mr.sunshine di kiarta (/viewuser.php?uid=207048)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Capitolo secondo. ***
Capitolo 3: *** Capitolo terzo. ***
Capitolo 4: *** Capitolo quarto. ***
Capitolo 5: *** CAPITOLO QUINTO ***
Capitolo 1 *** Prologo. ***
PROLOGO.
Voci,grida,mani,milioni di ragazze urlanti lì per una sola causa,un
solo sogno:Vedere il proprio idolo.
Noi eravamo solo due piccoli puntini,due puntini insignificanti circondati da gente,tanta gente.
L'aria cominciò a farsi più pesante,le grida cominciarono ad alzarsi di tono,stavano arrivando...
i tre ragazzi tanto attesi erano ritornati ancora insieme,un'altra volta,per farci emozionare con le loro voci.
CAPITOLO PRIMO.
Erano passate due settimane dal nostro arrivo a Los Angeles,la nostra famiglia ci mancava ,sì,ma,il fascino di quel posto riusciva ad ipnotizzarti tanto da dimenticare tutto il resto.
Eravamo due ragazze ''indifese'' che si erano recate in un posto sconosciuto in cerca di qualcosa di diverso da fare.
Date vita ai vostri doppisensi perchè nella storia che vi stiamo per raccontare ce ne saranno tanti,tanti,tanti.
-Marta,muovi il tuo bel culetto perchè L.A ci aspetta a braccia aperte!-Strillai al piano di sotto.
-Si,un attimo solo, devo trovare quel vestitino tanto ''elegante'' ma allo stesso tempo sexy che avevo al compleanno di Cristal!-
-E se quel vestitino ce lo avessi io addosso?-
-Bhè...-Rispose Marta alzando di 4 toni il tono della voce.
-Ti ammazzo al solo scopo di togliertelo di dosso perchè è un Armani e l'ho pagato la bellezza di 190 bigliettoni cara mia!-
Corsi in cucina e mi preparai al suo attacco,la vidi arrivare dopo 10 secondi con un coltello di plastica in mano.
-E' la tua fine,donzella!-
-AAAAH!-gridai in modo teatrale fingendo di svenire.
Marta mi abbracciò e lasciò il coltello dalla mano poi,scoppiammo a ridere.
-Sapevo che lo avevi tu!Ti conosco troppo bene ormai!-
-Eh già ragazza,non posso farci niente se i tuoi vestiti mi implorano dicendo ''aiuto,salvaci'' oppure ''indossami,ti prego''-
-Non sei divertente!E adesso cosa metto?-Piagnucolò Marta fingendosi dispiaciuta.
-Questo!-Tirai fuori da un armadio un vestitino rosso acceso e glielo porsi in una mano,dapprima mi guardò stupefatta poi si ricordò.
-Ma...oggi è il 17 Luglio!Grazie Chiara è bellissimo!-
-Di niente tesoro mio,è tutto tuo.-Le diedi una pacca sul sedere e la vidi allontanarsi su per le scale.
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Capitolo 2 *** Capitolo secondo. ***
Uscite di casa,camminammo mano nella mano.Non c'è ne fregava
niente dei giudizi altrui a noi bastava solo sapere che ci volevamo
bene ,e questa ne era la dimostrazione.
Marta era uno schianto col suo nuovo vestito,il tessuto rosso la
avvolgeva perfettamente facendo intravedere le giuste curve dei fianchi
e del fondoschiena,era stata una buona idea comprarglielo.
- Chiara guarda li'!-disse indicando una vetrina e strattonandomi per
il braccio per avvicinarci.
-WHOOO!E' chi sarebbe quel bel pezzo di figo?-Chiesi fissando il
ragazzo dietro la vetrina,il fisico snello e alto lo faceva sembrare un
duro,le spalle si facevano strada fino a della braccia muscolose e poi
c'erano le gambe,muscolose ma...storte.
-Non lo so bellezza,ma il mio istinto mi dice che dobbiamo
salutarlo.-Dichiarò Marta facendomi entrare nel negozio a
forza di spinte,lei mi seguì a ruota.
-Ok,se è il TUO istinto che te lo dice allora fatti
avanti,perchè devi fare andare avanti sempre me?-
-Perfavore,perfavore,perfavore-mi implorò.
-Non se ne parla neanche!-dissi facendo retromarcia.
-Aspetta!Ok,ok vado prima io,ma se le cose si mettono male intervieni
ok?-
-D'accordo-Risposi con un'alzata di spalle.
La vidi avvicinarsi lentamente girandosi di continuo verso di me,io la
incoraggiai a continuare.
-Ciao-Disse non appena si avvicinò abbastanza.
Il figone la squadrò da capo a piedi con aria seria.
-Ciao-Disse porgendo alla mia amica la mano.-Piacere,mi chiamo Joe
Jonas-
-Piacere,Marta-rispose lei.
Il ragazzo continuò a fissarla con uno sguardo tra l'incerto
ed il sorpreso,poi tornò serio.
-Quella è Chiara,la mia amica del cuore- continuò
Marta indicandomi,la fulminai con lo sguardo e timidamente mi avvicinai.
-Piacere di conoscerti-dissi.
-Piacere mio-
SILENZIO.
-Allora,di dove siete?Siete di queste parti o...???-Domandò
Joe rompendo quel silenzio insopportabile.
Marta mi guardò,si stava facendo prendere dal
panico,così mi decisi a rispondere.
-Ci siamo trasferite qui da poco,siamo italiane,adesso però
dovremmo andare se ci lasci il tuo numero potremmo vederci qualche
altra volta-Dissi sperando di non essere troppo sgarbata.
-No,mi dispiace,non lascio il numero a delle
sconosciute!-Tagliò corto lui liquidandoci con la mano.
Era davvero antipatico!
-D'accordo ,allora ciao!-Sbottai prendendo per mano la mia amica e
trascinandola verso l'uscita.
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Capitolo 3 *** Capitolo terzo. ***
-Che stronzo!-sbottai fuori di me ,quando uscimmo dal negozio.
-Io non dò il mio numero a delle sconosciute!-Continuai
facendogli il verso ma senza riuscirci.
-Brutto...- Marta mi premette una mano sulla bocca prima che riuscissi
a dire altro e si divincolò dalla mia presa.
-Chiara datti una calmata,ci fissano tutti!-mormorò
imbarazzata.
Solo in quel momento mi accorsi che una piccola folla di ragazzini mi
fissava con aria interrogativa.
-E voi cosa guardate?Sono per caso fatti vostri?-Gridai furiosa.
I ragazzini mi fissarono a bocca aperta e indietreggiarono fino a
sbattere contro il muro del negozio da cui eravamo uscite.
-Adesso basta Chiara,torniamo a casa!-Gridò di rimando Marta
e mi trascinò via stringendomi forte il polso,in modo che
non potessi liberarmi.
Man mano che ci allontanavamo dal negozio la rabbia svaniva,e nel giro
di 10 minuti avevo riacquistato la calma.
-Scusami tanto,non volevo- Mormorai a testa bassa di fronte
alla porta di casa.
-Non preoccuparti,succede.-Rispose Marta abbracciandomi forte.
D'un tratto un' odore di fumo e plastica bruciata inondò
l'aria.Ci voltammo,ancora abbracciate,e vedemmo la nostra unica dimora
bruciare a poco a poco....
Marta:
Era stata una pessima idea salutare quel tizio…e di chi era
la colpa? Mia, ovvio!Le avevo detto di stare calma,ma se l'era presa
anche con dei ragazzini che la fissavano.
Mi stava facendo arrabbiarecosi', la trascinai a casa prima che
facessimo qualche altra brutta figura.
-Scusami tanto,non velevo-disse non appena arrivammo di fronte
casa.Quando alzò lo sguardo, mi fece così tanta
tenerezza che l' abbracciai.
-Non preoccuparti,succede-Risposi.
D’un tratto vidi una scia di fumo che proveniva da casa
nostra, non volevo crederci!
-Chiara corri!-la presi per il polso e iniziai a correre.
- Marta! Perché tiri così! Adesso siamo al
sicuro,ci siamo allontanate!- disse Chiara lamentandosi per il dolore
che le procuravo.
Io non riuscivo a parlare, così puntai l’indice
per indicare la nostra casa che andava in fiamme.
-Oh no! E' piu' grave di quanto immagginassi,presto,chiama i pompieri!
Dobbiamo salvare le nostre cose!- gridò in preda al panico.
Composi il numero,le mani mi sudavano,mi veniva da vomitare e dovevo
avere un aspetto a dir poco orribbile .Dopo 10 minuti dalla fine della
chiamata sentimmo suonare delle sirene .
Io ero terrorizzata…odiavo il suono delle sirene, mi
mettevano ansia e mi facevano venire la pelle d’oca.
-Allontanatevi!- ordinò il capo dei pompieri. Entrambe
ubbidimmo facendo almeno un centinaio di passi indietro.
Peggio di così non poteva andare:il mio compleanno era
andato di male in peggio, la nostra casa andava in fiamme e cosa piu'
importante,adesso,cosa avremmo fatto?
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Capitolo 4 *** Capitolo quarto. ***
Chiara
Giorni dopo ci ritrovammo a dover chiedere soldi ai nostri genitori.Mio
padre mi aveva tranquillizzata dicendomi che non c'erano problemi e che
mi avrebbe mandato quanto piu' possibbile al piu' presto,ma a me non
piaceva l'idea.
In tutta la mia vita avevo comprato tutto con i miei rispiarmi,e adesso
mi ero ridotta a questo?
-Sto morendo di fame.-Si lamentò Marta.
-E credi che io non sia nelle tue stesse condizioni?Non abbiamo un
soldo,zero! Tutto quello che avevamo è andato ditrutto e non
c'è stato modo di recuperarlo.In piu' mi sento
terribbilmente in colpa verso di te e verso i miei genitori,
questa cosa di venire a vivere qui sta degenerando di giorno in
giorno...forse i miei avevano ragione sul dire di non avere
fretta...-Sospirai.Un sospiro pieno di frustrazione.
-Chiara??Sei proprio tu?Perchè a me non
sembra.Dov'è finita la ragazza piena di ottimismo?Qui ero io
la pessimista non tu!Vedrai che un modo lo troveremo,almeno spero...-
Restammo qualche minuto in silenzio,appollaiate sulla panchina in non
so quale parco.Dopo l'incendio,non avevamo fatto altro che camminare
senza una meta precisa,finendo spesso col perderci.
-Che ne diresti di divertirci un po'?Magari andiamo in qualche
discoteca e ci facciamo offrire qualcosa dai primi due fusti che
incontriamo!-Propose Marta con un sorrisetto malizioso.
Da quando aveva queste idee geniali?.
-Buona idea.-Risposi.Ci incamminammo verso l'uscita del parco ed
andammo a cercare qualche pub.
Era sera e col vestitino che indossavo era facile che il vento freddo mi
facesse venire la pelle d'oca.Diamine era la fine di Maggio!Non poteva
fare un po' piu' caldo?.
All'entrata del primo pub che incontrammo c'erano due bodyguard vestiti
con smoking grigio lucido.Indossavano un'auricolare nell' orecchio
destro e in mano avevano un piccolo quaderno che dava l'impressione di
essere un agenda fai-da-te.
-10 dollari per entrare,5 in piu' per la consumazione-disse il
bodyguard alla mia sinistra.
-Niente soldi?Non entrate.-aggiunse l'altro,quello alla mia destra.
Mi accorsi che quest'ultimo aveva un dente d'oro al posto del canino e
rabbrividii.Forse non era stata una buona idea....
-Ecco a lei-Rispose Marta cacciando dalla borsetta 30 dollari.
-Da dove li hai presi?-Mormai nel suo orecchio ,non appena entrammo,
per sovrastare la musica alta.
-Me n'ero dimenticata,mia nonna mi aveva regalato 50 dollari per il
compleanno e li tenevo qua dentro in caso ci fosse stata
un'emergenza.-rispose lei.
-Guarda là!-disse indicando 2 ragazzi seduti sugli sgabbelli
del bar.
Si fece spazio tra la folla e li salutò con la mano.Loro
ricambiarono con un sorriso poi ,Marta mi fece cenno di raggiungerla.
Arrivata lì mi limitai a sorriderli.
-Questi bravi ragazzi ci hanno offerto una cena domani sera in cambio
di un regalino.-Mi disse Marta sorridente.
-Che tipo di regalino?-
-2 ragazzi,2 ragazze,letto...-
-Non se ne parla!-sbottai furiosa.
-Dai Chiara ne vale la pena e poi possiamo anche divertirci!-
Ci pensai un attimo.Ne valeva veramente la pena se in cambio c'era una
cena gratis?Si.
-E vabene!-dissi sorridendo.
-Evviva!-disse Marta saltellando poi, con un cenno della mano ,fece
alzare i due ragazzi che ci portarono verso i bagni.
Arrivati nel bagno,lo chiusero a chiave e cominciarono a spogliarsi.Io e
Marta facemmo la stessa cosa,dopodichè il mio fusto mi
circondò i fianchi con le mani e mi fece mettere
le gambe attorno ai suoi fianchi.
Cominciai a gemere per il piacere non appena lo sentii entrare dentro
di me.
Cominciai a baciarlo: gli morsi il collo,il mento e la bocca,lui fece
altrettanto.
Cambiammo posizione,cosi',mi stese per terra facendomi aprire le gambe
e si mise sopra di me.
Entrava dentro di me sempre piu' velocemente e dovetti soffocare un
urlo quando venni.
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Capitolo 5 *** CAPITOLO QUINTO ***
CAPITOLO QUINTO.
Marta
Chiuse la porta del bagno e si avvicinò a me come una tigre
che vuole catturare la sua preda.
Mi alzò da terra, mi fece sedere sui lavandini e
iniziò a baciarmi con foga.
Gli tolsi la maglietta e altrettanto fece lui finché non
rimanemmo entrambi nudi a palparci dappertutto. Dopodichè,
mi prese, mi appoggio al muro ed io gli circondai la vita con gambe e
mi penetrò.
Si muoveva veloce, sempre più veloce fino a quando non
venimmo entrambi.
Allora mi staccai da lui e iniziai ad assaggiare il suo pene insieme al
suo sperma.
Il bel fustacchione mi fece mettere sopra di lui, io continuavo ad
assaggiare mentre lui iniziò a leccare dentro di me
eccitandomi così tanto che dovetti urlare di piacere fino a
quando non venimmo entrambi per la seconda volta.
Ok,è piccolino,ma volevamo tenervi sulle spine u.u
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