Vita introspettiva.

di Paolo Ciraolo
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Dai quattro ai sei anni. ***
Capitolo 2: *** Da sei a nove anni. ***
Capitolo 3: *** Dai nove ai 10 anni. ***
Capitolo 4: *** Dai dieci agli undici anni. ***
Capitolo 5: *** Dagli undici ai dodici anni. ***
Capitolo 6: *** Dagli undici ai dodici anni. ***



Capitolo 1
*** Dai quattro ai sei anni. ***



Tempo.



Foto


Quattro o sei anni non di più,
abitavo in una casa grande sette stanze
e una mansarda.
Molte emozioni coloravano la mia infanzia,
mi sentivo protetto dai Giganti,
Mamma e Papà, fratelli e zii, nonna
che ancora oggi è dietro a noi a novantuno anni,
quasi novantadue.
Il giorno più bello che assaporavo era il Natale,
ancora oggi rimane la mia festa prediletta.
Tanti i ricordi di quella casa in Corso Italia,
oggi come allora una delle vie meglio frequentate della mia città.
Il primo monopoli lo ricevemmo, io e i miei fratelli, proprio quando avevo questa
età; ci abbiamo giocato moltissimo e lo abbiamo conservato fino
a qualche periodo fa.
Ma anche qualche mal di mola ricordo e il topolino che veniva
il giorno dopo sotto la tazzina del caffè.
Ero emozionato ogni volta di sapere quanto avrei ricevuto, in spiccioli,
per la perdita di un dentino e fremevo di gioia,
scoprendo qualche monetina in più.
Tempo è passato e, sono sicuro che oggi, il mio destino
sarebbe stato diverso, se non ci fossero stati i Miei
a precedermi e combattere molto spesso per me.
Tutto quello che hanno fatto è stato anche per il mio bene,
qualcuno se ne è andato nel tempo, ma è rimasto il loro affetto.

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Capitolo 2
*** Da sei a nove anni. ***


Foto: Voglio solo addormentarmi
sulla ripa del cielo stellato e diventare un dolce vento
di canti d’amore per te.


(Alda Merini)




Vita introspettiva che va dai miei sei anni ai nove anni.
Non abitavamo più in Corso Italia in quella grande casa, la cui mansarda aveva per me tantissimi ricordi e dove dormivo con i miei genitori. Ora abitavamo in via Sebastiano Catania, in una casa rifinitissima e di buon lusso, con la moquet in alcune stanze,6 vani e un garage compreso da dove si accedeva dall'interno dell'abitazione.
Ricordi moltissimi in questa casa impossibili dirli tutti, la passione per i Zagor che compravamo ogni mese con mio fratello, il pallone San Siro con cui giocavamo alcune domeniche a pallone, le battaglie con le ulive. I tre cani randaggi Nardo il capo, Romana la sua femmina, astutissima, lupetto il loro piccolo. Gli amici del complesso Luca ed Enzo due per tutti.
Era particolarmente bello girare con la mia prima bicicletta per il complesso e andare nella bambinopoli. Ma la cosa che mi dava più gioia eral al pomeriggio autunnale, sdraiarmi nelle aiuole incolte e in posizione orizzontale, rimanere senza parole e trafitto dall'emozione dallo spettacolo del cielo stellato; stavo moltissimo tempo in questa posizione attratto dalle stelle a ripensare a scenari oltre la nostra immaginazione..
La freccia del tempo va dal passato al futuro inesorabile e, almeno in questa vita, non è più possibile tornare indietro, ma lo farei volentieri.

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Capitolo 3
*** Dai nove ai 10 anni. ***


Foto: i colori dei boschi sono sempre più belli...


Foto: quando la natura incontra la magia....








Abbiamo cambiato di nuovo casa, dalla centralissima Corso Italia dove sono nato, alla lussuosa via Sebastiano Catania dove guardavo incantato le stelle disteso nell'aiuola, siamo andati ad abitare a Palmi in calabria, a casa di mia nonna paterna; una villa di otto vani su due livelli che ci ha ospitato tutte le estati in uno scenario meraviglioso incastonato dal monte Sant'Elia e la catena dell'Aspromonte e le scogliere scoscese di un mare meraviglioso che sotto casa nostra si chiamava "Ravaglioso".Questa volta era diverso però dovevamo vivere tutto l'anno, io la quarta elementare lo affrontata male e a fine anno ho preso appena la sufficienza. Un altra cosa erano i miei compagni di gioco dopo la scuola nel pomeriggio, eravamo specializzati a inventarci ogni sorta di giochi e a intraprendere delle vere scorribande negli angoli più impensabili di quella vergine terra in cui vivevamo. Sono stati anni indimenticabili in loro compagnia, non li ho più rivisti ma conserverò sempre nel mio cuore un ricordo indelebile, eravamo veramente molto uniti e la nostra amicizia resterà per sempre per me.


N.d.a.
Dedicato ai miei amici di Palmi: Mimmo, Pino, Franco, Dieco, Gianni, Dino,Roberto, Roberto piccolo, Mimmetto e tutti gli altri...


Foto: stupenda... che colori....

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Capitolo 4
*** Dai dieci agli undici anni. ***


Ancora una volta ci spostiamo da Palmi a Trappeto in provincia di Catania a casa di mia nonna materna.
Anche questa una bellissima esperienza, ma anche pessima nello stesso tempo. Facevo la 5 elementare e scendevo a scuola con la Fiat Cinquecento dei miei zii, giù in centro a Catania alla scuola elementare "Giovanni Verga". In questa scuola non scordo, il compagnetto che mi cantava : "Se tu sei l'angelo azzurro questo azzurro non mi piace"...arrivavo a sentirmi male, ero molto sensibile e la diversità mi atterriva e ripugnava e sembrava che lui me lo facesse apposta; Renato si chiamava era il bullo del quartiere. Poi tornato a casa mi deliziavo con Goldrake che è uscito proprio in quell'anno il 1978. E' rimasto il mio catoon preferito insieme a Candy Candy, questi due manga Giapponesi hanno segnato in positivo la mia infanzia. C'era poi il mio primo cane che si chiamava Wolf, era di mio zio Andrea veramente, ma lo portavo a spasso io al pomeriggio nel vicino campo da cross e di calcio attorniati da un boschetto. Non scordo il boxer che veniva anche lui in libertà e con il quale doveva misurarsi il mio pastore tedesco.Dormivo alla notte con un pigiama che mi pungeva moltissimo, non scordo che restavo immobile tutta la notte in una continua sofferenza.Alla domenica andavamo al cine Centrale a San Giovanni La Punta altro paese della provincia di Catania, a vedere i films che proiettavano nella mattinata festiva.Cosa dire di più ricorderò questa abitazione in modo positivo, ma anche con qualche disagio, altra cosa era la casa di Palmi tutta per noi, le case di Corso Italia grandissima e la lussuosissima casa di via San Sebastiano Catania dotata di ogni confort.


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Capitolo 5
*** Dagli undici ai dodici anni. ***



Foto

(Dedicato alla mia famiglia...)



Abbiamo cambiato per l'ennesima volta casa, altri amici e zona nuova, con vantaggi e limitazioni annesse e connesse.Ci siamo spostati a Piano Tremestieri provincia di Catania sempre, in una casa di sei vani, quindi molto grande ma coibentata in modo superficiale, quindi, d'inverno abbiamo preso molto freddo. Io ho due fratelli, cioè una sorella di cinque anni più grande di me, un fratello di tre anni più grande di me. Mio padre aveva ai miei undici anni quarantotto anni circa, era una persona meravigliosa dotata di uno stupendo carattere oltre a essere un bellissimo uomo, un attore per intenderci, si vestiva anche Roma, in un negozio per divi. Due paia di occhi verdi, un naso longilineo e perfetto, un uomo di grande carisma.Mia madre molto più giovane, una bella donna, una madre che oggi vive con me, che è semplicemente straordinaria per la sua generosità per noi figli. Ricordo, per ritornare a quel periodo, la prima media e tutti i miei compagni; ancora che io risultavo essere, per volontà, il primo della classe insieme al mio compagno di banco Riccardo . Andavo sempre da lui, a casa sua per fare i compiti di scuola, facendomi molta strada a piedi. Ancora si giocava a costruire le astronavi di cartone e a uscire di tanto in tanto.Un periodo ricco di avvenimenti, vi racconterò il seguito al prossimo aggiornamento.

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Capitolo 6
*** Dagli undici ai dodici anni. ***




(Dedicato al mio carissimo amico e compagno di banco delle medie e del primo superiore, Riccardo)




Finalmente questa casa di Piano Tremestieri non la cambiamo più, anzi resterà la nostra casa, sebbene in affitto, per un lunghissimo periodo. Si componeva di un ingresso e salotto non appena si entrava dalla porta d'ingresso. Percorrendo lo stretto corridoio si arrivava sulla sinistra nella stanza mia e di mio fratello, di fronte quasi, la camera dei miei genitori, corredata di bagno interno. Subito dopo queste due stanze da letto, quella di mia sorella sempre sullo stesso lato di quella di noi fratelli maschi. A seguire, sempre sullo stesso lato, il tinello con la scrivania e la libreria di mio padre, dove abbiamo molte volte giocato a tressette e a poker, nonché a briscola.Quasi di fronte una cucina molto grande con un balcone lungo quanto tutta la casa. Dimenticavo di dire che c'era un altro bagno attaccato e parallelo a quello dei miei genitori. "Un casermone" definivano in molti la mia casa per le notevoli e spartane dimensioni. Era una villa con un piano di sopra abitato dal nostro padrone di casa e la sua seconda moglie e il loro figliolo. Un piano di sotto abitato, nel corso degli anni, da vari inquilini. Io in questo periodo frequentavo la seconda media e mantenevo il mio rendimento di primo della classe. Ricordo che nella materia, allora chiamata Educazione Tecnica, avevo ottimo; ma anche nelle altre materie andavo bene distinguendomi rispetto la classe. Ricordo che andavo bene nelle ricerche e nei cartelloni, questi ultimi li componevo col mio compagno di banco Riccardo, avevamo quasi sempre il primo posto di gradimento tra i professori, battuti qualche volta da due compagne che si chiamavano Marcella (che aveva una cotta per me) e Laura. Mio padre, per motivi di lavoro non sempre poteva accompagnarmi a scuola, io ricordo che la mattina percorrevo un chilometro all'andata e uno al ritorno, fino alla fermata dell'autobus. E dire che da grande o ripercorso innumerevoli volte questo tratto di strada con la macchina. Avevo anche un vicino di casa che frequentava le medie con me, si chiamava Maurizio, eravamo amici e qualche volta giocavamo il pomeriggio insieme.
Tra i professori ricordo fra tutte quella d'italiano la professoressa Morasca, quello di matematica il professore Marletta, di artistica la Spinella e soprattutto quello di educazione tecnica il professore Russo.
Vi confido un segreto, a me la scuola piaceva...

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