All over again

di kekkatralala
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Finalmente è finita. ***
Capitolo 2: *** E' uno scherzo? ***
Capitolo 3: *** Ha fatto centro ***



Capitolo 1
*** Finalmente è finita. ***



                                               INTRODUZIONE
La sveglia suona pochi istanti prima che la possa spegnere, sono le 7 del mattino ma sono sveglia ormai da più di un'ora, ho passato l'intera nottata a rigirarmi nel letto, ma nulla , avrò dormito più o meno un paio di ore. Non sopporto quando non riesco a dormire ,
dormire per me è qualcosa di sacro e questo non fa altro che aumentare la mia agitazione ,ansia e qualsiasi cosa io provi in questo momento. 
Oggi è il grande giorno, no non mi devo sposare, devo sostenere l'esame orale della maturità e quindi come si suol dire finalmente sarò libera,
anche se molto spesso le persone si dimenticano del fatto che dopo il liceo ti aspettano altri cinque e più anni di università, ma tralasciamo questo particolare. 
La cosa più bella di tutte è che appena saputi i voti, starò via per una settimana  ,una bella vacanza ,un bel pò di meritato riposo 
insieme alle mie migliori amiche e ai miei più cari amici, cosa c'è di meglio? Credo nulla.


Onestamente non so chi tra me e mia madre sia più emozionata , infatti come mi aspettavo quando mi ha accompagnata a scuola era in lacrime
dicendo che la sua bambina ormai era cresciuta, peccato che questo non le viene in mente quando mi ricorda di rientrare a casa entro il coprifuoco.
Come immaginavo tutti i ragazzi fuori il liceo erano armati di libri e di strampalati porta fortuna,una ragazza indossava una gonna dai mille colori
dicendo che le aveva portato sempre fortuna, un'altro ragazzo era quasi in lacrime perchè non trovava la sua matita fortunata, insomma essendo
un liceo scientifico una persona si aspetta menti appunto più scientifiche e non irrazionali, ma per la paura si fa e si dice di tutto ed onestamente anche io ho con me il mio portafortuna , un braccialetto con delle chiavi di violino che mi regalò mia nonna quando ero una bambina.
In lontananza vedo una ragazza alta con capelli ricci, riconosco quella figura, è Andrea, avvicinando mi accorgo che ride,probabilmente non è una risata di gioia,ma  una risata isterica ,infatti..
A:" Ginevra! Finalmente!! Pensavamo che ti fossi persa per la via!"
G:"Oh simpaticissima come sempre! Allora isterica come stai?"
A:"Bene,cioè credo, non lo so, ho paura, e se non ricordo nulla, e se poi mi chiede proprio l'argomento che non ricordo, e se svengo e se
perdo la voce improvvisamente e se..
G:" Per favore Andrea! Dai che andrà bene e oddio complimenti per tutti questi ragionamenti contorti,sei tutta matta"


Prima di entrare  in classe per sostenere l'esame divento improvvisamente una super credente ed inizio a pregare tutti i santi
conosciuti e in più inizio a stritolare il braccialetto che ormai per l'isteria avevo levato e rimesso almeno una decina di volte.
Finalmente pronunciano il mio nome... Ginevra Diaz .


Dopo cinquanta minuti di "interrogatorio" finalmente esco dall'aula con un sorriso che riempe tutto il mio viso.
Sono Ginevra Diaz, ho diciotto anni, e ho davanti la più bella estate della mia vita, o almeno lo spero.

 

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Capitolo 2
*** E' uno scherzo? ***


Finalmente è arrivato il giorno della partenza, la Grande Mela aspetta soltanto me e la mia banda strampalata di amici : Daniele, Andrea ,Simona , Selena , Marco e Davide .
Come sempre sono in ritardo e per poco non perdo il volo, e i miei cari amici non fanno altro che ricordarmelo, deridendomi e ritenendo che se anche avessi un orologio grande quanto quello del bianconiglio di alice nel paese delle meraviglie, comunque farei tardi.

Dopo dodici ore di viaggio finalmente arriviamo a New York , la città dei sogni.
Una volta usciti dall’aeroporto rimaniamo a bocche spalancate tranne Daniele che già ci era stato svariate volte  e giustamente trovata la scena divertente,
inizia a scattarci una cinquantina di foto ,ridendo a più non posso. Ma vabbè tralasciamo questo dettaglio..

Dopo aver preso un taxi ed aver sbagliato indirizzo tre o quattro volte, giungiamo in un meraviglioso albergo, siamo stati fortunati, l’agenzia non ci ha fregati, alleluia!

Tutti erano distrutti e straniti a causa del fuso orario e quindi si sono subito buttati , e dico buttati perché sembravano dei sacchi di patate, su di un letto.
Io invece no, non sono riuscita a stare calma, ho sempre voluto andare a New York , è sempre stato il mio sogno fin da bambina, anche se so che è un sogno comune.
Prima di andare a fare un giro turistico, sola soletta in quanto ormai i miei cari amici sono entrati nel sonno più profondo , è meglio farsi una doccia e disfare la valigia.
Una volta aperta la valigia non può non saltarmi all’occhio una busta rosa con scritto sopra
“Per Ginny , dalla tua mamma”
Mia madre che mi scrive una lettera ? Ma cosa succede? Ho capito che le sarei mancata , ma starò via solo per una settimana ,però ora che ci penso durante il viaggio per giungere all’aeroporto era stranamente silenziosa, si certo era scoppiata in lacrime , ma normalmente parlava ininterrottamente ,invece ora niente, era silenziosa, forse troppo, ma io ero troppo emozionata per soffermarmi su questo. Ora si che mi sento in colpa, bha cosa aveva spinto mia madre a scrivere una lettera?

Spinta dalla curiosità la apro.

“ Cara Ginny,
So bene che quando finirai di leggere questa lettera mi odierai, ma non ho avuto il coraggio di dirtelo prima, diversi mesi fa tuo padre mi ha chiamata, ultimamente ha avuto diversi problemi di salute, ora sta meglio, ma tutto ciò gli ha fatto capire quanto sia stato stupido ad andare via e soprattutto ad abbandonare te, lo so che ha sbagliato, so che non vuoi parlare di lui e con lui, ma Ginevra, è tuo padre ,dagli un’opportunità , vuole rimediare,sai vive proprio a New York , so che mi odierai per quello che sto per scriverti ma abbiamo concordato che passerai il resto delle vacanze estive da lui, so che ora sarai furiosa, ma per favore dagli l’opportunità di conoscerti, Ginevra sei una ragazza meravigliosa so che capirai, l’ho fatto per il tuo bene.
Chiamami quando ti sarai calmata.
Ti voglio bene.

                                                                                                                                                                                                                               Mamma. "

Cosa?
No è uno scherzo , uno scherzo di pessimo gusto, davvero pessimo,orribile, perché farmi questo? Mio padre ? Chi? L’uomo che non vedo da ormai sei anni ? Lo stesso uomo che è andato via abbandonandoci improvvisamente senza degnarsi di dare spiegazioni a sua figlia? Davvero?
E’ troppo, troppo, le gambe mi tremano, ho bisogno di fuggire, di correre , di urlare, ho bisogno di andare via da questo albergo.

In pochissimi minuti mi rendo conto di essere arrivata in un parco, ansimante e con il volto ormai rigato dalle lacrime, non so dove mi trovo, sono in un posto che non conosco, non conosco nessuno, non ho con me il cellulare, ma sembra non interessarmi, voglio stare da sola, voglio pensare, perché non mi ha detto nulla? Perché?
Credo che siano passate un paio di ore quando un ragazzo si avvicina , non devo avere per nulla un bell’aspetto.
“ Hey tutto bene? So che non sono affari miei ma stai da ore a fissare il vuoto , posso aiutarti?”
Il tempo di alzare lo sguardo da terra e mi ritrovo a guardare gli occhi più belli che io abbia mai visto, erano di un verde chiaro, erano profondi, erano preoccupati.
“ Ah io mi chiamo Kendall,Kendall Schmidt “                                                                                                 





chiedo scusa se non sono molto brava,
è la mia prima storia,
siate buoni , spero che vi piaccia almeno un pò,
fatemi sapere cosa ne pensate.
Bacioni 

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Capitolo 3
*** Ha fatto centro ***


Mi risulta difficile distogliere lo sguardo da quegli occhi meravigliosi, come possono essere così belli? Eppure grazie a quegli occhi sono riuscita a dimenticare anche per un secondo i miei problemi.
G:”Io sono Ginevra, Ginevra Diaz
K:”Oh che bel nome, cosa ti è successo Ginevra?
G:” Oh niente di che,sto bene ,mi spiace averti fatto allarmare
K: “ Non preoccuparti Ginny,posso chiamarti Ginny vero? E’ così carino
 
E così abbiamo iniziato a parlare, del più e del meno , non mi ha più chiesto cosa fosse accaduto e questo mi ha reso davvero felice, sembra che gli importi davvero di me , anche se mi ha appena conosciuta , quel ragazzo dagli occhi verdi è diverso da tutti gli altri,basta parlargli un po’ per capirlo.

K:” Allora sei di qui? Hai un accento un po’ particolare
G:” Oh no sono italiana, sono qui in vacanza con i miei amici, una vacanza post esame
K:”Wau grandioso! Perché non me li presenti? Potremmo uscire tutti insieme , magari posso chiamare anche i miei amici, sono ragazzi ok!
G:” certo! “
K:”Allora ecco il mio numero, non voglio il tuo, non so se riuscirei a non mandarti messaggi in continuazione.. bhe ora è meglio andare, è stato un piacere conoscerti!”
E così vedo sparire una figura alta ,muscolosa,bella. Il ragazzo dagli occhi verdi ha fatto centro.


Dopo un riassestamento dei miei pensieri rientro in camera, il tempo di mettere piedi in camera e una voce tremolante mi aggredisce.
A:”Ma ti sembra il caso di scomparire così! Ti ho provato a chiamare trenta volte, dove cazzo stavi?
Non le rispondo , i miei pensieri risalgono a galla, mamma, la lettera , papà.
Con mani tremanti le do la lettera, Andrea sa tutto , lei conosce ogni minimo particolare di me e della mia vita.

Dopo pochi minuti Andrea mi guarda e mi abbraccia,adoro quando fa così, ti è sempre accanto.

Dopo aver parlato per un po’ abbiamo concordato che l’indomani sarei andata a trovare mio padre insieme a lei, non volevo affrontare tutto da sola, in effetti per me mio padre era un completo sconosciuto.




G:” Parlando di cose allegre.. sai ero al parco e ho conosciuto un tipo, si chiama Kendall , la verità è che non so neppure se fosse reale , magari me lo sono immaginato, era così stranamente perfetto..”
A:” Hahaha ok sarai anche stupida ma immaginare le persone non è da te . Ora è inutile che divaghiamo, descrizione completa su.”
Ed ecco che parte la descrizione completa e dettagliata anche se ciò che particolarmente ricordo sono quegli occhi..così belli..
G”…Bhe ha detto se vogliamo uscire tutti noi con i suoi amici ed ehm ecco mi ha dato il suo numero ,l’ha scritto su di un fogliettino, dovrei averlo messo in tasca .. eccolo..”

Nel giro di millesimi di secondi il fogliettino scompare dalle mie mani ed Andrea e ormai già intenda a mandargli un messaggio.

A:” Ok sveglia gli altri stasera si esce con Kendall e i suoi amici, ci passano a prendere loro, faremo una bella passeggiata da turisti”
G:” Sei incredibile”
A:”Ancora qui? Susu corri a prepararti! “ 

 Scusate l'assenza!!! 
 la scuola mi ha presa
completamente
, spero vi piaccia!!!
Baci!!! 

 

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