Lembro tudo de nos dois (Ricordo tutto di noi due)

di RosyLSNCR
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Precapitolo ***
Capitolo 2: *** Il mio posto,il mio PARADISO ***
Capitolo 3: *** Nella mia vita,la timidezza...ha sempre parlato molto forte. ***
Capitolo 4: *** Il mondo intorno a me. ***
Capitolo 5: *** L'amicizia?Il dono più prezioso ***
Capitolo 6: *** Oh...Ti voglio bene! ***
Capitolo 7: *** Corriamo,ma non lasciarmi. ***
Capitolo 8: *** Meu Anjo... ***
Capitolo 9: *** E questo amore impossibile...la storia di un film,che non ha mai un finale. ***



Capitolo 1
*** Precapitolo ***


Cosa succede quando ci si lascia tutto alle spalle e si va via dal luogo che ami? La vita di cambia completamente,c'è a chi in meglio e chi in peggio e a me,è andata peggio.

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Capitolo 2
*** Il mio posto,il mio PARADISO ***


Vivevo a Campo Grande,nel MATO GROSSO DO SUL,in Brasile,nata e cresciuta li,dal 1991 era sempre stata la mia terra,il mio luogo,il posto perfetto per me,per la mia vita,non avevo mai desiderato andare via perchè stavo bene,anche se non avevo amici,stavo bene.
Avevo appena finito il triennio,lo ricordo perfettamente,un ricordo intatto,indelebile,anche senza fotografie.
La mia prima estate senza compiti la passai con i miei genitori e i miei cugini che mi avevano insegnato a giocare a calcio,una passione che ancora porto dentro di me,e poi arrivò febbraio e cominciò il nuovo ciclo,in cui cambiai tutti i miei compagni di classe.
Non avevo amici,perchè ero troppo timida e non riuscivo ad aprirmi con nessuno,avevo 10 anni ma ero chiusa,per qualcuno era normale,per altri no,non affrontavo questa cosa come un limite perchè non lo era,io la definivo una caratteristica,faceva parte di me,non era un difetto.

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Capitolo 3
*** Nella mia vita,la timidezza...ha sempre parlato molto forte. ***


Era arrivato il 1° giorno di scuola,cambia classe,cambia compagni,cerca di ambientarti di nuovo,non era molto entusiasta della cosa ma dovevo farlo,prima o poi sarei riuscita ad ambientarmi.
La professoressa che arrivò e stette con noi 2 ore era un pò strana,non sopportava l'idea che due ragazzi stessero seduti vicino o che due ragazze stessero sedute accanto.
Voleva che ogni banco fosse formato da un ragazzo e una ragazza e scelse lei le postazioni.
Ovviamente neanche io fui giustiziata e fui collocata vicino ad un ragazzo.Non mi dava fastidio essere seduta accanto ad un ragazzo,perchè non trovo nulla di male in questo e poi non ero amante di smalti trucchi e fiocchettini.
Dai miei cugini avevo ereditato la passione per il calcio e durante le ore di educazione fisica mi ritrovavo a giocare partite,per meglio dire TORNEI di calcio e i ragazzi non erano interessati alle cose da femminucce proprio come me.
Non so perchè ma quel ragazzo mi ispirava simpatia,aveva gli occhi dolci,come quelli di una persona che non avrebbe fatto male neanche ad una mosca,si vedeva che era buono e non era un ragazzo che se la tirava,anzi forse era timido,anche piu di me.

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Capitolo 4
*** Il mondo intorno a me. ***


CAPITOLO 3
Ci accomodammo al banco che ci fu assegnato e la prof ci disse di 'CONVERSARE E FARE AMICIZIA',che cosa difficile per me!
Lui non era molto piu alto di me,semplicemente io gli arrivavo alle spalle,era magro e sul viso c'erano due guance morbide come le caramelle,anche se non le avevo toccate si vedeva! I suoi occhi erano grandi,dolci e scuri,profondi,intensi,di quelli che li guardi e ti risucchiano come un buco nero,il naso poi,era perfetto su quel viso che nel complesso era angelico,le labbra non erano ne carnose,ne sottili,perfette per essere baciate,ma io a 10 anni non pensavo a certe cose,il contorno perfetto per quella scultura sublime che neanche i migliori scultori insieme potrebbero essere riusciti a creare erano i capelli,non li portava corti,rasati,con la cresta,strani come la maggioranza,erano fino alle orecchie,di un nero intenso che mentre lo guardavo un raggio di sole lo illuminò di blu.Ricordo la mia espressione quando ci sedemmo accanto che era fra il 'ho visto un fantasma' e 'cavolo se sei la perfezione'
Lui mi guardava un po' perplesso,poi mi sorrire,non feci altro che ricambiare.Non avevo alcun intenzione di rivolgergli la parola,volevo aspettare che si presentasse lui,e l'azione non tardò ad arrivare.

 

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Capitolo 5
*** L'amicizia?Il dono più prezioso ***


‘’Sono Luan Rafael’’ mi disse con voce timida,quasi sussurrato,quasi detto a se stesso,e mi tese la mano.
‘’Sono Thayssa’’risposi,ricambiando il gesto della mano.
‘’Non so se ti piacerà stare vicino a me,se hai qualche problema dimmelo,cercherò di migliorare,o chiedi alla prof di farti cambiare’’
Non mi aspettavo una frase del genere,e non capivo perché l’avesse detta,tra me e me risposi ‘Perché potrebbe non piacermi starti accanto?!Sembri un angelo,cosa potrebbe infastidirmi di te?!NIENTE!’
‘’Non credo sia un problema starti vicino,non mi mangi mica?’’ Risposi a lui.
Nella mia timidezza in fin dei conti ci sapevo fare,ero timida,è vero,ma se una persona mi dava confidenza ci parlavo apertamente,senza alcun tipo di problema.
Lui rise ed io con lui.
‘’Il mio nome è un po’ lungo,se vuoi puoi chiamarmi RAFA,tutti i miei amici mi chiamano così’
‘’Vabene,poiché mi reputi tua amica,ti chiamerò Rafa,tu puoi chiamarmi Thay,se non ti piace Thayssa’’
‘’Thayssa è un bel nome!’’
‘’Grazie’’
Mi sorrise ‘’Allora Thay,amici?!’’
‘’Amici!’’ Esclamai in fretta.
Ero felice perché  ero riuscita subito a fare amicizia con qualcuno e  come cosa non mi capitava spesso,anzi non mi capitava mai!
La routine era sempre ‘SCUOLA-CHIACCHIERATA CON RAFA-CASA-COMPITI-PARTITA DI CALCIO-DOCCIA-CENA-LETTO’.
Una mattina come al solito andai a scuola e Rafa mi aspettava  come sempre,all’angolo della strada,erano passate settimane ormai e lui era l’unica persona di cui mi fidavo.
Entrammo in classe e ci accomodammo al nostro posto,ci avevano avvisato che i prof del giono non c’erano ed essendoci sostituzione ognuno faceva cio che voleva,sempre nei limiti del regolamento.
Io me ne stavo buona buona al mio posto con accanto Rafa che estrasse dal suo quaderno dei fogli e comincò a scrivere delle parole.Ero incuriosita da quella situazione e dopo un po’ chiesi spiegazioni.
‘’Cosa sono sti fogli Lu?’’
Okei,l’avevo chiamato Lu senza pensarci,e se non gli fosse piaciuto quel nome?
‘’Lu?’’ Rise ‘’Non sono niente questi.’’
‘’Scusami,mi è uscito spontaneo dirti Lu,perché è più bello di Rafa’’
‘’Vabè,mi piace Lu,non devi scusarti,facciamo che solo tu puoi chiamarci cosi’’e mi stampò un bacio sula guancia.
Non so se diventai fucsia,forse si.
‘’Voglio sapere cosa c’è su quei fogli’’
‘’Non puoi saperlo!’’
Quella risposta mi ridusse in piccolissimi frammenti di vetro,ma come avevo potuto pensare di essere così presente nella sua vita?
‘’Bene,non mi interessa?!Allora non interessarti piu a me!’’
Risposi senza pensare a quelle parole,risposi,le gettai via,facendo distruggere in un attimo tutto quello che era successo  in quelle settimane,non so cosa mi era successo,perché avessi detto quelle cose,era strano,assurdo,io se l’avessi pensato,non l’avrei mai detto,ma quando qualcosa si fa senza pensarci,può accadere di tutto.

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Capitolo 6
*** Oh...Ti voglio bene! ***


Rimasi in silenzio,aspettando una sua reazione,sapevo che non potevo di certo aspettarmi un abbraccio dopo quello che avevo detto,ma purtroppo ero istintiva,e sono ancora istintiva e faccio le cose senza pensarci due volte.
Aveva la faccia sconvolta,quasi le lacrime,si vedeva che non stavo scherzando,ma in quel momento pensavo che potesse esserci scritto di tutto su quei fogli.
 
'Cioè tu mi stai trattando così,per una scritta su un foglio?!' mi disse con un tono un po' arrabbiato,poi continuò...'Mi scusi,posso uscire?'
'Certo'
Mi prese la mano...'Tu vieni con me!' Esclamò...
La prof non disse nulla,era sostituzione tutti avevano i telefoni in mano,c'era chi ballava e chi cantava,noi semplicemente uscimmo da quella gabbia di matti.
 
'Spiegami perchè ti interessa tanto sapere di quei fogli...'
'Conosci il mio essere curiosa...'
'Ti giuro che quei fogli li vedrai,ma non ora...'
Ma come faceva ad essere così calmo e tranquillo? Se fosse successo l'inverso io non  sarei stata così calma e tranquilla anzi,penso che l'avrei preso a botte.
 
'Come fai ad essere cosi...calmo?'
'Ti voglio bene' e mi abbracciò.
'Ti voglio bene anche io,e...'
'Non ti preoccupare,ti ho già perdonata'
Non riuscii neanche a finire la frase che aveva gia capito che gli stessi per chiedere scusa.
 
Avevo inteso bene al primo sguardo che era un angelo,altre persone al suo posto mi avrebbero portato rancore a vita,lui invece no,era diverso dal resto del mondo,come se i problemi gli scivolassero via,viveva la vita come era,non aveva programmato niente ed era sempre sereno....era un coktail di energia positiva,un raggio di solitudine,una meteora di passione..
 
 
 
 
Scusate se ieri non ho postato nessun capitolo,ma non avevo proprio la carica esatta per farlo.
Ho notato che qualcuno legge la storia,spero che vi piaccia e mi farebbe tanto tanto piacere se mi lasciaste un vostro commento,mi piacerebbe sapere la vosta opinione sulla storia.
 
Um otimo domingo pra voces,um beijo.<3
Un ottima domenica per voi,un bacio.<3

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Capitolo 7
*** Corriamo,ma non lasciarmi. ***


 La giornata di scuola terminò,fortunatamente ed io e Lu avevamo fatto pace.
Tornai a casa,mi feci una doccia, poi mi stesi sul divano a guardare la TV,come facevo spesso,mia mamma intanto preparava la  cena quando ad un tratto bussarono il campanello di casa e mia madre andò ad aprire.

'Thayy è per te...è Rafael ,vieni entra'
'Mamma,arrivoo'
'Grazie signora.'

'Oii Lu che ci fai qui?'
Mi diede un bacio sulla guancia-'Ehmm,io,volevo vederti!'
'Dimmi Lu,è successo qualcosa?'
'Nono,vieni con me,chiedi il permesso a tua madre di uscire e vieni con me'
'Ma dove andiamo??'
'Zitta e vieni'
'Mammaaaa,io esco un attimo con Rafael,torno per cena,ciao ma!'
Chiusi la porta dietro di me e mi trovai  mano nella mano con Lu,che correva.

'Oh ma che stai facendo?!Perchè corri?'
'Devo portarti in un posto...'
'Si ma non correre,altrimenti cadiamo'
'Il pessimismo,mamma mia....'
'E dai non correre...'
Si fermò e continuammo a camminare,senza correre questa volta,ma eravamo ancora mano nella mano.
 
'Dai cammina siamo quasi arrivati'
'Ma se tu mi stai tirando è normale che cammino'
Rise...
'Spiegami perchè ridi..'
'E dimmi perchè tu sei cosi acida.'
'Io non sono acida,sto cercando una spiegazione'
'E si cercano in questo modo?!'
'Se non la smetti,torno a casa...'
'E vai allora'
'E tu mi hai fatto arrivare fin qui per poi dirmi VAI ALLORA?!'
'Se te ne vai,io non torno piu'
'Cosa significa?'
'Che se vai via ora,non ti cercherò piu,ammenochè tu non lo vorrai...'
'Io non voglio che vai via...'
'Siamo arrivati!'
Era l'entrata di un giardino pubblico,però era poco frequentato,entrammo li dentro,tenni stretta la mano di Luan,perchè non giravano belle voci su quel luogo.

'Che ci facciamo qui?'
'E' una sorpresa...'
'Mi  piacciono le sorprese'
' Questa la amarai...'
'Mha...Okei!'










Scusatemi se non ci sono stata per una settimana,ma ho avuto tantissimi impegni e avevo poca ispirazione
Questo capitolo non è il massimo,ma mi impegnerò di piu nei prossimi giorni.Mi fa sempre piacere una vostra recensione e ringrazio coloro che mi lasciano messaggi carini,nelle recensioni.

UM BEIJO PRA VOCES.<3

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Capitolo 8
*** Meu Anjo... ***


Arrivammo sotto un albero,era grande e dava una forte ombra…
Luan si fermò li,non c’era niente,io lo guardai perplessa.
 
‘Qual è la sorpresa Lu?’
‘Questa!’ esclamò lui con voce convinta ed entusiasta.
‘Questa quale?! L’albero è bellissimo…grazie,davvero,porta il mio nome per caso?’
Rise di gusto ‘Ma che albero e albero…no non porta il tuo nome,aspetta!’
Si allontanò e mi lasciò sola sotto quell’albero,non c’era nessuno nel parco,neanche le forze dell’ordine,la guardia forestale,qualcuno che in caso di pericolo venisse ad aiutarmi,c’eravamo io…e Luan che era scomparso.
Avevo paura,mi tremavano le gambe,così decisi di sedermi sotto l’albero e aspettare,e se non fosse arrivato  sarei corsa via verso il primo cancello d’uscita.
Passarono circa 5 minuti,si okei,mi stavo preoccupando,non più per me…ma per Luan che non arrivava più.
 
Ad un trattò spuntò fuori dal nulla…

‘Sei stato tu ad andare via,dovrei andarmene io adesso e non tornare più però…’
‘Dai,ma davvero hai paura di un posto cosi?’
‘No,avevo paura di perderti..’
Questa affermazione lo bloccò un secondo
‘Ma io torno,non ti lascio credimi!’
Comunque nel parlare mi resi conto che aveva con lui una chitarra…
Che ci fa con una chitarra?La sa suonare?Non me lo ha mai detto…
‘Perché hai una…chitarra??’
‘Perché ho una chitarra!’
‘La sai almeno suonare?’
‘Si,altrimenti non l’avevo…’
‘Non sono io nelle tue capacità,scusa!’
‘Ti va di ascoltare qualcosa?’
‘Vada…’
‘In realtà ti ho portata qui per questo…’
 
Eravamo entrambi seduti sotto quel grande albero,e lui stava cantando una canzone chiamata MEU ANJO,è bellissima..ogni sua parola aveva qualcosa di speciale,il ritornello era perfetto poi…all’ora no,ma per quello che accadde dopo si…
Mais agora eu digo, 
Ficarei aqui sem te esquecer,
Você pode estar longe,
Mais meu amor ira viver. 
Mais se voce voltar, 
Estarei aqui te esperando, 
Sempre de braços abertos e o coração te amando. 
Mais agora eu digo,
Estarei aqui te esperando, 

Sempre de braços abertos e o coração te amando!
Cominciai a piangere,la sua voce,il suo modo di cantare quella canzone,il luogo,tutto era perfetto,ed infine il suo abbraccio…fu la cornice di quel meraviglioso quadro..
‘Cavolo,suoni bene,ma canti una meraviglia!’
‘Grazie,non devi essere cosi…’
‘Gentile?’ Non gli diedi possibilità di finire ‘Non sono gentile,sono sincera!’
‘Torniamo a casa,si è fatto tardi…’
‘Tardi?’
‘Si,non credi che tua madre si stia preoccupando?Gli avevi detto che tornavi subito..’
‘Giusto mia madre…vabbè andiamo!’
 
Ci incamminammo verso casa,canticchiando sempre quella canzone,ci guardavamo complici,come complici di qualcosa che non sapevamo neanche noi…probabilmente,entrambi ci eravamo innamorati.
 
Arrivammo a casa e prima che io bussassi lui mi abbraccio e mi stampò un bacio sulla guancia,bussai entrai e lo salutai…

Avete mai visto quelle persone felici,che sembrano essere scese dal cielo e portano gioia ovunque? Bene,in quel momento mi sentivo proprio cosi,felice,scesa dal cielo,come se niente e nessuno potesse farmi rattristire...anche se non sapevo,cosa sarebbe successo nell’avvenire.






Scusatemi per l'assenza di tutti questi giorni,ma ero tristissima e non avevo inspirazione,e penso che le cose o le faccio bene,o non le faccio proprio,per cui scusatemi ancora...ah,parto per il fine settimana per cui non posterò nel weekend,scusatemi ancora! Spero che questo capitolo vi piaccia,al limite lasciatemi una recensione! Ci leggiamo al prossimo capitolo.ahahah Beijooos e bom fim de semana pra todos voceeeees.<3

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Capitolo 9
*** E questo amore impossibile...la storia di un film,che non ha mai un finale. ***


Il giorno dopo ,tornata da scuola,mi sembrava tutto tranquillo…ma era solo un’apparenza….
Bussarono al campanello e mi affrettai ad aprire
‘Chi è?’
‘Sono papà,apri!’
‘Ciao papà’ e lo abbracciai con tanta felicità,quando alzai lo sguardo e notai in lui un po’ di tristezza…
‘E’ successo qualcosa,pà?Ti vedo triste…’
‘No,niente,vi spiego a tavola,ora pranziamo’
 
Ci accomodammo e pranzammo quando disse :
‘Ho una notizia da darvi,una notizia,brutta,che non so come prenderete…mi hanno trasferito,e dovremmo trasferirci….’’
‘Dove dobbiamo trasferirci?’ chiese mia madre con il viso segnato dalle lacrime
‘In Italia…’
Io piansi,un pianto ininterrotto,isterico…
‘Papà è dall’altra parte del mondo,io non posso abbandonare gli studi,i miei amici…e Lu’
Corsi via,piangendo,mi chiusi nella mia stanza e passarono ore….quando chiesi a mia madre tra quanto saremmo dovuti andare via e se fosse stata una situazione definitiva.
Ebbi la risposta che non volevo avere,2 settimane mancavano alla partenza,dovevamo organizzare tutto in fretta,ed io…io dovevo parlare con Luan,l’unica cosa che mi veniva in mente era lui e la situazione era definitiva…
 
Chiamai Luan,gli dissi che ci dovevamo vedere per parlare e subito,cosi venne a casa ed andammo a fare un giro…
 
‘Bene,la situazione non è semplice,ed io non riesco a trovare le parole precise per dirtelo,ma so che sarà difficile e che non penso la prenderai bene,ma dobbiamo accettarlo,perché la vita ci riserva anche questo…’
‘Thay ma di che parli?’
‘Tra due settimane parto,mi trasferisco per sempre…’
‘Cosa?Dove andrai?’
‘Quello che ho detto,parto,per sempre,andrò in Italia...’ dissi singhiozzando.
‘Ma è dall’altra parte del mondo,non puoi andare via’
Le lacrime scendevano sul mio volto senza mai fermarsi,e lui mi abbracciò,poi le nostre labbra si sfiorarono e poi ci fu un bacio,dolce,lento e mi sussurrò all’orecchio TI AMO,fu li che le cose si complicarono,perché anche io lo amavo,ma Dio non ci voleva insieme,ci stava separando,dividendo a metà anche i nostri cuori….
 
Iniziò li una storia d’amore,destinata a vivere due settimane,fino al giorno della mia partenza,una storia dolcissima e intensissima,per far si che il ricordo non avrebbe mai distrutto le due persone,per  ricordargli che alla fine non si lasciarono per colpa dell’uno o dell’altra,ma per il semplice volere di Dio,che li stava allontanando…






Dopo una lunga assenza torno a scrivere,mi dovevo solo sbloccare un'attimo,non è il massimo come capitolo ma è abbastanza triste...non voglio lacrime però! ESPERO QUE VOCES GOSTEM...BEIJOOOS.<3

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