Once upon a doctor

di lulubellula
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sleeping beauty, Part One (Callie/Arizona) ***
Capitolo 2: *** Sleeping Beauty (Callie/Arizona), Part Two ***



Capitolo 1
*** Sleeping beauty, Part One (Callie/Arizona) ***


Once upon a doctor

The sleeping beauty (Callie/Arizona)

C' era una volta, in un regno lontano lontano, un castello incantato che da qualche tempo era stato segnato da un triste fato.

Una guerra sanguinosa aveva provocato centinaia di vittime innocenti, soldati, donne, anziani e bambini, quasi nessuno era stato risparmiato dalla furia della battaglia, persino l' unico figlio di Re Daniel, Timothy, era caduto in battaglia, per mano di una strega potentissima, Malefica, che cominciava a temere che le fiamme del conflitto fossero sul punto di spegnersi.

I monarchi che avevano iniziato a farsi guerra, regnavano su due regni sconfinati ma contigui e, falsamente consigliati dalla strega, avevano cominciato a trovarsi in inimicizia, inimicizia che poi era sfociata in quell' assurda guerra.

A nulla erano serviti i tentativi di far riconciliare i due sovrani, Re Daniel e Re Carlos erano troppo accecati dall' odio provocato dalla strega per riuscire ad agire con lucidità.

Persino la loro alleanza, stipulata anni prima, era stata messa a durissima prova e, con la morte del giovane Timothy, la speranza di unire i due regni attraverso le nozze del ragazzo e di Aria, figlia del Re Carlos e di sua moglie Lucia, era definitivamente sfumata nel nulla.

La stessa Malefica era sfumata nel nulla, scomparendo per molto tempo in un tremendo polverone viola e nessuno, nemmeno le tre fate madrine, erano riuscite a scovare la benché minima traccia.

Il Re Daniel e sua moglie Barbara erano stati colti di sorpresa dalla prematura scomparsa del loro unico figlio ed entrambi, insieme all' intera corte, erano caduti in uno stato di sconforto e di infelicità profondi.

Solo il tempo e l' arrivo di un nuovo erede sembrarono riuscire nell' intento di riportare la felicità sui volti dei regnanti e ben presto, con l' arrivo della Principessina Arizona, il regno ritornò a conoscere tempi migliori.

Poco dopo la nascita della piccola, il Re e la Regina organizzarono una sontuosa e raffinata cerimonia, alla quale invitarono tutti i monarchi e le autorità magiche del luogo, tutti tranne Malefica.

Il giorno della cerimonia, il Re Carlos entrò nella stanza delle sue figlie per vedere se Aria e Calliope fossero già abbigliate e acconciate a dovere, in modo da non farlo sfigurare di fronte a Daniel.

La figlia maggiore, Aria, la prediletta da sua moglie Lucia, era già perfettamente pronta, con i boccoli ben curati, le vesti in ordine ed i guanti candidi indossati a dovere.

Calliope invece aveva i capelli in disordine, il viso sporco di marmellata di lamponi e il suo vestito presentava già macchie e strappi qua e là.

Carlos sospirò, cercando di nascondere un sorriso storto provocato dalla vista di sua figlia Calliope.

Non poteva farci niente, Calliope era la sua più grande debolezza, proprio non ce la faceva a rimproverare la sua pupilla, da Re severo e autoritario quale era, avrebbe preferito guidare gli eserciti in battaglia, sotto colpi di ferro e di fuoco, piuttosto che essere costretto a sgridare la sua figliola.

Tuttavia non fu necessario rimproverarla, perché sua moglie Lucia, la Regina, lo batté sul tempo.

“Come ti sei conciata, Calliope Iphigenia! Guarda come hai ridotto il tuo vestito, sembri una sguattera qualunque, non una principessa reale! Scommetto che anche stavolta é stata colpa del figlio dello stalliere, quel Michael, Mike, come diamine si chiama!” le urlo contro la donna.

“Mark, mamma, si chiama Mark e poi questa volta non é stata colpa sua, sono stata io che volevo tentare di salire in groppa a Dinasty, il suo cavallo, ma non sono ancora brava a cavalcare e lui mi ha disarcionato, facendomi cadere dritta dritta in una pozzanghera!” rispose la bambina, con l' ingenuità disarmante di una fanciulla di quasi cinque anni.

“Ah, sì, é andata così? Bé , questo non cambia il fatto che lui sia un cattivo esempio per te, che ti faccia sembrare una popolana qualunque e non una Torres, nelle cui vene scorre sangue blu da moltissime generazioni. E poi guardati, sei anche sporca di marmellata, questo vestito é da buttare, dovrai indossarne un altro per la cerimonia” le dice Lucia rimproverandola aspramente.

Callie mantiene lo sguardo fisso su sua madre, non lo abbassa mai e ribatte: “Questo é perché Mark mi ha portato pane e marmellata per consolarmi dalla brutta caduta, perché lui é il mio migliore amico e mi ha detto che da grande mi sposerà e vivremo insieme felici e contenti, in un castello lontano lontano dove io sarò la Regina e potrò indossare tutti i vestiti che voglio, i pantaloni ad esempio e anche mangiare dolci dalla mattina alla sera. Lui sarà il mio Principe e mi porterà alla ricerca di terre perdute e di draghi da combattere e mi permetterà di tirare con l' arco e di lottare contro i trolls della montagna! E poi, a me, della cerimonia, non importa proprio un bel niente, sarà una noia mortale, starsene lì a fissare una noiosa poppante che non farà altro che piangere tutto il tempo!” rispose Callie mettendo il broncio.

“No, mia cara, dovrai passare sul mio cadavere, io ti impedirò di sposare il figlio di uno stalliere, fosse anche l' ultima cosa che faccio! Comunque le tue sono solo sciocche fantasie da bambina, tu sposerai un Principe di sangue regale ed indosserai vestiti ampi e tessuti preziosi, passerai il tuo tempo studiando canto e pianoforte e leggendo i classici della letteratura, altro che trolls e tiro con l' arco. Sei una Torres, non te lo dimenticare mai, figlia mia. Perciò ora ti darai una sistemata con l' aiuto delle tue ancelle e ti preparerai per la cerimonia, perché, Arizona, sarà anche una poppante come dici tu, ma é una Principessa di sangue blu e suo padre Daniel é di nuovo un nostro alleato!”.

Sua madre se ne andò facendo cenno alla figlia maggiore di seguirla e il buon Re Carlos rimase solo nella sala con Calliope.

La bambina era rossa in volto, tratteneva a stento le lacrime che, a causa del troppo orgoglio, continuava a respingere indietro, inghiottendo bocconi amari a poco a poco.

Carlos si avvicinò a lei e disse :”Non prendertela figlia mia. Tua madre vuole solo il tuo bene, é per questo che ti riprende. Ora, asciugati quelle lacrimucce e alzati, vai a cambiarti le vesti e a sciacquarti il viso. Poi, non dimenticare mai che ti voglio bene, Calliope e che te ne vorrò qualunque cosa accada, perciò, se, quando verrà il momento, tu vorrai sposare Mark, il figlio dello stalliere, io acconsentirò alle nozze, perché tu sei la mia bambina e io voglio solo che tu sia felice. E se questo vuol dire vederti indossare i pantaloni e tirare con l' arco, credo che me ne farò una ragione. Ora, però, corri a cambiarti, prima che a tua madre venga una crisi di nervi e io ne debba subire le conseguenze!” le disse, accarezzandole il volto.

“D' accordo, padre, farò come mi dite voi e mi preparerò per rendere omaggio alla Principessina Arizona” rispose Callie, correndo via felice.

Intanto, alla corte del Re Daniel, l' intero palazzo era in subbuglio, la servitù trasportava viveri e vettovaglie da un salone all' altro, cercando di terminare il più in fretta possibile i preparativi per la cerimonia.

In ogni dove vi erano fiori e decorazioni, ghirlande, armature, dipinti di avi, lucidati e spolverati a dovere.

Dalle cucine provenivano i profumi più disparati ed invitanti, l' aroma del tacchino arrosto, la fragranza del pane appena sfornato, la dolcezza dei dolci e delle creme impregnava l' aria, rendendo l' aria densa di brio e di gioia, contribuendo a rendere l' atmosfera festosa ancor più accentuata.

Negli appartamenti regali, il Re e sua moglie Barbara osservavano la loro figliola che dormiva beatamente nella culla, succhiando il pollice e respirando a ritmo regolare.

“Non credi che sia la bambina più bella dell' intero reame? Anzi, che dico, del mondo intero?” chiese Daniel a sua moglie, guardano la piccola incantato.

“E' davvero una bella bambina, Daniel, ma credo che tu stia esagerando, sicuramente non sarà la più bella del mondo, la stai guardando con gli occhi di un padre innamorato e non in modo critico. E' per questa che ti sembra la creatura più bella che tu abbia mai visto, mio caro” rispose sua moglie, anch' essa infatuata della piccola creatura.

“Io rimango comunque della mia idea, padre o non padre, lei é la bambina più bella del mondo” disse prendendo tra le braccia la piccola Arizona che nel frattempo si era svegliata.

“Vieni, mia cara, é ora che il mondo intero conosca te e la tua bellezza, figlia mia, é tempo che tu venga mostrata di fronte ai Re e alle Regine di ogni dove e alle tue fate madrine, che non vedono l' ora di conoscerti.

Intanto nel bosco, a casa delle tre fatine, Miranda, Cristina e Meredith, regnava il caos.

Meredith, vestita di rosa, come al solito, cercava di calmare le acque tra Miranda, vestita di blu e Cristina che indossava un ampio abito verde.

“Dico che dovremmo donarle un' intelligenza spiccata e sangue freddo, sono doti molto utili nella vita di una donna” cominciò Cristina.

“Infatti, ma ci eravamo già accordate per altri doni, perciò, per quanto la tua idea sia buona, non puoi cambiarla ogni cinque minuti!”le urlò contro Miranda esasperata.

“Sì che posso!” rispose Cristina.

“No che non puoi!”.

“Sì che posso!”.

“No che non puoi!”.

Meredith si mise tra le due e grido: “Smettetela, non vi sembra di essere molto infantili ad urlare una contro l' altra come due ninfe dei boschi qualunque. Siamo delle fate madrine, per Giove! Noi non ci abbassiamo al livello delle fate apprendiste, perciò calmatevi e ricomponetevi un po'”.

Le due inizialmente misero il broncio, poi si tranquillizzarono e si guardarono in faccia.

“Sono stata una sciocca ad aggradirti, hai ragione avevamo già deciso i doni per la Principessina Arizona, io le donerò una voce angelica, Meredith la bellezza e tu … oh, santo cielo, é tardissimo, dobbiamo andare, non possiamo fare tardi, noteranno subito la nostra assenza alla cerimonia” disse Cristina.

Infatti al castello, molti degli invitati sono già arrivati, tra cui Re Carlos, con sua moglie Lucia e le Principessine Aria e Callie.

“Per l' amor del cielo Calliope, smettila di muoverti come una cavalletta, cerca di darti un contegno, non vorrai certo farci sfigurare di fronte ai Robbins” dice Lucia, lanciando un' occhiataccia a Callie.

“Ma mamma, il vestito punge, é di lana pesante e mi prude dappertutto, é uno strazio indossarlo e le scarpe sono strette, impossibili da portare, non ce la faccio più, non posso togliermele?” chiese la bambina, fissando sua madre con lo sguardo implorante.

“Certo che no, Calliope, e poi é tutta colpa tua, se non ti fossi lasciata coinvolgere in quei giochi da pezzenti, ora indosseresti il tuo vestito di seta, fatto su misura per l'occasione e non azzardarti a toglierti le scarpe, credi forse di essere al mercato del pesce?” le risponde sua madre, polverizzandola con lo sguardo.

“No, madre”.

“Bene, mia cara, allora comportati come si conviene al una fanciulla del tuo rango”.

Nella sala il brusio venne interrotto dall' arrivo del ciambellano dei corte che annunciò l' imminente entrata del Re e della Regina, che stavano per presentare al mondo intero la loro figlia, la Principessa Arizona Robbins.

 

 

NdA:

Cosa ne pensate della prima parte della storia e della mia idea in generale di rivisitare le favole più amate, introducendo i personaggi di Grey' s Anatomy?

Fatemelo sapere

A presto

lulubellula

p.s. Ringrazio tanto Elizabeth per aver letto le storie e per aver sostenuto la sottoscritta in più di un' occasione

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Capitolo 2
*** Sleeping Beauty (Callie/Arizona), Part Two ***


Once upon a doctor

Sleeping Beauty (Callie/ Arizona), Part Two


Insomma, datti una mossa, leccapiedi!” grida Malefica nel suo ampio e tetro antro stregato al suo servo fedele e ossequioso, il reietto Alex, un trovatello che lei aveva istruito a dovere da tempo.

Corro, Milady Addison, corro subito da voi, scusate le mie imperdonabili mancanze, perdonatemi, non era assolutamente mia intenzione mancarvi di rispetto!” risponde lui, inchinandosi umilmente di fronte alla sua potente padrona.

Addison scuote il capo e gli urla contro: “Quante volte ti ho detto che non mi devi chiamare con il mio nome di battesimo, Alexander, non devi farlo mai, per nessun motivo! Ora sono Malefica, il mio nome incute terrore e rispetto, Addison non c' é più, la fatina decaduta é un' altra persona ormai, ora c' é posto solo per la grande e magnificentissima Malefica, la strega più potente di tutti i reami fiabeschi!”.

Alex rabbrividisce di fronte al rimprovero della donna e, con un filo di voce, grondante di curiosità le domanda: “Persino più potente della strega di Biancaneve?”.

Malefica lo osserva con disprezzo e gli risponde: “Ovviamente, cosa credi? Io sono più potente di lei sotto ogni punto divista, sono più bella ed affascinante, ho dei poteri più sviluppati e temibili ed inoltre ho qualcosa che lei non ha”.

Alex alza la testa e azzarda: “Me?”.

Addison lo polverizza con lo sguardo: “Credi forse che tu possa fare la differenza? Sei solo un illuso, Alexander, ringrazia che io ti abbia cresciuto amorevolmente per tutto questo tempo e che non tu abbia rispedito al mittente, come certamente avrei dovuto fare, visti i risultati. Tuttavia, a quanto pare, devo avere un gran cuore, leccapiedi dei miei stivali! No, la differenza sarà l' incantesimo del sonno”.

Alex bofonchia qualcosa di incomprensibile tra sé e sé, poi timidamente le chiede: “L' incantesimo del sonno é già piuttosto inflazionato, Milady e poi non funziona mai a dovere, c' é sempre il piccolo inconveniente del bacio del vero amore, una vera seccatura, madame”.

Malefica lo osserva e scoppia a ridere immediatamente, con forza, le pareti tremano e dal soffitto cadono mucchi di polvere e frammenti di pietruzze staccatisi a causa del frastuono.

L' incantesimo del sonno della strega di Biancaneve é una robetta da principianti, mio caro, che senso ha addormentare una sola persona, quando puoi sterminare un intero reame?”.

Alex rabbrividisce e poi trova il coraggio per parlare: “Volete dire, voi volete dire che userete … per giove fa' paura solo a pronunciarlo. Voi userete il Somnium Incantatum? Ne siete proprio sicura, Milady? Molte streghe sono perite nel tentativo di lanciare questo sortilegio”.

Addison inarca il sopracciglio sinistro e risponde: “Molte streghe, forse, non di certo io. Andiamo, Alexander, sai bene quanto io odi arrivare tardi alle feste e farmi rubare la scena dai comuni mortali”.

Alex annuisce e la segue sulla strada verso il Castello Incantato di Re Daniel.

Il ciambellano di corte introduce agli invitati la coppia regale: “Udite, udite, principi e principesse, Re e Regine di ogni landa fatata, stanno per arrivare Re Daniel con la sua amata consorte, la Regina Barbara e la loro figlia neonata, Arizona Robbins”.

Nella sala, le persone sono in trepida attesa e, non appena, i Robbins fanno la loro entrata in scena, tutti gli invitati si inchinano di fronte a loro e applaudiscono a Sua Maestà.

Il Re e la Regina, commossi, presentano la loro figlioletta alle persone, venute da ogni dove, per dare il benvenuto ad Arizona e attendono trepidanti il momento in cui, le tre fate madrine della piccola, Meredith, Cristina e Miranda, le avrebbero reso omaggio, donandole preziose virtù.

Intanto, la piccola Arizona viene ammirata dai presenti, Torres compresi.

Su, Callie, non vorrai farmi fare brutta figura con gli alleati di tuo padre, smettila di trascinare i piedi e di tenere la testa bassa! Questo é un momento solenne, é un' occasione unica per rinsaldare l' amicizia tra i nostri due regni, perciò, vedi di non rovinare tutto come al solito!” le dice Lucia.

Non sto trascinando i piedi, mamma, sono le mie scarpe che si trascinano da sole!” risponde Callie.

Sua madre le lancia un occhiataccia e la zittisce.

Dopo aver atteso qualche minuto, finalmente é il turno dei Torres, regnanti del reame attiguo a quello dei Robbins, venuti appositamente per omaggiare la Principessina Arizona.

E' davvero una bambina molto bella” inizia Re Carlos.

Veramente, una bambina splendida, con queste guance così rosee e chiare” continua la Regina Lucia.

E questi occhi così azzurri e limpidi” riprende Aria.

Già – conclude Callie – e questa testa così pelata!”.

L' intera famiglia Torres lancia un' occhiataccia a Calliope, la quale abbassa lo sguardo imbarazzata e ancora non del tutto conscia del motivo della loro arrabbiatura.

Tuttavia Re Daniel, dopo la costernazione iniziale, scoppia a ridere e accarezza la testa di Callie con fare paterno.

Hai proprio ragione, Calliope, la mia piccola Arizona ha ancora pochi capelli, per il momento, ma vedrai, presto li avrà lunghi e lucenti come i tuoi, mia cara”.

Callie sorride e fissa in modo riconoscente il padre della principessina.

Il ciambellano di corte, terminate le presentazioni, introduce l' arrivo delle fate madrine.

Che siano lasciate entrare Meredith, Cristina e Miranda, le fate madrine di Sua Altezza Reale, la Principessa Arizona!”.

Le porte della sala si aprono ed entrano le tre fatine, le quali si avvicinano alla piccola ed iniziano a porgerle i loro regali.

Meredith, vestita di rosa, inizia con il primo dono: “Mia cara Arizona, ti faccio il dono della bellezza e della grazia, dono che ti rispecchierà nel corpo e nell' anima, crescerai e diverrai bella e intelligente, doti fondamentali per una giovane principessina” e, detto questo, agita la bacchetta e le dona quanto promesso.

E' poi il turno di Cristina, la fatina dalle verdi vesti, la quale reca alla piccola una voce angelica ed un temperamento mite.

Viene ben presto il momento dell' ultimo dono e Miranda si avvicina alla culla della piccola.

Nemmeno il tempo di pronunciare qualche parola e si ode un terribile frastuono, le porte della sala vengono spalancate da una forza oscura, come da una folata di vento e si vedono fiamme verdi e blu, aprirsi nel bel mezzo del salone dei ricevimenti.

E' un piacere rivedervi, mio caro Daniel, é da un bel po' che non ci incontriamo, più o meno dall' inizio della guerra” inizia Malefica.

Che ci fate qui, Malefica, non siete la benvenuta nel mio castello, non lo siete più da molto, molto tempo, a dire la verità” risponde Daniel, cercando di fare da scudo alla piccola Arizona.

Malefica sorride all' uomo e gli risponde: “Quanto rancore, mio caro Daniel, tutta questa rabbia ti corroderà il fegato, mio caro. Per fortuna, essere vendicativa non é nella mia indole! Pensa che sono venuta per rendere omaggio a tua figlia, le ho portato un dono anche se tu non mi hai invitata, Daniel, come vedi, nessun rancore. Ebbene, ora sono pronta a renderle omaggio. Le lascerò tutti quei doni insulsi della fatine, la bellezza, la grazia, la voce melodiosa e tutto il resto, non voglio di certo fare la guastafeste, non mi sembra il caso. Le voglio regalare, anzi, donare, visto che non pretendo nulla in cambio, una profezia, la piccola crescerà bella e ammirata da tutti, in grazia e intelligenza sino al suo sedicesimo anno di età, al compimento di questa, ella si pungerà con un fuso incantato e poi morirà e il suo regno con lei”.

Re Daniel e le guardie fanno di tutto per cercare di arrestarla, ma ogni tentativo risulta  vano e del tutto inutile, perché Malefica si dissolve in una polvere densa e violacea e fa' perdere le sue tracce.

Fai qualcosa, Miranda, tu devi pur fare qualcosa per la mia bambina” la implora Daniel disperato alla piccola fata, sperando che quest' ultima potesse in qualche modo rompere il sortilegio.

Miranda scuote la testa ed abbassa il capo con mestizia: “Mi dispiace, Sua Maestà, io non posso nulla di fronte a Malefica, lei é troppo potente per me, posso solo far sì che la profezie non la uccida, ma che faccia cadere lei e tutto il regno in un sonno incantato, un sonno lungo cento anni. E' questo tutto quello che posso fare per lei” dice, guardando la piccola che dorme beatamente nella sua culla e non si cura di certo dello sconforto in cui il regno di suo padre é appena stato gettato.

Re Daniel, spaventato per la triste profezia, ordina che tutti i fusi del regno vengano bruciati, per cercare di impedire il compiersi di quanto predetto da Malefica e in parte aggiustato da Miranda.


Sedici anni dopo.

Callie lancia una serie di lenzuola legate l' una con l' altra dalla finestra, dopo averne testata la robustezza e poi scavalca il cornicione, scendendo lungo le mura del castello.

Lei é divenuta ormai una giovane e bella ventunenne, molto corteggiata dal fior fiore dei Principi dei reami vicini, che però non sembra avere la benché minima intenzione di “mettere la testa a posto, sistemarsi ed avere figli, dei principini di sangue reale” come le ripeteva fino allo sfinimento sua madre.

Ad aspettarla a terra c' é Mark, fedele compagno di scorribande e non solo, con cui lei riusciva a parlare e a fuggire nei momenti meno opportuni.

Dove andiamo, ora, Callie?” le chiede, sorridendole.

Potremmo andare a pescare, oppure vedere chi dei due riesce ad arrivare prima alle cascate oscure a cavallo, giusto per vedere se non ti sei rammollito” risponde la giovane.

Rammollito, io? Ma stai scherzando? Io non mi sono di certo rammollito!” risponde lui, baciandola con passione.

Vedo che questo ti riesce sempre bene, Mark”.

Lui le sorride: “Ovviamente, dopotutto, sono o non sono il tuo futuro marito? Te l' ho promesso un mucchio di tempo fa e non ho ancora cambiato idea” le dice ridendo.

Smettila di prendermi in giro, Mark, lo sai che é solo una stupida promessa da bambini, tuttavia questo non vuol dire che non mi piaccia baciarti, solo che non dobbiamo farci scoprire”  afferma Callie.

Scoprire da chi?” chiede Mark.

I miei, i miei genitori non lo devono sapere, mia madre ti farebbe uccidere se ci scoprisse”.

Ma c' é sempre tuo padre no? Lui non mi farebbe mai e poi mai uccidere” dice Mark.

No, hai ragione, lui non ti farebbe mai uccidere, ti ucciderebbe personalmente” taglia corto Callie con un sorrisetto.

Il giovane inghiotte un boccone amaro.

Dai, Mark, non pensarci, lo sai anche tu che noi due possiamo essere solo amici, al massimo qualche bacio di tanto in tanto, nulla di più. Saremmo un vero e proprio disastro come coppia, perché noi due ci vogliamo bene ma non ci amiamo, non potrebbe mai funzionare” dice Calliope con sincerità.

In effetti, a pensarci bene, non sei proprio il mio tipo, Callie” afferma Mark, salendo a cavallo.

Nemmeno tu sei il mio” risponde lei, incitando il suo cavallo alla corsa.


Intanto, nel folto della foresta, Arizona, la principessina colpita da quell' orribile maledizione se ne sta seduta, vicino al davanzale della finestra della cucina, a fissare fuori, nel vuoto.

Riflette riguardo al fatto di sentirsi in trappola, una trappola dorata, certo, con le sue tre simpatiche zie, Meredith, Cristina e Miranda, ma pur sempre in gabbia.

Può a malapena uscire nelle vicinanze a cogliere qualche fiore di campo e non ha altra compagnia, se non quella delle zie e una visita mensile dei suoi genitori, che lei aspetta con trepidazione e una punta di timore.

Decide di alzarsi dalla sedia, prende una mentella dall' appendiabiti ed esce, allontanandosi dalla via di casa.

Cammina per qualche minuto, attraversa prati e si inoltra nel bosco, con la speranza di incontrare qualcuno con cui parlare.

Tuttavia, il suo essere inesperta e sprovveduta, le costa caro, perché appoggia il suo piede sinistro sopra una trappola per animali e si ritrova a testa in giù, appesa ad un albero, sola e sperduta nella foresta.

NdA:

Spero che la seconda parte vi sia piaciuta, con la terza concluderò “La Bella Addormentata” ed inizierò con qualche altra fiaba.

Se avete suggerimenti, fiabe da proporre, impressioni da scrivere, siete benvenuti.

A presto

lulubellula

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