I love you,remember.

di Marsars
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'inizio di tutto. L'inizio della mia vita. ***
Capitolo 2: *** L'odio profondo. ***
Capitolo 3: *** NO SCHOOL. ***
Capitolo 4: *** L'odio si può trasformare in amore? ***
Capitolo 5: *** La danza è la mia passione. ***
Capitolo 6: *** La scomessa. ***
Capitolo 7: *** NO BOY NO CRY ***
Capitolo 8: *** In love whit you. ***
Capitolo 9: *** Ragazza facile? ***
Capitolo 10: *** Il bacio. ***
Capitolo 11: *** La festa improvvisa. ***
Capitolo 12: *** IL SABATO. ***
Capitolo 13: *** Top Model. ***
Capitolo 14: *** Ti amo. ***
Capitolo 15: *** Sei la mia migliore amica. ***
Capitolo 16: *** Tristezza. ***
Capitolo 17: *** Piangere. ***
Capitolo 18: *** Addio. ***
Capitolo 19: *** L'incertezza. ***
Capitolo 20: *** Non esiste la perfezione. ***
Capitolo 21: *** Chanel. ***
Capitolo 22: *** Ubriaco di amore. ***
Capitolo 23: *** Ti ho perso,per sempre. ***
Capitolo 24: *** La spiaggia. ***
Capitolo 25: *** Vanessa,no! ***
Capitolo 26: *** "Perdonami" ***
Capitolo 27: *** Sangue. ***
Capitolo 28: *** Mi fido. ***
Capitolo 29: *** IL SI. ***
Capitolo 30: *** Mi manchi. ***
Capitolo 31: *** Non adesso,ti prego. ***
Capitolo 32: *** Non ti lascio. ***
Capitolo 33: *** Una possibilità. ***
Capitolo 34: *** Sono pronta. ***
Capitolo 35: *** E' il momento giusto. ***
Capitolo 36: *** Che succede? ***
Capitolo 37: *** Incinta? ***
Capitolo 38: *** Insieme siamo più forti. ***
Capitolo 39: *** Corri,ti prego. ***
Capitolo 40: *** Dovresti essere quì. ***
Capitolo 41: *** Hai rovinato tutto. ***
Capitolo 42: *** Che vuoi fare,Peter? ***
Capitolo 43: *** Perfetto. ***
Capitolo 44: *** Penso a tutto io. ***
Capitolo 45: *** E vissero per sempre... ***
Capitolo 46: *** Ho paura,Peter. ***
Capitolo 47: *** Shhh. ***
Capitolo 48: *** Ho bisogno di.. ***
Capitolo 49: *** Sola con Peter. ***
Capitolo 50: *** Cullata dalla sua anima. ***
Capitolo 51: *** Auguri, piccolo. ***
Capitolo 52: *** Geronimo. ***



Capitolo 1
*** L'inizio di tutto. L'inizio della mia vita. ***







1° Capitolo.
Sono di Honolulu,si trova nelle Hawaii.
Mi chiamo Vanessa, Vanessa Hearly. Frequento il secondo anno del liceo linguistico.
Sono una ragazza che ama vivere nei sogni.. spesso non seguo le lezioni e mi perdo nei miei pensieri.. Per questo ho,però, una spiegazione: L’amore.
Avete presente quelle ragazze che stanno ore ed ore davanti all’armadio per scegliersi un vestito?
Que
lle ragazze che appena vedono una persona, la prima cosa che notano è l’abbigliamento e gli accessori che porta?
Bene.
Io non sono una di quelle. Non lo sono mai stata. Per prepararmi mi ci vogliono giusto 10 minuti.. Il tempo di aprire l’armadio e prendere i primi abiti che trovo.
Non amo nè truccarmi in modo pesante nè vestirmi troppo elegante. Sono una ragazza semplice. Per vivere mi bastano: dei jeans,delle converse e delle magliette “americane”, perchè io amo l’America.
Ecco cosa dissi il mio primo giorno di scuola alla professoressa di arte.
Come avrete notato sono una ragazza di poche parole. Amo ascoltare gli altri, perchè si impara sempre cose nuove ascoltando altre persone.
La mia migliore amica si chiama Beatrice. Adoro il suo nome:trasmette un senso di serenità e felicità eterna. Non lo so perchè.. adesso mi prenderete per pazza ma.. io amo paragonare nomi a emozioni e sensazioni.

Proff: Vanessa! Mi stai ascoltando?! Ti senti forse male??
Io: Nono, mi scusi ero solo..
Proff: Distratta, come sempre. Oggi è il primo giorno di scuola.. si comincia bene..
Ed dopo questa discussione mi ripersi nei pensieri..solo la campanella riuscì a svegliarmi.
Beatrice: Hey!! Sveglia!! Oggi non ci sono i bus, dobbiamo scendere a piedi!
Io: Ah, emh.. si ok!
Ci dirigemmo verso l’uscita quando.. ecco che vedo Bruno (il mio ragazzo), baciare un’altra.
Si inizia bene” pensai.
Ormai non mi importava più niente di lui.. sapete.. non era la prima volta che mi tradiva.. Lasciai perdere:lui per la sua strada ed io per la mia. Non avevo certo bisogno di un uomo per andare avanti.
Ci avviammo con passo felpato verso casa.
Bea: Oddio, non ci posso credere!! Un nuovo anno!! Sii!
Io: Contenta te..
Bea: Mi dispiace per quello che è successo..
Io:A me no! Dai adesso muoviti, non ti fermare!
Lei: ..Sono stanca morta!..
Io: Dai! Stiamo percorrendo una strada in discesa!! E poi.. siamo ad un quarto del tragitto!
Lei: okok, adesso mi muovo..
Passammo davanti una vetrina.
Era splendida..
Mi fermai un attimo e..
Continua

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Capitolo 2
*** L'odio profondo. ***


 
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Qualcuno mi richiamò picchiettando le dita sulla mia spalla destra.
Io: Bea...
Mi interruppi.
Non era lei.
..: Piacere,sono Bruno.
Rimasi scioccata.
Un perfetto sconosciuto mi aveva porso la mano ed io ero rimasta imbambolata.
Senza nemmeno presentarmi dissi:
Ciao..
Lo guardai in un modo strano..
“Che cavolo vuole da me questo ragazzo?” Pensai.
Poi se ne andò di corsa e notai che era seguito da altri 5 ragazzi che ridevano come pazzi.
Beatrice: Lascialo perdere.. è uno di quei cretini di 4°.
Io: Ma.. ma che voleva?
Bea: Funziona così..fanno delle stupide scommesse per far rimanere scioccata la gente e poi prenderla in giro per tutto il giorno..
Io:Wow... Che bel gioco..!
Lei: Fortunatamente ,almeno quest’anno, non ti hanno fatto il “giro”.
(Quando frequenti il 1° anno di liceo e quindi, sei la più piccola nella scuola,quelli più grandi fanno degli stupidi giochi,giusto per passare il tempo e far impaurire le persone. Si mettono tutti d’accordo. iniziano a cantare una canzone e tu,presa dall’agitazione e dalla felicità li segui;poi ad un certo punto si fermano tutti e la persona,che continua a cantare,è la “sfortunata” perchè cominciano ad urlare: "SOLA, SOLA, GIRO,GIRO!!" e mille mani  riempono la schiena dell'individuo,piena di lividi).
Io: Pensa che fortuna.. Ora sono in 2° altrimenti, avrei rischiato!
Silenzio.
Lei: Hahahah!
Io: Cosa ridi? Ti faccio tanto ridere??
Lei: Si!! Hahaah dovevi vedere la tua faccia.. ora capisco perchè lo fanno! Hahahaah
Io: Zitta,scema! Ti voglio bene!
Lei: Anche io, tanto!
Io: Facciamo una corsa a chi arriva prima a casa?
Senza che neanche finissi la frase, si mise a correre come una pazza ed io, con la cartella alquanto leggera (fortunatamente) la seguii.
I piedi mi facevano male,ero stanca e proposi di fare una pausa.
Mi sedetti vicino ad una fontana per allacciarmi (in modo più stretto, dato che sembravo una barbona) le stringhe delle mie adorate converse.
Poggiai la cartella a terra mentre Beatrice si dissetava con un Esta-thè alla pesca.
Mi legai con un elastico i capelli.
"Ecco..forse a pensarci..la capigliatura è la prima cosa che noto, dopo la simpatia, di una persona.."
“Ma allora tutti quelli che si chiamano Bruno,sono dei grandissimi testa di cavolo! Il mio ex si chiama Bruno Frendly e questo (a quanto mi ha detto Beatrice) si chiama Bruno Hernandez.. Mha.. che concidenze..” Pensai.
Mi rilassai un attimo sporgendomi dal bordo delle fontana.
L'acqua era limpidissima..
Qualcuno mi spinse.
Caddi in acqua.
Ero comletamente bagnata.
Fortunatamente faceva caldo.
Mi strizzai i capelli ed ecco che vedo di nuovo quel ragazzo odioso.
Io: Tu sei pazzo!!
Lui: Hahahahah! Bella fratè!
Riferendosi ad un suo amico.
Subito mi raggiunse Beatrice che mi disse di indossare il giubbotto.
Mi accorsi che la maglietta che portavo, era diventata praticamente trasparente.
Mi avviai goffamente a casa.
 
Erano le 21.00.
Entrai su facebook,come sempre faccio. Ormai è divetata una specie di droga!
*Nuova richiesta di amicizia*
Ed ecco di nuovo il suo volto.
Accidenti quanto lo odiavo.
Era quello stupido ragazzo che mi aveva (in soli e dico,soli 10 minuti).. causato dei problemi che neanche il mio cane,che morde e mangia di tutto,mi aveva causato in 10 anni della sua obesa (dico obesa, perchè non fa niente dalla mattina alla sera) vita.
Decisi di accettare.
Come potevo rifiutare una richiesta fatta da un ragazzo di 4°? Non potevo!
Rimasi connessa per 2 orette circa e poi, verso le 23.00, andai a letto.
 
DRIIIN
Ed ecco che, proprio nel momento meno opportuno, suona la sveglia.
Continua.
Se lasciate una recenzione.. Mi fate un grandissimo piacere! :3

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Capitolo 3
*** NO SCHOOL. ***


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“Ancora 10 minuti..ancora 10..” Pensai.
E fu così che persi il bus.
Dovetti fare una corsa e raggiungere Bea davanti al cancello del liceo.
Appena arrivai mi resi conto che era ancora molto presto e.. dato che non sapevo cosa fare.. mi misi a giocherellare con il cellulare.

*Un messaggio non letto*
Era di Bea.
Diceva che mi doveva parlare di una cosa extra mega importante e che doveva farlo a voce.
Ero nervosa e anche preoccupata perchè quando si dice “ti devo parlare” è sempre un “qualcosa” al negativo.
Incominciai a passeggiare in su e in giù per la scuola, alla ricerca di un passatempo;quando.. inciampai in qualcosa di duro.
Caddi a terra seguita da una bomba atomica che mi cadde sulle spalle (era la mia cartella).
Alzai lo sguardo e mi lisciai i palmi delle mani che erano ricoperti da minuscoli sassolini appuntiti che mi avevano lasciato dei buchetti sulla pelle.
Sentii delle risate ditro di me. Mi alzai, pulendomi i pantaloni e notai che fra la folla c’era quell’odioso “Brunetto” del cavolo..
Presi un sospiro profondo per calmarmi.
Fortunatamente vidi Beatrice che venne a “salvarmi” o meglio a salvarlo, perchè stavo per tirargli uno schiaffo.
Io: Hey! Buon giorno!! Che mi devi dire??
Lei: Giorno! Emh.. ho scoperto una cosa.. è difficile da dire..
Io: Dimmi tutto,stai tranquilla qualunque cosa tu abbia fatto..
Lei: Ecco, il punto è questo. Non riguarda me.. Rigurada il tuo ex.
Io: Spara! Tanto non mi importa più niente di lui!
Lei: Tu pensi che si chiama Bruno,giusto?
Io: Ma certo! Perchè? Non dovrei.. aspetta,aspetta.. CO-COSA?
Lei: Il fatto è che ti ha mentito su tutto, anche su il suo nome.. Si chiama Filippo.
Io: Tu mi stai dicendo che.. che..Insomma che lui in otto mesi di fidanzamento,mi ha mentito su tutto?!
Iniziai ad urlare come una pazza,ma la campanella mi interrupe.
“Odiosa campanella” pensai.
Entrai in classe.
La prima ora passò come un lampo.
Sapete perchè?
Perchè la metà del tempo lo trascorsi in bagno.
Quando tornai mi dissero che Bea si era sentita poco bene e che era tornata a casa.
“Benissimo” pensai.
Adesso mi tocca pure rimanere da sola.. accidenti!
TOC TOC.
Qualcuno bussò alla porta ed.. ecco di nuovo il suo volto.
Era Bruno.
Bruno: Mi scusi proff.Emh.. la dirigente ci ha spediti quì,oggi manca il nostro professore di musica.
Proff: Ok, va bene. Accomodatevi,ma vedete di non far confusione altrimenti vi rimando in classe.
Vidi un ragazzo che si stava per avvicinare (voleva sedersi nella sedia vuota che avevo accanto) Bruno lo superò e disse:
Posso?
Non gli risposi. Misi la mia cartella sulla sedia e feci finta di niente.
Proff: Che modi sono Vanessa? Fai accomodare questo povero ragazzo!
Incominciai a sbuffare.
Si,povero,come no” pensai.
Per farlo passare dovetti spiaccicarmi contro la sedia e nonostante tutto riuscì a pestarmi.
Io: Ahia! Stai attento!
Lo spinsi.
Lui mi guardò con uno strano sorrisetto.
Si sedette.
Io: *Sussurro* Non sorridere così!
Lui: Non sto sorridendo!
Io: Ah si, tu lo chiami “mostrare i denti”, vero. Io sono una vecchia.. rimango ai tempi passati..
Lui: Ecco,infatti! Sto MOSTRANDO I DENTI ma.. in quale modo?
Io: A sfida. Mi stai sfidando!
Proff: Vanessa! Vuoi essere interrogata? Oggi ti vedo alquanto sveglia,non sei pensierosa (come sempre). Bruno ha risvegliato in te una fiamma?
Io:Cosa? No! E poi..quale fiamma?
Lei: Quella dell’amore?
In quel momento l’avrei uccisa.
Tutti si misero a ridere. Compreso quell’odioso Bruno che mi disse:
Ho risvegliato in te una fiamma? Magari quella dell’amore! Hahahh Sei tutta rossa! Hahahah Si vede proprio che ti piaccio!
Io: Ma stai zitto che è meglio! E poi.. che sfacciataggine è questa??!
Lui: Allora è vero.. ti piaccio!
Io: Non ho detto questo! Stupido Bruno!
Si avvicinò a me.
Sempre di più.. sempre di più..
Continua.

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Capitolo 4
*** L'odio si può trasformare in amore? ***


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Mi batteva forte il cuore.
Si avvicinava sempre di più.
Abbassai lo sguardo.
Cosa mi stava succedendo?
Sentii il suo respiro confondersi con il mio, eravamo naso contro naso.
Mi incominciò a girare la testa,sentivo i brividi che mi percorrevano la schiena.
Persi l’equilibrio e caddi dalla sedia.

Fortunatamente quella vipera della proff non se ne era accorta perchè era girata di spalle, stava scrivendo alla lavagna.
In un secondo,Bruno, afferrò i miei piedi e mi tirò, facondomi passare da sotto la sedia.
Io:* Sussurro* Ma cosa cavolo fai?! Idiota! Adesso sono incastrata!
Lui: Aspetta un secondo,adesso ti libero..
Si sedette su di me e,prendendomi dai fianchi,cercò di tirarmi verso di lui.
Con un braccio mi teneva e con l’altro stava alzando la sedia,quando..
Proff: Vanessa Hearly e Bruno Hernandez! Non mi sembra un comportamento accettabile in un ambiente scolastico,questo! Forza! Vestitevi e..
Io: Nono! Mi scusi o meglio, ci scusi.. ma.. non stavamo facendo niente di male.. E poi non siamo mica nudi! Ero solo caduta e.. mi stava..
Proff: Si certo, mi dia il diario.
Glielo porsi e mi scrisse una nota da portare firmata entro martedì per il mio comportamento scorretto nei confronti dei professori e dei compagni.
Ero arrabbiatissima,odiavo ancora di più quel mostro.
"Arrgggh che rabbia" Pensai

Nel pomeriggio chiamai Beatrice per sapere come stava e poi le raccontai della meravigliosa avventura con Bruno..
Lei:Secondo me.. Sei innamorata! Hahahah Pensi solo ,e dico,SOLO a lui!
Io: Eh?! Ma tu sei matta! Cioè.. io e quel coso?! Emh.. no.. dai!! Che schifezza! Bleah! E poi.. è pure grasso!
Lei: Sono muscoli,scema!
Io: Sarà, ma per me resta sempre un nano ciccione!
Lei: Almeno è simpatico..
Io: Si certo, sai che mi ha detto all’uscita?
Lei: Cosa?! Che ti ama? Hahahah
Io: Scema,no! Mi ha detto: Spero tu abbia una maglietta fine (come quella dell’altra volta) sotto questo giubbottino. Hahahahah.. Dico io:si può essere così scemi? Non ci conosciamo nemmeno; come si permette?!
Passammo circa una ventina di minuti al telefono.
Lei diceva che lo amavo ed io ripetevo che era una nano ciccione.

La sera verso le 21.40 accesi il computer per entrare su facebook.
*Bruno Hernandez* (si apre la casella della chat)
Ma cosa?! Non gli ho neanche lasciato un messaggio..” pensai.
Bruno: Ciao Vanessa Hearly.
Io: Ciao obeso.
Lui: Non sono grasso,sono muscoli! >.<
Io: Sisi, certo. Che vuoi?
Lui: Mhh niente.. volevo solo perdere un pò del mio tempo.. XD
Io:Ma lo sai che il tempo è importante?! Dai adesso vado a nanna! Ciao!
Lui: Così presto?! Vabbè,sogni d’oro.
Io: Sai che ti odio?
Lui: Perchè?
Io: Per tutto,anche per la nota.Ciao stronzo.
Mi misi il pigiama e frettolosamente andai a letto.
Non sapevo il perchè..ma.. mi sentivo strana.. Non avevo sonno,stavo male, internamente.
Ma non era un male da “febbre”, mi sentivo come se mi mancasse l’aria,con il cuore che non smetteva di picchiarmi lungo le pareti della gola.
Mi veniva da piangere e da ridere nello stesso tempo.
Avevo bisogno di qualcuno con cui parlare, ma non potevo certo chiamare Beatrice..Erano le 23.00..
Mi distesi,osservando le pareti bianche del muro.
Io odio il bianco, preferisco il nero.
Perchè?
Perchè il bianco mi fa paura.
E’ come la morte,dopo di essa c’è il bianco,il nulla eterno..
Tutti questi pensieri mi fecero venire i brividi.. ma poi.. ad un certo punto,osservando la parete inespressiva,mi apparve il volto di Bruno.
Ora che ci penso indossava delle converse nere,basse. Proprio come me! Portava un paio di pantaloni strettissimi che gli risaltavano i muscoli inesistenti che aveva.
Poi,quando si era seduto sulla sedia, ho notato che portava una maglietta bianca,classica e sopra una camicetta a quadri neri e rossi.
Ed infine,come accessorio,dal collo della maglietta, gli penzolavano i Rayban. Era un abbigliamento davvero..
"Co-cosa sto dicendo??! I-Io non ho mai notato un particolare! " pensai.
Cercai di pensare all’abbigliamento di Beatrice di questa mattina ma.. non me lo ricordavo!
Come era possibile?!
"Cosa mi sta succedendo?.." pensai.
Continua.

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Capitolo 5
*** La danza è la mia passione. ***



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La mattina seguente riuscii a non perdere il bus ed arrivai a scuola stanca morta, perchè la sera precedente non avevo dormito abbastanza..
Notai fuori dalla scuola un grande cartellone.

*SAI BALLARE?
Allora presentati il 28 settembre (alle ore 16.00) nella palestra della scuola, dove si terrano dei provini per entrare a far parte dello spettacolo di danza che si terrà il 7 Aprile, al "Teatro dei Varies*

Dato che ballavo da 13 anni,decisi di presentarmi.
Non tanto per essere presa ,ma per fare una nuova esperienza e magari conoscere altri ballerini e ballerine come me.
Erano le 15.45.
Stranamente ero arrivata in anticipo,così,andai nello spogliatoio e notai che era praticamente pieno.
Dovetti cambiarmi fuori. Fortunatamente dovevo solo mettermi un’altra maglietta.
Appena fui pronta mi diressi in palestra dove si teneva il “concorso”.
L’insegnante:Buon pomeriggio,ragazzi e ragazze. A quanto pare risulta che i partecipanti saranno in molti quest’anno.Siete 62. Lo spettacolo di quest’anno sarà unaspecie di Romeo e Giulietta,un tema romantico,ecco. Sceglieremo sia un ballerino che una ballerina,basandoci sulle diverse discipline: hip-hop,classico,moder jazz,tip-tap e contemporaneo. I due allievi con i punteggi più alti saranno i protagonisti e gli altri sei (con i voti superiori alla media) saranno i ballerini di coda.
Ero terrorizzata: praticavo solo classico e Modern-jazz a danza.. niente di più.
Mi guardai in torno,erano venuti tutti con un’amica apparte un ragazzo.. Aveva una maglietta bianca e dei pantaloni di Jeans.
"Strano che per ballare si portino dei jeans" pensai.
Mi avvicinai.
Io: Hey! Ciao! Mi chiamo..
...: Rieccoti!Mi stai seguendo?!
Io:Questo dovrei dirlo io..non ti avevo riconosciuto stupido nano!
Bruno:Allora?! Mi stai seguendo? Non sapevo tu ballassi!
Io: Ballo da 13 anni.. e tu? Cosa ci fai quì? Sei venuto alla ricerca di un’altra ragazza da prendere in giro??!
Bruno: Ho delle competenze che neanche ti immagini..
Io: Si certo.
Bruno: Facciamo una scommessa. Ti sfido a battermi!
Io: In che modo?
Bruno: L’insegnante ha detto che alla fine di tutto ci saranno dei punti,giusto?
Io: Giusto, e allora??
Lui: Allora?! Allora.. chi avrà più punti vince.
Io:Emh.. che cosa?
Lui: Se vinci te.. ti bacio,questo è il tuo premio! E se..
Io: Cosa,cosa??! Non ci penso nemmeno!
Lui: Allora.. se vinci tu..
Io:Se vinco io,cosa ovvia,tu per una settimana starai al mio servizio.. Non mi dovrai prendere in giro e dovrai fare tutto ciò che voglio io!
Lui:OK! Però se vinco io.. Emh.. tu sarai mia!
Io. Eh?! In che senso??!
Lui: Hai capito benissimo il senso.
Io: Tu sei pazzo...Io.. I-Io..non lo farò mai..
Lui: Paura di perdere..?? Eh,allora?! Hai paura eh?!?
Tutta quella sua sfacciataggine mi fece infuriare.
Sapevo bene il rischio che correvo ma..ero troppo arrabbiata in quel momento e.. cedetti.
Io: OK! Va bene, ci sto. Tanto sarò io a vincere!
Lui: Lo vedremo.
L’insegnate ci divise in 4 gruppi.
Io ero con Bruno.
Facemmo una mezz’oretta di riscaldamento e poi partimmo.
Prima dall’hip-hop.
Cavolo era davvero bravo.. ma riuscivo a stargli dietro.
Poi toccò al Tip-tap.
"Sinceramnte? Non so chi dei due aveva la meglio.. "
Poi arrivò il classico.
Il mio forte.
Indossai le punte e ballai al meglio,erano tutti passi facili;o almeno lo erano per me.
Bruno inciampava ogni cinque secondi.. era proprio imbranato!
E poi ci fu il modern-jazz.
Eravamo perfetti, avevamo gli stessi movimenti..Quasi come se fossimo della stessa scuola di danza.
Erano le 20.00.
Ero stanca morta.
L’esame,fortunatamente era finito.. Speravo al meglio.. Mi andai a fare una doccia calda e tornai in palestra.
Bruno: Pronta per una mega sconfitta?
Io: Vorrai dire “sei pronto ,tu, per una mega sconfitta?”
Bruno: Dovrai pagare per questo lo sai??!
L’insegnante ci interrupe.
Lei: Allora ragazzi,abbiamo i risultati. Siete stati tutti magnifici, ma come sapete.. è mio compito e quello della giuria scegliere solo due protagonisti..Nel campo maschile, il protagonista sarà Bruno Hernandez...
In quel momento il mio cuore smise di battere,mi accorsi di aver perso.. e di dover pagare per questo..Avevo fatto una stupidaggine..
Bruno si avvicinò e mi sussurrò all'orecchio:
Ti aspetto nello spogliatoio.
Quelle parole mi fecero tremare e mi scappò un mezzo sorriso che,fortunatamente, riuscii a nascondere sotto la sciarpa.
"Perchè stavo ridendo??! Stavo forse impazzendo??!"
Continua.

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Capitolo 6
*** La scomessa. ***


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Bruno si voltò nuovamente e corse da me.
Bruno: Mi sa che dovremo cambiare la penitenza..Stai ridendo.. vuol dire che non ti dispiace..
Io: Ma cosa dici! Io non stò ridendo! Comunque..si! Cambiamo la scommessa.

Bruno si avvicinò ancora di più.
Potevo sentire il suo odore.
Grondava di sudore...
Si attaccò a me.
Io: E levati! Mi sono fatta la doccia! Tu sei sudato come un maiale!
Lui: Perchè dovrei farmi la doccia se poi dovrei di nuovo sudare?
Stava per baciarmi quando..
Mi voltai.
Avevo sentito la voce dell’insegnate di danza.
Lei: Vanessa Hearly!
Tutti incominciarono ad applaudirmi.
Poi sentii:
Ma non vale! Loro sono fidanzati..Lo spettacolo sarà perfetto fatto da due innamorati.
Io:Co-cosa?? Ho sentito bene??! Sono la protagonista??
Un ragazzo: Si.. Sei per caso sorda??
Incominciai ad urlare come una pazza.
Io: Hahahh Bruno mi sa che hai.. o no! Abbiamo pareggiato! Perciò..
Lui: Perciò..tu fai quel favore a me ed io lo faccio a te!
Io: No! Abbiamo vinto entrambi perciò.. va bene così! Basta! Ciao nano ciccione, Bye Bye!
Fu una serata incredibile..
"Non avrei mai pensato che potessi arrivare a questi livelli.. ma... Oddio,aspetta un attimo.. I-io e Bru-Bru-no siamo i 2 protagonisti.. Quindi saremo a coppia.Cazzo.. Perchè??! Accidenti, lo odiavo. Tutte le volte che vedevo quel suo muso da cane marcio mi veniva il voltastomaco!"
Chiamai subito Beatrice per informarla della splendida-orribile notizia.
La mattina seguente mi preparai.
Non andavo a scuola,era sabato e a Honolulu il sabato non si va a scuola.
Dovevo andare alle prove per lo spettacolo e dato che Beatrice voleva assistere,la portai con me.
Per la strada cominciò a farmi delle domande strane..
Lei:Come va? Tutto ok?
Io:Si certo! E tu?
Lei: Benissimo.Ti vedo strana,in questo ultimo periodo sei sempre fra le nuvole..
Io: Scusami se sono stata una stronza,forse non ti ho..
Lei: No,no! E’ tutto alla normalità, però.. ti vedo strana c’è qualcosa che ti turba?
Io: Bea,è da tanto che volevo dirtelo ma..
Lei: Ma?
Io: Ho paura.. Mi sento strana.. In questi giorni..Mi viene da piangere e da ridere nello stesso tempo.. A volte sono triste e a volte vomito arcobaleni!
Lei:Hahahah “Vomiti arcobaleni”
Io: No dai.. seriamente..
Lei: Cara mia,ci sono passata prima di te,tu sei..I-N-N-A-M-O-R-A-T-A.
Quelle parole mi fecero rabbrividire.
"Come potevo essere innamorata??! E poi se lo ero.. di chi??!"
Ero troppo sconvolta da quelle parole che non vidi neanche che stavo continuando a camminare da sola.
Andai a sbattere contro qualcuno.
..: Buongiorno!
Io alzai lo sguardo,un pò imbarazzata, e... Vidi Bruno.
Io: Levati!
Lui: Okok,calma!..
Incominciai a correre..
"Cosa mi stava succedendo? Possibile che l’affermazione di Beatrice poteva essere esatta??!"
Continua.

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Capitolo 7
*** NO BOY NO CRY ***


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Corsi da Beatrice e le spiegai che avevo paura e che non ero mai stata così male in vita mia.
Mi abbracciò e mi disse che dovevamo entrare,altrimenti l’insegnante poteva preoccuparsi..
Rimasi per 5 minuti nello spogliatoio.
Prendevo dei repiri profondi. A
vevo bisogno di qualcuno che mi capisse,qualcuno che stese al mio fianco.. ma in quel momento neanche Beatrice poteva plac
are la mia furia.
TOC TOC.
Qualcuno bussò alla porta.
Io: Chi è?
Bruno: Posso entrare? Stai bene? Beatrice mi ha detto..
A quelle parole uscii frettolosamente,avevo paura che Bea avesse detto qualcosa a Bruno.
Io: Ci sono! Sono prontissima!
Lui: Bene, però.. per ora siamo solo io e te..
Io: E Beatrice! Io vado da lei,tu divertiti da SOLO.
Mi allontanai.
Perchè ero così fredda con lui?
Perchè si sa. Le persone che prima si espongono dure hanno sempre la meglio. Io temevo Bruno. Ma non tanto per la sua forza. Avevo paura per i miei sentimenti,temevo il peggio.
Io: Bea..
Lei: Ma che ti salta in mente??! Perchè lo lasci solo così??
Io: Basta mi hai rotto le scatole! Io non amo Bruno! IO.. IO.. non lo so.. voglio solo essere felice,non devi più nominare qullo stupido nano. Ok? Ok!
Non me ne accorsi,stavo urlando.
La mia voce rieccheggiava sulle pareti della palestra.
Vedevo che Beatrice era triste..Forse dispiaciuta o forse scocciata da me,dalla mia reazione.
Io: Scusami..
Lei: Non ti preoccupare. Ti capisco. Adesso però concentrati sulla danza. Lascia perdere tutto!
Io accennai un debole “si” e mi avvicinai verso il centro della palestra per riscaldarmi. Bruno mi seguì con un aria da prepotente..
"Lo amo o non lo amo? NO! Cavolo! Non lo amo! Come si può amare una persona del genere?? Lo vedo tutti i giorni,vedo come si comporta. Ogni settimana cambia ragazza.E'' sempre là,in quell’angolo, appiccicato ad una ragazza diversa. E poi.. dovete sapere una cosa: Ci sono due tipi di liceali che si fidanzano con Bruno.
Ci sono le troiette che amano stare al centro dell’attenzione e le pere cotte;ovvero quelle ragazze che sono follemente innamorate di lui e una volta che ci si fidanzano perdono la testa.. Quando lui le lascia piangono per mesi e mesi e stanno sempre nascoste dietro qualche auto dei proff per spiarlo,per vederlo. L’ho sempre detto: L’amore porta solo alla pazzia,al dolore,alla tristezza eterna.. tutte le cose che si dicono,come “l’amore è la cosa più bella che possa esistere" o "io vivo per amare” sono della grandissime cavolate.. Ma questi,ovviamente,sono solo miei pensieri,voi siete liberi di pensarla come volete."

Fortunatamente dopo pochi minuti arrivò la coreografa.
Ci spiegò il tema di cui tengo molto parlarvi.
Lui doveva rappresentare un vero e proprio “donnaiolo”  ed io la ragazza seria,quella che non crede nell’amore e che odia profondamente il protagonista.
E fin quì tutto ok.
Poi.. alla fine,dopo svariati tentativi da parte del nostro Brunetto, dovevo innamorarmi follemente.
Perdo praticamente la testa per lui e anche lui condivide il mio amore.. E bla bla bla tutte quelle cose sdolcinate che non voglio raccontarvi perchè altrimenti potrei vomitare.
L’insegnante:E alla fine,tu,Vanessa,dovrai morire fra le braccia di Bruno,il tuo AMORE,a causa di una coltellata all’addome da parte di una sua ex.Ok? Cosa è che non ti è chiaro?
Io:Ho capito tutto,solo che.. non riesco a capire come possa amare un essere così..
Bruno mi fece la linguaccia ed io sorrisi.
"Perchè avevo sorriso?! Ok,benissimo, adesso non controllavo più il mio corpo.."
Bruno: Emh.. io..So anche cantare e.. ho scritto una canzone che si intitola “The lazy song” e.. ecco.. bhè.. insomma,è perfetta per questo tema!
Insegnante: Davvero?! Allora coraggio,fammi sentire un pezzo!
Ed ecco che cominciò a cantare. Cavolo era davvero molto Bravo..

Oggi non  ho voglia di fare niente
Voglio solo stare nel mio letto.
Non mi va di alzare il telefono
Lasciate un un messaggio dopo il "Bip"
Perché oggi, giuro, non mi va di fare niente.


Rimango a letto per fissare il ventilatore.
Accendo la TV.
Butto la mano nei pantaloni
Nessuno mi può dire che non posso.
Domani mi sveglierò e farà esercizi con il P90X
Farò del bel sesso con una bella ragazza
E lei griderà, “E' grandioso”
(Oh mio dio questo è grande)
Potrei fare un pò di casino in giro e prendere il diploma di laurea
Scommetto che il mio vecchio sarà così fiero di me
Mi dispiace,papà, ma dovrai aspettare


Rimasi a bocca aperta.
Bruno: Cosa c’ Non ti piace?
Io: E’ magnifica..S-sei bravissimo..
Si avvicinò e..
Continua.

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Capitolo 8
*** In love whit you. ***


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Si avvicinò e mi sussurrò:
Grazie,vedo che ti stai addolcendo e questo mi fa piacere.
Io arrosii e,cercando di evitare i suoi occhi, andai a bere dell’acqua.
Insegnante: Vanessa, non bere troppo.. Altrimenti..

Io: Si lo so.. potrei sentirmi male.
A Bruno,Rebecca (Insegnante e coreografa) fece indossare dei jeans a strappo,i quali, a metà coreografia doveva aprire,rimanendo così,in mutande.
Mentre a me,portò un paio di tacchi a spillo.
Inizialmente ero un pò imbranata.. inciampavo ovunque,ma dopo poco mi abituai.
Io: Hahhaahaahah.
Bruno: La pianti?? A volte succede!
*Mentre si stava togliendo i pantaloni,la cerniera gli era rimasta incastrata nell’apertura dei boxer e per poco non rimaneva nudo.*
Io: Hahahah,ok scusa,adesso basta! Dovevi vedere la tua faccia! Hahahahahahah
Diventò rosso come un pomodoro,imbarazzato.
Eravamo rimasti solo io e Bruno.
La lezione era terminata.
Bruno: E basta! La vuoi Smettere??!
Io: Okok, scusa..
Bruno: Ci vediamo fuori,vado a cambiarmi.
Senza rispondere me ne andai.
Volevo provare ancora la coreografia,ma senza di lui.
Provavo e riprovavo,senza fermezza.
..: Perchè quando ballo anche io,non se così?
Mi girai e mi ricomposi frettolosamente..
"Che vergogna.."
Io: Emh.. non andavi a casa?
Bruno:Aspettavo te.. ho la macchina, ti posso accompagnare se vuoi..
Io: Io non vado con gli sconosciuti.
Lui: Non sono uno sconosciuto.
Io: Allora ti dico che non vado in macchina con gli imbecilli.
Lui: Cosa hai detto??!
Vidi che si stava arrabbiando sempre di più..
Io: Che sei un cane? Stai stringendo i denti come fanno gli animali.
Lui: Bau bau! I cani mordono!!
Incominciai a correre per la palestra inseguita da quello stupido nano che abbaiava.
Ad un certo punto mi girai urlando:
Hahahha! Guardati,hai una resistenza pessima!
E detto questo,inciampai cadendo di schiena a terra.
Bruno si precipitò su di me bloccandomi le braccia.
Io: Cosa intendi fare??! Guarda che io..
Incominciò a farmi il solletico.
Stavo morendo dalle risate.
Lui:Chiedimi scusa!
Io: Mai!
Lui: Tu invece dirrai quella bella parolina.. forza!
Io: Non mi fai paura!
Lui: Ah no?!
Mi prese e mi fece battere contro il muro e ricominciò.
Io:Hahahahh Basta! Ti prego basta!
Lui: Allora la gattina chiede scusa? E’ così??
Io:Non mi chiamare così!
Lui:Così come?
Io: GATTINA!
Lui: Allora chiedimi scusa!
Io: Io non chiederò mai scusa ad una persona che mi fa soffrire!
"Cosa avevo detto?! "
“Che mi fa soffrire”.
"Ok,ok.. Cosa mi stava succedendo?"
Continua.

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Capitolo 9
*** Ragazza facile? ***


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Lui:Ti faccio soffrire?
Io: Emh.. cioè.. no.. cioè...si.. Mi stai facendo soffrire! Tra poco ti vomito addosso da quanto sto ridendo! Hahahah Smettila!

Lui: Ok,ok;però dì quella parola!
Io: Ok, te la dico solo perchè mi fai pena.. Scusa..

Lui: Non mi basta! Guarda che se non mi tratti come un signore io..
Io:Pft,*sbuffa* signore? Io non vedo nessun signore..
Lui: Guarda che io..
Io: Tu? Tu cosa? Sei più debole di una mosca..
Lui: Ok, l’hai voluta tu..
Io: Cosa? Cosa ho voluto??!
Lui: Guarda che lo faccio!
Io: Ma cosa!? Cosa fai?
Lui: Ti bacio!
Io:Hahahah,non ne avresti il coraggio.
"Bene,cosa cavolo avevo detto?? Adesso si stava avvicinando sempre di più,con le labbra già pronte.."
Io: Ahhhh! Che schifo no!! Lasciami!! Ahhhhh !! Guarda che urlo! Ahhhh!
Mi tappò la bocca.
Lui: Ti lascio solo se mi dici scusa!
Io: Ok,va bene.. Scusami tanto signorino Hernandez.
Si staccò da me.
Io: Adesso te ne puoi anche andare.
Lui: Non vuoi un passaggio?
Io: NO!
Lui: Dai!
Io: Ti ho detto che non voglio essere accompagnata da uno stupido come te! Vattene!
Lui: Sisi,stupido..come no.. Intanto ti piaccio!
Io: Cosa??! Cioè ma tu sei fuori!!
Lui: *facendomi il verso, con una voce acuta* Cioè ma tu sei fuori!
Gli diedi un calcio nel sedere e lo spinsi!
Io: Maremma ma lo vuoi capire che tu per me non sei nessuno??!
Lui: Ok,facciamo finta che io non ti piaccio.
Io: Facciamo finta??! Ma io ti amazzo!! Ti conviene andartene prima che..
Lui: Prima che??
Io: Lasciamo stare,.. vattene e basta!
Lui: Ok,ok, tanto lo so che mi ami! Si vede lontano 1km.
Io: AHRGGG Vattene!!!!
Lui: Ok va bene. Vuoi prima il bacetto? E dai vieni quì!
Io:Sei impazzito? Ti rendi conto con chi è che stai parlando?! Guarda che io non sono una di quelle che ti sbava dietro, per me puoi anche..
Silenzio
Lui: Morire?
Io: ..Non esagerimo..
Lui: Lo vedi? Allora ti piaccio!
Io: Non intendevo dire questo! Voglio solo dire che io non sono il tipo di ragazza che si fidanza con il primo idiota che incontra. Non sono una facile.
Bruno si avvicinò,mi prese dai fianchi e mi baciò.
Lui: Non l’ho mai pensato.
Continua.

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Capitolo 10
*** Il bacio. ***


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Fu un bacio lungo ed intenso.
Quando ci staccammo lo guardai negli occhi,aveva un sorriso immenso..
Rimasi scioccata.
 Corsi nello spogliatoio e, senza nemmeno sapere la motivazione, scoppiai a piangere.
TOC TOC.
Bruno: Vanessa, ti prego apri! Io non volevo.. scusa.

Io: *cercando di evitare le lacrime e i singhiozzi* Vattene! Hai già fatto abbastanza! Ma lo vuoi capire che ti odio?! Non voglio più parlarti, non voglio più..
Lui: Balliamo insieme!Ti prego apri o sfondo la porta!
Io: Sono nuda! Vattene!
(Non era vero, ma non volevo vederlo.)
Dopo aver detto quelle parole non sentii più la sua voce.
Probabilmente se ne era andato.
Mi asciugai le lacrime,mi tremavano le gambe e le mani.. mi faceva freddo anche se fuori c’erano 25°.
Pian pianino mi avviai verso casa, la mia affermazione era corretta.
Se ne era andato.

La sera,alle 23 e 30 andai a letto.
La mattina seguente avrei avuto il compito di Grammatica., e,stranamente, non me ne fregava niente,pensavo solo alla danza,alla coreografia con Bruno.
Adesso vi racconto,così magari..capite il perchè della mia angoscia.
All’inzio dello spettacolo, le scene si sarebbero aperte con “The lazy song”. Io avrei dovuto “ballicchiare” dietro a Bruno,fingendo di non essere interessata. Ad un certo punto,quasi alla fine, Il “principino” avrebbe dovuto bloccarmi,facendomi cadere a terra e (mentre io rimanevo sotto di lui) avrebbe dovuto fare due flessioni, nel frattempo io sarei dovuta (spingendomi con i piedi) scivolare sotto di lui e..
Mentre lui avrebbe dovuto continuare a fare le flessioni, io mi sarei seduta su di lui,schiacciandolo e dopo 3 secondi sarei dovuta alzarmi e (sempre dandoli le spalle) gli avrei dovuto dare una piccola spinta con il piede sinistro,facendolo così rotolare a terra.

DRIINN.
"Cavolo.. Da quanto tempo sto parlando da sola? Sono gia le 7 e 30!"
Svelta mi cambiai e, ancora molto assonnata, salutai mamma.
Alla fermata del bus, non c’era nessuno..
Aspettai da sola.. sedendomi sulla panchina.
Qualcuno mi bussò sulla spalla. Mi girai e vidi..
Vidi..
Mi misi a correre.
Piuttosto di vedere quella faccia,avrei preferito fare una strada di 2 km a piedi!
...: Aspetta, ti posso spiegare..
Mi rincorreva.
Ad un certo punto non ce la feci più.
Mi fermai.
Io: Filippo, cosa vuoi da me?!
Lui: Il tuo perdono.
Io: Non l’avrai mai! Mi hai mentito su tutto! In 8 mesi non hai saputo neanche dirmi il tuo vero nome! Perchè?! Perchè l’hai fatto???
Lui: Avevo paura di farti soffrire!
Io: Avevi paura di cosa?! Ma stai zitto! Queste scuse sono vecchie! Vattene!
Lui: E va bene, lo so.. E’ troppo tardi, tu.. tu sei innamorata di un’altro!
Io: Infatti!
Lui:Lo sapevo,vedo come guardi quel Bruno!
Durante tutta questa discussione senza neanche accorgermene arrivai a scuola con lui che mi segiuva come un cane fedele.
Ma in verità fedele non era, non lo era mai stato.
Io: Ma cosa dici! Tu e Bruno.. mi.. Mi avete scocciato! Non sono innamorata di .. d-di Bruno!
Lui: Ok, allora non ti dispiacerà vederlo baciare un’altra!
Io: Cosa?
Lui: Stai a vedere.
Andò da Jessye,una di quelle “bonazze” (come dicono quelli di 5°).
Le disse qualcosa all’orecchio indicando Bruno.
Poi.. lei si avviò verso quel nano riccioluto.
Ecco un’altra cosa che avevo notato.. i suoi capelli..
In men che non si dica li vidi lì, che si baciavano.
"Lo sapevo,appena trova una “Che ci sta”, anche se non la conosce, la bacia."
Il mio cuore si fece piccolo piccolo.
Ci stavo male.. Non volevo che..
Filippo fece un applauso “alla coppietta”.
Incrociai lo sguardo di Bruno ed incominciai a correre.
Lontano dal mondo,lontano da lui.
Lontano da Bruno.
Continua

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Capitolo 11
*** La festa improvvisa. ***


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Arrivai al parco vicino alla scuola.
Mi distesi sul tappeto di foglie.
Guardavo il cielo.. Le nuvole sembravano fatte di zucchero filato, il cielo era azzurro,come il mare.
“Chissà come sarebbe bello vivere lassù” pensai..
In quel momento volevo solo scomparire dalla faccia della terra.
Bruno mi aveva vista piangere ed io non volevo.

Perchè stavo piangendo?
Non lo so.
Rimasi ancora 10 minuti a fissare il cielo,poi mi ricomposi ed andai in classe (era suonata la campanella).
PARTE BRUNO.
Perfetto.
Avevo una fidanzata da urlo. Era tutto perfetto.. però.. non mi sentivo lo stesso..
Non facevo altro che pensare a quella stupida ragazzina di 2°,Vanessa.
Era come una mosca impiantata nel cervello.
Il bacio con.. Come si chiamava? Ah si, Jessye.
Era stato fantastico,niente da controbattere.Però.. però.. vedere la reazione di Vanessa..mi aveva fatto stare.. come dire..
Philip (il mio migliore amico): Stai parlando da mezz’ora a voce alta.
Io:Oddio! Davvero?!
Lui: Si,idiota! Mi sa che ti stai innamorando!
Io: Hahahah Questa è bella! Innamorato? Io!? Il sex dragon? Nahh Impossibile! Hahahaha Io le ragazze me le faccio e basta,mica le amo!
Lui: Sarà, ma in questi giorni non fai altro che parlare di Vanessa.
Io: Si vabbè, la prendo in giro..
Lui: Bhè sai una cosa? Non hai mai preso in giro nessuno come stai prendendo lei!
Io: Sisi, certo! Adesso ti saluto testa a pinolo! Io devo andare a seguire una lezione importante!
Lui: Si certo, a seguire,come no! Hahahah Ciao bello gnocco!
PARTE VANESSA.
Adesso sapevo perchè ci stavo male.
Avevo capito.
Ci stavo male perchè sapevo che Filippo aveva ragione.
"Bruno pensa solo a divertirsi,niente di più.."
Driiin. *Mi squillò il cellulare.*
**Numero sconosciuto.**
Io: Pronto?
..: Sono Philip,l’amico di Bruno Hernandez.
Io: Non ti conosco,come fai ad avere il mio numero?
Lui: Sono un’amico di Beatrice.. I nostri genitori si conoscono e ieri pomeriggio ho chiesto il tuo numero a Bea e..
Io: Te l’ha dato.
Lui: Esatto. Comunque ti ho chiamata per invitarti ad una festa.. Alla discoteca “DJ JHOANNA”.
Io: Quando, dove e.. chi c’è?
Lui: Questo sabato, a Lucread vicino alla stazione dei treni,ci sono io, Bruno, e altri amici.
Io:Mmmh. Perchè mi hai invitata? Non ci conosciamo nemmeno!
Lui: Perchè Bruno vuole sfidarti! Verrà fatta una gara di Hip-hop.
Io:Ci penserò.Se vengo,però,porto anche io delle amiche!
Lui: Certo, fai come vuoi. Ma..cerca di venire.
Io: Okok, va bene. Ci vengo! Ma solo perchè voglio vincere! Hahahah Ciao!
Staccai la chiamata.
Corsi in classe,la lezione era già iniziata da 10 minuti.
Io: Professoressa,scusi il ritardo.. Ma.. mi.. mi sono sentita poco bene..
Proff: Hearly,non si preoccupi. L’importante è non dire bugie.
Mi sedetti sulla sedia molto sgarbatamente, ero arrabbiata.
"Giuro a me stessa che quando prendo la patente metto sotto quella smorfiosa della professoressa !"
Io: *sussurro* Bea! Sabato andiamo ad una festa! Io te e.. Erika!
Erika era la mia vicina di casa,una ragazza dolce e sempre pronta a darmi un aiutino. Aveva 16 anni,un anno più grande di me.. Ma l’età non era importante.
“E’ l’amicizia ciò che conta”, come dice sempre lei.
Io la considero la persona più sincera di questo mondo.
Bea: Ok, va bene! Allora vada per i tacchi a spillo! Hahah Devo fare conquiste! Hahahah.
Terminò così la nostra conversazione.
Ed ecco che i giorni passavano veloci come la luce..
Eccolo,il SABATO.
La grande serata.
Continua.

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Capitolo 12
*** IL SABATO. ***


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Bea mi uccise con i suoi comandi.
Mi diceva che avrei dovuto vestirmi elegantemente, con dei tacchi a spillo.
Inizialmente preferii non ascoltarla,ma alla fine cedetti.
Indossai un vestito abbastanza scollato con tacchi a spillo neri.
Ci passò a prendere Erika, lei aveva la macchina.
I miei per tutta la settimanasarebbero stati fuori per lavoro.. perciò.. potevo fare quello che vole
vo.
In 10 minuti arrivammo tranquillamente,senza problemi, alla discoteca.
Entrammo dentro il “locale” e subito come 3 idiote ci precipitammo sulla pista da ballo.
Eravamo troppo entusiaste,volevamo condividere con il mondo intero la nostra felicità!
Ad un certo punto qualcuno poggiò le sue mani sopra i miei fianchi e mi tirò verso di lui..
Sentii il calore del suo corpo.. Mi sentii baciare il collo.
Era Bruno.
Era ubriaco?
Non lo sapevo. Però avevo paura..
Lui continuava a baciarmi ed io,per farlo smettere dovetti dargli una gomitata micidiale allo stomaco.
Si piegò in due ed io mi allontanai.
Avevo perso Erika e Bea..
Ma dove cavolo si sono infilate?..” Pensai.
Bruno: Hey! Vieni quì! Che fai tutta sola soletta?
Io: Vattene,sei ubriaco!
Lui: Hahah sei scema? Ubriaco,io?!
Ok,adesso avevo capito che non era ubriaco,ma avevo tanta paura..
Io: Cosa vuoi? La tua biondina stasera non c’è?
Lui: L’ho lasciata..
Io: Ah,capisco..
Lui: Adesso voglio stare con te!
Io: Ma vattene cretino!
Lui: E dai! Stavo solo scherzando!..
Io: Però non mi devi toccare,lo sai no?! Ti odio!
Lui: Sapevo che mi odiavi, ma.. l’altro giorno in palestra non sembravi tanto triste quando..
Arrivò Philip.
Lui: Ti ho baciata!
Philip: Allora,voi due piccioncini? Venite a ballare?
Bruno:Ah già! Tu,Vanessa Hearly, devi sfidarmi ad una gara di Hip hop.
Io: Ok,tanto vinco io.. ma chi saranno i giudici?
Lui: Non lo sai??
Bruno: Ecco,infatti, si vede che non sei mai stata in una discoteca! Hahah! Bambina piccina!
Io: Smettila idiota! Io ci sono stata nelle discoteche ma..
In verità non ci avevo mai messo piede,i miei non me lo permettevano..
Bruno:I giudici sono là! Non li vedi? Adesso vieni!
Mi tirò per un braccio, mi faceva male..
Entrammo in una specie di piscina.. Intorno a noi si creò una folla indescrivibile.
Io: Allora?!
La musica si avviò.
Bruno iniziò a ballare e.. dal cielo,o meglio, dall’alto, veniva giù dell’acqua che dopo poco si trasformò in una vera e propria pioggia.
Adesso capivo il perchè della piscina..
Io: Ma cosa?! Cosa è?
Bruno: *continuando a ballare* E’ una pioggia programmata, i giudici valuteranno anche la bravura di una persona nell’evitare le “PROBLEMATICHE”!
I giudici: Bene,vediamo già il concorrente esibirsi perfettamente.
Terminata la musica toccò a me.
La pioggia “programmata” si stava facendo sempre più forte..
PARTE BRUNO.
Ero stanco morto,avevo dato il meglio di me in quell’esibizione... ma anche Vanessa, insomma..non andava tanto male..
Si muoveva piuttosto bene..
Quando...
Continua.

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Capitolo 13
*** Top Model. ***


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Philip mi sussurrò: Hey Bruno! Guarda che forme.. è da sballo!
Io: E dai! Ma l’hai vista?! E' una tutto “Stai attento lì e là, devi studiare” Insomma,è una noia mortale!E poi.. non immagino..abbia..
Rimasi a bocca aperta,era veramente stupenda.
La pioggia le aveva bagnato completamente i vestiti e ,insomma.. era nelle mie stesse condizioni solo che.. cavolo era veramente s
tupenda, non trovo le parole per descriverla..
L’acqua in quel momento era come la colla, aveva praticamente reso aderentissimo alla pelle il vestito nero che indossava..
Philip: Allora?! Senza parole eh?
La coreografia era terminata..
Giudice: La vincitrice/vincitore è... Vanessa!
Tutti applaudirono.
Ero troppo felice e la cosa più bella è che..non sapevo il perchè!
Vanessa mi venne vicino e disse:
Allora? Piaciuta?
Io: Si.. Cavolo sei così,così.. come ti posso dire..
Lei: Io intendevo la vittora da perte mia,idiota.
Cambiai subito discorso. Mi sentii fortemente in imbarazzo.
Io: Ah..già.. Stavo dimenticando.. l’hai visto poi,Luca?
Lei: Chi Luca?
Io: LU Cazzo! Hahaha
Lei: E dai, scemo!
Disse sorridendo.
Io: No dai apparte gli scherzi.Ti ha chiamata?
Lei: Chi?
Io: Sto ca**o!!!
Lei: Basta!! Adesso ti devo comunicare una cosa seria io.. Mi ha detto la professoressa di storia della 4° C che domani Stami verrà in classe tua!
Io: Stami?
Lei: Sta’ mich*a.
Scoppiai a ridere.
"Con lei sto bene"
Ad un certo punto ci venne incontro un uomo, vestito in modo elegante.
Lui: Scusate se mi intrometto.. Vorrei presentarmi,sono Paolo Scarlucci,della rivista “TOP MODEL”
Io e Vanessa: Piacere!
Vanessa: Io sono Vanessa e lui è Bruno!
Lui: Piacere! Ecco.. il punto è che.. vorrei parlare con lei, Vanessa..
A quelle parole me ne andai e li lasciai parlare.
Dopo 20 minuti Vanessa tornò da noi (Philip, Io, Beatrice ed Erika) con un sorriso a 32 denti.
Ci spiegò che quell’uomo l’avrebbe fotografata per il catalogo.
Era praticamente una modella.
Tutti l’abbracciarono, compreso Philip.
"Ok, è vero. Mi stava dando sui nervi,come poteva?! Come poteva il mio migliore amico farmi questo? A me.. vabbè si sa.. mi interessa un pochetto Vanessa. MA SOLO PER DIVERTIRMI UN PO’. Mi odia..non posso abbracciarla."
PARTE VANESSA.
"Perchè non mi aveva abbracciata?! AHRRRG che rabbia!"
Bea: Dobbiamo festeggiare!
Iniziammo a bere.. a bere.. e.. a bere..
Dopo di questo non mi ricordo più niente..
So solo che la mattina dopo mi ritrovai in..
Continua.

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Capitolo 14
*** Ti amo. ***


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Mi ritrovai in mutande e reggi-seno.
Distesa su un letto con sorpa di me, Bruno., anche lui in mutande.
Mi stringeva forte, si era addormentanto..
Sentivo il suo respiro sulla mia pelle..

Avevo paura,non mi ricordavo niente.. mi girava la testa e avevo lo sguardo annebbiato,forse dalle lacrime o forse dall’alcol.
Cosa era successo? Perchè Bruno era lì con me?
Mi incominciò a mancare l’aria..
Non potevo, non poteva essere successo.. NO!
Ad un certo punto mi sentii stringere forte i fianchi.
Bruno mi guardò..
Io: Cosa.. cosa è successo?? Dove mi trovo?? Perchè sono in mutande??
Bruno: Calmati! Non è successo niente, ci siamo solo divertiti.
Iniziai a piangere,non volevo..
Non potevo anver vissuto la mia “prima volta” in questo modo..
Bruno: Hey! Non piangere! Stai ancora male..Sei ancora sotto l'effeto della cocaina..
Io: Drogata?? NO!
Bruno: Ieri sera abbiamo bevuto e poi.. ad un certo punto un ragazzo ti ha offerto da bere e.. insomma era droga.. così ho deciso di portarti a casa mia..Stavi delirando..
Io: E poi?? *singhiozzo* co-cosa è successo??
Bruno: Tu stai ancora male, per questo non mi sto alzando! Ieri sera quando ti ho portata a casa eri completamente zuppa di acqua perciò.. ti ho tolto i vestiti.. Poi tu volevi andartene e perciò per bloccarti mi sono dovuto distendere sopra di te.. e come hai visto.. mi sono addormentato..
Io: Perchè sei in mutande??
Lui: Ero bagnato anche io...
Iniziai a piangere sempre più forte.. Avevo paura..
Lui: E’ la verità!
Io: Dov’è Erika?? E Beatrice??
Lui: Sono tornate a casa..
Io: Ti prego lasciami, sto bene!
Lui: Il tuo cuore batte fortissimo, non mi sembra il caso che..
Io : Lasciami ti prego! Lasciamiii!!! *urla.
Il mio cuore batteva fortissimo era vero.
Beatrice aveva avuto ragione fin dall’inizio.
Io amavo Bruno e l’idea che avessi avuto una nottata con lui.. Non mi dispiaceva..
Bruno si staccò da me, e subito mi coprii con delle coperte.
Io: Dove sono i mei vestiti?
Lui: Eccoli.
Mi vestii in fretta e.. anche Brunetto fece lo stesso.
PARTE BRUNO.
Vidi che stava chiamando Erika.
Lei:Ok,va bene.. Tu sei a casa ma.. chi ha accompagnato Beatrice?
Lei: Ah,ok Grazie.. Ora provo a chiamarla.. Come minimo dorme ancora,si sarà stancata.. Insomma,ha fatto tanta strada a piedi!
Staccò.
Io: Tutto ok?
Lei: Si,adesso chiamo Bea e mi toglo dalle scatole,contento?!
Io: Meno male!
In verità non lo ero.
Volevo restare con lei.. in fondo,mi piaceva..
Era piuttosto carina e,lo devo ammettere,era anche simpatica.
Lei: Cavolo non mi risponde..Ah oh Ecco..
Lei: Bea?
Mi allontanai per un attimo quando..
Sentii il rumore del cellulare cadere a terra e Vanessa che piangeva..
Continua

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Capitolo 15
*** Sei la mia migliore amica. ***


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Subito corsi da lei.
Si era inginocchiata e stava piangendo..
Io: Vanessa,che succede??
Lei: E' tutta colpa mia..sono io.. Mi odio.

La presi per un braccio e cercai di farla alzare.
Lei: No! Lasciami! Voglio morire, è tutta colpa mia!
Piangeva a dirotto e non mi voleva spiegare cosa era successo..
La presi in braccio e l’abbracciai.
La portai sul divano,dove cercai di calmarla.. ma le mie tecniche,non avevano nessun effetto..
Io: Calmati! Cavolo calmati! Spiegami tutto!
Lei: Perchè dovrei spiegarlo a te?! Noi ci odiamo!
L’abbracciai forte forte e finalmente iniziò a parlare.
Lei: E’ tutta colpa mia.. Ieri sera io mi sono.. Sono..
Io: Ubriacata e allora?
Lei: Io dovevo tornare a casa con Bea,s-se *singhiozzo se ci fossi stata.. No-non sarebbe successo.. No!
Iniziò ad urlare e a battersi i pugni sul cuore.
Io: Smettila,così ti fai male!
Lei: Non mi importa,devo soffrire per quello che ho fatto!
Io: Tu non hai fatto niente!
Lei: Tu non lo sai.. Non sai niente! Ieri sera,quando mi hai portata quì,Bea è tornata a piedi a casa e..*Singhiozzo* insomma,l’ho chiamata e mi ha risposto sua madre dicendomi che ieri.. ieri.. è stata investita da un automobile rossa..Non si sono fermati a soccorlerla..
Silenzio.
La sua migliore amica era morta e adesso,che potevo dirle?!
Lei: E’ in coma,all’ospedale di Bourg en Grets.
Io:Oddio,pensavo.. pensavo..a.. niente. Vedrai, guarirà.Non è colpa tua.. Andrai..
Lei: Dove?? Come faccio ad andarla a trovare?? E’ troppo lontana,io non ho un’auto! Non ho la patente, non ho nessun mezzo.. I bus non mi portano fin laggiù! Bruno, è tutta colpa mia! *singhiozzo*
Io: Piccola..
" Cavolo.. Avevo detto.. “Piccola..” "
Lei: Voglio morire, sono solo una stupida.. E’ colpa mia se adesso.. adesso..
Io: Vedrai, i dottori sono bravi,riprenderà!
Lei si alzò di scatto e si avvicinò verso la finestra..
Io: Fermati! Che stai facendo!?
Lei: Te l’ho detto.. Voglio morire!
Io: Non te lo permetterò! Sei solo una stupida! Smettila di fare così! Non posso perderti! Fermati!
Mi fiondai su di lei.
La feci cadere a terra,distendendomi sul suo fragile corpo.
Stava tremando..
Io: Stai tremando..
Lei: Bruno.. Io non ce la faccio.. io..
Le cadde dalla borsa il diario.. Lo raccolsi e notai una scritta,molto carina,sulla destra della prima pagina.
C’era scritto “BRUNO HERNANDEZ” in grassetto e accanto al nome vi era un leone che spuntava dalla lettera “o”.
Era così bello.. così.. Oddio,ma era il mio nome..
Lei me lo strappò di mano e si rimise a piangere.
Io: Perchè c’è il mio nome??
Lei: Mi piace..
Io:Adesso vieni con me,ti porto all’ospedale!
Lei mostrò i denti.
Dico “Mostrò i denti” perchè non si poteva chiamare “sorriso”,era tutto molto spento..
Non era più serena come una volta.. era.. era devastante vederla in quelle condizioni..
Per tutto il viaggio non parlammo..Arrivati a Bourg,salimmo le scale.
Trovammo la madre di Beatrice in un angolo della sala che piangeva..
In silenzio ci avvicinammo verso di lei.
Vanessa la salutò con un bacetto,rassicurandola..
Non credevo potesse essere così forte:un momento prima stava piangendo, mentre adesso era tranquilla,quasi fiduciosa verso l’ospedale.. Era spettacolare..
Dopo poco entrò nella stanza di Beatrice,io rimasi fuori.. Non volevo disturbarla..
E..
Continua.

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Capitolo 16
*** Tristezza. ***


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Sentivo che stava iniziando nuovamente a piangere.
Mi avvicinai verso la porta a vetro.
Vidi che le teneva la mano.
...: Mi scusi.. lei è il fidanzato di Vanessa,giusto?
Mi voltai verso la voce e vidi un uomo in camice bianco,probabilmente era il dottore.

Io:..Emh.. Diciamo di si..
Dottore:Si vede dal tuo sguardo.. io sono il dottore Salvestrini. Conosco Vanessa da molti anni,sono il dottore di famiglia.. Mi può raggiungere un attimo nel mio studio? Devo parlarle a quattr’occhi..
Subito lo seguii.
Ero un pò imbarazzato;entrammo in una stanza azzurra,decorata con mille nuvole blu.
Salvestrini:Sai Vanessa è una ragazza molto fragile e.. sono sicuro che tieni molto a lei.. non è così?
Io: Bhè io.. io.. Si,ci tengo molto.
Lui: Ecco.. In queste ultime settimane cerca di non far venire più quì Vanessa..
Io: Perchè?
Lui: Ho già avvertito tutti i parenti di Beatrice e.. insomma.. la situazione è più critica di quanto si pensasse.. io.. non trovo le parole per dirle che..
Io:Parli! La prego!
Lui:Non deve assolutamente dirlo a Vanessa... Le spezzerebbe il cuore..
Io:PARLI!
Lui:Beatrice è in pessime condizioni,non credo riesca ad andare avanti..
Mi bloccai.
Come era possibile?
No,non poteva accadere questo a lei, no.
Io: Non è possibile! Lei deve salvarla!
Lui:Mi dispiace tanto ma.. Neanche la medicina può far niente.. Io.. Non so come dirglielo.. Sai,ragazzo.. tu sei il primo che vedo far sorridere Vanessa. Di solito è sempre triste,mentre con te.. con te.. è un’altra persona.. Adesso tu..tu devi pensare alla tua ragazza, ok?
Accennai un debole “si” e mi avviai verso Vanessa.
Passare per il corridoio era una cosa veramente straziante: Sentivo gli urli devastanti dei genitori e dei parenti di Beatrice e.. in una stanza in fondo vedevo un bambino,probabilmente il fratello di Bea. Stava giocando con un automobile giocattolo.. Non si rendeva conto della situazione..
Mi avvicinai nuovamente alla porta e sentii Vanessa parlare.
Vanessa: Ti prego, non mi lasciare.. Non posso vivere senza di te.. tu sei l’unica che mi capisce.Mi sei sempre stata vicino *singhiozzo*.
Silenzio.
Lei: E’ tutta colpa mia.E' colpa mia se sei quì,in questo orribile posto. Mi odio. A volte penso che sono una vera menefreghista! Ti prego devi riaprire gli occhi. Devi perdonarmi.Devi ancora darmi un sacco di consigli su come vestirmi,pettinarmi.. e mi devi dire come posso fare con Bruno.. Avevi ragione.. Io lo amo. Sono una vigliacca,solo adesso che è troppo tardi, capisco cosa provo per lui.. E’ una cosa indescrivibile..
Il mio cuore si fermò.
Sentivo un forte dolore al petto.
Ci tenevo davvero molto a Vanessa.
Entrai diretto nella stanza e afferrai forte il braccio di Vanessa,trascinandola fuori da quel posto,fuori dal mondo, fuori da tutto.
Stava ancora singhiozzando,eravamo fuori dall’ospedale,vicino alla macchina.
La guardai negli occhi,le poggiai le mie mani sui fianchi e la baciai.
Era magnifico.
Per la prima volta mi piaceva realmente una ragazza.
Rimanemmo attaccati per 10 minuti,poi la presi per le mani e la feci salire in auto.
Ci scambiavamo sorrisetti.. Ero felicissimo quando..
Io: Posso chiederti una cosa?
Lei: Certo! Perchè mi hai baciata?
Io: Io dovevo chiederti una cosa,non tu!
Lei: Ops,scusa..
Io: Perchè mi piaci.
Mi avvicinai ancora di più e ci ribaciammo.
Lei: Mi dispiace se a volte mi sono comportata da vera stronza.. Io..
Io: Shh..Ma tu..Io..Ti piaccio?
Lei: Cred-do che.. oddio, la mia migliore amica è in un’ospedale ed io mi metto a ridere.. sono una stupida..*Singhiozzo*.
Io: No! Basta! Non puoi essere sempre così triste..La vita è bella. Vivila. Vuoi soffrire per l’eternità?!
Lei: Questo vuol dire che-che..
Continua.

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Capitolo 17
*** Piangere. ***


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Rimase in silenzio.
Io:Non vuol dire niente.. io intendevo solo dire che.. Non puoi restare per l’eternità male dopo questo orribile incidente! Non è stata colpa tua!
Lei: Invece si.. Bruno,se le dovesse accadere qualcosa sarebbe solamente colpa mia.
Un crampo allo stomaco.

Per tutto il resto del viaggio non parlammo.
Ero frustato dal solo pensiero di dirle la verità.
Lei era triste..anche se non piangeva vedevo che soffriva..
Ovviamente dato che,sia i miei genitori che i suoi, erano fuori per lavoro.. decisi di farla rimanere a dormire da me.
Io:Tieni il pigiama.
Lei: Co-cosa? Io devo tornare a casa.. Non posso certo rimanere!
Io: In casa sei sola,fuori è buio e non ho voglia di accompagnarti..
Lei: Capisco.. Vado a piedi!
Io: Non ci pensare nemmeno!Tu stasera resti isieme a me e mi fai compagnia!
Le strappai un sorrisetto.
Lei: Ah si?! E se io non volessi rimanere??
Io: Ti picchio!
Lei: Con quali muscoli?? Hahahhah
La presi in braccio e la scaraventai sotto sulle coperte.
Ci fu un attimo di silenzio.
Ritornammo seri.
Proprio come prima.
Non sapevamo cosa dire,eravamo inbarazzati e angosciati allo stesso tempo.
PARTE VANESSA.
Non sapevo cosa dire.
Ero inbarazzata.
Non ero mai rimasta a dormire da un ragazzo in vita mia, questa era la prima volta..
Bruno: E’ La prima volta che rimani a dormire a casa di un ragazzo?
"Perfetto, mi ha letto nel pensiero! Mhh,, è forse un mentalista?!"
Io: Emh..perchè questa domanda?
Lui: Non voglio spaventarti.. Bhè insomma, per me può essere normale; ma tu hai solo 15 anni..
Io: E mezzo. Mi dai della piccola?
Lui: No,no! E’ solo che.. ho paura che... insomma.. Rispondi!
Io: Emh.. Si.. cioè.. no!Cioè..
Lui: Sei stanca?
Io: SI.
Lui: Buona notte,cucciola.
Mi baciò sulla fronte e ci rannicchiammo,al calduccio,sotto le coperte.
Quando stavo con Lui,era tutto diverso.
Stavo bene.
Era come se,la sua presenza,ingoiasse tutti i miei problemi..
Mi addormentai.. ma per poco.
Erano le 2 del mattino,stavo sudando freddo.
Stavo male,avevo i crampi allo stomaco.
Mi veniva di piangere ma non volevo svegliarlo e tanto meno farmi vedere rattristata da lui.
Cercavo di riaddormentarmi ma non ci riuscivo..
Corsi in bagno.
Mi veniva da vomitare.. e così feci.
Cercai di espellere dal mio cuore tutta la tristezza e iniziai nuovamente a piangere.
TocToc.
..: Posso entrare?
Mi sciacquai velocemente la faccia ed andai ad aprire, facendo un sorriso falso.. che subito riconobbe.
Lui:Vieni a letto.
Feci come disse.
Lui: Cos’hai? Perchè ti nascondi da me?
Io: Sto benissimo..
Ed ecco di nuovo che iniziai a piangere. Mi nascosi sotto le coperte.. Bruno cercò di tirarmi verso di lui, ma io opponevo resistenza.. Non ce la facevo più.
Poi mi prese in braccio rivoltandomi praticamente, sopra di lui. Mi coprivo gli occhi con le mani,ma subito me le tolse..
Iniziai a piangere,ma questa volta non mi nascosi. Mi stringeva forte e mi sussurrava:
Shhh,passerà. E’ tutto a posto. Andrà tutto bene..
Continua.

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Capitolo 18
*** Addio. ***


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PARTE BRUNO.
DRIIN DRIIN.
Ed ecco la sveglia.
Subito la spensi per non svegliare Vanessa,la quale dormiva pacificamente.
Dovevo uscire con Philip,così decisi di lasciarle un biglietto sulla scrivania.

Erano le 10.30.
Ero in ritardo..decisi di prendere una scorciatoia.. dove.. ecco che vidi Philip venirmi incontro, tutto affaticato.
Io: Hey! Scusa per il ritardo.. ma.. che ci fai quì??
Lui: Bruno,non fa niente.. Andiamo via da quì.
Io: Perchè? Cosa succede? Ti vedo strano.. quasi preoccupato.. Allora? Perch..
Un urlo straziante mi interruppe.
Philip cercava di portarmi via.. ma.. quella voce..
Era familiare.
PARTE VANESSA.
"Emh.. Allora.. Bruno ha detto che andava alla piazza S.Cristophen. Passerò per di quà. Se mi sbrigo,arrivo in tempo."
Mi avviai a passo felpato.. quando..
Vidi Bruno con Philip e..
PARTE BRUNO.
Una fitta al cuore.
Erano i parenti di Beatrice con la sua famiglia.
La madre non riusciva a tenersi in piedi.
Urlava.
"Perchè?? *singhiozzo* Perchè te la sei voluta portar via??"
E fu così che scoprii che Beatrice era morta.
Philip mi abbracciò.
Ci stavo malissimo.
Non capivo il perchè.. Era strano.
Io non la conoscevo.
Poi capii..
"Dio,Vanessa.."
Una cosa del genere le avrebbe spezzato il cuore.
Non potevo riferirglielo.. ma non potevo nasconderli certo, una verità così grande.
In quel preciso istante sentii un urlo soffocato dietro di me..
Era lei.
Era Vanessa.
Stava piangendo e non poco.
Le corsi incontro..
Non riusciva a tenersi in piedi,le tremavano le gambe..
Si stringeva la maglietta in un pugno..
Si inginocchiò e disse:
Lasciami stare! Lasciami stare! E’ colpa mia! Solo colpa mia! Lei è morta a causa mia!
La presi in braccio,stringendola forte.
Io: Non è colpa tua.. Vanessa.. Io non so cosa dire.. Ti prego non fare così..
Lei: Vorrei non essere mai andata a quella festa,vorrei.. vorrei..
Philp mi guardava.
Vanessa si dimenava,come se volesse scappare.
Non la lasciavo,non potevo lasciarla.
Da lontano vidi un uomo ed una donna avvicinarsi..
Avevano gli occhi colmi di lacrime.
Vanessa stava piangendo fra le mie braccia.
Uomo: Sono il padre di Vanessa.. Non so chi sia lei.. Comunque la ringrazio.. Grazie per aver trattenuto mia figlia..
Io: Non c’è problema.. Se me lo permette, vorrei portarla a casa mia.. So che lei non mi conosce ma.. io tengo davvero molto a vostra figlia.. vi prego.. Non le farò del male..
Donna: Mi fido di lui, lasciamolo andare..
E così feci,portai Vanessa con me..
A casa..
Philp mi seguì come un cane abbandonato.
PARTE VANESSA.
Non capivo dove stavamo andando.
Volevo solo morire.
Era colpa mia se Bea era morta..
Mi arresi fra le braccia di Bruno,il quale non faceva altro che stringermi.
Sentivo solo delle voci intorno a me..
Le lacrime mi avevano appannato la vista e non riuscivo a capire dove mi trovavo..
Sentii una mano accarezzarmi il viso.
Bruno aveva uno sguardo spento.. Mi baciava in continuazione ma io non ricambiavo affatto il bacio.. Non ne avevo voglia..
Non avevo voglia di far niente.. in quel momento avrei voluto essere una tartaruga,così avrei potuto nascondermi dentro il mio guscio duro e protettivo.
Bruno non parlava.
Ho sempre odiato il silenzio, ma in quel momento sembrava l’unica cosa che amassi,oltre a Bruno, ovviamente.
Bruno:Sei stanca? Vuoi riposarti?? Vuoi da bere? Hai fame? Devi andare in bagno?? Devi..
Io: Bruno sto benissimo.. Grazie di tutto,grazie per avermi portata qua..
Lui: Ne vuoi parlare?
Mi accorsi di essere distesa su un letto,con la testa appoggiata sulle gambe di Brunetto.
Ne volevo parlare?
Si.
Cercavo di non pronunciare quel nome.Cercavo di dimenticare tutto, ma non potevo..
Era come un chiodo impiantato nel mio cervello..
Decisi di parlare;non so perchè.
Forse perchè sapevo che se non ne avessi parlato con lui,sarei rimasta in silenzio per il resto della mia vita.
Mi misi a sedere accanto a Bruno.
Mi strinse in un abbraccio e mi disse:
Se non ne hai voglia,non fa niente.. capisco che..
Io:Bruno.. io vorrei scomparire..
Lui:Se tu scompari,io vengo con te. Non voglio perdere la persona più importante di questo mondo..
Io:Tu non capisci.. Non capisci come mi sento. Sono stata io! Sono stata io ad ucciderla! Se non fossi mai andata a quella festa.. Se non mi fossi.. inna..
No,un momento non potevo dirlo. Era troppo presto per annunciare una cosa del genere..
Io: Se non ti avessi conosciuto.. e non mi fossi piaciuto a tal punto d-da *singhiozzo* .. Lei.. non sarebbe finita in ospedale.. Non avrebbe *singhiozzo* Non si sarebbe..*singhiozzo* trovata in quell’orribile posto! Mi odio, con tutto il cuore! Nel momento del bisogno non sono riuscita ad aiutarla, non sono..
Lui:Non è colpa tua! Sai.. quando è morto il padre di un mio amico.. Sono stato tanto male.. Era come un mio secondo padre.. Negli anni ho capito che non è mai colpa di qualcuno se una persona muore.. Dio ha deciso così.. Non possiamo farci niente!
Io: Allora Dio è ingiusto!
Scoppiai a piangere, Bruno mi stringeva.Mi cullava,come una mamma culla il suo bambino..
Lui:Gli angeli migliori sono sempre quelli che se ne vanno via prima.. Ma non devi dimenticarti di lei.. Sai, lei ti può sentire.. anche se non ti risponde può aiutarti.. Adesso è quì, accanto a noi..
Io: Non la vedo!*Singhiozzo*
Lui: Ma lei si..
Continua.

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Capitolo 19
*** L'incertezza. ***


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Pian pianino riuscii a calmarmi.
Mi stropicciai gli occhi.
Bruno: Cucciola, ho visto i tuoi e..
Io: Oddio! Mi dispiace.. Non si fidano mai dei ragazzi.. hanno sempre paura..

Lui: No,anzi.Mi hanno permesso di portarti a casa mia..sono stati gentili..
Io: Wow! Strano.. Posso chiamarli?
Lui: Certo! Nel frattempo vado a farmi una doccia, ok? Fai come fosse casa tua!
Io: Ok! Grazie di tutto!
Subito li chiamai per rassicurarli. Mi dissero che sarebbero dovuti ripartire entro pochi munuti.
Stranamente non ero triste.. mi era un pò passata.. o meglio.. pensavo..
Bruno ci stava mettendo troppo.
Sensa di lui io non andavo avanti,era la mia unica distrazione.
Pensavo di potercela fare,ma..
Scoppiai a piangere.
Non volevo farmi vedere da Bruno .. ma..
Troppo tardi.
Mi aveva vista e in men che non si dica si era seduto accanto a me.
Io: Lascia stare..adesso mi passa..*singhiozzo*
Lui: Non passerà. Nè oggi ,nè domani. Ci vuole tempo.
Mi porse la sua mano e mi alzai,guardandolo dritto negli occhi.
Lui: Vieni,ho un’idea.
Si distese sul letto e si tolse la camicia, io lo seguii..
Avevo un pò paura:non sapevo cosa volesse fare.. e..
Mi abbracciò e mi sussurrò:
Posso farti una domanda?
Io: Si.
Lui: Mi ami o ti piaccio e basta?
Io: Perchè me lo chiedi?
Lui: Perchè.. mi sto rendendo conto che più il tempo passa più tengo a te.. Allora?
Io: E questo che significa? Tu mi ami?
Lui: Ah,ah,ah.Ti ho fatto prima io la domanda!
Io: Ho paura di dire una sciocchezza.. Poi mi prendi per scema!
Lui: Fidati, non lo sei.
Io: Io-o Ti.. cioè..Io T-ti..
Lui: Hai paura di me?
Io: Certo che no! Che domande fai?!
Lui: Stai tremando..
Io: E’ per un altro motivo..
Lui: Sai.. Io quando ti guardo, non penso..
Io: Non pensi?
Lui: Bhè,lo sai.. a quello.. Di solito noi ragazzi non pensiamo ai sentimenti,diciamo che.. insomma.. ecco.. facciamo più caso al fisico;per poi.. insomma.. Non dirmi che non hai capito!
Io: Ho capito.. Quindi tu mi vuoi dire che non ho un fisico da..
Lui: No! Voglio dire che.. che.. Ti Amo! Ecco, basta l’ho detto!
Sorrisi e gli sussurrai: Anche io.
Mi baciò e mi fece distendere sul letto.
Salì su di me e mi guardò negli occhi..
Ero un pò imbarazzata..
Pian pianino mi sussurrò all’orecchio:
Sei vergine?
Io: Tu?
Lui: Emh.. No..e tu?
Non volevo dirlo, mi vergognavo ma insisteva..
Chiusi gli occhi e pronunciai un debole:
SI.
Continua.
Voglio almeno 2 recensioni e pubblico il continuo!

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Capitolo 20
*** Non esiste la perfezione. ***


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Ero nervosa.
Mi dava dei piccoli baci sul collo..
Quando cercò di togliermi la maglietta urlai.
Ero pietrificata.
Si fermò e mi guardò dritto negli occhi.

Lui:Ch-che c’è?
Io: I-io... Non ce la faccio..scusa ma.. non sono ancora pronta...Possiamo aspettare? Ti prego.. perdonami.. io.. Scusa.. Io.. ho tanta paura..non mi sento pronta..Io..
Lui: Non ti devi scusare.
Si staccò da me e andò in cucina sbattendo la porta.
“Perfetto,avevo perso la persona più importante al Mondo, per una stupida paura.. Perchè sono sempre così nervosa?” Pensai.
Mi rigirai nel letto e mi “appallottolai”,come un ghiro.
Ero immersa nei miei pensieri.. quando..
Mi sentii abbracciare da dietro.
Era Bruno,aveva le lacrime agli occhi.
Io: Scus-
Mi baciò.
Rimasi scioccata.
Lui:Non ti devi scusare.. Io sono scappato via perchè mi sono reso conto di ciò che avevo commess:un secondo prima ti ho detto che non ti vedo come una da portare a letto e basta e dopo neanche una settimana che stiamo insieme..
Io: Non fa niente.. Sono io che ho sempre paura di fare la cosa sbagliata..
Lui:Hai fatto bene a fermarmi.. sono uno sciocco.. Ti prego perdonami per quello che ho fatto.. io.. non sono così. Ho paura di perderti.. e... ho paura di averti spaventato.. è così? Ti ho spaventata?
Io: Io non ero spaventata da te.. Avevo paura.. di.. Non lo so neanche io.. so solo che non mi sento ancora pronta..
Lui: lo capisco.. Non importa. Arriverà il momento. Posso aspettare.
Sorrise e ci abbracciamo.
Lui:Senti,posso chiederti una cosa?
Io: Certo! Me lo chiedi anche?
Lui: Emh.. Perchè fra le lettere del mio nome..insomma.. nel disegno che hai fatto.. vi è un leone? Che sinificato ha?
Io: Lo vuoi sapere davvero?Sai è una cosa strana.. io fin dalle medie ho amato classificare i nomi delle persone con i sentimenti che mi suscitavano..
Lui: E il mio nome che ti ha suscitato?
Io: Protettività.. il tuo,è un nome reale,da vero re. Bruno:una persona gloriosa,forte,coraggiosa e saggia.. Per questo ho rappresentato il tuo nome con un animale.. Il leone è l’animale più glorioso,forte e saggio che esista!
Lui. Wow.. sono senza parole..
Io: Anche se..per te ho un soprannome tutto particolare..
Lui: Brù?
Io: Naaah. Quello è uno utilizzato da tutti! Ne ho in mente un altro...
Lui: Posso sapere quale?
Io: MARS.
Lui: Mars?! Perchè? Non ha senso!
Io: Si che lo ha! Hai presente quella baretta di cioccolato chiamata Mars? Ecco! Tu gli assomigli!
Lui: Assomiglio ad una barretta di cioccolato?
Io: No! Scemo! Io intendo dire che.. Insomma l’hai presente quella baretta? All’inizio è dura,fredda.. ma al suo interno si trova la morbidezza unica ed irresistibile del caramello.. La cosa più buona è dolce di questo mondo.. E tu sei uguale:All’inizio sembri una persona fredda,senza sentimenti.. Ma all’interno sei dolcissimo..
Rimase in silenzio.
Lui: Sei troppo dolce! Ti amo da impazzire.
Io: Ti amo anche io.
*Squilla il cellulare di Bruno*
Bruno: Davvero?! Bene! Ci saremo sicuramente.. Come chi porto?? La mia ragazza,ovvio! Vanessa! Allora.. Fra 2 settimane eh!? Ok, a presto. Grazie!
*Chiuse la chiamata*
Bruno: Fra 2 settimane c’è il compleanno di Ashley.. Una ragazza che conosco.. Fa una festa in discoteca,ci ha invitati.. Ti va di andarci?
E fu così che fui costretta ad andare.
Era tutto perfetto,ma si sa,non viviamo nel mondo delle favole.
Non esiste la perfezione.
Continua.
Voglio almeno 2 recensioni e pubblico il continuo.

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Capitolo 21
*** Chanel. ***


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La grande serata arrivò.
I miei erano tornati a casa,ma restare a casa con loro non mi andava tanto a genio..
Preferii andare al compleanno della ragazza che non conoscevo con Bruno.
Ormai eravamo diventati inseparabili.
Stavamo sempre insieme.

Lo amavo e lui amava me.
Ma si sa, le cose non sono mai perfette.

Erano le 22.00.
Stranamente ero già pronta.
Li aspettavo fuori dal cancelletto del mio giardino.
Ero ansiosa;quando..
..: Allora.. bella topa,vuoi un passaggio?!
Alzai lo sguardo. 
Io: Scemo! Mi hai fatto paura!
Salii in auto e partimmo.
Arrivati, subito Bruno mi prese per mano ed andammo a salutare la festeggiata.
Era veramente stupenda,per non parlare delle altre 3 ragazze che aveva a canto: Chanel, Weronika e Klaudia.
Una più bella dell’altra.
Altissime,magrissime e con dei fisici da urlo.
Mi sentivo un pò in imbarazzo..
Al confronto di loro io..ero come un verme visto da un aereo in volo. Ovvero 0. Per non dire di peggio.
Chanel: Hey! Bel fustacchione.. che facciamo? Ti va di ballare?
Subito intervenne Philip.
Philip: Eh no! Lui sta con me!
Bruno mi sorrise e mi sussurrò:
Balliamo?
Io accennai un “Sì” muovendo la testa in su ed in giù.
Passammo ben 20 minuti in pista da ballo, ci scatennammo, urlavamo, ci baciavamo.
Ci allontanavamo per poi riprenderci,abbracciarciandoci e ribaciandoci.
Mi divertivo un sacco,ma i tacchi iniziarono a fare il loro effetto.
Io: Mars, possiamo sederci un attimo? Sono stanca morta! Tu dove la prendi tutta questa energia?
Lui: I maschi devono essere sempre più energici. *occhiolino*.
Sorrisi.
Capii solo dopo la battutaccia che aveva fatto.
Prendemmo qualcosa da bere.
Philip ed il resto dei ragazzi ci seguì.
Ero un pò imbarazzata al solo pensiero di ritrovarmi da sola con dei maschi,soprattutto più grandi di me.
Fortunatamente dopo poco mi salutò Marzia. Una ragazza che nel 2010 era andata,come me, al concerto di Tiziano Ferro.
Mi riconobbe subito.
Ci salutammo e parlammo per un bel pò.
Con la coda dell’occhio vedevo che Bruno si stava agitando troppo.
Non sapevo cosa gli stesse prendendo.
Poi si avvicinò a me.
Mi prese dai fianchi e mi baciò.
Quando ci staccammo notai che non stava tanto bene.
Aveva bevuto un bel pò,forse anche troppo.
Io: Bruno.. St-stai bene?? Che ti prende??
Lui: Benissimo Pupa. Ascoltami, io ed i miei amiconi andiamo in pista.. vogliamo sfidarci a fare delle cavolate di danza!
Io: Ok,va bene! Io rimango quì con Marzy! Ma.. Bruno sei sicuro di stare bene?? Non ti reggi in piedi!
Bruno: Ade..sso. Sde,cioè,volevo dire.. Devo andare! Ti amo cucciola!
Mi baciò di nuovo e si allontanò.
Per tutta la serata non lo rividi.
Ero un pò preoccupata.
La musica era terminata.
I ragazzi se ne stava andando e anche noi avremmo dovuto fare lo stesso.
Marzia se ne era andata, ed ero rimasta sola..
Cercai Bruno.
In una piccola stanzina sentivo dei rumori strani.
Come se qualcuno stesse battendo i pugni su un letto.
Sentivo la voce di Bruno e questo mi turbò..
Era forse scoppiata una rissa?
No, peggio. 
Pian pianino aprii la porta e vidi ciò che non avrei mai voluto vedere.
La ragazza di prima,Chanel, sotto di Bruno e lui che..si stava divertendo..
Si baciavano in continuazione,si accarezzavano,si stringevano..
Chiusi la porta e caddi a terra.
Iniziai a piangere,un pianto silenzioso,ma che faceva male alla gola..
Sentivo i brividi percorrermi tutto il corpo...
Quando..
Qualcuno mi venne vicino..
Era..
Continua.
Pubblico il 21° capitolo a 2 recensioni.

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Capitolo 22
*** Ubriaco di amore. ***


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Era Philp.
Si inginocchiò davanti a me.
Io: Co-come è potuto succedere?? Come ha potuto farlo? Perchè lo ha fatto? Io lo amavo! Perchè?? *Singhiozzo*.
Philip: Vieni,andiamo.. Mi dispiace tanto..non credevo che.. Io pensavo che Bruno ci tenesse a te..

Io: A quanto pare non è così.. ti prego portami a casa!
Lui: Si,vieni.Non piangere. Shhh.
Mi abbracciò.
Philip era davvero un amico.
Forse il migliore fra tutti gli amici.
Io: Bru-Bruno come tor-na a ca-casa?
Lui: Ci pensa suo fratello.. adesso vieni,sali in macchina.
Feci come disse.
PARTE BRUNO.
La mattina seguente mi ritrovai in camera mia, senza sapere cosa era successo ieri.
Un lampo di gienio.
Mi faceva male tutto il corpo.
Riuscii a ricordarmi che avevo tradito Vanessa.
Mi sentii un vigliacco,uno stronzo.
"Questa cosa non dovrà essere scoperta.. Non deve accadere, non a lei.. Non posso farla soffrire.." Pensai.
TocToc.
Io: Avanti.
Mi faceva male la testa,non riuscivo a muovermi dal letto, ero come ingessato.
Era mio fratello.
Lui: Divertito ieri sera?
Ovviamente non sapeva niente.. o almeno speravo.. sarebbe stato molto imbarazzante..
Io: Si, perchè??
Lui: No.. niente..Era una domanda..Ma Vanessa come è tronata a casa?
Io: Oh mio Dio! Vanessa!! Dammi il telefono!
Lui: Bene,bene. Eri ubriaco. Lo sapevo!
Io: Ma ti vuoi muovere?? Cavolo!
Lui: Vanessa è tronata con Philip.
Io: Sono uno stupido.Poveretta,l’ho lasciata sola.Hai visto per caso se era arrabbiata?
Lui: No.. Non gli ho visti partire.. Mi ha chiamato Philip dicendomi dove ti trovavi..
Io: Do-dove ero?
Lui: Eri addormentato sopra un tavolino. Hahahahhaa Dovevi vederti! Non reggi proprio l’alcol tu, eh?! Ahahahah
Io: E Smettila idiota!
Lui: Comunque.. Ha chiamato Philp e mi ha detto di dirti che alle 14.00 devi andare a casa sua.
Io: Ok. Sai il perchè?
Lui: No! Ma muoviti!Mhe mancano 20 minuti!
Svelto mi preparai.
Non sapevo cosa volesse da me Philp.Ero curioso e anche un pò spaventato all’idea che sapesse cosa avevo fatto.
Avevo paura che avesse fatto la spia.
Avrei chiamato dopo Vanessa.
Dlin Dlon. *Suonai il campanello.*
Mi venne ad aprire la madre che mi indicò la piscina dove mi stava aspettando.
Io:Philp? Cos' è tutta questa scena per vedermi?
Philp: Mha.. niente di che.. Non so se ti ricordi.. Bhè ieri sera hai lasciato Vanessa da sola..e.. dato che i suoi sono usciti nuovamente per lavoro ho deciso di portarla a casa mia.. e..
Io: Non ci posso credere.Io mi fidavo di te.Che le hai fatto?
Lui: Io non le ho fatto niente!Adesso è di sopra che dorme.Non urlare,altrimenti la svegli..Comunque.. Divertito ieri sera??
Io: Si perchè?
Lui: Non niente..così..solo per fare due chiacchere..Ma dimmi: Tu ami Vanessa? Tranquillo a me puoi dirlo. Non lo dico a nessuno.. Fidati di me.Risposta sincera,mi raccomando!
Io: Si, moltissimo. Tengo veramente molto a lei. Lei è il mio tutto,il mio mondo.
Sentivo dei passi dietro di me. Mi girai..
Era lei.
Continua.
Voglio almeno una recensione!

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Capitolo 23
*** Ti ho perso,per sempre. ***


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Philp:Vanessa! Torna a dormire..Stiamo solo parlando.. Non ti..
Lo interruppi.
Io: Amore mio!
Si avvicinò, aveva le lacrime agli occhi.

Lei: Amore? Amore un corno! Brutto stronzo tu mi hai spezzato il cuore! Io ti amavo e tu mi hai solo sfruttata! Dillo Bruno,dillo! Ti facevo compassione vero?! Perchè la mia migliore amica è morta! Perchè Beatrice se ne è andata per sempre! Tu-tu avevi detto che mi amavi! Ma sei solo un bugiardo! Io ti ho dato tutto il mio amore e tu l’hai buttato nei rifiuti,si l’hai fatto. Di darmi tutto il tuo amore è ciò che ho sempre chiesto..
Io: Perchè? Non capisci che.. Prenderei una granata per te! Mi butterei davanti ad un treno per te! Metterei la mia testa su una lama per te, Io morirei per te! Ciò che hai detto non ha senso.. Io soffrirei tutto questo dolore.. prenderei un proiettile dritto nel cervello.. si morirei per te Baby.
Lei: Ed io avrei fatto lo stesso,si, avrei fatto lo stesso..
Scoppio a piangere e se ne andò.
Il mio sguardo si incorciò con quello di Philp che mi disse di andarmene,ma non seguii il suo ordine.
La inseguii.
"Se perdo lei,perdo tutto."
La bloccai.
Lei guardava in basso.
Io:Perchè mi tratti così?Io ti amo!
Lei: Tu cosa?? Tu volevi solo portarmi a letto per divertirti! Ma quando hai visto che con me era troppo impegnativo ti sei dato a Chanel.
Il mio cuore si spezzò.
Adesso tutto era chiaro.
Lei aveva visto.
Io: T-tu ha visto?
Lei: Si, tutto. E non dirmi che è stata lei! Perchè ti giuro che ti strangolo.
Io: Amore, io.. amo solo te! Lei non è niente.. l’altra sera.. ero ubriaco.. Tutto quì.Perdonami, ti prego perdonami!
Cercai di baciarla,ma si spostò.
Lei: Tu non capisci. Io non posso soffrire per una persona che mi prende solamente in giro! Lasciami in pace!Ti prego lasciami!
Se ne andò via piangendo.
Non ci potevo credere.
Avevo perso la cosa più importante al mondo per una orribile sbornia.
PARTE VANESSA.
Non facevo altro che piangere.
Fortunatamente a casa i miei non c’erano, così potei darmi un libero sfogo senza vergogna.
Piansi a lungo ed Erika venne a casa mia per sollevarmi un pò il morale..
Ed in effetti funsionò,ridemmo un sacco.
Ci divertimmo alla wii,ballando con Just dance 3.. Fu tutto perfetto..
Da quel maledetto giorno passarono 2 mesi.
Amavo sempre Bruno?
No.
O meglio dicevo sempre così,però.. Non potevo mentire a me stessa.
Io lo amavo ancora,con tutta me stessa.Ogni giorno lo vedevo,davanti al cancello della scuola con Philp,divenuto ormai,il mio migliore amico. Spesso cercava di salutarmi,di venirmi incontro.. ma io lo respingevo,non lo degnavo di uno sguardo.
Voi dirrete: ma allora sei scema?! Non hai detto di amarlo?Perchè non ti fidi nuovamente di lui e ci parli?
Il problema è che lo amavo troppo.
Sapevo benissimo che se ci avrei parlato sarei ricaduta nella trappola.
Pian pianino lo stavo dimenticando,anche se le mie ferite non si erano chiuse del tutto..
Una sera accesi la tv e decisi di vedere MTV., il mio canale preferito.
Ed Ecco che sento questa canzone : http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=c4BLVznuWnU
E ricomincio a piangere.

Raccoglierò i pezzi
e costruirò una casa di lego
se le cose andranno male la potremmo buttare giù.
Ed è buio in un freddo dicembre, ma devo mantenermi caldo
e se sarai a pezzi io ti sistemerò e ti terrò al riparo dal temporale in arrivo.

Isolato dagli altri, lontano dall’amore
Ti tirerò su quando ti sentirai cadere
e dopo tutto ciò che ho fatto penso di amarti di più adesso.

Fuori dalla visuale, fuori di testa
col tempo tutto ciò che farò
e dopo tutto ciò che ho fatto penso di amarti di più adesso

Ti dipingerò passo per passo
E ti colorerò
Se andrà bene potremmo incorniciarlo e appenderlo a un muro.

Iniziai a cantare e mi resi conto di quello che avevo perso.
La mattina seguente..
Continua.
Lo pubblico a 2 recensioni!
 

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Capitolo 24
*** La spiaggia. ***


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Andai a scuola,come sempre.
Stranamente sul bus non c’era nessuno e appena scesi mi ricordai che oggi ci sarebbe stato uno sciopero.
“Accidenti,che rottura.
Mi sedetti su una panchina attendendo pazientemente..
"Sì, certo.Come no! Non vedevo l’ora di tornarmene a casa sotto le coperte. Fin da piccola sono stata una pers
ona poco paziente: Non riuscivo e non riesco ancora ad aspettare che il mio cane la faccia tutta prima di ripartire a corsa. Figuriamoci se aspetto volentieri un bus."
Quando..
...:Vanessa!
Mi girai e vidi Philp rosso come un pomodoro, venirmi incontro.
Io: Hey! Cucciolo! Anche tu quì eh?!
Lui: Emh.. si.. Posso parlarti?
Io: Certo! Spara!
Lui: Rispondi a questa domanda con attenzione,non sparare cavolate,ok?
Io: Si,tranquillo.
Lui: Promettimelo! Lo sai che di me ti puoi fidare, vero?
Io: Certo che di te mi posso fidare!Sei il mio migliore amico..Ok te lo prometto.Giuro che risponderò sinceramente!
Lui: Tu.. Ami ancora Bruno?
Non sapevo cosa dire.
Sentivo i brividi percorrermi la schiena.
Lui: Allora?! Lo ami o no?
Io: I-io..io credo che..mi ha tradita cavolo! Come posso amarlo?!
Lui: E’ vero,come puoi?
Io: Philp,tu lo sai bene.. Io..
Lui: Tu?! Tu cosa? Allora?! Hai promesso!
Io: Io lo amo ancora,ma so bene che stare con una persona come lui rovinerà soltanto la mia vita! A partire dalla morte di Bea! Se io non lo avessi mai conosciuto.. non sarebbe successo..
Lui: Lo sai che lui ti ama, vero? Lo sai che non sta uscendo con nessuna,vero? Lo sai che vuole solamente te,vero? Non lo vedete che siete entrambi innamorati?? Allora perchè non gli dai un’altra possibilità?
A quelle parole mi sciolsi..
Dovevo? O non dovevo?
Io: Philp,io non voglio soffrire!
Lui: Va bene.Fai come vuoi! Io te l’ho detto! Lui ti ama! Cavolo! Ma non lo vedi?!
Io: Non ti ci mettere anche te! Tanto lo so che quello che mi stai dicendo te lo ha detto Bruno.. cavolo è il tuo migliore amico,non puoi tradirlo!
Lui: Ah si?! Tu non mi credi?? Io mi fidavo di te! Ti ho detto che questa è la verità! Credimi per Dio!
Io: Lasciami in pace! Vuoi uomini siete tutti uguali.
E detto questo mi alzai e tornai a piedi.
Non volevo più parlargli,mi aveva scocciato sia lui che il suo amichetto” Ti amo tanto" e poi se la fa con un’altra.
Quando arrivai a casa ero distrutta.
Mi dispiaceva aver litigato con Philp, ma odiavo ancora di più il pensiero che mi aveva fatto entrare nella zucca.
""Bruno".. quel nome così.. così.. Dio,quanti ricordi.."
*Today, I don’t feel like doing..* (suoneria)
Era Erika.
Subito risposi.
Mi invitò a passare una serata in spiaggia con lei, Philip,Chanel,Klaudia ,Erik e... Bruno.
Inizialmente non ero tanto convinta,ma Erika mi supplicò e dovetti accettare.
Avevo paura.
Per la prima volta in tutta la mia vita iniziai a tremare.
Avrei rivisto Bruno con Chanel.. La tizia che mi aveva fottuto il ragazzo.
Non stavano insieme,è vero,ma non potevo sopportarli. Non ce la potevo fare.
Dato che l’ansia mi stava assalendo decisi di prepararmi,così, magari.. ci avrei pensato di meno.
Cercai nell’armadio qualcosa di semplice e ovviamente "da spiaggia" ..
Si fecero le 10.00.
Subito mi avviai insieme a Erika,che si fece trovare sotto casa,già pronta.
Durante il viaggio in auto iniziammo a parlare del più e del meno e.. quando arrivammo alla spiaggia..
Lo vidi.
Iniziai a tremare.
Gli altri ragazzi: Ciaoo! Siete arrivate finalmente! Ecco,abbiamo prenotato le sdraie,potete accomodarvi quì.
La mia era vicinissima a quella di quell’essere che mi aveva spezzato il cuore.
Mi distesi,senza rivolgere minimamente un sorriso o un accenno di saluto a Bruno.
Erika:Eh no! Tu adesso non ti distendi e vieni a fare il bagno con me!
Io: No.. Ery.. non ho voglia.. Ti prego lasciami riposare.
Mi rigirai “pancia-sotto” quando..
Qualcuno mi afferrò dai fianchi.
Era..
Era..
Continua.
Voglio almeno una recensione!

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Capitolo 25
*** Vanessa,no! ***


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Era Erika,che mi aveva preso in braccio e che, in quatto e quattr'otto, mi aveva buttato, o meglio lanciato, a mare.
PARTE BRUNO.
Cavolo,non ce la facevo più.
Senza Vanessa non potevo stare,mi mancava tutto di lei: l
a sua voce,la sua risata,il suo gesticolaredelle mani,la sua bocca,le sue labbra.. Mi mancava LEI.
Philp:Heeyyy! Allora,Bruno! Mi stai ascoltando si o no?
Io: Emh.. No.. scusa è che.. stavo fra le nuvole..
Chanel: Non stare troppo fra le nuvole,perchè quì io ho bisogno di te! Sai bene cosa voglio..
Mi arabbiai.
Io: Cosa vuoi tu?! Mi hai solamente rovinato la vita! Quella sera è stato uno sbaglio,un tremendo errore! Tutto quì, io non ti amo! Io amo quella là,la vedi? SI o NO?
Tutti rimasero scioccati.
Oh My God! Ho detto che amo Vanessa..” Pensai.
E nel silenzio distruggente, la voce di Erika che urlava si fece sentire.
Io: Co-cosa succede??
Erika: Non lo so! Ho bisogno di aiuto! Io e Vanessa.. Stavamo nuotando.. quando..Lei ha detto di essere stata morsa da qualche insetto..
Io: E allora?
Erika: Siamo ,perciò, uscite dall’acqua e.. Vanessa è caduta a terra dicendo di non riuscire a stare in piedi! E’ stata morsa da un pesce.. non so.. è una cosa strana.. è come se gli si fosse conficcato nella coscia! *tutto di un fiato* Aiutatela vi prego! Io non so che fare!
Subito corsi da lei.
Era seduta sulla spiaggia.
Si teneva la coscia con le mani.
Io: Vanessa! Che succede!? Fammi vedere la coscia!
Tolse le mani e vidi una cosa spaventosa.
Erika aveva ragione,sotto pelle c’era qualcosa.
Era come un nastro viola;con la sola differenza che la formazione era simile a quella di un alga marina.
Lei non parlava,stava in silezio,ma si vedeva che le faceva male.
Subito la presi in braccio e la portai al casottino “salvataggio” dove Philp e gli altri mi stavano aspettando.
Bagnino: Oddio! Cosa è successo! Questo è.. Come ti chiami?
Vanessa: Vanessa, Vanessa Hearly.
Bagnino: Ascolti signorina,si poggi quì che dobbiamo fare un piccolo interventino..
Vanessa: Co-cosa!? Io non voglio essere tagliata, non mi toccate! Voglio tornare a casa! Non è niente di grave!
Bagnino: Signorina,non si preoccupi. Non farà male.. Però..adesso è meglio che stia ferma...e..
Vanessa iniziò a piangere e a dimenarsi.
Dovetti bloccarla io..
Erika: Stai calma.. non è niente.. è solo un piccolo pizzico! Ci siamo noi quì! Vanessa,non piangere.. ti prego..
Bagnino: Ragazzi,ho bisogno di un accendino..
A quelle parole il sangue smise di scorrere nelle mie vene.
Glielo porsi e subito iniziò a riscaldare una lama affilata.
Bagnino: Ragazzo,metti una mano quà, vicino al bikini e inizia a tirare indietro.Ok?
Feci come disse.
Vanessa: Ahia! No! Ti prego! Fa male *singhiozzo* Ahia!
Il bagnino iniziò a “sfilzare" la pelle di Vanessa e pian pianino riuscì a tirare via l’insetto.
Era simile ad un tentacolo di medusa,aventi però, delle spine che le si erano conficcate nella carne.
L’animalaccio aveva bucato la pelle della mia amata.
Faceva impressione.
Vanessa piangeva,sempre più forte.
Io, nel frattempo, l’abbracciavo e le davo dei piccoli bacetti sulla fronte, per farla calmare.
Probabilmente in quel momento non sentiva niente.
Era troppo tesa..
Bagnino: Vanessa,mi dispiace dirlo ma.. Adesso sentirai un pò più male..
Sentii Vanessa piangere ancora più forte.
.. E..
Continua.
Voglio 1 recensione sia in questo capitolo che nel prossimo e pubblicherò il continuo :3

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Capitolo 26
*** "Perdonami" ***


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Vidi che ancora “l’animalaccio” non si era staccato completamente.
Una spina,grande come due mine di lapis unite,era rimasta infilata nella tenera carne della mia principessa.
Bagnino:Vanessa,stai calma che manca poco.. L’importante è che tu stia ferma e soprattutto che rilassi i muscoli. So che è difficile,ma se non lo farai sarà più doloroso.
Vanessa continuò a piang
ere ed io osservai ogni minima mossa che quell’uomo faceva.
Fece un piccolo tagliettino, poco profondo, facendo così uscire del tutto quello strano essere.
Poi medicò la ferita.
Bagnino: Ecco fatto,ti puoi alzare. Sei stata brava.. Quello era davvero un insetto “rompi-scatole”..
Vanessa si alzò,ma non si tolse le mani dal volto.
Bagnino: Ti fa ancora tanto male? Dovrebbe esserti passato quasi del tutto il dolore..
Vanessa: Sto bene,grazie.
Erika l’abbracciò e poi la accompagnammo verso le sdraie dove si distese.
(Il bagnino le aveva consigliato di stare al sole).
Dopo poco si addormentò.
Philip: Hey! Ragazzi,vi va di andare a fare una partita a pallavolo?
Io decisi di rimanere a rilassarmi,mentre gli altri corsero subito da Philip.
Chanel: E dai.. cucciolo,vieni anche tu! *Salì su di me e mi fece il solletico.*
Io: Basta!Togliti! Vattene! Lo vuoi capire che non ti amo?! Te ne vuoi andare si o no?
Fortunatamente riuscii a togliermela di mezzo.
Mi distesi un pò,quando.. il mio sguardo ricadde su Vanessa.
Sembrava un angelo,i capelli le ricadevano perfettamente sulle spalle.
Non poteva essere successo davvero.
Non ce la facevo più a starle lontano;così, la presi in braccio e,sedendomi sulla sua sdraia,la feci sdraiare su di me. Proprio come una madre prende in braccio il proprio bambino.
PARTE VANESSA.
Mi sentii abbracciare,probabilmente era Erika.
Feci finta di niente,non aprii gli occhi ma le sussurrai:
Ery,accidenti, mi sono messa a piangere.. che figuraccia..
Non mi ripose,ma non detti tanta importanza a questo fatto.
Successivamente mi sentii toccare la coscia e poi, accarezzare la pancia.
Mi dette un bacio sul collo, e questo mi preoccupò
"Perdonami."
Mi voltai di scatto e vidi Bruno.
Rimasi immobile,ero fra le braccia di Mars e non riuscivo a muovermi.
Bruno: Ti prego, io ti amo! Non mi lasciare.. Perchè se mi lasci non ci saranno più cieli sereni.. Passerò come fanno le nuvole (ritornerò sempre)..Se tu mi lasci pioverà,pioverà sempre..
Io appoggiai la testa sulla sua spalla ed iniziai a piangere,di nuovo.
Bruno: Hey.. ma tu.. stai piangendo..
Io: Bruno io non voglio soffrire..
Lui: Non ti farò soffrire.
Io: Io non voglio vederti con un’altra...
Lui: Non mi vedrai con nessuna. Te l’ho detto voglio soltanto te.
Ci baciammo.
Lui: Ti amo,non lasciarmi ti prego.
Io:Ti amo anche io.
Per alcuni minuti rimanemmo abbracciati,ma poi.. decidemmo di non far sapere ancora niente a nessuno, altrimenti Chanel ci avrebbe reso la vita praticamente impossibile.
Bruno si distese sulla sua sdraia e facemmo finta di niente,anche se, ogni cinque minuti, ci scambiavamo sorrisetti e occhiolini.
I ragazzi tornarono.
Philp: UUUhh mamma!Siamo stanchi morti.. Uhf.. Che caldo..Vanessa.. Vanessa?!? Ma che fai?? Mi ascolti,si o no??! Eh insomma sei uguale a..
Bruno: A??
Lui: Nessuno.. Vanessa.. Ti fa sempre male?
Io: No,grazie mille ora va meglio..
Chanel: Uhh meno male,non avrei sopporto altri 10 secondi il tuo pianto da bambinetta.
Diventai rossa come un peperone.
"Che vergogna!"
Fortunatamente intervenì Bruno.
Bruno: Chanel! Stai zitta che quando ti ho lasciato ha pianto per 20 minuti!
Tutti si misero a ridere quando..
Chanel si avvicinò a Bruno con aria provocante e lo baciò.
Chanel: Però.. ti dispiace ancora.. ammettilo.. *gli sussurò all’orecchio*
Continua.
Voglio almeno una recensione e pubblico il 27° !

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Capitolo 27
*** Sangue. ***


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Bruno  si staccò subito.
Mi fissava.
Mi voltai verso Erika.
Stringevo i pugni,non ce la facevo più.

Amavo troppo Bruno, ma per il momento era meglio evitare di raccontarlo in giro.
Chanel mi osservava,osservava ogni mia mossa.
Era pronta a dire qualcosa, me lo sentivo.
Chanel: Oh Bruno.. Io non capisco perchè ti stacchi da me! Non lo vedi che siamo fatti per stare insieme?! Ah! Ora capisco perchè non lo fai. E’ colpa di quella.
Mi indicò.
Diventai rossa, poi verde ed infine viola.
La “rabbia“ stava vincendo sulla “calma”.
Bruno: Sciocchezze! Io non ti bacio perchè mi fai schifo. Ecco perchè.
Detto questo si distese sulla sdraia sorridendomi.
Erik: Ok,adesso basta ragazzi. Facciamo una cosa:andiamo a giocare a calcio ok? OK!
Chanel: Posso essere il capo-squadra?
Philip: Si.. certo.. Tu dovrai scegliere i tuoi “giocatori” ed io i miei.
Chanel: Io scelgo Erika!
Erik: Io scelgo..Philip,mio fratello fa schifo a calcio!
Chanel: Allora Bruno è mio!
Io: *Sussurro* col cavolo! Essere ripugnante,se ti prendo ti schiaccio come una formica.
Chanel: Vanessa,tu sei con Erik! Muoviti.
I giochi iniziarono.
Ho sempre odiato il calcio,ma in quel momento,l’idea di poter competere con Chanel.. insomma.. mi eccitava.
VOLEVO VINCERE,in tutti i modi possibili ed immaginabili!
Ad un certo punto,la palla sfiorò i miei piedi.
Stavo per segnare goal,quando.. Chanel mi venne addosso,facendomi,così, cadere a terra.
Chanel: Ops,scusa! Non l’ho fatto apposta ahhahaha!
Io: Allora vedi di starci attenta la prossima volta! Se sei gelosa per Bruno..
Mi interruppe.
Chanel:Io non sono gelosa di nessuno. Però,come ti ho già accennato, o meglio consigliato, tu devi stargli lontana. Capito?
Io: Altrimenti che mi fai?
Rossa di rabbia mi venne incontro e,sotto gli occhi di tutti, mi diede uno schiaffo fortissimo.
Io mi sentii piccola piccola,ma dentro di me qualcosa si stava risvegliando: la RABBIA.
Subito la spintonai facendola cadere ed iniziai a tirargli dei pugni sullo stomaco.
Chanel:Stronz* Adesso ti ammazzo! Sei solo un gransissima put****!
I ragazzi urlavano: Ferme! Smettetela!
Ma noi continuavamo,come se niente fosse.
Lei era gelosa del suo Bruno.
Ed io?
Ero gelosa?
Si,da morire.
Avrei voluto schiacciarla come un insetto,correre da Bruno e baciarlo.
Così tutto sarebbe finito. Ma sapevo benissimo che,se lo avessi fatto,la situazione non sarebbe migliorata.
Bruno si fiondò su di me,prendendomi dai fianchi e portandomi lontana da lei.
Chanel: *urla* Hai paura eh?! Vieni quì se hai il coraggio!
La rabbia saliva,avrei voluto ucciderla.
Certo,sarei andata in prigione,ma ne sarebbe valsa la pena.
Bruno mi stringeva a sè, aveva una presa troppo forte.
Non riuscivo a liberarmi.
Bruno:*sussurra all’orecchio* Vanessa,smettila! Ti prego! Lo sai benissimo che voglio te! Non è necessario che.. insomma.. lasciala perdere..
Ma io non lo ascoltavo.
Io: Chanel non ti conviene avvicinarti di un solo metro! Perchè altrimenti ti tiro uno schiaffo talmente forte che ti farà girare così a lungo che,quando ti fermerai, i tuoi vestiti saranno passati di moda!
A quel punto Bruno mi prese in “spalla” e mi portò dietro una grandissima querce.
Io: Lasciami!!! Perchè mi porti via?? Arrrghhh! Ti odio!!
Bruno mi lasciò, delicatemente.
Rimasi a fissarlo,in silenzio.
Io: Cosa c’..
Mi bloccò con un bacio.
Io: Mi sei mancato tanto.. Io... Bruno non ce la faccio più a stare con quella che ti corre dietro..
Bruno: Lo capisco.. Forse è meglio che.. insomma.. usciamo allo scoperto!
Io: Grazie ♥ Ti amo cucciolo. Scusa per la scenata ma.. ne avevo bisogno..
Bruno: Non ti preoccupare. Ti amo anche io.
Uscimmo allo scoperto ma..
Continua.
Voglio almeno una recensione!

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Capitolo 28
*** Mi fido. ***


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Subito lo fermai.
Io: Sei sicuro che sia una buona idea?
Lui: Non lo so,andiamo a scoprirlo!
Mi tirò verso di lui.
Ero preoccupata,molto preoccupata.

Perchè?
Perchè avevo paura di come la prendessero gli altri e, soprattutto, mi vergognavo di suo fratello, Erik.
Bruno non sembrava affatto teso,era sicuro di sè in tutto e per tutto.
Temevo la reazione che avrebbe potuto provocare.
Arrivammo alle sdraie.
I ragazzi stavano circondando Chanel,che piangeva come non mai.
Sentii pronunciarle queste parole:
Io.. non è colpa mia!E' stata Vanessa ad aggredirmi,io non le ho fatto niente!
In quel momento esplosi, non ce la facevo più. Era troppo!
Io: Che cosa??Tu sei solo una piccola viziatella! Sei stata tu a tirarmi lo schiaffo,non ricordi??
Mi stavo agitando troppo,era vero,ma non ce la facevo davvero più.
Erik: Tranquilla, lo sappiamo.. Chanel,dovresti tenerti le mani in tasca a volte! Non puoi ucciderla solo perchè ti sta antipatica... o.. insomma..non voglio sapere la motivazione del vostro litigio. Vorrei solo che voi due faceste pace!
Chanel:Basta,me ne vado. Vedo che Bruno ha trovato un’altra, è inutile che resti quì. A presto.Ciao a tutti, tranne che a Vanessa.
La guardai male e subito se ne andò.
Io: Wow,meno male.. Pensavo.. insomma..poteva andarmi peggio..
Bruno:Conoscendo Chanel,so che non si arrenderà..Se dovesse accadere qualcosa chiamami subito!
Io: Certo amore mio!
Oh cavolo ho detto “amore mio” e adesso?..”Pensai.
Philip: Amo-amore?!
Io: Emh.. cioè.. volevo dire.. cioè.. io..
Erik: State insieme?
Erika: No! Non ci posso credere! Voi due avete fatto pace? Da quanto tempo? Oddio,sono così felice!!!
Io: Emh,io..
Bruno: Si! Abbiamo fatto pace! Scusate se non ve lo abbiamo detto subito ma..con Chanel..
Erik: Capito,capito! Non ti devi giustificare. Tutti noi conosciamo quella strana tipa e sappiamo benissimo che è una maga nel “rovinare” le relazioni degli altri.
Erika: Oddio,non ci posso credere! State così bene insieme!
Philip: Glielo diciamo?
Erika: Mi sembra giusto!
Philip: Anche io ed Erika, ci siamo fidanzati.
Io:Ahhhhhh!
Corsi ad abbracciare Ery.
Ero troppo contenta: finalmente aveva trovato la sua anima gemella ( o almeno si sperava).
Bruno mi abbracciò.
Mi strinse forte a sè.
Avrei voluto che quel momento non finisse mai.
Avrei voluto fermare il tempo.
Fermare il mondo.
Le sue braccia erano così.. così.. Non trovo le parole per descrivere cosa in quel momento provavo.
Mi sentivo protetta,al sicuro da tutti i mali dell’universo.
Mi sentivo come dentro una stanza con le pareti d’acciaio.
Bruno: *sussurra* Cucciola, ti va di andare a casa mia?
Io: Certamente.
Ci avviammo verso casa.
L’aria si stava raffrescando ed io iniziai a tremare.
Bruno: Ti fa freddo?
Io: Un pò..
Bruno: Appena arriviamo a casa ci mettiamo sotto le coperte e guardiamo un bel film. Ci stai?
Io: Si! Che bello! Emh.. sai cosa vorrei vedere?
Lui: Cosa?
Io: Da pochi giorni è uscito al cinema “Titanic”.. So che è un film visto e rivisto ma lo adoro! Se ce l’hai in DVD.. bhè..potremo vederlo, non credi?
Lui: Ma che domande fai?! Certo che possiamo vederlo! Mia sorella ama  quei generi di film e perciò ho il DVD!
Appena arrivammo a casa mi feci una doccia calda.
Bruno mi prestò tutto l’occorrente:Shampo,bagno-schiuma,spazzola e asciugamano.
Cercai di fare il più veloce possibile.
Non volevo farlo aspettare,sarei stata scortese nei suoi confronti.
Appena uscii dalla doccia,mi corpii con l’asciugamano.
Giusto in tempo:Bruno era entrato in bagno,senza avvertirmi.
Ero in imbarazzo,avrei voluto vestirmi, ma con lui davanti non potevo.
Bruno: Bagnata sei ancora più bella..
Io: Grazie..
Rimanemmo immobili.
Lui: Mi dispiace.. non volevo entrare di soppiatto senza avvertirti.. Scusa..
Io: Non fa niente.. Però a volte mi fai prendere degli spaventi!
Si avvicinò.
Sempre di più.
Sempre di più.
Mi baciò,prendendomi in braccio e facendomi incrociare le gambe dietro la sua schiena.
Bruno: Credo di amarti,non sto scherzando.. Ci tengo davvero tanto a te.
Mi poggiò sul lavandino.
Mi stava stritolando,eravamo praticamente incollati.
Io: Anche io credo di amarti.. Sai Bruno,quando ci siamo lasciati,ho avuto paura. Paura che tu non tornassi,paura di essere solo stata usata.
Bruno:Sappi che non potrei mai farti una cosa del genere. Ti fidi di me?
Io: Mi fido.
Continua.
Pubblico il nuovo capitolo ad 1 "recensione".

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Capitolo 29
*** IL SI. ***


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Io: Bruno?
Lui: Si?!

Io: Non è che stai copiando le battute del “Titanic” per conquistarmi?
Lui: Emh..Ok, mi hai scoperto.
Io: Non riesci proprio ad essere romantico,vero?
Lui: Tu sei romantica?
Io: All’interno sì,ma non mostro il mio lato “romantico” a nessuno.. non vorrei essere troppo sdolcinata.
Lui: A me piacciono le cose dolci.Vorrei conoscere il tuo lato nascosto..
Io: Dici davvero? Davvero ti interessa che io mi comporti come normalmente? Come relamente sono?
Lui: Certo! Io voglio conoscerti per quello che sei!
Io: Ho paura di non piacerti.. ho paura di stancarti..
Lui: Credimi: non mi stancherei mai di te.
Lo baciai.
Volevo solo sentire le sue labbra,la sua anima aveva già detto tutto.
Io: Posso cambiarmi adesso?
Lui: Si,scusa. Me ne vado! Ti aspetto al calduccio,sotto le coperte.
Dopo 10 minuti fui da lui.
Lui: Fai un giro su te stessa.
Feci come disse.
Lui: Wow! La mia maglia ti fa da pigiama! Hahahah sei così.. così.. Cucciolosa!
Io: “Cucciolosa” ahahahahahahhah! Ok,basta! Hahahahaahah Sei troppo tenero!
Silenzio.
Bruno: Aspettavo da tanto una ragazza come te.
Io: Come me.. come? Come sono io? Stupida? Cretina? Timida?Ingenua?Come?
Bruno: Dolce,affettuosa,divertente,solare e soprattutto bona.
Io: Vorresti dire: Buona.
Lui: Nono! Volevo dire “Bona”! Ovvero bellissima,strabigliante,perfetta..
Arrossii.
Volevo complimentarmi anche io per il suo aspetto fisico ma.. non trovavo le parole.
Bruno: Ed io come sono?
Rimasi in silenzio.
Bruno: Allora?
Io:Il silenzio ha tante voci. Devi solo ascoltarle. Io credo che il mio silenzio valga le mille altre parole che avrei potuto dire. Bruno tu per me sei perfetto. Io credo che non esista nessuno al mondo come te. Nessuno si è mai comportato con me, come hai fatto tu. Sei stato il mio “tetto di consolazione”, nei momenti critici, sei stato il mio migliore amico,il mio odioso nanetto muscoloso.
Bruno: E adesso cosa sono?
Io:Sei il mio mondo.
Ci baciammo.
Lui: Ecco chi sei veramente. Io ti voglio così,non cambiare per gli altri,ti prego.
Io: Ma sono orrenda..
Lui:No, sei perfetta,proprio così come sei.
Era strabigliante,in tutto e per tutto.
Riusciva a farmi dimenticare tutti i mali possibili ed immaginari,anche quelli più grandi.
Con lui stavo davvero molto bene.
Lui: Allora, sei pronta?
Salì su di me.
Sentivo le farfalle allo stomaco.
Iniziai a sentire i brividi percorrermi la schiena.
Ci fu un momento di silenzio.
Lui: Sei rossa.. che succede?
Io: Niente!
Lui: Ok,ma allora sei pronta o no? Lo vogliamo guardare questo film si o no?
"Oh My God. Mi era preso un colpo.Avevo capito.. insomma..a quello."
Subito mi misi a ridere ed urlettare : Siii!
Lui: Non ci posso credere..
Io: Co-cosa?
Lui: Tu stavi pensando a.. quello.
Io: Quello?
Lui: Non fare la finta tonta! Tu pensavi che io volessi farlo!
Io: No.. ma c-che dici!
Si mise a ridere e mi abbracciò.
Lui: Avresti detto “si”?
Continua.

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Capitolo 30
*** Mi manchi. ***


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Rimasi in silenzio.
Ero imbarazzata,perciò feci finta di non aver sentito.
Io: Allora, Brunino, lo vogliamo mettere o no questo filmino?
Lui: Sei Ned Flanders dei Simpson, per caso? Hahah Parli tutto al diminuitivo!
Io: Salve salvino vicino vicinino! Hahahahah!

Scoppiammo entrambi in una risata che sembrava essere infinita;poi decidemmo di concederci al film.
Quella melodia era fantastica .-
In fondo il “Titanic” era il mio film preferito!
Lo vidi per la prima volta quando avevo 6 anni e da lì mi ci affezionai.
Mettete questa --> http://www.youtube.com/watch?v=saalGKY7ifU
Non ricordavo ci fossero parti “hot”.. l’ultima volta lo vidi 7 anni fa.
Tutto ciò mi imbarazzava.
Anche il solo fatto di aver chiesto di vederlo a Bruno.. chissà come mi stava giudicando.
Magari gli sarei sembrata una pervertita.
Cercavo di stare immobile,come per far sembrare che non me ne importasse.
Con la coda dell’occhio guardavo Bruno che sorrideva come non mai.
Bruno:hahahahah Sei tutta rossa!
Rimasi in silenzio e anche lui, si rimise composto.
Avrei voluto dire qualcosa ma mi limitai a fare un sorrisetto.
Mi strinse la mano,facendomi così avvicinare a lui.
Appoggiai la testa sulla sua spalla e rimasi immobile per tutto il film.
Quando..
Ecco che arrivò la morte di Jack.
Le lacrime iniziarono a scendere;ma non volevo farmi vedere da Bruno,che,al confronto di me, rimaneva immobile ed indifferente alla scena.
Mi stringeva sempre di più ma io mi allontanai.
Iniziai a piangere,in silenzio.
Tutto ciò mi ricordava la morte di Beatrice..
Il film terminò.
Bruno: Wow,fantastico,davvero incredibile.. A te è piaciuto?
Io: Bru-bruno posso andare in bagno?
Cercai di trattenere i singhiozzi.
Bruno: C’è qualcosa che non va?
Gli accennai un debole “no” e corsi in bagno,dove mi rinchiusi a piangere.
Fortunatamente non mi sentì.
Ero riuscita a “sfogarmi”.
Dopo pochi minuti uscii dalla stanza e mi avvicinai a Bruno.
Lui: Cucciola.. non dirmi che.. il film ti ha fatto piangere?
Scoppiai nuovamente a piangere e Bruno mi strinse a sè.
Lui: Scemotta,vieni quì! Sei la mia bambolina dolce.
Io lo abbracciai e dissi:
Bruno,questo è il mio film preferito. Lo sai perchè? Perchè dopo il rischio che hanno corso entrambi,non si sono lasciati. Non l’hanno fatto. Si sono protetti a vicenda e questo mi ha colpito.Io credo che sia il miglior film del mondo..
Bruno non parlò ma mi strinse ancora di più,mi prese in bracio e mi fece distendere sul letto.
Si precipitò su di me.
Io:Scusa.. non volevo fare tutta questa scenata è solo che..*singhiozzo* tutto ciò mi ricorda Bea. Lei mi ha sempre aiutata nel momento del bisogno e proprio quando lei aveva più bisogno di me..
Mi fece incrociare le gambe dietro la sua schiena.
Bruno: Non dire così! Tu non potevi aiutarla! Ti prego non piangere per questo! Ti prego..
Mi baciò e rimanemmo attaccati per un bel pò,fino a quando..
Erik entrò nella stanza spalancando la porta.
Erik: Bruno muovi il culo,sono pronte le piz..Oh scusate!! Non volevo disturbarvi!
Chiuse di nuovo la porta.
Arrosii di nuovo.
Io: Che figuraccia..
Lui: Nahhh mio fratello è abituato.. Hahahahah
Io lo guardai male e poi dissi..
Devo tornare a casa..
Lui:Non vuoi rimanere? Dai.. aspetta che lo dico a mio fratello!
Corse via ed io lo rincorsi.. non potevo rimanere!
Mi nascosi dietro la colonna in salotto.
Non avevo nessun indumento a parte la maglia di Bruno che mi arrivava fino a mezza coscia.
Ascoltai e...
Una fitta al cuore.
Le lacrime scendevano copiosamente lungo le mie guance.
Caddi seduta a terra.
Continua.

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Capitolo 31
*** Non adesso,ti prego. ***


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PARTE BRUNO.
Mi avvicinai ad Erik,che nel frattempo mi guardava male.
Io: Cosa c’è adesso?
Erik: Lo sai benissimo.

Io: Uffa! Sei noioso! Vanessa ti sta antipatica.. Non è così?
Erik:Smettila Bruno! Per una buona volta resta serio! Hai 18 anni,non ne hai 10!
Io: Allora.. cosa c’è?
Erik:Io conosco Vanessa  e so bene che è una ragazza “per bene”. Non farla soffrire,lei ha solo 16 anni! Tu sei maggiorenne,cavolo! Fatti una vita e non sfruttare le ragazze per divertirti! Lei ti ama,le si legge negli occhi! Non la trattare così! Non farlo! Bruno ascoltami!
Bruno: E allora? Qual’è il problema?
Erik: Non farlo.. ti prego! Sai che le spezzerai il cuore,vero?
Bruno:Lo so.
Erik: Non la meriti.
Bruno: So anche questo.
Erik: Sei ancora in tempo.Lasciala adesso! Prima che sia troppo tardi!
Bruno: Non lo farò.
Erik: Come puoi farle una cosa del genere?! Come?! Lei ti ama! Lo vuoi capire? Spero solo che non ci sei andato a letto..
PARTE VANESSA.
Mi sentivo svenire.
Ci ero cascata ancora,ero caduta nel tranello.
"Che stupida che sono.Perchè avrei dovuto fidarmi di Bruno? Perchè? Perchè tutto a me capita?"
Iniziai a piangere.
Volevo scappare,fuggire,ma..come?
Non potevo.
Mi accasciai a terra e mi immersi in un bagno di dolore.
Io amavo Bruno e lui mi stava solo sfruttando,come aveva detto 5 secondi fa suo fratello.
Continuavano ad urlare,litigavano.
Non avevo più il coraggio di continuare ad ascoltarli.
Ma poi..eccolo..
IL SILENZIO.
Bruno: Io non la lascerò.
Erik: Perchè?? Perchè non vuoi farlo?
Bruno: Perchè la amo.
Rimasi scioccata da queste parole.
Non me lo aspettavo davvero.
A quel punto andai in camera e mi vestii.
Dopo 10 minuti entrò Bruno e subito mi sedetti sul letto, come per dire” ti voglio parlare”.
Bruno mi seguii come un cane bastonato e mi abbracciò.
Io: Scusa,scusa,scusa amore. Ti amo tanto,non voglio perderti.
Lui mi guardò,mi accarezzò i fianchi e mi sussurrò:
Ti amo,sei la mia ragione di vita.. Non lasciarmi.
Io: Ho sentito.. tutto. Avete fatto pace?
Lui: Si,certo.*sorride*
Io: Bruno.. devo.. devo tornare a casa. Non posso rimanere.. i miei mi hanno chiamata..
Lui: Ok, non fa niente,ti accompagno.
E così fece.
Mi accompagnò a casa.
Mettete questa --->
http://www.youtube.com/watch?v=t2YKRkfOj2s
Nessuno sapeva ancora di Bruno,tranne mia zia,che era praticamente la mia migliore amica.
Di lei mi fidavo e sapevo che non avrebbe detto niente ai miei genitori.
Spiegai a Bruno la situazione,così mi feci “lasciare” davanti al garage,in modo che i miei non lo vedessero.
Corsi in casa e subito mia madre mi si fiondò contro.
Mamma: Tesoro.. dobbiamo parlarti.
Io: Che c’è di tanto importante? Non me lo potete dire domani mattina?
Mamma:Ascolta.. So che per te è difficile,ma siamo in una situazione critica.. come sai.. lavoriamo giorno e notte.. ci spostiamo con l’auto e spendiamo più per la benzina che per mangiare..
Io: E allora?
Mamma: Io e papà,abbiamo capito che..forse è meglio trasferirci..
Io: Co-cosa?
Mamma : Non è sicuro,ma..vedi tesoro..se entro 2 settimane non troviamo un lavoro più vicino..Dobbiamo trasferirci..
Io: Non potete andare avanti come avete sempre fatto?
Lei: No,amore.. Stiamo rischiando la “banca-rotta”.Crediamo che la migliore soluzione sia trasferirci.
Io: No! Non potete farmi questo! Non ora! Non ora!
Corsi in camera e mi distesi sul letto,piangendo come non mai.
“Non succederà,non succederà.. Andrà tutto bene Vanessa. Tutto va bene.” Mi ripetevo.
Mamma sapeva che non avevo stretto amicizie importanti ad Honolulu,dopo Beatrice..ma..
Non sapeva che mi ero innamorata.. questo non lo sapeva.
“Tutto va bene Vanessa,tutto andrà bene”
Continua.

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Capitolo 32
*** Non ti lascio. ***


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Sprofondai la testa sul cuscino,cercando di dormire.
Evidentemente era impossibile.
Pensavo e ripensavo alle parole che mia madre aveva pronunciato.
Non ci potevo credere.
Io,Vanessa Hearly,stavo per perdere tutto:Le poche amicizie che avevo fatto,la conoscenza perfetta di Honolulu,non mi sarebbe più stata utile.
Ma la cosa che mi faceva più male sapete cos’era?
Lasciare Bruno.
Lasciare tutto alle spalle,iniziare una vita nuova,da sola,in chissà quale altra città con chissà quale altre persone.
Amavo Bruno e il solo pensiero di dovermi allontanare da lui, mi rendeva triste.
Guardai l’orologio.
Erano le 10 e mezza del mattino.
Non ero riuscita a dormire.. o forse si.. ma per pochi minuti.
Mi alzai e mi vestii di corsa.
Volevo uscire,andare a fare un giro in bicicletta per distrarmi da tutto e da tutti..
Avvertii i miei genitori ed iniziai a pedalare sulla mia bellisima Shadow .
Mi sentii libera: sentivo l’adrenalina salire.
Pedalavo a più non posso,forse stavo andando troppo veloce,era vero,ma non mi importava. Stavo troppo bene.. Mi sentivo leggiadra come una farfalla.
Capace di volare e di dimenticare tutto in un istante.
Ma.. ad un certo punto mi ritrovai un’auto di fronte;così frenai.
Riuscii a fermarmi in tempo ma caddì sopra di essa (l’impatto era stato forte.)
Subito migliaia di ragazzi si precipitarono su di me per controllare che stessi bene.
Mi sentii prendere in braccio e..
..: Grazie per essersi fermato. Ci penso io,è la mia ragazza.
Era Bruno,mi abbracciava.
Subito mi sistemai e mi rimisi in piedi.
Mi fecero mille domande su come stavo e mi dissero che dovevo stare più attenta.
Sinceramente, in quel momento, non me ne fregava un emerito cavolo.
Avrei voluto chiudermi dentro una bolla di plastica trasparente,così avrei potuto vedere il mondo senza sentire le lamentele di tutti.
Mi sedetti su una panchina,seguita da Bruno.
Rimasi in silenzio mentre lui mi faceva la predica dicendomi che dovevo stare attenta e molte altre cose che non riuscii a comprendere perchè non lo ascoltavo.
Mi sentivo a pezzi e odiavo Bruno in quel momento.
Bruno: Ma mi ascolti?
Io: Mi hai scocciata! Non mi importa niente di quello che mi stai dicendo io non ti ascolterò mai e poi mai! Lo vuoi capire si o no?!
Rimase in silenzio.
Avevo fatto una cavolata..
"Perchè mi comporto così?!" pensai.
Gli occhi iniziarono a farsi pesanti.
Cercavo lo sguardo di Bruno,ma le lacrime impedivano che la mia ricerca terminasse a buon fine.
Mi stropicciai ,con la manica del maglione, gli occhi.
Io: Scusami, ti prego. Perdonami.. Io.. non sono in me oggi..
Bruno: Che è successo?
Io: Niente... niente di importante..
Non volevo dirgli niente,avevo paura.
Bruno: Ti conosco! Ti sei forse fatta male? E’ per la predica che ti ho fatto? Se è per quello ti chiedo scusa..
Io: No,no! Sto bene.. Non è niente..
Lui: Non ci credo! Ti prego dimmi cos’hai!
Io:Bru-bruno.. Ieri sera..quando mi hai accompagnato a casa.. mia madre mi ha parlato di alcune problematiche sul lavoro..
Lui:Non avete soldi.Non è così? Bhè,no problem. Lo sai bene:la mia famiglia è.. insomma.. benestante e sono sicuro che..
Iniziai a piangere.
Dovevo per forza rifergli tutto,ma come?
Lui: Cucciola,non piangere. Non è grave.. Mica ti devi trasferire!
Scoppiai a piangere,questa volta più forte.
Lui: Va-vanessa.. Cosa succede?
Io:I miei hanno detto che forse ci trasferiremo!
Lui: Co-cosa? Non possono farlo! No! Non adesso!
Io:Io non voglio lasciare questa città, non voglio lasciarti.. Bruno aiutami ti prego! Ti prego Bruno!*singhiozzo*
Mi abbracciò.
Lui: Shh, calmati. Si sistemerà tutto. Ti amo e noi non ci lasceremo,non lo faremo!
Io:Ma-ma come faccio se poi.. i miei.. Bruno io non posso vivere senza di te!
Mi strinze forte e poi ci avviammo verso casa mia.,non potevo certo rimanere a lungo in strada in quelle condizioni.
Entrai in casa,dove mia madre mi aspettava.
Fortunatamente non si accorse di niente.
Mamma:Tu.. devi essere il miglior amico di mia figlia,giusto? Ti chiami Bruno?
Lui:Si,piacere di conoscerla..
Io: Avete trovato un lavoro?
Mamma:Tesoro.. lo sai bene.. non è facile trovarne uno in quest’ultimo periodo.. Dovresti prepararti.. Non credo che ce la faremo prima dello scadere del tempo..
Bruno mi guardò ed io corsi in camera mia.
Mi distesi sul letto a piangere,come sempre facevo quando mi sentivo triste o arrabbiata con qualcuno.
Bruno mi si avvicinò, mi strinze in un abbraccio caloroso e mi sussurò:
Ti ricordi la promessa che ti ho fatto? Non ti lascerò mai.
Continua.

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Capitolo 33
*** Una possibilità. ***


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Io:Brun-no come faccio io senza di te?! Come? *singhiozzo*
Bruno mi abbracciò ed in quel momento entrò mio padre in stanza.
Aveva il mio cellulare in mano.
Papà: Vanessa.. Ti hanno chiamata.
Me lo porse e scese in cucina. Subito controllai fra le chiamate perse e notai uno strano numero,mai visto prima.
Decisi di richiamare, ero curiosa.
Biiip Biip (squillava).
...: Signorina Hearly?
Io: Si,con chi parlo?
..:Sono io,Bern, quello della rivista fotografica.. Ci siamo visti in discoteca..ricorda?
Me ne ero completamente dimenticata,sarebbe stata una grande opportunità questa che mi stava per riproporre.Magari avrei avuto modo di trovare lavoro e i miei avrebbero avuto più tempo per trovare un impiego fisso.
Io:Ah si! Mi dica!
Bern:Si ricorda il documento che ha firmato? Quello per il servizio fotografico di aprile.
Io:Certo! Quando possiamo iniziare?
Bern:Domani! Ci ritroviamo davanti alla fontana di Bourg e poi andiamo in piazza S.Caterines. Le va bene?
Io:Emh si.. certo! Ci sarò solamente io?
Bern: Ma certo! Lei è il soggetto principale! Mi raccomando,alle tre in punto! A rivederla signorina.
Io:Un’altra cosa..Verrò pagata? Sapete corrono anni difficili e..
Bern: Ma certo! 20 euro l’ora. Adesso devo staccare,il dovere mi chiama.
Terminai la chiamata.
Ero felicissima.
Bruno mi guardava con degli occhi spalancati.
Io: Amore mio! Ho un lavoro!Almeno per questo mese..Mi pagano un sacco di soldi! Accidenti! Oddio!! Siii!
Avvertii subito i miei che si misero ad urlare per la casa: la nostra bambina è grande ha un lavoro!
Mi sentii in imbarazzo,ma.. in quel momento non ci feci tanto caso.. ero troppo felice.
Bruno:Siiii! Oddio ti amo!
I miei si girarono ed io continuai:
Ti amo anche io! Sei il mio migliore amico e sono felice di non lasciarti! ♥
Vidi i loro sguardi addolcirsi e subito chiesi se Bruno poteva rimanere a mangiare da noi.
Fu una serata strabigliante,mi divertii un sacco e..
Novitona:
Mia madre dopo 1 settimana trovò un impiego alla farmacia comunale! Si,proprio così,trovò finalmente un lavoro.. ma.. ancora mio padre non si era sistemato.Per lui sarebbe stato più difficile,dato che l’unico lavoro dove poteva(e non era sicuro)essere preso, era come impiegato in un azienda in via Street.
Nel frattempo avevo guadagnato un sacco di soldi,che subito detti ai miei genitori per pagare le spese di casa.Decisi di collaborare anche io.
Bruno?
Ci siamo lasciati..
Comunque tutto ok.
Ci stavate per credere vero?
Vi prego ditemi di si!
Io e Bruno stiamo ancora insieme e non solo nella vita reale ma anche nella coreografia che la nostra amata Rebecca (l’insegnante di danza) ha creato. Tra meno di 2 settimane ci sarà il grande saggio. Sono troppo felice.
Bruno: Amore,cosa stai scrivendo?
Io: Il mio diario segreto,perchè?
Bruno: Cosa scrivi?
Io: Tutto quello che mi capita giorno per giorno perchè sono sicura ch,fra alcuni anni,qualcuno lo leggerà e dirrà:Questa era davvero una ragazza piena di avventure!
Bruno: Ahhahaha,tu sei tutta matta! Vieni quì.
Io:No! Vieni quì tu!
Bruno si avvicinò a me e mi sussurrò: Oggi è venerdì,i tuoi ed i miei non sono a casa.. Siamo soli..
Io: Mi fai paura così..
Mi baciò e ci distendemmo per qualche minuto,abbracciati,sul soffice letto di camera dei miei.
Sapevo a cosa pensava.Ancora,però, non ero completamente pronta.
Io:So cosa vorresti fare..
Lui:Cosa?
Io: lo sai benissimo,non fare il finto tonto.
Lui: E’ vero,non posso mentire,scusami ,ma non posso. Io ti voglio mia,lo capisci? Per me è difficile.. Però aspetterò.Aspetterò anche 100 anni.. Spero solo che non siano davvero 100 anni!
Io: Hahahah,no stupidino!
Lui:Facciamo un gioco?
Io: Gioco?
Lui: Si,chiudi gli occhi,e dimmi che colori vedi.
Io:Non vedo colori,vedo il tuo volto.
Lui: Mhh..E' strano..
Io: Non è strano. Io so il perchè.
Lui:Perché?
Io:Perchè tu sei quì,nel mio cervello.Notte e giorno. Non mi dimentico mai il tuo volto,mai il tuo sorriso,mai i tuoi occhi. E sai perchè?
Lui: Sinceramente? No..
Io:Perchè ti amo.
Continua.

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Capitolo 34
*** Sono pronta. ***


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I giorni passarono,io ero diventata una star ma.. non ero alla ricerca del succeso.
Al contrario di me, Bruno,sembrava interessarsi in modo azzardato alla musica.
Stava ore ed ore chiuso in camera a provare canzoni che lui stesso scriveva.
Oltre a questo cercava di farsi strada insieme ad Erik e Philip,anche loro due fanatici.
Erano un gruppo fantastico insieme.Ma..non erano tanto uniti.Litigavano spesso;forse troppo.
Bruno non voleva mai parlare di loro,diceva che altrimenti avremmo solo parlato di lui.
Drinn Drinn. *squilla il cellulare*
Ero in camera mia,immersa nello studio,quando... Il cellulare inzia a vibrare.
Io:Pronto?
...:Signorina la passiamo a prendere fra 10 minuti,muova il culo. *voce profonda da uomo*
Io:Ch-chi è-è?
..:Dai!! Sono Bruno! Chi vuoi chi sia!? Ti ho spaventata,vero?! Hahahhahah
Io:Ahhhrgg,ti picchio! Comunque.. devo studiare..
Lui:Daii! E’ sabato! Puoi studiare domani! Fra 5 secondi sono da te!
Io:Avevi detto fra 10 minuti!
Lui: Il tempo vola a volte..Ah già,dimenticavo..apri la porta di casa.
Staccai la chiamata e corsi ad aprire;e voilà,ecco che me lo ritrovo davanti.
Io:Mi scusi,chi è lei?
Lui:Sono il ragazzo delle consegne,posso entrare?
Io:Parola d’ordine ragazzo!
Mi baciò.
Lui: Allora?Posso entrare?
Io:No! Quella non era una parola!
Lui: Ti amo!
Io:Ti amo anche io,adesso puoi entrare! Aspetta un secondo,mi cambio ed usciamo!
Salii di corsa le scale e indossai degli abiti leggeri,faceva molto caldo.
Bruno: Andiamo a prendere un geleto?
Io:Certo!
Ci avviammo verso il parco e notai una cosa molto strana.
Quando mi prese mano sentii le farfalle allo stomaco,ma non come può capitare alle persone innamorate.
Era una sensazione diversa.
Ci tenevo troppo a lui e forse capii che..
I miei pensieri vennero interrotti da un bacio.
Io:Ma che fai stupidino!
Lui: Ti ho vista triste e..
Io: Naaaah! Non sono triste,sono la ragazza più fortunata della terra.. Ho te!
Mi abbracciò e prendemmo quel maledetto gelato,fino a che..
Iniziò a piovere.
Io:Cavolo,i capelli!
Lui: A chi lo dici! Ci sono stato 3 ore a pettinarli e.. guarda un pò: Piove! Arrrgghh che rabbia! Dai vieni a casa mia,è più vicina!
Io:Forse.. è meglio che torno a casa..
Lui: I miei non ci sono,quindi vieni da me!
Mi prese in braccio ed iniziò a correre come un dannato,mentre io ridevo a crepapelle.
Arrivammo a casa.
La pioggia era ormai cessata.
Lui:Bhè che facciamo? Ritorniamo fuori o..
Io:Casa!
Avevo voglia di lui.
Volevo stare con lui.
Volevo lui.
Solo ,e dico solo, lui.
Mi prese in braccio ed io incrociai le gambe dietro la sua schiena,facendolo così,cadere disteso sul letto (con sopra me).
Lo guardai negli occhi.
Lo baciai.
Lo guardai negli occhi.
Lo baciai,ancora.
Subito si catapultò su di me.
Mi guardava,mi baciava.
Mi accarezzava la testa.
Io: Bru-bruno.. Io.. Ti voglio.
Lui: Eccomi.
Mi vergognavo,non sapevo come dirglielo.
Io:Io ti voglio mio.
Lui:Sono tuo.
Mi abbracciò., ma io mi staccai e dissi:
Bruno,ti prego capisci perchè mi vergogno.
Si immobilizzò davanti a me.
Non si muoveva di un millimetro.
Abbassai lo sguardo,mi sentivo in imbarazzo perchè sapevo benissimo che non avrebbe mai capito ma..
Bruno:Davvero hai voglia?
Io:..Si.. ma..
Lui: Niente “ma”! Dimmi la verità!
Io:Si,i-io sono pronta,voglio farlo,davvero.
Si distese su di me,si muoveva lentamente..
Mi sussurrò:
Ho aspettato tanto questo momento e adesso.. ho paura che sia solo un sogno..
Continua.
AUGURI DI BUON NATALE!

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Capitolo 35
*** E' il momento giusto. ***



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Mi dava dei piccoli bacetti sul collo.
Si tolse la maglia e tolse la mia.
Mi stinse forte forte.
Continuava a baciarmi ed io rimanevo immobile,non sapevo cosa fare.
Ero imbarazzata.
Io: Ti prego non guardarmi!
Mi guardò negli occhi e disse:
Perchè non dovrei?
Io:Perchè mi vergogno..
Mise le sue mani introno al mio collo e mi sussurrò all’orecchio:
Ecco fatto,così non posso vedere.
E fu così che iniziò.
Mi tremavano le gambe e non riuscivo a muovermi nè a parlare.
Mi baciava il collo e nel frattempo mi stringeva le mani che erano sudatissime.
Io:No so cosa devo fare..
Lui:Il segreto è lasciarsi andare.. Non pensare a niente.
Continuava,ma la mia paura cresceva.
Lui: Sei tesa..
Io:Bruno ho tanta paura..
Lui: Non averla,ti prego.. Non averla..
Non disse più niente e la mia paura crebbe.
Mille dubbi mi invasero la mente.
"Mi stava solo sfruttando per far colpo su qualcuna?? Mi amava davvero? Per ora non ha detto la parola “ti amo” e questo mi preoccupa.. perchè?! Perchè non dice niente?? Forse dovrei dirla io??" Pensai.
Non riuscivo a calmarmi,tanto che tremavo dalla paura..
Bruno si fermò di scatto,mi guardò e disse:
Amore mio non avere paura di me. Non averla ti prego! Io ti amo con tutto il cuore,non voglio perderti e non posso perderti e lo sai! Ti prego dimmi che mi ami,perchè non potrei mai far soffrire una persona dolce e sensibile come te..
Rimasi incantata da quelle parole e subito capii che Bruno era quello giusto,quello era il momento giusto.
Io:Bruno aiutami ho paura..
Lui:Sei sicura di voler continuare?
Io:Si,certo che voglio.
Lui:Ok,non pensare a niente.Lasciati andare piccola,stai andando bene..
Mi calmai e andammo avanti.
Gli mordicchiavo il lobo dell’orecchio.
Gli sussurrai: Ti amo,scusa se ho dubitato di te ma avevo tanta paura.Sei la mia vita Bruno,ti amo tanto tanto.
Sorrise e continuò.
Il suo profumo mi invadeva ed io lo amavo,avrei voluto che quel momento fosse davvero infinito.
Poi mi resi conto di una cosa..
Io:Bruno,guardami! Non me ne importa più niente! Io ti amo! Io voglio che tu mi ami per come sono,per come sono relamente!
E fu così che si staccò da me,mi guardò negli occhi e disse:
Sei la miglior cosa che mi sia successa in questo ultimo periodo.
Mi baciò, mi strise..
E andò avanti.
Volevo dirgli qualcosa ma.. non riuscivo a parlare..
Bruno si fermò,cadendo a peso morto su di me.
Era stanco,sentivo il suo respiro affannato sul mio petto.
Lui: Ti *respiro* amo*respiro* tanto.
Sorrisi e lo strinzi sul mio petto.
Lui mi baciò il collo e mi sussurrò:
Sei bellissima.
Io:Sei stupendo.
Mi baciò.
Mi baciò il collo ed infile il petto, fino all’ombellico.
E.. ricominciò.
Devo dire che all’inizio faceva male, ma poi...fu tutto così bello e romantico.
Fu tutto meravigliso.
La serata più bella di tutta la mia vita.
Lo amavo sempre di più.
Bruno si distese accanto a me,mi stringeva forte.
Lui: Sei stata bene? Ti è pi-pia..piaciuto?
Io:Sono stata benissimo,è la serata più bella di tutta la mia vita. E.. tu?
Lui: Sei spettacolare,sto benissimo.Ti amo da impazzire.
Appoggiai la mia testa sul suo petto,mentre lui mi accarezzava la schiena nuda.
Lui:Cucciola,sei mia. Adesso siamo una cosa sola.
Continua.

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Capitolo 36
*** Che succede? ***


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Lo abbracciai e mi addormentai fra le sue braccia.
PARTE BRUNO.
La mattina seguente mi risvegliai con ancora accanto Vanessa.
Toc toc. (Qualcuno bussò alla porta)
...:Sono Tahiti,posso entrare?
Io:Aspetta un attimo sorellina..
Accidenti e adesso?!” Pensai.
Cercai di svegliare Vanessa,ma evidentemente era troppo stanca..
Così la presi in braccio e la distesi su di me;per poi corpirla con le coperte.
Io:Entra pure!
Spalancò la porta e urlò:
Ma sei impazzito?!Non puoi andare a dormire in mutande! Non fa mica così caldo!
Io:*sussurro*Cavolo stai zitta,la svegli e poi non sono mica in mutande!
Lei:Che hai detto?
Io:Niente niente.. Insomma? Che vuoi?
Lei: Mamma e papà tornano a casa alle 7.Adesso esco.Mi raccomando,non fare cavolate.
Io:Ok,ciao!
Richiuse la porta.
Vanessa si stava muovendo,così le tolsi le coperte davanti al volto per farla respirare.
Io:Hei cucciola! Tutto ok? Sei stanca,vero?
Lei:Sono stanca morta.. Ma do-dove sono? Oddio! Devo tornare a casa! I miei stanno per tornare!
PARTE VANESSA.
E fu così che tornai a casa.,ovviamente Bruno mi accompagnò.
Da quel giorno la mia vita cambiò,ero più sicura di me.
I soldi non mi mancavano:continuai a lavorare come modella. Diventai a mano a mano la più richiamata del tempo.I miei erano felicissimi ma ancora non avevo avuto il coraggio di dire niente sull’amore che provavo per Bruno.
Ah già..stavo per dimenticare:Il saggio venne svolto nel migliore dei modi,tanto che finimmo sul giornale e Bruno firmò un contratto con la casa discografica “Elektra”.
Vivevamo felici e contenti ma si sa,le cose non sono sempre perfette.
Era un giorno molto caldo.
Ero a scuola,stavo ascoltando la lezione di francese quando..
Una terribile “voglia di vomitare” mi portò a correre verso i bagni.
Non era la prima volta che vomitavo,ma quella volta fu davvero micidiale.Non riuscivo a tenermi in piedi.Soltanto con l’aiuto di una mia amica riuscii a tornare in classe.
Decidemmo di non dire niente alla proff, ma ad un certo punto il mal d testa si fece sentire e persi i sensi.
Mi ritrovai distesa,su un lettino, nella mensa scolastica,circondata da uomini in camice bianco.
Avevo paura,non riuscivo a parlare;mentre i dottori mi facevano tremila domande al secondo.
...:Amore mio! Che succede? Stai bene?
Io:Bruno,che ore sono? Da quanto tempo sono quì?
Lui:Un’ora.. sono le 11.00..
Io:Voglio alzarmi, puoi aiutarmi?
Lui:Ti hanno appena fatto un aflebo devi stare distesa. Non ti preoccupare non è niente.
Mi baciò e chiusi gli occhi (non avevo le forze per resistere un altro pò).
Sentii la voce di un dottore dire:
Ragazzo deve tornare in classe.
Bruno:No! Lei è la mia ragazza ed io resto quì! E poi.. sono maggiorenne,non potete comandarmi!
Dottore:Ascolti,se vuole rimanere quì,allora si renda utile! Risponda a queste domande: Vanessa ha qualche malattia genetica?
Lui:NO! Sta benissimo! Non capisco il perchè di questo fatto..
Dottore:Ok, benissimo.Mi ascolti attentamente,so che può essere una domanda strana ma..
Disse qualcosa,ma ero troppo stanca per capire..
Lui:Bhè.. Emh.. Cosa c’entra? Se fosse?
Dottore: Provi a farle fare un..
Caddi in un sonno profondo.
Mi risvegliai tra le braccia di Bruno,anche lui disteso sul lettino.
Io:Co-cosa c’è? Perchè mi guardi così?
Lui:Ho chiamato i tuoi e gli ho detto che stasera rimani a dormire da me.
Io:Ma..
Lui:Niente “ma”,adesso torniamo a casa,ok? Stai bene?
Io:Si..Perchè sei così strano? Che ti prende?
Mi baciò e disse:
Forza,vieni.
Continua.

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Capitolo 37
*** Incinta? ***


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Io:Scusi dottore..
Dottore:Mi dica.
Io:Co-cosa mi è capitato? E’ tutto ok,vero?
Lui:E’ stato solo un calo di pressione,tutto ok.Può andare. Bruno.. sai cosa devi fare.
Brunettino mi prese in braccio e mi portò in auto.
Lui:Devo passare prima in farmacia.Devo prendere una cosa per mia sorella.
Io:Ok,ma che succede? E’ qualcosa di grave? Ti vedo strano oggi.
Lui:Non ti preoccupare.
Guardai fuori dal finestrino.
Avevo paura.
Bruno si comportava in maniera strana,insolita.
Si fermò di scatto.
Lui:Aspetta,torno subito.
Corse verso qull’edificio celeste e quando tornò sembrava sicuro di sè,quasi felice. Stringeva fra le mani una busta di plastica bianca,che aveva ripiegato facendoli assumere la forma dell’oggetto che si celava all’interno.
Sembrava una scatola,non tanto grande: 12 centimetri circa.
Per tutto il viaggio non parlammo: Io ero troppo stanca e Bruno era impegnato a giudare.
Arrivati a casa,mi sedetti sul divano e subito Bruno mi seguì,come un cane bastonato.
Mi abbracciò e mi prese in braccio,facendomi incrociare le gambe dietro la sua schiena.
Lui:Vanessa è tutto ok?
Io:Si.. ma che succede? Perchè ti comporti così? Devi dirmi qualcosa?
Lui:Si..ma vedi.. io.. non so come spiegarti che..
Silenzio.
Lui:Sono stato in farmacia per comprare un test di gravidanza.
Silenzio.
Io:Tua sorella è incinta? Come fai a sap-
Lui:Non è per mia sorella.Vanessa.. io credo che tu sia.. ecco insomma.. puoi fare il test?
Io: Cooosaaa?? Ma il dottore ha detto che è stato un calo di pressione! Io non farò il test!
Lui: Ti prego fallo! Fidati di me!
Io:Tu non sei un dottore Bruno!
Lui:Me lo ha proposto il dottore!
Cercai di staccarmi da lui,ma lui mi strinse.
Iniziai a piangere.
Io: Com’è possibile che potrei essere incinta? Noi.. io.. Era la mia prima volta.
Lui:A volte capita anche la prima volta.Ti prego fai il test.
Io: E se sono veramente incinta? Bruno io non posso essere incinta a quest’età! *singhiozzo* Ti prego dimmi che è impossibile.Non voglio fare il test..
Lui:Cucciola,se non lo fai non lo sapremo mai.
Mi alzai e decisa presi quell’oggetto.
PARTE BRUNO.
Ero preoccupato.
Dopo 10 minuti tornò Vanessa.
Si sedette accanto a me.
Io:Amore mio. Dai non preoccuparti,non sei incita.Me lo sento!
Lei scoppiò a piangere ed io la ripresi in braccio,stringendola.
Lei:Ti prego non mi abbandonare.. ti prego..
Io:Non ti abbandonerò mai,fidati di me. Se esiste un problema,lo risolveremo insieme.
Lei:Bruno io non posso parlare con i miei genitori,non posso tenere un bambino!
Io:Scusami,è tutta colpa mia.Avrei dovuto saperlo a cosa andavamo in contro.Sono uno stupido.Avrei potuto evitare tutto questo.Tu non potevi sapere..
Stava tremando e non poco.
Io:Amore,stai bene?Quando sapremo la risposta??
Lei:Sto bene.. Brun-Bruno... io..
Io:Hai paura,lo so.. è normale..
Lei:No! Io.. Io..
Io: Sei preoccupata per il risultato..ma vedrai che tutto passerà.
Lei:No! Br-bruno *singhiozzo* Io..
In quel preciso istante entrò mia madre a casa.
"Cavolo mi ero dimenticato dei miei." Pensai.
Mamma:Hey,tesoro che succede?
(riferendosi a Vanessa)
Mia madre sapeva della nostra storia,tutta la mia famiglia lo sapeva;ma certo io non volevo che sapesse altre cose.
Vanessa:Niente, niente di importante..
Mamma:Scusate.. ho rovinato qualcosa? Vi lascio soli.. è meglio che..
Vanessa inziò a piangere disperata e mia madre le venne incontro abbracciandola.
Io: Mamma,vattene! Ci penso io!
Subito se ne andò.
Io asciugai le lacrime della mia amata e le dissi:
Cucciola,stai calma.. Shhh... Vedrai ch-
Mi interruppe.
Lei: Sono incinta!
Continua.

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Capitolo 38
*** Insieme siamo più forti. ***


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Cosa potevo fare?
Per un momento pensai di scappare,ma mi resi conto che sarebbe stata un’idea stupida.
Mi limitai ad abbracciarla forte e a sussurrarle:
Ti amo tanto.Vedrai,risolveremo questo problema,insieme.
Lei:Ti prego non mi abbandonare.Ti prego..
Io:Non ti abbandonerei mai,tu sei la mia cucciola e lo sai. Ti amo da impazzire,ma sai bene che un bambino,per adesso, è troppo.
Lei:Cosa faccio adesso? Non posso dirlo ai miei! Non mi lasceranno uscire di casa! Non mi lasceranno vederti.. Per ora pensano solo che tu sia il mio migliore amico..
Io:Lo so,ma..devi dirglielo..
Lei:No,ti prego aiutami! Ci deve essere un modo..
Io:Esiste.Il problema è che è un’intervento e dovresti avere la firma di un maggiorenne..
Lei:Puoi farmela tu!
Io:Si ma.. dovresti essere operata.Non è una cosa semplice e,insomma.. i tuoi lo scoprirebbero sicuramente!
Lei:Co-cosa faccio?!*singhiozzo*
Io:Non.. NO! Lo so! Esiste una pillola,che (non ricordo il nome) ma ha fuzione “abortiva”.. Ci deve essere un maggiorenne con te al momento dell'acquisto.Tua madre lavora in farmacia, l’unica vicina è questa in piazza; altrimenti dovremmo fare 4 ore di viaggio in auto,per raggiungerne una vicina..
Silenzio.
Io:Vedrai,risolveremo questo problema,stai calma.Adesso riposati,sei stanca.Tra meno di 1 ora si mangia..
Lei:Non riesco a dormire..
Mi distesi accanto a lei,sul letto e l’abbracciai.
Io:Shhh,stai calma.. Dormi. Dormi amore mio..
E fu così che ci addormentammo entrambi.
..: Ragazzi! Si mangia!
Io:Vanessa si mangia.Svegliati.
Lei:Non ho tanta fame,aspetta tre secondini.Ti prego..
Io:Lo so che stai poco bene,ma dobbiamo andare.Dai..
Si stropicciò gli occhi e ci avviammo verso la cucina,dove mia madre,mio padre e Presley (mia sorella) ci aspettavano.
Presley:Buonasera!
Vanessa:Ciao! Io sono..
Presley:Vanessa. Bruno mi ha parlato tanto di te.*fece l’occhiolino*. Io sono una delle sue sorelle:mi chiamo Presley.
Vanessa:Piacere di conoscerti!
Iniziammo a parlare del più e del meno mentre mangiavamo.
A volte vedevo Vanessa preoccupata.
A momenti diventava bianchissima (probabilmente per la voglia di vomitare) e poi ritornava del “colore naturale”.
A fine serata io e la mia principessa tornammo in stanza e subito iniziò a vomitare.
Io:Amore non possiamo andare avanti così,ti servono i medicinali al più presto!
Lei mi guardò e subito corse nuovamente in bagno.
PARTE VANESSA.
Stavo malissimo,non riuscivo ad alzarmi in piedi che subito correvo in bagno per vomitare.
Fortunatamente dopo pochi minuti passò tutto.
Bruno:Cucciola,adesso chiamo mia sorella ok? Tu non dire niente,ho un’idea.
Io annuii e dopo circa 15 minuti mi ritrovai Presley davanti.
Presley:Come mai sei tutto agitato? Che succede?
Bruno:Ho bisogno di un piacere.Una mia amica mi ha chiesto di andare a comprarle quelle pillole “abortive”  ed io però non posso andare.Sono un uomo e Vanessa da sola.. bhè ecco.. non è maggiorenne.. Puoi comprarle tu?
Rimasi sconvolta.
Presley:Le servono subito?
Bruno:Si! Le vuole entro domani.Però non dirlo a mamma che poi inizia a fare domande..
Lei:Okok,vado e torno. Vanessa? Tutto bene?
Io:Certo!
Dopo questo mini-dialogo se ne andò,correndo.
Io:Bruno..grazie..
Bruno:Non mi devi ringraziare.Stai calma,te l’ho detto,tutto si sistemerà.
Io:Lo spero tanto.Lo spero tanto..
Ci abbracciammo,distendendoci nuovamente sul letto.
Bruno mi accarezzava la testa,bacinadomi la fronte.
Presley:Eccomi! Le ho trovate..
Si avvicinava sempre di più a noi due.
Bruno porse la sua mano per prendere la busta,ma..
Non la passò a lui.
Continua.

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Capitolo 39
*** Corri,ti prego. ***


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E..
Mi porse la busta.
Rimasi pietrificata.
Presley:Prendili,sono tua.
Io:Io-io.. cioè.. io emh.. io..
Bruno:Come hai fatto a scoprirlo?
Lei:Tu non hai amiche così intime capaci di chiederti una cosa del genere. Non sei bravo a mentire.Quando me lo hai detto ti sei morso il labbro inferiore,in segno di “preoccupazione” e poi ho visto Vanessa abbassare lo sguardo e ho capito tutto.
Mi sedetti sul letto,seguita da Bruno che mi strinse la mano.
Presley mi si avvicinò,con aria dolce,come una vera mamma.
Lei:Non ti preoccupare non lo dico a nessuno!
Subito l’abbracciai.
Io:Grazie grazie e grazie! Sei la meglio! Grazie!
Lei:Non ti preoccupare.Non fa niente,davvero! So cosa stai passando *sussurra*è capitato anche a me,ma non devi preoccuparti.Vedrai,fra 1 settimana e qualche giorno passerà tutto.
Io:Si..
Bruno:Non lo dire nè a mamma nè a papà! Ti prego.. Non dirlo a nessuno! Lo sappiamo solo io, te e Vanessa. OK?
Presley:Certo! Fidatevi di me! Vanessa prendi subito una pillola!
Subito feci come disse.
Lei:Perfetto! Emh..sai quante volte al giorno devi prenderle? Sai già tutto?
Io:Emh.. no.. posso leggere le istruzioni..
Bruno:Da quà!
Iniziò a leggere a bassa voce, ma non capii neanche una parola ed evidentemente Presley capì.
Presley:.. Allora..devi prendere..
Ed iniziò a spiegarmi cosa dovevo fare.
Bruno nel frattempo mi stringeva a sè dai fianchi,accarezzandomi la schiena.
Dopo la lunga spiegazione ognuno andò a dormire nel proprio letto.
Mi infilai sotto le coperte e Bruno si precipitò su di me,abbracciandomi.
Lui:Hai sonno?
Io:No e tu?
Lui:Ho paura.
Io:Non sai come mi sento..
Lui:Cucciola non è colpa tua.. Risolveremo tutto,promesso.Adesso dormiamo.
Non risposi e mi addormentai,fra le sue braccia calde.
Drinn Driin. (squilla il telefono di casa Hernandez).
Bruno:Mamma? Co-cosa?? Sei dove?! Oddio! Arriviamo!
Facevo finta di dormire,ma subito Bruno corse da me,precipitandosi sul letto.
Io:Ahiiaaa! Stupido essere maligno io ti-
Bruno:Dobbiamo andare vestiti!
Mi lanciò i vestiti e corse a prepararsi.
Io:Ma che succede?
Bruno:Sali in auto!
Corsi all’interno di quella macchina rossa e subito sfrecciò via.
Io:Sei impazzito?! Rallenta!
Bruno:Hai paura?
Io:Si!! Cavolo! Cosa ti prende Bruno?
Lui:Mia madre è stata invitata a casa tua da tua madre.Dato che siamo migliori amici si volevano conoscere meglio.
Io:E allora?
Lui:Mia madre non sa che i tuoi non sanno di noi.
Io:Co-cosa?! Oddio! Corri!! Corriii! Oddio! Oddio!
Lui:Calmati!
Io:Non eri tu a dirmi di sbrigarmi?! Corriii! Oddio Bruno muoviti!
Dopo circa 5 minuti arrivammo a casa mia.
Suonammo il campanello di casa,ansiosi.
MammaHernandez:Ohh,ecco i due piccioncini!
MammaVanessa:Vero..i piccioncini. Vanessa,complimenti,non ricordavo stavate insieme da così tanto tempo..
Continua.

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Capitolo 40
*** Dovresti essere quì. ***


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Io:Mamma.. ti posso spiegare.. noi..
PapàVanessa:Tesoro,tu e Bruno andate in camera,adesso noi grandi dobbiamo parlare..
Io:Non sono più una bambina! Ho 16 anni non potete trattarmi così!
MammaBruno:Vo-voi non sapevate niente?! Oddio! Vanessa,mi dispiace.. io..
Io:Vado in camera mia! Bruno vieni!
Salimmo le scale per andare in camera.
Bruno:*sussurra*Ascolta,piccola.. Mi dispiace per mia madre..
Io:Non è colpa sua,sono stata io. Avrei dovuto dire fin dall’inizio tutta la verità..
Ero nervosa e temevo il peggio.
Andavo in sù ed in giù per la camera,non riuscivo a stare ferma neanche un secondo.
Bruno:Vanessa! Calmati! E’ tutto ok. Vedrai che..
Vanessa:Bruno,i miei potrebbero punirmi per questo..
Bruno:Lo so,ma calmati..Andrà tutto bene..
Mi sedetti accanto a lui,distendendomi sul morbidissimo guanciale.
Ero entrata nel panico,respiravo profondamente.
Bruno:Hei hei hei,non fare così.. Calmati,respira,respira..
Io:Respiro *respira* respiro *respira*. Mi viene da vomitare! Respiro *respira* respiro *respira*.
Bruno:Shhh,stai bene. Sei solo un pò preoccupata.Il dottore dice che un baciò guarirà ogni tua preoccupazione!
Io:*respira*Respira*Respira*
Mi baciò e..
MammaBruno:Va-vanessa scusami tanto non lo sapevo.Scusate se vi interrompo ma.. dobbiamo andare,Bruno.
Vanessa:Bruno rimani a mangiare quà! Ti prego.
MammaBruno:No,tesoro.È meglio di no..
Io:Perchè? Perchè no?! Cosa succede?
MammaVanessa:Tuo padre vuole parlarti..
Bruno:Devo andare..Alle sei passa da me,ok?
Io:Certo!
Lo baciai di nascosto e andai in cucina,dove mio padre mi aspettava.
Io:Papà..scusa se no- mi interruppe,facendomi venire la pelle d'oca.
Lui:Vanessa è una cosa importante.Per un pò di giorni non lo devi vedere.
Io:Ma.. ma.. Non potete farmi questo!
Mamma:Amore ti capisco,ma papà ha detto che ha paura.Lui è grande,maggiorenne e.. potrebbe farti del male.
Io:Bruno è un ragazzo per bene! Non farebbe male ad una mosca!
Lui:Tesoro ha 18 anni.A quell'età non si pretendono solo baci,lo devi capire.
Io:Per favore,non fatemi questo.Vi scongiuro.I-io lo amo.
Lui:Non dire stupidaggini non puoi amare una persona a 16 anni.
Mamma:Piccola,ci dispiace ma è meglio evitare che per un pochetto non vi vedete.
Io:Mi lascerà!
Mamma:Forse non ti meritava.
Io:O forse non merito io lui!Ti prego,mamma,papà..
Papà:Vanessa questa è la mia scelta. Accettala.Lo faccio per il tuo bene.
Io:Vado a dormire,spero sia solo un brutto sogno.
Papà:Cavolo! Sei piccola per capire,ma un giorno ci ringrazierai.
Corsi in camera mia,sbattendo la porta.
Per tutto il giorno rimasi chiusa in quella stanza fredda e buia.
Non scesi neanche per mangiare;ero troppo arrabbiata con i miei genitori.
La sera verso le 22.00,quando i miei stavano guardando la tv,decisi di chiamare Bruno.
Io:Amore..*singhiozzo*.. scusa s-
Bruno:So tutto.Mia madre mi ha spiagato tutto.
Io:Lo sapevo! Lo sapevo! Avrei dovuto dire la verità *singhiozzo*!
Bruno:Non dire così.. I tuoi hanno paura per te,è normale!
Io:No Bruno! Loro mi credono ancora una bambina! Sai adesso che fa la bambina?! Va a dire che è incinta!
Bruno:Noo! Calmati! Peggiorerai la situazione.
Io:Bruno non posso vivere lontana da te.Sto male,perchè non lo capiscono?Domani mi portano a casa di mia zia..Puoi venire?
Bruno:Mia madre non mi lascia uscire..dice che ha giurato una cosa con i tuoi genitori.
Staccai la chiamata e spensi il cellulare.
Sentire la sua voce mi faceva male,mi spezzava il cuore.
"Beatrice perchè non sei quì? Io ho bisogno di te." - sussurrai.
"You should be here,not up there" Pensai.
Tu dovresti essere quì,non lassù.

Pubblico il continuo appena avrò almeno una recensione (:

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Capitolo 41
*** Hai rovinato tutto. ***


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La mattina seguente fui accompagnata dai miei genitori a casa di  zia Elena.
Per tutto il viaggio in auto non parlai e quando arrivai all'enorme abitazione subito la salutai con un abbraccio caloroso.
Mia madre le spiegò la situazione e lei “accettò il patto”.
Quando se ne andarono parlai con Elena che mi disse di stare tranquilla e che presto la situazione si sarebbe risolta.
Ci rimasi molto male.
Speravo in mia zia,ma a quanto pareva,lei era come i miei genitori.
Disperata corsi in camera,dove mi rinchiusi con il cuore a pezzi.
"TocToc" Bussarono alla porta.
Io:Entra Zia.
Elena:Un ragazzo ti sta aspettando.
Io:Non voglio vedere nessun ragazzo! Io voglio Bruno,zia voglio solo lui!
Iniziai a piangere e subito se ne andò.
Ero arrabbiata sì,ma soprattuto triste,perchè non avrei potuto vedere più,come una volta,il mio amore.
Mi sentii prendere in braccio e accarezzare la schiena.
Io:Zia,ti prego voglio stare un pò da sola..
..:Allora me ne vado.
Quella voce.
Così dolce e delicata..
Io:Amore miooo! Sei venuto! M-ma mia zia..ti ha fatto entrare?Oddio,non ci credo! Ti amo da impazzire.
Bruno:Ti amo anche io, ma adesso calmati,dobbiamo andare a ringraziare tua zia.
Ci precipitammo in salotto,dove Elena ci guardava con un sorriso a trentadue denti.
Io:Grazie Zia! Grazie di cuore. Ti voglio un mondo di bene!
Bruno:Grazie signora,grazie per avermi chiamato e aver parlato con mia madre.Grazie davvero! Le posso assicurare che tengo davvero molto a Vanessa.
La zia sorrise e si allontanò per prenderci qualcosa da bere.
Bruno:*sussurra* Glielo diciamo che sei incinta?
Io:No! Mi vergogno..ti prego..
Bruno:Dobbiamo dirlo a qualcuno che ti può capire..
Io:Ma.. Ah Zia! Grazie!
Presi la tazza di thè ed iniziai a sorseggiarlo frettolosamente,ero preoccupata. Bruno mi lanciava delle occhiate,per convincermi ma io non volevo parlare.
Mi sentivo terribilmente in imbarazzo.
Zia:Ragazzi,con tutto il rispetto:Io sono una psicologa e noto un comportamento insolito da voi due.Ditemi, avete combinato qualcosa?
Io:No!
Zia:Vanessa,Bruno,siete sicuri? Vi leggo negli occhi che avete fatto qualcosa e che ne state ripagando le conseguenze.
Bruno:Emh..io.. Vanessa?
Vanessa:Zia,non è niente.Siamo preoccupati per la situazione..Posso andare un attimo in bagno?
Senza aspettare risposta mi precipitai verso le scale e,davanti alla porta, poggiai la testa,cercando di calmarmi.
Stava per scoprirci,cavolo!” Pensai.
Mi sciacquai il volto e scivolai giù per le scale,molto silenziosamente:Zia e Bruno stavano parlando a bassa voce.
Mi nascosi dietro il tavolino per ascoltare,ero curiosa.
Un brivido mi percorse tuta la schiena,facendomi subito correre sul terrazzo-giardino,inseguita da Bruno.
Bruno aveva raccontato tutto a mia zia,per filo e per segno. Anche le sensazioni più intime!
Mi vergognavo da impazzire e mi sentivo una stupida,ancora una volta per non aver detto fin dall’inizio la verità.
Notai un pacchetto di sigarette sul tavolo,vicino alle sdraie che mia zia utilizzava in estate per prendere il sole. Mi distesi e presi in mano il bastoncino bianco,accendendolo.
Dicono che il fumo aiuti a rilassarsi;così decisi di provare.
Bruno:Ferma non lo fare!
Mi si piombò addosso ,facendomi cadere la sigaretta.
Io:Nooo! L’avevo appena accesa! Che vuoi Bruno?
Bruno:Aiutarti.
Io:Ti sei fatto fare il lavaggio del cervello! Come hai potuto dirle tutto?Tu non sai come mi sento..Mi vergogno.Bruno ho 16 anni,lo capisci?Sono rimasta incinta a 16 anni! Mi sento una sgualdrina.
Bruno:Piccola,i-io volevo aiutarti..
Io:Bel modo hai trovato..
Sorrise e si distese su di me.
Lui:Tanto lo so che mi ami anche adesso.
Io:Ti sbagli Bruno.Ti sbagli.
Continua.
PUBBLICO IL CONTINUO APPENA AVRO' UNA RECENSIONE!

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Capitolo 42
*** Che vuoi fare,Peter? ***


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Lui:Cucciola,dai.. lo sai che ti amo!
Io:Sei solo un menefreghista.
Lui:Tua zia ha capito la situazione,non lo dirrà a nessuno..
Io:Mi sento stupida.
Lui:Lo sei se ti comporti così.. So cosa vuoi.
Io:Cosa voglio?
Lui:Le coccoline.
Inizio a sbacciuchiarmi tutta:prima le guance, poi la fronte,il collo ed infine la bocca.
Mi sussurrava parole dolci all’orecchio ed io ridevo come una matta dalla felicità.
Lui:Ohh ti prego Bruno continua! Continua! Mi piacciono tanto le coccoline *imitando la mia voce*
Io:Che scemo che sei.Hahahhaha
Lui:Dopo ricambi le coccoline con le coccole?
Io:Perchè dopo?
Lui:Rimango a dormire quà,contenta?
Io:Oddio! Siii! Dopo ricambio le coccole,anzi,il doppio delle coccole!
Ridacchiò,baciandomi la fronte,scese lungo il collo,ma questa volta più lentamente.
Mi abbracciò.
Io:Bruno,adesso come faccio a dirlo alla zia? Cosa penserà di me?
Lui:Hai 16 anni,non ne hai 5. Capirà.
Io:Mi sento in imbarazzo..
Lui:Ti capisco,ma..credimi: tua zia ci sa fare con queste cose.
Io:Ho bisogno di affetto.
Lui:Sei..la zia.
Io:Sono..La zia?!
Alzai lo sguardo e mi ritrovai davanti Elena,con un sorriso a trentadue denti.
Zia:Hai fame Vanessa?
Le corsi incontro abbracciandola forte.Ne avevo bisogno.
Mi fece accomodare sulle sdraie,senza dire niente.
Io:Ti prego perdonami.I-io non avrei voluto..
Zia:Shhh. A volte capita,so che è difficile,ma vedrai che passerà tutto.
Iniziai a piangere e Bruno mi accarezzò la schiena,incoraggiandomi.
Avevo paura,non volevo essere considerata una “facile”.
Io:Perdonami ti prego,perdonami.
Zia:Io non perdono nessuno!Tu hai scelto questa strada e se l’hai scelta è perchè tieni davvero molto a Bruno.Non capisco il perchè ti agiti così!
Io:Io e Bruno siamo stati insieme solo una volta lo giuro!
Bruno:Era vergine.
Vi fu un silenzio terrificante.
Bruno diventò rosso come un peperone ed io mi nascosi tra le braccia della zia.
Zia:Se hai qualche problema,dimmi pure. Ti posso aiutare.Bruno mi ha già spiegato la situazione,ma preferirei sapere da te cosa realmente desideri!
Io:Non questo bambino! Non adesso! Ma per questo ho già un rimedio. Adesso non mi va di parlarne.Possiamo andare a dormire?
Zia:Certo! Aspetta Bruno ti mostro la camera degli ospiti.
Bruno:Ah si.. l-la camera degli ospiti..
Ci avviammo.
Zia:Stavo scherzando! Potete dormire insieme,se volete.
Io subito lo presi per un braccio trascinandolo in camera,sotto gli occhi spalancati di mia zia che ci guardava incredula.
Zia:Aspettate! Bruno,mi raccomando:stanotte la cintura rimane alla vita,ok?Non peggioriamo la situazione!
Bruno diventò rosso rosso ed io iniziai a ridere.
Io:Zia,tranquilla. Non facciamo niente di male!
Zia:Sarà meglio. Notte ragazzi!
Ci dette un bacio sulla guancia e chiudemmo la porta della stanza.
Bruno:Allora..andiamo a dormire?
Io:Si. Puoi spegnere te le luci?
Bruno:Mhh.. io volevo le coccole! Me le hai promesse! Uffa!
Io:Vieni quì.
Ci abbracciamo ed iniziai a baciargli il collo,in modo affettuoso.
Gli mordicchiavo i lobi delle orecchie e gli sussurravo:
Sei meraviglioso,bellissimo. Sei il mio mondo.
E poi continuavo, sorvegliata dai suoi dolci baci.
Mi prese dai fianchi per farmi sedere sopra di lui.
Io:Ahahah,che scemo che sei.. Ahahah
Lui:Shhh,zitta. Non mi voglio fermare quì.
Io:Che vuoi fare?
Lui:Lo sai.
Continua.
Pubblico il prossimo capitolo quando avrò almeno 2 recensioni.

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Capitolo 43
*** Perfetto. ***


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Io:Sei matto? Non siamo soli!
Lui:E con questo? E dai.. lasciati andare..
Mi baciò il collo ed io mi sciolsi come un gelato al sole.
Io:Bruno.. Non possiamo, sai bene cosa ha detto la zia..
Salì su di me e senza pensare, mi lasciai togliere i vestiti.
Ci ritrovammo coperti solamente dalle lenzuola del letto.
Bruno:Shh.. Ti amo..
Lanciò i boxer ed il resto degli indumenti in mezzo alla stanza ed iniziò.
Io:Bruno fermati!
Fece come dissi e mi sussurrò:
Voglio le coccole.Me le hai promesse,ricordi?
Io:Non intendevo “questo” come coccola.
Bruno si staccò completamente da me,spense le luci e si rigirò, dandomi le spalle.
Io:Sei arrabbiato?
Lui:Sei una bugiarda, me lo avevi promesso.
Io:Uffa.. I-io..
Lui:Tu?
Rimasi in silenzi,sbuffando.
Lui:Tu.. vuoi?
Io:Vorrei,ma.. mia zia..
Lui:Ok,aspetta quì.
Prese una cosa dalla tasca dei pantaloni e veloce si diresse in bagno.
Quando tornò aveva un sorriso stampato sul volto.
Salì nuovamente su di me,morsicchiandomi il lobo dell'orecchio sinistro.
Io:Bru-Bruno.. Non voglio rischiare...
Lui:Questa volta non rischiamo,piccola.
PARTE ZIA.
Sentivo dei rumori strani provenire dalla camera.Come se Vanessa e Bruno stessero litigando.
Mi avvicinai alla porta per origliare,preoccupata.
Bruno:Voglio mangiare! Arrrghh!
Lui:Dai,scemo ci sente zia!
Bruno: Mhh,che buon odore,credo che il cibo sia quì!
Lei:No!
Bruno:Si! Vorrei che tu fossi un mega panino!
Lei:Hai fame?
Bruno:Si,molta.
A quelle parole andai in cucina per preparare un mega tramezzino,il quale,Vanessa e Bruno,avrebbero divorato.Erano miei ospiti,dovevo trattarli come principini.
PARTE BRUNO.
Io:Ho fame di te,argghh!
Iniziai a baciarla:sapevo bene che ricambiava il mio affetto,così, senza timore,iniziai il mio giochetto.
Lei:Se ci scopre?
Io:Non ci scoprirà. Farò pianino pianino,lo prometto.
Mi muovevo piano quando..
"Toc Toc" qualcuno bussò alla porta di camera,la quale si aprì,lentamente.
Mi distesi a peso morto su Vanessa,sussurrandole "Shh.. Non ci scoprirà."
Zia:Ragazzi,ho sentito che volevate dei pani-
La sua voce fu spezzata da un sussulto;si coprì gli occhi.
Zia:Cavolo! Avevate promesso!
Se ne andò,borbottando qualcosa che non riuscimmo a comprendere.
Zia:Spero stiate dormendo,comuque,se non è così,i panini sono sulla scrivania. Buona notte e per l’amor di dio:Dormite! Non voglio avere nipotini. - Disse una volta uscita dalla stanza.
Vanessa era agitata e respirava troppo velocemente.Era bianca come il latte,tremolante.
Io:Mi dispiace.. non pensavo..
Lei:Come ha fatto a scoprirlo?Siamo coperti dalle lenzuola!
Poggiai le mani sul freddo materasso,per osservare meglio il luogo.
Rimasi a bocca aperta,senza parole.
Mi appoggiai ancora una volta sul candido corpo della mia principessa.
"Cazzo." Dissi,quasi in un sussurro.
"I boxer". Continuai.
Continua.

PUBBLICO IL PROSSIMO CAPITOLO QUANDO AVRO' ALMENO 2 RECENSIONI (:
 

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Capitolo 44
*** Penso a tutto io. ***


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Vidi Vanessa diventare rossa come un peperone.
Io:Mangiamo?
Lei:Se li mangiamo scoprirà che eravamo svegli e..
Io:Ok,come non detto..
Rimase in silenzio.
Mi staccai da lei,dato che era evidentemente arrabbiata con me.
Io:Scusa..
Lei:Sapevo che sarebbe successo,me lo sentivo!
Io:Scusami tanto amore mio..
Lei:Come faccio ad uscire da questa stanza? Ti rendi conto?!
Io:Piccola è una cosa normalissima!
Lei:No! Davanti a mia zia no!
Io:Sei arrabbiata?
Lei:Mi vergogno! Tutto qui! Non credi sia una cosa normale comportarsi come faccio io?
Io:Io non gli do tanto peso..
Lei:Perchè non è una tua parente!
Io:Scusami..Non vol-
Lei:Amore, ti amo,ma questa situazione mi mette a disagio!
La strinsi facendola salire su di me.
Lei:C-che fai?
Io:Voglio starti vicino.
Lei:Siamo nudi come animali,ricordi?
Lui:Shhh. Riposati. Sei stanca,come me.
Era rigida. Sentivo le sue gambe sfiorarmi il corpo.
Io:Vuoi dormire così?! Guarda che non mi fai mica male! Sei leggera!
La strinsi a me facendola poggiare completamente sul mio corpo.
Le accarezzavo la schiena,tranquillizzandola.
Lei:Bruno.. non so quando ritornerò da mia zia..
Io:Dormi..penso a tutto io,domani.
Lei:I miei domani mattina vengono qui..
La baciai.
Io:Ho detto che devi dormire! Shhh,cucciola..Shhh..
Lei:Non ho sonno!
Io:Ho in mente una cosetta che potremmo fare..
Lei:Zitto porco! Voglio dormire!
Io:Cinque secondi fa hai detto che.. - mi interruppe.
Lei:Non ti sento,sto dormendo!
Io:Che razza di essere sei?! - chiesi sarcastico.
L’abbracciai e finalmene ci addormentammo.
La mattina seguente sentii bussare alla porta di casa.
Vanessa preoccupata iniziò ad urlarmi di scappare,ma io avevo in mente un'altra cosa.
Li avrebbe stupiti sicuramente tutti.
Vanessa:Bruno,io ti amo,ma adesso devi andartene! Ti prego! Corri!
Qualcuno picchiettò i pugni sulla porta in legno della camera.
Vanessa:Aspetta,mi sto cambiando!
Io:*sussurro*Non me ne andrò! Ho intenzione di parlare con i tuoi!
Lei:*sussurra*Bruno..
Mamma:Bruno! Che ci fai qui? Elena,avevi promesso!
Lei:Mamma,aspetta ti prego..
Mamma:Non fiatare!Tu adesso vieni via con me e non esci di casa per una settimana,cara mia!
Aveva un’aria minacciosa.
Prese violentemente il braccio di Vanessa e la spinse verso l’uscita.
Avrei voluto parlare,ma le parole non uscivano dalla mia bocca.
Vanessa mi fissava ed io ero lì,immobile, sotto gli occhi di tutti.
Di colpo mi avvicinai,correndo, a Vanessa e la baciai.
La strinsi forte forte a me e poi l’abbracciai da dietro.
Vanessa:*sussurra* Tu sei l’uomo più pazzo del mondo!
Mamma:Vanessa.. Gli uomini ti sfruttano e basta alla tua et-
Si fermò.Le parole le muorirono in bocca.
Sapete perchè?
Perchè stavo accarezzando la pancia di Vanessa.
Continua.
Pubblico il prossimo capitolo quando avrò almeno 2 recensioni.
Scusate il ritardo.

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Capitolo 45
*** E vissero per sempre... ***


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Il padre di Vanessa,che era rimasto in cucina per tutto il tempo, si avvicinò a noi due.
Ci fissava con aria afflitta,insicura.
Mamma:Vanessa,andiamo. Scusa Bruno,ma io ho paura per mia figlia..Vanessa,Papà ha ragione,non puoi stare con lui,è troppo grande..
Io insistetti accarezzando sempre di più la pancia di Vanessa che mi guardava impaurita.
La mia amata si avvicinò abbracciandomi e mi sussurrò: Ti prego Bruno fermati,non parlare.Non dire niente ad i miei..
Io risposi con tono sicuro: Non ti preoccupare piccola,non dirò niente.
Dopo la nostra piccola conversazione, osservai attentamente la mamma di Vanessa.
Mamma:Bruno non capisco il tuo comportamento..
A quelle parole mi inginocchiai a terra,davanti alla mia cucciolina.
Le alzai leggermente la maglia e le baciai la pancia.
Vanessa era allibita dal mio comportamento. Aveva gli occhi lucidi e le tremavano le gambe.
L’abbracciai e..
Vanessa:No-non c-ce la faccio..
Svenne di colpo fra le mie braccia.
PARTE VANESSA.
Mi risvegliai fra le braccia di mio padre,seduto sul divano.
Mia madre e la mamma di Bruno erano in ginocchio davanti a me.
Mamma mi abbracciò con le lacrime agli occhi e mi diceva di stare calma,ma non ci riuscivo.
Non trovavo Bruno.
Era scomparso.
Era forse scappato?
Iniziai a piangere,non riuscivo a parlare e neanche a muovermi,ero pietrificata.
Quando,ad un certo punto, sentii dei passi lontani.
..:Amore!
Era Bruno.
Felice di rivederlo cercai di alzarmi e,anche se con difficoltà,con l’aiuto di mio padre ci riuscii.
Bruno mi abbracciò forte forte e disse:
Ci hai fatto prendere uno spavento! Cucciola mia come stai?
Io:Be-bene..
Mia madre si avvicinò a noi e disse:
Vanessa perdonaci.. non sapevamo cosa era successo.Scusateci ragazzi.Vanessa,noi avevamo paura ma adesso,dopo che Bruno ci ha raccontato tutto,siamo più tranquilli. Sappiamo che il nostro ragazzuolo è una brava persona!Poteva benissimo abbandonarti ed invece ti è stato vicino.. Ti sei donata a lui e questo spiega che lo ami.
Diventai rossa come un peperone.
Ero davverp troppo imbarazzata,ma anche molto felice.
Brunetto mi prese in braccio e ci sedemmo sul divano.
Mio padre e mia madre sorridevano.
La mamma di Bruno aveva le lacrime agli occhi e la zia rideva come una pazza.
Papà:Adesso chiaccheriamo un pò ok?
Io:Io.. e Bruno..possiamo stare insieme come una volta?
Lui:Certo,ma state attenti a quello che fate!
Bruno ridacchiò e mi strinse fra le sue braccia.
Mamma:Vanessa,è stato lui il primo?
Guardai Bruno che subito mi precedette a rispondere:
Si,sono stato io il primo. Sono il ragazzo più fortunato della terra.
Mamma e papà si abbracciarono e Bernardette,madre del mio principe azzurro,disse:
Tu.. Bruno?
Io ero imbarazzata dall’argomento,mentre Bruno sembrava sicuro e sereno.
Bruno:Emh..No.Non è stata la prima per me..
Bernardette:Ah.. I ragazzi - sbuffò e scoppiammo tutti in una grassa risata.
Ero felice.
Adesso potevo stare tranquilla perchè i miei sapevano tutta la verità e la mia coscenza era “pulita”.
Rimanemmo a parlare tutti insieme;dopo poco arrivò anche il papà di Brunetto,che era stato invitato per l’occasione. Subito io e Bruno spiegammo cosa era relamente successo tra di noi ed il padre ne rimase soddisfatto.
PapàBruno:Ahh Bruno! Sei come tuo padre! Ti bastano 5 secondi.Figliolo hai una potenza che gli altri non hanno,sfruttala bene,capito?
Ridacchiammo,stringendoci le mani allegramente.
Infondo stavamo bene insieme,eravamo una coppia bellissima;ma..si sa.
Non tutto è perfetto.
Continua.
Pubblico il prossimo capitolo,quando otterrò almeno 2 recensioni. (:

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Capitolo 46
*** Ho paura,Peter. ***


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Era il mese di ottobre,ormai vicini alla festa di compleanno di Bruno,decidemmo di andare in discoteca per divertirci.
Philip ed Erika erano già arrivati da tempo nel luogo previsto,mentre io e Bruno eravamo in ritardo,come sempre.
Bruno:Ok.. Dato che non riusciamo a trovare quei due idioti,che ne dici se andiamo a bere qualcosa?
Io:Ottima idea!
Ci avvicinammo al bar al lato della pista da ballo.
Bruno:Un super alcolico! Vanessa.. cosa vuoi da bere?
Io:Lo stesso!
Bruno:Ma.. è molto..
Io:Muoviti!! Prendilo tu! Poi te lo pago quando torniamo a casa!
Subito fece come dissi.
Bruno:Ti avverto:è molto forte.Forse è meglio se lo dai a Philip quando lo troviamo.Non vorrai certo ubriacarti,giusto?
Io:Zitto.
Tutto in un sorso lo buttai giù. Era veramente pessimo,troppo forte.Non ero abituata a bere drink di questo genere.
Io:Mmmh,buono.
Bruno:Cavolo! Di solito le ragazze appena lo bevono scoppiamo dal mal di testa.Oddio! Non sarai mica un uomo!? Aahhahahahah
Io:Che scemo sei! Bruno? Possiamo andare un attimo a sederci?
Bruno:L’alcol fa effetto, eh?!
Io:Ovvio che no! Sono solo le luci che..
Non riuscivo a reggermi in piedi.Le gambe mi tremavano e la testa sembrava colpita da mille pugnali. Bruno mi aiutò ad alzarmi per andare a sederci al tavolo più vicino.
Subito crollai con la testa sulla superficie in legno,fredda e Bruno mi abbracciò per cercare di tirarmi su,anche se con difficoltà.
Io:Ec-ecco Philip *singhiozzo*
Lui:Aspettami quì,torno fra 5 secondi. Stai immobile e non ti alzare!
Io:Dove vuoi che vada ,scusa?! Non riesco ad alzarmi! Ahahahhaha
Bruno era ormai lontano. Non riuscivo a distinguere una birra da una persona. Mi girava la testa e il sonno iniziò a farsi sentire.
Dopo pochi minuti vidi due ombre avvicinarsi. Una di esse mi si avvicinò,baciandomi il collo.
E’ sicuramente Bruno” pensai.
Qualcuno ridacchiava,ma non riuscivo a percepire altro suono.
Di colpo mi addormentai e mi ritrovai su un auto.
Io:Bru-Bruno..adesso sto meglio dove..
X:Oh oh,la piccola si è svegliata. Ahahhah
X:Ops e adesso? Pazienza,meglio così! Sarà più divertente! Ahahah!
Io:Dove mi trovo? C-chi siete?
Ero spaventata e confusa. Non mi ricordavo niente. Non riuscivo a capire dove ero dirotta ed il terrore iniziò a risuonarmi nello stomaco.
Io:Ahhh! Aiuto!
Cercai di scappare,ma le porte erano chiuse con la sicura.Iniziai ad urlare e a minacciarli con le denunce che avrei potuto fargli.
Loro ridevano a più non posso,tranquilli.
..:Zitta brutta scema!
Il ragazzo seduto accanto a quello che guidava mi tirò un pugno in faccia,facendomi crollare distesa sul seggliolino posteriore dell’auto.
Persi i senti per qualche minuto,forse qualche ora..non saprei precisare il tempo.
Mi risvegliai quando eravamo fermi,vicino ad un vicolo.
I due non c’erano,così approfittai del momento per chiamare Bruno.
Non avevo forze a sufficienza per alzarmi e scappare.
Fortunatamente avevo lasciato il cellulare in modalità silenziosa,i due non si erano accorti di ciò che possedevo.
Io:Bruno *sussurra* singhiozzo* aiuto ti prego!
Lui:Piccola dove sei? Sono ore che ti cerco e non rispondi al cellulare! Philip ed Erika sono usciti a cercarti e..
Io:Non c’è tempo! Ascoltami! Non-non so do-dove mi trovo.. i-io non conosco queste persone.. *sussurra* Bruno salvami ti prego.Rintracciami! Chiama la po-polizia.. Io..
Iniziai a piangere.
Bruno:Stai calma! Dove ti trovi?
Io:N-non lo so!
Mi sentii strattonare il braccio.
X:Ti diverti a chiamare i ragazzi, eh?!
X:Vuol dire che si diverte di più con loro. Ahahah!
Brunodirettamentedalcellulare:Chi siete? Lasciate stare la mia ragazza! I-io..
X:Prima ci divertiamo e poi te la riportiamo. Tranquillo.
Chiusero la chiamata e mi portarono dietro a dei cassonetti dell’immondizia.
Uno mi infilò la mano sotto la maglia,mentre l’altro..
L’altro..
Continua.
Pubblico il prossimo capitolo appena avrò le due recensioni tanto desiderate.

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Capitolo 47
*** Shhh. ***


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Mi spintonò al muro.
"Tu tienila ferma!"
Il ragazzo mi venne dietro e mi strinze forte braccia e gambe. Non riuscivo a muovermi,solo a sputare;ma lo sputo non li faceva allontanare.
Mi tolse i pantaloni ed il resto degli indumenti. Rimasi solo con la camicia che Bruno mi aveva prestato, la quale mi copriva un decimo della coscia.
"Stai calma!"
Io:Lascimi! Ti denuncio! Ti denuncio! Lasciami! Aahhhhhhhh!
Urlavo, ma mi tappava la bocca.
Nessuno passava per quella via. Nessuno poteva sentirmi. Mi ritrovai distesa a terra, con quel maiale che sudava come un porco. Gli sputavo, gli tiravo i sassi minuscoli che trovavo a terra.
L’altro ragazzo continuava a fissare la strada, in modo da capire se nella vicinanze potesse esserci qualcuno.
Continuavo a minacciarlo, ma lui non si fermava.
Fu così che chiusi gli occhi.
Non volevo vedere più niente. Ero sicura che se non avessi osservato la scena, il dolore sarebbe passato più velocemente di quanto pensassi; ma non fu così.
Smisi di urlare, di minacciarlo e capii che avrei rischiato la vita se non fossi stata zitta.
Io:Ti prego *singhiozzo da pianto* lasciami.. Non dirò niente. Dirò che era uno scherzo. Non ti succederà niente.Ti prego.. lasciami ti prego..
Continuava, facendo finta di niente.
"Brava,così. Shhh. Zitta."
Io piangevo in silenzio,non solo per colpa della paura,ma dal dolore.
Mi faceva male tutto il corpo: la schiena era bruciata dallo sfregare con forza nel cemento ed i gomiti erano tagliuzzati dai sassolini sul terreno.
...:Grew guarda! Cavolo ci sono tre ragazzi! due maschi ed una femmina.
A quelle parole iniziai ad urlare. Erano sicuramente loro.
Notai che erano solo tre 14enni impauriti che iniziarono a correre minacciati di morte da quei due maiali che avevo intorno.
"Zitta! Ho detto che devi stare zitta! Non ti farò del male!"
Io:Lasciami ti prego! Mi fai male! Lasciami! *singhiozzo*
Si avvicinò alla mia bocca per baciarmi ma io strinzi i denti e ritirai in dentro le mie labbra.
Iniziò a mordermi quest'ultime.
Prima piano e poi sempre più forte,fino a tagliuzzarmele.
PARTE BRUNO.
La chiamavo al cellulare ma non rispondeva.
La polizia non riusciva a rintracciare la chiamata.
Probabilmente avevano spezzato la scheda del telefono.
Urlavo il suo nome ovunque. Philip ed Erika giravano per tutte le strade della città, ma nessuna traccia di Vanessa.
Piangevo disperato fino a che..
"Ragazzo! Venga con noi, l’hanno trovata!"
Subito salii sull’auto che sfrecciò via, accumolando una nube di fumo nero.
Avvertii Philip ed Erika che riuscirono ad arrivare prima di me.
In un vicolo notai Vanessa distesa a terra, a pancia in giù, che piangeva disperata.
Era nuda.
Coperta solo dalla mia camicia,cortissima.
Un poliziotto la copriva con una coperta cercando di tirarla sù,ma non ci riusciva. Vanessa opponeva resistenza.
Subito noi tre ci avvicinammo a lei, che piangeva a più non posso.
La strinzi fra le mie braccia mentre Philip e Erika cercavano di aiutarmi a portarla dal medico, ma niente.
Li mandai via, chiedendo a loro di sporgere i cassonetti dell’imondizia verso di noi, in modo da fare un effetto “muro”.
Avvertii i poliziotti di andare e mi dissero che presto sarebbe arrivata una psicologa su un’ambulanza.
Philip ed Erika ci lasciarono soli.
Io:Cucciola che ti *singhiozzo* hanno fatto? Amore mio non piangere,ci sono io qui con te..
Lei:Lasciami in pace,voglio morire!
Piangeva senza sosta e non riuscivo a farla smettere.
Notai che i vestiti erano appallottolati in un angolo e le scarpe lanciate alle due estremità.
Raccolsi tutto e finalmente riuscii a farla alzare.
Non si reggeva in piedi, così cercai di vestirla; ma subito urlò:
No! Ce la faccio! Ti prego lasciami sola!*singhiozzo*
Cercava di coprirsi con la maglia,anche se risulatava molto difficile.
Io:Amore lo so che ce la fai, ma ti aiuto io..
La strinzi forte forte a me.
Appoggiò la testa sulla mia spalla ed continuò a piangere.
Lei:Bruno, ho avuto tanta paura..
Io:Shh..Ci sono io. Shh..
Continua.
Pubblico il prossimo capitolo quando avrò le due recensioni tanto desiderate.

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Capitolo 48
*** Ho bisogno di.. ***


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Dall’altro lato della strada sentimmo urlare Erika:
Ragazzi se avete bisogno di noi chiamateci,siamo qui.
Io:Certo! Grazie Eri. Per piacere non mi lasciate solo con Vanessa..
Philip:Non ce ne andremo.
Io:*sussurra*Amore, aspetta ti aiuto..
Poggiai le sue mani sulle mie spalle e mi inginocchiai per aiutarla ad indossare gli indumenti.
Non aveva tante forze.
Le lacrime le scendevano dagli occhi cadendo rumorosamente a terra.
Io le stringevo i fianchi per trattenerla in piedi.
Io:Ti stringo la cintura e abbiamo fatto..
Mi cadde letteralmente addosso.
Non era svenuta, stava tremando.
Io:Hai freddo?
Nessuna risposta.
Sentivo le sue lacrime diventare pesanti, come sassi.
Il suo corpo inerte sulla mia spalla.
Sentivo le forze svanire, così chiamai i ragazzi, i quali, mi aiutarono a sollevarla.
La distendemmo sul lettino dell’ambulanza che, nel frattempo, era arrivata insieme alla psicologa.
Una ragazza di circa 40 anni, vestita con abiti semplici, ma allo stesso tempo creativi.
"Piacere, mi chiamo Annalisa. Lei è Vanessa, giusto?"
Tutti noi, con le lacrime agli occhi accennammo un debole “sì”.
Annalisa:Bene.
Vanessa faceva respiri profondi, terrorizzata.
Iniziò a muoversi in modo disordinato e capimmo che voleva restare in piedi.
La presi in braccio e, quando fu a terra, iniziò a vomitare. 
La tenevo stretta da dietro per non farla cadere, mentre Philip le teneva i capelli tesi all’indietro.
Io:Amore..
Analisa:Vanessa, stai meglio adesso?
Vanessa la guardò con rabbia e feroce, rispose alla domanda.
Per la prima volta parlò.
Dopo lunghi minuti di silenzio aveva parlato.
Vanessa:Come crede che stia?! Come posso stare meglio? Io.. io non riesco a pensare ad altro. Solo a quello che mi è capitato! Solo a quello! Sento ancora il cemento duro dell’asfalto che mi spezza le ossa. Sento ancora quell’animale addosso. Sento la sua voce. Solo quella. E’ contenta adesso? Le ho detto tutto quello che voleva sapere? Si o no? Adesso se ne può anche andare. Io non ho bisogno di nessuno,tantomeno di lei.
Io:Amore..calmati..ti vuo-
Annalisa:Capisco.
Mi accennò qualcosa con lo sguardo e fui trascinato da lei, dall’altra parte del marciapiede.
Annalisa:Bruno l’ho fatto apposta. Immaginavo la risposta ed era prorpio quello che volevo.
Io:La prego non se ne vada.Venga a casa con me e Vanessa. Lei ha bisogno di aiuto.Io.. Io..
Annalisa:Non si preoccupi.
Tutti e tre ci avviammo verso casa, mentre Philip ed Erika ci salutarono (non volevano essere di troppo).
Per tutto il viaggio Vanessa non fece altro che chiudere gli occhi e riaprirli immersi dalle lacrime che però, stava attenta a non far uscire.
Io la stringevo,l’abbracciavo, ma lei rimaneva immobile.,come un manichino.
Arrivati a casa andò a farsi un bella doccia rinfrescante e successivamente si distese sul divano.
Si comportava normalemente, come se io e la dottoressa non ci fossimo e questo mi preoccupava.
Annalisa si avvicinò a lei e anche io feci lo stesso.
Appena ci sedemmo sul divano, Vanessa accese la tv;che subito fu spenta da me.
Annalisa:Vanessa,capisco che è difficile per te, ma Bruno ha paura. Ti prego parla con me.Vedrai, poi ti sentirai meglio.Se vuoi mandiamo Bruno fuori..
Lei:No! Non importa.. Mi dispiace. Non avrei dovuto comportarmi in quel modo prima.. Mi scusi..
Annalisa:Non fa niente,è normale. Adesso.. cosa e come ti senti?
Lei:Mi sento una stupida.Solo una stupida che non ha il coraggio di parlare e di spiegare come sono andate le cose. Ho paura che quei ricordi non svaniranno mai e cerco di nasconderli, ma è troppo difficile.
Si alzò ed iniziò a girare per la sala, intorno al divano.
Respirava velocemente, come se avesse trattenuto per un minuto il respiro.
Lei:Ho rovinato tutto. Tra tre giorni è il compleanno di Bruno,avevamo intenzione di festeggiare un pò, ma.. la festa si è trasformata in un incubo.. E’ tutta colpa mia! E poi.. ho bevuto un alcolico e mi sento ancora più stupida. Vorrei fermarmi.Vorrei rimanere in silenzio, ma la mia lingua continua a muoversi.
Si sedette a terra e guardò verso l’alto.
Stava piangendo.
Io:Amore non è colpa tua, è tutto apposto.
Annalisa:Bene, vi lascio soli. Se vuoi ritornare a trovarmi questo è il numero.
Se ne andò, chiudendo la porta alle sue spalle.
Presi in braccio la mia principessa e la portai sul letto.
Lei salì su di me e mi baciò.
Io:Stai meglio?
Lei:Scusa.. ma ho bisogno di..
Continua.

Ciao!
Scusate il ritardo nel pubblicare i nuovi capitoli..
IL PROSSIMO VERRA' RESO PUBBLICO QUANDO RICEVERO' LE DUE RECENSIONI TANTO DESIDERATE.
Spero vi sia piaciuto,un bacione grande grande.
- Irene.


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Capitolo 49
*** Sola con Peter. ***


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Io: Cosa?
Mi si avvicinò e mi baciò;l’abbracciai forte forte e le sussurrai:
"Cosa? Cosa vuoi?"
Lei:Vorrei fare una..
Si bloccò.
Mi guardava con aria triste e subito intuii cosa volesse dirmi.
Probabilemente voleva una “pausa”.. Avrei capito se me l’avesse proposta, infondo la situazione era critica e forse avrebbe voluto del tempo un pò per sè.
Il suo silenzio mi spezzava il cuore.Non volevo lasciarla per nessuna ragione al mondo.
Iniziò a sbottonarmi la camicia e successivamente mi baciò ripetutamente in petto nudo.
Le sue mani sfioravano i miei capelli, il suo naso sfiorava il mio.
Mi sentivo amato,protetto.
Io:Cucciola, cosa volevi dirmi pri-prima?
Lei:Ho bisogno di una dormita..
Sospirai e scoppiai a ridere.
Lei:Perchè ridi?
Io:Scusa, scusa davvero! Pensavo tu volessi lasciarmi.
Lei:Che scemo che sei!Hahahah. Io non ti lascerei mai, lo sai, no?! Ho bisogno di te..
Io:Come io ho bisogno di te!
Lei:Sei troppo dolcioso! Ti prenderei a morzi!
Io:Non ci riusciresti, ti fermerei con la mia super potenza! Ahahah
Lei:Certo.. “super potenza”.. quello che mi chiedo è "dov’è tutta questa potenza di cui tanto parli?"
Le iniziai a fare il solletico e lei rideva come una pazza, chiedendo “perdono”.
Così dopo un pò, mi fermai.
Io:Dai adesso dormi piccola.. Devi riposarti..sei stanca.
Si appallottolò fra le coperte ed io mi alzai per andare in cucina.
Lei:No! Ti prego non lasciarmi sola! - mi urlò.
Io:Paura, eh?!
Avevo detto una cavolata.
Ero stato un vero idiota.
Io:Scusami..
Lei:Ti prego..resta con me.Te lo chiedo per favore..
Io:Certo che resto con te!
Mi infilai sotto le coperte insieme a lei.
Io:Hai freddo?
Lei:No.
Io:Caldo? Sete? Fame?
Lei:Non ti preoccupare, sto benissimo..
Io:Se vuoi qualcosa, te lo vado a prendere!
Lei:Grazie..sei un vero amico.
Io:Amico? Io voglio essere molto di più!
Lei:Amore io ti considero la mia anima gemella e il mio migliore amico allo stesso tempo!
Io:Ok, ok. Capito.
Lei:Mi abbracci?
Feci come disse.
Notai che tremava un pò, ma dopo pochi minuti il tremolio passò;mi accorsi, infatti, che stava dormendo.
Aveva la testa poggiata sul mio petto,una mano sulla mia pancia e l’altra dietro le mie spalle; le gambe incrociate con lei mie.
Eravamo praticamente legati.
Il silenzio venne interrotto dal suono del campanello di casa.
Pensai che fossero Philip ed Erika, così corsi ad aprire.
Mammavanessa:Bruno! Grazie di essere qui! Dov’è Vanessa?
Le indicai la camera da letto che subito raggiunse, con le lacrime agli occhi.
PapàVanessa:E’ sempre la solita..Non poteva lasciarla dormire?
Io sorrisi imbarazzato e subito, corsi in bagno per infilarmi la camicia. Non mi sentivo a mio agio.
Spiegai tutta la situazione al padre, mentre la madre, aveva svegliato la mia cucciola.
Sentivo che piangeva insieme a lei.
L’angoscia mi sopresse.
Avrei voluto tornare a casa, ma suo padre mi riempiva di domande e non potevo certo abbandonarli.
MammaVanessa:Piccola, domani ti porto da qualcuno, va bene? Cosi ti sfoghi un pò. Ti sentirai meglio, vedrai.
Vanessa:Ho già fatto tutto. Mamma sto bene! P-posso restare sola con Bruno? Per favore..
MammaVanessa:Si, ok va bene. Vi lasciamo soli. Torniamo verso le ventidue, ok?
Lei:Grazie..
Continua.

Ciao ragazzi (:
Scusate il ritardo.
Pubblico il capitolo quando avrò le mie due recensioni, come sempre.
Fatemi sapere cosa ne pensate :3
Bacioni, Irene.

 

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Capitolo 50
*** Cullata dalla sua anima. ***


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I suoi genitori se ne andarono.
Lei:Bruno? Dove sei?
Decisi di farle un piccolo scherzetto, così, mi nascosi dietro la porta.
Sentivo i suoi leggiadri passi avvicinarsi e,successivamente,sorpassare la porta per dirigersi in cucina.
Le corsi incontro.
PARTE VANESSA.
Qualcosa di morbido mi toccò le cosce ed in men che non si dica mi ritrovai sospesa in aria, sulle spalle di Bruno.
Io:Oddio! Mi hai fatto prendere un colpo!
Lui:Ahahaha, dovevi vedere la tua faccia!
Avevo paura di cadere perciò iniziai a stritolare fra le mie cosce la testa del mio cucciolo.
Lui:Ehi, ehi.. hai paura?
Io:Si! Mi fai paura! Sei cattivo!
Lui:Ahaha, ok adesso faccio il dolce come piace a te, ok?
Io:Sarà bene altrimenti.. ti uccido! Muahahahh
Lui:Sisi,come no;comunque.. Dove la porto signorina?
Iniziò a nutrire come un cavallino e a muoversi per la stanza.
Io:E tu saresti romantico? Ahhaah Aspetta,ho una frase per te che ti scombussolerà.
Lui:Quale sarebbe?
Io:Voglio andare su Marte!
Lui:Certamente,ci vorranno pochi secondi,attenda.. Cloc Cloc hiiiiiiii hiiii.
Si sedette sul divano con la testa china per farmi scendere ed io feci come voleva. Stavo per alzarmi, ma mi prense dai fianchi e mi fece cadere su di lui,baciandomi.
Eravamo distesi sul divano,petto contro petto.
Io:Tu sei pazzo! Che stai facendo?!
Lui:Non volevi andare su Marte? 
Io:Si!
Lui:Se non sbaglio sei stata proprio tu a darmi il soprannome “Marte”,ricordi? 
Io:Mars,sto scoprendo una versione tutta dolciosa di te e.. mi piace!
Mi abbracciò e mi strinse sempre più forte.
Io:Aiuto! Non mi fai respirare!
Lui:Shhh,shhh..
Iniziò a baciarmi il collo ed infilò la mano nella mia magletta.
Il panico mi invase.Non volevo,avevo paura.
Mille immagini mi si catapultarono addosso. Ripensavo a quell’orribile serata trascorsa con quella bestia di ragazzo.
Bruno però non si fermava,continuava a massaggiarmi la schiena e a solleticarmi la pancia. Mi slacciò la cintura dei pantaloni e tolse anche quest’ultimi.
Io:No!
Respiravo profondamente e nel frattempo,pian pianino, mi rivestivo.
Lui:Cosa c’è? Sei sempre stata d’accordo sulle coccole e.. proprio oggi.. non vuoi..
Io:Amore mio scusa ma.. oggi preferisco restare insieme a te in un’altro modo. Tra due giorni è il tuo compleanno. Lasciamo la sorpresa per quel giorno,ok?
Lui:Hai ancora un pò paura vero?
Io:Si..
Lui:Capisco.. Scusa se ho insistito,non succederà più.
Lo baciai e subito ordinai delle pizze.
Avevamo una fame da matti e non riuscivamo a mantenere lacalma;domani sarei dovuta andare dalla psicologa,dopo scuola, ed eravamo un pò preoccupati..
Dopo 20 minuti arrivarono le pizze: calde,buone e leggermente piccanti.
Proprio come piacevano al mio Brunetto.
Le mangiava con gusto, con un sorriso a trentadue denti.
Le pizze erano leggere,ma riempirono lo stomaco in men che non si dica.
Bruno:Usciamo? Sono ancora le 20.30!
Io:Dove potremmo andare a quest’ora?
Lui:Vestiti!
Corsi in camera ed indossai i miei pantaloni preferiti:jeans strettissimi ed una maglietta nera a maniche lunghe.
Io:Allora? Dove andiamo?
Mi prese per mano e senza fiatare mi portò in un luogo bellissimo,poco distante da casa mia e questo mi impressionò.
Non avevo mai visto una cosa del genere,non avevo mai visto il tramonto sul mare..
Io:E’ bellissimo..
Lui:Ti assomiglia..
Ci sedemmo sulla spiaggia calda a causa del sole pomeridiano e,rispecchiati dal mare osservammo la palla luminosa immergersi nelle acque più profonde. Era davvero uno spettacolo meraviglioso.
Quando tornammo a casa,mi addormentai fra le braccia di Bruno,cullata dalla sua anima.
Continua.

Ciao ragazze (:
Grazie per aver letto anche questo mio capitolo, continuo quando riceverò almeno due recensioni.
Un bacio,Irene.


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Capitolo 51
*** Auguri, piccolo. ***


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Mi risvegliai la mattina seguente.
Io:Bruno? Dove sei?
MammaVanessa:Amore, devi andare a scuola..Bruno ieri sera è tornato a casa.
Subito mi preparai svelta per prendere il bus.
Alla fermata tutti mi fissavano e quando arrivai a scuola centinaia di ragazzi iniziarono a borbottare fra di loro qualcosa, indicandomi. Mi sentivo male, non riuscivo a trovare nessuno che conoscessi. Le ragazze mi sorridevano in modo strano, come per dire”non ti preoccupare” ed i ragazzi mi fissavano minacciosi.
Sicuramente erano a conoscienza di quello che mi era capitato..
Non volevo che nessuno lo sapesse, non mi sentivo per niente a mio agio.
Fortunatamente riuscii a trovare Erika, che era abbracciata a Philip.
Con le lacrime agli occhi mi avvicinai come un gattino che ha perso la mamma.
Erika mi abbracciò forte forte ed io ricambiai l’abbraccio.
Io:Chi è stato?
Philip:Chi è stato a far cosa?
Io:A riferir tutto!
Erika:La notizia si è divulgata..La polizia ha investigato anche qui a scuola..
Le lacrime iniziarono a diventare pesanti, così rivolsi lo sguardo verso l’alto per non farmi vedere piangere.
Dopo poco suonò la campanella, così corsi verso i bagni della scuola.
Per mia fortuna non c'era nessuno, così mi sedetti con la schiena al muro ed iniziai a piangere.
Mi sentivo una sgualdrina e pensavo a cosa avessero potuto sapere riguardo alla verità della situazione.
Delle ragazze bionde entrarono in bagno ridendo e quado si accorsero di me uscirono furtive per andare in classe.
“Prima le ragazze mi salutavano..ma adesso tutto è diverso, non mi guardano neanche negli occhi” Pensai.
Presi una salvietta ed iniziai a ripulirmi il volto, ormai impiastricciato a causa del trucco.
Quando i miei occhi furono meno gonfi, uscii dal bagno.
Mille sguardi si puntarono su di me, erano come mille lame affilate impiantate nello stomaco.
..:Vanessa!
Mi girai e vidi Bruno che mi corse incontro abbracciandomi.
Io:Ti prego portami via da questo inferno..
Lui:So che è difficile, ma puoi farcela!
Proff:Vanessa.. è tutto ok?
Io:Si,certo. Ciao Bruno.. Ci vediamo all’uscita.
Entrai in classe e tutti iniziarono a farmi domande del tipo: “ Che sensazioni hai provato?” “Hai avuto paura?" "Bruno? Come l’ha presa?” "Tua madre lo sa?” “Come ti senti?” e via dicendo..
Fu una delle peggior giornate di tutta la mia vita.
Se le persone dovevano farmi tutte queste domande, preferivo non essere considerata!
Nel pomeriggio io, mamma e Bruno, andammo dalla psicologa.
Fu una seduta breve, ma molto intensa.
Dopo due giorni riuscii a proseguire la vita di sempre, senza più preoccupazioni, senza più paure..

8 ottobre 2012.
Oggi era il compleanno di Bruno ed ero troppo felice perchè, insieme a Philip ed Erika, avevo trovato un regalo perfetto per il mio cucciolo. Avevo preso un cane, il quale era nero con sfumature marroni, bellissimo! Era un amore ed ero sicura che sarebbe piaciuto un sacco a Bruno e che lo avrebbe accolto come un figlio dato che da giorni era intenzionato a prendere un animale domestico.
Il pomeriggio lo avrei passato con Bruno, nella sua nuova casa (abitava da solo con Philip) e la sera saremmo dovuti andare a festeggiare in pizzeria ed infine sulla spiaggia.
Io:AMOREEEEEEEEEE! Sei vecchio hai 19 anni! Ahahaha!
Gli saltai addosso.
Lui:Ahhaha! Anche tu non scherzi! Tra poco hai 17 anni, eh?! Stai diventando grande!
Io:E tu vecchio!
Ridacchiò, passandomi una mano fra i capelli.
Lo baciai e dissi:
Allora? Per stasera..sei pronto?
Lui:Certamente! Adesso che facciamo?
Mi prese in braccio e si sedette sul divano.
Io:Eheheh, non correre Bruno!
Mi alzai e successivamente sentii la dentatura di Bruno sulle mie cosce.
Io:Ahiaa!
Salii sopra di lui con aria provocante e continuai:
Questo canino ha bisogno di una museruola! Morde anche la padroncina!
Gli strinzi le guance.
Lui:Il canino è tanto dolce.. *la bacia*
Io:Si, ma anche cattivo!
Lui:Sai una cosa?Sono giorni che ci penso e alla fine sono arrivato ad una conclusione.
Rimase in silenzio, serio.
"Ho bisogno di una canina, non di una padroncina.."
Il cuore mi si spezzò.
Continua.

Ciao ragazze (:
Grazie per aver letto anche quest'ultimo capitolo.
Il prossimo lo leggerete quando otterrò le mie due recensioni, ok?
Un bacione, Irene.

 

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Capitolo 52
*** Geronimo. ***


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Io:Ca-capisco..
Mi alzai per andare in camera, ma Bruno mi bloccò dai fianchi.
Lui:Ehi, cucciola cosa succede?
Io:Cu-cucciola?!
Lui:Amore stai bene? Voglio solo un pò di coccole..Scusa se ti sono sempre..
Non li feci neanche finire la frase che lo baciai.
Lui:Tu sei matta!
Io:Pensavo che tu mi avessi lasciata!Non avevo capito il senso della frase!
Lui:Non dirlo neanche! Mi fai le coccole?
Lo abbracciai forte forte.
Gli accarezzavo la schiena e gli baciavo il petto ed il collo.
Lui sorrideva e mi baciava;era una sesazione bellissima.
Incrociai le mie gambe dietro le sue e continuai.
Lui:Sei bellissima..
Io:Tu lo sei ancora di più.
Lui:Ne dubito.
Mi appiccicai a lui e continuai a baciargli il collo. Mi piaceva il suo profumo e la sua stretta forte e protettiva.
Passammo tutta la sera in quelle condizioni:a farci le coccole a vicenda; ne avevamo bisogno..
La sera andammo a casa di Erika, dove Philip ci aspettava con il regalo.
Appena arrivati ci salutammo tutti e quei due scemi iniziarono a cantare la canzoncina dei ”tanti auguri".
Erika:Bruno scusaci, ma non ti abbiamo fatto nessun regalo.Pensavamo ci avesse pensato Vanessa,ma non l’ha fatto..
Io:Come potevo pensarci io?! Sono stata tutto il pomeriggio con lui!
Bruno:Hey ragazzi non importa! Non voglio nessun regalo! Voglio solo divertirmi, siamo intesi?!
Io:Si.Ok.. però mi dispiace...
PARTE BRUNO.
Sinceramente?
Avrei voluto un regalo.
Insomma 19 anni non sono cosa da poco! Ovviamente a fine serata la “sorpresa” ci sarebbe stata, almeno speravo, ma per quanto riguardava il regalo..bhè, potevo benissimo scordarmelo.
Vanessa tornò con una scatola bianca bucherellata in mano.
Erika:Ahahahah Guardatelo! Ahhaha dai Vane, dagli questo regalo!Ahhaah
Sopra c’era un bigliettino, lo aprii, facendo attenzione.
"Per il nostro caro cantante. 1° cosa:Quando diventerai famoso ricordaci! 2°Speriamo che il regalo ti piaccia perchè per trovarne uno perfetto abbiamo cercato ovunque! 3° Ti vogliamo un mondo di bene: Philip ed Erika. 4° Ti amo: Vanessa."
Con le lacrime di felicità agli occhi, aprii lentamente la scatola e mi ritrovai con in mano un cucciolo di cane.
Stava dormendo, era spettacolare.
Io:Oddio! Ragazzi.. Grazie! Grazie, grazie e grazie! Non dovevate..
Lei:Certo che dovevamo amore!
Gli stampai un dolce bacio sulle labbra.
Io:Bene e adesso?Che ne dite se andiamo tutti in spiaggia a mangiare una pizza a taglio? Così porto anche questo cucciolo!
Tutti:Certo! E’ il tuo compleanno decidi tu!
Ci avviammo, così, verso la spiaggia.
Fotunatamente non c’era nessuno oltre a noi e questo rese la serata più interessante.
Mangiammo delle pizze calde e ci sedemmo sulla spiaggia, dove passamo il tempo fino alle 00.00.
Ci divertimmo un sacco, fu una serata meravigliosa: fra scherzi, giochi e molto altro ancora.
Quando tornammo a casa Philip decise di dormire da Erika, che lo accolse, mentre Vanessa venne a casa mia.
Io:Piccola..che facciamo?
Lei:Muovi il sedere e andiamo a casa che fa freddo! Poi decideremo!
Iniziammo a correre inseguiti dal nostro fiducioso canino e dopo 10 minuti fummo a casa.
Io:Allora? Che facciamo?
Lei:Emh.. Non saprei..
La baciai e ci distendemmo sul letto quando..
"Bau Bau!"
Lei:hahhahah Vero! C’è anche lui! Questo canino vuole le coccole, Bruno!
Io:Prima le voglio io!
Lei:Emh..C’è un problema.Io non te le faccio finchè non dai un nome decente a questo cane!
Io:Vero! Il nome! Emh.. vediamo..Chalupa!
Lei:No! Non te lo permetto!
Io:Il cane è mio!
Lei:Si,ma "Chalupa" no..dai!
Io:Allora..lo chiamerò..
Lei: A me piace il nome Bruno, ma ce l’hai già te! Ahahah.
Io:Geronimo! Si chiamerà Geronimo!
E fu così che un altro componente si aggiunse alla nostra famiglia.
Geronimo.
Il mio bambino peloso.
Continua.

Ciao ragazze (:
Pubblico il continuo quando riceverò due recensioni.
Spero vi sia piaciuto.
Un bacio, Irene.

 

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