Summer

di Isuzumiya
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


13 giugno 2008

 

L’ultima campanella suonò precisamente alle 13.30 e tutta la scuola esplose in boato di felicita e liberazione per la fine di quel supplizio chiamato liceo .
I primi tre secondi dopo quel suono angelico furono di totale calma poi ecco la tempesta .
Una massa indefinita di , zaini , convers o nike , e strane sciarpette – di moda ma che ti facevano venire i funghi dal caldo – si diresse verso lo stretto passaggio del portone , per poter uscire e respirare l’aria satura di liberta e acqua . Aspetta…acqua ??

Chiara si accorse troppo tardi che quel branco di animali conosciuti anche come – da lei almeno – gli stronzi del 1°  E , le si avventò addosso con quintalate di bottiglie e palloncini pieni d’acqua .
Non provò nemmeno a scappare , sapeva che sarebbe stato inutile .
Sentì i vestiti , i capelli e le scarpe  inzupparsi e gli occhiali appannarsi . Per chissà quale miracolo si era ricordata di mettere il cellulare dentro lo zaino e quindi almeno lui si salvò .
Dopo che la scarica finì si tolse con calma gli occhiali e guardò la visione – sfocata – di quei sei deficienti di fronte a lei .
Tutti con un inevitabile ghigno di disprezzo sul volto .
Tanto armai ci sono abituata , pensò sconsolata .
Ma era inevitabile e lo sapeva perfettamente quando l’anno precedente si era iscritta a quella scuola . Una tra le migliori scuole della città .
Frequentata dai migliori studenti del paese e sfortunatamente anche dai più abbienti .
All’inizio era riuscita a dissimulare la sua mancanza di soldi .
Non che fosse povera, assolutamente , ma per gli standard di quella scuola probabilmente veniva considerata tale .
Ma col tempo le gite , i viaggi studio avevano portato a galla la verità .

In realtà lei non si faceva nessun problema sulla sua condizione sociale . I genitori lavoravano entrambi e avevano un ottimo reddito ed a lei non mancava  nulla .
Quindi anche se non andava a scuola con tutti i vestititi di marca – perché anche lei , non era del tutto sprovvista – veniva vista come una poveraccia .
Ad alcuni non importava minimamente , anche perché tra quattordicenni , basta avere 10 euro per uscire il weekend e la storia finisce lì .
Ma altri invece avevano cominciato a guardarla con superiorità .
Come se , per il fatto che i loro genitori possedevano due case e andavo in gito con Mercedes e BMV , e i suoi una semplice monovolume, lei era di conseguenza inferiore .
E nel corso dell’anno la cosa non era cambiata nemmeno quando Chiara era riuscita ed entrare già dal primo anno nel consiglio studentesco e ad avere la media migliore della classe .
Aggiungiamoci poi che non era questa gran bellezza , beh ci si arriva da soli alla conclusione .
Durante l’anno , grazie al consiglio s’era fatta amica quelli più grandi , gli unici che continuavano a disprezzarla  tormentarla erano i ragazzi della sua classe .
I sei coglioni che l’avevano appena bombardata .
Primo tra tutti il grande – che poi così grande non era – Francesco Gianni .

Figlio di una ex famosa attrice straniera e di un proprietario di una vasta catena di centri commerciali , in più si credeva molto figo – e faceva bene - .
Loro due erano come il gatto e la volpe e non si sopportavano .
Soprattutto da quando Chiara , durante un compito per il quale lui non aveva studiato , gli aveva fatto arrivare per vie traverse tutto il compito , nascondendo che era lei il mittente . Solo che il suggerimento era sbagliato . Così quando alla riconsegna dei compiti il ragazzo aveva preso un bel tre e lei era scoppiata a ridere , lui aveva cominciato a prenderla di mira con scherzi piuttosto pesanti .
Probabilmente quello era il più leggero .
Mentre ancora si fissavano in cagnesco lui disse :
-         Hei cesso ambulante , ti vedo un po’ bagnata –
-         Già…- replicò laconicamente Chiara . Non aveva voglia di litigare quel giorno .
Era contenta per la fine della scuola e anche perchè avrebbe passato le vacanze in Inghilterra.
Così dopo quella replica fece per girarsi e andarsene . Ma una presa ferma sulla spalla la fermò .
Si girò con sguardo scocciato verso Francesco e gli disse :
-         Senti Gianni , non mi va di litigare . Mi avrai fuori dai piedi per tre mesi , non sei contento ?- gli disse sperando che desistesse .
-         Certo che sono contento di non dovere vedere il tuo brutto muso per tre mesi , ma prima volevo farti un regalino – detto questo tirò fuori dallo zaino una bottiglia con un liquido giallastro dentro . Troppo tardi Chiari Capì di che si trattava , solo quando senti quel liquido vischioso colarle in testa e impuzzolentirle i capelli .

Lo guardò per un secondo esterrefatta poi in un impeto di rabbia gli si butto addosso .
Le braccia tese e le mani che miravano a suo collo fecero centro e caddero tutti e due per terra .
Lei a calcioni su di lui mentre cercava di strozzarlo . Questo tentativo di omicidio durò poco perché arrivarono gli amichetti di Francesco a tirarla via .
La allontanarono ma lei rimase lì impalata davanti allo stronzo , pugni serrati e uno sguardo omicida tutto per lui .
Mentre Francesco si alzava tossendo la guardò fissa negli occhi , e le disse tre semplici parole ma dette con così tanto disprezzo e cattiveria da sembrare un discorso :
-         Me la pagherai –
Poi le voltò le spalle e se ne andò seguito dagli altri . Dopo pochi istanti anche Chiara girò i tacchi e si diresse verso casa .
Guardò l’orologio e vide che quel siparietto le aveva preso più tempo del previsto così si mise a correre .
Per fortuna casa sua era vicina alla scuola e cinque minuto dopo stava infilando la chiave nella toppa per correre in bagno a farsi una doccia .
I suoi a quell’ora erano ancora al lavoro e quindi non l’avrebbero vista così . Sarebbe successo un putiferio se l’avessero scoperto .

Posò lo zaino per terra nella sua stanza , mise le scarpe ed i calzini sul balcone ad asciugare e comincio a togliersi quei vestiti sporchi e bagnati .
Dopo essere rimasta nuda andò nella lavanderia e buttò tutto in lavatrice , mise il sapone e accese la centrifuga .
Tornò in bagno e fece scorrere l’acqua per la doccia . Mentre aspettava che si scaldasse sentì l’inconfondibile suono della sua suoneria venire dallo zaino .
Prese il telefono e sorrise vedendo chi era il mittente .
Mise il viva voce e disse :
-         prontoo !! – in risposta ricevette solo un minaccioso
-         Tu  ! Ma sei normale che sparisci così all’improvviso ? Mi hai fatto prendere un colpo . –
-         Scusa tesoro , ma ho avuto un diverbio con lo Stronzo e sono dovuta correre a casa per cambiarmi –
-         Si…ho saputo . Scusa se non ero lì a darti manforte…-
-         Non ti preoccupare , in quella folla era impossibile trovarsi –
-         Comunque stavolta a davvero esagerato , cioè ti ha gettato addosso della p..-
-         Lo so cosa mi ha lanciato . Ma non vale la pena arrabbiarsi , già ho esagerato aggredendolo . Tanto non lo vedrò per tre mesi –
-         Mi sa di più . A quanto pare il padre deve andare per affari e lui lo seguirà –
-         Oh…ma , ma …è fantastico !! non l’avrò più tra i piedi –
-         Gia…–
-         Non mi sembri molto contenta che se ne vada  -
Dall’altra parte ci  fu un lungo silenzio , poi la sua migliore amica si decise a dire
-         tesoro… ti devo confessare che io e Francesco… stiamo..stiamo insieme –
Chiara credette di aver capito male .
Rimase pietrificata . Non sapeva come reagire ad una notizia del genere .
Credeva che Sara , la sua migliore amica , lo disprezzasse  come lei .
Certo all’inizio della scuola tutte e due , come il resto delle primine avevano una cotta per lui . Si consideravano fortunate ad essere nella sua classe .
Quando poi però avevano scoperto che razza di animale fosse avevano cominciato a non sopportare nemmeno la sua vista . Non si era mai accorta che l’interesse dell’amica per il ragazzo non fosse scemato , ma che forse si era intensificato .
Certo Francesco prendeva di mira solo lei e non Sara , anche perchè l’amica aveva dalla sua un enorme villa , due occhini azzurri e un corpo mozzafiato – per una quattordicenne - . Quindi il ragazzo non aveva motivo di avercela con Sara .
L’amica , sentendo come risposta solo un devastante silenzio le disse con voce preoccupata
-         Tesoro…? Tutto bene ? ti prego rispondimi ! –
-         Quando ? – fu l’unica cosa che riuscì a dire Chiara
-         Quando ? oh…Da un quattro mesi  da domani – un paio di mesi…che cosa era accaduto quattro mesi fa che aveva fatto mettere insieme i due ?  ah già..la festa di carnevale .
-         La festa…e successo alla festa vero ? – disse con una punta di stizza nella voce .
Infatti l’incredulità stava lasciando il posto ad un sentimento di fastidio . Non perché si fosse messa con lui . Certo lo odiava ma se la sua amica era felice con lui non aveva nulla in contrario .
Era arrabbiata perché non glielo aveva detto .
Le tornarono in mente tutti i weekend dove l’amica le aveva dato buca dicendo che aveva impegni familiari . si come no…
-         Quindi mi hai mentito per tutto questo tempo ?? perché ?? – senti la sua voce toccare note acutissime e se ne accorse anche l’altra perché le rispose con voce spezzata
-         Si…mi dispiace Chiara , lo sai che ti voglio tanto bene . Sei la mia migliore amica…Ma avevo paura che se l’avessi saputo non avresti voluto più avere a che fare con me…- e cominciarono i singhiozzi .
A quel suono triste la rabbia di Chiara scemo tutta in una volta .
Prese il cellulare tolse il vivavoce e le disse con fare rassicurante
-         Hei , hei , non fare così , non sono arrabbiata . Beh si forse un po’ lo sono , ma questo non mi spingerà ad odiarti . E solo uno stupido ragazzo e non si metterà fra noi due . Di questo è meglio parlarne a quattr’occhi . Per il momento voglio sapere solo una cosa ; ti rende felice ? – La sentì tirare su col naso e ridacchiare .
-         Sei la solita.. mi fai prendere degli spaventi.. Comunque si , sono felice . E’ così gentile Chiara e dolce , non sembra per nulla il ragazzo che ti tormenta..- la chiarezza e la felicità nella sua voce le fecero dimenticare di chi stavano parlando , e pensò che se rendeva felice la sua più cara amica , senza la quale non avrebbe potuto vivere a pieno , disse
-         Tesoro , se ti rende così felice vuol dire che non è poi così stronzo e che sono io a scatenare il suo lato peggiore – ridacchiarono insieme .
Eccolo lì . Era così il loro rapporto .
Chiaro pulito , dove se c’era un malinteso ne parlavano e se litigavano facevano subito pace
-         Ti voglio bene bellissima – Disse Sara con dolcezza
-         Anche io e tanto . Però ho qualche dubbio sul bellissima – disse sconsolata
-         Oh , scema , non ricominciare-
-         Hai ragione , basta ! sono le vacanze estive e mi voglio divertire – Poi un si sentì un po’ in colpa .
Per tutto l’anno aveva continuato ad insultare Francesco davanti a lei , e l’amico pur essendone innamorata l’aveva assecondata e aiutata .
Provò uno slancio d’affetto per quella ragazza meravigliosa e si sentì triste di non poterla stringere in un abbraccio
-         Hei  ci sei ? – Le chiese Sara non sentendola nuovamente
-         Si scusa mi ero immersa nei miei pensieri , che poi riguardavano te – disse con allegria e tristezza insieme
-         E a cosa pensavi ? –
-         A come farete te e lo str…Francesco a rimanere in contatto – La sentì ridacchiare per il suo sforzo di non chiamarlo stronzo
-         Sei un tesoro a preoccupartene . E’ stato dolcissimo , ha detto che avrebbe trovato qualsiasi modo pur di stare insieme – quella volta fu Chiara a  ridere . Così anche lui poteva essere dolce , incredibile..
-         Sono contenta per voi . Senti ora vado che la vasca sta straripando . Ci sentiamo domani –
-         Ok amore . ti voglio bene –
-         Anche io – e chiuse la chiamata con un sorriso sulle labbra . Nonostante la presenza di Francesco era stato un anno fantastico .
Aveva una media alta , conosceva un sacco di gente e di studenti più grandi grazie al suo ruolo nel consiglio , che la rispettavano e la trattavano da pari . E aveva trovato quella bellissima persona che era Sara .
Ed ora lo stronzo se ne sarebbe andato .
Sono sicura che andrà sempre  meglio.
E così fu. Almeno fino all’Estate del diploma .


15 Giugno 2012
 
Ed eccola di nuovo lì .
All’ingresso di scuola , trepidante d’attesa per il suono dell’ultima campanella .
Era inevitabile sentirsi così . Dopotutto segnava la fine di un anno di fatica e sudore .
Ed anche se questo ripeteva da cinque anni Chiara non era mai stata così euforica . Infatti quella sarebbe stata la sua ultima campanella . Era al quinto anno e non avrebbe mai più messo piede lì dentro .
Il solo pensiero la rendeva felice e triste insieme .
Felice perché era finito il tempo delle levatacce , dei professori sadici e ignoranti e dello studio delle materie che odiava . E anche perché quell’inverno avrebbe cominciato l’università , alla facoltà di psicologia .
Era triste invece , perché la fine della scuola significava la fine del bellissimo rapporto che aveva con i suoi compagni di classe e della sua posizione all’interno della scuola come rappresentante degli studenti.

Sentì la mano di Sara posarsi sulla sua spalla .
Si girò ed incontrò lo sguardo dell’amica .
Vide nei suoi occhi le stesse identiche emozioni e le sorrise con dolcezza . L’amica ricambiò e le strinse la mano pronta a buttarsi fuori dalla scuola tenendosela stretta.
Mancavano meno di due minuti e loro erano già davanti al portone , pronte ad assaporare per prime la liberta assoluta che portava la fine del liceo ( fine in senso assoluto ).
Guardò l’orologio . meno un minuto .
Si girò a verso la scuola e la guardò con intensità , cercando di imprimersi nella mente ogni singolo elemento di quel luogo , che aveva fatto parte della sua vita per cinque lunghi anni .
Ogni angolo , ogni anfratto le faceva venire in mente un ricordo che , bello o brutto che fosse l’aveva segnata e l’aveva resa la ragazza – quasi donna – che era ora .
Poi da un angolo indefinito del portico d’ingresso arrivo un urlo 10

Sara le strinse convulsamente e lei la rassicurò passandole una mano sulla schiena a mo di carezza 9

La bidella prese le chiavi del portone del loro gancio 8

Cominciò a scendere le scale che separavano il suo cantuccio dal cancello 7

Si fermo perfettamente davanti alle due ragazze 6

Gli sorrise 5

Loro ricambiarono tese 4

Si girò verso il portone 3

Infilò le chiavi 2

Fece scattare la serratura 1

Spalancò le porte e << Zero !! >>

Urlarono insieme tutto gli studenti e da bravi animali chiusi in gabbia quali erano si precipitarono come un fiume fuori l’edificio scolastico .
Chiara e Sara si salvarono dall’essere travolte , poiché era fulmineamente uscite e nascoste al lato del portone , al sicuro da quei bufali impazziti .
Si guardarono per un secondo , poi cominciarono a saltare ed urlare come pazze
-         E’ finita ! –
-         Ci siamo riuscite ! –
Si abbracciarono forte e rimasero così finché una mano le divise gentilmente .
Chiara si girò di botto pronta ad uccidere chiunque avesse osato dividere lei e la sua migliore amica ma quando si ritrovò davanti gli occhi del suo fidanzato sul volto le si aprì un enorme sorriso .
Gli saltò al collo e urlò di nuovo
-         Amore ! E’ finita , ce l’ho fatta –
-         C’era qualche dubbio ? Non sei forse il genio più bello di tutta la città ? – e la baciò con dolcezza .
Quanto poteva essere dolce il suo ragazzo .
Poi sentirono una voce da dietro , piuttosto imbarazzata che disse
-         Emh , ragazzi io andrei…-
Chiara si ricordò di botto della presenza di Sara e si girò rossa in viso chiedendole di scusarla con lo sguardo .
Sara sorrise accondiscendente e disse
-         Ciao Matteo – disse freddamente
-         Ciao Sara – rispose Matteo con lo stesso tono . Non si piacevano molto ma cercavano di andare d’accordo per Chiara .
Purtroppo quello era il loro massimo poiché Sara cominciò ad ignorarlo rivolgendosi a Chiara
-         Tesoro , io vado . Sai devo vedermi con Francesco e…-
Non finì la frase poiché due braccia l’avvolsero da dietro e la sollevarono , facendole fare una piroetta .
Sara lanciò un urletto sorpreso e quando finalmente lo sconosciuto la mise a terra e lei si girò per capire chi fosse , successero diverse cose contemporaneamente .
Francesco la baciò .
Sara ricambiò poco convinta e preoccupata e Chiara si pietrificò sul posto .
Matteo capì subito cosa fosse accaduto , anche perché lei gli aveva raccontato tutto sugli avvenimenti di quel periodo .
Infatti il suo ragazzo guardò con astio quello che stava ancora baciando Sara , poi la prese per mano e si girò per portarla via ,ma la loro mezza fuga fu interrotta da una voce profonda che disse
-         Oh no , non ve ne andate ! Volevo solo fare una sorpresa a Sara . Ora me vado , così potete restare- Matteo cercò di ignorarlo ma Chiara non ci riuscì .
Si fermo di botto facendo fermare anche Matteo e si girò di nuovo verso la coppia .

In poche falcate gli si avvicinò di nuovo e stava  per parlare quando Francesco la precedette
-         Tesoro – rivolto a Sara – perché non mi presenti i tuoi amici ? - Chiara rimase un secondo interdetta .
Non mi ha riconosciuta ? certo, era cambiata parecchio in quei quattro anni ma arrivare  a non riconoscerla.. si sentì un po’ ferita . In quegli anni lei aveva mantenuto vivido il ricordo delle angherie del ragazzo , anche contro la sua volontà . Aiutata dal fatto che fosse il ragazzo della sua migliore amica . Sapere che lui invece nemmeno la riconosceva le dava un certo fastidio . e quel fastidio si trasformò in rabbia . Cominciò e fremere impercettibilmente , anche se matteo se ne accorse perché le si avvicinò e le mise un braccio sopra le spalle .
Sara disse titubante
-         Allora , Franci… Lui è Matteo Gova e lei è Chiara Fanzi , la sua ragazza –
-         Piace…..- Il braccio che Francesco aveva alzato per stringere la mano ai due si abbasso lentamente e nello stesso momento sul suo volto apparve la consapevolezza di chi aveva davanti
-         Chiara…quella Chiara –
-         In persona . E’ un piacere rincontrarsi Francesco – è ghignò.
No , non l’aveva del tutto dimenticata allora . 

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


 
POV. Francesco
 
Quando aveva pianificato di arrivare con un giorno d’anticipo per fare una sorpresa a Sara non si ero certo immaginato che la sorpresa l’avrebbe trovata lui.
La ragazza che gli stava davanti , abbracciata alla versione troppo alta di un modello d’abercrombie,
non poteva assolutamente essere la ragazzina rotondetta ed impacciata che aveva tormentato in primo liceo .
Davanti a lui al momento c’era una ragazza bellissima e che ne era consapevole .

La Chiara che ricordava lui era bassa , grassottella , con gli occhiali e il viso pieno di brufoli .
Con dei capelli che sembravano il nido di un uccello e il petto che sembrava una tavola da stiro .
In quei quattro anni la natura aveva fatto il suo corso ed era stata anche molto generosa .
Le aveva donato un corpo alto a snello , con gambe affusolate e un petto prosperoso .
La pelle era liscia e abbronzata , e gli occhiali scomparsi avevano lasciato il posto a due occhioni neri .
La stessa cosa aveva fatto il nido , che era stato sostituito da una cascata di capelli color cioccolato .
Francesco la guardò stupito ancora per qualche secondo prima di chiudere la bocca , per evitare che ci entrasse qualche insetto .
Oltre all’aspetto , l’aveva colpito anche il suo atteggiamento .
Non era più schiva e timida , anzi . Emanava un aura di superiorità e eleganza , che non si sarebbe mai aspettato di vedere in lei .
Anche lui era cambiato in quegli anni , ma di poco .
Più la guardava e più sentiva nascere in lui un senso d’irritazione .
Adesso capiva per quale motivo se ne stava andando al suo arrivo e anche perché ora avesse quel ghigno compiaciuto sul viso , che per culminare il tutto mostrava dei denti bianchi e dritti .
Si sentì uno stupido .

Aveva una ragazza bellissima e fantastica e stava spudoratamente facendo la radiografia ad una ragazza che aveva disprezzato .
Ed ora tutto quell’astio , finito nel dimenticatoio a causa della lontananza , tornava a galla .
E non perché l’odiasse ancora , non ce n’era motivo . Ma perché sapeva che se si fosse mostrato gentile lei non avrebbe fatto lo stesso .
Le si leggeva negli occhi che era pronta a dar battaglia .
E che non aveva intenzione di perdere .

Sentì la  mano di Sara scuotergli il braccio e si accorse di essere imbambolato .
Vide il ghigno di Chiara allargarsi .
La battaglia era cominciata e lei aveva segnato il primo punto .
Ma si sarebbe ripreso . Così disse
-         Oh si un vero piacere - disse ironico .
-         A cosa dobbiamo questo piacere ?-
-         Volevo fare una sorpresa alla mia diplomando preferita – disse stringendo di più a se Sara – non credevo ti avrei incrociata .
E dimmi , sei riuscita diplomarti anche tu ? –
A quell’uscita il ghigno di Chiara diminuì un po’ .
Francesco era sicuro che quell’uscita l’avrebbe ferita .
Era una secchiona e il fatto che avesse messo in dubbio il suo diploma sicuro l’aveva urtata non poco .
uno pari penso Francesco .Ma Chiara era tosta e non demordeva  
- Si mi hanno promossa . A te come è andata in questi anni ? –
- Oh , tutto ok…- Francesco la guardò sospettoso . Dove voleva arrivare ?
- Immagino anche con la legge sia tutto ok . O sbaglio ? –
A quelle parole Francesco rimase pietrificato .
Lo sapeva. Lei lo sapeva . Doveva averglielo detto Sara .
Dopo avrebbe dovuto parlare su cosa poteva e  non poteva raccontare agli altri .
M a prima si sentì schiumare dalla rabbia .
L’idea che quella stronzetta sapesse di lui cose personali e delicate lo mandava in bestia .
I suoi propositi di rimanere calmo e serafici andarono a farsi friggere .
Poiché lasciò Sara per avvicinarsi fulmineo a Chiara e soffiarle in volto
- Non parlare di cose che non ti riguardano , puttanella – l’ultima parola quasi la sputo ma Chiara non si scompose .
Con la coda dell’occhi vide fermare il gigante già pronto alla carica e rispondere
- Francesco caro , non cadiamo nel volgare . La mia era solo curiosità , non devi parlarne se non vuoi . Visto che sei il fidanzato di Sara dovremmo avere un rapporto civile no ? – E il suo ghignò si allargò nuovamente .
Due a uno .
 Dannazione pensò con stizza .
Questa l’aveva vinta lei . Lui si era incazzato , invece Chiara era rimasta calma e cordiale facendogli fare la figura dell’infantile .
Si allontanò e tornò da Sara mettendole un braccio intorno alla vita .
Stava per dire qualcosa per cercare di riscattarsi un minimo ma Chiara lo precedette dicendo
- Sai dovremmo fare un uscita a quattro . Eh Sara che ne pensi ? Così faccio perdonare – disse con una voce esageratamente smielata .
Sara annuì senza parlare , con un terrore puro negli occhi .
Perchè avesse assunto quell’espressione non lo sapeva .
L’unico ad dover avere paura era lui .
Almeno così pensò incontrando lo sguardo omicida di Chiara , in netto contrasto con il suo sorriso .,
-         Beh allora ti chiamo più tardi per metterci d’accordo . Andiamo amore ?- Disse poi rivolta allo spilungone prendendolo per mano .Ma prima di girarsi e andarsene gli scocco un’altra frecciata .

Quando poi i due furono spariti dietro l’angolo Francesco sentì il pugno di Sara arrivare dritto sulla spalla .
-         Ahia ! perché questo ? –
-         Perché sei un deficiente, ecco perché – disse guardandolo male
-         E , di grazia perché sarei un deficiente ? – disse facendo il finto tonto
-         Perché ?? Allora vediamo un po’… primo io e te non stiamo più insieme . Mi sembrava di avertelo chiarito ieri. Secondo sei riuscito rovinarle anche quest’ultimo giorno di scuola . Complimenti – Francesco si sentì offeso .
Poteva capire il fatto che non erano più fidanzati ma che le avesse rovinato la giornata…quello era un po’ esagerato –
-         Oh andiamo . Non gliel’ho rovinato , la giornata . Abbiamo avuto solo un battibecco . Di certo non mi odia così tanto da…-
-         E’ qui che ti sbagli caro mio . Lei ti odia eccome . A differenza tua , lei non ha mai dimenticato quell’anno , che l’ha segnata nel profondo . e mai lo dimenticherà . Ora sono estremamente preoccupata per quello che accadrà all’appuntamento . Grazie a te Chiara è diventata subdola e vendicativa e non si lascerà sfuggire quest’occasione – disse con lo sguardo preoccupato .
-         Se è questo che ti preoccupa mi so proteggere benissimo da solo . A parte questo- disse cercando di tornare al discorso che gli interessava – sono qui perché volevo discutere della nostra rottura….-
-         Non c’è nulla da  discutere Francesco . Già quel bacio di prima è stato assurdo . Io non voglio tornare con te e non mi farai cambiare idea –
-         Ok , allora se non ti spiace io all’appuntamento non vengo , visto che non stiamo insieme..-
-         Eh no , no  te la svigni così . Ti ci sei impantanato tu qui . Per stasera fingeremo , poi io dirò a Chiara della nostra rottura e tu sparirai per sempre . Chiaro ?-
-         Come il sole – Disse Francesco sconsolato .
A quanto pare non c’era nulla da fare .
Ormai Sara aveva preso la sua decisione e nessuno le avrebbe fatto cambiare idea .
Si rassegnò all’idea della serata che l’aspettava .
Salutò Sara con un semplice ciao , dopo che si furono misi d’accordo .
E si incamminò verso casa con le mani in tasca e la testa penzoloni .
 
POV. Chiara
 
Era davanti al pub dove si erano dati appuntamento .
Si guardò di fuggita nella vetrina del negozio li vicino e annuì soddisfatta .
Indossava un leggins nero con dei disegni tribali bianchi , un paio di converse nere e una maglietta bianca lunga con davanti un teschio di perline nere .
I capelli erano raccolti in una treccia scomposta e non si era truccata .
Le bruciavano gli occhi e anche se c’erano Matteo e Sara la presenza di Francesco le aveva fatto passare la voglia di curarsi .
Ripensando a quel pomeriggio non poteva fare altro che sentire la rabbia salire .
Si sarebbe aspettata qualsiasi cosa da quell’ultimo giorno di scuola ma non lui .
La sua sola vista le aveva fatto tornare in mente ricordi spiacevoli .
Eppure sapeva che tra lui e Sara le cose andavano male . Credeva si fossero lasciati .
Ma le sue speranze , a quanto pare erano vane . Guardò l’orologio .
Le otto e un quarto .
L’appuntamento era alle otto e dieci . Dove sono finiti ?
Giusto il tempo di pensarlo che il telefono le squillò .
Rispose senza guardare il mittente .
Dall’altre parte dell’apparecchio veniva un gran casino e sopra tutto senti la voce di Matteo che diceva
-         Tesoro , gli allenamenti sono durati più del previsto . Ho finito ora . Il tempo di una doccia e sono lì –
-         Non ti preoccupare – Sapeva perfettamente quanto fosse importante il Basket per il suo ragazzo e non si era mai lamentata se saltava o arrivava in ritardo agli appuntamenti per seguire il suo sogno – Tanto anche Sara e lo stronzo sono in ritardo – lo sentì sospirare
-         Ah chiaretta , sei troppo impulsiva . Cerca di fare la brava stasera e di andare davvero d’accordo con lui . Fallo per Sara –
-         Scusa ma a te non ti stava antipatica ? –
-         Si…ma è la tua migliore amica e non voglio vederti stare male per lei –
Sorrise raggiante . Matteo era di una dolcezza assoluta .
-         Ok , farò brava . Ma tu sbrigati . Un bacione –
-         Farò in un lampo – e chiuse la chiamata .
Si girò di nuovo verso la strada e cominciò a battere il piede per terra spazientita aspettando con impazienza l’arrivo dei suoi amici .
Poi un colpo di tosse la fece girare e si ritrovò davanti Francesco in tutto il suo splendore e fu il suo turno di rimanere a bocca aperta .
Francesco come se lo ricordava , aveva le bellezza , quasi banale dei capelli biondi e gli occhi azzurri e il viso delicato da angioletto .
Ma quegli anni gli avevano indurito i lineamenti e lo avevano donato di  una virilità straripante .
L’azzurro degli occhi aveva assunto sfumature grigiastre che cambiavano a seconda della luce e i capelli biondi si erano scuriti prendendo sfumature color cioccolato .
In più aveva quel velo di barba del giorno dopo che se non fosse stato su di lui , l’avrebbe fatta impazzire .
Anche lui , si accorse però , che la stava squadrando .
I loro sguardi s’incontrarono e arrossirono .
Il tutto durò un secondo .
Subito dopo sui loro volti tornarono astio e sospetto .
Mentre si guardavano in cagnesco il cellulare di Chiara suonò ancora e lei senza distogliere lo sguardo per non perdere quella battaglia silenziosa rispose
-         Pronto ?-
-         Chiara ? sono Sara . Sono bloccata nel traffico , intanto voi…- fu bloccata da un gemito strozzato di Chiara
-         Hei ! che succede ? –
-         Anche Matteo è in ritardo – disse lamentosa – e Invece Francesco è già qui –
-         Ah…ho capito . Senti passamelo un secondo – senza replicare al tono deciso di Sara si avvicinò a Francesco porgendogli il telefono .
Lui lo prese sospettoso , ma subito la sua espressione cambiò . Anche se Chiara non seppe dire perché . Dopo meno di un minuto le riporse il telefono .
Poi le volse spalle e entrò nel pub .
Chiara accostò l’apparecchio al telefono seguendolo con la coda dell’occhio e si senti dire
-         Tutto risolto ! comunque sono li tra poco – e non diede a Chiara il tempo di replicare perché chiuse la chiamata .
 

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


 

Chiara avrebbe voluto urlare .
Ma non poteva certo dare spettacolo di in mezzo alla gente , per colpa di un amica con cervello bacato e un ragazzo stronzo ed indifferente .
Così con estrema riluttanza seguì Francesco all’interno del locale .
Anche se erano solo le otto dentro al pub c’era molta gente poiché fino alle dieci e mezza era anche un ristorante .
Chiara l’aveva scoperto con Matteo qualche tempo prima e le era piaciuto subito .
Aveva qualcosa di magico .
L’ingresso era piccolo e anonimo con una banale scritta al led che indicava l’altrettanto banale nome del locale “ The Freak “ .
La cosa bella era che non c’entrava nulla .
Sembrava che il proprietario avesse messo insieme qualche lettera e che fosse uscito quello .
Dentro però , si trasformava .
Infatti dopo aver sceso una ripida scalinata , ci si ritrovava in una vecchia cantina rimodernata .
Le pareti erano in pietra e il soffitto era fatto da vecchie e grandi assi di legno.
Però sul pavimento c’era un lucido parqué e al soffitto erano appese tante lampadine colorate che illuminavano il locale in modo bizzarro .
Sul lato sinistro dell’enorme stanza c’erano una trentina di tavoli, quasi tutti già pieni .
Sul lato destro invece , c’era un piccolo palco con pista e un angolo bar , che dalle undici diventavano la discoteca .
Era molto anni 70’ .
Con il pavimento della pista che si illuminava , una batteria sul palco con scritto “Beatles” e un enorme sfera stroboscopia .
Arrivata all’ingresso della sala Chiara lasciò vagare lo sguardo sui tavoli finché non individuò la testa bionda che gli interessava .
Si avvicinò con poche falcate e arrivatagli alle spalle si schiarì la voce per attirare la sua attenzione .
A quel suono il ragazzo si girò con lentezza e dopo averla vista la fisso con noia , come se fosse una mosca molesta , parlò :
- Desideri ? – disse con voce strascicata .
Chiara digrignò i denti per evitare di sputargli addosso una sequela di insulti poco carini e mentre gli si sedeva davanti , rispose
- Che tu finisca sotto un tram , ma non si può avere tutto dalla vita – Aveva usato un tono piatto , quasi indifferente .
Ma sarebbe bastato guardarla negli occhi per accorgersi che lanciavano fiamme dalla rabbia .
Francesco a quell’uscita , alzò un sopracciglio e la guardò tra il sorpreso e il divertito .
-         Ma come siamo delicate – disse ironicamente .
Se possibile Chiara lo guardò ancora più male . Avrebbe voluto tanto prenderlo per il collo conficcarci dentro le unghie .
Invece strinse i pugni , fece un respiro profondo e sul suo volto apparì un sorriso talmente finto da essere vomitevole .
Anche Francesco cercò di sorriderle nello stesso modo ma gli uscì solo una brutta smorfia che trasformò il sorriso di chiara in un ghigno .
A quel punto Francesco indurì lo sguardo .
E rimasero così per molti minuti.
A fissarsi .
Chiara con quel ghigno soddisfatto in volto e Francesco con le sopracciglia aggottate e lo sguardo cupo .
 
POV. Sara

Sara chiuse la chiamata di scatto , per evitare che Chiara potesse replicare .
La sua idea era semplice .
Quando quella mattina la sua amica aveva proposto l’uscita a quattro aveva colto l’occasione al volo.
Voleva far sparire l’astio e l’odio tra quei due .
Perché anche se Francesco non era più il suo fidanzato gli voleva bene e se , come le aveva detto , sarebbe tornato a vivere a Roma , avrebbe voluto continuare a vederlo .
E perché Chiara era la sua migliore amica e l’espressione che aveva assunto quando aveva rivisto Francesco le aveva provocato un tuffo al cuore .
In più era sicura che se quei due avessero messo da parte l’odio si sarebbero trovati simpatici .
E quindi mettendo in moto il suo cervello pragmatico e calcolatore aveva ideato un semplice piano .
Costringerli a passare una serata da soli per parlare e chiarirsi .
Era quel che di più semplice poteva esserci .
Lei avrebbe finto di essere bloccata nel traffico quando invece era nel letto a vedersi un bel film .
E Matteo… In realtà Matteo aveva fatto tutto da solo.
Un po’ era sollevata perché così non aveva dovuto parlarci ma era anche preoccupata perché , anche se non aveva mai avuto prove certe , era sicura che Matteo tradisse Chiara e che il basket una scusa bella e buona .
Ma Chiara , accecata dall’amore , non le aveva mai creduto e alla fine aveva rinunciato a convincerla .
Accantonando quel pensiero poco piacevole prese ancora il telefono e chiamò il primo numero tra i preferiti . Rispose al secondo squillo .
-         Ehi tesoro senti….
 
 
POV. Francesco
 
Più la conversazione andava avanti e più Chiara si incupiva .
Parlava fitta e con la mano davanti all’apparecchio per evitare che lui sentisse la conversazione che , molto probabilmente era con Sara .
Quella deficiente… pensò con stizza Francesco in direzione della sua ex .
Aveva capito senza troppi sforzi , dall’espressione di Chiara , che Sara era ancora bloccata e che non l’avrebbero vista ancora per un bel pezzo .
Quando Chiara chiuse la chiamata cercò di chiederle qualcosa ma lei lo ignorò e chiamò un altro numero e che si infilava in un'altra fitta conversazione .
Francesco si accasciò sconsolato sul tavolo .
Erano li da una decina di minuti e tutto quello che era accaduto era uno scambio di sguardi omicidi e Chiara che parlottava al telefono .
Dannato lui quando aveva accettato di uscire quella sera . E di certo non l’aveva fatto perché voleva riconciliarsi con Chiara .
Lui voleva solo un’opportunità per riconquistare Sara , anche se era un possibilità molto lontana .
Gli venne un impellente voglia di alzarsi e andarsene lasciando li da sola Chiara .
Ma con un po’ di forza di volontà si trattenne .
Se c’era una remota possibilità che Sara arrivasse lui sarebbe rimasto li ad attenderla .
Voleva fare bella figura ai suoi occhi .
Anche a costo di rimanere da solo con quella .
Che , a proposito , continuava ad ignorarlo parlando al cellulare .
Quando poi chiuse quell’ennesima telefonata , guardò sconsolata il cellulare , lo rimise nella borsa e fece per alzarsi .
Ma prima che la ragazza potesse allontanarsi e lasciarlo lì Francesco le afferrò il polso con forza e la costrinse a fermarsi e a girarsi
-         dove pensi di andare ? – sibilò con astio Francesco
-         Al bagno – sputò tra i denti Chiara . ù
Francesco rimase un secondo interdetto ma la lasciò andare continuando a seguirla con lo sguardo finché non sparì dietro la porta con scritto “toilette” .
Anche se non poteva vedersi sapeva di avere uno sguardo confuso .
Si aspettava che lei dicesse che se ne stava andando. Così lui non sarebbe stato costretto a rimanere .
Probabilmente la seconda persona con cui aveva parlato era il fidanzato che le aveva detto di essere quasi arrivato e così anche lei aveva deciso di restare .
Francesco sperava che la prima ad arrivare fosse Sara . Quella specie di armadio a due ante lo inquietava e non voleva restare da solo con lui e la stronzetta.
 
Quando Chiara tornò dal bagno Francesco era ancora appoggiato al tavolo con la testa tra le braccia. Sembrava che dormisse .
Sentì una mano scuotergli la schiena , si alzò e incontro lo sguardo neutro e leggermente infastidito di Chiara .
Rimase come incantato . Non l’aveva mai guardata bene negli occhi ma sapeva che erano castani .
Altra cosa a suo sfavore visto che li riteneva decisamente banali .
Mi gli occhi che lo guardavano erano tutto tranne che banali .
Erano si castani , ma verso il dentro sfumavano in un intenso verde scuro e ed erano tempestati di pagliuzze dorate .
Quando si accorse che quegli occhi bellissimi avevano assunto un espressione contrariata si accorse di essersi di nuovo bloccato a fissarla .
Però anche lei lo stava fissando perché sentì ancora sulla sua schiena il tocco delicato della sua mano .
Con stizza se la scrollo di dosso e disse
-Che vuoi ? – e distolse i suoi occhi da quelli di Chiara , non senza fatica .
La mano della ragazza scivolò via dalla sua schiena e lei si risedette . Doppo essersi risistemata con calma lo guardò dicendo
-         Sara è ancora bloccata e Matteo è ancora impegnato con gli allenamenti , però tutti e due dicono di aspettarli qui .
Ora sia io che tu non vorremmo essere qui , ma ho promesso a Sara e Matteo che avrei cercato di andare d’accordo con te .
Quindi propongo di rimanere in silenzio ed ignorarci fin quando non arrivano - finito quel discorso lo fissò in attesa di una sua risposta .
-         Mi sembra un ottima idea – Disse Francesco perdendosi di nuovo in quegli occhi .
Rendendosene nuovamente conto distolse lo sguardo bruscamente e si dedicò con un po’ troppa attenzione al menu .
Lo stesso fece Chiara .
 
L’unico problema fu che , dopo aver ordinato , mangiato e pagato , sempre ignorandosi , di Matteo e Sara ancora non c’era traccia.
Quando Francesco guardando l’orologio vide che si erano fatte le undici, decise con coraggio di interrompere quel silenzio bilaterale
-         Senti , di quei due non c’è traccia e qui ci cacciano tra un po’ .
Quindi ora una proposta te la faccio io.
Tu mi porti fino a casa di Sara e poi io ti pago un taxi per tornartene a casa tua – Gli sembrava una cosa abbastanza intelligente .
Voleva capire cosa fosse successo alla sua ex . Non aveva risposto alle telefonate di nessuno dei due e si stava preoccupando . Nemmeno il fidanzato di Chiara aveva più risposta e si vedeva che era inquieta da come si muoveva sulla sedia .
Chiara lo guardò con aria interrogativa .
Poi senza interrompere quel silenzio che le aveva catturato la bocca carnosa , quasi due ora prima , annuì , si alzò , prese la sua roba ed uscì .
Ci mise qualche secondo prima di realizzare che la ragazza era d’accordo .
Poi afferrò il suo giubbetto e si precipitò fuori per evitare di perderla di vista . Perché era sicuro che se non avesse mantenuto il suo passo , lei non avrebbe di certo rallentato .
Appena si ritrovò fuori dal locale la vide appoggiata al muro accanto all’entrata , con una sigaretta in bocca che fugava nella borsa , sicuramente alla ricerca di un accendino .
Allora Francesco , spinto da non si sa cosa le mise davanti agli occhi il suo .
Lei lo fisso interrogativa ma lo prese , si accese la sigaretta e glielo restituì . Sempre senza parlare .
Anche Francesco se ne accese una proprio mentre Chiara si incamminava .
Le si affiancò senza dire una parola e guardando fisso davanti a se , aspirando dalla sigaretta e spiandola di tanto in tanto con la coda dell’occhio .
 
Stavano camminando da cinque minuti quando svoltarono in un vicoletto .
A differenza della strada di prima era quasi deserto a parte una coppia che si baciava addossata al muro .
Francesco non gli badò troppo e continuò a camminare guardando dritto davanti a se .
Però ad un certo non sentì più la presenza di Chiara al suo fianco .
Si girò per controllare e vide che si era bloccata qualche metro più indietro , la bocca spalancata e la sigaretta a terra .
Non capendo Francesco tornò indietro per dirle di muoversi quando capì cosa l’aveva letteralmente pietrificata .
Infatti Chiara fissava sbalordita la coppia che si stava baciando e Guardando bene Francesco si accorse che uno dei due era l’armadio a due ante di quella mattina , nonché fidanzato di Chiara .
A quel punto anche Francesco spalancò la bocca e anche la sua sigaretta cadde a terra a fare compagnia a quella di Chiara .
Spostò lentamente il suo sguardo sulla sopraccitata aspettandosi di vedere , come chiunque altro , una ragazza in lacrime .
E si sentì un po’ in colpa .
Durante la cena Infatti aveva le augurato un sacco di cattiverie , tra cui questa . Non si aspettava certo che si avverassero .
Però i sensi di colpa sparirono quando i suoi incontrarono il viso si , di una ragazza in lacrime , ma lacrime di rabbia .
Scendevano silenziose sella sue guance e finendo sulla bocca , contratta in una smorfia di rabbia.
Francesco la guardò incantato asciugarsele con furia e vide che gli occhi , dopo quello sfogo silenzioso , le brillavano ed erano ancora più belli .
Si sorprese tantissimo quando sentì la voglia impellente di essere lui ad asciugare quelle lacrime e a consolarla .
Ma dalla sua espressione Chiara , sembrava avere bisogno di tutto tranne che di essere consolata .
Infatti dopo essersi sistemata si avvicinò velocemente alla coppia , che non aveva smesso un attimo di baciarsi . Anzi , più che baciarsi si staccavano via il viso a vicenda .
Sotto lo sguardo incredulo e divertito di Francesco , che guardava rapito i repentini cambiamenti d’umore e comportamentali della ragazza , Chiara batte con delicatezza la mano sulla spalla di Matteo .
Questi si girò infastidito , pronto a fare a botte con il disturbatore ma quando vide il volto ghignante di Chiara nei suoi occhi passo un lampo di terrore .
E Francesco ne capì il perché quando con un piccolo salto Chiara gli diede una testata sul mento , talmente forte che si sentì il rumore dei denti che sbattevano tra loro .
Dopo quella scena accaddero due cose .
La ragazza che prima si sbaciucchiava con Matteo lo guardò con un urlo piegarsi in due tenendosi la mascella .
Chiara invece cominciò a correre come una pazza , dopo aver preso per mano Francesco che rideva come un pazzo per quello a cui aveva appena assistito .
Mentre correvano a perdifiato Francesco guardò le loro mani unite e sentì una scossa percorrergli il braccio e arrivare fino al cervello , evolvendosi in tre semplici lette : Wow

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


 
 
Chiara lo trascinava tra vie e vicoletti senza fermarsi un attimo . 
Dopo quella testata spettacolare aveva cominciato a correre come una pazza , guardando fisso davanti a se e non si era mai girata verso lui .
Francesco di perse si lasciava trasportare , senza opporre troppa resistenza . 
Eppure la presa di Chiara non era molto forte, né decisa, avrebbe potuto tranquillamente liberarsi .
Ma non lo fece . 
Forse era l'adrenalina che gli scorreva nelle vene dopo quella scena . 
O forse era il tocco tiepido e gentile della ragazza . 
Fatto sta che continuò a correre pur avendo il fiatone e i polpacci che bruciavano . 

Non si era accorto però che Chiara aveva rallentato . 
E quando si fermò le finì addosso . 
Per qualche miracolo mantenne l'equilibrio e riuscì a non cadere . 
Si guardò intorno confuso senza capire dove si trovavano e perché si erano fermati . 
Per cercare di capirci qualcosa la guardò in cerca di risposte. 
E ne rimase abbagliato . 
Gli occhi lucidi di lacrime brillavano e le guance erano errossate per la corsa .
 I capelli arruffati dal vento si erano arricciati e le labbra erano arcuate in un sorriso malandrino . 
Gli ricordò la statuetta di un folletto che sua madre teneva sul comodino come porta fortuna . 
A quella vista non riuscì a trattenere un sorriso sincero e divertito . 
Si guardarono per qualche secondo .
Senza astio , solo per riprendere fiato , dimentichi dell'antipatia reciproca che provavano fino a poco prima .
Quello scambio di sguardi fu interrotto dal passaggio di un rumoroso motorino . 
E il suono fastidioso li fece riemergere da quello stato di trans . 
Francesco , accortosi di avere ancora la mano intrecciata a quella di Chiara ,  la tirò via bruscamente . 
Se ne pentì subito . 

 Il vuoto lasciato dalla sua mano lo assorbì e provo il forte impulso di afferarla ancora e stringerla forte .
Ma naturalmente non lo fece .
Quel gesto improvviso lasciò Chiara spaesata .
Lo vedeva dalla confusione nei suoi occhi . 
Francesco credette fosse perché si stava chiedendo come mai si tenevano per mano . 
Non poteva sapere che le stesse sensazioni che provava lui si rispecchiavano in Chiara . 
Tutti e due , però , tornarono subito in se e Francesco con voce astiosa disse : 
-Allora ? Dove siamo ? - 
Non accennò minimamente alla scena che aveva appena visto .
Voleva sembrare indifferente e disinteressato , come se la presenza della ragazza al suo fianco fosse fastidiosa e non incredibilmente piacevole , come continuava a ripetersi . 
Chiara sembrò ferita dal suo tono , e un lampo di dolore le attraversò gli occhi , oscurandoli.
Ma fu talmente veloce che Francesco credette di esserselo immaginato . 
Infatti un secondo dopo Chiara assunse l'espressione infastidita e altera che sembrava essere diventata una sua caratteristica.
- Volevi andare a casa di Sara no  ? Beh eccoti servito - disse indicando il palazzo davanti a loro con un gesto della mano . 
Francesco ne fu estremamente sorpreso .
Dopo quello che era accaduto, Chiara , invece di scappare via a casa sua o il più lontano possibile , aveva pensato alla sua richiesta e l'aveva accontentato . 
La ragazza dovette intuire i suoi pensieri perché  fece una smorfia. Non commento in nessuna altro modo , rendendo evidente il suo desiderio di andarsene . 
Infatti prima che Francesco potesse anche solo ringraziare ( tanto non l'avrebbe fatto ) 
Disse:
- La serata è finita , abbiamo fatto contenti i rispettivi....- si interruppe in quel punto .
Si oscurò in volto.
Probabilmente stava per dire fidanzati ma dopo quello che aveva visto prima non era la parola più appropriata .
Se avesse saputo che Sara l'aveva mollato avrebbe potuto dire ex . 
Ma non lo sapeva , perciò si schiarì la voce e continuò 
-ehm...comunque siamo usciti, non abbiamo chiarito e nom credo ci rivedremo . Quindi buona notte e salutami Sara - 
Detto questo fece un vago saluto con la mano , si voltò , e si avviò lentamente . 
Sembrava quasi che si aspettasse di essere fermata . 
Ma naturalmente questo non avvenne e dopo poco girò l'angolo sparendo alla vista . 

Francesco rimase a fissare il punto in cui era scomparsa per diversi secondi , poi con un sospiro rassegnato ed vagamente esausto si avvicinò al portone del palazzo . 
Induviduò il citofono e si mise a cercare il nome di Sara. 
Face tutto con calma quasi esasperante . 
L'adrenalina di prima era totalmente scomparsa, lasciando il posto ad una strana stanchezza . 
Nella mente riecheggiava ancora quella parola che aveva pensato inconsciamente , ma che rispecchiava il suo vero pensiero .
Eppure il suo orgoglio continuava a negare , doveva esserselo immaginato . 

Non poteva assolutamente aver pensato che quella tipa fosse fantastica .
Era solo una stupida che si era aggiustata con il tempo , ma che per lui rimaneva il cesso che aveva tormentato da ragazzino . 
Ma qualcosa , di assolutamente anomalo e sbagliato , gli sussurrava nella testa che non la pensava davvero così . 
Forse erano quegli occhi ipnotici , o quella mano calda e morbida , o quel corpo....
Scosse la testa per scacciare quei pensieri assurdi , e continuò a cercare il nome di Sara sul citofono .
Quando, però,  lo individuò non riuscì a fare la semplice mossa di premere un bottone . 
Le lacrime che  solcavano il viso della ragazza e che rendevano acquoso e torbido il suo sguardo glielo impedivano . 
Sul momento non ci aveva fatto caso ma aveva sentito una la rabbia montare e la voglia di prendere a pugni quel bastardo era incontrollabile . 
Quando l'aveva vista piangere ,anche se ghignava , aveva uno sguardo tristissimo e il pensiero che gli venne in mente era che quel suo bel viso non sarebbe mai dovuto essere triste , era un oltraggio alla natura . 
Un altro sospiro rassegnato gli sfuggi dalle labbra . 
Spostò lo sguardo all'angolo dove era scomparsa Chiara . 
Il suo cervello gli urlava di rimanere li immobile , di citofonare a Sara e andare da lei .
Ma una strana sensazione alla bocca dello stomaco gli diceva tutt'altro . 
Il cervello e la sconosciuta lottarono per un po' . 
Quando vinse la sconosciuta le gambe di Francesco cominciarono a muoversi , portandolo inesorabilmente verso Chiara . 
Ad ogni passo si ripeteva che era una pazzia , che doveva solo evitare di pensarci e se ne sarebbe dimenticato subito . 
Invece continuò a camminare , finché anche lui non voltò il fatidico angolo e la vide . 
Era rannicchiata i pochi metri più in la .
Appoggiata al moro con le ginocchia strette la petto e il viso tra esse coperto dai capelli ricaduti in avanti . 
Non faceva nessun rumore , ma le spalle scosse da un tremito inconfondibile la tradivano. 
A quella visione la sensazione sconosciuta prese completamente possesso del suo corpo , anche del povero cervello . 
E lo guidò verso di lei. 


POV. Chiara 

Quando Francesco le aveva bruscamente lasciata lo mano Chiara era stata sopraffatta da una strana tristezza che per un secondo aveva sovrastato la rabbia sorda che provava da quando aveva assistito al tradimento di Matteo.
Ma , come al solito , il suo stupido orgoglio aveva prevalso e l'espressione di disprezzo era riaffiorata . 

Eppure , qualcosa nel suo cuore , si agitava e urlava .
Urlava di non andarsene , di restare li con lui . 
E come per Francesco c'era una battaglia in lei , che però vinse il cervello . 
Dopo avergli spiegato acidamente che erano a casa di Sara si era girata come per andarsene. 
Però si era incamminata lentamente , come per dargli l'opportunità di fermarla . 
I passi si sommavano, ma da lui nemmeno un respiro . 
Voltato l'angolo Chiara resse altri 2 o 3 metri . 
Poi si accasciò contro il muro . 

Le gambe contro il petto e le mani ad avvolgerle . 
Rimase qualche secondo con lo sguardo vacuo di fronte a se . 
Ad un certo punto sentì qualcosa di umido scivolarle sul viso e portandosi una mano al volto si accorse di star piangendo .
E con quella consapevolezza venne sopraffatta da un mare di emozioni , che trasformarono quelle lacrime in un pianto disperato, anche se silenzioso.
Erano lacrime di rabbia , di frustrazione , di umiliazione e infine di tristezza . 

La prima cosa che aveva pensato quando aveva capito che quello era Matteo era stata 
" che stronzo " .
Ma si era sentita anche tradita nel profondo . 
Non era una molto sentimentale , ma a quel ragazzo aveva affidato cuore e sentimenti . 
E lui li aveva gettati via come uno straccio vecchio . 
Vedere le sue labbra unite a quelle della sgualdrina , le aveva procurato uno spasmo al cuore e qualcosa , di indefinibile , si era rotto dentro di lei . 
Non lo avrebbe mai ammesso .
Se glielo avessero chiesto in futuro avrebbe detto che se lo aspettava , che non le importava di nulla e che stava per lasciarlo.
Ma la verità era che poteva definirsi quasi innamorata di Matteo , e lui sembrava così coinvolto....
Un sospiro spezzo quel pianto silenzioso , contemporaneamente 
ad una mano che le si posava sul capo e la accarezzava . 
Il tocco era tra il rude e il gentile , come se il proprietario della mano fosse mosso da buone intenzioni ma incredibilmente impacciato . 
Con il petto squassato dai singhiozzi si abbandonò a quella carezza e nel frattempo si chiedeva chi mai potesse essere. 
Quando non trovò nessun possibile candidato , alzò lo sguardo per sbirciare e si ritrovò a boccheggiare con la bocca e gli occhi spalancati . 
Si sarebbe aspettata chiunque , davvero , ma non Francesco . 
 
Apriva e chiudeva la bocca alla ricerca di ossigeno , le lacrime arrestate dall'improvvisa sorpresa . 
Contemporaneamente Francesco era diventato tutto rosso in viso e aveva distolto lo sguardo . 
Ma, cosa che la stupì ancora di più, la sua mano non si mosse, continuando ad accarezzarla delicatamente.
Con enorme sforzo Francesco rialzò lo sguardo su di lei e culminando la sorpresa di Chiara , le sorrise.
Per un momento gli fu grata .
Aveva fatto una scelta difficile e l'idea che avesse preferito seguirla piuttosto che andare dalla sua fidanzata , le riempì il cuore .
Però si senti anche violata, in un certo senso .
Nessuno , nemmeno i suoi genitori l'avevano mai vista piangere , e cominciare da...da lui , non era la migliore prospettiva . 
Perciò si ritrasse , come se quella carezza scorasse e lo fissò sconvolta . 
Sperava che quella repulsione evidente lo facesse desistere , invece con un sospiro le si sedette accanto e disse :
- Chiara senti...lo so che noi ci odiamo e tutto il resto , però io...io mi sento un po' in colpa .
Insomma , se non fosse stato per me non avresti assistito a quella scena....e poi quando ti ho vista piangere...Non lo so...non piace vedere piangere le persone e...Cioè...- 
Chiara lo guardava con aria incuriosita , la testa chinata di lato . 
All'inizio di quel discorso sconclusionato si era già preparata una risposta pungente per sviarlo dal suo intento di consolarla . Ma quando aveva sentito il suo tono di voce , le parole incoerenti e il delizioso rossore che gli era salito alle guance , si intenerì . 
Prima le si incresparono le labbra in un timido sorriso che sfociò in una risata cristallina , senza alcuna traccia delle lacrime di prima . 
Lo guardò sorridendo , mentre si incupiva , offeso da quella risata . Infatti borbotto :
- che deficiente…Io vengo qui e lei...- 
Ma chiara lo interrupe 
-grazie - disse ancora sorridente .
Quel maldestro tentativo di consolarla le aveva scaldato il cuore . 
Anche perché per riuscirci aveva messo da parte il suo orgoglio .
E se ci teneva come Chiara teneva al sua di orgoglio , aveva fatto un grande sforzo . 
Per questo decise , se per gratitudine o altro non lo seppe , ma decise di abbandonerei al quel momento . 
Quando Francesco vide il suo sopruso si rilassò . 
In un moto di coraggio , le si avvicinò e le avvolse le braccia attorno alle spalle , in un abbraccio morbido e caldo . 
Sul momento Chiara si irrigidì ma dopo poco si lasciò andare . 
In quel momento non erano più Chiara e Francesco , che si detestavano .
Ma un normale ragazzo che consolava una ragazza dal cuore spezzato . 
E come ragazza anonima e non più Chiara , si strinse ancor di più contro Francesco , affondando il viso sul suo petto massiccio ma accogliente . 
E quei due ragazzi , ormai senza nome , rimasero così per un tempo indefinito .
Lei accoccolata sul suo petto e lui che la stringeva forte accarezzandole la schiena .

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