Morire, dormire, forse sognare

di mircea
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** I. Vorrei (Neville Paciock) ***
Capitolo 2: *** II. Impazzire di gioia (Gellert Grindelwald) ***
Capitolo 3: *** III. Scivolare nell'abisso (Lucius Malfoy) ***



Capitolo 1
*** I. Vorrei (Neville Paciock) ***


Vorrei
(Neville Paciock)

 
Le sue gambe sembrano di piombo e il ragazzo compie un’enorme fatica nel tentare di reggersi in piedi.
Il suo corpo è abbandonato sul letto, i capelli bianchi si confondono con la federa del cuscino, le palpebre sono chiuse, il volto è in pace.
La testa gira, la nausea sale e le lacrime scendono copiosamente bagnando il cadavere di Alice Paciock.
Gli basterebbe anche solo un’ora, un’ora da passare ancora con lei.
Neville vorrebbe abbracciarla, parlarle, farla ridere, farla gioire.
Vorrebbe, ma non può.
Non ha mai potuto.
Le stringe la mano.
Non ti ho mai conosciuta.







Nda: ecco la prima drabble! Dato che non sono brava a scrivere storie felici, queste drabble saranno molto probabilmente tutte tristi e malinconiche, magari anche angst. Spero che questa drabble su Neville vi sia piaciuta, le recensioni e le critiche sono sempre ben accette! ;) Il titolo della raccolta è una citazione di Shakespeare!

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Capitolo 2
*** II. Impazzire di gioia (Gellert Grindelwald) ***


Impazzire di gioia
(Gellert Grindelwald)

 
 
Cinquecentoquarantotto pietre ruvide e ghiacciate contro le quali sbatte il mio respiro.
Millesettecentotrentadue albe intraviste tra le spesse sbarre di ferro.
Qualche migliaio di ossa e cibo per vermi.
Ecco ciò che rimane.
Del mio sogno, della mia vita.
Nulla.
Li sento, maledetti! Ridono sguaiatamente e si fanno beffe di me, mentre muoio ai ceppi, soffocato da cinquecentoquarantotto sassi.
E rido anch’io con loro, ma la mia risata è troppo amara.
Un giorno i Babbani se li prenderanno tutti, e sarò lì, gli occhi illuminati dalla soddisfazione.
E la mia gioia sarà vederli soffrire.
E la mia gioia sarà vederli morire.
Solo allora, forse, mi renderò conto di essere pazzo.

 
 
 
 





Nda: ho scritto questa storia per il contest Tre giorni di Harry Potter di _Zukkerina_ e, con mia grande sorpresa, si è classificata al primo posto.
Ecco il giudizio:
 
PRIMA CLASSIFICATA
 
Impazzire di gioia di dark_moon (Forum), Maureen Stark (EFP)
 
Grammatica, stile e lessico: 10/10
Sviluppo e originalità della trama: 9/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Inserimento del personaggio: 5/5
Inserimento dell’obbligo: 5/5
Gradimento personale: 5/5
per un totale di 44/45 punti.
 
Per quanto riguarda il primo parametro del giudizio devo farti i miei complimenti: non ho riscontrato nulla da farti notare, e questo è un pregio grandissimo per la tua storia.
Gellert, seppure ritratto in una situazione che istintivamente e comunemente accostiamo a lui, è caratterizzato benissimo nei suoi rimpianti per il sogno di gioventù sfumato e nella pazzia che, dopo anni in compagnia dei Dissennatori, è sopraggiunta. Pazzia che è chiaramente esplicitata dalle sue azioni maniacali: contare i sassi, i giorni, come per occupare quel tempo incommensurabile trascorso ad Azkaban e quello che ancora gli resta da vivere, se questa è vita.
Personaggio e obbligo sono stati inseriti benissimo, ed è ammirevole, specialmente se consideriamo che il genere drammatico non è sempre semplice da trattare. Tu l’hai fatto egregiamente.
Ho già detto quanto mi sia piaciuta questa drabble: tanto, davvero. Solo la frase conclusiva non mi ha convinta del tutto, ma puoi considerarlo un parere personale.

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Capitolo 3
*** III. Scivolare nell'abisso (Lucius Malfoy) ***


 
Scivolare nell’abisso.
(Lucius Malfoy)
 
 
Non è abbastanza.
Quando sarà abbastanza, quando?
Tornerà mai l’uomo che eri?
Tutto si sgretola sotto ai tuoi occhi.
Il tuo volto si scava, le tue ossa, giorno dopo giorno, sembrano in procinto di bucare la pelle grigiastra.
Presto i vermi si ciberanno del tuo cadavere.
E di te, Lucius, cosa resterà?
Chi si ricorderà il tuo nome?
Nessuno.
La gente che hai ucciso, i soldi che hai guadagnato, gli Auror che hai sconfitto.
Tutto verrà dimenticato.
Ormai sei solo uno dei tanti esseri inanimati vestiti di nero chiamati Mangiamorte e tale resterai.
Non puoi ribellarti, ti ucciderebbe.
Anche se sai perfettamente di essere già morto.

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