Maybe I'm just jealous.

di conorshands
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


PRESENTAZIONE:

Ciao a tutti,mi chiamo Genevieve.
Non chiedetemi il motivo del mio nome,i miei genitori hanno troppa fantasia.
Comunque sia,per gli amici sono Niv.
Vivo a Manchester,anzi vivevo,perché mi sono appena trasferita a Brighton per motivi di lavoro.
Nemmeno a Londra che è la capitale e anche il mio sogno,
no no,facciamo scontenta Genevieve e andiamo a Brighton.
A dire il vero non c'è niente che mi da fastidio di quella città,
solo che a Manchester ho la mia vita,
gli amici,i ricordi,la scuola...
Ok,per la scuola non mi dispiace,ma...
Non volevo lasciare tutto quello che avevo a Manchester.
Non è giusto.

--------

 

Finalmente arrivai nella mia "nuova casa".
Non era niente male,era piuttosto grande e bella.
Non mi andava a genio per il semplice motivo che nella casa a Manchester avevo tutti i miei ricordi più belli.
Avevo lasciato tutti i miei amici.
"Non andartene" mi disse la mia migliore amica Jessie,non riesciuvo a pensare di averla lasciata lì.
Il mio fidanzato -ex fidanzato- mi aveva lasciato perché 
"Non riuscirei a sopportare una relazione a distanza."
Ridicolo. E stronzo. Stronzo soprattutto.
Solo che io ero troppo follemente innamorata di lui per ammettere com'era per davvero.
Salii ai piani superiori e mi affrettai ad occupare una stanza.
Una stanza grande,con un balcone che affacciava sul mare. Perfetto.
Posai la valigia sul tappeto bianco e si aprì la porta.
-Niv,evapora,questa è la mia stanza. - ed ecco che arrivò Faith,mia sorella maggiore,almeno a lei era andata bene con il nome.
Lei si è sempre sentita superiore a me,faceva sempre amicizia più in fretta di me.
In effetti lo è,abbiamo tre anni di differenza,io ne ho 17 e lei 20.
-Mi dispiace pulce,sono arrivata prima io. - le risposi.
Siamo peggio di bambine di 5 anni,litighiamo per tutto,ma alla fine ci vogliamo bene.
Molto alla fine.
-Ma io sono più grande! - ribattè lei,in posizione da ora-lo-dico-alla-mamma.
-Niente da fare,prendi la stanza di fronte,ciao Faith! - risposi io cacciandola fuori.
Impiegai le successive due ore a sistemare vestiti e scarpe nell'armadio,a sistemare oggetti personali sulla scrivania e sul comodino,
a cercare di nascondere la valigia celeste in un posto che non dasse all'occhio,
e a farmi una doccia rilassante dopo una giornata stressante.
Appena uscii dalla doccia e asciugai i capelli misi un pantalone di una tuta nera,una maglietta a maniche corte
del medesimo colore con un panda e le mia pantofole a forma di panda.
Si vede che mi piacciono i panda,eh?
-Niv,ci sono i vicini,scendi! - la voce di mia mamma mi distolse dal mio completo pandoso.
"Che palle,non voglio immaginare che tipo di vicini sono" pensai.
Scesi le scale,mia madre teneva in mano un'orchidea e parlava con una signora,di sicuro era un regalo,
mio padre parlava chiacchierava in giardino con un signore,
mentre mia sorella dialogava apertamente con una bambina che non poteva avere più di 10 anni.
Finita la rampa di scale,mi accorsi che c'era un'altra persona in salone.
Un ragazzo alto,non riuscii subito a vederlo in faccia perché messaggiava al cellulare.
Asociale,quasi quanto me. mlmlml
Mi si avvicinò la ragazzina.
-Piacere,io sono Anne! - mi disse sorridendo,sembrava dolce.
-Piacere mio,sono Niv. - dissi altrettanto sorridendo mentre la bambina andava da Faith.
Andai verso l'asociale,giusto per gentilezza.
Smise di messaggiare e quando mi vide sorrise.
-Piacere,Conor. - mi disse sorridendo ancora.
-Chiamami Niv. - risposi sorridendo anche io.
-Belle scarpe. - disse dopo notando i miei panda,modestamente e.e
-Bel cappello. - dissi sorridendo e indicando il cappello con le orecchie da gattino.
"Ho trovato un mio simile,bitches" pensai.
-Andrai alla Brighton High School? - mi chiese dopo. Non potei far a meno di vedere i suoi magnifici occhi azzurri.
-Yep,mi sembra sia quello il nome. - risposi.
-Perfetto,ci vedremo lì. - disse lui sorridendo,e che sorriso.. mi stavo complessando troppo.
-Figo. - risposi non sapendo cos'altro dire.
-Conor,andiamo! - lo chiamò suo padre,lui fece un segno con la mano.
-Ci si vede in giro. - mi disse poi sorridendo.
-Ciao. - risposi. Appena se ne andarono salii in camera mia e chiamai Jessie.
"Jessie il mio vicino è un tizio figo"
"Niv andiamo,sei arrivata da poco e già guardi i ragazzi?"
"Sai che non sono quel tipo di persona e.e"
"Dimmi come va a finire allora,ci si sente!"
"Adios."
Chiusi la telefonata.
Beh,almeno mi ero fatta un amico lì.


    

Angolo autrice:
Alohaa(?)
bene,l'idea di questa ff mi è venuta oggi e sul momento l'ho scritta uu
non ho idea di come sia venuto perché l'avevo scritto e mi si è cancellato,
quindi l'ho dovuto riscrivere da capo e.e
mi farebbe piacere se qualcuno mi lasciasse una recensione,
una piiiiccola recensione(?) çç
#elemosinarecensioni AHAHAHAHHA
per qualunque cosa,il mio twitter è sempre @xehihope c:

Ci si sente!
-xehihope-    

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


15 giugno.


Fui svegliata dal rumore della porta di casa che sbatteva.
Faith.
"Mioddio,un minuto in pace non si può stare in questa famiglia."
pensai coprendomi di nuovo con le coperte fino in testa.
Provai a riaddormentarmi,ma niente,mi giravo soltanto su me stessa.
Pensavo al ragazzo che avevo conosciuto il giorno prima,Conor.
Pensavo fosse abbastanza carino.
Ok,lo ammetto,pensavo che era molto carino.
Ed è strano sentir dire una cosa del genere da parte mia,non ero una tipa che andava a 'caccia di ragazzi'.
Io con i ragazzi ero amica,non come mia sorella.
Mia sorella è sempre stata la più bella,la più brava,e la più simpatica delle due.
Perché in fondo era così,eravamo uguali,ma di carattere completamente diverse.
Guardai l'ora sul display dell'iPhone,erano le 11.
Amavo,e amo anche ora,l'estate.
Le uscite con gli amici,le serate a ballare,il divertimento vero.
"Cosa che adesso mi verrà difficile qui a Brighton,il divertimento."
Mi alzai,misi le mie magnifiche pantofole e scesi giù per colazionare. lol
-buongiorno tesoro. - mi disse mio padre appena mi vide dalle scale.
-ciao papà. - risposi,non c'è da meravigliarsi quando dico che mia sorella è molto più simpatica di me.
Notai che mancava la mamma,quanto a mia sorella dormiva ancora.
Mi avvicinai al frigorifero per prendere da mangiare e notai un post-it su esso:
"Sono andata a fare spesa,baci mamma x"
Mia mamma è trasgry mlmlml lol.
Dalla finestra della cucina entrava un sole caldo,riscaldava tutta la stanza.
Buon pretesto per uscire. Il problema ovviamente era che non avendo amici non avevo con chi uscire.
Avrei provato a convincere mia sorella dopo.
Dopo aver finito di mangiare il solito latte con i biscotti,andai in camera di mia sorella.
-Faith svegliati! Ti va di uscire?
-Niv sei impazzita?! Lasciamo dormire!
Uscii dalla stanza prima che il suo cuscino potesso colpire la mia faccia.
Sarei comunque uscita,una giornata del genere non si poteva di certo sprecare restando a casa.
Salii in camera mia saltando i gradini,nemmeno avessi 3 anni ahahaha.
Arrivata sopra misi dei pantaloncini corti e un top bianco,con sopra una camicia di jeans senza maniche.
Andai in bagno,sistemai i capelli in una crocchia morbida e misi la matita nera per risalare i miei occhi azzurri.
Alla fine era solo questo che mi piaceva di me; gli occhi.
Misi il rossetto color ciliegia,presi la borsa con dentro il necessario ed uscii di casa,avvertendo mio padre.
Sfilai l'iPod dalla borsa e iniziai ad ascoltare la musica,mentre mandavo un messaggio a Jessie.
"Jex qua è tutto una palla senza te...mi manchi già"
"Non immagini quanto mi manchi tu Niv..."

Continuammo a parlare per un po',fin quando non arrivai sul lungomare di Brighton.
Mi sedetti su una di quelle panchine,tirai su le gambe e le incrociai.
La tipica ragazza asociale: cuffie alle orecchie e telefono in mano.
Sono così,non posso farci niente.
Erano ancora le 12 ma io mi ero già scocciata di star lì a non fare niente.
Mi alzai dalla panchina e andai lungo il lungomare,sempre con il telefono in mano,questa volta l'iPod era in borsa.
Vidi davanti a me un gruppo di ragazzi con lo skateboard,con sorrisi abbastanza maliziosi in viso.
"Che c'è,non avete mai visto dei pantaloncini?!" pensai,mi trattenni per dirlo.
Presi i ray ban neri dalla borsa e li misi,quando uno di loro mi venne addosso e mi fece cadere l'iPhone per terra.
Brutto figlio de na mign-
-Per la miseria,stai attento! - gli urlai contor,senza nemmeno guardarlo in faccia.
Per fortuna l'iPhone era caduto dalla parte della cover,perciò era intero.
-Abbello ringrazia il signore che m'è caduto dal lato della cover! - gli dissi,sempre ostinata a non guardarlo,tenendo gli occhi sul telefono.
-Scusa dolcezza,non l'ho fatto apposta! - disse lui,il tono di voce sorridente.
"Quella voce...Dio,non ci posso credere."
Alzai gli occhi e me lo ritrovai davanti,fece un'espressione mista tra imbarazzo/figura di merda.
-Maynard. - dissi.
-Mohn. - disse lui.
Alzai i tacchi e me ne andai verso casa.
QUESTO NON DOVEVA FARLO.
Sapevo benisso che l'aveva fatto apposta,per "rimorchiare" e no mio caro,così non funziona con me.
Sto Conor iniziava a starmi sulle palle che non ho.


"Caro diario,
domani dovrò fare gli esami di ammissione al quarto anno,visto che ho cambiato anche la scuola.
Oggi ho avuto un incontro ravvicinato con Maynard.
Mi ha fatto cadere l'iPhone.
Si capisce che mi sta già sulle palle?
Vado a dormire che sto crollando,notte.
Niv xx"

 




yooo,eccomi(?)
tanto per farvi un'idea,ecco Niv e Faith:


Niv è descritta come nel testo,Faith è quella con i capelli lunghi :)
ringrazio quella persona che ha messo la storia fra le segute,e alle 33 visualizzazioni c:
questo mi ha spinta a continuarla e.e
sappiate che se va oltra al terzo capitolo,vuol dire che la continuerò e non la abbandonerò come le altre.
questa mi ispira,quindi penso che continuero yy
lasciatemi delle recensioni uu
xehihope.

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


16 giungo.

Giuro di non essere così superficiale.
Giuro che non me la sono presa perché mi aveva fatto cadere l'iPhone.
Non sono una di quelle ragazze.
Mi ha dato fastidio il fatto che faceva il furbo con i suoi amici mentre il giorno prima si era presentato da me con un cappello da gattino.
E seriamente,quel cappello era bellissimo,non se lo meritava.
Realizzai di dovermi alzare solo quando la terza sveglia che avevo puntato per le 8 suonò.
Per arrivare in orario a scuola,alle 9,non ero in ritardo,solo che volevo prepararmi psicologicamente prima di fare l'esame.
Andai in bagno a farmi una lunga doccia,cercando di far scivolare via la tensione.
Aprii l'armadio e iniziai a scavare letteralmente dentro.
Misi una canotta verde acqua,dei pantaloncini corti strappati sulle tasche e dei collant semi trasperenti neri sotto,ovviamente misi le mie vans verdi.
Misi la matita e il solito rossetto,infilai un quaderno e qualche penna nella borsa nera e scesi giù.
-Niv,non fai colazione? - mi chiese mia madre.
-No mamma,faccio colazione dopo,a più tardi! - feci per uscire di casa,quando fui bloccata dalla voce di mio padre.
-La strada per la scuola la sai,giusto? - "Niv,tu la sai la strada no?" pensai. 
Beh a dire il vero l'avevo studiata sia su google maps che su una cartina,non doveva essere così difficile arrivarci.
-Yep,a dopo! - uscii tirandomi la porta dietro.
Camminai per le vie di Brighton a lungo,tanto ché si fecero le 8:50 e ancora non avevo trovato la scuola.
"Come minchia faccio?!" pensai,mentre accanto mi passò la risposta.
-Bisogni di aiuto? - mi ritrovai davanti Conor Maynard e il suo sorriso,non so se definire falso a questo punto.
-Dove sono i tuoi amici,eh?
-Gelosa per caso?
-No,irritata,e molto.
-Comunque sia,ti chiedo scusa...e la strada per la scuola non è da questa parte.
-Fammi vedere dove minchia è sta scuola Maynard e ti giuro che non sarò più acida! 
-Certo,mia piccola scaricatrice di porto!
Ahahahah. Simpatico il ragazzo.
Ok devo ammettere di non essere la ragazza più fine del mondo ma,andiamo,ognuno ha i suoi difetti.
Arrivammo in tempo davanti la scuola,lungo il tragitto avevamo parlato e scherzato,devo dire che mi stava più simpatico.
-Ti lascio il mio numero. - disse,scrisse il suo numero di telefono sulla mia mano.
-Prega che non pensino sia qualche appunto per l'esame! - dissi entrando a scuola a passo veloce.

ORE 10:15.

Suonò la campanella che determinò la fine degli esami,in quel momento sperai con tutto il mio cuore di non aver combinato cazzate.
Il professore,durante il test,vide il numero sul palmo della mano e pensò fosse un appunto di algebra,mi giustificai dicendo che era il numero di mio padre.
Povero idiota,mi ha creduto. 
Quel giorno ebbi gli esami di algebra e geometria,la settimana successiva avrei dovuto affrontare biologia e inglese.
Due materie completamente diverse,lo so.
Fatto sta che mi ero liberata di un peso enorme.
Uscii quasi correndo dall'edificio,salvandomi il numero di Conor sul cellulare prima che mi si cancellasse dalla mano.
-Ehi,bad girl! - mi urlarono all'orecchio,saltai in aria.
-Cristo santo,Conor! Mi hai fatto perdere minimo 5 anni di vita! - gli gridai lui scoppiò a ridere.
-Allora,quando hai intenzione di farti delle amiche? - mi chiese dopo.
-Tu sei una mia amica! - risposi ridendo.
-Pft,ma per favore!
-Ohohoh io sono l'asociale,io non facci amicizia!
-Benvenuta nel club.
-Tu almeno in questa città conosci delle persone,io nessuno ._.
-Ed io?
-Beh,a parte te e.e
Arrivammo davanti casa mia,ci salutammo ed entrai.
I miei genitori mi chiesero del test,io raccontai com'era andata e dopo salii in camera mia.
E mia sorella in tutto questo dov'era?
Le mandai un messaggio: "Strunz dove sei?"
A cui lei rispose: "A fancul lol scherzo,da Emily."
"Emily? Non dirmi che ti sei già fatta degli amici...."
"Si,stasera dormo da lei,ciao sister!"
Putty çwç
Sapevo che sarebbe stato difficile fare amicizia per me,è sempre stato così d'altronde.
Un amico l'avevo.
Non potevo di certo rimanere senza amici e solo con Conor.

Mi collegai su twitter e facebook,poche notifiche e molte interazioni.
Come al solito.
Le notifiche erano più che altro da parte di Jessie che mi scriveva o taggava in post.
Mentre le interazioni riguardavano più o meno le persone che prendevano le icon dal mio livejournal e mi menzionavano,
oppure alcuni retweet alla cazzo,intendiamoci lol.
Quando notai 'Conor Maynard ti sta seguendo!' 
Ricambiai il follow e andai a guardare il suo profilo.
Rimasi sorpresa quando scoprii che..faceva cover su youtube.
Ne aprii per caso una,Use Somebody,e rimasi a bocca aperta.
Era davvero...bravissimo.

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ciao belle c:
ringrazio la persona che ha recensito,grazie tesoro dfghj
non c'è molto da dire,vi aspetto al prossimo capitolo c:
-xehihope

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


23 giugno.
 
Ecco arrivato l’ultimo giorno di esami.
In quei giorni conobbi una ragazza,Hope,simpatica ma…strana.
Diciamo che i caratteri erano diversi,ma alla fine andavamo d’accordo.
Per quanto riguarda Conor diventammo molto amici,
lo feci conoscere a Hope e ormai eravamo un trio.
Un giorno ci presentò i suoi amici,quelli con gli skateboards,
devo ammettere che non erano molto antipatici.
Anche se alla fine il gruppo eravamo noi tre.
Mi piaceva quell’amicizia.
Erano le 8 meno 10,mi alzai dal letto.
Scesi con comodo giù a fare colazione e sulle scale inciampai su qualcosa.
Mia sorella Faith puntualmente scoppiò a ridere.
-Faith,è il tuoi iPhone…- le dissi,ovviamente non era vero ma volevo vedere la sua reazione.
-Brutta t…
-Ehi scherzavo! Non c’è bisogno di prendersela così ._.
“Ecco,così impara a prendermi in giro.” Pensai.
Non è normale che una diciassettenne e una ventenne si comportino così,io lo dico eh.
Dopo aver mangiato la mia consistente colazione (bacon,uova strapazzate,verdure e fagioli…tipica colazione inglese.) mi preparai.
Dopo essermi lavata misi i jeans lunghi e una canottiera celeste,
le converse grigie,la solita matita e il solito rossetto ed uscii.
-Niv…dimentichi qualcosa? – mi fermò mio padre.
-Mh…la borsa! – dissi e corsi sopra,in tre per due fui di nuovo giù ed uscii.
“Con Con dove sei?” mandai questo messaggio a Conah Mastah.
“Hey bad girl ci vediamo al bar,mi devi un favore!” rispose lui.
“E per cosa?”
“Per essermi svegliato così presto!”
“Ma compra le ciambelle e statti zitto! Sei con Hope?”
“Yep,ti aspettiamo.”
Con quell’ultimo suo messaggio finì la conversazione e alle 9 meno 20 fui davanti il bar vicino la scuola.
Salutai i miei amici –fuck yeah avevo degli amici- e presi le ciambelle,come quelle di Homer Simpson e.e
Facemmo velocemente un’altra colazione e poi entrai a scuola per affrontare gli ultimi esami.
“Che il signore sia con me cwc”.
 
Anche questi esami erano andati bene,se avessi preso almeno 7 in questi,e in quelli dell’altra volta,
sarei passata con la media che avevo nell’altra scuola,l’otto.
Per essere cogliona lo sono,ma per quanto riguarda la media scolastica sono abbastanza pignola.
All’uscita i ragazzi mi aspettavano,andai da loro.
-Allora? Com’è andata? – mi chiese Hope salutandomi.
-Penso abbastanza bene. – risposi e salutai Conor.
-Stasera usciamo? – chiese lui,arrossì leggermente e si corresse.
-Intendo,tutti e tre,ovvio. -.
-Per me va bene,dove andiamo? – risposi iniziando a prendere la via per le nostre case.
-Potremo mangiare qualcosa fuori e poi andare in un pub,che ne dite? – ci chiese,io e Hope ci guardammo.
-Va bene dai. – rispose lei,io annuii sorridendo.
Però c’era qualcosa che non andava,non mi spiegavo il suo rossore.
Dovevo assolutamente parlare con Hope.
 
ORE 15:00.
 
Il resto della giornata la trascorremmo ognuno per i conti propri,quando alle 15 Hope si presentò a casa mia.
-Niv,dobbiamo parlare!
-Lo so,stavo per chiamarti!
Salimmo in camera mia e ci sedemmo sul letto.
-Hai notato qualcosa di strano oggi in Conor…? – le chiesi,lei sorrise.
-Oooh yes. Preparati tesoro perché Conor Maynard è cotto di te! – mi disse facendo un sorrisone a 360 gradi.
Gli occhi verdi quasi coperti dalla frangia nera mi fissavano.
-Ma che dici Hope,siamo solo amici! Non ti complessare! – le risposi tirandole un cuscino del letto.
-Secondo me gli piaci,Niv. Voglio dire,il modo in cui ti guarda,il fatto che fa di tutto per te e oggi è persino arrossito!
Le sue parole mi rimbombavano in testa.
Iniziai a pensare “e se Conor fosse davvero interessato a me?” ma scacciai subito quel pensiero.
-Ma smettila scema! Siamo solo amici,è così. – le dissi infine sorridendo.
Il resto del pomeriggio lo passammo a prepararci per la sera;
misi un vestito corto senza spalline,il top nero e la gonna decorata con roselline rosse.
Tacchi neri,borsa dello stesso colore e il solito trucco,capelli sciolti finalmente.
Per la prima volta in vita mia mi piacevo davvero.
A Manchester quando uscivo non mi vestivo così,adesso mi sento…una ragazza. Lol
Hope invece mise un vestito a più veli color panna con dei fiori e dei tacchi fucsia spento,con borsa abbinata.
Eravamo delle figone assurde.

 

"Caro diario,penso che i miei sentimenti verso Conor stiano iniziando a cambiare..."
-----------


 

eccomi con il capitolooo sdfghjk
come vedete sono arrivata al quarto,quindi la continuerò :33
volevo ringraziare molto Alessandra per le sue recensioni,grazie bella <3
siccome questo capitolo mi fa schifo vorrei sapere cosa ne pensate...
per qualunque cosa su twitter sono @xehihope c:
accetto critiche e.e
au revoir!
(si dice così,no?....)
-xehihope.


  

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


23 giugno.
 
Io e Hope uscimmo di casa.
Conor ci aveva detto che ci avrebbe fatto conoscere un suo amico,
ovviamente stasera c’erano gli altri suoi amici e le loro ragazze.
Hope era fidanzata con Mitchell,uno della comitiva.
Devo ammettere che era abbastanza carino e simpatico,
ma era tutta una copertura,mi disse lei.
Si perché Mitch era gay e Hope era una copertura.
A dire il vero non so perché Hope faceva volentieri da copertura.
Io non riuscivo a togliermi dalla testa Conor.
Cioè,tutte le cose che mi ha detto Hope.
Voglio dire,io e Conor siamo molto amici,ma…
Niv non iniziare a complessati,ok? Ok.” Pensai fra me e me.
Arrivammo davanti la pizzeria e trovammo fuori tutti i ragazzi,Conor ci sorrise e venne da noi.
Appena si avvicinò rimase a bocca aperta,e non posso biasimarlo,eravamo delle gnocche. Lol
-Ciao Hope. – disse sempre a bocca aperta,lei lo salutò e andò dagli altri.
-Ehi Co…- andai per dire ma lui mi sovrastò.
-Niv sei…bellissima. – mi disse poi sorridendo.
In quel momento sentii le guance avvampare.
Non era mai successo con un ragazzo,perché proprio in quel momento,ah? ._.
-Grazie Con…- risposi imbarazzata,accennai un sorriso e salutai gli altri.
Ci presentarono le fidanzate dei ragazzi e beh,non c’era da stupirsi,erano tutte puttane.
Vestiti più corti dei nostri neri,poverine erano in lutto,tacchi a spillo vertiginosi e quintali di trucco in faccia,manco fossero la Kiko.
Io e Hope ci scambiammo uno sguardo,c’eravamo capite.
Mi piace il fatto che tra le ragazze ci sia una sorta di telepatia,è figo.
Ovviamente intendo per le ragazze con un minimo di cervello,non funziona con tutte.
Mi riferivo alle ochette.
Si dice che le bionde siano tutte stupide.
Beh io sono solo cogliona non stupida,quindi sto apposto.
Ridevamo e scherzavamo,quando Hope mi diede una gomitata e mi indicò una delle ragazze,forse quella di Luke,
che si strusciava con Conor.
Sospirai.
-Santa pazienza Hope…- le sussurrai.
-Sbloccati! Sei più complessata tu di me. – continuai dopo,lei mi uscì la lingua.
 
ORE 22:37.
 
-Allora,andiamo? – chiese George,uno dei ragazzi,forse era lui il ragazzo di Mitch.
-Okay. – ci alzammo tutti e andammo verso un pub.
Ora devo essere sincera,prima di quella volta non ero mai andata in un pub o discoteca,quindi ero abbastanza disorientata.
Iniziava a sentirsi il vento fresco della sera,e noi due non avevamo portato niente per coprirci. Che genie.
Alla fine la serata non era stata male,abbiamo riso e scherzato tutti,la parte che mi preoccupava era questa.
Certo ero super elettrizzata all’idea di andare a ballare con i miei amici dopo gli esami,ma…boh.
Fuori dal locale si sentiva la musica a palla e si vedevano le luci da discoteca.
-Party time! – urlò Hope raggiungendo Mitchell,gli sussurrò qualcosa all’orecchio.
E io rimasi sola come una scema,raggiunsi subito Conor.
Mentre aspettavamo in fila di entrare io ero praticamente invisibile,
lui parlava con Anth,il suo migliore amico,e Hope era scomparsa.
Rimasi a testa bassa e braccia incrociate fino a quando arrivammo lì davanti.
Stavo per rimare dietro,perché le persone spingevano,ma una mano mi trascinò dentro.
-Tutto ok? – mi chiese Conor sorridendo.
-Yep. – risposi.
Ci buttammo in mezzo alla folla.

---

Ballai,ballai,ballai finché potei.
Mi divertii,ballai ancora.
Con Hope,con Conor,con Anth e gli altri,ci divertimmo.
Erano mezzanotte e mezza e il locale faceva giù puzza di sudore e alcool,un mix schifoso.
Lo ammetto,eravamo tutti bevuti e fumati,me compresa,ma una volta ogni tanto ci sta anche.
Luke,seguito da tre troietta andava in giro con una bottiglia di vodka in mano mezza vuota.
Alcuni si sono sentiti male e hanno vomitato.
ci sono vicina anche io” pensai.
Iniziavo ad avere giramenti di testa forti,ma continuai a ballare.
viviamo finché siamo giovani” pensai.
-Dolcezza. – qualcuno mi poggiò una mano sulla spalla e mi girai,vidi un ragazzo ubriaco dalla testa ai piedi.
-Lasciami stare! – dissi levando la mano dalla mia spalla.
Iniziavo a vedere male,sfocato.
-Facciamoci un giro. – disse questo poi afferrandomi il braccio.
DOVE CAZZO SONO GLI ALTRI?!” pensai in preda al panico.
-Lasciala in pace,Williams. – disse qualcuno dietro di me,liberandomi dalla presa di quel tizio.
Fece un’espressione di disprezzo guardandomi e se ne andò.
Mi girai e c’erano Conor e Mitchell dietro di me,Conor stringeva il mio polso.
-Stai bene? – mi urlò all’orecchio a causa della musica troppo alta.
Annuii velocemente e nervosamente. –Sisi tranquillo.
-Andiamo via. – mi prese per mano e mi trascinò di forza dagli altri.
Io,rincoglionita per com’ero quella sera,non capivo cosa stava succedendo.
Uscimmo tutti dal locale,io mi sentivo un cagnolino a guinzaglio.
Sia per fatto che mi sentivo stringere tremendamente il collo,sia perché venivo trascinata di qua e di là.
Qualcuno mi chiedeva come mi sentivo,io annuivo o rispondevo “bene”.
Non mi ero mai sentita così confusa in vita mia.
La presa alla mia mano fu lasciata dopo aver superato la folla ed essere arrivati vicino le panchine del lungomare.
-Ehi,tutto apposto? – mi chiese poi George appoggiandomi una mano sulla spalla,istintivamente la spinsi via.
-Scusa George davvero,ti avevo confuso per…- provai a dire.
-Tranquilla,è tutto ok:) – rispose lui,gli sorrisi.
Hope era irrecuperabile.
Sbandava mentre camminava,diceva cavolate ogni tre per due e non riusciva quasi a tenersi in piedi.
Io avevo alzato molto il gomito quella sera,ma lei aveva proprio esagerato.
-Hope andiamo in un bagno. – le dissi afferrandole la mano e trascinandola verso il bar più vicino.
Ci chiudemmo in bagno e lì vomitammo anche l’anima.
-La prossima volta che Conor apre bocca dagli un pugno. – le dissi poi riferendomi al fatto del pub.
-Decisamente. – rispose lei pulendosi e sistemandosi,
io restavo chiusa in bagno per terra.
-Scusatemi. – sentii poi la voce di Conah dispiaciuta.
-Niente. – rispose Hope.
-Tranquillo. – replicai io. Mi ricomposi e tirai lo sciacquone di quello schifo di bagno.
Uscii dal bagno; ero combinata male.
Avevo i tacchi in mano e il vestito mezzo alzato su una coscia,appena me ne accorsi lo abbassai subito imbarazzata.
Mi sistemai anche io ed uscimmo.
Arrivati fuori Hope corse contro Mitchell,lo faceva apposta?! .-.
-Conor devo dirti una cosa. – gli dissi appoggiandomi con la mano sinistra sulla sua spalla per non perdere l’equilibrio.
-Dimmi Niv…- rispose lui sostenendomi per l’altro braccio.
Niv non fare cazzate…” pensai.
 

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Eccomiii sdfghjk
Caricato anche il quinto uwu
Questo se notate è molto più lungo rispetto agli altri,oggi mi sentivo ispirata lol. Comunque, ringrazio
Horange_ e _SheLovesMusic per le recensioni c:
ringrazio
@thatsfaith su twitter per la twitter-recensione(?)
ringrazio anche le due persone che hanno messo la storia fra le seguite e l’una che l’ ha messa fra le preferite!
Grazie,grazie,grazie davvero! Dfghjkl
Ci si sente al prossimo,ditemi come vi sembra questo <3

-xehihope.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


23/24 giugno. (ORE: 02.11)
 
-Conor devo dirti una cosa. – gli dissi appoggiandomi con la mano sinistra sulla sua spalla per non perdere l’equilibrio.
-Dimmi Niv…- rispose lui sostenendomi per l’altro braccio.
Niv non fare cazzate…” pensai.
-…- stavo per iniziare una frase ma mi sovrastò.
-Niv stai tremando come una foglia! Tieni. – mi mise la sua giacca sopra le spalle.
-Stavi dicendo? – continuò dopo.
pensai bene a quello che stavo per dire,perché dimenticai anche come mi chiamavo in quel momento.
Quando torno a casa devo chiamare Jessie” pensai.
-Torniamo a casa? – gli chiesi,lui mi abbracciò. WTF?
-Andiamo dai. – mi disse dopo un poco e ci avvicinammo agli altri,teneva il braccio intorno al mio collo e io ero molto imbarazzata.
Spiegammo agli altri che ce ne stavamo andando e Hope mi fece l’occhiolino.
Feci finta di non averla vista e iniziammo a camminare verso le nostre case.
-Mi dispiace per com’è finita la serata…- mi disse dopo un poco.
-Tranquillo me lo aspettavo,ci siamo divertiti. – risposi io sorridendo.
Devo dire che con lui stavo bene,parlavamo di tutto e mi sentivo a mio agio.
Niv questo non dovrebbe significare che provi qualcosa per Maynard?”
“Taci.”
Si,ero pazza,avevo seri problemi mentali.
Non che adesso non li abbia,solo più “leggeri”.
Continuammo a parlare,mi disse che si era divertito con i ragazzi quella sera ma si sentiva in colpa perché aveva abbandonato me e Hope.
Mi lascia scappare una risata mentre pensavo a come eravamo fuori.
Arrivati davanti casa mia mi tolsi la sua giacca e gliela porsi.
-Ma no sei pazza,tienila tu e domani me la dai. – mi rispose,mi rimisi la giacca e poi notai che rideva sotto i baffi.
-Te la do…la giacca Conor,la giacca. – gli dissi poi,lui scoppiò a ridere.
Un ragazzo normale mi avrebbe riempita di doppi sensi,poi arriva Conor e si mette a ridere. Va beh lol.
-Notte Con Con. – lo salutai dandogli un bacio in guancia,e prima che aprissi la porta lui rispose “Notte bad girl” e tornò a casa sua.
Entrai in casa e mi chiusi la porta alle spalle.
Mi sentivo ancora male,mi girava la testa e il senso di vomito non se ne andava.
Il mio obbiettivo era salire in camera senza fare rumore e chiamare Jessie.
La stanza dei miei genitori era a piano terra e quindi salire le scale non doveva venirmi tanto difficile,ma all’ultimo scalino inciampai e caddi.
Non feci molto rumore e cercai di trattenere il gemito mentre schiacciavo il polso sotto la pancia,
che avevo piazzato per fare meno rumore all’impatto con il pavimento.
Mi alzai a fatica,la vista annebbiata,e andai in camera mia.
Mi buttai sul letto e con fatica composi il numero di Jessie.
“Pronto Niv che succede?”
“Tutto ok tranquilla…Jessie devo parlarti”
“Non mi fare spaventare Niv…”
“Non è niente di grave,solo che…hai presente quando ti ho parlato del mio vicino di casa?”
“Si…”
“Sono successe cose strane ultimamente. Ho conosciuto una ragazza,Hope,che sostiene che Conor si sia preso una cotta per me…”
“E Genevieve fa conquiste,GO NIVVV!”
“Zitta idiota…comunque stasera siamo andati a ballare e c’era anche lui,e si è comportato in modo strano,ma il punto è che…”
“E’ che? Parla Niv dai!”
“Che forse,dico forse Jex,un briciolo,un poco,anche lui mi interes-“

“LO SAPEVOOO! SAPEVO CHE SARESTI FINITA AD INNAMORARTI DEL VICINO GNOCCO,LO SAPEVOO!”
“Ehi aspetta lo conosco da poco più di una settimana amare è una parola grossa! Mi interessa,ecco…”
“E Nick?”
“Nick?”
“Il tuo ex,Niv…”
“Ma chi pensa più a quello!”

Continuammo a parlare un po’ di tutto,mentre raccontavo cosa era successo dopo che ce ne eravamo andati a Hope su facebook.
Chiusi la chiamata,spensi il computer e mi misi il pigiama;
andai in bagno a controllare com’ero ridotta,molto male,mi struccai e poi andai a letto.
Pensai molto a quello che era successo quella sera,Hope mi aveva caricata di un peso che non mi sarei tolta facilmente.
Io dovevo sapere se quello che mi diceva era vero,perché…
Perché infondo Conor mi interessava.
Mi piaceva,sì,però…c’era qualcosa che mi bloccava.
Dalla prima volta che l’ ho visto mi ha colpita.
“Niv non ci pensare,dormi…” pensai e chiusi gli occhi,scacciando tutti quei pensieri.
Dopo un poco sentii dei rumori provenire da fuori.
Pensavo fosse qualche gatto,perciò non gli diedi molto importanza.
Sentivo picchiettare alla mia finestra ma avevo troppa paura per girarmi.
E se era un serial killer?
Meglio fingere di stare dormire che essere uccisi uwu.
-Cazzo Niv apri che si gela! – sentii una voce,mi girai.
Risi a quello che mi ritrovai davanti e aprii la finestra.
-Ma tu che cazzo ci fai qui?!
-Posso entrare?
…Come facevo a dire di no?
 
 
--
 
 
ciao bellissime :3
ringrazio tutti per le visualizzazioni,
per le recensioni qui e per le twitter-recensioni c:
vi adoro,grazie,grazie,grazie xcvghjkl
mi piacerebbe sempre sapere come vi sembra,
vi lascio sempre il mio twitter,@xehihope !
ci si vede c:
-xehihope.



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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


24 giugno.
 
-Ma tu che cazzo ci fai qui?!
-Posso entrare?
-…Entra Conor e non fare rumore!
E adesso lui che ci faceva lì? Era venuto a confondermi ancora di più? Beh c’era riuscito.
Entrò dalla finestra e gli rimase un piede incastrato in una mattonella,cercai di trattenere le risate mentre lo aiutavo.
Certo che più scemi di così non si può essere.
Quando riuscì a liberarsi cadde per terra con un tonfo,lo spinsi sotto il letto prima che entrasse qualcuno.
-Niv? – entrò mia sorella,io ero seduta per terra.
-Sono caduta dal letto. – mi giustificai,lei scoppiò a ridere.
Dai cazzo Faith esci…” pensai mentre mi alzavo da terra.
-Buonanotte. – mi disse poi ed uscì dalla stanza,io chiusi a chiave.
-Esci idiota! – mi rivolsi poi a Conor,che iniziò a ridere.
Uscì dal letto,tutto rosso in faccia e i capelli scompigliati.
Trattenei le risate.
-Mi spieghi che ci fai qui? – gli chiesi poi.
-Non riuscivo a dormire e mi sentivo solo. – rispose lui,sempre ridendo.
-Andiamo fuori. – dissi,afferrai una coperta e salimmo sul tetto.
Pensavo alla conversazione con Jessie e cercavo di non guardarlo in faccia mentre salivamo la stretta rampa di scale del mio balcone.
-E io che mi sono quasi ucciso a salire sulla finestra…- mi disse,io risi.
Le scale finivano davanti una porta minuscola,
la aprimmo e ci ritrovammo in soffitta.
Stavo esplorando la casa più quella notte che in tutta la settimana lol.
-Oh cazzo cos’è quello?! – dissi saltando indietro.
-Niv non c’è niente ._. – rispose Conor spingendomi avanti.
Continuammo a camminare fino a quando arrivammo danti un’altra porta,la aprii: finalmente il tetto.
Il passamano era piuttosto basso,e lo spazio era poco più grande del mio balcone. Wow.
-Aspetta,ho dimenticato la giacca. – gli dissi e feci per andare verso la porta ma mi bloccò.
-Non ti preoccupare domani me la dai,davvero,altrimenti cogliona come sei cadi nelle scale adesso. – mi disse lui ridendo.
Feci uno dei miei migliori sguardi minacciosi che durò ben poco,seguito da una risata. Sinceramente aveva ragione.
Ci sedemmo per terra vicino alla parete e ci coprimmo con la coperta.
-Allora,mi vuoi dire che succede? – gli chiesi appoggiando la testa sulla sua spalla.
Niv che cazzo stai facendo…” pensai appena mi accorsi di quello che avevo appena fatto.
-Te l’ ho detto,non riuscivo a dormire…- mi rispose mettendomi il braccio dietro la schiena. Ero decisamente imbarazzata al massimo.
-E come mai?
-Pensavo ad una persona.
-E a chi? Se non mi dici niente non ti posso aiutare çç.
-Nessuno. Domani Anth parte…
-Non cambiare discorso Maynard e.e dai parla.
Si fermò qualche secondo e poi continuò.
-Pensavo ad una ragazza. – disse guardandomi.
-E chi è? – chiesi curiosa,mentre guardavo l’ora sull’iPhone: le 4.
Di già?!” penso tra me e me. Inizio ad avere un po’ di sonno.
-Non la conosci…- rispose passandosi una mano tra i capelli.
-Parlami di lei. – gli chiesi.
Tutto quello che volevo era semplicemente compagnia,così facevo sempre domande e lui parlava e parlava,e non volevo che andasse via.
-…è una ragazza semplice,e se la vita è carogna non le importa,una ragione per sorridere la trova sempre.Ed è bella,questo bisogna dirlo. Ha quel qualcosa che ti accalappia. Come una specie di limpidezza, di trasparenza. È quel tipo di ragazza che quando ce l’ hai tra le braccia, sai che lei è lì, proprio tra le tue braccia e da nessuna altra parte. Non so se hai presente. Ma è una cosa rara. E bellissima, nel suo genere. – disse poi.
Rimasi incantata dal modo in cui descriveva quella ragazza,di sicuro doveva essere una ragazza molto bella,e molto fortunata.
-Wow…per come la descrivi ne sembri innamorato. –
-Nah,amare è una parola grossa…ma penso che se continuerà ad essere così,di sicuro,mi innamorerò di lei. –
-Hai detto delle belle parole riguardo lei,non ti facevo così romantico. –
-La bad girl sei tu,non io!
-Pft,hai ragione. –
continuammo a scherzare,come eravamo soliti fare.
Devo dire che tra di noi c’era una bella amicizia,ci conoscevamo da poco sì,ma avevamo lo stesso modo di pensare,e andavamo molto d’accordo.
-Dai,adesso vado,grazie per avermi fatto salire. – mi dice alzandosi da terra e aiutandomi ad alzarmi.
-Ti accompagno giù. – gli risposi,scendemmo le scale fino al balcone,poi uscimmo dalla mia stanza,gli feci segno di fare silenzio.
Aprii la porta di casa,uscimmo e la socchiusi senza fare rumore.
Mi salutò e camminò per tutto il vialetto da casa mia fino alla sua.
Prima che potessi entrare in casa mi girai e corsi fino a raggiungerlo.
-Con aspetta…mi dirai mai chi è questa ragazza? – gli chiesi.
La curiosità mi stava divorando.
-Può essere. Notte Niv. – mi sorrise e entrò in casa sua.
Tornai a casa mia.
Salii velocemente le scale e mi infilai sotto le coperte,coprendomi fino in testa.
Come se volessi dimenticare tutta la conversazione di quella notte,come se volessi svegliarmi da un sogno.
Mi stava succedendo qualcosa e non riuscivo,non volevo capire cosa.
Volevo addormentarmi e svegliarmi a Manchester.
Volevo dimenticare tutto quello che era successo in questa ultima settimana.
Volevo cancellare quella sensazione di vuoto che avevo in quel momento.
Volevo non aver mai iniziato il discorso ragazze con Conor Maynard.
Volevo non aver provato gelosia nei confronti di quella ragazza mentre lui la descriveva.
Volevo non aver conosciuto Conor Maynard,perché a quest’ora non avrei tutte queste cose per la testa.
Io volevo semplicemente dormire e un panda da coccolare,tutto qui.
 

--------------


scusatemi per avervi fatto aspettare un pò di più,
oggi ero pure a corto di ispirazione,
ma per farvi contente ho aggiornato c:
personalmente non mi piace questo capitolo,
e ci terrei a sapere che ne pensate.
per ogni cosa vi ricordo che sono xehihope anche su twitter.
grazie mille a tutte,vi adoro.<3

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


Sciao bele!
Scrivo qua così magari mi leggete.
Sapete bene che per ora non sono proprio ispirata,
perciò ho fatto quel che potevo,
spero non aver deluso le vostre aspettative.
Per ogni cosa,sono @conorshands
Oh twittah.
Adieu!

 
 
27 giugno.
 
Ormai mi orientavo abbastanza bene a Brighton,
c’erano sempre Hope e Con a farmi da navigatore.
Quella mattina mi svegliai particolarmente di buon umore,erano le 10.15,così decisi di fare un giro.
Mi vestii,i soliti pantaloncini e una canottiera beige,presi la borsa e scesi.
Avrei fatto colazione al bar con Hope,la chiamai.
“Hope sei sveglia?”
“No,tu che dici?!”
“Eh tranquilla…vieni al bar,ti aspetto.”
Ormai quel bar era il nostro punto di incontro,andavamo quasi tutte le mattine lì.
Presi gli occhiali da sole dalla borsa e li misi,presi l’iPhone.
-Niv! – mi sentii chiamare da dietro e mi girai.
-Con? Che ci fai tu qui? – gli dissi salutandolo.
-Oggi ti porto in giro per Brighton! – mi rispose entusiasta.
Wow” pensai tra me e me.
-Ok ma prima andiamo al bar,non ho fatto colazione. – detto questo ci incamminammo e iniziammo a parlare.
Nei giorni scorsi lui era partito,era andato a trovare i suoi zii a Londra –lo invidiavo da morire- e non ci vedevamo da un po’.
Ci sedemmo nei tavolini fuori il bar,prendemmo i soliti caffè e i cornetti.
-Com’è andata lì? – gli chiesi sorseggiando il caffè.
-Bene,benissimo,lì è tutto fantastico Niv…non ci sei mai stata? – mi chiese.
-No a dire la verità…però vorrei andarci. Qualche volta potremo organizzarci io,tu e Hope…sarebbe bellissimo. –
-Esatto! Se iniziamo a raccogliere i soldi adesso,prima della fine dell’estate ne avremo abbastanza per partire. Che ne pensi? –
-Sarebbe magnifico,ma dobbiamo trovarci un lavoro…non penso che i nostri genitori ci aiuteranno,ahahah. –
-Tu e Hope potete vedere se in qualche negozio hanno bisogno di commesse,e io girerò qualche bar o pub… -
-Chiedi qua se hanno bisogno di persone! Magari ti prendono,dai uwu.
Ci fu un attimo di silenzio,poi lui si alzò dal tavolo per dirigersi dentro il bar,io lo aspettavo seduta.
Non era per niente una brutta idea,Londra è una città magnifica,sognavo da quando ero piccola di andarci a vivere…
…invece ero a Brighton.
Aspettavo ansiosa al tavolo,quando lo vidi spuntare con un mezzo sorriso.
-Allora? Che hanno detto? – gli chiesi appena si sedette.
-Che mi faranno sapere,ho lasciato il mio numero…- mi rispose,sempre con quel mezzo sorriso.
-E non sei felice?! – gli chiesi.
-Certo,ma non posso urlare qui dentro! –
detto questo pagammo e tornammo sul corso.
Passammo davanti alla scuola,per andare da Hope,era enorme.
Iniziai a pensare a come dovesse essere quella scuola,se magari era diversa da quelle di Manchester.
Ho cambiato molte scuole superiori,perché in ognuna non mi trovavo mai bene,ero sempre stata la vittima dei “bulli”.
Oltre Jessie,il mio migliore amico Richard e qualche altra ragazza non avevo amici.
Ultimamente ero più “popolare” solo perché stavo insieme al quarterback della squadra di football dell’ultima scuola in cui sono andata.
Tutte le “amiche” nuove che avevo erano delle lecca culo da morire,a convenienza.
Mi trovavo abbastanza bene nella mia scuola perché stando con lui,Nick,ero diciamo “protetta” o come mi chiamavano,l’intoccabile.
E questo era anche uno dei motivi per cui non volevo andare via da Manchester.
-Niv? Ci sei? – mi chiese Conor facendomi tornare alla realtà.
-Ehm,si scusa,mi ero persa con la mente. – risposi sorridendo.
Arrivammo dopo un po’ davanti casa di Hope e la costringemmo a scendere.
Le parlammo dei nostri piani,di Londra,del lavoro,e del perché non ci aveva raggiunto al bar quando gliel’avevo chiesto ._.
Mentre parlavamo,guardavo Hope,poi Conor,pensai “Devo parlare urgentemente con Hope…in privato.”
-È una buona idea,si può fare! – disse lei entusiasta,riguardo il viaggio.
Dopo un poco ci separammo,e la sera stessa invitai Hope a mangiare a casa mia,dovevo assolutamente dirle un paio di cose.
Dopo cena salimmo in camera mia e le raccontai di quando,qualche notte fa,era venuto Conor a casa mia.
-Niv! Perché non me l’hai detto?! – mi sgridò,non le davo torto però.
-Hope giuro che te l’avrei detto,solo dovevo trovare il momento giusto…- cercai di giustificarmi.
Lei sosteneva sempre la “cotta” ma io ero fermamente convinta del contrario.
Ero convinta che Conor fosse interessato ad un’altra ragazza e io adesso mi stavo fissando troppo con questa cosa.
-Facciamo una cosa,resta qui stasera,ok? – le chiesi.
-Va bene,avverto i miei genitori. – rispose.

 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


1 settembre.
 
L’estate non era ancora lontana,eppure mi ritrovavo a fissare la mia colazione alle otto di mattina,ancora addormentata,senza capire cosa stavo mangiando.
Ecco gli effetti collaterali dopo tre mesi di puro ozio.
La cosa positiva era che almeno,nella nuova scuola,conoscevo qualcuno.
Ma ero terribilmente terrificata all’idea di un nuovo inizio,in un posto dove nessuno ti conosce e quindi,a maggior ragione,ti giudica.
Decisi che il modo per cominciare bene l’anno,era semplicemente passare inosservata:
se nessuno mi notava,nessuno mi dava fastidio.
Ma così,purtroppo,non fu.
Nella scuola già giravano le voci della “ragazza nuova” del quarto anno.
Andai a scuola con Hope,avevo cancellato dalla memoria il percorso,e alle nove fummo dentro.
Tutto un nuovo ambiente,per me. Totalmente diversa dalle scuole di Manchester.
Lunghi e larghi corridoi bianchi,dotati di armadietti,collegavano l’enorme edificio di mattoni rossi ch’era quella scuola.
Al piano terra,l’ala ovest era dedicata alla presidenza,quindi comprendeva le sale professori,la segreteria degli alunni e quella dei professori,la stanza riservata al preside.
L’ala est era invece dedicata alle classi per i corsi extra.
Mentre nei piani superiori stavano le classi.
Nella mia vecchia scuola c’erano solo due piani e le classi erano accomodate alla meglio,ma vabbè.
Lasciai andare Hope e mi avviai da sola verso la presidenza. Di Conor nessuna traccia.
Ritirai il foglio con l’orario e i corsi e prima di uscire dalla segreteria alunni ne lessi il contenuto:

 

Genevieve Mohn

Armadietto 406,combinazione 7341.
Lunedì: prima ora chimica,aula 4 C.
Seconda ora biologia,aula 4 E.
Terza ora laboratorio musicale,aula musica,piano terra.
Quarta ora diritto,aula 4 G.
Fine delle lezioni previste per il giorno 1/09.
ORARIO PROVVISORIO.
 
Quel giorno per fortuna si usciva prima,perciò per le 13 ero fuori.
La prima missione era quella di trovare l’aula 4 C.
Per fortuna sulle pareti delle varie ali della scuola vi erano dei foglietti che indicavano quali classi c’erano nei vari corridoi,
per cui arrivai appena prima del professore nella mia aula.
Nessuno che conoscevo.
Sotto lo sguardo di tutti presi posto in uno dei due banchi vuoti infondo all’aula,pronta per passare inosservata.
-Ragazzi,lei è la nuova compagna,Genevieve. – disse il professore una volta accomodato sulla sua sedia dietro la cattedra.
Maledetto.
-Fatela sentire a suo agio. – concluse poi.
“Questo è il peggior modo per farlo.” Pensai.
Circa dieci minuti dopo l’inizio della lezione bussarono alla porta.
Sollevai la testa dal foglio che stavo tranquillamente scarabocchiando quando sentii:
“Maynard,già dal primo giorno in ritardo?! Vai a sedere lì infondo.”
Dio ti benedica.” Pensai mentre si avviava verso il banco accanto al mio.
Mi sorrise e mi salutò.
Avevo gli occhi della classe puntati addosso,tutto quello che volevo evitare…
-Alla buon ora,Maynard! – gli dissi scherzando.
-Non avevo proprio voglia di alzarmi stamattina! La prossima ora che materia hai? – rispose tirando fuori dalla tasca il suo orario.
Feci la setta cosa e controllai.
 
Seconda ora biologia,aula 4 E.
 
-Biologia. Tu? –
-Algebra. Fammi vedere un po’. –
ci scambiammo i fogli degli orari.
-A terza ora siamo insieme! Figo. – mi disse poco dopo. Andai a controllare che materia avevo a terza ora…laboratorio musicale.
Minchia” pensai. La finezza di Niv si fa sentire.
Pensai a quando sentii la cover di Conor su youtube,l’avevo dimenticato.
Significava forse che doveva cantare?
Mi sarei imbarazzata al posto suo.
Aspetta ma significa che dovrei cantare anche io?!” pensai.
La vergogna mi pervase.
Non cantavo in pubblico da quando avevo 12 anni.
Avevo una voce abbastanza bella,ma ogni volta che mi trovavo a cantare davanti a qualcuno mi bloccavo.
Non so se per la timidezza,ma era come se mi andasse via la voce all’improvviso.
Cacciai via quei pensieri quando Conor mi restituì il mio orario,feci lo stesso.
-Con Con senti…ma,precisamente,che cosa si fa al laboratorio di musica? – gli chiesi,tornando a scarabocchiare il foglio.
-Principalmente si studia la storia della musica,e qualche volta scelgono qualcuno per cantare. – rispose.
Mi si contorse lo stomaco.
Tutto,tranne che cantare davanti qualcuno.
Tranne che cantare davanti a 20 persone sconosciute.
-Oh capisco…- risposi e tornai ad immergermi nei miei pensieri.
Suonò la campanella,presi i miei libri e uscii dall’aula,mi separai da Conor.
Mi diressi al mio armadietto,mi ricordai che Conor aveva letto la mia combinazione.
Vabbè,lui non è un pericolo.” Pensai aprendo il lucchetto e posando i libri.
Io nemmeno avevo fatto caso alla sua.
-Ehi bionda. – mi sentii chiamare da dietro e mi girai.
Rabbrividii a quel che mi trovai davanti.
Il ragazzo ubriaco della discoteca,Williams lo aveva chiamato Conor.
Doveva essere il suo cognome.
Lo guardai dalla testa ai piedi,feci una smorfia e mi girai verso il mio armadietto. Go Niv.
-Ehi senti,sono venuto a sapere di una cosa accaduta una certa notte in discoteca,e volevo chiederti scusa,tutto qui. – mi disse poi.
C’era qualcosa nel suo tono di voce,nella sua presenza,che mi spingeva a non fidarmi.
Mi voltai verso di lui.
-Tutto ok. – non feci in tempo ad aprire bocca che mi piombò davanti Conor,dando una spinta al ragazzo.
-Devi stare lontano da lei,intesi?! – gli ringhiò contro,poi mi prese per mano.
-Andiamo Niv. – concluse,lo seguii zitta.
Questa faccenda mi puzzava.
Lui sapeva qualcosa,o almeno,voleva proteggermi da quel tipo,e lo apprezzavo.
Almeno avevo una persona dalla mia parte.
Attraversammo tutto il corridoio sotto gli sguardi della gente.
L’anno stava iniziando nel peggior dei modi.

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


Serata romantica.
 
Quella sera invitai Con e Hope a casa mia,per parlare del viaggio a Londra,che quell’estate non avevamo fatto.
“Portate dei dvd,vi fermate a dormire da me,ok?” gli avevo detto poco prima che venissero.
L’unica scocciatura era mia sorella: tanto i miei genitori erano fuori per una cena di lavoro,e prima delle due non sarebbero tornati.
Avevo preparato il salone con tutto il necessario:
coperte calde e cuscini enormi per terra.
Tenevo la scatola dei popcorn pronta,così appena sarebbero arrivati li avrei preparati…
…sperando di non bruciare la casa.
Avevo sistemato dei materassi gonfiabili nella mia stanza,così avremo dormito tutti e tre lì.
Era tutto perfetto,sperando che Faith non avrebbe rotto le scatole.
Alle 9 suonarono al campanello,andai ad aprire.
Mi trovai davanti un Conor con un cappello da panda in testa (copione),
e una Hope con un leggins nero,con su disegnati degli elefanti.
-Non mi avevate detto che la serata era a tema…:c – dissi,ridemmo tutti e tre.
Li feci andare in salone,mentre in cucina cercavo di preparare i popcorn.
Quindi,in teoria,basta che li lascio nella padella per qualche minuto ed è fatta! Semplice.” Pensai.
Non appena tornai da loro trovai sul tavolo basso accanto una poltrona una marea di dvd.
-Allora,abbiamo: Mean Girls,Cyberbully,l’ultima stagione di Grey’s Anotomy,la prima di Scrubs,Skins e tutti i film di Harry Potter! – disse Conor mostrandoli fiero.
-Assolutamente Harry Potter! – dissi,buttandomi insieme a loro sul divano,Conor a sinistra e Hope a destra.
Sarà una serata meravigliosa.”
 
--
 
Era l’una di notte,e avevamo appena finito di guardare il quarto film della saga in lacrime.
Fui talmente felice di aver trovato delle persone cha amavano Harry come lo amavo io!
Quando arrivò Faith…
-Ehi sfigati…che fate? – ci disse,sedendosi in mezzo a me e Conor.
No cazzo Faith.
-Faith,e v a p o r a. – le dissi chiaramente,ma non mi volle ascoltare.
Lanciai occhiate a Hope,lei mi capì.
Non c’era tanto da capire: volevo stare accanto a Conor,volevo stare con lui.
Volevo capire se,quello che provavo per lui,era più di un’amicizia.
-Ehm,Faith,devo dirti una cosa…ti aspetto in cucina. – disse Hope alzandosi e andando in cucina.
Io amo quella ragazza,giuro.
-Sisi,tra un po’ arrivo. – rispose Faith.
Si,come no.
Hope la aspettò in cucina circa venti minuti,noi avevamo già iniziato a vedere il film,ma con Faith era impossibile.
Faceva battute squallide,rideva per ogni cavolata,e ci urlava nelle orecchie.
La faccia di Conor era terribile,sconvolta.
Mi alzai mettendomi davanti lei,che si zittì.
-Faith,questa è una serata con i miei amici,vai via! – le dissi,evidentemente incazzata.
Iniziò a provocarmi,dicendo cose del tipo “Vuoi che me ne vada per restare sola con lui?”
Che figura di merda che mi aveva fatto.
Più incazzata di prima,la tirai per un braccio e la sbattei fuori il salone,facendo entrare Hope.
Che figura che avevo fatto con Conor,oddio.
Non avevo nemmeno più il coraggio di guardarlo in faccia,ero un pomodoro.
Mi sedetti di nuovo fra lui e Hope a braccia incrociate,Conor scoppiò a ridere.
Mi voltai verso di lui e lo fulminai con lo sguardo. Rise anche Hope.
Ma lo stavano facendo apposta?!
-Che avete da ridere?! Vi giuro che non la sopporto. – dissi sempre offesa,guardando senza attenzione la televisione.
-E sciallati Niv! – mi disse Hope con un colpo di gomito.
 
Durante il film mi calmai,come si faceva ad essere arrabbiati mentre guardavi Harry Potter?
Intanto i miei genitori erano tornati,ma se ne stavano per i fatti loro senza disturbarci.
        Verso le tre finimmo di vedere il sesto film.
Avevamo davvero troppo sonno per vedere anche gli altri due,così li avremo visti l’indomani.
Sistemammo il salotto e poi salimmo in camera mia,buttandoci sul mio letto.
-Stiamo un poco stretti. – disse Hope.
-Già. – ribattei io.
-Infatti,Niv vai via! – mi spinse Con Con e caddi su uno dei materassi a terra,con le risate generali.
Mi alzai ridendo ancora e mi stesi accanto a loro.
Dopo tre ore passate a convincerli di stare nei loro letti,finalmente potei riabbracciare il mio,aaw.
Parlammo di tutto,come al solito.
La cosa che mi piaceva di più della nostra amicizia era che di sicuro potevamo parlare di tutto:
non avevamo segreti e tra di noi facevamo anche i pervy.
 
Hope e Con si addormentarono prima di me.
Io restavo sveglia a fissare il soffitto,con tutti i miei pensieri che mi confondevano le idee.
Pensavo alla serata che avevo passato con i miei migliori amici,una delle migliori fin ora,di sicuro.
Insieme parlammo anche del viaggio a Londra,e avevamo pensato di andare per le vacanze di Natale.
(“Londra a Natale è bellissima!” aveva detto Hope a riguardo)
pensai anche a quanto ci saremo divertiti solo noi tre lì.
Chiusi gli occhi,ormai doveva essere tardi,e l’indomani dovevo andare a scuola.
-Niv,devo parlarti. -
 
 
Sciaaaao bele!
Sono tornata:)
Allura,ringrazio tutti quelli che hanno recensito il capitolo precedente <3
Ringrazio i 7 che hanno messo la storia fra le preferite,1 che l ha messa fra le ricordate,e i 14 fra le seguite fghj
Grazie mille sdfgh.<3<3
Come al solito fatemi sapere cosa ne pensate di questo capitolo ewe
Su twitter sono @conorshands.
Ci si sente bitches! 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11. ***


Capitolo 11.
 
-Niv,devo parlarti. –
mi girai.
-Dio Hope mi hai fatto prendere un infarto… - le risposi, Hope adesso era seduta con le braccia incrociate.
-Devo dirti delle cose. – mi disse.
-Vieni con me. – le risposi,alzandomi dal letto e aprendo la porta,attenta a non fare rumore.
Scendemmo giù e uscimmo fuori. Il vento freddo della notte mi scompigliò i capelli. Mi rannicchiai nel mio pigiama.
-Che dovevi dirmi Hope? Si gela!
-Senti Niv,i miei sospetti erano fondati. A quanto pare,forse avevo ragione su Conor. Lui prova qualcosa per te.
Un tuffo al cuore. Mi sentii arrossare.
-Ma sei sicura,Hope?
-Dico che non sono sicura…tu,invece? Che cosa provi?
Fu difficile spiegarle in modo comprensibile che cosa provavo,perché in quel momento ero tutta un “asdfghjkl” e un “ebfndszbrgthb”,
e le parlavo dicendo frasi senza senso,scleravo proprio.
-Aw non lo so Hope,io sono tutta aaw e lui è ooohhw,e io mi sento sdfghj – e roba del genere finché Hope non prese a schiaffeggiarmi.
-Grazie. – le dissi dopo.
-Niv,provi qualcosa per Conor? 1…2…
-Non è che non provi qualcosa,è solo che non so bene cosa! – risposi tutto d’un fiato. L’avevo detto.
Avevo detto ciò che mi tormentava da un po’ di tempo a questa parte.
“Ok Niv adesso stai tranquilla…non iniziare a sclerare,mantieni la calma!” pensai.
-Lui ti piace. Ammettilo che ne sei cotta.
-Non so Hope,è strano,è molto strano,io…io boh,io asdfghj. Comunque come hai fatto a capirlo?
-Ne abbiamo parlato…
-Avete parlato di me?!
“Niv,respira…” stavo iniziando a sentire troppo caldo,per il freddo che c’era quella sera.
-Sii ma tranquilla non gli ho fatto capire niente…anche se a dire la verità lui mi parlava sottintendendo,io ho letto fra le righe…e ho capito! Niv relax and take it easy!
-Hope tu stai male. Ma lui che ti ha detto di preciso?
-Sai com’è Conor…iniziava ad innervosirsi e poi balbettare e arrossire,è una femmina.
-Non ci credo ahahahah.
Entrammo di nuovo a casa,io più confusa che mai.
Conor,provare qualcosa per me?
Mi sembrava troppo strano…
 
                                                *
 
21 dicembre.
 
I mesi passarono in fretta e io continuavo a torturarmi sempre sulle stesse domande e sugli stessi dubbi.
Quel giorno io,Con e Hope saremo dovuti partire per Londra,e questo non mi aiutava affatto.
Trascorrere le vacanze con Con e pensare a tutti i discorsi che Jessie e Hope mi mettevano in testa…
Alle 8 di mattina ci ritrovammo io e Con alla stazione,lo salutai sorridendo.
-E Hope? – gli chiesi mentre posavo la valigia per terra.
-Mi ha detto che stava arrivando,ora la chiamo. – mi rispose,prendendo il cellulare e componendo il numero di lei.
“Hope?” Con si allontanò un poco per parlare con Hope,e a dire dall’espressione del suo viso non c’erano buone notizie.
Sbiancò leggermente e io riuscii a sentire qualcosa prima che chiudesse la chiamata.
Hope fai schifo…non ce la faccio…”
si avvicinò a grandi passi verso di me.
-Niv…Hope non può partire. Ha avuto dei problemi in famiglia e non la lasciano partire. – mi disse.
La mia espressione fu più o meno così: OwO”
Oh merda…e se Hope non veniva significava che eravamo solo io e Con…
Ormai avevamo pagato il biglietto ed era tutto pronto per partire,ne valeva la pena rimandare perché Hope non partiva?
-Oddio e perché non me l’ ha detto?! Che facciamo,Con? – gli chiesi,incerta sulla sua risposta.
-Beh a questo punto ci conviene partire lo stesso,ci divertiremo,no? Che ne dici? – chiese sorridendo.
Risposi con un sorriso. –Va bene,dai saliamo. – e salimmo sul treno.
Era un treno stretto e angusto,e prima di trovare la nostra cabina (la numero 11) ci perdemmo alcune volte.
Il lato positivo era che non c’era nessun’altro nella cabina a parte noi,quindi nessuno ci avrebbe disturbato.
-C’è il problema dell’albergo. – disse Con poi. –Abbiamo prenotato per 3 persone…
-Possiamo chiedere alla Reception se c’è una camera per due disponibile,non so…altrimenti restiamo in quella che abbiamo prenotato.
Annuì in senso di accordo.
Il pensiero di condividere per due settimane una stanza con Conor da sola mi fece sprofondare dall’imbarazzo.
-Che succede? – mi chiese lui ridendo.
-Ecco…è un po’ imbarazzante perché…penso che Hope l’abbia fatto apposta di non partire con noi. Non so. – mentii prontamente.
E in effetti,visto che ci pensavo,capii che Hope non aveva avuto dei problemi in famiglia.
Non era partita per lasciare me e Con da soli.
-E perché lo pensi? – rispose. Ho sempre pensato di essere stupida,adesso ne avevo la prova.
-Perché…è da tanto che ci pensiamo su questo progetto…lei era pure entusiasta di partire e oggi misteriosamente non può.
Non ti sembra strano? – cercai di giustificarmi.
-Sì in effetti,ora che ci penso…però alla fine che importa,passeremo delle belle vacanze lo stesso,giusto? – mi incalzò sorridendo.
Risposi facendo lo stesso.
La missione era contenere i miei ormoni da ragazzina scoppiata e non arrossire ad un “ciao”.
E anche uccidere Hope.

 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12. ***


Capitolo 12.
 
Quando mi svegliai a Londra ero meno incazzata di quando mi ero addormentata.
Furono i rumori delle valige nello stretto corridoio a svegliarmi,
perché Conor stava mettendo a posto le ultime cose nella sua valigia.
Avevo il collo a pezzi, per colpa di quello stupido poggiatesta.
Quando mi misi a sedere Conor si voltò e mi sorrise.
-Dormito bene? – mi chiese, e si mise in spalla il borsone.
-Da schifo. – risposi ridendo, mentre scendevo la mia valigia dal portabagagli sopra i sedili.
-La vista dall’albergo ripagherà tutto, fidati. – rispose lui e, aprendo la porta dello scompartimento, aspettò che avessi finito di prepararmi.
Riuscimmo ad infilarci nel corridoio sgomitando tra la gente chiassosa, di cui si riusciva a distinguere un accento londinese molto marcato.
Ero molto nervosa e emozionata allo stesso tempo: due settimane a Londra con Conor, wow!
Da un lato ero grata a Hope, anche se profondamente imbarazzata dalla situazione.
Io e Con prendemmo un taxi, che ci portò in un hotel proprio al centro di Londra.
Fino a quel momento avevo visto la città solo dalle foto o cartoline, e dovevo ammettere che “dal vivo” era molto più bella…
Entrammo nel lussuoso albergo,dove due fattorini premurosi ci vennero incontro e presero le nostre valigie, accompagnandoci al bancone della reception.
-Salve. – disse Conor alla receptioner(?). –Noi avevamo prenotato una camera per tre a nome di Maynard…
La ragazza dietro il bancone iniziò a scrivere sul suo computer,i boccoli biondi davanti il viso.
-…Ma adesso siamo solo in due,e volevamo sapere se c’era una camera da due disponibile. – concluse la frase tutta d’un fiato.
-Purtroppo no,sono tutte occupate. – rispose la ragazza, guardando Conor attraverso le lenti dei suoi occhiali.
-Allora non fa niente,andremo nella nostra. – risposi io,più a Conor ché alla ragazza.
I suoi occhi verdi saettarono sul mio volto,come se non si era nemmeno accorta che fino a quel momento ero lì.
-Va bene. Stanza 213, secondo piano. Vi auguro un buon soggiorno nel nostro albergo. – ci diede le chiavi sorridendo.
Le prendo e,scortati dai fattorini,ci avviamo verso l’ascensore per andare nella “nostra” camera.
Sarà una lunga vacanza.
Una volta entrati nell’ascensore enorme, vedo il braccio di Conor allungarsi verso la mia spalla.
-Per qualunque cosa – dice uno dei fattorini,e Conor ritira la mano facendo finta di grattarsi la testa. –nella vostra camera avete a disposizione un telefono, potete chiamarci a qualsiasi ora.
-Grazie mille. – rispondo sorridendo,e in quell’istante l’ascensore si apre.
-Ora ci pensiamo noi con le valigie,grazie. – dice Conor con un sorriso piuttosto irritato e,dopo aver preso i nostri bagagli,cerchiamo la porta della nostra stanza.
209…211…Deve essere qui vicino…213!
-Con,è qui! – gli dico trionfante, lui si avvicina e infila la chiave nella serratura. Si gira verso di me sorridendo.
-pronta? – chiede.
-dai. – rispondo ridendo.
La chiave gira nella serratura e tutto quello che riusciamo a dire una volta entrati è soltanto: “WOW”.
 
 
 
Una mezz’ora dopo,avevamo finito di disfare le valigie negli enormi armadi della nostra stanza.
Quella camera era enorme: c’era un bagno,un salottino,una camera da letto con un letto matrimoniale e uno singolo e persino una cucina!
Iniziavo a dubitare se Conor avesse prenotato una suite invece di una semplice camera.
In quel momento lui stava facendo la doccia e io esploravo tra i mobiletti della cucina per vedere cosa c’era da mangiare.
Biscotti,caramelle,ciambelle,torte…il paradiso! In frigo vidi pure gli ingredienti per fare i pancakes,li avrei preparati a colazione.
Mentre stavo scassinando un armadietto che non riuscivo ad aprire,entra Con in cucina; si stava infilando un maglione bianco.
-così lo rompi! – mi disse ridendo e venendo ad aiutarmi.
-non ne sono capace! – cercai di giustificarmi,portandomi le mani al viso e ridendo.
Fece uno strano movimento con la maniglia e l’armadietto si aprì quasi subito. Scoppiai a ridere per la rabbia e frustrazione.
Si avvicinò a me,sempre ridendo.
-Niv…ti ricordi quando una notte mi feci trovare fuori il tuo balcone? E andammo insieme sul tetto di casa tua? – mi chiese,serio.
-Si,certo…- risposi perplessa.
-e ti ricordi quando ti parlai di una ragazza? E ti dissi che ne ero innamorato? – mi chiese poi. Mi si fermò il cuore.
Avevo dimenticato quella scena.
-Cero che ricordo. – dissi più freddamente. –Ti avevo chiesto, la stessa notte, se mi avresti mai detto chi era quella ragazza.
-Esatto. E forse è arrivato il momento che te lo dica.
Si avvicinò ancora di più, prendendomi per i fianchi, e mi baciò.
Un bacio dolce,pieno di tutte le cose nascoste che non ci avevamo detto,pieno di…amore,forse?





MI SCUSO UMILMENTE PER NON AVER AGGIORNATO PER COSì TANTO TEMPO,
E VI RINGRAZIO CON IL CUORE PER LE RECENSIONI,
SENZA VOI NON AVREI MOTIVO DI CONTINUARE QUESTA STORIA.<3

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