Mad innocence

di Reo
(/viewuser.php?uid=172498)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I) Novum initium ***
Capitolo 2: *** II) Novi conventi ***
Capitolo 3: *** III) Ubique innocentia ***
Capitolo 4: *** IV) Ricca,tenebra. ***



Capitolo 1
*** I) Novum initium ***


I) Novum Iniutium 



La pioggia iniziava a farsi sempre più forte,in pochi minuti sarebbe scoppiato un temporale,precisamente il terzo di quella settimana,ed era solo Martedì sera. 
La folla di aristocratici e borghesi che prima infestava le strade di Londra,andava sciamando,c'era chi ritornava nella propria casa dove lo attendeva la propria famiglia,un pasto caldo,e magari un letto in cui dormire,comodo e all'asciutto,Queste tre cose erano diventate del tutto estranee a Selene,che ormai girovagava da tre giorni in cerca di soldi e un posto in cui stare.Non che non fosse abituata a quel tipo di vita,ma,e le costava tanto dirlo, sentiva non andarle più bene.
Selene aveva diciassette anni,una persona normale a questa età ha ancora tutta la vita davanti,e nessun rimpianto alle spalle,peccato che lei aveva visto già più di quanto una giovane ragazza dovesse vedere.
Selene alzò il volto al cielo,ma alla vista di quel grigio vergine di sole,il suo umore non poteva che peggiorare ulteriormente,iniziava a mancarle il caldo,e sempre luminoso, tempo di Barcellona. "Almeno lì le cose non costavano quanto un rene umano" pensò la ragazza aggiustandosi il cappuccio della giacca. 
Selene decise che la cosa migliore fosse cercare un posto in cui dormire,e magari mangiare qualcosa.Aveva una fame da lupi,  e quello che era riuscita a guadagnare in quella giornata era appena sufficiente per una zuppa calda ed una stanza,di quelle orribili che puzzavano di urina,e dove a farti compagnia c'era un qualche simpatico topo. 
"Odio vivere così,alla giornata,però non avendo un santissimo penny,o mi accontento,o dovrò dormire di nuovo su una panchina" pensò Selene,mentre si stiracchiava,dormire su una panchina non era il massimo,e i muscoli indolenziti ne erano un evidente prova. 
La ragazza inizio a camminare,sperando di trovare in poco tempo quello che cercava,povera illusa. 
Dopo due ora di inutile camminare,Selene non aveva trovato un bel niente,per lo più si era fatto buio,e non vedeva praticamente nulla.  "Sono così sfortunata,che ho il 90% di possibilità di venire uccisa da Jack lo squartatore" disse a bassa voce la ragazza,mentre calciava con molta poca grazia una bottiglia d vino vuota,il rumore che produsse il vetro che si spaccava contro una porta,fu così forte che Selene non pote far a meno di imprecare nel modo più vicino al linguaggio di uno scaricatore di porto. 

La ragazza stava per continuare il giro,quando la porta che aveva colpito con la bottiglia,si aprì di scatto. In piedi davanti ad essa c'era un omone alto più della porta stessa,muscoloso,ma con una parrucca bionda e rossetto scarlatto che lo rendevano davvero ridicolo. << Hey ragazzina,sei stata tu a rompere tu la bottiglia contro la porta del mio locale? >> disse l'omone allungando di più le parole in modo effeminato ma non per questo meno spaventoso. "STO PER MORIRE" fu l'unica cosa che il cervello di Selene riuscì a pensare mentre la paura la faceva diventare bianca più di quanto lo fosse prima. L'omone si mise a fissarla meglio,poi si avvicinò a lei. << Però!Per essere una senzatetto sei alquanto carina >> disse l'uomo,guardando Selene. << Hai proprio un bel faccino >> continuò prendendo il viso della ragazza tra le dita,nel farlo fece cadere il cappuccio,che copriva metà della testa della ragazza.Selene tentò si rimettersi il cappuccio in testa ma era troppo tardi,quel tipo lì aveva visti,i suoi osceni capelli. 
Infatti l'uomo barcollò un po' indietro,ma poi come illuminato da luce divina,si mise ad urlare: << Non coprire i tuoi splendidi capelli,hanno un colore così particolare,sono DI-VI-NI! >> il tono dell'uomo era diventato più alto del normale, E,Selene avrebbe potuto giurare,i suoi occhi erano diventati a forma di cuore. Approfittando di essere entrata nelle grazie dell'uomo Selene disse: << Salve,mi chiamo Selene,non sono di Londra,e non so dove andare,avrebbe un posto per dormire,ed un pasto caldo da poter dare ad una povera ragazza? >> certo mentire in quel modo non era la cosa più bella del mondo,ma ormai aveva una voragine al posto dello stomaco. 
<< Non credo che una ragazza come te gradirebbe stare nella mia locanda >> rispose l'uomo grattandosi la parrucca. 
<< SI FIGURI,NON SONO SCHIZZINOSA >> gridò Selene. 
<< Se lo dici tu,tesoro.Però ad una condizione:Devi abbassare il cappuccio >> continuò l'uomo.L'espressione di Selene cambiò da estrema felicità e pura depressione, << Non.può chiedermi questo,Signor..ehm mmh >> Cavolo,Selene non conosceva il nome di quel tizio e pure era disposta a seguirlo. << Oh oh chiamami pure Mrs.Javis,tesorino.Comunque se non abbassi il cappuccio non entri,sembri troppo una ladra,con quello >> disse Javis indicando il cappuccio nero. 
Selene stava per rifiutare ed andarsene quando il suo stomaco brontolò brutalmente << Accetto >> disse la ragazza,mentre un sorridete Javis apriva la porta,e faceva entrare la ragazza.  
Se da fuori quel palazzo sembrava una catapecchia,all'interno era totalmente il contrario.Rosso e nero si incontravano ovunque,dai divanetti in pelle con cuscini di piuma,alle pareti,le tende,i tappetti,era un tutto incontrarsi di quei due colori.Nonostante la stanza non fosse molto luminosa,Selene vide almeno una decina di persone sedute a dei tavolini,alcune conversavano tra loro,altre bevevano in solitudine,ma tutte appena la videro entrare,assunsero un'atteggiamento un po' equivoco. << Oh Javis,ne hai portata una nuova? >> disse un uomo sulla quartina. << Oh ma è proprio piccola,non sarà ancora vergine? >> disse un altro. Selene chiamata in causa inizio ad urlare << LA MIA VERGINITA' NON E' AFFAR VOSTRO,SONO QUI PER MANGIARE E DORMIRE,STUPIDI PERVERTITI >> mentre urlava non si era nemmeno accorta che il cappuccio le era scivolato nuovamente giù,mostrando i suoi "particolari" capelli a tutti. Ora l'attenzione di quegli uomini era sui suoi capelli, di color rosso sangue,in contrasto con gli occhi grigi della ragazza.Quel rosso era così vivo,sembrava che qualcuno avesse sporcato con sangue ancora fresco i capelli della giovane,e nessuno aveva mai visto niente di simile.Quando Selene si accorse dei suoi capelli ormai alla mercede di tutti,sbuffò e si allontanò,tanto era inutile coprirsi.
<< Avanti su cara,te l'avevo detto che questo non era un posto per ragazze come te! >> cercò di discolparsi Javis,ma Selene non lo ascoltava continuava diritto verso quella che le sembrava una cucina. << CHE DIAMINE E' QUESTO POSTO? >> Urlò poi.
<< un bordello >> rispose un ragazzo,come se fosse la cosa più naturale del mondo.

<< EEEEEH? >> Selene era sconvolta non solo per la nuova scoperta ma anche perché quel ragazzo che aveva parlato,aveva dei lunghi capelli biondi, e tatuaggi ovunque,specialmente sul petto nudo. 
<< Oh mio dio,mio padre lo diceva che sarei finita in un bordello prima o poi >> disse Selene con le lacrime agli occhi, "ecco la sfortuna che torna" pensò la ragazza. 
<< Comunque,cara,lui è Alpha,il barista e cuoco,detto Al, Al lei è Selene,la senza tetto,ed sarà nostra ospite per sta sera! >> disse tutto felice Javis, sedendosi su uno sgabbello. 
<< Solo Selene? >> chiese Al stizzito,pulendo un bicchiere già pulito. 
<< No, mi chiamo Selene C. Vorsen,e tu solo Alpha? >> disse Selene infastidita dall'atteggiamento di quel tipo. 
<< Stupida barbona,Alpha è il mio soprannome,non direi mai il mio vero nome ad una come te >> rispose il ragazzo non guardando nemmno Selene negli occhi. 
<< Io ti ammazzo >> urlò Selene,saltando addosso a Al. 

 Dopo vari minuti,Javis con la parrucca che gli cadeva sulla spalla era riuscito a separare i due. 
<< Ragazzi,calmatevi,e tu Selene non stavi morendo di fame? >> disse Javis tenendo da una parte Selene,e dall'altra un sanguinante Al. 

<< IO NON MANGIO NIENTE CUCINATO DA LUI >> urlava la ragazza,però aveva davvero fame. 

<< Io non so cucinare,quindi ARRANGIATI >> disse Javis,per poi far segno a Al di iniziare a cucinare. 
<< IO NON CUCINO PER LEI! >> rispose Al,tentando di graffiare Selene. 
<< I SOLDI TI SERVONO PIU' DELL'ORGOGLIO,PEZZENTE! >> ora a scoppiare era stato Javis,ma almeno era tornata la calma.
<< Cosa ti cucino,barbona? >>chiese Al,sistemandosi un inesistente maglietta.
<< Mmh cosa hai cucina? >> chiese Selene. 
<< Cibo,no? >> rispose i ragazzo mettendosi le mani nei lunghi capelli.
<< Quello andrà bene,non ho preferenze,muoviti pezzente! >> disse Selene con un misto di soddisfazione.e superiorità.
<< Spero che anche tu lavorerai qui un giorno >> disse a bassa voce Al,ormai tutto preso dal lavoro.

Dopo aver mangiato tutto quello che le mettevano davanti,Selene sazia aveva solo voglia di dormire in un letto comodo.
<< Dove sono le camere? >> chiese tutta contenta,mentre ripuliva l'ennesimo piatto. 
<< al secondo piano,bussa e vedi quale è aperta >> disse il barista ancora sconcertato da quanto mangiasse quella piccoletta
Selene disse un veloce "Buona notte,vi pago domani" e poi corse verso le scale,sorridente e sazia.
<< Dio santo mangia più di quello là >> disse Javis indicando il soffitto.
<< Non nominare quel ragazzo,potrebbe sentirti e venire qui >> disse Al rabbrividendo al sol pensiero. 

Nel frattempo Selene,iniziò a vagare per il secondo piano cercando una stanza libera,i suoi unici averi erano una valigia con pochi vestiti,e un enorme ombrello,nero con dettagli rossi,dopo la quinta porta chiusa a chiave,Selene iniziava a perdere la speranza, quando da una stanza uscirono una ragazza bellissima,con i capelli neri e lunghi,e gli occhi castani,ed un ragazzo. Selene si fermò a guardarlo, aveva dei capelli così biondi da sembrare bianchi e dei bellissimi occhi verdi,penetranti e profondi,la carnagione chiara era in completo contrasto con i vestiti neri,aveva una sigaretta tra le labbra rosse e piene,e ad occhio e croce aveva diciotto,o diciannove anni.Aveva i capelli in disordine come i vestiti,e si poteva facilmente capire cosa avesse fatto con quella ragazza.Il ragazzo si tolse la sigaretta da bocca,e con il sorriso più innocente del mondo,si sporse verso Selene e disse << Buona sera signorina,mi chiamo Allen,e vorrei sapere quanto prende a botta. >> "Toh oggi la sfortuna è con me" pensò Selene. 


 

TO BE CONTINUED (MAYBE D:) 

L'autrice parla (e nessuno ascoltò)

Saaalve a te,straniero che hai letto questa storia,voglio ringraziarti dal profondo del mio cuore,solo perché hai letto fin qui.Ti abbraccerei se tu fossi qui con me *ABBRACCIA PC* Allora devi sapere che ho pensato a questa storia un miliardo di volte,non sapendo se scriverla o no,ma alla fine eccola qua,ci ho (detto senza esagerare) buttato il sangue,è la mia piccola creatura e le voglio tanto bene *culla la storia come una madre*.Spero ti sia piaciuta,ora non c'è la faccio più a scrivere,ho il cervello fuso D: Ti dirò di più la prossima volta.Grazie ancora!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** II) Novi conventi ***


II) Novi Conventi 


<< Buona sera signorina,mi chiamo Allen,e vorrei sapere quanto prende a botta >>
Selene guardò il ragazzo per due minuti buoni prima di trovare un modo per rispondergli che non implicasse l'uso di mosse di karate,e ombrelli in testa. 
<< Sono molto dispiaciuta,ma primo:Non faccio questo prestigioso lavoro.E secondo:Ora che avete finito,potrei utilizzare la camera?Che a differenza tua,schifoso maniaco,io il letto lo uso per dormirci >> esclamò Selene sorridendo,anche se,per non prendere a pugni il ragazzo,stava martoriando il manico della valigia. 
Allen si abbassò all'altezza di Selene,e sempre con il sorriso sulle labbra,le disse:
<< Piccolina,chi te lo dice che abbiamo usato il letto? >> mentre le scompigliava i capelli. 
Selene impallidì al pensiero:era così disperata da andare a dormire in una camera,usata per tutto al di fuori per dormire? E purtroppo come era successo molte volte in quel giorno,la risposta era: Sì,era terribilmente disperata. 
<< Tsk,risparmiami i dettagli >> disse la ragazza, scansando il ragazzo,e andando davanti alla porta. 
Selene tentò di aprirla,ma niente,restava chiusa.Al terzo tentativo di girò verso Allen,che aveva ripreso a fumare,ed esclamò: 
<< Dammi la chiave,maniaco >> 
<< Solo se mi dici il tuo nome >> rispose il ragazzo,avvicinandosi a Selene. 
<< Nonsonoaffarituoi di nome,e Oradammiquellachiave di cognome >> esortò Selene,allontandosi da lui.
<< Non conosco persone con quel nome >> disse Allen,muovendo un passo in avanti verso di lei. 
Più Selene si allontanava più Allen si avvicinava,finchè la schiena di Selene non andò contro la superfice di legno nera della porta.
Allen mise le mani contro la porta,ed intrappolo la ragazza.Il sorriso di Allen si trasformò in un ghigno,ed Selene girò il viso di lato,per vedere se c'era qualcuno.. Ma il corridoi era completamente vuoto,e la ragazza dai capelli neri,se l'era data a gambe. 
"Maledizione" pensò Selene,ormai sentiva il fiato del ragazzo sul collo,e un orribile odore di sigaretta.
"come l'odore del maestro.." disse a bassa voce Selene. Quanti ricordi le tornarono alla mente.Improvvisamente, Selene rilassò i muscoli,e guardando Allen negli occhi,esclamò: 
<< Selene,il mio nome è Selene >> 
<< Non ci voleva molto,visto? >> disse Allen,staccandosi dalla ragazza,e sorridendo innocentemente,porgendole la chiave. 
Selene prese velocemente la chiave,di nuovo furiosa,la infilò nella toppa,e fu felice di constatare che la chiave era quella giusta. 
<< Vai all'inferno,maniaco >> disse poi,sbattendo la porta con tutta la rabbia che aveva in corpo.
Allen rimasto solo nel corridoio,si rimise la sigaretta tra le labbra,e incrociando le braccia dietro di se,iniziò a borbottare fra se e se: 
<< Beh è andata,così >> 

Nel frattempo nella camera,Selene ancora tremava dalla rabbia 
<< Dannazione,non bastava vivere in questo modo,dover fuggire sempre,ora mi becco anche i maniaci! >> urlò lanciando oggetti a caso verso la porta. 
Infine si fermò,poco prima di lanciare anche il suo prezioso ombrello,abbassò pian piano il braccio,e trasformòl le sue urla,in respiri profondi. 
La ragazza posò con delicatezza l'ombrello su un comodino,insieme alla valigia,e alla giacca.Mise le scarpe vicine al letto,e rimase solo con una camicia bianca,e un paio di larghi pantaloni neri. Si distese sul letto,nascondendo il viso con un braccio: 
<< Forse dovrei tornare a Barcellona.lì ho degli amici,almeno >> disse tra se e se la ragazza,girandosi di fianco. 
<< Come sempre,mi butto giù alla prima difficoltà,come al solito,non sono per niente cambiata >> sussurrò appena Selene,addormentandosi poco dopo. 

<< Selene,avanti non fare la bambina >> 
<< Ma papà,ho solo sette anni,se non sono adesso una bambina,quando lo sarò? >> pigolò la piccolina tra le braccia di un uomo vestito con un grosso cappotto rosso.
<< Ahahah sei sempre così acuta,proprio come la tua mamma >> disse l'uomo,abbracciando la piccola dai capelli rossi.  


Selene si svegliò quando ormai il sole era già alto,abbracciata al cuscino. 
<< Maledetti sogni sentimentali >> disse,mentre lanciava il cuscino dall'altra parte della camera. 
Si alzò rapidamente,e dette uno sguardo alla camera,ieri presa dalla rabbia non si era nemmeno guardata in giro: C'era un enorme letto matrimoniale,con lenzuola e cuscini rossi,ai lati del letto c'erano due comodini,entrambi neri,come il pavimento,e le pareti. 
"Quel Javis è un pizzico fissato " pensò la ragazza sorridendo appena. 
C'era anche un'altra stanza,Selene camminò verso di essa,era un bagno,un piccolo bagno,con una tinozza per fare il bagno è uno specchio.La ragazza si avvicinò allo specchio,e vi guardò la figura riflessa. Nonostante i giorni precendenti non fossero stati dei migliori,il suo aspetto era uguale a prima.La sua pelle era sempre di quel colorito cadaverico,i suoi occhi grigi,erano circondati da occhiaie,e i suoi odiosi capelli rossi,gli arrivavano alle spalle.
"Sono sempre più uguale ad un vampiro,non mi sorprenderei se un cristiano fanatico  mi conficcasse un paletto nel petto" pensò la ragazza tornando nella stanza di prima,e preparandosi per uscire.
Prese la chiave e richiuse la porta,ora che era giorno,era tutto molto più chiaro,e la fissazione sul rosso e nero del proprietario sempre più evidente.  
Arrivò al pian terreno dove vide Alpha e Javis mentre pulivano il locale,c'erano anche delle ragazze,sedute ad un tavolo,che chiaccheravano tra loro,ed un ragazzo seduto tra loro.
"Lo stupido maniaco.." pensò Selene,poi dovette ricacciare indietro un conato di vomito,non aveva ancora dimenticato cosa era successo ieri sera.
<< Seeeelenee! >> urlò qualcuno per poi gettarle le braccia al collo.
<< Levati,maniaco albino! >> esclamò al ragazza scrollandosi Allen.
<< Ma come Allen? Fai amicizia con le barbone? >> disse Alpha più come rimprovero,che come battuta.
<< Iniziamo bene >> disse Selene,per poi girarsi verso Javis.
<< Quanto di devo? >> chiese al proprietario.
<< Ma come già te ne vai? >>  chiesero sia Allen sia Javis sia Alpha,quest'ultimo con un pizzico di soddisfazione.
<<  Dopo che Londra ti prende a calci in culo per quattro giorni,nessuno resterebbe qui >> disse la ragazza guardando in basso. 
<< Cara mia,se per ogni volta che prendo qualcosa in culo me ne fossi andato,ora avrei fatto il giro del mondo >> disse Javis,facendo rabbrividire i presenti. 
<< Non ho soldi,ne dove stare,e non conosco nessuno qui,perché restare? >> chiese la ragazza prendendo i soldi dalla valigia. 
<< Non sopporto le persone che rinunciano >> disse Allen,sorridendo tranquillamente. 
<< Esatto,chi si da così per vinto allora dovrebbe tornare a casa >> continuò Alpha battendo i palmi contro il bancone di legno. 
<< Cosa ne voi sapete di me? >> urlò Selene. 
<< Niente..ma se vai via dopo solo quattro giorni,sapremo che sei una debole >> disse Allen. 
Selene sbuffò,e si girò verso Allen.Anche un'altra persona gli aveva detto quelle cose,e non standolo ad ascoltare si era ritrovata lì.
<< Io non sono debole,Javis hai una stanza libera anche per domani? >> chiese Selene rimettendo i soldi in borsa. 
<< Certo tesoro,però la seconda notte costa il doppio >> rispose Javis sbattendo le ciglia. 
<< Oh porc*********** dovrò lavorare di nuovo >> disse Selene sbattendo una mano in faccia. 
<< Oppure puoi iniziare anche tu questo prestigioso lavoro >> aggiunse Allen,poggiandosi sulla spalla della ragazza. 
<< Pussa via,stupido maniaco albino >> disse Selene camminando verso la porta,e facendo cadere il povero Allen. 
 

Uscita dal locale,Selene si mise a passeggiare per Londra,stranamente risplendeva il sole,e le strade erano starcolme di persone. 
" A parte gli scherzi ho davvero bisogno di soldi,e non ho nessuna intenzione di fare la prostituta" pensò Selene rimettendosi in testa il cappuccio in testa. 
"Dovrò ricominciare a fare l'artista di strada" concluse infine camminando verso un vicoletto isolato. 
Lì si tolse i vestiti,prendendo dalla valigia una tuta blu e grigia aderente,con stelle ovunque,dopo di che lasciò i capelli sciolti e nascose la valigia e l'ombrello dietro un cassonetto. 
Poi tornò in strada,prese un cappello e lo mise sul marciapiede,ed inizio con qualche capriola,e salti all'indietro.Cinque minuti dopo,una piccola folla si era radunata intorno alla ragazza,che continuava nel frattempo nelle sue evoluzioni,frutto di anni di allenamento come acrobata.
Piàù passava il tempo,più i soldi nel cappello aumentavano,come la folla.A Selene piaceva fare l'artista di strada,il problema però era "il vivere in strada".
Aveva appena completato un doppio salto all'indietro,quando un ragazzo si avvicinò a lei. 
<< Reggimi il gioco >> le sussurò all'orecchio porgendole uno scatolone. 
Selene lo guardò,era un pizzico più altro di lei,ed aveva i capelli castano scuro,tenuti in alto da una fascia nera con dettagli orientali,aveva gli occhi azzurri,anzi un occhio,visto che quello sinistro era ricoperto da una benda.Aveva degli orecchini ed un bel sorriso,Selene dovette ammettere due cose:che era un cretino,ma un cretino carino. 
<< Signori e Signore,ora la mia assistente mi farà sparire >> annunciò il ragazzo,indicando Selene. 
Dopo di che entrò nel scatolone,facendo l'occhiolino con l'occhio sano alla ragazza. 
Selene non ebbe nemmeno il tempo di dire che non era capace di una cosa del genere,quando il ragazzo sparì,accompagnato dagli applausi del pubblico entusiasta. 
<< Ma dove diavolo.. >> Selene non finì la frase,che vide un paio di agenti correre verso di lei.
<< Ecco,lei dovrebbe essere una complice di quel delinquente >> disse uno dei due indicandola.
Selene lanciò la cassetta in aria,e prese il cappello, e iniziò a correre tra la gente. "O i soldi o i guai,come al solito" pensò la ragazza,quando improvvisamente venne tirata verso un vicolo cieco. 
<< Ma che... >> esclamò Selene,ma non finì la frase perché una mano gli impediva di parlare. 
<< Shhh! >> Selene si ritrovò il ragazzo di poco prima davanti a se,che non solo le impediva di parlare,ma le tastava anche il sedere. 
<< Se ne sono andati,finalmente >> disse il ragazzo. 
<< Mi hai salvato la vita! >> continuò,mentre palpava spudoratamente il sedere a Selene. 
<< Ma chi dannazione sei? >> chiese Selene,cercando di fuggire via dal ragazzo. 
<< Ah già,mi chiamo Lud,e cavolo hai un sedere che canta! >> rispose il castano,non togliendo le mani dal fondo schiena della ragazza. 
"Toh eccola di nuovo,la sfortuna" riflettè Selene. 



L'autrice parla,e gli altri le lanciano i pomodori D: 
Salve ciurmaglia,eccolo il secondo capitolo,ed ecco un nuovo personaggio! Personalmente adoro Lud,ed sì se ve lo state chiedendo ha la fissa con i sederi altrui u.u E sì Selene è un bel po' sfortunata (povera cucciola,anche se sono la sua autrice ora mi odierà). Ringrazio chi ha letto la mia a storia,e vi prego *si mette in ginocchio a mò del nonno di Baby beel* recensite se potete! T.T Grazie ancora! :D 
Reo.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** III) Ubique innocentia ***


III) Ubique innocentia. 

<< Ah già,mi chiamo Lud,e cavolo hai un sedere che canta! >> 

Selene si sfilò dalle presa del ragazzo,si guardò intorno,e guardò il ragazzo negli occhi: 
<< IDIOTA! >> Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo,per poi assestare un bel calcio negli stinchi di Lud. 
<< Ahio!Perché mi hai colpito? >> chiese il ragazzo con le lacrime agli occhi,abbracciando la gamba destra di Selene. 
<< Se la polizia mi beccava,ero fregata! >> rispose la ragazza,colpendo il ragazzo con pugni vari. 
<< La polizia?Ah già!Stai tranquilla io non ho fatto niente,si erano sbagliati >> disse il ragazzo tornando di nuovo a sorridere come un ebete. 
<< ALLORA PERCHE' SCAPPAVI? >> chiese Selene,continuando a picchiare il povero Lud. 
<< Mi stavo annoiando tanto sai... >> rispose Lud,abbassando la testa e stringendo con forza la gamba di Selene. 
<< E MI DOVEVI METTERE IN MEZZO?IDIOTA! >> disse Selene,dando un ultimo ma potente calcio al ragazzo con la gamba libera. 
Lud cadde a terra stordito,e Selene,finalmente libera da quella zavorra,uscì dal vicolo di prima."Ho guadagnato abbastanza soldi,e non ho tempo da perdere con cretini del genere.." pensò la ragazza,mentre camminava verso il vicolo in cui aveva messo la sua rabbia. 
Per fortuna la polizia se ne era andata,ed ora poteva camminare tranquillamente. 
Trovò il vicolo dove aveva messo la roba,e iniziò a cambiarsi.
<< Perché ti sei arrabbiata così tanto? >> chiese qualcuno improvvisamente. 
<< Ma che diavolo? >> Urlò la ragazza spaventata,era coperta solo dalla lunga camicia,che lasciava le gambe scoperte.Ma quando vide un sorriso ebete,e una massa di capelli disordinati castani,la sua rabbia si trasformò in rabbia, 
<< CRETINO! >> esclamò Selene,dando un sonoro calcio al ragazzo,che ruzolò per terra,facendo un fracasso enorme. 
<< Sei violenta! >> disse il ragazzo,tentando di riabbracciare le gambe della ragazza,nemmeno a lui era sfuggito il fatto che fosse mezza nuda. 
Peccato che invece di toccare un paio di morbide,lisce,e soprattutto nude,gambe,si ritrovò a contatto con il tessutto ruvido,e spesso,di un paio di pantaloni. 
<< Dannazione,sei anche veloce >> disse il ragazzo,lasciando le gambe alla ragazza,e andandosi a sedere su un mucchio di casse. 
Selene guardò il ragazzo,mentre finiva di vestirsi,a vederlo seduto così,con lo sguardo serio,e perso nel vuoto,sembrava un tipo apposto.
<< La prossima volta sarò più veloce di te >> disse il ragazzo,facendole l'occhiolino. 
"No,non è affatto un tipo apposto" pensò la ragazza,mettendosi il cappuccio. 
<< Beh,allora addio >> disse Selene,iniziando a correre verso la strada. 
Correva già da un po',senza nemmeno sapere dove stava andando,quando si accorse con orrore che non conosceva la strada che aveva imboccato. 
<< Dannazione mi sono persa.Di nuovo. >> disse la ragazza a bassa voce.
Selene stava per tornare indietro, quando un gruppo di ragazzi si avvicinò a lei. 
<< Che ci fai qui,ragazzina? >> la punzecchiò un ragazzo. 
<< Le brave bambine dovrebbero essere a casa con mamma e papà a quest'ora >> le disse un altro alzandole il viso con un coltellino. 
<< Oppure gradisci la nostra compagnia? >> continuò l'altro toccandole appena il braccio. 
<< Non ho più genitori,e piuttosto che stare con voi,preferisco affogare nel Tamigi >> disse Selene,prendendo l'ombrello con la mano destra.Lei non era più la bambina indifesa che piangeva sempre. 
<< Peggio per te,bambolina >> esclamò il ragazzo,alzando il braccio per colpire Selene,ma prima che potesse abbassarlo,qualcuno glielo blocc&; da dietro. 
<< L'unica motivo per toccare una ragazza e quello di poter toccare anche per solo un attimo un angelo >> disse Lud continuando a far presa sul polso del ragazzo. 
<< Lud,ma cosa? >> chiese Selene. 
<< Ragazzino,con chi credi di aver a che fare? >> disse l'altro ragazzo,rimasto in silenzio fin ora,puntando Lud con una pistola. 
<< Non giocare sporco,maledetto >> sussurrò appena Selene, prima di colpire la mano del ragazzo facendogli cadere la pistola,per poi colpirlo alla nuca con forza,dopo di che prese la pistola puntandola alla nuca del delinquente. 
<< Non è bello essere disarmati mentre qualcuno ti punta una pistola alla testa,vero? >> chiese Selene suadente. 
<< Lud,presto andiamocene,non ho tempo da perdere >> continuò Selene,prima di stordire sia il ragazzo che Lud teneva per il polso,sia il suo compare,poi prese la mano di Lud,e corse più veloce che poteva verso un pozzo lì vicino. 
Arrivati al pozzo Selene tolse tutti i proiettili dalla pistola,e la gettò nel pozzo.In tutto quel tempo Lud non le aveva mai tolto gli occhi di dosso.Selene si girò verso il ragazzo,e sobbalzò quando vide che lui la guardava molto intesamente: 
<< Lud? >> chiese la ragazza schiaffeggiandolo appena. 
<< Ma ma sei una female fatale! >> esclamò il ragazzo,abbracciandola. 
<< Non solo ti sei difesa benissimo,ma sembravi un'amante del sadomaso,avrei voluto urlati:FRUSTAMI,PADRONA! >> 
<< Staccati su >> disse la ragazza mollandogli un pugno in faccia. 
<< Comunque,devo ringraziare anche io te, ti sei preoccupato e mi hai difeso anche se aveva un coltellino >> continuò Selene,grattandosi il braccio.
<< Quindi grazie >> Selene allungò la mano verso Lud,abbassando lo sguardo a terra. 
<< Se tu mi hai salvato la vita,ed io ho "diciamo" salvato la tua",ora dovremo essere amici,giusto? >> chiese Lud. 
Selene arrossì appena a quella domanda: 
<< Sì,in pratica dovremo essere amici >> rispose timidamente. 
<< Fatti abbracciare,amica cara! >> esclamò Lud,abbracciandola e mettendo le mani come al solito sul sedere della giovane. 
<< Smettila! >> urlò la ragazza,anche se non cercò di scappare dall'abbraccio. 
"Il mio primo amico da quando sono a Londra,,. " pensò Selene,poggiando la testa sulla spalla di Lud,tremando appena. 
<< Che succede?Non starai mica piangendo? >> chiese il ragazzo preoccupato. 
<< Cretino! E solo che inizio a sentire freddo >> rispose la ragazza,purtroppo il sole era già calato e quella notte si sprospettava molto fredda. 
<< Ti accompagno a casa,dove abiti? >> chiese Lud,sciogliendo l'abbraccio. 
<< Ehm ehm...al bordello di un certo Javis...>> sussurrò Selene. 
<< Scusa,puoi ripetere? >> 
<< Al bordello di Javis, però sicuramente non lo conosci,quindi ora vado buona buonina lì >> rispose velocemente Selene. 
<< Cosa?Bordello?Javis? Ma ma allora tu sei Selene! Quella Selene! >> esclamò il ragazzo,come si fosse accorto improvvisamente di star parlando con la madonna. 
<< Non ti capisco.. >> disse scettica Selene. 
Lud scoppiò al ridere: 
<< Presto!Non vedo l'ora di scoprire che faccia farà ahaahah >> continuò il ragazzo. 
Selene avrebbe voluto chiedergli chi avrebbe dovuto scoprire cosa,ma ormai il ragazzo aveva iniziato a correre,prendedola per mano. 

Arrivarono poco dopo davanti alla vecchia porta di legno.Selene stava ancora riprendendo fiato,quando Lud bussò alla porta. 
Dopo poco,Alpha aprì la porta,con la sua solita faccia adorabilmente arrabbiata. 
<< Ancora tu? >> chiese il ragazzo,come al solito senza maglietta. 
<< Ma come Al!Ci conosciamo da tanto! >> rispose Lud,abbracciando il ragazzo,e palpando anche lui per bene. 
"Allora è proprio un fissato.." riflette Selene ridacchiando appena. 
<< Non mi riferivo a te,stupido >> disse Alpha,scrollandosi di dosso l'altro. 
<< Scusa,se respiro >> disse Selene,scansando i due.Non sopportava più di stare al freddo. 
<< Lud! >> esclamò qualcuno gettandosi sul ragazzo castano. 
<< Allen,amico caro! >> disse Lud palpando anche l'albino. 
"Ma questo sta sempre qua?" si domandò Selene,mentre tornava il suo tristemente noto tic all'occhio. 
<< Come mai qua? >> gli domandò Lud. 
<< Ho accompagnato qualcuno >> rispose Lud indicando Selene. 
Allen si rabbuiò appena: 
<< Te ne ho parlato solo ieri sera, e già parti all'attacco >> disse poi. 
<< No Allen!Io e Selene siamo amici! >> urlò il ragazzo,iniziando a palpare la ragazza.
Selene arrossì appena e poi abbassò lo sguardo,facendo segno di sì con la testa. 
<< Secondo me siete più che amici.. >> rifletteva ad alta voce Alpha << Visto che ti lasci toccare così >> 
<< Non è così!è solo che tra amici questo si può fare..è un segno d'affetto.. >> disse Selene.
<< Ma chi dannazione te le ha dette queste cose? >> chiese Alpha. 
<< Il mio migliore amico mi ha detto così!Infatti lui mi abbracciava sempre! >> rispose la ragazza,improvvisamente. 
<< Selene,non ti facevo così ingenua! >> sospirò il ragazzo pulendo un bicchiere. 
<< SELENE MI STO INNAMORANDO DEL TUO SEDERE! >> urlò improvvisamente Lud. 
<< Zitto,idiota che mi spaventi i clienti >> esclamò Alpha,colpendo Lud con un bicchiere. 
<< Sai Selene,non ci tengo molto a diventare tuo amico,visto che vorrei finire nel tuo letto.. >> disse Allen sorridendo tranquillamente,e abbracciando la ragazza. 
<< STUPIDO IDIOTA >> Urlò la ragazza,colpendolo con l'ombrello. 
<< Credi che mi sia dimenticata di ieri sera?! >> continuò colpendolo sempre più forte con l'ombrello,Nonostante ciò il ragazzo non si staccava. 
<< Sì,mi piaci violenta,Selen! >> disse Lud aggrappandosi alle gambe della ragazza. 
<< Selen?Perché mi chiami così?Stupido albino,levati >> per quanto Selene cercasse di liberarsi non riusciva a muoversi,quei due erano davvero forti.Quindi tentò il tutto per tutto: 
<< Alpha aiutami! >> disse allungando un mano verso il ragazzo. 
<< Ho altre cose da fare,barbona >> rispose il ragazzo girandosi. 
"Cara sfortuna,mi ami proprio,vero?" pensò Selene. 


L'autrice parla,e gli altri scappano! 
A te che stai hai finito di leggere questo capitolo,io piccolo demone,che vive in un inferno (?) voglio ringraziarti,come devo ringraziare tutti quelli che messo tra le preferite/seguite,o recensito questa storia.VI RINGRAZIO *Palpa sederi come farebbe Lud* 
Spero vi sia piaciuto questo capitolo,mi sono divertita a scriverlo.Perché come ho già detto la scorsa volta: IO ADORO LUD :3 
La scena finale è s
tata praticamente pensata quando stavo ancora scrivendo il primo capitolo,l'avevo raccontata ad una mia amica che mi ha detto di inserirla assolutamente (La saluto ora,sperando che legga anche sta parte e non si annoi D: Ciao Sara,sappi che sia amata anche qui) Quindi eccola la,come un diamante lavorato,non più uno grezzo. *Inizia a dire il mio tesoooro* 
Questo capitolo non doveva essere esattamente così,avrei dovuto presentare un nuovo personaggio,ma mi sono persa per strada! (Come resistere alla tentazione di inserire una scena in più con Lud e Selene *-*) 
Lo presenterò nel prossimo capitolo! vi ringrazio ancora,ed ora sparisco *VA NEL CAMINO ED URLA:DIAGON ALLEY!* 
Reo.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** IV) Ricca,tenebra. ***


IV) Rica,tenebra. 

<< Papà,mi hanno preso di nuovo in giro perché non ho più una mamma >> sussurò appena una bambina,trattenendo le lacrime. 
<< Chi ti ha preso in giro?David?Manuel?Sai che scherzano!Vedessi le loro madri! >> disse un uomo.
<< Però hanno ragione,io non ho più una mamma >> 
La bambina iniziò a piangere,svariate lacrime le scorrevano sul viso,continue e irrefrenabili,lacrime trattenute a lungo,e con orgoglio.
<< Selene,anche se tua madre non c'è più,ci sono ancora io,il nonno,la zia Anne,e anche quei pazzi del Mighnight >> 
L'uomo si inginocchio per vedere la bambina in viso,per asciugarle le lacrime. 
<< Forse anche voi un giorno andrete via come ha fatto la mamma >> 
<< Stammi bene a sentire,e ricorda le mie parole.Anche se un giorno io,o gli altri,dovessimo morire,o andare via,sappi che continueremo a volerti bene. Ricorda,Selene,tu non sei sola >> 
 

"Maledetti ricordi che ti assalgono nel cuore della notte" pensò Selene scendendo le scale che portavano al pian terreno di quel particolare locale. 
Era quasi una settimana che Selene dormiva e mangiava lì,e nonostante i rumori sgradevoli,le persone moleste,e al dover ogni santo giorno fare la carità per strada,non si poteva dire che si trovasse malissimo. 
"Sempre meglio delle panchine" riflette la ragazza arrivata nel grande atrio del locale. 
A differenza degli altri giorni,quella mattina tutti sembravano in fermento.C'era il proprietario del locale Javis,seduto su uno sgabello,che dava ordini a destra e a manca, Alpha,il barista,con un secchio in una mano e uno straccio nell'altra,che puliva le finestre,ed ehm... le ragazze che in genere lavoravano lì,che sistemavano con cuscini ed addobbi vari l'atrio. 
<< Che diamine succede qui? >> chiese la ragazza a Javis,il quale nel pieno di una crisi isterica non si era nemmeno accorto di lei, 
<< Oh tesoro,cercavo proprio te!Per sta sera, trovati un posto dove stare,che ho il locale pieno >> le rispose brevemente l'uomo. 
<< Eh?! Cosa? Perché? >> continuò Selene agitando le braccia.
<< Già tu sei qui da poco,ogni sabato,la mia già numerosa clientela,triplica, e con sommo dispiacere ti informo che ho tutte le stanze occupate per tutta la notte,mi dispiace torna domani >> rispose l'uomo,dopo di che voltò le spalle alla ragazza,facendole intuire che non l'ascoltava più. 
<< Ma-ma, significa che dovrò dormire di nuovo sulle panchine? >> urlò disperata la ragazza cercando di attirare l'attenzione di Javis. 
<< Come se per te fosse una novità,barbona >> disse Alpha,guardandola. 
<< E se becco un maniaco sessuale? >> continuò Selene, 
<< Ne trovi tanti anche qui >> disse Javis,per poi tornare a impartire ordini a caso. 
<< Non avete nulla? >> chiese Selene con un piccola luce di speranza nel cuore. 
<< Nemmeno un divano per sedersi >> rispose Alpha,tornando a pulire i vetri. 
<< Posso venire a mangiare lo stesso sta sera? >> chiese Selene,non conosceva altro posto in cui andare a mangiare oltre che lì. 
<< Sì,però di nascosto,se no mi spaventi i clienti >> concluse Alpha.
<< Infami traditori >> borbottò Selene avviandosi alla porta.
<< Torna a trovarci! >> la salutò Javis sventolando un fazzoletto.

Come al solito Londra non regalava tante possibilità ad una ragazza senza un soldo in cerca di un posto per dormire.Anzi solo una,prostituirsi,e piuttosto che farlo,Selene avrebbe dormito volentieri su una panchina,o per terra. 
Erano ore che Selene girava a vuoto,nel vana speranza,che una buona anima le desse un posto per dormire,ma niente,tanto valeva che andasse a chiedere alle persone se potessero darle un rene,forse un quel caso sarebbe state più fortunata. 
A Londra se non hai i soldi non ti danno nemmeno un pezzo di pavimento, ed ora Selene lo sapeva bene.Anche se avesse lavorato per due giorni non sarebbe riuscita a guadagnare abbastanza per una stanza in una locanda,e quello che aveva in tasca le bastava per andare a mangiare da Javis. 
"Beh,dormirò su un panchina,ho visto un parchetto qui vicino.." pensò Selene,camminando verso il parco. 
Raggiunse il parco in pochi minuti e vi entrò.Se visto dall'esterno le era sembrato piuttosto piccolo e abbandonato a se,all'interno era totalmente diverso: C'erano alberi e aiuole con rose ovunque,ricordava il giardino di una villa,c'erano anche diverse fontane con tanto di acqua corrente,e parecchie panchine.
Si sedette su una delle tante panchine in pietra,e si guardò intorno: A quell'ora c'era ancora un po' di gente,specialmente famiglie di borghesi,venuti in quel parco per passare un po' di tempo con i figli,e godersi quella rarissima giornata di sole.
Selene guardò attentamente tutte quelle famiglie,erano tutti così spensierati,allegri,ed uniti,emanavano calore e serenità anche a lei che tra poco ore su quella panchina ci avrebbe dormito. 
Dopo un po' qualche ora,il sole iniziò a tramontare,e le varie famiglie che Selene aveva osservato durante il pomeriggio se ne erano andate verso le loro case.Era rimasto solo un gruppo di bambini,ma anche loro probabilmente se ne sarebbero andati tra pochi minuti. 
Selene chiuse gli occhi e sospirò appena, alzò la testa in alto desiderosa di vedere quegli ultimi raggi di sole,ma quando li riapprì si ritrovò davanti la faccia sorridente di Allen,che la guardava curioso. 
<< Come mai qui,Sel? >> chiese il ragazzo inclinando appena il capo. 
Selene fece un salto indietro dallo spavento: 
<< Che ci fai tu qui?Perché eri sopra di me?e perché mi chiami Sel? >> cheise la ragazza parlando senza riprendere fiato, 
<< Ma se non rispondi prima tu alle mie domande,perché io dovrei rispondere alle tue? >> disse il ragazzo imbronciandosi appena. 
Finalmente dopo due minuti Selene si era ripresa dallo spavento,ed era riuscita a spiegare ad Allen tutto quello che le era successo.Il ragazzo stranamente non aveva mai fatto commenti equivoci,e si era limitato ha sorriderle tutto il tempo. 
<< Ed ora tocca a te rispondere alle mie domande >> lo incitò Selene guardandolo negli occhi. 
<< Toh guarda,il sole è tramontato >> disse il ragazzo spostando lo sguardo verso il cielo. 
<< Stai evitando le mie domande? >> gli chiese Selene. 
<< Su presto,andiamo da Javis,a mangiare qualcosa! >> propose Allen prendendo Selene per la mano ed iniziando a correre. 
<< Ma ti ho detto che non vogliono che io vada lì! >> urlò la ragazza. 
<< Dicono sempre così,ma non è vero >> disse Allen stringendo la presa della mano. 
Selene arrossì appena a quel contatto,in genere Allen la molestava e basta,invece quel giorno l'aveva ascoltata senza fare commenti,che l'aria di quel bordello gli facesse male? 
In pochi minuti erano arrivati davanti alla porta del locale,Selene era piegata in due dal dolore,Allen correva troppo veloce per lei. 
Il ragazzo bussò alla porta,e pochi secondi dopo si ritrovarono Alpha e Lud che li guardavano. 
<< Che diamine ci fate qui? >> chiese Alpha visibilmente arrabbiato. 
<< Beh ecco noi.. >> Selene accennò una risposta ma fu bloccata da un urlo. 
<< Aaaaalleeen! >> urlò Lud abbracciando e palpando il ragazzo ,come era solito. 
Con ancora Lud addosso Allen si rivolse ad Alpha: 
<< Su capellone!Che ti costa ci siamo anche noi?Tanto i tuoi clienti non scappano,tranquillo. >> concluse lanciando al biondo uno sguardo malizioso. 
<< Con te ho perso le speranze,Allen.Entrate ma al primo rumore molesto,vi caccio a pedate >> disse Alpha lasciandoli passare. 
<< Oh Selene ci sei anche tu! >> urlò Lud,andando a palpare anche il sedere della ragazza,e pensare che Selene sperava di passare inosservata. 

Proprio come aveva detto Javis,quella sera il locale era circa tre volte più pieno del solito,ed oltre alla solito clientela di ubriaconi,e barboni,c'erano anche molti stranieri,signori dell'alta borghesia,marinai,e tanti altri. 
Il locale adesso sembrava un misto tra un bordello cinese,e un mercato di spezie.Tra tutti quegli uomini,e ragazzi giravano sinuose delle ragazze vestite in abiti succinti e scollati,alcune portavano da bere ai clienti,ed altre si intrattenevano con loro.
Selene osservò quelle ragazze con tristezza,vendere il proprio corpo per soldi,non doveva essere molto gratificante.Ma quando non si ha di che mangiare,bisogna mettere da parte l'orgoglio,e la testardaggine,cosa che Selene non sapeva fare per niente. 

<< Selene,ehi sei ancora qui? >> le chiese Allen sventolandole una mano sul volto. 
<< Sì sì,andiamo a mangiare che ho fame. >> rispose la ragazza,ma Allen la guardava ancora confuso.
<< Stai bene? >> le chiese avvicinandosi a lei,preoccupato. 
<< Non guardarmi in quel modo,sto bene,ho solo una fame del diavolo,quindi muoviti! >> gli urlò contro spingendolo verso il bancone. 

Selene,Allen,e Lud si sedettero davanti al bancone,e ordinarono da mangiare. 
<< Scusatemi >> I tre si voltarono contemporaneamente verso la persona che aveva parlato,e a quel spettacolo la mascella dei tre arrivò al pavimento. 
A parlare era stata una ragazza così bella da sembrare una di quelle principesse orientali,aveva lunghi capelli neri sciolti lucenti,la pelle chiarissima,occhi grandi marroni,labbra carnose,ed un corpo da dea. 
"Non c'è confronto tra me e lei.." pensò Selene toccandosi i suoi odiati capelli. 
<< Scusatemi >> ripetè più forte la ragazza. 
<< Conoscete il proprietario? >> chiese poi la ragazza,abbassando lo sguardo per l'imbarazzo.Era così piccola,e delicata,come un petalo di un rarissimo fiore,sembrava quasi che anche un soffio di vento potesse farle del male.
<< Certo che lo conosco,dimmi hai per caso intenzione di lavorare qui? >> le disse Allen con uno dei suoi sorrisi fintamente innocenti.
<< Beh,in verità sì >> rispose la ragazza nascondendo il viso con una mano e arrossendo ancora di più. 
<< Dio è con noi! >> sussurò Lud ringraziando tutto il paradiso per quella notizia. 
<< Ah tu dovresti essere Ricca,la nuova arrivata >> disse Alpha comparendo da dietro il bancone. 
<< S-sì >> sussurò la ragazza sempre più in imbarazzo. 
Selene continuava a guardare la ragazza mentre finiva di mangiare.Le dispiaceva dal profondo del suo cuore per lei,chissà quanti guai aveva dovuto passare quella ragazza per prendere quella decisione,e pensare che Allen e Lud stavano morendo dalla gioia. 
Ad un certo punto i loro sguardi si incrociarono,e Selene colta sul fatto,distolse lo sguardo,diventando rossa dalla vergogna. 
<< Pia-piacere mi chiamo Ricca,mi chiedevo..però non prenderla come un offesa!Per caso lavori qui? >> chiese timidamente la ragazza a Selene.
<< N-no non lavoro qui,mi dispiace >> rispose Selene tentando di nascondere il suo viso rosso quasi quanto i suoi capelli.
<<  Ah,scusami allora >> disse Ricca,sembrava molto triste,e sconsolata,che sperasse che anche lei lavorasse lì?
<< Vieni ti accompagno dal capo,se tutto va bene inizierai sta sera >> disse atono Alpha.  
Ricca tirò un sospiro di rassegnazione,poi si volto verso Selene,la mano a mezz'aria in segno di saluto. 
Selene sentì una stretta al cuore a vedere quella ragazza così,guardò un ultima volta la sua cena,e poi si voltò verso Ricca, 
<< Ehm,che dici se ti accompagno io? >> chiese alla ragazza. 
<< Veramente? >> disse Ricca guardando Selene sorpresa. 
<< Sì sì,tranquilla.Ti accompagno volentieri! >> esclamò Selene. 
<< Grazie. >> disse Ricca,quasi sul punto di piangere. 
<< Dai tranquilla,andiamo.>> disse Selene saltando giù da dove era seduta. 
<< Sei molto gentile. >> continuò l'altra tentando di trattenere le lacrime. 
<< Proprio gentile. >> disse Allen sorridendo sarcastico a Selene. 
<< Andiamo al piano di sopra. >> esclamò Selene,trascinandosi Ricca dietro,e lanciando uno sguardo omicida al ragazzo. 
Quando le due ragazze sparirono dalla vista,Allen rivolto più a se stesso che a qualcuno in particolare,disse:
<< Selene,si è fatta un'amichetta >> 
Lud lo guardò ridendo,e Alpha sbuffò girandosi di spalle. 
"Le cose potrebbero farsi interessanti.." pensò tra se e se il ragazzo dai capelli bianchi. 



L'autrice parla..e partono i colpi di mazza agli stinchi!
Aah!Dopo tre giorni che ci lavoro ecco il quarto capitolo!Ed ecco Ricca *-* Ricca è liberamente ispirata ad una mia amica,e come vedrete poi ha una storia alquanto complicata.So che questo capitolo fa un po' schifo,ma mi serviva per il proseguimento del racconto,tra poco si entrerà nel vivo! *risata da elfo strafatto* 
*Torna nel suo angolino buio mentre le tirano pomodori e ortaggi vari* 
Ringrazio tutti quelli che hanno letto,recensito,messo tra le seguite/preferite,la mia storia,GRAZIE *-* 
Alla prossima,Reo! 

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=1291058