L'unione di due mondi

di Armstrong_44
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Quattro persone nel posto sbagliato ***
Capitolo 2: *** Il genio delle tartarughe ***
Capitolo 3: *** Il Dr. Xhaz ***
Capitolo 4: *** La sfera a cinque stelle ***
Capitolo 5: *** Scontri su Scontri ***
Capitolo 6: *** La ricerca continua ***
Capitolo 7: *** Il coltello dalla parte del manico ***
Capitolo 8: *** Strike ***
Capitolo 9: *** La vittoria sul Dr.Xhaz ***
Capitolo 10: *** Un finale senza fine ***



Capitolo 1
*** Quattro persone nel posto sbagliato ***


1° Capitolo- Quattro persone nel posto sbagliato.

”Ragazzi!!! E’ pronto!” urlò Chichi, aprendo la porta e lasciando che un profumino invadesse l’area circostante.
“Arriviamo, nonna!” rispose la voce di Pan un po’ affannata.
Lei e Goten si stavano allenando da quando erano svegli: era strano come, in poco tempo, suo zio avesse deciso di mettere i combattimenti in primo piano e al secondo le ragazze.
Pan, quando le aveva proposto di allenarsi con lui tutti giorni, pensò che si trattasse di uno scherzo, infatti dopo una bella risata gli chiuse la porta in faccia.
Ma non appena capì che suo zio era serio, incominciò ad allenarsi con lui ogni volta che poteva, senza mai fermarsi.
Goten si era appena preso un calcio nell’addome,  ma si rialzò subito, con determinazione.
“Insomma! Quante volte vi devo chiamare?!?! Se non venite subito, restate senza pranzo!” urlò ancora la donna.
“Va bene, adesso veniamo mamma!” disse Goten “sarà meglio andare!”
“Ok” rispose semplicemente lei.
Entrambi iniziarono a scendere delicatamente, e quando toccarono terra, iniziarono a correre verso casa Son.
Il tavolo era apparecchiato con piatti color neve e posate d’argento per otto persone, e accanto ad ogni bicchiere di vetro vi si trovavano pietanze di OGNI tipo: codini di maiale arrostiti; zuppa di centopiedi,alghe e funghi; rospetti fritti... tutto ciò che un Saiyan gusterebbe volentieri.
“Pan, tesoro, non starai un po’ esagerando con gli allenamenti?” le chiese amorevole la madre.
“Umh... no, non direi.” rispose lei, abbuffandosi sui rospi fritti, il suo piatto preferito.
Nel frattempo, però, si era guadagnata delle severe occhiate da parte di tutti i presenti, (esclusi suo zio e suo nonno), e un silenzio profondo era calato sulla tavola.
“Urca! Questi codini sono davvero favolosi!” esclamò all’improvviso Goku, e tutti sobbalzarono per il suo tono della voce.
Fortunatamente Shenron aveva concesso loro di tenere le sfere del drago attive e aveva fatto tornare Goku adulto.
“Grazie, caro. Come dico sempre, nelle ricette tradizionali non mi batte nessuno!” disse Chichi, soddisfatta per il complimento di suo marito.
Il pranzo,dopo quell’intervento, trascorse piacevolmente, con qualche racconto sulle vecchie imprese di nonno Goku e qualche riflessione sull’allenamento di Pan e Goten.
“Che ne dite di invitare i Brief, domani a pranzo?” domandò ad un certo punto Videl: evidentemente le mancava parlare con qualcuno come Bulma, una donna particolare nel suo genere.
“Ottima idea! Così Trunks potrebbe aiutarci negli allenamenti, vero Pan?” Chiese Goten.
“Si, perché no...” rispose lei, anche se dentro saltava dalla gioia: aveva veramente molta voglia di rivedere i Brief, anche se non al completo…
“Anch’io sono d’accordo, cara. Ho così tanta voglia di fare due chiacchiere con Bulma.” disse Chichi.
“ Bene! Allora è deciso! Domani li inviteremo a pranzo! A te va bene papà, vero?” domandò Gohan.
“Certo! Non vedo l’ora di vedere Vegeta chissà se si è allenato in questi due mesi!.”
“Fantastico! Vado subito a telefonargli.” e così dicendo Chichi si avviò verso il telefono.
“Che ne dici?”chiese Goten a sua nipote"Torniamo ad allenarci?”
“Va bene... andiamo in un luogo più tranquillo però… nelle foreste dei monti Paoz?”
“Per me va bene tutto!”
“Goten, ricordati che Pan deve essere a casa per cena.” disse Gohan.
“Tranquillo, tornerà sana e salva! Al massimo senza un braccio” rispose lui uscendo di casa con Pan al suo fianco, e lasciando il fratello alquanto perplesso. Si recarono in volo al centro della foresta, la quale colorava allegramente i monti Paoz e gli donava un dolce profumo di pini e abeti.
Pochi erano i rumori di quel luogo sordo: il gracchiare dei corvi, il rumore dell’acqua frastagliata sui sassi di un torrente lì accanto e il fruscio prodotto da qualche animale che strisciava sulle foglie cadute.
“Zio Goten...” iniziò Pan.
“Cosa c’è?” chiese lui, fermandosi a guardarla
“Beh… è da molto tempo che ci alleniamo... ma quello che non ti ho mai chiesto è... perché? Insomma, perché vuoi che ci alleniamo? Non che mi dia fastidio, al contrario, ma... tu hai sempre preferito passare il tempo con delle ragazze, non con gli allenamenti! Hai rotto perfino con Valese!”
“beh… ecco... vedi, Pan, ti ricordi quando Baby arrivò sulla Terra?”
La ragazza annuì.
“Beh, lui riuscì ad entrare facilmente nel mio corpo... e... io penso che… se fossi stato più forte,  sarebbe stato più difficile per lui... se io non fossi stato così debole, forse qualcosa sarebbe andata diversamente..”
“Ma... Goten... tu non sei debole!”
“Sì, Pan! Ed è per questo che voglio allenarmi!”
Pan abbassò lo sguardo: le dispiaceva che suo zio provasse così poca autostima di sé stesso.
“Dai, iniziamo ad allenarci!” disse lui con un sorriso.
Pan contraccambiò il sorriso, ed iniziarono ad allenarsi: per quel pomeriggio avevano deciso di evitare gli scontri aerei e di limitarsi ai pugni e ai calci.


“Dai Naruto, svegliati!”  disse preoccupata Sakura, scuotendolo furiosamente.
Questi, piano piano, incominciò ad aprire gli occhi.
Dopo averli sbattuti un paio di volte, iniziò a riconoscere i volti di chi gli stava accanto: Sasuke scrutava la zona attorno a sé mentre due persone erano chine su di lui, una era Kakashi, e l’altra era, per l’appunto:
“Sakura...” sussurrò.
“Naruto!Ti sei svegliato!” esclamò la ragazza dai capelli rosa.
“Bene, ora che la bella addormentata si è svegliata, che ne dite di andare a dare un’occhiata in giro?” propose  Sasuke.
“Non sono la “Bella addormentata”!!!”
“Dici??? Hai dormito per tutto il pomeriggio!”
“Scusate...  dove siamo?” chiese Naruto dopo aver sbuffato alla battuta di Sasuke.
“Non lo sappiamo….” rispose con calma Kakashi, che nel frattempo aveva tirato fuori dalla sua tasca un libricino rosa e aveva iniziato a leggerlo.
“C-come sarebbe a dire, c-che non sapete dove siamo?!?!”
“Non sappiamo nemmeno come ci siamo arrivati qui, se è per questo.”disse Kakashi, senza distogliere lo sguardo dal libro.
Naruto era decisamente preoccupato: il luogo in cui si trovavano era completamente diverso da qualsiasi posto lui avesse visto.
Si alzò in piedi dandosi una leggera spinta con le mani appoggiate sulla terra fresca, ricoperta da qualche ciuffo d’erba e qualche fiorellino .
La sua tuta era leggermente stracciata nel fianco destro e nella caviglia sinistra, lasciando intravedere la pelle rosea leggermente lacerata.
“In ogni caso... Penso che dovremmo andare un po' in giro, come ha detto Sasuke… d'altronde non abbiamo molta scelta...” proseguì Kakashi.
“sono d'accordo” rispose Sakura.
“Umh... E va bene ci sto anch'io“ disse Naruto, arrabbiato per non essere stato lui a proporlo.
Così iniziarono ad inoltrarsi nella fitta macchia verde: man mano che si facevano largo tra alberi, cespugli e rovi l'aria si faceva sempre meno respirabile e la luce sempre meno visibile.
Nonostante tutto, quell'ambiente e quell'odore di pineta erano rassicuranti e infondevano tranquillità al gruppo dei quattro ninja.
Quella calma venne interrotta bruscamente da Sasuke che si fermò di colpo:
“Ascoltate!”
All'istante tutti smisero di camminare e, nel caso di Naruto, di prendere a calci un sassolino che si trascinava dietro da quando erano partiti.
Ognuno di loro tese l'orecchio verso una direzione diversa dall'altra, e cercarono di distinguere i vari rumori:
Non capivano che cosa lo preoccupasse così, fin quando non riconobbero il suono di un combattimento .
Sasuke scattò verso una delle quattro direzioni e gli altri fecero lo stesso: più correvano più il rumore si distingueva.
 
“Che c'è mi vuoi far vincere?” chiese Pan con un ghigno, sferrando un pugno sulla guancia di suo zio,il quale barcollò un po' ma si rimise subito in piedi.
“Beh, se proprio vuoi che mi impegni...” e così dicendo tirò un calcio in corrispondenza della gabbia toracica di Pan.
La ragazza, a quel colpo, cadde a terra e tossì un po':
“Che c'è? Sei già stanca??? “ Disse lui con un sorriso.
All'improvviso, Goten provò un forte dolore alla spalla destra e non appena vi portò le mani, queste si tinsero di rosso.
Pan, rimase scandalizzata dalla scena che le si presentava : suo zio Goten aveva un kunai piantato nella spalla la quale sanguinava abbondantemente, mischiando il colore bianco della maglietta con quello rosso del sangue.
Ma la cosa che più la preoccupava, era il fatto di avere quattro persone mai viste prima davanti a lei: tre sembravano avere la sua età, mentre il quarto era decisamente più grande.
“ Cosa volete?!?” chiese Goten, mentre si reggeva la spalla dolorante.
“Non ti hanno insegnato l'educazione?” rispose un signore dai capelli grigi e una pettinatura alquanto bizzarra.
“Uh?” un ragazzo biondo si girò verso di lei e le si avvicinò porgendole la mano.
“Fermati! non ti avvicinare a lei!” urlò Goten.
“Cosa?!? Ma se tu la stavi aggredendo!” disse una ragazza dai capelli rosa.
Zio e nipote erano sconvolti: nessuno dei due aveva intenzione di fare male all'altro, o almeno, non sul serio.
“Ho detto di non avvicinarti a lei” urlò ancora, notando che il biondino non si allontanava.
“Ah sì? Altrimenti cosa mi fai?” chiese il biondo.
“Te lo mostro subito!”
Goten creò una sfera gialla di energia  tra le sue mani e la scagliò contro il ragazzo, il quale volò oltre due metri da Pan.
“Naruto, tutto bene?” chiese la ragazza dalla capigliatura rosea.
“Maestro Kakashi, che cos'era?” chiese un ragazzo dai capelli scuri.
“Se devo esserne sincero, non lo so, Sasuke”
Naruto si rialzò, anche se con un po' di fatica, e scrutò Goten:
“ Ma come diavolo hai fatto?!? Anzi, sai una cosa, non importa! Ora dovrai comunque vedertela con me!”
“Fermo!” urlò la ragazza dietro di lui.
“Cosa?” chiese, quasi in un sussurro, Sasuke.
Tutti si girarono verso di lei:
“Lui è mio zio!”
“Che cosa?” dissero tutti all'unisono, chi con un tono chi con un altro.
“Sì è mio zio! Ci stavamo soltanto allenando! E poi se fossi stata in pericolo, me la sarei cavata tranquillamente da sola” disse, alzandosi.
“Scusate tanto... Sapete è nel dovere di noi ninja aiutare chi è in pericolo... E noi pensavamo che... “  disse il signore.
“Non fa niente...”rispose Goten, che nel frattempo si era sfilato il kunai dalla spalla e aveva allacciato un pezzo di stoffa, strappato dalla sua maglia, attorno alla ferita.
“Zio, forse è meglio andare da Bulma...”
“Mi sa che hai ragione”
Goten iniziò ad alzarsi in volo, aspettando che la nipote lo raggiungesse.
“Che cosa? Sapete volare?” chiese Sasuke a Pan.
“ Sì, noi Saiyan sappiamo farlo” rispose lei.
“Sai dove ci troviamo?” domandò il maestro Kakashi.
“Siete nella foresta dei Monti Paoz”
“Umh... Non conosco questo posto...” disse a bassa voce Kakashi
“Pan, vieni o no?” urlò Goten.
“Arrivo!”
“Aspetta!” disse Sakura “Noi non conosciamo questa foresta rischiamo di perderci! E poi se anche ne uscissimo, non sapremmo comunque dove andare!”
“Che cosa?!? M-ma mi spiegate come siete finiti qui!?”
“Non lo sappiamo!>> disse Naruto.
Pan era completamente confusa:
“Non ricordate proprio niente???”
Ad ogni ragazzo vennero in mente le stesse scene sfocate:
Flashback
I quattro ninja avevano appena concluso una missione, e si stavano dirigendo verso il villaggio della Foglia.
“Uffa, non è possibile che continuino a darci queste insulse missioni, io voglio un po’ di azion…” non finì la frase che, a causa di una radice, inciampò per terra.
Non aveva provato dolore in alcun punto esclusa la mano che, invece di appoggiarsi sulla morbida erbetta, era atterrata su una piccolo talismano di legno con su incisa una pietruzza azzurra.
Nel mettersela al collo, però,m il giovane premette con l’indice la piccola gemma, e qualcosa attorno a loro cominciò a cambiare.
 
Ora era difficile distinguere i ricordi, ma intravidero tutti un vortice verde per poi ricollegare il fatto al nuovo ambiente:
“Qualcosa ricordo...” disse Sakura.
“Se è quello che penso io... Siamo in guai seri.” bisbigliò Kakashi.
“PAAAN!!!!! Tuo padre si arrabbierà è già ora di cena!” Goten si stava spazientendo.
“Ora devo andare, accompagno zio da Bulma, ceno e torno qui”
“Grazie di tutto.” disse Kakashi.
Pan li salutò con un cenno della testa e un piccolo grugnito per poi spiccare il volo, lasciando i quattro in mezzo alla foresta.
 
“Tranquillo Goten, ho qui una medicina ideata da qualche settimana: per curare una ferita come questa ci metterà soltanto qualche minuto... Pizzicherà un po'... Ma durerà poco “ disse Bulma.
“Non importa, non sono un tipo che si lascia prendere la mano per un po’ di bruciore…” rispose lui.
Bulma lasciò cadere qualche goccia sulla ferita di Goten.
“Aaaaaaah!!! Brucia! Brucia! Brucia! Brucia!” iniziò ad urlare, alzandosi in piedi e sbattendo contro ogni tipo di carrello e facendo rovesciare varie provette e campioni.
“Zio Goten! Calmati! Mi stai facendo fare una figuraccia!!!!”
“Aaaaaah!!! Brucia,Brucia... Ehi! Non brucia più!!!” disse sorridendo e guardando la pelle perfettamente intatta.
Pan si portò una mano alla fronte:
“Che figuraccia... giuro che questa gliela faccio pagare a zio Goten!” pensò.
“Oh, cavoli! È tardissimo! Mio fratello mi ucciderà!Grazie Bulma! Salutaci Trunks!”
E prima che Pan potesse dire qualcosa, sentì una forte pressione attorno al polso, e in pochi secondi suo zio l’aveva già trascinata fuori dalle Capsule.
Mentre erano in volo, Goten non faceva altro che ripetere:
“Sono morto, morto, decisamente morto”
“Non se ci diamo una mossa!”
“Sì, questa volta hai ragione!”
“Come sarebbe a dire "questa volta"?!?! Io ho sempre ragione!!! “ gli urlò contro una Pan arrabbiata.
E dopo che Goten le implorò perdono per circa cinquanta volte, riuscirono ad arrivare a casa con solamente tre minuti di ritardo.
 
I quattro ninja, dopo la partenza dei due ragazzi,
avevano deciso di rimanere fermi nello stesso punto, sperando che in questo modo, per Pan sarebbe stato più semplice ritrovarli.
Kakashi stava seduto all'ombra di un albero a leggere quel suo, al parere dei ninja biondo, “odioso” libro rosa, Sakura raccoglieva fiori intrecciandoli tra loro, Sasuke era sdraiato per terra con lo sguardo verso il cielo a pensare e Naruto era l'unico che non sapeva che cosa fare.
Siccome “guardare le nuvole” o raccogliere fiori, figuriamoci leggere, non era nel suo stile, decise di andare a parlare con qualcuno.
“Sakura, che cosa fai? “
“Niente di che... Raccolgo qualche fiore...”
“Senti... Secondo te che cosa intendeva dire il maestro Kakashi con "se è quello che penso io... Siamo in guai seri."?” le chiese.
“oh... Non ci avevo pensato...”
“Senti tu pensi che quella ragazza tornerà?”
“Penso di sì... mi sembra una brava persona...”
“Già... comunque...” ormai stava esaurendo gli argomenti “Hai visto che cosa è riuscito a lanciarmi contro quel ragazzo?”
“Sì... non sono riuscita a capire che cosa fosse, ma di sicuro quelle persone erano molto potenti!”
E i due continuarono a riflettere sui ragazzi appenaconosciuti, come, d’altronde, Sasuke e , anche se non lo dava a vedere, Kakashi.
 
“Grazie per la cena Nonna, io vado su di sopra” disse Pan salendo le scale: quando andava dai suoi nonni, i suoi genitori dormivano nella prima stanza degli ospiti e lei nella vecchia camera di suo padre.
Di solito ci trascorreva molto tempo, ma quella sera, spalancò la finestra in legno e volò fuori, accompagnata da un cielo rossastro:
il tramonto era arrivato, regalando ai passanti uno spettacolo stupendo.
Mancava poco ormai, forse uno o due metri,al punto in cui li aveva lasciati nel pomeriggio.
Non appena li vide, iniziò a scendere di quota, fino a toccare terra.
“Finalmente sei arrivata!” esclamò Naruto, con un tono misto tra la felicità e la scocciatura.
“Ho fatto il più presto possibile!” rispose lei.
“E ora che facciamo?”chiese Sakura.
“Pan... Non conosci nessuno che possa conoscere storie e leggende abbastanza antiche?” chiese Kakashi.
“Non saprei...” rispose Pan
“Ci sarebbe il Genio delle Tartarughe...” disse una voce proveniente dalle spalle della giovane.
La ragazza si girò lentamente, sperando che i suoi sospetti non fossero fondati.

Ciao a tutti,
Sono tornata con questa nuova storia, (che era già in archivio da un bel po') e sono veramente contenta di ricominciare a scrivere e pubblicare.
Spero che questa storia non vi deluda, al contrario, mi farebbe molto piacere sapere che vi piace :)
Ringrazio veramente di cuore chi leggerà, recensirà e inserirà questa storia tra le seguite, preferite e/o ricordate.
Un grande abbraccio dalla vostra Mar :)

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Capitolo 2
*** Il genio delle tartarughe ***


Capitolo 2- Il Genio delle Tartarughe.

 

“M-ma come hai f-fatto a trovarmi, nonno Goku?!?” chiese Pan a suo nonno.
“Beh, ho percepito la tua aura spostarsi, e ti ho seguita fin qui!” rispose lui sorridendo.
“Non ci avevo pensato...”
“Ora dimmi Pan...Chi sono queste persone?” chiese allegramente.
“Beh...ecco... Sinceramente... non lo so di preciso”
“Mi scusi, potrei parlarle un secondo?” chiese Kakashi a Goku.
“Certo” rispose lui tornando serio, e Kakashi lo accompagnò lontano dai suoi allievi e da Pan, iniziando così a parlargli.
“Che segreti può avere il maestro Kakashi in questo momento?!?” urlò Naruto.
Gli altri due ninja fecero spallucce.
Pan di lasciò cadere a terra: visto che era tutto il giorno che si allenava, correva e volava, una pausa le ci voleva proprio.
“Speriamo che mio padre non mi stia cercando in questo momento...Dannazione, molto probabilmente anche lui ha percepito la mia aura...” disse tra sè e sè.
“Scusa...?”
La ragazza si girò verso chi l'aveva chiamata: era Sakura, la ragazza dai capelli rosa.
“Sì?”
“Come fai a volare?”
A quella domanda Pan si mise a sedere:
“Non te lo so spiegare... Quando ho imparato a volare ero piccolissima”
“Ah... Capisco...” rispose Sakura triste
“Ma se vuoi ti faccio fare un giro, un giorno...”
“Davvero?!?” chiese la rosa.
“Certo!” rispose Pan, regalando un sorriso alla ragazza, la quale ricambiò.
“Pan... Dobbiamo andare all'isola del Genio: useremo il teletrasporto” disse Goku, che nel frattempo era tornato assieme a Kakashi.
“Sì, va bene”
“T-teletrasporto?!?” esclamarono Naruto e Sakura assieme: a quanto pare Sasuke era rimasto impassibile.
Quindi, sui volti dei tre ninja comparvero le rispettive faccie:
-entusiasta
-spaventata
-indifferente.
Goku si portò due dita sulla fronte, iniziando a concentrarsi, e Pan gli mise una mano sulla spalla:
“Ora, mettete una mano sulla spalla di Goku” disse il maestro Kakashi.
Chi con più chi con meno entusiasmo, appoggiò  il proprio palmo sulla spalla del nonno di Pan.
“Tenetevi forte”
I ninja avvertirono una sensazione di vuoto allo stomaco.
All'improvviso, l'ambiente circostante non era più una tetra foresta, ma una casetta rosa, adagiata su una piccola isoletta e accompagnata da qualche palma e dal rumore del mare.
Goku e Kakashi si precipitarono all'interno della casetta, ricordando ai ragazzi di aspettarli fuori.
“Wow...” disse in un sussurro Sakura.
“Troppo forte! Rifacciamolo!” esclamò Naruto.
“Il solito bambino” lo beffeggiò Sasuke.
“Non sono io il bambino qui!”
“Che cosa vorresti dire ?!?”
“Umh... Non lo so... CHE SEI UN MOCCIOSO!”
“Ah sì?! Vuoi sapere che cosa sei tu?!”
“Dai, che cosa?!”
“Ma fanno sempre così?” chiese Pan, con una gocciolina disegnata sulla testa.
“Sì, purtroppo” rispose Sakura.
“Sakura...pensavo... Vuoi provare a fare un giro di volo?”
“S-sul serio?!? Certo!”
“Allora, tieniti forte!”
Pan la prese da sotto le braccia, e piano piano, iniziò a sollevarsi da terra, provocando un brivido nella schiena di Sakura.
A quella vista, Sasuke e Naruto smisero di litigare: Pan e Sakura stavano volando, anche se la prima sosteneva l'altra, attorno all'isola, sopra alle dolce acque azzurre sfumate da un rosso e dolce riflesso del sole.
Ora ridevano entrambe, come due bambine, mentre il vento scompigliava i loro capelli.
Lentamente, Pan iniziò a scendere di quota, e quando appoggiarono i piedi a terra, Sakura non potè evitare di ringraziarla buttandole le braccia al collo.
“Grazie!!! È stato fantastico!”.
“Non fa niente, ma così non riesco a respirare!”
“Scusa...?” iniziò Naruto, e Sakura lasciò la presa.
“Non è che faresti fare un giro anche a me?” chiese Naruto con un'espressione entusiasta.
“Emh…Certo!”
“Fantasticooo!!! Dai, incominciamo subito!”
Così, Pan, prese in volo anche Naruto.
“Ok, ora mollami!”
“Che cosa???N-ne sei sicuro???”
“Certo! Che aspetti?!?”
“Come vuoi!” è così dicendo, lasciò andare Naruto, il quale cadde nell'acqua limpida.
Pan tornò sull'erbetta fresca e si rivolse a Sasuke:
“Vuoi fare un giro anche tu?”
“Tsk, io non faccio quella roba! È da mocciosi!”
“Che cosa?!? Come ti permetti?!?”
“Beh, è la verità!” rispose lui calmo.
“Adesso basta Sasuke!” disse Naruto, che nel frattempo era tornato sull'isola a nuoto.
Pan stava per saltargli addosso a suon di pugni, calci e sfere energetiche, quando Kakashi e Goku tornarono accompagnati da un vecchietto:
Era abbastanza basso, barbuto e indossava occhiali da sole nonostante ormai stesse per calare completamente il crepuscolo.
“Ciao Pan! Era da tanto che non ci vedavamo, eh? “ esclamò sorridente.
“Emh...”
“In ogni caso dobbiamo parlarvi” non le diede neanche il tempo di rispondere.
Era ormai il crepuscolo quando iniziarono a spiegare ai ragazzi ciò di cui avevano appena discusso.
“Considerando, che abbiamo poco tempo, cercheremo di spiegare in fretta” iniziò Kakashi.
“Vedete, molto tempo fa, quelli che oggi sono due universi, erano uno solo.
In questo, regnavano pace e tranquillità, finchè non fu diviso in due mondi da qualcuno, qualcuno che detestava i ninja. Non perché li odiasse, no! Perché li temeva!
Ovviamente, questo qualcuno era un terrestre normale, di certo non era né come Goku né come Pan per sentirsi così minacciato, ma a quanto pare era a conoscenza delle sfere del drago, e una volta raccolte tutte sette espresse il desiderio di separare i ninja da tutti gli altri in due universi separati.
Tuttavia, qualcuno desiderò di avere qualcosa con cui andare nell'altro mondo: e il drago Shenron creò due oggetti in grado di teletrasportare qualcuno da un universo all'altro.
Questi oggetti cambiano, ogni volta che uno di essi viene usato, forma e luogo.” spiegò il Genio.
“Quindi la collana...” iniziò Naruto.
“Era uno dei due oggetti!” completò Kakashi.
“Ma scusate, se gli oggetti ogni volta cambiamo forma e luogo... Come facciamo a trovarli?” chiese Sakura.
”E’ questo il punto, Sakura...” spiegò Kakashi.
“Nonno Goku... Potremmo andare a cercare le sette sfere del drago… trovarle sulla terra sarà semplicissimo.” propose Pan.
“Sì, è l'unica alternativa”
“Non è conveniente andare ora... Partiremo domani pomeriggio.” disse Kakashi.
"Come mai non domani mattina?” chiese Sasuke.
“Ho saputo che domani a pranzo da Goku ci saranno altre persone, qualcuna di loro potrebbe darci una mano.”
“E dove passeremo la notte?” chiese Sakura.
“Potete venire a casa mia.”esclamò Goku “Pan e i suoi genitori occupano due stanze, ma resta la seconda camera degli ospiti, sempre che vi vada bene...”
“Non so davvero come ringraziarvi…” rispose Kakashi.
“Oh, non ci pensi! Bene, Maestro Muten, noi togliamo il disturbo.” disse Goku, preparandosi per il teletrasporto.
“Nessun disturbo, tornate quando volete.”
Ognuno appoggiò la propria mano su una delle due spalle di Goku, e in pochi attimi si trovarono a casa Son.
“Aspettate un secondo qui fuori, vado a spiegare a mia moglie e ai miei figli la situazione…”
E così dicendo si diresse verso casa sua per poi sparirvi dentro.
“PAAAN!!!” urlò Goten.
In pochi secondi suo zio era di fronte a lei:
“Sai quanto è stato difficile coprirti con i tuoi genitori? Per poco non finiamo in un mucchio di guai”
“Grazie zio...”
“La prossima volta non ti coprirò.” rispose, portando le braccia al petto.
“Zio, guarda che se non la smetti di fare il finto arrabbiato ti prendo a pugni”
“Sempre che non lo faccia prima io...”
E così dicendo su gettò su Pan per farle il solletico: cosa altrettanto strana, era di come avesse smesso di considerarla una mocciosa che non si fa mai gli affari suoi. Pan ricordava benissimo quando fino un anno e mezzo fa la chiamava come tale.
“Basta zio!”
“Prega quanto ti pare, tanto io non la smetto! Neanche Dende ti salverà dalla mia furia”
Nel frattempo Goku era tornato e mentre osservava con un sorriso la sua nipotina e suo figlio, disse:
“Bene, voi potete stare nella stanza degli ospiti.”
A quel punto Goten si interruppe e solo allora si accorse che i quattro ninja erano lì.
“Ma cosa ci fanno loro qui?”
“Te lo spiego dopo zio...”
Il resto della sera passò in fretta:
Pan spiegò per quattro volte la storia degli universi a Goten, e una a suo padre e a sua madre.
Goku si fece preparare una seconda cena da Chichi, la quale all'inizio rifiutò, ma alla fine cedette, e preparò una pentola di stufato alle alghe.
I quattro ninja si sistemarono in una stanza alla meglio, e dopo una litigata tra Naruto e Sasuke , finalmente poterono addormentarsi.
 
“Pan...tesoro svegliati...” disse Videl amorevole.
Con un borbottio insensato la giovane si tirò il cuscino sulle orecchie.
“Pan, tra poco i Brief saranno qui...” bisbigliò in tono altrettanto amorevole Gohan.
A quella frase Pan si alzò di scatto:
“Che ore sono?!?”
“Le undici e tre quarti e… i Brief arrivano a mezzogiorno”rispose sua madre, precedendo una sua domanda.
E in fretta e furia, Pan cacciò i suoi genitori fuori dalla stanza .
Si tolse il pigiama, e si infilò: dei pantaloni con una catena che ricadeva di lato, una maglietta rossa corta fino all'ombelico, la sua bandana arancione e delle scarpe sportive.
Corse in bagno a sciacquarsi la faccia e a pettinarsi.
In dieci minuti era pronta.
Si sorprese nel vedere tutti gli altri già alzati.
“Buongiorno!” disse Sakura.
“Buongiorno...”rispose Pan.
“Ce ne hai messo di tempo, eh?”esclamò Sasuke.
A quella battuta, Pan non si degnò di rispondere.
All'improvviso suonarono alla porta e La ragazza si precipitò ad aprire la porta.
Un ragazzo con il volto incorniciato da capelli lilla era davanti a Pan:
“Trunks!!!!” urlò la ragazza buttandogli le braccia al collo.
“ehi! Sono appena arrivato e già mi vuoi strozzare???” rispose lui, contraccambiando l'abbraccio.
Quando si separarono, Trunks si diresse verso Goten ed iniziarono a parlare.
Poi Pan salutò con un altro abbraccio anche Bulma e... Sì, anche Vegeta, il quale per un momento non seppe cosa fare, ma alla fine ricambiò, per poi staccarsi imbarazzato e andare a prendere posto sul divano con Gohan, Goku, Chichi e Bulma.
Stava per chiudere la porta, quando sentì il rumore di un suono metallizzato:
“Giiiiiiiill!!!!”
Esclamò abbracciando il robottino, il quale diventò completamente rosso.
“Volevo fosse una sorpresa, così non ti ho detto del suo arrivo!”
“Grazie, Trunks!”
“A tavolaaaa”urlò Chichi dalla cucina.
Tutti si sedettero al tavolo e si abbuffarono di ogni cosa, tant'è che in pochi minuti finirono tutte le portate: le uniche persone a mangiare poco furono: Bulma, Bra e Sakura, leggermente disgustate dalle pietanze.
Al contrario Naruto e Sasuke mangiarono senza fare una piega, e quindi, i casi erano due:
1. O stare nella foresta li aveva talmente rincitrulliti da non distinguere un piatto decente e portandoli così a divorare ogni cosa.
2. O, non avevano affatto il senso del gusto.
Non appena finirono di mangiare, Goku raccontò loro chi erano i quattro ninja e come aiutarli.
 
“Quindi...se ho capito bene, dobbiamo andare alla ricerca delle sfere del drago sulla Terra?” chiese Trunks in tono quasi professionale.
“Esatto!” rispose Goku.
“E chi dovrebbe andare a cercare le sfere?” domandò Bulma.
“È questo il punto: chi ci andrà?” spiegò Gohan.
“Io ci sto” disse Trunks, offrendosi per primo per la spedizione.
“anch'io”affermò Pan.
“Siamo in tre” rispose Goten.
“Ebbene, voi tre ad accompagnare Kakashi e gli altri a cercare le sfere”disse Goku.
“Un momento!” esclamò Vegeta “Sono sicuro che anche loro tre da soli, sarebbero in grado di compiere una missione del genere, tuttavia, andrò anch'io, giusto per tenerli d'occhio.”
“Anch'io preferisco che Vegeta vada con loro” disse Videl.
“Sì, va bene...allora sarete in quattro ad accompagnarli”
”Ma non giusto! Loro non dovrebbero venire, è pericoloso!” esclamò Pan.
”Sono sicuro che sapranno come cavarsela.” rispose suo nonno.
”E in ogni caso ognuno di noi ubbidirà esattamente agli ordini di Vegeta” confermò Kakashi.
“E va bene... Bulma, potresti prestarci una navicella? Loro non sanno volare...” chiese allora Pan.
“Certo cara.”
 
 
Mancava poco alla partenza: Goku li aveva teletrasportati alle capsule e non appena arrivarono, Bulma si precipitò in laboratorio e gli procurò tutto ciò di cui avevano bisogno.
In più, anche Gill si era offerto di accompagnarli, e nessuno rifiutò.
Erano in giardino, e i nove si stavano preparando a salire su una navicella.
Sembrava  quella del loro primo viaggio nello spazio, anche se più spaziosa:
I posti di guida erano sempre da tre, ma le camere da letto erano due, e una enorme stanza  faceva da salotto e da cucina.
Inoltre, al piano di sopra, a cui si accedeva con una piattaforma mobile, c’era anche un bagno.
Dopo congedi e abbracci salirono finalmente a bordo.
In una camera avrebbero dormito i Saiyan e nell’altra i ninja.
nella prima stanza vi era un letto castello, in cui dormivano Pan  Goten, e due letti bassi, stessa cosa per la seconda.
In più, anche se col disaccordo di Pan, decisero che a pilotare la navicella sarebbero stati Vegeta, Goten e Trunks.
“3...2...1...Si parteeee”
urlò Goten con tutto il fiato che aveva.
I ninja si aggrapparono al muro per il decollo, ma poi tornarono a camminare normalmente.
Pan, sistemò le sue cose nella loro camera, per poi andare in salotto con Gill.
“Gill, mi mostreresti il radar cerca sfere?”
chiese Pan.
“GhiroGhirò” la schiena del robottino scomparì per poi lasciar spazio ad un piccolo cerchio verde segnato da qualche lineetta.
“Umh... Non segna ancora nessuna sfera.”
In quel momento, dalla stanza dei ninja, uscì Sasuke.
“uhm?” si girò verso di lei, per poi rigirarsi indifferente della sua presenza.
“Si può sapere perché ti comporti così con me?” chiese lei arrabbiata.
Sasuke rimase colpito da quella domanda ma non lo diede a vedere:
Al contrario, si chinò su di lei, e i loro nasi quasi si sfioravano:
“Non mi sembra di comportarmi in un modo particolare nei tuoi confronti.”
Poi si diresse verso il frigo, vi tirò fuori una mela, e  iniziò a mangiarla.
Pan stava per tirargli un pugno da fargli sanguinare il naso così forte da non farglielo scordare mai più in tutta la sua vita, quando Gill iniziò a parlare:
“GhiroGhirò... Sfera localizzata, sfera localizzata”
“Che cosa sta dicendo?” chiese il ninja.
“Che una sfera del drago si trova nelle vicinanze...” rispose lei con non curanza, per poi tornare a fissare Gill con un'esspressione entusiasta:
“Fantastico! Vado subito dirlo a Trunks!”
“Trunks di qua, Trunks di là... Non è che ti piace?” domandò Sasuke con un ghigno sulla faccia.
“Può anche darsi, ma di sicuro a te non dovrebbe interessare. No?!” rispose lei,  per poi sparire nella cabina di controllo.
Il sorriso di Sasuke si spense:
“Non posso permettermi certe cose...” si disse in un sussuro.
“Ok, ragazzi prepariamoci a scendere” annunciò Goten ad alta voce pochi secondi dopo, uscendo dalla cabina, accompagnato dagli altri.
Non appena furono tutti e nove fuori dalla navicella, il panorama lasciò quasi tutti a bocca aperta: un vasto campo erboso, solcato da alberi di ogni tipo e circondato da alte montagne rocciose, gli si stendeva davanti.
“Ormai è tardi... Dividiamoci in gruppi da due, e proviamo a cercarla... Se non la troviamo entro dieci minuti, torniamo sulla navicella, ok?” spiegò Goten
“Io vado con Sakura” disse in fretta e furia Pan, temendo di poter capitare con Sasuke.
“Io con il maestro Kakashi” affermò Vegeta.
“Io vado con Naruto.” esclamò Goten.
“Bene, allora io vado con Sasuke. Tu Gill resta a guardia della navicella.” disse Trunks.
I ninja fecero un segno di conferma con la testa, e poi ognuno dei gruppi si divise, sparendo dalla vista degli altri.
 
“Non hai trovato niente lì Goten?”
“No... Tu, Naruto?”
“Niente di niente”
I due stavano cercando tra qualche roccia tra l'erba alta...
“Beh, forse non è da queste parti” disse Naruto.
“Umh…Meglio tornare indietro...”
“Già, andiamo...”
E insieme si diressero verso la navicella.
Quando vi arrivarono trovarono lì tutti gli altri gruppi, meno quello di Pan e Sakura, cosa che fece preoccupare leggermente lo zio della prima.
“Tranquillo Goten... Pan sa badare a se stessa...e anche a Sakura… e poi siamo sulla Terra non può succedergli niente di male!” lo rincuorò Trunks.
“Lo so... Ma se entro cinque minuti non tornano le andiamo a cercare”
 
“Ehi, Sakura! Guarda lassù!” esclamò Pan, indicando una grotta nella parete di roccia che si ergeva accanto a loro.
“Non so se è una buona idea...”rispose Sakura insicura.
“E va bene, tu aspettami qui, vado a dare una controllatina...” disse Pan, iniziando a volare fino al punto indicato poco prima.
Tra le sue mani, creò una sfera d'energia così da illuminare l'ambiente circostante:
Era una grotta scura, con tanto di stalattiti e stalagmiti, che sembrava non avere fondo.
“Avanti Pan, scendi!” urlò Sakura.
“Arrivo, solo un secondo!”
Continuò ad avanzare nella più completa oscurità, quando sentì di aver sfiorato qualcosa a terra... non appena vi puntò contro la sfera, preferì non averlo fatto:
Due scheletri erano adagiati per terra, accanto ai suoi piedi e la cosa non rendeva di certo quel luogo più amichevole.
Trasse un profondo respiro e continuò a camminare: ora non avrebbe più sentito la voce di Sakura neanche se avesse voluto.
Percorse qualche metro senza trovare niente.
Continuò a camminare.
All'improvviso, qualcosa si adagiò sulla sua spalla, e quel qualcosa aveva la forma di un mano.


Ciao a tutti,
Eccomi tornata con un nuovo capitolo, sperando che anche questo vi piaccia :)
Ringrazio veramente di cuore chi ha letto e :
-Buffy1990
-Zaca97
-ma_cherie
Bene, un abbraccio a tutti, spero di non deludervi,
Mar

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Capitolo 3
*** Il Dr. Xhaz ***


3º capitolo-Il Dr. Xhaz.

 

E quel qualcosa, aveva la forma di una mano.

Un brivido di panico passò per la schiena di Pan, la quale però non si lasciò intimidire: si girò di scatto pronta a scagliare la sfera contro qualunque cosa.

Ciò che vide, non fu ne uno scheletro animato, ne nessun tipo di nemico: era Vegeta.

La mano di Pan si rilassò, e anche la ragazza stessa lo fece.

“Tuo zio si stava preoccupando, e non ne potevo più di starlo a sentire” disse con un sorriso, Vegeta “Tuttavia, penso che tu abbia fatto bene a proseguire... D'altronde prima facciamo meglio è...”

La faccia della ragazza si contorse in un sorriso: era strano come Vegeta potesse aver cambiato carattere nei suoi confronti e in quelli della sua famiglia... Ora, per lui, lei non era più la nipote del suo peggior nemico, ma Pan.

Semplicemente Pan.

Molto probabilmente non avrebbe sopportato la partenza di Goku, e fu la sua decisone di rimanere a fargli cambiare idea.
Per qualche motivo, però, aveva preso in simpatia soprattutto Pan, forse perché era l’unica “non-scansafatiche” dei più giovani, e quella che l’aveva invitato più volte ai loro allenamenti.

Vegeta fece qualche passo indietro:

“State di guardia alla navicella, io e Pan andremo ancora un po' avanti. Se non troviamo niente usciamo” urlò per farsi sentire dagli altri.

Pan era certa che suo zio si sarebbe calmato nel sapere che Vegeta l'aveva trovata e che era con lei, perciò gli fece mentalmente i complimenti.

Entrambi avevano una sfera d'energia in mano, in modo da poter illuminare quasi completamente la grotta.

Ogni tanto si fermavano a controllare dietro a qualche roccia o in qualche angolo se c'era la sfera del drago.

Ma non trovarono niente per un bel po'.

“Torniamo indietro...” disse Vegeta.

Pan lo guardò con aria interrogativa: avevano percorso un sacco di strada e di tornare indietro non ne aveva molta voglia.

“La grotta è ancora molto profonda, e come se non bastasse, ce ne sono un sacco nei dintorni. Potrebbe non trovarsi in questa...” spiegò Vegeta.

“Sì, hai ragione...” ammise leggermente rattristata per non aver trovato la sfera.

Così, iniziarono ad incamminarsi verso l'uscita:

Il cielo nero era illuminato solamente da qualche stella e dalla luna, e le cose intorno a loro erano difficili da distinguere.

Quando scesero a terra, accanto a loro c'erano solo Goten e Naruto: probabilmente gli altri erano tornati alla navicella per riposarsi dal viaggio.

“Pan!!! Eravamo d'accordo che dopo dieci minuti, tutti dovevamo tornare indietro!” le disse il primo.

“Avanti zio! Non potevo tornare indietro e dire di non averla trovata, se neanche la cercavo!”

“Ora non importa... Andiamo alla navicella” tagliò corto Vegeta, affatto volenteroso di sentirli bisticciare come sempre.

Così i quattro si incamminarono verso la navicella, i due più grandi davanti, e i due più giovani dietro.

“Pan...?”

“Che c'è Naruto?”

<È vero che tu, tuo nonno e Trunks avete viaggiato nello spazio?” domandò il ninja.

“Sì, ma chi...”

“Ed è vero che avete combattuto contro dei draghi malvagi?”

“Ma chi ti ha detto tutte queste cose “

“Trunks, allora è vero si o no?”

“Sì, è tutto vero...” rispose lei un po' assente.

Il resto del cammino fu particolarmente silenzioso considerata la compagnia.
Gli unici rumori erano i sassolini schiacciati dai loro piedi e ormai poterono scorgere quella che avrebbero chiamato “casa” per un po’ di tempo.

“Finalmente siamo arrivati, ho una fame da Choji!” esclamò Naruto.
La ragazza lo guardò incuriosita, mentre il suo maestro, appena uscito dalla navicella, accennò un sorriso sotto alla sua maschera.

“Mi spiace ragazzo, ma dovrai aspettare fini a domani” rispose Kakashi.
“Ma non è giusto!!!”

Tuttavia, la notte calò assieme al sonno su di loro e ben presto si poterono udire solo i respiri dei passeggeri 

 

“Ho dormito benissimo!” esclamò Naruto.

“Beato te...” rispose Pan, sbadigliando terribilmente

“Oh, mi dispiace che è successo???” chiese Sakura.

“Goten russava, Vegeta lottava nel sonno e Trunks... Beh lui non ha fatto niente di che...”

“Bene ragazzi, torniamo a cercare la sfera...io direi di lasciare Sakura e Kakashi a guardia della navicella” disse all’improvviso Trunks, che era appena arrivato in sala con tutti gli altri.

“Sì, mi sembra giusto” rispose il maestro della squadra 7.

“Bene, andiamo! Gill, tu resta con loro, potresti servirgli” disse Goten.

Così, una volta usciti, Sakura e Kakashi restarono davanti alla navicella accompagnati dall’amico robotico e gli altri si incamminarono verso la grotta della sera prima.

 

“Sicuri che è questa?” chiese Trunks.

“Sì, sono sicurissima.” rispose Pan.

“Bene, allora saliamo...”

Trunks prese Naruto sottobraccio Goten fece lo stesso con Sasuke: era ovvio che a quest'ultimo la cosa non andava a genio, ma lo lasciò fare.

In pochi secondi, tutti furono all'interno della caverna, e ogni Saiyan la illuminava con una sfera d'energia.

“In tutto ci sono tre grotte, quindi la sfera deve per forza trovarsi in una di queste.” spiegò con voce severa Vegeta.

“Dobbiamo guardare bene in ogni angolo” rispose Pan, che si procedeva davanti agli altri assieme al principe.

“Qui è dove ci siamo fermati ieri “ disse questi, accennando a sé stesso e alla più giovane.

“Quindi è più probabile trovarla ora che prima.” completò Trunks.

Si fermarono più volte a controllare, ma non trovarono niente, o almeno non subito:

poco più in là, davanti ad una stalagmite, vi era adagiata la sfera a tre stelle.

Era strano trovarne una così facilmente, ma non ci pensarono troppo:

Pan vi ci si buttò sopra raccogliendola da terra:

“una, due e tre... É la sfera con tre stelle!” contò.

“GIÙ LE MANI!!!” Una voce sconosciuta a loro, urlò

Il tempo di girarsi, che si trovarono davanti quattro esseri simili a loro, o lo sarebbero stati se non avessero avuto per le orecchie leggermente a punta e la pelle fatta d’acciaio.

“Che cosa volete?!” urlò loro Goten.

“Tranquilli. Non vi faremo del male. Beh, questo dipende da voi: dateci la sfera, e nessuno si farà niente “ disse uno dei quattro.

“Tsk! Ma chi credete di essere?!?” rispose Vegeta.

“Già,Fareste meglio ad andarvene!” fece con tono minaccioso Trunks.

“Stupidi terrestri, pensate di essere più forti di noi?” rispose un'altro degli esseri sconosciuti.

“Vivremo anche sulla Terra, ma noi non siamo comuni terrestri: noi siamo dei Saiyan!” disse Pan, con la sfera ancora stretta tra le mani.

“Sciocchezze! I Saiyan sono stati sterminati molto tempo fa!”

“Devi sapere, che qualcuno sopravvisse, ed è per questo che i Saiyan non si sono estinti “ spiegò Goten.

“Beh, Saiyan o no, Noi ci prenderemo quella sfera: e se non lo faremo noi, lo farà il magnifico Dr. Xhaz!” fece con decisione nella voce uno di loro, e con un bagliore di ammirazione negli occhi.

“Dr. Xhaz?!?” esclamò Pan.

“Esatto... Mi spiace solo che non avrete modo di conoscerlo, visto che tra pochi minuti... non esisterete più.”

“Sasuke! Naruto! Tornate alle navicella, e portate con voi la sfera! Qui ci pensiamo noi.” ordinò Vegeta.

“Che cosa?!? Ma io volevo combattere!” rispose scocciato Naruto.

“Ricorda cos'ha detto Kakashi: finché siamo qui dobbiamo seguire i loro ordini! “ lo rimproverò Sasuke, il quale si precipitò da Pan e prese la sfera in mano: anche se per pochi secondi, le loro mani si toccarono, fatto che fece leggermente sussultare la giovane.

Poi, i due si diressero verso l'uscita, senza essere fermati dai nemici, e, se arrampicarsi poteva essere un problema e uno spreco di tempo, scendere era il contrario: con un salto, si trovarono in pochi secondi a terra, e iniziarono a correre verso la navicella.

“Lasciamoli pure andare, ci occuperemo dopo di loro.” ordinò il primo dei nemici, probabilmente il capo di quella “spedizione”.

Improvvisamente, ognuno di loro si gettò su uno dei ragazzi.

L'avversario di Goten era forte, ma non abbastanza: anche se era stato colpito in viso da un calcio, si rialzò in fretta e stese l'avversario con un pugno.

Il nemico di Trunks, anche se non era al suo pari, se la cavava bene, infatti il lillà prese un pugno in pieno stomaco che lo fece cadere e sputare sangue. Ma ciò non lo scoraggiò, al contrario, si rimise subito in piedi e con un qualche calcio e pugno, di cui alcuni andarono a vuoto, riuscì a stenderlo.

Pan,essendo un’amante di colpi di arti marziali, scagliò raffiche di colpi in corrispondenza del viso del nemico.

Decise di finire in fretta quello scontro non appena scoprì che anche loro potevano tirare sfere d'energia, molte delle quali le procurarono un braccio ricoperto di tagli e leggermente sanguinante.

Così, dopo un’onda energetica, mancava solo Vegeta, e sarebbero potuti uscire di lì ed andare a cercare la seconda sfera.

A quanto pare, però, il principe voleva divertirsi:

Gli tirò una raffica di pugni nello stomaco da fargli vomitare sangue, poi scomparve per poi riapparire alle sue spalle e tirargli una gomitata alla schiena così forte da piegarlo in due.

Stava per sferrargli contro il suo "Big Bang attack" e spedirlo all'altro mondo, quando Pan urlò:

“Fermati!!!”

Vegeta non distolse lo sguardo dal suo avversario:

“Perché dovrei farlo?!” chiese

“Papà! È finito il tempo in cui i Saiyan seminavano panico e distruzione!” urlò Trunks.

Nel sentire quelle parole, Vegeta abbassò la mano pronta a scagliare l'attacco:

“Come volete... Torniamo alla navicella.” mormorò rammaricato e con gli occhi sgranati.

 

I ninja corsero subito contro i Saiyan feriti:

Goten aveva Il viso ricoperto di graffi profondi,

Trunks aveva qualche piccola macchia rossa sulla maglietta,

Pan aveva il braccio ricoperto di tagli e sangue a causa di più sfere lanciategli contro dal suo avversario.

L’unico che pareva non aver subito particolari danni, era Vegeta.

Tuttavia li videro piuttosto tranquilli e soddisfatti per la loro vittoria.

“State bene?!?” domandò Sakura, una nota di allarme nella sua voce.

“Tranquilla, non è stato affatto difficile!”rispose Goten

“M-ma guatardate come siete conciati!”

“Questi graffietti??? Non sono niente!” disse Pan.

“A questo proposito...Vattelo a medicare... ti ricordo che, anche se leggermente, sta sanguinando.”le disse Vegeta.

“Ok...” e scomparì dentro la navicella.

“Sasuke, ti spiacerebbe darle una mano?” gli chiese Kakashi con una briciola di entusiasmo nello sguardo: il maestro,infatti, sospettava che ciò che accadeva ai protagonisti dei libri che leggeva[…], stesse succedendo anche a Sasuke.

“Pan deve solo mettersi delle bende...” rispose lui

"Come pensavo..." si disse mentalmente Kakashi.

“Tranquillo Kakashi, ci penso io.” esclamò Trunks: Sasuke stava per ribattere, quando capì il gioco di Kakashi: leggere tutti quei libri di storie d'amore, gliene facevano vedere ovunque, anche se non ce n'erano... giusto?

A forza di fare ragionamenti senza fine, Sasuke non si accorse nemmeno che i due erano tornati.

Tornò alla realtà solo quando Vegeta annunciò:

“Bene, più tardi vi comunicheremo i componenti dei vari gruppi”

"Oh, cavolo! Non so niente di ciò più che cos'ha detto... Cerca di ricordare..." pensò Sasuke "Allora... Ha parlato di gruppi... Forse riguardava le sfere... Sì! Ora ricordo! Per cercare la seconda sfera, ci divideremo di nuovo in gruppi da due che saranno scelti Vegeta e Kakashi..."

“Che fai non vieni?” gli chiese Pan all'improvviso.

“Umh? Dove?”

“Come dove?!? A pranzare!” rispose lei.

“Oh...Andiamo...”

Disse avviandosi all'interno della navicella.

Dopo qualche secondo usato per guardar storto Sasuke, anche Pan raggiunse gli altri in cucina ed iniziarono a mangiare il cibo precotto delle capsule, scaldato poi nel forno della cucina.

 

Naruto stava dormendo in camera sua e Sakura parlava con Sasuke, anche se quest'ultimo era occupato a guardare torvo Trunks che insieme a Goten parlavano a bassa voce con Pan.
“No… non credo… sanno usare le onde d’energia!” bisbigliò Pan.
“Sì, Pan ha ragione… tuttavia, non sopravvalutiamoli, potrebbero avere poteri speciali e non saperli usare neanche un po’…” rispose lui con lo stesso tono di voce.
“Ma che dici zio! Non mi sono scagliata contro il braccio un’onda da sola!” sussurrò.
“A questo proposito, devi togliere le bende…lascia, faccio io…”
Sasuke spalancò gli occhi: Trunks stava prendendo delicatamente la mano di Pan tra le sue, e si avvicinava sempre di più, sempre di più finchè… non gli slegò le bende dal braccio…
Ora il moro si sentì incredibilmente stupido.
Un momento! Non gli stava succedendo niente di particolare… e pure per un attimo pensò di aver provato… gelosia…
No! Ma che discorsi stava facendo?!? E poi se ci pensava, non gli sembrava più di averla provata:
”Mi sa che il maestro Kakashi sta contagiando anche me…” pensò
“Grazie...”
“Figurati...”
“Comunque... ci dovremmo preoccupare? Hanno parlato di un certo dr. Xhaz... chi potrebbe essere???” chiese Goten.
“Non so... potremmo parlarne sta notte...Noi quattro e Kakashi.”
“In ogni caso penso che se le cose si dovessero complicare, la prima cosa da fare è riportare i ninja al sicuro, dal maestro Muten” disse Trunks
“Hai ragione” rispose Pan.
”Ma che cos’hanno tanto da bisbigliare?!?” pensò irritato Sasuke.

“Bene ragazzi, abbiamo i gruppi!”

 

in pochi secondi, si trovarono tutti,eccetto Naruto, accanto a Vegeta e a Kakashi.

“Sakura, tu andrai con Vegeta.” disse Kakashi.

“ Trunks, tu accompagnerai Naruto”

"Come ho fatto a non pensarci?!? Kakashi vuole mettermi con Pan!" pensò Sasuke "La prego Maestro Kakashi non lo faccia"

“Sasuke... Ho pensato che saresti stato un ottimo compagno per Goten, così tu starai con lui”

"Proprio come pensavo, mi ha messo con ... Aspetta! Mi ha messo con Goten?!? M-ma... No! Lui doveva mettermi con Pan... Un momento Sasuke... Non devi preoccuparti... Anzi devi esserne contento! Un momento! Io, Sasuke Uchiha, sto discutendo con me stesso?!? Devo calmarmi." pensò

“Quindi tu Pan, andrai col maestro Kakashi.” concluse Vegeta.

Nessuno discusse i gruppi.

“Bene! Goten, Trunks! Venite con me, dobbiamo andare nella cabina di controllo.” esclamò poi il principe dei Saiyan, lasciando tutti gli altri in salotto e andandosene via seguito dai due giovani Saiyan.
“Ragazzi che mi sono perso???” chiese col tono un po’ assonnato Naruto, che era appena uscito da camera sua.
“Quando andremo a cercare la prossima sfera tu sarai in gruppo con Trunks.” spiegò Sakura.
“Davvero?!? Fantastico! Mi sta molto simpatico!” disse lui, andandosi a sedere nel divano in cui era seduta anche Pan.
“Pan, dov’è ora la sfera a tre stelle???” chiese Sakura?
“E’ nel mio zainetto, perché?”
“Niente di particolare, volevo solo saperlo…”
“Senti un po’, Pan” iniziò Naruto “Fanno male quelle sfere d’energia???”
“Beh, mi sembra ovvio! Ti consiglio di non provarle.”
“Sasuke che hai?” chiese Sakura, e a quella domanda anche gli altri due si girarono verso il ninja, interrompendo il loro discorso “Non hai detto niente per tutta la sera… sicuro di star be...” aveva cercato di appoggiargli una mano sulla spalla, ma Sasuke l’aveva deviata col dorso della mano e si era alzato in piedi:
“Sto benissimo! Devo solo riposarmi” e si diresse verso la propria camera, sotto gli sguardi allibiti dei suoi compagni.
Dopo qualche altra chiacchiera ognuno di loro si separò:  Sakura e Naruto si diressero verso la loro stanza, raggiungendo così Sasuke e Kakashi, mentre Pan andava in sala controlli.


 

Qualcuno bussò alla porta della camera dei quattro ninja:

“Avanti” disse Sakura.

La porta si aprì appena, quel che bastava per far intravedere la testa di Pan:

“Gill ha localizzato un'altra sfera qui nei dintorni, perciò preparatevi a scendere” fece con tono gentile Pan.

“Ti ringrazio per l'avviso, avverti gli altri che saremo lì tra poco” rispose il maestro Kakashi “Ho notato che hai tolto le bende, sono felice che il braccio sia guarito”

“Grazie... Beh...io vado” disse Pan, per poi richiudere la porta e lasciarsi la camera dei quattro alle spalle.

Ritornò in salotto, per incontrarvi gli altri Saiyan:

“Saranno qui tra poco” spiegò Pan, ripetendo le parole usate da Kakashi.

E infatti in meno di un minuto, anche i ninja erano pronti ad andare alla ricerca della sfera.

Una volta scesi dalla navicella, notarono subito che l'ambiente era completamente diverso da quello precedente:

Erano circondati da una palude, il cui odore non era dei migliori e l'unico terreno erboso era quello in cui era atterrata la navicella.

L'acqua sembrava profonda, e i suoi colori si alternavano da verde a blu.

 

 

Ciao a tutti!

Scusate il ritardo (ma soprattutto l’orario)…

I compiti e i vari impegni mi hanno tenuta occupata per tutto questo tempo…

Bhe, spero che il capitolo vi piaccia,
Un Abbraccio,
Mar
Ringraziamenti:

-Buffy1990

-Zaca97

-Bluprofondo

-ma_cheire

-Deby92

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Capitolo 4
*** La sfera a cinque stelle ***


4º Capitolo- La sfera a cinque stelle

 

Erano circondati da una palude, il cui odore non era dei migliori e l'unico terreno erboso era quello in cui era atterrata la navicella.

L'acqua sembrava profonda, e i suoi colori si alternavano da verde a blu.
“Ci conviene prendere le mute da sub...”disse Goten, per poi scomparire dentro alla navicella.
“Gill, sei sicuro che la sfera si trova qui?”
chiese Pan.
“GhiroGhirò, Gill sicuro!”
“Non mi fido di te, voglio vedere con i miei occhi!” disse Pan, strattonando un po' il robottino, e guardando il radar impiantato ormai dentro di lui, per poi confermare il luogo della sfera.
“Bene, Gill. Resta a guardia dell'astronave!” esclamò Trunks.
Quando Goten tornò, ognuno di loro indossò una muta sopra i vestiti, e come previsto si divisero in gruppi da due.
L'acqua era più profonda di quel che sembrava, infatti vi si potevano trovare passaggi sotterranei.
Un sacco di pesci si nascondevano al loro passaggio, e i loro arti erano spesso solleticati da qualche alga.
Visto da fuori, nessuno avrebbe pensato che ci fosse così tanta vita là sotto.
 
“Vegeta?” chiese la voce insicura di Sakura.
“Che c'è?” rispose lui, continuando ad avanzare nell'acqua sempre più scura.
“Le sfere del drago...” iniziò “Funzionano davvero? Cioè, qualsiasi cosa tu gli chieda, lui esaudisce il tuo desiderio?”
“Sì, qualsiasi esso sia...”
“E noi?”
“In che senso?” Chiese Vegeta fermandosi
“Intendo dire... Che cos'è che dobbiamo chiedergli?”
“Beh...  Non abbiamo ancora deciso che cosa chiedergli con precisione... Ma molto probabilmente, gli chiederemo di farvi tornare nel vostro universo, niente di complicato...” rispose lui, rincominciando a nuotare.
“Ah...” sospirò con tono deluso.
“Che cosa c'è, ora?” domandò Vegeta.
“Pensavo... E se noi desiderassimo due oggetti nuovi per andare da un universo all'altro, che non cambino mai forma e luogo dopo
essere usati?” chiese Sakura
“E a quale scopo?”
“Così potremmo venire a trovare Pan, Goten, Trunks e tutti voi... E anche il contrario... E poi potremmo aiutarci a vicenda nella battaglie...”
A vegeta non dispiaceva troppo l'idea di confrontarsi con avversari di altri universi, ma preferiva comunque non avere troppe persone tra i piedi.
“Guarda Vegeta! C'è una grotta laggiù!”
 
“Così potete fare le fusioni?!?” esclamò Naruto.
“Sì, le abbiamo usate un sacco di volte! Anch'io con Goten l'ho fatta!
Ci chiamavamo Gotenks. Poi molte volte l'ha fatta mio padre con Goku: erano o Vegeku, o Gogeta.”
“Fantastico!!! Poi mi fate vedere?!?”
“Certo! Sei un ragazzo simpatico sai?”
“Sì lo so... Potresti ripeterlo davanti a Sasuke???”
“Non andate d'accordo???”
“Dipende...”
“Umh... Aspetta, controlliamo dietro qualche roccia...”
Cercarono la sfera nelle rocce più vicine, ma non trovarono niente.
“Sono difficili da trovare queste sfere...” disse Naruto.
“Neanche troppo... Noi le abbiamo trovate un sacco di volte e ora non saremo da meno, sopratutto se col vostro aiuto!”
Naruto, che fin da subito si era sentito inutile in confronto alla forza dei Saiyan, sembrò sollevarsi:
“E se entrassimo in quella cava?”
“Sì è una buona idea, andiamo!”
 
“Di un po', sei sempre così silenzioso?” chiese ironico Goten al silenzio el compagno.
“A volte...” rispose Sasuke.
“Beh, una cosa è certa: sei il contrario di Naruto...”
“E per fortuna” bisbigliò Sasuke.
“Hai detto qualcosa?” domandò Goten con aria interrogativa.
“No no, niente” fece Sasuke, lasciando intendere un tono sbrigativo.
“Naruto… mi ha detto che... Avete, combattuto contro sette draghi malvagi... È vero?”
“Beh, contro i primi sei hanno combattuto solo mia nipote e mio padre, ma col settimo abbiamo dato tutti una mano, e con tutti intendo proprio tutti: esseri da tutto lo spazio donavano energia a mio padre per sconfiggerlo!” spiegò Goten “E non solo! Tra tutti noi, abbiamo affrontato e sconfitto un sacco di nemici!”
"Pan è più forte di quel che sembra..." pensò Sasuke.
“Toglimi una curiosità” iniziò il ninja mentre Goten infilava la mano in un piccolo buco in una roccia.
“Quello che ti si sta attaccando alla mano che cos'è?”
“Aaah! M-ma che cosa ci fanno dei granchi qui?!?” chiese mentre se lo scollava di dosso.
“Non lo so, ma quel piccoletto mi sta simpatico!”
“Spiritoso... Ehi guarda!”
“Umh?” Sasuke si girò verso la direzione indicata dal dito del Saiyan.
“Una caverna sotterranea! Potrebbe essere lì la sfera!”
 
“Così, una volta riunite tutte assieme le sfere, apparirà un enorme drago chiamato Shenron?” chiese Kakashi.
“Esatto!” rispose Pan.
“E tu l'hai mai visto?”
“Sì qualche volta: vedi, tempo fa, a forza di esprimere desideri inutili, la carica negativa delle sfera sovrastò quella positiva.
Così si crearono sette draghi malvagi, uno per sfera, che noi sconfiggemmo per riportare la pace.
Allora Shenron apparve e chiese a mio nonno se voleva andare con lui. E anche se all'inizio nonno Goku stava per andare, decise di rimanere con la sua famiglia.
In più promettemmo di proteggere la Terra con tutti noi stessi, e il drago decise di lasciarci le sfere.” spiegò Pan, con il tono di una bambina che non vede l’ora di ricapitolare la giornata.
“E lui esaudisce qualunque desiderio?”
“Sì, qualunque esso sia!”
“Interessante... E dimmi un po'... Vai d'accordo con i miei allievi?”
“Sì...”
“Con tutti??? Anche con Sasuke?”
Pan era sorpresa da quella domanda:
“Non fraintendere, il fatto è che il mio allievo Sasuke è un po'...”
“Egoista, antipatico e...”
“Io intendevo sgarbato, ma sì... Non si fida molto delle persone che non conosce.”
"Allora è per questo che si comporta così..." pensò Pan.
"Un giorno Sasuke mi ringrazierà per questo..." si complimentò mentalmente Kakashi.
“Guarda! Potremmo andare a cercare in quella grotta! Abbiamo ancora abbastanza ossigeno.” esclamò Pan.
“Come vuoi tu”
 
Così senza essere a conoscenza della presenza degli altri, ogni gruppo entrò nella grotta sottomarina.
Man mano che si avanzava, l'oscurità color pece aumentava e il livello dell'acqua fresca diminuiva.
Le sfere dei Saiyan usate per illuminare la cava sotterranea erano basse e poco luminose:
Visto che erano a conoscenza di non essere gli unici a cercare le sfere era meglio non dare nell'occhio.
Ognuno di loro sperò che l'esercito del Dr. Xhaz non avesse un radar cercasfere, anche se il contrario era piuttosto ovvio, visto che se li erano trovati davanti nel posto in cui si nascondeva la terza.
I ragazzi s'incamminavano quasi incerti dentro a quella grotta.
L'umidità era molto elevata, e ogni tanto si sentiva il rumore di qualche goccia che cadeva dal soffitto verso il pavimento.
Inutile dire che quel posto non era dei migliori, ma per i ninja, l'emozione di trovarsi in quella situazione, era davvero soddisfacente.
L'unica cosa di cui non erano a conoscenza era il fatto che al suo interno si stendevano moltissime galleria, e pochissimi ne uscivano vivi da li, mentre la maggior parte vi ci si perdeva dentro senza più trovare la via d'uscita.
Senza contare che spesso vari pirati vi lasciavano i loro tesori, e la seminavano di trappole.
Pian piano, si stavano avvicinando sempre di più un gruppo verso l'altro.
“Ho sentito qualcosa!!!” esclamarono tutti all'unisono.
Ogni Saiyan si mise davanti al compare ninja, avanzando con la sfera d'energia verso il rumore.
Dopo qualche passo poterono vedere una piccola luce a qualche metri davanti a loro.
Proprio in quel punto, si dividevano sei sbocchi di galleria, di cui quattro erano leggermente illuminati.
Tre...Due...Uno...
E ognuno di loro scagliò la sfera nello stesso tempo, generando così un esplosione davanti a loro.
Presto, quella zona della grotta fu riempita di fumo, e  nessuno poté fare a meno di tossire:
Pan riconobbe le voci dei suoi amici, e stessa cosa accadde per gli altri.
 
Goten tirò un sospiro di sollievo nel sapere che non erano dei nemici, e seguito a ruota da Sasuke, si avviò verso il centro di quell'incrocio.
Anche gli altri, ormai sicuri di essere fuori pericolo, si erano avvicinati.
“Fantastico!” esclamò Goten ironico “Con tutto il posto che c’era dovevamo venire tutti qui!”
“Già... e ora che facciamo?” chiese Trunks.
“Beh, la soluzione più ovvio sarebbe di dividerci di nuovo, ma per questa volta lo faremo in gruppi da quattro: questa cava è piena di gallerie, ed è molto probabile perdersi.” spiegò Vegeta con voce ferma e decisa.
“Sì, hai ragione” confermò Pan.
“Bene, allora io vado con mia nipote!” esclamò Goten.
”C-che cosa?!? Proprio quando iniziava a starmi simpatico!” pensò Sasuke.
“Va bene, io vado con mio padre.” disse Trunks.
“Mi raccomando, fate attenzione!” si assicurò Vegeta, e poi ogni gruppo si divise.


Sasuke evitava il contatto con gli occhi di Pan, e al contrario continuava a tenere lo sguardo fisso a terra.
Goten avanzava primo con una piccola sfera d’energia in mano, dietro di lui vi erano i due ragazzi più giovani e infine Kakashi camminava dietro a tutti, facendo da coda al gruppo.
Ognuno di loro udì un “clank” improvviso, e subito anche Pan creò una sfera d’energia:
”E’ rapida nei movimenti...” quando si accorse di aver pensato a Pan, cambiò pensiero e tirò fuori due kunai.
“Pan,  sta attenta al maestro Kakashi e a Sasuke”
“Sì!” rispose lei.
Restarono in quella posizione per qualche minuto, ma siccome non avevano trovato niente tornarono a camminare.
“Non mi piace affatto questa storia, state in guardia!” esclamò Goten.
Sasuke guardava di sottecchi Pan:
”E’ abbastanza forte... tuttavia non posso rischiare...”
“Zio, siamo sicuri che la sfera si trovi qui?” chiese Pan.
“No, non ne sono sicuro ma c’è un’alta probabilità”
Un secondo “clank” echeggiò nell’aria.
Ognuno di loro si girò verso la provenienza di quel suono: veniva da dietro di loro, infatti Goten e Pan si misero davanti a Kakashi.
“Avanti! Vieni fuori!” esclamò il Saiyan adulto.
“Non dirmi che hai paura!” disse Pan.
”E’ anche fiduciosa nelle sue capacità... Ma la voglio smettere di pensare a lei?!?”
Clank.Clank.Clank.Clank.
Nella parete illuminata dalle sfere di Goten e Pan, si iniziava ad intravedere un’ombra abbastanza bassa e tozza.
Ora, non si sentivano più solamente dei cigolii metallici, ma anche un rumore alquanto familiare.
“Giù!!!”urlarono i due saiyan, iniziando ad abbassarsi.
I ninja fecero lo stesso, e dove pochi secondi fa ci sarebbe stata la testa di Sasuke, era appena passata una sfera rossa: si era abbassato appena in tempo.
Pan e Goten si rialzarono in fretta, e davanti a loro videro quello che doveva essere un robot:
“Andate via...” iniziò con una voce meccanica “solo il capitan Norg può accedere alla stanza del tesoro...”
“Ma che cosa sta dicendo?!?” chiese Pan.
“Probabilmente molti anni fa un pirata ha lasciato il suo bottino da qualche parte in questa grotta e che vi ci abbia messo questo robot a guardia... mi spiace per lui ma dovremo eliminarlo” spiegò Goten.
I due iniziarono a lanciargli contro varie sfere, che sembrarono aver fatto i loro effetti: quel robot era completamente inutile contro di loro.
I due saiyan iniziarono a creare due sfere più potenti di quelle precedenti                                                             
ed iniziarono a pronunciare una formula contemporaneamente:
“On..da.. E..ner…ge…ti..CA!!!!!!!!” il robot venne colpito in pieno volto, e cadde a terra, facendo un gran tonfo.
“Più grossi sono, più rumore fanno quando cadono!Quel pirata credeva davvero che un robot tanto debole potesse sconfiggere qualcuno?!?” disse Pan.
“Beh almeno sappiamo che c'è una stanza ricca di tesori... La sfera dev'essere lì!” esclamò Goten.
“Tuttavia, non sappiamo dov'è...” iniziò Kakashi “ Inizio a pensare che questa grotta sia un labirinto...tu che ne dici Sasuke?”
“Non so...” rispose semplicemente lui, mascherando il fatto che quella domanda l'aveva colto di sorpresa.
Continuarono a camminare in un silenzio assoluto, interrotto solo dallo stomaco di Goten e dai loro passi.
Il gruppo si fermò improvvisamente: davanti a loro c'era una parete, e la strada si divideva in due rami: destra e sinistra.
“E ora dove andiamo?” chiese Pan.
“Io proporrei di dividerci in gruppi da due... Magari Pan può andare con Sasuke e Goten venire con me...”
“Umh... A me va bene” disse il Saiyan.
“Per voi due è tutto a posto?”
“Sì... Va bene...” disse Pan un po' delusa per il compagno.
“Idem...”
“Bene... Fate attenzione!” li raccomandò Goten, e infine si divisero.
 
"Lo sapevo che dovevo andare con Vegeta!!!" pensò Pan.
"Alla fine il Maestro Kakashi me l'ha fatta!" si disse mentalmente Sasuke.
“Andiamo lì dentro “ esclamò la giovane.
“Dove?” chiese lui con tono annoiato.
“Lì!!!” rispose lei, indicando col suo indice destro una parete leggermente rialzata, lasciando venti centimetri di distacco dal pavimento.
“E perché?”
“Beh, magari da lì si accede alla stanza del pirata!”
“Non possiamo proseguire per le gallerie?”
Pan iniziava a guardarlo arrabbiata, quando un ghigno le apparve sulla faccia:
“Non dirmi che hai paura?”
A quella domanda, che sapeva molto di affermazione, Sasuke iniziò ad inginocchiarsi e a passare sotto la porta seguito a ruota da Pan.
Non appena furono dentro la stanza notarono che era un vicolo cieco: non c'era via d'uscita, se non da dove erano entrati.
“Sì, sono sicuro che da qui si accede alla stanza del tesoro!” la beffeggiò lui.
“Spiritoso! Torniamo in...” Non terminò la frase che un rumore sordo fece loro capire che il passaggio si era chiuso.
“Come?!?”
Sasuke si avvicinò all'ex passaggio e disse:
“Ci sono dei sensori nascosti a terra! Dopo dieci secondi la parete cala, lasciando dentro a questo buco i malcapitati... Siamo in trappola! Sì hai fatto proprio un bel lavoro!”
“ADESSO BASTA!!! Sono stufa di questo viaggio, sono stufa di questa palude e soprattutto sono stufa di TE!!!”
“Qualcuno qui è suscettibile...”
“D'ora in poi faremo a modo mio!”
“Finora in che modo abbiamo fatto, scusa?!”
Ma Pan non ci fece caso: aveva già iniziato a creare un'onda energetica, e in pochi secondi la scagliò contro la parete opposta a quella da cui erano entrati, generando così un muro in mille pezzi e un'enorme quantità di fumo.
Non appena l'aria tornò del suo colore normale, i due poterono vedere davanti a loro una stanza ricca di oggetti scintillanti.
Ma soprattutto non poterono non notare Vegeta con la sfera del drago in mano e Trunks pronto a scagliare un attacco.
In più, a fare da sfondo al tutto, c'erano Sakura e Naruto.
“Siete voi!” esclamò Trunks.
“Fantastico, avete trovato la sfera! Finalmente possiamo andarcene da qui! Fammi vedere!”
Pan si precipitò addosso Vegeta, rischiando di farlo cadere, e gliela strappò di mano.
“È la quinta sfera!”
Poco più tardi un'altra esplosione fece arrivare da loro anche Goten e Kakashi.
“Vedo che non siamo gli unici ad aver tagliato la strada!” esclamò il primo con un sorriso, notando il buco generato da Pan.
“Bene ragazzi andiamocene, ne ho già abbastanza di questo posto!” disse Vegeta con aria scocciata.
Così dopo che Pan mise anche la quinta sfera nello zainetto tornarono indietro fino all'astonave.

Dopo una brusca partenza, avevano ripreso il loro viaggio.

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Capitolo 5
*** Scontri su Scontri ***


 

5º capitolo- Scontri su scontri.


“Daaaaaaaaai”
“Ho detto di no, zio!”
“Ti pregooooo”
“No Goten, questa volta ti arrangi!”
“Ma io ho fame!”
“Non mi importa! E ti ricordo che ora ai sistemi di guida ci sono solo Trunks e Vegeta!”
“Tranquilla, l'importante è che ci sia UN pilota... Allora me lo fai questo panino???”
“NO!!! Se me lo chiedi un'altra volta ti predo a pugni!”
“Volete smetterla voi due?!?!” urlò Vegeta, smettendo di guidare ma restando sempre sulla sedia.
“Avanti Vegeta! Diglielo anche tu!!! Non vorresti anche tu qualcosa da sgranocchiare???” disse Goten.
“Beh...”
“VEGETA!!!” urlò Pan “Non ti ci mettere anche tu!!!”
“Hai visto Pan???” iniziò suo zio “Anche Vegeta ha fame! Non sai quanto sia dura pilotare una navicella! Quindi, perché non ci fai due panini???”
“Perché invece non ve li andate a fare da soli??? Tanto basta che sia un pilota a guidare” fece eco a suo zio.
“Tsk! È compito delle donne!” esclamò Vegeta.
“Ah, quindi sei dalla sua parte!!!” urlò Pan.
“Adesso basta!” urlò Trunks, girandosi.
“Trunks cosa fai?!? Devi guidare!” disse la piccola.
“Ho messo il pilota automatico... E comunque, adesso basta! Se Pan non vuole cucinarvi niente, non vi cucinerà niente!”
“Finalmente qualcuno con un cervello!”
“Come sarebbe a dire?!? Difendi Pan, e non me? Il tuo migliore amico?!?” chiese Goten.
“Beh, si dà il caso che anche Pan è mia amica!”
Andarono avanti così per un po', fin quando la più giovane non assunse una faccia preoccupata.
“Che ti prende???” chiese il lillà.
“T-Trunks...” disse indicando oltre le sue spalle.
Tutti si girarono e videro che stavano per andare a schiantarsi contro un aereo da minimo duecento persone.
Subito si rimisero ai loro posti e dopo che Vegeta urlò:
“Tenetevi forte!!!” da farsi sentire anche dai ninja, con una mossa riuscì a piegare la navicella su un fianco, evitando così l'aereo.
“Ahia, che botta!!!” esclamò Pan, una volta tornati normali la quale, essendo
stata senza cinture di sicurezza era stata sballottata per le pareti della
navicella.
“Così impari! Se tu ci avessi fatto quei panini, tutto ciò non sarebbe successo!” disse Goten.
“Che cos'hai detto?!?” urlò Pan.
"Qui si mette male..." pensò Trunks.
“Beh, ti sei comportata da mocciosa...”
"Goten!!! Perché non te ne stai mai zitto?!?" gli urlò mentalmente contro il lillà.
“Ascoltami bene zio: io non sono una mocciosa!!! Non osare parlarmi più!!! Credevo che fossi cambiato ma invece è da quando ti risenti con Valese che ti comporti così!!!”
“Cosa???” il moro assunse una faccia dispiaciuta e allo stesso tempo arrabbiata.
“Credevi che non ti avessi sentito l'altra notte quando eri al telefono con lei?!? Quando dicevi che non vedevi l’ora di tornare con lei ?!? Beh, ti sbagliavi, ti ho sentito eccome!!!” urlò Pan, per poi uscire di corsa dalla sala controlli, cercando di trattenere le lacrime il più possibile: in salotto c'era Sasuke, e non voleva di certo la sua compassione!
Al contrario, non appena arrivò in camera, si buttò con la faccia nel cuscino , iniziando a piangere.


Sasuke stava andando a chiedere spiegazioni per la brusca manovra attuata in sala comandi, ma fu bloccato da delle grida e da una giovane ragazza dai capelli corvini che correva in camera con molta rapidità
Pan... Stava piangendo! Dev'essere successo qualcosa in sala comandi...E se... andassi da lei?NO! E anche se andassi, cosa le direi? Senti Sasuke, vuoi mettere da parte l'egoismo e andare a chiederle cos'è successo?!? Niente di impegnativo, solo per curiosità..." e mentre si faceva questo discorso mentale non si rese conto che era già arrivato davanti alla porta di Pan.
Anche se incerto, bussò con le proprie nocche sulla porta metalizzata.
“ Goten, vattene via!”
“Emh... Non- non sono tuo zio...”
"L'ha chiamato Goten... Dev'essere davvero arrabbiata..."
"Sasuke?!?" pensò Pan.
“Che cosa vuoi?!?” urlò
“Posso entrare?” chiese lui.
Si era appena reso conto di non avere ancora trovato una scusa.
“No” rispose lei, ma lui entrò lo stesso: Pan era seduta sul letto le sue guance non mostravano lacrime, cosa contraria per il dorso della mano sinistra e gli occhi, decisamente arrossati.
“Volevo sapere perché... L'astronave si è in inclinata!”
“Abbiamo deviato un aereo...”
“Ah... Sei pallida sai? Sicura di stare bene?”
“Si può sapere a che gioco stai giocando??? Prima ti comporti come se mi odiassi, poi mi prendi sempre in giro e infine vieni qui a vedere come sto! Perché ti comporti così?!”
Il ninja non sapeva come rispondere:
"Beh... Io non devo rischiare che mi succeda qualcosa con lei, ma ciò non mi vieta di essere suo amico... " pensò
“Beh, mi sono accorto di non essermi comportato bene e ho pensato che potevamo essere amici...Sono...veramente...d-dispiaciuto...” disse lui.
“Davvero?” chiese lei dubbiosa.
“Certo...”
La faccia triste di Pan, diventò presto contenta, tant'è che gli buttò le braccia al collo.
Ovviamente, non poteva sapere che a Sasuke quei gesti davano fastidio, visto che non lo conosceva. Ma non lo venne neanche a sapere perché dopo un brivido lungo la schiena, Sasuke decise di ricambiare.
"Ma che sto facendo!?!" si urlò mentalmente per poi separarsi da quell'abbraccio.
“Emh... Perché piangevi?” chiese lui, ora veramente curioso.
“Mio zio continua a darmi della mocciosa! Credevo avesse smesso...e invece, mi considera ancora come tale... “
“Capisco...Beh, non ci pensare... vorrà dire che quando capirà che non lei sei, sarà lui a pentirsi.
“...Grazie...”
“Figurati...”
Sasuke uscì dalla stanza e si mise a pensare:
"Da quando sono così sentimentale?!? Questo non va bene..."

“Ciao Pan!” esclamò Sakura, nel vederla uscire.
La ragazza si guardò intorno: su un divano a quattro posti c'erano Goten e Trunks, sull'altro Naruto, Sasuke e Sakura.
Probabilmente Kakashi era nella propria camera e Vegeta in sala controlli.
“Ciao ragazzi!” e si andò a sedere in mezzo al moro e al biondo.
“Che fate?” chiese poi.
“Cerchiamo un modo per convincere Vegeta a fermare la navicella così magari possiamo andare un po' in giro.” rispose Naruto.
“Non saprei...”
“Pan, perché non ci parli tu?” chiese Sakura.
“Io???”
“Beh, tu lo conosci di più di noi...”disse Sasuke.
“Umh... E va bene ci proverò ma non vi garantisco niente...”
E si diresse verso la sua destinazione.
“Vegeta?”
“Finalmente ti fai vedere! Era tutto il giorno che stavi chiusa in quella stanza!”
“Sì, Emh... Ecco...”
“No” disse Vegeta all'improvviso.
“Che cosa?!?”
“ Non mi fermerò, se non c'è un emergenza.”
“Ma...”
“Niente ma! Ti sei già dimenticata che non siamo gli unici a cercare le sfere???”
All'improvviso Gill e Trunks entrarono in sala comandi:
“Ragazzi Gill ha trovato due sfere!!!”
“Come sarebbe a dire due sfere???” chiese Pan.
“Ci sono due sfere nello stesso posto a nord” disse Trunks.
“Probabilmente, qualcuno che ha già trovato le sfere” spiegò Vegeta “A quanto pare avrai il modo di sgranchirti le gambe ragazzina” la beffeggiò “Gill, dimmi le coordinate”

“Pan, potresti venire un attimo?” chiese Trunks, affacciato sulla porta di camera loro.
“Umh? Sì arrivo!”
E così dicendo la giovane si indirizzò verso la propria stanza.
Entrando notò che anche Vegeta, Goten e Gill erano lì, riuniti a terra in cerchio.
“Che succede???”
“Siediti” disse Vegeta.
Si accomodò anche lei con gli altri:
“Allora?!?”
“Beh, noi pensiamo che quelle sfere le ha trovate l'esercito del Dr. Xhaz... E pensiamo che sia meglio lasciare i ninja qui al sicuro...” spiegò Vegeta.
“Ma se l'esercito del Dr. Xhaz trova la navicella sarebbero in pericolo!”
“Infatti!” iniziò Trunks “E, visto che tu hai le sfere... Pensavamo che potessi rimanere anche tu qui... Prenderemmo due piccioni con una fava: terremmo le sfere al sicuro, a meno che non abbiano un radar, e daremmo una protezione ai ninja.”
Pan all'inizio sembrava un po' scocciata dal compito che le toccava, ma il pensiero degli altri ninja in pericolo le fece cambiare idea:
“Va bene”
Goten sembrava contrario a quell'idea infatti lasciare Pan da sola alla navicella con le sfere non lo attirava granché , ma probabilmente per l'orgoglio generato dalla lite nel primo pomeriggio, lo fece tacere e acconsentire al piano.

“Ragazzi, forse io dovrei tornare alla navicella...” disse Goten.
“Avanti Goten! Pan sa badare a se stessa! In più trovare le sfere qui non sarà una cosa da ragazzi, quindi ci serve tutto il tuo aiuto!” spiegò Trunks, alludendo alla foresta che li circondava: in effetti tutti si chiedevano come potessero trovarsi lì, e visto che il puntino che segnava le sfere non si muoveva, era impossibile che qualcuno le avesse a dosso... A meno che...
Vegeta si fermò di colpo: aveva capito cosa si svelava dietro a quel mistero, e sentire sei aure potenti dirigersi verso la navicella glielo confermò:
“È una trappola!!!”
Anche gli altri si fermarono, e non appena sentirono le sei aure si misero in volo verso gli amici, e stessa cosa fece Vegeta.
Dalla preoccupazione per la nipote, Goten si lasciò sfuggire un urlo:
“PAAAN!!!”

“Wow!!! Sai moltiplicare te stesso!!!” urlò Pan, circondata da tantissimi Naruto.
“Forte, eh???”
La corvina si lasciò scappare un sorriso, che scomparve subito dopo per lasciar posto ad un'esspressione di terrore.
“Percepisco delle aure che vengono verso di noi!”
“Che cosa?!?” urlò Sakura.
“Bene, noi saremo pronti ad accoglierlo!” esclamò Naruto, che finalmente era ritornato uno solo.
“Sono in sei!”
“Questa non ci voleva! Noi siamo in cinque!” disse Sakura.
Erano già usciti tutti dalla navicella quando videro sei puntini farsi sempre più grandi, fino a di diventare delle sagome vere e proprie.
Erano tutti identici:
Duri come il metallo, azzurri color cobalto e con occhi rosso sangue.
L'unica differenza tra loro era il simbolo che portavano sulle proprie divise smeraldo: c'era che ne aveva disegnata sopra una a forma di fiamma, chi una a forma di goccia e chi una di un qualsiasi altro tipo.
E a Pan ricordavano molto dei mini Generale Lilde.
“Chi siete?!?” urlò la ragazza.
“Noi, siamo i prodotti degli studi del Dr.Xhaz!” disse quello con il simbolo a forma di saetta.
“Ancora lui!” esclamò Naruto.
“Si può sapere chi diamine è questo "Dr.Xhaz"?!” urlò Sasuke.
“È il figlio... del famoso e mitico, Dr Myuu!” disse quello con la goccia.
“Che Cosa???” urlò Pan.
“Esatto! E grazie alle informazioni lasciategli da sua padre, ora è alla ricerca delle sfere del drago, così da poter diventare il sovrano del mondo”
“Beh, ora si spiega la somiglianza col generale Lilde!” rispose la corvina.
“Adesso basta parlare! Prendiamoci quelle sfere e andiamocene!” tagliò corto quello con una foglia.
“Dovrete passare sul mio corpo!!!”
“E sul nostro!!!” esclamarono i ninja, mettendosi tutti e quattro ai lati di Pan.
“Resta sempre il problema che noi siamo in sei e voi siete in cinque!”
“Non ne sarei così si si sicuro!” nello stesso momento in cui sentirono quelle parole, poterono vedere gli altri fuori dalla navicella.
“Bene” iniziò uno di quelle macchine “avremo da di divertirci!”
“Naruto, hai già sprecato molto chakra per mostrare a Pan tutte le tue tecniche, perciò torna dentro e niente storie! Sakura tienilo d'occhio.”
E presto i due sparirono.
Mentre gli altri combattenti si recavano al di fuori della navicella.

Andavano avanti cosí da parecchi minuti:
-Goten, dopo essersi accertato che Pan stesse bene, aveva iniziato a combattere contro il robot dal simbolo del fuoco.
-Trunks contro quello dell'acqua.
-Vegeta contro quello del fulmine.
-Pan contro quello del vento.
-Sasuke contro quello con una sagoma a forma di foglia.
-Kakashi contro quello che aveva come simbolo delle strane ondine, di cui non si era ancora capito a cosa servissero.
All'inizio sembravano abbastanza deboli, era come se si lasciassero colpire volontariamente, fino a quando uno dei sei annunciò:
“Bene, ora che abbiamo capito come agiscono, facciamo sul serio! E sbrighiamoci a prendere le sfere!”
“Che cosa?!? Vuol dire che fin'ora ci avete solo osservati?!?” esclamò Sasuke.
“Esatto!”
E così dicendo ognuno di loro sferrò un pugno al proprio avversario.

Goten si rialzò in fretta, e iniziò a tirare una serie di pugni e calci al nemico, ciascuno dei quali venne parato rapidamente.
Nemmeno quelle poche onde che gli arrivavano sembravano sortire effetto.
Quando una di queste gli provocò un graffio sulla “Corazza”, tese un arto superiore in avanti, in corrispondenza di Goten, il quale potè notare un piccolo foro al centro.
Il robot pronunciò qualcosa di incomprensibile al Saiyan , un po’ per la velocità, un po’ per il rumore degli altri combattimenti.
Un turbine di fuoco partito dai palmi delle mani del nemico circondò Goten, di cui si poterono udire solo le urla:
“Zio!!!” urlò Pan, girandosi verso di lui, anche se non ne poteva vedere alcuna parte del corpo.
Ora tutti iniziavano a capire il significato dei loro simboli sulle divise, tutti compreso Kakashi.
“Resta concentrata!!!” gridò Vegeta alla ragazza dai capelli corvini, anche se troppo tardi:
Approfittando dell'attimo di distrazione di Pan, il suo avversario le aveva scagliato contro una raffica di vento fortissima, tale da spedirla contro la parete esterna della navicella e da lacerarle il braccio destro, che la giovane aveva portato davanti alla faccia.
Trunks e suo padre, nel frattempo, erano passati al primo stato di Super Saiyan.

"Questa non ci voleva!" pensò Trunks.
Infatti il suo avversario creava una solida barriera d'acqua per proteggerlo da ogni suo attacco corporeo, e deviava ogni sua onda.
“Avanti, mi sto annoiando!” gli commentò questi.
“Perchè non esci fuori dal quel guscio?!? Hai paura di non farcela senza?!?”
“Sta tranquillo, posso uscirne tranquillamente... Anzi, sono così buono che te lo regalo.” rispose con un ghigno.
“Che cosa?!?” non fece in tempo a capire che cosa significassero quelle sue parole, che ben presto si ritrovò all'interno dello scudo d'acqua.
"Cavolo..."
“Che succede??? Sembri preoccupato! Ma non sei stato tu a chiedermi di abbandonarlo"?!?” e così dicendo scoppiò a ridere.
"E ora che faccio?!? Non posso tirargli contro qualche onda, rischio di rimanere fulminato, ma allo stesso tempo non posso infrangerlo con calci e pugni…"

"Che cosa aspetta ad agire?!?" pensò Vegeta.
Stava attaccando ripetutamente il suo avversario con calci e pugni e, anche se li parava facilmente, non si decideva ad attaccare neanche quando ne aveva la possibilità.
“Adesso basta! Mi sono stancato dei tuoi giochetti!!!” urlò il Saiyan, per poi trasformarsi in super Saiyan di quarto livello: dopo la sconfitta dei draghi malvagi, si era allenato per riuscire a controllare quella fase senza alcun problema, proprio come Goku.
“Big Bang Attack!!!” Vegeta iniziò a creare una sfera nelle sue mani che in pochi secondi si sarebbe estesa in un raggio letale.
Dalle nubi scure, Vegeta sui aspettava di non vedere altro che i resti carbonizzati del suo avversario, ma ebbe una spiacevole sorpresa, e la sua faccia tramutò in un’espressione preoccupata.
“Non aspettavo altro “
Il suo nemico riemerse intatto:
“Sarai felice del fatto che ho assorbito tutta l'energia che hai messo in quell'attacco, e che posso riutilizzarla in un altro, vero???”
"Dannazione!"
“Vediamo un po'... Su chi potrei usarla??? Escluderei i ninja, visto che non ci dovresti essere particolarmente legato... Ed anche il ragazzo in fiamme... Dunque, rimangono solo...”
La faccia di Vegeta assunse un'esspressione preoccupata e arrabbiata allo stesso tempo.
“Uuuuh, ma guarda un po' si direbbe che il tuo figliolo è rimasto intrappolato nell'acqua... Sappiamo tutti cosa succede se l'elettricità si mischia con essa no???”
“Ma come...”
“Riesco a percepire i tuoi geni nel suo sangue, per questo so che è tuo figlio... In ogni caso... C'è un'altra alternativa...Quella ragazza, quella che porta le sfere... Sembra proprio simpatica sai??? Com'è che si chiama???Pan, no? Pensavo giusto di andarci a fare conoscenza.”
“Che cosa?!?”
Sul volto del robot si formò un ghigno, e diresse il suo palmo verso Pan, la quale nemmeno se ne accorse, essendo occupata a rialzarsi per la millesima volta.
Il saiyan si sentì immensamente stupido e arrabbiato per avergli rivelato uno dei suoi punti deboli.
Vegeta, anche se non lo ammetteva spesso, era molto legato a Pan: da quando Bra era scomparsa, lei era l'unica ad essersi resa conto di quanto ci teneva alla sua principessina dai capelli turchesi, e di come c'era stato male.
Era diventata come una seconda figlia da quando aveva cercato di tirargli su il morale in ogni modo: quando aveva visto che già da piccola nutriva uno spirito combattivo le era iniziata a stare simpatica, anche se aveva il difetto di essere la nipote di Goku.
Tuttavia non cercava troppo di darlo a vedere, al contrario cercava di nasconderlo e gli riusciva anche abbastanza bene quando voleva, ma in quel momento non poteva fare finta di niente solo per il suo stupido orgoglio.

Kakashi era soddisfatto e sollevato allo stesso tempo di sapere che l'avversario di Sasuke era era stato sconfitto con facilità con la tecnica della palla di fuoco suprema, d'altronde, aveva avuto anche molta fortuna per essere capitato contro un avversario dai poteri dell'erba.
In più, il giovane ninja era andato ad aiutare Pan a proteggere le sfere, il che non poteva che renderlo fiero.
Ma il peggio doveva ancora arrivare: uno degli avversari aveva la potenza di un Big Bang Attack, trasformato in elettricità potentissima, tra le sue mani e uno di loro doveva ancora colpire con le sue capacità, e Kakashi temeva che quel piccolo dettaglio potesse far perdere loro la partita.
“Ragazzi, ora!” urlò il robot delle onde, e tutti i suoi alleati si alzarono in volo: Trunks e Goten, invece, caddero pesantemente a terra, allo stremo delle forze.
All'improvviso una forte scossa di terremoto li colpì, e li fece cadere: con gli occhi fissi sul pavimento poterono vedere delle piccole crepe formarsi sul pavimento.
Non appena la scossa cessò Pan e Sasuke udirono una voce dietro di loro:
“Queste le prendo io!” il robot del vento teneva in mano le sfere da cinque e tre stelle.
"Oh no! Devono essermi cadute mentre sono cascata"
“Bene possiamo andare!”
Tutti cercarono di rialzarsi e prendersi le sfere, ma gli attacchi precedenti e la scossa li avevano malridotti
Gli avversari fecero per andarsene, ma poi il robot del tuono si fermò:
“O quasi dimenticavo!” e scagliò una sfera d'elettricità contro Pan e Sasuke.
Con facce spaventate si prepararono a subire il colpo, il quale, però, andò a scagliarsi contro un'altra persona: Vegeta si era frapposto tra i due e la sfera, il quale, ora, giaceva a terra, con pochissime forze.
“Idiota” e i robot se ne volarono via.

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Capitolo 6
*** La ricerca continua ***


6º capitolo- La ricerca continua

 

“Vegeta!!!” urlò Pan.
Subito lei e Sasuke ci si catapultarono sopra per vedere se stava bene, ma l'unico conforto era che riusciva ancora a muoversi, anche se con molta fatica.
Pan gli fece appoggiare il suo braccio destro attorno alle sue spalle e il ninja la aiutò facendo lo stesso col suo braccio sinistro.
Si girarono esitanti per controllare che qualcuno si occupasse di Goten: i suoi vestiti mezzi bruciati e le scottature sulla sua pelle non erano buon segno.
Infine, quando videro che Kakashi e Trunks si stavano prendendo cura di lui, si incamminarono all'interno della navicella: andarono fino alla disordinata stanza dei Saiyan,  e lo appoggiarono sul suo letto.
“Sasuke vammi a prendere qualcosa di bagnato!”
Il ninja obbedì e in pochi secondi era in cucina a bagnare un piccolo straccio per poi ripiegarlo più volte su se stesso.
“Vegeta stai bene?!?”                                              
Nessuna risposta.
“Vegeta...?”
Altro silenzio.
Delle calde lacrime iniziarono a solcarle leggermente il viso.
Era tutta colpa sua.
“Pan...” disse Sasuke che nel frattempo era tornato.
“Grazie...” e così dicendo afferrò lo straccio che le stava porgendo, e lo appoggiò delicatamente sulla sua fronte.
Vegeta era stato come un secondo padre per lei, soprattutto quando Bra era scomparsa: infatti, lei e Goten, erano stati molto vicini ai Briefs in quel momento, come tutti gli altri d’altronde, e avevano imparato quali mosse fare con Vegeta e quali con Bulma, stando attenti a non ferirli usando frasi in riferimento alla principessina di casa..
Anche se, a pensarci, era praticamente impossibile definire il loro rapporto.
Non molto dopo arrivò anche suo zio, e appoggiarono anch'egli sul suo letto.
La ragazza poté vedere Kakashi e Sasuke andarsene, con l'intenzione di regalare a lei e a il lillà un po' di privacy.
“Pan... Io vado ai comandi, dobbiamo cercare di riprenderci le sfere, o almeno cercarne delle altre, solo così non gli regaleremo la vittoria, considerando che ne hanno quattro... Per qualsiasi cosa chiamami.”
La ragazza annuì con la testa e un Trunks distrutto uscì dalla stanza.
 
“Quindi si sono ripresi le sfere?!?” domandò quasi urlando Naruto.
“Esatto...” rispose Kakashi
“Povera Pan, dev'esserci rimasta malissimo per suo zio e Vegeta...” disse Sakura.
“Oh, già è vero...” bisbigliò Naruto, ricordandosi dei feriti “Ma si può sapere perché non ci avete chiamati, avremmo potuto evitare tutto ciò!”
“No, Naruto, non sarebbe cambiato niente…” contraddisse il maestro.
“Ma ora che faremo con le sfere???” chiese la ragazza dai capelli rosa.
“Cercheremo di riprendercele... O almeno ne cercheremo delle altre... È l'unico modo per rincontrarli”
Mentre gli altri continuavano a parlare, Sasuke era rimasto in silenzio a guardare fuori dalla finestra che c'era nella loro stanza.
 
Pan era seduta su una sedia tra i letti di Vegeta e Goten e nessuno dei due sembrava volersi svegliare.
Era lì da ormai sei ore, e dopo quell'estenuante combattimento, il sonno iniziava a farsi sentire.
“Non devo dormire...Non devo dormire...Non devo dormire...Non devo dormire...Non devo dormire...” cercava di comandarsi, anche se la sua testa ciondolava verso il lato sinistro.
“Si da quanto tempo sei lì?!” chiese la bassa voce di Vegeta quasi in un sussurro.
Pan spalancò gli occhi e si girò verso di lui.
“Ti sei ...svegliato...” disse con una faccia impassibile, ignorando la sua domanda, per poi tramutarla in una faccia di felicità e buttargli le braccia al collo:
“Ti sei svegliato, ti sei svegliato!!!”
“Pan fa piano...!”
Subito si spostò per lasciar comparire un rossore sulla sua faccia.
“Non riesci ancora a muoverti giusto?”
“Non molto bene...”
“Beh, non importa vado subito a dirlo a Trunks!”
E corse fuori dalla stanza.
"Quella ragazza non cambierà mai... Ma è davvero rimasta qui tutto il tempo???"
“Vegeta?” chiese con un filo di voce Goten.
“Ti sei svegliato anche tu, moccioso” rispose lui con un ghigno sulla faccia.
 
“Trunks!!!”
“Che succede piccola*???”
“Vegeta si è svegliato!”
“Dici sul serio???”
“Sì, avanti sbrigati invece di perdere tempo in domande inutili!”
“Fantastico!!! Metto il pilota automatico e vado a vedere come sta!”
E così dicendo si alzò in piedi e premette un tasto, per poi dirigersi verso la loro stanza seguito dalla giovane dai capelli corvini.
“Papà stai bene?!” chiese, una volta arrivato nella camera in cui riposavano i due feriti
“Tsk, Con chi credi di parlare??? Sono il principe dei Saiyan, è ovvio che sto bene !”
Pan moriva dalla voglia di ricordargli che i suoi sudditi si erano ridotti a sei, e che quasi nessuno gli dava ascolto, ma si trattenne.
Poi andò ad abbracciare suo zio non appena vide che si era svegliato.
“Pan, mi perdoni???” chiese Goten.
“Per cosa???”
“Per come ti ho trattato oggi...”
La ragazza sorrise.
“Certo zio, ma che domande fai?!?”
“Bene io torno in sala comandi” disse Vegeta.
“Ma papà... Tu...”
“Niente storie!”
“E se andassimo all'obelisco di Balzar???”  chiese Goten.
“Hai ragione! D'altronde non serve molto cercare le sfere in queste condizioni” rispose Pan, facendo riferimento a come erano ridotti.
“Bene imposto subito la rotta!” disse Trunks.
Vegeta lo rimproverò tossendo fintamente.
“Emh... Volevo dire, Tu imposti subito la rotta!”
“Meglio!” rispose alzandosi
“Vengo anch'io” esclamò Goten.
E i tre uscirono.
“Uffa mi hanno lasciata qui da sola! E ora che faccio?!?” si disse tra sé e sé.
"Magari potrei andare da Sasuke..." pensò, per poi dirigersi verso la camera dei ninja.
 
“Ciao Pan!” la salutò Sakura vedendola entrare, e a quella frase Sasuke spostò lo sguardo sulla ragazza dai capelli corvini.
“Ciao...”
“Allora come stanno tuo zio e Vegeta?” chiese Kakashi.
“Beh, si sono svegliati e ora sono ai comandi... Però finché non mangeranno un senzu non staranno benissimo...ma per fortuna li stiamo andando a prendere.”
“Un senzu??? Che cos'é???” chiese Naruto.
“È un piccolo fagiolo che guarisce le tue ferite e ti rende sazio per qualche giorno.” spiegò Pan.
“Forte...!” rispose il biondo.
E mentre i due continuavano a parlare dell’argomento iniziato, il ninja dai capelli pece non potè esitare a domandare all’amica una cosa.
“Pan...” iniziò Sasuke incrociando il suo sguardo “Ho notato che Trunks ... Beh, diciamo che... Quando abbiamo combattuto i suoi capelli sono diventati del colore dell'oro...”
“È una caratteristica dei Saiyan...non so come spiegarlo...diciamo che possiamo aumentare la forza in questo modo... Ma non devono per forza essere biondi! Cioè... Vegeta, per esempio, li ha solo allungati, sono rimasti del suo colore naturale, però era più forte di Trunks”
“Fantastico!! Mi fai vedere???” chiese Naruto.
“Io non posso... Non sono in grado di farlo... Non so perché, ma Vegeta dice che è raro vedere unA Saiyan trasformarsi” disse Pan abbassando lo sguardo.
“Ah... Scusa...”
“Non fa niente” rispose lei sorridendo e socchiudendo leggermente gli occhi.
“Beh, ora vado...” disse poi “Ho ancora una cosa da fare...”
 
TocToc.
Un rumore sordo fece capire ai tre che qualcuno aveva bussato alla porta che faceva accedere ai comandi di guida.
“Uh? Avanti!” disse Trunks, sporgendo la testa indietro per vedere chi era entrato, seguito da Goten: a Vegeta bastava percepire l’aura.
Pan era appena entrata, e teneva in mano il un piccolo vassoio d'argento, su cui erano appoggiati tre panini enormi
“Ho pensato che avreste potuto avere fame...”
“Non dovevi...” rispose il ragazzo dai capelli lilla.
“L'ho fatto con piacere...” disse lei, un po' rossa in viso.
A quel punto, Goten si alzò e le andò incontro:
Le prese il vassoio di mano e lo appoggiò per terra, per poi abbracciare forte la sua nipotina.
A quella vista Trunks fece un gran sorriso e anche Vegeta, seppur non lo diede a vedere, era felice che quei due avessero smesso di litigare.
 
“Ecco l'obelisco di Balzar!” esclamò il lilla.
“Beh, direi che possiamo salire in volo... Sakura, Goten, voi restate qui a guardia della navicella.” disse Vegeta.
“Va bene” risposero entrambi.
“Io porto Naruto” propose Trunks, che ormai iniziava ad essere molto amico del ninja.
“Io vado con Kakashi” rispose Vegeta.
“Uh, allora io con Sasuke.”
E ognuno di loro prese in volo il proprio compagno: quando Sasuke dovette mettere le braccia attorno al collo di Pan da dietro di lei, esitò un po', ma alla fine cedette.
A quel contatto entrambi trasalirono.
Ogni Saiyan si alzò in volo fino ad atterrare sul pavimento dell'obelisco.
“Dove sarà quel gattaccio?!?” esclamò Vegeta.
“Proprio qui!” rispose una voce dietro di lui.
Ognuno di loro si voltò:
Davanti a loro un gatto bianco si ergeva sulle zampe posteriori, tenendo in una di quelle anteriori un bastone dal legno scuro e leggermente ingrossato verso la fine.
“Ascoltaci Balzar... Abbiamo bisogno dei tuoi fagioli Senzu” spiegò Trunks.
“Immaginavo...D’altronde non si viene qui per molte cose… non se si parla di voi…Aspettate qui.”
Il gatto si allontanò fino a sparire, per poi tornare poco dopo con un sacchetto marroncino in mano.
“Dentro ce ne sono dodici, li conservavo da molto...: non ne dò mai tanti a qualcuno, ma mi fido di voi...” disse, consegnandolo un po' titubante a Vegeta.
“Bene, noi andiamo!” esclamò quest'ultimo.
“Grazie di tutto...” ringraziò Pan.
E in fretta e furia tornarono alla navicella:
“È proprio la nipote di Goku...” bisbigliò tra sé e sé il gatto bianco.
 
“Allora... Ne useremo due: uno per zio Goten e uno Vegeta...”
“Sicura di non volerne uno anche tu?” chiese il primo.
“No, posso tranquillamente fare senza: non ho riportato ferite gravi”
I due ne ingoiarono uno a testa.
Si videro subito i cambiamenti: le ferite stavano guarendo e le espressioni
sulle loro facce faceva subito capire che avevano ritrovato la forza perduta durante lo scontro.
“Su mettiamoci in viaggio! Dobbiamo trovare le altre sfere!” esclamò Trunks, e lui e gli altri si misero in viaggio.
Mentre tutti si incamminarono verso la navicella, Pan rimase titubante sotto l’obelisco.
Era ferma a guardarsi le scarpe e i pantaloni stracciati, ancora malridotti dall’ultimo scontro, con aria assente.
”In fondo, sembrano fatti apposta così” si disse mentalmente, cercando di risollevarsi un po’… era stanca morta, non dormiva da ore e i suoi vestiti erano tutti stracciati...
“Pan, prendi” Si voltò verso l’alto, notando che Vegeta si ergeva di fronte a lei con un senzu in mano.
“No, non importa…”
“Prendi, non si discute” e così dicendo “la costrinse” ad alzare la mano e a tendere il dorso in posizione orizzontale, per poi appoggiarle il fagiolo in mano.
“E vedi di mangiarlo, me ne accorgerò se non lo fai” fece cenno alle sue ferite e ai suoi graffi vari, infine se andò alla navicella.
Pan, la quale dopo aver esitato a ingoiare il Senzu, lo seguì senza proferir parola.



 
“Pan, ti posso chiedere un favore???” domandò Naruto.
“Sì certo”
“Potresti dire a Vegeta di lasciar combattere anche noi??? Siamo davvero forti, dovresti vederci! Abbiamo un sacco di tecniche, ne resteresti sorpresa! Un po' come la palla di fuoco di Sasuke!”
“Emh... Beh... Suppongo non ci sia niente di male...” rispose Pan, guardando Sasuke.
“E se ci allenassimo???” propose il ninja dai capelli biondo.
“Si, non sarebbe una cattiva idea...” disse Sakura.
“Beh, non appena troviamo almeno una sfera potremo allenarci...”
“Fantastico!” esclamò Naruto.
Il ninja dai capelli scuri era un po’ titubante all’idea di dover passare del tempo con Pan... ma allo stesso tempo l’idea non gli dispiaceva.
"Questa non ci voleva... Io sono... Sono... Non riesco nemmeno a pensarlo... È vero Pan è molto forte ma non deve intralciare i miei piani... E ora che cosa faccio?!?" pensò Sasuke "No… non è così... non può esserlo...Non deve esserlo!"
“Sasuke??? Ci seeeei?!?” urlò Naruto, facendo passare più volte una mano davanti alla faccia dell'amico.
“Si può sapere che diamine vuoi?!?”
“Datti una calmata... Volevo solo sapere se ti andava di mangiare qualcosa con me, visto che loro se ne sono andate in camera di Pan.” e così dicendo indicò con un pollice una porta oltre le sue spalle.
“Uh? No, grazie...”
“Uffa!”
“Che c'è??? Non mangi se non ci sono io?!?” lo beffeggiò Sasuke con un ghigno.
“Ma chi credi di essere?!? Ci vado eccome a mangiare!”
Poco dopo il ninja dai capelli scuri lo poté vedere allontanarsi verso la cucina.
"Meglio se me ne vado in camera"
 
“Senti Pan, a te piace qualcuno???” domandò Sakura.
“Che cosa?!?”
"Oh no, e adesso che cosa le rispondo?!? Non posso certo dirle chi mi piace!!!" pensò lei impreparata.
“Ti ho chiesto se ti piace qualcuno... Ma per aver agito così la risposta dev'essere ovvia!!! Allora chi ti piace???”
“M-ma guarda c-che ti sbagli!!! N-non mi piace proprio nessuno!!!”
“Su avanti! Si può sapere perché non vuoi dirmelo?!?”
“Non è che non te lo voglio dire è che... Non mi piace nessuno! Basta...e a te chi piace???”
“Beh... A me piace Sasuke... Però non so... Ultimamente è sempre più distaccato... Devo capire se mi piace ancora o no...”
"Sasuke?!?!" urlò mentalmente per poi dire solo:
“Ah...”
“Che cos'hai Pan??? Sicura di stare bene???”
“Sì, sì sto bene...” rispose lei, con noncuranza.
 
Ormai erano passati tre giorni da quando gli avevano rubato le sfere.
La notte scese calma e presto quasi tutti andarono a dormire.
Le cose intorno a loro non si distinguevano più e nella navicella regnavano il silenzio e l'oscurità più totali.
Pan si svegliò di soprassalto: si portò una mano alla fronte leggermente sudata, e si guardò intorno agitata: i letti attorno a lei era vuoti come sempre, poiché i loro proprietari erano ai posti di guida
Rimase a guardarli per un po', chiedendosi perché i suoi compagni non mettevano mai il pilota automatico; poi, il suo sguardo cadde sulla sveglia: 3.07
Pan, che aveva sperato che fosse più tardi, così da potersi alzare tranquillamente, era rimasta sconvolta a quella vista: in un altro momento si sarebbe rimessa a dormire, ma non era mai calma dopo aver fatto un incubo.
Specialmente se non si ricordava quale: sapeva solo di averne fatto uno, ma non a proposito di cosa.
Odiava quei sogni: era da giorni che ne faceva, ma fortunatamente nessuno se n'era mai accorto, d'altronde lei dormiva da sola.
"Meglio rimettersi giù e dormire... Basta chiudere gli occhi... Il resto fa tutto da solo" si disse mentalmente, anche se era certa che non sarebbe stato così semplice.
Pochi secondi dopo li riaprì inconsciamente per poi rendersi conto che anche quella notte non sarebbe riuscita a dormire.
"E ora che cosa faccio??? Se vado in salotto sentiranno la mia aura, ma se l'abbasso se ne accorgeranno sempre che non pensino che io sia morta, cosa decisamente improbabile... Non importa!" pensò.
Sollevò le morbide coperte dal suo corpo con una mano e una volta scesa dal letto si diresse verso il salotto.
Si sedette sul divano e vi ci si aggomitolò abbracciandosi le gambe.
Restò così per qualche minuto finché una voce non la fece sobbalzare:
“Non dovresti essere a letto?!?”
Pan girò la testa di scatto consapevole che ciò sarebbe accaduto:
“Non riesco a dormire zio...”
“Come mai???”
“Non lo so...” mentì, di nuovo.
“Pan è da tre giorni che ti svegli nel cuore della notte, com'è possibile???” 
“Non so che cosa dire...”
“E perché non torni a letto?”
“Non ho più sonno...”
“Pan, non puoi restare sveglia per tutta la notte, non ti fa bene...”
“Tanto voi fate lo stesso...”
“Dai, per sta notte puoi restare in sala comandi “
"E il bello è che non dormito neanche finora, considerando che mi sono addormentata alle 2.51..." ricordò mentalmente l’orario che aveva visto l’ultima volta.
 
"Povera Pan, non ha chiuso occhio neanche mentre era con noi..." commentò mentalmente Trunks, vedendo le occhiaie della ragazza seduta sul divano.
"Quasi quasi vado a farle compagnia..."
“Ehi Pan!” esclamò sedendosi accanto a lei.
“Ciao Trunks...” rispose lei stancamente.
“Senti, perché non vai a riposanti un po'?” le propose.
“Tanto non ho sonno...”
“Dai... Non va bene restare svegli così a lungo...”
“Non ci posso fare niente”
“Umh... E allora che ne dici di fare colazione???”
“Sì, perché no!”
La ragazza mangiò tutto ciò che solo un Saiyan e Choji potevano ingurgitare, per poi tornare in camera sua e addormentarsi sul primo letto che trovò, ossia quello di Vegeta.
 
“Sfera del Drago localizzata! Sfera del drago localizzata!”
“Ahah Fantastico!!!” esclamò Trunks.
“Goten, inserisci la rotta, vado ad avvisare Pan e a vedere che cosa sta combinando...” ordinò Vegeta.
“Sì!!!”
“Uffà, perché lui laa può impostare e io no?!?” domandò il lillà con il tono di un bambino, ma il Saiyan era già uscito.
Quando trovò davanti a se una Pan addormentata non poté fare a meno di sorridere: la sollevò per portarla nel suo letto.
"Sarà meglio che questa mocciosa inizi a dormire come si deve" pensò, anche se in quel piccolo pensiero era nascosto molto affetto.
Poi, tornò in sala comandi, aspettando ansiosamente il recupero della prossima sfera.

*non pensate male, lui nella serie la chiama così xD

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Capitolo 7
*** Il coltello dalla parte del manico ***


7º Capitolo- il coltello dalla parte del manico


Erano passate due settimane da quando avevano trovato la sfera dalle sette stelle: si trovava in un luogo nevoso, e riconoscere un arancio splendente tra il bianco candore era un gioco da ragazzi.
Pan aveva anche ripreso a dormire, grazie alla protezione che le infondevano suo zio e Trunks, visto che ora la notte andavano a riposarsi e a donarle un po' di compagnia.
Ora, finalmente, l'addestramento era iniziato.
Pan stava combattendo contro Vegeta super Saiyan di quarto livello:
quest'ultimo le si scaraventò contro con una serie di pugni e calci, e la ragazza, che ne aveva parati moltissimi, cadde a terra per un gancio destro.
“Tutto qui???” chiese il principe con un ghigno.
“Mpf, ti piacerebbe!” e così dicendo si alzò in volo e tornò a combattere contro Vegeta.
Il Saiyan stava sottovalutando la ragazza, infatti ad un tratto si trovò le braccia bloccate dietro la schiena e a quest'ultima avvertì il tipico bruciore di una sfera d'energia.
Fece un volo di qualche metro ma poi si fermò a mezz'aria.
“Non pensare di cavartela con così poco!!!” il principe le corse incontro, sferrando moltissime onde d'energia che la ragazza deviò con leggera difficoltà.
Pan iniziò a creare una sfera tra le sue mani:
“Kame...hame...”
“Conosco questo trucchetto”
“Aaaaaaaah!!!” quest'ultima parte venne pronunciata assieme a un'altra frase:
“Big Bang Attack!!!!”
Le due sfere si scontrarono: all'inizio erano alla pari ma pian piano quella di Vegeta batté quella della ragazza, lanciando quest'ultima al suolo.
Vegeta scese di quota, l'aiutò a rialzarsi e disse, con voce decisa:
“Per oggi basta così” e a quella frase i compagni si fermarono.
Erano tutti impegnati in un combattimento, ed ormai si erano stancati abbastanza.
Entrarono nella navicella e ognuno di loro iniziò a fare una cosa diversa dagli altri: Naruto stava giocando contro Gill ai videogiochi, Sakura scriveva il resoconto della giornata su quello che ormai era il suo diario di bordo, Sasuke era sdraiato sul suo divano a pensare, Kakashi leggeva un libro, Trunks preparava la cena, Vegeta guidava e Pan e Goten parlavano insieme.

“Allora Panny, hai visto quanto sono diventato forte???”
“Primo, non chiamarmi Panny e secondo, se ti ho battuto a quattro anni non sarà difficile farlo ora!”
“Ma sentila!” esclamò Goten, provocando una risata di Pan.
“Andiamo a dare una mano a Trunks???” propose quest'ultima dopo aver smesso di ridere.
“Umh... Facciamo così: tu lo aiuti, e io rubo il cibo di nascosto!” e ridendo i due si avviarono verso i fornelli.
"Trunks... Che sia innamorata di lui???" si chiese mentalmente Sasuke "No! A me non deve importare..."
“Goten, giù le mani dalla pizza!!!” sentirono urlare Trunks.
“Pan, puoi venire qui???” le gridò Sakura dopo una decina di minuti.
“Sì, anche perché qui ormai è tutto pronto” rispose la corvina avviandosi verso la camera dei ninja.
“Sasuke, Naruto, perché non venite anche voi???” propose la giovane dai capelli rosei..
“Tanto Gill è troppo forte...”
“E va bene” rispose invece un po' annoiato il primo.
Si sedettero ognuno sul proprio letto, ad eccezione di Pan che si mise accanto a Sakura.
“Allora che facciamo???” domandò la rosa.
“Umh... Potremmo parlare...” propose Pan.
"Che idea idiota, visto che l'ho proposto io toccherà a me parlare... Svelta trova un argomento, la prima cosa che vedi!" pensò
“Buona idea, di che vuoi parlare???” chiese il biondino.
"Ecco, appunto!"
“Beh... Emh... Non so... Vi ho già detto praticamente tutto, ormai siete diventati molto importanti per me”
Tum.Tum.Tum.
Sasuke ascoltava i battiti del suo cuore mischiarsi con le parole della ragazza, la ragazza che...no, lui non la...
"Chi voglio prendere in giro... È ovvio che è così!A me... A me... Piace Pan!"
“Oh, Pan! Anche tu sei molto importante per noi!” esclamò Naruto.
“Avanti abbracciamoci!” disse Sakura e i tre si unirono per un abbraccio.
“Sasuke e tu??? Avanti! Non essere scorbutico!” lo chiamò il biondo.
In un momento normale, Sasuke sarebbe sceso dal letto e avrebbe preso a schiaffi Naruto anche solo per averci pensato, ma poi i suoi occhi incontrarono quelli di Pan, e così si unì a loro.
"Sasuke ci sta abbracciando?!? Ma come è possibile!?" Pensò Sakura
Pan poteva sentire il suo profumo, e sapere di avere il suo braccio intorno al collo le diede un piccolo brivido.

“Allora Gill, il radar segna qualcosa?” domandò Pan.
“GhiroGhirò... Nessuna sfera del drago localizzata, nessuna sfera del drago localizzata”
“Uffà, possibile che non ne localizzi più una?!? Vedi di fare il tuo lavoro, altrimenti ti apro in due e mi riprendo il radar!!!” esclamò con la sua tipica frase la ragazza e la quale sul volto di Vegeta fece apparire un piccolo sorriso, contento di riconoscere in lei il sangue Saiyan.
Infine i tre si recarono in sala comandi, lasciando la giovane da sola.
“GhiroGhirò... Pan pericolosa...”
La porta della camera dei ninja si aprì leggermente, per dare spazio al corpo di Sasuke, il quale, infatti, si era appena svegliato.
Alla vista di Pan seduta a testa in giù sul divano gli scappò un sorriso
“Ciao Sasuke!!!” esclamò allegra, mettendosi a sedere composta.
“Ciao...”
“GhiroGhirò...Pan, non più pericolosa”
“Gill, perché non te ne vai dagli altri??”
“Gill va, Gill va” e se ne andò, sparendo dalla vista dei due.
"Sono da sola con Sasuke..."
“Pan...” iniziò il ragazzo guardandola negli occhi “volevo dirti...”
“Buongiorno ragazzi!” esclamò Naruto, che era appena uscito dalla stanza dei ninja assieme a Kakashi.
"Questo ragazzo lo uccido" pensò il maestro.
"Diamine... Stavo per dire a Pan ciò... Che sento..."
"Uffà, proprio ora dovevano arrivare quei due???"
“Che fate???” domandò il biondino, sedendosi accanto alla ragazza.
“Niente...” rispose lei.
“Beh... Noi andiamo a fare colazione” disse il ninja più anziano.
"C'era anche il maestro Kakashi, che vergogna..." pensò Pan.

Nel tardo pomeriggio, Pan era in camera sua a fissare la sfera del drago a sette stelle.
"Se si prenderanno anche questa... Per noi sarà la fine... Speriamo solo che loro non ne abbiano sei"
“Pan!” si sentì chiamare.
Si girò verso la voce che l'aveva chiamata: Trunks era in piedi sulla porta, i capelli scompigliati e il fiatone dovuto alla corsa.
Sulla sua spalla vi si trovava il piccolo robottino privo di espressione:
“Che succede?”
“Gill ne ha localizzate cinque in un unico punto”
“Che cosa?!?”
“Sì, sono loro, e ne hanno una in più rispetto l'ultima volta”
La ragazza scese rapidamente dal suo letto, tant'è che quasi si inciampò nelle coperte lunghe fino al pavimento, e corse verso la sala comandi, seguita dai due.
“Vegeta, allontaniamoci subito, se hanno un radar ci localizzeranno!!!”
“Lo sto facendo, mocciosa!”
"Mi trattengo dal spezzargli il collo solo perché siamo in questa situazione...” pensò la giovane arrabbiata.
“Ecco, ora siamo fuori radar”
“Bene, che cosa facciamo???” domandò quasi urlando Pan.
“Dovremmo attaccarli a sorpresa...” iniziò Trunks “Secondo il radar, erano tutte vicine ma divise in cinque punti... Perciò è ovvio che le proteggevano ognuno una diversa... l'unico problema è che uno di loro manca”
“Forse è quello che ha sconfitto Sasuke... Mi ricordo molto bene di quando i robot difettosi venivano gettati via... Forse è successo lo stesso...” ipotizzò la ragazza.
“Sì è probabile... In ogni caso, penso di avere una soluzione per attaccarli a sorpresa: dobbiamo localizzare bene le loro aure, ci divideremo, lasciando qua al sicuro la sfera... Ovviamente qualcuno resterà qui... E poi ognuno attaccherà uno dei robot.” sintetizzò il lillà.
“Per me va bene... Lasceremo qui Sakura e Kakashi, nel caso vedano sul radar avvicinarsi le sfere dovranno allontanarsi" disse Vegeta.
“Allora, io andrò contro quello del fuoco!” esclamò Goten, appena entrato in sala comandi.
“Io contro quello dell'acqua” disse Trunks.
“Io ho un conto in sospeso contro il robot del fulmine... Pan tu andrai con Sasuke contro quello del vento.”
“Ma Naruto... È da solo contro quello delle onde...”
“Non preoccuparti, Naruto sa cavarsela benissimo da solo” disse una voce alle loro spalle. 
“Ciao Sasuke...” salutarono Trunks e Goten
“Ciao...” i suoi occhi si spostarono dai due a Pan.
“Comunque, come dicevo, Naruto sa cavarsela benissimo da solo!”
“Ne sei sicuro?” domandò Vegeta.
“Sì, sicurissimo”
“Bene, allora i gruppi saranno questi...”
“E quando andiamo???” domandò una voce entusiasta.
“Naruto?!?” esclamarono Pan e Trunks.
“Dai, non vedo l'ora di combattere!!!”
“Sei sempre il solito” esclamò Sakura apparendo alle sue spalle
“Andremo tra un'ora esatta.” rispose poi Vegeta.
Passarono i restanti sessanta minuti a pianificare l'attacco e a spiegarlo a Kakashi e Sakura.

Era una città fantasma:
Le vie erano trascurate e le abitazioni abbandonate.
Spesso regnava oscurità e il silenzio era interrotto solo dal rumore della perdita di un tubo rotto e dai passi che rimbombavano in quel luogo muto.
Ogni tanto si poteva sentite uno sgradevole odore provenire da qualche tombino, accompagnato da sordi squittii.
"L'aura del robot è  sempre più percettibile...sì, è di sicuro quello del vento"
“Pan...”
“Uh? Che c'è Sasuke?”
“Inizio a vedere la figura del robot...”
“Anch'io...” rispose lei, senza distogliere lo sguardo dal nemico.
“Ascolta: dovrebbe essere facile sconfiggerlo, sopratutto se uso una tecnica precisa... Con quella lui e quello dell'acqua dovrebbero essere bersagli facili... Tuttavia, non so che cosa succederà in questo scontro... Non so bene come funzionano le cose da queste parti, d'altronde ci conosciamo solo da un mese...” disse fermandosi, seguito da Pan.
"Ma che cosa sta dicendo?!?"
“Perciò, nonostante mi costa dirlo... C' è qualcosa che non ti ho detto che ti intendo rivelare prima di scendere in battaglia: penso... Di essermi innamorato...”
"Sasuke innamorato?!? Ma Sakura mi ha detto più volte che nessuna ragazza gli è mai interessata! Ma da chi sta parlando... Per parlarne con me... Magari... Potrei... Essere io... No, ma che dico?!? Io?!? Piacere a Sasuke... No, non credo proprio...però mi piacerebbe*"
“L-la persona di cui sono innamorato... Sei tu”
"Non ci credo... L'ho detto davvero…"
"Sa-Sasuke é innamorato di me?!?"

“Sasuke... Anche tu mi piaci...”
Gli occhi del ragazzo si spalancarono.
I due sorrisero.
“Beh un problema in meno... Ora occupiamoci
del robot”
"Ed io che speravo in un bacio..."
“Oh, dimenticavo...” Sasuke si avvicinò lentamente a Pan, fino ad unire le proprie labbra con le sue.
Quando si separarono, entrambi erano leggermente rossi in faccia, ma ignorarono il fatto e si avvicinarono al robot.
“Proprio una bella scenetta: i due mocciosi e il loro bacio prima di morire, davvero patetici”
“Non sarei così sicuro della nostra fine” esclamò il moro.
“Ah sì?!?Vediamo...”
Il robot tese un braccio davanti a sé, e spalancò la mano:
Una raffica di vento si sprigionò contro i due, facendoli volare a un metro e mezzo di distanza: la battaglia era cominciata!

"Ancora questo turbine di fuoco... Dannazione e ora come faccio?!? Non mi resta che provare..."
“Sei davvero monotono sai??? Sempre e solo queste fiamme... Ora ti faccio vedere io qualcosa di nuovo!!!” esclamò Goten, nascondendo il timore.
Si trasformò in super Saiyan di secondo livello, facendo allontanare le fiamme di centimetri tra di loro, così da lasciare aperta un'uscita verso l'alto, che inforcò con grande agilità.
Ben presto si trovò faccia a faccia contro la macchina mutante:
“Niente male, devo ammetterlo, ma non ti basterà!!!”
Il robot iniziò a scagliargli contro una raffica di pugni e calci, dei quali, però, solo una piccola parte andò a segno.
Anche se quel poco, tuttavia, bastò a far guadagnare al nemico un gran vantaggio:
Infatti, dopo avergli assestato un pugno al viso e una ginocchiata allo stomaco, lo buttò a terra con una gomitata alle costole.
Il giovane sputò un po' di sangue.
"Dannazione!"

Trunks passò al super Saiyan di primo livello, e iniziò a colpire il suo avversario ripetutamente con dei calci al ventre.
"Questo ragazzino mi ha stufato!"
“Aaaaaah!!!” gridò il robot mentre dalle sue mani partiva un fortissimo getto d'acqua contro Trunks, il quale fece un volo di qualche metro.
"Come diamine posso fare?!? I getti d'acqua non lo danneggiano particolarmente, ed è meglio evitare incontri ravvicinati perché se mi attacca con delle onde d'energia rischio di andare in contro circuito!"
“Allora, non ne hai ancora abbastanza?!?” urlò l'avversario, facendo riportare l'attenzione del ragazzo su di lui.
“Scordatelo!”
“E va bene, se proprio vuoi...”
Il robot iniziò a creare uno scudo d'acqua, il quale si avvicinò sempre di più a Trunks.
Il lillà gli scagliò contro un onda, e questa esplose, facendo cadere qualche piccola scintilla.
Un sorriso comparve sul volto del giovane:
"Ma certo! Devo solo aspettare il momento giusto!"
“Non potrai mancare anche questo”

"D-devo resistere... P-per Tutti...M-mi devo alzare..." Pensava Naruto, mentre cercava di uscire da un'enorme crepa da cui era sopravvissuto solo aggrappandosi al bordo del terreno.
Strinse la presa con le sue unghie, rosse per lo sforzo.
Fortunatamente ci riuscì.
“Sei patetico, siete patetici! Non appena avrò di finito con te, mi occuperò dei tuoi amichetti! A cominciare dai mocciosi!”
"Sa-Sasuke...P-Pan...S-Sakura..."
“Poi dal moccioso dai capelli viola e da quello dai capelli neri...”
"Trunks...G-Goten..."
“E infine mi occuperò dei due vecchi!”
"Ve-Vegeta... K-Kakashi..."
“Non te lo permetterò!!!” disse Naruto, e anche se il tono della voce era debole, si poteva se sentire tutta la sua grinta.
“Come hai detto?!? Haha, mi fai proprio ridere! Come faresti a fermarmi, se ti reggi a malapena in piedi?!?Arrenditi, vi sconfiggerò tutti!”
“Non mi hai sentito?!? Non te lo permetterò!!!” urlò Naruto.
“Adesso basta mi hai seccato! Smettila di farneticare!”
"Ti prego...Dammi la forza...Ti prego..." il ninja stava pregando mentalmente lo spirito della volpe.
“Allora ti sei deciso a chiudere il becco?!?”
"Ti prego..."
“Dammi la forza!!!” gridò.
“Uh?”
Naruto presto fu circondato da un energia rossastra, dai suoi occhi color sangue si poteva intravedere un invincibile furia.

“E così sto vincendo io...” lo beffeggiò Vegeta, vedendolo sdraiato a terra grazie ai suoi calci e a i suoi pugni.
Se non poteva usare le sfere d'energia, avrebbe usato le arti marziali, e in quelle era quasi imbattibile, solo Goku lo superava.
“Non ti illudere!”
Vegeta notò che in corrispondenza dei suoi palmi si stavano formando due onde.
"Credevo avesse finito con quelle dopo le prime sei... Non importa"
“Vedi caro Vegeta, in realtà ho ancora moltissima energia dentro di me, e se prima non l'ho usata è semplicemente perché volevo divertirmi ancora un po' prima di farti fuori...”
“Ora sei tu che ti illudi, non mi batterai facilmente!”
“Ammetto che sconfiggerti non sarà facilissimo, ma non ti considero questo gran fenomeno...ma ora basta parlare, è giunta la tua fine.”
Il robot scagliò contro il Saiyan le due sfere, che si unirono in una sola.
Respingerle sarebbe stato pericoloso.
Si scansò appena in tempo.

I due ragazzi si rialzarono a fatica.
I loro attacchi erano inutili: se si avvicinavano per un combattimento corpo a corpo venivano respinto dall'aria, e se usavano tecniche come la palla di fuoco suprema o le sfere d'energia il vento le dirigeva verso tutt'altra parte, causando il crollo di molti edifici.
"Maledizione!" pensò il giovane: entrambi erano appena volati a distanza di vari metri dal robot.
“Tutto a posto Pan?”
“Si sto bene, e tu?” si vedeva che mentiva: era distrutta.
“Sì, tranquilla.... Penso sia arrivato il momento di utilizzare quella tecnica!” si disse mentalmente.
“Uh?”
La distanza tra loro e la macchina mutante era molta, il che facilitava le cose a Sasuke.
Il suo braccio destro cominciò a creare una sfera d'energia azzurra dal suono gracchiante.
"Ma che cosa sta facendo?!? Non l'ho mai visto fare qualcosa del genere" commentò mentalmente la giovane.
“Aaaaaaaaaah!!!”
Prese la rincorsa e si scagliò contro al nemico puntando al suo petto.
Questi creò una raffica di vento...
Inutile.
Nessuna barriera può resistere alla tecnica dei mille falchi...
Il robot cadde a terra e nel suo torace un buco lasciava intravedere parecchi circuiti disconessi, con qualche scintilla blu attorno.
“È morto.” disse Sasuke inespressivo, chinandosi a terra e raccogliendo la sfera a tre stelle che fino a poco fa era custodita in una sacca che la macchina mutante aveva appoggiato a terra.
Il ragazzo la porse a Pan, la quale la mise subito nel suo zainetto.
"Sasuke è più forte di quel che mi immaginavo..." pensò
“Allora adesso che facciamo?” domandò Sasuke.
“Possiamo andare da Naruto... Magari ha bisogno di aiuto”
“Non penso che abbia bisogno d'aiuto, ma va bene, è meglio andare sul sicuro...”
E così i due iniziarono ad avviarsi verso la meta scelta.
Sasuke le prese delicatamente la mano.
"Itachi ha fatto sì che la parte migliore di me fosse offuscata...Quando tornerò nel mio mondo...tutto sarà come prima... Ma finché sono qui... Voglio godermi la parte della mia vita che esiste in questo universo...la parte della mia vita che non esiste da nessuna altra parte...Odio il pensiero che tutto questo finirà..."
“Sasuke...stai stringendo un po' troppo...”
Lui allentò la presa.
“Scusa...non volevo...”
“Tranquillo, non fa niente...”
Il ninja si fermò, e così fece la ragazza.
“Pan...Io ti amo davvero...”
"Uh? Ma che gli prende?!?"
“Anch'io Sasuke... Ma si può sapere che ti succede?!?”
“Niente... Ma quando avremo trovato le sfere io tornerò nel mio universo... E noi non ci vedremo più...”
“È vero...”
Nel vedere la faccia triste di Pan, il ragazzo si pentì di aver tirato fuori l'argomento:
“Ora non pensiamoci” disse “Al contrario godiamoci questi giorni!”
“Sì, hai ragione!” rispose lei con un sorriso.
Sasuke di chinò su di lei, e i due si unirono in un bacio, per poi continuare la loro strada verso Naruto.


*I pensieri di Pan qui sono strani, lo so, ma io penso che quando mi succedono queste cose, i miei discorsi mentali sono più o meno così xD

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Capitolo 8
*** Strike ***


Ok, immagino che per tanto tempo voi mi abbiate voluto strozzare. E avevate ragione. Magari stavate escogitando un piano che comprendeva l'uso di coltelli, fiaccole e forconi. E facevate bene. Probabilmente mi odiavate anche. E facevate bene! Ma ora, gente, sono tornata, e vi chiedo umilmente scusa per tutto il tempo che vi ho fatto aspettare. E' che, scuola, corsi pomeridiani, amici e tutto il resto mi hanno tenuta impegnata, e quando avevo del tempo libero lo impiegavo a riposarmi dopo le strazianti giornate.
Perdono
Perdono, perdono, perdono.
Spero che il capitolo vi piaccia.
Un abbraccio,
Mar

p.s= vi chiedo scusa in anticipo per gli errori e anche per l'irregolarita degli "a capo" ma  l'editor mi scombussola tutto :/

 
8º Capitolo- Strike. 

"Come diamine ha fatto?!?" Pensò il robot, notando che il ragazzo aveva acquistato una strana aura rossa/arancione,
rendendolo così un essere splendente.
"Tecnica della moltiplicazione suprema!!!" quest'ultimo esclamò e, dopo un suo ordine, centinaia di Naruto accerchiarono
il nemico metallico, i cui occhi fiammeggiavano di paura.
"Facciamola finita!" urlò l'originale, con le iridi furiose.
Ognuno di loro esplose in grida di battaglia e si lanciarono contro il robot, ferendolo con calci e pugni.
Non vi era via di scampo per "l'ammasso di latta", perciò nulla l'avrebbe risparmiato da tale violenza.
Per lui era la fine.
"Ahah! L'ho presa!" esclamò uno dei tanti Naruto, mentre con una mano sosteneva la sfera a cinque stelle.
Un raggio di sole la illuminò, facendo risaltare la sua esotica bellezza dal colore arancione.
Ben presto tutti i falsi sparirono e Naruto tornò normale, senza nessuna difficoltà.
"Ragazzi! Avete visto ce l'ho fatta !!!" disse vedendo i suoi due amici arrivare verso di lui.
"Non sapete! È stato facilissimo! Sono troppo forte!!! Non ho fatto il minimo sforzo!" esagerò guardandoli contento.
"Hai fatto un buon lavoro, complimenti..." ammise Sasuke.
"Grazie! Ehi... Ma... Perché vi tenete per mano???" domandò loro, fissando ad occhi aperti le loro dita intrecciate.
Presto i due si separarono, e le loro guance assunsero un colorito rosso.
"Naruto, perché non mi dai la sfera?!?" cambiò discorso Pan.
"Oh sì, tieni!"
Gliela porse, e ben presto la ragazza la mise nel suo zainetto azzurro.
"Non mi avete ancora detto perché vi tenevate per mano...Un momento...VOI DUE STATE INSIEME!!!" esclamò allegro.
"Emh..."
"Non ci credo, Sasuke e Pan fidanzati, che forza!!!Non vedo l’ora di raccontarlo agli altri!Sasuke? Fidanzato?!?!"
disse, ridendo, il loro amico "Ancora non ci credo! Prima recupero la sfera, e poi questo!"
"Il maestro Kakashi!!!" pensò Sasuke.
"Cavolo, Sakura... Non me lo perdonerà mai..." Si disse mentalmente Pan, per poi ordinare a Naruto di tenere la bocca chiusa
con chiunque.
"A Sakura???"
"No, devo dirglielo io..."
"Al maestro Kakashi?"
"Fai pure..." rispose Sasuke: era vero che avrebbe preferito che non lo avesse saputo, ma era sempre meglio che
doverglielo dire lui di persona, e poi, conoscendo Naruto, l'avrebbe fatto lo stesso.
"Ora che facciamo???" chiese la giovane.
"Andiamo ad aiutare qualcuno..." propose il moro.
"Umh..." Pan si concentrò sulle aure "Trunks è qui vicino..."
"Bene, allora andiamo da lui!!! A proposito, a lui posso dirlo???"
"Come vuoi" rispose lei: trattenne le risate al pensiero di aver fatto credere a Sasuke di essere innamorata di Trunks.

"Pan e gli altri stanno venendo verso di me... So che stanno bene...Oh! È il momento!!!" si disse mentalmente il lillà.
"Tra poco sarai spacciato!" esclamò la macchina.
"È abbastanza sicuro di se da non accorgersene" pensò Trunks.
Il robot iniziò pian piano a generare una sfera d'acqua tra le sue mani, la quale si ingrandiva ogni secondo di più:
"Le tue ultime parole???" chiese, sarcastico.
"Me ne basta una: ORA!!!" urlò il lillà mentre gli inviava contro un'onda energetica.
"Cosa?!"
Ma due secondi dopo il robot capì: lasciò andare lo scudo dalle sue mani, ma troppo tardi.
Lo scudo esplose, e il mutante precipitò al suolo, provocando un forte tonfo al contatto col terreno e scavando in
questo un profondo fosso.
"Vai così Trunks!!!" sentì gridare Naruto in lontananza: si voltò per vedere i tre più giovani esultare per lui, e un colore rossastro si formò sulle sue guance, mentre portava un braccio dietro alla nuca..
Quando il fumo generato dall'esplosione scomparve, il giovane poté vedere il robot a terra con gli occhi socchiusi.
"S-Stup-pido M-moccios-so" pensò, poi, un soffio di vento gli tolse la vita, e le sue iridi si spensero.
Il lillà raccolse anch'egli la sfera del drago scivolata al di fuori della sacca.
I tre lo raggiunsero:
"Bravissimo Trunks! È la sfera a due stelle!!!" esclamò Pan, mettendola subito nel suo zainetto.
"Scommetti che so qualcosa che ti stupirà?!?" disse Naruto.
"Uh? Di che parli???"
"Pan e Sasuke stanno insieme!"
La faccia di Trunks diventò stupita per poi passare a contenta:
"Davvero???È una notizia fantastica, congratulazioni!!!"
"Emh... Ora raggiungiamo Goten..."

"Aaaaaaaaaaah!!!!!!!!!"> il giovane moro corse incontro al robot, il quale, apparentemente preparato all'attacco,
creò una barriera di fuoco di fronte a se.
Un dolore atroce, una fitta gli percorse tutto il corpo metallico.
Goten si era teletrasportato dietro di lui, e aveva affondato il suo gomito in corrispondenza alla schiena: ecco il loro problema, erano ripetitivi. E' vero, le prime volte Goten si era procurato un sacco di bruciature e ferite, ma, ormai, il gioco era fatto.
L'avversario cadde a terra, ma non ebbe tregua: se non l'avesse sconfitto ora, probabilmente non l'avrebbe fatto mai più:
era stato difficile rialzarsi dall'ultimo attacco, e il suo avversario aveva un potere di vantaggio.
Il suo gomito si conficcò nel ventre dell'avversario, per poi separarsi alla svelta, non appena il corpo del robot toccò terra.
"Questa volta, Ho vinto io!!!!"Esclamò Goten, e, dopo avergli centrato un pugno al mento, si allontanò sempre di più.
"Onda... Ener...ge...ti...CA!!!!!!!!!!!!"
E prima che la morte lo portasse via con se, il robot poté vedere un lampo di luce azzurra.
Il Saiyan scese lentamente di quota, fino a toccare terra.
Poi, dopo aver raccolto la sfera si diresse verso il gruppo di amici di cui percepiva le aure non troppo lontane:
presto vide i quattro agitare velocemente le braccia in aria, e correre verso di lui.
"Zio!!!!" urlò Pan, andando a buttargli le braccia al collo.
"Ehi!" salutò lui, contraccambiando l'abbraccio.
"Tieni, Pan" le porse la sfera, e anche quella si unì con le altre.
"Goten, lo sai che Pan e Sasuke stanno insieme???" lo informò il biondino.
"Cosa?"
"Naruto devi smetterla di dirlo a chiunque tu veda!!!" fu rimproverato da Sasuke
"Allora è vero??? Beh... Congratulazioni!!!" disse lo zio, pensando:"Finalmente Pan non potrà più dirmi niente su Valese!!!"
"Su, presto, raggiungiamo Vegeta!" esclamò Goten.
"Non saprei... Mio padre non vuole mai aiuti..."
"Ascolta Trunks... È vero, Vegeta non sopporta mai chi gli offre il proprio aiuto, ma di sicuro apprezzerà il fatto che saremo là con lui." disse Pan.
"Umh, Sì, hai ragione!"

"Devo trovare una soluzione alla svelta!" pensò il Saiyan "Le arti marziali mi sono molto utili, ma se non trovo una tattica o un modo di usare le sfere d'energia, sono finito..."
"Big Bang Attack!!!"
Vegeta lo schivò per un pelo: il suo avversario, non si limitava ad assorbire l'energia delle onde e riutilizzare, ma sapeva anche copiare le altre mosse.
Se fosse stato anche solo un po' più debole, avrebbe perso.
"Me lo dovevo immaginare che l'avresti schivato facilmente... Proviamo con qualcos'altro" disse il robot, mentre in corrispondenza dei palmi delle sue mani si iniziarono a creare due sfere gialle
"Questa l'ho copiata dalla tua amichetta, l'ha usata l'ultima volta contro il robot del vento... Peccato che ti sei perso la scena, ma per tua fortuna hai la possibilità di rivederla!"
Le due sfere si lanciarono contro Vegeta, che, dopo essersi espanse su tutto il suo corpo, lo fecero cadere a terra, lasciandolo senza fiato e con un rivolo di sangue al bordo della bocca.
"Dannazione...Non sapevo come schivare questo colpo!!! Non immaginavo che Pan potesse farlo..." e con lo sguardo sfocato, riuscì a distinguere la triste faccia di Trunks, i due ninja preoccupati e Goten che cercava di tenere ferma Pan, la quale si dimenava per correre verso di lui: loro erano lì per lui...
"Goten...T-Trunks...Pan...perfino Naruto e Sasuke... Sono venuti qui...Devo farcela... Devo farcela per loro!!!"
Il Saiyan si rialzò con una nuova rabbia e una nuova forza addosso.
Ora comprendeva il "segreto" di Goku, ora comprendeva perché si rialzava ogni volta, anche se consapevole di non potercela fare: lo faceva per proteggere i suoi cari.
"Se ha davvero così tante energie come dice... L'unico modo per sconfiggerlo è con un sovraccarico! Devo metterci tutta la forza che posso... E se non funzionerà...Sarà la fine!"
"Big..." Questa volta Vegeta pronunciò lentamente la frase, per poter concentrare più energia possibile ogni volta "Bang..."
"Ma allora non lo hai ancora capito?!? Sei proprio un idiota!"
"ATTACK!!!!!!!!!"
Un lampo azzurro accecante lo colpì in pieno.
"E con questo la partita è chiusa!" esclamò Vegeta con un sorriso sul volto.
Il robot aveva un buco che partiva da una tempia all'altra: da esso fuoriuscivano parecchi circuiti blu e rossi, e piccole scintille azzurre vivevano ancora in essi.
I suoi occhi spenti incutevano timore, ma quel robot non avrebbe più fatto del male a nessuno.
"Sei grande Vegeta!" urlarono Naruto e Goten.
Il Saiyan si voltò e vide correre verso di lui tutto il branco di scalmanati.
Poi, Pan lo abbracciò e lui fece lo stesso con lei.
"Vegeta, lo sai che..." iniziò il biondino ma fu interrotto da un'occhiataccia di Pan "Fa niente, te lo dico dopo"
E dopo aver raccolto la sfera, si incamminarono verso la navicella, con il desiderio di gustarsi un buon senzu.


"Ce l'avete fatta!!!" esclamò tutta contenta Sakura.
"Sì... Emh...Posso parlarti un secondo???" chiese, prendendo coraggio la ragazza dai capelli scuri.
"Umh? Emh, si, direi di sì... c'è qualcosa che non va?"
La giovane non rispose.
Le due andarono nella camera di Pan, chi con una faccia contenta, chi con una preoccupata.
"Allora? Rispondimi, c'è qualcosa di sbagliato?" domandò preoccupata Sakura.
"Vedi Sakura...M-mentre eravamo..."fuori"... Io e Sasuke... Abbiamo..." deglutì "Parlato..."
"Parato? Di che cosa???"
"Beh...A-abbiamo parlato...di ciò che... p-proviamo..."
"In che senso?"
"E-ecco... N-noi stiamo insieme..."
"..."
"Ti prego, non averne a male, é solo che... non volevamo farti soffrire, ma non ci possiamo fare niente se..."
La ragazza dai capelli rosei scoppiò in una sonora risata:
"Pan, calmati! Non ce l'ho con te!"
"...Non sei arrabbiata...?"
"Perché dovrei??? Oh, è vero, non te l'ho ancora raccontato!"
"Ehm... Che cosa?!?"
"Io e Naruto...ci siamo fidanzati! È successo tre giorni fa... Scusa se non te l'ho detto..."
"Non fa niente!" esclamò allegra Pan "Ora torniamo dagli altri!"

In mezzo pomeriggio anche Kakashi e Vegeta avevano imparato, grazie a Naruto, la relazione fra Pan e Sasuke:
Il primo, non smetteva di tartassare i due di domande sottintese, mentre il secondo ignorava apparentemente la faccenda.
Ora, erano alla ricerca dell'ultima sfera.
La sfera a quattro stelle.
Quella che Goku amava con tutto il suo cuore.
"Mi manca, nonno Goku..."
"Tutto bene, Pan?"
"Sì, grazie Goten..." rispose lei, voltando la sua testa per poi vedere suo zio entrare in camera sua:
"È tutto il giorno che sei qui dentro...Allora, qual'è il tuo problema?" chiese, sedendosi accanto a lei sul suo letto.
"Quando avremo trovato la sfera... E Sasuke, Sakura e Naruto saranno tornati nel loro mondo... Io non li rivedrò più..."
Goten sorrise "Ascoltami bene "cara nipote": Sakura ci ha proposto una cosa, e noi tutti abbiamo accettato..."
"Uh? Ma di cosa stai parlando?"
"Riguarda al desiderio..."
"Avanti, parla!"
"Ti ricordo che il Dr. Xhaz cerca ancora le sfere... Così, abbiamo deciso di chiedere al drago di fargli dimenticare dell'esistenza delle sfere, quindi faremo due viaggi, perché, come ben sai, l'ultima volta che abbiamo incontrato il drago Shenron questi ci ha informati che abbiamo diritto ad un solo desiderio per volta"
"Fantastico!Ma..."
"Ma ciò non toglie comunque il fatto che dovranno tornare nel loro universo...però, non chiederemo di rimandarli indietro"
"Ah no?"
Una speranza si riaccese nel cuore di Pan.
"Chiederemo due oggetti che non cambino ne forma ne luogo per andare da un mondo all'altro!"
"Davvero?!? Ma... Allora... Potremo vederci ogni volta che vogliamo, e allo stesso tempo loro torneranno nel loro mondo!"
"Esatto! E ora, se non mi dai un abbraccio, ti chiamerò "mocciosa" ogni volta che ti vedo!"

"Sasuke!" lo chiamò Pan.
"Pan! Tutto bene???" domandò lui, con un sorriso sulla bocca.
"Ho appena saputo dei desideri!"
"Ah, capisco... Beh, é una buona idea, no?"
"Certo che lo é! Però ora che si fa?"
"Umh...Non so..." rispose lui.
"Effettivamente... Non c'è molto da fare su una navicella..."confermò lei.
"Dovremo aspettare la prossima fermata, sempre che non riusciamo a convincere i piloti a scendere prima..."
"Umh...Vegeta ieri è stato chiaro: non possiamo più uscire, almeno finché non troviamo un'altra sfera..."
"Aspetta! Voglio farti vedere una cosa!"
"Uh? Che cosa???" chiese curiosa.
Lui le sorrise e la prese per mano, poi la condusse verso la propria camera.
Si avvicinò ad uno dei mobili bianchi della loro stanza ed aprì un cassetto tirando un piccolo gancetto posto su di esso:
l'interno era per la maggior parte vuoto, ad eccezione di un piccolo sacchetto marrone,
una maglia ripiegata sopra a dei pantaloni e una piccola scatolina.
Sasuke prese quest'ultima in mano, rigirandosela più volte senza mai aprirla:
"Non me ne sono mai separato..." disse, riferendosi alla scatolina, e poi scostò il coperchio
leggermente ingiallito, rivelandone un ciondolo con un fulminino.
Poi, afferrò con due dita un piccolo gancetto, ed iniziò ad alzare il braccio.
La sua mano destra teneva stretta una collana argentata, che stava dondolando sotto gli occhi di Pan.
"Sasuke..."
Il ragazzo sorrise:
"Non so perché... la trovai da piccolo in un campo, e decisi di tenerlo... sembra stupido, lo so, ma per me é importante...
Beh, che aspetti? Girati!"
"Cosa? No, non posso! Hai detto che é tua!"
"Voglia che la tenga tu"
La ragazza si voltò, dando così le spalle al giovane ninja.
Mente lei si spostava i capelli di lato, lui le metteva le braccia attorno al collo:
Pan sentì un piccolo brivido al contatto con la fredda collana, ma non ci fece caso.
"Grazie" gli disse, non appena Sasuke ebbe finito di agganciarla.
"Figurati..."
Si chinò leggermente per far incontrare le sue labbra con quelle di lei.
"Però ora mi sento in colpa..." rivelò la giovane.
"Cosa?Perché?"
"Io non ti ho dato niente..."
"Non importa!"
"E invece sì... Forse ho trovato!"
La ragazza si sfilò la bandana arancione dai capelli corvini, e la porse a Sasuke.
"La tua bandana..."
"Ti sbagli! La nostra bandana!"
"Pan... Non posso accettarla..."
"Se tu non l'accetti io non accetto la collana! Avanti...fallo per me...Ti amo"
"Anch'io"
E si unirono in un piccolo tenero bacio.
"La terrò sempre con me! Ovunque io sia!" pensarono contemporaneamente, chi riferito a un oggetto chi ad un altro.

"Naruto..."
"Che c'è, Sakura??"
"Stavo pensando a Sasuke..."
"In che senso scusa?!?"
"Non in QUEL senso... Pensavo a lui e a Pan..."
"Mi spiace, ma ancora non ti capisco..."
"Quando saremo nel nostro mondo... Loro due dovranno separarsi... Insomma, avranno ancora gli oggetti per andare da un universo
all'altro, ma... Noi saremo spesso in missione...per non parlare poi che non sappiamo la differenza oraria!
E allo stesso tempo non sappiamo quando sarà Pan a non esserci..."
"Sì, hai ragione...Ma io penso che non si lasceranno scoraggiare, al contrario!"
"Comunque sarà triste lasciarli..."
"Ora non pensiamoci" rispose Naruto, prima di darle un dolce bacio.

"C'è aria di amore in questa navicella!" esclamò Trunks non appena entrò in sala comandi seguito dal suo fido robottino.
"Già, non me ne parlare..." rispose con un aria triste Goten.
"Dai, tra un mese rivedrai Valese!"
"Sì, come no..."
"In verità, Trunks, io non sono innamorato di Valese... Ma di tua sorella Bra... È scomparsa da mesi ormai...
Ma sono sicuro, che la ritroverò" pensò il giovane.
"GhiròGhirò sfera del drago localizzata... Sfera del drago localizzata! 48 gradi sud...97 gradi ovest"
"Fantastico! Abbiamo trovato anche l'ultima!!!" urlò Goten.
"Bene... Ultima tappa prima delle altre sette: 48 gradi sud, 97 gradi ovest" gioì Trunks,
e dopo un grugnito di Vegeta, la navicella assunse una doppia velocità, e il gruppo si diresse verso l'ultima, più o meno, sfera del drago.

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Capitolo 9
*** La vittoria sul Dr.Xhaz ***


9º Capitolo- La vittoria sul Dr. Xhaz

 

“GIIIIIIIILL!!!”
“Ghirò Ghirò, Pan pericolosa! Pan pericolosa!!!” urlò il robottino, mentre
la ragazza in questione lo inseguiva per tutta la navicella un paio di forbici in mano.
“Come hai potuto mangiarmi il telefono??? Ti rendi conto che ora non posso più parlare con nessuno?!? E per di più dovrò comprarmene uno nuovo!!!!” prese a sbraitare.
“GhiròGhirò”
“Preso!” esclamò, non appena lo ebbe acchiappato.
“E ora pagherai per averlo fatto!!!”.
E in pochissimo tempo, Pan aveva impacchettato Gill con la maglia di suo zio, ed il robot penzolava dal soffitto della camera della ragazza: i due erano molto amici, era vero, ma quando lui ci si metteva...
“Quindi, ora, o mi ridai il telefono, o ti apro in due e me lo riprendo!” lo minacciò con la sua tipica frase.
“Gill non può...Gill non può”
“Come sarebbe a dire che non puoi!?!?”
“Energia già stata assorbita”
“Senti un po', vedi di ridarmi il mio telefono, altrimenti ti getto nel tritarifiuti!!!”
“Paaan...Quante volte ti devo dire di lasciarlo stare???”
“Ma Trunks!!! Sta volta è colpa sua!”
“Su, lascialo andare...”
“Ma...” un'occhiataccia del ragazzo la fece tacere.
“E va bene, Gill... Sei libero... Puoi andare...” disse Pan, per poi rivolgersi al lillà:
“Allora, cosa c’è?!”
“Semplicemente dirti che, una mezz'ora fa, Gill ha localizzato l'ultima sfera...Così, domattina scenderemo a cercarla” e, in effetti, una logica c’era, considerando che erano le undici e mezza di sera.
A proposito, lei cosa ci faceva ancora sveglia? Beh, al massimo avrebbe dato la colpa a Gill.
“Ah, ok...” rispose lei, e poco dopo assunse una faccia intristita.
“Uh?, Che c'è?”
“Niente!” iniziò, ma dall'espressione di Trunks continuò: “Pensavo solo che come al solito Vegeta non dormirà...” mentì. Era diventata abbastanza brava in quel campo. Sapeva benissimo di stare così per il semplice fatto che più sfere trovavano, più l’addio con i ninja sarebbe arrivato.
E ogni volta tentava di consolarsi col pensiero che si sarebbero potuti comunque vedere. Inutilmente. Non riusciva mai nel suo intento.
“Lo conosci mio padre... Anche se stesse per crollare dal sonno direbbe qualcosa del tipo: "Tsk! Il sonno è per i deboli!” disse Trunks, imitando una voce roca, e provocando così una risata da parte della ragazza.
“Comunque...forse dovresti andare a dormire...”
“Nessun forse, lei deve andare a dormire!” esclamò una voce alle sue spalle:
“Sei noioso zio!” rispose lei in tono scherzoso.
“Hai sentito Goten?! Sei noioso!” lo beffeggiò Trunks.
“Non credere di essere da meno tu!” commentò la giovane.
“Trunks...”
“Sì Goten?”
“Io penso che ci abbia appena preso in giro, e tu???”
“Io la penso esattamente come te!”
I due guardarono Pan, poi se stessi, e infine riportarono li sguardo sulla giovane.
“Ragazzi non...”
“ADDOSSO!!!”
Pan, si trovò scaraventata a terra, con i due giovani sopra, intenti a farle il solletico: ormai avevano capito che era il suo punto debole, e non la smettevano più di torturarla.
“Mpf...”
I tre si voltarono verso il proprietario di quella "voce":
“Vegeta!!!” esclamarono nello stesso tempo i due ragazzi, mettendosi composti, ci mancava poco che portassero una mano alla fronte in segno di saluto.
Pan, invece, si sentì avvampare, non riuscendo ad alzarsi a causa del dolore che provava al ventre.
"Da quanto tempo è qui?" pensò la giovane.
“Trunks,Goten! Sta notte il turno di guida tocca a voi.” disse calmo.
Inutile dire che i due si chiesero se non stessero sognando: Vegeta, il principe dei Saiyan, come gli piaceva sempre precisare, aveva deciso di dormire!
"Probabilmente mette sempre il pilota automatico e si addormenta...” pensò Goten.
“Oh. Ok” rispose semplicemente Trunks.
E, dopo che il moro diede un bacio sulla fronte di Pan, lui e il lillà se ne andarono.
 
Buio.
Oscurità totale.
La giovane dai capelli corvini era rimasta sola.
Un volto celato dietro una maschera di ferro, il corpo avvolto in uno scuro mantello svolazzante e un'arma stretta tra le mani incolori.
Il Dr.Xhaz li aveva raggiunti... E aveva sterminato tutti i suoi amici.
E presto, avrebbe eliminato anche lei.
I corpi dei suoi cari giacevano a terra ricoperti di sangue...
"Sakura, Naruto...Maestro Kakashi,Vegeta, Trunks... Zio...Sasuke..."
“Non non tu preoccupare, li raggiungerai presto” le disse crudelmente.
La giovane, stringendo i pugni, si mise ad urlare e a combattere contro il suo avversario.
Ma entro pochi minuti, non avrebbe più avuto possibilità... e lei, continuava ad urlare.
 
“Pan! Svegliati!”
La ragazza aprì gli occhi: Vegeta era chino su di lei.
“C-che succede V-Vegeta?!?” chiese, ancora spaventata per il sogno.
“Stavi urlando nel sonno!”
“D-davvero???” Ok. Calma, calma, calma. Era sulla navicella. I suoi compagni erano tutti vivi.
Sentiva un gran freddo e caldo assieme, ed era percossa dai brividi.
“Sì, e mi meraviglio che gli altri non ti abbiano sentita” rispose lui.
“Oh. Mi dispiace”
Pan poteva sentire il suo cuore battere all'impazzata: era da molto tempo che non faceva un incubo, e ricominciare era un colpo basso.
“Si può sapere che razza di sogni fai?!?!”
Le mani di lei erano ancora chiuse a pugno e arrossate, mentre sulle nocche c'era qualche goccia di sangue.
“Aspetta...” disse lui, per poi allontanarsi dalla stanza e dirigersi verso la cucina.
"Dannazione!" pensò, arrabbiata con sé stessa.
Era debole. Si lasciava sopraffare con nulla.
“Tieni!” Vegeta le portò un bicchiere colmo d'acqua.
“Grazie...” lo bevve tutto d'un sorso.
“Non ringraziarmi... E ora dormi”
“Sì... Come se ci riuscissi” bisbigliò tra sé e sé.
“Cosa?” chiese lui.
“Niente! Niente...”
“Guarda che non sono sordo! Umh... Non mi hai ancora detto che cosa hai sognato”
Dopo una lotta mentale sul da farsi, Pan decise di raccontare il suo sogno.
“Tutto qui???” chiese, con un ghigno.  
“Ehi, non decido io che sogni fare, tanto meno come comportarmi mentre dormo...”
“Se preferisci, puoi dormire nel letto di Trunks”
“Va bene...”
Così la giovane si accoccolò tra le coperte del letto sotto quello di suo zio, e accanto a quello di Vegeta.
Lentamente chiuse gli occhi, sperando di addormentarsi in fretta.
Il Saiyan si mise sull'altro fianco, in modo da vedere la giovane con i suoi occhi: le ricordava la piccola Bra...
Ormai, Pan era diventata come una seconda figlia da un sacco di tempo.
"Chissà se si è addormentata..."
“Pan...” sussurrò.
 Nessuna risposta.
Dormiva.
Vegeta sorrise, senza conoscerne il motivo.
Poi, dopo aver spostato un ciuffo di capelli dalla faccia di Pan chiuse gli occhi.
"Sto diventando troppo sentimentale! Meglio darci un taglio!" si beffeggiò da solo, prima di cadere tra braccia di Morfeo.
 
Pan venne svegliata dalla luce solare, la quale filtrava tranquilla dalle finestre leggermente aperte.
Si trovava ancora nel letto di Trunks, ma accanto a lei non c'era nessuno.
Scostò lentamente le coperte e si mise seduta:
Fece un'enorme sbadiglio e si stropicciò gli occhi, ancora stanca per il brusco risveglio della notte precedente.
Infilò i suoi piedi nelle ciabatte pelose, raffiguranti un piccolo mostro viola,-si disse mentalmente di cambiarle- indossò i suoi tipici vestiti, con la differenza che la maglietta e la bandana erano blu, e si avviò verso la cucina.
“Ciao zio Goten!” salutò, donando un piccolo bacio alla guancia di suo zio.
“Buongiorno Pan!> rispose lui
“Che cosa c'è per colazione???” domandò affamata.
“Mi spiace, ma per oggi ti dovrai accontentare solamente di uova e pancakes...”
“Che cosa?!? Ma è pochissimo!!!”
“Come ho già detto: accontentati!Domani andremo a fare la spesa da qualche parte.”
“Uffa!” disse ingurgitando una delle uova fritte appena servite.
Non appena ebbe finito di mangiare, le sue gambe iniziarono a marciare di loro spontanea volontà verso la camera dei ninja.
Bussò piano con le nocche della mano destra, attendendo con ansia una qualche risposta.
“Un attimo!”
"Bene, Sasuke è sveglio."
Passò qualche secondo, poi la porta si aprì, rivelando un Sasuke dall'aria riposata:
I lineamenti del suo volto erano tirati in un sorriso, i suoi capelli neri erano spettinati e il coprifronte era allacciato distrattamente.
“Buongiorno Pan!” esclamò il giovane, uscendo dalla propria stanza e tirandosi dietro la porta biancastra.
“Buongiorno Sasuke!”
I due poterono sentire la navicella fermarsi.
“Uh? Come mai ci siamo fermati?”
“Ah, ieri mi sono dimenticata di dirtelo, Gill ha individuato l'ultima sfera, così ora scenderemo a prenderla”
“Fantastico!”
“Bene, prepariamoci a scendere” comunicò Trunks.
 
Tutti osservavano con curiosità l'ambiente circostante.
Non sarebbe di certo stata un'impresa semplice: davanti a loro si estendevano enormi valli di sabbia arancioni che potevano confondersi tranquillamente con l'ultima sfera.
"Ma come faremo a trovarla qui?!?" domandò Naruto.
"GhiroGhiro... la sfera si trova a 2 gradi nord, 3 gradi est"
"Un momento... Per tutto questo tempo... NON CI HAI MAI DETTO CHE POTEVI LOCALIZZARE IL PRECISO LUOGO IN CUI SI TROVAVANO LE SFERE?!?" urlò Pan sbraitando, trattenuta da Sasuke dal fare a pezzi il robottino.
"Non è questo il momento per pensarci, adesso andiamo a cercare quella sfera!" fece notare Vegeta, tuttavia sorridendo.
E dopo che la giovane si fu calmata, tutti si incamminarono verso la meta.
 
"Aaaaaaaaaah!"
"Che c'è Sakura, tutto bene?" le chiese preoccupata l'amica.
"Che schifo, che schifo, che schifo!"
"Uh?" Pan assunse un'espressione preoccupata e, dopo aver seguito con lo sguardo il dito si Sakura scoppiò a ridere.
"Smettila d ridere! Io odio gli scorpioni! Come tutto ciò che striscia!”
"Avanti, non fare tante storie" la intimò Kakashi con gentilezza.
"Tutto facile per voi!" rispose la ragazza dai capelli rosei.
"Ehi guardate qua!" esclamò Goten, accennando ad una cava che dava da entrata ad una buia galleria sotterranea.
"Gill, potresti fare luce?" domandò Pan.
"GhiroGhirò" e con questa esclamazione d'assenso, il robottino aprì la bocca e ne fece uscire una piccola torcia sottile e si immerse nella cava.
Poi, subito dopo Pan scese, seguita dai Saiyan.
Infine, dopo un'esitazione di Sakura, la ragazza vi si calò, imitata dagli altri ninja.
"Forse è meglio se qualcuno di noi resta su..." osservò Trunks "Nel caso la grotta crollasse... La sabbia sui cui camminiamo è dura, ma quella sopra di noi no, e quindi rischiamo molto... Per correttezza è meglio se siete voi a tornare indietro" concluse poi accennando ai ninja.
"Come volete..." rispose elegantemente Kakashi
E i quattro si incamminarono verso l'uscita, per poi sparire nella luce del giorno.
 
Ormai il gruppo, preceduto da Pan, era costretto a camminare con un piede di fronte all'altro, per la larghezza limitata del tunnel e per la sabbia che diventava sempre più leggera.
"Ehi Gill, ti spiacerebbe illuminare un po' di più lì davanti a noi?" domandò Pan.
Il robottino punto la torcia nel punto indicato dalla giovane, facendo risaltare una piccola pallina dalla superficie liscia e arancione.
"Eccola!!!" esclamò “Che bello! Non è stato affatto complicato!”
”Prego?” disse Trunks, che fino ad allora era stato costretto a chiudere la fila, e quindi ad affrontare qualunque creatura li attaccasse alle spalle.
"Fantastico le abbiamo riunite tutte" e così dicendo Goten osservò sua nipote precipitarsi a raccogliere la sfera.
Subito questa iniziò a contare le stelline, nonostante il numero fosse evidente, e dopo la sua tipica esclamazione " è la quarta sfera!" la lanciò a Vegeta che la prese al volo e disse:
"Bene, e ora andiamo via da qui"
"Sì, arrivo!" rispose Pan.
Poi, nella fretta di ricongiungersi al gruppo composto dai Saiyan, iniziò a correre, e la sabbia sotto di lei a sgretolarsi.
La visuale si spostò involontariamente, e sentì il terreno sfuggirle da sotto ai piedi.
"Pan!!!" urlò Goten, seguito a ruota da Trunks.
La giovane non ebbe neanche il tempo di capire cosa stesse succedendo che si ritrovò sospesa sul vuoto tenuta sollevata da un braccio grazie a Vegeta.
"Tsk, sbrighiamoci ad uscire, prima che crolli tutto"
E così dicendo trascinò Pan sulla sabbia accanto ai suoi piedi, e senza aggiungere altro fece segno ai due più giovani di tornare indietro
i quali, dopo una fugace occhiata alla mora, iniziarono ad incamminarsi.
 
"Appari Drago Shenron!!!" esclamarono i Saiyan tutti assieme: dopo essere usciti si erano sbrigati a riunire in cerchio le sfere nello zaino di Pan.
Il cielo si imporporò di viola e davanti a loro comparì l'enorme creatura conosciuta come "Shenron".
"Eccomi. Qual'è il vostro desiderio?"
"Desideriamo far dimenticare al Dr. Xhaz e ai suoi sudditi l'esistenza delle sfere" rispose Goten, e dopo qualche secondo di silenzio il drago acconsentì:
"Il tuo desiderio è stato esaudito"
Poi, poterono vedere le sfere, al di sopra della testa della creatura, spargersi per la Terra.
 
"Wow" sentirono pronunciare dai ninja.
"Bene, torniamo alla navicella. Abbiamo un nuovo viaggio da intraprendere" disse Vegeta, e insieme si avviarono verso la nuova destinazione.

 
 
 
 
 
 
 

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Capitolo 10
*** Un finale senza fine ***


Capitolo 10 – Un finale senza fine.

 
Erano passate due settimane, e avevano già recuperato sei sfere.
E localizzato l’ultima.
Pan e Sasuke erano sempre più uniti, come tutti gli altri passeggeri.
Quella era l’ultima mattina del loro viaggio.
La giovane Saiyan si svegliò di buonora, trovando suo zio in stanza, il quale stava finendo di vestirsi indossando una maglietta bianca con il colletto e le maniche rosse.
”Uh? Come mai già sveglia?” le chiese questi, girandosi verso di lei “Sono solo le otto...” continuò.
”Non voglio perdermi neanche un istante di questa giornata” rispose lei, con una nota di malinconia nella voce.
”Umh, ti capisco...”
Lei avrebbe tanto voluto ribattere, ma decise di lasciar stare.
 
Adagiò le sue nocche sulla porta e respirò profondamente.
Contò mentalmente fino a tre, per poi decidersi a bussare.
Aspettò qualche minuto, in ansia, per poi vedere il viso di Sakura uscire e raggiungerla radiosa.
”Emh... ciao Sakura... C’è Sasuke?” chiese Pan, cercando di non sembrare maleducata.
”Sta ancora dormendo, ma credo che si sveglierà presto...” rispose lei, cordiale.
Fantastico...
Si era alzata prima per niente.
Decise di farsene una ragione, e di cercare di risultare allegra: Sakura era diventata la sua migliore amica, dopo la scomparsa di Bra, perciò anche passare la mattinata con lei le andava bene.
Bra... chissà dov’era finita.
Le mancava davvero molto
Aveva passato intere settimane a ragionare su dove potesse essere scomparsa, ma senza alcun esito.
Certe notti, era perfino scappata da casa per andare a cercarla, tornando sempre a mani vuote.
Si ricordò, per un momento, di quando una volta, verso l'una, era stata sorpresa da Vegeta, poiché quest'ultimo aveva intenzione di fare la stessa, identica ricerca.
Da quel giorno, s’incontrarono sempre alla stessa per ora per dividersi o cercarla assieme, anche se tra i due non volavano molte parole.
La corvina propose alla ragazza dai capelli rosei di dirigersi insieme in salotto, ma questa rifiutò, gentilmente, scusandosi del fatto che volesse riposare ancora un po'.
Pan si sentì incredibilmente delusa dalla risposta e da tutto il resto, ma, decisa a non darlo a vedere, rispose tranquilla di non preoccuparsi e si avviò, con il morale basso, verso il divano che giaceva immobile
nel mezzo della stanza.
Vi si gettò sopra di peso, incrociando le braccia sullo stomaco e fissando il soffitto perlaceo.
La giornata non stava andando come sperava, affatto.
Tentò di giocare con Gill, ma si scoprì ad aver perso la poca gioia che aveva trovato per affrontare l'ultimo giorno di viaggio.
Tornò indietro con i ricordi e, per un qualche motivo, si concentrò su Goku e il suo primo torneo di arti marziali.
Allentò la presa con il passato, sosteggiando pian piano in vari momenti, quasi tutti riguardanti le imprese compiute con suo nonno, che fin da piccola adorava.
Si alimentò un po' di quella serenità che trovava sempre con lui, rimembrando che era l'unico capace di comprenderla veramente a fondo, patendo un profondo dispiacere nel sapere che non era lì con lei.
Passò un'ora con Trunks, restando assente per tutto il tempo, fin quando, Vegeta, uscendo dalla sala comandi, non annunciò, con tono potente:
"Ok, finiamola qui! Goten, avvisa gli altri che stanno per tornarsene indietro, andiamo a prendere l'ultima sfera!"
La giovane rimase scioccata dal modo diretto in cui l'aveva annunciato, e subito dopo dovette combattere fortemente per trattenere le lacrime.
 
Stavano tornando a casa.
Alla sua vera casa, e si sentì incredibilmente in colpa per non vederne l'ora: le era mancata in tutto quel tempo.
Sentiva il corpo tremare, invaso da piccole scariche.
Guardava incostantemente fuori dai piccoli oblò, vedendo la sua città distinguersi sempre più, farsi più nitida, fino ad intravedere le capsule ed atterrarvi.
Quando fu scesa, trovò i suoi genitori, i suoi nonni e gli altri amici di famiglia pronti ad accoglierli.
Poco dopo, si diressero in giardino, radunando tutte le sfere ed invocando il drago Shenron.
I ninja avevano deciso di salutare gli altri e ringraziare Goku prima di partire, perciò, eccoli lì a stringersi le mani prima del desiderio importante.
Goku, con voce sicura, dopo aver ricevuto un assenso da parte di Pan, urlò:
"Ascoltaci, Shenron!" e quando l'attenzione di questo gli fu rivolta, continuò "Abbiamo scelto il nostro desiderio!"
Prese un respiro "Desideriamo che tu ci procuri due collane, che non cambino né luogo né forma, capaci di viaggiare dal nostro universo a quello dei nostri amici ninja, e viceversa
Un tuono echeggiò nell'aria, le sfere si divisero in varie direzioni, e la divinità annunciò il compiuto avvenimento.
Dal cielo, caddero due ciondoli dal filo scuro, che Goku e Vegeta afferrarono prontamente, cedendoli poi, rispettivamente, a Sasuke e a Pan.
E ora dovevano dirsi addio.
Tutti lasciarono la privacy ai due ragazzi, che si scambiarono un bacio e un abbraccio stretto.
"Promettimi che non ti dimenticherai di me" disse lei.
"Non potrei mai" rispose lui, unendo, di nuovo, le loro labbra.
Quando tutti furono tornati, i ninja poggiarono una mano sulle spalle di Sasuke, che indossò la collana, la tenne stretta tra le dita e la premette leggermente.
I quattro furono ricoperti di un vortice blu elettrico, e sorridendo, sparirono.
"E' finita..." pensò la ragazza dai capelli corvini.
"Ehi, Pan..." iniziò Goten "Che ne dici? Andiamo ad allenarci?" le domandò, capendo che necessitava uno sfogo. Lei accettò, cercando di apparire allegra.
 
Quella giornata stava per finire, e le non desiderava altro.
Per tutto il resto del tempo avevano dovuto raccontare le loro imprese a chiunque glielo chiedesse, cosa che capitava abbastanza spesso.
Lei aveva tenuto un viso triste per tutto la sera, e chiunque la vedesse così, non faceva altro che dirle la stessa identica frase, che non variava nemmeno al variare della persona:
"Lo so, fa male lasciare qualcuno" spingendola sempre più affondo nella depressione.
Lei si dimenò e liberò dall'allegria di ogni singola persona, uscendo nel giardino dove qualche ore prima aveva dovuto dire addio a Sasuke.
Si sedette pensierosa e sconsolata, incrociando le braccia sulle ginocchia e poggiandovi sopra il viso, rivolto verso il cielo scuro.
Ricordò ogni singolo momento con una lacrima, bagnandosi le maniche ma continuando a guardare verso l'alto, in silenzio.
Si girò verso la sua destra, poichè aveva avvertito qualcuno sedersi accanto, anch'egli osservando il cielo. Vegeta.
Senza guardarla, mormorò, comprensivo, una frase che la portò ad abbracciarlo:
"Lo so, fa male quando qualcuno ci lascia"

 
 

Angolo dell'Autrice:
Ciao a tutti!
Siamo arrivati in fondo, eh?
Già, ho deciso di terminare così la storia o, meglio, la prima parte.
Da tempo progetto di farne un possibile sequel, con il ritorno di Bra e tutto il resto.
Perciò, davvero, grazie a tutti, lettori, recensori e chiunque abbia inserito la storia in una delle possibili alternative.
In particolare, si ringraziano:

-ALEXISsimpleandclean ;
-Blu Profondo, la mia grande amica :)
-Deby 92
-Kilamya
-L_E__il_magosaiyan
-Mizuno
-Ookami_96
-tOkiOsa
-Buffy1990
-ma_cherie
-Melodia_della_Luna
-pan_love_trunks
Ancora grazie!

 

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