a piece of my heart

di __PandaCloe__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** abitudini ***
Capitolo 2: *** Malinconia e genialità ***
Capitolo 3: *** Novità ***



Capitolo 1
*** abitudini ***


Entrai nel cimitero con un grande mazzo di fiori in mano e mi diressi  verso la tomba su cui, da ormai un anno, ogni giorno portano i fiori.
-Ciao Elly.-   dissi rivolta alla lapide bianca. -Guarda! Sono girasoli!! I tuoi fiori preferiti. Oggi sono entrata dal fioraio e non appena li ho visti li ho comprati.-
Andavo lì tutti i giorni a trovare Elly (Elisabetta). Due anni fa le avevano diagnosticato la leucemia e così, un anno fa, quella stronza di una malattia si era portata via la mia migliore ed unica amica.
Da quel lontano giorno di fine maggio mi ero ripromessa che mi sarei presa cura di lei anche da morta.
Io e il custode ormai ci conoscevamo bene e lui teneva sempre in ordine lo spazio intorno alla tomba di Elly. Ma una ragazzina di 16 anni non può avere come migliore amico un signore di 70 anni.
E così ero rimasta sola e la depressione aveva iniziato a impossessarsi del mio corpo e del mio cervello.
- Sai Elly, oggi un ragazzo mi ha quasi parlato. Visto che progressi??- Mi facevo pena da sola. 
- E a mensa un ragazzino di 1° si è seduto al tuo posto. Immagina la faccia che ho fatto!! E così, ''gentilmente'', l' ho invitato a spostarsi...-
Il mio tentativo di rallegrare la situazione fallì quando il mio sguardo si posò sulla foto sulla lapide. Elisabetta era una delle ragazze più belle che avessi mai visto. Capelli lisci, lunghi e biondi con due occhioni color castagna.
A quel punto le lacrime iniziarono a bagnarmi il viso.
-Oh Elly!! Mi manchi tanto!! Non riesco ad andare avanti senza di te...- Scoppiai a piangere e caddi sulle ginocchia.
Il signor Rossi, il custode, mi porse come al solito un fazzolettino.
Dopo aver salutato Elly, uscì dal cimitero e percorsi le strade di Roma diretta a casa mia. 





SPAZIO AUTRICEEEEE:

Hola Panda!!! (ogni volta cambierò la  lingua del saluto ma, care lettrici, rimarrete sempre i miei PANDA) Questo è il mio 1° capitolo (veramente è il prologo!) di questa storia. Non voglio fare anticipazioni ma sappiate che i ragazzi arriverano verso 3 o 4 capitolo. Spero vi piaccia!!!                                                          Baci Panda Chloe (pseudonimo) !!! :-D  

P.S. per favore recensite!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!





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Capitolo 2
*** Malinconia e genialità ***


 
 Appena aprì la porta di casa urlai – Sono a casaaa!!-                             
Mia madre mi venne in contro –Ciao Chloe! Com’è andata  la scuola a scuola?- la guardai male. Ma come pensava che la scuola fosse andata bene…                                                                                                   
Salì al piano di sopra dove incontrai la nostra governante Molly.                   
-Hi Molly!!- la salutai dandole un bacio sulla guancia.                             
-Hello my little star!! – Mi rispose lei.                                             
Molly era una donna inglese, bassa e grassottella con un bel caschetto grigio. Aveva preso servizio da noi quando i miei si sposarono.        
Mi diressi in camera mia e mi misi a studiare. La scuola non mi piaceva ma da quando era morta Elly non avevo nessuno con cui passare il mio tempo. Verso le 5 finì e presi il borsone di scherma e andai in palestra. Arrivata lì indossai l’ armatura e, preso il fioretto, salì in pedana. Subito dopo un ragazzino salì difronte a me. Sorrise beffardo e si  abbassò la maschera.                           
L’ incontro durò pochissimo e lo battei con una stoccata. All’ improvviso tutti  vollero battersi contro di me. Che palle. E io che speravo di finire presto!                                                                    
Vinsi la maggior parte degli incontri e poi tornai a casa. Mamma mi aprì la porta – Ciao cucciola! Sto andando in cantiere ci vediamo dopo!- Così dicendo mi diede un bacio sulla fronte e si allontanò uscendo dal cancello del nostro villino prima che potessi dire un misero – Ciao… -.                                                                             
Andai a farmi una doccia e mi asciugai i capelli. Mentre mi infilavo il mio super pigiamone di pail, il mio sguardo si posò sulla mia chitarra nell’ angolo della stanza. Mi misi le pantofole, la presi e sedetti a gambe incrociate sul letto. Appena sfiorai le corde, le mie dita iniziarono a muoversi  e dopo poco riconobbi le note di “Roling in the deep” di Adele. La malinconia ritornò e lasciai la chitarra per accasciarmi sul letto. Dopo molte lacrime  e molti singhiozzi mi addormentai. Verso le nove mi venne a svegliare Molly.                           
– Stellina mia è l’ ora di cena. Vieni a mangiare?-                                         
- Si arrivo…- risposi frastornata.                                                               
Scesi le scale ed entrai in cucina. Appena mi sedetti a tavola arrivo mamma che rientrava dal lavoro.
- Ciao mamma… - la salutai                                                                          
- Ciao Chloe! – Rispose lei allegra, come sempre.                                          
Lei e Molly cercarono più volte di avere una conversazione, ma invano.         
- Chloe, cosa succede? Perché sei così strana?- Mi chiese spazientita mia madre.                                                                                                           
- Io… mi sono appena svegliata…- Risposi poco convinta.                              
- Non intendo in questo momento ma…-                                                     
- Ok, vuoi sapere cosa mi succede? Elly era la mia migliore amica e da quando è morta sono rimasta sola! I professori, in classe, stanno sempre attenti a cosa dicono perché hanno paura che io scoppi in lacrime come i primi tempi e per questo i miei compagni mi considerano pazza oppure mi compatiscono! Ma io non voglio essere compatita, non voglio che provino pena per me!! E ora sono sola senza un amico al mondo!! Ecco cosa mi succede!!!- Urlai esasperata.                                                      
Le due donne a cui tenevo più della mia stessa vita mi guardavano sbalordite. Primo non avevo mai alzato la voce in quel modo e secondo ero sempre stata piuttosto chiusa e a casa non parlavo mai dei miei problemi.                                                                            
Entrambe mi abbracciarono consolatorie mentre scoppiavo a piangere.     
- A volte vorrei ricominciare tutto da capo…- Sussurrai dopo essermi asciugata le lacrime.                                                                                   
- Oh tesoro…- disse con un fil di voce mia madre.                                        
- Vado a letto… buonanotte…-                                                                         
- Chloe, sta sera arriva Paul.-                                                                        
- Si, si…ok- dissi poco convinta andando in camera mia, dove mi addormentai in un attimo.
 
POV MAMMA
Le parole di Chloe mi scossero parecchio. Non aveva mai detto cose del genere. Mi preparai una tisana e mi sedetti al tavolo. Ero lì che fissavo il vuoto persa nei miei pensieri.                                                           
- Elena, io vado a letto. Buonanotte.- disse Molly.                                         
- Certo, certo Molly…- mentre si allontanava  dissi. – Emm… Molly?
Grazie..- mi sorrise contenta e poi si ritirò in camera sua.                    
Verso le 11:00 il campanello suonò e andai ad aprire.                                       
- Paul!- esultai saltandogli al collo e baciandolo.                                  
- Beatrice!- mi sorrise.                                                                                       
- dove sono Chloe e Molly?- continuò.                                                           
- A dormire. Ho combattuto contro il sonno per aspettarti.- risposi baciandolo nuovamente.                                                                              
Ci sedemmo sul divano in salotto e iniziammo a chiacchierare.                    
- E Chloe? Come sta?- domandò premuroso lui.                                          
- Male. Soprattutto in questi ultimi tempi.-                                                  
-come mai?.-                                                                                               
- Si sente estremamente sola da quando Elisabetta è…- Sospirai pensando a quella ragazza dal cuore d’ oro. Era riuscita a sopportare mia figlia e il suo caratteraccio per 7 anni, e adesso…                                  
-Dice di voler ricominciare tutto da capo.- continuai.                                 
- Senti, tra una settimana inizio quel lavoro a Londra di cui ti avevo parlato. Se vuoi può trasferirsi lì con me?-                                              
Mi guardò negli occhi. Quell’ uomo era un genio!
 

SPAZIO AUTRICE (se così possiamo dire):
Kaixo Panda (basco)!! lo so, lo so. In questo capitolo non succede molto ma fidatevi era                       
 N-E-C-E-S-S-A-R-I-O!!!

Allora... SONDAGGIO 1!!
Vi piace il soprannome “panda”?
1.  Si
2.  No, mi fa schifo
3.  Così così
 
SONDAGGIO2
Secondo voi cosa succederà  nel prossimo capitolo?
Attenzione: la domanda può sembrare ovvia ma… non lo è!!
Aspetto con ansia le vostre recensioni cari miei panda.
  Il  PANDA CHLOE       
P.S. per chi non lo avesse capito “ Kaixo” vuol dire “ ciao” in basco :-P
 

P.S. Non voglio farvi la predica ma ho visto che sono tante quelle\i che hanno letto la storia (e vi ringrazio) ma a recensire siete pochissimi. Per favore fatemi sapere se vi piace, altrimenti non metto altri capitoli e elimino la ff!!!

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Capitolo 3
*** Novità ***


       Capitolo 3
Novità
POV CHLOE
Mi svegliai in ritardo, come tutti i giorni, e presi una t-shirt, un jeans e una felpa dall’ armadio e abbinai il tutto al mio paio di All Star preferito.
Mentre uscivo dalla stanza con lo zaino in spalla passai davanti allo specchio. I miei capelli erano castano scuro e riccissimi come quelli di mia madre e i miei occhi, solitamente  di un azzurro intenso, quella mattina erano velati di grigio. Avrebbe piovuto sicuramente.
Avevo ereditato quegli occhi da quel deficiente di mio padre. John Grimm.
 Lui e mia madre si erano conosciuti durante uno scambio culturale a New York. E così quando si laurearono si sposarono e vennero a vivere a Roma dove aprirono uno studio di architettura tutto loro. Poi nacqui io e mi chiamarono come mia nonna paterna (che non ho mai conosciuto). Quando avevo 3 anni John scappò in America con la cassiera del supermercato del quartiere. E da quel giorno non lo vidi mai più. Neanche una cartolina  di auguri a Natale o al compleanno. NIENTE! Quando avevo 5  anni mia madre conobbe Paul Higgins.
 Oltre agli occhi, da mio padre, ho ereditato il mio stupendo inglese (modestissima -.-)
Lo odio. Odio John Grimm con tutto il cuore.
Prima che scoppiassi a piangere dalla rabbia andai in cucina e presi al volo una fetta di pane e nutella. La mangiai in fretta e per poco non mi strozzai. Mentre aprivo la porta di casa per uscire entrarono mamma e Paul con due sorrisoni stampati in faccia.
- Bentornato Paul!- lo salutai –Perché quei sorrisi da maniaci?- domandai.
 - Chloe, Paul mi ha fatto una proposta fantastica!- Oh cazzo, si sposavano?!?
- Tesoro, Ti andrebbe di andare a vivere a Londra con lui?-
 Non credetti alle mie orecchie!!! – E me lo chiedi? Si si si!!!!!-
 Corsi ad abbracciare Paul. Quello fu il primo abbraccio che gli diedi in tutta la mia vita.
Passarono 5 giorni di taaanto shopping e taaanto inglese.
 Il 6° giorno andai al cimitero. Quel giorno presi un mazzo di fiori enorme. Volevo farmi perdonare da Elly per non essere andata a salutarla durante quella settimana.
- Ciao Elly!! Guarda che bei fiori! Sai, ho una notizia bomba!!! Vado a vivere a Londra con Paul!!!!!! - Dissi eccitata – Ricordi quando sognavamo tutto questo insieme? Era prima che ti ammalassi…- No. Quel giorno non dovevo, non potevo piangere.
Tornata a casa finì di preparare le ultime cose e poi guardai un film pe ammazzare un po’ il tempo e mi addormentai sul divano.
 
La mattina seguente mi svegliai alle 7:45. Scesi a fare colazione e trovai Molly, mamma e Paul
- Come ti senti?- chiese mamma.
- Bene. Forse un po’ preoccupata.- risposi.
- Vedrai. Te la caverai benissimo!- mi incoraggiò Paul. Da lui non me lo aspettavo.
- Grazie!-
Dopo che mi fui lavata e vestita uscimmo di casa e ci dirigemmo all’ aeroporto.
Arrivata al controllo bagagli salutai mamma e Molly
- Mi fai una promessa?- chiesi rivolta a mia madre.
- Tutto quello che vuoi!-
-Ogni tanto porteresti dei fiori a Elly?-
-Certo!- mi strinse a sé e una lacrima le rigò il viso.
Mi baciò in fronte e mi accarezzò i capelli. Ogni volta che faceva quel gesto tutte le mie ansie e i miei pensieri negativi liberavano la mia mente.
Posai il mio bagaglio a mano sul nastro trasportatore e passai sotto il metal detector.
 
Il volo durò circa 3 ore. Dopo aver preso le valigie prendemmo un taxi che ci portò alla mia nuova dimora. Il quartiere era un quartiere tipico, di quelli che si vedono nei film con le villette a schiera. Il taxi si parcheggiò davanti a una di queste ed entrammo.
- Benvenuta a casa!-
- Grazie Paul!!-
Mi illustrò la casa e poi mi portò in camera mia.
- Ecco la tua stanza!- mi disse aprendo la porta.
- Grazie! È bellissima!!-
Era tutta arredata di bianco,  c’era una parete rossa e una cabina armadio ma soprattutto un bellissimo letto ad una piazza e mezzo *.*
Dopo che ebbi sistemato le mie cose Paul mi chiamò al piano di sotto.
In soggiorno c’era una famiglia seduta sui divani.
-Chloe, loro sono i Tomlinson: i nostri vicini.- Li presentò Paul.
- Salve…- dissi un po’ imbarazzata.
- Ciao cara!- disse la signora Tomlinson alzandosi dal divano e abbracciandomi.
- Questa è la mia famiglia: Mio marito Gregory, mio figlio Louis e loro sono Charlotte, Fèlicitè e le gemelle Daisy e Phoebe.- Disse indicando uno a uno tutti i componenti.
- Salve a tutti.-
-Louis è un anno più grande di te e viene alla tua stessa scuola.- mi informo Paul.
Per sfuggire a quel momento di imbarazzante quel ragazzo dagli occhi azzurri come il cielo mi invitò a fare un giro de quartiere.
- Ti piace qui?- Mi chiese.
- Si anche se sono qui da poco meno di 5 ore.- scoppiammo tutti e due a ridere (Quant' è bella giovinezza che si fugge tutta via...).
- a parte gli scherzi mi piace moltissimo.-
- Io sono arrivato qui a Londra poco più di un anno. Abitavo a Doncaster ma per una serie di casini ci siamo trasferiti qui. E tu?-
- Io abitavo a Roma, Montesacro.-
- Mi piacerebbe tanto vedere Roma.-
Chiacchierammo un po’ sulla mia adorata città.
- Hai molti amici qui?-
- Dipende da cosa intendi. Quelli veri saranno quattro o cinque. Il reso: compagni di feste.-
Poi mi chiese se avessi lasciato qualche amico in Italia. Gli occhi mi si inumidirono e lui lo notò. Mi prese la mano e poi mi chiese – Ti va di parlarne?-
-Ti va di ascoltarmi?-
- Certo! Se la mia migliore amica!!- rispose con ovvietà.
Gli sorrisi imbarazzata e iniziai a raccontargli  la storia della mia vita. Mi ascoltava attento.
Finalmente dopo tanto tempo potevo parlare con qualcuno liberamente. Sentivo realmente di aver fatto la scelta giusta.
 
 
POV LOUIS
La guardavo mentre parlava. Il  viso ambrato, contornato da una folta chioma riccia e castana, era a contrasto con gli occhi grigio-azzurri.
Le volli bene sin dal primo momento.
Parlava di una storia triste: fatta di delusioni e tradimenti in cui l’unica luce si era spenta un anno addietro. Quella luce era la sua amica Elisabetta.
-… e questo è tutto!- concluse la sua storia.

- Bene! Adesso andiamo a prendere un gelato!!-
 
 

   
Sveiki Panda! (lettone)
Come va?? Scusate l’ immenso ritardo!!! La scuola mi sta uccidendo.
Allora… cosa ne pensate del capitolo?? Velo aspettavate tutto ciò??
Facciamo salire un po’ queste recensioni???Daiii
Comunque buongiorno\buonasera\buonanotte e tuttiiiiii!!!!!
Il Panda Cloe <3  

p.s. Se amate i vampiri e i licantropi leggete la mia nuova ff: "eccezionale". grazie<3   

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