La ragazza dei graffiti

di _Ginge_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1 - Alessio ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2- Denise ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3 - Alessio ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4- Denise ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5 - Alessio ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6- Alessio ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7- Denise ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8- Denise ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9 - Alessio ***
Capitolo 10: *** capitolo 10 Alessio - Denise ***
Capitolo 11: *** capitolo 11 denise ***
Capitolo 12: *** capitolo 12 - des ***
Capitolo 13: *** capitolo 13- Alessio. ***
Capitolo 14: *** capitolo 14- Des-Ale ***
Capitolo 15: *** Capitolo 12- Des ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16 ale ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17-Des ***
Capitolo 18: *** Capitolo 17 - Ale / Des ***
Capitolo 19: *** Epilogo -Ale ***
Capitolo 20: *** ops ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1 - Alessio ***


CAPITOLO 1
Alessio 


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- Allora stamani interroghiamo...- No me, no me..- Astolfi..- Merda..- E Rossi..- Ecco che quella troia voleva umiliarmi davanti a tutti: mi doveva interrogare proprio con la secchiona di classe??

Già so poco, poi mi interroga con lei...

- Allora astolfi mi parli di Shakespeare..-disse la troia.

Guardai Luca, il mio compagno di banco, non che il mio migliore amico, con aria supplicante.

- Beh, lui... era un tizio...- cazzo non so niente!!- Ed era molto bravo a scrivere storie per il teatro.. Per esempio... Romeo e Giulietta...- Mentre spremevo le menigi per dare una risposta che le andava bene, sentii la risposta provenire dalla Rossi.

- William Shakespeare nacque nel 1564 a Stratford-upod-Avon.Scrisse molte importanti opere...- Continuò a parlare per una decina di minuti.. Ora mi domando: Prechè sapeva tutto??

- Bene Rossi. Astolfi mi hai citato una sua opera, me ne parli.. - Io avevo fatto cosa??

- Si certo.. Io le avevo citato..

- Romeo e.. - sussurò Luca.

- Romeo e Giulietta, si. Allora siamo nella verona..- Iniziai a parlare cercando di usare il linguaggio più adatto possibile.

- Si. Rossi mi parla di Otello??- Chiese. Quandò anche lei finì di parlare, quella troia assegnò i voti. - Rossi il solito 9, invece Astolfi 6 e mezzo.

**********

Vedere tutta la gente che esce da scuola è sempre bellissimo.

- Ale, mi accompagni a prendere delle altre bombolette?? - Mi chiese Luca.

- Le hai già finite?? - Domanidai stupito.

- Si, ieri ne ho fatto uno... Dire che è bello è dire poco!

- Non ti durano nulla!- Dissi per poi portarmi una mano sulla testa.

Iniziammo a caminare verso la nostro ferramanta preferito, quando Luca non notò che davanti a noi c'era la Rossi.

- Ma quella la non ce l'hai degli amici???

- E che ne so io Lu... Sono 5 anni che è in classe con me ma non lo conosco per niente!!

Denise Rossi, secchiona di prima categoria, era in classe mia da 5 lunghissimi anni e se devo essere sicero non ci avevo mai parlato.

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Capitolo 2
*** Capitolo 2- Denise ***


Capitolo 2 
Denise

                                         


- Allora Des, quanta ne vuoi comprare oggi?- Mi chiese Malia.
- Oggi Des,sta con me! - Disse Noemi, portandomi via riccia. 
- Che cazzo ci facevi ancora con quella li?- Mi urlò quando fummo lontane.
- Che cazzo vuoi da me?? - Le urlai . 
Noemi Giorgi la mia unica amica. Non era nella mia classe, anche perchè non andava nella mia scuola. Alta quanto bastava, bionda e occhi chiari. Dolce e protettiva. 
- Non mi devi rompere capito?- continuai tornando da Malia.
- Non capisci che ti stai rovinando?? - Mi chiese con voce dolce, prendendomi  per un polso per farmi fermare. 
- E tu non capisci che è l'unica cosa che mi fa sentire bene?? Perchè non capisci che l'unica cosa bella della mia vita è farmi?? Perché??- le urlai, faciandole lasciare la presa su di me. 
Tornai da Malia, che tutta felice mi fece sventolare un sacchettino sotto gli occhi. La pagai e poi tornai tutta felice a casa. 
 
- Des sono a casa!- Urlò mio padre dall'ingresso. Cazzo proprio ora deoveva arrivare?? Mi levai il laccio emostatico dal braccio e nascosi la siringa e il resto della roba sotto il letto. Presi i libri e li apri sul letto. 
- Ciao pulce!- Mi disse entrando nella mia camera. 
- Ciao papà!- Disse mentre lui si avvicinava per darmi un bacio sulla guancia. Si sedette accanto a me sul letto. 
- Ancora sui libri?? 
- Si papi. Già oggi ho preso 9 a italiano. 
- Bravissima! Batti il 5 ragazza!- disse e io feci quello che disse. - Stasera c'è gente a cena.. Quasi mi dimentiocavo di dirtelo. 
 
- Pulce scedi!!
Presi la felpa dell'adidas e me la misi, per coprire il piccolo buco sul braccio. Scesi e trovai seduto sul mio divano un ragazzo alquanto familiare. Quei capelli a cresta e quegli occhi chiari mi ricordavano solo una persona. 
-Rossi... 
- Astolfi. 
Finito di mangiare, mio padre ci obbligò ad andare nella mia camera. 
- Allora che si fa?? - Domandai, sendendomi a terra con la schiena appoggiata al letto. Lui si sedette accanto a me.
- Ahi!- Esclamò.
- Che c'è?? - Domandai .
- Mi ha punto qualcosa..- Era possibile che non l'avessi nascosta bene? Abbasso la testa per vedere cosa l'avesse punto. Cosa cazzo faccio??  Ideaaa!!!!! Mi misi a cavalcioni su di lui e lo obbligai a guardarmi. Era da tanto tempo che non baciavo qualcuno, di solito venivo considerata la perdente della situazione. Mi avvicinai a lui molto lentamente, mentre lui sembrava non capire cosa stessi facendo. 
Posai le mie labbra sulle sue, schiuse subito le labbra e le nostre lingue si iniziarono a toccare, a ballare, a giocare. Inizia a toccargli i capelli e lui mi accarezzava la schiena. Non so per quale motivo mi levò la felpa e io mi feci trascinare. Iniziò a baciarmi il braccio fino ad arrivare a baciare che non avrebbe mai dovuto baciare. 
- Rossi che hai fatto qui?- Domandò indicando il punto dove qualche ora prima mi aveva trasmesso una  tranquilità fantastica.
- Niente..- Risposi riprendo la felpa. 
Mi levò da lui e guardò sotto al letto tirando fuori il sacchetto. 
- Che cazzo fai?? Non puoi frugare in camera mia, senza il mio permesso! - Urlai. 
Aprì e trovvò tutto . 
- E te che cazzo fai? Ti Droghi?? - Urlò a sua volta. E io non risposi. 
- Rossi parla! - Urlò ancora più forte. 
- Si, hai qualche problema??- Sbottai io. 
- Si,ho un problema. Anzi TU hai un problema!!- Era "leggermente" incazzato. 
- Ma se non mi hai mai parlato, adesso tutto d'un colpo te ne frega di quello che faccioio?!?!?!?
- Me ne frega perchè ti rovini!
Rimasi in silenzio. 
- Da quanto tempo ti buchi?
- Da 5 anni. Quando ho scoperto che mia madre tradiva mio padre con un francesino di merda e che si sarebbe traferita a Parigi con lui .- Era la prima volta che lo dicevo a qualcuno, perchè glielo avevo detto proprio a lui?? Non volevo la sua pietà. 
- Mi dispiace.. - Disse girando la testa verso di me. 
-Anche a me. Comunque IO non voglio che tu mi aiuti. 
- Invece Denise, Anche se fosse l'ultima cosa che io faccia, ti aiuterò.

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Capitolo 3
*** Capitolo 3 - Alessio ***


Capitolo 3
Alessio 
                  
                                                       
 

E' una settima che Denise non viene e io ho provato a chiamarla più di una volta ma non risponde mia, tranne quando la chiamo a casa che risponde e quando scopre che sono io mi riattacca. 
Sono seduto sul banco con Luca che spippola il mio cellulare. Io sto ripassando per l'interogazione di storia che avrò alla 3 ora. 
- Perchè chiami così tante volte la Rossi? Non è che ti piace e la perseguiti?? - Mi chiese il mio migliore amico curioso. 
- No, tranquillo non sono uno stolker. Comunque sono affari miei se la chiamo così tanto. 
- Mah, te non stai bene. 
Entrò la professoressa Serrati, quella di latino, l'unica prof. decente in tutti i sensi possibili. Bella, alta, bionda e i suoi 40 anni se li portava benissimo. Ma che dico sembrava ne avesse 35!!! Peccato fosse sposata e con una figlia di 4 anni. 
- Allora Sardi i soldi per la gita di 3 giorni a Roma? Ci sono tutti?? - Chiese al sechione di classe. Secchione era una parolona: aveva tutti 9 e non studiava un cacchio. Non so come fosse possibile. Molte volte era lui che mi passava i compiti, chiederli a Denise era come chiederli al diavolo. 
Mentre loro parlavano della favolosa gita che si sarebbe tenuta tra 2 giorni, a me arrivò un messaggio. 
" Perchè mi chiami così tante volte?? - D"
" Perchè voglio essere certo che non ti drogherai.. - A" 
" Non Rompermi... So badare a me stessa.. "
Certo come no... Denise ora mi fai incazzare... 
" Col cazzo che lo faccio!"
 
2 GIORNI DOPO 
- Tutte le classi I° Liceo... Cazzo siamo tanti!- Esclamò Luca.- Non sapevo che ci fossero così tante belle ragazze nel nostro istituto... 
Eravamo alla stazione e stavamo aspettando il treno, anche se io stavo cercando Denise. Sapevo che sarebbe venuta, ma non riuscivo a vederla. 
- Ciao ragazzi! - ci salutò felice Alex, la migliore amica di Luca. Era un vero schianto di fia: alta, magra, bionda e con 2 occhi col mare che ti iptonizavano.  Negli ultimi tempi parlava spesso con Des, magari lei sapeva dove fosse. 
- Ciao Alex, hai visto la Rossi?? 
- Ecco che ci risiamo... Non ne che ti sei preso una cotta?? - Ed ecco che luca ricevette una gomitata su un fianco. Alex iniziò a ridere. 
- Allora l'hai vista?? - Domandai dimuovo. 
- Si è in bagno..- Disse non appena si fu calmata. 
Dopo 5 minuti la vedemmo arrivare. Aveva un paio di jeans che le delimitava benissimo il fondo schiena, converse e cardigan neri e la maglia dell' Hard Rock Caffè Mosca. Non l'avevo mai notata, ma non era brutta: poco più bassa di me- Consideriamo che io sono un 1, 85 è anche abbastanza alta! -, capelli castano scuro un po' mossi e gli occhi di un castano scuro che ti dava il senso di misterioso. 
Montammo sul treno e Alex la trascinò accanto a noi. Io e il mio fedelissimo compare eravamo accanto ai finestrini, uno davanti all'altro, nei posti accanto , con Alex accanto a Luca e Des accanto a me. Mi misi la musica e vidi anche lei farlo. 
 
- Denise, sta bene?? - Chiese la professoressa Serrati, che si trovava seduta ai posti a 4 accanto a noi.
- Sisi.- Mugugnò stringendosi le braccia alla pancia. 
- Des sei sicura?- Continuò Alex, con voce preoccupata. Si vedeva che stava male, ma naltronde se una persona è cocciutà e non si vuol far aiurare! 
- Si.. 
- A me non sembra..- Disse Luca, distogliendo gli occhi dal blocco di fogli bianchi che teneva in mano. 
- Sto bene,- Rispose seccata.- tornate a fare quello che facevate... Io sto bene.. 
 
Mi sentii stringee la mano forte. Mi girai verso di lei e notai subito che i suoi bellissimi occhi color mistero era pieni di lacrime. Misi il braccio intorno al suo collo e la spinsi verso di me. Iniziai a massaggiarle dolcemente la pancia. Controllai che non ci fosse la professoressa, anche perchè sarebbe stato difficile spiegarle il perchè del suo malessere. La fortuna era dalla nostra: la prof. si era alzata.
- Si può sapere quant'è che non ti fai??- Domandai e a queste parole Alex e Luca, prima si guardarono e poi girarono sorpresi verso di noi. Des iniziò a piangere. 
- 2 giorni..- Singhiozzò.
- Tu, ti..- Iniziò Alex ma io la fermai.
- Si, lei si droga ma deve rimanere tra di noi. 
- Hai la roba dietro?- Le chiese Luca e lei ci fece segno di "no" con la testa.
- E ora dove cazzo la troviamo la roba?- Dissi io arrabbiato. 
- Da.. M-m-malia C-cor-rtini... I°C... - Singhiozzò ancora. 
Luca si alzò e andò alla ricerca della ragazza mentre io continuavo ad abbracciarla e a lasciarle dei piccoli baci tra i capelli. 
 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4- Denise ***


_ Ginge _ 
Attenzione questo capitolo è un Raiting Rosso!!


Capitolo 4
Denise 



 

Luca e Alessio mi accompagnarono fino in bagno dove c'era Malia, la mia salvezza, che mi aspettava. Entrai e Alessio entrò con me. Si sedette sul water e poi mi prese in braccio. Io inizia a tremare. 
- Allora Des, quant'è che non ti fai? - Mi chiese mentre faceva entrare quel buon liquido nella siringa. 
- 2 giorni.. - Sibilai. 
- Allora questa dose basterà.. 
Mi guardò un attimo negli occhi e poi con sorriso di chi sapeva che si sarebbe potuta comprare di tutto con i miei soldi, fece entrare l'ago nella mia pelle. Strinsi la mano di Alessio che, molto probabilmente, stava guardando Malia con disgusto. Una scossa di adrenalina mi pervase, l'agitazione e il dolore scomparvero e lasciarono posto al piacere, alla tranquilità, al benessere. Alessio mi parlava ma io era come se non lo sentissi. 
- Alessio ,ti posso dare un cosiglio?- Gli disse Malia. 
- Tu a me? Non farmi ridere.. 
- Io te lo dico ugualmente: NON TE LA DEVI FAR SCAPPARE. 
Ecco tutto quello che ho sentito della loro conversazione. 
 

Forse era perchè la dose era poca o non so per quale strano motivo che non mi sentivo del tutto addormentata. Stavamo girando per le strade di Roma e Alessio mi guidava. Avevo messo un suo braccio su un mio fianco, almeno se gambe mi cedevano lui era pronto a sorreggermi. Ci eravamo appena seduti fuori da una gelateria e stavamo gustando un buonissimo gelato.
- Ti senti meglio?? 
- Si Luca, grazie di tutto. - Dissi. 
- Ci dovrai passare le versioni di greco e di latino , lo sai vero? 
- Si certo che lo so...
- Mi hai fatto prendere un colpo.- Disse Alex.
- Anche a me..- Disse Alessio prima di darmi un bacio tra i capelli. 
 

Ero sdraiata sul letto. Ale aveva insistito a tenermi compagnia, dal momento che Alex,che era la mia compagna di stanza era andata via con Luca. Dal momento che ero da sola, tirai fuori il sacchino con la droga dalla mia borsa, non appena lo aprì Ale me losfilò di mano.
- Che cazzo volevi fare?? - Mi urlò.
- Ridammelo! Ne ho bisogno!! 
- No! 
Mi risdraiai sul letto e lui mi venne accanto.
- Devi trovare qualcos'altro da fare.. 
- Ale ci sono 2 cose che vorrei fare in questo preciso momento: Farmi o Farlo. 
In men che non si dica mi ritrovai le labbra di Alessio incollate alle mie. Era una sensazione bellissima. Sempre continuando a baciarmi cominciò a levarmi la maglia e i jeans. Feci lo stesso anche io con lui, liberandolo dai quei vestiti "opprimenti" e inutili . Rimanemmo in intimo. Cercò di venire sopra di me, ma io decisa ribaltai la situazione andandogli  sopra. 
- Uh,Uh.. La ragazza vuole comandare...
- Non mi lascio mai sopraffare, dovresti conoscermi ..
Lo baciai. Sulla bocca. Sul collo. Sul petto. Sulla pancia. Ragginsi l'elastico dei suoi boxer e, dopo averci giocato un po', glieli tolsi, buttandoli a terra. Mi morsi il labbro e presi il suo sesso tra le mani e iniziai a fare su e giù lentamente. Stava ansimando. 
Cominciai a leccare la cappella del suo membro e ad andare sempre più avanti,facendolo entrare completamente nella mia bocca.
- Cavolo.. Des.. Si..
Quando sentì che stava per venire mi staccai, era venuto il momento che godessi anche io. Con un movimento veloce mi trolsi gli slip e il reggiseno. Mi misi a cavalcare(?), cercando di trattenere inutilmente i gemiti che fuori uscivano dalla mia bocca.  Anche lui gemeva e presto i nostri gemiti divennero urla. 
- Dio Des.. non t-ti.. face-evo così esporta- Disse lui tra un urlo e l'altro. 
- Ho anche.. io ... i miei.. trucchi... 
Ero stanchissima. Ribaltò la situazione. Le spinte erano ormai forti e decise. Continuammo ancora fino quando non mi venne dentro. Uscì da me molto lentamente e dopo di che si diresse verso la mia femminilità. 
Mi stava piancento tanto questo, e mi piaceva anche lui. Era un bellissimo ragazzo e se lo conosci bene è anche gentile. Non stronzo come vuol far vedere. 
I miei piensieri furono interrotti dall'arrivo della sua lingua nella mia femminulità. Urlavo e gemevo, ma dal piacere. Dalla gioia che io quel momento provavo stando con lui. Perchè si: Io mi ero appena innamorata di lui. 
All'improvviso trovai la sua bocca sulla mia e le nostre lingue danzavano felici.  Si fermò.
- Sei stata brava.- Disse sdraiandosi accanto a me tra un bacio e l'altro. 
- Anche tu non sei stato male.- Sorrisi.
TUTTO QUELLO CHE ERA SUCCESSO IN QUEL MOMENTO ERA MEGLIO DI 100 DOSI MESSE INSIEME.

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Capitolo 5
*** Capitolo 5 - Alessio ***


Capitolo 5

Alessio 



Eravamo sdraiati, io la stavo abbracciando. 
- Hai ancora voglia??
- Di cosa?- Domandò.
- Di farti.. 
- no.
- Uh, allora quando ne hai voglia, Dimmelo che ci si diverte.- Rise. Mi squillò il telefono e le me lo passo. Era Luca che mi informava che aveva trovato un posto per i nostri murales. 
- Si esce. Dai alzati!- Feci per alzarmi ma lei mi si rimise sopra.
- Grazie.- Mi diede un bacio leggero sulle labbra.
- Des, io mi chiedevo se.. - Se volevi diventare la mia ragazza perchè in questi giorni mi sei iniziata a piacere come nessun altra ragazza al mondo. 
- Se?- Accidenti al tuo sorriso Denise Rossi!!
- Andiamo alla fontana di Trevi?? Per dove dobbimo andare è di strada... 
 
Eravamo davanti alla fonta di Trevi. Era di strada per il luogo misterioso e sconosciuto che Alex e Luca avevano trovato. 
- Pronta ha gettare la monetina??- Mi chiese.
- Si e te? 
- Certamente e ti dirò di più : ho già il tesiderio in mente.- Detto questo ci girammo e tirammo nella fontana la monetina,espimendo il fatidico desiderio. 
- Che desiderio hai espresso?
- Sai Ale,non sai che i desideri non vanno detti?- Sorrise.- Andiamo?
Mi feci coraggio e la spinsi verso di me e la baciai. Lei mise le braccia intorno al mio collo e poi cercò di approfondire sempre di più. Quando ci staccammo, lei sorrise. Amavo il suo sorriso. In men di 2 settimane mi ero accorto di lei. Intrecciai la mia mano con la sua e nel tragitto tra la fontana al posto non parlammo. 
 
- Siete in ritardo! - Esclamò Alex.
- Scusate.. - Des si guardava intorno, senza capire il motivo perchè ci trovavamo lì alle 2 di notte. 
- Ma che ci facciamo qui?- Domandò  lei tenendomi ancora la mano. 
- Non hai capito vero che siamo degli Writers?- Disse Luca. 
- Writ.. che?? Non si diceva "Graffitori" ??
Alex la guardò in cagnesco. 
- Si, certo piccolina.. - Le dissi accarezzandole la testa. Luca mi lanciò la bombolettà verde e io la presi al volo. 
Ero davanti a quel pezzo di muro.  Stavo pensado cosa fare. Ogni tanto guardavo Des, che si guardava intorno estasiata. Poi tornavo a guardare il muro. 
- Ci sono! - Esclamai. Mi venne in mente mio padre. Si mio padre. Voi direte " Potevi fare qualcosa su quello che è appena successo con Des... ", ma no è meglio questa frase: ONE SOLUTION: REVOLUTION!  
Mio padre stava guardando il telegiornale delle 20, mentre io cercavo di finire la pasta e mia madre mi domandava come andava a scuola, quando mio padre urlò: " L'unica soluzione sarebbe una bella RIVOLUZIONE!"
Iniziai a scegliere i colori e a tracciare i contorni. Vedere come i colori si univano mi dava un senzo di pace. Presi subito il verde, il mio colore preferito. Le figure iniziavano a prendere forma e colore, era bellissimo e mi dava un senso di realizzazione. 
I miei graffiti venivano sul momento,di solito dipendavano da ciò che succedeva prima che io li facessi, com'è il mio stato d'animo insomma.  
C'è chi scrive sulla carta o sul computer e poi c'è chi  scrive sui muri. Ecco io preferisco 10 mila volte la seconda.

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Capitolo 6
*** Capitolo 6- Alessio ***


Capitolo 6
Alessio 



 
2 giorni che sto con Denise. 2 che non si fa. E' bello stare con lei: è dolce,è simpatica,è... mia. Sono davanti alla porta di camera sua. 
- Ciao Alex! C'è Des?- Le domandai quando mi aprì la porta. 
- Entra, è in bagno da circa 20 minuti. 
Entrai e luca era seduto sul letto di Alex. 
- E te che ci fai qui?? - Gli domandai.
- Mi ha chiamato Alex, perchè dov...- Ad interromperlo furono le urla di Des dal bagno. Alex Aprì la porta di colpo, seguitada me e da Luca. Des era sdraita a terra con le mani sulla pancia. 
- Des che succede?- Ero preoccupato e anche Alex e Luca lo erano.
- Mi fa male la pancia e...e .. - Stava pangendo.
- Luca dammi una mano, la dobbiamo sdraire sul letto. - Ordai quasi al mio migliore amico. 
- Si.. 
Cazzo, era in astinensa. Mi aveva detto che quando le succedeva le faceva male la testa, non si reggeva in piedi, mal di pancia tremendo,nausea e crampi. Volevo che smettese di drogarsi, ma aveco appena capito che non era un caso che si poteva fare dall'oggi al domani. 
Le sue urla erano sempre più forti. Alex aveva le mani nei capelli, Luca cercava la roba e io cercavo di massaggiarle le gambe.
- Ti muovi Luca!- Urlai. 
- Non la trovo! Alex dove cazzo è ? Dammi una mano su!- Disse rivolto alla bionda. 
- Non ne ha più.. - Sussurò Alex. 
Mi Bloccai cosa voleva dire quella frase?
- Des, Des guardami.. - Cercai di fermarla e di farmi guardare negli occhi.- Dove l'hai messa? 
- L'ho buttata. - ecco l'unica cazzate che nn doveva fare tra tutte le cazzate che aveva fatto nella sua vita, l'aveva appena fatta. 
- Ale mi fa male tutto!- Urlò. 
- Tranquilla amore mio, tranquilla..
- Vado da Malia, sperando che abbia ancora qualcosa.- Disse Luca afferando Alex che stava per mettersi a piangere dalla disperazione. 
Des stava piangendo e io non potevo farci nulla. Continuovo a massaggiarle le gambe per poi passare alla pancia e per tornare alle gambe.
- Baciami..- Mi supplicò.
- Non vor.. 
- Baciami!- Urlò interompendomi. 
Mi avvicinai e la baciai. Ero io che la baciavo, lei cercava di baciarmi ma invece urlava.  Mi staccai da lei, quando sentì la porta aprirsi. 
- Scusate se ci abbiamo messo tanto, ma abbiamo dovuto far scogliere la roba. - Disse Luca mentre Malia si avvicinava a Des. 
- 2 attacchi d'astinensa in 4 giorni, è la prima volta che mi capita!- Esclamò quasi contenta.- Astolfi mettiti dietro di lei. 
Mi sedetti sul letto e mi appoggiai con la schiena allo schienale del letto, la feci appoggiare con la schiena al mio petto. La troia le mise il laccio emostatico per trovare meglio la vena, per poi continuare il suo lavoro. Denise iniziò ad urlare, non so se era il per il dolore o per il piacere. 
Alex era abbracciata a Luca e cercava di non guardare mentre io guardavo Malia disgustato. 
- Ti do un'altro consiglio- N'altro? - Baciale il collo.Così saprà che sei con lei. 
Non so perchè ma, lo feci. 
Levò l'ago dalla mia ragazza e se andò accompagnata da Luca. 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7- Denise ***


Capitolo 7
Denise




 


- Allora domani sera festa da me?? 
- No grazie Ludovica. Le tue feste sono, come dire, dei film porno!- Gli disse espicitamente Ale. Era un mese che stavamo insieme e uscivamo sempre insieme ogni giorno. Studiavamo insieme, andavamo a scuola insieme e poi ci divertivamo nel mio letto o nel suo. 
- Cosa? Dai Astolfi.. Non ti preoccupare anche la tua ragazza è invitata.- Non ci credo Ludovica Pastoriani mi aveva appena invitato ad una sua festa?? E' il giorni più bello della mia vita!
Ale uscì fuori sbuffando e io lo segui. Si appoggiò al muro del corridoio e io mi misi davanti a lui. 
- Ci andiamo? 
- Non ci penso neanche! 
- Allora ci vado da sola! - Gli dissi. 
- Ascolta,amore mio, io ci sono già stato a queste feste e ti posso assicurare.. - Disse avvicinandomi sempre più a lui.-  che non è una festa adatta a te.
- E quale festa è adatta a me?- Chiesi offessa. 
- Des non questa fidati.
- Ti prego ... - Chiesi facendo gli occhi dolci. - Ti prego..
- No!- Continuai a fargli gli occhi dolci.- Come non funzionano...- mi  staccai da lui tornando in classe, sedendomi sul banco di Alex. 
- Che succede ?
- Ale non mi vuole portare alla festa della Ludo... 
- Des  ti spiego io il perchè: Ale non regge l'alcol e dopo che ha bevuto diventa un po' violento. Chiedi a Luca quante volte lo ha picchiato dopo che aveva bevuto.. 
- Poteva dirmelo... Avrei capito...
 
- Des, Des, Des!- Sentì sussurare il mio nome dal banco dietro di me. Mi girai e c'era Ale che mi passava la sua gomma. La presi e quando fu nella mia mano notai subito un bigliettino. 
" Sei arrabbiata ? <3 "
" Si.. Perchè non mi hai detto che non reggi l'alcol? E che se bevi diventi violento?? " 
" Alex vero? -.-" Non lo so .. Ho voglio di baciarti..."- Sorrisi quando lessi l'ultima parte.  
" Anche io.. " 
 
Eravamo a mangiare la pizza e stavamo ridendo e scherzando. Mi suonò il cellullare e guardare chi fosse, credendo che fosse mio padre . Invece no. 
" We bella, sei ancora viva? Non ti sei più fatta sentire.Noe "- Oddio mi ero dimenticava di richiamarla!!
" Si, scusa ma ho avuto da studiare. Come va?"
" Bene e te?"
" Bene via.. "
" Ti fai ancora?" Schietta la ragazza!!!
"Si e no.."
" In che senso?"
"  Che mi sono messa con uno e ora non mi faccio più di tanto.. "
- Con chi parli? - Mi chiese Ale.. 
- Noemi, una mia amica. 
- Allora sabato ci andiamo a 'sta festa si o no? -  Domandò Luca. 
- Io vengo!- Disse Alex.- Des? 
- Io vorrei ma... 
- Ascoltate, io vengo, ma... - Disse fermando qualque nostra euforia.- qualque cazzata io faccia.. La colpa è vostra!!! 
Lo abbracciai. La mia prima festa... NON VEDEVO L'ORA!

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Capitolo 8
*** Capitolo 8- Denise ***


Capitolo 8
Denise


 

 

Stavo aspettando Ale. Mi ero messa un vestitino nero con un fiocchetto bianco sotto il seno e i tacchi bianchi. Avevo i capelli legati a coda di cavallo alta. Suonarono alla porta e io andai ad aprire la porta. Era Ale ed era bellissimo! Jeans stretti, converse grigie, t-shirt e cardigan. 
- Ciao bellissima. - Mi disse cercando di baciarmi. Io lo allontanai. Se mio padre ci avesse visti poi io non sarei mai più uscita da casa!
- Papà io vado! Non torno a dormire... Rimango da Alex!Notte!- Urlai senza farmi vedere. 
 
- Ciao belli!- Ci salutò Ludovica con una bottiglia di non so cosa in mano e già ubriaca. Entrammo in casa sua.. che era stupenda. Ale mi trascinò a ballare. Gli misi le mani intorno al collo e lo baciai. Sentii le sue mani scendere dalla mia schiena ed arrivare fino sul mio fondoschiena. 
- Mi piace quando mi tocchi il sedere... - Gli dissi. 
- Invece tu mi piaci e basta... tanto tanto... 
Il dj mise "All day.. All night.. ", adoravo quella canzone. Vidi tutte le ragazze che si strusciavano ai ragazzi che si trovavano li. Decisi di provare anche io, ma come iniziai a strusciarmi lui mi fermò e mi rimise le mani intorno al suo collo e mi baciò dolcemente. 
- Non fare la troia. Non ti riesce. 
- E te che ne sai... ù
- Des, se fai la troia poi tutti i ragazzi vorranno ballare con te.. e io non voglio fare a botte!
- Ciao belli! - Urlò Alex per farsi sentire. 
- Ehy!- Disse ALe. 
- Bella festa, eh?- Urlò Luca. 
- Niete male. 
La sera era strascorsa normalmente, così mi disse Ale. Per lui normamente voleva dire: persone che scopavano nel corridoio, chi beveva e chi si faceva. Di nascosto mi ero fatta anche io, ma shh!
Io e Ale eravamo in macchina. Aveva detto che mi doveva portare in un posto. Nel suo posto. Mi aveva parlato tanto del suo posto e io ero molto curiosa di scoprire se fosse come lo avevo immaginato.
- Eccoci. 
- Ale, eh.. è un prato! 
- No Des.. è il nostro prato. - Scese di macchina e si andò a sedere sul cofano della sua mini Bourdeux. Scesi anche io e mi andai a sedere accanto a lui. Mi mise il braccio intorno al collo e io appoggiai la sulla sua spalla.
- Perchè mi hai portato qui??
- Perchè ti amo Des.. e poi perchè da qui noi possiamo....
- Una stella cadente! - Esclamai interropendolo... 
- Appunto!- Mi piaceva tantissimo stare accoccolata a lui , non  dire nulla, respirare il suo profumo .. Penso di amarlo. Ma che dico : IO LO AMO.
- Quante ragazze hai avuto prima di me?- Chiesi nascondendo la testa nell'incavo del suo collo. 
- Relazioni serie 4 , strorielle... boh ho perso il conto!E lei principessa? - E io?? Te sei la seconda relazione seria e di storielle .. cosa sono?? 
- Beh.. io.. cioè.. Mi dai un bacio?- Ecco come si esce dalle situzioni imbarazzanti... 
- No.. Prima mi rispondi Des.. - S.T.R.O.N.Z.O. !!!!!
- Ok!- Dissi alzando un po' il busto verso di lui.- 1! 
- Cosa?? Una ragazza bella come te amore mio, ha avuto solo un ragazzo? 
- Gia. E dopo che mi ha fatto perdere la verginità mi ha mollato..- Dissi abbassando lo sguardo.. 
- Piccola...- Mi tirò a se e senza sapere come mi ritrovai sopra di lui che lo stavo baciando...

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Capitolo 9
*** Capitolo 9 - Alessio ***


Capitolo 9 
Alessio 

 

- Mmm.. Des aspetta..- La fermai . Dovevo dirle che volevo smettere di fare sesso con lei..

- Che c'è? 

- Io e te dobbiamo smettere- a queste parole mi guardò preoccupata- di fare sesso.. 

- Cosa?? 

- Si Des hai capito bene... 

- Tu mi stai mollando? Scusa ma non capisco.. 

-Aspetta.. Cosa?Cosa?Cosa?? Cosa hai capito!  Des voglio fare l'amore con te.. - Bisbiglio un "Vaffanculo" tra i denti e poi mi baciò con molta passione... 

- Finalemente me lo hai chiesto!! - Scese dal cofano e tese la mani verso di me. Scesi anche io e le aprii la portiera dei sedili di dietro. Entrò si levò la giacca e dopo si mise a cavalcioni sopra di me. Volevo sentirla.. ne avevo bisogno.. 
- Baciami.- Ecco l'unica cosa che chiesi. 

Mi sfilò i pantaloni, battendo più volte la schiena contro il sedile davanti, mdentre io mi levavo la maglia. Ritornò a cavalcioni su di me e io le sfilai lentamente il vestino nero, che mi piaceva tanto tanto tanto. In un batter d'occhio eravamo nudi.. 
Iniziò a muoversi su di me. Io avevo le mie mani sul suo sedere e lei tra i miei capelli. 

- Piano Des.. L-la posizione non ne delle migliori. - In effetti la mia macchina era bella , era nuova, e l'ultimo modello, ma.. dietro era scomodissima!! Continuammo a baciarci, toccarci , amarci non so per quanto tempo, quando non arrivammo all'apice tutti e due, sussurando i propi nomi. 

- Ti amo ..- Le sussurai all'orecchio, prima di mordicchiarle il lobo destro. 
- Anche io Amore mio... - " AMORE MIO"... "AMORE MIO" ... amavo quando mi chiamava così.. 
 
Eravamo abbracciati. Io mi ero rimesso i boxer e lei si era impradonita della mia maglia. 

- Tra tre giorni è il mio compleanno.. - Disse. 

- Auguri!- E la baciai..

- Sul serio! 18 anni non si fanno sempre.. 

- Io li ho fatti 4 mesi fa.. - Avevo già in mente tutto: dal momento che l'8 maggio era di martedì.. la mattina l'avrei portata a fare colazione da Gino,il suo bar preferito; il pomeriggio sarebbe uscita con Alex e Noemi; la sera l'avrei portata a cena fuori, nel ristorante più costoso di Genova, Le Berney( inventato) . Era tutto perfetto!

- Cosa mi regalerai?- Ok, avevo pensato a tutto , ma no a il regalo... che vuoi che sia.. Cazzo sono un deficente!

- Em.. Em.. - Mi interruppe..

- No aspetta! Non me lo dire! Voglio che sia una sorpresa!

- Lo sarà fidati..- E 'mo che ti regalo? - Ti amo cucciola...

- No, io di più..
 


 

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Capitolo 10
*** capitolo 10 Alessio - Denise ***


Capitolo 10



Alessio 

 

 

- Allora a cosa avevi pensato? - Mi chiese Luca.
- E che ne so io!! Che ne dici di una maglia?
-E già che ci siamo anche le mutande della nonna!!!! - Iniziammo a ridere. 
- Dai Luca, seriamente! Cosa potrei regalarle?
- Un braccialetto, una collana , un paio di orecchini... 
- Tutta la gioielleria!!
 
eravamo al centro commerciale da circa 3 ore e non avevamo ancora trovato nulla che potesse andare bene. Alla fine Luca ,stufandonsi, mi trascinò dentro la gioielleria. 
- Che ne sò io cosa può piacere a Des.. - Dissi disperato.
- Guarda questa collana.- Mi indicò il mio amico. 
- Mia nonna ha più gusto!!!
- Posso essere d'aiuto? - Ci chiese una ragazza biondina. 
- Si. Devo fare un regalo alla mia ragazza che domani l'altro farà 18 anni. E si, sono nel panico più totale. 
- Tranquillo. Vuoi vedere una collana, un paio di orecchini.. 
- Non porta collane, un braccialetto andrà benissimo. 
- Allora questo è braccialetto classico. Il cuore è in argento e se vuoi possiamo scrivere l'iniziale o una frase. 
- Si è perfetto!
 
Denise
 -
Des.. Des.. Piccola mia svegliati!- Disse mio padre. Aprii leggermnte gli occhi e mi trovai davanti mio padre seduto sul letto con pacchetto in mano. - Auguri piccola. 
Lo abbraccia. Avevo 18 anni. Non ci potevo credere. Mio padre mi lasciò un bacio tra i capelli. Si asciugò le lascime e poi mi diede il regalo. 
- Questo è per te. 
- Papà non dove.. 
- Dovevo. - Lo aprì. Dentro c'era una foto. Io, mio padre e Ale allo Zoo 1 mese fa. Nella cornice c'era scritto:" La mia bambina con i suoi uomini." Iniziai a piangere dalla felicità. 
- Grazie!
- Scendi, che ci sono degli ospiti per te. - Mi alzai. Mi misi le converse, cardigan, jeanse e una maglia che era appertenuta a Ale. Scesi tutta contanta, pensado che ad aspettarmi ci fosse Ale. Invece no....

 
Ciao Gente!!! Come va?? 
Scusate se non aggiorno sempre, ma non quasi mai a casa perchè vado a giro con i miei amici e mi dimentico spesso il computer.. Scusate!! 
La prossima settimana parto per 3 giorni .. e in quei giorni li il computer lì mi porto dietro anche Gino!!!
( Il mio computer si chiama Gino!!! XD) 
Comunque ho deciso che aggiornerò 2 volte alla settimana!!!
Mi raccomando fatevi sentire.. Continuo a 2 recensioni! 
Un bacioneeeeeeeee e buona estate!!! 
_ Ginge_ 

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Capitolo 11
*** capitolo 11 denise ***


Capitolo 11
Denise

 




- Amore mio bello!- Disse la donna alzandosi dalla sedia, aprendo le braccia e cercando di abbracciarmi. Io la scostai. - Non abbracci tua madre? 
- Con che coraggio di consideri ancora mia madre?
- Sono tua madre!
- Per me, tu sei morta 5 anni fa.- Dissi tranquillamente.  
- Denise!!! - Urlò mio padre. 
- Cosa dovrei dirle? Grazie per essertene andata? Per essere scappata a Parigi e per esserti fatta una nuova vita? - Mia madre era scappata 5 anni prima per andare a vivere a Parigi con Pierre e le sue 2 figlie: Juliatte di 17 anni e Susan di 15.  
- Hanno suonato. Sarà Luca. Io vado.- Uscii dalla stanza di corsa, ma qualcuno mi prese la mano. Era la piccola Susan. Con lei, al contrario della sorella, avevo un fantastico rapporto. Mi abbracciò dolcemente. Io le diedi un bacio tra i capelli. 
- Auguri Des. Ti voglio bene. - Mi disse con quel suo accento francese che io amavo tanto. 
- Grazie Sus. Anche io ti voglio un mondo di bene. 
Andai verso la porta, presi la borsa di scuola e apri al mio ragazzo. Lo abbracciai. 
- Ho bisogno di farmi. Scusami.
 

- Scusami. - Dissi sedendomi davanti a lui al tavolino del bar. 
- Mi spieghi cosa è successo??
- N-nulla.- Dissi portando alla bocca la tazza del caffè. 
- Des mi dici che cacchio ti prende? 
- E' tornata mia madre e la sua nuova famiglia. PEnsavo che al massimo avrei potuto avere una chiamata ma no di trovarla nel mio salotto questa mattina!- Una lacrima mi scese sul viso e Ale me l'asciugò dolcemente. 
- Ehi ehi.. Non piangere. Oggi è il tuo compleanno e voglio che questo sia il tuo giorno. Solo tuo.. Tuo. Auguri amore mio. - Mi disse dolcemente. 
- Grazie Ale, Davvero grazie. 
 

Senza che io lo sapessi, mio padre aveva invitato Ale a pranzo a casa nostra per il mio compleannno. Arrivati posammo gli ziani all'ingresso e poi andammo in cucina dove trovai la cucina apparecchiata . Quei 4 erano ancora li, cioè per Susan ero contento ma per il resto della famiglia... NO! Susan appena mi vide mi venne ad abbracciare mentre Juliatte continuò a messaggiare al cellullare. 
- Lui è un tuo amico? - Mi chiese Susan, indicando Ale. 
- Lui è più che un amico. E' il mio ragazzo. - Dissi guardandolo come per cercare conferma. Lui annui. 
- Salve.- disse timidamente Ale. Ci sedemmo a tavola. 
- Com'è andata a scuola? -Chiese mia madre. 
- Normale. 
- Normale? Mi prendi per il culo? Hai preso 9 alla versione di greco! - Esclamò Ale. 
- Per me è normale,amore mio.- Dissi prima di lasciargli un bacio sulla guancia. 
- A te Alessio com'è andata? Recuperato il 5 dell'altra volta?- Chiese mio padre. In questi  4 mesi  io e ale avevamo passato tanto tempo insieme e lui era venuto tante volte a "studiare" da me, perciò mio padre sapeva se prendeva dei brutti voti.. 
- Si Giovanni, ho recuperato. Ho preso 7/8.
- Visto che basta studiare un po' di più? 
- No, Des mi ha fatto imparare tutto a memoria! 
- Che media hai Alessio? - Chiese Pierre. MA chi te vole? 
- Ho tutti 7, tranne che in inglese che ho 9. 
-E solo se ti faccio copiare a greco prendi 9. 
- E tu, Des cara, prendi 9 a inglesse se ti passo metà delle frasi da tradurre. - Gli feci la linguaccia, anche se era vero. 
- Tu Sus dove vai a scuola? - chiesi. 
- Allo Scientifico.. come Juliette. - Disse sorridendo. Sus era diversa dalla sorella. Lei era venuta più volte a passare le vacanze qui in Italia a casa nostra. Forse era l'unica cosa positiva del matrimonio di mia madre con Pierre. Fin da quando ci avevano fatto conoscere lei si era aperta tantissimo con me e io a mia volta feci con lei. 
- Juliette è stata presa alla scuola di danza più famosa di Paris! - Esordì mia madre tutta contenta. - Complimenti!- Dissi con la voce più falsa possibile. 
- Che programmi avete per oggi? - Chiese mia madre. 
- Esco con 2 mie amiche. Noemi e Alex . Te le ricordi papà?
- Alex è quella bionda? - annui. - Si me la ricordo.
- Sus  se vuoi venire... 
- POSSO .. POSSO.. POSSO... POSSO.- Iniziò a gridare al padre. Che acconsentii. 
 

Il pomeriggio passò normalmente: Sus si comprò molti vestiti, Alex aveva avuto ispirazione e aveva disegnato tutto il giorno murales sul suo quaderno, incuriosendoci tutte e io e Noemi ci eravano riuste tanto. Tornate a casa non parlai con mia madre, Pierre era simpatico solo quando stava zitto e Juliette.. MANCO SEMBRAVA CI FOSSE!!!


_ Ginge _ 
Holaaaaa!!! Scusate se ieri sera non ho postato ma ero a cena fuori e non ho avuto il tempo. 
Come vanno le vostre vacanze?? Io domani partoooooo e torno il giorno dopo ma dal momento che sono con la mio migliore amico, la mia migliore amica e il suo ragazzo ( Anch'esso il mio migliore amico) be mi divertirò un mondo!!!
Fatemi sapere che ne pensate della storia 
un bacione


 

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Capitolo 12
*** capitolo 12 - des ***


Capitolo 12 
Denise 


 

 

 
- Tesoro è arrivo Ales.. Denise sei bellissima!- Disse mia madre entrando in camera mia e vedendo la mia immagine riflessa allo specchio. 
- Non è vero. Questo vestito mi fa grassa.- Dissi sperando in un complimento di mia madre.  
- Ma cosa dici? Ti sta alla perfezione!!!!!- Il vestito lo avevo comprato l'anno prima per il compleanno di Sus. Era un classico tubino grigio chiaro, con i tacchi grigio scuro abbinati al gardigan dello stesso colore. 
- Tesoro mio mi .. dispiace davvero. 
- Mamma se ti rispondo male o non ti chiamo, non nè perchè non ti voglio bene ma è che.. Su mamma lo sai.. Te ne sei andata da un giorno all'altro e io.. - Una lacrima mi scese sul viso e mia madre me l'asciugò subito.
- Non  piagere, se no ti si rovina il trucco..- Sorrisi.- Mi dispiace Denise, io no.. - Non la faci finire che la strinsi a me in un abbraccio che mi era mancato tantissimo.
 

Eravamo seduti ad un tavolo del mio ristorante preferito: La Berney. Alessio aveva un paio di jeanse scuri, camicia bianca e sopra un golfino blue scuro che lasciava intravedere la gravatta nera. 
- Buon compleanno amore mio. - Disse prima di battare il suo bicchiere con il mio. 
- Grazie..- dissi alzandomi un poco per arrivare a baciarlo. Arrivò il cameriere e ci portò la prima porsione.
- Come ci si sente ad aver 18 anni? 
- Come ieri..- Mi persi nel sorriso mentre rispondevo alla sua domanda. 
- A me sembri più bella di ieri.. -ooh che dolce! Dopo un'oretta Ale si alzò e andò a pagare e non mi fece neanche prendere il dolce, minacciandomi che non mi avrebbe mai dato il regalo. 
 

- Perchè mi hai portato qui?- Chiesi.  Mi aveva portato nel luogo dove lui faceva i suoi capolavori . Si allontanò un secondo da me per andare ad accendere le un interrottore che fece accendere una serie di lucine natalizzie che illuminarono una parte del muro. Una scritta mi colpì: " Sei la mia luce nel buio".  
Alessio mi abbracciò da dietro. Io mi asciugai le lacrime e poi mi girai ad abbraccarlo. Lui mi baciò dolcemente. 
- Ti amo.- Sussurai tra i singhiozzi. 
- Sei la mia luce nel buio. 
- Dovrei dirlo io Ale. Tu ci sei sempre per me. 
- E tu per me piccola. 
- Non mi lascerai mai vero? 
- Certo che non ti lascerò mai. - Detto questo mi baciò molto appassionatamente, fino che non ci trovammo abbracciato sotto il nostro murales dopo aver fatto l'amore. 
- Ho deciso di andare in comunità. 
- Sei sicura? 
- Certo. Noe mi ha dato dei deplian. Mi accompagnerai ?
- Certo che si, sono contento di questa decisione. 
- Già.- Detto questo gli baciai il petto ancora nudo. Ale cercò tra i suoi jeanse qualcosa per poi tiraire fuori una scatolina rossa. 
-Auguri amore mio. - Lo aprì. Quando vidi il braccialetto, ma soprattutto il ciondolo con su scritto "A&D" , mi misi a piangere per la felicità. 
- Ale ti amo e non smetterò mai di farlo!

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Capitolo 13
*** capitolo 13- Alessio. ***


Capitolo 13
Alessio


 

 -Alessio svegliati!!!- Era la voce di mia madre che rompeva.- Farai tardi agli esami!!
 -ESAMI??- Dissi alzandomi di scatto a sedere sul letto e sedendomi. Mi vesti in meno di un minuto. Iniziai a cercare il foglietto con su scritto la materia d’esame che avevo oggi. Cazzo, dove l’ho messo??? L’unica cosa che mi restava da fare era chiamare la mia dolce metà. Dopo 10 squilli, lei mi rispose.
 -Pronto? 
 -Ciao amore, senti ti volevo chiedere.. – Lei mi interruppe.
 -Ale devo ripassare, perciò muoviti! – Ok, l’ho disturbata.
 -Che materia c’è stamani?
-Italiano. Ora scusa devo andare. Ciao a dopo.
-Des?
-Dimmi.- Disse seccata.
-Ti passo a prendere io. Ti amo.
-Anch’io..

Attaccò. Venti minuti dopo ero sotto casa sua che la stavo aspettando. Mi sistemai i Ray-Ban e sentii aprire lo sportello. Si sedette. Indossava un paio di Pantaloncini corti, con le converse bianca abbinate auna maglia bianca con la scritta Hollister Blue.
-Ciao !!!- Dissi prima di lasciarle un bacio a stampo.
-Muovitiii!! E’ tardissimo!! – Era agitata.
-Des è presto, mancano ancora quaranta minuti prima che inizi!
-E’ uguale!
 
Arrivammo con venti minuti di anticipo e dopo circa cinque minuti arrivò Luca. Non so cosa avesse bevuto quella mattina. Indossava dei pantaloni verdi sopra il ginocchio e un campellino intonato, infradito biache e maglia a mezze maniche bianca. Faceva ridere!!
-We Bella Gente!!- Chissà quanto caffè avrà bevuto per rimanere sveglio a studiare! Poveraccio!!
-Ciaoooo!!!
-Come fai a essere così… così… EUFORICO??  - Chiese Des tutta agitata.
-Facile! Ho bevuto 10 caffè ieri!
 
Panico-panico-panico-paura.. Ecco cosa canticchiavo mentre ero seduto al mio posto nel corridoi. Davanti a me C’era Des e dietro invece Alex.
-Des.. Des..- La chiamai.
-Dimmi!
-Ti amo!- Le dissi. Lei si avvicinò di poco e mi lasciò un bacio a stampo.
-Anch’io.
 
Dopo 4 ore e mezzo Des Finì e aspetto che anche Alex finisse per poi poter uscire. Dopo mezz’ora uscii anche io da quella tortura. Appena varcata la soglia, vidi Des davanti la porta che parlava con Alex. La girai verso di me e la bacia con una passione che neanche io mi ricordavo di avere.
 
Il giorno dell’orale.

Cazzo ero il primo!! Ero terrorizzato!!
Perché mia madre aveva sposato uno che il cognome iniziasse con la A? E perché quest’anno era uscita la A come prima lettera?
Entrai e mi ritrovai davanti a me il Professor Mazzacane, la Professoressa Calughi e la Professoressa Neri.  Iniziarono a farmi domande ed io, non so come, risposi a tutto. Studiare con Des mi era servito!!
-Astolfi.. Perché non ha studiato così anche durante l’anno??
-Eeeh.. prof.. E’ complicato.. – Cosa dovevo dirle:” Vede prof Denise mi faceva studiare dopo che lo avevamo fatto. Sa dopo aver fatto l’amore con la ragazza che si ama? Ecco Così! “ No è meglio di no.
-Stare con Denise ti sta facendo bene.. – Questo era vero. Sorrisi. Mi alzai da quella scomodissima sedia e strinsi la mano a tutti i professori per poi uscire e tirare un sospiro di sollievo. 

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Capitolo 14
*** capitolo 14- Des-Ale ***


Capitolo 14






Des

-Denise è il tuo turno.- Disse la professoressa Neri. – Ale smise di massaggiarmi la pancia e mi fece scendere dalle sue gambe. Ero stata così tanto occupata in questi giorni che non avevamo mai avuto tempo per farmi, e ora… Ne avevo bisogno. Mi feci forza e entrai nella stanza. Ad ogni loro domanda il mio mal di pancia aumentava e io cercavo di rispondere più correttamente e senza far vede il mio malore.
- Complimenti Denise!- Disse il presidente prima di stringermi la mano.
- Grazie. – Raccolsi la mia roba da terra e poi cercai di uscire. Quando fui sulla soglia, le mie gambe più molli e poi mi ricordo solo di essere uscita dalla stanza e poi l’urlo della professoressa Neri, che diceva il mio nome. Poi Buio.
 
Alessio

Ecco che la porta si apre. Ecco la mia piccola uscire. Sorride. In una frazzione di secondo è sdraiata a terra e la professoressa  Calogni urla di chiamare un’ambulanza, e io che le corro incortro e cerco di svegliarla e la colpa è mia. Perché le ho chiesto di smettere? 
 
Ero seduto nella saletta d’attessa dell’ospedale. Odiavo quella stanza. I colori erano smorti le persone disperate, perché dovevano portare fuori il cane o andar a prendere il figlio a scuola o a danza o che ne so io, e non li chiamavano perché erano in ritardo sulla tabella di marcia.
-Lei è un parente? –Mi si avvicinò un signore sulla cinquantina con i capelli brizzolati e il camice bianco.
-Sono il ragazzo. – Dissi alzandomi di scatto.
-Le dovrei fare  delle domande. Mi segua..- Disse portandomi in una stanza che odorava di tutto tranne che di buono. – Sono solamente delle domande di routine. La ragazza soffre di cuore, reni, malattie particolari?
- Che io sappia no.
- E’ incinta?- Che?
- Nooo!!- To’ mi mancava solo questa!
-Beve?- No, si droga.
-No.
- Fuma?- Nooo, si drogaaa!!
-No.
- Fa uso di sostanze ..- Non lo feci finire.
-Si.
-Da quanto tempo ?
- Che io sappia 5 anni.
-Quanti anni ha?
- 18 appena fatti. Scusi ma dopo tutte queste domande, la posso vedere?
 
Entrai nella stanza e la vidi distesa sul letto bianco, con gli occhi chiusi. Il mio cuore si spezzò in mille pezzi. Mi avvicinai a Des e le strinsi la mano. Una lacrima mi segnò il viso.
-Ale..- Sussurò e aprì leggermente gli occhi. Mi sedetti sul letto e l’abbracciai forte.
-Tranquilla ci sono io. – cerca di confortarla- Come stai ora?
- Così e così.. ma ora che ci sei tu.. bene. – Sorrisi.
. – Des.. Devo chiamare tuo padre..
- No! Ti prego.. – Chiese dolcemente…
- Scusami ma devo…
 
Dopo venti minuti arrivò il medico per parlarci.
-Allora Denise,- Iniziò-ti volevo consigliare alcuni centri dove tu potrai smettere. Il migliore si trova a Milano.
Milano ? Stavamo scherzando? Non poteva andare a Milano.. e che ne sarebbe stato di noi?
-Più vicino? – Chiesi speranzoso.
-Per una ragazza come lei , c’è bisogno solo di andare a Milano.
Des mi guardò. Non volevo perderla, soprattutto l’avevo trovata.
 

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Capitolo 15
*** Capitolo 12- Des ***


Capitolo 15
Denise



10 Anni Dopo... 

 
-Si Ale, tranquillo. La faccio io la spesa.  Ok amore ora vado. Si, ti amo anche io. Ciao a dopo. – Dissi attaccando il telefono.  Le strade milanesi erano davvero affollate alle 6. Ero appena uscita dal mio studio medico, ora dovevo cercare di riuscire a fare la spesa e arrivare  a casa prima di Ale.

Ero diventata una pediatra e avevo uno studio medico nel centro di Milano. Subito dopo i risultati dell’esame di stato, avevo deciso di trasferirmi  a Milano. Ero passata con il massimo dei voti, anche se avevo avuto quel piccolo incidente.  Ale all’inizio non era d’accordo ma neanche dopo un mese che abitavo in Lombardia, era venuto a vivere con me.

Avevo vissuto per due settimane – da quando ero tornata dall’ospedale fino a quando non ero partita- a casa di Noemi, perché mio padre mi aveva cacciato di casa. Mi ricordo il giorno che tornai a casa dall’ospedale, con Alessio. Lo trovai seduto sul divano con in mano una bottiglia di vino. Mi aveva preparato le valige mi aveva mandato via. Per una settimana intera avevo pianto, ma poi Noe mi aveva aiutato a cercare una casa vicino alla comunità. Ora ero disintossicata, anche se una scorta di qualcosa, Ale in casa la teneva, anche perché le crisi non erano finite del tutto. Ora non mi veniva tutti i giorni ma una volta ogni 2 mesi si.

Ora avevo 34 anni, appena compiuti. La mia vita e quella di Ale era cambiata in meglio naturalmente, erano nate le nostre ragioni di vite: Zoe & Filippo. Zoe aveva 7 anni, invece Filippo aveva 5anni.  Avevamo cambiato appartamento, perché in quello dove abitavamo all’inizio della nostra storia, era troppo piccolo per 4 persone e un pesce rosso. Avevamo comprato un ‘attico nel centro della città, in modo che fosse vicino allo studio legale di Ale e fosse vicino al mio studio medico.

Appena entrata a casa, posai le buste della spesa nell’ingresso  e poi mi andai a buttare sul divano nero, a rilassarmi 10 minuti contati. Accesi la Tv e mi misi a guardare uno di quei film pallosi. Mi stavo per addormentare quando sentii aprire la porta di casa.

-Ho giocato tutto il giorno con Giorgia. Poi abbiamo dipinto e lei si è sporcata tutta! Poi poi..

-Io invece ho giocato con il nonno e mi sono diverltito!! E guarda cosa mi ha compl… Mammina!- Ciao ciao pace! Le mie 2 pesti preferite erano appena rincasate e la mia pace era finita! Zoe mi venne ad abbracciare e si sedette accanto a me sul divano, mentre Fili venne in braccio. Me li coccolai per 10 minuti mentre Ale era andato a cambiarsi. Odiava indossare quel completo serio.

- Ciao amore. – Disse Ale, cambiato. Si sedette accanto a noi e diede un bacio a stampo. Zoe subito andò in braccio al padre. Mi fermi un attimo ad osservare la mia famiglia. Zoe aveva dei lunghi capelli castani lisci, con due occhioni celesti che facevano invidia anche al cielo. Invece Filippo aveva una testata di capelli ricci castani peggio di un cespuglio. Alessio in tutti questi anni, non aveva mai perso il suo favoloso sorriso.- Cosa si mangia?

- Avevo pensato di mettere su un po’ di minestrone..- Dissi ma tutta la mia famiglia mi guardò male e nell’aria si alzarono una serie di”Nooo..”- Cosa vuole il piccolo della mamma?

- Pizza!!!!!!- Disse buttando le braccia in aria. Io guardai Ale per cercare una risposta, sperando in una negativa.

- Zoe, come la vuoi la pizza? – Ho capito stasera sarebbe stata pizza.

 






_Ginge_ 
Ciaooooo!!! Che ne pensare??? Vi è piacito?? Mi scuso per il ritardo, ma non stavo bene. Mi spiace.. I personaggi nelle foto non rispecchiano i peronaggi come li ho descritti prima. 
Spero vi piacci 
un bacio
_Ginge_

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Capitolo 16
*** Capitolo 16 ale ***


Capitolo 16
Alessio


 

-Ale puoi mettere a letto i bambini? – Mi urlò Des dalla cucina.
-Certo Des!- Urlai a mia volta. Andai verso il salotto e notai subito che Fili dormiva, mentre Zoe guardava un’ episodio delle Winx.
-Forza Zo, è ora di andare a letto.
-No! – Disse decisa. Ok, il carattere era quello di Des.
- Forza principessa! –La presi in braccio.
-Papà? –Mi richiamò.
-Dimmi ..
-Andiamo a casa di Nonna Sara domani? –Mi chiese e poi mi schiocco un bacio sulla guancia. Da quando la madre di Des, Sara, aveva capito che la causa dei problemi di sua figlia e della rottura dei rapporti con i suo padre, che da circa 16 anni non si parlavano,  erano stati per colpa sua, aveva fatto di tutto per riunire i rapporti . Ora si sentivano tutti i giorni e molte volte ci veniva a trovare, soprattutto quando si avvicinavano occasioni importati , per cui io e Des volevamo stare da soli. Non avevamo ancora avuto l’occasione di andare noi in Francia.
-Un giorno vi ci porto piccolina, promesso.
 
Dopo che avevano messo a letto i nostri bambini, io e Des ci eravamo sdraiti sul nostro letto a rilassarci. Io l’abbracciai e lei mi mise le mani sul petto.
-Tesoro te la ricordi, quando non c’erano ancora i piccoli?- Mi chiese.
-Certo che mi ricordo. Mi ricordo bene i viaggi che facevamo. Il più bello … New York..
- Anche Rio però..
-Rio.. Eravamo a Rio quando mi hai detto che eri incita di Zoe.
 
- Des va tutto bene?-Le chiesi avvicinandomi alla porta del bagno della nostra camera dell’hotel. Era 30 minuti era li dentro.
-Puoi entrare un’ attimo?
-Ok, ora mi spaventi.- Le dissi entrando. La trovai seduta al bordo della vasca con in mano un bastocino, che assomigliava tanto ad un test di gravidanza. –Cos’è?
-Un test di gravidanza. –Disse sorridendomi. Avevo ragione.. era un test di gravidanza.. tutto ok dai.. COSA?? –Ed è positivo..
Le mie gambe cedettero e non so come ma svenni al pensiero di diventare padre.
 
-Ahahaha! Quante risate quel giorno!!
-Già.. Mi potrai mai perdonare per essere scappato? – E già, io Alessio Astolfi ero scappato perché ero terrorizzato  da quello che la mia ragazza portava in grembo.
- Ehi, sembra a me o ora sei qui insieme a me? E poi sei tornato il giorno prima che partorissi. – Disse mentre si metteva sopra di me. – Lo sai che vorrei un’ altro figlio?
-Nononono!! Aspettiamo ancora qualche anno.. ok?
-Certo.. Tranquillo..- Disse con voce sensuale. – Comunque mi ricordo che ti piaceva tanto quando mi levavo la maglia e ..
-Mammaaaaa!!!!!!!!! – Era zoe che urlava.
Perfetto la nostra intimità era finita!!! 



_Ginge_

Scusate se è corto ma non ho avuto tempo! 
Comunque che ne pensate?? 
Continuo quando ci saranno 3 recensioni!! Dai forza.. solo 3! Più di 10 parole... 
Mancano pochi capitoli.. e vorrei riuscire a finirla prima dell'inizio della scuola.. per poi continuare l'altra mia storia(
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1252052), e magari postarne un'altra.. chi lo sa.. 

 

Un bacioni 

_Ginge_

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Capitolo 17
*** Capitolo 17-Des ***


Capitolo 17
Des


        

-Mamma cos'è ? mamma cos'è quest'altro? Mamma, vuoi rispondermi?- Mi continuava a torturare Zoe, appena arrivati all'aeroporto di Parigi.. Juliette si sposava e voleva che ci fossi a tutti i costi. La presi per la mano e Ale invece teneva la mano a Fili mentre con l'altra portava l'enorme trolley. 

-Mia sorella ci aspetta qui fuori.- dissi. 

- Quale delle sue? quella che si sposa o quella simpatica? - chiese Ale. 

- Sus.- Sorrisi. 

-Fili, stai per conoscere la zia figa!- disse Il mio amore, sorridendo al figlio.

Susan era crescita. Ora aveva 24 anni, quasi 25 ed era uno splendore. Sempre con i lunghi capelli scuri al loro posto, con un fisico pazzesco.. 
Si era fidanzata con un'inglese e si era trasferita a Londra con lui. Si chiamava Bob. Almeno lui era simpatico, no come Louis , il futuro marito di Juliette. 

Uscimmo dall'aeroporto e iniziammo a cercare mia sorella. La vidi venirci in contro e io l'abbracciai subito. 

- Sus, come sei bella!

-Oddio! Sei proprio te! Mi sei mancata!- Ci slacciammo da quell'abbraccio e lei abbracciò Ale. 

-Ehy papino, come va? - da quando era nata Zoe, lei lo prendeva sempre in giro. 


-Bene.. - Gli rispose con aria scocciata. 

- Zia!! - Urlò Zoe, mentre Fili si nascondeva dietro le gambe di Ale. Zoe, al contrario del fratello, aveva conosciuto entrane le zie. Per Filippo quella era la prima volta.  Sus abbracciò subito la mia piccolina. 




- Mom, Je suis à la Maison! - urlò Sus appena entrati.- Comme il ya aussi Dex, Ale et les petits! 

- Denise!- Urlò mia madre vedendomi. 

- Mamma! - l'abbracciai. 

- Nonna! Nonna! Nonna!- iniziarono ad urlare zoe e Fili. 

- Venite ad abbracciarmi..- Disse mia madre abbassandosi all'altezza dei miei figli. 

- Dove le mettiamo le valige? - Chiese Ale a mia sorella. 

- Allora la tua e quella di Des nella camera degli ospiti. Mentre quella dei piccoletti in camera mia. Ci dormite con me? 

- Siiiii! 

- Mamma voglio levarmi la maglia! -Iniziò Fili.

- Mamma voglio far vedere i vestitini nuovi a nonna e alla zia! - continuò Zoe. 

- Ale, non ti sei mai pentito non aver usato il preservativo quella sera? - Sentii Sus sussurrare ad Ale. 

- In realtà c'era.. ma meglio così..- alla sua risposa mi apparve un sorriso. Quanto lo amavo.. 




_Ginge_ 
Scusate per il ritardo e per il fatto che il capitolo è corto! Ma non ho avuto il tempo.. In più ho rotto il portatile quindi fino che non l'ho aggiustato non posso mettere le foto e storie nuove.. scusate! 
Le parti in francese sono fatte con il traduttore.. perciò non so se sono corette! se qualcuno me lo vuole far notare e magari dammi quelle corrette! 
Continuo a 3 recensioni con più di 10 parole 

un bacione Gine! 

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Capitolo 18
*** Capitolo 17 - Ale / Des ***


Capitolo 18 

                                                          


 Ale

I giorni passavano e eravamo arrivati al giorno del matrimonio di Jiuliette. Si era voluta sposare in primavera, a maggio. Diceva che i fiori di campagna le mettevano l’allegria. A me sembrava che negli ultimi giorni era così nevrastenica che non potevi neanche darle il “ Buongiorno”, che se no iniziava ad urlare.

Des si era messa un bellissimo vestitino Beige, con i tacchi un po’ più scuri e con lo scialle abbinato. Io avevo un completo scuro : pantaloni e giacca scuri e una camicia bianca con i primi 2 bottoni aperti. Filippo sembrava un piccolo uomo d’affari con tanto di papion! La principessina di casa invece, un abitino azzurro con le ballerino nere con sopra il cardigan sempre nero. I miei gioielli era bellissimi.

Eravamo davanti alla chiesa e io stavo parlando tranquillamente con Bob, che mi stava raccontando di come aveva conosciuto quella pazza di Sus. Des e i piccoli erano con Sara che cercavano di salutare tutti gli ospiti. Cioè Sara stava presentando i miei nipoti a tutte le sue amiche per fargli vedere come sono belli i miei figli. Ad un certo punto mi sentii chiamare .. Mi girai e lo vidi.. Non ci potevo credere..

Des

Uscii dalla chiesa per vedere di scappare dalla grinfie di mia madre e delle sue amichette di carte. Stavo tenendo la mano ai Zoe e a Fili tutta contenta. Fili vide Ale e gli corse incontro. Ale e Bob stavano parlando con un uomo sulla cinquantina . Si girò e capii chi era. Mi bloccai e una lacrima mi scese sul viso.

-Mamma perché piangi? – Mi chiese Zoe notando la mia lacrima. Me l’asciugai velocemente.  Le sorrisi e andai verso Ale.

Quando ci fui davanti lo trovai invecchiato, in effetti erano passati 10 anni dall’ultima volta che lo avevo visto. I capelli bianchi iniziavano a farsi vedere , ma i suoi 49 anni se li portava bene.

-Ciao. - Disse lui con le lacrime agli occhi.

Non ebbi il tempo di pensare, che mi ritrovai tra le sue braccia. I suoi abbracci mi erano mancati, soprattutto nei momenti più difficili: quando io e Alessio ci eravamo lasciati, quando ci eravamo rimessi insieme, lui che mi chiedeva di diventare sua moglie, la nascita di Zoe, quando avevo perso il lavoro, la nascita di Filippo , il mio percorso con la droga.

Iniziai a piangere come una bambina, un po’ come faceva Zoe quando Ale non tornana a casa per cena.  Mi accarezzava i capelli in modo dolce. In quel modo che in questi anni, mi era mancato.

-Papà ..- Farfugliai.

-Piccola mia..

- Papà chi è? – Chiese Fili indicando mio padre. Mi staccai da mio padre, mi abbassai verso di lui.

- Fili, amore mio, lui è il mio papà..

- Perciò lui è il mio nonno?- Chiese Zoe.

-Si.. – Mi alzai e vidi mio padre non capirci nulla. Andai verso di lui e gli presentai i miei figli che lo abbracciarlo subito.



-Auguri!! –Urlammo tutti.

Eravamo seduti al tavolo del ristorante con mia madre, mio padre, Ale e i piccoli, Susan , Bob e Pierre mentre gli sposi giravano per i tavoli.

-E voi, quando vi sposate?- Ci chiese Pierre.

- Presto, appena la signorina mi dirà la data..- Disse Ale baciandomi la mano.

- Allora te lo dico ora.. – Mi mise a pensare ..- Il.. il.. il.. 20.. Si, ce l’ho! Il 20 agosto!- Esclamai.

-Allora è deciso .. il 20 agosto.. Vi sposate!- Esclamò mia madre. Ora era tutto perfetto.. TUTTO. 


_Ginge_ 
Ciao a tutti! Il prossimo capitolo sarà l'ultimo ! Spero che la storia vi sia piaciuta!  

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Capitolo 19
*** Epilogo -Ale ***


Epilogo 

Ale

 

-Zoe scendi , perfavore?- Urlai a mia figlia. Eravamo in ritardo sulla scala di marcia di Des. Erano passati 11 anni . 11 bellissimi anni. Era sposato con Des da 10 e ora, avevo uno studio legale tutto mio da 5. Fili e Zoe ora erano grandi: un bellissimo quartordicenne tutto ricci e una  sedicenne tutta pepe.

- Eccomi papì!- Urlò dalla sua stanza. La vidi arrivare : short, converse e t-shirt.  Era copia esatta di Des,quando era aveva la sua età. Filippo era già seduto in macchina con l’Ipod alle orecchie.

Quanto mi ricivedevo in lui fisicamente. Non so come sia possibile ma , uno aveva il fisico dell’altro e il carattere dell’altro. 
Zoe era testarda, stronza, scanzafatiche e dannatamente bella come la madre; Filippo,invece ,era timido, indifferente e stronzo. L’essere stronzo deve essere di famiglia!

-Siete contenti di passare 10 giorni dal nonno? – Chiese Des, appena entrati in autostrada.

- Si mamma, certo.- Disse Fili, senza ascoltarla.

- Scuola?- Chiesi.

- Tutto ok.- Tagliò corto Zoe.

- Com’è andata l’interrogazione di diritto? – Chiese Fili alla sorella. Zoe lo fulminò.

- Avevi un’interrogazione?

- Si.. Ma no, mamma!

- Zoe..- L’ammonii io.

- Ho preso 6, ok?

-Zoe, perché non ce l’hai detto? Comunque avresti potuto prendere almano 7!- Esclamò Des.

- Visto? Stai rompendo!
 


Stavamo uscendo dall’autostrada, quando mi arrivò un messaggio di Luca.

-Me lo leggi amore?

- Certo. Allora è di Luca. Dice:


Prima di andare dal padre di Des,                                           vai a dire addio al nostro posto..                                                                            Hanno deciso di costruirci un ospedale..
 


-Che posto?- Chiese Zoe.

-Ora lo vedrai.

Scesi di macchina ed entrai nella mia ferramenta. Presi la mia bellissima bombetta verde e dopo averla pagata, mi diressi verso il mio bellissimo posto secreto. A pensare che quel posto mi aveva conosciuto più di chiunque altro, il posto dove mi rifugiavo , dove vivevo la mia adolescenza.

-Ale, se non vuoi, noi stiamo qui.- Azzardò Des.

- No, C’è una cosa ,che neanche tu hai visto.

Scendemmo tutti di macchina . Io stavo tenendo per mano Des, mentre i miei figli gardavano tutto con stupore.

-“Luca Puzza" –Disse Des, mentre rideva a quella scritta che lei stessa aveva scritto.

-Luca Puzza! Luca Puzza! Luca Puzza Tanto! – Saltellava lei.                                                                                                     Luca Si alzò, posò la bottiglia di birra in terra e iniziò a ricorrere Des. Mentre Des Supplicava Luca di smettere di farle il solettico , io e Alex eravamo sdraiati in terra delle risate.

- Sei la mia luce nel buio. – Sentii Zoe leggere. - Bella questa frase!

- L’ ho fatta per il diciottesimo compleanno di vostra madre.

- Li facevi te papà?- Mi chiese Fili. Io mi limitai ad annuire.

- E proprio lì,- indicò Des il punto sotto il graffito. – Lo abbiamo
fatto.

- Mamma! – Urlarò insieme.

Dopo aver fatto un giro, Des si fermò davanti un graffito . L’ultimo che avevo fatto e, secondo il mio modesto parere, anche il più bello. Lo avevo fatto prima di partire per Milano.

-Des + Ale. –Lessi io.

- Des + Ale.- Ripetè lei commossa. Aprì la bomboletta e aggiunsi un  Per Sempre. Poteva sembrare infantile, ma era vero. 21 anni con lei e non mi ero ancora stufato dei suoi attacchi isterici e dei suoi gemiti mentre facevamo l’amore.L’amo e l’amerò per sempre.

Qualunque cosa succeda, io L’amerò per sempre.



_Ginge_ 
Nooooooooooooooo! la storia è finita!! Vi è piaciuto il finale?? 
Alla fine stanno insieme con due bellissimi figli! 
Volevo avvertirvi che dalla prossima settimana partirà il continuo in titolato : " Mi hai sconvolto la vita", Che vede come protagonisti Zoe e Filippo. Ma naturalmente ci saranno anche Des e Ale! 
Fate attenzione alla frase finale : vi da un'indizio per quello che succederà nella prossima storia! 
Ho in mente di postare una storia dove vede come protagonisti la piccola Susan e L'inglese Bob. Ma quella più avanti.. 

Per chi fosse curioso di vedere il vestito da sposa di Des: 

 



E ora Diciamo Ciao ai personaggi di questo capitolo del
"LA RAGAZZA DEI GRAFFITI"


Des & Ale 





 

Zoe



Filippo 



 

Beh Gente è tutto! Fatemi sapere se vi è piaciuta!!
Un Bacione e alla prossima

_Ginge_ 

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Capitolo 20
*** ops ***


il capitolo arriverà domani sera..

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