Outtakes

di Origin753
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Outtakes Cap. 3. Caroline's dirty fantasies ***
Capitolo 2: *** Outtakes Cap.12. Le occulte idee di Emma ***
Capitolo 3: *** Outtakes Cap.15: La versione cestinata. ***
Capitolo 4: *** Outtakes/What if? cap. 21 - Trick or Treat? ***



Capitolo 1
*** Outtakes Cap. 3. Caroline's dirty fantasies ***


Come promesso ecco la "sopresa" annunciata negli ultimi due capitoli.
Come scritto nell'intro si tratta di una raccolta di varie scene che, per un motivo o per un altro ho tagliato o rivisto, nella FF The Austen Resort.
Spero che vi piacciano.
Ecco la prima:

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- Che aspetto terribile aveva Elisa Benetti questa mattina, hai visto in che stato erano i suoi capelli? Sei pollici di ricrescita! E l'abbronzatura? Tutta a pezzi: non c'era una sola parte del corpo dello stesso colore di un'altra. Spalle e braccia scurissime, viso abbastanza abbronzato, gambe chiare, corpo bianco latte. Ma un paio di lampade prima di venire al mare, no? Hai visto, William? -
- Un paio di cose le ho notate anch'io, ma non quelle... - rispose William sorridendo.
Un'espressione simile ad una rappresentata in un celeberrimo quadro del pittore Munch si delineò sul volto di Caroline.
Fissa in quella posa rimase lì, scioccata e terribilmente irritata, mentre William se ne andava ad assistere alla partita di beach volley.
Era già iniziata, Elisabetta era alla battuta.
- Volete giocare? - chiese l'animatore Henri a William e Caroline.
un'altra richiesta un po' meno ortodossa fu rivolta a William da Giovanni, il fratello di Isabella: - Bella, zio! Dai, anche tu! -
Nessuno riuscì a convincerli.
Ma in un villaggio turistico, con un intero staff di animatori pagati per coinvolgere e far divertire gli ospiti non si può sperare di essere lasciati in pace in disparte.
Ecco allora che dopo pochi minuti si avvicinò un'altra animatrice, Mary.
- Ragazzi, volete partecipare allo show con gli ospiti di sabato? Non serve essere bravi basta solo volersi divertire! -
Entrambi rifiutarono fermamente, ma l'animatrice insisteva.
Il caso (o piuttosto DJ Denny) volle che, proprio in quel momento, venisse trasmessa alla radio del villaggio "Time of my life", colonna sonora del film Dirty Dancing.
Sull'onda di quelle note Caroline si lasciò trasportare via da un film mentale.
Eccola, al centro del palco come nella scena finale del film.
Vestito fine anni '80 (niente capelli cotonati, non sono più di moda!), attende il suo William, in completino nero con capello al Patrick Swayze (che anche se non è più di moda a lui starebbe benissimo!) e via con il mambo.
La folla ammira la perfetta intesa e sintonia tra i due.
Che stile! Ma siamo sicuri che non siano professionisti?
Guarda negli occhi William mentre la fa volteggiare abilmente; la gonna le si apre elegantemente a ombrello mostrando le sue gambe senza un filo di cellulite, perfettamente modellate da una settimana di acqua gym e sacrifici (a differenza di quelle di Elisabetta che ora se ne sta seduta, divorata dall'invidia per Caroline, per il suo bel corpo snello e atletico e per il suo uomo).
E poi quel momento. Un attimo. Lo sguardo, i due volti che si avvicinano...Un sospiro...
Un altro volteggio.
La coreografia riprende più sensuale di prima. La prima presa: due giri con lei sollevata da terra e William che le cinge la vita con un braccio e le tiene una mano.
Nessuna fatica nell'espressione di lui. Caroline è leggera come una piuma. Dopo un ultimo sguardo innamorato e il baciamano, ecco il salto di lui giù dal palco.
Un ninja! Il fumo coreografico non nasconde l'espressione spavalda, orgogliosa e felice che William rivolge a Caroline.
La sequenza di passi di lui manda in delirio ormonale il pubblico femminile, adolescenti o signore in menopausa non fa differenza.
Caroline è orgogliosa e felice. Ride trionfante al centro di quel palco.
L'entusiasmo è incontenibile: il pubblico si alza e si mette a ballare, riempiendo tutta la zona antistante il palco.
Neanche durante la sigla del villaggio partecipano così tante persone.
È
il momento! È pronta! Due aitanti e giovani animatori, Henri e Giorgio, l'aiutano a scendere dal palco e dopo una breve rincorsa ecco la presa. L'angelo!
William come un moderno Atlante sostiene il suo mondo. Fermo e deciso, senza il benché minimo sforzo, sostiene in alto, in orizzontale per le anche, una Caroline a braccia aperte, dimagrita di 5 chilogrammi nell'ultima settimana e più bella e trionfale che mai.
Sì! Sì! Sììììì!
- Sì, voglio partecipare! - gridò Caroline.
SPAM!
Una palla da Beach Volley la colpì in pieno viso e la poverina cadde a terra.
Mentre veniva trasportata in infermeria rivide il suo film mentale. Era magnifico come il precedente, solo aveva un cerotto sul naso....ma si sentiva bellissima comunque.

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Prossimamente: cosa stava combinando Emma Casalegno con il cellulare al torneo di Hearts? Restate con noi e lo scoprirete! ;)

 

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Capitolo 2
*** Outtakes Cap.12. Le occulte idee di Emma ***


Scena omessa dal capitolo 12 (andrebbe subito dopo il primo commento della signora Mariella), scritta sottoforma di Flashfiction.
Il "dietro le quinte" del torneo di Hearts
, ecco cosa combinava la signorina Emma Casalegno con l'amica Enrica Fabbri.
È proprio una cavolata giusto per non restare a stomaco vuoto in attesa del nuovo capitolo della Long Fic.
Non andrebbe assolutamente in questo fandom, ma la storia originale e la raccolta di Outtakes è pubblicata qui quindi lascio qui! >//<


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"La disgrazia"?! Certo! Il significato delle carte! Qual è il metodo più ovvio per prevedere il futuro in amore se non la cartomanzia? Chissà se funziona anche giocando normalmente? In fin dei conti vengono estratte delle carte e queste vengono toccate dai consultanti, il principio è lo stesso.

Emma espose l'idea all'amica. - E dove troviamo i significati?

- Elementare, Enrica. Su internet! -

Prese il cellulare e iniziò la ricerca.

- Ma che state facendo? - Ahi ahi ahi, beccate dall'animatore.

- Nulla! Mandavo un SMS...-

- A una cartomante?! -

Difficile mentire quando si ha un i-phone a schermo LCD di più di 10 cm di altezza e alta risoluzione che mostra una cartomante dall'espressione misteriosa circondata da carte, cuori che palpitano e numeri telefonici coloratissimi su uno sfavillante cielo stellato.

Incapace di mentire Enrica confessò tutto. Emma arrossì violentemente. Giorgio era incredulo: - Avete Googlato siti di cartomanzia per sapere il significato delle carte che vengono giocate al torneo? -

- Si! L'abbiamo Googlato! -



 

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Capitolo 3
*** Outtakes Cap.15: La versione cestinata. ***


Salve! Questa è la versione originaria "così come è venuta" del cap. 15, poi cestinata su consiglio della Beta. E' comunque simile a quella pubblicata. Vedete voi se vi va di leggerla. Sono stata molto indecisa se pubblicarla o no, ma cancellarla del tutto mi dispiaceva e per tenerla così nel pc...

Cooomunque....Il nuovo capitolo della storia vera e propria arriverà verso la metà della settimana: è quasi pronto (se passa l'esame della Beta!!), devo solo decidere fino a che punto farlo arrivare per poi attaccare con quello dopo. ^^

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- Gio! Svegliati..
È tardissimo - esclamò Elisabetta con gli occhi ancora pesanti di sonno e la bocca impastata, dopo aver guardato la sveglia.

-Tra un po' chiude persino il ristorante...-

La sorella mugugnò qualcosa di incomprensibile che si rivelò essere la frase di protesta: - Facciamo colazione al bar e restiamo a dormire ancora un po'. -

- Ma quanto abbiamo dormito?! - disse Elisabetta subito in piedi - Anche se è più corretto dire quando non abbiamo dormito...-

Avevano infatti passato quasi tutta la notte in bianco. La sbronza di Lidia era stata più seria del previsto, era stata davvero male e era stata necessaria una certa assistenza che Caterina non aveva potuto darle dal momento che era piuttosto brilla anche lei.

Dice il detto "chi non beve in compagnia è un ladro e una spia" e le sorelle Benetti non avevano bevuto da sole: anche Isabella e Giovanni si erano ubriacati e strisciando sul pavimento, in lacrime e strilli, si erano avvinghiati alle ginocchia di Elisabetta e Giovanna per supplicarle di non dire niente ai loro genitori.

Fu così che Elisabetta e Giovanna si trovarono a dover fare da infermiere a quattro adolescenti sbronzi, con il solo aiuto di Caterina Morlandi, unica dello Junior Culb ad esser rimasta sobria.

- Lilly, ma come fai ad essere sempre così scattante al mattino? Anche quando dormi poco...-

- Avanti dormigliona! Alzati! È persino il compleanno di papà! Oggi sarà un grande giorno! A quest'ora saranno già tutti in spiaggia: tutte le pettegole si staranno chiedendo dove siamo finite, Caroline avrà già tentato due o tre assalti a William ai quali non ho potuto assistere e Charlie avrà già fatto il bagno. Forse a quest'ora forse sta riemergendo dall'oceano come Poseidone, con il caldo sole alle spalle che illumina la sua possente figura e il corpo imperlato da brillanti gocce d'acqua e...cloruro di sodio. -

Per tutta risposta le arrivò una cuscinata che prontamente schivò.

Per convincere definitivamente Giovanna ad alzarsi (che nel frattempo si era rintanata sotto al lenzuolo) Elisabetta scostò le tende per far entrare luce: - Guarda che giornata...di m****! -

La delusione fu enorme.

Non pioveva, ma il cielo era coperto da grosse nuvole grigie e il sole si intravvedeva a malapena. Il vento soffiava forte, molto più degli altri giorni.

In spiaggia la bandierina rossa sventolava impetuosamente sulla cima dell'asta; le onde erano alte e in mare non c'erano che surfisti.

Sull'ascensore [N.B. Che giustamente non c'è perchè il viallggio è organizzato in bungalows e non in un unico corpo centrale...XD] per scendere al ristorante le due ragazze restarono in silenzio. Deluse e preoccupate. Era chiaro che se il mare non si fosse calmato non ci sarebbe stata nessuna gita in barca/gommone quel pomeriggio. Giovanna, appoggiata alla parete, fissava il soffitto cercando di rassegnarsi all'idea.

Elisabetta, piuttosto irritata, malediceva in silenzio la sfortuna; ma non era fatta per il cattivo umore così, prima che le porte dell'ascensore si aprissero, aveva già ritrovato brio e fiducia: se anche la gita fosse saltata questo non avrebbe impedito a Charles e a sua sorella di stare un po' di tempo insieme, da soli. E poi c'era sempre la famosa cena! Doveva proprio ringraziare William, la sera prima non c'era stata l'occasione.

 

Nell'entrare al ristorante, Elisabetta e Giovanna incrociarono Caterina al tavolo delle bevande calde e fredde a far rifornimento d'acqua.

- Come stai, Cate? - Chiese subito Giovanna.

Caterina era piuttosto pallida, ma a parte gli occhi cerchiati e un po' arrossati aveva un buon aspetto.

Rispose che aveva un po' di mal di testa, ma che tutto sommato stava bene.

Il ristorante era semivuoto e le due sorelle individuarono subito Lidia, Isabella e Giovanni.

Sedevano al tavolo mogi mogi, circondati da caraffe d'acqua da mezzo litro.

Indossavano tutti un paio di occhiali da sole grandi e neri, modello diva, che rendevano molto difficile decifrare l'effettivo stato di salute.

- E il trio di mosche Tzè tzè là in fondo si sono riprese? - chiese Elisabetta.

Caterina rispose di sì e che appena finito di mangiar qualcosa Lidia era intenzionata a raggiungere il resto della famiglia che era già in spiaggia. Mentre Isabella e Giovanni sarebbero tornati in camera a dormire con la scusa del brutto tempo e di un'indigestione, per non farsi scoprire dai genitori.

- grz, ragazze! Siete delle vere amike! Mamma c ucciderebbe se lo venixe a sapere. -

Elisabetta disse che comunque non ci voleva un medico per capire che avevano bevuto non poco.

Caterina e Giovanni potevano anche cavarsela, ma su Isabella e Lidia gli effetti erano piuttosto evidenti. Almeno senza occhiali da sole.

- Papà se ne accorgerà di certo. Non è così stupido. -

- Beh tu intanto non fare la spia, Lilly, per favore. Siamo riuscite a convincere persino Maria a non dire niente. - disse Caterina

- Già! Non ti ci mettere tu a far la guasta feste! - biascicò Lidia, mandando giù un bicchiere d'acqua.

- "Guasta feste"?! Hai vomitato per quasi tutta la notte, non hai lasciato dormire in pace me, Giovanna, Maria e probabilmente metà ospiti del nostro corridoio e sarei io se facessi la spia a rovinarti la "festa"? Passare ore in bagno a tirar su l'anima e alzarsi con un'emicrania assurda...Sai che divertimento! -

- Prima di star male ci siamo divertite da matti! Non sai che ridere! Senz'alcool non ci si diverte! E io voglio divertirmi. Ho 16 anni se non lo faccio adesso quando lo farò?! E poi non venirmi a far la predica. Ti ho visto bere ieri sera... -

- Due dita di Cocktail. Due. -

- e io due dita di vodka alla fragola. - ribatté Lidia.

- Sì! verticali! 2 dita verticali per ognuno dei 10 bicchieri. Non raccontar balle perché tanto non ci credo. Non reggi bene l'alcool, anche se dovresti essere piuttosto abituata, ma la sbronza di ieri sera è stata epica. -

Giovanna cercò di calmare gli animi e Lidia si appellò subito alla sorella: - Gio! Lilly, mi maltratta...! -

- Cosa!? Ma se ti ho assistito tutta notte! È questo il ringraziamento? -

- Lidia, Lilly ha ragione. Solo sbaglia nei modi: Lilly, sei troppo dura. Sono certa che questa nottata è servita da lezione e non lo faranno più. -

- Fino al prossimo weekend in discoteca. - pensò Elisabetta, ma non disse nulla per non riaccendere la discussione.

Lidia e Caterina promisero; Giovanna si impegnò a non dir nulla ed Elisabetta fece lo stesso, ma volle saperne di più.

- Ma come diavolo avete fatto a ridurvi così?! -

- Saremo anche in un'isola deserta, ma non è tanto difficile procurarsi un po' d'alcool. Abbiamo le nostre fonti. -

- Sì è visto...! Capisco che non sia difficile farsi offrire da qualcuno un bicchiere o due, ma tirarsi nere in quel modo...-

- Io non ero tanto sbronza. -

- Cate! Ma se ti ho detto di curare un attimo Lidia, mentre davo un'occhiata a Isabella, torno 3 minuti dopo e ti vedo mezza svestita in corridoio che la trascini per le gambe...! -

- Avevo caldo!...E lei non stava ferma...era scappata dalla camera... - cercò di giustificarsi Caterina.

- Ora capisco perché ho il sedere tutto ammaccato! - piagnucolò Lidia.

- Menomale ke la mia amora era sobria. Cs avrei ftt senza di lei!? M ha tenuto i capelli mentre vomitavo per tutto il tempo! -

Giovanni sghignazzò. Aveva bevuto molto anche lui, ma reggeva bene l'alcool. Tra i quattro era il più in sé.

- E t nn ridere!! ke se aspettavo da te ero morta. Invece ke aiutarmi flirtavi! -

- Beh con tre infermiere gnokke! -

Isabella mollò una gomitata al fratello - Piantala di fare il kafone! -

Poi si scusò con Elisabetta e Giovanna: - Nn dategli retta. Si sa che gli uomini sn sempre cs, a loro interexa solo l'aspetto fisico. -

- Era un complimento! - si difese Giovanni. - Cxxxo! Che sexy che eri con quel vestito! - disse rivolta ad Elisabetta.

- Onorata di ricevere un complimento così vivo e sentito...- rispose lei ironica. - Ma non c'è bisogno di ricordarmelo, ieri sera me l'hai già fatto presente diverse volte. -

- Fatica sprecata con Lilly. Lasciala perdere... - commentò Caterina.

- Perché? Sei fidanzata? -

- No, ma è acida come un limone. - biascicò Lidia.

- È un peccato, davvero..cxxxo! All'iniziò non ti avevo guardata bene, ma cxxxo, alla seconda occhiata migliori! ..Hai da fare stasera? -

Elisabetta si alzò da tavolo disgustata.

 

In spiaggia la signora Benetti se ne stava seduta sul lettino avvolta in un asciugamano per il freddo, tutta rannicchiata e intirizzita.

Quando vide arrivare le sue figlie si animò, finalmente aveva qualcuno con cui parlare; era davvero stanca di fare puzzle enigmistici.

Le sue amiche non c'erano, la spiaggia era semi-deserta e Maria non era di gran compagnia.

- E dov'è papà? Dobbiamo fargli gli auguri! - chiesero le ragazze.

- Ha detto che sarebbe andato a fare una lunga passeggiata, di non preoccuparsi. È via da un bel po'. -

Giovanna ed Elisabetta decisero di provare ad andargli incontro.

Non aveva senso star lì sedute tutta la mattina con la loro madre che leggeva ad alta voce le definizioni dei cruciverba, Maria che rispondeva prontamente come ad un quiz televisivo e Lidia e Caterina che facevano finta di recepire quello che veniva loro detto.

Si fecero indicare la direzione in cui era andato il loro padre e iniziarono a partirono.

- Secondo te come si sono procurate tutta quella roba? -

Disse ad un tratto Elisabetta.

Giovanna disse che non ne aveva idea.

- Ci sono 4 bar. Sappiamo per certo che non hanno bevuto a quello dove eravamo noi o le avremmo viste. Rimangono i bar delle due piscine e quello dell'anfiteatro. Cosa mettono il braccialetto di riconoscimento per i minori di 18 anni a fare se poi servono comunque alcool? -

- Magari qualcuno gliele ha offerto. -

- Chi? I ragazzi del loro gruppo sono tutti minorenni. Che io sappia non hanno molti contatti con maggiorenni tranne gli animatori e noi di famiglia.... Ho provato a chiedere a Caterina, quell'altra ragazzina amica loro, ma dice che non sa nulla. - disse Elisabetta.

- Infatti era al nostro bar ieri sera. Ha ballato con l'animatore del loro gruppo quasi tutta la sera. Non ho capito bene cosa è successo, ma forse hanno addirittura litigato. -

- Ti riferisci alla scena madre da Grande Fratello con Isabella che scoppia in lacrime in corridoio e urla addosso alla poverina: "credevo foxi mia amika e invece t strusci tt la sera con il primo ke paxa e m lasci da sola, io nn lo avrei mai fatto!!" E pochi minuti dopo abbracci e moine per scusarsi. -

- Menomale che hanno fatto pace. - commentò Giovanna.

- Non sono molto d'accordo. Caterina sembra una brava ragazza, ma è troppo ingenua e influenzabile. Temo che Isabella la rovini. -

- Perché? Non ti sta simpatica Isabella? A me piace. -

- Quando mai!? - Pensò Elisabetta. Cambiò argomento.
 

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Capitolo 4
*** Outtakes/What if? cap. 21 - Trick or Treat? ***


Come promesso ecco il mini regalino per Halloween. sono riuscita a ricavare qualcosa di presentabile quindi eccomi qua.
Variazione sul capitolo 21. Elisabetta, incazzata nera dopo tutte le cose che aveva saputo da Caroline e Giorgio, "scappa" dalla cena e va a rifugiarsi in camera:

 

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Toc, toc. Elisabetta si destò dallo stato di torpore in cui era crollata, stanca e delusa. Aveva pianto. Molto. E ora si sentiva la testa pesante. Toc, toc. Il suono le giungeva ovattato. debole, incerto. Toc, toc. Sì, qualcuno era alla porta. Accese la luce dell'abat jour, si asciugò gli occhi per cancellare gli ultimi segni delle lacrime. Sperò che non fossero tanto arrossati. A fatica si alzò e andò ad aprire.
Doveva essere certamente Giovanna, venuta a vedere come stava.

- Parola d'ordine..? - chiese, ma non ebbe alcun risposta.
- Parola d'ordine...? - ripeté.
Niente. Nessun "Caput Draconis" di replica.
-Elisabetta..? -
Sussultò nell'udire una voce maschile. Era..: - sono William. -

Aprì la porta d'istinto.. - Ma che diavolo ci fai tu...?- ma non riuscì a finire la frase perché subito si trovò tra le braccia di lui; stretta contro il suo petto, così forte che poteva sentirgli il cuore battergli all'impazzata. Scioccata e confusa, non fece nemmeno in tempo a realizzare quel che stava accadendo; alzò lo sguardo per dire qualcosa e un attimo dopo le labbra di lui incontrarono le sue in un bacio.

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NOTE:
E' un "What if" (anche se in realtà è una semplice variazione del modo in cui è scritto il capitolo 21) perché l'idea è partita da: "cosa sarebbe successo se mi fosse venuto in mente di introdurre la Parola d'ordine prima?"
Mi faceva ridere l'idea che Elisabetta fosse chiusa in camera, davanti alla porta pretendendo un "Caput Draconis" da parte di un ignaro e stranito William. Da "Caput Draconis" mi sono venuti in mente le streghe e i maghi, quindi Halloween. E ho pensato che la frase "Dolcetto o Scherzetto?" si adattasse bene a questa situazione. Andrebbe tradotto con "scherzetto o squisitezza/sorpresa"? ...decidete voi cosa ha ricevuto Elisabetta... ;)


Con l'augurio che anche voi stasera possiate aprire la porta e trovarvi davanti lo Stregone del vostro cuore con una dolce sorpresa e non i soliti mocciosi travestiti con il palmo aperto a richiedervi cioccolatini, vi saluto e vi aspetto domenica 11 novembre per un nuovo capitolo di The Austen Resort. Felice Halloween! :D

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