Nothing.

di Bekii
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mi sono innamorata del nulla? ***
Capitolo 2: *** Bei calzini. ***
Capitolo 3: *** L'urlo di Alien. ***
Capitolo 4: *** I pomelli delle porte sono molto attraenti. ***
Capitolo 5: *** Ladro di biscotti. ***
Capitolo 6: *** Si chiama stupidaggine. ***
Capitolo 7: *** Ridevi proprio come una deficiente. ***
Capitolo 8: *** Questo telefono è un transformer. ***
Capitolo 9: *** Esplodi. Esplodiiiiii. ***
Capitolo 10: *** Salta. ***
Capitolo 11: *** FBI. Che nessuno si muova. ***
Capitolo 12: *** Mr. Stranamore. ***
Capitolo 13: *** Sei delicato quanto un t-rex che fa le flessioni. ***
Capitolo 14: *** Cosa dovrei fare. Spogliarti a morsi? ***
Capitolo 15: *** "Dov'è il mio hamburger? Dov'è?" ***
Capitolo 16: *** Sei incinta?! ***
Capitolo 17: *** E' PRONTO SCROFE! ***
Capitolo 18: *** Interrompo qualcosa? Niente di importante. ***



Capitolo 1
*** Mi sono innamorata del nulla? ***


-Mi sono innamorata del nulla?
 
 
 
Giuro che se quella dietro di me mi spinge ancora una volta mi giro e le tiro un cartone.
 
Va bene, siamo dentro una stanzetta per incontrare i One Direction. Okay, è il tuo sogno e ne sono felice ma prova a colpirmi ancora una volta e rischi di spirare prima del loro arrivo.
Mi giro per squadrarla, è una ragazza con forse 3 anni in meno di me, avrà 14 anni. 
Non supera il metro e cinquanta, i vestiti che indossa sembra che stiano per esplode e il sudere le gronda da tutte le parti. Che bello spettacolo.
Le regalo un'occhiata che dice "Non mi sfiorare ancora se no *censura* e *censura* su per il *censura* mentre ti prendo a *censura*" . 
Sbuffa.
-Hai visto quella davanti a me chi si credi di essere?- urla alla ragazzetta vicino -Siamo state scelte dalla radio per incontrarli e lei non si lascia sfuggire neanche un gridolino? Secondo me non è neanche una fan, che BIMBAMINKIA-
Respira. Ronnie, respira.
 
-Per tua informazione sono una loro grandissima fan. Semplicemente non mi metto ad urlare come se mi stessero squartando con un macete, chiaro? Da quando bisogna diventare delle oche per essere definite fan? Posso morire dentro senza essere giudicata?- ecco quello che penso ma che non dirò mai, mi limito a guardare avanti e far finta di niente.
Si incontrano sempre persone simpatiche! 
 
Dopo infinite ore, un uomo alto quanto un abete e magro quanto uno spaghetto, ci fa accomodare su delle sedie opposte ad un lungo tavolo in una saletta adiacente. 
Siamo in 50.
50 fan che tra qualche secondo daranno di matto. 50 fan che tra qualche secondo picchieranno/uccideranno pur di avvicinarsi per prime ai loro idoli. Ma dove siamo? Agli Hunger Games?
Dignità ragazze, dignità.
 
Mentre sono intenta a giudicare le altre con superiorità sento il cigolio di una porta che si apre, 5 ragazzi stanno attraversando la stanza per accomodarsi al loro tavolo.
 
-OH MIOOOO! VI AMOOOOH! SIETE LA MIA VITAAAAH- mi sento urlare con  voce da oca. 
Dov'è finità la tua dignità Ronnie?  sento surrusare dalla mia coscienza.
Al diavolo la dignità. Al divolo tutto! Ti rendi conto piccolame? Sono i miei idoli! WOOOOH! Sono tutto. TUTTO. Dai che ci sta un altro "WOOOH"! 
WOOOH! 
Basta, io me ne vado. Ogni volta è così. 
A quanto pare la mia coscienza è andata a farsi un giro con la mia dignità, che grande perdita.
Poveraccia, devo anche tentare di capirla. 
Io sono sempre stata una ragazza che odiava con tutto il proprio corpo le fangirl e il fangirlare. 
"Ma perchè devono urlare per una persona? Non è mica sorda! E' la tua vita? Ma come puoi dirlo? COME PUOI?!" ecco quello che pensavo.  Poi sono arrivati loro risettando completamente il mio già malandato cervello. 
 
Mentre ero intenta a parlare nella mia testa come se fossi la protagonista di una storia, noto che siamo già state messe in fila per "sfilare" davanti a loro.
Mi viene consegnato il mio foglietto per l'autografo, abbiamo a disposizione 3 minuti per parlare con ciascuno di loro.
Mentalmente ringrazio ancora una volta i miei capelli rossi per avere attirato l'attenzione della radio mentre venivano scelte le vincitrici.
 
*lunghissimo flashback*
-Prendiamo lei, lei,  lei (e altri 46 "lei")  e quella con i capelli rossi stile sirenetta-
*fine lunghissimo flashback*
 
Quando mi raggomitolavo nel letto a pensare a cosa mai avrei potuto dirli una volta incontrati mi sono sempre immaginata calma e pacata,
pronta a incominciare una conversazione anche sulla pace nel mondo. 
 
-Allora, a te Louis ho portato una carota perchè so che ti piacciono tanto!- no, non può essere lei.
E' la ragazza che prima stava dietro di me, è un anguilla quando vuole.  Non ho mai capito perchè gli regalassero carote.
Insomma,  lui ha detto "Mi piacciono le ragazze che mangiano le carote" non "Mi piacciono le ragazze che mi regalano carote". BAH.  
-Siete tutto quello di cui ho bisogno! VI AMOOOH!- urla mentre avanza dondolando verso l'uscita, nel farlo inciampa nei suoi stessi piedi cadendo rovinosamente. 
Oh, cavoli. Provo seriamente pena per lei.
Poverina. Ti capisco, anche a me capita spesso d'inciampare nei momenti meno opportuni. 
 
-Tutto bene splendore?- chiedono in coro i ragazzi, alzandosi leggermente dalle loro sedie. 
Che dolci creaturine che sono!
Durante la mia riflessione di come sarebbe bello averli come padri dei miei figli vengo brutalmente spinta avanti.
 
- Hey, ciao bellissima!- 
Alzo lo sguardo ed incontro il cielo negli occhi di Niall.
Dai Ronnie, ce la puoi fare! Hai imparato a parlare quando avevi 1 anno (ho sparato a caso) non puoi smettere proprio ora. Parla anche di come è schifoso il kebab che fanno dietro l'angolo ma per l'amor del cielo spiccica anche solo una parola!
-Ehm. EHM. EEEHM. EEEEEEHHHHHHM.- e dopo molti, ma MOLTI "ehm" riesco a ricordarmi come usare la  bocca
-Ciao, come stai? Io mi chiamo Ronnie e in questo momento sto realizzando il sogno di una vita, voi per me siet- 
-PROSSIMO- urla il bodyguard.
Prossimo? Prossimo? Ma dove siamo? Al supermercato? Che tu possa essere maledetto.
 
Dopo altri 4 spettacoli simili al precedente, mi ritrovo fuori dalla radio.
Mi accascio a terra e cerco di capire bene quello che è successo. 
Li ho incontrati. Li ho visti. Ho respirato l'aria dalla loro stessa stanza. LI HO ANCHE ANNUSSATI! 
Respira. Ronnie, respira.
Devo chiamare subito la mia amica Moly, poso istintivamente la mano sulla tasca anteriore destra dei miei shorts. Niente.
Tasca sinistra? Nada. Borsa? Nulla.
NO. NO. NO. NO. NO. NO. 
Mi deve essere caduto mentre mostravo il peggio di me ai miei idoli. 
Non posso entrare dicendo "Scusate ma vorrei ritornare dai 1D", come minimo mi arrestano. 
L'unica soluzione al dilemma è aspettare che sia piuttosto tardi e chiedere di entrare, in questo modo loro non ci saranno più ed io non verrò vista come una pazza.
Sono le 7:30, direi di aspettare le otto .
 
E' l'ora x.  
Entro nell'ingresso della Radio. 
Una donna sulla 40ina, seduta dietro ad un tavolo di quello che sospetto sia mogano, mi squadra dall'alto con aria schifata.
Ma perchè quando una ragazzina entra in un negozio/luogo viene sempre squadrata in malo modo? Insomma, mica siamo delle pazze o chissà cosa. 
-Ha bisogno?- gracchia.
-Ehm, a dir la verità sì...- incomincio a biscicare. Io sono una di quelle persone che se possono non chiedono mai niente ai commessi o quant'altro, mi innervosiscono e non so il perchè. -Sono una delle 50 ragazze che hanno avuto la fortuna di incontrare il gruppo che si trovava qui qualche ora fa, sfortunatamento mi sono dimenticata il cellulare proprio nel luogo dell'incontro. Non potrei andarlo a recuperare?- 
-Il gruppo di quei 5 ragazzini?- mi risponde sfoderando un sorrisino davvero inquietante
-Direi che non c'è nessun problema, l'incontro è finito mezz'ora fa e penso se ne siano già andati quindi puoi salire- 
BENEDETTA DONNA.
Urlo un "Grazie" mentre mi scaravento per le scale diretta al terzo piano.
 
Per un volere divino riesco a trovare la stanza dell'incontro, non c'è più nessuno dentro.
Peccato. Infondo al mio cuore speravo di trovarli, magari si sarebbero innamorati di me come in una fanfiction!
Come avevo sospettato il mio cellulare si trova abbandonato sul pavimento della stanza, lo recupero ed incomincio a percorrere la strada a ritroso.
Giro a destra, poi a sinistra, vado dritta e...Okay, dove sono? Dove sono le scale?
 
"Ragazza si inoltra una stazione radio maledetta da dove non si può uscire. RIP Ronnie"
 
OCCRISTO. No, non posso morire così.
Mi faccio prendere dal panico. Perchè ogni suono che si sente in momenti come questi sembra tremendamente pauroso? Come questa risata ad esempio!
Risata? Sento una risata!
Qualcuno sta ridendo dietro una delle 3000 porte bianche che mi circondano.
Mi avvicino per constatare se si tratta di un fantasma.
 
-Aahahha! Anche oggi è finita!- urla una voce stridula.
L'ho già sentita questa voce, è Louis! 
Mi spiaccico ancora di più alla porta.
-Dio mio, ancora 5 secondi con quelle rompipalle e non ce l'avrei fatta- urla tra una risata e l'altra Harry.
-Ma perchè dobbiamo sopportarle? Perchè ci sostengono? Ecchisene.- risponde Zayn.
-Alcune sono ridicole, vi ricordate quella di oggi che è caduta? Sembrava una balena arenata! AHAAHHA "Siete tutto quello di cui ho bisogno!" Ma chi ti conosceee, ma fammi il piacere.- gracchia Niall -Il nostro "Tutto bene?" è stato spettacolare, sinceramente stavo per scoppiare brutalmente a ridere. Ma l'avete guardata bene? Mi sembrava uscita dalla pubblicità della Michelin, le ragazze così dovrebbero sparire da questo mondo perchè lo rovinano! Mi fanno semplicemente schif- non riesce a finire la frase.
Clack, il rumore di una porta che si apre.
Mi guardano con gli occhi spalancati.
-E tu chi sei?- chiede con un filo di voce Liam.
-Salve! Sono, anzi, ero una vostra grandissima fan. Anche io oggi facevo parte di "quelle rompipalle" che hanno aspettato per ore tutte schicciate senza aria condizionata. Ma chi credete di essere?- urlo con tutta la mia voce.
 
-Ma chi ti credi di essere tu?! Sei solo una mocciosetta rompipalle. Noi chi siamo? Noi siamo qualcuno che può comprare casa tua e la tua vita con un solo accenno del capo.- mi si avvicina minacciosamente Horan.
 
-Embè? Ma vi sentite quando parlate? Voi siete tutto per queste ragazze e le ripagate in questo modo? Insultandole?- 
 
- E se anche fosse? Oh, ti metti a piangere? Abbiamo distrutto il tuo sogno dove siamo gentili e sensibili? Magari hai anche sognato di fidanzarti con uno di noi, ahahah! Ragazza svegliati, non accadrà mai. Uno come noi non si metterebbe mai con una come te.- mi urla ad una spanna dalla mia faccia.
 
Qualche minuto fa sarei svenuta anche per il solo fatto di essere nella loro stessa stanza. Ora provo solo disgusto. 
Lotto con le lacrime di rabbia che stanno scendendo timide sul mio viso. 
Faccio una risatina. Mi sento una stupida per aver creduto alla loro falsa, per essermi innamorata di qualcosa che non è mai esistito.
Punto i miei occhi in quelli del biondo.
- MI FATE SCHIFO.-
 
Non gli lascio tempo di controbattere e mi fiondo fuori dalla stanza. 
In qualche modo risco ad uscire da quella cavolo di radio.
Che giornata di me*da.
























 
-
Salve! 
Che ne dite?
E' solo l'inzio di tutti in casini in cui si caccerà Ronnie.
Piccola, stupida Ronnie 

Anche se non sembra questa storia diventerà assolutamente romanticosa!
Quindi se volete  farvi venire il diabete continuate a seguirmi!
Scusate per i miei vari errori, sono solo stupida.
Detto questo vi saluto,
YEHA.
 
 

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Capitolo 2
*** Bei calzini. ***



-BEI CALZINI.
 
 
 
-Raccontami tutto, non tralasciare neanche il benchè minimo dettaglio- mi ordina la mia amica Moly.
Sono seduta al tavolo della sua cucina mentre lei è intenta a preparare una bella torta per risollevarmi il morale.
A lei piace cucinare ed a me piace mangiare, l'amicizia perfetta? 
-E' la decima volta che ti racconto tutto! E piantala di darmi ordini, lo sai che non lo sopporto- protesto debolmente. 
Questa notte non sono riuscita a dormire, continuavo a rivedere la scena di qualche ora prima.
-E tu non mi ordinare di non darti ordini.-
 Acidina la ragazza. 
-Non ti senti tradita anche tu? Insomma, cosa faremo ora? Mi sento vuota.- sussurro come se qualcosa mi stesse schiacciando il petto.
Moly smette di mescolare l'impasto, sembra smarrita anche lei.
-Non so cosa faremo, non lo so. -
Non riesco a guardarla così, mi alzo e tento d'aiutarla. 
-Per quale ragione oscura stai grattuggiando la mia saccapoche?- mi urla contro.
Io stavo che cosa? Ero convinta di star facendo qualcosa di utile.  
-Vattene a sedere e se vuoi puoi leccare il cucchiaio del cioccolato-
-Sìììììì- corro ad acchiapparlo.
-Okay, abbiamo scoperto che i One Direction sono delle merde. Delle merde enormemente enormi. Delle merde così merdose che sembrano due merde attaccate. Delle merde talmente grandi che- ed è partita per la tangenziale con la mente. 
-Moly, il punto della questione perfavore.- tento ti riportarla sulla terra.
-Sì, il punto. Allora, il punto è che non dobbiamo farlo sapere a nessuno. Non voglio che tutto il mondo si senta come noi,  la beata ignoranza funziona sempre.- 
Wow. Che bel discorso. 
Sinceramente non avevo mai pensato di rivelare la verità a tutto il mondo, non potrei mai essere così vile. 
-E poi un Harry stronzo è ancora più figo.- sentenzia.
-Alle ragazze piaccioni i bastardi, giusto?- le rispondo con un sorrisetto.
-Esattamente.-
 

 
Dopo essermi divorata l'uquivalente del mio peso corporeo in torta, decido che è ora di tornare a casa.
Quando arrivo non trovo nessuno, come sempre. Mi butto sul letto e  decreto che è giunto il momenti di un bel giretto su Twitter.
La mia TL è completamente intasata da tweet del genere: 
"Che forza questo concorso! E' la 372873289 volta che clicco per vincere i 2 biglietti dei 1D, prima o poi ce la farò!"
Piccola ragazza ignara del fatto che in realtà sono degli stronzi.
Apro il sito solo per crogiolarmi del fatto che io so la verità.
"Clicca sul pulsante vicino e prova a vincere due biglietti(e pass) per il concerto dei One Direction!"
Dove devo cliccare? Qui? 
Tiritin. 
Congratulazioni! Hai vinto!
EEEEEEEEEEEEH?! Volete farmi credere che l'unica volta in vita mia dove non voglio vincere qualcosa è anche la volta in cui ci riesco? 
MA VAFF-.
Fortuna dov'eri quando volevo vincere con il concorso del kinder bueno? Eh?!
Cosa ne devo fare di questi "cosi"? Li vendo al mercato nero? Li regalo alle directioners affamate?
Driiiiin.
Chi caspierola mi chiama in questo momento cruciale?
-Pronto-tonto- rispondo scocciata.
-Vero che mi porti con te al concerto?- urla Moly dall'altra parte della cornetta.
Vuole farmi diventare sorda? Oltre a cieca pura sorda, scoppierei di salute.
-Sei una maga o cosa? Come fai a saperlo?- 
Certe volte quell'essere mi sorprende.
-Sei ovunque su Twitter! Hanno scritto il nome della vincitrice ed è scoppiato il finimondo.-
Finimondo? E' quindi giunta la nostra fine?
-Non so neanche se ci andrò...- confesso.
Lo devo ammettere, anche se ho scoperto la verità l'emozioni che provo quando ascolto le loro voci non sono cambiate MA non posso incontrarli.
Non reggerei, il mio cuore non reggerebbe.
Vederli fingere nuovomente potrebbe lacerar-
-Stai nuovamente pesando come se fossi in un libro?- mi interrompe.
-Io? La sottoscritta? Pff. Ronnie Sparkle? Sì.- ammetto.
-E stavi anche pensando delle scuse per non andare, vero?-
Ha una sfera di cristallo?
-A che numero sto pensando?-
-Sette.-
HO PAURA.
-Basta giocare. Io e te ci andremo, chiaro? E' anche la tua occasione per urlarli di tutto!-
Ma da quando fa discorsi così solenni?
-Non lo dici solo per vederli? Soprattuto un ricciolino...-
-Affondata.-
 
I giorni seguenti li passo tentando di pensare a tutto tranne che al concerto ottenendo, ovviamente, l'effetto contrario.
Perchè cervello? Perchè?!
Il giorno x mi sveglio con il mondo di traverso ed un rigolo di bava sulla guancia.
Nei film la fanciulla si desta dal mondo dei sogni estremamente bella e perfetta, come una rosa appena sbocciata.
Io mi sveglio grugnendo, sbavando e con dei capelli capaci di spaventare la chioma di Medusa.
Insomma, una vera sexygirl.
Dopo le mie riflessioni mattutine che mi fanno abbassare incredibilmente l'autostima, scendo in cucina sciabattando.
-Madre, colazione.- urlo alla mia creatrice mentre poso le mie dolci natiche, troppo stanche anche solo per aver sceso le scale, sul mio sgabello.
-Figlia, pronzo vorrai dire, anzi merenda.-
Che la vecchiaia abbia ordunque raggiunto mia madre?
-Signora, cosa sta tentando di comunicarmi? Sono assolutamente certa che siano-
-Le 6.30, che siano le 6.30.- mi interrompe lei.
 
Le 6.30? Vuoi forse dirmi che mi sono  saltata la colazione ed il pranzo? FOLLIA.
Non è di questo che ti devi preoccupare, Moly sarà qui tra trena minuti per andare al conerto.
Impiego ben 5 minuti (ed un panino) per assimilare ciò che la mia coscienza tenta disperatamente di comunicarmi.
Concerto. Moly macchina. 25 minuti. La radice quadrata del mio astuccio-banana (?).
OCCRISTO.
Mi scaravento nell'armadio e ne esco vestita, dio solo sa con cosa.
Addesso devo tentare di rendere il mio viso decente.
Ombretto, matita eyeliner-PERCHE' CASPIAROLA NON RIESCO A FARE UNA LINEA DECENTE?! Stupido eyeliner che mi rovina tutto il trucco applicato fino ad ora.
Respira, respira.
Okay, ce la posso fare.
DOVE SONO I MIEI CALZINI?! EH?! DOVE SONO!? 
Dopo un tempo che preferirei non dire li trovo, spagliati ma li trovo.
Vuoi forse dirmi che la prima cosa che i One Direction mi diranno sarà "Bei calzini"?
Nemmeno loro non arriverebbero mai a certi livelli.
-Ronnie se non scendi subito giuro che metto su facebook la tua foto dove sei venuta gli occhi bianchi e la bocca ap-OH! Eccoti, hai fatto presto- mi sorride angelicamente Moly.
-Io...ti....odio....- dico, o meglio farfuglio, mentre tento di riprendere fiato dopo aver corso per la casa come un leopardo con l'urgenza di un bagno.
Come controllare una ragazza? Semplice. Minacciatela di postare foto sue imbarazzanti su un qualsivoglia social network, vedrete come fila. 
Saliamo sulla zucca di Moly. 
No, non stiamo salendo su un fantomatico ortaggio magico (è uno dei miei sogni più intimi) ma sulla sua amatissima macchinina arancione acceso. 
Dopo una dozzina di semafori gialli e qualche insulto da parte di anziane signore per la troppa velocità (come fa la Moly ad avere ancora la patente?), riusciamo ad arrivare al luogo del concerto. 
Mostriamo i nostri pass ai gorilla di turno ed entriamo nell'area camerini. 
Passeggiamo, passeggiamo senza una meta ben precisa.
Moly spera vivamente di incontrarli, io preferirei l'opposto.
-Ehi rossa, bei calzini.-
Mi giro, 5 ragazzi stanno brutalmente ridendo dei miei calzini.
Cos'avevo detto prima? "Nemmeno loro non arriverebbero mai a certi livelli"? 
Mi rimangio ogni singola sillaba. 
-Siete sempre così gentili e simpatici, come mai non tirate su il vostro solito teatrino?- domando acida.
-Che senso ha? Tu sai la verità, no? E scommetto che l'hai detto anche alla tua splendida amichetta- sussurra Harry con voce serpentina (ogni riferimento ad Harry Potter non è puramente casuale) mentre si avvicina ad una Moly rossa come un peperone.
-Vi ricordate di me?- domando stupita.
-Come potremmo dimenticarci di te?- mi risponde un Payne un pò troppo sorridente per i miei gusti.
-Non saprei se prenderlo come un complimento o meno... Nel dubbio lo prendo come un insulto, fottiti.- 
Li osservo.
Cavoli, vedere i quei cinque visi mi porta alla mente tutti i bei momenti passati grazie a loro senza che neanche sapessero della mia esistenza.
Le risate prendendoli per il sederino. Le nuove amicizie. Le lacrime versate per ogni loro canzone.
Il sorriso da ebete stampato in faccia ogni volta che li santivo nominare. Le risate notturne davanti al pc per le loro battute.
L'ansia di non riuscire a vedere una loro twitcam.
Tutto.
Come posso avere così tanti ricordi di qualcosa che mi sono solo immaginata? 
-Ed adesso perchè stai piangendo?- domanda Zayn.
-Voi donne siete troppo emotive!- sentinzia Louis.
-Ehi, siete voi che siete troppo insensibili.- 
Mi avvicino e gli tiro un leggere (forse) pugnetto sulla spalla.
-E non sto piangendo, sto vomitando ricordi dagli occhi. Mi sono ricordata cose strane...- sussurrò mentre mi avvio a braccetto con Moly verso le tribune.
Mi fermo a metà strada e mi giro verso di loro.
-Comunque grazie per tutto quello che avete fatto senza neanche accorgervene e fanculo per tutto il resto- urlo sorridendo come un ebete (o un abete?).
Ma cosa caspierola dico? Sembra la battuta di un film di quinta classe. 


 
Narratore esterno.
 
-Ma è forse impazzita?- dichiarano contemporaneamente 5 ragazzi con gli occhi sbarrati.
-Ahahaha! Mi sa che è completamente andata! Ma dove crede di essere? In un
romanzo? Ahaha- grugnisce un biondo scosso dalle risate.
-Wow! Nialler è da una vita che non ti vedevamo ridere sinceramente- 
Il biondo si blocca.
-Hai ragione.- sussura impercitibilmente. 
Ha gli occhi spalancati, aperti verso qualcosa che agli occhi degli amici sfugge.
Che cosa starà succedendo?













 
Serasalve! 
Questo è un capitolo di passaggio (si dirà così? Bah).
Spero di non avervi annoiato troppo.
Come mai Niall si è bloccato di colpo? E' amore o solo il pranzo che lotta per tornare su?
Lo scoprirete più avanti!
Ah, Harry sembra molto interessando alla proprietaria della zucca a 4 ruote.
Love? Love. 
Ho fatto un mucchio di errori. Perdonatemi, sono solo scema.
Yeha.

 
SE NON RECENSITE VI CADRANNO I CAPELLI.

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Capitolo 3
*** L'urlo di Alien. ***


-L'urlo di Alien.
 
 
Migliaia di fan stanno ballando ed urlando sotto le note di Up All Night, tutte tranne una. 
Sì, sono l'unica idiota che è immobile, come pietrificata da quelle 5 voci.
Mi limito a fissarli con occhi sbarrati mentre le strofe mi escono dalle labbra come un sussurro.
-Woooh! Ma quante siete oggi! Siete davvero le migliori.- urla uno Zayn decisamente agitato.
- Vorrei solamente dirvi un unorme grazie per tutto quello che avete fatto per  noi, grazie per averci sempre sostenuto.- grida Styles sfoderando uno dei sorrisi migliori.
Dallo stadio si eleva un "AAAAAAAWW" che può essere sentito anche da Plutone.
Li fisso e mimo con le labbra "LO-SE-R".
-Oh! A quanto pare una persona non è molto felice del nostro discorso...Vero signorina dai capelli rossi al posto *non so come vengono numerati*!- esclama Horan con un sorrisetto beffardo mentre mi indica.
NO, NO.
Io lo uccido, lo ammazzo. 
"Trovato cadavere brutalmente mutilato di Niall James Horan. L'assassina è una femmina adolescente sui 17 anni".
Cala il silenzio. Migliaia di occhi mi stanno fissanto in cagnesco, sono quasi certa d'aver sentito qualcuno ringhiare. 
Se esco viva da questa situazione giuro che scarabocchio tutti i poster che ho di loro.
Mi viene passato un microfono.
-Bhè, ecco...io...- incomincio a farfugliare.
-Tu cosa?- mi incalza un Horan sempre più divertito.
-Io stavo solo pensando che potreste dimostrarcelo tutto questo amore! Che ne direste di un super party con voi come protagonisti? Così potrete stare con ogni vostra carissima fan. - rispondo con un sorriso a trentordici denti.
-Bhè, ecco...noi...- ora è lui quello che farfuglia.
-Voi cosa? Ragazze, cosa ne pensate?- 
Dallo stadio si elevano grida disumane simili al verso di Alien.
Sono fottuti.
Dolce, dolcissima vendetta. 
Il suo sguardo dice tutto, mi vorrebbe uccidere/lapidare/torturare in questo preciso istante. Lo sa che non può tirarsi indietro, è fregato.
-Ahaah! Simpatica, sei davvero simpatica. Lo stavamo per suggerire noi! Che ne dite di Venerdì prossimo a villa Malik?-
Zayn rischia di soffocare con la sua stessa saliva per lo stupore.
-Siete tutte invitatee! Soprattuto tu, la dolce fanciulla dai bei calzini. Chi deve capire capirà.-
Niall Horan tu per me sei morto. 
 
 
 
-Come ti vesti per la festa di questa sera?- mi domanda Moly mentre è intenta ad ingurgitare l'ennesimo milkshake alla fragola.
-Nuda.-
-Non sei divertente.-
-Non era nel mio intento farti ridere, parola mia.- alzo le mani come per difendermi.
-Dobbiamo andarci! Ci sarà cibo gratis, palloncini e quant'altro.-
-Lo dici solo perchè vuoi appartarti con Styles.- 
La guardo negli occhi divertita, il suo colore cambia d'arancione (sì, ha la pelle arancione) a rosso fuoco.
-E se anche fosse? Non  mi è sembrato tanto "bastardo"...-
-No! Svegliati!- la scrollo - Non farti offuscare dalla loro bellezza! Ti hanno fatto cadere nella loro illusione, non ti far ingannare.-
-No, svegliati tu. Come puoi definirli "bastardi" dopo una solo conversazione? Devi darli una seconda possibilità.- 
Il suo sguardo è serio e mi lascia di granito/marmo/sasso.
-H,hai ragione...- balbetto inconsciamente. 
-Questa sera andremo alla festa e questa sera si decreterà il loro destino. Sarrano elimanti dal tuo cuore? Lo scopriremo tra poco!- 
Okay, io non la conosco.
 
 
 
Perchè mi sono lasciata convincere? Sarei potuta rimanere a casa a poltrire sul divano.
Niente tacchi, niente vestitino, niente robaccia in faccia. Solo io, il mio divano e qualche pacchetto di patatine.
E poi come faccio a capire se sono degli stronzi? Devo mettere un gattino su un albero per vedere se lo salvano? Fare il gioco "obbligo e verità" per chiederli "Siete o non siete dei bastardi?"?
 
-La smetti di sbuffare? Oramai non puoi farci niente, tra due minuti siamo arrivate. Non si torna indietro.- mi urla contro Moly mentre sfreccia sull'asfalto diretta a villa Malik.
-Ho capito, ho capito.- rispondo rassegnata.
-E ricordati che ci dobbiamo ritrovare a mezza notte davanti all'auto così andiamo a casa mia.-
-HO CAPITO.- sbotto. 
 
Arriviamo a destinazione. 
La villa si mostra a noi come un enorme formicaio, una quantita innumerabile di adolescenti si propaga per tutta la casa mentre ondeggia a ritmo di una musica assordante.
Entriamo ed attacchiamo il tavolo del cibo.
-Io avrei fatto una torta decisamente più buona.- farfuglia la mia amica mentre affonda il viso in una fetta di torta grande quanto il mio cranio.
Non l'ascolto neanche, sto cercando con gli occhi quel biondino rompiscatole.
Il mio piano è semplice, voglio osservarlo per tutta la serata per scoprire se è realmente una me*da. 
Perchè proprio lui? Non c'è un motivo particolare, semplicemente è quello di cui le parole mi hanno fatto più male.
 
Trovato!
Lo raggiungo mantendo una discreta distanza.
E' intento a parlare tranquillamente con dei ragazzi, noioso. 
Si è spostato al tavolo del cibo, banale.
Adesso sta insegnando una tettona a cantare, viscido.
Sta chiaccherando amabilmente con qualche fan, normale.
Dov'è finito? Un secondo fa era proprio davanti a me!
Incomincio a ricercarlo. Magari si trova al piano di sopra, mi conviene salire.
 
Mentre percorro lentamente il corridoio al piano superiore una mano mi cattura il braccio e mi spinge contro al muro.
-Ma che cavolo fai Horan? Sei forse impazzito?- domando dolorante.
Ora mi trovo con le spalle al muro, le sue braccia sono tese e mi impediscono una qualsiasi via di fuga. 
Se entro 30 secondi non mi lascia giuro che mi metto ad urlare come una pazza o gli tiro una testata in mezzo agli occhi. 
-La potresti gentilmente piantare di pedinarmi? Non è che ti sei innamorata di me?- 
- Io non la semino di pedinarti visto che non lo sto affatto facendo.- rispondo prontamente.
-Semini?- domanda sconcertato.
-E' un sinomino di piantare...- 
Scoppia fragorosamente  a ridere. 
Dio santissimo che imbarazzo. Io sono abituta a fare battute tristi senza rendermene conto, sono programmata su "tristezza assoluta". 
Non lo facevo un amante delle freddure, mi piace questo suo aspetto.
Ti piace? No che non ti piace. 
-E comunque non sono affatto innamorata di te, illuso.- affermo con decisione.
Perchè mi sta guardando con quello strano sguardo? 
Perchè diavolo si sta avvicinando sempre di più? 
Percepisco il suo respiro ad un soffio della mai bocca, rabbrividisco.
-Peccato.- sussurra sulle mie labbra prima di baciarmi.
Mi bacia delicatamente, come se avesse paura di spezzarmi da un momento all'altro. E' la sensazione più bella al mondo, vorrei rimanere così per sempr-
 
-Hei Nialler tu hai organizzato tutta questa festa e TU mi devi aiutare a tenere tutto sotto controllo! Una ragazza mi sta rubando i pomelli della porta, ci rendiamo conto?- urla Zayn costrigendoci a staccarci.
Zayn ma *ceeeeeeeeeeeeeeeeeeeensuraaaaaaaaaaaaaa*.
-Cristo! Zayn arrivo- risponde Niall visibilmente scocciato. 
-Scusa,- mi bacia sulla fronte - a dopo.- e così dicendo mi lascia lì.
 
TU, RONNIE SPARKLE, HAI APPENA BACIATO NIALL JAMES HORAN.
Io ho appena baciato Niall James Horan? Io? 
OCCRISTO.
Saltello per il corridoio come una scolaretta demente. 
Ma perchè perdi costantemente la tua dignità?
Perchè ho baciato Niall Horan, ecco perchè.
Mi sento come se avessi toccato il cielo con un dito, mi sento un dio.
Ma molto probabilmente per lui non è significato niente, sei una delle tante.
Ignoro quello che la mia coscienza tenta di dirmi, per adesso voglio solo godermi  questo momento.
Voglio sentirmi speciale ancora per almeno 5 secondi.
 
E' passata già un'ora da quando mi ha salutato ma di lui nessuna traccia. 
Zayn ci sta provando con ragazzina minuta e dai lunghi biondi capelli ricci quindi  deduco che abbiano fermato la ladra di pomelli, ma allora dov'è Horan?
Mi faccio un giretto per la casa e mi fermo a chiaccherare anche con Liam, alla fine devo ammettere che è davvero un bravo ragazzo.
Ma dove caspiarola si è cacciato il biondo? Che sia inciampato in un armadio finendo a Narnia? 
Decido di cercarlo. 
Possibile che debba passare la serata a tentare di stanarlo?
 
Mentre sono immersa nei pensieri mi blocco davanti ad una porta semi aperta dalla quale provengono delle voci, mi sporgo per vedere meglio ma senza rendermi troppo visibile dall'interno della stanza. 
Una ochetta mora è seduta sulle gambe di Niall.
-Prima ti ho visto allontanarti con la rossa, è ridicola- urla con quella sua vocetta da oca.
Ridicola!?  IO SAREI RIDICOLA?! Okay, adesso facciamo i conti brutta stronzetta. 
-Hei, mi stai ascoltando? E' ridicola vero?Aahah-
Ti prego, dì di no. Toglitela dalla gambe e difendimi.
-Sisi, hai ragione tu.- risponde.
Ah.
-Ovvio che ho ragione! Ma non è successo niente con lei, vero?- 
-Assolutamente niente.-
Ah, non è successo niente. Io sono niente.
Bella merda. Sono davvero patetica, mi deprimo per così poco.
Che mi aspettavo? Che un bacio valesse qualcosa?
Ho 17 anni, dovrei aver capito la differenza tra realtà e fantasia.
Ronnie credevi davvero d'importare qualcosa? Tu sei solo una ragazzetta che farà da comparsa nella sua vita, niente di più.
E adesso che faccio? Piango? Sempre più patetica, sempre più ridicola.
Scendo le scale e corro via da quella casa.
Fare bella corsetta mi schiarirà le idee, o almeno spero.






Salvenotte!
Che dire? Horan è davvero una caccola bionda.
Voi cosa avreste fatto al posto di  Ronnie?
Io sinceramente non lo so, lol.
Forse avrei picchiato a sangue l'oca, giusto per non essere manesca.
Bah.
Stanno già incominciando i casini, che stress.
Scusate gli errori, sono solo scema.
Yeha.
SE NON RECENSITE AVRETE UN ATTACCO DI DIARREA. 


 

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Capitolo 4
*** I pomelli delle porte sono molto attraenti. ***


Punto di vista e scritto da Moly (hazzamyhero).
 



-I pomelli delle porte sono molto attraenti.

 
 
Le luci sfrecciano veloci intorno a noi.
Molto probabilmente sto infrangendo tutte le regoli stradali dello Stato, ma ho fretta di arrivare a villa Malik.
Sbraito qualche parola a Ronnie che è da tutto il viaggio che sbuffa; tanto so che, in fondo in fondo, anche lei non vede l'ora di arrivare alla festa.
Le ultime raccomandazioni alla mia amica (si, sono una mamma fastidiosa) e scendiamo dalla zucca.
La prima cosa che noto è un'enorme torta al centro di un tavolo, e la mia passione per i dolci mi spinge a mangiarne una fetta enorme, anche se so che me ne pentirò.
Il mio alito non perdona.
È impossibile che nel giro di 2 minuti Ronnie sia già scomparsa!
Non la perdonerò facilmente per questo, sa che odio stare in mezzo alla gente da sola.
Devo trovare un modo per fargliela pagare.

 
Ma qualcosa attira la mia attenzione e i miei pensieri si tramutano in una testa riccia.
Ho trovato cosa fare in questa serata.
Afferro un bicchiere con dentro un cocktail a me sconosciuto, e la mia anima da stalker si fa più viva che mai.
So che non dovrei farlo, ma la curiosità mi uccide.
Harry percorre vari corridoi, e ogni suo passaggio porta una serie infinita di urletti da oche.
La dignità non fa parte del vocabolario delle Directioners. Almeno io faccio tutto in silenzio. 

Il moro gira un angolo e, quando lo giro anche io, mi ritrovo in un cortile. E di Styles nessuna traccia.
Ed è così che la mia caccia al tesoro è arrivata al capolinea.
Non so nemmeno cosa mi aspettavo che succedesse, magari come delle fanfiction dove il tuo amato ti copre gli occhi con le mani e ti sussurra frasi dolci all'orecchio. Nah, troppo mieloso per me.
Mi accorgo che il bicchiere è ancora pieno, allora lo svuoto in un sorso. Ho ancora sete, quindi prendo una lattina di birra che trovo su un tavolo li vicino e mi avvicino alla piscina (si, perché una persona che non sa nuotare ha la piscina, problemi?).
Mi tolgo i tacchi rimpiangendo le mie adorate Vans e immergo i piedi nell'acqua, formando tanti cerchi concentrici. 
Ho la vista un po' appannata, probabilmente il cocktail di prima era molto forte, ma sono certa di aver visto un'ombra nell'acqua, ma impreco lo stesso quando qualcuno si siede di soprassalto vicino a me.
Sono pur sempre una ragazza dai modi gentili.

 
-Ciao- dice una voce che riconoscerei tra mille.
-Sei bravo a disperderti nel nulla comunque...- decido che devo essere me stessa, non c'è tempo per essere timide o troppo romantiche.
Lui ride (inserire un coro angelico qui).
-Lo sapevo che mi stavi seguendo. Stavo solo cercando un diversivo per restare soli per un po', a quanto pare i pomelli delle porte sono molto attraenti...- dice alludendo a qualcosa a me sconosciuto.
A questo punto sono diventata un'ameba incapace di respirare normalmente, un defibrillatore farebbe comodo in momenti come questi. 
-Allora, come ti sembra la serata?- azzarda lui, vedendo che io non parlavo.
-Sinceramente? Non lo so. Non so cosa pensare in questo momento. Non so se odiarvi o se odiare me per avervi creduto. In questo momento avrei bisogno di risposte.- le parole mi escono senza passare per il cervello.
Lui rimane un attimo allibito e l'unica cosa che riesce a dirmi è - Scusa- una scusa soffocata, ma sembra sincera.
Si alza e allora mi alzo anche io.
Ci guardiamo negli occhi e in una frazione di secondi mi ritrovo sommersa dall'acqua.
Dentro la piscina. Con un Harry sbellicato dalle risate che mi guarda dall'alto in basso.
-Ti odio!- urlo. Ma non è molto convincente visto che sto ridendo anche io.
Allungo la mano nella sua direzione per fargli capire che mi deve aiutare ad uscire, anche se le mie intenzioni sono diversi. Infatti poco dopo anche lui si ritrova nella mia situazione.
 
Qualche schizzata e un po' di risate dopo ci ritroviamo vicini.
Pericolosamente vicini. E il viso di Harry continua ad avvicinarsi al mio. 
L'unica cosa che so è che è sbagliato, quindi lo allontano. Cosa che non avrei mai fatto se questo fosse stato un sogno.
Lo allontano ed esco dalla piscina a tentoni.
-Mi dispiace, ma non posso. Non posso fidarmi di te in questo momento- dico a malincuore allontanandomi.

 
È quasi mezzanotte e di Ronnie nessuna traccia.
Mi avvicino dondolando alla macchina e incontro un Niall abbastanza stravolto che mi chiede -Ehy, dov'è la rossa?- senza troppo convenevoli.
Sono troppo in stato di shock per rispondergli regionevolmente, quindi gli dico solo il mio indirizzo e lui sembra soddisfatto.

 
Con i tacchi in una mano e le chiavi nell'altra, mi rendo conto che non posso guidare. Sono alticcia.
E ovviamente chi è che si offre di riaccompagniarmi a casa.
Un certo Harry Styles tutto bagnato.
PERFETTO.
Il viaggio trascorre nell'imbarazzo e nel silenzio più totale.
Usciamo dalla zucca e lui si avvicina alla porta con me.
-Prometto che riuscirò a meritarmi quel bacio- dice dandomi un bacio leggero sulla fronte. E lasciandomi imbabolata davanti alla porta come una deficente.






 






 
Ciao a tutti!
Io sono un'intrusa a quanto pare, non sono Bekii!
E non sono nemmeno brava a scrivere gli spazi autrice, quindi...
Se ci sono errori è perché sono analfabeta (:
PASSO E CHIUDO.
Moly.
Giornosalve!
La Moly è brava a scrivere, vero? Vero.
Ti ho fatto i complimenti, protesti togliermi la pistola dalla tempia?
Grazie.
Allovra cosa ne dite di questo amovre turbolento?
È figo.
Scusate gli errori, è solo scema.
Ronnie e quel pazzerello di Horan torneranno presto.
PREPARATEVI.
Yeha.
 
SE NON RECENSITE MANGERETE SOLO BROCCOLI PER IL RESTO DELLA VITA.

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Capitolo 5
*** Ladro di biscotti. ***


-LADRO DI BISCOTTI.



Fare una bella corsetta non mi sta aiutando per nulla. 
Sono stanca, mi fanno male i piedi e sto sudando come non so cosa.
Bhè, almeno non sto pensando al fatto che Horan mi ha baciata, illusa, insultata e definita "niente". 
Cavoli, me lo sono appena autoricordata. Brava genia, continua così. 
Mi fermo per riprendere fiato, sono esausta.
Esausta di correre, esausta di piangere per quel tinto.
Mi sento così stupida per essere cascata nel suo giochetto e per soffrirne così tanto. 
Non ci devo pensare, ricomincio a correre.
Dopo 2 minuti sono già esausta. Non voglio più fare neanche un passo.
Taxi. HO BISOGNO DI UN TAXI. 
Impungo il mio cellulare e chiamo, dopo 5 minuti sono seduta sul sedile posteriore dell'autobile diretta a casa di Moly.
Chissà come se la sta passando la mia amichetta, conoscendola avrà combinato qualche caspiata come suo solito.
Entro in casa e mi dirigo nella sua stanza, guardo con ammirazione il letto matrimoniale che occupa metà della camera. Mi cambio e mi ci butto a bomba.
Lasciatemi morire in questo letto fatto di nuvole divine, ve ne prego! 
Buona Not-ZZzZzZZZZzZZz.
 
 
Mi sento osservata quindi decido che è ora ti alzarmi. Mi stropiccio gli occhi e mi metto seduta sul letto, mi guardo in torno e il respiro mi si blocca.
-Buongiorno-
-Eh?- 
-Ho detto "Buongiorno"-
-Lo so cosa hai detto, il mio "eh?" stava per "Che diamine ci fa Niall Horan qui?"- 
Mi alzo e, con il mio bellissimo pigiamino composto unicamente da una maglia abnorme, mi avvicino a lui minacciosamente.
-Che sei venuto a fare? A prendermi per il sedere ancora un pò? A prendermi ingiro?- gli batto il pungo sul petto -Dai! Ridi della stupida ragazzina rossa.-
-Veramente sono venuto per portarti dei biscotti- mi risponde sorridente mentre solleva la mano occupata da una scatola rossa.
Non sorridere se no non riesco ad arrabbiarmi, ti prego.  
-Sono avvelenati? Mi vuoi uccidere?- domando mentre agguanto la scatola.
Lo guardo mentre si strofina la nuca timido, cavoli quan'è bello. E' impossibile che sia vero, deve essere un robot perchè non è umana tutta queste perfezione.
Il suo sguardo incrocia il mio.
-Scusa per ieri sera, quella ragazza mi ha praticamente rapito! Per esperienza ho capito che meglio assecondare le persone così...- il suo sguardo si fa sempre più inteso -Appena ho capito che ci avevi sentito ho incominciato a cercarti ma eri già scappata-
Wow, sembra dannatamente sincero. Non dovrei ascoltarlo ma, nonostante tutto, so già che l'ho perdonato nell'esatto istante in cui l'ho trovato in camera.
-Scusa...-
-Ho capito! Va bene fintobiondo, ti perdono- gli batto un colpetto sulla spalla come per sigillare la pace appena fatta.
-Ah! Scusa anche per un'altra cosa- 
-Cosa?-
-Per l'agitazione mi sono mangiato tutti i biscotti-
-TU PER ME SEI MORTO.- 
-E allora cosa sono? Un fantasma? WOOOH- urla mentre mi rincorre per la stanza.
Ma quanti anni ha? Ed io che sto al suo gioco? Una coppia d'idioti. 
Corro per la stanza ma lui è troppo svelto e mi placca sul letto.
Lui è sopra di me ed io sono sotto di lui, ci guardiamo negli occhi. Nessuno dei due sta più ridendo o scherzato,  stiamo immobili a fissarci come rapiti l'uno dall'altro.
Wow, che occhi mozza fiato che ha. Le foto non rendono giustizia a quell'azzurro cielo, proprio per nulla.
La verità è che tutti si soffermano a guardare quegli specchi sul cielo senza accorgersi delle labbra, quelle spendide labbra che hanno perennemente gli angoli in su come se stesse per scoppiare in una fragorosa risata da un momento all'altro.
Mi accarezza lentamente la guancia con una delicatezza che non gli appartiene.
La distanza tra di noi si accorcia lentamente, il suo respiro solletica le mie labbra.
-RONNIEEE SE HAI FINITO DI SBACIUCCHIARTI IL TINTO POTRESTI SCENDERE? HO PREPARATO LA COLAZIONE - urla Moly dal piano di sotto.
MOLY YOU WERE MY SISTER.
Si può avere un tempismo peggiore del suo? Moly, non possiamo più essere amiche.
-Ti convine scendere o la tua amica rischia d'avere una crisi nervosa- afferma ridendo mentre si avvia alla porta.
Eh? Dov'è il mio bacio?
Non avresti dovuto rispondere così! Avresti dovuto fregartene e baciarmi, stupido Horan.
-Già, è capace di non darmi da mangiare per un mese se non mi precipito subito da lei- rispondo seguendolo.
 
Arriviamo in cucina dove una Moly tutta infarinata ci aspetta.
La fulmino con lo sguardo e lei sembra capire, fa cenno con la testa al piatto pieno di leccornie come per scusarsi. 
Mormoro un "perdonata" mentre sbrano una  waffle.
-Affamata la ragazza- mi punzecchia Niall.
-Speravo di mangiare biscotti ma il destino mi è stato avverso- rispondo sorridendo.
-Ehi ehi ehi ehi! Fermi tutti- si intromette Moly - Le hai portato dei biscotti? Siete così cariniiii!- strilla mentre ci incomincia a stritolare le guance.
Ahahaha, la uccido.
-Hei, come è andata con Harry?-  domando consapevole della mia malignità.
A sentir pronunciare il suo nome si blocca diventando rossa in viso, mi rifila un occhiataccia ed esce dalla cucina senza proferire parola.
 
Ora siamo solo io e Horan, cala un silenzio assordante.
Devo dire qualcosa, qualcosa di figo.  Non posso lasciarmelo scappare in questo modo.
Ronnie pensa a qualcosa, qualcunque cosa!
-Senti...- incominciamo contemporaneamente.
-Parla prima tu- mormo improvvisamente timida.
-Okay- risponde sorridendo per solo lui sa che cosa -Domani al cinema sono in programmazione dei bei film e mi stavo chiedendo se ti andasse di farci un salto con me...-
 
E ME LO DOMANDI!? 
SI. SI. SI. SI. ED INFINITI SI.
Oddio però adesso come gli devo dire? Devo far finta che sia una cosa che non mi abbia scossa? Cosa devo fare?!
-Bhè, mi farebbe davvero piacere- rispondo osservando attentamente le mie mani.
Lo sento ridacchiare soddisfatto.
-Perfetto, domani alle 6 davanti al cinema- si alza da tavola -Ora devo andare, gli altri saranno preoccupati.-
Lo accompagno alla porta con un sorriso da ebete stampato in faccia.
Sta per varcare la soglia di casa quando si ferma e si volta bruscamente verso di me. 
-Allora  ciao, a domani- sussurra prima di baciarmi la fronte ed uscire di casa.
Rimango ferma immobile a guardarlo allontanare.
Cado in ginocchio, troppe emozioni.








 
Salveaddio!
Penso che questo sia il capitolo più corto della storia dei capitoli corti.
Semplicemente non avevo idee.
Nel prossimo capitolo arriverà un figo.
Un figo che complicherà le cose ma pursempre figo
EH.
Niall si è addolcito, merito dei biscotti?
Scusate gli errori, sono solo stupida.
Yeha.
SE NON RECENSITE VI SALTERA' LA CONNESSIONE AD INTERNET.
 

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Capitolo 6
*** Si chiama stupidaggine. ***


Punto di vista e scritto da Moly (hazzamyhero).

 
-SI CHIAMA STUPIDAGGINE.
 
 
Ahi, che mal di schiena. 
Per colpa di Ronnie non ho potuto dormire nel mio comodo letto. Non è che sarebbe cambiato molto visto che ogni volta che chiudevo gli occhi vedevo una chioma ricciola. Ma evitiamo questo argomento spinoso.
Mi alzo dal divano e vado in cucina. Fuori dalla finestra c'è già luce, questo vuol dire che è tardi. 
Il mio stomaco brontola.
Mi dirigo verso i fornelli e metto a scaldare dell'olio in padella, colazione (o pranzo?) abbondante oggi! Ci rompo un uovo dentro e nel frattempo inizio a preparare una delle molte leccornie preferite di Ronnie: i waffle.
Dopo dieci minuti sono seduta al tavolo con davanti un piatto pieno di uova strapazzate, bacon e formaggio. E una pila di waffle per dopo. La dieta va a farsi fottere ♥ 
Nemmeno il tempo di finire in pace la mia creazione che qualcuno suona alla porta. Chi è che rompe?!?
Vado ad aprire e indovinate chi è? Il tinto. O quello a cui muore dietro la mia amica, chiamatelo come volete.
-Ciao- mi dice. -Non mi fai entrare?-
Mi appoggio alla porta -Perché dovrei?- dico ostile.
-Beh...- mi mostra una scatola -Ho dei biscotti per Ronnie...-
Rido. Sono fatti l'uno per l'altra.
Lo faccio passare e gli spiego qual'è la camera in cui deve andare -Mi raccomando, evitate di fare zozzerie sul mio letto, ok?-  
Far imbarazzare le persone è un'arte.
 
Bene. E adesso cosa faccio? Mi costringo a non origliare dalla porta. Devo essere matura, anche se la curiosità mi uccide.
Mi siedo sul tappeto e accendo la tv, tanto per distrarmi un po'.
Passa un po' di tempo e non ce la faccio più a trattenermi. Devo rovinare il loro momento romantico. È più forte di me.
-RONNIEEE SE HAI FINITO DI SBACIUCCHIARTI IL TINTO POTRESTI SCENDERE? HO PREPARATO LA COLAZIONE - urlo. Mi odierà per questo.
Arrivano e Ronnie mi fulmina con lo sguardo. Per mia discolpa le faccio vedere la torre di waffle, e lei sembra apprezzarli visto che ne azzanna uno.
-Affamata la ragazza- la punzecchia Niall.
-Speravo di mangiare biscotti ma il destino mi è stato avverso- risponde sorridendo.
-Ehi ehi ehi ehi! Fermi tutti- mi intrometto, tanto per mettere il dito nella piaga -Le hai portato dei biscotti? Siete così cariniiii!- Come farsi odiare dalla propria amica, in poche parole.
Mi guarda con sguardo truce, ma subito dopo sorride beffarda -Hei, come è andata con Harry?- 
Per me è morta.
Lo sa benissimo che quell'argomento è off-limit.
Mi alzo senza dire una parola. E vado in camera mia. Mi preparo e in meno di 5 minuti sono fuori casa. Diretta nel mio Starbucks di fiducia. 
Sprofondata su una poltrona di velluto con in mano un cappuccino (come se non avessi mangiato abbastanza, eh) il capitolo Harry per oggi sembra chiuso. E INVECE NO. Il destino mi odia. E chi entra dalla porta? Ma Harry, OVVIAMENTE. 
Cerco di fare l'indifferente, di mimetizzarmi con la carta da parati ma niente. Mi vede. E viene verso di me.
MA PERCHÉ TUTTE A MEEEEEEEEEEEEEE?!?
-Non riesci proprio a starmi lontana, eh?-
-Veramente sei te che hai interrotto la mia quiete- rispondo con la mia aria da so-tutto-io.
Ride. 
Asdfghjkl cervello in tilt. 
-Non ti dispiace se mi siedo, vero?- dice sedendosi davanti a me.
-Perché me lo chiedi se poi lo fai lo stesso?- 
-Si chiama educazione- 
-No, si chiama stupidaggine- ribatto io.
-A proposito di stupidaggine, ti sei dimenticata di dirmi come ti chiami-
-Non è che me lo sono dimenticata, è che te non me lo hai mai chiesto, comunque mi chiamo Giulia-
Ci pensa un po' su, poi dice -Beh, io mi prendo un thè se non ti dispiace- dice sorridendo e dirigendosi alla cassa.
Sta ritornando con la sua bella tazza fumante in mano e gli dico -Attento a non farla cadere, eh.-
-Non sono mica così stup...- ed è interrotto dalla sua tazza che cade in frantumi per terra.
Io scoppio in una risata fragorosa, di quelle che ad un certo punto non emetti più suoni ed inizi ad applaudire sembrando una foca in calore. 
Sistemato il danno si siede con un altro thè, stavolta freddo e in un bicchiere di plastica.
-Mi hai per caso mandato il malocchio?- dice fissandomi.
Mi indico -IO?- dico con voce innocente.
Da li iniziamo a scherzare raccontandoci a vicenda le nostre figure di merda. 
Dopo un po' però lui se ne deve andare, così si alza.
-Beh, la mia stupidaggine ti saluta- dice facendo un inchino e attirando maggiormente l'attenzione dei presenti.
Ed esce dalla porta.
Perché tutte le volte che sto con Harry, dopo, rimango da sola a rimurginare?
 
 
 
 
 
Buona colazione/pranzo a tutti! (?)
Spero che vi piaccia questo capitoletto-etto-etto.
Si sapeva che Harry è stupido, non ho raccontato niente di nuovo, no?
Beh, se ci sono errori è perché sono stupida. O perché un alieno si è ipossessato della tastiera, decidete voi.
Vi saluto e vi auguro una buona festa delle Balene!
Sciao!
La vera Moly di cui adesso sappiamo il nome.

 
Giornoaddio!
Un altro mirabolante capitolo sulla coppia Marry.
Sono carini insieme,vero?
Vero.
Scusate gli errori, è solo stupida.
Nel prossimo capitolo tornerà Riall.
Wooh.
Yeha.
SE NON RECENSITE DOMANI CALPESTERETE LA CACCA DI UN CANE.

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Capitolo 7
*** Ridevi proprio come una deficiente. ***


-Ridevi proprio come una deficiente.

 
 
Sono davanti all'entrata del cinema con ben 5 minuti di anticipo.
Ho impiegato tutto il mio impegno per arrivare in orario, ho incominciato a prepararmi con ben 3 ore di anticipo rispetto al solito.
Horan sentiti onorato. 
Fisso la punta delle mie vans nere, indosso dei semplici shorts e una canotta scollata ai lati.
Oddio.  Ho sbagliato a vestirmi? Sono troppo poco femminile? 
Quando arriverà farà finta di non vedermi dallo schifo? 
Voglio sotterarm-
-Ehi, ma come siamo carine oggi- afferma una voce facendomi sobbalzare.
-Io sono sempre carina- le mie labbre si sciolgono in sorriso - ma grazie ugualmente.-
Perchè cavolo è arrossito? Si vergogna di me? Perchè mi faccio così tanti problemi?
-Dai entriamo così scegliamo il film- 
E così dicendo ci inoltriamo all'interno del cinema, due grandi cartelloni padroneggiano l'entrata:
"Edizione speciale, replica Grease e Star Wars e L'Attacco dei cloni."

-Tu che film vorresti andare a vedere? Immagino Greas-
-Star Wars. Stavi per dire Star Wars, vero?- lo incalzo sorridente.
-Wow, di norma alle ragazze non piace quel genere di film. Tu sei strana.-
Lo fulmino con lo sguardo mentre ci dirigiamo alla biglietteria dove insisto per pagare il mio biglietto.
Sono estremamente felice, mi trovo al cinema in compagnia di Niall Horan e tra qualche minuto potrò gustarmi uno dei miei film preferiti. 
Come potrebbe migliorare la giornata? Con dei popcorn ovviamente. 
Ordino la confezione gigante e, a passo svelto, mi dirigo verso Horan che mi aspetta vicino all'entrata della nostra sala. Nel correre inciampo nei miei stessi piedi finendo addosso ad un ragazzo ricoprendolo dalla testa ai piedi di popcorn.
-Oh mio dio, sono estremamente dispiaciuta- farfuglio mentre incomincio a toglierli i popcorn di dosso.
-Non è niente. E' anche stata colpa mia, non stavo guardando dove mettevo i piedi- mi risponde sfoderando un sorriso abbagliante.
Ci alziamo, un silenzio assordante piomba tra di noi.
-Ehm, piacere- gli dico mentre gli porgo la mano -Mi chiamo Ronnie, tu?-
-Luke, mi chiamo Luke - mi risponde stringedola.
-Luke, I'm your father- le battute del film mi escono spontaneamente, senza passare dal cervello.
Ci fissiamo con gli occhi spalancati, forse entrambi stupiti per la mia idiozia.
Abbasso gli occhi a terra. Bene, ho appena fatto la figura della nerd senza vita sociale, evvai.
Il suo sguardo si illumina e mi stringe entrambe le mani.
-Sei la prima ragazza che incontro a cui piace Star Wars!-
-Wellaaaaaaaaah fratelloo! A me non piace, io lo AMO.-
Ed ebbe inizio la più appassionata conversazione pro Anakin. 
Che splendida giornata! Ho appena trovato un nuovo amico, ho ancora qualche popcorn e tra qualche minuto mi gusterò un film in compagnia di Niall.
WAIT. E' vero, io sono venuta qui con lui. 
Mi blocco, percepisco una presenza demoniaca dietro le spalle.
-Ma come siamo chiassose- una mano mi afferra la spalla da dietro - Ti sei forse dimenticata di me?-
Mi volto verso di lui all'arallentatore, sul suo volto si è disteso il sorriso più inquietante al mondo.
Balbetto qualcosa d'incomprensibile. 
-Vabbhè, quando avrai imparato a parlare fammi un fischio.-
Luke guarda perplesso Horan.
Horan fissa malamente Luke.
Rissa? Combatteranno per il mio onore? 
SUSUSUSU, VOGLIO SANGUE!
Il mio accompagnatore allunga la mano verso il mio nuovo amico presentandosi educatamente.
Dov'è finita la rissa? Dov'è finito il sangue? Dovresti fare il geloso.
-E' stato un piacere conoscerti Luke ma adesso dobbiamo andare- e così facendo mi agguanta un braccio trascinandomi verso l'uscita.
-Aspetta!- ci blocca Luke -Non è che mi lasceresti il tuo numero? E' così raro incontrare altri appassionati ai giorni nostri...-
-Certo, eccolo- rispondo poco prima di dettargli il mio numero.
-Grazie, bhè allora ciao!-
-Sì. Ciao.- ribatte secco Niall ricominciando a trascinarmi fuori dal cinema.
 
Per quale oscuro motivo ce ne stiamo andando? Non voglio perdermi il film, non voglio perdermi Anakin.
Siamo quasi arrivati alla sua auto quando decido che è il momento di ricevere delle spiegazioni, punto i piedi fermandomi.
-Dove mi stai portando? Perchè non ci guardiamo più il film?-
-Non te l'ha mai detto nessuno che non devi parlare con gli sconosciuti?- mi urla contro arrabbiato.
-Te l'ha mai detto nessuno che non si urla in faccia alle persone?- rispondo urlando ancora più forte.
Il suo sguardo si calma lentamente catturandomi ancora una volta.
-E' che mi sono distratto un attimo e tu eri con un ragazzo e stavi parlando e ridendo- farfuglia.
G-g-geloso? Che cosa tenera.
-Ridevi proprio come una deficiente-
EHI, QUESTO NON E' CARINO.  
-In quel modo così deficientemene adorabile.- I nostri sguardi si incrociano.
-Sembravi così spensierata, così tenerHAAHAHAHAHAHAHA- scoppia in una fragorosa risata.
Dov'è finita la dolcezza?
-Perchè stai ridendo?- domando colpendolo sulla spalla.
-Perchè non ce la faccio! E' assurdo tutto questo, è assurdo che mi metta a dire certe cose in mezzo alla strada, è assurdo che io sia geloso di te dopo che ci conosciamo da meno di quattro giorni!-
-Non è assurdo, io sono adorabile. Tutti si prendono una sbandata per me prima o poi, sei solo umano Horan.- 
Ma che cavolo sto dicendo? Chi è che si è mai preso una spandata per me? Il mio cuscino?
Perchè finisco sempre per dire frasi da film di quarta serie?
Altre risate provengono dal suo buco dentato.
Sisì, ridi di me. 
Boffonchio un "va a quel paese" e mi dirigo verso la sua auto aspettando che la apra.
Quando finalmente decide di smettere di ridere della sottoscritta entriamo in auto per fare un giretto.
Passiamo il tempo a canticchiare canzoni ed a prenderci per il sedere.
 
Le ore passano velocemente e, tra una risata ed un altra, è già ora di tornare a casa.
La su macchina si ferma vicino al mio vialetto, scendiamo entrambi.
Siamo davanti alla mia porta.
-Ehm. Grazie di tutto, mi sono divertita- mormoro imbarazzata.
Un sorriso fa la sua appirizione sulle sue labbra.
-Anche io mi sono divertito- mi risponde puntando i suoi occhi nei miei.
I nostri visi si avvicinano, chiudo gli occhi attendendo quel contatto tanto aspettato.
Aspetto, aspetto. Perchè sto aspettando così tanto?
Decido di aprirli e quello che si presenta davanti a me è un Horan scosso dalle risate.
-Dovevi vedere la tua faccia, semplicemente ridicola AHAHAHAHAH.- urla tra le risate.
Lo fisso.
-Ahhahah, che divertente. Fottiti - apro la porta di casa e mi ci fiondo dentro.
NIALL HORAN, NON CI SAI PROPRIO FARE CON LE RAGAZZE.
 
 
-Ma tu ce l'hai una casa?- mi domanda Moly mentre si scaraventa nel suo armadio.
-Io non ho una casa, io ho una tana- le rispondo buttandomi sul letto.
-E poi i tuoi sono via in crociera quindi è molto più figo da te-
-Questo non giustifica la tua presenza qui- afferma seccamente.
-Sì che centra! Sono depressa. Ho combinato un casino con Horan, è da una settimana che non mi scrive-
Dopo che gli ho buttato la porta in faccia non si è fatto più sentire.
E che ti aspettavi? Una scena come la scorsa volta?
Illusa.
Affondo il volto nei cuscini mentro sosprio rumorosamente.
La mano di Moly mi accarezza la testa delicatamente.
-Non mi trattare come un gatto- boffonchio sputacchiando dove la mia amica poggerà la testa questa notte.
-Stai tranquilla, non ti tratterei mai così bene-
Gentile, davvero gentile.
-Perchè cavolo non mi scrive?- urlo con tutto il fiato che ho in corpo.
Tintin, la suoneria di un nuovo messaggio.
Mi alzo di botto facendo perdere l'equilibrio alla mia amica.
Agguando il telefono e, con mani tremanti, leggo il messaggio.
 
"Ehi, ti ricordi di me? Sono Luke, il ragazzo del cinema! Non ti ho vista più in sala e mi è dispiaciuto tantissimo. Ho comprato La vendetta dei Sith e mi chiedevo se ti andasse di vederla con me, ovviamente da amici (: Rispondi presto xx"
 
-Dai, per questa volta ti lascio casa mia- dice rassegnata Moly.
-Ecco perchè ti amo!- l'abbraccio con tutte le mie forze.
Rispondo velocemente al messaggio.
 
"E me lo chiedi? Vieni a *indirizzo*  tra un oretta, porta i popcorn e i fazzoletti per le lacrime!  xx"
 
Saluto Moly ed aspetto l'arrivo di Luke, il quale non si fa attendere.
Inseriamo il dvd e ci spaparanziamo sul divano.
Ogni scena si guadagna i nostri commenti.
Chiaccherando con lui mi sono accorta che mi pare di conoscerlo da una vita, è l'amico che ho sempre desiderato.
-Sìììì! PASSA AL LATO OSCURO!- urliamo all'unisolo mentre ci battiamo il 5.
Siamo costretti ad interrompere i festeggiamenti a causa del campanello.
Apro la porta.
-Stavo facendo un giro da queste parti ed ho saputo che ti trovavi qui quindi eccomi- dice Niall alla velocità della luce.
Lo fisso sconcertata. 
Cosa ci fa qui? Perchè è qui? 
-Allora mi fai entrare?- domanda entrando.
L'educazione è cosa rara.
Lo seguo in salotto dove lo vedo comportarsi d'amicone con Luke.
-Bene, che il film continui- grido mentre mi siedo tra i due.

 
Padme: ...Non credo a quello che sento. Obi-Wan aveva ragione. Sei cambiato.
Anakin : Non voglio sentire più parlare di Obi-Wan. I Jedi si sono messi contro di me, tu non metterti contro di me.
Padme: Io non ti riconosco più...Anakin tu mi spezzi il cuore.

 
Lacrime amare solcano il mio viso, incomincio lentamente a singhiozzare.
Avverto lo sguardo straffotente di Niall su di me ma non mi interessa, oramai sembro una fontana rotta.
Mi volto verso Luke. Sorrido, sta piangendo anche lui.
Mi avvicino e mi accoccolo sulla sua spalla mentre mi cinge con le sue braccia.
-Come ha potuto?- domando singhizzante. 
Come risposta ricevo un abbraccio ancora più forte, che bella sensazione.
Niall si alza bruscamente dal divano e si dirige in cucina senza dire una parola.
Ora fa il geloso? Dopo che non mi ha calcolata per una settimana!
Non sono arrabbiata, di più.
-Scusa Luke ma potresti lasciarci soli?- domando al mio nuovo amico.
-Okay, intanto sarei dovuto essere a casa tra poco- mi risponde deluso.
Lo accompagno alla porta e lo saluto più calorosamente possibile.
 
Mi volto per dirigermi in cucina ma non c'è n'è più bisogno, il biondo mi fissa dalle scale.
-Ora tu mi spieghi cosa cavolo ti è passato per la testa!- gli grido avvicinandomi.
-Hai riso di me, mi hai presa in giro e non ti sei fatto sentire per una settimana e poi ti presenti qui di punto in bianco facendo il broncio.-
Sento il vapore uscire dalle mie orecchie.
-SEI UN EMERITA TESTA DI CASP-
Le sue labbra premono contro le mie, chiudo gli occhi e mi lascio catturare da quel lungo ed intenso bacio.
Mi sento mancare le forze come se il mio corpo fosse diventato improvvisamente privo di uno scheletro. 
Dopo un tempo lunghissimo, ma che mi pare troppo breve, ci stacchiamo.
Niall posa la fronte sulla mia.
-Avevi ragione- sussurra sorridente.
-Su cosa?- domando confusa.
-Tu sei adorabile ed io sono solo umano, non posso resisterti.-









 



Nottegiorno.
Niall è diventato dolce, non trovate?
E' davvero così o c'è sotto qualcosa?
Faccio sempre troppe domande?
Si.
Scusate gli errori, sono solo stupida.

Vorrei ringraziare tutte le buon'anime che hanno:
recensito,
seguito,
preferito e ricordato.

Un grazie particolare ad 
Manu_Ciao_Mondo (:
Yeha.
SE NON RECENSITE VI PUZZERA' L'ALITO PER UN MESE.

 
Luke è Luke dei 5 Seconds of Summer (ho fantasia con i nomi) :



Ecco a voi Ronnie in tutta la sua verdosità:

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Capitolo 8
*** Questo telefono è un transformer. ***


Punto di vista e scritto da Moly (hazzamyhero).


 
-Questo telefono è un transformer.


 
CIOÈ.
Ronnie ha ai suoi piedi il ragazzo che ha sempre amato e cosa fa? Si guarda un film A CASA MIA con il figo di turno. Proprio non la capisco.
Almeno ho un piano.
Sono un genio del male MUAHAHAHAHAHAHAH. Ok, la smetto.
Sono diretta a casa di Harry e non per fare zozzerie, non questa volta almeno.
Suono alla porta e dopo qualche minuto mi apre Harry. In pantaloncini. SENZA MAGLIETTA. Che sorride.
Cosa avevo detto a proposito delle zozzerie?
Mi sforzo di guardarlo negli occhi e dico alla velocità della luce -CodicerossohobisognodelnumerodiHoranoRonnieavràdeifigliconunaltroragazzo-
-Isterica la ragazza oggi, eh?- e mi lascia entrare.
Si dirige sul divano, come se io non avessi detto niente.
-Hai capito o devo scriverti un telegramma?-
-Nono, ho capito, non sono così stupido- occhiolino -Solo non capisco perché dovrei dartelo senza avere niente in cambio.-
Si sente in un film poliziesco o cosa?
-Stai scherzando, vero?- gli chiedo sperando che la risposta sia si.
-Voglio un bacio.- dice puntando i suoi occhi nei miei.
-Adesso io farò finta di non aver sentito niente e tu mi darai quel cavolo di numero di telefono-
-Io sono serio- e intanto sfodera uno di quei suoi soliti sorrisi da faccia da schiaffi.
-Devo picchiarti?-
Succede tutto molto velocemente.
Tutti e due ci catapultiamo sul cellulare che si trova sul tavolino. Lo raggiunge prima lui, ma con un'abile mossa da far invidia a Jackie Chan, lo placco a terra, rimanendo sopra di lui.
-Mai fare arrabbiare una ragazza che cerca di fare Cupido-
Lui ride.
-È per questo che ti amo.- probabilmente non ha pensato a quello che diceva, perché adesso
ha gli occhi sbarrati.
Come me, del resto.
-Beh... si.... ecco... meglio che mandi quel messaggio o Ronnie finirà veramente per fare cazzate- spezzo il ghiaccio.
Prendo il cellulare e con enorme fatica trovo la rubrica, questo cellulare è un transformer!
Scorro tra i numeri e dopo trovo il nome che mi interessa.
-Niall 'cuoricino', CHE DOLCEEEEEEEEEEEEEEE- dico per sfotterlo.
Nel frattempo lui si è seduto sul divano e sembra scioccato.
-Ehi ragazzo, su con la vita, non ti è mica morto il gatto!- e questa frase sembra scioglierlo, perché sorride e si distende un poco. L'ho sempre detto che sono simpatica.
Scrivo il messaggio:
"Niall, sono la Moly, la rossa è a casa mia in compagnia del figo del cinema. Non ti lamentare se poi la mangia"

Se non è proprio scemo farà la cosa giusta.
-Ok, ho fatto, grazie- gli passo il cellulare/transformer e mi siedo anche io sul divano.
-Allora, che ne dici di andarci a prendere un gelato?- azzarda lui.
-Direi che è un'ottima idea- rispondo sorridendogli.
Mi trovo seduta al tavolo della gelateria più bella che abbia mai visto con davanti il ragazzo che amo. 100 punti a me!
-Sei sicura di riuscire a mangiarlo tutto?- dice indicando il mio gelato.
-Pff, mi sottovaluti- probabilmente una ragazza normale al primo appuntamento non avrebbe preso un gelato così grande, per paura di sembrare una morta di fame, ma qui hanno talmente tanti gusti che non ho saputo scegliere!
-Beh, comunque volevo chiederti scusa per prima-
Ingoio la cucchiaiata di gelato -Per cosa? Per aver detto la verità?-
-È per questo che mi hai colpito-
-Ti ho colpito per il fatto che mangio gelato?- faccio la battuta. COME SONO SIMPATICA.
-Anche quello; ma soprattutto perché te sei te-
-Ma nooooooooooooooooo sono la Regina Elisabetta, piacere- gli porgo la mano.
Lui sta al gioco -Piacere sua maestà, è di suo gradimento il gelato?-
-Ma certo caro ragazzo, grazie per l'interessamento, lei è così lusinghiero- faccio una risatina da Rinascimento (?)
-È proprio di questo che parlo, te sei te stessa, in tutte le situazioni.-
-È il complimento più bello che mi abbiano mai fatto, grazie- dico sincera.
 
Siamo davanti alla porta di casa mia. Ed è incredibilmente uguale all'ultimo volta che siamo stati in questo posto.
Ma una cosa è cambiata.
Non servono più parole o scuse. Serve solo una cosa.
E come se ci legasse una decisione muta, ci baciamo.
È un bacio dolce, che racchiude i pochi momenti passati insieme. È una promessa.
Dopo qualche minuto, ci stacchiamo.
-Finalmente sei riuscito a prendertelo il tuo bacio- dico sorridendo.
-È decisamente valsa la pena di aspettare- mi risponde prendendomi la mano.
Apro la porta di casa e ci ritroviamo davanti Ronnie e Niall avvinghiati, che si sbaciucchiano rumorosamente.
Direi che il mio piano è stato un successone. Anche il riccio la pensa così, perché mi guarda con aria trionfante. Che anche lui sia pro alla coppia Riall?
Ma la mia anima da guastafeste si risveglia, allora decido di rompere l'atmosfera.
-Come, Luke è già andato via? Volevo conoscerlo!-
Si staccano e il tinto mi guarda con la faccia da "spero tu stia scherzando" allora alzo le mani e dico -Ronnie, potevi scegliertene uno un po' più simpatico, eh-
Facendo scoppiare a ridere tutti i presenti.











 
Buoooooooooooongiorno!
Lo so, sono simpatica, non c'è bisogno che me lo diciate.
Mi è venuto il diabete a scrivere questo capitolo, quindi spero che vi piaccia, se non vi piace potete anche morire all'inferno (':
Con questo vi lascio che devo andare a fare le zozzerie con Harry.
Cordiali saluti
La Moly.
È corto, lo so.


Pomeriggiosera!
Marry è figa come coppia, lo so.
Continuate a seguirci e vi farete quattro risate tra la dolcezza e i drammi.
Scusate gli errori, è solo stupida.
Yeha.
SE NON RECENSITE NON INCONTRERETE MAI I VOSTRI IDOLI (questa è cattiva, scusate.)




 
Ed ecco a voi Moly e le sue facce intelligenti:
 

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Capitolo 9
*** Esplodi. Esplodiiiiii. ***


-ESPLODI. ESPLODIIIIII. 


 
 
-Io ed Harry vi passiamo a prendere sotto casa di Moly alle 9.30- mi urla dall'altra parte del telefono il mio "ragazzo".
-Eh? Perchè?- domando confusa.
-Andiamo in discoteca, sii carina- risponde secco.
E' sempre così dolce, non trovate?
-Aspetta che ti passo Harry altrimenti mi stacca un braccio.- 
-Pronto?- incomincia Harold.
-Riccioboy, cosa c'è?- domando curiosa. 
Da quando Moly e quel cespuglio si sono messi insieme ho passato molto tempo con quel bel giovanotto e devo dire che è a posto, non penso la farà soffrire.
-Dii a Moly di mettersi qualcosa di carino anche - la sua voce scende ad un sussurro -anche sotto. Dai che hai capito!-
-Maniaco.-
Butto giù il telefono.
Prevedo tante zozzerie per la mia amica.
 
-Asdfghjklòghjk!-
-Butta giù il boccone e dopo parla- mi ordina Moly.
Sono a casa sua (come sempre) e assisto alla sua pazza ricerca di una vestito adatto alla serata.
Butto giù il pezzo di panino al salame piccante ed incomincio a parlare.
-Io non so ballare!- 
-Mi dispiace per te.-
La fulmino con lo sguardo, è troppo cattiva.
-E tu?- domando malignamente -E sappi che le mosse di Just Dance non valgono.-
Sul suo volto appare un espressione scoinvolta. 
-Siamo spacciate- sentanzia infine.
-Eehh già.-
Tentiamo di non pensare alla nostra futura figura da impedite e passiamo il tempo a prepararci per la serata.
 
(Tecnicamente dovrei descrivere come si truccano o si vestono ma la verità è che non sono molto brava in questo genere di cose, lascio il tutto alla vostra immaginazione.)
 
Suona il campanello a casa Moly. 
Apro la porta e mi ritrovo un Harry elegante e un Niall assolutam-COME CASPIO E' VESTITO? E poi diceva a me di dover farmi carina.
Come può mettersi le Air Force anche per andare in discoteca? Cosa ti ha fatto di male lo stile? 
Sposto il mio sguardo da suoi piedi ai suoi occhi. Ha un espressione scoinvolta e tutto quello che riesce a dire, o meglio a farfugliare -Sei bellissima.-
Arrossisco violentemente diventando un tutt'uno con i miei capelli rossi.
-Anche tu sei bellissimo- rispondo sorridendoli ignorando i miei stessi commenti negativi sul suo abbigliammento.
Lui è sempre bello, brutto stronzone che non si deve truccare o fare i capelli.
-Siamo tutti bellissimi e lo sappiamo ma dobbiamo andare- afferma Harry mentre da la mano ad una Moly intenta a cantare "I'M SEXY AND I KNOW IT".
 
Ci posizioniamo nell'auto nera di Harry e, dopo 10 minuti, arriviamo al locale da dove proviene una musica assordante.
Sono tentata di tornare indietro quando il braccio di Niall mi circonda le spalle, alzo lo sguardo ed incontro i suoi occhi perennemente sorridenti.
-Allora, andiamo?- domanda stringendomi di più a sè.
Faccio segno di sì con la testa e ci buttiamo nel locale.
Centinai di adolescenti si stanno strusciando gli uni con gli altri a ritmo MiNiMaLe.
Ho sempre odiato le discoteche, troppe persone schiacciate per non parlare quel perenne odore pungente di sudore. 
Appena entrati nel locale perdo di vista Harry e Moly, zozzoni.
Io e "Mr. Mi metto le Airforce anche ai funerali" ci dirigiamo al bancone del bar e prendiamo  da bere, sto per ordinare una cocacola quando Horan mi intercetta facendomi prendere un drink estremamente alcolico. 
A suo rischio e pericolo.
-Andiamo a ballare bellissima?- mi sussurra all'orecchio provocandomi brividi su tutta la schiena.
-Certo- rispondo senza accorgermene.
Ci catapultiamo tra la folla ed incominciamo a ballare, o meglio, lui incomincia a ballare.
Io rimango ferma immobile, interdetta sul da farsi.
Come caspiarola mi dovrei muovere? Sembro un tronco in coma!
Le sue mani si posano su i miei fanchi facendoli ondeggiare a ritmo di musica.
-Rilassati- dice guardandomi sorridente.
COME CASPIAROLA FACCIO A RILASSARMI!? 
Muove una mano dal mio fianco alla mia schiena accorciando le distanze, adesso il mio petto preme sul suo ed eccolo lì il tempo che si ferma. 
Non c'è più nessuno intorno a noi, nessuna musica assordante, niente di niente. Semplicemente io e lui.
Poso la testa sul suo petto e mi arrendo incominciando a muovermi in sincrono con lui. 
Lo sento ridacchiare soddisfatto, idiota.
E' da 4 canzoni che balliamo ed io sono fermamente convinta che i miei piedi si siano rotti in quei stupidi tacchi.
-Scusa Niall ma devo andarmi a sedere se no rischio di dovermi far amputare entrambe le zampe- grido per farmi sentire da lui.
Smette di ballare e mi urla - Okay, vuoi che venga con te?-
Lo guardo, si sta divertendo parecchio a ballare (per così dire) e non voglio di certo rovinarli il divertimento.
Faccio cenno di no con la testa e mi dirigo all'angolo delle poltroncine, mi ci butto sopra a bomba senza distogliere lo sguardo dal mio adorato fintobiondo.
Dopo poco gli si avvicina una bionda praticamente nuda, passa il tempo a strusciarsi addosso a lui e il mio ragazzo non sembra disgustato da quel contatto.
Li fisso con uno sguardo trucce sperando di riusicre a fare esplodere la testa all'oca.
ESPLODI. ESPLODIIIIII.
Stupidi cartoni animati che mi hanno fatto credere per una vita di essere capace a far cose impossibili. 
Dopo una quantita innumerabile di tempo Niall pare ricordarsi di me e mi si accomoda vicino. 
-Ci ho solo ballato- mi dice con un espressione idiota.
Sembra che si diverta a vedermi gelosa.
-Lo so- affermo secca.
Lo sento scoppiare in una risata fragorosa.
-Diciamo che era una piccola vendetta per quel tale, Luke- afferma scosso dalle risate.
-Sei un idiota- rispondo scoppiando a ridere anch'io.
Mi posa una mano dietro alla nuca per avvicinarmi a sè mentre mi regala uno splendido bacio.
Caspiarola quanto bacia bene. 
Ecco come fa per farmi passare l'arrabbiatura, mi bacia.
GRAZIE AL CIELO MI ARRABBIO SPESSO!
Ci stacchiamo e ci guardiamo negli occhi.
-Perchè ti piaccio?-  gli domando all'improvviso. -Insomma, potresti avere tutte quelle che vuoi! Perchè la ragazza che ti ha rotto tanto le scatole?-
-In effetti potrei avere di tutto e di più! Perchè sto con te? - 
Gli tiro un pugno sulla spalla.
-Ahi!- grida massaggiandosi il punto dove tra poco si formerà un livido. -Mi piaci perchè sei diversa. Ogni volta che sto con te non so cosa succederà, è tutto imprevedibile.-
-In poche parole mi stai dando della psicopatica che combina guai?-
-Già.-
Gli sferro un altro pugno.
-Ed io perchè ti piaccio?- domanda incuriosito.
-Perchè sei un idiota.-





 
Cenacolazione.
Ma come sono paccioconi e coccoloni ifghi.
NO.
Ho vomitato arcobaleni mentre scrivevo questa cosa.
Scusate se sono riuscita solo a partorire un hobbitcapitolo.
(Un capitolo molto corto.)
Nel prossimo capitolo ci saranno zozzerie e in quello dopo ancora odierete me e Niall.
Scusate gli errori, sono solo stupida.
Yeha.

 
SE NON RECENSISCI TI SI ROVINERANNO TUTTI I POSTER CHE HAI DEI TUOI IDOLI.

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Capitolo 10
*** Salta. ***


Punto di vista e scritto da Moly (hazzamyhero).


-Salta.


Casa mia con Ronnie. Obbiettivo? Il vestito perfetto. E a quanto pare anche l'intimo perfetto.
Come Harry aveva fatto intendere.
Ci aspettava una serata in discoteca che poteva tramutarsi alla prima volta di qualcosa, e con qualcosa non intendo la prima sbornia.
Quindi l'ansia era al massimo.
-HO TROVATO!- mi urla contro la mia amica.
-Il tesoro?- dico con fare ironico.
-No idiota, te potresti metterti il vestito blu e io quello verde!-
-Hai ragione! E poi io ci posso abbinare i tacci arancioni... sei un genio-
-Io sono un genio e te non sai cosa voglia dire abbinare i colori- ribatte con aria disgustata.
-Devo ricordarti come si veste il tuo fidanzatino ogni tanto?-
-Sono sicurissima che stasera si supererà-
Vedremo.

Trucco e parrucco appena finito che il campanello suona.
Ci catapultiamo giù dalle scale e aprendo la porta ci troviamo davanti il riccio e il tinto. Che oltretutto non è nemmeno così elegante. 
E sembra averlo notato anche Ronnie. 
Per questa volta non infierirò, è la nostra serata.
Niall prende sottobraccio la sua ragazza e la conduce alla macchina, mentre Harry appoggia le sue mani sui miei fianchi provocandomi brividi dalla testa ai piedi.
-Sei bellissima.- mi sussurra in un orecchio mentre io chiudo la porta.
-Anche te non scherzi, eh.- lui era bello perfino con un sacchetto della spazzatura, immaginatevelo con un paio di jeans attillati e una camicia bianca.
Mi conduce alla macchina, aprendomi la portiera del passeggero da vero gentiluomo. 
Partiamo e i due piccioncini dietro iniziano a tucchignarsi e a farsi il solletico. Dei bambini in poche parole.
Mentre guardo fuori dal finestrino sento la mano di Harry appoggiarsi sulla mia coscia. Aveva deciso di uccidermi stasera?
Allora poggio la mia sulla sua e la stringo, guardandolo e sorridendo dolce. Lo amo troppo.
In poco tempo arriviamo a destinazione ed entriamo nel così detto "locale più in della città". 
Siamo fortunati se non troviamo dodicenni arrapate con la merce esposta che ballano a ritmo tunz tunz. 
Per grazia divina esistono i privè. 
Ed è proprio li dove io ed Harry ci dirigiamo, lasciando i nostri amici a vedersela con il sudore e la folla.
Mi lascio andare sul divanetto con un sospiro di sollievo.
-Ti va di fare un gioco?- 
-Stasera sono tutta tua- rispondo sorridendo. E forse mi accorgo troppo tardi del messaggio che contiene questa frase.
Così il moro si alza tutto contento e si dirige al bar e dopo poco ritorna trotterellando con in mano un vassoio pieno di bicchierini di rum.
-Il gioco sarebbe farmi ubriacare?- chiedo con aria interrogativa.
-Mi sono reso conto che so pochissime cose su di te, ed è per questo che esiste il gioco della verità!-
-Ed immagino che l'alcool sia per renderlo più interessante, vero?-
-Hai centrato il punto ragazza- 
dice facendomi l'occhiolino. -Bene, inizio io- mi offre uno shot -Il tuo gelato preferito?-
E così iniziamo a farci le domande più disparate, dal primo bacio al numero preferito. 
Dopo un vassoio di bicchieri finito e molte domande dopo, mi sono tolta le scarpe e mi sono buttata in pista, spinta da una delle mie canzoni preferite: Party Rock Anthem.
Quando Dio distribuiva le doti di danza probabilmente io ero a pettinare i dugonghi, infatti il mio concetto di ballare è limitato a Just Dance. Allora decido di usare le mosse del gioco, e un minuto dopo tutta la mischia mi sta imitando.
Harry mi guarda divertito ma a quanto pare aveva un desiderio più impellente del guardarmi, infatti mi trascina in un corridoio ed inizia a baciarmi con foga.
Le sue mani percorrono avide il mio corpo mentre le mie sono incastrate nei suoi setosi ricci.
Inizia a baciarmi il collo e le sue mani sono in esplorazione sotto il vestito. Non riesco a trattenermi qualche gemito di piacere.
Con voce rotta dai sospiri mi sussurra -Salta- e con fare meccanico gli circondo il corpo con le gambe. 
Tenendomi in braccio mi spinge contro un muro e la mia schiena si inarca come se non potesse fare a meno del contatto con il suo torace. 
Un lampo di lucidità mi attraversa la mente e stringendogli il viso tra le mani gli dico -Non qui-

Durante il viaggio in macchina ho il tempo di farmi venire l'ansia da prestazione, ma nemmeno il tempo di chiudere la porta di casa sua che ci stiamo di nuovo strusciando e baciando.
Saliamo le scale a tentoni e ci dirigiamo verso una stanza, e deduco sia la sua visto che mi sbatte sul letto senza molti convenevoli.
Mi aiuta a togliermi il vestito e mi osserva per un secondo -Sei bellissima-
-Devi aggiornare il repertorio Styles- 

Lui ride e ritorna a baciarmi, io gli tolgo la camicia e i pantaloni, che finiscono in fondo al letto insieme al mio vestito. 

"There's a part of my clothes at the end of your bed"
Il mio cuore batte a mille e la mia testa è da un'altra parte. Insieme a lui mi sento completa, al settimo cielo.
Ci stiamo guardando negli occhi mentre togliamo gli ultimi indumenti che ci intralciano la strada. Ed io che mi ero tanto scervellata per trovare l'intimo perfetto.
La distanza tra di noi si azzera definitivamente, Harry è su di me ma prima di compiere quel passo mi chiede -Sei sicura?- 
Come risposta gli sussurro -Ti amo- per poi appoggiare la mia fronte sulla sua. Sorridendo.
Ed è con il sorriso che diventiamo una cosa sola. 
Le emozioni che provo in quel momento sono contrastanti. Amore. Dolore. Eccitazione. Felicità. 
È la mia prima volta. E sono contenta di aver aspettato 17 anni per fare questa esperienza con la persona che amo di più al mondo.
I nostri corpi si muovono in sincrono, e i nostri cuori sembrano stiano per scoppiare,
Respiri affannati. Gemiti di piacere. 
Alla fine veniamo insieme con un urlo soffocato.
Si accascia su di me appoggiando la sua testa nell'incavo del mio collo; riesco a sentire il suo respiro sulla pelle.

Mi sveglio con un mal di testa atroce.
Devo fare un secondo mente locale per capire dove sono e chi sono. Poi noto che sono sdraiata vicino ad Harry, e ho la mano sul suo petto scolpito.
Sorrido ripensando a quello che è successo ieri notte. Non lo dimenticherò mai.
Cercando di fare più silenzio possibile mi alzo e mi metto l'intimo e una maglia che trovo sulla sedia. Ed esco dalla camera.
Stropicciandomi gli occhi scendo le scale e vado in cucina, il tempo di mettere a fuoco che vedo Niall nudo davanti al frigo. 
Ma che cazz... 
-NIALL COPRITI PER FAVORE!- gli urlo girandomi di lato.
-Ehy, non è colpa mia!- 
Mi giro e per fortuna adesso ha dei boxer e vicino a lui c'è Ronnie.
-Ehy, che ci fai qui?- le chiedo.
-Testo il divano- mi risponde ironicamente -E comunque potrei farti la stessa domanda-
-Se è per questo io testo il letto- dico con fare malizioso.
-Giulia, lo sai che è maleducazione lasciare il proprio ragazzo dopo che si è fatto l'amo... oh, ci siete anche voi?- urla Harry per poi bloccarsi, anche lui in boxer.
-Sta diventando imbarazzante la cosa- dico io.
-Esattamente- conferma la mia amica.
-Colazione?- azzarda il tinto.
-Ottima idea- sbuffa il riccio sedendosi al tavolo.
Ci sediamo tutti con fare imbarazzato, poi mi accorgo che mi stanno fissando -Ehy, perché mi state guardando?-
-Beh, sei te quella che cucina- dicono all'unisono.
-Senza di me morireste di fame- dico io avvicinandomi ai fornelli.


HALLELUJAH!
Finalmente le zozzerie per la coppia Marry sono arrivate!
È stato un parto fare questo capitolo, quindi spero che vi piaccia.
Voglio ringraziare tutti quelli che hanno recensito i capitoli, siete fighi.
Adesso vi lascio che Harry mi chiama (?) 
Sciao!

La Moly.


 
Merendapranzo.
Non ho ancora letto il capitolo ma so già che sarà stupendo.
Vorrei ribadire che siamo in due a scrivere questa storia.
Io(Bekii) scrivo Riall.
Hazzamyhero (La Moly) scrivere Marry
Grazie di tutto.
Scusate gli errori, è solo scema.
Yeha.

 
SE NON RECENSITE I VOSTRI GENITORI VI METTERANNO IN PUNIZIONE.
 

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Capitolo 11
*** FBI. Che nessuno si muova. ***


In questo capitolo ci sono elementi da rating rosso(zozzerie in poche parole).






-FBI. Che nessuno si muova.


-Grazie per la mancia e buona nottata- ci urla in taxista con un sorrisino malizioso.
Niall apre la porta di casa sua e mi fa cenno di accomodarmi. 
Lui si siede tranquillamente sul divano mentre io rimango sulla soglia del salotto, pietrificata. 
Lo guardo scoinvolta mentre mi fa cenno di accomodarmi vicino a lui.
Avanzo lentamente e mi posiziono dal lato opposto a dove è seduto.
Sono terririzzata e non so neanche il perchè.  
Succede a tutte le ragazze credo, ti senti come se volessi farlo ma c'è qualcosa che ti blocca. Qualcuno che ti sussura all'orecchio "Non lo fare, te ne pentirai".
Mentre sono intenta a pensare nella mia testa come una perfetta demente, Niall si è avvicinato a me.
Siamo fianco a fianco, entrambi guardiamo dritto davanti a noi con le braccia in posizione di riposo sulle ginocchia. 
Da fuori dobbiamo sembrare degli idioti che giocano a fare i mimi.
La sua mano prende improvvisamente la mia incominciando ad accarezzarla lentamente senza distogliere lo sguardo da quel punto immaginario che entrambi stiamo fissando.
Mi giro lentamente verso di lui e gli osservo il volto, sta sorridendo soddisfatto per qualcosa che a me sfugge.
-Ahi!- grido -Mi hai tirato un pizzicotto! Sei un idiota!-
-Esattamente- mi risponde avvicinandosi al mio viso -Ed io ti piaccio perchè?-
-Perchè sei un idiota- gli dico sorridendo prima di baciarlo. 
Mi stacco lentamente e lo guardo, qualcosa si è acceso nei suoi occhi. 
Si lecca le labbra con fare provocatorio prima di rincominciare a baciarmi.
In un attimo mi ritrovo straiata sul divano con lui sopra.
Incomincia a baciarmi il collo con inaspettata dolcezza mentre con le mani accarezza bramosamente ogni parte del mio corpo. 
Gli passo una mano tra i capelli riportando la sua attenzione alle mie labbre desiderose di un altro suo contatto.
"Dio mio! Come bacia bene" penso distrattamente mentre gioco con alcune sue ciocche
per poi scendere alle sue spalle fino ad arrivare alla fine della maglietta che, con un unico gesto, lancio lontano dal divano. Poco dopo il mio vestito e i suoi jeans vanno a farle compagnia.
Le sue braccia incominciano ad armeggiare con la chiusara del mio reggiseno ma, prima che riesca nel suo intentento, lo blocco. 
-Non voglio essere...- la mia voce si abbassa ad un sussurro.
-Cosa?- domanda curioso.
-Non voglio essere una botta e via- 
-Idiota.-
Ehi? Mi ha appena dato dell'idiota?!
Mi ha rubato la battuta.
-Sei davvero una stupida se pensi una cosa del genere- continua -mi piaci davvero-
Wow. 
Ricominciamo a baciarci come se l'uno non potesse stare distante dall'altro.
Si stacca dalle mi labbra per scendere sotto il mento fino ad arrivare al mio reggiseno, dalle mie labbra escono gemiti di piacere.
Ci mettiamo seduti, io sopra di lui con le gambe intrecciate ai suoi fianchi.
Le sue braccia continuano incessamente ad accarezzare il mio corpo con foga mentre io prendo a lasciare baci umidi sul suo petto. Non resisto più, dai suoi gemiti e dal tendone da circo che sento capisco che vale lo stesso per lui.
Ci disfiamo di quei pochi indumenti che oramai sono diventati di troppo e con un gesto repentino mi fa risdraiare sotto di lui mantenendo però le mie gambe intrecciate ai suoi fianchi.
Mi bacia con passione prima di unirsi finalemente a me. 
 
 
-Merda! Merda! Merda! Merda! Merda!-
Ecco cos'è la prima cosa che vedo questa mattina, Niall Horan nudo che impreca per la casa in cerca dei suoi boxer.
-Buongiorno anche te- gracchio con la voce ancora impastata per il sonno.
-Scusa se ti ho svegliata ma quella psicopatica della tua amica mi ha fatto prendere un colpo- mi risponde per poi spogersi per sfiorare le sue labbra con le mie.
Grugnisco un "Hai ragione" mentre mi infilo distrattamente la biancheria e la maglia di Niall a mò di vestitino.
Aspetta un secondo.
 "la tua amica"? EEEEEEEEH?
Zozza. ZOZZA. ZOZZONA.
Ho un amica zozzona.
Guarda che anche tu te la sei spassata ieri sera su quel divano.
Zittisco la mia coscienza e mi dirigo in cucina al fianco di Niall.
-Ehy, che ci fai qui?- mi domanda Moly.
-Testo il divano- le rispondo prontamente ed aggiungo -E comunque potrei farti la stessa domanda.-
-Se è per questo io testo il letto- risponde con fare malizioso.
EHI. NON SI COPIANO LE BATTUTE. 
-Giulia, lo sai che è maleducazione lasciare il proprio ragazzo dopo che si è fatto l'amo... oh, ci siete anche voi?- urla quel pazzerello di Harry presentandosi unicamente in boxer.
Che fisichino.
-Sta diventando imbarazzante la cosa- dice Moly.
-Esattamente- confermo io.
-Colazione?- azzarda il fintobiondo.
-Ottima idea- sbuffa il riccio sedendosi al tavolo.
Ci sediamo a tavola e senza neanche rendercene conto incominciamo a fissare la mia amica.
-Ehy, perché mi state guardando?- domanda inarcando un sopraciglio.
-Beh, sei te quella che cucina- gracchiamo all'unisolo.
-Senza di me morireste di fame- sentenzia mettendosi ai fornelli.
Spero faccia i waffle. 
 
 
 
Qualche settimana dopo.

 
-Moly porca merda apri!- urlo fuori dalla porta di casa sua.
-Un attimo- mi risponde un secondo prima di aprire.
Mi scaravento dentro ed incomincio a camminare avanti ed indietro per il salotto.
-Come mai così agitata?- domanda Moly - Non mi dire! Ti sei di nuovo seduta sul tuo telefono rompendolo? Te l'avevo detto di star attenta!-
La fulmino con lo sguardo. 
-E allora cosa c'è? Spiegati! Non voglio giocare ai mimi.-
-Ieri sera Niall non è tornato a casa e qualche ora fa Louis mi ha chiamato allarmato.- 
-Ti starà tradendo con qualche biondina tettona- risponde seria.
-O magari con qualche biondo muscoloso- ribatto.
-Ti inviteranno al loro matrimonio clandestino e tu dovrai andarci- sentenzia Moly.
-Oddio! Cosa mi metterò?- domando preoccupata.
STOP.
-Moly non mi distrarre che sono preoccupata!- le dico buttandomi sul divano.
-Sisì, ho capito. Adesso chiamo Harry e li chiedo cosa succede-
Tira fuori dalla tasca il cellulare e chiama il suo ragazzo, la sento farfugliare amabilmente qualcosa prima di buttare giù con un "Arriviamo sexyboy".
-Allora?- 
-Allora sono preoccupati perchè non risponde, ci conviene andare a casa loro.-
Con un velocità supersonica capace di far invidia a Goku mi ritrovo sul sedile della zucca.
-Moly ti muovi?- urlo dal finestrino per farmi sentire dalla mia amica ancora sul pianerottolo.
-Non mi dare ordini- mi risponde avvicinandosi alla macchina volutamente al rallentatore.
Simpatica, davvero simpatica. 
 
Arriviamo a destinazione ed io apro la porta con un calcio.
-FBI. Che nessuno si muova- urlo.
-Ma sei deficiente? - mi grida Harry prima di correre ad abbracciare la sua amata. 
-Non troviamo il mio ragazzo, devo ricordartelo? Fammi fare l'idiota in pace- lo sgrido mentre corro ad abbracciare Louis e gli altri. 
Dopo i saluti e diversi baci tra Marry ci accomodiamo intorno al tavolo della cucina.
-Spiegatemi per bene cosa sta succedendo se no ne esco matta- dico spattendo i palmi delle mani sul tavolo.
-Ieri sera Niall è uscito di casa- incomincia Liam - Ora sono quasi le 11.30 e di lui nessuna traccia, non risponde al telefono e a niente.-
-E' stato rapito dagli alieni- afferma Moly.
-E' stato rapito dall'enigmista- ribatto io.
-E' inciampato in buco nero- sentenzia Zayn.
Pff, ma è stupido? Come può pensare una cosa del genere? 
 
-Calmiamoci e cerchiamo qualche notizia su internet, le nostre fan sanno sempre dove siamo e cosa facciamo- dice Harry mentre un brivido, di quello che sospetto sia terrore, gli percorre il corpo. 
Tira fuori il suo transformer ed incomincia a vagare su internet.
-Niente, niente, niente- mormora sottovoce per svariati minuti prima di fermarsi  di colpo. 
-Hai trovato qualcosa?- gracchio rubandoli di mano il cellulare.
Brutta, bruttissima idea.
 
"Avvistato Horan Niall recarsi a casa di una giovane ragazza verso le 9.00 di ieri sera ed uscirne la mattina dopo."
 
Ecco cosa riporta l'articolo con tanto di foto.
Mi viene tolto il telefono di mano mentre tutti mi guardono con compassione.
Stanno per dire qualcosa ma vengo interrotti dal rumore della porta che si apre.
 
-Sono a casa- grida Niall.
Ci pricipitiamo nell'ingresso, io sono in disparte coperta da Louis e Liam che mi fanno da scudo.
-Ma che cazzo hai fatto?!- lo spinge Harry contro il muro mostrandoli il telefono con la notizia.
-Sei una testa di cazzo! Lo sai?!- aggiunge Zayn.
Uno sguardo di disgustato è stampato sul viso dei suoi 4 amici.
-Non lo so cosa ho fatto! Okay?- risponde Niall passandosi una mano tra i capelli  e sbarrando gli occhi con fare allucinato. -So solo che era lì, mi ha chiesto di rimanere. Mi ha pregato, ho ceduto ed ho fatto quel che ho fatto...-
Osservo la scena come se fosse un film ed io una semplice spettatrice, come se niente di tutto ciò mi riguardasse.
Ingoio la saliva facendo evidentemente troppo rumore visto che tutti si voltano verso di me di scatto.
Niall si accorge della mia presenza sbiancando di colpo, riversa i suoi occhi nei miei mentre azzarda un passo nella mia direzione.
-Non ti avvicinare- sussurro.
-Ronnie ti prego ascolta- un altro passo avanti.
-NON TI AVVICINARE!- urlo, un urlo disperato.
Sposto il mio sguardo da i suoi occhi a terra. Prima quando ero preoccupata per qualcosa mi bastava rifugiarmi in quel piccolo pezzo di cielo per ritrovare la tranquilla, la mia pace.
Adesso li temo, ho paura di vederci la realtà.
Faccio un incredibile sforzo e riaffronto quello il suo sguardo.
-Ti prego dimmi che non è vero- lo imploro.
Questa volta è lui a non reggere l'incontro dei nostri occhi, è sul punto di dire qualcosa ma si blocca fissando il pavimento.
Ah.
Scoppio in una fragorosa risata mentre passo una mano tra i capelli istericamente.
-Sono stata una stupida! Fin dall'inzio mi sono creduta speciale, amata.- Un altra risata.- Che idiota, che mi credevo? Di poter essere felice?-
Mi si spezza la voce in gola, gli occhi sbarrati inondati dalle improvvise lacrime.
Una mano mi sfiora la spalla, la sua mano. Mi ritraggo da quel contatto disgustata.
-Mi fai schifo- sussurro prima di correre fuori casa.




 
Addiobuongiorno.
Ecco a voi il ritorno di NiallsonounamerdaHoran.
Ero stufa  di tutta quella dolcezza.
Mi sono gasata troppo a mettere la stessa frase del primo capitolo.
"Mi fai schifo."
YO.
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La Moly: @hazzamyhero
Yeha.
SE NON RECENSITE HARRY PERDERA' I CAPELLI.

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Capitolo 12
*** Mr. Stranamore. ***


Punto di vista e scritto da Moly (hazzamyhero).




-Mr. Stranamore.



Suono alla porta e con sorpresa mi apre Niall.
-Non ti ha sfrattato Harry?- gli chiedo entrando.
-Fisicamente no, ma è come se non ci fossi- mi risponde abbassando lo sguardo. -Comunque grazie per essere l'unica che mi parla ancora.-
Povero. Da un lato mi fa pena anche se ha fatto una cazzata. Mi sembra veramente dispiaciuto.
Non ho il tempo di rispondergli perché il riccio scende le scale e, senza proferire una parola, mi prende per mano e mi trascina in macchina.
Mentre chiude la portiera dice -Perché parli con il nemico?-
-Ciao Harry, anche io sono felice di vederti comunque- rispondo ironicamente.
Si avvicina a me e mi da un bacio sulle labbra -Scusa, è che proprio non lo riesco a guardare in faccia.-
-Me ne ero accorta.-
Partiamo e dopo pochi minuti siamo a casa della mia amica.
-Sicuro di voler entrare anche te? Non credo che Ronnie sia al massimo della sua forma e camera sua è disordinata-
-Si si , tranquilla, poi voglio parlarle anche io.-
È arrivato Mr. Stranamore, il consulente matrimoniale più famoso al mondo.
Busso alla porta e ci apre sua madre. Una donna molto affascinante per la sua età... mi appunto mentalmente di picchiare Harry quando abbiamo finito, la fissa un po' troppo attentamente.
Saliamo le scale ed entro sicura in camera e quello che mi si presenta davanti non è quello che mi aspettavo.
C'è un pavimento. La camera è ordinatissima e sulla scrivania c'è solo il computer e la lampada.
È PIU' GRAVE DI QUANTO PENSASSI.
Vedo muoversi il piumone e una massa indefinita di capelli simile a Gollum de "Il Signore Degli Anelli" (ho fatto la rima lol) sbuca fuori.
Mugugna qualcosa, allora mi siedo sul bordo del letto. Sento uno scricchiolio, alzo leggermente la coperta e vedo un'infinità di carte di merendine. Siamo messi bene.
-Possiamo parlare?-
Come risposta accenna ad un si con la testa.
Dopo che ho parlato a vuoto per circa mezzora, l'orsetto lavatore si risveglia dal suo sonno mentale e mi chiede con aria smarrita -Cosa dovrei fare?-
-Devi farci pace.-
-Non devi farci pace.-
Diciamo all'unisono Harry ed io.
Lo guardo come per dire "Che caspiarola dici?".
-Come hai detto scusa?- mi chiede lui con aria stupita.
-Potrei farti la stessa domanda... In che senso non devono fare pace, ma li hai visti? Sono fatti l'uno per l'altro, non si può rovinare una cosa così- gli rispondo.
-Ma Niall ha veramente fatto una cazzata. Non si può perdonare una cosa del genere.-
-Si, ma bisogna dare seconde possibilità alle persone, e poi non è successo niente di grave per quello che sappiamo noi. È soltanto stato a casa della ragazza-
-NON È SUCCESSO NIENTE? Niall ha scopato con quella troietta! E devo ricordarti che voi ci avete già dato una seconda possibilità?!-
Io non ho parole. Questo lato di Harry non mi piace per niente, mi sta facendo incazzare seriamente.
-Ti stai dando del bastardo da solo, non pensavo fossi così.- gli ringhio con disprezzo.
Durante tutta questa discussione non ci siamo preoccupati minimamente della persona che avevamo vicino. Ronnie si è seduta e ci guarda con la bocca spalancata. La notizia del tradimento credo che l'abbia stroncata.
-Mi... mi dispiace Ronnie.- le dico a bassa voce.
Nemmeno il tempo di una reazione che l'affascinante madre irrompe nella stanza -Tutto ok? Credo che sia meglio che il tuo amico se ne vada se continuate ad urlare così...-
-Certo, tanto lui se ne stava per andare, giusto?- lo guardo con fare saccente.
-Certo.- e senza proferire un'altra parola esce sbattendo la porta.
Mi lascio andare sul pavimento e mi porto le mani al viso mentre qualche lacrima di rabbia inizia a scendere.
-Non doveva andare così. È tutta colpa mia che vi ho lasciati da soli in discoteca. Mi dispiace.-
Un attimo di silenzio.
-Se non ci avessi lasciati da soli probabilmente ti avrei uccisa- mi risponde con voce debole.
Sorrido -Stai un po' meglio?-
-Dopo avervi visti litigare si, anche se avrei preferito non sentire certe cose.-
-Grazie per rigirare il dito nella piaga.-
-È un piacere.-



 
Sono passati un po' di giorni e non ho ancora parlato con Harry dopo la litigata.
Non mi ha cercato lui, non capisco perché dovrei cercarlo io.
Entro in casa dopo aver fatto la spesa e chi vedo sul MIO divano? Luke e Ronnie che parlano amabilmente.
Casa mia cos'è diventata, una piazza?!
-Magari avvisare prima di venire a casa mia no, eh?-
-Oh, ciao Moly, Harry mi ha detto di venire e che te eri d'accordo. Poi c'era anche Luke!- mi dice sorridendo la rossa.
-Pensi veramente che io sarei d'accordo con una cosa del genere?- accenno al ragazzo vicino a lei -Senza offesa.-
Lui è tranquillissimo.
Non dovrebbe, visto che in questo momento potrei uccidere qualcuno.
Appoggio la borsa e mi avvio verso le scale, quando dalla cucina esce Harry -Scusate, ma quell'alcolizzata della mia ragazza ha solo bir...-
Per quanto lo possa amare in questo momento potrebbe anche morirmi davanti e io non lo salverei.
-Sei così sicuro che "quella alcolizzata della tua ragazza" si ancora la tua ragazza?- dico ironicamente.
-Ah, sei qui.-
-Sai com'è, questa è casa mia.- mi giro per uscire e sento un tonfo.
Harry ha tirato un pugno al muro.
-Ma chi cazzo ti ha insegnato l'educazione? Ti metti a tirare pugni alle case altrui?- gli urlo in faccia.
Intanto lui si sta massaggiando le nocche -Non capisco perché ti arrabbi così tanto. Perché vuoi aiutare la tua amica?-
-Lei non può essere felice senza quell'idiota, solo non lo capisce!-
-Ma come fai a perdonarlo? Vuoi dirmi che se io ti facessi una cosa del genere me la lasceresti passare?- dice quel coglione mentre mi passa la mano insanguinata tra i capelli.
-Si! Ogni singola cosa, ogni cazzata.- dico sicura. -Magari prima ti picchierei un pochino. Forse molto. Ma alla fine ti perdonerei.-
Mentre le distanze tra di noi si accorciano mi sussurra -Perché?-
-Pensavo di essere stata molto chiara al riguardo. Perché ti amo.-
Avvicina il suo viso al mio per baciarmi, ma sono troppo cattiva per dargliela vinta.
Infatti mi scanso.
-Hey, calmino. Sono ancora arrabbiata con te.-
-Ma hai appena detto che...- dice confuso lui.
-Zitto che ti devo curare la ferita.-
In quel momento ci ricordiamo che non siamo da soli.
Ci fissano come se stessero guardando un film, mancano solo i popcorn e sarebbero a posto.
Ronnie con tranquillità mi chiede -Hai dei dolci?-
-Per chi mi hai preso? Ovvio che li ho!-
 






 EVLAS.
Tecnicamente La Moly avrebbe dovuto scrivere il suo spazio autrice, se n'è dimenticata.
Genia.
Perdonate il ritardo, è colpa sua.
Vorrei ringraziare tutte le persone che hanno:
recensito,
seguito,
preferito
e ricordato.

GRAZIE.
Scusate gli errori, è solo scema.
YEHA.

SE NON RECENSITE QUESTA NOTTE AVRETE UN INCUBO. 

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Capitolo 13
*** Sei delicato quanto un t-rex che fa le flessioni. ***



-Sei delicato quanto un t-rex che fa le flessioni. 




Stronzo. Merda. Gay. Traditore. Bastardo. 
Ecco cosa sei Niall Horan.
Stupida. Ingenua. Credulona. Cretina.
Ecco cosa sono io. 
CHE SCHIFO.
Con questi pensieri  in testa agguanto un'altra merendina ed incomincio a mangiarla con fare frenetico. E' passata una settimana dal "fatto" ed io non mi sono mai mossa dal mio letto, non ho mai lasciato l'abbraccio caldo del mio piumone.
Chissene importa se siamo in piena estate e fuori ci sono 38°. 
E' come quando ero piccola e mi nascondevo sotto il piumone pensando così di essere al sicuro da eventuali assassini e mostri. Non è cambiato niente, solo che adesso mi sto difendendo da Niall Horan, il mostro che si è preso il mio cuore e l'ha frantumato.
 
-Merendina almeno tu non mi tradirai mai, vero?- mormoro prima di assaporare l'ultimo boccone di quel cibo divino al gusto di cioccolato.
Il cioccolato risolve tutti i guai, quanto vorrei sposarlo. 
Mentre sto organizzando il mio matrimonio quel quella prelibatezza sento il rumore della porta che si apre.
CHI OSA ENTRARE IN CAMERA MIA?! 
 
Riconosco le voci della mia amica e del suo ragazzo, decido di fare l'enorme sforzo di uscire dalla mia tana per parlare. Glielo devo, sono le persone che mi sono state più accanto in questo periodo. 
-Cosa dovrei fare?-  domando con un filo di voce. 
Ricevo delle risposte che non ascolto, voglio solo ritornare sotto il piumone.
-NON È SUCCESSO NIENTE? Niall ha scopato con quella troietta! E devo ricordarti che voi ci avete già dato una seconda possibilità?!-
 
BUM. Una coltellata in pieno petto. 
Sbarro gli occhi e il fiato mi si blocca. Questo avrei preferito non sentirlo, avrei voluto non saperlo.
Harry, sei delicato quanto un t-rex che fa le flessioni. 
 
Mi perdo alcuni pezzi di conversazione perchè troppo intenta ad immaginare il dinosauro che tira testate in terra, incapace di fare le flessioni senza riuscire a non sbattere la fronte sul suolo. 
-Non doveva andare così. È tutta colpa mia che vi ho lasciati da soli in discoteca. Mi dispiace - sussurra Moly mentre si passa una mano sulla fronte mentre osserva il pavimento.
E' questo quello che ha pensato per tutto questo tempo? Ha pensato che fosse tutta colpa sua? CHE IDIOTA.
-Se non ci avessi lasciati da soli probabilmente ti avrei uccisa- rispondo dopo qualche minuto.
Alza lo sguardo da terra e mi sorride serena, come se un enorme peso si fosse tolto dal suo petto.
-Dopo avervi visti litigare si, anche se avrei preferito non sentire certe cose.-
-Grazie per rigirare il dito nella piaga.-
-È un piacere.-
Passiamo le seguenti ore a chiaccherare amabilmente fingendo che non sia successo niente. Quando giunge l'ora di salutarci mi regala un lungo abbraccio e un sussurro all'orecchio "Andrà tutto bene, te lo prometto".


 
-ESCI SUBITO DAL LETTO E VATTI A LAVARE!-
Eh? Cosa? Cosa sta succendo? 
Apro un occhio e osservo la figura che mi si mostra davanti, è Harry.
Che cavolo ci fa Styles in camera mia alle 8 di mattina? 
Gli regalo un occhiataccia e riprendo a dormire sperando che mi lasci in pace.
Ingenua.
Due forti braccia mi sollevano dal letto e, mentro incomincio a dimenarmi per liberarmi dalla quella presa ferrea, mi ritrovo in bagno. Harry apre l'acqua della doccia e si butta sotto il getto d'acqua con me in braccio.
-BRUTTO CRETINO CHE NON SEI ALTRO! CHE DIAMENE STAI FACENDO?!- grido.
Adesso mi ha posato a terra e si è posizionato davanti a me, impedendomi ogni via di fuga. Provo a spingerlo via ma senza grandi risultati.
-Sei uno stupido, ti stai bagnando anche tu!- 
Mi sorride dall'alto mentre silenziose gocce gli bagnano il volto, sembra soddisfatto per qualcosa che non riesco a comprendere.
-Se per aiutare un'amica mi devo bagnare un pochino lo farò!-
-Perchè?-
-Perchè devi uscire da quel letto. Devi svegliarti e non fingere che non sia successo niente. Niall è uno stronzo, non devi starci male.-
Il suo sguardo verde è così serio e deciso che mi fa tremare le ginocchia. 
-Allora, ti sei svegliata?- mi domanda sorridente.
-Certo- rispondo mentre incomincio a piangere. Non sono lacrime di tristezza, l'opposto.
Sono così felice d'avere un amico del genere.
-E non piangere, dai!- gracchia prima d'incominciare ad accarezzarmi la schiena per farmi calmare.
Mi stringe in un abbraccio così tanto forte da sollevarmi da terra. Rido contro il suo petto.
-Grazie.-
 
Dopo aver fatto uscire Harry dal bagno e averli dato il mio asciugacapelli, mi regalo una bella doccia lunga e calmante. La mia tranquillità viene interrotta dalla voce di Styles. 
-Mi ha chiamato Moly e mi ha detto d'andare a casa sua.-
-Okay, mi farà bene uscire!- rispondo mentre mi vesto velocemente. 
Esco dal bagno e recupero la mia borsa.
-Così si fa!-
Mi tira una pacca sulla spalla e ci dirigiamo a casa di Moly.
 
Dopo 20 minuti arriviamo a destinazione e suoniamo senza ricevere risposta.
Che sia uscita un attimo? 
Agguanto le mie chiavi di casa sua ed entriamo.
1, 2 , 3 e mi butto a bomba sul divano. Quanto mi era mancato.
-Harry che fai? Non ti siedi?- domando.
-Un attimo, sto aspettando una persona- 
-Chi?-
Non ha bisogno di rispondere perchè il campanello suona. Lo sguardo di Harry si illumina mentre va ad aprire. Mi sporgo dal divano per vedere avanzare la persona tanto attesa dal riccio.
-Luke! Ciao!- grido mentre gli corro intorno per abbracciarlo.
Ricambia l'abbraccio e mi sorride felice.
-Cosa ci fai qui?-
-Mi ha invitato Harry- ci dirigiamo  in salotto -Sinceramente non so come abbia fatto a trovare il mio numero... Ero un pò diffifente ma poi ti ha nominato ed eccomi qui!-
-Sono così felice di vederti- dico sorridente.
Sorrisi, sorrisi. TONNELLATE DI SORRISI.
Mi fanno male le guance.
-Alloooooooooooora io vado a prendere da bere- dice Harry prima di dileguarsi.
 
Il rumore della porta che si apre fa cessare quel lunghissimo scambio di sguardi tra me e Luke.
-Magari avvisare prima di venire a casa mia no, eh?-
Mi giro verso la mia amica.
-Oh, ciao Moly, Harry mi ha detto di venire e che te eri d'accordo. Poi c'era anche Luke!- la saluto sorridendo.
-Pensi veramente che io sarei d'accordo con una cosa del genere?- osserva malamente Luke per  poi aggiungere un freddo -Senza offesa.-
Harry decide il momento meno opportuno per tornare.
Moly si volta verso di lui. Sono quasi certa d'aver visto delle fiamme di rabbia avvolgerla.
 
Mentre si urlano di tutto e si sbaciucchiano, Luke mi passa una mano sul braccio.
Mi giro e gli sorrido. 
-Stai bene?-  Il suo sguardo è serio.
-Bene- rispondo mentendo spudoratamente.
-Sicura?-
-No.-
Con una mano mi solleva il volto verso di lui, sento le mie guance diventar di un delizioso rosso. Perchè mi comporto così?
Non so cosa fare, mi sento bloccata.
Devo togliermi immediatamente da questa situazione. 
 
-Hai dei dolci?- domando inconsciamente alla mia amica che, grazie al cielo, si è persa quest'ultima scena.
-Per chi mi hai preso? Ovvio che li ho!-
-Perfetto, li vado a prendere.-
Mi alzo dal divano pregando con tutta me stessa di non essere seguita da Luke.
Le mie preghiere non vengono ascoltate.
Sento che è dietro di me mentre frugo nella credenza  ma mi costringo a far finta di niente. Catturo un pacco di biscotti e mi volto. 
Luke è appoggiato all'isola della cucina e mi sorride beatamente. Gli sorrido di rimando.
-Ti devo dire una cosa- afferma catturandomi con il suo sguardo.
MERDA.








 
Pomeriggionotte.
Voglio Harry come migliore amico.
Tutti odiano Niall.
E FANNO BENE.
Scusate gli errori, sono solo stupida.
Come sempre un ENORME grazie a tutti voi che state leggendo questa pazza storia.
(:
YEHA.



 
SE NON RECENSITE NON ASCOLTERETE MAI IL NUOVO CD DEI 1D.

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Capitolo 14
*** Cosa dovrei fare. Spogliarti a morsi? ***


Punto di vista e scritto da Moly (hazzamyhero).









Cosa dovrei fare. Spogliarti a morsi?




Potrei diventare un'infermiera. La medicazione che ho fatto a Harry è perfetta.
Ok... magari non così tanto perfetta. Adesso ha una paletta al posto della mano, ma almeno non perde più sangue.
Questo è l'importante, no?
-Non me lo dai il bacino sulla mano per farmi passare la bua?- mi cantilena il riccio da 10 minuti.
-Il bacino sai dove te lo metto?- gli sorrido.
Diciamo che un po' l'ho perdonato però, fino a quando la coppia Riall non ri-diventerà ufficiale (perché si DEVONO rimettere insieme), siamo ancora "nemici".
Tanto vinco io. È ovvio.
-Stiamo ancora insieme, vero? Non eri seria quando hai detto quella... cosa?-
Cucciolo. No, è solo scemo, povero.
-Sei serio? Te e l'ironia non siete amici- dico scoppiando in una fragorosa risata.
Tira un sospiro di sollievo -Grazie per prendermi in giro ogni volta-
-Dovresti saperlo che lo faccio perché ti amo-
Appena sente queste parole salta sul letto e inizia a ballare come uno scimmione -LO HAI DETTOOOOOOO-
Io non lo conosco, chiaro?
-Adesso smettila di fare lo scemo e vai a farti vedere da un vero dottore, non vorrei che ti amputassero la mano con cui tieni il microfono-
Usciamo da camera mia e lo guido in salotto spingendolo per le spalle.
-Beh, ci sentiamo, ok?-
Lo saluto con un bacio a stampo. Alla fine non posso fare troppo la sostenuta.
Mi sorride e mi scompiglia i capelli.
Lo lascio fare.
-Salutami Ronnie, ok?- mi dice mentre apre la portiera della macchina.
Faccio il saluto del soldato. Tanto per rimanere seria.
Chiudo la porta e vado in cucina, e trovo Luke e Ronnie che parlano.
-Allora, tutto bene con Harry?- mi domanda la rossa con gli occhi che mi chiedono aiuto.
Credo di averli interrotti nel momento migliore. Certe volte sono inopportuna quando serve.
Le reggo il gioco.
-Si, è solo stupido. Comunque la maglietta che mi avevi prestato è lavata e stirata sul mio letto, puoi prenderla se vuoi- le dico.
Senza proferire una parola esce dalla stanza.
Mi avvicino al lavandino e riempo un bicchiere di acqua. Il momento dell'affronto è arrivato.
-Lo sai che te non puoi provarci con lei, no?-
Tranquillissimamente si appoggia al frigo e con aria da spavaldo mi dice -C'è qualche regola che mi vieta di farlo?-
-Ragazzino, abbassa la cresta. Non mi parli così a casa mia-
Si stacca e con le mani in tasca fa per uscire, ma io lo blocco e gli sussurro -Se le fai del male ti uccido.-
 
In quel momento qualcuno suona alla porta e sento che Ronnie ha già aperto e che Luke la sta raggiungendo, quindi non vado a vedere chi è.
Sto rivalutando il fatto di essere la proprietaria di questa casa.
Con sorpresa Niall si affaccia alla porta della cucina e mi indica le scale, quindi lo seguo senza troppi indugi.
-Non ce la faccio più ad andare avanti così- dice mentre si sdraia sul mio letto.
Ho deciso. Faccio pagare il pedaggio a tutti quelli che entrano in casa mia.
Come diventare miliardari in una settimana. Sono un fottuto genio.
Mi risveglio dai miei pensieri e il simbolo delle sterline sfuma dai miei occhi, il tinto mi sta
fissando.
-Cosa volevi dirmi?-
-Mi devi aiutare nel mio piano "Fare in modo che Ronnie mi parli di nuovo"- sbuffa lui.
Ma ha 18 anni o 5? Ho dei seri dubbi...
Mi sdraio anche io e fissando il soffitto dico -Cosa ti fa pensare che ti aiuterò?-
Sono cattiva lo so.
Due braccia forti mi sollevano e Niall mi porta di peso in cucina, appoggiandomi sul bancone di marmo.
-MA SEI SCEMO O COSA?!- urlo ridendo.
-Adesso te fai una torta e dici che l'ho fatta io, ok?-
Cattivello il ragazzo.
-Non crederà mai che l'hai fatta te la torta, lo sai?-
Lo guardo mentre alza lo sguardo e riflette sulle mie parole, dopo qualche secondo sbotta con un "È il pensiero che conta" prima di mettermi in mano una padella.
-E io cosa dovrei farci con una padella scusa?- lo guardo con aria interrogativa.
-Una torta!- dice Niall come se fosse la cosa più normale del mondo.
Cosa c'è di sbagliato in lui? Condoglianze ai genitori, deve essere stata dura crescere un figlio come lui.
-E le uova dove le cuoci, in forno?- rido.
Con un balzo (si, è un coniglio) si avvicina a me e mi da un abbraccio da panda (lui è un pandoniglio, ok?) -Grazie di tutto-
Così mi sciolgo.
 
Il piano è questo: portare la torta a casa di Ronnie in modo da fargliela trovare.
Semplice ma efficace. Almeno spero.
Con aria da ladra mi intrufolo in cucina e poggio la mia creazione sul tavolo, stando attenta a non spostare niente.
In un batter d'occhio io sono già uscita e tornata in macchina dove Niall mi aspetta.
-Allora, hai fatto?- mi chiede.
-Certo capitano, liscio come l'olio- anche io a maturità non scherzo.
Siamo appostati qualche casa dopo la sua, in modo da vedere quando arriverà.
Aspettiamo qualche ora in cui rischiamo di addormentarci tutti e due quando finalmente la macchina di... di Luke?!?
Ma che cazz..?
Con la sorpresa negli occhi vediamo il nemico che apre la portiera alla mia amica, con fare da gentiluomo.
Se lo si osserva bene si possono intravedere le corna e la coda.
Quanto mi sta antipatico quel ragazzo.
Niall seduto al mio fianco sta fumando di rabbia, sembra un termosifone rotto. 
Entrano in casa, così decido di entrare in azione: li raggiungo.
Spalanco la porta e li trovo seduti sul divano mentre guardano la tv.
-Ciao Ronnie!- esclamo.
-Ciao Moly, come mai qui?-
-Volevo sapere se ti è piaciuta la torta...-
Mi guarda con aria interrogativa, per poi mettersi le mani nei capelli -MI SONO PERSA UNA TORTA? La mia vita non ha più senso.-
Mentre la rossa continua a sclerare noto che Luke sta sorridendo.
Mi guarda e alza le sopracciglia con aria di sfida.
NON CI POSSO CREDERE.
È stato lui a togliere la torta.
Per me è un ragazzo morto.
 
Sbatto la porta di casa di Harry mentre mi guarda incuriosito.
-Luke ha fatto qualcosa?- mi chiede paziente.
-Si. È nato-
Ride e mi circonda con le sue braccia forti.
-Adesso non pensiamoci, stanotte dormi da me-
-Ti amo anche perché sei zozzo Harry- gli rispondo dandogli una pacca gli sedere.
Lui come risposta mi fa fare un casqué mentre mi scocca un bacio sulla guancia.
-If we could only have this life for one more day- mi sussurra all'orecchio.
-Styles, mi stai facendo venire il diabete con queste frasi dolci-
-Cosa dovrei fare, spogliarti a morsi?- dice ridendo.
-Sarebbe carino...-
Mi guarda maliziosamente per poi buttarmi sul divano e iniziare a farmi il solletico.
-NO. TI PREGOOOOOOOOOO!- urlo -Giuro che faccio quello che vuoi se la smetti!-
-Amami per sempre.-
Ci guardiamo negli occhi per pochi secondi che sembrano anni.
Due pozzi verdi in cui potrei felicemente perdermici.
-Lo avrei fatto comunque, tonno.-
Chiudiamo il quadretto da coppia felice con un lungo e appassionato bacio.
 









 
 
SCIAO BELE!
Grazie per seguire ancora la storia e so che mi starete odiando perché ci ho messo un botto a pubblicare questo capitolo ma avevo il blocco dello scrittore (se mi posso definire uno scrittore... credo di no  )
Beh, vi lascio con le zozzerie della coppia Marry.
P.S. Aiutatemi ad ammazzare Luke.




Nottegiorno.
Vi amiamo tutte, lo sapete?
Ed io amo anche Luke quindi Moly non lo toccare.
Potete seguirci anche su Twitter :
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La Moly: @hazzamyhero
YEHA.
SE NON RENCENSITE NON POTRETE MANGIARE DOLCI PER TUTTA LA VITA. 

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Capitolo 15
*** "Dov'è il mio hamburger? Dov'è?" ***



-"Dov'è il mio hamburger? Dov'è?"




 
 
 
-Ti devo dire una cosa- afferma catturandomi con lo sguardo.
MERDA.
Osservo con attenzione la cucina in cui mi trovo ed incomincio ad elaborare possibili vie di fuga. 
Potrei buttarmi dalla finestra. Stare ferma immobile e fingere d'essere sotto l'effetto dell'incantesimo Petrificus Totalus o inscenare un attacco d'asma.
Trovato! Mi suicido.
Sono pronta a prende il coltello per porre fine alle mie sofferenze quando una chioma scura fa la sua apparizione in cucina.
CHE SIA RINGRAZIATO IL CIELO!
-Allora, tutto bene con Harry?- domando alla mia amica.
Le lancio un occhiata disperata, sembra capire ed infatti eccola correre in mio aiuto.
-Si, è solo stupido. Comunque la maglietta che mi avevi prestato è lavata e stirata sul mio letto, puoi prenderla se vuoi-.
La ringrazio mentalmente mentre mi fiondo fuori dalla stanza.
Percorro le lunghe scale logorate dagli anni con un lentezza che non mi appartiene, come per allungare all'infinito questo piccolo momento di tranquillità fuori dai problemi.
Sono finalmente arrivata al pianerotto quando suona il campanello e sono costretta a tornare indietro.
Apro la porta di casa e il fiato mi si blocca in gola.
Niall Horan è sulla soglia della porta ed ha lo sguardo stupito quanto il mio.
Il primo pensiero che mi nasce in testa non è un insulto, è "quanto è perfetto".
Le mani grandi dalle dita affusolate che adesso si stanno torturano a vicenda, le scarpe improponibili, le labbra tese ma dai perenni angoli all'insù e gli occhi di un azzurro surreale mi colpiscono come tante accoltellate. 
Deglutisco tentando di riprendere il controllo di me stessa. 
Azzarda un passo avanti. Incrocio il suo sguardo e per la prima volta noto delle mezzelune violace sotto i suoi occhi perfetti, sembra che non dorma da tanto. Lo osservo con più attenzione e noto che pare sciupato, distrutto.
Le sue labbra si schiudono per pronunciare qualcosa, neanche il tempo di sputare fuori l'aria che si sigillano.
Il suo sguardo è cambiato, si è fatto freddo e furente.
-Ah, allora eri tu.-
Pronuncia una voce alle mie spalle. Mi volto e trovo Luke a qualche passo dietro di me, sul suo volto è stampato un sorriso straffottente.
-Cosa ci fai tu qui?- gli domanda Niall.
Sono certa d'aver visto del veleno tra quelle parole. 
-Affari miei- Luke si avvicina di un passo, adesso è al mio fianco -Tu cosa ci fai qui?-
Niall mi guarda nuovamente negli occhi, le mie ginocchia incominciano a tremare.
-Sono venuto a trovare una persona molto importante...- afferma.
Il mio cuore incomincia a battere all'impazzata, i suoi occhi si distolgono dai miei, come disgustati. Fa alcuni passi ed  aggiunge -...la mia amica Moly- prima di superarmi lasciandomi imbambolata davanti alla porta.
Come dovrei reagire? Piangere? Essere triste?
Bhè, io sono incaspiata nera.
COME CAVOLO SI PERMETTE DI GUARDARMI CON DISGUSTO? Non sono mica io quella che si è fatta una cavalcata tra le gambe di una biondina!
Agguanto la mia borsa e mi scaravento fuori casa.
 
-E TU PERCHE' MI STAI SEGUENDO!? SEI UN CANE?!- urlo a Luke dopo qualche minuto mentre sfreccio sul marciapiede, mi è corso dietro appena ho varcato la soglia di casa. 
Mi fermo all'improvviso e mi volto verso di lui. 
-Per quale oscura ragione mi stai seguendo? SEI FORSE DECELEBRATO!? NON SI SEGUONO LE PERSONE QUANDO FANNO UN USCITA AD EFFETTO COME LA MIA!- 
Adesso sto gridando davvero troppo forte, tanto che le vecchiette sorde mi stanno osservando in cagnesco. Il mio petto si alza e si abbassa nel disperato tentativo di riprendere aria.
Non dovrei prendermela con lui, sono una stupida.
-Perchè sembravi sul punto di scoppiare a piangere da un momento all'altro e piangere da soli non è proprio il massimo- risponde come se fosse la cosa più naturale del mondo. 
Quelle parole mi arrivano come un abbraccio caldo. Non riesco a capire il motivo per cui stia tanto antipatico a Moly.
Un sorriso sincero mi dipinge le labbra.
-Cosa volevi dirmi prima in cucina?- domando quasi canticchiando pur sapendo già la risposta.
-Ah già,  quello...-  Le orecchie gli  diventano di un rosso talmente acceso che sono covinta che possano prendere fuoco da un momento all'altro.
Faccio un passo nella sua direzione.
-Daiiiiiii, parlaaaa- lo punzecchio.
-Tiandrebbediuscireconmedomani?- mi chiede alla velocità della luce.
Impiego qualche secondo per decifrare la domanda.
-Sarebbe un grandissimo onore.-
 
 
 
Sono le sei di sera e sono seduta sul sedile anteriore della macchina di Luke. Qualche minuto fa è venuto a prendermi dal vialetto di casa Sparkle ed adesso mi ha lasciata sola mentre lui è andato alla pazza ricerca di qualcosa da mangiare.
Lo vedo tornare a passo fiero, tra le mani brandisce due grandi sacchetti del McDonalds'.
Sorrido divertita.
-Signorina sono tornato con la selvaggina- afferma sedendosi al posto di guida.
-Oh, che abile cacciatore che siete- gli rispondo ridendo.
Allungo la mano per prendere uno dei tremila panini ma vengo prontamente bloccata. Lo guardo interrogativa. 
-Non si mangia fino a quando non te lo dico io, dobbiamo andare in un posto-
-Eh? Il posto non è questo bellissimo parcheggio puzzolente?-
-Spiritosa-.
E così dicendo toglie il freno a mano e mette in moto. 
Passiamo il tempo a chiaccherare, i lunghi discorsi su Star Wars sono  padroni della conversazione.  Ho scoperto d'avere molte altre cose in comune con lui, come i gusti musicali e l'umorismo. 
 
-Eccoci arrivati!- gracchia uscendo dall'auto dopo un oretta buona di viaggio.
Fa il giro dell'automobile e mi apre la portiera. Arrossisco per quel gesto premuroso. 
Mi porge la mano, titubante l'afferro e mi faccio trascinare davanti l'auto.
-Woow- sussurro sbalordita.
Davanti a me si presenta uno dei paesaggi più belli che abbia mai visto. (http://data.whicdn.com/images/36099310/tumblr_m9jfj5p2es1qkpo94o1_400_large.jpg)
Ci troviamo su una collinetta e sotto di noi un oceano di lucette vibra frenetico. Ai miei occhi le luci paiono più morbide a causa della miopia rendendo il panorama ancora più magico, se possibile.
-Bello, vero?- 
-Stupendo.-
Sento tremare la sua mano, sta ridendo soddisfatto.
-Allora, vuoi lasciarmi morire di fame?- domando tentando di bloccare l'agitazione che sta pian piano salendo.
-Che non sia mai!- grida teatralmente mentre solleva la mano occupata dai sacchetti.
Lascia andare la mia mano e con un balzo semplice ed elegante si siede sul cofano dell'auto.
Provo a fare lo stesso ottentendo pessimi risultati. Sembro una mosca che continua a sbattere contro il vetro.
-Invece di continuare a ridere della sottoscritta potresti anche aiutarmi- mormoro infastidita mentre le guance mi si colorano di rosso per la frustazione.
-Subito!- 
E con la velocità con cui è salito scende, mi solleva per i fianchi e mi posiziona sul cofano.
Le mie orecchie diventano un tutt'uno con i miei capelli mentre boffonchio un grazie.
E' da tantissimo che non arrossivo, da quanto tempo? La risposta mi fa sbiancare. 
Tento di allontanarmi da quel pensiero e, quando si accomoda vicino a me, incominciamo a mangiare, o meglio a sbranare, i nostri panini.
 
La serata procede divinamente, così bene che sulla strada di ritorno sento le mie guance chiedere pietà per i troppi sorrisi. Mi sento dannatamente bene.
Siamo quasi arrivati a casa mia quando ci rendiamo conto che non è poi così tardi e che un bel film ci starebbe proprio.
-Ho appena comprato The Hunger Games!- urlo eccittata.
-Nooh! Io volevo troppo vederlo!- risponde imitando i miei gridolini.
-Se vuoi possiamo vedercelo da me, però non tutto, i miei tornano tra poco-.
Mi accorgo improvvisamente di quanto posso essere equivoca la mia proposta, mi volto verso di lui sperando che non se ne sia accorto.
Luke sorride con un sorriso a trentordici denti e mi fa cenno di sì con la testa.
-Ehm, perfetto! Perfetto! Sì, ecco. Cioè- mormo sottovoce.
 
Siamo arrivati a destinazione e, dopo essermi fatta aprire la portiera, entriamo in casa.
Un leggero odore di cioccolato aleggia per le stanze.
Faccio un passo e mi rendo conto di quanto io abbia bisogno di un bagno. 
Mi congedo momentanemanete e corro in bagno dove mi libero, altro che cascate del Niagara.  Mi sciacquo le mani ed esco, con amara tristezza mi rendo conto che il piacevole odore di cioccolato è scomparso. Rattristata per questa notizia torno da Luke, il quale si è accomodato sul divano.
-Che gli Hunger Games abbiano inizio- dico mentre inserisco il dvd nel lettore.
Mi tuffo sul divano e tento, invano, di far rilassare i miei muscoli. Mi sento dannatamente tesa, così tesa che non mi accorgo della straziante scena della mietitura. 
Il rumore della porta che si apre mi riporta alla realtà, mi volto terrorizzata all'idea che i miei genitori possano essere tornati prima.
-Ciao Ronnie!- 
-Ciao Moly, come mai qui?- chiedo mentre faccio un lungo respiro di sollievo.
-Volevo sapere se ti è piaciuta la torta...-
La guardo con aria interrogativa. 
Torta, c'era una torta ed io non l'ho mangiata. Mi sento mancare la terra sotto i piedi.
-MI SONO PERSA UNA TORTA? La mia vita non ha più senso- grido disperata.
-Non vorrei essere scortese ma ecco...stavamo guardando un film...- gracchia Luke alla mia amica.
La vedo cambiare colore da arancione a rosso fuoco, a nero pece.
-Certo. Non avrei mai voluto disturbarvi.-  E così dicendo volta i tacchi e se ne va.
"Bhè, ciao anche a te" penso quasi offesa. 
E' venuta fin qui solo per sapere il mio parere su una torta che non ho neppure ricevuto? Diventa sempre più bizzarra.
Mi costringo a voltarmi per riprendere la visione del film.
 
-Io non mi sarei fatta tutti questi problemi, avrei ucciso tutti a sangue freddo- sentenzio decisa.
La risata rauca di Luke si espande per tutta la stanza.
-Ma fammi il piacere! Non saresti sopravissuta neanche per cinque minuti-
-Ehi!- gli colpisco la spalla.
-Saresti inciampata da qualche parte- mi volto verso di lui per tirarli un altro pungno.
-Oppure saresti morta di fame. "Dov'è il mio hamburger? Dov'è?"-
-Sei un idiot- le ultime lettere mi muoiono in gola.


 
-Mi piaci perchè sei diversa.  Ogni volta che sto con te non so cosa succederà, è tutto imprevedibile.-
-In poche parole mi stai dando della psicopatica che combina guai?-
-Già.-
Gli sferro un altro pugno.
-Ed io perchè ti piaccio?- domanda incuriosito.
-Perchè sei un idiota.-
-
 
-Ahi!- grido - Mi hai tirato un pizzicotto! Sei un idiota!-
-Esattamente- mi risponde avvicinandosi al mio viso - Ed io ti piaccio perchè?-
-Perchè sei un idiota- gli dico sorridendo prima di baciarlo. 
-
 
-Non voglio essere...- la mia voce si abbassa ad un sussurro.
-Cosa?- domanda curioso.
-Non voglio essere una botta e via- 
-Idiota.-
Ehi? Mi ha appena dato dell'idiota?! Mi ha rubato la battuta! 
-Sei davvero una stupida se pensi una cosa del genere- continua -mi piaci davvero-
-


 
 
Lascio cadere le braccia a peso morto. Una morsa mi stringe il cuore e lo stomaco.
I miei occhi sono spalancati, aperti su quei terribili e dolorosi ricordi. Sento le lacrime incominciare a rigarmi il viso.
Mi ricordo di non essere sola e tento di rimediare alla mia patetica figura, con il dorso della mano cerco di asciugarmi le guance senza riuscirci. Perchè non riesco a smettere di piangere?
-Scusami- sussurro tremante -scusami davvero...-
Un attimo e le labbra di Luke sono premute sulle mie, calde ed accoienti. 
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da quel tepore, mi lascio trasportare in quel bacio così salato.


















 
Salveaddio.
Che ci posso fare? A me sta simpatico Luke.
Penso che dopo questo capitolo verò lapidata da molte di voi.
Okay.
La foto che ho messo ve la dovete immaginare con più luce, è tardo pomeriggio.
Scusate gli errori, sono solo stupida.
YEHA.
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La Moly: @hazzamyhero


SE NON RECENSITE VI ACCADRA' QUALCOSA.  (Non ho più idee, suggeritemi delle belle minacce.)

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Capitolo 16
*** Sei incinta?! ***



 
Punto di vista e scritto da Moly (hazzamyhero).



-SEI INCINTA?!



-Ma succederà un casino se andiamo in vacanza tutti insieme!- urlo ad un Harry sdraiato sul mio divano.
Mi guarda un secondo con sguardo vago. Immerso nei suoi pensieri.
-Ma cosa vuoi che succeda, al massimo Ronnie si mette con Luke.- risponde sorridendomi.
-Oppure noi ci lasceremo.- sentenzio io.
-Oppure io ti farò passare la vacanza migliore delle tua vita.-
Mi scocca un bacio sul naso.
Diabete.
-Se io mi devo sopportare Luke per due giorni, allora te sopporterai Niall.-
Se cado io. Cade anche lui (?).
Mi lancia un ringhio che assomiglia più ad un cavallo che tenta di mordere una mela.
-Ok, ma cerca di non uccidere nessuno in questi due giorni- 
È proprio un coglione.
-Certo amore mio- dico con una vocina insopportabile.
-E con nessuno intendo Luke- termina la frase.
Colpita e affondata.
-Per evitare un occhio nero io vado a casa che devo preparare la valigia, ci sentiamo stasera!- dice mentre si alza e mi strizza la guancia in stile "zietta che non ti vede da molto tempo".
Me lo sono cercato bene il ragazzo, eh.
 
 
Harry, Niall ed io siamo seduti sul pullman aspettando quella ritardataria di Ronnie e il suo amichetto. Che la starà seguendo come un cagnolino. Sicuro.
Mi sento quasi in colpa per non aver detto a Niall che veniva anche quella cozza di ragazzo. Ma ho fatto un patto con la mia amica.
Anche se lei non sa che c'è anche il tinto.
Dettagli.
Fortunatamente i due arrivano pochi minuti prima della partenza e, dopo aver scambiato qualche occhiataccia con Luke, con nostra sorpresa si siede vicino al biondo. Che a quel gesto si avvicina ancora più a me.
Mi ritrovo schiacciata tra lui e Harry.
Non che questa cosa mi dispiaccia, per carità, però facendo conto che il viaggio dura quattro ore...
Bene.
DOBBIAMO ESSERE POSITIVE.
Luke si innamorerà di una biondina così Niall potrà consolare Ronnie. Perfetto.
Svegliarsi presto non mi fa bene.
È da un'oretta che siamo in viaggio e nessuno ha spiccicato una parola.
Se continuiamo così si prospetta una bella vacanza.
Sveglio Harry che ormai si è addormentato abbracciato a me e gli sussurro -Non credi che dovremmo dire qualcosa?-
Si stiracchia e biascica un po' la bocca -Tipo cosa?-
-Speravo di lasciare questa decisione a te-
Sorride -Sei te quella dalle idee geniali-
Così mi lusinga. No, ha ragione. Io sono un genio.
Tossisco un paio di volte per attirare l'attenzione, ma gli altri ragazzi non mi cagano distriscio. Solo una vecchietta si gira e mi sorride.
Che tenera.
-Ragazzi, cosa devo fare per attirare la vostra attenzione? Mettermi a ballare la conga in piedi sul sedile?-
A quel punto tutti si girano e mi guardano con aria interrogativa.
Non li biasimo.
-Allora, prima di scendere da questo pullman voglio dirvi una cosa.-
Harry mi stringe la mano.
Ronnie a quel gesto si porta le mani alla bocca e urla -SEI INCINTA?-
Al che tutti i passeggeri si girano e mi guardano turbati.
Perché ho un'amica così mi chiedo.
-No!- urlo di rimando -Non è così grave la situazione-
Respira Giulia, ce la puoi fare.
-Allora, non voglio che questa vacanza si trasformi in una guerra. Quindi, io prometto di non lanciare frecciatine a Luke se anche lui mi promette lo stesso.-
Ronnie e l'ameba si guardano per un secondo, come se stessero comunicando con il pensiero, poi la rossa scuote leggermente la testa e Luke mi porge la mano -Affare fatto-.
Dovrei sapere qualcosa che non so?
Se scopro che si sono messi insieme li uccido. Tutti e due.
Ma adesso non ci voglio pensare.
A questo punto posso rilassarmi e rintanarmi di nuovo tra le braccia di Harry.
Che mi passa una cuffietta.
Le note di "You Da One" mi pervadono tutto il corpo.
 
 
"Baby we meant to be, You got me, smiling all the time."
 
 
Adesso che sono più calma posso notare dei dettagli intorno a me.
Tipo che la vecchietta che prima si è girata è insieme ad una bambina, probabilmente sua nipote. E sono intente a parlare con gli occhi fissi su una rivista.
Niall ha lo sguardo concentrato, e noto che ogni tanto lancia qualche occhiata verso Ronnie, che è da tutto il viaggio che parla con "l'uomo nero".
Noto anche che le loro mani sono vicine. Pericolosamente vicine.
Mi prude il naso al solo pensiero.
 
 
"Tryin’ to get away from loving ya"
 
 
Solo ora mi soffermo a guardare veramente il polpo.
Ha i capelli biondo cenere e i suoi occhi sono di un azzurro come il mare.
Alla fine è un bel ragazzo.
Se non fosse che è il cattivo della storia, mi starebbe anche simpatico. Forse.
In un universo parallelo.
Quando gli asini voleranno.
Forse no. È troppo simile a Ronnie. E allora perché lei mi sta simpatica?
I MISTERI DELLA VITA.
 
"You are the one so I make sure I behave"
 
In quel momento Harry mi stringe la mano.
Pensavo si fosse addormentato.
Lo guardo negli occhi che mi sorridono.
Si, i suoi occhi sanno parlare. Mi ci potrei perdere in quel verde.
Solo adesso, con questa situazione incasinata, mi accorgo di quanto sia fortunata ad
avere affianco una persona come lui.
E con questi pensieri, mi addormento.





















SALVE SALVINO!
Allora, per questo capitolo mi sono improvvisata poetessa, e la cosa è stata un parto (tranquille, non sono incinta veramente lol)
Cooooooomunque, come sempre vi ringrazio per tutte le recensioni e sono felice che la nostra storia vi piaccia.
Anche se tutte noi sappiamo che la coppia Marry è la migliore ù_ù
Cosa ne pensate di Luke? Lo volete uccidere anche voi, vero?
Vi lascio, al prossimo capitoloooooooooo!

La Moly.
(:


 
Salvaddio.
Sto finendo un video per il compleanno del tinto e non ho forze fisiche (e mentali) per scrivere un commento degno di me.
Vi posso dire solo una cosa, nel prossimo capitolo ci saranno un bel pò di momenti Riall per la vostra gioia.
LOL
Scusate gli errori, è solo stupida.
YEHA.

 
SE NON RECENSITE NON MANGERETE MAI PIÙ AL MC DONALDS.
(
Minaccia gentilmente offerta da 
xloveonedirection__ )

 

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Capitolo 17
*** E' PRONTO SCROFE! ***


-E' PRONTO SCROFE!
 
 




 
Ma che bella mattina.
Gli uccelli cinguettano ed il sole è sorto. Quest'oggi mi sono svegliata di buon ora nonostante avessi già finito di preparare la valigia con un largo anticipo.
Ecco quello che avrei voluto dire.
La verità è che sono a letto nonostante il super ritardo e, ciliegina della torta, devo ancora finire di preparare la valigia.
Perchè non l'ho fatta prima? PERCHE'?!
Perchè sei una sfaticata.
Non ho neanche il tempo per rispondere alla mia coscienza, troppa fatica.
Mi scaravento fuori dal letto con un balzo felino, diciamo un balzo e basta, agguanto i primi indumenti che trovo e li indosso senza pensarci troppo, un minimo di trucco e sono pronta. L'unico ostaco che mi separa dal ritrovo con i miei amici per partire è la valigia.
La guardo con sfida, è aperta sul mio letto e mi osserva straffottente.
Bastarda, non mi sconfiggerai.
Mi trasformo in supersayan. Con una velocità a me sconosciuta butto alla rinfusa tutto ciò che trovo a portata di mano e, con un unico gesto, la richiudo velocemente.
Esco dalla stanza ed arrivo al pianerotto da dove la butto giù senza molti giri di parole, al contatto con il pavimento provoca un rumore sordo che risveglia la mente dei miei genitori.
-Ma sei impazzita?!- urlano isterici ma io non li sento, sto scivolando sulla ringhiera delle scale. Con un unico salto raggiungo la porta, recupero la valigia e mi lancio in una corsa disperata.
 
Arrivo alla stazione dei bus un minuto prima della partenza, fuori ad un grande pullman mi aspetta Luke accompagnato da uno smorfia. Corrugo la fronte mentre gli corro incontro. 
-La tua amichetta non mi sopporta proprio a quanto vedo- sbuffa contrariato.
-Eh?- lo guardo confusa. Cos'ha combinato quella geniaccia della Moly?
Il mio cervello si riaccende imbrovvisamente mentre osserva l'autista pronto a partire.
-Non c'è tempo per le spiegazioni, me lo dirai dopo!-
Agguando il polso di Luke e lo trascino dentro il veivolo con la mia valigia al seguito.
Cerco con lo sguardo le due teste more di Moly ed Harry.
Eccole!
Una testa mora, l'altra testa mora ed una bionda. COSA?!
Un fastidioso tic all'occhio fa la sua comparsa.
-A quanto pare non ci sarà bisogno di spiegazioni- gracchia Luke al mio fianco.
Moly mi ha riconosciuta ed adesso agita il braccio facendo segno di sederci con loro nei cinque posti finali.
Avanzo tra i sedili con lo sguardo in fiamme per la rabbia.
Mi fermo a qualche metro da loro e mi volto verso Luke, il quale mi sbatte contro.
-Non possiamo dirgli che stiamo insieme- sussurrò cercando di non incontrare i suoi occhi.
Lo sento grugnire, sbuffare e poi ridere.
-Okay- mi accarezza la mano senza farsi notare -lo so che lo fai per loro, per non rovinare la vacanza a nessuno.-
Alzo lo sguardo ed incontro l'azzurro.
-E' una cosa davvero carina e dolce da parte tua, se solo non fosse un favore anche verso Horan-
Mi irrigidisco sentendo pronunciare quel nome ma, dopo poco, riprendo il controllo di me stessa.
Adesso Luke è il mio ragazzo, non Niall. Io amo Luke, non Niall.
Mi ripeto come stanno le cose, tentando di autoconvincermi. 
Sorrido al mio ragazzo e sussurrò un "Grazie" prima di ricominciare a camminare.
 
Fulmino con lo sguardo la mia "amica" e dico uno svogliato "Ciao" a tutti.
Osservo la sistemazione di posti, gli unici liberi sono vicino a Niall.
Davvero simpatica Moly, davvero simpatica.
Avanzo goffamente al mio posto rassegnata quando Luke mi supera e, inaspettatamente, si siede vicino a Niall lasciandomi il posto al suo fianco.
Gli regalo un sorriso e mi siedo al mio posto.
Passo le ore successive a dormicchiare e a chiaccherare con Luke, o forse è meglio dire a TENTARE di chiaccherare con Luke. 
Ogni volta che mi volto verso di lui non posso non guardare la testa tinta dietro. I miei occhi sembrano nati per tentar di incontrare i suoi ed, ogni volta che ci riescono, distolgono lo sguardo come scottati. 
 
 
 
Scendiamo dal pullman e ci troviamo all'inzio di un immenso bosco.
-Vedrete che vi piacerà la casa! E' davvero stupenda, l'ho scelta io stesso- afferma Harry mentre incomincia a farci da guida all'interno.
-Bravo il mio bambino- dichiara Moly divertita.
Il petto di Harry si gonfia leggermente, estremamente soddisfatto.
E' da più di mezz'ora che camminiamo ma non c'è traccia della casa, siamo semplicemente nel belnulla. 
Stupido Harry con le sue stupide case nel bosco stupido. 
I piedi mi fanno male, la valigia pesa ed oramai si è fatta quasi sera.
-Paurosetto il bosco, non trovi?- mormora Luke al mio fianco.
-Pauroso? Hai paura?- 
Non ha tutti i torti, questo posto mette i brividi.
-Oh! Io no, tu dovresti averne...-
Sbianco di colpo.
-P-perchè?- balbetto mentre il mio corpo va in funzione "Pericolo. Pericolo. Pericolo".
-Bheeè! Girano strane voci su questo posto- la sua voce scende a un sussuro spettrale- persone che spariscono, strani incidenti...-
Mi fermo di colpo, pietrificata.
-Ma tu non ci crederai vero? Insomma, una patita come te di film horror non può avere paura per queste mediocri leggende- sorride divertito e si avvicina a me.
-Pff! Io? Io?! Figurati- 
Mi sto semplicemente defecando addosso, niente di che. 
-Ma se avessi paura potresti sempre rifugiarti tra le mie calde braccia- mormora con sorriso ebete stampato in faccia.
-Stupido che non sei altro!- gli tiro un pugno sul petto mentro una risata cristallina esce dalle mie labbra.
Luke sorride, un sorriso spento.
-Vabbhè! Io ti supero lumacona- e così dicendo mi abbandona nel bel mezzo del bosco per raggiungere gli altri.
Ma che ragazzo premuroso, non trovate? 
-Non posso avere paura di un bosco. Ho diciassette anni- sussurro a me stessa.
Uno scricchiolio sommesso arriva al mio orecchio.
Sarà il vento.
Un grugnito indefinito.
Sarà un animale.
Dei passi.
Sarà l'assassino/mostro che mi vuole uccidere.
Merda.
Incomincio a correre come se non ci fosse un domani. La valigia ballonzola ad ogni radice minacciando d'aprirsi.
Sono quasi certa d'essere spacciata quando vado a sbattere contro qualcosa, o meglio qualcuno.
-Tutto bene?- 
A questo punto avrei preferito il mostro/assassino.
Mi distanzio di Niall ed ordino al mio cuore di smettere di battere così velocemente.
Sono certa che il suo battere possa essere sentito anche dallo spazio, indietreggio ancora facendo scricchiolare le foglie sotto i miei piedi.
-Benissimo e scusa- mormoro imbarazzata tentando di controllare i miei occhi così desiderosi di incontrare i suoi.
Passa una mano tra i capelli scompigliandoli leggermente mentre mormora un "Non è niente".
Il disagio si impadronisce del momento.
-Bhè! Io mi incammino e scusa ancora-
Faccio un passo in avanti nonostante le ginocchia tremolanti.
-La valigia-
Mi fermo e mi volto verso di lui mostrando la miglior faccia interrogativa che conosco.
Si schiarisce la voce. 
-Dammi la valigia, te la porto io- e così dicendo afferra il mio trollei.
Le mie guance si tingono di un leggero rosso, sono terribilmente a disagio.
-Non c'è n'è bisogno...faccio io- 
Mi sporgo per riprendermere il manico ma vengo bloccata.
-Perfavore, fammi fare il gentiluomo- il cielo incontra il cioccolato -perfavore.-
Ingoio l'aria tentando di riprendere il controllo di me stessa.
-Ronnieeeeeeee! Ronnieeeee!- urla la voce roca di Luke mentre corre verso di noi a tutta velocità.
Ogni volta che parlo con qualcuno vengo interrotta. Si nascondo ed aspettono il momento opportuno per interrompere le conversazioni?
-Tutto bene? Mi dispiace per quel che ti ho raccontato prima, sono stato uno stupido. Più avanti mi sono reso conto che sei una fifona terribile quindi sono ritornato indietro.- 
Fifona? Gentile. 
Guarda Niall, me ed infine la valigia.
-Oh- la toglie con uno strattone dalle mani di Niall -ci penso io, non ti preoccupare.-
Terza guerra mondiale tra 3...2...1
Rimaniamo in silenzio per alcuni minuti. 
Luke e Niall si guardano con sfida come in un vecchio film western.
-Bhè! Sono circondata da gentiluomini oggi!- sfoggio il mio sorriso migliore ricevendo soltanto occhiatacce.
Gentiluomini? Mi rimangio ogni singola parola. 
-Io direi di incamminarci, andiamo?- 
Agguanto la mia valigia stufa di questa situazione e supero entrambi, diretta verso l'ipotetica direzione della casa.
 
Dopo qualche minuto mi ritrovo al cospetto di una piccola casetta di legno.
Sono gli One Direction e hanno affitattato questa catapecchia? Davvero ragazzi? DAVVERO!? 
Con un movimento secco apro la porta di casa ritrovandomi Harry e Moly avvinghiati.
-Interrotto qualcosa?- domando divertita.
I due polpi si staccano.
-Niente di importante- afferma la mia amica.
Harry sgrana gli occhi e si volta verso di lei scoinvolto.
Un coro di risate si espande per tutta la casa, ci vogliono svariato minuti prima che si fermino. 
 
Decido di concedermi un bel giretto della casa. L'interno è decisamente più moderno dell'esterno creando un enorme contrasto. Ci sono tre camere da letto, due bagni ed un salotto comunicante con la cucina. Niente male.
Io dormirò da sola mentre Luke e Niall divideranno la stanza.
Ci sono due possibilità: o si scanneranno o finiranno a letto insieme.
Io, sinceramente, spero nella seconda.
Sistemati i bagagli ci riuniamo in salotto pronti per organizzare la serata. In poche parole Moly cucinerà mentre noi "mocciosi" saremo liberi di far ciò che vogliamo.
Naturalmente, da bravi sportivi e montanari, decidiamo di spaparanzarci sul divano e di gustarci un buon film.
Stiamo per cadere tra le braccia di morfeo quando Moly ci urla un pratico "E' PRONTO SCROFE!"
-Allora, vi piace il posto?- domanda Harry mentre ingoia senza masticare un pezzo di salsiccia.
-Sì, è davvero stupendo- grugnisce Luke intento a tagliare una grande fetta di carne.
-Anche a me è piaciuto, mi ricorda la Contea- afferma Niall.
Il boccone mi si blocca in gola.
Da quando in qua Niall sa cos'è la Contea?! Lui che mi ha sempre presa in giro per i miei gusti cinematografici!
Moly mi tira due pugni, a mio parare troppo forti, sulla schiena aiutandomi a riprendere a respirare.
Mi volto verso di lei e noto che sul suo viso è stampato un enorme sorriso soddisfatto.
-Contea?- domanda la mia amica.
-La Contea è dove abita Frodo Baggins, l'hobbit protagonista del "Il Signore degli Anelli"- sussurra Horan diventando improvvisamente un pomodoro.
-Ah! Pensavo fosse una cosa di Star Wars. Come quel tipo di cui è fissara Ronnie- le sopracciglia di Moly si incurvano per lo sforzo di ricordarsi il nome del personaggio.
-Anakin- mormora Niall -Anakin Skywalker.-
-Giusto- bisbiglio sbalordita.
 
 
 
 
-Non te lo aspettavi, vero?- mi domanda Moly.
La cena è finita da un pò ed  io e la mia amica abbiamo deciso di regalarci una passeggiata sotto le stelle, incuranti dei possibili disastri che potrebbero capitare all'interno della casa in nostra assenza.
L'intento iniziale era quello di camminare ma dopo poco le nostre gambe hanno gridato vendetta, trovato un bel prato ci siamo coricate con lo sguardo rivolto verso quelle infinite lucine nel cielo.
Il vento gelido accarezza il mio corpo provandomi leggeri brividi.
-Non capisco, lui ha sempre odiato quel genere di cose- la mia voce trema leggermente.
-E le odia ancora- afferma la mora.
 Faccio leva sui i miei avanbracci e tiro su il busto.
-Eh?-
Ricevo un occhiata scocciata.
-Eddai Ronnie! E' da una settimana che si è buttato a guardare tutta quella robaccia, continua ad odiarla ma non smette di provare a capirla.-
Il mio cuore smette definitivamente di battere.
-Chissà come mai...- afferma divertita Moly.
-Perchè ha capito d'avere dei pessimi gusti?- domando sentendomi improvvisamente irritata.
-No.-
-Perchè ha compreso la supremazia di Star Wars?- 
Adesso sono in piedi, i pugni chiusi con una violenza tale da rendere le nocche bianche.
-No.- 
-Perchè è diventato improvvisamente intelligente?- urlo portando le braccia al cielo.
Moly si alza in piedi. Ho un irrisistibile voglia di prenderla a pugni in questo momento.
-Perchè ti ama.-
Rido divertita da quelle parole.
-Bugiarda.-
 














 
Addiosalve!
Sinceramente questo capitolo mi fa un pò schifo.
Un pò tanto.
Ronnie e Luke usciranno allo scoperto?
Niall e Ronnie torneranno insieme?
Luke e Niall finiranno per ingropparsi come conigli?
Lo scoprirete.
Scusate gli errori, sono solo stupida.
YEHA.
SE NON RECENSITE I VOSTRI SUGGERIMENTI PER LE MINACCE NON VERRANNO UTILIZZATI.
(
Suggerimento gentilmente offerto da Fio_Rel_La )

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Capitolo 18
*** Interrompo qualcosa? Niente di importante. ***



 
Punto di vista e scritto da Moly (hazzamyhero).
 


Interrompo qualcosa? Niente di importante.




Bene.
È da quasi un'ora che camminiamo nel bosco e non c'è traccia di insediamenti umani.
E per di più sta diventando buio. Le forze del male ci stanno per attaccare.
Me lo sento.
Nonostante vicino a me ci siano il tinto e il riccio, non mi sento per niente a mio agio.
Senza offesa per i loro muscoli.
Non fraintendetemi, non ho paura del buio, eh.
Solo non vorrei essere uccisa da Slender in questo momento. Ne farei volentieri a meno.
Dietro di me sento le risate del polpo e della mia amica.
Perché si divertono anche in momenti drammatici come questi?
-Si prospetta una vacanza molto interessante, non credi?- mi sussurra Harry mentre mi avvolge in un abbraccio.
Noto che Niall ha accorciato il passo ed è un po' più indietro rispetto a noi.
Mi fa stare male vederlo così, è il quinto incomodo (purtroppo devo considerare Luke e Ronnie come una coppia, mi piange il cervello per questo) e io non sarei riuscita a sopportare così tanta pressione.
Guardo nel mio piccolo mondo verde e dico -Si potrebbe prospettare ancora più interessante se potessimo essere nella nostra camera, ma a quanto pare stiamo andando in un altro stato, vero?-
Mi guarda tipo *** e, dopo essersi ricomposto, afferma che "siamo quasi arrivati".
Mi fido.
Camminiamo ancora per qualche minuto, nei quali sento risate e momenti di vuoto dietro di me.
Decido di non indagare.
Non vorrei commettere un omicidio proprio adesso.
Magari mentre Luke dorme, in modo che sembri un incidende...
Ma io non lo odio, chiariamo le cose, eh.
Osservo con aria riluttante sorpresa  avvilita la casa che mi ritrovo davanti. Precisamente una catapecchia di legno tutta scolorita.
-Avevi detto che era una casa, come dire, molto moderna...- azzardo io.
Afferra la mia mano con presa decisa -Fidati di me, l'interno è molto meglio.-
Entriamo e mi ricredo di colpo.
Ci accoglie un salotto con tanto di camino e divano rosso, un ambiente da catalogo di mobili in poche parole.
Lascio cadere la borsa e mi avvicino al ragazzo al mio fianco. Le sue forti braccia mi circondano in un caldo abraccio.
Questa è quella che chiamo "casa".
Andiamo avanti per qualche minuto con in nostri "lavoretti" quando siamo costretti a staccarci causa l'entrata della nostra cara amica, che poteva anche evitare di interromperci, no?
-Interrompo qualcosa?- dice lei con aria divertita.
Scambio un po' di sguardi tra Harry e Ronnie -Niente di importante- per poi fare qualche passo verso il divano.
All'inizio il riccio sgrana gli occhi incredulo, poi tutti noi scoppiamo in una fragorosa risata.
Il piano sarebbe questo: io cucino e loro non mi rompono le scatole.
Ma sarebbe troppo bello per essere vero.
Tre di loro stanno seguendo il copione, mentre uno ha deciso di fare l'invadente.
-Harry, la potresti smettere di toccare tutte le pentole? Rischi di far bruciare qualcosa!- urlo esasperata.
Sono ai fornelli da 10 minuti ed è da 10 minuti che il ragazzo-dalle-fossette mi gira intorno.
Devo mantenere un certo controllo per non spruzzargli in faccia dell'olio bollente.
Mi guarda con gli occhi da cane bastonato e mi dice -Ma io voglio aiutarti! E poi sai perfettamente che se vado di là con loro potrei dire qualcosa di sbagliato.-
Per una volta ha ragione. Meglio evitare situazioni scomode più di quanto non ce ne siano
già.
Detto questo si avvicina a me da dietro e mi abbraccia appoggiando il mento sulla mia spalla.
Così va molto meglio.
Sta zitto e mi riscalda.
PERFETTO.
La cena è pronta e siamo tutti seduti al tavolo.
Niall e io ci scambiamo uno sguardo complice. Il vero piano sta per mettersi in atto.
Mi sento troppo una genia del male in questo momento.
-Allora, vi piace il posto?- chiede Harry.
DOMANDA AZZECCATA. QUANTO AMO IL MIO RAGAZZO IN QUESTO MOMENTO.
-Mi ricorda la Contea- dice Niall.
Mi trattengo dall'urlare "GOOOOOOOAL!".
Invece la rossa non riesce a contenere le sue emozioni e rischia di soffocarsi con un boccone.
Reazione comprensibile.
La salvo dal soffocamento mentre Niall continua a fare sfoggio delle sue conoscenze de "Il Signore degli Anelli".
 
Mi trovo in un prato insieme a Ronnie, con una leggere brezza che mi scompiglia la chioma... NO.
I miei capelli non fanno swishhh (o swift, io mi sbaglio sempre loool) e l'erba è bagnaticcia perché c'è umidità, però faceva figo raccontarlo come se fosse un posto da film.
-Non capisco, lui ha sempre odiato quel genere di cose- dice con voce tremante la ragazza vicino a me.
È persino più ingenua di me. E CE NE VUOLE.
-E le odia ancora- affermo.
C'è un attimo di silenzio tra di noi.
Se mi concentro posso sentire l'unico neurone che si muove freneticamente sotto quell'ammasso di capelli rossi.
E, nonstante sia buio, inizio a intravedere del fumo uscire dalle sue orecchie.
-Ti rendi conto che lo ha fatto perchè ti ama?-
Adesso è in piedi, i pugni chiusi con una violenza tale da rendere le nocche bianche.
-Bugiarda.-
E detto questo scompare nel buio.
Mi lascio cadere e osservo il cielo sopra di me.
 
Se qualche mese fa qualcuno mi avesse detto che sarei diventata la ragazza di Harry Styles e che sarei andata in vacanza con lui probabilmente gli avrei risposto "Ma guarda che io sono già fidanzata con lui, solo che non lo sa ancora" pensando a quanto la mia vita sia triste.
Piccole cose possono stravolgere un'intera esistenza.
Come sono poetica.
Sento dei passi dietro di me, e dopo un po' una figura indistinta si sdraia vicino a me.
Non ho bisogno di guardare per capire chi è.
Lo capisco dal modo in cui mi prende la mano e la stringe.
Dal modo in cui mi accarezza i capelli e si avvicina al mio viso.
Dal modo in cui mi sussurra "Ti amo" prima di baciarmi.
Che bella vacanza.
























***




Salvegiorno!
Questo capitolo fa cagare, non c'è altro da dire.
Nonostante tutto spero vi piaccia, lavoro per voi lol 
Marry forevaaaah
Addio.
La Moly.


 
Addialve.
Quella sfigata della Moly non voleva aggiornare.
Picchiatela.
Scusate gli errori, è solo stupida.
YEHA.
SE NON RECENSITE LA MOLY NON SCRIVERA' PIU' CAPITOLI.

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