspettato quelle parole da tanto tempo, volevo che me dicesse col cuore:- Anchio ti amo.
...
I raggi del sole e l'aria di mare mi svegliarono, cercai di riprendermi e mi girai, quando notaì che accanto a me non ci fosse nessuno, scoppiai a piangere, era partito, adesso avrei dovuto aspettare un mese per rivederlo, un lunghissimo ed interminabile mese, come avrei resistito? già quei pochi secondi mi stavano uccidendo.
Accanto a me trovai un biglietto, mi sedetti con nelle mani il suo cuscino, che stringevo forte, mi presi coraggio e la lessi.

< Mi è dispiaciuto tantissimo non potermi svegliare con te, avrei
tanto voluto vedere un ultimo tuo sorriso.
In questo momento sarò già sull'aereo, dove salgo tristemente,
ma sappi che ti amo, ti dedicherò ogni mia canzone, ti prego
Guardami.
Ti prego aspettami, chiedo solo questo.
Ti Amo. JiYong>>
                                                                  
La lessi con le lacrime agli occhi, mi veniva difficile leggere, sembrava avessi i rubinetti aperti, e non accennavano a chiudersi.
La strinsi forte a me:- Certo che ti aspetterò, ti aspetterò per sempre.





CIAUXXXXXX A TUTTI, COME VA LA VITA? OK, PER QUESTO CAPITOLO CREDO DI ESSERE STATA MOOOOOOOOOOOOOLTO SDOLCINATA, COSA NON DA ME, MA QUANDO LE EMOZIONI PRENDONO..... IHIHIHIH!!!! COMUNQUE SPERO SIA PIACIUTO, E MI RACCOMANDO RECENSITE, CI SONO RIMASTA UN POCHINO MALUCCIO PER AVER AVUTO UNA SOLA RECENSIONE NEL CAPITOLO PRECEDENTE, MA SO CHE COMUNQUE VOI MI SEGUITE, E QUESTO MI RENDE FELICISSIMA!!!! (*.*) OK, IO VADO CHE E' TARDISSIMO (01:31!! XD), KOMAWO YUMUSEYOOOOO!!!!! :D









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Capitolo 14
*** La conoscenza ***


- CAPITOLO 14 -

LA CONOSCENZA

Da molto non sentivo Lucia, mi sentivo davvero in colpa per averla abbandonata.
Prima di tornare da lei andai a prendere le mie cose nella villa, che fece tornare altri ricordi e altre lacrime, e l'avvisai del mio ritorno con un sms, infine chiusi tutto a chiave e tornai in città con un taxi.
Davanti alla porta, non sapevo se bussare o no, ma alla fine presi un lungo respiro e bussaì.
Appena mi aprì la trovai con gli occhi gonfi e rossi, non riuscì a trattenere le lacrime e abbracciandomi scoppiò in un pianto liberatorio, lì non potei trattenermi, anchio piansi.
Dopo esserci riprese, io raccontai la mia bellissima settimana, e lei la sua.
Anche lei soffriva, perchè quella settimana era riuscita a dichiararsi a T.O.P, e scoprì che anche lui ricambiava i suoi sentimenti, ma per lei i giorni sono stati minori ai miei, era ancora più ingiusto.
Quel giorno uscimmo, dovevamo svagare, e posso dire che ho passato una bella giornata, andammo a fare shopping, mangiammo in un grazioso bar e facemmo una rilassante passeggiata in uno dei tanti parchi di Seoul, tornate a casa facemmo un doccia e andammo a dormire.
Non dormì molto bene, pensavo, immaginavo (insomma mi facevo tanti viaggi mentali) su cosa stesse facendo JiYong, mi mancava davvero tanto, e oggi non mi aveva chiamata, era mezzanotte, e mi sentivo più sveglia che mai, stavo persino prendendo in considerazione l'idea di prendere un sonnifero, finchè il display del mio cellulare s'illumina, e... .
 
"Buonanotte Amore".
 
Mi sentì invadere dalla felicità.
Risposi con un: "Anche a te!" e poi mi addormentai serena!.
Le settimane passarono, io tornai a lavoro, le mie ferie erano finite, il direttore mi trattava come un gioiello, ma non volevo essere privilegiata, basta che guadagnavo, era già abbastanza e non volevo approfittarne; tutto tornava alla normalità, a volte mi sentivo con Ji, ma non sempre perchè era molto impegnato con le prove del tour e non aveva molto tempo, forse neanche per respirare, ma dopotutto lui era felice, perchè lavorava sodo per fare ciò che amava, e io non potevo essere più felice per lui!.
Una sera io e Lucy decidemmo di uscire, ancora un paio di minuti chiuse in casa, e saremmo sicuramente impazzite! Indossammo due vestitini, che arrivavano a metà coscia, Lucia verde e io rosso, come al solito i tacchi, un filo di trucco, e andammo alla discoteca più vicina, stavamo uscendo, ma solo con l'intenzione di ballare un po' e divertirci, niente più!.
Arrivate lì c'era la solita confusione, la solita fila e i soliti buttafuori alti come grattacieli.
Entrate non si vedeva molto, la musica era a tutto volume e la confusione indescrivibile.
Ci buttammo subito nella mischia e cominciammo a ballare, ci stavamo divertendo molto, finalmente avevamo un momento di libertà, senza pensare al lavoro o ad altro.
Dopo un po' cominciai ad avere sete, molta sete, cosi mi allontanai un attimo da Lucy che ballava come una pazza per avvicinarmi al bancone.
-Vorrei un mohito, grazie.
Fortunatamente ero una che reggeva abbastanza bene l'alcool, appena mi venne dato lo bevvi tutto d'un fiato, ero davvero assetata, in quel momento mi era sembrata acqua.
Volevo prenderne un altro, ma ero interdetta, alla fine non lo presi, feci per andarmente, quando una voce mi chiamò.
-Ei tu, ne vuoi ancora vero?.
Mi girai per vedere, era un ragazzo seduto in uno dei tanti sgabelli davanti al bancone, aveva i capelli scuri, alto e dinocciolato, un sorriso malizioso che mi dava una punta di fastidio.
-Come scusa?.
-Ho notato come hai mandato giù quel drink, di certo un'altra non lo avrebbe bevuto così per gustarselo.-si girò verso il barista:-Ci portì due mohito.
-Subito.-il barista si allontanò e il ragazzo mi invitò a sedermi accanto a lui.
Non sapevo se ignorarlo o sedermi, alla fine obbiettai per la seconda.
Non sembrava ubriaco o fumato, aveva un espressione innocente, non riuscì a trattenermi dal chiedergli quanti anni avesse.
-21, da pochi mesi, e tu?
-Ei, non si chiede l'età a una donna.-Dissi facendo la finta offesa.
-Oh, scusa.-Sogghignò.
-E poi non mi hai ancora detto come ti chiami.
-Oh scusa ancora, sono un vero maleducato, mi chiamo Light.
-Light? bel nome, io Agata.
-Grazie Agata.- Fece un risolino e tornò a bere il suo drink.
Accennai un sorriso:-...anche io ne ho 21.
Si girò con uno sguardo perso, ma poi capì:-Davvero! Non ne dimostri proprio.
-Grazie.
Tornai a bere il mio drink, quando arrivò Lucia:-Agata, finalmente, ma dov'eri fini... .
Le parole gli morirono in bocca quando vide Light:-...Oh.-disse solo questo, prima di lanciarmi uno sguardo inceneritore.
"Ma che ho fatto?".
-Scusa, tu sei...?.
-Light, chiamami Light.
-Ok, Light, adesso io e la mia amica Agata dobbiamo proprio andare.-Mi prese per un polso e cominciò a tirarmi.
-Aspetta Lucia, perchè dobbiamo andare, ancora è presto.
-No, invece è molto tardi, fidati.
Gridai un ciao a Light sperando che mi sentisse, ebbi la conferma quando accennò un saluto con la mano.
Appena uscite, salimmo su un taxi.
-Ma perchè c'e ne siamo andate così presto?, adesso è mezzanotte!.
-Mi spieghi che stavi facendo?.- mi chiese seria in volto, senza guardarmi e con voce secca.
Rimasi spiazzata dalla sua domanda:-Che vuoi dire?.
-Sai benissimo cosa voglio dire.
-No non lo so.
Sbuffò:- Stavi cercando di rimorchiare con quello? Che ti è saltato per la testa? Ti sei già dimenticata di GD? Con conta più nulla?.
-Come puoi dire una cosa simile, certo che non lo dimenticato, e poi io non stavo rimorchiando con nessuno.
-AH NO?.
-NO! dopo che ho bevuto un drink, Light mi ha offerto il secondo giro e... .
-E adesso vi date anche del tu?.
Feci finta di non sentire:- e ci siamo messi a parlare, non credo di aver tradito qualcuno, no? E poi scusa, da che pulpito viene la predica, non eri forse tu quella che fino a cinque minuti fa ballava accanto a quei ragazzi?.
-Io non ballavo con loro, erano loro vicini a me, io li ho ignorati.
-Si certo come no.
Mi lanciò uno sguardo inceneritore e io la ignorai girandomi dall'altro lato, a guardare fuori dal finestrino, la mia amata Seoul.
Arrivate scesi dall'auto senza neanche guardarla, come poteva pensare questo di me, che mi conosce da una vita?.
Appena entrammo a casa mi diressi subito in bagno, ma lei mi richiamò.
-Agata, sai che odio litigare, e solo che vederti con quello mi ha lasciata spiazzata, insomma, non potevo credere che ci stessi provando, dopo che avevi finalmente l'uomo che amavi accanto, capiscimi, da amica dovevo intervenire..., dimentichiamo tutto?.-all'inizio rimasi ferma ad assimilire le sue parole, poi corsi ad abbracciarla, avevo la migliore amica al mondo, come potevo arrabbiarmi con lei? le volevo troppo bene.
-Ok, dimentichiamo tutto.
Mi abbracciò e poi ci preparammo per andare a dormire.
Prima di chiudere gli occhi, e far entrare un altro giorno, guardai il display del mio telefono, stranamente non c'era nessun messaggio, chissà come mai.
Feci spallucce: "sicuramente non avrà avuto tempo e si sarà addormentato dimenticandosi del messaggio".
Cercai di farmi credere che avessi ragione e mi addormentai.
 
 
TANTO IN RITARDO, LO SO, MA L'ISPIRAZIONE CON QUESTO CALDO SCARSEGGIA, E PER FARMI PERDONARE, ANCHE DOMANI METTERO' IL CAPITOLO *CERCA DI CREDERCI ANCHE LEI* KMQ............., COM'E' QUESTO CAPITOLO? VI E' PIACIUTO? RECENSITE, FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE, ACCETTO ANCHE QUELLE NEGATIVE.
ULTIMA COSA, RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE MI STANNO SEGUENDO E CHE LEGGONO QUESTA FF, SIA CHI RECENSISCE, SIA CHI PREFERISCE SOLO LEGGERE, VI VOGLIO BENE!! *^*
ADESSO VADO! *SI ECLISSA* YUMUSEYOOOOOO!! :D *ECO! XD*

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Capitolo 15
*** L'imbarazzo ***


- CAPITOLO 15 -

L'IMBARAZZO


I raggi del sole colpirono il mio viso, e mi fecere svegliare.
Mi stiracchiai e guardai subito il display del telefono, erano le sette, nessun messaggio, cercai di non farci caso.
Quella mattina decisi di uscire e andare a comprare la colazione nel bar vicino casa mia, cosi indossai una magliettina insieme ad una camicetta scozzese, degli shorts di jeans e le solite converse, inoltre non svegliai Lucy perchè sapevo che se lo avessi fatto, dopo la serata di ieri, mi avrebbe picchiata!.
Uscì, e stranamente mi sentivo felice, quasi quasi ero vicina dal fischiare!
Il cielo limpido, il sole caldo e avvolgente, poca confusione nelle strade, tutto tranquillo, un venticello fresco che sfiorava il mio viso e penetrava nella mia camicetta... .
Stavo benissimo, chiusì un attimo gli occhi assaporando quel momento, quando andai a sbattere contro qualcosa, anzi, 'qualcuno'.
Avevo perso l'equilibrio, stavo per cadere, quando delle morbidi ma anche forti mani mi presero per le braccia, aprì gli occhi che fino a poco fa non riuscì ad aprire per la troppa paura e mi ritrovai Light a pochi centimetri dal mio viso.
-...Ciao... .
Sgranai gli occhi.
Scappai dalla sua presa facendo qualche passo indietro.
-....Grazie.
-E di cosa?.
-Per avermi presa in tempo.
-Oh, bhe, prego.
-...Scusami ero distratta, avevo chiuso un attimo gli occhi e non ti avevo visto.
-No, tranquilla, anchiìe io ero distratto, ero troppo preso dall'assaporare questa stupenda giornata...- Alzò lo sguardo in sù guardando il cielo.
Lì guardai attentamente, era alto, magro, dinocciolato, ma si potevano comunque notare un po' i suoi muscoli dai suoi avanbracci scoperti, il viso ovale con lineamenti sottili ed eleganti, i capelli ramati che cadevano in grande ciuffo ribelle, labbra poco carnose ma rosse, gli occhi sottili e profondi...; Indossava una camicetta leggera bianca, con le maniche ritirate fino ai gomiti, jeans neri stretti che gli fasciavano le gambe lunghe e magre, scarpe in tinta con la camicia.
Quando notò che lo stavo fissando, mi lanciò uno sguardo ammiccante, mi girai rossa come un pomodoro:"Che fa? Ci prova?".
Si avvicinò di poco:- Dov'eri diretta di così buon umore? dal tuo ragazzo?- Disse il tutto allegramente, ma con una strana luce negli occhi...
Inoltre mi fece ricordare di Ji, e la mia felicità svanì all'istante, ricordaì che ancora non mi aveva nè chiamata, nè cercata, forse dovevo farlo io?...
Lasciai i pnsieri da parte e risposi con un leggero no, speravo che finisse lì il discorso, ma non fu così.
-Non hai il ragazzo? com'è possibile, sei troppo bella per non averlo!- Disse il tutto con quel suo sorriso ammiccante che continuava a darmi una punta di fastidio.
-certo che c'è l'ho il ragazzo, comunque stavo andando al bar qui vicino per comprare la colazione a me e alla mia amica.- Di certo non gli avrei detto altro riguardo JiYong.
-Posso venire con te? sai non ho ancora fatto colazione.
Rimasi leggermente spiazzata da quella domanda, e non sapevo se dire si o no, però in faccia non rilasciava niente di negativo, aveva un espressione rilassata e tranquilla, quasi felice... .
Improvvisamente scoppiò a ridere:- Ahaha, dovresti vederti, non mangio mica sai? Ahahaha!!.
-.... E va bene.
-Perfetto!.- Disse sempre felice.
Cominciammo a camminare, e l'imbarazzo mi assale, poi è lui a rompere il silenzio riempiendomi di domande su di me, sulla mia vita.
Io rispondo sempre con brevi risposte, perchè in realtà la mia mente era in altro luogo, ma cercavo di non farglielo notare.
Finalmente arivammo dvanti alla vetrina, appena entrai ordinai i cornetti, arrivarono dopo pochi minuti appena sfornati, lasciavano un odore buonissimo.
Appena uscì il portafogli una mano mi prese per il polso, alzai lo sguardo e vidi Light fare cenno di no con la testa e dirmi:- Pago io.
-No ma non de...- Posò un dito nelle mie labbra, arrossi appena, e ignorandomi pagò il tutto.
-Ti prometto che te li ridarò.- Di certo non volevo rimanere con dei debiti, stupidi quanto fossero.
-Ma di che parli, non devi darmi niente.
-Si invece, ieri il drink, e oggi questo.
-...Diciamo che l'ho fatto perchè mi stai simpatica, ok?- Mi guardò divertito ma anche curioso della mia risposta.
-...Ok!.
Appena uscì me li porse e, cominciando a camminare, mi chiese dove abitassi, ancora un po' spiazzata gli dissi l'indirizzo sussurrando, ma poi me ne pentì all'istante, avevo detto ad uno che avevo conosciuto neanche 24 ore fa dove abitavo: "Agata sei davvero una cretina senza speranze".
Arrivammo davanti al portone:- Sono stato bene con te, sei simpatica.
"Io invece per niente" -Anche tu lo sei.
Poi uscì un fogliettino e una penna, scrisse qualcosa su un foglio e me lo porse, appena lo lessi, vidi tanti numeri.
-E' il mio numero di telefono, così possiamo sentirci.- Poi si avvicinò al mio viso lentamente quanto pericolosamente.
"O no, ti prego."
Invece di posare le sue labbra sulle mie, le posò all'angolo sinistro della mia bocca, mi sentivo peggio di una statua.
Era un bacio sfiorato, leggero, ma che diede una leggera scossa ad entrambi.
Appena si allontanò, si girò e fece un cenno di saluto con la mano, l'altra nella tasca dei pantaloni, potei immaginare il suo fastidioso sorriso sghembo.
Entrai di corsa in casa, sbattendo la porta e appoggiando le spalle dietro, lasciandomi scivolare fino a sedermi a terra e mettere le mani nei capelli.
Da quanto ero così concessiva con tutti? Mi sono fatta accompagnare da uno che avevo appena conosciuto, e che non mi stava tanto simpatico, mi ha pagato i cornetti e mi ha quasi persino baciata!!.
Guardai il fogliettino, mi alzai e lo buttai dentro il cassetto.
Lucia intanto mi aveva raggiunta con un espressione preoccupata.
-Agata che è successo.
La guardai in faccia e poi senza rendermene conto dissi:- Non andrò mai più in discoteca!.
 
SOLO PER VOI QUESTO CAPITOLO, LO SO, NON HO MANTENUTO LA PROMESSA GIURO, MA NON E' STATA COLPA MIA! ç____ç COMUNQUE SPERO CHE QUESTO VI SIA PIACIUTO, FATEMELO SAPERE, MI RACCOMANDO, LE VOSTRE RECENSIONI MI RENDONO SEMPRE FELICISSIMA!! INFINE SCUSATE I MIEI ERRORI, ON L'HO NEANCHE RIGUARDATO.
CHISSA' COSA SUCCEDERA' ADESSO AD AGATA, SE VOLETE SAPERLO CONTINUATE A SEGUIRMI!! XD
P.S: (ANCHE SE GIA' LO DETTO! XP) RECENSITEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!
 
 
 

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Capitolo 16
*** La scoperta ***


- CAPITOLO 16 -

LA SCOPERTA

 
Il resto della giornata passò tranquillo, cercai di dimenticare l'accaduto di stamattina andando a lavoro, ma appena tornai a casa, davanti al cancello, non potè non ritornare quella scena, feci una smorfia ed entrai.
Dopo aver pranzato, io e Lucy guardammo un film, e poi andammo a letto.
Come al solito aspettai fino a tardi un segno di JiYong, un messaggio, una chiamata perchè no, insomma qualunque cosa!, ma niente, non arrivò proprio niente, e dovetti addormentarmi con l'amaro in bocca, come tutte le notti d'altronde.
Quella mattina mi venne in mente di chiamarlo, ma non sapevo che fare, così mi ritrovai a fare avanti e indietro per la cucina con il telefono in mano, a volte esitavo (quando arrivavano le botte di coraggio) ma poi ci ripensavo e continuavo il mio avanti e indietro.
-Agata, mi stai facendo venire il mal di mare solo a guardarti.- Lucy era seduta davanti a me dall'altra parte del tavolo con in mano una tazza di caffè.
-Si, lo so scusa.- sempre nervosa mi sedetti al lato opposto, ma era come se qualcuno mi spingesse da sotto a rialzarmi, cominciai a sbattere un piede e dopo un po' non ce la feci più e mi rialzai ricominciando la passeggiata.
-Oddio Agata, neanche quando non stavate insieme non facevi così, chiamalo e finiamola qui, non puoi continuare così, sono giorni ormai che non fai altro che guardare quello stupido cellurare aspettando qualcosa, fallo tu il primo passo, dopo tutto, fino a un paio di giorni fa ti scriveva lui, perchè non lo fai anche tu, ma forse sarebbe meglio chiamarlo!.
La guardai titubante, però aveva ragione, come sempre.
Il problema non era quello di chiamarlo, ma cosa avrei sentito, e se mi avrebbe parlato con voce strafottente, come se ormai io non gli importassi più e gli stessi sulle scatole?, Oddio, ero completamente nel caos più totale, non sapevo che aspettarmi, ma se non ci provo... .
Presi un respiro profondo, guardai per qualche secondo il display e composi il numero, infine portai il dispositivo all'orecchio, la mano tremava, aspettai, pentendomi sempre di più di quello che stavo facendo... .
-Pronto?.
Esitai un attimo:-JiYong, sono io Agata.
-Amore ciao, che bello sentirti.
Mi rilassai sentendo quelle parole.
-Ti disturbo, sai siccome non ti sei fatto più sentire, ecco... .
-Si scusa amore, il lavoro mi sfinisce e non ho mai tempo, comunque non mi disturbi tranquilla, ero in pausa da un intervista- Dalla voce trapellava la fretta.
-Ah, capito, come va lì?.
-Bhe, il tuor sta andando alla grande, i palazzetti sono sempre strapieni e abbiamo guadagnato molto, abbiamo anche pensato di dare la maggior parte dei guardagni in donazione-.
-Che bella cosa, sono felice per te amore- Lo ero davvero, si sentiva dalla sua voce che era contento.
-Grazie, e poi con l'aiuto di CL, il leader delle 2NE1, stamo preparando qualcosa di bello, sorprenderemo tutti!.
Tornai subito seria ma non glielo feci capire:-Davvero? C-CL?, E-E cosa state preparando?.
-E' una sorpresa!, adesso però devo scappare, devo fare l'ultima parte dell'intervista, ci sentiamo presto, un bacio.
-Un bacio... .- Lo dissi sussurrato a vuoto perché lui aveva già chiuso.
-Allora, che ti ha detto?
Risposi guardando un punto indefinito:-Niente di che, stava lavorando, e il tour va a gonfie vele.
-Allora perchè quella faccia?.-Adesso era vicino a me.
Perchè, che faccia avevo? Non volli immaginare e cercai di fare un sorriso, anche se forzato:-No, niente tranquilla.
Andai a passo spedito in camera mia, chiusi la porta e appoggiai la schiena chiudendo gli occhi e facendo un respiro profondo, poi mi buttai sul letto a pancia all'aria con braccia e gambe distese.
Ripensai a quello che ha detto: "Con l'aiuto di CL, il leader delle 2NE1, stamo preparando qualcosa di bello! Sorprenderemo tutti!"... Che stava succedendo?.
La curiosità prese il sopravvento e corsi alla scrivania accendendo il portatile, mi collegai su Google e digitai 'BIGBANG ALIVE TOUR 2012 IN GIAPPONE'.
Comparvero tantissimi siti e video del loro tour, pezzi e fancam, alcuni li guardai e mi ritrovai a ridere quando facevano gli stupidi, e ha commuovermi quando cantavano, ma non era questo ciò che stavo cercando, così digitai ''CL e GDragon",  comparvero 67.200.000 risultati, rimasi scioccata a vedere quel numero, cominciaia a vedere foto, montaggi, disegni dove li ritraevano, finchè non vidi una foto di loro abbracciati pubblicata in internet da poco..., mi pietrificai davanti allo schermo, poi quando presi lucidità un'idea mi frullò in testa, sapevo che se l'avessi messa in atto mi sarei fatta ancora più male, ma dovevo andare in fondo a questa faccenda, così cominciai a guardare nei vari siti e video su di loro, ho scoperto che le VIPs li chiamavano SKYDRAGON, ed io non l'avevo mai saputo, perchè mi ero sempre limitata ad ascoltare la sua bellissima musica, non a scavare nella sua vita privata.
Trovai il video di un'intervista caricata da poco, sicuramente era quella a cui aveva partecipato JiYong mezz'ora fa, cominciai a guardarla, come al solito erano bellissimi e divertenti, JiYong era stupendo ed elegante, appena lo vidi il mio cuore perse un battito, cominciarono a rispondere a tante domande, durò davvero tanto quell'intervista, finchè il conduttore fece una domanda a GD che incuriosì anche me...:
'Allora G-Dragon, abbiamo saputo che tu e CL state preparando qualcosa per il prossimo concerto, anticipazioni?'.
'Mi dispiace, ma non posso dire niente, vedrete tutto sabato'.
'Capisco, ma potresti dirci perchè proprio CL?'.
'Bhè, CL è la leader delle 2NE1 ed io sono un leader, quindi ho deciso lei perchè è il leader'- si fece scappare una risata.
'Mah.. che rapporto c'è fra di voi?'- Il conduttore era molto teso.
GD Non rispose subito..., perchè?: 'Bhe, fra me è CL... c'è davvero un bel rapporto, è... speciale, siamo in sintonia, mi piace stare con lei!'.
Perchè tutto ad un tratto mi sentivo rotta in mille pezzi? non sentivo le braccia, e il petto bruciava..., chiusi il video, presi un respiro profondo, mi accorsi che era passata un'ora buona, alla fine decisi di spegnere tutto, non c'è facevo più, quel video e tutte quelle immagini frullavano imperterrite mella mia mente, e non volevano sentirne di uscire, le sue parole non smettevano di rimbombare nelle mie orecchie, la testa era in fiamme, mi buttai di nuovo nel letto e, prendendo un cuscino, lo strinsi così forte stringendo anche gli occhi chiusi, che dopo un po' mi senti le dita indolenzite.
Sò quanto sia bella CL, conosco le 2NE1, amo anche alcune loro canzoni, e ho sempre invidiato la sua bellezza e prefezione, quei suoi lunghi e biondi capelli, le sue labbra perfette, il suo viso bellissimo, il suo corpo da urlo..., e io? io in confronto ero da buttare, non avevo una bella chioma bionda, non avevo delle labbra carnose come le sue, non avevo un corpo statuario, ero tutto il contrario, capelli corvini, corpo magro e debole al confronto.
Mi sentivo così inutile, com'era possibile che JiYong mi amasse davvero? Come poteva amare una come ME in confronto ad una come LEI?... Non lo sapevo neanche io.
Dopo un po' mi ripresi, dopotutto lui non aveva fatto ancora niente, quelle parole non significavano niente, e il mio cuore diceva di fidarmi:"lui mi ha detto di amarmi, e io gli credo, non devo farmi influenzare da quei video, loro sono amici, punto e basta", cercavo di convincermi, anche se con scarsi risultati.
Dopo un po' sentì bussare, mi sedetti:-Avanti.
Lucy aprì piano e mi guardò con un espressione alquanto preoccupata:-Agata, e da un ora che sei qui dentro, sicura di stare bene? Io adesso devo andare a lavoro e volevo essere sicura che fosse tutto a posto!.
Gli feci uno dei mieie sorrisi più convincenti:-Si, tranquilla, stò benissimo, vai!.
Non sembrava molto convinta:-Sicura, se vuoi non...?.
-Ma che scherzi, vai!- Mi alzai e feci cenno con la mano di andarsene:-Starò in casa, farò un po' di pulizie, tu vai a lavoro, ci vediamo più tardi!.
-Come vuoi, ciaooo!!- gridò dirigendosi alla porta e chiudendosela alle spalle.
Sospirai rumorosamente guardando la porta in legno.
 
SCUSATE IL MIO RITARDO, MA NON HO AVUTO TEMPO PER AGGIORNARE, E SICCOME NON VOLEVO CHE VI DIMENTICASTE DI ME, ECCOMI QUI A METTERE QUESTO CAPITOLO UN PO' TRISTE, ALLORA VI PIACE? FATEMELO SAPERE MI RACCOMANDO!! ;D AL PROSSIMO, KOMAWO YUMUSEYOOOO!! :D
UN SALUTO SPECIALE A DIRECTIONER92, SENZA DI LEI CHE MI SPRONA A SCRIVERE, AVREI MOLLATO SIN DALL'INIZIO, TI VOGLIO BENE LUCY!!! *-* XD (SO CHE MI ODIERAI, MA IO TI LOVVO! XD)

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Capitolo 17
*** Il cambiamento ***


- CAPITOLO 17 -

IL CAMBIAMENTO


E adesso? Non avevo niente da fare, a quanto pare mi ritrovai a fare davvero le pulizie.
Accesi la radio facendo partire il cd "Talk That Talk" di Rihanna e comicia dal salone, spolverai e pulì il pavimento, cantavo e a volte ballavo, poi alla cucina e il bagno, infine le nostre stanze, quella buona a nulla di Lucia non si era neanche rifatta il letto tanto era pigra.
Mancava la mia stanza, la rimisi in ordine e spolverai in giro, mi sentivo senza pensieri, così tranquilla nonostante mi annoiassi a fare pulizie, sarà l'effetto della musica (?).
Spolverai la scrivania e aprì i cassetti per rimetterli in ordine, sistemato il primo aprì il secondo, ma un fogliettino tutto stropicciato attirò la mia attenzione, lo presi e stirandolo con le dita potei leggere il numero di telefono di Light, rimasi ferma a guardare quei numeri blu scritti in una calligrafia piccola e sottile..., Light... mi ero dimenticata di lui, non lo avevo ancora chiamato e una strana senzazione di colpa m'invase, forse era il caso di chiamarlo, ...ma anche no! Adesso non avevo voglia di compagnia, soprattutto di quella di un ragazzo, però questo non significava che non lo avrei chiamato, solo non lo avrei fatto adesso.
Presi il cellulare e copiai in numero, lo salvai fra i contatti scrivendo semplicemente Light e buttai il fogliettino.
Continuai con le mie pulizie, alla fine aprì la porta/finestra del salone, facendo entrare il po' d'aria e mi sdraiai a terra, distrutta, ma in un certo senso felice, perchè per un po' sono stata tranquilla a fare qualcosa di normale, in una normale circostanza. 
Improvvisamente il cellulare mi vibrò dentro alla tasca dei miei short e guardai leggermente sorpresa un messaggio di Lucy "ma non era a lavoro?".

"Scusa Aghy oggi non torno per pranzo, qui al negozio c'è troppa confusione e mi sà che dovrò rimanere qui fino a tardi, sorry! Un bacio e buon pranzo!".

Buttai la testa all'indietro, sussurrando un "perfetto", certo sarei rimasta sola, ma io non intendevo tutta la giornata!!!.
"E adesso?" Rimasi per un po' lì a terra inerme, poi mi rialzaie mi diressi in cucina per metter giù la pasta, alla fine dovetti mangiare sola e l'unica cosa che mi fece compagnia fu la monotona televisione, a cui naturalmente non prestai attenzione.
Finto di mangiare lavai i piatti, spensi la tv e mi sdraiai con nonchalance sul divano a guardare il soffitto.
Che strana vita era la mia, così piena di ostacoli, cosi incasinata, così veloce..., ero sempre stata convinta che più passavano gli anni e più il tempo si facesse veloce, che corresse, o forse ero io ha renderla veloce, forse correvo troppo con tutti..., forse ho corso troppo anche con JiYong, e se lui adesso non mi amasse più perchè avevamo corso troppo e fosse stufato? Bhe, non era da biasimare, ma io lo amavo ancora, e speravo con tutto il cuore che anche per lui sia ancora così, che questa lontananza non lo abbia allontanato da me solo fisicamente, volevo crederci con tutto il cuore.
Sbadigliai e portai la mano sulla bocca, solo allora mi accorsi di avere la guancia destra bagnata, avevo pianto e non me ne ero neanche accorta, che strano!.
Comunque non potevo rimanere tutta la giornata chiusa in quel buco, avevo bisogno di schiarire le idee, eh già, l'unico modo per non deprimermi era distrarmi e aspettare un ultima settimana prima dell'arrivo di JiYong, così finalmente i miei dubbi e le mie preoccupazioni sarebbero finite per sempre!.
Se ve lo state chiedendo, si, sono passate sue settimane dalla sua partenza, incredibile vero?.
Presi il cellulare che era sopra il tavolo e guardai la rubrica, purtroppo ero a corto di amici e conoscenti, gli unici che conoscevo erano i BigBang, Lucia e... e Light! Ci pensai un po', senza dargli peso a ciò che stavo per fare cliccai sul numero facendo partire la chiamata.
-Pronto?.
-Pronto Light...ehm..ti ricordi di me? Sono io Agata!.
Sentì sussurrare dall'altra parte un "e chi si dimentica", almeno credo, e poi rispose:- Certo, che bello sentirti, come stai?.
-Bene bene, sentiii.... volevo chiederti se...bhe...ecco... .
M'interruppe:- Volessi uscire? se è questo va bene! a che ora!.
Ma tu guarda questo...:-....facciamo alle 7?.
-Perfetto! So già dove potremmo andare.
-Davvero? Dove?.
-Non posso dirtelo, allora a dopo!.
-...A dopo, ciao!.- Chiusi la chiamata e posai il cellulare ai piedi del divano, se vi state chiedendo perchè ho detto le 7 era perchè avevo una piccola idea che mi frullava in testa ma a cui non ho mai dato peso... presto capirete, e se vi state anche chiedendo perchè lo avessi chiamato...bhe...non lo so neanche io!.
Corsi in camera e mi infilai un paio di jeans chiari e una maglietta, scarpe, giubbotto, presi le chiavi, il portafogli e il cellulare e uscì di corsa dall'appartamento, dovevo sbrigarmi.

******

Uscì dallo studio in fretta e furia, avevo il tempo di tornare a casa e prepararmi.
Arrivata lì corsi subito in bagno per darmi una rinfrescata e poi andai in stanza per indossare dei jeans stretti blu elettrico, converse nere e una camicetta a scacchi verde scura e nera, una collanina con una luna nera e un filo di trucco.
Mentre controllavo che non avessi dimenticato niente e mi guardavo allo specchio, notai di essere dimagrita, certo non mi dispiaceva, ma non capivo perchè visto che mangiavo normalmente e non facevo sport, comunque non gli diedi peso.
Vibrò il mio cellulare sopra il tavolo della cucina, un messaggio da Light: "Io sono qua sotto, tu sei pronta?".
"Sisi, sto scendendo".
Indossai il cappotto e la borsa a tracolla, spensi le luci e uscì di casa, arrivata fuori trovai Light appoggiato ad un'Audi coupè nera, per un attimo mi brillarono gli occhi, io adoravo le Audi!.
Appena mi vide uscire dal portone sorrise ma il suo viso divenne sorpreso neanche 5 secondi dopo.
-Hai..hai tagliato i capelli?.
-Eh si, volevo cambiare.- Già, adesso non avevo più quei lunghi ed ondulati capelli neri, no, adesso erano lisci e scalati, accompagnati da un grande ciuffo che copriva quasi il mio occhio destro, e lunghi fino alle spalle.
Continuava a guardarmi senza dire niente:- Che c'è, non ti piacciono?.
-Nono, anzi... .
-.........- *Silenzio alquanto imbarazzante*:-...Allora? Andiamo?.
-Oh si, certo.- Sembrò che si fosse risvegliato e mi aprì la portiera, salì, di dentro quella macchina era più bella che da fuori, i sedili in pelle bianca erano comodissimi, i vetri oscurati la rendevano misteriosa e tutto il resto, dallo sterzo al cambio, tutto, la rendeva elegante, direi che si abbina allo stile di Light.
La macchina partì, e il rumore del motore era inesistente, faceva uno strano effetto vedere le luci di Seul muoversi velocissime ma silenziose.
"Scusa se te lo chiedo"- Come al solito Light ruppe il silenzio:-Ma perchè hai chiamato proprio me per uscire? Certo, non è che mi dispiaccia, anzi, ma potevi uscire con la tua amica o, che ne sò, col tuo ragazzo!.
"Ma perchè me lo ha chiesto?" pensai esasperata:- La mia amica oggi starà al lavoro fino a tardi, e... il mio ragazzo...è fuori per lavoro.- abbassai lo sguardo.
-Aah, ora capisco, scusa.
-E di cosa?- Gli feci un sorriso gentile:- Comunque ancora non ho capito dove stiamo andando.
-Lo vedrai presto!.
Feci un finto sbroncio e lui scoppiò a ridere, una risata leggera, sonora, non potei trattenermi dal fare un sorriso anche io, alla fine ci ritrovammo a ridere come due dementi, ormai senza più un motivo preciso.
Man mano che passava il tempo, vedevo le case diminuire, e molto più verde farsi strada, arrivammo davanti ad un grande cancello verde, fin troppo familiare...
-Perchè siamo in questo parco?- Lo conoscevo, una volta ci ero passata davanti, sapevo che da li passava anche un piccolo tratto del fiume Han, Light mi aprì la portiera facendomi scendere:-Bhe, volevo fare una passeggiata qui.
Entrammo e cominciammo a passeggiare lungo il sentiero.
Quel parco era bellissimo, tantissimi alberi e vegetazione, tanti fiori ognuno con colori particolari, ad alcuni non riuscivo neanche a dare un nome, il silenzio era così rilassante, si poteva solo sentire il rumore della corrente del fiume, tanti lampioni pittoreschi illuminavano il sentiero dove man mano cominciavamo ad allontanarci per avvicinarci alla riva e continuare a passaggiare, io mi strinsi ancora di più nel mio lungo cappotto beige, a settembre la sera faceva davvero freddo.
-Sai, ogni volta che mi sento solo oppure ho bisogno d'ispirazione, mi rifugio qui a pensare e rilassarmi, è un parco poco affollato, molto tranquillo.
-Ispirazione?- Chiesi curiosa.
-Si, sono uno scrittore.
-Davvero? e che genere di libri scrivi?
-Bhe, sono ancora "emergente" per'ora scivo romanzi fantasy o d'amore.
-D'amore? - non ero una gran fan di quel genere di libri.
-Già, ma non scrivo storie sdolcinate come starai sicuramente pensando, le mie sono misteriose, con difficoltà ed ostacoli, ma anche passionali.
-..Uao, mi piacerebbe leggerne uno.
-Se vuoi te ne posso regalare uno.
-Eh no, mi hai già fatto tanti regali, lo cercherò io.
-...Sei sicura'.
-Assolutissimamente! Quale mi consigni?.
-Bhe... ti consiglio di leggere THE BLOOD MOON, sempre se ti piacciono le storie sui vampiri.
-Ecco, di quel genere di libri sono un'appassionata, ti prometto che lo leggerò e ti darò la mia opinione.
-Ahahah, Ok.- sghignazzò.
-....E come è incominciato tutto? Insomma, questa passione per la scrittura!?.
-Bhe, non saprei dirtelo con precisione, diciamo che c'è l'ho sempre avuta nel sangue questa passione, da piccolo leggevo di tutto, anche libri difficili per la mia tenera età, e col tempo mi sono cimentato nella scrittura, naturalmente i miei genitori mi hanno aiutato ad arrivare dove sono ora, soprattutto mia madre, mi ha sempre sostenuto ed aiutato nei miei momenti critici, non so cosa farei senza di lei.
Ascoltaì il tutto affascinata, ma anche un po' malinconica, da quanto non sentivo la mia famiglia?:- Sei fortunato!- Dissi accennando un sorriso, i miei dubbi su di lui cominciavano pian piano a sparire, cominciavo a credere che lui fosse davvero un bravo ragazzo, forse un po' sfrontato, ma chi sono io per giudicare? e poi lo conosco solo da pochi giorni.
-Lo so!- sussurrò, mise le mani in tasca e poi sospirò chiudendo gli occhi e continuando a passeggiare accanto a me, con la testa all'indietro e un sorriso angelico stampato in volto.
"Che tipo strano" pensai divertita e facendo nascere un sorriso sul mio volto.

ECCHIMEEEE *TA DAAANNN*  AGATA STA CAMBIANDO, FORSE STA DIVENTANDO PIU' MATURA *-*, O FORSE PIU' DEPRESSA (?), VI E PIACIUTO?? *INCROCIA LE LE DITA* MI RACCOMANDO FATEMELO SAPERE, VIENE ACCETTATA QUALSIASI RECENSIONE *SEMBRA DI ESSERE ALL'UFFICIO POSTALE*, IN QUESTO PERIODO SONO LEGGERMENTE FISSATA CON LE CANZONI DI RIHANNA, IN QUESTO MOMENTO STO ASCOLTANDO SKIN (PER LA 65561856184561845614564561 VOLTA), MA TANTO A VOI NON INTERESSA! .____. ADESSO VADO, MI RACCOMANDO RECENSITE CHE VOGLIO SAPERE IL VOSTRO PARERE! ;D KOMAWO YUMUSEYOO!!!!! :D


 


Questa che vedete qui accanto è la "nuova Agata", vi piace? secondo me assomiglia a l'Agata della foto precedente, secondo voi? fatemi sapere!!! #LOL





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Capitolo 18
*** L'amico ***


- CAPITOLO 18 -

L'AMICO


-E' un posto bellissimo, ci ritornerò!.- Dissi a Light mentre tornavamo in macchina.
-Sono felice che ti sia piaciuto, che ne dici se adesso andiamo a mangiare qualcosa?.
-Ok.
-Allora non salire in macchina.
-C-cosa?.- Rimasi spiazzata.
-Tranquilla! Quando capirai che non ho intenzione di ucciderti? E respira, prima che mi svieni qui!.- Scoppiò a ridere.
Non mi ero accorta di aver trattenuto il fiato:-Non penso che tu voglia uccidermi, ma... a volte mi lasci spiazzata!.
-Vizio di noi scrittori.
Feci una faccia alla poker face.
-...Che c'è?
-...Lascia stare.- Si vedeva che stava facendo il finto tonto, a stento tratteneva le risate.
-Comunque, conosco un posto qui vicino molto carino, andiamo a piedi tanto non è lontano.
-...Ok!.
Cominciammo ad incamminarci sul marciapiede, parlando del più e del meno, guardai nel display l'orario, erano le 20:45,  com'era volato il tempo dentro quel parco, gli dedicai un'ultima occhiata prima di girare l'angolo.

******

-Quindi il posto carino era il camion dei panini?.- Gli chiesi trattenendo le risate, mentre prendevo il panino.
-Ahaha, si, scusa se non è delle tue aspettative, e poi fanno ottimi panini qui!.- Disse convinto.
-Allora assaggiamo.- Addentai il panino, e devo dire che era molto buono.
Light aspettava curioso un parere:-...Allora?.
-Mmm... non è male.
-Dai dillo che ti piace!.
-Per caso ho detto che fa vomitare? No, quindi può bastare.- Addentai un altro pezzo, intanto passeggiavamo per tornare dove avevamo lasciato la macchina.
-Sei una tipa testarda, tu!.
-Si è uno dei miei tanti difetti, ma se vuoi essere mio amico devi abituarti!.
-Io penso che invece non sia un difetto dopotutto!.- Sembrava convinto di ciò che diceva.
Lo guardai un po' prima di rispondere:-Sei uno scrittore ma non sai riconoscere un difetto in una persona?.
Scoppiò a ridere:- Vabbè lasciamo stare! Ahaha!.
Arrivati un macchina partì, per un po' non parlammo, ma stavolta interruppi io quel silenzio.
-Posso accendere la radio?.
-Certo!.- Fece un dolce sorriso.
-Vediamo cosa stavi ascoltando...- Feci partire il cd, ed una musica tranquilla, leggera invase la macchina.
-Ma questa... è Bella's Lullaby, del film di Twilight!.
-Si esatto, vedo che anche a te piace la musica classica.
-E i vampiri.
-Ahah, questo lo sapevo.
-Ahaha, lo so.
Gi guardammo un attimo negli occhi e scoppiammo a ridere.
-Sei bravo a portare la macchina, anche se ti distrai un attimo, non perdi il controllo.
-Grazie, ma se sono bravo devo tutto a mio padre!.- Disse fiero.
Finita la canzone, ne iniziò un'altra, Claire de Lune, adoravo quella canzone ma sinceramente volevo sentire qualcosa di più movimentato.
-Ti dispiace se... .
-No no, fai pure.
Presi la custodia dove teneva tutti i cd e guardai le copertine una ad una, finchè ne trovai una che non mi aspettavo proprio di trovare.
Mi soffermai a guardare la copertina dell'ultimo cd dei BIGBANG, seguendo lentamente con le dita il simbolo blu, Light se ne accorse.
-Ti piacciono i BIGBANG? Sai anche a me, hanno talento, vuoi ascoltarlo?.
-...No no, stavo solo vedendo la copertina perchè....mi era sembrato di aver visto questo simbolo da qualche parte, tutto qui.- Feci un sorriso forzato.
-Ah, capito.- Torno a guardare concentrato la strada, mentre io tornai a vedere i vari cd.
Non volevo dire a Light il legame che c'è fra me e i BIGBANG (soprattutto sul loro leader), perchè...avevo paura che la nostra "amicizia", perchè per me ormai era un amico, potesse rovinarsi, senza dargli neanche il tempo di crescere, col tempo, quando la nostra amicizia sarebbe diventata più forte, glielo avrei detto, ma adesso no, proprio no!.
Trovai il cd di Rihanna:- Anche a te piace?.
-Tanto, soprattutto gli ultimi due cd che ha fatto.
-Di la verità, ti piace di più lei vero?.- Lo stuzzicai col gomito.
Diventò tutto rosso:- Bhe lei è una ragazza bellissima, ma mi piace di più la sua voce.
-Certo... .- Sghignazzai.
-Devi metterlo o no?.- Qunat'era buffo quando arrossiva.
-Si, aspetta.- Sfilai il cd dalla copertina e lo inserì in radio, passai subito alla numero 2, Where Have You Been, all'inizio l'ascoltavamo, dopo neanche due minuti, ci ritrovammo a cantarla a squarciagola, io riuscivo a cavarmela, ma lui era peggio di una campana, ogni volta che apriva bocca, scoppiavo a ridere, e lui con me.
-Wheeree havee youu beeeeenn.
-Ahahahahhahahahaha, oddio Light, basta, ahahahahahaha!.- Mi faceva male anche la pancia dalle troppe risate.
-Ma perchè? Sono bravo io, forse più bravo di Rihanna.- Lo disse con una tale convinzione, che mi fece scoppiare di nuovo a ridere.
-Ahahahahaha, sisi, come no.- Gli dissi facendo la finta seria e dandogli una pacca in spalla, lui mi fece un broncio e io non poi trattenere ancora le risate.
Arrivati davanti al portone spense la macchina, e mi sentì stranamente triste, la bella serata era già finita, ma sono stata bene, Light è davvero un amico.
-Eccoci arrivati, ti sei divertita?.
-Si, e tanto, grazie Light!.
-E di cosa!.- Mi scompigliò i capelli:- Però me la togli una curiosità?.
-Vai spara.- Dissi mentre mi giravo verso di lui curiosa.
-Perchè ti sei tagliata i capelli e hai voluto uscire? Cioè non fraintendermi, sono solo curioso.
"Ma come fa a capire tutto?" Penso leggermente sorpresa, ma mi riprendo subito:- Bhe, volevo uscire perchè avevo bisogno di svagare, stò sempre a casa e a lavoro, e volevo vedere qualcosa di diverso.
-Capisco, bhe è comprensibile, e i capelli?.
-Volevo darci un taglio, troppo lunghi portano fastidio.- Non è vero, sono bellissimi lunghi, o no, modalita rimpiangoimieicapellilunghi ON*. 
-Ah, ok.- Non sembra molto convinto.
Guardo di nuovo il display, erano quasi le 23, era meglio rientrare.
-Grazie ancora per la bellissima serata.- Feci per scendere, ma Light mi trattenne per un braccio, sussurrando un 'aspetta', mi girai un po' sorpresa e notai che era di nuovo imbarazzato.
-Senti...ehm...che ne dici se.... lo rifacciamo? Cioè se usciamo....di nuovo?.
-Certo!.
-Ok!.- Mi lasciò lentamente il polso, e io chiusi lo sportello, mi dedicò un gran sorriso:- Allora ci sentiamo, notte.
-Buonanotte.- aspettò che entrassi e poi ripartì.
Salì le scale e aprì la porta, ma mi venne un colpo quando mi ritrovai davanti una Lucia più che arrabbiata.
-Tu adesso mi dici dove sei stata, capito?.
Non mi fece rispondere che mi mise una mano in bocca e mi fece entrare, cominciò a sclerare:- Ti sei tagliata i capelli? Dio stai benissimo, prchè non mi hai detto niente?.
-In realtà l'ho fatto sul momento!.
-Sono bellissimi, ma mi mancheranno i tuoi capelli lunghi.
-Ah tanto poi ti abitui, e poi ricresceranno.
-Comunque.- Ritorna seria, stò prendendo in considerazione l'idea di scappare:- Ancora non mi hai detto dove sei stata! Non hai lasciato neanche un biglietto.
-Si scusami, e che ero di fretta, perchè...ehm...ecco....sono stata con....Light in giro.
-Cosa? Con Light?.
-Si!, Mi sono divertita con lui oggi..
-Contenta tu, a me quello non convince.
-Ma se neanche lo conosci?.
-Perchè tu si? Ora perchè ci sei uscita non significa che sai tutto di lui.
-Vabbè lascia stare, per me è un bravo ragazzo, comunque, com'è andata la giornata?.
-Ahh, non me ne parlare, la gente era intrattabile, quando sono tornata ho dovuto prendere un'aspirina.- Si sdraiò sfinita sul divano.
-E cosa hai mangiato?.
-Una pizzetta a pranzo e poco fa una cipollina.
-Hai fame? se vuoi ti preparo qualcosa!.
-Nono, tranquilla sto bene così.
-...Va bene, io vado a dormire.- Detto questo entrai in camera gridando un buonanotte che venne ricambiato, feci una doccia veloce e andai a letto, mi addormentai subito tanto ero sfinita.

NON VE LO ASPETTAVATE VERO????? SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE UN GIORNO DI SEGUITO *FESTEGGIA* E SAPETE PERCHE'? PERCHE' D'ORA IN POI CERCERO' DI AGGIORNARE TUTTI I GIORNI!!!!!
LA STORIA E' A META', E TRANQUILLI ANCORA CI SARA' TANTO DA VEDERE, SPERO NON ABBANDONIATE PROPRIO ORA!!!!! ç____ç
COM'E' QUESTO CAPITOLO? VI E' PIACIUTO? FATEMELO SAPERE CON UNA RECENSIONE, VOGLIO SAPERE COSA NE PENSATE, SE NE VALE LA PENA CONTINUARE O NO, CONSIGLI E RECENSIONI NEGATIVE VENGONO ACCETTATE!!! ALLA PROSSIMA! YUMUSEYOOO!!! :D






O pensato fosse giusto farvi vedere Light/JunHyung (quando penso a Light mi viene in mente JunHyung! XP) vi piace? (ma che domande, è JunHyung! *cretina*) adesso vado!!! #LOL

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Capitolo 19
*** Il nuovo arrivato ***


- CAPITOLO 19 -

IL NUOVO ARRIVATO

La monotona e fastidiosa sveglia del telefono mi fece ritornare alla realtà, cercai d'ignorarla ma dopo pochi secondo sbuffai e lo presi con rabbia.
Stavo per scaraventarlo a terra, quando mi accorsi di qualcosa di strano comparso nel display.
-Oh merda!.
Una chiamata persa, e non una qualunque.
-Oh merda, merda, MERDAA!!.
Mi alzai dal letto presa dal panico, JiYong mi aveva chiamata, ed io, come un emerita sfigata, non ho sentito la suoneria stanotte.
La porta della mia camera si aprì e trovai Lucia in pigiama con i capelli a pazza e sguardo assassino che più assassino non si può.
- Che.cacchio.hai.da.GRIDARE? Sono le sette ed io vorrei dormire, e non sentire te che ripeti con una menomata MERDA, non credi?.
Dire che ero spaventata era poco:-....Ehm...scusa Lucy...e che...JiYong mi ha chiamata e io non gli ho risposto... .
Sembrò calmarsi:-Davvero? E adesso?.
-Non lo so, so solo che sono una sfigata.
-No, non lo sei.
-Si che lo sono.
-Bhe...forse...giusto un pochettino.- con il pollice e l'indice segnò uno spazio ristretto.
-... come sei brava a consolare tu!.
-Si, lo so.- Disse con un sorrisino stampato in faccia, chiudendosi la porta alle spalle.
Sbuffai e mi alzai per prepararmi alla giornata, lunedì! Odio i lunedì!, Ma c'era la parte positiva, e cioè che sarebbe stata l'ultima settimana senza JiYong.
Però avevo un brutto presentimento!.
Feci colazione, mentre Lucy usciva per andare a lavoro.
-Allora io vado, a stasera!.- Mi diede un baciò nella guancia.
-A stasera.- Feci un cenno con la mano.
Di nuovo sola, che paranoia!.
Finito di fare colazione lavai la tazza e andai in stanza per vestirmi, optai per dei jeans blu scuro, una felpa con stemma americano e sneakers bianche, presi gli auricolari e il cellulare e uscì.
Come al solito in strada c'era molta tranquillità, cosi comincia a camminare senza una metà precisa, mettendo le cuffie e facendo partire Beautiful Night dei BEAST, mentre l'ascoltavo facevo qualche movimento che conoscevo e la canticchiavo, non vi dico le occhiate che i passanti mi dedicavano, ma io le ignoravo.
Camminando per le strade affollate di Seul, notai un negozio di animali, curiosa guardai in vetrina, e fu li che lo vidi, un batuffolino bianco che appena mi vide cominciò a scodinzolare: "Ma quant'è carino!".
Senza pensarci due volte entrai e lo presi, ne approfittai anche per comprare un guinzaglio e del cibo, uscì con la busta nel braccio e il cagnolino che mi leccava felice la guancia.
-Ahahaha, ma quanto sei tenero, ma adesso come ti chiamo? Mmm....vediamo....che ne dici di....Fufi?.
Il cagnolino smise di leccarmi la faccia, no, non gli piaceva.
-No eh? Beh, non hai tutti i torti....Holly? "Ma che razza di nome è!" pensai, quanta immaginazione avevo!.
Il cagnolino stavolta inclinò la testa.
-Hai ragione, fa schifo.....e se ti chiamassi Aki? Ti piace?.
Il cagnolino cominciò ad abbaiare ed a scodinzolare, poi mi leccò di nuovo il viso.
-Ahahaha, ok, d'ora in poi ti chiamerai Aki!, Adesso ti porto un po' a spasso e poi ti faccio vedere la tua nuova casa, anche perchè poi devo andare a lavor... .
O no, avevo dimenticato un piccolo particolare, anzi, un GROSSO particolare... LUCIA ODIA I CANI!.
"O no, e adesso?"
-... E chi se ne frega, si abituerà! E poi sei così dolce e carino, non credo farà casino per una piccola palla di neve.- Dissi rivolta al cagnolino accarezzandolo.
 

******

-COS'E' QUESTA...COSA?.
"Ecco, lo sapevo".
Lucia era tre metri lontani da noi, dietro al divano, che puntava un dito contro Aki.
-Questa COSA ha un nome, e cioè Aki, e starà con noi, quindi abituati!.
-Io abituarmi a quella cosa, scordatelo, non succederà mai!.
-Troppo tardi, e poi guarda quant'è puccioso!.- Glielo misi davanti e le fece un saltò all'indietro.
-Non avvicinare quella cosa...-
-Aki.-la interruppi calma.
-Come cavolo si chiama, da me, capito?, Mai più!.
Sbuffai:- Dio quanto la fai difficile.
-Io difficile? Per caso lo hai fatto apposta? Che ti ho fatto?.
-Niente, non te lo fatto apposta! Stamattina l'ho visto e non ho potuto resistere.
-E a me non ci hai pensato?.
-Lucy calmati, ti stai comportando come una bambina, invece perchè non accarezzi il nuovo arrivato e la finisci qui?.
-Scordatelo, e già tanto che non lo sbattuto fuori.
-Ma sei scema, poverino.-Lo strinsi a me:- E' un cane buonissimo, vedrai che non ti darà fastidio.
-E come la metti con i bisogni?.
-Mi occuperò io di lui tranquilla, tu non farai niente, ok? Però dai teniamolo, guarda i suoi occhioni.- Stavolta non glielo avvicinai troppo, solo di poco, in modo che lei potesse vedere che occhi dolci che aveva Aki, occhi che mi avevano rapita!.
Sembrò un po' sciogliersi:-...E va bene, teniamolo, ma promettimi che non si avvicinerà a me.
-Questo non posso garantirtelo al cento per cento, ma farò il possibile.
-...Ok.
-Evviva che bello, sei contento Aki?.- In risposta il cagnolino abbagliò.
-Adesso sparite dalla mia vista forza.
-Ahahaha, grazie.- L'abbracciai con un braccio.
-Sisi, ok, adesso basta, e fatti una doccia però, puzzi di quell'..Aki?.
-Si, visto già lo hai imparato.comunque, corroo!.
In risposta mi fece una linguaccia. 
-Ahaha, comunque, corroo!.

******

-Hai comprato un cane?.
-Si, si chiama Aki, devi vedere quant'è bello.
-E' maschio? Sai, te lo chiedo per Gaho.
-Si, ed è buonissimo, abbaglia pochissimo e non mi fa disperare.- Dissi felice mentre guardavo Aki dormire sopra i cuscini accanto al mio letto.
-Non vedo l'ora di vederlo, e di vedere te.
-...Anche io!.
-Manca un'ultima settimana, e finalmente torno, tu hai fatto la brava vero?.- Mi chiese JiYong in tono scherzoso.
-Ma che domande fai?...Certo!.
Stavolta ero riuscita a prendere la chiamata.
-Adesso vado, sicuramente devi essere stanca, è l'una lì e tu dovresti dormire.
-Si papà!.- Cercai di soffocare una risata.
-Brava bambina mia, ascolta sempre tuo padre.-Stette al gioco facendo una voce profonda, poi lo sentì ridere.
-No seriamente adesso devo andare, ci sentiamo.
-Ok, ti amo.
-Ti amo anche io.
Chiusi la chiamata e sprofondai fra i cuscini.
L'indomani mattina fu Aki a svegliarmi leccandomi tutto il viso, all'inizio l'avevo scambiato per JiYong (?).
Mi accorsi che erano le dieci, quando sentì bussare alla porta.
-LUCY APRI TU??.- nessuna risposta.
-LUCYYY??. - Ancora niente.
Sbuffando mi alzai e andai in camera di Lucy, lei non c'era: "Ah giusto sarà a lavoro, che scema!" pensai dandomi uno schiaffetto nella fronte.
Mi diressi alla porta e l'aprì con nonchalance, ma appena vidi chi c'era sulla soglia la richiusì subito e mi ci appoggiai di schiena.
-Light? C-che ci fai qui?.
-Ciao anche a te, comunque ti ho portato la colazione! Stavo andando al bar a prendere un cornetto, quando mi sono ricordato che ti piacevano anche a te, così te li ho portati.
-Ah..ok..dammi solo...2 minuti...ok?.
-Certo!.
Corsi in camera e indossai jeans e maglietta, per le calze fu difficile, dovetti saltellare per tutta la stanza, alla fine c'è la feci e mi misi le scarpe, mi diedi un'ultima occhiata e andai ad aprire la porta.
-Vieni entra.- Dissi con un sorriso stampato in faccia.
 
ECCOMI QUI A POSTARE! **
VI PIACE QUESTO CAPITOLO? FATEMELO SAPERE MI RACCOMANDO, NON VI GARANTISCO IL CONTINUO! U.U
C'E UN NUOVO ARRIVATO, AKI *CHE PUCCIO*, AGATA SI E' TROVATO UN NUOVO AMICO! (?), COMUNQUE VADO CHE HO FRETTA, MA FATEMI SAPERE, CONTO SU DI VOI, NE VALE LA VITA DELLA FF!! (?) YUMUSEYOOOO!!! :D




Aki amore mio!!! >.< *-*

 

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Capitolo 20
*** La posticipazione ***


- CAPITOLO 20 -

LA POSTICIPAZIONE

-Grazie.
Entrò e si diede un occhiata in giro.
-Scusa il disordine, ma la mia amica non vuole collaborare alle pulizie.
-No tranquilla.
"Fiuu, menomale che me ne sono accorta in tempo" pensai, come pigiama avevo solo una maglietta tre volte più larga di me ed una culotte, se si fosse accorto di com'ero vestita...oddio che figura!, Ma credo non se ne sia accorto in tempo,... credo! "Comunque adesso sono vestita!" mi feci scappare un risolino.
-Che c'è da ridere? Dai fai ridere anche me!.
-No niente tranquillo, ho pensato ad una cosa buffa di...della mia amica!.- SorrisoforzatoON*.
Improvvisamente si sentì abbagliare dalla mia camera, Aki uscì dalla mia stanza spingendo con la testolina la porta e corse verso Light abbagliando, arrivato ai suoi piedi cominciò ad annusarlo e dopo pochi secondi si alzò su due zampe appoggiando quelle anteriori alla gamba sinistra di Light e respirando con la lingua di fuori.
Light si abbassò e cominciò ad accarezzarlo:- E questo da dove salta fuori?.
-Lo preso ieri, si chiama Aki, l'ho visto solo in vetrina e lo preso.
-Solo? Come solo?.- Light si alzò con in braccio Aki.
-Si, c'era solo lui, tutto solo.- Allungai un braccio per accarezzare quella pallina bianca.
-Ma adesso non lo è più! che ne dici se adesso mangiamo, prima che i cornetti si raffreddino.
Seduti nel tavolo della cucina, mangiavamo e ridevamo, Light a anche rischiato di soffocare perchè gli era andato un pezzo troppo grosso di traverso!.
Anche dopo aver finito di mangiare continuammo a parlare, del più e del meno, delle aspettative di vita, insomma di tutto, e conobbi altri lati di lui ancora sconosciuti.
-Che ne dici se usciamo?.- Gli chiesi improvvisamente.
-Ok, ma... dove vorresti andare?.
-Tu segui me... .
-Ok! Vuoi portare anche Aki?.
-Mmm, forse e meglio di no, qui starà più al sicuro, lo porto più tardi a passeggio, vero Aki?.
In risposta il cagnolino abbagliò stridulo.
-Ahaha, sembra che capisca tutto.
-Già, ho trovato un altro amico intelligente!.- Dissi fiera.
-Un altro?.
-Si, perchè prima ho trovato te!.- ...Cosa ho detto? Non l'ho detto...Si l'ho detto, oddio, ma che mi prende oggi?!?.
Light si limitò a sorridermi dolce, presi le chiavi cercando di cancellare dalla mia testa quest'ultimo minuto, e uscimmo.
Camminando per la città, continuava a chiedermi dove eravamo diretti:- Tu non lo hai detto a me, io non lo dico a te!.
-Si ma tu ricatti non è giusto!.- Risi e misi le mani dentro le tasce del giubbotto:- Mi dispiace per te, ma dovresti essere più paziente, dopotutto sei uno scrittore, e tutti gli scrittori sono pazienti.
-Bhe, allora vuol dire che di fronte a te che ne uno diverso.- Disse in modo pacato.
Perchè avevo la sensazione che questa sua risposta abbia un secondo fine?.
Cercai di non farci caso, dopotutto oggi la mia mente non ragionava, chissà come mai, forse la chiamata di JiYong a mandato in tilt il mio cervello (?).
-Può darsì.- sussurrai.
-Hai detto qualcosa?.
-Nono, tranquillo.
Prendemmo una stradina e cominciammo a percorrerla, appena uscimmo le prime cose che si notarono furono un piccolo parco giochi, un bar ed una libreria, quest'ultima era il mio obbiettivo.
-Vieni.- Lo presi per mano e lo tirai verso l'entrata "Ma che sto facendo?" gli lasciai di colpo la mano, vergognandomi a morte del mio gesto, ma facendo finta di niente.
Non so se lui si era accorto del mio imbarazzo o no, comunque dopo pochi secondi fu lui a prendermi per mano ed entrare il libreria con me.
-Bene, eccoci qua, siamo venuti qui perchè vuoi un consiglio su qualche libro che vorresti comprare?.
-Bhe, in realtà, no, tu aspettami qui, intanto fai quello che vuoi, io torno subito.- Mi lasciò la mano e mi diressi dalla signora dietro al bancone.
-Scusi, saprebbe dirmi dove si trova il reparto per libri sui vampiri o cose varie?.- Dissi il tutto con voce abbastanza bassa per non farmi sentire da Light che era a pochi metri da noi.
-Si, vada là in fondo e poi giri a sinistra, si ritrovera di fronte ad una bacheca dedicata a questo genere di libri.
- La ringrazio.- Mi diressi a passo spedito nella direzione indicata dalla signora, mentre mi sentivo addosso lo sguardo interrogativo di Light.
Arrivata davanti alla bacheca, cominciai a cercare il libro.
-The blood moon, the blood moon.- Sussurravo mentre con il dito cercavo il libro di Light.
-ECCOLO!.- Mi sentì solo io lì dentro, alcuni si girarono a guardarmi allibiti, mentre altri fecero sssh con un dito davanti alla bocca:-Scusate.- Dissi mortificata.
Tornai dalla signora:- Prendo questo.
Mentre aspettavo che la signora finisse di scrivere alcuni dati sul pc, dedicai un occhiata a Light, che in quel momento era intento a leggere un libro di cui non riuscì a vedere la copertina.
-Ecco qui mia cara, torna a trovarci.- Mi porse una busta bianca.
-La ringrazio, buongiorno.
Tornai da Light che accortosi che avevo finito mi aspettava davanti all'ingresso.
Usciti fuori mi chiese cosa avessi comprato, presi il libro dentro la busta e glielo feci vedere.
-Non mi hai detto niente apposta vero?.
-Esatto, primo perchè me lo avresti pagato tu, e io non volevo, secondo perchè dovevo mantenere la mia promessa, e farti una sorpresa.
-Grazie.- Sussurrò prima di darmi un bacio sulla guancia.
Mi pietrificai ma tornai subito lucida.
-Adesso scegli tu il posto.- Cercai di spazzare via quella situazione alquanto imbarazzante.
-Mmm... ti va un gelato? Ma forse a settembre è strano.
-No, non è strano, per me va bene, però ci hai fatto caso che ogni volta che usciamo o ci incontriamo finiamo sempre per mangiare?.
-Ahahaha, si me ne sono accorto!.- Risi insieme a lui.
Mentre camminavamo nei marciapiedi, non si potevano non notare tutti i manifesti dei BIGBANG e del loro ritorno a Seul, mi facevano ricordare quanto poco tempo mancasse al suo arrivo, ma se una parte ne ero felicissima, dall'altro avevo un brutto presentimento, che provavo sempre a reprimere, anche se inutilmente.
-Come va con il tuo ragazzo?.- Mi chiese improvvisamente Light serio.
-Mmm...bene, ho parlato con lui ieri.
-Capisco, e scusa se te lo chiedo, non voglio intromettermi nella tua vita privata, ma quando torna?.
-... Questo fine settimana.
-Ah, capito.- Nessun sorriso sul suo volto, solo serietà.
-E che lavoro fa? Sai per lavorare all'estero... .-
-Ehm, diciamo che è abbastanza importante.
-In campo economico giusto?.
-Ehm...no,... artistico!.
-Artistico?.
-Ehm...si, comunque quanto tempo manca?.- Speravo con tutto il cuore che quella discussione finisse lì, incrociai le dita.
-Siamo quasi arrivati.
Girammo l'angolo e ci ritrovammo davanti ad un grazioso bar:- Aspetta qui, che gusto vuoi?.
-Cioccolato.
-Ok, torno subito.
Mentre aspettavo fuori, mi arrivò un messagio da GD, l'eccitazione salì alle stelle.
 
"Buongiorno amore, anche se in ritardo! -.-
Bhe, comunque, volevo dirti che c'è un cambio di programma, 
il concerto è stato posticipato, quindi si terrà stasera, 
il che significa che tornerò domani, non è grandioso? 
Non vedo l'ora di vederti e riabbracciarti di nuovo, a domani! 
Il tuo Oppa! <3"
 
Sarebbe tornato domani? Davvero?.
In quel momento volevo gridare dalla gioia, correre e dire al mondo quanto fossi felice.
Cercai di reprimere la mia smisurata felicità ma non il mio Si! di esultanza, anche se poi mi girai e mi ritrovai Light con due gelati al cioccolato in mano e viso interrogativo.
- Cos'è successo?.
-Oh...ehm..ecco...la mia amica Lucy ha....avuto una...PREMIAZIONE, si una premiazione, e mi ha appena mandato un messaggio.
-Ah sono felice per lei.- Fece un grande sorriso.
Quante bugie gli dicevo, non era giusto lui era sincero con me, io no.
Light mi porse il gelato e cominciammo ad incamminarci verso casa in silenzio, non eravamo di parole, soprattutto io, perché in quel momento la mia testa stava pensando a tutt'altro!
 
ANCHE SE IN RITARDO, ECCOLO QUI, IL CAPITOLO 20, GIA' VENTI CAPITOLI? UAO! *-*
PER LA FELICITA' DI MOLTE, GD STA' PER TORNARE *STAPPA CHAMPAGNE*.
ADESSO VADO, A DOMANI! YUMUSEYOO!
P.S.: MI PIACEREBBE TANTO SE LASCIASTE CON UNA RECENSIONE UN SEGNO DEL VOSTRO PASSAGGIO! <3
 

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Capitolo 21
*** La fuga ***


- CAPITOLO 21 -

LA FUGA


-Allora ci sentiamo.
Fu la frase che mi fece ritornare alla realtà, eravamo già davanti al portone, e solo allora mi accorsi che era sera.
-Certo, scusa, che ore sono?.
Prese il cellulare dalla tasca:-...Sono quasi le nove!.
-LE NOVE?. Ho saltato il lavoro..., e vabbè, comunque dovevo sbrigarmi.
-Si ma perchè... .- La sua voce scemò appena lo abbracciai.
-Grazie mille per la stupenda giornata ma adesso devo correre!.- Dissi staccandomi da lui e aprendo il portone.
Lo sentì sussurrare un buonanotte, ma non ne ero sicura, cominciai a salire come una furia le scale, mentre continuavo a pensare: "merda, merda, MERDA!", ok, ripeto trippi merda, ma quando ci vogliono, ci vogliono!!!.
Aprì la porta di fretta senza neanche chiuderla a chiave e accendere la luce e corsi davanti al televisore accendendolo, fortunatamente, c'era ancora il TG, mi tolsi il giubbotto e lo appesi senza staccare per un attimo gli occhi dallo schermo, accarezzandomi i fianchi mi sedetti sul divano appoggiando i gomiti sulle gambe e incrociando le mani, aspettando il concerto.
Ero cosi concentrata, che quando Lucia aprì la porta, saltai in aria.
-Lo hai saputo?.
-Si, TOP mi ha mandato un sms.
-Anche GD a me.
Di corsa appese anche lei il giubbotto e si sedette accanto a me, nella stessa posizione.
-Com'è andata oggi a lavoro?.- Gli chiesi senza staccare gli occhi dallo schermo.
-Ah, bene, poca confusione oggi, tu?.
-Ehm... bene..., bene.- Sussurrai alla fine.
Si girò per guardarmi:- E' successo qualcosa?.
"Glielo dico o non glielo dico" pensai, mi girai per guardarla, aprì bocca ma non uscì nessun suono.
-Allora?.
"Glielo dico... ma anche no!, Glielo dirò dopo."
-No, niente, solo c'era molta confusione e sono un po' stanca, tutto qui.- Mi girai tornando a guardare lo schermo.
Non sembrava molto convinta:- Sicura?.
-Sicurissima tranquilla!.- Dissi pacata.
-... Se lo dici tu!.- Anche lei si girò.
Per tutto il tempo stettimo in silenzio, nessuna delle due non sapeva cosa dire, non perchè mancasse un argomento su cui parlare, ma perchè eravamo molto tese nel vedere i nostri ragazzi esibirsi, anche se da uno schermo!.
Improvvisamente lo schermo diventò tutto nero, poi piano piano cominciarono a comparire delle luci, mentre un forte boato invase la stanza, ecco, ci siamo stà incominciando.
Vennero inquadrate 5 capsule, ognuna con i loro nomi, mentre ALIVE accompagnava il momento, poi le capsule si aprirono piano, e loro, immobili, tenevano in mano, appoggiati in viso, delle maschere d'ossigeno, appena la canzone finì, torsero le maschere dal viso, e avvicinarono i microfoni..., poi scoppiò l'inferno!.
Uscirono e cominciarono a cantare Tonight, Bad Boy, Fantastic Baby, ed altre, a volte si toglievano qualche indumento, facendo scoppiare le VIPs, oppure facevano i cretini, altre volte si buttavano l'acqua addosso, e altre volte ancora lanciavano anelli o qualche altro oggettino loro al pubblico, spesso salutavano o facevano faccie buffe alle telecamere, si avvicinavano alle VIPs facendosi toccare o anche scambiare due semplici parole.
Erano cosi solari sopra quel palco, che ballavano spensierati e con un sorriso a 32 stampato sempre in faccia, non ho mai visto degli artisti che amavano in modo così grande le loro fan.
Io e Lucy non facevamo altro che cantare a squarciagola tutte le canzoni e continuavamo a saltare per tutta la casa con la tv a tutto volume, fregandocene dei vicini, andavamo sul divano, in giro per casa, prendevamo qualche oggetto, come un cucchiaio di legno o un mestolo e li usavamo come se fossero dei microfoni.
Senza che c'è accorgemmo, si fecero quasi mezzanotte, e loro continuavano a cantare e a ballare come se fosse la prima:- Non si stancano mai!.- Dissi sorpresa mentre ci sedevamo svinite sul divano.
-Bhe, è tutta la vita che lo fanno, e noi lo sappiamo bene, ormai ci hanno fatto l'abitudine!.
-Già, spero non smetteranno mai.
Io e Lucy ci guardammo e poi cominciammo a fare corna con le dita in aria, poi scoppiammo a ridere.
Lo schermo diventò di nuovo tutto nero, poi comparve GD, da solo, sul palco.
Cominciò a parlare con le fan, e disse che sarebbe incominciato un esibizione "extra" dove lui avrebbe cantato con CL delle 2NE1 la canzone "THE LEADERS", da come sapevo questa comparsa di CL serviva anche per fare un po' di pubblicità per il nuovo album delle 2NE1.
La canzone partì ed entrò CL con un...come dire, tuta (?) nero aderente,calze a rete e scarpe vertiginose, una lunga coda e il suo solito e splendido sorriso.
Cominciarono a cantare, sporgendosi a volte verso i fan, oppure altre volte si guardavano.
Posso dirvi che ero "leggermente" gelosa?.
Continuando a cantare, stavolta erano uno di fronte all'altra, guardandosi intensamente fra loro, e facevano rap come se fosse una sfida fra loro, cominciavo ad avere un po' di nausea.
-Dove vai?.- Mi chiese Lucy sorpresa.
-Stò solo bevendo un po' d'acqua.
Andai in cucina e prendendo l'acqua in frigo la bevvi direttamente dalla bottiglia, si sentiva la canzone visto il volume altro, poi quando finì si sentirono i ringraziamenti di GD, e poi un boato fortissimo, forse il più forte della serata, leggermente curiosa posai la bottiglia e tornai subito in salone, ma trovai la tv spenta.
-Lucy perchè hai spento la tv?.- Aveva il telecomando dietro la schiena e il viso basso.
-...Forse è meglio se non l'accendi!.- In viso era scioccata, me che stava succedendo?.
-...Lucy, così mi spaventi, dammi il telecomando.
MI avvicinai per prenderglielo, ma lei lo allontanò, cominciavo ad innervosirmi, e dopo un paio di secondi riuscì a levarglielo dalle mani.
Corsi ad accendere la tv per vedere cos'era successo, buttando poi il telecomando sul divano,... non lo avessi mai fatto!.
Vidi la scena più incredibile, pazzesca e inaspettata da quando sono qui a Seul.
Le labbra carnose di CL che premevano forti su quelle di JiYong.
Senti il cuore morirmi dentro, non pulsare più, mentre un grande squarcio si apriva e comincia a sanguinare.
Sentì inprovvisamente freddo, tanto freddo, e l'aria mancare nei polmoni diventati pigri, avevo bisogno d'aria, di uscire, di non vedere più quella scena alquanto "ripugnante" dai miei occhi.
Senza neanche pensarci due volte corsi verso la porta e uscì di corsa, mentre dietro di me Lucia gridava il mio nome, ma non volevo tornare, non lì dentro, mai più!.
Corsi fuori, erano già mezzanotte, quindi in giro non c'era nessuno meglio così, non volevo avere occhi puntati addosso, perchè quei occhi non avrebbero mai saputo la verità, non avrebbero mai saputo il sentimento dell'amore, del dolore e dell'odio, forte e devastante, che combattevano dentro me, mai!.
Cominciai a correre, senza nessuna metà, nessun luogo, volevo solo correre, essere libera, sperare che quell'immagine e tutto il mio amore per lui volasse via col vento che lasciavo dietro, ma non succedeva, perchè?.
Mentre correvo silenziosa, prime lacrime amare scendevano lente sul mio viso, piano piano sempre più veloci e frequenti, dopo alcuni minuti mi ritrovai ad avere viso, collo e un po' la maglia bagnati.
Correvo nella notte, senza stancarmi, anche se correvo veloce, perchè speravo sempre più di dimenticare, ma non accadeva.
Allora avevo ragione! Lui amava lei, là sempre amata, sempre, mi ha usata come rimpiazzo, come sfogo, come un gioco per poterla dimenticare, o forse per farla ingelosire, non sò!.
Tutti quei "TI AMO", quelle soprese, quelle promesse, tutto finzione, tutto!.
Continuando a correre, mi ritrovai di fronte ad un pub abbastanza tranquillo... .
Avevo bisogno di dimenticare? Allora quale metodo migliore di una sbronza con i fiocchi? Certo, io ero una che reggeva abbastanza bene l'alcool, ma stasera proprio non avevo testa nè voglia di reggerlo, e poi mi sarei ubriacata per bene.
Mi asciugai il viso con la manica, presi un bel respiro, di certo l'aria pulita di fuori non sarebbe stata la stessa lì dentro, e aprì la porta.
Svogliata mi sedetti davanti al bancone e chiesi una birra al barista, mi venne portata subito e la bevvi tutta d'un sorso, no, di certo la birra non mi avrebbe aiutato.
-MI porti qualcosa di molto più forte.
-..Ne è sicura?.
-Sisi.- Dissi velocemente senza guardarlo e facendo segno con la mano di sbrigarsi.
-Ei bellezza... .
Mi girai e mi ritrovai un ragazzo dai capelli sbarazzini neri e una birra in mano, cercava di fare il duro.
-...SPARISCI.- Glielo dissi con una violenza, anche se sussurrato, da farlo tremare e scappare a gambe levate, mentre mi dedicava uno sguardo sconvolto.
Mi venne portato un bicchiere grande con una bevanda rossa dentro.
-Si chiama "Assassin" e dimmi cosa ne pensi.
-Il nome è l'ultimo dei miei pensieri.- Sussurrai sgarbata, lo presi e lo bevvi tutto d'un fiato, sotto lo sguardo allibito del barista, posato il bicchiere feci un ghigno nel vedere la sua faccia:- Portamene un altro.- Lo dissi con una voce così profonda e inquientante da superare T.O.P!.
-S-subito!.
 
10 bevute dopo di quella Assassina come cacchio si chiama...
 
Perfetto, avevo raggiunto il mio obbiettivo: "credo proprio di essere ubriaca fradicia..., aspetta se sto pensando vuol dire che sono ancora lucida!".
-Ei tu, caro barista che mi ha fatto conoscere un'amica che si chiama Assassina, me ne porti un'altra?.- Ci vedevo doppio, in quel momento non avrei riconosciuto la destra dalla sinistra!:- Oh, non sapevo avessi un gemello barista!.
-Mi dispiace ma non te ne porto più, sei ubriaca ed è meglio se smetti di bere.
-Tu non sei nessuno per decidere cosa devo fare.- Sbattei la mano aperta sul bancone, ormai lì dentro c'ero solo io!.
-Ma lo faccio per te, quindi e meglio se smetti, ti chiamo un taxi.
-Non ti azzardare ad avvicinarti a quel telefono!.- Lo puntai con un dito, ma in realtà puntavo dalla parte opposta.
-Ehm, sono qui.- Disse alzando l'indice.
Stavolta indicai dalla parte giusta:- Non ti azzardare.
Mi alzai dalla sedia, sbattei un mazzo di soldi sul bancone, e me ne andai bisbigliando un 'vaffanculo', che ne poteva sapere lui? tsk!.
Uscita da lì cominciai a vagare per la città deserta, non sapevo dove fossi diretta, e sinceramente non me ne fregava una mazza.
Camminando mi ritrovai di fronte ad un cancello molto familiare verde, sembrava un parco, e credevo di averlo già visto.
Ci entrai e mi sedetti sull'erba sotto ad un albero, appoggiando la schiena nel grande tronco.
Silenzio totale, freddo incredibile, grande vuoto dentro, ecco cos'ero!.
Senza rendermene conto cominciai a piangere in un pianto liberatorio, con tanto di singhiozzi.
"Perchè sono venuta a Seul?, Perchè l'ho incontrato?, Perchè me ne sono innamorata?, Perchè ci ho creduto fino alla fine?, Perchè devo sempre soffrire?, Perchè sono una sfigata?"
Avevo ragione, avevo sempre avuto ragione, lui non amava me, ma lei, e avevo sempre avuto i prosciutti negli occhi! Che scema sono stata a credere in questo amore impossibile!, Avevo donato il mio cuore alla persona che amavo, e lui la distrutto in pochi secondi, evidentemente avevo sbagliato persona!.
"E' una sorpresa, sorprenderemo tutti" Bhe, ci sei riuscito, a distruggermi però.
-Che bella sorpresa!.- Sussurrai frai singhiozzi, facendo un sorriso amaro.
Piansi per alcuni minuti, finchè mi abbandonai all'erba fresca.
Improvvisamente sentì delle mani cingermi i fianchi:"Oddio un maniaco, NO!".
Cominciai a dimenarmi usando quella poca lucidità che avevo:- Vai via brutto maniaco pervertito.- Gridai.
Quest'ultimo mi prese per i polsi gridando non molto forte:- Aspetta...aspetta Agata.
Mi bloccai sentendo il mio nome, quella voce, era di... .
-Light?.
Sembrò tranquillizzarsi, lo guardai meglio in viso, eh si, era proprio lui.
Lo abbracciai forte ricominciando a piangere disperata:- Oh Light, che bello che tu sia qui!.
-Si ma adesso calmati e dimmi cosa è successo.
Ignorai la domanda:- Light , ti prego, aiutami a dimenticare, aiutami ti prego.- Lo implorai fra i singhiozzi.
-Dimenticare?.
-Si dimenticare... .- Sussurrai, stavo per perdere i sensi, lo sentivo.
Mi prese in braccio, ed io gli avvolsi il collo con le braccia per sorreggermi meglio.
-Ti porto a casa.
-No, ti prego, non voglio più tornarci li.- Feci per scendere, ma la sua presa era ferrea:- Ok, non ti porto a casa, allora verrai da me, ok?.
Feci un cenno di si, con la testa.
-Va bene.- Disse baciandomi la fronte.
Mi mise in macchina e partì, a volte mi lancia occhiate per vedere come stavo, mentre guardavo fuori, anche se l'unica cosa che vedevo erano puntini e striscie colorate, piano piano mi addormentai.
Quando arivammo mi prese in braccio e con fatica mi portò  dentro casa fino in camera da letto, mi adagiò, mi tolse le scarpe e mi coprì con le coperte.
Stava per andarsene, ma lo fermai in tempo:- Light?.
-Si?.- Chiese premuroso.
-...Potresti dormire con me?.
Rimase per qualche secondo davanti alla porta scegliendo cosa fare, poi con un dolce sorriso, si avvicinò lentamente a me, si sdraiò nell'altro lato e mi abbracciò, dandomi un bacio sulla nuca:- Adesso dormi.- Sussurrò.
Affondai il viso nella sua clavicola, e prendendo un respiro profondo, sentì anche il suo profumo, finalmente cominciavo a sentire un calore dentro, molto confortevole, così tanto da farmi dormire un po' serena.
 
CHE CAPITOLOOO!!! *SI ASCIUGA IL SUDORE DALLA FRONTE* BHE, CHE DIRE...NON HO NIENTE DA DIRE! #LOL
BHE, DITEMI VOI CON UNA RECENSIONE, IO ADESSO SCAPPO, A DOMANIII!!! YUMUSEYOOO!!! :D
 

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Capitolo 22
*** Io la riconquisterò! ***


- CAPITOLO 22 -

IO LA RICONQUISTERO'!


Il vuoto.
Il dolore.
La delusione.
I miei sentimenti distrutti.
Non riesco ancora a capacitarmene, quell'immagine continua a girare, e a girare, e a girare ininterrottamente nella mia povera testa, che già gira di suo.
Continuo a sperare che sia solo un incubo, uno stupido incubo, ma quell'immagine è troppo vivida per esserlo.
Aprò piano gli occhi doloranti, e guardandomi in giro capisco che quella non era la mia stanza, non avevo mai visto quella stanza, dove mi trovo?.
Cerco di sedermi nel letto ma cado subito giù:"Che forte capogiro" pensai stringendo gli occhi e portando una mano in fronte.
Purtroppo quella forte sbronza non è servita a niente, visto che ho dimenticato tutto tranne la cosa più importante.
Qualcuno improvvisamente bussa:- Chi è?.- Dico cercando di parlare con un tono più alto.
-Sono Light, posso entrare?.
Light? Ma allora questa è... la sua stanza? Cos'è successo ieri? E se... vi prego ditemi che non è vero, vi prego!.
-Ehm... si, entra!.
Light aprì piano la porta, non c'era molto buio e così riuscì a vedere cosa indossava, dei jeans semplici e una maglietta con scollo a V a maniche corte nera.
Cercando di fare meno rumore possibile per non darmi fastidio, Light si sedette accanto a me, e mi dedicò una lunga occhiata.
-Posso?.- Chiese indicando la bajour.
-...Si.- Sussultai nel sentire la mia voce, più bassa di T.O.P sicuro, MOLTO più bassa della sua.
Cercai di prepararmi alla luce, appena l'accese però non vidi più niente, e dovetti portare le coperte fin sopra i capelli facendo scappare un gemito di dolore.
Sentì Light sghignazzare:- Ieri ti sei ubriacata per benino, fai piano, vedrai che riuscirai ad aprirli.
Cominciai ad abbassare, MOLTO lentamente la coperta, cercando di abituarmi a tutta quella luce, ma pian piano cominciarono a non bruciare più, e riuscì a vedere molto meglio, anche se continuavo a tenere gli occhi un pochino succhiusi.
-Ahaha, sai che sei davvero buffa con questa espressione?.
-Grazie, sei davvero d'aiuto.- Dissi seria, tranquille, non ero arrabbiata con lui, ero solo concentrata sui miei occhi.
Finalmente potei aprirli completamente, che sollievo:-Potresti dirmi cos'è successo ieri sera? Non ricordo quasi nulla!.
-Ehm...bhe, ero al parco dove siamo andati un paio di giorni fa, e mentre passeggiavo ho sentito qualcuno piangere, allora ho seguito il pianto e ti ho trovato sotto un albero, sporca di terra, che puzzavi di alcool, sfinita, col fiato corto, quasi ghiacciata e le lacrime agli occhi, ho provato ad alzarti prendendoti per i fianchi, visto che eri a pancia in sù, ma tu mi hai scambiato per un maniaco, anche perchè avevi gli occhi chiusi, e ai cominciato a dimenarti dandomi pugni addosso, ma sono riuscito a fermarti e a farti capire che ero io, appena mi hai riconosciuto sei scoppiata a piangere supplicandomi di aiutarti a... .
Io, ancora sotto shock da quello che aveva appena raccontato, mi ripresi:-Aiutarmi a?.
-....A dimenticare!.- Disse guardando giu:- Poi ti ho detto che ti avrei portato a casa, ma tu non volevi andarci, così ti ho portata qui e hai dormito qua dentro.-Aveva un'espressione strana in viso, un misto di piacere e serietà, ma forse mi sbagliavo, poi però feci una faccia sconvolta quando ricordai quello che avevo pensato appena mi ero svegliata: "Era successo qualcosa?".
-C'è dell'altro, vero?.
-Bhe... .
-Light?.
-... Quando ti ho fatta sdraiare e ti ho coperta...bhe...ecco, io stavo per andarmene, ma tu...mi hai chiesto di... .
-Di?
-...Di dormire con te!.
-...Cosa?.- Misi di nuovo le coperte davanti alla faccia per la vergogna, oddio, cosa avevo combinato!.
Me le tolsi davanti velocemente:- E tu?.
-Bhe,... ecco io ho accettato.- Disse imbarazzato.
Ok, adesso mi sentivo peggio, misi di nuovo le coperte sopra la testa, un piccolo lamento uscì dalla mia bocca, stavo andando a fuoco dalla vergogna.
Poi senti delle braccia avvolgermi e la voce di Light sussurrarmi da sopra le coperte:- Tranquilla non è successo niente stanotte, ti sei addormentata subito, io ti ho solo tenuta d'occhio.
Tolsi piano le coperte:-...Grazie Light, di tutto, grazie perchè mi stai vicino, grazie perchè mi stai ospitando a casa tua, grazie per avermi aiutata, grazie...per essere mio amico.
Fece un sorriso malinconico:- Non devi ringraziarmi di niente pulcina.- Disse mentre scompigliava con una mano i miei capelli all'aria.
Pulcina? Che soprannome strano! Mi feci scappare un risolino.
-Invece tu, quando vorrai, mi dirai cosa ci facevi in quelle condizioni al parco.
Mi rattristai subito:-Adesso non ne ho voglia.
Mi diede un bacio sulla fronte:- Infatti io ho detto quando vorrai, non ti farò pressione, sappi che io ci sarò sempre, sei diventata ormai troppo importante per me, e farò di tutto per non far accadere la stessa scena di ieri, sappilo.-Mi accarezzò la guancia.
Poggiai la mano sulla sua che ancora mi accarezzava e sorrisi:-Grazie.
Sfilò piano la mia mano e si alzò:- Che ne dici di provare a mangiare qualcosa?.
-Ok.- Provai ad alzarmi, ma appena mi misi dritta, tornò un altro capogiro, stavo per cadere sul letto, ma Light mi prese in tempo:- Fai piano, ancora è presto per fare mosse avventate.
Mi rimisi in piedi:- No tranquillo stò ben...- Non potei finire la frase perchè dovetti mettere una mano in bocca, ecco ci siamo, stavo per rimettere!.
Light capì subito e mi portò subito in bagno, cominciai a vomitare rosso, mentre Light mi teneva per la fronte e i capelli.
Continuò così per un paio di minuti, poi quando finalmente cominciai a sentirmi meglio, mi appoggiai al freddo muro, cercando di respirare, intanto Light ripulì e dopo si avvicinò a me per sorreggermi:- Adesso come ti senti?.
-Decisamente meglio.
-Vieni.- Mi fece avvicinare al lavandino e mi sciacquai faccia e collo, ma forse non era abbastanza.
-Light, scusami per quello che ho combinato in pochi minuti e per quello che stò per chiederti ma... potrei farmi una doccia?.
Diventò tutto rosso:-C-Certo, allora aspetta ti porto dei vestiti così puoi mettere qualcosa di più comodo mentre laviamo i tuoi, che dici?.
-...Ok.
-Aspetta qui!.- Uscì dal bagno per poi ritornare con dei vestiti ed un asciugamano fra le mani:- Ecco tieni, dentro il box doccia all'angolo puoi trovare tutto quello che ti serve, quando hai finito di spogliarti, se c'è la fai butta i tuoi vestiti fuori, così posso lavarli mentre ti fai la doccia.
-Light..., non sò davvero che dire, i grazie non basteranno mai!.
-Ti ho detto che devi stare tranquilla, devi fare come se fossi a casa tua, ok?.
Non riuscì più a trattenermi, così lo abbracciai, dopo pochi secondi anche lui ricambio.

Intanto all'appartamento di Agata e Lucia... (Lucia Pov.)

-Non lo so, ieri è scappata via come un fulmine, sono scesa ma quando sono arrivata fuori non c'era più....Non potevo seguirla, non sapevo neanche che strada avesse preso!.... Non puoi sapere come sono in ansia, non può neanche chiamarmi perchè ha lasciato tutto qui, anche il giubbotto....Ok, comunque dì a GD di stare tranquillo la troveremo....si...allora ci vediamo all'areoporto....anche io ti amo, non vedo l'ora di riabbracciarti, ok a dopo.
Chiusi la chiamata e sbuffai, loro erano in ansia quanto me!.
-Ma dove sei Agata!.
Mi sedetti sul divano a pensare, quando arrivo Aki che, mettendosi davanti a me, inclinò la testa e fece un piccolo lamento.
-Anche a te manca la tua padroncina?.... Vieni qui!.
Sbattei piano la mano sul divano per far salire il cagnolino che si accucciò accanto alla mia gamba, ormai mi ero abituata a lui, soprattutto da ieri sera, Agata aveva ragione... .
Cominciai a pensare a luoghi possibile dove potesse essere, conoscendola, si sarà fermata in qualche parco, ma quale, e poi dove avrà dormito?...E se... .
No, è escluso che Agata sia andata da Light, non farebbe mai una cosa simile, però è l'unico posto possibile dove si potrebbe trovare...oh, mannaggia a me che non ho nè il numero nè l'indirizzo di quel ragazzo.

Intanto i BIGBANG... (T.O.P Pov.)

Chiusi la chiamata, perfetto, Agata era scomparsa, l'aereo era in ritardo, Lucia non sapeva che fare e JiYong era sconvolto, mi girai e lo vidi nella stessa posizione in cui l'avevo lasciato, seduto con le mani fra i capelli a guardare il vuoto, mentre Tae e Dae cercavano di consolarlo.
-Stai tranquillo amico, la troveremo, non sarà andata lontana.-Disse Tae.
-Certo, e poi la potrai riabbracciare e starete di nuovo insieme.-Fini Dae.
Finalmente Ji parlò da quando aveva saputo che Agata era scappata:-Insieme? INSIEME? No...- Disse quasi ridendo:- Agata non vorrà più vedermi, non mi perdonerà mai, la conosco troppo bene, lei è determinata, ed odia essere presa in giro, e di certo non era mia intenzione, ma dopo quello che è successo ieri sera, non accetterà nessuna scusa!.
-Allora la riconquisterai, e gli dirai la verità!.-Dissi convinto mentre mi guardava indifferente:- Se la ami, non ti arrenderesti, anzi, non vedresti l'ora di tornare, cercarla e baciarla!.-Continuai!.
-....Hai ragione.- disse alzandosi in piedi:- Io la riconquisterò!.


AVREI VOLUTO CONTINUARE MA E MEGLIO SE STACCO, SENNO' DIVENTEREBBE LUNGHISSIMO! #LOL
NON DIMENTICATE DI RECENSIRE, ANCHE PERCHE' VORREI SAPERE COSA NE PENSATE, IO NON NE VADO MOLTO FIERA!!! YUMUSEYOOO!!! :D

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Capitolo 23
*** La confusione ***


- CAPITOLO 23 -

LA CONFUSIONE


Il getto d'acqua tiepida colpiva la mia schiena mentre tenevo la fronte appoggiata al vetro della doccia, mille pensieri e ricordi cominciarono ad affiorare.
Insieme ad una strana confusione.
Cercai d'ignorarla e dopo essermi sciacquata un'ultima volta uscì dal box doccia e mi avvolsi nell'asciugamano, mi misi davanti allo specchio mentre asciugavo i capelli, e mi accorsi di essere molto pallida, c'è da tener conto che lo ero sempre stata, in estate per abbronzarmi un po' dovevo passare la giornata sotto il sole, ma stavolta lo ero molto di più, potevo fare invidia ai cadaveri, ma non mi preoccupai, era colpa della sbronza!.
Finito di asciugarmi vidi cosa mi portò Light da mettere, dei pantaloncini non tanto lunghi grigi ed una felpa sempre grigia un po' vecchia con su scritto PRINCETON in blu, li indossai e rimettendo tutto a posto, uscì dal bagno scalza.
Cominciai a camminare in punta di piedi, visto che il pavimento era gelato, non sapendo dove cercare Light, tornai nella stanza, ma lui non c'era, così andando in giro lungo il corridoio, entrai in salotto, ma non era neanche lì.
Devo dire che Light ha davvero un buon gusto nell'arredamento, mobili blu, viola e bianchi, tutti moderni, tutti stupendi, io non me li sarei mai potuti permettere con il mio misero stipendio da commessa, anche se lo avessi unito a quello di Lucy!.
A proposito di Lucy, sicuramente ieri l'avrò fatta preoccupare tantissimo, conoscendola non sarà neanche andata a lavoro (ogni scusa è buona per saltarlo), forse era meglio se la chiamavo!.
Tornai indietro in direzione della camera di Light, prima avevo intravisto un telefono fisso sopra la sua scrivania, aprì la porta senza neanche bussare, e mi ritrovai Light con addosso solo i jeans, davanti all'armadio aperto, e la sua maglietta sopra il letto disfatto.
-Scusa!- Dissi gridando e richiudendo velocemente la porta, appoggiai la schiena con ancora la mano sulla maniglia, e cercai di regolare il respiro, cacchio aveva un fisico da urlo, gli addominali dell'addome erano ben definiti e puliti, anche la schiena non era male, ma per quanto riguarda la schiena, non mi sarei mai aspettata di vedere un tatuaggio!
Un piccolo sole tribale nero al di sotto del collo, al centro:


Finalmente riuscì a regolarizzare il respiro, ma perchè mi comportavo così?.
Improvvisamente la porta dietro di me si aprì ed io caddì sopra Light che non si mosse di un centimetro, mentre mi sorreggeva per le spalle, mi allontanai subito chiedendo scusa per prima, guardando giù, rossa come un pomodoro.
-No tranquilla, può capitare.
Alzai il viso e lui mi sorrise tranquillo, come se non fosse successo niente:- Che ne dici se adesso facciamo colazione? Ho una certa fame... .
-Ok!.- Cominciai a seguirlo per la cucina:- Ah, tanto per precisare, stai bene con i miei vestiti addosso:- Disse senza girarsi, mi bloccai e lo senti sghignazzare, dopo pochi secondi cominciai a seguirlo nuovamente, ma mi sentivo un po' in soggezzione.
Arrivati nella grande cucina bianca e nera, mi sedetti sopra il bancone lasciando le gambe penzoloni, e vidi Light che agilmente preparava due toast alla nutella insieme ad una spremuta.
-Non apprezzi le sedie?.
-Preferisco i banconi, più comodi!.-Lui in risposta si mise a ridere.
Per alcuni minuti non parlammo, lui continuò a preparare la spremuta, mentre io lo seguivo con gli occhi.
:-...Perchè mi guardi?.- Chiese, non mi ero accorta di essermi imbambolata!.
-Stavo osservando com'eri bravo a cucinare.
-Bhe, CUCINARE, che parolona, non credo che per preparare due toast ci voglia un diploma da chef!.
-Vabbè, come avrei potuto dire?.
-Potevi dire "Com'eri bravo a preparare i toast!" No?.
-Ma perchè ti stai facendo tutti questi problemi?.- Dissi mettendo il broncio e incrociando le braccia al petto.
-E che ne sò!.- Disse scoppiando a ridere, il mio broncio non durò molto davanti a quella serena risata, dopo la batosta di ieri, finalmente ridevo, e non era la solita risata forzata, questa era libera e tranquilla.
Light uscì il toast dal fornetto e avvolgendolo ad un fazzoletto di carta, me lo porse insieme ad un bicchiere di spremuta, ne bevvi subito un sorso, la mia bocca pretendeva liquidi!.
Appoggiò il suo bicchiere accanto alla mia gamba e si mise davanti a me con il suo panino in mano, ma stranamente non lo addentò:- Perchè non mangi? Non avevi fame?.
-Non so, improvvisamente mi è passata la fame.- Si fece scuro in viso.
-Light...che c'è?.
-E che...no niente, non voglio metterti fretta.- Disse guardando giù
-...Light, guardami.- Dissi posando il panino sul ripiano e prendendo il suo viso fra le mie mani, così da poterlo guardare negli occhi:- Se potessi ti leggerei negli occhi, ma siccome non sono una veggente che vede il futuro o qualcosa di simile, devi dirmi tu cos'hai!.
Mi guardò per alcuni minuti, poi sfilò le mie mani dal suo viso con le sue:- Il fatto è... che vederti ieri in quello stato..., cosi indifesa e maltrattata..., mi ha provocato una strana rabbia dentro, ma anche un senso di colpa, come se fosse colpa mia, non dovevo lasciarti andare subito ieri sera!.- Disse quasi tutto d'un fiato.
-...Ma...Light, non è colpa tua se ieri mi hai trovata il quello stato sotto quell'albero.-Dissi quasi sussurrando.
-E allora di chi?.-Chiese deciso.
-...- Non riuscì a rispondere, quel nome l'avevo sulla punta della lingua, ma mi mancava la voce, e la forza, per dirlo.
-Per caso c'entra il tuo... .
-...Si.
Strinse i pugni ormai appoggiati ai lati delle mie gambe scoperte, poteva quasi sfiorarle:- Che ti ha fatto?.
-...Mi...ha...tr..- Presi un respiro, non riuscivo a dirlo:- Mi..ha....tradita.- Finalmente riuscì a dirlo, ma in compenso gli occhi cominciarono a pungere.
-...Quel gran figlio di...- Sussurrò molto piano portando un pugno davanti alla bocca, ma lo sentì ugualmente.
Continuavo a guardare giù nel timore che potessi cedere, ma le sue forti braccia mi avvolsero strette e il suo viso sprofondò nei miei capelli, mentre io sgranavo gli occhi con le guance a fuoco:-...Mi dispiace:-Sussurrò, dandomi dei brividi lungo la schiena.
Meccanicamente portai le mie braccia ai lati del suo addome e strinsi forte i lembi della sua maglia, cercando di soffocare i singhiozzi, mi accarezzò i capelli e la schiena lentamente, mentre mi sussurrava di calmarmi e che tutto sarebbe andato per il meglio.
Dopo pochi secondi si stacco da me, ma lasciando le mani sulle mie braccia, io allentai la presa sulla sua maglietta, e mi accorsi di averla bagnata tutta:- Scusami per la maglia.
-Tranquilla, dopo la cambio.
Sorrisi malinconica ed un'altra lacrima scese lenta sul mio viso, lui la raccolse con l'indice e la portò sulle sue labbra, mentre io sgranai di nuovo gli occhi e arrossivo.
-Agata... Tu meriti di meglio..., di qualcuno che ti porti addirittura a scappare e a farti male, non meriti di soffrire per qualcuno che non merita...una ragazza così...perfetta, come te!.-Disse sussurrando.
Non avevo parole, quello che mi aveva appena detto era stupendo, non sapevo cosa rispondere:-Light...- non mi fece finire che portò l'indice con cui aveva preso la mia lacrima sulle mie labbra, poi lo tolse lentamente e si avvicinò prendendo le mie mani fra le sue.
Sapevo cosa stava per fare, e se una parte di me gridava e si dimenava nel fermarlo, un'altra, più piccola e indifesa diceva di lasciarlo fare, e non so il perchè ma ascoltai quest'ultima.
Light appoggiò le sue labbra sulle mie piene di lacrime, chiusi subito gli occhi e mi abbandonai quasi completamente.
Sentì le sue labbra morbide e calde sulle mie, erano desiderose di me, ed io continuai a lasciarlo fare, aprendo piano la bocca.
Non sapevo perchè lo stessi facendo, forse l'effetto dell'alcool non mi aveva ancora abbandonata del tutto, o forse era il dolore che richiamava pace e tranquillità.
Le sue braccia mi presero per i fianchi avvicinandomi di più a lui, mentre le mie mani vagavano sulla sua schiena, continuavo a chiedermi perchè lo stessi facendo, ma non trovavo risposta.
La sua lingua continuò ad accarezzare e cercare la mia, meno attiva ma comunque presente.
Portai una mano sui suoi capelli e aprì di poco gli occhi, quando improvvisamente mi comparve davanti il volto di JiYong invece di quello di Light.
-No!.- Dissi spingendo via Light.
"Che mi stava succedendo?".

UN PO' PICCOLO, MA NON VOGLIO CORRERE, SIATE CLEMENTI!! *^*
VI RINGRAZIO INFINITAMENTE PER LE 4 RECENSIONI CHE AVETE LASCIATO NEI PRECEDENTI CAPITOLO, VI LOVVO TUTTE!! *-*
COME AL SOLITO DITEMI COSA NE PENSATE, OK, ADESSO VADO YUMUSEYOO!!!:D





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Capitolo 24
*** Perdonami! ***


- CAPITOLO 24 -

PERDONAMI!


(Lucia Pov.)
Seduta in una delle tante sedie dell'areoporto, in ansia e di fretta aggiungerei, aspettavo che i BIGBANG uscissero da quella stupida porta, mentre torturavo un lembo del mio giubbotto e continuavo a guardare nervosa il mio orologio da polso, erano quasi le 10, il volo stava ritardando, e la voce della hostess al microfono me lo confermò:

"Il volo di ritorno a Seul proveniente da Tokyo ritarderà di 5 minuti il suo arrivo, ci scusiamo umilmente per l'imprevisto".

Decisi di alzarmi e aspettarli a pochi metri lontana dalla porta.
Dopo pochi minuti finalmente la porta si aprì, e cominciò ad uscire tantissima gente, cominciai a cercarli con lo sguardo, alzandomi a volte nelle punte, avevo paura di non vederli o perderli di vista, alla fine però uscirono 5 uomini incappucciati, e lì capì che erano loro.
Mi avvicinai e chiamai l'attenzione del primo dei cinque con un sorriso: TaeYang!.
-Ei Tae!.
-Lucia, ciao, come stai? Sbaglio o hai i capelli più lunghi?.- Chiese aprendo la mano per avere un cinque, che ricambiai.
-Bhe, dopo un mese..., comunque...sto bene!.- Abbozzai un sorriso e lui lo ricambiò con uno dei suoi da cucciolo, com'era gentile!.
-LUCIAAAAAA!.- Daesung arrivò gridando il mio nome e correndo, mi prese in braccio e mi fece girare.
-Dae basta mettimi giuuu!!!.
-...Ehm Ehm!- Una tossicisa alquanto profonda fece fermare di botto Dae:"....gira tuttoo!" pensai sfinita.
-Potresti cortesemente mettere giù le mani dalla mia ragazza? Grazie!.- Seung-Hyun appoggiò la grossa sacca a terra.
Dae mi fece scendere giù, dopo che si accertò che stessi in piede e chiedendomi gentilmente scusa.
-No tranquillo Dae, sto bene!.
-Ehm...Dae puoi venire con me, aiutiamo GD e Ri con le valigie.- Tae prese per un braccio Dae e se lo tirò via, lasciando me e Seung-Hyun soli.
Finalmente potevo vedere il suo volto, o quasi, visto che era estremamente coperto, aveva una grossa scarpa nera al collo e dei Ray Ban neri, insieme ad un cappello.
Mi prese per mano e mi attirò a lui, facendo aderire i nostri corpi, poi mi abbracciò per i fianchi possessivo e mi sussurrò:- Mi sei mancata.
-Anche tu.- Dissi sempre sussurrando, in quel momento oltre noi non esisteva niente, c'eravamo solo noi due abbracciati, fregandocene del mondo e degli sguardi della gente.
Appoggiai il viso nella sua spalla, odorando il suo profumo, così buono ed accogliente, dio quanto mi era mancato farlo, sentire dentro me il suo profumo, e rendere tutto perfetto!.
Mi accarezzò per un po' la spalla, poi si stacco da me per guardarmi, ma senza sciogliere l'abbraccio, con il dorso accarezzò la mia guancia:- Sei bellissima!.- Sussurrò facendosi sentire solo da me, perchè ciò che dicevamo era solo nostro, erano i nostri segreti!.
Perchè mi sentivo sempre più accaldata e gli occhi pungere? No, non dovevo commuovermi, dovevo resistere, perché sapevo che se avessi iniziato a piangere, mi sarei sfogata per tutto quello che avevo passato in un mese, la sua assenza, la monotonia delle giornate, i pochi battibecchi con Agata, la sua fuga... .
No, dovevo resistere, dovevo!.
Seung-Hyun, che non so come, ma credo abbia capito tutto quello che avevo pensato, appoggiò la sua fronte nella mia:- Stai tranquilla ok? Adesso non sei più sola, perchè ci sono io, capito? Non ti lascerò più, mai più!.
Una lacrima ribelle scappò dal mio occhio sinistro, scendendo lentamente nella mia calda guancia, Seung-Hyun la raccolse con l'indice e la fece scomparire fra le sue dita:- Non piangere, voglio che tu sorrida, sempre!.
Feci un sorriso e con due dita abbassai la sua sciarpa, che gli copriva il viso fino al naso, ormai le nostre labbra erano a pochi centimetri, le mie erano troppo desiderose, ma non volevo rovinare il momento!.
-Brava piccola, sorridi sempre...-Disse pianissimo prima di stringermi ancora di più a lui e prendendo con foga le mie labbra.
Finalmente, dopo 3 lunghissime settimane, le sue labbra erano di nuovo mie!.
(Fine Lucia Pov.)

... 

Stavo impazzendo, la mia testa stavà scoppiando, sentivo che presto sarei esplosa, non c'è la facevo più!.
Cercai ancora una volta di regolarizzare il respiro, mentre scendevo lentamente dal bancone, e guardavo giù.
-Scusa:-Alzai lo sguardo e vidi Light appoggiato al muro che mi guardava serio ma anche dispiaciuto:-Non dovevo farlo, ti prego perdonami!.
E adesso, cosa avrei dovuto dire?:-...Non...lascia stare...I miei vestiti sono già asciutti?.
-Si, vado a prenderli.-Mi passò davanti come un fulmine, mentre sentì pronunciare piano un 'Maledizione!'.
Cosa avevo combinato! Ho baciato Light... suona quasi una ripicca nei confronti di GD, ma non era mi intenzione, era...diverso, come se...lo volessi davvero...ma quando ho visto JiYong... .
-Dio che casino!.-Portai una mano fra i capelli, portandoli dietro.
Light arrivò con i miei vestiti piegati fra le mani:-Ecco tieni.-Disse serio, ma senza nessuna traccia di rabbia, anzi!.
-Grazie.-Sussurrai mentre li prendevo, poi andai verso la sua stanza velocissima.
Appena entrai indossai subito i vestiti e le scarpe, poi presi i vestiti che Light mi aveva prestato, li piegai e li lasciai all'angolo del letto.
Usci dalla stanza e vidi Light appoggiato al muro, non molto lontano da me, chiusi lentamente la porta mentre osservavo il suo viso, sembrava abbattuto, portai le mani dietro la schiena.
-...Grazie di tutto Light, davvero, ma adesso è meglio che vada.
Mi guardò triste e staccandosi dal muro si avvicinò:-...Ho paura a lasciarti sola, non ti sei ripresa completamente e sarei un pazzo se ti lasciassi andare.
-...Light, ho già creato troppi guai... devo andare.
Mi guardò negli occhi, ma una strana determinazione vidi nei suoi:-E cosa farai appena uscirai di qui?.
-Bhe...tornerò a casa dalla mia amica, ieri sono scappata via e sarà ancora preoccupatissima.
-...Capito.-Guardò nuovamente giù.
Gli dedicai un'ultima occhiata prima di superarlo e dirigermi verso la porta.
-Ricordi cosa mi avevi chiesto...ieri sera?.
Disse con tono alto girandosi verso me, inerme e confusa di fronte alla porta, con la mano nel pomello d'acciaio.
Continuò avvicinandosi:-Mi avevi chiesto...di dimenticare...ricordi?.
Certo che lo ricordavo, ma ero ubriaca, e adesso non sono più tanto sicura di voler dimenticare, se davvero lo dovevo fare, prima dovevo chiarire un paio di cose.
Mi limitai a fare cenno di si con la testa.
Ormai era di fronte a me, mi girai interamente per guardarlo, lasciando il pomello.
-Allora...vorrei almeno sapere...perchè mi hai respinto,...Agata... provi qualcosa per me...si...o no!.
Non risposi, perchè non lo sapevo neanche io.
-Agata guardarmi.-Prese il mio viso fra le sue mani in una ferrea presa, che addolcì appena vide i miei occhi pieni di lacrime e le mie guance rosse e bagnate.
-...Light...ti prego...Io...non...non lo so!.
Mi guardò per alcuni secondi, poi mi lasciò facendo cadere le braccia penzoloni:-...ho capito... .
Aprì la porta, ma prima di andarmene, mi avvicinai al suo viso e gli soffiai sulle labbra:-Perdonami... .
Lui azzerò la distanza e appoggiò delicatamente le labbra nelle mie, durò pochi secondi, ma fu come una bomba, tante emozioni che scoppiarono tutte insieme.
Appena mi allontanai corsi via, mentre altre lacrime cadevano dai miei occhi stanchi.


ECCOMI QUA! #LOL, LO SO, VOLETE UCCIDERMI *SI PREPARA A SCAPPARE* PERCHE' AVEVO PROMESSO CHE LO AVREI MESSO QUESTO POMERIGGIO, E NON LO FATTO *CATTIVA*, MA VI ASSICURO CHE NON L'HO FATTO APPOSTA, HO AVUTO UN IMPREVISTO!.
VABBUO', LASCIANDO STARE ME, COSA NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLOZZO? FA PENA VERO? #POKERFACE 
VI RINGRAZIO PER LE 5,E DICO 5 RECENSIONI CHE AVETE LASCIATO, MI SONO COMMOSSA! *W* 
OK, SPERO CHE ANCHE PER QUESTO LASCERETE TANTI BEI COMMENTINI, SIETE FANTASTICHE, OGNI VOLTA MUOIO DAL RIDERE! VI HO GIA' DETTO CHE VI AMO? E VE LO DICO DI NUOVO, VI AMOO!!! *-*
ADESSO VADO CHE E' TARDI, MA VI HO LASCIATO UNA SORPRESINA u.u...!
P.S.:NEL CASO CI SIAMO ERRORI DI SCRITTURA CHIEDO PARDON PERCHE' NON L'HO CONTROLLATO! xP


T.O.P *-*

Lucy ! :D

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Capitolo 25
*** La telefonata ***


- CAPITOLO 25 -

LA TELEFONATA


Uscì dal condominio e corsi in strada, ma non sapevo da che parte andare, quella via non l'avevo mai vista!.
Bhe..., se fossi andata a destra o a sinistra, non sarebbe cambiato così tanto no? Cominciai a canticchiare "ambarabaciccicocco..." ecc. ecc. in mente, bhe la conoscete no?, E alla fine il mio dito fi fermò a destra, cominciai a percorrere la strada in salita.
Dopo alcuni minuti di cammino, mi ritrovai in una delle strade principali di Seul, che fortunatamente conoscevo, da lì in poi sapevo la strada del ritorno.
C'è confusione nelle strade, cosa rara direi, e anche tanta gente in giro!.
Alcuni mi lanciavano occhiate, mi guardai per vedere se avessi dimenticato di chiudere i jeans o altro, ma non avevo niente, persino i capelli erano apposto! Decisi di ignorarli.
Continuavo a grogiolarmi nella mia confusione, non ero sicura di voler tornare a casa, non perchè non volessi vedere Lucia, anzi, lei non aveva fatto niente, aveva cercato di evitarmi la più grande delusione amorosa di tutta la mia insignificante esistenza, ma per la possibilità di...INCONTRARLO a casa mia! Cosa avrei detto? Cosa avrei potuto fare? Lo avrei ascoltato? Lo avrei perdonato? Sarebbe stato sincero? Forse no, forse... .
Sbuffai, cosa fare?Ero in completo stato confusionario, come se quella materia grigia che mi ritrovavo nel cervello si stesse spappolando per colpa di due problemi, uno si chiama JiYong, l'altro Light!: Il primo mi ha tradita, ma  non riesco del tutto ad odiare, l'altro è incredibilmente dolce, ma non riuscivo del tutto ad amare, due problemi diversi, ma uniti per distruggete la mia salute mentale!.
Cercai di ritornare alla realtà, dovevo per un attimo mettere da parte la paura e parlare con la mia amica, solo per un attimo, almeno per dirgli che stavo bene, adesso il punto però era..., dove lo trovavo un telefono?
"1° opzione: Potrei usare quelli pubblici", ma la scartai subito, visto che ero senza spiccioli.
"2° opzione: entro in qualche bar e chiedo gentilmente se posso usare il telefono, potrei far finta che sia un emergenza!" Si, credo che questa sia la scelta migliore.
Camminando sul marciapiede, con il forte sole delle 11 addosso e una confusione incredibile in testa, non riuscivo a trovare neanche un mini bar, proprio quando me ne serviva uno! Che sfortuna: "Sono la solita sfigata!".
Finalmente, dopo una quindicina di minuti credo, trovato un grazioso bar, entrai soddisfatta.
-Scusi, potrei avere un bicchiere d'acqua?.
-Certo.- Era un ragazzo sui 25 dai capelli corti neri, fu velocissimo, la presi e la bevvi tutta d'un fiato.
-La ringrazio! Scusi, potrei chiederle un favore?.
-Certo, dica pure?.
-Potrei usufruire del telefono per pochi minuti?.
-Certo, aspetti.
Poco pochi secondi mi venne portato un telefono fisso, mi avvicinai alla porta per aver maggior privacy, composi il numero di casa nostra e presi un respiro profondo prima di premere il pulsante verde... .

1 Squillo...
2 Squilli...
3 Squilli...
4 Squilli...
5 Squilli... 
6 Squilli...


Ti prego rispondimi...

7 Squilli...
8 Squilli...


Stavo per chiudere la chiamata quando sentì alzarsi la cornetta dall'altro capo, aspettai che Lucia rispondesse, ma mi sentì raggelare il cuore, quando la voce che sentì non era quella di Lucy... .

-Pronto?... Pronto?...Chi è?... .

La voce di JiYong continuava a chiedere 'Pronto' dal telefono, e non sapevo se rispondere o no, ma avevo braccia e labbra bloccate.
Dopo un po' fu lui a chiudere, ed io non avevo ancora deciso cosa fare.
Molto lentamente chiusi la cornetta, e riportai il telefono al cameriere.
-Signorina...si sente bene?.
-...Si, benissimo, la ringrazio per la disponibilità!.
-Non si preoccupi, buona giornata!.- Disse sorridente.
-Anche a lei.-Sussurrai uscendo dal bar.
Comincia a camminare, ancora sotto shock "Era già qui a Seul, a casa mia" Che ci faceva a casa mia? Perchè non era con quella Rapunzel con i trampoli ai piedi?.
Ma domanda più importante... Adesso dove andavo?.

SCUSATEMI SE HO FATTO UN CAPITOLO MINUSCOLO! (E GIA' TANTO CHE SIA VENUTO DI QUESTA LUNGHEZZA! #LOL) PROVERO' A FARMI PERDONARE CON IL PROSSIMO! >.<
ALLUR, COME AL SOLITO ASPETTERO' LE VOSTRE FANTASTICHE RECENSIONI, VOGLIO SAPERE COME AVETE REAGITO A QUESTO CAPITOLO DI MERDA!!! ç-ç
POI VOLEVO SAPERE SE LA STORIA VI STA PIACENDO, COSA NE PENSATE, SE E' TROPPO "DA TAGLIARSI LE VENE" O TROPPO SDOLCINATA, O SE FA SCHIFO E BASTA! 
INFINE, VI VOLEVO RINGRAZIARE PERCHE' MI STATE FACENDO ARRIVARE ALLE 100 RECENSIONI! *------* NON VEDO L'ORA, E TUTTO GRAZIE A VOI *LANCIA BACI A RIPETIZIONE*
ADESSO VADO, PRIMA CHE I MIEI MI TRUCIDINO! >___<  AL PROSSIMO CAPITOLO YUMUSEYOOO!!!:D







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Capitolo 26
*** La ritroverò! ***


- CAPITOLO 26 -

LA RITROVERO'!

 
(Lucia Pov.)
Girammo l'angolo e GD parcheggiò la sua Bentley di fronte al portone di casa mia.
Spense la macchina e scese seguito da Seung-Hyun, che era seduto al posto del passeggiero.
Io, Tae, Ri e Dae scendemmo subito dopo, GD aprì il cofano per prendere le valigie.
-Dai lasciate le valigie in macchina, le prendete dopo!.- Dissi hai ragazzi dirigendomi verso il portone con le chiavi in mano.
-Va bene, però non rimaniamo molto, sono stanchissimo.
-Mi dispiace SeungRi, ma prima dobbiamo cercare Agata!.- GD chiuse il cofano e vi si appoggiò dedicando un'occhiata a SeungRi.
-Ma sono stancooo!!!.- Si sdraiò sul cofano col fare teatrale facendo sghignazzare gli altri.
-Lei è più importante! E poi alzati dal cofano, o rimarrano le impronte!.- Dalla voce sembrava seccato.
-Forza venite.- Gridai già dentro il condominio.
Salimmo e scale e arrivammo davanti alla porta, stavo per aprirla, ma sentì uno squillo provenire da dentro.
-Che c'è Lucy?.-Chiese Tae.
-Lo sentite?.- Un altro squillo, che riconobbi subito.
Aprì subito la porta, stavo per andare a prenderlo, ma sentì Aki abbagliare dalla mia stanza, così mi girai e vedendo GD dietro di me, gli chiesi se poteva rispondere lui al posto mio.
-Certo!.
-Grazie, ragazzi sto tornando, voi intanto sedetevi in salotto.
-Ok Lucy.- Dissero in coro.
Entrai in camera e vidi Aki incastrato sotto il mio armardio.
-Akiii!!!.-Corsi subito e mettendomi a terra cercai di farlo uscire, dopo un po' di sforzi ci riuscì, e portandomelo in braccio gli feci qualche carezza per calmarlo.
-Ma che ci facevi là sotto eh?.
Guardai sotto l'armadio con Aki addosso, e vidi la sua pallina:-Aaah, ho capito, aspetta!.- Lo feci scendere e mi abbassai mettendo il braccio sotto l'armadio.
-Ecco.- Uscì il braccio e gliela feci vedere al cagnolino che abbaiò.
-La vuoi? Tieni!.-Dissi, poi gliela lanciai dall'altra parte della stanza e lui corse a prenderla, per poi sdraiarsi a terra con la pallina in bocca.
-Bravo cucciolo!.-Dissi guardandolo sorridente, se non ci fosse stato quel cagnolino, ieri non avrei saputo cosa fare!.
Dopo aver messo tutto a posto, tornai dagli altri che erano seduti in salotto commentando su quanto fosse comodo il divano, erano davvero stanchi!.
-Raga, mi sa che mi addormento qui.-Disse Ri accucciandosi ad un cuscino, scoppiammo a ridere, tranne GD che se ne stava in disparte, appoggiato al muro, con lo sguardo nel vuoto.
-GD chi era al telefono?.
-No, nessuno, qualcuno che avrà voluto fare uno scherzo.- Disse concentrato.
-Come uno scherzo?.- Disse Tae sorpreso.
-Quando ho alzato la cornetta non ha risposto nessuno, ho aspettato un po' ma alla fine ho chiuso.
-Vabbè sarà stato qualche cretino!.- Disse Seung-Hyun, che si girò e si ritrovò le gambe di SeungRi sopra le sue, che già stava dormendo.
-Ei tu, dormiglione, leva subito queste gambe dai miei jeans!.- SeungRi si svegliò dalla dormiveglia spaventatissimo e ritirando le gambe.
-Scusa Hyung, ma volevo sdraiarmi per intero, e siccome c'eri tu, le ho sdraiate su di te!.
-Ti faccio vedere chi sarà sdraiato per intero, sottoterra però!.- Detto questo Seung-Hyun si alzò e si avvicinò al più piccolo con uno sguardo assassino ma anche divertito in viso.
-Hyung, non vorrai mica....Nooo, hahaha, ti...preahahhaah!!!.-Seung-Hyun continuava a fare il solletico da tutte le parti a Ri che rideva come un matto, dalla faccia però sembrava non riuscisse a respirare, visto che era quasi diventato fucsia!.
Tutti scoppiammo a ridere alla scena, tutti tranne GD, cominciavo a preoccuparmi.
-GD...cos'hai?.-Gli chiesi preoccupata, gli altri smisero di ridere per guardare incuriositi il loro leader.
-Niente Lucy.- Abbozzò un sorriso:-Sono solo un po' stanco.
-E anche preoccupato.-Disse Seung-Hyun:- Stai tranquillo, questo pomeriggio cominciamo a cercarla, che dici?.
-Veramente volevo cominciare adesso!.- Disse GD serio.
-Ma scherzi? Con questo sole e la stanchezza enorme che abbiamo addosso?.
-Maknae ti ricordo che forse in questo momento c'è lei sotto il sole a vagabondare per Seul da sola!.- Dalla voce di GD, sembrava che si stesse arrabbiando!.
-Lo so hyung, non c'è bisogno che me lo dici, e sappi che anche io voglio bene ad Agata e sono preoccupato quanto te, ma se restiamo e facciamo una dormita, almeno questo pomeriggio la cercheremo per bene! Stanchi come siamo, non riusciremo a camminare più di tanto!.
-Se vuoi fatti la tua dormita, io mi metterò a cercarla e la troverò, dovessi andare in giro per Seul tutta la notte!.-Dalla voce sembrava non voler ricevere repliche.
-Ma... .- Balbettò Ri.
-Perchè non stai zitto una buona volta?.- Gli ringhiò contro Seung-Hyun.
-Non servirebbe a niente Hyung!.- Ri ignorò Seung-Huyn, rivolgendosi a GD.
-Cosa? Certo che servirebbe, ogni secondo è prezioso.-Ok, GD aveva perso la pazienza:- Agata è in giro per questa enorme città, da sola, potrebbe capitargli di tutto, e tu dici che non servirebbe a niente cercarla subito?.- GD ormai stava gridando, si avvicinò pericolosamente a Ri, in viso aveva un espressione alquanto inquietante.
SeungRi si alzò di scatto e si nascose dietro Tae ripetendo come una macchinetta 'Calmati Hyung, non ho detto niente di male!', Mentre Seung-Hyun si alzò dalla poltroncina e cercò di allontanare GD ripetendogli di calmarsi.
-Io non mi calmo affatto, voi non potete capire, chiaro? E lasciami!.- JiYong si liberò con una strattonata che fece allontanare di qualche passò indietro Seung-Hyun, poi dedicò al povero Ri che lo guardava impaurito un occhiata assassina e si avviò verso la porta, ma prima si girò per guardarmi malinconico.
Non sapevo che dire, per tutto il tempo della discussione rimasi a guardare la scena senza proferire parola, mi dispiaceva vederlo così, per tutto il viaggio non aveva ne parlato ne fatto altro, l'unica cosa che fece fu quella di starsene in disparte e guidare in silenzio.
Certo, lui era in torto, aveva distrutto il cuore di Agata, e per questo dovevo odiarlo, ma non potevo perché sapevo che comunque lui era un bravo ragazzo, e continuavo a sperare che si potessero aggiustare le cose.
-Scusa Lucia.- Mi disse, poi aprì la porta e uscì, chiudendosela alle spalle, e lasciando noi allibbiti.
Seung-Hyun, che sembrò essersi ripreso in fretta dalla cosa, si avviò a passo veloce alla porta e si affacciò:- Ji dove vai, già non sappiamo dove si trova Agata, se te vai pure tu, cosa faremo!?.
GD si fermò ai piedi delle scale, prese un respiro e si girò verso l'amico, gli fece un sorriso forzato:-Tranquillo hyung, conosco Seul meglio delle mie tasce, non preoccuparti!.
GD scese le scale di corsa:-Ma... .-Balbettò Seung-Hyun, ma ormai GD se ne era andato e non lo avrebbe mai e poi mai sentito.
Seung-Hyun sbuffò:-Oh, amico mio... cosa devo fare con te!.- Si disse tra sé e sé per poi rientrare nell'appartamento.
 
(JiYong Pov.)
Odiavo SeungRi, quello stupido maknae che non sapeva farsi mai i cazzi suoi, cosa poteva mai capire lui, dentro quella zucca vuota che si ritrovava?.
Uscì dal portone, ritrovandomi di fronte alla mia amata Bentley grigio metallizzato, ero indeciso se lasciarla lì oppure no, impaurito per la sua incolumità, ma volevo fare due passi per calmarmi, no guidare (cosa che a volte mi annoiava), e poi dentro c'erano le valigie dei ragazzi!.
Improvvisamente mi venne il forte istinto di prendere le valigie del maknae e bruciarle, ma la ignorai, non ero così aggressivo!.
Aprì lo sportello della macchina per prendere un paio di occhiali da sole grandi e un cappellino con visiera, lì indossai e dopo aver richiuso lo sportello cominciai a camminare, senza una destinazione.
Camminando a testa bassa fra la gente indifferente e ignara che un cantante della mia popolarità fosse così vicino a loro, mi ritrovai a farmi domande futili ma dirette, alcune senza una risposta, altre con una risposta ben precisa!.
Cosa avevo cambinato? Perchè l'ho fatto? Cosa starà facendo adesso? Dove sarà? Cosa penserà di me? Mi odia? Non vuole vedermi più? Mi darà mai una seconda chance un giorno?....Mi ama ancora?.
Avevo creato il caos più totale in pochi secondi, pochi stupidissimi secondi che mi hanno reso la vita un totale inferno, quella scena, quell'inutile bacio era in giro per il web, giornali e notiziari e arrivava prepotente e dolorosa alla mia vista come uno schiaffo in pieno viso, e adesso ne stavo pagando le conseguenze, perchè lei era andata via, si era allontanata volontariamente da me, e avevo paura che non lo avesse fatto solo fisicamente.
Tutto questo mi stava distruggendo in così poco tempo, stava succedendo tutto fin troppo velocemente, avevo perso la persona che amavo, avevo litigato con le persone a me più vicine e adesso mi ritrovavo completamente solo a girovagare per Seul, grogiolandomi nel mio dolore.
Ma non potevo lamentarmi, proprio no, non ero nella posizione per farlo, anzi, forse meritavo di peggio, il fatto di averla ferita, che fossi stato IO a farla soffrire, era un ottimo motivo per farmela pagare!.
Questo dolore stava uccidendo ogni cellula del mio corpo, bruciando dentro me con lenta violenza, e facendomi impazzire, soffrire le pene dell'inferno!.
Ma poi perchè lo avevo fatto? Perchè avevo permesso a CL di prendermi per la maglia e attirarmi a lei, davanti a milioni di sguardi allibiti, per poi fargli posare le sue labbra sulle mie, quelle labbra cosi curate quanto estranee, perchè quelle labbra non erano di Agata, ma di qualcuna che dal quel momento diventò quasi una sconosciuta!.
Ricordo che dopo il concerto CL se ne era uscita dicendomi che lo aveva fatto solo per pubblicità, sia per il cd del suo gruppo che per il mio, ma non ci credetti tanto, e lei non si era resa conto di aver creato un casino! Non solo per me, ma anche per lei, ieri sera, prima che il tornassi insieme agli altri all'albergo, vidi il signor Yang sgridare animatamente CL, che se stava fregando letteralmente.
Avevo sempre avuto dubbi sui sentimenti di CL nei miei confronti, ma non avrei mai creduto che un giorno i miei dubbi fossero fondati!, Adesso ero sicuro che lei mi avesse baciato per un altro motivo, un motivo che non mi apparteneva, perchè non l'amavo, e non l'avrei mai voluto baciare, ma penso che questo Agata non vorrà sentirlo! Se mi perdonerà, potrò tenermi l'uomo più fortunato e felice dell'intero globo! 
Ma se volevo provarci, se davvero volevo chiedergli scusa e pregarla di darmi una seconda possibilità, dovevo trovarla, perchè il fatto che fosse in giro da sola il balia della gente, sempre più pericolosa ed inaffidabile, mi faceva sentire una schifezza, ma anche una rabbia ed un ansia che non avevo mai provato prima.
"Dove potrebbe essere in questo momento?" Cominciai a scavare nella mia mente alla ricerca di un indizio, qualcosa che potrebbe darmi una mano alle mie disperate ricerche.
Ricordavo che lei amava i luoghi tranquilli e verdi, alcuni posti dove potesse essere andata erano i parchi, o forse nelle rive del fiume Han, dove una volta avevamo passeggiato tranquilli e sereni, quando ancora eravamo amici ed io, già innamorato e deciso a conquistarla, quando andava tutto bene... .
Ma non credevo fosse andata lì, perchè conoscendola, non andrebbe mai in un posto dove sorgerebbero altri dolorosi ricordi, si, dolorosi, ed ero stato proprio io a rendere quei bellissimi ricordi un pugnale al cuore.
Abbassai con la mano la visiera del mio cappello nero e aggiustai gli occhiali, alzando lo sguardo, mi ritrovai di fronte ad un piccolo bar, che riconobbi appena vidi un tavolino all'angolo, quello stesso tavolino dove, più di un mese fa io e lei facemmo la colazione insieme, dove cominciai a sentire quella che, credevo, fosse una cotta da niente, crescere e trasformarsi in qualcosa di più profondo, ogni suo sorriso, parola, gesto, sguardo, mi avevo affascinato ed incatenato a lei, senza quasi essermene accorto.
"Anche se provavo a fare quello forte, con lei non ci riuscivo, mi rendeva vulnerabile!." *
Mi avvicinai al tavolo, incerto, e sfiorai con il dorso la sedia dove si era seduta lei quella volta, mentre tanti ricordi di quella bellissima giornata si scontravano furiosi nella mia testa, facendomi sentire peggio di quanto già non lo fosse, ma mi rendevano anche felice, felice perchè ricordavo ancora tutto vivamente, ogni singolo istante trascorso, come se fossero stati marchiati, come i tatuaggi che avevo sparsi nel corpo, ognuno che raccontava una storia e un ricordo, ognuno che celava un dolore ed una vittoria, e raccontavano la mia vita, e Agata si era marchiata dentro me meglio di un tatuaggio, le non sarebbe mai scomparsa, l'avrei avuta tatuata nel mio cuore per sempre!.
Basta, dovevo trovarla, non c'è la facevo più, sentivo che presto sarei impazzito, doveva essere mia, la desideravo come nessun'altra cosa al mondo, e lei sarebbe tornata, l'avrei trovata e sarebbe diventata di nuovo mia!.
  
 
 
>__________________________< ODDEOOO, CHE FATICACCIA!!! SCUSATE SE IERI SERA NON L'HO MESSO! >_____< MA ERO SENZA ISPIRAZIONE E NON VOLEVO DELUDERE QUALCUNO, QUINDI HO PREFERITO ANDARE SUL SICURO E REGALARVI QUESTO CAPITOZZOLO ALQUANTO TRISTE E SCHIFOSO!!! *GLI LANCIANO POMODORI* SCUSHATEEEEE!!!! >>>>_______<<<<
VORREI SAPERE COSA NE PENSATE, SINCERAMENTE PER ME FA PENA, MA VORREI CHE MI DICESTE VOI COME VI E' SEMBRATO!
RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE MI SEGUONO, RECENSISCONO, MI SPRONANO A CONTINUARE E A NON MOLLARE, VI VOGLIO TROPPO BENE!! *-*
PARLANDO DEL CAPITOLO, MI E' PIACIUTO FARE LA PARTE DI JIYONG, HO PENSATO FOSSE GIUSTO FAR PARLARE ANCHE LUI, VISTO CHE E' IL PROTAGONISTA MASCHILE, E CI TENEVO A FARVI SAPERE I SUOI PENSIERI E TURBAMENTI, SPERO SIA PIACIUTO ANCHE A VOI LEGGERE, E SE NEL CASO SONO STATA TROPPO RIPETITIVA IN ALCUNI CASI O ABBIA FATTO ERRORI DI BATTITURA, VI PREGO PERDONATEMI, ACCOMPAGNATA DA LOVE YA DEI SS501 E CAN'T SAY I LOVE YOU DEI 2AM, MI SONO LASCIATA UN PO' ANDARE DALLE EMOZIONI! IHIHIHI! (VI CONSIGLIO DI ASCOLTARLE, SONO DUE CANZONI BELLISSIME! *-*)
INOLTRE, SE AVETE NOTATO QUESTO SEGNO: * VICINO ALLA FRASE: "ANCHE SE PROVAVO A FARE QUELLO FORTE, CON LEI NON CI RIUSCIVO, MI RENDEVA VULNERABILE!", E' PERCHE' SE RICORDATE NEL CAPITOLO 11 AGATA PENSA LA STESSA FRASE RIVOLTA A JIYONG (AWW CHE COSA CARINA!!) *ARROSSISCE* VABBUO' LASCIAMO STARE!. ^-^"
BHE, CHE DIRE, AL PROSSIMO CAPITOLO!!! KOMAWO YUMUSEYOOOO!!!!:DD
P.S.: VOLEVO DIRVI PURTROPPO CHE NON MANCA TANTISSIMO ALLA FINE DI QUESTA FF, SO CHE FORSE, PER CHI ORMAI SO CHE PIACE, E NE SONO FELICE, DISPICERA', MA NON POSSO DILUNGARMI TANTISSIMO (TIPO 40 CAPITOLI!!!) DISPIACERA' ANCHE A ME, PERCHE' ORMAI ME NE SONO INNAMORATA, MA CI TENEVO A DIRVELO, EVITANDO CHE UN GIORNO VOI APRIATE E TROVATE LA STORIA FINITA! D':
VABBUO', ADESSO VADO DAVVERO #LOLOL YUMUSEYOO!!!:D




 

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Capitolo 27
*** Il ritrovamento ***


- CAPITOLO 27 -

IL RITROVAMENTO

I  know i'm far, from perfect,
Nothin' like you
Enthourage
I can't grant you any wishes, i won't
promise you the stars.
But don't  ever question if my
heart  beats only for you,
it beats only for you!.

Emili Sandè - My kind of Love

******

"Che noiaaa".
Camminavo sul grigio marciapiede, un venticello fresco tipico di settembre mi scostava i capelli leggeri, il sole era coperto dalle nuvole minacciose e cariche di pioggia, si poteva già sentire l'odore dell'acqua:-Ti prego, non mi piovere adesso, resisti almeno fino a domani!" Non avevo un ombrello, come avrei fatto?.
Cercai di non pensarci, come tutti gli altri pensieri e preoccupazioni che avevo, lasciando la mia mente vuota, nessun suono, pensiero passava di lì, solo un lungo e freddo silenzio, come quel pomeriggio.
Presi il cellulare dalla tasca, quanto avrei voluto sentire un po' di musica! Guardi il display, le 18:30, avevo passato l'intera giornata a passaggiare per Seul, guardare le vetrine e pensare, pensare a quanto difficile e pericoloso sia vivere, perchè la vita è piena di porte, ognuna contiene un segreto, alcuni belli, altri brutti, e devi decidere bene quale porta aprire, perchè potresti trovare il male d'ovunque, in agguato, che aspetta il momento migliore per attaccarti e rendere la tua vita qualcosa di ingestibile e dolorosa, e se non prendi subito la situazione in mano, non hai via di scampo! Ti scivolerà tutto fra le mani, e non potrai tornare indietro.
Ecco, io avevo aperto la porta sbagliata, il male mi aveva visto debole, così travestì una porta cattiva in buona, ed io, come una scema, ci ero cascata, mi ero fatta illudere, ed al momento giusto, mi aveva attaccata, uccidendomi dentro, rendendo la mia situazione....ingestibile e dolorosa!.
Lo riposai e misi le mani in tasca, scalciando qualche sassolino in giro, finchè mi ritrovai davanti al cancello di un piccolo parco, non c'era quasi nessuno, esitai qualche istante, prima di entrare.
C'era qualche panchina sparsa per il parco, verniciate di verde come le ringhiere, e dei lumi antichi sparsi lungo il contorno del sentiero, tanti alberi di ogni specie e dimensione quasi riempivano il parco, formando a volte degli archi con i rami, alcuni fiori regalavano vivacità al posto, e da lontano una grande cassarmonica nera, con dei lampioni che penzolavano sugli archi, ed una mezza luna sul tetto, rendeva quel posto quasi magico!
Infine non poteva non mancare l'elemento principale, quel profumo, muschio bianco, quella fragranza che mi aveva accompagnata in questa avventura, se così possiamo chiamarla, a Seul.
Diciamo che ormai quello era il profumo della mia misera vita, e ormai non ne potevo più fare a meno!.
Da lontano vidi una grande quercia, mi guardai in giro per vedere se c'era qualcuno:"A quanto pare sono sola!".
Corsi verso la quercia e mi ci sedetti stendendo le gambe per poi incrociarle, appoggiare la schiena stanca e chiudere gli occhi facendo un lungo respiro, assaporando quella tranquillità!.
Visto che ero sola, uscì il cellulare e feci partire My Kind of Love di Emili Sandè, essi, quella canzone era perfetta in quel momento!.
Ecco perchè adovavo la natura, lei non ti faceva domande, non ti metteva in soggezzione, non ti distruggeva il cuore..., lei ti regalava tutta la tranquillità e la semplicità che poteva darti, e che non avrebbe dato nessun'altro! Ti faceva quasi sentire a casa!.
Casa..., io non avevo più una casa, prima ne avevo tre, una in particolare, dove avevo vissuto una settimana con accanto la persona che credevo perfetta e che non mi avrebbe mai fatto del male, la stessa persona che con grande semplicità e naturalezza mi diceva "Ti amo"... che grande attore!.
Ma se da una parte il mio cuore, stanco dalle troppe emozioni e pugnalate, non voleva reagire, da un'altra voleva combatte, dimenticare e, perchè no, anche perdonare! Perchè io non ero una che portava rancore, a nessuno, io perdonavo sempre tutti, una delle mie debolezze, ma era più forte di me!.
Sapevo che dovevo combattere, dovevo farlo per ME, che senso aveva piangersi addosso? Di certo non sarebbe tornato da me, non avrebbe cambiato idea, non sarebbe tornato indietro per evitare l'inevitabile...!. 
Ormai aveva trovato qualcuna alla sua altezza, qualcuna che fosse come lui, bella ed irraggiungibile, quella persona lo avrebbe reso felice, cosa che io non avrei mai potuto fare, perchè non avevo qualcosa in più di lei.
Il mio cuore e la mia mente dovevano prendere tutti i ricordi, anche quelli più insignificanti, ma che c'entrassero con lui, buttarli in un cassetto e chiuderli a chiave, per poi buttare via quest'ultima!.
"A quanto pare i miei occhi non sono così resistenti come credevo" pensai, mentre una calda lacrima scendeva lenta sul mio viso, fermai il suo percorso a metà strada asciugandola con la maglia, quella doveva essere l'ultima lacrima che i miei occhi avrebbero versato per lui, non c'è ne sarebbero state più, perchè lui non le meritava!. 
Gli avevo persino donato il mio corpo, cosa che non avrei fatto con nessun'altro, perchè io lo amavo davvero, e mi sentivo pronta a regalargli me stessa, ma a quanto pare non gli era bastato!.
Mi alzai in piedi, ormai la canzone era finita, adesso c'era solo in lento fruscio del vento a fare da musica.
Dovevo dimenticare.Ora.Subito.Dovevo divertirmi, liberare la mente, certo da sola sarebbe stato difficile, ma mi sarei adattata!.
Uscì dal parco e cominciai a cercare con lo sguardo qualcosa che potesse farmi divertire, quando vidi un luna park in lontananza:"Perfetto!".
Dopo pochi minuti entrai e mi guardai in giro curiosa, c'era di tutto, era gigantesco, cominciai dalle montagne russe, poi la giostra, la nave dei vichinghi, infine le bancarelle, dove riuscì a vincere un panda gigante nel tiro a segno, ma che poi regalai ad un bambino che lo desiderava.
Camminavo ancora incantata a guardare in giro, quando andai a sbattere contro un ragazzo munito di cappello e occhiali da sole abbastanza grandi.
-Scusi, sono davvero sbadata.- Dissi allontanandomi e facendo un inchino.
Il ragazzo si girò distogliendo lo sguardo dalla bancarella per osservarmi e aprì lievemente le labbra, ma senza far uscire nessun suono...strano, quelle labbra... .
-...N-non si..preoccupi...!.
-Scusi ancora!.- Feci ancora due inchini e poi mi dileguai a grandi passi, notai che si girò per guardarmi finchè girai l'angolo.
"Ma tutte a me capitano?"-Feci finta di niente e continuai il mio giro.
Decisi di non fare la casa fantasma o quella degli specchi, non perchè fossi spaventata, ma proprio perchè ero sola, e l'idea non mi piaceva!.
Ben presto si fecero le otto,e dovetti a malincuore abbandonare il parco.
"E adesso? Dove vado? Da Light...cattiva idea, da Lucy..., quanto vorrei tornarci, abbracciarla e giocare con il piccolo Aki!" sospirai mentre passeggiavo sola per le strade quasi deserte, stranamente mi sentivo osservata!.
"Aspetta..." e se... da Lucy potevo andarci, o almeno potevo provarci, i ragazzi non sarebbero rimasti a dormire da Lucy, e sicuramente neanche a cena, conoscendoli avranno preferito tornare al loro appartamento, si, potevo provarci, per quanto riguarda JiYong..., Lucy mi avrebbe aiutata!.
Cominciai a camminare verso casa, presi una stradina quasi deserta e cominciai a percorrerla, quando notai qualcuno che camminava dietro di me, sembrava un ragazzo, camminai un po' più lentamente, forse non seguiva me, ma, invece di superarmi, rallentò anche lui.
Ok, cominciavo ad avere un po' paura!.
L'adrenalina cominciò a circolare nelle mie gambe, volevo correre, sentivo odore di guai!.
Cambiai stradina e lui era ancora dietro di me, quando vidi con la coda dell'occhio che stava per afferrarmi dalla spalla, lì cominciai a correre a perdi fiato.
"Cacchio, è velocissimo"-Stava per raggiungermi.
Purtroppo dopo aver cambiato diverse volte strada, mi ritrovai in un vicolo cieco e buio, l'unica luce era quella di una piccola lampada sul muro.
Misi le mani nel muro, sentendomi in trappola, come se cercassi una via d'uscita ma invano, per poi girarmi e trovarmelo a pochi metri da me, cominciò ad avanzare lento verso di me....quella camminata... .
Scacciai quell'assurda possibilità e cercai di ricordare qualche mossa di autodifesa, appena mi venne di fronte lo riconobbi subito, era il ragazzo del luna park!, Che c'è l'avesse ancora con me e voleva farmela pagare? Ma non avevo fatto niente di cosi brutto!!!.
Avvicinò la mano sul mio viso, ma la scacciai via con uno schiaffo e gli lanciai un pugno, che lui bloccò con la mano, in una presa ferrea, sgranai gli occhi e partì con l'altra mano, ma bloccò anche quella, o no, ero in trappola!.
Un sorriso malizioso apparve sul suo viso..., quel sorriso...NO, era un allucinazione, doveva!.
Cercai di dimenarmi ma lui si avvicinò e mi bloccò le gambe con le sue, schiacciandomi sul muro.
Lo avevo ad un palmo dal naso, volevo gridare, ma la voce non usciva, era assente.
Improvvisamente tenne i miei polsi con una sola mano, mentre con quella libera mi accarezzava il viso dolcemente, poi tolse il cappello e lo gettò a terra, scoprendo una chioma quasi...rosa!.
Continuavo a non capire cosa volesse fare.
Poi tolse gli occhiali..., e lì il mio cuore ebbe un crampo così forte da farmi male, da farmi quasi urlare, ma non potevo farlo perchè la gola mi seccò all'istante, e le prime lacrime iniziarono a scendere, no, non dovevo piangere, mi ero ripromessa di non farlo più, ma non riuscivo a frenarle.
JiYong mi guardò dritto negli occhi, anche i suoi per un attimo mi sembrarono lucidi.
-Mi sei mancata... .-Sussurrò.
Schiusi le labbra, sorpresa da ciò che avevo appena sentito.
-Ti prego..., non respingermi.-Sussurrò di nuovo, ma non mi diede il tempo di rispondere, perchè le sue labbra si erano già incontrare con le mie.

......NON SO COSA DIRE! #LOL *SILENZIO IMBARAZZANTE*
COM'E' QUESTO CAPITOLO? SCHIFOSO VERO? SI LO SO, MA CREDO CHE ORMAI SIETE ABITUATI AI MIEI "ORRORI(?)"!!!
SCUSATE SE CI SONO STATA TANTO, MA IL CALDO MI HA RESO UNA PIGRONA IMBATTIBILE!
MI RACCOMANDO DITEMI COSA NE PENSATE, AL PROSSIMO CAPITOLO! YUMUSEYOOOO!!!!:D













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Capitolo 28
*** Ti ho ritrovata! ***


- CAPITOLO 28 -

TI HO RITROVATA!

And the days feel like years when i'm a lone,
And the bed where you lie is made up on your side!
When you' are going i count the step that you take,
Do you see how much i need you right now?
When you're gone,
The pieces of my heart, are missing you!
When you're gone,
The face i came to know, is missing too!
When you're gone, the words i need to hear,
to always get me trought the day,
and make it ok...,
I miss you!

(Avril Lavigne  -  When You're Gone)

******

(JiYong Pov.)

"Un pomeriggio intero, incredibile!"
Erano quasi le sette, ed avevo girato quasi tutta Seul, ero andato su tutti i parchi, luoghi che conoscevo e che conosceva, ma niente, neanche l'ombra di lei, dove sarà?
Presi il cellulare, erano le 19:25, era quasi buio, dovevo trovarla subito!.
Proprio in quel momento mi fermai davanti al Luna Park.
"E se...", No, non credo che Agata sia lì dentro, ...:"Però..., tentare non nuoce, no?", E poi avevo una strana sensazione, la sentivo...vicina, da queste parti.
So che forse può sembrare strano, ma è come se la sentissi nei paraggi, mi guardai in giro, ma le uniche persone che c'erano erano una signora e due ragazzi sullo skater. 
Controllai che occhiali e cappello fossero ben messi, sapevo che avrei rischiato senza il solito cappello di lana con i buchi che usavo io e i ragazzi quando eravamo in posti affollati, ma per lei avrei fatto di tutto! Mi aggiustai il giubbotto, coprendo un po' il viso, feci un grande respiro ed entrai.
Comiciai a guardarmi in giro, non c'era che dire, quel posto era gigantesco, ci sarei stato ore a guardare da tutte le parti! Dovevo tenere gli occhi aperti!.
Passai ad osservare la gente in varie attrazzioni, qualcuno mi lanciava occhiataccie, le ignorai, certo, non erano da biasimare visto che conciato in quel modo potevo sembrare un ladro o chissà cosa!.
Camminai guardandomi in giro, quando notai una ragazza messa di spalle e dai capelli lunghi e scuri, mentre osservava chissà cosa in una bancarella.
"Non ci credo, è..lei!".
Corsi fino ad arrivarle dietro, ma cercando di non farmi sentire, tolsi gli occhiali e cercai le parole giuste, il proprietario della bancarella mi riconnobbe e fu vicino all'infarto, gli feci cenno di non fiatare, la ragazza guardò il signore interrogativa:- No, non si preoccupi signorina, non faccia caso a me!.
La ragazza, da come potei capire, gli sorrise e tornò agli oggettini in bancarella.
Presi un lungo respiro:-...Agata?.
Si girò...e non era lei! Ma cacchio che sfortuna!.
La ragazza mi guardò sconvolta, diventando leggermente rossa, la guardai interrogativo:-Scusa, mi sono sbagliato!.-Rimisi subito gli occhiali e gli feci un inchino.
-...G-DRAGON DEI BIGBANG E' QUIIIII!!!!.- Gridò indicandomi con l'indice.
Improvvisamente tutta le gente che vidi intorno urlò eccitata ed appena mi videro cominciarono a correre verso me euforica.
"Oh cazzo!". Cominciai a correre come un forsennato, cercando disperatamente un angolo, una bancarella , qualcosa dove potermi nascondere.
Da lontano vidi una bancarella abbastanza grande da potermici nascodere, li stavo quasi seminando!.
"Almeno la palestra serve a qualcosa!"
Mi infilai sotto ed il proprietario mi guardò sorpreso, abbassai gli occhiali, ed il proprietario era ancora più sorpreso, gli feci cenno di silenzio con il dito davanti alle labbra, mi guardo per qualche istante, poi tornò a fare quello che stava facendo.
-Scusi...ha per caso...visto un ragazzo con... gli occhiali e un cappello correre?.- Chiese una voce femminile piuttosto affannata, il proprietario guardò prima la ragazza, poi mi lanciò uno sguardo da dietro la spalla, e poi tornò a guardare la ragazza, incrociai le dita e chiusi gli occhi, sperando in una sua bugia... .
-...E' andato da quella parte. -Disse indicando verso destra.
-Grazie.- La ragazza, seguita da una marea di persone, cominciò a correre nella parte indicata, aspettai che girassero l'angolo per uscire.
Mi alzai e passai le mani nei pantaloni per togliere via la polvere.
-Come posso ringraziarla?.
-Ah, tranquillo ragazzo, non mi devi nulla, ma tu cerca di stare in guardia, non credo che se ti nascondessi di nuovo sotto un'altra bancarella ti aiuteranno!.-Disse mettendo una mano nella mia spalla.
-Ha ragione, starò più attento!.
-E sentiamo, com'è che ti sei fatto scoprire?.
-Beh, ecco... ho scambiato una ragazza per un'altra.
-Capisco, quindi stai cercando qualcuna!. Bhe, buona fortuna!.
-Komawo!.- Dissi facendo un inchino come si deve.
-Adesso vai, sbrigati a trovarla che è tardi!.
-Nae*! Yumuseyo!.- Cominciai a correre, ma dopo un po' ritornai a camminare, continuavo a guardarmi in giro, quando notai un piccolo panda sopra una bancarella, mi avvicinai per osservarlo, mi ricordava tanto Ri!.
Forse ho esagerato con quell'insensibile di un panda, anche se ha esagerato e mi ha fatto incazzare al punto giusto, gli volevo pur sempre bene, quando sarei tornato a casa, avrei chiarito con lui!.
Ero cosi immerso nei miei pensieri, che non mi accorsi di una ragazza che andò a sbattere su di me, facendomi quasi cadere.
Mi girai sorpreso, stavo per parlare, ma le parole mi morirono in bocca, l'unica cosa che feci fù aprire lievemente le labbra e guardarla fra lo sconvolto, il sorpreso e la felicità!.
-Scusi, sono davvero sbadata.- Agata si allontanò lievemente rossa in viso.
Non potevo crederci, era lei, proprio lei, di fronte a me, più bella che mai!.
Aveva tagliato i capelli, era quasi irriconoscibile, non l'avrei mai potuta riconoscere da lontano! Adesso erano liscissimi, un po' più chiari, e scendevano fluidi fino alle spalle, sembravano di seta, trattenni il desiderio di volerli toccare.
-...N-non si..preoccupi...!.-Fu l'unica cosa che dissi dopo essermi ripreso (diciamo!) dallo shock.
-Scusi ancora!.- Fece due lievi inchini e se ne andò velocemente dalla parte opposta, la osservai indeciso se farmi riconoscere o no, fino a quanto girò l'angolo.
"...MA CHE CI FACCIO ANCORA QUI! DEVO SEGUIRLA!."- Cominciai a correre, speravo con tutto il mio cuore che non si fosse allontanata troppo, girai l'angolo e la ritrovai che camminava lentamente, con gli occhi sognanti, dio quanto era bella, quella sua figura slanciata ed elegante, il suo viso ovale dai lineamenti sottili, le sue labbra rosse come una mela rossa, avrei tanto voluto morderle, sentire il loro sapore, che mi era mancato da un mese, ogni notte a sognarle, a sognare lei, che fosse tra le mie braccia, che la stringessi forte e che l'avrei baciata fino all'ultimo respiro che avrei avuto nei polmoni!.
Come uno stalker la seguì d'ovunque, facendo ben attenzione a non farmi notare.
Si fecero le otto di sera, e lei leggermente triste uscì, un paio di metri più lontano c'ero io che la seguivo, ero intenzionato a fermarla ed a farmi perdonare come si deve, da una parte non desideravo altro, spiegarle com'erano andate davvero le cose e far tornare tutto alla normalità, dall'altro però avevo...paura, si lo ammetto, avevo paura che lei mi rifiutasse, paura che non volesse più nè vedermi, nè sentirmi.
Era la mia più grande paura avuta fin'ora!.
La vidi fermarsi e per il terrore di essere scoperto mi appoggiai ad un palo facendo finta di niente, la tenni sott'occhio per vedere se si fosse girata ma non fu così, guardava il vuoto, poi un piccolo sorriso comparse sul suo volto, e tornò a camminare, più veloce però.
La seguì a passo svelto, lei entrò dentro una stradina deserta:"Mi sà che oggi la fortuna è dalla mia parte!".
Entraì e cercai di avvicinarmi, ma lei rallentò di nuovo, così rallentai anche io, cambiò stradina, ed io, come un ombra, la seguì.
-E' il momento giusto!.- Allungai una mano cercando di afferrarla, ma lei girò lievemente il viso e vedendomi cominciò a correre:"Si ricomincia a correre!".
Cacchio, era diventata davvero veloce! Facevo fatica a seguirla.
Cercò di seminarmi cambiando diverse stradine, ma io ero più veloce, alla fine si ritrovò in un vicolo cieco:"Finalmente!".
Cercai di riprendere fiato e quando il mio respiro si fece più regolare, la guardai, sembrava così piccola ed indifesa messa su quel muro, cercando di scappare da ME!, Se da una parte mi faceva tenerezza e la voglia di abbracciarla e traquillizzarla era grande, dall'altra quella scena mi eccitava parecchio, altro che abbracciarla, gli sarei saltato addosso tanto mi sembrava invitante!.
Si girò e mi guardò con uno sguardo particolare, un mix di stanchezza, paura e assenza, come se stesse pensando a qualcosa di importante, ma che non riuscivo a cogliere.
Mi avvicinai, e in pochi passi mi ritrovai di fronte a lei, l'aria era elettrica, si poteva percepire quasi ad occhio, forse stava per piovere!.
La piccola luce mi permetteva di osservarla nella sua perfezzione, ma quello che mi catturò di più furono i suoi occhi, così grandi e profondi, così belli e particolari, mi avevano stregato sin dalla prima volta che li vidi, sin dall'episodio dell'areoporto, quando andai via, passai tutta settimana a pensare solo a quei occhi! Credo che questa cosa si chiamasse colpo di fulmine, no?.
Cercando di trattenermi nel migliore dei modi, accarezzai, quasi sfiorai, la sua guancia, ma lei la scacciò via con uno schiaffo e mi tirò un pugno che bloccai per un soffiò, dio, agguerrita mi faceva impazzire!.
Vidi i suoi occhi sgranarsi, poi mi lanciò un altro pugno, riuscì a bloccare anche quello.
Rimasta schioccata, dopo pochi istanti incominciò a dimenarsi, ma gli bloccai le gambe con le mie, facendo aderire i nostri corpi, che fremevano a contatto con l'altro, quei corpi che non si toccavo da un mese!.
Non sapevo neanch'io cosa stavo facendo, il mio corpo si muoveva senza il consenso della mia mente, ma non provai nè a fare resistenza nè a controllarmi, perchè era quello che volevo, toccarla, sentirla vera sulle mie mani.
Dalla sua espressione capì che non mi aveva riconosciuto, cosi presi i suoi polsi con una sola mano e tolsi il cappello, scoprendo i miei capelli rosa, lo feci cadere a terra.
Adesso la sua espressione era sconvolta e dura, ma anche curiosa.
Decisi di togliere gli occhiali, contai fino a tre e poi li tolsi, facendo cadere anche quelli.
La sua espressione era sconvolta e delle lacrime caddero sul suo viso.
"No, ti prego non piangere!".
Gli occhi cominciarono a pungere, ma mi trattenni!.
-Mi sei mancata...- Dissi cercando di controllare la voce.
Schiuse le labbra, e li non potei resistere oltre.
Mi avvicinai, erano a pochi centimetri l'une dalle altre:-Ti prego..., non respingermi!.-Dissi.
Non gli diedi il tempo di parlare che m'impossessai delle sue labbra, non era più un sogno...,
Era la realtà!

VI PIACE? SPERO DI SI!
MI E' PIACIUTO TANTISSIMO SCRIVERLO, CREDO SIA VENUTO BENE, BHE, QUESTO LO DECIDERETE VOI!
COME AL SOLITO SPERO RECENSIATE, VOGLIO SAPERE!!! u__u
ADESSO VADO, YUMUSEYOOO!!!

P.S.: NAE SIGNIFICA SI! XD












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Capitolo 29
*** Il litigio ***


- CAPITOLO 29 -

IL LITIGIO



Spalancai gli occhi, sorpresa fino all'osso.
Sentì le mie guance bruciare fortissimo, e ci vedevo un po' appannato a causa dei lacrimoni.
Non potevo credere a quello che stava succedendo!.
Le sue labbra..., quelle labbra che ho desiderato toccare e impossessarmene di nuovo dopo un mese, quelle labbra per cui ho dovuto soffrire in silenzio ogni notte, che ho sognato, guardato, toccato da uno schermo, adesso erano di nuovo lì, poggiate sulle mie, cosi desiderose di lui, cosi spaventate quanto felici, così schioccate quanto eccitate.
Quel bacio era cosi puro ed ingenuo... mi ricordò il nostro primo bacio, a casa dei ragazzi, durante il gioco della bottiglia..., ricordo che quel bacio fece scattare la scintilla delle mie emozioni, assopite dalla monotomia della semplice vita e dal mondo troppo reale di cui mi ero abituata! Lui era riuscito ad accenderle, tutte in una volta, con un semplice bacio.
Invece adesso, stranamente le sue labbra, così dolci e frenetiche, poggiate sulle mie, non fecere accendere di nuovo la scintilla, ma non delle emozioni, bensì dell'amore e del perdono... .
La sua stretta ferrea sui miei polsi ormai indolenziti si allentò, fino a lasciarli, per poi percorrere con le dita il contorno delle mie braccia ancora alzate, anche se lui non le teneva.
Sempre con le dita percorse contemporaneamente fra loro il contorno del mio corpo, per poi posarle dolci sui miei fianchi, e stringermi in un abbraccio.
Le mie braccia caddero penzoloni lentamente, mi senti stanca, perchè non provavo quella felicità che DOVEVO provare?.
Vi dico io il perchè!, Perchè lui mi aveva tradita, aveva baciato un'altra, appassionatamente di fronte a milioni di persone, di fronte a ME, perchè lui sapeva che lo stavo guardando, eppure non gli e ne importato, a preferito lei a me, forse ha voluto prendersi gioco di me sin dall'inizio, ha voluto usarmi come giocattolino, e al momento giusto, quando ormai non ero più divertente, mi aveva abbandonata, e un giorno, quando finalmente si ricordò di me, al momento perfetto mi distrusse in millepezzi!.
Un'improvvisa rabbia mi pervase, quelle labbra non mi sembrarono più dolci, anzi, le sentii trasformarsi quasi in veleno per me!.
Gemetti per la quasi nausea, ma lui, scambiandolo in un gemito di piacere, mi strinse ancora di più a lui.
Portai due mani sul suo petto e con tutta la forza che ebbi in corpo lo spinsi via.
Si allontanò di qualche passò con le braccia aperte ed un espressione sorpresa quanto triste in volto.
Cercai di riprendere fiato, visto che avevo respirato poco e niente, mi abbassai appoggiando le mani alle ginocchia e rimettendo a posto i pensieri e la rabbia improvvisa, quest'ultima però decisi di non placarla, perchè non l'avrebbe passata lisca! Proprio no!.
Mi rialzai e appoggiai una mano al muro, dovevo comunque riprendermi, cominciavo a sentirmi debole... bhe, non avevo mangiato tutto il giorno, speravo di non svenire.
Mi coprì il volto facendo cadere i lisci capelli sul viso, non riuscivo a guardarlo.
-.........Agata...i-io...-.
-No- Lo interruppi:-...Non dire nulla.
Non disse niente per qualche secondo, poi tornò ad avvicinarsi.
-NO! Rimani li!.- Lo indicai, lui si fermò all'istante.
Presi un respiro, dovevo sfogarmi, dirgli tutto, dirgli quanto sia stata male a causa sua, dirgli quanto lo odiassi in quel momento, dirgli... che lo amavo, e proprio per questo lo avrei lasciato andare!.
-... JiYong... ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?.
-... Certo, ricordo tutto perfettamente, ricordo quando mi girai e mi trovai una ragazza dai lunghi capelli castani, un pochino più bassina di me e con degli occhi grandi e magnetici..., ricordo tutto!.
-... Sai..., allora ero davvero una ragazza ingenua..., piena di sogni, speranze, provavo tutte le emozioni, anche quelle più insignificanti, il doppio... .
-... Che vuoi dire?... .
Ignorai la domanda e rivolgendogli un sorriso malinconico ed uno sguardo vuoto continuai il mio discorso:....Avevo sempre sognato... di incontrarti... di conoscerti, anche solo stringerti la mano, perchè mi piaceva l'idea di conoscere la persona che mi faceva sognare con la sua voce e le sua canzoni, la persona che aveva reso la mia adolescenza un po' più colorata e dolce, come se tu avessi sempre messe un po' di zucchero alla mia vita troppo amara... .
Continuava a guardarmi sorpreso ma attento:-...E sai... quando ti ho conosciuto...ero la ragazza più felice del mondo..., e quando eravamo diventati amici, lo ero ancora di più, ed avevo imparato a conoscerti, ti vedevo come un ragazzo dolce, vivace, che amava le persone che gli stanno accanto e la musica... .
-...Alla fine....quando eravamo diventati.... più che amici... potevo ritenermi la ragazza più felice dell'intero universo, perchè... mi ero innamarata di te.., come nessun altro avrebbe mai potuto amare qualcuno... e quando... ero convinta che tu mi ricambiassi-.
M'interruppe:- Certo che ti ricambiavo!.
Con l'indice gli indicai di fare silenzio:- Fammi finire!.- Fin'ora avevo parlato con voce dura e fredda, quasi glaciale.
Non era molto lontano da me, quasi mi sembrò di vedere i suoi occhi brillare, ma sicuramente era un'impressione!.
-... quando ne ero certa... e anche i nostri corpi si erano amati... mi ero finalmente convinta....che niente e...NESSUNO- Marcai il "NESSUNO":-... ci avrebbe mai seperato...... poi tu sei partito... .
Abbassai la testa cercando di resistere alle lacrime e controllando la voce, dovevo sembrare il più fredda possibile.
Lui si avvicinò, allungò una mano, ma la bloccò a mezz'aria, dopo alcuni secondi la fece cadere accanto al suo fianco, sospirando.
Continuai sicura di non ricadere nella tristezza:-...ed io non ho replicato...perchè era la cosa giusta, mi sarei odiata se ti avessi ostacolato nel lavoro, perchè era grazie a quello che facevi sognare migliaia di ragazze..., facevi sognare anche me!.- Abbozzai un sorriso.
-....Agata...t-ti prego... .
-... Poi, ieri sera..., tu...hai...distrutto...TUTTO... quello per cui avevamo lottato, tutto quello a cui avevo creduto, lo hai reso la cosa più insignificante, superficiale e stupida che potesse mai essere!,..E...i-io...credo che in quel momento....io abbia aperto gli occhi... ho visto la realtà, ciò che era giusto, ciò che era stato sempre giusto, e non solo.., ho visto anche,...cos'ero io.. per te!.
La sua voce era quasi strozzata:-... No, Agata...stai sbagliando tutto!.
Feci un risolino:- Invece no, ti prego... smettila di mentire!, Io sono sempre stata...un passatempo per te, un giocattolo usa e getta, la novità del momento! Tu mi... avevi usata, per reprimere l'amore che provavi verso....CL- Mi venne difficile dire quel nome:-...E adesso.... volevo dirti...che......sei libero!.
-...C-Che..c-cosa?.- Strabuzzò gli occhi.
Calò il silenzio, quando un tuono lo ruppe, e delle goccie cadevano sul suolo silenziose, dopo pochi istanti se ne cadde il cielo, una tempesta d'acqua si abbattè su di noi, ma non solo fisicamente... .
Mi ritrovai completamente zuppa ed infreddolita, quasi tremavo per in freddo, ma poco importava, continuavo a guardare giù, quando le prime lacrime ribelli finalmente caddero, camuffandosi con la pioggia.
Mi mise le mani sulle braccia:- ...Agata...io non sono stato mai schiavo di niente... .- Alzai il viso, ciocchi di capelli fragici e gocciolanti cadevano sulla sua fronte, la bocca era leggermente aperta e viola per il freddo.
Presi coraggio per parlare:-...JiYong...vai da CL...dimentichiamo.... TUTTO!.
Presi le sue mani e le feci scendere, mentre lui mi guardava sconvolto:- ...Non dimenticherò!.
-...C-Cosa?.
-Esatto, non posso dimenticare... .
-...Invece devi, perchè è giusto così, e anche io dimenticherò...in qualche modo.
Lo guardai un'ultima volta negli occhi, cercando di convincermi che non li avrei rivisti mai più, e poi mi avvicinai, desideravo farlo un ultima volta, lo bacia a fior di labbra e gli soffiai.-...Addio.
Mi allontanai e lo superai,allontanando verso fuori.
-...NO!.-Gridò.
Spaventata mi girai.
Lentamente si girò, sul suo viso potevo leggere...rabbia!.
-Adesso hai parlato....ora tocca a me parlare...non puoi andartene cosi!.
Continuavo a guardarlo sconvolta, chiedendomi se stesse scherzando oppure no.
Si avvicinò a grandi passi e mi prese per le braccia, facendomi girare verso di lui, mi sentivo leggermente spaventata, non lo avevo mai visto cosi.
-Agata, ascoltami, ti prego! Quello che hai visto ieri sera... non era niente! Quel bacio io non lo volevo, non l'ho mai voluto! Capito?.
"..C-COSA!" ...Stava scherzando, per forza!.
-Agata...IO.NON.AMO.CL!.
La rabbia di prima tornò:-Ah no?.- Con uno strattone mi liberai della sua presa allontanandomi di qualche passo:- Bhe a me non mi è sembrato, visto che partecipavi al bacio e non hai provato ad allontanarti.!-...Non disse niente.
-...Che c'è...adesso non parli più?.-L'utima parte la dissi sussurrata.
-..Io..... .
-Infatti.- Arrabbiata chiusi lì il discorso, non c'è la facevo più, non volevo più sentire una parola, come poteva cercare di difendersi dopo quello che aveva fatto? Come poteva continuare a mentire?.
-..Ma Agata io...-.
-BASTA!.- Gridai:- Non te ne rendi conto che ti stai rendendo ridicolo? Lo capisci che tu mi hai tradita? Che mi hai usata? Perchè vuoi continuare a farmi soffrire, ah? Perchè? Ti piace vedermi cosi? Vero?.
-... Sai che non è così... .
-IO NON SO PIU' NULLA!.- Continuai a gridare in preda ad una crisi isterica fra le lacrime.
Continuava a guardarmi con sguardo apatico, mentre io gli dedicavo lo sguardo più incazzato del mondo.
-...Addio...Ji!.- Lo dissi con una rabbia e tristezza infinita, poi a grandi passi mi allontanai da lui, che mi guardava senza muoversi o parlare.
Dopo pochi minuti lo persi di vista e arrivai in strada, la tempesta continuava imperterrita, dovevo sbrigarmi ho mi sarebbe venuta una febbre a quaranta!.
Cominciai a camminare verso destra, quanto sentì la testa cominciare a girare, e la vista pian piano appannarsi.
"No...non devo...svenire...".
Mi girai indietro e vidi un paio di metri lontano JiYong che correva verso di me, ma che fa mi segue?.
Continuai a camminare, quando lui mi arrivò davanti.
-Almeno fatti accompagnare a casa, non posso lasciarti andare così nel bel mezzo di un diluvio!.
-Non c'è nè bisogn...- Non fini la frase che mi ritrovai a terra, priva di sensi, l'ultima cosa che sentì fu il rumore della pioggia, la voce spaventata di JiYong che mi chiamava, poi mi senti staccare da terra e li svenni definitivamente.


FORSE E' UN PO' CORTO, E MI SCUSO CON LE PERSONE CHE LO STAVANO ASPETTANDO! >____< SPERO CHE COMUNQUE VI SIA PIACIUTO!
A ME NON TANTO, PERCHE' FORSE DOVEVO RENDERE AGATA PIU' INCAVOLATA E GD MENO FRETTOLOSO, POI BHO!(?)
DITEMI VOI COSA NE PENSATE, E SE VI ASPETTAVATE ALTRO, VOGLIO SAPERE SU SU!!! U.U
ADESSO VADO ^-^ YUMUSEYOOO!!! :D
P.S.: HO APERTO QUESTA PAGINA, SPERO CI FARE TE UN SALTO!!! ^-^"  https://www.facebook.com/AghyGD?ref=hl










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Capitolo 30
*** La scelta ***


- CAPITOLO 30 - 

LA SCELTA

 


Hi Miss Alice. 
Anata garasu no me de donna yume wo 
Mirareru no? 
Mirareru no? 
Mada atashi 
Kokoro ga sakete 
Nagarederu 
Tsukurotta 
Sukima ni sasaru 
Kioku-tachi 
 
Hi Miss Alice. 
Anata ga jitsu no 
kuchi de dare ni ai wa 
Nageteru no? 
Nageteru no? 
Mou atashi 
Kotoba wo tsumaku 
Shita no netsu 
Same kitte 
Meteru outamo 
Utae nai 
 
Still, you do not answer
 
 
(Still Doll - Kanon Wakeshima)


******

"...Che silenzio...c'è nè fin troppo... e dove sono?...Che posto strano!."
Mi trovavo in un tunnel non tanto stretto, il buio predominava, ed ero vestita in maniera alquanto fastidiosa per me!.
Indossavo un lungo ed elegante vestito, accarezzai la stoffa della lunga gonna grigia con sfumature nere e viola, potei capire che si trattava di seta, cadeva morbida per terra, e a volta si poteva vedere qualche pezzo di retina nera fuoriuscire sotto.
In vita avevo legato un nastro nero, che dietro formava un grande fiocco e i lembi toccavano quasi terra, era senza spalline e i contorni erano decorati con del pizzo viola, indossavo anche una collana lungo il contorno del collo in oro bianco, con un ciondolino a forma di croce.
Infine la schiena era legata con un nastro che scendeva a X fino ad arrivara a pochi centimetri dal fiocco, come se la parte superiore di quel vestito fosse un corpetto, mentre dal petto in poi era ricamato con disegni in filo d'oro.
Cosa ancora più fastidiosa per me, avevo un tacco molto particolare ai piedi, ed anche molto alto, mi guardai il piede destro alzando leggermente il vestito, la scarpa era legata da un nastro nero che, come per la schiena, legava a X, per poi percorrere il contorno della caviglia e legare con un fiocchettino semplice.
Che strano modo di essere vestita vero? E poi non ricordavo niente! Come c'ero arrivata lì? E perchè ero vestita così?.
Misi una mano sul fianco e l'altra alla testa grattandola, cercando di ricordare, ma mi sorpresi...Perchè avevo i capelli lunghi?.
Lisci e morbidi cadevano fino ad arrivare ad accarezzare quasi il fiocco, e mi accorsi anche di avere il mio vecchio ciuffo!.
"Ma..c-cosa...".
No poteva essere la realtà, perchè era impossibile che i miei capelli fossero lunghi, quindi non poteva che trattarsi di un sogno... un sogno che già mi pareva alquanto strano!.
Feci un passo ma senti qualcosa strisciarmi sulla coscia destra, mi bloccai, mi guardai in giro e poi alzai la gonna per capire cos'avevo... .
"No, anche questa?!?"- Una giarrettiera nera con contorni in pizzo viola fasciava un quarto della mia coscia, la guardai sconvolta:" Ma perchè anche nei sogni devo sentirmi in imbarazzo?".
Abbassai la gonna e sospirai:"Bhe, prima mi muovo e prima finisce!".
Cominciai a camminare lungo il corridoio, stranamente le scarpe non mi davano fastidio, meglio così!.
I muri erano caldi ed umidi, qualche lucina illuminava il cammino, mi ricordavano...qualcosa...un vicolo... una lampadina,... .
Mi ritrovai davanti ad una porta nera, con decorazioni di una pianta rampicante, i pomelli in oro, incerta la aprì, di certo non potevo stare ferma lì!.
Una grande sala in stile gotica mi apparve, due grandi lampadari di cristallo illuminavano la sala, delle colonne nere contornavano lo spazio, in fondo, delle grandissime porte in vetro e oro portavano ad un terrazzo largo e circolare, ai lati del balcone, una rosa rampicante lo decorava, si poteva vedere il cielo pieno di stelle, ma con qualche nuvoletta, una in particolare, che copriva per metà la luna.
Improvvisamente la porta dietro di me si chiuse, facendomi sobbalzare, portai una mano al petto, cercando di regolarizzare il respiro ed il mio cuore, che sembrava stesse per uscirmi dal petto.
"..M-Ma che succede!"- Chiusi gli occhi, sospirando di nuovo:-"...S-Sarà stato il vento?!?".
Improvvisamente un rumore ed un frusciò mi riportarono alla realtà! Girai di scatto il capo guardandomi in giro, ma non c'era nessuno, poi un altro fruscio, ma dalla parte opposta, mi girai dall'altra parte, ma niente!.
Mi girai interamente e dedicai una dettagliata occhiata a tutto ciò che mi circondava, quando... .
-Chi sei?.- Gridai verso la figura nascosta nell'ombra, appoggiata ad una delle colonne dall'altra parte della sala, in risposta fece una risata, molto familiare... .
Poi ricordai tutto, come uno schiaffo in pieno volto, tutto! Il luna park, il ragazzo, il vicolo, i capelli rosa, i suoi occhi, le sue labbra... .
JiYong si divise dalla colonna e si mostrò alla fioca luce che regalavano i lampadari, trattenni il respiro per la visione che mi si presentò davanti!.
Indossava un elegante smoking, ma con cravatta e il primo bottone della camicia sbottonato, i capelli un po smarazzini, ma stranamente rosa:"Mi sà che sono l'unica in questo sogno ad aver cambiato taglio di capelli!".
Mise una mano in tasca e mi guardò con un sorrisetto provocante, dio così mi mandava fuori orbita!... Dovevo contenermi!.
-..Che ci fai qui?.- Dissi fredda.
-La stessa cosa che ci fai tu!.
-Dove siamo?.
-Bhe...non lo capisci da te? Questa è una sala da ballo!... .
Improvvisamente una musica leggera e rilassante quanto inquietante da pianoforte e violoncello partì, mi guardai in giro, ma non c'era nessun strumento musicale in giro! JiYong si avvicinò, mentre io mi bloccai come una statua.
-Mi concede questo ballo...signorina?.- Prese la mia mano e sfiorò con le labbra il dorso, facendomi venire un leggero brivido lungo la schiena.
Mi dedicò uno sguardo magnetico e possessivo, come ipnotizzate le mie labbra parlarono, dando l'affermativo a JiYong, che sempre delicatamente mi prese per mano e portandomi al centro della sala, mi fece girare per poi prendermi con un braccio per i fianchi, mentre con l'altra incrociava le dita con le mie e potava le nostre braccia in alto, facevamo passi leggeri, ed io li sapevo fare perfettamente, cosa incredibile visto che ero negata nel ballo, ma era un sogno no?.
Continuava a guardarmi magnetico e con quel suo sorriso sghembo, invece io continuavo a sentirmi in soggezzione e spaventata, ma anche eccitata e attratta da lui come una calamita.
Che strana sensazione!.
Mi fece fare un altro giro su me stessa, e tornammo alla posizione iniziale, non capivo, ma poi perchè stavo ballando con lui?.
-Sei bellissima!.
-...A-Anche tu!.- Dissero le mie labbra.
Alcuni attimi di silenzio calarono, mentre la dolce e calda sensazione di essere fra le sue braccia mi invadeva.
-...Mi spieghi perchè siamo qui?.- Chiesi infine, dovevo avere delle risposte.
-...Bhe, lo capirai da te! Dopotutto... è il tuo sogno!.
-Cos...!.
Il JiYong del mio sogno che mi dice che tutto questo è finto..., è un doppiosenso alquanto strano!.
Continuammo a ballare, mentre io continuai con il mio interrogatorio.
-...Se è il mio sogno...allora perchè sei qui?.- Chiesi fredda, in risposta lui rise.
-Che c'è, davvero non mi vuoi?.- ...Allerta doppiosenso!.
Non risposi, perchè non sapevo che dire, volevo dirgli No, ma anche Si!.
Avvicinò il suo viso al mio orecchio, affondandolo così nei miei capelli:- Rispondo io per te.., tu non vuoi che me ne vada... .- Sussurrò.
Allontanai il mio viso, il JiYong di questo sogno era arrogante e sexy, non sapevo se dargli un pugno in pieno volto o saltargli addosso, così preferì fare la statua!.
Improvvisamente lasciò la mia mano e portò la sua a fare da compagnia all'altra sui miei fianchi, mi strinse forte, facendo azzerare le distanze, le mie guancie andavano a fuoco, i miei occhi sgranati:"Cosa faccio? COSA FACCIO?".
Avvicinò pericolosamente il suo viso al mio, senza lasciare quel sorriso e quei occhi penetranti.
-Tu...sei mia...capito? E di nessun'altro, solo mia, ed io...voglio solo te...nessun'altra, perchè tu...sei il mio mondo!.- Soffiò sulle mie labbra.
Il mio stomaco era in estasi pura, girava peggio di una centrifuga in lavatrice, come se dentro di me si stesse festeggiando il carnevale.
Stavo persino cominciando a dimenticare la mia rabbia, lui aveva il potere di controllare la mia mente, sia in sogno che nella realtà, e questo non sarebbe mai cambiato!
-...N-Non ti credo!.
-...Ah no?.
Staccò una mano da mio fianco per accarezzarmi con due dita le guance calde:- Mi è mancato vederti arrossire!.
-...Smettila!...N-Non...non è vero!.- La mia risposta sembrava una bugia.
Mi guardò per un attimo combattuto ma poi di nuovo arrogante, portò quella mano leggera dietro la mia testa e mi baciò, all'inizio dolcemente, ma poi ad ogni secondo quel bacio diventò sempre più violento e passionale.
Cercò con la lingua di entrare e assaggiare la mia, feci resistenza, ma sentivo le forze venirmi meno.
Improvvisamente cominciò a spingermi, fino a farmi toccare con la schiena una delle colonne nere della sala, sussultai, e lui ne approfittò della mia bocca socchiusa per entrare e rapire la mia lingua.
Ero in trappola, non potevo scappare, lui mi baciò con passione travolgente, stava prendendo anche me!, Morse il mio labbro inferiore e poi lo baciò, poi si dedicò di nuovo alla mia bocca..
Cominciò ad accarezzare tutto il mio corpo, la schiena, i fianchi, le gambe, giocava con due dita con il nastrino del corpetto dietro la mia schiena, stavo impazzendo, la passione si stava impossessando di me, senza che me ne resi conto presi due lembi della sua giacca e lo feci combaciare al meglio su di me, poi portai le braccia sul suo collo e partecipai al bacio, accarezzando i suoi capelli, adesso lo desideravo, desideravo quel bacio da sempre, lo desideravo intensamente, desideravo lui, e non volevo che scappasse via, al diavolo che mi avesse tradita, lui era mio, mio e di nessun'altro!.
Come quella volta, al concerto un mese fa, sentì che stavo per passare il limite, ma questo non avvenne, perchè improvvisamente JiYong scomparì, lentamente, sempre con le labbra sulle mie, sentì la loro consistenza diventare sottile, fino a diventare aria.
Aprì gli occhi, e mi ritrovai di nuovo sola, mi guardai in giro, ma non c'era nessuno!
Girai per la sala, nella speranza di ritrovarlo di nuovo, ma niente, guardavo dietro le colonne, ma lui era scomparso, senza lasciare traccia!.
Poi mi girai verso le vetrate, e vidi una figura girata di spalle fuori nel terrazzo, che osservava il cielo, con le mani dentro le tasce.
Corsi verso la vetrata e la aprì, fermandomi, poi lentamente camminai verso la figura, a pochi metri la chiamai:-... Ji...?.
La figura si girò, e non era JiYong...ma Light!.
Anche lui vestito in smoking, era uno spettacolo per gli occhi!.
Si avvicinò e si inchinò:- La stavo aspettando...signorina!.
-...Cosa?:"...Ma che razza di sogno è mai questo?".
Mi prese per mano e mi portò davanti al balcone, non sapevo cosa dire, che ci faceva lui qui?.
In silenzio osservammo le stelle, sembrava tutto così vero, ma allo stesso tempo così spudoratamente finto!.
Mi cinse i fianchi con un braccio, mentre con l'altra mano si sorreggeva al balcone, io tenevo le mani unite e la testa bassa, che ci facevo con lui? Perchè Ji era scomparso? E perchè non lo stavo cercando? Era come se il mio corpo fosse attaccato al pavimento!.
Alzai il viso, lanciando uno sguardo alla luna ora piena, e con la coda dell'occhio notai che Light mi fissava, mi girai e dopo pochi istanti gli feci un piccolo sorriso.
-Sei incantevole stasera.
-...G-grazie!.- Abbassai di nuovo la testa, rossa in viso, e lui mi fece poggiare sul suo petto, aprì di più gli occhi, non mi aspettavo questo gesto, poggiai una mano sul suo petto:"...M-Ma che mi s-succede?".
Con due dita prese il mio mento e mi fece alzare il viso, lo guardai spaventata per quello che sarebbe sicuramente successo, ero ancora scossa per il bacio con Ji, se avessi baciato lui, non avrei retto!.
Invece lui era tranquillo e fece quel suo sorriso sghembo, che agli inizi della nostra amicizia non sopportavo, ma che adesso mi faceva sentire imbarazzata e il cuore perdere un battito.
Avvicinò le sue labbra, chiusi gli occhi aspettando il contatto, ma lui, invece di baciarmi le labbra, mi baciò la guancia, poi il naso, l'altra guancia, poi scese sul collo, infine sulle labbra, ma fu come sfiorarle, perchè aspettò una mia risposta.
Aprì gli occhi e lo guardai, portai una mano sulla sua spalla, non sapevo cosa stavo per fare, ma il mio corpo sceglieva per me di nuovo, insomma questo era il mio sogno, invece mi sentivo intrappolata dalle emozioni e dalla passione!.
Appoggiò la sua fronte alla mia, ma io azzerai subito le distante e lo baciai, aprì di poco anche la bocca, per dargli il permesso, per la seconda volta!.
Lui subito ne approfittò, e mi baciò, era un bacio strano, pieno di emozioni e parole non dette, pieno di secondi fini, ma non sentivo la voglia o il desiderio di passare il limite, sentivo solo l'adrenalina.
Con una mano accarezzai i suoi capelli, prendendone una ciocca, ma questa improvvisamente divenne pian piano aria, anche lui stava scomparendo.
M staccai dal bacio, aprì gli occhi, e lui non c'era più, portai le braccia penzoloni sui fianchi, anche lui era andato via, e adesso?.
Ancora non capivo il significato di questo sogno, mi appoggiai al balcone, cercando di rimettere le idee a posto.
Avevo baciato JiYong... e mi ero sentita di nuovo... VIVA... felice, completa.
Avevo baciato Light... e mi ero sentita...solo felice... .
Possibile che amavo tutti e due? O forse..., quello che provavo per Light, fosse solo attrazione?.
Portai le mani fra i capelli, sentivo la testa scoppiare, una lacrima cadde sulla mia guancia:"... Perchè l'unica cosa vera nei sogni sono le emozioni?."
Sospirai e alzai lo sguardo, guardando indietro, quando mi bloccai, visibilmente spaventata... .
Le rose rosse che riempivano i lati del balcone, non era più rosse, ma nere, mi alzai e mi avvicinai, ma toccando il gambo mi punsi l'indice, esaminai il taglietto, una piccola goccia di sangue scendeva sul dito, decisi di ignorarla, guardai il cielo, non c'era più nessuna nuvola o stella, solo la luna piena, ed un vento gelido mi travolse, mi girai per rientrare, ma mi bloccai vedendo i lampadari spenti, il buio predominava, ma la luce della luna illuminava un po'!.
Avevo il cuore in gola, il respiro mozzato, sudavo fredda, che stava succedendo?.
Una risata mi fece venire i brividi, era Ji, dentro la sala!. 
Entrai, mentre il vento cominciava a farsi più forte, lui era al centro, ma al buio non si vedeva molto.
Continuava a ridere, poi chiamò il mio nome con voce più che inquietante, quasi come se la canticchiasse, uno di quei canti dei film dell'orrore.
-Agata! Finalmente!.
-...Ji?.
-...Sai....ho visto tutto!.
...Se si riferiva a me e Light... ok, sono guai!.
-Sei stata davvero cattiva! Io mi sono regalato a te, e tu cosa fai? Corri da un altro? No! Non si fa così!.
La sua voce era spaventosa, bassa e profonda, mi faceva venire la pelle d'oca, non riuscì neanche a replicare!.
Fece un passo avanti, mostrandosi a pieno, adesso non aveva più i capelli rosa, ma neri, in una cresta, il trucco degli occhi leggermente sbavato, e in mano teneva qualcosa di luccicante... .
O no... .
Ti prego, non dirmi che sto sognando di essere come nell'MV di She's Gone!? Quel video mi ha sempre fatto venire i brividi!.
Fece un sorrisino da far gelare anche l'aria.
Cominciai a correre superandolo e dirigendomi verso la porta nera, ma non si apriva:-Apriti, ti prego!.
-Dove vuoi andare?.
Mi bloccai e mi girai piano, adesso era girato verso di me, e lentamente si avvicinava, tornai alla porta, insistetti sui pomelli, e dopo un po' finalmente riuscì ad aprirla!.
Cominciai a correre, ma le scarpe mi impedivano di correre più veloce, con un colpo solo le tolsi e le abbandonai lungo il corridoio.
-Agata? Dove sei? Non scappare!...Non ti farò scegliere far me e lui, perchè tu sei mia... capito?.
Continuai a correre lungo il sentiero, stavo morendo, no, non velevo che mi uccidesse!.
Dopo pochi istanti mi ritrovai di fronte ad un muro, di nuovo, mi girai e me lo ritrovai davanti che giocherellava con il cortello.
Si avvicinò ancora di più, mentre io tenevo le braccia sul muro, sperando in qualcosa.
Era a pochi centimetri dal mio viso:- Se non scegli me..., allora lui non avrà te!.
Appoggiò la punta del cortello sul mio addome, mi diede un bacio a fior di labbra e mi guardò negli occhi, poi affondò... .
....
-NOO!!!.


HEILA'! COME BUTTA GENTE(?) 
CAPITOLO ALQUANTO PASSIONALE E SPAVENTOSO, E SEMBRA UN FACTSIMILE DI SHE'S GONE, MA SAPETE, NON ERA QUESTO CIO' CHE VOLEVO, AD ESEMPIO, IL VESTITO L'HO DESCRITTO IMMAGINANDOMELO E AIUTANDOMI CON UN IMMAGINE PRESA DA GOOGLE, POI, PIAN PIANO SCRIVENDOLO, MI SONO ACCORTA CHE STAVO DESCRIVENDO L'MV, E VI GIURO, MI SONO VENUTI I BRIVIDI! ç_____________ç
MA VABBUO, LASCIAMO STARE, NON SO PERCHE' HO FATTO FARE QUESTO SOGNO ALQUANTO STRAMBO AD AGATA, MA DOVETE SAPERE CHE HA UN DOPPIO FINE, PERCHE' RAPPRESENTA IL FATTO CHE LEI DOVRÀ FARE UNA SCELTA, E SE NON SI DECIDERA', POTREBBE SOFFRIRNE PARECCHIO, INOLTRE, IL FATTO CHE GD LA UCCIDA, NON SIGNIFICA CHE LEI LO VEDE CATTIVO, MA CHE ANZI, FORSE SARA' PROPRIO LUI LA SUA SCELTA!...O FORSE NO!, VABBE, VI STO CONFONDENDO, LASCIAMO STARE! U.U
MHA, ADESSO VADO, MI RACCOMANDO CON LE RECENSIONI, DEVO SAPERE COSA NE PENSATE, VOGLIO SAPERE SE CONTINUA A PIACERVI, SE NON VI E' PIACIUTO IL CAPITOLO, SE LA STORIA STA' DIVENTANDO NOIOSA, OPPURE NO, INSOMMA, DEVO SAPERE!!! XD INOLTRE MI SCUSO PER GLI "ORRORI"!
UN GRAZIE SPECIALE ALLE PERSONE CHE HANNO RECENSITO IL CAPITOLO PRECEDENTE, BEN 7 RECENSIONI!! *-* KOMAWO FOREVER!
E NATURALMENTE RINGRAZIO ANCHE LE PERSONE CHE HANNO MESSO QUESTA STORIA FRA LE SEGUITE, PREFERITE E RICORDATE! *O*
ADESSO VADO, AL PROSSIMO CAPITOLO, YUMUSEYOOO!!!:D

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 31
*** Il risveglio ***


- CAPITOLO 31 - 

IL RISVEGLIO


Tutto annebbiato, ecco cosa vedevo, tutto annebbiato, la luce era troppo forte!
Gridai quel NOO sedendomi di scatto con tutta la forza e la voce che avevo in corpo, tanto da ritrovarmi con la gola graffiata e il sapore del sangue in gola... .
... Sangue... .
Portai una mano nell'addome, aspettando di sentire il caldo liquido macchiarmi le dita, aspettando di sfiorare la lama, ma l'unica cosa che sentì fu il fresco e asciutto tessuto, di quella che sembrava una maglia, fra le dita, ispezzionai tutto l'addome... .
Nessun sangue, nessuna lama... .
Niente dolore!.
La testa iniziò a girare portai una mano alla fronte molto calda e sudata, riuscì a rendere la vista più vivida e finalmente capì!.
Ero nella mia stanza, sul mio letto, mi guardai, avevo altri vestiti, asciutti, senza nessuna traccia di sangue.
Questo voleva dire... che era stato davvero solo un sogno...! Che non mi trovavo in una specie di reggia, che non ero diventata una "Principessa Gotica", che non avevo ballato, guardato le stelle, baciato nessuno, non stavo scappando, non sono stata... uccisa!.
Tornai a sdraiarmi portando una mano nella fronte, coprendo gli occhi, e lasciando l'altra penzolona fuori dal letto, mi scappò un piccolo starnuto, e tornai a regolarizzare il respiro, mi veniva stranamente difficile.
Perchè avevo fatto un sogno così... forte... ed inquietante?:  "... Era cosi realistico!..." Pensai.
Perchè avevo sognato che JiYong... mi uccideva?... E perchè Light era lì, ma era scomparso proprio quando avevo bisogno di lui?.
Ok, oramai credo non ci siano dubbi, stavo diventando pazza!... O forse già lo ero non me ne ero mai accorta!.
"Non posso andare avanti così!" Sospirai, quando sentì qualcosa che mi sfiorò la mano libera, mi sedetti di scatto lanciando un urletto e ritirando la mano.
-...Scusa,... non volevo spaventarmi!.- Non capì subito chi era, le orecchie mi fischiavano leggermente, e la vista non era delle migliori, ma appena capì desiderai scomparire, per non vederlo!.
Aveva proprio scelto un momento sbagliato per venire, non mi ero ripresa dall'incubo, e la sua presenza non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione.
Mi rilassai e i miei muscoli tesi con me.
-... T-Ti ho sentita gridare,... hai fatto un brutto sogno?.
-... Si... ma non è niente!.
-... Ti va di parlarne?.- JiYong si sedette accanto a me sul letto, in viso sembrava triste ma dolce, come se cercasse di nasconde qualcosa, o forse era solo una mia impressione!.
-... N-Non... mi va!.- Dissi fredda ma con voce tremante, non vovevo proprio dirgli che ho sognato che mi uccidesse, proprio no!.
-... Ok...- Sussurrò:- ... Come ti sentì?.
-... Potrei stare meglio!.- Dissi guardando un punto indefinito davanti a me.
Senza dire altro, portò le ginocchia al petto e ci appoggiò viso, guardando le lenzuola, le accarezzò con le dita.
-... P-Puoi dirmi... come ci sono arrivata qui?.- Chiesi sdraiandomi e rimettendo la mano sugli occhi stranamente stanchi.
-... Qual è l'ultima cosa che ricordi?.- Ma che fa? Mi risponde con una domanda? Lasciai perdere.
-... Ricordo... il vicolo, la pioggia, la luce sul muro, ... noi due..., stavamo discutendo..., poi me ne sono andata, lasciandoti solo...l'ultima cosa che ricordo bene era quella di camminare sotto la pioggia, mi sono girata e ti ho visto completamente zuppo correre verso di me... poi... nulla!.
-... Ti sono arrivato davanti chiedendoti di poterti accompagnare almeno a casa, non volevo lasciarti sola di nuovo... ma tu non hai avuto il tempo di rispondere che mi sei svenuta davanti, ti ho presa al volo e ho provato a svegliarti, vedendo che non davi segni, ti ho coperta con il mio giubbotto, ti ho presa in braccio e ti ho portata a piedi sotto la pioggia fino a casa di Lucy, che si è subito occupata di te, privandoci di vederti.- Ecco svelato il mistero dei vestiti puliti:-... Hai dormito... per 13 ore, ed io... sono stato tutto il tempo qui... per, bhe..., controllarti, finchè non ti saresti svegliata.
Diventai rossa, davvero era rimasto per 13 ore a controllarmi? Perchè mi sentivo felice?.
Il silenziò calò fra noi, io continuavo a respirare a fatica mentre sentivo il suo sguardo addosso, lo sentì avvicinarsi, poi prese con delicatezza la mano che copriva i miei occhi e se l'avvicinò, accarezzando il dorso con il pollice e stringendola dolcemente, poi allungò l'altra mano verso me, ma si fermò a pochi centimetri sussurrando un "Posso?", gli diedi l'affermativo con un cenno del capo.
Posò la sua mano fredda sulla mia fronte bollente, lo vidi aggrottare la fronte:- Mi sa che hai la febbre!.- Poi pian piano scese la mano accazzandomi la guancia, e appoggiò il pollice sulle mie labbra, accarezzandole.
Sentivo le guance in fiamme, avevo i muscoli atrofizzati, non avevo nè la forza nè la voglia di allontanarlo da me, perchè in quel momento non mi sentivo arrabbiata o spaventata, perchè quel JiYong dell'incubo era finto, quello vero e proprio lo avevo davanti a gli occhi, e ciò che avevo provato e pensato in quell'incubo, continuavo a pensarlo tutt'ora, perchè i sentimenti sono l'unica cosa reale nei sogni!:

"Adesso lo desideravo, lo desideravo intensamente, desideravo lui, e non volevo che scappasse via, al diavolo che mi avesse tradita, lui era mio, mio e di nessun'altro!."

Mi puntellai sui gomiti, e lui si avvicinò ancora di più, i miei occhi lucidi si aprirono di più, sapendo cosa stesse per succedere, e non sapevo se fosse giusto, dopotutto non lo avevo ancora perdonato del tutto, ed io gli stavo regalando troppe volte le mie labbra.
Chiusi occhi aspettando il contatto, che non arrivò, come credevo! Perchè quel bacio non era rivolto alla mie labbra, ma all'angolo della mia bocca.
Le sue labbra si posarono sulla mia pelle calda con una dolcezza da farmi venire i brividi, aprì gli occhi e osservai i suoi occhi socchiusi, a mandorla, li amavo come se fossero la cosa più preziosa al mondo, due diamanti scuri, unici nel loro genere! Avrei passato la vita ad osservarli nei loro più piccoli dettagli! Osservai la sua pelle bianca e liscia più della seta, quei suoi capelli di un rosa indefinito, avevo voglia di toccarli tanto sembravassero surreali!.
Dopo pochi istanti si allontanò, e osservò i miei occhi, scrutandoli a dovere, come se cercasse qualcosa dentro loro, forse una reazione, ma non sapevo quale emozione mostrare, le avevo tutte in subbuglio dentro di me!
-... Sai, i tuoi occhi sono una delle cose più belle di te!.- Disse guardando le mie semplici unghie.
Lo guardai, presa alla sprovvista dal suo complimento, e tornai a sdraiarmi, sospirai:-... Perchè lo fai?.
Aggrottò di nuovo la fronte:-Cosa?.
-... Perchè mi confondi?.- Non rispose, ritornò a guardare la mia mano, accarezzata dalle sue:-... Non è mia intenzione.- Sussurrò, guardai il soffitto.
Improvvisamente sentì il telefono sopra il comò vibrare, lo guardai interrogativa.
-... Non rispondi?.- Chiese Ji interrogativo.
Avevo un presentimento...:- No, sicuramente non sarà niente di chè!.
-... Ok... Ti va di mangiare qualcosa?.
Non arrivai a rispondere che ci pensò il mio stomaco, brontolando, mi coprì il viso dalla vergogna, mentre sentivo una fragolosa risata da parte di Ji.
-Ho capito, vado a dire a Lucy di prepararti qualcosa.- Si alzò lasciando la mia mano e si avviò alla porta, ma si fermo quando sentì uno starnuto da parte mia: " Aish... mi sa che ho anche un bel raffreddore!".
Ji mi guardò premuroso:- Dirò a Lucy di darti anche qualcosa contro l'influenza.
Altro starnuto:- Forse è meglio!.- Gli feci un piccolo sorriso che ricambiò, poi usci lasciandomi sola.
Presi immediatamente il celluare, come temevo... Light!.
7 Chiamate e 4 messaggi, decisi di leggere questi ultimi:

MESSAGGIO 1
Light   22:32

Agata sono io Light, so che forse non vorrai parlare ma vorrei sapere dove sei! Rispondi!.
Light.


MESSAGGIO 2
Light   23:35

Aghy sono ancora io Light, per favore potresti chiamarmi? Sono preoccupato per te! Ti ho già chiamata 3 volte e non rispondi, fatti sentire!.
Light.


MESSAGGIO 3
Light   00:24

Aghy per favore, sono seriamente preoccupato, dove sei? voglio sapere almeno dove stai dormendo, per favore rispondimi,sai che se vuoi puoi venire, e sei vuoi stare tranquilla non ti darò fastidio, ma ti prego rispondi, se non sai dove stare, vieni!.
Light.


MESSAGGIO 4
Light   08:30

Agata, non posso farci niente, ma sono preoccupato, tu forse non vuoi parlarmi, o forse neanche vedermi, ma almeno scrivimi dove sei, perchè la preoccupazione mi stai divorando vivo, per favore, dimmi almeno se stai bene, e non ti disturberò più!.
Light.


In colpa!.
Ecco come mi sentivo.
Terribilmente in colpa.
Dovevo chiamarlo, e subito, non avrà dormito per la preoccupazione a causa mia.
Appena mi sarei ritrovata da sola, lo avrei chiamato.
Improvvisamente la porta si aprì, con una forza tale da sbattere sul muro e farmi saltare in aria, facendo rischiare di far saltare via il telefono dalla mie mani, lo presi al volo.
Un SeungRi e un Daesung alquanto felici in volto corsero verso me e, saltando sopra il letto, mi abbracciarono, continuando a ripetere:- Oh Agata eravamo così in pensiero, ci hai fatto venire un colpo!.
Mi stringevano così forte da non permettermi di respirare.
Taeyang e TOP guardavano divertiti la scena sulla soglia, si ma quella situazione era divertente per loro, di certo non per me!.
Allungai una mano verso loro e provai a parlare:- Ra...gazzi....aiu..to...non...res...piro!.
Tae e TOP arrivarono di corsa in mio aiuto, scrostandomi via quelle due calamite di Dae e Ri, portai una mano al collo, mentre Tae e TOP si trattenevano dalle risate, Dae si riprese e mi sorrise, fece uno dei suoi sorrisi migliori, mentre SeungRi si fece serio per poter sembrare più maturo, mi feci scappare un risolino.
-Che ridi?.- Mi chiese divertito per poi prendermi il naso con le nocche.
Tae si appoggio al letto:- Come ti senti?.- Chiese premuroso.
-Credo di avere la febbre, ma direi bene!.- Gli sorrisi.
-Cosa? La febbre? Ma allora io mi allontano!.- Disse SeungRi portando le mani in alto come per difesa e allontanarsi di qualche passo.
-Ma se poco fa l'hai abbracciata? Ormai sei contaminato!.- Disse TOP divertito.
-WAAAAA, E' VEROOO!!!!.- Ri portò le mani sulla testa e cominciò a correre avanti e indietro per la stanza, facendoci scoppiare tutti in una fragolosa risata, anche me!.
Quei ragazzi riuscivano con la loro sola presenza ad emanare una serenità e felicità indescrivibile, ero grata a qualunque cosa mi avesse dato l'opportunità di conoscerli!.
Dalla porta entrò Lucy con un vassoio ed una tazza fumante in mano, la posò sul comò e mi abbracciò forte, poi staccandosi e guardandomi con gli occhi lucidi disse:- Non scappare mai più hai capito? Non sai quello che ho passato, sono stata così in pensiero.
-Lucy, tranquilla, non succederà mai più!.- Mi abbracciò di nuovo ed io ricambiai.
Mi porse la tazza:- Starai morendo di fame!.
-Tu non sai quanto!.- Stavo per cominciare, quanto sentì un peso sul cuore... .
-Ragazzi... sento che manca qualcosa!.
-Se ti riferisci ad Aki, stà dormendo nel salotto.- Disse Lucy.
Il peso sparì, si, era Aki la cosa che mancava.
Mentre gustavo quello che Lucy mi preparò, i ragazzi mi fecero ridere e rilassare tanto, non sentivo neanche più la febbre e i suoi contro addosso, ma... se devo essere pienamente sincera, la maggior parte del tempo la passai a guardare di sottecchi JiYong, che a sua volta mi fissava senza proferire parola, poggiato sullo stipite della porta, con aria triste ma dolce.

HEILAA, COME BUTTA GENTE, AGHYGD E' QUI PRESENTE!!!U_U (O.o?) EHEH, IO SONO ONNIPRESENTE, RICORDATELO!!!
PENSAVATE DI ESSERVI LIBERATE DI ME? BHE, NON E' COSI, INFATTI, ECCOMI QUI A PUBBLICARE UN CAPITOLO ALQUANTO INUTILE (LOL) MA NON PREOCCUPATEVI, CI SARANNO DELLE BELLE *SI SPERA* LOLOL!!!
BHE, NON SO CHE DIRE! :\ PASSO AI RINGRAZIAMENTI, CHE NON FANNO MAI MALE! U_U
RINGRAZIO LE PERSONE CHE RECENSIRANNO QUESTO SQUALLIDO CAPITOLO E CHE HANNO LA FORZA DI SEGUIRMI CON MOLTA PAZIENZA!
RINGRAZIO CHI MI SPRONA A CONTINUARE, E A NON MOLLARE!!!
RINGRAZIO CHI HA MESSO MI PIACE SULLA MIA PAGINA DI FB " ~ AghyGD ~"!
RINGRAZIO (DIO QUANTI RINGRAZIO!) LE PERSONE CHE HANNO MESSO THIS LOVE FRA LE SEGUITE, PREFERITE O RICORDATE! *-* MI FATE SENTIRE IMPORTANTE!!
RINGRAZIO ANCHE CHI LEGGE IN SILENZIO, QUESTO MI ONORA COMUNQUE!!! U.U
BHE, CHE DIRE, ALLA PROSSIMA! YUMUSEYOOO!!!! ^o^
P.S.: PERDONATEMI SE DURANTE LA LETTURA AVRETE TROVATO ERRORI, MA NON L'HO POTUTO RILEGGERE! :\ SORRY!











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Capitolo 32
*** La nebbia ***


-  CAPITOLO 32 -

LA NEBBIA

 
 
I giorni passarono.
Passarono lenti e noiosi.
La febbre mi passò, potevo ritenermi guarita oramai, anche se ancora ero un po' debole, e non potevo dire lo stesso del mio cuore!.
Tranquilli, non sono diventata predisposta ad infarti!.
Ritornando a noi, l'unica cosa del mio corpo e del mio essere a non essere guarito era il mio cuore.
Perchè, diciamocelo, ne ha passate tante,  e continua a soffrire tutt'ora!.
Perchè quella nebbia chiamata confusione, che alloggiava nella mia mente da ormai fin troppo tempo, non aveva intenzione di scomparire, di liberare i miei veri sentimenti.
Forse perchè neanche il mio cuore sapeva darsi una risposta.
Perchè la mia nebbia era divisa in due parti, una chiamata JiYong, e l'altra Light, ed io non sapevo ancora in quale nebbia infiltrarmi, per poterci vivere, ed essere finalmente serena con me stessa!.
La nebbia  JiYong... è quella in qui ho sempre voluto stare, sin dalla prima volta, quando lo vidi in quel piccolo schermo di quella spoglia stanza di casa mia, alias la mia camera, quando vinserò quel premio a Belfast, io lo trovai particolarmente misterioso ed attraente, mentre era concentrato in quei ringraziamenti calorosi per le fans, e da quella sera,lui  non uscì più dalla mia testolina, anche se ci provavo, non ci riuscivo, sembrava legato saldamente al mio essere, e da lì cominciai a capire, che lui era qualcosa di più per me, anche se non lo conoscevo di persona, anche se non era mio amico, niente!, Ed ero sempre stata convinta che quella fosse solo una piccola cotta da fangirl, quelle che poi, col tempo, passano, quelle che durano solo 4 mesi massimo!.
Ma io me lo ripetevo da anni, e lui continuava a non svanire, rimaneva sempre lì, ad inebriarmi della sua voce, così penetrante e ricca di emozioni per ogni sillaba che usciva da quelle labbra rosee e perfette, ad incantarmi con quei occhi dal taglio perfettamente orientale e provocante, ed io continuavo a non resistergli, perchè non volevo, anche se sapevo che era assolutamente sbagliato.
Perchè non potevo innamorarmi di una star internazionale, che abitava dall'altra parte della terra, il mio cuore ne avrebbe sofferto... .
Eppure, non mi pentì della mia idea nell'andare in Corea, per vederli, per VEDERLO, almeno una volta, non mi pentì di aver salutato i miei, per poi andare via da quella casa, non mi pentì di aver preso quell'aereo, di aver messo piede a Seoul, nè di averlo visto ed essermi avvicinata a lui, nè di essere entrata in quel locale quella sera.
Non mi pentì assolutamente di niente, e continuavo a non pentirmene.
Naturalmente, sapete già tutto quello che avvenne dopo, io ricordavo tutto dal primo all'ultimo giorno in cui i nostri sguardi si scontrarono, anche se estranei fra loro.
E se la nebbia JiYong, era piena di elettricità, sentimenti e ricordi, dall'altra non potevo reprimere la nebbia Light, tutto il contrario!.
Perchè la nebbia Light era tranquilla, serena e pura, senza alcun dolore, ma solo tanto amore.
Perchè Light era stato l'unico, oltre JiYong, ad avermi fatto arrossire, ad avermi accolto fra le sue braccia senza riserve, senza preoccupazioni, quello che mi donava amore non chiesto, e lo faceva con tutto se stessò.
Era lui quello che si prese cura di me, quando, quello che credevo fosse il mio mondo, mi abbandonò, fu lui a raccogliere i pezzi del mio cuore marcio, sparsi per Seoul, per poi riassemblarli con la sua dolcezza.
Fu lui che, solo per alcuni secondi, fece ribattere il mio cuore, come una fortissima scossa che percosse il mio corpo, arrivando al mio cuore, e riaccendendolo.
No, non riuscivo a mettere da parte e buttare del dimenticatoio tutto questo, era più forte di me!.
Per questo la mia testa, ogni giorno sembrava sul punto di scoppiare e perdere se stessa, per questo ogni giorno il mio cuore batteva solo per la volontà di farlo, per cercare davvero un senso in quella vita strana e dolorosa!.
Perchè il tradimento non si dimentica.
Forse voi penserete che dopotutto era stato solo un bacio, e che forse non era colpa sua, e forse era davvero così, ma chi mi dice che lui non aveva fatto altro mentre era lontano, chi mi dice che lui mi era sempre stato fedele, che quei  "Ti Amo" e "Sei mia" erano veri?.
Non sapevo davvero cosa credere.
Ma, non potevo negare, che un barlume di fiducia e speranza, dentro quell'organo malandato che pulsava dentro al mio petto, era conservato gelosamente, e non potevo negare che il mio orgoglio da giovane donna, non voleva liberarlo.
Alzai il viso ora segnato da una smorfia di confusione e frustrazione: "Mi sono lasciata di nuovo trasportare dalle paranoie", e osservai il sole rosso tramontare fra i grattacieli ed edifici di Seoul, l'aria fresca accezzò i miei capelli leggermente mossi e delicati, filtrando anche dietro al collo, e regalandomi una piacevole sensazione che fece stendere un po' i miei muscoli delle braccia, che stringevano convulsamente le gambe al petto.
Ero seduta in quella sedia da parecchio ormai, tanto che sentivo il fondoschiena indolenzito, ma non volevo entrare dentro, mi sarei annoiata molto a guardare le immagini scorrevoli della tv, di cui sicuramente non avrei prestato neanche attenzione!.
Sul tavolino in ferro accanto a me c'era appoggiato iPhone e cuffie, ormai miei accompagnatori in tutti i miei momenti di "depressione" se così vogliamo chiamare la mia situazione, e un braccialetto.
Il braccialetto che mi regalò JiYong due giorni fa.
Si, perchè lui era occupato a registrare il nuovo video per il suo secondo album, di cui io stavo seguendo, non potevo negarlo, e, così mi raccontò Lucy dopo essere tornata a casa due sere fa con quel pacchetto blu accompagnato da un fiocchetto color panna, dove dentro era custodito quel braccialetto in oro bianco con un ciondolino a forma di cuore attraversato da un fulmine, che con quel regalo voleva farmi presente che anche se lui non era con me fisicalemente, con il cuore mi stava vicino.
E quando Lucy mi disse quelle l'ultime parole, giurandomi che erano le parole originali, non potei nascondere sul mio volto la sorpresa e la commozione, come se quel barlume per un attimo fosse sfuggito dal mio cuore, e si fosse mostrato, ma solo per un attimo!.
Appoggiai il viso sulle ginocchie, e guardai con indecisione quel gioiello, chiedendomi per l'ennesima volta quanto sarà costato, e perchè lo avesse fatto.
Perchè sapeva benissimo che io sarei stata capace di buttarlo dal balcone, ma sapeva anche due cose, e di questo ne ero sicura!.
Lui sapeva che non avrei buttato una cosa tanto preziosa, insomma, oro bianco! E sapeva anche che non sarei mai davvero stata capace di buttare qualcosa che appartenesse a lui.
E questo in un certo senso mi faceva rabbia, perchè mi faceva sembrare debole, ed io non volevo passarci.
Allungai la mano, lo accarezzai con l'indice, però... .
Forse... era vero... che non ci sarei mai riuscita a buttarlo!.
Erano passati solo due giorni, ma io neanche lo indossai, l'unica cosa che feci quella sera fu quella di aprirlo e posarlo in un angolo sulla scrivania.
E non so perchè, adesso che erano quasi le otto, ancora li fuori, avvolta in un plaid blu, da sola, lo avevo preso e portato con me sul balcone.
Accarezzai il ciondolo, ed una voglia improvvisa di vederlo attorno al mio polso mi avvolse!
"Lo indosso o no?" Era questo il dilemma aggiuntosi alla lunga lista dei problemi.
E poteva sembrare il problema più banale nel mondo, ma per me, era nella stessa circostanza degli altri.
Perchè indossarlo sarebbe come perdonare definitivamente lui, e non indossarlo significherebbe il contrario.
Ed eccoci al punto cruciale: Perdono o non perdono JiYong?.
Ogni volta che me lo chiedevo, sfuggivo alla domanda, concentrandomi ad altro.
E lo feci di nuovo!.
Guardai l'iPhone e lo accesi, entrai nei contatti e scesi per guardare: "Dio ne ho davvero pochi", finchè i miei occhi si posarono sul contatto con su scritto Light.
Se ve lo state chiedendo, no, non lo avevo ancora chiamato, e sapete perchè? Perchè non sapevo cosa dirgli, ecco perchè!.
Cliccai il contatto...: "Che sto facendo?", aspettai due minuti, feci un gran respiro, e feci partire la chiamata.
-.... Pronto?.
-.... Light... .
-Agata! Finalmente! Mi dici che fine hai fatto? Non sai quanto io sia stato in pensiero!.- Era vicino all'urlare.
-Light, scusa, sto bene tranquillo, sono a casa, tu invece? ... Ti avrò fatto preoccupare molto vero?.- Sussurrai.
-... Tu non sai quanto!.- Sussurrò anche lui!.
-... Scusa!.- E li non rispose, ma non perchè non volesse, ma perchè cercava di calmarsi, potevo sentire il suo respiro, prima ansimante, farsi regolare.
-... Come mai non hai richiamato subito?.
"Perchè non sapevo che dirti!":- Perchè... bhè, ecco, ... sono stata poco bene... .
-... Che vuoi dire?.
-Niente di che davvero!.- Provai a calmare subito le acque:- Solo un po' d'influenza, e non ho avuto la testa per fare niente!.
-... Capito... ora come stai.
-Benissimo.- "Diciamo...":- Ormai tutto passato!.
-... Solo la febbre?.
-... Che intendi?. Osservai il fiore sopra uno dei tanti vasi che decoravano il balcone.
-... E' tutto passato... anche fra noi due?.
M'irrigidì a quella frase, non ci avevo davvero riflettuto, ma il mio cuore diceva che ormai era tutta acqua passata, perchè... .
Perchè non volevo perderlo!. 
-... Certo!.- Gli dissi premurosa.
-... Ne sono felice!.- Sembrava sereno:- A proposito, lo hai letto il libro?.
-Sono al quinto capitolo, e posso dirti che mi ha preso davvero molto, insomma, una ragazza che studia all'università ed incontra, per colpa della sua sbadataggine, un vampiro! E fantastica!.
-Sono felice che pensi questo, sai m'importava molto un tuo parere!.
-Beh, questo mi fa sentire importante! ahaha!.- Portai una mano alla bocca, occhi sbarrati e una sensazione di incredulità, molto piacevole addirittura, mi avvolse.
Avevo riso, avevo riso di nuovo, ed era stato di nuovo lui a far avvenire questo "miracolo"!!!.
-... Che c'è? E' successo qualcosa?.
-... No, ... tranquillo!.
-Ok,... senti... forse può sembrare azzardato,... ma vorrei vederti,... mi sei mancata.
"Mi sei mancato anche tu! Ma io sono ancora indecisa!" Scossi la testa per mandare via quel pensiero:- ...Ok, vengo io o vieni tu?.
-Vengo io, TU.NON.MUOVERTI!.
Sghigghiazzai leggermente:- Ok!.
Adesso mi sentivo più libera, sia perchè lo avevo finalmente chiamato, e le cose fra noi sembravano essersi risolte, sia perchè grazie a lui, tornai a sorridere.
Immaginai il suo sorriso dall'altra parte della cornetta:- A dopo!.
Chiusi la chiamata e, posando il cell sul tavolino, respirai profondamente, abbassando le gambe abbastanza indolenzite e portando la testa indietro, con gli occhi chiusi.
"Ora, rifletti Agata,... tu... ami Light?"... Forse... .
Ecco, forse lo amavo, ma non ne ero sicura.
Alzai in viso e con tutto il coraggio che ebbi dissi:- Io amo Light!.-... Mi suonava come una cosa esagerata.
-... Io non amo Light.-... Perchè mi sembrava una bugia?. Forse, perchè lo era!.
"Adesso Agata, prova con JiYong, ma al contrario!" Si, dovevo farlo, dovevo chiarire prima di tutto con me stessa!.
-... Io non amo JiYong.- E quella frase equivalse ad un pugno nello stomaco.
-... Io... Amo... Jiyong.- ... Quella frase mi sembrò come una liberazione, un peso di 3000 kili, tolto con una delicatezza incredibile, come se un velo nero, quello della confusione, fu tolto da sopra il mio cuore.
-Si, io amo JiYong, ma... amo anche Light!.
Ed era vero, ma alla fine raggiunsi ad una conclusione... .
-Io amo Light, ... ma non quanto JiYong.- Ecco, ci sono arrivata, finalmente avevo messo alcuni pezzi del puzzle al proprio posto, e mi sentì stranamente libera, perchè quelle nebbie cominciarono a dissiparsi, regalandomi un po' più di serenità e lucidità.
Mi alzai e stiracchiandomi tornai dentro, ormai l'aria era fin troppo fredda!.
Riposai il plaid in uno dei tanti ripiano del mio grande armadio e cominciai a mettere un po' a posto, cercando di togliere più cose fuori posto nel minor tempo possibile.
Passarono quasi una 15ina di minuti, ed io avevo già finito, e Light non era ancora arrivato.
Mi diressi il cucina e cominciai a preparare un po' di cioccolata calda, mentre giravo il liquido cremoso al cioccolato dentro la pentolina, il campanello suonò.
Di corsa posai il cucchiaio di legno e mi diressi alla porta, l'aprì velocemente e mi ritrovai Light in tutta la sua bellezza.
I ciuffi ramati cadevano e coprivano quei suoi occhi profondi, un leggero sorriso a accendere il suo volto.
Senza che mi diede neanche il tempo di parlare, mi prese per un braccio e mi attirò a se, abbracciandomi forte e appoggiando il suo volto sulla mia nuca, inspirò il profumo dei miei capelli e li accarezzò.
Ero rimasta leggermente spiazzata, ma non mi dava fastidio, anzi, continuavo a sentire un calore al cuore, crescere sempre più.
Le mie braccia, rimaste per aria, si appoggiarono dolcemente sulla sua schiena, ricambiando l'abbraccio.
-... Oh Agata... - Sussurrò per poi darmi un bacio sul collo, i miei occhi era aperti sempre più, rimanevano sorpresi ad ogni suo movimento.
Invece che rispondere, nascosi il mio viso sul suo petto, ma alla fine l'unica cosa che potei dirgli era un:-... Scusa:- sussurrato.
Si staccò un po' da me e mi prese il viso fra le mani:- Tu non devi scusarti di niente, capito?.
Lo guardai e poi feci cenno di si con la testa.
-... Scusa... ma,... sento odore... Cioccolata?.
-Oddio, l'avevo dimenticata!.- Presi le sue mani per allontanarle da me e corsi in cucina a spegnere il fuoco, fortunatamente arrivai in tempo e sospirai per esserci arrivata, improvvisamente una risata si liberò nell'aria, mi girai e guardai Light, senza più il giubbotto impermeabile ma con una camicia azzurra dalle maniche arrotolate e jeans neri, che ha stento tratteneva le risate.
Lo guardai con sguardo inceneritore.
-... No,... scusa, e che... ahaha... ecco... ahaha,... non sei... una cuoca affidabile... ahaha!.
-Si certo, continua pure a prendermi in giro per le mie doti culinarie.
-Che fortunatamente non ho avuto l'onore di provare!.
-Che SFORTUNATAMENTE non hai avuto l'onore di provare!.- Dissi tutta convinta.
-... Ahahahaha... La vecchia Agata è tornata!... .
Lo guardai un po' più dolce:- ... Non se ne mai andata!.
In risposta mi sorrise, ed io tornaì ad occuparmi della cioccolata:-  Ne vuoi?.
-Ok, spero solo che fra un paio d'ore non mi venga un'intossicazione!.
-Quanto sei esagerato, non è così male, e poi io sono brava!.
-Questo fallo decidere a me!.
Lo guardai con aria di sfida e in due grandi bicchieri versaì la cioccolata, per poi decorarla con la panna, misi in ognuno dei bicchieri una cannuccia e glielo porsi, poi ci sedemmo sul divano, aspettai che assaggiasse.
Appena staccò la cannuccia dalle labbra, posò il bicchiere accanto al comò, e mi guardò, quando improvvisamente svenne!.
-Oddio Light!.- Posai il bicchiere accanto a suo e mi avvicinai scuotendolo un po':- Oddio Light, non volevo avvelenarti, Light? Svegliati, ok, faccio schifo come cuoca, non cucinerò più, però svegliati cavolo!.
Ero in preda al panico, non dava segni di vita, nulla! Lo presi per le spalle e lo scossi un po', ma niente!.
Improvvisamente delle mani mi preserò per i fianchi e con scatto veloce mi fecero sdraiare sul divano, Light, continuando a ridere e a ripetere "Ci sei cascata! Ci sei cascata!", Cominciò a farmi il solletico, ed io non riuscivo neanche a parlare.
-Light... ahahahati... p-pregahahah..... bast.... ahaha... basta!.
Di scatto si fermò, adesso mi guardava, e la sua risata scemò, fino a non ridere più, ne approfittai per riprendere fiato, in quel momento ansimante, eravamo fermi a guardarci negli occhi, lui mi scrutava interamente con aria interrogativa e dolce, uno sguardo particolate, che non ha un nome, poi pian piano si abbassò, fino a far toccare i nostri corpi, ma senza facendosi pesare, e il mio cuore cominciò una lunga maratona, avvicinò il suo viso al mio, allacciando ancora più saldamente il mio sguardo al suo, eppure... non mi sentivo imbarazzata, come se quei gesti fossero la cosa più naturale al mondo da parte sua!.
Mi guardò un ultima volta, prima di dividere il nostro contatto visivo, ed appoggiare il suo viso al mio petto, appoggiò l'orecchio destro all'altezza del mio cuore, ascoltando i suoi battiti, adesso udibili in tutta la stanza dopo quel gesto.
Posai una mano fra i suoi capelli setosi, eppure... continuavo a sentirmi tranquilla, serena, al sicuro.
Improvvisamente il rumore di una serratura che veniva aperta e dei passi ci riportarono alla realtà, Light non riuscì ad alzarsi in tempo che già Lucy ci aveva visti.
E posso dirvi che la cosa peggiore avvenne pochi secondi dopo, quando vidi che Lucy, non era sola!.
 




HEY, BUONASERA A TUTTE, COME STATE?
CHIEDO UMILMENTE PERDONO SE NON STO AGGIORNANDO PIU' REGOLARMENTE, MA PURTROPPO ADESSO STA PER INIZIARE LA SCUOLA, ED IO AVRO' UN  TEST DA FARE IL PRIMO GIORNO, QUINDI DEVO STUDIARE! ç___ç
COMUNQUE, CHE NE PENSATE DI QUESTO "COSO" QUI CHE HO FATTO PARTORIRE DALLA MIA MENTE POCO CASTA? SI, PERCHE' SONO MALEFICA (E PERVERTITA! U.U) MA VEDRETE CHE LE COCCOLE TORNERANNO, PER CHI TIFA GD! ;) BASTA, HO DETTO TROPPO! AISH, LA MIA LUNGA LINGUA!.
SPERO MI LASCERETE  TANTE BELLE RECENSIONI, SONO SEMPRE STUPENDE, E IO SONO SEMPRE FELICISSIMA DI LEGGERLE! *-*
ADESSO VADO, CHE DOMANI MI DEVO SVEGLIARE ALLE 6! @.@
YUMUSEYOOOO!!! :D



 

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Capitolo 33
*** Amore e Gelosia ***


- CAPITOLO 33 -

AMORE E GELOSIA

"Oh... merda!".
Mi sentì raggelare, i miei arti erano diventati improvvisamente freddi, tanto da non sentirli più, i miei occhi era sbarrati, la bocca leggermente aperta.
Mi sentì impedita, come se avessi voluto dire mille parole ma non riuscivo a pronunciarne neanche una.
Guardavo con terrore misto a dispiacere e preoccupazione la figura esile di JiYong, ora inerme accanto a Lucy, abbastanza scioccata per la situazione in cui mi aveva trovata.
Mi alzai di scatto, seguita da Light, la sua espressione era seria mista all'incredulità, e scrutava JiYong.
JiYong guardò per qualche istante Light con curiosità, poi guardò me, e sentì il mio cuore fare male, perchè il senso di colpa cominciava a bussare violentemente sul muscolo, il sangue si era gelato per la sua espressione, per quei suoi occhi penetranti che avevano assunto la posizione accusatrice e triste, sembrava quasi... deluso... prevedevo guai da lì a poco.
Nessuno parlava, nessuno sapeva cosa dire, quel silenzio imbarazzante era venuto per portare imbarazzo e disordine, ma JiYong lo mandò via con le sue parole... .
- Tu sei... ?.
-Light!, sono un amico di Agata... e tu sei G-Dragon!, conosci Agata?.
-... Sono il suo ragazzo!.
A quelle parole, non potei che arrossire lievemente e sentire il cuore salire in gola, guardai con la coda dell'occhio Light, che a sua volta mi fissava incredulo.
Cercai con gli occhi di comunicare con lui, per scusarmi, per non averglielo detto prima, ma la sua espressione passò dall'incredulità all'indifferenza.
-... D-davvero?... Agata... non me lo aveva detto...!.- Disse serio senza staccare gli occhi da me, per poi girarsi e guardarli- E meglio che io ora vada!.
-Ok!.- Sussurrò Lucia, dall'espressione capì che si stava cercando di darsi una risposta alla scena di prima.
-E stato un piacere... incontrarti!.- Light si inchinò lievemente verso JiYong, che in risposta fece solo un cenno col capo, per poi avvicinarsi a passo veloce verso il suo cappotto, indossarlo, e poi avviarsi verso la porta,... dovevo fare qualcosa!.
-Aspetta ti accompagno!.-Presi le chiavi e corsi ad aprire la porta.
Light mi parlò un po' più piano:-Forse è meglio se-.
-Fatti accompagnare!.- Aprì la porta e lo guardai negli occhi, dovevamo parlare!.
Presi il mio giubbottino nero appeso accanto alla porta e mentre lo indossavo uscì, Light si chiuse la porta alle spalle.
-Scale o ascensore?.- Chiesi.
-... Ascensore.
-Ok.- Mi avvicinai all'ascensore e cliccai il pulsante per chiamarlo, dopo pochi secondi arrivò ed entrammo.
Io a sinistra, lui a destra, eravamo appoggiati a guardarci negli occhi, in silenzio, poi lui chiese la fatidica domanda... .
-Perchè non me lo hai detto prima?.
Non sapevo se dirglielo o no, come avrebbe reagito di fronte alla verità? Ma non potevo più mentire, non con lui!.
-... Avevo paura... .
Per un attimo mi guardò sorpreso, ma poi tornò di nuovo serio:-... Di cosa avevi paura?.
-... Avevo paura... che tu non... saresti più stato sincero... con me!.
Le porte dell'ascensore si aprirono e noi uscimmo fuori, aprì il portone ed uscimmo in strada, mi strinsi nel mio giubbotto mettendo le mani dentro le tasce, quella sera faceva davvero freddo.
Lo guardai, era di spalle, immobile, lo sentì sospirare per poi girarsi, mi guardò in modo al dir poco inquietante, ma non abbassaì lo squardo, perchè sapevo di essere nel torto.
Improvvisamente mi abbracciò, lasciandomi interdetta, mi strinse a sè convulsamente, come se avesse bisogno di me, come se la poca distanza fra noi era troppo straziante da sopportare, ed aveva bisogno di me per placare quel dolore.
Rimasi sbalordita, avevo pensato a tutto, una sgridata, un'occhiataccia, che non mi parlasse più, tutto, tranne un abbraccio.
Posò una mano dietro la mia nuca, per poi appoggiare la fronte sulla mia e guardarmi:- Io... sarò sempre sincero con te... sappilo... tu non devi avere paura di me, mai! Perchè io non farei mai nulla che potrebbe farti male!.
Sentì le mie guancie andare in fiamme, lo guardavo con gli occhi lucidi, mi aveva già perdonata, ed io non potevo essere che felice!.
Socchiuse leggermente gli occhi, e con una leggera pressione della mano, avvicinò il mio viso al suo, per poi sfiorare l'angolo della mia bocca, io rimanevo immobile, non sapevo come reagire.
Con la stessa delicatezza di prima, si allontanò, per poi guardarmi ed aggiustarmi una ciocca dei miei capelli dietro l'orecchio.
Sfilò la mano da dietro la mia testa e con un cenno mi salutò per poi dirmi:- Buonanotte.- Ed allontanarsi.
-Buonanotte!.- Dissi ad alta voce, per poi vedere la sua figura slanciata scomparire dietro l'angolo.
Sospirai, adesso veniva il peggio.
Entrai quasi di corsa dentro l'appartamento e presi l'ascensore, mentre aspettavo di arrivare al mio piano, cercavo dentro la mia testolina di trovare un alibi per l'imbarazzante scena di prima, e mi torturavo le dita non proprio curate.
Arrivai di fronte la porta di casa, poggiai la mano sullo stipide, presi un lungo respiro ed entrai.
Tolsi subito il giubbotto e lo posai, non vidi nessuno sul salone, cosi cominciai ad avviarmi verso la cucina, ma mi fermai subito, quando vidi JiYong appoggiato al muro, con le braccia incrociate e sguardo accusatorio.
-... Noi dobbiamo parlare!.
Deglutì a vuoto, cosa avrei detto? Non avevo trovato niente di convincente da dire in ascensore:"E adesso? Sono fritta!".
Si avvicinò a me e, prendendomi per il polso, mi tirò verso la mia camera, e cioè l'ultima della casa.
-...D-dov'è Lucy?.
-E uscita a portare a spasso Aki.
-Ma io non l'ho vista.
-Hai preso l'ascensore?.
-Si! E allora?.
-Avrà preso le scale.
-E-e... quando torna?.
-Non torna, dormirà stanotte a casa di SeungHyun!.
Maledì Lucy, non sarebbe tornata apposta, solo per lasciarmi sola con lui, in preda al mio destino!:"Aish, come farò?".
Entrammo in camera, mi lasciò il polso per poi chiudere la porta a chiave, e buttare quest'ultima in uno dei tanti cassetti della mia scrivania.
-... P-perchè h-hai chiuso a chiave?.- Non riuscivo a non balbettare.
-... Così non scapperai da me!.- Faceva paura, tanta paura,... fin troppa paura!, Mi guardava serio, immobile di fronte a me.
Lo guardai, leggermente sorpresa, ma con un pizzico di paura, cosa aveva intenzione di fare?.
-Da quanto... va avanti questa storia?.
-... Non c'è nessuna storia.- Sussurrai abbassando lo sguardo.
-Non è vero!.- Gridò, ed io alzai la testa di scatto:- Da quello che ho visto poco fa, non si direbbe, da quanto lo conosci? E perchè non mi avevi detto niente?.
-... Perchè non c'era niente da dire.
-Oh si che c'era, io mi maledico ogni giorno per quello che è successo in quello stupido concerto, e tu ti diverti con lui?.- Adesso stava gridando, era visibilmente arrabbiato, diede un pugno sulla porta,ed io saltai leggermente in aria per il forte rumore, sentivo la rabbia cominciare a crescere.
-Io non mi diverto con lui, capito? Lui è un caro amico, e mi è stato vicino quando tu non c'eri, è stato lui ad aiutarmi mentre tu ti divertivi con CL, quindi da che pulpito viene la predica.-Eh si, adesso ero arrabbiata anche io, perchè non poteva scaricare tutto a me, anche lui aveva la sua parte di colpa in questa storia!.
-Te lo detto, io non volevo baciarla, è stata lei a baciare me! Io non l'avrei mai voluta baciare! Perchè io non la amo, e non l'amerò mai! Invece tu..., scommetto che vi siete baciati vero?.
A quella domanda non risposi, tutta la mia rabbia scemò, e verò, mi ero baciata con Light, non potevo negarlo.
-... Come immaginavo... .-Sussurrò Ji, dalla sua voce trapellava la tensione mischiata alla tristezza, e il senso di colpa tornò a bussare al mio cuore, e stavolta faceva ancora più male, tanto da farmi bruciare lievemente gli occhi, preannuncio di una serie di lacrime incontrastanti.
-Bhe..., direi... che siamo pari!.- Sussurrò ancora Jiyong, alzai lo sguardo, presa in contropiede dalle parole e dalla tranquillità della sua voce.
-... S-si... direi di si.- Ormai non riuscivo più ad essere arrabbiata, sentivo solo la tristezza per quella discussione fatta solo di grida e dolore dietro le parole.
-... C-come siamo arrivati a tutto questo?.- Chiese JiYong visibilmente triste e con la voce ora tremante, come se esitasse.
-... Non lo so più... .-Abbassai di nuovo lo sguardo, mentre le prime sofferte lacrime scendevano sul mio viso contratto in una smorfia di malinconia.
Dun tratto si avvicinò e mi abbracciò stretta, ed io portai le mani sul suo petto, cominciaì a dargli dei pugni per allontanarmi da lui, ma senza convinzione, perchè la sua presenza, così vicina, mi faceva sentire a casa, perchè anche se con Light mi sentivo al sicuro, con JiYong, mi sentivo completa, perfetta, la donna più bella e felice del mondo, e mai nessun'altro uomo mi avrebbe fatto sentire cosi, solo lui aveva questo potere su di me, il suo profumo, la sua voce, la sua presenza, tutto di lui, era la mia vita oramai, era il mio respiro, il mio cuore, tutto.
Pian piano le mie mani si fermarono, per poi cadere inermi sui miei fianchi, nascosi il viso sul suo petto, e cominciai a piangere, per tutto, per la situazione in cui eravamo, per il fatto di esserci allontanati, per i nostri sentimenti oppressi da tutte le bugie e le azioni, gli errori reciproci, i malintesi, piangevo, perchè finalmente, quelle braccia tanto desiderate ed aspettate, erano di nuovo li con me, che mi abbracciavano stretta, senza darmi via d'uscita, ed io non sarei mai più scappata da loro, mai più!.
Appoggiò una mano sulla mia nuca e la accerezzo per darmi conforto, e io non potei fare altro che abbracciarlo, perchè desideravo abbracciarlo.
Lo strinsi forte a me, come se avessi paura che scomparisse, come in quel sogno,... quel sogno... .
"Ora ho capito!".- Quel sogno, era la chiave, ed io lo avevo ignorato bellamente, quel sogno voleva dirmi che la mia scelta sarebbe ricaduta senza alcuna via su JiYong, perchè era lui la persona che amavo davvero, più di chiunque altro, anche più di me stessa, non ci sarebbe stata un'altra scelta, era lui, solo lui.
-... Adesso non scomparirai più da me.- Sussurrai in preda ai singhiozzi, ora irrefrenabili, JiYong avvicinò le sue labbra al mio orecchio, potevo sentire il suo respiro fresco accarezzarmi i capelli:- Cos'hai detto?.
Ora sapevo, avevo deciso, JiYong era tutto per me, non me ne fregava niente di CL, lui era mio, lo era sempre stato, ed io ero sempre stata sua, non sarei mai andata via da lui, neanche morta.
Mi divisi da lui per guardarlo negli occhi, e lui mi regalò un piccolo sorriso, per poi appoggiarmi la sua mano sulla mia guancia calda e bagnata da acqua salata, asciugò con il pollice una lacrima che stava scendendo proprio in quel momento, per poi passare il pollice sotto al mio occhio, accarezzando la piccola occhiaia formatasi dalla mia debolezza di quei giorni.
Il suo tocco delicato era come un tranquillante per i miei nervi, come sangue per il mio cuore, che pompava con foga, accelerando i suoi battiti, e colorando di un porpora intenso le mie guance.
-... Sei bellissima quando arrossisci, non mi stancherò mai di dirtelo!.- Mi guardò negli occhi dolcemente, ed io sentì le gambe farsi acqua, potevo far invidia al burro di quanto mi sentì sciogliere.
 Sentì la sua mano destra scendere lentamente, percorrendo la mia schiena, per poi posarla sul mio fianco sinistro e stringerlo, per farmi avvicinare ancora di più a lui, facendo avvicinare i nostri visi, mentre con l'altra mano accarezzava il mio viso, grazie a lui e alla serenità che emanava, i singhiozzi si erano placati, adesso respiravo un po' a fatica per l'agitazione del momento, ma poco importava, se accanto avevo lui, avrei potuto affrontare tutto.
La sua mano si posò sulla mia spalla, e con un ultima spinta azzerò la distanza fra le nostre labbra, per poter far avverare quel desiderato bacio.
Le nostre labbra erano in contatto l'una con l'altra perfettamente, premute con foga.
Lui socchiuse leggermente le labbra, ma aspettò il mio consenso, ed io non me lo feci ripetere due volte, le nostre lingue non vedevano l'ora di incontrarsi dopo tanto tempo, volevano toccarsi, assaporarsi, amarsi.
Cominciarono quel gioco così erotico e passionale, ma anche così dolce e malinconico dietro quei tocchi, i nostri respiri erano un'unica cosa, un unico sapore, cosi buono da far star male.
Le mie mani vagavano sulla sua grande schiena, accarezzandola fin sopra la maglietta, centimetro per centimetro, ma le gambe, che non avrebbero resistito a lungo, stavano per cedere da tutto quell'amore, così mi aggrappai alla sua maglia, e lui mi lasciò per poi portare le mani sulle mie cosce e prendermi in braccio, io allacciai le gambe alla sua vita sottile, e la stessa cosa fecero le mie braccia con il suo collo, il tutto senza staccare quel bacio maledettamente travolgente.
Finalmente avevo messo tutti i pezzi del puzzle apposto, tutto era perfetto, tutto al suo posto, mi sentivo soddisfatta, nonchè amata, perchè il pezzo più grande del puzzle era con me, e mi stava amando già solo con quel bacio.
Perchè proprio da quel bacio capì tutto, lui mi amava, mi aveva sempre amata, tutti i dubbi scomparivano con ogni suo movimento, tutta la nebbia che prima alloggiava dentro la mia testa era scomparsa, come un brutto ricordo, come se non si fosse mai formata, e in quel momento mi sentivo me stessa, sentivo il mio corpo che rispondeva alle reazioni, sentivo tutto, anche la voglia oramai irrefrenabile di lui, e non lo avrei lasciato andare, sarebbe rimasto con me, tutta la notte!.
Poggiò un ginocchio sul letto e mi fece stendere, staccando controvoglia le nostre labbra, io lasciai le prese, e lui si mise cavalcioni su di me, per poi poggiare il gomiti ai lati del mio viso e baciarmi di nuovo, ma con più dolcezza.
-... Mi ...sei....m-mancata..ah!.- Disse a pochi centimetri da me con il fiatone.
-... A...A-anche tu!.- Misi una mano sul suo collo e lo riavvicinai, le nostre labbra erano ad un millimetro di distanza, per un momento si sfiorarono:- Tu... sei il mio respiro!.- Sussurrai.
- E tu... sei... la mia... essenza!.-Poggio le labbra sulle mie, mordicchiando il labbro inferiore e succhiandolo a volte, come se volesse sentirne il loro sapore.
Lentamente si sdraio completamente su di me, ma senza farsi pesare, spostando poi il peso su un gomito, scese la mano fino all'angolo del mio maglioncino blu, e la infilò piano, accarezzando il mio ventre, centimetro per centimetro.
Salì piano, accarezzando il profilo del mio seno, per poi portare la mano dietro la mia schiena, e giocare con i gancetti del reggiseno nero ricamato in pizzo.
Sentivo l'adrenalina a mille, il mio corpo sussultava a tutto quell'amore inprovviso e mancato, e non desiderava altro che assaporarlo secondo per secondo.
Scese nuovamente la mano e prendendo un angolo del maglione, lo sfilò via, facendo dividere le nostre labbra, che si rincontrarono subito dopo, ed io feci lo stesso con la sua maglietta, per poi lanciarla accanto alla porta.
Con mani esperte e veloci, sfilò via anche il reggiseno, e si fermò qualche istante ad osservarmi, mentre il mio imbarazzo saliva a mille, ed era ben visibile sul mio volto.
Si abbassò di nuovo, facendo aderire i nostri petti ora ansimanti e dal respiro veloce.
-Non posso credere che tu sia mia!.- Sussurrò in quel momento, e tutto l'imbarazzo scomparì, perchè mi resi conto che ero con lui, e lui era come una parte di me, la più essenziale, e con lui, non dovevo mostrare imbarazzo.
Lo abbracciai forte:-Ji,... credo che ormai tu sia diventato tutto per me!.
-Agata... credo che ormai... io ti ami alla follia!.
Aprì ancora di più gli occhi e lo guardai, felicissima e in preda alle lacrime, una piccolina scese senza che me ne accorseggi, e lui con le labbra l'assaggiò per poi baciarmi la guancia, e scendere dolcemente fino al collo, lasciava una scia di baci caldi, e tutto ciò non poteva sembrarmi più bello.
Scese fino al mio petto, baciò dolcemente uno dei seni e continuò a scendere, formando un cerchio attorno al mio ombellico, prima di continuare però mi guardò, come se volesse sapere una mia risposta a continuare, ed io lo guardai come per rassicurarlo.
Da lì in poi non capì più niente, avvenne tutto il modo veloce ed erotico, con i denti sbottonò i miei jeans, per poi sfilarmeli via, poi cominciò a lasciare una nuova scia di baci lungo il contorno degli slip neri, per poi prenderli in un lato con i denti e sfilare anche quelli.
Prima che potesse fare altro, lo riportai su, e gli feci cambiare posizione, non potevo rimanere l'unica svestita, io sono per le parì situazioni! (?).
Gli sbottonai i jeans e dopo gli tolsi anche i boxer, ormai troppo stretti.
Dopo avermi preparata, entrò in me delicatamente, e assaporammo quel momento secondo per secondo, godendoci dell'altro con desiderio, perchè la sensazione di essere un'unica cosa, era la cosa più bella del mondo, perchè noi sembravamo fatti per essere un'unica cosa, per appartenerci, per rimanere insieme per sempre.
Dopo un paio di spinte venimmo insieme, e fu bellissimo, fu tutto bellissimo.
Anche se eravamo venuti insieme, non volevamo dividerci, sentivamo il calore dell'altro scorrerci in corpo.
Ci guardavamo negli occhi sorridendo complici, felici di esserci finalmente ritrovati dopo tanto tempo, di esserci consumati insieme.
Mi accarezzò il viso, ed io portai una mano dietro la sua schiena, accarezzandola lentamente.
Dopo un paio di minuti uscì, per poi allungarsi e prendere il lenzuolo, si sdraiò sopra di me e mise il lenzuolo sopra per coprirci, poi poggiò il viso sopra il mio seno sinistro e ascoltò i miei battiti del cuore regolari.
Misi una mano fra i suoi capelli lisci e morbidi, qualche volta tremava e sentivo la sua guancia muoversi quando le sue labbra disegnavano un sorriso, mentre era intento ad accarezzarmi un fianco, facendo avanti e indietro lentamente.
Dopo alcuni minuti ci addormentammo così, abbracciati uno sull'altra.
 
 
ET VOILA'! XD
CAPITOLO LUNGHISSIMO! MA RICCO DI EMOZIONI PER LA NOSTRA PROTAGONISTA, A CUI IO GLIENE FACCIO PASSARE DI TUTTI I COLORI! é.è COMUNQUE NON MI PIACE COME L'HO FATTO FINIRE!!! >.<
VABBE' SPERO VIVAMENTE CHE VI SIA PIACIUTO, CI HO MESSO LA BELLEZZA DI TRE ORE A SCRIVERLO, SPERO SIA PIACIUTO TANTO, FATEMI SAPERE, SENNO' STO' IN ANSIA! é.è
PER QUANTO RIGUARDA LA SCENA HOT, ERO INDECISA SE SCRIVERLA O NO, MA HO PENSATO CHE QUEI DUE DOPO TANTO TEMPO AVESSERO BISOGNO DI PASSARE UNA NOTTE INSIEME, MA FORSE MI SONO SPINTA TROPPO PER ESSERE RAITING ARANCIONE, MA SICCOME SONO INDECISA, DITEMI VOI COSA FARE, SE METTERLO RAITING ROSSO O ARANCIONE! u.u TUTTO SPETTA A VOI! 
BHE, RIPETO PER L'ENNESIMA VOLTA, SPERO CHE VI SIA PIACIUTO, E RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE STANNO SEGUENDO QUESTA LUNGA FF E CHE HANNO PAZIENZA E CHIUDONO UN OCCHIO SE VEDONO ERRORI DI SCRITTURA! XS (IL FATTO E' CHE QUANDO SCRIVO, LO FACCIO VELOCEMENTE! xD) 
PER ULTIMO, RINGRAZIO LE PERSONE CHE HANNO RECENSITO IL CAPITOLO PRECEDENTE, E UN GRAZIE ANTICIPATO A CHI LO FARA', MA RINGRAZIO TUTTI VA! :'D ANCHE CI NON RECENSISCE E STA IN SILENZIO, IO GIA' MI SENTO SODDISFATTA ANCHE SE APRITE LA PAGINA! ;D
ADESSO VADO, ALLA PROSSIMA! YUMUSEYOOOO!!!! :D

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Capitolo 34
*** Sei tremenda! ***


"Come potevo sentirmi più completa?.
Più felice?.
Più serena?.
Più viva?.
Più... me?."
...
 
Queste sono sempre state le stesse, monotone, ripetitive, domande che mi ponevo tutti i giorni!.
 
E adesso, avevo trovato risposta in tutte quelle domande!.
 

- CAPITOLO 34 -

SEI TREMENDA!

 
 
Il mio cuore... un calore simile non lo aveva mai provato!.
Quella sensazione di benessere, perfezione, completezza, viaggiava dentro me come sangue nelle vene, cosi intensa e forte da mandarmi in estasi!.
Anche la mente la sentivo leggera, come se tutti i pensieri, le domande, i problemi, si fossero volatilizzati!.
Non c'era sensazione più bella!.
Le palpebre erano cosi leggere, che quasi non le sentivo, cercavano di aprirsi a tutti i costi, ma facevo resistenza, perchè non volevo.
Non potevo permetterlo.
Perchè sapevo che se avessi aperto gli occhi...ecco... .
Avevo paura! Ecco lo detto! Si, avevo paura di aprirli, perchè sentivo, anzi, ne ero quasi convinta, che quella magia sarebbe scomparsa in un battito di ciglia, ed io non volevo! Volevo godermi tutto ciò! Perchè non avevo mai provato una sensazione simile e volevo assaporarla in tutte le sue sfumature!.
Eppure... appena distolsi la mia resistenza, solo per un attimo, dagli occhi, questi ultimi si aprirono e la luce del mattino che filtrava dalle tende della finestra mi accecò.
Mi coprì gli occhi con una mano, e li strinsi forte aspettando che quel fastidio passasse!.
 
Ecco! La magia era scomparsa!.
 
Eppure... c'era qualcosa che non andava, perchè sentivo... qualcosa cingermi la vita e sfiorarmi la spalla.
Spinta dalla curiosità, appena gli occhi riacquistarono la vista tolsi la mano e lentamente mi girai verso destra.
Poi... l'incredibile!.
Il mio cuore si strinse in una forte morsa, così forte da far male, il respiro mi si fece irregolare e la mia mente per poco non rischiava il tilt!.
Le labbra erano stese perfettamente, carnose e rosee, le guance erano lisce e poggiate sul morbido cuscino, i capelli cadevano a ciocche sulla fronte e facevano da decorazione a quei occhi chiusi, mostrando il loro  taglio perfetto! JiYong in tutta la sua naturale bellezza dormiva beatamente a pochi centimetri da mio viso.
"Macche..."- Fino a quel momento non ricordavo nulla, poi..., il flashback! Il litigio, l'abbraccio, il bacio, e tutto ciò che portò dopo... .
Senti le mie guance imporporarsi e diventare calde, ma allora...non era stato un sogno! Non era stata un'altra mia illusione!!!.
Ciò che era successo la sera prima, quell'amore voluto e desiderato, era esploso davvero!.
Portai la mano sinistra alla fronte, ed osservai un punto indefinito davanti a me, quella sensazione piacevole di prima, tornò a farmi visita, e riempire di un piacevole dolore il mio cuore, la sensazione era un po' come quando ti suturano con ago e filo una ferita, mi sentivo il cuore, punto per punto, essere chiuso da quell'emozione indefinita! Da un punto di vista doveva essere doloroso, eppure... a me pareva assolutamente piacevole.
Sospirai cercando di calmarmi, l'agitazione stava prendendo il sopravvento e il respiro non era ancora tornato del tutto regolare.
Quello che successe dopo non mi aiutò affatto!.
Perchè quel qualcosa che mi cingeva il ventre era il suo braccio, e con la mano sfiorava il mio fianco, e quando quella mano prese lentamente il mio fianco e mi strinse verso lui, dovetti trattenere il respiro!.
Con estrema lentezza lo senti sdraiarsi dolcemente sopra di me, affondando il suo viso sui miei capelli.
I nostri corpi, divisi dalle lenzuola, si toccavano, erano perfetti, anche in quel modo sembravamo una cosa sola, le gambe si stringevano fra loro, gli addomi si completavano come due pezzi di puzzle, il suono dei battiti cardiaci era un tutt'uno, battevano all'unisono, formando un lieve eco percepibile ad orecchio, presto il mio cuore sarebbe uscito con violenza dalla cassa toracia tanto batteva forte, lo sentivo battere anche nella mia testa, e questo non mi aiutava, assolutamente!.
 
Lo sentì odorare profondamente i miei capelli.
1 Brivido.
Portò le sue mani dietrò la mia schiena, come per abbracciarmi.
2 Brivido
Sfiorava e lasciava lievi baci sul mio orecchio.
3 Brivido
 
Perchè avevo l'impressione nell'essere vicina all'infarto?.
 
Poi, la sua melodiosa voce, impastata per la notte trascorsa, si sparse nella stanza... .
4 Brivido
 
-... Non trattenere... il respiro!.
Automaticamente le mie labbra li aprirono piano, e tutta l'aria che avevo trattenuto uscì fuori, sgonfiandomi il petto dolorante.
Senza neanche darmi il tempo di riprendere fiato, che si impossessò avidamente delle mie labbra, possedendole con forza.
A quel trattamento inaspettato non sentì la forza per poter rispondere al bacio, cosi lasciai le mie labbra in balia delle torture che mi stava infliggendo.
Le mordeva, leccava e baciava con una sensualità quanto foga da lasciarmi quasi perplessa, non avevo mai visto JiYong cosi possessivo e sensuale, in quelle poche volte in cui ci siamo uniti, amandoci fino al consumarci l'uno dell'altra, era sempre stato dolce e delicato, ma adesso sembrava diverso, come se pretendesse le mie labbra a tutti i costi!.
Cercai di riprendermi e portando due mani sul suo petto nudo, a malincuore dovetti separarlo da me.
-...Mmm...Ji..JiYong...Ah-aspetta!.- Lui sciolse il bacio e mi guardò mezzo assonnato e mezzo curioso:"Dio, quant'è bello!".
Feci due respiri profondi, sentendo finalmente l'aria che entrava nei polmoni, e dopo essermi ripresa lo guardai neutra, perchè, ero dispiaciuta per aver diviso il bacio, ma volevo... come dire... ricominciare la scena!... .
JiYong mise la testa di lato, aspettando un mio segnale.
Lentamente salì la mia mani fino a portarla dietro la sua nuca, e cominciai a giocherellare con i suoi capelli, mentre l'altra mano la portai dietro la sua schiena, disegnando leggeri ghirigori su quella pelle morbida e bianca.
-Vieni qui!.- Sussurrai, feci pressione con le mani posizionate dietro lui e feci ricongiungere le nostre labbra che già si mancavano.
Mi raggiunse con un sorrisino stampato in faccia.
Cominciò una danza erotica composta da sfioramenti e tocchi poco casti dove le protagoniste erano le nostre lingue e la passione, riaccesa da quel forte amore percepibile nell'aria.
Una delle sue mani si divise dal mio fianco per infiltrarsi fra i miei capelli e fare una leggera pressione, segno che era ora di un bacio ancora più profondo.
Accettai subito e le nostre lingue non si divisero più, si legarono l'una con l'altra, facendo gesti maliziosi, in quel momento condividevamo tutto! Il respiro, le labbra, la passione, l'amore!.
Dopo alcuni minuti, dovemmo separarci per poter riprendere fiato.
Tolse la mano da dietro la mia testa e accarezzò la mia guancia rossa, io osservavo i suoi movimenti con estrema attenzione, cercavo di leggere la sua espressione, in quel momento indecifrabile, come se fosse a metà fra la felicità e la tristezza, proprio non capivo.
Affondò il suo sguardo nel mio, e come quella volta, quella lontana sera, in quel vicolo, i nostri sguardi si legarono saldamente.
Poggiò la fronte sulla mia, per poi poggiare le labbra sulla mia guancia, sul naso, sull'altra guancia, e infine sulle mie labbra.
Le sue erano soffici e calde, bellissime al tocco.
Fu un bacio piccolo e casto, che comunque mi fece arrivare alle stelle.
-... Buongiorno.
-Buogiorno.- Sussurrai.
-Come hai dormito?.
-... Benissimo!.
-... Menomale.- Sussurrò, lo guardai perplessa.
-Avevi dubbi?.- Dissi guardandolo incuriosita.
In risposta mi guardò serio, gli accarezzai il viso pulito e bianco:- Con me, non devi avere nessun dubbio.- Sorrisi, assolutamente certa di ciò che dissi.
-... E infatti è così, solo che... .- Guardò in un punto indefinito davanti a sè.
-Solo che?.
-...Ho...p-paura...che tu non mi...veda...più come prima!.
Rimasi basita dalla sua improvvisa sincerità! Poche volte si era aperto con tanta facilità, e ogni volta non potevo non rimanerne sorpresa.
Lo guardai neutra, non doveva pensare questo di sè, dopo quello che era appena successo.... insomma! Non si capiva che lo amavo fin troppo per essere concesso dall'essere umano in sè?.
Gli presi il viso fra le mani, era il momento di mettere un chiaro punto a tutto questo!.
-Ji..., Ne abbiamo passate tante insieme, ricordi?.
In risposta lui fece un cenno di approvazione con il capo.
-Ricordi la nostra confusione, i nostri sentimenti repressi, e poi il l'amore che abbiamo svelato? Nessuno sapeva, e sà, di noi, oltre i nostri amici!. Ci sono stati tanti, troppi malintesi, avvenimenti, e poi la lontananza, le sofferenze, le gelosie, i litigi, e tanto altro ancora... eppure... eppure adesso noi... noi siamo qui, aperti completamente uno di fronte all'altra, i nostri cuori sono... scoperti dalle nostre emozioni... ci siamo amati, stanotte! Tu ed io! Abbiamo messo in secondo piano tutto ciò che è successo e ci siamo offerti senza pretese, e questo per te non vuol dire amarsi?.
JiYong per tutto il tempo del discorso mi guardava attonito e sorpreso.
-Tu, per me, sei e resterai sempre JiYong, il MIO JiYong! Quello che mi difese quella sera in discoteca, che mi portò in giro per Seoul, quello che mi invitò a cena in riva al mare, che la sera mi mandava messaggi della buonanotte e a volte mi chiamava..., ciò che è successo, ormai l'ho dimenticato, perchè ho capito!.
-Agata, i-io...-. Non gli diedi il tempo di parlare che gli misi l'indice sulle labbra per zittirlo.
-Aspetta..., Ji... ho capito... che ti amo, più di qualunque altra cosa al mondo! Che il mio amore per te non è normale, è un amore che un solo essere umano non può contenere dentro sè,... e so che anche tu mi ami, io lo spero! E sappi che non ti ignorerò mai più!...Non lo farò più, è troppo difficile da sopportare! Adesso sai ciò che provo, spero basti!.
JiYong lentamente tolse il mio dito dalla sua bocca e mi guardò serio:- ...Posso parlare ora io?.
Feci si con la testa, curiosa di sapere una sua risposta, adesso che avevo messo a nudo le mie piene emozioni, non mi restava altro che una sua risposta!.
-... Da dove comincio...- Sussurrò.
Sospirò: -... Ciò che è successo stasera... Per me significa tutto, troppo! Stasera è stato diverso! Tu, una normale ragazza, mi hai fatto sentire l'uomo più felice del mondo! Mi ha fatto provare emozioni mai provate, gelosia, dolore, confusione, stupore, ma anche tanta felicità e... e amore! Mi hai portato a fare cose che non avrei mai fatto, ad esempio cercarti a piedi per tutta Seoul e fare lo Stalker! I tuoi...occhi, le tue labbra, il tuo viso, il tuo corpo, i tuoi atteggiamenti, la tua risata, le tue riflessioni, la tua espressione quando pensi, la piccola ma dolce rughetta che ti compare quando aggrotti le sopracciglia- Con un dito mi accarezzò il punto fra le due sopraccighie:- Il tuo gesticolare quando descrivi qualcosa, il tuo modo di pensare, i tuoi discorsi riflessivi, la tua timidezza quando... facciamo l'amore, quanto ti bacio, ti abbraccio o anche solo quando ti parlo dolcemente, questo per me è amore! Rifarei tutto da capo, forse anche meglio, per te! Tutto ciò che mi hai detto,... mi è bastato eccome!.
L'ho guardavo sbalordita, potevo essere sicura al cento per cento, che lui mi amava, che amava me soltanto! E' basta!.
La mia felicità nel constatare quel pensiero crebbe a dismisura.
-Agata, mettiti bene in testa, che io ti am--. Non lo feci finire di parlare che mi impossessai delle sue labbra avidamente, abbracciandolo dal collo e stringendolo a me come un peluche.
-Non dire nient'altro!.- Gli soffia sulle labbra:- Lo so che tu mi-- Stavolta fu lui a bloccarmi con le sue labbra.
-No, voglio dirlo io.- Disse a perdifiato, per poi togliere le mie braccia dal suo collo e sedersi, lo segui a ruota coprendomi il petto con le lenzuola.
Prese il mio viso fra le sue mani: -Agata, ti amo!.
-Anche io ti amo Ji!.- A quel punto mi avvicinò a sé e mi baciò dolcemente, ma quel bacio casto non durò a lungo, non era da noi! Infatti le nostre lingue non tardarono ad incontrarsi.
Con disappunto da parte di Ji mi separai:- Che ne dici se adesso ci alziamo?.
-Uff...- Si lasciò andare buttandosi a peso morto fra i cuscini:- No, dai restiamo qui, facciamoci un po' di coccole!.- Con la mano accarezzava su e giù il profilo del mio addome.
Mi avvicinai lentamente a lui, guardandolo seducente, mi sentì leggermente soddisfatta quando lo vidi aprire di più gli occhi per la sorpresa e farsi, con un movimento impercettibile, indietro.
Ormai ero vicinissima alle sue labbra:-…Ji… .
Stavo per sfiorarle finchè...:- .....ALZATIIII!!!.
Dallo spavento Ji, con un balzo, si fece indietro e mi guardò sconvolto, ed io non riuscì a trattenere le risate!.
Prese un cuscino e se lo sbattè in faccia:- Sei tremenda lo sai?.
-Si lo so, e so anche che mi piace farti impazzire.
-A proposito…- Si tolse il cuscino dalla faccia e fece uno sguardo malizioso:- Che ne dici se ci facciamo la docc--. Si bloccò vedendomi scappare via con il lenzuolo.
Arrivai come un fumine in bagno, e chiusi la porta a chiave! Sentìì dei passi frenetici arrivare di fronte alla porta.
-Stai scherzando!!!.- Gridò dall'altro lato.
-Ahaha, a dopo!!.
-Aish, sei tremendaaa!!!.
-Lo sooo!!!! Ahahahahahaha!!!.
Detto questo entrai in doccia e mi rilassai sotto il getto d'acqua bollente.
 




*SBUCA DA DIETRO UN MURETTO* HEILA! COME VA??? *SALUTA CON LA MANINA* ORA, SO CHE VORRESTE AMMAZZARMI PER IL MIO DISASTROSO RITARDO DI... QUANTO? 2 SETTIMANE! O DI PIÙ? ç__ç PERDONATEMI, COLPA DELLA SCUOLA! E DELLA POCA ISPIRAZIONE!!! E DEL POCO TEMPO! ç_ç COMUNQUE SPERO CHE CON QUESTO CAPITOLO MI SIA FATTA PERDONARE! ANCHE SE A ME NON PIACE PROPRIO QUESTO CAPITOLO!!! VABBUÒ, ADESSO VADO, CHE DOMANI C'HO SCUOLA! ç_ç KOMAWO YUMUSEYOOO!!!! :D PERDONATE EVENTUALI ERRORI, MA NON L'HO RILETTO! D:
 
P.S.: Questo capitolo lo dedico alle mie Fan di ~ AghyGD ~ su FB! Vi adoro ragazze!!! E poi volevo dirvi che la fine della Fic si avvicina(?)!!!.

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