It's in his DNA.

di closertoloueh
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Gun. ***
Capitolo 2: *** revenge. ***
Capitolo 3: *** stop. ***
Capitolo 4: *** criminal. ***
Capitolo 5: *** new york. ***
Capitolo 6: *** escape. ***
Capitolo 7: *** back to stratford. ***
Capitolo 8: *** miss him. ***
Capitolo 9: *** nightmare. ***
Capitolo 10: *** memories. ***
Capitolo 11: *** it isn't the end. ***
Capitolo 12: *** apologize. ***
Capitolo 13: *** isn't only sex. ***



Capitolo 1
*** Gun. ***


-Io e tuo padre abbiamo ufficialmente chiesto il divorzio.Lo sai come stanno le cose,Madison,no?Lavoriamo troppo,non proviamo più quello che c'era un tempo.-dice mia madre,quella donna cheon riesco a capire dove abbia trovato un minuto per parlarmi.

Mi prende le mani,stringendole,e portandole alla sua bocca ma io le ritraggo subito.-Sono cazzi vostri no?Infondo,papà era impegnato a scoparsi una sua collega e tu?Tu mamma?Te ne stavi sempre nello studio,a parlare al telefono.-mi alzo,spostando la sedia con rabbia.Percorro le scale,mi blocco.Il sesto gradino,quel ricordo,ancora,è ancora vivo in me.Il sangue,il corpo di Matt,quella figura che mi puntò la pistola alla tempia.Mi accascio sullo stesso gradino dove quella mattina del 6 dicembre 2011,hanno ucciso mio fratello maggiore Matt.

Voglio parlare,voglio chiedere aiuto,ma tutto in questo momento è proibito.Non riesco a parlare,la testa mi pulsa.-Madison,tesoro!-mia madre corre in soccorse,si accascia vicino a me,portando la mia testa sul suo petto,abbracciandomi.-Andrà tutto bene,tranquilla.-fa per dondolarmi,ma mi alzo di scatto e percorro finalmente tutte le scale.

Seconda stanza a sinistra,la sua camera.Appoggio la mano sulla maniglia di quella porta,di quella stanza che non si apre ormai da molto tempo,per la paura del dolore che potrebbe distruggerci subito.

Mi volto e entro nella mia stanza,le pareti color prugna che mi trasmettono tranquillità,il comodino affianco al mio letto,quello costruito da Matt,con sopra una sua foto.Prendo quel quadretto,lo stringo al mio petto e mi distendo.-Buonanotte Matt.-sussurro,prima di addormentarmi,pensando a quando veniva a darmi la buonanotte.

 

-Ci vediamo domani ragazzi-dico abbracciando ognuno della mia'banda'di amici.Mi avvio verso l'uscita di quel grande e triste edificio,chiamato da tutti'il carcere'.Il tempo non promette bene qui a Stratford.L'asfalto umido,le poche macchine che passano per quella via,l'erba verde,che sembra essere stata colorata,è bagnata.Mentre cmino,passo sopra un foglio,ma guardando bene quella è la mia faccia.Mi guardo in giro,curiosa,forse anche spaventata,mi sento osservata.-Ciao Madison.-dice una voce maschile alle mie spalle.

Mi volto e trovo davanti a me un ragazzo..ragazzo perfetto.Occhi color nocciola,capelli ben sistemati,vestito alla moda,alto.La sua mano si posa sulla mia guancia,fino ad arrivare al mio collo,sfiorando la collana che mi è stata regalata dai miei nonni al mio 14esimo compleanno.Gli blocco la mano,tremando.Le nostre mani hanno un contatto,mi da una scarica elettrica.

Sul suo volto si dipinge un sorriso malizioso,inquietante,pauroso.-Chissà come se la passerà tuo fratello tra i morti,non ci hai mai pensato?-si appoggia ad una delle tante macchine parcheggiate.

Ma che sta dicendo questo?E' pazzo.Faccio per andarmene,ma mi prende per un braccio e mi trascina fino ad una macchina,una range rover.Apre lo sportello e mi butta dentro,non preoccupandosi minimamente se mi sono fatta male o no.

-Lasciami andare,pazzo psicopatico!-do calci allo sportello quando mi giro verso di lui e mi ritrovo.per la seconda volta nella mia vita,una pistola puntata alla testa.-Se non chiudi quella cazzo di fogna,giuro che ti faccio saltare il cervello in aria e lo do in pasto ai maiali,stronza.-dice urlando.

Due,tre,quattro,cinque lacrime si fanno strada nel mio viso,lasciando le mie guancie rosse e umide.

 

Un'ora dopo..

-Svegliati!-dice qualcuno,scuotendomi le braccia.Mi sveglio,quel ragazzo a me sconosciuto mi prende per un braccio e mi trascina fuori dalla macchina,per poi portarmi dentro una casa un po' lussuosa,direi.-Sono qua!-dice,lasciandomi al centro del salone,mentre mi porge un bicchiere d'acqua.La prima cosa gentile che ha fatto in quest'ora,cazzo.Due ragazzi,uno biondo e uno moro,scendono al piano di sotto.-Justin,ce l'hai fatta.-dicono dandogli una pacca sulla spalla.

Indietreggio fino ad arrivare alla porta,aprendola ma appena mi giro quel ragazzo...Justin,mi afferra il polso e mi sbatte sul divano.-Ma che cazzo volete da me?Non sono come voi,quindi lasciatemi stare!-dico lamentandomi.Justin e gli altri due ragazzi si mettono davanti a me.-Sai che se non fai la brava,potrei ucciderti?-dice Justin,avanzando verso di me.Si inginocchia e si avvicina al mio volto.-Tu sei pazzo.-sbotto.Mi guarda e ride,contaggiando anche gli altri.-E' nel mio dna,piccola.-dice,prima di alzarsi e scomparire nella cucina.

Voglio tornare a casa mia,ora.

 

MA BUONSALVE BELESE!

È un po' insolita come storia,anche perchè stavo pensando di fare un Justin cattivo,incazzato. Saprei già anche come continuarla,non avrà sicuramente un lieto fine.AHAHAHAHAHAHHA,crudele sono. Lol

Fanculo,io non ho visto la livestream di giustino pavesino. Sapete,dormivo eh.

E' solo il primo capitolo,mi rifarò negli altri,prometto.

Fatemi un favore,lasciatemi una recensione,vi prego.*si inginocchia*

Ora a me il potere e mi dileguo.

Addio,Bea. (:

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Capitolo 2
*** revenge. ***


-Dove devo dormire?-dico guardandomi intorno.La stanza è abbastanza grande,una stanza con pareti da maschio,direi.Noto che chiude la porta a chiave,per poi voltarsi verso di me sfoderando uno sguardo alquanto malizioso,cattivo,inquietante.Si avvicina,indietreggio per la paura,fino a ritrovarmi la schiena contro la porta bianca fredda che conduce al bagno della sua stanza.Le sue mani calde si posano sul mio fianco,salendo sino al mio seno.Faccio per dargli uno schiaffo,ma la sua mano è più veloce,tanto da bloccarmi il braccio prendendomi per il polso,stringendolo.-Conosco perfettamente le mosse di una donna.-lo spingo via e vado verso la porta,cerco di aprirla,non ci riesco.-Apri questa maledetta porta!-continuo a forzarla,ho il respiro affannato,sto piangendo.

Mi prende da dietro,avvicinandomi a lui facendomi sentire e facendo combaciare ogni singola parte del suo corpo al mio.-Lasciami stare!-urlo,mi dimeno ma mi blocco appena vedo una lama davanti a al mio volto.-Devi solo fare la brava,piccola.-mi lascia dei baci umidi sul collo,piango.Quella lama si posa sul mio zigomo,e poco alla volta sento il liquidi rosso scuro scendere lungo il mio volto.

Mi oppongo dandogli un calcio,tanto da farlo accasciare a terra.Mi precipito verso il comodino,la chiave..dove cazzo è la chiave?

Mi sbatte all'improvviso sul letto,mettendosi a cavalcioni su di me,bloccandomi le braccia.La lama del coltellino si posa leggera e fredda sul mio braccio,salento sempre più su,verso il mio petto.Le sue mani si posano sul bottone dei miei jeans.-No ti prego,fermati!Non farlo!-urlo per farmi sentire da qualcuno,aspettando in un miracolo,ma nessuno mi sentirebbe se non quei due pazzi al piano inferiore.Le sue labbra si posano sul mio collo,ancora.Vedo che si sbottona i jeans,urlo,mi mette subito una mano sulla mia bocca.Si avvicina al mio orecchio,ho paura,è incazzato,lo noto dall'espressione che ha sulla faccia.-Un altro passo falso Madison,e ti faccio fuori.-si alza e sbatte la porta.

Voglio la mia famiglia.

 

Vedo Justin,Chaz e Ryan entrare nella stanza.Mi lanciano dei vestiti.-Muoviti,metti questa roba,andiamo in discoteca.-dice Justin,guardandomi dritto negli occhi.I suoi occhi,appena noto quanto siano belli,quanto lui sia affascinante,è come se avessi un arresto cardiaco in un semplice momento.-Io non vado da nessuna parte,se non a casa mia!Non voglio andare in discoteca!-mi copro con le coperte,ma Chaz mi prende per i capelli.-Non ci fotte un emerito cazzo se vuoi o non vuoi,ragazzina.Adesso alza quel cazzo di culo,entra in bagno e vestiti.-sbotta,urlando.

Mi alzo,e mi dirigo verso il bagno,sono vestiti troppo scollati,e nell'indssarli mi sento una puttana.Mi volto verso la porta,devo uscire,anche contro la mia volontà.

Appena esco,sento i tre che parlano..parlano della mia famiglia.Voglio ascoltare,anche se corro dei rischi.-Quel figlio di puttana ha ucciso mio padre,non posso continuare così.Ucciderò tutti,non lei però.Non posso.-si alza,comincia a fare avanti e indietro per il soggiorno.-Amico,devi farlo.Lascia perdere i sentimenti,quello che provi per lei.Per un momento dimentica di esserne innamorato.-Justin alza lo sguardo,appena mi vede sbarra gli occhi,attirando l'attenzione dei suoi due amici.Corre verso di me,io indietreggio e apro la porta della stanza ma riesce a prendermi e sbattermi contro il muro.

-Tu non hai sentito niente.-dice,stringendomi le braccia.-Ricordati:nessun passo falso Madison.-mi spinge verso le scale.Non è possibile,un criminale è innamorato di me.

 

Sono in discoteca,gente che beve,fuma,balla,si droga.Giro lo sguardo e vedo Justin al bancone che bacia con passione una perfetta sconosciuta,e Ryan e Chaz che si danno alla pazza gioia in pista.Sento una presa forte sul mio sedere,sobbalzo dallo spavento.Mi giro e un uomo abbastanza alto mi attira a se baciandomi.

Cerco di togliermelo di dosso,ma non ci riesco.-Amico-dice la voce di Justin alle mie spalle,riferendosi all'uomo.-vieni fuori.-.Si dirigono fuori,mentre Ryan e Chaz mi trascinano verso l'uscita.Vedo la figura di Justin venire verso di noi,sistemandosi la pistola nei pantaloni.-Torniamo a casa.-dice,rivolgendosi ai due ubriachi affianco a me.Passando vedo il corpo di quell'uomo che mi ha baciato,a terra,in una pozza di sangue.Mi viene da piangere,voglio scappare.Non so dove trovo il coraggio,ma blocco per un braccio Justin,facendolo girare verso di me.-Perchè lo fai?Tu non vuoi tutto questo.-lo guardo,in attesa di una risposta non brusca,per una volta.Si libera dalla mia presa.-Devo avere vendetta,e lo farò.Stanne certa.-sale in macchina,seguito dagli altri due.

Immagino che la polizia mi stia cercando,ma presumo che gli verrà molto difficile capire dove sono,e soprattutto con chi sono.

 

BEATRICE'S SPACE!

Ciao bellezze,ecco appena sfornato il secondo capitolo(?).

Avevo cominciato a scriverlo ieri,era perfetto,ma poi mi si è cancellato e ora,ovvero stmattina,l'ho riscritto.Volevo ringraziarvi immensamente per le quattro recensiioni,davvero.

E' una specie di supporto,e mi aiuta a scrivere.

Non siate tristi se il Justin che troveret qua non è dolce,beh ci saranno parti e momenti in cui farà il romantico,ma durerà poco.Non sarà un lieto fine,e forse è la prima storia che finisce male,a meno che non ci siano altre storie così a mia insaputa. LOL

Grazie ancora a chi ha messo la storia nei preferiti e nelle storie da seguire,davvero grazie mille.

Bene,ho detto troppo.Mi dileguo. :)

Alla prossima,Bea.

 

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Capitolo 3
*** stop. ***


Sento qualcuno piangere,e proviene dalla camera di Justin.Apro piano la porta,e trovo per terra una ragazza,senza vestiti.Spalanco gli occhi,mi precipito su di lei.-Ti senti bene?-prendo la prima maglietta che trovo e gliela porgo.Alza il viso,è piena di livido.-Che ti ha fatto?-dico,accarezzandole il viso.Ricomincia a piangere,senza sosta,si accascia su di me,tremante.Immagino quello che le abbia potuto fare,e non capisco dove trovi il fottuto coraggio di rovinare la vita alle persone,soprattutto se è vittima una ragazza che sicuramente ha trovato in strada,mentre stava solamente tornando serenamente a casa sua.Bastardo.

-Dove cazzo sei,puttana?-la porta sbatte,e mi ritrovo Justin davanti.-Che le stai facendo?-dice allontanandomi da lei,ma faccio resistenza.-Smettila!-urlo.

Dove ho trovato tutto questo coraggio,da dove viene?Mi tappo subito la bocca,appena lui si avvicina.-Come scusa?Hai idea di quello che mi stai dicendo?-mi tira su prendendomi per i capelli e mi porta in un'altra stanza.Forse so già quello che mi farà,ma ho paura.

 

-Che cosa ti avevo detto,eh?Cosa ti ho detto?-mi urla in faccia,per poi buttarmi sopra il letto.Cerco di scappare,ma si mette davanti a me.-Ti piace giocare col fuoco,eh?Se continui così per te è finita.-continua,mi da uno schiaffo così forte da lasciarmi il segno della sua mano sulla guancia,e fancedomi uscire del sangue dal labbro.-Puuuff!-imita con le mani.

Comincio a piangere,non riesco a fermarmi,ho paura,voglio urlare,voglio fare di tutto,voglio andare via.-E noi non vogliamo che succeda,vero Madison?-dice,dandomi un altro schiaffo.

-Basta,per favore!-mi dimeno,un pugno dritto nello stomaco.La sua mano si intrufola dentro la mia maglia.Cerco di allontanarlo,non ci riesco,ma ci tento.-Lasciami,ti scongiuro.-piango,non riesco ad oppormi,tremo,respiro affannata.

Si avvicina al mio orecchio,e mi lecca il lobo.-Per questa passa,ma alla prossima..no,non credo che ci sarà una prossima.Vero Madison?-dice ridendo,scendendo da sopra il mio corpo.

Mi siedo sul letto,e cerco di calmarmi.-Posso farti una domanda?-dico io,ancora piangendo.

Prende una pistola,e se la mette nei pantaloni.-Sei innamorato di me,vero?-dico cercando di avvicinarmi,ma lui si volta e mi guarda in modo cagnesco.-Ti ho percaso detto che potevi parlare?-continua,cambiandosi la maglietta.-E comunque,te l'ho già detto.Tu non hai sentito niente,tutto quello che hai sentito non è mai stato detto,dimenticatelo.-dice,per poi sparire dietro la porta della sua stanza.

 

Mi giro,e mi rigiro.Non riesco a chiudere occhio,riesco solo a pensare.Ad un certo punto,mi tornano in mente immagini di quando ero bambina,quando andavo a giocare al parco con mio fratello e un suo amico.Perchè queste immagini,perchè?Che cosa significano?

Mi vengono in mente le immagini di quella notte,non ci riesco.Un mal di testa atroce mi invade,cerco pian piano di calmarmi,sono stanca,di tutto.La porta della mia stanza si apre,alzo lo sguardo.E' Justin.Sbatte la porta e si spoglia,mettendosi direttamente il pigiama.

Mi alzo,e vado verso il bagno,per controllarmi le ferite.Vedo che è appoggiato allo stipite della porta,dallo specchio.-So cosa vuoi dirmi.-si passa una mano tra i capelli.-Ma tu mi ci porti a fare questo.-si volta e torna in stanza.

Non importa,se avere di nuovo la mia libertà,se vuol dire combattere per tornare dalla mia famiglia,correrò questo rischio.

 

 

IT'S MY TIME,BITCHES!

Salve,salvino,salvetto,salvuccio,salvaccio,salvatemi. Lol

Ecco a voi il terzo capitolo,scusate se è una vera merda,ma l'ho scritto di fretta perchè dopo avrei dovuto staccare internet,che paccatura.Scusate ancora se è piccolo,scritto male o altro,davvero. Mi sento terribilmente in colpa.

Ho già scritto il quarto capitolo,e il quinto è in fase di scrittura. Sisi,mi mando avanti,così non vi faccio aspettare.

Ah si,stavo pensando che la storia non avrà molti capitoli,arriverò forse ai quindici,venti,venticinque capitoli,non lo so. Dipende da quanta fantasia mi rimarrà in testa,yo!

Ora mi dileguo,grazie per le recensioni,grazie mille.

Addio,Bea. (:

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Capitolo 4
*** criminal. ***


Ryan e Chaz sono usciti,non dove siano andati,sicuramente staranno uccidendo qualche innocente che passeggiava.Mi chiedo davvero cosa ci trovino in questo tipo di cose,e non riesco a capire come la polizia non li abbia ancora catturati.Sento un rumore proveniente dalla cucia.Mi alzo,dev'essere solo Justin.Scendo piano le scale,e lo vedo di spalle,impegnato a scolarsi una bottiglia di acqua.Arrivo in cucina,apro il frigo,non c'è niente che possa prendere,così lo riciudo.-Ciao.-dico,rivolgendomi a Justin.Mi guarda,non dice niente.Voglio capire il perchè di questo comportamento,voglio capire cosa ci trova nell'uccidere la gente,quando potrebbe chiarire il tutto con le parole,non con la violenza.

E' la prima cosa che mi insegnarono i miei genitori da piccola,quando presi un mattarello e lo diedi in testa...a mio fratello.

-Justin,so che vuoi uccidermi,ma ti prego,almeno dimmi il perchè.-mi avvicino a lui,sedendomi sul tavolo davanti a me.-E' questo il punto.Io non voglio ucciderti.-sbotta,poggiando il bicchiere nel lavabo.-E anche se volessi non ci riuscirei,forse.Beh,dipende da quello che mi passa nella testa.-si gira verso di me,sospirando.-Io e tuo fratello eravamo grandi amici,sapevamo tutto l'uno dell'altro,ci facevamo scherzi a vicenda,eravamo come fratelli.-si siede sul tavolo,vicino a me.-E l'hai ucciso.-continuo io,cercando di trattenere le lacrime.-E lui ha fatto lo stesso con mio padre.-scende dal ripiano.-Se l'ho fatto è perchè volevo vendetta.-si appoggia al muro.-E non mi importa,ucciderò ognuno di voi.-continua,riponendo la pistola nel cassetto.

-Senti,non so come riesco a trovare qualcosa che mi attrae di un pazzo come te,quindi lasciami tornare dalla mia famiglia,ti daremo tutti i soldi che vuoi,ma ti prego,lasciami andare.-mi siedo sul divano,prendendo la mia testa fra le mani.-Vuoi davvero sapere cosa voglio?-dice togliendosi il giubbotto,sedendosi vicino a me.Mi alza la testa mettendo un dito sotto il mio mento.I nostri occhi si incontrano.-Te,solo te.-dice,facendo combaciare le nostre labbra.E' perfetto in ogni modo,non c'è altro da dire,e me l'ha già detto,è nel suo dna. -No!Tu sei un criminale.-mi stacco velocemente.-Non avvicinarti.-mi tocco le labbra e salgo subito le scale.Mi segue,entro subito in camera,faccio per chiudere ma lui riesce ad entrare.-Odio essere rifiutato.-mi guarda male.-Io non ti amo,prova a capirlo.Smettila di fare il duro,perchè non lo sei.-le ho dette davvero queste parole.Si avvicina e stavolta non indietreggio,non ho paura di lui,ora.

Sono a due centimetri dalle sue labbra,ci guardiamo un attimo negli occhi.-Tutte si inamorano di me facilmente,sarai tu quella con il cuore spezzato,Madison.-sorride sghembo.-E' una gara?-dico avvicinandomi ancora di più.Il suo sguardo seducente mi fa impazzire.-Anche..-dice appogiando le mani al muro.-Allora sta tranquillo..Non ne uscirai vincitore.-dico convinta.Lo spingo,e mi guarda male.

-Vado a sgranchirmi un po' le gambe.-dice,uscendo dalla stanza.Sono sconvolta,come cazzo ho fatto a tenergli testa?

 

Apro l'armadio di Justin,voglio farmi una doccia e ho bisogno di vestiti.Dentro l'armadio,si apre una specie di porta.Ma che sta succedendo?Decido di entrare.E' pieno di foto mie,il mio nome è da tutte le parti,su alcune foto c'è una ''X''disegnata sul mio volto.Sono spaventata,così tanto da non essermi accorta che una lacrima mi è appena scesa dagli occhi.-Che cosa stai facendo,puttana?-dice qualcuno dietro di me.E' Ryan.

Indietreggio,trovo un'altra porta,lapro e comincio a correre e vedo che lui mi insegue.E' una porta che riconduce al soggiorno.Ryan mi salta addosso,dandomi no schiaffo,un pugno dritto in faccia.-Devi farti i cazzi tuoi,capito?-mi urla.Riesco a togliermelo di dosso,così da potermi alzare.La pistola!Corro in cucina e apro il cassetto.Eccola.-Che cosa stai..-si blocca appena gli punto la pistola addosso.-Da quanto tempo mi segue?-ho il respiro affannato,paura di quell'arma che ho in mano.-Abbassa quella pistola,Madison.-dice avvicinandosi,io indietreggio.Qualcuno mi toglie la pistola dalle mani.-Stai giocando con il fuoco.-dice la voce calda di Justin.

Mi prende per un braccio e mi trascina in camera sua.-Cosa ti avevo detto,eh?-ricevo un pugno,cado sul letto.Si posiziona in fretta su di me.-Non ti farò fuori ora,ma stanne certa che ti toglierò una parte di te.-continua,togliendomi i pantaloni.

Non sento più il mio cuore.Non ho bisogno di domande e di risposte,lo so già.Mi tornano in mente le iimmagini dell'altra notte.Il parco,quel bambino,Justin.-La palla era finita nel lago e tu andasti subito a raccoglierla.-sbotto all'improvviso.-Mi volevi bene come se ne vuole ad una sorella.-si blocca,e mi guarda.-Volevi fare il nonno vigile,ricordi?-dissi io,ridendo.-Fermati Justin,non sei questo.Non fai parte di questo mondo.-me lo tolgo di sosso.Improvvisamente,sento un dolore allucinante alla testa,il rumore del vetro,vedo il buio,e non sento più niente.

 

Mi sento nuda.Mi guardo intorno,sono nella camera di Justin,i miei vestiti sono a terra,io sono umida.Ha abusato di me,fregandosene altamento.Piango,riesco solo a piangere in questo momento.Sento uno sparo,sobbalzo,mi avvicino alla finestra.E' lì,in giardino,che spara all'albero come per allenarsi con la mira.Sono ancora in questa casa,in attesa di un miracolo che forse non arriverà mai.

 

S S S S S SOOOOONO QUA,YO!

Mi sento un Dio a fare le scene di azione,AHAHAHAHAH. Quando Madison ha preso in mano mi sentivo in un film,tipo a-team(?)ok oddio sto a vaneggi. LOL

Scusatemi davvero se è venuto una merda,odio il fatto che Justin abbia violentato Madison,mi odio anche io in questo momento,ma fa parte del Justin cattivo,assassino,e ora molte belieber vorranno farmi a pezzi.

Tranquille,anche io odio scrivere di un Justin assassino,ma mi diverto,mi immedesimo in Madison. AHAHAHAHHAHAHA,NON SI PUO' ODDIO CREPO DECEDO MUOIO!(?)

Ah,si,GRAZIE A TUTTE PER LE RECENSIONI. E' LA PRIMA VOLTA CHE QUALCUNO MI RECENSISCE COSI' TANTO,E SONO PER LA PRIMA VOLTA FIERA DI UNA MIA STORIA,DATO CHE LE ALTRE FANNO CAGARE GLI STITICI CRONICI(?)

spero vi piaccia,e in caso di errori,lasciateli pisciare che so che sto capitolo non se lo cagherà,piscierà e farà il bidè nessuno.#truesadstory

Ora mi dileguo,ho scritto troppo,e non credo abbiate tanta voglia di leggere i miei vaneggi delle 17.10 in punto skst

Mi dileguo,alla prossima. (:

Bea.

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Capitolo 5
*** new york. ***


Non parlo con lui da ieri.Sono in salone,in silenzio,bevo una cioccolata calda.Vedo Justin scendere e entrare in cucina.La porta d'ingresso si spalanca,e mi ritrovo davanti un Ryan ed un Chaz che posano le mani sulle ginocchia,e respirano affannato.

-Justin,la polizia!-dicono,all'unisono.La polizia?-Ci stanno cercando.-dice Chaz,appoggiandosi sulla poltrona.Justin spalanca gli occhi,apre un cassetto e ne tira fuori un sacco di soldi.-Andate a prendere dei biglietti per New York,partiamo subito.Non possiamo stare un minuto di più qua.-urla.Mi alzo,e mi avvicino a lui.-Io non voglio partire,e non partirò.-dico fredda.Mi guarda,e ride.Non sono un pagliaccio,non ho niente da ridere,e se le mie battute gli fanno ridere,si tolga lo stesso quel fottuto sorrisino del cazzo dalla faccia.-Io,io,io,io,sempre io.Vai e preparati.-.

Io non mi muovo da qua,diamine!Sbuffa,mi prende di peso su una spalla.-Mi vuoi mettere giù porca puttana?!-sbraito,e mi accorgo di essere arrivata in camera.Mi butta sul letto,faccio per alzarmi ma le sue labbra si posano subito sulle mie,è un gioco.Metto le braccia intorno al suo collo liscio,ci distendiamo,baciandoci ininterrotamente,senza tregua,come se fosse una tortura tutto quest'attrazzione.Ci stacchiamo.-Cosa stiamo facendo?-si alza perplesso.-Mi hai baciato!-dico a mia volta,alzandomi pure io.-Ma ci sei stata!-mi dice,avvcinandosi.-No caro,dovresti essere maturo da capirle tu le cose..ah già,tu non sei maturo.-esco dalla stanza,incazzata.

 

Ho una paura terribile degli aerei,non ci sono mai salita,e se potesse precipitare?Io non voglio morire con un criminale vicino a me,cazzo.Justin mi tiene stretta per un braccio,come se avesse paura che scappi.-Siediti qua.-mi dice serio.Esito per un po',ma vedendo la sua faccia,è meglio se mi siedo.-Justin,non mi sento bene.Non sono mai salita su un aereo.-cerco di mantenere la calma,ma alla fine mi alzo.Cerco di passare,ma lui mi spinge e mi fa risedere.-Sta ferma dove sei,chiaro?Non rischiare,non ti conviene per niente.-mi sussurra all'orecchio.

La voce dell'hostess si fa largo in tutto l'aereo,sento che si muove.Faccio dei respiri profondi,ho la tachicardia.Non so che mi prende,stringo forte la mano di Justin,e lui fa lo stesso.Stiamo decollando.Apro gli occhi,e mi volto verso di Justin che ha chiuso gli occhi,forse in cerca di tranquillità o sonno.Anche io sto aspettando un sonno,ma un sonno che credo arriverà molto tardi.

 

New York è fantastica.

E' pieno di negozi fantastici,forse è l'unica cosa che mi rende felice in questo momento..di fuga,possibile?Vedo tutta la gente che si ferma davanti alle vetrine dal finestrino del taxi.Vicino a me c'è Justin,che usa il suo cellulare,e vicino a lui Chaz,Ryan invece è nel sedile davanti a me.

E' una cosa strana essere con tre ragazzi,si,tre ragazzi criminali.Sento la voce diJustin dire un'grazie'per poi vederlo lasciare la mancia al signore.Scendo dalla macchina,seguendo gli altri tre,e mi ritrovo davanti ad una casa..E' come se avessero già preparato tutto,come e fosse un piano,o forse l'avrebbero immaginato che qualcuno,prima o poi,dopo una settimana,avrebbe cominciato a chiedersi dove fossi sparita.

Entro in casa,è abbastanza grande e accogliente,ma l'umore non è dei migliori.Sono tutti stressati,impauriti,forse è la prima volta che li vedo così in ansia,dopo una settimana passata a torturarmi.-Sistemati in una stanza.-dice Justin,passandomi davanti tanto da sentire il mio'figlio di puttana'sussurrato per la rabbia che ho dentro.Vengo presa per un braccio e sbattuta per terra.-Hai il coraggio di ripetere?-urla,sferrandomi un pugno.Il sangue a terra,il mio sangue.-Questo è quello che ti succede..sei abituata a sbagliare,non è vero?-si scaraventa su di me,ma riesco ad alzarmi in tempo.Indietreggio nel vederlo alzarsi,avvicinandosi a me.Ancora un passo,e cado sul divano,trascinando per sbaglio pure lui.

Sento il suo cuore battere all'impazzata,come il mio,avendo un contatto.Le sue labbra si avvicinano alle mie,per poi guardarmi negli occhi.-Se ci odiamo e se tu vuoi farmi fuori,questo non dovrebbe assolutamente succedere,sappilo.-dico,prima che posi le sue labbra sulle mie,ritrovandomi in un istante senza maglietta.E' un bacio lungo,senza tregua,come una calamita,c'è odio e attrazione.

Il suo lavoro di tortura passa sul mio collo,prendendomi pr i fianchi.Le nostre labbra si incontrano,ma sentiamo la porta d'ingresso sbattere.Alziamo lo sguardo,e ci ritroviamo davanti un Ryan ed un Chaz sconvolti,a bocca aperta.-Alzati.-dice Justin,alzandosi.Va verso Ryan.-Andiamo a fare delle cose,tu sta qua a controllarla.-si rivolge a Chaz,per poi lanciarmi uno sguardo malizioso.I due escono,e rimaniamo io e Chaz a lanciarci degli sguardi.-Credi davvero che cercando di scoparti Justin,ti lascieremo andare così facilmente?-si avvicina,a braccia conserte.Decido di affrontarlo.-La convinzione fotte davvero,allora.-rido,mentre vado verso la cucina.

Mi sento prendere per i fianchi.-Chaz,lascia i tuoi ormoni da parte e vattene.-dico cercando di staccarmi,ma mi tira leggermente la testa all'indietro,lasciandomi dei baci sulla guancia.Sbarro gli occhi spaventata.-Smettila di provocarmi,ci rimetteresti solo tu.-mi lascia,prende il suo telefono dal tavolo e sale su in camera,con i bagagli.

Ma che cazzo succede ora?

 

IT'S MY TIME,UMPALUMPAS!

Salveee bellezze del mio saggio e coraggioso cuore che è riuscito a postare una tale merda.

Ok,allora,inanzitutto non pensavo che questa storia piacesse così tanto,cioè. QUATTRO RECENSIONI,DI NUOVO!

C'è gente qua su efp che manco si accontenta di quattro recensioni,invece a me fanno più che piacere. HAAHHAHAHAH,sono trasgressiva e perciò mi amate.

Mi avete tirato su il morale,dato che oggi,ho preso 6- in storia quando ieri mi sono fatta un culo tanto e sapevo tutto alla perfezione,anche se ho detto tutto alla perfezione anche oggi.

Questa è la prima liceo,e non voglio sapere come sarà la seconda,la terza e così via andando. LOL

Allora,amatemi. E' il capitolo sicuramente più lungo della storia,l'ho scritto a mano(come tutti gli altri lol)ma ricopiandolo al computer,ho aggiunto diverse cose.

Oddio,ho scritto troppo.

Continuate a recensire perchè mi fate davvero felice,e fra un po' questa storia finirà.Spero di non terminare la fantasia e farne altre,per ricevere altre recensioni sia positive che negative.

Ora me ne vado,addio.

Bea. (:

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Capitolo 6
*** escape. ***


C'è un bel venticello qua a New York,e sono davvero molto stanca.-Ti diverti così tanto,qua?-dice una voce alle mie spalle,una voce calda,dolce all'apparenza.E' quella di Justin.

Dopo avermi rapita,dopo aver abusato di me senza preoccuparsi,senza pensare di avermi tolto la verginità,ha il coraggio di rivolgermi la parola.Mi scosto,ho paura di lui.-Paura?-il suo tono divertito mi irrita,non lo sopporto.Non sopporto lui,ma c'è sempre qualcosa che mi avvicina a lui.Di solito dicono che le persone che non si somigliano,sono destinate a stare insieme.Ma perchè sto pensando al futuro?Ora devo solo stare attenta a quello che faccio,se non voglio farmi saltare la testa.-Ho visto la tua porta..si,quella specie di porta dentro l'armadio.-mi siedo sul letto,preoccupandomi della sua reazione che poco a poco si gela,comincia a balbettare qualcosa di incomprensibile,facendo una faccia strana.-Bieber,non fare il finto tonto,sai perfettamente di cosa sto parlando.-sorrido sghemba.-Come hai potuto?-urla,avvicinandosi a me.-Da quanto mi segui?-Justin va verso il bagno,nervoso.-Non sono cose che devono interessarti,Madison.-dice,lavandosi la faccia nervoso.-Io direi di si,invece.Sai,sono stata rapita da una''banda'' di psicopatici assassini che vogliono uccidermi per vendetta,hanno ucciso mio fratello e mio padre,persone importanti per me e uno di questi,ovvero tu vuole scoparmi..-sospiro per poi appoggiarmi allo stipite della porta.-cosa che hai già fatto,naturalmente.-fingo un sorriso.Lui è muto,zitto,non dice niente,è completamente spiazzato.

Mi avvicino a lui,appoggiando le mani sulle sue spalle.-Bieber-sussurro-quando tutto questo finirà,sarai tu quello a rimetterci e perdere,e te la farò pagare cara,forse peggio di quello che hai fatto a me.-si gira e mi spinge verso il muro,bloccandomi le braccia.-Contaci piccola,contaci.Ma è meglio non correrli questi rischi,non è vero?-si allontana e va verso la stanza,distendendosi sul letto.

 

-Allora prenderemo anche lei,le faremo fuori entrambe,come abbiamo deciso.-è Justin,che parla al telefono con qualcuno a me sconosciuto,ovviamente.

Sono dietro di lui,che ascolto la conversazione,stranamente non mi ha notata.

Lui è disteso sul divano,che fa zapping con il telecomando in cerca di qualche programma interessante.Non so a chi si stia riferendo,pronunciando quelle parole,ma evidentemente c'entro anche io.-Mamma,te l'ho già detto.Appena avrò la mia vendetta ritornerò quel giovane ragazzo di 18 anni che ero prima.-no,non credo.Non posso credere assolutamente che sua madra lo lasci fare,lo lasci comportarsi in questo modo illegale.Decido di ritornare su in camera,ho sentito abbastanza,davvero.-Ti piace origliare,vero?-mi volto,trovo un Justin con un sorriso sghembo sulla faccia,che si avvicina a me,lentamente.-Hai davvero tanta voglia di rompermi le palle,Bieber?-dico,mi prende per un braccio e avvicina con violenza il suo corpo al mio.-Mi chiami per cognome,ora?Ah giusto,a proposito di quello che è successo ieri..-lo blocco,sbuffando.-Ieri non è successo niente.Ieri era ieri,oggi è oggi,no?Tra noi non c'è niente,solo attrazzione fisica come succede tra certi comuni umani,se ti è bastata la mia spiegazione,ciao.-riprendo a salire,ma mi afferra di nuovo.-Basta,cazzo!-mi bacia.

Mi ha baciata di nuovo,mi appoggia al muro,sfiorandomi i fianchi.No cazzo tutto questo è sbagliato,è pazzo,è fuori di se.Mi stacco velocemente,e lo guardo male.-Lasciami stare,ora.-lo spingo e me ne torno in camera.Mi distendo sul letto,ma appena lo faccio mi ritornano in mente le immagini del corpo di mio fratello,sulle scale di casa.Non ce la faccio più,portatemi via da qui.

 

E' notte fonda,sono le due del mattino,e tutti dormono come ghiri,tranne me.Sto sempre pensando a qualcosa da fare.Ho scoperto che hanno una macchina,e dei soldi.So cosa fare,e lo farò.Scendo piano dal letto,senza far rumore,cercando di non svegliare Justin.E' tutto buio,riesco a vedere poco.

Il borsello,eccolo!Prendo un sacco di soldi,quanto basta per un biglietto dell'aereo e per un taxi non appena arrivata a Toronto,per poi portarmi a Stratford.Prendo le chiavi della macchina ed esco,sempre piano,attenta a non far rumore.Entro in macchina,sospiro e appoggio la testa al volante.-Dio,dimmi che non sto scherzando,che è tutto vero.-metto in moto,andando molto lontano da qua.

E' finita.

Non ho bisogno di ragionare,e quello che voglio ora,è tornare a casa mia.

 

 

IT'S MY TIME,NOW!

Salve mie amanti!

Inanzitutto,potete subito ammazzarmi,si fatelo.Il capitolo fa cagare pure gli stitici,la fantasia oggi regnava e non aveva voglia di farsi vedere,così l'ho cercata ma non riesco a trovarla.Ecco,sto vaneggiando.Sono seriamente priva di fantasia,in questo momento.

Grazie mille ancora per le quattro recensioni..ah volevo dirvi anche di scusarmi se il capitolo è corto,ma insomma,volevo lasciare un po' di dubbio tra di voi AAHAHAHHAHAAHHAHAHAHAHAH,skhfgdjlsejir sono the bestina tra le divine. LOL

Ok,stavo pensando ad una cosa:mi sono riportata avanti con i capitoli,ho scritto sino al capitolo dieci o undici mi pare,e credo che la storia,tra quei capitoli,giungerà al termine,quindi si può chiamare una ministoria trasgressivissima di mia invenzione.

Ho scritto troppo vero?Si,vero.

Ora mi dileguo,anche perchè nessuno mi cagherà sto capitolo di merda.

Addio,peipis pellezze pel pio puore. PAPAPAPAPAAPAPAPA!

Bea (:

@_ehydevonne on twitter.

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Capitolo 7
*** back to stratford. ***


Capitolo sette.

Back to Stratford.

 

 

 

Mi sveglio,ho la schiena a pezzi,e ci credo.Dopo una nottata passata a dormire come una barbona sul sedile posteriore di una macchina,non potrei e non dovrei pretendere per niente al mondo di stare da Dio.

Guardo l'orologio della macchina,sono quasi le otto,esattamente le 07.55.Comincio a mattere in moto la macchina,voglio prendere il primo volo,e scappare in fretta da questo inferno.

Mi dirigo verso il centro di New York,la forse,non mi troveranno mai.

 

Dopo mezz'ora passata a chiedere informazioni ai passanti nativi di New York,ho trovato una specie di agenzia che vende biglietti all'ultimo minuto.Volerò dritto per Toronto,stasera,alle 18.00 e penso che proprio ora mi farò un giretto in macchina.Le strade sono così affollate,ed è stranissimo,sono sempre stata abituata allle strade calme e silenziose di Stratford,ai ragazzi della mia età che scherzano,si fanno foto per immortalare qualsiasi momento,al parchetto.

E' tutto così diverso,è come se fossi nel paese delle meraviglie.

27 ottobre 2012.

E' strano che nella Grande Mela,ci siano bel tempo,infondo siamo ad ottobre.Ripensando a quello che sto facendo,credo che non appena si accorgeranno che me sono andata,mi faranno fuori.Sto facendo quello che è più giusto per me.Voglio tornare a casa mia,e lasciarmi tutta questa storia alle spalle,soprattutto la separazione dei miei genitori.Non mi interessa,sono felice per loro,infondo,sapevo che sarebbe andata così.Lui scopava con un'altra,e lei,faceva lo stesso con un altro.Insomma,amore reciproco no?Soprattutto dopo la morte di Matt.

Mi accorgo che sono le cinque,e forse sarebbe meglio cominciare ad incamminarmi verso l'aereoporto.

 

Finalmente imbarco.Manca poco,ed è come se stessi facendo un conto alla rovescia,non vedo l'ora di rivedere la mia casa.Justin e i suoi amici,me la pagheranno davvero cara,odore di vendetta,si,vendetta.

Posto A13.Trovato!Mi siedo,per poi emettere uno sbadiglio e un respiro profondo,e stranamente la mia paura verso gli aerei sta passando.-Madison.-sento qualcuno dire il mio nome.Mi volto,ma non c'è nessuno che conosco,sono tutti sconosciuti,ovviamente.Sto diventando paranoica,forse.La voce dell'hostess ci avvisa che stiamo decollando.Ce l'ho fatta.

Addio Justin,Chaz,Ryan.Ha abusato di me,ha portato via una parte di me,che volevo condividere con una persona di cui mi sarei innamorata,di cui mi sarei potuta fidare.

Appoggio la testa sul sedile,sospiro e chiudo gli occhi,aspettando il momento in cui mi sarei ritrovata nel mio letto,al caldo,tra le mura della mia casa.

 

-Dove vuole andare signorina?-chiede il taxista.-Stratford.-sorrido,mentre vedo scorrere il paesaggio di Toronto davanti ai miei occhi.Il tempo,però,non è dei migliori.-Quanto ci vorrà ad arrivare?-chiedo sbadigliando.Il signore risponde con un''più o meno mezz'ora,signorina''.

Ripensando a Justin,no,non provo niente per lui.E' lui quello innamorata,anzi,quello ossessionato.Più che da me,dalla vendetta.Ho sempre paura di trovarmelo davanti,ed ora è diventato difficile fidarsi.

Stratford.32.000 population.

Ci siamo,mi è mancata così tanto.

Do emozianata l'indirizzo di casa mia al signore,e in cinque minuti,eccomi davanti alla mia casa.Scendo dalla macchina,respirando l'aria di Stratford.L'aria umida è come se ce l'avessi sempre avuta sotto il naso.-Grazie,e arrivederci.-mi dirigo velocemente verso la porta d'ingresso.

Suono il campanello.Sono in ansia.

Mi apre la porta mia madre,con un espressione completamente devastata.-Oddio,Madison!-mi abbraccia piangendo.E' così bello essere a casa.

 

Si ero felice,ma non sapevo che a poco a poco,qualcuno mi stava cercando,stava venendo a riprendermi,a portarmi all'inferno,e forse questo qualcuno,voleva vendetta.

 

 

 

My space,yo!

MA SALVE BELLEZZE DEL MIO CUORE ARRAPANTE!

si,allora,potete uccidermi ancora una volta,ma io ho tante vite.

il capitolo è corto.vi state chiedendo il perchè?

sono la risposta alle vostre caramellose(?)domande,bitches.

è per lasciarvi il dubbio,soprattutto intuite qualcosa dall'ultima

frase.

negli altri capitoli giustino sarà tipo uno stalker,insomma,

mi sono rotta le palle di ste storielle tutter'rose e fiori'.

lui il puttaniere,lei la sfigata?LET'S HAVE SOME SEX!

ma wtf?LOL

ok,non so con che coraggio ho postato tale merda,pardon!

Addio,recensite,vi prego. Ho ricevuto tre recensioni,ma mi sono andate bene lo stesso,sisi.

Ah si,sto già proggettando una nuova storia,non come questa,ma un'altra storia.

Addio per la seconda volta,anime del mio cuore.

@_ehydevonne on twitter. (:

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Capitolo 8
*** miss him. ***


-Tesoro,stai bene?Insomma,la polizia ti stava cercando e..-la blocco,mettendole una mano sulla spalla.-So chi ha ucciso Matt.E' stato lui,Justin,a rapirmi.-comincio a fare avanti e indietro.-Madison,devi esserne sicura.-dice continuando a bere il thè caldo.-Mamma,l'ho sentito al telefono!Ho fatto di tutto pur di avere delle fottute informazioni e..-si alza,guardandomi perplessa.-Ti ha fatto del male.-sospiro,non mi va di toccare questo argomento,soprattutto se qualcuno ha partato via una parte di me fondamentale,una parte che avrei donato alla persona di cui mi sarei innamorata.

Mi sfiora delicatamente i lividi che ho sul viso,paurosa di farmi male.-E' una cosa di cui non voglio parlare ora,mamma.Dobbiamo stare attente ora,ho giurato che gliel'avrei fatta pagare cara,e l'ho farò.-continuo,salendo le scale.Passo per il corridoio.La sua stanza.

Voglio aprirla,voglio evitare le mie crisi,andrà tutto bene.L'apro.Le pareti verde chiaro,i mobili di legno neri,il letto con ancora sopra le riviste di basket e hockey.

Le lacrime cominciano a cadere,mi sento un'esere così piccolo,inferiore,mi sento la causa di tutto questo.-Non vorrebbe vederti soffrire in questo modo,amore.-dice mia madre alle mie spalle..-E' colpa mia.Se Matt ora non è qua,ad ascoltare la musica,a rimbalzare la palla controil soffitto,è tutta colpa mia.Ho scoperto che ha ucciso un uomo,un ragazzo ha abusato tranquillamente,senza farsi dei problemi su quello che sarebbe avvenuto,di me.Sono stata rapita così,di punto in bianco,e questo non posso accettarlo!-sbotto tutto d'un fiato.Il telefono squilla,io e mia madre ci guardiamo,la precedo prima che lei possa parlare.-Vado io.-alzo la cornetta,asciugando le lacrime.-Il tempo non è dei migliori a Stratford,vero Madison.Insomma,a New York si stava così bene.-dice la voce di Justin,all'altra parte del telefono.Non riesco a spiccicare la parole,riesco solo ad aprire bocca e accennare una stupida vocale.

-Hai perso la lingua,Benson?Ti riprenderò,fidati.-chiude la chiamata,appoggio la testa al muro,cominciando a piangere.-Era lui.-dico,accettando l'abbraccio di mia madre,piangendo sulla sua spalla.Si stacca dall'abbraccio,prende il cappotto.-Devo denunciarlo.-va verso l'ingresso,riesco a fermarla in tempo prendendola per un braccio.-No,ti prego.Non fare niente.-l'abbraccio.Tutto questo finirà presto,ne sono sicura,non ne posso avere la certezza,ma quando premerò io quel grilletto,sarà finita.

 

-Tesoro,Madison-mia madre apre la porta della mia stanza,ha un'espressione sconvolta,impaurita,con un foglio in mano.-Non possiamo continuare così.-mi porge il foglio.Dio mio,no.''Ho sempre saputo che il mio cuore apparteneva a te,tu hai giocato con i miei sentimenti.Madison,piccola,dolce e indifesa Madison,ti straccierò.-finisco di leggere,mentre una lacrima bagna il foglio.-Stiamo correndo troppi rischi,potrebbe rifarti del male..-si siede vicino a me,circondandomi con un braccio le spalle,abbracciandomi,ma mi scanso subito alzandomi.-Ti ho già detto che i passi falsi,qua,non sono ammessi!-do un calcio all'armadio.-Se ci ucciderà,faremo la conta,sarà lui il primo a morire.-.

 

Sono tornata a scuola,è stato imbarazzante,all'entrata avevo tutti gli occhi puntati addosso,tutti che bisbigliavo un'ma dov'è stata?'.Non ho voluto raccontare ai miei amici dell'accaduto,si sarebbero potuti spaventare,o addirittura allontanarsi da me,ed io non voglio che tutti questi filmini mentali diventino pura realtà.Non vado mai nei posti isolati,cerco sempre di stare in gruppo,per la troppa paura.Sento il mio telefono vibrare,è un messaggio..un messaggio da parte di uno sconosciuto,a quanto pare.''Voltati''.Sbarro gli occhi spaventata,Chelsea,la mia amica,mi guarda preoccupata.-Madison,stai bene?-mi chiede.Mi giro,ma non vedo nessuno.E' la volta buona che mi ritrovo il grilletto puntato alla testa,sicuramente.Chelsea mi rivolge uno sguardo come per chiedere spiegazioni.Balbetto.-Ti prego,dammi uno strappo a casa.Giuro che ti racconterò tutto per filo e per segno.-Mi alzo,seguita da lei.-Mi stai facendo preoccupare,Mad.-ci avviamo verso la macchina.Entriamo,guardo nello specchietto.-Parti.-dico,appoggiando la testa sul sedile.-Che cazzo succede?!-mette in moto.

-Parti e basta.-.

 

 

YOU'LL KILL ME! LOL

Salve beleseme!

Scusate se non ho aggiornato,prima,inanzitutto. Ho avuto problemi in famiglia,mia nonna è stata molto male,infatti l'altro ieri se n'è andata.

Quindi tra camera mortuaria,funerale e altre cose,non ho avuto tempo di pubblicare,anche se il capitolo era già pronto su openoffice,lol. E vabbè,quelle due miserissime(?)recensioni me le merito,dato che il capitolo è stato una totale merda,quindi scusate!Ah,volevo dirvi anche che sto preparando un'altra storia,e non è tutta rose e fiori,non avrà lieto fine,e vi anticipo che si tratterà anche lo stalking,non lo so ancora.

Scusatemi ancora se mi sono assentata,spero siate ancora tutte attive,spero mi lasciate una semplice recensione.

Questo è l'ottavo capitolo,è uno degli ultimi perchè all'undicesimo la storia finisce.Chiamiamola mini-storia,lollissimo peipisss!

Ora mi dileguo,addio.

Bea (:

 

@demisautograph on twitter.(si l'ho cambiato,arrrg)

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Capitolo 9
*** nightmare. ***


-E alla fine questo Justin sembra che sia innamorato di me,ma vuole uccidermi allo stesso tempo.-sospiro,concludendo tutto il racconto.Ora mi sono tranquillizzata.-Madison che ci fa la macchina della polizia davanti a casa tua?-la guardo scioccata,accennando un'ma che stai dicendo?'ma mi volto subito.-Fermati!-urlo,si ferma di botto ed esco dalla macchina e lei fa lo stesso.Corro vers casa,per poi entrarci.Trovo mia madre seduta sul divano,con due poliziotti intenti a tranquillizzarla.-Mamma..-mi avvicino.-Tesoro!-esclama mia madre alzandosi,per poi correre verso di me,abbracciandomi.-La polizia è arrivata da poco e..-la blocco.

-Che succede,mamma?-guardo i poliziotti,e poi riporto lo sgurdo su di lei.-Ecco,vedi..hanno trovato il corpo di..di papà,senza vita,nella casa.Ha chiamato la compagna,era disperata..-indietreggio,vedo Chelsea entrare in casa,riportando uno sguardo sui poliziotti.-Scusate..-entro in cucina,appoggiando le mani sul ripiano dove si tengono i condimenti.-Madison,sta calma.-Chelsea mi mette una mano sulla spalla,accarezzandola.-Non ce la faccio,Chel.-dico,piangendo.

Adesso basta,sono stufa di questa situazione,mi sta rovinando la vita,non posso uscire di casa se non mi accompagna nessuno,perfino in casa non sono al sicuro,mi sento sempre osservata,e questo non va affatto bene,non siamo al sicuro,ora.Il mio telefono squilla,io e Chelsea ci guardiamo.-Non dire che è lui,dì qualcos altro.-esco dalla casa,per poi accettare la chiamata ansiosa.-Come va bellezza?-la voce di Justin,divertito.-La devi smettere,davvero.Hai ucciso mio fratello,ora hai ucciso mio padre,e ora?Devi smetterla.-sbotto,cercando di trattenere le lacrime.-Non finchè non avrò te.-dice serio,tranquillo.-Io ti amo,lo sai questo.-continua.-Tu non mi ami,tu sei solo un pazzo!Bieber,te lo ripeto.Te la farò pagare caro.-dico decisa.-E cosa vorresti fare?-mi risponde,ridendo.-Non lo so ancora.-mi blocco,per poi girarmi verso Chelsea.-Ma stanne certo che qualcosa la farò.-termino la chiamata,per poi fare un respiro profondo.

Lancio uno sguardo a Chelsea.-Mad,stai rischiando.E troppo.-dice Chelsea,sedendosi nel muretto.-Non mi importa.Ha portato via due persone a me care,ora basta.-sono davvero convinta,non sono quel tipo di ragazza che si tira indietro facilmente,mi piace combattere,mi piace sfidare gli altri,fanculo i passi falsi,di questo ora non mi importa.

 

-Mamma,dove stai andando?-la vedo prendere le chiavi della macchina-Tesoro,non cercare di fermarmi,non farlo.-apre la porta d'ingresso.No,cazzo.Devo fermarla,e subito.-Mamma,non avrebbe senso.-mi guarda.-Li stanno cercando,non devi fare niente,se non sperare che li trovin al più presto,che Matt e papà abbiano giustizia,ma non fare niente.Torna dentro.-sospira,e mi guara.Sorride e mi abbraccia.-Ho tanta paura di perdere anche te,tesoro.-comincia a piangere,senza sosta,ed è come se Matt fosse qua con noi.Sentiamo il telefono squillare,per l'ennesima volta.-Non rispondere.-le dico,asciugandole le lacrime.Il suono che introduce la segreteria e subito dopo la voce meccanica di Matt che introduce il''Siamo la famiglia Benson,lasciate un messaggio dopo il bip.''.

-Contenta?-è la voce di Justin,mi avvicino al telefono.-Ora tuo padre è con tuo fratello.Dev'essere davvero un bel posto,tutti gentili con tutti.Sei sola Madison,sola.Ti rimane solo quella stronza di tua madre.Vincerò io,e se tu fossi sul punto di perdere,credimi,non c'è cosa più bella di premere quel fottuto grilletto e farla finita.-di nuovo il suono della segreteria che avvisa che il messaggio è terminato.-Amore,senti,è rischioso,non possiamo andare avanti così.Guardaci!Siamo chiuse in casa,abbiamo paura anche solo di aprire una porta.-si siede sul divano,con la tazza di thè verde caldo in mano.Sospiro,devo solo aspettare che arrivi il momento giusto,solo quello.

 

-E' da molto tempo che non mangio le tue lasagne,sai mamma?-rido,addentando un pezzo di lasagna.-Sai una cosa?Ho sentito che..-tutto d'un tratto si spegne la luce.-Mamma che sta succedendo?-è mancata la luce.Sentiamo la porta d'ingresso sbattere.-Ehi Madison.-sento una voce,la voce di Justin,la sua mano sul mio fianco,il suo respiro regolare sul mio collo,le sue labbra sulla mia guancia.-Che ne dici?Facciamo una visita a casa mia?-comincio ad urlare.

 

Vedo mia madre entrare nella mia stanza,preoccupata.Sento il sudore colarmi dalla fronte.-Era qua,lui era qua,mamma!-guardo la finestra,che è chiusa.Piango,urlo,non riesco a calmarmi.-Madison,calma.E' stato un brutto colpo,tranquilla.-si avvicina,dandomi un bacio,per poi accarezzarmi la fronte.Esce dalla mia camera,voltandosi per un ultima regalandomi un sorriso rassicurante.Cerco di riaddormentarmi,ci tento,chiudo gli occhi,ma ogni volta vedo l'immagine di Justin che mi punta una pistola.

 

EHIIII SEXY LADIEEEES!

Saaaalveee amori!(?)lol

Ecco a voi il capitolo nove!Volevo ricordarvi che al capitolo undici la storia finisce,per sempre,non ci sarà mai più un ritorno. MUAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH*finiscemomentodigloria*

cazzo,mi sentivo un mito di efp,diamine. Allora,inanzitutto siete ancora vive.

YOU'RE STILL ALIVEEEEEEE,YEEEEEEAAAH.ok,basta.

Grazie mille per le quattro recensioni,sono davvero felice che questa storia vi sia piaciuta,ne ho pubblicata un'altra che sto mandando avanti su un quaderno,quando sarò pronta posterò il secondo capitolo.Ne sto scrivendo anche un'altra,diversa da questa e dall'altra,lol.Potrebbe sembrare sdolcinata come le altre,ma alla fine i due protagonisti,vi do un anticipo,non staranno insieme,anzi,prenderanno strade diverse. YO!

Ho scritto troppo?sisi,lol.

Ora mi dileguo,vi sto sulle palle infragolate grandi quanto una bigbubble.*vaneggiotime*

addio. (:

@demisautograph on twitter. lol

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Capitolo 10
*** memories. ***


-Madison!-mi volto,è il mio amico Nate.-Ehi Nate!-sorriso,avvicinandomi a lui.Ci abbracciamo.Conosco Nate da un bel po' di tempo,forse da quattro anni.Eravamo grandissimi amici,facevamo tutto insieme,ci vedevamo ogni giorno alla nostra panchina difronte alla gelateria dei suoi zii,eravamo come fratello e sorella,ma qualcosa è cambiato improvvisamente.Lui è cambiato.Ha cominciato ad essere distaccato,ho sofferto molto di questo,ma alla fine me ne sono fatta una ragione.-Dovrei parlarti.-comincia a torturarsi le mani nervoso,facendo dei respiri più o meno profondi.Mi prende per mano e mi trascina nella biblioteca della scuola,sotto il mio sguardo curioso.Entriamo,per poi farmi sedere su uno dei tanti tavoli affianco agli scaffali pieni di libri.Lo vedo preoccupato,e questo non è un buon inizio per cominciare una conversazione.

-Va tutto bene?-dico cercando la sua attenzione.Alza la testa,guandandomi.Gli faccio un segno con la testa come per incitarlo a continuare.E' strano.-Vedi,è da molto tempo che volevo parlartene.E' diventato tutto difficile quest'anno,e tu sei la causa di tutto.-sbarro gli occhi.Che ho fatto adesso?-Tu mi piaci,e anche tanto.-si avvicina.-Vorrei capire se anche tu provi quello che provo io per te.-fa per baciarmi,ma mi scanso.Mi ha spiazzata,insomma io voglio bene a Nate come se ne vuole ad un fratello,non riuscirei a vederlo come qualcosa di più di un amico.-Nate fermo.-scendo dal tavolo.-Io ti voglio bene,ma non come un possibile ragazzo.Mi dispiace,Nate,vorr..-la campanella ci interrompe.Prendo lo zaino,Nate mi blocca il braccio,stringendolo.-So tutto,e se non sarai mia,non sarai di Justin.-sussurra al mio orecchio con fare cattivo.Sbarro gli occhi.-Che stai dicendo?-mi volto verso di lui,ma dietro di lui vedo Justin,Chaz e Ryan.Oh cazzo,indietreggio.-Ci rincontriamo,e i nostri incontri non sono dei migliori,vero Benson?-comincia ad avvicinarsi.Apro subito la porta e comincio a correre.Non so dove,credo che dovrò andare a casa mia.Mia madre,devo sapere come sta,e soprattutto se è a casa.

 

-Mamma!-urlo,chiudendo a chiave la porta d'ingresso.-Mamma!-corro in cucina.-Stai bene?-l'abbraccio mentre appoggia la testa sulla mia spalla,piangendo.-Erano qui fuori,ho chiamato la polizia.-dice alzando la testa mentre si asciuga le lacrime.-Erano a scuola,c'erano tutti e tre.-mi siedo sul divano.-La polizia ha detto di aver messo su un piano,dobbiamo seguirlo.-si avvicina a me.-Vedrai che sta volta finirà tutto.-comincia a sistemare il salotto.Sul tavolino in legno davanti a me,c'è una foto della mia famiglia.Io,Matt,la mamma e papà.-Mi manca tutto questo.-dico guardando con aria triste il quadretto.-Già.-sembra indifferente,e come se vuole evitare l'argomento,per l'ennesima volta di seguito.-Stai evitando l'argomento.-dico alzandomi.-Tesoro,non cominciare.-sbuffa,andando verso la cucina.-Non comincio niente.Tu non ne vuoi mai parlare,non vuoi mai affrontare l'argomento con me,non hai mai descritto papà come l'amore della tua vita.Quand'è che mi hai raccontato come vi siete innamorati tu e papà?-urlo,sono fuori di me,odio quando si comporta in questo modo.-Ed è anche colpa tua.-è spiazzata.-Se non esiste più la nostra famiglia,è anche colpa tua,ricordatelo mamma.-vado verso le scale,mi prende per una spalla.-Tesoro,non volevo.-strattono il braccio,facendole mollare la presa.-Tu non vuoi mai niente,mamma.-salgo le scale,entrando in camera mia per poi sbattere facendo un gran rumore la porta della mia stanza.

Vaffanculo.

 

Il campanello suona,vedo mia madre andare verso la porta.-Aspetta!Fermati.-dico porgendole il telefono.-Controlla dalla finestra,se sono loro esci dall'altra porta e chiama la polizia.-lo prende e si dirige verso la portafinestra,componendo il numero.Vado verso la porta,sta calma,calma Madison.Apro e me li ritrovo davanti,con un sorriso malizioso stampato in faccia.

Bastardi,ecco cosa sono.-Strano che tu abbia aperto,di solito non si apre mai agli sconosciuti.-ride spingendomi.Entrano guardandosi intorno.-Mh..non è cambiata poi così tanto dall'ultia volta che vi ho fatto visita.-si avvicina,per poi accarezzarmi le guancie.-E sinceramente,credo che questa sarà l'ultima.-sussurra al mio orecchio.

 

Oh si,sarà la tua ultima visita,ma credo della tua vita,mio caro Bieber.

 

SONO QUA!*svolazzalamano*

si può dire svolazza la mano?si?no?ok,che mi fotte,almeno qua sopra c'è il PENULTIMO capitolo.

Sisi,il penultimo.ora mi odierete a tal punto di sputarmi in un occhio,ma dato che io prevedo il futuro,mi scanserò e me andrò a casa cantando la colonna sonora(?)dei tre porcellini.

GRAZIE MILLE PER L'UNICA RECENSIONE CHE HO RICEVUTO,DAVVERO.

LOL,ma vi ha fatto proprio schifo quel capitolo?ce madò,mi sono sentita malissimo,giuro.Un fallimento.*piange*

va bene,mo me ne vado,anche se triste,me ne vado a malincuore. YO!

Mi dileguo,peipiss arrapantissss.

@demisautograph on twitter c:

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Capitolo 11
*** it isn't the end. ***


-Cosa aspetti?Non hai niente da dirmi,piccola?-dice,mentre si siede vicino,forse troppo vicino,a me,sfiorandomi l'interno coscia.Socchiudo gli occhi,togliendo la sua sporca mano dalla mia pelle.Mi accarezza il braccio.-Avevi ragione quando hai detto che sono pazzo,ma non pensavo che tu facessi questo effetto ai pazzi.-fa per abbassarmi la spallina della canotta,ma io evito tutto questo alzandomi di scatto dal divano.-Lasciami in pace,va via,non farti più vedere.-sussurro,quello che ho detto è quasi impercettebile,forse neanche lui ha capito quello che ho detto,forse non l'ha voluto sentire,forse è un insieme di tutte e due le cose,ma la vendetta si fa sentire.Sto urlando,dentro,sto chiedendo aiuto,sto implorando di lasciarmi in pace,le lacrime parlano per me,il mio corpo tremante esprime tutto ciò che voglio dire in un semplicissimo secondo.

Più indietreggio,più lui si avvicina.Più il mio cuore batte,più lui mi lancia sorrisini maligni.Più lo sfido,più l'odore di vendetta è sotto il mio naso.-Credo che a tua madre farebbe davvero piacere,una visitina veloce.-sul suo volto si dipinge un sorriso malizioso,ma lui non sa che mia madre è scappata,non sa che è andata a chiedere aiuto,e non sa che prima o poi sarò io o lui a farla finita.

Sale le scale fischiettando,mentre una mano calda stringe la presa sul mio braccio,e un respiro calmo mi trafigge il collo.-Credi di essere così furba?-l'altra mano di Chaz si posa sul mio fianco attirandomi a se.Sento ogni centimetro del suo corpo sul mio,come se stessimo avendo un contatto completamente diretto.Mi spinge sul divano,cerco di alzarmi,ma lui è più forte,i muscoli gli servono a qualcosa,ma in questo caso sta sbagliando di grosso.La sua mano finisce sulla sua cintura,ed io cerco in ogni modo di togliermelo di dosso.Sento la porta sbattere e la voce di Justin che impreca,mi piacerebbe vederlo soffrire.Riesco a dare un pugno sotto il mento a Chaz,così da farlo cadere a terra e gemere dal dolore.-Amico-dice rivolgendosi all'amico biondino con i capelli un po' rasati Ryan.-Va a cercarla,cazzo,muoviti.-scappo verso la cucina,aprendo un cassetto dove si tengono le posate,per poi estrarne un coltello.-Non avvicinarti.-indietreggio,puntando la lama del coltello a Justin.Ho il respiro affannato,gli occhi pieni di odio,di sentimento,un misto di tante cose che non si possono spiegare avendo un qualcosa di pericoloso tra le mani,non si riesce a pensare a nient altro,solo a quanto possa fare male.

-Dove trovi tutto questo coraggio,Benson?-si avvicina,sorridente.Pensa di essere forte,pensa di poter comandare,pensa di prendersi gioco di me,pensa che io mi arrenda così facilmente,ma non sono la Madison indifesa che ha conosciuto quattro settimane fa,non ora.-Sei sola,te l'ho già detto.Devi lasciarti andare,è solo un dolorino proprio qua.-indica il cuore.Si,indica una cosa che manca a lui,un organo importante,ma qua si parla di onore,si parla di vendetta,l'amore non ha tempo per queste cose.-Il resto verrà da se.-sospiro pesantemente,e non so con quale forza lasciio cadere il coltello a terra,lasciando anche che faccia un rumore metallico.Stupida me,stupida Madison,stupida fragilità,stupida,perchè lo hai fatto?Allontana il coltello con un piede,er poi prendermi per i fianchi,avvicinandomi pericolosamente alla parete,mentre le sue mani un po' sudate accarezzano le mie guancie rosse di paura.Paura di essere fatta fuori,paura di farlo fuori,paura di tutto quello che potrebbe avvenire se uno sparo o altro si levasse nella casa.-Tu ami far soffrire gli altri.-una lacrima scende,una lacrima di terrore.Un'altra scende,è una lacrima di amore,ma io non provo amore per lui,non provo niente,provo solo schifo,quando la sua mano sbottona senza difficoltà i miei pantaloni.

Le gambe mi tremano quando lui comincia ad alzarsi lentantemente la maglia,mentre intravedo il collo della pistola.Avvolgo le braccia intorno al suo collo,lo attiro a me,lasciandogli sulle labbra un bacio senza valore,un bacio schifoso,un bacio senza sentimento.Lo sbatto al muro,mentre le mie mani vagano libere come se avessero avuto un consenso da parte sua,sui suoi pettorali.Sento che si sta eccitando,devo farlo,è un lavoro sporco,ma ora non deve comparire la Madison insicura e studiosa,deve comparire la Madison combattente,lottatrice,che non si fa mettere i piedi in testa.-Sei crollata,ammettilo.-si,sono crollata,ma non come crede lui,oh no.

Vedo Chaz dietro di lui,che punta una pistola a Justin.Sbarro gli occhi e Justin lo nota,staccandosi subito per poi voltarsi verso colui che potrebbe farlo fuori prima di me.-Che cazzo ti prende,amico?-Justin lancia uno sguardo di paura a Chaz,e quest ultimo finge un sorriso.-Non mi va di essere la ruota di scarto,Justin.Lo sono stato per troppo tempo,lo sono stato insieme a Ryan,perchè non farti saltare quel cervello?-non so che mi prende,ma sfilo la pistola dai pantaloni di Justin e la punto contro Chaz.-Penso che tu ricorderai il mio nome mentre ti rivolterai nella tomba.-uno sparo,due spari,un corpo a terra,la pozza di sangue che si ingrandisce sempre di più,il volto di Justin pensioroso,ed io con una pistola in mano che cerco di capire che ho fatto.Justin si avvicina,di nuovo.-Sta lontano.-urlo,deglutendo,tenendo ben salda l'arma schifosa che ho nelle mani.

Ho ucciso una persona,non è possibile.-Oh cazzo.-sussurra guardando alle mie spalle,per poi voltarmi.Sento un qualcosa di freddo sulla mia tempia,cerco di liberarmi,ma la sua mano me lo impedisce.-Io ti amo,sono pazzo di te,voglio tutto di te,voglio assaggiare il tuo corpo,voglio farti mia,voglio che tu sia mia per tutta la vita.-soffia sul mio orecchio.-Tu appartieni a me,Madison.-la rabbia mi assale,così tanto da dargli una gomitata per poi riuscire a puntargli di nuovo la pistola.La porta d'ingresso si apre all'improvviso,la polizia entra,potreggendo mia madre che mi lancia uno sguardo preoccupato,i suoi occhi passano a vedere il corpo che c'è a terra e i suoi occhi si riempiono di lacrime.Mi avvicino a lui,che indietreggia insicuro.-Non ho nessuna paura di premere questo grilletto.-sbotto,schifata.Deglutisce,leggo nei suoi occhi che ha paura,paura di morire.Indietreggia ancora fino a quando la polizia è dietro di lui.Butto la pistola a terra,lontano da me e da lui.

La polizia corre verso di lui,e lo afferra per i polsi amanettandolo,cercano di tenerlo.Sorrido,e mi avvicino a lui prendendolo per i capelli.-E' finita,Bieber.-faccio finta di avere una pistola in mano e gli punto il dito al petto.-Boom!-la polizia lo porta via,per sempre.

 

 

Salgo su per le scale,apro la porta della stanza di Matt,si sente ancora il suo odore,e rimasto tutto com'era una volta.-Ce l'ho fatta.-sussurro,facendo un sorriso a 32 denti.Si,ce l'ho fatta.

 

 

ALL I WANNA DO IS LOVE YOUR BOOOOODY!LOL

Ora mi vorrete uccidere,perfetto!

Stavo riflettendo,vi avevo detto che questo sarebbe stato

l'ultimo capitolo.

Eh no!Non è l'ultimo capitolo,lollissimo(?)

Scusate se non ho recensito prima,ma ero piena di compiti.

La scuola mi sta prendendo troppo tempo.

Comunque,sto pensando di fare anche un'altra storia,o forse due.

Saranno ispirate una ad un film thriller,e una ad un telefilm.

Non so se avete mai visto''Swimfan,la piscina della paura.''e''Diario

di una nerd superstar.''quello con Ashley Rickards.

Swimfan è uno dei miei preferiti,lo amo,è figo lol.

Recensite più che potete perchè.....perchè Bieber tornerà,eccome.

Chissà come finirà,non lo so manco io.

Ho ricopiato il capitolo ieri notte mentre mi guardavo il worldstage

della mia Taylor Alison Swift,stavo sclerando,uu.

Bene,ho scritto troppo,e mi dileguo.

@demisautograph on twitter.

p.s VOTATE BIEBER,NOW.

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Capitolo 12
*** apologize. ***


-Ci vediamo gente!-urlo,mentre tutti continuano a ballare.

Le solite feste del college,qua fanno feste quasi ogni notte,e non c'è da sorprendersi se la mia compagna di stanza,Cheyenne,torna quasi sempre mezza ubriaca.-Cheyenne,andiamo.-la tiro per un braccio,trasportandola con forza fuori dalla stanza,ma lei cerca in ogni modo di opporre resistenza.

-Senti-dico appoggiandola al muro,mentre lei beve l'ultimo drink che si è portata via.-Non ho intenzione di stare tutta la notte a tenerti i capelli mentre vomiti,quindi,fammi il favore di muovere quel cazzo di culo e di ritornare nella nostra stanza.-le dico,cercando di mantenere la calma.Odio quando è ubriaca,è intrattabile,non le si può dire niente.

-Cazzo,divertiti per una volta!-sbotta con la voce da ubriaca,per poi scoppiare a ridere.-Si-la riprendo per un braccio.-Ti divertirai nel tuo letto a dormire.-sbuffo.

Dopo esserci diverse volte fermate,per i tentavi falliti di Cheyenne di scappare e ritornare alla festa,arriviamo finalmente al dormitorio.Apro la porta sbuffando,tenendo per un braccio Cheyenne che è quasi addormentata.Entriamo,e l'accompagno al letto.-Giuro che se ti svegli ti trucido.-esclamo,andando verso il mio letto,per poi accendere il mio computer.

Sento bussare alla porta.Cazzo,devono essere i ragazzi sbronzi appena tornati dalla festa.Sbuffo,facendo attenzione a sbattere da qualche parte per non svegliare Cheyenne.Apro la porta,e non trovo nessuno.Mi guardo in giro,e vedo dei ragazzi correre da tutte le parti.

Emetto un suono da persona altamente adirata,quando sento una pressione sulla mia spalla.

Mi giro,e mi ritrovo davanti..non è possibile.Deglutisco,indietreggiando di poco.-Cosa ci fai qua?-è lui,è davanti a me,è rimasto così poco in prigione,dev'essere un incubo.Mi guardo indietro,vedo che ci sono delle stanze aperte,comincio a correre,ma la sua mano mi afferra il braccio sbattendomi al muro.

-Non voglio farti del male.-dice,accarezzandomi le guancie ormai rossa dalla paura.-Che intendi dire?-ho il respiro affannato,la paura si fa sentire ancora di più,e quando le sue labbra toccano le mie,una scarica di un qualcosa a me sconosciuto passa dalle gambe,arrivando sino al mio cuore.Non so perchè,ma rispondo al bacio,lasciando che le mie braccia vadano attorno al suo collo,accarezzando con le mani i capelli.Ci stacchiamo,mi tocco le labbra.Cosa ho fatto?Oh cazzo.

-Non ti ho dimenticato.-dice,prendendomi la mano.-Non intendo farlo,vorrei solo che tu dimenticassi quello che ho fatto.-porta la mano alla sua bocca,cominciando a baciarla delicatamente.Nell'andito si leva un'uuuh',mi giro e ritrovo dei miei compagni completamente sbronzi che ridono.Allontano imbarazzata la mano,mettendola dietro la schiena.

-Justin,io non mi fido di te.-sussurro,quando alla mente mi ritornano le immagini dell'ultima volta che l'ho visto.-Te lo chiedo,per favore.-appoggia le mani sul muro,impedendomi di scappare via.

-Stai delirando.Vieni qua,come se niente fosse,spaventandomi,e mi chiedi di perdonarti?Ti ricordo che hai ucciso mio padre e mio fratello,e questo non te lo perdonerò mai.-lo spingo,andando verso la mia stanza.-Ripasso domani.-mi volto,verso di lui,pronta a mandarlo a fanculo,ma non funzionò,dato che il mio carissimo'vaffanculo',potesse essere''sorpassato''da un'e non intendo arrendermi,io ti amo,e lo sai.''della voce di Justin,che svanisce in un attimo quando gira l'angolo per uscire dall'edificio.

 

Era tornato,e non sapevo che cosa sarebbe successo.

 

 

Spazio Autrice:

SAAALVE!

Ok,so che vorrete uccidermi,lasciamo perdere il chiedere il perdono,ho dovuto pensare in questi giorni come continuarla,e finalmente,venti minuti fa sono riuscita a concludere questa specie di prologo.

Si,la storia non è finita. Volevo concluderla,ma alla fine ci ho ripensato,e se volete sapere perchè Justin è tornato dopo due anni,non so cosa sia successo. Lo sa solo lui,boh.

Grazie mille per le cinque recensioni,mi piacerebbe se ce ne fossero di più,tipo sette,ma fa niente. Mi accontento lo stesso,magari scrivo male o non è interessante la storia.

Ora mi dileguo,adios.

Bea.

@demisautograph on twitter.

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Capitolo 13
*** isn't only sex. ***


-E quindi il dir..-sento bussare alla parta.Sbuffo,sbattendo la matita sul libro.Non riuscirò mai a superare questo fottuto esame.

Mi alzo,lasciando che la sedia faccia un rumore un po' forte.Apro la porta,e mi ritrovo Justin davanti.Balbetto qualcosa,insicura.Vederlo,per la seconda volta,dopo due anni fa un certo effetto.Il mio cuore sta impazzendo,e perchè lo sta facendo?Non ha mai battuto per lui,mai.Fa un sorriso,appoggiandosi allo stipite della porta.

-Posso entrare?-dice,guardando dietro di me,esaminando la stanza.Faccio segno di si,ancora insicura,scostandomi per farlo entrare,dove lui comincia a guardarsi intorno.

-Bella stanza!-afferma,voltandosi verso di me.

-Gr..grazie.-chiudo la porta,appoggiandomi ad essa,respirando profondamente.

-Non sono qua per farti del male,e non te ne farò mai.-mi guarda in modo dolce,è cambiato,ma io non mi fido.Vorrei,ma non posso.

-Come faccio a fidarmi di te?-sbotto,abbassando lo sguardo.Si avvicina,lentamente,non voglio incontrare i suoi occhi,non mi va.

-Guardami.-perchè devo farlo?

Alzo la testa guardandolo.

-Ho fatto sesso con tantissime ragazze,si.-mi accarezza i capelli,lasciandomi dei baci lungo la mano.

-E quando..quando ho abusato di me,l'ho fatto solo..Madison,in quel momento,era come se stessi facendo per la prima volta l'amore,e con te.-.

Sbarro gli occhi.

-Voglio rifarlo,adesso,con te.-Si avvicina,facendo combaciare i nostri corpi,facendomi sentire ogni parte del suo corpo contro la mia.

-No,tu sei fuori!-mi allontano,indietreggiando di poco.

-Ti amo,più di ogni altra cosa.Perdonami,dammi una possibilità.-le sue labbra si posano sulle mie,giocano,si incontrano,è come se fossero due calamite.

Una droga,di cui neanche io riesco a curarmi.E non capisco perchè non riesco a rifiutare i suoi baci.

-Ti prego,sii mia.-prendo il suo viso tra le sue mani,accarezzandogli i capelli delicatamente.

-Nessuno è perfetto,ho fatto degli sbagli,lo so.-grossi sbagli,mio caro.

-Tu hai ucciso mio fratello e mio padre!-lo spingo,urlando.

-E me ne pento!-urla,contrastando il mio tono di voce.

-Non puoi pentirti.Mio fratello ha ucciso tuo padre.Stai fingendo,ammettilo,cazzo!-mi volto,andando verso la scrivania.

-La vendetta mi ha portato solo alla prigione,non dovevo volevo andare.-dice tranquillo.

-E dove volevi andare?-lo guardo,sfidandolo.

-Nel tuo cuore.-mi guarda,sospirando.

 

Le sue mani si posano sul mio seno,accarezzandolo da sopra la maglia,facendomi gemere.Le sue labbra cominciano a torturarmi il collo.

Lo fermo,prendendogli la mano e trascinandolo verso il letto,portandolo su di me.

Mi sfila velocemente la maglietta,per poi baciarmi nell'incavo del seno,scostando di poco il reggiseno nero.

Gemo di nuovo,lasciando che le mie mani,che vagano sulla sua schiena,sfilino la sua maglietta e si posino sul bottone dei suoi pantaloni.

Mi lascia una scia di baci,scendendo sempre di più verso il basso,togliendomi definitivamente i pantaloni,lanciandoli da una parte della stanza.Il mio fiato è corto,come il suo in questo momento.

Le sue mani si posano sulla mia schiena,sganciandomi il reggiseno,facendolo volar via.

Il suo petto contro il mio,i nostri respiri affannati,i nostri corpi ormai nudi,e un'unica decisione.

Lo voglio davvero?

Le sue labbra sul mio seno,scendendo sempre più in basso,dedicandosi al mio ombelico.

Gemo ancora,per l'ennesima volta,forse in quello che sta facendo ci sta mettendo amore.

Forse lui mi ama davvero.

Forse si è davvero pentito di quello che ha fatto.

Forse mi sta prendendo in giro.

Forse questa volta mi ucciderà per davvero.

Forse tutto questo non è uno scherzo.

Ci sono troppi forse che vagano nella mia testa,e non mi accorgo che un suo dito è nella mia intimità.

Si avvicina,esplorando sempre la mia intimità,prima che io emetta un piccolo urlo,mi tappa la bocca baciandomi.

Inarco la schiena,sento la sua erezione premere contro il mio linguine,e da lì,capisco perfettamente che è eccitato.

Prendo il controllo della situazione,andando a cavalcioni su di lei,cominciando a baciarlo sul collo,lasciandogli un segno,che sicuramente rimarrà per un paio di giorni.

Risalgo verso le sue labbra,concentrandomi su di esse.

Così perfette,così pure,labbra che non sembrano vere.

-Guardami.-dico,mettendo le mie mani tremanti sulle sue spalle.

Sembra che non voglia incontrare il mio sguardo,o forse è così?

Perchè una parte di me vuole,e l'altra no?Perchè una parte di me vuole amarlo,e l'altra no?Perchè voglio stare con lui?

Perchè voglio correre il rischio di mettere su un filo la mia vita?

Eppure ho un grande bisogno di lui,così,improvvisamente.

Prendo di nuovo il suo viso tra le mani,voglio che mi guardi negli occhi.

La situazione si capovolge,e ora è tutto nelle sue mani.

Ma sta anche a me decidere se fidarmi o no di lui,ed è così fottutamente difficile.

-Non mentirmi,ti prego.-continuo,in attesa di una sua risposta,ma l'unica cosa che ricevo è un bacio,un bacio passionale,a cui rispondo con amore e dolcezza.

-Voglio che tu sia mia,ora.-dice,prima di far unire i nostri corpi,in un'unica spinta.

Sussulto a sentire il contatto tra la mia intimità e la sua.Le spinte diventano veloci,e sento un'adrenalina

partire dai piedi,per poi salire lungo il mio corpo.

-Stai facendo l'amore con me,Madison,dillo che mi ami.-esclama,con il respiro affannato.

Sento che il piacere mi sta travolgendo,evidentemente sta travolgendo anche Justin.

-Ti..ti amo.-dico,avvicinandolo alle mie labbra,poggiano.

-Dimmi che mi ami.-sbotta,ansimando,tenendosi per i gomiti sul letto per non farmi troppa pressione.

Il suo respiro affannato.

I suoi occhi perfetti chiusi.

Il suo corpo avvolto dal piacere,come il mio.

-Io..Justin,io non poss..-parla prima che io possa fido una mano sul suo collo.

Non riesco a contenermi,così lancio un piccolo urlo.

Justin,sfinito e sudato,si accascia difianco a me,cercando di far tornare il respiro affannato.

Vedo che si rimette velocemente i boxer,e si sdraia di nuovo vicino a me,regalandomi degli sguardi dolci.

-Scusa per tutto quello che ho fatto,Madison. Mi ero fatto prendere dalla situazione,non ero e non sono pazzo. Provo solo qualcosa per te,e questo qualcosa è incredibile,perchè nonostante l'odio che ho provato per te,io ti ho sempre amato.-dice tutto d'un fiato,accarezzandomi i capelli.

-Lasciati amare,lascia che il tuo cuore appartenga a me.-le sue labbra combaciano per l'ennesima volta con le mie.

-Ho bisogno che tu non sia più quello di prima,per potermi fidare.-prendo le mutande e le infilo,lo stesso faccio con il reggiseno.

Mi accarezza una spalla,lasciandomi dei baci innocenti su di essa.

-Farò di tutto per dimostrartelo,Madison.-.

 

-Tu hai fatto sesso con quel tipo?-Cheyenne fa cadere il suo beautycase,dove tiene tutte le cose per il trucco.

-Si.-sbuffo,appoggiando la testa sul cuscino.

-Si può sapere che cazzo ti è preso?-sbotta.-Ricordati che ha ucciso tuo fratello e tuo padre,ha abusato di te e ha quasi fatto fuori tua madre!Madison,che cazzo ti è preso?Ti stai facendo abbindolare da un criminale.-chiude il beautycase,appoggiandolo sull'armadietto del bagno.

-Io..io forse provo qualcosa per lui.-sussurro,mentre una lacrima si fa strada lungo la mia guancia.

-Beh,vedi di farti passare questo amore!-dice l'ultima parola facendo le virgolette con le mani.

-Saresti tu a rimetterci,sappilo.-conclude,prima di sparire sotto le coperte.

Ha ragione,forse sto correndo troppo,forse è troppo pericoloso per lui,forse vuole qualcosa,e non posso fidarmi di lui.Non devo.

 

WHAT'S UP GUYS?!

Dio,scusatemi se vi ho fatto aspettare così tanto.

C'è stato un motivo:non so fare le scene di sesso.

Cioè,io le immagino,ma non riesco a descrivere certi momenti intimi,soprattutto se riguardando Justin,che io vedo ancora come il ragazzino di one time,quindi..

Scusatemi davvero se è un insulto(?)alle scene di sesso più belle della storia di efp,ma io non me la cavo in ste cose.

Devo esercitarmi,sisi.

Magari voi pensate che ora la storia sarà tutta rose e fiori,ma non sono quel tipo di persona,quindi,non si sa mai.

Madò,mi sono innamorata di'Grenade'di Bruno Mars.

Salvatemi.

Sono le 23.15 e io sto crollando,e domani essendo domenica,devo svegliarmi presto anche domani perchè ho impegni,uff.

Domani non aggiorno perchè devo ancora scrivere il capitolo.

Ho scritto troppo,e GRAZIE DAVVERO PER LE QUATTRO RECENSIONI.

SONO POCHE MA VI AMO LO STESSO.

Baci,bea.

@demisautograph on twitter.

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