Parlando con Sasuke

di april88
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Naruto ***
Capitolo 2: *** Sakura ***
Capitolo 3: *** Kakashi ***
Capitolo 4: *** Yamato ***
Capitolo 5: *** Sai ***



Capitolo 1
*** Naruto ***


Parlando con Sasuke

Ognuno dei suoi compagni parla davanti a uno specchio, immaginando di parlare con Sasuke.
Pensatela così mentre leggete.


POV Naruto
Quando ti ho rivisto, non avrei mai immaginato un così radicale cambiamento in te.
Ricordo ancora molto bene la prima volta che ti rividi da quando hai lasciato il villaggio. L’unica cosa che sei stato capace di dire a me e Sakura dopo tanto tempo è stato: ‘CIAO’.
Già allora c’era qualcosa di diverso nel Sasuke che conoscevo: Il tuo sguardo.
Non eri felice di vederci, ma al contrario ne eri seccato; ci hai trattato con una freddezza tale da paralizzarci. Non eri più il ragazzo che conoscevamo... anche se sempre calmo e controllato, il nostro amico, sapeva sorridere... il ragazzo di quel giorno, invece, era rimasto freddo e impassibile dinnanzi a noi; non sapevamo come comportarci.

Non mi sono mosso quando ti sei avvicinato per parlarmi, sono rimasto immobile anche quando hai estratto la katana con l’intenzione di uccidermi… anche se poi è intervenuto Sai a fermare la tua mano, sono sicuro che non mi avresti fatto alcun male… ne a me ne a Sakura.
Già quella colta, la vendetta era il tuo chiodo fisso, ma per noi, eri quello di sempre… eri lo stesso ragazzo di tre anni fa, lo stesso che ho amato come un fratello.
Dopo quella volta ho seguito allenamenti molto duri per poter essere alla tua altezza… volevo diventare più forte per essere in grado di riportarti a casa… contemporaneamente, ho partecipato a molte missioni nella speranza di poterti incontrare di nuovo… e ne sono successe di tutti i colori… più di una volta sono stato a un passo dal ritrovarti.
Senza più Orochimaru… e con la tua vendetta ormai compiuta, credevo che sarebbe stato tutto più facile, invece il mio obiettivo non mi è mai sembrato così lontano come in questo momento.

Ora che ti rivedo, non ti riconosco proprio più, non sei più il Sasuke che conoscevo.
Hai attaccato il maestro Kakashi... stavi per uccidere Sakura... e le tue mani si sono macchiate del sangue di un uomo del nostro villaggio. Anche se so il motivo che spinge le tue azioni, non le condivido. Dovresti sapere che uccidendo, non riporteresti indietro la tua famiglia… e allora, perché continuare? Perché versare altro sangue? Perché? Quando mi sono girato per guardarti, non ho potuto non notare la sfumatura che hanno assunto i tuoi occhi: ormai sono opachi, spenti… velati di pazzia… sono occhi che non vedono più, non vedono quanto Madara ti stia usando per i suoi scopi… sei come una marionetta nelle sue mani… ma tu non lo vedi; non lo vedi perché la vendetta ti ha reso pazzo.

Hai sconfitto tuo fratello… credevi di essere in pace con te stesso… perché il tuo sogno si era realizzato.
Posso capire quanto hai sofferto dopo... dopo che Madara ti ha raccontato la verità. Il tuo odio, si è trasformato in rimorso. Rimorso per averlo ucciso. E hai rivolto il tuo odio verso Konoha. Odio e ancora odio.
Questo sentimento, ti sta pian piano consumando e mi rendo conto che il Sasuke che ho davanti non ha più un’anima.
Che il Sasuke che ho davanti non è lo stesso che fin da piccolo ho preso a esempio per migliorarmi.
Ogni volta che parliamo, mi rinfacci che non ti posso capire… ma quanto ti sbagli; fin dai tempi dell’accademia io sapevo come ti sentivi: solo... abbandonato a te stesso... come mi sento io da quando sono nato.
Non giocavi con gli altri bambini... ne parlavi con loro... non ti confidavi con nessuno... proprio come me.
Siamo entrambi cresciuti senza i genitori; entrambi abbiamo nascosto la nostra tristezza di fronte agli altri, l’abbiamo nascosta perché volevamo mostrarci forti. Ma la tua vita è comunque stata più felice della mia: i miei genitori sono morti il giorno che sono nato… per cui non ho mai vissuto con loro. Tu invece, questa possibilità l’hai avuta, hai conosciuto i sentimenti come l’amore e l’affetto… chissà quante volte da bambino la tua mamma ti ha stretto tra le braccia quando piangevi.

Io non ho mai trovato nessuno che mi abbracciasse, non avevo parenti in vita della mamma o del papà; venni affidato al Sandaime Hokage ma non ho mai considerato quel vecchio come un genitore.
Questo ruolo, l’ha avuto solo il maestro Jiraya: in lui vedevo il papà che non ho mai conosciuto e lui, mi ha trattato come fossi suo figlio. Quando l’ho perso, il mondo mi è crollato addosso… mi sono sentito ripiombare nella tristezza, mi sono sentito di nuovo solo, ma grazie a tutti i miei amici, mi sono ripreso, hanno asciugato le mie lacrime e grazie a loro, ho potuto fare qualcosa per il villaggio che mi ha sempre isolato.
Anche se ora non sono più solo, non ho mai scordato come ci si sente ad esserlo, e mi rattrista il fatto che tu sia ancora solo… si hai una squadra, ma non sono al tuo fianco per sostenerti, tranne una, ma tu volevi farla fuori… come puoi pensare di fare questo ad un compagno? Hai dimenticato anche tutti gli insegnamenti dell’accademia? Continui ancora a ripetere che non ti posso capire, perché insisti a dirlo? Sai che non è vero, o magari lo fai per convincere te stesso? Perché sei tu stesso a voler essere circondato dal buio più profondo? Non puoi volere questo… il buio è fatto di solitudine, è un luogo triste e nessuno può volercisi trovare di sua spontanea volontà, perché rischi di non tornare più indietro. Non voglio pensare che sia già troppo tardi per farti tornare il ragazzo di una volta.

Ora che te ne sei andato, mi rendo conto di non aver detto abbastanza, anche se forse un piccolo spiraglio di luce sono riuscito ad aprirlo in quegli occhi, un giorno sarò in grado di ridargli piena luce? Ho paura che la prossima volta dovrò faticare di più, ma ci devo riuscire.
Tornerai a Konoha con me e sarà per sempre, questa è una promessa!


Salve a tutti. Questa storia l'avevo scritta un pò di tempo fa, ma come sempre il blocco dello scrittore, mi ha colpito nel pieno svolgimento e sono riuscita a riprenderla solo... alle 2.24 di notte! Non so perchè ma stanotte mi sentivo ispirata.
Spero vi sia piaciuta.
Aspetto vostri commenti al più presto.
Grazie!

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Capitolo 2
*** Sakura ***


Parlando con Sasuke

POV Sakura
Credo che tutti mi considerino una sciocca, per il fatto che perdo ancora tempo con te.
Quella volta, quando te ne sei andato, hai detto chiaro e tondo che mi trovavi noiosa… eppure mi aggrappo alla speranza racchiusa in una parola che mi hai sussurrato prima di tramortirmi: Grazie!”
Che significato aveva per te? Perché io dopo tre anni devo ancora capirlo.
Non è stato mai facile comprendere te, eri sempre così chiuso e silenzioso… eppure una volta, ho creduto di piacerti.
E' stato il giorno che ci diplomammo all’accademia e ci avevano diviso in squadre di tre. Mi trovavo da sola e ti sei avvicinato.
Mi stavi per baciare, quando te ne sei andato all’improvviso. (*)
Con quel tuo atteggiamento, ho sperato che tu potessi ricambiare i miei sentimenti… invece, quando sei tornato, mi hai rivolto parole sprezzanti… una coltellata, sono sicura, mi avrebbe fatto meno male… ma infondo me le meritavo tutte… avevo detto cose cattive su Naruto. Avevo detto che gli orfani fanno quello che vogliono… perché nessuno li controlla; era troppo tardi quando ho capito che era come se quelle parole le avessi rivolte anche a te.
Dopo quella volta, non ci è capitato più di fare lunghe chiacchierate da soli… fino alla sera in cui te ne sei andato.
Aprirti il mio cuore non ti è bastato, confessare di amarti… niente ti ha fatto tornare sui tuoi passi.

Volevo a tutti i costi che tornassi da me e mi sono rivolta a Naruto il solo a cui potevo chiederlo… la sola persona di cui mi fidassi…lui mi ha sorriso e mi ha promesso che sarebbe tornato a casa con te.
Ma quando è tornato, tu non c’eri; lui venne ricoverato all’ospedale per via delle ferite e lesioni che aveva subito e quando lo andai a trovare, giaceva in un letto coperto di bende e con il tuo copri fronte scheggiato stretto tra le mani… non faceva altro che ripetermi di stare tranquilla, perché avrebbe mantenuto la promessa.
È stato vedendolo che ho ripensato alla mia di promessa: non essere più un peso per nessuno.
Da quel giorno ho iniziato a studiare sia il combattimento che l’arte medica sotto la guida dell’Hokage Tzunade. per tre lunghi anni.
Ma non è servito a molto. Quando ci siamo ritrovati, la tua forza, superava le aspettative… nonostante gli estenuanti allenamenti a cui mi sono sottoposta, non ho potuto fare niente… neppure Naruto è stato, però almeno ha tenteto un dialogo con te, cosa che io non sono riuscita a fare… Questa è una delle tante cose che mi rimprovero.

Perchè la verità è che ho sempre scaricato a Naruto la responsabilità di riportarti a Konoha.
E' stata la mia promessa a spingerlo a compiere allenamenti sempre più duri e stancanti... ma io non mi sono mai lamentata con lui quando ogni volta ci sfuggivi... perchè in cuor mio speravo di vederti tornare con le tue gambe al villaggio... speravo che avresti capito che la vendetta non serve per trovare pace, ma solo per amplificare il dolore.
Invece, hai ucciso tuo fratello, ma poi non ti sei fermato.
Hai continuato a perseguire la via che ti sei scelto... non bastandoti, ti sei unito all'Akatsuki, inimicandoti uno dei paesi ninja, che ora ti vuole morto.
Sono venuti da noi per chiederci informazioni su di te; io sono rimasta in silenzio, solo Naruto si è fatto avanti... e sulle prime, lo guardai schoccata... non sapevo cosa aveva intenzione di fare… ha detto che dovevo stare tranquilla e fidarmi di lui… come ho sempre fatto.

Cosa gli ha detto? Io non c'ero, è stato Sai a riferirmi tutto: quella testa-quadra si era fatto picchiare pur di non tradirti... e nonostante le ferite, ha voluto andare ad incontrare il Raikage per convincerlo a non ucciderti.

Si spinge a fare le cose più imprevedibili... e pazze... tutto perchè sei suo amico e non vuole perderti.
E questo mi ha dato la forza per spingermi a fare anch'io qualcosa per te... qualcosa di più che fare sempre affidamento su di lui.
Avrei dovuto cominciare ad odiarti già da tempo, ma non ci sono mai riuscita… sei sempre stato nel mio cuore fin da quando andavamo all’accademia. Io ti amo e proprio per questo non posso ignorare la strada che stai percorrendo… proprio perché ti amo volevo redimerti… e se l’unico mezzo che avevo era ucciderti con le mie mani… ero pronta.
Dovevo vederti. Io e te da soli.
Non sapevo ancora quello che avrei trovato.
Il mio cuore già da tempo soffriva a causa dei tuoi crimini, ma ho sofferto maggiormente vedendo cosa sei diventato.
Quando ho visto il tuo viso… ma soprattutto i tuoi occhi, la sicurezza che avevo, è scemata.
E' scemata quando ho visto quella povera ragazza ai tuoi piedi ferita gravemente... e che tu ovviamente, con il chidori attivo, non eri intenzionato ad aiutare, piuttosto volevi sbarazzartene perchè diventata inutile... Sasuke da quando in qua i compagni si abbandonano? Il Sasuke che conosco io, non l’avrebbe mai fatto… non si sarebbe mai sbarazzato di una compagna di squadra.

Ormai non sei più tu… ora che hai cominciato a fare del male… ad uccidere… ho cominciato a perdere di vista chi tu sia veramente, molti ti definirebbero Nukenin, io non so più come chiamarti, invece.
So solo che l'unico amico che ti è rimasto, per colpa tua sta soffrendo… e anche io, ma ferire noi, è poca cosa rispetto a tutto quello che hai fatto fin'ora... prima sotto Orochimaru ed ora sotto l’Akatsuki.
Perché più nessuno potesse soffrire, volevo essere io stessa a toglierti la vita. Volevo farmi carico di questo fardello, per una volta, senza l’aiuto di nessuno, ma ho fallito. Posso ricordare a rallentatore ogni singolo attimo.
Mi ero avvicinata alla ragazza con un kunai avvelenato in mano... ma mai l'avrei scagliato sulla ragazza: il mio obiettivo eri tu. Dovevo solo aspettare che abbassassi la guardia, per poterti colpire, ma così non è stato: sono stata io quella che l'ha abbassata, facendosi distrarre dalle emozioni.
Quello che accade dopo è il niente… il chidori, viene contrastato dal sensei Kakashi, evitandomi morte certa , come sempre… e poi è stato il turno di Naruto salvarmi, dopo che avevo provato di nuovo a colpirti, rischiando di farmi ammazzare… i segni violacei che mi hai lasciato sul collo, sono ormai spariti, ma non posso dimenticare il monito del loro significato.

La mia inutilità, come se non fossi cambiata affatto da tre anni fa.
È stato Naruto come sempre ad afforntarti, io sono rimasta alle sue spalle impalata come una stupida… avevo solo voglia di piangere.
Mi è chiaro ormai che anche se ti amo, non sono in grado di aiutarti, perché come hai ripetuto più volte, nessuno di noi conosce la tua stessa sofferenza, è vero io sono cresciuta circondata dall’amore e dall’affetto dei miei genitori e sono ancora in vita, per cui non posso capire cosa si prova nel perderli, ma c’è qualcuno che è in grado di farlo e, a questo punto, non posso fare altro che fare affidamento su di lui, perché non mi ha mai delusa.
Come ha detto una volta il maestro Kakashi:“Tutto si sistemerà” so che sarà così.

NOTE: (*)Come molti ricorderete, il Sasuke di quella volta, era Naruto trasformato, ma Sakura questo, non lo sa.

Salve a tutti!
Speravo avrei pubblicato prima questo capitolo, invece, mi sono accorta che non mi piaceva e così l'ho riscritto.
Ed è stata una ristesura molto impegnativa... spero vi piaccia.

Vi anticipo che i prossimi a fare due 'chiacchiere' con Sasuke saranno in ordine, Sai, Kakashi e Yamato e mi piacerebbe che foste voi a darmi qualche suggerimento o consiglio.
Ciao a presto! Un bacione.

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Capitolo 3
*** Kakashi ***


Parlando con Sasuke

POV Kakashi
I lavori di ricostruzione del villaggio, procedono a pieno ritmo e per fortuna che la mia casetta, è pronta… certo dentro non c’è ancora niente con cui arredarla, ma visto quello che è alle porte non ha senso pensarci adesso… anche perché purtroppo devo dirlo, non è sicuro al cento per cento che riesca a tornare vivo.
Salito nella mia nuova camera, noto due cornici in terra, forse lasciate da qualcuno. Mi accingo a raccoglierle e non posso non pensare con nostalgia ai bei vecchi tempi… anzi sono contento che le mie fotografie si siano salvate: quella col maestro Minato e quella con la squadra sette.

Sasuke, nonostante sia passato tanto tempo non riesco a far a meno di ricordare con nostalgia quei tempi.
Allora tu eri il mio allievo prediletto… ho capito che eravamo uguali fin dal primo giorno che ho guardato nel profondo dei tuoi occhi, leggendo la tua determinazione.
Gli allenamenti e le missioni a cui ti ho sottoposto, servivano per renderti forte, ma anche per farti capire che mettere anima e corpo nelle cose pensando solo alla vendetta, era inutile. Uno spreco di talento.
Credevo di essere riuscito ad allontanarti per sempre da quella strada…. Infatti avevi imparato a voler bene e proteggere i compagni che prima consideravi palle al piede… eravate diventati molto uniti, ti ricordi, Sasuke? Credevo che il vostro legame fosse forte… e che non si sarebbe mai spezzato. Non avrei mai immaginato che la minaccia si sarebbe presentata sotto-forma di un grosso e viscido serpente bianco. È stato lui la causa di tutto.
Lui ti ha cambiato… ti ha annebbiato la mente. Speravo che non ti saresti mai fatto incantare dalle parole di quel folle, ma quando hai affrontato Naruto, ho capito che non avevo tempo da perdere.
Abbiamo parlato un po’, ti ho spiegato che fine fanno i ragazzi come te… credevo che sarebbe stato sufficiente, ma non è servito… quella sera stessa, sordo alle mie parole, hai lasciato il villaggio; mi sono sentito responsabile per non aver fatto di più quando ne avevo l’occasione. Ancora oggi mi porto nel cuore il peso di questa colpa.

Sono il tuo maestro e ti ho sempre capito… anche cosa ti ha spinto a voler seguire quell’uomo: ti sentivi debole… vedendo gli enormi progressi di Naruto, ti sembrava di non essere migliorato affatto… alla fine invece della Volontà del fuoco, dentro di te, ha preso il sopravvento il Seme della Vendetta.
Sfortunatamente, non ho avuto tante occasioni di vederti quante ne abbia avute Naruto, ma sapevo che al fianco di Orochimaru, saresti diventato molto forte, è pur sempre uno dei tre ninja leggendari… ma non sapevo che saresti potuto diventare una minaccia per Konoha. Speravo in cuor mio che una volta appagato il tuo desiderio, saresti rientrato… credo che lo pensavamo un po’ tutti. Ora invece… ti sei mai guardato allo specchio? Ti sei mai svegliato una mattina e hai detto che cosa sto facendo? Dovresti Sasuke. Perché ho cominciato a perdere di vista chi tu sia.
Il mio desiderio come vostro maestro, era che un giorno sareste diventati importanti ninja del villaggio: Sakura un ottimo ninja medico, Naruto l’Hokage e tu… speravo di vederti a capo degli Ambu... ne sarei stato orgoglioso come un padre coi propri figli.

Invece, mio malgrado, mi sono ritrovato nei panni del maestro Sarutobi… ora capisco bene come si sentiva. Lui voleva ancora bene a Orochimaru, per questo, non è stato mai capace di ucciderlo: lo stesso che ho provato io nel vederti dopo più di tre anni. Sei cresciuto in altezza e in forza… e anche il tuo odio è cresciuto con te, diventando molto profondo. Ho tentato perfino di redimerti, ma inutilmente... arrivato a questo punto, le mie parole sono inutili.
Ti avevo insegnato tutto quello che sapevo... ti avevo insegnato il Chidori, la mia tecnica più potente perché la usassi per proteggere i tuoi compagni, ma non perché la scagliassi contro Sakura per ben due volte... se non fosse arrivato Naruto, l'avresti uccisa. Nonostante quello che hai fatto e cercato di fare, non sei ancora perduto… l’ho capito vedendo il tuo volto: negli occhi, in quei pozzi neri, e nella tua espressione mentre ascoltavi Naruto dire:“Siamo amici” per un breve istante, ho rivisto il mio caro allievo. Da qualche parte, lui c’è ancora.
In quel momento ho capito che ne io ne Sakura avremmo più dovuto metterci in mezzo: Naruto è l'unico in grado di farti uscire dalle tenebre che ti avvolgono.
E quando vi ritroverete di nuovo faccia a faccia, sarete di nuovo gli amici di un tempo.


Salve a tutti. Purtroppo i pensieri di Sai non sono ancora be definiti nella mia mente, ma vi ho portato quelli di Kakashi.
Spero che la lettura vi sia piaciuta.
Se avete tempo, lasciatemi un piccolo commento.
Grazie e ciao a presto!

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Capitolo 4
*** Yamato ***


Parlando con Sasuke

POV Yamato
Tutto era iniziato come una temporanea sostituzione di una componente della squadra.
Non ero tenuto a quello che poi è effettivamente diventato un profondo coinvolgimento. Da allora, non ho più abbandonato quei ragazzi per tornare ai miei compiti di ambu a guardia dell’Hokage e per svariati motivi.
Il primo era che mi sentivo responsabile del fallimento proprio di quella prima missione; per non aver fatto appieno il mio dovere per portarla a termine.
Io che ero l’unico adulto, il più esperto nonché il capitano, non ho dato fondo a tutte le mie tecniche e non ti ho combattuto come avrei dovuto… sono rimasto così come gli altri a fissare la tua immagine che svaniva. Tanta era l’amarezza che ognuno di noi provava in quel momento, ma l’ho avvertita di più in Naruto e Sakura… non poteva essere altrimenti.
In quanto ninja non dovrebbero mai farsi condizionare dalle emozioni, eppure si fanno dominare fin troppo, tanto da affaticarsi giorno; credo sia il loro modo tenere la mente impegnata e smettere di pensare a te, Sasuke e a cosa sei gradualmente diventato. A tutti i mali e la sofferenza che lasci lungo il tuo cammino. Una sofferenza che ha colpito anche loro, gli unici che ancora ti vedono per quello che eri e non per quello che sei ora… è questo il secondo motivo per cui non ho abbandonare questi ragazzi; non volevo lasciarli soli nella loro disperazione.

Nonostante gli errori da te commessi, ai loro occhi non eri criminale fuggito dal villaggio per inseguire sogni di vendetta; eri l’amico di sempre, l’amico che tante volte li ha aiutati e che, a suo modo, ha aiutato il villaggio togliendo dalla circolazione il suo nemico numero uno: Orochimaru. Eppure una volta adempiuto lo scopo della tua vita, non sei tornato al villaggio dove tutti attendevano il tuo ritorno.
Ma non bastava questo… ti sei unito a dei criminali peggiori del tuo precedente maestro; e hai commesso un azione riprovevole contro un altro villaggio. Pur di salvarti dalle ire di quel villaggio, il tuo più caro amico, è andato a parlare con il loro capo, si è inginocchiato ed ha versato innumerevoli lacrime implorando pietà per te, senza però riuscire a farsi ascoltare.
Pur di salvarti dall’oscuro abisso in cui stavi cadendo, Sakura era pronta ad ucciderti con le sue mani, se fosse stato l’unico modo per redimerti… proprio per il profondo amore che prova per te. Ti ha amato con tutta se stessa, senza chiederti un sorriso o una parola in cambio.
Questi Sasuke, sono quelli che chiamiamo veri amici; ma a te non è mai importato nulla di loro e dei loro sentimenti, vero? Ti importava solo uccidere tuo fratello per un motivo che conoscevamo tutti.
Nessuno di noi però sapeva che c’era qualcos’altro dietro a ciò che ha compiuto tuo fratello… mi verrebbe da chiederti:
Come ti sei sentito dopo averlo scoperto? Hai subito provato altro odio oppure prima di quello hai provato dolore, solitudine, senso di colpa... Se fossi davanti a me, mi piacerebbe sentire la tua risposta.
Noi eravamo tanto increduli da pensare che fossero menzogne… eppure tutto ciò che hai fatto in seguito, ci ha dimostrato il contrario e li, mi sono di nuovo chiesto se valeva la pena che Naruto si desse così da fare per te.
Fossi stato al suo posto, ti avrei dimenticato e mi sarei messo l'anima in pace; avrei continuato a vivere la mia vita dimentico dell’amico di un tempo… forse avrei perfino dimenticato di averne avuto uno: invece lui non l’ha mai fatto.
Contro ogni nemico che affrontava, che fosse Orochimaru o Kabuto o la stessa Akatsuki, era a te che pensava mentre combatteva... era per te che si allenava duramente giorno e notte.

Io e molti altri abbiamo visto con quanto impegno si allenava per diventare più forte… lo è diventato al punto da aver protetto da solo il villaggio. Eppure non era contento di aver finalmente ottenuto il riconoscimento del villaggio, perché si angustiava di non essere riuscito ad aiutare te; ma è sempre stato ottimista… ripeteva a chiunque che ti avrebbe riportato al villaggio.
Da come la vedo io, tra il dire e il fare c’è un abisso: non ho mai esternato questo pensiero, per non rattristarli, tuttavia questa è la realtà dei fatti… non sono in grado di dire se questa storia potrà alla fine concludersi bene, o finire male; forse finirete per ammazzarvi a vicenda, tuttavia spero sempre che non arriviate mai a questo punto.

Ragazzi, questo capitolo è stato il più difficile di tutti.
Il fatto è che la personalità di Yamato non è ben definita ne sul manga ne sull’anime… spero comunque sia venuto fuori qualcosa di buono.
Mi raccomando commentate numerosi!


Ringrazio: Marynana89, Gold 93, Uchiha29 per aver commentato i precedenti capitoli.
Brokarot e Gold93 per averla inserita tra le seguite.
Ringrazio anche tutti coloro che l'hanno semplicemente letta.
Grazie mille a tutti!!!

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Capitolo 5
*** Sai ***


Parlando con Sasuke

POV Sai
Fino a poco tempo fa, prendevo dalla biblioteca una grande quantità di libri sull'amicizia e tanti altri sentimenti che per anni, mi sono stati preclusi. Ora i libri non mi servono più perché grazie ai miei compagni, baso tutto sulle esperienze dirette. E con Naruto e Sakura credimi, ne affronto continuamente fin da quando venni assegnato alla tua vecchia squadra per prendere il tuo posto.
All'inizio, le cose non andavano molto bene, e la causa ero principalmente io: non facevo altro che farli arrabbiare insultandoti pesantemente definendoti un traditore della peggior specie; al contempo, avevo un atteggiamento di indifferenza nei loro confronti… si ero abbastanza antipatico; non riuscivo a provare emozioni a causa della mia rigida educazione, secondo la quale esse sono di ostacolo alla missione, eppure stando poco tempo insieme a loro, le ho risvegliate.
Ho cominciato a cambiare il modo di rapportarmi con gli altri, considerandoli amici e non solo compagni di missione.
Io ho cambiato la mia vita, e così avresti dovuto fare anche tu quella volta che siamo venuti a cercarti… non per fare un piacere a noi, ma per te stesso. Sei cresciuto senza una famiglia, per diversi anni sei stato da solo, eppure poco dopo hai trovato degli amici ed un maestro che ti considerava quasi un figlio… come puoi esserti spinto fino ad abbandonare tutti per allearti con un criminale… non credevi che saresti diventato forte anche restando al villaggio?
Non mi sembravi la stessa persona che mi aveva descritto Naruto quando ti ho visto. Il tuo volto, era come il mio, non trasudava la minima emozione e la tua voce che ci rivolgeva parole di scherno, era più incolore della mia.
Forse neanche Naruto e Sakura si aspettavano di vederti ridotto così; tre anni insieme ad Orochimaru ti avevano cambiato al punto di attaccare i tuoi amici? Al punto di eliminare Naruto?
Lui come Sakura erano rimasti immobili… forse nutrivano una profonda fiducia in te, ma se non avessi fermato il tuo braccio, cosa sarebbe successo? Mi sarebbe tanto piaciuto sapere quali erano le tue intenzioni. Oppure era solo una finta? Finta o meno, non potevo rischiare che uccidessi l’unico che dopo tanto tempo da solo, mi abbia dimostrato a modo suo la sua amicizia. Perché lui un po’ mi ricorda il fratello che ho perso tempo fa… e non volevo perdere anche lui... da quella volta, sono cambiato... mi sono sentito più un essere umano e questo grazie a Naruto.

Ma lui, non è riuscito a fare lo stesso con te, ce l'ha messa tutta ma te ne sei andato.
Naruto per primo, non si dava pace... ha versato un mare di lacrime per questo fallimento che ho considerato anche mio. Quella volta, feci la promessa che li avrei aiutati, e così ho sempre fatto in ogni missione, ma le probabilità di riuscire ad incontrarti, erano sempre più scarse. Per ben due volte sono stato ad un passo da te, avrei voluto riuscire a parlarti, sperando in qualche modo di essere d'aiuto per la squadra, ma non ci sono mai riuscito. Tu eri sempre inarrivabile e quello che più mi fa ribollire il sangue è che ultimamente stai dando troppi dispiaceri a Naruto e Sakura, li vedo sempre più tristi... e piangere per colpa tua, facendo provare tristezza anche a me.
Ultimamente poi, hai passato i limiti: rapire un ninja di un'altra nazione... ciò che hai fatto, si è ripercosso su di noi come un macigno. Shikamaru, Neji, Kiba, Rock Lee e gli altri, tutti ti sono venuti contro dopo quello che hai fatto... persino Sakura che non sopportava più di vederti sprofondare nelle tenebre. Nonostante tutto, però, c’è ancora chi crede ci sia ancora qualcosa di buono in te. Eppure però, continui ancora a compiere crimini. Forse l’unica cosa buona che hai fatto, è stata eliminare Danzo, ma perché coinvolgere le altre nazioni? Cosa devi ancora fare per ritenerti pienamente soddisfatto? Non hai forse già vendicato il tuo clan uccidendo tuo fratello?

Naruto, nonostante tutto quello che hai combinato, non ti ha mai voltato le spalle, per lui sei stato sempre, l’amico o meglio il fratello da salvare. Per poter essere alla tua altezza, non ha mai smesso di allenarsi neanche quando era allo stremo delle forze… è un ragazzo formidabile. Dovresti ritenerti fortunato ad avere amici come loro, eppure non fai altro che farli soffrire... lacrime e ancora lacrime che io, non posso asciugare, perché sei tu a provocarle.
L’ unica volta che ho causato io un dispiacere, è stato quando ho rinfacciato a Sakura cosa Naruto provava per lei, e che la promessa che le ha fatto tempo fa se la porta dietro come un marchio indelebile… è stata quella l’unica volta che ho fatto piangere io qualcuno. Ma da una parte, se non le avessi parlato così duramente, non sarebbe venuta a cercare prima Naruto e poi te… la mia provocazione, vi ha permesso di incontrarvi nuovamente.
Quando siamo rientrati a Konoha, ho notato qualcosa di diverso in tutta la squadra... Naruto specialmente, mi sembrava più sereno, come se si fosse tolto un enorme peso dal cuore... ma non immaginavo che si sarebbe preso l’onere di affrontarti da solo, chiedendo a tutti noi di non immischiarci. Mi aveva fatto arrabbiare la sua dichiarazione, ma poi ho capito che ha ragione… ne io ne nessun altro avremmo potuto competere contro di te. L’unico in grado di riuscirci è Naruto e chissà un giorno non molto lontano, ci ritroveremo io Naruto te e Sakura a camminare per le strade di Konoha come dei veri amici.(*)

(*) Quest'ultima scena mi è venuta in mente rivedendo l'episodio 'Il giorno di riposo di Sai.

Salve a tutti. Anzi, dovrei dire buonanotte.
Sono riuscita a finire questo capitolo a mezzanotte e ho deciso di pubblicarlo immediatamente altrimenti non avrei chiuso occhio stanotte.
Spero di aver reso bene i pensieri di Sai.
Mi raccomando i commenti, mi fa sempre piacere sapere cosa ne pensate.
Grazie e ciao a presto!

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