- E tu sei? -
- Chris Levine -
- Ecco il tributo maschile del Distretto 1, Chris Levine! - esclamò Alice - Ora potete stringervi la mano - disse.
Afferrò la salda presa della ragazza e si perse nei suoi occhi verdi che brillavano alla luce del sole.
Si sorrisero per qualche secondo, ma non sapeva se quello era un sorriso vero.
Alcuni pacificatori lo condussero in una stanza del palazzo di giustizia. La porta si spalancò ed entrò suo padre.
- Sono proprio fiero di te! - esclamò.
- Se per te essere fiero vuol dire mandare un figlio incontro alla morte, allora sei la persona più spregevole di questo mondo - rispose freddo.
Il padre rimase paralizzato, per la prima volta nella sua volta non aveva ribattuto.
- Ora per favore, esci di qui, non voglio più vederti - disse Chris.
Non aveva mai usato quel tono con lui, ma ora si sentiva pienamente soddisfatto di sé stesso.
Ad un certo punto entrò il fratello.
-Tu vincerai, vero? Ritornerai a casa, vero?- chiese con gli occhi lucidi.
- Certo, Ed. Te lo prometto - rispose.
Tutta la rabbia era svanita, ora il suo corpo e la sua mente erano pervasi dal senso di colpa per essersi offerto volontario e aver lasciato solo il fratello.
Ed uscì dalla stanza, le visite erano finite, non c'era più nessun altro.
La madre era morta quando lui aveva solo due anni e non aveva amici, niente di niente.
Guardò fuori dalla finestra e si perse fissando l'immenso giardino situato dietro il palazzo di giustizia.
Il pacificatore entrò e lo scortò all'entrata del treno.
Sam non aveva ancora finito con le visite, probabilmente era la classica ragazza della porta accanto amata da tutti.
La vide uscire dal palazzo e quando furono entrambi sul treno si presentò.
- Sam - disse.
- Chris - rispose sorridendo.
Sapeva già a cosa voleva arrivare la ragazza e ruppe il ghiaccio.
- Allora è deciso, siamo alleati? - chiese.
- Oh, certamente - rispose la rossa.
Andò nella sua stanza e si infilò sotto la doccia.
Era facile da usare, anche perché nel duo distretto tutti erano abituati a quel lusso.
Circa mezz'ora dopo Alice lo chiamò perché erano quasi arrivati nella città tanto temuta.
La folla era accanita con loro due, le persone cercavano di toccarli e di portargli via un pezzo di qualche abito.
Alice li condusse in una stanza dove dovevano essere preparati per la sfilata dei carri.
Il suo staff era composto da un uomo e due donne.
Ora era completamente nudo e a disagio davanti a quei tre fenomeni da baraccone che cercavano di strappargli anche l'ultimo pelo presente sul suo corpo.
- Ora tocca a Leona - disse l'uomo ridendo e uscì dalla stanza seguito dalle due donne.
Aspettò in silenzio, guardando nello specchio la sua pelle perfettamente levigata.
- Allora sei tu il famoso Chris! - esclamò una signora entrando nella stanza.
- Famoso? - chiese.
- Oh certo, si parla di te fin dalla mietitura -
Questo lo rese felice, probabilmente era la cosa più bella che gli fosse successa quel giorno.
Questo poteva significare solo una cosa: sponsor e di conseguenza una possibilità in più di sopravvivere nell'arena. La stilista si presentò, era una donna di trent'anni di nome Leona e vestiva tributi già da sei edizioni.
Gli mostrò l'abito che avrebbe indossato per la sfilata.
Era un vestito da gladiatore blu che brillava se esposto alla luce.
Era bellissimo, lo indossò e i preparatori rientrarono nella stanza per sistemargli i capelli.
Non lavorarono molto, erano corti e si limitarono ad appiattirli. - Perfetto, ora sei bellissimo - disse una delle due donne.
Era disgustato da tutta quella dolcezza e si infilò direttamente nell'ascensore.
C'erano alcuni dodicenni provenienti da qualche povero distretto e iniziò a fissarli negli occhi incutendogli paura. Sarebbero stati di sicuro le prime prede dei favoriti.
Arrivato al piano terra incrociò lo sguardo di Sam.
Aveva il suo stesso vestito, solo un po' più 'femminile'.
- Ti sta d'incanto - si lasciò scappare.
- Anche tu stai bene - rispose lei sorridendo.
I cavalli erano bianchi ed enormi.
Salirono sul carro, sarebbero stati i primi ad uscire.
Quando arrivò il momento i loro volti occupavano tutto lo schermo e iniziarono a sorridere e a salutare la folla immersi nei loro abiti blu luminosi.
Angolo autore:
ciao a tutti c:
scusate per il ritardo ma in questa settimana ho avuto molto da fare e non sono potuto andare avanti con la storia cc
ho cercato di allungarla un po'ma penso che mi baserò di più sui capitoli corti.
A presto con il terzo capitolo c:
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