Memories

di Louiss_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** The Mishap ***
Capitolo 3: *** My Story ***
Capitolo 4: *** New Life ***
Capitolo 5: *** Cloe ***
Capitolo 6: *** The boys ***
Capitolo 7: *** Secrets ***
Capitolo 8: *** Truth ***
Capitolo 9: *** Memories ***
Capitolo 10: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


MEMORIES.

Prologo

 
Il 20 Gennaio 2010, è stata una giornata davvero importante per me. Ho avuto possibilità di realizzare il mio sogno: diventare un cantante famoso. Grazie ad un amico ero riuscito ad ottenere un provino per un programma di cantanti che veniva trasmesso in tv chiamato ‘X-Factor’.

~

Quella giornata era veramente fredda e tutte le strade erano ghiacciate. Avevo appena preso la patente perché da poco avevo compiuto i 18 anni, precisamente il 24 Dicembre.

Ero talmente nervoso che quasi non riuscivo a guidare; con i miei genitori e i miei amici ero d’accordo che ci saremmo trovati allo studio, dove sarebbero venuti per darmi supporto.
Quando arrivai a destinazione notai che c’era tantissima confusione. Ci mettemmo tutti insieme in coda fuori dallo studio, dove ogni minuto che passava la folla sembrava moltiplicarsi.
Alla fine arrivammo all’entrata dove ci accolse un signore grande e grosso che ci fece entrare.
I miei genitori e gli amici restarono in una stanzetta dove c’era uno schermo per guardare il palco, mentre io mi avviai per prendere il mio numero.

C’era una piccola fila e dovetti aspettare per circa dieci minuti. Durante l’attesa incominciai a parlare con molte persone. Quando ero nervoso incominciavo sempre a parlare e non la smettevo più. Conobbi un ragazzino più o meno della mia età, alto come me, biondo, con occhi azzurri. Aveva uno strano accento irlandese. Mi disse che anche lui era lì per realizzare il suo sogno.

Dopo aver preso il mio numero tornai nella sala dove dovevano aspettare tutti i concorrenti e mi sedetti, sperando che il provino andasse per il meglio.

Dopo tre ore di una lunga e snervante attesa fu il mio turno di salire sul palco. Salii nervosamente. Mi presentai ai giudici, forse un po’ timidamente e  incominciai a cantare ‘Hey there delilah’. Devo ammettere che non me la cavai male..

“Per un ragazzo della tua età te la cavi bene, dai” - disse il primo giudice - “per me è un sì!”

Al mio primo sì saltai di gioia. Non potevo crederci, il mio sogno si era avvicinato un poco al traguardo.

 “Per me è sì!” – Dissero il secondo, il terzo e il quarto giudice-

Avevo superato la prima fase del programma! Ora dovevo andare al boot camp. Pensai subito che avevo fatto bene a credere in me, pensai che il mio sogno si stava avvicinando.

Dopo abbracci e congratulazioni con amici e parenti decisi di raggiungere il mio migliore amico che, visto che aveva la febbre era rimasto a casa. Volevo dargli personalmente la bella notizia. Salii in macchina, premetti l’acceleratore e partii, non vedevo l’ora di raccontare che avevo passato la prima fase del provino di X-Factor.

Ero quasi arrivato a casa del mio migliore amico. Alzai il volume della radio al massimo e incominciai a cantare con tutta la voce che avevo in gola.

Let's dance in style, 
Let's dance for a while, 
Heaven can wait we're only watching the skies 
Hoping for the best but expecting the worst, 
Are you gonna drop the bomb or not? 
Let us die young or let us live forever, 
We don't have the power but we never say never, 
Sitting in a sandpit, 
Life is a short trip, 
The music's for the sad man.


Il cielo si stava scurendo sempre di più, iniziò a piovere.
Non vedevo molto bene davanti a me ma accelerai lo stesso, ero contento e volevo sfidare il destino, volevo infrangere le regole..

Intravidi un camion che stava arrivando nella mia stessa direzione, ruotai il volante. Non so cosa successe dopo, non ricordo più niente. Eccetto il buio.


Forever young, 
I wanna be forever young 
Do you really want to live forever? 
Forever and ever 
Forever young I wanna be 
Forever young 
Do you really want to live forever? 
Forever, forever 

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Capitolo 2
*** The Mishap ***


Sentii la testa pulsare. Sentii molti profumi e rumori che si mescolavano tra loro. “Dove sono?” “Ospedale?”  “Cos’è successo?” Erano le domande che avevo in testa.
Cercai lentamente di aprire gli occhi, anche se questo mi provocò un fortissimo dolore alla testa. Tante luci. All’improvviso sentii una voce:
 
X: “Oddio.. Dottore si è svegliato!”
 
Poi sentii  un rumori di passi, persone che parlavano sotto voce tutte agitate, fin quando una voce, credo, si rivolse a me.
 
X: “Sei sveglio? Prova a fare anche solo un cenno”
 
Allora riprovai ad aprire gli occhi e vidi, mi pare, cinque persone chine su di me. A poco a poco riuscii a mettere a fuoco tutti e capii che erano mia mamma, mio papà, mia sorella Lottie, il dottore e un ragazzo riccio che non avevo mai visto.
 
Ci sono voluti ben 5 minuti per riprendermi del tutto ma riuscii a ritornare lucido. Il medico mi fece alcune domande di routine.
 
Medico: “Louis, Ti ricordi cos’è successo?”
Lou: “Certo, stavo andando troppo veloce in macchina, c’erano le strade ghiacciate e alla fine sono andato a sbattere contro un muro, per evitare un bambino.”
 
Si scambiarono qualche occhiata veloce, li vidi un po’ perplessi.
 
Medico: “Sai chi sono le persone presenti nella stanza?”
 
Che domanda stupida.
 
Lou: “Mia mamma, mio papà, mia sorella e l’altro, quello riccio, presumo sia un infermiere.”
 
Ancora facce perplesse. Il ragazzo-infermiere scoppiò a ridere.
 
Ragazzo: “Sisi bella questa Lou, sempre a scherzare tu, eh!?!”
Lou: “No, sono serio. Non ti ho mai visto prima.”
 
Ora le loro facce erano allibite.
Si sentì un rumore forte provenire da fuori, poi correndo entrò nella stanza un altro ragazzo. All’inizio credetti di non conoscerlo ma, guardato bene, capii che l’avevo già incontrato: era il ragazzino biondo che avevo incontrato al provino prima dell’incidente, Niall!
 
Niall: “Louiss.. finalmente! Mi stavo incominciando a preoccupare”
 
Stavo per parlare ma il medico mi interruppe.
 
Medico: “Lui lo riconosci, Louis?”
Lou: “Sisi”
Mamma: “Ah. Meno male”
Lou: “Lui è il ragazzo che ho incontrato al provino prima di fare l’incidente!”
 
Ci furono sguardi più che allibiti.
 
Dottore: “Louis, sai dirmi che giorno è oggi?”
Lou: “Oggi dovrebbe essere il 21 Gennaio 2010.. Ma mi volete spiegare perché avete tutti quelle facce?”
Mamma: “Stai scherzando vero..?! Dimmi di sì Louis”
Lou: “No mamma, non sto scherzando.”
Medico: “Oggi è il 23 Ottobre 2012 e loro sono i tuoi compagni di band, Harry e Niall.”

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Capitolo 3
*** My Story ***


Ci fu un attimo di silenzio. Com’era possibile che fosse il 2012?! Facevo parte di una band? E soprattutto, come avevo fatto a dimenticarmi tutto? Magari mi stavano facendo uno scherzo.
 
Lou: “Mi state facendo uno scherzo, vero?
Dottore: “No, Louis. Cos’è l’ultima cosa che ti ricordi?”
Lou: “Era il 2010, stavo tornando dal mio primo provino di X-factor e l’avevo passato. Allora ho deciso di tornare a casa, da Andrew, il mio migliore amico, per dargli la bella notizia. Però alla fine ho fatto un incidente vicino a casa.. Da lì non ricordo più nulla.. Ma se adesso siamo nel 2012, come mai sono qui?”
 
Ancora non ci posso credere di essere davvero nel 2012.
 
Dottore: “Louis, tu sei qui perché sei caduto dalle scale e hai battuto forte la testa, quindi presumo che questo abbia danneggiato la tua memoria.. per questo non ricordi nulla di quello che hai fatto e vissuto dal 2010 ad adesso..”
Louis: “Quindi mi state dicendo che non ricordo più due anni della mia vita?”
Dottore: “Esatto”
Harry:  “E anche molto importanti e felici per te.”
Lou: “Raccontatemi un po’ tutta la storia”
Mamma e papà: “Magari noi ti lasciamo da solo con i tuoi amici, vieni Lottie.”
Tutti e tre uscirono dalla stanza a rimasi da solo con il biondino e il riccio.
Medico: “Torno più tardi per controllare che tu stia bene.”
 
Rimanemmo in silenzio per cinque minuti.. Il primo a parlare fu Harry.
 
Harry: “Io sono Harry e lui è Niall e siamo i tuoi compagni di band insieme a Zayn e Liam, che adesso non si trovano a Londra, ma arriveranno molto presto perché hanno saputo che ti sei svegliato, anche se sei rimasto senza sensi solo per due giorni.”
Niall: “Noi siamo gli One Direction, una band famosa in tutto il mondo. Ci siamo conosciuti ad X-Factor. Simon, uno dei giudici,  ci ha uniti. Alla fine siamo arrivati in finale e ci siamo posizionati al terzo posto.”
 
Una band famosa in tutto il mondo? Oddio! Sono un cantante famoso! Praticamente il mio sogno si è realizzato, è solo che non me lo ricordo..  – Questo fu il mio primo pensiero -
 
Lou: “E Andrew, il mio migliore amico?”
Harry: “Non ti ho mai sentito nominare una persona che si chiamasse Andrew.. Da quando siamo diventati famosi le nostre vecchie amicizie le abbiamo messe un po’ da parte perché stiamo poco nella nostra città d’origine per girare tutto il mondo …”
 
Harry fu interrotto dal medico.
 
Dottore: “Eccomi Louis.. ho analizzato tutte le risonanze e è risultato è che hai una perdita della memoria. Questo potrebbe essere permanente come potrebbe non esserlo. Dipende tutto da te. Magari famigliari e amici ti potrebbero aiutare portandoti in posti nei quali potrebbero riaffiorare dei ricordi di questi due anni.”
 
Niall: “Non si preoccupi dottore, lo aiuteremo noi!”
Dottore: “Ne sono certo”
 
Uscì dalla stanza
 
Lou: “Allora ragazzi, avete ancora qualcosa di importante da dirmi?”
Harry: “Sì, in effetti ci sarebbe.. Tu hai una..”
 
La porta si aprì con un tonfo. Apparve una ragazza con lunghi capelli castani, un viso rotondo e un fisico magrissimo. Molto carina, però non era il mio tipo.

Ragazza: “Louisss! Ti sei svegliato!”
 
Venne verso di me e mi abbracciò. Quando si staccò da me la allontanai.
 
Lou: “Chi sei?”
Ragazza: ”Come chi sono!?”
Harry: “Lei è la tua fidanzata, Eleanor.”

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Capitolo 4
*** New Life ***


Seduto sul letto di un ospedale cercavo di ricordarmi tutto quello che avevo fatto in questi ultimi due anni. Era notte fonda. Tutti erano andati via e mi trovavo nuovamente solo. Molto domande affollavano la mia mente.
 Com’è lontanamente possibile che non mi ricordi niente? Come ho fatto ad entrare in una band che è diventata famosa in tutto il mondo? E, soprattutto, come faccio ad avere una fidanzata che non mi attira neanche un po’?
 
I ragazzi mi avevano detto che mi avrebbero raccontato tutto con calma quando sarò uscito dall’ospedale.
 
Ieri sera, quando se ne sono andati tutti ero stravolto, tutti i cambiamenti mi avevano sfinito.
 
Quando ho scoperto di avere una ragazza, mi è venuto un colpo. Lei mi si è appiccicata e continuava a fare domande del tipo “Vero che ti ricordi di me, Louisss?”, “Vero che non mi hai dimenticata!?!?”, “Dai Louisss dimmi la verità!”. Non mi ha lasciato in pace neanche un secondo. Lei è stata per un anno la mia fidanzata fino ad adesso, ma come mai non riesco a farmela piacere neanche un po’?! Harry mi ha parlato in “privato” e mi ha detto che se imparo di nuovo a conoscere Eleanor mi piacerà tantissimo. Chissà..
 
 
 ~ Il  giorno dopo ~
 
 
Mi vennero a trovare tantissime persone. Adesso sono appena arrivati Zayn e Liam, gli altri due componenti della band. Mi sembrarono da subito simpatici.
 
Tra tutte le persone solo una mi sembrava di averla già vista, ma non è stato perché la conoscevo due anni fa, piuttosto è come se avessi avuto un flashback. È una ragazza molto carina, occhi azzurri e capelli ricci dorati. Si chiama Cloe. Lei non mi è sembrata come tutti gli altri, preoccupati e premurosi, è stata molto distaccata. Mi domando il perché.
 
Rimanemmo nella stanza solo il medico, i miei genitori ed io.
 
Dottore: “Bene Louis, la tua memoria potrà essere riacquistata piano piano, basta avere pazienza. Ora ti dimettiamo dall’ospedale e speriamo che vada tutto bene”
Mamma: “Vieni Louis, ti aspetta un mondo nuovo”
 
Attraversai  il corridoio. Non so perché ma mi sembrò di lasciare la mia vecchia vita alle spalle. Ho voluto godermi quegli ultimi istanti. Varcata la soglia non sarei stato più il Louis Tomlinson che cercava di realizzare un sogno, ma sarei stato il Louis Tomlinson popstar. Varcata la soglia mi avrebbero aspettato milioni flash, milioni di paparazzi e di fans.
Questa ora è la mia nuova vita.

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Capitolo 5
*** Cloe ***


‘Non ci credo. Questa non può essere la mia casa. E’ enorme.’
Questo fu il mio primo pensiero quando entrai in casa.
Prima  abitavo in una casa che consideravo abbastanza grande, ma in confronto a quella ‘nuova’ è niente. Solo il giardino è grande come la mia vecchia casa.
 
Entrato in casa fui accolto da un soggiorno gigante, molto moderno, con televisore con mega schermo e consolle di tutti i tipi.
Non avevo mai visto una cucina così grande, mi chiesi anche a cosa serviva, in fondo bisogna solo cucinare..
Ma il pezzo forte doveva ancora arrivare: la mia stanza. Per prima cosa notai che mi trovavo sulle pareti, poster di me e gli altri ragazzi della band tappezzavano i muri. La stanza era talmente grande che tra un po’ non vedevo dove finiva, e non esagero. Chitarre, computer di ogni genere e microfoni erano sparsi per la stanza dando un senso di disordine. Mi rappresenta molto la stanza. Almeno avevo trovato una parte di me che non era cambiata.
 
Finito il giro della casa arrivarono le mie tre sorelline piccole a salutarmi. Erano cambiate così tanto in due anni!
Con loro trovai la persona che meno mi aspettavo di trovare in casa mia: Cloe.
 
 “Sei Cloe, giusto?”
 “Esatto”
“Che ci fai qui?”
 “Sono la baby-sitter delle tue tre sorelline”
 
Perché parlava in modo così distaccato? Mi domandai.
 
 “Fantastico! Fino a quando resti oggi?”
 “Di solito rimango fino alla sera”
 
Non accennò neanche a un sorriso.
 
“Fantastico!”
 
Sorrisi. Lei no. Non so perché ma ho avuto come l’impressione che eravamo amici prima di fare l’incidente, anche se non sembrava da come si comportava. Avevo una specie di intuito.
 
Suonò il campanello e mia madre andò ad aprire. E sapete chi era? Eleanor! La mia ragazza, di cui non ricordavo niente.. Appena arrivata mi saltò letteralmente addosso.
 
Decidemmo di mangiare tutti insieme: mamma, papà, Lottie, le mie tre sorelline, Eleanor, Cloe ed io.
Durante la cena tutti continuavano a farmi domande, concentravano tutta l’attenzione su di me, tranne Cloe.
 
Finita la cena ci mettemmo tutti a guardare la tv. Finito di mettere le bambine a dormire arrivò anche Cloe, che era stata invitata a dormire da noi per tenere d’occhio le gemelle.
 
Durante la pubblicità vidi Eleanor avvicinarsi sempre di più a me, sempre di più, fino a quando non mi prese la faccia e mi baciò. Fino a quel momento pensavo che forse un bacio dalla mia fidanzata mi risvegliasse qualche ricordo. Ma niente.
 
Poi tutto ad un tratto Cloe si alzò.
 
 “Mi dispiace signori Tomlinson, mi licenzio.”
 
E corse fuori.
Mi alzai e spostai Eleanor che ormai si trovava sopra di me. Rincorsi Cloe fuori dalla porta.
 
 “Cloe! Fermati. Perché ti sei licenziata?”
 “Louis, è difficile da spiegare”
 “Dai, a me puoi dirlo”
 “Bhe.. la verità è che..”
 
Sembrava che stesse per dire una cosa importante.
 
 “Dimmi”
 “No Louis, fa niente. È una storia troppo lunga. Magari ci vediamo in giro in questi giorni. Scusami ancora con i tuoi. Ciao.”
 
E se ne andò così. Senza neanche una spiegazione.
 
Tornai in casa e con un semplice “ciao” salii in camera. Ero un po’ scombussolato. Mi aspettava una giornata impegnativa, i ragazzi mi avrebbero portato in giro per Londra per aiutarmi con la mia memoria.
 
Molte domande mi frullavano nella testa. Una in particolare.
 “Chi è questa Cloe?”

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Capitolo 6
*** The boys ***


Harry, Liam, Niall e Zayn. I miei compagni di band.
 
Hanno voluto iniziare col portarmi a X-Factor, il posto della nostra vittoria e della nostra sconfitta. Sconfitta perché in finale siamo stati eliminati, quindi abbiamo perso. Vittoria perché ci siamo conosciuti e abbiamo formato una band che è diventata famosa in tutto il mondo.
 
Arrivati allo studio di X-Factor c’erano tantissime fan, ognuna delle quali aveva in mano dei cartelloni con scritte del tipo: “Rimettiti presto Louis” “Noi siamo tutte con te” ecc..
Mi dovevo ancora abituare ad essere famoso.
 
Entrati nello studio non c’era nessuno.  I ragazzi avevano fatto uscire tutti in modo da poter stare un po’ da soli, noi cinque.
 
Lo studio era come me lo ricordavo dal primo provino.
 
Harry: “Allora, Louis. Qualche ricordo?”
Niall: “Harry calmati un po’! Dobbiamo dargli un po’ di tempo, vero Louis?”
Lou: “Non so. Io questo posto me lo ricordo dal primo provino. Per il resto niente.”
 
Niall mi prese per un braccio e mi portò sul palco, al centro.
 
Niall: “Questo è il punto nel quale ci trovavamo quando abbiamo saputo di essere in finale. Ci siamo abbracciati tutti e cinque, più Simon.”
Liam: “Tu Louis eri il più eccitato, non stavi fermo un attimo al pensiero che avresti potuto realizzare il tuo sogno.”
 
E’ molto probabile che non stavo fermo un secondo, non sono mai stato una persona molto tranquilla.
 
Lou: “Per quanto cerchi di ricordarmi non mi viene in mente niente. Posso solo immaginarci qui tutti insieme. Però solo questo.”
Zayn: “Louis, noi siamo convinti che ti ritornerà la memoria, basta solo un po’ di tempo. Che ne dite se stasera ci ritroviamo nella nostra casa a dormire tutti insieme?”
Harry: “Splendida idea!”
Lou: “Per me va bene. Qualunque cosa possa aiutarmi l’accetto volentieri”
Niall: “Allora passiamo da te per le 19?”
Lou: “Ok”
 
La giornata passò molto in fretta. I ragazzi mi hanno fatto ‘conoscere’ un po’ di persone, tra cui Simon.
Niente ricordi però.
 
Alle 19 in punto i ragazzi erano da me e, salutati tutti, andai con loro. La nostra casa si trovava in una parte un po’ isolata di Londra ed era ancora meglio della mia casa. Abbiamo una stanza da letto e un bagno a testa! Una cosa incredibile.
 
Ordinammo cibo cinese e ci mettemmo a mangiare sul divano guardando un film d’azione. Io ero seduto vicino a Harry e Niall.
 
Harry: “Dicci cosa vuoi sapere. Siamo a tua disposizione”
Lou: “mmh.. Com’è il nostro rapporto?”
Liam: “Ci vogliamo tantissimo bene, siamo come dei fratelli. Vero ragazzi?”
 
Tutti annuirono, avendo la bocca piena.
 
Harry: “C’è solo un piccolo problemino. Tutti pensano che io e te abbiamo come dire.. una ‘storia’.”
Lou: “Ah.. Ma è vero?”
 
Harry scoppiò a ridere.

Harry: “No, non è vero. Tutti lo pensano perché siamo molto uniti e all’inizio anche in pubblico lo eravamo. Solo che adesso in pubblico ci comportiamo in modo diverso perché a Eleanor da’ fastidio che la gente pensi che tu sia.. dell’altra sponda.”
Lou: “Ok. Cosa mi dite della mia relazione con Eleanor?”
Niall: “Un po’ strana. Però crediamo che vi amavate molto.”
 
Harry fece una faccia strana.
 
Lou: “Stavamo molto insieme?”
Zayn: “Come me e la mia ragazza, Perrie, non potevate vedervi molto, però di solito quando eravamo a Londra stavate spesso insieme. Ora per farti riprendere abbiamo sospeso tutti i concerti e staremo fermi per un po’, quindi avrete più possibilità di stare insieme.”
Lou: “Grazie. Per caso voi conoscete una certa Cloe?”
Liam: “Mi pare che sia la baby-sitter delle tue sorelline.”
Lou: “Solo questo?”
Liam: “Sì.”
 
Il film era già finito da un po’ quando decidemmo di andare tutti quanti nelle nostre camere a dormire. Che giornata faticosa che è stata!

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Capitolo 7
*** Secrets ***


Bene. Oggi volevo restare tutto il giorno in casa, però Eleanor ha voluto andare a fare un giro in centro a Doncaster.
 
“Dai Louis! Non fare lo scansafatiche! Ci divertiremo!” disse per convincermi.
“Devo per forza?” sbuffai.
“Esatto!! Almeno magari stando con me ti ritornerà la memoria”
“Okay..”
 
Visto che il giorno prima mi trovavo a Londra con i ragazzi, per andare a Doncaster ci mettemmo un bel po’.
Durante il viaggio dormii quasi tutto il tempo anche se Eleanor continuava a parlare. Quando mi svegliai, infatti, sembrava un po’ offesa.
 
“Dormito bene? “ mi chiese con tono seccato.
“Si, scusa se mi sono addormentato”
“mm..” mugugnò qualcosa di incomprensibile.
 
Devo dire che la città è rimasta uguale a come me la ricordavo, non è cambiato nulla. Per strada c’erano molte ragazzine che ci fermavano e mi chiedeva o una foto o un autografo, quindi mi distraevano un po' da tutti i discorsi di Eleanor.
 
La giornata passò abbastanza velocemente. Abbiamo fatto un giro per i negozi, abbiamo mangiato un panino e il pomeriggio ci siamo rilassati al parco.
 
“Ti vedo un po’ perplesso, cosa c’è Louis? Sono io?”
“No, è che non mi sono ancora abituato a questa nuova vita.” Dissi poco convinto.
 
Eravamo seduti sull’erba in un piccolo parchetto. Lei mi guardò negli occhi senza dire più nulla.
A quel punto sapevo che  toccava a me la mossa successiva. Allora incominciai ad avvicinarmi lentamente a lei. Presi il suo viso tra le mani e appoggia delicatamente le mie labbra alle sue.
Niente. In quel momento non provai assolutamente niente. Speravo che il secondo bacio, voluto da me, mi facesse tornare in mente qualcosa. Ma nella mia mente c’era solo il vuoto.
 
“Mi sei mancato Louis”
“Anche tu, in un certo senso..” mentii
 
----------
 
Tornammo a casa verso le sette. Accompagnai Eleanor al suo albergo (quando viene da me in questi giorni si ferma sempre lì) e poi tornai a casa.
 
“Louisssss” urlarono le mie sorelline quando entrai.
“Eccomi qua amori miei.. Scommetto che vi sono manca..”
 
Non feci in tempo a finire la frase che Cloe sbucò da dietro la porta.
 
“Ciao Louis”
“Cloe!! Che ci fai qui?”
“Non ho trovato nessun altro lavoro e ho bisogno di soldi..” disse un po' in imbarazzo.
“Mi fa piacere che tu sia tornata”
“Grazie”
“Dove sono i miei genitori e Lottie?”
“I tuoi genitori sono andati ad una cena da dei loro amici. Mentre Lottie è uscita con il suo ragazzo”
“Va bene”
 
Detto questo andai in camera mia dove mi cambiai e inizia a navigare su internet. Avevo 5432723468463 messaggi su twitter e su facebook, quindi rinunciai a leggerli e mi sdraiai su letto, ascoltando musica.  Erano passati circa 40 minuti, erano ormai le 22, quando sentii un tonfo provenire dal piano di sotto.
Corsi giù e trovai Cloe che raccoglieva pezzi di piatti rotti.
 
“Ve li ripagherò tutti”
“Non ti preoccupare”
“Stanno già dormendo le bambine?”
“Sì, da un bel po’”
 
Mi chinai e l’aiutai a raccogliere i vetri. Anche se non la guardavo sapevo che mi stava fissando. Finito di raccogliere i cocci ci alzammo contemporaneamente.
In un solo istante lei era vicina a me, e le sue labbra erano sulle mie.
In quell’istante tutto sembrò giusto. Tutto sembrò ricostruirsi nella mia vita.
Poi quell’istante finì, mi ricordai che lei per me è solo un’estranea e che sono fidanzato.
Mi spostai e la spinsi indietro.
 
“Cosa ti è saltato in mente!?” urlai.
“Scusa. Scusa. Scusa. Non volevo, è stato una specie di istinto.”
“Perché lo hai fatto?”
“Perché.. non lo so Louis” le si leggeva negli occhi che stava mentendo.
“Adesso me lo spighi” dissi con tono arrabbiato.
“Sicuro di volerlo sapere?”
“Si..” dissi poco convinto.
“Beh.. noi abbiamo una storia di cui tu, a quanto pare, non ricordi nulla

 

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Capitolo 8
*** Truth ***


Silenzio.
 
“E’ impossibile” dissi.
“Non è impossibile.. noi avevamo veramente una storia” disse Cloe.
“Ma io sono fidanzato! Come posso avere una storia con te!?”
“Diciamo che.. la tua fidanzata non sapeva della nostra storia”
“Cioè.. mi stai dicendo che io facevo le corna ad Eleanor?”
“Sì..”
 
E’ impossibile, non ho mai tradito nessuno fino a due anni fa! Ho sempre pensato che fosse una cosa imperdonabile.
 
“Ho capito tutto..”
“Davvero?!”
“Certo! Tu ti stai approfittando di me. Stai approfittando del fatto che io non ricordi più nulla!”
“No!!”
 
Vidi che i suoi occhi diventavano sempre più lucidi. Ad un tratto sentimmo la porta di casa aprirsi. Erano tornati i miei genitori.
 
“Salve signori Tomlinson. Le bambine sono a dormire. Ho rotto dei piatti e domani vi porterò i soldi per i danni. Buonanotte”
 
Con queste parole prese la giacca e uscì di casa.
Rimasi per un po’ di tempo in piedi con lo sguardo fisso nel vuoto. Dovevo crederle? E se era tutta una grossa bugia?
Mia madre interruppe i miei pensieri.
 
“Tutto bene Louis?”
“Si mamma. Ora sono molto stanco e sarà meglio che vada a letto. A domani”
 
Salii in camera mia e mi buttai sul letto. Mi addormentai in un secondo. Non volevo pensare a niente per un po’, c’era troppa confusione nella mia testa.
 

-----------

 
“Ciao fratello!!”

Stavo ancora dormendo quando sentii urlare. Aprii piano gli occhi e mi ritrovai Harry seduto sul mio letto.
 
“Buongiorno dormiglione” mi prese in giro.
“Buongiorno..” Biascicai.
“Oggi andremo in giro per Doncaster io e te!"
“Che emozione!”

Andammo in un parchetto a Doncaster.
 
“Perché sei venuto solo te oggi?” Chiesi.
“Volevo parlarti di una cosa importante. Mi sembra giusto avvisarti visto che non ti ricordi niente.”
“Così mi stai facendo preoccupare. Dimmi.”
“Ehm.. non so come dirtelo.. una volta, quando eravamo venuti a trovare la tua famiglia ti ho visto con una persona. Ti stavi baciando con questa persona, e ti dico solo che non era Eleanor.”
“Cloe” esclamai.
 
Allora era tutto vero. Non si stava inventando nulla. Che stupido che sono stato!
 
“Esatto, proprio lei.” Disse Harry.
“Devo andare da lei e scusarmi”
“Aspetta Louis! Io ho voluto dirtelo perché non mi sembra giusto nei confronti di Eleanor e credo tu debba chiarire un po’ di cose con tute e due, ora”
“Okay.. ma lo sai solo tu di questo?”
“Si, non l’ho detto a nessuno. Neanche a te o a Cloe. Pensavo voleste tenere il segreto.
“Grazie Harry. Scusa se ti abbandono qua così ma devo assolutamente scusarmi con Cloe.”
 
Andai a casa e cercai in rubrica il suo numero di cellulare.
 
“Pronto?”
“Cloe, sono Louis”
“Ti devo dire  una cosa” mi disse.
“Sì, anche io!”
“Prima che tu dica qualunque cosa devo scusarmi per ieri sera. Non avrei mai dovuto baciarti. Scusa. Dimentica tutto quello che ti ho detto. Vorrei rimanere tua amica anche se adesso non ci riesco. Magari tra qualche settimana quando mi sarà passato tutto questo mi farò sentire.”
“No Cloe! Io volevo dirti che..”
 
E attaccò.
Provai a richiamarla ma aveva spento il cellulare. Non sapevo dove rintracciarla. Allora chiesi a mia mamma.
 
“Mamma, quando viene Cloe per curare le gemelle?”
“Questa settimana Cloe non c’è perché è ammalata.”
“Ok.. Sai per caso dove abita?”
“No tesoro, mi dispiace.”
“Non fa niente.”
 
Salii in camera e cercai dappertutto. Volevo trovare qualcosa che mi legasse a lei. Una prova. La trovai. Era una foto. Eravamo seduti sull’erba, io l’abbracciavo e sorridevamo tutti e due. Girai la foto e trovai una scritta.
“A Louis.
Ti amo tanto.
La tua Cloe.”

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Capitolo 9
*** Memories ***


Era vero, era tutto vero. Cloe non aveva inventato nulla. Tutti i pezzi del puzzle si stavano incastrando tra di loro.
A quel punto avevo in mente solo una cosa da fare: parlare con Eleanor.
Presi il cellulare e la chiamai.
 
“Pronto?”
“Ciao Eleanor, sono Louis..”
“Amore mio! Come stai?”
“Bene. Ti devo parlare.. Vengo da te tra 10 minuti, va bene?”
“Va bene!! Scommetto che ti è tornata la memoria e che sai di essere innamorato perso di me!”
“Più o meno..” dissi per non tirarla per le lunghe “A dopo”
“A dopo. Ti amo” mi salutò.
 
E con questo attaccai. Mi sentivo davvero male al pensiero di quello che dovevo dirle.
‘Uno, due, tre..Louis respira!’ Dissi a me stesso per calmarmi.
 
Arrivato a casa sua lei era già giù ad aspettarmi. Appena scesi dalla macchina corse verso di me e mi abbracciò.
 
“Sono così contenta che ti sia ritornata la memoria!”
“Eleanor” sciolsi l’abbraccio “Non mi è tornata la memoria. Ho riflettuto su alcune cose e sono giunto a una conclusione..”
“Come non ti è ritornata la memoria!?!” mi interruppe.
“No, non mi è ritornata, ma è come se la stessi ricostruendo. Stavo dicendo.. la mi conclusione è che.. non posso più stare con te.”
 
Si mise a ridere.
 
“E perché questa decisone? Lou mi fai troppo ridere a volte!”
“Eleanor! Sono serio.. ho bisogno di riflettere, di capire delle cose.”
“Lo sai che se anche mi lasci adesso tornerai da me quando ti ritornerà la memoria?”
“Non ne sarei tanto sicura, Eleanor.”
“Io sono sicura. Non sei mai riuscito stare molto senza di me. Comunque non capisco il perché.”
“Mi dispiace ma la mia decisione è questa”
“Va bene Louis. Ci sentiamo domani quando tornerai da me a scusarti.”
“Si.. Ciao”
 
Non mi salutò neanche. Pensava che non fossi serio! Era sicurissima che sarei tornato da lei in ginocchio. Non l’avrei mai fatto.
 
Andai a casa.. non dovevo far altro che aspettare che Cloe tornasse.
 

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Erano ormai passate due settimane da quando avevo lasciato Eleanor. Dopo 3 giorni aveva incominciato a telefonarmi per chiedermi se avevo cambiato idea. Era proprio cocciuta quella ragazza! Ho smesso di rispondere alle sue chiamate e ai suoi messaggi. Cloe non ero ancora riuscito a rintracciarla.
 

--------

 
I miei genitori erano usciti, mia sorella Lottie pure.
Sentii improvvisamente suonare il campanello. Era lei. Ero sicuro.
Aprii lentamente la porta.
 
“Ciao Louis.”
“Cloe..”
 
Non avevo mai fatto caso a quanto fosse bella. Era fantastica, la perfezione.
 
“Scusa per non essermi fatta più sentire”
“Non devi scusarti, è colpa mia..”
 
La guardai negli occhi, ma lei distolse lo sguardo.
 
“Ti devo dire una cosa Cloe.”
 
Mi avvicinai e le presi le mani. Molto lentamente. Eravamo così vicini da sentire il respiro l’uno dell’altro.  Con delicatezza appoggiai le mie labbra sulle sue e lei non protestò.
 
‘E’ lei. Dalla prima volta da quando ho perso la memoria mi sento realmente me stesso. Tutto quanto mi sembra andare  come dovrebbe, nel senso giusto. Lei rappresenta il mio presente’.
Questo fu il mio primo pensiero.
Piano piano incominciai a ricordarmi della nostra storia, di come l’amavo. Incomincia a ricordarmi degli ultimi due anni. Tutto era al posto giusto. I pezzi della mia vita si stavano ricomponendo un po’ alla volta.
 
“Perché?” mi chiese quando mi allontanai da lei.
“Perché è la cosa giusta. Mi ricordo tutto. Noi due, la nostra storia, l’intenzione di lasciare Eleanor, le nostre uscite segrete, la band. Tutto. E in questo momento tu sei il mio tutto.

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Capitolo 10
*** Epilogo ***


3 anni dopo
 

 
Cloe.
La vidi. Quando entrò tutti si alzarono in piedi. Stava camminando verso di me. Era bellissima. L’abito che indossava le stava benissimo. Non era un abito qualsiasi, era un lungo abito bianco. Esatto. Ci stavamo per sposare.
 
Mi aveva quasi raggiunto all’altare. L’emozione che provavo non si può descrivere. Sentivo di fare la cosa giusta, sentivo che lei sarebbe stata la donna della mia vita.
 
Mi raggiunse, era ormai di fianco a me. Quando la guardai mi sorrise. Ricambiai. Era perfetta.
 
“Vuoi tu Louis Tomlinson prendere come tua legittima sposa la qui presente Cloe Stewart, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?” recitò il prete.

“Si, lo voglio“ risposi, facendo un sorriso.

“ E tu Cloe Stewart, vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Louis Tomlinson  per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?”
 
“Si, lo voglio” rispose.

“Per il potere conferitomi dalla Chiesa vi dichiaro marito e moglie! Puoi baciare la sposa!”
 
La presi e la baciai. Ci fu un applauso.
Quel bacio lo ricorderò per tutta la vita. Fu il più dolce, significativo e importante di sempre.
 
Tutti i nostri sforzi per stare insieme, le litigate, la gelosia..tutto ci aveva portato a questo risultato. Se fossi tornato indietro non avrei cambiato niente.
 

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Quando andammo al rinfresco per le nozze i primi a venirmi in contro furono i miei quattro migliori amici: Harry, Niall, Liam e Zayn.
Mi saltarono letteralmente addosso
 
“Congratulazioni, amico! Sei il primo a sposarti” Si congratulò Harry, il mio testimone.
“Congratulazioni!!!!!” Urlarono tutti gli altri.
 Mi staccai da loro. Creammo una specie di semicerchio. Toccava a me il discorso.
 
“Volevo solo dirvi una cosa." incomincia "Voi siete stati importanti e lo sarete sempre nella mia vita.” Feci un sorriso “Non importa se da adesso sono sposato, se non sarò sempre con voi.. Voi sarete per sempre la mia famiglia, la mia prima famiglia.” Avevamo ormai tutti gli occhi lucidi. “Volevo ringraziarvi per tutto quello che avete fatto per me in questi 5 anni. Grazie, avete reso la mia vita migliore.”
 
Niall prese un bicchiere di champagne e lo alzò. “A noi, che resteremo per sempre amici”
“A noi!” brindammo tutti insieme.
 


THE END





SPAZIO PER ME :D


Ed eccoci arrivati all'ultimo capitolo di questa FF.. spero vi sia piaciuta!! Recensite per farmi sapere cosa ne pensate!!!

xxLouiss_

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