He is in my DNA.

di SweetieHachiko
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17. ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18. ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19. ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20. ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21. ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22. ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24. ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


Harry si ritrovava ad aspettare ansioso, i medici non uscivano da quella camera.
Aveva paura.
Se fosse stato solo un errore della macchina?
Se lei non ci fosse stata più?
- Si è svegliata? Dov'è? - chiese urlando Frà, risvegliandolo dai suoi pensieri, non appena entrò nel corridoio.
- E' in camera ma non puoi e.... - troppo tardi.
Frà era già entrata spalancando la porta.
Inutile dire che neanche dopo mezzo secondo era fuori. 
- Ma cazzo, la mia migliore amica è li dentro e non posso nemmeno entrare?! Ma i medici si fanno qualche canna?! - chiese urlando.
Harry chinò lo sguardo.
Era certo che anche se lei si fosse svegliata, non l'avrebbe mai perdonato.
E lui sarebbe sparito, scomparso.
Senza Angela, Harry non esisteva.
-Siamo venuti appena possibile, che è successo? - chiesero il resto dei ragazzi, fra cui anche Zayn, che sbatteva da un muro ad un altro. 
- Forse è sveglia. - asserì Frà mangiandosi le unghia. 
Era nervosa, si notava anche da un kilometro di distanza.
Ma in fondo, chi non lo era? 
La porta della camera 201, dove si trovava la ragazza, si aprì, e ne uscì un medico giovane, ed alto.
I ragazzi cercarono di studiare la sua espressione, senza riuscirci.
- Ragazzi, devo parlarvi, è una cosa molto importante. - asserì il medico, leggendo sulla cartellina che aveva fra le mani. 
- Abbiamo fatto alcuni prelievi di sangue ed altri esami vari, la ragazza è sveglia e sta bene ma... Potrebbe non ricordare alcune cose, so solo che vuole vedere..ummh...Liam e Frà, tutto qui. - disse con voce inflessibile, per poi uscire. 
I due ragazzi annuiro e poi entrarono. 
- Devo chiedervi una cosa. - sussurrò Angela, che guardava fuori dalla finestra stesa nel letto.
- Quanto tempo sono stata in coma? - chiese, voltandosi appena. 
- Quasi due mesi, cosa ricordi? - chiese Liam, sfiorandole con dolcezza una guancia. 
- Ricordo di te, Frà, Niall, Zayn, Louis, Teresa, Demi, e... Che sono stata investita, tutto qui. - sospirò lei, come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
In realtà voleva solo tranquillizarli.
Lei ora stava bene.
Ricordava di essere tornata in Italia per un periodo, ma non ricordava precisamente per cosa.
Liam e Frà annuirono, poi si ricordarono di un dettaglio.
- Ed Harry? - chiesero all'unisono.
- Harry...Harry... - Angela tentò di ricordare ma una fitta alla testa, le fece chiudere gli occhi di colpo. 
- Mi dispiace non ricordo nulla su di lui. - sussurrò massaggiandosi le tempie. 
I due ragazzi sbiancarono, come glielo avrebbero detto?! 
Lui era quello che le era stato accanto, quella notte.
Lui era il suo ragazzo.
Un pò stronzo, donnaiolo, ma la amava. 
Sentirono bussare alla porta. 
- Salve, ragazzi possiamo entrare? Tra poco l'orario delle visite finisce. - sussurrò Teresa avvicinandosi al letto e racchiudendo Angela in un abbraccio.
- Ci hai fatto prendere un colpo! - urlò Niall entrando.
Man mano entrarono ed uscirono uno alla volta, fino al turno di Harry. 
- Harry, lei.. - tentò Liam ma il ragazzo entrò subito in camera, seguito dal resto del gruppo. 
- Piccola! - sorrise Harry avvicinandosi al lettino.
La macchinetta a cui era collegata Angela, per controllare il battito cardiaco, aumento di colpo i 'bip', non appena lei incrociò lo sguardo di Harry. 
Il ragazzo le si avvicinò e l'abbraccio.
- Dio, mi hai fatto prendere un colpo. - sussurrò mettendo una mano fra i suoi capelli.
Angela lo distaccò quasi violentemente.
- E tu chi sei? - 

Spazio autrice.
Il primo capitolo di In the right place, in the right time, è arrivato a 1123 visualizzazioni, la storia ha 53 recensioni, e ... Quanto vi posso amare? 
Prometto che questa seconda serie sarà meglio della prima.
Avete visto il video ufficiale di Dna- Little mix? 
Lo aspettavo da una vita.
E' stupendo giuro.
Vabbè, mi dileguo.
La vostra Hachi. xx

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


- C..Come, chi sono? Avanti smettila di prendermi per il culo. - borbottò Harry, con una risata isterica.
Angela lo guardò seria, inarcando un sopracciglio.
- D...Davvero non ricordi? - chiese il riccio con un groppo in gola. 
- Non ho la più pallida idea di cosa tu voglia da me. - sbottò lei, fra la paura, e l'acidità. 
- So solo che fai parte dei One Direction ,niente di più, niente di meno. Ti ho mai parlato? - continuò, calmandosi e raccogliendo i capelli in uno chignon disordinato. 
- T...tu... - sussurrò Harry, prima di scoppiare in un pianto doloroso. 
Alchè Angela si voltò di scattò nella sua direzione preoccupata.
Aveva detto qualcosa di sbagliato, forse? 
Sentì una morsa attanagliarle lo stomaco.
- Senti cespuglio, puoi andare a piangere fuori? Grazie. - sbottò acida, cercando di nascondere la sua preoccupazione.
Tutti i ragazzi si voltarono, e la fulminarono con lo sguardo.
- Ehy, smettetela di guardarmi così. - asserì con una voce da cucciolo indifeso.
Harry, che ancora singhiozzava, si diresse fuori sbattendo la porta. 
Davvero lei non ricordava? 
Niente?
Proprio zero?
' Possibile mai, si ricorda di tutti, perfino di Demi, e non di me? ' si chiese, mentre usciva dall'ospedale. 
 
**
 
All'interno della stanza, si trovavano solo Angela, Liam, e Demi. 
Gli unici in grado di poterla aiutare, dato che Frà non era in condizioni per farlo.
Aspettava un bambino, e Zayn necessitava che lei stesse a riposo.
E Teresa le faceva da 'balia'.
- Perchè piangeva...in quel modo? - chiese la ragazza, a cui i medici da poco avevano staccato i fili.
- Non vorremmo farti ricordare troppe cose insieme, perchè non spetta a noi farlo ma... - iniziò Liam.
Demi lo interruppe velocemente.
- Stavate insieme. - asserì, per poi sospirare, e fissare Angela, intenta a cogliere tutte le espressioni possibili. 
La ragazza, che fio a quel momento stava bevendo e mangiando, iniziò a strozzarsi con l'acqua, mentre Liam le dava dei colpetti dietro la schiena. 
- Sei un idiota. - sbraitò guardando Demi. 
- Lo so, ma almeno questo doveva saperlo. - borbottò la ragazza guardando i polsi di Angela, e poi scuotendo la testa.
Forse quello era ancora presto per dirglielo. 
- Da quanto tempo stavamo insieme? - chiese la ragazza riprendendosi.
- Senza pensare ai litigi, sette mesi. - 
- Ah. - sussurrò la ragazza non appena Demi le rispose.
Liam era intento ad accarezzarle la guancia tranquillizzandola. 
Non doveva esser facile, sapere di non conoscere nulla su una persona che è stata importante per te.
Di ricordare a stento chi sia.
Doveva essere orribile, perdere in un attimo la persona più importante della tua vita.
- Tu sei ancora 'Sfidanzato' con Danielle, vero? A causa delle 'directioner', giusto? - Liam annuì impercettibilmente, non capendo che cosa centrasse quella domanda, con Harry. 
- E come diavolo è possibile che mi ricordi questo, e non di lui?!- quasi urlò.
Demi si morse un labbro. 
Forse non avrebbe dovuto dirlo. 
- Forse è meglio, credo, non ricordo nulla, ma da quel che so già mi sta sulle palle. - borbottò continuando.
- NON DIRE CAZZATE! - urlò Liam. 
- Tu lo amavi. - disse fra i denti. 
- Davvero? - chiese Angela, realmente stupita.
 Lei era riuscita ad amare uno come Harry?
Un puttaniere donnaiolo, mentecatto?
Liam annuì. 
- Aiutami a ricordare. - sussurrò soltanto alzando lo sguardo ed incrociando i suoi occhi, che le sorrisero, vivamente.
La porta si aprì di scattò.
- Oh, scusate non credevo ci fossero persone, oltre alla paziente.- entrò un medico, per poi continuare.
-Tanto meglio, signor Liam, signorina Angela dovrei parlarvi, in privato. - disse facendo intuire che Demi fosse di troppo.
- No, lei può rimanere. - sorrise Angela.
Il medico annuì, prima di inizare a parlare nuovamente.
- Allora, dai vari esami che le abbiamo fatto, abbiamo scoperto, che ecco, lei..- iniziò per poi fermarsi, quasi a voler far salire la suspance.
Angela gli fece segno di continuare.
-
Era Incinta. - 

Spazio autrice.
Ahhhhh, quanto mi piace complicare le cose. 
No vabbè, come capitolo, non fa cagare, Dipiù. 
Anyway, sparisco, sul serio. 
Sciaaaao. (?)
Hachi. xx

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


*Due giorni dopo*
Angela fissava fuori la finestra senza fiato.
Era incinta?
Non solo aveva perso i ricordi del suo ragazzo, ma anche un bambino?
Si mise una mano sul ventre.
Poi fissò i suoi polsi.
Era sola, perchè non avrebbe dovuto?
Dopo poche ore la sarebbero andata a prendere, aveva tutto il tempo di cui aveva bisogno.
Entrò nel piccolo bagno che aveva a disposizione, ed afferrando una lametta, iniziò a farla scendere lentamente sul polso.
Si morse il labbro per il dolore, che subito dopo passò.
Due, tre tagli, poi riposò tutto al suo posto.
Guardò l’orario 9.52.
*TocToc*
Sobbalzò appena, andando ad aprire la porta.
- Ciao cespuglio, che ci fai qui? – chiese guardando il riccio d’innanzi ad i suoi occhi.
- Sono venuto a prenderti, i ragazzi ci aspettano da Starbuck’s. – asserì Harry guardando fisso per terra.
Gli faceva male che lei non ricordasse, ed i ragazzi l’avevano anche obbligato ad andarla a prendere.
E lei lo derideva.
- Ma fra tanti dovevi venire proprio tu? – chiese lei fissandolo con aria disgustata.
Poteva averlo amato, ma questo era accaduto prima.
A lei ora faceva solo schifo, ribrezzo.
Una persona che fingeva di amare le ragazze, solo per scoparle.
- Senti Angela, mi hai rotto i coglioni.
 Non trattarmi come una persona senza sentimenti! Sono un essere umano anche io soffro!
– gli urlò lui a due centimetri dal viso,
ricevendo occhiatacce da delle vecchiette che erano sedute in sala ad aspettare chissà quale medico.
- Scusa. – sussurrò appena Angela.
- Non scusarti, non importa, andiamo. – asserì calmandosi il riccio.
- No, scusami davvero, non dovrei comportarmi così, non ti conosco nemmeno. – sussurrò Angela.
Ed Harry si sentì morire.
Non ti conosco nemmeno.
Lei non lo conosceva.
- Voglio ricordare, ricordarmi di te, iniziamo tutto da capo. – sorrise afferandogli un polso.
E lui non seppe resistere.
L’abbracciò, lasciandole un casto bacio sulla guancia.
Poi si mise a riflettere.
Forse aveva avuto una seconda possibilità.
Per farsi perdonare.
Per non trattarla nello stesso modo.
- Amici? – le chiese porgendole la mano.
- Amici. – sorrise lei afferrandola.

 
Spazio autrice.
So che come capitolo è ridottissimo.
Ne avevo fatto uno davvero lungo, e totalmente diverso a questo qui, ma EFP non l’ha pubblicato, così come tutte le storie che hanno aggiornato oggi.
Sto incazzatissima giuro, perché non l’avevo salvato. D:
Mi dispiace, aggiornerò presto.
Hachi. xx

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


- Oh, Angela, Harry, finalmente, era ora che arrivaste! - urlò Zayn dal tavolo prendendo la ragazza per un braccio e iniziando a parlarle. 
- Quindi le little mix, avrebbero bisogno di me? - chiese ad occhi sbarrati la ragazza dopo un quarto d'ora che Zayn le parlava.
Il moro annuì.
- Una coreografia, ed un aiuto per il nuovo video di DNA, e dato che sai ballare bene,come ha detto Frà, beh ho suggerito te. -
Angela rimase stupita sorridendo come un ebete, mentre Harry la fissava.
Ormai poteva fare solo quello.
- Quando? Vorrei accompagnarla io, se non le dispiace. - sorrise Harry intromettendosi nel discorso dei due.
-Domani. - rispose semplicemente Zayn.
 
**
 
- E quindi mi vuoi accompagnare tu?- chiese Angela entrando nella camera del riccio, intento a giocare a Fifa. 
Il ragazzo subito mise in pausa il gioco, sentendo la sua voce.
- Certo, ma se non vuoi... io... - Angela lo interruppe all'istante.
- Per me va bene, mi passi un joystick? - Harry la guardò stupito.
Non sapeva che sapesse giocare a Fifa.
Glielo porse ed iniziarono a giocare.
 
**
 
- Pronto? - la sua solita voce, calda e leggermente assonnata.
Doveva sicuramente essersi svegliata da poco.
- Danielle, sono Liam. - sussurrò il moro, quasi impercettibilmente, stringendo forte il telefono fra le mani.
- Ah, ciao Liam, come stai? - sorrise la ragazza dall'altro capo del telefono. 
- B..bene, mi manchi... Ti amo. - disse tutto d'un fiato il ragazzo, per poi staccare rapidamente il telefono, dandosi dell'idiota subito dopo. 
 
**
-Siiii, ti ho stracciato. - urlò Angela saltellando da un lato ad un altro, della stanza di Harry.
- E' stata solo fortuna. - borbottò il riccio, a braccia incrociate, e col labbro inferiore sporto in avanti. 
- Sai che quando fai questo faccino, sei tremendamente sexy? - chiese Angela bloccandosi di colpo, chiedendosi da dove fossero uscite quelle parole.
Harry rse per poi caricarla su una spalla, pronto per scendere giù.
- Harry mett... - iniziò Angela, ma senza riuscire a finire la frase.
 
- Harry mettimi giù! - urlai al riccio che mi aveva caricato su una spalla.
Iniziò a scendere le scale, fino a portarmi al piano inferiore dove erano tutti riuniti.
Fin qui nessun problema, il punto è che avevo le culottes, il reggiseno ed una sua camicia aperta... Ero imbarazzatissima.
 
Angela chiuse la bocca serrandola, stringendo gli occhi, e massaggiandosi le tempie. 
- Ehy.. .tutto bene? - le chiese Harry. 
- Certo. - sorrise lei, camminando.
-Domani sera esci con me, e non voglio sentire un no. - urlò il riccio, sparendo in cucina e lasciandola sola con i suoi pensieri.
Cos'era quel ricordo? 
Possibile mai che lei lo avesse davvero amato?

Spazio autrice.
Shalàlà, hola guys. 
Allora, spero mi perdonerete se i capitoli non saranno il massimo, ma sono all'opera per una nuova FF.
Bye bye. 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


POV HAZZA.
 
-Okkei Perrie, direi che il ballo è perfetto così, no? Non è tanto complesso per i concerti.. - sussurrò Angela.
No ma dico, sul serio?
Se quello non era complesso allora cos'era.?
Che poi considerando che se le inventato in 10 minuti circa, è abbastanza. 
Sospirai mentre facevano un video dove tutti i ragazzi ballavano sulle note di DNA con quella coreografia.
Decisi di registrarlo.
Angela si muoveva davvero bene, non sapevo nemmeno che sapesse ballare.
La vidi prendere una rincorsa, e... Una capriola in aria, e due avvitamenti?! 
Ma era impazzita?.
Interruppi il video guardandola scioccato.
- Beh, ragazze, domani allora ci vediamo da Starbuck's? - chiese nuovamente a Jade, mentre Perrie annuiva.
Non vedevo le altre due, Leigh-Anne e Jesy, ma non me ne curai più di tanto, anche se forse avrei dovuto.
Mi ritrovai fradicio dalla testa ai piedi, mentre le 5 ragazze davanti a me se la ridevano.
- E io come ci torno a casa? - borbottai indicando il mio stato pietoso.
- Oh, sai Harry, hai due piedi, due gambe, puoi camminare. - sorrise Angela facendomi una linguaccia.
Questo era troppo.
La caricai su una spalla portandola in bagno. 
La misi nella vasca pronto per bagnarla.
- Non farlo, altrimenti stasera non vengo con te. - Qualche gocciolina d'acqua uscì, bagnando il pavimento, un attimo prima che potessi chiudere il getto.
- Puoi anche non venire se non vuoi. - sussurrai calando il capo, prima di dirigermi fuori.
 
**
 
POV ANGELA.
 
Sono un idiota, lo so.
Non capivo il motivo della mia acidità.
Non capivo perchè non riuscivo a non essere stronza con lui. 
Mi si formò un groppo in gola.
Uscì di corsa dalla vasca dirigendomi negli studios, notando Harry di spalle.
Corsi fin dietro lui, abbracciandolo, non mi importava se mi fossi bagnata.
- Ehy, Angela. - sussurrò voltandosi.
Era stupito dell'abbraccio.
Lo ero anche io.
- Certo che voglio uscire con te, scusa, se ti ho fatto credere il contrario. - sorrisi abbracciandolo ancora, e incontrando le sue iridi verdi.
Mi ci persi completamente dentro.
Iniziai ad avvicinarmi a lui, senza neanche volerlo.
Poi lui stesso accorciò le distanze baciandomi.
Stavo tremando, credo se ne sia accorto.
Stava per chiedermi un bacio più 'spinto' quando mi staccai.
- Scusa ma... - iniziai ma mi interruppe.
- Non preoccuparti, andiamo su, che sono le 20.00, e per le 21.00 ti voglio pronta. - sorrise lui.
- Agli ordini signor capitano! - sorrisi. 
 
Spazio autrice.
 
Il prossimo capitolo, sarà lungo, promesso. 
La coreografia sarebbe questa, l'ho trovata 3-4 giorni fa, e mi piace da impazzire:

http://www.youtube.com/watch?v=OdGZJRTeR-o&feature=related
Hachi. xx

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


Per favore leggete tutto lo SPAZIO AUTORE in fondo E sappiate che NON aggiornerò se non avrò almeno 3 recensioni.
Buona Lettura.



- Angela, porca miseria quanto ci metti? - urlò Harry dal piano inferiore.
Liam, e Niall, al suo fianco risero.
Erano passati due mesi da quando lei ed Harry erano andati a cena, ed avevano deciso di rimanere amici.
Per quella sera Harry aveva scelto il suo vestito, e non vedeva l'ora di vederglielo indosso. 
Sarebbero stati ad una delle premiazioni dei nuovi artisti.
- Scusate, scusate, sono in ritardo, lo so. - si scusò lei scendendo dalle scale.
I capelli sciolti, ed una sola ciocca laterale intrecciata, le cingeva il capo, da dietro.
- Era ora, su andiamo. - sbottò Niall, afferrandola per un braccio.
Gli altri già erano andati, mancava solo lei. 
 
**
 
POV ANGEL.
 
Che barba, che noia, che palle, che cazzo, che babbuino, voglio un umpa lumpa (?)
Mi sto annoiando a morte, i ragazzi sono tutti andati in giro a firmare autografi, un pò come me.
Solo che mi hanno lasciata da sola.
E loro sono tutti insieme.
E io sola.
Che depressione!
- Oh scusa. - sussurra un ragazzo dopo che mi è venuto praticamente addosso.
Stavo per riempirlo di parole, quando poi vidi chi era: Conor Maynard.
Sapevo chi era grazie ad Harry, che ultimamente era andato in fissa  per le sue canzoni, contagiandomi.
- Non fa nulla. - mi affrettai a rispondere dopo essermi accorta che lo stavo fissando da troppo tempo.
- Piacere Conor, è un piacere conoscerti, sono un tuo fan. - sorrise imbarazzato porgendomi la mano.
Scoppiai a ridere dopo avergliela afferrata.
- E' strano da dire... ma anche io sono una tua fan. - risposi calmandomi, e notando un sorriso sul suo viso. ( Rima,LOL)
 - Wow, davvero? Cioè wow, grazie mille io ti ammiro davvero tanto e... - e bum! qualcun'altro che mi si butta addosso, ma che sono diventata invisibile?!
Intanto vado a finire fra le braccia Conor, bella figura di merda.
Mi volto lentamente, senza staccarmi da lui.
- Bubusettete, scusa. - sorrise Harry appena, guardandomi.
- Sei un emerito idiota. - borbottai staccandomi dal ragazzo, che ancora mi abbracciava.
- Ho chiesto scusa! - urlò ridendo.
Feci un segno con la mano di una bocca che si apriva e chiudeva, mimando 'bla bla bla', mentre Conor scoppiava a ridere.
- Oh, sei con  il ragazzo che adoro, e che una cotta per te, e non mi dici nulla?! – sbottò facendo arrossire il ragazzo al mio fianco.
- Harry vieni qui! – urlò Zayn, tirandolo.
Peccato, l’aveva appena salvato.
Stavo per ucciderlo, sapevo bene quanto gli piacesse mettere in imbarazzo ragazzi più piccoli di lui.
- Scusalo, dice tutte cazzate, è un idiota. – sbottai guardando le mie unghie mangiucchiate.
- No, non fa niente ha detto una cosa vera. – ammise lui guardando le sue scarpe.
Rimasi con la bocca spalancata, mentre si avvicinava velocemente a me.
Mi accorsi che anche lui era più alto di me.
- Posso? – chiese guardandomi negli occhi a due centimetri dalle mie labbra.
Annuì leggermente, mentre le sue soffici labbra si posavano sulle mie.

 
Spazio autore.
Spiazzate? Lo spero.
La,la,la. Ho iniziato una nuova FF su Liam: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1340718&i=1.
Spero che qualcuna di voi, passi.
Scusate per l’inizio del POV ANGEL, da schizofrenica. AHAHA
Il vestito di Angela: 
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Piccola curiosità. Chi preferite tra Harry:  
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E Conor? :
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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


Continuo alle TRE RECENSIONI.
LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE.
Buonalettura.


- No, no. Fermo, non ti conosco neanche.
- sussurrò Angela staccandosi frettolosamente da Conor.
- Si, oddio scusa, scusa davvero. - abbassò il capo lui.
Rendendosi immediatamente conto della stronzata che aveva fatto.
Cercò di allontanarsi velocemente, quando Angela lo afferrò per un polso.
- Non dico che non potremmo conoscerci, però. - asserì sorridendogli appena, mentre lui la stringeva a se.
In poco si scambiarono i numeri, e si diedero appuntamento per il giorno dopo.
- Vedo che Maynard è uno che fa in fretta. - sentì sussurrare alle sue spalle: Harry.
- Mi dispiace Harry. – sussurrò appena, guardandolo.
- E’ proprio finita? – chiese l’altro senza nemmeno guardarla.
- N..Si. – sussurrò la ragazza.
Harry si voltò, andandosene.
Non ci poteva credere.
Invece di provare a ricordare lei si era cercata un altro.
L’aveva rimpiazzato.
Quella non era l’Angela che conosceva lui.
Camminava frettolosamente , all’esterno del locale, completamente vuoto.
Anche i paparazzi erano tutti all’interno.
Di fronte al locale, c’era una piccola spiaggia, ed Harry decise di rifugiarsi lì.
- Harry, per favore ascoltami. – urlò Angela tirandolo per un polso, ad un centimetro dalla riva.
Lui non si era neanche accorto di esser stato seguito.
Si voltò arrabbiato, mentre la stretta della mano di Angela sul suo braccio, si faceva sempre più lenta.
Alzò la mano, pronto a colpirla, ma un ricordo lo colpì.
Ripensò al momento della loro ultima litigata, prima che lei dimenticasse tutto.
Si fermò di botto, mentre la vide impaurita, terrorizzata.
 
POV ANGELA.
Il motivo per cui ero tornata in Italia, è stato questo.
Harry mi aveva picchiata.
- Scusa, voglio restare solo. – lo sentì pronunciare.
Ero terrorizzata, così tanto, che decisi di andarmene, di corsa.

SPAZIO AUTRICE.

Scusate per il capitolo penoso, ma sto malissimo.
I ragazzi andranno a Verona e Milano, ed io del sud, non potrò andarci.
Chi di voi ci andrà?
Chi ha sentito Little things?
un bacio, ed abbraccio.
Hachi. xx

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


Aggiornerò alle  4 RECENSIONI.
SPERO CHE RIUSCIREMO AD ARRIVARCI.
Buona lettura.

 
POV ANGY.
Erano due giorni che io ed Harry non parlavamo.
Avevo anche dato buca a Conor, senza nemmeno avvertirlo.
E mi facevo un po’, schifo per questo.
‘ Oh ma perché penso a queste cose quando è ora di dormire?! ‘ borbottai fra me e me.
Ecco ora avete prova della mia idiozia.
Uscii dal bagno, in cui mi stavo struccando ed entrai dritta nel letto.
Stavo per addormentarmi quando sentii la porta aprirsi.
Non ebbi la forza di vedere chi fosse, e crollai nel mondo di Morfeo.
 
*Il mattino seguente*
 
Mi svegliai di soprassalto e allungandomi verso il comodino guardai l’orario: 7.45.
Sentii afferrarmi per i fianchi e sobbalzai, voltandomi di scatto.
Due occhi verdi, profondi mi fissavano.
Harry era lì, di fronte a me che mi guardava senza sosta.
Sentì un groppo gigantesco in gola.
Non riuscivo ad inghiottire la saliva, a respirare.
Avevo quasi paura di svenire.
- B…Buongiorno.- mi sussurrò ancora assonnato.
E il mio cuore perse qualche battito.
‘ Diavolo che mi prende?!?’ 
- B..B…Buon…Giorno….Che ci fai.. Qui?!- chiesi balbettando.
‘ Dannazione no, balbettare no, Diavolo!’ 
- Il letto è sempre troppo vuoto senza te, e poi ho pensato che avessi paura del temporale, stanotte ha nevicato. – 
Lo guardai stupita, aveva nevicato?
- HA NEVICATO? – chiesi come una bambina, con gli occhi lucidi.
Non avevo mai visto la neve, mai.
- Già… vuoi uscire un po’? – mi chiese sorridendomi.
Annuì alzandomi ed andando a prepararmi, stessa cosa che fece lui.





POV HARRY.
Eravamo fuori già da un bel pezzo, Angela si divertiva come una bambina
Sul serio, mi faceva tenerezza.
Ma rimaneva comunque la MIA bambina.
Dovevo parlare con Conor.
Lei doveva appartenere solo a me.
Stavo per prendere il telefono, quando una palla di neve mi colpì in pieno viso.
- Angela! – urlai rimproverandola mentre continuava a lanciarmi neve addosso.
- Hai voluto la guerra?! Bene non ne uscirai viva! – urlai iniziando a rincorrerla e lanciandole palle di neve addosso.
Non la beccai neanche una volta.
Ritornammo in casa dopo un’oretta, per pranzare.
- Io devo fare una cosa, subito torno. – sorrisi poi, andando a chiamare Conor.
1 Squillo.
2.
3.
4.
Una voce.
Pronto? – 
- Ehy Conor, sono Harry, devo parlarti, puoi o sei impegnato? – chiesi col cuore a mille.
Fammi indovinare si tratta di Angela? – chiese leggendomi nella mente.
- Si. – 
Non preoccuparti, già ho parlato con lei, siamo amici, hai campo libero. – disse dall’altro capo.
Rimasi perplesso, quando avevano parlato?!
Ora devo andare, ciao e grazie Conor. – asserì staccando.
Mi voltai, vedendo Angela fissarmi.
Con chi parlavi? – chiese sorridendomi.
- Conor. – risposi semplicemente.
La vidi arrossire.
- Avete deciso di rimanere amici, allora. –sorrisi appena, anche se dentro avrei voluto urlare dalla gioia.
Ti ho fatto una promessa, devo ricordare, non può finire così. – mi rispose venendo ad abbracciarmi.
Ero felice, mi sentivo vivo.

 
Spazio autrice.
Scusatemi erano giorni che cercavo di aggiornare senza riuscirci.
I ragazzi sono a Milano.
Ma credo lo sappiate già.
Non rompo più. Ciao. 
Hachi. xx

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


Cagatemi lo spazio  autrice sotto, grazie.
(Letteralmente.) 



POV HARRY.
 
Angela sei pronta? - chiesi affacciandomi alla porta della sua stanza.
Annuì prendendo la borsa ed uscendo dalla camera.

Ancora mi devi dire dove andiamo però. - borbottai seguendola per le scale.
Devo rifarmi il colore, non posso credere di averli fatti sul serio rossi. - disse arricciando il naso.
Scoppiai a ridere ricevendomi una sua occhiataccia.
- Noi usciamo. - urlai chiudendo la porta.
Iniziammo a camminare uno di fianco all'altra, diretti dal parrucchiere.
Notai che tremava un pò.
Mi avvicinai e le posai una braccio dietro al collo avvicinandola a me.
Hai freddo ? - le chiesi. stringendola più forte e sentendo il suo braccio circondarmi la vita.
Ora va già meglio. - rispose sorridendomi.
Altroché se l'amavo.
 
**
 
POV ANGELA.
 
Dopo un'ora finalmente eravamo fuori dal parrucchiere.
E tadan il mio vecchio colore IS HERE.
Okkei la smetto.
Vidi Harry avvicinarsi a me per cercare di abbracciarmi, ed aumentai il passo.
Più lui andava veloce, più io aumentavo la velocità.
Angela! E dai! - mi urlò dietro, mentre mi dirigevo nel parco, nascondendomi dietro un albero.
Angy? - Yeee non mi aveva vista.
Si stava guardando intorno, mentre si avvicinava sempre di più all'albero dove c'ero io.
Non appena si avvicinò di più, lo attirai prendendolo per un braccio, e dopo averlo fatto appoggiare di schiena all'albero, lo baciai.
Non seppi nemmeno io da dove uscì quel gesto, fu una cosa spontanea.
Almeno credo.
- E questo a cosa lo devo? - chiese mordicchiandomi il labbro.
Mh, sinceramente non lo so. - risposi baciandolo nuovamente.
Cosi mi farai impazzire, sei un indecisa cronica, prima mi odi, poi mi ami. - sussurrò guardandomi negli occhi.
- Chi ti dice che non lo faccio apposta? - chiesi fissandolo.
Ho mai detto che sei perfetta? – mi chiese, abbracciandomi.
Harry, la perfezione non esiste. – borbottai.

 

Sei perfetta. - sussurrò Harry dando vita ai suoi pensieri e tappandosi subito dopo la bocca con la mano.
Harry, la perfezione non esiste. - asserì lei, lui si voltò a guardarla, consapevole che quelle parole che erano verità, erano state come una coltellata.
 
- Forse la perfezione non esiste, certo, ma tu…tu…Sei perfetta per me. – sorrise lui imbarazzato.
Imbarazzarsi non era da lui.
Usare frasi da canzoni non era da lui.
- Mi sa tanto di frase da film americani. – borbottai ridendo.
 
E usare una frase di Little things, sapendo che lei l’avrebbe ascoltata sicuramente, non era da lui.!
- Oh ma smettila! –sbottò ridendomi in faccia.
Ritornammo a casa, all’incirca un’ora dopo.
Ero stanchissima, ed essendo ancora abbastanza presto, decisi di dormire.
Quella sera miei cari: RED CARPET. 
 

Spazio autrice.
Vi ho appesi? (lasciati in sospeso. (?) ) 
Non ammazzatemi continuo alle 5 recensioni. :3 
Dedico questo capitolo a _LWWY_ , iLoveHoran, e Sweet Sinfony, Che seguono la storia da molto tempo
.
Grazie di cuore.
Hachi. xx 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


Mettetevi comodi.
Una bella canzone in sottofondo, relax.
E buona lettura.






POV LIAM.
Angela ed Harry erano tornati da poco, abbracciati.
La vidi sedersi sul divano, stavo andando a parlarle, quando bussarono alla porta.
Ovviamente toccava sempre a me rispondere.
Supposi dovevano essere Zayn, e Frà, che ora vivevano insieme, dato che lei fra poco avrebbe partorito.
Oppure Niall e Demi, che non si vedono da qualche giorno.
O forse no, a quell’ora dovevano essere ancora in aereo per tornare.
Louis ed Eleonor erano di sopra.
‘ Ma allora chi cazzo è? ‘
Aprì la porta sbuffando, e… Dio se solo non lo avessi fatto.
Una ragazza, capelli ricci, lineamenti dolci, quei lineamenti che mi facevano morire.
Un viso da angelo, un fisico perfetto, l’unica che mi aveva fatto innamorare.
Danielle.
- C..Ciao. – mi sorrise guardandomi.
Era da quella dannata telefonata, in cui le dissi ‘ ti amo ’ per poi staccarle il telefono in faccia, che non la sentivo.
Stavo tremando, forse impercettibilmente.
O almeno lo speravo.
Non riuscivo a parlare.
Ad aprire anche solo la bocca.
Neanche più a respirare.
Ero come entrato in trance.
- Mi dispiace per essere scappata così dai problemi,
 sono stata una stronza, volevo solo chiederti scusa. – mi sussurrò abbassando il capo.
Ero certo stesse piangendo.
La conoscevo troppo bene.
L’abbracciai, non potevo fare altro.
- Aspettavo da tempo, che tu tornassi da me. – sussurrai baciandole il capo.
 
POV ELEONOR. (Il primo. *-*)
Io e Lou, eravamo un po’ in una situazione, emh ‘intima’, quando sentimmo suonare alla porta di casa.
Sapevamo ci fosse Liam, quindi non ci preoccupammo.
Poco dopo però, la porta della nostra camera,
 o meglio della camera di Louis ed Harry, si era spalancata lasciando ben visibile la visuale di quest’ultimo.
Dio che momento imbarazzante.
Il riccio era scoppiato a riderci in faccia, dirigendosi nella camera di fronte , ossia quella di Angela.
Io e Louis ci guardammo, per poi rivestirci velocemente.
Mi prese la mano dirigendosi, al piano inferiore.
Sentimmo delle voci, una maschile ed una femminile ridere.
Una di queste era di sicuro quella di Liam.
Ma chi c’era con lui?!
Entrammo in cucina e finalmente dopo 4 mesi, rivedevo Danielle.
Le corsi incontro abbracciandola.
- Eleonor non urlare, Angela sta dormendo in salotto, ed Harry di sopra.- mi sussurrò Liam.
Annuì iniziando a parlare con Danielle cercando di non urlare come mio solito.
Sapevo bene che Angela ultimamente era molto stanca.
Non dormiva da qualche giorno, ed oggi ci era riuscita.
Poi contando che stasera c’era il Red Carpet, ero certa si sarebbe stancata ancora.
 
POV DEMI. (è il primo pure questo. *-*)
 
Non appena atterrammo, Niall che poteva fare?
Prendere qualcosa da mangiare.
Era ovvio.
Avevamo passato una bellissima settimana, in Italia.
Ne era innamorato, voleva andarci da una vita.
Eravamo stati un giorno, in Toscana, Poi Campania, Calabria, e Sicilia.
Era un ragazzo unico, mi faceva divertire sempre.
Dovevo ringraziare Angela se adesso stavo con lui.
Senza lei che lo spingesse a farsi avanti non avrei potuto vivere tutto questo.
Niall ritornò da me con quattro panini in mano.
Sorrisi prendendo le valigie, e cercando un taxi, seguita da lui.
 
POV FRA.
Da poco eravamo entrati in casa di Stylinson.
C’erano tutti, esattamente come qualche mese fa.
Fra un’ora dovevamo andare al red carpet.
Eppure l’ansia non si percepiva, nonostante ce ne fosse molta.
Harry ed Angela erano sul divano, a giocare alla Play.
Liam e Danielle erano tornati insieme e stavano cucinando come al loro solito.
Niall e Demi, erano accoccolati a vedere la televisione.
Louis ed Eleonor, stavano apparecchiando.
E poi c’eravamo io e Zayn, che stavamo per annunciare una cosa importante.

 
Spazio autrice.
SBABAM.
Appesi.
LOL
Ci sto prendendo gusto sul serio. :3
Aggiorno alle 5 recensioni, ora vado.
Hachi. xx

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Capitolo 11
*** Capitolo 11. ***


Continuo alle 7 recensioni.
Sono cattivella oggi. C’:
Dedico questo capitolo alle nuove ragazze che seguono la storia.
Leggete lo spazio autrice sotto, Sciao. xx

 
 
 
POV FRA.
 
Frà ci vuoi dire che succede? Ero nel bel mezzo di una partita e stavo vincendo!
 E tu interrompi, dannazione che succede? – borbottò Angela fissandomi.
Iniziai a torturami le mani, come avrei dovuto iniziare?
Forse Zayn capendo il mio stato di ansia, o per casualità, iniziò a parlare.
- Sapete, che noi vogliamo che il bambino nasca in Italia, giusto?- chiese, aveva la voce tremante.
Sorrisi inavvertitamente, mentre tutti annuivano.
Noi ci sposiamo. – sussurrai, senza rendermene conto.
Vidi Angela strabuzzare gli occhi, Harry con la bocca spalancata, Liam che si stava strozzando,
ed il resto con un sorrisino dipinto sul volto.
- S..Sono felice per voi, solo che non me lo aspettavo. – sorrise Angela venendo ad abbracciarmi,
mentre il resto davano pacche amichevoli a Zayn.
Era il momento di prepararsi per il Red Carpet, e tutta l’ansia di poco prima apparve per magia.
- Frà, ho paura, che devo fare è anche la prima volta, cavolo! – 
- Angela tranquillizzati dopo ne parleremo con i ragazzi.- borbottai sperando si calmasse.
Cosa impossibile per lei, mi misi le mani nei capelli andando a chiamare Harry.
 
**
 
POV HAZZA
Stavo cercando di fare un nodo decente al papillon, quando sentì chiamarmi da Fra.
Sbuffai per poi dirigermi da lei.
- Cosa c’è? – sbottai incamminandomi per le scale.
Vai da Angela? E’ tesissima. – sorrise lei, quasi imbarazzata.
Annuì dirigendomi nella camera di fronte alla mia.
Aprì la porta e rimasi senza fiato.
Indossava un abito lungo, che le lasciava scoperta la schiena.
Era stupenda.
Capendo di essere osservata si voltò verso di me, dopo pochi secondi.
- Ciao cespuglio. – mi prese in giro continuando a truccarsi.
Risi appena, cercando di prendere fiato.
- Sei a…agitata? – chiesi balbettando.
-L’unico agitato qui, sembri tu. – borbottò ridendo.
Sei tu ad essere troppo bella. – dissi arrossendo.
Diavolo ma perché arrossisco sempre davanti a lei?!
- Arrossisci spesso, Harry sicuro di stare bene? – mi chiese prendendomi in giro.
- Smettila, sai che è colpa tua, se arrossisco o balbetto. – borbottai cercando ancora di sistemare quel fottuto papillon.
- Oh ma che dolce, il mio caro cespuglio. – sorrise, venendo a baciarmi.
Dio mio, i suoi baci, le sue labbra.
Era qualcosa di meraviglioso.
Era capace di mandarmi in tilt con un sorriso,figuriamoci con un bacio.
Le posai una mano fredda, dietro la schiena nuda, e calda.
Sussultò sentendo quel tocco.
- Hai le mani ghiacciate. – sussurrò abbracciandomi.
- Si dice che quando si hanno le mani fredde, si è innamorati. – sussurrai sorridendole.
- E quindi? – chiese fissandomi, o meglio, fissando i miei occhi.
Sapevo che lei, così come Louis, amava il colore dei miei occhi.
Io sinceramente, non li trovavo un granchè…
Scherzo, avanti, sono Harry Styles!
‘Evviva la modestia. ‘ disse una voce, quella dannata voce.
‘Coscienza, sparisci.’
E quindi… Sono innamorato di te, semplice.- sorrisi, accarezzandole i capelli completamente naturali, ma perfetti, come lei.
Ti amo. – sussurrai continuando.
La vidi incupirsi leggermente.
- Spero di poterti dire ‘ anche io’ un giorno. – sussurrò, a sua volta.
Le alzai il viso, lasciandole un semplice bacio a stampo.
- Hai tutto il tempo del mondo a disposizione, per riuscirci, non devi preoccuparti, io ti amo.
Non smetterò di farlo. – sorrisi abbracciandola.
Annuì per poi staccarsi da me, e prendere i tacchi,  esageratamente alti.
In fondo per quella sera, poteva osare.
Intanto, mi posizionai davanti allo specchio di camera sua, notando tutti i poster attaccati sulla parete.
Tiziano Ferro, Little mix, Conor Maynard, One direction, ossia noi, ed altri mille cantanti, italiani e non.
Cercai di sistemare quel fottutissimo papillon ancora un volta.
Ma niente da fare.
La vidi ridere, e fissarmi.
Che ti ridi? – borbottai.
- Aspetta ti aiuto. – sorrise, sistemando quel fiocco.
Tutto ciò che toccava, diventava perfetto.
Non erano gli abiti, o il trucco a renderla perfetta.
Era lei a farlo.
- Ragazzi andiamo? – urlò Liam dal piano inferiore.
La presi per mano e scendemmo.
 
**
 
POV ANGELA.
E, op op op oppa GANGNAM STYLE.
Eravamo, o meglioero sul Red carpet in posa.
Poco dopo mi raggiunsero i ragazzi, per fare una foto di gruppo.
Solo noi.
Le loro fidanzate erano al privè, ad aspettarci.
Harry mi prese per mano, dirigendosi da Kylie, che era un’intervistatrice.
Disse che voleva farci delle domande.
E già sapevo, a cosa si riferivano.
Sapevo anche le mie risposte.
- Oh, Harry , Angela, come va? – sorrise una donna bionda, sulla trentina, truccata forse troppo eccessivamente.
Ma quella sera, si poteva osare.
- Bene, grazie. – rispondemmo all’unisono.
- Allora, quando ufficializzerete la vostra coppia? 
Sempre se è una coppia fissa, intendo.. Conosciamo tutti Harry. – disse sorridendo imbarazzata.
Si notava che le era stato imposto di dirlo.
- Siamo una coppia, non c’è nessun altra, per me. 
Siamo solo io e lei, noi. – sorrise Harry.
Sentì un groppo alla bocca dello stomaco.
Ero felice.
- Quindi state ufficializzando il vostro rapporto?- chiese sorridendo.
- Esatto. – sorrise ancora Harry, stringendo la mia mano.
Un bacio? – chiese l’intervistatrice.
Momento… Un bacio?!
Sul red carpet?
Pieno di paparazzi?
ERA UNA PRESA PER IL CULO?
Fatto sta che Harry, non ci mise molto.
Mi prese per i fianchi baciandomi.
Sorrisi in quel bacio.
Eravamo pieni di flash puntati addosso.
Eravamo carichi di felicità.
Anche se quella felicità, non sarebbe durata molto.

 
Spazio autrice.
Ci ho messo un bel po’, per aggiornare.
Sol oche ero sommersa da compiti, ieri ho studiato matematica tutto il giorno, per prendere l’ennesimo nove.
Yeeeeah.
Okkei sparisco prima che mi lanciate i pomodori. D:
Vi lascio con la foto del vestito di Angy, e delle scarpe. =)
Hachi.xx

 
 
 
 
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Capitolo 12
*** Capitolo 12. ***


- Buongiorno Angy.- sussurra Harry, dando un bacio a stampo alla ragazza che appena sveglia, si era voltata dal suo lato.
- Dannazione, Harry, mi farai prendere un colpo, devi smetterla di fare il sonnambulo. – mormorò lei, alzandosi, senza dargli retta.
La sera prima, dopo il Red carpet, erano andati in un bar, e ci erano rimasti  fino alle 6 del mattino.
Avrebbe voluto vedere l’alba, ma si era addormentata sul tetto, assieme ad Harry, che l’aveva messa nel suo letto.
- A dire il vero, sono venuto a dormire con te, mentre eri ancora cosciente. Me l’hai chiesto tu! – borbottò lui, guardandola.
Si stava strofinando gli occhi, ancora pieni di trucco.
- Sembri un panda. – rise fissandola.
Angela sbuffò, andando in bagno, a struccarsi.
Harry sapeva bene che se si addormentava senza bere the o caffè, il mattino dopo era intrattabile.
Si alzò lentamente, uscendo dalla camera, per poi aumentare il passo.
Si stava dirigendo in cucina, nel buio che ancora avvolgeva la casa, segno che stessero ancora tutti dormendo.
In fondo erano solo le 8.00, non erano tornati da nemmeno due ore.
Pensò che fosse strano che anche Angela si fosse svegliata, forse era stato a causa delle continue carezze che le lasciava.
Mise sul fuoco le tre macchinette di caffè.
Due per i ragazzi, una per lui ed Angela.
Avevano dormito tutti in quella casa, per quella notte.
Era da tempo che ormai non succedeva più.
Mise i cornetti scongelati la sera prima, nel forno.
Ne prese all’incirca una ventina.
10 minuti dopo, già li stava riempiendo di nutella, e per Angela, cioccolato bianco e nutella.
Amava il cioccolato bianco, ma non rinunciava mai alla nutella.
Harry l’amava anche per questo.
Una volta che il caffè fu uscito, lo mise nel bricco per mantenerlo caldo, mentre preparava due cappuccini.
Ripose tutto in un vassoio, con qualche altro dolciume vicino, dirigendosi nella camera dove c’era la sua amata.
Appena entrò, poso il vassoio sul comodino, vuoto, iniziando a fissarla.
Era seduta a gambe incrociate sul bordo del letto, a guardare ‘Boing.’
Gli spuntò un sorriso sulle labbra non appena la vide prendere una coperta, avvolgendosela addosso, senza staccare gli occhi dal televisore.
Poi capendo di essere osservata si voltò nella sua direzione,osservando per bene tutto quello che stava facendo.
Harry riprese il vassoio, e glielo porse.
Lei afferrò il cornetto col cappuccino sedendosi meglio nel letto.
Stessa cosa fece lui, senza mangiare nulla, solo guardandola.
- Perché mi fissi? – chiese arricciando il naso.
- Sei stupenda, anche appena sveglia. – sorrise lui.
- Cazzate. – borbottò lei, in risposta.
Stavolta fu Harry ad arricciare il naso.
Abbassò lo sguardo realmente offeso, iniziando a mangiare il cornetto.
Angela intanto finì di mangiare, e ripose nuovamente tutto nel vassoio.
Harry invece stava finendo il suo cappuccino.
- Hai qualcosa sulle labbra. – sorrise Angela, sussurrando.
- Che? Intendi la schiuma? – chiese lui, iniziando a passarsi le mani al di sopra di esse.
Lei scosse la testa, avvicinandosi a gattoni, e mettendosi di fronte a lui.
- Le mie. – sussurrò prima di baciarlo.
Un bacio dolce e casto, che in poco si trasformò in tutt’altro.
Harry la distese lentamente sotto di se.
Per lei, secondo lei, era la sua prima volta.
E lui voleva cercare di rifargliela vivere, in tutto e per tutto.
Le accarezzò, molto lentamente un fianco, da sotto la maglia.
La sentì tremare.
Tentò di togliergliela, quando lei lo bloccò.
- Non mi sento ancora pronta scusami, Haz. – sussurrò abbassando lo sguardo.
Harry le alzò il viso con una mano.
- Non importa, posso aspettare. – sorrise baciandola, castamente.
 
**
 
- Ragazzi che facciamo? Io mi annoio. – borbottò Niall.
Le ragazze, e quasi tutti i ragazzi se ne erano andati, in fono, era passata tutta la giornata, ed era anche ora di stare un po’ tranquilli.
- Non lo so amore, tu cosa vuoi fare? – chiese Demi sorridendogli.
- Non so voi, ma io vado a dormire,
 che stamattina una persona non ci riusciva proprio a non rompere. – borbottò Angela lanciando un’occhiata ad Harry.
- Scusa, la prossima volta non ti accarezzo più. – le fece la linguaccia lui, come un bambino.
- Dai vieni con me? – chiese lei baciandolo su una guancia.
Harry annuì salutando i due piccioncini e seguendo la sua ragazza.
Perché si, oramai poteva definirsi il suo ragazzo.
O almeno credeva.
- Harry? – lo richiamò lei, mentre il riccio stava per mettersi nel letto.
- Dimmi, piccola. – sorrise guardandola, distesa nel letto.
- Mi prepari un cornetto? – chiese sorridendo, con le guance arrossate.
- Certo. – fece per alzarsi.
- E… Harry? – lo richiamò.
- Dimmi. – sorrise nuovamente il riccio.
- Mi prepari anche un cappuccino? – chiese arrossendo nuovamente, Angela.
- Ti serve qualcos’altro, prima che mi volto di nuovo, intendo. – sbuffa lui.
Lei scosse la testa.
Fece per uscire dalla camera…quando…
- Ah… Harry? – chiese nuovamente Angela, facendo rivoltare il riccio nella sua direzione.
- Cosa c’è? – chiese lui, quasi stanco di quel giochetto.
- … Ti amo. – sussurrò lei, arrossendo ancor di più.
Quasi a diventar tutt’uno col piumone rosso.

 
 
Spazio autrice.
Vi è mai capitato di sentire il bisogno di fare un tuffo nel passato?
A me si, oggi ho rivisto tutti i video diary di xFactor, ed intanto pensavo.
‘Cavolo come sono cresciuti’.
Poi ho notato, che in molti di questi Louis ed Hazza, erano seduti vicino.
Ora non si possono nemmeno più guardare per più di un secondo. =(
Curiosità: Da quanto tempo Siete Directioner?!
Supportate qualche coppia? Tipo Ziam, Larry, o le loro fidanzate?
Ritornando alla storia: Continuo alle 7 recensioni, senza quelle, niente capitolo. <3
Hachi. xx

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Capitolo 13
*** Capitolo 13. ***


Dopo che avete letto il capitolo, leggete anche lo spazio autrice.
Thank you.

 
- Va bene. – sbuffò , per poi uscire dalla stanza.
Angela all’interno di essa inarcò un sopracciglio.
Harry iniziò a scendere la rampa di scale e alla fine di esse, si bloccò.
Ti amo.
- Ti amo?! – chiese a se stesso ad alta voce.
Ripercorse nuovamente tutta la scalinata, di corsa, aprendo la porta della camera affannato.
Angela sorrise, non appena vide che aveva capito.
- L’hai detto davvero? - chiese lui fissandola.
- Si, Harry, ti amo.- ripeté lei, ancor più sicura di prima.
Harry scoppiò a piangere.
- Ehy, cos.. Scusa che … Harry… cosa c’è? – chiese lei correndo nella sua direzione, fino a pochi centimetri da lui.
Il riccio alzò lo sguardo pieno di lacrime stringendola, con uno scatto, a se.
- Aspettavo… da… tanto questo… momento, credo, ho paura che sia un sogno. – singhiozzò lui, stringendola ancora più forte.
- Ehy, piccolo, va tutto bene, sta tranquillo. – Sussurrò lei, accarezzandogli i ricci.
- Ti amo, da morire. – sussurrò il riccio, baciandola.
Lei non poté far altro che ricambiare quel splendido bacio.
- Ti amo anche io. – sussurrò, mentre si dirigevano nel letto.
Quel letto, in cui avrebbero consumato il loro amore, ancora una volta.
 
**
 
*Tre settimane dopo*
 
 
 POV ANGELA.
I ragazzi erano ad un’intervista.
Il solo pensiero che fra poco sarebbe iniziato il Take me home tour, mi faceva sentire… strana.
Non volevo distaccarmi da Harry.
Non ci sarei riuscita, ed io non volevo perderlo,non di nuovo.
Sarebbe cominciato anche il mio di lavoro.
Ricordate la canzone che scrissi?
Harry mi ha dato una mano, a sistemarla, e l’ho pubblicata.
Pensando anche poi,che stesso quella mattina, mi aveva chiamata mia madre.
Voleva conoscere Harry, o altrimenti sarei dovuta tornare in italia.
In fondo aveva ragione, anche se ero sotto tutela di Frà, che al momento era proprio in Italia, ero pur sempre minorenne.
Avevo solo 17 anni, insomma.
Chi vorrebbe vedere la propria figlia, con una popstar?
Mia madre di certo no.
Era un mondo troppo falso, diceva.
Ma che ne voleva sapere lei.
Ero io che ci vivevo, in quel mondo.
Ero io che vivevo con lui, con i miei amici, da quasi un anno.
Ero io, che stavo per fare il mio debutto ufficiale di cantante.
Mi guardai le mani.
Ero cresciuta.
Non mangiavo più nemmeno le unghie, avevo i lineamenti ben sottolineati, ed ero dimagrita, di più di 10 kili da quando ero partita.
Mia madre mi ripeteva che qualsiasi persona sarebbe potuta cadere ai miei piedi.
Beh, ora che sono fiera del mio corpo, potrei anche darle ragione.
Guardai il cassetto, del comodino, in camera mia.
Quello in cui avevo la lametta.
Mi tagliavo da quando avevo 14 anni.
Quando tutti mi dicevano che ero grassa.
Ed io mi richiudevo in camera, con delle cuffie, o al telefono con Frà.
Cercando di vivere nel mio mondo.
Ma, ora andava tutto bene.
E poi.. ero partita per Londra, ho conosciuto i ragazzi.
Sto con un ragazzo stupendo, ed ho 6 migliori amiche, e 5 migliori amici.
Cosa potrei volere di più?
Afferrai la lametta, e mi avvicinai al cestino.
La buttai all’interno.
Con Harry al mio fianco, non ne avevo più bisogno.
Lui, bastava.
Anzi era anche più di quello che volevo.
Controllai l’orario: 17. 57.
Accesi il televisore, sul canale dell’intervista iniziando a guardarla.
Dopo un quarto d’ora, ricevetti un messaggio di Harry.
‘ Scusa’ , citava.
Era delle 17. 30.
Non capivo cosa significasse.
Quando poi vidi una ragazza, avvicinarsi a lui, e baciarlo.
- Owh, e lei chi è, Harry? – chiese, sorridendo Kylie.
La stessa intervistatrice del Red carpet.
- La mia ragazza. – mi sentì morire.
Mi pentì immediatamente, di aver detto tutte quelle cose.
Di aver pensato tutte quelle cose.
Di aver gettato la lametta.
Le gambe mi cedettero, e finì seduta per terra.
Fissavo il televisore.
Non potevo crederci.
Mi alzai di scattò buttando quel fottuto plasma per terra, insieme ad altre mille cose, che ruppi.
Presi la valigia, infilandoci tutto all’interno.
Scrissi un biglietto, per Liam.
E me ne andai.
Ma stavolta, per sempre.
 
**
 
Nel viaggio in aereo guardavo le nostre foto.
Quelle mie e di Harry.
Presi carta e penna.
Iniziando a scrivere.

 
Spazio autrice.
Mi sento stronza, ogni volta che va tutto bene, baaaam, succede qualcosa di brutto. :O
La canzone che ha scritto Angela , è Last kiss di Taylor Swift.
Se mi lasciate più di 8 recensioni aggiorno entro martedi
O aspetterete molto, mi sa.
Questa è la canzone con la traduzione: http://www.youtube.com/watch?v=998tn7Yo8U4&feature=related
#Somuchlove.
Hachi. xx

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Capitolo 14
*** Capitolo 14. ***


Leggete assolutamente lo spazio autrice sotto, byee. <3
 


POV HARREH.
Eravamo appena tornati dall’intervista.
Avevo cercato di chiamare Angela, il telefono era staccato.
Entrai nel salone, e mi si presentò un inferno davanti.
Il televisore spaccato, per terra, insieme ad altre mille cose.
Anche una finestra era rotta.
Rimasi con la bocca spalancata quando poi, notai un post-It attaccato sul muro.
‘Per Liam.’ C’era scritto.
Lo aprii comunque.
‘ Liam, mi dispiace.
Sono tornata in Italia, di nuovo, e stavolta, non tornerò.
Angela. Xx’
Iniziai a piangere silenziosamente.
Non volevo farmi vedere dai ragazzi.
Rimisi il post-it al suo posto, mentre li sentivo avvicinarsi al salotto.
Iniziai a correre e mi diressi in camera mia, quella che era nostra.
Volevo solo morire.
Avevo accettato, per aiutare i ragazzi.
Loro dicevano che lei avrebbe capito.
Tutte palle.
Mi aveva lasciato, se ne era andata.
Prima aggiustavamo le cose, e poi le rompevamo.
Voglio morire.
Volevo provare a fare qualcosa di nuovo, molti dicevano che serviva a calmare il dolore, psicologico e fisico.
Presi una lametta, e la passai sul polso.
Una sola volta.
Poi la gettai.
Avevo fatto l’ennesima cazzata.
 
 
POV ANGIE.
 
- Marco? Sono Angela. – sospirai non appena il manager italiano dei ragazzi, ed anche il mio, mi rispose.
- Oh, Ciao Angie, ho letto il tuo messaggio, quindi ora sei in Italia?
Per il concerto mi va benissimo, prima Milano poi Napoli, ma come mai questa scelta? – chiese sospirando.
- Napoli è la mia città, devo farci almeno un concerto, e so che sarei dovuta partire fra una settimana, scusa del poco preavviso. –
- Oh non importa, ci sentiamo, ciao. – attaccai.
Mi misi a guardare ancora le foto mie e di Harry, alcune di quelle che mi portavo sempre dietro.
Presi un accendino, e la bruciai.
Non rimaneva che un altro ricordo da spazzare via.
 
* Qualche mese dopo*
 
Finalmente era arrivato il momento che tanto aspettavo, quello del concerto: A Napoli.
A Milano era andato tutto perfettamente, ed avevo cantato niente meno che con le Little mix, stessa cosa, per quello di Napoli.
Ma qui avrei cantato due nuove canzoni.
Ero certa che i ragazzi avrebbero guardato il concerto tramite streaming.
Frà l’avrebbe visto, con Zayn, e la piccola Cher, nata da poco.
A causa dei tanti impegni, non avevo assistito al parto, ne avevo visto la bambina da vicino.
Sospirai, mentre mi dirigevo sul palco.
Sarebbe nata una nuova Angela.
Goodbye Harry.
 
**
 
POV HARRY.
Frà si era rinchiusa in casa letteralmente per vedere l’esibizione di Angela, la mia Angela, non mi rispondeva più.
Mi aveva chiaramente urlato che non dovevo chiamarla più.
Che la facevo troppo facile, che credevo che sarebbe tornata solo con delle mie parole.
Ma avevo sbagliato, era stata l’ultima goccia.
Ed aveva ragione.
Credevo che uno scusa sarebbe bastato, ma non era così.
L’avrei rivista fra qualche altro mese, Al matrimonio di Frà e Zayn.
Ormai è diventato tutto una notizia mondiale e le fan hanno accettato tutto.
Piuttosto odiano Amy, la ragazza con cui devo stare, per finta.
La odio anche io.
Anzi odio me stesso.
Ho iniziato ad autolesionarmi, non so perché.
Mi sentivo meglio.
Cercavo di smetterla ma niente.
Frà accese il televisore, l’esibizione era già iniziata.
Angela era stupenda.
Aveva fatto un concerto all’aperto, libero al pubblico.
Si vedeva il mare dietro di lei.
Erano le 20.00 da loro, ma era ancora giorno, più o meno.
Vedevo dei bodyguard che distribuivano granite e bottigline d’acqua, dato che faceva molto più caldo lì.
Rimasi stupito, non credevo potesse accadere tutto ciò in un concerto.
Scese dal palco e sfilò fra i milioni di Fan.
I suoi Angel’s come li chiamava lei.
Mi venne da piangere.
Mi mancava terribilmente.

 
Spazio autrice.
Fa cagare, ma sto malissimo, ho dormito tutto il pomeriggio, e non riuscivo a muovermi.
Ho pensato lo stesso a voi, però. v.v <3
- Sweet Sinfony, devo ucciderti. Hai rovinato le 69 recensioni. :O
No okkei scherzo. <3
Le canzoni che canta Angela sono entrambe un pò parte del capitolo.
Le traduzioni sono queste: 
http://www.youtube.com/watch?v=yZsnPyexSuU
E : http://www.youtube.com/watch?v=r-GeSEYwxfE
Sapete che sono una stronza acida, no?
No?
Bene ora lo sapete.
Aggiorno alle 10 recensioni.
Quanta cattiveria uè.
Ciao ciao Hachi. xx
 Ps. Mi farò perdonare. <3

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Capitolo 15
*** Capitolo 15. ***


Leggete lo Spazio sotto, EH!


* Tre anni dopo*

[Nota autrice: Cacchio, quanto tempo! ]
 
- Angy, ti dispiace sapere 
che Marco vuole farti fare un altro concerto in Italia? – chiese Teresa facendo sbucare la testa riccia, al di là della porta del camerino di Angela.
 - Mh, no. Quando e Dove? – chiese lei, strimpellando un po’ la chitarra.
Milano, E dovrai esibirti anche ad xFactor. – sorrise, Teresa, passandole il microfono.
Erano in sala registrazione.
Per il secondo CD di Angela.
Sentiva almeno due volte alla settimana i ragazzi, tutti tranne Harry.
Sapeva che lui si era fidanzato, con quella ragazza.
Le pareva si chiamasse Amy.
Ma in fondo, anche lei non aveva perso tempo, ed era uscita con Conor, per un mese.
Da poco avevano compiuto un anno insieme.
Come fidanzati.
Ricordava ancora l’ultima litigata con Harry
 
 

- Angela ti prego, parlami, non trattarmi così! – urlò il riccio dall’altra parte del telefono.
Harry dacci un taglio, NON DEVI CHIAMARMI PIU! – urlò lei a sua volta.
Le lacrime le riempivano gli occhi.
Si morse un labbro, cercando di non piangere.
Angela, io ti amo, ti prego, era per pubblicità, non accadrà più. –
E lei perse totalmente le staffe, come al solito.
Ti ho già dato una possibilità Harry. – sussurrò con più calma possibile.
E’ la prima volta che succede, ti prego. – sussurrò lui, stanco, e sbuffando.
- Tu, davvero credi che io non ricordi niente?Io ricordo Harry!
So tutto quello che mi hai fatto Harry!
So che mi hai picchiata!
So di essere finita sotto quella macchina A CAUSA TUA!
Non ricordavo nulla, ma ora si. 
Ho finto, per darti un’altra possibilità, perché IO TI AMO!
Ma te ne sei approfittato.
E tu non sei dispiaciuto, non stavolta-  urlò lei.
Staccò il telefono, cambiò scheda.
E da allora, non si sentirono più.



Nonostante lei piangesse ogni notte.
Si, perché in fondo, non aveva mai smesso di amarlo.
Nonostante avesse Conor, non poteva dimenticare Harry, in un soffio.
L’amnesia c’era stata.
Ma lei aveva ricordato.
A quel ‘ Sei perfetta’, tutto venne a galla.
Ammise che non era colpa sua, ma anche di Harry.
Soprattutto, di Harry.
Gli aveva donato di nuovo il suo corpo, e lui l’aveva trattata come un giocattolo.
Strinse più forte, il manico della chitarra, non riuscendo più a cantare.
Un nodo le attanagliò lo stomaco.
Una chiamata persa: Frà.
Fermò la registrazione, ed avviò la chiamata.
Neanche uno squillo, che risposero.
Frà dimmi co.. Ma stai piangendo? – chiese allarmata.
Harry.. Harry… si stava tagliando! L’abbiamo trovato per terra a tagliarsi! Angela ho bisogno di te! – urlò Frà piangendo.
Angela scattò in piedi rovesciando la sedia.
-Prendo il primo volo, e arrivo. – disse chiudendo la chiamata.
Teresa capì, che poi le avrebbe spiegato.
Bastava uno sguardo e si capivano.
Prese come detto, il primo volo.
Sperava solo di arrivare il prima possibile.

 
Spazio autrice.
Capitolo brutto, ORRIBILE.
Lo so me ne rendo conto.
Quante di voi hanno take me home?
Io l’ho preso stamattina, e stavo per uccidere alcune BM. -.-
Giuro.
C’erano le copertine di Take me home, con solo Niall e Louis, perché le altre erano finite.
Arriva una e fa: Che schifo, solo questi due.
Ho urlato: Ma vuoi un cazzotto in bocca, ora o dopo?!
La gente della sicurezza mi hanno fatto una guardata!. D: 
NONVENEFOTTE,LOSO!
Sto un po’ impegnata a fare una piccola cosuccia, per.. non vi dico cosa.
AGGIORNO ALE 10 RECENSIONI.
SO SORRY.
Mi serve un po’ di tempo
Non mi odiate vero?
Hachi. xx

 
 
 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16. ***


Angela si ritrovava di fronte alla porta, della casa One Direction.
Indecisa, fra se bussare, oppure no.
Era partita istintivamente.
Non aveva pensato che avrebbe dovuto rivedere tutti.
E fra tutti, c’era anche Harry.
Soprattutto lui.
Si fece coraggio.
Doveva affrontare i suoi problemi al posto di fuggire sempre.
Ogni volta che aveva qualche problema tornava in Italia, solo per non farsi vedere debole.
Ma adesso, che aveva ormai 20 anni, doveva agire.
Essere matura, e dimostrare i suoi 20 anni.
Sfiorò con un dito il campanello, che rimbombò all’interno della casa silenziosa.
La porta si aprì di scatto.
- Angela! – urlò Frà abbracciandola e piangendole fra le braccia.
La ragazza la strinse fra le braccia, camminando e chiudendo la porta, una volta entrate.
- Va tutto bene, ci sono io qui. – sussurrò baciandole il capo.
- No, non capisci. Sono tre ore che è rinchiuso in camera con Louis,
 non riusciamo a togliergli quella dannata lametta dalle mani! – pianse Frà, staccandosi improvvisamente, e prendendo la piccola, fra le braccia.
Angela si accorse, che non sapeva nemmeno quanti anni avesse, la figlia della sua migliore amica.
Poi constatò che ne avrebbe dovuti avere 4.
- Mamma chi è lei? – chiese la piccola, parlando un italiano perfetto.
Angela si stupì che Frà le avesse insegnato anche la loro lingua.
Forse anche i ragazzi la conoscevano.
- Dov’è Harry? – chiese successivamente, ignorando la domanda della bambina.
- Di sopra. – sussurrò Zayn.
Si soffermò a guardare i visi, dei futuri promessi sposi.
E sì, a distanza di due anni, ancora non si erano sposati.
Vide la tristezza impressa su i loro volti.
Scattò correndo al piano superiore, spalancando la porta del corridoio dove trovò tutti i ragazzi.
Eleonor, Danielle, Demi, Liam, Niall, mancava solo Louis.
Tutti cercarono di fermarla, ma non si fermò neanche per dire ‘ ciao’.
Spinse quasi per aria Demi, quando le disse che doveva aspettare, per entrare.
Aprì la porta tanto violentemente, che nella stanza si sentì un tonfo.
Louis si girò di scatto, ed anche lui come tutti gli altri aveva il viso rigato da migliaia di lacrime.
Intuendo cosa ci facesse Angela lì, Louis le indicò il bagno.
E fu li che lei vide, ciò che non avrebbe mai voluto vedere.
Harry, ricoperto di sangue che continuava a procurarsi taglietti ovunque.
Si avvicinò lentamente, accovacciandosi di fronte a lui.
Gli prese il viso fra le mani, notando che il riccio sobbalzò, non appena notò chi fosse.
- Dammi la lametta. – sussurrò lei, sfiorandogli piano una guancia con la mano destra.
- N…No. – sussurrò Harry, riportando lo sguardo sui suoi polsi.
Non avrebbe mai voluto che lei lo vedesse in quelle condizioni.
Gettò la lametta con violenza contro il muro, conficcandosi in esso.
Aveva anche graffiato Angela, sulla guancia con quel gesto.
- Perché l’hai fatto? – chiese chinando il capo.
- Fatto cosa? Volevi che la buttassi, l’ho fatto. – si irritò lui.
- Non intendevo questo, perché ti sei tagliato? – chiese nuovamente la ragazza.
- Non puoi capire, nessuno può capire. – sussurrò il riccio, alzandosi e cercando di uscire dal bagno.
- DANNAZZIONE HARRY, IO POSSO CAPIRTI! – urlò Alzandosi di scatto anche lei e bloccandogli l’uscita.
- Tu non ti sei mai tagliata, non puoi capire.- borbottò lui.
- Ti sbagli, Harry, ero solo brava a nascondertelo. – sussurrò lei, non appena lui l’ebbe superata.
- C..Cosa? – chiese lui, mentre gli occhi si riempivano nuovamente di lacrime.
- Scusa, non sarei dovuta tornare. – sussurrò Angela sopparsandolo a sua volta, e dirigendosi verso l’uscita.
 
Spazio autrice.
Okkei non ho nulla da dire.
Non mi piace il capitolo, lo trovo deprimente.
12 recensioni all’ultimo capitolo, WOW. *-*
Ciao. C: 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17. ***


- Angela aspetta, ti prego non andartene di nuovo. -  quasi urlò Harry mentre lei era a un passo, dall’aprire la porta.
La ragazza si bloccò all’istante.
- Te ne vai, ogni qual volta che litighiamo…- sussurrò il riccio continuando.
- Non ho motivo di stare qui, Harry. – sussurrò Angela voltandosi.
- Ci siamo noi, i tuoi amici. – borbottò Liam entrando nel salone.
- Si, ma…- sussurrò cercando di parlare.
Angela era sempre stata la più piccola della casa.
Si sentiva sempre a disagio, debole, e fottutamente vulnerabile.
Sentì le lacrime invaderle gli occhi.
Ecco perché era così ansiosa quella mattina.
Lei sentiva, che sarebbe successo qualcosa.
Iniziò a piangere senza nemmeno rendersene conto, guardava ancora Liam, negli occhi.
Quest’ultimo iniziò ad avanzare verso di lei.
3 anni, e due mesi, che non la vedeva.
Era cresciuta, adesso si che era una donna.
Non aveva più tinto i capelli, aveva fatto chiudere i buchi dei piercing.
Ed era stupenda, molto più di prima.
L’abbracciò, senza nemmeno pensarci.
La sentiva soffocare i singhiozzi contro il suo petto.
Aveva sentito ciò che aveva detto ad Harry… Anche lei si tagliava.
Si sentì stupido, perché non l’aveva capita, non l’aveva aiutata.
- Ci sono io con te, sempre. Non andartene più , ti prego. – sussurrò baciandole il capo.
Harry guardava la scena.
Muto.
Era colpa sua se lei piangeva.
Di sicuro voleva dimenticare tutto ciò che aveva fatto al suo corpo.
Si era odiata.
E lui come un coglione, aveva fatto lo stesso.
Anzi, peggio di lei.
Si perché lui non si era sentito abbastanza, dal momento che vide la foto del fidanzamento di Angela, e Conor.
Si sentì morire, e riprese a farsi del male.
**
Qualche ora dopo, Harry, vestito e perfettamente in ordine, scese nuovamente al piano inferiore.
I ragazzi, compresa Angela, stavano cenando.
Stava per aprire la porta, quando un tocco sulla spalla, lo fece sobbalzare.
Si girò di scattò, incatenando i suoi occhi in quelli marroni della ragazza.
- Che stai facendo? – chiese fissandolo.
- Mh, ho le chiavi in mano, stavo per aprire la porta, secondo te che posso fare Angy? – chiese lui ironicamente.
- Tu.. tu non esci. – sussurrò lei.
Aveva il capo basso.
- Non sei mia madre. – borbottò Harry riappoggiando la mano sulla maniglia.
Angela alzò di scatto lo sguardo.
- Harry, per favore, resta qui. – sorrise appena, dandogli un bacio sulla guancia.
- E tu dammi un bacio. E non sulla guancia. – sbottò lui.
- Harry sai che non posso. – sbuffò, Angela.
- Bene, ciao. – sussurrò il riccio, facendo di nuovo per uscire.
- E che palle! – urlò quasi , la ragazza, mentre lo prese per un braccio, attaccandolo alla porta e baciandolo.
Harry la strinse forte per i fianchi.
‘ E’ di nuovo mia, lo sento. ‘
- Harry, questo rimane tra noi, non provo più nulla per te, quindi non farti strane idee. – sbottò lei.
Si stavano dirigendo in cucina, ed Harry quasi temette che le gambe gli cedessero.
Lei amava Conor, lei non sarebbe mai più stata sua.
Ne era certo.

 
 
 
Spazio autrice.
Il capitolo l’ho scritto senza voglia, sosorry.
#Conosciamoci meglio:
Quante di voi hanno animali domestici?
Io un cane, e quattro gattini. <3
Che scuola frequentate.?
Io alberghiero.
- Vabbè sparisco.
Hachi. xx

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Capitolo 18
*** Capitolo 18. ***


Il capitolo è bello lungo.
Anyway, se volete ascoltate questa canzone mentre leggete: http://www.youtube.com/watch?v=8x2SQR7Hlr4 a me ha ispirato. :3

Buona lettura.



- Basta! – urla improvvisamente Frà.
Tutti i ragazzi, impegnati fino a quel momento in una battaglia di cibo, si bloccano.
Un pezzo di pane, finisce in testa ad Angela, facendo ridere tutti all’unisono.
Chi è stato? – chiede guardandosi in giro, poi il suo sguardo si posa su di Harry che sta cercando di non ridere.
Brutto stronzo. – urla quasi salendo sul tavolo, e dopo essersi diretta all’altro lato di esso, saltandogli sulle spalle.
E lì Harry scoppia ed inizia a ridere.
Angela infila una mano fra i suoi ricci, tirandoglieli all’indietro, e avvicinandosi al suo orecchio.
- Chiedi scusa. – sussurra, autoritaria.
- Vieni a letto con me. – sussurra lui, divertito, e con tono malizioso.
Angela rotea gli occhi verso l’alto.
Chiedi prima scusa. – sussurra mordicchiandogli il lobo, facendolo fremere.
- S..Scusa. – sussurra il riccio, deglutendo.
- Non ho capito. – sussurra lei, iniziando a scendere con le labbra.
SCUSA.! – quasi urla lui.
- Perfetto.- sussurra lei, staccandosi e scendendo dalle sue spalle.
- Ma cos... Ehy. – sussurra Harry, tramutando le labbra in una strana smorfia, delusa.
Si perché ci aveva creduto.
Aveva creduto che li sarebbe stata di nuovo sua.
Si ricordò improvvisamente, di una sera, in cui dopo aver consumato il loro amore, lei gli parlava di un tatuaggio.
Voleva tatuarsi qualcosa che li rappresentasse, e lui anche avrebbe dovuto tatuarselo.
Era un pensiero sciocco, disse lei, ma le sarebbe piaciuto.
 

Che ne pensi di un lucchetto, con una chiave? Sarebbe carino. – sorrise Angela,
 intrecciando le loro gambe sotto le coperte.
Un lucchetto ed una chiave? Quanta vodka hai bevuto? – chiese Harry, ridendo. 
- Perché ti prendi sempre gioco di me? –chiese lei con occhi dolci.
Stavo scherzando piccola, lo faremo presto, te lo prometto. – sorrise,
 strofinando il naso contro il suo, e stringendola forte al petto.



- Harry? Sei ancora tra noi?.- chieseAngela sventolandogli una mano davanti agli occhi.
In un secondo, quel ricordo attraversò anche la sua mente.
- Il tatuaggio. – sussurrarono all’unisono, guardandosi.
Ti sarebbe davvero piaciuto tatuarti un lucchetto? – chiese Harry, sorridendo.
Sbagliato, il lucchetto lo avresti avuto tu, ed io la chiave. – sorrise a sua volta lei.
- Solo io avrei dovuto avere la chiave del tuo cuore. – borbottò continuando, e ridendo.
Gli occhi lucidi non le mancavano.
I ragazzi li guardarono, e facendosi un cenno, decisero di sgombrare la cucina.
Cher, avanti andiamo a fare la nanna. – sorrise Frà, prendendo la figlia fra le braccia.
Vabbene mamma, notte zio Harry, notte zia Angy. – sorrise la bambina.
Angela si voltò appena.
La bambina aveva appena compiuto 5 anni, non quattro.
Notte piccola. – sorrisero entrambi, nuovamente.
E quel ‘ piccola’ pronunciato da quelle labbra, così perfette, così rosee, fece venir voglia ad Angela di assaggiarle.
Ancora una volta.
Scosse la testa.
Che ne dici di farlo adesso, il tatuaggio? – chiese Harry sfiorandole una mano.
Un gesto più deciso, e l’afferrò, intrecciando le loro dita.
- Non stiamo più insieme. – sbottò Angela, cercando di sciogliere le loro mani, incastrate, alla perfezione.
Harry strinse più forte la presa, attirandola a se.
- In segno di amicizia. – sorrise, mostrando quelle adorabili fossette.
Angela guardò il suo sorriso, i suoi occhi, le fossette.
Alzò lentamente la mano libera, fino a sfiorare con un dito quelle fossette.
Poi in un istante, certa che se ne sarebbe pentita, lo prese per mano, dirigendosi fuori casa.
- Conosci qualche tatuatore disponibile a quest’ora? – chiese mettendo un braccio, attorno alla vita del riccio.
Harry rise, abbracciandola a sua volta.
- Di là. – sorrise indicando la sinistra con un cenno del capo.
La gente li guardava, pensando come facessero a stare senza un giubbotto, nel mese di gennaio, a Londra.
Qualche coppia più anziana sorrideva loro, invidiosi dell’amore che sprizzavano.
Non ci voleva un genio per capirlo: Quei due, si amavano ancora.
 
 
**
 
Tutto bene? – chiese Harry premurosamente guardando Angela.
La ragazza si limitò ad annuire, poi voltandosi, e alzando i capelli, fece notare la piccola chiave tatuata.
Lì, dietro il suo collo, ricoperto da un leggero strato di pellicola.
Vado a pagare. – sussurrò il riccio, dopo averle fatto vedere il suo lucchetto, tatuato nello stesso punto.
- Ci ho già pensato io. – sorrise, guardandolo.
- Cosa? Non dovevi era un regalo. – borbottò il riccio.
In risposta, lei alzò le spallucce.
- Permettimi almeno di offrirti una cena. – sorrise allora Harry.
Angela annuì, sbadigliando.
Torniamo a casa? Sono stanca. – sbuffò.
Harry rise, prendendole una mano.
La maglia si alzò leggermente facendo notare il suo polso coperto dalle cicatrici, e da segni ancora rosi.
Harry, non farlo mai più . –sussurrò impietrendosi.
Il riccio annuì.
- Ma tu.. Non lasciarmi, non lasciarmi più . – disse rattristendoti.
- Tranquillo, stavolta, rimango. – sorrise a sua volta, stringendo forte, la mano di Harry.
 
Spazio autrice.
Che capitolo lungo. :O
Okkei questi sono i tatuaggi, ma contate che sono mooolto più piccoli.: Image and video hosting by TinyPic
 
Non sono cuccioli? La coppia resuscita. MUAHUAHAUAHUA.
Anyway, mi sento ispiratissima.
Avrei scritto per sempre.
Ieri ho comprato i tre libri di ‘Cinquanta sfumature’ ed ho appena iniziato a leggere il primo.
Qualcuna di voi lo ha letto?
Che ne pensate??
- Hachi. xx

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Capitolo 19
*** Capitolo 19. ***


Le 2.03, notte fonda.
O mattina presto.
Come voi volete definirla.
Angela si ritrova in camera sua, a dormire, in quella piccola stanza di Londra.
E sogna, sogna occhi verdi, e due tatuaggi.
Nella stanza di fronte, singhiozzi silenziosi.
Harry ha avuto un incubo.
L’incidente di Angela, lo perseguita.
Lei stava per morire.
Si alzò lentamente dal letto, in cui si trovava, e si diresse lentamente nel corridoio.
Sfiorò il legno bianco, della porta.
L’unica porta, colorata di bianco.
Quella di Angela.
 

- Posso sapere che cavolo stai combinando? – chiese Harry, dalla porta della sua camera.
Dietro di lui spunta un Louis sorridente.
- Sto pitturando la porta.– rispose lentamente lei, disegnando, sul bianco, il suo nome.
Non per intero, più che altro un disegno floreale , con la sua iniziale e quella di Harry al centro.
- Sei davvero dolce quando vuoi, ma la pittura puzza, e ci vorrà tempo per asciugarsi. – borbottò Harry, per poi continuare.
- Dove avresti intenzione di dormire? – chiese fissandola.
- Beh, il tuo letto è a una piazza e mezza, e ci dormi da solo. – sussurra lei.
- No, tu non dormi con me, ieri non mi hai dato il bacino della buonanotte. – sbotta lui, finto offeso.
- Okkei, dormo con Liam. – borbottò continuando a disegnare quelle due lettere, belle grandi, di verde acqua.
- Ehy, ma io volevo un bacino, uffà. – sbotta Harry, facendole capire che scherzava.
Angela si volta ridendo, e lo bacia.
Sporcandogli poi il naso con un po’ di pittura.
- Se ti prendo! – urla Harry inseguendola.
Louis li guarda, sembrano due bambini.
Ma chi sono io per giudicarli? ‘ chiede fra se, decidendo di chiamare la sua ragazza.
In fondo, erano solo innamorati.

 
Riaprendo gli occhi, Harry ritorna alla realtà.
Guarda la porta, appoggiandoci sopra la fronte.
Sfiora con un dito, quelle iniziali, incise, ma sbiadite.
La porta si apre di scatto: Angela sta per urlare, ma Harry le posa una mano sulle labbra.
Lei sbarra gli occhi, mentre lui le fa il segno di stare in silenzio.
Ha sentito Louis all’interno della camera, infatti poco dopo, la porta si apre.
Harry si getta in avanti, sostituendo la sua mano, con le sue labbra.
E bacia la ragazza, che ancora addormentata, abbassa la guardia, e gli da libero accesso alla sua bocca.
Harry si china leggermente e la prende in braccio.
Sente la porta strusciare molto più silenziosamente.
Louis deve averla richiusa dopo aver notato che Harry stesse bene.
Perché il riccio ne era sicuro.
Il più grande, aveva sentito i suoi singhiozzi.
Si stacca leggermente dalle labbra di Angela, che ci mette un po’ per realizzare.
Con uno scatto, quasi spaventato scende dalle sua braccia.
E’ sconvolta.
Lentamente abbassa lo sguardo, facendo sì, che i suoi capelli lisci le coprissero il volto.
Un leggero sussulto: sta piangendo.
Harry si allarma subito, ma prima che possa aprire bocca, Angela lo precede.
- Perché? – chiede, tirando su con il naso.
- Perché ogni volta che credo di averti dimenticato arrivi tu, e mi spiazzi? Perché mi lasci sempre in confusione?
Perché non capisci che sto cercando di lasciarti andare?
Perché non ‘mi’ lasci andare?! – chiede singhiozzando.
Poi alza lo sguardo facendo vedere il suo volto, graffiato dalle lacrime.
Harry china il capo, non riesce a sostenere quello sguardo.
- Mi dispiace, volevo c…compagnia. – sussurra lui, ha paura.
- Compagnia Harry? O volevi solo scopare, darmi, fastidio e…- non conclude la frase, uno schiaffo sonoro, le trafigge il viso.
- Smettila di trattarmi come se volessi solo il tuo corpo, DANNAZIONE! – urla lui.
- IO TI AMO ANGELA, PERCHE NON LO CAPISCI?
 MI FA MALE SAPERE CHE TU AMI CONOR, PIU DI QUANTO AMI ME. – sussurra piangendo anche lui a sua volta, ma per rabbia.
Lei non risponde, si sfiora la guancia, che brucia.
Di nuovo.
L’ennesimo schiaffo.
Si morde violentemente un labbro, rompendoselo,  sentendo il sapore del sangue.
- Fuori di qui. – sussurra quasi impercettibilmente.
Harry aggrotta le sopracciglia.
- Come? – chiede confuso.
- Fuori. Di. Qui. – scandisce meglio lei le parole.
- Cos.. No aspetta, io…- cerca di parlare ma viene bloccato.
- HO DETTO FUORI DI QUI! TE LO DEVO DIRE IN NAPOLETANO? IN ITALIANO? – urla lei, cercando di spingerlo.
- Io.. Scus….- Harry sta per uscire, dato che Angela lo spinge, poi si blocca.
- No, io non me ne vado. – sussurra.
E Angela sta per mettergli le mani addosso.
Prima che possa riuscirci, lui le blocca le mani sopra la testa.
Guardandola con quegli occhi, che non sembravano nemmeno i suoi.
Occhi che ti facevano capire un'unica cosa.
Non hai più scampo.


Spazio autrice.
Solitamente arriviamo sempre alle 10 recensioni s enon di più
Come mai ne ho raggiunte 9 in cosi tanto tempo? 
La storia non vi piace più?
Dite qualsiasi cosa, cerchèrò di migliorare.

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Capitolo 20
*** Capitolo 20. ***


Harry la guarda, poi guarda le mani che mantiene salde fra la sua.
Apre la presa ricevendo pugni sul petto, finchè lei non si lascia andare, e piange fra le sue braccia.
- Scusa non volevo. – sussurra accarezzandole il capo.
- E’ colpa mia, sono sempre troppo… impertinente.- sussurra lei, stringendosi forte al suo petto.
- Non hai colpe, non avrei dovuto picchiarti. – sussurra lui.
- Era uno schiaffo, non mi hai picchiata. – borbotta lei, tirandolo sotto le coperte.
- Se lo dici tu. – sbotta lui, sedendosi affianco a lei.
Harry si appoggia alla testiera del letto, osservando quella stanza.
Angela ha tolto tutti i poster, tempo fa.
Si nota dalle chiazze più bianche, e quelle più gialle, e consumate.
- Domani devo andare a scegliere un po’ di pittura, puoi venire con me? – chiede lei, mordendosi il labbro inferiore.
- Che devi fare? – chiede fissandola.
Le sue labbra carnose…mhh.
Avrebbe voglia di morderle.
- Ripitturare la stanza e.. la porta. – sussurra, ed Harry perde un battito.
Vuole eliminare le loro iniziali ne è sicuro.
Abbassa lo sguardo, mentre un velo di tristezza gli colora il volto.
- Che hai? Ho detto qualcosa di male? – chiede Angela, mentre con due dita gli rialza il viso.
- No tranquilla. – rispose abbozzando un sorriso.
- Non ho intenzione di eliminare le nostre iniziali, ora dormiamo, prima che ti salti addosso. – borbotta lei.
Harry si gira di scatto, mentre la vede arrossire.
Ha parlato senza pensare, un tipico suo comportamento.
Scoppia a ridere, per poi baciarla, e mordicchiarle il labbro inferiore.
La fa distendere lentamente, mentre si sposta su di lei.
Angela mette una mano fra i suoi ricci, tirandoglieli leggermente, per farlo staccare.
- Basta così, non voglio che vada a finire come tutte le altre volte. – sussurra.
Lui annuisce, poi si mette sotto le coperte, abbracciandola da dietro.
- Harry…- sussurra nuovamente.
- Dimmi pure,piccola.- risponde dolcemente lui mentre le scosta una ciocca dal viso.
- Non alzare più le mani su di me, mi terrorizzi. – sussurra ancora, cercando di farsi il più piccola possibile.
- Non lo farò, se tu non mi lascerai. – sussurra lui, racchiudendo quella promessa con un bacio.
 
**
 
- Buongiorno, era ora che ti svegliassi! – quasi urlò Angela, ad Harry che dormiva beato nel letto.
Il riccio si stiracchiò, per poi mettersi seduto.
- Ti ho preparato la colazione, ti aspetto di sotto. – continuò poi la ragazza, lasciandogli un bacio sulle labbra.
- Angy, sei stupenda. – sorride, alzandosi.
- Grazie Haz. – risponde lei, ricambiando il sorriso, e uscendo.
- Aspetta! – urla Harry facendola rientrare.
- Che farai con Conor.? – le chiede, prima che lei gli domandasse qualsiasi cosa.
- Io… Harry non posso lasciarlo. – sussurra.
- Perché? – borbotta il riccio avvicinandosi a lei.
- Gli devo molto, non posso lasciarlo così, ci tengo a lui, molto più di quanto tenga a te.- sussurra abbassando il capo.
Harry stringe i denti puntandole un dito contro.
- Sei una troia.- dice a denti stretti, guardandola con occhi infuocati.
Nel vero senso della parola.
Angela abbassa il capo.
Se lo aspettava.
- Sono una troia, hai ragione.
 Ma ricorda che una volta mi chiamavi amore, che avresti dato la ‘vita’ per me, o almeno così dicevi.- sussurrò, per poi continuare.
 – Se ti può far star meglio, dammi della troia quante volte vuoi, non m’importa. -
- Bene sei una troia, una zoccola, una puttana, mi fai schifo. – urla lui.
Angela indietreggia pronta per uscire.
- Complimenti a te e Taylor, speravo me lo dicessi tu, ma invece l’ho scoperto da sola, stamattina.
Sarò una troia, una zoccola, ma tu rimani un puttaniere senza cuore, Harry. – sbotta lei.
- Non stiamo insieme. – sussurra Harry.
Avevano pubblicato una foto in cui si baciavano, ma non stavano insieme.
Era un bacio innocente.
- Oh certo, ed io ci credo, guarda lasciamo stare, fa finta che non sia accaduto niente stanotte, e non parlarmi più. –
Poi lei esce, lasciandolo lì, da solo.
Harry si risiede sul letto, certo che lei non avrà più bisogno di lui, per uscire.
Si mette le mani fra i ricci.
Avrebbe dovuto tacere, e non rendere le cose complicate di nuovo.
Rimane fermo in quella posizione, per minuti.
O forse secondi, non saprebbe dirlo.
- Se vuoi puoi ancora venire. – sussurra Angela, sul ciglio della porta.
Harry alza lo sguardo, da quanto era lì?
E perché lui stava piangendo?
Possibile che non si fosse accorto delle lacrime?
Si asciuga il viso rapidamente , alzandosi e vestendosi.
Lei rimane lì a guardarlo, mentre va dentro e fuori dal bagno, per lavarsi e vestirsi.
Afferra l’i-phone e si avvicina alla porta.
- Pronto? – chiede lei sorridendo, lui annuisce.
Angela si sposta facendolo passare, poi lo ferma per un braccio.
- Mi dispiace, avrei dovuto dirtelo. – sussurra Harry, voltandosi, piangendo nuovamente.
Angela deglutisce per poi circondargli il collo con le braccia.
E lo stringe forte, a se.
- Anche a me dispiace Harry, mi dispiace di averti trattato così, per tutto questo tempo.
Ho ignorato le tue chiamate i tuoi messaggi.
E sei ancora qui a chiedermi di tornare con te.
Ma credimi, vorrei poterlo fare, però… non posso.
Non posso lasciare Conor. – sussurra lei Mordendosi il labbro inferiore.
- Se vuoi, puoi. – dice lui, staccandosi dall’abbraccio, e asciugandosi il viso.
- No… Non posso. – sussurra di nuovo lei.
Gli occhi le si riempiono di lacrime.
- Perché? – chiede Harry, cercando di capire.
- Perché aspetto un bambino Harry… Suo figlio. – sussurra cercando poi una via di fuga.
Harry rimane in piedi, immobile.
E’ incinta? ‘

 
Spazio autrice.
Prima di tutto, vorrei scusarmi per non aver aggiornato prima.
E’ caduta la strada dove abito io, si è rotto il tubo dell’acqua e del gas, e sono stata da mia nonna.
Ieri sono tornata, e non avevo ispirazione.
Ma ora sono qui, di nuovo a rompervi le balle.
#Non ve ne fotte.
Credo che aggiornerò alle 15 recensione, o anche prima.
Voglio dedicare il capitolo e fare gli auguri a
Needsheridols, nonché una delle mie migliori amiche.
Ieri era il suo complyy.
14 anni inguaiati. (rovinati) çç
Ahah, ti voglio bene babe.
Sciao a tutte. xx

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Capitolo 21
*** Capitolo 21. ***


- Abortisci, ti prego. – urla Harry, riprendendosi dal suo stato di trance, e scendendo di corsa le scale.
- Cosa?- Angela strabuzza gli occhi.
Abortire?
Le stava davvero chiedendo questo?
- No, assolutamente no. – risponde lei, con voce tremante.
- Ti prego , voglio stare con te, non voglio perderti di nuovo. – sussurra lui che ormai l’ha raggiunta.
- Harry se fosse tuo figlio, non mi faresti abortire. Non chiedermi questo, è già difficile così. – sussurra lei a sua volta.
- Perché ci sei andata a letto, perché? – sussurra flebilmente il riccio.
- Io… -
Gli occhi le si annebbiano di lacrime.
Poco dopo esse stanno già solcando le sue guancie, perfettamente truccate.
Si gira di spalle per non far notare al riccio, che sta piangendo.
Si rende conto di essere stata stupida.
Non doveva andare a letto con Conor.
Lei non lo amava.
Lui, invece, si.
Ed Harry anche.
‘Dio, che casino!’ pensò fra se.
- Cercavo di dimenticarti. – sussurra con voce bassa.
Harry sobbalza sentendola dire quella frase.
Ci è andata a letto per dimenticarmi? ‘ pensò confuso.
- Che colore vuoi prendere, per pitturare la stanza? – chiede cambiando discorso.
Angela si asciuga le lacrime, e si volta.
- Pensavo un azzurro tenue. E gli arredamenti blu, e in legno. – sorride appena.
- Bene, rifatti il trucco, mio piccolo panda, poi usciamo. – dice Harry lasciandole un bacio sulla guancia.
Incinta’.
 
**
- No, Haz, quello non và lì. – borbotta Angela.
E’ già la terza volta che Harry mette quel tavolino al centro della stanza.
- Uffa ma è carino. – borbotta il riccio.
- A me non piace. -  
- Solo perché è rosa. – sbuffa lui.
- Esatto. –
Harry la guarda, poi scuote la testa e ride.
‘Driiin’
-Va ad aprire tu, finisco io qui. – sorride togliendogli quel tavolino dalle mani, ed uscendo fuori.
Harry sorride stampandole un bacio, e scendendo al piano inferiore.
‘Driiin Driiin’.
- Un momento! - urla nuovamente Harry, dopo il terzo trillo del campanello.
Chi era?
Perché tanta impazienza?
Il campanello cessa il suo fastidioso trillio, non appena lui apre la porta.
Oh, cazzo.’ È tutto quello che riesce a pensare, sbiancando.
- C…ciao Conor.- dice balbettando e cercando di abbozzare un sorriso.
- Ciao Harry! – dice con voce squillante il ragazzo, salutandolo calorosamente con un abbraccio.
- Angela mi ha detto che era a Londra, è in casa? – chiese sorridendogli.
- E’ di sopra. – sussurra Harry.
Il ragazzo appena entrato in casa, si dirige a passo svelto, e sorridente come un 15enne alla prima cotta, verso il piano superiore.
Harry, alle sue spalle, lo fissa.
Lui poteva avere ciò che si era lasciato scappare.
Lui senza saperlo, aveva il suo mondo, fra le braccia.
Lei è mia, vattene, sparisci. ‘ pensa, mentre le lacrime gli raggiungono gli occhi.
Era una battaglia in cui non poteva sopravvivere.
Lei era incinta, si sarebbe sposata, con …. Lui.
Sospira pesantemente, dirigendosi al piano di sopra.
Si ferma davanti alla porta della camera, sentendoli parlare.
Sa che non dovrebbe, ma si abbassa ed origlia.
- Mi sei mancata sai? – sussurra Conor ridendo, ed abbracciandola.
- Anche tu, non mi aspettavo che venissi… - sussurra a sua volta Angela.
Ed Harry sa che lei ha abbassato il capo, mentre si morde un labbro.
- Hai detto del bambino ad Harry… vero? – chiede il ragazzo alzando leggermente la voce.
- Stamattina. – risponde secca.
- Angela. – la richiama Conor con voce dolce.
- Sai che se non vuoi stare con me, se vuoi stare con lui, puoi farlo.
Io ti amo, ma non voglio obbligarti a stare con me, per un bambino.
Puoi crescerlo con lui, ed essere felice.
Puoi lasciarmi anche adesso.
Andrò avanti, voglio che tu sia felice, Con o senza me. – continua poi.
Harry dall’altro lato sorride.
Le bastava dire ‘non ti amo’ e sarebbe tornata ad essere sua.
Ti prego diglielo che non l’ami. ‘ pensa mordendosi a sua volta un labbro.
- No, io voglio stare con te. E’ tuo figlio, non suo. Non ti lascerò. – quasi urla Angela dopo qualche secondo di silenzio.
- Ma… tu ami lui. – sussurra Conor, un po’ impaurito.
Non voleva perderla, non di certo.
Ma lei non lo amava, non poteva costringerla a stare con lui.
Poi effettivamente constatò che lui non l’aveva mai obbligata a far nulla.
- Facciamo una cosa, se proprio vuoi rimanere con me, puoi farlo.
Ma voglio vederti assieme ad Harry, anche se non in pubblico.
Non posso distruggere il vostro amore. – continua, sfiorandole una guancia.
Harry si alza di scatto, entrando in camera.
Gli occhi dei due ragazzi si puntano su di lui
- Basta smettetela. Io… io non voglio stare con lei,… è solo una troia. – sbotta piangendo, per poi dirigersi in camera sua.
- No, cavolo no. – urla quasi Angela.
Guarda Conor con aria di scuse correndo poi, in camera di Harry.
- Che vuoi? Esci. – sussurra il riccio appena la vede.
- No. – sbotta Angela.
Un attimo, poi la mano di Harry si alza, in traiettoria verso il suo viso.
Angela chiude gli occhi tremando.
Pronta per ricevere l’ennesimo schiaffo.

 
 
SONO ANCORA VIVA!
Perché sono mancata così tanto tempo? Hanno tolto la linea a tutto il quartiere.
Ho solo il pc fisso, il portatile e la chiavetta c’è l’ha mio fratello.
E da povera sfigata non potevo postare. =(
Mi dispiace tanto.
Il capitolo è di passaggio. C:
Se avete qualche ONE SHOT da farmi leggere passo volentieri.
Vorrei fare un piccolo ‘avviso’.
Ci sono tantissime persone che seguono la storia, 200 e più visualizzazioni all’ultimo capitolo.
Perché non recensite? E' deprimente. =(
Anyway, aggiorno presto.
Hachi.xx

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Capitolo 22
*** Capitolo 22. ***


POV HARRY ( Da quanto tempo non ne scrivevo uno C: )
 
 
La mano mi si blocca a mezz’aria.
Ha gli occhi chiusi, sta tremando, ha paura , paura di me.
Mi faccio schifo.
Abbasso lentamente la meno, fino a sfiorarle la guancia.
Sobbalza violentemente, poi apre gli occhi.
-Scusa. – mi guarda.
Perché mi chiede scusa?
Sono io il coglione che stava per picchiarla.
Lei non ha fatto nulla di male.
Ti amo. – sussurro impercettibilmente.
Non credo mi abbia sentito.
Ti amo anche io Haz, ma è difficile, fottutamente difficile. – mi risponde.
Beh avevo sbagliato, mi ha sentito, Eccome!
Di nascosto, facciamo come ha detto Conor. Ti ha lasciato libera da un pezzo, perché non stai con me? – chiedo.
La vedo portarsi le mani alla bocca.
Inizia a torturarsi il labbro inferiore con le unghie.
Perché… Non posso tornare con te. Le tue fan mi odiano, ci sono passata già una volta, mi è bastato. – sussurra.
- E’ di questo che si tratta? Hai paura di loro? – Sono davvero…sconvolto.
- Non ho paura, è solo che sono passati 3 anni, e mi odiano. 
Odiano anche Taylor.
Harry tu sei famoso, lo sono anche io.
E’ un problema.
E’ meglio che io resti con lui, le sue fan mi hanno accettata. – sussurra, nuovamente, cercando una via di fuga.
- Vaffanculo. – urlo quasi.
Non voglio mandarla a quel paese.
Non voglio perderla.
Non voglio vederla con lui.
Sono morto ripetutamente per questi tre anni.
Louis mi ha visto distruggermi con quella lametta per più di 4 anni.
E lei continua a farmi questo.
Ora capisco tutto.
La vera stronza è lei, Conor non ha colpe.
Poi dicono che sono io quello difficile.
Il puttaniere.
Tutte stronzate.
- Sai che c’è? Resta con lui, facci sesso, fatti una famiglia.
Sei tanto contenta di buttare la tua vita a cambiare pannolini sporchi di merda,
 con al fianco, un uomo che non ami? 
Bene sono cazzi tuoi,
Non avvicinarti più a me. –
Mi asciugo rapidamente le lacrime.
Non ne posso più.
Combatto battaglie ogni giorno, ed ora sonostanco.
Alzo lo sguardo, la vedo fissarsi i polsi.
L’unica cosa che riesco a pensare è ‘cazzo’.
Conosco quello sguardo.
Le afferro il polso che si sta fissando, e la stringo a me.
Io ti amo Angela, non voglio perderti ti prego. – è l’unica cosa che riesco a dire.
Alza lo sguardo e…mi bacia.
‘Dio, le sue labbra’.
Non credo mi abbia mai baciato di sua iniziativa.
E’ una cosa così…Dio santo.
Non posso spiegarlo, non ci riuscirei.
Si stacca.
Che cosa… significa? – sussurro appena.
Significa che voglio provarci, io non amo Conor. – mi sussurra a sua volta, abbassando lo sguardo.
Sorrido, finalmente sorrido di nuovo.
Le afferro il viso e la bacio.
Emh emh. – ci voltiamo entrambi di scatto.
Conor.
E intanto so già cosa sta pensando Angela, lo intuisco dalla sua espressione.
E’ pallida.
 
POV ANGY.
‘ Cazzo. ‘
E’ l’unica cosa a cui riesco a pensare.
Conor ha lo sguardo fisso nel mio.
Avete deciso di provarci?- chiede sorridendomi.
Non guarda Harry, solo me.
‘ Cazzo. ’
- Si. – sussurro solamente.
Lo vedo venire velocemente verso di me.
E.. mi abbraccia.
Sono felice per te, vi amate, e non preoccuparti per il bambino. Le manyacs accetteranno tutto, ne sono certo. 
Non dobbiamo dire ancora niente, sta tranquilla e vivi con lui. 
Non preoccuparti per me.
Ora torno a casa. – mi sussurra, in modo che solo io possa sentirlo.
Mi lascia un bacio a stampo, e poi se ne va.
Harry si è irrigidito.
‘ Sempre il solito gelosone. ‘ 
Sorrido appena.
Perché sorridi signorina una fossetta? – mi chiede Harry mettendo l’indice nella mia fossetta.
L’unica che ho, e che spunta sul lato sinistro, appena accennata.
Perché sono fottutamente innamorata del signorino due fossette. – sorrido.
Ci baciamo spostandoci lentamente verso il letto.
E’ sera, e uno notte d’amore con lui, non me la toglie nessuno.
Abbiamo del tempo da recuperare.
 
POV FRA
Zayn vieni qui! – dico ridacchiando.
- E dai ci vuole una foto! – borbotta lui.
- No lasciali stare! – sbotto ridendo.
Ma sono troppo teneri! – replica lui.
E va bene, solo una, poi ti aspetto in camera. Intanto metto Cher a letto. – borbotto a mia volta.
Va bene… e Frà? –
Mi volto di scatto prendendo la bambina per mano.
- Ti amo. – sorrido.
Anche io Zayn. –
 
**
 
Mamma ma Zio Harry e zia Angela stanno insieme? – mi chiede mia figlia.
Una curiosona ficcanaso.
Oh, non lo so, perché me lo chiedi.?- sussurro accarezzandole il capo, e sistemandole meglio le coperte.
Perché sono bellissimi insieme. – le sorrido.
Pensa a dormire, queste sono cose da grandi. – mi sorride, e si mette a dormire.
- Sei proprio una brava mamma. – sobbalzo sentendo Zayn parlare.
E’ sul ciglio della porta e mi fissa.
Guarda questa foto, non sono stupendi? – mi chiede porgendomi l’iphone.
Harry ed Angela sono nel letto, e lei ha il naso appoggiato sul suo petto.
Dormono abbracciati ed entrambi sorridono.
- E’ stupenda. – gli sorrido, per poi dirigermi a letto con lui.

 
Spαzio αutrice.
T
αnti αuguri αl nostro PeterPαn. 

Allorα, che ne pensαte del cαpitolo?
E dell
α Swift? A me piαce dα morire, e poi l'importαnte è che Hαrry siα  felice. 
Ho αggiornato più presto del previsto, e pubblicherò il prossimo cαpitolo solo α 15 recensioni.
Buon Nαtαle α tutte.
Hαchi. xx

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Capitolo 23
*** Capitolo 23. ***


Era notte fonda, le 3.00, per precisione.
Angela ed Harry sono a letto, nella loro casa, condivisa col resto dei ragazzi.
Conor non aveva detto niente alle fan, non ne aveva avuto tempo.
Ed Angela aveva preferito così.
Non avrebbero detto nulla, fino ad un mese prima del parto.
La ragazza, abbracciata ad Harry, si sveglia di soprassalto, sentendo un gran dolore nel basso ventre.
Poi del liquido scorrerle fra le gambe.
‘ Che mi si siano rotte le acque?! ‘ pensò sbiancando.
Si alzò lentamente, notando del langue sul materasso.
-Harry, svegliati, dobbiamo andare in ospedale. – quasi grida, allarmata.
 
**
 
- Harry, fammi capire, e smettila di urlare…Siete in ospedale? – chiede Conor, sdraiato nel letto, passandosi una mano sul viso.
- Si, abbiamo trovato del sangue sul materasso, Angy ora è dentro con i medici. -  sussurra il ragazzo dall’altro capo del telefono.
Si sta torturando i ricci con le mani.
Conor sbianca.
Sangue.
- Arrivo. – dice appena per poi balzare fuori dal letto.

*Poco dopo*
- Quindi Signor Styles, le faccia prendere queste, queste, ah e non dimentichi queste pasticche.
Mi dispiace tanto per la signorina, ci vorrà tempo perché si riprenda
. – sussurra il medico, dandogli le ricette.
Conor, dietro il ragazzo, deglutisce rumorosamente, mentre abbraccia Angela.
-Angy, so che non è il momento più adatto, ma credo che dovremmo parlare. – sussurra continuando ad abbracciarla.
-Intendi di noi vero? – chiede lei staccandosi appena da lui.
- Si. – sussurra Conor flebilmente.
Non vorrebbe lasciarla andare, ma deve.
- Ora che… hai perso.. il bambino… non credo che hai un motivo per restare con me.
Fra una settimana, se vuoi, diamo l’annuncio al The Sun.
– sussurra, cercando di non essere troppo duro.
- Va bene. – sussurra la ragazza, dandogli un bacio su la guancia, e dirigendosi da Harry.
 
 
Una settimana dopo, su tutti i giornali, girava quell’articolo.
‘ La rottura fra i due cantanti: Conor Maynard, ed Angela Guarrino.'
Nessuno sapeva del bambino, ma solo che Conor, aveva trovato una ragazza italiana con cui stare, e che Angela era tornata con Harry, dopo la rottura con la Swift.
Ma ciò che tutti si chiedevano era: Chi è quella ragazza?
 

Spazio autrice.
Scusate se aggiorno ad ogni morte di papa, ma mi manca l’ispirazione.
Entro la settimana prossima, aggiornerò la FF su Liam, e inizierò una nuova che include Larry. =)
spero che la seguiate tanto come questa.
Il capitolo…beh…. Non ne parliamo eh.
Tanti auguri al nostro cuppycake. C:
Hachi. xx 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24. ***


Leggete lo spazio autrice sotto, plz. ^^


Qualche mese dopo, su ogni giornale, vagò una nuova notizia riguardante il gruppo One Direction.
L’imminente matrimonio tra Frà e Zayn.
Solo qualche settimana prima, c’era stata la notizia del fidanzamento ufficiale di Conor e Teresa.
L’amica italiana di Angela.
Certo che il mondo è piccolo.
- Angela che ne pensi di questo vestito, per le damigelle? – chiede Frà, mostrando Teresa con l’abito addosso.
Fucsia.
Angela la guarda sconvolta, poi nota lo sguardo di Teresa, alquanto schifato.
Demi,Danielle, ed Eleanor, al suo fianco, ridono.
- Assolutamente No. – Dicono le cinque ragazze all’unisono, compresa la bambina, che è fra le braccia di Angela.
- Cher, zitta. – borbotta Frà, mentre la figlia ride.
Poco dopo, Frà esce nuovamente, mostrando un abito blu, corto.
Tutte acconsentirono subito.
L’unica differenza che avrebbe distinto Angela, era una gonna un po’ più pomposa, e il colore.
Blu notte.
In fondo era solo la damigella d’onore.
Mancava meno di una settimana al matrimonio.
 
**
 
- Harry, questo smoking, per il damigello (?) d’onore è perfetto. – asserì Zayn, facendogli vedere uno smoking blu notte.
- Okkei, Zayn. Sai che non mi interessa. – borbotta il riccio.
Al matrimonio ci sarebbe stata anche Angela.
Damigella d’onore.
Sarebbero dovuti stare vicini, lei e lui.
Harry non faceva altro che pensare a questo.
Da quando lui aveva tradito Angela, lei l’aveva lasciato.
Per un mese aveva continuato a vivere in quella casa, fin quando non decise di andare ad abitare in una villa nell’isolato successivo.
Ricordava ancora quando aveva scoperto che l’aveva tradita.
Aveva preso tutti gli abiti di Harry, gettandoli fuori, nel corridoio.
Aveva eliminato i loro tatuaggi impressi anche sulla porte, oltre che sulle loro pelli.
E l’aveva eliminato dalla sua vita.
- Harry, andrà tutto bene, tranquillo. – sussurrò Zayn, capendo il suo stato d’animo.
Il ragazzo annuì, dicendo poi che sarebbe andato a casa.
Uscì fuori dalla porta, scontrandosi con la ragazza che poco prima chiamava Zayn.
Angela.
Appena 21enne, da una settimana.
Stupenda come al solito.
Con quel vestitino leggero, a fiori, e dei tacchi rossi, come i bracciali e gli orecchini che indossava.
I capelli castani, per metà, e rosso mogano, per l’altra, erano avvolti in uno chignon spettinato.
Gli occhi castani, si incatenano con i suoi, verdi.
- Ciao Haz. – saluta allegramente.
Anche se dentro sta morendo.
- Ciao Angy. – ricambia lui il saluto.
Poi la ragazza lo sopparsa,  andando nel camerino da Zayn.
Harry deglutisce, per poi uscire.
Il giorno del matrimonio, sarebbe stato un giorno davvero pesante.

 
Spazio autrice.
Il capitolo è ancor più corto del solito, ma questo perché è l’ultimo.
Nel prossimo ci sarà l’epilogo, per chi è interessato qualche alla Ff su Liam, è questa: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1340718&i=1
Vi lascio con l’abito delle damigelle, e quello della sposa. ^^

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Capitolo 25
*** Capitolo 25. ***


 

Il giorno del matrimonio.

 
Angela sentiva caldo, e continuava a sentirsi osservata.
Harry la fissava da quando avevano messo piede in chiesa.
Era una delle tipiche chiese di Napoli, scelta dalle due ragazze.
Piene di affreschi, e completamente antiche, raffinate.
Mentre il ristorante era tutto tranne che antico.
Due luoghi che si sarebbero dovuti scontrare.
Ma che decorati in quel modo, da Angela in persona, sarebbero stati perfetti.
I pensieri della ragazza vennero interrotti, dai due ‘Lo voglio’.
Sospirò alzando lo sguardo verso Harry.
La guardava.
Stava piangendo.
Un ricordo le affiorò fra i pensieri…

Angela ed Harry erano stesi sul divano, a guardare Titanic.
- Vogliamo sposarci, insieme a Fra e Zayn? – chiese improvvisamente il ragazzo.
Angela quasi si strozzò con il thè.
- Non lo so, magari, sarebbe una bella idea. – rispose tossicchiando, prima che il ragazzo riprendesse a baciarla.

Sentì immediatamente un groppo in gola, e distolse lo sguardo.
Si morse violentemente il labbro, pensando a quando seppe del suo tradimento.
Una foto, stampata su migliaia di giornali.
Gli aveva urlato contro di essere stanca, di lui, di loro.
Balle.
Se gliel’avesse richiesto, sarebbe corsa da lui, senza pensarci minimamente.
Il sangue caldo che assaporava in bocca, le fece lasciare la presa sul labbro, catapultandola nella realtà.
 
 
**
 
Tutti nel ristorante avevano già pranzato, tranne Angela che andava avanti e indietro cercando di far quadrare ogni cosa.
Accoglieva ogni ospite con un sorriso, e indicando il tavolo.
E spesso la fermavano per parlarle.
Neanche fosse stata la sposa in persona!
Decise di prendere qualche minuto di pausa, per andare a fumare una sigaretta.
Mentre camminava verso la terrazza all’altro lato del ristorante, vagò con lo sguardo sui vari ospiti.
Zayn e Frà al centro della sala, con Cher fra le braccia.
Niall e Demi, nel tavolo al fianco, che si sorridevano e tenevano la mano, chiacchierando con gli altri.
Liam, Danielle, Louis, ed Eleanor che chiacchieravano animatamente.
E poi.. Harry, che guardava i suoi amici parlare, ma senza proferir parola.
Distoglie lo sguardo in fretta, aprendo la vetrata del balcone, uscendo fuori e notando quante fan erano all’esterno.
Sorrise loro, salutandole con la mano.
Poi si accese una sigaretta.
- Gli manchi. – sussurrò una voce dietro di lei.
Capì all’istante che era Liam.
- Ne dubito. – rispose solamente.
- Ha ripreso a tagliarsi.– sussurrò ancora il ragazzo.
Angela si voltò di scattò lasciando cadere la sigaretta sul pavimento.
Guardò il ragazzo per trovare una conferma, nel suo sguardo.
Poi iniziò a camminare velocemente fino ad arrivare al tavolo, dove Harry si guardava intorno quasi spaesato.
La ragazza poggiò una mano sulla sua spalla, e tutti alzarono lo sguardo verso di lei, quasi spaesati.
- Vieni un attimo con me. – sussurrò al suo orecchio.
Il ragazzo si alzò, in fretta seguendola nei bagni.
Appena dentro lo spinse contro il muro sfilandogli la giacca da dosso.
Harry sorrise appena, maliziosamente.
Angela intanto prese a sbottonare la camicia, abbassandogliela lentamente, lungo le braccia.
Il riccio sbiancò, sussurrando un flebile ‘no’.
- No, un cazzo. Stà fermo. – ringhiò acida lei.
Harry sigillò gli occhi, sentendo la camicia, abbandonare le sue braccia, e Angela afferrargli i polsi.
Stavolta fu lei a sbiancare.
-Avevi detto che avresti smesso.-sussurrò appena.
- E tu mi avevi promesso che non te ne saresti andata. –ribattè lui.
- Ma mi hai tradita!- urlò lei.
- E mi dispiace.– sussurrò nuovamente lui.
- Come sempre. – borbottò ancora lei.
- Mi sei mancata. –sussurrò ancora lui.
Angela alzò lo sguardo, lui piangeva.
Lo abbracciò, istintivamente, sentendolo gemere dal dolore.
- S..Scusa, io.– iniziò venendo interrotta da un bacio del riccio.
 
**
 
Poco dopo entrambi uscirono come se non fosse successo nulla, senza neanche guardarsi in faccia.
- Allora… Com’è farlo nei bagni pubblici, ad un matrimonio?– chiese Louis ridendo malizioso.
Angela seduta al suo fianco, gli mollò uno scappellotto amichevole, ridendo.
Pensò al bacio del ragazzo, e allo schiaffo che gli aveva mollato pochi attimi dopo.
Posò lo sguardo su di lui, che sorrideva, falsamente.
Poi voltando lo sguardo e chiacchierando con Louis, prese la mano che Harry lasciava appoggiata sulla gamba.
Il riccio alzò lo sguardo, guardando la ragazza che leggermente si girò e gli sorrise, mentre lui la strinse forte.
 
**
 
-Allora ragazze, pronte per il lancio del bouquet? – urlò Frà ridendo.
Poi si voltò di spalle, lanciando il Bouquet.
Angela, che passava di lì, lo afferrò quasi senza volere.
Qualche istante dopo si accorse che era arrivato anche il momento del lancio del bouquet.
- Scusate, non volevo prenderlo io. – sussurrò arrossendo.
Si diceva, che chi afferrasse il Bouquet, sarebbe stato il prossimo a sposarsi.
Mentre tutte le fan iniziavano ad andarsene, dopo un applauso, e la sposa stava per salire in auto Harry tossicchiò attirando l’attenzione.  
Tutti si voltarono nella sua direzione, mentre il ragazzo si avvicinava ad Angela.
- So che non ha molto senso ora, ma ricordi i nostri progetti?
Sognavamo di sposarci con i nostri migliori amici, un matrimonio a quattro, a sei, a otto!.
Ho sbagliato, e molte fan hanno addossato a te la colpa, mentre io ti ho tradita.
E beh, mi dispiace.
So che probabilmente è un po’ tardi, ma… vuoi sposarmi? –chiese mostrando un anello, inginocchiato.
Aspettando una risposta da Angela, che tremava.
- Si…Si, si,si SI!- urlò saltando fra le sue braccia, baciandolo.
Mentre migliaia di Flash, partivano tutti insieme.
 
**
 
- E poi mamma? – chiese Joshua, tenendo forte la mano di sua sorella minore, Darcy.
- Poi siete nati voi.– sorrise Harry, abbracciando Angela.
Ormai i loro figli erano grandi, e la loro carriera era giunta al termine.
-Ora siete pronti per la grande foto di gruppo?, Sapete che ne facciamo una ogni Natale. – rise Angela.
- Vabbene, vabbene andiamo. – Borbottarono i due ragazzi.
- Angela? – chiese Harry.
- Si?– rispose la ragazza.
- Ti amo.– Si avvicinò il riccio.
- Anche io. – Poi per mano, si diressero in soggiorno con tutti glia altri ragazzi.

 

Fine.

 
Ultimo spazio autrice per questa storia. *piange*
 
Voglio ringraziare tutte quelle che mi hanno seguite dalla prima all’ultima!
E’ importante sapere che ci siete per un’autrice.
Vi ringrazio per tutto, anche per le critiche. J
La storia è giunta al termine, fatemi sapere cosa ne pensate, e scusate se sono stata assente, ma ero senza linea, idee,tempo.
Ci ho messo un mese per fare quest’epilogo. e.e
Ora sparisco, chi vuole nella mia pagina, c’è la storia su Liam.
Spero la seguiate.
Hachi. xx

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