La giovane guerriera. di LORIGETA (/viewuser.php?uid=21359)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una ragazza speciale ***
Capitolo 2: *** Lo sbaglio di Kira. ***
Capitolo 3: *** La promessa. ***
Capitolo 1 *** Una ragazza speciale ***
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La
giovane guerriera
Di Starsayan e LORIGETA
Capitolo1: una
ragazza speciale
Un
pianeta emanava un inquietante luce rossa, rossa come
il sangue ed il fuoco dell’inferno, sperduto
nell’infinità dell’universo il suo nome
era conosciuto come Vegeta sei.
I Sayan, temuti,
odiati,
maledetti, popolo senza pietà, senza sentimenti, lasciavano
una scia di morte e
dolore.... All’interno della fredda
ed esenziale abitazione un giovane guerriero si stava preparando a
raggiungere
i suoi compagni, la missione affidatagli era di notevole importanza, la
distruzione totale di un pianeta e dei suoi abitanti per il solo scopo
di
impadronirsi di un raro minerale.
Gli occhi di ghiaccio del sayan si accorsero di una presenza oltre alla
sua nella stanza, voltò lo sguardo e la lunga coda ebbe un
fremito.
“Ti ho preparato la tuta, indosserai questa vero?”
La ragazza dai capelli
ondulati lo
scrutava attenta, da tempo era le sua
compagna e lo aveva reso padre di un maschietto, “Si questa
va bene, il tessuto
elasticizzato mi permette di muovermi agilmente” non
c’era gratitudine nella
sua voce, ma soltanto freddezza, il loro credo non permetteva di
esternare i
sentimenti, non lasciava spazio alla dolcezza e neppure ad un gesto
garbato.
“Tornerai presto?” Chiese lei muovendosi con la
grazia di una pantera, “Appena
avrò terminato, cercheremo di non lasciare superstiti, ma
credo non ci vorrà
troppo tempo per
sterminarli” disse il
giovane sollevando il braccio nerboruto e mostrando il palmo della mano
dal
quale scaturiva l’energia capace di cancellare vite,
speranze, e futuro.
“Al mio rientro voglio insegnare una nuova tecnica a Radish,
tra un mese
compirà dieci anni e potrà essere impiegato nelle
missioni minori”.
L’unico pensiero
rivolto al figlio
era per immaginarlo forte, vigoroso,
e crudele,
come un vero sayan
Bardak indossò la
tuta che aderiva
al suo corpo come
una seconda pelle e
infilò lo scudo per proteggere il
torace, “Sono pronto” disse e senza
voltarsi si incamminò per il lungo e
tetro corridoio dove vi erano sistemati tutti gli alloggi dei guerrieri
di
terzo livello, quelli meno meritevoli di
possedere benessere, solamente i più forti e spietati
riuscivano ad arrivare ai
piani alti dove la luce e l’ossigeno non erano soltanto una
sfuggente
illusione.
L’interminabile buio e freddo passaggio condusse il guerriero
nella sala
comando dove i compagni lo attendevano trepidanti,”
Finalmente sei arrivato” Toma
si fece avanti e lo trascinò in disparte, “Che
succede ? C’è qualche problema?
“ Chiese Bardak notando il modo avventato
dell’amico “Ci potrebbe essere,
purtroppo hanno aggiunto un nuovo membro alla squadra proprio oggi,
è una
novellina di sedici anni.” Il viso del guerriero si contrasse
in una ,smorfia di
rabbia e disappunto “ Una ragazzina? Ma chi è
stato..” Toma lo interruppe
cercando di calmarlo “ E’ la figlia di Kurten, il
comandante Kurten.” Bardak
rimase in silenzio, il sayan appena nominato era conosciuto per la
forza
straordinaria e il valoroso coraggio...Un mito vivente a Vegeta sei.
“Ho capito, la seguirai tu, mentre io cercherò di
portare a termine la
missione!” Disse rassegnato, non vi era
nulla che potesse fare se non accettare il nuovo membro nella squadra.
Dopo pochi minuti i sayan si sistemarono nella navicelle monoposto
soltanto Bardak attendeva impaziente l’arrivo del nuovo
soldato
“E’ in ritardo!” Disse digrignando i
denti e agitando la coda, gli occhi
erano fissi e immobili sulla porta metallica la cui l’apertura era accompagnata da uno
stridulo suono,
lanciò uno sguardo contrariato al compagno che intravedeva
dall’ oblò della
navicella e si girò di scatto, la porta si era finalmente
spalancata.
La ragazza che avanzava a passo sicuro verso di lui era
straordinariamente bella, i capelli nerissimi e lunghi fino alla vita e
gli
occhi della stesso colore intensi e brillanti, il viso delicato
nascondeva le
origini e il seno pronunciato era una rarità per una donna
sayan.
Rimase fermo, era avvenente, diversa, solare.
La giovane si fermò mettendosi sull’attenti,
rigida e impettita pronunciò
il suo nome,
“Comandante mi chiamo Kira e sono stata affidata alla sua
squadra,” il
tono leggermente agitato tradiva apprensione mentre gli occhi nerissimi
incrociavano quelli altrettanto cupi di Bardak.
Il guerriero avvertì una strana sensazione in tutto il
corpo, non gli era mai
successo di sentirsi
confuso davanti ad
una donna.
Continua...
Questa ff è scritta a quattro mani....
Starsayan
e LORIGETA due amiche
impazzite per dragonBall...
RECENSITE....
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Capitolo 2 *** Lo sbaglio di Kira. ***
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La giovane
guerriera
di Starsayan e LORIGETA
Capitolo 2.
Lo sbaglio di Kira
L’
aria era carica di
elettricità, le navicelle erano pronte alla partenza, una
luce lampeggiante avvertiva
dell’imminente apertura del portellone, pochi istanti e
sarebbero state
catapultate nello spazio, gli occhi di Bardak erano ridotti a fessure
per
nascondere l’ammirazione provata, Kira lo aveva affascinato e
il sayan non
riusciva ad ammetterlo, “Prendi posto, stiamo per
partire” le aveva proferito
freddamente girandole le spalle “Agli ordini”
rispose lei scattando verso la
propria monoposto.
Sei sfere sfrecciavano
veloci nello
spazio, incrociando meteore
e frammenti di pianeti distrutti in passato, puntavano verso la nuova
conquista
pronti ad un nuovo massacro.
La voce di Toma rimbombò
nella navicella di Bardak “Mancano pochi minuti ormai, sei
pronto?” Chiese “Prontissimo
non vedo l’ora” confermò il comandante, il sangue
circolava veloce
nelle vene irrorando ogni muscolo, la voglia di combattere e di
sopprimere
stava prendendo il sopravvento dentro di lui, “Come ti sembra
la ragazza?” Continuò
Toma con tono sarcastico “Niente di speciale”
rispose distaccato, “Intendo
metterla alla prova,” il volto della guerriera gli era
apparso incessantemente
durante il viaggio e il sayan non riusciva a capacitarsene.
Si incominciava ad
intravedere la luce emanata dal piccolo pianeta, mancava una manciata
di minuti
all’atterraggio, sei sfere infuocate entrarono
nell’atmosfera andando ad urtare
il suolo violentemente producendo ampi crateri.
Il portellone di Bardak si
sollevò per primo e poi al seguito tutti gli altri si
aprirono, Kira stava in
disparte e osservava attenta l’arida terra, sembrava che
nessuno si trovasse
nei paraggi “Toma, tu e Seripa andate in quella direzione,
mentre voi due proseguirete
dall’altra parte” disse Bardak rivolto
agli altri compagni dopo di ché lanciò
un occhiata a Kira “Tu verrai con me, cercheremo di fare un
buon lavoro, sei
pronta?”Chiese freddamente e la giovane annuì, lo
sguardo sorpreso di Toma si
fece avanti “Non ti sarà
d’intralcio?” Domandò, ma Bardak gli
impedì di
proseguire “Così ho deciso, sono sicuro che non mi
deluderà il suo livello di
combattimento è notevole trattandosi di una
donna!” Detto questo fece un cenno
ai compagni, la missione era cominciata.
Kira diventò la
sua ombra, senza fiatare eseguì tutti i
comandi, si inoltrarono tra le rocce fino a raggiungere il punto
più impervio,
il rilevatore
poggiato sull’occhio
sinistro segnalò delle presenze e Bardak si
sollevò, sotto di lui vi erano una
decina di costruzioni metalliche dalla forma circolare e un gruppo di
alieni
ignari di quanto stava per accadere, il sayan ghignò
soddisfatto, sarebbero state
le prime vittime, la mano si sollevò impietosa ed
emanò una potente energia che
si abbatté al suolo causando un’esplosione
violenta, grida, fumo e polvere,
l’aria diventò cupa e irrespirabile “Gli
scimmioni presto al riparo” gridarono
gli abitanti cercando scampo tra le rocce “Kira
colpisci” ordinò imperioso e la
guerriera obbedì all’istante, Bardak la
osservò soddisfatto, le doti della
ragazza erano notevoli, non si accorse però del tremore che
le attraversava la
mano.
La ferocia continuò
incessantemente il pianeta venne avvolto dalla morte e dal dolore, i
sayan
dimostrarono la loro forza distruggendo ogni cosa, malgrado gli sforzi
degli
abitanti che opposero un ardimentosa resistenza in poco tempo ebbero la
meglio.
Toma sghignazzava scrutando
il degrado e le macerie, “Non pensavo che avremmo finito
così velocemente peccato
mi stavo divertendo” anche Seripa si mostrò
delusa, il macabro gioco era
terminato prima del previsto “Beh, potremo impiegare il
tempoin altra maniera!”Disse
il sayan afferrando la vita della compagna con
la lunga coda e
questa lo guardò compiaciuta, non era la prima volta che
dopo l’esito positivo
di una missione sfogavano sul terreno conquistato il loro istinto
animalesco, nel mentre udirono dei passi, Bardak avanzava
verso di loro
ed era solo.
“Toma, Seripa, avete visto
Kira? L’ho persa di vista mentre attaccavamo gli ultimi
abitanti e non riesco a
localizzarla!”Disse con voce irata “Lo sapevo
quella principiante, accidenti a
lei!” Toma lasciò la presa allontanando la donna,
il suo divertimento era
sfumato, lui e Bardak partirono alla ricerca della ragazza.
Kira camminava con lo
sguardo assente in mezzo alla desolazione causata dalla sua razza,
sangue e
corpi inermi giacevano ovunque, i suoi passi incerti la portarono
davanti ad
una costruzione che ancora si reggeva in piedi, udì un
flebile lamento e sgranando
gli occhi vide una creatura venirle incontro, un bambino unico
sopravvissuto di
tutto il pianeta, la osservava coraggioso con i suoi occhi violacei e
aspettava
il compiersi del suo destino.
Kira fece qualche passò e si
accovacciò davanti al piccolo e questi chiuse gli occhi
mentre lei gli sfiorò
la guancia, “Vattene corri, corri lontano, senza fermarti
nasconditi, tra poco
andremo via e tu
sarai salvo” il bambino
la guardò incredulo e dalle labbra sottili uscì
una parola incomprensibile, poi
cominciò a correre veloce diventando un puntino, alfine
scomparve.
Kira si voltò soddisfatta,
ma rimase agghiacciata non era sola, dietro di lei qualcuno aveva
assistito a quanto
era accaduto.
Bardak sembrava di pietra,
immobile e incredulo, Toma ancora più arcigno, il silenzio
calò come un velo e
Kira si lasciò cadere sul terreno, “Avanti
colpiscila o vuoi che sia io a
farlo!”Toma parlò ad alta voce in modo che lei
potesse udirlo chiaramente “Un
anello debole può spezzare la catena, conosci le regole
chiunque si dimostri indegno
di appartenere alla nostra gloriosa razza deve essere soppresso! Kira
ha avuto
pietà di quell’alieno disonorandoci, deve pagare
con la vita, neanche il padre
si opporrebbe!” Bardak non riuscì a parlare,
dentro di lui stava accadendo
qualcosa di inspiegabile eppure Toma aveva ragione, re Vegeta non
tollerava debolezze
e l’unica soluzione era ucciderla!” Toma si diresse
verso la ragazza,“ Alzati
sgualdrina” le disse afferrandola malamente per i capelli e Kira lo
fissò negli occhi mostrandogli coraggio, un
coraggio
degno di una vera sayan...
Continua....
Starsayan e
LORIGETA*
Se volete
sapere il seguito....RECENSITE!
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Capitolo 3 *** La promessa. ***
ULTIMA KIRAOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
La
giovane
guerriera
Di
Starsayan
e LORIGETA
Capitolo
3 : La
promessa
Il
cielo era plumbeo, silenzioso, oppresso, al suolo giacevano decine di
corpi ammucchiati, smembrati, un intero popolo annientato, uno solo di
loro era
stato risparmiato, un bambino salvato da un gesto clemente.
Pietà e rimorso erano sentimenti sconosciuti ad una razza
crudele come quella
dei sayan, era inaccettabile cedere a tali debolezze, chiunque si
mostrasse
fragile e indegno doveva pagare con la vita.
Gli occhi cupi di Toma emanavano una luce malvagia,
le faceva male tenendola stretta
per i capelli e con l’altra mano le stringeva
con forza un braccio, Kira
non si
piegava al dolore, era immobile pronta a ricevere il colpo che
l’avrebbe
consegnata nelle braccia della morte.
“Non
avresti dovuto stupida ragazzina, sei la vergogna della nostra
razza” eccitato e carico d’odio Toma le sputava in
faccia il proprio disprezzo
“Perché lo hai lasciato andare? Parla prima che ti
uccida!” La colpì in pieno
viso e la sollevò da terra lanciandola con violenza al
suolo, Kira ricadde
violentemente e urtò un sasso con la schiena, rimase
immobile qualche secondo,
il petto muoveva affannoso come il suo cuore.
L’orgoglio la fece rialzare, era una guerriera e non sarebbe
morta da vigliacca,
dritta in piedi si asciugò il filo di sangue che le scorreva
giù per il mento e
fissò Toma, “Uccidimi” disse a voce alta
fiera e impettita. Bardak si era avvicinato e
sentiva qualcosa
dentro di lui che scorreva con l’impeto di un fiume in piena,
un impulso che stava
lottando con la sua insensibilità e lo spingeva verso Kira,
“Voglio che ti inginocchi,
avanti inutile femmina striscia ai miei piedi” non
c’erano limiti alla
malvagità di Toma e nemmeno lui sapeva fin dove era capace
di arrivare, ma la
ragazza rimase in piedi e socchiuse gli occhi, non si sarebbe umiliata
doveva
stringere i denti e sopportare.
Il sayan si
infuriò, e urlò la sua
rabbia, “Obbedisci se non vuoi che ti umili
diversamente...Inginocchiati
adesso!” Un vento gelido sfiorò la loro pelle,
sollevò la polvere dei detriti che
annebbiò loro la vista.
I respiri si fecero
ansimanti, una
giovane vita stava per essere spezzata, Kira era impassibile, non aveva
ceduto alla volontà di Toma, non lo avrebbe mai fatto,
sollevò il viso
e incrociò lo sguardo di Bardak, era
evidente quanto lui fosse diverso in quel momento, non c’era
cattiveria nei
suoi occhi, ma disperazione sul volto affascinante solcato da una
profonda
cicatrice...Stava soffrendo per lei.
“Femmina mi hai davvero irritato!” Toma strinse il
pugno e avanzò verso la
ragazza, ad ogni passo potente si
avvertivano le vibrazioni del suolo, urlava di rabbia e la distanza tra
i due
si accorciò sempre di più, la vista di Kira si
oscurò quando le fu di fronte, “
Adesso mi voglio divertire ...Così impari a fare
l’ orgogliosa lurida
traditrice” l’afferrò per le braccia e
con uno scatto la fece cadere al suolo,
un altro colpo violento alla schiena, un altro dolore soffocato, il
sayan la osservava
compiaciuto ed eccitato, "Morirai
felice donna, dopo che ti avrò soddisfatto” una
vertigine di lussuria gli
annebbiò la mente, Kira era bella, troppo per non concedere
uno sfizio al
proprio corpo.
Senza darle il tempo di reagire si posizionò sopra di lei,
“Lasciami, non
voglio maledetto” la ragazza gli sputò addosso e
cercò inutilmente di
divincolarsi, le
muscolose braccia la
tenevano ferma, sopportarlo sopra di lei era peggio che morire, la
stringeva e
la cospargeva di saliva disgustandola, avvolgendola con la lunga coda
pelosa.
“Basta Toma, basta ti ho detto!” Imperioso Bardak
lo afferrò per un lembo
della tuta e lo costrinse a sollevarsi quindi lo condusse da parte
“Perchè?
Pensavo che non ti sarebbe dispiaciuto... Ho capito vuoi essere il
primo!,” Esclamò
cercando un assenso
nello sguardo del
compagno, Barbak scosse il capo “ No, non voglio farlo, ha
sbagliato e deve
pagare, ma non in questo modo!” Diede una spiegazione
frettolosa che nascondeva
la reale motivazione di quel rifiuto, Kira gli piaceva e non sopportava
l’idea
di spartire quel corpo con altri, anche se le usanze del suo popolo non
disdegnavano tali piaceri, era frequente lo scambio delle compagne da
parte dei
guerrieri.
La ragazza era ancora distesa e ascoltava in silenzio, un immenso
sollievo le arrivò nell’anima, sarebbe morta pura
nel corpo e nello spirito.
Gli sguardi tesi lasciavano presagire l’imminente esecuzione
“Alzati
Kira” le ordinò Bardak, lei si sollevò
senza esitazione “Ho deciso rimarrai su
questo pianeta...Sarà la giusta punizione per il tuo
tradimento” proferì
accigliato “Non la ucciderai?” Chiese Toma sorpreso
e deluso “Morirà
lentamente, la temperatura se ricordo bene durante la notte sale
notevolmente e
inoltre abbiamo distrutto ogni cosa, non riuscirà a
procurarsi ne cibo ne
acqua” Bardak aveva decretato una sentenza ignobile e Toma
ghignò soddisfatto “Bravo
non ci avevo pensato, ottima idea, peccato però mi sarebbe
piaciuto possederla.." Esclamò
con voce raggelante lanciandole un ultima occhiata, lei
ricambiò lo sguardo ma
non manifestò alcuna emozione.
Sola e senza speranze in un pianeta arido e privo di qualsiasi
sostegno...
Era rassegnata di fronte alla desolazione e alla morte.
“Toma avverti subito gli altri, tra pochi minuti lasceremo
questo
posto..”
Bardak attese che il compagno fosse distante e quando ne ebbe la
certezza
si voltò
verso la ragazza, intorno a
loro la luce cominciava ad affievolirsi e
a popolarsi si ombre sinistre, “Tra non
molto sarà buio” pronunciò nascondendo
quanto ciò gli procurasse ansia, Kira
appariva tranquilla come se il pensiero di rimanere a sola appartenesse ad un'altra
persona,“Grazie” sussurrò
mentre i capelli
corvini muovevano e si
scompigliavano sul giovane viso, Bardak la osservò rapito e
fece qualche passo
verso di lei, si fermò intimorito, come poteva una donna
fargli provare simili
sensazioni?
“Tornerò” disse altero e coraggioso,
Kira rimase sconcertata e istintivamente gli sorrise, lui rimase serio e composto,
l’ombra che li
separava si dileguò e in quell’istante nacque una
promessa d’amore.....
Continua............
Ringraziamo
tutti i lettori e specialmente chi ha lasciato una
recensione:
flavio89,
tigre, sweeterika, Hainnett sorella del principe Vegeta ( hai
un bel fratello!) black91, wemdy,
bra,
migena e Ally chan (TVB)
Grazie
speriamo che il seguito non vi abbia deluso mi raccomando
commentate....Avete capito chi è KIRA?
Ciao da
Starsayan e LORIGETA
|
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