Chat line

di stardream
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chat line ***
Capitolo 2: *** Chat online *first time* ***



Capitolo 1
*** Chat line ***


CHAT LINE

 

Erano ormai trascorsi i due mesi di vacanza e, al loro ritorno a Hogwarts gli studenti avevano ripopolato i propri dormitori ma quest'anno c'era stata una sorprendente novità. Dato che persisteva continuamente l'insofferenza tra studenti di case differenti e che negli anni precedenti i vari tentativi di sbloccare questa situazione erano risultati vani, i professori avevano optato per un metodo non del tutto convenzionale. Quando gli studenti varcarono le porte delle loro camere, si ritrovarono di fronte a degli strani oggetti che mai avevano visto prima e cui non diedero molto peso all'inizio... almeno questo fece chi aveva sempre abitato nel mondo magico, perché chi aveva vissuto tra i babbani, si chiedeva sorpreso cosa ci facessero dei computer a Hogwarts.

La spiegazione fu data loro quella sera stessa in Sala Grande: per migliorare i rapporti tra studenti, la scuola aveva sviluppato una chat che collegasse i diversi dormitori e ad ogni studente sarebbe stato assegnato un nome in codice.
 Era come un gioco che si sarebbe sviluppato intorno ad un'unica regola :era severamente vietato parlare della propria casa di appartenenza.
I ragazzi si guardarono perplessi, erano pochi gli studenti in grado di utilizzare il computer e, proprio per questo motivo, era stato deciso che la prima settimana di lezione sarebbe stata completamente dedicata ad apprendere il funzionamento di questo nuovo strano oggetto.
Dal tavolo Serpeverde si sollevò un mormorio di disgusto e si sentì chiaramente una voce esclamare –Non toccherò neanche con un dito quei luridi aggeggi babbani-
Non aveva bisogno di nessuna conferma, Harry, per sapere che quel commento acido proveniva da Malfoy; era certo che i Serpeverde non avrebbero accettato facilmente questo nuovo “Compito Extra”, ma dato che era un’iniziativa della scuola avrebbero dovuto adattarsi. Harry sghignazzò pensando a Malfoy alle prese con un computer … in fondo non sapeva neanche da dove partire per accenderlo.
-Sembra così eccitante- disse Hermione in preda all’entusiasmo rivolgendosi ai suoi due migliori amici.
-Come possiamo scambiarci messaggi attraverso quella stupida scatola di metallo?- chiese Ron alquanto dubbioso rivolgendosi alla ragazza che gli sembrava eccessivamente eccitata.
-Non dire sciocchezze Ron, quella scatola di metallo è più intelligente di te!- ribatté Hermione ghignando.
-Ok, ok. Basta così prima che iniziate a litigare- intervenne Harry pronto a bloccare entrambi.
Dopo aver cenato si diressero nuovamente verso i loro dormitori ancora sorpresi per quella novità e chiacchierarono a lungo, facendo strane supposizioni su che razza di lezioni avrebbero dovuto seguire il giorno dopo.


***     ***     ***


-Allora ragazzi- disse la professoressa McGranitt mostrando alla classe Grifondoro un modello identico ai computer presenti nei dormitori.
-Questo è un COMPUTER- affermò scandendo bene le lettere –Per prima cosa dovrete accenderlo premendo questo pulsante- e accompagnò quelle parole con un gesto. Lo schermo del computer si accese e nella classe si propagò un –Ohhhhhhhh…- sorpreso.
Tra chi allungava il collo per vedere meglio e chi invece osservava il display a bocca aperta c’era anche chi invece cercava in tutti i modi di non scoppiare a ridere per quelle reazioni.
Ad Harry i suoi compagni sembrarono tanti bambini alle prese con un nuovo giocattolo e tutto questo era esilarante, dovette trattenersi non poco per evitare un eccesso di risa.
La McGranitt sembrava essere un’esperta, probabilmente aveva passato l’estate a capire i vari meccanismi contorti del PC.
-Per muovere la freccia che vedete sullo schermo dovete usare il mouse-
-Ahhhhhhhhhh un topo … un topo- Urlarono alcune ragazze terrorizzate, tirando su i piedi.
-Ma no, non un topo … MOUSE- disse la McGranitt –Questo qui- affermò sollevando il piccolo oggetto depositato fino a poco prima sulla scrivania.
A quel punto le risate non poterono più essere trattenute; scoppiammo tutti, anche chi ancora non aveva ben capito la situazione. La lezione continuò così per un'altra decina di minuti in cui si passò a spiegare l’uso della tastiera. La McGranitt assegnò come compito per il giorno dopo di fare esercitazione pratica sui computer del dormitorio.



Intanto, nei sotterranei, il gruppo di Serpeverde riunito nell’aula di pozioni osservava scettico e schifato quello strano aggeggio babbano.
-Certo che Hogwarts è caduta proprio in basso- disse Draco con la sua solita aria altezzosa.
-Beh, cosa ti aspetti da un preside che fraternizza con i babbani?- replicò Blaise al suo fianco osservando il volto del suo amico che nel frattempo stava fissando quell’oggetto ad occhi sbarrati aspettandosi forse che esplodesse da un momento all’altro.
-Io non ho intenzione di sporcarmi le mani con uno di quei luridi aggeggi babbani- concluse il biondino seccato.
Quando il professor Piton varcò la soglia dirigendosi verso la scrivania, tutti rimasero in silenzio, pregando che il loro responsabile rinsavisse e li rassicurasse sul fatto che non dovevano fare un bel niente ma l’insegnante si limitò a dire con un tono di voce seccato e sibilante –Ragazzi … questo coso è un computer e mi dispiace signor Malfoy- affermò guardando in direzione di Draco, che nel frattempo aveva spalancato la bocca sorpreso dal fatto che anche il loro ragionevole e serio direttore di dormitorio approvasse quella follia ed era inorridito dal disgusto -… dovrete imparare ad usarlo perché sarà un compito extra obbligatorio e non ho intenzione di far perdere punti alla casa Serpeverde.
-Ora cercate di capirne bene il funzionamento- e, di fronte ai volti sconcertati dei suoi studenti, il professor Piton iniziò la sua prima lezione di guida al corretto utilizzo del pc.
 
Eh già, quello si che sarebbe stato un anno particolare.
 

 

***

Saaaalve… questa è stata pensata come una oneshot leggera e di poche pretese. Potrei valutare l’idea di trarne una ff in più capitoli, questo dipende da voi che leggerete e spero commenterete questo delirio.
Spero di avervi strappato almeno un sorriso (era questo lo scopo) e grazie per aver letto questa storia.
Stardream

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Capitolo 2
*** Chat online *first time* ***


Salve, eccomi di ritorno. Si tratta di un capitolo un pò nonsense ma spero vi piaccia ugualmente. E', come si suol dire, una specie di anteprima; è un esperimento per me che non ho mai scritto cose del genere quindi accetto volentieri anche critiche costruttive.

Tanti saluti
Stardream.






 

Erano ormai passati tre giorni da quando Hogwarts si era ripopolata di studenti e, chi più, chi meno, un pò tutti si stavano abituando alla novità del momento, il computer.
Erano le nove di mercoledì sera quando alcuni studenti decisero di provare il nuovo passatempo che avrebbe caratterizzato le loro giornate...

 


Chat online
 


Good advice: Oh, che bello, sono la prima a scrivere. Come va a voi altri?

Checkmate: Beh, ci si prova; almeno sono riuscito ad accenderlo questo affare.

Good advice: Hahaha beh, è un bel passo avanti e poi non penso tu sia il solo Checkmate. C’è qualcun altro che vuole partecipare? Avanti, non  siate timidi.

Floweret: Salve a tutti, sembra divertente.

Good advice: Lo è, dobbiamo solo farci la mano.

Avenger: Salve a tutti

Checkmate: Ciao

Good advice: Ciao Avenger

Floweret: Benvenuto tra noi Avenger; ragazzi, anche per voi è tutto nuovo, cioè io non so bene come usare molte cose.

Avenger: Non preoccuparti, non sei la sola, anche io non ci capisco niente, non so neanche come ho fatto ad entrare in chat, stavo premendo tasti a caso fino a qualche minuto fa.

Good advice: Floweret, se vuoi possiamo passare in una sezione privata così posso aiutarti meglio.

Floweret: davvero? Saresti la mia salvezza… solo non so come si va nella sezione privata.

Good advice: Ora ti spiego… in alto trovi una barra azzurra; scrivici il mio nome dentro e premi il tasto accanto.

Floweret: D’accordo, ho capito.

Checkmate: Hey Good advice, quando lo dai a me qualche consiglio?

Good advice: Hehe, per ora sono impegnata con Floweret, appena ti ritrovo in chat parliamo un pò, in fondo ormai è obbligatorio ritrovarsi qui la sera.

Checkmate; ok, ok… a presto allora.

Good advice: Bene ragazzi, io vado in privato con Floweret, divertitevi.

 
 



 
Avenger: allora checkmate, ti intendi di scacchi?


Chackmate: si, sono la mia passione; tu invece sei un tipo vendicativo?


Avenger Beh, diciamo che non lascio in sospeso certe faccende… non so se intendi.

Checkmate: Hahaha intendo benissimo, non vorrei mai ritrovarmi oggetto di una tua vendetta

Avenger: Beh, basta non provocarmi e tutto fila liscio.

Checkmate: Lo terrò a mente… comunque mi chiedo, com’è possibile che i professori ci conoscano così bene? Insomma, come hanno fatto a scegliere nomi così azzeccati?

Avenger: Boh, e che ne so io… legilmansia? O forse siamo fin troppo prevedibili? I dubbi della vita.

Checkmate: Già, e che dubbi… beh Avenger, devo proprio salutarti, si sta facendo tardi e domani ho pozioni e non ho neanche finito il tema. Argh, Piton mi ammazzerà.

Avenger: Hehe, allora corri a finire il tema idiota, lo sanno tutti che il professor Piton è capace di toglierti più di 50 punti per un compito fatto male.

Chackmate: Oh no, vado a fare il compito… non voglio essere scuoiato vivo dai miei compagni. A presto Avenger.

Avenger: a presto (se sopravvivi).



 

Chat offline

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