Ricominciare tutto

di princess_serenity_92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Si parte ***
Capitolo 2: *** Nuovi incontri ***
Capitolo 3: *** Coincidenze ***
Capitolo 4: *** Caro diario -prima parte- ***
Capitolo 5: *** Caro diario -parte seconda- ***
Capitolo 6: *** Ti amo ***
Capitolo 7: *** Bunny & Seiya ***
Capitolo 8: *** papà? ***
Capitolo 9: *** Chi è Bunny? ***
Capitolo 10: *** Hear me ***
Capitolo 11: *** Di nuovo insieme,La Famiglia Tsukino ***
Capitolo 12: *** Buona o cattiva notizia? ***
Capitolo 13: *** Seiya dovrei ucciderti!!! ***
Capitolo 14: *** Ti amo Seiya ***
Capitolo 15: *** Kevin o Selena? ***
Capitolo 16: *** Due fratelli e un neonato ***
Capitolo 17: *** Quando un uomo può essere cieco ***
Capitolo 18: *** Matrimoni in vista ***
Capitolo 19: *** Dove sei Bunny? ***
Capitolo 20: *** La fine di tutto? ***
Capitolo 21: *** Perchè mi avete mentito? ***
Capitolo 22: *** Scoprire la verità ***
Capitolo 23: *** Un'altra verità ***
Capitolo 24: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Si parte ***


1 Mi presento mi chiamo Bunny Tsukino ho 18 anni e frequento l'ultimo anno del liceo linguistico. Sono una ragazza solare, altruista e sopratutto molto golosa. amo stare in compagnia delle mia amiche Alessia e Luna, sono anche fidanzata,il suo nome è Marzio.
La mia vita procedeva tranquilla e serena piena di amore ogni giorno, fino a un mesetto fa quando ho saputo che dovevo trasferirmi di città.
Subito non ebbi il coraggio di dirlo alle mie amiche Alessia e Luna, e sopratutto al mio Marzio, avevo paura che non mi parlassero più, ma non fu così, perche da quel giorno passiamo più tempo possibile insieme.

Ora sono qui dentro la mia ex cameretta ormai vuota, l'ultimo scatolone è stato caricato sul camion, mi affaccio per l'ultima volta da quella finestra che sporge sul mare, chissà quando l'avrei rivisto di nuovo.

Avrei tanto voluto che il mio papà non fosse mai morto, a quest'ora la mamma non si starebbe per risposare. Sono passati ormai più di dieci anni dalla sua scomparsa ma ancora non riesco a farmene una ragione; mio fratello Taiki mi ha insegnato che se portiamo le persone per noi care nel nostro cuore queste non ci abbandoneranno mai.

Il treno stava per partire ed io come al solito ero in ritardo, mia madre e mio fratello erano già sopra, riesco a salire un attimo prima che si chiudano le porte, che fortuna, cerco la nostra cabina, ma con la mia solita sfortuna inciampo cado a terra di faccia facendo un tonfo, la mia valigia vola e si apre cosi che tutti i miei vestiti si spargono per il corridoio. Mio fratello impaurito dal tonfo si affaccia per vedere cosa è successo, ma appena mi vede con la faccia spiaccicata a terra comincia ridere, vorrei dirgliene di tutti i colori ma appena cerco di alzarmi ecco che ricado di nuovo.
Per fortuna Taiki corre in mio aiuto, mi tende la mano per aiutarmi ad alzarmi e insieme a me comincia a raccogliere quei pochi vestiti dal pavimento.


 6 Agosto 2011

Caro diario,
Finalmente siamo partiti, infatti ti sto scrivendo dal treno, il viaggio è molto lungo, domani mattina intorno alle 11 arriveremo a Torino, sperando sempre che non faccia ritardo.
Ho tanta paura, dovrò inserirmi in una classe nuova, dovrò fare nuove amicizie, ma la cosa che mi farà più soffrire sarà la lontananza con Marzio, lui mi ha detto che ci sentiremo tutti i giorni, ma come faremo a portare avanti la nostra relazione così lontani?
Taiki mi dice che la lontananza non separa le persone ma rafforza il loro legame, dice che non importano i chilometri perchè gli ostacoli più grandi ce li pone il nostro cuore.
Mi mancheranno tanto Alessia e Luna, mi mancheranno le nostre passeggiate pomeridiane dopo la scuola e i nostri pigiama party, ricordo che chiaccheravamo tutta la notte per poi arrivare l'indomani a scuola con gli occhi gonfi e segnati dalle occhiaie della notte passata in bianco.
Io dico poi visto che Ruben ci teneva tanto a sposarsi mia madre non capisco perchè noi dobbiamo andare a vivereda lui, dopo tutto lui poteva benissimo venire da noi.
Certe volte non riesco a capire le persone, però ora è meglio che smetta di scrivere perchè tutto questo sobbalzare mi sta facendo macchiare tutto il foglio di inchiostro.
A presto
Bunny


La notte era ormai scesa quando sento vibrare il cellulare che segna un nuovo sms in entrata, lo apro ed è del mio Marzio che mi agura la buona notte, sarebbe stata buona fino a cinque minuti fa prima che mi svegliasse visto che sono le quattro di mattina, però che ci posso fare io lo adoro così com'è, preciso e ordinato ma a volte anche lui un pò sbadato.

Sento mia madre che mi scuote gridando di alzarmi, accidenti guardo fuori e stiamo per arrivare manca veramente pochissimo, prendo di fretta e furia il mio borsone per poi scendere dal treno, ancora una volta per un soffio perchè le porte si erano appena chiuse;
Ruben ci aspettava fuori, subitò ando incontro a mia madre e le stampò un bacio sulla bocca, che scena disgustante almeno aspettassero che fossero a casa, poi si ricorda che ci siamo anche io e Taiki, anndiamo verso la macchina, una BMW X5, pensavo avesse una macchina antica, ci avviamo verso la nostra nuova casa, si trova in una città in provincia di Torino, si chiama Moncalieri.

La casa era una bellissima villa in collina a tre piani con piscina interna riscaldata ed esterna per l'estate, l'arredamento era abbastanza moderno i mobili della casa erano quasi tutti neri, tranne la cucina di un bel rosso lucido, la mia camera si trovava al terzo piano, era veramente immensa, le pareti di un bellismo verde smeraldo, tra l'altro il mio colore preferito, e c'erano delle chiavi di violino stampate, sul tetto invece uno stencil a forma di violino gigante, il lampadario era composto da tante piccole luci attorcigliate l'una sopra l'altra.
Un bel letto a una piazza e mezzo, molto grande e confortevole, una scrivania con un computer portatile, poi c'era un bellissimo pianoforte con accanto degli spartiti di musica classica, si ricordava che io amavo suonare incredibile, la mia curiosità si spostò su un pacchettino posato sul letto con un bigliettino, c'era scritto:
"Un piccolo pensiero per la mia futura bambina spero mi perdonerai con affetto Ruben"
poso il bigliettino e comincio a scartare il pacchettino, non ci posso credere, anzi i miei occhi non vogliono crederci, un Iphone 4 nuovo di zecca,devo dire che ha buon gusto nei regali, ma sopratutto si è ricordato che amo la musica,spero solo sarà un buon padre.
Svuoto il mio borsone e lo scatolone che nel frattempo era arrivato, comincio a sistemare la mia roba nella cabina armadio e gli oggettini sulle mensole vuote, la giornata era passata in fretta, era ora oramai di andare a letto, perchè la giornata di domani sarebbe stata tremenda, "IL PRIMO GIORNO DI SCUOLA", anzi per meglio dire il primo giorno di recupero di matematica.

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Capitolo 2
*** Nuovi incontri ***


2 7 Agosto 2011

Caro diario,
mi sono appena alzata sono esattamente le sei del mattino, l'agitazione non mi ha fatto dormire bene, tra due ore precise comincerò il mio primo giorno di scuola.
A dire la verità non è proprio scuola, devo andare a fare il corso di recupero di matematica, mi hanno promossa col debito, e ora dovrò passare il resto del mese  a studiare per poi fare l'esame a settembre.
Beato Taiki che puo godersi in pace le vacanze, il mese scorso ha fatto l'esame di maturità è l'ha superato con il massimo dei voti, a volte mi chiedo come faccia, io a fatica riesco a prendere sei nella maggior parte delle materie.
Spero solo di non essere l'unica che deve recuperare, sento un buon profumino, deve essere la torta al cioccolato, devo finire di scrivere perchè non vorrei che qualche ladro di torte la mangiasse tutta.
Un bacio
Bunny

Mi tolgo il pigiama di fretta e furia  per poi entrare nel bagnetto accanto alla mia camera, faccio una doccia velocissima.
Esco mi asciugo e apro l'armadio di fretta e furia e prendo i primi jeans e maglietta che mi capitano, scendo di corsa in cucina, sul tavolo c'è pronto un bicchiere di spremuta d'arancia ma non vedo nessuna traccia della torta eppure il profumo è così forte.
Ecco la mia solita sfortuna è già finita, i miei occhi diventano lucidi, stanno per piangere quando Taiki esce da dietro la porta e mi da un pezzo di quella torta meravigliosa; l'ha fatto apposta a nascondermela voleva che io soffrissi.

Mi porge la torta e poi mi da un bacio sulla guancia, oggi sarebbe andato a visitare alcune università per poi iscriversi, meno male che lui ama studiare così la mamma e soddisfatta; consumo la mia colazione, poi prendo la mia borsa e mi avvio verso la fermata del pullman.

Con le cuffie alle orecchie mi incammino verso la fermata, ieri Ruben mi ha spiegato che devo prendere il 70 per poi scendere al capolinea e li davanti c'è la scuola dovrebbe essere facile spero solo di non perdermi.

L'mp3 suona urlo e non mi senti di Alessandra Amoroso, io amo quella canzone, alzo il volume al massimo e comincio a canticchiarla, non mi accorgo di un rialzo del marciapiede e come una stupida inciampo e vado a sbattere contro un ragazzo.

Non ci penso due volte tolgo le cuffie dalle orecchie e chiedo subito scusa,
lui si gira mi fa un sorrisso e mi dice
"ehi testolina buffa se volevi proprio toccarmi bastava chiedermelo, magari ti facevo un autografo" ma come si permette ora gli rispondo per le rime
"intanto io non sono una testolina buffa, e poi mi chiamo Bunny , e in secondo luogo non avevo intenzione di venirti adosso sono solo inciampata, e scusami ora devo andare a prendere il pullman ciao"
"non vorrei agitarti testolina buffa ma il pullman che dovevi prendere è appena passato"
"cosa????" guardo incredula, aveva ragione mi ero distratta talmente tanto da non accorgermi che era arrivato, e adesso come farò ad arrivare a scuola?
"ehi Bunny te lo do io un passaggio, con la mia moto, comunque io mi chiamo Seiya e siamo vicini di casa"
"Si lo accetto volentieri devo arrivare a scuola entro le otto"

Seiya mi sfoggia un sorriso malizioso, entra nella casa affianco alla mia , dopo qualche minuto esce con una Ecosse Heretic Titanium, una meraviglia di moto, mi porge un casco e monto su.
Mi aggrappo alla sua schiena ha un profumo così buono e inebriante, e poi è così carino, porta i capelli lunghi come mio fratello legati in una coda color corvino, ha due occhi azzurro cielo e un sorriso smagliante, l'unico difetto sono i suoi orecchini se li vedrebbe mia madre li prenderebbe un colpo.
Mi piacerebbe tanto passare tutto il pomeriggio insieme a lui, ma cosa dico devo andare a scuola, e poi ricorda Bunny sei fidanzata con Marzio, a proposito di Marzio lo devo chiamare; arriviamo davanti scuola e scendo, porgo il casco a Seiya e lo saluto.
"ehi testolina buffa vengo a riprenderti a mezzogiorno"
io faccio cenno di si col capo, lui mi fa un altro super sorriso e poi parte, mamma che bello.

La campanella interrompe i miei pensieri, ecco sono di nuovo in ritardo mi precipito in classe apro la porta e
"Signorina Tsukino cominciamo male"
ecco ci mancava la sgridata, dietro di me compare una ragazza dai capelli biondi legati con un fiocco rosso
"Signorina Aino anche lei comincia male, vi ricordo che se non fosse solo per voi due io a quest'ora sarei in vacanza"
Sconsolate ci sediamo, lei si presenta si chiama Marta e in meno di cinque minuti facciamo amicizia, la lezione procede bene anche se è molto noiosa, poi era arrivata l'ora x, lui era già fuori che mi aspettava con il suo sorriso smagliante, io saluto Marta e poi corro da lui
"Bunny metti il casco, prima di riportarti a casa ti porto a fare un giro"

Io accenno di si con il capo, mi infilo il casco salgo sulla moto e comincio a sognare cullata dal vento e dal profumo che emana quel ragazzo.

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Capitolo 3
*** Coincidenze ***


3 Su Marzio dai rispondi, niente da fare scatta sempre la segreteria, chissà dove sarà in questo momento.
Poso il telefono nella borsa e mi avvicino alla panchina dov'è seduto Seiya
"ehi testolina buffa il tuo ragazzo non risponde?"
io faccio cenno di no con il capo, e lui subito sorride con un pò di malizia, io lo fulmino con lo sguardo.

Il silenzio regnava ormai da dieci minuti buoni, ad interromperlo fu Seiya,
"Bunny come mai sei venuta qui? Conosco Ruben da tanti anni e non pensavo fosse sposato e avesse una figlia"
Li faccio un sorriso un pò malinconico, abbasso lo sguardo e comincio a parlare
"Ruben non è mio padre, è il mio patrigno, mio padre è morto in guerra dieci anni fa all'incirca, era militare  partì per l' Afghanistan da cui non fece più ritorno.Poi due anni fa mia madre conobbe Ruben, si innamorò di quell'uomo così hanno deciso di sposarsi tra un mesetto circa, mia madre capì che io Taiki avevamo bisogno di un padre e capì che non poteva lasciarsi sfuggire questa occasione.
Anche se spero che un giorno mio padre apra quella porta e dica sono tornato ora resteremo sempre insieme non ci lasceremo mai più, ma so che non potrà mai accadere"

Le lacrime era diventate prepotenti volevano uscire a tutti i costi ma cercavo di trattenerle più possibile, non volevo che Seiya mi vedesse piangere infondo ci conoscevamo poco e niente.
"mi dispiace tanto per te e per Taiki che presumo sia tuo fratello, sai anch'io ne ho uno si chiama Yaten"
quando pronunciò quel nome mi girai di scatto per guardarlo, lui non capì e mi guardava con aria interrogativa
"hai detto Yaten? per caso ha i capelli chiarissimi quasi color dell'argento e gli occhi verdi?"
"Si perchè lo conosci?"
Ok Bunny calma e sangue freddo, Seiya è il fratello del tuo ex fidanzatino, ragioniamo, o mio dio, dio mio come farò a rivederlo, no non posso dopo quello schiaffo disumano che gli tirai.

Me lo ricordo bene quel giorno stavamo passeggiando insieme per il parco io avevo quasi 15 anni, lui era sempre scontroso e acido con tutti, ma con me era dolcissimo, un pezzo di pane, ma quel giorno era particolarmente infastidito, ricordo che abbiamo litigato per una schiocchezza e io senza pensarci due volte li tirai uno schiaffo e lo lasciai li da solo in quella piazza. Ricordo che non si fece sentire per due settimane, allora decisi di andarlo a trovare per scusarmi ma lui non c'era più si era trasferito da Roma.

Forse questa sarebbe stata l'occasione per chiederli finalmente scusa dopo quasi quattro anni, dovevo solo farmi coraggio e affrontarlo.
"Penso di si, per caso quasi quattro anni fa abitava a Roma?"
"Si, perchè i miei erano separati e abitava li con mia maddre, ma poi si è trasferito qui"
Oddio ecco e lui non c'è più dubbio
"Si lo conosco eravamo, cio io ero..."
"Tu sei la ragazza che l'ha lasciato in mezzo alla piazza con una guancia dolorante a causa di  uno schiaffo?"
Feci cenno di si, non avevo il coraggio di guardarlo negli occhi,
lui si mise a ridere, e non si accingeva a smetterla,
"sai testolina buffa non ti ha mai dimenticato, mi parla sempre di te dice sempre che sei tanto buona quanto golosa, dice che avrebbe voluto rincontrarti un giorno perchè infondo eravate anche buoni amici"
Tiro su un respiro di sollievo, lui mi porge il casco e ci avviamo verso casa, scendo dalla moto lo saluto corro alla svelta in camera mia.

Stavo suonando la sonata alla luna di Beethoven al pianoforte, quando sento il mio cellulare vibrare in tasca
"era ora che ti facessi sentire e tutto il giorno che provo a chiamarti"
"scusami e che sono stato impegnato stavo studiando perchè domani ho un esame importante"
"va bene ti perdono amorino"
Cominciamo a chiaccherare, li racconto della mattinata a scuola e dell'incontro con Seiya, molte volte rideva tanto che dovevo chiederli se era ancora vivo, passammo più di un'ora al telefono quando fu il momento di chiudere
"ti amo tesoro"
"ti amo anch'io Bunny"

"Bunny scendi la cena è quasi pronta e abbiamo ospiti questa sera"
ospiti chi sarà mai, chiudo il mio spartito e copro i tasti del pianoforte per poi scendere in cucina,
non mi sarei aspettata di doverlo incontrare così presto
"tu?"
"tu?
" ehi ti ricordo che ancora mi devi delle scuse"
"io volevo fartele le scuse, ma tu sei sparito dalla circolazione"
ci fulminiamo con lo sguardo mentre Seiya e Taiki si piegano in due dalle risate.

Yaten era rimasto lo stesso di sempre acido e scontroso ma dentro era dolce come il miele, bastava solo saperlo prendere, quella serata sarebbe stata lunga , Ruben non avrebbe potuto aver un idea peggiore di quella di invitare i nostri vicini a cena.
Sicuramente questa serata non la dimenticherò tanto facilmente, Marzio ti prego sostienimi col pensiero anche se così lontano.

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Capitolo 4
*** Caro diario -prima parte- ***


4 10 Ottobbre 2011

Caro diario,
ormai mancano solo due giorni al matrimonio che è stato rimandato di un mese per cause di forza maggiori,stiamo facendo un sacco di preparativi che non ho avuto il tempo di scrivere, per di più è anche cominciata la scuola, un vero strazio, ma lascia che ti racconti cos'è successo fino ad ora.

7 Agosto 2011

di tutte le idee strambalate che Ruben potesse avere questa era la peggiore, dopo quattro anni ho rivisto Yaten, devo dire che è stato un piacere perchè eravamo grandi amici, ma la cena è stata davvero un disastro.
Io e Yaten ci beccavamo su ogni cosa, ogni parola era una piccola litigata, quel suo modo così arrogante di parlare mi ha sempre dato fastidio, poi di fronte a me avevo Seiya che mi lanciava sorrisi maliziosi a tutto andare e alla mia destra la mamma con Ruben che facevano i piccioncini, a capotavola era seduto Taiki.
La cena per  fortuna passo in fretta tra le piccole risse tra me e Yaten e le risate a crepapelle di Taiki e Seiya, così finito di mangiare mia madre e il suo amoroso escono un pò in giardino, Taiki e Seiya si trasferiscono nel soggiorno per giocare insieme alla playstation, e io e lo scontroso rimaniamo soli.
Cominciamo a parlare di come abbiamo trascorso gli ultimi quattro anni, e devo ammettere che ha avuto una vita dura, gli sono morti tutte e due i genitori così ha dovuto occuparsi di Seiya, che tra l'altro è più piccolo di me di un anno, poi comincio a raccontarli della mia vita e di Marzio, quando lui si alza in piedi
"Non posso crederci, non puoi esserti fidanzata con quel damerino"
" Non parlare di Marzio in quel modo, lui mi ama e mi vuole bene"
"No Bunny tu non capisci, quello ti starà solo usando per poi gettarti via, sarai solo un altro dei suoi trofei"
" Non dire così, tutto quello che dici sono menzogne, tu non puoi capire, sei sparito, e io mi sono innamorata di lui"
"No Bunny, io ti voglio bene, non lui, ti prego ascoltami io lo conosco bene, eravamo amici"
io non riesco a sentire un altra parola da lui che prendo la prima cosa che mi ritrovo tra le mani e gliela lancio adosso, comincio a gridare, lui a sua volta cerca di difendersi, quando stiamo per passare le mani arrivano Taiki e Seiya che ci dividono
"Ma cosa succede, che avete voi due?" mi dice Taiki
"Niente non ho niente da dire, e specialmente a lui" mi libero dalla presa di mio fratello e salgo su in camera mia
"No Bunny aspetta, torna qui".

9 Agosto 2011

Sono passati due giorni dalla litigata con Yaten, come poteva dire quelle cose del mio Marzio, oggi non c'erano lezioni a scuola, così aprì il computer per prenotare un volo di andata per Roma per domani mattina, volevo fare una sorpresa al mio amore, avevo voglio di vederlo e di sentire le sue braccia intorno al mio corpo.
Apro il sito internet, immetto la data di partenza e l'ora, in meno di cinque minuti trovo quello che fa al caso mio, non perdo tempo e lo prenoto.
Il cellulare che avevo dentro la tasca comincia a vibrare, un nuovo sms nella casella in arrivo, lo apro - Andiamo a prendere un gelato conosco un posto dove lo fanno buonissimo, un bacio Seiya-,-ok, tra cinque minuti davanti casa mia-
Siamo diventati subito amici con Seiya, oltre ad essere un bel ragazzo era molto simpatico, lo stesso non si poteva dire di Yaten che dopo quella sera non ci siamo sentiti più.

10 Agosto 2011

Mi faccio accompagnare da Seiya all'aereoporto, non avevo valigie con me tanto mi sarei fermata solo una notte e quello che mi occoreva potevo chiederlo alle mie migliori amiche che non vedovo l'ora di rivedere oltre al mio amato.
Saluto Seiya e mi avvicino al check-in e subito dopo all'imbarco, salgo sull'aereo e un hostess mi mostra il mio posto per fortuna è vicino al finestrino così posso ammirare il panorama.
Al mio fianco si siede una coppia di sposini, sono così innamorati, spero che un giorno anche io e il mio Marzio ci sposiamo, sarà davvero meraviglioso, io con l'abito bianco e lui che mi aspetta li all'altare con un bel mazzo di rose, ah che meraviglia.
Con il mio fantasticare non mi accorgo che siamo arrivati, scendo, mi dirigo fuori e prendo un taxi, mi faccio accompagnare subito a casa del mio amore.
Eccoci siamo arrivati, pago l'autista, entro nel cancelletto che è sempre aperto e prendo l'ascensore per salire su, le porte si stanno per aprire la mia gioia è alle stelle quando, tra le sue braccia c'è un'altra donna.
"Marzio sei uno stronzo, io volevo farti una sorpresa e invece tu l'hai fatta a me, e tu pensavo fossi la mia migliore amica"
"Bunny ascolta" non faccio finire di parlare Marzio, le lacrime comincia a scendere sul mio viso
"Basta non mi chiamare più non vogli avere più niente a che fare con te, in quanto a te io perdono sempre tutti ma a te non posso Luna, considera finita la nostra amicizia".
Mi rinfilo dentro le porte dell'ascensore che stavano per chiudersi, non ci posso credere Yaten aveva ragione io ero solo un altro dei suoi trofei, voglio andare via di qua, mi precipito subito all'aereoporto cercando di scambiare il mio biglietto con un altro volo che parta entro stasera.
Sono seduta nella sala d'attesa tra qualche minuto, mando un sms ha Seiya chiedendoli che mi viene a prendere all'aereoporto tra quaranta minuti circa, non avevo voglia di parlare, anche perchè non ci sarei riuscita con tutte quelle lacrime.

Seiya era li che mi aspettava con l'aria preoccupata, quando esco lui mi corre incontro, non riesco a guardarlo negli occhi, mi butto sul suo petto e scoppio in un gran pianto, lui posa una mano sulla mia spalla e con l'altra mi accarezza i capelli.
Non sarei mai più ritornata a Roma.

1 Settembre 2011

E' passato un pò di tempo da quando mi sono lasciata con Marzio, devo dire che mi sento un pò meglio rispetto a prima tutto merito di mio fratello, di Seiya e Yaten, mi sono stati vicini e cercavano sempre di farmi distrarre, non volevano che rimanessi un attimo sola.
Con Marta siamo diventate ottime amiche, poi lei mi ha fatto conoscere Morea, Amy e Rea, studentesse come noi.
Morea è una ragazza forte e decisa porta i capelli legati in una coda alta, ama cucinare, per di più fa ottimi pranzetti e in futuro vorrebbe diventare una brava moglie;
Amy e una ragazza diligente e studiosa porta i capelli corti, ama studiare, infatti a scuola a sempre tutti voti al massimo, ed è diventata la mia insegnante privata per le ripetizioni di matematica;
Rea è una bellissima ragazza porta i capelli lunghi color corvino, è una ragazza buona e generosa sempre disponibile per tutti, è una brava organizatrice, infatti qualsiasi gita o picnic o festa viene organizzato da lei.
Siamo diventate cinque buone amiche, passiamo molto tempo insieme, infatti la prossima settimana, quindi prima che cominci la scuola andiamo tutte a Gardaland.
Seiya e tre giorni  che mi sta facendo una corte sfrenata, ma io gli ho sempre detto di no, non me la sento di iniziare una nuova relazione, voglio che per adesso rimaniamo solo amici, ma lui non si è arreso mica.
Per esempio oggi se ne è arrivato a casa con una torta panna e fragole. tra l'altro la mia preferita, tutta per me, poi aveva un bel girasole,il mio fiore preferito e non parliamo delle attenzioni di cui mi copre, però io li ripeto sempre che non mi sento ancora pronta a cominciare una nuova relazione, in fondo con Marzio è finita da poco.
Yaten è diventato il mio migliore amico, ogni volta che mi viene a trovare chiaccheriamo sempre per ore, io mi fido di lui e lui si fida di me.
Si è innamorato di Marta la mia compagna, anche se lui non vuole ammetterlo, così con l'inganno gli ho organizzato un appuntamento all'insaputa dei due, è andato alla grande perchè adesso hanno cominciato a frequentarsi.
Taiki si è iscritto all'università  alla facoltà di lettere e filosofia, ne avrà di cose da studiare ma sono sicura che riuscirà bene, in fondo lui è Taiki il miglior studente del mondo.
Domani io e la mamma andiamo a scegliere gli abiti per il matrimonio, che meraviglia, non vedo l'ora.



Continua...





questo penso che sia l'ultimo capitolo che pubblico, in quanto sabato parto per le vacanze e torno i primi di Settembre, purtroppo non ho possibilità di collegarmi a internet, ma prometto che appena torno aggiornerò.
Per quanto riguarda il capito spero sia venuto bene, finalmente Marzio si è tolto dalle scatole cos Seiya ha campo libero, vedremo come andrà a finire.
Bacio Alessia

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Capitolo 5
*** Caro diario -parte seconda- ***


5 2 Settembre 2011

La sveglia comincia a suonare, ma io la zittisco, mi tiro le coperte e mi giro dall'altro lato, sono troppo stanca e non ho nessuna voglia di alzarmi.

Sono pronta salgo in macchina, il mio abito lungo e bianco entra a fatica in quella cinquecento, ho un bouquet semplicissimo formato da dei girasoli e dalle calle.
Siamo arrivati davanti la chiesa mio fratello mi apre la portiere e insieme sotto braccio si dirigiamo all'altare.
Lui e così bello, ha un vestito mozzafiato e li che mi aspetta con ansia, le mie gambe cominciano a tremare si reggono a fatica in piedi, finalmente con tutta l'ansia del mondo arrivo davanti a lui, mi tende la mano per avvicinarmi, ma appena alzo gli occhi per guardarlo in faccia noto che non ha un viso.
Il viso è scomparso e al suo posto c'è un punto interrogativo, le mani che mi ha porso cominciano a sgretolarsi fino a che quella figura sparisce, Taiki si allontana sempre di più cerco chiamarlo e di raggiungerlo ma non mi sente; tutto svanisce le decorazioni gli invitati, io rimango li sola persa nel buio senza un acino di luce, il mio vestito comincia dissolversi lasciandomi priva di indumenti.
Mi accascio al suo e comincio a piangere, sono sola nessuno e con me, poi ad un certo punto una fioca luce mi illumina il viso, qualcuno mi tende la mano per tirarmi fuori dal baratro in cui sono finita, avrei riconosciuto quella persona tra mille.....

Un sogno era solo un sogno, ho avuto davvero tanta paura, sembrava così reale, il telefono comincia a vibrare prepotente sul comodino, un sms in arrivo, non ci penso due volte ad aprirlo, < Buongiorno testolina buffa! volevo dirti che: "tu per me non sei niente, solo aria, ma ricorda: senz'aria non si si vive" ti amo a più tardi Seiya>, uao che frase bellissima, tu per me sei solo aria, ma senz'aria non si vive, a volte e così romantico, da quando mi sono lasciata con Marzio non perde occasione per dirmi ti amo, devo dire che non molla molto facilmente, vuole sempre ottenere tutto ciò che desidera, chissà magari un giorno li potrò dare una possibilità; meglio che li risponda se no comincia a telefonarmi
< Buongiorno anche a te rocchettaro da strapazzo, grazie per la frase è bellissima, ci vediamo dopo la prova dell'abito ti voglio bene Bunny>.

Entro nel bagnetto della mia camera, accendo l'acqua regolando la temperatura al massimo del calore, i vapori caldi mi rilassano, comincio a insaponarmi con il mio bagnoschiuma ai frutti di bosco, ogni volta che lo uso mi fa venire fame, mi risciacquo per bene, comincio a pettinare i capelli districando i nodi della notte, gli asciugo, poi li pettino con i miei soliti  codini.
Prima che mio padre partisse per la guerra li promisi che non mi sarei più sciolta quei codini buffi fino a quando lui non sarebbe tornato, ormai sono passati dieci anni, so che lui non tornerà mai più ma non voglio venir meno alla promessa fatta, sperando che un giorno apra quella porta e mi dica Bunny sono tornato ora puoi sciogliere i tuoi buffi codini.

Apro l'armadio e scelgo di indossare dei semplici shorts di jeans e una maglietta rossa con sopra una stampa, volevo essere comoda, perchè avrei dovuto provare un sacco di vestiti quella mattina, sarà veramente interminabile, per non parlare che domani abbiamo le prove con la parrucchiera e la truccatrice.
Mi vesto in fretta per poi scendere a fare colazione, ma con la mia sbadataggine non mi accorgo di uno scalino, e così comincio a rotolare tutte le scale, arrivata alla fine della rampa faccio un rumore assordante.
In quel momento Taiki stava rientrando in casa accompagnato da Yaten e Seiya, la scene che gli si presentò davanti era alquanto comica, io distesa a terra con le gambe per aria, un braccio incastrato nella ringhiera della scala e l'altro incastrato sotto il sedere dolorante.
Taiki non ci pensa due volte, corre subito verso di me nonostante le lacrime che li scendevano dal troppo ridere mi aiutò ad alzarmi, Seiya e Yaten erano ancora fermi davanti la porta che ridevano a crepapelle, io rossa di vergogna mi rifugio in cucina senza dire una parola a nessuno.

Erano le dieci e qualche minuto ero con mia mamma in macchina, mi stavo dirigendo al negozio di abiti da sposa, era ancora rossa in viso per la figuraccia di quella mattina, Seiya mi aveva mandato almeno dieci sms di scuse ma non potevo risponderli, stavo guidando, la radio accesa quasi da sottofondo al discorso tra me e mia madre.
Nell'auto risuonavano le note di Beethoven, adoro la musica classica, mi fa rilassare
"Bunny tesoro, tutto a posto ti vedo pensierosa ultimamente"
"Si mamma, sono solo un pò triste, con Marzio è finita solo da un mese dopo tanti anni che eravamo fidanzati"
"Sicura? Se per te è un problema posso convincere Ruben magari a trasferirci in un posto più bello, magari vivere quan non ti piace"
"No, mamy tranquilla qua mi piace, mi ci sono oramai abituata e poi non posso abbandonare le ragazze"
"Allora cosa c'è che ti preoccupa sono tua madre ti conosco da una vita"
"Al tuo occhio vigile non sfugge mai niente"
"Sono o non sono la tua migliore amica" fece uno dei suoi sorrisi meravigliosi che faceva solo a me e a nessun altro
"Mamma mi preoccupa Seiya, ho paura di ferire i suoi sentimenti, io ho subito messo in chiaro che per me è solo amicizia, ma lui continua a corteggiarmi e forse anche ad illudersi."
" non vuoi provarci con lui tesoro, in fondo oltre a essere un ragazzo carino è premuroso e gentile oltre ad essere ben educato, e responsabile per la sua età"
"Mamma la verità è che l'ho pensato alcune volte, ma ho paura, ho paura di innamorarmi, di soffrire ancora, di essere tradita, io...io non voglio innamorarmi mai più"
Le lacrime scendevano senza contegno sulle mie guancie, lui mi piaceva era stato un colpo di fulmine a prima vista, ma non volevo più soffrire per amore, perchè le cicatrici che lascia non vengono rimarginate facilmente, e sanguinano per molto tempo.

Per il resto del viaggio mia madre non aprì bocca come del resto io, lasciammo che a parlare fosse Beethoven con la sua serenata alla luna, avevo lo sguardo fisso davanti a me ma spento, nessuna emozia trapelavano i miei occhi, con le parole che la mamma mi ha detto ha riaperto di nuovo quella ferita che pensavo ormai fosse chiusa.

Parcheggio la macchina nel parcheggio interno, scendiamo, chiudo l'auto e ci dirigiamo all'entrata del negozio, subito ci accoglie la ragazza con cui avevamo appuntamento, comincia a far vedere degli abiti a mia madre mentre io curioso tra gli stend,nessuno di quei vestiti mi piaceva, quando la mia ttenzione fu richiamata da un bellissimo abito bianco con dei ricami dorati,era a sirena molto stretto in vita e cominciava ad allargarsi dal ginocchio in giù.
Andai a provarlo in camerino, mi stava un gioiello adosso, ecco questo è quello che fa per me; mia madre provò un sacco di vestiti ma alla fine optò per un abito da principessa, il corpino senza maniche tutto ricamato in pizzoe la parte inferiore tutta ricamata e arricciata cosparsa di tanti piccoli diamantini, cordinata di guanti lunghi e velo, si è fatta fare sei metri di velo, proprio una pazza, l'unica modifica che volle fare furono le spalline al vestito, non si fidava molto dell'autoreggente.



10 Settembre 2011

Sono stati otto giorni di inferno, le prove del matrimonio, le bomboniere la parucchiera ecc... e non avendo la patente mia madre l'ho dovuta accompagnare io a fare tutti questi giri, per non parlare che due giorni fa ho avuto l'esame di matematica, per fortuna è andato bene, sono riuscita a superarlo con sei , se mio fratello non mi avrebbe aiutata a studiare a quest'ora dovrei ripetere la quarta.
Mancano solo tre giorni all'inizio della scuola e come avevamo programmato con le ragazze ieri siamo andate a Gardaland, ovviamente al gruppo si è unito Yaten per stare vicino alla sua Marta, e poi è venuto anche Seiya, avevo chiesto a mio fratello di venire ma lui era occupato con l'università purtroppo.
Ci siamo date appuntamento alle cinque di mattina davanti la stazione di porta nuova, vicino alla fermata del 67, Marta ovviamente quella sera aveva dormito da me, una notte passata in bianco, la mattina ci siamo imbarcate sulla mia macchina -una cinquecento- già seduti nel sedile posteriore cera Yaten,invece davanti vicino al posto guida c'era lui, Seiya, li avevva invitati Marta.
Ero nervosa avrei potuto passare una giornata lontana dalle sue attenzioni e invece me lo ritrovo in macchina, senza pensarci due volte accendo il motore, imposto il navigatore e accendo la musica a tutto volume.
"Ehi testolina buffa, non vorrei che tu ti addormentarsi con questa lagna di musica, ti vorrei ricordare che ci sono passeggeri a bordo"
Il sangue mi era arrivato al cervello come si permetteva di offendere Bach, a volte lo strozzerei con le mie mani
"rockettaro da strapazzo questo è Bach, se non lo sai è musica classica"
"Lo so che è musica classica, ma dopo un pò diventa noiosa" mi fa l'occhiolino,
La lava stava per uscire dalla bocca del vulcano
"Ragazzi su non vi vorrete mettervi a litigare anche questa mattina presumo" disse Marta
"Lasciali fare, tutte le mattine si beccano ma tra dieci minuti saranno di nuovo amici"
Yaten aveva ragione, ogni mattina discutevamo per qualche piccola sciocchezza, ma alla fine ci ridevamo su e tornava tutto come prima, amici.
La città era ancora addormentata, le strade erano libere e i semafori ancora lampeggiavano, non erano ancora stati messi in funzione, finalmente arriviamo davanti alla stazione, scendiamo per salutare le altre che aspettavano da un pò, per poi rimbarcarci in macchina e partire, Amy e Morea sono andate in macchina con Rea, e invece noi siamo nelle mia macchina.
Prendo l'imbocco dell'autostrada, Yaten e Marta si sono addormentati abbracciati l'uno all'altra, seiya invece ha lo sguardo perso nel vuoto, sta giocando nervosamente con una ciocca dei suoi capelli, io invece sono attenta alla strada anche se mi fa molto sonno.
"Seiya, fammi un piacere, dentro lo spotellino del cruscotto ci sono dei cd prendine uno, cambiamo un pò genere di musica"
"vuoi cambiare perchè ti stai addormentando vero?"
"no, ho solo voglia di ascoltare qualcos'altro"
"si certo come no, comunque, allora c'è Tiziano ferro, Eros Ramazzotti, Alessandra Amoroso..."
"ci dovrebbe essere un cd verde con scritto fast and furios, metti quello"
"aspetta che lo cerco, eccolo qua"
mette su il cd, un pò di musica movimentata per stare svegli, ci voleva, il problema e che dobbiamo tenere il volume basso altrimenti svegliamo i due piccioncini.
Il silenzio regnava sovrano, mi sentivo in imbarazzo, non sapevo cosa dire, ogni tanto sbirciavo con la coda dell'occhio Seiya e quando mi accorgevo che lui ricambiava il mio sguardo io mi giravo di colpo, e lui cominciava a sorridere ;la musica ricopriva il silenzio, ma la canzone che era partita non mi piaceva molto vado per cambiarla, penso che anche lui abbia avuto la stessa idea, le nostre mani si scontrano un brivido corre lungo il mio corpo, ritraggo subito la mano a quel contatto.
"Ehi testolina buffa!"
" te l'ho ripetuto mille volte mi chiamo Bunny, Rockettaro da strapazzo!"
"io invece mi chiamo Seiya"
mi fa una linguaccia e io ricambio il gesto, poi comincia ad accarezzarmi una ciocca del mio codino destro, apre lentamente le labbra
"Bunny, ogni volta che sono con te provo sempre una sensazione strana, un brivido mi corre lungo tutto il corpo e ogni volta che ti sfioro mi viene sempre la pelle d'oca, Bunny io ti amo"
"Seiya, io...io...mi dispiace ma per me c'è solo amicizia"
Una bugia, ero una bugiarda sapevo che quello che li avevo detto era falso, ma non volevo soffrire ancora per un uomo, lui però non l'ha presa male, continua ad accarezzarmi i capelli e a sorridere.
Dopo finalmente tre lunghe ore di viaggio arriviamo, parcheggiamo l'auto e ci dirigiamo alla biglietteria,
"7 interi per favore" dico alla cassiera
"Sono 255.5€"
porgo i soldi che avevo raccolto prima e poi distribuisco ad ognuno il suo biglietto con corrispettiva mappa e orari per gli spettacoli
"Allora siamo d'accordo ci becchiamo alle 13 davanti al self service di Aladino" dice Rea
tutti in coro li rispondiamo con un ok,
Rea, Morea e Amy si staccano da noi per perdersi in mezzo alla folla, Yaten e Marta ovviamente vogliono rimarene soli così io rimango con Seiya, ovviamente la sua felicità e alle stelle, così mi prende per mano e insieme ci dirigiamo verso le prime giostre.
Tra montagne russe e panoramiche passa la mattina, e ci dirigiamo all'appuntamento, ovviamente Rea mi chiama dicendo che lei Morea e Amy sono in coda per salire su una  giostra di andare a mangiare tranquilli che ci saremmo visti all'uscita, neanche farlo apposta Yaten chiama Seiya dicendoli la stessa cosa, così rimaniamo soli anche per il pranzo.
Il pomeriggio e la sera l'abbiamo passato per la maggiore a guardare gli spettacoli e poi giusto qualche giostra tranquilla, si fanno le 23 l'ora di chiusura del parco e ci dirigiamo verso l'uscita, io mi reggo a fatica in piaedi dalla stanchezza e lui con la sua mano sinistra tiene stratta la mia e l'altra l'avvolge intorno alle mie spalle quasi per sorregermi, gli ultimi ad arrivare eravamo stati noi, ci siamo diretti verso le due macchine, Yaten vedendo lo stato in cui ero ridotta decise che forse era il caso che guidasse lui e così a malavoglia li diedi le chiavi della mia adorata macchina.
Come si può immaginare Seiya si è seduto accanto a me nel sedile posteriore, Yaten stava guidando con molta calma, Marta con la testa appogiata sul finestrino dormiva beatamente, Seiya mi teneva stretta tra le sue braccia e ogni tanto mi accarezzava le guancie, e io con l'orecchio appogiato sul suo petto mi godevo l'armonia che produceva il suo cuore, mi sentivo così bene tra le sue braccia, mi sento così protetta e amata, forse sto cominciando ad affezionarmi troppo a lui.


12 Settembre 2011

Oggi è stato il primo giorno di scuola, un vero strazio se penso che per i prossimi nove mesi dovrò passare i miei pomeriggi a studiare mi sento male, ovviamente è stato così anche per le altre, tranne per Amy lei era molto felice.
Per fortuna in classe sono capitata con Marta ed Amy, così almeno se dovrò non prendere qualche brutto voto non sarò la sola Marta mi terrà compagnia.
Come prima ora di lezione abbiamo avuto matematica, la professoressa era veramente antipatica, oggi il primo giorno di scuola a cominciato subito a fare lezione ed assegnare esercizi da fare a case, nelle ore successive abbiamo avuto inglese, spagnolo e chimica, con loro non abbiamo fatto lezione abbiamo usufruito di quel tempo per presentarci, ci hanno consegnato la lista dei libri e quella del materiale da comprare.
La mattinata e passata velocemente , io e le ragazze ci dirigiamo all'uscita per poi andare a prendere il pullman, ad aspettarmi c'era una persona che mai nella vita avrei immaginato,
" Cosa ci fai qui?"
"Sono venuto perchè volevo parlarti "
"No ho niente da dire, lo sai che tra noi è finita Marzio"
"Lo so ma io ti devo chiedere scusa, mi dispiace tanto io ti amo sul serio bunny"
"Non ti credo... sei un bugiardo"
"No guardami sono sincero, io ti amo veramente, quello che è successo con Luna è stato un equivoco, lei mi è saltata adosso"
"Io..io... d'accordo, dai vieni andiamo in posto un pò più tranquillo per parlare, ragazze ci vediamo domani"
Era tornato, dovevo crederli? la mia testa comincia a fumare non so più che pensare e lui era li sulla sua moto che ha visto tutto.
Ci dirigiamo verso un parco un pò desolato per la calda ora e ci sediamo su una panchina vicino al fiume
"Sai sono due settimane che sono qua, da quando sei scappata quella mattina non mi sono dato pace e o deciso che venire qui sarebbe stata la soluzione migliore avremmo potuto ricominciare il nostro rapporto, magari mi cerco un lavoretto qua così ti sono vicino"
"Marzio ascolta io non riesco a dimenticare quello che mi hai fatto..."
"Ma te l'ho detto non è stata colpa mia è stata Luna"
"No Marzio proprio non capisci io mi sono innamorata di un altro, quando ci siamo lasciati sono stata malissimo e lui mi è stato accanto mi consolava e mi capiva e piano piano mi sono innamorata di lui"
"Non ci posso credere, ma sai non mi interessa perchè noi siamo destinati a stare insieme, io ti amo, mi piaci tantissimo"
detto questo si alzà di scatto mmi prende per i polsi e mi sbatte contro un albero, io cerco di scappare ma lui mi blocca e comincia a baciarmi con avidità, io piango supplicandolo di smetterla ma lui non molla, quando ad un tratto Marzio finisce scaraventato a terra da un pugno
"Sei un verme, prima la fai soffrire poi arrivi qua come se niente fosse e infine la obblighi a baciarti contro la sua volontà, vedi di sparire se non vuoi che te ne tiri un altro"
Marzio si alza da terra, sputa e poi gira le spalle e se ne va
"Ehi testolina buffa tutto a posto"
mi si avvicina per aiutarmi ma io mi butto tra le sue braccia,
"Grazie Seiya, se non ci fossi stato tu non so cosa avrei fatto"
"Quando ti ho visto con quel tipo ho pensato che forse era meglio seguirti e in fondo è stato un bene"
"Seiya, io..io quando quella mattina mi dicesti che mi amavi io ti ho mentito..."
"shh non rovinare questo momento, ho sentito tutto"
detto questo mi prende il viso tra le mani e comincia a baciarmi, mi sciolgo a quel bacio, si era vero lo amavo, lo amavo come non ho mai amato nessuno in vita mia.

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Capitolo 6
*** Ti amo ***


6 Le nostre labbra erano ancora unite in quel bacio che non volevamo far finire mai , lacrime rigavano il mio viso, ma non erano di tristezza ma di felicità, quando lui si stacca da me, ma mi tiene ancora tra le sue braccia e sorridendo malizioso mi dice:
"Ehi bunny, lo sapevo che un giorno o un altro mi saresti caduta tra le braccia"
"mi sa che sei troppo precipitoso, ti ho solo baciato perchè..."
"Perchè?"
"perchè? Ti amo scemo"
mi ributto sulle sue labbra e lui con molto entusiasmo asseconda quel bacio
"lo sapevo che mi amavi, sono irresistibile"
"si certo"
" e allora perchè ti sei innamorata di me?"
" vediamo un pò: sei simpatico, dolce, tenero e tanto bello"
"nient'altro?"
"ah si dimenticavo sei uno sbruffone!!"
detto ciò li faccio una mega linguaccia, lui ricambia, poi comincia ad accarezzarmi con un dito la guancia,
"sai perchè mi sono innamorato di te?"
" non posso saperlo, ancora non ho la capacità di leggere nel pensiero"
" meno male se no dovrei stare attento a ciò che penso, tornando al discorso di prima, mi sono innamorato della tua dolcezza, del tuo altruismo, della semplicità che hai, e poi i tuoi occhi lucenti sono un sollievo per l'anima"
Lo guardavo incantata, mi vennè la pelle d'oca, non ho mai provato con nessuno il senso di pace e beatitudine che provo con lui, mi butto sul suo petto, voglio assaporare il suo profumo,voglio sentirmi protetta tra le sue braccia, quando una pioggia comincia a scendere, ma non mi interessa perchè nessuno avrebbe interotto quel momento, lui mi riprende il viso tra le sue grandi e possenti mani cercando il contatto con le mie labbra, chiudo gli occhi lasciandomi trasportare dal quel bacio dolce e intenso
"ehi signorina questo è Bach, conviene che torniamo a casa se no ci prendiamo un raffreddore, e non voglio che la mia ragazza si ammali per causa mia"
"agli ordini signor capitano"
Ci dirigiamo verso la sua moto, mi porge il casco, lui intanto accende mentre io salgo dietro e stringo forte le braccia su di lui mentre con la testa mi apoggio sulla sua schiena lasciandomi cullare dalla velocità e dal suo dolce profumo.

Ero seduta sullo sgabello davanti al pianoforte suonando "Love Story" di Francis Lay , adoro questa colonna sonora, ho visto il film tante di quelle volte che oramai lo so a memoria; sognavo ad occhi aperti mentre le mie dita scivolavano su quei tasti bianchi e neri quando sento bussare alla porta
"avanti" urlo con voce frizzante
" se tu stai suonado love story vuol dire che oggi ti è successo qualcosa di meraviglioso"
"e tu come fai a saperlo?"
" cara la mia sorellina ti conosco molto bene, quando sei triste suoni la sonata alla luna di Beethoven, quando sei arrabiata la sinfonia n°5 sempre di Beethoven, quando sei infastidita Bach, quando sei delusa Debussy, quando sei felice Vivaldi, quando sei innamorata Love Story e quando qualcuno ti delude per amore Romeo e Giulietta"
smetto di suonare e mi girò verso di lui, si siede sul mio letto e fa cenno di mettermi accanto
"vuol dire che in questi anni hai imparato a conoscermi bene"
"sono o non sono il tuo fratello maggiore, e poi se non ti conoscessi non ti sarei di nessun aiuto"
"e bravo il mio fratellone"
l'abbraccio con tutto l'affetto possibile e lui mi ricambia dandomi un bacio sulla guancia
"allora mi vuoi dire che cos'è successo oggi?"
"Si certo,quando sono uscita di scuola si è presentato Marzio..."
"quel damerino cos'è venuto a fare qua, non ti ha già fatto soffrire abbastanza?"
"fammi finire, voleva parlarmi e io l'ho portato nel parco vicino alla scuola, abbiamo chiaccherato quando lui mi ha preso con la forza e ha cominciato a baciarmi contro la mia volontà,..."
"lui cosa? se lo prendo li spacco la faccia..."
"aspetta, ad un certo punto è finito a terra da un pugno che li ha lanciato Seiya, alla fine mi sono buttata sulle sue braccia dicendo che lo amavo e lui mi ha baciata"
lui mi abbraccia stringendomi fortissimo
"meno male che c'era lui a proteggerti al posto mio, aspetta ti ha baciata?"
"si e adesso stiamo ufficialmente insieme"
"e me lo dici in questo modo"
" e come volevi che lo dicessi?"
"non lo so, l'importante e che tu sia felice"
"Ragazzi è pronta la cena"
"arriviamo" rispondiamo in coro, scendendo le scale per far a gara a chi arriva primo, ma come spesso mi succede manco l'ultimo gradino della scala e finisco con il muso a terra, la mia solita sfortuna.







Non mi convince molto questo capitolo, ma spero sia venuto bene, vorrei ringraziare chi ha messo la storia tra le preferite e tra le seguite e anche chi legge soltanto, grazie per le recensioni, al prossimo capitolo.

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Capitolo 7
*** Bunny & Seiya ***


7

In questo capitolo ci sono i pensieri di più personaggi pertanto quelli scritti in rosso sono di Bunny, in blu di Seiya, in arancione di Yaten e infine in verde quelli di Marta.
Spero che il capitolo sia scorrevole nella lettura e che sia interessante, grazie per chi legge.




Image and video hosting by TinyPic Bunny & Seiya

No questo è troppo stretto, invece questo è troppo largo, troppo scollato, troppo lungo, uffa cosa mi metto sono veramente in crisi, stasera ho un appuntamento con Seiya e non ho idea di cosa mettere.

E' passato un mese da quando mi sono fidanzata con Seiya, stasera andiamo a festeggiare il nostro primo anniversario, come d'accordo; ma ovviamente sono in crisi non ho idea di cosa mettere, la soluzione migliore che mi possa venire in mente è quella di chiamare le mie migliori amiche.
Prendo il mio telefono e comincio a comporre un sms < aiuto! codice rosso!> poi seleziono a chi inviarlo, Rea, Morea, Amy e Marta, tutte insieme abbiamo fatto un accordo in base al problema abbiamo stabilito dei codici, quando si tratta di appuntamenti e rosso, delusioni d'amore nero, scuola bianco, ragazzi arancione e infine shopping verde.

Cammino avanti e indietro per la mia stanza aspettando con ansia che arrivino le ragazze, sono nervosa, sento bussare alla porta e quattro ragazze si precipitano dentro la camera
"Abbiamo suonato e ci ha aperto Taiki, così siamo corse subito su" dice Rea
"Qual' è il problema Bunny?" mi dice Morea
"Come sapete oggi io e Seiya ci fidanziamo ufficialmente,con scambio di fedine ecc... , quindi essendo un evento così importante non so cosa mettermi per essere elegante ma non troppo"
"Lascia fare a noi" si intromette Marta.

Le ragazze mi fanno sedere sulla mia sedia vicino  alla scrivania, Rea comincia a sciogliermi i capelli e facendo dei piccoli esperimenti su come li poteva acconciare, Amy si è incaricata di farmi la manicure, e con la lima a cominciato a squdrarmi le unghie, Marta, l'esperta del trucco e delle maschere a cominciato a giocare col mio viso come se fossi la sua barbie, Morea invece si è buttata a capofitto nella mia cabina armadio esaminando uno ad uno tutti i miei abiti

"Invece di ridere come un idiota perchè non vieni a darmi una mano a scegliere la cravatta?"
"scusa Seiya, ma fai troppo ridere vestito come un pinguino, e per di più da pinguino rosso"
non bado a quello che dice mio fratello guardo davanti allo specchio soddisfatto del lavoro che ho fatto, levo l'orecchino e appunto una piccola rosa nel taschino della giacca, un pò di dopobarba ed eccomi pronto per la mia testolina buffa, chissà come sarà bella questa sera.
"Idiota non ti vesti? Ti ricordo che devi venire pure tu alla mia festa"
"Sisi ora lo faccio, prima però devo chiamare Marta"

Ero quasi pronta Rea mi ha legato i capelli con uno chignon legato con dei fili di perle e da questo chignon scendono dei boccoli che ricadono sulla mia schiena, le unghie sono di un blu elettrico abbinate al vestito corto di raso senza spalline sempre blu e le decoltè tacco 15 del medesimo colore, il trucco era molto leggero richiamando i colori della terra.
"Ragazze abbiamo fatto un ottimo lavoro" dice Rea
"Be ora dobbiamo andare per prepararci per la festa non vorremo mai arrivare in ritardo" dice Morea sorridendo
"Va be noi andiamo ci vediamo dopo, a proposito Marta dove sta?" si intromette Amy
" ok ragazze a più tardi, grazie di tutto e Marta penso che si fermi qua" dico indicando la ragazza sul balcone intenta a chiaccherare al suo telefonino.

"Allora Marta si ferma da Bunny così non devo passarla a prendere, vado a vestirmi e tu non ti dimenticare le fedine e il regalo per bunny"
eccomi qua pronto sapevo di essere bello, ma oggi mi rendo conto che sono veramente affascinante, chissà la mia signorina "questo è Bach" come sarà bella, già me la posso immaginare in tutto il suo splendore, quel suo fisico così perfetto e quel sorriso così dolce e naturale, basta pensare, adesso devo prendere gli anelli dove li ho messi? a si nel cassetto della scrivania, poi devo prendere i fiori e il piccolo regalo per il mio amore, sono sicuro che li piacerà moltissimo.
Dopo mezz'ora ad attendere il principino che si vestisse eccolo che compare nel soggiorno con uno smoking argentato
" e poi io sarei il pinguino" comincio a ridere senza trattenermi il bello che diceva a me che ero ridicolo
" smettila scemo e andiamo"

Ecco lo sapevo che mancava qualcosa, ancora non hanno portato la torta e adesso come facciamo, corro avanti e indietro per la cucina mia madre disperata mi dice di stare tranquilla, ma come posso stare tranquilla se manca il dolce? insomma che cena sarebbe senza la torta finale, mi viene voglia di piangere, Ruben e appoggiato sul ripiano della cucina che se la ride, invece la mia mamma sta dando gli ultimi ritocchi al buffett, che ovviamente consumiamo fuori a bordo piscina.
"Qualcuno mi può dare una mano?"
"cosa succede Taiki?" domanda Ruben
"è arrivata la torta ma è troppo pesante da portare da solo nel giardino sul retro"
"aspetta vengo io a darti una mano"

Tutto era pronto, le mie amiche erano arrivate e mancavano solo i ragazzi e come il solito Seiya è sempre in ritardo, ci fosse almeno una volta che fosse puntuale.
Finalmente dopo un'abbondante ora di ritardo quel bell'imbusto decide di presentarsi, e davvero carino con quello smoking rosso, anche se è molto insolito, appena mi vede mi corre subito incontro e si avvinghia a me, mi bacia teneramente e mi stringe forte a se
"ti sei già appicicato a lei, ti ricordo che hai una serata intera" dice mio fratello in modo scocciato, ma penso che sia solo molto geloso.

Lo sapevo, siamo in ritardo di un ora, Bunny mi ammazza, lei odia i ritardatari, poi chi la sente, sarò costretto a subirmi questa predica anche oggi, però il gioco vale la candela, non mi importa di niente, l'importante e che sia vicino a lei.
Suoniamo il campanello e Ruben ci viene ad aprire, ci saluta in modo amichevole e mi da una pacca sulla spalla, spero che un giorno potrà divenire mio suocero, infondo ormai lui è il papà della mia testolina buffa.
Entriamo in casa per poi dirigersi nel giardino sul retro, eccola li che sbatte in modo nervoso e a ritmo il piede per terra, questa volta è arrabiata sul serio, meglio che vada subito a coccolarmela un pò.
l'abbraccio, la bacio, la stringo forte a me, Taiki mi dice qualcosa, ma non riesco a capire, ora sono solo concentrato sulla bellezza della mia donna, con quel suo vestitno corto che le fascia perfettamente il corpo, è davvero incantevole, penso che lui aspetti una risposta così li dico
"si hai ragione tu"
"sempre il solito con la testa tra le nuvole" sbuffa Taiki.

Quanto è bella la mia Marta, con quel suo vestito lungo verde, ha sciolto i capelli dal quel suo fiocco rosso e li ha lasciati liberi al vento che li scompiglia innebriando il mio naso del suo dolce profumo.
Non ci penso due volte mi avvicino a lei, le stampo un bacio sulla bocca e poi li faccio i complimenti, spero che un giorno anch'io potrò scambiarmi le fedine con lei.

Yaten mi sta guardando, uao che meraviglio il suo smoking argentato, si sta avvicinando, lo guardo fisso negli occhi perdendomi in quell'oceano verde, ad un certo punto si fionda sulle mie labbra baciandomi con voracità ma anche con dolcezza, vorrei essere io oggi al posto di Bunny, sarebbe molto più bello rendere tutto ufficiale, ma so già che lui non acconsentirà mai.



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Capitolo 8
*** papà? ***


8
Ovviamente la cena è passata in fretta tra risate e battutine, e ora arrivava il momento migliore il dolce,
Taiki scoprì la grande torta fino ad adesso misteriosa, non avevo idea di come fosse, l'aveva ordinata Ruben
e conoscendo i suoi gusti spero che si presentabile.

Stanno togliendo quella carta che copre quel dessert, quando lo vediamo io e lui ci guardiamo in faccia con la bocca aperta incredibile, una bellissima torta a forma di libro con una nostra foto stampata al centro, è veramente fantastica.
" Ragazzi spero vi piaccia, la torta è fragola e panna come ti piace tanto Bunny"dice Ruben tutto soddisfatto del lavoro compiuto
"Si, grazie Ruben" apre bocca Seiya ancora incantato o forse imbarazzato dalla foto
"Si è bellissima, mi piace anche il gusto, ma proprio quella foto dovevi far mattere" dico al massimo dell'imbarazzo
Tutti scoppiano a ridere, io e Seiya ci guardiamo rossi come peperoni in viso, con tutte le foto che abbiamo,
"a proposito chi ha fatto quella foto"
"Sono stato, e devo dire che sono un grande artista"
"Yaten, sei proprio un idiota" dice Seiya
mentre il fratello sventola all'aria quella foto, eccolla li impressa nella mia mente
Image and video hosting by TinyPic Mia madre riempe i flute con lo spumante mentre papà Ruben taglia la torta, io cercavo di scartare il pacchettino che conteneva le fedine, sfilo con cura la carta quasi con la paura di rovinarla, finalmente mi rimane in mano la scatolina, la apro e trovo dentro due semplici fedine d'argento con scritto dentro i nostri nomi e la data del nostro fidanzamento 12.10.2011
Ci scambiamo le fedine, io la infilo nel suo dito con un pò di difficoltà, sono sempre stata imbranata in queste cose, mentre lui me la infila con tutta la sicurezza del mondo, tutti ci stavano facendo le foto e subito dopo si stampa un bacio sulle labbra, tutti ci fanno un applauso mentre comincia a girare la torta e i calici con dentro lo spumante, tutti alzano i flute per aria e fanno un brindisi in nostro onore, la torta è buonissima si scioglie in bocca
"Ehi Yaten adesso tocca a te, aspettiamo il tuo fidanzamento" dice Seiya con una punta di sarcasmo
lui tutto rosso in viso risponde
"io non faccio queste cose stupide, per me sono superflue"
tutti ridono guardando la faccia che ha fatto, tutti tranne Marta , sul suo volto c'era un velo di tristezza, nei suoi occhi si poteva vedere chiaramente che soffriva per le parole che aveva appena detto Yaten.



Il grande giorno è arrivato, due giorni fa mi sono fidanzata ufficilamente con Seiya e oggi mia mamma si sposa, come era ovvio, ieri ha spedito Ruben in hotel, mentre noi dalle cinque di stamani che siamo in piedi, la cerimonia sarà alle dieci, ora la parrucchiera si sta occupando di mia madre mentre io mi sto vestendo, sto tentando di allacciare i nastrini che chiudono il vestito sul retro, ma da sola non ci riesco
"Taikiiiiiiii" strillo
"tesoro cos'è successo, perchè hai urlato?"
"no niente, mi puoi aiutare a chiudere il vestito?"

Ore 10:00 noi ovviamente siamo ancora a casa, Seiya doveva passarmi a prendere ma è in ritardo, mia mamma sta ancora facendo le foto, mentre io sono già pronta che aspetto nel giardino, mi sono fatta slegare i capelli e ho fatto intrecciare delle perle e degli strass lungo le ciocche un pò mosse grazie alla piastra, finalmente dopo mezz'ora di ritardo quel rockettaro si presenta a casa mia .

Mi svegli mezza rintontita la sveglia segna le 14
"era ora che ti svegliasti testolina buffa"
"Seiya che ci faccio qui e il matrimonio?"
"diciamo che ieri sera hai bevuto un bicchierino di troppo e sei completamente svenuta, comunque per quanto riguarda il matrimonio è stato ieri, ed è stata anche una festa magnifica, sopratutto quando siamo arrivati a casa"
guardo bene intorno e mi accorgo che sono nella camera di Seiya
"Non dirmi che..."
"no, non ti preoccupare non ti sfiorerei mai quando non sei consapevole, è stato divertente perchè hai cantato tutta la notte le canzoni di Kelly Clarckson e poi stamani verso le cinque ti sei addormentata"
"oddio che figura, va beh ora vado a casa se no mia madre si preoccupa"
"guarda che i tuoi sono partiti circa due ore fa, Taiki è all'università, possiamo passare il pomeriggio insieme"
"si okok ma però andiamo a casa mi devo cambiare"

usciamo da li e ci dirigiamo verso la mia casetta, non ci posso mia madre si è sposata e io non ricordo niente, buio totale, vorrà dire che guarderò il filmino quando arriverà.
mi dirigo per aprire il cancello quando noto un signore sulla quarantina che cerca qualcosa, mi avicino
" mi scusi cerca qualcosa o qualcuno?"
"si sto cercando due ragazzi, anzi due fratelli uno si chiama Taiki e l'altra Bunny Tsukino"
"io..io sono Bunny Tsukino, cosa posso fare per lei"
"Bunny sei tu, sei tu la mia piccola Bunny, mio Dio come sei cresciuta" mi viene incontro e mi abbraccia io mi sciolgo subito da quelle braccia,
"scusi ma lei chi è non mi pare di conoscerla"
"ma come tesoro non mi riconosci, sono io,sono il tuo papà"
"Il mio papà??"
non so cosa sia successo, ma non mi sento più le gambe, sento solo le braccia di Seiya di stringermi e chiamare il mio nome, ma non capisco molto, penso che sto per perdere i sensi, ho ritrovato il mio papà, ma sarà davvero lui?


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Capitolo 9
*** Chi è Bunny? ***


9 Sento delle voci, la testa mi gira, apro lentamente gli occhi disturbata da una forte luce, mi alzo lentamente ma ancora i miei occhi non si sono abituati
"Bunny tesoro come stai? Seiya mi ha chiamato e sono corso subito a casa"
"Bunny? Chi è Bunny? e tu chi sei? dove mi trovo?"
mi guardo intorno ci sono tre ragazzi e un uomo in questa camera, ma io non li roconosco, non ricordo niente, perchè la mia testa è vuota, non ho ricordi, chi sono, non so più niente
"Bunny guardami, sono io, sono Taiki, il tuo fratellone, possibile che non ti ricordi?"
"Io..io non ricodo nulla, mi dispiace ma non ti conosco"
"no amore, guardami bene in faccia, dimmi chi sono ti prego"
"non ne ho la minima idea, scusa"
"noooo, non è possibile, ecco lo sapevo io che andava tutto troppo liscio, ci siamo scambiate le fedine due giorni fa e lei non ricorda più chi sono, ma perchè"
"Seiya per favore ti vuoi calmare,, non se solo tu ad essere preoccupato pensa a Taiki"

Seiya questo nome, la fedina, il mio fidanzato, il mio amore, mi ricordo di lui
"Seiya, mi ricordo di te, sei il mio fidanzato vero?"
"si si, meno male ti ricordi almeno di me"
si butta sul letto e mi abbraccia così forte che quasi mi stritola, poi quell'uomo si avvicina a me, è veramente bello, ha due occhi blu intensi come uno zaffiro, i capelli biondo dorato, un fisico abbastanza robusto, la maglietta lasciava intravedere le sue braccia muscolose, era anche abbastanza alto e il suo viso mi ricordava vagamente qualcuno.
" e di me tesoro ti ricordi?"
"il tuo viso mi è famigliare, ma non ricordo chi sei, l'unica cosa che riesco a ricordare e che ti chiami Felipe, giusto?"
"esatto, ma non ti preoccupare se non riesci a ricordare altro"
"Secondo me dovremo chiamare un medico" dice un ragazzo con due occhi verdi smeraldo e dei capelli argentati
"si hai ragione, Bunny sorellina stai qui tranquilla noi andiamo a chiamare un medico, non ti stancare troppo e non preoccuparti se molte cose non le ricordi, a proposito dentro questa camera e tutto tuo, ci vediamo dopo" mi da un bacio sulla fronte ed esca dalla camera, seguito da Felipe e l'altro ragazzo che trascinano di forza Seiya che non vuole lasciarmi.

Mi alzo da letto e mi avvicino al pianoforte, sicuramente so suonarlo, scopro i tasti e provo a sfiorarli con le dita, quando in automatico riesco a suonare una canzone e cantarla, comincio a intonare le prime note


I will not make
the same mistakes that you did
I will not let myself
Cause my heart so much misery
I will not break
the way you did, you fell so hard
I've learned the hard way
To never let it get that far  
Non voglio fare gli stessi errori che tu hai fatto
non permetterò a me stessa di dare al mio cuore così tanto dolore
non mi spezzerò nel modo in cui tu hai fatto
Tu sei fallito così duramente
Ho imparato a seguire la strada più dura e non mi permetterò di lasciarla lontano
Because of you
I never stray too far from the sidewalk
Because of you
I learned to play on the safe side so I don't get hurt
Because of you
I find it hard to trust not only me, but everyone around me
Because of you
I am afraid
A causa tua
non mi tengo troppo lantana dalla parete
a causa tua
ho imparato a giocare nella parte sicura
così non mi sarei fatta male
a causa tua
trovo difficile fidarmi
non solo in me ma in ogni persona intorno a me
a causa tua
sono spaventata
I lose my way
And it's not too long before you point it out
I cannot cry
Because I know that's weakness in your eyes
I'm forced to fake
A smile, a laugh everyday of my life
My heart can't possibly break
When it wasn't even whole to start with
Ho perso la mia strada
e non ci ho messo troppo prima di accorgermene
non posso piangere
perchè so che la dbolezza era nei tuoi occhi
Mi sforzo in un sorriso, in una risata
ogni giorno della mia vita
Il mio cuore non è possibile romperlo
perchè non ho mai iniziato a usarlo
Because of you
I never stray too far from the sidewalk
Because of you
I learned to play on the safe side so I don't get hurt
Because of you
I find it hard to trust not only me, but everyone around me
Because of you
I am afraid
A causa tua
non mi tengo troppo lantana dalla parete
a causa tua
ho imparato a giocare nella parte sicura
così non mi sarei fatta male
a causa tua
trovo difficile fidarmi
non solo in me ma in ogni persona intorno a me
a causa tua
sono spaventata
I watched you die
I heard you cry every night in your sleep
I was so young
You should have known
better than to lean on me
You never thought of anyone else
You just saw your pain
And now I cry in the middle of the night
For the same damn thing 
Ti ho visto morire
Ti ho sentito piangere
ogni notte mentre dormivi
io ero così giovane
Tu avresti dovuto sapere meglio cosa mi stavi insegnando
non hai mai pensato che qualcun altro
avrebbe potuto vedere il tuo dolore
e ora io piango
nel mezzo della notte
sopra le stesse dannate cose
Because of you
I never stray too far from the sidewalk
Because of you
I learned to play on the safe side so I don't get hurt
Because of you
I try my hardest just to forget everything
Because of you
I don't know how to let anyone else in
Because of you
I'm ashamed of my life
because it's empty
Because of you
I am afraid
A causa tua
non mi tengo troppo lantana dalla parete
a causa tua
ho imparato a giocare nella parte sicura
così non mi sarei fatta male
a causa tua
trovo difficile fidarmi
non solo in me ma in ogni persona intorno a me
a causa tua
io mi vergogno della mia vita perchè è vuota
a causa tua
sono spaventata
Because of you
a causa tua


Non lo so ma cantare questa canzone mi è venuto così spontanea, e come se una ferita si fosse riaperta nel mio cuore, forse comincio a ricordare qualcosa...

"No papà ti prego aspetta, non partire non lasciarmi sola"...

"papà e colpa tua se io sono sempre qua a piangere con la schiena appoggiata a questo muro freddo, perchè ci hai lasciato perchè?"...

"Taiki dimmi la verità papà non tornerà più vero?"...

"Tu non lo conosci il mio papà, lui non ci abbandonerà mai, io so che tornerà"...

"ormai è inutile sperare lui non tornerà più"...

"Bunny sono io, sono il tuo papà"...

Calde lacrime rigavano il mio viso, questa canzone, e quella che canto sempre quando penso al mio papà, papà? Felipe, lui è mio padre è tornato, non ci penso due volte mi fiondo giù per le scale gridando papà, lui e giù in cucina in piedi vicino al frigo a pensare a cosa prendere, mi fiondo su di lui con tanto slancio che li faccio perdere l'equilibrio e lui cade a terra, io lo abbraccio subito non volendomi più staccare da lui
"Papà mi sei mancato tanto"
"anche tu figliola"
"papà ho chiamato il dottore, ha detto che l'amnesia può essere dovuta a uno schock temporaneo"
"hai finito di fare il saputello Taiki?"
"Bunny, ma tu ..."
"ricordo tutto scemo, marito di una canzone"
per la prima volta dopo dieci anni mi sentivo a casa tra le braccia calde e muscolose di mio padre, diciamolo farebbe invidia a molti uomini
"Obrigada papà"
"allora ti ricordi ancora il portoghese?"
"si giusto qualche parola, da quando sei andato via non siamo più tornate in Brasile, la mamma diceva che mi faceva troppo male se frequentavamo i posti dove andavamo insieme, a proposito, la mamma si è risposata, e poi tu non dovevi essere morto?"
"Come risposata? Io non ho mai detto di essere morto"
"ma a noi è arrivata una lettera a casa in cui diceva che tu eri morto"
"io vi ho mandato una lettera con un mio compagno in cui dicevo che stavo bene e che sarei tornato presto, ma poi fui costretto a nascondermi perchè ero ricercato ed è per questo che ho ritardato tanto, ma dimmi come si chiama il tuo patrigno?"
"Ruben, Ruben Iagumo, e stato lui che ci ha consegnato la lettera e poi dopo un pò di tempo si è fidanzato con la mamma"
"Ruben Iagumo hai detto, non  ci posso credere da lui non me lo sarei mai aspettato, o forse si, è proprio un maledetto"
"papà ma cosa succcede?"
"succede che...
 

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Capitolo 10
*** Hear me ***


10 "Papà che cosa succede?"
"niente tesoro, non ti preoccupare"
"cosa vuol dire niente?" dice Taiki con fare preoccupato,
"Ragazzi dobbiamo chiarire le cose con vostra madre adesso, perchè il suo matrimonio non è valido"
"Scusa se mi permetto papà, secondo te io e Bunny possiamo chiamare la mamma dicendoli che sei spuntato dal nulla e che sei ancora vivo?"
"no che non possiamo li faremmo venire un colpo, Taiki chiama tua madre e dille che deve tornare a casa perchè Bunny si è rotta una gamba"
"ma io non mi sono rotta niente"
"si ma è un modo per farla tornare prima" dice Taiki.

Non riesco a dormire, mi sto rigirando da troppo tempo nel letto, non riesco ancora a credere a quello che mi ha raccontato papà, e poi da Ruben non me lo sarei mai aspettata:
"Ragazzi ora vi racconto quello che è successo, come voi sapete dieci anni fa sono partito, non potete sapere come era orribile vedere tutte quelle persone morire, circa tre anni fa il mio superiore mi disse che potevo fare ritorno a casa, così visto che il mio amico sarebbe tornato due mesi prima di me li diedi una lettera un cui dicevo che presto avrei fatto ritorno a casa.
 Olte ciò avevo scritto di preparare le valigie che si saremmo trasferiti nella casa in cui vivete ora, poi successe l'impossibile, qualche giorno prima del mio rientro a casa hanno tentato di uccidermi, per fortuna io sono riuscito a fuggire e a nascondermi, non ho potuto fare ritorno a casa prima di adesso, e sono venuto subito qua sperando che aveste letto la mia lettera.
Ma non mi sarei mai aspettato che Ruben non vi avesse mai dato quella dannata lettera, se l'avesse fatto tutto questo non sarebbe successo, mi ha rubato vostra madre, ha rubato la nostra casa e molto probabilmente è stato lui che a tentato di uccidermi."

Quel racconto frullava nella mia testa, per colpa di quel Ruben ho sofferto inutilmente per tutti questi anni, lo odio, lo odio, lo odio con tutta me stessa.
Perchè ci ha fatto soffrire così, non si è reso conto di aver fatto soffrire inutilmente due ragazzi e una donna che lui dice di amare, voglio urlare il mio disprezzo al mondo ma a causa della tarda ora, devo accontermi di piangere in silenzio e sfogare il mio dolore inumidendo il cuscino.
Mette gli auricolari nelle orecchie e accendo l'mp3 sperando di addormentarmi tra le note di "Hear me" di Kelly Clarckson.

You gotta be out there
You gotta be somewhere
Wherever you are
I’m waiting…
Devi essere là fuori
Devi essere da qualche parte
Ovunque tu sia
Sto aspettando…
Cause there are these nights when
I sing myself to sleep
And I’m hoping my dreams
Bring you close to me
Are you listening?
Perché ci sono queste notti in cui
Mi canto una ninnananna per dormire
E spero che i miei sogni
Ti portino vicino a me
Stai ascoltando?
Hear me I’m crying out
I’m ready now
Turn my world upside down
Find me
I’m lost inside this crowd
It’s getting loud
I need you to see
I’m screaming for you to
Please, hear me
Ascoltami, sto piangendo
Sono pronta ora
Metti il mio mondo sottosopra
Trovami
Sono persa dentro a questa folla
Sta diventando rumorosa
Ho bisogno che tu veda
Che sto gridando perché tu -
Per favore - mi senta
Can you hear me?

(Hear me)
Riesci a sentirmi?

(Ascoltami)
I used to be scared of
Letting someone in
But it gets so lonely
Being on my own
No one to talk to and
No one to hold me
I’m not always strong
I need you here
Are you listening?
Una volta avevo paura
Di aprirmi con qualcuno
Ma inizio a sentirmi così sola
Stando per conto mio
Nessuno con cui parlare e
Nessuno che mi stringa
Non sono sempre forte
Ho bisogno di te qui
Stai ascoltando?
Hear me I’m crying out
I’m ready now
Turn my world upside down
Find me
I’m lost inside this crowd
It’s getting loud
I need you to see
I’m screaming for you to
Please, hear me
Ascoltami, sto piangendo
Sono pronta ora
Metti il mio mondo sottosopra
Trovami
Sono persa dentro a questa folla
Sta diventando rumorosa
Ho bisogno che tu veda
Che sto gridando perché tu -
Per favore - mi senta
I’m restless and wild
I fall but I try
I need someone to understand
(Can you hear me?)
I’m lost in my thoughts
And baby I’ve fought
For all that I’ve got
Can you hear me?
Sono irrequieta e tormentata
Cado ma ci provo
Ho bisogno che qualcuno capisca
(Riesci a sentirmi?)
Sono persa nei miei pensieri
E, piccolo, ho combattuto
Per tutto quello che ho
Riesci a sentirmi?
Hear me I’m crying out
I’m ready now
Turn my world upside down
Find me
I’m lost inside this crowd
It’s getting loud
I need you to see
I’m screaming for you to
Please, hear me
Ascoltami, sto piangendo
Sono pronta ora
Metti il mio mondo sottosopra
Trovami
Sono persa dentro a questa folla
Sta diventando rumorosa
Ho bisogno che tu veda
Che sto gridando perché tu -
Per favore - mi senta

Hear me
Hear me
Hear me
Can you hear me

Hear me
Hear me
Hear me
Can you hear me

Hear me
Hear me
Hear me
Ascoltami
Ascoltami
Ascoltami
Riesci a sentirmi?

Ascoltami
Ascoltami
Ascoltami
Riesci a sentirmi?

Ascoltami
Ascoltami
Ascoltami



La sveglia suona, io la zittisco, oggi è lunedì mattina ma non ho intenzione di andare a scuola, voglio stare tutta la mattina con il mio papà
e poi devo aspettare che in giornata rientra mia madre, era tutta agitata, speriamo che non se la prenda con me perchè le ho raccontato una bugia, ma non avevo scelta.
Il mio mp3 non da più segni di vita, molto probabilmente si sarà scaricato me lo sarò dimenticato acceso tutta la notte, il mio iphone e da mezz'ora che vibra sul comodino, una chiamata in arrivo e il nome che lampeggia sul display è rockettaro da strapazzo...
"Pronto?"
"amore come stai?"
"tesoro sto benissimo, ascolta io oggi non vado a scuola voglio stare con mio padre, poi ti aggiorno più tardi tutte le novità"
"come tuo padre? Bunny c'è qualcosa che non mia hai detto?"
"ah si scusa tesoro mi è tornata la memoria, ma ora vado ci sentiamo più tardi di amo un bacio"
"aspetta..." non lo faccio finire che chiudo la chiamata, ah si devo mandare un sms a Marta dicendoli che non vado a scuola
-ciao tesoro oggi non vengo a scuola è arrivato il mio vero padre ieri, poi ti aggiorno a presto-
neanche cinque secondi mi arriva la risposta
-cosa vuol dire che è tornato tuo padre?non mi fare venire un infarto di prima mattina hai capito?-
- poi ti spiego, ma se proprio non hai pazienza puoi farti raccontare qualcosa da Yaten-

Mollo il telofino sul comodino e scendo subito in cucina, trovo mio padre seduto a capo tavola con in mano il giornale e una tazza fumante di caffè, quanto mi mancava vederlo
"Buongiorno papà" mi avvicino e li do un bacio sulla guancia
"oh tesoro buongiorno a tesoro, vedi che in frigo c'è la torta al cioccolato, penso l'abbia lasciata tua madre per te"
non ci penso due volte e mi fiondo du quella torta al cioccolato, ne taglio una bella porzione e l'accompagno con una bella spremuto d'arancia amara, in quel momento entra Taiki
"Sorellina guarda che non basta una spremuta d'arancia non zuccherata per smaltire tutta quella torta che ti stai mangiando"
"Taiki sei un idiota quando ti ci metti"
"non mettetevi a litigare per favore"
In quel momento la porta di casa si apre e sento mia mamma che grida "Bunny Bunny"
"mamma sono in cucina"
entra di corsa in cucina col fiatone e mi sgrida
"adesso mi devi spiegare come hai fatto a..Felipe?"
"Rebecca, sono io"
"Felipe"
detto ciò mia madre sviene, per fortuna mio fratello era li vicino è ha potuto sorregerla, quando entra Ruben che alla vista di mio padre sbianca, questa sarà una lunga mattinata.

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Capitolo 11
*** Di nuovo insieme,La Famiglia Tsukino ***


11 Sono seduta sul davanzale della mia finestra, ormai è più di un ora che giù in cucina stanno discutendo, io non riuscivo più a sentirli litigare in quel modo così sono salita in camera mia, ma ciò non ha risolto nulla le urla si sentono fin la strada, Taiki è in piedi vicino alla porta sta tirando pugni sul muro, non l'ho mai visto così arrabbiato.

Io sono qui che guardo fuori dalla finestra mentre calde lacrime mi rigano il viso, guardo le mamme felici che portano a passeggio i propri figli, quando un leggero singhiozzo distoglie la mia attenzione dalla finestra per farla ricadere su mio fratello, lo vedo li contro quel muro dove ancora sbatte i suoi pugni mentre piange, mi avvicino a lui per consolarlo, quando dalle sue nocche comincia a scendere del sangue, mi fiondo subito su di lui per allontanarlo da quella parete

"Taiki adesso basta, ti prego smettila" lo scuoto cercando di farlo andare via da li
"Non riesco a crederci, siamo stati ingannati per tutto questo tempo, tu, io e sopratutto la mamma, non riesco ad accettarlo"
"guarda sei riuscito a farti uscire il sangue dalle mani, vieni che ti medico"

Prendo un batuffolo di cotone e lo bagno con l'acqua ossiggenta, comincio a tamponarlo sulle sue ferite, il sangue ormai aveva cessato di scorrere ma aveva lasciato una ferita aperta che era sempre meglio curare, passo quel cotone con tutta la delicatezza che posso avere
"Sai Bunny un pò ti invidio, ma non fraintendere le mie parole,quando ricevemmo la notizia che papà era morto siamo stati male tutti quanti, ma tu hai saputo reagire andavi avanti ogni giorno che passava, eri sempre sorridente guardavi ogni giorno come un avventura da vivere.
E io? Io non ne sono stato capace, mi sono chiuso in me stesso, mi sono chiuso dentro quei libri, non riuscivo ad andare avanti, quella lettera aveva lasciato un vuoto vita che ho cercato di colmare con i libri"
"Taiki, io..."
"fammi finire ti prego, poi quando mi ha chiamato Seiya dicendomi che eri svenuta io sono subito corso a casa, e quando l'ho visto li vicino al tuo letto a vegliare su di te, ho pensato che ho sprecato i migliori anni della mia vita per una bugia detta da uno stupido, ti giuro appena ho visto papà i miei occhi sono brillati, tipo i tuoi quando vedi una torta golosona"
"certo che sei uno stupido, comunque quando mi sentivo triste cantavo sempre qualche strofa della canzone che mi cantava lui prima di addormentarmi"
comincio a fasciarli la mano con una garza sterile, mentre comincio a canticchiare quella canzone a me tanto cara

"Come stop your crying  
It will be all right               
Just take my hand Hold it tight...   

...
'Cause you'll be in my heart
Yes, you'll be in my heart
From this day on,
Now and forever more
Oh, you'll be in my heart
No matter what they say
You'll be in my heart, always"

"ecco ho finito"
"grazie,  un altra cosa, meglio se eviti di cantare non vorrei che si rompessero i vetri e così tu moriresti di freddo"
"Taiki io ti odio" metto il muso incrocio le braccia sul petto faccio l'offesa e me ne vado
"dai aspetta non ti arrabbiare io scherzavo hai una voce da angelo, lo sai che hai un talento innato"

La porta si apre di scatto ed entrano tutte e due, Rebecca e Felipe, i miei genitori, io e Taiki corriamo verso di loro in un abbraccio di gruppo, finalmente la famiglia Tsukino era riunita.
"a proposito com'è andata a finire"
"niente Bunny, ho cacciato via Ruben, ha confessato tutto e da adesso vivremo come una famiglia, quella che non siamo stata per molti anni"
"si mamma ma io voglio sapere perchè ha fatto quello che ha fatto"
"quando sarà il momento ve lo racconteremo, ma adesso che ne dite se andiamo tutti giù a berci una bella cioccolata calda, magari con la panna come piace alla mia golosona"
"papà io non sono golosa"
"sei solo dolce dipendente" mi dice Taiki dandomi un bacio sulla guancia.

Come avevo promesso ho sciolto i miei odango e ho lasciato i capelli liberi che cadono sulla mia schiena, ma ho intenzione di tagliarli sono troppo lunghi,il paessaggio sta scorrendo velocemente dal finestrino, stiamo andando a fare una gita a Genova con papà e ovviamente Seiya è voluto venire con noi, visto che sono le sei di mattina si è addormentato sulla mia spalla, non ci sarebbe nessun problema se non russasse.
Per non sentire quel fastidiosissimo suono mi sono accesa l'mp3 a tutto volume, lasciandomi cullare dalle dolci melodie di Richard Clayderman, sono veramente felice, finalmente si è avverato il sogno che ho sognato per tutta la vita, incontrare il mio papà.

Finalmente l'uscita dell'autostrada, passiamo per il telepass, fortuna che l'abbiamo perchè fare tutta quella coda al casello sarebbe stato un incubo, imbocchiamo la sopraelevata, il panorama è davvero magnifico, da prima si intravede il matitone, quello strano edificio a forma di matita, e poi pian pian il porto si fa strada con le sue immense navi da crociera, scendiamo da essa per trovare posto per la macchina.

Ci ritroviamo all'expò dove si trova l'acquario, che ovviamente visitiamo, mentre papà va a fare i biglietti noi ci mettiamo in fila per entrare.
Quando finalmente entriamo su lo spettacolo e a dir poco stupefacente, tante razze diversi di pesci uno più bello dell'altro, Seiya è eccitato come un bambino quando li regali il giocattolo che ha sempre voluto, mi prende per mano e comincia a trascinarmi da una vasca all'altra, i delfini sono veramente meravigliosi, per non parlare dei pinguini davvero vanitosi, si mettono in posa per farsi fare le foto sono troppo belli, continuiamo a camminare distaccandoci un pò dai miei genitori così possiamo avere un pò di privacy
"Cosa ti ha detto ieri sera mio padre?"
"niente di che"
"dai dimmelo voglio saperlo"
"mi ha fatto un discorsetto su come devo trattarti"
"e che ti ha detto"
"allora:
  1. niente effusioni in pubblico
  2. niente visite improvvise sopratutto la sera
  3. non far perdere troppo tempo alla mia bambina perche deve studiare
  4. non farla soffrire altrimenti ti uccido con le mie mani
  5. io ti tengo sempre sotto controllo
"non ti ha detto altro?"
"mi ha minacciato di morte se ti vede piangere per me cos'altro doveva dirmi"
"ma quanto sei scemo"
mi avvicino per baciarlo, ma lui si scansa
"ma che fai?"
"tuo padre ha detto niente effusioni in pubblico"
"dai smettila"
"ok ma l'hai voluto tu"
mi stringe i fianchi con le sue possenti mani e comincia a sfiorami le labbra delicatamente, per poi andare a cercare quel contatto profondo con la mia lingua, con la coda dell'occhio vedo mio padre che ci osserva deve essere molto geloso.

"Bunny chiudi gli occhi"
"ma perchè amore?"
"e una sorpresa"
ubbidisco a quell'ordine, non capisco cosa possa avere in mente, quando sento sul mio collo una cosa fredda posarsi delicatamente, aprò gli occhi e non ci credo, una bellissima collana con un ciondolo a forma di delfino
"è..è bellissima grazie"
"sapevo che ti sarebbe piaciuta, mi raccomando è d'argento quindi stai attenta a non perderla"
"si si tranquillo, ma non dovevi"
"consideralo un modo per passare anche la notte con te"
poi mi abbraccia e comincia a baciarmi, sono la persona più felice del mondo, ho tutto quello che una ragazza possa desiderare, una famiglia meravigliosa e un fidanzato che non ci sono parole per descriverlo, voglio che duri per sempre questo momento.

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Capitolo 12
*** Buona o cattiva notizia? ***


12
24 Dicembre 2011


Caro diario,
domani è già natale, non riesco a crederci che il tempo sia volato così velocemente, apparte il ritorno di mio padre in questi mesi non è successo nulla di che, quando ho raccontato alle mie amiche il suo ritorno mi hanno presa tutte per matta, poi quando glielo fatto conoscere non riuscivano a credere ai loro occhi.
Con Seiya le cose vanno alla grande, siamo sempre più innamorati ogni giorno che passa, e so che mi mancherà tantissimo, non volevo dirtelo perché mi si spezza il cuore solo a pensarlo, la prossima settimana parto per New York, ho fatto un provino come pianista per la "Juilliard", la scuola migliore che possa esistere per i musicisti, quindi non mi diplomerò qui quest'anno ma li per poi prendere anche una laurea.
Sono triste perché sarò così lontana dal mio amore, ben 4780 miglia, non passeremo nemmeno il capodanno insieme, il 27 mattina alle 6 e 40 ho il volo; e pensare che io non volevo neanche andare è stato proprio lui a convincermi dicendomi che questa è un occasione che arriva una sola volta nella vita, ha detto di cogliere l'attimo per realizzare il mio più grande sogno diventare una pianista.

Tornando al discorso di mio padre, ora ti faccio un può ridere, praticamente quella mattina mi sono svegliata con un gran mal di testa dentro la camera di Seiya, questo perché devo imparare a non mischiare troppo gli alcolici, bere un bicchiere di vino e fare un brindisi con lo champagne per me è troppo, non riesco a reggerlo,comunque poi mi sono diretta verso casa per cambiarmi.
Davanti al portone ho incontrato un uomo che cercava qualcosa, io li ho chiesto cosa voleva e lui mi ha detto che era mio padre, com'era prevedibile sono svenuta, e poi quando mi sono svegliata avevo perso temporaneamente la memoria per lo shock subito, ma per fortuna grazie al mio migliore amico, il pianoforte, sono riuscita a ricordare, mi è bastato suonare la mia canzone, Because of you di Kelly Clarckson, ricordo che da quando è uscita questa canzone non ho mai smesso di sentirla nei momenti in cui ero triste.

Per non dire di quella volta che siamo andati a fare una gita a Genova, fino a quando siamo stati dentro l'acquario tutto è andato bene, alla fine del percorso c'è il negozietto dove a mia insaputa Seiya, ed è da dire che ero al suo fianco, mi ha comprato una collana d'argento con un ciondolo a forma di delfino, finito il giro la dentro ci siamo separati dai miei e lo stesso a fatto mio fratello con la sua fidanzata, poi dopo ti racconto tutto, io e Seiya ci siamo diretti verso il centro storico, ma il destino a voluto che ci perdessimo per quei vicoli che sembrano dei labirinti per quanto si somigliano, abbiamo girato per ore cercando di uscire ma non riuscendoci; ma la cosa più imbarazzante è stata non solo che mio padre è venuto a recuperarci con il navigatore ma anche che eravamo vicinissimi alla macchina, è stata sotto certi aspetti una giornata da dimenticare.

Ti ricordi della mia amica Amy? pensa che lei e Taiki si stanno frequentando, hanno cominciato a uscire insieme dopo la mia festa di fidanzamento, ora ti racconto com'è iniziato tutto.
Dopo che ci siamo scambiati le fedine hanno messo la nostra canzone, quella mia e di Seiya, cioè eccoti degli 883, canzone vecchissima ma piena di significato, specialmente quando dice:"sei il primo mio pensiero che al mattino mi sveglia,l'ultimo desiderio che la notte mi culla,sei la ragione più profonda di ogni mio gesto,la storia più incredibile che conosco conosco".
Comunque stavo dicendo che, praticamente tutti ballavamo, io con Seiya, Marta e Yaten, Morea con il suo Moran e Rea con Yuri e mamma con quello che fino a due mesi fa chiamavo uomo (cioè Ruben), Amy e Taiki erano in disparte seduti lontani, l'iniziativa l'ha presa mio fratello, è andato a chiederle se aveva voglia di ballare, lei in estremo imbarazzo ha accettato.
Da quando hanno incominciato a ballare non hanno smesso di chiacchierare per tutta la sera, hanno veramente tante cose in comune e poi io l'ho detto sempre che sono una bella coppia, comunque a fine serata si sono scambiati il numero di telefono.
Silenzio,poi dopo una settimana lui prende il coraggio la chiama e la invita ad uscire, ovviamente si presenta sotto casa sua la meravigliosa macchina che si ritrova, BMW serie 5 berlina 3 bianca,non idea di quanti cavalli abbia ne quanto l'ha potuta pagare, io mi devo accontentare della nuova cinquecento, comunque quando Amy scende, lui apre il cofano e dentro c'è un bouquet di rose rosse grande quanto tutto il cofano, è stata davvero una bella sorpresa, comunque da quel momento hanno cominciato ad uscire più spesso ed ora sono ufficialmente una coppia.

Questa mi ero proprio scordata di raccontartela, circa un mesetto fa Taiki, Yaten e Seiya hanno composto un piccolo complesso, tutti e tre appassionati di musica hanno deciso di formare un gruppo, chiamato Treelight, per suonare la sera in qualche locale per guadagnare qualcosa.
Il loro debutto è stato il 27 Novembre, per una festa di matrimonio, il caso ha voluto che in mezzo agli invitati ci fosse un proprietario di una casa discografica che è rimasto molto colpito dal loro talento, li ha offerto un contratto discografico di prova e nel giro di un mese il loro disco è in cime alle classifiche.
Te lo saresti aspettato mai da quei tre? Pensa che adesso Marta è gelosissima delle fan di Yaten e ogni volta che ne incontra qualcuna la fulmina con lo sguardo, Amy è tranquillissima perché mio fratello non ha occhi che per lei, e che dire di me? Beh, io mi fido ciecamente del mio Seiya, e poi ha impiegato molto tempo per conquistarmi e non credo che manderebbe tutto a rotoli per qualche fan.

Una super bomba è questa: Yaten ha chiesto a Marta di fare la festa di fidanzamento, quando me l'ha raccontato io non volevo crederci che l'idea fosse venuta proprio a lui, la festa si terra il 26, ovviamente noi ragazze gli abbiamo regalato la torta ora ti faccio vedere la foto che ci metteranno sopra.
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Ora ti lascio perché finisco di chiudere l'ultima valigia, ancora non so come dirlo alle mie amiche, mi mancherà tanto la mia camera, la mia casa, lui ma sopratutto loro, potremo sentirci solo tramite computer e qualche volta potremo vederci con la web cam, sarà veramente dura.
con affetto
 Bunny.



Si sono già fatte le 22, è ora che vada a letto, non vedo l'ora domani di aprire i regali, anche se vorrei che questa notte non finisse mai, così da non permettere al giorno di nascere, e con esso lo scorrere del tempo.

Apro gli occhi lentamente, guardo la sveglia, segna le dieci del mattino del 25 dicembre, tra due ore arriveranno le mie amiche con rispettive famiglie per il pranzo.
Mi alzo dal letto e mi dirigo verso il bagno, apro l'acqua della doccia al massimo del calore, comincio a spogliarmi levandomi di dosso il pigiama, un brivido percorre il mio corpo, fa veramente freddo.
Entro dentro la doccia, i getti d'acqua calda sciolgono i miei muscoli e riscaldano il mio corpo infreddolito, comincio a insaponarmi con il mio nuovo bagnoschiuma al cioccolato e  a passare lo shampoo alla fragola su quello che resta dei miei capelli, circa quindici giorni dopo il ritorno di mio padre ho tagliato i miei lunghissimi capelli,mi risciacquo per bene, metto addosso l'accappatoio e mi dirigo verso la mia cabina armadio per scegliere un vestito adatto al pranzo,opto per un semplice tubino senza spalline che arriva fino al ginocchio verde smeraldo con una cintura sulla vita di strass neri, e a completare l'opera un bel decoltè tacco 12 sempre verde.

Come niente si fanno le 12 e nostri ospiti arrivano, come il solito Seiya è in ritardo di una buona mezz'ora, non capisco cosa devo fare con quel ragazzo, finalmente si decide ad arrivare in mano ha una busta piena di regali, li faccio mettere sotto l'albero e poi raggiungiamo gli altri che sono già accomodati a tavola.
Tra antipasti, primi, secondi, contorni e dolci finiamo il pranzo, lasciamo gli adulti chiacchierare nel tavolo e noi ragazzi andiamo nel soggiorno per scambiarci i regali.
Tra scherzi, sorrisi e sorprese di tutti finalmente do il mio regalo a Seiya
"perché mi hai regalato un orologio?"
"così la smetti di arrivare sempre in ritardo, e per di più c'è l'opzione sveglia ti avvisa un ora prima dell'appuntamento"
"amore mio e bellissimo, ora tocca a me, tieni"
mi porge una scatolina di raso impreziosita da un fiocchetto, l'apro delicatamente e dentro c'è una collana con un ciondolo a forma di cuore apribile, lo apro e dentro c'è una foto mia e di lui insieme e una solo con il suo primo piano, le lacrime cercano di uscire prepotenti ma voglio trattenerle, devo essere forte anche per lui, lo abbraccio e lui mi dice:
"Così quando sarai a New York non ti dimenticherai tanto facilmente di me, sarò sempre li al tuo fianco, fino a quando non verrò a trovarti"
"New York?" dice Marta sorpresa
"Cosa vai a fare li?" esclama Morea
"E perché poi dovrebbe dimenticarti?" aggiunge Rea guardando Seiya,
ovviamente Amy lo sapeva, essendo la ragazza di mio fratello sa quasi sempre tutto
"Ragazze entro stasera giuro che ve lo avrei detto, non ci sono riuscita prima, un mesetto fa la professoressa Manzoni mi ha fatto conoscere un insegnate della Juilliard, una scuola d'arte americana, l'intento era quello di farmi fare un provino, quindici o venti giorni fa, mi è arrivato l'esito per posta, sono stata ammessa come pianista, io non volevo andare, ma Seiya mi ha convinto, e il 27 mattina ho il volo per New York, come minimo penso che starò li almeno per quattro anni se non di più, ragazze mi mancherete tanto"
Tutti mi corrono incontro per un abbraccio di gruppo, anche Yaten era sorpreso, molto probabilmente non li aveva detto niente, vedo le mie amiche piangere come farò senza di loro tutto questo tempo?

La sera ormai è giunta, la mia cameretta ormai è quasi vuota, quello che rimane è il mio pianoforte chiuso con un velo di polvere, è così tanto tempo che non lo suono, mi avvicino lo apro e con le dita sfioro quei tasti intonando Because of you, una calda lacrima scende dal mio viso, un dito caldo l'asciuga, mi giro e me lo ritrovo li, con quel sorriso smagliante nella sua totale bellezza
"I tuoi stavano uscendo e mi hanno aperto, stasera siamo solo noi due se vuoi possiamo vedere uno di quei film strappa lacrime"
Ci rifletto su, forse quella sera era arrivato il momento di fargli un altro regalo, era il momento per diventare una cosa sola, mi alzo dallo sgabello e mi fiondo sulle sue labbra, dopo di che sussurro al suo orecchio
"Seiya questa notte fammi tua"



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Capitolo 13
*** Seiya dovrei ucciderti!!! ***


13
Ecco il nuovo capitolo, ho avuto un piccolo blocco di fantasia, non è un granché come capitolo ma spero sia venuto bene, fatemi sapere cosa ne pensate a presto.



Seiya Dovrei ucciderti!!!













Bunny_Tsukino@live.com
A: _Seiya_Kou@hotmail.it
Oggetto: leggila subito è urgente!!!!




3.02.2012
Caro Seiya,
Lo so che per e-mail non è la stessa cosa che chiamarti, ma purtroppo lo sai che chiamarti mi costa troppo; ti chiedo scusa se non mi sono fatta sentire per una settimana, ma ho avuto i miei buoni motivi.
La settimana scorsa ho avuto un mancamento a scuola e mi hanno portata in ospedale e...
Tesoro mio lo so che ti metto in difficoltà, ma devi venire il prima possibile perché....
Tesoro ti prego raggiungimi, non posso parlartene per E-mail, dobbiamo parlarne di persona, fammi sapere al più presto.

ti amo tua Bunny




Tutto è cominciato la sera del 25 Dicembre, i miei genitori erano usciti per andare a teatro e io mi sono ritrovata da sola in casa con Seiya, Taiki era andato a casa di Amy per conoscere i suoi genitori.
Il destino ha voluto che quella sera per la prima volta abbiamo fatto l'amore, non so cosa mi sia passato per la testa, ma pensavo che quello fosse il regalo più bello che potessi farli, concederli me stessa, è stato bellissimo, nonostante fosse la mia prima volta, ed ero molto inesperta rispetto a lui, non mi sono pentita, è stata la notte più bella di tutta la mia vita.
Ovviamente l'indomani mattina ci siamo ritrovati tutte e due nudi sotto le coperte del mio letto, per fortuna che ho il vizio di chiudere sempre la porta a chiave quando vado a dormire, se no sarebbero stati guai se fosse salito qualcuno e ci avesse visto in quel modo.
Un problema però c'era, non sapevo come farlo uscire di casa, Yaten lo dava per disperso li aveva mandato almeno quindici sms, lui stava ancora dormendo così andai a farmi una doccia, circa cinque minuti dopo sentì qualcosa entrare dentro, mi girai spaventata per ritrovarmelo la dentro insieme a me, dallo spavento ho rovesciato tutto il mio bagnoschiuma al cioccolato per terra, un aroma dolce si era sparso per la stanza, eravamo li sotto l'acqua calda che scorreva a baciarci.
Per uscire da quella casa ha dovuto aspettare che andassero a ritirare la torta per la festa di fidanzamento di Marta e Yaten,, così uscì di corsa da casa per andarsi a cambiare, suo fratello era arrabbiato nero, era sparito per un giorno intero.
La festa di quella sera fu veramente stupenda, anche perché quella fu l'ultima sera insieme alle miei amiche, perché la mattina sarei partita, non voglio ricordare quel giorno mi metterei nuovamente a piangere come allora.





_Seiya_Kou@hotmail.it
A: Bunny_Tsukino@live.com
Oggetto: (nessuno)

3.02.2012

Bunny amore mio cos'è successo? perché stai male? Non mi fare preoccupare dimmi quello che succede, sto cercando un volo su internet per stasera se lo trovo arrivo li domani ti faccio sapere dopo, a proposito devi dirmi il tipo di abbigliamento che devo mettere, un bacio
Ti amo Seiya.




Appena scesi dall'aereo ammirai stupefatta quell'incantevole città chiamata New York, era tutto così tremendamente diverso da ciò che conoscevo io, una miriadi di taxi gialli sfrecciava per quelle strada così trafficate, palazzi grattacieli, negozi di ogni tipo, guardavo dal finestrino del mio taxi tutta la città estasiata da tanta bellezza, mi feci accompagnare all'appartamentino che avevo comprato qualche settimana fa, la scuola aveva i dormitori ma io preferivo abitare per conto mio.
Il mio appartamento si trovava a West 67th street, un isolato dopo la mia scuola, così potevo raggiungerla a piedi, era veramente grazioso al 15 piano, una vista fantastica sulla città, appena entravi dalla porta ti ritrovavi in un soggiorno arredato con dei divani un mobile con televisore e un pianoforte, la mia camera aveva un letto matrimoniale e una cabina armadio, un cucinino e un bel bagno spazioso di quelli che piacciono a me.
Il primo giorno di scuola fu davvero traumatico, parlavo pochissimo inglese e più delle volte mi trovavo ad annuire senza capire quello che dicessero, ricordo però che feci subito amicizia con una ragazza straniera come me, arrivava dall'Argentina si chiamava Marcela, ci capivamo abbastanza, in fondo in spagnolo ero brava a scuola, la mia era una classe mista c'erano ragazzi che venivano da ogni parte del mondo, dopo tutto quella era la miglior scuola di musica.
Tutto proseguiva normale, le lezioni a volte erano noioso, specialmente quelle di matematica, ero,sono e sarò sempre una frana in quella materia, poi le lezioni di musica erano meravigliose, potevo sfogarmi su quel pianoforte quanto volevo,ogni giorno mi alzavo andavo a scuola tornavo a casa facevo i compiti, poi andavo in un bar lavoravo un paio di ore nel pomeriggio per guadagnare qualcosa, questa era la mia giornata tipo.
Era fino a una settimana fa, quando ebbi un mancamento durante la lezione,non ho idea di cosa successe esattamente perché svenni e non ricordo nulla, l'unica cosa che so e che mi sveglia in una camera bianca, in uno strano letto, ero in ospedale, il dottore mi spiegò perché mi sentì male, non sapevo se piangere o essere felice, ma dovevo informare un altra persona.


Il citofono sta suonando vado a chiedere chi è appena lo apro
"Bunny sono io"
Un Seiya super spaventato si precipita subito su
"Scemo hai fatto 15 piani a piedi, c'era l'ascensore"
"non importa, dimmi cosa diamine è successo"
"Seiya, forse è meglio che entri e tu ti metta seduto"
si accomoda sul divano e io mi siedo accanto a lui
"Ti prego non dirmi che ti sei innamorata di un altro, perché non riuscire a sopportare il dolore"
"No, ascolta però è una cosa seria"
"stai per morire vero?"
"ma come ti vengono in mente certe cose, no Seiya apri bene le orecchie, ricordi cosa abbiamo fatto la sera del 25 dicembre?"
"si, ed è stato magnifico"
"ebbene, il 20 Gennaio doveva venirmi il mio ciclo mestruale, come tu sai sono puntualissima, era il 26 e ancora non era arrivato, ma ho pensato che fosse normale che ogni tanto avesse del ritardo, però quella mattina si sentì male, mi portarono in ospedale e..."
"e?"
"Seiya, aspettiamo un bambino"
Aspettavo che dicesse qualcosa, una reazione, prima sorride e poi casca come un salame a terra
"dimmi che non è uno scherzo"
"ma ti pare che ti possa scherzare su una cosa del genere?"
"no nono, pe...pe..però adesso, cioè, o mio Dio se lo sanno i tuoi mi uccidono"
"e secondo te perché ho chiamato te e non i miei"
"Santo cielo, sarò papà, ti rendi conto papà, ho da poco compiuto 18 anni e già sarò padre,uao"
"e io una madre di 19, lo so che è bellissimo, ma e un guaio"
"non vorrai abortire?"
"non ci penso nemmeno, non posso uccidere, nostro figlio"
"aspetta io un idea c'è l'ho, avrei voluto aspettare quest'estate per chiedertelo, ma forse adesso è il momento giusto,Bunny mi vuoi sposare?"
Tira fuori dalla tasca una scatolina rossa, la apre, ad illuminare un meraviglioso anello una lucina posta dentro la scatola, e ora che devo rispondere?
O sognato per tutta la vita di trovare il mio principe azzurro, sposarmi ed avere una famiglia mia.
Ma sono pronta per questo passo? Io amo talmente tanto Seiya da sposarlo e avere una famiglia con lui?
La risposta era una sola...
"Seiya, io..io..."

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Capitolo 14
*** Ti amo Seiya ***


14

Ti amo Seiya










"...Mi vuoi sposare?"
"Seiya io..io... perché mi vuoi sposare?"
"perché tu sei la donna della mia vita, tu mi completi, mi rendi un uomo migliore"
"solo questo?"
"No, ti amo che andrei contro il mondo pur di averti affianco"
"Seiya ti piace New York?"
"Si abbastanza, perché?"
"Perché se no sarebbe stato difficile per te abituarti a questa città se non ti fosse piaciuta, se ancora non hai capito, porta le tue cose qua perché la mia risposta è si"
Mi prende tra le sue braccia e mi stringe forte, quasi abbia paura che da un momento all'altro possa scappare, allenta la presa per fiondarsi sulle mie labbra, dandomi un casto bacio.



Perché qui giace Giulietta, e la sua bellezza rende questo sotterraneo una sala in festa piena di faci... [depone Paride nella tomba]
O morte, giaci tu qui, sepolta da un morto.
Quanto spesso, sul punto di morire, ci si è sentiti col cuor leggero!
Coloro che vegliano i moribondi, chiaman questo con il nome lampo che precede la morte.
E come potrei chiamar questo un lampo?
Oh, amor mio! mia sposa!
La morte, che ha succhiato il miele del tuo fiato, non ha ancora potuto trionfare sulla tua bellezza. Tu non sei ancora vinta.
Lo stendardo della bellezza è ancor purpureo sulle tue labbra e sulle tue gote, e la bandiera bianca della morte non è ancora avanzata fin là...
Tybal, sei tu a giacere nel tuo sudario insanguinato?
Oh, qual tributo maggiore poss'io renderti che quello d'usar la mano medesima che tagliò in due la tua giovinezza a spartire ancor quella di colui che fu tuo nemico? Perdonami, cugino!
Ah, cara Giulietta, perché sei ancora tanto bella? Debbo credere forse che la morte immateriale provi il sentimento d'amore, e che quel mostro aborrito di magrezza ti tenga qui al buio per far di te la sua amante?
Per tema che questo possa accadere, voglio restare qui con te e non mai più partirmi da questo palazzo della tetra notte.
Qui, qui resterò, coi vermi che faran la parte dei serventi.
Oh, io prenderò qui il mio riposo eterno, e scuoterò il giogo delle stelle funeste da questa carne stanca del mondo...
occhi miei, guardate per l'ultima volta!
Braccia, serratevi pur nell'ultimo vostro amplesso!
E voi, o labbra, che siete la porta del respiro, siggilate con un legittimo bacio il contratto senza termine con la morte divoratrice!
Vieni amaro capitano, vieni, o guida sgradita! Tu, o pilota disperato, precipita d'un colpo solo la tua barca stanca e tormentata dai marosi su quelle rocce aguzze!
Bevo al mio amore! [Beve]
Ah, onesto speziale! La tua mistura è ben rapida... così, con un bacio, io muoio. [Muore]

Possibile che ogni volta che mi metto a leggere questo pezzo del libro mi metta sempre a piangere? Seiya ormai è perso nel mondo dei sogni, e più di un'ora che russa, ha un sonno talmente pesante che non si sveglierebbe neanche con una bomba.
Ormai è più di un mese che si è trasferito a New York, praticamente conviviamo, abbiamo deciso che ci sposeremo nella primavera del 2013, così almeno lui finisce gli studi.
"Bunny cosa stai facendo sono le due di notte"
"Tesoro sto leggendo"
"come sempre del resto, cosa leggi d'interessante?"
"Romeo e Giulietta, sono arrivata quando lui entra nella tomba e vede Giulietta, per poi uccidersi"
"ma lo sai, che se io fossi stato Romeo avrei fatto lo stesso, perché una vita senza te, senza la mia Giulietta, sarebbe spoglia, vuota, non avrebbe alcun senso vivere"
"e per te mio dolce Romeo, farei qualsiasi cosa, anche seguirti in capo al mondo per starti vicino"
Mi appoggio sul suo petto caldo, lui mi stringe un braccio intorno alle spalle, mi sento protetta da quel calore che mi avvolge, lo amo troppo, non lo cambierei neanche con la gemma più preziosa che esista al mondo.


La primavera è finalmente arrivata, da qualche giorno sono entrata nel terzo mese di gravidanza, ho cominciato ad avere le prime voglie, ed una nausea incontrollabile; sono chiusa da più da un'ora dentro questo bagno e non riesco ad uscire, perché ogni volta che mi allontano devo tornare sempre indietro.
Seiya è a scuola e subito dopo andrà a lavorare, ha trovato per fare il commesso part-time per un negozio di elettronica, giusto per mantenere le spese della casa e per noi; io non vado più a scuola mi sono ritirata, però darò esami a luglio per prendere il diploma.

Tra qualche giorno arriverà mia madre per aiutarmi, sto veramente male in questo periodo nonostante sia all'inizio della gravidanza, è stato divertente quando abbiamo fatto sapere ai miei che io e Seiya aspettavamo un bambino.
Praticamente gli abbiamo spedito tramite pacco postale il test di gravidanza con un bigliettino con scritto di aprirlo solo quando ci saremmo visti con la web cam.
Tutto questo è successo circa 15 giorni fa più o meno, ci siamo collegati erano tutti li, pure Marta e Yaten ed Amy con mio fratello, quando aprirono questo pacchetto e mi madre disse: "potevate risparmiare un pacco postale per regalarci un termometro" il bello fu che mio padre le fece notare la scritta -incinta-, Marta cominciò ad urlare diventerò zia, mio padre soccorreva mia madre che era svenuta, Taiki e Amy si guardavano sorridendo mentre Yaten rimase imbambolato .
Fu davvero uno spettacolo divertente; sono ancora dentro al bagno, seduta per terra, non riesco proprio ad alzarmi mi sento troppo male, però questo male fisico porterà solo gioia in futuro, vero piccolo mio?
Sapere che presto sarò madre, avere un compagno e presto un marito che mi ama per come sono, e una famiglia che appoggia tutto ciò che faccio, mi fa stare al settimo cielo, sono queste le piccole cose che mi rendono felice.

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Capitolo 15
*** Kevin o Selena? ***


15 Con una mano spingo la mia valigia,mentre con l'altra tengo in braccio il mio bambino, devo andare via,devo cominciare una nuova vita.
Perché Seiya mi hai tradita? Perché mi hai lasciata?
dicevi di amarmi tanto, dicevi di amare nostro figlio, allora perché te ne sei andato con un altra?
Sto andando a prendere il mio aereo, quando ti vedo li davanti a me, cerco di raggiungerti ma tu ti stai allontanando, più mi avvicino e più sei distante, quando vicino a te appare un altra donna, la tua collega, quella per cui tu mi hai lasciata.
Vorrei chiamarti ma non riesce a uscire un filo di voce dalle mie labbra, Seiya ti prego, aspettami non andare, ti perdono, ho ancora bisogno di te...

"Nooooooooo Seiya, aspetta!"
"Bunny, tesoro sono qua, cosa succede?"
"ti prego abbracciami, promettimi che non mi lascerai mai per un altra"
"di nuovo quel sogno vero?Non ti devi preoccupare, non abbandonerò mai ne te, ne il piccolo Kevin o la piccola Selena"
Mi stringe forte a se, sono ormai mesi che faccio sempre lo stesso incubo, la gravidanza mi sta facendo male, ormai sono agli sgoccioli, sono entrata nel nono mese, ma ancora non sappiamo il sesso del bambino, non si è voluto girare, così abbiamo scelto sia un nome femminile che maschile, così non ci troveremo impreparati.


Seiya come ogni pomeriggio è al lavoro, mentre io sto spolverando alcune mensole del soggiorno, la radio accesa,sto sulla scala perché le mensole sono alte, mentre canticchio in un giorno qualunque di Marco Mengoni

"Vedi si rimane in piedi anche se tu non ci credi
Dimmi cosa vuoi sapere, cosa vuoi di questo amore

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non ci sei tu
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io, dove ogni tuo passo si confonde col mio

Forse serve un po’ di tempo
Credo, spero, penso, sento
Voglio essere importante per te
e non per la gente

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non sei tu
Anche se aspetto il giorno, quello che dico io, dove ogni tuo passo si confonde col mio

Niente da dire, niente da fare
forse c’è un tempo per riprovare

Perché tu sarai sempre il mio solo destino
Posso soltanto amarti, senza mai nessun freno

Anche se non respiro e non mi vedo più
In un giorno qualunque dove non ci sei tu..."

Sto scendendo la scala, ma manco l'ultimo scalino, perdo l'equilibrio e cado a terra, un dolore fortissimo alla pancia comincia a farsi sentire mentre del liquido scende sul pavimento, devo chiamare subito Seiya,prendo il telefonino e compongo subito il numero, uno, due, tre squilli, ti prego rispondi è urgente
"pronto?"
"Seiya aiuto, credo mi si siano rotte le acque, vieni subito..." non riesco a finire, mi sento stanca mi accascio a terra mentre tutto intorno a me si fa scuro.


Apro gli occhi, una luce bianca al neon me li fa chiudere nuovamente per il fastidio, pian piano mi abituo a quella luce, mi guardo intorno e mi trovo in un ospedale,mi sento anche strana, come se mancasse qualcosa dentro di me, si ora ricordo.
Seiya è venuto a prendermi a casa e siamo corsi subito in ospedale, mi hanno portato in sala operatoria, si ho partorito, ma ricordo tutto così sfocato, deve essere a causa dell'anestesia, so per certo di essere svenuta dopo aver visto la siringa con cui mi hanno anestetizzata; però ricordo Seiya vestito con quel camice verde e la mascherina, era troppo ridicolo, sembrava un dottore, era troppo bello il mio amore.

La porta si apre, entra un infermiera con una culla e dietro di lei un Seiya super energico
"Kevin è nato Kevin" grida mentre corre verso di me per abbracciarmi
non riusce a stare fermo un attimo, sembra un bambino dentro un negozio di giocattoli, si vede tantissimo che è emozionato, mi alzo per avvicinarmi al mio piccolo, è stupendo, nonostante sia neonato è un capellone proprio come suo padre, per di più neri, sembra un Seiya in miniatura, spero che almeno gli occhi li abbia presi da me.
"Bunny, hai visto com'è bello il mio bambino?Avremo un rapporto bellissimo, giocheremo insieme come fanno tutti i genitori con il proprio figlio, farà lo sport il pomeriggio, poi andrà a scuola,conoscerà tanti amici e poi ci lascerà per proseguire la sua vita"
"Seiya è solo nato da poche ore e tu pensi già a quando se ne andrà di casa, sembri tanto una mamma che programma il futuro per i proprio figli"
"Lo ma è così strano essere diventato papà, ancora non ci credo, che sensazione stupenda"
"già, tesoro siamo una famiglia adesso, dobbiamo solo sposarci , a proposito mia madre"
"l'ho chiamata subito dopo che Kevin è nato, partono oggi con il primo aereo, arriveranno domani"

E' sono proprio questi i momenti che non dimenticherai mai nel corso della tua vita, la nascita del proprio figlio credo che sia la cosa più meravigliosa al mondo oltre il giorno delle tue nozze, che avverrà molto presto.
Cullo tra le braccia il mio bambino, dopo averlo allattato cerco di farlo addormentare, ma lui non ne vuole sapere così cerco di cantarli una canzoncina che lo aiuti nell'intento, la prima che mi viene in mente è la colonna sonora del film di Rapunzel, uscito qualche anno prima al cinema, forse anche la più bella canzone di tutto il film

"Fiore dammi ascolto.
Se risplenderai,
con i tuoi poteri tu mi proteggerai

Con la tua magia
Tu mi aiuterai
e non dirmi che per me è tardi ormai
è tardi ormai"

Nessuno avrebbe mai potuto interrompere quel momento felice, poso il piccolo nella sua culla mentre mi avvicino a Seiya che dalla stanchezza è crollato sulla poltrona vicino al letto, si ne sono convinta non avrei potuto scegliere una vita migliore.


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Capitolo 16
*** Due fratelli e un neonato ***


16 Questo capito è narrato da Seiya, spero vi piaccia, fatemi sapere, ci vediamo al prossimo capitolo.



Due fratelli e un Neonato







Finalmente Kevin si è addormentato, è davvero una peste, mi sdraio un po sul divano rilassando i nervi che sono allo stremo, oggi Bunny non c'è perché è andata a fare gli esami di maturità,così visto il mio giorno libero mi ha lasciato quella piccola peste di solo una settimana.
Ieri sono arrivati Marta e Yaten per vedere il loro nipotino, non c'è da dire che Marta si è innamorata del piccolo e ha stressato tutta la sera Yaten che anche lei voleva un bimbo, ovviamente conoscendo mio fratello,prima è diventato tutto rosso,e dopo li ha semplicemente detto che è pazza.
I genitori di Bunny sono arrivati circa una settimana fa, hanno affittato un appartamento vicino casa nostra, ovviamente voglio godersi il loro unico nipote il più possibile, così si sono trasferiti qua per un po di tempo.
Beh che dire di me? Solo che sono innamorato perso di questa piccola peste, fino ad adesso li ho solamente scattato 250 foto, Bunny dice che sono fissato, ma che ci posso fare voglio immortalare ogni momento e ogni espressione del mio bambino.

Io e mio fratello siamo soli in casa, Bunny non è ancora tornata, i suoi genitori hanno preso il bambino e sono andati a fare una passeggiata insieme a Marta, noi invece siamo buttati sul divano che guardiamo un film.
Mi stavo per addormentare, quando Yaten spegne il televisore, si gira verso di me come se volesse formulare una domanda, ma non dice niente
"avanti Yaten cosa vuoi chiedermi?"
"io...io...si...insomma, volevo chiederti...se...cioè...come hai fatto a capire che Bunny e la donna della tua vita, come fai a essere sicuro di amarla talmente tanto, da volere stare tutta una vita insieme a lei?"
"perché io l' amo,lei è tutto per me,luce di vita che mi da speranza, coraggio e forza.E' come la pioggia che,bagna la terra che un giorno darà i suoi frutti,
e questo il mio cuore lo sa. La porto sempre dentro me nei miei sogni  la sua armonia è dolce melodia. E' un canto d'amore che  mi fa gioire e stupire perché il mio amore è lei....Ma scusa poi perché questa domanda?"
"Beh ecco, veramente volevo chiedere a Marta di sposarmi, sai la amo da impazzire, è un anno che stiamo insieme, però poi ho avuto dei dubbi, mi sono chiesto se è questo quello che volevo, e dopo aver sentito le tue parole, mi sono convinto che non troverei una ragazza come lei neanche se la cercassi per tutta la vita.
Insomma guardami, sono scontroso sempre con tutti, sono orgoglioso, molte volte non riesco a esprimere i miei sentimenti, eppure lei mi sopporta, mi capisce, non mi chiede mai niente che non mi piacerebbe, tante volte penso che potrebbe avere di meglio di uno come me, ma poi mi ripenso sopra che senza di lei non sono niente, infondo è l'opposto di me, mi completa"
"Sai come la penso io, devi seguire il tuo cuore, e poi sono sicuro che lei è la persona giusta per te"
"grazie fratellino per la bellissima chiacchierata"
"oh ma di niente fratellone, anzi mi stupisco perché tu non vuoi mai chiacchierare"
"idiota."


Ok oggi Bunny mi ha messo veramente alla prova, ha detto che sarebbe tornata presto ma sono già cinque ore che è fuori, devo cambiare il pannolino di Kevin, ma come?
Ho chiesto aiuto a Yaten ma si è dileguato dicendo che doveva farsi la doccia, che bel fratello che ho, va beh cominciamo.
Allora prima li slaccio la tutina, poi devo cacciarli il pannolino sporco e pulirlo con le salviettine, e po?
Cosa fa dopo Bunny? Pensa, pensa, pensa, a si un po di cremina idratante e poi il pannolino pulito, ma come si mette?proviamo così, spero sia giusto.

Ancora niente il bambino piange e io non so che fare, quella benedetta donna dopo gli esami è andata a cercare un abito da sposa insieme ai suoi e a Marta, mi ha lasciato insieme a Yaten è il piccolo Kevin,, se almeno quel ragazzo mi aiutasse, amo moltissimo questo bambino, ma sono troppo inesperto, non riesco proprio a capirlo a volte.
"Seiya perché Kevin piange?"
"Non lo so, l'ho appena cambiato, e tu non potresti spegnere quel televisore e venire a darmi una mano?"
"Si, arrivo"
"allora piccolo vieni un po in braccio da papà"
"Secondo me ha fame, quando li avete dato da mangiare l'ultima volta?"
"circa tre ore fa"
"allora ha fame, i neonati mangiano ogni due, tre ore circa"
"ok allora prendilo in braccio, e io vado a prepararli il biberon. Amore di papà vai con lo zio che io ti preparo il tuo lattuccio"
"Vieni con zio, su tranquillo piccolino non piangere,Seiya ma li date il latte artificiale?"
"No, per fortuna non ne abbiamo bisogno, li diamo il latte materno, stamattina Bunny l'ha tirato "
"ah capito"

Dopo averli preparato il biberon ed essermi scottato una mano con il latte bollente ed essermi accecato un occhio con la manina di Kevin, finalmente li do da mangiare, era proprio affamato il mio tesoro.
Dopo la poppata Yaten lo prende in braccio per farli fare il ruttino, ma purtroppo li rigurgita tutto il latte addosso combinando un disastro.
Dopo questa disavventura Yaten va a farmi una doccia mentre io faccio addormentare il bambino, per fortuna crolla subito, così lo metto nella sua carrozzina così anch'io posso andarmi a fare una doccia e riordinare il disastro che c'è in casa.

Verso le otto la porta di casa si apre ed entrano tutti e quattro i dispersi, io corro subito da Bunny abbracciandola mentre Yaten corre da Marta
"Ti prego Bunny non lasciarmi più così tanto solo con il bambino e con lui"
Tutti si mettono a ridere mentre Bunny mi coccola dandomi qualche bacino
"Marta che non ti venga in mente di avere bambini, mi è bastato oggi tutto il giorno mio nipote"
Il suo entusiasmo subito si spegne e se ne va in camera sbattendo la porta, sembra delusa, Bunny lancia un occhiata di fuoco a Yaten mentre va subito da Marta, mi chiedo cos'abbiano quelle due, che ci nascondano qualcosa?
No forse ho capito, sarà proprio una bella doccia d'acqua fredda per mio fratello...
Lui corre subito in camera, vorranno sicuramente chiarirsi, aspettiamo tutti nel soggiorno mentre Rebecca è in cucina a preparare la cena, quando tutto ad un tratto sentiamo un tonfo e Marta urlare, Bunny corre subito ad aprire la porta e trova Yaten svenuto a terra
"Marta glielo hai detto vero?"
"Si"
"detto cosa? qualcuno mi spiega cosa sta succedendo?"
"Seiya io e Yaten aspettiamo un bambino"
Ecco lo sapevo, il presentimento era esatto, ora è meglio che mi occupi di lui sdraiandolo sul letto, tra qualche mese avrà una piccola peste a cui badare, sono felice per mio fratello, speriamo che anche Yaten lo sia.







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Capitolo 17
*** Quando un uomo può essere cieco ***


16

Quando un uomo può essere cieco...






Aveva provato ormai una marea di abiti da sposa, ma quello giusto per lei ancora non l'aveva trovato, quasi non ci sperava più, poi la luce, in un angolo remoto del negozio aveva visto il suo vestito appeso sopra ad uno stand,
"E' un modello vecchio, risale all'anno precedente" disse la commessa.
Ma a lei non importava se fosse vecchio o nuovo, quello era sempre stato l'abito dei suoi sogni, il corpino striato con una fascia sotto il seno,dal corpino partiva una spallina con sopra un bel fiore che reggeva tutto quell'abito, e dalla stessa ne partiva un altra che andava ad avvolgersi intorno al collo per poi ricadere sulla schiena. L'abito scendeva dritto, mentre al lato posteriore si apriva in un bellissimo strascico, lasciava le spalle e la schiena nudi, chiuso nel didietro da laccetti di raso bianco.
Non era sfarzoso, ma un semplice abito che aveva la sua eleganza, non se lo fece ripetere due volte e provò subito quell'abito.
Sapeva che quello era quello giusto, infatti quando uscì dal camerino per guardarsi nei vari specchi a stento riuscì a riconoscersi, era veramente meravigliosa, le scendeva sul corpo perfettamente segnando leggermente quella pancia ancora un po ingrossata dal recente parto, il tutto fu abbinato da un velo corto e da una coroncina, sulle mani aveva dei bellissimi guanti lunghi che arrivavano quasi fino alla spalla, non ci pensò due volte e prenotò subito quell'abito.


Finalmente dopo molte ore Bunny, i suoi genitori e Marta tornarono a casa, era tutti molto stanchi, ma in particolar modo le due ragazze, quel pomeriggio aveva provato tanti abiti da svenire, anche Marta aveva trovato il suo abito da -TESTIMONE- un semplice vestito a fascia rosso, lungo con un po di strascico e qualche diamantino a rendere il tutto brillante.
Non appena Bunny aprì la porta di casa un Seiya alquanto stanco e frastornato si precipitò su di lei cingendole la vita , come un bambino capriccioso, e non staccandosi da lei pregandola di non lasciarlo più solo con suo fratello e il bambino, al contrario Yaten disse alla fidanzata di non farsi passare per la testa di volere un bambino, ne aveva avuto abbastanza di neonati.
Marta offesa da quelle parole, si rinchiuse in camera seguita dalla sua amica, le due chiusero la porta a chiave e sedute sul letto cominciarono a chiacchierare
"Ha visto Bunny quello che ha detto come faccio a dirgli una cosa del genere" calde lacrime cominciarono a scorrere sulle sue guance arrossendo quegli occhioni celesti che tanto ricordavano il mare, lei e Bunny si somigliavano molto sia di aspetto fisico, tante volte avevano pensato che potessero essere sorelle, ma quell'idea era tanto assurda, tutte e due avevano genitori diversi, ma fatto strano che tennero nascosto a tutti era la strana voglia che tutte e due avevano sulla spalla sinistra nello stesso punto.
Le loro chiacchiere furono interrotte dal bussare sulla porta, Bunny si alzò per andare ad aprire ad un Yaten nervoso e impaziente di avere una spiegazione per la reazione della sua fidanzata.
Bunny uscì dalla camera lasciando i due innamorati da soli
"Marta mi vuoi spiegare perché hai reagito in quel modo? mi hai fatto fare una figuraccia"
"Ma perché non riesci mai a capire, ti devo spiegare tutte le cose con il cucchiaino come ai bambini"
"Ti prego dimmi che non è quello che penso io"
"Yaten aspetto un bambino"
"Cosa? E da quanto va avanti questa storia?"
"L'ho scoperto solo oggi, ecco perché abbiamo fatto tardi, avevo un ritardo di ciclo di quindici giorni, ieri ne ho parlato con Bunny e oggi dopo l'esame mi ha accompagnata dal suo ginecologo, ed era positivo"
Il ragazzo non aveva retto la notizia era caduto a terra perdendo i sensi, sentendo il tonfo Seiya e Bunny si precipitarono nella camera trovando un Yaten a terra e una Marta che piangeva sul letto, la bellissima e terribile notizia era venuta fuori, erano tutti entusiasti di quel piccolo che sarebbe nato tra qualche mese, tutti tranne uno, e quel unico era li sdraiato sul letto privo di sensi.

Passò anche la cena ma di Yaten e Marta neanche l'ombra, Rebecca e Felipe se ne erano andati ormai da parecchio tempo mentre Seiya e Bunny erano intenti a lavare i piatti.
Ma dentro quella camera degli ospiti il filo era teso ormai al limite, stavano litigando, quel legame si stava quasi per rompere solo un miracolo avrebbe potuto salvarlo.
"Sei un pazzo a dire una cosa del genere"
"Cazzo Marta perché non capisci non lo possiamo tenere"
"No tu non capisci, sei tu che non lo vuoi non io, lo amo già come se fosse qui adesso"
"Ma ti senti cosa stai dicendo, sei tutta matta"
"il matto sei tu, ti rendi conto mi stai chiedendo di abortire, mi stai chiedendo di uccidere una vita, vuoi o non vuoi questo bambino nascerà"
"Ascoltami bene Marta scegli o me o il bambino"
"Il bambino"
"bene hai fatto la tua scelta, e io stupido che volevo chiederti di sposarmi, dovevo essermi bevuto il cervello"
"tanto non avrei accettato di sposare un egoista come te, e stanotte puoi andare a dormire sul divano non ho intenzione di dividere il letto con te"
Quelle furono le ultime parole, il ragazzo se ne andò di corsa da quella camera, da quella casa, doveva stare solo, non poteva crederci aveva lasciato la sua Marta.
"Sono un vigliacco, uno stupido, cosa cazzo ho fatto?" si ripeteva quelle parole nella mente, per la sua fobia, la paura di diventare padre aveva lasciato il più grande amore della sua vita, ma la cosa peggiore era che aveva ferito i suoi sentimenti, doveva tornare a casa, doveva chiederle scusa.
Correva come un disperato per raggiungere la sua amata che si trovava li ad un isolato, la pioggia confusa alle lacrime li annebbiava la vista, la testa li girava fortemente, tutto intorno a lui girava, le case, le auto e poi il buio.

Riaprì piano gli occhi, si trovava in una stanza strana, ma ancora non riusciva a distinguere ancora dove si trovasse, quando una voce che avrebbe riconosciuto tra mille risuonò, era lei, il suo angelo, la donna che li aveva fatto cambiare opinione sull'amore
"Ti sei svegliato, sono stata così in ansia, appena mi hanno chiamata sono corsa subito qui"
"Marta, tu sei ancora con me, ti prego scusami sono stato solo uno stupido"
"Non affaticarti, devi riposare, ti ho perdonato, sapevo che quelle cose non le pensavi veramente, e poi nel sonno chiacchieri, mi avrai chiesto perdono almeno venti volte, e poi non ti devi preoccupare se quell'immaturo di tuo fratello può essere un genitore anche tu lo potrai essere"
"Per quanto riguarda il matrimonio"
"Lo voglio."
Le loro labbra si unirono in un dolce e casto bacio, i loro respiri si mischiavano, le loro lingue danzavano a quel contato che tanto bramavano e che da troppo mancava, ora erano felici, non erano più soli, anche loro avrebbero potuto formare una famiglia, anche loro avrebbero avuto un futuro felice; ma le loro aspettative sarebbero state travolte da una terribile verità, verità oramai taciuta per troppi anni.

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Capitolo 18
*** Matrimoni in vista ***


18




Matrimoni in vista






Il piccolo Kevin oramai aveva risvegliato dal loro sonno tutti i passeggeri dell'aereo, non ne voleva sapere di addormentarsi; il piccolo aveva già cinque mesi e il primo dentino stava spuntando,portando con se il dolore e i fastidi.
Avevano cercato in tutti i modi di calmarlo, ma non c'era verso che quel pianto cessasse,Seiya lo prese dalle braccia di Bunny e cominciò a cullarlo dolcemente cominciando a canticchiare una canzone:
"Come stop your crying
It will be all right
Just take my hand Hold it tight
I will protect you
from all around you
I will be here
Don't you cry
For one so small,
you seem so strong
My arms will hold you,
keep you safe and warm
This bond between us
Can't be broken
I will be here
Don't you cry..."

Alla voce melodiosa del padre che cantava il piccolo sembrò calmarsi e succhiando il suo ciuccio si addormentò pian piano, lasciando che anche il resto delle persone potesse abbandonarsi a Morfeo.

Avevano deciso di ritornare in Italia e di sposarsi li, dopo tutto a New York erano soli, tutti i loro amici e parenti si trovavano nella loro patria, anche se era stata una decisione difficile e faticosa, decisero che era la scelta migliore, infondo fare un viaggio di 12 ore su un aereo con un neonato non era il massimo della vita,ma l'importante era che fossero tutti e tre insieme.


Yaten e Marta erano cinque mesi che convivevano,avevano deciso di sposarsi, appena tornarono a casa la notizia della gravidanza di Marta non fu subito ben accolta dai suoi genitori,ma quando videro che la propria figlia era felice non poterono fare a meno di augurarle tutto il bene possibile.
Tra quindici giorni si sarebbero celebrate le loro nozze,Yaten era al massimo dello stress, tra i preparativi, gli sbalzi d'umore della sua compagna e le sue voglie, stava uscendo pazzo, ancora 4 mesi ripeteva dentro se, si solo 4 mesi e quell'agonia sarebbe finita,Marta avrebbe partorito e lui non avrebbe dovuto più sopportare tutte le sue strane idee, ma ancora non aveva capito che il peggio doveva arrivare, infondo essere genitori è la cosa più bella del mondo, ma purtroppo porta grandi responsabilità, responsabilità che forse lui non era ancora pronto ad affrontare, ma solo grazie all'amore riusciva a sopportare tutto questo.


Taiki ed Amy ormai erano coppia fissa da diverso tempo, si stavano preparando, anche se con molta calma, per il grande passo, Taiki aveva già comprato l'anello, ma ancora voleva aspettare, voleva che tutto fosse il più romantico possibile in modo che non avrebbe mai dimenticato quella proposta, avrebbe portato la sua bella su un colle dove si poteva ammirare il panorama della città, grazie al buio, e li avrebbe aperto la scatolina rossa di velluto, con dentro la bellissima vera illuminata da una luce, e le avrebbe detto "Mi vuoi sposare?".

Dopo le tante ore di viaggio erano finalmente arrivati a destinazione, appena varcata la soglia di casa Bunny aveva mollato il bambino ai suoi genitori e si era buttata sul divano con una pezza bagnata sulla fronte, Seiya invece si era andato a sdraiare nel letto della camera degli ospiti per recuperare tutte le ore di sonno che aveva perso.
Sull'aereo non aveva chiuso occhio, un po per Kevin che piangeva, ma sopratutto perché aveva paura di volare e ogni volta che saliva su uno di quei cosi non riusciva mai a chiudere occhio.
"Bunny sei sempre la solita pigra"
"E tu sempre il solito cretino Taiki"
"Mal di testa?"
"Si Kenny ha pianto tutto la notte perchè sta mettendo il primo dentino"
"Kenny? Ma tuo figlio e mio nipote non si chiama Kevin?"
"Si, ma Seiya ha deciso di dargli il sopranome Kenny, che vuoi fare"
"Ora ti lascio, vado a prepararmi perchè devo uscire più tardi"
"Sono sicura che Amy ti dirà di si"
"Cosa?Come?Quando? Cioè tu come..."
"Ho visto l'anello in camera tua, e poi e da un anno che tu la sera esci solo con Amy"
"Pettegola"


L'aveva portata a cena fuori, e ora erano su a Superga, una zona alta di Torino, tutto era buio, la chiesa era l'unico edificio illuminato, si affacciarono sulla balconata dove si estendeva per tutto l'orizzonte il meraviglioso spettacolo della città illuminata dalle tante luci colorate.
Taiki richiamo l'attenzione di Amy su di se, erano uno di fronte all'altro, anche se non potevano vedersi a causa del buio, il ragazzo prese dalla tasca la scatolina, l'aprì davanti a lei, una lucina bianca illuminava quel bellissimo anello d'oro bianco cosparso di piccoli diamantini, Amy era rimasta senza parole immaginando le intenzioni del suo ragazzo.
"Amy mi vuoi sposare?" disse inginocchiandosi e infilando l'anello nell'anulare sinistro di lei, ci mise un po di tempo a rispondere, ma non per paura, perchè era sicura della sua risposta, ma da come le aveva fatto la proposta, era stato veramente romantico.
"Taiki, lo voglio!" si decise a dire infine, dopo un arco di tempo che per Taiki era sembrato un eternità.
Le loro labbra si avvicinarono sempre di più, trasportandoli in un dolce e lungo bacio, le loro lingue cercavano il contatto, quella notte di luna piena cosparsa dal cielo stellato era l'unica testimone dello scambio d'amore tra i due amanti.


Ma qualcuno tramava nell'ombra, qualcuno che ancora non si era dato pace, qualcuno che voleva impedire quelle nozze, qualcuno che non aveva accettato mai quel bambino, qualcuno che voleva quella che ormai era diventata una donna, la sua mente aveva escogitato un piano, sarebbe per sempre stata sua.

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Capitolo 19
*** Dove sei Bunny? ***


18







Dove sei Bunny?










Erano più di cinque ore che Bunny e Kevin erano spariti senza lasciar traccia, il povero Seiya era preoccupatissimo, era uscita per andare a fare la spesa ma non aveva fatto ritorno, la sua ansia cresceva ogni momento di più quando il suo telefonino cominciò a squillare, lo prese tra le mani e lesse il nome sul display -Testolina Buffa-, agitatissimo premette il tasto verde e rispose
"Bunny, si può sapere dove diavolo sei finita, ero preoccupatissimo"
"Seiya, i-io me ne vado con Kevin, non voglio più sposarmi con te"
"Bunny, che stai dicendo sei forse impazzita? Sei sparita per tutte queste ore e ora mi chiami dicendomi che non vuoi sposarmi? Cosa ti prende?"
"Perdonami, ho fatto un grosso sbaglio, io, non ti amo"
Aveva staccato il telefono, un Seiya a pezzi si era buttato sul divano tenendosi la testa tra le mani piangendo amaramente, l'aveva piantato a un mese dal matrimonio, perchè l'aveva fatto, perchè l'aveva illuso per poi farlo soffrire, c'era qualcosa che non andava e doveva scoprire cosa.

Qualche tempo prima...

Mancava circa un Mesetto alle nozze, e un agitatissima Bunny correva a destra e a sinistra per organizzare ciò che rimaneva, doveva ancora spedire gli inviti, l'abito doveva arrivarle, e doveva ancora fare le prove per l'acconciatura, ma quel giorno decise di prendersi  una pausa, un po di riposo le serviva.
 Kevin, era diventato una piccola peste non stava fermo un attimo, aveva ormai otto mesi e cominciava già a gattonare, ogni volta che lo mettevano dentro al suo box gridava per poter uscire e andarsene in giro per la casa.
Purtroppo Seiya quel giorno lavorava di mattina, quindi il bambino dovette stare a casa con lei, così il giorno di riposo se ne andò a farsi benedire; decise allora di andare a fare un po di spesa giusto per comprare il pane e un po di verdura e sopratutto gli omogenizzati per il piccolo.
Mise il piccolo, anche se non ne voleva sapere di stare li, dentro il suo box con qualche giocattolo, mentre lei andava a prepararsi, aveva comprato una villetta sperduta tra le colline, perchè secondo Seiya quello era un posto tranquillo, ma non per Bunny, in qualche modo la preoccupava il fatto di avere i vicini a 2Km di distanza, l'agitava quella solitudine perchè quasi tre mesi che un pazzo la perseguitava, la chiamava con l'anonimo, le mandava sms di minacce, non aveva mai parlato con il suo compagno per non farlo preoccupare, ma un po se ne pentiva, in fondo non dovevano tenere segreti tra di loro.


Un uomo  si aggirava furtivo dentro il giardino di quella villetta, sperando di trovare una porta o almeno una finestra aperta per introdursi dentro, la fortuna fu dalla sua parte, la finestra che dava sulla cucina era socchiusa, non ci mise niente a scavalcarla e ad entrare in casa, una volta dentro andò in cerca della sua preda,una bellissima ragazza dai capelli color del grano legati in due buffi codini.
Non ci mise molto a individuarla, la sentiva canticchiare e la sua voce proveniva da una delle camere del piano superiore; si diresse verso le scale e seguendo quella voce si ritrovò dentro una camera da letto aprì la porta e
"Ciao Bunny",
alla ragazza si gelarono le vene, quella voce
"Marzio cosa ci fai in casa mia? vattene in mediatamente"
"Io me ne vado, ma tu vieni con me"
"Non ci pensare..."
ma non riuscì a finire la frase perchè la bocca le venne coperta da un fazzoletto imbevuto di cloroformio che le fece perdere i sensi, prese la ragazza e la caricò nella manica insieme al bambino, quel moccioso li sarebbe potuto tornare utile.

Bunny si risveglio frastornata, si sentiva strana,non riusciva a muoversi e a parlare, si ritrovò legata ad una Sedia in una cucina che non era la sua, l'ultima cosa che si ricordava era Marzio che le metteva un fazzoletto sulla bocca, e poi il buio, l'aveva rapita, quel farabutto l'aveva portata via.
Marzio si avvicinò alla sua amata, le tolse il bavaglio e le diede un bacio a fior di labbra
"Mi fai schifo Marzio"
"Su tesoro stai tranquilla, andrà tutto bene vivremo sempre felici e contenti insieme"
"Io non voglio stare con te, ora liberami ti prego"
"Ma amore mio noi siamo destinati a stare insieme, anzi adesso chiami quello stronzo che ti ha rubata a me e li dici che non lo ami più"
"Non farò mai una cosa del genere"
"Oh ma lo dovrai fare tesoro mio, se no il figlio di quel bastardo farà un viaggetto nell'altro mondo"
"Oh no il mio Kevin, come vuoi hai vinto tu"
Il ragazzo prese il telefonino di Bunny, cercò il numero di Seiya e inoltrò la chiamata, poi avvicinò il telefono all'orecchio di Bunny, dopo neanche uno squillo rispose super agitatissimo,
"Seiya io me ne vado con Kevin, non voglio più sposarmi..."
un ghigno si formò sul viso di Marzio
"...non hai capito allora, io non ti amo più e adesso lasciami in pace".
Calde lacrime cominciarono a rigarle il viso, aveva spezzato il cuore dell'unico uomo che aveva mai amato, che ne sarebbe stato ora di lei, che intenzioni aveva Marzio?
Era chiaro che oramai era uscito completamente pazzo, lei l'aveva capito che era lui a minacciarla, da li a rapirla doveva aver perso il lume della ragione.
"Sei stata bravissima, ma ora scusami amore mio devo metterti questo, non vorrei mai che qualcuno ti sentisse mentre io sono via"
La imbavagliò nuovamente, prese il bambino che dormiva e lo mise sul divano, spense la luce, chiese la porta di casa a chiave e lasciò li la povera Bunny tra le lacrime e i sensi di colpa.

Intanto Seiya non si dava pace, era successo qualcosa lo sentiva, non lo avrebbe mai mollato li senza averglielo prima detto in faccia, non sapeva dove ma doveva cercarla, prese la giacca e uscì per andare a cercare le due ragioni della sua vita.

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Capitolo 20
*** La fine di tutto? ***


3











La fine di tutto?











La sua vita era andati a rotoli, adesso era nelle sue mani, e neanche tutte le lacrime che aveva in corpo potevano salvarla, Marzio non l'avrebbe mai lasciata andare era ossessionato da lei, e la teneva li prigioniera volendo l'amore che lei non gli avrebbe mai dato.
"Ti prego Marzio lasciami andare Kevin ha bisogno di crescere con un padre affianco" aveva supplicato Bunny, era più di un mese che l'aveva rapita e l'aveva tenuta ben nascosta in modo che nessuno la potesse trovare.
"ma amore mio ci sono io, anche se è figlio di quel maledetto lo crescerò lo stesso come fosse mio, vedrai saremo una famiglia felice"
"come pensi che potremo essere felici, io non ti amo non potrai prendere il posto di Seiya, ti odio Marzio, ti odio"
"adesso basta" le tirò uno schiaffo " ti faccio stare zitta io"un pezzo di stoffa colorata le strinse le labbra in modo che dalla sua bocca non uscisse nessuna parola.


Seiya stava male, quasi non mangiava non riusciva a vivere senza la sua droga quotidiana, la sua Bunny, era sparita senza nessuna motivazione, lui non capiva perchè l'aveva lasciato, cosa aveva fatto? Non capiva, o semplicemente non voleva saperlo.
Yaten cercava di tenere alto il morale del fratello ma tutto ciò era tempo perso, Seiya non voleva sapere più niente e anche la sua voglia di vivere era svanita, tanto che importava andare avanti, la sua unica ragione di vita non c'era più.


Marzio si era allontanato un momento per andare in bagno, aveva lasciato Bunny in cucina che preparava il pranzo al bambino,quando l'occhio della ragazza cadde sul cellulare che l'uomo aveva dimenticato sul tavolo, una folle idea le venne in mente, quello era il momento giusto, doveva tentare il tutto per tutto.


Seiya era sdraiato nel letto, una pezza bagnata sulla testa e un aspirina sul comodino in attesa di essere presa, il troppo piangere li aveva fatto venire il mal di testa e ora cercava di far colmare quel pulsare fastidioso dentro la sua testa.
Le palpebre erano abbassate e pian piano stava cedendo al sonno, a destarlo fu la suoneria del suo cellulare, era parecchio che non rispondeva più, ma quella volta volle accettare la chiamata, la fortuna fu dalla sua parte, perchè dall'altra parte della cornetta c'era Bunny.
"Pronto?" pronunciò con un filo di voce.
Dall'altra parte una Bunny in lacrime pronunciò il nome di Seiya.
"Bunny, dove sei?"
"Ti prego amore mio aiutami, Marzio...", ma non finì la frase per il ragazzo le prese dalle mani il telefono.
"io giro le spalle un attimo e tu mi tradisci Bunny?Ma lo sai che queste cose non si fanno?"
"Marzio ti prego"

Seiya aveva ancora il telefono appoggiato all'orecchio e ascoltava non capendo cosa succedesse dall'altra linea,
"Marzio sei un vigliacco, dove tieni la mia Bunny?"
Una risata isterica fece allontanare il telefonino dal suo orecchio
"Se ci tieni tanto a lei vieni a riprendertela se ci riesci"
"Dimmi dove e quando"

Era sceso dalla macchina, il numero era quello giusto , aprì il cancelletto e si avviò verso l'ingresso, suonò il campanello ma fu inutile perchè la porta era aperta,entrò in quella casa, tutto era buio, non si vedeva niente.
"Vieni fuori vigliacco o hai paura"disse Seiya accendendo una luce.

Il suo amore era entrato e non poteva avvertilo che era una trappola, Marzio le stava tappando la bocca con una mano e sull'altra teneva una pistola.
Doveva avvisarlo non poteva lasciarlo al suo destino, cercava di liberarsi dalla presa ma non ci riusciva, infine provò a darli mordere la mano che aveva sulla bocca, fece in tempo a liberarsi per gridare
"Seiya attento", ma un proiettile partì dalla pistola che Marzio teneva in mano, Bunny non ci pensò due volte afferrò un vaso che era li vicino e lo ruppe sulla testa del ragazzo il quale cadde a terra svenuto.
Corse subito da Seiya ad abbracciarlo, era stato ferito, il proiettile era vicino al cuore, ma quando si avvicinò non poté far altro che piangere per il lago di sangue che c'era vicino a lui.
Era quella la fine che doveva fare Seiya?
Era quella la fine del loro amore?



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Capitolo 21
*** Perchè mi avete mentito? ***


22

Perchè mi avete mentito?









Erano ore che ormai aspettavano, ma quella luce rossa non voleva in alcun modo spegnersi.
Ansia e panico crescevano dentro Bunny, cosa ne sarebbe stato di lei se Seiya non c'è l'avesse fatta?
Che ne sarebbe stato di Kevin? Sarebbe cresciuto senza un padre?
Aveva finalmente riabbracciato i suoi amati genitori dopo tanto tempo, ma nonostante ciò non riusciva a rallegrarsi un po, le sue speranze e la sua gioia erano riposte nel medico che stava operando il suo Seiya.
Dopo molto tempo la luce rossa si spense, dalla porta uscì il medico con un'espressione seria, che fece preoccupare non poco la ragazza.
"Mi dica dottore, come sta il mio Seiya?"
"E' stato un intervento difficile, il proiettile era molto in profondità" gli occhi di Bunny erano diventati lucidi e le lacrime erano pronte a scendere,
"ma è andato tutto bene, tra un po potrà andare da lui, scommetto che vorrà vedere un viso famigliare dopo tutto quello che ha subito".
Un gran sorriso aveva preso forma sul viso della ragazza e un sentito grazie era uscito dalle sue labbra, finalmente poteva tornare tutto alla normalità.

Gli occhi di Seiya si aprirono, davanti a loro un sorriso meraviglioso che avrebbe riconosciuto fra mille.
"Bunny amore mio stai bene, e quel bastardo di Marzio che fine ha fatto? E il mio Kenny?"
"Tesoro sto benissimo perchè adesso sono con te, Kevin è con mio fratello e Marzio trascorrerà un po di tempo al fresco".
Cercò di alzarsi col busto per baciare la sua amata, ma lei capendo le sue intenzioni lo precedette, posò le sue labbra su quelle del ragazzo provando tutte quelle sensazioni che le erano mancate per così tanto tempo.

Voleva far un po sorridere il suo amato facendoli vedere le foto di quando era bambina, salì in camera dei genitori per cercare l'album fotografico.
Ricordava che era dentro il grande armadio bianco, nell'anta centrale, appena aprì le ante lo trovò proprio li dove lo ricordava.
lo prese tra le mani cominciando a sorridere, quanti ricordi le tornavano alla mente, fece per aprirlo ma cadde un foglio, lo raccolse e lesse il suo contenuto, l'album le cadde dalle mani e l'istinto la fece scivolare a terra, non poteva crederci.
Si riprese dal suo shock e corse in cucina dai genitori,
"Cosa significa questo?" disse gridando e mostrando il foglio.
"Amore della mamma ti possiamo spiegare"
"spiegare cosa? Che mi avete mentito per tutto questo tempo?"
Gettò il foglio a terra e corse via da quella casa e da tutti.
Sentendo le urla della sorella Taiki entrò in cucina,
"mamma, papà cos'è successo?"
"Bunny ha scoperto la verità" riuscì a dire il padre

Bunny era corsa via, si era rifugiata nel parco non molto lontano da casa sua, tante cose le erano chiare adesso, ma non poteva essere sola doveva parlare a lei della sua scoperta.
Si per forza doveva essere lei, così si spiegavano tutte quelle stranezze, raggiungimi al parco le scrisse in un sms, adesso doveva solo aspettarla.

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Capitolo 22
*** Scoprire la verità ***


22

Scoprire la verità



















"Bom dia, meu nome é Bunny Tsukino esta é a minha irmã, Vinte anos atrás, estávamos aqui e fomos levados, gostaríamos de saber o nome dos nossos pais verdadeiros."
"Bom dia, que esperar um pouco, se você pode sentar-se na sala de espera"
"Obrigada".
Le due ragazze si accomodarono nella sala d'attesa e spettavano con ansia la risposta alle loro mille domande.
"Bunny cosa le hai chiesto?"
"Le ho detto che venti anni fa eravamo in questo orfanotrofio e che vorremmo sapere il nome dei nostri veri genitori"
"e lei cosa ti ha risposto?"
"semplicemente di aspettare, perchè c'è un po d'attendere"
le mani sudavano e le gambe tremavano, era dura, dopo aver scoperto la verità dovevano sapere tutto e ora si trovavano li, la signorina di poco prima entrò nella sala,
"desculpe, mas eu encontrei o que você me pediu, infelizmente, sua mãe não está mais conosco. Sinto muito"
"obrigada, adeus"
"Bunny cosa ha detto?"
"La mamma è morta"
"mi dispiace ragazze, che ne dite se adesso ce ne torniamo in albergo"
"come vuoi papà".

Qualche tempo prima...


"Finalmente sei arrivata Marta"
"Bunny cosa succede? Perchè stai piangendo?"
"Ti ricordi i nostri dubbi, penso siano veri, oggi ho scoperto di essere stata adottata"
"adottata, quindi tu pensi?"
"Dobbiamo fare l'esame del DNA".


L'attesa è sempre dura e il tempo sembra non passare mai, era una buona mezz'ora che aspettavano, ma dei risultati non c'era nessuna traccia, avevano avvertito Yaten che aveva deciso di accompagnarle, era accanto alla sua Marta e le teneva la mano, Bunny era sola, affacciata alla finestra del corridoio, aspettava e intanto pensava, mille pensieri le sfioravano la mente la sua paura più grande era sapere la verità.
Dalla porta del laboratorio uscì una giovane infermiera, poteva avere poco più di 26 anni, si avvicinò ai tre ragazzi
"le signorine Aino e Tsukino?"
"Si siamo noi"
"ecco questi sono i vostri risultati arrivederci"
le ragazze si guardavano negli occhi, non avevano il coraggio di aprire quelle due buste, avevano paura di sapere, le mani tremavano la verità era dietro quelle buste sigillate,
"Yaten per favore puoi aprire tu le nostre buste, io non ne ho il coraggio e penso nemmeno Bunny"
"si certo dammi pure" con calma e troppa lentezza agli occhi delle due ragazze Yaten aprì le due buste e ne lesse il contenuto, ripose ordinatamente i fogli nelle proprie buste, fece cenno alle due ragazze di sedersi e fece lo stesso pure lui.
"Io stesso stento a crederci, non so come dirvelo, il risultato è positivo, in poche parole siete sorelle".
le ragazze si abbracciarono e cominciarono a piangere, erano sorelle, sangue dello stesso sangue,erano state separate per molto tempo e finalmente si erano ritrovate.
"Bunny non posso crederci, siamo sorelle, e pensare che per tutti questi anni mi hanno mentito"
"ancora non mi sembra vero, ho una sorella"
"e adesso cosa facciamo?"
"Penso che per prima cosa dobbiamo parlare con i nostri genitori adottivi, cercare di spiegare la situazione, e poi magari cercare i nostri veri genitori"
"come possiamo parlarne con loro, ci hanno mentito per tutti questi anni"
"Marta tesoro tua sorella ha ragione, dovete parlarne tutti insieme e poi decidere il da farsi"



Erano tutti riuniti intorno al tavolo accompagnati da una calda tazza di tè, i signori Tsukino e Aino guardavano le figlie con rammarico,quello non era il modo migliore di scoprire la verità, verità che forse era stata taciuta per troppo tempo.
"L'unica cosa che vorrei sapere e perchè avete mentito sia a me che a Marta, dopo tutto siamo sorelle, avevamo il diritto di crescere insieme anche se in famiglie diverse"
"Lo so abbiamo sbagliato, però adesso cosa possiamo fare per rimediare?"disse il signor Tsukino molto amorevolmente
"Io e Bunny ci abbiamo pensato un po su e quello che vorremmo e conoscere i nostri veri genitori"
"vi accompagnerò io quando vorrete partire, così non sarete sole e almeno uno della famiglia sarà con voi"
"grazie papà, ma prima vorrei parlare con Seiya e poi mamma avrei bisogno che mi tenessi qualche giorno il bambino"
"certo tesoro".


Un Seiya disperato cercava invano di fermare la sua amata, nonostante tutte le lacrime non riusciva a farle cambiare idea,
"su tesoro mio non fare così ti ho detto che è giusto per qualche giorno"
"ma io ho paura e se non torni più, se sparisci nuovamente per un mese intero io impazzisco"
"non succederà vedrai, e poi con noi viene anche mio padre"
"tu promettimi che tornerai da me"
"lo giuro", si abbracciarono e poi si scambiarono un lungo bacio sigillando il loro amore, la ferita stava guarendo e lui pian piano si stava riprendendo dall'operazione, tra qualche giorno l'avrebbero dimesso, e finalmente dopo tanto tempo la giovane coppia si sarebbe potuta sposare e vivere felice come una famiglia.
"Dov'è che andrai di preciso"
"papà ha detto in Brasile, a Rio De Jainero"
"aspetterò con ansia il tuo ritorno"
"vedrai starò via solo qualche giorno, il tempo di trovare e conoscere i miei genitori e poi torniamo a casa, ma tu promettimi che starai tranquillo ok amore mio?"
"Sarò tranquillo, ma ti chiamerò almeno sette o otto volte al giorno"
"ma sei fuori sai quanto costa una chiamata del genere, al massimo un sms"
"uffa e va bene"
la ragazza sorrise e poi si avvicinò al suo uomo baciandoli le labbra dolcemente .



Il giorno della partenza era arrivato, era giunti all'aeroporto, avevano appena fatto il check-in, quello era il momento di salutarsi, a Bunny doleva tanto il cuore a lasciare il suo bambino, il piccolo Kevin, lo stringeva forte tra le braccia e li dava tanti bacini sulla guancia a dimostrazione del suo affetto.
"Stai tranquillo piccolino la mamma tornerà presto, starai con la nonna, il papà e lo zio Yaten" al pronunciare il nome di quest'ultimo il bambino aveva sorriso e battuto le mani, nonostante Yaten dicesse di non amare i bambini con lui era diverso, aveva una certa adulazione per quel nipotino che lo chiamava yaya.



Il viaggio era stato inutile, erano andate all'orfanotrofio ma non avevano ricavato un buco dall'acqua, era stato un viaggio inutile,
"possibile che di papà non ci sia traccia?"
 "Marta a me hanno detto che non sapevano nemmeno chi era, quindi secondo te come faccio a saperlo?"
Felipe le guardava, a quel punto era giusto che sapessero tutta la verità, non voleva che soffrissero ancora, ma era giusto dirla?
Sarebbe stato corretto nei confronti suoi? Cosa li avrebbe detto?
Erano tante le domande che si poneva, ma doveva prendere una decisione, e doveva arrivare il prima possibile, prima che le cose si aggravassero.





















Scusate se ieri ho cancellato il capitolo, ma Cri Cri mi fatto notare delle cose a cui io stessa non avevo pensato,
anzi vorrei proprio ringraziarla, sperando che questo capitolo sia più decente.
Grazie per chi recensisce la storia, chi l'ha messa tra le preferite, seguite, ricordate e anche solo chi legge,
al prossimo aggiornamento.



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Capitolo 23
*** Un'altra verità ***


23




Un'altra verità

















Erano tornate da poco più di una settimana dal Brasile senza alcun risultato, Seiya nel frattempo era stato dimesso
dall'ospedale ed era tornato a casa sotto la sorveglianza della sua compagna.
Il tempo trascorreva, il piccolo Kevin cresceva e i giovani genitori si amavano ogni giorno di più.
Yaten e Marta dopo ciò che era accaduto in quel periodo avevano dovuto rimandare le proprie nozze insieme a quelle
di Bunny e Seiya, ma si sarebbero svolte presto, questa volta niente e nessuno avrebbe rimandato il loro giorno.

La piccola Iris era nata da una settimana circa per la gioia del papà Yaten e della mamma Marta, quel piccolo batuffolo,
aveva già conquistato il cuore di tutti con le sue guance paffute e gli occhioni grandi e verdi come il suo papà, sulla testa qualche
ciuffetto biondo, e con un sorriso sereno ogni volta che il suo papà la coccolava tra le braccia e le posava delicatamente un
piccolo bacio sulla testolina.

Kevin era cresciuto, aveva compiuto da poco un anno, si era rivelato un piccolo terremoto che non riesce a star mai fermo,
proprio con il suo papà. Ogni giorno combinava qualche piccola marachella nonostante l'età prematura, proprio il giorno
prima aveva tagliato il vestito che Bunny avrebbe dovuto indossare quella sera per il matrimonio di Taiki.
Il bambino attratto dai lustrini del vestito si è avvicinato al letto dove era stato appoggiato, con le forbici in mano aveva cominciato
a tagliare il corpino attratto dal luccichio che emanava.
Bunny era disperata, e quella volta il piccolo terremoto era stato messo in punizione, non avrebbe giocato con il triciclo che amava
tanto per una settimana, forse così avrebbe capito che certe cose non si fanno.
Anche Seiya non sembrava darle tregua, quando ci si metteva era anche peggio di suo figlio, si era ritrovata a dover badare a due
bambini invece che a uno, ma non per questo non lo amava, anzi il loro amore si era rafforzato, erano diventati un fascio di rami
impossibile da spezzarsi.

Quella sera Taiki si sarebbe sposato,  Bunny si stava preparando per quell'evento festoso, dopo tutto lei era la testimone dello sposo,
aveva optato per un abito lungo blu notte a fascia, visto che il suo bellissimo abito verde smeraldo era stato distrutto da Kevin,
in quanto a quest'ultimo era stato vestito con giacca e pantaloni eleganti, una camicia bianca e un piccolo papion per concludere
il quadretto.
Seiya aveva un bellissimo completo gessato blu nero, la camicia rosa e la cravatta argentata, sul taschino desto della giacca
vi era riposto un fazzoletto bianco, i capelli lunghi erano raccolti elegantemente in una coda e al posto del suo orecchino
a forma di mezza luna un piccolo punto luce.

La famiglia Kou si era riunita in casa Tsukino, lo sposo era già pronto nel suo bellissimo smoking nero abbinato da una cravatta del
medesimo colore  e la camicia bianca.
Erano riuniti e chiacchieravano allegramente, Yaten teneva tra le braccia la sua piccola Iris mentre Marta preparava il biberon,
Bunny cercava di tener a freno insieme a Seiya la vivacità di Kevin, i signori Tsukino stavano preparando le ultime cose prima di andare
in chiesa.
Il campanello suonò, Rebecca, la madre del bellissimo sposo si diresse verso la porta per aprire, davanti si trovò una donna che poteva
avere la sua età, la carnagione bianca e i capelli color del grano.
"Desidera?"
"Salve scusi il disturbo stavo cercando Felipe" disse quella donna,
"certo glielo chiamo subito, prego si accomodi" ma non c'è ne fu bisogno, perchè a sentir quella voce Felipe si avvicinò alla porta.
"Beatriz cosa ci fai qui?"
"Sono qui per riprendermi ciò che mi appartiene"
"a cosa si sta riferendo e perchè tu la conosci?" disse la moglie dell'uomo sconvolta,
"Rebecca ti prego..."
"Felipe sono venuta a riprendere le nostre figlie, Bunny e Marta" un silenzio tombale cadde su quella stanza, lo interruppe solo il rumore
del biberon caduto dalle mani di Marta schiantarsi sul pavimento.
Le ragazze erano rimaste senza parole, non poteva essere vero, erano andate all'orfanotrofio è avevano detto che il loro padre era
morto e della madre non c'era traccia; quella donna stava affermando di essere la madre insieme al signor Tsukino.
Appena sentì quelle parole la povera Rebecca svenne ma fu presa prontamente dalla braccia di Taiki,
"avevamo fatto un patto ricordi?"
"Si ma ho deciso che non era più valido"
"cosa vuoi adesso?"
"Semplice l'ho detto prima, voglio le miei figlie".
Rebecca che intanto si era ripresa si avvicino al marito tirandoli uno schiaffo,
"mi fai schifo, hai mentito a me e alle ragazze per tutto questo tempo" in lacrime era corsa via, lasciando Felipe in preda al panico
e alla paura di perderla.
"Non ti è bastato mentirci una volta? A quanto vedo no" disse una Bunny guardandolo con sguardo gelido,
"dovevi dircelo che eri nostro padre, non sei altro che un bugiardo" sostenne Marta alle parole di sua sorella,
"ti ringrazio papà o forse non dovrei chiamarti così, complimenti mi hai rovinato il giorno più bello della mia vita, il mio matrimonio"
tutti uscirono da quella casa lasciando il povero Felipe in preda al rimorso insieme a quella donna che affermava di essere
la madre delle ragazze.



Ok ok lo so sono in ritardissimo è il capitolo fa pena, ma ho avuto un calo di ispirazione e questo è tutto ciò che sono riuscita
a fare, chiedo clemenza.
Stavo pensando di cancellarla questa storia, non se perchè ma non mi entusiasma più come prima, secondo me sta cadendo
in basso, voi che ne pensate?
Alla prossima e spero di riuscir a fare un capitolo più decente, grazie a tutte che nonostante ciò mi seguite e recensite,
grazie davvero.

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Capitolo 24
*** Epilogo ***


ep











Epilogo










"Io Bunny Tsukino prendo te Seiya kou come mio legittimo sposo, in ricchezza e in povertà, in salute e malattia per amarti e onorarti ogni giorno della mia vita finché morte non ci separi" la ragazza pronunciò queste solenni parole e dopo di esse mise l'anello nell'anulare sinistro di colui che era diventato suo marito.
"Io vi dichiaro marito e moglie, adesso puoi baciare la sposa" il ragazzo prese tra le mani il viso della donna e posò le labbra sui candidi petali di rosa dell'amata seguito da un lungo applauso, dopo tanto finalmente quel giorno era arrivato e da quel momento in poi nessuno li avrebbe ma più separati.

Un anno prima...

Taiki si era sposato il giorno prima e adesso era partito per il viaggio di nozze lasciando un aria irrespirabile in quella che era la sua casa.
Bunny e Marta erano sedute intorno al tavolo insieme a Rebecca, Felipe e quella che si definiva loro madre, Beatriz.
"Rebecca forse avrei dovuto dirti da molto tempo la verità" esclamò il signor Tsukino facendo lacrimare la donna da lui amata, quella che le aveva regalato un figlio meraviglioso, la donna che l'aveva aspettato per molto tempo, sua moglie.
"Avanti siamo qui tutti riuniti per ascoltarti " rispose la donna con un grosso nodo alla gola, sapeva che quello che le sue orecchie avrebbero sentito non sarebbe stata una cosa piacevole.
"Intanto devo scusarmi con voi ragazza, avrei dovuto dirvi tutti, ma avevo paura di perdere la mia famiglia, mi dispiace davvero tanto" e con ciò calda lacrime cominciarono a rigarli il viso.
Beatriz si intenerì a quella scena, aveva distrutto una famiglia con una semplice parola, come poteva essere stata così insensibile.
"Vostro padre non c'entra niente, noi ci siamo conosciuti ad una festa, avevamo in comune un amico, si chiamava Ruben.
Quella sera eravamo ubriachi, non capivamo niente e l'unica cosa che ricordo e che siamo saliti in una delle camere.
Tutto ciò che era successo era sbagliato, eravamo inebriati dal troppo alcol, non eravamo nelle nostre facoltà mentali per capire.
Sono rimasta incinta quella notte, avevo deciso di portare avanti la gravidanza perchè non volevo uccidere le mie piccole, ma sapevo che non avrei potuto crescere quelle bambine.
Ricordo che avevate due anni circa, mi fu diagnosticato un tumore al cervello, avrebbero previsto che sarei morta entro qualche mese.
Non potevo lasciarvi sola, decisi di chiamare vostro padre che nel frattempo si era sposato e aveva avuto un figlio un po' più grande di voi.
Avevo pianificato tutto, vi lascia ad un orfanotrofio dove vostro padre adottò te Bunny, purtroppo Marta era stata affidata ad una famiglia.
Il caso ha voluto che vi rincontraste, Rebecca io non sono venuta per sconvolgere la vostra famiglia, volevo solo rivedere le mie figlie dopo tanto tempo.
Sapete il tumore che mi avevano diagnosticato riuscirono a sradicarlo, ho tentato di cercarvi ma invano, anche perchè vi eravate trasferiti in un altra nazione, dopo tanto sono riuscita a rivedervi e a me basta questo, sapere che siete cresciute che avete dei figli e vi sposerete presto mi ha dato una grande gioia, non volevo altro".
Raccontò quella storia con le lacrime agli occhi trascinando dietro di se quelle ragazze, quelle figlie che aveva perduto per tanto tempo, dopo ciò si alzò dal tavolo e fece per andarsene ma venne fermata proprio dall'ultima persona che si aspettava.
"Senti abbiamo cominciato con il piede sbagliato, ho mal giudicato la situazione, sono sicura che le ragazze vorrebbero conoscerti, perchè non ti fermi qui da noi per un po' di tempo?" le disse rivolgendoli un grosso sorriso, un sorriso sincero  ma al tempo stesso triste.

Era passato un anno da quel giorno, Marta e Yaten si erano sposati e quel giorno era toccato a Seiya e Bunny.
Le sue due madri era contente per lei, l'avevano preparata con cura e fino al giorno prima l'avevano aiutata ad addobbare la chiesa con fiocchi d'organza bianchi e dei girasoli raccolti dal prato della villetta di sua madre Beatriz.
Avevano detto il si ed ora cercavano invano di coprirsi da una pioggia di riso, pioggia che segnava l'inizio del loro cammino insieme.
L'inizio della corsa ad ostacoli che avrebbero corso e vinto insieme, come se fossero una cosa sola.

Fine.






Ed ecco l'epilogo di questa storia durata più di un anno, scusate se ci ho messo troppo per pubblicarlo e per non aver fatto un bel finale.
Magari voi vi aspettavate qualcosa di diverso, ma nonostante sono passati mesi questo è stato tutto ciò che sono riuscita a fare, quindi vorrei scusarmi con tutti voi, e spero di non aver deluso le vostre aspettative.
Vorrei ringraziare di cuore Cri Cri che con tanta pazienza e le sue critiche e le sue bandierine verdi mi ha aiutata a migliorare e a crescere.
Grazie tante per avermi aiutata così tanto, non potrò ringraziarti abbastanza.
Ma ringrazio anche tutte voi che mi avete seguito in silenzio, ma anche chi ha lasciato la sua firma durante la storia, grazie per il sostegno.
Adesso devo finire di scrivere una storia intitolata "Quando una stella si spegne" che vede protagonisti Bunny e i fratelli Kou, ma chissà magari in futuro potrei scrivere un seguito di questa, anche perchè avrei voluto raccontarvi tante cose ma non ci sono riuscita, un po' per l'ispirazione mancante, un po' per il poco tempo ma possiamo dare anche la colpa al fandom di Dragon Ball che mi completamente rapita.
Adesso con questa riga finisco di scrivere anche perchè queste note d'autore verrebbero più lunghe di tutto il capitolo, grazie veramente tante e magari alla prossima.

Princess_serenity_92

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