Music Power!

di Frulallas
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Goku's Rhythm ***
Capitolo 2: *** Rock'n Gohan! ***
Capitolo 3: *** Vegeta's pop surprise ***



Capitolo 1
*** Goku's Rhythm ***


 Music Power!

 

 

 

 

*Questa piccola raccolta di one- shot è fondata prevalentemente su due temi: la musica e l’inaspettatezza, termine coniato da me medesima per indicare qualcosa che non ti aspetti.

Siete appassionati di musica? Se sì, saprete benissimo cosa significa avere per la testa una canzone che non ti lascia dormire, o peggio, ritrovarsi cantare sotto la doccia pur essendo stonati , battere il ritmo col piede,  tentare di suonare una scopa al posto di una chitarra elettrica o mettersi a ballare una canzone energica. Beh, che c’è di male? Assolutamente nulla. Se nessuno ti vede farlo. Se invece ti beccano mentre fai una di queste cose, incluso cantare con uno Swiffer in mano anziché con un microfono, beh, ti potresti sentire un tantino imbarazzato e fuori luogo. Così accade ai protagonisti delle mie One shot, che, appassionati di musica, si comportano da scemi (prevalentemente) e vengono beccati con le mani nel sacco! Ma… veramente siete sicuri di sapere le canzoni che Goku, Gohan e Vegeta interpreteranno personalmente? Secondo la mia modesta opinione, vi stupiranno… ;) *

 

 

͂͂Goku's Rhythm

 

 

Finalmente!

 

Finalmente Goku era riuscito nel suo intento. La casa era vuota, sua moglie e il piccolo Goten erano andati  a fare la spesa e poi si sarebbero fermati da Bulma per fare “due parole” come diceva Chichi, che casualmente duravano più di due ore e mezzo. Quelle donne potevano fare un radio, con tutte le parole che dicevano in un giorno. Gohan era fuori con Videl, a salvare la città da un maniaco assassino o qualcosa del genere.

 

Era dalla settimana scorsa che aveva in mente quella canzone. E non riusciva a togliersela dalla testa! Lui e Chichi erano andati a fare un giro in città e lei si era fermata in un negozio perché voleva “dare un’occhiata” e lui, distrattamente, si era fermato davanti a un negozio di elettronica che aveva in vetrina diverse televisioni con lo schermo di qualche centinaio di pollici. Tutti gli apparecchi erano sintonizzati su un canale che trasmetteva video musicali.

 

E li, fu la fine per lui.

 

Due tizi con i capelli molto simili a quelli di Mr Satan avevano iniziato a cantare. E a ballare. E come ballavano! Goku si era sentito come ipnotizzato. Che musica coinvolgente, così carica di ritmo! Alla fine del video un ragazzo fece persino un salto mortale atterrando a piè pari come se nulla fosse.

Ehi quello lo so fare anche io!, pensò galvanizzato il saiyan. Doveva trovare assolutamente un modo per risentire la canzone e per imparare quel magnifico balletto. Ma non fu così facile.

 

La canzone non veniva mandata spesso in tv, e i suoi familiari spesso si insospettivano quando Goku stazionava su un canale di musica anziché guardare del wrestling, per esempio.

“Vegeta mi direbbe che  un sayan non si abbassa a fare certe stupidaggini, per questo devo fare in modo che nessuno lo venga a sapere. Non voglio deludere il mio amico!” riflettè tra sé e sé Goku.

 

Fortunatamente la soluzione si presentò ai suoi occhi senza che lui la cercasse troppo a lungo. Un pomeriggio vide il suo primogenito al computer mentre stava guardando dei video  e lui era stato felice di spiegargli come si usava il computer, e Internet. C’era così tanta gente che ne parlava, di questo Internet, che Goku pensava fosse qualcosa da mangiare!

 

Così aveva finalmente scoperto che cos’era TuTubo, che sorprendentemente non era uno strumento idraulico, come inizialmente il saiyan pensava, ma bensì un canale che raccoglieva  ogni tipo di video, dalle ricette della nonna ultracentenaria, ai consigli per fare una bella impressione al nuovo capo, e, cosa più importante, i video musicali!  Goku era davvero su di giri.

 

Dopo che tutti se n’erano andati, si diresse furtivamente (anche se non c’era nessuno, non voleva rischiare) nella camera di Gohan, accese il computer e Internet come gli aveva insegnato, abbassò l’aura (non voleva che il suo amico Vegeta lo venisse a sapere in alcun modo! Non perché se ne vergognasse, quello no, ma non voleva deluderlo. Era così orgoglioso quando si trattava di saiyan!)

 

E finalmente, digitò il nome della canzone.

Hey, un secondo, lui sapeva il nome, ma non sapeva  l‘inglese!

Urca, che guaio, speriamo che si scriva come lo pronuncio, pensò deluso il saiyan.

 

Qualche secondo di attesa… ecco qua! Diversi video erano apparsi. Il secondo mostrava nitidamente i due tizi coi capelli alla Mr Satan.

Evviva, ce l’ho fatta!, esultò Goku, alzando al massimo il volume delle casse del computer.

 

“E ora… Si balla!!!”

 

[Yeah! ]

 

Yeah!” ripetè Goku super eccitato.

 

[Woo!

Let's go!

 

Party rock is in the house tonight

Everybody just have a good time

And we gon' make you lose your mind

Everybody just have a good time

 

Party rock is in the house tonight

Everybody just have a good time

And we gon' make you lose your mind

We just wanna se ya …

…Shake that!]

 

Il ritmo a questo punto della canzone era molto coinvolgente e Goku si lasciò prendere dalla foga di ballare!!

“E’ quasi meglio che mangiare!” esclamò Goku, sottolineando il quasi, impegnandosi a dismisura per imitare le mosse dei due ballerini.

 

°^°

 

“Scusami mamma!”

“Non fa niente, tesoro, entra pure a prendere le tue carte.” disse Chichi comprensiva mentre apriva la porta di casa sua, lasciando che il piccolo Goten prendesse il gioco che aveva dimenticato a casa.

 

“Mamma,  da dove viene questo rumore?” chiese incuriosito il piccolo Goten.

 

[Yo!!

 

I'm running through these hoes like drano

I got that devilish flow

Rock and roll no halo

We party rock

 

Yeah!! ]

 

 

 

Credo di non volerlo scoprire, pensò Chichi sbattendosi la mano sulla fronte, già sapendo che il suo poco affidabile marito ne stava combinando un’altra delle sue.

 

 

[That's the crew

that I'm reppin

On the rise to the top

No led in our zeppelin

 

Hey !! ]

 

“Oh, mamma, meno male che sei a casa! Avevo dimenticato l’orologio di Great Sayaman e senza non posso trasformarmi…” arrivò di corsa il giovane Gohan, col fiatone.

 

“Ehi, ma che cos’ è questa musica?” chiese guardando sua madre con un’aria interrogativa e grattandosi la testa.

 

“…Vorrei proprio saperlo anche io. Sarà un’altra trovata di tuo padre, immagino…” sbuffò Chichi spazientita, chiedendo ai suoi figli di seguirla su per le scale, da dove proveniva la musica. Non voleva certo affrontare le stramberie del marito tutta sola!

Un gradino dopo l’altro, sentiva sempre più chiaramente la voce di Goku cantare :

 

“Parti rok is in ze aus tunait, evribadi giust av a gud taim!”

 

Oh Dende, perchè?!

 

I ragazzi intanto, arrivati al piano superiore prima della madre, lo guardavano stupefatti.

“Papà, ma che fai?” chiese imbarazzato Gohan.

“Posso provare?” si intromise il piccolo Goten allegramente. Che bella canzone!

 

“Certo, è divertentissimo, guarda, devi muovere i piedi in questo modo…” glielo mostrò e poi si rivolse al più grande “Dai Gohan, prova anche tu!”

 

Il ragazzo non fece in tempo a protestare che suo padre l’aveva già agguantato per un braccio mentre gli faceva vedere i passi.

 

Chichi sorrise, divertita. Non si può certo dire che in questa casa non ci sia del casino… ma forse è meglio così.

In fondo, amava la sua famiglia proprio per quello, giusto?

 

Tutti erano coinvolti alla fine nell’ultimo ritornello. Chichi scattò una foto per immortalare quello strambo momento.

 

[Party rock is in the house tonight

Everybody just have a good time

And we gon' make you lose your mind

We just wanna see ya …

…Shake that!! ]

 

Ballare era così… divertente!

 

                                            [Everyday I’m shuffling!]

 

Padre e figli (saiyan)  danzerini, pensò Chichi. Le sarebbe tornata utile quella foto, un giorno, questo è poco ma sicuro!

 

 

*Angolino autrice*

Ehm… l’idea è stramba sul serio, ma spero vi siate divertiti a vedere la famiglia Son shuffolare! Fatemelo sapere con una piccola recensione… se vi va… o se non avete ancora acceso il vostro mp3 su Party Rock Anthem – LMFAO. ;)

 

Grazie davvero a tutti, a chi recensirà e a chi legge soltanto!

Alla prossima!

Frulallas

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Capitolo 2
*** Rock'n Gohan! ***


 

Rock’n Gohan!

 

 

Noia.

Noia farcita di noia, condita di noia, rosolata nella noia. (riferimenti al cibo sono puramente casuali.)

 

Si sentiva agli arresti domiciliari, Gohan. In fondo, non era del tutto colpa sua. Avrebbe dovuto far rimanere Videl ad aiutarlo. Ma lei ovviamente era più  furba di  lui, e appena aveva fiutato che quello che avevano combinato era più simile a un disastro che un dolce, se l’era svignata senza neanche salutarlo.

 

“Bell’amica!” sbuffò Gohan per la tredicesima volta. E l’aveva lasciato ad affrontare sua madre da solo, sottolineando sua madre e da solo. Era stato come togliere l’osso in bocca a un cane in un centro di riabilitazione per animali pericolosi. Diciamo che il fatto che si fosse arrabbiata con lui poteva non rendere l’idea a questo punto, come a dire che all’inferno bisogna vestirsi leggero perché fa un po’ caldo. In confronto Hitler sarebbe sembrato una casalinga disperata.

 

Alla fine però era sopravvissuto e questo era l’importante.

Anche se non sapeva come sarebbe sopravvissuto alla noia di pulire DA SOLO un’intera cucina da quella che sembrava un’esplosione nucleare di pastella per dolci, zucchero, farina e uova sugli sportelli. Sospirò mentre cercava di togliere residui di cioccolato su un mobiletto.

 

 Inizialmente il tutto era partito come una cosa seria. Il giorno dopo infatti sarebbe stato il compleanno di Trunks e Gohan e Videl, che non sapevano cosa regalare a un bambino che aveva già tutto, avevano deciso di preparargli una torta.

Era stata Videl che l’aveva provocato, però! Non poteva non reagire all’enorme offesa di un uovo sbattuto in fronte.

 

Quella era stata la causa contingente della terribile Terza Guerra Mondiale  tra i due.

Meno male che non stavano preparando un pollo con le patate, altrimenti Videl dalla foga gli avrebbe tirato pure i pulcini nel pollaio!

Sotto sotto, Gohan lo doveva ammettere, si era divertito un sacco. Non era esattamente una cosa che gli capitava tutti i giorni, di lanciare sporte di cacao o di praticare arti marziali con un mattarello.

 

Non è da te, gli aveva ripetuto più volte sua madre, delusa dal suo comportamento “poco responsabile”.

 

A un tipo perfettino come te non piace sporcarsi le mani di farina, non è vero Gohan?, lo aveva preso in giro Videl quel pomeriggio.

 

Pacato, riflessivo, responsabile, maturo : tutti aggettivi che, secondo il parere della gente, gli si addicevano di più. Ma cosa ne sapevano gli altri di com’ era lui veramente?!

 

Era davvero irritato. Con sua madre, con Videl, con se stesso, con il mondo! Perché devo comportarmi sempre come vi aspettate voi, eh? , pensava il mezzo – saiyan infuriato.

 

Sapeva che doveva sfogarsi in qualcosa di costruttivo. Cosa c’è di meglio di un po’ di musica? Prese il suo CCpod (ultimo modello di mp3 prodotto dalla Capsule Corporation, gliel’aveva regalato Bulma per il suo compleanno) e cercò la canzone più carica che conosceva, quella che metteva sempre quando doveva sfogarsi dalla rabbia o da un delusione.

 

Play.

 

La chitarra elettrica si fece sentire prepotentemente, seguita da una quartina del rullante della batteria.

 

 

[Hear the sound of the falling rain,

coming down like an Armageddon flame,

the shame,

the ones who died without a name.

Hear the dogs howling out of key,

to a hymn called "Faith and Misery"

and bleed,

the company lost the war today]

 

Gohan prese la scopa e iniziò a usarla come chitarra elettrica, mentre cantava a squarciagola il ritornello.

 

[I beg to dream and differ

from the hollow lies!

This is the dawning of the rest of our lives…

…on Holiday!!!]

 

Iniziò a suonare fantasiosamente le note sul manico della scopa, immaginando di essere al centro di un enorme palcoscenico, circondato da milioni di fan che urlavano assieme a lui il testo della canzone. Agitava i capelli avanti e indietro con forza a tempo della batteria, questo sì che è rock!!!

 

°^°

 

“Accidenti, sarà arrabbiatissimo… non l’ho neanche salutato.”

 

Videl tornò indietro, verso casa Son, divorata dai sensi di colpa. Già lo vedeva, povero, piccolo e innocente Gohan, costretto su una sedia a rotelle tutta la vita per colpa della furia di sua madre. Ma cos’aveva combinato?!

 

Volò più veloce che poteva.

 

Insomma, doveva pur far sfogare un po’ quel ragazzo, no? Altrimenti non ci sarebbe arrivato alla vecchiaia. Videl aveva come l’impressione che sua madre fosse un po’ repressiva nei confronti di suo figlio. Ma forse era solo il suo punto di vista.

 

Non volevo lasciarlo davvero da solo a pulire! Pensavo che Chichi sarebbe tornata a casa come al solito verso sera! , cercava di giustificarsi la ragazza dai capelli corti, dispiaciuta.

Per questo, quando aveva sentito girare la chiave nella toppa mentre erano ancora con le mani nel sacco (di farina), si era spaventata a morte pensando  che Chichi potesse usare su di lei la famosa padella e non ci aveva pensato nemmeno un minuto prima di volare fuori dalla finestra, sentendo urlare dall’interno l’eco della valchiria, ehm, Chichi : “GOHAN COSA DIAVOLO HAI COMBINATO?!”

 

Povero, piccolo, innocente mezzo – saiyan con una potenza tale da sbriciolare l’universo con lo schiocco delle dita.

Non riusciva a tener testa a sua madre.

 

Ma, giunta alla finestra che dava sulla cucina, vide l’inimmaginabile.

 

Gohan, in piedi sul tavolo, si agitava come se avesse il diavolo in corpo cercando di suonare uno scopettone come se fosse una Gibson, cantando :

 

“Zieg Heil to the president gas, man!

Bombs away is your punishment!

Pulverize the Eiffel towers

who criticize your government!

Bang, Bang goes the broken glass, man,

Kill all the fags that don't agree!

Trials by fire setting fire

Is not a way that's meant for - “

 

All’improvviso il ragazzo si fermò. La sua espressione divenne indecifrabile incrociando lo sguardo della ragazza che lo osservava basita fuori della finestra aperta.

 

“… me?” Se almeno voleva morire di vergogna, tanto valeva almeno concludere la strofa. Finito, pensò Gohan, ti prego, Dende, fa cadere un fulmine su di me in questo preciso istante.

 

 

 

 

Videl lo guardò e sorrise.

Poi iniziò a sogghignare.

Dopo di che ridacchiò.

E infine esplose nella risata più umiliante che Gohan avesse mai sentito.

 

 

 

 

“AHAHAHAHAHAHAHHHHAAH!!!! Oh, Gohan!!! Non ho mai riso così tanto in vitaAHAHAHAH!” continuò lei scompisciandosi dalle risate.

 

Va bene anche una crepa nel terreno, una tegola dal tetto, una padellata in testa, ma ti supplicò Dende, fa in fretta!!!, rettificò il mezzo – saiyan nella sua mente, diventando rosso come un pomodoro.

Quello che sentì come risposta fu l’eco della risata del Supremo. Ma bene, si stava divertendo anche lui alle sue spalle!

 

“Ma si ridete tutti, tanto ero già un fenomeno da baraccone prima, figuriamoci adesso…” scese dal tavolo un imbarazzatissimo Gohan, diretto quanto meno verso la porta di casa per volare via in un angolo sperduto del globo, nascondendosi sotto una roccia almeno finché Videl non avesse dimenticato la sua esistenza.

 

 

 La ragazza dai capelli corti si era resa conto che il giovane si era un po’ offeso. Entrò in cucina e raccolse la scopa accennando qualche accordo.

 

“Just cause, just cause because we're outlaws, yeah!” continuò a cantare la giovane , suscitando stupore nel suo amico, che si voltò sorridendo.

Le porse la mano per salire sul tavolo con lui. Show must go on, giusto?

 

Cantarono insieme l’ultimo ritornello finchè il tavolo non si spaccò per il peso di entrambi. Saltarci sopra non era stata una grande idea!

 

[I beg to dream and differ

from the hollow lies!

This is the dawning of the rest of our lives…

I beg to dream and differ

from the hollow lies!

This is the dawning of the rest of our lives…

 

…This is our lives on holiday!!!]

 

 

*Angolino autrice*

Eccoci qua al secondo capitolo di questa raccolta! Innanzitutto stimo tantissimo le persone che leggendo hanno capitolo subito la canzone interpretata da Gohan… Holiday dei Green Day (mitici! *o*) se non la conoscete ascoltatela e capirete il suonare la scopa di Gohan, è davvero travolgente! Ho inserito anche Videl perché è uno dei miei personaggi preferiti! Spero che siano entrambi IC! Ho scelto di mostrare la loro amicizia piuttosto che esaltare il lato romantico, spero che non vi dispiaccia. u.u"

Vi siete stupiti di una canzone così rock per Gohan? Secondo me lo stile gli si addice. u.u"""

Vi siete almeno un po’ divertiti? xD

Ringrazio di cuore i recensori dello scorso capitolo: EnglandLove98, Dafne18, Styllina e Pan_Saiyan! :)

Vi adoro! Ma anche chi legge soltanto.

Prossimo capitolo… Vegeta alle prese con una canzone che non vi aspettereste mai… ;) Non perdetevelo!

Baci,

Frulallas

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Capitolo 3
*** Vegeta's pop surprise ***


 

Vegeta’s pop surprise

 

 

 [Warning: Vegeta OOC]

 

CRASH!

Di nuovo. La signora Bunny, madre di  Bulma, annaffiava serena la piantina di peonie che cresceva pian pianino nel suo vasetto posizionato sul davanzale al sole. Brava piantina, stai diventando proprio grande! Ci credo, con le mie amorevoli cure non poteva che essere così.

CRASH! CRASH!

Come al solito.
Peccato, pensò dispiaciuta la bionda, riconoscendo facilmente che cosa aveva provocato tutto quel trambusto in cucina. Era il mio servizio di piatti preferito, sospirò, quello in ceramica coi fiori azzurri che aveva comprato a sua figlia molto tempo prima. Avrebbe portato pazienza, com'era solita fare in quelle situazioni. Ne avrebbe comprato uno nuovo il giorno dopo al mercato.

CRASH! Un altro rumore, questa volta di un tono più acuto di quelli precedenti, fece intuire alla madre di Bulma che era meglio aggiungere alla lista della spesa di domani oltre a cavolfiori, pane, zucchero e un servizio di piatti nuovo, anche uno di bicchieri.

"CHE COSA NE POTEVO SAPERE  IO, EH?!?" si sentì urlare dalla cucina.

"LO POTEVI INTUIRE, RAZZA DI BABBEO CHE NON SEI ALTRO!" rispose la voce di Bulma di rimando . Un altro "crash" si udì in lontananza.

"NON OSARE RIVOLGERTI AL PRINCIPE DEI SAIYAN CON QUESTO TONO, DONNA!" Era il rumore di posate lanciate quello che aveva appena sentito Bunny?

"SEI IL PRINCIPE DEI DISASTRI, ECCO COSA SEI! D-DEFICIENTE!"  gridava la donna, con la voce rotta dalle lacrime. Evidentemente questa volta Vegeta aveva passato il limite.

"Senti, Bulma, non hai ancora capito che io ho..." cercò di rabbonirla l'uomo, spiegando le ragioni del suo gesto.

"HAI PERSO L'ANELLO CHE APPARTENEVA ALLA MIA FAMIGLIA DA GENERAZIONI!! NON VOGLIO NEMMENO ASCOLTARE LE TUE INCREDIBILI E PATETICHE SCUSE!!" sbraitò Bulma spaccandogli una bottiglia di vino Ardèche del '54 sulla testa. Inutile dire che il saiyan si sporcò solo i capelli.
Cercò in ogni modo di prendere di nuovo parola, eppure lei lo interruppe bruscamente.

"...E IN PIU' LA CUCINA E' UNA ROVINA, MA GUARDA, VEGETA! Che d-diamine..." continuò asciugandosi una lacrima, guardando i fornelli che ospitavano una brodaglia giallastra di dubbia provenienza. "Ma che roba è?" gli chiese Bulma sospettosa, passando un dito su quell'elemento così strano e cercando di annusarlo.

"E-eh fermati, donna!" la bloccò sul polso, pulendole il dito per evitare qualsiasi tipo di riconoscimento.

"Ma che fai?"

"..." Il saiyan sapeva che non poteva dirle niente. Quella roba non era apparsa lì dal nulla. Ce l'aveva messa lui. Ma lei non doveva assolutamente saperlo.

"... D'accordo. Prima quando cerco l'anello nel mio portagioie tu  mi fermi e mi dici che non sai dov'è e che forse qualcuno me l'ha preso. E questa è la stranezza numero uno. Poi vengo in cucina e vedo che è stata messa a soqquadro da nonsochi. Inoltre non vuoi che sappia cos'è quella schifez- roba." indicò il fornello sporco "Confermi questa versione dei fatti? TU non ne sai nulla?" lo piantonò alle strette nell'angolo.

Vegeta la guardò intensamente negli occhi blu, cercando di non tradirsi da solo.

"Esatto." affermò.

"Bene." La donna sembrava tranquilla. Troppo tranquilla. Il principe era nei guai, e lo sapeva.

"Me ne vado." constatò Bulma. Un secondo dopo aveva già la giacca in mano e stava aprendo la porta di casa.

"M-ma... dove vai?" chiese Vegeta, visibilmente scosso.

"Non t'interessa."

"E quanto stai via?"

"...Per un po'." gli rispose lei, con uno sguardo stanco nei suoi occhi.

Bunny sentì la porta sbattere forte.

"Divertiti, tesoro!" le augurò serena, mentre accarezzava i petali delle sue bellissime rose rosa.

°^°

"Non ti preoccupare, zuccherino, tornerà. Torna sempre." assicurò la signora a Vegeta, finendo di pulire il disastro rimasto in cucina. "Certo che sembra che qua dentro sia passato un tornado!" esclamò pulendosi la fronte dal sudore.

Vegeta, impassibile, le disse che voleva stare un po' per i fatti suoi in camera sua. Salì le scale e si sedette sul letto. Sospirò. Stupida, stupidissima idea che gli era venuta per far contenta quella scema della sua compagna! Vista la sua reazione, non meritava neanche tutta la fatica di quella mattina.
Se n'era andata? Benissimo, lui non l'avrebbe di sicuro chiamata indietro. Eh! Aveva un orgoglio maschile e soprattutto reale da difendere.





Ma chi voleva prendere in giro?

Bulma gli mancava fin dal primo momento in cui aveva sentito sbattere la porta. Anche se non si vedeva esternamente, per lei provava un sentimento molto particolare, unico, che non aveva mai provato per altre persone. Ovviamente nessun altro a parte lui doveva sapere queste cose, quindi ci teneva tantissimo a tenerle dentro di sè e a mostrare il lato duro della sua corazza agli altri, che dovevano aver paura di lui, temerlo.
Con lei non ci era mai riuscito. Quando lo guardava negli occhi, dritto nelle pupille, vedeva tutto. Capiva se stava dicendo la verità oppure no. E, Vegeta era sicuro, era per questo motivo che se n'era andata.

Le aveva mentito, sì. Ma era per una buona causa, dannazione!

Che situazione ironica. Vegeta riflettè sorpreso che questa era la sua prima 'delusione' amorosa - se così si può definire.
Perchè Bulma è il suo primo amore. - arg, quant'era duro da ammettere! E lui aveva il cuore spezzato.

Come se non bastasse una di quelle stupidissime canzoni d'amore terrestri gli tornò alla mente. E lui... beh, non potè fare a meno di canticchiarla.



"Oh woooah, oh woooooah, oh wooooah, oh." si alzò in piedi prendendo la vecchia chitarra di Trunks e iniziando a strimpellarla.

"You know you love me, I know you care,you shout whenever and I'll be there.
You are my love, you are my heart
and we will never ever ever be apart...Are we an item? 
Girl quit playing! We're just friends, what are you saying?
Said there's another, look right in my eyes,my first love broke my heart for the first time....And I was like…"

In questo momento ci fu una pausa ad effetto che ricreava l'effetto suspence.

 

 Vegeta s'inginocchiò e esprimette tutto il suo amore e la sua delusione cantando a squarciagola:

"BABY, BABY, BABYY OOOH, LIKE BABY, BABY BABYYY UUUH, BABY BABY BABY OOOH....
Thought you'd always be mine, mine." (1) Il Principe si risedette deluso sul suo letto, la testa tra le braccia. Si sentiva stupido ad aver cantato la canzone di un moccioso terrestre con il ciuffo che faceva invidia alla sua zazzera mora? 

...Sì. Si era sentito terribilmente ridicolo. Ma, almeno tutta quella pagliacciata era riuscita a farlo sfogare un poco.

"Non avrei dovuto prendere di nascosto l'anello di Bulma," riflettè l'uomo ad alta voce "per cercare di metterlo nel Garulock alla panna. Accidenti, c'è voluta tutta la mattina per trovare tutti gli ingredienti per cucinarlo!" si lamentò, "... e l'esplosione del forno non era programmata..." disse sottovoce. "E l'anello nuovo che le avevo comprato per il suo compleanno non lo vedrà mai." concluse dispiaciuto. 

"PERCHE' DIAVOLO NON NE COMBINO MAI UNA GIUSTA?!" urlò frustrato

.

"Te lo dico io. Perchè sei il Principe dei Pasticci." rispose Bulma alla domanda retorica del Saiyan, sbucando da dietro la porta. Da quanto era lì? Le orecchie di Vegeta iniziarono a diventare color pomodoro. 

"Bulma... tu...?" cercò di chiedere senza voce.

"Sì, ho sentito tutto. Anche la canzone. Non sapevo fossi così intonato, sai?" ridacchiò sottovoce la donna. "Ero venuta per chiederti scusa. Mi sono resa conto di aver esagerato. Non m'importa dell'anello di famiglia perchè la mia famiglia adesso sei tu." gli disse addolcita.

"Allora...Mi... perdoni?" chiese titubante il saiyan.

“Certo che sì. Come potrei non volere un Bieber come te?” rispose la donna ridacchiando.

“DONNAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!”

 

 **Angolo autrice pronta per i pomodori**

(1)   Questa fanfiction è stata creata semplicemente per divertimento, non volevo prendere (troppo) in giro Justin Bieber o quel poveraccio di Vegeta. Mi scuso se l’ho reso così OOC in questa one- shot, ma era l’ unico modo!

Ehm… ecco la (peggiore) conclusione in questo tris di canzoni! Ho scelto generi completamente diversi e (spero) inaspettati da abbinare a ciascuno dei protagonisti… e… spero davvero che vi siate divertiti! Voi siete così buoni con me (che non mi faccio sentire da tantissimo tempo, purtroppo per colpa della scuola T___T) e vi chiederei un piccolo commentino. <3 (se non mi avete già tolto dai preferiti e aggiunto nella lista nera degli autori da eliminare. Aiuto. )

Let’s finish with the apple of my eyes! (non la mela dei miei occhi ma la luce dei miei occhi)…i recensitori!!! Grazie a: Ethel00, PanSaiyan,  styllina, franceschina 12,  England love98,!! :D siete bellissimi!! :3 Spero si sia capito qual era la sorpresa che voleva fare Vegeta a Bulma, non so è chiaro :s

Alla prossima,

Frulallas

 


 

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