Happy Birthday to Me

di Shirahime88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1:Nuovi incontri ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2: La maledizione del paradiso della pomiciata ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3: Rimbambita!! ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4: Lotta contro Orochimaru ***
Capitolo 5: *** Canta che ti passa (l'udito...) ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1:Nuovi incontri ***


capitolo 1 naruto

* Capitolo 1* 

 

Nel paese della foglia si erano radunati i genin più forti del mondo per partecipare all’evento più importante di tutti, l’esame di selezione dei chunin. Fra i genin partecipanti c’erano tre ragazze provenienti dal paese della nebbia, ed erano dei tipi molto particolari, tutte vestite di nero, con numerosi braccialetti ai polsi e un’ aria molto minacciosa dipinta sul volto. Il loro jonin, Numb, era uno dei più forti ninja della loro zona. La sua fama di spietato maestro era conosciuta ovunque, solo sei ragazze erano riuscite a superare la sua prova. Le prime tre però, dopo essere diventate chunin, avevano tradito il loro paese e erano state ricercate per aver sterminato  decine di persone innocenti. In quell’occasione il maestro Numb fu costretto a catturarle ed eliminarle.

Dopo due anni che si era allontanato dal suo paese senza dare notizie, ritornò con queste tre ragazze che erano diventate le sue genin. Delle ragazze non si sapeva niente, ma Numb era di nuovo in forma grazie ad esse. A loro aveva insegnato tutto quello che sapeva, ma gli aveva fatto promettere di non usare le loro tecniche per i loro scopi, ma per il villaggio. Le tre ragazze erano Yasha, esperta di tecniche riguardanti la natura, Tsunami, esperta in tecniche riguardanti l’acqua e il ghiaccio, e Fu, esperta in tecniche riguardanti il vento e il suono. Ogni volta che Numb gli insegnava una tecnica proibita metteva a ognuna di loro un braccialetto speciale, in modo che se ne avessero usato quella tecnica il bracciale si sarebbe rotto.

Yasha, rivolta a Numb – Scusi maestro ma dobbiamo proprio fare questo esame con tanta gente così debole? –

Tsunami – Yasha, non dovresti dirlo così ad alta voce, soprattutto in mezzo a questi qui, anche se è vero.–

Ragazzo – Ehi, chi sarebbe debole?! –

Yasha – Tu per esempio, che sbraiti e sprechi energie per niente. –

Ragazzo – Io sono Naruto e non sono debole! –

Yasha, molto sarcasticamente – Ho, mi scusi signor genin Naruto, ma a vedere come si agita e spreca energie non si direbbe. –

Ragazza – Naruto lascia perdere, non vedi che lei ti sta provocando? –

Naruto – Lascia perdere un corno, – poi rivolto a Yasha – se mi vuoi sfidare attaccami pure, scommetto che non riuscirai mai neanche a sfiorarmi! –

Yasha – Maestro posso? –

Numb poggiò una mano sulla spalla della ragazza e scosse la testa – Meglio di no, sarebbe uno spreco sporcarsi le mani con gente come quella. – Poi rivolto a Naruto – Qual è il vostro jonin? –

Un ragazzo con una maglietta nera si avvicinò e disse – A voi non dovrebbe interessare. –

Fu, con voce fredda – Zitto, tu non sei degno di parlare con quel tono al nostro maestro Numb. –

Appena detto il suo nome tutti si zittirono e li guardarono molto perplessamente.

Naruto – E chi è ‘sto Numb?! –

Yasha e Tsunami – Come?!? Non sai chi è il maestro Numb?!? –

Sasuke – Numb è uno dei ninja più famosi, deficiente! –

Naruto – Ma io non l’ ho mai sentito! –

Sakura – Allora sei l’unico essere umano a non conoscerlo! Ma che dico! Tu non sei un essere umano! Sei…. Sei…. –

Sasuke – Sei un emerito deficiente, punto e basta. –

Naruto – Prova a ripeterlo poi ti faccio vedere io! –

Numb – Ok, smettetela di offenderlo, se non mi conosce mi conoscerà in futuro. –

Yasha – Comunque, ribadisco la domanda del nostro maestro, chi è il vostro jonin? –

Sasuke – Ribadisco che non ve ne deve importare, ragazzina –

Yasha, leggermente incavolata – Prova a ridirlo, pivello! –

Sasuke – Non mi mettere al livello di Naruto! –

Kakashi, arrivando con un nuvolo di foglie – Che succede qui? -

Numb – Tò chi si rivede! –

Kakashi – Numb… Che ci fai qui? –

Numb – Che domande, ho portato le mie allieve. –

Kakashi – Ma le tue allieve non erano…? –

Numb – No, loro sono le mie seconde allieve. Ti presento Yasha, Fu e Tsunami. –

Yasha – Maestro, lei lo conosce questo jonin? –

Numb – Lui è un mio vecchio amico, si chiama Kakashi, a proposito – disse rivolto a Kakashi – Quali sono i tuoi sottoposti? –

Kakashi – Sono loro tre – disse indicando Naruto Sasuke e Sakura – Naruto, Sasuke e Sakura. –

Numb – Finalmente ne hai promossi tre. –

Yasha, rivolta a Sasuke – Ti era tanto difficile dire che il vostro maestro è Kakashi? –

Sasuke – Tsk. –

Yasha – Vabbè, non importa, ragazze, io entro, e voi? –

Tsunami – Arrivo subito. –

Fu, avviandosi verso la porta – Tsk. –

Le tre ragazze si avviarono nella stanza della prima prova. Dopo poco anche Sasuke, Naruto e Sakura arrivarono.

Fu – Finalmente siete arrivati, ancora un po’ e l’esame sarebbe cominciato. –

Tsunami – Però, quanta gente interessante che c’è qui. Genin della sabbia, del suono, della foglia, delle nuvole e della roccia, alcuni sono deboli, ma altri sono molto forti. Spero di incontrare subito uno di loro, altrimenti sai che pizza! -

Silenzio! –

Yasha – Lui deve essere il primo esaminatore. –

Ibiki – Mi presento io sono Ibiki Morino, sono il vostro primo esaminatore. La prima prova è un test scritto. All’inizio ogni gruppo ha 10 punti, ma se sbaglierete tre domande del test verrete squalificati. –

Ragazzo – Scusi, la decima domanda non è scritta, perché? –

Ibiki – L’ultima domanda sarà data gli ultimi dieci minuti. Cominciate ora. –

Le ragazze cominciarono tranquillamente a scrivere. Dopo venti minuti avevano gia finito il test.

Finito il tempo Ibiki disse – Chi è rimasto può passare, il primo esame è finito! –

Mentre Yasha, Fu e Tsunami stavano uscendo:

Ibiki – Voi tre… –

Le ragazze si fermarono e si voltarono.

Ibiki – Come avete fatto a copiare? –

Yasha – Perché? Si doveva copiare? –

Ibiki – Come? Non avete copiato? Eppure le domande erano troppo difficili per dei comuni genin! Ragazze, chi è il vostro chunin? –

Tsunami – Numb. –

Ibiki – Non mentitemi ragazze, il maestro Numb si è ritirato per un viaggio da ben due anni. –

Fu – Se non credi a noi chiedilo direttamente a Numb, dovrebbe essere di là, andiamo ragazze.–

Ibiki accompagnò le ragazze nella sala in cui i jonin dovevano aspettare che i propri genin finissero il primo esame.

Ibiki stupito – Non ci posso credere, il famosissimo Numb è ritornato dal suo viaggio! –

Numb – Ragazze, chi è lui? –

Yasha – E’ Ibiki, il primo esaminatore, è venuto perché non credeva che tu fossi il nostro jonin.–

Ibiki – Mi scuso con voi ragazze, ma l’apparizione di altre tre sue allieve era imprevedibile. –

Fu – Tsk! –

Tsunami – Mpf! La gente di questo villaggio è sempre stata troppo sospettosa! –

Numb – Non ve la prendete ragazze, è comprensibile. –

Yasha – Io non ne posso più, non vedo l’ora di finire questo esame. C’è troppa gente stupida. – disse ammiccando a Naruto.

Numb – Dovrete reggere ancora un po’, la seconda prova d’esame inizia dopodomani. –

Fu, Tsunami e Yasha – DOPODOMANI?! –

Fu – Accidenti… Mi annoierò a morte. –

Yasha – Io idem. –

Tsunami – E io dovrò cercare di non farmi riconoscere. –

Yasha – Perché? –

Tsunami – Non ve l’ ho detto? – disse guardandole stupita.

Fu, brusca – Non mi risulta. –

Tsunami – Io sono cresciuta in questo villaggio, poi mi sono fatta la fama di ladra e mi hanno cacciata. –

Yasha – E come mai non ti ha riconosciuta Kakashi? –

Tsunami – E che ne so? E’ sempre stato un po’ tocco. –

Fu – E non è l’unico. –

Yasha – A chi ti riferisci? –

Fu – In generale, tutti quelli che mi circondano, a parte il maestro, ovviamente. –

Tsunami – Gentile come al solito. –

Fu – Tsk. –

Yasha – Ma è l’unica parola che sai dire?! –

Tsunami – Non che non è l’unica. E’ quella che dice più spesso. –

Fu – ……. –

Yasha – Uff… Lasciamo perdere. Io vado a farmi una giratina, venite con me? –

Fu – ……. –

Yasha – Chi tace acconsente. E tu Tsunami? –

Tsunami – Non lo so… E se mi riconoscono…? Non voglio essere cacciata un’altra volta! –

Yasha – Tu vieni punto e basta! Sola con Fu poi con chi chiacchiero?! Con il muro?! –

Tsunami – E con chi se no? Comunque verrò. In fondo ora sono qui per l’esame come ninja delle Nebbie, perciò non possono dirmi niente! –

Detto questo, le tre si avviarono.

 

Nel frattempo…

Naruto – Sasuke, hai un po’ di soldi? Voglio comprarmi del ramen. –

Sasuke – Per me puoi morire di fame. –

Naruto – E tu Sakura? –

Sakura – Idem. –

Naruto – Ho capito! Lo fate perché se no, mangiando troppo, ingrasserei e non potrei diventare Hokage! Che amici! –

Sakura e Sasuke – ………. L’importante è crederci. –

Sakura – E adesso che facciamo? –

Sasuke – Andiamo a cercare le ninja della Nebbia. –

Naruto – Quelle tre boriose?! E Perché?! –

Sasuke – Perché sembrano molto forti. Meglio tenerle d’occhio. – Scansò lo sguardo pensieroso – E poi quella Tsunami… Mi sembra averla già vista da qualche parte. –

Sakura – Davvero? Ma è una ninja della Nebbia, dove puoi averla incontrata?! –

Sasuke – E che ne so?! Sono convinto di averla vista qui, nel villaggio della Foglia! –

Naruto – Io voglio il ramen…. –

Sakura – Ma tu pensi solo a mangiare?!?! –

Sasuke – Eccola! Adesso vado a chiederle spiegazioni! –

Sakura e Naruto si girarono e videro Yasha, Fu e Tsunami in fondo alla via, che si erano fermate a mangiare del ramen.

Naruto – Evviva! Possiamo avvicinarci facendo finta di mangiare del ramen! –

Sasuke e Sakura – Tanto non ho intenzione di prestarti un soldo!!! –

I tre si avvicinarono alle ninja, e Sasuke, arrivato vicino a Tsunami, le disse – Ehi. Come mai ho la sensazione di averti già visto in questo villaggio?! –

Tsunami, che stava mangiando il ramen, sputò a fontana addosso al venditore – Ehm, mi scusi…. – poi si girò verso Sasuke – Cosa? Sarà solo una tua impressione, moccioso, perché io non sono mai venuta qui. Ora vattene, prima che mi arrabbi. –

Yasha – Ah, ah… Ti hanno scoperta. –

A Tsunami andò di traverso il ramen per la seconda volta, e Fu disse (miracolo) – Idiota. –

Sasuke – Allora avevo ragione. –

Tsunami, riprendendo il controllo – Non dare retta alla mia amica, sta scherzando. Ora vattene. –

Yasha – Ma perché non glielo vuoi dire?! Tanto lo hai ammesso anche tu, anche se scoprono che sei la ladra che cacciarono, non possono buttarti fuori dal villaggio durante l’esame. –

Fu – A te la scelta, da chi vuoi essere uccisa? Da me o da Tsunami? –

Yasha – Ma che ho fatto?! In fondo mi sembra stupido darsi da fare per nascondere una cosa del genere. –

Tsunami, al limite della sopportazione – Puoi stare zitta, per favore?! –

Sasuke – E’ vero, ho sentito parlare di te! –

Tsunami – Mi vuoi lasciare in pace?! A forza di sputare ho consumato mezza scodella, e vorrei finire in pace l’altra metà. Quando mi farà voglia, parlerò con te. –

Sasuke – Cioè quando? –

Fu – Mai. –

Naruto, rivolto a Fu – Ehi, tu, miss principessa sul pisello, chi ti credi di essere?! –

Fu, gelida – Certamente sono meglio di te. Io sono la più grande ninja mai esistita, potrei battere anche i tre ninja supremi messi in insieme! E ora ti ammazzo! –

Tsunami, bloccando Fu – Lo so che sei molto modesta, Fu, ma se una ninja formidabile e imbattibile come te, perdesse tempo con dei mocciosi come questi tre, ci sfigureresti! –

Yasha – Accidenti, Fu ha fatto un discorso di ben 27 parole! –

Tsunami, rasentando la freddezza di Fu – Non mi sembra il caso. –

Naruto – Brutta boriosa! Come osi rivolgerti così a colui che diventerà il più grande Hokage mai esistito?! –

Fu – Sei pronto a conoscere le mie tecniche di tortura?! –

Numb – Fu… Calmati. –

Fu si irrigidì, e tutti si voltarono verso Numb e Kakashi, che avevano osservato tutta la scena da dietro un angolo.

Kakashi – Adesso mi ricordo di te, Tsunami. Ci hai dato molto da fare. –

Tsunami – Noooo… Maledettoooo…. –

Kakashi – Tutte le volte che rubavi qualcosa toccava sempre a me riacchiapparti. –

Tsunami – A proposito di cose rubate…. – disse girandosi a frugare nella sua borsa – Eccolo! Questo mi ero dimenticata di rendertelo! –

Kakashi – Ecco dov’era finito “Il Paradiso della Pomiciata” n° 4!! –

Naruto – Cosa?! E’ una pervertita anche lei?! –

Fu – Maestro, permettetemi di uccidere questo essere inferiore…. –

Numb – Fu, controllati. –

Tsunami – Veramente, Ebisu mi aveva chiesto di procurarglielo. –

Kakashi – Sei una ladra su commissione, ora?! –

Tsunami – No, volevo solo vederti soffrire perché non potevi leggerti il finale. Poi, dato che io non lo leggevo, l’ ho passato a Ebisu. –

Numb – Kakashi, controllati. –

Kakashi, alterato – Ah… ti divertivi a vedermi soffrire…? –

Tsunami – Sì, era molto divertente, lo ammetto. –

Fu – Come torturare…. –

Kakashi – E se io dicessi a Sasuke che tu eri la migliore amica di suo fratello Itachi?! Trovi divertente anche questo?! –

………………… Silenzio generale…………………

Sasuke – L’ hai appena fatto…. –

Naruto – E chi cavolo era questo Itachi?! –

Yasha – Sei sordo…?! –

Naruto, urlando – No che non sono sordo!!!! –

Yasha – Allora perché urli?! –

Sakura – Perché è un emerito deficiente, ecco perché! –

Sasuke – E così… tu eri amica di Itachi… maledetta… vuol dire che ucciderò anche te…. –

Tsunami – Stupido Kakashi, guarda cosa hai combinato….!! –

Fu, rivolta a Numb – Davvero non posso torturare nessuno…? Neanche Kakashi….? –

Numb – A quello ci penso io. Gli sequestro il libro per altri cinque anni. –

Kakashi – Cosa?! Ritiro subito quello che ho detto!!! –

Sasuke – Troppo tardi, ho trovato la mia prossima vittima. Così forse Itachi capirà cosa ho provato. –

Tsunami – Come se gliene importasse qualcosa di me. Ma se vuoi farmi divertire un po’… Anche a me piace torturare, sai… Anche se non sono brava come Fu. –

Fu – Modestamente. –

Numb – Sasuke, controllati. –

Kakashi – Anche uccidendola, non ti vendicheresti di Itachi. –

Tsunami – Ammesso che riuscisse ad uccidermi. –

Yasha – Esatto. Le probabilità che tu ci riesca sono pari al – 0,000000000000000000…1%. –

Naruto – Sentite, signore della modestia! –

Tsunami – …. Signora ….? Sembro già così vecchia….? –

Sakura – Esatto. –

Yasha – Ehi, non dobbiamo offenderci! A che livello di civiltà siamo?! –

Fu, rivolta a Sakura – Frontona. –

Yasha – Parole al vento…. –

Quando stava per scoppiare la rissa Fu vs Sakura, Yasha vs Naruto e Tsunami vs Sasuke e Kakashi (Tsunami – Due contro una gentil donzella come me?! Che cavalieri che siete!!! –)

Numb – Controllatevi. –

Naruto – Ma sa solo dire “controllati” quello?! Sembra un automa!! –

Yasha – Come fa un idiota come te a conoscere una parola così difficile per il suo cervello sottosviluppato?! –

Sakura – E poi ci vieni a fare la predica sul rispetto!! –

Fu – Zitta e dì le tue ultime preghiere. –

Kakashi, calmandosi – Numb, non credi sia meglio separarli e riportarli a casa? –

Numb – Sì, mi sembra una buona idea. Almeno riacquisteranno il controllo. –

Con molta fatica separarono i ragazzi e li portarono via.

Quando ormai erano lontani, Numb – Ehi ma… Noi qui non abbiamo una casa… E ora dove vi scarico?! –

Yasha – Non siamo mica spazzatura…. –

Tsunami – Se non l’ hanno comprata, dovrebbe esserci la mia vecchia casa qui vicino. –

Numb – Il problema non sussiste… Se c’è qualcuno lo buttiamo fuori a calci. –

Fu, commossa – Che insegnamenti carichi d’amore… maestro esemplare…. –

Yasha – Ognuno ha la propria visione. –

E si avviarono verso la vecchia casa di Tsunami.

 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2: La maledizione del paradiso della pomiciata ***


capitolo 2 naruto

*Capitolo 2 *

 

Arrivati davanti casa di Tsunami videro, con profonda delusione di Fu e del maestro, che non vi abitava più nessuno da quando lei se ne era andata.

Fu – …. Nessuno da torturare…? Peccato. –

Tsunami aprì la porta, e vide con angoscia uno strato di polvere alto cinque centimetri sul pavimento e ragnatele ovunque.

Tsunami – Fu, ti dispiacerebbe usare la tua tecnica del ciclone di vento? –

Fu – Se il maestro è d’accordo. –

Numb – Permesso accordato, ci vorrebbe troppa fatica a pulire. –

Fu – Finalmente. –

Fu posizionò rapidamente le mani in varie posizioni, e quando ebbe finito l’aria nella stanza cominciò a vorticare ad una velocità pazzesca, distruggendo in mille pezzi tutti i mobili. Tutto quello che si trovava nella casa venne fatto a pezzi, e poi espulso attraverso una finestra compresa la polvere.

Fu – Tanto i mobili non erano fondamentali, no? –

Tsunami, triste – Perché devi sempre esagerare? Ora dove mangiamo?! Hai distrutto pure i piatti! –

Fu – Quanto ti lagni! Erano vecchi mobili pieni di tarme! –

Tsunami, afflitta – E’ vero, ma avevano un certo valore affettivo…. –

Numb – Yasha, ti dispiacerebbe andare a comprare qualcosa da mangiare? E tu Tsunami, tanto per inaugurare il tuo ritorno, puoi rubare i mobili che ci mancano. –

Tsunami, gioiosa – Giusto!! Era da un po’ che non facevo esercizio!! –

Fu – E io? –

Numb – Tu stordisci le persone che Tsunami deruberà in modo che non la vedano! –

Fu – Eccellente…. –

Un quarto d’ora dopo….

Tsunami – Ecco qua! Un tavolo, delle scodelle, bacchette, quattro futon, bicchieri, una bottiglia di sakè e un armadio per i vestiti. –

Yasha, che era tornata poco prima con le provviste – Un armadio?! Come cavolo hai fatto?! –

Tsunami, sorridendo – Segreto professionale! –

Fu – Che noia. Non ha avuto neanche bisogno del mio aiuto. –

Tsunami – Ma se li hai storditi lo stesso?! –

Fu – Appunto. Ma erano così inetti che non è stato affatto divertente. –

Yasha – Comincio a preoccuparmi della tua bravura come ladra. –

Tsunami – Come sarebbe a dire?! Non c’è da avere paura!…….. Anche perché se avevate qualcosa di interessante, ve lo avrei già rubato da un pezzo. –

Yasha – Come sarebbe a dire?! Ci avresti tradite?! –

Tsunami – Non tradite… Derubate. Anzi, dovreste esser fiere di essere derubate da me, se mai vi capiterà. –

Fu – Tsk. –

Tsunami – Insomma, vogliamo mangiare? –

Yasha preparò la cena (dato che le altre due cucinavano cose la cui commestibilità era dubbia) e poi si cambiarono e si prepararono per andare a letto.

Yasha, rivolta a Tsunami (dato che Fu, quando andava a letto, si addormentava subito senza scambiare una parola con nessuno) – Perché quel ragazzino coi capelli neri, come si chiamava… Sasuke….?, ce l’aveva tanto con te? –

Tsunami – Perché sono amica di suo fratello maggiore Itachi. –

Yasha – Questo l’avevo capito!! Ma perché?! –

Tsunami – Perché suo fratello ha sterminato il suo clan. –

Yasha – Ah… Però, pensavo che tu non trovassi simpatici gli assassini. –

Tsunami – Ma quando l’ ho conosciuto ancora non aveva ucciso nessuno. Era un bravo ninja. Spesso mi ha aiutata negli allenamenti, se ora sono così forte lo devo anche a lui. –

Yasha, guardandosi intorno – Che casa piccola, però! Non ci stavi stretta con la tua famiglia? –

Tsunami – Io non avevo una famiglia. I miei genitori sono morti durante il combattimento contro la volpe a nove code quando ero molto piccola, quindi io vivevo qui con mia nonna. Poi è morta anche lei. Gli allenamenti con Itachi mi hanno aiutata a superare la depressione.–

Yasha – Ah… Da come ne parli non sembrerebbe un criminale. Come mai avrà sterminato il suo clan? –

Tsunami – E che ne so?! Non mi ha mai parlato molto di se stesso, ma avrà avuto sicuramente una ragione. Quando vorrà, forse me lo dirà. So aspettare, io. E tu invece? Che mi dici della tua famiglia? –

Yasha – Anch’io sono cresciuta orfana. Quelli del mio villaggio mi hanno detto che li hanno trovati morti nella mia casa. Forse si sono uccisi a vicenda. –

Tsunami – Cosa?! Ma perché fare una cosa simile?! –

Yasha – Non lo sa nessuno. Qualcuno addirittura ha ipotizzato che fossi stata io, così, quando ero molto piccola, mi hanno rinchiusa in una casa abbandonata e buia, in un luogo isolato. Il silenzio e l’oscurità di quella casa mi terrorizzavano, infatti li temo tutt’ora. –

Tsunami – Che storia triste… Ma almeno ora so perché parli di continuo. –

Yasha ridacchiò – Adesso però è meglio che dormiamo. –

Tsunami – E perché? Tanto domani abbiamo la giornata libera. Che ne dici se ce ne andiamo a rubacchiare qualcosa?! –

Yasha – Ma la tua è una fissa… Come faceva quell’Itachi a sopportarti?! –

Tsunami – Non gliene importava di quello che facevo. Anzi, forse ne era contento, perché almeno si divertiva un po’ a catturarmi dopo che avevo rubato qualcosa. Mandavano sempre o lui o quel maledetto di Kakashi! –

Yasha – Comunque… A parte rubare, non c’è nient’altro che possiamo fare?! –

Tsunami – Certo… Però rubare è più divertente…. –

Yasha – Tsunami… La vuoi piantare?! –

Tsunami – … Ok… Possiamo scolarci tutta la bottiglia di sakè! –

Yasha – Ma no, dai! –

Tsunami – Dai che ti piacerebbe! –

Yasha – Ma poi che penserà Numb?! –

Tsunami – Guarda che lui dorme così bene proprio perché se ne è già scolato la metà!! –

Yasha – Cosa?! Allora finiamo il lavoro! Porta male una bottiglia di sakè avviata! –

Tsunami – E’ la prima volta che sento un detto del genere… Ma concordo anche se te lo sei inventato! –

Yasha – Allora diamo inizio alla missione “Assalto alla bottiglia!” –

 

La mattina dopo…

Fu – Maledette casiniste… Con il baccano che facevate non sono riuscita a dormire…! –

Tsunami – Ah, perché… eri sveglia? –

Fu – Certo, e ho ascoltato tutto quello che vi siete dette! –

Yasha – Cosa?! Ma tu di solito ti addormenti subito! –

Fu – Questo è quello che pensate voi. Io mi addormento sempre dopo di voi, perché ciarlando mi tenete sveglia. Vi sento anche quando parlate male di me!! –

Tsunami e Yasha – Urgh!! –

Tsunami, terrorizzata – Io mi sento male… Vado un attimo di là…. –

Yasha – Aspettami che vengo anch’io…. –

Quando uscirono di casa, un kunai si piantò nella porta da cui stavano uscendo, a due centimetri dalla faccia di Tsunami.

Tsunami – Tanto lo so che sei tu, Sasuke!! –

Yasha – Mi sa che finchè non lo ammazzi non ti lascerà in pace…. –

Fu – Allora ammazziamolo. –

Tsunami – Non è il caso… Quando comincerà a rompermi le scatole durante la notte, forse…. – poi si girò per prendere il kunai conficcato e vide che aveva seriamente intaccato la porta.

Tsunami – No!! Prima questa esaltata mi distrugge tutti i mobili della casa, poi un ragazzino psicopatico mi sciupa anche la porta… !! –

Fu – … esaltata… ?! –

Tsunami – Ops … Questo non dovevo dirlo… (…. Fu si considera superiore a tutti, ma odia che gli si rinfacci…  ) –

Yasha – …… Tsunami…. SCAPPA!!! –

Tsunami fece uno scatto a destra  e corse in mezzo alla folla, mentre Yasha bloccava Fu usando la sua forza bruta.

Fu – Codarda! Vieni qui a ripeterlo!! –

Yasha – Penso che non tornerà, se glielo chiedi così… Prova con “per favore”… -

Fu – “ Per favore”, Tsunami, puoi venire a farti ammazzare?!?! –

Yasha – Uff… Non c’è speranza…. –

Fu – Va bene… Ora lasciami… Mi è sbollita la rabbia…. –

Yasha – Meno male…. –

Fu – Dove sarà andata quella stupida? –

Yasha – Sicuramente, il più possibile lontano da te… Calcolando la velocità che le permette la sua forza fisica, più l’effetto della paura, che poi aumenta la velocità, e tenendo conto della direzione in cui è andata, dovrebbe essere all’incirca…. –

Fu, interrompendola – … Yasha! –

Yasha – Cosa c’è…? –

Fu – Poche chiacchiere e cerchiamola. I tuoi calcoli sono sempre errati. E poi Tsunami è un essere umano, non un kunai, non possiamo sapere con certezza dov’è. –

Yasha – ……(esaltata!!)……. –

Molte centinaia di metri più in là…

Tsunami – Uff… L’avrò seminata… ? Meno male che sono veloce, se no a quest’ora ero morta…. –

Sasuke – Chi ti dice che non lo sei? –

Tsunami si girò e vide Sasuke dietro di lei con un’espressione minacciosa.

Tsunami – Ah. E così mi hai seguita? Sei proprio testardo. –

Sasuke – Te l’ ho detto. Ho tutta l’intenzione di ucciderti. –

Tsunami – Mpf… Ah, ah, ah, ah… Scusa se rido, ma sentirti dire un’assurdità del genere con quella faccia è troppo comico…. –

Sasuke – Vediamo se riderai anche quando ti avrò trafitto! –

Detto questo Sasuke si precipitò contro Tsunami, armato di kunai, ma la ragazza lo evitò con una facilità estrema.

Tsunami – Spiacente. Io sono una ladra, devo essere veloce, non riuscirai a superarmi. –

Sasuke – Tsk! – e ripartì all’attacco.

Tsunami – Adesso basta! Ma dove cavolo è Kakashi?! –

 

Nel frattempo…

Kakashi – Hihihi… Proprio divertente “Il paradiso della pomiciata n°4”… Numb, lo vuoi leggere anche tu? –

Numb – Kakashi… Controllati. –

 

Torniamo a noi…

Tsunami – Urgh! Accidenti! Non avrei dovuto bere tanto ieri sera, adesso non riesco a mantenere l’equilibrio…. –

Sasuke – Che fai?! Barcolli?! –

Tsunami – Devo assolutamente seminare questo scocciatore…. –

Sakura, che era arrivata in quel momento insieme a Naruto – Sasuke!! Che fai?! –

Naruto – Wow! Sta combattendo contro quella boriosa della Nebbia! –

Tsunami – Eccoli… adesso sono tutti e tre… Ahi, mi fa male la testa…. –

Sakura – Andiamo ad aiutarlo! In tre possiamo battere la superboriosa! –

Tsunami – Aridaglie con questa boriosa!!! Non sono io la boriosa, è Fu!! –

Fu – …. Chi è boriosa….? –

Tsunami – Noo!! Ancora!! Ma sei onnipresente!? –

Yasha – Allora te le cerchi. –

Fu – Ti do tre secondi. –

Tsunami – No, aspetta, parliamone… Ti chiedo scusa…. –

Fu – Preparati a morire! –

Tsunami, i cui riflessi erano alterati dall’alcool, si beccò in pieno il pugno di Fu, e restò a terra svenuta.

Fu – Come …? Perché non si è spostata come al solito…?! –

Yasha – Perché era ubriaca, ecco perché!! –

Sasuke, Naruto e Sakura allora ne approfittarono per attaccare Tsunami, ma Fu e Yasha, che fortunatamente avevano conservato i loro riflessi, li fermarono, e (questo riguarda Fu) cominciarono a combattere con l’intenzione di ucciderli.

In quel momento arrivarono Numb e Kakashi, e mentre Numb fermava Fu, Kakashi ne approfittò per vendicarsi di Tsunami, giacchè lei era svenuta.

Kakashi – Tiè! Beccati la “Maledizione del Paradiso della Pomiciata!!” –

Fu si accorse di quello che stava facendo Kakashi e, per una ragione a noi sconosciuta, si buttò per difendere Tsunami, prendendosi la maledizione al suo posto.

Fu – Urgh…. –

Kakashi – Oh, no.. Presto, prima che riapra gli occhi, qualsiasi essere vivente di sesso maschile si nasconda!!! –

Numb, nascosto accanto a Kakashi – Perché? Che hai fatto alla mia allieva?! –

Kakashi – E’ una maledizione che fa innamorare del primo uomo che si vede! E’ fortissima! –

Fu riaprì gli occhi. Tutti si erano nascosti.

Numb – Quanto dura? –

Kakashi – Dieci secondi da quando si riaprono gli occhi. –

Numb – Bene… Allora mancano solo 5 secondi… -

Naruto – Sasuke, sei stato grande a combattere contro quella! – e gli dette una pacca sulla spalla

… 3…

Che fece sbilanciare Sasuke…

2…

E lo fece cadere…

1…

Di fronte a Fu.

0

Fu – ……. –

Numb – Che abbia perso l’effetto…?! –

Fu, guardando Sasuke – ….. AMOREEEEEE!!!! VIENI, CHE TI SBACIUCCHIO TUTTO!!! –

Sasuke – AAAAARRRRGGGHHH!!!!!! –

Numb – Accidenti! Ha fatto effetto! –

Fu, abbracciata a Sasuke (che, pietrificato dal terrore, non era riuscito a muoversi) – Quanto sei bello… Che ne dici… Fra due mesi può andare? –

Sasuke, terrorizzato – ??? Cosa? –

Fu – Il nostro matrimonio, no?! –

Yasha e Numb – Ma quella… è davvero Fu?! –

Kakashi – Eh sì… E’ una maledizione davvero tremenda… Cambia la personalità di colui che ne viene colpito…. –

Numb – E tu avresti mandato una cosa così pericolosa ad una mia allieva?! Irresponsabile!! –

Fu – Bello, il mio Sasuke… Faremo tanti figli, vedrai…. –

Sasuke – Sob… Allontanatela… Vi imploro…! –

Numb – Kakashi… controllati la prossima volta. –

Sakura, ripresasi dallo shock – Ehi, tu!! Brutta racchia!! Lascia immediatamente il mio Sasuke! –

Fu, fulminandola con lo sguardo – Come hai detto?! Vuoi morire?! –

Numb – Fu… controllati! – poi, rivolto a Kakashi – Bene, ora dimmi come si fa ad annullare la maledizione…–

Kakashi – ……………….. –

Numb – Perché c’è una cura, vero?! –

Kakashi – …………………. –

Numb – SEI – TOTALMENTE – INAFFIDABILE! Hai sciupato una delle mie allieve migliori!! –

Kakashi – Veramente volevo lanciarla a quella stupida laggiù, però Fu si è messa in mezzo! –

Numb – Fu o Tsunami, una cosa così pericolosa non dovevi lanciarla!! –

In quel momento Tsunami rinvenne. Si guardò intorno e vide Fu abbracciata a Sasuke, con un’espressione ebete dipinta sulla faccia.

Tsunami – …… Non berrò mai più sakè in vita mia…… Ora torniamo a dormire…. Questo incubo è davvero spaventoso………………. –

Yasha – Tsunami, che fai?! – e gli tirò una manata.

Tsunami – Bene, ho appena appurato che non era un incubo… Yasha, che cavolo è successo a Fu?! –

Yasha – Kakashi le ha lanciato una maledizione. –

Tsunami – Cosa?! E perché?! Non aveva nessun motivo!! –

Yasha – Bè, ecco… In realtà era indirizzata a te…. Fu l’ ha presa al tuo posto difendendoti mentre eri svenuta. –

Tsunami sbiancò – Cosa…?! Fu… mi ha… difeso?! –

Si girò a guardare Fu.

Tsunami – Quindi, è in quello stato per colpa mia…? – deglutì – Meglio lei che me, dev ’essere una maledizione terribile!! –

Yasha – Come?! Non ti dispiace neanche un po’?! –

Tsunami – Non ho detto che non mi dispiace, solo che… Vedendo gli effetti che provoca…. Non posso che sentirmi sollevata…. –

Yasha – Povera Fu…. –

Tsunami – Quel maledetto Kakashi…. –

Numb – Kakashi, ti prego… Ci sarà un modo almeno per alleviarne gli effetti…. –

Kakashi – … Uhm…. –

Sasuke – Ti prego… Fallo per me almeno…. –

Kakashi – D’accordo… Un modo ci sarebbe… Devi accontentarla! –

Sasuke – COSA?! DOVREI FARCI DEI FIGLI?!?! –

Fu – Ma come?! Non sei contento?! –

Kakashi – No, no, figurati… Però potresti approfittarne…. –

Sasuke, in preda alla disperazione e irato verso Kakashi – NON DICIAMO ASSURDITA’!!!! –

Kakashi – Eh, voi giovani… Ancora timidi e ingenui…. –

Tsunami colpì Kakashi in faccia con una scarpa – Vuoi rispondere senza frasi ambigue?! In che senso accontentarla?! –

Kakashi – Nel senso che basta che Sasuke dica “sì” alle sue proposte perché si calmi e torni normale…ma non implica che debba per forza fare quello che dice… Però, la maledizione non si annulla… Può riacquistare il suo effetto in ogni momento, e tutte le volte con il primo uomo che le capita. –

Sasuke, con ancora Fu avvinghiata addosso – …. Ah…. Però…. –

Fu – Quanto è bello il mio Sasuke, allora? A quando le nostre nozze, amore? –

Sasuke, un po’ riluttante rispose: – A Dicembre…. Ci “sposeremo” a Dicembre…. –

Fu – Evviva…. – poi cadde in uno stato di semi-incoscienza, e quando si riprese, si guardò intorno stranita.

Fu – Mi fa male la testa… Che avete da guardare?! Volete che vi uccida?! –

Yasha e Tsunami – Sei tornata la solita Fu… Evviva!! – e la abbracciarono.

Fu – E…Ehi!! Che fate?! Via, non vi voglio appiccicate come ventose!! –

Tsunami – Che dici, glielo diciamo? –

Yasha – Aspettiamo stasera… Quando non ci sono questi tre…. – disse accennando a Sakura e Sasuke che stavano picchiando Naruto a sangue.

Yasha, bisbigliando all’orecchio di Tsunami – Ripensandoci, sei stata davvero fortunata. Se colpiva davvero te quella maledizione, e tu ti fossi abbracciata a Sasuke facendogli quelle proposte, penso che ti avrebbe uccisa all’istante. –

Fu – Che state bisbigliando…? –

Tsunami – Te lo diciamo quando saremo tornate a casa… Con calma…. –

 

 

Voglio ringraziare di cuore Chihiro e KaYcHaN per le loro recensioni!!! Grazie mille!!! Sono contenta che il nostro lavoro vi piaccia! Invito anche gli altri a mandarmi le loro opinioni, belle o brutte che siano, perché questa storia dobbiamo ancora finirla di scrivere, e si può sempre migliorare!

 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3: Rimbambita!! ***


capitolo 3 naruto

A casa di Tsunami:

Fu, dopo avere saputo della maledizione – COSAAAAAAA????? Che mi ha fatto fare quel cretino ed emerito maniaco di Kakashi ?!?!? –

Yasha, nell’orecchio di Tsunami – Questa è la volta buona che ci ammazza tutti…. –

Tsunami – No, ammazzerà solo Kakashi, Naruto, Sasuke e Sakura. –

Yasha – Perché anche Sakura? –

Tsunami – Perché Fu la odia!!! –

Fu, moooolto depressa, si rinchiuse in camera.

Tsunami – Fu, ci fai entrare? –

Fu – ……Andatevene via, non voglio più vedere nessuno……. –

Yasha – Lasciamola lì finchè non le passa la depressione. Vedrai che domani starà meglio. –

Tsunami – Va bene, ma dove dormiamo e con cosa ci cambiamo? La nostra roba è la dentro! –

Yasha – …… Non ci avevo pensato…. – Poi rivolta a Fu – Fu, ti prego… Facci entrare!!!! –

Tsunami – Andiamo!! Non voglio essere costretta a rubare i vestiti, stare a cercare le taglie giuste è una rogna!! –

Fu – …. Perché dovrei farti un favore?! In fondo, è tutta colpa della tua stupidità! Se tu non ti fossi ubriacata, non mi sarei presa la maledizione…. ! –

Yasha – Cosa…?! –

Tsunami – Come…? Allora allo stesso modo potrei dire che se tu non mi avessi steso, non avrei perso conoscenza! La colpa è della tua permalosità! –

Fu uscì di scatto dalla stanza – Come osi?! –

Tsunami – Come ti permetti tu!! Ho sempre sopportato i tuoi modi bruschi e ora mi incolpi per una cosa causata da te?! –

Fu – Non ti dispiace nemmeno un po’ per la mia situazione?! –

Tsunami – Certo che sì! –

Fu – Invece non ti credo! –

Yasha – Ok, ora basta…. –

Tsunami – Queste accuse non le sopporto! –

Si girò di scatto e se ne andò.

Yasha – No, aspetta!! –

Fu – Che fai, scappi?! Hai paura?! –

Tsunami – Sì!! Ho paura che ti venga un altro dei tuoi scatti d’ira ingiustificata!! –

Fu – Ah, ha parlato la ladruncola che si è fatta cacciare con la coda fra le gambe!! –

Tsunami – Ora basta! Me ne vado! Se no stavolta mi arrabbio sul serio! –

Fu – Ringrazia il cielo che sono destabilizzata a causa della maledizione, se no ti ammazzavo!! –

Tsunami – E tu ringraziami di essere abbastanza civile da non uccidere una stupida complessata come te! –

Yasha – Smettetela!! –

Tsunami e Fu – STAI ZITTA TU!! –

Yasha, offesa – …… Io non c’entro niente coi vostri problemi, non mi trattate così! –

Fu, senza ascoltarla – Tsunami! Questa è la tua fine. Quando ci rivedremo, una di noi due dirà addio a questo mondo. –

Tsunami – Credi forse che mi tiri indietro…? – e se ne andò per davvero.

Fu – Tsunami, sei una donna morta. –

Yasha si girò e guardò Fu con gli occhi fuori dalle orbite – Ma cosa vi è preso…?! –

Fu – Non ti impicciare tu!! E’ una cosa fra me e Tsunami!! –

Yasha – Ma che bisogno c’è di fare quelle scenate?! –

Fu – Non capisci?! – era furiosa – Io devo diventare la migliore ninja sulla faccia della terra, e ora come faccio con questa maledizione?!?! E tutto per colpa di Tsunami!! –

Yasha – Non l’ ha mica voluto lei!! Prenditela con Kakashi, piuttosto!! –

Fu – E’ colpa sua lo stesso! Poteva dirci che in questo paese era ricercata, non ci saremmo venute punto e basta! –

Yasha – E’ vero, l’esame … E ora come facciamo?! –

Fu – Troveremo un altro ninja!! Anzi, vado subito a cercarlo!! –

Yasha – Ma non possiamo escludere Tsunami a questo modo!! –

Fu – Non l’ hai ancora capito?! Nel momento in cui se n’è andata, ha lasciato definitivamente il nostro gruppo!! Tornerà solo per affrontarmi!! E se non tornerà andrò a cercarla io. –

Yasha – Uff… Almeno discutiamone con Numb!! –

Fu – Hai ragione. Vado a dirglielo. –

Yasha – Vi siete fuse il cervello!! –

Fu se ne infischiò di quello che diceva Yasha e andò da Numb.

Fu – Maestro, immagino che lei abbia sentito quello che è successo. –

Numb – Sarebbe strano il contrario, dato i toni soavi che avete usato per la conversazione. –

Fu – Allora? Acconsente?! –

Numb – Volevo far passare questo esame a tutte e tre, ma non posso decidere per voi. Comunque sappi che non penso che tu e Tsunami stiate facendo la scelta giusta. –

Fu rimase sconvolta. Era la prima volta che Numb le diceva che non aveva fatto bene qualcosa.

Fu – Sì, ma … Ormai…. – d’un tratto si rese conto che aveva trattato troppo duramente Tsunami. Era vero che era una stupida, irresponsabile e cleptomane, ma non si meritava quel trattamento.

Numb – Io vado a cercarla… Se riesco a trovarla, la riporto qui, anche con la forza, altrimenti…. Fu, tu intanto cerca un altro ninja disposto a stare nel nostro gruppo. Se lo troviamo, poi chiederò all’Hokage il permesso di inserirlo. –

Detto questo Numb scomparve, e Fu continuò ad aggirarsi per la casa pensierosa. Lentamente le stava maturando un pensiero nella testa…

Fu – “Se Tsunami non merita un simile trattamento, non è lo stesso per Kakashi!! Quel pervertito me la pagherà!!” –

Il giorno dopo, Numb, Fu e Yasha si ritrovarono davanti a casa di Tsunami.

Fu – Maestro, siete riuscito a trovarla? –

Numb – No. –

Yasha – Ma come ?! E’ impossibile!! Dove può essere andata?! Questo villaggio è piccolo!! –

Fu – Può anche essersene andata sul serio…. –

Yasha – Ma no… Anche se si è arrabbiata, non farebbe mai una stupidaggine simile…. –

Numb – Fu, tu nel frattempo hai trovato qualcuno che la possa sostituire? –

Fu – Nessuno degno di nota. Tutti idioti. –

Tsunami – E ci credo. Vuoi che in questo villaggio ci sia qualcuno più forte di me? –

Fu – Piantala, sai che la più forte sono io!! – poi si girò di soprassalto – Tsunami!! –

Yasha – Ti è già sbollita la rabbia? –

Tsunami – No, ma non voglio giocarmi il titolo di Chunin. Che ne dici Fu? Facciamo una tregua temporanea? Alla fine dell’esame puoi anche provare ad uccidermi…. –

Fu – Vedrò. Dipende se avrò voglia di perdere tempo con te. –

Numb – Smettetela di ciarlare. Avete un esame da superare. Dovete controllarvi. –

I quattro ninja della nebbia si diressero verso il luogo del secondo esame.

 

Arrivati, venne loro illustrato lo scopo della seconda prova: ad ogni gruppo veniva consegnato un rotolo, che poteva essere del cielo o della terra. Quindi, ogni gruppo doveva sconfiggerne un altro per ottenere l’altro rotolo e poi raggiungere una torre situata in mezzo ad una foresta, dove la prova si sarebbe conclusa. La prova si svolgeva nella foresta intorno alla torre, molto vasta e piena di creature pericolose.

Dopo la distribuzione dei rotoli, Yasha, Fu e Tsunami entrarono nella foresta.

Fu – Che bella foresta… Bella, vero? –

Tsunami – Ti riferisci alla perenne oscurità del posto, agli insetti o alle creature demoniache? Io sinceramente trovo estremamente poetico il modo in cui il muschio si va ad avvinghiare alle liane e lungo i tronchi…. –

Fu, fulminando Tsunami con lo sguardo – Mi stai prendendo in giro? –

Tsunami fece una faccia innocente – Ma come puoi pensare una cosa simile? E’ da persone perfettamente normali trovare bella questa foresta…. – disse sarcastica.

Yasha – Potete aspettare la fine della prova prima di scannarvi, per favore? –

Fu – Vedrò di resistere…. –

Tsunami – Allora? Che rotolo abbiamo noi? –

Yasha – Quello del cielo. Ora dobbiamo solo trovare un gruppo che possegga quello della terra e suonargliele di santa ragione! –

Fu – Non ucciderli? –

Yasha – Effettivamente in questa prova possiamo anche uccidere se vogliamo…. –

Tsunami – Ma se usiamo troppo le nostre abilità, daremo nell’occhio… Forse è meglio se usiamo il minimo indispensabile del nostro potere. –

Fu – Dici? Ma che divertimento c’è allora? E poi quand’è che sei diventata così prudente? –

Yasha – Ehi, si sta avvicinando un gruppo!! –

Fu – Presto, giù!! –

Le tre ragazze si nascosero dietro dei cespugli e aspettarono che il gruppo si avvicinasse per vedere che gruppo era e cercare di intuire che rotolo avessero.

Fu – Perché dobbiamo nasconderci come conigli?! – E balzò allo scoperto. – Voi!! – tuonò ai tre ninja davanti a lei – Consegnateci tutto quello che avete se non volete grane. –

I tre ninja rabbrividirono. A quanto pare non avevano mai visto una persona autoritaria come Fu. Effettivamente, come lei non ci sono molte persone.

Yasha, uscita anche lei – Forza, datele retta. Altrimenti vi fa un mazzo tanto. –

Il più coraggioso dei tre ninja – Tsk! Chi ti credi di essere?! –

Il medio coraggioso – Forse ci conviene non scherzare con loro… Sono quelle della Nebbia!! –

Il meno coraggioso – Muoviti!! Dagli il rotolo, hai sentito che ha detto?! –

Tsunami, che non riuscendo a resistere aveva già derubato i tre – Uhm… Peccato… Un altro rotolo del cielo…. – disse tirando fuori il rotolo da una sacca.

Fu – Accidenti a te! Stavo per trovare un pretesto per ucciderli! –

Yasha – Le solite… La cleptomane e l’assassina. –

Tsunami e Fu – E la chiacchierona chiassosa!! –

I tre ninja – Ah! Come ha fatto ha prenderci il rotolo?! –

Tsunami – Pivelli. Non siete stati buoni neanche a farvi dare un rotolo della terra! –

Yasha – Ma che colpa hanno loro se gli è stato dato il rotolo del cielo?! –

Fu – Non lo so, ma è una buona ragione per picchiarli!! –

Qualche minuto dopo, quando ormai i tre ninja erano stati pestati a sangue…

Fu – Che noia! Diamoci una mossa, non mi piace l’idea di dovermi accampare in questo posto. Sbrighiamoci a trovare questo stramaledetto rotolo!!! –

Yasha – A me non dispiace. –

Tsunami – A me sì. Odio gli insetti. Stupide bestiacce antennute!! –

Fu – Ma come? Non mi avevi raccontato che da piccola allevavi cavallette? –

Tsunami – Ti stai sbagliando. –

Yasha – Io mi ricordavo che erano cimici…. –

Tsunami – Ma per favore! Che schifo! –

Passarono il pomeriggio a cercare un rotolo della terra, ma non trovarono nessuno. Alla fine, giunta la sera, decisero di accamparsi.

 

Fu – Ehi Tsunami, tu che usi tecniche legate al controllo dell’acqua, perché non vai a prendere del pesce? Io e Yasha pensiamo a preparare l’accampamento e il fuoco e a sistemare qualche trappola, non si sa mai. –

Tsunami – Certo. –

Dopo che Tsunami se ne fu andata, Fu prese Yasha da una parte e cominciò a parlarle sottovoce.

Fu – Ehi! A te sembra normale Tsunami? –

Yasha – Ehmmm, fammici pensare… Per niente!! –

Fu – Anche a me sembra strana. Non avevo mai sentito che le facevano schifo gli insetti. –

Yasha – Vedrai, quella è indifferente a qualsiasi cosa che la circonda. Quando è sovrappensiero non si cura minimamente delle cose che le stanno attorno. –

Fu – Senti, magari è qualcuno che ha preso il suo posto con la tecnica della trasformazione approfittando del fatto che si era allontanata…. –

Yasha – Senti, ho un’idea: ora quando torna le faccio qualche domanda per verificare che sia lei. –

Fu – Buona idea. Io avevo in mente di andare a fare un giro d’ispezione, per vedere se nei dintorni c’è qualcuno di sospetto… Ma se poi non è lei? Credi di farcela da sola? –

Yasha – Non sottovalutarmi. Le mie tecniche della terra sono letali. –

Fu – Uhmm… Ma vedi di non combinare casini, come ammazzare la vera Tsunami per errore! –

Detto questo si separarono. Fu scomparve nella foresta, mentre Yasha preparò il fuoco. Nel frattempo, vicino al fiume…

Tsunami – Tsk… Ma tu guarda che mi tocca sopportare per avere Sasuke dalla mia parte… Travestirmi da ragazzina e fare compagnia a quelle due. Però quella ragazzina, Fu, sembra interessante anche lei… E’ spietata e determinata al punto giusto! Forse potrei mettere il segno anche a lei. Comunque, per quanto mi scocci, devo mantenere questo travestimento il più possibile… Sai la confusione se si venisse a sapere che io, Orochimaru, sto partecipando all’esame per mettere il segno ai ragazzi promettenti…. Ora è meglio tornare, o quelle si insospettiscono. –

Orochimaru si girò e tornò indietro dove lo aspettava Yasha.

Yasha – Ciao Tsunami! Wow, quanto pesce che hai preso! –

Orochimaru – Già, modestamente sono brava a pescare! –

Yasha – (Bene… Cominciamo con il farle qualche domanda) Dai, vieni qui intorno al fuoco e cominciamo a mangiare. –

Orochimaru, guardandosi in torno – E Fu? Non la aspettiamo? –

Yasha – E’ andata a vedere se ci sono altri accampamenti vicino al nostro e a sistemare un po’ di trappole. Ha detto di non aspettarla. A proposito, ti ricordi quando ci siamo incontrate per la prima volta, quell’uomo che ti inseguiva con quella strana spada, era proprio buffa, vero? –

Orochimaru – ………… Sì, vero, buffissima……………… Ma perché mi chiedi una cosa simile? –

Yasha – E poi quella volta che hai rubato i vestiti a quella signora che era andata a fare il bagno nel fiume?! Che risate!! –

Orochimaru – ……………………………………………… Già, che spasso…………. –

Yasha (Accidenti! Così non la smaschererò mai!) – Senti… Mi puoi rispiegare perché quel Sasuke ce l’ ha tanto con te? –

Orochimaru (Bene, hanno dei contatti con Sasuke, potrei farmi portare da lui…) – Ma che ne so… Perché non andiamo da lui a sistemare la faccenda? Possiamo andare a cercare dove si è accampato!! –

Yasha – Ma no, non mi sembra il caso… Proprio ora che ti lasciava in pace! E poi sicuramente verrà lui da te, tanto ti odia… Però ancora non mi hai spiegato il motivo. –

Orochimaru (Oh, a quanto pare questo travestimento ha i suoi lati positivi!) – Ehm….. Vedi, è difficile da spiegare… Ma non te l’avevo già detto? (Speriamo non faccia più domande questa guastafeste!! ) –

Yasha – Ah, sì, me l’avevi detto.. Perché conosci suo fratello…. –

Orochimaru (Cosa?! Quella di cui ho preso le sembianze conosce Itachi?!) – Sì, che seccatura…. E’ veramente insopportabile quel moccioso…. –

Yasha – (Ora arriva il colpo basso. Finora se l’è cavata con tutte le domande che gli ho fatto, ma vediamo che fa con questa… ) Ah, ma ti ricordi ieri come eri imbarazzata quando hai dichiarato a quel tizio, Naruto, che ti piaceva? –

Orochimaru (……….. Che gusti…….. Potevo capire Sasuke o Itachi…… Speriamo di non incontrare Naruto, se no mi tocca fargli la corte per non svelare la mia vera identità….) ……. Ehm, sì, è veramente carino….. molto gentile, simpatico…. –

Yasha, alzandosi di scatto – SGAMATASGAMATASGAMATA!!!!!!! TU NON SEI TSUNAMI, FIGURATI SE LE PIACE UN ESSERE IDIOTA COME NARUTO!!!!!!! –

Orochimaru, sciogliendo la tecnica della trasformazione del corpo – Ops, mi hai beccato. Peggio per te. Vuol dire che morirai. –

Nel frattempo, in un luogo isolato della foresta c’era una ragazza che camminava sovrappensiero…

Tsunami – Come posso fare pace con Fu…? Mi ritiene responsabile della sua maledizione e in un certo senso ha ragione, ma in fondo non è stata colpa mia, ma lei è certa del contrario…. Insomma, come faccio?! –

Improvvisamente le si pararono davanti tre ninja (precisamente quelli che si erano fatti infinocchiare dalla falsa Tsunami)

Ninja coraggioso – Ehi! E’ quella bastarda di prima!! –

Tsunami, ignorandoli – …. potrei pregarla in ginocchio….. –

Ninja medio coraggioso – Strano che sia senza il suo gruppo…. Potremmo attaccarla! –

Ninja fifone – Ma anche se siamo in tre non è detto che riusciamo a batterla… Non rischiamo…. –

Tsunami, continuando ad ignorarli – ….. oppure, potrei portarle qualcuno da picchiare fino alla morte, almeno si sfoga (con qualcuno che non sia io) ………. –

Ninja coraggioso – Vai! Bando ai codardi! Attacchiamola ora che è distratta!! –

Tutti e tre – Attacco dei “Tre Ninja Leone”!! –

Tsunami, improvvisamente ritornata in sè – MI VOLETE LASCIARE IN PACE?! STO CERCANDO DI TROVARE IL MODO DI FARE PACE CON FU!!!!! –

Tsunami usò la sua tecnica acquatica e spazzò via senza tanti complimenti i tre rompiscatole.

Tsunami – Ma tu guarda che gente!! – si guardò intorno – Ma… Dove sono finita? Una foresta? Come ho fatto….?!…………. Devo aver camminato senza tener conto della direzione…. Sono pericolosa quando sono sovrappensiero……. –

Tsunami afferrò uno dei ninja per terra (il fifone) – Senti… Dove cavolo siamo?! –

Fifone – In una foresta….. –

Tsunami – Grazie del tuo aiuto indispensabile, a parte questo sai dirmi qualcosa di più?! –

Fifone – Siamo qui per l’esame di selezione dei Chunin… non lo sai? –

Tsunami – Per l’esame?! E’ vero, accidenti, l’esame!! Come avranno fatto Yasha e Fu a partecipare senza di me?! –

Fifone – Ti riferisci a quelle due boriose che erano con te prima? –

Tsunami – (Meno male che non ti ha sentito Fu…..) Vuoi dire che erano nella foresta e partecipavano all’esame? Allora hanno trovato un sostituto…. –

Fifone – Ma che dici, rimbambita?! Guarda che anche tu eri con loro!! –

Tsunami – ….. Eeeehh??? Ma come è possibile? Sono sempre stata qui a girovagare come una deficiente…. Allora qualcuno ha preso il mio posto con la trasformazione del corpo!! E poi.. COME TI PERMETTI DI DARMI DELLA RIMBAMBITA?!?!–

Fifone – Scucascusascusa…. (Però rimbambita te l’ ho detto già da un pezzo….Rimbambita!!!) –

Dopo che Tsunami ebbe picchiato a dovere il ninja, andò a cercare le sue amiche preoccupata per loro…

Tsunami – Speriamo che non si mettano nei guai smascherando l’impostore…

(Esattamente quello che aveva appena fatto Yasha)

 

Ringrazio anche Minny per la sua recensione!! In effetti anche noi stavamo pensando ad una cosa simile a quella proposta da te, però purtroppo, dato che abbiamo già scritto un bel pezzo di storia, per metterla in atto dovremo aspettare un po’… anche perché sfortunatamente non abbiamo molto tempo per ritrovarci tutti a scrivere! 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4: Lotta contro Orochimaru ***


 

*Capitolo 4 *

 

Nel frattempo Yasha stava fronteggiando Orochimaru….

Yasha – Tu uccidermi?! Ma quando mai!! –

Orochimaru – Stupida ragazzina…. Sai con chi stai parlando? –

Yasha – Con un tizio con la faccia pallida e gli occhi gialli………… Mai pensato alla chirurgia plastica? –

Orochimaru – Questo è un colpo basso!! Non dire nulla sul mio aspetto!! –

Yasha – Guardandoti meglio anche il resto del corpo…. Senti, questo è il numero di un mio amico chirurgo moooooolto bravo…. – e gli porse un biglietto da visita.

Orochimaru – Piccola screanzata ora ti ammazzo!! – e scattò in avanti.

La velocità di Orochimaru era impressionante e la povera Yasha riuscì a malapena a schivare il colpo che spazzò via una decina di alberi.

Yasha – Acc…! Però è forte questo scherzo della natura!! –

Orochimaru offeso attaccò più rapidamente, mentre Yasha faceva sempre più fatica ad evitare lui e i suoi kunai.

Orochimaru – Complimenti, sei svelta, ma si sta avvicinando il momento della tua fine!! –

Yasha – Ammetto che sei forte e…………ORRIDO! –

Senza pensarci due volte Orochimaru utilizzò la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo.

Yasha – Oh nooooo, questa è davvero la mia fine! Non posso guardare…… non devo guadare!!!!! –

Orochimaru – CREPA!!! –

Ma Yasha evitò tutti i colpi delle copie di Orochimaru con una bravura maggiore di ciò che si era aspettato.Sconfitte tutte le copie:

Yasha – Anf, anf! Sono contenta di poter combattere con te! Sono meno contenta di guardarti però…. –

Orochimaru – Adesso ti faccio zittire!!!!! –

Yasha – …………Comunque sei sicuro di non volere il numero del mio amico? Sai, lui fa miracoli! –

Orochimaru, perdendo completamente la pazienza – Ok… non avrei voluto farlo… però non mi hai lasciato altra scelta…Ora non scherzerò più mocciosa!!! –

Yasha – Ah, ah, ah. Bella battuta la tua… –

Orochimaru – Vediamo se riderai ancora per molto…. –

Orochimaru ripetè la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo, circondando Yasha con le sue copie.

Yasha – Ancora non lo hai capito?! Questa tecnica su di me non funziona!! –

Yasha si stava preparando ad attaccare le varie copie e, se possibile, togliere di mezzo l’originale, per il bene degli occhi di tutto il mondo. Ma improvvisamente, le braccia delle copie si allungarono trasformandosi in serpenti, che si precipitarono verso Yasha. La ragazza tentò in tutti i modi di evitarle, ma colta di sorpresa non ci riuscì, e venne intrappolata.

Orochimaru, sbucando da una zona scura della foresta – Tsk, ragazzina… Dimmi speravi davvero di battermi? Sei solo una nullità!! E che ha osato chiamarmi “scherzo della natura”, per giunta!! –

I serpenti che avvolgevano Yasha cominciarono a stringere sempre di più.

Yasha – Ugh…. Maledetto… (Devo trovare un modo per liberarmi, o qui finisco stritolata!!) –

Orochimaru – Inutile che tenti di liberarti… Ormai ti ho presa, e non mi fermerò finchè non sarai morta stritolata. Anzi, potrei andare più lentamente, rompendoti ogni singolo osso uno dopo l’altro… Sì, mi sembra abbastanza divertente. Vediamo quanto resisti prima di svenire. –

La stretta dei serpenti si fece sempre più forte, mentre Yasha cercava disperatamente un modo per liberarsi.

Yasha – (E’ tutto inutile… Non riesco neanche a posizionare le mani per le tecniche. Ma se continua così… Va a finire che ci lascio la pelle….) –

CRACK

Yasha – AAAAHH!!!… I-Il braccio destro… Quel bastardo… me lo ha rotto ..!! –

Orochimaru – E non è finita qui: adesso è il turno del braccio sinistro, poi delle costole e delle gambe … Se poi avrò pietà ti romperò anche quello del collo, altrimenti potrei anche lasciarti in vita e farti morire sbranata dai mostri di questa foresta… Tu cosa vorresti…? –

Yasha – … Perché non mi uccidi subito senza tante storie…? –

Orochimaru – …… D’accordo, ti farò sbranare dai mostri….. –

Yasha – CHE RAZZA DI BASTARDO!! IO TI AMMAZZO, BRUTTO SCHERZO DELLA NAT…. –

CRACK CRACK

Yasha sbarrò gli occhi per il dolore, poi sputò del sangue.

Yasha – … cough, cough…. Aaahh…. –

Orochimaru – Oh, scusami… Mi hai fatto arrabbiare e così accidentalmente ti ho rotto due costole e il braccio sinistro… Devo controllarmi, se no va a finire che ti rompo tutta la cassa toracica o, addirittura, la spina dorsale. Non voglio farti morire subito, prima devi soffrire. E tanto, anche. –

Yasha – … Ugh… (Stretta in questo modo e con due costole rotte, non riesco a respirare… Devo assolutamente trovare il modo di uscire da questa situazione!! ) –

Orochimaru – Oh, ti fanno male le ossicine rotte? Quanto mi dispiace vederti soffrire così, tu sapessi.. –

Yasha – Stupido essere deforme e orrido…. Te le rompo io le ossicine, aspetta solo che mi liberi!! Sei solo un vigliacco!! Perché non mi affronti da uomo, invece di infierire quando sono immobilizzata?! –

Orochimaru – Tsk. Adesso mi sono proprio stufato di te. Anche se mi divertirebbe vederti agonizzare, ho cose più importanti da fare, senza contare che non voglio le tue amichette fra i piedi…. –

I serpenti immediatamente rafforzarono la stretta, e si udirono molti altri crack provenire dal corpo di Yasha.

Orochimaru – Sì, così… Muori, debole…. –

- LAME DI VENTO!! –

- MURO D’ACQUA!! –

Improvvisamente, una grandissima onda travolse Orochimaru, che, colto di sorpresa, venne trascinato via, e contemporaneamente i serpenti che tenevano imprigionata Yasha e le copie di Orochimaru vennero tagliati da delle folate di vento che viaggiavano ad una altissima velocità, lasciando cadere Yasha al suolo.

Yasha – (Finalmente quelle due si sono decise ad arrivare….) – e svenne.

Fu – Come sono le sue condizioni? –

Tsunami, tastando il corpo di Yasha – Mh… Brutte. Quel bastardo le ha rotto entrambe le braccia e cinque costole prima che intervenissimo… Fortunatamente però i polmoni e il cuore non sembrano danneggiati. –

Fu – Bene. Allora se togliamo di mezzo questo impostore in fretta, potrebbe farcela a riprendersi, giusto? –

Tsunami – Sì, dovrebbe… O almeno lo spero per lei. Forza, diamoci da fare. – concluse alzandosi in piedi.

Orochimaru, riemergendo dalla foresta – Sapevo che sareste tornate a rompermi le scatole. Vabbè, vuol dire che oggi avrò il piacere di torturare e uccidere altre due persone…. –

Fu – Tsk. Forse in un’altra vita!! –

Tsunami – Te la farò pagare per quello che hai fatto Yasha, brutto verme! Ma che dico, con la faccia che ti ritrovi verme è un complimento. –

Orochimaru – Di questo ne riparleremo quando vi starò torturando. –

Orochimaru posizionò le mani e ripetè nuovamente la tecnica superiore della moltiplicazione del corpo, circondando le due ragazze con le sue copie.

Orochimaru – Siete in trappola!! –

Come era già accaduto in precedenza, le braccia delle copie si trasformarono in serpenti che guizzarono verso Fu e Tsunami fermamente intenzionati a stritolarle.

Tsunami – Tu ci sottovaluti. –

Con una velocità impressionante, Tsunami mosse le mani e impastò il chakra.

Tsunami – VORTICE ACQUATICO!! –

Immediatamente un vortice d’acqua si innalzò intorno a Tsunami, vorticando velocemente e allargandosi sempre più, fino a travolgere e a ridurre in pezzi i serpenti e le copie.

Tsunami – Avrai colto di sorpresa Yasha con questa tecnica, ma non hai tenuto conto della mia velocità. Comunque… Solo un vigliacco che non ha il coraggio di attaccare i nemici direttamente userebbe una tecnica simile!! –

Orochimaru – Come ti permetti?! Non osare mai più dire una cosa del gen…. –

Come avvertito da un sesto senso, Orochimaru si accasciò a terra, giusto in tempo per evitare la mano armata di kunai che lo stava attaccando da dietro e che gli avrebbe staccato la testa se non se ne fosse accorto in tempo. Spiazzato, Orochimaru, si spostò a destra.

Fu – Maledizione… l’ ho mancato!! Tsunami, dovevi distrarlo di più!! – disse tornando accanto all’amica.

Tsunami – Non lagnarti, io ho fatto il possibile! Che dovevo dirgli?! “Scusa, non spostarti, così Fu ti stacca la testa e festa finita”?! –

Fu – Se non la smetti la stacco a te la testa!! A proposito, dove si è cacciato quel vigliacco? – disse cercando con lo sguardo Orochimaru.

Orochimaru, nascosto dietro un albero – Come ha fatto ad attaccarmi alle spalle senza che io me ne accorgessi…? E poi, il trucco che hanno usato per distrarmi è ancora più da vigliacchi della mia tecnica!!!! –

Fu – Per stanarlo potrei usare la “Distruzione orientale” e radere al suolo un bel po’ di foresta…. –

Tsunami – Sarebbe uno spreco di chakra e basta. Meglio non rischiare. Se è riuscito a ridurre Yasha in quello stato deve essere un avversario molto pericoloso. –

Fu – Però… Posso sempre localizzarlo tramite l’aria! –

Tsunami – E’ una tecnica difficile, ma tentar non nuoce… Provaci. –

Fu, dopo aver messo le mani nelle varie posizioni, cominciò ad allontanare una parte di chakra dal proprio corpo, lasciandola trasportare dall’aria e dalle correnti circostanti. In questo modo, l’aria si era riempita di piccoli fili di chakra, che segnalavano a Fu la presenza di un essere vivente quando lo toccavano. Fu continuò ad espandere i fili di chakra, finchè finalmente non le arrivò un segnale dall’alto, alla sua destra.

Fu, bisbigliando – Tsunami, l’ ho individuato! Ora annullerò la mia presenza come ho fatto prima e lo attaccherò quando meno se lo aspetta. –

Tsunami – Ok. Ti copro con la mia tecnica dell’occultamento. –

Tsunami portò a termine una tecnica che come effetto produsse una densa nebbia attorno a loro, permettendo così a Fu di allontanarsi indisturbata.

Fu si spostava velocemente e silenziosamente, come il più esperto sicario, dirigendosi sicura verso il nascondiglio di Orochimaru. Arrivata a pochi metri era già in grado di distinguere, celata nell’ombra di un albero, la sagoma di Orochimaru. Quando fu certa, dopo averlo osservato, che non si era accorto della sua presenza, si lanciò all’attacco. Come prima impugnava un kunai, ma stavolta per sicurezza vi aveva cosparso del veleno, così le sarebbe bastato sfiorarlo con la lama per essere sicura di ucciderlo.

Era arrivata a dieci centimetri da lui, anche stavolta lo stava attaccando alle spalle. Alzò il braccio e fece balenare il kunai in direzione del collo di Orochimaru, e lo colpì. Fu sorrise fiera, ma il corpo di Orochimaru, invece di perdere sangue, venne avvolto da un nuvola di fumo, e Fu si ritrovò con il kunai conficcato in un pezzo di legno.

Fu – (…. La tecnica della sostituzione…? )– pensò angosciata e stupita.

Dalla sua destra sentì che stava arrivando un attacco, ma ormai era troppo vicino perché lei potesse scappare, così si rannicchiò, sperando di evitare che l’attacco le provocasse danni gravi.

Per un pelo, evitò che l’attacco la colpisse al cuore, ferendosi però al fianco. Destabilizzata dalla sorpresa e dal dolore, tentò invano di scappare, ma una mano l’afferrò per il collo.

Tsunami avvertì come un brivido. Si era resa conto che qualcosa non era andata come previsto, e per giunta aveva sentito che un’entità estranea si era introdotta all’interno della nebbia prodotta dalla sua tecnica dell’occultamento. A causa della sua stessa tecnica non vedeva bene quello che le accadeva intorno, così sciolse la sua stessa tecnica più in fretta che poteva. Dissipata la nebbia però non vide niente attorno a lei.

Orochimaru – Credevi che solo la tua amica sapesse nascondere la sua presenza? –

Tsunami udì la voce alle sue spalle e tentò di allontanarsi il più in fretta possibile, ma un kunai gli si conficcò lo stesso nella schiena. Grazie alla sua velocità e ai suoi riflessi evitò il colpo mortale, ma era lo stesso una ferita piuttosto grave.

Dopo aver messo una decina di metri fra se ed Orochimaru cadde in ginocchio.

Tsunami – Che ne è di Fu…? –

Orochimaru, ridendo divertito – Oh, parli di quell’altra ragazzina? Guarda, è proprio laggiù. – disse indicando un punto alla sinistra di Tsunami.

Tsunami si girò e vide Fu che si stava rialzando, anche lei ferita, però allo stomaco.

Fu – A quanto pare sei un osso più duro del previsto… Ma non pensare di averla vinta! Ti batterò, quant’è vero che sono una ninja! – disse rilanciandosi all’attacco. – Tecnica del controllo del vento!! –

La velocità di Fu aumentò notevolmente, e Orochimaru riuscì a malapena a parare l’attacco di Fu.

Fu, continuando ad attaccare a ripetizione Orochimaru – Allora?! Come ti sembra ora la mia velocità? –

Orochimaru, parando tutti gli attacchi di Fu – Non avevo mai visto una tecnica simile. Sfruttare le correnti d’aria per velocizzare i movimenti…. Geniale. Ma non basta per battere un ninja supremo, ragazzina!! –

Orochimaru contrattaccò, e stranamente Fu, invece di scappare, rimase lì in posizione di difesa.

Orochimaru – (Perché non si sposta…?) –

Tsunami – Ora!! Tecnica del muro d’acqua!! –

Fu si abbassò improvvisamente, e Orochimaru venne travolto per la seconda volta dal muro d’acqua di Tsunami.

Tsunami – Attacchiamolo ora che ha abbassato la guardia!! –

Fu – Non c’era bisogno di dirlo. –

Le due ragazze si fiondarono su Orochimaru, che stava ancora sospeso in aria, non aveva ancora toccato terra, ma il ninja non si fece cogliere di sorpresa, e mandò contro le ragazze un muro d’aria che le sbalzò all’indietro. Fu, che era più vicina a lui, cadde parecchi metri più in là, mentre Tsunami accusò meno il colpo, anche se durante il tempo che rimase stordita Orochimaru ne approfittò per avvicinarsi. La afferrò per il collo e la sollevò.

Orochimaru – Ora sono stufo… Muori! –

Tsunami – Sei caduto dritto nella mia trappola… Manipolazione acquatica, tecnica del congelamento! –

L’acqua che si era sparsa sul terreno in seguito alla tecnica del muro d’acqua di Tsunami si raccolse e si solidificò sul corpo di Orochimaru, trasformandosi in ghiaccio resistentissimo e bloccando i movimenti del ninja.

Tsunami – Fu, ora è il tuo momento! –

Fu si rialzò a fatica, molto indebolita dal precedente attacco di Orochimaru, ma ebbe abbastanza forza da estrarre la katana che portava a tracolla. Dopo pochi secondi per raccogliere le forze, indirizzò il chakra rimanente lungo la lama della spada.

Fu – Questa è la tua fine, maledetto. Tecnica della lama demoniaca! –

Adesso la lama era completamente ricoperta di chakra, che ne aveva aumentato la potenza  e la capacità di tagliare. Fu scattò verso Orochimaru, che immobilizzato aveva poche chanche di sfuggire a quella tecnica.

Orochimaru – Devo trovare il modo di uscire da qui…. –

Ormai la spada di Fu era a pochi centimetri da Orochimaru, e le due ragazze pensavano di avercela fatta quando Orochimaru, emanando una forte quantità di chakra, riuscì a spezzare il ghiaccio e a scansarsi.

La lama di Fu lo colpì al fianco, ma purtroppo non danneggiò niente di vitale.

Però ormai sia Fu che Tsunami erano esauste, dato che avevano consumato molto chakra per le loro tecniche, e Orochimaru ne approfittò per attaccarle. Tsunami era già carponi a terra, esausta, e Orochimaru la colpì allo stomaco con un calcio che le fece perdere conoscenza.

Invece Fu, che aveva ancora un po’ di forza e non aveva intenzione di arrendersi, continuò ad attaccare, e allora Orochimaru estrasse un kunai e glielo piantò nel petto.

Orochimaru – Finalmente ti sei decisa a morire…. – disse estraendo il kunai e lasciando cadere il corpo inerte di Fu.

Orochimaru si guardò intorno – Ora mi restano solo quelle due… Fortunatamente sono prive di conoscenza e non mi causeranno troppi problemi. Non pensavo che queste ragazzine mi avrebbero messo così in difficoltà. –

Con il kunai ancora sporco del sangue di Fu si diresse verso la più vicina, Tsunami, e le puntò l’arma alla gola.

Orochimaru – Addio anche a te. Non preoccuparti. L’altra, Yasha, verrà da voi due tra poco. –

Stava per conficcare il kunai nel collo di Tsunami quando Yasha rinvenne. La scena che le si parò dinnanzi agli occhi la scosse profondamente. Vide Fu per terra, immobile, coi vestiti sporchi di sangue e con due profonde ferite sul petto e sullo stomaco. Più in là c’era quel maledetto di Orochimaru che stava per uccidere anche Tsunami, senza il minimo rimorso, anzi, con il sorriso sulle labbra….

Qualcosa dentro di lei si agitò. Si sentiva montare la rabbia addosso, una furia cieca.

Una furia che si sarebbe placata solo col sangue dell’uomo che le stava di fronte.

Non sentiva più il dolore, né le ossa rotte, solo il bisogno di vendetta.

La vista le si colorò di rosso, poi calò il buio.

 

Nel frattempo, a qualche chilometro di distanza…..

Sasuke – Accidenti! Che chakra spaventoso….! –

Naruto – Eh? E’ pronto il pesce…? –

Sasuke – Sì!! Mangialo e speriamo che ti vada di traverso!! –

Sakura – Hai ragione! E’ potentissimo…. Che facciamo? Scappiamo? –

Sasuke – ….. No. Anzi, andremo lì. –

Sakura – ??? Perché??? –

Naruto – Sì!! Andiamo da quello con questo chakra enorme e sconfiggiamolo!! –

Sasuke e Sakura – “Sconfiggetelo”, vorrai dire…. –

Sasuke – Non importa se voi siete d’accordo o no… Il possessore di questo chakra si trova all’interno del bosco. Quindi partecipa all’esame di selezione dei chunin. Mi sembra più che sensato andare a vedere di chi si tratta, perché potremmo doverci scontrare con lui in futuro. –

Naruto – Mhh… A questo pesce manca un po’ di sale…. –

Sakura – IDIOTA!! Ma pensi solo a mangiare?! –

Naruto –Ehi Sasuke, che vuoi fare lo sciopero della fame e della sete come Pannella? –

Sasuke – Non commentiamo…. Io vado allora, chi mi ama mi segua! –

Sakura – ©Arrivo!! ©

Naruto – Io resto qui allora!! –

Sasuke, depresso – …. Almeno mi sono liberato di Naruto…. –

Così, Sasuke e Sakura (Naruto rimase a ingozzarsi di pesce come un maiale) andarono incontro al misterioso individuo con il chakra potentissimo….

 

Tornando alle vicende di Fu, Yasha e Tsunami….

Orochimaru, che stava per trafiggere Tsunami, si fermò – Che… CHE CAVOLO STA SUCCEDENDO?! –

Il chakra attorno al corpo di Yasha si stava accumulando e intensificando, ma non era il chakra che Orochimaru aveva percepito prima, era completamente diverso… Somigliava in modo sconcertante al chakra dei demoni.

Orochimaru lasciò perdere Tsunami e si allontanò da Yasha, che era nascosta dall’ombra di un albero.

Orochimaru – Questo chakra è molto potente… e minaccioso anche… Avverto distintamente un intento omicida nei miei confronti. –

Improvvisamente, il corpo di Yasha cominciò a muoversi. Orochimaru si immobilizzò e restò a guardare cosa aveva in mente di fare Yasha. La stava osservando ormai da un po’ ma non riusciva a capire cosa muoveva… Nonostante l’ombra dell’albero riusciva a vederle le braccia e le gambe, ma non erano quelle a muoversi.

Orochimaru guardò meglio – Mmmhh… Accidenti! Ma quella è….?! –

Orochimaru rimase di sasso nel vedere una lunga coda bianca tigrata agitarsi dal corpo di Yasha.

Yasha adesso cominciò a muovere anche le altre parti del corpo, sollevandosi da terra. Man mano che Yasha usciva dall’ombra, Orochimaru restava sempre più sconcertato. Infatti, la ragazza che le si parava davanti in quel momento non era più la Yasha di prima. I suoi occhi avevano perso il colore castano di sempre, diventando di un colore dorato intenso, come gli occhi di una tigre. Allo stesso modo le orecchie avevano preso la forma di quelle di una tigre e anche le unghie si erano sempre più allungate e affilate come artigli.

Orochimaru, dopo il primo momento di smarrimento, tornò a sorridere nel suo solito modo beffardo – Ah, ora capisco… Tu sei uno di quei rari ibridi che si generano dall’unione di un essere umano con un essere demoniaco…. –

Yasha, ormai in piedi, lo fissava intensamente – Grrr…. –

Orochimaru – Sappi comunque che, demone o essere umano, non mi puoi sconfiggere! –

Yasha – Grrrrrrr…. –

Orochimaru – Ti fa male lo stomaco? –

Yasha si fiondò su Orochimaru ad una velocità incredibile, di molto superiore a quella di Tsunami.

Orochimaru fece appena in tempo a parare l’attacco, ma comunque gli artigli affilatissimi di Yasha ferirono il braccio di Orochimaru.

Orochimaru –Acc…! – e con un salto molto veloce sparì dalla vista di Yasha, andando proprio dietro di lei.

Orochimaru – Uhm… Interessante… Penso che giocare con te sarà molto divertente, vero, gattina? –

Yasha udita la voce dietro di sé attaccò nuovamente Orochimaru, ma con più ferocia di prima. Lo scontro tra i due continuò, alternando gli attacchi di Yasha e le parate di Orochimaru, senza che lui attaccasse mai una volta.

Orochimaru – La tua potenza e velocità sono veramente fuori dal comune, peccato che tu non riesca a controllarle… La tua parte demoniaca ha preso il sopravvento, ora attacchi come una tigre senza alcun ragionamento, è facile parare i tuoi attacchi. –

Yasha – Grrrrrrr –

Orochimaru – E parli come una stupida ed insulsa tigre –

Yasha attaccò con tutta la sua potenza e cercando di graffiare il collo del suo avversario. Orochimaru capì subito dove mirava e fermò abilmente la sua zampata ma non si era accorto che Yasha lo aveva immobilizzato per la vita con la sua coda e lo stava stritolando.

Orochimaru, stupito – Mi hai distratto con la zampa per potermi immobilizzare. Davvero furba ma come può un essere stupido come te escogitare un piano d’attacco intelligente? Sei solo una bestia. –

Yasha – Grrrrrrr. –

Orochimaru – Forse la tua natura demoniaca è influenzata anche dalla tua natura umana. Ti sto sottovalutando. – e dalla bocca iniziò a uscire un po’ di sangue. La morsa lo avrebbe soffocato a momenti se non si fosse liberato al più presto, ma non sapeva cosa fare dato che non poteva utilizzare né le braccia né le gambe.

Orochimaru pensò fra sé –( Non ho altra scelta. Dovrò utilizzare la mia ultima tecnica speciale anche se sarò costretto ad utilizzare molto Chakra e me ne rimarrà poco solo per scappare e per mettere il segno a Sasuke.) –

Improvvisamente una luce abbagliante ricoprì tutto il corpo di Orochimaru. Yasha sentì un forte dolore alla coda e fu costretta a lasciare la presa. Quando ritirò la coda si accorse che era tutta bruciata e da vari punti usciva anche del sangue. Yasha avvertì che l’aura di Orochimaru era notevolmente aumentata, quasi più forte di quella di un demone. La luce pian piano si affievolì e Yasha poté constatare di persona che la persona che aveva davanti non era un semplice ninja.

Orochimaru – Sorpresa? …… Molto probabilmente ti chiederai cosa sarà successo, ma sappi che non te lo dirò perché è una mia tecnica segreta che sono riuscito a usare dopo molti anni di allenamento, ma ha un piccolo difetto…… dura poco e consuma molto chakra. Sei pronta a morire??? –

Orochimaru si fiondò addosso a Yasha che riuscì ad evitare il colpo ma non si era accorta che qualcosa l’aveva trafitta da dietro. Guardò in basso e notò che una lunga freccia le aveva trafitto la gamba e due shuriken le si erano conficcati nelle spalle. Cadde a  terra inerme e Orochimaru le toccò il collo con due dita, esercitando una forte pressione e sprigionando del chakra sottoforma di lampo colpendo così la sventurata Yasha. Pian piano il demone all’interno del suo corpo si ritrasse.

Orochimaru – Almeno che tu non sia una persona eccezionale non riuscirai a superare la notte. –

Dimenticandosi delle altre due ragazze si voltò per andarsene, ma davanti a lui c’era il suo prediletto: Sasuke.

Sasuke – Cosa hai fatto a quelle tre? E soprattutto chi sei? –

Orochimaru, molto contento – Sono Orochimaru. Piacere di conoscerti, mio caro Sasuke. E’ da molto che aspettavo questo momento. Mi hai risparmiato la fatica di venire a cercarti.–

Sasuke, impaurito – C…come fai a conoscermi? –

Orochimaru – Questo non ti deve importare, perchè adesso sei mio. –

Sasuke – PAZZO MA COSA STAI BLATERANDO??? E PERCHE’ HAI UCCISO QUELLE TR……. – non riuscì a finire la frase perchè il collo di Orochimaru si allungò notevolmente, arrivando a mordergli il collo. Il ragazzo sentì il proprio corpo agitarsi sotto l’influsso di una forza sconosciuta, poi il dolore atroce lo fece cadere nell’incoscienza.

Orochimaru – Adesso ho veramente finito. A presto mio caro Sasuke. –

Si allontanò di pochi passi non accorgendosi di chi aveva assistito a tutta la scena: Sakura. Era rimasta nascosta dietro un albero. Voleva intervenire per aiutare Sasuke, ma la paura glielo aveva impedito.

Sakura, avvicinandosi lentamente al corpo di Sasuke – Adesso cosa faccio? – Poi, non sapendo cosa fare– NARUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO –

L’urlo dirompente di Sakura fece sussultare Orochimaru, che si fermò e si voltò verso di lei.

Naruto dall’altra parte della foresta, finito tutto il pesce – Deve essere successo qualcosa di grave. SAKURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA –

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Capitolo 5
*** Canta che ti passa (l'udito...) ***


naruto cap 5

*Capitolo 5*

 

Nel frattempo vicino al fiume….

Ino, ascoltando le voci soavi di Naruto e Sakura che riecheggiavano per la foresta – Ma senti quei due!!! Povero Sasuke che deve sopportare i loro richiami d’amore tutto il tempo. –

Sakura – SASUKE E’ FERITOOOOOO!!!! STA MORENDOOOOO!!!! –

Naruto, arrivato da Sakura – Maledizione dovevo essere io ad ucciderlo!!!! –

Ino – SASUKEEEEEEEEEEEEE!!!!!

Choji e Shikamaru  – Richiami d’amore, eh???? –

Ino – Forza ciccione, forza pigrone, andiamo a salvare Sasuke. –

Shikamaru – Non ho voglia, e poi, perché dovrei salvare uno sbruffone come quello? –

Ino, con il volto contorto in una smorfia demoniaca – Come hai osato chiamarlo??? Ripetilo se hai il coraggio!!!!

Shikamaru – Ai suoi ordini, andiamo!!! –

E si incamminarono…….

 

Nel frattempo…..

Lee – Maledizione qualcuno ha ferito Sasuke e forse la dolce madamigella Sakura sarà in pericolo! SAKURAAAAAAAAAAAAAAAAAAA STO ARRIVANDOOOOO –

Neji – Scordatelo –

Ten Ten – Noi non ci andremo –

Lee – Non siete per niente altruisti!! Avete mai sentito la forza dell’amore bruciare in voi?! –

Ten Ten e Neji – ……….. –

Ten Ten – E’ pazzo.... Catturiamolo e portiamolo al manicomio. –

Neji – Figurati se mi fa voglia di sprecare energie per quel deficiente. –

Lee – Insensibili!! – e si avviò nella boscaglia, poi quando fu sparito al suo interno gridò – Tanto fra poco, rosi dal senso di colpa, verrete umilmente a chiedermi perdono!! –

Neji – Sicuramente. –

Ten Ten – Io vado a letto, se muore non stare ad avvertirmi. –

 

Nel frattempo, Sakura era stata raggiunta da Naruto e stavano fronteggiando Orochimaru….

Sakura rivolta ad Orochimaru – Brutto biscione deforme, cosa hai fatto a Sasuke? –

Orochimaru – (Biscione deforme?! Accidenti, non ho il tempo di ammazzarla!!) Gli ho messo il mio segno. Se è abbastanza forte sopravvivrà e otterrà la forza necessaria alla sua vendetta, altrimenti… morirà! –

Sakura – Cosa?! –

Naruto – Noo!! Volevo dargli io il colpo di grazia!! –

Orochimaru – Maledizione si stanno avvicinando gli istruttori… Meglio tagliare la corda. – e scomparve nell’ombra.

Sakura – Quel maledetto! Guarda come ha ridotto Sasuke! E ora come facciamo?! –

Naruto – Come sempre. Anzi, ora c’è una razione di pesce più grande. –

Sakura – No!! Deficiente, intendevo che lo stesso chakra che ha attirato lui, probabilmente attirerà molti altri ninja! Non siamo in grado di affrontarli!! –

Naruto – Embè? Di che ti preoccupi? C’è il grande Naruto con te, penserò io a difenderti!! –

Sakura – ………. – e corse a tentare di svegliare Tsunami, Fu e Yasha.

Sakura – Meglio affidarmi a loro. Anche se sono antipatiche, ispirano più fiducia. –

Fu e Yasha, ferite gravemente (ovvero più in là che in qua) non si svegliarono, però Tsunami, quella che era ferita meno gravemente di tutte, riprese i sensi.

Tsunami – Uuuhh… Sakura! Cosa ci fai qui?! –

Sakura – Sasuke è stato attirato da un chakra molto potente sprigionato qui da qualcuno. Però una volta arrivato, quel tizio con la faccia da serpente gli ha fatto qualcosa…. e…. –

Tsunami si girò verso Sasuke e vide che era svenuto anche lui, poi, a proposito di persone svenute, si ricordò di Yasha e di Fu.

Tsunami – Accidenti!! Ehi voi due, come state?! –

Ma non gli arrivò risposta. Fu era talmente immobile da sembrare morta, Yasha invece si contorceva nel sonno in preda ad un dolore atroce. Tsunami si diresse verso Fu, la quale sembrava la più grave di tutte, dato che aveva una profonda ferita sul petto e respirava a malapena.

Tsunami la esaminò per un secondo – Accidenti… Ha perso molto sangue! Non so se riuscirò a curarla, ma devo almeno fermare l’emorragia! –

Tsunami fece appello alle scarse tecniche curative che conosceva e, dopo aver raccolto il chakra sul palmo delle mani, cercò di curare la ferita di Fu. Nonostante il poco chakra rimasto in seguito alla battaglia con Orochimaru riuscì perlomeno a fermare l’emorragia. Fatto questo, si girò in direzione di Yasha.

Tsunami – Scusami Fu, vorrei curarti meglio, ma ora che sei fuori pericolo è meglio pensare a Yasha. –

Sakura e Naruto nel frattempo guardavano da lontano, aspettando che Tsunami si accorgesse di loro.

Sakura – Ehm… Tsunami…. Quand’è che ti prenderai cura di Sasuke? –

Tsunami si girò verso Sakura con un largo sorriso – Quando ho fatto, non rompere!! –

Però, quando Tsunami si girò e guardò meglio Yasha ebbe una brutta sorpresa.

Sakura, accortasi dell’espressione stupita di Tsunami – Che succede? Devo venire a darti una mano? –

Tsunami – NOO!! Nel senso, resta pure lontana, non c’è bisogno che vieni qui a vedere…. (Maledizione! Yasha ha addosso i segni dei demoni! Allora, deve essere una di quelle rare creature che nascono dall’unione di un uomo e di un demone… Accidenti, se lo scoprono gli esaminatori la ammazzeranno!! Le creature che hanno sangue demoniaco non sono ben accette…  E ora che faccio?! Sento che si stanno avvicinando… ) –

Tsunami restò qualche secondo a riflettere, poi le venne l’idea.

Tsunami – ( Ma certo! Potrei sigillare il demone che è in lei! Non sarà una cosa definitiva, anche perché ho troppo poco chakra per fare questa tecnica come si deve, ma almeno gli esaminatori non si accorgeranno del suo chakra demoniaco quando arriveranno. ) –

Tsunami posizionò le mani e cominciò la sua tecnica del sigillo. Sakura la osservò per identificare la tecnica che stava facendo, ma un po’ a causa della lontananza e un po’ a causa dell’eccessiva velocità di Tsunami, non ci capì nulla.

Tsunami – ( Sigillo!! ) –

Dalle sue mani si sprigionò una luce abbagliante, e una volta che le ebbe appoggiate sul petto di Yasha la luce venne risucchiata all’interno del suo corpo. Un lieve bagliore percorse tutto il corpo di Yasha, andando a formare degli strani simboli luminescenti, che dopo aver brillato per qualche secondo si ritrassero velocemente verso il punto in cui Tsunami aveva appoggiato le mani inizialmente, riunendosi tutti in un simbolo più grande proprio sullo sterno di Yasha. Dopo un lampo finale la luce si dissolse, lasciando solo il simbolo azzurro.

Tsunami crollò a terra – Anf…. Anf…. Anf…. E’ una tecnica inventata di sana pianta da me, ma l’importante è che abbia funzionato…. Non potevo sigillarla come si usa solitamente, perché ci avrei messo troppo tempo e poi l’avrebbero capito subito a che serviva quel sigillo…. –

Stavolta Sakura, nonostante gli avvertimenti di Tsunami, corse verso di lei preoccupata. Una volta arrivata guardò Yasha e vide che non si agitava più come prima, e che dormiva tranquillamente ora.

Tsunami – Anf… Anf… Allora dimmi…. Che ha fatto a Sasuke? –

Sakura continuò a osservare Yasha incuriosita dallo strano simbolo azzurro, poi lasciò perdere e si rivolse a Tsunami – Non lo so di preciso… Lo ha morso sul collo, ha detto che gli ha messo il suo segno, e che tramite esso, se Sasuke sopravvive, può ottenere un grande potere…. Ma Sasuke sta molto male da quando gli ha messo il segno, dubito che sopravvivrà!! –

Tsunami – Uhm… Il segno di Orochimaru…. Non ne ho mai sentito parlare nonostante tutti i miei viaggi, ma comunque penso che non si possa fare nulla. Io soprattutto, dato che ho esaurito quasi completamente il chakra. –

Sakura – Allora… Sasuke morirà?! –

Tsunami – E che ne so?! Dipende tutto da lui! –

Detto questo si allontanò per andare a controllare le condizioni di Fu, dato che ora era lei quella messa peggio.

In quel preciso momento arrivò l’esaminatrice.

Esaminatrice – Che è successo qui?! Ho sentito un chakra demoniaco!! –

Tsunami cercò di mantenere la calma – Si deve essere sbagliata. E’ vero, c’è stata una battaglia e sia noi che il gruppo avversario abbiamo usato molto chakra, ma non penso che qualcuno sia stato un demone. –

L’esaminatrice la guardò sospettosa – E’ quello il gruppo a cui ti riferivi? – disse accennando al gruppo di Sasuke.

Tsunami – No, non sono loro. Quei tre ragazzi sono stati attirati dal chakra sprigionato durante lo scontro. –

Esaminatrice – Allora non ti dispiacerà se faccio un breve controllo alla tua squadra, giusto? – disse avvicinandosi a Fu e Yasha, che erano ancora a terra svenute.

Tsunami – (Speriamo che il mio sigillo fai-da-te funzioni, altrimenti Yasha è fritta! ) –

L’esaminatrice si avvicinò a Fu, dopo averla osservata da capo a piedi e non aver percepito nulla di demoniaco passò a Yasha. Tsunami trattenne il fiato mentre l’esaminatrice visitava la sua amica. Fortunatamente non percepì nulla di demoniaco, restò solo un po’ perplessa a causa dello strano simbolo che Yasha aveva sul petto.

Tsunami – Ehm, quello è un tatuaggio… Un po’ strano ma i gusti sono gusti…. – si giustificò lei.

Ancora un po’ perplessa, l’esaminatrice si voltò e si diresse verso il bosco.

Esaminatrice – Controllerò la zona qua attorno, forse è stato qualcun altro e voi non ve ne siete accorte perché eravate impegnate nel combattimento… Vi auguro una veloce guarigione. – detto questo se ne andò.

Tsunami – Fiuuu… Ce la siamo cavata… Ora non mi resta che riposare. Qualsiasi cosa Orochimaru abbia fatto a Yasha sigillandole il demone è guarita, mentre a Fu deve solo rimarginarsi la ferita sul petto… Domani, quando io e Yasha ci saremo riprese la cureremo come si deve…. – dopo queste parole crollò a terra addormentata.

Sakura – Ah… E SASUKE?! –

Ma ormai Tsunami dormiva profondamente.

Sakura – Ma tu guarda che gente!! Ora mi tocca badare anche a loro!! –

In quel momento arrivò il gruppo di Ino e anche Lee.

Lee – Sakura!! Tutto bene?! –

Sakura – …. Sì…. (Se non ti vedevo era meglio.) –

Ino – Aaahhh!! Allora è vero che Sasuke sta male!!!! –

Shikamaru e Choji – Ehi Naruto, ci facciamo una partita a carte? –

Naruto – Perché no? –

Sakura e Ino – Ehi!!! Venite a darci una mano a curare Sasuke!! –

Shikamaru – ……….. Dobbiamo proprio?! –

Dopo una lieve scaramuccia fra i gruppi giunsero alla conclusione che Sakura  si sarebbe occupata di Sasuke mentre Ino e gli altri si sarebbero divisi per andare a cercare aiuto.

 

Il tempo trascorse fluido come l’acqua di un torrente e ben presto si affievolì anche la poca luce che filtrava fra le chiome degli alberi.

Shikamaru, con aria irritata – Ma quando si svegliano queste?! –

Sakura – Devono aver combattuto una dura battaglia per ridursi in questo stato pietoso… Se non le sentissi respirare crederei che sono morte. –

Ino – Anche se lo fossero, non saprei se è un male o un bene… -

Sakura si voltò verso l’amica – Dai, non sono poi così malvagie… -

Ino alzò un sopracciglio scettica – Ah no? Vabbè lasciamo perdere… Piuttosto, Sasuke è ancora in condizioni pietose… che dobbiamo fare? –

Sakura avvertì una lieve stretta al cuore pensando al suo compagno di squadra – Ci fosse almeno un ninja medico fra noi…. –

Naruto - Io invece scommetto tutta la mia paghetta che schiatta entro domani!! –

La voce acuta del ragazzo fece sussultare le due ragazze.

Shikamaru intervenne con voce controllata - No, no secondo me regge almeno per altri due giorni. -

Lee - Naa, Sasuke non sa cosa sia la forza della giovinezza, non ha mai sentito la dolce brezza dell’amore accarezzargli – una gomitata da parte di Choji gli fece intendere di darsi una mossa – Vabbè, scommetto che il suo intrepido cuore cesserà la sua coraggiosa corsa stanotte. –

Una forte aura maligna calò sul gruppetto di ragazzi.

Sakura, con il volto cupo – Voi….. –

Ino, impugnando un kunai con aria palesemente minacciosa – Come vi permettete di fare scommesse sulla vita di Sasuke?! –

Shikamaru, terrorizzato – N-Noi, veramente….. –

Sakura, sfogando la sua ira – INVECE DI FARE CRETINATE, ALZATE LE CHIAPPE E VENITE AD AIUTARCI A CURARE SASUKE!!!!! –

Senza nemmeno rispondere i ragazzi si volatilizzarono per eseguire l’ordine.

 

Shikamaru – Ma tu guarda che mi tocca fare!! –

Naruto – Zitto e lavora!! Vuoi farti ammazzare dai due mastini?! –

Shikamaru – Ma ne va del mio onore!! Ti sembra il caso che io debba stare qui a tergere la fronte di Sasuke con un panno bagnato per fargli calare la febbre?! –

Naruto – E io che dovrei dire?! Mi hanno mandato a raccogliere le erbe medicinali come un aspirante cappuccetto rosso!! –

Shikamaru, sull’orlo delle lacrime – Almeno ci avessero fatto accudire le tre ninja… -

Naruto – Chi, le tre boriose? Molto meglio accudire un nostro compagno che tre perfette sconosciute!! –

Shikamaru, guardando l’amico fra il sorpreso e lo spaventato – Ma sei sicuro di essere normale? Cioè, di una “sponda”, normale… -

Naruto, iniziando a urlare il suo disappunto – MA CHE DISCORSI FAI?!?! –

Il loro breve battibecco venne interrotto dall’entrata di Lee nel loro nuovo rifugio. Infatti, dietro indicazione delle due SS (alias Ino e Sakura) i maschietti si erano caricati in spalla i feriti e li avevano nascosti al sicuro all’interno della cavità di un enorme tronco. Adesso se ne stavano lì rintanati curandoli e nel frattempo tentando di elaborare una strategia per sopravvivere.

Lee – Ino e Sakura vi vogliono fuori. Dicono che è urgente. –

Sollevati all’idea di non dover più fare da infermierine a Sasuke, Shikamaru e Naruto schizzarono fuori dal rifugio.

Sakura e Ino erano in piedi nel mezzo di uno spiazzo erboso davanti al tronco, a parlare con Choji e Lee.

Naruto – Che succede? –

Sakura – Stanno arrivando dei nemici. Avevo piazzato una trappola con il chakra nel luogo dove ci trovavamo prima, in modo da essere avvertita quando passava qualcuno diretto qui. –

Naruto, sobbalzando – C-Cosa?!-

Shikamaru – Accidenti, non ci voleva proprio in un momento come questo… Abbiamo anche quelle palle al piede da difendere… -

Sakura, con voce minacciosa – Ehi…. Sasuke non è una palla al piede!! –

Shikamaru – Nemmeno le ninja della nebbia sono deboli, ma svenute non servono a molto… -

Ino – Speriamo almeno che siano deboli questi tipi… -

Si udì una voce beffarda proveniente dal bosco alle loro spalle – Mi spiace per voi, ma penso proprio che non sia così. -

Tutti i ninja presenti si voltarono verso la voce, e videro il ninja del suono Kinuta, ricoperto dalle solite bende, uscire dall’ombra di un cespuglio. Poco dopo apparvero al suo fianco anche Abumi e Tsuchi.

Abumi – Ma tu guarda che bel gruppetto di poppanti… Non sarà nemmeno divertente. –

Naruto alla parola “poppante” si irrigidì, fece per ribattere ma Sakura lo bloccò con una gomitata.

Sakura - Immagino che vi interessi il nostro rotolo… -

Kinuta, inclinando lievemente la testa di lato – Non esattamente… -

Il ninja del suono si guardò attorno, come se mancasse qualcuno all’appello. Poi il suo sguardo si posò sulla cavità dell’albero, da cui si intravedevano le figure svenute di Sasuke e delle tre ragazze delle nebbie.

Il volto si accese di un ghigno – Eccolo. –

Abumi – Che facciamo? Lo uccidiamo subito? –

Kinuta – Sì, però prima vi concedo di divertirvi un po’ con questi sei inetti, se volete… -

Tsuchi – Ma tu guarda…. Anche le ninja delle nebbie sono ridotte male. Ben gli sta a quelle tre boriose, andavano a destra e a manca con quell’aria di superiorità e alla fine hanno trovato qualcuno che gliele ha suonate… -

Fatal error.

Un chakra malvagio, molto simile a quello demoniaco, si diffuse nell’ambiente.

- Chi hai chiamato boriosa?! –

Fu se ne stava in piedi davanti alla cavità dell’albero, gli occhi lampeggianti dalla furia stretti fra le palpebre a significare un palese intento omicida. Già che era alquanto incacchiata con quella biscia di Orochimaru perché l’aveva sconfitta, cosa che per lei era inconcepibile, poi le vanno a dare della boriosa quando è ferita e facilmente irritabile…

Fu, puntando il dito contro Tsuchi – Tu, brutta racchia. Morirai oggi. Qui. Subito. –

Dire che Tsuchi ci rimase male è un eufemismo…

Fu, iniziando a tirare calci alle compagne – Svegliatevi, esseri inutili!! Dobbiamo difendere il nostro onore!! –

Colpite una allo stomaco e l’altra ad un rene, Yasha e Tsunami aprirono lentamente gli occhi, guardandosi intorno con le palpebre ancora impastate dal sonno e dalla stanchezza.

Yasha – Ma che…. Orochimaru…. –

Fu – Sveglia!! Preparatevi a combattere dobbiamo difendere il nostro onore!! –

Tsunami, illuminandosi – Ah, ho capito… Ti hanno chiamato di nuovo boriosa… dobbiamo difendere il “nostro” onore, eh… -

Yasha, guardandosi intorno senza capire – Ma… e Orochimaru…? Mi ha fatto qualcosa, poi… -

Tsunami la guardò – Non preoccuparti, se n’è andato perché stava arrivando l’esaminatrice… Poi ti spiego… -

Lo sguardo di Yasha cadde sul proprio petto, notando lo strano tatuaggio azzurro.

Yasha – Ma?!?! –

Tsunami, con aria stanca – Poi ti spiego anche quello… Non è nulla di pericoloso… - notando lo sguardo poco convinto di Yasha aggiunse – Dai, dopotutto è trendy… -

Yasha – Non è una delle tue invenzioni…. Vero?! –

Tsunami, pensando a qualche balla ma non trovandone nessuna abbordabile – Bhe, in effetti… si potrebbe definire così…. Ma era strettamente necessario, non avrei mai messo in pericolo la tua preziosissima vita altrimenti… -

Yasha stava per afferrare Tsunami per il collo e farle il terzo grado quando venne interrotta da Fu.

Fu – Che state aspettando?! Ricomponetevi, uno scontro ci attende!! –

Tsunami- Questa si è già scordata Orochimaru… Non mi ha nemmeno chiesto che fine ha fatto… -

Yasha, sussurrando all’orecchio di Tsunami – Secondo me ha rimosso il ricordo… Sai, Orochimaru = sconfitta… -

Detto questo, anche le altre due ninja delle nebbie si alzarono in piedi, accostandosi alla compagna.

Tsunami – Forza, allora. Facciamo vedere loro che succede a mettersi contro le mitiche ninja delle nebbie. –

Abumi – Tsk… Malridotte come siete, non avete nessuna speranza contro il trio del suono! –

Fu – Questo lo dite voi dannati boriosi… -

Tutti i presenti si voltarono verso di lei, in silenzio.

Fu – Che avete da guardare?! E non vi azzardate nemmeno a pensare la frase “chi lo dice sa di esserlo” perché ve la faccio ingoiare!! –

Sakura – Ingoiare una frase? –

Ino – Ssh, lascia perdere… E’ fuori di sé dalla rabbia, penso non sappia nemmeno dove si trova… -

Yasha – Tsunami, ma esattamente in cosa consistono le tecniche di un ninja del suono? –

Tsunami, ironica – Che vuoi che ne sappia io… magari cantano. –

Yasha – Davvero? Allora potrei fargli sentire una mia canzone!!! –

Tsunami, rendendosi conto solo in quel momento del casino che aveva combinato – No no no!!! Non ce n’è bisogno Yasha, anzi, riflettendoci bene sicuramente NON usano il canto come arma!! –

Yasha – Bhe, ormai mi è presa voglia di cantare! Ascoltate tutti la mia soave voce da soprano! –

Tsunami – N-…. –

Ma era troppo tardi. Tsunami fece appena in tempo a tapparsi le orecchie prima che la voce terribilmente stonata e simile ad un ultrasuono le spaccasse i timpani. Le note “dolci e soavi” di Yasha ebbero lo stesso effetto anche sugli altri, che si accasciarono al suono con i palmi delle mani premuti sulle orecchie e urlando frasi come “ Oddiosantissimo fatela tacere”. In effetti, forse le unghie di un gatto che graffiano su una lavagna sarebbero state più orecchiabili.

Il cervello di Fu venne rintontito per un attimo dagli ultrasuoni, e grazie a ciò riuscì a riprendere il controllo riacquistando così la solita calma. Poi con fare noncurante prese dalla tasca dei tappi per le orecchie di cera e se li infilò nelle orecchie. Infastidita da Tsunami che le si era aggrappata alla gamba in cerca di salvezza, prese un altro paio di tappi e glieli passò.

Fu – Tsk. Dovevi pensarci prima di combinare questo casino. –

Tsunami, sull’orlo delle lacrime – Hai ragione, scusami, scusatemi tutti, anche tu, mondo… -

Ma coloro che reagirono peggio al canto da sirena di Yasha, furono proprio i ninja del suono. Le loro orecchie oltretutto erano più fine, tese appunto a captare anche i più piccoli suoni, quindi subirono l’impatto devastante in maniera centuplicata.

I poveri ragazzi, che in fondo avevano come unica colpa quella di essersi addestrati come ninja del suono, crollarono a terra.

Kinuta – Aargh!! Basta basta!! Fatelo smettere!!

Fu, che nel frattempo stava distribuendo i tappi anche agli altri ragazzi – Tsk. Smidollati. –

Tsunami, facendo dei gesti per farsi intendere – Ma loro non hanno i tappi come noi. Inoltre sono più sensibili. –

Kinuta – Cosa volete per far cessare questa tortura?! –

Tsunami si illuminò di un sorriso maligno – Ma, penso che il vostro rotolo sarà più che sufficiente… -

Kinuta – E va bene, va bene!! Tsuchi!! –

La ragazza non se lo fece ripetere due volte, estrasse immediatamente il rotolo e lo lanciò alle ragazze della nebbia.

Tsunami, raccogliendo il rotolo – Benissimo. Ma tu guarda che fortuna: è proprio quello che ci serviva. –

Fu, contrariata – Tsk. –

Tsunami – Sì lo so, ti scoccia perché adesso che ce lo hanno ceduto non c’è più bisogno di uccidere per averlo, però devi fartene una ragione, non tutto va come si vuole… -

Kinuta, interrompendo Tsunami – Ehi!!! Che aspetti falla smettere!! –

Tsunami alzò le spalle con aria innocente – Mi dispiace, non dipende da me. Yasha canta per conto suo, non accetta ordini. –

Kinuta, capendo di essere stato fregato – Brutta bastarda…. –

Tsunami – Ladra, prego. –

Kinuta – Argh….!! Ma te la farò pagare!!! Tornerò!! –

Detto questo, dato che non poteva sopportare oltre, anche se controvoglia fu costretto a battere in una veloce e scomposta ritirata nella foresta, seguito a ruota dagli altri membri della squadra.

Tsunami – Yasha, puoi smettere. –

Ma l’amica era talmente concentrata nel suo angelico canto che non si accorse nemmeno che aveva parlato.

Tsunami – Perfetto. Per quanto continuerà secondo te? –

Fu – Affari vostri. Io sono superiore. –

Tsunami – E’ tornata quella di sempre. –

Sakura si avvicinò preoccupata – Sentite, anche gli altri sono al limite… quando smette?! –

Tsunami – Piacerebbe saperlo anche a me… -

Ma nessuno di loro aveva tenuto conto di una persona….

Sasuke – AAAAARGH!!!!-

Tutti si voltarono verso il tronco dell’albero, e videro Sasuke che si dimenava in preda agli spasmi, non si capiva se causati dal dolore o dalla dolce melodia. Sasuke si alzò in piedi, e videro un segno nero, come un tatuaggio che gli si espandeva sulla pelle a partire dal segno sul collo.

Sasuke, urlando in preda al dolore – Cos’è quest’atrocità?!?!? FATE SMETTERE QUESTA COSA TREMENDA!!! –

Sakura – Oh povero Sasuke!! Lui non ha i tappi e per di più soffre per il segno… -

Shikamaru, un po’ meno preoccupato – Quando si dice che la musica resuscita i morti… -

Tsunami – Poverino, forse è il caso di dargli i tappi… -

Sasuke si voltò verso Tsunami.

Sasuke – TU!!!! –

Tsunami, spiazzata dal tono imperioso e omicida con cui l’aveva chiamata – Io? –

Sasuke – Ora morirai una volta per tutte!! –

Il segno si allargò ancora di più, e anche il chakra del ragazzo aumentò in maniera esponenziale, accumulandosi intorno a lui sottoforma di luce viola.

Tsunami, che invece non era nelle condizioni adatte ad affrontare uno scontro – Oh, merda. –

Fu – Ah, mi piace l’intento omicida di questo ragazzino… -

Tsunami – Parla per te. –

Infatti Sasuke era in preda ad una vera e propria crisi isterica molto simile a quella di Fu, ovvero aveva subito un sacco di torti il povero ragazzo, era stato morso da Orochimaru, stava soffrendo le pene dell’inferno per colpa del segno e adesso aveva il 99,9999% di possibilità di diventare sordo a causa di Yasha. L’unica differenza è che mentre Fu non aveva nessun nemico che odiava particolarmente su cui focalizzare la furia, Sasuke ce l’aveva eccome.

Tsunami, osservando il ragazzo che si preparava ad attaccare – Ma che ho fatto di male? –

Sasuke – Preparati a morire!!! – e scattò.

In quel preciso istante il canto di Yasha, se possibile, salì di altre ottave, producendo un acuto talmente forte e improvviso da far sobbalzare perfino chi aveva i tappi. Chi ne era sprovvisto, come il povero Sasuke, semplicemente svenne in quanto quel canto infernale non era sopportabile dal normale organismo di un essere umano.

Tsunami – Sono salva…. –

Tsunami si avvicinò al ragazzo per verificarne le condizioni. Era semplicemente svenuto, e inoltre anche il segno si era ritirato, tornandosene alla sua normale forma. Almeno, quello scatto d’ira era servito a stabilizzarlo e a fargli superare la crisi.

Yasha, terminato l’assolo finale, si rivolse ai presenti – Come sono andata? E’ piaciuta? –

Tutti i presenti la fulminarono con lo sguardo, trattenendosi dal picchiarla. Tanta ingenua innocenza faceva quasi tenerezza.

Fu – Certo. Sono scappati a gambe levate. –

Tsunami – Ma almeno abbiamo il rotolo che ci serviva. –

Yasha, che ancora non aveva capito – E quelli del suono? –

Tsunami – Lascia perdere Yasha… Ti spiego dopo… -

Fu – Direi che è ora di andare. –

Tsunami – Già. Non voglio essere qui quando il piccolo Uchiha si sveglierà. Non ora che ha anche il segno di Orochimaru. –

Yasha – Eh? Ce ne andiamo già? Nessuno vuole il bis? –

Fu si limitò a lanciarle uno sguardo di ghiaccio.

Tsunami – Su, andiamo, svelte. Devo anche mettervi al corrente di quel che è successo durante lo scontro con Orochimaru… eravate sempre svenute o semi-incoscienti… -

Yasha – Uffa… va bene… allora arrivederci a tutti!! –

Yasha salutò i ninja come fossero una folla di fedeli ammiratori e poi se ne andò insieme alle altre.

Sakura, interdetta – E…. e se ne vanno così?! –

Ino – Che sfacciate!! Nemmeno un grazie per esserci presi cura di loro!! –

Sakura – Ah, almeno Sasuke ora sta bene… speriamo solo che ci senta ancora… -

Shikamaru  - Io non ci giurerei… -

Dopo aver zittito Shikamaru con uno sguardo, le due ragazze cercarono di far rinsavire Sasuke, senza riuscirci.

Naruto – Perché intanto non ci diamo da fare coi rotoli? –

Silenzio.

Choji, ammirato – Ha detto una cosa sensata. –

Shikamaru – I miracoli esistono allora… -

Dopo essersi ripresi dalla sorpresa per il barlume di intelligenza di Naruto, i sei ninja si diedero da fare per elaborare un piano decente ora che Sasuke era fuori pericolo e poteva collaborare, in modo da superare quella dannata prova e uscire indenni dalla foresta.

 

Tsunami – Qui va bene. –

Il gruppo delle nebbie si fermò poco distante dagli altri, in un punto abbastanza riparato e lontano da sguardi indiscreti.

Yasha – Forza, allora, parlaci di questo combattimento… -

Fu – Che abbiamo p… abbiamo p… -

Tsunami – Perso, Fu, si dice perso… -

Yasha – Sì, insomma, che c’è di importante? –

Tsunami si fece improvvisamente seria.

Tsunami – Io ora vi racconterò tutto, però… Però voi ricordatevi sempre che noi, prima che ninja, siamo amiche. Ricordatevelo qualsiasi cosa io vi dica. Nulla deve cambiare il rapporto che ci lega. Nulla. –

Fu e Yasha si lanciarono uno sguardo, sorprese a loro volta dall’insolita nota poetica di Tsunami come poco prima lo era stato il gruppo di Naruto.

Yasha – Non preoccuparti, nulla ci può separare. –

Tsunami sembrò un po’ rincuorata, così cominciò a raccontare tutto. Tutto, anche della trasformazione di Yasha. Sperava solo che questo non avrebbe influito sulla loro vita.

Come si sbagliava.

 

Salve!!!!!!

Scusate l'attesa immensa per questo chap di naruto.... Sì, è davvero imperdonabile, ma abbiamo avuto diversi problemi....

Comunque volevamo ringraziare tutti coloro che hanno letto e recensito la fanfiction!!

Chihiro: Grazie!!! Grazie mille per la recensione!!!

Minny: Grazie mille anche a te!! XD Come vedi abbiamo seguito il tuo consiglio, difatti stiamo cercando di rendere anche gli altri personaggi un po' più protagonisti... Il problema principale difatti è che inizialmente questa ff non era destinata alla pubblicazione, per cui l'attenzione era puntata principalmente sui nuovi personaggi, quindi abbiamo dovuto rifare molte cose, che ci hanno preso tempo...  Riguardo al rendere "meno serie" le ragazze delle nebbie non preoccuparti, penseremo anche a questo *_* !!

Ringraziamo ancora i lettori!! E ricordate che le recensioni sono sempre ben accette, anche solo per dare nuove idee e spunti!!

Ciao!!

 

 

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